Ecco il trailer il trailer di
Rido Perché ti Amo, il nuovo film di Paolo
Ruffini, in sala dal 6 luglio con Medusa. Nel cast del
film ci sono:
Nicola Nocella, Paolo Ruffini, Daphne Scoccia, Barbara
Venturato e Greg.
Ecco il trailer:
https://vimeo.com/834688681/5d99ffbbb0?share=copy
Rido Perché ti Amo, la trama
In una piccola
piazza di una città italiana, due bambini, Amanda e Leopoldo, si
giurano amore eterno davanti a una torta a forma di cuore. Dopo 25
anni, qualcosa traballa e tutto sembra andare perso. Leopoldo, non
è, infatti, il classico principe azzurro, e invece di conquistare
la principessa, la fa scappare, e cercherà̀ poi per tutto il tempo
di migliorare quelli che sono i suoi limiti, con la speranza che
così facendo lei possa tornare…
“Il bambino che eri
sarebbe orgoglioso dell’adulto che sei diventato?”. È questo il
cartello che precede l’inizio del film, un interrogativo di grande
fascino posto da Antoine de Saint-Exupéry qualche decade fa. “Come
si fa a tornare bambini quando ormai si è adulti?” Forse l’unico
modo è diventare grandi davvero, raggiungere quella consapevolezza
purissima che da bambini era un talento spontaneo, e che adesso si
ottiene solo col ragionamento e l’esperienza. Spesso gli anziani
sembrano tornare bambini, e non può̀ essere un caso. È come un
cerchio, un girotondo: come nella piazza, dove si accende la vita
del film.
Il brano che
dà il titolo al film è scritto da Giugliano
Sangiorgi e arrangiato e interpretato da Malika
Ayane.
La produttrice di
The
Flash (leggi qui la recensione),
Barbara Muschietti, ha riso quando a sentito le
voci secondo cui il team che lavorava al film avrebbe preso in
considerazione l’idea di sostituire Ezra
Millernel film, a seguito delle
notizie che si stavano susseguendo sul comportamento dell’attore,
ma riconosce di aver tenuto d’occhio la situazione. Con le
polemiche che circondano Ezra Miller che
continuano a peggiorare, sembra si sia effettivamente considerato,
alla Warner Bros, di bloccare il film che lo vede protagonista.
Dal momento che The
Flash è stato molto più costoso di
Batgirl, film che invece è stato abbandonato e
cancellato, ad esempio, l’idea di fare lo stesso con il film di
Andy Muschietti era altamente improbabile, ma ci sono comunque
state delle conversazioni, anche solo teoriche, sulla eventuale
sostituzione di Miller.
Non sarebbe stato facile,
ovviamente, e con l’attore che interpreta un doppio ruolo,
praticamente l’intero film avrebbe dovuto essere girato di
nuovo. Durante una recente intervista con MovieMaker, alla produttrice di
The
Flash Barbara Muschietti è
stato chiesto come lei e il fratello/regista Andy hanno gestito ciò
che stava accadendo con Miller, in fase di post produzione del
film, e se hanno mai pensato che il film fosse a rischio di andare
in pezzi.
“No, sai, come cineasti, devi
abbassare la testa e fare solo il tuo lavoro. Certo, prendiamo
queste cose molto sul serio, ma ci stavamo concentrando sul
film”. Alla domanda se avessero mai preso in considerazione la
possibilità di sostituire Miller, il produttore ha aggiunto:
“No, sarebbe stato assolutamente impossibile. Quando abbiamo
iniziato a leggere nelle notizie che Ezra sarebbe stato sostituito,
abbiamo riso, perché non sapevamo da dove provenissero”.
Muschietti ha concluso dicendo: “Quella voce sicuramente non è
venuta da noi o dallo studio”.
Il team creativo del film è stato
preso di mira per aver elogiato Miller nelle ultime settimane,
soprattutto perché è stato percepito che il team stesso ignorasse
le questioni più ampie che circondano la travagliata storia privata
dell’attore.
The Flash: la trama e il cast del film
The
Flash è uscito al cinema il 15 giugno
2023 distribuito da Warner Bros Italia.
Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro
nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo
di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry
rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Il 21 giugno scorso è arrivato su
Disney+Secret
Invasion, il nuovo prodotto seriale dei Marvel Studios che riporta al centro della
storia del MCUNick Fury e il
suo rapporto con gli Skrulls, visto nascere in
Captain Marvel.
La serie, che ha ricevuto per lo più
recensioni positive, sta però facendo discutere a causa dei suoi
titoli di testa, una sequenza di animazione in computer grafica
completamente generata con l’Intelligenza Artificiale. Mentre per
alcuni si tratta di uno strumento utile, per molti altri è
un’espediente che toglie lavoro a molti artisti e creativi.
Il regista e produttore esecutivo di
Secret
Invasion, Ali Selim, ha ora rivelato
a Polygon che la sigla
introduttiva della serie è stata progettata da Method Studios
utilizzando l’intelligenza artificiale, che secondo lui “gioca
con i temi stessi della serie”. I crediti mutevoli, in stile
acquerello, sono certamente efficaci nel trasmettere la sensazione
di paranoia che aleggia nella serie improntata su un linguaggio da
spy-thriller, ma, come ci si potrebbe aspettare, questa notizia ha
ricevuto un’accoglienza ostile.
Il dibattito sull’utilizzo della
Intelligenza Artificiale nei lavori creativi si è
acuiti molto negli ultimi mesi, portando diversi gruppi di artisti
a fare squadra per avere la possibilità di
beneficiare di una regolamentazione che possa permettere un
utilizzo consapevole e legale delle AI, senza che queste si
approprino di proprietà intellettuali altrui. Il dibattito promette
però di tenere banco per molto tempo e potrebbe anche diventare più
aspro di quello che è al momento.
This is the new
#SecretInvasion title sequence…
Big studios are taking a clear stance on AI issues for artists by
using exploitative and morally very questionable AI tools for their
current productions.
It is disgusting. 🧵1/ pic.twitter.com/m4O1RnP09s
Basato sulla serie di fumetti di
Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura
Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle
Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim
come registi.
SONY Pictures ha deciso di rimuovere
dalla sua schedule di uscite El Muerto, il
film affidato a Jonas Cuaron che doveva avere
come protagonista Bad Bunny. A causa dello
sciopero degli sceneggiatori, il film è ora sospeso, anche se lo
studio sembra intenzionato a portarlo avanti.
Sebbene El Muerto non sia stato ancora cancellato del
tutto, il frenetico programma di tournée del rapper e wrestler
professionista Bad Bunny potrebbe ulteriormente
rendere difficile la realizzazione del film, quindi questo potrebbe
essere un ulteriore difficoltà sulla via della realizzazione.
Il cast di supporto non era stato
finalizzato, ma secondo quanto riferito lo studio stava
corteggiando Mercedes Varnado, la wrestler
prestata alla serialità con The Mandalorian, per un ruolo
sconosciuto, e Marvin Jones III per interpretare
il malvagio Tombstone.
Il progetto dovrebbe essere il
primo, tratto dai fumetti Marvel, a vedere protagonista un
personaggio latino, il che potrebbe essere invece un incentivo
importante per portare avanti la produzione, nonostante le
difficoltà.
“Un lottatore ottiene il super
potere attraverso una maschera mistica che originariamente ha
combattuto Spider-Man in un incontro di wrestling di beneficenza in
cui ha quasi smascherato il webslinger prima di essere punto da
Spider-Man con un veleno paralizzante“, si legge nella sinossi
ufficiale.
Il Logan
del 2017 ci aveva lasciati orfani, in maniera però splendida ed
emozionante, di uno degli eroi più amati del cinema, dal 2000 a
oggi: Wolverine. Il mutante con lo scheletro di Adamantio aveva
trovato la sua morte nel film diretto da James
Mangold, ma grazie a Deadpool 3 ha trovato la
strada per tornare sul grande schermo.
Logan
del 2017 era originariamente concepito come un canto del cigno per
la versione di Hugh Jackman dell’iconico eroe degli
X-Men, quindi la notizia che l’attore riprenderà il ruolo di
Deadpool 3 è stata una vera sorpresa.
Mentre c’è chiaramente
dell’eccitaizone all’idea che Jackman torni al cinema per fare
squadra con il Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds,
c’è chi pensa che Logan fosse un perfetto saluto per il
personaggio, ed esprime preoccupazione per il fatto che riportare
indietro il mutante artigliato possa “offuscare” il suo commosso
addio.
Il regista James
Mangold ha precedentemente chiarito che non ha nulla
contro la decisione dei Marvel Studios di utilizzare Wolverine per il
trequel di Deadpool poiché è ambientato prima
degli eventi del suo film, ma durante una nuova intervista con
Variety, ha ammesso di essere un
po’ preoccupato.
“Non posso dire che c’è una
parte di me che non vorrebbe che accadesse”, ha detto Mangold.
“Ma ci sarebbe sempre stato un altro Wolverine. Potrebbero
esserci un Wolverine bambino e un Wolverine da cartone animato.
Quanto più liquido riusciranno a spremere da quello straccio, ci
proveranno sempre. Non misuro il mio successo su un film come Logan
in base al fatto che abbiamo concluso un percorso con esso o meno.
Io ho concluso la mia conversazione.”
Sebbene i dettagli della trama siano
ancora nascosti, si prevede che Wolvie e Wade si ritroveranno
(intrappolati?) nell’Universo Cinematografico Marvel (probabilmente
facilitato dalla TVA di Loki), il che pone la domanda: Hugh Jackman rimarrà nel franchise come una
versione del personaggio ufficiale del MCU, oppure sarà solo un ritorno
provvisorio, un omaggio a quanto è stato e un ponte per quello che
sarà?
A Jackman è stata posta proprio
questa domanda durante una recente intervista con l’Empire Podcast, e sebbene la sua
risposta non sia stata esaustiva, sembra certamente che da parte
sua ci sarebbe la disponibilità a continuare a interpretare il
personaggio: “Immagino ogni film come unico e finito, è così che lo
vedo”, ha detto “Sarò onesto, all’inizio avevo un contratto per
due film, ma pensavo ancora che fosse uno e poi basta. Sai, allora
non c’erano film sui fumetti, quindi ne concepivo solo uno alla
volta. Mi sentivo fortunato così, non devo pensare oltre, ma penso
che sia la strada migliore da percorrere”.
Siamo sicuri che a un certo punto
Wolverine, al cinema, dovrà avere un nuovo volto, ma per adesso ci
godiamo ancora un po’ Hugh Jackman, che è diventato una vera e
propria istituzione nel ruolo del mutante artigliato.
Sebbene non sia stato condannato per
nessuna delle accuse di cui è stato chiamato a rispondere, l’attore
Tenoch Huerta, il
Namor di Black
Panther: Wakanda Forever, ha abbandonato un imminente
progetto di Netflix in cui
avrebbe dovuto recitare per concentrarsi sul ripristino della sua
reputazione.
La scorsa settimana, Tenoch
Huerta, che ha portato al cinema per la prima volta una
versione in carne e ossa del personaggio Marvel, è stato accusato dalla
sassofonista María Elena Ríos di essere un
“predatore sessuale” in una serie di Tweet.
Huerta ha rilasciato una
dichiarazione poco dopo, negando categoricamente le affermazioni di
Rios e definendole “false e completamente prive di
fondamento”. Tuttavia, l’attore ha ora abbandonato la
produzione di Fiesta en la Madriguera, un film
Netflix
in cui avrebbe dovuto interpretare il ruolo principale.
“Dato l’impatto delle recenti
false dichiarazioni di María Elena Ríos e il danno che hanno
causato, non ho altra scelta che ritirarmi dalla partecipazione al
film Fiesta en la Madriguera”, ha detto l’attore in una
dichiarazione affidata a Variety. “E’ con grande
tristezza che lo faccio, ma non posso permettere che le sue azioni
danneggino non solo me, ma anche il lavoro di dozzine di persone di
talento coinvolte nel progetto. Il mio obiettivo ora è semplice:
continuare il processo di ripristino della mia
reputazione.”
Rios non ha ancora fornito ulteriori
dettagli e non sappiamo se abbia effettivamente intentato una causa
contro Tenoch Huerta, ma siamo sicuri che ne
sapremo di più su questa situazione a tempo debito.
Huerta dovrebbe riprendere il ruolo
del
Submariner nel MCU ad un certo punto, ma, come
Jonathan Majors di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, non
sappiamo se rimarrà nel ruolo una volta che si sarà fatta chiarezza
sulle accuse.
Sono state diffuse delle immagini
dal backstage di Spider-Man:
Accross the Spider-verse che mostrano un grosso
spoiler dal film attualmente al cinema e che racconta la seconda
avventura in animazione di Miles Morales.
Nelle foto vediamo Donald Glover nei panni di Prowler. Il
personaggio compare nel film in una brevissima scena ed è uno dei
pochissimi inserti in live action nel mondo animato di Morales. La
particolarità di questo cameo è il rimando ai film di Spider-Man di
Tom Holland. In Spider-Man:
Homecoming, infatti, Glover compare in una breve scena
nei panni di Aaron Davis. Già all’epoca si era speculato su questo
personaggio, che i fan dei fumetti sapevano già essere lo zio di
Miles. La storia di
Spider-Man: Un nuovo universo ha poi mostrato lo zio
di Miles nei panni di Prowler, e questo cameo in
Accross the Spider-Verse ha in qualche modo chiuso il
cerchio, rimandando forse a qualche svolta futura per l’avvenire
degli Spider-man in live action a casa SONY/Marvel.
SPOILERS AHEAD
Keep scrolling if you haven’t yet watched
#AcrossTheSpiderVerse (on the big screen while you still
can!)
This was a fun day we had playing around with an old pal.
Miles Morales torna nel nuovo
capitolo della saga Spider-Verse, vincitrice di un premio Oscar®,
Spider-Man: Across the Spider-Verse. Dopo essersi riunito con Gwen
Stacy, l’amichevole Spider-Man di quartiere di Brooklyn viene
catapultato nel Multiverso, dove incontra una squadra di
“Spider-Eroi” incaricata di proteggerne l’esistenza. Ma quando gli
eroi si scontrano su come affrontare una nuova minaccia, Miles si
ritrova contro gli altri “Ragni” e dovrà ridefinire cosa significa
essere un eroe per poter salvare le persone che ama di più.
Sony Pictures Animation ha
ingaggiato Joaquim Dos
Santos(Voltron: Legendary Defender, La leggenda
di Korra), il candidato all’Oscar Kemp
Powers(Soul) e Justin
K. Thompson(Piovono polpette) per
dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta
da Phil Lord e Chris
Miller (che tornano anche come produttori insieme a
Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione
con David Callaham(Shang-Chi
e La Leggenda dei Dieci Anelli, Wonder Woman
1984).
Non è stato ancora confermato, ma
sia Shameik Moore che la candidata
all’Oscar Hailee
Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare
rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero
ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro
voci nel primo film, tra cui Jake
Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez,
Zoë Kravitz, John Mulaney,
Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La
voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason
Schwartzman.
La figura dell’assassino è stata
esplorata in innumerevoli modi al cinema, rielaborando
continuamente il modusoperandi, le motivazioni e
le vicende che si costruiscono intorno a tale figura. Alcuni dei
titoli più celebri di sempre appartengono al genere thriller ed
horror ed hanno contribuito a fortificare tale immaginario.
Probabilmente poco noto, ma altrettanto interessante è
Prossima fermata: l’inferno, il cui
titolo originale è The Midnight Meat Train. Questo è stato
diretto nel 2008 dal regista giapponese Ryūhei
Kitamura, qui al suo primo film statunitense in lingua
inglese. Se le dinamiche del film sono le canoniche, del tutto
inaspettati sono invece una serie di colpi di scena.
Scritto da Jeff
Buhler, il film è l’adattamento del racconto
Macelleria mobile di mezzanotte, contenuto nella raccolta
Infernalia, primo dei sei volumi della serie Book of
Blood scritti da Clive Barker. Questi è da
sempre considerato uno dei maestri del brivido in letteratura,
conosciuto anche per aver prodotto film horror come
Hellraiser e Candyman – Terrore dietro lo
specchio. Prossima fermata: l’inferno, dunque, pur
appartenendo al genere thriller sfocia con grande facilità
nell’orrore puro, tra sangue e violenza inaudite. A questo
proposito non sorprende dunque che tra i produttori del film figuri
anche il regista Quentin
Tarantino, anch’egli noto per la sua passione per la
violenza cinematografica.
In Italia Prossima fermata:
l’inferno è stato distribuito direttamente in DVD, cosa che lo
ha dunque reso un film poco noto. Ma per gli amanti del genere si
tratta di un titolo imprescindibile, contenente tutte le
caratteristiche che possono oggi renderlo un vero e proprio cult.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Prossima fermata: l’inferno, la trama del film
Protagonista del film è Leon
Kauffman, un fotografo che ama scattare foto in giro per
la sua città, soprattutto di notte, al fine di catturarne l’anima
più autentica. Dopo una carriera trascorsa abbastanza in sordina,
grazie all’intercessione della sua
compagna Maya e dell’amico in comune dei
due Jurgis, Leon riesce ad ottenere un
colloquio con la proprietaria di un’importante galleria d’arte, a
sua volta amica di Jurgis. La donna riconosce in lui del talento,
tuttavia lo sprona ad osare di più e fare scatti più coraggiosi se
vuole un posto nella sua galleria. Si tratta dell’occasione che
Leon attendeva da tempo e che non intende assolutamente lasciarsi
sfuggire.
Egli decide dunque di andare subito
alla ricerca di qualcosa di particolarmente forte da fotografare.
Per strada si imbatte in tre ragazzi impegnati nel tentativo di
violentare un’attraente ragazza asiatica. Dopo aver scattato delle
fotografie, Leon riesce ad intervenire e a salvare la giovane. Il
giorno dopo, tuttavia, vede quella stessa donna sui telegiornali,
dove viene data per scomparsa. Inizia così per lui un’ossessione
che lo porterà a ricercare cosa le sia accaduto, arrivando a
scoprire che l’ultimo luogo dove questa è stata vista è la
metropolitana. Qui, però, Leon si imbatterà in qualcosa di molto
più spaventoso di quanto avrebbe potuto immaginare.
Prossima fermata: l’inferno, il cast del film
Ad interpretare il protagonista Leon
Kauffmann vi è l’attore Bradley Cooper.
Al momento di prendere parte a questo film, egli aveva già
all’attivo diversi successi commerciali, ma la grande svolta data
da Una notte da leoni
doveva per lui ancora arrivare. Cooper, inoltre, fino a quel
momento aveva recitato quasi solo in commedie, con l’unica
eccezione dell’horror My Little Eye del 2002. Prossima
fermata: l’inferno ha però rappresentato la sua prima volta da
protagonista in tale genere, e ad oggi rimane l’ultimo film
dell’orrore a cui ha partecipato. Accanto a lui, nei panni della
compagna Maya vi è invece l’attrice Leslie Bibb,
meglio nota per film come Iron Man, Giustizia privata o La
babysitter – Killer Queen.
L’amico Jurgis è invece interpretato
da Rober Bart, noto in particolare per la serie
Desperate Housewives. Brooke Shields,
celebre per la serie Susan, è presente nei panni di Susan
Hoff, la proprietaria della galleria per cui Leon spera di esporre.
L’ex calciatore e attore Vinnie Jones ricopre il
ruolo di Mahogany, il serial killer della metropolitana. Per lui si
è trattato di dar vita ad un personaggio muto sino alla fine del
film, dove lo si sente pronunciare una sola parola. Per lui si è
trattato della seconda volta in cui interpreta un personaggio senza
battute. La prima era stata per il film Fuori in60
secondi. Tony Curran, noto per il ruolo
dell’anziano vampiro Marcus Corvinus in Underworld:
Evolution, interpreta infine il ruolo dell’autista della
metropolitana.
Prossima fermata:
l’inferno, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. La città verrà distrutta
all’alba è infatti disponibile nel catalogo di Chili
Cinema e Microsoft Store. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo
temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 21
giugno alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Nel 2009 il film Una notte da leoni è
stato indicato come uno dei film comici simbolo degli ultimi anni,
avendo inoltre significativamente contribuito a lanciare le
carriere dei suoi protagonisti, oggi tra i più affermati interpreti
dell’industria hollywoodiana. Brillantemente demenziale ed
emotivamente coinvolgente, il film diretto da Todd
Phillips ha conquistato fan in tutto il mondo, tanto
da ottenere poi altri due sequel. Il primo di questi,
Una notte da leoni 2 (qui la recensione) è arrivato in
sala nel 2011, riproponendo il trio di protagonisti stavolta alle
prese con una nuova avventura, non priva di imprevisti e caotici
risvolti.
Dato il grande successo del primo
film, capace di incassare oltre 450 milioni di dollari in tutto il
mondo, era inevitabile che la storia di Stu, Phil e Alan
proseguisse ancora. Replicare il successo del precedente capitolo
era però particolarmente difficile e replicare la medesima formula
non era un’opzione particolarmente valida. Per questo motivo, gli
sceneggiatori hanno deciso di concentrarsi su nuovi imprevisti che
coinvolgessero l’amato trio di amici. In particolare, i
protagonisti si ritrovano ora al di fuori degli Stati Uniti, in uno
scenario esotico che li metterà ulteriormente a dura prova.
Ritornano ovviamente gli elementi
classici del primo film, dalla notte di follie di cui non si ha
memoria ad una missione da portare a termine entro un certo periodo
di tempo. Con numerosi riferimenti al primo film, questo secondo si
è affermato come il maggior successo della trilogia, con un incasso
di 586 milioni di dollari. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Una notte da leoni 2: la trama del film
Il film riprende la sua storia due
anni dopo dalla folle notte di Las Vegas. Stavolta è
Stu a sposarsi, in Thailandia con la sua nuova
ragazza, Lauren. Al matrimonio sono invitati anche
Doug e Phil con le rispettive
consorti, ma non Alan, poiché Stu teme che la sua
presenza possa rovinare tutto. Tracy riesce però a
far intercedere il marito affinché Stu acconsenta all’invito per il
fratello, che alla fine arriva, e Doug, Phil e Stu, entrando nella
stanza di Alan, scoprono che le fotografie dell’episodio a Las
Vegas sono appese in camera. Oltre a questo, scoprono che Alan è
diventato amico di Leslie Chow.
Dopo il volo si dirigono al resort
sulla costa dove iniziano i preparativi per le nozze, e fanno la
conoscenza del padre della sposa, il signor
Srisai. La sera, dopo un brindisi, i quattro amici
e Teddy, il fratello della sposa, si recano
in spiaggia per gustarsi dei marshmallow. Il giorno seguente però,
Phil, Alan e Stu si risvegliano in un motel di Bangkok
completamente disorientati: Alan è rasato a zero, Stu ha un
tatuaggio alla Mike Tyson in faccia, nella stanza c’è una
scimmietta e di Teddy si ritrova solo il suo dito. Per i tre amici
sarà dunque vitale scoprire cosa sia successo e, soprattutto, cosa
sia accaduto al povero Teddy, il tutto prima che arrivi l’ora del
matrimonio.
Una notte da leoni 2: il cast del film
Ad interpretare i mitici Phil, Alan
e Stu vi sono naturalmente gli stessi attori del precedente film.
Bradley Cooper
riprende così il ruolo di Phil, ruolo che anche in quest’occasione
gli ha permesso di affermarsi ulteriormente per le proprie capacità
comiche e da attore protagonista. Accanto a lui, nei panni di Alan,
vi è invece ZachGalifianakis, divenuto
una star dopo il primo film. Per questo sequel era originariamente
previsto che Alan si risvegliasse con la barba rasata, ma l’attore
rifiutò categoricamente, accettando però di farsi radere i capelli,
come si può notare nel film. Ed Helms, invece, è
nuovamente l’isterico Stu. Il set fu però per lui particolarmente
difficile, avendo contratto un avvelenamento da cibo.
Nel film sono poi presenti
Justin Bartha nei panni di Doug, l’amico dei
protagonisti, e Sasha Barrese in quelli di sua
moglie Tracy. Jamie Chung, nota come Mulan in
C’era una volta, interpreta Lauren, la promessa sposa di
Stu. Mason Lee, attore di origini taiwanesi e
figlio del regista Ang Lee,
interpreta invece Teddy, fratello di Lauren. L’attore Paul Giamatti
entra a far parte del film nei panni di Kinglesy, agente sotto
copertura dell’Interpol. Compaiono poi anche Jeffrey
Tambor come Sid Garner, padre di Tracy ed Alan, e
Ken Jeong che riprende i panni del criminale
Leslie Chow. Anche in questo sequel il pugile Mike
Tyson fa un cameo, mentre il regista Nick
Cassavetes compare brevemente nei panni di un tatuatore,
ruolo inizialmente offerto a Liam Neeson e
Mel Gibson.
Una notte da leoni 2: il
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dopo che il secondo capitolo incassa
quasi 600 milioni di dollari la Warner Bros commissiona un terzo e
ultimo capitolo della saga che arriva al cinema nel 2013. Una notte da leoni 3 è
stato infatti realizzato con la promessa, richiesta dagli attori
protagonisti, che non vi sarebbero stati altri sequel. Cooper,
Galifianakis ed Helms sentivano infatti che già il secondo film
aveva esaurito la comicità dell’idea iniziale. Questo terzo
capitolo vede una formula ben diversa dai precedenti due capitoli,
con i tre amici intenti a dover fare i conti ancora una volta con
Leslie Chow i suoi traffici criminali, che li porranno in diversi
pericoli. Il film ha infine incassato 351 milioni, il minor
risultato della trilogia.
È possibile fruire di
Una notte da leoni 2 grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes,
Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì
21 giugno alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Era tanto tempo che la
DisneyPixar non si concedeva il
confortante e tradizionale lusso di una storia d’amore classica nei
suoi lungometraggi animati, ma con Elemental torna
a una dimensione semplice e diretta di narrazione, un racconto che
rievoca il classicoRomeo e Giulietta in un
mondo di forze… elementali.
Elemental, la trama
La storia è quella di
Ember, giovane e fumante ragazza di fuoco, che è
destinata a rilevare il negozio del padre. L’uomo ha sacrificato
tutta la sua vita, le sue origini, il suo passato, pur di trovare
un posto nel mondo in cui costruire un futuro solido per la sua
famiglia. E al sopraggiungere della vecchiaia, si sente pronto a
cedere il suo posto alla figlia… o quasi. Il problema è che insieme
all’insorgere dei primi acciacchi arriva nel suo negozio, inatteso
e non invitato, anche Wade, un ispettore delle
tubature, un ragazzo emotivo e molto dolce, fatto di acqua. Acqua e
fuoco, non c’è combinazione peggiore, a quanto pare, ma la natura
dei loro elementi opposti non scoraggia Wade, che è ormai
completamente innamorato di questa fiamma luminosa e tenace.
Dopo una lunghissima
gavetta e la finalizzazione della regia di Il Viaggio di Arlo, Peter Sohn arriva finalmente a dirigere il suo
primo lungometraggio Pixar, pescando a piene mani
dal suo background personale. Figlio di immigrati coreani, ha
vissuto un’infanzia e un’adolescenza da semi-espiantato, dovendo
costruire da solo la sua stessa storia, testimone consapevole degli
sforzi e dei sacrifici che i genitori hanno fatto per crescere lui
e suo fratello nel Bronx, lontanissimo dalla Corea. La sua storia
si è conclusa con un felice matrimonio con una donna di origine
italiana, e sebbene Corea e Italia forse non siano così agli
antipodi come sicuramente lo sono l’acqua e il fuoco, la sua
parabola non è molto diversa da quella di Ember.
La forte componente
auto-biografica della storia di Elemental la rende
quindi molto accessibile al pubblico. Quella di Ember è una vicenda
archetipica in cui l’adolescente deve lasciare il nido e decidere,
eventualmente, di seguire la propria strada invece che quella che i
genitori hanno immaginato e costruito per lei. Non solo, Ember deve
anche imparare a correre il rischio, a fidarsi di un altro
elemento, di aprirsi a una natura così tanto diversa dalla sua:
Wade infatti non solo è acqua a differenza di lei che è fuoco, ma è
anche aperto, sensibile e terribilmente emotivo, cosa che Ember,
per carattere e per l’esempio dei genitori, ha sempre evitato,
preferendo tenere dentro tutte le sue paure e le sue emozioni.
Elemental racconta anche di mondi che collidono,
di differenze che si impara a superare e di convivenza tra diversi,
di coesistenza. Sì, anche di questo, come se gli altri aspetti non
fossero già abbastanza strutturati e archetipici da costruirci
intorno una storia. Per fortuna le ricchezza delle immagini, di
Elemental City, delle animazioni, soprattutto la bellezza della
fiamma di Ember, nel film, incantano gli occhi e la genuinità delle
emozioni esposte inumidisce gli occhi.
Gli elementi diventano personaggi
L’aspetto tecnico è la
componente di maggiore interesse in Elemental. La
resa dei personaggi composti unicamente da elementi naturali
(acqua,
fuoco, terra e aria) senza una struttura fisica a sostenerli
sembra davvero un unicum, una prima volta per il cinema e ci
conferma che, nonostante qualche anno di incertezza e delle
produzioni recenti che non sono al livello dei classici
d’animazione che lo studio ha generato all’inizio della sua
attività, la Pixar è ancora una fucina di eccellenze tecniche, che
forse deve di nuovo imparare a porre la sua attenzione sulla
storia, sui suoi elementi, appunto, senza per forza sentire la
necessità di spuntare caselle di contenuto.
Elemental sembra un passo avanti dal punto di
vista tecnico, rispetto al recente passato dello studio, benché si
affatichi a inseguire troppi temi che poi non trovano il giusto
spazio nel corso del film.
Questa settimana al cinema sarà
rovente non solo per le alte temperature che confermano che
l’estate è arrivata ma anche per due focose novità. Ovviamente sto
parlando di Elemental con
Ember una ragazza fatta di fuoco, uno dei quattro elementi
protagonisti del nuovo film Disney-Pixar e una hot
Jennifer Lawrence nei panni comici di un’improbabile
fidanzata.
Vediamo insieme i film in
uscita da noi questa settimana
Materia Fuori Posto
Il docufilm di
Nikolaus Geyrhalter esplora il tema dello
smaltimento dei rifiuti senza intenti didattici, ma affidandosi ad
una fotografia suggestiva e per certi versi inquietante.
Materia Fuori Posto è un giro per il mondo
attraverso la spazzatura e i modi in cui viene reciclata o
riutilizzata. il regista austriaco prosegue la sua missione sulla
trasformazione della natura ad opera dell’uomo e come sta
distrungendo il pianeta terra. Il tema viene indagato passando da
un continente all’altro, come aree remote e diverse tra loro. il
racconto si snoda dalle vette della Svizzera alle coste della
Grecia e dell’Albania, alle Maldive con l’immondizia prodotta dai
resort di lusso, fino al Nepal con la raccolta porta a porta
condotta da un giovane volenteroso per creare un mondo
migliore.
Elemental
Dopo il debutto a maggio al
Festival
di Cannes 2023 arriva anche in Italia il film d’animazione
Elemental. La storia del nuovo lungometraggio
Disney-Pixar è ambientata nell’immaginaria
metropoli di Element City dove gli elementi
primari aria, terra, acqua e fuoco vivono e lavorano insieme. I
protagonisti sono la focosa giovane Ember e Wade un ragazzo
acquoso, doppiati in italiano da
Valentina Romani e Stefano De Martino, che
nonostante le loro diversità, iniziano una relazione e scoprono di
avere molto in comune. Elemental diretto da
Peter Sohn porta sul grande schermo temi importanti come
l’accettazione e l’inclusione sociale, l’integrazione tra comunità
di culture differenti e la necessità di affermare la propria
identità personale.
Fidanzata In Affitto
Jennifer Lawrence
in
Fidanzata In Affitto è Maddie, una donna trentaduenne
sfortunata in amore, che vive ancora nella casa della sua infanzia
e con poche idee su cosa fare della sua vita. Per sbarcare il
lunario si guadagna da vivere come autista di Uber ma la sua auto,
dopo un mancato pagamento, gli viene portata via. Nella
disperazione di trovare un nuovo impiego scopre un intrigante
annuncio in cui dei ricchi proprietari di elicotteri cercano
qualcuno con cui far “frequentare” il loro introverso figlio Percy
prima che parta per il college. Maddie incosapevole e attirata
soprattutto dai soldi che gli servono, accetterà lo strano lavoro
senza sapere che si ritroverà anche in un mare di guai. Questa
commedia è diretta da
Gene Stupnitsky e vanta nel cast, oltre ad una divertente
Lawrence, anche
Andrew Barth Feldman, Laura Benanti, Natalie Morales e
Matthew Broderick.
Houria – La voce della
libertà
Houria è il nome della protagonista del film, una giovanissima
ragazza algerina, interpretata da
Lyna Khoudri , che sogna di diventare un giorno una ballerina
di danza classica. Un giorno dopo una violenta aggressione di notte
le viene strappato il sogno di una carriera nel mondo del balletto
e pure la sua voce. Grazie al sostegno di una comunità di donne
nella medesima condizione, riuscirà a risollevarsi per ricomporre
la sua esistenza con un nuovo modo di esprimersi attraverso i
movimenti della danza. Houria – la voce della libertà della
regista Mounia
Meddou vuole essere un film sulla speranza e simbolo
della resilienza femminile.
Un Matrimonio Mostruoso
Nel sequel dell’italianissima
commedia
Una Famiglia Mostruosa di
Volfango De Biasi torna il vampiro Vladimiro e tuttii i suoi
strani parenti. Un
Matrimonio Mostruoso inizia con il funerale di Nando,
capofamiglia del clan Cornicioni, che in realtà è sfuggito in un
paradiso fiscale. Oltre all’uscita di
Lillo e dei comprimari Pippo Franco, Barbara Bouchet e il
re-casting di Paola Minaccioni che prende il posto di Lucia Ocone
nel ruolo della strega Brunilde, il cast originale è sempre lo
stesso.
L’uomo senza colpa
L’uomo senza colpa
è un film dedicato a tutti coloro che hanno perso la vita o una
persona cara a causa dell’amianto. Valentina
Carnelutti è l’attrice scelta per intepretare Angela, la
protagonista che lavora come infermiera. La donna che ha perso il
marito a causa dell’esposizione alla sostanza tossica si ritrova a
curare l’uomo responsabile della morte dell’amato consorte. Il
primo lungometraggio di
Ivan Gergolet intreccia storie personali complicate sullo
sfondo di una città di confine come Trieste nei suoi sobborghi di
lingua slovena.
The Piper
The
Piper è un film di genere horror del 2023, diretto da
Erlingur Thoroddsen, con per protagonista
l’attrice britannica
Charlotte Hope. La giovane compositrice Mel si trova davanti
alla grande occasione della sua vita quando il suo mentore muore e
passa a lei il compito di completare il concerto al quale stava
lavorando. Ma presto si renderà conto che la musica che sta
componendo con tanta dedizione ha il potere di risvegliare le forze
del male.
Secondo NBC
Montana, la produzione della seconda stagione
della serie tv1923
di Paramount+ è
stata “ritardata a tempo indeterminato”, a causa
dello sciopero degli scrittoriWGA
in corso. Il manager del Civic Center Bill Melvin ha rivelato
di essere stato informato del ritardo delle riprese poiché, secondo
quanto riferito, la produzione sta pagando $ 75.000 al mese per
girare al Civic Center fino alla fine dell’anno.
1923,
la nuova attesissima serie ideata dal candidato all’Oscar
Taylor Sheridan con protagonisti il candidato
all’Oscar Harrison Ford e la vincitrice dell’Oscar
Helen Mirren. Lo show è lo spin-off di
Yellowstone
e introduce una nuova generazione di Dutton guidata dal patriarca
Jacob (Ford) e dalla matriarca Cara (Mirren). La serie esplora i
primi anni del XX secolo, quando pandemie, siccità storiche e la
fine del proibizionismo affliggono le montagne dell’Ovest e i
Dutton che le chiamano casa.
La prima stagione di 1923 è
interpretata anche da Brandon Sklenar, Darren Mann,
Michelle Randolph, James Badge Dale, Marley Shelton, Brian
Geraghty, Aminah Nieves, Jerome Flynn e Julia Schlaepfer.
Prodotta da MTV Entertainment Studios, 101 Studios e Bosque Ranch
Productions, la serie è prodotta dal co-creatore di “Yellowstone”
Taylor Sheridan, David C. Glasser, John Linson, Art Linson, Ron
Burkle, David Hutkin, Bob Yari e Ben Richardson. 1923 è l’ultima
aggiunta al crescente programma di Sheridan su Paramount+,
che comprende 1883, MAYOR OF KINGSTOWN, TULSA KING e le
prossime serie BASS REEVES, LIONESS e LAND MAN.
L’episodio 1 di Secret Invasion presenta molti riferimenti e
Easter Egg al più ampio MCU, mentre inizia a
dipanarsi la sua storyline principale sullo spionaggio. A partire
dagli eventi di Captain Marvel, Avengers: Endgame e persino Spider-Man: Far From Home, l’episodio 1 di
Secret Invasion stabilisce rapidamente la
premessa generale della serie. Piuttosto che impantanarsi in un
primo episodio dal ritmo lento, che impiega il suo tempo a
impostare la storia e i personaggi centrali, Secret Invasion non
perde tempo ad approfondire una storia più oscura e basata su
intrighi politici per il MCU.
Dato che la serie è fortemente
influenzata da film come Captain Marvel, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, nell’ora iniziale di
Secret Invasion i riferimenti più ampi
all’universo Marvel si susseguono senza sosta.
Detto questo, ecco tutti gli easter egg, i riferimenti e i dettagli
nascosti relativi al cast di personaggi del MCU di
Secret Invasion, alla sua storia e alla sua
collocazione nell’universo più ampio.
Location card in stile Civil
War
L’apertura
dell’episodio
1 di Secret Invasion
stabilisce immediatamente la geografia della storia con una scheda
di localizzazione, avvisando gli spettatori della location
principale in cui si svolge il primo episodio: Mosca, Russia.
Questa location card rimanda a un precedente film delMCU,Captain America: Civil War.
Sebbene gli altri lavori dei
fratelli Russo
nelMCU,
tra cuiCaptain America: The Winter Soldier
e i due film degli Avengers già citati, hanno utilizzato le
location card, il formato diSecret Invasion
si ricollega direttamente a
Civil War.
Dal testo gigante che appare sullo schermo agli effetti sonori che
lo accompagnano, l’episodio 1 di Secret Invasion collega
implicitamente il tono della serie a quello di
Civil War
già nei secondi iniziali.
Gli eventi di Captain Marvel
impostano l’invasione Skrull della Terra
Il primo Easter egg che
rimanda direttamente a un’altra storia delMCU
si presenta sotto forma di Captain Marvel. La sequenza di apertura
dell’episodio
1 di Secret Invasion
vede il ritorno di Everett Ross dai film di Black Panther, che
incontra un agente della CIA di nome Prescod. Prescod espone la sua
teoria secondo cui gli Skrull si sono infiltrati silenziosamente
sulla Terra, facendo riferimento agli eventi di Captain Marvel. Prescod dice che gli Skrull
hanno trovato la Terra 30 anni fa – visto che Capitan Marvel è ambientato negli anni ’90
– e cheNick Fury
e Carol Danvers si sono offerti di trovare una nuova casa agli
Skrull. Quindi, lascia intendere che gli Skrull non vogliono una
casa qualsiasi, bensì la Terra.
SABER collega Secret Invasion al
trailer di The Marvels
Durante
la scena d’apertura diSecret Invasion episodio 1,
Everett Ross dice cheNick Fury
è lontano dal mondo con SABER. Questo è un riferimento alla
stazione spaziale su cui Fury è stato visto nella scena post-credit
diSpider-Man: Far From Home.
Allo stesso modo, l’organizzazione non si trova nei fumetti
Marvel Comics, ma si collega al trailer di
The
Marvels in cui si fa riferimento a SABER. Il trailer si apre
con un’inquadratura della stazione SABER – nominandola come tale
per la prima volta, nonostante sia ambientata e lanciata
dopoSecret Invasion
– che collega le storie di Fury sia in Disney+ che inThe
Marvels.
Everett Ross si rivela essere uno
Skrull
Se l’inclusione di Ross
nell’episodio
1 di Secret Invasion non è di per sé un Easter egg del
MCU, lo è
invece la rivelazione che si tratta effettivamente di uno Skrull.
Alla fine della sequenza di apertura, Ross uccide Prescod, prima di
rivelarsi come Skrull per impedire alla CIA di scoprire l’invasione
Skrull della Terra. Questo ha senso se si considerano gli eventi di
Black Panther: Wakanda Forever. Alla fine di quel
film, Ross è stato arrestato dalla CIA per tradimento e i
wakandiani lo hanno fatto evadere. Per questo motivo, il lavoro di
Ross con la CIA nell’episodio
1 di Secret Invasion non avrebbe senso, se non fosse
per la rivelazione che uno Skrull lo stava impersonando.
Nick Fury torna sulla Terra per la
prima volta dopo Avengers: Endgame
Un interessante easter
egg presente nell’episodio
1 di Secret Invasion suggerisce l’arco caratteriale di
Fury nella serie. Viene rivelato che Nick Fury è stato assente dalla Terra dopo lo
Snap di Thanos in Avengers: Infinity War, a esclusione del
funerale di Tony Stark. In questo modo Fury ha trascurato la sua
promessa agli Skrull e a Talos, insieme a Capitan Marvel. Il fatto che Fury non si
sia recato sulla Terra è un easter egg per il suo personaggio, in
quanto Fury è apparentemente cambiato dopo il Blip, attraversando
una profonda crisi interiore.
Soren di Captain Marvel è stata
uccisa prima di Secret Invasion
Un altro Easter egg del
MCU
nell’episodio
1 di Secret Invasion fa riferimento a Captain Marvel. In quest’ultimo progetto,
Talos ha una moglie di nome Soren alla quale cerca di trovare una
vita migliore. Nell’episodio 1 di Secret Invasion si scopre che
Soren è stata uccisa dal gruppo di Skrull che cerca di infiltrarsi
sulla Terra.
Thaddeus Ross non è il presidente
in Secret Invasion 1×01
L’episodio
1 di Secret Invasion vede l’apparizione di
James Rhodes/War Machine, che ora è il braccio
destro del Presidente degli Stati Uniti. Il Presidente, di nome
Ritson, è interpretato da Dermot Mulroney
nell’episodio
1 di Secret Invasion. Si tratta di una sorta di Easter
egg riferito a
Captain America: Brave New World, con Harrison Ford che ha confermato che
interpreterà Thaddeus “Thunderbolt” Ross nel film
del 2024. Ross è stato anche confermato come Presidente degli Stati
Uniti in Brave New World, il che significa che probabilmente in
Secret Invasion accadrà qualcosa a Ritson che
porterà Ross ad assumere la carica.
I nuovi Skrullos di Secret
Invasion fanno riferimento alla guerra Kree-Skrull dell’MCU
Un altro personaggio introdotto
nell’episodio
1 di Secret Invasion è G’iah di
Emilia Clarke, la figlia di Talos
e Soren. G’iah fa parte di New
Skrullos, un complesso in Russia che ospita Skrull in
cerca di una casa e il quartier generale dell’invasione Skrull di
Gravik sulla Terra. Il nome di New Skrullos fa riferimento alla
guerra Kree-Skrull che ha imperversato nel MCU fin da prima di
Capitan Marvel. Questa guerra ha
visto la distruzione di Skrullos, il mondo natale degli Skrull, che
ha portato Capitan Marvel ad aiutare i rifugiati
sfollati a causa di questo atto. New Skrullos è il modo di Gravik
di riportare in vita il loro mondo natale, per poi espanderlo al di
là del loro complesso, fino a raggiungere il resto della Terra.
L’invecchiamento degli Skrull
Nell’episodio
1 di Secret Invasion si trova un interessante Easter
egg che rimanda a una più ampia tradizione del MCU. Dopo che
Talos ha strappato a mani nude le catene
metalliche da un cancello, Fury si complimenta per la sua forza per
essere un vecchio di 136 anni. Talos afferma poi che non
corrispondono nemmeno 40 anni umani, il che significa che gli
Skrull invecchiano almeno fino a 300 anni. Questo è un divertente
easter egg sulla biologia degli Skrull nel MCU, ma potrebbe
anche avere un’allusione più oscura alla durata dell’infiltrazione
di alcuni Skrull sulla Terra.
Nick Fury fa il primo riferimento
ai Vendicatori
Poco dopo aver rivelato la
sua età di Skrull, Talos si
rivolge a Fury chiedendogli cosa abbia comprato per la
sua crisi di mezza età. Fury risponde scherzosamente “I
Vendicatori”, segnando il primo riferimento dell’episodio
1 di Secret Invasion alla squadra di supereroi più
famosa del MCU. Come si evince
dal trailer di Secret Invasion, la serie continuerà a fare
riferimento ai Vendicatori e ad affrontare la loro assenza dal
MCU negli
ultimi tempi.
Secret Invasion fa riferimento
all’alter ego di Talos di Captain Marvel
Durante la scena in cui
Nick Fury e Talos interrogano lo
Skrull che impersona un artista russo, Fury si
riferisce a Talos chiamandolo
Keller. Si tratta di un Easter egg di Captain
Marvel, poiché Keller è l’agente
dello SHIELD che Talos impersona nel film. Il nome di Keller è un
modo intelligente per collegare Fury e Talos di Secret Invasion al Fury e Talos di
Captain
Marvel, 30 anni dopo il loro incontro
nell’universo.
Le sonde mentali Skrull di Captain
Marvel
Durante la visita di
G’iah a New Skrullos nell’episodio
1 di Secret Invasion, si trova un altro Easter egg di
Captain Marvel. Gli Skrull di New Skrullos
utilizzano dispositivi di sonda mentale per instillare i ricordi
dei loro ospiti nei rispettivi sosia Skrull. Queste sonde sono
state utilizzate anche in Captain Marvel, con Talos che
inizialmente ha usato il dispositivo di sonda mentale per trovare
la posizione del Tesseract da Carol
Danvers.
Maria Hill fa riferimento allo
Snap di Thanos in Avengers: Infinity War
Durante una conversazione
in un bar nell’episodio
1 di Secret Invasion, Maria Hill
menziona
lo Snap di Thanos. Hill e Fury erano insieme quando entrambi sono stati
ridotti in polvere da Thanos, e la prima afferma che il secondo è
stato cambiato dallo Snap. Hill insiste sul fatto che Fury non è
più la stessa spia di una volta, come fanno anche altri personaggi
nell’episodio
1 di Secret Invasion, e che il Blip ha danneggiato
Fury in modo tale da non renderlo pronto per la lotta contro gli
Skrull.
L’episodio 1 di Secret Invasion
include la post-credit di Avengers: Infinity War
Poiché l’episodio
1 di Secret Invasion collega l’arco caratteriale di
Fury al Blip, l’episodio include anche un
Easter egg diretto alla scena in cui Fury scompare. Questa scena è
stata mostrata per la prima volta come scena post-credit di
Avengers: Infinity War, con Hill e Fury che si
disintegrano mentre quest’ultimo chiede l’aiuto di Capitan
Marvel. Mentre Nick Fury
riflette sulla precedente insistenza di Hill nel sostenere che il
Blip lo ha cambiato, la scena post-credit di Infinity War viene mostrata nell’episodio
1 di Secret Invasion.
La morte di Maria Hill è un oscuro
Easter Egg del MCU
Alla fine dell’episodio
1 di Secret Invasion, Maria Hill
viene improvvisamente uccisa da Gravik. L’Easter egg di questa
scena deriva dal fatto che Gravik stava impersonando Nick Fury
quando ha sparato a Maria, il che si ricollega alla loro relazione
nel MCU.
Prima di Secret Invasion, era evidente la
vicinanza tra Maria Hill e Nick Fury.
Allo stesso modo, questo primo
episodio della serie stabilisce che la Hill si è sentita
abbandonata da Fury e che l’unico motivo per cui
Fury è tornato sulla Terra è perché lei glielo ha chiesto. La morte
di Hill per mano di qualcuno che assomiglia a Fury è un riferimento
incredibilmente oscuro alla loro precedente relazione. Poiché in
Secret Invasion il volto di Fury è l’ultima
cosa che Maria Hill ha visto nell’MCU, gli easter egg
alla loro relazione presenti nell’episodio rendono la morte di Hill
ancora più tragica.
Prima donna a dirigere
un classico Disney e Premio Oscar per Frozen – Il regno di ghiaccio nel 2014, Jennifer
Lee è anche la regista donna del film d’animazione col maggiore
incasso nella storia del cinema (Frozen
II – Il segreto di Arendelle), ma soprattutto la direttrice
creativa dei Walt Disney Animation Studios da quando John Lasseter
si è dovuto dimettere dalla carica. Il suo nome, insomma, è la
garanzia principale per il prossimo Wish,
film di Natale che The Walt Disney Company Italia distribuirà al
cinema da l 21 dicembre e del quale lei stessa ha presentato in
anteprima alcune scene.
Nelle quale già si
intuiscono le principali dinamiche tra i personaggi da lei creati,
come sceneggiatrice del film (diretto dal suo ex partner in
FrozenChris Buck e la promettente
esordiente alla regia Fawn Veerasunthorn) col quale festeggeremo i
100 anni degli Studios di zio Walt. E nel quale la diciassettenne
eroina Asha dovrà opporsi alla politica del Re Magnifico, stregone
apparentemente pronto ad esaudire i desideri della popolazione del
Regno di Rosas, al largo della Penisola Iberica, quanto a
anestetizzarne le richieste più scomode per conservare lo Status
Quo.
Una premessa che siamo
curiosi di vedere come si svilupperà, vista la premura della Lee a
sottolineare come non ci sia nulla di politico nella “favola” in
questione, una epopea medioevale nella quale – almeno inizialmente
– vediamo Asha raccomandata dalla regina Amaya per il ruolo di
assistente del potente consorte. Una sorta di ‘Apprendista
stregone’ che è solo uno dei tenti espliciti riferimenti alla più
volte citata “eredità Disney”, onnipresente in questo Wish,
dallo stile – volutamente simile ai tratti e gli acquarelli delle
origini – al simbolismo della Stella “tritagonista”, evocata da
Asha per aiutarla a salvare il suo paese dall’oscurità e che dona
alla capretta in pigiama Valentino (e non solo) la capacità di
parlare.
Insomma: Bambi,
Ercole, La
Sirenetta, Aladdin e il Re Leone, ma anche
Encanto, Biancaneve, La bella addormentata e
molti altri. Su tutti, la Cenerentola che per Jennifer Lee
ha sempre rivestito una importanza e un significato particolare.
“Oggi ho realizzato il mio sogno, anche se non quello di essere
una animatrice, ma da bambina ho lottato duramente – ha
ricordato la sceneggiatrice. – Sono stata bullizzata e mi hanno
aiutato proprio i film Disney, come Cenerentola che guardavo in
VHS. Ho seguito lei per andare avanti, e come a lei mi sono
successe cose belle. Quello che oggi negli Stati Uniti
definirebbero ‘disturbo da deficit di attenzione’, la mia
creatività e immaginazione, sono state la mia forza. Anche quando
molti non credevano che avrei potuto realizzare granché. Wish è il
mio modo per ringraziare i cattivi nella mia testa e la Disney di
avermi detto ‘continua a sognare’. Bisogna farlo capire ai bambini,
queste storie creano una connessione tra noi, identificandoci in
certi personaggi, in un mondo che cerca di dividerci”.
Asha cade, ma si
rialza, va avanti…
Spero che mia figlia lo
veda, che prima del successo può esserci il fallimento, anche se ci
fa sentire in colpa. Qualcosa nel quale i giovani potranno
rivedersi, ma anche molti adulti, che volevamo seguissero il
percorso di Asha e si facessero le sue stesse domande. Ma anche che
continuassero a sognare, senza fermarsi per un errore.
Ad aiutarla, una
stellina. Un simbolo di speranza?
Sicuramente. Mi piace ci
si veda la speranza, anche se la stella è cambiata molto durante la
lavorazione. Nella sua prima versione, cambiava forma, diventava
umana e poteva parlare, ma perché a amo pensare che le stelle si
siano evolute e abbiano un loro linguaggio. Poi è diventata più
semplice, ma solo nella forma, tondeggiante, che abbiamo sviluppato
dopo aver visto il video di dei panda che giocavano e ci hanno
ispirato per il suo aspetto fisico. In generale, rappresenta quel
che ci ha dato Disney, non solo speranza, ma gioia e
possibilità.
Dall’altro lato della
ideale barricata, il cattivo…
Come altre volte, un
cattivo non facile da individuare, come accade nella vita. In
questo mondo complicato. Lo avevamo fatto in Frozen, dove il vero
‘villain’ era la paura, e qui volevamo mostrare quali fossero le
sue motivazioni. E’ stato divertente lavorarci, scrivendo. Ill mio
professore mi diceva che se non capisco perché un personaggio si
comporta in un certo modo, non capisco lui, e qui lo abbiamo
sviluppato pensando a un pubblico moderno, per il quale i cattivi
devono essere interessanti, non prevedibili. Anche Re Magnifico
inizialmente sembra buono, vuole custodire i desideri degli altri,
quelli tanto difficili da realizzare da fare male, ma quando
arrivano scelte più complicate… Con la magia bisogna stare attenti,
quando si supera il punto di non ritorno emerge il lato
peggiore.
Insomma, un Disney
classico per un pubblico moderno?
Ci sono riferimenti a
vari livelli, ma non troppi da distrarre, ci stiamo ancora
lavorando, perché sia una lettera d’amore al retaggio di cui
facciamo parte. La stessa Asha è molto legata a Walt Disney, al suo
sogno di voler realizzare Biancaneve anche quando nessuno ci
credeva. Lui ci ha creduto. E Wish
esiste perché è esistito Walt Disney. Lo stesso stile
dell’animazione, rimanda ai disegni fatti a mano degli inizi, ma
senza dimenticare che la tecnologia può arricchirci. Per questo
lavoriamo con entrambi, e continuiamo a creare ‘a mano’, come nel
corto Once Upon a Studio.
Insieme al film, nei
cinema verrà proiettato il cortometraggio di 9 minuti Once Upon
a Studio, il secondo di una serie realizzata da Trent Correy e
Dan Abraham, dopo La storia di Olaf. Combinando live-action,
animazione tradizionale e CGI nel breve filmato il defunto
disegnatore Disney Burny Mattinson scopre come i personaggi Disney
– Olaf di Frozen e il Genio di Aladdin – prendano vita di notte,
quando nessuno li osserva.
La trama di Wish
Nell’insulare Regno di Rosas, situato al largo della penisola
iberica, Asha, una giovane di 17 anni, deve liberare la città da
una tremenda oscurità che nessun altro sente e, per ribellarsi al
tirannico Re Magnifico, un malefico stregone, suo odiato ex
patrigno, esprime un desiderio alle stelle in un momento di
bisogno. Una vera stella dal cielo di nome Star risponde al
desiderio di Asha.
Durante il recente episodio
di Inside of You con il
podcast di Michael Rosenbaum, James Gunn ha finalmente fornito un
aggiornamento sulla seconda stagione
di Peacemaker,
confermando che il progetto sta ancora andando avanti nonostante il
suo fitto programma con anche la regia di Superman:
Legacy. Gunn ha rivelato che la serie DC guidata
da John Cena sarà il suo prossimo progetto dopo
la lavorazione del film di Superman.
“Peacemaker tornerà subito dopo
Superman. Questa è la mia prossima cosa” ha detto
James Gunn.Il
regista ha anche rivelato che sta pianificando di dedicarsi poi
alla incentrata su Amanda Waller, subito dopo aver concluso il
lavoro della seconda stagione di Peacemaker.
La prima stagione di
Peacemaker vedeva John Cena nei panni di
Peacemaker, Danielle Brooks nei panni di Leota
Adebayo, Jennifer Holland nei panni di Emilia
Harcourt, Freddie Stroma nei panni di Adrian
Chase/Vigilante, Steve Agee nei panni di John
Economos, Chukwudi Iwuji nei panni di Murn,
Robert Patrick nei panni di Auggie Smith/White
Dragon. Non è chiaro quali personaggi torneranno per la prossima
stagione, ma James Gunn in precedenza aveva anticipato che
stava pianificando di costruire una maggiore connessioni con
il DCU nel prossimo capitolo, dopo le
apparizioni a sorpresa di
Ezra Miller e
Jason Momoa durante il finale della prima
stagione.
Basato sui personaggi di DC,
Peacemaker
è scritto, diretto e creato da James Gunn. I produttori esecutivi sono
James Gunn, John Cena, Peter Safran e Matt Miller. È stato
prodotto da Troll Court Entertainment e The Safran Company in
associazione con Warner Bros. Television.
Il trailer
ufficiale di Zoey 102 è stato diffuso a
sorpresa. Dunque abbiamo il nostro primo sguardo al film che
rappresenterà una riunione della PCA a un matrimonio e il ritorno
del cast principale della serie tv. Il trailer di Zoey 102 accenna
alla trama generale del film. Zoey Brooks (Jamie Lynn Spears) è la
damigella d’onore della sua migliore amica Quinn Pensky (Erin
Sanders), che sta per sposare Logan Reese (Matthew Underwood).
Il film si concentra sulla vita
amorosa di Zoey, che è stata arrestata dopo aver concluso le cose
con il suo ex fidanzato, Chase Matthews (Sean Flynn). Per
aiutarla, Brooks assume qualcuno che finga di essere il suo ragazzo
per il matrimonio. Il trailer anticipa anche il ritorno di
diverse star di Zoey 101 , tra cui Christopher
Massey, Abby Wilde e Jack Salvatore.
“Oltre un decennio dopo
la fine dell’iconica serie, Zoey Brooks sta ancora cercando di
capire la vita e l’amore, questa volta sui vent’anni. La banda
della Pacific Coast Academy (PCA) torna a Malibu per un matrimonio
esagerato trasformatosi in una riunione del liceo“, si legge
nella sinossi ufficiale del film.
La serie
originale di Zoey
101 è stata presentata per la
prima volta nel 2005 ed è andata in onda per quattro
stagioni. Ha visto la Spears nel ruolo principale di Zoey
Brooks, una studentessa in un collegio immaginario in
California.
Sofia Coppola ha
firmato il nuovo biopic su Priscilla Presley
intitolato semplicemente Priscilla e che potrebbe
essere trai titoli presentati a Venezia il prossimo settembre.
Jacob Elordi (Euphoria)
e Cailee Spaeny (Mare of
Easttown) sono stati scelti per interpretare i due
protagonisti del film, Elvis e Priscilla Presley. Il
casting di Elordi arriva sulla scia del ritratto ampiamente lodato
di Austin Butler del re del rock ‘n’ roll
nel film biografico di successo di Baz Luhrmann
su Elvis.
Priscilla, il
film
Priscilla sarà
diretto e scritto da Sofia Coppola, che da tempo sta cercando di
sviluppare il progetto. Il libro di memorie bestseller del
1985 è un resoconto intimo della vita di Priscilla Presley con
Elvis. Priscilla sarà distribuito da A24 per
la sua uscita in Nord America. Questo segna l’ultima
collaborazione di Coppola con A24 dopo aver lavorato insieme in
precedenza su The
Bling Ring e On
the Rocks.
La
moda torna preponderante in And Just Like That 2
ma anche le crisi amorose e le incomprensioni. In And Just
Like That 2×01, Carrie (Sarah
Jessica Parker) e Charlotte (Kristin
Davis), rimaste le uniche del gruppo nella caotica New
York si preparano per l’evento dell’anno: il Met Gala. Un evento
cardine della moda della Grande Mela con tutti i riflettori puntati
addosso. Una stagione che si prospetta molto più vicina alla trama
e alle dinamiche della serie tv madre, Sex and the City.
Se
nella prima stagione And Just Like That aveva
esplorato il dramma del lutto dopo la morte di Mr. Big, questa
seconda attraversa invece la rinascita di Carrie
che, come abbiamo visto sul finale della prima stagione,
intraprende una relazione con il produttore del suo podcast. In
onda su Sky Atlantic dal 23 giugno e in streaming
su NOW, And Just Like That 2×01
dà il via a una stagione ricca di colpi di scena dove gli annunci
preventivi del ritorno di Samantha e di Aidan non hanno fatto altro
che aumentarne il desiderio.
And
Just Like That 2×01, la trama
Il
Met Gala è l’appuntamento più atteso a New York e
Charlotte e Carrie cercano di
prepararsi al meglio. Sull’altro lato della costa,
Miranda (Cynthia
Nixon) e Che (Sara
Ramírez) vivono sotto
la luce del sole di Los Angeles la loro relazione. Miranda si è
totalmente lasciata alle spalle la vita misurata e ponderata da
avvocato e si butta a capofitto nella nuova versione di sé stessa,
o per lo meno di prova. La scena in cui cerca di rilassarsi
all’interno del centro benessere riporta a galla la vera
Miranda che non è in grado di stare ferma,
immobile e in silenzio godendosi la pace e la tranquillità del
centro.
Anche
le cose con Che sembrano andare bene, ma la
“nuova Miranda” cade nei vecchi pensieri e perplessità
della vecchia, che, come vediamo, è sempre presente dentro di lei.
Un piccolo problema di comunicazione tra la coppia, che
sessualmente invece sembra aver trovato la giusta combinazione,
porta un po’ di scompiglio che però la coppia riesce a superare
portando la loro relazione a un livello ancora più intimo e
complice.
Calma apparente
Quello che si prova guardando And Just
Like That 2×01 è un senso di calma apparente che aleggia
soprattutto sul personaggio di Sarah Jessica Parker. Carrie
è proprio cambiata e la sua nuova vita da vedova e nuove
consapevolezze dettate dall’età la pongono sotto una nuova luce.
Non batte ciglio e non si scompone nel momento in cui la sua
emergenza moda per il Met Gala si trasforma in un
disastro annunciato, anzi nel brutto riesce a cogliere con ironia
quello che la sorte le sta proponendo. Andare al Met
Gala significa osare e divertirsi e quale miglior modo di
osare se non mettersi in testa una piuma di un uccello e il vestito
del matrimonio andato a monte con Big.
Anche
Charlotte e Harry (Evan
Handler) gestiscono la partecipazione al Met Gala con
calma, seppur ovviamente non mancano i momenti di mania del
controllo tipici del personaggio di Charlotte. In
generale questo primo episodio cerca di ricordarci dove abbiamo
lasciato i personaggi nelle varie fasi della loro vita. Non è un
episodio fatto per sconvolgere lo spettatore, com’era accaduto con
il pilot della prima stagione, e non ha neanche quel brio e
brilluccichio che potremmo aspettarci da un episodio incentrato sul
Met Gala.
Cosa
aspettarci
Seppur introduttivo, però, And Just Like
That 2×01 pone diversi tasselli su quello vedremo nei
prossimi episodi e su due eventi fondamentali nella vita di
Carrie: il ritorno di Samantha e
di Aidan. La prima interpretata da Kim Cattrall farà la sua apparizione in questa
seconda stagione, non si sa ancora in quali termini. La calma
apparente che avvolge Carrie potrebbe infatti
essere legata proprio alla mancanza dell’amica e manager della
scrittrice che di solito si occupava di risolvere tutti i momenti
più difficili. Non a caso è già “apparsa” virtualmente solo come
messaggio di testo che si scambia con Carrie dopo
la morte di Big.
Il
personaggio di John Corbet torna in scena. Il secondo grande
amore di Carrie che potrebbe portare una nuova
consapevolezza alla donna che, come vediamo in And Just
Like That 2×01, non riesce ad andare oltre nella relazione
con Franklyn (Ivan Hernandez).
Carrie e Aidan si sono sempre
rincorsi e sempre mancati, seppur innamorati nessuno dei due ha
saputo cogliere nell’altro il grande amore della sua vita. Quando
ricomparirà nella vita di Carrie, sicuramente la
trama e la seconda stagione prenderà una piega diversa.
Il viaggio nel tempo è uno dei temi
più rilevanti nella fantascienza e che permette a scrittori e
registi di creare le proprie regole per sviscerarlo. Tuttavia,
questo modus operandi a condotto spesso a storie apparentemente
senza senso sul topic, anche se ce ne sono altrettante che riescono
quasi a sembrare verosimili. L’introduzione di questa tematica nel
cinema può essere fatta risalire al 1949 con l’adattamento del
romanzo di Mark Twain del 1889 Un americano
alla corte di Re Artù, interpretato da Bing
Crosby, e uno dei primi e più influenti film sui viaggi
nel tempo è stato l’adattamento di George Pal del 1960 del romanzo
di H.G. Well del 1895 La macchina del tempo.
Da allora, il viaggio nel tempo è
stato un argomento affascinante da trattare nel cinema e si è fatto
strada in vari generi, dal dramma (come Questione di tempo) all’horror (come
L’armata delle tenebre di Sam
Raimi) e persino nel mondo dei supereroi (Avengers:
Endgame). Poiché il viaggio nel tempo è un concetto
piuttosto che una realtà comprovata, si tratta di un’idea aperta
all’interpretazione, che ha consentito agli artisti di creare le
proprie regole e inventare i propri metodi per portare i personaggi
in avventure attraverso il tempo e lo spazio. Questo ha dato spazio
a regole confuse e anche piuttosto insensate che regolano il
viaggio nel tempo, ma ce ne sono altri che hanno davvero senso, sia
nei metodi che nel modo in cui il viaggio nel tempo influisce sulla
storia: eccone otto esempi.
Primer (2004)
Primer è un film di fantascienza psicologica diretto
da Shane Carruth, la cui trama segue
Aaron (Carruth) e
Abe (Dave Sullivan), due
ingegneri che scoprono accidentalmente il viaggio nel tempo. Dopo
un paio di accurati esperimenti, Aaron e Abe iniziano a usare la
loro macchina per viaggiare nel tempo, chiamata “la scatola”, per
tornare indietro nel tempo e fare proficue operazioni in borsa
nello stesso giorno.
Tuttavia, i viaggi nel tempo
iniziano presto ad avere conseguenze fisiche e mentali su di loro e
la loro amicizia viene messa a dura prova. Abe e Aaron sono in
grado di viaggiare nel tempo grazie a un loop che crea dei doppi di
loro stessi. Primer è stato indicato come la versione
cinematografica più vicina al funzionamento dei viaggi nel tempo
nella vita reale.
Tenet (2020)
Tenet
è un film d’azione e thriller fantascientifico diretto da
Christopher Nolan,
che segue un protagonista senza nome (John
David Washington),
un ex agente della CIA che impara a manipolare il flusso del tempo
per prevenire un attacco dal futuro che potrebbe annientare il
mondo attuale. Tenet
è stato percepito come un film piuttosto controverso a causa del
suo approccio complesso al tema del viaggio nel tempo, in quanto
Nolan ha utilizzato concetti e teorie fisiche reali per dare vita a
questo concetto nel film. I personaggi diTenet
hanno trovato un modo per invertire l’entropia degli oggetti usando
la fissione nucleare e hanno creato una macchina chiamata tornello
che inverte l’entropia di qualsiasi cosa o persona posta al suo
interno.
L’oggetto o la persona iniziano
quindi a muoversi all’indietro nel tempo, ma l’inversione di un
essere umano ha alcuni effetti collaterali. Poiché la persona si
muove all’indietro mentre tutto il resto va avanti, il mondo è
disorientante e pericoloso, l’aria è irrespirabile e il
trasferimento di calore del fuoco e del ghiaccio è invertito, tra
gli altri dettagli. La fisica di Tenet è
molto complessa ma, in definitiva, ha comunque senso.
Lightyear (2022)
Lightyear
è un film d’animazione di fantascienza e uno spinoff della serie di
film di Toy Story. Diretto da Angus
MacLane, Lightyear segue il ranger spaziale Buzz
Lightyear (doppiato da Chris Evans) e il suo equipaggio che, dopo
essere rimasti bloccati su un pianeta ostile, devono trovare un
modo per riparare la loro nave e tornare a casa. Dopo un anno di
test e ricerche, Buzz si offre volontario come pilota collaudatore
per il carburante per l’iperspazio e, anche se si tratta solo di un
test di quattro minuti, in realtà sono passati quattro anni. Buzz
continua a testare il carburante per l’iperspazio e finisce oltre
sessant’anni nel futuro, dove incontra Zurg, che
si rivela essere la sua versione più vecchia. L’anziano Buzz rivela
di essere fuggito nello spazio per evitare l’arresto e di essere
finito centinaia di anni nel lontano futuro.
Lightyear non complica il viaggio nel tempo e
si limita a mostrare Buzz nella sua navicella che
infrange la barriera dell’ipervelocità e attraversa una serie di
anelli che lo fanno saltare nel futuro grazie alla dilatazione
temporale. Buzz avrebbe potuto avere un modo per tornare indietro
nel tempo ed evitare di bloccare il suo equipaggio, ma ha scelto di
non alterare il passato dopo aver visto cosa riservava il
futuro.
X-Men: Giorni di un futuro passato
(2014)
X-Men:
Giorni di un futuro passatoè
il quinto film della saga principale degli X-Men, il sequel
di
X-Men: The Last Stand
e
X-Men: First Class
e il seguito di
Wolverine.
In un 2023 distopico, le Sentinelle sono programmate per dare la
caccia e uccidere i mutanti, così
Kitty Pryde
(Elliot
Page)
usa i suoi poteri per inviare Bishop qualche giorno nel passato per
avvertire il resto dei mutanti. L’attacco viene sventato con
successo e il gruppo si ritira in un remoto tempio cinese, dove
il
Professor X
(Patrick
Stewart)
spiega che devono tornare indietro nel tempo per impedire
l’assassinio di Bolivar Trask e quindi la creazione delle
Sentinelle. Wolverine si offre volontario perché le sue capacità
rigenerative gli permetteranno di sopravvivere al
viaggio.
Ciò che rende comprensibile il
viaggio nel tempo in X-Men: Giorni di un futuro passato è che non
ci sono macchine coinvolte e i soggetti non viaggiano fisicamente
nel tempo. Al contrario, i poteri di Kitty Pryde
spostano la loro coscienza attraverso il tempo e nel corpo del loro
io passato/giovane, motivo per cui entrambe le linee temporali
coesistono fino a quando la coscienza del soggetto non ritorna al
suo corpo attuale.
Ritorno al futuro (1985)
Ritorno
al futuro è un film di fantascienza diretto da
Robert Zemeckis. Ambientato nel 1985, Ritorno al
futuro segue l’adolescente Marty McFly (Michael
J. Fox), il cui eccentrico amico scienziato,
Emmett “Doc” Brown (Christopher
Lloyd), costruisce un’auto DeLorean che viaggia nel
tempo. Marty finisce per essere rispedito nel 1955, dove non solo
deve assicurarsi che i suoi genitori si innamorino (altrimenti non
esisterà), ma deve anche trovare Doc per aiutarlo a tornare nel
futuro.
Le regole del viaggio nel tempo di
Ritorno al futuro sono così semplici, coerenti
ed efficaci che sono state prese come ispirazione e base per altri
film sui viaggi nel tempo. La DeLorean era il mezzo di trasporto,
ma le regole erano semplici: se si interferisce con il passato, in
qualsiasi modo, si altera il futuro, ed è per questo che per
Marty era una priorità assoluta far sì che i suoi
genitori si innamorassero l’uno dell’altro.
Arrival (2016)
Arrival
è un film drammatico di fantascienza diretto da Denis
Villeneuve e basato sul racconto del 1998 “Story of Your
Life” di Ted Chiang. Arrival segue la linguista
Louise Banks (Amy
Adams), che viene reclutata dall’esercito americano
per decifrare il linguaggio degli extraterrestri arrivati sulla
Terra.
Arrival non parla di viaggi nel tempo in modo
tradizionale e, come X-Men: Giorni di un futuro
passato, è più incentrato sulla mente. Il linguaggio degli
alieni altera la percezione del tempo degli esseri umani,
consentendo loro di sperimentare ricordi di eventi futuri, ed è
così che la Banks sapeva delle tragedie che lei e la sua famiglia
avrebbero vissuto anni dopo.
Interstellar (2014)
Un
altro film di
Christopher Nolan
che affronta il tema dei viaggi nel tempo èInterstellar.
Ambientato nel 2067, in un futuro in cui l’umanità rischia
l’estinzione globale dopo una carestia mondiale, l’ex pilota della
NASA
Joseph Cooper
(Matthew
McConaughey)
viene reclutato per una missione alla ricerca di un esopianeta in
grado di ospitare la vita.
Come in Lightyear,
anche in Interstellar il viaggio nel tempo è dovuto
alla dilatazione temporale, poiché il tempo scorre in modo diverso
su ogni pianeta su cui Cooper e il suo equipaggio atterrano. Verso
la fine della sua missione, Copper finisce all’interno di un
tesseratto a cinque dimensioni, in cui può vedere diversi momenti
nel tempo dall’interno della camera da letto di sua figlia
Murphy, permettendogli di comunicare con lei in
codice Morse manipolando gli oggetti nella stanza. Grazie a ciò,
aiuta Murph a risolvere l’equazione che salva la Terra.
Terminator (1984)
Terminator
è un film d’azione fantascientifico diretto da James
Cameron. The Terminator segue Kyle Reese
(Michael Biehn), un soldato inviato dal 2029 al
1984 per fermare un assassino cibernetico noto come
Terminator (Arnold
Schwarzenegger), anch’egli mandato indietro nel tempo.
La missione del Terminator nel 1984 è uccidere Sarah
Connor (Linda Hamilton) per non far
nascere suo figlio, John Connor. Nel futuro, una
rete di difesa AI nota come Skynet prende coscienza di sé e scatena
una guerra nucleare globale per sterminare la specie umana. John
Connor raduna i sopravvissuti e guida un movimento di resistenza
contro Skynet, motivo per cui Terminator è stato inviato nel 1984,
mentre Reese è stato mandato a salvare Sarah Connor.
Grazie al semplice uso del viaggio
nel tempo, Terminator affronta temi come il libero
arbitrio, il destino, i cicli di causalità e altro ancora, poiché
se Terminator riuscisse nel suo intento, un’intera linea temporale
verrebbe cancellata. Nel frattempo, John Connor
deve rimandare indietro Kyle Reese perché è anche
suo padre, quindi non si tratta solo di salvare sua madre, ma di
assicurarsi che venga concepito. Il viaggio nel tempo di Terminator è così efficace che ha dato vita a
un intero franchise.
ComingSoon presenta un’esclusiva clip di I Cavalieri dello
Zodiaco dalle scene cancellate dell’adattamento cinematografico
live-action di Sony Pictures del popolare anime. Il film debutterà
solo al cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Eagle Pictures.
Nel cast oltre a Mackenyu
(Pacific Rim: Uprising) che interpreta il protagonista
Seiya, Famke Janssen (X-Men), Madison Iseman
(Jumanji – Benvenuti nella giungla), Diego Tinoco
(Teen Wolf), Mark Dacascos (Il patto dei
lupi), Nick Stahl (Sin City) e Sean Bean (Il Signore degli Anelli)
nel ruolo di Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per
farlo diventare un cavaliere.
I Cavalieri dello Zodiaco, film evento, sarà solo al
cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Eagle Pictures.
Tratto dalla celebre serie animata,
I Cavalieri dello Zodiaco porta per la prima
volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya in live-action.
Seiya, interpretato da Mackenyu, è un testardo adolescente di
strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita
e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi
combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non
sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in
guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha
bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare
il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli
spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.
Manca davvero poco all’uscita
dell’imminente serie Disney+ della MarvelSecret
Invasion e oggi Marvel Studios ha diffuso una nuova clip
ufficiale nel quale possiamo vedere il primo incontro tra
Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury e
Olivia Colman nei panni di un nuovo personaggio
chiamato Sonya Falsworth, ex alleata di Fury.
Nella nuova serie Marvel Studios Secret
Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza
di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di
Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett
Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita
sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare
l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.
Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil
Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle
Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim
come registi.
Si sono svolte le prime proiezioni
di Oppenheimer,
l’attesissimo thriller di Christopher Nolan sul fisico J Robert
Oppenheimer
(Cillian Murphy) che ha lavorato con un team di
scienziati al famigerato Progetto Manhattan, che ha portato allo
sviluppo della bomba atomica. La pellicola è uno dei film più
attesi dell’anno, con Christopher Nolanche
dirige un cast stellare.
Proprio Christopher Nolanha
commentato parlando con
Wired le prime reazioni registrati da alcuni spettatori che
hanno reagito al film. “Alcune persone lasciano il film
assolutamente devastate“, ha rivelato il
regista . “Non possono parlare. Voglio dire, c’è
un elemento di paura che è presente nella storia e nelle
fondamenta. Ma l’amore per i personaggi, l’amore per le
relazioni, è più forte che mai”.
Tutto quello che sappiamo sul
film Oppenheimer
Scritto e diretto da
Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX
che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo
enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo
salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert
Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa
e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar
Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e
Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss,
commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia
atomica. La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean
Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller,
Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar
Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi
con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar
Kenneth Branagh.
Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie
Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden
Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew
Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il
ritorno). Il film è tratto dal libro vincitore del premio
Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert
Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film
è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e
Christopher Nolan.
Oppenheimer è girato sia in IMAX
65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la
prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in
bianco e nero. I film di Nolan, tra cui
Tenet,
Dunkirk,
Interstellar,
Inception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno
incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e
sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due
nomination come miglior film.
Sony
Pictures International Productions e Colorado
Film annunciano l’inizio delle riprese del
film 50 km all’ora diretto da Fabio De Luigi, protagonista con Stefano
Accorsi e autore della sceneggiatura insieme a Giovanni
Bognetti.
Nel cast oltre Fabio De
Luigi e Stefano Accorsi anche Alessandro Haber, Elisa Di Eusanio,
Alice Palazzi, Simone Baldasseroni, Giorgia Arena, Barbara
Abbondanza e Paolo Cevoli.
La commedia/road movie è
una rivisitazione italiana di 25 km/h, film tedesco di Sony
Pictures International Production campione d’incassi nel 2018
(scritto da Oliver Ziegenbalg e diretto da Markus Goller).
Recentemente è diventato un remake anche in Messico con il titolo
“A Todas Partes”.
Due fratelli si ritrovano
dopo tanti anni al funerale del padre e tra rancori passati e
affetto sopito, affrontano un viaggio a bordo di due moto scassate,
costruite quando erano due ragazzini.
Iginio Straffi e
Alessandro Usai di Colorado Film sono i produttori di 50 km
all’ora che sarà distribuito nelle sale italiane da Eagle
Pictures.
“Siamo elettrizzati
all’idea di continuare la nostra collaborazione creativa con
Colorado Film e avere l’opportunità di lavorare con un regista e
una star così prestigiosa e talentuosa come Fabio De Luigi” ha
dichiarato Shebnem Askin, EVP, Creative Production & Head of Sony
Pictures International Productions, “Non vediamo l’ora di portare
questo film nei cinema italiani e siamo certi che il lavoro di De
Luigi offrirà una grande esperienza al pubblico”.
“Questo film consolida la
collaborazione di successo tra Colorado Film e Sony Pictures
International Productions” ha detto Alessandro Usai, amministratore
delegato di Colorado Film, “Siamo molto felici di collaborare con
Fabio De Luigi come protagonista per la decima volta e come regista
per il terzo film. Dopo tanti successi insieme, siamo certi che
questo nuovo progetto, arricchito anche dall’interpretazione di
Stefano Accorsi, sarà apprezzato dal pubblico italiano nella
prossima stagione.”
Le riprese del film si
svolgeranno in Emilia-Romagna e in altre località italiane.
50 km all’ora è il
secondo titolo di un accordo multi-picture tra Sony Pictures
International Productions e Colorado Film. Il primo film è
stato Natale A Tutti I Costi, che ha debuttato al primo posto
su Netflix Italia nel dicembre 2022.
Arriva in prima tv su Sky
Forever Young –
Les Amandiers,venerdì 23 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Due, in
streaming su NOW e disponibile on demand.
Presentato in concorso al Festival
di Cannes 2022, il film è diretto da Valeria Bruni Tedeschi, che dipinge un
nostalgico affresco della gioventù negli anni 80, intriso di
ricordi autobiografici. Nel cast i giovani talenti Nadia
Tereszkiewicz e Sofiane Bennacer, insieme
a Louis Garrel.
Il film è prodotto da Alexandra
Henochsberg e Patrick Sobelman, coprodotto da Angelo Barbagallo ed
è una co-produzione Ad Vitam Prodution, Agat Films, Arte France
Cinéma e Bibi Film con Lucky Red, Rai Cinema, Canal+, Ciné+ e Arte
France, distribuito da Lucky Red.
La trama del film
Francia, 1986. Stella, Adèle,
Victor e Frank sono nel pieno della propria esplosiva giovinezza.
Entrati nella prestigiosa scuola teatrale Les Amandiers creata da
Patrice Chéreau e Pierre Romans sentono di avere il mondo nelle
mani.
Lanciati a piena velocità nelle
proprie passioni, vivranno insieme l’entusiasmo, le paure, gli
amori, ma anche le loro prime grandi tragedie.
Disney+ ha annunciato che
BLEACH: Thousand-Year Blood War, l’anime
di successo internazionale basato sul manga di Tite Kubo e prodotto
da VIZ Media, leader mondiale nella produzione di anime e manga,
arriverà sulla piattaforma streaming. La prima parte completa sarà
disponibile dal 5 luglio mentre a partire dall’8 luglio debutterà
la seconda parte con un episodio a settimana.
Serie manga pluripremiata e
bestseller, “BLEACH” ha superato i 130 milioni di copie stampate
dal suo debutto su Weekly Shonen Jump (2,7 milioni di copie negli
Stati Uniti), mentre l’anime ha prodotto 366 episodi e ad oggi è
considerato uno dei più grandi di tutti i tempi.
BLEACH: Thousand-Year
Blood War segue Ichigo Kurosaki, che ha acquisito i
poteri di un Mietitore di Anime grazie a un incontro fortuito. In
quanto mietitore di anime sostitutivo, Ichigo è rimasto coinvolto
nel tumulto della Soul Society, un luogo in cui si riuniscono le
anime defunte. Ma con l’aiuto dei suoi amici, Ichigo supera ogni
sfida e diventa ancora più forte. Quando nuovi Mietitori di Anime e
un nuovo nemico appaiono nella sua città natale, Karakura, Ichigo
torna sul campo di battaglia con la sua Zanpakuto per aiutare i
bisognosi. Nel frattempo, la Soul Society assiste a un’improvvisa
impennata nel numero di Hollow distrutti nel mondo dei vivi,
ricevendo anche altre segnalazioni di scomparsa di residenti nel
Distretto di Rukon. Infine, il Seireitei, patria dei Mietitori di
Anime, viene attaccato da un gruppo che si fa chiamare Wandenreich.
Guidati da Yhwach, il padre di tutti i Quincy, i Wandenreich
dichiarano guerra ai Mietitori di Anime con il seguente messaggio:
“Tra cinque giorni, la Soul Society sarà annientata dal
Wandenreich”. La storia e la verità tenute nascoste dai Mietitori
di Anime per mille lunghi anni vengono finalmente portate alla
luce. Tutto deve giungere a una conclusione: che la battaglia
finale di Ichigo Kurosaki abbia inizio!
Oltre al manga acclamato dalla critica e all’anime leggendario,
l’universo di “BLEACH” comprende videogiochi, musical e un
adattamento cinematografico live-action, che rende “BLEACH” molto
più di un semplice franchise fino a farlo diventare un punto di
riferimento culturale per milioni di fan in tutto il mondo.
Dopo l’incontro-scontro
tra le due famiglie del primo film, la nascita dei gemelli e
l’inevitabile rito riparatore, nel nuovo film di Volfango
De Biasi si parla sì di Un matrimonio
mostruoso (qui
il trailer), ma non di quello tra i giovani protagonisti di due
anni fa, Cristiano Caccamo ed Emanuela
Rei. Che pure tornano nel cast sempre più ricco del film
in sala dal 21 giugno (da 01 Distribution) insieme ai vari
Massimo Ghini,
Paola Minaccioni, Ilaria Spada e
Paolo Calabresi, con Claudio Greg
Gregori – invece del compare storico Lillo – a guidare la
truppa di new entry composta da
Ricky Memphis, Maurizio Mattioli ed
Elisa Di Eusanio.
E’
sempre parenti-serpenti
D’altronde questo sequel
pone come premessa proprio la dipartita del ‘povero’ Nando (in
realtà fuggito in un paradiso fiscale), mostro tra i mostri,
capofamiglia del clan Cornicioni e marito della subdola Stella di
Ilaria Spada. E’ lei che, minacciata dal proprio padre (Mattioli),
è costretta a trovare i soldi a lui dovuti dal marito scomparso, a
ogni costo. Anche tentando di sedurre il consuocero Vladimiro, che
Brunilde dovrà cercare di riconquistare prima che sia troppo tardi
– e i due convolino a nozze – e con l’aiuto di un trasformato zio
Nanni (Calabresi) e dell’avvocato Remo (Memphis), sicuro di aver
trovato una soluzione nel codice di diritto mostruoso.
Un’esperienza mostruosa
Il desiderio dichiarato
“di tornare a giocare con i personaggi del primo film” promette un
“immaginario infantile, popolato da mostri grotteschi e figure
della fantasia che possano divertire tutta la famiglia”, ma il
rischio è che anche il pubblico del film originale possa restare
deluso da uno sfruttamento piuttosto arbitrario di quello spunto
che aveva regalato una versione nostrana di un tema classico,
cinematografico e televisivo, variamente declinato in passato,
dagli Addams e i Monsters degli
anni 40 alle riedizioni moderne di Rob Zombie e
Tim Burton. Purtroppo la scelta di approfittarne
ancora per realizzarne un seguito appare – soprattutto a vederne il
risultato – soprattutto figlia di un tentativo commerciale che
mostra la sua debolezza nella svolta impartita alla storia, troppo
simile ai peggiori ‘Natale a’ o le commedie degli equivoci alla
Neri Parenti.
Un matrimonio
mostruoso, un sequel migliore dell’originale
Un sicuro pregio di
questo ‘Matrimonio’ sta nel riuscire a far rivalutare il film del
2021, del quale recupera alcuni degli elementi migliori (come
l’approccio borgataro-psicanalitico della Spada e i due giovani
protagonisti), inevitabilmente concedendo loro meno spazio. Per
lasciarne invece a contrasti già visti o forzatamente sviluppati,
spesso in doppi sensi più banali e personaggi scivolati dalla
caratterizzazione più o meno riuscita alla macchietta da
catalogo.
Difficile riconoscere la
“commedia familiare, di costume e di classe” nel teatrino che
sostituisce la liaison soprannaturale tra Pippo
Franco e Barbara Bouchet con quello –
salvando gli interpreti – tra Elisa Di Eusanio e
la mummia dell’Egitto settentrionale, o peggio ancora tra papà
‘Romanzo Criminale’ e la ‘Isadora Duncan’ de noantri. Per non
parlare dell’hully gully di gruppo. Malauguratamente, nemmeno la
sostituzione del fu Lillo (citato maldestramente in una brutta
scena iniziale) con il compare Greg in versione dottor Frankenstein
(con ulteriori citazioni, altrettanto evitabili) aiuta, nel
complesso. Peccato, perché l’evoluzione della Brunilde di
Paola Minaccioni, strega d’altri in tempi in crisi
di accettazione, avrebbe potuto offrire di più, e anche le
fondamentali lezioni affidate nel finale alla coppia Caccamo-Rei e
soprattutto a Mattioli rischiano di perdersi in un generale senso
di liberazione.
Da oggi mercoledì 21
giugno, solo al cinema Fidanzata in affitto (recensione),
la nuova commedia Sony Pictures interpretata da
Jennifer Lawrence e diretta da Gene Stupnitsky
(Good Boys – Quei cattivi ragazzi).
Nel cast oltre a
Jennifer Lawrence anche Andrew Feldman (Guida turistica per
innamorarsi), Laura Benanti (Gossip Girl), Natalie Morales (Amiche
per la morte – Dead to Me) e Matthew Broderick (Manchester by the
Sea). Fidanzata in affitto sarà solo al cinema dal 21
giugno, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle
Pictures.
Nel film sul punto di
perdere la casa della sua infanzia, Maddie (Jennifer Lawrence)
scopre un intrigante annuncio di lavoro: ricchi genitori
iperprotettivi cercano qualcuno con cui far “frequentare” il loro
introverso figlio di diciannove anni, Percy, prima che parta per il
college. Con sua grande sorpresa, Maddie scoprirà presto che con
l’impacciato Percy non sarà un’impresa facile.
L’anno scorso, il CEO di Warner
Bros. Discovery, David Zaslav, ha preso la
controversa decisione di bloccare Batgirl.
A quel tempo, il film stava per essere terminato dopo mesi di
riprese in Scozia, e i registi Adil El Arbi e
Bilall Fallah avevano bisogno solo di fare poche
altre riprese e ovviamente la post-produzione.
Dopo aver dichiarato Batgirl una
“cancellazione fiscale”, è diventato chiaro che lo studio non aveva
intenzione di distribuire il film. In effetti, dopo aver tenuto
quella che è stata descritta come una “proiezione funebre”, secondo
quanto riferito, l’intera produzione è stata cancellata e ai
cineasti è stato proibito di accedervi ulteriormente.
Oltre a presentare Leslie
Grace nei panni di Barbara Gordon, il piano era quello di
riportare
Michael Keaton nei panni del Batman di Gotham
City in attività, dopo quello che avremmo visto in The
Flash. Naturalmente la cancellazione di Batgirl ha
cambiato anche la sorte del Batman di The
Flash.
Ora è stato rivelato un nuovo look
del Cavaliere Oscuro che però non vedremo mai a schermo, e sì,
nelle foto compare anche la sua classica Batmobile. Diamo anche uno
sguardo all’interno di quella che era presumibilmente la base
operativa di Batgirl e vediamo Keaton nei panni di Bruce Wayne,
chiaramente a suo agio nel DCEU.
Il piano era che
Batgirl riportasse questo Cavaliere Oscuro al
centro della scena in un progetto intitolato Batman
Beyond, il che significa probabilmente che avremmo potuto
aspettarci che la Bat Family facesse parte dell’ormai defunto
DCEU.
Detrás de cámaras de la película cancelada ,
borrada y funada “Batgirl”.
Si Flash es muy pobre y esta la cancelaron por miedo a estrenarla ,
pues como estará?.
Lo lamento por el gran KEATON que no le dan la epicidad que merece
y solo lo trataron como un secundario de relleno. pic.twitter.com/c9jReQMeX6
Il progetto di Batgirl
doveva uscire nel 2022 diretto da Adil El Arbi e Bilall
Fallah con Leslie Grace,
JK Simmons,
Michael Keaton e
Brendan Fraser.Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”. Il film è stato diretto da Adil El
Arbi e Bilall Fallah.
01 Distribution ha diffuso il
trailer italiano ufficiale di Hypnotic,
il thriller diretto ds Robert Rodriguez con Ben
Affleck, Alice Braga, JD Pardo, Dayo
Okeniyi, Jeff Fahey, William Fichtner. La pellicola,
presentata all’ultimo
Festival di Cannes, arriverà al cinema dal 6 luglio 2023.
La trama del film
Il detective Danny Rourke,
determinato a ritrovare la figlia scomparsa, si ritrova catapultato
in un vortice di avvenimenti al limite del reale quando inizia a
investigare su una serie di rapine in banca. Con l’aiuto di una
sensitiva, Diana Cruz, si troveranno ad inseguire un uomo
estremamente pericoloso, che Rourke ritiene essere la chiave per
arrivare a sua figlia. Un’indagine che li porterà a vivere un serie
di eventi dove anche le ipotesi più elementari saranno messe in
discussione perché nulla è come sembra.
Arriva da Twitter una nuova immagine dal
merchandise di The Marvels che ci mostra
le tre eroine protagoniste del film in posa da combattimento.
Brie
Larson è Carol Danvers/Captain Marvel, Iman Vellani è Kamala
Khan/Ms. Marvel e Teyonah
Parris veste i panni di Monica Rambeau/Photon.
The Marvels, la trama del film
Nel film Marvel StudiosThe Marvels, Carol
Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria
identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema
Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve
farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi
compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli del capitano
Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme,
questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in
sinergia per salvare l’universo come “The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The Marvels, il sequel
del cinecomic Captain Marvel con protagonista la
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan
McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata
serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel cast ci
saranno anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, vista anche nell’omonima
serie TV su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.