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The Flash: 6 scene da L’Uomo d’Acciaio ricreate nel trailer

The Flash: 6 scene da L’Uomo d’Acciaio ricreate nel trailer

Il secondo trailer ufficiale di The Flash è stato rilasciato al CinemaCon 2023 e mostra altre scene tratte da L’Uomo d’Acciaio del 2013 che sembrano essere state ricreate nel film. Sin dal primo trailer presentato al pubblico, è stato chiaro che The Flash si occuperà in modo approfondito dello stato generale dell’Universo DC al cinema. Con gli annunci di James Gunn sulla direzione che prenderà questa serie interconnessa, è stato anche confermato che The Flash fungerà da reboot del franchise, facendo da ponte tra il precedente DCEU e il nuovo DCU, come confermato dalle prime reazioni alla proiezione di questo trailer al CinemaCon 2023.

Il World Engine di Zod che attacca Metropolis

Uno dei primi elementi ricreati del film L’Uomo d’Acciaio nel secondo trailer di The Flash sono i World Engines. Il fulcro dell’atto finale del film era sui tentativi di Superman di impedire a Zod di ricostruire la Terra a immagine di Krypton. Dopo la distruzione del pianeta natale di Superman e Zod, quest’ultimo desiderava far rinascere il suo mondo usando la Terra come modello. Prima di dirigersi sulla Terra, Zod e i suoi alleati raccolsero la tecnologia di terraformazione kryptoniana da vari avamposti della galassia. Queste macchine di terraformazione vennero chiamate Motori del Mondo e iniziarono la distruzione della Terra.

Le macchine sono state mostrate mentre invertono la gravità di vari oggetti sulla superficie terrestre, prima di sbatterli di nuovo al suolo in un processo che appiattisce completamente tutto il pianeta per adattarlo alle condizioni atmosferiche e topografiche di Krypton. Nel trailer di The Flash, i World Engine vengono ricreati e mostrati mentre attaccano nuovamente Metropolis. Dopo aver alterato la linea temporale dell’universo, vediamo Barry a Metropolis mentre guarda un World Engine. Come in L’Uomo d’Acciaio, il World Engine è già al lavoro, sollevando parti della città nel cielo prima di scagliarle nuovamente verso la Terra dopo il fatidico ritorno di Zod in The Flash.

La distruzione di Metropolis

Con i World Engine di nuovo attivi, il trailer di The Flash mostra la distruzione di Metropolis. L’atto finale de L’Uomo d’Acciaio ruotava intorno a questo, con Clark che fermava sia il dispositivo di terraformazione che Zod dal distruggere Metropolis per vendetta. Sarà interessante vedere quanto il film di The Flash ruoterà attorno a questo elemento, anche se alcune scene del secondo trailer del film fanno pensare a una grande ri-messa in scena della sequenza di distruzione di Metropolis.

Dalle inquadrature iniziali del World Engine che fa cadere macerie, auto e persone in tutta la città, all’inquadratura di Barry che corre tra le macerie degli edifici distrutti, è lecito pensare che la caduta di Metropolis possa essere il culmine del primo atto di The Flash. Come è noto da L’Uomo d’Acciaio, Zod è stato ucciso durante la battaglia per Metropolis, ma The Flash mostra Zod in situazioni e luoghi in cui non è mai apparso prima nel DCEU. Questo potrebbe significare che la distruzione di Metropolis viene sventata da Flash, ma che Zod fugge e dà il via alla trama del film che coinvolge Supergirl e Batman.

L’armatura di Zod in Flash ricorda quella di Man of Steel

Parlando del Generale Zod, Michael Shannon viene mostrato più volte nei panni del personaggio nel secondo trailer di The Flash. Poiché il film ha a che fare con i viaggi nel tempo, è probabile che The Flash sia ambientato principalmente nella stessa epoca di Man of Steel. Ciò significa che l’aspetto di Zod ha certamente senso, così come l’armatura che indossa in The Flash.

La prima inquadratura di Zod nel secondo trailer di The Flash lo mostra mentre esce dalla sua nave, indossando la stessa armatura ingombrante e grigio-nera che indossava in L’Uomo d’Acciaio. Allo stesso modo, Zod indossa la maschera facciale di vetro che gli permette di respirare sulla Terra.

La scena del simbolo di Superman è stata ricreata con Supergirl in The Flash

Uno degli omaggi più evidenti a Man of Steel nel secondo trailer di The Flash riguarda Supergirl. Nel trailer, Supergirl chiede a Barry se sa cosa significa il simbolo sul suo petto. Barry risponde che significa speranza, avendolo saputo dopo aver trascorso del tempo con Superman come parte della Justice League.

Questa è una riproduzione di una scena simile de L’Uomo d’Acciaio, in cui Lois Lane e Superman hanno la stessa conversazione. In Man of Steel, Clark dice a Lois che il simbolo significa speranza su Krypton, e Lois risponde semplicemente che sulla Terra è la lettera “S”.

Supergirl combatte faccia a faccia Zod

Sasha-Calle-Supergirl
Sasha Calle è Supergirl in The Flash

Nel secondo trailer di The Flash, Supergirl viene mostrata molto di più rispetto al primo trailer del film, mentre interagisce con Barry e si impegna a fermare Zod dopo che Barry lo ha involontariamente liberato sulla Terra. Si tratta certamente di un omaggio a L’Uomo d’Acciaio, con The Flash che include un kryptoniano che combatterà contro Zod in modo simile alla rappresentazione di Superman del primo film. Questo porterà a rimettere in scena direttamente alcune sequenze del film del DCEU, come notiamo dal trailer, in cui Supergirl viene mostrata mentre combatte direttamente contro Zod.

Uno degli elementi più dinamici ed emozionanti de L’Uomo d’Acciaio è stata la battaglia tra Superman e Zod. Dalla battaglia in Kansas a quella finale a Metropolis, si tratta sempre di uno spettacolo per gli occhi. Questo sembra essere il caso anche di The Flash, con Supergirl che viene mostrata mentre combatte faccia a faccia contro Zod, come aveva fatto Superman nel film del 2013. L’inquadratura principale del trailer che mette in evidenza questo aspetto mostra Supergirl che brandisce un’asta metallica gigante, probabilmente sottratta da una nave kryptoniana. Supergirl usa l’arma di fortuna per schiacciare Zod contro la sua nave, in una scena che promette una battaglia kryptoniana come quella de L’Uomo d’Acciaio.

La scena del Sonic Boom di Supergirl

the flashL’ultimo richiamo a Man of Steel nel trailer di The Flash fa riferimento all’iconica scena del primo volo del supereroe. Probabilmente, infatti, la scena migliore de L’Uomo d’Acciaio è quella in cui Clark impara a volare. Dall’incredibile colonna sonora di Hans Zimmer ai fantastici effetti visivi, la scena del primo volo è stata parte integrante del Superman di Henry Cavill. In quella scena, l’eroe viene mostrato mentre si spinge oltre i limiti delle sue capacità e, a un certo punto, vola abbastanza velocemente da creare un boom sonico: questo crea una raccolta conica di aria intorno al suo corpo, evidenziando la velocità con cui Superman può volare.

Nel trailer di The Flash, vediamo praticamente replicata la stessa cosa con Supergirl, che ci viene mostrata mentre vola accanto al Batwing di Batman, prima di scattare davanti al veicolo, creando lo stesso effetto di boom sonico che accompagna il Superman di Cavill in Man of Steel. Dal momento che sembra che Supergirl prenderà il ruolo di Superman in questa rivisitazione alternativa de L’Uomo d’Acciaio sarebbe fantastico vedere questa sequenza estesa a un’analoga scena di primo volo in The Flash. In ogni caso, resta da vedere quante altre scene de L’Uomo d’Acciaio saranno ricreate in The Flash, quando il film uscirà nelle sale nel giugno 2023.

The Flash in anteprima al COMICON Napoli

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The Flash in anteprima al COMICON Napoli

International Pop Culture Festival annuncia che, grazie alla collaborazione con Warner Bros. Pictures, arriva a Napoli The Flash. Il film diretto da Andy Muschietti (i film di IT, La Madre) e interpretato da Ezra Miller, che torna nei panni di Barry Allen nel primo stand alone cinematografico del Supereroe DC, sarà proiettato in esclusiva per il pubblico di COMICON Napoli lunedì 1 maggio, alle 14:00, presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. The Flash sarà nelle sale italiane il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash anche l’astro nascente Sasha Calle, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”).

The Flash  è prodotto da Barbara Muschietti (i film “IT”, “La Madre”) e Michael Disco (“Rampage – Furia Animale”, “San Andreas”). La sceneggiatura è di Christina Hodson (“Birds of Prey”, “Bumblebee”), con una screen story di John Francis Daley e Jonathan Goldstein (“Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri”, “Spider-Man: Homecoming”) e Joby Harold (“Transformers: Il risveglio”, “Army of the Dead”), basato sui personaggi dell’Universo DC. I produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Walter Hamada, Galen Vaisman e Marianne Jenkins.

Ad affiancare il regista Muschietti dietro la macchina da presa è il team composto dal direttore della fotografia Henry Braham (“Guardiani della Galassia Vol. 3”, “The Suicide Squad”), lo scenografo Paul Denham Austerberry (“IT Capitolo 2”, “La forma dell’acqua”), i montatori Jason Ballantine (i film “IT”,“Il grande Gatsby”) e Paul Machliss (“The Gentlemen”, “Baby Driver – Il genio della fuga”) e la costumista Alexandra Byrne (“Doctor Strange”, “Guardiani della Galassia”). La colonna sonora è di Benjamin Wallfisch (“L’uomo invisibile”, i film “IT”).

Walt Disney Studios: tutti gli annunci del CinemaCon 2023

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Walt Disney Studios: tutti gli annunci del CinemaCon 2023

I Walt Disney Studios hanno entusiasmato i partecipanti del CinemaCon 2023 con uno sguardo esclusivo alle prossime uscite cinematografiche. Alan Bergman, co-chairman Disney Entertainment, e Tony Chambers, executive vice president e head of theatrical distribution, sono saliti sul palco del Colosseum del Caesar’s Palace per condividere le prossime uscite cinematografiche dello Studio, con annunci sul cast e anticipazioni sui contenuti. Quest’anno, per la prima volta dal 2019, lo Studio distribuirà film di tutte le sue celebri case di produzione (Disney Live Action, Lucasfilm, Marvel Studios, Pixar Animation Studios, Walt Disney Animation Studios, 20th Century Studios e Searchlight Pictures).

Bergman ha ringraziato gli esercenti per la loro costante collaborazione e per aver contribuito a rendere Avatar: La Via dell’Acqua un successo globale da 2,3 miliardi di dollari. Ha poi ricordato il centenario di Disney con l’eredità del suo storytelling prima di passare la parola a Chambers, che ha sottolineato l’esperienza unica di vivere una grande storia al cinema e ha guidato il pubblico attraverso una presentazione ricca di film da non perdere in arrivo nelle sale cinematografiche nei prossimi mesi.

Per prima cosa, il pubblico ha potuto vedere una clip esclusiva del film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Volume 3, che arriverà il 3 maggio nelle sale italiane. Il nuovo capitolo è diretto ancora una volta da James Gunn ed è interpretato da un cast stellare guidato da Chris Pratt. È stato presentato anche il nuovo trailer di The Marvels, in arrivo l’8 novembre nelle sale italiane. Il sequel di Captain Marvel è interpretato da Brie Larson nel ruolo di Carol Danvers, Teyonah Parris nel ruolo di Monica Rambeau, Iman Vellani nel ruolo di Kamala Khan e Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury.

In attesa di uno dei titoli più attesi per le festività, Chambers ha annunciato che Chris Pine (Into the WoodsDungeons & Dragons – L’onore dei ladri) si è unito al cast di voci nella versione originale del film Walt Disney Animation Studios Wish, nel ruolo di Re Magnifico, accanto alla vincitrice del Premio Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel ruolo di Asha. Unendo lo splendido stile dell’acquerello con l’innovativa animazione in computer grafica, Wish è un’originale avventura musicale animata che trae ispirazione dai classici per raccontare una storia senza tempo. È stata presentata una scena esclusiva che include “This Wish”, una delle canzoni originali del film interpretata da Ariana DeBose. Wish arriverà prossimamente nelle sale italiane.

La due volte candidata all’Oscar Melissa McCarthy (Copia originaleLe amiche della sposa), che interpreta Ursula nella rivisitazione Disney Live Action de La Sirenetta, si è unita a Chambers sul palco per presentare in anteprima esclusiva la sua interpretazione di “Poor Unfortunate Souls” presente nel film. L’attrice sarà premiata con il Cinema Véritê Award del CinemaCon. La Sirenetta, che arriverà il 24 maggio nelle sale italiane, è diretto dal candidato all’Oscar Rob Marshall (Chicago) e include le musiche del compositore otto volte premio Oscar Alan Menken (La Bella e la BestiaAladdin) e del tre volte vincitore del Tony Award Lin-Manuel Miranda (HamiltonSognando a New York – In the Heights). Oltre a Melissa McCarthy, il film è interpretato anche da Halle Bailey e dal premio Oscar Javier Bardem (Non è un paese per vecchi). In Italia le prevendite del film verranno aperte questo pomeriggio, dalle ore 16:00. Per prenotare i biglietti sarà possibile accedere al sito https://www.sirenettafilm.it/, in continuo aggiornamento.

I partecipanti al CinemaCon hanno poi potuto avvicinarsi al mondo del film Disney Live Action La Casa dei Fantasmi. L’amata attrazione del parco a tema prende vita in una divertente avventura da brividi diretta da Justin Simien e interpretata da un cast corale che comprende Lakeith Stanfield, Tiffany Haddish, Owen Wilson, Danny DeVito, Rosario Dawson, Chase W. Dillon, Dan Levy, Jamie Lee Curtis e Jared Leto nel ruolo di The Hatbox Ghost. La Casa dei Fantasmi arriverà prossimamente nelle sale italiane.

A seguire, sono stati proiettati 20 minuti esclusivi del film Disney e Pixar Elemental in 3D: una storia che parla di come trovare un legame, celebrare le differenze e scoprire il proprio posto nel mondo.Elemental presenta immagini straordinarie realizzate dagli artisti Pixar che continuano a superare i limiti dell’animazione e della tecnologia. Il film sarà presentato integralmente al prossimo Festival di Cannes e arriverà il 21 giugno nelle sale italiane.

È stato presentato in esclusiva il nuovissimo trailer del film Searchlight Pictures Chi Segna Vince. Diretto dal premio Oscar Taika Waititi (Jojo RabbitThor: Ragnarok), racconta la storia della squadra di calcio delle Samoa Americane, che ha subito la peggiore sconfitta nella storia della Coppa del Mondo perdendo 31 a 0 contro l’Australia nel 2001. Con l’avvicinarsi delle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2014, la squadra ingaggia un allenatore sfortunato e anticonformista (Michael Fassbender) per aiutarla a risollevarne le sorti. Il cast del film include anche  Frankie Adams, Elisabeth Moss, David Fane, Beulah Koale, Lehi Falepapalangi, Semu Filipo, Uli Latukefu, Rachel House e Kaimana. Chi Segna Vince è prodotto da Waititi insieme a Jonathan Cavendish e Garrett Basch, mentre Andy Serkis, Will Tennant e Kathryn Dean sono i produttori esecutivi. Tra i produttori aggiuntivi figurano Mike Brett e Steve Jamison, che ha diretto il documentario del 2014 da cui è tratto il film. Chi Segna Vince arriverà prossimamente nelle sale italiane.

Il film 20th Century Studios Assassinio a Venezia, l’ultimo adattamento di Agatha Christie firmato dal regista premio Oscar Kenneth Branagh (Belfast), uscirà in Italia a settembre, ma i partecipanti al CinemaCon hanno potuto ammirare il primo trailer dell’horror-thriller soprannaturale interpretato da un cast stellare che include Branagh, Tina Fey e la recente vincitrice dell’Academy Award Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

Branagh ha inoltre annunciato che la colonna sonora del film sarà composta da Hildur Guđnadóttir, l’acclamata compositrice islandese vincitrice di un premio Oscar, un Golden Globe, un GRAMMY e un BAFTA per Joker e di un Emmy e un GRAMMY per Chernobyl, e che ha recentemente firmato le musiche di TÁR e Women Talking – Il diritto di scegliere.

Ambientato nell’inquietante Venezia del secondo dopoguerra, alla vigilia di Ognissanti, Assassinio a Venezia è un terrificante mistero che vede il ritorno del celebre investigatore Hercule Poirot. Ormai in pensione e in esilio volontario nella città più affascinante del mondo, Poirot partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo decadente e spettrale. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective si ritrova in un mondo sinistro di ombre e segreti.

Assassinio a Venezia, che riunisce molti dei filmmaker di Assassinio sull’Orient Express del 2017 e Assassinio sul Nilo del 2022, è diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del candidato all’Oscar Michael Green (Logan – The Wolverine) basata sul romanzo di Agatha Christie “Poirot e la strage degli innocenti”. Il film è prodotto da Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Ridley Scott e Simon Kinberg, mentre Louise Killin, James Prichard e Mark Gordon sono i produttori esecutivi. Gli indimenticabili personaggi del film sono interpretati da un cast brillante che include Kenneth Branagh, Kyle Allen (Rosaline), Camille Cottin (Chiami il mio agente!), Jamie Dornan (Belfast), Tina Fey (30 Rock), Jude Hill (Belfast), Ali Khan (6 Underground), Emma Laird (Mayor of Kingstown), Kelly Reilly (Yellowstone), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la recente vincitrice del premio Oscar Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

Sono state proiettate in esclusiva anche le prime immagini del film 20th Century Studios e New Regency The Creator, che mostrano l’ambizioso progetto. L’epico thriller d’azione diretto da Gareth Edwards (Rogue OneGodzilla), e interpretato da John David Washington (Tenet) e Gemma Chan (Eternals), arriverà il 29 settembre nelle sale statunitensi.

Chambers ha poi condiviso un saluto speciale da parte della star dell’attesissimo lungometraggio Lucasfilm Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Harrison Ford, che ha introdotto una clip ricca di azione proprio per il CinemaCon. Il film, interpretato anche da Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen e diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfida), sarà presentato in anteprima al Festival di Cannes e arriverà il 28 giugno nelle sale italiane.

Lo Studio ha concluso la presentazione con una proiezione esclusiva del film 20th Century Studios The Boogeyman in DolbyVision e Dolby Atmos. L’horror-thriller, nato dalla mente di Stephen King e diretto da Rob Savage, arriverà il 1° giugno nelle sale italiane.

Chi Segna Vince: trailer del film di Taika Waititi con Michael Fassbender

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È stato presentato in esclusiva il nuovissimo trailer del film Searchlight Pictures Chi Segna Vince. Diretto dal premio Oscar Taika Waititi (Jojo RabbitThor: Ragnarok), racconta la storia della squadra di calcio delle Samoa Americane, che ha subito la peggiore sconfitta nella storia della Coppa del Mondo perdendo 31 a 0 contro l’Australia nel 2001. Con l’avvicinarsi delle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2014, la squadra ingaggia un allenatore sfortunato e anticonformista (Michael Fassbender) per aiutarla a risollevarne le sorti.

Il cast del film include anche  Frankie Adams, Elisabeth Moss, David Fane, Beulah Koale, Lehi Falepapalangi, Semu Filipo, Uli Latukefu, Rachel House e Kaimana. Chi Segna Vince è prodotto da Waititi insieme a Jonathan Cavendish e Garrett Basch, mentre Andy Serkis, Will Tennant e Kathryn Dean sono i produttori esecutivi. Tra i produttori aggiuntivi figurano Mike Brett e Steve Jamison, che ha diretto il documentario del 2014 da cui è tratto il film. Chi Segna Vince arriverà prossimamente nelle sale italiane.

Transformers: Il Risveglio, trailer italiano ufficiale

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Transformers: Il Risveglio, trailer italiano ufficiale

Dopo l’anteprima di questa mattina ecco il trailer ufficiale italiano di Transformers: Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) che arriverà al cinema dal 7 giugno.

I Transformers tornato all’azione e alle spettacolari battaglie che hanno conquistato gli spettatori di tutto il mondo. Transformers: Il risveglio ci porterà negli anni 90, in un epica avventura in giro per il mondo, dove ritroveremo gli Autobot e una nuova generazione di Transformer, i Maximal, che prenderanno parte all’eterna battaglia sulla terra tra Autobot e Decepticon. Diretto da Steven Caple Jr. e interpretato da Anthony Ramos e Dominique Fishback, il film arriverà nelle sale italiane a giugno 2023.

Tutto quello che sappiamo su Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts)

Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) ci porterà negli anni 90, in un epica avventura in giro per il mondo, dove ritroveremo gli Autobot e una nuova generazione di Transformer, i Maximal, che prenderanno parte all’eterna battaglia sulla terra tra Autobot e Decepticon. Diretto da Steven Caple Jr. e interpretato da Anthony Ramos e Dominique Fishback, il film arriverà nelle sale italiane a giugno 2023

Diretto da Steven Caple Jr. Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) si baserà su una sceneggiatura scritta da Joby Harold e Darnell Metayer & Josh Peters e Erich Hoeber & Jon Hoeber, e su una storia di Joby Harold. Il film è basato sempre sulle action figure Transformers di Hasbro. Il film è prodotto da Lorenzo di Bonaventura, Tom DeSanto e Don Murphy, Michael Bay, Mark Vahradian, Duncan Henderson. Con  Steven Spielberg, Brian Goldner, David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Brian Oliver, Bradley J. Fischer, Valerii An che sono produttori esecutivi.

Protagonisti di Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) sono Anthony Ramos, Dominique Fishback, Tobe Nwigwe, Peter Cullen, Ron Perlman Peter Dinklage, Michelle Yeoh, Liza Koshy, John DiMaggio, David Sobolov, Michaela Jae Rodriguez, Pete Davidson, Cristo Fernández. Il fim sarà distribuito in Italia da Eagle Pictures.

Netflix svela le prime foto di The Crown 6

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Netflix svela le prime foto di The Crown 6

Netflix svela le prime foto di The Crown 6, la sesta e ultima stagione di The Crown che sarà disponibile su Netflix entro la fine del 2023.  Al centro della stagione finale un nuovo decennio della storia del regno: il Principe William intraprende il suo percorso all’Università di St. Andrews, determinato a condurre una vita il più normale possibile. Anche Kate Middleton comincia la sua carriera accademica nella stessa università, lì si incontrano, inizia la loro storia d’amore e un nuovo futuro per The Crown.

Al già noto cast di The Crown si aggiungono l’attore Ed McVey (23 anni), al suo debutto sullo schermo, che vestirà i panni del Principe William negli ultimi episodi di questa stagione, e l’esordiente Meg Bellamy (19 anni), che dopo aver mandato un video per il provino, è stata selezionata per il ruolo di Kate Middleton.

Le riprese di questa nuova stagione sono state effettuate a St. Andrews, in Scozia, all’inizio di quest’anno, permettendo a Ed e Meg di vivere e godersi alcuni dei luoghi che il Principe William e Kate Middleton hanno realmente frequentato vent’anni fa. Tra le foto, anche uno scatto iconico dei due attori in posa davanti al Northpoint Cafe di St. Andrews, che afferma di essere il luogo “dove Kate ha incontrato Wills”.

Cast: Imelda Staunton (Regina Elisabetta II), Jonathan Pryce (Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa Margaret), Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki (Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anna) e Olivia Williams (Camilla Parker Bowles).  Bertie Carvel interpreta Tony Blair, mentre Salim Daw è Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla è Dodi Fayed. Luther Ford è il principe Harry, mentre Rufus Kampa e Flynn Edwards interpretano rispettivamente William e Harry nei primi episodi.  Format: 10 episodi da 60 minuti Ideata e scritta da: Peter Morgan Produttori esecutivi: Peter Morgan, Suzanne Mackie, Andy Harries, Stephen Daldry, Matthew Byam Shaw e Robert Fox

Prime Video ordina una nuova serie di Amy Sherman-Palladino, Étoile

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Prime Video ha annunciato di aver ordinato due stagioni di Étoile, una nuova serie in otto episodi dai creatori premiati agli Emmy Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino, qui in veste di sceneggiatori, registi ed executive producer. Nel cast l’attore vincitore di un Emmy Luke Kirby (The Marvelous Mrs. Maisel), Camille Cottin (Call My Agent!), Simon Callow (Outlander), Lou de Laâge (The Innocents), Gideon Glick (The Marvelous Mrs. Maisel), e David Alvarez (West Side Story). Étoile sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Ambientata a New York City e Parigi, Étoile segue i ballerini e lo staff artistico di due compagnie famose in tutto il mondo che con una scommessa ambiziosa scambieranno i loro allievi più talentuosi per salvare le loro storiche istituzioni. La quinta e ultima stagione dell’ultima acclamata serie creata da Sherman-Palladino e Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel, ha debuttato con tre episodi su Prime Video venerdì 14 aprile. Nuovi episodi  saranno disponibili ogni settimana fino al finale il 26 maggio.

Muti: trailer dell’action thriller con Morgan Freeman

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Muti: trailer dell’action thriller con Morgan Freeman

RS Productions in collaborazione con Mirari Vos ha diffuso il trailer del film MUTI, in uscita nei cinema italiani dall’11 maggio. MUTI, è action thriller prodotto da Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, co-diretto da George Gallo, Francesco Cinquemani e Luca Giliberto e con il Premio Oscar Morgan Freeman nei panni di un esperto antropologo coinvolto nelle indagini su un serial killer che uccide secondo un arcaico rituale africano. Nel cast anche Cole Hauser, Peter Stormare, Vernon Davis e l’italiano Giuseppe Zeno. Il film si snoda infatti tra diverse location in Italia e negli Stati Uniti, con le strade di Roma che si giustappongono all’atmosfera rurale del Mississipi.

Il titolo del film prende il nome dall’omonima parola che in Swahili significa medicina ma ha anche un significato più oscuro. Il rituale MUTI è una forma di sacrificio umano diffuso tra alcune tribù africane, in cui l’uccisione viene eseguita dopo che parti del corpo sono state rimosse con precisione mentre la vittima è ancora viva, affinché le grida possano evocare le divinità. Questi riti vengono macabramente celebrati e commissionati agli sciamani per ottenere maggiore successo, potere, energia o fortuna.

MUTI non è solo un action thriller che racconta di un inseguimento a uno spietato quanto fanatico serial killer, ma è anche la storia di due persone che si uniscono per uno scopo comune ma non rivelano mai chi sono veramente e custodiscono oscuri segreti che portano dentro di sé.

La trama del film

Incapace di processare il lutto per la morte della figlia il Detective Boyd (Hauser), a pochi giorni dalla pensione, si lancia nella drammatica caccia ad un serial killer misterioso che uccide secondo un brutale rituale tribale: il Muti. L’unico che può aiutare Boyd è il Professor Mackles (Freeman), antropologo di origine africana che nasconde un inconfessabile segreto.

Beau ha paura, la recensione del film di Ari Aster con Joaquin Phoenix

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Dopo il complesso e ambizioso Midsommar, che guardava al linguaggio del folk – horror riadattandone i criteri, Ari Aster si presenta, completamente a briglia sciolta, con il suo terzo film, Beau ha paura, in sala dal 27 aprile distribuito da I Wonder Pictures.

Accompagnato da uno sciame di critiche negative, il film con protagonista un attonito e impaurito Joaquin Phoenix non arriva nelle nostre sale con la migliore delle presentazioni, e probabilmente già soltanto la durata del film, tre ore, basterà a scoraggiare gli spettatori, a meno che non siano proprio estimatori del regista di Hereditary.

E non sarebbe poi una scelta tanto sbagliata andare a vedere il terzo film di quel regista che tanto ha fatto parlare bene di sé e che, insieme a Robert Eggers e Jordan Peele, ha dato una spinta d’autore al genere horror, con molte declinazioni e punti di vista personali. Tuttavia, Beau ha paura non si muove dentro gli argini di un genere soltanto, rivelandosi più una Odissea sotto allucinogeni, una specie di film d’avventura, un road movie a piedi (scalzi) in cui il protagonista si perde dentro le sue stesse paranoie.

Beau ha paura, la trama

E in fondo il film è questo: il racconto della vita di un uomo paranoico, dentro la sua stessa testa. Beau ha paura di ogni cosa, sembra avere una vita normale che gestisce con una immensa fatica, ma, con l’approssimarsi dell’anniversario della morte del padre, deve intraprendere un viaggio per raggiungere la casa della madre, che lui ama e teme in egual misura. Questo viaggio obbligato lo spingerà a interrompere la sua routine e a mettersi in gioco in un mondo che, in ogni sua singola manifestazione, lo atterrisce.

Una progressiva discesa nella mente di Beau

Mentre nella prima parte ci vengono dati strumenti e coordinate per capire cosa stiamo guardando, con tutte le esagerazioni, le paure, gli inseguimenti, i ritmi incalzanti e, appunto, le paranoie che sono solo nella testa di Beau, nella parte centrale il film deraglia in una fiaba, una passeggiata in un bosco esistenziale in cui moltissime contaminazioni narrative si influenzano e si mescolano, sfilacciando non solo la forma del racconto, ma anche quella del linguaggio che si contamina con segmenti animati. Se dal punto di vista linguistico e visivo siano quindi di fronte a una forma se non nuova almeno interessante, dal punto di vista narrativo siamo già completamente persi nella mente di Beau, e vengono meno tutte quelle coordinate che avevamo acquisito nella prima parte del film.

Sembra che Aster guardi al cinema di Charlie Kaufman, provando a mettere in scena situazioni surreali e bizzarre che trovano un’eco nel cinema del cineasta newyorkese, là dove in Kaufman però c’è una maggiore consapevolezza dei limiti e forse anche della potenza del racconto, oltre che una costante e innata dolcezza. Aster invece perde il senso della misura, e così abbonda, aggiunge situazioni, senza procedere organicamente con il racconto ma sovrapponendo suggestioni le une sulle altre, scivolando sempre di più in un mondo che non è più solo la rappresentazione delle paure di Beau, ma è un delirio di input, colorato e senza forma.

Il confronto con il “mostro” finale

Beau ha pauraNel terzo atto, poi, ci confrontiamo direttamente con ciò di cui Beau ha veramente paura. Tra complessi freudiani, inibizioni sessuali, incomprensioni e traumi, la paura più grande del protagonista si rivela essere proprio quella madre, il mostro di fine livello, dalla quale, per tutto il film, tenta di tornare, ma dal cui è irrimediabilmente spaventato. In questo rapporto così contraddittorio con una madre manipolatrice e effettivamente spaventosa Beau può trovare un punto di contatto con il pubblico, tra cui ci saranno sicuramente persone con un rapporto complicato con la figura materna. Ma ovviamente lui è un paranoico, e quindi tutto viene esagerato, esasperato, addizionato, sovrapponendo strati di significato su strati di metafora, con il risultato che, alla fine, lo spettatore risulta stordito e sfiancato dal fiume in piena dei pensieri di Ari Aster, che, dal canto suo, sembra estremamente compiaciuto del proprio lavoro, senza risparmiarsi niente, neppure la più piccola idea bizzarra, che sia un gemello cattivo o un mostro/padre rinchiuso in soffitta.

Un racconto a briglia sciolta

La sensazione è che, fuori dal linguaggio di genere, Ari Aster abbia perso le briglie del suo stesso racconto, dando libero sfogo al suo immaginario e così auto-sabotandosi, senza una macchina filmica che gli abbia offerto sponde e limiti per razionalizzare al meglio la sua idea che comunque è intrigante, ma disordinatamente realizzata. Ma forse lo spirito di Beau ha paura è proprio questo: la paura è irrazionale e incontrollata, non ammette ragionevolezza né limiti di azione, a maggior ragione se si annida dentro la testa di un paranoico che ha avuto paura di tutto dal momento in cui è nato, ancora prima di emettere il primo vagito.

Un enorme contenitore di idee

Più che un film ambizioso, come spesso si legge, Beau ha paura è un film contenitore, in cui Ari Aster ha riversato, senza riguardo per nulla e nessuno, idee, traumi, sensazioni, situazioni e forse anche paure personali.

È un film squilibrato, un flusso di coscienza per immagini senza però la profondità e il bisogno di riflessione e confronto che ha una vera coscienza quando si mette a nudo sullo schermo. Beau ha paura è delirio cinematografico, addizione di suggestioni e incontrollata glorificazione del proprio ego. Sicuramente si tratta di una visione ostica e per niente rassicurante, ma forse era giusto aspettarsi qualcosa del genere da Aster, perché il cinema non deve sempre per forza essere organico e rassicurante.

Massimiliano Caiazzo ospite al Carbonia Film Festival 2023

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Massimiliano Caiazzo ospite al Carbonia Film Festival 2023

Nell’attesa della prossima edizione del Carbonia Film Festival, che prenderà il via il prossimo giovedì 4 maggio, si arricchisce di alcune novità il cartellone della manifestazione che quest’anno ha il suo focus su giovani e territorio. La serata di chiusura del festival avrà infatti tra i suoi protagonisti uno dei volti più noti e apprezzati della serialità made in Italy, Massimiliano Caiazzo.

L’attore napoletano classe 1996 è diventato una vera e propria icona grazie al ruolo di Carmine Di Salvo nella serie fenomeno degli ultimi anni, Mare Fuori. Massimiliano Caiazzo ha recentemente debuttato al cinema e a Carbonia, domenica 7 maggio, presenterà proprio il suo esordio sul grande schermo in Piano Piano di Nicola Prosatore.

Il film, opera prima di Prosatore presentata in anteprima all’ultimo Festival di Locarno e in sala dal 16 marzo per I Wonder Pictures, è un coming of age ambientato nella Napoli del 1987, anno in cui la squadra partenopea vinse lo scudetto.

A presentare il film e incontrare il pubblico del festival al Cine-Teatro Centrale saranno presenti il regista Nicola Prosatore insieme a due dei protagonisti Dominique Donnarumma e Massimiliano Caiazzo.

Il Gattopardo: Netflix condivide le prime immagini dalla nuova serie

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Netflix è lieta di annunciare l’inizio delle riprese oggi a Roma de Il Gattopardo, la serie tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il cast vede come protagonisti Kim Rossi Stuart (Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina), Benedetta Porcaroli (Concetta), Deva Cassel (Angelica) e Saul Nanni (Tancredi). Nel cast anche Paolo Calabresi, Francesco Colella, Astrid Meloni e Greta Esposito.

La serie, in sei episodi, è prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen e Benedetto Habib per Indiana Production e da Will Gould, Frith Tiplady e Matthew Read per Moonage Pictures e arriverà solo su Netflix.

Il regista Tom Shankland riscoprirà tutta la modernità di un racconto, quello del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e di oggi. Shankland, che dirigerà gli episodi 1-2-3-6, sarà affiancato sul set dai registi Giuseppe Capotondi (episodio 4) e Laura Luchetti (episodio 5). La serie è scritta da Richard Warlow, che ne è anche creatore ed executive producer, assieme a Benji Walters.

Il direttore della fotografia è Nicolaj Bruel. I costumi della serie sono a firma di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono di Paolo Buonvino. Le riprese dureranno oltre quattro mesi, e si svolgeranno tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma.

Il Gattopardo, la trama

Basato su uno dei più grandi romanzi italiani di tutti i tempi, Il Gattopardo è un racconto epico, sorprendente e sensuale, ambientato in Sicilia durante i moti del 1860. Al cuore della serie troviamo Don Fabrizio Corbera, l’indimenticabile Principe di Salina, che conduce una vita intrisa di bellezza e privilegio. Ma l’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana, e Fabrizio si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo. Per non soccombere, Fabrizio sarà costretto a stringere nuove alleanze, anche se questo significherà andare contro ai suoi principi, fino a trovarsi di fronte ad una scelta che pare impossibile. Don Fabrizio avrà il potere di organizzare un matrimonio che salverebbe il futuro della sua famiglia, quello tra la ricca e bellissima Angelica e suo nipote Tancredi ma, facendolo, spezzerebbe il cuore della sua adorata figlia Concetta. La serie esplora con lo sguardo di oggi temi che si tramandano da secoli e sono universali: il potere, l’amore e il costo del progresso.

L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice: la recensione del film di Alain Guiraudie

La designazione di L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice a Film della Critica da parte del SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – rischia di far insospettire qualcuno, ma non è una scelta banale e si spera che possa aiutare un titolo tanto interessante quanto difficile da inquadrare. Alain Guiraudie sa di avere un suo pubblico, “che non ha necessariamente bisogno di convincersi che non è bene picchiare la propria moglie o rifiutare gli stranieri” (come dice lui), eppure non è solo a quello che si rivolge la storia distribuita al cinema a partire dal 27 aprile da Satine Cult, il nuovo label di Satine Film dedicato alle voci cinematografiche più audaci e originali del cinema contemporaneo. Come è quella del “giocoso e serissimo” regista di Lo sconosciuto del lago e Rester vertical.

La Francia di Alain Guiraudie

Con L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice siamo nella tranquilla Clermont-Ferrand, in un momento particolare, nel quale il quieto vivere del trentacinquenne Médéric (Jean-Charles Clichet) e dei suoi concittadini è scosso da un inaspettato attacco terroristico di apparente matrice islamica. Un evento che più che sconvolgere le abitudini dei più, li porta a dubitare di tutto finendo per adottare comportamenti che sono quelli di tutti, nella Francia di Alain Guiraudie e nostri.

Questo è il contesto, però, nel quale il giovane solitario si dichiara alla matura Isadora (una incredibile Noémie Lvovsky), prostituta della quale si è innamorato e con la quale vorrebbe avere un rapporto diverso dagli altri clienti, non a pagamento. Un rapporto che scatena la gelosia del marito della signora e il sospetto dei vicini di casa che lo vedono aggirarsi nella zona residenziale dove vive la coppia.

La soluzione? Spostarsi nel più centrale condominio di Médéric, dove tutti sono in subbuglio per l’arrivo del giovane Selim (il debuttante Iliés Kadri), arabo senzatetto apparso proprio la sera dell’attentato e accolto da alcuni condòmini più generosi. Forse ricercato dalla polizia, sicuramente braccato dagli altri musulmani della zona, il ragazzo diventa il fulcro di una serie di dubbi e ambiguità stabilendo rapporti diversi con tutti i soggetti coinvolti, mentre cercano di portare avanti le loro vite.

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Un mix di reale e surreale che racconta molto di noi

Dall’apertura della sezione Panorama del 72simo Festival di Berlino alla 40sima edizione del TFF Torino Film Festival, il percorso di questo film dal titolo d’altri tempi sembra esser stato quello giusto per arrivare alla distribuzione in sala, dove non è stato possibile vedere molti dei precedenti del regista. Che, come si legge nella motivazione del SNCCI, “affonda il suo sguardo originale nelle paure e nelle nevrosi della società contemporanea, realizzando un’opera che, senza filtri, sfida i luoghi comuni e coglie appieno lo spirito del tempo in cui viviamo“.

Una rappresentazione tanto comune quanto incredibile, che rovescia continuamente sé stessa e le aspettative dello spettatore. Come anche certi pregiudizi – innati, spesso inconfessati o inammissibili – resi qui parte della narrazione con una semplicità che li ridicolizza e in maniera coerente con uno stile e una forma mai patinati o compiaciuti, spiazzanti nel loro iperrealismo e quasi respingenti. Se i personaggi sono adorabili nella loro spaesante schiettezza e naïveté, infatti, la loro capacità di seduzione è pressoché nulla, con una – volutamente – conseguente difficoltà di immedesimazione che permette però di mantenere una distanza utile a osservare la messa in scena di molte nostre nostre paure e paranoie.

Lo humour di Guiraudie non piacerà a tutti, come il suo surreale naturalismo, ma – nonostante un andamento diseguale e qualche pausa di troppo – sarà un piacere vedere un film come il suo per chi cerca storie e tagli inusuali. Una storia di amori complicati, sesso libero e umanità nascosta in bella vista, coraggiosamente ostentata quando non rassegnatamente accettata, nella quale la solidarietà e l’empatia sovrastano la xenofobia dilagante e passivamente radicatasi nel nostro quotidiano. Un viaggio divertente e sommessamente (ma potentemente) satirico in una di quelle periferie dove nessun nemico vero arriverà mai, ma che spesso finiscono per aggrapparsi al terrore per rompere la monotonia. E la dimostrazione che una via ‘della leggerezza’ è possibile.

Alien: Fede Alvarez celebra l’Alien Day con una nuova foto dal set del reboot

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Il nuovo film Alien della 20th Century Studios con protagonista Cailee Spaeny (Mare of Easttown) ha iniziato la produzione a Budapest a marzo con il regista di Evil Dead e Don’t Breathe Fede Alvarez dietro la macchina da presa a dirigere la nuova carneficina.

Anche David Jonsson , Archie Renaux, Spike Fearn, Aileen Wu e Isabela Merced fanno parte del cast del film la cui sinossi ufficiale è la seguente: nono episodio della serie di film immensamente popolare e duratura,  un gruppo di giovani in un mondo lontano si trova a confrontarsi con la forma di vita più terrificante dell’universo”. Ora, il regista ha celebrato “Alien Day” con un nuovo sguardo dietro le quinte del film che sembra suggerire che la storia si svolgerà a bordo di una nave con almeno un iconico Facehugger a piede libero.

Fede Alvarez, è regista, sceneggiatore e produttore, proseguendo la sua carriera in film horror con Alien: Romulus, dopo aver lavorato a “Millennium – Quello che non uccide”, “Don’t Breathe” e il remake di “Evil Dead. A produrre il film c’è anche la Scott Free, la società del regista originale di “Alien”, Ridley Scott che è produttore esecutivo con Michael Pruss (“Our Friend”). Scott e Pruss sono affiancati dai produttori Brent O’Connor (“Bullet Train”), Elizabeth Cantillon (“Persuasion”) e Tom Moran (“The Donut King”).

Alien: Romulus unisce alla serie prequel, presentata per la prima volta nel 2012, con “Prometheus“, seguito da “Alien: Covenant“. La serie prequel è l’ultima iterazione e segue la serie originale iniziata nel 1979, con “Alien“, seguita da “Aliens“, “Alien 3“, “Alien Resurrection” e poi la serie crossover iniziata nel 2004, con “Alien vs. Predator” e “Aliens vs. Predator: Requiem”. Mentre la data di produzione è stata annunciata per la prossima settimana, il progetto senza titolo deve ancora fissare una data di uscita al cinema!

Superman: Legacy, James Gunn parla del film: “E’ la mia storia e non sarà una commedia”

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James Gunn è una delle personalità più attenzione in questo periodo da critici e giornalisti, soprattutto in seguito al suo percorso che lo ha portato a diventare capo dei DC Studios. Ebbene il regista è impegnato in queste settimane alla promozione di Guardiani della Galassia Vol. 3 che sta per debuttare in tutto il mondo e in questo senso le persone non perdono occasione di chiedergli anticipazioni in merito al suo lavoro come co-CEO dei DC Studios che come regista di Superman: Legacy.

Parlando di questo con The Hollywood Reporter, James Gunn ha spiegato come il passaggio da regista ai margini di Hollywood a vero e proprio A-Lister e capo dello studio abbia influenzato ciò che sta portando sul tavolo per questa nuova interpretazione dell’Uomo di domani.“Mi relaziono completamente con Superman perché è tutto ciò che sono”, dice. “È qualcuno che è un estraneo che si sente come un alieno, ma anche l’ultimo insider, perché sta [frick] ing Superman. Ed è un po ‘come mi sento.” “È più facile prendere un personaggio che nessuno conosce, come i Guardiani o Peacemaker, e poi fare quello che vuoi con loro”, ha continuato Gunn. “Le persone in ogni singolo paese del mondo conoscono la storia di Superman.”

Il regista ha ammesso di aver rifiutato un film di Superman nel 2018 proprio per questo motivo e ha continuato a condividere alcune intuizioni su ciò che ora ha pianificato per il personaggio. L’intervista conferma che Superman: Legacy non sarà una commedia e James Gunn non ha intenzione di rendere Clark Kent uno dei personaggi stravaganti per cui è noto; invece, vuole realizzare un film di supereroi veramente sincero.  “Come posso renderlo diverso dai film di Superman che sono stati realizzati finora, ma anche rispettare tutti i film di Superman che sono stati realizzati finora?”  lui chiede. “Quindi mi ci è voluto del tempo per cercare di capirlo.” Ora che è stato capito, Gunn è in procinto di lanciare il film prima che le riprese inizino il prossimo gennaio.

Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025. Superman: Legacy è il primo di un universo pianificato di narrazione multipiattaforma (presumibilmente uno che si mescolerà con i progetti di streaming per HBO Max) in una Fase 1 che lo studio chiama Gods and Monsters. Il cast non è stato ancora annunciato, ma l’uscita nelle sale globali del film è prevista per l’11 luglio 2025.

The Flash: il regista parla di possibili piani per un sequel e del posto del film nel DCU

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La prima proiezione di The Flash si è svolta ieri sera al CinemaCon e, come vi abbiamo anticipato ha avuto recensioni molto positive. Tuttavia con il tempo siamo diventati tutti un po’ diffidenti nei confronti di queste reazioni social entusiaste, anche se va detto che quelle su The Flash arrivano da più parti e persino Tom Cruise ne ha fatto una! Il regista Andy Muschietti era presente dopo quella proiezione per promuovere l’adattamento della DC Comics, ed ha avuto l’opportunità in quella circostanza di parla del film e di rispondere ad alcune domande lecite. Tra queste quelle su un possibile sequel, sul posto del film all’interno del rinnovato DCU e lo stato di salute del protagonista.

Il regista ha scelto attentamente le sue parole e riguardo ad un possibile sequel ha commentato. “Non ne abbiamo parlato. Penso che stiamo tutti aspettando di vedere come va questo film. Ovviamente, c’è entusiasmo nel continuare la storia, soprattutto se questo film avrà successo”. Riguardo al suo posto nell’Universo DC “Naturalmente, c’è un’architettura nel DC Studios che si sta preparando e viene creata in questo periodo. E la domanda è: questa nuova architettura assorbirà questa storia? La cosa buona del multiverso è che è possibile. Il multiverso permette a tutti questi diversi mondi di coesistere e interagire. E quindi, si spera, sì. Non lo sappiamo ancora. Questa è la verità.”

In altre parole, sembra che The Flash potrà trovare il suo spazio nel DCU a condizione che abbia successo. In merito ai camei presenti: “Come sai, questa non è la versione finale”, ha scherzato il regista. “Quello che hai visto non è la versione che vedrai il 16 giugno. Puoi farmi di nuovo questa domanda dopo il 16 giugno. Mi dispiace.”  Non aiuta il futuro del franchise di The Flash il fatto che ha ancora un protagonista dal futuro incerto. L’attore Ezra Miller non era presente al CinemaCon e non dovrebbe partecipare alla promozione de film, ma Muschietti ha condiviso un breve aggiornamento sul suo stato di salute.  “Ezra ora sta bene”, ha dichiarato. “Speriamo tutti che stia meglio. Sta facendo il suo percorsso per il recupero. Ha a che fare con problemi di salute mentale, ma sta bene. Abbiamo parlato con la sua famiglia non molto tempo fa e sono molto impegnati nel farlo stare meglio”.

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 15 giugno 2023. Il film è diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League. Nel cast anche Ben Affleck, Kiersey Clemons, Ron Livingston, Michael Keaton, Saoirse-Monica Jackson, Sasha Calle, Maribel Verdú e Rudy Mancuso.

La sinossi del film recita: “i mondi si scontrano in “The Flash” quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo per cambiare gli eventi del passato. Ma quando il suo tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod è tornato, minacciando l’annientamento, e non ci sono supereroi a cui rivolgersi. Cioè, a meno che Barry non riesca a convincere un Batman molto diverso a uscire dalla pensione e salvare un kryptoniano imprigionato… anche se non quello che sta cercando. Alla fine, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per salvarsi la vita. Ma fare l’ultimo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3, presentato il primo trailer

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Il pubblico del CinemaCon è stato deliziato dal primo trailer in assoluto di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3, l’ultimo capitolo della serie rom-com sugli scontri culturali, il vero amore, i bundt cake e i molti, molti usi dello Windex. Il terzo film riprende la storia anni dopo l’originale e segue la famiglia Portokalos mentre si riunisce lontano da Chicago.

“Sono successe molte cose dal mio grosso grasso matrimonio greco”, dice il personaggio di Nia Vardalos in una voce fuori campo. “Mio padre è morto e il suo ultimo desiderio era che visitassimo il suo villaggio d’infanzia in Grecia e ci riconnettessimo con le nostre radici. Quindi, stiamo facendo una reunion di famiglia.”

Il trailer, che non è ancora disponibile on line, inizia quando la famiglia Portokalos fa le valigie pronta per viaggiare all’estero per trovare gli amici e i cugini (di sangue o meno) del defunto padre di Toula. Lungo la strada, ci sono un sacco di souvlaki (anche se, Ian Miller di John Corbett è ancora vegetariano), bevute diurne e romanticismo per far andare avanti il clan. “Questa è una riunione che non dimenticheremo mai”, dice Toula.

La Vardalos ha anche scritto e diretto il film, che uscirà nelle sale a settembre, e ovviamente recita insieme alle star di ritorno. Oltre a Corbett, ci sono Louis Mandylor, Elena Kampouris, Maria Vacratsis e Andrea Martin.

Diretto da Joel Zwick, Il mio grosso grasso matrimonio greco segue Fotoula “Toula” Portokalos (Vardalos), una giovane donna greco-americana che si innamora del non greco Ian Miller (John Corbett). Caratterizzato da un cast di supporto stellare che include il defunto Michael Constantine nei panni del padre di Toula Windex, Gus e Lainie Kazan nei panni della madre di Toula, Maria, l’affascinante film ha generato una serie TV sequel di breve durata e un sequel del 2016, Il mio grosso grasso matrimonio greco 2.

Le prime notizie di un terzo adattamento sono arrivate a giugno del 2022.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino: la descrizione della clip mostrata al CinemaCon

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Un messaggio pre-registrato di Harrison Ford ha introdotto una clip estesa di Indiana Jones e il Quadrante del Destino di Lucasfilm durante la presentazione Disney al CinemaCon. L’attore ha detto: “Ciao CinemaCon! Interpretare Indiana Jones in tutti questi anni ha significato molto per me. (I film) hanno avventura e cuore – e per qualche motivo serpenti. Perché dovevano essere serpenti?”. La battuta si riferisce ovviamente all’unica cosa che il protagonista teme, ovvero i rettili striscianti, come apprendiamo in I predatori dell’arca perduta.

Parlando dei realizzatori del film, Harrison Ford ha concluso: “Siamo tutti entusiasti che tutti possano vedere il nostro film sugli schermi più grandi e migliori”. Il Quadrante del Destino sarà presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes il 18 maggio prima dell’uscita internazionale a partire dal 28 giugno.

Nella clip estesa ed esclusiva mostrata al CinemaCon, Harrison Ford e Phoebe Waller-Bridge si scambiano battute in un inseguimento ad alta velocità mentre sbandano attraverso affollate strade secondarie di pietra (che ricordano in qualche modo le ambientazioni del primo film). “Non sono un ladro di tombe!” esclama l’iconico archeologo: “Stavo facendo un lavoro importante con tuo padre”.

Questo è il quinto titolo della serie di avventure intorno al mondo. James Mangold dirige da una sceneggiatura di Jez Butterworth, John-Henry Butterworth e Mangold. Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel producono, con Steven Spielberg e George Lucas sono produttori esecutivi, e John Williams ritorna come compositore, dopo aver segnato ogni avventura di Indy dal 1981 con una delle colonne sonore più iconiche della storia.

Nel cast ci sono anche Mads Mikkelsen, Antonio Banderas, John Rhys-Davies, Shaunette Renee Wilson, Thomas Kretschmann, Toby Jones, Boyd Holbrook, Oliver Richters e Ethann Isidore.

Oppenheimer: grandi applausi al CinemaCon per il primo footage

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Oppenheimer: grandi applausi al CinemaCon per il primo footage

Christopher Nolan è salito sul palco del CinemaCon per svelare il primo footage di Oppenheimer, il suo personale racconto della vita di J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy), il fisico teorico americano che ha contribuito a creare la bomba atomica.

Nolan, che è sempre stato un grande sostenitore del grande schermo a scapito della distribuzione su piattaforma, è salito sul palco tra gli applausi della folla di esercenti che lo vedono, giustamente, come un alleato prezioso. “Non conosco una storia più drammatica con una posta in gioco più alta”, ha detto della trama della sua ultima opera.

Come scrive Variety, “il film sembrava mangiarsi le unghie“, poiché la storia è proprio quella di questo fisico che crea un’arma tanto potente da essere in grado di spazzare via milioni di vite. C’erano scene della squadra del fisico impegnata nel lavoro top secret della fabbricazione di bombe, ma il film va anche in avanti nel tempo fino a un punto in cui la Russia ha sviluppato la sua tecnologia atomica, innescando sospetti di spionaggio a Los Alamos. Nolan ha affermato che il protagonista del film ha preso decisioni le cui conseguenze si sentono ancora oggi.

“Piaccia o no, J. Robert Oppenheimer è la persona più importante che sia mai vissuta”, ha detto Christopher Nolan, aggiungendo: “Ha creato il mondo in cui viviamo nel bene e nel male. La sua storia deve essere vista per essere creduta.”

Il film, che la Universal distribuirà dal 21 luglio, è una delle uscite estive più ambiziose degli ultimi anni. Quella estiva è una stagione che di solito è riservata ai film di evasione e ai film sui supereroi, ma Oppenheimer è alle prese con alcuni temi pesanti, per non parlare del fatto che racconta di uno sviluppo scientifico che ha rimodellato il corso della storia. Oppenheimer ha guidato il Progetto Manhattan come capo del Los Alamos Laboratory, prima di diventare un critico delle armi di distruzione di massa. “La sua storia è sia un sogno che un incubo”, ha detto Nolan.

Il film è stato girato in 70 mm con telecamere Imax e il trailer che Nolan ha condiviso alternava scene in bianco e nero e scene a colori con un design di produzione impeccabile. Un Cillian Murphy dall’aspetto scarno e con in testa un fedora è un duplicato esatto di Oppenheimer, e ha l’aria di un distruttore di mondi.

Con a capo Murphy, che è un fedelissimo di Christopher Nolan, il cast del film si presenta davvero ricchissimo di star. Ci sono anche Matt Damon nei panni del generale Leslie Groves, Robert Downey Jr. nei panni di Lewis Strauss, un membro della Commissione per l’energia atomica, ed Emily Blunt nei panni della moglie di Oppenheimer, Katherine. Il cast include anche Rami Malek e Florence Pugh.

Oppenheimer uscirà al cinema in Italia il 23 agosto 2023. Distribuito da Universal Pictures.

Dune: Parte 2, Timothee Chalamet cavalca un verme delle sabbie nel footage proiettato al CinemaCon

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Il primo contributo video di Dune: Parte 2 è stato mostrato al CinemaCon e ha anticipato alcune scene che vedranno coinvolti i vermi della sabbia e Paul Atreides interpretato da Timothée Chalamet sulle dune di Arrakis. Come rivelato da Deadline, il trailer a porte chiuse ha mostrato anche Chani di Zendaya e Paul di Timothée Chalamet seduti insieme nel deserto, la principessa Irulan di Florence Pugh che parlava dei segreti del pianeta e, un momento che non vediamo l’ora di vedere sul grande schermo, Paul che rinchiude un verme della sabbia prima di scomparire nella sabbia.

Il regista Denis Villeneuve ha rivelato che Dune: Parte 2 è stato girato interamente in IMAX.  “La seconda parte è un film di guerra epico, molto più denso. Abbiamo visitato Arrakis. Visitiamo nuove location; tutto è nuovo nel film”, ha detto Villenueve. “Nel primo film, abbiamo girato il 40% in IMAX, questa volta è tutto IMAX“.

Zendaya, che è apparsa brevemente come Chani in Dune del 2021, ha detto al pubblico riunito che “questa volta non è solo nei sogni”. “Ho avuto solo poco tempo per scoprire chi fosse“, ha detto della sua breve apparizione nel primo film. “Questi sono ancora due giovani che stanno cercando di crescere, innamorarsi e andarsene, essere un guerriero per la tua gente“. Chalamet è stato anche tra gli ospiti più attesi al CinemaCon di quest’anno, con il suo prequel di Wonka che ha svelato il suo primo trailer e una rivelazione a sorpresa del casting.

Dune: Parte 2, il film

L’epopea sul grande schermo continua l’adattamento dell’acclamato bestseller di Frank Herbert con il ritorno delle star tra cui il candidato all’Oscar Timothée Chalamet (Chiamami col tuo nome), Zendaya (Spider-Man: No Way Home), Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar Javier Bardem (No Country for Old Men, Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame), Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron), Dave Bautista (Thor: Love and Thunder), il candidato all’Oscar Charlotte Rampling) e Stephen McKinley Henderson. Nel cast del sequel ci sono anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del famigerato Feyd Rautha e la leggenda dello schermo Christopher Walken (The Deer Hunter, Hairspray) nei panni dell’Imperatore. Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne), Léa Seydoux (Crimes of the Future) e Souheila Yacoub (la serie No Man’s LandClimax) completano l’ampio cast.

Questo film esplorerà il viaggio mitico di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte a una scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, si sforza di prevenire un terribile futuro che solo lui può prevedere. Denis Villeneuve dirigerà Dune: Parte 2 da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts e basata sul romanzo di Herbert. Il film è prodotto da Villeneuve, Mary Parent, Cale Boyter, Tanya Lapointe e Patrick McCormick. I produttori esecutivi sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert, Thomas Tull, Jon Spaihts, Richard P. Rubinstein e John Harrison, con Kevin J. Anderson in qualità di consulente creativo.

Transformers – Il risveglio: nuovo teaser in attesa del nuovo trailer!

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Tra meno di 24 ore, Paramount Pictures rilascerà un nuovo trailer di Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts). Il film si sta avvicinando rapidamente alla data di uscita nelle sale anche se l’entusiasmo su questo riavvio sta calando negli ultimi mesi.

Per quanto riguarda questo teaser del trailer, non rivela molto, anche se non possiamo fare a meno di provare un pizzico di entusiasmo vedendo gli Autobot fianco a fianco con i Maximal. Sono state rilasciate anche una manciata di nuove foto insieme ai commenti del cast e della troupe di Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) che trovate di seguito con il teaser.

Tutto quello che sappiamo su Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts)

Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) ci porterà negli anni 90, in un epica avventura in giro per il mondo, dove ritroveremo gli Autobot e una nuova generazione di Transformer, i Maximal, che prenderanno parte all’eterna battaglia sulla terra tra Autobot e Decepticon. Diretto da Steven Caple Jr. e interpretato da Anthony Ramos e Dominique Fishback, il film arriverà nelle sale italiane a giugno 2023

Diretto da Steven Caple Jr. Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) si baserà su una sceneggiatura scritta da Joby Harold e Darnell Metayer & Josh Peters e Erich Hoeber & Jon Hoeber, e su una storia di Joby Harold. Il film è basato sempre sulle action figure Transformers di Hasbro. Il film è prodotto da Lorenzo di Bonaventura, Tom DeSanto e Don Murphy, Michael Bay, Mark Vahradian, Duncan Henderson. Con  Steven Spielberg, Brian Goldner, David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Brian Oliver, Bradley J. Fischer, Valerii An che sono produttori esecutivi.

Protagonisti di Transformers – Il risveglio (Transformers: Rise of the Beasts) sono Anthony Ramos, Dominique Fishback, Tobe Nwigwe, Peter Cullen, Ron Perlman Peter Dinklage, Michelle Yeoh, Liza Koshy, John DiMaggio, David Sobolov, Michaela Jae Rodriguez, Pete Davidson, Cristo Fernández. Il fim sarà distribuito in Italia da Eagle Pictures.

Batman: Amazon acquista un film d’animazione e lo spin-off in serie animata!

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Arriva oggi la notizia che Amazon ha acquisto altri due titolo che riguardano Batman della DC Studios, oltre al già annunciato Batman: Caped Crusader.  A darne notizia è stato il The Hollywood Reporter che ha confermato che il film Merry Little Batman e la sua serie spin-off Bat-Family sono stati acquistati da Amazon dalla DC e dalla Warner Bros. Animation di Warner Bros. Discovery. Il sito riporta che Merry Little Batman segue Damian Wayne mentre diventa “Little Batman” e protegge Gotham City dai cattivi durante le festività natalizie, mentre Bat-Family segue Batman, Alfred e Damian – che è ancora chiamato “Little Batman” – e alcuni nuovi arrivati ​​​​di Wayne Manor “navigano nel divertimento e nelle frustrazioni della vita come una super famiglia”.

Batman: The Animated Series ha contribuito all’evoluzione della narrazione dei supereroi e ha definito il Cavaliere Oscuro per una generazione“, ha dichiarato Vernon Sanders, capo della televisione di Amazon e MGM Studios. “ Batman: Caped Crusader continuerà senza dubbio quella tradizione e, insieme a Merry Little Batman e Bat-Family, siamo entusiasti di collaborare con Warner Bros. Animation per offrire una varietà di adattamenti del mito di Batman ai nostri clienti Prime Video globali“.

“Siamo entusiasti di collaborare con Amazon per iniziare un nuovissimo capitolo animato di Batman“, ha dichiarato Sam Register, capo della Warner Bros. Animation. “Dalla narrazione cinematografica noir di Batman: Caped Crusader alle avventure comiche di Merry Little Batman e Bat-Family , questi nuovi progetti assicurano che ci sarà una storia animata di Batman pronta ad entusiasmare i fan di tutte le età”.

L’Esorcista del Papa: un sequel del film con Russell Crowe sarebbe in via di sviluppo

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Stando a quanto riportato da Bloody Disgusting, portale dedicato prevalentemente al cinema horror, un sequel di L’Esorcista del Papa (qui la recensione), il film interpretato da Russell Crowe e basato sulle memorie di Padre Gabriel Amorth, sarebbe ufficialmente in via di sviluppo. Costato soltanto 18 milioni di dollari, la pellicola diretta da Julius Avery ha infatti ad ora raccolto circa 52 milioni di dollari in tutto il mondo. Un risultato che, nonostante la divisiva accoglienza a cui il film è andato incontro, sarebbe sufficiente a spingere affinché si portino avanti i racconti di Amorth e dei suoi esorcismi.

Sappiamo infatti che il film non è sfuggito alle polemiche, considerando il delicato argomento trattato. In particolare, queste si sono accese con la sua uscita nelle sale. Polemiche a cui si è unito lo stesso Vaticano, scagliatosi contro le reinvenzioni e lo splatter eccessivo presenti nel film. Si attende ora una conferma ufficiale in merito alla realizzazione di un sequel, ma per chi ha visto il film il fatto che possa esserci un seguito non risulta del tutto una sorpresa. L’Esorcista del Papa si apre infatti a portare sul grande schermo le vere attività di Amorth, particolarmente numerose e documentate.

Al momento non ci sono però ulteriori dettagli sul possibile sequel, ma se questo dovesse esserci dovrebbe essere certo il ritorno di Crowe nei panni del protagonista. In attesa di poterne sapere di più, ricordiamo che L’Esorcista del Papa si trova ancora in sala e che racconta la storia di Padre Amorth che, indagando sulla terrificante possessione di un ragazzo, finirà per scoprire una cospirazione secolare che il Vaticano ha disperatamente cercato di tenere nascosta.

Fonte: BloodyDisgusting

Assassinio a Venezia: teaser trailer del film di e con Kenneth Branagh

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La 20th Century Studios ha finalmente rilasciato il primo teaser trailer di Assassinio a Venezia, il nuovo film diretto e interpretato da Kenneth Branagh nonché suo terzo lungometraggio dedicato al detective Hercule Poirot dopo Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. Questo inquietante nuovo thriller soprannaturale è ora basato sul romanzo “Hallowe’en Party” di Agatha Christie ha una data d’uscita nelle sale attualmente fissata al il 15 settembre 2023.

Per quanto riguarda la trama, Assassinio a Venezia è ambientato nella misteriosa Venezia del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, dove Hercule Poirot, ormai in pensione e vivendo in un esilio autoimposto nella città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo fatiscente e infestato. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective viene catapultato in un sinistro mondo di ombre e segreti, costretto nuovamente a dover risolvere il caso prima che qualcos altro di spiacevole possa accadere.

Il film, come già riportato, è diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del candidato all’Oscar Michael Green (Logan). I produttori sono Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Ridley Scott e Simon Kinberg, con Louise Killin, James Prichard e Mark Gordon come produttori esecutivi. Un brillante ensemble interpreta un cast di personaggi indimenticabili, tra cui Kenneth Branagh, Kyle Allen (Rosaline), Camille Cottin (Call My Agent), Jamie Dornan (Belfast), Tina Fey (30 Rock), Jude Hill (Belfast), Ali Khan (6 Underground), Emma Laird (Mayor of Kingstown), Kelly Reilly (Yellowstone), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

Train to Busan: trama, cast e sequel del film coreano

Train to Busan: trama, cast e sequel del film coreano

Gli zombie sono da sempre tra le creature più spaventose e significative viste al cinema. Nel corso degli anni, attraverso gli innumerevoli film che li hanno resi protagonisti, questi hanno assunto significati metaforici sempre diversi, rinnovandosi continuamente di pari passo al trasformarsi della società. Generalmente, si è soliti vedere gli zombi da un punto di vista del cinema statunitense, ma il film sudcoreano del 2018 Train to Busan (qui la recensione) ha significativamente ribaltato tale prospettiva. Diretto da Yeon Sang-ho, il film ha inoltre presentato una serie di scenari particolarmente accattivanti, spostando il grosso dell’azione a bordo di un treno in viaggio.

Confinando i suoi protagonisti in uno spazio chiuso, il regista e anche sceneggiatore del film ha potuto costruire una vicenda tesa e ricca di colpi di scena. Come anche per Snowpiercer, diretto dal coreano Bong Joon-ho, Train to Busan va a raccontare, attraverso le caratteristiche del suo genere, un tema particolarmente ricorrente nel cinema coreano. Si tratta delle differenze di classe che sconvolgono profondamente la Corea, a cui si aggiungono le inevitabili differenze di trattamento, l’egoismo e l’individualismo, il tutto racchiuso all’interno di un treno che, nel suo viaggiare incurante di quanto sta accadendo, va a rappresentare la stessa vita.

In particolare, inoltre, è da notare come il film rielabori la figura dello zombie, liberandola dagli stereotipi che aveva acquisito nel corso dei decenni. Edgar Wright, autore di film come L’alba dei morti dementi e Baby Driver – Il genio della fuga, lo ha indicato come il suo film sugli zombi preferito di sempre. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Train to Busan: la trama del film

Protagonista del film è Seok-woo, un agente di borsa particolarmente dedito al suo lavoro, che gli permette di mantenere sé stesso e la piccola figlia Soo-an. Da divorziato, l’uomo cerca di essere il più attento possibile alle necessità della bambina, che per il suo compleanno chiede al padre di andare a fare una gita a Busan, dove vive anche la madre. Durante il viaggio in treno, però, uno dei passeggeri inizia a subire una misteriosa trasformazione che lo porta a diventare uno zombie. Il panico si scatena subito dentro al treno e Seok-woo dovrà trovare il modo di difendere a tutti i costi sua figlia. Al di fuori del treno, allo stesso modo, l’invasione zombie è già iniziata.

Train to Busan cast

Train to Busan: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Seok-woo è l’attore Gong Yoo. Oltre che per il suo ruolo in questo film, egli è molto noto in patria anche per titoli come Dogani e L’impero delle ombre. Nei panni di sua figlia Soo-an vi è invece Kim Su-an, giovanissima attrice attiva nel mondo della recitazione sin dall’età di cinque anni. Il grande successo per lei arriva proprio con Train to Busan, che le permette di diventare una vera e propria star internazionale. Jeong Yu-mi recita invece nei panni di Seong-kyeong, donna incinta presente sul treno che acquisirà grande importanza nel corso del film.

Suo marito, l’operaio Sang-hwa, è invece interpretato da Ma Dong-seok. L’attore è noto a livello internazionale per i film The Gangster, the Cop, the Devil e Ashfall – The Final Countdown, mentre attualmente è stato scelto per interpretare Gilgamesh nel film film Marvel Eternals. Choi Woo-shik, tra i protagonisti anche di Parasite, interpreta qui il giocatore di una squadra di baseball liceale Yong-guk. Ahn So-hee, invece, è la cheerleader Jin-hee. Kim Eui-sung interpreta Yon-suk, spregevole uomo d’affari, mentre Ye Soo-jung e Park Myung-sin sono le anziane sorelle In-gil e Jong-gil.

Il sequel di Train to Busan, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Il grandissimo successo del film ha spinto il regista a considerare l’idea di un sequel. Egli si era però inizialmente dichiarato contrario a questo, considerando conclusa la storia. In breve, però, la sua opinione è cambiata e nel 2020 Yeon ha fatto uscire in sala il film Peninsula, sequel di Train to Busan che pur essendo ambientato nello stesso contesto narrativo presenta una storia e dei personaggi nuovi. Se nel primo film ci si concentrava sull’ambiente treno, in questo secondo capitolo il racconto si espande all’intera penisola coreana. Di Train to Busan esiste però anche un prequel, intitolato Seoul Station, film d’animazione distribuito parallelamente al titolo principale.

In attesa di vedere il sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Train to Busan è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Mediaset Infinity, Rai Play, Apple iTunes, Mubi e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 aprile alle ore 22:55 sul canale Rai 4.

https://www.youtube.com/watch?v=xb4UQIJLqvY

Fonte: IMDb

Platonic: trailer della serie comedy con Rose Byrne e Seth Rogen

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Platonic: trailer della serie comedy con Rose Byrne e Seth Rogen

Apple TV+ ha rilasciato il trailer di Platonic, la nuova serie comedy interpretata e prodotta da Rose Byrne e Seth Rogen e co-creata, diretta e co-scritta da Nick Stoller e Francesca Delbanco.

https://youtu.be/OiC3rQX8YY4

Platonic: quando esce e dove vederla in streaming

La serie, composta da dieci episodi della durata di mezz’ora ciascuno, farà il suo debutto su Apple TV+ il 24 maggio con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi settimanali ogni mercoledì.

La trama e il cast di Platonic

Platonic segue le vicende di una coppia platonica di ex migliori amici prossimi alla mezza età (Seth Rogen e Rose Byrne) che si riavvicinano dopo una lunga separazione. L’amicizia del duo diventa totalizzante e destabilizza le loro vite in modo esilarante. Il cast è composto anche da Luke Macfarlane, Tre Hale, Carla Gallo e Andrew Lopez.

Platonic è prodotta da Sony Pictures Television, con cui la Global Solutions di Stoller e Stoller ha un accordo globale. Byrne, Rogen, Stoller, Delbanco e Conor Welch sono i produttori esecutivi.

La serie segna una nuova collaborazione tra Apple TV+ e Rose Byrne, che è anche protagonista di “Physical”, la serie Apple Original acclamata dalla critica e pronta per debuttare con la terza stagione nel corso dell’anno. Seth Rogen sarà anche protagonista di una serie comedy, ancora senza titolo, che scriverà, dirigerà e produrrà insieme a Evan Goldberg per Apple TV+. La serie si unirà alla crescente offerta di serie comedy di successo e pluripremiate su Apple TV+, tra cui il vincitore dell’Emmy “Ted Lasso”, “Shrinking”, “Schmigadoon!”, “The Afterparty”, “Il premio del destino”, “Bad Sisters”, “Trying”, “Mythic Quest” e altre ancora.

American Born Chinese: trailer della serie d’azione in arrivo su Disney+

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Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale della serie originale comedy d’azione American Born Chinese che debutterà con tutti gli otto episodi il 24 maggio sulla piattaforma streaming. La serie televisiva targata Disney Branded Television è prodotta da 20th Television.

American Born Chinese: la trama e il cast

Basata sull’omonima graphic novel di Gene Luen Yang, American Born Chinese racconta le sfide e le difficoltà di un normale adolescente americano la cui vita cambia per sempre quando fa amicizia con il figlio di un dio mitologico. Questa è la storia della battaglia di un giovane uomo per la propria identità, raccontata attraverso la famiglia, la commedia e il Kung-Fu ricco di azione.

Quest’avventura di formazione è interpretata da un cast di star internazionali, tra cui i vincitori del premio Oscar Michelle Yeoh e Ke Huy Quan (Everything Everywhere All at Once), Ben Wang (Chang a Canestro), il candidato all’International Emmy Award Yeo Yann Yann (Wet Season), Chin Han (Mortal Kombat), Daniel Wu (Frammenti dal passato – Reminiscence), l’ex campione di Taekwondo Jimmy Liu e Sydney Taylor (Just Add Magic).

A presentare al pubblico una serie di iconiche figure mitologiche cinesi sono le guest star Stephanie Hsu, candidata all’Oscar, nel ruolo di Shiji Niangniang, la Signora delle Pietre; Ronny Chieng in quello del monaco anticonvenzionale Ji Gong; Jimmy O. Yang nel ruolo del Re Drago Ao Guang; James Hong in quello dell’Imperatore di Giada; Leonard Wu nel ruolo di Niu Mowang/Demone Toro; e Poppy Liu in quello della Principessa dal Ventaglio di Ferro. La serie vede anche Lisa Lu nel ruolo dell’agopunturista Ni Yang, prossima alla pensione, mentre Rosalie Chiang interpreta la studentessa attivista Suzy Nakamura.

Lo sceneggiatore/produttore vincitore di un Emmy Award Kelvin Yu (Bob’s Burgers, Central Park) è produttore esecutivo e showrunner. Destin Daniel Cretton (Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, Short Term 12) è il regista e produttore esecutivo, insieme a Melvin Mar e Jake Kasdan (entrambi di Dottoressa Doogie, Jumanji – Benvenuti nella giungla e Jumanji: The Next Level), Erin O’Malley (Dottoressa Doogie), Asher Goldstein (Short Term 12, Il diritto di opporsi) e Gene Luen Yang.

Black Mirror 6: il primo trailer conferma la data d’uscita

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Black Mirror 6: il primo trailer conferma la data d’uscita

Netflix ha diffuso il primo trailer della sesta stagione di Black Mirror, la serie antologica che per questo sesto ciclo si rinnova e diventa, secondo la logline, “la più imprevedibile, non classificabile e inaspettata di sempre”. La nuova stagione sarà disponibile a giugno.

Come sempre, la serie si impreziosisce di grandi nomi nel cast, nomi che sono associati a volti meno noti ma sempre capaci di grandi interpretazioni, destinate a rimanere impresse nella memoria collettiva. Il cast dei nuovi episodi comprende Aaron Paul, Anjana Vasan, Annie Murphy, Auden Thornton, Ben Barnes, Clara Rugaard, Daniel Portman, Danny Ramirez, David Shields, Himesh Patel, John Hannah, Josh Hartnett, Kate Mara, Michael Cera, Monica Dolan, Myha’la Herrold, Paapa Essiedu, Rob Delaney, Rory Culkin, Salma Hayek Pinault, Samuel Blenkin e Zazie Beetz.

Black Mirror 6, la prima immagini

And Just like That…, teaser trailer della seconda stagione!

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And Just like That…, teaser trailer della seconda stagione!

Debutta a giugno in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW l’attesissima seconda stagione della serie Sky Exclusive AND JUST LIKE THAT…, il nuovo capitolo del cult HBO Sex and the City. Dal produttore esecutivo Michael Patrick King, i nuovi episodi, di cui è appena stato rilasciato il teaser trailer, vedono il ritorno delle protagoniste Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis.

https://youtu.be/QMoXqu8il3s

Fra il cast che ritorna nei nuovi episodi anche Sara Ramírez, Sarita Choudhury, Nicole Ari Parker, Karen Pittman, Mario Cantone, David Eigenberg, Evan Handler, Christopher Jackson, Niall Cunningham, Cathy Ang e Alexa Swinton.

Crediti: produttori esecutivi della serie Michael Patrick King, John Melfi, Julie Rottenberg, Elisa Zuritsky, Sarah Jessica Parker, Kristin Davis e Cynthia Nixon. Fra gli sceneggiatori, oltre a Michael Patrick King, anche Samantha Irby, Susan Fales-Hill, Lucas Froehlich, Rachel Palmer, Julie Rottenberg e Elisa Zuritsky. Fra i registi della nuova stagione lo stesso King, Cynthia Nixon, Ry Russo-Young e Julie Rottenberg. La serie HBO “Sex and the City” è stata creata da Darren Star dal romanzo “Sex and the City” di Candace Bushnell.

The Flash: quello che ci ha rivelato il nuovo trailer

The Flash: quello che ci ha rivelato il nuovo trailer

La Warner Bros. ha diffuso ufficialmente un nuovo trailer di The Flash al CinemaCon 2023. I piani per un film solista sul Velocista Scarlatto con protagonista il Barry Allen di Ezra Miller risalgono ormai al 2014. Secondo quanto riferito dalle prime recensioni e reaction a seguito delle prime proiezioni di prova, The Flash è uno dei migliori film DC mai realizzati e giocherà un ruolo di primo piano nel resettare l’Universo DC per i nuovi piani di James Gunn e Peter Safran. Il film infatti sembra raccontare Flashpoint e il punto di non ritorno per l’Universo DC nei fumetti. A seguito degli eventi di questo film, tutto l’universo condiviso in questione sarà, appunto, resettato, e ripartirà da zero. Per questa occasione, Warner Bros è riuscita a richiamare in campo il Batman di Michael Keaton, lo Zod di Michael Shannon e una new entry molto interessante, Supergirl di Sasha Calle.

Il nuovo trailer di The Flash è pieno di nuovi contenuti dal film e anticipa pesantemente la storia multiversale del film, la stretta relazione tra Barry Allen e Batman e le modifiche apportate alla sequenza temporale DC a seguito del viaggio nel tempo di Flash. Ecco cosa si può evincere da questo secondo trailer di quello che può definirsi un turning (flash) point per gli eroi DC al cinema.

I genitori di Batman di Michael Keaton compaiono nel trailer flash

Nel trailer di The Flash è incluso uno sguardo al passato del Batman di Michael Keaton in forma di una foto di Bruce Wayne e dei suoi genitori. La versione del personaggio di Keaton viene mostrata mentre tocca l’immagine, mentre la voce fuori campo parla di come ha perso entrambi i suoi genitori.

Sulla base di altre inquadrature nel trailer, sembra che la foto dei genitori di Batman sia collegata ai luoghi segreti della Wayne Mansion che nascondono i vari costumi di Batman di Bruce. Considerando che The Flash parla di bambini che hanno perso i genitori, mostrare Thomas e Martha Wayne in questo momento sembra avere perfettamente senso.

I capelli lunghi di Bruce Wayne raccontano la sua vita dopo Batman – Il Ritorno

L’essere Batman di Michael Keaton in The Flash includerà collegamenti diretti con i suoi film precedenti, ma il suo aspetto fisico nel trailer è indice di ciò che gli è successo. Un personaggio che sembra essere Bruce Wayne è mostrato di spalle con lunghi capelli ondulati biondo/bianchi mentre guarda i sette costumi di Batman.

I lunghi capelli di Bruce Wayne sarebbero apparentemente un segno di come il miliardario si è tenuto lontano dagli occhi del pubblico per gran parte della sua vita dopo quello che abbiamo visto in Batman – Il Ritorno di Tim Burton, diventando un recluso ed evitando i suoi doveri da supereroe fino a quando Barry Allen non entra nella sua vita.

Sentiamo la voce di Iris West, ma non la vediamo

Kiersey Clemons the flashNel trailer sembra, ad un certo punto, di sentire la voce della Iris West di Kiersey Clemons, anche se non viene mostrata nel filmato. Una voce femminile dice: “Non riesco a immaginare cosa hai passato. Hai perso entrambi i genitori in un giorno”. Questa persona potrebbe parlare con Batman o Flash, stando al passato di entrambi, ma sembra che si tratti proprio della voce di Kiersey Clemons.

Inizialmente il personaggio doveva apparire in Justice League prima delle riprese e alla fine ha interpretato un piccolo ruolo nella Snyder Cut. La sua battuta fa ovviamente riferimento a come Barry abbia perso entrambi i genitori nello stesso incidente: la madre che rimane uccisa e il padre condannato al carcere perché ingiustamente accusato dell’omicidio.

Il trailer di Flash anticipa la morte della madre di Barry Allen

Parlando dei genitori di Barry, il trailer di The Flash fornisce anche più contesto sulla morte di sua madre, Nora Allen. Il filmato include Henry Allen che dice a Barry di chiamare il 9-1-1 dopo che le è successo qualcosa. Nei fumetti, la mamma di Barry muore per mano di Reverse-Flash.

Non è confermato su quale storia dei fumetti si baserà il film e quindi su chi e come uccide Nora, ma è un momento che influisce direttamente sugli eventi principali del film e sulle motivazioni di Barry.

Il Martha Wayne Institute suggerisce l’eredità della madre di Batman

L’eredità delle mamme continua a essere mostrata nel trailer di The Flash con un riferimento a Martha Wayne. Come parte della distruzione che deriva dall’attacco di Zod alla Terra, il filmato include un Easter Egg che mostra il Martha Wayne Institute.

Non è chiaro quale sia esattamente lo scopo di questo istituto, ma indica che l’eredità di Martha e la sua attività filantropica sopravvivono anche anni dopo la sua prematura morte.

Il Barry Allen del multiverso indossa un prototipo della tuta di Flash

Un rapido easter egg nel trailer di The Flash mostra quello che sembra essere il Barry Allen del multiverso che indossa un prototipo di tuta. Viene mostrato sul fondo di un’inquadratura che si svolge durante l’attacco di Zod a Metropolis.

Il design completo del prototipo del costume di Flash è difficile da distinguere, ma a quanto pare comporta un giubbotto protettivo nero, dettagli gialli e rossi e una base bianca.

Il simbolo di Supergirl significa ancora speranza (proprio come per Superman)

Un’altra conferma chiave che arriva nel trailer di The Flash è il significato della S sul costume di Supergirl. Il simbolo che sembra una “S” di Krypton è una corrispondenza visiva diretta con il logo di Superman e una citazione diretta a L’Uomo d’Acciaio.

Mentre la Supergirl di Sasha Calle è ora quella che indossa il simbolo, il filmato ci indica che anche in questa incarnazione, quella S significa Speranza. A giudicare da quanto sia potente Supergirl nel trailer, potrebbe senza dubbio contribuire a portare la speranza nel mondo.

Michael Keaton ripete l’iconica frase “Let’s Get Nuts” di Batman

Il trailer di Flash include la conferma che il Batman di Michael Keaton ripeterà una delle sue battute più iconiche. L’attore si sente dire “Vuoi impazzire? Diventiamo matti” proprio come faceva nella famosa scena del Batman del 1989 di Tim Burton di fronte al Joker di Jack Nicholson.

Keaton originariamente ha recitato la battuta in modo molto più animato nei panni di Bruce Wayne quando tenta di sfidare il Joker. La ripetizione della frase iconica nel trailer è molto più sommessa, ma forse suona anche più minacciosa. Si tratta della seconda frase ripetuta dal Batman di Keaton dopo la proverbiale: “I’m Batman”, sentita nel primo trailer.

Rivelato completamente il costume di Barry Allen nel multiverso

the flashLa versione multiversale di Barry Allen ottiene un costume di Flash unico nel film e il trailer ne rivela completamente il design. Dopo aver intravisto solo diversi pezzi della tuta nei trailer precedenti, l’abito fatto in casa che utilizza un costume di Batman come base viene completamente svelato in questo secondo filmato.

Sembra che il Barry Allen multiversale dipinga di rosso uno dei vecchi abiti di Batman, applichi un fulmine giallo sul logo centrale e rada le orecchie di Batman dal cappuccio, tra le altre modifiche al design. Questo aspetto molto grezzo e i fulmini blu che ne caratterizzano i movimenti dovrebbero aiutare il pubblico a distinguere le due versioni di Flash.

Supergirl viene in soccorso di Flash – Barry Allen è morto?!

Un momento intrigante nel trailer di The Flash è quello in cui vediamo Supergirl che porta Barry Allen in volo in alto nel cielo. Il suo corpo sembra senza vita, il che fa sembrare che il personaggio sia morto.

Anche se Ezra Miller è stato protagonista di vicende a dir oco turbolente durante lo sviluppo di The Flash, è improbabile che il film uccida Barry Allen tanto meno mostrandolo nel trailer. A giudicare dalle bruciature che sembrano essere sul corpo di Barry, sembra che sia stato gravemente ferito a questo punto del film.

Flash è torturato da un nemico sconosciuto

Il trailer anticipa anche il misterioso cattivo principale del film mostrando Barry Allen che viene torturato, mentre viene trattenuto da un fulmine. Sta urlando di dolore a causa del nemico sconosciuto apparentemente responsabile della sua situazione mostrata.

Quello che vediamo però non sembra essere il lavoro del generale Zod, ma piuttosto quello di un potenziale cattivo legato alla Forza della Velocità. Ci sono stati suggerimenti sul fatto che Dark Flash sia il vero cattivo di The Flash, il che potrebbe significare che il malvagio velocista è responsabile di ciò che sta accadendo a Barry in questo momento del trailer.

Supergirl sconfigge il generale Zod, ma non lo uccide

Un momento impressionante nel trailer di The Flash arriva quando Supergirl sembra sopraffare e sconfiggere Zod. Sembra sferrare il colpo finale colpendolo con un tubo di metallo, lasciando Zod sprofondato in una nave kryptoniana.

Non si tratta solo di un ottimo esempio di quanto sia potente Supergirl in The Flash, ma sembra mostrare anche che questo personaggio potrebbe fare cose che Superman non è in grado di fare. L’Uomo d’Acciaio di Henry Cavill ha sconfitto Zod solo uccidendolo. The Flash sembra pronto a evitare di ripetere la mossa controversa, anche se ciò significa suggerire che Supergirl è un eroe migliore di Superman.

Batman di Michael Keaton è antiproiettile

Un altro momento nel trailer del film The Flash conferma che il Batman di Michael Keaton è a prova di proiettile. Ciò avviene attraverso momenti in cui più nemici gli stanno sparando, ma il mantello e l’armatura di Batman impediscono loro di infliggergli danni fatali.

I proiettili che colpiscono la tuta di Batman non trapassano la tuta o il mantello, ma a ogni colpo, Batman sobbalza, il che potrebbe voler dire che anche se i proiettili non sono fatali, gli causano comunque del dolore.

Barry Allen viene fulminato nella Batcaverna (dalla sua variante?)

Un’altra scena che desta curiosità nel trailer, mostra Barry Allen con un fulmine tutto intorno a lui, e sembra essere nella Batcaverna. Ulteriori inquadrature mostrano che Barry sta urlando di dolore e viene bruciato da un fulmine blu.

Sulla base di altro che vediamo sempre nel trailer, si può ipotizzare che il lampo blu potrebbe essere un segno rivelatore di ciò che sta accadendo qui. Il Flash del multiverso ha un lampo blu associato ai suoi poteri. Ciò potrebbe significare che il secondo Barry Allen sta intenzionalmente fulminando il Flash principale in questa sequenza.

“Non saremo in grado di sistemare questo problema”, la nuova linea temporale del DCU

Sembra anche che il fatto che The Flash debba resettare l’Universo DC sia anticipato già nel trailer. Si sente il Barry Allen principale dire “Non saremo in grado di sistemare questo problema” al suo altro sé.

Questa frase lascia intendere enormi implicazioni per tutto quello che verrà successivamente. Poiché è già stato confermato che The Flash ripristinerà la sequenza temporale, questa battuta può essere vista come anticipo di come ciò accadrà.

Il Batwing diventa il simbolo di Batman di Michael Keaton

Il trailer include un altro cenno ai film di Batman di Michael Keaton con il suo Batwing. Il velivolo viene mostrato mentre vola ed è posizionato proprio di fronte alla luna, creando una versione del Batsegnale di Keaton.

È una mossa simile ad alcune immagini di Batman del 1989, in cui il Batwing si ferma davanti alla luna per una breve frazione di secondo. Il film sta comprensibilmente ricreando alcuni momenti iconici del passato di Keaton, e questo è l’ultimo esempio di come sta portando avanti questo lungo omaggio.

Silo, recensione della serie Apple Tv+ con Rebecca Ferguson

Silo, recensione della serie Apple Tv+ con Rebecca Ferguson

Quando si tratta di serie di fantascienza, ormai il minimo comun denominatore che sembra unire la stragrande maggioranza di questi prodotti in un unico calderone estetico/visivo è la grandezza, la magniloquenza dello spettacolo. Non c’è poi tanto da stupirsi, visto dove si è diretto anche il cinema hollywoodiano negli ultimi anni. È quindi un piacere poter gustare uno show come Silo che al contrario sceglie la direzione opposta, ovvero quella di un prodotto coerente nella visione ma soprattutto improntato su un’idea forte di narrazione.

Silo, la serie tratta dai romanzi di Hugh Howey

Alla base della nuova serie di Apple TV+ ci sono i romanzi scritti da Hugh Howey: l’ambientazione principale è appunto un enorme silo in cui sono rinchiusi da secoli un numero imprecisato di esseri umani. Il mondo esterno è stato devastato e l’unica salvezza si è rivelata nel confinamento, creando una nuova società fatta di regole ferree e una rigida scala sociale. Alcuni membri della comunità però iniziano a dubitare che la realtà fuori dalla fortezza/prigione sia fatta soltanto di morte e devastazione. Tra loro c’è Allison (Rashida Jones), moglie dello sceriffo Holston (David Oyelowo), intenta a scoprire la verità su cosa sta realmente succedendo. La donna metterà in moto un catena di eventi drammatici che vedrà protagonista quasi suo malgrado l’ingegnere Juliette (Rebecca Ferguson), donna dal passato doloroso che vuole scoprire la verità sulla morte “accidentale” del suo amante.

I primi episodi di Silo diretti da Morten Tyldum (nomination all’Oscar per The Imitation Game, Passengers) possiedono uno spessore drammatico degno delle migliori produzioni di questo genere. Il regista riesce a sfruttare al meglio l’enorme lavoro di composizione del set principale per creare un’atmosfera di placida disperazione, un ambiente che protegge e allo stesso tempo non permette a coloro che vi vivono confinati una vera e propria libertà di espressione. Il pathos generato dalla vicenda personale dei personaggi avvicina Silo ad alcuni pilastri dell’utopia negativa letteraria, primo tra tutti 1984 di George Orwell.

Oltre a un pilot di indubbio impatto emotivo anche le due puntante successive immergono lo spettatore in un universo molto ben delineato, la cui estetica rimanda in qualche modo allo steampunk nella volontà di adoperare le scenografie e i costumi retrò – anche se in questo caso il riferimento preciso sono gli anni ‘70. Man mano che la storia procede nel corso degli episodi lo show si concentra maggiormente sullo sviluppo della trama e della detection, perdendo leggermente di efficacia nella rappresentazione dei conflitti interiori.

Nonostante si noti tale discrepanza, Silo rimane comunque uno show che sa intrattenere con evidente competenza e conoscenza delle regole della fantascienza distopica. Merito della riuscita va attribuito anche, se non addirittura principalmente, a un cast di attori notevole. Rashida Jones è la protagonista assoluta ed emozionante della prima puntata, un ritratto femminile a tutto tondo che diventa immediatamente eroico nella sua ricerca della verità. Nella puntata successiva tocca invece a David Oyelowo elevare la figura di Holston, conducendolo nel corso di una parabola umana precisa e dolorosa.

Rebecca Ferguson, un protagonista feroce

Il resto lo fa una Rebecca Ferguson assolutamente in parte, capace di dotare il personaggio di Juliette di una ferocia emozionale quasi respingente. L’attrice di origini scandinave lavora magnificamente nello sviluppare un linguaggio del corpo e un tipo di recitazione in grado di esplicare la vita interiore del personaggio, una figura femminile tutt’altro che scontataç le ferite interiori della donna vengono rappresentate dagli scatti bruschi, dalle occhiate rabbiose, da parole lasciate uscire anche soltanto digrignando i denti. Siamo lontani anni luce dalle performance eleganti e carismatiche attraverso le quali abbiamo imparato ad apprezzare Ferguson: in Silo ci offre una nuova gamma delle sue possibilità di interprete, confermando una versatilità ammirevole.

Potrebbe non essere una delle serie sci-fi più originali mai realizzate Silo, ma la lucidità e la coerenza visiva con cui gli autori e i creator l’hanno realizzata ne testimonia la fattura elevata. Ci troviamo di fronte a una comprensione del genere e dei suoi sottotesti piuttosto evidente, fattore che arriva a confermare quanto Apple TV+ – che ci ha regalato anche la notevole Foundation tratta da Isaac Asimov, di cui attendiamo con trepidazione la nuova stagione – sappia scegliere con discreta cura quando si tratta di raccontare il nostro presente attraverso il filtro del fantastico.

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