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Trigger Warning: recensione del film su Netflix con Jessica Alba

Trigger Warning: recensione del film su Netflix con Jessica Alba

Jessica Alba è tornata. Dopo diversi anni di assenza, con una recente incurisone nella sua carriera televisiva della serie L.A.’s Finest (terminata nel 2020), l’attrice si è lanciata in un nuovo adrenalinico progetto. È Trigger Warning, un film – distribuito da Netflix – con un pattern da revenge movie e le sfumature thriller, in cui ritroviamo Alba nei panni di un ufficiale delle forze speciali, richiamando alla memoria i suoi personaggi più iconici, rivestiti dello stesso spirito guerriero della sua nuova antieroina.

Siamo lontani dagli avvincenti e concitati Sin City, Machete o Dark Angel, ma la pellicola diretta da Mouly Surya ci regala comunque una protagonista – più che una storia – che sullo schermo funziona.

Per i nostalgici, questo è un gradito come back sotto i riflettori per Jessica Alba, che qualche anno fa aveva deciso di allontanarsi dal mondo del cinema, per dedicarsi interamente alla sua azienda The Honest Company, fondata in concomitanza della nascita della sua prima figlia Honor. Ora, però, sembra che l’attrice abbia affidato il timone a Carla Vernòn, e questo passaggio potrebbe segnare un vero ritorno in pista per lei, iniziato proprio con Trigger Warning.

Trigger Warning, la trama

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Parker, un ufficiale delle forze speciali in missione, riceve una telefonata in cui la sua ex fiamma Jesse, ora sceriffo, le comunica che il padre è venuto a mancare: c’è stato un crollo nella miniera accanto al su bar, il Marias, dove era solito recarsi. Tornata nella città natale per occuparsi della faccenda e del funerale, alla donna viene sollevata l’ipotesi di un tentato suicido del genitore.

A lei, però, i conti non tornano. Possibile che era capace di arrivare a un gesto così estremo nel suo posto preferito? Intanto, nella cittadina, il minaccioso senatore Swann è in piena campagna elettorale e suo figlio Elvis, una testa calda, sembra lavorare illecitamente con le armi e per di più vicino alla miniera. Parker, a quel punto, è sovrastata dai dubbi e le è impossibile credere sia all’incidente che al tentativo del padre di togliersi la vita. La domanda, perciò, sorgerà spontanea: chi lo ha ucciso?

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Bentrovata Jessica Alba!

Che Jessica Alba abbia fatto sognare tutti noi sin da quanto ha indossato i panni di Max Guevara in Dark Angel nel lontano 2000 è un dato di fatto. C’è stato il periodo di estasi per la sua sagace e sensuale Sue Storm in I Fantastici 4, poi ci sono stati gli anni (prima 2006 e poi 2014) della impavida spogliarellista Nancy in Sin City, fino a passare per la verace Sartana Rivera in Machete e Gina Thorne in Mechanic: Ressurection.

Tutti ruoli in cui l’attrice ha potuto dimostrare quanto sia brava nei combattimenti corpo a corpo, e quanto l’action sia pane per i suoi denti. In questa carrellata si aggiunge anche la Parker di Trigger Warning, una protagonista che le si cuce addosso, e in cui lei ben si muove. Il film si erge interamente sulle sue spalle e, in fondo, va avanti grazie a lei, diventando ciò che di più funziona.

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La storia, di per sé, manca di incisività, si ferma sul generale non addentrandosi mai nelle tematiche che affronta (come il lutto e il traffico illegale di armi negli Stati Uniti), ed è spesso poco coraggiosa per essere accattivante come dovrebbe. Ma Jessica Alba si dà da fare affinché il lavoro dietro la produzione non vada del tutto perso, facendo sì che ci sia, almeno, dell’intrattenimento. Sa come gestire le scene d’azione, restituendoci delle convincenti coereografie in cui si tuffa senza risparmiarsi, mettendo il suo corpo a servizio della scena. Precisa, con il giusto piglio e aggressiva quando si tratta di dare spettacolo con il coltello affilato, sua letal weapon.

L’allenamento che lei stessa dice di aver affrontato emerge, e non si può che apprezzarlo. Lo abbiamo detto in apertura, lo ribadiamo, Trigger Warning non sarà il revenge movie che ci aspettavamo, ma di certo una cosa l’ha fatta: ci ha restituito una brava attrice che ci era mancata. 

Jennifer Lawrence protagonista del film giallo The Wives

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Jennifer Lawrence protagonista del film giallo The Wives

Apple Original Films ha acquisito The Wives, un film di genere giallo con protagonista la premio Oscar Jennifer Lawrence, che sarà anche produttrice. Al momenti i dettagli sulla trama del film sono tenuti nascosti, ma è stato riportato da Variety che al centro di esso vi è un misterioso omicidio per il quale è stato tratto ispirazione da The Real Housewives, un reality statunitense in cui in ogni puntata si documenta la vita personale e professionale di un gruppo di donne benestanti residenti in una certa città o regione geografica.

Il progetto sarà co-prodotto da Apple Studio e A24, mentre tra i produttori aggiuntivi figurano Justine Ciarrocchi per Excellent Cadaver della Lawrence, e Jeremy O. Harris (Zola, Slave Play) e Josh Godfrey (Manchester by the Sea, Suspiria) per bb². Michael Breslin e Patrick Foley (Ratatouille: The TikTok Musical) scriveranno la sceneggiatura. Il film è attualmente in fase di sviluppo, quindi – come già detto – non si sa nulla né della trama finale né di quando potrebbe essere girato.

Dove abbiamo visto di recente Jennifer Lawrence?

Vincitrice di un premio Oscar, Jennifer Lawrence è reduce dai ruoli nell’acclamata commedia sexy Fidanzata in affitto della Sony e nel dramma sui veterani Causeway di Apple TV+. Oltre a questi progetti, in precedenza ha prodotto il documentario Bread & Roses, che racconta le esperienze delle donne afghane sotto i talebani da quando hanno preso il controllo di Kabul, acquisito da Apple in aprile. Questi progetti sono da lei stati realizzati dopo essersi presa una breve pausa da Hollywood.

LEGGI ANCHE: Jennifer Lawrence ricorda di essere stata respinta “immediatamente” al suo provino per Twilight

A Quiet Place II, la spiegazione del finale: cosa succede agli alieni?

Quanto è importante il suono nel cinema horror? Questo elemento invisibile eppure fondamentale è uno dei pilastri del cinema, acquisendo un valore ancor più speciale nel momento in cui bisogna generare uno spavento nello spettatore. Il film del 2018 A Quiet Place – Un posto tranquillo (qui la recensione) ha non solo ribadito ciò, ma ha anche ricordato di quanto lo stesso silenzio possa essere un elemento altrettanto spaventoso. Affermatosi come un grande successo, questo è poi stato seguito nel 2021 dal sequel A Quiet Place II (qui la recensione).

Anche questo secondo capitolo è diretto da John Krasinski, il quale inizialmente non riusciva a concepire una nuova storia per il sequel che gli era stato richiesto e disse alla Paramount – lo studio che produce il film – di trovare un altro scrittore e regista. Tuttavia, l’idea è infine arrivata, permettendo a Krasinski di tornare sul set per raccontare cosa è accaduto dopo gli eventi del precedente film. Anche A Quiet Place II si è poi affermato come un buon successo, aprendo la strada ad ulteriori film di questo franchise.

Dal 28 giugno arriverà infatti in sala A Quiet Place – Giorno 1, prequel/spin-off incentrato sul primo giorno dell’invasione aliena. In vista di questo nuovo capitolo, riscopriamo il film del 2021 e ciò che il suo finale anticipa per il futuro. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a A Quiet Place II. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A Quiet Place II Emily Blunt
Emily Blunt in A Quiet Place II. Foto di Photo Credit: Jonny Cournoyer – © 2019 Paramount Pictures. All rights reserved.

La trama e il cast di A Quiet Place II

Dopo gli eventi del primo film, gli Abbot, rimasti ormai solamente in quattro – Evelyn, Marcus, Regan e il fratellino neonato – devono ancora una volta lottare per la sopravvivenza in un mondo dove il rumore è bandito, pena essere individuati e massacrati da creature aliene. Questa volta usciranno fuori dai confini della loro casa per tentare di trovare qualche altro essere umano vivo, ma durante il loro cammino si renderanno conto che i temuti mostri non sono la sola minaccia da cui stare alla larga.

Ad interpretare Evelyn Abbott vi è nuovamente Emily Blunt, mentre Millicent Simmonds e Noah Jupe sono rispettivamente i figli Regan e Marcus. John Krasinski torna ad interpretare Lee Abbott nell’incipit del film, ambientato prima degli eventi del precedente film, in cui il suo personaggio si sacrifica nel finale. Nuovo ingresso è invece quello del premio Oscar Cillian Murphy nei panni di Emmett, vecchio amico di Lee. Infine, l’attore Djimon Hounsou interpreta un uomo senza nome che gestisce una comunità umana su un’isola.

La spiegazione del finale

Nel corso del film Regan si separa dalla famiglia per trovare la posizione della stazione radio che trasmette una certa canzone a ripetizione. Preoccupata per la sua sicurezza, Evelyn chiede a Emmett, vecchio amico di Lee, di trovarla. I due riescono poi a raggiungere l’isola e provano un breve senso di sicurezza, rendendosi conto che c’è vita dopo il terrore e la costrizione in cui hanno vissuto per 474 giorni dall’arrivo delle creature. Il personaggio di Djimon Hounsou spiega infatti che i mostri hanno paura dell’acqua.

Naturalmente, il senso di euforia suscitato dal loro arrivo si infrange quando Emmett si accorge che una delle creature si è nascosta nella loro barca. La creatura esce e inizia ad attaccare la popolazione dell’isola, uccidendo alcune persone e distruggendo alcuni tetti. Il personaggio di Hounsou va a prendere Regan ed Emmett nella sua auto, guidando intorno all’isola per distrarre la creatura abbastanza a lungo da seguirla.

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Cillian Murphy e Millicent Simmonds in A Quiet Place II. Foto di Photo Credit: Jonny Cournoyer – © 2019 Paramount Pictures. All rights reserved.

Mentre l’uomo sull’isola va incontro alla morte per mano della creatura, Regan riesce a introdursi nella stazione radio, attaccando il suo apparecchio acustico al microfono e amplificando il feedback nel tentativo di fermare il mostro prima di ucciderlo. Le azioni di Regan con la radio permettono poi a suo fratello Marcus – bloccato in una vecchia caldaia con Evelyn e il suo fratellino appena nato mentre l’ossigeno si esaurisce lentamente – di prendere il comando, brandendo la radio come un’arma contro la creatura che li attacca.

A Quiet Place II è fortemente incentrato sulla giustapposizione di queste due scene per evidenziare le azioni di Regan e Marcus contro i due mostri mentre si preparano a prendere il comando divenendo adulti a tutti gli effetti. La loro capacità di superare la paura e di salvare la madre ferita e la ritrovata figura paterna ne sancisce il successo e fa sembrare valide le lotte che hanno affrontato per arrivare a questo momento. Le importanti implicazioni di quanto avviene in questo sequel cambiano inoltre le sorti del mondo.

Mentre nel primo film i personaggi scoprivano che l’applicazione dell’apparecchio acustico di Regan a un microfono amplificava il feedback e influenzava le creature al punto da rivelare le parti vulnerabili della loro testa, il sequel fa un ulteriore passo avanti. Con Regan ora in grado di amplificare il feedback su scala più ampia, il mondo ha ora un’arma da usare contro i mostri da quel momento in poi. Il finale prevede dunque che Regan renda la stazione radiofonica un punto fermo nella lotta contro le creature, che non sono ancora state sfidate su una scala così grande.

Il trailer di A Quiet Place II e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di A Quiet Place II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Cuori in Atlantide: la spiegazione del film tratto da un racconto di Stephen King

Troppo spesso lo scrittore Stephen King viene sbrigativamente classificato come autore di opere horror. Chi ha letto e conosce i suoi romanzi sa bene che all’interno di essi sono racchiusi numerosi generi e tra quelli che spiccano maggiormente vi è il coming of age. Romanzi e adattamenti cinematografici come Carrie – Lo sguardo di Satana, It e soprattutto Stand by Me ne sono un chiaro esempio. A questi titoli si può aggiungere anche il film del 2001 Cuori in Atlantide, diretto da (regista anche di Ho cercato il tuo nome e Fallen).

Si tratta di un film tratto da un racconto di King meno noto rispetto ad altri, dal titolo Uomini bassi in soprabito giallo. Tra questo e la sua trasposizione cinematografica vi sono però alcune differenze. Lo sceneggiatore premio Oscar William Goldman – che di King ha adattato anche Misery non deve morire e L’acchiappasogni si era preso parecchie libertà con il materiale, per restringerne la portata e la focalizzazione. Sono stati così eliminati alcuni riferimenti ad altre opere dello scrittore, con cui questo suo racconto si interseca.

Ciò non ha però privato il racconto di Cuori in Atlantide della sua bellezza e ancora oggi è ricordato come uno dei più toccanti adattamenti di un’opera di King. Ma proprio per via dei cambiamenti apportati, il finale e il significato del film potrebbero risultare piuttosto oscuri agli spettatori. In questo articolo, approfondiamo dunque tali aspetti di Cuori in Atlantite, riportando anche dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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Mika Boorem, Anton Yelchin e Will Rothhaar in Cuori in Atlantide. © 2001 – Warner Bros. All rights reserved.

La trama e il cast di Cuori in Atlantide

Protagonista del film è il cinquantenne Bobby Garfield, costretto a tornare nella sua città natia per partecipare ad un funerale. La permanenza nei luoghi d’infanzia, catapulta Bobby nei vividi ricordi del suo passato e in particolare a quando a undici anni conobbe il misterioso Ted Brautigan, un anziano che si dice dotato di poteri psichici. Tra i due nasce una profonda amicizia e Bobby si vede investito di tutte le attenzioni che non ha mai ricevuto dalla madre Liz. Ma ci sono aspetti di sé che Ted non ha rivelato a Bobby, come il fatto di essere ricercato da dei misteriosi uomini bassi in soprabito giallo.

Ad interpretare Bobby Garfield da adulto vi è l’attore David Morse, mentre da undicenne ha il volto di Anton Yelchin, noto per aver interpretato Pavel Chekov nei nuovi film di Star Trek. Ad interpretare Ted Brautigan, invece, vi è il due volte premio Oscar Anthony Hopkins, il quale per dar vita al suo personaggio ha rivelato di essersi ispirato a suo nonno materno, il quale ha avuto una forte influenza nella sua vita. La madre di Bobby, Liz, è interpretata da Hope Davis mentre gli amici Carol e Sully sono interpretati da Mika Boorem e Will Rothhaar.

La spiegazione del finale: chi sono gli Uomini bassi in soprabito giallo?

Il film, come anticipato, è tratto da un racconto del celebre scrittore Stephen King intitolato proprio Uomini bassi in soprabito giallo. Questo è contenuto nella raccolta del 1999 Cuori in Atlantide, che dà dunque il titolo al film. In essa, come nell’adattamento cinematografico, Ted afferma di essere dotato di poteri psichici che gli permettono di leggere nella mente altrui e di essere per questo ricercato dai misteriosi uomini bassi in soprabito giallo che danno il titolo al racconto. Nel finale di questo, Bobby assiste proprio al momento in cui Ted viene portato via da tali esseri.

Al ragazzo viene data la possibilità di andare con loro, verso una destinazione sconosciuta, ma lui decide di restare, pur disprezzandosi per la sua decisione di abbandonare l’amico. Tuttavia, il racconto rivela infine che un Bobby ora cresciuto ha ricevuto una busta da Ted piena di petali di rose rosse, capendo così che l’amico è di nuovo libero dagli uomini bassi. Similmente, nel finale del film Ted viene portato via ma prima che ciò avvenga comunica a Bobby che non dimenticherà mai il tempo trascorso insieme. Il ragazzo inizialmente incolpa la madre per il rapimento dell’amico, ma in seguito accetta la cosa, facendola coincidere con la fine della sua infanzia.

Cuori in Atlantide Anthony Hopkins
Anthony Hopkins e Mika Boorem in Cuori in Atlantide. © 2001 – Warner Brothers & Castle Rock Entertainment – All Rights Reserved

Ma chi sono gli Uomini bassi in soprabito giallo e chi è davvero Ted Brautigan? Per capirlo, è necessario sapere che il racconto di Stephen King è strettamente legato a quella che è la sua magnus opus, ovvero La Torre Nera. In questo grande racconto composto da 8 libri, nel quale confluiscono a loro modo tutte le storie composte da King, Ted Brautigan si scopre essere un potentissimo frangitore, un potere che l’antagonista della saga, il Re Rosso, intende sfruttare in modo da distruggere i Vettori e la Torre Nera, rimodellando l’universo sotto il proprio dominio.

Per far ciò ha dunque bisogno di Ted, che manda a far catturare dagli Uomini bassi in soprabito giallo, ovvero dei soldati creati dalla fusione di diverse razze. Questi personaggi sono infatti dotati di teste deformi di topo, con denti che crescono in continuazione e vestono abiti pacchiani dai colori sgargianti. Cuori in Atlantide appare dunque più chiaro se posto in relazione con la più ampia opera di King, mentre preso singolarmente come film offre invece un racconto che al di là degli elementi fantasy parla di crescita e in particolare del passaggio dall’infanzia all’età adulta, con tutta la malinconia che ciò comporta.

Il trailer di Cuori in Atlantide e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Cuori in Atlantide grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Kidnap: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film

Kidnap Halle Berry
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO

La trama e il cast di Kidnap

Protagonista del film è Karla Dyson, mamma divorziata che lavora come cameriera in un piccolo caffè. Quando un giorno si reca al parco con suo figlio di sei anni Frankie, in pochi minuti l’impossibile accade e il piccolo viene rapito proprio sotto gli occhi della donna. Nonostante il panico, Karla riesce però a riconoscere un uomo e una donna che, con una manovra rapidissima, caricano il piccolo nella loro macchina. Senza pensarci due volte la giovane Karla entra nella sua auto e intraprende un forsennato inseguimento con i rapitori.

Ad interpretare Karla Dyson vi è l’attrice Halle Berry. Questo è il suo secondo film incentrato su rapimento dopo The Call. Per Kidnap, Berry si è esercitata per poter eseguire alcune delle pericolose manovre d’auto che le si vede effettuare. Accanto a lei, nel ruolo del figlio Frankie vi è Sage Correa, mentre Lew Temple e Chris McGinn interpretano rispettivamente Terrence e Margo, i due rapitori. Christopher Berry, invece, è un terzo rapinatore senza nome. Completa il cast Jason Winston George nel ruolo dell’ex marito di Karla, David.

La descrizione del finale del film

Verso il finale del film, dopo essere risalita all’identità dei rapitori e alla loro abitazione Karla viene a conoscenza di una sconcertante verità: quello di suo figlio è stato solo l’ennesimo di una serie di rapimenti compiuti da un’organizzazione criminale che tiene in ostaggio anche altri bambini innocenti per dar vita ad un traffico di minorenni. Intenzionata a fermare quell’orrore, Karla riesce da prima a liberarsi di Terrence Vickey, il primo dei rapinatori, e in seguito anche di sua moglie Margo, che annega nel lago dietro l’abitazione dei due.

Una volta tornata nella capanna per liberare anche gli altri bambini, Karla si ritrova però faccia a faccia con un uomo che dice di essere il vicino di casa dei Vickey. Quest’ultimo tradisce tuttavia la sua identità nel momento in cui menziona quanti bambini ci fossero nell’abitazione senza che glielo dicesse e Karla. Capendo che si tratta di un complice, la donna lo tramortisce con una pala. La polizia arriva poi sul posto e trae in salvo i bambini, mentre i media ritraggono Karla come una formidabile eroina, dato che le sue azioni hanno portato all’arresto e allo scioglimento dell’organizzazione.

Kidnap finale
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO

Kidnap è ispirato ad una storia vera?

Come rivelato dal regista Louis Prieto, il film non è direttamente ispirato ad una storia vera, ma si basa in ogni caso sui casi di rapimento di minori e su ciò che è noto delle organizzazioni criminali dedite al loro traffico. A partire da questi elementi reali è stato dunque costruito un film che restituisce la paura di vivere una simile situazione. A riguardo, Halle Berry ha dichiarato che, in quanto madre, ha trovato le azioni del suo personaggio genuine e rappresentative di un genitore amorevole, infondendo dunque la sua Karla di sentimenti e timori profondamente reali e comprensibili.

Il trailer di Kidnap e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Boys 4 episodio 4: perché Homelander visita “quel posto” della sua infanzia?

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Lo showrunner di The Boys Eric Kripke spiega perché Homelander (Antony Starr) ritorna nel laboratorio dove è cresciuto da bambino nell’episodio 4, della quarta stagione “Wisdom of the Ages”. Sebbene la serie di supereroi sia nota per le sue scene violente, l’ultimo episodio della quarta stagione di The Boys è riuscito ad aumentare ulteriormente il livello di brutalità mentre Homelander cede completamente al suo lato sadico. Nell’episodio, il leader dei Sette si presenta inaspettatamente al laboratorio dove è cresciuto come cavia da esperimenti e inizia a torturare e uccidere il personale. Secondo Kripke, però, c’è una ragione per il suo massacro apparentemente immotivato e scioccante.

In un’intervista con TV Insider, Eric Kripke ha parlato del ritorno di Homelander al laboratorio nell’episodio 4. Lo showrunner ha spiegato che Homelander crede che tutte le sue debolezze e gli elementi umani del suo carattere abbiano avuto origine nel laboratorio, quindi è tornato in quel posto nel tentativo di “uccidere la parte umana che è in lui”. Sebbene le sue azioni in laboratorio possano offrirgli un sollievo temporaneo, alla fine non riesce a scrollarsi di dosso la sua umanità, che lo sta facendo impazzire poiché è in conflitto con il suo odio per gli umani. Ecco la dichiarazione completa di Kripke:

Il suo obbiettivo era di affrontare finalmente i suoi sentimenti di vulnerabilità e umanità, il suo bisogno di approvazione e amore, dal momento che secondo lui nascevano dal periodo che aveva trascorso in quel luogo. Voleva affrontare questa parte di sé per ucciderla. Ma ha avuto successo? Probabilmente lui pensa di sì. Il problema di Homelander è che non importa quanto cerchi di reprimere e uccidere la sua parte umana per diventare un Dio, non sarà mai in grado di farlo e, per quanto ne sia disgustato e la reprima, ha effettivamente emozioni umane, e penso che sia questo che pian piano lo conduca alla pazzia. Odia l’umanità pur facendone parte.

In questo episodio possiamo quindi conoscere qualcosa in più sul passato di Homelander e sulla sua infanzia e adolescenza traumatica. In parte, alla luce di quanto scopriamo nell’episodio 4 di The Boys 4, possiamo essere un po’ più comprensivi verso il pesonaggio, anche se resta assolutamente respingente.

Nosferatu: trapelato online il primo trailer del horror di Robert Eggers

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Come precedentemente riportato, il primo trailer del film Nosferatu è stato mostrato nei cinema americani prima del film The Bikeriders (qui la recensione). Non era prevista una sua diffusione online, ma naturalmente il filmato è comunque stato poi diffuso sul web, permettendo così anche a chi non aveva la possibilità di vederlo in sala di poter comunque vedere le prime immagini dell’atteso nuovo film di Robert Eggers.

Da quello che si vede, il trailer sembra essere abbastanza simile al filmato che ha debuttato durante il CinemaCon ad aprile, ma con alcune riprese aggiuntive. Vediamo la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp pregare a lume di candela e pronunciare le parole “vieni da me, vieni da me, ascolta la mia chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per afferrarle il collo. Ellen chiede poi al personaggio di Willem Dafoe, il sostituto di Van Helsing, il professor Albin Eberhart Von Franz, se il male “viene da dentro di noi o da fuori“.

Da lì si susseguono inquadrature lunatiche del castello del Conte, topi che si aggirano sui ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali di legno pronti e Thomas Sutter (Nicholas Hoult) e Friedrich Harding (Aaron Taylor Johnson) agirarsi con un’aria adeguatamente inquieta. Per quanto riguarda il vampiro di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si intravede solo una rapidissima occhiata del vampiro che affonda i suoi denti nel collo di una sfortunata vittima, e un’altra mentre si gira lentamente verso la telecamera.

https://twitter.com/tprstly/status/1804160897843089668?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1804160897843089668%7Ctwgr%5E8c9ab35cbc04fe222ea8561733be458f2516fdd6%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fpublish.twitter.com%2F%3Furl%3Dhttps%3A%2F%2Ftwitter.com%2Ftprstly%2Fstatus%2F1804160897843089668

Nosferatu Lily-Rose Depp film horror 2024
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Crediti foto: FOCUS FEATURES

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Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

Nastri d’Argento: a Taormina Christian De Sica e Carlo Verdone

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Nastri d’Argento: a Taormina Christian De Sica e Carlo Verdone

Christian De Sica e Carlo Verdone saranno insieme sul palco del Teatro Antico nella grande serata dei Nastri d’Argento che inaugura venerdì 12 luglio la 70ma edizione del Taormina Film Festival diretto da Marco Müller, che conclude con un evento speciale la 78ma edizione dei Nastri e apre il Festival che dal 13 al 19 luglio vedrà protagonista il grande cinema. Un omaggio a due vere e proprie icone della commedia italiana, due artisti molto amati dal pubblico che si ritroveranno insieme per festeggiare i 70 anni del cinema a Taormina ma anche i primi 15 anni dei Nastri d’Argento che i Giornalisti Cinematografici dal 2009 assegnano alla commedia.

Con De Sica e Verdone riceveranno Nastri d’Argento e Premi speciali altri popolarissimi  protagonisti della commedia che anche in quest’edizione è stata votata dai giornalisti cinematografici tra le ‘cinquine’ dei candidati 2024 e, grazie all’invito del Festival, saranno ospiti a Taormina per una grande festa tra memoria e riconoscimenti dedicati alla lunga stagione dei Nastri d’Argento al Teatro Antico. Sarà un’autentica maratona di aneddoti, immagini, memoria e glamour in omaggio al Taormina Film Festival e a conclusione di un’edizione che si prepara a celebrare intanto a Roma, giovedì prossimo 27 Giugno – come tradizione nella grande arena del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – i registi, i protagonisti, gli sceneggiatori e i giovani interpreti della stagione 2024 con l’intero cast artistico e tecnico del ‘Film dell’anno’, C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

“L’incontro con il pubblico di Taormina rinnova ogni volta per i Nastri d’Argento l’emozione di serate indimenticabili con i più grandi protagonisti del cinema italiano e spesso il debutto di tante giovani ‘scoperte’ che a Taormina hanno regalato di anno in anno momenti straordinari” – dichiara a nome del direttivo Nazionale la Presidente Laura Delli Colli. “Essere al Teatro Antico ancora una volta, proprio per questo 70mo del cinema al Teatro Antico, dopo la bellissima serata dedicata un anno fa a La stranezza, è il nostro modo di dire buon compleanno al Festival con il quale abbiamo condiviso un percorso importante. E saranno le risate, i ricordi e gli aneddoti con qualche tuffo nel passato, grazie alle immagini che accompagneranno i Premi, a siglare una serata due volte speciale per la quale ringraziamo con la Direzione Artistica del Festival e la Fondazione Taormina Arte Sicilia, l’Assessorato al Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, la Sicilia Film Commission e il Comune di Taormina”.

I Nastri e la commedia, quindici anni di Premi

Ex, regia di Fausto Brizzi poi Mine vaganti di Ferzan Özpetek, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno e poi Carlo Verdone, Maria Sole Tognazzi, i Manetti Bros., Edoardo Leo, Paolo Genovese, Ficarra e Picone… È ricca di nomi d’oro della commedia, specchio del costume di un Paese che per anni, nel cinema, ha reso protagonista anche nel mondo un genere molto amato. È questo il primo capitolo di un palmarès che ha visto protagonisti candidati e premiati fra i quali ovviamente spicca il primato di Carlo Verdone alla regia con molte partecipazioni di Christian De Sica e, fino a quest’anno, spesso nel cinema, l’assenza di quella commedia romantica che fa sorridere a Hollywood il pubblico ma anche i produttori.

Spider-Man: i film del franchise tornano al cinema dal 1° luglio

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Spider-Man: i film del franchise tornano al cinema dal 1° luglio

Nei mesi scorsi era stato rivelato dalla Sony Pictures che tutti i film del franchise di Spider-Man sarebbero tornati al cinema. Inizialmente sembrava dover essere un’iniziativa legata unicamente al territorio statunitense, ma ora sappiamo che gli otto film ad oggi realizzati sull’Uomo Ragno saranno disponibili anche nelle sale italiane dal 1° luglio. Sul proprio canale YouTube Sony Pictures Italia ha infatti rilasciato un trailer per l’evento chiamato #SpiderMondays, abbinandovi anche il seguente calendario:

Il trailer presenta filmati tratti dagli otto film con Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland che interpretano il supereroe in tre epoche diverse, ma anche tutti insieme in No Way Home. Di seguito, ecco il trailer sottotitolato in italiano rilasciato dalla Sony.

Tutto quello che sappiamo su Spider-Man 4

Mentre sarà dunque possibile rivedere gli otto film al cinema, sembrano proseguire i lavori sul quarto film dedicato all’Uomo Ragno con Tom Holland. Sembra che il piano sia quello di riportare il personaggio alle sue radici, con una storia a livello della strada che, secondo quanto riferito, vedrà Peter “seppellire completamente la vita che aveva come Peter Parker e sostituirla con il costume del supereroe, poiché è perseguitato dalla sua colpa commessa in nel precedente film.”

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Gatta Nera, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi del film. Al momento, il ruolo di Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media. Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena introdotta per la prima volta alla fine di No Way Home e che Venom appaia in qualche veste.

Amen di Andrea Baroni gratis a Torino e Napoli, prenota il tuo biglietto!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone Guarany, Silvia D’Amico.

Ecco le proiezioni disponibili:

TORINO – CINEMA ROMANO
Martedì 25 giugno – spettacolo delle h. 21,00
 
NAPOLI – CINEMA FILANGIERI
Venerdì 28 giugno – spettacolo delle h. 21,00

Ci sono a disposizione dei lettori di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere inviando una email a [email protected] e da ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio cognome e nome.

I biglietti verranno consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.

Amen, il trailer

Amen, la trama

In un casolare di campagna fermo nel tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e una nonna dogmatica.

Vivono di poco: l’orto e i campi permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore, quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la vallata ed è alla continua ricerca della sfida.

L’educazione religiosa e sociale è affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi la Salvezza per le nipoti.

Le lezioni sono infinte ed estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il momento comune della Confessione è forse il più importante tra le attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.

Intanto da pochi giorni è arrivato misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina. Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno, osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro vita.

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: chiusura in grande stile con Luca Guadagnino

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Chiusura in grande stile per la 60° edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro grazie a un premio speciale, alla presenza di Luca Guadagnino, di tanti ospiti di fama internazionale e all’atteso momento delle premiazioni.

La mattinata di sabato 22 giugno si apre nei consueti spazi di Palazzo Gradari, dalle ore 10.00, con due grandissimi ospiti della Mostra, Brigid McCaffrey, regista e fotografa di Los Angeles a cui il festival ha dedicato un focus particolare e, a seguire, Júlio Bressane, regista tra i maggiori esponenti del cinema brasiliano contemporaneo, nella giuria internazionale e alla Mostra con tre film, di ritorno al Festival dopo 56 anni.

Luca Guadagnino
Luca Guadagnino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Al Teatro Sperimentale, dalle 15.30, sarà possibile immergersi nel cinema della McCaffrey con le proiezioni di Am/Pm, Sun Metal Shadow Signs, Paradaise Spring, Castaic Lake e Bad Mama, who cares. A seguire, sempre in sala Pasolini, ultimo appuntamento con l’omaggio ad Adriano Aprà con la proiezione di Olimpia agli amici. La Sala Grande invece, a partire dalle 15.00, sarà teatro della proiezione di Una fiamma nel mio cuore di Alain Tanner con l’attrice francese e membro della giuria internazionale Myriam Mézières e, alle 17.30, dell’attesissimo incontro moderato dal direttore Pedro Armocida con Luca Guadagnino, in cui sarà presentata la monografia, la prima al mondo a lui dedicata, edita nella collana Nuovocinema di Marsilio, a cura di Simone Emiliani e Cecilia Ermini, Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino.

A seguire sarà proiettato per la sezione Esordi corti italiani il corto diretto da Valerio Pisano e Luca Grimaldi, Soleombre, alla presenza dei registi. Il pomeriggio al Cinema Astra, dalle 15.30, vedrà invece il saggio finale alla presenza dei giovani studenti balcani del progettoNovi Bioskop Sarajevo in collaborazione con Pesaro Capitale italiana della cultura e, dalle 17.30, le proiezioni in collaborazione con il Busan Cinema Center, con See the love di Jung Eun-joo, Homo Hundred Ballet di Son Jung-mi e Picnic di Kim Yong-gyun.

La sera invece spazio all’ultimo e scoppiettante appuntamento in Piazza. Dopo aver accolto i grandi protagonisti per tutto l’arco del festival, Piazza del Popolo sarà il luogo deputato alle premiazioni, con cerimonia di rito, e ospiterà Luca Guadagnino che verrà premiato con il Premio Pesaro Nuovo Cinema 60 prima di presentare al pubblico l’ultimo suo lavoro Challengers, grande successo di pubblico e critica.

La forza sovversiva, ammaliante, rivoluzionaria e completamente destrutturata e destrutturante delle nuove onde trova la sua patria a Pesaro nella Mostra del Nuovo Cinema – ha dichiarato Guadagnino sul Premio – Ricevere il premio della Sessantesima Edizione di una rivoluzione che è costante e che continua a spezzare le griglie e le gabbie soffocanti agli immaginari è naturalmente un onore immenso. Il cinema è politico, ci hanno insegnato i Maestri delle Nouvelle Vague e quindi prendo questo come un bellissimo premio politico alla mia esperienza di cineasta che mai ha smesso di guardare e di desiderare la prospettiva che è sempre stata al centro dell’interesse del Nuovo Cinema di Pesaro.

Si spengono i riflettori anche su La vela incantata – Cinema in Spiaggia, organizzata con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, location suggestiva degli omaggi in 35mm a Mastroianni e Chiari con la proiezione, alle 21.30, de La donna della domenica di Luigi Comencini.

Kevin Costner conferma che non tornerà nella serie Yellowstone

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Kevin Costner conferma che non tornerà nella serie Yellowstone

Qualche ora dopo che Paramount Network ha rivelato la data di ritorno degli ultimi episodi di Yellowstone, Kevin Costner ha messo fine a tutte le speculazioni sul suo possibile ritorno annunciando via social media che, in realtà, non tornerà. Ha introdotto il suo video post su Instagram dicendo: “Un aggiornamento per voi ragazzi. Ci vediamo al cinema“. Ha poi aggiunto: “Voglio farvi sapere che dopo questo lungo anno e mezzo di lavoro su Horizon e di tutte le cose necessarie, e dopo aver pensato a Yellowstone, l’amata serie che amo e che so che voi amate, mi sono appena reso conto che non sarò in grado di continuare la quinta stagione né riprendere il ruolo in futuro“.

È stato qualcosa che mi ha davvero cambiato. L’ho amata. E so che voi l’avete amata. Volevo solo farvi sapere che non tornerò e che amo il rapporto che siamo riusciti a sviluppare e che ci vedremo al cinema“. In precedenza Kevin Costner si era detto disponibile a tornare per gli ultimi episodi, dopo essersi allontanato dal progetto per via del suo rigido programma di riprese per Horizon: An American Saga. Sembra però che le parti non abbiano trovato un accordo e dunque Yellowstone dovrà concludersi senza il suo iconico protagonista.

Kevin Costner dirige Horizon: An American Saga

Secondo la sinossi ufficiale del film, Horizon: An American Saga esplora il fascino del vecchio West e come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il sudore e le lacrime di molti. Attraversando i quattro anni della Guerra Civile, dal 1861 al 1865, l’ambiziosa avventura cinematografica di Costner condurrà il pubblico in un viaggio emotivo attraverso un Paese in guerra con se stesso, vissuto attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di scoprire cosa significhi veramente essere gli Stati Uniti d’America.

Il film è attualmente composto da due parti, e mentre la prima arriverà al cinema dal 4 luglio, Horizon: An American Saga – Capitolo 2 sarà invece in sala dal 15 agosto. Oltre a Costner, il cast di Horizon: An American Saga include Sienna Miller, Sam Worthington, Will Patton, Thomas Haden Church, Luke Wilson, Jena Malone, Dale Dickey, Abbey Lee, Isabelle Fuhrman, Jamie Campbell Bower, Michael Rooker e Giovanni Ribisi. Attualmente Kevin Costner ha rivelato di aver già iniziato le riprese del terzo capitolo della sua prevista saga in quattro parti.

Batman: Caped Crusader, rivelati un primo teaser e il cast di doppiatori

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È stato confermato da Vanity Fair che Batman: Caped Crusader debutterà su Prime Video il 1° agosto. Abbiamo anche appreso che il cast della serie animata sarà guidato dalla star di Midnight Mass Hamish Linklater nel ruolo del Cavaliere Oscuro. Ci sono però novità anche su altri membri del cast, tra cui ritroviamo Jamie Chung (Sucker Punch) nel ruolo di Harley Quinn, Christina Ricci (Mercoledì) nel ruolo di Catwoman e Diedrich Bader (The Drew Carey Show) nel ruolo di Harvey Dent.

La serie, il cui debutto era previsto per Max prima di essere scaricata su Amazon, è prodotta da Bruce Timm, Matt Reeves e J. J. Abrams. Verrà lanciata con una prima stagione di 10 episodi che si ispira alle prime avventure di Batman nei fumetti. “C’erano alcune cose che avevo in mente all’inizio degli anni ’90 per l’originale Batman: The Animated Series che non sono riuscito a fare”, dice Timm. “Volevo fare questa versione emotivamente incasinata di Batman, che è estremamente distaccata e quasi disumana“.

Parlando dell’interpretazione dell’iconico supereroe della DC Comics, Linklater rivela: “Credo che sia dovuto al mio ricordo della voce di Kevin Conroy. Quando ho rivisto le serie, mi sono reso conto che era diversa, ma ce l’avevo in testa“. “Bruce Wayne è la maschera. È l’identità segreta. È l’invenzione. Batman è il personaggio vero e proprio, l’uomo vero“, aggiunge l’attore. “È ambientato negli anni ’40, quindi ho pensato a come Batman avrebbe cercato di farsi passare per un playboy mondano. Credo di aver cercato di dondolare tra varie sfumature finché non sono entrato in contatto con qualcosa“.

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La sinossi di Batman: Caped Crusader

Benvenuti a Gotham City, dove i corrotti sono più numerosi dei buoni, i criminali imperversano indisturbati e i cittadini rispettosi della legge vivono in un costante stato di terrore. Forgiato dal fuoco della tragedia, il ricco Bruce Wayne diventa qualcosa di più e, allo stesso tempo, meno che umano: BATMAN. La sua crociata personale per la giustizia attira alleati inaspettati all’interno del Dipartimento di Polizia di Gotham City (GCPD) e del Gotham City Hall, ma le sue azioni eroiche finisco per generare conseguenze letali e impreviste.

La serie è una rivisitazione della mitologia di Batman attraverso lo sguardo visionario degli executive producers J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm. Basata sui personaggi della DC, Batman: Caped Crusader è prodotta dalla Warner Bros. Animation, dalla Bad Robot Productions di Abrams e dalla 6th & Idaho di Reeves. Oltre ad Abrams, Reeves e Timm, tra gli executive producers figurano anche Ed Brubaker, James Tucker, Daniel Pipski, Rachel Rusch Rich e Sam Register.

Deadpool & Wolverine: svelata la collocazione temporale del film

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Appena 24 ore dopo che Deadpool & Wolverine ha completato la post-produzione ed è stato annunciato come ufficialmente pronto per l’uscita, il film ha appena ricevuto un altro emozionante aggiornamento. Nell’ultimo numero di Total Film, il regista di Deadpool & Wolverine, Shawn Levy, si è seduto per parlare dell’ingresso di Deadpool nel MCU e di come funzionerebbe provenendo dall’universo Fox. Levy ha anche parlato di dove troveremo Wade Wilson all’inizio dell’unico film dell’MCU del 2024, rivelando quando si svolge rispetto a Deadpool 2.

Si svolge sei anni dopo l’ultimo film. Si sta dimostrando inutile nella vendita di auto, vende i farmaci per la pressione sanguigna di Blind Al per guadagnare l’affitto e la sua amata Vanessa ha un nuovo fidanzato“. Se Wade avesse saputo a cosa andava incontro rubando il dispositivo per viaggiare nel tempo di Cable (Josh Brolin) e tornando indietro nel tempo per salvare Vanessa, avrebbe forse scelto di rimanere a casa. All’inizio del film troveremo quindi un Deadpool che ha vissuto giorni migliori.

Ma questo probabilmente fornirà solo un sollievo comico in più quando arriverà il momento di indossare di nuovo il costume rosso e nero e avventurarsi nel multiverso per reclutare Wolverine (Hugh Jackman) e altri alleati. Sono inoltre trascorsi sei anni dall’uscita di Deadpool 2 nel 2018, il che renderà indubbiamente molto più facile tenere il passo con la linea temporale per evitare un altro errore simile a quello di Spider-Man: Homecoming.

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 24 luglio 2024.

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Blade: il reboot era stato sviluppato come un film d’epoca

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Blade: il reboot era stato sviluppato come un film d’epoca

I Marvel Studios hanno dei pregressi con i film d’epoca. Captain America: Il primo vendicatore del 2011 si svolgeva sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale nel Marvel Cinematic Universe degli anni ’40, e Captain Marvel, ambientato negli anni ’90, era pieno di cenni nostalgici al Game Boy, ai negozi Blockbuster e alle magliette della band Nine Inch Nails. Ma il reboot di Blade della Marvel con protagonista Mahershala Ali annunciato per la prima volta al San Diego Comic-Con nel 2019, doveva andare ancora più indietro nel tempo: agli anni Venti.

Le voci secondo cui Blade sarebbe stato ambientato in gran parte negli anni ’20, con scene che abbracciano “più periodi temporali“, risalgono già al 2022. (Nei fumetti, il cacciatore mezzo umano e mezzo vampiro è nato durante la Grande Depressione di Londra nel 1929). Secondo The Hollywood Reporter, questa nuova versione di Blade si sarebbe dovuta svolgere proprio negli anni Venti, con la star di MaXXXine Mia Goth – che, a quanto pare, è ancora legata al progetto – che interpreta Lilith, un’antica dea demone-vampiro che “voleva il sangue della figlia di Blade“.

Un nuovo rapporto ha però affermato che la versione attuale di Blade si svolgerà nel presente del MCU, che ha introdotto il Blade di Ali – anche se fuori dallo schermo, in un ruolo solo vocale – in una scena post-credits di Eternals del 2021. Anche in questo caso, continuano dunque ad arrivare notizie contrastanti riguardo il progetto, su cui al momento continuano dunque ad esserci grandi incertezze. Alle apparenti certezze, però, si unisce ora il fatto che il film sembra non essere più ambientato nel passato.

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Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della Battaglia

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il personaggio di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura.

Sarebbe dunque stata attuata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film, presumibilmente per via di alcuni contrasti con Ali. Blade è dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.

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Fantastici 4: Jessica Alba riflette sull’eredità della Donna Invisibile Sue Storm

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I Marvel Studios si stanno preparando a introdurre i Fantastici Quattro nel Marvel Cinematic Universe con The Fantastic Four, ma come noto gli amati personaggi della Prima Famiglia Marvel hanno fatto il loro debutto sul grande schermo quasi due decenni fa. Il film Fantastici 4 del 2005 è arrivato proprio all’inizio del boom dei film a fumetti e occupa ancora un posto speciale nel cuore di molti fan e anche il suo sequel Fantastici 4 e Silver Surfer è ancora ricordato con grande affetto. Il cast principale di questi film sarà per sempre legato ai loro personaggi e tra loro vi è Jessica Alba, che ha recitato in entrambi i film nel ruolo di Sue Storm.

ComicBook ha recentemente parlato con l’attrice in vista dell’uscita del suo nuovo film, Trigger Warning (che debutta il 21 giugno su Netflix), e le ha chiesto come sia ancora legata a Sue e ai Fantastici Quattro 19 anni dopo. “Non c’è altro che un bel ricordo“, ha detto Alba parlando del periodo in cui ha interpretato Sue Storm. “Ho amato tantissimo interpretare quel personaggio. Mi sento come se tutta la mia vita fosse iniziata, per molti versi, in quel momento. Ho incontrato il mio compagno di vita, stiamo ancora insieme e abbiamo tre figli. Tim Story, che ha diretto il film, è ancora uno dei miei migliori amici.

Festeggiamo il Capodanno insieme. È stato fantastico e lei era un personaggio così forte, stimolante e in anticipo sui tempi, direi, nel genere. E ancora non si è mai vista una persona così materna e femminile, ma anche una temibile badass. Non ho più visto questa combinazione. Quindi penso che riempia ancora questo bellissimo spazio o vuoto nell’universo Marvel“. Dati tutti questi elementi, c’è ovviamente molta attesa per come la nuova Sue Storm verrà concepita e interpretata dalla sua nuova interprete, Vanessa Kirby.

I Fantastici 4 cast
Jessica Alba nel ruolo di Sue Storm in Fantastici 4

The Fantastic Four: quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Fanno parte del cast anche Julia Garner, Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus.

Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale.

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Blade: Mia Goth sarebbe ancora legata al reboot Marvel

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Blade: Mia Goth sarebbe ancora legata al reboot Marvel

Il reboot di Blade della Marvel continua a far parlare di sé, con i fan curiosi e un po’ perplessi per il lungo percorso che lo porterà a diventare realtà. Un nuovo rapporto di The Hollywood Reporter, che ripercorre i vari cambiamenti dietro le quinte che Blade ha subito nel corso di questi anni, rivela un po’ di informazioni su chi è ancora attualmente coinvolto nel film oltre alla star Mahershala Ali. Tra questi c’è la star di Pearl e Maxxxine Mia Goth, che è stata scritturata per Blade l’anno scorso e, a quanto pare, è ancora tra i protagonisti del film.

Il rapporto conferma le voci secondo cui Goth sarebbe stata scritturata per interpretare la regina dei vampiri Lilith, indicando che una versione precedente della sceneggiatura del film era ambientata negli anni ’20 e prevedeva che Lilith cercasse di rubare il sangue della figlia di Blade. Il rapporto conferma anche che alcuni dei membri del cast originariamente annunciati per Blade, tra cui Aaron Pierre e Delroy Lindo, non sono più coinvolti nel progetto.

Pierre ha confermato la sua dipartita in un’intervista all’inizio dell’anno, mentre il coinvolgimento di Lindo è rimasto un po’ più ambiguo, anche se da allora si è unito al cast del film sui vampiri di Ryan Coogler e Michael B. Jordan, attualmente senza titolo, per la Warner Bros, il che porta a pensare che non sia più disponibile per partecipare a Blade. Per il momento, dunque, continuano ad esserci poche certezze e tante incertezze sul progetto, sul quale si attendono maggiori sviluppi.

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Mia Goth in una scena di Pearl

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il personaggio di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura.

Sarebbe dunque stata attuata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025. Recentemente, inoltre, Yann Demange ha abbandonato la regia del film, presumibilmente per via di alcuni contrasti con Ali. Blade è dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.

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Edge of Tomorrow: Doug Liman aggiorna sul sequel del film con Tom Cruise

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Il regista di uno dei film di fantascienza più amati di sempre ha appena rilasciato un nuovo interessante aggiornamento riguardo a un potenziale sequel. Parlando con Total Film per promuovere la sua prossima commedia d’azione The Instigators (con Matt Damon, Casey Affleck e Hong Chau), Doug Liman ha rivelato che un sequel di Edge of Tomorrow potrebbe non essere senza speranza. I fan chiedono a gran voce un nuovo film di Edge of Tomorrow da quando è uscito il primo film, ormai 10 anni fa, nel 2014, ma a parte qualche piccolo aggiornamento qua e là, la situazione è rimasta per lo più tranquilla. Tuttavia, Liman ha detto che se domani la Warner Bros. gli chiedesse di parlarne, sarebbe tutt’altro che la prima volta:

Penso che probabilmente non ci sia complimento migliore per un film di quello che la gente vuole che ci sia un sequel. Road House – c’è una richiesta di un sequel. Edge of Tomorrow, non c’è complimento migliore del fatto che la Warner Bros. ne parli continuamente: ‘Vuoi fare un altro di questi?“.

Anche se un secondo capitolo del franchise di Edge of Tomorrow potrebbe funzionare meglio come prequel, i fan della fantascienza accetteranno qualsiasi cosa a questo punto. Tuttavia, una cosa è dire che un film è amato e acclamato e che la gente ne vuole ancora, un’altra cosa è dimostrarlo. Edge of Tomorrow ha attualmente una valutazione del 91% da parte del pubblico e del 90% da parte della critica su Rotten Tomatoes, il che lo rende il film di Liman con la valutazione più alta. Il film ha avuto un budget di 178 milioni di dollari, ma questo non gli ha impedito di ottenere un grande profitto al botteghino, guadagnando 370 milioni di dollari in tutto il mondo che, se aggiustati per l’inflazione, sono circa 490 milioni di dollari.

Tom Cruise è orgoglioso del suo lavoro in Edge of Tomorrow.

Tom Cruise
Tom Cruise – Foto di Aurora Leone

Tom Cruise, un talento del cinema, ha recentemente celebrato il decimo anniversario di Edge of Tomorrow, sottolineando quanto si sia divertito sul set e ricordando il suo lavoro con Liman, Christopher McQuarrie e Bill Paxton. È buffo pensare a quanto Edge of Tomorrow sia stato un successo per Tom Cruise, considerando che Brad Pitt ha quasi interpretato il ruolo di protagonista nel film. Il film è considerato uno dei migliori film di Cruise e la sua interpretazione accanto alla co-protagonista Emily Blunt è davvero qualcosa da vedere. Liman ha anche detto che tornare per un sequel sarebbe un’asticella immensamente alta da saltare, con il rischio di danneggiare l’eredità del primo film in caso di insuccesso, cosa che i sequel hanno fatto troppe volte.

Edge of Tomorrow in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

The Brave and the Bold: nuovi rumor mettono in dubbio la regia di Andy Muschietti

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In questo periodo dell’anno scorso, abbiamo avuto la conferma che il regista di The Flash, Andy Muschietti, era stato arruolato per dirigere il film su Batman e Robin dal titolo The Brave and the Bold per i DC Studios. “Abbiamo visto The Flash ancora prima di prendere le redini dei DC Studios e sapevamo di essere nelle mani non solo di un regista visionario ma anche di un grande fan della DC“, hanno dichiarato all’epoca i co-direttori dei DC Studios James Gunn e Peter Safran in un comunicato congiunto.

È un film magnifico – divertente, emotivo, emozionante – e l’affinità e la passione di Andy per questi personaggi e questo mondo risuonano in ogni fotogramma. Quindi, quando è arrivato il momento di trovare un regista per The Brave and the Bold, c’era davvero una sola scelta. Per fortuna, Andy ha accettato. Barbara Muschietti ha firmato per produrre con noi e siamo partiti. Sono una squadra straordinaria e non potremmo avere partner migliori o più stimolanti per intraprendere questa nuova emozionante avventura nel DCU“.

Quando poi The Flash è arrivato in sala è stato però massacrato dalla critica e dal pubblico e si è affermanto come uno dei maggiori flop dell’anno (nonostante possa contare anche su una buona fetta di difensori). Successivamente a ciò, si è diffusa la voce che Andy Muschietti si fosse stato allontanato dal progetto su Batman e nonostante Gunn abbia assicurato ai fan che non è vero, le voci a riguardo sono continuate.

La cosa è stata ora riportata anche durante l’ultimo episodio di The Hot Mic, dove il co-conduttore John Rocha ha detto di aver sentito che il regista si è separato da The Brave and the Bold, ma lo studio non ha ancora ufficializzato la notizia. Al momento continua dunque ad esserci grande incertezza sul coinvolgimento di Muschietti, attualmente molto impegnato con la sua serie Welcome to Derry. Non è dato sapere a che punto sono i lavori su The Brave and the Bold, per cui al momento quest’incertezza sembra destinata a rimanere in vigore ancora per un po’.

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Una scena del film The Flash, regia di Andy Muschietti

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Tutto quello che sappiamo su The Brave and the Bold

Parlando l’anno scorso dei piani dei DC Studios per The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi giorni“.

Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’ allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche Rodo Sayagues, noto per aver firmato le sceneggiature di La casa, Man in the DarkAlien: Romulus.

FBI: International, Jesse Lee Soffer, ex star di Chicago P.D. per la quarta stagione

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Sebbene il futuro di Jesse Lee Soffer in Chicago P.D. sembri più oscuro, egli rimarrà nella famiglia di Dick Wolf. Deadline riporta che Jesse Lee Soffer si è unito a FBI: International come series regular per la quarta stagione. Dopo l’uscita di Luke Kleintank dalla serie nella terza stagione, Jesse Lee Soffer occupa il posto lasciato alla guida del Fly Team. Lee Soffer non riprenderà il personaggio di Jay Halstead di Chicago P.D., ma interpreterà un nuovo personaggio i cui dettagli non sono ancora stati rivelati.

Soffer è la seconda stari di One Chicago a entrare in FBI: International dopo l’apparizione di Colin Donell nella terza stagione. Come nel caso di Donell, il personaggio sarà costruito da zero, ma avrà un arco più lungo e un’attenzione più profonda, in quanto andrà a sostituire l’agente Forrester. Nonostante le numerose partenze di alto profilo nella terza stagione, FBI: International è stata rinnovata per una nuova stagione insieme ai membri della famiglia FBI. La nuova stagione debutterà in autunno e sarà un vero e proprio cambiamento per gli spettatori, con tutti i volti nuovi e quelli vecchi scomparsi.

Dove avete già visto Jesse Lee Soffer?

Jesse Lee Soffer

Jesse Lee Soffer è noto soprattutto per aver interpretato il detective Jay Halstead in Chicago P.D. e in altri show dell’universo One Chicago. Ha interpretato il personaggio per nove stagioni prima di abbandonarlo bruscamente nella decima stagione. Anche se il suo periodo di interpretazione di Halstead è terminato, non si è allontanato dalla serie, tornando più volte a dirigere. Di recente ha diretto il dodicesimo episodio dell’undicesima stagione. Ha anche recitato in una stagione di The Mob Doctor su Fox, oltre a numerosi altri show.

Dopo la sua uscita da Chicago P.D., lo show ha portato Benjamin Levy Aguilar a riempire il posto vuoto nell’Intelligence. Il suo personaggio era sposato con quello di Tracy Spiridakos, che ha lasciato lo show nella scorsa stagione. Sebbene la produzione non abbia ancora confermato se questo sia il caso, si parla di reclutare la Petrovic di Bojana Nocakovic per occupare il posto vacante nella prossima stagione. Chicago P.D. e il resto di One Chicago sono stati rinnovati per nuove stagioni e debutteranno in autunno.

Ripercorrete le stagioni passate di FBI: International su Paramount+ prima che la quarta stagione debutti in autunno.

FBI: International in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, la seconda stagione sarà tutta dedicata ai cattivi

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Le storie classiche tendono a concludersi con la vittoria degli eroi. Ma le storie non sono spesso avvincenti se non c’è un cattivo di qualche tipo. Quando la seconda stagione della serie Prime Video, Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, tornerà il 29 agosto, questa volta sarà tutta dedicata ai cattivi. Per coloro che hanno familiarità con le terre mozzafiato della Terra di Mezzo, si tratta di una terra spesso sotto la minaccia incombente di un’immensa oscurità e la prossima stagione sarà molto più oscura di quanto abbiamo mai visto in precedenza. Finora la serie ha raccontato l’ascesa al potere di Sauron (Charlie Vickers) che stabilisce il suo dominio a Mordor e in tutta la Terra di Mezzo.

Gli showrunner Patrick McKay e J.D. Payne, parlando con Total Film, hanno anticipato che la prossima stagione sposterà l’attenzione dagli eroi ai cattivi, con una battaglia mortale in serbo per gli abitanti della Terra di Mezzo. Nel parlare degli eventi futuri, i due sono stati attenti a non fornire troppi dettagli. Tuttavia, hanno rivelato che la battaglia in arrivo, che vedrà la partecipazione di molti eserciti, potrebbe vedere alcuni personaggi importanti non sopravvivere alla prova. “Ci piace dire che la Stagione 1 era principalmente incentrata sui nostri eroi“, hanno spiegato gli showrunner McKay e Payne, aggiungendo:

Ma la Stagione 2 è tutta incentrata sui cattivi. Questa volta, l’agenda di Sauron mette tutto in moto: Adar (Sam Hazeldine , che prende il posto di Joseph Mawle) e il suo esercito di orchi; Galadriel (Morfydd Clark), Elrond (Robert Aramayo]) e Gil-galad (Benjamin Walker) e i loro eserciti di elfi – che si scontreranno tutti insieme nella battaglia più ambiziosa che il nostro show abbia mai visto, una battaglia da cui molti grandi protagonisti potrebbero non uscire vivi“.

Un cattivo per tutti

Le terre della Terra di Mezzo hanno molte sfide e molti cattivi che cercano di servire il lato oscuro. Il principale tra loro è il servitore di Morgoth e il nuovo Signore Oscuro emergente, Sauron. Per gran parte della Stagione 1 abbiamo saputo che Sauron era tornato, ma la sua identità è rimasta segreta. Alla fine è emerso come l’umano Halbrand e ora è pronto a costruire il suo potere. Il prossimo passo è la costruzione della sua base di potere a Mordor, Barad-dûr, e l’insinuarsi nella mente del maestro fabbro elfico Celebrimbor (Charles Edwards) nel tentativo di creare l’Unico Anello. Lo farà assumendo le sembianze elfiche di Annatar, il Signore dei Doni, e ingannando individui ignari.

Tuttavia, mentre Sauron costruisce la sua forza, coloro che cercano di opporsi a lui non resteranno con le mani in mano. Galadriel (Morfydd Clark) cercherà di radunare gli eserciti dei regni elfici per prendere posizione e un nuovo vero eroe dovrà emergere dal mondo degli uomini per aiutare il conflitto.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere debutta il 29 agosto. Guardate in streaming la prima stagione di Gli anelli del potere in esclusiva su Prime Video.

Snowpiercer si avvicina al capolinea con il nuovo trailer della quarta stagione

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Dopo anni di attesa e un cambio di scenario, manca solo un mese all’ultima corsa di Snowpiercer su AMC e AMC+. Con così poco tempo a disposizione prima della stagione 4, è stato presentato un nuovo trailer che offre uno sguardo più completo su ciò che è in serbo per i passeggeri rimasti sul treno titolare con Melanie (Jennifer Connelly) e quelli partiti su Big Alice con Andre (Daveed Diggs). Nuove minacce e sfide attendono entrambe le parti al di là dei binari, mentre cercano finalmente di ricominciare da capo con Wilford (Sean Bean) per ora fuori dai giochi.

Sviluppato da Josh Friedman e Graeme Manson sulla base delle graphic novel di Jacques Lob e Jean-Marc Rochette e del film originale di Bong Joon-Ho, Snowpiercer segue gli sforzi dei passeggeri del treno, i resti dell’umanità dopo che il mondo è diventato una landa desolata e ghiacciata, per sopravvivere alle lotte politiche e sociali all’interno dei suoi 1.001 vagoni. La terza stagione ha visto finalmente Melanie e Andre strappare il controllo a Wilford, ma hanno ancora delle domande da fare sul mondo esterno. Andre e i suoi passeggeri si sono impegnati in un viaggio rischioso verso New Eden, il nuovo luogo caldo della Terra, dove sono finalmente riusciti a stabilire un nuovo insediamento sulla superficie, ma le sfide attendono ancora i sopravvissuti. A bordo dello Snowpiercer, tuttavia, resta da stabilire chi abbia lanciato il misterioso missile nel finale di stagione, da dove provenga e perché sia stato lanciato.

All’inizio di giugno, Collider ha potuto condividere uno sneak peek esteso del primo episodio, intitolato “Snakes in the Garden“, che anticipava una minaccia imprevista che attende l’equipaggio di Melanie quando Till (Mickey Sumner) e Ben (Iddo Goldberg) si imbarcano in una spedizione oltre il treno. La première si svolge nove mesi dopo che Snowpiercer e Big Alice hanno preso strade diverse, riprendendo Melanie e la sua compagnia mentre si occupano del Motore Eterno e osservano l’ambiente circostante. Nel frattempo, New Eden si trova in un periodo di incertezza, poiché Andre e la sua gente sono perseguitati da nuovi nemici provenienti dalle lande innevate. Insieme, sono costretti ad affrontare la dura realtà se vogliono avere una speranza di far sopravvivere l’insediamento alla stagione.

Snowpiercer porta a bordo alcuni nuovi talenti

Snowpiercer recensione serie tv

Oltre ai membri del cast che ritornano, tra cui Rowan Blanchard, Alison Wright, Katie McGuinness, Lena Hall, Sam Otto, Chelsea Harris, Mike O’Malley, Roberto Urbina e Sheila Vand, Snowpiercer accoglie alcuni nuovi nomi mentre i sopravvissuti si diffondono nel mondo. Tra questi, spiccano Clark Gregg e Michael Aronov, che sono saliti a bordo del film, beniamino della critica, con ruoli sconosciuti. Dato che è probabile che vengano introdotti nuovi personaggi come parte dei gruppi sconosciuti che si oppongono ai passeggeri di Snowpiercer, questi potrebbero riempire il vuoto lasciato da Wilford e diventare un’ultima minaccia da affrontare per i passeggeri. In ogni caso, l’ex allievo di Lost Paul Zbyszewski assumerà il ruolo di showrunner per la quarta stagione e guiderà la serie in quello che si preannuncia come un finale pieno di mistero.

La quarta stagione di Snowpiercer prenderà il via negli USA su AMC il 21 luglio e sarà trasmessa in streaming su AMC+. Le stagioni dalla 1 alla 3 sono già disponibili sulla piattaforma.

Snowpiercer in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Supergirl: Melissa Benoist condivide il suo consiglio per Milly Alcock

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Nonostante il co-CEO dei DC Studios James Gunn abbia definito The Flashuno dei più grandi film di supereroi mai realizzati“, ha scelto di non affidare nuovamente il ruolo di Supergirl a Sasha Calle per il nuovo DCU. Ad interpretare la supereroina sarà ora Milly Alcock, che debutterà da protagonista in tali vesti in Supergirl: Woman of Tomorrow. La notizia è stata accolta con favore visto quanto dimostrato in quanto a talento dalla Alcock in House of the Dragon.

C’è però anche un’altra interprete di Supergirl, Melissa Benoist – che ha interpretato la Ragazza d’Acciaio nella serie Supergirl di The CW – che ha ora offerto il proprio consiglio a Alcock su come approcciarsi al ruolo. In un’intervista con Collider, infatti, Benoist ha affermato: “Credo che ciò che mi ha sempre guidato mentre lavoravo a quella serie sia stato il pubblico e la persona per cui sapevo che stavo realizzando lo show. Naturalmente, so che lei è un personaggio iconico che attraversa molte generazioni di fan“.

Ma le persone per cui stavo realizzando lo show erano giovani donne, e se lo tenevo ben presente, tutto diventava più piacevole“. Quando la Benoist è stata scritturata per l’Arrowverse, era nota soprattutto per aver recitato in Glee. Il suo ruolo in quella serie era in netto contrasto con l’interpretazione di un supereroe, ma ha comunque contribuito a preparare l’attrice per Supergirl.

Quello che ho imparato in Glee è che ero una gran lavoratrice e che potevo fare cose davvero difficili, perché il programma di quello show era estenuante perché c’erano così tante parti in movimento. Era divertente ma difficile. Dovevi provare i balli, dovevi preregistrare le canzoni, poi dovevi filmare le canzoni, e le riprese delle canzoni erano molto più lunghe – richiedevano ore e ore e ore – e poi c’era anche il lavoro sulle scene“.

Sapevo che Supergirl avrebbe comportato una grande pressione e che le responsabilità sarebbero state immense. Credo che la mia esperienza in Glee mi abbia dato la convinzione di essere in grado di portare avanti Supergirl“. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni su Supergirl: Woman of Tomorrow, progetto che potrebbe entrare in produzione già nel corso di quest’anno e che ci presenterà dunque una nuova versione di questo personaggio.

Milly Alcock Instagram
Milly Alcock in una scena di House of the Dragon

Tutto quello che sappiamo su Supergirl: Woman of Tomorrow

Supergirl: Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax, e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con Craig Gillespie (Crudelia) che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira (“The Vampire Diaries”).

Il progetto, adattato da una serie di fumetti del 2022 con lo stesso titolo, di Tom King e Bilquis Evely, porta Supergirl lontano dalla Terra mentre viaggia attraverso il cosmo con il suo fidato cane, Krypto il Supercane, per sfuggire a una vita perennemente all’ombra di suo cugino, Superman. Incontra una ragazza aliena di nome Ruthye, decisa a vendicare la morte di suo padre, e recluta Supergirl per aiutarla.

Milly Alcock ha ottenuto il ruolo principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon” della HBO che ha attirato l’attenzione del co-direttore della DC James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di Superman.

Quando Gunn annunciò per la prima volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn.

Chicago Fire 13: Jocelyn Hudson riceve una promozione a regular

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Chicago Fire 13: Jocelyn Hudson riceve una promozione a regular

Un nuovo paramedico dell’Ambulanza 61 ha appena ricevuto una meritata promozione per la stagione 13 di Chicago Fire. Jocelyn Hudson, che si è unita alla serie drammatica procedurale nella stagione 12 come nuovo paramedico di nome Lyla Novak, sarà presente regolarmente nella prossima stagione 13, recentemente autorizzata dalla NBC. April è entrata a far parte della squadra per sostituire Lennox (interpretato da Wesam Keesh) che se n’è andato dopo che il suo personaggio è stato licenziato dal capo della squadra, Boden. Il suo personaggio si è rivelato fondamentale per la squadra dei vigili del fuoco e, come ricompensa, apprendiamo da Deadline che il suo ruolo è stato potenziato.

Oltre a Keesh, Chicago Fire ha visto un paio di partenze nella stagione 12, tra cui quella di Sylvie Brett (Kara Killmer), che si è unita alla serie nella stagione 3 in sostituzione della defunta Leslie Shay (Shiri Appleby). Con l’abbandono del personaggio della Kilmer a metà della stagione 12 e un paio di altre partenze, lo show ha creato spazio per l’ingresso di nuovi personaggi, ed è emozionante vedere la Hudson scalare i ranghi dopo la sua impressionante interpretazione nella stagione 12.

La Lyla della Hudson è stata introdotta nella seconda metà della stagione 12 come un nuovo paramedico che si accontentava di lavorare come freelance. In seguito, però, ha accettato di unirsi alla squadra a tempo pieno e ha subito avuto un impatto sulla squadra. Lyla interviene spesso per prendere il comando e colmare le lacune ogni volta che è necessario, caratteristiche che hanno impressionato i capi e sarà interessante vedere come si svilupperà il suo arco nella prossima stagione.

La fama di Jocelyn Hudon è in ascesa

Anche se la Hudon è una nuova arrivata nel franchise di One Chicago, non è estranea ai procedurali e arriva a Chicago Fire con un bagaglio di esperienza tale da lasciare il segno nello show. In passato ha recitato in procedurali di successo come Criminal Minds, 9-1-1 e The Rookie: Feds. Interprete molto versatile, la Hudon ha partecipato ad altri show televisivi, in particolare alla serie FX Dave, alla serie horror di Guillermo del Toro, The Strain, a 21 Thunder, Ice e When Hope Calls.

Hudon è un volto familiare al pubblico di Hallmark, essendo apparsa in commedie romantiche come Innamorarsi a Niagra e Romance With a Twist. Recentemente ha assunto il ruolo di protagonista nel dramma romantico The Fall con Thomas Cocquerel e Jeremy Sumpter. Per la sua interpretazione di Lacey Huxley, una trentenne divisa tra due amanti, è stata nominata come miglior attrice al Mammoth Film Festival 2024.

Hudon si unisce agli altri attuali regular della serie Taylor Kinney, David Eigenberg, Eamonn Walker, Miranda Rae Mayo, Christian Stolte, Hanako Greensmith e Joe Minoso, che torneranno tutti alla prima stagione 13 sulla NBC. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su Chicago Fire.

Patrick Dempsey entra nel cast di Dexter: Original Sin

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Patrick Dempsey entra nel cast di Dexter: Original Sin

Forse dovresti trovare un nuovo uso per il tuo bisturi, McDreamy. Patrick Dempsey si unisce al cast di Dexter: Original Sin, la tanto attesa storia delle origini per Paramount+ e Showtime. Patrick Dempsey interpreterà Aaron Spencer, il capitano della Omicidi di Miami con un legame di lunga data con Harry Morgan, interpretato da Christian Slater. La serie prequel, ambientata nella Miami del 1991, segue un giovane Dexter Morgan (Patrick Gibson) nel passaggio da studente a serial killer vigilante. Guidato dal padre Harry, Dexter impara a incanalare i suoi impulsi oscuri utilizzando un rigido codice morale, il tutto mentre fa uno stage presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

L’elenco del cast di killer si era già allargato in precedenza per l’attesa serie prequel di Paramount+ – precedentemente, e terribilmente, nota come Dexter: Origins – con la recente rivelazione di quattro nuovi attori. A partecipare alla storia delle origini del personaggio reso famoso da Michael C. Hall nella serie di Showtime che ha fatto scalpore, sono attori del calibro di James Martinez (Love, Victor), Christina Milian (Love Don’t Cost a Thing), Alex Shimizu (The Blacklist) e Reno Wilson (Mike & Molly). Il quartetto lavorerà al fianco dei già annunciati Christian Slater (The Spiderwick Chronicles), Gibson (Shadow and Bone) e Molly Brown (Senior Year).

Chris McCarthy, Presidente/CEO di Showtime e MTV Entertainment Studios, ha espresso entusiasmo per l’aggiunta di Dempsey, definendolo “un attore amato e conosciuto a livello internazionale per i personaggi iconici che ha interpretato e per le sue performance”. Dexter: Original Sin si preannuncia come uno show di grande impatto, la cui produzione è curata da Showtime Studios e Counterpart Studios.

La carriera di Patrick Dempsey

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Patrick Dempsey è noto soprattutto per il ruolo del dottor Derek Shepherd, alias “McDreamy”, nella serie televisiva Grey’s Anatomy. Questo ruolo gli è valso un ampio riconoscimento e diverse nomination ai premi. Dempsey ha anche recitato in film importanti come Enchanted, dove ha interpretato l’affascinante Robert Philip, e Bridget Jones’s Baby nel ruolo di Jack Qwant.

Ha anche fatto un’apparizione nel ruolo dell’eventuale marito di Sidney Prescott in Scream 3, con la speranza che riprenda quel ruolo nel prossimo sequel, molto diffusa tra i fan. Inoltre, è apparso in Can’t Buy Me Love, Made of Honor e Transformers: Dark of the Moon. Il suo lavoro spazia sia in televisione che al cinema, mostrando la sua versatilità come attore. Preparatevi a tuffarvi nuovamente nel mondo oscuro e contorto di Dexter Morgan: Dexter: Original Sin si prepara a portarci in un viaggio sanguinoso ed emozionante.

Le avventure di Huck Finn: Steven Spielberg e Taika Waititi al lavoro sul nuovo film

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Ecco un viaggio lungo il fiume Misssissippi che non vi aspettavate. La Universal ha appena lanciato una bomba letteraria assicurandosi i diritti di James, una rivisitazione moderna del classico di Mark Twain Le avventure di Huckleberry Finn, scritto da Percival Everett. Dietro le quinte sono coinvolti talenti di prim’ordine: Steven Spielberg e Taika Waititi si occuperanno del progetto. Secondo un’esclusiva di Variety, Spielberg sarà produttore esecutivo attraverso la Amblin Partners, mentre Waititi è già in trattative per la regia.

Dopo il successo del premio Oscar di American Fiction, adattamento di Erasure di Everett, James è diventato un bestseller. Everett, finalista al Pulitzer, ha aggiunto questa storia al suo impressionante catalogo di 30 libri. La storia capovolge il classico di Twain concentrandosi su Jim, che si nasconde a Jackson Island per evitare di essere venduto e separato dalla sua famiglia. Huck Finn, invece, finge di essere morto per sfuggire al padre violento e intraprende un pericoloso viaggio lungo il fiume Mississippi.

Il libro originale di Twain è uno dei romanzi più famosi e influenti della letteratura americana. Pubblicato nel 1884, è stato per decenni un punto fermo nei programmi scolastici e i suoi temi di amicizia, libertà e giustizia sociale risuonano profondamente. I personaggi di Huck e Jim sono iconici e la loro storia è ampiamente riconosciuta e citata in vari contesti culturali.

Qual è l’eredità di Huckleberry Finn sul grande schermo?

L’iconico romanzo di Mark Twain “Le avventure di Huckleberry Finn” ha visto la sua giusta dose di adattamenti, ognuno dei quali ha portato un tocco unico all’epico viaggio sul fiume di Huck e Jim. L’avventura è iniziata al cinema con la versione muta del 1920, seguita dalla memorabile interpretazione di Mickey Rooney nel 1939. Il musical del 1960 ha visto Eddie Hodges cantare lungo il Mississippi, mentre l’adattamento del 1974 con Jeff East e Paul Winfield è rimasto più fedele ai temi grintosi di Twain. Le avventure di Huck Finn (1993) della Disney, con Elijah Wood, puntava a un’atmosfera più familiare. Ogni film ha affrontato i complessi temi di Twain a modo suo e ora, con il prossimo James, l’attenzione si sposta sulla prospettiva di Jim, promettendo una rivisitazione fresca e moderna di questo racconto classico.

Per quanto riguarda il prossimo film all’orizzonte? Steven Spielberg, tre volte vincitore di un Oscar, è pronto a dirigere per la Universal un film sull’evento del 2026 con Emily Blunt, mentre Waititi, che ha vinto un Oscar per Jojo Rabbit, è attualmente in fase di post-produzione di Klara and the Sun della Sony con Jenna Ortega.

Trigger Warning: 7 cose da sapere prima di guardare il film con Jessica Alba

Jessica Alba torna al cinema dopo cinque anni con Trigger Warning di Netflix. Il nuovissimo thriller d’azione vede la star di Sin City interpretare un personaggio femminile e fatale. Diretto dalla regista indonesiana Mouly Surya al suo debutto in lingua inglese, Trigger Warning segue Parker (Alba), un’esperta agente delle Forze Speciali che torna nella sua città natale dopo la morte del padre e prende possesso del bar di famiglia. Ben presto, però, si ritrova nel mirino di una violenta banda locale che terrorizza la città e si mette alla ricerca di una pericolosa cospirazione politica legata alla morte del padre.

Trigger Warning segna il ritorno al cinema di Jessica Alba dopo Killers Anonymous del 2019, e sarà un thriller grintoso e ricco di azione con la violenza delle gang e la corruzione politica come premessa. Ma la storia e la sua narrazione esplorano anche temi delicati e critici come la perdita, il lutto e il trauma.

Il film è in fase di sviluppo dal 2016 ed è descritto come un incrocio tra Rambo: First Blood e John Wick, che può essere attribuito alla caratterizzazione di Parker di una donna in missione, nonostante tutte le probabilità. L’analogia è anche logica se si considera che anche il produttore di John Wick, Basil Iwanyk, è legato al progetto, che offre un’esperienza action-thriller simile a quella di John Wick o First Blood. Prima di vedere il nuovo film d’azione, date un’occhiata alla nostra guida rapida per il trailer, la data di uscita, la trama, il cast e tutto ciò che sappiamo su Trigger Warning.

Trigger Warning” ha una data di uscita?

In sviluppo dal 2020, Trigger Warning debutterà finalmente venerdì 21 giugno 2024.

trigger warning jessica alba

Trigger Warning” sarà nelle sale o in streaming?

L’action-thriller è una produzione originale del network e sarà disponibile in esclusiva su Netflix. Nell’attesa dell’arrivo di Trigger Warning, si può anche dare un’occhiata a Extraction, il cui successo ha spianato la strada allo streamer per la produzione di numerosi thriller d’azione originali, come The Mother, The Old Guard e Sweet Girl.

C’è un trailer per “Trigger Warning”?

trigger warning jessica alba

In vista della prima del film, prevista per giugno, Netflix ha pubblicato il trailer ufficiale di Trigger Warning, che mostra il personaggio di Alba, Parker, alle prese con pericolose bande e politici poco raccomandabili in una polverosa cittadina. Il trailer, ricco di azione, si apre con Parker in lutto per l’improvvisa morte del padre. Riallaccia anche i contatti con le sue vecchie conoscenze, tra cui il discutibile senatore Swann, che le ricorda gentilmente che in città è sempre piaciuta a tutti e che dovrebbe continuare così.

Ben presto la donna si rende conto che l’incidente è più grave di quanto avesse immaginato e inizia a indagare su Swann e sulle sue conoscenze. Ma quando viene messa in guardia sulle sue indagini dallo sceriffo locale, che è anche il figlio del senatore, e dal suo ex, i dubbi di Parker diventano convinzioni e comincia a chiedersi chi sia davvero dalla sua parte. Con l’aiuto di alcune persone di cui si può fidare e con il suo addestramento nelle Forze Speciali, Parker si propone di andare a fondo della verità, costi quel che costi. Vale la pena ricordare che le scene di combattimento con i coltelli del film, alcune delle quali si vedono nel trailer, sono tecniche di combattimento con i coltelli indonesiane incorporate nella coreografia d’azione del film.

Che cos’è il Trigger Warning?

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La sinossi ufficiale di Trigger Warning, diffusa da Netflix, recita: Il commando delle forze speciali Parker (Jessica Alba) è in servizio attivo oltreoceano quando viene richiamata nella sua città natale con la tragica notizia della morte improvvisa del padre. Ora proprietaria del bar di famiglia, Parker riallaccia i rapporti con il suo ex fidanzato diventato sceriffo Jesse (Mark Webber), con il suo irascibile fratello Elvis (Jake Weary) e con il potente senatore Swann (Anthony Michael Hall), cercando di capire cosa sia realmente accaduto a suo padre.

La ricerca di risposte da parte di Parker va rapidamente a rotoli, e presto si ritrova in contrasto con una banda violenta che dilaga nella sua città natale. Incerta su chi possa veramente fidarsi, Parker attinge al suo addestramento da commando e dimostra di essere una forza da non sottovalutare, mentre dà la caccia alla verità e cerca di rimediare a ciò che è andato storto nella Contea di Swann, con l’aiuto del suo compagno di operazioni segrete e hacker Spider (Tone Bell) e dello spacciatore locale Mike (Gabriel Basso).

Chi c’è nel cast di Trigger Warning?

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Jessica Alba guida il cast dell’action-thriller nel ruolo di Parker, un’agente delle forze speciali in servizio attivo che arriva nella sua città natale dopo la morte improvvisa del padre. Trigger Warning segna il ritorno al cinema della Alba dopo Killers Anonymous del 2019, ma non è nuova al genere. L’attrice ha un lungo curriculum di personaggi grintosi e d’azione, a partire dalla serie d’azione fantascientifica della Fox, Dark Angel, che è diventata il suo ruolo di punta. Ha continuato a interpretare protagonisti simili in Sin City, Machete e nei Fantastici Quattro diretti da Tim Story, tutti film che la vedevano impegnata a sconfiggere i cattivi. Alba ha anche recitato nella serie spin-off di Bad Boys, LA’s Finest, accanto a Gabrielle Union.

Alba è affiancata da Mark Webber nel ruolo dello sceriffo Jesse Swann, sceriffo della città ed ex fidanzato di Parker, che è anche il figlio del senatore. Parker riallaccia i rapporti con lui per indagare sulla morte del padre, ma inizia a dubitare che Jesse sia dalla sua parte. L’attore e regista Webber è noto soprattutto per il ruolo di Stephen Stills in Scott Pilgrim vs. the World, che ha ripreso nell’adattamento della serie animata Scott Pilgrim Takes Off.

Anthony Michael Hall interpreta l’antagonista della storia, il senatore Ezekiel Swann, un potente politico con legami criminali che considera Parker una minaccia per la sua posizione. Hall è noto soprattutto per aver interpretato ruoli da secchione nei film adolescenziali di successo di John Hughes, Sedici candele, The Breakfast Club e Weird Science, e per il ruolo principale in The Dead Zone di USA Network. È apparso anche in Il cavaliere oscuro e Halloween Kills e in serie come Community e The Goldbergs.

A questo cast si aggiunge Tone Bell, che interpreta Spider, un hacker e partner di Parker nelle operazioni di copertura. Bell è apparso in ruoli principali in show come Bad Judge, Truth Be Told e Disjointed e in film come The United States vs. Billie Holiday. Dal 2023, Bell interpreta il ruolo di Khalil in Survival of the Thickest di Netflix.

Jake Weary, ex allievo di Pretty Little Liars e Animal Kingdom, interpreta Elvis, la testa calda del fratello di Parker che non sembra essere molto simpatico in città. Weary è apparso anche in It Follows e It Chapter Two e in Finding Steve McQueen.

Gabriel Basso, ex allievo di The Big C, interpreta Mike, uno spacciatore locale che aiuta Parker a scoprire la verità. Basso è già apparso in film come Super 8, Ithaca e il più recente The Strangers: Chapter 1, e apparirà prossimamente in Juror No. 2 di Clint Eastwood. Dal 2023, Basso è alla guida della serie Netflix The Night Agent. Kaiwi Lyman (Den of Thieves) e Hari Dhillon (Holby City) recitano in altri ruoli secondari.

Chi sta producendo Trigger Warning?

Il nuovo action-thriller è opera della regista indonesiana Mouly Surya e segna il suo debutto in lingua inglese. Sebbene questo sia il primo film in inglese della regista, Surya ha già diretto diversi film indonesiani, come il vincitore del Citra Award Fiksi e What They Don’t Talk About When They Talk About Love. Il suo terzo lungometraggio, Marlina the Murderer in Four Acts, che ha debuttato al Festival di Cannes 2017, ha ottenuto un’ottima accoglienza. Il dramma-thriller sulla vendetta è stato il quarto film indonesiano ad entrare nella selezione ufficiale del festival.

Il film originale Netflix è scritto da John Brancato, Josh Olson e Halley Gross, sulla base di un racconto di Otep Shamaya. Brancato è noto per aver già collaborato alla sceneggiatura (insieme a Michael Ferris) di film come The Game, Terminator 3: Rise of the Machines, Terminator Salvation e Surrogates. Il duo ha anche creato la serie fantascientifica della NBC The Others. Olson ha già scritto il film di David Cronenberg, A History of Violence, mentre Gross è noto per aver scritto gli episodi di Westworld. Si unirà alla writers’ room per la seconda stagione di The Last of Us. Le musiche di Trigger Warning sono state composte da Enis Rotthoff, già autore di Guns Akimbo e Your Honor di Showtime.

Jessica Alba è anche produttrice esecutiva di Trigger Warning sotto la sua insegna, Lady Spitfire, insieme a Basil Iwanyk della Thunder Road Films, Erica Lee ed Esther Hornstein.

Quando e dove è stato girato Trigger Warning?

Dopo l’annuncio del cast, la produzione di Trigger Warning è iniziata nell’autunno del 2021 e le riprese si sono svolte in New Mexico.

The Boys 4 stabilisce un diabolico record di spettatori

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The Boys 4 stabilisce un diabolico record di spettatori

I Ragazzi sono tornati in città e, sebbene sia stata accolta da recensioni contrastanti, la quarta stagione è ancora diabolica come sempre – e i numeri degli spettatori lo dimostrano. Per la terza volta consecutiva nella sua storia, la serie creata da Eric Kripke ha fatto esplodere la stagione che l’ha preceduta, con un aumento del 21% degli spettatori nei primi quattro giorni. Attualmente, l’ultima stagione di The Boys si colloca nella Top 5 delle stagioni televisive più viste su Prime Video e detiene il diritto di detenere il secondo posto per numero di spettatori per qualsiasi stagione di ritorno.

Chi ostacola The Boys (la nostra recensione) nel suo cammino verso la grandezza? Il Reacher, altrettanto forte, diretto da Alan Ritchson. Tuttavia, il pandemonio che circonda la battaglia in corso tra Supes e i civili non solo ha avuto un impatto impressionante negli Stati Uniti, ma ha anche spalancato le sue ali in tutto il mondo, raccogliendo un gran numero di spettatori in paesi come il Brasile, il Regno Unito e l’India.

La fine è in vista per Butcher (Karl Urban) e il resto del gruppo di vigilanti del titolo, poiché poco prima della première della quarta stagione, Kripke ha annunciato che la storia si concluderà con la quinta stagione. La mente di The Boys e Supernatural afferma che questo è sempre stato il suo piano, ma che non poteva dirlo al pubblico fino a quando non fosse stato il momento giusto. Quindi, per ora, ci godiamo ogni secondo della caotica follia della penultima stagione e non diamo per scontati i momenti mozzafiato, che sono già stati molti.

L’ultimo episodio, disponibile in streaming su Prime Video, ha visto Patriota (Antony Starr) tornare alle sue origini nel laboratorio in cui è stato torturato da bambino. Molte delle persone che hanno condotto test immorali e traumatizzanti sul ragazzo noto come John svolgono ancora le stesse mansioni, mettendo Patriota nella posizione perfetta per vendicarsi. Nel frattempo, pezzi e frammenti della serie spin-off dello show, Gen V, si mescolano nell’ultima puntata, mentre Frenchie (Tomer Capone) si innamora mentre affronta i fantasmi del suo passato e Butcher si riunisce alla squadra, con grande disappunto di Annie (Erin Moriarty).

Qual è il prossimo episodio di The Boys?

Anche solo nei primi episodi da record della quarta stagione sono stati messi a punto molti punti della trama. L’arco narrativo di A-Train (Jessie T. Usher) sta finalmente entrando nel vivo, mentre cerca di espiare il suo passato e di diventare l’eroe che è destinato a essere. Nel frattempo, con Victoria Neuman (Claudia Doumit) che si avvicina sempre di più a un passo dalla presidenza, per i Ragazzi è quasi giunto il momento di fare la loro mossa e garantire che la democrazia regni sovrana.

Scoprite il motivo di tanto clamore e aggiungete i vostri occhi ai numeri degli spettatori della quarta stagione di The Boys, ora in streaming su Prime Video.

Donald Sutherland: i 15 migliori film, in ordine di importanza

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Donald Sutherland: i 15 migliori film, in ordine di importanza

Donald Sutherland è stato un acclamato attore canadese i cui primi crediti cinematografici risalgono agli anni Sessanta. È stato un punto fermo dell’industria cinematografica per oltre mezzo secolo prima della sua tragica scomparsa, avvenuta il 20 giugno 2024. Sutherland è diventato famoso tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 e ha continuato a lavorare costantemente nei decenni successivi, recitando fino ai primi anni del 2020.

Ha avuto oltre 150 ruoli in film, il che rende il processo di selezione dei migliori film di Sutherland un compito arduo. Molti dei film in cui è apparso possono essere considerati dei classici ed è difficile trovare tutti i film più belli in cui ha recitato, a meno che non si voglia stare qui tutto il giorno. Di conseguenza, quella che segue è una classifica dei migliori film in cui Donald Sutherland è apparso durante la sua carriera di attore, classificati di seguito da buono a ottimo.

Path to War – L’altro Vietnam (2002)

Path to War - L'altro Vietnam

John Frankenheimer dirige Sutherland, Sir Michael Gambon e Alec Baldwin nel film biografico made-for-tv del 2002 Path to War. La trama ruota attorno al presidente Lyndon B. Johnson (Gambon) che si occupa dell’escalation della guerra del Vietnam negli anni Sessanta. Sutherland è il co-protagonista nel ruolo di Clark Clifford, Segretario alla Difesa di Johnson, dopo Robert McNamara (Baldwin).

Path to War è stato l’ultimo film di Frankenheimer, ed è stato un grande successo. Gambon è straordinario nel ruolo di Johnson, che ritrae il presidente con tutti gli strati di un uomo imperfetto che fa del suo meglio per tenere sotto controllo una situazione più grande di lui. Anche Sutherland è eccezionale nel ruolo di Clifford, in un’interpretazione clinica e introspettiva che gli è valsa un Golden Globe. Serrato e avvincente, Path to War è un thriller politico brillante e rivelatore e uno dei migliori film originali della HBO di tutti i tempi che ha cementato la rete come destinazione primaria per i contenuti di prestigio.

Space Cowboys (2000)

Space Cowboys (2000)

Diretto e interpretato da Clint Eastwood con Tommy Lee Jones, James Garner e Sutherland, Space Cowboys è il tipo di film d’avventura che il pubblico vede raramente. Il film segue Frank (Eastwood), Hawk (Jones), Jerry (Sutherland) e Tank (Garner), quattro anziani ex piloti collaudatori inviati nello spazio per riparare un satellite sovietico.

Space Cowboys mantiene esattamente ciò che promette, soprattutto con una tale premessa. Si tratta di un’avventura piacevole che si affida alla formula classica del genere per uscire vincente. Tuttavia, il cast di quattro incredibili e talentuosi interpreti eleva il materiale a nuove vette. Guidato dall’abile mano di Eastwood dietro la macchina da presa, il cast è magnetico sullo schermo, aumentando la tensione e alzando la posta in gioco. Raramente quattro brillanti interpreti si sono uniti in modo così classico ed efficace.

6 gradi di separazione (1993)

6 gradi di separazione (1993)

La spettacolare Stockard Channing ha ricevuto la sua prima e finora unica nomination all’Oscar per la sua interpretazione di forza nella commedia-dramma di Fred Schepisi Sei gradi di separazione. La trama è incentrata su Ouisa Kitteridge (Channing) e suo marito Flan (Sutherland), che ricevono la visita inaspettata di un giovane uomo, Paul (Will Smith), che sostiene di essere un amico dei loro figli. Tuttavia, i segreti di Paul vengono presto alla luce, portando la coppia a riconsiderare le proprie scelte.

Sutherland non è mai stato lodato per essere un attore non protagonista così affidabile, soprattutto nelle storie guidate da una protagonista femminile. Channing guida interamente Sei gradi di separazione e un ipnotizzante Will Smith offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera nel ruolo del doppiogiochista Paul, ma Sutherland è altrettanto bravo nel ruolo dell’indulgente e fiducioso Paul. Sebbene sia più debole dell’opera teatrale da cui è tratto, Sei gradi di separazione è una notevole vetrina per il suo trio di interpreti principali.

I guerrieri (Kelly’s Heroes, 1970)

I guerrieri (Kelly's Heroes, 1970)

Curiosamente, Donald Sutherland ha recitato in due film comici di guerra nel 1970. Uno di questi era M*A*S*H, che ebbe un enorme successo al momento dell’uscita, raccontando la vita di vari medici in servizio nella guerra di Corea. Dal film fu tratta una serie televisiva di successo ancora maggiore (e probabilmente molto migliore) nel 1972, che durò 11 stagioni e si concluse nel 1983.

L’altro film è stato Kelly’s Heroes e, sebbene non possa vantare un’eredità così grande come M*A*S*H, è probabilmente quello più facile da guardare oggi. Sutherland è solido in un ruolo di supporto, mentre Clint Eastwood interpreta il protagonista, e la storia ruota attorno ai soldati che si assentano per rapinare una banca tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. È un film sciocco e antiquato, ma è molto divertente vedere come si fondono i generi della commedia, della guerra e del crimine.

M*A*S*H (1970)

M*A*S*H (1970)

Nel bene e nel male, l’eredità di M*A*S*H significa che vale la pena riconoscerlo come uno dei film più importanti di Donald Sutherland, soprattutto perché è stato un film significativo all’inizio della sua carriera. E il fatto di aver ispirato una serie televisiva leggendaria, che a sua volta ha avuto uno dei finali migliori e più popolari di tutti i tempi? Anche questo deve valere qualcosa.

Sutherland è il protagonista della versione cinematografica di M*A*S*H, nel ruolo di Hawkeye Pierce, che nella serie televisiva è stato interpretato da Alan Alda. Per quanto riguarda il film, era giusto (e probabilmente più divertente) per l’epoca, e anche se gli spettatori di oggi potrebbero non trovarsi così divertiti, possono sicuramente riconoscerlo almeno per il modo in cui ha plasmato la cultura pop in generale.

Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire)

Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire)

Il ruolo di Donald Sutherland più riconoscibile per molti giovani di oggi potrebbe essere quello del Presidente Coriolanus Snow. È l’antagonista principale di tutti e quattro i film della serie Hunger Games: Snow è il sovrano del mondo distopico in cui si svolgono i film ed è fondamentale per lo svolgimento degli Hunger Games.

Sutherland dà probabilmente il meglio di sé nel miglior film della serie, Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire) del 2013. La malvagità di Snow aumenta nel sequel, con il conflitto tra lui e la protagonista della serie Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) che diventa più personale, il che fa miracoli per aumentare la posta in gioco in un sequel che è anche migliore del primo film del 2012.

Orgoglio e pregiudizio (2005)

Orgoglio e pregiudizio (2005)

Un altro ruolo del XXI secolo di Donald Sutherland, Orgoglio e pregiudizio del 2005, lo vede interpretare un ruolo completamente diverso da quello del cattivo interpretato nei film di Hunger Games. Adattamento dell’omonimo romanzo di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio è naturalmente un film molto più delicato e per nulla violento, che ruota attorno a un gruppo di figlie che cercano di trovare un marito adatto.

È improbabile che questo adattamento conquisti chi non è già un fan del particolare stile melodrammatico e romantico della Austen, ma è un forte adattamento del materiale di partenza. Inoltre, è davvero bello vedere Sutherland interpretare qualcuno che non sia un antieroe, un losco o un vero e proprio cattivo, perché la maggior parte dei suoi ruoli tende a rientrare in uno di questi campi.

Novecento (1990)

Novecento (1990)

Novecento è un titolo appropriato per due motivi fondamentali. Il primo e più ovvio è che la storia, che abbraccia decenni, inizia poco dopo l’anno del titolo, con due ragazzi nati nel 1901, che crescono insieme e poi vedono il loro legame messo in discussione quando crescono. Il secondo motivo per cui Novecento funziona come titolo, invece, è perché sembra che il film duri 1900 minuti.

Duro, ma dura 317 minuti. Questo fa sì che il 1900 superi di gran lunga le cinque ore, rendendolo un’epopea enorme, estenuante, ma a volte impressionante. Sutherland è anche molto memorabile qui, interpretando un personaggio veramente vile che fa innumerevoli cose mostruose. L’Attila Mellanchini di Sutherland è forse uno dei cattivi cinematografici più terrificanti e sottovalutati del decennio, una rappresentazione spietata della crudeltà umana che rimane agghiacciante anche per gli standard odierni.

Una squillo per l’ispettore Klute (1971)

Una squillo per l'ispettore Klute (1)

Klute è un film che sembra decisamente anni ’70 per quanto riguarda il tono e il ritmo, ed è un esempio di narrazione di un mistero a fuoco lento fatto bene. Il film è interpretato da Jane Fonda e Donald Sutherland: la prima interpreta una squillo perseguitata da una figura terrificante e misteriosa, che la porta a chiedere l’aiuto di un detective privato, interpretato da Sutherland.

Il film ebbe un modesto successo al botteghino e continua a essere considerato un film neo-noir/thriller psicologico degli anni Settanta molto efficace e teso. Sutherland è molto bravo in Klute, dimostrando ancora una volta la sua capacità unica di fornire una presenza affidabile per una storia femminile, contribuendo in modo prezioso senza necessariamente attirare l’attenzione. È Fonda a rubare la scena, e per la sua interpretazione nel film ha vinto anche l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers)

Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers)

L’aggiornamento di un classico della fantascienza degli anni Cinquanta per gli anni Settanta, completo di tutta l’asprezza e l’autenticità che ciò comporta, L‘invasione degli ultracorpi è un remake davvero notevole. È un film di fantascienza/horror a fuoco lento al suo meglio, che si svolge in una piccola città dove alcune forze misteriose sembrano essersi impossessate dei corpi di molte persone che vi abitano, come dimostra il loro strano comportamento.

Il tutto è piuttosto sottile per gli standard odierni, e si intensifica solo verso l’atto finale, quando Donald Sutherland fa la famigerata faccia mentre indica e urla. Ma è molto bravo e affiancato da numerosi altri attori che fanno tutti un ottimo lavoro, con il cast che comprende Brooke Adams, Leonard Nimoy e Jeff Goldblum.

Animal House (1978)

Animal House (1978)

È certamente un film del suo tempo, ma è anche difficile negare l’impatto di Animal House come classico della commedia. È crudo, irriverente e forse, secondo alcuni, non è invecchiato perfettamente, ma cattura un certo tipo di anarchia comica che raramente è stata eguagliata dal 1978, con la sua trama molto libera che racconta di una confraternita piena di facinorosi che si scontrano con il rettore del loro college.

Il film appartiene alla sua star John Belushi, ma Donald Sutherland ha ancora un ruolo di supporto memorabile nel ruolo del professor Jennings, che ha girato per soli due giorni ed è la star più pagata. È interessante notare, però, che inizialmente gli era stata offerta una percentuale sugli incassi del film invece di un compenso forfettario, che egli rifiutò, pensando che il film sarebbe stato un flop. Sembra che questa decisione sia costata a Sutherland milioni di dollari a causa del successo a sorpresa di Animal House.

Quella sporca dozzina (1967)

Quella sporca dozzina (1967)

Pur non essendo un remake di Sette Samurai come I Magnifici Sette, The Dirty Dozen prende lo spirito di quel classico film d’azione del 1954 e lo trasporta in una nuova ambientazione. L’ambientazione è la Seconda Guerra Mondiale, e gli “eroi” non sono esattamente delle brave persone, essendo dei criminali condannati che otterranno una riduzione della pena se riusciranno a sopravvivere a una pericolosissima missione di assassinio dietro le linee nemiche.

Il film fa un lavoro fantastico per umanizzare la maggior parte della dozzina titolare, e aiuta il fatto che le forze contro cui si scontrano sono notevolmente più malvagie. Donald Sutherland interpreta uno di questi antieroi e Quella sporca dozzina è probabilmente il primo vero grande film in cui è apparso, aiutandolo a fare cose ancora più grandi e migliori negli anni successivi.

A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973)

A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973)

Di tutti i film horror realizzati negli anni Settanta, pochi sono così genuinamente agghiaccianti e inquietanti come Don’t Look Now. È un film che si concentra più sui sentimenti orribili che derivano da un dolore intenso che non sulla rappresentazione degli orrori cinematografici più tradizionali (anche se, man mano che si va avanti, si spinge in questa direzione e finisce per essere tremendamente ossessionante anche sotto questo aspetto).

Donald Sutherland e Julie Christie sono i protagonisti di una coppia di genitori sconvolti da una tragedia, con un viaggio a Venezia che non serve a risolvere i loro dispiaceri e che invece fa sprofondare i due in un territorio psicologico più oscuro. Don’t Look Now non è facile da guardare, ma è un’esperienza notevole per chi si sente in grado di guardare qualcosa di pesante dal punto di vista narrativo e dell’impatto horror.

Gente comune (1980)

Gente comune (1980)

Vincitore dell’Oscar per il miglior film nel 1980, Gente comune è un dramma familiare molto avvincente e ottimamente recitato. È uno di quei rari film in cui si ha la sensazione che tutti i membri del cast stiano dando il meglio della loro carriera, compresi Sutherland, Mary Tyler Moore, Timothy Hutton e Judd Hirsch.

Dal punto di vista narrativo, il film segue un giovane uomo che ha appena perso il fratello e due genitori, alle prese con il fatto che anche loro hanno appena perso un figlio. Ordinary People è un’esperienza cinematografica straziante che tratta il dolore provato dai membri di una famiglia in un momento terribile della loro vita, ma il suo sguardo onesto sulle conseguenze di una tragedia e la bravura dei suoi attori lo rendono un film che vale la pena vedere.

JFK (1991)

JFK (1991)

Tra film come JFK e Nixon, è difficile negare che Oliver Stone abbia realizzato alcuni interessanti (e politicamente impegnativi) biopic/drammi storici. Il primo, in particolare, è una delle epopee più ambiziose e coinvolgenti degli anni ’90, che segue Jim Garrison, un procuratore distrettuale, mentre indaga sull’assassinio del presidente John F. Kennedy, scoprendo, nel corso del processo, quella che sembra essere una drammatica cospirazione.

Si tratta di un film enorme, grazie alla narrazione che affronta, alla durata e all’enorme cast che ha messo insieme. Donald Sutherland appare in un’unica (anche se lunga) scena nei panni del misterioso Mr. X, che è fondamentale per spiegare gran parte della cospirazione a Garrison e al pubblico. È la scena migliore di un grande film grazie a Sutherland, e rende JFK probabilmente il suo miglior film.

Odessa Young nel cast del biopic su Bruce Springsteen con Jeremy Allen White

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L’attrice Odessa Young si unirà al cast di Deliver Me From Nowhere, il film biopic su Bruce Springsteen della 20th Century. Come riporta Deadline, secondo fonti non confermate, l’attrice interpreterà l’interesse amoroso del protagonista, che sarà interpretato da Jeremy Allen White. Non resta che attendere maggiori informazioni sul suo ruolo, ma di certo si tratta di un nuovo importante progetto per l’attrice, che sta attualmente girando la serie limitata di Netflix Black Rabbit con Jude Law e Jason Bateman.

Recentemente ha completato le riprese della miniserie di Prime Video Narrow Road To The Deep North – adattamento televisivo dell’omonimo romanzo di Richard Flanagan vincitore del Booker Prize – dove recita accanto a Jacob Elordi nella serie limitata di Prime Video. Prossimamente invece, sarà presto protagonista di tre film di prossima uscita, a partire da The Order, thriller poliziesco di Justin Kurzel, in cui recita accanto a Jude Law, Tye Sheridan e Nicholas Hoult. La si vedrà anche nell’horror psicologico The Damned e in My First Film.

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Odessa Young nella miniserie The Stand

Deliver Me From Nowhere: tutto quello che sappiamo sul biopic su Bruce Springsteen

Come noto, Jeremy Allen White – star di The Bear – interpreterà Springsteen e Scott Cooper dirigerà il biopic, che racconta la storia della realizzazione del classico album di Springsteen NebraskaJeremy Strong è in trattative per interpretare il manager di lunga data di Springsteen, Jon Landau. Nel film ci sarà anche Paul Walter Hauser, che dovrebbe andare ad interpretare il tecnico della chitarra di lunga data Mike Batlan.

Scott Cooper, che sarà il regista del progetto, sta anche scrivendo il film, basato sul libro di Warren Zane del 2023 “Deliver Me From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska”. In aprile, lo studio ha chiuso un accordo per finanziare e distribuire il film, che segue l’icona del rock ‘n’ roll che, dopo aver lottato con i suoi demoni personali e aver cercato di diventare una superstar globale, ha scritto e registrato Nebraska, l’album del 1982 che rivaleggia con Blue di Joni Mitchell come uno degli album più emotivamente crudi, oscuri e onesti della storia della musica recente.

Scott Stuber, nella sua prima mossa dopo aver lasciato il ruolo di responsabile di Netflix Film, sta producendo con Ellen Goldsmith-Vein ed Eric Robinson del Gotham Group. Springsteen e Landau sono coinvolti nella realizzazione del film, le cui riprese dovrebbero iniziare in autunno. “È un onore irripetibile collaborare con Bruce Springsteen, un artista stimolante e incomparabile che rappresenta così tanto per così tanti”, ha dichiarato il presidente di Disney Live Action e 20th Century Studios David Greenbaum il mese scorso quando il progetto è stato annunciato.

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