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The Witcher 3: recensione della seconda parte della serie su Netflix

Qualcosa nella scrittura del finale di The Witcher 3 è andata storta. Una consapevolezza che non accogliamo certo di buon grado, considerato che la seconda parte della serie creata da Lauren Schmidt Hissrich, preannunciava una chiusura con il botto. Netflix con la terza stagione di The Witcher ha voluto adottare lo stesso metodo applicato con Stranger Things l’anno scorso, ossia dividerla in due parti (qui la recensione del primo volume). Una scelta da non scartare a priori, soprattutto se ha alla base un ragionamento di engagment, volto in particolar modo a tenersi stretto il più a lungo possibile il pubblico.

Il problema nasce però quando questa soluzione non aiuta a mantenere lineare e accattivante la narrazione, ma anzi la spezza inutilmente e la depotenzia, ottenendo così l’effetto opposto. Quindi, prima di addentrarci nella recensione del secondo blocco di episodi, dobbiamo dirlo subito: aver lanciato The Witcher 3 in due volumi non è servito a niente, se non a far storcere il naso e generare altri malumori. Che già, con l’abbandono di Henry Cavill, sono sufficientemente alimentati.

The Witcher 3, la trama della seconda parte

In questa secondo blocco di episodi, in seguito al tradimento di Vilgefortz (Mahesh Jadu), Aretuza è stata assediata dagli Scoi’atel e i Nilfgaardiani, con l’obiettivo principale di distruggere Tissaia (MyAnna Buring) e prendere Ciri (Freya Allan). Ancora una volta, Yennefer (Anya Chalotra) e Geralt (Henry Cavill) devono separarsi, per proteggere la principessa di Cintra, oramai loro figlia, nel migliore dei modi. Mentre la strega è impegnata a salvare la sua casa e impedire che le sue consorelle vengano uccise, lo strigo affronta Vilgefortz.

Nello scontro fisico tra i due, quest’ultimo ha la meglio, ferendolo quasi a morte e costringendolo ad allontanarsi per potersi curare. Nel frattempo, però, a seguito di un incantesimo troppo potente da poter sostenere, Ciri si ritrova persa nel deserto, un luogo in cui tutti i suoi scheletri nell’armadio, le sue paure e le sue difficoltà vengono a galla. Yennefer e Geralt riusciranno a salvarla ancora una volta?

The Witcher 3 cast

Cosa c’è che non va?

L’ultimo episodio della prima parte di The Witcher 3 aveva lasciato con il fiato sospeso. In circa un’ora, la festa ad Aretuza era stata sviscerata attraverso più punti di vista, una scelta narrativa vincente che, se da una parte aveva dato ritmo al racconto, dall’altra aveva alzato la posta in gioco in preparazione del finale, svelando l’antagonista inaspettato che poi il secondo volume avrebbe avuto il compito di approfondire meglio. È proprio qui che la storia si ferma, per poi riprendere con una battaglia all’ultimo sangue fra gli Scoia’tel e i maghi e la fuga di Vilgefortz, ravvivando la fiamma ardente dell’action – in fondo uno dei punti cardini della serie – che nella prima parte era stata meno alimentata per dare più spazio alla linea romance e familiare.

Superata la prima ventina di minuti circa del sesto episodio, pregno di lotte, sangue e magia (visivamente efficace e coinvolgente), la scrittura inizia a scricchiolare e sfumare, cedendo il passo ad una lentezza quasi estenuante legata a dei passaggi filler, come l’intera puntata di Cirilla nel deserto, che non arricchisce né dà una svolta alla storia. Si perde subito il focus dei combattimenti e dei giochi di potere, per abbracciare ancora una volta un tono più soft in cui si elevano – di nuovo – i rapporti fra Geralt, Ciri e Yennefer, in una ridondanza di dinamiche e tematiche spesso inglobate da una fotografia che continua ad essere troppo calda, non più al servizio degli eventi e quindi funzionale, come avevamo detto nella recensione della prima parte.

Sul piano del costrutto narrativo, invece, tutte le parentesi che si aprono e si incasellano al di fuori del contesto familiare sono abbastanza brevi, quasi frettolose, come se non si avesse il tempo per soffermarsi su altri aspetti essenziali, generando di conseguenza solo molta confusione. Al netto di quanto detto, l’impressione avuta è che la prima tranche, attraverso plot twist e cliffhanger, ha promesso (senza riflettere sul materiale che aveva fra le mani) una corposità di eventi nel blocco finale (come una guerra apocalittica fra le fazioni del Continente) che alla fine non ha mostrato, in favore di una verbosità di scene e di continui spiegoni sulla crucialità del personaggio di Cirilla. Rimandando all’infinito il climax finale – comunque molto scarico – e dando la sensazione di essere sempre sul punto di arrivare al culmine dell’intreccio, per poi non raggiungerlo mai.

Addio Henry

La discesa presa da The Witcher 3 nel finale la appuriamo molto a malincuore, intanto perché non ce lo aspettavamo in base alla prima parte molto ben fatta, e soprattutto perché è il canto del cigno del Geralt di Rivia di Henry Cavill, il quale meritava di sicuro un atto conclusivo migliore di quello che è stato. L’ultima parte aveva tutte le carte in regola per riprendere l’anima tormentata, caotica e guerragliesca proprio della prima stagione, per dare a quel Lupo Bianco l’ultimo momento di gloria sul campo di battaglia. Siamo entrati nel mondo high fantasy di The Witcher seguendo costantemente uno strigo in lotta con se stesso e con il Continente intero, sempre alla ricerca di qualcosa (Ciri) e in missione per salvare popoli e fare giustizia, del quale ci erano state regalate tante incredibili scene di lotta con mostri e creature d’ogni tipo.

Era stato questo a fare innamorare il pubblico di Geralt di Rivia, con un Cavill che recitava spesso in sottrazione per restituire un personaggio complesso, fragile e forte, che andasse a rappresentare le due faccie della stessa medaglia: l’umano e il mutante. Il suo cambiamento, iniziato nella seconda stagione e continuato nella terza, era stato comunque ben accolto perché funzionale allo sviluppo del character e al rapporto con Cirilla e Yennefer, ma non doveva trascinarsi così tanto in quest’ultimo blocco, il quale doveva impregnarsi più d’azione che di sentimenti.

La conclusione di The Witcher 3 non è stata vuota sul piano dei combattimenti – che ancora una volta ribadiamo essere sempre ben coreografati, con degli stunt memorabili e un montaggio impeccabile. Ma sono stati pochi per quello che richiedeva il finale. E in queste ultime battute Henry Cavill meritava di gustarsi, per l’ultima volta, una guerra epocale nella quale esibire le impeccabili capacità del suo Geralt. Per potergli dire addio nel migliore dei modi e non avere la conferma che, se le cose dovessero così continuare nella quarta stagione, è fortunato a non fare più parte del progetto.

Batman: Mask of the Phantasm, trailer del film in arrivo in home video in 4K

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Prima della sua uscita il 12 settembre 2023, è uscito un nuovo trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K, che mette in evidenza la grafica aggiornata del classico film di Batman. Il nuovo trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K arriva direttamente dalla Warner Bros. Entertainment e mette in evidenza una varietà di momenti del film originale, inclusi sguardi più dettagliati su Batman, The Phantasm, Joker e altro ancora. Dai un’occhiata al trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K qui sotto:

La Warner Bros. ha anche confermato il prezzo della versione 4K Ultra HD di Batman: Mask of the Phantasm, osservando che la versione solo digitale del film manterrà il prezzo negli USA di $ 14,99, mentre la versione 4K Ultra HD + digitale e le versioni standalone 4K Ultra HD costerà rispettivamente $ 33,99 e $ 39,99. Il film dovrebbe essere disponibile anche per il mercato europeo.

I contenuti speciali dell’uscita includono una nuova featurette che evidenzia il tempo del compianto Kevin Conroy come Batman, così come un episodio bonus di Justice League: Unlimited con un cameo di The Phantasm.

Di cosa parla Batman: Mask of the Phantasm?

Quando una donna del passato di Bruce Wayne, Andrea Beaumont, torna nella sua vita, Bruce si chiede se debba continuare a proteggere Gotham City nei panni di Batman“, si legge nella sinossi ufficiale del film. “Ma la sua introspezione ha vita breve quando i boss criminali più famosi della città vengono uccisi e il Caped Crusader viene accusato dei loro omicidi. Il Cavaliere Oscuro si propone di riabilitare il suo nome, rivelando un nuovo vigilante mascherato: il Fantasma.

La riedizione in 4K di Mask of the Phantasm arriva giusto in tempo per il 30° compleanno dell’acclamato film d’animazione. È uscito originariamente nelle sale il 25 dicembre 1993 come primo lungometraggio tratto dall’amato  Batman: The Animated Series. Mentre Mask of the Phantasm inizialmente non è riuscito a prendere il volo al botteghino, è diventato un successo in home video ed è diventato considerato una delle migliori  storie di Batman mai filmate.

I creatori di Batman: The Animated Series Eric Radomski e  Bruce Timm  hanno diretto Mask of the Phantasm da una sceneggiatura di  Alan Burnett, Paul Dini, Martin Pasko e  Michael Reaves. Il film ha come protagonista il defunto, grande  Kevin Conroy  come voce di Bruce Wayne/Batman, accanto a  Mark Hamill come voce del Joker. Altri membri del cast di Batman: The Animated Series per riprendere i loro ruoli per Mask of the Phantasm includevano Efrem Zimbalist Jr. nei panni di Alfred Pennyworth, Bob Hastings nei panni di James Gordon e Robert Costanzo nei panni di Harvey Bullock.

Anche Arleen Sorkin è apparsa nel film, anche se non nel suo solito ruolo di Harley Quinn nella serie animata. Altri membri del cast includevano Dana Delany, Hart Bochner, Stacy Keach, Abe Vigoda, Dick Miller e John P. Ryan. Batman: Mask of the Phantasm uscirà in 4K Ultra HD il 12 settembre. Nel frattempo, il film è attualmente in streaming su Max.

Strays: trailer della commedia vietata con protagonisti un gruppo di randagi

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Universal Pictures ha rivelato un nuovissimo trailer di Strays, la sua imminente commedia vietata. Il nuovo contributo risalta Will Ferrell e Jamie Foxx che prestano le rispettive voci all’ottimista Reggie e allo sboccato Bug. Il video presenta Reggie di Ferrell, che intraprende un pericoloso viaggio con un gruppo di randagi per vendicarsi del proprietario che lo ha abbandonato. Il film debutterà nelle sale americane il 18 agosto.

Strays è diretto da Josh Greenbaum da una sceneggiatura scritta da Dan Perrault. È descritta come una commedia dal vivo esilarante, vietata ai minori, sulle complicazioni dell’amore, l’importanza delle grandi amicizie e le virtù inaspettate del salto sul divano. Insieme a Ferrell e Foxx ci sono Will Forte, Isla Fisher, Randall Park, Josh Gad, Harvey Guillén, Rob Riggle, Brett Gelman, Jamie Demetriou e Sofia Vergara. Dai un’occhiata al trailer di Strays qui sotto:

“Quando Reggie, un border terrier ingenuo e inesorabilmente ottimista, viene abbandonato nelle strade cittadine dal suo malvivente proprietario, Doug, Reggie è certo che il suo amato proprietario non lo lascerebbe mai di proposito”, si legge nella sinossi. “Ma una volta che Reggie si imbatte in un Boston Terrier dalla parlantina veloce e sboccata di nome Bug, un randagio che ama la sua libertà e crede che i proprietari siano degli idioti, Reggie finalmente si rende conto di avere una relazione tossica e inizia a vedere Doug per il squallido senza cuore qual è.

Il film è prodotto dal fondatore e CEO di Picturestart Erik Feig (Cha Cha Real Smooth), Louis Leterrier (Fast X), Dan Perrault (American Vandal) e dai partner di Lord Miller Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Into The Spider-Verse ) e Lord Miller President of Film Aditya Sood (Cocaine Bear). I produttori esecutivi sono Jessica Switch, Nikki Baida e Julia Hammer.

Kevin Spacey rilascia una dichiarazione dopo essere stato prosciolto dalle accuse di violenza sessuale nel Regno Unito

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In una breve dichiarazione, l’attore Kevin Spacey ha parlato alla stampa dopo che una giuria del Regno Unito lo ha ritenuto non colpevole delle sue varie accuse di violenza sessuale. Mercoledì scorso, infatti, una giuria del Regno Unito ha dichiarato Kevin Spacey non colpevole di nove accuse di violenza sessuale, aggressione indecente e induzione a un’attività sessuale penetrativa. Fuori dall’aula, Spacey ha rilasciato una breve dichiarazione alla stampa, dicendo di essere “grato alla giuria“, ringraziando anche il suo team legale e coloro che sono coinvolti nella decisione.

Immagino che molti di voi possano capire che c’è molto da elaborare per me dopo quello che è appena successo oggi“, ha detto Spacey (tramite Variety ). “Ma vorrei dire che sono enormemente grato alla giuria per aver avuto il tempo di esaminare attentamente tutte le prove e tutti i fatti prima di prendere la decisione. E sono umiliato dal risultato di oggi. Voglio anche ringraziare il personale all’interno di questo tribunale, la sicurezza e tutti coloro che si sono presi cura di noi ogni singolo giorno, il mio team legale… per essere qui ogni giorno e questo è tutto quello che ho da dire per il momento. Grazie mille.”

In totale, Spacey aveva 12 accuse contro di lui, tra cui violenza sessuale e aggressione indecente, con diverse accuse su fatti che si presume si siano verificate in un intervallo dal 2001 fino al 2013. Sebbene Spacey abbia negato tutte le accuse,  ha anche affermato che, a causa delle accuse, pensa che le persone abbiano “paura” di sostenerlo.

L’anno scorso, una giuria di New York ha prosciolto  Spacey confermando che l’attore non ha aggredito sessualmente l’attore Antony Rapp, che per la prima volta si è fatto avanti contro Spacey nel 2017. Spacey afferma che i risultati a Londra dovrebbero essere simili a quelli di New York. “Nel momento in cui viene applicato il controllo, queste cose vanno in pezzi“, ha detto Spacey. “Questo è quello che è successo nel processo Rapp, ed è quello che succederà in questo caso.”

Una volta considerato come attore leggendario, la carriera di Spacey si è interrotta bruscamente nel 2017 quando è stato accusato di aver fatto avance sessuali all’allora quattordicenne Anthony Rapp (che è apparso in uno spettacolo di Broadway con Spacey) nel 1986. In seguito sono arrivate altre accuse che hanno spinto Netflix a tagliare i legami con Spacey nel loro film in programma Gore, oltre a rimuoverlo dall’ultima stagione della serie House of Cards.

Un amore all’altezza: tutte le curiosità sul film con Jean Dujardin

Da quando nel 2012 ha vinto l’Oscar come miglior attore per The Artist, Jean Dujardin ha conquistato una popolarità senza precedenti, recitando da quel momento in numerosi film sempre diversi tra loro. Egli è infatti passato dal biografico The Wolf of Wall Street alla commedia Grandi bugie tra amicidal dramma storico di L’ufficiale e la spia al grottesco Doppia pelle. Nel corso di questi anni non ha però mancato di recitare anche in una commedia sentimentale come Un amore all’altezza, uscito al cinema nel 2016 per la regia di Laurent Tirard. All’interno di questo si snoda una vicenda che sfida il pregiudizio per aprirsi al sentimento vero.

Scritto dallo stesso Tirard insieme a Grégoire Vigneron, il film è il rifacimento in chiave francese del film argentino Corazon de Leon, del 2013. Inserendosi in pieno nei canoni della commedia francese, Un amore all’altezza si concentra sul raccontare determinati sentimenti, i quali sono però ostacolati da una serie di pregiudizi che i personaggi hanno sviluppato anche per via di influenze esterne. Si generano così situazioni molto comiche, come anche altre molto romantiche, e alla fine il racconto riesce non solo a coinvolgere ma a dimostrare come, nel momento in cui si abbandona ogni pregiudizio, si sia in grado di vivere più serenamente ciò che ci circonda.

Apprezzato da critica e pubblico, Un amore all’altezza è certamente tra le più affascinanti commedie francesi degli ultimi anni, merito anche di una coppia di protagonisti particolarmente affiatata. Per gli amanti del genere è dunque un titolo da non perdere, che può regalare diverse piacevoli sorprese. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un amore all’altezza: la trama del film

Protagonista del film è Diane Duchene, donna affascinante, avvocato di successo e con un matrimonio fallito alle spalle. Da quando è tornata ad essere una donna single, Diane si concede una serie di appuntamenti al buio, ed è così che finisce per incontrare Alexander. Parlando con lui al telefono, egli si dimostra simpatico, intelligente e ricco di carisma, rivelando inoltre di essere anche un noto architetto. Diane ne rimane assolutamente affascinata e non vede dunque l’ora di incontrare quello che sembra essere un uomo assolutamente perfetto.

In occasione del loro incontro, però, Diane si trova davanti a qualcosa di inaspettato: Alexander, infatti, è alto soltanto 136 centimetri, uno “gnomo”, come si autodefinisce scherzosamente lui. Anche se Diane e Alexandre inizieranno una relazione romantica, facilitata dall’autoironia di lui, non potranno evitare gli imbarazzi derivati dall’evidente diversità, fino ad arrivare alla crisi del rapporto, nonostante un’evidente affinità tra loro. Divisa tra ciò che prova e ciò che gli altri pensano, Diane si troverà dunque a dover imparare a vedere oltre le apparenze, superando i pregiudizi e abbandonandosi a nuovi sentimenti.

Un amore all'altezza cast

Un amore all’altezza: il cast del film

Come anticipato, nel ruolo di Alexander vi è l’attore Jean Dujardin. Qui interprete di un personaggio alto solo 136 centimetri, egli vanta in realtà un’altezza pari a 182 centimetri. Nel renderlo più basso non sono stati usati particolari effetti speciali, bensì diversi trucchi della macchina da presa, posizionata in angolazioni favorevoli all’effetto da raggiungere. Ad esempio, egli veniva ripreso dall’alto, in ginocchio o seduto su uno sgabello con ruote. Durante le sue scene di dialogo con gli altri personaggi, spesso girate senza questi trucchi, lui doveva guardare più in alto della testa altrui, mentre gli altri dovevano guardare più in basso del petto di lui. Al montaggio l’effetto finale risultò perfetto.

Nel ruolo di Diane Duchene, invece, si ritrova l’attrice Virginie Efira, vista anche in 7 uomini a mollo e Elle e recentemente distintasi come protagonista di Benedetta. Raccontando del suo personaggio, la Efira ha dichiarato di essere rimasta affascinata dal percorso di Diane. Recitare facendo finta che Dujardin fosse molto basso, però, le ha richiesto tanta immaginazione e anche un po’ di fatica. Accanto a lei, nel ruolo del suo patrigno Philippe si ritrova Bruno Gomila, mentre Christian Valsamidis è un amico di lei. L’attore Cédric Kahn, noto per i film Dopo l’amore e Cold War, interpreta invece l’ex marito di Diane, Bruno Cassoni. Stéphanie Papanian, infine, è Coralie.

Un amore all’altezza: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Un amore all’altezza è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV+, Infinity+ e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

L’estate addosso: 10 cose che non sai sul film

L’estate addosso: 10 cose che non sai sul film

L’estate addosso è un film di Gabriele Muccino ha conquistato il pubblico per la sua frizzantezza e per il fatto di raccontare un passaggio adolescenziale che non è così semplice come può sembrare. Questo film ha il sapore dell’estate, di quegli amori che sono destinati a nascere altrove, di amicizie che resteranno tali anche una volta tornati casa. Una stagione del cuore per diversi motivi. Ecco, allora, dieci cose da sapere su L’estate addosso.

L’estate addosso, il film

l'estate addosso

1. È un film molto personale. Come lo stesso regista, Gabriele Muccino, ha avuto modo di dichiarare, c’è sempre un po’ della sua vita nei film che fa e anche questo non poteva essere da meno. Anche se non è una vera e propria autobiografia, con questo film il regista ha voluto raccontare una parte della sua vita, introducendo elementi a lui conosciuti e dando vita ad un gruppo autentico di personaggi.

2. La collaborazione con Jovanotti è stata importante. Prima di dare via al film, Muccino ha fatto leggere la sceneggiatura al suo amico Lorenzo Cherubini, aka Jovanotti, che si è messo a comporre dapprima una canzone e poi l’intera colonna sonora del film. Tra i vari brani, quello che riprende il titolo del film, L’estate addosso, è quello diventato più famoso, diventando la chiave di lettura del film stesso.

3. America come sinonimo di libertà. Non è un caso il fatto che Muccino abbia voluto girare il film in America. I motivi sono presto detti: ampio respiro, una libertà di narrazione e di vedute che in Italia sembra mancare. Ciò si lega anche alla parte di vita vissuta dal regista negli Stati Uniti, conscio della propria vastità e delle diversità che vanno di Stato in Stato.

L’estate addosso, dove vederlo in streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere L’estate addosso, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming online digitali come Rakuten Tv, Now, Google Play, Apple TV+, Rai Play, Prime Video, Disney+ e Tim Vision.

L’estate addosso, il trailer

5. Un trailer dal sapore estivo. Prima di visionare il film, potrebbe essere opportuno vedere il trailer, ottimo motivo per godere di un assaggio estivo e di quello che è il film.

L’estate addosso, il cast del film

l'estate addosso

6. Brando Pacitto non è stato scelto per il merito di Braccialetti rossi. A dispetto di quanto si possa pensare, l’attore non è stato scelto per il fatto di essere diventato famoso grazie alla serie di Rai 1. Per poter avere la parte, ha dovuto fare diversi provini, riuscendo a vincere su centinaia di ragazzi che si erano proposti per la parte.

7. Matilda Lutz si è davvero trasferita negli Stati Uniti per sfondare. Sebbene il film parli di giovani ragazzi che intraprendono un viaggio negli Usa alla scoperta di sé stessi, l’attrice Matilda Lutz ha deciso di fare le stessa cosa alla fine del diploma, andando negli States per sfondare come attrice. Paradossalmente, però, è stata la moglie di Muccino a notarla mentre lei si manteneva come cameriera in un ristorante americano.

8. Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è il vero protagonista. A rubare la scena ai ragazzi protagonisti del film, è proprio questo sottile ma deciso passaggio. Il fatto di passare dall’adolescenza spensierata all’età adulta con tutte le sue cattiverie ed il suo disincanto è messo sotto la lente di ingrandimento del regista, continuando un percorso che è iniziato da Come te nessuno mai e che è stato affrontato, più o meno marginalmente, anche nei film successivi.

L’estate addosso, la trama del film

9. L’estate come stagione dei nuovi incontri. Marco (interpretato da Brando Pacitto) ha diciotto anni e sta per ottenere il diploma. Tuttavia, si rende conto di essere tremendamente insicuro e turbato dal proprio futuro. Sarà un incidente in scooter e, soprattutto, il risarcimento dell’assicurazione a permettergli un viaggio alla scoperta di se stesso.

10. Non tutto è come sembra. Al momento della partenza, il protagonista scopre che anche la compagna di scuola Maria (Matilda Lutz), soprannominata La Suora, sta per partire per la stessa meta, ospitati da una stessa coppia di amici che si riveleranno essere una coppia gay consolidata. Ma ci vorrà poco tempo per conoscersi meglio e capire che non tutto è davvero come appare.

Fonti: IMDb, La Stampa

Scream: tutto quello che c’è da sapere sul quinto capitolo della saga

Con la serie di film intitolati Scream, il regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema thriller, mentre la serie ha contribuito a ridefinire le caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio all’interno di questo. In particolare, tali titoli contribuirono a rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone. L’arrivo di Scream al cinema nel 1996 fu dunque una vera e propria rivoluzione.

Con la scomparsa di Craven, nel 2015, la saga cinematografica sembrava destinata a concludersi con quarto capitolo, Scream 4, uscito nel 2011. Per un’intero decennio, nonostante vari tentativi di realizzare un nuovo film, sembrava dovesse essere proprio questo il destino della saga. Finché non sono arrivati i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, già affermatisi con lo slasher Finché morte non ci separi. I due si sono dunque occupati di portare sullo schermo una sceneggiatura scritta da James Vanderbilt e Guy Busick, riportando dunque non solo Ghostface sul grande schermo, ma inaugurando anche una nuova fase per la saga.

Il nuovo Scream (qui la recensione) rinuncia infatti al numero nel titolo per configurarsi come un capitolo che pur dialogando con il passato guarda al futuro, riprendendo le regole dei precedenti film per tradirle e rinnovarle. Novità che hanno permesso al film di affermarsi come un autentico successo, riportando dunque in auge la saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Scream

Sono passati ben 25 anni dal massacro avvenuto a Woodsboro, in California, e un decennio dall’ultima manifestazione di Ghostface. Ma nonostante l’apparente quiete ritrovata, sembra proprio che la città sia destinata a non vivere in tranquillità. Una nuova serie di crimini sconvolge infatti il paese e le indagini iniziano a diventare talmente ostiche che il nuovo sceriffo Judy Hicks, il precedente, ovvero Dewey Riley, e sua moglie Gale decidono di contattare Sidney Prescott, che come loro è riuscita a rimanere in vita nelle precedenti stragi. Sperano che Sidney riesca a dar loro aiuto nello scoprire chi è l’autore di alcuni orribili omicidi commessi e chi è il serial killer che si nasconde dietro la maschera di Ghostface.

La donna fa ritorno nella sua città natale, che continua a registrare ogni giorno sempre più vittime e sembra che questa volta nel mirino del killer siano finiti alcuni giovani del posto. In particolare, sono Samantha “Sam” Carpenter e sua sorella minore Tara ad essere continuamente sotto attacco, in quanti figlie di Billy Loomis, l’originale Ghostface. Insieme al fidanzato Richie e ai fidati Chad, Mindy, Amber e Wes, ma aiutata anche da Sidney, Gale e Dewey, Samantha cercherà dunque di arrivare all’identità dell’assassino prima che sia troppo tardi. Ma se proprio uno dei suoi fidati amici si rivelasse essere l’omicida?

Scream cast (1)

Il cast di Scream

Nel ruolo di Sidney Prescott vi è ancora una volta Neve Campbell, la quale era però inizialmente esitante a tornare nella saga, principalmente per via della mancanza di Craven. Fu però infine convinta da una lettera che i due nuovi registi le scrissero, dove le raccontavano del loro profondo amore e rispetto per la saga. Tornano poi anche gli attori Courteney Cox e David Arquette nei ruoli di Gale e Dewey, mentre Marley Shelton interpreta lo sceriffo Judy Hicks. Skeet Ulrich compare come fantasma di Billy Loomis mentre, in lingua originale, la voce al telefono di Ghostface è affidata ancora una volta a Roger L. Jackson.

Vera e propria protagonista del film è però l’attrice Melissa Barrera, che interpreta Sam Carpenter, pur essendo di circa dieci anni più grandi rispetto ai 23 previsti per Sam. Prima di diventare popolarissima con la serie Mercoledì, Jenna Ortega si è fatta notare con questo film, dove interpreta Tara Carpenter. Sono poi presenti anche gli attori Jasmin Savoy Brown nei panni di Mindy Meeks-Martin e Mason Gooding in quelli del fratello Chad. Dylan Minnette recita nel ruolo di Wes, mentre Mikey Madison è Amber Freeman, migliore amica di Tara. L’attore Jack Quaid, oggi noto per il ruolo di Hughie Campbell nella serie The Boys, è invece Richie Kirsch, fidanzato di Sam.

Il sequel di Scream, il trailer e dove vedere il film in streaming

Dato il successo del film e l’introduzione di nuovi personaggi, nel 2023 è arrivato al cinema il sesto capitolo della saga, Scream VI (qui la recensione). Questo nuovo lungometraggio apporta ulteriori cambiamenti al franchise, a partire dall’ambientazione. Per la prima volta ci si sposta infatti da Woodsboro a New York, nuovo teatro per gli omicidi di Ghostface. È inoltre questo il primo film in cui non compare Sydney Prescott, in quanto la Campbell si era detta non più interessata a prendere parte alla saga. Ci si concentra dunque sui nuovi personaggi introdotti nel precedente film, ora protagonisti assoluti. Il risultato economico ancora maggiore di questo sesto capitolo ha ora aperto le porte anche ad un ulteriore sequel.

È possibile fruire di Scream grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Paramount+, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma si trova attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Blanca: spot della seconda stagione con Maria Chiara Giannetta

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Blanca: spot della seconda stagione con Maria Chiara Giannetta

Mostrate oggi – a una platea di oltre 700 ragazzi del 53 Giffoni Film Festival – le prime immagini dell’attesa seconda stagione del crime drama Blanca, una produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Jan Maria Michelini e Michele Soavi, scritta da Francesco Arlanch Mario Ruggeri.

Protagoniste dell’incontro – per presentare al giovanissimo pubblico la seconda stagione di Blanca – le attrici Maria Chiara Giannetta e Sara Ciocca. Nel cast di Blanca ritroviamo Maria Chiara Giannetta con Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon; la serie tv andrà in onda dal 5 ottobre in prima serata su Rai 1.

https://youtu.be/pg1DT61ovyM

La trama della seconda stagione Blanca

La follia di Blanca e la sua fame di vita ci hanno conquistato nella prima stagione, e questa seconda sarà l’occasione per entrare ancora di più nel suo mondo. Scopriremo segreti inaspettati sulla sua famiglia, che porteranno non pochi sconvolgimenti nella sua vita e in quella di chi le sta vicino…soprattutto ora che, diventata consulente della Polizia a tutti gli effetti, si trova ad affrontare anche sul lavoro nuove e difficili sfide, che la porteranno ancora una volta ad essere protagonista delle indagini al commissariato San Teodoro. Torneranno gli amati compagni di avventura: la fedele Linneo, Lucia, che avrà un ruolo ancora più importante nella vita di Blanca, l’amica Stella, l’ispettore Liguori, che farà ingelosire Blanca con una nuova fiamma che viene dal passato, il commissario Bacigalupo e anche Sebastiano, di cui scopriremo nuovi lati inediti.
Ma arriveranno anche personaggi nuovi che costringeranno Blanca a fare i conti con il suo passato e a decidere chi vuole essere.

Invasion: ecco il trailer della seconda stagione

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Invasion: ecco il trailer della seconda stagione

Apple TV+ ha svelato oggi il trailer della seconda stagione della serie di fantascienza Invasion, in uscita il 23 agosto. Dal produttore candidato all’Oscar e due volte nominato agli Emmy Award Simon Kinberg, (“X-Men”, “Deadpool”, “Sopravvissuto – The Martian”) e David Weil (“Citadel”) e prodotto da Boat Rocker, Invasion è una travolgente serie di fantascienza incentrata sulle prospettive di personaggi in diverse parti del mondo in seguito a un’invasione aliena. “Invasion” debutterà il 23 agosto su Apple TV+ con il primo di dieci episodi, seguito da un nuovo episodio settimanale, ogni mercoledì fino al 25 ottobre.

La seconda stagione di Invasion, ricca di azione, riprende pochi mesi dopo, con gli alieni che intensificano i loro attacchi in una guerra totale contro gli umani. Il trailer offre un’anteprima ricca di suspense della nuova stagione, in cui alieni e distruzione abbondano, le risposte sono perseguite senza sosta e la lotta per la sopravvivenza del mondo continua.

La serie è interpretata da Golshifteh Farahani, Shioli Kutsuna, Shamier Anderson, India Brown, Billy Barratt, Azhy Robertson, Paddy Holland e Tara Moayedi. Si uniscono alla seconda stagione come personaggi ricorrenti Enver Gjokaj, Nedra Marie Taylor e Naian González Norvind. Invasion è prodotta per Apple TV+ da Boat Rocker. Oltre ai creatori della serie Simon Kinberg e David Weil, Audrey Chon, David Witz, Alik Sakharov, Andrew Baldwin e Katie O’Connell Marsh sono produttori esecutivi.

Rheingold, la recensione della incredibile storia vera del rapper Xatar

Sarà lo stesso Frankie hi-nrg mc, autore degli adattamenti delle canzoni originali del film, ad accompagnare il Rheingold di Fatih Akin in alcune delle sale italiane dove I Wonder Pictures lo distribuisce dal 27 luglio. Una introduzione che potrebbe vincere la curiosità di molti e rinfrescare il ricordo della presentazione all’ultima Festa del Cinema di Roma di un film duro e incredibile, come la storia vera che racconta: quella del rapper e produttore discografico – ex profugo ed ex criminale – Xatar, che ha collaborato strettamente alla realizzazione del film con il regista turco vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2004 per La sposa turca, Leone d’Argento a Venezia 2009 con Soul Kitchen e Golden Globe come Migliore film straniero nel 2017 per Oltre la notte.

Rheingold, la storia di Xatar

Dall’inferno di una prigione irachena alla Siria, per poi fuggire a Parigi con la famiglia e successivamente ad Amsterdam, Giwar Hajabi arriva in Germania ancora ragazzino a metà degli anni ’80. Sono solo le tappe principali del drammatico e avventuroso percorso del rapper oggi noto come Xatar (“pericoloso”), del quale Rheingold ripercorre la parabola esistenziale a partire dalla sua stessa autobiografia “Alles oder Nix: Bei uns sagt man, die Welt gehört dir” (“All or nothing: We say the world belongs to you”).

Dal ghetto alla vetta delle classifiche musicali, il ragazzo di origine curda vive ogni tipo di repressione e violenza, superando molte avversità e scalando la scena della criminalità locale fino a diventare uno spacciatore di riferimento. Almeno fino a quando non progetta con i suoi amici e complici di sempre un leggendario furto d’oro che gli permetterà di saldare i suoi debiti con il cartello per un carico di droga perduto e realizzare il suo sogno di fare musica.

Rheingold-Fatih-Akin

Una vita difficile

“Qual è il tuo primo ricordo?” chiede Xatar/Giwar Hajabi (Emilio Sakraya), “qual è il nostro?” viene spontaneo pensare dopo aver a lungo assistito al crescendo di una vita spericolata e sempre al limite – come viene presentato questo biopic crime nel quale tutto sembra finzione, soprattutto i momenti più duri e veri. Una vita segnata dalla tortura e dalla persecuzione – quella dei curdi, come si vede nella prima parte della narrazione, incentrata sulle questioni familiari degli Hajabi – che troppo spesso siamo portati a giudicare a partire dalla punta di iceberg inimmaginabili.

Questo solo uno degli spunti che offre il lungo e dettagliato racconto di redenzione, o vendetta e successo, nel quale Fatih Akin ammette di aver visto “il potenziale per un film epico” e che alla fine scopriamo essere dedicato al padre del regista. Non a caso, per quanto sarebbe interessante sapere i motivi della scelta, vista l’importanza delle figure paterne, assenti o poco esemplari, almeno inizialmente. Ennesimi modelli scartati in una ricerca incessante e frustrata che il protagonista risolve come può, affidandosi ad amici faccendieri, sognatori violenti come lui o paternalistici boss dello spaccio.

Un personaggio e un film ‘larger than life’

Sono molte le figure che si succedono sullo schermo nelle oltre due ore di durata di una vicenda alla quale avrebbe certo giovato una maggior sintesi (e un maggior spazio alla eroica figura della madre e alla sua vita di sacrificio). Nonostante i temi principali emergano comunque con grande forza, Akin si dilunga molto nella costruzione del profilo criminale di Xatar, ben oltre le necessità di caratterizzazione del personaggio.

Welcome to Wrexham: Disney+ annuncia l’arrivo della seconda stagione

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Disney+ ha annunciato che Welcome to Wrexham, la pluripremiata docuserie di successo targata FX, debutterà prossimamente in Italia con la seconda stagione. L’annuncio è arrivato dopo che Welcome to Wrexham ha ricevuto sei nomination agli Emmy Award, tra cui Outstanding Unstructured Reality Series, mentre il Wrexham AFC inizia il suo primo tour statunitense di partite amichevoli contro Chelsea, Manchester United e altri.

Rob McElhenney (C’è sempre il sole a Philadelphia) e Ryan Reynolds (Deadpool) sono alla guida della terza squadra di calcio professionistica più antica del mondo. Welcome to Wrexham è una docuserie che segue i sogni e le preoccupazioni di Wrexham, una città operaia nel Galles settentrionale, Regno Unito, mentre due star di Hollywood plasmano il futuro della storica squadra di calcio della città.

Nel 2020, Rob e Ryan si sono uniti per acquistare i Red Dragons, una squadra di quinta categoria, con la speranza di trasformare il club e creare una storia di riscatto che il mondo potesse tifare. Il mondo ha preso atto di questo cambiamento e la trasformazione è iniziata. Dopo una dolorosa eliminazione ai playoff, la seconda stagione continua a seguire il club nella lotta per la promozione al campionato nazionale e per il ritorno nella English Football League. Il personale e i sostenitori si aggrappano al sogno di riportare la squadra e la città alla gloria, affrontando insieme le nuove sfide che la fama ha portato nella loro piccola comunità.

Da Hollywood al Galles, dal campo allo spogliatoio, dalla dirigenza al pub, Welcome to Wrexham segue la gestione di Rob e Ryan e i destini inestricabilmente legati di una squadra e di una città nel mentre cercano di fare la storia. I produttori esecutivi di Welcome to Wrexham sono McElhenney, Reynolds, Josh Drisko, Bryan Rowland, Jeff Luini, Nicholas Frenkel, George Dewey e Andrew Fried, Alan Bloom, Dane Lillegard, Sarina Roma e Jordan Wynn della Boardwalk Pictures. La serie è prodotta da Boardwalk Pictures.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

È colpa tua? e È colpa nostra?, confermati i sequel del film Original spagnolo di successo È colpa mia?

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Prime Video ha confermato oggi i film Original spagnoli È colpa tua? e È colpa nostra? a seguito del successo di È colpa mia? che ha debuttato su Prime Video lo scorso 8 giugno. Il film, basato sul primo romanzo della trilogia di best-seller di Mercedes Ron Culpables, è stato nella Top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. I sequel È colpa tua? e È colpa nostra? saranno disponibili su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, e sono l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

È colpa tua? e È colpa nostra? vedono nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick.   L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero finire bene?

È colpa tua? e È colpa nostra? saranno diretti da Domingo González, che torna anche nel ruolo di sceneggiatore con Sofía Cuenca, e saranno prodotti da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 coins – Trenta denari, The bar) con Álex de la Iglesia e Carolina Bang come produttori.

Cardinal 4 stagione: episodi, trama, cast e dove vederla

Cardinal 4 stagione: episodi, trama, cast e dove vederla

Cardinal 4 è la quarta stagione della serie tv Cardinal ideata da ideata da Aubrey Nealon e adattamento del romanzo Quaranta modi per dire dolore di Giles Blunt

Cardinal: quando è uscita e dove vederla in streaming

La quarta stagione di Cardinal ha debuttato nel 2020 sul canale CTV. In Italia, la serie va in onda  su La EFFE.

Cardinal 4: la trama e il cast

Tra i ghiacci dell’Ontario, i detective John Cardinal e Lise Delorme hanno a che fare con la vendetta di un uomo senza scrupoli, ma devono anche confrontarsi con la loro vita privata e professionale: Lise è pronta a trasferirsi a Toronto per un nuovo lavoro e John deve definitivamente lasciarsi il passato alle spalle.

Il primo episodio della quarta stagione si intitolerà “Robert” ed è diretto da Nathan Morlando e scritto da Patrick Tarr. Il secondo episodi si intitolerà “Adele” ed è diretto da Nathan Morlando e scritto da Patrick Tarr. Il terzo episodi si intitolerà “Barry” d è diretto da Nathan Morlando e scritto da Patrick Tarr.

In Cardinal 4 protagonisti sono Billy Campbell nei panni di Det. John Cardinal, Karine Vanasse nei panni di Det. Lise Delorme, Glen Gould nei panni di Det. Jerry Commanda, Eric Hicks nei panni di Connestabile Derek K. Fox, Kristen Thomson nei panni di Det. Serg. Noelle Dyson, Deborah Hay nel ruolo di Catherine Cardinal, Alanna Bale come Kelly Cardinal.

Cardinal 4: trailer ufficiale

https://www.youtube.com/watch?v=3xvzo5xpTwk

 

La quarta stagione riprenderà dai fatti accaduti nella terza la morte sospetta della moglie del cardinale Catherine coincide con un doppio omicidio e a Delorme viene ordinato di assumere la guida in quest’ultima indagine. Riluttante a credere che Catherine si sia suicidata, il cardinale inizia a indagare su altre possibilità, mentre si occupa di una successione di lettere anonime che lo accusano dell’evento. Nel frattempo, Noelle Dyson, riprendendosi dalla morte di sua sorella, cerca di ragionare con un altro possibile suicidio ed è devastata quando non riesce a impedirgli di uccidersi.

Missing, serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Missing, serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Missing è la serie tv americano del 2012 creata da Gregory Poirier per il network americano ABC. La serie è prodotta da Gideon Amir, David Minkowski per ABC Studios, Little Engine Productions, Stilling Films. Produttori esecutivi sono Ashley Judd, Gina Matthews, Gregory Poirier, Grant Scharbo, Stephen Shill, Matthew Stillman.

Missing dove vederla in streaming

La serie tv Missing è stata trammessa dal 30 aprile 2012 su Fox ed in chiaro dall’11 gennaio 2013 su Rai 2. Attualmente la serie è in onda su Rayplay.

Missing: la trama e il cast

La serie tv racconta di Rebecca Winstone è un’ex agente della CIA a cui, per un grande complotto organizzato, viene rapito il figlio Michael durante uno stage scolastico a Roma. Ritornata in azione sul campo, Rebecca utilizza tutti i metodi e i mezzi necessari per ritrovarlo. Alla fine riesce ma la serie termina con l’improvvisa scomparsa di Rebecca negli ultimi istanti dell’ultima puntata.

In Missing protagonisti sono Rebecca “Becca” Winstone, interpretata da Ashley Judd, Paul Winstone, interpretato da Sean Bean, Michael Winstone, interpretato da Nick Eversman, Giancarlo Rossi, interpretato da Adriano Giannini. Dax Miller, interpretato da Cliff Curtis, Oksana, interpretata da Tereza Voříšková. Nei ruoli ricorrenti Mary Dresden, interpretata da Aunjanue Ellis, Violet Heath, interpretata da Laura Donnelly, Jamie Ortega, interpretata da Gina McKee, Martin Newman, interpretato da Keith Carradine, Fitzpatrick, interpretato da Jason Wong, e Victor Azimoff, interpretato da Karel Roden.

Curiosità sulla serie tv

Le riprese della serie Missing si sono svolte in gran parte in Repubblica Ceca e Croazia, nonostante l’ambientazione venga spacciata per Roma e Parigi. L’11 maggio 2012, ABC ha annunciato la cancellazione nonostante termini con un cliffhanger narrativo. Nell’episodio Il traditore, in casa di Martin Newman, l’agente della CIA Dax Miller estrae un volume da una collezione di libri scritti dallo stesso Newman, dal titolo Legendary Spy; su di esso si legge un breve commento, «The impresario of spionage has done again. This is Newman at his finest!», firmato da Richard Castle, lo scrittore protagonista dell’omonima serie televisiva della ABC.

Vis a vis – Il prezzo del riscatto: trama, cast e dove vederla

Vis a vis – Il prezzo del riscatto: trama, cast e dove vederla

Vis a vis – Il prezzo del riscatto è la serie tv spagnola ideata da Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex Pina, Daniel Écija per FOX Network Spagna. La serie scritta da Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex Pina è lunga ben quattro stagioni ed è prodotta da

Vis a vis – Il prezzo del riscatto: dove vederlo in streaming

La prima stagione di è stata trasmessa su NOVE e DPlay. Dal 31 maggio 2019 la prima stagione è disponibile su Netflix.

Vis a vis – Il prezzo del riscatto: la trama e il cast

Nella serie tv Macarena  è una giovane donna ingenua che, indotta dal suo capo, commette numerosi crimini di manipolazione e appropriazione indebita nell’azienda in cui lavora. Viene scoperta e accusata di quattro reati fiscali, per i quali è provvisoriamente detenuta nella prigione di Cruz del Sur. Lì affronta lo shock emotivo che significa per lei entrare nella prigione, e le complicate relazioni tra le detenute, tra cui spicca Zulema (Najwa Nimri), la più pericolosa del centro. Il carcere è un luogo dove scopre presto che le possibilità di sopravvivere ai sette anni, attraversano il cambiamento, si evolvono e la fanno diventare una persona molto diversa. Intanto la sua famiglia è coinvolta nel seguire la scia di una grande quantità di denaro nascosto.

Nella serie protagonisti sono Macarena «Maca» Ferreiro Molina (stagione 1-2; ricorrente 3-4), interpretata da Maggie Civantos, Zulema Zahir «Zule» (stagione 1-4), interpretata da Najwa Nimri, Leopoldo Ferreiro Lobo (stagioni 1-2), interpretato da Carlos Hipólito, Fabio Martínez Léon (stagioni 1-2; guest 3), interpretato da Roberto Enríquez, Miranda Aguirre Senén (stagioni 1-2), interpretata da Cristina Plazas, Estefanía Kabila Silva «Riccia» (stagione 1-4), interpretata da Berta Vázquez, Saray Vargas de Jesús «la Gitana» (stagione 1-4), interpretata da Alba Flores, Ana Belén «Anabel» Villaroch Garcés (stagioni 1-3), interpretata da Inma Cuevas, Soledad «Sole» Núñez Hurtado (stagione 1-4), interpretata da María Isabel Díaz Lago, Encarna Molina (stagioni 1-2), interpretata da María Salgueiro, Carlos Sandoval Castro (stagione 1-2-4; guest 3), interpretato da Ramiro Blas, Antonio Palacios Lloret (stagioni 1-2; 4), interpretato da Alberto Velasco, Teresa «Tere» González Largo (stagione 1-4), interpretata da Marta Aledo. 

Román Ferreiro Molina (stagioni 1-2), interpretato da Daniel Ortiz, Ismael Valbuena Ugarte (stagioni 1-2), interpretato da Harlys Becerra, Antonia Trujillo Díez (stagione 1-4), interpretata da Laura Baena, Paloma Garrido (stagione 1), interpretata da Ana Labordeta, Hanbal Hamadi (stagione 1), interpretato da Adryen Mehdi, Ispettore Damien Castillo (stagioni 1-3; ricorrente 4), interpretato da Jesús Castejón, Mercedes Carrillo (stagioni 3; guest 4), interpretata da Ruth Díaz, Prudencia «Pruden» Mosqueira (stagione 3), interpretata da Ana Marzoa, Goya Fernández (stagioni 3-4), interpretata da Itziar Castro, Akame (stagione 3), interpretata da Huichi Chiu. Álex Moncada (stagione 3), interpretato da Javier Lara. Altagracia Guerrero (stagione 3-4), interpretata da Adriana Paz, Hierro (stagione 4), interpretato da Benjamín Vicuña, Fatìma (stagione 4), interpretata da Georgina Amorós.

Vis a vis – Il prezzo del riscatto, stagioni ed episodi

Vis a vis 1 stagione

La prima stagione di Vis a Vis è stata rilasciata nel mese di aprile del 2015 e ha segnato un record di più di 4 milioni di spettatori. Nella prima stagione viene raccontato l’entrata nel carcere di Macarena, ingiustamente condannata per essere stata ingannata dal suo capo; e la sua evoluzione in prigione, così come il conflitto quando si contatta il resto dei detenuti, alcuni piuttosto pericolosi.

Vis a vis 2 stagione

Vis a vis 2

La seconda stagione della serie tv spagnola Vis a vis dal Atresmedia gruppo è stato rilasciato il il 31 marzo , il 2016 ed è terminata il 22 giugno, il 2016. In questa stagione si parla della fuga di Macarena dal carcere, coinvolta nella fuga perpetrata da Zulema e da alcuni altri detenuti e dal suo successivo rientro in carcere, nonostante fosse stata rilasciata. Oltre ai successivi eventi accaduti e all’incorporazione in carcere di nuovi detenuti che giocheranno un ruolo fondamentale per la libertà di Macarena e Zulema.

Vis a vis 3 stagione

Vis a vis 3

La terza stagione della serie spagnola Vis a vis è andata in onda su canale televisivo privato FOX Spagna dal 23 aprile del 2018. Nella terza stagione il gruppo rilevante di dighe, tra cui Macarena ( Maggie Civantos ), Zulema ( Najwa Nimri ), Rizos ( Berta Vázquez ), Saray ( Alba Flores ), Anabel ( Inma Cuevas ), Sole ( María Isabel Díaz ), Tere ( Marta Aledo ) e Antonia ( Laura Baena), viene trasferito a Cruz del Norte, una prigione appartenente allo stesso conglomerato commerciale di Cruz del Sur.

Cruz del Norte ha un sistema di alimentazione diverso, ei reclusi appena arrivati ​​dovranno abituarsi a quel luogo che è ancora più oscuro, aspro e ostile della prigione in cui risiedevano nelle prime due stagioni. A Cruz del Norte guida un gruppo di prigionieri cinesi della triade Tao, in cui spicca il temibile recluso Akame ( Huichi Chiu ). Inoltre, Mercedes Carrillo ( Ruth Díaz ), una delle detenute di Cruz del Norte incarcerate per corruzione urbana, ottiene il terzo grado, un fatto che mostra l’interesse di Akame nell’usarla come elemento chiave nei suoi inquietanti piani.

Vis a vis 4 stagione

Vis a vis 4

La quarta e ultima stagione della serie Vis a vis ha debuttato sul canale televisivo privato FOX Spagna il 3 dicembre del 2018. Prodotto da Globomedia e FOX Networks Grupp nell’ultima stagione dopo la frenetica fuga in cui Zulema ( Najwa Nimri ), Saray ( Alba Flores ) e Altagracia ( Adriana Paz ) hanno vissuto per alcuni mesi varie avventure nella Repubblica Dominicana, le ragazze vengono catturate dalla polizia e tornano a Cruz del Norte come detenute . Sandoval ( Ramiro Blas ) viene nominato nuovo direttore della Cruz del Norte per ristabilire l’ordine in prigione. Poche settimane dopo, il grande ritorno di Macarena ( Maggie Civantos ) a Cruz del Norte stravolgerà la prigione.

Vis a vis – L’Oasis, lo spin-off

Vis a vis - L'Oasis, lo spin-off

Vis a vis – L’Oasis è l’annunciata serie spin-off del 2020, della serie Vis a vis prodotta da FOX Spagna che ha fatto il suo debutto ad aprile 2020. Nella serie dopo alcuni anni dedicati a rapinare banche, gioiellerie e casinò, Macarena decide che per lei è arrivato il momento di abbandonare la vita da criminale. Zulema però le propone di mettere in atto un ultimo grande colpo: rubare una tiara di diamanti al matrimonio della giovane figlia di un importante signore della droga messicano. Le due potranno contare sull’aiuto di Goya, Laura “La Flaca”, Mónica e Triana. Dopo la rapina, la squadra di ladre si rincontra all’Oasis Hotel per spartirsi il bottino, ma qualcosa è andato storto. Il piano studiato meticolosamente non è stato così perfetto come credevano.

Vis a vis – L’Oasis è ideata da Iván Escobar e diretta da Miguel Ángel Vivas, Sandra Gallego. Protagonisti sono  Zulema Zahir, interpretata da Najwa Nimri, Macarena Ferreiro Molina, interpretata da Maggie Civantos. Goya Fernández, interpretata da Itziar Castro. Víctor Ramala, interpretato da David Ostrosky. Cepo Sandoval Castro, interpretato da Lucas Ferraro. Ama Castro, interpretata da Ana María Picchio.

Le curiosità su Vis a vis – Il prezzo del riscatto

La serie per la prima volta è stata trasmessa su Antena 3 dal 20 aprile 2015 al 22 giugno 2017, venendo cancellata dopo la fine della seconda stagione. Il 6 luglio 2017, FOX Networks Group España, Atresmedia e Globomedia (del gruppo Mediapro), acquistarono i diritti della serie per una terza stagione trasmessa dalla Fox (Spagna) dal 23 aprile 2018 all’11 giugno 2018.

La guerra dei mondi: trama, cast, trailer e dove vederla

La guerra dei mondi: trama, cast, trailer e dove vederla

La guerra dei mondi (The War of the Worlds) è la miniserie tv britannica diretta da Craig Viveiros, tratta dall’omonimo romanzo di H. G. Wells. La serie è composta da tre puntate andate in onda nel 2019. Questo è l’ennesimo adattamento del romanzo che vi ricordiamo ha avuto anche un adattamento al cinema per mano di Steven Spielberg con protagonista Tom Cruise.

La guerra dei mondi: dove vederla in streaming

La guerra dei mondi in streaming è disponibile sul servizio streaming di Sky, NOW TV. In chiaro in Italia ha debuttato dall’11 al 18 ottobre su La EFFE.

La guerra dei mondi: la trama e il cast

Ambientata nell’Inghilterra edoardiana, la miniserie segue George e la sua amante Amy iniziare una vita insieme nel disprezzo della società britannica, lontano dalla moglie di George. L’improvvisa caduta di asteroidi che si riveleranno essere macchine da guerra marziane interromperà bruscamente il loro desiderio di vivere una vita tranquilla.

A guidare il cast della nuova serie ci sarà il vincitore del Golden Globe e protagonista di Hereditary e In Treatment, Gabriel Byrne assieme alla candidata all’Oscar Elizabeth McGovern (C’era una volta in America; Downton Abbey). Nel cast anche Léa Drucker (Jusqu’à la garde; Le Bureau des légendes), Natasha Little (Press; Silent Witness), Daisy Edgar Jones (Cold Feet; Silent Witness), Stéphane Caillard (Genius, Marseille), Adel Bencherif (The Prophet) e Guillaume Gouix (The Returned) sono gli altri attori che saranno protagonisti della serie scritta e creata dal vincitore del premio BAFTA Howard Overman (Misfits, Crazyhead, Merlin). Gilles Coulier (De Dag, Cargo, The Natives) sarà il regista dei primi quattro episodi mentre Richard Clark (Innocent, Versailles) è stato annunciato come regista per gli episodi dal quinto all’ottavo. Completano il team creativo il direttore della fotografia David Williamson (De Dag, Cargo, Flemish Heaven), lo scenografo Richard Bullock (Les Misérables, Peaky Blinders), il costumista Jo Slater (Wanderlust, I, Daniel Blake) e Hair & Makeup Designer Melanie Lenihan (Butterfly, Peaky Blinders, Marcella).

Questa nuova versione, dopo gli illustri precedenti di Steven Spielberg e Orson Welles, sarà prodotta da Howard Overman con Julian Murphy (Demons, Merlin) e Johnny Capps (Merlin, Crazyhead) per Urban Myth Films. La Guerra dei Mondi sarà composta da 8 episodi da un’ora, e verrà trasmessa nel 2019 sui canali FOX di oltre 50 Paesi fra Europa e Africa. La Guerra dei Mondi racconta il primo contatto extraterrestre grazie all’intercettazione di una trasmissione proveniente da un’altra galassia: è la prova definitiva dell’esistenza di vita intelligente fuori dal pianeta Terra. Mentre l’umanità attende l’evolversi degli eventi, lo scenario diventa presto catastrofico. La Terra viene pian piano invasa dagli alieni e la razza umana rischia lo sterminio.

Stalker: episodi, trama cast e dove vederla

Stalker: episodi, trama cast e dove vederla

Stalker è la serie tv del 2014 action-crime creata da Kevin Williamson per il network americano CBS. La serie dopo una stagione lunga venti episodio non è stata rinnovata, dunque è stata cancellata dopo un solo anno.

Stalker: dove vederla in streaming

La serie ha fatto il suo primo debutto con una prima stagione lunga ben 20 episodi negli Stati Uniti il 1 ottobre 2014.  in Italia è andata in onda sul canale digitale a pagamento Premium Crime, e in chiaro su Rete 4 ed in seguito su TOP Crime. La serie fa parte della library Infinity, piattaforma VOD di Mediaset.

Stalker: la trama e il cast

La serie ruota attorno alle vicende de il tenente Beth Davis e il detective Jack Larsen che indagano su vari casi di stalking per la Threat Assessment Unit del Los Angeles Police Department.

Nella serie tv protagonisti sono i personaggi Detective Jack Larsen (stagione 1), interpretato da Dylan McDermott, Tenente Beth Davis (stagione 1), interpretata da Maggie Q, Detective Janice Lawrence (stagione 1), interpretata da Mariana Klaveno, Detective Ben Caldwell (stagione 1), interpretato da Victor Rasuk, Amanda Taylor (stagione 1), interpretata da Elisabeth Röhm.

Robin Hood: trama, cast, episodio e stagioni

Robin Hood: trama, cast, episodio e stagioni

Robin Hood è la serie tv britannica del 2016 ideata da Dominic Minghella e Foz Allan per la BBC One.  La serie è prodotta dalla compagnia indipendente Tiger Aspect Productions per la rete BBC One, che co-produce lo show con la BBC America.

In Italia la prima stagione di Robin Hood è approdata in anteprima esclusiva sul canale web Alice Yalp! dal giugno del 2008 e in seguito su Rete 4. La seconda stagione invece è andata in onda su JOY in anteprima assoluta dal 5 aprile al 17 maggio 2009. La terza, ed ultima stagione, è andata in onda, sempre su Joi.

Robin Hood: la trama e il cast

La serie è una rivisitazione dei miti folkroristici dei personaggi leggendari inglesi che hanno dato origine alla leggendaria storia di Robin Hood. La serie è ambientata nel 1172 e racconta di Re Riccardo  che si trova in Terra Santa per combattere come crociato mentre il trono è nelle mani di suo fratello, il principe Giovanni. Robin Hood (Jonas Armstrong), il personaggio principale della serie, fa ritorno a casa dopo aver trascorso cinque anni a combattere durante la terza Crociata come guardia del Re. Robin è sconvolto nello scoprire come lo sceriffo ha gestito Nottingham fino al suo ritorno; diventa un fuorilegge e decide di rubare ai ricchi per dare ai poveri insieme alla sua Allegra brigata, una gang composta dal suo migliore amico Much (Sam Troughton); Will Scarlett (Harry Lloyd) e Allan A Dale (Joe Armstrong), due ragazzi che ha salvato dal cappio; Little John (Gordon Kennedy), l’ex leader di un’altra banda; ed infine un altro ragazzo di nome Roy (William Beck) sostituito presto da Djaq (Anjali Jay), una ragazza saracena che si nasconde sotto l’alias del fratello morto. Robin è lieto di scoprire che Lady Marian (Lucy Griffiths) è ancora nubile; la loro relazione diventa romantica in diverse occasioni, tuttavia lei è prigioniera del fatto che l’affascinante ma crudele sir Guy di Gisborne (Richard Armitage) ha un’attrazione per lei.

Sir Guy è il braccio destro dello sceriffo ed è innamorato di Lady Marian; spesso mette la ragazza in situazioni difficili nelle quali lei è costretta a stare con lui per aiutare le persone che ama. Il nemico principale è Vasey, lo sceriffo di Nottingham (Keith Allen), che trama per uccidere re Riccardo con l’aiuto di Gisborne e dei Cavalieri Neri. Lo sceriffo cerca continuamente di catturare Robin e gli altri fuorilegge colpevoli di intralciare il suo piano per la conquista dell’Inghilterra. Alla fine della seconda stagione Guy di Gisborne uccide Marian mentre Djaq e Will decidono di restare in Terra Santa.

In Robin Hood  protagonisti sono Jonas Armstrong nei panni di Robin Hood/Robin di Locksley, Richard Armitage come Sir Guy di Gisborne, Lucy Griffiths nel ruolo di Lady Marian (st. 1-2; st. 3 ep. 13) Joanne Froggatt nei panni di Kate (st. 3), Gordon Kennedy come Little John, Sam Troughton come Much, Joe Armstrong come Allan A Dale, Keith Allen come  Vasey, sceriffo di Nottingham, William Beck come Royston White (st. 1 ep. 1-4) Anjali Jay nel ruolo di Djaq/Saffia (st. 1-2), Harry Lloyd come  Will Scarlett (st. 1-2) David Harewood come Frate Tuck (st. 3), Lara Pulver nei panni di Lady Isabella di Gisborne (st. 3) Toby Stephens come Principe Giovanni (st. 3 ep. 6-8) Dean Lennox Kelly come Malcolm (st. 3 ep. 10) e Clive Standen nel ruolo di Archer (st. 3 ep. 11-13).

La terza stagione: trama e episodi

La terza stagione vede l’ingresso di due nuovi personaggi e solo Robin appare in tutti e tredici gli episodi. All’inizio della stagione vengono introdotti due personaggi, fra Tuck (David Harewood), un prete spirituale di ritorno in Inghilterra, e Kate (Joanne Froggatt), un’abitante di Locksley che diventa il nuovo interesse amoroso di Robin; entrambi entreranno a far parte della banda. Isabella (Lara Pulver), la sorella minore di Gisborne, fugge dal marito che la maltratta ed inizia ben presto una relazione segreta con Robin; il legame di Isabella con il castello tramite Gisborne viene usato dalla banda mentre lei trama vendetta contro il fratello, ma la sua voglia d’indipendenza, potere e vendetta la trasformano in uno sceriffo senza regole e nemico della banda. Toby Stephens appare nel ruolo del principe Giovanni Senza Terra sfruttando la frattura tra Gisborne e lo sceriffo che porterà Guy ad uccidere il suo ex-capo. Gisborne viene fatto sceriffo per breve tempo dal principe prima che Isabella usasse la sua influenza per rimpiazzarlo, lasciando Sir Guy senza potere o influenza. In seguito il decimo episodio della stagione, composto prevalentemente da flashback, mostra il passato di Robin e Gisborne. Dean Lennox Kelly è Malcolm, il padre di Robin, Sophie Winkleman è Ghislaine, Paul Hilton è Roger, quest’ultimi due interpretano i genitori di Gisborne e Isabella, mentre Ian Reddington interpreta Longthorn, un altro abitante di Locksley.

Curiosità, il furto del girato

Nel 2006 su diversi giornali fu riportato la notizia che molti nastri dei master del girato erano stati rubati dal centro produzione in Ungheria, probabilmente mentre si stava lavorando a qualche rifacimento. Una portavoce della BBC non confermò le voci di richieste di una somma di 1 milione di sterline in cambio dei nastri o che questi ultimi fossero le uniche copie d’archivio. Aggiunse poi: “Si sta facendo tutto il possibile per recuperare i nastri”. La BBC confermò presto che la serie sarebbe comunque andata in onda come programmato, nonostante il furto. Vista l’ironia che una serie su Robin Hood fosse stata vittima di furto, e del fatto che il crimine fosse venuto alla luce mentre la BBC stava per iniziare a pubblicizzare la serie in vista della sua partenza, c’è stata qualche speculazione dei media che la storia fosse in realtà una sorta di pubblicità.

Rise, serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Rise, serie tv: trama, cast, episodi e dove vederla

Rise è la serie tv drammatica e musical ideata da Jason Katims e basata sul libro Drama High di Michael Sokolove. Il libro e la serie sono incentrati sull’insegnante Lou Volpe e sul famoso programma teatrale alla Harry S Truman High School nella contea di Bucks, in Pennsylvania.

Rise: dove vederla in streaming

La prima e unica stagione della serie ha debuttato nel 2018 sulla CBS. In Italia la serie è stata trasmessa in prima tv assoluta dal 7 settembre dello stesso anno su Premium Stories e in chiaro su Canale 5.

Rise: trama e cast

Nella serie tv Lou Mazzuchelli, insegnante e marito devoto, decide di prendere il comando del dipartimento di teatro non ispirato della scuola e di rinnovarlo. Al suo fianco c’è Tracey Wolfe, che lavora come assistente alla regia. Insieme, il duo vuole reinventare le presentazioni della scuola e decidere di eseguire il musical “Spring Awakening“, una scelta che scatena polemiche tra alcuni genitori e docenti.

In Rise protagonisti sono Lou “Mr. Mazzu” Mazzuchelli, interpretato da Josh Radnor, Gail Mazzuchelli, interpretata da Marley Shelton, Tracey Wolfe, interpretata da Rosie Perez, Lilette Suarez, interpretata da Auliʻi Cravalho, Robbie Thorne, interpretato da Damon J. Gillespie, Vanessa Suarez, interpretata da Shirley Rumierk, Coach Sam Strickland, interpretato da Joe Tippett, Simon Saunders, interpretato da Ted Sutherland, Gwen Strickland, interpretata da Amy Forsyth, Maashous Evers, interpretato da Rarmian Newton, Gordy Mazzuchelli, interpretato da Casey Johnson, Kaitlin Mazzuchelli, interpretata da Taylor Richardson.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece Michael Hallowell, interpretato da Ellie Desautels, Annabelle Bowman, interpretata da Shannon Purser, Jeremy Travers, interpretato da Sean Grandillo, Lexi, interpretata da Alexis Molnar, Cheryl, interpretata da Tiffany Mann, Violet, interpretata da Caroline Pluta, Denise Strickland, interpretata da Jennifer Ferrin, Patricia Saunders, interpretata da Stephanie J. Block, Robert Saunders, interpretato da Stephen Plunkett, Detrell Thorne, interpretato da Mark Tallman, Andy Kranepool, interpretato da Diallo Riddle, Sig. Baer, interpretato da Tom Riis Farrell e Sundeep, interpretato da Niloy Alam.

Gli episodi di Rise

Nel primo episodio, il pilot Lou chiede di assumere il ruolo di direttore del programma teatrale nel tentativo di rivitalizzare la sua passione per l’insegnamento, ma si rende presto conto di aver tagliato il suo lavoro per lui. La sua controversa decisione di cambiare il musical nel più provocatorio “Risveglio primaverile” e le sue scelte di casting atipiche creano un effetto a catena per l’assistente regista del programma Tracey Wolfe. l’allenatore di calcio della scuola Sam Strickland e gli studenti dello spettacolo.

In Rise 1×02 Lou viene portato sulla terra quando il suo budget di produzione viene ridotto, Coach Strickland monopolizza vendicativamente il tempo di Robbie e ha un conflitto con Tracey. Lilette si ritrova a innamorarsi di Robbie, mentre Simon contesta sentimenti contrastanti sul suo ruolo nello show. Mentre Michael trova supporto all’interno della compagnia teatrale, Gwen si esibisce in prove in risposta alle tensioni in casa.

In Rise 1×03  Tracey mette in dubbio la visione di Lou per lo spettacolo ed è sbalordito dalle notizie di Simon. L’allenatore Strickland tenta di riabilitare Gordy. Lilette fa fatica a contenere i suoi sentimenti per Robbie.

In Rise 1×04 I due mondi di Robbie si scontrano a una festa in casa mentre i suoi amici del calcio si affrontano contro la sua compagnia teatrale. Tracey esplora una relazione di un ammiratore non così segreto.
In Rise 1×05 La produzione colpisce un altro ostacolo per quanto riguarda la performance effettiva, qualcosa di cui Tracey era a conoscenza ma colpisce Lou di sorpresa. Maashous crede di avere almeno una soluzione parziale, ma ciò che Lou decide di fare per migliorare la situazione potrebbe avere l’effetto opposto nel non comprendere appieno tutti i pezzi in gioco. Qualcos’altro che sta influenzando la produzione è la relazione fuori scena di Robbie e Lilette, che si riflette nel modo in cui interagiscono tra loro sul palco. Nel frattempo, Lou e Gail devono decidere cosa fare di Gordy, soprattutto dopo che è rimasto …
In Rise 1×06 Mancano tre settimane alla serata di apertura. Da un modello in scala che ha chiesto a Maashous di costruire, Lou ha progettato il suo set da sogno – un mix di vecchia Germania e Stanton dei giorni nostri, voleva portare il pubblico di Stanton nell’esperienza – decise di farlo costruire nonostante gli ostacoli. Questa è solo l’ultima di una serie di ostacoli in quanto le azioni di Vanessa al ristorante hanno avuto un effetto a catena su Lilette, che a sua volta ha avuto un effetto a catena sulla logistica delle prove. Vanessa non comprende l’aspetto emotivo di ciò che sta affrontando con le conseguenze …

In Rise 1×07 È la settimana tecnica e sia Lou che Tracey sono contenti della produzione in questa fase del processo, anche se Lou, non avendo mai affrontato passaggi tecnici, è eccessivamente ottimista sul fatto che ci saranno un numero minimo di problemi. Al di là di quelle questioni tecniche che contano più di quanto Lou potesse immaginare, scopre che stanno accadendo altre cose al cast che incidono negativamente su ciò che accade sul palco, i cui sfondi potrebbero non essere pienamente consapevoli. Nell’usare la tattica suggerita da Lou per affrontare la questione, Robbie è in panchina da Coach Strickland. Non …

In Rise 1×08 Un video non autorizzato pubblicato online che promuove lo spettacolo – il video che travisa lo spettacolo in quanto mostra immagini provocatorie delle prove – ha risultati contrastanti. Mentre il picco delle vendite dei biglietti, Lou e Tracey credono agli studenti ora interessati, gli oppositori allo spettacolo iniziano a mobilitarsi per fare tutto il possibile per impedire allo spettacolo di arrivare alla serata di apertura. Questa opposizione influisce in particolare sulle dinamiche di una famiglia. Se la produzione arriva alla serata di apertura, Lou e Tracey sanno che devono fare qualcosa per Robbie per riavere il suo mojo. Che Lou …

In Rise 1×09 Con tre giorni fino alla serata di apertura, Lou e Tracey lavorano attraverso i cambiamenti dello spettacolo richiesti dal Principal Ward e dal PTA, con i lavori di Lou e Principal Ward in linea. I cambiamenti hanno lo scopo di disinfettare lo spettacolo, rimuovendo qualsiasi cosa che possa essere considerata anche lontanamente offensiva, come parolacce, e qualsiasi menzione diretta di argomenti controversi, come la gravidanza, l’aborto, lo stupro, l’incesto, l’omosessualità e la sessualità palese. Lou è tuttavia ignaro della piena portata della discussione sul retro tra Evan e Tracey, e quindi la risposta di Tracey a questo …
In Rise 1×10 Come episodio finale della stagione, durante la serata di apertura del Risveglio primaverile di Stanton Drama, le crisi personali percorrono tra gli studenti.

Curiosità sulla serie tv

  • Nel 2018 è stata pubblicata la colonna sonora della serie. L’album, composto da 24 tracce, vede canzoni realizzate dal cast e cover di: Perfect di Ed Sheeran, Scars to Your Beautiful di Alessia Cara, Carry On dei Fun. e Glorious di Macklemore
  •  Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 59% con un voto medio di 6,21 su 10, basato su 37 recensioni.
  • Metacritic ha un punteggio di 59 su 100, basato su 27 recensioni.

Silo: la seconda stagione interrompe la lavorazione

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Silo: la seconda stagione interrompe la lavorazione

Secondo Deadline, la produzione della seconda stagione della serie tv Silo di Apple TV+, guidata da Rebecca Ferguson, è stata temporaneamente interrotta a causa degli scioperi in corso di sceneggiatori e attori. Il ritardo indefinito della seconda stagione di Silo arriva dopo oltre un mese da quando lo streamer ha annunciato il rinnovo ufficiale del thriller fantascientifico. Oltre a Silo, il noto sito rileva anche che anche un’altra produzione di Apple TV+ si è interrotta, ovvero la terza stagione di Foundation.

Di cosa parla Silos?

In un futuro in rovina e tossico, migliaia di persone vivono in un gigantesco silo nel sottosuolo“, si legge nel logline. “Dopo che il suo sceriffo infrange una regola cardinale e i residenti muoiono misteriosamente, l’ingegnere Juliette inizia a scoprire segreti scioccanti e la verità sul silo.”

Silo è scritto e creato da Graham Yost (The Americans, Slow Horses), basato sull’omonima serie di romanzi post-apocalittici di Hugh Howey. La serie è interpretata da Rebecca Ferguson (Dune), Tim Robbins (The Shawshank Redemption), Rashida Jones (The Office), David Oyelowo (Selma), Common (John Wick: Chapter 2), Harriet Walter (Ted Lasso), Avi Nash (The Walking Dead), Iain Glen (Game of Thrones), Shane McRae (Sneaky Pete) e molti altri. I produttori esecutivi della serie sono Ferguson, Yost, Ben Brafman, Jon Midlane, Fred Golan, Cassie Pappas, Fred Golan, Ingrid Escajeda, Remi Aubuchon, Hugh Howey e Nina Jack. I produttori sono Aric Avelino, Ben Brafman e Joanna Thapa.

Barbie: Greta Gerwig spiega il riferimento a Sylvester Stallone

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Barbie: Greta Gerwig spiega il riferimento a Sylvester Stallone

In Barbie (la nostra recensione) Ken di Ryan Gosling è ispirato a vestirsi come un “vero uomo” quando scopre le foto di Sylvester Stallone negli anni ’70. La decisione di utilizzare Stallone come ispirazione per Ken è venuta dalla regista di Barbie Greta Gerwig. La cosa è avvenuta quando Mike Ryan di Uproxx ha suggerito che Stallone avrebbe adorato Barbie, e la regista ha rivelato di “Sperarlo” dal momento che ammira moltissimo l’iconica star d’azione.

Cosa ha detto Greta Gerwig su  Sylvester Stallone?

“Tutto ciò che abbiamo, o a cui facciamo riferimento, nel film, è sempre e solo roba che amiamo“, ha detto Greta Gerwig. “E voglio dire, adoro Sylvester Stallone.” L’amore di Gerwig per Stallone deriva dal franchise di Rocky. Tuttavia, Gerwig non era l’unico fan di Stallone sul set di Barbie. Ryan Gosling ha condiviso un apprezzamento per Stallone, rendendo facile l’uso delle foto dell’attore di Rambo in Barbie. “E adoro tutti quei film di Rocky. Lo amo molto. Quindi è stata una cosa molto precoce, in realtà“, ha detto Gerwig. “Quando io e Ryan Gosling stavamo scrivendo molto, entrambi ci siamo imbattuti nel nostro reciproco amore per Sly Stallone. E poi stavamo parlando del suo look negli anni ’70 e di quanto fosse fantastico. E si è davvero adornato come uomo. E abbiamo pensato: “Beh, questo è un buon punto di partenza“. Voglio dire, ci sono solo una specie di immagini favolose di lui, in particolare nei Rockys”.

Con la possibilità di un potenziale sequel, Gerwig ha scherzato sul fatto che Barbie 2 si aprirà con la Barbie di Margot Robbie e Sylvester Stallone, e quest’ultimo potrebbe dirigerlo. Quando Ryan ha menzionato come Stallone abbia una storia di subentrare come regista dei film in cui recita, Gerwig non ha problemi a consegnare le redini a Rocky Balboa. “È il benvenuto. Sarebbe un onore. Sarebbe un tale onore”. Nel suo primo fine settimana, la Barbie di Gerwig ha tirato un “pugno” alla Stallone al botteghino americano, aprendosi a uno storico debutto domestico da 162 milioni di dollari. Questo ha permesso al film di diventare la più grande apertura nazionale del 2023 e il fine settimana di apertura più alto di una regista donna.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

MAX3MIN – Very Short Film Festival, la 3° edizione dall’11 al 17 settembre

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Dopo il successo della seconda edizione, dall’11 al 17 settembre torna MAX3MIN – Very Short Film Festival, il primo festival di cortometraggi di breve durata (3 minuti al massimo), che per la sua 3° edizione sarà a Milano con una 3 giorni alla Cineteca Milano MIC, oltre alla programmazione online che sarà fruibile come sempre in streaming gratuito in tutto il mondo.

Ideato e diretto dalla scenografa italo-argentina Martina Schmied, MAX3MIN in questi 3 anni ha consolidato il suo ruolo di osservatorio (prima) digitale e (poi) fisico sulla contemporaneità attraverso la forma del micro-cortometraggio. Dal formato stream-only pensato apposta per i tempi pandemici nel 2021, MAX3MIN ha testato il modello di festival ibrido con una programmazione online ma anche in sala nel 2022, (ri)scoprendo il piacere e l’eccitazione della proiezione dal vivo. Con una sua unicità: la forma brevissima, immersa nel buio della sala, diventa un attivatore sensoriale senza precedenti, un viaggio frenetico e iperstimolante in cui in pochi minuti si attraversano le storie del mondo.

Forte di questi esperimenti MAX3MIN nel 2023 si espande ancora e nel weekend 15-17 settembre sbarca nel contesto inedito e simbolico della Cineteca Milano MIC, mentre come di consueto l’intero programma del Festival sarà disponibile sul sito max3min.com, accessibile gratuitamente per tutti in tutto il mondo (11-17 settembre).

Tre giorni in Cineteca per un programma mai così ricco: insieme alle proiezioni dei due concorsi (International Competition e NEXT GEN) in programma appuntamenti musicali, talk, incontri con i registi, laboratori. Il programma musicale, con momenti live e playlist dedicate, ospiterà anche un imperdibile party a cura di Discosizer nella serata di sabato 16, a conclusione della cerimonia di premiazione. Ma nella tre giorni di festival milanese troveranno spazio anche incontri con i registi, talk tra cui un appuntamento realizzato con il media partner Rolling Stone Italia in cui insieme a Luca Pacilio si discuterà di videoclip e short culture, e momenti pensati anche per i più piccoli con i laboratori a cura dell’illustratrice e grafica Cora Fossati.

Una formula più ricca e nel segno della multicanalità, attenta così a intercettare le tipologie di pubblico più disparate, da chi difende la resistenza del “buio in sala” alle fasce d’età più giovani e già abituate a fruire di contenuti super brevi, che hanno già dimostrato grande seguito nei confronti di MAX3MIN (nel 2022 il 37% del pubblico è da racchiudere nella fascia tra i 18 e 35 anni).

Tutto sempre all’insegna della brevità, del flash, del micro-racconto, lontano dagli schemi dei festival tradizionali, ma con in più il piacere dell’incontro fisico (e carnale) con chi il micro-cortometraggio lo ha scelto come forma espressiva.

La programmazione per l’edizione 2023 sarà composta da 70 cortometraggi da tutto il mondo. Sono 37 i Paesi di provenienza dei titoli selezionati, suddivisi in due sezioni: 50 concorreranno per i premi del Concorso Internazionale, mentre 20 sono i film selezionati per il NEXT GEN award, premio dedicato ai migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.

La selezione 2023 mostra un cinema impaziente, che ha urgenza di dire tutto subito. Che non vuole lasciare il tempo di meditare, che mira a provocare una reazione immediata: puntare, fuoco! Intollerante e insofferente alle categorie, alle limitazioni, ai comparti di genere. Rapido come un battito di ciglia, come haiku, un reel di instagram. 70 film in grado di spaziare tra i generi e le categorie, con la sola prerogativa di non superare la durata massima di 3 minuti.

Tre saranno le giurie di MAX3MIN 2023: La giuria del Concorso Internazionale sarà composta da: Giacomo Abbruzzese, regista e vincitore dell’Orso d’Argento alla Berlinale 2023 con il suo primo lungo Disco BoyMartina Melilli, regista e artista multidisciplinare; Luca Pacilio, giornalista e curatore; Simone Angelini, fumettista e illustratore; Lara Casirati, festival strategist per la casa di distribuzione Varicoloured, nonché festival programmer e selezionatrice.
A comporre la giuria di NEXT GEN sarà lo staff del festival ucraino LINOLEUM Contemporary Animation and Media Art FestivalYulia Kuznietsova, curatrice e film programmer; Anna Ignatova, curatrice del programma dedicato ai bambini; Zhanna Ozirna, curatrice del programma del concorso internazionale; Anastasiya Verlinska, direttrice del festival.
La terza giuria sarà infine quella della casa di produzione BlackBall, specializzata in pubblicità e partner della terza edizione del festival, che – dopo un bando di concorso dedicato – premierà il film maggiormente orientato a curare l’aspetto tecnico e la resa visiva, senza sacrificare al contempo la linea creativa. A comporre questa giuria saranno Lorenzo Cefis, founder dell’agenzia pubblicitaria Blackball; Matteo Gastel, fotografo; Giulia Peruzzotti, editor.

Oltre ai premi decretati dalle tre giurie, saranno anche assegnati il Premio del Pubblico, scelto dagli utenti tramite votazione on-line e in sala, e una menzione speciale attribuita dalla redazione di Rolling Stone Italia.

Grande novità della 3° edizione: quest’anno i film di MAX3MIN sono presenti negli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa grazie a SEA che in qualità di Special Sponsor offrirà ai passeggeri una selezione da guardare in aeroporto e assegnerà la menzione “SEA – MOVIEing people to the world” al film che meglio esprimerà il tema della connessione tra persone. Gli aeroporti rappresentano il punto di partenza di un viaggio che è sempre un insieme di luoghi, persone e culture. E sarà proprio questo tema il fil rouge della speciale selezione SEA per la terza edizione di MAX3MIN.

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Barbie: Greta Gerwig risponde alle ipotesi di un sequel

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Barbie: Greta Gerwig risponde alle ipotesi di un sequel

Diretto da Greta Gerwig a partire da una sceneggiatura da lei co-scritta con Noah Baumbach, il film Barbie (qui la recensione) segue la Barbie di Margot Robbie e il Ken di Ryan Gosling mentre lasciano l’utopica Barbieland alla scoperta di sé stessi nel mondo reale. Il film si sta affermando come un clamoroso successo al botteghino, con numeri da record durante il suo weekend di apertura. Ad oggi ha incassato circa 337 milioni di dollari in tutto il mondo, il che naturalmente apre le porte a potenziali sequel, spin-off o persino a un intero franchise.

In un’intervista con il New York Times, alla Gerwig è stato dunque chiesto cosa ne pensa in merito ad un Barbie 2. La regista ha però espresso incertezza su un sequel, poiché sente di aver esaurito tutte le sue idee creative e di non essere interessata a sequel o spin-off. “In questo momento, è tutto quello che ho. Mi sento così alla fine di ogni film, come se non avrò mai un’altra idea e tutto ciò che ho sempre voluto fare, l’ho fatto. Non vorrei schiacciare il sogno di nessun altro ma per quanto riguarda me, in questo momento, sono totalmente a zero“.

Sebbene Barbie sia la prima volta che Gerwig lavora con un grande marchio ed è anche il suo più grande successo al botteghino fino ad oggi, probabilmente non cambierà le tendenze creative della regista. La Gerwig sembra essere il tipo di regista che aspira a realizzare film indipendenti e autoconclusivi, cosa che il finale del film Barbie ribadisce, e non sembra essere interessata a creare un franchising. Invece, la Gerwig passerà ora probabilmente al lavoro sul suo prossimo progetto confermato, ovvero il riavvio di Le Cronache di Narnia per Netflix.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

Bryan Cranston si scaglia contro le major e Bob Iger con un discorso appassionato

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Martedì, durante una manifestazione di sciopero SAG-AFTRA a Times Square, l’attore Bryan Cranston ha tenuto un discorso appassionato, inviando un messaggio a coloro che hanno colpito il sindacato e al CEO della Disney Bob Iger.

Cranston è salito sul palco martedì a New York durante una manifestazione “Rock the City for a Fair Contract” per lo sciopero SAG-AFTRA in corso. Cranston ha iniziato il suo discorso parlando dell’industria in continua evoluzione di Hollywood, prima di deridere gli studi di Hollywood per aver continuato a combattere SAG-AFTRA “con le unghie e con i denti” per rimanere nello stesso sistema economico.

Cranston afferma che i lavori non saranno sostituiti dai robot

“Non siamo nello stesso modello di business che eravamo nemmeno 10 anni fa”, ha detto Cranston (via Variety ). “Eppure, anche se ammettono che questa è la verità nell’economia odierna, ci stanno combattendo con le unghie e con i denti per restare fedeli allo stesso sistema economico che è antiquato, antiquato! Vogliono che torniamo indietro nel tempo. Non possiamo e non lo faremo”. Ecco un estratto del discorso:

Il leggendario attore ha poi preso di mira l’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, dicendo che le persone coinvolte nello sciopero non avrebbero avuto il lavoro portato via dai “robot” – un riferimento all’uso dell’intelligenza artificiale nei film, un enorme punto critico in entrambi i sindacati SAG-AFTRA e WGA. “So, signore, che guardi [alle] cose attraverso una lente diversa“, ha detto Cranston. “Non ci aspettiamo che tu capisca chi siamo. Ma vi chiediamo di ascoltarci, e oltre a questo, di ascoltarci quando vi diciamo che non ci toglieranno il lavoro e lo daranno ai robot. Non permetteremo che tu ci tolga il diritto di lavorare e guadagnarci una vita dignitosa. E infine, e soprattutto, non ti permetteremo di toglierci la nostra dignità! Siamo un’unione in tutto e per tutto, fino alla fine!”

Cranston era solo una delle tante star che sono apparse al raduno di New York City. Accanto a Cranston, hanno parlato gli attori Steve Buscemi, Wendell Pierce, Christian Slater, Christine Baranski, Stephen Lang, Titus Burgess, Michael Shannon, BD Wong, Brendan Fraser, Jessica Chastain, Matt Bomer, Chloë Grace Moretz, Corey Stoll e altri.

Oppenheimer: trovato un errore storico nel film di Christopher Nolan

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Un errore storico è stato trovato nel nuovo thriller storico di Christopher Nolan, Oppenheimer (La nostra recensione). “Durante la seconda guerra mondiale, il tenente generale Leslie Groves Jr. (Matt Damon) nomina il fisico J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy) per lavorare al progetto top-secret Manhattan“, si legge nella sinossi. “Oppenheimer e un team di scienziati impiegano anni a sviluppare e progettare la bomba atomica. Il loro lavoro si concretizza il 16 luglio 1945, quando assistono alla prima esplosione nucleare del mondo, cambiando per sempre il corso della storia”.

I fan hanno recentemente scoperto un errore storico in una scena poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando Oppenheimer tiene un discorso. Nella scena, le persone tra la folla sventolano bandiere americane con 50 stelle. Tuttavia, nel 1945, la bandiera americana aveva solo 48 stelle, poiché le Hawaii e l’Alaska non si erano ancora unite al paese come stati. Dunque si può affermare che questa è la bandiera sbagliata perché una bandiera a 48 stelle ha sei file pari di otto stelle, mentre la bandiera a 50 stelle alterna file irregolari di sei e cinque stelle (come è visibile nella foto di seguito).

Oppenheimer
© Universal Pictures

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).  Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.  I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

Avatar 3: una foto dal set anticipa un possibile legame per Spider

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Mentre sappiamo che per vedere Avatar 3 al cinema bisognerà ora attendere il 19 dicembre 2025, una foto trapelata di recente dal set del film ha suscitato speculazioni tra i fan sul potenziale sviluppo del personaggio noto come Spider, interpretato da Jack Champion, nell’imminente terzo capitolo del franchise multimiliardario. L’immagine cattura un momento intrigante in cui Spider, il figlio del colonnello Miles Quaritch e l’unica persona del cielo rimasta a Pandora, porge un oggetto a Tsireya, la figlia dei leader del clan Metkayina, Tonowari e Ronal.

L’immagine rimane ad ora l’unico aggiornamento sull’atteso film e l’incontro tra questi due personaggi, che non hanno avuto alcuna interazione in Avatar: La via dell’acqua, sta spingendo i fan a pensare che tra i due possa nascere una significativa connessione. I sottili segnali nell’immagine trapelata stanno dunque portando i fan ad ipotizzare potenziali sfumature romantiche tra Spider e Tsireya, rendendo la loro dinamica ancora più intrigante. Naturalmente, si tratta di pure speculazioni e al momento non ci sono ulteriori prove a conferma di questa tesi. Di seguito, ecco la foto:

 

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Avatar 3, quello che sappiamo sul prossimo film della saga

Con l’uscita in sala di Avatar – La via dell’acqua, lo scorso dicembre, la saga cinematografica ideata da James Cameron e ambientata sul pianeta Pandora ha ripreso il via, con anche altri tre capitoli annunciati e in arrivo nei prossimi anni. Il primo di questi sarà Avatar 3, ancora senza titolo ufficiale, che come noto introdurrà importanti novità, a partire dal primo popolo Na’Vi caratterizzato come “cattivo”, ovvero il Popolo della Cenere. Sappiamo ancora pochissimo di questo e dei personaggi che lo comporranno, ma sembra che non si tratterà dell’unica nuova cultura che il film introdurrà nella saga.

Oltre al Popolo della Cenere ci sarà infatti almeno anche un altro popolo introdotto in Avatar 3, anche se al momento quest’ultimo rimane del tutto sconosciuto. Come sappiamo, il terzo film della saga è già stato in buona parte girato, dunque potrebbe essere solo questione di tempo prima di scoprire qualche dettaglio in più a riguardo e soprattutto sapere se i popoli saranno effettivamente solo due o anche di più e se staranno dalla parte dei buoni o dei cattivi. Protagonisti saranno però naturalmente gli attori Sam WorthingtonZoe Saldana, Kate Winslet, Sigourney Weaver, Edie Falco, Stephen Lang, Joel David Moore, Jemaine Clement, Matt Gerald e CCH Pounder.

57 Seconds: trailer originale del film sui viaggi nel temo con Josh Hutcherson

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È stato rilasciato il trailer ufficiale di 57 Seconds per il prossimo thriller fantascientifico, con Josh Hutcherson e Morgan Freeman. Il film debutterà il 29 settembre nelle sale e in digitale negli USA. In Italia non ha al momento una data di uscita.

Il contributo presenta Franklin interpretato da Josh Hutcherson mentre ottiene improvvisamente un anello che viaggia nel tempo che gli consente di viaggiare nel passato per 57 secondi. Usa il gadget rivoluzionario per vendicarsi della compagnia farmaceutica, il cui farmaco ha portato alla morte di sua sorella gemella. Dai un’occhiata al trailer di 57 Seconds  qui sotto:

Cosa aspettarsi in 57 seconds?

“Quando un blogger tecnologico scopre un dispositivo che altera il tempo, scatena il suo potere per riscrivere il passato e cercare vendetta contro lo spietato impero aziendale che ha distrutto la sua famiglia”, si legge nella sinossi. “Ma le sue azioni innescano presto una terrificante catena di eventi, spingendolo in una battaglia al cardiopalma per la sopravvivenza in cui ogni secondo conta”.

57 seconds è diretto da Rusty Cundieff da una sceneggiatura che ha co-scritto con Macon Blair, basata sul racconto Lucifer di EC Tubb. Ad unirsi a Hutcherson e Freeman nel thriller d’azione al cardiopalma ci sono Greg Germann, Lovie Simone, Bevin Bru e Sammi Rotibi.

Oltre a 57 seconds, Hutcherson apparirà anche nel prossimo adattamento cinematografico di Blumhouse di Five Nights at Freddy’s , basato sul popolare videogioco horror con lo stesso nome. L’attesissimo film arriverà nelle sale e su Peacock il 27 ottobre.

Golda: trailer del film con Helen Mirren

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Golda: trailer del film con Helen Mirren

Il primo trailer di Golda è qui, con l’anteprima della leggendaria attrice Helen Mirren nel ruolo di Golda Meir, la prima donna Primo Ministro israeliana. Golda è attualmente in programma per la prima nelle sale a livello internazionale il 25 agosto 2023.

Di cosa parla Golda?

Il thriller è diretto da Guy Nattiv e proviene da una sceneggiatura scritta da Nicholas Martin. Oltre a Mirren, Golda interpreterà anche Camille Cottin e Liev Schreiber. Il film si svolge durante i 19 giorni della guerra dello Yom Kippur nel 1973, quando Meir dovrà prendere molte decisioni per cercare di evitare che Israele crolli. Dai un’occhiata al trailer di Golda qui sotto:

“Golda è un thriller ambientato durante i 19 giorni di tensione della guerra dello Yom Kippur nel 1973”, si legge nella sinossi ufficiale del film. “Il primo ministro israeliano Golda Meir (Helen Mirren), di fronte al potenziale della completa distruzione di Israele, deve affrontare avversità schiaccianti, un gabinetto scettico e un rapporto complesso con il segretario di Stato americano Henry Kissinger (Liev Schreiber), con milioni di vite in pericolo. La sua dura leadership e la sua compassione alla fine avrebbero deciso il destino della sua nazione e le avrebbero lasciato un’eredità controversa in tutto il mondo”.

Barbie, la classifica di tutte le bambole nel film di Greta Gerwig

Il film di Barbie viene presentata una varietà di bambole, alcune molto note e altre meno. Da quando è stato annunciato che Greta Gerwig si sarebbe occupata di un film con Margot Robbie e Ryan Gosling come protagonisti l’attesa era altissima. Ora che il film è stato distribuito, ha superato le aspettative di critici e spettatori, che ne hanno lodato la storia, il design della produzione e le interpretazioni. Nel corso del viaggio, Greta Gerwig presenta e cita una serie di bambole, di cui solo una non è mai stata realizzata.

Proust

Barbie

Sebbene questa bambola non compaia fisicamente nel film, viene citata casualmente dall’amministratore delegato della Mattel (Will Ferrell). Quando il personaggio di Margot Robbie viene catturata dagli agenti della Mattel e l’amministratore delegato cerca di convincerla a entrare in una scatola, lei accenna al fatto che la scatola le ha fatto scattare dei ricordi passati proprio come Marcel Proust descrive nella sua opera La ricerca del tempo perduto, e l’amministratore delegato sottolinea quanto la bambola ispirata a tutto ciò abbia venduto male.

Erica Ford – Skipper

Erica Ford - Skipper

Erica Ford interpreta Skipper, la sorella minore di Barbie, che nel film è più che altro un personaggio di sfondo, anche se il personaggio di Margot Robbie ha brevi interazioni con lei. Il film è il primo ruolo sul grande schermo di Erica Ford, che prima del film di Greta Gerwig ha interpretato la giovane Lavinia Bidlow nella serie televisiva The Nevers.

Marisa Abela – Teen talk

Marisa Abela - Barbie Teen talk

Marisa Abela interpreta Teen Talk, una delle bambole che si sono rifugiate a casa di Barbie stramba. Aveva una scatola vocale con quattro frasi, una delle quali ha suscitato polemiche (“La lezione di matematica è dura”).

Hannah Khalique-Brown – Growing Up Skipper

Hannah Khalique-Brown - Growing Up Skipper

Hannah Khalique-Brown interpreta Growing Up Skipper, un’altra rifugiata a casa di Barbie Stramba. Growing Up Skipper è un’altra bambola controversa, in quanto è stata realizzata per rappresentare il cambiamento di Skipper in un’adolescente: ruotando il braccio, la bambina cresceva di un centimetro e sul suo busto di gomma comparivano dei piccoli seni. Growing Up Skipper nel film è il ruolo più importante di Hannah Khalique-Brown.

Mette Narrative – Video girl

Mette Narrative - Barbie Video girl

Mette Narrative interpreta Barbie Video Girl, un’altra bambola che vive a casa di Barbie stramba. Nel 2010, Mattel ha lanciato Video Girl, che presentava una videocamera nella collana e un piccolo schermo sulla schiena. L’idea era che i bambini potessero realizzare i propri mini-film e guardare i propri lavori, ma è facile capire perché questa bambola sia stata molto controversa, in quanto avrebbe potuto essere utilizzata per scopi dannosi e illegali.

Nicola Coughlan – Barbie diplomatica

Nicola Coughlan - Barbie diplomatica

Nicola Coughlan interpreta Barbie diplomatica. Come Elle Woods di La rivincita delle bionde, non crede di dover sacrificare la sua femminilità per essere presa sul serio, anche se a Barbieland vestirsi di rosa e glitter è probabilmente ciò che ci si aspetta da lei.

Ritu Arya – Barbie giornalista

Ritu Arya - Barbie giornalista

Ritu Arya interpreta la Barbie giornalista, vincitrice di un premio Pulitzer. Il personaggio di Arya rafforza il concetto che la bambola può fare qualsiasi cosa, e così anche le bambine che giocano con lei.

Dua Lipa – Barbie sirena

Dua Lipa - Barbie sirena

Oltre a fornire a Barbie una delle sue canzoni più orecchiabili, Dua Lipa interpreta tre versioni della stessa sirena, che emergono brevemente dalle onde. Oltre a questa apparizione del film di Greta Gerwig, apparirà nel thriller d’azione spionistico Argylle di Matthew Vaughn accanto a Henry Cavill.

Ana Cruz Kayne – Barbie giudice

Ana Cruz Kayne - Barbie giudice

Ana Cruz Kayne interpreta Barbie giudice in Barbie, dimostrando che non solo le donne possono fare tutto ciò che desiderano, ma possono anche farlo con stile, indossando abiti colorati dentro e fuori dal tribunale.

Sharon Rooney – Barbie avvocato

Sharon Rooney - Barbie avvocato

Sharon Rooney interpreta una cara amica del personaggio di Margot Robbie, che ha un ruolo importante in Barbieland: Barbie avvocato. I ruoli più importanti di Rooney sono Miss Atlantis nel remake live-action di Dumbo.

Hari Nef – Barbie dottoressa

Hari Nef - Barbie dottoressa

Hari Nef interpreta la dottoressa Barbie, che è anche una delle tante amiche intime della bambola nel film. Nef è nota soprattutto per aver interpretato Gittel nella serie televisiva Transparent, Blythe in You, Talia in The Idol e Bex Warren nella commedia Assassination Nation.

Emerald Fennell – Midge

Emerald Fennell - Midge

Emerald Fennell interpreta Midge, una bambola commercializzata come migliore amica di Barbie e che divenne una delle bambole più controverse in quanto aveva una versione “incinta”. Midge è un personaggio controverso più volte nel film si evince come le altre bambole non avrebbero dovuto passare molto tempo con lei perché era stata dismessa.

Emma Mackey – Barbie fisica

Emma Mackey - Barbie fisica

Emma Mackey interpreta Barbie fisica, un’altra migliore amica. Mackey è diventata famosa grazie alla sua interpretazione di Maeve Wiley in Sex Education, e ha interpretato anche Jaqueline de Bellefort in Death on the Nile e Emily Brontë in Emily.

Alexandra Shipp – Barbie scrittrice

Alexandra Shipp - Barbie scrittrice 

Alexandra Shipp come recita il poster del suo personaggio, è una celebre autrice. La Shipp è nota soprattutto per i suoi ruoli di Kimberley Woodruff in Straight Outta Compton, Tempesta in X-Men: Apocalypse e Dark Phoenix, Abby Suso in Love, Simon e Susan Wilson in Tick, Tick… Boom!

Kate McKinnon – Barbie stramba

Kate McKinnon - stramba

Kate McKinnon è emarginata e consapevole della separazione tra il mondo delle bambole e il mondo reale. Barbie stramba è ciò che accade alle bambole che vengono maneggiate in modo rude dai loro proprietari, che tagliano i capelli, dipingono i loro volti, piegano gli arti oltre i loro limiti e altro ancora. È una mentore e un’alleata del personaggio di Margot Robbie ed è fondamentale per abbattere il patriarcato di Ken.

Issa Rae – Barbie presidente

Issa Rae - presidente 

Issa Rae interpreta Barbie Presidente. I ruoli più importanti di Issa Rae sono April Ofrah in The Hate U Give, Leilani in The Lovebirds, Issa Dee nella serie televisiva Insecure e ha doppiato Jess Drew/Spider-Woman in Spider-Man: Across the Spider-Verse, ruolo che riprenderà nel sequel, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse.

Margot Robbie – Barbie

Margot Robbie interpreta la Barbie principale nel film di Greta Gerwig. Vive la sua vita nel suo mondo, ma dopo aver vissuto l’esperienza del mondo reale, affrontando alcuni problemi molto reali e provando una vasta gamma di emozioni, così prende una decisione che le cambierà la vita.

Rebel Moon: svelati i dettagli dei personaggio del film Netflix di Zack Snyder

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Netflix ha rivelato tutti i dettagli sui personaggio di Rebel Moon per il cast principale del prossimo film di fantascienza d’azione di Zack Snyder, che sarà guidato da Sofia Boutella di Atomic Blonde. Il film sarà disponibile in streaming dal 22 dicembre.

Chi sono i personaggi di Rebel Moon?

Oltre a Sofia Boutella, il cast principale comprende anche Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll. Di seguito sono elencate le loro descrizioni ufficiali dei personaggi:

L’ammiraglio Atticus Noble di Skrein è il principale antagonista del film, un malvagio sostenitore dell’Imperium, descritto come “il tipo più duro di ferocia militare“. Skrein ha aggiunto: “Vedi un uomo spietato e freddo che ha preferito l’orrore alla moralità per la sua franchezza. In un mondo in cui la moralità sta diminuendo, ha messo da parte la moralità in nome dell’ambizione”.

  • Boutella interpreterà il ruolo di Kora, una disertrice dell’Imperium che lascia il pacifico Veldt per contrattaccare.
  • Hunnam’s Kai – è un pilota mercenario il cui mercantile di classe Tawau si rivelerà prezioso per la ricerca di Kora.
  • Gunnar di Huisman – è un contadino del Veldt che conosce poco della galassia al di fuori del suo piccolo e tranquillo angolo di galassia.
  • Generale di Hounsou – un gladiatore incallito che un tempo serviva l’Imperium.
  • Tarak di Nair – un nobile servitore a contratto che condivide un legame con una creatura volante chiamata Bennu.
  • Bae’s Nemesis – è una maestra di spade cyborg le cui mani meccaniche le consentono di impugnare armi di metallo fuso.
  • Fisher’s Darrian Bloodaxe – un ribelle che ha tormentato l’Imperium con attacchi di guerriglia
  • Il Milius di Duffy, un rifugiato che cerca giustizia per la propria casa, una colonia che è già caduta nelle mani della Madre Mondo.
  • Hopkins nei panni di Jimmy, un antico cavaliere robot che un tempo difendeva un re ucciso, ma ora è svanito in un’esistenza più pacifica.

Nel cast Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll.

Rebel Moon, diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile solo su Netflix dal 22 dicembre.

Rebel Moon , la trama

Da Zack Snyder, il regista di 300, L’Uomo d’Acciaio e Army of the Dead, arriva REBEL MOON, un epico evento cinematografico di fantascienza in preparazione da anni. Quando una pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza. Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce un nuovo esercito di eroi.

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