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Everything Everywhere All at Once, il trailer italiano

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Everything Everywhere All at Once, il trailer italiano

I Wonder Pictures è lieta di pubblicare il poster e il trailer italiano di Everything Everywhere All at Once, in attesa del film campione di incassi USA che arriverà nelle sale italiane il 6 ottobre.

EEAAO è stata la più grande sorpresa della stagione al box office americano 2022. Dopo l’anteprima mondiale in occasione del South by Southwest Festival (SXSW), accompagnata da recensioni entusiastiche, Everything Everywhere All at Once è arrivato nelle sale americane il 25 marzo e ha incassato oltre 65 milioni di dollari negli Stati Uniti e più di 90 in tutto il mondo: l’incasso più alto nella storia di A24.

A24 è lo studio internazionale (ma il nome viene da un viaggio dei fondatori sulla autostrada italiana A24) che sta cambiando il volto del cinema mondiale con le sue scelte artistiche fuori dagli schemi. In questi anni A24 ha dato fiducia a giovani talenti che si sono già affermati come autori di riferimento, come gli stessi registi di Everything Everywhere All At Once – il geniale duo noto come The Daniels, ovvero Daniel Kwan e Daniel Scheinert – già autori di Swiss Army Man, folle commedia con Daniel Radcliffe e Paul Dano.

I Wonder Pictures è entusiasta di iniziare la sua collaborazione con A24 portando in Italia proprio Everything Everywhere All at Once, opera che racconta una storia universale passando per tutte le dimensioni possibili del tempo, dello spazio e dell’essere. Un film altamente spettacolare e al contempo profondo, che fonde commedia, dramma familiare, arti marziali, romanticismo, dita fatte di wurstel e un bagel che racchiude i segreti dell’universo.

Interpretato da Michelle Yeoh, protagonista straordinaria e camaleontica, Everything Everywhere All at Once vede nel cast Ke Huy Quan, icona del cinema degli anni Ottanta nel ruolo del giovane inventore Data de I Goonies, nonché compagno di avventure di Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto, James Hong (il perfido Lo Pan di Grosso Guaio a Chinatown), Stephanie Hsu (Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings) e Jamie Lee Curtis, nei panni della spietata impiegata dell’ufficio imposte Deirdre Beaubeirdre. Proprio l’attrice protagonista della saga di Halloween e è stata la più grande sostenitrice del film, conducendo una massiccia campagna social che ha contribuito in maniera determinante al passaparola e trasformandolo in un instant cult.

Everything Everywhere All at Once, il film definitivo

Dai fratelli Russo (produttori esecutivi), A24 e Ley Line Entertainment, il film definitivo sul multiverso con le icone del cinema Michelle Yeoh (La Tigre e il Dragone, Shang-Chi) e Jamie Lee Curtis (Halloween, Una poltrona per due) dirette dal duo di registi visionari The Daniels. Il caso dell’anno al botteghino USA.

Evelyn Wang (Michelle Yeoh) gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un matrimonio alla frutta.

Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.

Con la sorprendente Stephanie Hsu (Shang-Chi), il film segna il ritorno alle scene dopo 40 anni del mitico Ke Huy Quan, interprete degli amatissimi Data (I Goonies) e Short Round (Indiana Jones e il tempio maledetto).

Scritto, diretto e prodotto dai The Daniels. Il film è prodotto anche da Jonathan Wang, dalla AGBO dei fratelli Russo e da A24. I produttori esecutivi sono Ley Line Entertainment, IAC e Josh Rudnick.

Everything Everywhere All at Once, il poster

Hocus Pocus 2, il primo trailer del film

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Hocus Pocus 2, il primo trailer del film

Le sorelle Sanderson sono tornate nel primo trailer originale di . Eccolo di seguito diffuso da Disney sui suoi account social ufficiali:

Disney ha dato il via libera a Hocus Pocus 2 nel 2021, con Anne Fletcher al timone. Per la gioia del pubblico, tutte e tre le originali sorelle Sanderson stanno tornando a seminare il caos. Doug Jones (Billy Butcherson) è l’unico altro attore del primo film che tornerà, poiché il resto del cast è nuovo di zecca. La sinossi sembra attenersi alla formula magica di tre liceali che devono salvare Salem dalle sorelle Sanderson la notte di Halloween.

Hocus Pocus 2 arriverà al cinema il 30 settembre 2022. Nel cast tornano Bette Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e Sarah Jessica Parker (Sarah).

Hocus Pocus 2, l’attesissimo film originale Disney+ che riunisce Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy. Il sequel live action del popolare classico di Halloween, che vede il ritorno delle deliziosamente malvagie sorelle Sanderson per un uragano di comicità, debutterà su Disney+ il 30 settembre.

Sono passati 29 anni da quando qualcuno ha acceso la Candela della Fiamma Nera e ha resuscitato le sorelle del XVII secolo, che sono in cerca di vendetta. Ora tocca a tre studentesse liceali impedire alle fameliche streghe di scatenare un nuovo caos a Salem prima dell’alba della vigilia di Ognissanti. Hocus Pocus 2 è interpretato anche da Sam Richardson (La Guerra di domani), Doug Jones (La forma dell’acqua – The Shape of Water), Hannah Waddingham (Ted Lasso), Whitney Peak (Gossip Girl), Belissa Escobedo (American Horror Stories), Lilia Buckingham (Dirt), Froyan Gutierrez (Teen Wolf) e Tony Hale (Veep – Vicepresidente incompetente). Il film è diretto da Anne Fletcher (Voglio una vita a forma di me, Ricatto d’amore) e prodotto da Lynn Harris (Una famiglia vincente – King Richard, Paradise Beach – Dentro l’incubo), con Ralph Winter (Hocus Pocus, il franchise di X-Men), David Kirschner (Hocus Pocus, La bambola assassina) e Adam Shankman (Disenchanted, Hairspray – Grasso è bello) come produttori esecutivi.

La mia ombra è tua: recensione del film con Marco Giallini

La mia ombra è tua: recensione del film con Marco Giallini

Dal 29 Giugno nelle sale italiane è possibile vedere La mia ombra è tua, il nuovo film di Eugenio Cappuccio con Marco Giallini (Perfetti sconosciuti, Io sono tempesta), Giuseppe Maggio (Sul più bello, Altrimenti ci arrabbiamo), Anna Manuelli e Isabella Ferrari (Saturno contro, La grande bellezza). Il lungometraggio, una produzione Fandango e Rai Cinema, è una commedia nostalgica sull’amore e sulla difficile vita dei poeti moderni che, esattamente come Leopardi o Catullo, sono tormentati da amori impossibili.

La trama de La mia ombra è tua

La mia ombra è tua è tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo NesiEmiliano (Giuseppe Maggio) è un venticinquenne toscano laureato in lettere antiche con il massimo dei voti. Nonostante la sua intelligenza, il ragazzo ha dei seri problemi relazionali: ha sempre vissuto ”in un bozzolo”, è impacciato e non riesce a tenersi vicino nemmeno la sua ragazza Allegra (Anna Manuelli). Nella rocambolesca ricerca di lavoro, viene offerto a Emiliano un impiego insolito: una casa editrice gli chiede di fare da assistente ad un celebre scrittore (Marco Giallini) per convincerlo a concludere il suo secondo romanzo. Vittorio Vezzosi è infatti diventato famoso grazie ad un libro scritto trent’anni prima. Da allora, ”il Vezzosi” vive nella sua villa come un eremita burbero e drogato. Contro ogni aspettativa, lo scrittore si trova stranamente in sintonia con Emiliano. Tra i due nasce un rapporto comico ed improbabile, ma che si rivela a poco a poco proficuo per entrambi: in fin dei conti, i due non sono così dissimili…

Marco Giallini è il bullo, Giuseppe Maggio è il secchione

La mia ombra è tua potrebbe benissimo essere un film adolescenziale: le dinamiche sono le stesse. Abbiamo Emiliano, un protagonista intelligente e occhialuto – e che per di più porta l’apparecchio – che si trova costretto ad affrontare Vittorioun personaggio audace, scontroso e prevaricatore. Le dinamiche tra Marco Giallini e Giuseppe Maggio sono quelle tipiche di un bullo e un secchione. A questo aspetto va aggiunto il divario di età tra i due: il sessantenne Vittorio è figlio di una cultura incentrata sull’uomo alpha, sull’ideologia forte, sulla nostalgia e, in un certo senso, sull’anarchia. Al contrario, Emiliano è più riflessivo e indeciso, guarda le sfumature così tanto che fatica a definirsi.

Questi due caratteri così apparentemente lontani, si scoprono simili scena dopo scena: sono entrambi degli uomini letterari, dei poeti. Proprio per questo motivo, vivono entrambi arroccati e scollegati dal mondo, seppur in modi molto diversi. Tra similitudini e differenze, il rapporto che s’instaura tra Emiliano e Vittorio si rivela un sistema efficiente, in grado di far uscire entrambi dal proprio bozzolo.

Una trama a salti e una regia confusionaria

Di base, La mia ombra è tua è un film che funziona. Fa sorridere e lascia un messaggio profondo allo spettatore, facendo riferimenti letterari e culturali non da poco. Qualche monologo d’effetto detto dai personaggi principali lascia interessanti spunti di riflessione, ma per altri aspetti il film non risulta perfettamente definito. Ci sono alcuni momenti morti e altrettante scene non ben amalgamate tra loro.

Inoltre, la comicità del film raggiunge attimi di assurda stravaganza. Alcune battute sono davvero banali e di basso livello, tipiche di quell’umorismo italiano visto e rivisto. Marco Giallini interpreta ancora una volta come in Perfetti sconosciuti o in The Place il suo personaggio scorbutico e arrogante: nulla di nuovo, ma non si può dire che non riesca bene. Al di sotto della corazza, Vittorio si rivela un uomo sensibile e fragile, riflettendo un atteggiamento tipico degli italiani della sua generazione.

Dalla campagna toscana alla fiera del vintage milanese

La mia ombra è tua è un film dalle tinte pastello. Si svolge principalmente tra le campagne toscane e del centro Italia: i due protagonisti si muovono tra gli ulivi e i campi di girasoli con una moto o con una jeep vintage rosso fiammante. I contrasti a livello visivo sono interessanti ma, anche per l’estetica delle immagini, c’è una cura singhiozzante. C’è un po’ troppo materiale: ai campi aperti e bucolici si alternano immagini claustrofobiche e affollate di una Milano caotica e chic.

La mia ombra è tua: una commedia colorita

Il film è sicuramente colorito, non solo per i paesaggi. Anche i personaggi sono tra loro tutti diversi e originali. Oltre ai protagonisti, anche le due figure femminili de La mia ombra è tua spiccano e si distinguono: la bellezza giovanile di Anna Manuelli è messa vicino a quella matura di Isabella Ferrari, per esaltarne le somiglianze e le differenze.la mia ombra è tua recensione filmIn conclusione, La mia ombra è tua è una commedia profonda che, per quanto imperfetta, si stacca dalla mediocrità della maggior parte dei film comici italiani. Tra gli spunti riflessivi e gli aspetti più coloriti, il lungometraggio si rivela una novità interessante del 2022.

Uccisa due volte – Il caso Pomarelli, recensione del documentario

Piacenza è una città di provincia, ma anche di confine. Al senso di appartenza e comunità che evoca, può dunque associarsi l’idea di un equilibrio precario, di una condizione indefinita tra l’abitare un territorio conosciuto e il volersi spingere verso l’ignoto. Il documentario Uccisa due volte – Il caso Pomarelli, in onda su Crime+Investigation dal 28/6, ripercorre la tragica storia di Elisa Pomarelli proprio partendo dal senso della città di provincia, dove anche la più fidata delle amicizie può tramutarsi in orrore inaudito. Si tratta di una produzione Indigo Stories per A+E Networks Italia. Prodotto da Alessandro Lostia per Indigo Stories, con produttore esecutivo Ariens Damsi, il documentario è scritto da Matteo Festa e diretto da Alessandro Galluzzi.

Un lesbicidio reso invisibile

La lucidità di Emanuela Gatti, giornalista de IlPiacenza.it cerca di fare chiarezza su un terribile lesbicidio rimaneggiato dalla stampa e dai media. Massimo Sebastiani ed Elisa Pomarelli, grandi amici che condividono la passione per la natura e la campagna, scompaiono il 24 agosto del 2019 tra le colline piacentine, dopo essere stati avvistati l’ultima volta insieme in una trattoria. I telefoni dei due risultano irraggiungibili e, verso le 23:00, la famiglia inizia a chiedere aiuto ai carabinieri. Si teme il peggio, perfino che l’amico Massimo l’abbia sequestrata, pensiero inconcepibile fino a pochi minuti prima dai genitori di Elisa, che conoscevano bene lo stretto rapporto tra Massimo e la figlia. Dopo tredici giorni, la Polizia riesce a rintracciare l’uomo, che confessa di avere strangolato Elisa, vittima di un amore non ricambiato. La giovane aveva infatti dichiarato a Massimo il proprio orientamento sessuale, mai accettato pienamente dall’amico, che presentava agli amici Elisa come la propria ragazza ed era perfino convinto che sarebbero andati a vivere insieme.

Quello di Elisa è dunque allo stesso un femminicidio e un lesbicidio, per cui Massimo Sebastiani è stato condannato a 20 anni di carcere. L’accusa aveva chiesto in realtà una condanna più dura, di 24 anni ma, trattandosi di rito abbreviato, all’imputato è stato concesso uno “sconto” di un terzo sulla pena. Secondo i genitori di Elisa, giustizia è stata fatta solo a metà. L’assassino ha infatti chiesto e ottenuto il rito abbreviato e quindi lo sconto di pena che, nei casi riconosciuti come femminicidi, non viene concesso. Anche l’aggravante della lesbofobia non è stata rilevata, in assenza, ad oggi, di una legge specifica. L’omicidio di Elisa non può quindi essere riconosciuto né come femminicidio né come lesbicidio, un crimine d’odio di matrice lesbofobica, quando è in realtà entrambe le cose.

Caso Pomarelli

Il caso Pomarelli: la verità di Elisa

Elisa non è stata uccisa solo in un modo. Nei giorni successivi al suo femminicidio, i media italiani avevano ipotizzato una possibile relazione tra lei e il suo assassino, parlando di “gigante buono”, “gioco pericoloso”, “amore non corrisposto”. Poi, quando è stato reso pubblico il suo orientamento sessuale, si è improvvisamente detto che la vita privata della vittima doveva essere protetta, che non si doveva presumere o etichettare Elisa che aveva solo 28 anni e che forse avrebbe potuto anche cambiare idea, cosa che aveva sempre sperato Massimo Sebastiani. La voce dei giornalisti de IlPiacenza.it vuole evidenziare come crimini del genere siano l’espressione più intollerabile di una violenza sistemica che colpisce ogni giorno donne e lesbiche, alle quali non viene garantita un’adeguata protezione.

Assente dalla maggior parte delle narrazioni e degli articoli sul caso Pomarelli è Elisa. Si parla di Massimo, di come in preda a un “raptus passionale” abbia compiuto un gesto orribile, che per nulla combacia con la sua natura “buonissima”. Ma da tre anni Elisa era amica di Massimo, non un amante. Una persona che, di fronte a un uomo socialmente impacciato e rifiutato da molti, era pronta a ricercare gli aspetti più positivi della sua personalità. Eppure, questo atteggiamento amichevole è stato ricambiato con l’ossessione. Secondo la sorella, “Elisa divenne la ragione di vita di Massimo e, quando lei decise di porre fine all’amicizia, lui ha risposto con violenza omicida”.

Le immagini sorridenti dei due hanno accompagnato dozzine di articoli sul caso Pomarelli, che hanno tentato di legittimare un amore inconsistente, la fantasia deviata di chi vede l’orientamento sessuale come un qualcosa di transitorio, “una malattia da cui guarire”, una condizione che scegliamo di imporci ma da cui gli altri possono dissuaderci. Pochissimi articoli hanno ritratto la vicenda di Elisa con il lessico adeguato. La parola “femminicidio” sembrava non accordarsi a dovere con la sensibilità di Sebastiani, e alle opinioni di amici e parenti è stato affidato il compito di convalidare questo delitto d’amore, un errore all’interno di un rapporto buono, in cui Elisa è sempre stata tutelata.

Il caso Pomarelli vuole contrastare la risonanza mediatica di questo omicidio, facendo luce sulle lacune del nostro sistema giudiziario, sulla necessità di proteggere la sfera Lgbtq+ in una società che invisibilizza l’omosessualità e non riconosce l’omotransfobia come violenza.

Christian Bale interpreterebbe di nuovo Batman se Christopher Nolan tornasse alla regia

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Mentre Christian Bale tra poco debutterà al cinema nei panni di Gorr the God Butcher nel prossimo sequel  Thor: Love and Thunder, l’attore ha recentemente rivelato che tornerebbe volentieri ad interpretare Batman ma ad una sola condizione, scopriamo quale!

In una recente intervista a Variety, a Christian Bale è stato chiesto se sarebbe disposto ad indossare ancora una volta il cappuccio e il mantello e di tornare a vestire i panni di Batman. L’attore si è dimostrato molto disponibile nel parlarne e ha anche rivelato di non ver mai ricevuto richieste per tornare a riprendere il ruolo, aggiungendo che se il regista Christopher Nolan gli chiedesse di tornare, lui lo farebbe.

“No. Nessuno me l’ha mai chiesto. Nessuno l’ha sollevato”, ha detto Christian Bale. “A volte le persone mi dicono: ‘Oh, ho sentito che sei stato avvicinato e hai offerto rispetto a questo.’ E io di solito dico “Questa è una novità per me. Nessuno l’ha mai chiesto”” – L’attore ha aggiunto: “Ho un patto con Chris Nolan. Ci siamo detti: ‘Ehi, guarda. Facciamo tre film, se siamo abbastanza fortunati da riuscire a farli. Dopo questi, fermiamoci. Non indugiamo troppo a lungo.’ Nella mia mente, scatterebbe qualcosa solo se Chris Nolan si dicesse mai: “Sai una cosa, ho un’altra storia da raccontare”. Se ai capiterà e vorrò raccontare quella storia con me, io sarò con lui”.

Il turno di Bale nei panni di Batman è arrivato in quella che è considerata la migliore trilogia di film live-action di Batman fino ad oggi, con l’attore nel ruolo di Bruce Wayne/Batman in Batman Begins Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – il ritorno. Mentre la fine del terzo film sembra aver chiuso il libro sul Batman di Bale, non è del tutto impossibile che Bale possa tornare ancora una volta nel personaggio se Christopher Nolan desiderasse di farne un altro.

Disney+: tutte le novità di Luglio 2022

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Disney+: tutte le novità di Luglio 2022

Manca ormai poco all’inizio di Luglio 2022, ed ecco tutti i film e le serie tv in arrivo questo mese su Disney+. A luglio si aggiungeranno alla library Disney+ tantissime serie: arrivano infatti l’attesissima prima parte della quarta stagione di Mayans M.C. a partire dal 27 luglio, la dodicesima stagione di Bob’s Burgers (13 luglio), mentre il 6 luglio arrivano le cinque stagioni complete della popolare serie Ghost Whisperer con Jennifer Love Hewitt e Good Trouble che torna con la terza stagione completa.

A luglio torna anche lo Shark Fest con numerosi titoli targati National Geographic, tra i quali Chris Hemsworth: a caccia di squali. Su Disney+ ci sarà una nuova sezione per gli amanti del genere poliziesco intitolata True Crime: tra i titoli, gli abbonati troveranno Captive Audience: A Real American Horror Story a partire dal 6 luglio, Wild Crime, L’animale più feroce di tutti, City of Angels | City of Death disponibili dal 20 luglio e The Sinfluencer of Soho che arriverà il 22 luglio sulla piattaforma streaming. ZOMBIES 3 debutterà su Disney+ a luglio! In attesa di questa nuova entusiasmante avventura, sulla piattaforma potete guardare, o riguardare, i primi due capitoli dell’amato franchise.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

I film in arrivo a Luglio 2022 su Disney+

The Princess, dal 1 Luglio

The PrincessQuando una bella e tenace principessa rifiuta di sposare il crudele sociopatico a cui è stata promessa in sposa, viene rapita e rinchiusa in una remota torre del castello del padre. Con il corteggiatore respinto e intenzionato a vendicarsi usurpando il trono, la principessa è chiamata a proteggere la sua famiglia e salvare il regno.

Bob’s Burgers – Il Film, dal 13 Luglio

Bob’s Burgers – Il Film è un’avventura d’animazione comedy basata sull’omonima serie pluripremiata agli Emmy. Dopo che una conduttura dell’acqua rotta crea una voragine di fronte a Bob’s Burgers bloccandone l’ingresso, Bob e Linda faticano per tenere a galla l’attività. Nel mentre i ragazzi cercano di risolvere un mistero che potrebbe salvare il ristorante.

Not Okay, dal 27 Luglio 2022

Not Okay segue Danni Sanders (Zoey Deutch), un’aspirante scrittrice senza obiettivi, senza amici, senza prospettive sentimentali e, cosa peggiore, senza follower, che finge un viaggio a Parigi a misura di Instagram nella speranza di aumentare la sua popolarità sui social media. Quando un terrificante incidente colpisce la Città delle Luci, Danni cade involontariamente in una bugia più grande di quanto avesse mai immaginato. Torna da eroina, stringe un’improbabile amicizia con Rowan (Mia Isaac), sopravvissuta a una sparatoria in una scuola e impegnata a cambiare la società, e conquista l’uomo dei suoi sogni, Colin (Dylan O’Brien). Come influencer e attivista, Danni ha finalmente la vita e il pubblico che ha sempre desiderato. Ma è solo questione di tempo prima che questo quadro idilliaco si incrini e Danni scopra a sue spese che Internet ama le stroncature.

Le serie tv in arrivo a Luglio 2022 su Disney+

Promised Land dal 6 luglio 2022

Una serie drama epica e generazionale su due famiglie latine in lotta per la ricchezza e il potere nella Sonoma Valley in California.

The Responder dal 6 luglio 2022

Chris (Martin Freeman) guida un veicolo di pronto intervento nella sua difficile città natale, Liverpool. Notte dopo notte affronta il crimine, la violenza e la dipendenza per le strade, mentre lotta contro i demoni personali che minacciano di destabilizzare il suo lavoro, il suo matrimonio e la sua salute mentale. Quando Chris è costretto ad accogliere la nuova recluta Rachel (Adelayo Adedayo), entrambi scoprono ben presto che la sopravvivenza in questo mondo pressante, implacabile e oscuro dipende dal fatto che si aiutino o si distruggano a vicenda. L’azione si svolge nell’arco di una settimana con turni di notte sempre più tesi. Dal profondo dell’impotenza e della disperazione, con la sua stessa famiglia che gli sta sfuggendo di mano, Chris si aggrappa all’idea di salvare la vita di una giovane tossicodipendente intrappolata in un dilemma mortale. Se ci riuscirà, forse potrà salvare se stesso e riscoprire cosa significa essere un agente di polizia.

ZOMBIES 3, dal 15 Luglio 2022

ZOMBIES 3 vede protagonisti Milo Manheim nei panni dello zombie Zed e Meg Donnelly in quelli della cheerleader Addison, che iniziano l’ultimo anno alla Seabrook High, nella città che èdiventataunrifugiosicuropermostrieumani.Zedèinattesadiunaborsadistudiosportiva che lo renderà il primo zombie a frequentare il college, mentre Addison si sta preparando per il primo national cheer-off di Seabrook. All’improvviso, però, degli extraterrestri arriveranno a Seabrook, provocando tutt’altro che una competizione amichevole. Il film è interpretato anche da Chandler Kinney nel ruolo di Willa, Ariel Martin in quello di Wynter, Pearce Joza nei panni di Wyatt, Carla Jeffery in quelli di Bree; Trevor Tordjman interpreta Bucky, Kylee Russell è Eliza, Terry Hu veste i panni di A-spen, Matt Cornett è A-lan, Kyra Tantao è A-li, James Godfrey interpreta Bonzo e Kingston Foster è Zoey.

Santa Evita, dal 26 Luglio

Santa Evita è la storia di un corpo senza tomba e della leggenda che ne è scaturita. Nel 1955, un colpo di stato militare in Argentina rovesciò l’allora presidente Juan Domingo Perón e nascose il corpo di Evita per 16 anni per evitare che diventasse un simbolo contro il regime. Prima della sua morte, Eva era diventata una potente figura politica come moglie del generale Perón, e il suo cadavere senza sepoltura ha ossessionato l’arena politica del Paese per oltre due decenni.

In nome del cielo, dal 27 Luglio

Targata FX, In nome del cielo, è una serie ispirata al bestseller true crime di Jon Krakauer e segue gli eventi che hanno portato all’omicidio del 1984 di Brenda Wright Lafferty (Daisy Edgar-Jones) e della sua bambina in un sobborgo di Salt Lake Valley, Utah. Mentre il detective Jeb Pyre (Andrew Garfield) indaga sugli eventi che hanno coinvolto la famiglia Lafferty, scopre verità sepolte sulle origini della religione mormone e sulle violente conseguenze di una fede inflessibile. Quello che scopre Pyre, un devoto mormone, lo porta a mettere in discussione la sua stessa fede.

High School Musical: The Musical: La serie: La terza stagione dal 27 luglio

I Wildcats si dirigono a Camp Shallow Lake, un campo estivo in California, dove vivranno insieme ai loro compagni un’estate indimenticabile all’insegna del romanticismo, delle notti senza coprifuoco e della vita all’aria aperta. Con una produzione di Frozen all’orizzonte e una “docuserie” piena di drammi sul dietro le quinte, i Wildcats riusciranno a dimostrare chi è il “migliore sulla neve” senza lasciare nessuno al freddo?

Light & Magic dal 27 Luglio 2022

Grazie a un accesso esclusivo, il regista candidato all’Oscar Lawrence Kasdan accompagna gli spettatori in un’avventura dietro le quinte della Industrial Light & Magic, la divisione di Lucasfilm che si occupa di effetti speciali, animazione e produzione virtuale. Il pubblico potrà scoprire cosa ha ispirato alcuni dei più leggendari registi della storia di Hollywood ed esplorare le loro storie dai primi film fino al lavoro per dare vita alla visione di George Lucas. Realizzata da Imagine Documentaries e Lucasfilm, e dai produttori esecutivi Brian Grazer e Ron Howard, la docuserie composta da sei episodi debutterà il 27 luglio in esclusiva su Disney+.

Apple TV+ annuncia una nuova serie ispirata all’ultimo romanzo di Edith Wharton The Buccaneers

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Apple TV+ ha annunciato una nuova serie, ancora senza titolo, di otto episodi della durata di un’ora ciascuno ispirata all’ultimo romanzo incompiuto dell’autrice Premio Pulitzer Edith Wharton, The Buccaneers, con Kristine Froseth (“The Assistant”, “Sharp Stick”), Alisha Boe (“When You Finish Saving the World”, “Tredici”), Josie Totah (“Bayside School”), Aubri Ibrag (“Dive Club – Un tuffo nel mistero”), Imogen Waterhouse (“The Outpost“, “Animali notturni“) e Mia Threapleton (“Shadows”, “I Am Ruth”) nei panni delle protagoniste. Scritta e ideata da Katherine Jakeways (“Tracey Ullman’s Show”, “Where This Service Will Terminate”) e diretta dalla vincitrice del BAFTA Susanna White (“Bleak House”, “Jane Eyre”, “Generation Kill”), la serie è attualmente in produzione in Scozia.

La trama

Ragazze con soldi, uomini con potere. Nuovo denaro, vecchi segreti. Un gruppo di giovani ragazze americane amanti del divertimento fa esplodere la Londra strizzata nel corsetto degli anni ’70 dell’Ottocento, dando il via a uno scontro culturale anglo-americano con la conservatrice Inghilterra attraversata da un’aria nuova che guarda con disprezzo a secoli di tradizione. Inviate dall’America per assicurarsi mariti e titoli, queste giovani donne puntano molto più in alto, e dire “lo voglio” è solo l’inizio…

Protagoniste di The Buccaneers sono Nan St. George (Kristine Froseth), Conchita Closson (Alisha Boe), Mabel Elmsworth (Josie Totah), Lizzy Elmsworth (Aubri Ibrag), Jinny St. George (Imogen Waterhouse) e Honoria Marable (Mia Threapleton). La candidata al BAFTA Beth Willis (“Doctor Who”, “Ashes to Ashes”, “Help”), il vincitore dell’Emmy George Faber (“National Treasure”, “Generation Kill”, “Collateral”), Katherine Jakeways sono i produttori esecutivi, come Susanna White che dirigerà la maggior parte degli episodi. La serie, ancora senza titolo, è prodotta per Apple TV+ da The Forge Entertainment.

The Terminal List: recensione della serie con Chris Pratt

The Terminal List: recensione della serie con Chris Pratt

Dopo la serie dedicata al Jack Reacher nato dalla penna di prime video, Amazon Prime alza il tiro proponendo agli abbonati della piattaforma streaming The Terminal List, un prodotto che vede protagonista un personaggio che può attrarre lo stesso tipo di pubblico. Il James Reece protagonista della serie è infatti un Navy Seals il quale, dopo aver visto il proprio plotone di soldati sterminato in un’imboscata in Siria, torna in patria per scoprire che il massacro non è forse opera di un nemico lontano quanto forse la macchinazione di forze che cospirano nello stesso territorio statunitense. la ricerca della verità e la sete di vendetta porteranno Reece a mettere in gioco molto più della sua stessa incolumità…

The Terminal List, cast e crew di livello cinematografico

Ispirato dal romanzo omonimo scritto dall’ex-soldato Jack Carr, The Terminal List propone un cast tecnico e artistico degno di una produzione cinematografica: protagonista assoluto dello show è la star Chris Pratt, che torna a collaborare con Amazon dopo il successo di The Tomorrow War. Accanto a lui tra gli altri Constance Wu e Taylor Kitsch, mentre alla regia del pilot troviamo niente meno che Antoine Fuqua, il quale ha già diretto Pratt nel rifacimento de I magnifici sette.

Nonostante un pedigree di tale livello la serie non riesce a garantire il livello di tensione e spettacolo che tali premesse avevano lasciato sperare. E questo perché fin dall’inizio appare evidente come il tentativo di coniugare il realismo della presentazione degli eventi e la necessità di intrattenimento non riescano a trovare una comunione efficace.

The Terminal List Taylor Kitsch

Lo sforzo verso il realismo non è premiato

Il primo episodio di The Terminal List, in particolar modo nella prima sequenza di battaglia, possiede un’attenzione ai particolari, una rappresentazione delle tattiche di combattimento e della battaglia stessa che si presentano come diverse rispetto al solito spettacolo. La ricerca di  soluzioni di messa in scena e montaggio che avvicinano il prodotto a un’idea di realismo compie stranamente l’effetto opposto, ovvero quello di appiattire la tensione drammatica degli eventi.

Anche il resto della trama che si sviluppa a partire dalla missione fallita di Reece e dei suoi uomini non fornisce spunti veramente originali, il che non sarebbe poi necessariamente un requisito fondamentale se l’episodio fosse riuscito a creare la necessaria tensione narrativa e adesione emotiva nei confronti dei personaggi presentati. Il che purtroppo non accade, facendo della prima  – e seconda – puntata di The Terminal List un accumulo di momenti duri ma mai veramente drammatici.

Chris Pratt non è l’eroe di cui abbiamo bisogno

Leggermente meglio sotto questo punto di vista ottengono le puntate successive, le quali non riescono comunque ad innalzare il livello del prodotto al punto da renderlo stimolante da vedere. E questo molto probabilmente succede anche per gli evidenti errori di casting: Chris Pratt in versione totalmente seria non ha lo stesso effetto di quando lavora anche sul lato ironico dei suoi personaggi. Mancando tale bidimensionalità a James Reece, si palesano anche i limiti dell’attore che lo interpreta, capace di dotare il personaggio di presenza scenica ma non di reale profondità emozionale o psicologica.

La sorpresa però maggiormente negativa dello show è una Constance Wu totalmente fuori dal ruolo della reporter che spalleggia Reece. Il che appare davvero peculiare, in quanto l’attrice affermatasi in ruoli leggeri aveva in precedenza dimostrato spessore drammatico e presenza scenica in Hustlers. C’è da specificare una parte scritta in maniera scontata di certo non l’aiuta ad esprimersi al meglio, tutt’altro. 

Un passo indietro per Prime Video

Rispetto alla serie “gemella” Reacher (che pure è ben lontana dall’essere un capolavoro…) The Terminal List rappresenta per Amazon a livello artistico un passo indietro, poiché tenta evidentemente di alzare il tiro mancando però il bersaglio. La ricerca forse fin troppo ostentata di un realismo di fondo in situazioni e tempi di racconto alla fine ha nuociuto alla necessità di intrattenimento, rendendo il prodotto un ibrido di difficile comprensione. A James Reece sono stati fino a oggi dedicati altri due libri da parte di Jack Carr, vedremo se Amazon continuerà nei loro adattamenti in nuove stagioni di The Terminal List. I margini di miglioramento sono ampi…

Horizon 2074, rivelati il titolo e le anticipazioni della serie Netflix

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Sony ha recentemente annunciato di avere una serie Horizon in lavorazione per Netflix, ma non sono stati rivelati maggiori dettagli. Ebbene, oggi un nuovo documento apparso online per lo spettacolo non solo rivela il suo titolo, ma anche la sua troupe.

Come trovato da Jeff Grubb di Giant Bomb, una pagina della serie riporta Horizon 2074, il presunto titolo della serie, la pagina è apparsa sul sito web della Directors Guild of Canada. Il documento riporta un intero gruppo di membri della troupe che hanno lavorato a spettacoli come The BoysGotham KnightsWhat We Do in the ShadowsLocke & KeyThe Umbrella Academy e altro ancora. Non c’è molto altro sullo spettacolo nel documento, ma chiama Horizon 2074 ed è una serie TV.

Questo è in linea con quanto affermato da Grubb all’inizio di giugno. Ha anche detto che si chiamava Horizon 2074  e probabilmente sarebbe stato girato a Toronto a causa degli incentivi fiscali. Grubb ha anche affermato che avrebbe avuto due linee temporali: una vicina o parallela ai giochi e una molto prima nel tempo.

I giochi si svolgono tra il 3020 e il 3041, il che significa che i 2074 bit sarebbero un bel salto di tempo. Secondo la cronologia del wiki, c’è un divario tra il 2074 e l’anno del gioco il che lasciamo molto spazio per raccontare storie nel mezzo. Da quello che leggiamo sembra anche essere un periodo di gravi difficoltà, poiché è subito dopo che Ted Faro ha ucciso il personale di GAIA Prime (una dettaglio che chi gioca può vedere in Zero Dawn in un registro imperdibile). Che dire, ovviamente non è nulla di ufficiale ma se le notizie sono vere la serie tv Horizon 2074 inizia a prendere forma! 

What We Do in the Shadows 4×01: anticipazioni dall’episodio

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What We Do in the Shadows 4×01: anticipazioni dall’episodio

Il canale americano FX dopo il trailer ha diffuso le anticipazioni di What We Do In The Shadows 4×01, l’atteso primo episodio della quarta stagione della serie tv What We Do in the Shadows.

In What We Do in the Shadows 4×01 che si intitolerà  “Reunited” I vampiri tornano dai loro viaggi nel mondo per trovare la loro dimora sull’orlo del collasso e una nuova creatura bizzarra nella casa. Scritto da Stefani Robinson e Paul Simms; regia di Yana Gorskaja. In Italia What We Do In The Shadows 4 in streaming uscirà su Star, canale di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

What We Do in the Shadows 4×01

What We Do In The Shadows 4 è l’annunciata quarta stagione della serie comica What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

In What We Do in the Shadows 4 ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

The Invitation: trailer dell’horror con protagonista Nathalie Emmanuel

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Sony Pictures ha rilasciato un trailer ufficiale di The Invitation, il film horror soprannaturale in uscita negli USA con protagonista Nathalie Emmanuel, l’attrice di Game of Thrones. Il debutto nelle sale è previsto in America per il 26 agosto. In Italia il film non ha una data di uscita.

Il trailer di Invitation, che puoi controllare di seguito, racconta di una donna di nome Evie che cerca di entrare in contatto con la parte materna della famiglia. Tuttavia, si scopre che c’è di più nella loro generosità di quanto sembri, poiché Evie si ritrova improvvisamente costretta a un matrimonio da incubo con un gruppo di vampiri.

 

The Invitation è diretto da Jessica M. Thompson da una sceneggiatura scritta da Blair Butler. Insieme a Emmanuel ci sono Thomas Doherty (Gossip Girl), Stephanie Corneliussen, Alana Boden, Courtney Taylor, Hugh Skinner e Sean Pertwee. I produttori esecutivi di The Invitation sono Thompson e Michael P. Flannigan, con Emile Gladstone come produttori.

The Invitation, la trama

Dopo la morte di sua madre e non avendo altri parenti conosciuti, Evi fa un test del DNA… e scopre un cugino scomparso da tempo che non sapeva di avere. Invitata dalla sua ritrovata famiglia a un sontuoso matrimonio nella campagna inglese, all’inizio viene sedotta dal sexy aristocratico ospite, ma viene presto catapultata in un incubo di sopravvivenza mentre scopre segreti contorti nella storia della sua famiglia e le intenzioni inquietanti dietro la loro generosità peccaminosa .”

 

Warner Bros. Discovery/DC parteciperà al Comic-Con 2022, ma avrà un approccio diverso

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Kevin Feige ha annunciato ufficialmente che i Marvel Studios torneranno al Comic-Con di San Diego il mese prossimo dopo una pausa di tre anni, e l’evento avrà sicuramente una posizione importante nel programma della Hall H, ma anche Warner Bros. Discovery/DC ha aggiornato i suoi scoraggiati fan.

Lo studio, fresco della recente fusione, sarà presente, anche se sembra che DC Films avrà una presenza più sommessa del solito e presenterà un programma diverso rispetto alle precedenti edizioni.

Sono previsti panel per House of the Dragon, The Sandman e Harley Quinn, ma si dice che il CEO David Zaslav abbia apportato alcuni “grandi cambiamenti” all’approccio dello studio quest’anno. Tanto per cominciare, la Warner, inclusa la DC, non sarà presente in sala congressi. Anche gli spettacoli di The CW, come The Flash, Superman & Lois e il prossimo prequel di Supernatural, saranno assenti poiché la rete dovrà affrontare una possibile vendita.

Ovviamente, tutti gli occhi saranno puntati sull’approccio di WBD alla promozione del film The Flash dopo la recente bufera che ha coinvolto la star del film, Ezra Miller, ma non sembra che riceveremo alcun aggiornamento in merito in questa sede. Apparentemente, “i film che usciranno nel 2023, come The Flash e Blue Beetle, non avranno panel, indipendentemente dalla presenza, poiché sono considerati troppo lontani perché qualsiasi incontro o annuncio abbia un impatto significativo”.

Non è chiaro se progetti del calibro di Black Adam e Shazam! La Furia degli Dei, che usciranno entro la fine dell’anno, saranno portati ai panel, poiché i piani sono “ancora in fase di definizione” per quanto riguarda il contenuto cinematografico dello studio.

Il report aggiunge: “La presenza della Warner Bros. Discovery al Comic-Con ha lo scopo di rassicurare i fan sul fatto che la società lavora ancora per loro, anche se la fusione riorganizza i ranghi esecutivi e allinea le divisioni dell’azienda, tra cui HBO Max, Warner Bros. Pictures e DC — in una nuova direzione.”

Il San Diego Comic-Con 2022 si svolgerà da giovedì 21 luglio a domenica 24 luglio.

Chris Hemsworth ringrazia i fan per il sostegno dato a Thor in oltre dieci anni

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Alla vigilia dell’uscita di Thor: Love and Thunder, che lo vede per la quarta volta protagonista di un film Marvel Studios (fino a questo momento unico attore ad aver superato la trilogia), Chris Hemsworth si è preso del tempo per ringraziare i fan per il loro incrollabile supporto a Thor negli ultimi dieci anni.

Su Instagram, Hemsworth ha condiviso unì video che funge da piccolo sguardo dietro le quinte a Thor: Love and Thunder accompagnato da una manciata di scene retrospettive sul personaggio. Hemsworth ha scritto di essere sia “umile che grato” per coloro che gli hanno “mostrato che Thor è ancora degno” dopo tutti questi anni. Ovviamente il post fa riferimento alla data d’uscita negli USA, l’8 luglio, mentre il film arriverà il 6 nelle sale italiane.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Barbie: nuove foto dal set. Ecco la voce che Margot Robbie darà alla protagonista

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Margot Robbie, in compagnia di Ryan Gosling e America Ferrera, è impegnata in una scena particolare di Barbie in cui i protagonisti fanno un giro su pattini in linea.

Tenendo fede alle promesse fatte dalle prime foto ufficiali dei personaggi, i costumi e gli accessori di Margot/Barbie sono tutti fosforescenti, in pieno stile Barbie, e nel video che segue, possiamo anche avere un esempio del timbro di voce che l’attrice sta adottando per dare corpo all’iconica bambola.

Diretto da Greta Gerwig, che ha co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach, il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione tra la Mattel Film e Warner Bros.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele.

Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande incentivo per il pubblico. Oltre a Margot Robbie, il film vede protagonista anche Ryan Gosling che interpreta Ken, con Kate McKinnon, Alexandra Shipp, America Ferrera, Simu Liu, Hari Nef e Will Ferrell a completare il cast principale.

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, un nuovo nome del cast

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Il cast di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes continua a crescere, e il nome più recente aggiunto al roster è quello di Jason Schwartzman. Prequel del franchise di Hunger Games, il film è ambientato diversi decenni prima che Katniss Everdeen arrivasse nell’arena, e segue un giovane Coriolanus Snow (Tom Blyth) coinvolto nella decima edizione degli Hunger Games.

Il film, al momento, vanta un cast di stelle nascenti tra cui Hunter Schafer di Euphoria nei panni di Tigris Snow e Rachel Zegler nei panni di Lucy Grey Baird. L’adattamento cinematografico dell’ultimo romanzo di Suzanne Collins sarà diretto da Francis Lawrence, che ritorna dopo il suo successo con La Ragazza di Fuoco e Il Canto della Rivolta Parte 1 e 2.

Lionsgate ora annuncia che Jason Schwartzman interpreterà Lucretius “Lucky” Flickerman. Antenato di Caesar Flickerman (Stanley Tucci), il personaggio mostrerà da dove discende l’uomo che è diventato la voce di Panem. Il suo ruolo è quello di commentatore dei giochi, sarà lui a raccontare lo scontro nell’Arena e a intervistare i tributi prima che il gioco cominci.

A parte Snow e Tigris, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes ha finora accumulato un cast di personaggi con pochi legami con la saga originale. Lucretius Flickerman di Schwartzman offre ora un’eccellente opportunità per fare luce sulla serie originale in modo organico; il pubblico probabilmente vedrà le sfumature di Caesar nel suo antenato, forse attraverso il suo stesso tipo di approccio allo spettacolo.

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, il video titolo

Distribuito nel 2020, il romanzo ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da Donald Sutherland nei film), il cattivo principale di The Hunger Games. Anche prima che il libro arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis Lawrence, il regista che ha firmato il secondo, terzo e quarto film della saga, tornerà per questo film.

Durante la sua presentazione al CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro, che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel 10° Hunger Games.

Tom Blyth e Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto 2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote, una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin, tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird (Rachel Zegler); Laurel Marsden interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del Distretto 7. Hunter Schafer sarà Tigris Snow.

Principesse Disney: come sarebbero nella vita reale grazie alla IA

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La scrittrice dello staff di BuzzFeed, Hannah Marder, ha recentemente condiviso il suo tentativo di creare versioni reali delle famose principesse Disney utilizzando un programma di intelligenza artificiale. Attraverso il popolare programma artistico basato sull’apprendimento automatico chiamato Artbreeder, Marder ha generato ritratti dei personaggi più riconoscibili della Disney.

Principesse Disney: le 10 azioni più eroiche

L’operazione era stata già portata avanti con i personaggi di Harry Potter, e con le principesse Disney il risultato è ugualmente impressionante.

A questo link trovate le immagini!

Christian Bale: ecco cosa ha conservato dai set della trilogia del Cavaliere Oscuro

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Mentre il mondo aspetta di vederlo nei panni di Gorr il Macellatore di Dei, Christian Bale è impegnato nella promozione del film Marvel diretto da Taika Waititi, ma i fan e i giornalisti non dimenticano il suo passato glorioso nei panni del Cavaliere Oscuro.

In una nuova intervista con Comicbook, Christian Bale rivela quali oggetti di scena ha portato a casa dalle sue varie apparizioni nei tre film tratti dai fumetti. Oltre alla spada di Gorr il Macellatore di Dei di Thor: Love and Thunder, Bale ha anche tenuto alcuni cappucci di Batman. Non mette in mostra gli oggetti, tuttavia, e dice che li tiene in “angoli molto tranquilli” della sua casa.

“Ho la spada, sai, ce l’ho. Va abbastanza bene. Ho anche i cappucci di Batman, quindi non è una brutta collezione, vero? Li tengo privati. Non mi piace che la mia casa sia piena di cimeli cinematografici, quindi sono in angoli molto tranquilli”.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Pirati dei Caraibi: Johnny Depp fa chiarezza sulle voci di un ritorno

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Nonostante abbia vinto il suo ultimo processo per diffamazione, Johnny Depp non tornerà nel prossimo Pirati dei Caraibi. Depp ha recitato nel franchise d’azione e avventura Disney nei panni del Capitano Jack Sparrow, un pirata maldestro e sempre ubriaco che si fa strada attraverso i Sette Mari e incontra una serie di minacce paranormali. Jack sopravvive ai suoi vari incontri grazie a una combinazione di fortuna, arguzia e abilità genuina.

Basato sull’omonima giostra di Disneyland, il franchise cinematografico dei Pirati dei Caraibi è iniziato nel 2003 con La maledizione della prima luna, che ha ricevuto ottime recensioni sia dalla critica che dal pubblico e ha incassato oltre 654 milioni di dollari. Il suo successo ha portato alla produzione di quattro sequel nel decennio successivo, con Depp che ha ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione di Jack nel film originale e ha ottenuto recensioni generalmente positive nei titoli successivi, anche se la critica è stata più severa con i sequel. Mentre il futuro del franchise dei Pirati dei Caraibi continua a rimanere sconosciuto, un mistero sembra essere stato chiarito.

Sulla scia della vittoria del processo per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard, si è diffusa in rete la voce che Johnny Depp avesse firmato un accordo da 301 milioni di dollari per il ritorno nel franchise di Pirati dei Caraibi. I rappresentanti dell’attore hanno recentemente fatto chiarezza in merito ai report con NBC News (tramite E! Online), sfatando l’accordo riportato e affermando che Depp stava lavorando con la Disney per riparare la loro relazione. Il rappresentante di Depp ha estinto senza mezzi termini le voci, dicendo: “Questo è inventato”.

La Sirenetta: ecco la reazione di Halle Bailey, la nuova Ariel, al primo footage

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Durante un’intervista con ET sul tappeto rosso dei BET Awards, Halle Bailey ha parlato della sua reazione alla visione del primo filmato de La Sirenetta. L’interprete di Ariel ammette di essersi commossa fino alle lacrime guardando le clip, rimanendo incredula davanti alla sua stessa performance. Ha definito l’intera esperienza “molto travolgente”, il che la rende “veramente emotiva solo a parlarne”.

“Ho visto solo delle clip (del film)… E l’altro giorno ho pianto. Perché ho pensato ‘oddio, non capisco come questo stia succedendo! Sono davvero io quella?’ è stato davvero incredibile. Mi rende emotiva il solo parlarne”.

La Sirenetta vedrà nel cast Halle Bailey (nei panni di Ariel), Jonah Hauer-King (nei panni del Principe Eric), Javier Bardem (in trattative per interpretare Re Tritone), Melissa McCarthy (nei panni di Ursula, la perfida strega del mare), Daveed Diggs (Sebastian), Jacob Tremblay (Flounder) e Awkwafina (Scuttle). Questa versione del classico sarà diretta dal regista di Il Ritorno di Mary Poppins e Into The Woods, Rob Marshall, e includerà sia i brani dell’originale d’animazione del 1989, sia canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel Miranda. Il film arriverà nel 2023.

Top Gun: Maverick supera il miliardo e Tom Cruise ringrazia gli spettatori

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Top Gun: Maverick è il primo film di Tom Cruise a superare il miliardo di incasso, il secondo dal 2019 a raggiungere questa cifra, il primo del 2022. Benedetto da un successo trascinante e da un palcoscenico di debutto di altissimo livello, il Festival di Cannes, Top Gun: Maverick è senza dubbio un film da ammirare in sala, e lo sa bene il suo protagonista che in occasione della presentazione alla kermesse francese, ha affermato che i suoi film sono esclusivamente per il cinema (inteso come luogo fisico).

Ora che ha arricchito il suo CV di un titolo che ha superato il miliardo di incassi worldwide, Tom Cruise ringrazia gli esercenti, le sale e il pubblico, sottolineando, in un saluto: “Ci vediamo in sala!”.

Top Gun: Maverick, il film

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Nel cast di Top Gun: Maverick ci sono Tom CruiseMiles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Jon Hamm ed Ed Harris. Top Gun: Maverick è al cinema dal 25 maggio.

Baymax! La parola ai realizzatori della nuova serie Walt Disney Animation Studios

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In esclusiva sulla piattaforma streaming dal 29 giugno, torna l’affabile, gonfiabile e inimitabile robot sanitario Baymax! che farà ciò per cui è stato programmato: aiutare gli altri. La nuovissima serie di avventure nel campo dell’assistenza medica sarà ambientata nella fantastica città di San Fransokyo. 

Dopo averlo conosciuto nella veste di supereroe in Big Hero 6, il gonfiabile assistente medico si cimenta in quello che è stato creato per fare, ovvero aiutare le persone, nella serie in sei episodi che porta il suo nome.

Don Hall, creatore della serie e già regista del lungometraggio del 2014, spiega: “È cominciato con l’idea di tornare a raccontare il personaggio di Baymax per quello che era stato creato per fare, ho pensato che la tv Disney aveva già esplorato tanti aspetti di diversi personaggi e che con questo progetto potevamo concentrarci su Baymax, mentre si occupa di un paziente alla volta, per essere in grado di godere del divertimento di ogni singola situazione. Era molto di più di quanto avevamo visto prima, è uno show con un cuore molto grande.”

Per uno dei produttori, Roy Conli, si tratta del meglio della Disney, perché mette insieme cuore e umorismo: “Ci sono sia elementi drammaturgici legati alla malattia che di volta in volta Baymax cura, sia elementi emotivi che non vengono mai trascurati.” 

Bradford Simonsens, altro membro illustre della squadra produttiva, commenta invece il ritorno a San Fransokyo, città immaginaria in cui è ambientata la storia: “Sono stato super contento di tornare dopo sette anni. La nostra crew ha elevato ogni elemento del progetto ad altezze eccellenti e tutti sono stati bravissimi. Siamo felici di aver riportato Baymax e la sua bontà al grande pubblico. Per noi storyteller adattarci a questa forma di racconto (ogni episodio dure 8 minuti, ndr) è una grande opportunità, perché è uno scenario completamente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati con i lungometraggi. Tempi e metodi sono differenti, ma dato che in questo caso si può lavorare a ogni episodio contemporaneamente e ci sono più squadre produttive, abbiamo la possibilità di rifinire perfettamente ogni aspetto.”

Scott Adsit è la voce di Baymax, la sua caratteristica distintiva su un volto e una fisionomia tanto semplice: “Compassione è la parola chiave per capire e amare Baymax, la sua missione è dover far sentire bene la gente, e non si pone mai nessun problema di giudicare chi ha davanti. Tratta tutti allo stesso modo e cura non solo la malattia ma anche la persona. È il meglio di ciò a cui ognuno di noi può aspirare.”  Ma perché Baymax è così amato soprattutto dai bambini? “A parte la sua abbracciabilità – dice Adsit – secondo me è per il design semplice. Io da piccolo mi connettevo ai personaggi di finzione disegnandoli. E Baymax è molto facile da disegnare, secondo me i bambini possono amare questo aspetto.”

Don Hall prosegue: “Baymax piace alle persone perché ha compassione di tutti. E noi abbiamo usato questa compassione come device comico. I suoi protocolli sono la parte divertente della serie perché stridono con il paziente che non vuole essere curato o non vuole il suo aiuto, e la sua insistenza, sempre garbata ma decisa, genera ilarità. Il tutto con un viso assolutamente semplice e privo di caratteristiche particolari. Credo che il merito sia anche della voce che gli dà Scott.” 

Baymax! è prodotta da Roy Conli e Bradford Simonsen. Gli episodi della serie sono diretti da Dean Wellins (Episodi 1, 2, 6), Lissa Treiman (Episodio 3), Dan Abraham (Episodio 4) e Mark Kennedy (Episodio 5). Lo sceneggiatore è Cirocco Dunlap. Nella versione originale, Scott Adsit ritorna a prestare la sua voce a Baymax. Tra i doppiatori presenti negli episodi figurano anche Ryan Potter, Maya Rudolph, Emily Kuroda, Lilimar, Zeno Robinson e Jaboukie Young-White.

Free State of Jones: trama, cast e curiosità sul film

Free State of Jones: trama, cast e curiosità sul film

Dopo aver vinto l’Oscar come miglior attore per Dallas Buyers Club, Matthew McConaughey si è cimentato in una serie di film impegnati, che lo hanno portato a dar vita a personaggi sempre più complessi e ricchi di sfumature. Tra questi si annoverano titoli come La foresta dei sogni, Gold – La grande truffa e Cocaine – La vera storia di White Boy Rick. In questo gruppo si ritrova anche Free State of Jones, pellicola scritta e diretta nel 2016 da Gary Ross e basata sulla vera storia del contadino Newton Knight e della sua ribellione armata contro l’esercito confederato.

Tra dramma storico e film biografico, questo lungometraggio porta lo spettatore nel pieno della Guerra di secessione americana. In questo contesto, Knight guidò una gruppo di agricoltori e schiavi in una rivolta che porto la Contea di Jones a separarsi dagli Stati della Confederazione. Nel 1865 egli portò così alla nascita dello Stato libero di Jones, una contea situata nello Stato del Mississippi e il cui odierno capoluogo è Laurel. Il film ripercorre dunque le gesta di un uomo valoroso, contrario alla schiavitù e ai soprusi dei potenti, che si batté fino all’ultimo per la libertà di tutti.

Ross spese oltre dieci anni nello sviluppo di questo film, svolgendo ricerche su ricerche al fine di essere più aderente possibile alla realtà dei fatti. Free State of Jones non ha tuttavia ottenuto il successo sperato, divenendo però un film da riscoprire anche solo per le nobili intenzioni del racconto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Free State of Jones: la trama del film

Protagonista del film è Newton Knight, infermiere dell’esercito sudista che dopo aver assistito a troppe ingiustizie e barbarie decide di disertare e tornare nella propria terra e occuparsi della sua fattoria. Mentre cerca di tenere nascosta la sua condizione di disertore, egli incontra e si innamora della schiava Rachel. Il disincanto di Newton per i principi della Confederazione si sviluppa però sempre di più dopo avere scoperto che le truppe razziano regolarmente le colture e il bestiame della povera gente per il loro sostentamento. Nel tentativo di proteggere una famiglia locale da questi soprusi, finisce con l’essere riconosciuto e braccato.

Con la complicità della zia Sally, l’uomo si nasconde nella palude e trova ospitalità tra un gruppo di schiavi guidati da Moses Washington. Ben presto, stanchi e atterriti dalle atrocità di una guerra di cui non condividono gli ideali, molti soldati confederati seguono l’esempio di Newton e si rifugiano nella palude, disertando. Così, ex militati e schiavi decidono di unire le proprie e lottano per trasformare la contea di Jones in uno Stato libero, rifugio per i ribelli. Per ottenere ciò, però, dovranno a loro volta macchiarsi in battaglia, dando vita ad uno scontro particolarmente duro.

Free State of Jones cast

Free State of Jones: il cast del film

Per dar vita al contadino Newton Knight, il regista pensò da subito all’attore Matthew McConaughey. Quando il premio Oscar lesse la sceneggiatura per la prima volta, pensò che fosse la storia di guerra civile più emozionante di cui avesse mai sentito parlare. Decise così di voler assolutamente accettare l’offerta di interpretare Newton Knight. Con McConaughey a bordo, i finanziamenti per il film non tardarono ad arrivare. Per prepararsi al ruolo, poi, l’attore si è documentato a lungo sulla storia di Knight, al fine di conoscerlo quanto più possibile. Egli spese inoltre diverso tempo nel Libero stato di Jones per acquisire maggiormente l’atmosfera storica del luogo.

Accanto a lui, nei panni della schiava Rachel, si ritrova l’attrice Gugu Mbatha-Raw, recentemente vista nel ruolo di Ravonna nella serie di Disney+ Loki. Il due volte premio Oscar Mahershala Ali è invece Moses Washington, mentre Keri Russell, attrice nota per la serie drammatica Felicity, interpreta Serena Knight. Sono poi prsenti Christopher Berry nei panni di Jasper Collins, Sean Bridgers in quelli di Will Sumrall e Jacob Lofland nel ruolo di Daniel. Thomas Francis Murphy dà vita al colonnello Elias Hood, mentre Wayne Pére è il colonnello Robert Lowry. Nel film, in qualità di comparse, si ritrovano anche Christopher David McKnight e Eunice Smith, due discendenti di Newton Knight.

Free State of Jones: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Free State of Jones è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 27 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Jungle: trama, cast e la vera storia dietro al film con Daniel Radcliffe

Esistono delle storie da essere talmente tanto estreme e straordinarie da sembrare possibili soltanto al cinema. Il più delle volte, però, quest’ultimo prende spunto per queste proprio dalla vita vera e dalla sua imprevedibilità. È questo il caso del film Jungle, diretto nel 2017 dal regista australiano Greg McLean, già autore di titoli come Wolf Creek e The Belko Experiment. Basato sul libro di memorie Lost in the Jungle, di Yossi Ghinsberg, il film ripercorre la disperata situazione di questo nel momento in cui si trovò ad essere sperduto nella giungla boliviana. Un’esperienza al limite che, qualora non conduca alla morte, ti cambia per sempre la vita.

Quella qui narrata è dunque una storia di sopravvivenza in piena regola, perfetta per essere portata sul grande schermo. La giungla in cui il protagonista si ritrova sperduto diventa però anche l’occasione di raccontare una condizione dell’esistenza umana a molti familiare. Chiunque può ritrovarsi smarrito nel corso della propria esistenza, alla disperata ricerca di un orientamento. Jungle, da questo punto di vista, si offre di essere ciò, fornendo una storia ricca di paura ma anche speranza e motivazioni. Un film dunque che offre grande intrattenimento come anche profonde riflessioni sull’esistenza, in modo più o meno metaforico.

Per assicurarsi che tutto ciò potesse risultare ancor più d’impatto, gli autori del film hanno deciso di dar luogo alle riprese in una vera foresta pluviale. Si tratta però non di quella in Bolivia bensì di quella presente nella Gold Coast australiana. La ricerca di realismo e il grande impegno profuso nella realizzazione del film hanno poi ottenuto ampi riconoscimenti da parte della critica. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo, come la trama, il cast di attori e la vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Jungle: la trama del film

Protagonista del film è il giovane esploratore Yossi Ghinsberg, il quale nel 1981 decide di organizzare un viaggio nel cuore della foresta amazzonica. Con lui ci saranno Marcus Stamm, un insegnante svizzero, e Kevin Gale, escursionista e fotografo. Guidati dal misterioso esploratore austriaco Karl Ruprechter, i tre intraprendono dunque il loro viaggio nel cuore della foresta, ignari dei reali pericoli che questa può contenere. Con l’avanzare del viaggio, la loro fiducia nei confronti della loro guida verrà ad essere messa a dura prova, ma quando si accorgeranno di avere realmente a che fare con un imbroglione sarà troppo tardi. Ritrovatisi sperduti nella foresta, per loro l’avventura si trasforma in un vero e proprio incubo, dal quale uscire vivi sarà la vera sfida.

Jungle cast

Jungle: il cast del film

Ad interpretare l’esploratore protagonista del film, Yossi Ghinsberg, vi è l’attore Daniel Radcliffe. Divenuto celebre per aver interpretato il mago Harry Potter nella saga a questi dedicata, egli ha negli ultimi anni preso parte ad una serie di piccoli film, nel tentativo di distaccarsi dal personaggio che lo ha reso celebre e dar vita a nuove memorabili interpretazioni. Nel caso di Jungle, egli si è calato nei panni del personaggio dando vita ad una preparazione particolarmente estrema. Per poter risultare realistico nella sua interpretazione di un uomo allo stremo, consumato dalla fatica e dalla fame, egli si è posto proprio in queste condizioni. Ha infatti deciso di seguire una dieta consistente in un solo petto di pollo e una barretta proteica al giorno, contornate da molto caffè e sigarette.

Questo gli ha permesso di ottenere l’aspetto denutrito e consumato dalla stanchezza riportato nel film. La sua interpretazione è stata in seguito lodata proprio per la capacità di rendere appieno la difficile condizione in cui l’esploratore si trovò. Accanto a lui, nel ruolo della guida Karl Ruprechter vi è l’attore tedesco Thomas Kretschmann, noto per i film King Kong e Avengers: Age of Ultron. Alex Russell, presente in film come Chronicle e Unbroken, interpreta invece il fotografo Kevin Gale. Joel Jackson dà vita allo svizzero Marcus Stamm, mentre Jacek Koman, noto attore australiano, dà volto a Moni Ghinsberg, padre del protagonista.

Jungle: la vera storia dietro al film

La storia dell’israeliano Yossi Ghinsberg ha inizio nel momento in cui, all’età di 22 anni, decide di perseguire un sogno romantico ed esplorare la giungla come i suoi eroi della letteratura. Egli inizia così a svolgere una serie di diversi lavori al fine di guadagnare abbastanza soldi da potersi permettere l’esperienza. Arrivato in Bolivia, egli incontra qui i suoi compagni di viaggio: lo svizzero Marcus, l’austriaco Karl e l’americano Kevin. Insieme, iniziano così l’esplorazione della foresta seguendo il fiume Turchi. Il loro primo ostacolo arriva però nel momento in cui si trovano difronte a delle cascate, che impediscono loro il passaggio. Nel tentativo di aggirarle, i quattro si separano con l’intenzione di rincontrarsi a La Paz. Marcus e Karl, tuttavia, non sarebbero mai più stati ritrovati.

Rimasti soli, Yossi e Kevin finiscono con l’essere a loro volta divisi dalla cascata in cui si erano imbattuti. Il secondo dei due fu fortunato, riuscendo ad arrivare a riva e trovare salvezza cinque giorni dopo grazie ai soccorsi. Yossi, sfortunatamente, si ritrovò invece da solo a vagare per tre settimane in un’area inesplorata della foresta amazzonica, privo di viveri. Più volte egli rischiò di essere mangiato vivo da predatori e insetti vari. Verso gli ultimi giorni di tale periodo, iniziò anche ad avere allucinazioni date dalla fame. Era infatti costretto a nutrirsi solo con alcuni frutti trovati lungo il cammino. Quando era ormai arrivato allo stremo e si augurava di morire quanto prima, egli fu ritrovato da una missione di salvataggio. Uscito dalla giungla, passò tre mesi in ospedale per la riabilitazione, grato di essere sopravvissuto.

Jungle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Jungle è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 27 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, CultureTrip

Ben Is Back: trama, cast e curiosità sul film con Julia Roberts

Ben Is Back: trama, cast e curiosità sul film con Julia Roberts

Le opere sulla dipendenza da droghe in età giovanile sono negli ultimi anni diventate particolarmente presenti tanto al cinema quanto in televisione. In esse si mostrano, spesso senza mezzi termini, le drammatiche conseguenze a cui portano tali sostanze in chi le assume e per chi circonda tali persone. Uno degli esempi più brillanti a riguardo è il film Ben Is Back (qui la recensione). Scritto e diretto da Peter Hedges nel 2018, questo ha per protagonisti una madre e un figlio intenti a recuperare il loro rapporto compromesso dall’abuso di droghe di lui. Un’opera sincera e commovente sull’essere genitori e sull’essere figli, che si avvale di grandi interpretazioni.

Girato nei sobborghi di New York, il film ebbe in seguito la sua anteprima al Toronto International Film festival, mentre in Italia venne presentato alla Festa del Cinema di Roma. Da subito ottenne grande considerazione da parte della critica, che in particolare lodò le interpretazioni dei due interpreti principali come anche la palpabile intesa tra di loro. Ben Is Back ha così ricevuto importanti riconoscimenti, divenendo uno dei film di punta dell’anno riguardo le tematiche qui trattate. Nonostante ciò, il film non si rivelò un particolare successo al box office. Qui, infatti, è arrivato ad incassare solo 12 milioni di dollari a livello globale a fronte di un budget di 13.

Con il passare del tempo il titolo è però stato rivalutato, merito anche della rappresentazione che il regista dà del problema centrale della storia. Ben Is Back merita infatti di essere visto però lo struggente e universale rapporto tra i due protagonisti. Prima di lanciarsi in una visione del titolo, però, può essere utile approfondire dettagli relativi alla trama e al cast, scoprendo nuove curiosità legate al titolo. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove è possibile ritrovare il titolo, come anche i suoi passaggi televisivi, per una comoda visione casalinga.

Ben Is Back: la trama del film

Protagonista del film è Holly Burns, indaffarata nei preparativi per le festività del periodo natalizio. A movimentare ulteriormente il periodo già di suo caotico ci si metterà di mezzo anche il ritorno a casa del figlio Ben. Da mesi questi si trovava in un centro di riabilitazione, dove tentava di liberarsi dalla dipendenza dalla droga. Per via della sua buona condotta, al ragazzo viene concesso di trascorrere il Natale in famiglia. Farlo riavvicinare ai suoi affetti, infatti, sembra poter essere un ulteriore aiuto nei suoi confronti. Holly accoglie naturalmente con grande gioia il ritorno del figlio, non nascondendo però una certa preoccupazione.

Scettica circa i reali progressi di Ben, avverte il ragazzo che non lo perderà mai di vista, monitorando ogni suo spostamento e azione al fine di prevenire una sua ricaduta nel vortice della droga. Pur essendo animato dai migliori propositi, Ben si troverà ben presto a doversi scontrare con i fantasmi del passato, trovandosi a doversi confrontare con la forte tentazione di riprendere a consumare sostanze stupefacenti. Pur di salvare suo figlio, Holly dovrà dedicare tutta sé stessa a questi, trovandosi a vivere uno dei giorni più difficili della sua vita. La donna è però perfettamente consapevole che se c’è qualcosa che può salvare suo figlio, quel qualcosa è l’amore.

Ben Is Back cast

Ben Is Back: il cast del film

Nel momento in cui si apprestava a sviluppare il film, il regista non aveva alcuna intenzione di affidare il ruolo del problematico Ben a suo figlio Lucas Hedges, divenuto popolare grazie a film come Manchester by the Sea e Tre manifesti a Ebbing, Missouri. A volerlo fortemente, però, fu l’attrice Julia Roberts, chiamata ad interpretare il ruolo della madre Holly. Questa era infatti rimasta particolarmente colpita dalla bravura del giovane attore, e chiese espressamente di poter recitare con lui. Fu così che i due attori si trovarono a recitare nel ruolo di madre e figlio, e per stringere ulteriormente il loro rapporto la Roberts invitò Hedges a cena in più occasioni. Così facendo i due attori hanno potuto dar vita a quella chimica di coppia particolarmente necessaria per i loro rispettivi ruoli.

L’attrice Kathryn Newton, nota per serie come Big Little Lies e The Society, interpreta invece Ivy Burns, sorella di Ben L’attrice aveva già recitato insieme ad Hedges anche nel film Lady Bird. L’attore Courtney B. Vance, celebre per aver interpretato il procuratore distrettuale Ron Carver in Law & Order: Criminal Intent, è nel film Neal Beeby, nuovo compagno di Holly e padrino di Ben e Ivy. Sono poi presenti, in ruoli secondari, attori come Rachel Bay Jones nei panni di Beth Conyers, madre della defunta ex ragazza di Ben. Alexandra Park e Michael Esper sono invece rispettivamente Cara K e Clayton, due spacciatori a cui Ben si rivolgerà nel corso della storia. Il secondo dei due, in particolare, sarà colui che gli causerà i maggiori guai.

Ben Is Back: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desidera recuperare tale titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ben Is Back è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 27 giugno alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Madame Web, anche Emma Roberts nel cast del film SONY

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Madame Web, anche Emma Roberts nel cast del film SONY

La SONY ha ingaggiato anche Emma Roberts per il suo prossimo Madame Web, un nuovo progetto che va a comporre lo Spider-Verse dello studio, insieme ai già usciti Venom (1 e 2) e Morbius.

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscito ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Emma Roberts e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arrivarà in sala ad ottobre 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).

Fonte: Deadline

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un nuovo breve promo

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Ecco un nuovo breve promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere diffuso sui canali Instagram di Prime Video.

 

Testo descrittivo: Primo piano su una piccola mano che stringe saldamente una mano molto più grande avvolta in un panno ruvido. Al centro dello schermo appaiono le parole “Niente è cattivo all’inizio”. Arrondir si trova in una foresta cupa. Tiene un arco in una mano e allunga la mano per scoccare una freccia in aria. Galadriel, in armatura completa di placche d’argento, siede in groppa a un cavallo bianco e guida una carica di altri guerrieri a cavallo attraverso un campo lussureggiante. L’alto re Gil-galad fissa il cielo. Una nave si ferma in un porto sotto un intricato arco di pietra. Lo schermo diventa nero tranne che per il brillante testo argentato che recita “Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere. Disponibile dal 2 settembre su Prime Video”

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Thunderbolts: 8 teorie di Reddit sul villain del film

Thunderbolts: 8 teorie di Reddit sul villain del film

Recentemente sono stati annunciati due nuovi progetti nel Marvel Cinematic Universe, tra cui una nuova serie Disney+ su Wonder Man e il film sui Thunderbolts. Quest’ultimo progetto si prospetta particolarmente interessante dato che riunirà cattivi e antieroi di tutto il franchise nella formazione della squadra e potrebbe dunque configurarsi come il primo vero crossover dopo Avengers: Endgame.

Al momento, la regia è affidata a Jake Schreier e la sceneggiatura a Eric Pearson, mentre le riprese dovrebbero iniziare la prossima estate, probabilmente verso la fine del 2024. Sia che Thunderbolts faccia parte della Fase Quattro o della Fase Cinque, il fulcro di questo progetto rimane invariato: si tratta di una squadra di villain. Per questo motivo, dovranno scegliere con cura l’antagonista del film, e alcuni fan hanno già avanzato qualche proposta su Reddit

Il Leader

Una delle migliori scelte per il cattivo di Thunderbolts fa già parte del MCU, ma alcuni potrebbero essersene dimenticati. Il Redditor u/RickFlag sostiene che “Tim Blake Nelson nei panni del Leader sarebbe un ottimo cattivo per il film Thunderbolts del MCU, riproponendo il suo ruolo da L’incredibile Hulk“: questa è probabilmente la teoria più accreditata su Reddit.

Il Leader è una nemesi di lunga data di Hulk, che si avvale di un’ intelligenza superiore e di poteri telecinetici come supercriminale dominante. Probabilmente, sarebbe già apparso in un sequel se il primo film non avesse ricevuto recensioni così contrastanti. In ogni caso, in Thunderbolts si potrebbero finalmente sfruttare i semi che questo personaggio ha piantato quasi quindici anni fa.

Red She-Hulk

Al momento, la presenza di Marc Ruffalo nel film sui Thunderbolts non è stata confermata, e neppure quella di Tatiana Maslany, che debutterà presto nei panni di She-Hulk in una nuova serie tv su Disney+. Tuttavia, il loro nemico Emil Blonsky, alias Abominio, è un probabile candidato per la squadra. Per questo motivo, molti fan si aspettano che i Thunderbolts possano incorporare altri personaggi dalla parte di Hulk, come Betsy Ross, alias Red She-Hulk.

È stata interpretata da Liv Tyler ne L’incredibile Hulk e, come scrive il Redditor u/TRIMPKIN_KING, “non ha avuto un arco narrativo dal 2008, quindi è praticamente tabula rasa per quanto riguarda la direzione da dare al suo personaggio. Sappiamo però che condivide il legame Thunderbolt con suo padre: questo potrebbe essere un motivo interessante per risvegliare il personaggio dall’oblio e dare giustizia alla sua ricca storia dei fumetti.

Red Hulk

La sfortunata scomparsa di William Hurt avrà probabilmente cambiato la storia di Thunderbolts rispetto al suo lancio iniziale. Infatti, il suo ruolo di ThaddeusThunderboltRoss nel MCU è uno dei più malvagi della sua intera carriera e avrebbe potuto vederlo finalmente evolversi in Red Hulk, magari stabilizzandosi come l’antagonista di turno. Tuttavia, anche se i fan non possono aspettarsi di rivedere Ross, l’opzione di Red Hulk non è da escludere del tutto.

L’utente U/LoveWaffle1 afferma: “Penso che potrebbe ancora esserci Red Hulk, ma non come la versione di un Thunderbolt Ross irradiato dai raggi gamma. Prendete un qualsiasi altro militare cazzuto e fatelo diventare l’antagonista principale di Red Hulk“. Nei fumetti, infatti, esiste un altro Red Hulk oltre a Ross e il generale Robert Maverick potrebbe essere utilizzato per ricoprire questo ruolo nei Thunderbolts.

Contessa Valentina Allegra De Fontaine

Black Widow Contessa Valentina Allegra de FontaineSebbene l’annuncio del film sui Thunderbolts sia stato entusiasmante, era qualcosa che i fan si stavano aspettando, considerando gli avvenimenti di storie correlate come The Falcon and The Winter Soldier e Black Widow. In entrambi, Julia Louis-Dreyfus interpreta la Contessa Valentina Allegra de Fontaine e sembra che sia intenzionata a formare la propria squadra: molti pensano che si tratti dei Thunderbolts e che agirà come un’oscura spalla di Nick Fury in tutto il MCU.

Tuttavia, nei fumetti conosciamo diverse versioni dei Thunderbolts, una delle quali è guidata dal Barone Zemo, che potrebbe essere la scelta verso cui il film propenderà. L’utente u/Powersoutdotcom teorizza che “i Thunderbolts saranno una squadra guidata da Zemo, che si scontrerà con il gruppo di tirapiedi di Val, tra cui Walker“. Due squadre permetterebbero ad antieroi come Yelena Belova o John Walker di lavorare in contrapposizione a cattivi incalliti come Zemo; in ogni caso, i fan sono sicuri che la Contessa avrà un ruolo significativo nel film sui Thunderbolts.

La Guardia D’Inverno

Come i Thunderbolts, molte altre squadre popolari devono ancora entrare ufficialmente nel MCU, e per alcune di queste sembra proprio essere arrivato il momento, come ad esempio la Guardia d’Inverno. Si tratta dell’equivalente russo dei Vendicatori, composto da personaggi analoghi alla squadra americana: Dinamo Cremisi per Iron Man, Ursa Major per Hulk, Perun per Thor e Guardiano Rosso per Capitan America. Molti ricorderanno che David Harbour ha interpretato il primo in Black Widow.

Il Redditor u/pagingdrsolus pensa che “questa squadra darebbe filo da torcere ai Thunderbolts portando tutte le tensioni della guerra fredda, e la storia delle operazioni segrete si presterebbero alla necessità di una squadra moralmente grigia per affrontarle”. Forse i Thunderbolts entreranno in conflitto con la Guardia d’Inverno nell’ambito di una missione per il governo americano, il che creerebbe dinamiche interessanti per Yelena Belova.

Red Skull & Hydra

Dal momento che Thunderbolts prenderà personaggi da tutto il franchise, unendo rivali o avversari di diversi importanti eroi del MCU, potrebbe fare lo stesso anche con l’antagonista principale. Mentre alcuni suggeriscono i nemici di Hulk, Il Redditor U/mal-laney propone un classico cattivo di Capitan America, Red Skull. Si tratta di un personaggio interpretato per la prima volta da Hugo Weaving in Captain America: Il primo vendicatore, ma per Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, è stato sostituito da Ross Marquand.

Si teorizza che “libero dalla maledizione della Pietra dell’Anima, Red Skull è tornato e ha portato con sé una tecnologia aliena superiore. Il suo obiettivo: finire ciò che l’Hydra ha iniziato nella Seconda Guerra Mondiale”. Questa sarebbe sicuramente una premessa interessante, ma ci si potrebbe chiedere perché non siano Capitan America e/o i Vendicatori ad occuparsene.

Squadron Supreme/Squadron Sinister

Come la Guardia d’Inverno o l’HYDRA, diversi fan su Reddit suggeriscono che i Thunderbolts si scontreranno con un’altra squadra. Questa scelta ci regalerebbe sicuramente un combattimento finale esaltante, in cui ogni membro della squadra potrebbero scontrarsi con uno specifico nemico. Il Redditor U/esar24 afferma a questo proposito che gli piacerebbe “vederli contro lo Squadrone Supremo“.

Lo Squadron Supreme è la squadra di eroi letteralmente basata sulla Justice League dei fumetti DC, composta da personaggi come Hyperion, Nighthawk, Power Princess, Whizzer e Doctor Spectrum. All’inizio si facevano chiamare Squadron Sinister ed erano sostanzialmente dei pastiche di diversi villain, ma alla fine sono stati trasformati in eroi. Che si chiamino Supreme o Sinister, potrebbero in ogni modo entrare in conflitto con i Thunderbolts. Inoltre, questa scelta potrebbe essere un modo divertente per stuzzicare i probabili paragoni con la Suicide Squad.

Conte Nefaria

Una tendenza dei fan del MCU è quella di volere sempre di più, ma non tutto è Avengers: Endgame, e non tutti i cattivi devono essere catastrofici come Thanos. I Thunderbolts potrebbero avvalersi di un antagonista potente e pericoloso, ma non è necessario che la posta in gioco sia la fine del mondo. Potrebbero trovarsi a combattere contro la malavita – con cui potrebbe essere nato un conflitto, se stanno cercando di essere apertamente eroici – e quindi contro il Conte Nefaria, il potente e super potenziato capo della Maggia.

Al Redditor U/PapaSteveRocks interesserebbe questa idea, “soprattutto se stanno anche cercando di reclutarlo, non solo di fermarlo. È l’equivalente di Superman come boss del crimine, è perfetto. Inoltre, si introdurrebbe così anche il personaggio di Madame Masque Giulietta Nefaria“. La Maggia fa già parte del MCU grazie ad Agent Carter e Daredevil, e il film sui Thunderbolts potrebbe farle assumere un ruolo di rilievo all’interno del franchise, con il Conte Nefaria e Madame Masque a guidare il clan contro i Thunderbolts.

Ms. Marvel: i tratti distintivi di Kamala Khan

Ms. Marvel: i tratti distintivi di Kamala Khan

La serie Disney+ Ms. Marvel è l’ultima novità MCU. Dopo Peter Parker (Tom Holland) e dopo America Chavez (Xochiti Gomez) in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il franchise introduce un nuovo supereroe adolescente. Episodio dopo episodio, Kamala Khan (Iman Vellani) si sta dimostrando un personaggio eroico sì, ma ricco di sfaccettature ”normali”.

Per la sua goffaggine, per le sue insicurezze e anche per il suo animo ribelle, Ms. Marvel non è troppo diversa da tanti altri suoi coetanei. Scopriamo quali sono gli aspetti più riconoscibili dell’eroina!

La goffaggine di Ms. Marvel 

Ms Marvel Iman Vellani Kamala KhanKamala è un personaggio estremamente coraggioso. Nonostante ciò, è un anche un’adolescente piena di insicurezze e, vista la giovane età, è ancora impreparata su molti aspetti della vita eroica e non.

Ms. Marvel riesce ad essere sicura di sé con i suoi amici più stretti come Bruno e Nakia, ma si blocca quando si trova con personaggi popolari come Zoe. C’è una buona dose di imbarazzo in tutte le interazioni intrattenute da Kamala, comprese le scazzottate super potenti nei primi giorni della sua carriera da criminale.

Ms. Marvel è audace

Ms Marvel Iman VellaniNonostante sia nuova nel mondo degli eroi, Ms. Marvel si dimostra fin da subito ardita: è disposta a dare tutta se stessa pur di fare la cosa giusta. Un esempio chiaro di questa sua caratteristica si vede quando Kamala cerca per la prima volta di aiutare un cittadino in pericolo.

Usando le sue abilità cosmiche, cerca di acchiappare un ragazzino mentre sta cadendo da un balcone. Grazie alla sua determinazione, Kamala entra in azione e salva il giovane all’ultimo secondo.

Per Kamala è difficile sentirsi integrata

Nakia Bruno KamalaCome ogni adolescente, anche Kamala è una liceale insicura di sé che vorrebbe sentirsi parte di un gruppo. Ms. Marvel è a suo agio con i suoi migliori amici, ma le risulta difficile connettere con i suoi compagni di classe, specialmente con quelli più ”popolari” come Zoe.

https://www.youtube.com/watch?v=65llGcB37Ac

La lotta interiore per sentirsi integrata è una delle qualità più riconoscibili di Kamala. Questo aspetto del personaggio permette di creare empatia non solo tra gli spettatori adolescenti che sono al liceo in questo momento, ma anche tra il pubblico più maturo che sicuramente ricorda quanto sia stata difficile quell’età.

Il suo aspetto ribelle

Ms Marvel Kamala KhanC’è un tratto di Ms. Marvel che è tipico sia degli eroi che degli adolescenti. Kamala ama l’indipendenza, crede di poter fare tutto da sé e di non aver bisogno di nessuno. Al contrario, i genitori dell’eroina sono molto severi e non le concedono praticamente alcuna libertà. Quando sua madre e suo padre dicono a Kamala che non può andare all’AvengerCon senza un accompagnatore, lei se ne frega e sgattaiola via di nascosto.

La ribellione è una parte fondamentale della natura umana ed è essenziale negli adolescenti affinché essi diventino figure autonome e separate dai propri genitori. Proprio per questo, i fan possono facilmente riconoscersi nell’animo ribelle di Ms. Marvel.

Kamala sia è un’eroina che una fan della Marvel

Iman Vellani Kamala Khan Matt Lintz Bruno CarrelliTra tutti gli eroi MCU, Ms. Marvel è probabilmente quello più umano e più vicino allo spettatore comune. Ogni fan del franchise può facilmente riconoscersi in Kamala perché lei stessa è una fan della Marvel! Ha un canale YouTube pieno di video sui suoi Avengers preferiti e, come accade alla maggior parte dei fan, c’è un supereroe che Kamala idolatra più di tutti gli altri: Carol Danvers.

https://www.youtube.com/watch?v=HOblLrAwaqo

La difficile comunicazione tra Kamala e i genitori

Zenobia Shroff Muneeba KhanIl divario generazionale è un problema comune a tutte le famiglie. Sta diventando sempre più difficile per i genitori comunicare con i propri figli e per i figli è complesso esprimere la propria anima ai genitori. Le ansie della madre e del padre di Kamala sono quindi emblematiche delle preoccupazioni di tanti altri genitori.

Ms. Marvel ovviamente ama i suoi genitori tanto quanto loro amano lei, ma la ragazza è in una fase difficile della sua vita e non possono mancare gli scontri. Il padre di Kamala vuole disperatamente connettersi con lei, si colora di verde per giocare a Hulk all’AvengerCon, ma si rifiuta di dare a Kamala l’indipendenza che lei richiede. Inoltre, le accese discussioni tra l’eroina e la madre ricordano le dinamiche madre-figlia di Saoirse Ronan e Laurie Metcalf in Lady Bird, con tutti i battibecchi tipici di tante famiglie.

Ms. Marvel dubita costantemente di sé

Iman Vellani in Ms Marvel“La sindrome dell’impostore” è un tratto familiare per gli eroi Marvel. Tutti, da Shang-Chi ad America Chavez hanno almeno in parte dubitato delle proprie capacità. Prima di avere dei superpoteri, Kamala non pensava certo di poter salvare il mondo. Dopo aver scoperto le sue doti, Ms. Marvel pensa comunque di non meritare i poteri e di non essere in grado di gestirli. Per fortuna, Kamala ha un migliore amico come Bruno che può rassicurarla. È lui a ricordarle che: “Tu sei Kamala Khan. Se vuoi salvare il mondo, allora salverai il mondo.

Thor: Love and Thunder, i protagonisti parlano del nuovo film Marvel Studios

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Arriverà il 6 luglio sul grande schermo la nuova avventura da solista di Thor, con Thor: Love and Thunder, un film molto atteso, con una trama anticipata dal ciclo a fumetti di Aaron. Ovviamente il film non segue la storia di carta e inchiostro, ma trova la sua strada per sistemarsi al meglio all’interno del Marvel Cinematic Universe.

A parlare del film, in occasione della conferenza stampa internazionale, sono intervenuti il produttore Kevin Feige, il regista e sceneggiatore (nonché interprete di Korg) Taika Waititi e il protagonisti Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tessa Thompson e Christian Bale.

Undici anni fa, Chris Hemsworth esordiva nel MCU con il personaggio di Thor, e dopo tanti anni e tante evoluzioni e avventure subite dal personaggio, si può dire che parte dell’attore è cresciuta insieme al personaggio. “Dall’immaturo e adolescente personaggio che era, ne ha passate tante – spiega Hemsworth – e ora è un nuovo ed eccitante eroe, che adesso abbiamo cercato di rendere più divertenti, perché è la cosa con cui il pubblico entra maggiormente in relazione. Forse mi rivedo un po’ di più in Party Thor da What If…? e sicuramente il personaggio mi ha accompagnato, condividiamo molto.”

Iron Man e Captain America, i pilastri del MCU, hanno avuto entrambi una loro trilogia, mentre Thor è il primo personaggio del franchise che arriva a un quarto film da solista. Secondo Kevin Feige, il segreto è proprio nella sintonia che Chris Hemsworth riesce a stabilire con il pubblico: “Credo che il pubblico risponda a Chris e a tutto quello che ha portato alla luce grazie a Taika, ma sono sicuro che fosse già lì. C’erano dei momenti sul set in cui Chris era davvero esilarante. Ho visto delle scene di Avengers: Age of Ultron, qualche giorno fa, e c’era già questa simpatia, questo umorismo del personaggio che viene dall’attore. E poi Taika è riuscito a unire l’aspetto action del personaggio, con martello e fulmini, a quella parte più divertente, e credo che la gente risponda proprio a questa unione. Abbiamo trascorso moltissimo tempo a cercare di capire come rendere comprensibile al pubblico un dio nordico, e così ci siamo riusciti, e siamo arrivati a farne un quarto.”

Tra scherzo e serietà interviene il regista, Taika Waititi in persona, che specifica: “È difficile rendere Chris gradevole… (ride) Io e lui siamo diventati amici. La sua personalità è quello con cui vuoi entrare in connessione. Puoi fidarti di lui, è una brava persona, sai che c’è per te, come fosse un supereroe nella vita reale. Ho cercato di portare le qualità di Chris in Thor.”

Grande curiosità in Thor: Love and Thunder è destata dal ritorno di Natalie Portman nei panni di Jane Foster/Mighty Thor: “Dopo aver visto Chris con il costume per così tanti anni,  è stato surreale provare il mio, con pettorali e stivali, per la prima volta. Sono molto grata al cast e a tutti gli attori che mi hanno dato la possibilità di allenarmi con loro. È stata una grande sfida per me soprattutto per la parte fisica, ma ho fatto affidamento su Tessa e Chris, che hanno un sacco di esperienza in questo tipo di preparazione”.

Interprete d’eccezione per il ruolo del villain, Christian Bale è invece Gorr il Macellatore di Dei, la terribile minaccia contro cui Thor Odinson si deve cimentare: “Credo che cercassero l’opposto, rispetto a ciò che è Chris. Cercavano un attore con cui non si entra in relazione, un po’ solitario, strano, qualcuno con cui non vuoi passare il tempo, qualcuno il cui sedere nessuno voleva vedere. E così hanno pensato a me.” Scherza Bale, che poi passa a spiegare quali elementi di Gorr lo hanno colpito: “È bello interpretare un antagonista ed è molto più facile, perché tutti sono affascinati dai cattivi ragazzi, mentre il lavoro che ha fatto Chris è stato molto molto più difficile. Poi Taika riesce a rendere questi personaggi tremendamente divertenti, ma anche commoventi. Non so se sia abbastanza da suscitare la compassione dello spettatore, ma sicuramente è un personaggio del quale capiamo benissimo le ragioni. È un mostro, fa cose orribili, ma capiamo perché fa quello che fa.”

Di ritorno nel ruolo di Valchiria c’è anche Tessa Thompson, che questa volta porta in scena un personaggio che è diventato Re di Nuova Asgard e che si trova ad avere a che fare con situazioni molto diverse rispetto a quello per cui è invece stata preparata tutta la vita: “E’ stato molto divertente, ed è qualcosa che alla Marvel fanno molto bene. Che sia un villain o un eroe, trovano sempre il modo di connettere il pubblico con il loro potere o la loro debolezza. C’è sempre una ragione per cui questi personaggi si comportano in un certo modo. Ad esempio, quando incontriamo Valchiria in Thor: Ragnarok, ha deciso di affogare i suoi dolori nell’alcol, la troviamo completamente ubriaca, dopo che ha perso ogni cosa. Per me e Taika era importante come presentavamo il personaggio, era una sepereroina donna e il fatto che facesse quell’entrata in scena così apparentemente eroica, ma che poi diventa goffa, era irresistibile. Ci siamo dovuti preparare fisicamente all’essere degli eroi, ma allo stesso tempo siamo riusciti ad essere anche un po’ goffi e divertenti. In questo film abbiamo esplorato anche un altro aspetto: Valchiria è diventata il Re di Asgard, che è un lavoro che lei ama, ama proteggere la sua gente, ma è stata per così tanti anni una guerriera professionista che adesso rimanere bloccata nella burocrazia le sta stretto. Le manca il campo di battaglia e le mancano le sue compagne di lotta, quindi è stato bello ricostruire questo aspetto con Natalie.”

Come Ragnarok, anche Thor: Love and Thunder è caratterizzato da una colonna sonora invadente e irresistibile e da una fotografia sgargiante. Così ne parla Waititi: “Abbiamo speso tutti i soldi che potevamo per avere il numero maggiore possibile di canzoni dei Guns N’ Roses. L’estetica del film è sempre stata questa palette che ricorda la pittura spray degli anni ’80 e le cover rock. Pure il logo del film ricorda qualcosa che avevo fatto a scuola, avevo passato giorni e giorni a perfezionare il logo dei Metallica con lo stesso carattere in cui è scritto il titolo di Thor: Love and Thunder.”

Thor: Love and Thunder arriva in sala il 6 luglio, distribuito da Disney.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

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Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

Dal 28 giugno, torna su Disney+ il trio di investigatori più improbabile che la tv abbia mai offerto ai telespettatori amanti del giallo: Only Murders in the Building 2 torna per un secondo ciclo, moltiplicando la suspence, il divertimento, e anche l’intuito di Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez), i quali si confermano più in forma che mai.

Only Murders in the Building 2, dove eravamo rimasti?

Il finale aperto della prima stagione ci aveva lasciati con il fiato sospeso, con la scoperta di un nuovo cadavere e con i nostri protagonisti incastrati a tutti gli effetti. Questa seconda stagione gioca al rilancio, quindi, perché se da una parte il nostro trio dovrà risolvere di nuovo un caso di omicidio, dovrà anche tentare di scagionarsi dall’accusa. L’assassino però sembra essere un passo avanti a nostri, mettendoli di continuo in difficoltà e dimostrando di conoscere bene il loro passato e i loro segreti.

È caratteristica di ogni serie tv che si prolunga oltre la prima stagione approfondire e sviluppare i personaggi di cui vediamo raccontate le storie. Only Murders in the Building 2 non fa eccezione, andando a pescare nel passato dei protagonisti e contemporaneamente ponendo le basi per storie future, facendo diventare più robusta la mitologia che circonda l’Arconia e i suoi inquilini. L’elegante edificio così come i protagonisti si raccontano, si svelano, attraverso scoperte e rivelazioni che rendono viva la storia, la arricchiscono e danno spessore con le loro vicende e i loro aneddoti. In questo modo Only Murders in Building 2 diventa un racconto corale e denso, che si fonda su un giallo ma che allo stesso tempo imbastisce anche altre trame, rinvigorendo un racconto già vincente.  

Un trio esplosivo

Martin, Short e Gomez si confermano tanto affiatati quanto improbabili, persi nei rispettivi mondi eppure capaci di trovare un linguaggio comune che, come intravisto nella prima stagione, va ben oltre la superficie delle indagini e scava dentro queste personalità che, ognuna a modo loro, soffrono e cercano il conforto di una famiglia che hanno perso per strada. Il loro podcast, le loro ricerche, le loro domande diventano un punto fisso, un atto di cura verso gli altri, un conforto in un mondo che forse non li ha trattati come meritavano. 

Only Murders in the Building 2 moltiplica anche la quantità di special guest e di volti illustri. In particolare, in due ruoli molto ben caratterizzati, troviamo l’icona Shirley MacLaine che mette al servizio dello show il suo incredibile talento comico, come aveva fatto anche per Downton Abbey, e Cara Delevigne, che interpreta un personaggio che sembra molto nelle sue corde e che promette di portare scompiglio nella vita di Mabel. Dopo il cameo di Sting nella prima stagione, tocca a Amy Schumer questa volta fare la parte di se stessa come nuova inquilina dell’Arconia. Il suo personaggio apre la porta a una serie di rimandi meta-testuali che rendono la scrittura di Only Murders in Building 2 ancora più brillante e divertita. Valga per tutti quello che Amy dice a Oliver all’inizio del primo episodio, in cui si dice grande fan del loro podcast e si propone di girare una serie tv basata sullo stesso! 

Tono leggero e ricchezza di scrittura

La writers room di Only Murders in the Building 2 si allarga ulteriormente rispetto alla prima stagione e la ricchezza di punti di vista diventa un pregio importante della storia, insieme al tono sempre leggero e ironico che viene dettato dai tre interpreti principali, carismatici e divertenti, un trio che accoglie i propri personaggi, li struttura e dà loro una seconda vita aggiungendo sempre maggiori elementi alla loro costruzione. 

Nell’offerta Disney+, Only Murders in the Building 2 si conferma un vero e proprio gioiellino, una serie ironica e intelligente, che coinvolge non solo con la componente crime thriller, ma anche e soprattutto con le vite di questi confusi, spezzati eppure straordinari personaggi. Tutto avendo sempre cura di regalare un sorriso e una battuta arguta allo spettatore.