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Avengers: Infinity War ambientato nel mondo di Stranger Things

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E se Avengers: Infinity War fosse stato ambientato negli anni ’80 a Austin, Texas? Non abbiamo tirato fuori dal cappello un anno e un posto qualsiasi, ma l’ambientazione esatta di Stranger Things, la serie ormai culto prodotta da Netflix che ha riportato “in vita” gli anni ’80 grazie ai Fratelli Duffer

Il canale Youtube TNovix ha realizzato un fan trailer del film Marvel Studios in cui gli eventi raccontati sono stati traslati nel tempo e Tony Stark e gli altri Vendicatori si scontrano con Thanos nell’inflazionato decennio, riportato in auge da cinema e televisione negli ultimi anni. Potete vederlo di seguito:

Gli eventi raccontati dai Marvel Studios al cinema, in genere, coincidono con l’anno corrente, come nel caso di Iron Man, di The Avengers, o di Avengers: Infinity War, appunto. Qualche volta però sono spostati indietro nel tempo, come è avvenuto per Captain America: Il Primo Vendicatore, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Molto presto, vedremo un altro film Marvel Studios ambientato nel passato, per la precisione negli anni ’90; si tratta di Captain Marvel, che vedrà raccontata sul grande schermo l’origine dell’eroe, Carol Danvers, interpretata da Brie Larson. Il personaggio dovrebbe essere la chiave per battere Thanos, come anticipato dalla scena post credits di Infinity War, e infatti compare in una posizione predominante nel nuovo fan poster di Avengers 4, in cui vediamo schierati, intorno al logo dei Vendicatori, i sei Avengers originali più Carol Danvers.

Avengers: Infintiy War è considerato a ragione il capolavoro della Marvel, e sicuramente il suo seguito, Avengers 4, riuscirà a tenere testa al predecessore, portando a compimento un lavoro decennale, che ha riscritto i manuali di storia del cinema e ha contribuito a sdoganare al grande pubblico la cultura del fumetto.

Avengers: Infinity Warrecensione del film Marvel Studios

Fonte: TNovix e Reddit

Da Venezia a Toronto, ecco i film che potremo rivedere agli Oscar

Mentre si chiude il sipario sul Toronto Film Festival, che ha visto trionfare la commedia Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali), e resta l’eco di una meravigliosa edizione della Mostra del cinema di Venezia (dove a regnare sono stati Roma di Alfonso Cuaron e La Favorita di Yorgos Lanthimos), è già tempo di bilanci per quanto riguarda l’imminente stagione dei premi.

Quali saranno i titoli che rivedremo sicuramente agli Oscar? Quali otterranno più nomination? Di seguito i nostri quindici candidati:

A Star Is born

A Star Is Born Bradley Cooper

In questa nuova versione di una tormentata storia d’amore, Bradley Cooper interpreta il musicista di successo Jackson Maine, che scopre la squattrinata artista Ally (Lady Gaga) e si innamora di lei. Ally ha da poco chiuso in un cassetto il suo sogno di diventare una grande cantante, fino a quando Jack la convince a tornare sotto i riflettori. Ma mentre la carriera di Ally inizia a spiccare il volo, il lato privato della loro relazione perde colpi a causa della battaglia che Jack conduce contro i suoi demoni interiori.

Presentato in anteprima mondiale, fuori Concorso, alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, A Star Is Born segna il debutto dietro la macchina da presa per Bradley Cooper, protagonista sullo schermo insieme a Lady Gaga in quello che è il terzo rifacimento del classico hollywoodiano. Un dramma ambientato nel mondo della musica che, per caratteristiche e sofferte prove d’attore ha già prenotato un biglietto per la stagione dei premi.

Quasi certe le candidature per i due interpreti (ma è probabile che si spingerà più per Cooper) e per almeno un brano originale della colonna sonora, a cui ha lavorato la stessa Gaga insieme ad un ricco team di musicisti. Non è esclusa una nomination al regista.

First Man

First Man

Dopo il successo di La La Land, vincitore di sei premi Oscar, Damien Chazelle e Ryan Gosling tornano a lavorare insieme in First Man, film che segue l’avvincente storia della prima missione della NASA sulla luna, focalizzandosi sulla figura di Neil Armostrong e sui dieci anni che precedono la storica missione dell’Apollo 11. Resoconto intimo e viscerale raccontato dal punto di vista di Armstrong, basato sul libro di James R. Hansen, la pellicola esplora i sacrifici e il costo – per Armstrong, per la sua famiglia e per l’intera nazione stessa – di una delle missioni più pericolose della storia.

Titolo d’apertura della 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, First Man segna il ritorno alla regia del giovane premio Oscar Damien Chazelle sullo scivoloso terreno del biopic americano. Prova superata, se pensiamo a come riesce a divincolarsi dai tradizionali schemi del genere, che senza dubbio meriterà di stare sotto i riflettori della award season. Possibili nomination per il protagonista maschile e per la protagonista femminile (Claire Foy), colonna sonora originale (Justin Hurwitz, Oscar per La La Land), regia, sceneggiatura non originale, montaggio ed effetti speciali.

Vox Lux

Vox Lux - Natalie Portman

Dopo il folgorante esordio con L’infanzia di un capo (The Childhood of a Leader), Brady Corbet torna dietro la macchina da presa con Vox Lux, il film che segue da vicino l’ascesa della popstar Celeste dalle ceneri di un’immensa tragedia nazionale a superstar americana. La storia abbraccia un arco di tempo di diciotto anni che va dal 1999 al 2017, delineando alcuni importanti momenti culturali attraverso lo sguardo della protagonista.

Vincitore nella sezione Orizzonti con il suo primo lungometraggio nel 2015, Brady Corbet è tornato a Venezia quest’anno ma in concorso ufficiale con Vox Lux, lucida e originale analisi politica del XI secolo scandita attraverso uno sguardo sulla società dello spettacolo e dei suoi falsi miti. Protagonista assoluta Natalie Portman, autrice di una performance che frutterà almeno una nomination agli Oscar (forse l’unica ipotizzabile), anche se meriterebbe attenzione pure la giovanissima Raffey Cassidy (che interpreta la versione giovane della Portman).

Beautiful Boy

beautiful boy

Basato sui libri “Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction” di David Sheff e “Tweak: Growing Up on Methamphetamine” di suo figlio Nic Sheff, Beautiful Boy porta al cinema la vera storia un ragazzo tossicodipendente che attraversa un viaggio di recupero insieme alla sua famiglia, percorso non privo di difficoltà e contraddizioni.

Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2018, Beautiful Boy segna il ritorno sul grande schermo della rivelazione dello scorso anno, Timothée Chalamet (protagonista di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino), in una pellicola che ha tutte le carte in regola per la prossima stagione dei premi.

Scritto da Luke Davies (Lion) e diretto dal belga Felix Van Groeningen (sua la regia di Alabama Monroe), Beautiful Boy vede nel cast anche Steve Carell. Possibili nomination ai due attori, sceneggiatura e regia.

Colette

colette

Dopo aver sposato uno scrittore parigino di successo noto come Willy, Sidonie-Gabrielle Colette si trasferisce dalla provincia rurale dove è nata e cresciutoa nello splendore intellettuale e artistico di Parigi. Presto, Willy convince Colette a farle da ghostwriter, e la ragazza scrive un romanzo semi autobiografico su una intelligente e sfacciata ragazza di campagna di come Claudine, che divene vendutissimo e chiacchieratissimo. Dopo quel successo, Colette e Willy diventano il centro delle attenzioni parigine, e le loro avventure ispirano numerosi altri romanzi di Claudine. La battaglia di Colette per la proprietà intellettuale delle sue opere e contro gli stereotipi di genere la portano a superare i legacci della società, a rivoluzionare la letteratura, la moda e le espressioni sessuali.

Passato a gennaio al Sundance Film Festival e poi presentato a Toronto, Colette è il nuovo film del regista di Still AliceWash Westmoreland e vede protagonista Keira Knightley nei panni della scrittrice teatrale Sidonie-Gabrielle Colette vissuta a cavallo tra 800 e 900, donna libera, anticonformista ed emancipata, che sfidò le convenzioni e le restrizioni morali dell’epoca, contribuendo a rompere alcuni tabù femminili.

Secondo i commenti che arrivano dall’America, l’attrice potrebbe ottenere la sua terza nomination agli Oscar (dopo Orgoglio e Pregiudizio e The Imitation Game), e le tematiche del film sulla corrente del nuovo “risveglio femminile” a Hollywood potrebbero favorire la corsa ai premi di Colette. Vi ricordiamo che grazie a Westmoreland, Julianne Moore vinse l’Oscar come miglior protagonista per Still Alice.

If Beale Street Could Talk

If Beale Street Could Talk

If Beale Street Could Talk, tratto dal romanzo omonimo di James Baldwin, racconta la relazione tra una ragazza di diciannove anni di nome Tish, il cui vero nome è Clementine, e uno scultore di ventidue anni di nome Fonny, il cui vero nome è Alonzo. I due si fidanzano e successivamente lei rimane incinta, ma quando Fonny viene ingiustamente accusato di aver stuprato una donna portoricana, verranno alla luce questioni di razzismo da parte di un poliziotto…

C’erano molte aspettative per il ritorno sulle scene di Barry Jenkins, regista di Moonlight (che due anni fa strappò l’Oscar del Miglior Film a La La Land), e a sentire le prime recensioni che arrivano da Toronto le promesse sono state mantenute.

Lo rivedremo alla stagione dei premi? A questo punto sembra scontato. Più sicure le nomination a Jenkins (regia e sceneggiatura) che quelle agli attori Kiki Layne Stephan James.

Widows

widows

Quattro donne che non hanno nulla in comunque, tranne un debito lasciato loro dalle attività criminali dei loro defunti mariti, si ritrovano a Chicago: Veronica, Alice, Linda e Belle, prenderanno in mano il loro destino per costruirsi un nuovo futuro.

Cinque anni  12 anni schiavo (con cui vinse l’Oscar per il Miglior Film) Steve McQueen torna alla regia con Widows traducendo sul grande schermo la sceneggiatura di Gyllian Flinn (Gone GirlDark Places), a sua volta ispirata alla serie televisiva Le vedove.

Presentato in anteprima al Toronto Film Festival, il nuovo lavoro del regista americano vede nel cast Viola DavisMichelle RodriguezElizabeth DebickiColin Farrell e Liam Neeson e si candida ad un ruolo da protagonista per la prossima stagione dei premi. Nomination già in tasca per le attrici (la Davis su tutte), ma avrà le sue chance anche McQueen.

Roma

Roma

Raccontando i suoi ricordi, Alfonso Cuaron torna al cinema (e su Netflix) con Roma, definito dallo stesso regista “il più autobiografico che potessi realizzare”. Il film è infatti basato sulla ricostruzione dei suoi ricordi d’infanzia a Città del Messico, con la famiglia, la domestica, e sullo sfondo il Paese in tumulto. Tre storie in una che raccontano di fratture: Cleo, la domestica, che resta incinta e abbandonata dall’uomo al quale si è concessa; la padrona, donna dell’alta borghesia apparentemente eccentrica che si trova a dover badare a quattro figli dopo l’abbandono del marito; il Paese che affronta le rivolte interne, in quegli anni ’70 che furono uno dei periodi più bui della storia del Messico.

Vincitore del Leone d’oro come Miglior Film alla 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Roma è il nuovo lavoro di Alfonso Cuaron, girato in bianco e nero con attori poco noti (alcuni esordienti). Volendo essere oggettivi, meriterebbe riconoscimenti a valanga: regia, sceneggiatura, fotografia, interpreti, ogni categoria può conquistare almeno una nomination. E per un titolo Netflix, forse, sarebbe un record.

The Sisters Brothers

Il film racconta di Charlie ed Eli Sisters, due fratelli che vivono in un mondo selvaggio e ostile. Hanno le mani sporche di sangue: sangue di criminali, ma anche di innocenti. Non hanno scrupoli a uccidere. È il loro lavoro. Charlie, il fratello più giovane, è nato per uccidere. Eli, invece, sogna una vita normale. Il Commodoro li ingaggia per scovare un uomo e ucciderlo. Comincia così una spietata caccia dall’Oregon alla California: un viaggio iniziatico che metterà alla prova l’insano legame tra i due fratelli. Un sentiero che condurrà alla loro umanità?

Presentato in concorso a Venezia 75, The Sisters Brothers, è il primo lavoro in lingua inglese del regista Jaques Audiard, strana commistione di genere western e commedia che vede protagonisti Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal e Riz Ahmed.

Dal Lido Audiard porta con sé il Leone d’Oro alla regia (e chissà se non lo rivedremo agli Oscar nella stessa categoria) e il plauso della critica; di certo uno degli attori – più probabile Reilly o Phoenix – potrebbe essere candidato, ma attenzione agli splendidi costumi di Milena Canonero e alle musiche originali di Alexandre Desplat (due personaggi che con l’Academy hanno un felice rapporto).

Green Book

green book

Quando Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e proseguire nel viaggio di una vita.

Fresco trionfatore al Toronto Film Festival, dove ha conquistato il premio del pubblico, Green Book è il classico titolo che potrebbe – a sorpresa – riservarsi il suo spazio sotto i riflettori durante la stagione dei premi. D’altronde in un’edizione della rassegna canadese in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del drammatico A Star Is born, il film di Peter Farrelly rappresenta la novità di cui preoccuparsi.Tematica sociale e attori in stato di grazia (Viggo Mortensen e il premio Oscar Mahershala Ali) gli assicureranno qualche nomination.

Boy Erased

boy erased

Tratto dalle memorie di Garrard Conley, Boy Erased racconta la storia di Jared, figlio di un pastore battista di una piccola città americana, e del suo coming out con i genitori quando ha 19 anni. Il ragazzo si troverà quindi di fronte ad un ultimatum: partecipare ad un programma di “conversione” oppure essere permanentemente esiliato ed evitato dalla sua famiglia, dai suoi amici e dalla sua fede.

Insieme a Timothée Chalamet, Lucas Hedges è l’altra grande promessa del cinema americano, visto negli ultimi in alcune delle pellicole più acclamate e premiate (Lady Bird, Manchester by the sea, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri) e adesso protagonista del film che segna la seconda regia di Joel Edgerton.

Le recensioni della critica americana non sono state proprio entusiasmanti, tuttavia un’eventuale nomination agli attori (tra cui Nicole Kidman nel ruolo della madre del protagonista) non sarebbe così impensabile.

Wildlife

wildlife

Il quattordicenne Joe Brinson è testimone del naufragio del matrimonio dei suoi genitori, Jeanette e Jerry, una casalinga e un giocatore di golf, in una cittadina del Montana degli anni ’60. Sul vicino confine canadese infuria un incontrollato incendio boschivo e Jerry decide di unirsi ai volontari per fronteggiare il fuoco, lasciando da soli moglie e figlio. Joe si vede improvvisamente costretto a diventare adulto per aiutare la madre, che nel frattempo ha trovato l’amore tra le braccia di un altro uomo.

Questa potrebbe essere la vera sorpresa della prossima Award Season, il puntuale underdog dei premi americani: debutto alla regia di Paul Dano, Wildlife è stato presentato con successo a Cannes nella sezione Semaine de la Critique e vede protagonisti due ispiratissimi Carey Mulligan e Jake Gyllenhaal. Nomination in arrivo per gli attori e per la sceneggiatura, firmata dallo stesso Dano e dalla sua compagna Zoe Kazan? Noi ci scommettiamo.

La Favorita

Mentre imperversa la guerra con la Francia, la fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman) siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz). Quando a corte arriva Lady Abigail (Emma Stone), le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la favorita della Regina.

Presentato in concorso alla 75a Mostra d’arte cinematografica di Venezia, La Favorita di Yorgos Lanthimos ha ottenuto già due importanti riconoscimenti al Lido (Miglior Attrice e Leone d’Argento) e si prepara a interpretare un ruolo da protagonista nella award season in qualsiasi categoria.

Qualche previsione: la Colman e la Stone candidate come attrice protagonista e non, Lanthimos per la regia, costumi, scenografia, sceneggiatura e fotografia.

The Front Runner

Basato su All the Truth is Out: The Week Politics Went Tabloid scritto da Matt Baie, The Front Runner racconta l’ascesa del politico Gary Hart, dai suoi giorni da senatore del Colorado fino alla sua candidatura con i Democratici nel 1988 quando venne considerato un aspirante alla Casa Bianca con lo stile di Kennedy. La sua corsa si interruppe quando arrivò alla ribalta la notizia di una relazione di Hart con la modella Donna Rice. Questo scandalo lasciò spazio a Michael Dukakis che però si frantumò contro la corsa presidenziale di George H. W. Bush. In molti si sono chiesti in che modo sarebbe cambiata la storia americana se Hart avesse concorso contro Bush.

Ben accolto dalla critica presente al Toronto Film Festival, The Front Runner è il nuovo lavoro di Jason Reitman e vede protagonista Hugh Jackman nei panni di Hart. Otto anni fa, con Tra le nuvole, Reitman riuscì ad ottenere ben sei nomination agli Oscar (tra cui regia, attori, sceneggiatura) e non è detto che non possa ripetersi anche quest’anno. Le premesse ci sono e già si parla di un ottimo Jackman protagonista.

At Eternity’s Gate

Ispirato dai dipinti di Vincent Van Gogh, dagli eventi della sua vita realmente accaduti, da dicerie e scene completamente inventate, At Eternity’s Gate porta sul grande schermo la violenza e le tragedie sofferte dal pittore nella sua esistenza.

In concorso ufficiale a Venezia 75, At Eternity’s Gate segna il ritorno dietro la macchina da presa del regista e pittore Julian Schnabel e vede protagonista Willem Dafoe insieme a Rupert Friend, Oscar Isaac, Mads Mikkelsen, Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner e Niels Arestrup.

Dafoe, fresco vincitore del Leone d’Oro come miglior attore, dovrebbe ottenere una candidatura senza problemi, mentre resta più complicato il percorso del film durante la stagione dei premi. Qualcosa potrebbe ottenere il reparto creativo (costumi, scenografia).

Jungle Cruise: concluse le riprese del film Disney con Emily Blunt

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Si sono concluse le riprese di Jungle Cruise, il prossimo film prodotto dalla Disney che vede protagonista una inedita coppia, formata da Emily Blunt e Dwayne Johnson. I due sono i protagonisti del video diffuso dalla produzione su Twitter, con cui viene annunciata la fine delle riprese. Il nuovo film d’avventura in costume sarà ispirato a La Regina d’Africa. Ecco il video:

Ad agosto, con lo stesso sistema (video reso pubblico dai canali ufficiali) la produzione aveva annunciato l’inizio delle riprese. La natura di questo progetto sembra chiaramente un’operazione destinata ad un alto incasso, dal momento che si fa leva su due degli attori più amati e premiati dal pubblico.

Ricordiamo che Emily Blunt in particolare è molto attesa sul grande schermo nei panni di Mary Poppins, nel sequel che arriverà in sala nei prossimi mesi, in concomitanza con il periodo natalizio.

Con Emily Blunt e Dwayne Johsnon, nel film ci sono anche Edgar Ramirez e Jess Plemons, che interpretano i villain che cercano di ostacolare gli eroi del film, verso la corsa alla ricerca di un mistico albero con poteri taumaturgici. 

Jungle Cruise arriverà nei cinema statunitensi l’11 ottobre 2019.

Fonte

Toronto Film Festival 2018: Green Book vince il premio del pubblico

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Va a Green Book di Peter Farrelly il premio del pubblico del Toronto Film Festival 2018, un’edizione in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del drammatico A Star Is born, debutto alla regia di Bradley Cooper con Lady Gaga.

Green Book, tratta da una storia vera, vede come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali al fianco di Linda Cardellini, Don StarkP.J. ByrneBrian StepanekSebastian Maniscalco, e Iqbal Theba. Vi ricordiamo che l’uscita nelle sale è fissata al prossimo 21 Novembre, ma non c’è dubbio che ne risentiremo parlare durante la stagione dei premi.

Green Book: il trailer del film con Viggo Mortensen e Mahershala Ali

La sinossi: Quando Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e proseguire nel viaggio di una vita.

Green Book, recensione del film con Viggo Mortensen

The Joker Origins: prima foto ufficiale di Joaquin Phoenix

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The Joker Origins: prima foto ufficiale di Joaquin Phoenix

Todd Phillips ha condiviso la prima foto ufficiale di The Joker Origins, in cui compare un primo piano di Joaquin Phoenix nei panni di Arthur. Infatti la foto è la conferma che il personaggio interpretato dall’attore è Arthur Fleck. Lo scorso luglio è stato annunciato che sarà questo il nome del protagonista del film e che sarà un comico fallito che, non sappiamo ancora come, troverà nel suo futuro la maschera del Joker.

Ovviamente nella foto Phoenix non compare con il trucco tradizionale del personaggio, anche perché immaginiamo che il trucco verrà molto più avanti nel film, dal momento che, sebbene sia difficile da credere, la storia comincerà quando il Joker non esiste ancora.

Ecco di seguito l’immagine:

Sebbene l’immagine, come detto, non ci dà alcun indizio su quello che sarà il trucco tradizionale del personaggio, le foto dal set comparse su Just Jared ci mostrano che il personaggio avrà a che fare con personaggi che rientrano nell’immaginario del circo, da dove nasce, in un modo sicuramente distorto, il make-up da clown della nemesi di Batman.

Eccone alcune in cui Arthur scherza con un corpulento pagliaccio.

The Joker Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner Bros e sarà diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni).

Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.

Ufficiali nel cast del film Joaquin Phoenix, Zazie BeetzRobert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron.

Fonte: Just Jared

X-Men: 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel

X-Men: 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel

Si può dire che, esclusa la saga di Blade, quello degli X-Men è il franchise di supereroi più “antico” e longevo del cinema contemporaneo. Lanciato nel 2000 da Bryan Singer e prodotto dalla 20th Century Fox, ha visto alternarsi registi e attori in due grandi blocchi narrativi (il secondo inaugurato da X-Men: l’inizio del 2011 sulle origini di Magneto e co).

L’ultimo, atteso titolo, X-Men: Dark Phoenix, arriverà nelle sale il prossimo anno, ma quali sono gli altri titoli in programma? Ecco di seguito i 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel, tra cinema e televisione:

The New Mutans

New Mutans sarà il dodicesimo titolo ufficiale del franchise sugli X-Men, adattamento cinematografico del fumetto scritto e diretto da Josh Boone (Colpa delle stelle).

A detta del regista, si tratterà di un vero e proprio cinecomic di genere horror, con scene crude e violente, dove vedremo in azione cinque giovani mutanti scoprire le proprie capacità mentre sono confinati in una struttura segreta contro la loro volontà.

Protagonisti della pellicola Maisie Williams, Charlie Heaton, Anya Taylor Joy, Henry Zaga e Blu Hunt. L’uscita nelle sale è fissata al 19 agosto 2019 in America.

Legion – Stagione 3

La seconda stagione di Legion si è conclusa da poco, ma è lecito aspettarsi una terza stagione in arrivo entro la fine del 2019. Il creatore Noah Hawley è infatti già al lavoro sui prossimi episodi e con lui l’intero team produttivo.

D’altronde quella che abbiamo appena visto offre una serie di interessanti colpi di scena, alcuni dei quali potrebbero portare la serie in una direzione che ricorda molto i fumetti originali.

Gambit

Intervistato sul red carpet di Deadpool 2, il produttore del franchise sugli X-Men Simon Kinberg ha svelato qualche aggiornamento su Gambit, rassicurando i fan sull’inizio delle riprese:

Abbiamo una sceneggiatura che amiamo e che Channing [Tatum] ama. Abbiamo incontrato diversi registi nelle ultime due settimane e speriamo di sceglierne uno prima possibile, così da iniziare le riprese già alla fine dell’estate.

Nonostante le varie tegole piombate sul progetto (l’addio del regista, vari rimandi all’inizio delle riprese) sembrerebbe tutto pronto a ripartire per Gambit, il cinecomic con Channing Tatum la cui uscita è prevista nel 2019.

A confermare che il film è ancora vivo è stato proprio Kinberg: “Non abbiamo ancora avuto alcuna discussione sull’acquisizione  da parte della Disney dei diritti cinematografici della Fox per le proprietà Marvel, perché ritengo che legalmente io non sia autorizzato a parlarne fino a quando non sarà terminato. Posso dire che, per ora, stiamo semplicemente andando avanti con i nostri progetti, la X-Force e Gambit. La speranza è di continuare fino a quando non ci verrà detto il contrario.

143

Quello su 143 potrebbe diventare davvero il film più intrigante – almeno sulla carta – della saga degli X-Men. Il progetto è in fase di sviluppo in casa Fox, curato dal fumettista Brian Michael Bendis e scritto nientemeno che da Tim Miller.

Pur non avendo ancora un titolo, la pellicola dovrebbe avere come protagonista Kitty Pryde, tuttavia non sono ancora stati rivelati dettagli importanti, quindi sono notizie da leggere con cautela.

In ogni caso questo sarebbe il primo film dell’universo degli X-Men diretto da Tim Miller dopo che il regista aveva lasciato Deadpool 2 a David Leitch per “divergenze produttive” con Reynolds e co.

Multiple Man

Dopo i già annunciati New MutansX-Men: Dark Phoenix e Gambit (con Channing Tatum e diretto da Gore Verbinski), la 20th Century Fox ha confermato la produzione di un nuovo spin-off del franchise dedicato agli X-Men che avrà come protagonista James Franco nei panni di Jamie Madrox alias Multiple Man.

Il progetto vedrà l’attore anche nelle vesti di co-produttore e ha già ingaggiato lo sceneggiatore di Wonder Woman Allan Heinberg, forte del recente successo del cinecomic DC.

Non è la prima volta che il mutante dalle molteplici facce appare sul grande schermo: già nel 2006, in X-Men: Conflitto Finale, Eric Dane aveva interpretato il personaggio. Nei fumetti invece, Madrox fa la sua comparsa nel 1975 sul numero 4 del Giant-Size Fantastic Four.

The Gifted – Stagione 2

La seconda stagione di The Gifted debutterà il prossimo 25 settembre e i fan sono in trepidante attesa: i nuovi episodi risolveranno i misteri lasciati sul finale della prima stagione?

Le tante direzioni in cui potrebbe andare la trama hanno definito The Gifted come “l’alba dell’era mutante“, ricco di new entry nel cast e inaspettate sorprese…

Deadpool 3

Nonostante il successo scatenato dal personaggio e dai primi due film del franchise, il futuro di Deadpool è ancora un mistero. Il terzo capitolo si farà?

Inizialmente Ryan Reynolds non si era detto sicuro sul continuare o meno le avventure del mercenario chiacchierone, pensando che lo studio avrebbe preferito andare avanti con la X-Force piuttosto che con un altro standalone.

Tuttavia sembra che anche Deadpool 3 sia attualmente in lavorazione ed è risaputo che tra i desideri di Reynolds c’è rivedere il ritorno di Hugh Jackman nei panni di Wolverine al suo fianco.

X-23

Chiunque è rimasto affascinato dal personaggio di Laura, la figlia “ritrovata” di Logan nel film che ha chiuso la saga di Wolverine con Hugh Jackman. Da lì i fan hanno iniziato a sognare uno standalone tutto dedicato alla giovane supereroina, possibilità diventata sempre più concreta visto il successo raggiunto da Logan.

Il regista James Mangold ha perfino scherzato dicendo che tornerebbe volentieri dietro la macchina da presa per il film, e si vocifera dell’esistenza di una sceneggiatura. Staremo a vedere.

X-Force

L’accordo fra Disney e Fox potrebbe averne rallentato i tempi di pre-produzione, tuttavia sembra che lo spin-off sulla X-Force si farà con il regista Drew Goddard scelto per portare sul grande schermo le avventure di questa banda sgangherata di supereroi.

Sappiamo già che Cable, Domino e, naturalmente, lo stesso Deadpool, saranno i personaggi principali del film (dunque sono attesi i ritorni di Josh Brolin, Zazie Beetz e Ryan Reynolds), ma non è ancora chiaro chi saranno gli altri membri del team.

X-Men: Dark Phoenix

Si stanno svolgendo proprio in questi giorni a Montreal i reshoot di X-Men: Dark Phoenix, il film che vedrà nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Jessica Chastain, con molte probabilità, potrebbe indossare le vesti di un classico villain di X-Men, ovvero Miss Sinister. 

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Questa la prima sinossi: Jean Grey inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel mondo.

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Continuano tra America ed Europa le riprese di Spider-Man: Far From Home, annunciato sequel di Homecoming che proseguirà le avventure in solitario del supereroe più giovane del Marvel Cinematic Universe.

Ripreso il ruolo da protagonista, Tom Holland è stato avvistato sul set insieme ai colleghi Zendaya (MJ) e Jacob Batalon (Ned) mentre Jon Watts è tornato dietro la macchina da presa. Ma cosa sappiamo sul cinecomic? Quali voci si sono rivelate fondate? Di seguito trovate ogni dettaglio:

Il titolo

Dopo l’involontario (o voluto?) incidente che ha visto protagonista Tom Holland e la rivelazione del titolo del sequel di Spider-Man: HomecomingKevin Feige ha confermato che si, il film si chiamerà Spider-Man: Far From Home, ma ha anche aggiunto che questo apre ad un ventaglio di possibilità sulla storia che andrà a raccontare.

Queste le sue parole durante il press junket di Ant-Man and The Wasp, cinecomic uscito nelle sale in estate:

È simile a Spider-Man: Homecoming. Non dirò cosa vuol dire, ma ci piace quel titolo perché, proprio come il primo, è pieno di significati alternativi. Inoltre volevamo continuare la tradizione dell’ ‘Home’, con il piccolo simbolo su Spider-Man nel logo“.

Nuovi compagni di scuola per Peter

Come rivelato da fonti molto attendibili, la produzione di Spider-Man: Far From Home – le cui riprese sono attualmente in svolgimento – è alla ricerca di quattro attori che possano interpretare i nuovi compagni di scuola di Peter Parker.

Il casting ha infatti previsto la selezione di candidati di età compresa fra i 18 e i 25 anni, di cui uno preferibilmente donna con caratteristiche da commediante, uno maschio di bell’aspetto che vestirà i panni di un certo Jason, infine uno di sesso non specificato.

È probabile che questi non ricopriranno uno spazio di rilievo all’interno della storia ma che si andranno semplicemente ad unire al gruppo originale durante la trasferta in Europa. Ovviamente non resta che aspettare qualche foto dal set che ne dia la conferma.

Il film sarà un’avventura globale

In occasione dell’uscita di Avengers: Infinity WarKevin Feige ha raccontato a io9 qualche dettaglio sulla produzione di Spider-Man: Far From Home: “Cominceremo a girare all’inizio di Luglio, prima ad Atlanta, poi ci sposteremo a Londra e ovviamente c’è una ragione dietro questa trasferta: perché Spidey stavolta girerà in ogni parte del mondo, compresa la sua città, New York”. 

“Pensate quanti spostamenti ha già affrontato: la partecipazione alla Civil War, la battaglia di Leipzig Airport, il suo ritorno a scuola, l’intervento in Infinity War, e poi di nuovo a scuola”, ha continuato Feige.

Le parole del presidente dei Marvel Studios hanno chiarito che la posizione di Peter Parker è assolutamente unica nel panorama degli Avengers, e che il ragazzo è colui che trae maggiore giovamento dalla segretezza della sua identità. Anche al di fuori dei propri confini americani…

Più di un villain

Negli ultimi giorni si stanno facendo sempre più insistenti i rumors che vorrebbero più di un antagonista nel prossimo capitolo dedicato all’uomo ragno, Spider-Man: Far From Home. Quello che si sa sulla trama, al momento, è che il giovane eroe interpretato da Tom Holland se la dovrà vedere con il Mysterio di Jake Gyllenhaal, ma potrebbe non finire qui.

Si è ipotizzata infatti la presenza di un altro villain, ovvero Mark Raxton, chiamato poi Molten, che nei fumetti è il fratellastro di Liz Allen, un personaggio visto già alla fine di Homecoming. I suoi poteri sono quelli di emettere radiazioni e scoppi di calore, mostrando una forza ed una resistenza fuori dal normale. Questa identità è però nascosta da un quotidiano lavoro come importante uomo d’affari.

Inoltre, grazie ad un video pubblicato da Tom Holland sul set veneziano, i fan hanno dato inizio ad una serie di speculazioni sulla presenza o meno di Hydro-Man, personaggio che nei fumetti viene accidentalmente gettato in mare proprio da Spider-Man diventando capace di trasformare se stesso in acqua.

Ci saranno Nick Fury e Maria Hill

spider-man: far from home

Ciò che si vociferava nelle scorse settimane è stato ufficialmente confermato: i personaggi di Nick Fury e Maria Hill torneranno in azione in Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming attualmente in fase di riprese.

A suggerire la loro comparsa nel film era stata prima la foto pubblicata da Samuel L. Jackson da Londra, dove Tom Holland e il cast stanno girando, e successivamente l’immagine postata da Numan Acar sul set aggiungendo fra gli hashtag anche il nome di Cobie Smulders.

Il logo ufficiale

Spider-Man: Far From Home

Sony Pictures ha finalmente rivelato il logo ufficiale di Spider-Man: Far From Home un mese fa, in concomitanza con l’inizio delle riprese in Europa.

Si tratta di una riproposizione del marchio ufficiale rilanciato per Spider-Man: Homecoming, con il tradizionale ’ ‘Home’ e il piccolo simbolo dell’Uomo Ragno incastonato tra le lettere “h” e “m”.

Il costume di Spider-Man

Come rivelato dal video pubblicato da Tom Holland direttamente sul set del sequel, il costume che Peter Parker indosserà in Spider-Man: Far From Home è praticamente identico all’uniforme di Homecoming e Captain America: Civil War, donata al supereroe da Tony Stark.

Dunque non c’è traccia di Iron Spider o di un nuovo costume, ma abbiamo ragione di credere che un update potrebbe ancora realizzarsi nel corso della lavorazione.

L’ambientazione

Spider-Man: homecoming

La conferma ufficiale che il sequel del film del 2017 dedicato all’Uomo Ragno sarà Spider-Man: Far From Home ha generato già una serie di congetture, ma, come suo solito, Kevin Feige è intervenuto nella conversazione, spargendo indizi e piccolissime informazioni.

i09, Feige ha spiegato perché, ad esempio, Peter Parker non sarà a casa a New York durante il film: “Dunque, quando è ambientato il film? Sappiamo che sarà estate. Credo si possa trattare di vacanze estive. Non so però quale estate… cioè, lo so, ma voi no.”

Mysterio e Avvoltoio

Nei mesi scorsi è stato svelato dal THR che Jake Gyllenhaal si trova nelle fase finali delle trattative per interpretare il villain Mysterio in Spider-Man: Far from Home. Si attendono conferme ufficiali da parte dei Marvel Studios.

È Variety invece a riportare che Michael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film, dove torneranno anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Avengers 4: per Chris Evans sarà “l’ultimo anno di scuola” in casa Marvel

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Chris Evans ha scelto i suoi social media per confermare che, nel prossimo Avengers 4, il suo Steve Rogers tornerà a un look classico. Addio barba e capelli un po’ lunghi.

La programmazione Marvel Studios deve ancora proporre ai suoi fan Captain Marvel, ma sembra che gli spettatori siano rimasti focalizzati sul futuro collettivo degli Avengers e che quindi il film atteso, di cui si parla e si cercano novità sia sempre il quarto capitolo del franchise diretto da Anthony e Joe Russo. Il film sarà la conclusione della storyline delle Gemme dell’Infinito e sarà il canto del cigno di molti attori coinvolti (vedi Pepperony!) e al momento la Marvel sta girando alcune scene aggiuntive ad Atlanta, con molti degli attori principali coinvolti. 

Uno degli attori attesi per prendere parte a questa fase della produzione è Chris Evans, che ha già parlato di queste scene come delle ultime volte in cui interpreta Captain America. E adesso arriva la conferma ineluttabile che Avengers 4 sarà l’ultimo anno alla Marvel per lui (Evans utilizza l’espressione Senior Year, come alle superiori).

https://twitter.com/ChrisEvans/status/1040719281082781697?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1040719281082781697%7Ctwgr%5E373939313b73706563696669635f73706f7274735f616374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-4-reshoots-chris-evans-classic-captain-america-look%2F

Come potete vedere, la foto mostra uno Steve Rogers sbarbato e perfettamente curato nell’acconciatura, una versione precedente a quello che abbiamo visto in Avengers: Infinity War, dove il personaggio ha sfoggiato un look più adatto alla sua identità di Vendicatore Segreto. Già a giugno le prime foto promozionali, prevalentemente artwork, hanno rivelato, insieme ad altri dettagli, un ritorno alle origini per il look di Cap. All’inizio si pensava a un fllashback, tuttavia, mentre tutti gli altri personaggi presenti nelle immagini impugnavano le loro armi tradizionali, Steve Rogers era senza il suo scudo. Questo potrebbe voler dire che il personaggio è rappresentato nel futuro post Infinity War.

La foto conferma definitivamente che Evans avrà quel look in Avengers 4. Sarà interessante capire in che modo il personaggio possa essere tornato a quel look “pulito” dopo tutto quello che il suo arco narrativo lo ha portato ad affrontare, compresa la Guerra Civile e gli anni in fuga con Vedova Nera  e Falcon. 

Soltanto il film, nella primavera del 2019, fugherà ogni dubbio.

Emma Stone confusa per Emma Watson, la reazione dell’attrice

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Emma Stone confusa per Emma Watson, la reazione dell’attrice

Emma Stone è stata confusa con Emma Watson da un passante. L’attrice premio Oscar è stata infatti confusa con la collega meno talentuosa ma sicuramente più nota durante una puntata di Billy on the Street, il programma condotto da Billy Eichner. Durante l’episodio il conduttore ha portato la Stone in giro per chiedere ai passanti di convincerla a iscriversi a Instagram, e al minuto 1:09 potete assistere a quello che è accaduto a Emma Stone quando è stata scambiata per la Watson.

Come sempre, la Stone ha reagito con ironia all’errore del passante, una confusione forse comprensibile se non si è troppo ferrati in film e filmografie degli attori.

Venezia 75: La Favorita, recensione del film con Emma Stone

Abbiamo visto Emma Stone al Festival di Venezia 75, dove ha presentato insieme a Olivia Colman e a Yorgos Lanthimos l’ultimo film del regista greco, La Favorita, in cui recita al fianco di Rachel Weisz. Il film ha conquistato la Coppa Volpi per la Colman e il premio alla regia. L’ultima volta che Emma Stone era stata a Venezia, presentò La la Land e vinse il premio alla migliore interpretazione femminile, la stessa interpretazione che l’ha portata fino agli Oscar.

La trama de La Favorita: Mentre imperversa la guerra con la Francia, la fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman) siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz). Quando a corte arriva Lady Abigail (Emma Stone), le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la favorita della Regina.

Brad Pitt è il protagonista nella prima immagine da Ad Astra

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Brad Pitt è pronto ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del film di fantascienza di James Gray, Ad Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un regista che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un thriller (I Padroni della Notte) a un romanzo d’epoca (The Immigrant) e, più recentemente, a un’avventura storica, The Lost City of Z, sua personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.

Prima però, Gray viaggerà verso i confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre (Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include nel cast anche Ruth Negga (Preacher), Donald Sutherland (The Hunger Games), John Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy Shields (Insatiable).

Mentre l’uscita ufficiale di Ad Astra è prevista per gennaio 2019, sembra che la 20th Century Fox voglia anticiparne l’uscita in cinema selezionati per rendere il film eleggibile agli Oscar 2019. Anche se questa intenzione non è ufficiale, il fatto che sia stata diffusa dalla produzione la prima foto ufficiale può essere un indizio che conferma la voce. Di seguito ecco la foto in questione, con Brad Pitt nei panni del protagonista:

Come è facile dedurre dalla foto in questione, Hoyte Van Hoytema, DOP di Interstellar, ha diretto la fotografia del film e sembra che anche per questo lavoro abbia scelto una luce e dei colori simili a quelli usati per il film di Christopher Nolan.

Tuttavia i film sono molto diversi per temi e intenzioni, oltre al fatto che sono stati realizzati da mani registiche completamente diverse. La foto di Ad Astra arriva alla vigilia dell’uscita in sala di Il Primo Uomo, diretto da Damien Chazelle con protagonista Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong, un’altra avventura nello spazio, anche se dal carattere storico piuttosto che fantascientifico.

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Star Wars: Episodio IX, quando sarà annunciato il titolo?

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Star Wars: Episodio IX, quando sarà annunciato il titolo?

Nonostante le riprese siano iniziate soltanto l’1 Agosto scorso, c’è già qualcuno che crede che la Lucasfilm potrebbe annunciare a breve, con una mossa a sorpresa, il titolo ufficiale di Star Wars: Episodio IX. J.J. Abrams ha battuto il primo ciak quest’estate, cominciando così il lavoro sul suo secondo episodio del franchise da regista e i fan scalpitano per conoscere il titolo del film che dovrebbe definitivamente mettere la parola fine alla saga degli Skywalker al cinema. I punti fissi del film sono pochi: sappiamo che non ci sarà nessuna discussione sull’intervento o meno in guerra di Luke, visto che il jedi potrebbe comparire solo sotto forma di spirito di Forza, mentre sappiamo che Leia guida imperterrita gli ultimi scampoli della Resistenza, con al fianco Poe Dameron, suo diretto erede alle redini delle forze ribelli, e Rey, ultima speranza per l’Ordine dei cavalieri Jedi.

I titoli di Star Wars hanno sempre rivelato qualche dettagli sulla trama del film, è quindi davvero improbabile che la Lucasfilm decida adesso di diffonderlo, soprattutto se si considera il fatto che questo film dovrebbe essere il più atteso della saga perché effettivamente conclusivo per Luke, Leia e forse anche per Ben Solo/Kylo Ren, visto anche lui ha sangue Skywalker nelle vene. Ne L’Impero Colpisce Ancora c’era l’Impero che schiacciava i Ribelli, ne Il Risveglio della Forza c’era invece Rey che scopriva i suoi poteri, e così via. 

Nel caso di Il Risveglio della Forza e di Gli Ultimi Jedi, i titoli sono stati annunciati a produzione chiusa, e le riprese di Episodio IX si concluderanno a febbraio, che sembra un buon mese per diffondere il titolo. Se questo non dovesse accadere, la finestra entro la quale si dovrebbe annunciare il titolo andrebbe da febbraio ad aprile 2019, quando si svolgerà la Star Wars Celebration, durante la quale, ovviamente, ci sarà tantissimo spazio dedicato al film, essendo l’unico titolo Lucasfilm in programma fino al dicembre 2019. Potrebbe quindi ospitare un panel sul film e persino un primo trailer.

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Avengers 4: Tony e Pepper di nuovo in coppia per l’ultima volta

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Avengers 4: Tony e Pepper di nuovo in coppia per l’ultima volta

Avengers 4 ci mostrerà di nuovo sul grande schermo, forse per l’ultima volta i Pepperony! Per chi non lo sapesse, si tratta del nomignolo che Gwyneth Paltrow e Robert Downey Jr. hanno attribuito alla loro coppia del MCU: Pepper + Tony = Pepperony. Fondatori del Marvel Cinematic Universe, i due attori sono al momento impegnati nelle riprese aggiuntive del film che chiuderà la Fase 3 dell’Universo Condiviso e sembra che per loro non sia passato un giorno, nonostante la loro presenza sullo schermo nei rispettivi ruoli sia ormai ricorrente da 10 anni.

Di seguito ecco i due attori che si prendono in giro reciprocamente sul set del film, da una foto Instagram all’altra.

La dinamica romantica tra Pepper e Tony è un elemento unico nei film di genere e nel Marvel Cinematic Universe e potrebbe essere stato un ottimo esempio per i rapporti di forza che abbiamo visto sul grande schermo quest’estate, intercorrere tra Ant-Man e Wasp. Pepper Potts è infatti una donna volitiva e caparbia, che è si dimostra in grado di non lasciarsi mettere in ombra da una personalità ingombrante come quella di Tony, nonostante il poco tempo sullo schermo rispetto a quello riservato giustamente al Vendicatore con l’Armatura. Gran parte del merito per questa felice dinamica è da attribuire non solo alla scrittura del personaggio e a come è stato impostato in Iron Man, ma anche alla divertente alchimia tra la Paltrow e Downey Jr.

Dal momento che Avengers 4 sarà probabilmente il canto del cigno di Tony Stark, non ci resta che questa occasione per vedere sullo schermo, un’ultima volta, i Pepperony!

Supergirl: ecco le prime indiscrezioni su trama, regia e villain

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Supergirl: ecco le prime indiscrezioni su trama, regia e villain

Dopo il piccolo terremoto causato dall’apparente allontanamento di Henry Cavill dal ruolo di Superman, si torna a parlare di kryptoniani e in particolare della cugina dell’Uomo d’Acciaio, Supergirl. Circa un mese fa è stata diffusa infatti la notizia che la Warner Bros era al lavoro su uno standalone, cosa che potrebbe aver fatto accantonare il progetto, forse più complesso, di Man of Steel 2, e adesso si comincia a parlare di chi potrebbe essere il fortunato regista scelto dalla Warner Bros per raccontare la storia di Kara Zor-El sul grande schermo.

Supergirl regia

I primi rumors si concentrano tutti su Reed Morano, direttore della fotografia di grande esperienza e regista, nonché produttore esecutivo, della serie tv di enorme successo (e straordinaria confezione tecnica) The Handmaid’s Tale. La regista, presente al Festival di Toronto per presentare il suo ultimo film, I Think We’re Alone Now, ha parlato in prima persona della possibilità di dirigere il film su Kara: “Non so se è un progetto che esiste davvero, ma l’idea di fare qualcosa di nuovo mi piace sempre, quindi non dico mai di no. Penso di continuo che potrei portare qualcosa di nuovo sul tavolo e che possa dare autenticità alla storia, non solo fare qualcosa solo per il gusto di farla. Ma se c’è una ragione per fare Supergirl, allora lo farei sicuramente.”

Subito dopo questa dichiarazione, rilasciata in sede di presentazione del film in presenza di Elle Fanning e Peter Dinklage, suoi protagonisti, la Fanning ha alzato le braccia al cielo, imitando la posa in volo dell’eroina DC. Che si sia formata una nuova coppia creativa che vedremo al cinema?

Supergirl trama

Per quanto riguarda la trama, si era già detto che il film avrebbe visto una giovane Kara scappare da Krypton con un baby Kal-El. Durante il viaggio sulla Terra, i due cugini si separano, e Kara raggiunge il pianeta soltanto qualche decade dopo. Così sulla Terra trova suo cugino adulto, che ormai è diventato Superman, e questo cambierà completamente il suo approccio alla vita su questo pianeta sconosciuto. Il film dovrebbe essere ambientato negli anni ’70.

Supergirl villain

Per quello che riguarda il cattivo del film, i primi rumors parlano di Brainiac, personaggio a cui sembra che la Warner Bros stesse già lavorando in qualità di villain per Man of Steel 2. Se questa voce dovesse essere confermata, avremo un ulteriore indizio a favore del fatto che il sequel del film con Henry Cavill è stato accantonato in favore dello standalone sulle origini di Supergirl.

A scrivere la sceneggiatura è stata ingaggiata Oren Uziel. Già nel 1984 ci fu un film su Supergirl diretto da Jeannot Szwarc e scritto da David Odell con Helen Slater nei panni della protagonista. Il film dovrebbe essere una priorità per lo Studio, quindi potremmo sentire molto presto parlare di nuovo del personaggio, magari con notizie ufficiali.

Captain Marvel: quando vedremo il trailer con un Phil Coulson in versione anni ’90

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Stando a quanto riporta CBM, sembra che il primo trailer di Captain Marvel arriverà on line martedì prossimo, in occasione della puntata quotidiana di Good Morning America. La notizia non sorprende troppo, visto che lo show mattutino è stato scelto per le anteprime di diversi film Marvel Studios, compreso Avengers: Infinity War.

Il trailer di Captain Marvel ci dovrebbe offrire un primo sguardo di Brie Larson nel ruolo di Carol Danvers, eroina Marvel che, stando a quanto suggerito dalla scena post credits di Infinity War, potrebbe salvare il mondo e rimediare a quanto fatto da Thanos. Tuttavia sappiamo che, soprattutto per un personaggio nuovo che viene introdotto adesso nel MCU, un primo trailer potrebbe non essere soddisfacente e potrebbe non mostrare tutto quello che i fan vorrebbero vedere. Dall’altra però è chiaro che c’è molta attesa intorno al film e che quindi in molti vorrebbero arrivare al cinema con la mente completamente sgombera di immagini d’anticipazione.

Ovviamente l’informazione non è ufficiale, ma le tempistiche sembrano giuste e i tempi maturi per vedere un primo trailer del film. Dopotutto all’inizio di settembre abbiamo visto le prime foto ufficiali del film nel coverage di Entertainment Weekly, e quindi avrebbe senso mostrare ora un primo filmato del film.

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Quello che possiamo immaginare è che nel trailer vedremo anche un giovane Phil Coulson, interpretato ancora da Clark Gregg. L’ultima volta che abbiamo visto il personaggio al cinema è stato in The Avengers, quando Loki lo ha “ucciso”, salvo poi ricomparire in tv nella serie Agents of SHIELD. Adesso vedremo però un Coulson giovane e inesperto, visto che la storia è ambientata negli anni ’90, e potremmo assistere al battesimo del fuoco dell’agente. In Iron Man, Phil aveva tenuto a specificare a Tony Stark che quello non era il suo primo rodeo, come a dire che non era completamente inesperto di determinate situazioni. Adesso potremmo effettivamente assistere a quel “rodeo”, stando a quanto ha dichiarato Gregg.

“C’è qualcosa di speciale nel tornare indietro nei giorni in cui stava cominciando a fare carriera – dice l’attore in merito al suo personaggio – Ho dovuto prendere lezioni di innocenza e tornare indietro a quando era un pochino meno irascibile e stanco. È relativamente nuovo allo SHIELD ed è ossessionato da MC Hammer e si veste come lui, e questo fa arrabbiare molto Fury. I pantaloni da genio non vanno molto d’accordo con i completi Armani!”

Il film uscirà il 6 marzo 2019 in Italia ed è diretto da Anna Boden Ryan Fleck. Oltre a Brie Larson, Gemma Chan Jude Law, il cast di Captain Marvel comprende anche Clark Gregg, Samuel L. Jackson e Lee Pace, nei ruolo già noti al MCU di Phil Coulson, Nick Fury e Ronan l’Accusatore.

Boxe Capitale: il trailer del documentario di Roberto Palma

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Boxe Capitale: il trailer del documentario di Roberto Palma

Dopo il successo allo scorso RIFF (Rome Indipendent Film Festival), arriva in sala dal 20 settembre Boxe Capitale, film che ripercorre la nascita e la storia del mondo della Boxe. Il regista Roberto Palma, attraverso interviste ai protagonisti di questa disciplina – vecchie glorie e giovani talenti – ne narra la nascita e l’evoluzione, regalandoci anche una diversa visione della città di Roma. 

Nostalgia, sorrisi, rabbia, disciplina: questo e tanto altro emerge dai racconti dei protagonisti che hanno reso Roma la capitale della Boxe. “Boxe capitale” è un viaggio trasversale nel pugilato romano. Un mondo con più di cento anni di storia dove all’interno vi sono i vecchi racconti, le intramontabili leggende, la malinconia del passato, i mille personaggi, le storiche palestre, le nuove realtà delle periferie, i volti, le tensioni degli spogliatoi e il calore del pubblico romano. C’è la boxe e c’è la città di Roma.

Il film sarà proiettato in anteprima al Nuovo Cinema Aquila di Roma dal 20 settembre per poi proseguire il suo viaggio in tutta Italia. “Boxe Capitale” di Roberto Palma è prodotto da Magda Film e distribuito da Asap Cinema Network.

Ecco il trailer di Boxe Capitale

https://www.facebook.com/cinefilos.it/videos/294668181129004/

Gli Incredibili 2, recensione del film di Brad Bird

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Gli Incredibili 2, recensione del film di Brad Bird

Dopo 14 anni dal primo film, torna al cinema la famiglia Parr, Bob, Helen, Violetta, Flash e Jack Jack; sono Gli Incredibili 2 e a tutti noi sembra che non sia passato un giorno e rivedere i protagonisti del più grande cinecomic mai realizzato sul grande schermo. In effetti per loro non è passato che un minuto, visto che il film si apre esattamente dove si chiudeva il precedente, con la minaccia del Minatore a incombere sulla città e i supereroi ancora fuorilegge.

Lo spunto narrativo spinge, in una copia un po’ ingenua del primo film, i Parr a vivere sotto copertura, e quando anche l’ultimo loro aiuto, la protezione governativa, salta, allora la famiglia è davvero nei guai. Se non fosse che, se sei un supereroe, qualcuno prima o poi avrà bisogno di te e ti scoverà, e così, se 14 anni fa era Bob a inseguire i sogni di gloria, adesso è Helen che cercherà di riabilitare la fama dei supereroi. Non più il forzuto Mr. Incredible, ma Elastigirl, eroina, donna e madre, che ha un tocco più delicato, “elastico” ma sempre deciso.

Gli Incredibili 2Le donne trainano la famiglia e la salvano nel momento di difficoltà? Anche. La lettura “contemporanea” delle capacità femminili rischia di diventare semplicistica alla luce del #MeToo, soprattutto perché nel caso degli Incredibili, sarebbe soltanto parzialmente corretta. La forza di questa famiglia è sempre stata la complementarità della coppia, e così è anche nel secondo capitolo, in cui Bob e Helen, con i loro tempi e le loro esigenze, continuano a supportarsi per amore reciproco e dei tre pargoli, difficilissimi da gestire. La parità dei sessi nell’ambiente più delicato che possa esistere, la famiglia, nel rapporto con i figli, con i lavori domestici e nell’equilibrio tra dedizione e ambizione personale. Non senza contrasti ma sempre senza retorica, Bob e Helen sono un esempio di parità sana e Brad Bird si conferma un grande narratore delle dinamiche umane.

Il film inoltre approfondisce il tema del superuomo introdotto nel primo film. In questo caso Bird decide di riflettere sul fatto che il personaggio super è l’elemento che serve all’uomo comune a scaricare la responsabilità, mostrando uno spaccato sociale di quello che può rappresentare, traslato nella società odierna, una figura di potere, magari un politico. Esiste, forte e quasi disperato, il desiderio di essere protetti e di lasciarsi guidare, e spesso si fugge dal coinvolgimento personale, dal farsi carico di responsabilità anche civili che viene richiesto a ogni animale sociale.

Gli Incredibili 2Con il solito acume, Brad Bird racconta un pezzetto di contemporaneità, attraverso l’avventura di supereroi e sebbene oggi il cinema sia saturo di personaggi extra-ordinari che lottano contro il male, a differenza di 14 anni fa, Gli Incredibili della Pixar hanno più cuore e più appeal di qualsiasi altro essere superdotato che il cinema abbia offerto di recente. L’azione è perfettamente gestita, i meccanismi comici perfettamente orchestrati. Gli Incredibili 2 è un sequel prezioso sia da un punto di vista dell’intrattenimento sia perché offre con leggerezza allo spettatore attento la possibilità di riflettere sul proprio modo di stare al mondo, nel pubblico e nel privato.

Titanic torna al cinema a 20 anni dall’uscita

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Titanic torna al cinema a 20 anni dall’uscita

A 20 anni dall’uscita torna sul grande schermo Titanic, il capolavoro di James Cameron vincitore di 11 premi Oscar®. È questo l’evento speciale promosso da QMI Stardust per celebrare il compleanno del film campione d’incassi che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico di tutto il mondo, secondo al botteghino solo ad Avatar (dello stesso Cameron) nell’intera storia del cinema.

L’avventura di Jack e Rose sul transatlantico più tragicamente noto di sempre, che ha lanciato un giovanissimo Leonardo DiCaprio nell’olimpo di Hollywood ed è valso a Kate Winslet la seconda candidatura agli Academy Awards, rivive in tutta la magia e la potenza della prima volta.

L’amore travolgente sbocciato sull’oceano, l’indimenticabile colonna sonora impreziosita dalla voce di Céline Dion e le immagini mozzafiato firmate da Cameron sono ancora oggi gli ingredienti di uno tra i film più amati di tutti i tempi, per un’esperienza cinematografica imperdibile.

Il film sarà nelle sale italiane solo per tre giorni da lunedì 8 a mercoledì 9 ottobre, distribuito da QMI Stardust.

The Batman: Matt Reeves ha finito la sceneggiatura

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The Batman: Matt Reeves ha finito la sceneggiatura

Finalmente esiste una sceneggiatura per The Batman. A confermarlo è Umberto Gonzales che su Twitter dichiara che la prima stesura della sceneggiatura del film a firma di Matt Reeves è completa.

Quando il regista prese il posto di Ben Affleck alla regia del film, mise da parte la sceneggiatura scritta da Affleck stesso con Geoff Johns e decise di ricominciare dall’inizio. Decisione saggia, se votata ad avere il pieno controllo di un progetto che ne avrebbe beneficiato in coerenza. Naturalmente, il regista ha impiegato un po’ di tempo a mettere insieme i pezzi di una nuova storia e sembra che adesso esistano effettivamente dei progressi reali in merito, almeno per quanto riguarda il report di Gonzales che deriva direttamente da una fonte alla Warner Bros.

A questo punto, con una storia solida, lo studio può procedere più speditamente, dall’ingaggio di nuovi attori alla costruzione di un piano di lavorazione dettagliato, fino alla realizzazione di concept, costumi e altri dettagli che contribuiscono alla produzione e alla nascita di un film. Questo vuol dire che la miriade di attori nominati per sostituire Ben Affleck potrebbe finalmente essere non più soltanto una voce, ma delle realistiche considerazioni da parte dello studio che, avendo la storia, può sperare di catturare l’interesse dell’attore che sceglierà.

Naturalmente non è dato certo che Affleck sia ufficialmente fuori dal ruolo e non è affatto certo, inoltre, se nel film torneranno personaggi come Deathstroke, Alfred o Gordon, tutti ruoli che avevano trovato nuovi volti in Justice League e che adesso sono in bilico esattamente come il mantello di Batman attaccato alle spalle di Ben Affleck. Non sappiamo infatti se J.K. Simmons, Jeremy Irons e Joe Manganiello torneranno ad interpretare i personaggi in cui li abbiamo già visti recitare. Probabilmente tutte le risposte sono già custodite nelle pagine che Reeves ha appena finito di scrivere.

Oscar: la categoria “miglior film popolare” dovrà aspettare

Aveva fatto un po’ discutere la scelta dell’Academy Awards di inserire una nuova categoria nella cerimonia di premiazione degli Oscar, una categoria, a quanto sembrava, destinata ai migliori film “popolari”. Che questo volesse dire ai film con il più alto incasso o a quelli più amati dal pubblico non era molto chiaro, ma adesso l’Academy fa un passo indietro e posticipa l’introduzione della detta categoria.

La scorsa settimana, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato che la nuova categoria verrà ufficializzata nei prossimi anni, a seguito delle numerose critiche ricevute per la scelta. Il comunicato ufficiale dell’organizzazione riferisce che implementare le categorie in così breve tempo crea problemi per i film già usciti e che vogliono concorrere e The Board of Governors continua a essere attivamente impegnato in discussioni e esaminerà e cercherà ulteriori imput in merito a questa categoria.

Dawn Hudson, CEO dell’Academy, ha dichiarato: “C’è stata un’ampia gamma di reazioni all’introduzione di un nuovo premio e riconosciamo la necessità di ulteriori discussioni con i nostri membri. Abbiamo apportato modifiche agli Oscar nel corso degli anni – incluso quest’anno – e continueremo ad evolvere rispettando l’incredibile retaggio degli ultimi 90 anni.”

I cambiamenti per l’edizione numero 91 degli Oscar prevedono una ristrutturazione e riduzione della durata della trasmissione televisiva a tre ore. Per onorare tutte le 24 categorie di premi, dalle sei alle otto categorie saranno presentate dal vivo, nel Dolby Theater, durante le pause pubblicitarie. I momenti salienti saranno poi trasmessi in seguito durante la trasmissione. Le categorie selezionate verranno ruotate ogni anno e l’Academy collaborerà con i produttori dello spettacolo per selezionare queste categorie.

Il Board of Governors ha inoltre votato per spostare la data della trasmissione della 92a edizione degli Oscar a domenica, 9 febbraio 2020, dal precedente annunciato il 23 febbraio. La modifica della data nella timeline non influirà sulle date di ammissibilità dei premi o sulla procedura di voto.

La novantunesima cerimonia degli Oscar si svolgerà domenica, 24 febbraio 2019, al Dolby Theatre al Hollywood & Highland Center a Hollywood e sarà trasmesso dalla tv sulla ABC Television Network.

Negli scorsi anni Sky ha trasmesso la cerimonia e anche quest’anno dovrebbe replicare la partnership per la messa in onda della cerimonia.

Horror Night: proiezione di The Conjuring 2 e anteprima di The Nun – La Vocazione del Male

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Per celebrare l’uscita di The Nun – La Vocazione del Male, arriva una terrificante iniziativa The Space Cinema, la Horror Night. Il caso vuole che siano passati 40 anni esatti dal Poltergeist di Enfield, caso di cronaca e presunta attività paranormale realmente accaduto, che tra il 1977 e il 1978 ha scosso l’intera cittadina a nord di Londra. Ad indagare sull’accaduto, allora, intervennero Ed e Lorraine Warren, celebre coppia di demonologi e ricercatori statunitensi.

A questi eventi è ispirato il secondo capitolo della serie The Conjuring: Il caso Enfield (2016), che il prossimo 19 settembre torna in tutti i cinema The Space per fare da introduzione a The Nun – La Vocazione del Male, in uscita il 20 settembre.

A partire dalle 20:00, infatti, sarà proiettato prima il film che racconta il conflitto tra la famiglia Hodgson e Valak, figura demoniaca con sembianze e abiti da suora, che sfida gli Warren e tormenta la piccola Janet Hodgson, posseduta dallo spirito di un settantaduenne morto in passato nella stessa casa.

A seguire, dalle 22:30 e in anteprima, The Nun – La Vocazione del Male, incentrato sulla figura della suora che diverrà il potente e maligno demone Valak. Lo spin-off, ambientato in Romania 20 anni prima del caso Enfield, inizia proprio con il suicidio della suora di clausura, su cui il Vaticano chiamerà ad indagare un prete, assistito da una giovane in procinto di prendere i voti.

Aspettando The Nun, i 10 personaggi horror più cattivi visti al cinema

L’anteprima è inclusa nella programmazione cui è possibile assistere con The Space Pass, l’abbonamento che consente la visione di tutti i film ed eventi in programmazione ogni giorno nei cinema The Space a soli 15,90 euro al mese. Il biglietto da acquistare è quello per lo spettacolo delle 22:30.

Per questo evento è previsto il refill dei pop-corn: chi acquista un pop Maxi potrà riempire illimitatamente il proprio cesto per tutta la durata della maratona.

Di seguito il programma della serata:

Maratona Horror – The Nun Night (evento nazionale)

  • 20:00 – The Conjuring 2: Il caso Enfield (2016) – Durata: 133’
  • 22:30 – The Nun – La Vocazione del Male (2018) – Durata 96’

Per maggiori informazioni consultare la pagina dell’evento sul sito di The Space Cinema.

Jennifer Lawrence e Dior: la storia d’amore continua

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Jennifer Lawrence e Dior: la storia d’amore continua

Bellissima e candida come una dea, Jennifer Lawrence emerge dall’acqua di una piscina sulle colline di Los Angeles nel nuovo spot Dior, brand di cui è testimonial da diversi anni, dedicato alla fragranza Joy (come il nome del personaggio interpretato nell’omonimo film di David O. Russell).

Il cortometraggio è stato diretto da Francis Lawrence, ormai ricorrente collaboratore dell’attrice: i due hanno già lavorato insieme sul set di Hunger Games e Red Sparrow.

Ad accompagnare queste suggestive immagini non poteva mancare la chicca: le inconfondibili note di “She’s a Rainbow” dei Rolling Stones, brano datato 1967 e contenuto nell’album Their Satanic Majesties Request.

Qui sotto potete dare uno sguardo allo spot:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=1CRihg1X89A

Io e Jen ci siamo conosciuti nel 2012. Eravamo a Santa Monica, qui a Los Angeles, e lei era in ritardo perché aveva sbagliato il luogo del nostro appuntamento“, ha raccontato il regista.

Posso dire di conoscerla bene perché abbiamo trascorso molto tempo insieme, girato quattro film…Certamente lei ha portato gioia [joy] nella mia vita, come attrice e come amica, ha reso i set molto più divertenti e il suo talento mi colpisce sempre.

Scarlet Witch diventerà finalmente un mutante anche nel MCU?

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Scarlet Witch diventerà finalmente un mutante anche nel MCU?

Il Dizionario visivo Marvel Studios potrebbe suggerire che Scarlet Witch sia, dopotutto, una mutante. Sappiamo che il personaggio interpretato da Elizabeth Olsen è stato introdotto nel MCU alla fine di Captain America: The Winter Soldier, in cui scopriamo che i suoi poteri sono derivati dagli esperimenti con lo scettro di Loki e quindi con la Gemma della Mente al suo interno. In Avengers: Age of Ultron ci viene spiegato che Wanda, come suo fratello Pietro, è un “miracolo”, un individuo sopravvissuto agli esperimenti a cui sono state attribuite capacità sovrumane. Dalla corte di Ultron, il personaggio passerà poi dalla parte dei Vendicatori, dove l’abbiamo trovata fino ad Avengers: Infintiy War

Il tempo dei miracoli

L’utilizzo della parola “miracoli” è stato necessario perché i Marvel Studios possedevano i diritti per usare i personaggi, dati i loro forti legami con i Vendicatori, ma non quelli di utilizzare la parola “mutanti”, di proprietà cinematografica della Fox. Era il 2014 e in questo modo veniva aggirato un problema di diritti di sfruttamento cinematografico importante. In quattro anni però è accaduto quello che in molti speravano ma che tutti consideravano impossibile: la Disney ha acquisito la Fox e tutte le sue proprietà cinematografiche, compresi quindi gli X-Men e i Fantastici Quattro. Questo vuol dire che adesso i Marvel Studios, in seno alla Disney, non solo possono utilizzare la parola “mutanti” ma possono anche avere accesso a tutti quei personaggi che fino a questo momento gli erano preclusi.

Il CEO della Disney, Bo Iger, ha già confermato che i nuovi eroi si uniranno al MCU e se tutto andrà come previsto, nel 2019 l’universo condiviso guadagnerà tutti i personaggi che ben conosciamo. In questo modo potrebbe nascere un nuovo canone in cui Scarlet Witch, tra le fine dei Vendicatori, potrebbe essere anche una mutante. Dal momento che non è prevista una sostituzione per Elizabeth Olsen nei panni del personaggio, è probabile che invece di raccontare dall’inizio, di nuovo, il personaggio, si decida di “correggere” quello che hanno già introdotto. Il Dizionario Visivo Marvel, come anticipato all’inizio, propone una soluzione:

“Può pure essere chiamata Scarlet Witch, ma i poteri di Wanda non derivano dall’occulto: che abbia alterato o semplicemente sbloccato qualcosa che era latente dentro di lei, la Gemma dell’Infinito nello scettro di Loki le ha conferito incredibili poteri mentali. L’interfaccia neuroelettrica di Wanda, le permette di evocare esplosioni di energia telecinetica rossa, energia che può usare per creare barriere, muovere oggetti, levitare, per comunicare e leggere pensieri e persino manipolare la mente degli altri.”

Il gene X si risveglia?

Se si legge attentamente ci si accorge che secondo le guida, la Gemma della Mente non ha attribuito poteri a chi non ne aveva, ma che potrebbe aver svegliato qualcosa che già c’era, e che potrebbe essere proprio quel gene mutante che adesso può essere nominato, introdotto e addirittura raccontato nel MCU. Non si fa ancora riferimento a una mutazione, ma la direzione sembra segnata.

Narrativamente, la scelta avrebbe perfettamente senso: se da una parte sembra logico che la Gemma della Mente abbia conferito a Wanda poteri quali telecinesi e telepatia, perché mai Pietro è diventato super-veloce? Sembra quindi molto più logico che la Gemma in questione abbia sbloccato il gene X latente nei gemelli Maximoff. 

Legalmente la questione è un po’ più complessa. Mentre la Marvel avrà presto i diritti degli X-Men, alla Disney non è concesso fare piani che coinvolgono quei personaggi e quei diritti prima che l’accordo venga finalizzato e chiuso, finalmente. Questo significa che gli X-Men non arriveranno ai Marvel Studios prima del 2021, ma anche che i Marvel Studios non possono cominciare a introdurli prima di quella data. Questo potrebbe essere solo il primo indizio su come i mutanti potrebbero essere introdotti nell’universo condiviso, visto che da subito si è palesata questa problematica; il gene X dormiente potrebbe essere effettivamente una soluzione forzata ma plausibile.

Scarlet Witch e Quicksilver, i primi mutanti del MCU

Se questa teoria dovesse essere confermata, Scarlet Witch e Quicksilver potrebbero davvero essere “riconvertiti” in mutanti ed essere i primi della loro specie ad essere apparsi nel Marvel Cinematic Universe. Non resta che aspettare.

Avengers 4: un altro attore conferma le riprese aggiuntive

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L’abbiamo lasciata su Titano, sola con un affranto Tony Stark, mentre tutti i suoi “amici” venivano ridotti in cenere, e adesso, in Avengers 4, dovrà fare finalmente i conti con “papà”. Parliamo di Nebula, trai pochissimi sopravvissuti allo schiocco di dita del Titano Pazzo in Infinity War e della sua interprete, l’attrice scozzese Karen Gillan, che ha confermato il suo ritorno, per le riprese aggiuntive, al prossimo grande film collettivo Marvel Studios.

Con una storia su Instagram, la Gillam ha spiegato che Nebula ha degli affari in sospeso con il suo paparino e questo giustifica le selvagge sveglie impostate sul suo telefono cellulare. Ecco lo screen:

Nebula è uno dei pochi personaggi ad avere un legame diretto con Thanos. Anche se il gesto del Titano ha ormai reso tutti i Vendicatori coinvolti e stimolati alla vendetta, il personaggio che abbiamo incontrato in Guardiani della Galassia ha comunque un posto in prima fila nello schieramento contro il villain. 

La Gillan aveva anche commentato la possibilità di riprendere il personaggio per un film da solista, opzione riemersa quando Kevin Feige ha discusso della possibilità di un film tutto al femminile nel Marvel Cinematic Universe. Sempre Nebula fa parte di quel pacchetto di personaggi entrati nell’occhio del ciclone a seguito del licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3: senza il loro “creatore cinematografico” che futuro avranno gli amatissimi personaggi? 

Avengers 4: gli artwork in HD mostrano i dettagli dei nuovi costumi

Sembra improbabile che la Marvel rinunci ai volti di Chris Pratt e compagnia, ma senza Gunn il risultato potrebbe non essere quello che i fan desiderano. Questo sarà però un interrogativo che troverà una sua risoluzione dopo Avengers 4 e dopo che si conosceranno le sorti di tutti i personaggi e soprattutto della Nebula di Karen Gillan. Riuscirà l’aliena blu, in parte “umana” e in parte macchina, a trovare la sua strada di redenzione cominciata alla fine del Vol. 2 contro la sua infanzia e il suo passato? Karen Gillan non vede l’ora di raccontarcelo!

Avengers 4 arriverà nella primavera del 2019 al cinema, è prodotto da Kevin Feige e diretto da Anthony e Joe Russo. Il film sarà il culmine della Fase 3 del MCU.

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Captain Marvel: tutto quello che sappiamo del film

Atteso nelle sale il 6 Marzo 2019, Captain Marvel sarà il primo cinecomic dei Marvel Studios ad avere come protagonista una supereroina: Carol Danvers.

La storia del film segue le vicende di Carol, che da pilota dell’Air Force diventa uno degli eroi più potenti dell’universo quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene. Ma cosa sappiamo sul nuovo titolo Marvel? Quali segreti sono stati svelati finora dagli addetti ai lavori? Scopriamoli di seguito:

Sarà una action-comedy

Captain Marvel

Come svelato nei mesi scorsi dalla sceneggiatrice di Captain Marvel, Geneva Robertson-Dworet, il cinecomic sarà qualcosa di completamente differente rispetto a quanto visto finora nel MCU:

Captain Marvel ha una voce molto divertente, e sarà più una action comedy molto simile alla prima bozza che scrissi per il nuovo Tomb Raider….Come potrete immaginare, quel tono è sopravvissuto solo per il film dei Marvel Studios. Adoro i personaggi femminili divertenti, così come Tomb Raider è diventato più serio, mi impegnata affinché Carol fosse ancora più divertente.

La Robertson-Dworet ha poi aggiunto: “Mi è piaciuto molto scrivere su Carol Danvers perché è un personaggio tosto e cazzuto e i fumetti sono riusciti a mostrarla per com’è. Per questo è stata una gioia lavorare alla sceneggiatura”.

Porterà qualcosa di mai visto prima nel MCU

Captain Marvel Film

Sulla scia dei commenti della sceneggiatrice, anche il produttore Nat Moore si è lasciato andare con dichiarazioni piuttosto forti sul film:

Captain Marvel sarà un film di origini mai visto prima nel MCU, perché  pensiamo di esserci imbattuti in una struttura narrativa che non è quella tradizionale dove incontri il personaggio, lo vedi affrontare un problema, poi ottenere dei poteri alla fine del primo atto e successivamente imparare a conoscere quei poteri, con alla fine lo scontro con il cattivo…

Le parole di Moore sembrano sposarsi a quelle pronunciate da Kevin Feige durante le riprese, quando aveva definito il film su Carol Danvers “Unico e d’ispirazione“.

Racconterà le “origini” dell’agente Coulson

captain marvel

Captain Marvel, primo cinecomic dei Marvel Studios con protagonista una supereroina, non racconterà soltanto il passato di Nick Fury (come confermato dallo stesso Samuel L. Jackson), ma anche le “origini” dell’agente Phil Coulson, membro chiave dello S.H.I.E.L.D. e figura ricorrente nel MCU.

A svelare questo dettaglio è stato proprio l’attore che lo interpreta, Clark Gregg, durante le riprese del film a Los Angeles:

Vedremo un Phil Coulson molto più giovane, d’altronde è il nuovo arrivato allo S.H.I.E.L.D. Ricordate quando in Iron Man diceva a Tony Stark “Questo non è il mio primo rodeo”, ecco, Captain Marvel tornerà a quel momento”.

Il trailer

avengers infinity war Captain Marvel

Intervenuto durante la conferenza stampa di Ant-Man and The WaspKevin Feige ha avuto modo di parlare del prossimo film in uscita per i Marvel Studios, ovvero Captain Marvel, le cui riprese si sono svolte a Los Angeles e terminate da poco più di un mese:

Conosciamo già tutto il necessario. Ci saranno gli Skrulls e i Kree, la storia si svolge negli anni ’90, c’è Nick Fury con entrambi gli occhi e Carol Danvers. E sappiamo che il film sarà un racconto unico delle origini di Captain Marvel.

Sull’arrivo del primo trailer invece, Feige è stato più vago, dichiarando che gli studios stanno cercando di capire quale sia il momento più opportuno. Dunque dovremo aspettare ancora per dare uno sguardo al footage ufficiale del cinecomic.

I riferimenti cinematografici

Escluse le immagini dei costumi circolate in questi mesi sul web (oltre ai primi scatti ufficiali diffusi da EW), sappiamo ancora pochissimo sulle scelte stilistiche del film. Tuttavia le ultime dichiarazioni di Kevin Feige hanno fatto chiarezza sui riferimenti cinematografici del cinecomic.

Intervistato da Total Film infatti, il boss dei Marvel Studios ha dichiarato che Captain Marvel si ispirerà a molti film degli anni ’90 e l’atmosfera che bisognerà aspettarsi sarà quella di un moderno Terminator:

Ci saranno senza dubbio omaggi ai film d’azione degli anni ’90, come scene di inseguimenti d’auto e lotte in strada, questo è quello che si vedrà, prendendo spunto da pellicole come Terminator 2: Judgment Day. Sono molto fiero di quello che stiamo facendo e varrà tutta l’attesa di questi mesi.

Il ruolo “misterioso” di Jude Law

Le foto e le interviste contenute nell’ultimo numero di Entertainment Weekly hanno chiarito molte cose su Captain Marvel ci hanno dato la possibilità di dare una prima occhiata ai protagonisti impegnati sul set. Ma un mistero ancora non è riuscita a svelare: quale ruolo interpreterà Jude Law nel film? L’attore, intervistato dalla testata, ammette di non poter dire il nome del suo personaggio ma si è limitato ad affermare che sarà un uomo di fede ed un grande guerriero. Ecco le sue parole:

Sarà guidato da una credenza divina del popolo Kree. È una sorta di guerriero devoto. Indiscusso, conservatore ma anche d’ispirazione. I poteri straordinari che possiede Carol (Brie Larson), sono visti da lui come un dono e qualcosa che lei deve imparare a controllare. È una cosa che si ripete nel corso del film, l’apprendimento nel controllare le proprie emozioni e usare i propri poteri con sapienza”.

L’ipotesi più plausibile è che Law interpreterà Mar-Vell, il Captain Marvel originale, che si prenderà cura dell’inesperta Carol, ex pilota che si trova improvvisamente provvista di poteri straordinari.

Nick Fury

Come annunciato pochi giorni dopo l’inizio delle riprese del film, il personaggio di Nick Fury tornerà in azione sempre interpretato da Samuel L. Jackson, di cui vedremo ovviamente la versione “ringiovanita” di almeno venticinque anni.

L’attore ha rilasciato qualche interessante dichiarazione sul capo dello S.H.I.E.L.D. riportata da Entertainment Weekly:

Quando ho letto lo script, e lo leggo ancora pensando al Nick Fury di oggi, mi è venuto da dire ‘non farebbe mai questo’. Poi ci penso e mi dico ‘oh, ancora non si trova a quel punto della sua vita’. Il Nick Fury che incontriamo in questo film è una sorta di burocrate, ma in una maniera interessante. Non è diventato schiavo del cinismo che normalmente si potrebbe vedere in lui. Rispetta le persone sopra di lui” ha dichiarato l’attore.

La scena sul pianeta Torfa

Come svelato dal servizio esclusivo di EW dedicato a Captain Marvel, la supereroina interpretata da Brie Larson guiderà la missione dello Starforce insieme agli alieni Kree. E a quanto pare la scena verrà mostrata all’inizio del film.

La descrizione fa riferimento a una delle immagini pubblicate dalla rivista dove vediamo Carol Danvers con l’uniforme verde al fianco di quattro militanti Kree (tra cui Korath, già apparso in Guardiani della Galassia Vol.1), mentre il “set” dell’azione è il pianeta Torfa.

Le cose però, come descrive EW che era presente durante le riprese, non andranno secondo le previsioni per Danvers e la sua squadra, offuscati dalla nebbia e incapaci di comunicare fra di loro. La Starforce è in cerca di una spia scomparsa e sarà Carol la prima a entrare in scena appena ottenuto il via libera dal personaggio misterioso di Jude Law.

I personaggi

Oltre alla protagonista Carol Danvers, interpretata da Brie Larson, molti altri personaggi faranno la loro comparsa nel cinecomic (tra cui alcuni volti noti ai fan dell’universo cinematografico Marvel).

Attesi i “ritorni” di Nick Fury e Phil Coulson per quanto riguarda la sezione S.H.I.E.L.D., mentre Ronan l’Accusatore e Korath (già introdotti in Guardiani della Galassia Vol.1) saranno protagonisti insieme all’eroina durante la sua permanenza nello spazio.

Si è ipotizzato che Talos, uno dei villain del film e alieno Skrull, prenderà le sembianze umane di un infiltrato nello S.H.I.E.L.D. e avrà il volto di Ben Mendelsohn, mentre daranno il loro contributo anche la migliore amica di Carol, Maria Rambeau e Minn-Erva, capo dello Starforce prima dell’arrivo dell’eroina.

Brie Larson era indecisa se accettare o meno il ruolo

Grazie a EW che ha dedicato la cover al film ed uno speciale all’interno dell’ultimo numero, si è venuti a conoscenza che la protagonista Brie Larson aveva inizialmente rifiutato il ruolo dell’eroina Carol Danvers:

Non mi ero mai immaginata nei panni di un supereroe, soprattutto perché mi piace restare nell’anonimato. Preferisco i piccoli ruoli perché mi permettono di scomparire all’interno dei personaggi e ho sempre pensato che se fossi diventata troppo famosa la cosa mi avrebbe in qualche modo limitata” ha detto l’attrice. Ovviamente poi le cose sono andate diversamente ed averla conquistata fu la scrittura del suo personaggio all’interno della sceneggiatura.”.

L’attrice ha poi continuato: “Mi appassiona molto di questo film il fatto che si tratti di un mix perfetto fra divertimento ed emotività. Non ci siamo limitati, quando c’è bisogno di divertirsi ci si diverte, ma quando si sente il bisogno di diventare emotivamente profondo lo diventa, e in maniera realistica. In questo modo sono stata in grado di portare in questo ruolo alcune di quelle stesse cose che ho portato nelle mie precedenti parti drammatiche. La cosa mi rende particolarmente orgogliosa perché penso davvero che questo sarà quello che farà la differenza, differenziando questo film da tutti gli altri film di supereroi che conosciamo.”

Venom: ecco perché il film con Tom Hardy sarà un successo

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Venom: ecco perché il film con Tom Hardy sarà un successo

Il prossimo 4 ottobre arriverà al cinema Venom, il film diretto da Ruben Fleischer e con protagonista Tom Hardy che porterà sullo schermo il personaggio Marvel creato da Todd McFarlane.

Il film si preannuncia violento e decisamente poco adatto ai bambini, come dimostra il sito degli AMC Theaters che ufficializza il rating PG-13, ovvero il divieto ai minori di 13 anni negli Stati Uniti. Sempre lo stesso sito ci informa che Venom durerà 112 minuti. Tuttavia la MPAA, associazione americana che si occupa della censura, non ha ancora ufficialmente detto la sua sul film per cui questa classificazione non è ancora ufficiale.

Quello che si può dire con certezza è che il film è attesissimo dai fan del personaggio ma soprattutto dagli esercenti che potrebbero avere una spinta economica importantissima per il prossimo autunno, viste le previsioni di incasso del film che potrebbe spazzare via addirittura le cifre di Gravity di Alfonso Cuaron, film che detiene il record di stagione. Le previsioni infatti sono rosee, tanto che il film potrebbe infrangere tutti i record per questo periodo dell’anno al box office casalingo, proiettandosi per un importante incasso in tutto il mondo.

Stando alle cifre ipotizzate da Deadline, Venom potrebbe raccogliere, soltanto nel fine settimana di apertura, trai 60 e i 70 milioni di dollari, abbattendo i 55.7 milioni in apertura incassati da Gravity.

La previsione non sorprende affatto. Il film è stato annunciato nella sorpresa generale, il casting di Tom Hardy ha fatto all’inizio storcere il naso, visto che l’attore inglese era già legato a un altro personaggio del fumetti, della DC per di più, Bane. Inoltre il film è slegato dallo Spider-Man di Tom Holland, in condivisione tra Marvel Studios e Sony. Insomma, sulla carta, per i fan, il film è rischiosissimo, eppure il primo trailer e le prima immagini hanno dimostrato che si tratta di un’operazione molto originale e che se si sceglie un protagonista di talento, non importa cosa questo attore abbia fatto prima.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

A impreziosire il film, inoltre, ci sarà una colonna sonora di tutto rispetto, che vede coinvolto anche Eminem che per l’occasione ha realizzato il suo nuovo singolo, Let The Devil In, di cui si può ascoltare un’anteprima nello spot a seguire.

https://www.youtube.com/watch?v=MpCQIPy2kCw

Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Titans, foto: ecco Jason Todd e Dick Grayson

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Titans, foto: ecco Jason Todd e Dick Grayson

La DC Entertainmet ha diffuso le nuove foto promozionali di Jason Todd e Dick Grayson di Titans e la data ufficiale del debutto della serie sulla piattaforma americano DC Universe.

Titans 

Titans è la serie tv prodotta dalla DC Entertainmet e  creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg Berlanti.  La serie vede protagonista Brenton Thwaites come Dick Grayson / Robin, leader dei Titans.

Titans vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e Sarah Schechter. 

In Titans protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan / Beast Boy.  Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly as Dawn Granger / Dove, Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir as Niles Caulder / Chief.

Nella serie tv Dick Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di fumetti di sempre.

La prima stagione Titans debutterà nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe, gestito da Warner Bros. Digital Networks.

Anna Foglietta: “La censura di Instagram? Un fatto gravissimo”

Anna Foglietta: “La censura di Instagram? Un fatto gravissimo”

L’attrice, Anna Foglietta, che ha presentato la scorsa settimana il film “Un Giorno Qualunque” al Festival di Venezia nella sezione Orizzanti, ci racconta il suo personaggio e il suo rapporto con i social network.

Antonio (Giampiero De Concilio) ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile.

A rendere ancora più complessa la situazione c’è la bellissima Miriam (Anna Foglietta), una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall’idea di ricostruire la famiglia.

Per fortuna c’è il calcio e, soprattutto, ci sono gli amici: Stefano Caccialepre, centravanti della squadra, e Peppe Lambiase, fantasista dalla battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per cacciarsi sempre nei guai. All’improvviso la vita sembra regalare ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma Calcio e, quando vede giocare Antonio in campo, è una vera rivelazione. Ma ogni sogno ha un prezzo molto alto.

Recentemente vittima di censura da parte del social network Instagram l’attrice si è difesa dichiarando: “Prima di essere un’attrice sono una cittadina, onesta, per cui credo di potermi permettere di giudicare chi mi governa. Sono presidente di una Onlus (Every Child Is My Child), che si occupa dei diritti dei minori, soprattutto nelle zone di guerra come la Syria, la questione della nave Diciotti era una questione che mi riguardava da vicino.” 

I migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni

I migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni

Se le azioni parlano più delle parole, allora forse gli action movie sono i capolavori di cui abbiamo bisogno. I film d’azione possono essere un’ispirazione per la vita reale, ma sono anche, prima di tutto cinema di intrattenimento. Ecco 10 dei migliori action movie da vedere degli ultimi dieci anni. 

Iron Man – 2008

Si riesce a malapena a credere che Iron Man sia uscito 10 anni fa. Il prologo dell’universo Marvel ha sconvolto il pubblico con la sua pura imponenza e ha dato il via a un franchise che avrebbe messo in scena 20 film d’azione nel decennio successivo. La gente ama questi film per l’azione e i personaggi simpatici. Iron Man ha riavviato la carriera di attore di Robert Downey Jr. e ha mostrato un lato inedito della grande star Gwyneth Paltrow in un’avventura esplosiva.

Taken – La Vendetta – 2008

“Ti troverò, ti ucciderò.” Liam Neeson è stato nominato agli Oscar per Schindler’s List ma a questo punto della sua ricca carriera, i film d’azione sono il contesto in cui riesce meglio ad esprimersi. Taken è il film che sostanzialmente ha riavviato il genere dei film di rapimento e ha dato a molti americani qualcosa su cui riflettere prima di viaggiare all’estero. Con un incasso di oltre 226 milioni di dollari al botteghino, Taken ricorda agli spettatori quanto si è disposti ad andare oltre le regole per la propria famiglia.

The Hurt Locker – 2008

Vincitore del premio come miglior film agli Academy Awards, questo film segue una squadra di soldati americani nella guerra in Iraq. Grintoso e oscuro, è stato girato in Medio Oriente, cosa che aggiunge realismo del film. Come personaggio principale, Jeremy Renner semina bombe e anche nei nostri cuori. Con una sequenza da cecchino fantastica alla fine, The Hurt Locker è un film che tiene lo spettatore sul bordo della poltrona, come la maggior parte dei film di guerra, e vicino a una scatola di fazzoletti. La regista del film, Kathryn Bigelow, è diventata la prima donna a vincere l’Oscar per il miglior regia e il film è diventato il primo diretto da una donna a vincere il premio come miglior film.

I Mercenari – 2010

Con un cast come questo, I Mercenari è l’omaggio perfetto ai film d’azione degli anni ’80 e ’90. Con personaggi del calibro di Sylvester Stallone, Jet Li, Steve Austin, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Mickey Rourke e altri, questo film è stato creato per il pubblico giovane e vecchio. Pensato originariamente per essere un film unico, la pellicola ha ispirato due sequel con un quarto film in arrivo.

13 Assassins – 2010

Le sequenze di combattimento in 13 Assassins sono incredibili. Con un cast e una sceneggiatura tutto giapponese, la storia segue 12 samurai e un cacciatore che vengono ingaggiati per abbattere un nuovo leader. Prima che arrivino a lui, devono passare attraverso centinaia di suoi leali soldati. I film di arti marziali ben eseguiti ci ricordano spesso che l’azione è arte e 13 Assassins non fa eccezione. Con combattimenti con la spada, corpo a corpo, esplosivi, puzzle e altro, il film è pieno zeppo della pura e semplice meraviglia che ci fa amare i film d’azione.

Fast and Furious 7 – 2015

Canto del cigno di Paul Walker, questo film incarna il franchise e preme il pedale del gas perpendicolare al terreno. Il film riporta tutto il cast originale, tra cui Michelle Rodriguez, Dwayne Johnson, Vin Diesel e Kurt Russell. Il film presenta una scena di addio a Paul Walker, un vero tributo all’amata star del franchise. Un impressionante elenco di veicoli e acrobazie action che includono una macchina caduta da un aereo, un autobus che scende da una scogliera e una rapina dimostrano che quasi tutto è possibile con le auto giuste. La serie gode ancora di ottima salute.

Creed – 2015

Mentre Rocky VI non ha soddisfatto a pieno il pubblico, Creed ci ha dato il massimo. Sylvester Stallone è tornato nei panni di Rocky, e sta allenando il figlio del suo vecchio avversario, Adonis, interpretato da Michael B. Jordan. Rocky fa fronte all’invecchiamento mentre Adonis è alle prese con ciò che significa essere il figlio di Apollo Creed. Emblematico del nostro tempo, Creed è un esempio straziante di lotta millenaria con l’identità e il raggiungimento della maggiore età mentre la nuova generazione lotta per passare il testimone. Le sequenze di allenamento sono lì, l’azione è lì, la colonna sonora, la storia d’amore, e tutto il resto del pubblico ha amato lo splendore del Rocky originale. 

Edge of Tomorrow – 2010

Una lista dei migliori film d’azione sarebbe completa senza Tom Cruise? In poche parole, Edge of Tomorrow è Armageddon  che incontra Il Giorno della Marmotta. Tom Cruise interpreta un soldato che si sveglia lo stesso giorno ogni volta che muore. Presto, apprende che gli alieni contro cui la Terra sta combattendo hanno la stessa abilità. Giorno dopo giorno, Cruise impara di più sul combattimento, gli alieni e se stesso. L’unico film d’azione che non è un reboot o parte di un franchise in questa lista, mentre un sequel è in lavorazione.

Il Cavaliere Oscuro – 2008

È strano guardarci indietro e ricordare che Il Cavaliere Oscuro e Iron Man sono usciti a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro. La trilogia di Nolan sembra un esempio irraggiungibile di film di genere, action e cinecomic. Che sia la regia di Nolan, l’uso rivoluzionario nel film delle telecamere IMAX o le prestazioni di Heath Ledger, chiunque può rimanere abbagliato dal film. La pellicola ha ispirato il movimento di rinnovamento di Hollywood, spinta che non si è ancora esaurita. Il film ha anche un peso mitologico in quanto la performance di Ledger non è solo iconica, ma anche purtroppo l’ultima. È raro che un sequel sia migliore del suo predecessore.

Mad Max: Fury Road – 2015

Quando si tratta di film d’azione, il pubblico vuole tutto. Tom Hardy e Charlize Theron sono l’unico duo con cui chiunque vorrebbe mai girare quando l’America diventa un gigantesco deserto. Mad Max: Fury Road non offre solo tutto, ma lo fa in modo impeccabile. Distopia, un inseguimento in macchina di 45 minuti, battaglia, guerra, rapimento, rapina, fuga di prigionieri, criminali malati, tradimento, vendetta, trionfo; Fury Road lascia poche caselle deselezionate. Una confezione che pochi film del suo genere possono o addirittura vogliono realizzare. Mentre la rappresentazione che il film offre del futuro è triste, la sua qualità è impeccabile, tecnologicamente e socialmente. 

Christopher Nolan sull’adeguamento della tecnologia domestica alla visione del regista

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson si stanno facendo promotori di un’iniziativa che dovrebbe portare i supporti audiovisivi casalinghi, le tv per capirci, a diventare viewer friendly, ovvero facilmente programmabili e settabili da ogni utente per avere la possibilità di guardare, anche a casa, un film nella stessa maniera, con la stessa qualità visiva e fotografica immaginata e voluta dal regista nel momento della realizzazione del film stesso.

Che cos’è il motion smoothing

Facciamo un passo indietro: anche se in casa abbiamo un apparecchio grande, magari costoso e full optional, può risultare difficile impostarlo in modo che i film meticolosamente girati e con determinati colori ed effetti fotografici ricercati si vedano così come sono stati pensati piuttosto che come una soap opera del sabato mattina. In genere, la maggior parte degli apparecchi dispone di funzioni come il “motion smoothing” e varie impostazioni di “miglioramento” del colore attivate in automatico, senza un modo semplice e intuitivo per impostare il setting dell’immagine in modo da visualizzare film e programmi televisivi nel modo in cui sono stati pensati da chi li ha realizzati.

Per chiarire il concetto di motion smoothing, si tratta di quel procedimento digitale che “inserisce” fotogrammi falsi-riempitivi in una ripresa allo scopo di ammorbidire l’immagine e eliminare l’affatto di sfocatura sul movimento.

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson contro il motion smoothing

Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson, tra i registi contemporanei più attenti alla fruizione del loro cinema secondo la loro specifica visione, hanno parlato con i produttori di TV della UHD Alliance in merito alla standardizzazione di una “modalità di riferimento” che visualizzerebbe film e spettacoli in un modo più accurato secondo l’intento creativo di chi li ha realizzati. Slashfilm ha condiviso un comunicato che la Directors Guild of America ha diffuso in merito alle modalità che questa standardizzazione tecnica debba prevedere, tramite sondaggio.

Molti di voi hanno visto il proprio lavoro apparire sugli schermi televisivi diversamente rispetto al modo in cui lo avevano effettivamente realizzato – si legge nella lettera – I televisori moderni hanno straordinarie capacità tecniche ed è importante sfruttare queste nuove tecnologie per garantire che lo spettatore domestico veda il nostro lavoro nella maniera più vicina possibile alle nostre intenzioni creative originali“.

Secondo quanto riferito, i produttori di TV sono aperti all’idea di realizzare i propri prodotti in base alle esigenze dei registi, ma per farlo devono, appunto, conoscere queste esigenze. Il sondaggio include domande come “Quanto è importante per te avere un modo semplice per impostare la tv domestica in modo tale che i colori e l’immagine siano uguali alla resa al cinema?” E “Ti aspetti una ‘modalità di riferimento’ che possa essere universale su tutti i prodotti tv?”.

Il sondaggio promosso dalla DGA

Nolan e Anderson non sono i primi registi a fare campagna contro il motion smoothing; Reed Morano ha promosso una petizione qualche anno fa con l’obiettivo di fermare la pratica come impostazione predefinita sui televisori. “È giusto avere un movimento fluido tra le opzioni nelle impostazioni delle immagini su televisori ad alta definizione, perché in realtà è un ottimo modo per guardare gli sport – ha scritto – Ma per tutto il resto in TV non va bene e fa apparire tutto come fosse una soap opera. Se ti interessa l’integrità artistica delle immagini che guardi e apprezzi la cinematografia e un’esperienza cinematografica, allora dovresti firmare questa petizione.”

Più recentemente, James Gunn, Christopher McQuarrie e Rian Johnson sono stati schietti sulla questione. “Vuoi che i film sembrino una diarrea liquida, va bene – ha dichiarato il regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi l’anno scorso – Ma dovrebbe essere una scelta che fai, non un vincolo dello strumento a cui devono sottostare tutti i fan”.

Non c’è alcuna garanzia che questa particolare campagna funzionerà ed è difficile immaginare una singola modalità standardizzata perfetta per ogni TV e per ogni film. Ma è incoraggiante sapere che i produttori di TV sono disposti ad ascoltare i registi sulla questione, e già eliminare il motion smoothing come impostazione di default potrebbe essere un passo avanti.

Il grande cinema a casa: la questione Netflix

cannes netflixLa questione, che sembra lontana o comunque riguardante il pubblico americano, sembra estremamente attuale da noi all’indomani della polemica che gli esercenti e i distributori italiani hanno rivolto alla Mostra del Cinema di Venezia che ha selezionato in Concorso (e poi premiato) titoli distribuiti da Netflix, film che avranno una distribuzione su grande schermo ma che saranno prevalentemente visti su pc e televisori, in casa, appunto.

La possibilità degli apparecchi domestici di riprodurre la visione che il regista ha realizzato nella produzione del film, perfezionerebbe anche il senso di grandi film, come il Roma di Alfonso Cuaron, Leone d’Oro a Venezia 75, distribuiti sulla piattaforma di streaming e quindi visti in casa.

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

La notizia diffusa ieri dal The Hollywood Reporter che anticipava l’uscita di Henry Cavill dal DC Universe, e quindi il ruolo di Superman lasciato vacante, ha scosso le fondamenta del fan del DCEU.

Ma mentre il prestigioso giornale specifica che si tratta soltanto di una voce, senza segnalare una motivazione a tale decisione e senza rivelare la fonte certa, si attendono conferme ufficiali e si inizia a ragionare sulle eventuali possibilità che questo scenario apre sul futuro della Warner Bros. (e dell’attore stesso).

Di seguito le nostre considerazioni sul perché Cavill dovrebbe – o non dovrebbe – lasciare il personaggio:

Non dovrebbe lasciare – Ama profondamente il personaggio

Da quando Zack Snyder l’ha scelto per vestire il regale costume blu e rosso di Superman in Man of Steel, Henry Cavill si è sempre mostrato dedito al lavoro, leggendo qualsiasi fonte originale e ogni fumetto, e ha più volte manifestato il suo amore incondizionato verso il personaggio e le sue storie.

Durante la promozione di Mission Impossibile: Fallout, intervistato da Collider, l’attore aveva confessato che erano in corso delle discussioni dietro le quinte con la Warner Bros: “Il mio più grande desiderio è realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora che arrivi l’opportunità per farlo“.

E se questo non bastasse, Cavill ha perfino chiamato il suo cane Kal, il nome kryptoniano di Superman…

Dovrebbe lasciare – Avrebbe una maggiore libertà contrattuale

Mission impossible: Fallout

La vicenda scatenatasi intorno ai baffi di Henry Cavill rimossi digitalmente durante i reshoot di Justice League a causa della concomitanza con le riprese di Mission Impossible Fallout dovrebbe darci un’idea delle difficoltà che si presentano nella carriera di un attore così richiesto e spesso impegnato in grandi produzioni ad alto budget.

Da Man of Steel Cavill è legato alla Warner Bros. da un contratto che avrebbe previsto, dopo Justice League, un’altra apparizione nell’universo DC (che si trattasse del cameo in Shazam! o di Man of Steel 2 non è del tutto chiaro); accordo che ora sembra più precario che mai. Nel frattempo però l’attore ha già firmato con Netflix per la serie tv basata su The Witcher, e in molti lo danno come favorito per la corsa al prossimo film su James Bond.

Non dovrebbe lasciare – Il “sogno” di Man of Steel 2

Man of Steel 2

Lo scorso giugno il podcast di Mario-Francisco Robles aveva lasciato trapelare alcune indiscrezioni circa l’annuncio, da parte di DC e Warner Bros., sul sequel di Man of Steel, il film che ha inaugurato il DC Extended Universe e uscito in sala nel 2013.

Come spiegato da Robles allora, l’azienda avrebbe voluto addirittura portare Henry Cavill al San Diego Comic-Con che si è tenuto a fine Luglio, ipotesi che non si è mai concretizzata (come l’annuncio del suo cameo in Shazam!).

Tuttavia a rincarare la dose di aspettative ci ha pensato proprio l’attore pubblicando video che lo ritraeva durante una dura sessione di allenamento in palestra, per alcuni un indizio di un ritorno alla forma ottimale per indossare di nuovo il costume di Superman.

A questi rumor vanno aggiunti anche i commenti di Christopher McQuarrie, il regista di Mission Impossible: Fallout con cui Cavill ha lavorato di recente, che ha commentato così le voci sul sequel e su un suo presunto coinvolgimento: “Per quanto riguarda la notizia, posso solo dire che nessuno mi ha ancora chiesto di dirigere il film, tuttavia sanno dove trovarmi. E mai dire mai…“.

Dovrebbe lasciare – Il nuovo piano editoriale della DC Film

dceu

Secondo quanto riportato nelle ultime ore in merito all’addio di Henry Cavill, dietro questo dietrofront dell’attore ci sarebbe l’intenzione – da parte della Warner Bros. – di concentrarsi su progetti paralleli su personaggi “secondari”. Il primo dei quali sarebbe il film di Supergirl, origin story ambientata durante l’infanzia di Kal-El, e per il quale è necessaria la presenza di un interprete di Clark Kent molto, ma molto più giovane dell’attore inglese.

Che dopo il flop di Justice League l’azienda volesse ripensare i propri piani editoriali era evidente, e tolti gli standalone su Aquaman e Flash e il secondo capitolo di Wonder Woman, i progetti futuri sono pellicole più piccole, con budget ridotti, come The Joker Origins e Gotham City Sirens. Ecco perché, alla luce dei fatti, l’addio di Cavill appare oggi inevitabile: il volto della DC Films sta cambiando.

Non dovrebbe lasciare – Il potenziale inespresso della Trinità

SLa Trinità DC formata da Superman, Batman e Wonder Woman ha debuttato sul grande schermo in Batman v Superman: Dawn of Justice, come risultato di un piano narrativo studiato da Zack Snyder per l’universo condiviso. Ora che il regista è stato tagliato fuori e le sue idee sembrano naufragate, cosa ne sarà dell’iconica triade di supereroi?

La sensazione è che il suo enorme potenziale non sia stato del tutto espresso e che abbia ancora qualcosa da dire. Inoltre i tre attori, Cavill, Affleck e Gadot, hanno dimostrato una chimica non indifferente e visualmente funzionavano come nessun altro prima negli adattamenti di fumetti DC. Sarebbe bello vederli di nuovo in azione al meglio delle loro possibilità in un altro film…

Dovrebbe lasciare – Un nuovo Superman

Se le voci verranno confermate e Henry Cavill appenderà definitivamente il costume di Superman al chiodo, per la Warner Bros. potrebbe manifestarsi l’opportunità di riavviare (come già accaduto con Batman e altri supereroi) le sorti del personaggio al cinema. Magari partendo proprio dal film di Supergirl, dove sarà necessario un Kal giovane? Ora che il progetto di Snyder sul figlio di Krypton non esiste più, perché non rilanciare la figura di Superman dalle sue origini?