“Abbiamo intenzione di
conservare quel momento e di non toccarlo mai più“, ha detto
Feige a proposito dei momenti finali di Stark nel film del
2019. “Abbiamo lavorato tutti duramente per molti anni per
arrivare a quel momento e non vorremmo mai annullarlo magicamente
in alcun modo”.
Robert Downey Jr., che ha fatto il suo debutto
alla Marvel in “Iron
Man” del 2008, è stato quasi scartato per il ruolo a causa
della sua reputazione, che comprendeva l’arresto nell’aprile 1996
per possesso di eroina, cocaina e una pistola scarica. Tuttavia,
Kevin Feige ricorda che lui e il regista
Jon Favreau si sono contesi l’attore per
interpretare il supereroe titolare nel film.
“Il consiglio di amministrazione
della Marvel era nervoso all’idea di
puntare tutte le sue carte per i futuri film su qualcuno che aveva
notoriamente avuto quei problemi legali in passato“, ha detto
Feige a proposito degli arresti di Downey.
“Non ero molto bravo – e non lo sono ancora – ad accettare un
no come risposta. Ma non mi batto nemmeno il petto per cercare di
ottenere quello che voglio. Cerco di trovare il modo di far capire
agli altri perché dobbiamo andare in una direzione. Ed è così che è
nata l’idea di un provino“.
A giugno, l’ex presidente dei
Marvel Studios David
Maisel ha affermato di aver avuto un ruolo chiave nel convincere il
consiglio di amministrazione della Marvel ad assumere
Robert Downey Jr. invece dell’altro candidato,
Timothy Olyphant.
“Il mio consiglio di
amministrazione pensava che fossi pazzo a mettere il futuro della
società nelle mani di un tossicodipendente“, ha detto Maisel
senza mezzi termini. “Li ho aiutati a capire quanto fosse
adatto al ruolo. Avevamo tutti fiducia che fosse pulito e che lo
sarebbe rimasto“.
Da allora Robert Downey Jr. è apparso in nove film
Marvel nel corso di 11 anni.
Nell’intervista rilasciata a Vanity Fair, Feige ha ricordato quanto
Robert Downey Jr. fosse di supporto ai suoi
co-protagonisti della Marvel, affermando:
“Scherzavamo dicendo che Robert era il capo del dipartimento di
recitazione perché tutti lo ammiravano“. Kevin Feige ha continuato: “Li ha presi
tutti sotto la sua ala, ma non in senso servile. È diventato la
loro cheerleader“.
Warner Bros Pictures Italia ha
diffuso il trailer ufficiale di Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero, il nuovo atteso capitolo
della saga Godzilla vs. Kong.Il film sarà distribuito nelle
sale cinamatografiche italiane nel 2024 da Warner Bros.
Pictures.
L’epica battaglia continua! Il
Monsterverse cinematografico di Legendary Pictures dà seguito allo
scontro esplosivo di “Godzilla vs. Kong” con una
nuovissima avventura che vedrà l’onnipotente Kong e il temibile
Godzilla combattere fianco a fianco contro una colossale minaccia
sconosciuta che si cela nel nostro mondo, mettendo a dura prova la
loro stessa esistenza… e la nostra.
Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero approfondisce ulteriormente
le storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di
Skull Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha
contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati
per sempre all’umanità. Adam Wingard torna a dirigere il film,
interpretato da
Rebecca Hall (“Godzilla vs. Kong”, The Night
House – la casa oscura”), Brian Tyree Henry
(“Godzilla vs. Kong”, “Bullet Train”), Dan Stevens
(la serie TV “Gaslit”, “Legion”, “La Bella e la Bestia”), Kaylee
Hottle (“Godzilla vs. Kong”), Alex Ferns
(“The
Batman”, “La furia di un uomo – Wrath of Man”, “Chernobyl”) e
Fala Chen (“Irma Vep”, “Shang Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli”).
La sceneggiatura di Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero è di Terry Rossio
(“Godzilla vs. Kong”, la serie “Pirati dei Caraibi”), Simon
Barrett (“You’re Next”) e Jeremy Slater
(“Moon
Knight”), da una storia di Rossio, Wingard e Barrett, basato
sul personaggio “Godzilla” di proprietà e creato da TOHO Co.,
Ltd..
Il film è prodotto da Mary
Parent, Alex Garcia, Eric Mcleod, Thomas Tull, Jon Jashni e Brian
Rogers, mentre i produttori esecutivi sono Wingard, Jen
Conroy, Jay Ashenfelter, Yoshimitsu Banno, Kenji Okuhira. Wingard
torna a collaborare con il direttore della fotografia Ben Seresin
(“Godzilla vs. Kong”, “World War Z”), lo scenografo Tom Hammock
(“Godzilla vs. Kong”, “X: A Sexy Horror Story”, “The Guest”), il
montatore Josh Schaeffer (“Godzilla vs. Kong”, “Molly’s Game”), la
costumista Emily Seresin (“L’uomo invisibile”, “Top of the Lake –
Il mistero del lago”). Le musiche del film sono opera dei
compositori Tom Holkenborg (“Godzilla vs. Kong”, “Mad Max: Fury
Road”) e Antonio Di Iorio (musica aggiuntiva su “Godzilla vs.
Kong”, i film “Sonic”). Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures
presentano una produzione Legendary Pictures, un film di Adam
Wingard: “Godzilla e Kong – Il nuovo Impero”.
Winona Ryder è una
delle attrici simbolo degli anni novanta. Celebre per i tanti ruoli
che le hanno permesso di sfoggiare il suo talento e la sua
personalità, durante gli anni ha saputo rinnovarsi attraverso
generi differenti e grandi autori. Tornata poi al successo grazie
alla serie Stranger
Things, l’attrice sembra oggi vivere una nuova vita,
dimostrando di non aver perso il carisma che l’ha sempre
connotata.
Ecco dieci cose che non sai
di Winona Ryder.
Winona Ryder carriera
1. I film. Il
debutto cinematografico dell’attrice avviene nel lungometraggio
Lucas, del 1986. Ma è con il film Beetlejuice – Spiritello porcello, diretto da
Tim Burton, che raggiunge la notorietà.
Burton la vorrà poi anche per il film Edward mani di forbice (1990), dove l’attrice recita
accanto a Johnny
Depp. Successivamente prende parte a numerosi film,
tra cui spiccano Taxisti di notte (1991), di Jim
Jarmusch, Dracula di Bram Stoker (1992, di
Francis Ford Coppola, L’età
dell’innocenza (1993), di Martin Scorsese, Giovani, carini e
disoccupati (1994), di Ben Stiller, e ancora nei film
Celebrity (1998), Ragazze interrotte (1999),
A Scanner Darkly (2006), Star Trek (2009),
Il cigno nero (2010), e The Iceman (2012).
2. Le serie TV.
Nel corso della sua carriera, l’attrice vanta una partecipazione
televisiva alla serie Friends (2001), alla miniserie
Show Me a Hero (2015), dove recita accanto all’attore
Oscar Isaac, e dal 2016 interpreta il ruolo di
Joyce Byers nella serie NetflixStranger Things.
Winona Ryder in
Beetlejuice 2
Nel 2024 tornerà insieme a
Tim Burton per riprenderà il ruolo d Lidia Deetz in
Beetlejuice 2 che debutterà ad halloween del
2024.
Winona Ryder vita privata
3. È stata fidanzata con
Johnny Depp. L’attrice è celebre anche per essere
stata la compagna dell’attore Johnny Depp dal 1989 al 1993. I due avevano
condiviso il set di Edward mani di forbice, e nonostante la loro relazione
non sia durata molto sono stati indicati come una delle coppie più
belle degli anni novanta. L’attore dedicò alla Rider il celebre
tatuaggio Winona Forever, che venne però modificato in Wino Forever
(ubriaco per sempre) dopo la loro rottura.
4 Stava per
sposarsi. Dal 1998 al 2000 l’attrice ha inoltre una
relazione con l’attore Matt
Damon, con il quale stava per sposarsi. I due avevano
già fissato la data delle nozze, ma poi lui decise di interrompere
la relazione. Dopo alcune altre relazioni celebri, la Ryder sembra
ora aver trovato una stabilità con lo stilista Scott Mackinlay
Hahn, con cui ha una relazione dal 2011.
5 Ha sposato Keanu Reeves
sul set. L’attrice lavorò con l’attore Keanu Reeves sul set del film Dracula di
Bram Stoker. La Ryder ha rivelato che per la scena del
matrimonio tra i loro due personaggi, il regista Francis
Ford coppola ingaggiò un vero prete e davanti a lui i due
attori pronunciarono il fatidico “Sì”. I due attori da quel giorno
scherzano di essere sposati l’un l’altro da ben 27 anni.
Winona Ryder controversie
6 Ha avuto problemi con la
legge. Nel dicembre del 2001, l’attrice, che soffriva di
cleptomania, venne fermata per taccheggio nei grandi magazzini di
Beverly Hills. Nella borsa le trovarono una serie di articoli
d’abbigliamento per un totale di 4 mila dollari, oltre ad una
grande quantità di analgesici. L’attrice venne condannata a tre
anni di libertà vigilata, al pagamento di una multa e fu
obbligata a sottoporsi ad un trattamento di consulenza
psichiatrica.
Winona Ryder Stranger Things
7 Sul set piangeva tutti i
giorni. L’attrice ha raccontato di quanto sia stato
difficile doversi calare nel ruolo di una madre disperata per la
scomparsa del figlio. L’attrice, non avendo figli, parlò a lungo di
questo ruolo con sua madre, arrivando a spingersi così oltre
nell’immedesimazione da non riuscire a smettere di piangere sul
set, avvertendo in prima persona il dolore per la scomparsa del
figlio Will Buyers.
Winona Ryder Edward mani di
forbice
8 Non gradiva il suo
personaggio. L’attrice nel film interpreta Kim, giovane
ragazza che si innamorerà infine di Edward. L’attrice ha dichiarato
di averci messo diverso tempo ad apprezzare il proprio personaggio
nel film, dichiarando che per quanto alla fine Kim sveli un lato
umano, per buona parte del film appare come una viziata a cui piace
dare fastidio a quelli inferiori a lei. La stessa Ryder aveva
problemi con questo tipo di persone a scuola, motivo per cui
doverne interpretare una si è reso più difficile del previsto.
Winona Ryder premi e
nomination
9 È stata nominata agli
Oscar. Nel 1994 riceve la sua prima nomination agli Oscar,
come miglior attrice non protagonista, per il film L’età
dell’innocenza. Per questo stesso ruolo vinse, nello stesso
anno il Golden Globe nella medesima categoria. Nel 1995 viene
nominata nuovamente agli Oscar come miglior attrice per il film
Piccole donne.
Winona Ryder età e altezza
10 Winona Ryder è nata a
Winona, in Minnesota, Stati Uniti, il 29 ottobre 1971.
L’altezza complessiva dell’attrice è di 161 centimetri.
In occasione del Noir in Festival 2023, la giuria letteraria
del Premio Giorgio Scerbanenco composta da Cecilia Scerbanenco
(Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Isabella Fava, Cecilia
Lavopa, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola ha deciso di
assegnare all’unanimità il premio Giorgio Scerbanenco 2023 per il
miglior romanzo noir italiano a LA FINE È IGNOTA
(Rizzoli) di Bruno Morchio con la seguente
motivazione: “Perché riesce, in modo profondo, a raccontare una
città, Genova, attraverso le sue ombre, i suoi carruggi, la sua
geografia umana fatta anche di disperati e criminali, un luogo
denso di contraddizioni in cui si muove un originale investigatore
in bilico tra hard boiled e romanzo sociale. L’autore, in questo
suo maturo romanzo, che racconta oltre ai disagi del mondo del
lavoro contemporaneo, anche l’antica piaga dello sfruttamento delle
donne, conferma brillantemente la sua abilità stilistica, espressa
anche attraverso l’utilizzo di molteplici registri
linguistici”.
La Giuria Letteraria ha deciso di
assegnare anche una MENZIONE SPECIALE al romanzo L’INFERNO
DEGLI ELETTI (Clown Bianco) di Cristina
Brondoni con la seguente motivazione: “Per
l’originalità con cui l’autrice ha saputo raccontare tematiche
tragicamente attuali, come la violenza sulle donne, l’omofobia e la
fragilità umana di cui si nutrono le sette”.
Il Premio dei
lettori, assegnato dal Noir in Festival al romanzo
partecipante al Premio Giorgio Scerbanenco 2023 che ha ottenuto più
voti online è andato a IL TORTO (E/O)
di Carlo Piano.
I premi sono stati consegnati ai
vincitori nella serata di sabato 2 dicembre a Casa Manzoni di
Milano.
L’apertura del
33° Noir in Festival è stata affidata a Neil
Labute, che con il suo Out of the Blue,
propone un noir che si sposa perfettamente con i tratti del genere
e che offre un ritratto di femme fatale affidato alla versatile
Diane Kruger: “Marilyn è un personaggio
che somiglia alle varie dark lady impersonate da Barbara Stanwyck o
Jane Greer” spiega il regista, che con Out of the
Blue vuole proporre “un tentativo di muoversi nel solco
dei grandi classici del genere. Mi piaceva l’idea di una figura
femminile più adulta del protagonista e che il protagonista
perdesse subito la testa per questa donna.”
È proprio questa infatti una delle
caratteristiche della splendida attrice di origine tedesca che
hanno convinto Labute a voler lavorare con lei:
“Ho scelto un’attrice che è in grado di rendere credibile ciò
che il protagonista sceglie di fare, rischiando di mandare all’aria
la propria vita in nome dell’attrazione che sente per lei fin dal
primo momento. Diane Kruger mi è sembrata l’attrice perfetta,
perché è un’artista che affascina e incuriosisce sia quando parla
che quando resta in silenzio, e che può rendere plausibili anche
situazioni estreme, come quelle che si verificano nel
film”.
Ma nessuna femme fatale funziona
senza un altro personaggio che viene irretito e che subisce quel
fascino così letale e irresistibile: “Per quanto riguarda
Ray Nicholson (figlio d’arte, ndr), non lo
conoscevo, ma quando ho avuto modo di vedere alcune delle sue
interpretazioni, ho pensato: è perfetto per il ruolo, non è un
criminale né un santo, è soltanto un ragazzo che aveva qualche
problema nella gestione della rabbia, e infatti ha esagerato ed è
finito in prigione, e adesso sta cercando di rifarsi una vita ma si
ritrova invischiato in questa storia passionale e nelle sue
conseguenze.”
Una controparte perfetta per il
personaggio di Marilyn, quindi, per formare una coppia
perfettamente inserita nel canone noir e sul quale costruire la
storia del film, che fino alla fine pone degli interrogativi allo
spettatore su quali siano le vere intenzioni di ogni
personaggio.
Neil Labute viene
da una solida esperienza teatrale che si rispecchia alla perfezione
nella maniera che sceglie di mettere in scena soprattutto le scene
di dialogo: “Adoro i dialoghi, adoro vedere la gente che parla
e credo che attraverso le parole si possa creare la giusta
tensione, dare un’idea di violenza e sopraffazione o al contrario
intrattenere, divertire. In Out of the Blue
vediamo spesso i personaggi che parlano senza il classico
campo/controcampo.
Diane e Ray hanno trovato entusiasmante lavorare così e anche a
me piace, e anche questa modalità è molto classica. Ho appena
rivisto Gilda e mi sono accorto di quanti dialoghi ci fossero. Le
sceneggiature di allora erano il doppio di quelle attuali. Gli
attori dell’epoca studiavano a lungo i copioni, molti di loro
venivano dal teatro.”
Questa scelta riesce a diventare non
solo di messa in scena ma anche drammaturgica dal momento che ci
mostra solo quello che i personaggi vogliono che si sappia di loro,
senza uno sguardo oggettivo sui loro racconti: “Nessuna delle
cose che Marilyn racconta a Connor può essere verificata –
spiega Labute – Non vediamo mai il marito di
Marilyn, perché se lo vedessimo, lo giudicheremmo, e quindi
scegliamo di credere o non credere alla donna. Questa maniera di
procedere secondo me genera ambiguità. Ma non a tutti piace
l’ambiguità. Molte persone vogliono andare in una sala e capire
cosa sta succedendo e cosa è bene e cosa è male. Nei film noir non
sempre è possibile, perché a volte i cattivi non vengono puniti e i
buoni muoiono, ma secondo me è questo il bello.”
Parlando di come il film si
inserisce nell contemporaneità, pur lavorando su un genere e su
degli omaggi al cinema di genere noir classico, il regista
continua: “La contemporaneità del film è piuttosto evidente,
ovunque guardi te ne accorgi. Proprio questo mi ha indotto a
scegliere location che avessero un aspetto molto classico. Sarebbe
bello se qualcuno, magari fra 10 anni, vedendo il film si
domandasse in che epoca è ambientato. Magari Out of the
Blue non darà l’illusione di essere stato girato negli
anni ’40, ma nemmeno lo scorso anno. Prendete la biblioteca in cui
Connor lavora. L’ho vista e ho pensato immediatamente: ‘Accidenti,
dobbiamo venire qui a girare’. In realtà era una libreria, ma
l’abbiamo trasformata in una biblioteca simile a quelle di una
volta. Abbiamo insomma cercato luoghi che non avessero una
connotazione temporale, perché a suggerire la contemporaneità della
vicenda c’erano già diversi elementi: le automobili, per
esempio.”
Presentato al 33° Noir in Festival,
Out of the Blue sarà prossimamente su Sky e
Now.
In occasione dei suoi 100 anni di
attività, Warner
Bros. riporta al cinema dal 4 al 6 dicembre I Goonies, l’iconico film del 1985 per la
regia di Richard Donner e nato dalla fervida
immaginazione di Steven Spielberg, autore della storia che ha
ispirato la sceneggiatura di Chris Columbus. Nel
film, i ragazzini di Goon Docks, che si fanno chiamare “Goonies”,
scoprono un’antica mappa del tesoro che presumibilmente conduce
alla fortuna di un leggendario pirata, Willy
l’Orbo: ne segue un’avventura piena di indizi segreti,
tesori leggendari, trappole mortali e bottini pirateschi, che ha
consacrato I Goonies come uno dei
migliori film per ragazzi di sempre.
I protagonisti di questo autentico
tesoro cinematografico sono entrati nei nostri cuori con la loro
banda di giovani eroi intraprendenti, immersi in avventure che
superano ogni aspettativa: scopriamo insieme in questo articolo che
fine hanno fatto Sean Astin, Josh Brolin, Corey Feldman, Ke Huy Quan, Jeff Cohen,
Kerri Green, Martha Plimpton e
Joe Pantoliano!
Sean Astin
Dopo aver interpretato il
protagonista principale del film, Mikey Walsh,
Sean Astin ha continuato a lavorare
stabilmente a Hollywood. Ha recitato in altri successi degli anni
’90 come EncinoMan e
Rudy, anche se il suo ruolo più di rilievo è stato
forse quello di Sam nella trilogia del
Signore degli Anelli.
Nel 2017, Astin si è riavvicinato al
mondo delle avventure teen prendendo parte alla seconda
e
terza stagione di Stranger Things di Netflix. Ha anche dato voce a diversi personaggi
della serie Le epiche avventure di Capitan Mutanda nello
spazio sempre disponibile sul servizio streaming. Per
quanto riguarda la vita privata, ha sposato Christine
Harrell nel 1992 e la coppia ha tre figlie.
Josh Brolin ha continuato a recitare
ininterrottamente da quando ha debuttato sul grande schermo nel
film del 1985 nei panni di Brendon “Brand” Walsh. Forse lo
conoscete principalmente come Thanos nei film
Marvel, ma Brolin
ha interpretato anche ruoli in film acclamati dalla critica come
Non è un paese per vecchi (2007).
È stato anche candidato all’Oscar
per la sua interpretazione di Dan White in
Milk. Tra le altre interpretazioni di rilievo,
ricordiamo quelle di W. (2008), in cui ha interpretato
George W. Bush, Vizio
di forma (2014), Sicario (2015) e
Ave, Cesare! (2016), tra le altre. Più recentemente,
Brolin è apparso in Dune
(2021) ed è stato riconfermato come uno dei personaggi del prossimo
Dune:
Parte 2. L’attore ha un figlio e una figlia, Eden e
Trevor, avuti dal primo matrimonio con l’attrice Alice
Adair e due figlie con la moglie Kathryn Boyd
Brolin.
Corey Feldman
Corey
Feldman aveva già una fiorente carriera come attore
bambino quando ha interpretato Clark Mouth
Devereaux ne I Goonies, con partecipazioni a
Venerdì 13: Un nuovo inizio (1984),
Gremlins (1984) e la serie televisiva
Madame’s Place (1982). In particolare, dopo
I Goonies, Feldman ha recitato in altri film di successo
sull’adolescenza. Tra questi, ricordiamo Ragazzi
perduti (1987) con Corey Haim,
Jason Patric e Kiefer Sutherland
e Stand By Me, interpretato anche da River Phoenix, Kiefer
Sutherland, Wil Wheaton e Jerry
O’Connell.
Nel 2013 Feldman ha
pubblicato un libro, Coreyography: A Memoir, che
racconta la sua turbolenta vita di bambino star, compresi gli abusi
sessuali che lui e Haim avrebbero subito per mano
di uomini del settore. “Ci sono persone che hanno fatto questo
a me e a Corey che stanno ancora lavorando, sono ancora là fuori e
sono alcune delle persone più ricche e potenti di questo settore. E
non vogliono quello che sto dicendo ora. Mi vogliono morto“,
ha dichiarato a The View durante
la promozione del libro. Tra i suoi lavori più recenti, figurano un
video musicale per la sua canzone “Without U” e una piccola parte
in un film intitolato Suicide for Beginners,
entrambi usciti l’anno scorso.
Ke Huy Quan
La vita post-Goonies
non è stata facile per Ke Huy Quan, il nostro Richard “Data”
Wang nel film, che ha trascorso gli ultimi tre decenni
cercando di tornare davanti alla macchina da presa. Ha recitato
nella serie Head of the Class dal 1990 al 1991 ed è
apparso in Encino Man del 1992, ma alla fine è
stato costretto a smettere di recitare a causa della mancanza di
opportunità per gli attori asiatici in quegli anni. “È stata
dura“, ha dichiarato a
PEOPLE. “Aspettavo che il telefono squillasse, ma lo faceva
raramente“.
Tuttavia, di recente la carriera
dell’attore 51enne è nuovamente decollata: la sua seconda grande
occasione è arrivata nel 2022, prendendo parte al film Everything Everywhere All at Once insieme a
Michelle Yeoh, Jamie Lee Curtis e Stephanie
Hsu, vincitore dell’Oscar 2023 al Miglior Film. Quan ha
sbancato la stagione dei premi 2023, portandosi a casa il
Golden Globe, il SAG Award e l’Oscar
come miglior attore non protagonista. Recentemente è apparso nella
serie Disney American Born Chinese.
Jeff Cohen
Tra le sue guance paffute
e il suo famoso tartufo, era difficile non innamorarsi di
Lawrence “Chunk” Cohen quando compariva sullo
schermo. Tuttavia, Jeff Cohen, che ha interpretato
il memorabile personaggio ne I Goonies, ha praticamente smesso di recitare
dopo gli anni Ottanta. Dopo I Goonies, ha doppiato
Francis nella serie Che papà braccio di ferro
(1987) e Grunt in Scooby-Doo e la scuola
del brivido (1988). Secondo IMDb, tuttavia, la sua ultima
interpretazione risale al 1991, nel film TV Perfect
Harmony.
Da allora, Cohen è
diventato un avvocato di successo nel settore dello spettacolo a
Los Angeles, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza
presso la UCLA School of Law. La sua carriera ha chiuso il cerchio,
visto che è stato lui a negoziare il contratto di Quan per Everything Everywhere All at Once.
Kerri Green
Come interesse amoroso di
Brand (Brolin)
e Mikey (Astin),
l’Andy Carmichael di Kerri Green
è stata una parte integrante del film. Dopo I
Goonies, tuttavia, la Green ha partecipato solo a una
manciata di altri film. Ha recitato in Lucas
(1986) e in In tre si litiga meglio (1987)
con Charlie Sheen. Nel corso degli anni è apparsa
anche in diverse serie televisive, in particolare
ER, Mad About You e In
the Heat of the Night. Il suo ultimo ruolo di attrice
segnalato su IMDb è in un film del 2012 intitolato
Complacent. Attualmente, secondo quanto riferito,
lavora dietro le quinte dell’industria dell’intrattenimento, è
mamma di due bambini e occasionalmente prende parte ad alcune
convention cinematografiche.
Martha Plimpton
L’interpretazione della
Plimpton nel ruolo della spietata Stef
Steinbrenner ha segnato la prima esperienza
cinematografica dell’attrice che, dopo il successo de I Goonies, ha intrapreso una carriera di
rilievo a Hollywood. La Plimpton ha recitato in The Mosquito Coast (1986) e Una vita
in fuga (1988), ma ha trovato un grande successo in
televisione, recitando in show come ER,
How to Make It in America e The Real
O’Neals. Ha vinto l’Emmy come miglior attrice ospite in
una serie drammatica per il suo ruolo di Patti
Nyholm in The Good Wife della CBS ed è stata nominata
come attrice protagonista in una serie comica per Raising Hope della FOX. Quest’anno è apparsa
in serie televisive come A Town Called Malice e
I Griffin.
Inoltre, nel 2012 Martha Plimpton ha
co-fondato A is For, un’organizzazione dedicata a
porre fine allo stigma contro l’assistenza all’aborto. L’anno
scorso è stata co-conduttrice del concerto di beneficenza
Broadway Acts for Abortion, una raccolta fondi dedicata ai
diritti dell’aborto.
Joe Pantoliano
Joe Pantoliano ha
interpretato Francis Fratelli, l’altra metà della
temutissima banda criminale Fratelli. Dopo I Goonies, ha intrapreso una lunga carriera
come attore caratterista. Tra i suoi crediti recitativi figurano le
apparizioni nei grandi successi Fuga di mezzanotte
(1988), Il fuggitivo (1993), Bad Boys (1995) e Matrix (1999). Nel 2003,
Pantoliano ha vinto l’Emmy come miglior attore non
protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo di
Ralph Cifarretto ne I Soprano.
Nel 2020, Pantoliano ha ripreso il ruolo del
Capitano Howard in Bad Boys for Life. Attualmente, Pantoliano
continua a recitare, apparendo in serie come Chucky
e Tacoma FD.
In occasione della 46esima
edizione delle Giornate Professionali di
Cinema di Sorrento, Disney Italia ha
presentato al pubblico le novità in arrivo nelle sale
cinematografiche italiane nei prossimi mesi.
Wish, dal 21
dicembre
Wish, il
nuovo film Disney di Natale, arriverà il 21
dicembre nelle sale italiane. Il film Walt Disney
Animation Studios Wish accoglie il pubblico nel magico
regno di Rosas, dove la brillante sognatrice Asha esprime un
desiderio così potente da essere accolto da una forza cosmica, una
piccola sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e
Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas, Re
Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la
volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle,
possono accadere cose meravigliose.
Nella versione italiana del film,
la cantautrice Gaia presta la propria voce alla brillante
sognatrice Asha; il conduttore Amadeus interpreta l’adorabile
capretta di Asha, Valentino; e l’attore Michele Riondino presta la
propria voce nei dialoghi al potente Re Magnifico. Il film è
diretto dal regista premio Oscar Chris Buck (Frozen – Il regno
di ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn
Veerasunthorn (Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter
Del Vecho (Frozen – Il regno di ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto
di Arendelle) e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones
(Encanto). Jennifer Lee (Frozen – Il regno di
ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice
esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison
Moore (Notte stellata, Manhunt). Le canzoni originali sono
firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal
produttore/autore/musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice,
mentre la colonna sonora è composta da Dave Metzger.
Chi Segna Vince, dall’11
gennaio
Diretto dal vincitore dell’Academy
Award Taika Waititi (Jojo Rabbit, Thor: Ragnarok), il film Searchlight
Pictures Chi
Segna Vincearriverà l’11 gennaio
2024 nelle sale italiane. Basato su una storia vera, Il
film segue la nazionale di calcio delle Samoa Americane,
tristemente nota a causa della brutale sconfitta 31 a 0 subita nel
2001. Mentre si avvicinano le qualificazioni alla Coppa del Mondo,
la squadra ingaggia l’allenatore sfortunato e anticonformista
Thomas Rongen (Michael Fassbender) sperando che possa riuscire a
risollevare le sorti della peggiore squadra di calcio del mondo. Il
film è interpretato da
Michael Fassbender, Oscar Kightley, Kaimana, David
Fane, Rachel House, Beulah Koale, Uli Latukefu, Chris Alosio, Semu
Filipo, Ioane Goodhue, Lehi Falepapalangi, Hio Pelesasa, con Will
Arnett ed
Elisabeth Moss. Diretto da Taika Waititi, e con una sceneggiatura di
Waititi e Iain Morris, il film è prodotto da Jonathan Cavendish
p.g.a., Garrett Basch p.g.a., Taika Waititi p.g.a., Mike Brett e
Steve Jamison. I produttori esecutivi sono Andy Serkis, Will
Tennant, Phil Robertson, Kathryn Dean e Josh McLaglen.
Povere Creature! dal 25
gennaio 2024
Il film Searchlight
Pictures Povere
Creature! arriverà il 25
gennaio 2024 nelle sale italiane. Dal regista
Yorgos Lanthimos e dalla produttrice
Emma Stone arriva l’incredibile storia e la fantastica
evoluzione di Bella Baxter (Stone),
una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso
scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem
Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di
imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con
Duncan Wedderburn (Mark
Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente
avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo
tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere
l’uguaglianza e l’emancipazione.
Searchlight Pictures in
associazione con Film4 e TSG Entertainment, una produzione Element
Pictures, presenta Povere Creature!, diretto dal candidato
all’Academy Award® Yorgos Lanthimos (La favorita, The
Lobster). Con una sceneggiatura scritta dal candidato
all’Academy Award® Tony McNamara (La favorita), basata sul
romanzo di Alasdair Gray, il film è prodotto dal candidato
all’Oscar® Ed Guiney p.g.a. (La favorita, Room), Andrew
Lowe p.g.a. (The Eternal Daughter, The Souvenir: Part II),
Yorgos Lanthimos p.g.a. ed Emma Stone p.g.a..
La vincitrice dell’Academy Award
Emma Stone, (La favorita, La La Land), è protagonista
insieme al candidato all’Academy Award
Willem Dafoe (The Lighthouse, The French Dispatch), al
candidato all’Academy Award
Mark Ruffalo (Il caso Spotlight, Foxcatcher – Una storia
americana), al vincitore del Golden Globe® Ramy Youssef
(Ramy, Mr. Robot), Christopher Abbott (Black Bear,
Possessor), il vincitore del Primetime Emmy Award Jerrod
Carmichael (The Carmichael Show), Hanna Schygulla (Ai
confini del paradiso), Kathryn Hunter (Macbeth) e la
candidata al Primetime Emmy Award Margaret Qualley (C’era una
volta a… Hollywood, Maid).
Estranei dal 29 febbraio
2024
Il film scritto e diretto da Andrew
Haigh, Estranei,
arriverà il 29 febbraio 2024 nelle sale italiane.
Una notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra
contemporanea, Adam (Andrew
Scott) ha un incontro casuale con un misterioso vicino
di casa, Harry (Paul
Mescal), che spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre
si sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai
ricordi del passato e si ritrova attratto nella città di periferia
in cui è cresciuto e nella casa d’infanzia in cui i suoi genitori
(Claire
Foy e
Jamie Bell) sembrano vivere, proprio come il giorno
della loro morte, 30 anni prima.
Searchlight Pictures presenta, in
associazione con Film4 e TSG Entertainment, una produzione
Blueprint Pictures, Estranei,
prodotto da Graham Broadbent, Pete Czernin e Sarah Harvey. Il film,
interpretato da Andrew Scott e Paul Mescal, con
Jamie Bell e Claire Foy, è ispirato al romanzo “Estranei”
di Taichi Yamada (Casa editrice Nord), romanzo che è stato
insignito del prestigioso Yamamoto Shugoro Prize for Literature.
Taichi Yamada è uno dei più famosi e rispettati scrittori
giapponesi contemporanei, definito da Bret Eston Ellis «uno dei
migliori autori giapponesi che abbia mai letto».
Il thriller
psicologico Omen –
L’origine del Presagio, film prequel della saga horror,
arriverà il 4 aprile 2024 nelle sale italiane.
Quando una giovane donna americana viene mandata a Roma per
iniziare una vita al servizio della Chiesa, incontra un’oscurità
che la porta a mettere in discussione la sua stessa fede e a
scoprire una terrificante cospirazione che spera di far nascere il
male incarnato.
Omen –
L’origine del Presagio è interpretato da Nell Tiger
Free (Servant), Tawfeek Barhom (Maria Maddalena),
Sonia Braga (Il bacio della donna ragno), Ralph Ineson
(The Northman) e Bill Nighy (Living). Il film è
diretto da Arkasha Stevenson, sulla base dei personaggi creati da
David Seltzer (Il presagio), con un soggetto di Ben Jacoby
(Bleed) e una sceneggiatura di Tim Smith & Arkasha
Stevenson e Keith Thomas (Firestarter). I produttori sono
David S. Goyer (Hellraiser) e Keith Levine (The Night
House – La casa oscura), mentre i produttori esecutivi sono
Tim Smith, Whitney Brown (Rosaline) e Gracie Wheelan.
Il Regno del Pianeta delle
Scimmie, dal 22 Maggio 2024
L’avventura d’azione 20th Century
Studios Il Regno del Pianeta delle Scimmie arriverà
il 22 maggio 2024 nelle sale italiane. Il regista
Wes Ball dà nuova vita all’epico franchise con un film ambientato
diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono
la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti
a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie
costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno
straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto
ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un
futuro sia per le scimmie che per gli umani.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto
da Wes Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da
Owen Teague (It), Freya Allan (The
Witcher), Kevin Durand (Locke & Key), Peter Macon
(Shameless) e William H. Macy
(Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La
guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La
Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui
personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto
da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa,
Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin
(trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno
Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori
esecutivi.
Inside Out 2 nel corso del
2024
Diretto da Kelsey Mann e prodotto
da Mark Nielsen, il film Disney e Pixar Inside
Out 2 arriverà nel 2024 nelle
sale italiane. Inside
Out 2 torna nella mente dell’adolescente Riley
proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito
per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove
Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta
di tutti gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno
come comportarsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia
sola.
La convention si è conclusa con
alcune anticipazioni relative ai titoli in arrivo nella seconda
metà del 2024: i nuovi capitoli delle saghe di Deadpoole Alien,
oltre a Mufasa:
The Lion King. Nel 2025 arriveranno poi Captain
America: Brave New World, Snow White, Fantastic
Foure il terzo capitolo di Avatar.
Negli ultimi anni l’attore
Liam Neeson si è
affermato come uno dei grandi interpreti dei thriller d’azione. Da
Io vi troverò a
La preda perfetta e
fino a Run All Night, questi
si è distinto per presenza scenica e grandi abilità con il genere.
Uno dei suoi film più noti e recenti appartenenti a questa
categoria è L’uomo sul treno – The
Commuter, diretto nel 2018 dal regista spagnolo
Jaume Collet-Serra, con il quale Neeson aveva già
collaborato tre volte precedentemente. Per questo loro quarto film
insieme prende vita una vicenda ambientata prevalentemente a bordo
di un treno, luogo dove è solita confluire, in piccolo, l’umanità
in tutta la sua varietà.
Dinamico e particolarmente teso, il
thriller vede dunque un uomo qualunque coinvolto in un caso
estremamente più grande di lui, da cui potrà salvarsi solo alla sua
astuzia ed esperienza. Indicato come il più affascinante tra i
lavori prodotti da Neeson e Collet-Serra, L’uomo sul treno – The
Commuter sfrutta il suo ambiente principale per costruire
un certo senso di claustrofobia, che non fa che aumentare la
suspense generale. Ancora una volta, l’attore si rivela essere tra
i migliori interpreti possibili per questo genere, e il suo
recente annuncio di volersi ritirare
da questo non può che dispiacere i tanti appassionati.
Se L’uomo sul treno – The
Commuter dovesse davvero essere uno degli ultimi thriller
d’azione dell’attore, quantomeno ci sarà un gran buon titolo con
cui poterlo ricordare. Costato 40 milioni di dollari, il film è
arrivato ad incassarne circa 120 in tutto il mondo, confermando il
grande interesse suscitato nei fan. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
L’uomo sul treno – The
Commuter: la trama del film
Protagonista del film è
Michael McCauley, mite pendolare che ormai da anni
sale tutti i giorni su un treno per recarsi a Manhattan, dove
lavora nel campo delle assicurazioni, al quale è passato dopo anni
di servizio nella polizia di New York. Michael si trova ora ad
avere nuovamente problemi sul luogo di lavoro, risultando così come
un uomo fragile e vulnerabile. Per distrarsi, il suo passatempo è
quello di osservare quanti lo circondano, volti ormai a lui
famigliari per i quali inventa storie tutte per sé. È proprio
durante un viaggio di ritorno in treno che viene avvicinato da una
misteriosa donna, la bella Joanna. Questa propone
da subito a Michael un passatempo molto diverso, nonché
rischioso.
A Michael viene infatti chiesto di
individuare un passeggero, il cui nome in codice è
Prynne, che non dovrebbe trovarsi su quel treno.
La presenza di questi rappresenta infatti un rischio per tutti gli
altri presenti, poiché l’uomo ha con sé un oggetto rubato di grande
valore. Per compiere tale ricerca, Michael verrà pagato 25 mila
dollari subito e 75 mila a missione conclusa. Allettato dalla
somma, che risolverebbe molti suoi problemi, il mite pendolare dà
inizio alla sfida, comprendendo però ben presto di essere finito
nel mirino di un complotto particolarmente pericoloso e intricato.
La sua unica possibilità di salvezza è trovare l’uomo ricercato,
prima che il treno giunga a destinazione.
L’uomo sul treno – The
Commuter: il cast del film
Con L’uomo sul treno – The
Commuter, Liam Neeson
torna a collaborare per la quarta volta con il regista
Collet-Serra. L’attore si è infatti detto disposto a partecipare al
progetto consapevole del clima positivo che lo spagnolo riesce ad
instaurare sul set. Neeson ha inoltre affermato di essere rimasto
intrigato dalla complessità della vicenda, che svolgendosi quasi in
tempo reale rende il tutto ancor più teso. Nell’approcciarsi al
ruolo, però, l’attore ha raccontato di non aver perso troppo tempo
ad analizzare da sé la sceneggiatura, preferendo invece affidarsi
alle indicazioni del regista. Riponendo completa fiducia in questi,
Neeson ha infatti potuto calarsi al meglio nella mente e nella
situazione del suo personaggio.
Accanto a lui, nei panni della
misteriosa Joanna, vi è l’attrice Vera Farmiga.
Curiosamente, questa aveva già recitato anni prima in un film
ambientato quasi interamente in un treno: SourceCode. Pur essendo stata indicata come una delle
protagoniste principali del film, l’attrice compare in realtà per
un totale di soli 6 minuti. Nel film è poi presente l’attore
Patrick Wilson,
celebre per la saga di The Conjuring, nei panni del
detective Alex Murphy. Jonathan Banks, conosciuto
per essere stato Mike Ehrmantraut nella serie Breaking
Bad, interpreta qui Walt. L’attore Sam Neill,
celebre per la saga di Jurassic Park, ricopre invece il
ruolo del capitano Hawthorne. Elizabeth McGovern
interpreta Karen McCauley, moglie del protagonista, mentre Florence Pugh
appare brevemente nei panni di Gwen.
L’uomo sul treno – The
Commuter: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di L’uomo sul treno – The
Commuter grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
2 dicembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
L’adattamento Prime
Video della popolare serie di videogiochi Fallout
ha ricevuto il suo primo trailer, mostrando la sua ambientazione in
una zona desolata e nucleare e i terrificanti mostri che vagano per
il mondo devastato. Fallout
sarà presentato in anteprima su Prime Video il 12 aprile.
Fallout
creato da Jonathan Nolan e Lisa Joy, il duo dietro
“Westworld“, e vede protagonisti Ella
Purnell, Walton Goggins, Kyle MacLachlan, Xelia
Mendes-Jones e Aaron Moten. Lo spettacolo “è
ambientato in una Los Angeles futura, post-apocalittica. I
cittadini devono vivere in bunker sotterranei per proteggersi dalle
radiazioni, dai mutanti e dai banditi dopo l’annientamento
nucleare. La storia inizia nel Vault 33, uno di questi bunker
che costituisce un’ambientazione importante nei
videogiochi”.
Ella Purnell interpreta
Lucy, una residente del Vault 33, e Machlachlan è Hank, suo padre e
il sorvegliante del Vault. Walton
Goggins interpreta Ghoul, un cacciatore di taglie
sfigurato e misterioso, e Moten è Maximus, un soldato della
militaristica Confraternita d’Acciaio. Il trailer mostra una
ribellione in atto in un caveau con tutti gli abitanti vestiti di
blu che si attaccano a vicenda, giganteschi scarafaggi, un orso
grizzly deformato, un mostro grottesco con centinaia di dita che si
muovono in bocca, un abitante del vault con un occhio solo e
un’esplosione nucleare. distruggendo una città.
Le prime foto pubblicate la scorsa settimana
hanno preso in giro la vita all’interno dei caveau, dove i
cittadini si sono rifugiati e sono rimasti al sicuro durante il
fallout nucleare. Molti dei videogiochi di
Fallout ruotano attorno ai caveau e alle società
devastate che furono ricostruite nelle periferie. I giocatori
prendono il controllo di un sopravvissuto e combattono contro molti
mostri irradiati, banditi spietati e altro ancora nei
giochi. Anche lo spettacolo “Fallout” rimane fedele al
materiale originale e ha creato l’enorme e meccanica Power Armor,
un’armatura gigante che protegge l’utente dalle radiazioni nucleari
e sferra un potente pugno.
Prime
Video dopo la
foto di ieri ha pubblicato il teaser trailer di
The
Boys 4, l’attesa quarta stagione
della serie tv The
Boys. Ha rivelato quando uscirà il primo teaser
trailer della nuova stagione.
Il contributo conferma anche che la quarta stagione di The
Boys arriverà nel 2024
“The Boys è una visione
divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – che
sono popolari come le celebrità, influenti come i politici e
venerati come le divinità – abusano dei loro superpoteri invece di
usarli per il bene”, si legge nella sinossi ufficiale dello show.
“Intenzionati a fermare i supereroi corrotti, i Ragazzi, un gruppo
di vigilanti, continuano la loro eroica ricerca per svelare la
verità sui Sette e su Vought, il conglomerato multimiliardario che
gestisce i supereroi e copre i loro sporchi segreti. Gli
apparentemente impotenti contro i superpotenti“.
Il cast della terza stagione
includeva Karl
Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin
Moriarty, Dominique McElligott, Jessie T. Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Nathan Mitchell,
Colby Minifie, Claudia Doumit e
Jensen Ackles.
HBO dopo i
due teaser poster ha diffuso il primo teaser trailer di
House of
Dragon – seconda stagione che arriverà questa estate su HBO e
SKY.
La seconda stagione promette ancora
più guerre tra draghi, poiché le forze di Rhaenyra Targaryen e
Alicent Hightower si scontrano – beh, drago contro drago. Il
trailer mostra Daemon Targaryen vestito con la sua
impressionante armatura, cavalieri a cavallo, soldati che bruciano
vivi e molti dei personaggi principali che cavalcano i loro draghi
in battaglia.
“Non esiste guerra più odiosa
agli dei come una guerra tra parenti“, afferma
Rhaenyra. Ma anche: “E nessuna guerra è più sanguinosa di
quella tra draghi”, le ricorda sua zia Rhaenys Targaryen. I
nuovi attori principali includono Tom Taylor nei
panni di Lord Cregan Stark, Clinton Liberty nei
panni di Addam of Hull, Jamie Kenna nei panni di
Ser Alfred Broome, Kieran Bew nei panni di Hugh,
Tom Bennett nei panni di Ulf e Vincent
Regan nei panni di Ser Rickard Thorne.
Cosa aspettarsi dalla seconda
stagione di House of the Dragon?
La
prima stagione si è conclusa con la morte di Re
Viserys, che ha gettato i Targaryen nel caos più totale
riguardo al prossimo legittimo erede – il Principe Aegon o la
Principessa Rhaenyra. La stagione successiva segna l’inizio della
Danza dei Draghi, con ciascuna delle due parti che
raccoglie il maggior numero di alleati e draghi possibile per
assicurare la sconfitta dell’altra.
House
of the Dragon è attualmente interpretata da
Matt Smith,
Olivia Cooke,
Emma D’Arcy,
Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Graham
McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew Needham, Bill
Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan, Savannah
Steyn e Theo Nate. La seconda stagione vedrà anche
l’aggiunta di Gayle Rankin, Russell Beale, Freddie Fox e
Abubakar Salim.
Basato su Fire & Blood di
George R.R. Martin, House
of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei
Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al
Destino di Valyria. Si svolge 300 anni prima degli eventi del
pluripremiato adattamento della serie di Game of Thrones, che ha
trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
House
of the Dragon è stata ideata da George R.R. Martin,
Ryan Condal e dal regista di Game of
Thrones Miguel Sapochnik; Condal e Sapochnik sono anche gli
showrunner. Martin, Sapochnik, Condal, Vince Gerardis e Sara Lee
Hess sono produttori esecutivi.
Ad arricchire il panorama
di film che ci accompagnano al Natale 2023, arriva il 1° dicembre
2023 su Prime
VideoBuon Natale da Candy Cane Lane, la
nuova commedia per tutta la famiglia diretta da
Reginald Hudlin e con
Eddie Murphy e il produttore Brian
Grazer che si riuniscono dopo la loro storica
collaborazione del 1992 per Il principe delle
donne.
Buon Natale da Candy Cane
Lane, la trama
Il film incanta sin da
subito con il suo fascino natalizio: la storia ha la premessa più
classica possibile in cui Chris Carver, protagonista della nostra
storia, decide di partecipare a un Contest per le migliori
decorazioni a tema Natale per le case di Candy Cane Lane. Quello
che però non ha previsto è di siglare involontariamente un patto
con Pepper, un elfo rinnegata, che potrebbe condannarlo per sempre
a diventare una statuina delle sue decorazioni personali. In una
corsa contro il tempo, Chris coinvolgerà tutta la famiglia, Carol
sua moglie e i loro tre figli, in una caccia al tesoro per impedire
alla maledizione di Pepper di avverarsi.
In un vero e proprio
tripudio di luci per gli occhi e per il cuore degli amanti del
Natale, il film di Hudlin attinge ispirazione dalle luccicanti
Christmas Holidays, adattando una sceneggiatura firmata da
Kelly Young che ha preso spunto per la storia dei
ricordi della sua infanzia. Tuttavia, mentre le intenzioni di dare
personalità alla classica storia di Natale si condiscono di
avventura e azione, si corre il rischio di provare a raccontare
troppo e con troppa confusione.
Eddie Murphy è sempre una garanzia, la sua presenza
scenica, la sua comicità che alterna misura ed eccesso, la sua
fisicità sono elementi imprescindibili dall’immagine che il
pubblico ha di lui, e gioca tutte le sue carte vincenti anche in
Buon Natale da Candy Cane Lane, come fa anche
l’eccellente Tracee Ellis Ross nei panni di sua
moglie e i tre giovani interpreti che incarnano i figli della
coppia, tuttavia sembra che ci sia l’ansia di toccare ogni livello
narrativo concesso dalla storia: relazioni coniugali, parità,
rapporto padri figli, ambizione personale, fallimento
professionale, rivalità, spirito natalizio, capacità di perdono.
Tutto in due ore di film che, per la storia in sé, risultano anche
troppe.
Buon Natale da
Candy Cane Lane quindi corre il rischio di essere fin
troppo denso per essere una commedia di Natale per tutta la
famiglia e sembra raccontare più storie in una, presentando non
poche forzature nella scrittura per cercare di dare una coerenza a
tutti gli impulsi narrativi che vengono messi sul piatto.
Ma questa eccessiva
ricchezza può senza dubbio lasciare il palcoscenico all’aspetto
action e comedy del film, che mostra una famiglia riunita per un
unico scopo “fare a botte” con delle decorazioni di Natale
abbastanza dispettose. Non il più originale dei pretesti, ma
sicuramente il più nobile dei messaggi: Natale è famiglia e per
esteso comunità di intenti. In questo Buon Natale da Candy Cane
Lane raggiunge l’obbiettivo.
Mese dopo mese, secondo Statista, Netflix
domina tutte le altre piattaforme di streaming in termini di numero
di abbonati, e uno dei suoi maggiori fattori trainanti è l’enorme
quantità di contenuti che rilascia mensilmente. C’è così tanto che
a volte può essere travolgente cercare di tenere il passo con le
novità. Fortunatamente, è qui che entriamo in gioco noi. Dicembre
ha un elenco particolarmente entusiasmante di titoli completamente
nuovi, nonché nuovi enorme franchise in arrivo. C’è il ritorno di
un’animazione amata, un nuovo incredibile film biografico e
altro ancora. Ci sono moltissimi contenuti da guardare e, con le
festività natalizie in arrivo, potresti ritrovarti a guardare tutte
e cinque le migliori uscite Netflix
in arrivo.
Il mondo dietro di te, l’8 Dicembre
2023
Una vacanza di famiglia è sconvolta
da due estranei sopraggiunti nel cuore della notte per sfuggire a
un cyberattacco che diventa sempre più terrificante, obbligando
tutti a venire a patti con il proprio ruolo in un mondo prossimo al
collasso.
In questo thriller apocalittico dal premiato sceneggiatore e
regista Sam Esmail (Mr. Robot), Amanda
(la premio Oscar Julia Roberts) e il marito Clay (il candidato
agli Oscar Ethan Hawke) affittano una casa di lusso per
un fine settimana con i figli Archie (Charlie Evans) e Rose (Farrah
Mackenzie). La vacanza è subito sconvolta dall’arrivo di notte di
due sconosciuti: G.H. (il premio Oscar Mahershala Ali) e la figlia Ruth (Myha’la),
che li informano di un misterioso cyberattacco e vogliono
rifugiarsi nella casa di cui dicono di essere i proprietari. Le due
famiglie fanno il punto del disastro che incombe e che diventa
sempre più terrificante, obbligandoli a venire a patti con il loro
ruolo in un mondo prossimo al collasso. Il film è tratto dal
romanzo candidato ai National Book Award di Rumaan Alam, Il
mondo dietro di te, ed è prodotto da Esmail Corp e Red
Om Films. La produzione esecutiva è di Higher Ground
Productions.
Galline in fuga: L’alba dei nugget, dal 15 dicembre
La società di animazione Aardman, pluripremiata agli Oscar e ai
BAFTA (Interviste mai viste, Wallace e
Gromit e Shaun, vita da pecora) in
collaborazione con il regista premio Oscar e candidato ai BAFTA Sam
Fell (ParaNorman e Giù per il tubo) presentano Galline in fuga: L’alba dei nugget, il tanto atteso
sequel del popolare film in stop motion con i maggiori incassi di
sempre, Galline in fuga.
Essendo riuscita a fuggire per il rotto della cuffia dalla
fattoria dei Tweedy, Gaia ha finalmente trovato un posto da sogno:
un tranquillo rifugio su un’isola per l’intero pollaio, lontano dai
pericoli causati dall’uomo. Quando lei e Rocky danno alla luce una
pulcina di nome Molly, il lieto fine sembra vicino. Ma sulla
terraferma, l’intera razza dei gallinacei deve affrontare una nuova
e terribile minaccia. Per Gaia e la sua gang la tanto agognata
libertà potrebbe essere a rischio, ma questa volta non si
fermeranno davanti a nulla!
Faccia a faccia con l’ETA: conversazioni con un
terrorista
Faccia a faccia con l’ETA:
conversazioni con un terrorista offre un’intervista
esclusiva con una delle figure chiave dell’ETA: Josu Urrutikoetxea,
noto anche come Josu Ternera. Questo documentario presentato da
Jordi Évole indaga sull’organizzazione terroristica ed esplora
alcuni dei momenti più significativi fino al suo smantellamento nel
2018. A quasi 50 anni da un attacco, questa conversazione aiuta a
fornire risposte a una delle vittime del gruppo terroristico.
Maestro, dal 20 Dicembre
Maestro è un’imponente e
impavida storia d’amore che ripercorre la relazione durata una vita
tra Leonard Bernstein e Felicia Montealegre Cohn
Bernstein. Maestro
non è solo una dichiarazione d’amore alla vita e all’arte, ma
essenzialmente una rappresentazione emotivamente epica di famiglia
e amore.
Rebel Moon – Parte 1: Figlia del
fuoco, dal 22 Dicembre
Dopo un atterraggio di fortuna su
una luna ai confini dell’universo, la forestiera dal passato
misterioso Kora (Sofia Boutella) inizia una nuova vita in un
tranquillo insediamento di agricoltori. Presto diventa l’unica
speranza di sopravvivenza della comunità quando il tirannico
Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario,
l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini hanno
inconsapevolmente venduto i raccolti ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman
e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di insorti
perseguitati dal Mondo Madre. Insieme a Gunnar (Michiel Huisman),
un contadino dal cuore tenero che non conosce la realtà della
guerra, Kora parte in missione alla ricerca di combattenti disposti
a rischiare la vita per difendere il popolo di Veldt.
Viaggiando in mondi diversi alla
ricerca dei Bloodaxe, i due radunano una manciata di guerrieri
accomunati dal bisogno di redimersi: il pilota e mercenario Kai
(Charlie Hunnam), il leggendario comandante Generale Titus (Djimon
Hounsou), la maestra di spada Nemesis (Doona Bae), il prigioniero
dal passato regale Tarak (Staz Nair) e il combattente della
resistenza Milius (E. Duffy). Jimmy (doppiato da Anthony Hopkins
nella versione originale), un antico protettore meccanizzato
nascosto dietro le quinte, si risveglia su Veldt con un nuovo
scopo. Ma i neorivoluzionari devono imparare a fidarsi l’uno
dell’altro e a combattere insieme prima che gli eserciti del Mondo
Madre arrivino a distruggerli tutti.
Sono ormai anni
che condividiamo voci su un
progetto Nova, ma il vecchio Buckethead non
ha ancora fatto il suo debutto nel MCU. Il regista dei
Guardiani della
GalassiaJames
Gunn ha introdotto i Nova Corps nel 2014, solo
per poi chiarire che Richard Rider non era un personaggio
su cui aveva qualche interesse
In Avengers:
Infinity War, Thanos ha devastato il Nova Corps e i
Fratelli Russo hanno confermato di essere stati vicini a
introdurre Nova (solo per poi asserire che non c’era
abbastanza spazio per lui nel film già molto ricco di
personaggi).
Non molto tempo fa, abbiamo sentito
dire che Nova avrebbe potuto ricevere il trattamento di
“Presentazione Speciale”, mentre si parlava anche di una serie
Disney+. Qualunque cosa avverà, la
nostra aspettativa è che qualsiasi storia debba ruotare
necessariamente sia attorno a Richard che al molto più giovane Sam
Alexander. Ebbene, secondo Daniel Richtman, il piano ora dei Marvel Studios è di
rielaborare Nova come film.
Non si sa nulla su un team
creativo, quindi siamo ancora agli inizi.Onestamente,
non saremmo sorpresi se Nova facesse il suo debutto nel MCU dopo Avengers:
Secret Wars, poiché è difficile dire
dove ci sarà effettivamente spazio per lui nella saga del Multiverso.
Cosa sappiamo sul progetto NOVA
targato Marvel Studios?
Alla domanda nel 2021 se i
fan non vedono l’ora di vedere Richard Rider e/o Sam Alexander in
un film o in qualsiasi altro progetto imminente del MCU, Kevin Feige ha risposto con “beh, sì e sì” a entrambe
le domande. “Il tempismo è
relativo, giusto?” Lui
continuò. “Penso di aver parlato di
Doctor Strange otto anni prima che uscisse il
film. Quindi, il ‘potenziale immediato’ è relativo. Ma chiaramente,
non stiamo rifuggendo dalla fine cosmica della narrazione proprio
nel punto debole della Nova. Corps e Nova
stesso.”
Nei fumetti, i Novas sono i
detentori del Nova Corps.Esistono molte classifiche
diverse all’interno del Nova Corps e anche diversi tipi di
Nova.Richard Rider detiene i titoli “Gold-Dome” e
Centurion e Sam Alexander detiene rispettivamente i titoli
Supernovas e Centurion.
Sam è l’attuale Nova, un
adolescente che usa l’elmo e si unisce agli Avengers.Richard Rider è stato creato da Marv Wolfman, Joe Sinnott e
John Buscema ed è apparso per la prima volta
in Nova #1 del 1976
. Sam Alexander, nel frattempo, è stato creato da Jeph Loeb e
Ed McGuinness, apparendo per la prima volta
in Point One #1nel 2011.
Chissà quale NOVA vedremo!
Nella prestigiosa Sala Rossa di Casa
del Manzoni, si è svolta ieri, 1 dicembre 2023, la cerimonia di
premiazione del
Raymond Chandler Award 2023, consegnato allo scrittore francese
Daniel Pennac in occasione del Noir in
Festival.
Ecco la motivazione del premio:
“Daniel Pennac dice di aver scoperto la sua vocazione per il
noir grazie a una scommessa. Daniel Pennac ha fatto però di
Benjamin Malaussène il più originale e appassionante antieroe del
genere, uomo mite e ironico che, da un romanzo all’altro, si è
dimostrato il fulcro di un mondo colorato e pieno di felici
contraddizioni che ha sedotto ogni tipo di lettore. La sua
Belleville rimane un presidio di umanità che ci difende dagli
orrori che attraversano il nostro tempo. Salutarlo oggi come degno
erede di Raymond Chandler e festeggiare Malaussène come Philip
Marlowe ci appare come uno spettacolare paradosso che restituisce
nuova linfa al Noir senza intaccarne i valori etici, sociali,
civili su cui si regge da sempre. Salutiamo in Daniel Pennac un
grande campione della migliore letteratura, un ironico osservatore
dei meccanismi del racconto che sa piegare con inedita originalità
alla sua visione del mondo. La sua voce fa oggi da contraltare alle
tante e prestigiose che riempiono l’albo d’oro di questo premio; ne
è più che degno vincitore ma, rispetto ad ogni altro, spicca per la
sua unicità”.
Non ci saremmo mai aspettati
che la Warner Bros avrebbe mai accolto la richiesta della campagna
#ReleaseTheSnyderCut, ma alla fine Zack Snyder’s Justice
League ha fatto il suo debutto
su HBO Max nel lontano marzo
2021.
Ha ricevuto recensioni positive (che erano considerevolmente
migliori di quelle ricevute dall’inguardabile
film del 2017 di Joss Whedon) e
successivamente alcune anticipazioni sul sequel appena girato
introdotte dal regista hanno portato alla nascita di un nuovo
hashtag #RestoreTheSnyderverse. Da allora però è diventato chiaro
che ciò non accadrà mai, in particolare dopo il riavvio
del DCU
all’orizzonte da parte dei DC Studios.
Tuttavia, siamo sicuri che
tutti voi conosciate anche con la campagna
#SellTheSnyderverseToNetflix, che suggerisce che queste campagne
guidate dai fan stanno ancora guadagnando terreno
online. Zack Snyder è ora
intervenuto, rispondendo a un fan su Vero per confermare che lo
Snyderverse è ufficialmente finito.
Ciò sembra chiudere la porta
a qualsiasi tipo di seguito al suo taglio di Justice
League, che si tratti di un film di
Elseworlds, di una serie TV o persino di un
fumetto. In un certo senso sembra un trucco
mancato, soprattutto perché qualsiasi tipo di continuazione sarebbe
senza dubbio popolare.Tuttavia, distrarrebbe anche da
ciò che Warner Bros. e DC Studios stanno cercando di fare con il
DCU,
portando a una rinascita di quelle campagne sui social media (che
immaginiamo alla fine svaniranno… nel tempo).
Discutendo dei piani di
James Gunn per rivedere il DCEU, Snyder
ha recentemente dichiarato: “L’ho
chiamato e gli ho detto che gli auguro tutto il meglio. Gli ho
detto che volevo che funzionasse”.
“Ci tenevamo
profondamente a ciò che stavamo facendo”, ha aggiunto il regista riferendosi al tempo trascorso
combattendo contro la Warner Bros. sulla sua
visione per Justice
League. “Non
stavamo cercando di fare un film sugli Avengers. Non lo stavamo
facendo. Non sapevamo come, francamente. Hanno portato qualcuno che
lo ha fatto. Non ho mai visto la [versione di Whedon], ma non era
così.” la risposta.”
Zack Snyder
ha anche condiviso la sua convinzione che il genere dei
supereroi “non si è
evoluto” e
ammette “Non provo più l’entusiasmo
che avevo una volta”. Per ora ha
finito con i film tratti dai fumetti, ma ammette che, se il co-CEO
della DC Studios, James Gunn, lo chiamasse, sarebbe disponibile
a dirigere una versione fedele al fumetto diIl
ritorno del Cavaliere Oscuro … a condizione
che sia “una rappresentazione
fedele di la graphic novel.”
Durante la terza
stagione di The
Mandalorian, Katee Sackhoff è tornata nei
panni di Bo-Katan Kryze, un personaggio che ha
interpretato per la prima volta nella serie TV
animata di The Clone Wars .
È stato lì che abbiamo visto
Bo-Katan incontrare la giovane Ahsoka
Tano, e con entrambi i personaggi ora parte di storie
live-action, dunque una riunion non può essere troppo lontana,
giusto? Parlando con The
Direct, Sackhoff ha condiviso la
sua convinzione che gli ex alleati alla fine si
riuniranno.
“Sì. Voglio dire, non
riesco a immaginare che non lo farebbero prima o poi”, ha
ammesso l’attrice. “Ma, sai, ancora una volta, non ne
ho idea. Sai, non ne ho assolutamente idea. Non mi dicono niente
finché non mi presento al lavoro con la mia sceneggiatura in
mano.”
Il sito ha anche chiesto a
Sackhoff i suoi pensieri sulla trasformazione di Sabine
Wren in Jedi ad Ahsoka,
un nuovo sorprendente status quo che ha dato al franchise di
Star
Wars un vero Jedi
Mandalorian per la prima volta in migliaia di
anni.
“Penso che Bo abbia
sempre lavorato fianco a fianco con i Jedi e il popolo
mandaloriano”, ha
detto. “E penso che lei veda il vantaggio
di due gruppi che lavorano insieme. E penso che lo farebbe,
probabilmente non ci penserebbe altro che, ‘Wow, è davvero
meraviglioso. Buon per te.'”
Sackhoff ha già lasciato intendere che tornerà come
Bo-Katan nella quarta stagionedi
The
Mandalorian, ma cosa succede
oltre? Sappiamo che Dave Filoni
ha intenzione di riunire
molti di questi personaggi Disney+ per il suo eventuale
filmdi Star
Wars, con l’opinione prevalente che
il progetto adatterà liberamente la storia di “L’erede
dell’Impero” di Timothy Zahn.
Alla domanda su cosa Bo-Katan
potrebbe portare sul tavolo, ha
detto: “Beh, penso che il popolo
mandaloriano abbia molta ricostruzione da fare. Ma penso che i
Mandaloriani siano sempre stati una risorsa militare fenomenale.
Quindi, non lo so. non lo so. È sempre stata incredibilmente
strategica e metodica. Quindi penso che quelle capacità potrebbero
essere utili. Ma non si sa mai.”
Dove si trova ora Bo-Katan
Kryze?
Alla fine della serie tv
Star Wars:Ahsokail personaggio del
titolo e Sabine Wren sono rimasti bloccati in una strana galassia
su un pianeta chiamato Peridea.Il Grand’Ammiraglio
Thrawn, nel frattempo, era tornato nella Galassia principale con le
Grandi Madri al suo fianco; sono stati visti l’ultima volta
mentre viaggiavano apparentemente a Dathomir per resuscitare quello
che molti fan credono sarà un esercito di Sorelle della Notte non
morte.
Con l’uscita della seconda
stagione di Star
Wars:Ahsokaprevista prima del film senza titolo di
Filoni, c’è tutto il tempo perché Bo-Katan e i
suoi amici Jedi possano incrociarsi di nuovo.E, come
dice l’attrice, il fatto che Mandalore sia una risorsa chiave nella
lotta contro Thrawn sembra il luogo logico in cui girare questa
storia.
Bella Ramsey pensa che la seconda stagione
diThe Last of
Us potrebbe essere addirittura
migliore della prima.
Parlando
con IndieWire, Bella Ramsey ha fornito un breve
aggiornamento sulla seconda stagione di The
Last of Us e ha affermato di
ritenere che abbia il potenziale per essere persino migliore della
prima stagione.
“So che questa è la
grande paura che tutti noi che lavoriamo allo show, e probabilmente
il resto del mondo, abbiamo, è che la seconda stagione non sarà
buona come la prima“, hanno detto. “Ma
ho molta fiducia nei creatori. E penso che
siano spettacolari. Quindi penso che faremo grandi
cose. Penso che riusciremo a
superarlo”.
L’esatta finestra di uscita della
seconda stagione di The
Last of Us rimane al momento sconosciuta, dato
che la produzione non è ancora iniziata. Ma con la conferma della
data di inizio da parte di Mazin, è solo questione di tempo prima
che i fan dello show possano finalmente conoscere una data di
uscita per l’attesissima seconda stagione della serie zombie
guidata da Pedro Pascal e Bella Ramsey. Inoltre, dato che la produzione
dello show inizierà nel febbraio 2024, è molto probabile che il
debutto avverrà nel 2025.
Di cosa parla The Last of Us?
Basato sull’omonimo videogioco del
2013 di Naughty Dog, The
Last of Us segue una coppia improbabile, Joel ed
Ellie, mentre navigano nel mondo infettato da funghi. La sinossi di
The
Last of Us recita: “Dopo che una pandemia globale
distrugge la civiltà, un sopravvissuto incallito prende in carico
una ragazza di 14 anni che potrebbe essere l’ultima speranza
dell’umanità“.
Oltre a Mazin, anche lo scrittore
del gioco originale Neil Druckmann è uno degli
sceneggiatori e registi della serie. La prima stagione è
interpretata, tra gli altri, da Gabriel Luna nel ruolo di Tommy, Nick
Offerman nel ruolo di Bill, Murray
Bartlett nel ruolo di Frank, Merle
Dandridge nel ruolo di Marlene, Anna Torv nel ruolo di Tess, Rutina
Wesley nel ruolo di Maria e Storm Reid
nel ruolo di Riley Abel.
Non sono ancora stati rivelati
dettagli sui nuovi membri del cast della seconda stagione, anche se
si vocifera che Kaitlyn Dever (No One Will
Save You) interpreterà Abby Anderson. La seconda stagione
dovrebbe coprire anche il sequel del videogioco, intitolato
The Last of Us Part II.
Diane Kruger ha rivelato alcuni nuovi
dettagli sulprossimo film di David
Cronenberg, The
Shrouds. Parlando con Deadline Hollywood al Red
Sea Film Festival, la
Kruger ha discusso del fatto di interpretare tre ruoli diversi
in The
Shrouds di Cronenberg.
“Probabilmente è il film più
personale di David perché tratta della perdita di sua moglie, morta
di cancro“, ha detto Kruger. “Con la svolta molto
particolare di David nel modo in cui racconta, sai, la storia e il
dolore, è un film che affronta la perdita e il dolore, l’essere in
una coppia per così tanto tempo, l’essere in una relazione per così
tanto tempo, e cos’è il vero amore. Interpreto la
moglie, sua sorella e un avatar che ha creato in sua
memoria.
Diane Kruger ha già fatto commenti simili sul
fatto che The
Shrouds sia il film “più personale” di
Cronenberg. Ha detto a Variety nell’ottobre 2023:
“Abbiamo appena finito di girarlo. Penso che potrebbe
essere il suo film più personale, perché parla di lui e della
scomparsa di sua moglie”.
Di cosa parla Le Sindone?
“Karsh, un uomo d’affari
innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo per
connettersi con i morti all’interno di un sudario“, si legge
nella sinossi. “Installato nel suo controverso cimitero
all’avanguardia, il dispositivo consente a lui e ai suoi clienti di
osservare la decomposizione dei propri cari defunti in tempo
reale. Gli affari rivoluzionari di Karsh sono sul punto di
entrare nel mainstream internazionale quando diverse tombe nel suo
cimitero, inclusa quella di sua moglie, vengono vandalizzate e
quasi distrutte. Mentre lotta per scoprire un chiaro motivo
per l’attacco, il mistero di chi ha causato questo caos, e perché,
lo spinge a rivalutare i suoi affari, il matrimonio e la fedeltà
alla memoria della sua defunta moglie, e lo spinge a nuovi
inizi…“
La regista di
TwilightCatherine
Hardwicke ha detto di non ricordare la maggior
parte delle attrici che hanno fatto il provino per la parte di
Bella Swan nella serie
di filmTwilight.
“Vedi, non so se sono
effettivamente venuti a trovarmi“, ha dichiarato
Hardwicke. “Non sono
sicuro. Non potevo garantirlo. Molto
presto, avevo gli occhi puntati su Kristen [Stewart]. Appena
ho visto Into the Wild ho pensato: “Penso che sia
lei”. Quindi potrebbero aver visto tutte queste altre persone,
ma poi ero semplicemente concentrato come il laser, “La
voglio”. Non appena l’ho incontrata e sono andato là fuori e
ho trascorso quel tempo quel fine settimana, ho pensato: “Ce l’ha
fatta”. Nessuna stronzata, non agirà mai in modo eccessivo, ha
quell’angoscia… ovviamente, il suo viso è
luminoso.’ La macchina da presa, puoi
riprendere qualsiasi cosa e lei è fantastica.
Di cosa parlava Twilight?
“La studentessa liceale
Bella Swan (Kristen
Stewart), sempre un po’ disadattata, non si aspetta
che la vita cambi molto quando si trasferisce dalla soleggiata
Arizona al piovoso stato di Washington“, si legge nella
sinossi del primo film. “Poi incontra Edward Cullen
(Robert
Pattinson), un adolescente bello ma misterioso i cui
occhi sembrano scrutare direttamente nella sua anima. Edward è
un vampiro la cui famiglia non beve sangue, e Bella, lungi
dall’essere spaventata, inizia una pericolosa storia d’amore con la
sua anima gemella immortale.
Le prime foto
di One
Daymostrano un’anteprima della serie
NETFLIX,
con protagonisti Leo
Woodall (The White Lotus Stagione 2)
eAmbika
Mod (This Is Going to Hurt).
La serie limitata è un adattamento
del libro di David Nicholls del 2009, che narra la
storia di Emma Morley e Dexter Mayhew, che si parlano per la prima volta il 15
luglio 1988, la sera della loro laurea. La mattina seguente
prendono strade diverse, ma dove saranno in questo giorno ordinario
il prossimo anno, l’anno dopo e ogni anno successivo? In ogni
episodio ritroviamo Dex ed Em in questo giorno particolare, un anno
più vecchi, mentre crescono e cambiano, si ritrovano e si separano,
vivono gioie e delusioni.
Oltre a Mod nei panni di Emma
e Woodall nei panni di Dex, il cast include Essie
Davis di
Babadook, Tim McInnerny, Amber Grappy, Jonny Weldon,
Eleanor Tomlinson, Joely Richardson e Toby
Stephens.La serie di 14 episodi debutta l’8
febbraio 2024, con Nicholls come produttore esecutivo insieme a
Roanna Benn, Jude Liknaitzky e Nicole Taylor.
Prime
Video ha pubblicato una nuova foto di The
Boys 4, l’attesa quarta stagione
della serie tv The
Boys. Ha rivelato quando uscirà il primo teaser
trailer della nuova stagione.
Un tweet dell’account Twitter
ufficiale di The
Boys ha mostrato la nuova foto di Homelander di
spalle. Il minaccioso superuomo – interpretato da Antony
Starr – sembra essere seduto nella sua stanza, che è stata
brevemente intravista in precedenza nella serie ed è piena di
ritratti, una libreria e statue.
Il post ha anche rivelato che il
teaser trailer della prossima stagione di The
Boys sarà rilasciato oggi sabato 2 dicembre nel
tardo pomeriggio con il post pubblicato alle 11:46 a.m. ET.
Pertanto, è probabile che i fan si aspettino che il nuovo trailer
venga rilasciato domani intorno a mezzogiorno (AMERICANE).
Potete dare un’occhiata alla nuova
foto di The Boys Stagione 4 qui sotto:
“The Boys è una visione
divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – che
sono popolari come le celebrità, influenti come i politici e
venerati come le divinità – abusano dei loro superpoteri invece di
usarli per il bene”, si legge nella sinossi ufficiale dello show.
“Intenzionati a fermare i supereroi corrotti, i Ragazzi, un gruppo
di vigilanti, continuano la loro eroica ricerca per svelare la
verità sui Sette e su Vought, il conglomerato multimiliardario che
gestisce i supereroi e copre i loro sporchi segreti. Gli
apparentemente impotenti contro i superpotenti“.
Il cast della terza stagione
includeva Karl
Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin
Moriarty, Dominique McElligott, Jessie T. Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Nathan Mitchell,
Colby Minifie, Claudia Doumit e
Jensen Ackles.
La HBO ha dato ai
fan un piccolo sguardo all’attesissima seconda stagione di House
of the Dragon sotto forma di due nuovi poster della
serie.
I due poster mostrano la
Alicent Hightower di Olivia Cooke e la Rhaenyra Targaryen
di Emma D’Arcy che si guardano in faccia, con i
messaggi “Sangue per sangue” e “Fuoco per fuoco”
sui rispettivi poster. Nel tweet che accompagna i poster, la HBO ha
anche detto che i fan possono aspettarsi il primo sguardo alla
seconda stagione che arriverà oggi, 2 dicembre.
Cosa aspettarsi dalla seconda
stagione di House of the Dragon?
La
prima stagione si è conclusa con la morte di Re
Viserys, che ha gettato i Targaryen nel caos più totale
riguardo al prossimo legittimo erede – il Principe Aegon o la
Principessa Rhaenyra. La stagione successiva segna l’inizio della
Danza dei Draghi, con ciascuna delle due parti che
raccoglie il maggior numero di alleati e draghi possibile per
assicurare la sconfitta dell’altra.
House
of the Dragon è attualmente interpretata da
Matt Smith,
Olivia Cooke,
Emma D’Arcy,
Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Graham
McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew Needham, Bill
Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan, Savannah
Steyn e Theo Nate. La seconda stagione vedrà anche
l’aggiunta di Gayle Rankin, Russell Beale, Freddie Fox e
Abubakar Salim.
Basato su Fire & Blood di
George R.R. Martin, House
of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei
Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al
Destino di Valyria. Si svolge 300 anni prima degli eventi del
pluripremiato adattamento della serie di Game of Thrones, che ha
trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
House
of the Dragon è stata ideata da George R.R. Martin,
Ryan Condal e dal regista di Game of
Thrones Miguel Sapochnik; Condal e Sapochnik sono anche gli
showrunner. Martin, Sapochnik, Condal, Vince Gerardis e Sara Lee
Hess sono produttori esecutivi.
Netflix ha rilasciato un nuovo trailer di
Squid
Game: La sfida (Squid Game: The Challenge) per
l’imminente première dell’episodio finale della Stagione 1, che
sarà trasmesso il 6 dicembre alle 9 p.m. ET/6 p.m. PT.
Il video mostra la partita finale
dello show, ricca di suspense, con i tre giocatori rimasti – Sam,
Phil e Mai – che hanno battuto 453 giocatori per aggiudicarsi il
primo premio di 4,56 milioni di dollari. Come nella serie
originale, gli ultimi tre giocatori indosseranno uno smoking nero
durante la partita finale.
Che cos’è Squid Game: La
sfida (Squid Game: The Challenge)?
Un gruppo di 456
concorrenti partecipa alla competizione per conquistare
l’incredibile montepremi di 4,56 milioni di dollari.
Quando i partecipanti affrontano una serie di sfide ispirate alla
serie originale (che includono alcune sorprendenti nuove aggiunte),
la loro tenacia, le strategie e le alleanze saranno messe alla
prova mentre i loro rivali sono eliminati uno dopo l’altro.
Squid Game: La sfida
(Squid
Game: The Challenge) è prodotto esecutivamente da
Nicola Brown, Tim Harcourt, John Hay, Toni Ireland, Anna Kidd e
Stephen Lambert. La produzione è dello Studio Lambert (The Circle)
e The Garden (24 Hours in A&E), parte degli ITV Studios. Le
riprese della stagione 1 si sono svolte nel Regno Unito lo scorso
gennaio.
Le riprese della seconda stagione
di Squid
Game sono attualmente in corso e Lee Jung-jae, Wi Ha-joon, Gong
Yoo e Lee Byung-hun riprenderanno i loro rispettivi ruoli. A loro
si aggiungerà un cast stellare composto da Im Si-wan, Kang Ha-neul,
Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Jo Yu-ri, Park Gyu-young e altri
ancora. La prima stagione ha fatto la storia diventando il primo
show non inglese a ricevere quattro nomination ai SAG, con Lee
Jung-jae e Jung Ho-yeon che si sono aggiudicati le categorie
Outstanding Performance by a Male Actor e Outstanding Performance
by a Female Actor.
Il creatore della serie The
Last of Us, Craig Mazin, ha rivelato che la produzione
della seconda stagione del dramma post-apocalittico di successo
della HBO inizierà il 12 febbraio 2024.
Ora che gli scioperi di Hollywood
si sono già conclusi, anche una serie di show ha ripreso la
produzione. Durante la serata “A Night in the Writer’s
Room” di Variety, sono intervenuti scrittori di vari show
televisivi popolari, tra cui Charlotte Stoudt, Nathan
Fielder, Sonja Warfield, Fred Golan, Deborah Cahn e Michael
Dinner.
Oltre a The
Last of Us, che riprenderà la produzione l’anno
prossimo, la Stoudt ha rivelato di essere nella
stanza degli sceneggiatori da “quattro settimane“, nella
speranza di iniziare le riprese della quarta stagione di The
Morning Show il prima possibile. D’altra parte, la
seconda stagione di Silo di Golan è già in fase di sviluppo,
mentre The Diplomat di Cahn inizierà la produzione
della seconda stagione.
L’esatta finestra di uscita della
seconda stagione di The
Last of Us rimane al momento sconosciuta, dato
che la produzione non è ancora iniziata. Ma con la conferma della
data di inizio da parte di Mazin, è solo questione di tempo prima
che i fan dello show possano finalmente conoscere una data di
uscita per l’attesissima seconda stagione della serie zombie
guidata da Pedro Pascal e Bella Ramsey. Inoltre, dato che la produzione
dello show inizierà nel febbraio 2024, è molto probabile che il
debutto avverrà nel 2025.
Di cosa parla The Last of Us?
Basato sull’omonimo videogioco del
2013 di Naughty Dog, The
Last of Us segue una coppia improbabile, Joel ed
Ellie, mentre navigano nel mondo infettato da funghi. La sinossi di
The
Last of Us recita: “Dopo che una pandemia globale
distrugge la civiltà, un sopravvissuto incallito prende in carico
una ragazza di 14 anni che potrebbe essere l’ultima speranza
dell’umanità“.
Oltre a Mazin, anche lo scrittore
del gioco originale Neil Druckmann è uno degli
sceneggiatori e registi della serie. La prima stagione è
interpretata, tra gli altri, da Gabriel Luna nel ruolo di Tommy, Nick
Offerman nel ruolo di Bill, Murray
Bartlett nel ruolo di Frank, Merle
Dandridge nel ruolo di Marlene, Anna Torv nel ruolo di Tess, Rutina
Wesley nel ruolo di Maria e Storm Reid
nel ruolo di Riley Abel.
Non sono ancora stati rivelati
dettagli sui nuovi membri del cast della seconda stagione, anche se
si vocifera che Kaitlyn Dever (No One Will
Save You) interpreterà Abby Anderson. La seconda stagione
dovrebbe coprire anche il sequel del videogioco, intitolato
The Last of Us Part II.
Parlando al CCXP il 30 novembre
2023, in un video postato su Twitter da Steven
Weintraub di Collider, Chris
Hemsworth ha rivelato nuovi dettagli su
Warlord Dementus, il personaggio cattivo che interpreterà
in Furiosa: A Mad
Max Saga di George Miller.
“È un individuo complicato, il
personaggio che interpreto“, ha detto Hemsworth. “È una
persona molto violenta, folle e brutale che nasce dalla Terra
Desolata, che è il mondo in cui si svolge la saga di Mad Max. È un
prodotto del suo ambiente. C’è un’intensità in lui, c’è una
brutalità. È nato in uno spazio in cui si uccide o si viene uccisi
e ha imparato a governare con il pugno di ferro“.
Chris Hemsworth
ha continuato: “C’è un carisma in lui. È un carisma molto
manipolativo. È una cosa di cui abbiamo parlato molto in questo
film. Per far sì che la gente segua questo personaggio, doveva
esserci qualcosa a cui aggrapparsi. Lui ha le risposte: “Ecco la
ragione dei vostri problemi, ecco l’individuo a cui dovete dare la
colpa, seguitemi e vi condurrò su un terreno più alto”. È stato
molto divertente giocarci, è qualcosa di molto diverso che non
avevo mai sperimentato prima“.
Anya Taylor-Joy
e Chris Hemsworth sono i
protagonisti di Furiosa: A Mad
Max Saga, l’atteso ritorno all’iconico mondo distopico
che il pluripremiato e geniale filmmaker George Miller ha creato
più di 30 anni fa, con gli emblematici film di “Mad
Max“. Miller ora volta nuovamente pagina con una
nuovissima avventura d’azione originale e standalone che rivela le
origini del potente personaggio protagonista nel pluripremiato
successo mondiale Mad Max:
Fury Road. Questo nuovo lungometraggio di Warner Bros.
Pictures e Village Roadshow Pictures è prodotto da Miller e dal suo
partner di lunga data, il produttore nominato agli Oscar Doug
Mitchell (“Mad Max: Fury Road”, “Babe, maialino coraggioso”),
attraverso la loro Kennedy Miller Mitchell, con sede in
Australia.
Mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata
dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande
Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus.
Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella
presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il
predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere
insieme i mezzi per trovare la strada di casa. Al fianco di
Taylor-Joy e Hemsworth tra i protagonisti del film troviamo anche
Alyla Browne e Tim Burke.
Miller ha scritto la sceneggiatura insieme al co-sceneggiatore di
Mad Max:
Fury Road Nico Lathouris. Il team creativo di Miller
che ha lavorato dietro la macchina da presa comprende il primo
assistente alla regia PJ Voeten e il regista della seconda unità e
coordinatore degli stunt Guy Norris, il direttore della fotografia
Simon Duggan (“La battaglia di Hacksaw Ridge” “Il grande Gatsby”), il compositore Tom
Holkenborg, il sound designer Robert Mackenzie, il montatore Eliot
Knapman, il supervisore agli effetti visivi Andrew Jackson e il
colorist Eric Whipp. Fanno parte della squadra altri suoi
collaboratori di lunga data: lo scenografo Colin Gibson, la
montatrice Margaret Sixel, il sound mixer Ben Osmo; la costumista
Jenny Beavan e la truccatrice Lesley Vanderwalt, già vincitori del
Premio Oscar® per il loro lavoro su Mad Max:
Fury Road. Warner Bros. Pictures presenta, in
collaborazione con Village Roadshow Pictures, una Produzione
Kennedy Miller Mitchell, un film di George Miller: Furiosa: A Mad
Max Saga. Il film verrà distribuito nelle sale
italiane nel 2024 da Warner Bros. Pictures.
È passato quasi un decennio da
quando Kylo Ren ha ucciso suo padre, Han Solo, nel drammatico finale di “Star
Wars: Il risveglio della Forza“. Ma Adam Driver non ha ancora dimenticato quella
scena con
Harrison Ford e in una nuova intervista ha detto a
Chris Wallace: “Qualcuno me lo ricorda ogni giorno“.
Dopo che Wallace ha risposto:
“Dici sul serio?”, Driver ha detto: “Non tutti i
giorni, ma sì. Prima era di più, ma ora probabilmente una volta al
mese qualcuno mi fa sapere che ho ucciso Han Solo“.
Anche se Adam Driver ha detto che girare la scena in sé
non è stato “difficile“, è stato comunque “molto
emozionante girarla con Harrison“.
“Harrison era così generoso e
contemplativo, e per me quello è stato un grande momento sul set,
anche se si trattava della sua morte“, ha detto l’attore alla
serie Max di Wallace “Who’s Talking to Chris
Wallace“.
L’uccisione di Han Solo è un punto di svolta significativo di
“Star Wars” che
conduce Kylo lungo un percorso di lotta interiore, in quanto lo
Jedi è diviso tra il lato chiaro e quello oscuro della Forza nei
film successivi della trilogia sequel.
Adam Driver ha già parlato in precedenza della
reazione al passaggio di Kylo al Lato Oscuro, raccontando a GQ nel
2017 di aver avuto “il voltastomaco” durante la première
di “Il
risveglio della Forza“, mentre guardava i fan che
assistevano al momento scioccante che cambiava il volto del suo
personaggio.
“Le persone dietro di me,
quando è iniziato lo scroll, dicevano ‘Oh mio Dio. Oh mio Dio. Sta
succedendo’. Immediatamente ho pensato che avrei vomitato“, ha
raccontato Driver. “Tenevo la mano di mia moglie e lei mi ha
detto: ‘Hai molto freddo. Stai bene? Perché sapevo cosa sarebbe
successo – io uccido Harrison – e non sapevo come avrebbe reagito
questo pubblico di 2.000 persone, capite?“.
L’ultimo ruolo di Adam Driver è quello di Enzo Ferrari nel film
biografico sulle corse di Michael Mann, Ferrari,
che uscirà al cinema il 25 dicembre.
Solo: A
Star Wars Story, ovvero lo spin-off della saga
sulle origini del giovane Han Solo, è arrivato
nelle nostre sale lo scorso 23 maggio 2018 con la regia diRon
Howard e ha visto
Alden Ehrenreich “tornare” nei panni di uno
dei personaggi più amati dai fan della saga introdotto nel 1977 da
George Lucas e interpretato da Harrison Ford.
Ecco allora i 10 gesti più
eroici compiuti da Han Solo nel corso di tutto il
franchise (raccolti da CBR):
È un disertore dell’Impero
Fin dalle
prime battute di Solo: A Star
Wars Story capiamo quanto per Han sia difficile stare
alle regole e prendere ordini da qualcuno. Tradisce il suo capo,
ruba il coassio e lascia Corellia in cerca di una nuova vita, ma
sfortunatamente deve unirsi all’impero e diventare un soldato per
salvarsi.
Successivamente
però, dopo aver incrociato la strada di Tobias
Beckett, decide di disertare e sposare la causa dei
contrabbandieri di coassio per inseguire un unico sogno: diventare
un pilota.
Vuole tornare a Corellia per salvare Qi’Ra
Nel film sulle sue origini
viene subito mostrato allo spettatore quanto Han sia innamorato
diQi’ra e quanto sia
disposto a rischiare pur di stare insieme a lei. E di sicuro non
lascerà Corellia senza la sua amata…
Purtroppo la
ragazza viene catturata mentre i due sono in fuga, lasciando Han da
solo ad escogitare un piano per tornare indietro a riprenderla. Da
quel momento in poi, tutto nella sua vita viene motivato dal
desiderio di riunirsi con Qi’Ra.
Percorre la rotta di Kessel in 12 parsec
Sappiamo
tutti che una delle battute più celebri di Han
Solo riguarda la rotta di Kessel e il
fatto di essere riuscito a percorrerla in meno di 12 parsec. Per
anni i fan di Star Wars hanno citato questa frase parlandone come
se fosse la più grande impresa mai realizzata da un pilota,
tuttavia è nel suo film solista che questo aneddoto viene
finalmente risolto.
Mentre l’equipaggio
del Falcon sta scappando da Kessel con il coassio,
Lando e L3 capiscono che l’unico
modo per arrivare velocemente a Savareen è passare attraverso la
rotta di Kessel. Lando è ferito, dunque è Han a prendere le redini
della nave…e la magia ha inizio.
Salva Lando su Kessel
Quando
nella trilogia originale di Star Wars assistiamo al “primo”
incontro fra Han e Lando su
Bespin, è subito chiaro che il passato dei due rammenta qualche
tensione.
Sappiamo che Han ha
vinto il Millennium Falcon a carte, e che hanno lavorato insieme
una volta, dunque c’è fiducia ma anche diffidenza. Il perché viene
spiegato in Solo: A Star Wars Story.
Quando l’equipaggio
del Falcon sta fuggendo da Kessel, il droide L3-37
viene colpito e Lando corre a salvarla, ma viene ferito. Senza
esitare, Han salta giù dalla nave per portare Lando al sicuro.
Insomma, un’amicizia che ha conosciuto tensioni e momenti eroici
come questo.
Guida una squadra speciale di ribelli sulla Luna di Endor
Episodio
VI, Il ritorno dello Jedi: mentre i
Ribelli si preparano a schierare la propria flotta contro l’Impero
e a far saltare in aria la nuova Morte Nera, una missione segreta
si cala nella foresta di Endor per disattivare gli scudi della
stazione spaziale.
Han non esita un
secondo e si propone come condottiero del gruppo: sembra proprio
che dopo essere fuggito da Jabba the Hutt, le sue prospettive siano
cambiate. Non soltanto ha scelto di scendere in campo, ma ha fatto
si che i suoi amici fossero al sicuro.
Lascia il coassio a Enfys Nest
Presentato
come uno dei villain principali di Solo: A Star Wars
Story, Enfys Nest si rivela essere una
giovane leader della ribellione che vogliono usare il coassio per
finanziare il loro attacco all’Impero.
Nel corso del film
Han riesce a impossessarsi della “benzina” più preziosa della
galassia ma una volta scoperta la vera identità di Enfys Nest,
decide di donarla ai ribelli mentre Dryden e Beckett non ottengono
nulla.
Salva Leia dall’Impero
All’inizio
de L’impero colpisce ancora, Han sta lasciando riluttante la
ribellione: sa perfettamente che deve saldare il suo debito con
Jabba the Hutt, altrimenti ciò che lo aspetta è una morte certa, e
mentre sta salutando Leia, l’Impero attacca la base
ribelle.
Per salvare la
Principessa Leia, Han la porta sul Millennium Falcon Da e sfugge ai
caccia imperiali mettendo in mostra tutte le sue abilità come
pilota.
Riesce a entrare nella Base Starkiller
L’Han Solo
che ritroviamo ne Il Risveglio della Forza appare
completamente diverso da quello che abbiamo lasciato in Il
ritorno dello Jedi, uscito nelle sale quasi trent’anni
fa.
Questa enorme
parentesi di tempo ha permesso al personaggio di guadagnare più
esperienze di vita che l’hanno reso ciò che è ora: un padre
travolto dal dolore di aver perso un figlio (Kylo Ren, passato al
lato oscuro) e un marito che ha lasciato indietro Leia e la
Resistenza.
Ma nna volta che
incontrato Finn, lui e Chewie escogitano un piano per infiltrarsi
nella base starkiller, disattivare gli scudi e salvare Rey.
Sappiamo che dopo aver raggiunto l’obiettivo, Han si precipita dal
figlio cercando di convincerlo a tornare a casa, non
riuscendoci.
Libera Chewbacca dalla prigione dell’Impero
Non c’è
relazione più importante nella vita di Han Solo della sua amicizia
con Chewbacca. Quando li incontriamo per la prima
volta in Una nuova speranza, è quasi implicito il fatto che i due
ne abbiano passate tante insieme e che ci sono sempre stati l’uno
per l’altro, ma è grazie al suo film solista che finalmente viene
svelata l’origine di questa bellissima “storia d’amore”.
Nel film Han viene
arrestato per aver disertato l’esercito imperiale e viene gettato
in una cella a combattere una “bestia misteriosa” che si rivela
essere nientemeno che Chewbacca. Capendo che si tratta di un
prigioniero come lui, Han escogita un piano per far fuggire
entrambi e da quel momento in poi i due diventano
inseparabili.
Aiuta Luke a distruggere la Morte Nera
Più volte
nel corso di Episodio V Han Solo ripete a se
stesso e agli altri che non si sente un eroe. Una volta fuggiti
dalla
Morte Nera (lui, Chewie, Luke e Leia), spera di ricevere la
ricompensa che gli era stata promessa così da poter pagare Jabba e
continuare a vivere la sua vita.
Tuttavia, quando
tutte le speranze sembrano perdute e
Darth Vader sta per uccidere Luke, Han ricompare sulla scena,
colpisce la nave di Vader e salva la ribellione aiutando Luke a far
saltare in aria la Morte Nera.
Questo è il momento
in cui Han Solo diventa un eroe a tutti gli effetti. È
tornato, nonostante avesse giurato il contrario, sostiene e crede
in una causa più grande, trasformandosi in un leader e
generale.
Da sempre impegnato a portare al
cinema storie di carattere catastrofico come The Day After Tomorrow,2012 e l’atteso Moonfall, suo ultimo lavoro, il regista
tedesco Roland Emmerich è oggi sinonimo per il
grande schermo di distruzione, invasione aliena o attacchi
terroristici. Uno dei suoi titoli più famosi a riguardo è senza
dubbio Independence
Day, che nel 1996 lo consacrò come regista di
questa tipologia di opere. Il film, appartenente al genere della
fantascienza, immagina infatti un’invasione aliena ai danni della
Terra, con la distruzione in particolare di luoghi e monumenti
simbolo degli Stati Uniti.
Immaginato come una nuova rilettura
di La guerra dei mondi, il
racconto fantascientifico di H. G. Wells,
Independence Day ha
rappresentato una vera e propria svolta nella storia dei
blockbuster cinematografici, portando questi a conoscere un nuovo
periodo di grande fortuna al cinema. Portando avanti la storia
attraverso il punto di vista diverso di numerosi personaggi,
Emmerich ha così realizzato la propria versione di un’invasione
aliena, tutt’altro che discreta e silenziosa. Le grandi navicelle
spaziali, che si estendono per oltre 27 chilometri suscitano ancora
oggi stupore e all’epoca portarono il film a vincere l’Oscar per i
migliori effetti speciali.
Con un incasso di oltre 800 milioni
di dollari, Independence Day fu il
maggior incasso del suo anno e divenne da subito un cult tanto per
i suoi personaggi brillanti quanto per alcune scene e sequenze
divenute iconiche, citate e omaggiate in continuazione negli anni
successivi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Independence Day: la trama
del film
La storia del film ha inizio il 2
luglio del 1996, quando un enorme astronave aliena, avente un
quarto della massa della Luna, entra in orbita attorno alla Terra.
Dalla stessa fuoriescono poi altre astronavi, ciascuna con un
raggio di quindici miglia di diametro, che prendono posizione su
alcune delle principali città della Terra. Mentre il panico si
scatena nel mondo intero, il tecnico satellitare del MIT
DavidLevinson decodifica un
segnale incorporato nelle trasmissioni delle astronavi, che ritiene
essere il timer per il conto alla rovescia prima dell’attacco
alieno. Avvertito il presidente degli Stati Uniti, Thomas
J. Whitmore, viene subito diramato un ordine di
evaquazione prima che sia troppo tardi.
Allo stesso tempo, i leader
internazionali iniziano ad organizzare dei contrattacchi, i quali
però si rivelano inefficaci. Quando appare ormai certo che la
presenza degli alieni sia ostile, un gruppo di pochi uomini, tra
cui anche il capitano Steven Hiller, si troveranno
a dover trovare una strategia vincente, che possa permettere
all’umanità di sopravvivere e guadagnarsi la propria libertà. Nel
Giorno dell’Indipendenza, il 4 luglio, si svolgerà dunque lo
scontro finale, con imprevisti, colpi di scena e tanti sacrifici,
compiuti in nome dell’umanità. Di fronte al pericolo più grande,
infatti, non possono esserci divisioni interne o tutto sarà
perduto.
Independence Day: il cast
del film
A spiccare nel cast del film è
l’attore Will Smith, che
ricopre il ruolo del capitano Steven Hiller. Emmerich si convinse
di volere lui per il ruolo dopo averlo visto nel film 6 gradi
di separazione. All’epoca l’attore era noto prevalentemente
per la sitcom Willy, il principe di Bel Air, ma si era
dimostrato anche un buon interprete di film d’azione grazie a
Bad Boys, del 1995. Grazie all’insistenza del regista nel
volerlo, egli conobbe con questo film il successo di cui gode
ancora oggi. Per prepararsi al ruolo, inoltre, egli seguì
l’allenamento di base previsto per i piloti dell’Air Force. Nel
ruolo del presidente degli Stati Uniti, Thomas J. Whitemore, doveva
esserci inizialmente Kevin Spacey,
ma il ruolo venne infine affidato a Bill Pullman,
poiché i produttori non credevano nel talento di Spacey.
Nel ruolo del tecnico satellitare
David Levinson vi è invece l’attore Jeff Goldblum.
L’interprete ha in seguito ricordato come molti dei suoi dialoghi,
specialmente quelli con Smith, siano stati totalmente improvvisati.
Accanto a lui, nel ruolo di suo padre Julius, vi è invece l’attore
Judd Hirsch. Recitano poi nel film anche le
attrici Mary McDonnell nei panni della first lady
Marylin Whitemore e Mae Whitman in quelli della
figlia Patricia Whitemore. Di particolare importanza sono poi anche
Randy Quaid nel ruolo del pilota di caccia Russell
Case e James Rebhorn nei panni del segretario
della Difesa Nimzicky. Vivica A. Fox è Jasmine,
fidanzata di Steven, mentre Harvey Fierstein è
Marty Gilbert.
Independence Day: i
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Visto il grande successo del film,
per anni si è parlato della realizzazione di un suo sequel. A causa
di divergenze tra Smith e la Fox, tuttavia, il progetto rimase in
stallo per anni. Soltanto nel 2013 viene confermata la
realizzazione di un nuovo film, al quale avrebbe dovuto partecipare
anche Smith. Il film è infine uscito in sala nel giugno del 2016, a
vent’anni dal primo, con il titolo Independence Day –Rigenerazione. In questo riprendono i loro
ruoli gli attori Jeff Goldblum e Bill Pullman, mentre Smith ha
preferito dedicarsi ad altri progetti. Nuovi ingressi sono invece
quelli di Liam Hemsworth,
Maika Monroe e
Joey King. Questo sequel, tuttavia, non ha
raggiunto le stesse vette del suo predecessore, lasciando dunque
in sospeso la realizzazione di un
possibile terzo capitolo.
Prima di vedere questo suo, ad ora,
unico sequel, è possibile fruire di Independence
Day grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 1 dicembre alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Non
ci sono stati solo ilSupermandiL’uomo d’acciaioo Geralt di Rivia diThe Witchernella carriera diHenry Cavill, che come
ben sapranno i suoi fan si è distinto anche con altre tipologie di
ruoli, dal villain diMission: Impossible –
Falloutfino allo
Sherlock Holmes diEnola
Holmes. Diversi sono
poi i thriller d’azione a cui l’attore ha preso parte, daLa fredda luce del
giornofino aNight Hunter. Proprio
quest’ultimo è uno dei titoli meno noti nella filmografia di
Cavill, uscito nel 2018 per la regia dell’esordienteDavid
Raymond, dove però l’attore
dà ulteriore prova della sua capacità nel destreggiarsi anche con
questo genere.
Il
film è un classico thriller con protagonista un detective intento a
dare la caccia ad un serial killer, ma una precisa serie di
elementi e dei colpi di scena inaspettati lo rendono un titolo a
suo modo interessante. Inizialmente intitolatoNomis, il film non ha
avuto una distribuzione particolarmente forte e in Italia è infatti
arrivato direttamente sulla piattaformaPrime
Video. Per i tanti fan
dell’attore si tratta dunque di un titolo da recuperare, con il
quale scoprire nuove sfumature di un interprete troppo spesso
ricordato solo per i due ruoli citati in apertura.
Night Hunterpresenta ovviamente questo e molto altro, tra
cui la partecipazione di diversi noti attori di Hollywood, tra cui
un premio Oscar. È dunque un titolo da recuperare per una visione
spensierata ma non superficiale. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama diNight Hunter
La
storia ha inizio con il caso di una giovane donna, morta per essere
precipitata da un ponte ed essere finita su un camion in corsa. Le
dinamiche non convincono però il detectiveWalter
Marshall, il quale inizia a
sospettare che la ragazza non sia caduta accidentalmente, ma che si
sia gettata di proposito per sfuggire a qualcosa o da qualcuno.
Messosi al lavoro per scoprire cosa sia realmente accaduto, Walter
si ritrova ben presto davanti ad una svolta inaspettata quando,
seguendo le tracce di un predatore sessuale coinvolto nel rapimento
di una giovane sotto tutela dell’ex giudiceMichael
Cooper, trova la ragazza e altre
donne segregate in una villa.
Questa è di proprietà diSimon
Stulls, un uomo che sembra
soffrire di disabilità mentale. Simon viene arrestato e la polizia
cerca di determinare se è l’effettivo responsabile dei rapimenti.
Indagando sul passato di Simon, scoprono che è nato da uno stupro e
sua madre ha tentato il suicidio prima di darlo alla luce. Il caso
sembra risolto ma ciò che Walter non sa è che la cattura e
l’arresto dell’uomo, mentalmente instabile e apparentemente affetto
da autismo, daranno il via a una catena di eventi inaspettati che
metteranno in pericolo le vite degli agenti coinvolti e
riporteranno alla luce torbide verità.
Il cast diNight Huntere le location dove è stato girato il
film
Ad
interpretare il detective Walter Marshall vi è l’attoreHenry Cavill,mentre il premio OscarBen Kingsleyè qui
presente nel ruolo di Michael Cooper, vigilante che usa la figlia
adottiva Lara, interpretata daEliana
Jones, come esca per catturare
il serial killer.Alexandra Daddarioricopre invece il ruolo di Rachel Chase, una
psicologa che lavora con Marshall. Di questo personaggio, l’attrice
ha detto che è il primo che le capita di interpretare che sia un
adulto a tutti gli effetti. Recitano nel film ancheStanley Tuccinel ruolo
del commissario Harper, il capo di Marshall, eBrendan
Fletchernel ruolo di Simon
Stulls.Nathan Fillionha invece
il ruolo di Matthew Quinn, collega di Marshall.
Il
film è stato girato dal febbraio al marzo 2017 aWinnipeg, la città più
popolosa della provincia diManitoba, inCanada.Night
Hunterperò non è stato
girato solo nella città di Winnipeg, ma alcune scene sono state
girate nelle aree sicure della Base delle Forze Canadesi (CFB) di
Winnipeg. In particolare le scene degli interrogatori presenti nel
film. Infine, pur essendo girato in Canada, è stata utilizzata una
ripresa dello skyline del centro diMinneapolis, MN, per
un’inquadratura di tre secondi. A parte ciò, tutti gli altri
ambienti che si possono vedere nel film fanno parte del panorama
urbano di Winnipeg.
Il trailer diNight Huntere dove vedere il film in streaming e
in TV
È
possibile fruire diNight Huntergrazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi diInfinity+ePrime Video.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel
palinsesto televisivo divenerdì 1 dicembrealle ore21:00sul canale20
Mediaset.