Home Blog Pagina 987

Perfetti sconosciuti, gli amici serpenti di Paolo Genovese

Perfetti sconosciuti, gli amici serpenti di Paolo Genovese

Sono passati quattro anni dall’uscita in sala di questa fortunata commedia. Per il suo regista Paolo Genovese e per tutto il cast Perfetti sconosciuti fu un enorme successo, i cui echi si sono sparsi in tutto il globo. Il film arrivava dopo le buone prove di Immaturi e Tutta colpa di Freud che però, pur essendo divertenti, ironiche e proponendo del buon intrattenimento, non avevano ancora lo spessore per permettere al loro autore il salto verso la commedia d’autore. Divertente sì, ma anche disincantata, con una vena aspra e a volte perfino cattiva, insomma, dolce-amara, come insegna il maestro Monicelli – per certi aspetti il film condivide lo spirito dei suoi Parenti serpenti. Una commedia che pone al centro una riflessione sui rapporti umani e su temi rilevanti della nostra società. Tutti ingredienti presenti in Perfetti sconosciuti e che, opportunamente mixati, ne hanno determinato il successo.

Perfetti sconosciuti, un fine lavoro di sceneggiatura

L’idea di partenza del soggetto di Paolo Genovese è un gioco. In particolare, una versione attualizzata del vecchio gioco della verità, che qui ruota attorno a un oggetto onnipresente nelle nostre vite: il cellulare, definito in un’ormai famosa battuta del film “la scatola nera della nostra vita”. Dunque, una sera sette amici si ritrovano a cena e decidono di mettere sul tavolo i loro cellulari. Da quel momento in poi, qualsiasi messaggio o chiamata che arriverà saranno ascoltati da tutti. Niente segreti, dal momento che i commensali dicono di non averne. La serata, però, si rivela presto più difficile del previsto e pian piano gli amici scoprono di essere in realtà perfetti sconosciuti.

Attorno al tavolo si riuniscono tre coppie: Carlotta, Anna Foglietta, e Lele, Valerio Mastandrea; Bianca, Alba Rohrwacher, e Cosimo, Edoardo Leo;  Eva, Kasia Smutniak, e Rocco, Marco Giallini. Assieme all’amico Beppe, Giuseppe Battiston. È facile prevedere che si parlerà di amore e tradimento, ma il film non si riduce a un mero “gioco delle coppie” come potrebbe sembrare a un primo sguardo. Se non patisce l’effetto del tempo è perché al suo interno sono racchiusi tantissimi temi: si parla del valore dell’amicizia,  di sincerità e menzogna, di ipocrisia e cattiveria, di responsabilità e senso di colpa, di coraggio e vigliaccheria, ma anche di omosessualità ed educazione dei figli. La riflessione sul ruolo delle tecnologie all’interno delle nostre vite altro non è che un pretesto per affrontare temi universali e senza tempo. La trovata del gioco non è solo un espediente intrigante per catturare l’attenzione dello spettatore, curioso di sapere come va a finire, ma è funzionale ad esprimere contenuti e lo fa benissimo. Operazione non sempre facile e che non riuscirà altrettanto bene a Genovese nel successivo The Place.

È inoltre particolarmente difficile rendere vivace un film ambientato tutto in interni, attorno a un tavolo, durante una cena. Bisogna appunto essere bravi a mantenere viva l’attenzione, altrimenti si rischia la noia. Perfetti sconosciuti è un film molto parlato, teatrale e nei film di parole la solidità della sceneggiatura, la cura nella scrittura dei dialoghi rivestono una grande importanza. Ecco dunque pienamente giustificati i premi alla sceneggiatura ricevuti dai suoi autori: assieme al regista Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello. Perfetti sconosciuti non stanca proprio perché i suoi scambi sono brillanti, c’è intelligenza, ironia, disincanto. Tutto si incastra al meglio tenendo incollato lo spettatore alla storia.

Il cast di Perfetti sconosciuti, amici dentro e fuori dal set

perfetti sconosciuti trama e castUn gruppo di ottimi attori, affiatati in scena e con un solido rapporto di amicizia anche fuori dal set, che li lega pure al regista. Ecco il valore aggiunto di Perfetti sconosciuti. Il film è cucito addosso agli interpreti, sfruttando la loro reale coesione. Genovese conosce e utilizza al meglio anche le sfumature del loro carattere, dirigendo con sicurezza il film. Punta su frequenti primi piani, volti a cogliere immediatamente le reazioni di ciascuno in un contesto in cui sono proprio gli sguardi a rivelare tensioni latenti, legami nascosti e reazioni inaspettate. Ogni personaggio hauna precisa individualità che emerge prepotente. Pur trattandosi di un film corale, nessun ruolo è sacrificato.

Alba Rohrwacher interpreta il personaggio più puro, l’anima immacolata del gruppo, assieme a Giuseppe Battiston. Edoardo Leo convince ancora una volta nel ruolo del Peter Pan in perenne fuga dalle responsabilità. Una straordinaria Anna Foglietta dà corpo alle molteplici sfumature del suo personaggio, che cova un dolore profondo, coperto maldestramente con una maschera di leggerezza. Valerio Mastandrea è Lele: un insicuro che ha tentato, anche lui maldestramente, di salvare la coppia in un momento difficile. Questa sta però crollando sotto il peso dei reciproci sensi di colpa.Il Rocco di Marco Giallini va in analisi ma sembra essere più saggio della moglie psicoterapeuta, quasi che si porti dietro un po’ del suo personaggio di Tutta colpa di Freud. Kasia Smutniak  è un’analista, ma anche una donna con le sue fragilità. Nel cast anche Benedetta Porcaroli nel ruolo della loro figlia, Sofia.

Della coesione del gruppo la commedia non può che beneficiare, prova ne sono la naturalezza con la quale gli attori si scambiano le battute e i tempi comici impeccabili, a beneficio del ritmo del racconto.

Perfetti sconosciuti, il finale

perfetti sconosciuti finaleIl finale è a sorpresa e porta lo spettatore a riconsiderare tutto quanto ha visto fino a quel momento. Il gioco della verità è stato fatto davvero? O piuttosto il regista ha voluto mostrare cosa sarebbe successo se questo avesse avuto luogo? Alla fine i protagonisti hanno scelto la verità o la menzogna, la trasparenza o l’ipocrisia? Sono stati coraggiosi o vigliacchi? E ci vuole più coraggio a svelare tutti i segreti in una serata dura ma chiarificatrice, o a continuare a vivere nell’ipocrisia, coprendosi a vicenda?

Queste le domande che l’ambiguo finale di Perfetti sconosciuti apre, lasciando allo spettatore la risposta. Un’ambiguità sostenuta dalla metafora dell’eclissi lunare. Eclissi come stravolgimento dell’ordine, momento eccezionale in cui il mondo come lo conosciamo è sospeso e tutto può succedere. Ma appunto, si tratta di un momento, poi tutto torna come prima, come se nulla fosse stato. Chi guarda la luna dopo questo evento non direbbe mai che c’è stata l’eclissi. Ecco, allo stesso modo, lo spettatore si chiede cosa sia ciò a cui ha assistito: un gioco della mente, un’ipotesi che non si è mai verificata, o la realtà? Al pubblico la risposta.

Quel che è certo è che Perfetti sconosciuti ha convinto davvero tutti, anche gli scettici che quattro anni fa non avevano visto di buon occhio il suo trionfo, giudicandolo sproporzionato per una buona commedia, ottimamente recitata e ben diretta, ma forse un po’ furba. Il tempo è stato galantuomo e ne ha fatto risaltare la profondità nascosta sotto la veste accattivante e il piglio brillante, facendo emergere ancor di più una pluralità di sfumature che vanno ben oltre l’inflazionato binomio: amore e tradimento.

I premi vinti da Perfetti sconosciuti

Il lavoro del regista romano fece incetta di premi di peso, cosa piuttosto insolita per una commedia. Dal David di Donatello per il miglior film, per ottenere il quale sbaragliò una concorrenza di tutto rispetto – Fucoammare, Il racconto dei racconti, Non essere cattivo, Youth – La giovinezza – a quello per la migliore sceneggiatura. Poi i Nastri d’Argento – migliore commedia, migliore canzone originale Perfetti sconosciuti di Fiorella Mannoia, Bungaro e Cesare Chiodo, Nastro speciale all’intero cast. Guadagnò anche il Globo d’Oro assegnato dalla stampa estera come miglior commedia e il Premio per la migliore sceneggiatura in Usa, al Tribeca Film Festival, confermando l’ottima salute di cui godeva e tuttora gode la commedia italiana.

Perfetti sconosciuti e i suoi remake

Il film vanta ben 18 remake e per questo si è guadagnato l’accesso nel Guinness dei primati, avendo davvero fatto il giro del mondo. La sua versione made in Usa avrebbe dovuto vedere la luce grazie alla società di produzione di Harvey Weinstein, che ne aveva acquisito i diritti. Tuttavia, questa è poi fallita, mentre Weinstein è stato travolto dallo scandalo e dalle note vicende giudiziarie. A quanto sembra, il progetto è passato in altre mani, ma ad oggi non vi è nulla di certo.

Numerosissime invece le versioni europee: dalla Spagna alla Francia, dalla Grecia alla Turchia, dove il remake, prodotto in collaborazione con Ferzan Ozpetek, è stato affidato a una delle attrici che spesso lo accompagnano, Serra Yilmaz, qui in veste di regista. Anche la Polonia ha avuto la sua versione del film e l’attrice polacca Kasia Smutniak vi ha ricoperto il ruolo di Eva, come nella versione italiana.  Senza dimenticare i paesi extra Ue, che pure hanno molto apprezzato il film. Ne hanno tratto remake, ad esempio, la Cina e la Corea del Sud.

Il trailer ufficiale

Michele Placido: 10 cose che non sai sull’attore

Michele Placido: 10 cose che non sai sull’attore

Considerato uno dei grandi interpreti dello spettacolo italiano, Michele Placido ha costruito una carriera ricca di titoli per il cinema e la televisione, sia in qualità di attore che di regista. Il suo è oggi uno dei nomi più noti, indice spesso di una ricercata qualità artistica, da lui riproposta in ogni suo lavoro. Diversi sono ad oggi i titoli che lo hanno reso celebre, tra cui si affermano in particolare la serie La piovra e il film Romanzo criminale. 

Ecco 10 cose che non sai di Michele Placido.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michele Placido moglie

Michele Placido: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Placido debutta al cinema con il film Il caso Pisciotta (1972), per poi distinguersi in titoli come Romanzo popolare (1974), Mio Dio, come sono caduta in basso! (1974), Marcia trionfale (1976), Casotto (1977), Un uomo in ginocchio (1979), Il prato (1979), Tre fratelli (1981), Grandi magazzini (1986), Mary per sempre (1989), Padre e figlio (1994), La lupa (1996), La balia (1999), Un uomo perbene (1999), Il posto dell’anima (2003), Il caimano (2006), con Silvio Orlando, La sconosciuta (2006), Baarìa (2009), Manuale d’amore 3 (2011), Tulpa – Perdizioni mortali (2012), Viva l’Italia (2012), con Raoul Bova, Razzabastarda (2012), di Alessandro Gassmann, Io che amo solo te (2015), La cena di Natale (2016), con Laura Chiatti, e Odio l’estate (2020).

9. Si è distinto anche come regista. A partire dal 1990 Placido inizia a ricoprire anche il ruolo del regista, dando vita negli anni a diversi film di buon successo, in molti dei quali è stato anche presente come attore. Il primo di questi fu Pummarò (1990), e seguirono Le amiche del cuore (1992), con Claudia Pandolfi, Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), con Fabrizio Bentivoglio, Un viaggio chiamato amore (2002), Ovunque sei (2004), Romanzo criminale (2005), con Pierfrancesco Favino e Kim Rossi Stuart, Il grande sogno (2009), Vallanzasca – Gli angeli del male (2010), Il cecchino (2012), Prima di andar via (2014), La scelta (2015) e 7 minuti (2016), con Cristiana Capotondi.

8. È noto anche per i suoi ruoli televisivi. In televisione Placito si è reso noto grazie alla serie La piovra (1984-1989), dove ha interpretato il commissario di polizia Corrado Cattani. In seguito, ha recitato nei film Uomo di rispetto (1993), Padre Pio – Tra cielo e terra (2000), Karol – Un papa rimasto uomo (2006), L’ultimo padrino (2008), Aldo Moro – Il presidente (2008), Volare – La grande storia di Domenico Modugno (2013), Trilussa – Storia d’amore e di poesia (2013). I suoi ultimi ruoli in televisione risalgono alle serie Questo è il mio paese (2015) e In Treatment (2015-2016), con Sergio Castellitto.

Michele Placido: la moglie e i figli

7. È stato sposato con un’attrice. Placido è stato sposato dal 1989 al 1994 con l’attrice Simonetta Stefanelli, nota per aver recitato anche nel film Il padrino (1972). I due si sono conosciuti sul set del film Peccati in famiglia, del 1975, ed intrapresero una relazione che li portò poi al matrimonio. La coppia ebbe poi modo di recitare nuovamente insieme nei film Grandi magazzini e Le amiche del cuore. Diedero alla luce tre figli: l’attrice Violante Placido, l’attore Marco Brenno Placido e Michelangelo.

6. Si è sposato una seconda volta. A partire dal 2002 l’attore ha intrapreso una relazione con l’attrice Federica Vincenti, poi sposata nell’agosto del 2012. La coppia, già prima del matrimonio, aveva avuto un figlio, nato nel 2006. Placido e la Vincenti hanno poi avuto diverse occasioni per recitare insieme, grazie ai film Il grande sogno, Vallanzasca – Gli angeli del male, Tulpa – Perdizioni mortali e Trilussa – Storia d’amore e di poesia.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michele Placido La piovra

Michele Placido in La piovra

5. Ha interpretato un celebre commissario della televisione. Con la serie La piovra, di genere poliziesco e andata in onda dal 1984 al 1989, l’attore ha avuto modo di affermarsi definitivamente come grande interprete, prima di intraprendere la sua fortunata carriera cinematografica. Placido ricopriva infatti il ruolo del protagonista, il commissario Corrado Cattani, che arrivato in Sicilia da Milano si trova a dover investigare su alcuni misteriosi omicidi, opera probabilmente della mafia. Così, nel corso delle puntata, si costruisce quello che ancora oggi è uno dei commissari più celebri della televisione.

4. Ha chiesto lui di far morire il personaggio. Nel 1989 gli spettatori rimasero sconvolti nel vedere il protagonista della serie, giunta alla sua quarta stagione, venire brutalmente ucciso. Di tale morte televisiva si parlò a lungo e soltanto diversi anni dopo lo stesso Placido spiegò le motivazioni di quella scelta. Fu infatti lui a chiedere al regista di far morire il suo commissario, poiché desiderava perseguire altri obiettivi professionali e dedicarsi maggiormente al cinema. Libero dalla serie, Placido ebbe infatti modo di cimentarsi anche nella regia per il grande schermo.

Michele Placido e Caravaggio

3. Realizzerà un film sul celebre pittore. Il prossimo film da regista di Placido sarà dedicato al celebre pittore Caravaggio, che verrà interpretato dall’attore Riccardo Scamarcio. Il lungometraggio, stando a quanto dichiarato da Placido, vanterà inoltre un cast internazionale, con attori francesi del calibro di Louis Garrel, e verrà girato prevalentemente a Roma, Napoli e Malta, dove si svolgerà una parte importante del racconto. L’emergenza da Covid-19 ha tuttavia costretto a rimandare l’inizio delle riprese, previsto ora però per l’autunno.

2. Non realizzerà una classica biografia. Placido ha dichiarato di star lavorando al progetto ormai da diversi anni, intenzionato a non voler realizzare una classica biografia del pittore, quanto andare a ricercare i momenti più oscuri e misteriosi della sua vita per darvi significato. Nel film, infatti, sembra si tratterà prevalentemente del suo rapporto con la chiesa, con la pittura e la morte. Placido ha descritto il progetto come una “radiografia psicofisica del personaggio, volta a mostrare chi era, come ragionava e come creava i suoi capolavori”.

Michele Placido: età e altezza

1. Michele Placido è nato ad Ascoli Satriano, in Puglia, Italia, il 19 maggio del 1946. L’attore è alto complessivamente 177 centimetri.

Fonte: IMDb

Ginnifer Goodwin: 10 cose che non sai sull’attrice

Ginnifer Goodwin: 10 cose che non sai sull’attrice

Ottenuta una prima notorietà grazie al cinema, l’attrice Ginnifer Goodwin ha poi acquisito grande popolarità grazie al suo ruolo in acclamate serie televisive. Negli anni è così diventata uno dei volti più popolari del piccolo schermo, distinguendosi per le sue particolarità e il carisma che la contraddistingue. Nel corso della sua carriera, ha inoltre avuto modo di maturare come interprete grazie alle sue collaborazioni con importanti registi e attori.

Ecco 10 cose che non sai di Ginnifer Goodwin.

Ginnifer Goodwin Josh Dallas

Ginnifer Goodwin: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2003 con il ruolo Connie Baker in Mona Lisa Smile, con Julia Roberts. Successivamente, recita in Appuntamento da sogno! (2004), Quando l’amore brucia l’anima (2005), con Joaquin Phoenix, Il bacio che aspettavo (2007), Birds of America – Una famiglia incasinata (2008), La verità è che non gli piaci abbastanza (2009), con Scarlett Johansson, A Single Man (2009), con Colin Firth, Ramona a Beezus (2010) e Something Borrowed – L’amore non ha regole (2011), con Kate Hudson.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. La Goodwin ottiene una prima notorietà grazie alla serie comedy Ed (2001-2004), per poi distinguersi in Big Love (2006-2011), con Chloë Sevigny. Il grande successo arriva però grazie a C’era una volta, dove ricopre il ruolo di Biancaneve dal 2011 al 2018, recitando accanto agli attori Jennifer Morrison e Colin O’Donoghue. Terminato il suo lavoro nella serie, partecipa all’episodio Point of Origin di The Twilight Zone, e ad Why Women Kill (2019), con Lucy Liu, e Dolly Parton – Le corde del cuore (2019).

8. È anche doppiatrice. Negli ultimi anni la Goodwin si è distinta anche per la sua attività di doppiatrice, ricoprendo tale ruolo per le serie animate Electric City (2012) e Robot Chicken (2005-2014). Ha poi partecipato al doppiaggio di Sofia la principessa (2014), Trilli e la creatura leggendaria (2014), e Zootropolis (2016), vincitore del premio Oscar come miglior film d’animazione, dove l’attrice ha dato voce al personaggio protagonista di Judy Hopps.

Ginnifer Goodwin, il marito Josh Dallas e i figli

7. Ha conosciuto suo marito sul set. Grazie alla serie C’era una volta, la Goodwin ha avuto modo di conoscere l’attore Josh Dallas, il quale era lì interprete del personaggio del Principe Azzurro. I due, partner nella serie, iniziarono così a frequentarsi anche al di fuori del set a partire dal 2012. Dopo un anno, nell’ottobre del 2013, annunciano di essersi fidanzati ufficialmente, arrivando poi a sposarsi nell’aprile del 2014.

6. Ha avuto due figli da suo marito. La coppia annunciò di essere in attesa del primo figlio nel 2014, e la gravidanza dell’attrice venne inclusa nella storia del suo personaggio in C’era una volta. Il figlio, chiamato Oliver Finlay, nacque poi il 29 maggio del 2014. Il 1° giugno del 2016 è invece nato il secondo figlio, Hugo Wilson. Contrariamente a quanto precedentemente avvenuto, tale gravidanza non venne inclusa nella storyline del suo personaggio nella serie.

Ginnifer Goodwin C'era una volta

Ginnifer Goodwin in C’era una volta

5. È entusiasta del suo personaggio. Interprete di Biancaneve in C’era una volta, l’attrice si è dichiarata particolarmente soddisfatta della presenza di un personaggio del genere in una serie così popolare. La sua Biancaneve, infatti, è tutto fuorché una principessa bisognosa di aiuto. La Goodwin è infatti entusiasta di aver potuto interpretare un personaggio femminile che contribuisce a smentire lo stereotipo intorno alla celebre principessa delle fiabe.

4. Sarebbe disposta a tornare in un revival della serie. Grazie al suo finale aperto, la Goodwin ha dichiarato che la serie potrebbe facilmente essere ripresa e ampliata, ora come a distanza di diversi anni. L’attrice ha infatti espresso la propria disponibilità a riprendere il proprio ruolo in un revival della serie, immaginando di poter ritrovare la propria Biancaneve intenta a combattere al fianco dei propri pro nipoti.

3. Ha apprezzato molto l’affetto dei fan. In seguito al termine della sesta stagione, venne annunciato che l’attrice e il suo personaggio non sarebbero più stati dei ruoli ricorrenti nella settima ed ultima. L’attrice è infatti apparsa soltanto nell’ultimo episodio di questa. Il suo abbandono, tuttavia, ha dato vita ad un generale dispiacere nei fan della serie e del personaggio. L’attrice, che si è detta commossa dall’affetto dimostratole, ha promesso che sarebbe ritornata a vestire i panni di Biancaneve, e così è stato per il gran finale.

Ginnifer Goodwin: oggi

2. È tra le protagoniste di una nuova serie. Ad oggi l’attrice è impegnata con la serie di genere commedia nera Why Women Kill, ambientata in epoche diverse, nelle quali si raccontano le storie di tre donne spinte ad uccidere dall’infedeltà dei loro mariti. La Goodwin è Beth Ann Stanton, la quale vive nel 1963 ed è sposata con il marito Rob. Venuta a sapere dei tradimenti coniugali di lui, la sua vita cambierà in modi inaspettati.

Ginnifer Goodwin: età e altezza

1. Ginnifer Goodwin è nata a Memphis, nel Tennessee, Stati Uniti, il 22 maggio del 1978. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Eric Dane: 10 cose che non sai sull’attore

Eric Dane: 10 cose che non sai sull’attore

Attore noto per i suoi ruoli televisivi, Eric Dane si è costruito una buona fama recitando in diverse serie di grande successo, affermandosi così presso il grande pubblico. Negli anni, non ha poi mancato di recitare anche per il grande schermo, comparendo in popolari film che gli hanno permesso di accrescere la propria popolarità. Oggi Dane è ancora impegnato a recitare in serie TV, che si confermano essere la sua fonte primaria di successo.

Ecco 10 cose che non sai di Eric Dane.

Eric Dane moglie

Eric Dane: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1999 con il film The Basket, per poi acquistare popolarità grazie a Sol Goode (2003), Feast (2005), e X-Men – Conflitto finale (2006), con Hugh Jackman, Patrick Stewart e Ian McKellen. Nello stesso anno recita anche in Alla deriva – Adrift (2006), mentre nel 2008 è in Io & Marley, con Owen Wilson. Recita poi nei film Appuntamento con l’amore (2010), con Jessica Biel, e Burlesque (2010), con Kristen Bell. Torna al cinema nel 2017 per recitare in La signora in grigio, mentre prossimamente reciterà in Redeeming Love e The Ravine, con Peter Facinelli.

9. È noto per i ruoli televisivi. Dopo aver preso parte, all’inizio della sua carriera, ad episodi di serie come Renegade (1992), Sposati con figli (1995), Pappa e ciccia (1996), Gideon’s Crossing (2000-2001) e The American Embassy (2002), ottiene poi una buona popolarità grazie al ruolo di Jason Dean in Streghe (2003-2004). Successivamente è il dottor Mark Sloan in Grey’s Anatomy (2006-2012), con Ellen Pompeo e Patrick Dempsey. Nello stesso ruolo recita anche nello spin-off Private Practice (2009-2010). Negli ultimi anni ha invece preso parte a The Fixer (2015), The Last Ship (2014-2018), dove interpreta l’ammiraglio Tom Chandler, ed Euphoria (2019), con Zendaya.

8. Ha prodotto una serie. Quando nel 2014 l’attore assume il ruolo di protagonista della serie post-apocalittica The Last Ship, si dichiara subito molto legato al progetto. Dane, infatti, non si limiterà ad essere per questa solo interprete, ma svolgerà anche il ruolo di produttore per la prima volta nella sua carriera. Egli partecipa infatti alla produzion di ben 35 episodi, su un totale di 56. Così facendo, ha avuto la possibilità di sostenere la serie sino alla sua quinta ed ultima stagione.

Eric Dane è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, con un totale di 2,1 milioni di persone. All’interno di questo, Dane è solito condividere immagini relative alla sua quotidianità, con momenti di svago o luoghi visitati. Non mancano poi post con cui l’attore promuove i propri progetti, attuali e futuri, permettendo così ai suoi follower di essere continuamente aggiornati riguardo ai suoi impegni lavorativi.

Eric Dane: la moglie e i figli

6. Ha sposato un’attrice. Dopo alcune relazioni con note attrici statunitensi, nel 2004 Dane sposa l’attrice Rebecca Gayheart, nota per aver recitato nei film Scream 2 e C’era una volta a… Hollywood. La coppia ha poi dato vita a due figli, nati rispettivamente nel 2010 e nel 2011. Piuttosto riservati, i due non rilasciano particolari notizie sul loro rapporto, salvo annunciare nel 2018 il loro divorzio, deciso di comune accordo.

Eric Dane altezza

Eric Dane in Streghe

5. Ha recitato in alcuni episodi della serie. Uno dei primi ruoli celebri dell’attore è quello di Jason Dean nella serie Streghe, dove recita in un totale di nove episodi tra la quinta e la sesta stagione. Il suo personaggio è il proprietario del giornale The Bay Mirror, nonché fidanzato di Phoebe. I due formano una delle coppie più affiatate della serie, ma finiscono con il lasciarsi nel momento in cui Jason scopre che la donna è in realtà una strega.

4. Ha avuto una relazione con una delle protagoniste. Recitando nella serie, l’attore ha modo di conoscere l’attrice Alyssa Milano, protagonista nel ruolo di Phoebe. Se anche la relazione tra i loro personaggi termina sullo schermo, il loro rapporto continua anche al di là della serie. I due iniziano infatti a frequentarsi per un breve periodo, formando una delle coppie più in vista del momento. Dopo poco, però, annunciano la separazione, senza fornire motivi ufficiali.

Eric Dane in Euphoria

3. Ha dovuto girare una scena molto complessa. Nella serie Euphoria, targata HBO, l’attore interpreta il personaggio di Carl Jacobs. Nel primo episodio il personaggio appare in un nudo frontale, e Dane si è trovato a raccontare della difficoltà di realizzare tale scena. Per l’attore, infatti, non è stato facile apparire senza vesti in modo così esplicito, e ha avuto bisogno di un “coordinatore dell’intimità”, che lo aiutasse a rimanere sicuro di sé e a creare un ambiente confortevole durante le riprese.

2. È orgoglioso della serie. Parlando di Euphoria, Dane ha espresso la propria soddisfazione nel poter partecipare ad una serie che racconta in modo così diretto e privo di filtri della difficile vita di alcuni adolescenti, divisi tra sesso e droga. Per l’attore, era infatti importante dar vita a questo progetto, che si promette di essere libero dai moralismi e dalla retorica, potendo realmente comunicare con il suo pubblico di riferimento.

Eric Dane: età e altezza

1. Eric Dane è nato a San Francisco, in California, Stati Uniti, il 9 novembre del 1972. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

Gli Eterni, teoria: in che modo influenzerà il MCU nella Fase 5

Gli Eterni, teoria: in che modo influenzerà il MCU nella Fase 5

Gli Eterni, il nuovo attesissimo film Marvel, potrebbe plasmare il futuro cosmico del MCU, dal momento che Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe non essere più in grado di farlo. Il prossimo film della Fase 4 sarà ambientato sulla Terra, ma attraverso la backstory degli Eterni, dei Devianti e dei Celestiali, il film potrebbe rivelare diversi legami tra i nuovi personaggi e il lato cosmico dell’Universo Cinematografico Marvel, arrivando a rivelare elementi che potrebbe rivelarsi estremamente molto ai fini dell’assetto narrativo dell’universo condiviso.

Diretto da Chloe Zhao e attualmente in uscita a Febbraio 2021, Gli Eterni introdurrà una nuova razza di superumani nel MCU. La sinossi del film ha già confermato che l’iterazione dei leggendari personaggi di Jack Kirby ad opera del MCU sarà un gruppo di immortali alieni che hanno segretamente condiviso la Terra con l’umanità. Migliaia di anni fa, gli Eterni furono geneticamente modificati da esseri simili a Dio, noti come i Celesti. Adesso, sono in missione per difendere il pianeta dai Devianti, che nei fumetti rappresentano una discendenza genetica e grottesca dell’umanità, in conflitto con gli Eterni da diversi millenni.

I Celestiali sono già apparsi nei film dedicati ai Guardiani di Galassia, ma gli Eterni e i Devianti rappresenteranno delle new entry assolute nel MCU. Ikaris (Richard Madden), Thena (Angelina Jolie), Sersi (Gemma Chan) e altri personaggi saranno probabilmente molto importanti per il futuro del franchise, ma ci sono anche altri personaggi Marvel associati agli Eterni e ai Devianti e proveniente da angoli differenti dell’universo che potrebbero essere esplorati dopo l’uscita del film in sala. Ciò che la Marvel rivelerà a proposito di queste due razze nel film Gli Eterni potrebbe essere fondamentale per ciò che accadrà nel futuro del MCU, in particolare nei film che saranno ambientati nello spazio.

La storia cosmica degli Eterni nei fumetti Marvel

I fumetti dedicati agli Eterni sono ambientati principalmente sulla Terra e si concentrano sulle branchie Olimpiche e Polari della loro razza: la Marvel, però, ha stabilito che ci sono Eterni anche in altre parti della galassia. Molto tempo fa, gli Eterni vivevano in una città chiamata Titanos, soggetta ad una guerra civile tra due membri rivali della loro specie, Kronos e Urano. Kronos vinse la guerra, ma Urano sopravvisse e formò una colonia sul pianeta omonimo. Più tardi, i due figli di Kronos – Zuras e Alars – ebbero una propria faida quando arrivò il momento del successo per il più anziano membro degli Eterni. Zuras prese il suo posto, facendo sì che Alars istituisse una nuova città eterna sulla luna di Saturno, Titanos. Più tardi, Alars generò due figli, Thanos e Starfox. Poiché i due fratelli provengono da Titanos, non hanno molto a che fare con gli Eterni terrestri, ma in passato hanno incontrato sia Ikaris che gli altri.

È importante sottolineare che sebbene tutti e quattro questi gruppi abbiano avuto origine dagli esperimenti dei Celesti con il DNA umano sulla Terra, i Celestiali viaggiarono in tutta la galassia creando la vita da varie razze che scoprirono. La Terra era solo una delle loro tante tappe. Ciò significa che, nei fumetti Marvel, ci sono Eterni e Devianti in tutta la galassia. Un esempio in tal senso è costituito dagli Skrull. Gli Skrull malvagi e mutevoli sono in realtà Devianti creati da una specie che un tempo popolava il loro pianeta, spazzata via dagli stessi Skrull Devianti. I Celestiali hanno anche creato Devianti sul pianeta Lyonesse, incluso il supereroe Blackwulf degli anni ’90.

Come la Marvel imposterà gli Eterni nel MCU

Il nuovo film potrà consentire alla Marvel di ampliare il mondo degli Eterni e dei Devianti nelle future iterazioni del MCU. La Marvel potrebbe realizzare la cosa abbastanza facilmente. Tutto ciò che deve essere fatto è che la Marvel, quando racconta la storia delle loro origini, renda chiaro che i Celesti hanno creato la vita in diverse parti dell’universo. In questo modo, la Marvel potrebbe accennare ad un personaggio specifico o trattarlo in maniera ambigua senza bisogno di menzionare dove sono andati a condurre questi esperimenti.

Inoltre, la Marvel può presentare gli Eterni di Titanos attraverso un flashback che presenti Alars. È stato confermato che A’lars esisteva già nel MCU quando Teschio Rosso (Ross Marquand) si è rivolto a Thanos (Josh Brolin) chiamandolo “figlio di Alars”. La Marvel potrebbe mostrare come gli Eterni si siano divisi quei secoli fa adattando la storia in cui Alars si è allontanano da Zuras ed è partito per Titanos per dare vita alla sua colonia. Questa potrebbe rivelarsi una buona mossa per la Marvel, perché creerebbe una forte connessione tra gli Eterni e il personaggio di Thanos.

Come cattivo principale di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, Thanos è uno dei più grandi personaggi del MCU e in questo momento Gli Eterni è pieno di eroi con cui la maggior parte del pubblico non ha ancora familiarità. Quindi, proprio per questo motivo, dare vita ad un collegamento con Thanos è qualcosa che la Marvel sembra quasi costretta a dover fare. Per quanto riguarda ciò che tale connessione potrebbe rappresentare per il futuro, l’esistenza degli Eterni di Titanos spianerebbe la strada all’eventuale introduzione di suo fratello, Starfox, che nei fumetti è un supereroe errante e un membro abile dei Vendicatori.

Come Gli Eterni plasmerà il futuro cosmico del MCU

La possibilità che ci siano Eterni e Devianti che vivano in regioni inesplorate dell’Universo Cinematografico Marvel crea un sacco di potenziale narrativo per il futuro. Come notato in precedenza, una cosa che potrebbe portare a ciò è il personaggio di Starfox in un eventuale Gli Eterni 2, ma anche altri film Marvel potrebbero essere influenzati dalla questione, come Thor: Love and Thunder, Captain Marvel 2 o Guardiani della Galassia Vol. 3, o magari altri film della Fase 5 che non sono ancora stati annunciati. Almeno parzialmente, questi film saranno ambientati nello spazio, in modo da poter eventualmente incorporare Eterni e Devianti. Ad esempio, i Guardiani potrebbero incontrare Ultimus (un malvagio Kree Eterno) o un Eterno nuovo di zecca. Inoltre, la Marvel potrebbe introdurre gli Eterni di Uranio o i Quantum Bands se e quando si arriverà all’impiego di Quasar (un personaggio chiave nelle storie cosmiche della Marvel).

Probabilmente, lo scopo più importante in merito all’introduzione di Eterni e Devianti è che la Marvel non avrebbe più grossi problemi a coinvolgere nel suo universo altri personaggi incredibilmente potenti. L’unica spiegazione che dovrebbe fornire circa i loro poteri è che, appunto, si tratta di membri degli Eterni. Non importa se non condividono le stesse abilità degli Eterni terrestri: essendo stati creati da una razza diversa, avrebbero naturalmente poteri unici propri. In base a ciò, è del tutto possibile che le prossime avventure della Marvel dedicate a Thor, Captain Marvel e ai Guardiani della Galassia possano vedere i percorsi degli eroi intrecciarsi con quelli degli Eterni e dei Devianti da diversi sistemi solari.

Fonte: ScreenRant

Speed: curiosità sul film con Keanu Reeves e Sandra Bullock

Speed: curiosità sul film con Keanu Reeves e Sandra Bullock

Gli anni novanta hanno dato vita a una lunga serie di cult televisivi e cinematografici. Uno di questi è proprio il film Speed del 1994 e con due protagonisti d’eccellenza, Keanu Reeves e Sandra Bullock. Diretto dal regista olandese Jan de Bont – al suo debutto dietro la macchina da presa, Speed è un vero classico del genere action thriller, film che lo scorso anno ha festeggiato il suo 25esimo compleanno.

Ma cos’è che rende Speed un film tanto irresistibile? Scopriamolo insieme.

Speed cast e trama del film

Ci troviamo nell’assolata Los Angeles dei giorni nostri (o meglio, degli anni novanta!) quando un terrorista decide di gettare il panico sulla città, piazzando una bomba su di un ascensore di un palazzo pieno di uffici. Appena l’ascensore si mette in moto, la bomba scoppia e la cabina precipita fino a fermarsi al trentesimo piano del grattacielo, grazie ai freni d’emergenza.

Entrano quindi in azione Jack Traven (Keanu Reeves) e Harry Temple (Jeff Daniels), due agenti di polizia che, calandosi nel vano dell’ascensore, riescono a trarre in salvo tutti i passeggeri, mandando su tutte le furie l’attentatore che tenta di darsela a gambe levate. Durante la fuga però, il bombarolo fa scoppiare un altro ordigno che ferisce e uccide alcuni agenti.

Speed Film
Keanu Reeves e Jeff Daniels nel film Speed – Fonte: IMDB

Credendo che il terrorista sia morto nell’esplosione, Jack torna alla sua vita di sempre ma qualche giorno più tardi un autobus pieno di gente esplode nel centro della città. A quel punto Jack riceve un’inquietante telefonata; all’altro capo del telefono c’è il dinamitardo Howard Payne (Dennis Hopper) che lo avverte di un altro ordigno su di un altro autobus di linea. La bomba si attiva solo se l’autobus scende al di sotto degli ottanta chilometri orari, uccidendo tutti i passeggeri.

Jack si lancia quindi all’inseguimento del pullman su cui finalmente riesce a salire e ad avvisare l’autista della situazione di pericolo. Sull’autobus c’è una gran varietà di personaggi, turisti, pendolari, anziani e piccoli criminali armati di pistola. Ma c’è anche la bella Annie Porter (Sandra Bullock), una ragazza tutto pepe e sangue freddo che aiuterà Jack nella sua difficile missione.

Dovendo restare sopra gli ottanta chilometro orari, l’autobus non può fermarsi e comincia una corsa contro il tempo, sperando che la polizia riesca ad acciuffare il dinamitardo prima che la benzina finisca e i passeggeri saltino in aria.

Speed curiosità sul film

Tra tutti i film con Keanu Reeves protagonista, oltre a Matrix, Speed è decisamente tra i più amati dal pubblico. Il film, diretto da Jan de Bont, nel 1994 ha sbaragliato la concorrenza, facendo strage di premi e anche al botteghino. Girato con un budget di 28 milioni di dollari, Speed ha fatto il record d’incassi, guadagnando ben 350 milioni di dollari in tutto il mondo.

Il successo, meritatissimo, è dovuto non solo alla struttura narrativa del film che funziona alla perfezione, ma anche ai suoi protagonisti. Keanu Reeves e Sandra Bullock sono, infatti, una coppia molto affiatata. Ma non tutti sanno che inizialmente, la Bullock doveva avere un diverso compagno d’avventura.

Speed film
Keanu Reeves nel film Speed – Fonte: IMDB

Sembra, infatti, che il regista Jan de Bont fosse più propenso a ‘castare’ per il ruolo di Jack Traven e che solo all’ultimo minuto cambiò idea e scegliendo Keanu Reeves. Ma se per il protagonista maschile il regista aveva sollevato qualche dubbio, de Bont non ebbe alcun dubbio su Sandra Bullock, perfetta per il ruolo di Annie Porter. Ancora incerto su Reeves, il regista capì di aver fatto la scelta giusta solo durante la prima prova di lettura del copione, restando piacevolmente colpito dalla sintonia tra i due protagonisti.

Anche il ruolo del cattivo ha procurato non pochi pensieri a Jan de Bont. Il regista, infatti, pare fosse indeciso tra Dennis Hopper e Christopher Walken per la parte di Howard Payne, assegnata poi a Hopper solo poche settimane prima dell’uscita del film.

Speed: aneddoti dal set

Girato interamente a Los Angeles e nelle zone di Long Beach, Mojave e Santa Monica, il film ha riservato non poche sorprese al regista. I protagonisti, pure essendo molto giovani, si sono dimostrati dei veri professionisti.

Essendo un film d’azione, c’era un gran numero di stuntmen pronti per sostituire le star nelle acrobazie più pericolose. Tuttavia, sembra che Keanu Reeves abbia eseguito personalmente quasi il novanta per cento dei suoi stunt, senza utilizzare controfigure. Per essere all’altezza, Keanu si è allenato duramente per mesi, seguendo anche i corsi degli specialisti della SWAT. Certo, non sono mancati gli errori, ma in alcuni casi questi sono stati addirittura tenuti dal regista e inseriti nel cut finale del film. Un esempio è la scena in cui Jack rompe il vetro dell’autobus che a quanto pare non era prevista ma che è stata comunque utilizzata per il film.

Speed film
Dennis Hopper e Sandra Bullock nel film Speed – Fonte: IMDB

Anche Sandra Bullock si è distinta per la sua professionalità e il suo istinto innato per l’improvvisazione. Una delle scene più iconiche del film è quella del chewing-gum, in cui Annie finge di essersi appiccicata con una gomma da masticare sul seggiolino dell’autobus per poter cambiare posto ed evitare di essere rimorchiata dal turista di turno. Sembra che questa scena sia stata completamente improvvisata da Sandra Bullock.

L’attrice, inoltre, si è dimostrata una perfetta autista di pullman. Non avendo mai guidato un mezzo così pesante e ingombrante, sono rimasti tutti scioccati sul set quando la Bullock non ha avuto problemi a eseguire le manovre, anche quelle più complesse.

Speed 2, il sequel: un flop worldwide

Il grande successo ottenuto da Speed nel 1994, spinse Jan de Bont tre anni più tardi alla realizzazione di un sequel, Speed 2 – Senza Limiti.

In questo sequel, Annie Porter (Sandra Bullock) ha un nuovo fidanzato, Alex Shaw (Jason Patric), conosciuto dopo la fine della sua storia con Jack. Deciso a sorprenderla, Alex compra due biglietti per una crociera ai Caraibi a bordo della lussuosa Seaboum Legend. Il viaggio, che voleva essere un momento di riappacificazione tra i due, si trasforma presto in un incubo.

L’inventore del software del computer di bordo della nave, John Geiger (Willem Dafoe), ingiustamente licenziato, decide di vendicarsi prendendo il controllo della nave e minacciando di farla schiantare contro la città. Sarà ovviamente compito di Annie e Alex sventare i piani malvagi di Geiger.

La sconclusionata trama e la mancanza di Keanu Reeves, si rivelano purtroppo fatali per Speed 2 – Senza Limiti che si rivela un fiasco internazionale. Ancora oggi, infatti, viene ricordato come uno dei peggiori sequel della storia del cinema.

Speed dove vederlo in streaming

Se siete a caccia di adrenalina e vi manca la coppia Bullock-Reese, potete guardare Speed in streaming su Infinity Tv oppure noleggiarlo o acquistarlo su Youtube a partire dal 3,99 euro.

 

Fonte: Wiki, IMDB, TvZap

Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores su Sky

0
Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores su Sky

Presentato fuori concorso all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, l’ultimo lavoro del Premio Oscar Gabriele Salvatores, il road movie Tutto il mio folle amore, arriva in prima visione tv su Sky Cinema lunedì 3 agosto alle 21.15 su Sky Cinema Uno, disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Tutto il mio folle amore – che vede nel cast la presenza di Claudio SantamariaValeria Golino, Diego Abatantuono e il giovane Giulio Pranno al suo debutto sul grande schermo – è liberamente tratto dal romanzo di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non aver paura” e racconta la storia diVincent (G. Pranno), un ragazzo di 16 anni con un grave disturbo della personalità, che la madre Elena (V. Golino) e il suo nuovo marito Mario (D. Abatantuono) hanno imparato a gestire. L’equilibrio si rompe quando ricompare Willi (C. Santamaria), il padre naturale del ragazzo che li aveva abbandonati alla notizia della gravidanza. In cerca di libertà, Vincent si intrufolerà nel furgone del padre, cantante diretto verso una tournée nei Balcani.

«Il viaggio, la musica, le strade senza nome dove emozioni e sentimenti trovano lo spazio per volare. Insomma rock and roll! Di nuovo in strada, dove a volte ho bisogno di tornare», queste le parole dello stesso Gabriele Salvatores per presentare il suo ultimo film. «Come il Pifferaio Magico o un “fool” shakespeariano, un ragazzo di 16 anni si trascina dietro, per strade deserte, i tre adulti più importanti della sua vita. E li costringe a fare i conti con sé stessi e con l’amore che ognuno di loro è riuscito a conservare dentro di sé. Visto da vicino, nessuno è normale. E si può scoprire che è possibile riuscire ad amare anche chi è diverso da noi. A patto di non aver paura di questa diversità».

Il Corvo: per Ernie Hudson il film è morto con Brandon Lee

0
Il Corvo: per Ernie Hudson il film è morto con Brandon Lee

Sono anni che Hollywood cerca di riportare Il Corvo sul grande schermo. A gennaio di quest’anno avevamo appreso che la Sony era ufficialmente tornata al lavoro sul travagliatissimo reboot, ma da allora, di nuovo, non ci sono stati più aggiornamenti.

In attesa di saperne di più, è stato uno degli attori del film originale, Ernie Hudson (noto per aver interpretato Winston Zeddemore nella saga di Ghostbusters) a parlare della possibilità di un nuovo film basato sull’iconico fumetto di James O’Barr. Intervistato da ComicBook, Hudson – che nel film del 1994 diretto da Alex Proyas ha interpretato il ruolo del sergente Darryl Albrecht – ha spiegato che, dal suo punto di vista, quella de Il Corvo è una storia morta insieme al suo protagonista, Brandon Lee.

“James O’Barr è un amico e ha creato questa storia come una graphic novel”, ha spiegato Ernie Hudson. “Conoscevo Brandon da prima che girassimo il film. Abbiamo avuto un po’ di problemi nel mettere insieme tutto, ma quando Brandon morì, ogni cosa diventò talmente complicata che cercare di spiegarlo a parole è semplicemente impossibile. Ho fatto diversi film d’azione, ma nessuno si è mai fatto male. Voglio dire, è quasi impossibile che qualcuno s’infortuni, o per lo meno era quello che pensavo nella mia testa. Ma poi è successo. Ho amato far parte di quella pellicola e Alex Proyas, che l’ha diretta, è stato un regista meraviglioso che si è assicurato in ogni modo affinché il film venisse fuori al meglio. Ma, nella mia mente, era tutto finito.”

L’attore ha poi aggiunto: “Magari ci potranno anche essere remake o cose del genere, ma non è come con Ghostbusters in cui trovo naturale un ragionamento del tipo: ‘Oh, sì, puoi averne quanti ne vuoi’. Per me Brandon era Il Corvo e, per quanto mi riguarda, una volta che lui è morto e siamo riusciti a finire comunque il film, per me era tutto finito. So che ne hanno fatti degli altri, ma non li ho mai visti. Il Corvo era Brandon e non posso pensarla in maniera differente. Ora magari i fan e lo studio hanno un’idea opposta, anche perché potrebbe diventare un franchise valido, ma per me resta qualcosa di estremamente specifico.”

I piani iniziali per il reboot de Il Corvo

Inizialmente, il reboot de Il Corvo sarebbe dovuto arrivare nelle sale l’11 ottobre 2019. La pre-produzione del film era già cominciata, con Jason Momoa e il regista Corin Hardy (The Nun – La vocazione del male) che avevano condiviso attraverso i social il loro entusiasmo riguardo il progetto. Improvvisamente, entrambi annunciarono di aver deciso di lasciare il film, gettando nuovamente il reboot in una sorta di limbo. Prima ancora del coinvolgimento di Momoa e Hardy, per un periodo anche Luke Evans è stato associato al progetto.

Tom Cruise: un budget di 200 milioni di dollari per il suo film nello spazio

0

Arrivano da Deadline nuovi dettagli sull’annunciato film d’azione che sarà ambientato nello spazio e che vedrà Tom Cruise collaborare con l’imprenditore ed inventore sudafricano Elon Musk e con la NASA. Come apprendiamo dalla fonte, pare sia bastata una semplicissima riunione su Zoom per far sì che la Universal Pictures concedesse ufficialmente il via libera al progetto.

In base a quanto apprendiamo dalla fonte, il protagonista Tom Cruise, il regista Doug Liman, il produttore PJ van Sandwijk e Christopher McQuarrie (regista della saga di Mission Impossibile che collaborerà al progetto in qualità di produttore e consulente), hanno proposto le loro idee alla major durante una riunione virtuale: ricordiamo che il film non ha ancora una sceneggiatura pronta, ma pare che le idee del team siamo bastate per convincere lo studio ad approvare l’ambizioso progetto.

Oltre a figurare come regista, Doug Liman sarà coinvolto anche in qualità di produttore insieme a Tom Cruise: i due avevano già lavorato insieme per Edge of Tomorrow Barry Seal – Una storia americana. Il budget del film sarà di 200 milioni di dollari, cifra indicativa che potrebbe ancora variare, visto che la pre-produzione del film non è ancora iniziata. Secondo fonti interne, invece, Cruise potrebbe guadagnare tra i 30 e i 60 milioni di dollari per la parte.

I piani futuri di Tom Cruise e Doug Liman

Ricordiamo che tra i piani di Tom Cruise e del regista Doug Liman ci sarebbe anche la realizzazione di un altro film per conto della Paramount Pictures, che dovrebbe intitolarsi Luna Park e che dovrebbe raccontare di una storia ambientata sempre nello spazio; su quest’altro progetto, però, i dettagli sono piuttosto scarsi. Inoltre, Liman è da tempo impegnato con la scrittura dell’annunciato sequel di Edge of Tomorrow, che dovrebbe vedere il ritorno di Cruise al fianco di Emily Blunt.

Fallout: la serie Amazon scritta da Jonathan Nolan e Lisa Joy

0
Fallout: la serie Amazon scritta da Jonathan Nolan e Lisa Joy
Gli Amazon Studios hanno acquisito i diritti per produrre una serie ispirata al noto videogame Fallout con gli acclamati produttori Jonathan Nolan e Lisa Joy di Kilter Films.  Il mondo di Fallout è ambientato nel 2077 in un futuro, come quello immaginato dagli americani negli anni 40, in cui è esplosa una guerra nucleare. La magia del mondo di Fallout risiede proprio nella durezza delle terre desolate in contrapposizione con la visione utopistica di un futuro migliore grazie all’energia nucleare delle generazioni precedenti. Il tono generale dell’esperienza è duro, ma è spesso inframezzato da momenti di ironia e di ispirazione B-movie.
I videogiochi di Fallout hanno conquistato numerosi record di vendita e ricevuto centinaia di premi tra cui una dozzina di riconoscimenti come Game of the Year. La versione da mobile del gioco chiamato Fallout Shelter ha registrato 170 milioni di download.  Fallout sarà prodotta da Amazon Studios e Kilter Films in collaborazione con Bethesda Game Studios e Bethesda Softworks, ricopriranno il ruolo di executive producer Jonathan Nolan,Lisa Joy e Athena Wickham per Kilter Films, Todd Howard per Bethesda Game Studios, e James Altman per Bethesda Softworks.

Justice League Mortal avrebbe mostrato il miglior costume di Superman

0

Secondo uno dei membri del cast, il film Justice League Mortal mai realizzato da George Miller avrebbe mostrato il miglior costume di Superman mai visto in un live action. Prima del film di Zack Snyder del 2017, intorno alla metà del 2000 Miller era stato incaricato di dirigere un film dedicato alla Justice League: il regista lavorò a Justice League Mortal per anni, ma il progettò naufragò ufficialmente nel 2008, in seguito al famoso sciopero degli sceneggiatori.

Adesso, uno dei membri del cast del film mai realizzato, ossia Jay Baruchel (che nel film avrebbe dovuto interpretare il villain principale, Maxwell Lord), ha parlato dei piani originali di Miller in una recente intervista con il Toronto Sun. Nello specifico, l’attore ha rivelato che ci sono diversi elementi per cui il film avrebbe merito di vedere la luce: uno fra tutti, è il costume di Superman, che a detta dell’attore sarebbe stato il più bello mai visto in un live action.

“Era la cosa più bella del mondo”, ha spiegato Baruchel. “Poi c’era il film che stavamo per fare. Avevano fatto i costumi e moltissimi concept art, design e previsualizzazione. Era davvero cool. La sceneggiatura era davvero fantastica. Quindi è un peccato che non sia stato realizzato. È ancora la mia iterazione preferita dell’abito di Superman. Anche le iterazioni di Batman e di Wonder Woman sarebbero state decisamente toste.”

Il cast di Justice League Mortal

Ricordiamo che Justice League Mortal avrebbe avuto come protagonisti Armie Hammer nei panni di Batman, D.J. Cotrona come Superman, Megan Gale come Wonder Woman, Adam Brody come Flash, Common come Lanterna Verde, Santiago Cabrera come Aquaman, Hugh Keays-Byrne come Martian Manhunter e Jay Baruchel come Maxwell Lord.

Warrior 2 stagione: trama, cast, trailer e dove vederla

Warrior 2 stagione: trama, cast, trailer e dove vederla

Warrior 2 è l’annunciata seconda stagione della serie tv Warrior creata da Jonathan Tropper e Justin Lin e basata sull’idea originale di Bruce Lee.

Warrior 2: quando esce e dove vederlo in streaming

La seconda stagione di Warrior composta da dieci episodi debutterà questo ottobre, in esclusiva su CINEMAX, negli USA. In Italia la serie andrà in onda su Sky Atlantic. Warrior 2 in streaming sarà disponibile contestualmente con la messa in onda su NOWTV.

Warrior 2: trama e cast

La serie ambientato durante le brutali Tong Wars della Chinatown di San Francisco alla fine del XIX secolo. La serie segue Ah Sahm (Andrew Koji), un prodigio di arti marziali che emigra dalla Cina a San Francisco in circostanze misteriose. Dopo aver dimostrato il suo valore come combattente, Ah Sahm diventa un ascia per Hop Wei, una delle tenaglie più potenti di Chinatown (famiglia cinese del crimine organizzato). La seconda stagione segue la rivale Chinatown Tongs mentre combattono per il dominio nel crescente fervore anti-cinese che minaccia di distruggerli tutti.

La seconda stagione di Warrior ritornano i protagonisti Ah Sahm, interpretato da Andrew Koji, esperto cinese di arti marziali di origine parzialmente europea dal nonno americano bianco. Ah Toy, interpretata da Olivia Cheng, Young Jun, interpretato da Jason Tobin, Mai Ling, interpretata da Dianne Doan, “Big Bill” O’Hara, interpretato da Kieran Bew. Dylan Leary, interpretato da Dean Jagger. Penelope Blake, interpretata da Joanna Vanderham, Richard Lee, interpretato da Tom Weston-Jones, Wang Chao, interpretato da Hoon Lee, Walter Buckley, interpretato da Langley Kirkwood, Samuel Blake, interpretato da Christian McKay, Padre Jun, interpretato da Perry Yung, Li Yong, interpretato da Joe Taslim.

Warrior è prodotto per CINEMAX da Perfect Storm Entertainment, Tropper Ink Productions e Bruce Lee Entertainment; creato e prodotto esecutivo da Jonathan Tropper. Justin Lin e Andrew Schneider sono i produttori esecutivi per conto di Perfect Storm Entertainment. Il produttore esecutivo di Shannon Lee produce per Bruce Lee Entertainment. Sono Produttori anche Brad Kane e Richard Sharkey. Co-esecutivo prodotto da Kenneth Lin, Evan Endicott e Josh Stoddard.

Warrior 2: teaser trailer

Gli episodi della seconda stagione di Warrior

Warrior 2x01

In Warrior 2×01 che si intitolerà “Learn to Endure, or Hire a Bodyguard” Di ritorno con Hop Wei, Ah Sahm (Andrew Koji) trascorre le notti al Barbary Coast fight pit, affrontando un nuovo gruppo anti-cinese, Teddy’s Boys. Mentre Ah Toy (Olivia Cheng) lo accusa di cercare un altro combattimento, Mai Ling (Dianne Doan) autorizzata si preoccupa dei prossimi passi di suo fratello. Nel frattempo, Bill (Kieran Bew) trova difficile liberarsi dal suo ruolo di tutore per Zing; Penny (Joanna Vanderham) è determinata a continuare a dirigere Mercer Steel, con grande sgomento di Blake (Christian McKay); e Chao (Hoon Lee) offre ad Ah Sahm alcuni consigli per il suo futuro con Young Jun (Jason Tobin).

Warrior 2x02

In Warrior 2×02 che si intitolerà  “The Chinese Connection” Ah Sahm (Andrew Koji) e Young Jun (Jason Tobin) cercano un posto discreto dove nascondere il loro prodotto dopo aver raggiunto un accordo con un nuovo fornitore di oppio. Mentre Lee (Tom Weston-Jones) diventa sempre più dipendente dal laudano, lui e Bill (Kieran Bew) continuano a indagare sugli omicidi dello spadaccino. Mai Ling (Dianne Doan) invia Li Yong (Joe Taslim) e Zing (Dustin Nguyen) per consegnare un messaggio a una tenaglia rivale. Penny (Joanna Vanderham) chiede l’aiuto di Ah Sahm per proteggere la sua fabbrica. Sophie (Celine Buckens) continua a suscitare l’interesse di Leary (Dean Jagger). Ah Toy (Olivia Cheng) riceve la visita di Nellie Davenport (Miranda Raison), una ricca vedova impegnata a porre fine allo sfruttamento delle donne cinesi.

Warrior 2x03

In Warrior 2×03 che si intitolerà  “Not How We Do Business” Con la loro nuova impresa che sta andando bene, Young Jun (Jason Tobin) condivide le sue preoccupazioni con Ah Sahm ( Andrew Koji) sui nuovi uomini che padre Jun (Perry Yung) ha portato dalla Cina, e in seguito i partner sono impressionati da Hong (Chen Tang), una recluta entusiasta con un segreto. Nel frattempo, Chao (Hoon Lee) va da Mai Ling (Dianne Doan) per chiedere aiuto a tenere Zing (Dustin Nguyen) lontano dai suoi affari, Sophie (Celine Buckens) si avvicina a Leary (Dean Jagger), la politica di Nellie (Miranda Raison) solleva interrogativi dai suoi coetanei, e le cose prendono una piega mortale a casa di Bill (Kieran Bew).

Warrior 2x04

In Warrior 2×04 che si intitolerà “Learn to Endure, or Hire a Bodyguard” Di ritorno con Hop Wei, Ah Sahm (Andrew Koji) trascorre le notti al Barbary Coast fight pit, affrontando un nuovo gruppo anti-cinese, Teddy’s Boys. Mentre Ah Toy (Olivia Cheng) lo accusa di cercare un altro combattimento, Mai Ling (Dianne Doan) autorizzata si preoccupa dei prossimi passi di suo fratello. Nel frattempo, Bill (Kieran Bew) trova difficile liberarsi dal suo ruolo di tutore per Zing; Penny (Joanna Vanderham) è determinata a continuare a dirigere Mercer Steel, con grande sgomento di Blake (Christian McKay); e Chao (Hoon Lee) offre ad Ah Sahm alcuni consigli per il suo futuro con Young Jun (Jason Tobin).

Warrior 2x05

In Warrior 2×05 che si intitolerà “Not for a Drink, a F*ck, or a G**damn Prayer” Una colpevole Mai Ling (Dianne Doan) cerca di sistemare le cose con Ah Sahm (Andrew Koji), che è più intenzionato che mai a cercare vendetta. Penny (Joanna Vanderham) trova i suoi affari nei guai e scopre che Ah Sahm l’ha usata. Leary (Dean Jagger) riceve un avvertimento e ne offre uno tutto suo. Ah Toy (Olivia Cheng) fa una visita emozionante alla cantina Sonoma di Nellie (Miranda Raison). Bill (Kieran Bew) e Chao (Hoon Lee) mettono in atto il loro complotto contro i Fung Hai. “Not for a Drink, a F*ck, or a G**damn Prayer” è stato scritto da Evan Endicott e Josh Stoddard e diretto da Loni Peristere.

In Warrior 2×06 che si intitolerà  “To a Man with a Hammer, Everything Looks Like a Nail” Ah Sahm (Andrew Koji), Young Jun (Jason Tobin) , e Hong (Hoon Lee) viaggiano con Vega (Maria Elena Laas) a Rooker’s Mill, una città di confine tra Stati Uniti e Messico di proprietà di Elijah Rooker (Conor Mullen), il ricco ospite di un lucroso torneo di combattimento che Ah Sahm è determinato a vincere. Man mano che apprende di più su Vega, Ah Sahm attira l’attenzione di un altro combattente, Dolph (Mike Bisping) e, successivamente, dello stesso Rooker. Scritto da Jonathan Tropper e Brad Kane; Diretto da Dustin Nguyen

In Warrior 2×07 che si intitolerà “If You Wait by the River Long Enough”

Warrior 2x08

In Warrior 2×08 che si intitolerà “All Enemies, Foreign and Domestic” La polizia ha chiuso Chinatown a caccia di un assassino, proprio mentre l’Hop Wei fa una mossa che mette in difficoltà Mai Ling. Buckley assume un nuovo ruolo e prende in considerazione una proposta di Leary, che affronta le domande dei lavoratori irlandesi. Ah Toy combatte per la sua vita, mentre Chao affronta un grosso dilemma.

In Warrior 2×09 che si intitolerà – NON DISPONIBILE

Warrior 2x10

In Warrior 2×10 che si intitolerà “Man on the Wall”

 

The New Mutants: spunta il nome di Colosso nella nuova sinossi estesa

0

Sulla scia del nuovo trailer e della sequenza d’apertura che hanno debuttato di recente durante il panel dedicato al film in occasione del Comic-Con@Home, arriva online una nuova sinossi estesa di The New Mutants, lo spin-off di X-Men che sarà diretto da Josh Boone e che dovrebbe arrivare nelle sale il prossimo 28 agosto.

La nuova sinossi svela molti più dettagli circa l’impostazione narrativa del film, andando ad approfondire sia il background dei personaggi che i loro poteri. Grazie alla sinossi veniamo anche a conoscenza del fatto che Magik, il personaggio interpretato da Anya Taylor-Joy, è la sorella minore di Colosso: abbiamo quindi la conferma che il film è effettivamente ambientato nell’universo degli X-Men, nonostante Boone abbia più volte affermato che il suo cinecomic si distaccherà di precedenti capitoli della saga. Di seguito potete leggere la nuova sinossi estesa:

“In questo film terrificante e pieno di azione basato sulla serie a fumetti Marvel, cinque giovani che dimostrano poteri speciali vengono portati in un’istituzione segreta per sottoporsi a trattamenti: ai giovani viene detto che tali trattamenti li cureranno dai pericoli dei loro poteri. Il gruppo è composto da Danielle Moonstar aka Mirage (Blu Hunt), in grado di crea illusioni dalle paure altrui; Rahne Sinclair (Maisie Williams), capace di trasformarsi nel lupo mannaro Wolfsbane; Sam Guthrie (Charlie Heaton) che, una volta divenuto Cannonball, può volare alla velocità di un jet protetto da un campo di forza; Roberto da Costa, conosciuto anche come Sunspot (Henry Zaga), che assorbe e incanala l’energia solare; e Illyana Rasputin, ossia Magik (Anya Taylor-Joy).

Sorella minore di Colosso, Magik ha la capacità di rinchiudersi all’interno di una sorta di armatura che amplifica le sue molteplici abilità sovrumane e psichiche. Invitati dalla Dottoressa Cecilia Reyes (Alice Braga) per condividere le loro storie su quando i loro poteri si sono manifestati per la prima volta, i cinque “pazienti” arrivano a capire che appartengono ad una classe di persone chiamate mutanti, che sono state storicamente emarginate e temute. Mentre rivivono il loro passato, i ricordi sembrano trasformarsi in realtà terrificanti.

Presto i giovani mutanti metteranno in discussione ciò che è reale e ciò che non lo è, mentre diventa chiaro che l’istituzione non è ciò che sembra. Ora la domanda è: perché vengono tenuti prigionieri? E chi sta cercando di distruggerli? La tensione e l’orrore aumentano in questa corsa da brivido diretta da Josh Boone e co-scritta da Boone e Knate Lee.”

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga

Mission Impossible 7 vuole far esplodere un vero ponte in Polonia

0

Sembra che la produzione di Mission Impossible 7 si sia posta l’obiettivo di far saltare in aria un vero ponte in Polonia. Nel corso degli anni, il longevo franchise di spionaggio si è guadagnato una certa reputazione per aver portato il rischio all’estremo, soprattutto grazie al protagonista Tom Cruise.

I fan non sono ancora certi di cosa aspettarsi dal nuovo capitolo della saga, la cui produzione era stata bloccata a causa della pandemia di Covid-19. Le riprese sarebbero dovute ripartire a settembre, ma in realtà sono ufficialmente ricominciate nei giorni scorsi a Londra. Nonostante il film verrà girato consequenzialmente a Mission Impossible 8, al momento gli sforzi del regista Christopher McQuarrie sono tutti atti a garantire che la produzione del settimo capitolo proceda senza intoppi e, soprattutto, all’interno di un ambiente sicuro per tutti.

Eppure, sembra che la produzione del film continui ad affrontare problemi, questa volta non legati alla pandemia ma ad una particolare sequenze estremamente adrenalinica. Come riportato da The First News (via CBR), pare che si voglia far saltare in aria un vero ponte Polacco per una scena presente in Mission Impossible 7. La cosa ha naturalmente scatenato la polemica, con alcuni residenti che hanno iniziato a far sentire la propria voce. Il ponte, originariamente costruito nel 1909 nel comune rurale di Pilchowice, è stato smantellato nel 2016, quando il suo deterioramento è stato ritenuto troppo grave per l’uso pubblico.

Poiché non fornisce più un servizio, il viceministro della cultura Pawel Lewandowski ha sostenuto che il ponte manca dello status ufficiale richiesto per essere considerato legalmente un monumento e che “solo una piccola parte di esso verrà distrutta durante le riprese”. Lewandowski ha anche dichiarato che la produzione del nuovo Mission Impossible porterà una nuova attenzione globale sulla Polonia. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

Non sarei così pignolo sul considerare il ponte Pilchowicki come un monumento. È in rovina da anni e non ha alcun valore. Non tutte le cose vecchie sono monumenti. La legge afferma chiaramente che un monumento è solo ciò che ha valore sociale, artistico o scientifico. Nell’arte e nella cultura, quel valore emerge solo quando esiste una relazione tra l’oggetto culturale e le persone. Quindi se un oggetto è inutilizzato, o non disponibile, non ha tale valore. Pertanto non è un monumento. E solo una piccola parte di esso verrà distrutta durante le riprese.

Lewandowski ha anche dichiarato che gli introiti che entrerebbero grazie alla produzione di Mission Impossible 7 potrebbe aiutare, in seguito, a ripristinare completamente il ponte, dal momento che senza la produzione del film il ponte sarebbe destinato a rimanere soltanto una rovina. Se la produzione del film sarebbe disposta a sostenerne la ricostruzione, la sua parziale distruzione potrebbe allora avere un senso. 

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Grey’s Anatomy 17: due promozioni a regular nel cast

0
Grey’s Anatomy 17: due promozioni a regular nel cast

Cresce l’attesa per il debutto di Grey’s Anatomy 17, l’annunciata diciassettesima stagione del medical drama più visto della televisione americana e non. Ebbene il noto americano Deadline ha rivelato che la serie quest’anno promuoverà due personaggi da guest a regular.

Si tratta di Richard Flood e Anthony Hill che diventano dunque presenze fisse in Grey’s Anatomy 17. Invece Stefania Spampinato che era diventata regular in Grey’s Anatomy  nelle ultime tre stagioni, interpretando la sorella di Andrew, la dott.ssa Carina DeLuca. La scorsa stagione, è passata alla Stazione 19 dove è tornata pesantemente quando il suo personaggio ha iniziato a frequentare Maya Bishop (Danielle Savre). L’attrice diventa dunque regular di Stazione 19.

Flood si è unito alla Grey’s Anatomy la scorsa stagione come ricorrente, interpretando il Dr. Cormac Hayes, il più recente chirurgo pediatrico di Gray Sloan. Nel corso della stagione inizia una simpatia Meredith Gray (Ellen Pompeo), grazie al fatto che entrambi sono vedovi.

Hill si unisce a Grey’s Anatomy come serie regolare dopo essere stato ospite in un singolo episodio della scorsa stagione nel ruolo del Dr. Winston Ndugu. Ha incontra la dott.ssa Maggie Pierce (Kelly McCreary) in una conferenza medica. Si conoscono dal passato in cui Ndugu aveva lavorato sotto Pierce come residente a Tufts.

Grey’s Anatomy 17

Grey’s Anatomy 17 è la diciassettesima stagione della serie  Grey’s Anatomy creata da Shonda Rhimes per la ABC Studios.

In Grey’s Anatomy 17 ritorneranno i personaggi Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso), interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da Kelly McCrearyGreg Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George,  Andrew DeLuca (stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo Gianniotti Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.

Thor: due personaggi Marvel potrebbero sostituirlo nella Fase 4

0
Thor: due personaggi Marvel potrebbero sostituirlo nella Fase 4

Il Thor di Chris Hemsworth è sempre stato una presenza affascinante all’interno del MCU, anche se solo in Thor: Ragnarok di Taika Waititi abbiamo visto il personaggio brillare grazie ad una narrativa totalmente inedita per il Dio del Tuono. Waititi ha intuito quanto Hemsworth sia un attore incredibilmente divertente, mettendo il suo personaggio al centro di una vera e propria commedia. Il regista ha quindi dato nuova vita all’eroe, spianando la strada al popolarissimo Bro Thor che abbiamo poi visto in Avengers: Endgame

La prossima apparizione cinematografica del Dio del Tuono sarà nell’annunciato Thor: Love and Thunder, che arriverà al cinema nel 2022. Al momento, tutte le informazioni sul film indicano che Thor avrà un ruolo di supporto rispetto al personaggio di Jane Foster interpretato da Natalie Portman: il film, infatti, adatterà un recente arco dei fumetti (“The Mighty Thor”) e vedrà Foster raccogliere l’eredità del suo innamorato ed impugnare il Mjolnir. Quale sarà, quindi, il destino del figlio di Odino? 

Grazie ai fumetti, sappiamo che Thor scende a patti con la perdita del suo mantello e del suo titolo. Pur essendo noto come il figlio di Odino, l’eroe sceglie di vagare per la galassia, apparentemente senza una meta precisa. Esistono buone probabilità che ciò accade anche nel MCU: la cosa, infatti, potrebbe lasciare una porta aperta ad Hemsworth per un potenziale ritorno nei panni del personaggio. Nel frattempo, la nuova Thor femmina, ossia Jane Foster, potrebbe apparire in più di un film dell’universo condiviso: diverse voci, infatti, la vorrebbero anche in Captain Marvel 2.

Anche Beta Ray Bill raccoglierà l’eredità di Thor nel MCU?

Eppure, Jane Foster potrebbe non essere l’unico successore di Thor. Uno dei personaggi dei fumetti preferito dai fan, ossia Beta Ray Bill, è già stato anticipato nel MCU, precisamente in Thor: Ragnarok, e da tempo si vocifera che il personaggio possa apparire nella quarta avventura dedicata al Dio del Tuono. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere di nuovo ad un passaggio di mantello, poiché nei fumetti Bill si è più volte dimostrato degno dell’eredità di Thor. Per ora si tratta di una mera speculazione: speriamo che non appena comincino le riprese, le prime immagini dal set saranno in grado di fornirci maggiori dettagli in tal senso.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Bryan Cranston ha avuto il Coronavirus

0

Bryan Cranston, l’amatissimo Walter White della popolare serie tv Breaking Bad, ha rivelato di aver avuto il Coronavirus. L’attore ha rivelato la sua diagnosi attraverso un post condiviso via Instagram, sottolineando di essere in via di guarigione, di aver sviluppato gli anticorpi e di aver deciso di donare il suo plasma a favore della ricerca.

Nel video condiviso online, infatti, Cranston ha spiegato a tutti i suoi follower in che cosa consiste il processo di donazione del plasma: “Voglio annunciare di aver avuto il Covid-19 qualche tempo fa. Sono stato fortunato, i sintomi erano molto leggeri. Così ho pensato che, forse, avrei potuto fare qualcosa. Ho iniziato un programma alla UCLA: spero che attraverso la donazione del plasma io possa aiutare altre persone”. L’attore ha spiegato di aver trascorso l’ora necessaria al processo di donazione guardando Un volto nella folla di Elia Kazan.

Nella didascalia che ha accompagnato il video, si legge: “Ciao. Probabilmente, in questo momento, vi sentite un po’ legati a causa delle limitazioni e, come me, siete stanchi di tutto questo!! Bene, vorrei incoraggiarvi ad avere ancora un po’ di pazienza. Ho rispettato con una certa attenzione i protocolli eppure… Ho contratto il virus. Sì. Sembra scoraggiante, adesso, sapere che oltre 150,000 americani sono morti a causa di questo virus. Io sono stato uno dei fortunati. Sintomi leggeri. Ringrazio il cielo e vi invito a continuare a indossare quella dannata mascherina, lavarvi le mani e rispettare il distanziamento sociale. Possiamo vincere questa battaglia, ma SOLO se rispettiamo le regole tutti insieme. Riguardatevi”. Potete vedere il video cliccando sull’immagine di seguito:

Prime Video: le novità di agosto 2020

0
Prime Video: le novità di agosto 2020

Poche novità in arrivo ad Agosto 2020 per Amazon prime video, trai titoli più attesi Chemical Hearts con Lili Reinhart e il primo film biografico indiano Shakuntala Devi 

Shakuntala Devi

Dal 31 luglio in esclusiva su Prime Video – Versione originale, sottotitolata in inglese

Shakuntala Devi è il primo film biografico in lingua indiana a debuttare su Prime Video. La protagonista del film è Vidya Balan (Kahaani, Tumhari Sulu, The Dirty Picture) nel ruolo di Shakuntala Devi,  divenuta famosa con il soprannome “computer umano” per la sua incredibile capacità di eseguire operazioni matematiche complesse a mente. Shakuntala Devi è un film biografico che narra la vita straordinaria del genio della matematica, autrice e astrologa Shakuntala Devi. Diretto da Anu Menon (WaitingFour More Shots Please S1) e prodotto da  Sony Pictures Networks Productions e Vikram Malhotra (Abundantia Entertainment), il film vanta nel cast anche Sanya Malhotra(Photograph, Dangal, Badhaai Ho), che ricoprirà il ruolo della figlia di Shakuntala Devi, con cui il genio aveva un complicato ma straordinario rapporto. Gli attori Jisshu Sengupta (Piku, Mardaani 2, Barfi) e Amit Sadh (Breathe, Kai Po Che, Gold) hanno anch’essi un ruolo centrale nella storia. La sceneggiatura è stata scritta da Anu Menon e Nayanika Mahtani, mentre i dialoghi sono stati curati da Ishita Moitra. Nel cast del film è presente anche l’attore italiano Luca Calvani.

The Last Narc

Dal 31 luglio in esclusiva su Prime Video, Versione originale, sottotitolata

The Last Narc la nuova provocatoria docuserie in 4 episodi che racconta l’assassinio, il rapimento e l’omicidio, nel 1985, dell’agente della DEA (Drug Enforcement Administration) Enrique “Kiki” Camarena. The Last Narc è la storia di un eroe caduto, degli uomini che lo hanno ucciso, dell’uomo che ha rischiato tutto per scoprire cosa fosse realmente successo e il perchè. Il decorato agente speciale Hector Berellez, a cui era stata assegnata l’indagine sull’omicidio di Camarena, esamina tutti gli strati del mito e della propaganda per rivelare la spaventosa verità su un complotto che spazia dai “killing field” messicani ai palazzi del potere a Washington, D.C. La testimonianza di Berellez sarà affiancata dalle dichiarazioni della vedova di Camarena e dalle testimonianze di tre infiltrati nei cartelli di Guadalajara.

The Last Narc è diretto da Tiller Russell ed è una produzione Amazon Studios e The Intellectual Property Corporation (IPC) di Industrial Media. Eli Holzman e Aaron Saidman di IPC sono i produttori esecutivi.

The Head

È arrivato l’inverno al Polo Sud. Il sole presto scomparirà per i successivi sei mesi. Un piccolo team, noto come ‘I Winterers’, si prepara a rimanere alla stazione di ricerca antartica Polaris VI per continuare la loro ricerca innovativa, cruciale per la lotta contro il cambiamento climatico sotto la guida del famoso biologo  Arthur Wilde (John Lynch). Con l’avvento della primavera, però, il capo progetto estivo Johan Berg (Alexander Willaume) ritorna alla stazione constatando che tutti i membri del team sono morti o dispersi. C’è un killer a piede libero e Annika (Laura Bach), la moglie di Johan, è dispersa. Se la vuole ritrovare in vita dovrà fidarsi di Maggie (Katharine O’Donnelly), la giovane dottoressa che è profondamente scossa dagli avvenimenti e che pare essere l’unica sopravvissuta del gruppo… o c’è anche qualcun altro? 

The Head è una produzione internazionale di The Mediapro Studio, in collaborazione con Hulu Japan e HBO Asia, diretta da Jorge Dorado e con sceneggiatura di Àlex and David Pastor con Isaac Sastre. Il cast presenta una varietà di star internazionali tra cui John Lynch, Katharine O’Donnelly, Alexandre Willaume, Laura Bach, Tomohisa Yamashita, Richard Sammel, Chris Reilly, Sandra Andreis, Amelia Hoy, Tom Lawrence, con la partecipazione speciale di Álvaro Morte.

World’s Toughest Race: Eco-Challenge Fiji

World’s Toughest Race: Eco-Challenge Fiji debutterà su Prime Video il 14 Agosto. Questa avventura in 10 episodi presentata da Bear Grylls e prodotta da Mark Burnett, è il racconto di una gara estrema in cui 66 squadre provenienti da 30 paesi si sfideranno non-stop per 11 giorni, 24 ore al giorno attraverso centinaia di miglia sui terreni delle Fiji tra montagne, giungle e oceani.

Girata lo scorso anno alle Fiji, World’s Toughest Race: Eco-Challenge Fiji è una sfida per 330 concorrenti (uniti in gruppi da 5 complessivi di atleti e un assistente) a raggiungere il traguardo finale. Tuttavia i veri avversari non sono i team rivali bensì gli impervi 671 km del percorso. Gli spettatori vedranno la resistenza fisica e mentale testata come mai prima d’ora. In fin dei conti il cuore dello show è proprio la perseveranza.
La serie, prodotta da MGM Television in collaborazione con gli Amazon Studios, è il frutto del lavoro di un team televisivo premiato agli Emmy che include il presentatore ed executive producer Bear Grylls (Man vs WildRunning Wild), la showrunner ed executive producer Lisa Hennessy (Eco-ChallengeThe Biggest Loser), e gli executive producer Mark Burnett (SurvivorThe Voice), Eric Van Wagenen (SurvivorThe Amazing Race), Barry Poznick degli MGM Studios, e Delbert Shoopman, partner di produzione di Grylls.

Chemical Heart

Dal 21 agosto in esclusiva su Prime Video

Il diciassettene Henry Page (Austin Abrams) non si è mai innamorato. Si ritiene un romantico solo che non ha ancora incrociato “l’amore della vita” in cui spera. Ma il primo giorno dell’ultimo anno delle superiori incontra una studentessa appena trasferitasi, Grace Town (Lili Reinhart) e improvvisamente sembra che la situazione sia destinata a cambiare. Quando Grace ed Henry vengono entrambi scelti per dirigere il giornale della scuola, lui si ritrova immediatamente coinvolto dalla vita della nuova arrivata. Con la scoperta del segreto che ha cambiato la vita di lei, Henry se ne innamora, o per lo meno si innamora della persona che lui pensa lei sia.

Chemical Hearts è scritta e diretta da Richard Tanne (Southside with You), basata sul romanzo Our Chemical Hearts di Krystal Sutherland. Il film è prodotto da Tanne e Alex Saks (The Florida Project, Thoroughbreds) e annovera nel cast Lili Reinhart (Riverdale, Hustlers), Austin Abrams (Paper Towns, Brad’s Status), Bruce Altman (Mr. Robot, Law & Order), Adhir Kalyan (Paul Blart: Mall Cop, Rules of Engagement), Sarah Jones (For All Mankind, Damnation), Coral Peña (The Post, 24: Legacy) and Kara Young (Hair Wolf, The Punisher).

NUOVI FILM E DOCUMENTARI IN ARRIVO
Puoi Baciare lo Sposo | 1 agosto
Una Festa Esagerata | 7 agosto
Upgrade | 10 agosto
Escobar – Il fascino del male | 19 agosto
Amabili Resti | 20 agosto
Made in Italy | 21 agosto
#OPS – L’evento | 26 agosto
Kids in Love | 21 agosto
Il Regno | 28 agosto
Amiche in affari | 28 agosto


NUOVE SERIE IN ARRIVO
24 – 8 stagioni | 1 agosto
Misfits 5 stagioni | 1 agosto
Top Gear – dalla stagione 15 alla 22 in versione doppiata | 1 agosto


FILM IN SCADENZA 
Jurassic World: Fallen Kingdom | fino all’8 agosto
American Sniper | fino all’8 agosto
Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell’Anello | fino al 15 agosto
Il Signore degli Anelli: Le Due Torri | fino al 15 agosto
Grande, Grosso e… Verdone | fino al 19 agosto
Peppermint | fino al 28 agosto

Luca sarà nuovo film animato di Disney Pixar

0
Luca sarà nuovo film animato di Disney Pixar

Pixar Animation Studios ha annunciato oggi che la sua prossima uscita cinematografica sarà Luca. Diretto dal candidato all’Oscar Enrico Casarosa (La Luna) e prodotto da Andrea Warren (Lava, Cars 3), Luca arriverà nei cinema statunitensi il 18 giugno 2021.

Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, Luca., l’originale film d’animazione è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: lui in realtà è un mostro marino di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.

Questa è una storia profondamente personale, non solo perché è ambientata nella Riviera italiana dove sono cresciuto, ma perché al centro di questo film c’è la celebrazione dell’amicizia. Le amicizie infantili spesso stabiliscono la rotta di chi vogliamo diventare e sono proprio quei legami ad essere al centro della nostra storia in Luca”, ha dichiarato il regista Enrico Casarosa. “Così, oltre alla bellezza e al fascino del mare italiano, il nostro film racconterà un’avventura estiva indimenticabile che cambierà radicalmente Luca”.

After 2: una clip dal film “Tessa incontra Trevor”

0
After 2: una clip dal film “Tessa incontra Trevor”

Dopo il trailer ufficiale 01 Distribution ha diffuso una clip di After 2, sequel del film campione d’incassi nei cinema italiani dal 2 settembre 2020.

In After 2 dopo la loro rottura, Hardin (Hero Fiennes Tiffin) e Tessa (Josephine Langford) cercano di andare avanti ognuno per la propria strada. Mentre Hardin torna a perdersi in cattive abitudini, Tessa, forte della sicurezza acquisita, inizia a frequentare lo stage dei suoi sogni alla casa editrice Vance dove attira l’attenzione del suo collega Trevor (Dylan Sprouse), il ragazzo perfetto col quale intraprendere una relazione. Trevor è intelligente, spiritoso, attraente ma soprattutto è affidabile. Tessa, nonostante questo nuovo incontro, non riesce a togliersi dalla testa Hardin. Dopotutto lui è l’amore della sua vita e al di là dei loro fraintendimenti e delle difficoltà, non può negare ciò che prova. Vorrebbe essere in grado di andare avanti per la sua strada,  ma non è così semplice. Attraverso gli alti e i bassi della loro relazione, Tessa e Hardin lotteranno per stare ancora insieme anche se l’intero universo sembra tramare per tenerli separati.

https://www.youtube.com/watch?v=yn7AsKDDC2w&feature=youtu.be

Dopo il successo del primo film, “After”, uscito ad aprile 2019, che ha incassato più di 6 milioni di euro al boxoffice italiano, arriva prossimamente nei cinema After 2, basato sul secondo capitolo del romanzo best seller di Anna Todd con protagonisti Tessa Young (Langford) e Hardin Scott (Tiffin), diventato un fenomeno sensazionale come fan fiction su Wattpad. After 2 è diretto da Roger Kumble e vede protagonisti  Josephine LangfordHero Fiennes-Tiffin Dylan Sprouse, Selma Blair, Charlie Weber.

The New Mutants, teoria: il vero nemico è un personaggio iconico dei fumetti

Il vero cattivo di The New Mutants potrebbe essere uno dei personaggi più famosi, antichi e potenti della storia dei fumetti dei mutanti Marvel: Proteo, un mutante i cui poteri deformano la realtà stessa. L’ultimo film di X-Men realizzato da Fox, The New Mutants ha avuto una sorte decisamente ostile. È stato soggetto a ritardi costanti, per lo più al di fuori del controllo del regista Josh Boone, per il quale questo film è stato un atto d’amore. È attualmente previsto per agosto 2020, ma nessuno sarebbe sorpreso di vederlo spostato di nuovo a causa della pandemia di coronavirus.

Naturalmente, tutti questi ritardi hanno portato a un numero impressionante di trailer e spot televisivi, quindi gli spettatori possono essere perdonati per aver creduto di avere una conoscenza abbastanza solida della trama. In base a quanto trapelato, sembra che i protagonisti della storia saranno Dani Moonstar (Blu Hunt), Magik (Anya Taylor-Joy) e il mostruoso Demon Bear. Ma Josh Boone ha lasciato intendere che tutto ciò potrebbe rappresentare un depistaggio. “Ci sono cose che non vedrete mai nei trailer, che sono parti importanti del film”, ha detto a IGN nel 2017 il regista. Durante la stessa intervista, a Boone è stato chiesto di Demon Bear e lui ha lasciato trapelare un indizio sorprendente; ha rifiutato di affermare che si tratta del cattivo principale del film. “Non vorrei spingermi fino in fondo,” rispose con cautela. “Direi solo che è molto ispirato da quella serie di fumetti.”

Eppure, nonostante tutto, l’ultimo trailer esteso di The New Mutants – rilasciato durante il Comic-Con@Home (qui il panel) – potrebbe aver lasciato trapelare un indizio importante, un Easter Egg che sembra davvero un indizio importante. Vediamolo di seguito:

Un curioso riferimento ai nuovi mutanti

Il trailer esteso di The New Mutants, rilasciato all’SDCC, era oscuro e suggestivo, e comprendeva un inquietante scorcio di quello che sembra essere un cimitero mutante. Il dialogo della dott.ssa Cecilia Reyes (Alice Braga), che dirige l’istituzione mutante, ha suggerito che i giovani mutanti vengono affidati alle sue cure o seppelliti in questo cimitero. Dato che il film sembra essere ambientato interamente attorno al suo istituto, tuttavia, è ragionevole supporre che il cimitero contenga effettivamente i corpi di adolescenti mutanti rinchiusi per un po’ nell’istituto in questione. È un inquietante accenno al destino che potrebbe essere in serbo per i New Mutants. Si noti che non ci sono nomi sulle tombe, solo numeri, ad indicare che i pazienti non hanno identità.

A prima vista, questi numeri rivelano semplicemente quanti mutanti sono stati sepolti. Ma, naturalmente, gli adattamenti dei fumetti tradizionalmente amano nascondere sottili indizi nelle scene, quindi non sarebbe una sorpresa se quei numeri parlassero più di quanto sembra. Non possono indicare il numero di un fumetto di The New Mutants, la cui serie è terminata dopo 100 numeri, quindi molto probabilmente si riferiscono alla serie Uncanny X-Men. Non sorprende che tutti questi numeri siano in realtà parte dell’iconica run di Chris Claremont, che Josh Boone ha spesso affermato di amare.

Uncanny X-Men #126 potrebbe essere particolarmente importante. In quel numero, gli X-Men si recarono al Mutant Research Center sull’isola di Muir, gestito dalla loro amica Moira MacTaggert. Gli X-Men avevano sempre creduto che questo fosse un posto sano e sicuro, ma conteneva un oscuro segreto. Il figlio di Moira era un mutante, un cosiddetto mutante di “livello Omega” il cui potere era fuori scala, che possedeva la capacità di manipolare la realtà a piacimento. Sfortunatamente quel tipo di potere ha un costo, perché una persona che può manipolare il tessuto stesso della realtà non cresce o non si sviluppa normalmente; Moira si rese rapidamente conto che suo figlio era pericoloso e lo aveva imprigionato nel cuore dell’isola di Muir per anni, tentando di trovare una cura per le sue condizioni. Quando Proteo alla fine perse lo scontro contro gli X-Men, era terribilmente instabile e gli X-Men sopravvissero a malapena all’incontro; persino Wolverine fu lasciato traumatizzato dallo scontro con Proteo.

Proteo potrebbe essere il vero cattivo di The New Mutants

La cellula di Proteo sull’Isola di Muir corrisponde quasi perfettamente a quella osservata in The New Mutants, suggerendo che esiste una sorta di legame tra il film e Uncanny X-Men #126. Ciò solleva l’intrigante possibilità che Proteo possa apparire nel film e potenzialmente essere il cattivo principale. E, sorprendentemente, ciò si adatterebbe molto bene con le indicazioni apparentemente contraddittorie fatte nel trailer.

Tutto in The New Mutants sembra suggerire che Dani Moonstar sia il vero cattivo, in una sorta di trama a là Dark Phoenix in cui i suoi poteri sono fuori controllo. Dopotutto, nei fumetti, Dani possiede il potere di far prendere vita agli incubi delle persone. Ciò spiegherebbe perché si manifestano anche le paure di altri mutanti; Cannonball ricorda un incidente in miniera in cui i suoi poteri si sono innescati per la prima volta, Magik affronta i misteriosi Smiley Men e Wolfsbane si ritrova nel confessionale di una chiesa, probabilmente un’allusione a suo padre violento, che era un reverendo. Inoltre, in uno dei dialoghi chiave, Sunspot afferma che è la casa stessa a far manifestare le loro peggiori paure – una forza esterna che i Nuovi Mutanti non riconoscono, quindi non Dani. Non tutto sommato.

La conclusione più probabile è semplicemente che esiste un altro manipolatore della realtà nell’istituto: Proteo. In effetti, i trailer potrebbero in realtà aver sottilmente accennato all’esistenza di Proteo, perché ci sono state un paio di scene che mostrano un misterioso essere di energia oscura.

Come Proteo potrebbe adattarsi ai nuovi mutanti

Se Proteo è il cattivo, allora The New Mutants è ispirato da Uncanny X-Men #126 come lo è alla Demon Bear Saga – e ciò darebbe un senso ad alcune altre stranezze. Questo istituto non è esattamente un luogo piacevole per i mutanti, eppure è gestita da una di loro, Cecilia Reyes, i cui poteri di campo di forza sono stati visti in azione nelle foto trapelate e nei trailer. In effetti, Boone inizialmente aveva pianificato che il posto doveva essere gestito da Tempesta, degli X-Men. Ma perché un mutante dovrebbe gestire un istituto del genere, sperimentando mutanti, monitorandoli attentamente e non preoccupandosi se vivono o muoiono?

È possibile che Boone abbia fuso Cecilia Reyes con Moira MacTaggert stessa. In tal caso, la dottoressa Reyes sta lavorando per cercare una cura per suo figlio mutante, Proteo, i cui poteri stanno diventando sempre più instabili. Dani – che ha anche la capacità di manipolare la realtà in una certa misura – sarebbe una cavia adeguata per lei, e in effetti Reyes sembra concentrarsi incessantemente su Dani nell’ultimo trailer. Sfortunatamente, la strategia di Reyes fallisce e Proteo fugge. Nei fumetti, poteva possedere corpi ospiti e quindi nascondersi in bella vista; questo potrebbe spiegare perché c’è stato così poco accenno al viaggio del personaggio di Sunspot nei trailer, perché Proteo potrebbe scegliere lui per possederlo. In una scena chiave dei trailer, Sunspot è di fronte, e questo misterioso essere oscuro allunga una mano verso di lui; la scena ricorda l’attacco di Proteo a Fenice in Uncanny X-Men #125. L’unica domanda da porsi è a questo punto come possano dei giovani mutanti inesperti fermare Proteo, mutante di classe Omega che ha terrorizzato persino Wolverine. Non ci resta che aspettare per scoprirlo.

Iron Man è stato una buona figura paterna per Spider-Man? Ecco i pro e i contro

L’amicizia tra Tony Stark e Peter Parker nell’Universo Cinematografico Marvel è una delle relazioni più belle e divertenti della Saga dell’Infinito. Iron Man incontrò per la prima volta Spider-Man in Captain America: Civil War, diventando immediatamente un mentore per il giovane eroe. Tony si è sempre preoccupato per Peter: spesso, infatti, ha sostituito lo zio Ben in qualità di figura paterna del ragazzo. Tuttavia, l’eroe non ha sempre preso le migliori decisioni quando si è trattato del suo protetto. Screen Rant ha raccolto tutte le volte in cui Tony Stark ha saputo agire da figura paterna nei confronti di Peter, e tutte le volte che invece ha fallito: 

Rimandare a casa Peter dallo spazio

Iron Man e Spider-Man vengono entrambi richiamati all’azione quando, in Avengers: Infinity War, l’Ordine Nero invade New York. Tony incarica Peter di proteggere Doctor Strange da Ebony Maw, cosa che spinge il giovane supereroe ad intraprendere il suo primo viaggio nello spazio.

Prima di tentare di rispedirlo sulla Terra, Tony salva la vita di Peter schierando la tuta di Iron Spider. Proprio come un vero e proprio figlio ribelle, Peter sfida il suo mentore e rimane a bordo dell’astronave di Thanos.

Portare Peter in Germania

Iron Man ha incontrato Spider-Man per la prima volta in Captain America: Civil War, dove Tony ha reclutato il giovane eroe per la lotta contro il team di Cap. Con il senno di poi, questa presa da Tony è stata una decisione alquanto sbagliata, un esempio del fatto che non sempre ha saputo comportarsi da padre nei confronti del suo pupillo.

Nonostante le reticenze del ragazzo, Iron Man porta uno Spider-Man di appena 14 anni in Germania. Agendo in maniera decisamente irresponsabile, Tony mette in pericolo la sicurezza di Peter e manipola il giovane eroe, spingendolo a lottare per lui.

Sequestrare il costume di Spider-Man

In Spider-Man: Homecoming vediamo un Tony molto protettivo nei confronti di Peter. Dopo che il giovane eroe ha messo a rischio la vita di persone innocenti, Iron Man arriva per cercare di rimediare agli errore di Spider-Man, sequestrando il suo nuovo costume.

Giustamente, Tony redarguisce il suo pupillo: “Se non sei niente senza questo costume, allora non dovresti averlo”. Si tratta di un momento estremamente importante per Peter, in quanto le parole del suo mentore lo costringono a fare i conti con la sua dipendenza dal costume e a rivendicare la sua vera identità. 

Tenere Peter all’oscuro degli accordi di Sakovia

Tony ha commesso diversi errori in Captain America: Civil War: primo fra tutti, coinvolgere Peter nella sua lotta contro Cap. Oltre a mettere in pericolo la vita dell’adolescente portandolo in Germania, Tony non ha neanche rivelato al giovane eroe tutta la verità sul conflitto, trascurando di menzionare gli accordi di Sokovia.

La cosa è palese durante il confronto tra Spider-Man e Captain America. Steve Rogers capisce che Tony non ha raccontato a Peter tutta la storia. Il giovane eroe lo conferma, riportando la vaga scusa che gli è stata fornita dal suo mentore.

Invitare Peter ad unirsi agli Avengers

Tony riconosce le qualità eroiche di Peter e alla fine di Spider-Man: Homecoming gli regala il riconoscimento che merita. Iron Man chiede a Spider-Man di unirsi ai Vendicatori, invitandolo a vivere nell’Avengers Tower e a diventare un membro della squadra a pieno titolo.

Peter però rifiuta l’offerta di Tony, rendendosi conto che non è ancora pronto per essere un Vendicatore. Non si sente ancora pronto a seguire le orme del suo mentore, nonostante Tony riconosca già che Peter sia degno di raccogliere la sua eredità.

Il costume con la modalità di uccisione istantanea

Tony potrebbe aver fatto un regalo prezioso a Peter donandogli il costume di Spider-Man aggiornato; parallelamente, ha commesso un terribile errore nell’aggiungere la funzione di uccisione istantanea. Donando ad un adolescente un’arma così micidiale, Iron Man si dimostra una figura paterna irresponsabile.

Lo stesso Peter è scioccato dal fatto che, in Spider-Man: Homecoming, Tony aggiunga una funzione di uccisione istantanea al suo costume. Anche se gli salva la vita in Avengers: Endgame, questa svista rimane un esempio di genitorialità tutt’altro che ammirevole.

Viaggiare nel tempo per salvarlo

All’inizio di Avengers: Endgame, Tony è riluttante ad aiutare gli Avengers a mettere in atto il piano basato sui viaggi nel tempo. L’eroe in pensione, significativamente provato dalla decimazione di Thanos in Avengers: Infinity War, teme di perdere sua figlia Morgan, così  rifiuta la richiesta di aiuto di Cap.

Alla fine, è proprio una fotografia di Peter a far cambiare idea a Tony. Determinato a cercare di salvare il suo protetto e la vita di miliardi di altre persone, Iron Man completa l’equazione del viaggio nel tempo e si riunisce con gli altri Vendicatori.

Tagliare i ponti con Peter in Homecoming

Uno dei più grandi errori di Iron Man nel suo ruolo di mentore in Spider-Man è stato quando ha abbandonato il giovane eroe dopo gli eventi di Captain America: Civil War. Tony lascia a Peter i contatti di Happy Hogan e sparisce per mesi.

Le azioni di Tony fanno sì che Peter commetta una serie di errori, dal momento che il giovane eroe opera senza la necessaria guida. Iron Man avrebbe dovuto continuare a supportare Spider-Man, soprattutto dopo aver coinvolto il ragazzo  nella lotta contro il team di Cap in Germania.

La reunion e l’abbraccio in Endgame

L’abbraccio simbolo della riunione tra Tony e Peter in Avengers: Endgame è probabilmente il momento più tenero che i due personaggi hanno condiviso. Dopo cinque anni, Spider-Man e i Vendicatori spazzati via da Thanos tornano a combattere per l’ultima volta contro le forze del Titano Pazzo.

Tony e Peter si riuniscono tra le rovine dell’Avengers Facility durante la battaglia. Sollevato nel vedere nuovamente vivo il suo pupillo, Tony cede alle sue emozioni e i due si scambiano un abbraccio che forse in quel momento era decisamente necessario.

Concedergli di maneggiare armi mortali

Direttamente dalla tomba, Iron Man prende un’altra decisione sconsiderata in Spider-Man: Far From Home. Tony, infatti, ha lasciato in eredità a Peter E.D.I.T.H., un sistema di intelligenza artificiale che permette al giovane eroe l’accesso a tutti i sistemi di sicurezza delle Stark Industries. Quando Peter, per errore, consegna gli accessi di E.D.I.T.H. a Mysterio, naturalmente il disastro è dietro l’angolo.

Tony pensava di fare del bene al giovane eroe, ma dare ad un adolescente l’accesso ad armi così pericolose è stata una svita decisamente imperdonabile. Inavvertitamente, Peter invia un drone per uccidere il suo compagno di classe, ammettendo ancora uan volta di non essere pronto a raccogliere l’eredità di Iron Man. Tony potrebbe aver visto Peter come una sorta di figlio surrogato, ma è palese quanto il Vendicatore non abbia sempre fatto le migliori scelte per il suo pupillo.

Avengers: Infinity War, rivelato nel dettaglio il design di una creatura

0

Nonostante non sia stato in grado di liberare tutta la potenza delle Infinity Stones fino alla fine di Avengers: Infinity War, Thanos ha fatto buon uso delle gemme che aveva per tutto il resto del film. Su Titano, ha combattuto Iron Man, Spider-Man, Doctor Strange, Star-Lord, Drax, Mantis e Nebula, riuscendo a  sopraffarli tutti.

Durante lo scontro con Iron Man, Thanos usò le Pietre per trasformare alcuni massi in pipistrelli, che poi mandò in volo sul Vendicatore corazzato. Quella particolare scena è stata talmente breve che non abbiamo avuto modo di vedere le creature nel dettaglio. Oggi però grazie al al concept artist Jerad S. Marantz possiamo ammirare il suo lavoro svolto proprio per dare sembianze a quelle creature. Il risultato finale è strabiliante e sono innegabilmente terrificanti, ed è sicuramente un peccato che non abbiano ottenuto un po’ più di dettaglio nel film.

“Ho dovuto fare un paio di revisioni a questo ragazzo” , spiega l’artista, “ed è stato sorpreso di vedere come alla fine non riuscivi davvero vederli nel film, ma questo succede molto spesso. Inizialmente queste [creature] sarebbero dovute essere riprese con maggiore dettaglio”. Al concept art di Avengers: Infinity War di seguito:

CORRELATI:

Avengers: Infinity War è il film del 2018 diretto da Joe Russo, Anthony Russo con Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett Johansson. Anthony e Joe Russo hanno diretto il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan LeeChristopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura.

Ritorno al Futuro: all’inizio, la macchina del tempo era alimentata a… Coca-Cola!

0

L’attore Jon Cryer ha svelato un aneddoto alquanto divertente in merito alla sceneggiatura originale di Ritorno al Futuro che finì nelle sue mani all’epoca del provino che avrebbe dovuto sostenere per il film: come rivelato da Cryer, per tornare indietro nel tempo, sarebbe stata necessaria… la Coca-Cola!

Jon Cryer sostenne il provino per interpretare il ruolo di Marty McFly, provino al quale si presentò anche Ben Stiller e ruolo che venne poi affidato – come sappiamo – a Michael J. Fox. Oltre a confermare di aver provato ad ottenere il ruolo del protagonista nel primo episodio della celebre saga, Cryer ha anche rivelato via Twitter che la sceneggiatura originale del film era molto diversa rispetto a ciò che abbiamo poi visto sul grande schermo.

L’attore ha rivelato che in originale la macchina del tempo non era una Delorean, ma una più comune macchina del tempo. Ancora, l’ingrediente segreto che avrebbe permesso alla macchina di funzionare era proprio la Coca-Cola, la quale avrebbe attivato un processo di fusione nucleare. Tuttavia, Mary avrebbe svuotato per sbaglio la bottiglia: resosi conto che non sarebbe riuscito a sopravvivere alla detonazione, si rifugia all’interno di un frigorifero rivestito di piombo che lo riporta a casa, negli anni ’80.

Ritorno al Futuro e lo status di instant cult

Per fortuna, la sceneggiatura è stata cambiata e, con tutto il rispetto per le rispettive capacità recitative di Cryer e Stiller, alla fine Fox si è rivelato perfetto per il ruolo di Marty. Il risultato finale è stato un instant cult tanto credibile (nonostante la componente sci-fi) quanto divertente, che ha contribuito a scrivere la storia del cinema degli anni ’80.

Star Wars IX: svelato il cameo di Karl Urban nel film

0
Star Wars IX: svelato il cameo di Karl Urban nel film

Karl Urban ha rivelato di aver interpretato un cameo segreto in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. L’attore neozelandese, diventato famoso a Hollywood grazie al ruolo di Eomer nella saga de Il Signore degli Anelli, è attualmente protagonista della serie di supereroi di successo di Amazon Prime, The Boys, dove interpreta il sardonico e sgarbato Billy Butcher. Ha anche recitato nei panni di Leonard McCoy nel reboot di Star Trek ad opera di J.J. Abrams e nei sequel Star Trek: Into Darkness e Star Trek: Beyond. 

Abrams è stato responsabile del lancio della trilogia sequel di Star Wars con Il Risveglio della Forza, ed è tornato per chiudere la saga degli Skywalker con L’Ascesa di Skywalker, uscito nelle sale lo scorso Dicembre. I film del franchise sono nascondere al suo interno numerosi cameo di celebri attori, come ad esempio Daniel Craig, che proprio in Episodio VII ha interpretato uno Stormtrooper.

Adesso, è stato proprio Karl Urban a rivelare che anche il suo nome può essere annoverato nella lunga schiera di star che hanno preso parte al franchise attraverso un breve cameo. Intervistato da Digital Spy, Urban ha confermato di aver interpretato anch’egli uno Stormtrooper ne L’Ascesa di Skywalker. L’attore ha spiegato che il cameo è nato un giorno che era andato a trovare Abrams sul set. Il regista ha spinto Urban ad apparire nel film, con l’attore che ha colto al volo l’occasione irripetibile. 

Karl Urban: “Ho sempre sognato di interpretare uno Stormtrooper in Star Wars.”

“Ecco come sono andate le cose”, ha spiegato Karl Urban. “Ho avuto la fortuna di fare visita a J.J. Abrams mentre girava L’Ascesa di Skywalker. Mentre ero lì, mi ha messo addosso un uniforme da Stormtrooper e abbiamo trascorso una giornata davvero divertente sul set. È sempre stato uno dei miei obiettivi essere uno Stormtrooper, da tutta la vita, e finalmente posso posso dire di esserci riuscito. Nel film potete sentire la mia voce che esclama: “Cavalieri di Ren” mentre Kylo Ren cammina lungo un corridoio al fianco di due Stormtrooper. Sono uno di quei due Stormtrooper.”

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Luca Guadagnino e Seth Rogen insieme per Searchlight

0

Seth Rogen ha trovato il suo prossimo progetto, la cui regia è stata affidata a Luca Guadagnino. Si tratta di un film basato sulla vita di Scotty Bowers, a volte definito “Hollywood Hustler”. La vita di Bowers è già stata al centro di un documentario del 2017 diretto da Matt Tyrnauer, Scotty and Secret History of Hollywood.

Deadline riporta che Rogen scriverà la sceneggiatura del film, insieme al suo frequente collaboratore Evan Goldberg. Luca Guadagnino sarà il regista del film. Searchlight Pictures è lo studio dietro il progetto produttivo, con Point Gray Pictures (fondata da Rogen e Goldberg) e Tyrnauer stesso tra gli altri.

Bowers è deceduto nell’ottobre 2019, ma il fascino che circonda la sua colorita esistenza a Hollywood ha continuato a interessare l’industria dell’intrattenimento. Nella recente miniserie Netflix di Ryan Murphy, Hollywood, Dylan McDermott ha interpretato un personaggio vagamente basato su Bowers, Ernie West, un magnaccia che lavora da una stazione di benzina, proprio come faceva Bowers secondo le voci. McDermott è stato recentemente nominato per un Primetime Emmy Award per la sua interpretazione.

Rogen è noto soprattutto per la sua carriera d’attore, ma è stato lo sceneggiatore di molte commedie, tra cui Superbad, Pineapple Express e Sausage Party. La vita di Scotty Bowers è il materiale perfetto per consentire a Seth Rogen di tornare a scrivere e sicuramente un soggetto interessante da raccontare anche per Guadagnino.

We Are Who We Are: teaser trailer della serie di Luca Guadagnino

Si tratta di un momento molto impegnato per Luca Guadagnino che a fine anno vedrà uscire per HBO la sua serie We Are Who We Are, mentre è confermato il suo coinvolgimento nel remake di Scarface. Intanto il suo documentario su Salvatore Ferragamo verrà presentato a Venezia 77.

The Mandalorian 2: Giancarlo Esposito rivela alcune anticipazioni

0

Cresce l’attesa per il debutto di The Mandalorian 2, la serie sequel di The Mandalorian targata Disney+ e LucasFilm. Ebbene oggi l’attore Giancarlo Esposito ha rivelato che nella seconda stagione verrà approfondito di più Moff Gideon e il passato di Darksaber. Giancarlo Esposito in un’intervista con Deadline ha confermato che saranno toccati sia la storia di Gideon che quella dell’arma.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare The Mandalorian e altre produzioni originali

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv live action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Il Cavaliere Oscuro: WB voleva una origin story per Joker

0
Il Cavaliere Oscuro: WB voleva una origin story per Joker

Inizialmente, la Warner Bros. voleva che Il Cavaliere Oscuro rappresentasse una storia di origini per il Joker interpretato da Heath Ledger. Il secondo film della trilogia dedicata all’iconico Batman e diretta da Christopher Nolan è stato il film con il più alto incasso del 2008 e ha ricevuto ampi consensi dalla critica, in particolare per l’incredibile performance del compianto Ledger (premiata anche con un Oscar postumo).

In occasione di un’intervista durante il del Comic-Con@Home, il co-sceneggiatore de Il Cavaliere Oscuro, David S. Goyer, ha rivelato che inizialmente la Warner Bros. ha insistito affinché nel film venissero raccontate le origini del Joker. Goyer ha fatto riferimento alle elaborate storie sulle origini dei villain che di solito si vedono nei film di supereroi e di come hanno scelto di intraprendere una direzione totalmente diversa per l’iterazione del Clown Principe del Crimine da parte di Ledger.

“Ricordo quando stavamo parlando del film. Una volta esclamai: ‘Beh, cosa accadrebbe se il Joker non avesse alcuna storia di origini?’. Anche dopo il successo di Batman Begins, lo studio l’ha sempre considerata una questione molto controversa. Abbiamo subito molte pressioni. Le persone erano preoccupate.”

Le origini del Joker sul grande schermo

In tutti i diversi adattamenti del Joker sul grande schermo, le origini del personaggio non si sono mai allineate alla perfezione. Nel fumetto “Batman: The Killing Joke” del 1988, Joker era un comico fallito che divenne un criminale per sostenere la moglie incinta. Nel film di Tim Burton del 1989, Joker era un gangster di nome Jack Napier, autore dell’omicidio dei genitori di Bruce Wayne che durante uno scontro con Batman precipita in una vasca piena di acido. Ancora, nel film di Todd Philips è un clown vessato dalla sorte, vittima di bullismo, che sogna di diventare un comico di successo, ma che lentamente resta vittima della sua follia.

Considerando che il Joker sembra avere una storia diversa in quasi ogni adattamento cinematografico, la scelta degli sceneggiatori de Il Cavaliere Oscuro di rendere vaghe le origini del personaggio appare in un certo senso molto coerente. Sarebbe stato sicuramente interessante scoprire di più sul passato del Joker di Ledger, ma è innegabile che il film ed l’iterazione del personaggio siano perfettamente riusciti anche senza un’adeguata origin story.

Obi-Wan Kenobi: il casting conferma la presenza di due noti personaggi?

0

L’annunciata serie Disney+ su Obi-Wan Kenobi sta letteralmente facendo impazzire i fan dell’universo di Star Wars, e dopo avervi rivelato che probabilmente Hayden Christensen apparirà nello show. Oggi apprendiamo grazie al casting che probabilmente due noti personaggi appariranno nella serie.

Pare infatti che le giovani versioni di Luke Skywalker e Leila appariranno nella serie. Questa notizia non sorprende poi tanto, soprattutto dopo aver constatato il successo delle apparizioni di noti personaggi in nuove serie e film.

Secondo i siti americano la Lucasfilm è attualmente alla ricerca di un “(ragazza) caucasica, 8-11 anni, per interpretare una ragazza precoce” e un “(ragazzo) caucasica, 8-11 anni, per interpretare un ragazzo precoce.” Anche se questa voce è tutt’altro che una conferma, questi bambini potrebbero effettivamente essere  i giovani Anakin e Padme. Mentre riguardo a Luke un recente aggiornamento ha rivelato che  Luke sarebbe apparso – dato che il compito di vegliare sul nascente Jedi è il motivo per cui “Ben” si è esiliato su Tatooine, dopotutto. Ma questo potrebbe voler significare che potrebbe essere coinvolta anche sua sorella gemella. Quindi è probabile che vedremo Kenobi lasciare Tatooine per visitare il suo vecchio alleato Bail Organa e sua figlia adottiva ad Alderaan.

La produzione di Obi-Wan Kenobi dovrebbe iniziare a Los Angeles il prossimo marzo, quindi speriamo di ottenere una conferma ufficiale del coinvolgimento dei gemelli Skywalker tramite un annuncio di casting prima della fine dell’anno.

Dune: il trailer in arrivo con Inception al cinema

0
Dune: il trailer in arrivo con Inception al cinema

Come molto di voi sapranno Inception di Christopher Nolan ritornerà al cinema ad Agosto per celebrare il decimo anniversario del film, con una lunga anteprima esclusiva di film selezionati dei nuovi titoli in arrivo targati Warner Bros.  Ebbene oggi proprio in merito al contenuto di quest’anteprima esclusiva abbiamo appreso (via Trailer Track ) che includerà filmati di Tenet e Wonder Woman 1984, insieme al primo atteso trailer di Dune.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Wonder Woman 1984 è il film del 2020 diretto da Patty Jenkins con protagonisti Gal GadotKristen WiigPedro PascalChris Pine, Connie Nielsen. È il sequel del primo film di successo Wonder Woman del 2017. Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Stephen Jones e Gal Gadot sono i produttori del film. Rebecca Roven Oakley, Richard Suckle, Wesley Coller, Geoff Johns e Walter Hamada ne sono i produttori esecutivi.

Tenet è il film del 2020 diretto da Christopher Nolan con protagonisti John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-JohnsonClémence Poésy con Michael Caine e Kenneth Branagh.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità