Dopo la lunga latitanza,
Jeremy Renner è stato trai protagonisti del
trailer di Avengers: Endgame, e di seguito
potete vedere quelli che potrebbero essere i primi concept
ufficiali di Ronin, il personaggio in cui si è trasformato Occhio
di Falco.
Non sappiamo se nel film dei
fratelli Russo, Renner si chiamerà proprio Ronin, ma possiamo
essere certi che il suo ruolo avrà un certo peso in tutta la
storia. Di seguito, ecco le immagini condivise su Twitter da
Daniel Richtman:
L’ipotesi più accreditata è che lo
schiocco di Thanos, la Decimazione, ha portato via a Clint tutta la
sua famiglia, moglie e figli, e che adesso lui sia mosso soltanto
dalla vendetta contro il Titano Pazzo.
Nel giorno di Natale, la
Universal Pictures ha diffuso il primo trailer del
nuovo film di Jordan Peele, Us,
un nuovo incubo firmato dal regista e sceneggiatore di Scappa – Get
Out, fenomeno cinematografico della scorsa
stagione.
L’horror a sfondo razziale ha
garantito al suo autore un posto trai grandi di Hollywood, forte
anche del grande successo al box office, nonché il premio Oscar per
la migliroe sceneggiatura originale agli ultimi Academy
Awards.
Di seguito il primo trailer di Us
La sinossi:
La storia di US ambientata ai
giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson
d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla
spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una
giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata
da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica
e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre
cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per
mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro
vialetto…
La Universal, che produrrà insieme
alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e
Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle
sale al 15 Marzo 2019.
Il Ritorno di Mary Poppins conquista il
botteghino pre-natalizio, seguito da Amici come
prima e Bohemian Rhapsody. Il Ritorno di Mary Poppins
apre in testa al box office italiano incassando 2,6 milioni di
euro. Uscito in oltre 750 sale, il sequel del celeberrimo classico
Disney registra un’ottima media per sala pari a 3400 euro nel fine
settimana pre-natalizio.
Amici come
prima esordisce in seconda posizione con 1,7 milioni
di euro, ottenendo una media per sala molto positiva di 3200
euro.Ma è Bohemian
Rhapsody a continuare a riempire le sale.
Infatti il biopic sui Queen incassa 1,3 milioni alla sua quarta
settimana di programmazione e ottiene la media per sala più alta
della classifica, ossia 3452 euro, totalizzando ben 17,3 milioni di
euro.
Bumblebee debutta al quarto posto con
854.000 euro incassati in 436 sale, mentre Un
piccolo favore raccoglie altri 435.000 euro con
cui arriva a 1,3 milioni globali.Calo per Il
Testimone invisibile (416.000 euro)
e Macchine
Mortali (378.000 euro), giunti
rispettivamente a 1,2 milioni totali e 1,3 milioni complessivi.
Il Grinch precipita in ottava
posizione con altri 352.000 euro con cui supera il tetto dei 5
milioni.In coda alla top10 ci sono le new entry Ben is Back, che esordisce con
350.000 euro, e The Old Man & the Gun, che debutta
con soli 256.000 euro in 135 sale a disposizione.
In uscita nelle sale il 27
dicembre, Nelle Tue Mani è un film francese dal
sapore dolce-amaro. La trama parte da un’idea molto nobile, l’amore
per la musica classica, e si dipana tessendo un mosaico che va a
toccare anche alcune questioni sociali della Francia odierna, come
la situazione critica delle banlieue parigine.
Mathieu (Jules
Benchetrit) è un ragazzo che vive nei sobborghi di Parigi
e per sopravvivere compie piccoli furti con i suoi amici. Ma
Mathieu ha anche un dono: sa suonare divinamente il pianoforte.
Cosa che gli capita di fare nelle stazioni della città che offrono
la possibilità di suonare lo strumento in mezzo alla folla di
passanti che vanno e vengono. Tra gli spettatori più o meno
distratti, un giorno il direttore del Conservatorio Pierre Geithner
(Lambert Wilson) ascolta stupefatto il talento di
Mathieu. E nel tentativo di salvare il ragazzo dalla galera, Pierre
lo farà studiare in accademia sotto la severa guida della
“Contessa” (Kristin
Scott-Thomas), proiettando la bravura del ragazzo
nella sfida che si terrà a fine anno in Conservatorio.
L’idea del film è venuta al
regista, Ludovic Bernard (già direttore di seconda
unità in film di successo come Lucy di Luc Besson
e Nemico Pubblico n.1 – L’Istinto di Morte
di Jean-Français Richet) mentre si trovava alla stazione di
Bercy. Durante l’attesa del treno è stato piacevole e allo stesso
tempo sorprendente ascoltare il talento al pianoforte pubblico di
un giovane sconosciuto, che si cimentava perfettamente in un valzer
di Chopin pur non avendo minimamente l’atteggiamento da grande
pianista.
Nel ruolo del giovane virtuoso
troviamo Jules Bencherit, già noto per aver
recitato nella commedia Il Condominio dei Cuori
Infranti, che qui ha dovuto fare un grande lavoro di
studio tecnico per imparare a suonare il pianoforte nella maniera
più credibile possibile. Al suo fianco ha avuto insegnanti del
calibro di Jennifer e Boris Fichet, coppia di
concertisti famosa in tutto il mondo, che lo hanno addestrato per
circa tre mesi prima delle riprese.
Nelle Tue Mani
sviluppa una storia già nota: un ragazzo di talento ma privo di
mezzi per poterlo sviluppare, che viene aiutato da chi ha buon
cuore e lungimiranza. La storia del cinema è colma di trame del
genere, che pure non smettono mai di emozionarci perché donano
speranza e fiducia nell’umanità.
Il film di Bernard
sceglie un approccio molto classico, con la costruzione del
protagonista dapprima come genio ribelle e infine come giovane uomo
realizzato, sfruttando anche il fattore sentimentale e quindi
includendo una leggera storia d’amore che non rivela grosse
sorprese. Il soggetto trae parecchi spunti dal romanzo Body and
Soul di Frank Conroy, con un omaggio diretto
attraverso una battuta pronunciata dalla Scott-Thomas.
Privo di particolari sorprese,
Nelle Tue Mani è un film molto dosato che non
enfatizza nemmeno nella scelta delle musiche classiche al
pianoforte. La predilezione per le sonate di Rachmaninov punta più
sulla razionalità e la perizia che sulla forte carica emotiva che
uno strumento come il pianoforte può regalare. Al pianista russo è
inoltre dedicato il titolo originale, Au Bout des
Doigts (ovvero “Sulla punta delle dita”), in
riferimento al libro di Catherine Poivre d’Arvor:
Rachmaninov ou la passion au bout desdoigts. Il
film è stato presentato nella sezione autonoma “Alice nella città”
alla Festa del Cinema di Roma.
Debutterà domani al
cinema Spider-Man:
Un Nuovo Universo, il nuovo film di Phil Lord
e Chris Miller, e trai titolo più apprezzati e acclamati
dalla critica che debutteranno durante e vacanze di natala.
E mentre Sony
Pictures sta accarezzando l’idea di brevettare
l’incredibile tecnica d’animazione adottata per il film, oggi
arriva una scena inedita dove possiamo vedere in azione tutti gli
eroi che appariranno nel film:
Spider-Man: Un Nuovo
Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e
delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una
persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo
Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo
genere.
Il film è diretto da Bob
Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake
Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti.
Distribuito da Warner Bros. Italia.
Il cast di doppiatori americano
comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson,
Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber,
Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.
A dirigere Spider-Man – Un
nuovo universo sono ben tre registi, Bob
Persichetti (sceneggiatore de Il piccolo
principe), Peter Ramsey (Le 5 leggende)
e Rodney Rothman, che ritroveremo
prossimamente alla regia di un film live action, ovvero lo spin-off
di 21, Jump Street. La sceneggiatura è di quest’ultimo insieme a
Phil Lord (Piovono polpette, The Lego movie 1 e 2, 22 Jump Street),
autore anche del soggetto. Il film è dedicato alla memoria di Steve
Ditko, morto il 6 luglio 2018, e contiene l’ultimo cammeo
vocale di Stan Lee. Nell’originale, Zoe Kravitz dà la voce
a Mary Jane e Hailee Stanfield a Gwen Stacy.
Milla Jovovich ha
annunciato la fine delle riprese di Monster
Hunter, il nuovo film, tratto dall’omonimo videogame,
che la vede protagonista, ancora una volta, dopo il franchise di
Resident Evil, diretta da Paul W.S.
Anderson, suo compagno anche nella vita reale.
Capcom ha lanciato il primo
capitolo del franchise di videogiochi Monster
Hunter nel 2004, e la saga è cresciuta
immensamente da allora. All’inizio di quest’anno, l’ultima puntata
dal titolo Monster Hunter World (la nostra recensione)
è diventato il gioco più venduto di sempre per lo Studio, e così
l’inizio della lavorazione del film arriva in un momento
straordinariamente propizio data la grande eccitazione che circonda
il titolo in questo momento.
Milla Jovovich ha
debuttato al cinema nel 1997, con Il Quinto
Elemento, solo cinque anni dopo si sarebbe ritrovata
a guidare un franchise d’azione tutto suo. Infatti, non è estranea
ad adattamenti di videogiochi al cinema, dopo aver interpretato il
ruolo di Alice in sei film di Resident Evil, con
l’ultimo film uscito nel 2016. Ora, con Monster
Hunter, Milla è destinata a recitare in un altro
adattamento di videogioco.
A dirigere il film, così come
accaduto anche con il franchise di Resident Evil,
c’è Paul W.S. Anderson, anche marito della
Jovovich nella vita. Nel cast del film ci sono anche Ron
Perlman, T.I. Harris, Diego Boneta e Tony Jaa.
Ecco la prima sinossi del film:
“Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un
mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio
con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla
Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal
nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock.
Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi
nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si
unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di
reagire”.
Ron Perlman e
Selma Blair, che sono stati i protagonisti
degli Hellboy diretti da Guillermo Del
Toro, hanno commentato in maniera indiretta il trailer del
reboot sul personaggio di Mike Mignola,
interpretato ora da David Harbour e diretto da
Neil Marshall.
Mentre Perlman ha condiviso un
montaggio video di
Netflix della sua versione di Hellboy, in cui
compaiono anche la Blair, Jon Hurt, Rupert Evans e
Jeffery Tambor. Per quanto riguarda Selma, invece,
l’attrice ha condiviso una foto in
cui compare con Perlman, con l’inequivocabile scritta:
“Quest’uomo. Per sempre il mio Red.” Già qualche tempo fa,
Ron Perlman aveva condiviso il suo pensiero
sul reboot, dicendo che per lui si trattava ancora di una
“ferita aperta” e che avrebbe tanto voluto realizzare il terzo film
insiame al regista messicano. Questo però non è avvenuto ed è
subentrato Harbour.
Il nuovo film diretto da
Neil Marshall (Il Trono
di Spade, The Descent), sarà legato maggiormente agli
elementi horror dei fumetti di Mignola, tanto che avrà certamente
un rating vietato ai minori. Detto questo, il trailer lascia ben
sperare, anche se al momento non sembra essere poi così tanto
“spaventoso”. Il film doveva inizialmente uscire a gennaio
2019, ma la Lionsgate ha annunciato all’inizio
dell’autunno che la pellicola sarebbe rimandata al 12 aprile
2019.
Hellboy di
Neil Marshall vede David Harbor
nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di
Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di
Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan,
Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e
Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.
Arriverà nelle nostre sale il primo
gennaio, ma negli Stati Uniti sta già facendo parlare (bene) di sé;
si tratta di Aquaman,
il nuovo film Warner Bros/DC Comics diretto da
James Wan che dovrebbe ripulire l’immagine
dell’universo condiviso dopo l’incredibile flop di Justice League.
Durante la promozione del film, il
regista James Wan ha parlato a lungo di ciò che
sarebbe potuto essere il film e di quelle che sono state le scene
eliminate dal montaggio finale. Durante una conversazione con
ComicBook.com, Wan ha
dichiarato di essere stato constretto a eliminare delle scene dal
film.
In particolare, per evitare che il
film non fosse oltremodo lungo, cosa che preoccupava molto il
regista, sono state sacrificate delle scene importanti, tra cui
quella in cui Arthur impara a respirare
sott’acqua. Nelle speranze del regista, la scena in
questione e le altre eliminate saranno inserite nelle edizioni in
Home Video del film, in Blu-Ray e
DVD.
Aquaman
è stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista
Jason Momoa. Con lui ci sarà
Amber Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e
Willem
Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1
Gennaio 2019.
Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano
riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie,
costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che
sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il
mondo intero.
In occasione dell’uscita di
Moschettieri
del Re abbiamo avuto il piacere di intervistare
anche i protagonisti Valerio Mastandrea, Sergio Rubini,
Rocco Papaleo e Lele Vannoli.
Gli attori interpretano,
rispettivamente, Porthos, Aramis e Athos, mentre Vannoli è il
divertente “servo muto”, indispensabile aiutante dei moschettieri
nella loro penultima missione!
Il cast
di Moschettieri del Re è completato da
Margherita Buy nei panni della Regina Anna e Pierfrancesco Favino
in quelli di D’Artagnan. Il film segna ritorno alla commedia
di Giovanni Veronesi. Il film nasce come una
co-produzione Indiana Production e Vision Distribution e sarà
distribuito nelle sale dal 27 dicembre
prossimo da Vision Distribution.
Moschettieri del Re, il film
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua). Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Il progetto di Tim
Burton, dal titolo Superman Lives, non ha
mai visto la luce, ma sono in molti i fan del regista e dei fumetti
che avrebbero voluto vedere sul grande schermo la versione
dell’uomo d’acciaio di Burton, che avrebbe avuto il volto di
Nicolas Cage.
Di seguito, via Instagram, ecco un’altra foto del costume che
Cage ha indossato negli screen test che sono diventati ormai
meraviglie della rete. Ecco il costume:
Dopo il progetto, che ha riscosso un
successo incredibile, di Batman, Tim
Burton era lanciato verso la produzione di quest’altro
film che però non ha mai visto la luce, passando poi la palla a
Bryan Singer che solo molti anni dopo ha riportato
sul grande schermo il primo Superman che non avesse il volto di
Christopher Reeves.
L’uomo d’acciaio “in carica” per adesso è
Henry Cavill, che ha interpretato il personaggio
nel film standalone di Zack Snyder e in
Batman v Superman: Dawn of
Justice. Lo abbiamo visto l’ultima volta in
Justice League. Tuttavia, le ultime
voci vorrebbero un allontanamento di Cavill dal personaggio DC.
Il Re Leone è
considerato uno dei gioielli del “rinascimento” della Disney, e tra
i molti momenti indimenticabili del film vincitore dell’Oscar c’è
il mantra “hakuna matata“, che descrive lo stile
di vita rilassato del duo comico del film, Timon e
Pumba. Mentre la Disney si prepara per il remake in CGI
del film, previsto per il 2019, il film è oggetto di critiche nei
confronti della frase in lingua swahili, che la
Casa di Topolino ha registrato come sua proprietà.
Le critiche sono iniziate con una
rubrica del Business Daily Africa, che ha
accusato la Disney di appropriazione culturale, con l’utilizzo di
quella frase. “È un peccato che nel corso degli anni ci siano
stato un sacco di furti della cultura africana, attraverso l’uso
dei diritti di proprietà intellettuale – ha scritto
Cathy Mputhia– Ciò significa che il
patrimonio che dovrebbe appartenere a un determinato gruppo di
persone viene invece rubato utilizzando metodi legali, in base al
quale a terzi vengono riconosciuti i diritti esclusivi.”
L’articolo di Mputhia ha attirato
l’attenzione dell’attivista dello Zimbabwe Shelton Mpala, che ha
avviato una petizione online che ha già raccolto oltre 140.000
firme. “Pur rispettando la Disney come istituzione di
intrattenimento responsabile della creazione di molti dei nostri
ricordi d’infanzia, la decisione di registrare il marchio “Hakuna
Matata” si basa esclusivamente sull’avidità e rappresenta un
insulto non solo per lo spirito del popolo swahili, ma anche per
l’Africa nel suo complesso”, scrive Mpala nella descrizione
della petizione.
La Disney ha richiesto la
registrazione del marchio nel 1994, contemporaneamente all’uscita
de Il Re Leone, per proteggere il loro uso della
frase sui prodotti Disney, oltre a impedire ad altri di incassare
la proprietà intellettuale. “La registrazione della Disney di
“Hakuna Matata”, che è stata depositata nel 1994, non ha mai
impedito alle persone di usare quella frase” ha detto la
società in una nota, citando poi altre frasi di uso comune, come
“Yahoo” e “Buon Natale”, i cui marchi non hanno mai impedito a
nessuno di utilizzarli in una conversazione casuale.
Questa non è la prima volta che il
film d’animazione Disney ha affrontato controversie sul suo
contenuto. Al momento della sua uscita, molte persone hanno messo
in dubbio le somiglianze de Il Re Leone con la
serie televisiva animata degli anni sessanta di Osamu
Tezuka, Kimba il Leone Bianco. Ha anche
affrontato altre controversie che coinvolgono messaggi o metafore
nascosti suggeriti nella sua animazione e nella rappresentazione
dei personaggi.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al momento,
sono stati confermati Donald Glover, nel
ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che sarà
Sarabi. Chiwetel Ejiofor
sarà Scar.
Al giorno d’oggi essere parte del
MCU è una fortuna
riservata a pochi e un’esperienza che garantisce agli attori una
carriera privilegiata. Tale professione offre, anche ai livelli
bassi, una certa sicurezza economica, notorietà, fama. Ma ci sono
delle cose con cui un attore deve scendere a patti e alcune scelte
infelici con cui deve convivere.
Ecco allora seguito 8
attori che rimpiangono la loro partecipazione all’universo
condiviso:
Gwyneth Paltrow
Introdotta per la
prima volta nel MCU in Iron Man
nel 2008, Gwyneth Paltrow
veste i panni di Pepper Potts da allora ed è apparsa anche nei
successivi film del franchise.
L’attrice ha rivelato
in un’intervista del 2016 con
Entertainment Tonight che dopo il secondo capitolo si sentiva
leggermente “scarica” nel mondo della recitazione e che avrebbe
voluto prendersi una pausa, dunque non era nemmeno sicura in quali film della Marvel avrebbe
lavorato.
Terrence Howard
In molti si sono chiesti come
mai, dopo il successo di Iron Man nel
2008, Terrence Howardnon
abbia fatto ritorno nei panni di James Rhodes aka War Machine, a
beneficio del suo sostituto Don Cheadle. Ed è proprio
lo stesso Terrene Howard a fornire la spiegazione
dell’accaduto durante una conferenza stampa per il suo ultimo film,
facendoci intendere che essenzialmente Robert Downey
Jr. lo avrebbe fatto fuori dal sequel della pellicola
di Jon Favreau. Howard non
menziona mai specificatamente il nome del collega ma, interrogato
in merito, spiega la sua assenza in Iron Man
2dicendo:
“È successo che la
persona che io ho aiutato a diventare Iron Man, quando arrivò il
momento di riunirsi per il sequel, prese i soldi che erano
destinati a me e mi fece fuori. Avevamo un accordo di tre film e
l’affare era concluso. Poi mi dissero che mi avrebbero pagato un
ottavo di quello che avevamo stipulato sul contratto, perché
pensavano che il secondo film avrebbe avuto successo anche senza di
me…”
Hugo Weaving
Avengers: Infinity War ha
visto tornare sul grande schermo, un po’ a sorpresa, il personaggio
di Teschio Rosso,
scomparso dalla circolazione dopo gli eventi di
CaptainAmerica: Il Primo
Vendicatore. Tuttavia a interpretarlo non c’era
Hugo Weaving, ma un altro attore.
A quanto pare Weaving era contento
e disponibile all’idea di vestire di nuovo i panni del villain, ma
non in quel tipo di film e a quelle condizioni.
Mickey Rourke
Iron Man 2 non
aveva di certo il villain meno riuscito di tutto il MCU, tuttavia l’attore che lo
interpretava, Mickey Rourke, ha avuto diversi
rimpianti sul ruolo e su ciò che poteva essere. La critica maggiore
era rivolta al fatto che fosse un personaggio
“monodimensionale“.
Rourke si avvicinò perfino agli
sceneggiatori Jon Favreau e Justin Theroux chiedendogli di
aggiungere un po’ di colore al cattivo, ma la Marvel decise di tagliare fuori la
maggior parte delle scene di Whiplash.
Idris Elba
Idris Elba è un
altro, insieme a Natalie Portman, che ha rimpianto la sua
partecipazione al MCU, dove ha interpreta il ruolo di
Heimdall nel franchise di Thor e in
Avengers: Infinity War.
Secondo l’attore, in
Thor: The Dark World l’eroe
mancava di profondità e risultava piuttosto inutile a livello di
trama, raccontando in un’intervista che tutta l’esperienza sul set
fu una tortura, mentre il suo agente lo incoraggiava ad andare
avanti perché parte dell’accordo.
Edward Norton
Edward Norton ha
soltanto ricoperto il ruolo di attore in L’incredibile
Hulk, ma anche quello di co-sceneggiatore del film,
che la storia ricorderà come uno dei più sonori flop del MCU. Norton consegnò lo script
soltanto poche settimane prima dell’inizio della produzione, e i
Marvel Studios lamentavano un certo
atteggiamento che non si allineava con la propria filosofia di
lavoro.
L’attore dichiarò in seguito di di
non aver amato l’esperienza professionale con la Marvel, denunciando una
divergenza creativa insanabile e caratterizzata da varie
incomprensioni.
Natalie Portman
Molti degli attori apparsi in
Thor: The Dark
World sembrano non aver particolarmente amato i loro
ruoli, tra cui Natalie Portman, che avrebbe voluto
uscire dal franchise dopo che la regista Patty
Jenkins non venne scelta per dirigere il film.
Come segno di protesta l’attrice si
disse contraria a partecipare al secondo capitolo, ma
sfortunatamente era costretta a completare le riprese da contratto;
tuttavia nel 2016 la Portman ha dichiarato che sarebbe disponibile
a tornare se richiesto.
Jeremy Renner
Oggi la maggior parte degli attori
farebbe di tutto per entrare nella grande famiglia del Marvel Cinematic Universe, ma
qualche anno fa lo stesso non si poteva dire di Jeremy
Renner, che a quanto pare stava cercando di uscirne.
Nel primo film degli
Avengers l’attore ebbe l’opportunità di brillare
nei panni di Occhio di
Falco, tuttavia la frustrazione crebbe quando il suo
personaggio venne ridotto ad una cavia controllata da Loki per metà
del tempo complessivo. Renner era così scoraggiato da pensare che
l’eroe sarebbe stato ucciso alla fine del film.
Le lamentele riguardavano anche il
fatto che circa 90% del personaggio non corrispondeva a ciò per cui
aveva firmato sul contratto.
Il 2019 si preannuncia un’altra
annata straordinaria per la Disney, che ha in programma alcune
delle uscite più attese della prossima stagione tra cui i cinecomic
Captain Marvel e Avengers: Endgame e i nuovi
classici riletti in versione live action.
Di seguito tutti i titoli che vedremo nel 2019:
Captain Marvel (6 Marzo)
Arriverà nelle nostre sale il
6 marzo 2019 (in America due giorni dopo)
Captain Marvel,
l’attesissimo cinecomic targato Marvel Studios che introdurrà nell’universo
condiviso il personaggio di Carol Danvers. Il film è stato diretto
da Anna Boden e Ryan Fleck.
Nel cast Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Dumbo (28 Marzo)
Tim
Burton firma la regia di Dumbo,
rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione
Disney del 1941, che arriverà nelle sale italiane il 28
marzo 2019.
Il cast del film include il
vincitore del Golden Globe Colin
Farrell (In Bruges – La Coscienza
dell’Assassino, The
Lobster), il vincitore del Golden
Globe Michael Keaton (Birdman, Beetlejuice),
il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Danny
DeVito (Batman – Il Ritorno, Big
Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), la vincitrice del
BAFTA e candidata al Golden Globe Eva
Green (Miss
Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali, Dark
Shadows) e i giovani Nico Parker e Finley Hobbins, al loro
debutto sul grande schermo.
Nel nuovo film Disney live
action Dumbo, Holt Farrier (Colin Farrell) è una ex
star del circo che al ritorno dalla guerra trova la propria vita
sconvolta. Il proprietario del circo Max Medici (Denny DeVito)
assume Holt chiedendogli di occuparsi di un elefante appena nato le
cui orecchie sproporzionate lo rendono lo zimbello di un circo già
in difficoltà. Ma quando i figli di Holt scoprono che Dumbo sa
volare, il persuasivo imprenditore V.A. Vandevere (Michael Keaton)
e un’artista aerea di nome Colette Marchant (Eva
Green) fanno di tutto per trasformare l’insolito
elefante in una star.
La sinossi: Il culmine di
22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers
porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di
un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è
fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
Aladdin (24 Maggio)
Diretto da Guy
Ritchie e scritto da John
August (Dark Shadows, Big
Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), il film
vedrà Will Smith nei panni del
Genio, Mena Massoud in quelli del
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott.Marwan Kenzari è Jafar,
un malvagio stregone che escogita un piano diabolico per destituire
il Sultano e regnare su Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The
LEGO Movie), mentre il vincitore del Golden
Globe® Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar® Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei
brani originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar® Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai
compositori, vincitori dell’Oscar® e del Tony®
Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Toy Story 4 (27 Giugno)
A distanza di più di vent’anni dalla
realizzazione da parte dei Pixar Animation Studios
di Toy
Story – Il Mondo dei
Giocattoli, il primo lungometraggio al mondo
animato al computer, i protagonisti dell’indimenticabile film
Disney Pixar torneranno in Toy Story 4, nelle
sale italiane dal 27 giugno 2019.
Diretto da Josh Cooley, il film
è prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, e vedrà Woody e Buzz
alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici e
inaspettati ritorni.
La sinossi: Woody ha sempre
saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è
sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di
Andy o di Bonnie. Ma l’arrivo di un nuovo riluttante giocattolo di
nome “Forky” nella cameretta di Bonnie dà il via a una nuova
avventura on the road insieme a nuovi e vecchi amici, che
mostrerà a Woody quanto può essere grande il mondo per un
giocattolo.
Il Re Leone (19 Luglio)
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al momento,
sono stati confermati Donald Glover, nel
ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce
a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
Artemis Fowl (9 Agosto)
In arrivo nel 2019 anche il
nuovo adattamento cinematografico della serie di libri fantasy
di Eoin Colfer. Il film vedrà protagonisti
l’esordiente Ferdia Shaw, Judi Dench, Josh Gad, Lara
McDonnell e Miranda Raison.
Alla regia c’è Kenneth Branagh.
La sinossi: Chi è Artemis
Fowl? Un genio? Certo, visto che gioca con la tecnologia come altri
giocherebbero con i soldatini. Un criminale? Indubbiamente: non a
caso discende da un’antica e illustre stirpe di malfattori. Ma
Artemis è soprattutto colui che ha ideato il colpo più audace e
fantasioso del secolo: impadronirsi dell’oro che il Piccolo Popolo
custodisce gelosamente da millenni. Questo è il racconto della sua
guerra privata con fate, folletti, gnomi e troll, e soprattutto con
la superpoliziotta elfica Spinella Tappo: una guerra che assomiglia
a un frenetico videogame e che solo un ragazzo con i nervi saldi di
un James
Bond è in grado di combattere…
Frozen 2 (27 Novembre)
Dato l’incredibile successo
di Frozen – Il regno di ghiaccio in molto si sono
chiesti quando esce Frozen 2. Oggi
finalmente la Disney ha confermato che non dovremo aspettare
moltissimi. Dunque per la gioia di tutte le fan (ma non solo)
basterà attendere la fine dell’anno del 2019.
In Frozen
2 ritorneranno Anna: la protagonista e
sorella minore di Elsa. È una principessa dai capelli rossi e con
le lentiggini, ha 18 anni e molto dolce e gentile anche se ingenua
e maldestra. Elsa: la protagonista del film, è la
regina di Arendelle e la sorella maggiore di Anna.
Kristoff: è un venditore di
ghiaccio, adottato dai troll ed orfano sin da
bambino. Sven: la renna di Kristoff, nonché suo
migliore amico e compagno di lavoro, dal momento che traina la
slitta, con cui vive fin da cucciolo. Olaf: un pupazzo
di neve parlante. Nato involontariamente dalla magia di Elsa, è un
personaggio piuttosto comico, ingenuo e maldestro, anche se molto
tenero.
Star Wars: Episodio IX (20 Dicembre)
Capitolo finale della nuova
trilogia, Episodio IX chiuderà la saga degli Skywalker il 20
Dicembre 2019. Nel cast del film tornano Daisy
Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o,
Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star
Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
SebbeneStar Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante,
le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
L’episodio diretto
da Anthony e Joe Russo ricevette il
plauso della critica, che l’ha paragonato a capolavori della storia
del cinema come I Tre giorni del Condor,
oltre a rilanciare sul grande schermo la figura del Soldato
d’Inverno interpretato da Sebastian Stan.
Proprio il personaggio di Bucky
torna protagonista in questa serie di concept alternativi che
potete vedere qui sotto e che mostrano diversi look del villain mai
finiti nella versione finale.
Il timore più grande che anticipa
l’uscita in sala di un nuovo live action Disney è che somigli
troppo al film d’animazione originale senza attuare alcune modifica
o variante “contemporanea”. Ma anche se il rischio di un’operazione
copia-carbone è dietro l’angolo, l’attore Mena
Massoud ha assicurato che non sarà questo il caso per
Aladdin:
“La più grande differenza con
l’altro film è che avrete la possibilità di guardare veri esseri
umani percorrere questo viaggio sullo schermo. Quando ero un
bambino, ho iniziato a recitare facendo delle voci, e ho già fatto
animazione prima, e capisco il mondo dell’animazione…inoltre i
doppiatori dell’originale sono incredibili perché ci aiutavano a
comprendere una storia incredibile. Tuttavia penso che con i veri
attori, guardando negli occhi le persone e vedendo quello che
provano percorrendo il viaggio con loro, la differenza è
grande“.
Diretto da Guy
Ritchie (Sherlock
Holmes, Operazione U.N.C.L.E.) e
scritto da John August (Dark
Shadows, Big Fish – Le Storie di Una Vita
Incredibile), Aladdin
è interpretato da Will
Smith (Alì, Men in
Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire
tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada
magica.
Mena
Massoud (Jack Ryan) è il
protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada
innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa
Jasmine, interpretata da Naomi
Scott (Power Rangers), che
vuole scegliere liberamente come vivere la
propria vita. Marwan
Kenzari (Assassinio sull’Orient
Express) è Jafar, un malvagio stregone che
escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su
Agrabah; mentre Navid
Negahban (Homeland: Caccia alla
Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di
Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla
figlia Jasmine.
Aladdin è
prodotto da Dan Lin (The LEGO
Movie), mentre il vincitore del Golden Globe
Marc Platt (La La
Land), Jonathan Eirich
(Deathnote) e Kevin De La
Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna
sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan
Menken (La Bella e la
Bestia, La
Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani
originali scritti da Menken e dagli autori premiati con
l’Oscar Howard Ashman (La
Piccola Bottega degli Orrori) e Tim
Rice (Il Re Leone), oltre a
due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori,
vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin
Paul (La La Land, Dear Evan
Hansen).
Aladdin:
il teaser
trailer del
live action con Will
Smith
I salti temporali non sono certo una
novità nel franchise di Guerre Stellari, e sembra che anche
Star
Wars: Episodio IX (ancora senza titolo ufficiale)
inizierà un anno dopo gli eventi dell’ultimo capitolo, Gli
Ultimi Jedi, onorando la tradizione della saga.
A rivelarlo, senza tuttavia fornire
ulteriori dettagli in merito, è Empire Magazine con un nuovo report
sul film. Vi ricordiamo che il precedente episodio si chiudeva con
lo scontro tra la Ribellione e il Primo Ordine sul pianeta Crait e
l’epico duello tra Kylo Ren e Luke Skywalker.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
SebbeneStar Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante,
le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere il capitolo è
stata accolta con molto favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
Intervistato da Empire, Joe
Russo ha rivelato la durata (non ufficiale) di
Avengers: Endgame, e sembra che il
quarto capitolo sui Vendicatori batterà ogni record del MCU risultando il film più lungo
del franchise:
“Ci sono molte probabilità che
il film si aggiri intorno alle tre ore. D’altronde è un grande
blockbuster con molte storie da raccontare“.
Soltanto un mese fa il regista aveva
accennato all’ipotesi di un montaggio finale che sforasse le due
ore e trenta, ma si era detto ancora insicuro sulla riuscita
effettiva. La post-produzione dovrebbe concludersi a Marzo, giusto
in tempo per gli ultimi ritocchi in attesa dell’uscita in sala dopo
Captain Marvel.
Robert Downey
Jr., Chris Evans,
Scarlet
Johansson sono alcuni dei volti più riconoscibili del
MCU. Protagonisti di molti
dei film che abbiamo visto nel corso degli ultimi dieci anni,
ambientati nell’Universo Marvel, sono ovviamente
indimenticabili. Ma ci sono molti altri attori che, pur avendo
partecipato a un film del MCU, sono stati quasi
dimenticati dai fan. Di seguito, eccone 20:
Matt Damon in Thor: Ragnarok
Thor: Ragnarok inizia con alcune
scene abbastanza divertenti. Thor: The Dark World si è
concluso con Loki che, fingendo la morte di Odino, prende il suo
posto, mascherandosi, sul trono di Asgard. In Ragnarok, Thor
ritorna ad Asgard e trova Loki/Odino che assiste alla messa in
scena in stile shakespeariano del suo sacrificio per la salvezza
del regno.
Matt Damon
interpreta Loki in questa produzione teatrale di basso profilo.
Vediamo Damon chiaramente vestito da Loki, mentre recita la scena
della sua “morte” con Sam Neil nei panni di Odino. I fan con gli
occhi attenti ricorderanno che Matt Damon ha anche
interpretato Loki nella commedia di Kevin Smith,
Dogma, il che rende la sua apparizione di Ragnarok
molto più autoironica e divertente.
Donald Glover in Spider-Man: Homecoming
Quando non ruba la scena
nei panni di Childish Gambino, suo alter ego
musicale, Donald Glover è un attore alquanto
sorprendente. La star di Atlanta ha un cameo in
Spider-Man: Homecoming
nei panni di Aaron Davis, un piccolo truffatore
che confronta con Peter Parker.
Questa è naturalmente la risposta
umoristica del MCU ai fan vorrebbero per Glover il
ruolo di Miles Morales. È interessante notare però
che Aaron Davis è lo zio di Miles nei fumetti di Ultimate
Spider-Man.
Chris O’Dowd in Thor: The Dark World
L’attore irlandese
Chris O’Dowd, meglio conosciuto per i suoi
esilaranti ruoli in Le amiche della sposa e
IT Crowd, appare brevemente in Thor: The
Dark World. Interpreta un ragazzo di nome Richard che va
ad un appuntamento con la dottoressa Jane Foster (Natalie
Portman) in un ristorante di lusso. Ma la mente della
scienziata è ovviamente da qualche altra parte, come Richard
sottolinea, visto ha guardato il menu troppo a lungo considerando
che ha solo tre scelte.
Quando Darcy (Kat Dennings)
fa irruzione al loro appuntamento per dire alla dottoressa Foster
che alcune delle sue vecchie “apparecchiature scientifiche”
funzionano male, lei non reagisce bene. È una scena abbastanza
inutile in termini di trama generale, ma almeno O’Dowd fa qualche
battuta per cui la scena vale la pena.
Bill Maher in Iron Man 3
“Comico” e presentatore di
talk show in tempo reale, Bill Maher fa un cameo
in Iron Man 3 nei
panni di se stesso per prendere in giro la trasformazione di
War Machine in Iron Patriot. Maher è un
commentatore politico che non è estraneo al grande schermo, avendo
scritto e recitato nel film del 2008,
Religulous.
Tuttavia, i fan dei fumetti non sono
contenti di Maher dal momento in cui ha pubblicato sul suo blog un
post in cui fa un parallelo tra i fumetti e la “caduta”
dell’America, quindi non c’è da meravigliarsi se i fan hanno
dimenticato (o hanno voluto dimenticare) che è apparso in un film
basato sui fumetti.
Alexis Denisof in The Avengers
La star dello show televisivo
Angel ha avuto ruoli minori in The Avengers e
Guardiani della
Galassia. Nel primo film è uno dei servi di Thanos, e
tiene d’occhio le azioni di Loki. Lo mette in guardia che se
fallisce, Thanos non lo perdonerà mai. Più tardi scopriremo che
questa minaccia è estremamente vera.
In Guardiani della
Galassia, il personaggio porta Nebula e Ronan
l’accusatore nella tana di Thanos per discutere sul perché Gamora
li ha traditi. Si scontra con Ronan e lui usa il potere dell’Arma
Universale per spezzargli il collo. Perisce istantaneamente,
terminando il contratto di Denisof con il MCU.
Sylvester Stallone in Guardiani della Galassia Vol. 2
In Guardiani della Galassia Vol.
2, Sylvester Stallone ha interpretato
Stakar Ogord (aka Starhawk). Quando incontra Yondu in uno dei suoi
ritrovi preferiti, Starhawk discute con lui sul loro passato ed è
ovvio che si conoscono da molto prima di ciò che accade nel
film.
Sappiamo dai fumetti del 1969 che
Yondu e Starhawk erano compagni di team nei Guardiani della Galassia.
Il regista James
Gunn ha anticipato qualcosa sul futuro di Stallone,
dicendo: “Tutte le scene post-credits di questo film sono tutte
divertenti, e speriamo di vederne continuare alcune nel MCU”.
Harry Dean Stanton in The Avengers
Attraverso una lunga e
rispettata carriera, Harry Dean Stanton si è
costruito una nicchia nei film di artisti del calibro di
John Carpenter, David Lynch e
altri. È un attore che ha messo tutto quello che aveva nella sua
arte e nei suoi personaggi, in particolare nei panni del cattivo
Roman Grant nella serie HBO, Big
Love.
In The Avengers,
Stanton ha interpretato una guardia di sicurezza che ha aiutato un
nudo Bruce Banner a risollevarsi da una pila di immondizia verso la
fine del film. L’ultimo film di Stanton si intitola
Lucky, una riflessione su un uomo di 90 anni che
sta facendo i conti con la sua fine.
Olivia Munn in Iron Man 2
Sì, la Psylocke dell’ultimo
film dei Mutanti Marvel, X-Men:
Apocalypse, ha avuto un piccolo ruolo in Iron Man 2.
Prima che lei fosse il guerriero telepatico, Munn ha un breve ruolo
di giornalista che fa un live al di fuori della Stark Expo in un
posto chiamato Flushing, New York.
Sebbene sia per lo più conosciuta
per le sue abilità di hosting nella serie pop Attack of the
Show!,Olivia Munn, originaria di
Oklahoma City, ha anche avuto ruoli importanti in The Predator e
nel film LEGO Ninjago. Riprenderà il ruolo di
Psylocke nel film di Simon KinbergDark Phoenix,
in uscita nell’estate del prossimo anno.
Seth Green in Guardiani della Galassia
Come un appassionato fan
dei fumetti, il simpatico Seth Green è uno dei
pochi attori con una lunga storia sia con la DC che con la Marvel. Ha doppiato Howard il
Papero nella scena post-credits di Guardiani della
Galassia. In precedenza ha doppiato un personaggio in
Ultimate Spider-Man e ha lavorato con il regista
dei Guardiani, James Gunn, su Scooby-Doo
2: Monsters Unleashed.
Ma non è tutto. Green ha anche
doppiato Rocket Racoon in Hulk e gli agenti di
S.M.A.S.H. e Avengers Assemble.
Non male per un ragazzo che ha iniziato la sua carriera nel dramma
teen Buffy L’Ammazzavampiri.
Danny Pudi in Captain America: Civil War
Anche prima del suo cameo
in Capitan America: Civil
War, Danny Pudi aveva familiarità con i registi
Joe e Anthony Russo. Ha lavorato con il duo nella
commedia TV di successo Community, uno show che ha
contribuito a lanciare le carriere di attori come Donald
Glover, Alison Brie, Gillian Jacobs e molti altri.
Il cameo di Pudi in Civil
War è secondario. Assume il ruolo di membro dello
S.H.I.E.L.D., il tecnico Abed Moore. Non è l’unico
riferimento di COmmunity che i Fratelli Russi sono riusciti a
inserire nei loro film del MCU. Sia D.C.
Pierson (Capitan America: The Winter
Soldier) che Brie Larson (Avengers: Endgame del
prossimo anno) sono apparsi sullo schermo della serie NBC /
Yahoo!.
Tommy Lee Jones in Cartain America: Il Primo Vendicatore
Tommy Lee Jones, leggenda
dello schermo, ha avuto un ruolo piuttosto importante in
Capitan America: Il primo vendicatore, ma è
successo così tanto tempo fa che potreste averlo dimenticato. Jones
ha interpretato il colonnello Chester Phillips, un
ufficiale dell’Esercito degli Stati Uniti e il direttore della
Strategic Scientific Reserve. L’attore di 72 anni
aveva precedentemente lavorato con Samuel L.
Jackson (Nick Fury) in Rules of
Engagement.
Come ufficiale comandante di
Steve Rogers, il colonnello Phillips ha
contribuito a creare Capitan America e guidare
S.H.I.E.L.D. nella lotta contro Hydra. La sua foto appare di nuovo
brevemente in Captain America: The Winter
Soldier.
Ty Burrell in The Incredible Hulk
In The Incredible Hulk, la
star della Modern Family Ty Burrell ha assunto il
ruolo di Leonard Samson, psichiatra di
Bruce Banner. Anche Leonard era interessato a
Betty Ross (Liv Tyler). Quando
Leonard si preoccupa per Betty, chiama il padre di lei che arruola
l’esercito per cercare di catturare e controllare Bruce.
Rendendosi conto che chiamare truppe
è stato un errore, Leonard discute con il generale Ross, e scopre
che non è la brava persona che lui pensava che fosse. Leonard si
immedesima in Bruce e gli permette di stare con Betty, poiché sa
che Bruce la ama e che stava solo cercando di proteggerla da
sempre.
Kate Mara in Iron Man 2
Mentre molti fan e critici
hanno considerato Iron Man 2 un
fallimento colossale, alcuni hanno visto il cameo di Kate
Mara nel film come una luce splendente. L’attrice ha
interpretato un maresciallo degli Stati Uniti inviato a mostrare un
mandato di comparizione a Tony Stark per testimoniare di fronte al
comitato del servizio militare del Senato, ma l’incontro non è
andato come previsto.
Essendo il playboy che è, Stark
continua a flirtare con il personaggio di Mara che, nonostante la
piccola parte, spicca ugualmente. Il suo viaggio attraverso i
fumetti sullo schermo non è finito lì, perché ha interpretato Susan
Storm in Fantastic Four nel 2015. Mara ha anche
recitato in ruoli di spicco in House of Cards per
Netflix e in American Horror Story: Murder
House sulla FX.
Gary Sinise in Captain America: The Winter Soldier
Gary Sinise è meglio conosciuto per
il suo ruolo come Mac Taylor in CSI:
NY, che si è concluso nel 2013. Il leggendario personaggio
ha avuto anche grandi parti in Apollo 13,
Forrest Gump e Il miglio verde.
Se state cercando di ricordare quando l’avete visto in un film del
MCU, state tranquilli, non
lo avete dimenticato, semplicemente non lo avete visto.
Sinise è apparso brevemente in
Captain America: The Winter
Soldier come narratore della mostra dedicata a
Captain America al museo
Smithsonian. Bucky vede una sua foto dell’epoca
della prima guerra mondiale e inizia a capire chi è veramente. La
parte di Sinise è, ovviamente, intercettabile solo nella versione
originale.
Nathan Fillion in Guardiani della Galassia
Il ruolo di Nathan
Fillion in Guardiani della
Galassia era per lo più CGI, ma comunque era notevole.
È apparso come la voce di Monstrous Inmate, una
gigantesca creatura blu imprigionata nel Klyn dopo essere stata
catturata dai Nova Corps. Quando Peter Quill e la banda arrivano
per la prima volta in prigione, il mostruoso detenuto minaccia
Peter, ma Rocket Racoon e Groot lo spazzano via.
Groot infila le dita nel naso del
mostro, mentre Rocket dice agli altri detenuti di non scherzare con
nessuno di loro. Il detenuto mostruoso successivamente muore quando
Ronan l’accusatore fa irruzione nella prigione e dice ai suoi
scagnozzi di portare fuori i testimoni per coprire le loro
tracce.
Ving Rhames in Guardiani della Galassia Vol. 2
Ving
Rhames appare in Guardians of the Galaxy Vol.
2 come Charlie-27, un leader dei Ravager che era un
buon amico di Yondu Udonta (Michael
Rooker). Al funerale di Yondu, Charlie-27 saluta il suo
compagno di squadra dicendo: “Stai bene, vecchio amico”. Rhames
aveva già lavorato con Rooker nel flop del 2002,
Undisputeed.
Nella scena post-credits di Guardians of the Galaxy Vol.
2, Stakar Ogard (Stallone) pensa di
riunire la vecchia squadra, che include Charlie-27. Il regista
James Gunn ha detto che c’è spazio per la squadra
nella MCU, dichiarando: “Quando si
presenteranno e come si presenteranno, lo stiamo ancora
decidendo.”
Hannibal Buress in Spider-Man: Homecoming
Il comico Hannibal
Buress appare in Spider-Man: Homecoming nei
panni di Coach Wilson, insegnante di ginnastica del liceo di Peter
Parker. Wilson sembra disinteressato nel suo lavoro, ma il
programma di edicazione fisica lo costringe a mostrare ai bambini
un vecchio video motivazionale di Capitan America. “Abbastanza
sicuro che questo tizio sia un criminale di guerra adesso –
osserva Wilson – Bene, quello che è. Devo mostrare questo
video; è richiesto dallo stato”.
Ancora più divertente è il fatto che
Buress ha inviato un sosia alla prima di Spider-Man: Homecoming al suo
posto. Ha assunto un suo doppio – successivamente identificato come
Joe Carroll – che aveva rintracciato attraverso i
social media, promettendo $ 500 a chiunque si fosse offerto.
Rob Zombie in Guardiani della Galassia
Non solo Rob
Zombie (House of 1,000 Corpses, The Devil’s
Rejects) è un nome familiare nella scena metal / hard
rock, ma è anche un rispettato regista e attore horror.
Allontanandosi da dietro la telecamera, Zombie è apparso in un
ruolo vocale in Guardians of the Galaxy Vol.
2.
Avendo già dato voce a Ravager
Navigator nel primo film dei Guardiani, Zombie
torna per aiutare ancora il regista James Gunn
dando la voce a un Ravager invisibile in Vol. 2.
Zombie sta attualmente lavorando a un seguito di The
Devil’s Rejects intitolato 3 From
Hell.
Michael Stuhlbarg in Doctor Strange
Michael
Stuhlbarg ha trovato la notorietà in A Serious Man, film
drammatico dei fratelli Coen del 2009. Da allora ha ottenuto ruoli
acclamati dalla critica in The Post, La Forma dell’Acqua e
Chiamami col tuo
nome. In Doctor Strange,
Stuhlbarg interpreta il Dr. Nicodemus West, un collega del Dr.
Stephen Strange all’ospedale Metro-General.
Strange e West non vanno sempre
d’accordo, ognuno ha la convinzione di essere più intelligente e
quindi un medico migliore dell’altro. Sebbene West abbia salvato la
vita di Strange dopo l’incidente d’auto, Strange è tipicamente
ingrato nei confronti del suo collaboratore poiché gli è rimasto un
danno nervoso permanente nelle mani, rendendo difficile per lui
continuare a fare il chirurgico.
Sam Neil in Thor: Ragnarok
Infine, torniamo indietro a
quell’esilarante scena teatrale di Thor: Ragnarok. Sì, il protagonista
preferito di tutti i Jurassic Park, Sam
Neil, è apparso nel film. Interpreta la versione
immaginaria di Odino, con l’armatura reale e tutto il resto, nella
folle commedia al fianco dei colleghi attori asgardiani
Matt Damon (Loki) e Luke
Hemsworth (Thor).
Il cameo di Neill potrebbe essere il
risultato del suo legame con la regista di Ragnarok, Taika
Waititi, con il quale ha lavorato al suo precedente film
Hunt for the Wilderpeople. Ironia della sorte, il
co-protagonista di Jurassic Park di Neill,
Jeff Goldblum, appare nel film – sebbene in un
ruolo molto più grande – nei panni del Granmaestro.
Si sono concluse le riprese di
Wonder Woman 1984. Ad annunciarlo
è Gal Gadot tramite un lungo post e tre fotografie
condivise su Instagram.
“Lo abbiamo
finito – scrive l’attrice – Di nuovo!!! E anche se la
prima volta che giravamo Wonder Woman è stata incredibile, questa
volta è stata ancora più unica e speciale… Abbiamo girato in 4
location molto diversi in 3 Paesi differenti, e sono così fiera dei
quasi 1000 membri della crew che sono venuti a lavorare ogni
giorno, dando tutto ciò che hanno nel nostro film. Non potrei
chiedere migliori partner…
Sono così
fortunata ad avere la grande e unica Patty Jenkins
come mia regista. Ci porta tutti sulle spalle, ci dà le ali per
osare, e ogni giorno ci aiuta a trovare la versione più creativa di
noi stessi. Sono così grata che sia anche una mia amica. E al
nostro straordinario cast di talento che ha reso ogni giorno
divertente, grazie!
Onestamente… Le
parole non possono descrivere questa esperienza… Questo viaggio è
stato così impegnativo, ma tutti abbiamo fatto del nostro meglio
per ogni ciak, ogni giorno, mettendo tutto nel progetto, con tanto
orgoglio …
Grazie per
questa opportunità. Amo questo personaggio. E grazie a tutti voi
per essere i migliori fan del mondo. Siete stati voi a motivarmi
ogni giorno. Sono così felice ed emozionata, non vedo l’ora di
condividere il film con voi nel 2020!
È stato confermato
dalla Jenkins che Wonder Woman
1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al
pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure
di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman 1984
vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Nonostante il trailer di
Avengers: Endgame abbia finalmente
soddisfatto la curiosità dei fan, proponendo le prime immagini del
film e anche il titolo originale, il video stesso ha posto domande
ancora più precise e pressanti da parte degli spettatori, domande a
cui i registi del film, Anthony e Joe Russo, non
hanno intenzione di rispondere.
Tuttavia, pur non offrendo mai
risposte difinitive, come è giusto che sia, i due registi hanno
offerto degli indizi sul film durante una lunga intervista
rilasciata a Empire Magazine. I Russo hanno spiegato
in che modo il gesto di Thanos ha cambiato l’universo.
“Questi sono personaggi e una
storia che porta avanti le conseguenze di ciò che è accaduto in
Infinity War – ha detto Anthony Russo–
L’intero universo ha vissuto lo stesso destino ed è stato riunito
nel segno di questa esperienza.“
Per quanto riguarda invece il Titano
Pazzo, c’è una ragione per cui la sua fattoria dalla fine di
Avengers: Infinity War ha
avuto un ruolo così importante nel finale di quel film e nel primo
trailer di Endgame. “È riuscito nell’obbiettivo che si è
proposto di portare a termine – ha detto Joe
Russo dello stato attuale di Thanos nel MCU – Ha completato la sua
opera, ora è in pensione.”
I registi hanno rivelato altri
dettagli sul film, scherzando sul fatto che potrebbe essere molto
più lungo rispetto ad Avengers: Infinity War che
già durava 2 ore e 29 minuti.
“C’è un’alta probabilità che
questo film arrivi a circa tre ore – ha detto Joe
Russo – È un grande film con un sacco di storie.”
Quando è stato chiesto ai fan di portare i fazzoletti per
prepararsi a momenti emotivi o possibili morti di personaggi,
Anthony Russo ha cercato di deviare. “Ne
porterò uno”, ha però aggiunto Anthony ridendo.
Hanno poi continuando: “Che
superiamo le somme di Infinity War o meno, non lo saprei dire. Ma
proviamo a raccontare la migliore storia possibile con questi
personaggi. Questo film porterà a termine il primo decennio di
storie. Penso che già questo abbia un potere drammatico.”
Continua ad
essere Il
Ritorno di Mary Poppins, il film campioni d’incassi di
questa settimana al Box-Office Italia. Infatti il musical Disney
diretto da Rob Marshall anche ieri si è imposto in
cima alla classifica incassando altri 741mila euro; La
pellicola è ora a quota 1.3 Milioni e manca ancora il giorno di
domenica.
Diretto da
Rob Marshall e interpretato da Emily
Blunt, il nuovo film dedicato alla celeberrima tata
ha debuttato nelle sale italiane dal 20 dicembre. In seconda
posizione si conferma Amici Come Prima con oltre 400 mila euro
incassati. Terzo posto e ancora sul podio Bohemian
Rhapsody, il film della FOX incassa altri 400
mila euro per uno totale di oltre 16 milioni di euro. Con ogni
probabilità si confermerà uno degli incassi dell’anno.
Con oltre 250 mila
euro invece al quarto posto c’è Bumblebee;
il nuovo capitolo della saga dei Transformers è in salita e
potrebbe salire ancora la classifica questa domenica. Un
Piccolo Favore invece si posiziona al quinto posto con
140 mila euro, mentre al sesto posto Il Testimone
Invisibile incassa oltre 130 mila euro.
In settima posizione
il fantasy con oltre 110 mila euro mentre in ottava troviamo
Ben is Back con oltre 100 mila.
Il Ritorno di Mary Poppins
Prodotto dallo stesso Marshall
insieme a John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La
Land), il nuovo film Disney Il Ritorno di Mary
Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione
(il periodo in cui furono scritti i libri originali). Michael Banks
(Ben Whishaw) è ormai un uomo adulto con una famiglia tutta sua e
ha accettato un impiego temporaneo presso la Banca di Credito,
Risparmio e Sicurtà di Londra, la stessa istituzione finanziaria in
cui lavoravano suo padre e suo nonno. Michael vive con i suoi tre
figli Annabel (Pixie Davies), John (Nathanael Saleh) e Georgie
(Joel Dawson) al numero 17 di Viale dei Ciliegi, ma sono tempi
duri. Come se non bastasse, la famiglia sta tentando di superare la
recente morte della moglie di Michael e nonostante gli sforzi della
loro inefficiente ma volenterosa domestica Ellen (Julie Walters),
la casa è malmessa e in un costante stato di caos. Jane (Emily
Mortimer) tenta di aiutare suo fratello Michael quando può, ma ha
ereditato da sua madre l’entusiasmo per l’attivismo e combatte per
i diritti dei lavoratori, un compito che la tiene sempre occupata.
Con la dura realtà del periodo e il peso del recente lutto che
gravano sulla famiglia, i bambini sono costretti ad assumere
responsabilità da adulti e di conseguenza stanno crescendo troppo
rapidamente. Come risultato, la gioia e il fanciullesco senso della
meraviglia sono assenti dalle loro vite.
In occasione dell’uscita al cinema
di Moschettieri
del Re, abbiamo avuto il piacere di intervistare,
Giovanni Veronesi regista e autore del film e
Matilde Gioli, protagonista femminile.
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua).
Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Dopo la
foto inedita, la 20th Century FOX ha
diffuso un nuovo trailer internazionale inedito
di X-Men: Dark Phoenix, l’atteso
nuovo film sui mutanti che arriverà al cinema in Italia questa
estate.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film
di X-Men .
“Lo vedo come un nuovo
capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia
in una direzione diversa con toni diversi. E questo non
significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che
il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti
anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il
genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il
primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo
fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto
popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà
degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,
e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero
rivoluzionario.”
In Dark Phoenix, gli
X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di
loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio,
Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza
cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo
l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Arrivano in anteprima prime
immagini delle action figure della
collezione Diamond Select Toys dedicata a Captain Marvel, l’attesissimo film
del Marvel
Cinematic Universe che segnerà il debutto nell’universo
del personaggio interpretato dall’attrice premio Oscar Brie
Larson.
Le action figure che fanno parte della collezione sono
MiniMates della collezione DST:
DST offre un nuovissimo
cofanetto di Marvel Minimates basato sul
prossimo film e conterrà quattro versioni
di Captain Marvel, oltre ai soldati Kree
Att-Lass, Minn-Erva e lo Skrull Nuro! Ogni
mini-figura Minimates da 2 pollici presenta 14 punti di
articolazione e parti completamente
intercambiabili. Il set viene fornito in una
scatola di finestre a colori progettato da Barry
Bradfield!
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Nella storia di Star
Wars, la finestre pre-estiva era un classico
appuntamento per i fan. La maggior parte dei film classici del
franchise sono arrivati infatti a maggio sul grande schermo.
La nuova Era
Disney ha portato invece Il
Risveglio della Forza,
Rogue One e Gli Ultimi
Jedi a Natale, periodo fortunatissimo per il
cinema in generale, che si è rivelato remunerativo anche per il
nuovo corso del franchise.
Tuttavia, per
Solo: A Star Wars Story si è deciso di tornare al
periodo tradizionale, ovvero maggio. Sappiamo però che il film è
stato un vero e proprio fiasco da un punto di vista degli incassi.
Su un budget stimato di circa 250 milioni, l’incasso globale non ha
raggiunto i 400 milioni.
Indipendentemente dalle difficoltà
produttive del film, dal licenziamento dei registi a metà riprese e
dagli evidenti problemi di scrittura, lo sceneggiatore Jon Kasdan
si è chiesto, in un breve tweet su Twitter, se
unìuscita natalizia non poteva essere più adatta al film. Ecco il
tweet:
Il flop di Solo ha
causato un momentaneo stop alla produzione di altri spin-off per
Lucasfilm – Disney in attesa di completare la nuova trilogia
ufficiale con Star Wars: Episodio
IX, attualmente in lavorazione, e di portare invece
avanti i progetti televisivi, con nuove serie e storie da
raccontare. In particolare, in fase avanzata è il progetto sulla
serie, Mandalorian, del quale
abbiamo già le prime immagini.
Diretto da Ron
Howard, il cast di
Solo: A Star Wars Story comprende Alden
Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia),
Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing,
Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia
Clarke (Io prima di te, Game of Thrones),
Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto
– The Martian), Thandie Newton (Gringo,
Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge
(Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany
(Captain America: Civil
War, Master & Commander – Sfida ai confini del
mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli
ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.
Scritto da Jonathan Kasdan &
Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è
prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I
produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil
Lord e Christopher Miller.
Si intitolerà Bad Boys
for Life, il terzo capitolo del noto franchise action
iniziato nel 1995 e che ha visto protagonisti Will
Smith e Martin Lawrence.
Arriva adesso da Variety la conferma
che al cast del film si è aggiunta anche Vanessa
Hudgens, con Alexander Ludwig e
Charles Melton. Era già stato confermato nel cast
Joe Pantoliani.
I tre nuovi membri del cast saranno
la nuova generazione che si scontrerà con i Bad
Boys già noti. Le riprese del film cominceranno il
prossimo mese, mentre la data d’uscita, dopo
numerosi posticipi, è stata confermata al 17 gennaio 2020.
A dirigere questo terzo film ci
saranno Adil El
Arbi e Bilall
Fallah. Bad Boys è un film
del 1995 diretto da Michael Bay. Prodotto da
Don Simpson e Jerry Bruckheimer,
vede come protagonisti gli attori Will Smith e
Martin Lawrence. A seguito di questo successo, nel
2003 ne è stato realizzato un sequel, Bad Boys
II, nuovamente diretto da Michael
Bay e nuovamente interpretato da Will
Smith e Martin Lawrence.
Il cacciatore di
Dinosauri, in onda su National Geographic
(Sky 403) il 25 dicembre alle 20:55, segue
un’importante spedizione volta a sviluppare un sistema che possa
ostacolare in modo concreto il contrabbando di fossili.
Federico Fanti, docente di Paleontologia
all’Università Bologna ed Explorer di National Geographic, coordina
la prima missione internazionale a guida italiana. La spedizione,
finanziata dall’Università di Bologna con il supporto di National
Geographic, e composta da 14 esperti, parte dalla capitale Ulan
Bataar per raggiungere Gurliin Tsaav e viaggia attraverso le
Montagne dell’Altai verso il Nemegt, il cuore della paleontologia
della Mongolia.
Ogni anno gli scienziati di tutto
il mondo riescono a recuperare dalla Mongolia circa 90 tonnellate
di fossili. Ma il fenomeno del contrabbando è in continua crescita
e raccoglie finanziamenti per almeno 10 milioni di dollari
all’anno. Un sistema che si muove nella piena illegalità e
finalmente salito agli onori della cronaca solo quando ha visto
star di Hollywood contendersi i fossili all’asta.
Al danno economico per la Mongolia,
si somma il danno incalcolabile che i tombaroli causa alla scienza.
Ogni anno un enorme quantità di fossili viene scoperta e portata
via cancellando, in modo definitivo, le ultime tracce di nuove
specie vissute milioni di anni fa.
L’obiettivo di Fanti e del suo team
è sviluppare un sistema che possa contrastare questo fenomeno,
tracciando i fossili per capire da quale località siano stati
scavati illegalmente. A tale scopo il paleontologo ha un prezioso
alleato: la radioattività dei fossili della Mongolia. Si tratta
infatti di una caratteristica unica, propria dei fossili
provenienti dal deserto del Gobi scoperta accidentalmente nei primi
anni ’60 quando alcune lastre ospedaliere risultarono
inutilizzabili dopo essere state per diversi mesi a contatto con i
reperti scavati. . Questa peculiarità unita alla più avanzata
tecnologia, che permette oggi la mappatura delle diverse aree
attraverso l’utilizzo di droni, ha consentito al team di Fanti di
sviluppare un sistema che potrebbe finalmente porre un argine al
mercato nero dei fossili provenienti dalla Mongolia.
“Non siamo qui solo per cercare
dinosauri e inseguire i nostri sogni di bambini” dichiara Fanti.
“Siamo qui per capire come funziona il Pianeta. I dinosauri hanno
affrontato come noi un Pianeta che cambiava rapidamente e per
milioni di anni sono riusciti a vincere la battaglia per la
sopravvivenza. Capire come, diventa fondamentale per i nuovi
abitanti della Terra”.
Come ogni anno,
Cinefilos.it propone la sua Top 10
2018 dei migliori film arrivati al cinema negli ultimi 12
mesi. Quest’anno però la formula è differente, e ogni redattore ha
avuto modo di scegliere i suoi 10 preferiti trai titoli che, tra
Gennaio e Dicembre, sono arrivati nelle nostre sale.
Le classifiche della redazione di
Cinefilos.it prevedono, quest’anno, tanto cinema
italiano, rispetto al solito, con titoli come
Dogman,Chiamami col tuo nome e Sulla mia pelle che si ripetono in diverse top
10, ma anche la presenza di grandi titoli americani come il
vincitore dell’ultimo premio Oscar La forma dell’acqua, o anche il preziosissimo
Il filo Nascosto. Ricorre anche Roma, di Alfonso Cuaron,
vincitore dell’ultimo Leone d’Oro.
Con 7 nomination all’oscar Tre Manifesti a Ebbing,
Missouri si è posizionato in decima posizione. La
pellicola diretta e scritta dal Premio Oscar Martin
McDonagh (In Bruges, Seven Psychopaths) si è aggiudicata le candidature per
le categorie: Miglior film, Miglior attrice protagonista a
Frances McDormand, Migliori attori non
protagonisti a
Woody Harrelson e Sam Rockwell,
Miglior sceneggiatura, Miglior montaggio e Miglior colonna sonora
originale.
La black comedy che ha come protagonista Frances
McDormand nei panni dell’ormai iconica Mildred Hayes, una
madre dal discutibile temperamento alla ricerca dell’assassino che
ha messo fine in modo tragico all’esistenza della figlia, è già
vincitrice di rilevanti riconoscimenti cinematografici – tra cui il
premio Miglior sceneggiatura alla 74esima Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia, il premio del pubblico al San
Sebastián International Film Festival 2017 e al Toronto Film
Festival 2017 – ed ha fatto il pieno anche ai Golden Globes
(Miglior film drammatico, Miglior regista, Miglior sceneggiatura,
Migliore attrice in un film drammatico e Migliore attore non
protagonista); tre invece i riconoscimenti ottenuti ai SAG – Screen
Actors Guild Awards, tra cui anche quello ambito al Miglior cast
cinematografico.
Sulla mia pelle
L’emozionante racconto degli ultimi
giorni di vita di Stefano Cucchi e della settimana che ha cambiato
per sempre la vita della sua famiglia. Quando Stefano Cucchi muore
nelle prime ore del 22 ottobre 2009, è il decesso in carcere numero
148.
Al 31 dicembre dello stesso anno,
la cifra raggiungerà l’incredibile quota di 176: in due mesi trenta
morti in più. Nei sette giorni che vanno dall’arresto alla morte,
Stefano Cucchi viene a contatto con 140 persone fra carabinieri,
giudici, agenti di polizia penitenziaria, medici, infermieri e in
pochi, pochissimi, hanno intuito il dramma che stava vivendo. È la
potenza di queste cifre, il totale dei morti in carcere e quello
del personale incontrato da Stefano durante la detenzione che mi ha
spinto a raccontare la sua storia: sono numeri che fanno
impressione, perché quei numeri sono persone.
La forma dell’acqua
La forma dell’acqua – The Shape of Water di
Guillermo del Toro candidato a 13 Oscar. Nella favola ambientata in
America nel 1962, durante il periodo della Guerra Fredda, in un
segreto laboratorio governativo ad alta sicurezza muove i passi
Elisa (Sally Hawkins), giovane donna solitaria intrappolata in una
vita di isolamento che cambierà quando lei e la sua collega Zelda
(Octavia Spencer) verrano a conoscenza di un esperimento
classificato come segreto che mette in trappola una strana
creatura. Con l’aiuto di un fidato amico (Richard Jenkins),
riusciranno a dare vita ad una storia appassionata di riscatto e
redenzione.
L’intenzione dello scrittore,
produttore e regista messicano era quella di scrivere un racconto
d’amore che venisse narrato non solo dalla protagonista principale,
tra l’altro muta, ma anche dai sensibili personaggi che la
accompagnano nel suo percorso di riscatto: “I tre – Elisa, Giles e
Zelda – costituiscono un singolo personaggio, come se fossero parti
diverse dello stesso cervello – ha spiegato Del Toro -. Tutti e tre
sono marginali e invisibili per diversi motivi: uno per la razza,
uno per l’orientamento sessuale, uno per la disabilità. Il
laboratorio che nasconde la creatura pensa di combattere potenti
spie sovietiche, ma in realtà i loro veri nemici sono due donne
delle pulizie e un artista gay”.
Il film è già vincitore tra gli
altri di due Golden Globe al Miglior regista e alla Migliore
colonna sonora originale; Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica
di Venezia 2017, film dell’anno per American Film Institute
(AFI) ed inoltre designato Film della Critica dal Sindacato
Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) che lo ha
ritenuto “caloroso e giocoso inno alla libertà, alla vita e al
cinema”.
Lady Bird
In Lady Bird, Greta
Gerwig si rivela una nuova, audace voce cinematografica
con il suo debutto alla regia, facendo emergere sia l’umorismo che
il pathos nel legame turbolento tra una madre e la figlia
adolescente.
Christine “Lady Bird” McPherson
(Saoirse
Ronan) combatte, ma è esattamente come sua madre:
selvaggia, profondamente supponente e determinata (Laurie Metcalf),
un’infermiera che lavora instancabilmente per mantenere a galla la
sua famiglia dopo che il padre di Lady Bird (Tracy Letts) perde il
lavoro.
Ambientato a Sacramento, California
nel 2002, in un panorama economico americano che cambia
rapidamente, Lady Bird è uno sguardo commovente sulle relazioni che
ci formano, le credenze che ci definiscono e l’ineguagliabile
bellezza di un luogo chiamato casa.
Tonya
L’appassionante storia vera della pattinatrice Tonya
Harding (Margot
Robbie). Conosciuta per il suo temperamento focoso,
Tonya fu protagonista di una carriera eccezionale e di uno dei più
grandi scandali dello sport mondiale.
Il film, acclamato dal pubblico e dalla critica ai
Festival in cui è stato presentato, è il ritratto tragico e al
tempo stesso ironico di una donna forte e di una società bisognosa
di creare miti per poi distruggerli.
Ready Player One
L’ultimo capolavoro
del regista tre volte premio Oscar Steven
Spielberg (Schindler’s list, Salvate il
soldato Ryan, E.T. l’extra-terrestre) vede nel cast
la presenza sia di attori affermati nel panorama cinematografico e
televisivo sia giovani emergenti: Tye Sheridan (X-Men: Apocalypse,
Mud), Olivia Cooke (Quel fantastico peggior anno
della mia vita, Bates Motel), Ben
Mendelsohn (Rogue One: A Star Wars
Story, Bloodline), Lena Waithe (Master’s of
None), T.J. Miller (Deadpool, Silicon
Valley), Philip Zhao, Win Morisaki, Hannah
John-Kamen (Star Wars: Il risveglio della
Forza), Simon Pegg (Stark Trek, Mission
Impossible) e il premio Oscar Mark Rylance
(Il ponte delle spie, Dunkirk).
Nel 2045, anno in
cui il mondo sta per collassare sull’orlo del caos, le persone
hanno trovato la salvezza nell’OASIS, un enorme universo di realtà
virtuale creato dal brillante ed eccentrico James Halliday (Mark
Rylance). A seguito della morte di Halliday, la sua immensa fortuna
andrà in dote a colui che per primo troverà un Easter egg nascosto
da qualche parte all’interno dell’OASIS, dando il via ad una gara
che coinvolgerà il mondo intero. Quando un improbabile giovane eroe
di nome Wade Watts (Tye Sheridan) deciderà di prendere parte alla
gara, verrà coinvolto in una vertiginosa caccia al tesoro in questo
fantastico universo fatto di misteri, scoperte sensazionali e
pericoli.
Il filo nascosto
Il tre volte premio Oscar Daniel Day-Lewis si aggiudica la sua sesta
candidatura per l’interpretazione di Reynolds Woodcock, lo
schizzinoso, maniaco del controllo stilista londinese la cui
lussuosa e accurata vita fatta su misura viene improvvisamente
sconvolta dall’amore. Il filo nascosto arriva in DVD, Blu-ray e a
partire dal 20 giugno e in Digital HD dal 7 giugno con Universal
Pictures Home Entertainment Italia. Daniel Day-Lewis torna a
lavorare con il plurinominato regista Paul Thomas Anderson, un film
spettacolare definito come “puro delizioso piacere” (The
Guardian).
Daniel Day-Lewis
(Il Petroliere,
Lincoln) incanta nel ruolo di un ossessivo ed elegante
stilista, affiancato dalla candidata agli Oscar Lesley
Manville (Maleficent,
Another Year) e Vicky Krieps (Hanna, The
Colony) in un film di “seducente bellezza” (NY Times). Scritto
e diretto da Paul Thomas Anderson (Il
Petroliere, Boogie Nights), Il filo
nascosto è ambientato nel glamour della Londra del
dopoguerra. Il famoso stilista di abiti femminili Reynolds Woodcock
(Day-Lewis) e sua sorella Cyril (Manville) sono al centro della
moda britannica, vestendo reginette, star del cinema, ereditiere,
aristocratiche, debuttanti e dame con l’originale stile di The
House of Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock,
dando allo “scapolo incurabile” ispirazione e conforto, fino a
quando incontra una donna giovane e volitiva, Alma (Vicky Krieps),
che presto diventa una presenza costante nella sua vita come musa e
amante.
Roma
Il progetto ad oggi più personale
del regista e sceneggiatore premio Oscar Alfonso
Cuarón (Gravity,
I Figli degli uomini, Y Tu Mama Tambien), ROMA segue le
vicende di Cleo (Yalitza Aparicio), una giovane collaboratrice
domestica di una famiglia della classe media che vive nel quartiere
di Roma a Città del Messico. Con un’artistica lettera d’amore alle
donne che lo hanno cresciuto, Cuarón attinge alla propria infanzia
per creare un vivido ed emozionante ritratto di conflitto domestico
e gerarchia sociale nel pieno delle turbolenze politiche degli anni
’70. Il primo progetto di Cuarón dal rivoluzionario Gravity (2013).
ROMA avrà un’uscita esclusiva in un numero
limitato di sale nelle città di Los Angeles, New York e in Messico
dal 21 novembre. Altre uscite cinematografiche nelle città
americane, a Toronto e Londra seguiranno il 29 novembre insieme ad
altri importanti mercati e territori internazionali, che
continueranno ad aggiungersi a partire dal 5 dicembre.
Chiamami col tuo nome
Uno dei film più acclamati
dell’anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e
Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al
mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa
105,9%, Chiamami col tuo nome. Diretto da Luca Guadagnino
(A Bigger Splash) questo dramma romantico vede protagonisti
Armie
Hammer (The Social Network) e Timothée Chalamet (Lady Bird) in una
storia sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller
di André Aciman. Chiamami col tuo nome ha tra gli interpreti
Michael Stuhlbarg (La forma dell’acqua)
Amira Casar (Saint Laurent) e Esther Garrel
(Camille redouble).
Oltre alle quattro nomination
all’Oscar e al premio Oscar ricevuto per la Migliore sceneggiatura
non originale, Chiamami col tuo nome è stato nominato tra i
migliori film dell’anno con un AFI Award dall’American Film
Institute. È stato anche nominato a tre Golden Globes, tra cui
miglior film e ha avuto una nomination per la migliore
interpretazione maschile (Chalamet) allo Screen Actor Guild Awards.
Il film ha anche ricevuto il maggior numero di nomination ai Film
Independent Spirit Awards con sei candidature tra cui Miglior
lungometraggio, regista, protagonista maschile e attore non
protagonista.
Dogman
Dopo Gomorra e
Reality (entrambi vincitori del Grand Prix) e Il Racconto
dei Racconti, Matteo Garrone torna in Concorso al 71°
Festival
Di Cannes con il suo nuovo film, DOGMAN.
In una periferia sospesa tra
metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere
quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide
le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di
toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo
rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza
l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a
riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta
dall’esito inaspettato.
“Dogman è un film che si ispira
liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma
che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che
siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici
anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte,
cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa,
l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua
umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così
cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo
che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si
illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio
quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre
uguale, e quasi indifferente”. – Matteo Garrone
La Disney ha confermato il reboot
della famosissima e amata (nonché remunerativa) serie di
Pirati dei Caraibi. A sorprendere i fan di lunga
data del franchise è che la Casa di Topolino ha
confermato che Johnny Depp, perno principale della
saga con il suo Jack Sparrow, non parteciperà al
progetto.
In un’intervista di fine anno, il
capo della produzione cinematografica della Disney, Sean
Bailey, ha confermato che gli sceneggiatori di Deadpool,
Rhett Reese e Paul Wernick,
stanno attualmente lavorando a un riavvio del franchise che era
stato inaugurato nel 2003 proprio con Depp al timone.
“Vogliamo portare nuova energia
e vitalità – ha spiegato Bailey a The Hollywood
Reporter – Adoro i film, ma parte del motivo per cui
Paul e Rhett sono così interessanti è che vogliamo dargli una
scossa ed è quello per cui li abbiamo assunti”.
Il ruolo del Capitano della Perla
Nera è valso a Depp una nomination agli Oscar e la vera e propria
notorietà in tutto il mondo, nonostante avesse già realizzato tanti
film di successo con autori di valore. Le voci del suo
allontanamento dal franchise si inseguono da ottobre.
Depp ha recitato nei panni del
Capitano Jack Sparrow in cinque film, che hanno
incassato oltre $ 4,5 miliardi al botteghino mondiale e hanno
lanciato un’intera ondata di merchandising. Al momento non è stata
annunciata la data di uscita o il regista per il riavvio di
Pirati dei Caraibi programmato dalla Disney.
Il primo trailer di
Hellboy ci ha riportato nel mondo dei fumetti di
Mike Mignola, in un’atmosfera forse meno cupa di
quello che ci aspettavamo ma comunque emozionante per i fan di
Big Red.
Questo rifacimento del personaggio,
nonostante qualche critica da parte dei fan che avrebbero preferito
un terzo adattamento della coppia Guillermo Del Toro/Ron
Perlman, ha avuto la benedizione dell’autore del fumetto e
creatore del personaggio, Mignola in persona.
Il fumettista ha parlato con
IGN proprio di questo nuovo
approccio al personaggio, da parte di David
Harbour, che raccoglie il testimone di Perlman, spiegando
le differenze di approccio trai due attori: “Hellboy di David è
un po’ più drammatico, ci sono più spigoli. Quello di Perlman era
molto più smussato e c’era una vera romantica molto diversa nel
personaggio di Ron, che interpretava quasi una specie di
adolescente troppo cresciuto. Hellboy di David è più grintoso, ed
emotivamente un po’ più turbolento.”
“È difficile da spiegare ma c’è
un approccio molto diverso – ha continuato Mignola – La
cosa bella è che entrambi, nelle loro maniere differenti, hanno
qualcosa di Hellboy. Sembra però che abbiano preso differenti
direzioni. C’è qualcosa di molto più selvaggio nel Hellboy di
Harbour.”
Il nuovo film diretto da
Neil Marshall (Il Trono
di Spade, The Descent), sarà legato maggiormente agli
elementi horror dei fumetti di Mignola, tanto che avrà certamente
un rating vietato ai minori. Detto questo, il trailer lascia ben
sperare, anche se al momento non sembra essere poi così tanto
“spaventoso”. Il film doveva inizialmente uscire a gennaio
2019, ma la Lionsgate ha annunciato all’inizio
dell’autunno che la pellicola sarebbe rimandata al 12 aprile
2019.
Hellboy di
Neil Marshall vede David Harbor
nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di
Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di
Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan,
Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e
Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.