Home Blog Pagina 605

Black Panther: Wakanda Forever, Daniel Kaluuya non ci sarà

daniel-kaluuya-instagram

Daniel Kaluuya non tornerà in Black Panther: Wakanda Forever. In precedenza, si presumeva che Kaluuya sarebbe tornato nel ruolo di W’Kabi, personaggio che ha interpretato nel primo film di Black Panther, come è stato confermato faranno Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross).

Ora, un tweet di Jacqueline Coley di Rotten Tomatoes rivela che Kaluuya non tornerà come W’Kabi in Black Panther: Wakanda Forever. Coley ha rivelato che Daniel Kaluuya ha annunciato che non sarebbe tornato in Black Panther in un’intervista, in cui ha spiegato che i conflitti di pianificazione delle riprese con Nope, di Jordan Peele, non gli hanno permesso di lavorare al film Marvel.

Questa notizia è sicuramente deludente, poiché W’Kabi era un personaggio centrale in Black Panther. Tuttavia, la scelta di Kaluuya di girare Nope piuttosto che il sequel di Black Panther ha molto senso. L’attore ha precedentemente elogiato Jordan Peele, attribuendogli il merito per avergli restituito la fiducia nel suo sogno di fare l’attore, dal momento che Get Out, il primo film di Peele in cui ha recitato da protagonista, gli ha regalato fama e successo, e anche la sua prima nomination agli Oscar. Tuttavia sarà interessante vedere come o se Black Panther: Wakanda Forever affronterà l’assenza di W’Kabi.

Cosa sappiamo su Black Panther: Wakanda Forever

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

 
 

Thor: Love and Thunder, il “sacrificio” di Chris Hemsworth per Natalie Portman

Thor: Love and Thunder recensione film

In occasione della loro presenza a Capital FM del Regno Unito, Natalie Portman e Tessa Thompson hanno risposto alle domande riguardo a Thor: Love and Thunder, film in cui interpretano rispettivamente Mighty Thor e Valchiria e in cui recitano al fianco di Chris Hemsworth.

Alcune di queste domande riguardavano proprio il protagonista, che ne è venuto fuori come una persona dolcissima e premurosa. Secondo Portman, il giorno in cui lei e Hemsworth avrebbero dovuto girare una scena di bacio, l’attore di Thor ha scelto di non consumare carne come gesto di gentilezza verso Portman, che è vegana. Thompson ha poi scherzato sul fatto che non pensava che potesse rinunciare a mangiare carne mentre rafforzava il concetto che Hemsworth sia proprio un bravo ragazzo.

Portman: “Il giorno in cui abbiamo avuto una scena del bacio, quella mattina Chris non ha mangiato carne perché sa che sono vegana. E lui mangia carne come ogni mezz’ora. Ad esempio, è stato così premuroso. Non è qualcosa che mi crea fastidio o rabbia, non sono preoccupata che la mia co-star mangia carne. È solo stato un gesto di premura da parte sua”. Thompson: “Non sapevo nemmeno che potesse fare a meno di mangiare carne. Praticamente mangia bisonti ogni mattina. È così dolce”.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

The Gray Man, l’incontro con i protagonisti del film Netflix

The Gray Man
The Gray Man. Ryan Gosling as Six. © 2022 Netflix, Inc.

Un cast stellare e due registi amatissimi sono stati gli ospiti della conferenza stampa di The Gray Man, il nuovo film Netflix, disponibile in cinema selezionati e dal 22 luglio in piattaforma. Anthony e Joe Russo, registi del film, hanno guidato la carica di volti noti che fanno parte del cast del film:  Ryan Gosling, Chris EvansAna de Armas, Rege-Jean Page, Jessica Henwick, Dhanush, Billy Bob Thornton, Julia Butters e Alfre Woodard hanno tutti condiviso le loro idee e riflessioni sul progetto che è stato girato in giro per l’Europa e che sarà sicuramente amatissimo dai fan dell’action puro. 

Il film omaggia gli action anni ’80, ma, nelle parole dei registi, parla anche all’oggi: “È una storia moderna, si connette con molte cose che accadono nel mondo adesso, i personaggi sono divertenti e profondi, hanno una sensibilità che oggi possiamo capire. C’è senso dell’umorismo in loro. È un film che riesce a parlare bene al pubblico contemporaneo.”

Protagonista del film è Ryan Gosling, che interpreta Six, il sicario della CIA che si mette contro l’agenzia e diventa lui stesso il bersaglio, un ruolo muscolare e di azione pura, che lo ha spinto oltre ogni limite: “C’è stato molto allenamento per il film, ma sono stato aiutato tanto dagli stunt-man. Mi hanno insegnato tanti stili di arti marziali differenti. Ho avuto tanti consigli tattici, tanti piccoli dettagli che non erano in sceneggiatura, ma che mi hanno suggerito loro. E poi ho corso un sacco, è stato un continuo allenamento di cardio”.

Suo antagonista d’eccezione è Chris Evans, che interpreta il villain, uno psicotico senza scrupoli e senza morale, vestito di tutto punto, con baffetti appuntiti e sorriso beffardo, anche lui molto ironico ma senza scrupoli. Lui che con i Russo era sempre stato soltanto Captain America, finalmente si può sfogare: “Essere un cattivo è un po’ più divertente rispetto al fare l’eroe, hai più battute divertenti e più libertà nell’interpretazione. Ma fare il cattivo diretto da loro due, di cui mi fido ciecamente, è stato ancora più bello. Ho potuto correre più rischi, avere più libertà, affidarmi maggiormente.”

The Gray Man, recensione del film con Ryan Gosling e Chris Evans

Ana de Armas non è nuova ai film con protagonisti delle spie, dal momento che ha recitato nell’ultimo 007 di Daniel Craig, ma questa volta per lei il personaggio era diverso, più carismatico e molto meno dentro gli schemi della femme fatale e letale. “Ero molto eccitata dal fatto che iRrusso avesser pensato a me per la parte, mi hanno presentato tutto il progetto via videocall e questo è bastato per farmi dire sì. Poi volevo lavorare con Ryan e Chris di nuovo, e mi è piaciuta tanto questa donna, cazzuta e senza paura.”

Un’altra donna molto importante per la storia, che ha meno scene d’azione ma è altrettanto determinante, è Alfre Woodard, che nel film è una specie di corrispettivo di M del franchise di Bond. Woodard afferma con candore qual è stato il motivo che l’ha spinta ad accettare il ruolo: “Volevo impressionare i miei figli con il cast con cui avrei lavorato, e girare in così tanti posti bellissimi. Solo dopo mi hanno detto che il mio personaggio sarebbe stato più sedentario. Ma ho comunque avuto modo di avere il mio grande momento di gloria!”.

Nei panni della vecchia spia, unico che resta fedele a Sia, c’è Billy Bob Thorton, che ha dovuto mantenere un delicato equilibrio tra l’uomo dell’intrigo e lo zio affettuoso: “Il mio personaggio è una spia di alto livello, devo essere a sangue freddo, ma allo stesso tempo, personalmente ha un punto debole, la nipote. La domanda che mi sono posto per interpretarlo è stata come rimani umano e coltivi le relazioni quando fai questo mestiere. Ma per quanto riguarda la parte di essere protettivo verso una ragazzina di 12 anni, quella mi è venuta naturale, perché sono un genitore.”

Dopo aver stregato gli spettatori di Bridgerton prima stagione nei panni del Duca, Rege-Jean Page si dà al lato oscuro del cinema, interpretando la mela marcia posta molto in alto nella gerarchia della CIA, un personaggio americano, per lui che è inglese: “Quando devo trovare un modo di parlare per un personaggio, cerco di trovare dei dettagli nella sceneggiatura che mi aiutino a costruirlo per bene, elementi dell’arredo, del suo abbigliamento che mi facciano capire bene chi è. Ho cercato le motivazioni che lo hanno spinto a essere così deciso e senza scrupoli. E questo è il mio processo, prima di capire come parla un personaggio devo conoscerlo.”

Jessica Henwick continua a corteggiare ruoli action, dopo Game of Thrones e Iron First, e questa volta ha l’occasione di esprimersi con un personaggio davvero interessante, che non va affatto sottovalutato: “Essere circondata da due cretini per così tanto tempo l’ha messa nei panni di chi cerca il suo modo per riscattarsi. Chi non avrebbe perso il controllo al suo posto?” Dice Henwick in merito ai personaggi di cui si circonda il suo, nel film.

Dopo averla vista brevemente in C’era una volta a Hollywood, Julia Butters è pronta a incantare i suoi compagni di cast con quello sguardo così limpido e intenso. Lei è la fanciulla da salvare, la ragazzina in pericolo che condivide con Sia un legame affettivo, come fosse una sorellina che non ha mai avuto, o il fratello che ha perso. Per Butters, il set di The Gray Man è stata principalmente un’esperienza formativa: “Lavorare con queste persone è stato delizioso. Guardare Chris sdoppiarsi in Llloyd oppure Billy prendersi al tempo di entrare nel personaggio. Ho cercato di osservare il più possibile per imparare tutto quello che potevo.”

Chiude il cerchio Dhanush, attore famosissimo nell’industria cinematografica indiana, qui al suo esordio a Hollywood: “Mi sono divertito a vedere come si lavora a Hollywood. Sono 20 anni che lavoro nell’industria indiana, ma qui è tutto diverso. Ho avuto l’opportunità di guardarmi come un novellino, è stato divertente. Sono molto grato ai Russo per avermi trovato e scelto.”

The Gray Man è disponibile al cinema, in sale selezionate, mentre dal 22 luglio arriva su Netflix.

 
 

Thor: i 10 migliori cameo di tutti i suoi film nel MCU

Chris Hemsworth Thor

L’atteso film del MCU Thor: Love and Thunder è finalmente arrivato nelle sale e il suo cast vanta alcuni cameo variegati, che vanno dalla figlia del protagonista Chris Hemsworth, India Rose Hemsworth, ad attori mainstream come Matt Damon e Melissa McCarthy.

Oltre al cameo di Stan Lee, un tempo immancabile, i primi film di Thor hanno ingaggiato rinomati maestri del fumetto come l’artista Walter “Walt” Simonson e lo scrittore J. Michael Straczynski.

1India Rose Hemsworth – Love

Fin dall’inizio di Love and Thunder, India Rose Hemsworth viene presentata come la figlia morente di Gorr, Love. Ma il personaggio prende nuova vita (letteralmente) quando, verso la fine, viene resuscitato e lo “zio Thor” agisce come tutore in assenza di Gorr.

Cucinare pancake, indossare stivali e andare in battaglia. Con la coppia padre-figlia di Chris e India Hemsworth che fanno tutto questo insieme nella vita reale, il film aumenta il fattore tenerezza con il suo finale.

Successivo

Thor: le 10 armi più potenti brandite dagli dei

Thor: Love and Thunder armi

In Thor: Love and Thunder, ci sono alcuni personaggi che appartengono ad un livello superiore: oltre agli eroi e ai nemici superpotenti, primo tra tutti Gorr il macellatore di dei (Christian Bale), non manca un vasto compartimento di divinità. Nel film possiamo vedere dei di ogni specie: il Dio del Tuono (Chris Hemsworth) protagonista, ma anche tante new entry, ispirate ai fumetti o provenienti dai culti più antichi.

Oltre a possedere vasti poteri sovrannaturali, nell’MCU le entità divine sono dotate di armi incredibili che superano di gran lunga gli strumenti in mano agli uomini. Scopriamo quali sono i mezzi più potenti di cui dispongono gli dei nell’MCU.

1L’elmo di Hela

Hela Bifrost

L’elmo di Hela dovrebbe essere uno strumento difensivo per proteggere la testa della Dea della Morte. Tuttavia, l’oggetto magico è anche una potente arma. Le punte dell’elmo sono come dei coltelli e sono in grado di uccidere centinaia di divinità asgardiane.

Hela si è persino tolta il copricapo e l’ha usato come un’arma a mano, gesto inaspettato che ha colto i suoi nemici di sorpresa. Anche se non è forte come il Mjolnir, è comunque abbastanza potente da aiutare Hela a distruggere Asgard in Thor: Ragnarok.

Successivo

Roma Cinema Arena: il programma della rassegna al Parco degli Acquedotti

Roma Cinema Arena

Dal 19 luglio al 4 agosto, la Fondazione Cinema per Roma realizzerà Roma Cinema Arena, una grande sala cinematografica all’aperto di circa mille posti situata in uno dei luoghi più suggestivi della città, il Parco degli Acquedotti (VII Municipio, quartiere Appio Claudio), scenografia di memorabili opere come La dolce vita di Federico Fellini e La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Ogni sera, a partire dalle ore 21.15, la rassegna ospiterà un programma di capolavori in versione restaurata, con due proiezioni previste per il sabato (ore 21 e ore 23). Ciascun film sarà presentato al pubblico da registi e attori. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Roma Cinema Arena è organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è curata da Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione, con Paola Malanga, Direttrice Artistica della Fondazione e della Festa del Cinema, in accordo con Francesca Via, Direttrice Generale. La manifestazione si svolgerà grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Cinecittà S.p.A in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia e Cineteca di Bologna. La rassegna è parte del programma dell’Estate romana 2022.

IL PROGRAMMA
Il programma ospiterà una selezione di opere che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale riportate al loro originario splendore.

A cento anni dalla nascita, saranno celebrati Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Pier Paolo Pasolini, Francesco Rosi e Luciano Salce, al ricordo dei quali si affiancherà uno speciale omaggio a Gigi Proietti, scomparso nel 2020. Un’attenzione particolare andrà al cinema di maestri come Billy Wilder, Jane Campion, Joel ed Ethan Coen, Dario Argento, Nanni Moretti e Paolo Virzì mentre uno specifico spazio sarà riservato a una serie di cult movie amati dal pubblico di tutto il mondo. Saranno inoltre celebrati alcune indimenticabili sodalizi artistici del nostro cinema come quelli fra Sergio Leone ed Ennio Morricone e fra Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Completano il programma una serata dedicata al cinema e al teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza e un omaggio a Renato Nicolini, creatore dell’Estate Romana. In questo senso, saranno numerosi i titoli, trasversali alle varie sezioni, che forniranno al pubblico un racconto della Capitale nelle sue molte sfaccettature, in una sorta di viaggio immaginario dal secondo Dopoguerra ai nostri giorni.

La rassegna sarà inaugurata, martedì 19 luglio alle ore 21.15, dalla proiezione de I mostri di Dino Risi. L’opera, articolata in episodi ambientati nella Roma dei primi anni sessanta, è una delle più importanti del cinema italiano e vede protagonisti due straordinari interpreti come Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Sul palco a presentare il film ci saranno Ricky e GianMarco Tognazzi.

Il successivo appuntamento sarà dedicato, mercoledì 20, alla proiezione di Blues Brothers di John Landis. Il cult movie con John Belushi e Dan Aykroyd è divenuto, nel corso degli anni, un vero e proprio classico così come i brani che compongono la memorabile colonna sonora. Ne parleranno con il pubblico dell’Arena i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio, sarà la volta di Febbre da cavallo di Steno. Il film, che ha consacrato Gigi Proietti come attore cinematografico nel ruolo di “Mandrake”, è amato da pubblico e critica per la goliardia dei suoi protagonisti, i ritmi serrati delle vicende narrate, le musiche trascinanti. Il film sarà presentato da Enrico Vanzina, figlio di Steno.

Venerdì 22 luglio, il “maestro del brivido” Dario Argento, uno dei cineasti italiani più apprezzati a livello globale, salirà sul palco per presentare agli spettatori uno dei suoi capolavori, Profondo rosso, ancora oggi considerato tra le pietre miliari del genere horror.
Doppia proiezione, sabato 23 luglio, con due fra le opere più applaudite di Luciano Salce, introdotte alla platea dal figlio Emanuele: si inizia con Fantozzi, capostipite della saga ideata e interpretata dal grande Paolo Villaggio; a seguire, sarà proiettato Il federale, film che segna una svolta nella carriera attoriale di Ugo Tognazzi, impegnato per la prima volta in un ruolo dai risvolti drammatici.

Domenica 24 luglio, Riccardo Scamarcio presenterà al pubblico Il grande Lebowski, l’indimenticabile commedia-crime scritta e diretta dai fratelli Coen e interpretata da uno straordinario Jeff Bridges nei panni di Drugo.

Lunedì 25 luglio, sarà la volta de Il caso Mattei di Francesco Rosi, dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell’ENI, morto in un attentato aereo il 27 ottobre 1962. Il film, che ha vinto il Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes, sarà introdotto dal regista e sceneggiatore Francesco Munzi.

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, due serate saranno dedicate al cinema del grande artista bolognese: martedì 26 luglio Gianni Amelio presenterà Mamma Roma mentre mercoledì 27 sarà la volta di Accattone, con un video introduttivo realizzato da Ascanio Celestini.

Giovedì 28 luglio, il premio Oscar® Giuseppe Tornatore salirà sul palco dell’Arena per mostrare agli spettatori una delle più grandi opere western della storia del cinema, Il buono, il brutto, il cattivo, approfondendo il sodalizio artistico fra il cineasta Sergio Leone e il musicista e compositore Ennio Morricone.

“Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza” è il titolo di due distinti appuntamenti ospitati all’Arena che vedranno protagonisti il duo Mastrella e Rezza: venerdì 29 luglio sarà proiettato Il Valle Occupato mentre mercoledì 3 agosto sarà la volta di due corti, Confusus e De Civitate Rei.

Sabato 30 luglio sarà dedicato a due grandi maestri della settima arte: si inizierà con A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, pietra miliare della commedia americana, a cui seguirà Lezioni di piano di Jane Campion che, grazie a questo film, conquista la Palma d’oro a Cannes. Le proiezioni saranno introdotte da Anna Foglietta.

Il giorno dopo, domenica 31 luglio, Nanni Moretti sarà ospite dell’Arena per presentare Caro diario, uno dei suoi film più applauditi, quello che segna la definitiva consacrazione del cineasta ad autore di respiro internazionale.

Il programma di agosto di Roma Cinema Arena sarà aperto, lunedì 1°, da Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, uno dei film italiani più amati di sempre, anche grazie alle straordinarie interpretazioni di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La visione sarà preceduta da un video introduttivo di Christian De Sica.

Martedì 2 sarà la volta di Ferie d’agosto, introdotto da un video del regista Paolo Virzì. Il secondo lungometraggio dell’autore toscano, vincitore del David di Donatello come Miglior film, mostra con ironia e sagacia, attraverso una “commedia balneare”, uno spaccato dell’Italia della seconda metà degli anni Novanta.

Il programma dell’Arena si chiuderà giovedì 4 agosto con la proiezione di Tanti futuri possibili. Con Renato Nicolini di Gianfranco Rosi, un omaggio allo storico padre dell’Estate Romana. Il documentario, che sarà introdotto dal regista e dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, vede lo stesso Nicolini raccontare, seduto in auto, il tracciato del Grande Raccordo Anulare, la sua storia e il suo immaginario. A seguire il pubblico potrà assistere alla proiezione di Sacro GRA.

Dichiarano Gian Luca Farinelli e Paola Malanga: “Roma è, nel mondo, come Los Angeles, New York, Parigi, Londra una delle più iconiche città del cinema. I suoi luoghi, i suoi cittadini sono stati celebrati dal cinema italiano con opere che, attraverso i decenni, continuano a sorprenderci. La Festa del Cinema di Roma vuole, con questa rassegna al Parco degli Acquedotti, rimarcare uno dei luoghi che Fellini, Pasolini, Sorrentino hanno iscritto nell’immaginario collettivo, in un quartiere dove hanno casa due istituzioni cinematografiche di primaria grandezza, come Cinecittà e il Centro Sperimentale e rinnovare il patto con gli spettatori, che dopo i due anni di pandemia hanno smarrito il piacere di ritrovarsi assieme davanti a un grande schermo. Per vedere cosa? I film che hanno nutrito generazioni di appassionati, che hanno raccontato con lucidità il nostro Paese, che ci hanno fatto sentire parte di una comunità; ad arricchire il programma alcuni film internazionali che non smetteremmo mai di vedere per la prima volta o rivedere e, inoltre, due serate cinematografiche del performer Antonio Rezza e, il 4 agosto, a dieci anni dalla morte, il ricordo, con Gianfranco Rosi, di Renato Nicolini. Il 2022 è l’anno di tanti centenari importanti e ne celebreremo alcuni al Parco degli Acquedotti, con gli esordi folgoranti di Pasolini, con gli omaggi a Salce e Francesco Rosi, con l’apertura dell’Arena che vuole essere un omaggio ai due mostri del cinema italiano Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, nel film in cui dimostrano una capacità attoriale vertiginosa. E se ancora non siete convinti, il sabato vi proponiamo anche il doppio programma! Ogni film sarà presentato nella versione originale e restaurata e sarà introdotto da un ospite d’eccezione, perché ogni serata non sia una qualsiasi, ma sia un significativo avvicinamento alla grande Festa del cinema che stiamo preparando, dal 13 al 23 ottobre. Vi aspettiamo!”.

ROMA CINEMA ARENA: I FILM E GLI OSPITI
Martedì 19 luglio ore 21.15
Tognazzi e Gassman 100!
I MOSTRI
di Dino Risi
Introducono Ricky e GianMarco Tognazzi

Mercoledì 20 luglio ore 21.15
Cult Movie
THE BLUES BROTHERS
di John Landis
Introducono i Manetti Bros.

Giovedì 21 luglio ore 21.15
Omaggio a Gigi Proietti
FEBBRE DA CAVALLO
di Steno
Introduce Enrico Vanzina

Venerdì 22 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
PROFONDO ROSSO
di Dario Argento
Introduce Dario Argento

Sabato 23 luglio ore 21
Salce 100!
FANTOZZI
di Luciano Salce
Introduce Emanuele Salce

ore 23
Tognazzi e Salce 100!
IL FEDERALE
di Luciano Salce

Domenica 24 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
IL GRANDE LEBOWSKI
di Joel ed Ethan Coen
Introduce Riccardo Scamarcio

Lunedì 25 luglio ore 21.15
Rosi 100!
IL CASO MATTEI
di Francesco Rosi
Introduce Francesco Munzi

Martedì 26 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
MAMMA ROMA
di Pier Paolo Pasolini
Introduce Gianni Amelio

Mercoledì 27 luglio ore 21.15
Pasolini 100!
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini
Con un video messaggio di Ascanio Celestini

Giovedì 28 luglio ore 21.15
Sergio Leone ed Ennio Morricone
IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO
di Sergio Leone
Introduce Giuseppe Tornatore

Venerdì 29 luglio ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
IL VALLE OCCUPATO
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Sabato 30 luglio ore 21
Il cinema dei maestri
A QUALCUNO PIACE CALDO
di Billy Wilder
Introduce Anna Foglietta

ore 23
Il cinema dei maestri
LEZIONI DI PIANO
di Jane Campion

Domenica 31 luglio ore 21.15
Il cinema dei maestri
CARO DIARIO
di Nanni Moretti
Introduce Nanni Moretti

Lunedì 1° agosto ore 21.15
Marcello e Sophia
MATRIMONIO ALL’ITALIANA
di Vittorio De Sica
Con un video messaggio di Christian De Sica

Martedì 2 agosto ore 21.15
Il cinema dei maestri
FERIE D’AGOSTO
di Paolo Virzì
Con un video messaggio di Paolo Virzì

Mercoledì 3 agosto ore 21.15
Tokamak. Reattori e contenti. Il cinema e il teatro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
CONFUSUS / DE CIVITATE REI
Introducono Flavia Mastrella e Antonio Rezza

Giovedì 4 agosto ore 21.15
In ricordo di Renato Nicolini
TANTI FUTURI POSSIBILI. CON RENATO NICOLINI
di Gianfranco Rosi
Introducono Gianfranco Rosi e Miguel Gotor

A seguire
SACRO GRA
di Gianfranco Rosi

COME PARTECIPARE
Parco degli Acquedotti: via Lemonia, angolo via Appio Claudio (Roma).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Il programma potrebbe subire variazioni.
Info: www.romacinemafest.it

 
 

Shark Bait dal 28 Luglio al cinema

Shark Bait

Adler Entertaiment annuncia l’arrivo nei cinema dal 28 luglio di SHARK BAIT, un nuovo survival thriller ambientato in alto mare e ideato dagli stessi creatori della fortunata saga ad alta tensione 47 METRI (Uncaged e Great White) che dal 2017 al 2021 ha animato le ultime estati da brivido al cinema.

Il nuovo shark movie, che promette di animare gli incubi estivi degli appassionati del genere, è diretto da James Nunn – già apprezzato autore nel 2012 assieme a Ronnie Thompson del thriller Tower Block e di film d’azione come One Shot, Eliminators – Senza regolee vede protagonisti i giovani Holly Earl, Jack Trueman, Catherine Amy Hannay, Malachi Pullar-Latchman e Thomas Michael Flynn.

La trama di Shark Bait

Un gruppo di amici si gode un fine settimana di vacanza in Messico. Dopo una notte di festeggiamenti sulla spiaggia, i ragazzi rubano un paio di moto d’acqua e le portano al largo in mare aperto, finiscono però per scontrarsi e una delle moto affonda. Il gruppo si ritrova bloccato a due miglia dalla terraferma su una sola moto d’acqua rimasta in panne e alle prese con un amico gravemente ferito. Ma il peggio deve ancora venire…

Riusciranno a sopravvivere ai predatori più feroci dei mari? Lo scoprirete dal 28 luglio al cinema con Adler Entertainment.

Il trailer di Shark Bait

 
 

Ms. Marvel: la spiegazione della scena post credits nel finale di stagione

Ms. Marvel the marvels

La scena post-crediti nell’episodio finale di Ms. Marvel presenta un emozionante cameo MCU (cosa che non ci coglie del tutto di sorpresa). Ambientato qualche tempo dopo la battaglia culminante della serie in cui Kamala Khan ha salvato la situazione ed è diventata un vero eroe agli occhi del New Jersey, sembra che le cose non torneranno molto presto alla normalità per l’eroina adolescente. Come si vede nella scena post-credits, il potente braccialetto di Kamala ha portato qualcuno di molto importante nella sua camera da letto (mandando anche Kamala da qualche altra parte).

Nell’episodio 6 di Ms. Marvel, Kamala Khan è tornata dal suo viaggio in Pakistan appena in tempo per aiutare il suo amico Kamran a mettersi in salvo e sfuggire al DODC. Avendo ricevuto poteri propri dalla Dimensione Noor, Kamran diventa molto più aggressivo e instabile dopo aver appreso della morte di sua madre Najma, leader dei Djinn conosciuti come ClanDestines. Tuttavia, Kamala è stata in grado di sbloccare il suo potere per impedire a Kamran di ferire le persone, offrendogli anche una via di fuga.

Dopo la serata incredibilmente movimentata, trascorre circa una settimana prima che Kamala venga vista sdraiata sul suo letto durante la scena post-credits della serie. Notando che il suo braccialetto si comporta in modo strano, Kamala si alza in piedi prima di essere lanciata nel suo armadio. Tuttavia, quando la figura piombata nell’armadio ne esce, ci accorgiamo che non è Kamala, ma la Captain Marvel di Carol Danvers, l’idolo di Kamala e il supereroe preferito. Ecco cosa è successo a Ms. Marvel e Captain Marvel, dove probabilmente è andata Kamala e come questa nuova entusiasmante scena post-credits imposta la storia che ci verrà raccontata in The Marvels del 2023, dove le due si riuniranno a Spectrum di Monica Rambeau.

1Il che modo Ms. Marvel imposta The Marvels

The Marvels

Prima della nuova apparizione di Captain Marvel nel finale di Ms. Marvel, è stata vista l’ultima volta nella scena post-crediti di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. È lì che lei, Bruce Banner e Wong si incontrarono con Shang-Chi per esaminare i Dieci Anelli che l’eroe aveva ereditato da suo padre. In quanto tale, non sarebbe sorprendente apprendere che Carol ha cercato nel cosmo per vedere se può saperne di più sui Dieci Anelli. Dal momento che, come vediamo nel flashback di Ms. Marvel, il tempio in cui Aisha trova uno dei bracciali, aveva il simbolo dei Dieci Anelli scolpito nel pavimento, esiste la possibilità che entrambi i braccialetti siano in qualche modo collegati alle potenti armi di Shang-Chi.

Questo potrebbe servire come base per il motivo per cui Carol e Kamala si incrociano in The Marvels, il prossimo sequel di Captain Marvel che vedrà Carol unire le forze non solo con Kamala ma anche con Spectrum di Monica Rambeau. Mentre indagare sulla fonte e l’origine del braccialetto della signora Marvel e degli anelli di Shang-Chi non deve essere la trama principale di The Marvels (e probabilmente non lo è), potrebbe comunque servire come motivo per cui i due eroi si incontrano.

Mentre Monica e Carol hanno una storia precedente e un punto di connessione visti nel primo Captain Marvel, ci deve essere qualcosa di nuovo che motivi Carol e Kamala a unirsi e fare squadra. In quanto tale, sembra che la scena post-credits di Ms. Marvel stia preparando lo scenario esatto per The Marvels. Esilarante, sembra che Captain Marvel abbia già una buona idea di cosa aspettarsi da Kamala Khan in base all’arredamento della sua stanza (nonostante non l’abbia ancora incontrata ufficialmente nel MCU). Il fatto che Ms. Marvel sia la più grande fan di Carol Danvers potrebbe benissimo essere solo una coincidenza esilarante (e non il motivo principale per cui alla fine si incontreranno).

Successivo

Koch Media annuncia l’acquisizione di quattro nuovi film

Koch Media

Koch Media ha annunciato oggi l’acquisizione di quattro nuovi film che saranno distribuiti prossimamente al cinema.

Cara Delevingne, Hero Fiennes Tiffin (star del franchise di successo globale After) e Hannah John-Kamen (nota soprattutto per le sue interpretazioni in “Resident Evil: Welcome to Raccoon City”, “Ant-Man and the Wasp” e “Black Mirror”) sono i protagonisti di THE CLIMB. Diretto dalla regista Hayley Easton Street, il film racconta la storia, tratta da fatti realmente accaduti, di sei donne ordinarie che compiono un gesto straordinario: diventare protagoniste di una clamorosa protesta di Greenpeace contro la trivellazione petrolifera nell’Artico scalando il grattacielo londinese The Shard, il più alto edificio in Europa.

Presentato in anteprima nella sezione Midnight del Festival di Cannes, HUNT è il nuovo spy movie d’azione diretto e interpretato dalla star sud coreana Lee Jung-Jae, attore della serie fenomeno Netflix, Squid Game. Lee Jung-Jae esordisce dietro la macchina da presa in un film thriller ambientato negli anni ’80 sullo sfondo del conflitto tra le due Coree. 

DRIVING MADELEINE è un film drammatico francese che vede le straordinarie performance di Line Renaud e Dany Boon, attore molto famoso grazie allo straordinario successo di “Giù al Nord”. Il film racconta la storia di Madeleine, una donna che, prima di raggiungere la casa di riposo dove andrà a vivere, chiede ad un tassista di rivedere in auto tutti i luoghi a lei più cari e importanti della propria vita.

Dai produttori di “Babadook” e “The Nightingale”, arriva TALK TO ME un teen horror australiano in stile Ouija con protagonista un gruppo di amici che scopre come evocare gli spiriti usando un’antica mano imbalsamata. Il film vede la partecipazione di Miranda Otto, star della serie targata Netflix “Le terrificanti avventure di Sabrina”.

THE CLIMB

  • Regia: Hayley Easton Street
  • Cast: Cara Delevingne, Hero Hero Fiennes Tiffin, Hannah John-Kamen
  • Genere: Thriller

Sinossi: Basato sulla vera protesta di Greenpeace del 2013 in cima all’iconico grattacielo londinese The Shard, il film racconta gli sforzi di sei attiviste che hanno scalato illegalmente uno dei grattacieli più alti d’Europa per protestare contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico. Le scalatrici rischiano la vita e l’incolumità fisica, sopportando condizioni meteorologiche estreme mentre affrontano le loro paure nel tentativo di arrivare fino in cima.

HUNT

  • Regia: Lee Jung-Jae
  • Cast: Lee Jung-Jae, Jeon Hye-Jin, Go Youn-Jung
  • Genere: Spy-Action, Thriller

Sinossi: il capo dell’unità estera della KCIA, Park Pyong-ho, e il capo dell’unità interna, Kim Jung-do, hanno il compito di scoprire una spia nordcoreana, nota come Donglim,  che si nasconde nella loro agenzia. Quando la spia inizia a far trapelare informazioni top secret che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, le due unità vengono ciascuna incaricata di indagare a vicenda sull’altra.

DRIVING MADELEINE

  • Regia: Christian Carion
  • Cast: Dany Boon, Line Renaud, Alice Isaaz
  • Genere: Commedia

Sinossi: Madeleine, 92 anni, chiama un taxi per raggiungere la casa di riposo dove vivrà. Charles, un tassista disilluso dal cuore tenero, accetta di guidare nei luoghi che hanno influenzato la vita di Madeleine. Per le strade di Parigi viene così svelato il suo straordinario passato. Non lo sanno ancora ma durante questo viaggio, che cambierà le loro vite per sempre, stringeranno una fantastica amicizia.

TALK TO ME

  • Regia: Danny Philippou, Michael Philippou
  • Cast: Miranda Otto, Joe Bird, Alexandra Jensen
  • Genere: Horror

Sinossi: Un gruppo di giovani amici scopre come evocare i demoni facendo uso di un’antica mano imbalsamata, finché uno di loro si spinge un po’ troppo oltre aprendo così le porte per il mondo degli spiriti. Perseguitato così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o dei morti?

 
 

I mutanti sono UFFICIALMENTE nel Marvel Universe!

mutanti

È ufficiale: i mutanti sono entrati a far parte del Marvel Universe grazie a Ms. Marvel. L’ultimo episodio della serie ha infatti confermato il fatto che Kamala Khan (Iman Vellani) è una mutante. Questa conferma è un passo importante verso l’introduzione degli X-Men nel franchise, ma soprattutto è il più grande passo in avanti di questa Fase 4.

L’accordo tra Disney/Fox ha portato a tantissime congetture e speculazioni, dalle puntate di Wandavision fino a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, con la presenza del “vecchio” Xavier. Tuttavia, la scena conclusiva di Ms. Marvel la colloca a pieno titolo e in maniera inequivocabile nella categoria dei mutanti, “un’altra etichetta”, come commenta lei alla notizia.

Durante lo svolgimento della serie Disney+, le origini di Ms. Marvel sono state una questione importante, dal momento che non era chiaro in che modo avesse ricevuto i suoi poteri. La serie li collega inizialmente al braccialetto che indossa, suggerendo che i suoi poteri potrebbero essere di natura cosmica, come per i Kree, o potrebbero avere collegamenti con il Djinn. Ma c’erano state anche speculazioni sul fatto che l’MCU potesse rendere Ms. Marvel una mutante e l’episodio 6 della serie sembra confermarlo.

Alla fine del finale di Ms. Marvel, Kamala parla con Bruno (Matt Lintz) della sua origine, mentre lui ha approfondito la questione e confrontato i suoi geni con la sua famiglia, rendendosi conto che c’è qualcosa di diverso, dicendo che è “come una mutazione”. Se questo da solo non fosse abbastanza per confermare che la Kamala è una mutante, c’è anche un breve frammento della colonna sonora di X-Men: The Animated Series, che conferma senza ombra di dubbio quello che sta succedendo.

1Quando verranno introdotti gli X-Men nel MCU?

Iman Vellani in Ms Marvel

Con l’introduzione ufficiale dei mutanti nel MCU, la prossima domanda è quando la Marvel utilizzerà gli X-Men? Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha introdotto il Professor X, ma quella era una versione di un’altra Terra, il che significa che gli X-Men non sono stati ancora visti nel MCU vero e proprio. Tuttavia, con questo e ora la conferma di Ms. Marvel, questo avvenimento si sta avvicinando. La Marvel non ha ancora annunciato alcun piano preciso per gli X-Men, non sappiamo se verranno presentati come squadra o come singoli, in altri film o serie tv o in progetti dedicati.

La lista dei film della Marvel oltre il 2023 non è confermata, nonostante molti progetti siano in fase di sviluppo, ma ci sono poche informazioni verificate sugli X-Men (a differenza di vari altri progetti non datati, non ci sono registi, sceneggiatori o attori collegati). Tuttavia, ciò potrebbe cambiare rapidamente, il che significa che è possibile che gli X-Men possano entrare correttamente nel MCU nel 2024 o, più probabilmente, nel 2025.

Successivo

Ironheart: primo sguardo all’armatura nel merch di Black Panther 2

ironheart mit

Nuove immagini dal merchandising di Black Panther: Wakanda Forever mostrano un primo approssimativo sguardo all’armatura di Ironheart, il nuovo personaggio Marvel che sarà presentato nel film, prima di essere protagonista di una serie tutta sua su Disney+. Eccole di seguito:

Cosa sappiamo su Black Panther: Wakanda Forever

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

 
 

Nope: Jordan Peele rivela sorprendenti dettagli sul film

Nope film 2022

Jordan Peele rivela un nuovo sorprendente dettaglio sul suo ultimo film Nope. Scritto e diretto da Peele, Nope segna la terza avventura del regista nell’horror dopo Get Out e Us. Nope racconta la storia di OJ (Daniel Kaluuya) ed Emerald Haywood (Keke Palmer), fratelli che cercano di catturare le prove di un UFO nel cielo che ha causato eventi inspiegabili nella loro piccola città. Anche Steven Yeun, Brandon Perea e Barbie Ferreira recitano nell’attesissimo film, che arriverà nelle sale USA questo mese.

Con Get Out e Us, Peele ha ringiovanito l’horror con protagonisti neri, ma il regista sta facendo qualcosa di diverso questa volta con Nope. In una recente intervista con Essence, Peele spiega che voleva che il film fosse qualcosa di più di un semplice film “Black horror”, ma doveva anche parlare di “gioia nera” per essere il più rilevante possibile, e questo si collega alla vera storia dei neri.

È così difficile essere considerato all’avanguardia dell’horror nero, perché ovviamente l’horror nero è molto reale ed è difficile farlo in un modo che non sia ritraumatizzante e triste. Stavo pensando al mio terzo film horror con protagonisti neri, e da qualche parte nel processo mi sono reso conto che il film doveva riguardare anche la gioia dei neri, per adattarsi a ciò di cui il mondo ha bisogno in questo momento. Quindi questo è parte del motivo per cui c’è una sorta di spettro di tonalità di genere qui, perché volevo fare l’horror, ma volevo anche dare ai nostri personaggi l’agenzia e l’avventura e la speranza, la gioia e il divertimento che meritano.

Penso che uno degli elementi che abbiamo in questo caso sia un film che trascende il genere horror, in un certo senso. Il primo filmato [Animal Locomotion di Eadweard Muybridge] era essenzialmente un uomo di colore su un cavallo che è stato dimenticato e cancellato. Parte di questo film, per me, è una celebrazione e una risposta a tutto ciò. Possiamo essere i protagonisti non solo di un film horror, ma anche di azione, avventura, commedia, ecc.

Nope riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in una solitaria gola di nell’entroterra della California che testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.

Il cast di Nope include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.

 
 

Ada, recensione del film di Kira Kovalenko

Ada (Unclenching the Fists) recensione

Ada (Unclenching the Fists) è l’opera seconda di Kira Kovalenko, una regista originaria di Nalchik, località ai piedi del Caucaso e vicina a quella della nostra protagonista, che si è formata con il grandissimo Aleksandr Sokurov (Arca Russa). Il film è stato presentato in anteprima nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 74, dove ha ricevuto il Grand Prix da una giuria guidata da Andrea Arnold, un’altra regista specializzata nell’analisi delle figure femminili in luoghi isolati, degli uomini lascivi che incontrano e dei loro sogni di liberazione. Da domani, 14 luglio, Ada (Unclenching the Fists) sarà disponibile nelle sale italiane, distribuito da Movies Inspired.

I “pugni chiusi” di Ada (Unclenching the Fists)

Ada (Milana Aguzarova), è una giovane donna costretta a vivere un’adolescenza precaria e conflittuale. E’ prigioniera delle minacce dell’inquietante fratello (Khetag Bibilov) ma soprattutto del padre Zaur (Alik Karaev), dispotico e burbero, che ostacola continuamente il naturale passaggio di età di Ada. La giovane deve disfarsi dei profumi, tagliarsi i capelli, le viene nascosta l’unica chiave dell’appartamento e persino il suo passaporto.

Nell’universo cinematografico di Kovalenko, la presa di posizione fatica ad arrivare e la co-dipendenza famigliare, seppur investita di nauseante disperazione, è una regola soggiogante. Ada arriva persino ad ammettere di non avere più tempo per provare a liberarsi, scappare, e che potrebbe seriamente rimanere per sempre così. La speranza arriva sotto forma del fratello maggiore Akim (Soslan Khugaev) che, trasferitosi a Rostov, brilla dell’aura di essere riuscito a sfuggito alle grinfie del padre.

I pugni chiusi scandiscono la narrazione di Unclenching the Fists: serrati, rigidissimi, appesantiscono la vita e le sfortune di una famiglia che vive in una ex città mineraria sulle montagne dell’Ossezia del Nord. Ci sono quelli della protagonista, Ada, afflitta dalla frustrazione per una gabbia che la confina sempre più; quelli del fratello Akim, con le nocche bianchissime e pronti a colpire; ma soprattutto ci sono quelli del padre Zaur, freddo come il ghiaccio e con una stretta da rigor mortis.

Ada (Unclenching the fists) film

Un dramma claustrofobico

Il tema della gioventù che cerca di sottrarsi al controllo dei genitori abbonda da sempre nel cinema. Non a caso, il titolo del film di Kovalenko è un riferimento esplicito all’esordio del regista italiano Marco Bellocchio del 1965, I pugni in tasca, che esplora la vita di diverse generazioni di una famiglia dell’Appennino piacentino, dal punto di vista del giovane protagonista Alessandro. In Unclenching The Fists, Ada è protagonista di una storia altrettanto claustrofobica, accentuata dalle norme sociali patriarcali che ancora governano alcune famiglie del Caucaso settentrionale. Il senso di costrizione provato da Ada viene rimarcato ogni istante nella fotografia, partendo dai confini angusti della casa di famiglia e gli interni dell’auto e del minimarket, dove si svolge la maggior parte della narrazione.

Ma Ada è pur sempre una giovane donna, che vuole portare alta la bandiera dei suoi sogni: è per questo che arriva lo stile, persino un po’ di surrealismo, a compensare la cupezza della storia: i fotogrammi di Pavel Fomintsev abbracciano una tonalità satura, quasi dorata, che di tanto in tanto ci scruta sorniona dal colletto di una tuta tirato in su fino al naso: quello di Ada, con cui cerca di coprirsi e rifuggere il destino che le spetta, ma che lascia scoperti gli occhi che hanno bisogno di risollevarsi l’umore.

Stringere i pugni, e i denti

Il motivo della decadenza attraversa il film come un filo conduttore. Nell’appartamento della famiglia, l’acqua gocciola tristemente dal rubinetto, le inquadrature di rottami metallici, dei cani radangi per strada o della grigia autostrada dipingono un quadro di disperazione, che va a martoriare persino i corpi dei protagonisti. Zaur è ripetutamente afflitto da spasmi alle mani, tanto che il figlio minore deve aiutarlo al volante quando guida e la stessa Ada sta lottando con una ferita subita in un tragico incidente la cui memoria l’accompagna ancora.

Emerge dunque come i problemi di Ada in Unclenching the Fists non siano solo legati alla miseria economica della sua terra, ma anche all’esperienza dei violenti anni 2000 in Ossezia, interessati dalla seconda guerra cecena. Tuttavia, Zaur non sopporta l’idea che la figlia possa lasciare la loro terra per cercare un futuro migliore, e l’addita addirittura come traditrice: sembra che né lui, né gli abitanti di Misur come comunità, siano in grado di accettare la propria impotenza di fronte allo stato della loro patria.

Ada è prigioniera del suo corpo, non può essere una donna in tutti i sensi: è intrappolata nello stretto abbraccio dei suoi parenti, che stride con il suo desiderio di libertà e prolunga ogni problematica fisica e psicologica. Unclenching the Fists ci suggerisce che è ora di lasciare andare questo abbraccio, stringere i pugni – e i denti – e aprire la cerniera della tuta, mostrando i nostri occhi ridenti.

 
 

Ryan Gosling rivela quale personaggio Marvel vorrebbe interpretare

the gray man
The Gray Man (2022). Ryan Gosling as Six. Cr. Paul Abell/Netflix © 2022

Durante la promozione di The Gray Man, il film Netflix dei Fratelli Russo che lo vede protagonista, Ryan Gosling chiarito una volta per tutte che no, non sarà Nova nel Marvel Cinematic Universe. Tuttavia l’attore ha avuto anche la possibilità di dire quale personaggio vorrebbe interpretare nel franchise, in occasione di una eventuale sua partecipazione al progetto di Kevin Feige.

Parlando con Josh Horowitz, Ryan Gosling ha detto che vorrebbe interpretare Ghost Rider, personaggio infernale già portato in sala due volte da Nicolas Cage. Che ne pensate?

The Gray Man: il trailer del film dei fratelli Russo con Ryan Gosling e Chris Evans

Il film The Gray Man, che è un adattamento dell’omonimo romanzo di Mark Greaney del 2009, segue l’ex agente della CIA Court Gentry (Ryan Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un penitenziario federale e assoldato dall’ex supervisore Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a pagamento esperto e approvato dall’agenzia. Adesso però le cose sono cambiate e Six diventa l’obiettivo di una caccia internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris Evans), un ex collega della CIA che farà l’impossibile per eliminarlo. Per sua fortuna l’agente Dani Miranda (Ana de Armas) è dalla sua parte.

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley. The Grey Man uscirà nelle sale il 13 luglio e sarà disponibile in streaming esclusivamente su Netflix il 22 luglio.

 
 

Avatar: la via dell’acqua, si va in profondità nella nuova immagine

Avatar 2 La Via dell'Acqua film 2022

Una nuova immagine di Avatar: la via dell’acqua mostra un giovane Na’vi che nuota in mezzo a un branco di pesci alieni. Anche se non ci sono specifiche sul personaggio in questione, potrebbe trattarsi di uno dei figli di Jake e Neytiri, probabilmente una delle femmine, Kiri o Tuk.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

 
 

MCU, la Fase 4 è una “reazione al trauma di Infinity War e Endgame”

Robert Downey Jr Iron Man in Avengers-Endgame

Il produttore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Richie Palmer, si è recentemente seduto con Empire Spoiler Special Podcast (tramite Collider) per parlare del film e delle prospettive per il franchise del MCU.

Palmer ha rivelato che la Fase 4 del MCU è definita dagli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame poiché i personaggi provano emozioni diverse dalla loro lotta contro Thanos. Leggi la citazione completa di Palmer di seguito:

“La Fase Quattro è tutta una reazione – e non intendo da parte nostra come registi, intendo i personaggi… È una reazione al trauma di Avengers: Infinity War e Endgame. Stiamo ancora sentendo quegli effetti in questi film film anni dopo.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Mickey Rourke a ruota libera contro Tom Cruise: “Penso sia irrilevante”

tom cruise

Mickey Rourke ha quattro cose da dire a Tom Cruise. Naturalmente il successo di Top Gun: Maverick al box office è una boccata d’aria per le sale e per l’intrattenimento al cinema, ma non tutti sono colpiti da Cruise e dalla sua capacità duratura di attirare il pubblico nei cinema.

Mickey Rourke, suo contemporaneo, prende di mira la star, in occasione di una apparizione  recente in Piers Uncensored usando parole forti contro l’attore di Top Gun: Maverick. Rourke ha detto:

“Questo non significa un c***o per me. Il ragazzo fa la stessa parte da 35 anni. Non ho rispetto per questo. Non mi interessano soldi e potere. Mi interessa, quando guardo lavorare Al Pacino, e i primi lavori di Chris Walken e De Niro. Il lavoro di Richard Harris, il lavoro di Ray Winstone. Monty Clift. Brando ai tempi. E un sacco di ragazzi che hanno appena cercato di farsi spazio come attori… Penso che [Cruise] sia irrilevante nel mio mondo.”

A dispetto dell’opinione personale di Mickey Rourke, Tom Cruise è un attore molto solido e versatile, che in più di un’occasione, soprattutto all’inizio della sua carriera, ha dimostrato di poter affrontare qualsiasi ruolo e che ancora oggi è capace di offrire grande intrattenimento al suo pubblico. Cosa che non si può dire, oggi, di Rourke.

 
 

Shazam! Fury of the Gods, ci sarà anche Black Adam? Il regista risponde

Shazam! Fury of the Gods

Con un post molto ironico, David F. Sandberg, regista di Shazam! Fury of the Gods, risponde al quesito che vorrebbe il Black Adam di Dwayne Johnson comparire in un cameo nel film con Zachary Levi. Ricordiamo che entrambi i film DC Comics saranno presenti al Comic Con di San Diego nel corso del panel dedicato alla Warner Bros.

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 21 dicembre 2022.. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

 
 

Thor: Love and Thunder, i concept di una Mighty Thor super muscolosa

Thor: Love and Thunder

Era uno dei topic più gettonati prima che il film arrivasse e anche i concept parlavano chiaro: Thor: Love and Thunder ci avrebbe mostrato una Jane Foster ultra muscolosa, mentre impugna il martello di Thor.

I concept di Andy Park che vedete di seguito danno seguito a quello che is immaginava per il personaggio. Tuttavia, nel film Natalie Portman, pur essendosi chiaramente molto allenata per diventare Mighty Thor, mantiene l’armonia delle sue forme e del suo corpo, cosa di cui tutto il mondo è grato. Di seguito i concept:

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, lo sceneggiatore non era d’accordo con l’idea degli alieni

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo film

Lo sceneggiatore di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo David Koepp ammette che potrebbe essere stato un errore includere gli alieni nel sequel del 2008. A quasi due decenni da L’ultima Crociata, Spielberg e l’allora 64enne Harrison Ford hanno riportato sullo schermo l’eroe/esploratore/studioso, ambientando la storia durante la Guerra Fredda in cui il dottor Jones cerca il leggendario teschio di cristallo di Akator in Perù.

Il progetto mirava a riportare il franchise alle sue radici con il ritorno di personaggi come Marion Ravenwood (Karen Allen) e allo stesso tempo a prepararlo per il futuro presentando il figlio illegittimo di Indy, Mutt Williams (Shia LaBeouf). Tuttavia, Il regno del teschio di cristallo è in gran parte considerato la peggiore puntata del franchise, con un’avventura di caccia agli alieni priva di ciò che ha reso gli originali così amati. Ora, lo sceneggiatore del film si è aperto sulla controversa decisione di rendere il teschio del titolo quello di un extraterrestre dall’aspetto canonico.

In un recente episodio del podcast Script Apart, Koepp ha discusso dell’inclusione di esseri interdimensionali nel quarto film di Indiana Jones. Lo scrittore spiega di non essere mai stato necessariamente un fan dell’idea e ha persino cercato di convincere Spielberg e Lucas ad abbandonarla. Leggi la citazione completa qui sotto:

“Non sono mai stato contento dell’idea [di includere creature aliene in Il regno del teschio di cristallo]. Quando sono arrivato, ho cercato di convincere [il regista Steven Spielberg e il co-creatore del franchise George Lucas] a cambiarlo: avevo quest’altra idea, non volevano cambiarla.

“Non sto dicendo che il mio sarebbe stato migliore. Ma penso che gran parte del respingimento che ha avuto quel film, in un senso più ampio a parte le piccole cose che alla gente potrebbero non essere piaciute – che erano troppo sciocche o altro – quella più grande era che [i fan hanno detto] “Non pensiamo che gli alieni avrebbero dovuto essere in un film di Indiana Jones”. Abbastanza giusto, in retrospettiva, probabilmente avevano ragione [ride]”.

Intanto, Indiana Jones tornerà a breve per una quinta avventura.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

 
 

Thor: Love and Thunder – Tutti gli dei presenti nel film

Thor Love and Thunder Chris Hemsworth

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Thor: Love and Thunder 

Il 29° lungometraggio MCU si distingue dai precedenti per l’enfasi posta alla sfera divina. Può sembrare scontato, con un protagonista come Thor (Chris Hemsworth), il Dio del Tuono. Tuttavia, il quarto film di Thor è molto più ”divino” dei precedenti, e non solo per l’eroe principale.

Il cattivo di Thor: Love and Thunder è Gorr (Christian Bale), detto ‘il macellatore di dei’ perché vaga attraverso l’universo con l’obiettivo di uccidere ogni creatura divina che incontra.  Con la sua potente arma, la Necrosword, Gorr è in grado di far fuori qualsiasi dio. Per fermare Gorr, al figlio di Odino serve una squadra particolarmente forte: Hemsworth si reca a Omnipotence City e qui incontra tante creature divine. Quante sono quindi, tra vittime e new entry, le divinità presenti in Thor: Love and Thunder? Scopriamolo insieme!

1Altri dei presenti in Thor: Love e Thunder

Loki
  • Loki – Non sarebbe un film di Thor se non ci fosse nemmeno un riferimento a Loki. In Thor: Love and Thunder si scopre che il protagonista ha sulla schiena una serie di tatuaggi per le persone care perse. Il più importante è quello per Loki, il suo fratello adottivo. Il personaggio viene anche mostrato in un breve flashback.
  • Odino – Insieme al figliastro, nel flashback iniziale c’è anche Odino e, allo stesso modo, è incluso nei tatuaggi sulla schiena di Thor: il suo nome fa parte di una pergamena con i nomi dei cari defunti.
  • Regina Sequoia e Re Oaken – La regina Sequoia e il Re Oaken vengono uccisi da Gorr. La loro storia in Thor: Love and Thunder è simile a quella dei fumetti: sono i governanti di Glenglavenglade, il Giardino Eterno e sono tra le prime vittime di Gorr.
  • Hela -La sorellastra di Thor e la dea della morte viene citata in Thor: Love and Thunder. In teoria, Hela è morta in Ragnarok. Tuttavia, il pubblico non ha mai visto il suo corpo defunto ed è del tutto possibile che sia sopravvissuta e che ritornerà in futuro.
  • Ra – È la divinità più importante e potente nella mitologia egizia. Ra era il padre degli dei e di tutto il creato. Governa il sole, la luce ed il potere del re.
  • Il Dio di Fiori – In una scena, c’è un dio fatto di fiori che appare per pochi istanti. Non è chiaro chi potrebbe essere questa divinità e probabilmente è una creazione ad hoc per il film.
  • Aegir – In Thor: Love and Thunder la barca che gli asgardiani usano per andare a Omnipotence City si chiama Aegir. Nei fumetti, Aegir è invece il nome del Dio dei Mari di Asgard.
Successivo

Hellboy: tutte le curiosità sul film di Guillermo Del Toro

Hellboy film

Celebre per opere dark fantasy come Il labirinto del fauno, La forma dell’acqua e l’imminente Nightmare Alley, il premio Oscar Guillermo Del Toro non ha mancato nel corso della sua carriera di dar vita anche a film tratti dai fumetti, ai quali ha naturalmente apportato il proprio inconfondibile stile. Se una prima incursione nel cinecomic è avvenuta con Blade II, dedicato al supereroe Marvel, ben più celebre è il lavoro svolto da Del Toro con Hellboy. Uscito al cinema nel 2004, questo è ispirato all’omonimo fumetto di Mike Mignola, divenuto negli anni un cult e pubblicato dalla Dark Horse Comics.

Questo fu per anni un progetto particolarmente ambito da Del Toro, che vedeva in Hellboy l’occasione per raccontare un mondo ricco di demoni, creature fatate e sentimenti che vanno al di là dell’umana concezione. Ad affascinare in particolare il regista messicano, però, vi erano i concetti filosofici alla base di quello che apparentemente appare essere un bizzarro racconto di supereroi. Hellboy, secondo Del Toro, è un film fortemente incentrato sulle scelte che si possono prendere e dalle quali si arriva ad una maggiore conoscenza di sé. Tematicamente profondo e visivamente ricco, questo è ancora oggi uno dei film più amati del regista.

Pur non essendosi affermato come un particolare successo al momento dell’uscita in sala, con il tempo ha guadagnato lo status di cult, venendo ancora oggi indicato come uno dei migliori film di supereroi, che offre una visione diversa da quello che è oggi il canone di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hellboy: la trama del film

La storia ha inizio nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando alcuni agenti segreti nazisti e il loro alleato russo Gigorij Rasputin si trovano in Scozia per compiere un potente e oscuro rito magico, chiamato Ragnarok. Poco dopo aver aperto un portale per l’aldilà, con la complicità della fedele compagna IIsa von Haupstein e del mostro meccanico Kroenen, Rasputin viene interrotto dall’improvviso arrivo degli Alleati e risucchiato dal portale. Sebbene il rito sia stato scongiurato, dall’aldilà è stato sbalzato nella nostra dimensione un piccolo essere, simile ad un diavolo rosso, di cui il professore Trevor ‘Broom’ Bruttenholm si offre di prendersi cura.

Crescendo, la creatura soprannominata Hellboy diventa uno degli agenti di punta del misterioso ‘Istituto per la ricerca e la difesa del paranormale’ e considera Broom come un vero e proprio padre. Nel dipartimento viene trasferito anche il giovane agente dell’FBI John T. Myers, incaricato da Broom di assistere Hellboy e l’uomo anfibio Abe Sapien. Nel frattempo, i complici di Rasputin riescono a farlo risorgere dagli inferi e lo spietato negromante vuole concludere il rito, utilizzando i poteri di Hellboy. Hellboy, insieme a Myers, Sapien e alla piromane Liz Sherman, si troverà dunque a prendere decisioni particolarmente difficili, che definiranno il suo destino.

Hellboy: il cast di attori e altre curiosità

Per interpretare il celebre diavolo rosso protagonista del film vi è l’attore Ron Perlman, interprete ricorrente nella filmografia di Del Toro. Egli venne scelto dal regista come prima e unica possibilità per dar volto al personaggio, in quanto convinto che il particolare viso dell’attore si sarebbe ben sposato con il trucco previsto. Curiosamente, senza sapere della decisione di Del Toro, anche Mignola considerava Perlman l’attore perfetto per il ruolo. Per prepararsi a tale parte, Perlman lesse tutti i fumetti disponibili di Hellboy e si allenò per diverse ore al giorno, costruendo così un fisico particolarmente possente. Il fisico robusto lo aiutò inoltre a sopportare il peso del trucco prostetico che ogni giorno gli veniva applicato addosso.

Accanto a lui, nel ruolo dell’amata Liz Sherman, la quale ha la capacità di controllare il fuoco, vi è l’attrice Selma Blair, mentre Doug Jones, altro attore ricorrente nella filmografia di Del Toro, interpreta l’anfibio Abe Sapien. Rupert Evans, qui al suo esordio cinematografico, è invece l’umano John Myers. Nei panni di Trevor Bruttenholm, padre adottivo di Hellboy e suo mentore, vi è invece l’attore John Hurt, celebre per film come The Elephan Man, Fuga di mezzanotte e Alien. Completano il cast Jeffrey Tambon nei panni di Tom Manning, capo dell’Istituto per la ricerca e la difesa del paranormale, e Karel Roden in quelli del malvagio Grigoij Rasputin. Gli attori Ladislav Beran e Brian Steele danno invece vita alle creature Koenen e Sammael.

Hellboy cast

Hellboy: il sequel e il reboot

Ben accolto dalla critica e con un incasso a suo modo soddisfacente, Hellboy ha poi avuto un sequel nel 2008 dal titolo Hellboy: The Golden Army. Ancora una volta diretto da Del Toro e con Ron Perlman, Selma Blair e Doug Jones nei loro rispettivi ruoli, il film prosegue le avventure del diavolo rosso. Qui, in particolare, vengono ulteriormente approfonditi gli aspetti legati al destino di Hellboy, il quale sembrerebbe essere destinato a portare l’apocalisse nel mondo. Accolto in modo ancor più positivo rispetto al suo predecessore, il film è oggi giudicato come uno dei migliori film di sempre tratti da un fumetto. Con un finale a suo modo aperto, Del Toro aveva poi in programma di dar vita ad un capitolo conclusivo di quella che doveva essere una trilogia.

Tuttavia, a causa di difficoltà produttive, i piani per questo terzo capitolo vennero continuamente rimandati. Pur passando diversi anni, Perlman continuò a rassicurare che un nuovo film dedicato ad Hellboy sarebbe stato realizzato e che egli si batteva ogni giorno affinché ciò avvenisse. Pensato per essere più ambizioso e dunque più costoso dei primi due, Hellboy III ha però continuato ad essere rimandato fino a quando lo stesso Del Toro ha affermato che difficilmente tale film vedrà mai vita. Hellboy è però poi effettivamente tornato sul grande schermo con un reboot uscito nel 2019 con il semplice titolo di Hellboy. In questo il personaggio è interpretato da David Harbour. Il film è tuttavia stato un insuccesso, con i fan che avrebbero preferito vedere il terzo capitolo pennsato da Del Toro.

Hellboy: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hellboy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

Come un gatto in tangenziale: trama, cast e sequel del film

Come un gatto in tangenziale film

Sempre più mattatrice assoluta del cinema italiano, Paola Cortellesi ha negli ultimi anni regalato al pubblico alcuni dei suoi personaggi migliori e più memorabili. Nel 2017, prima del grande successo di Ma cosa ci dice il cervello, uscito al cinema nel 2019, l’attrice ha portato sul grande schermo il film Come un gatto in tangenziale (qui la recensione), anch’esso diretto da Riccardo Milani, e da lui scritto insieme alla stessa Cortellesi. Per la loro nuova collaborazione i due, solida coppia anche fuori dal cinema, si concentrano su una storia incentrata sullo scontro tra personalità provenienti da contesti completamente diversi, ponendo così a confronto la periferia con le zone più “altolocate” della città.

Il film segna inoltre il ritorno della brillante coppia cinematografica composta dalla Cortellesi e Antonio Albanese. I due avevano infatti già recitato insieme in Mamma o papà?, diretto sempre da Milani. L’idea per il nuovo film che li riunisce nasce in realtà da eventi realmente accaduti. Lo stesso regista ha infatti dichiarato di essersi trovato personalmente in una situazione simile a quella vissuta dal protagonista, senza ovviamente gli eccessi a cui questi va incontro. Da questa situazione egli ha così costruito un film ricco di sentimento, che supera le diversità per raccontare una storia in grado di emozionare e far riflettere su alcune problematiche sociali.

Campione di incassi al box office, Come un gatto in tangenziale è arrivato a guadagnare ben 10 milioni di euro, affermandosi come uno dei maggiori successi italiani dell’anno. Il film ha poi fatto incetta di premi, vincendo in particolare tre Nastri d’argento, tra cui quello per la miglior commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo imminente sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Come un gatto in tangenziale: la trama del film

Protagonisti del film sono Giovanni, un ntellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale che vive nel centro storico di Roma, e Monica, ex cassiera di supermercato, che con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Il loro incontro (o scontro) avviene grazie ai rispettivi figli, i quali hanno intrapreso una relazione sentimentale. I due genitori, pur profondamente diversi, manifestano però un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Cominciando così a frequentarsi, Giovanni e Monica si trovano a scontrarsi con i rispettivi contesti, nei quali si sentono a dir poco come pesci fuor d’acqua.

L’uomo, abituato ai film impegnati nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di pop corn che rotolano per terra. Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come un gatto in tangenziale.

Come un gatto in tangenziale cast

Come un gatto in tangenziale: il cast del film

Protagonista del film nel ruolo di Monica, Paola Cortellesi ha deciso per tale personaggio di sottoporsi ad una radicale trasformazione. Si è così sottoposta ad un trucco massiccio al fine di guadagnare diversi tatuaggi finti, un inedita capigliatura e una serie di piercing e accessori simili. Un look che le ha permesso di dar vita alla personalità sopra le righe e ai margini di Monica. Per costruire il carattere di questa, inoltre, la Cortellesi ha attinto molto dalle esperienze vissute durante la sua giovinezza, essendo lei stessa di origine borgatara. Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen sono interpretate da Valentina Giudicessa e Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio Amendola è invece presente nei panni di Sergio, ex marito di Monica e ora carcerato.

Antonio Albanese è invece l’interprete dell’intellettuale Giovanni. L’attore ha raccontato di essersi preparato al ruolo basandosi esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura. Grazie alla sintonia con la Cortellesi ha inoltre potuto esaltare determinati aspetti del personaggio. In particolare, per dar vita al contrasto necessario, ha sottolineato qualità di Giovanni come la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che esce dalla sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi è invece la giovane Alice Maselli. L’attrice Soia Bergamasco, invece, è presente nei panni di Luce, ex moglie di Giovanni ora residente in Francia, dove svolge con successo la sua attività. Nel film è poi presente con un cameo nel ruolo di sé stessa la celebre giornalista e conduttrice Franca Leosini.

Come un gatto in tangenziale: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film era facile immaginare che se ne realizzasse un sequel. Questo esplorerà infatti nuovi aspetti dei personaggi portando avanti la loro storia. Atteso per il 2021, questo ha come titolo Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto. Già intravista nel primo film, Coccia di Morto è la celebre spiaggia nei pressi di Fiumicino, giudicata come una delle peggiori di Italia. Ancora non si hanno particolari dettagli relativi alla trama, se non che questa si svolgerà a tre anni dagli eventi del primo film, con la relazione tra Monica e Giovanni finita rovinosamente. Ad interpretare i due iconici personaggi ci saranno di nuovo la Cortellesi e Albanese, mentre Milani sarà nuovamente regista.

In attesa di un nuovo sequel, è però possibile fruire di Come un gatto in tangenziale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Now TV e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 luglio alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

 
 

EMMY AWARDS 2022: tutte le nomination, dominano Succession e Ted Lasso

EMMY AWARDS

Sono state diffuse le nomination degli EMMY AWARDS 2022, i premi della televisione americano e riconoscimento più importante per le serie tv. A dominare a sorpresa (poche sorprese per chi conosce i prodotti) quest’anno è HBO e APPLETV+ con Succession e Ted Lasso.  Ecco di seguito tutte le nomination di EMMY AWARDS 2022 per categoria.

Miglior Serie Drama

Miglior Serie Comedy

  • Abbott Elementary – ABC
  • Barry – HBO
  • Curb Your Enthusiasm – HBO
  • Hacks – HBO Max
  • The Marvelous Mrs. Maisel – Prime Video
  • Only Murders in the Building  – HULU
  • Ted Lasso – Apple Tv+
  • What We Do in the Shadows – FX

Miglior serie limitata o antologica

  • Dopesick – HULU
  • The Dropout – HULU
  • Inventing Anna  – Netflix
  • Pam & Tommy – HULU
  • The White Lotus – HBO

Miglior film-tv

  • Chip ’n Dale: Rescue Rangers – Disney+
  • Ray Donovan: The Movie – Showtime
  • Reno 911! The Hunt for QAnon – Comedy Central
  • The Survivor – HBO
  • Zoey’s Extraordinary Christmas – Roku

Miglior attore protagonista di una serie Drama

Miglior attrice protagonista di una serie Drama

Miglior attore protagonista di una serie Comedy

  • Donald Glover per Atlanta
  • Bill Hader per Barry
  • Nicholas Hoult per The Great
  • Steve Martin per Only Murders in the Building
  • Martin Short per Only Murders in the Building
  • Jason Sudeikis per Ted Lasso

Miglior attrice protagonista di una serie Comedy

  • Rachel Brosnahan per The Marvelous Mrs. Maisel
  • Quinta Brunson per Abbott Elementary
  • Kaley Cuoco per The Flight Attendant
  • Elle Fanning per The Great
  • Issa Rae per Insecure
  • Jean Smart per Hacks

Miglior attore protagonista di una serie limitata o antologica

  • Colin Firth per The Staircase
  • Andrew Garfield per Under The Bannet of Heaven (In Nome del cielo)
  • Oscar Isaac per  Scene da un Matrimonio
  • Michael Keaton per Dopesick
  • Himesh Patel per Station Eleven
  • Sebastian Stan per Pam & Tommy

Miglior attrice protagonista di una serie limitata o antologica

  • Toni Collette per The Staircase
  • Julia Garner per Inventing Anna
  • Lily James per Pam & Tommy
  • Sarah Paulson per Impeachment: American Crime Story
  • Margaret Qually per Maid
  • Amanda Seyfried per The Dropout

Miglior attore non protagonista in una serie Drama

  • Nicholas Braun, Succession
  • Billy CrudupThe Morning Show
  • Kieran Culkin, Succession
  • Park Hae-soo, Squid Game
  • Matthew Macfadyen, Succession
  • John Turturro, Severance-Scissione
  • Christopher Walken, Severance- Scissione
  • Oh Yeong-su, Squid Game

Miglior attrice non protagonista in una serie Drama

  • Patricia Arquette, Severance-Scissione
  • Julia Garner, Ozark
  • Jung Ho-yeon, Squid Game
  • Christina Ricci, Yellowjackets
  • Rhea Seehorn, Better Call Saul
  • J. Smith-Cameron, Succession
  • Sarah Snook, Succession
  • Sydney SweeneyEuphoria

Miglior attore non protagonista in una serie Comedy

  • Anthony Carrigan, Barry
  • Brett Goldstein, Ted Lasso
  • Toheeb Jimoh, Ted Lasso
  • Nick Mohammed, Ted Lasso
  • Tony Shalhoub, The Marvelous Mrs. Maisel
  • Tyler James Williams, Abbott Elementary
  • Henry Winkler, Barry
  • Bowen Yang, Saturday Night Live

Migliore attrice non protagonista in una serie Comedy

  • Alex Borstein, The Marvelous Mrs. Maisel
  • Hannah Einbinder, Hacks
  • Janelle James, Abbott Elementary
  • Kate McKinnon, Saturday Night Live
  • Sarah Niles, Ted Lasso
  • Sheryl Lee Ralph, Abbott Elementary
  • Juno Temple, Ted Lasso
  • Hannah Waddingham, Ted Lasso

Miglior attore non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv

  • Murray Bartlett per The White Lotus
  • Jake Lacy per The White Lotus
  • Will Poulter per Dopesick
  • Seth Rogen per Pam & Tommy
  • Peter Sarsgaard per Dopesick
  • Michael Stuhlbarg per Dopesick
  • Steve Zahn per The White Lotus

Migliore attrice non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv

  • Connie Britton per The White Lotus
  • Jennifer Coolidge per The White Lotus
  • Alexandra Daddario per The White Lotus
  • Kaitlyn Dever per Dopesick
  • Natasha Rothwell per The White Lotus
  • Sydney Sweeney per The White Lotus
  • Mare Winningham per Dopesick

Miglior attore Guest Star in una serie drama

  • Adrien Brody, Succession
  • James Cromwell, Succession
  • Colton Domingo, Euphoria
  • Arian Moayed, Succession
  • Tom Pelphrey, Ozark
  • Alexander Skarsgard, Succession

Miglior attrice Guest Star in una serie drama

  • Hope Davis, Succession
  • Marcia Gay Harden, The Morning Show
  • Martha Kelly, Euphoria
  • Sanaa Lathan, Succession
  • Harriet Walter, Succession
  • Lee You-mi, Squid Game

Miglior attore Guest Star in una serie comedy

  • Jerrod Carmichael, Saturday Night Live
  • Bill Hader, Curb Your Enthusiasm
  • James Lance, Ted Lasso
  • Nathan Lane, Only Murders in the Building
  • Christopher McDonald, Hacks
  • Sam Richardson, Ted Lasso

Miglior attrice Guest Star in una serie comedy

  • Jane Adams, Hacks
  • Harriet Sansom Harris, Hacks
  • Jane Lynch, Only Murders in the Building
  • Laurie Metcalf, Hacks
  • Kaitlin Olson, Hacks
  • Harriet Walter, Ted Lasso

Miglior Competition Show

  • The Amazing Race – Cbs
  • Nailed It! – Netflix
  • Ru Paul’s Drag Race – Vh1
  • Top Chef – Bravo
  • The Voice – Nbc
  • Lizzo’s Watch Out for the Big Girrls – Prime Video

Miglior serie animata

  • Arcane – Netflix
  • Bob’s Burgers – FOX
  • Rick and Morty – Adult Swim
  • I Simpson – Fox
  • What If…? Disney+
 
 

Sotto il sole di Amalfi con Ludovica Martino e Lorenzo Zurzolo su Netflix

Sotto il sole di Amalfi film 2022

È in arrivo Sotto il sole di Amalfi, sequel che arriva a due anni di distanza dal grande successo Sotto il sole di Riccione. Il film, prodotto da Lucky Red, sarà disponibile da domani,  mercoledì 13 luglio solo su Netflix.

Il film segue amicizie estive e storie d’amore sullo sfondo della splendida costiera amalfitana, e segna il debutto alla regia di Martina Pastori. Soggetto e sceneggiatura sono di Enrico Vanzina, Caterina Salvadori e Ciro Zecca, lo stesso team di Sotto il sole di Riccione.

Tra i protagonisti vediamo il ritorno di Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Davide Calgaro, Isabella Ferrari e Luca Ward insieme ai nuovi arrivi Kyshan Wilson, Nicolas Maupas, Elena Funari e Marit Nissen. Il film vede anche la partecipazione di Raz Degan e Andrea Occhipinti. Sotto il sole di Amalfi sarà disponibile da domani, 13 luglio, solo su Netflix.

Il trailer

La trama del film

Nella splendida costiera amalfitana Vincenzo, Camilla, Furio, Irene e Lucio si troveranno a vivere una nuova estate insieme, tra amori ritrovati e nuove passioni, ma, soprattutto, tanta amicizia.  Camilla torna dal Canada dopo un anno di studi e finalmente può rivedere il suo amato Vincenzo. Entrambi potranno concretizzare il loro sogno di stare finalmente insieme, una sorta di “prova” per la desiderata convivenza. Camilla è tornata in Italia in compagnia di Nathalie, una ragazza canadese ironica e insicura. Furio, dal canto suo, non smette di tentare di conquistare le donne senza criterio. Irene, madre di Vincenzo, non ha perso il vizio di preoccuparsi troppo per lui e, con Lucio, decide di seguirlo ad Amalfi. Quest’ultimo vorrebbe fare il grande passo e chiederle di andare a convivere ma l’attaccamento della donna al figlio e la presenza di Roberto, ex marito di Irene, ad Amalfi, lo fanno interrogare sul loro rapporto. Riusciranno a risolvere i loro problemi? Quando spunta la luna, Amalfi rivela tutta la sua magia, e i nostri personaggi vivranno una magica estate, pronti a scoprire cosa riserva loro il futuro.

 
 

Dragon Ball Super: Super Hero al cinema dal 29 settembre con Warner Bros

Dragon Ball Super: Super Hero

Dragon Ball Super: Super Hero, sarà solo al cinema dal 29 settembre, il nuovo film del famosissimo anime campione d’incassi in tutto il mondo, diretto da Tetsuro Kodama con la supervisione del celebre creatore di Dragon Ball, Akira Toriyama, autore della sceneggiatura e del character design del nuovo capitolo della saga.

Il fenomeno Dragon Ball è iniziato nel 1984 quando Akira Toriyama ha esordito su “Weekly Shonen Jump” della Shueisha diventando un’icona nei suoi più di dieci anni e mezzo di pubblicazione. Da allora, la popolarità del manga non ha fatto altro che crescere con un record stratosferico di 260 milioni di copie vendute nel mondo. La fama di Dragon Ball è aumentata quando la serie ha dato vita a anime, film, giochi e gadget. Ora, trentotto anni dopo il lancio del manga, Dragon Ball continua a evolversi e a raggiungere vette sempre inesplorate, con questo nuovo ed enorme film.

Dragon Ball Super: Super Hero è prodotto da Toei Animation Co. e da Crunchyroll, una joint venture tra Sony Pictures Entertainment e Aniplex Giappone, una sussidiaria di Sony Music Entertainment (Giappone) Inc., entrambe sussidiarie di Sony Group Corporation. Il film sarà solo al cinema dal 29 settembre distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La trama di Dragon Ball Super: Super Hero

 L’Esercito del Fiocco Rosso fu distrutto da Goku. Alcune persone però, che ne tengono vivo lo spirito, hanno creato gli Androidi perfetti, Gamma 1 e Gamma 2. I due Androidi si chiamano “Super Eroi” e si lanceranno all’attacco di Piccolo e Gohan… qual è l’obiettivo del nuovo Esercito del Fiocco Rosso? All’alba di un nuovo pericolo in arrivo, è tempo di risvegliare Super Hero!

 
 

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, teaser dell’atteso prequel

Nel 2023 con il prequel Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, torna sul grande schermo la saga cinematografica da oltre 3 miliardi di dollari worldwide, adattamento del best-seller di Suzanne Collins, al numero uno nelle classifiche del New York Times.  Ecco il teaser trailer in anteprima diffuso da Notorious Pictures.

Un nuovo straordinario cast tra cui spiccano Hunter Schafer, protagonista della serie teen del momento, Euphoria; la bellissima Rachel Zegler, già ammirata in West side story, e prossima Biancaneve nel nuovo film Disney e Tom Blyth. Alla regia Francis Lawrence, che ha già diretto due dei precedenti episodi della saga.

La trama di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

 
 

Thor: Love and Thunder, i personaggi che mancano nel [SPOILER]

avengers infinity war

Thor: Love and Thunder conduce il pubblico nell’aldilà asgardiano, il Valhalla, dove però mancano alcuni personaggi del MCU che ci saremmo aspettati di trovare. Tornato a vestire i panni di Thor per il suo quarto film da solista del MCU, Chris Hemsworth è affiancato nella sua ultima avventura da Korg (Taika Waititi), Re Valchiria (Tessa Thomspon) e dalla sua ex fidanzata Jane Foster diventata Mighty Thor (Natalie Portman). Diretto da Waititi, e basato su una sceneggiatura scritta insieme a Jennifer Kaytin Robinson, Thor: Love and Thunder vede il vichingo spaziale impegnato in una lunga battaglia per impedire a Gorr, il Mancellatore di Dei (Christian Bale), di uccidere tutti gli dei.

Nella lotta contro Gorr, due Thor sono meglio di uno. Anche se il tempo trascorso come Mighty Thor la sta lentamente uccidendo, Jane dà comunque il massimo e alla fine si sacrifica per distruggere la Necrospada di Gorr. Muore poi tra le braccia di Thor e si dissolve in polvere dorata. Nella scena post-credits di Thor: Love and Thunder, si scopre che Jane è andata nel Valhalla, l’aldilà in cui vengono ricompensati tutti i valorosi guerrieri asgardiani che muoiono in battaglia. Lì viene accolta da Heimdall (Idris Elba), ma non compaiono altri Asgardiani caduti. Eppure, Heimdall non è affatto l’unico asgardiano morto nel MCU. All’inizio di Thor: Love and Thunder, c’è persino un riepilogo di tutte le morti degli amici e della famiglia di Thor. Tuttavia, la maggior parte di essi non appare nel Valhalla durante la scena post-credits: ecco spiegato il perchè.

1La variante principale di Loki del MCU si trova nel Valhalla dopo la sua morte?

Loki Thor: Love and Thunder

Dal Valhalla di Thor: Love and Thunder manca anche Loki, la prima versione introdotta nel MCU, ucciso da Thanos all’inizio di Avengers: Infinity War. Tuttavia, la possibilità che questa versione di Loki venisse accolta nel Valhalla dopo la sua morte potrebbe non essere stata chiarita in precedenza. Se il Valhalla può sembrare un luogo dove trovano pace solo gli Asgardiani che muoiono in battaglia, Thor: Love and Thunder dimostra che queste regole hanno un certo margine di variazione. L’apparizione di Heimdall nel Valhalla dimostra che la definizione di “battaglia” è piuttosto flessibile, e il tentativo di Loki di pugnalare Thanos probabilmente rientra in questa categoria, così come la continua disputa tra Jane e Gorr. Allo stesso modo, l’apparizione di Jane Foster nel Valhalla dimostra che anche chi non è asgardiano è il benvenuto, allineandosi con i fumetti in cui Jane, Frank Castle e Flash Thompson sono tutti in grado di recarsi nel Valhalla, pur non essendo asgardiani.

È possibile che i personaggi del MCU che mancano dal Valhalla si stiano preparando per una storyline più complessa del ritorno della variante principale di Loki del MCU. Nei fumetti Marvel, quando Odino arriva nel Valhalla, scopre che i cancelli sono stati distrutti e le sale dell’idromele sono tutte vuote, e finisce per risiedere nel Mjolnir. Mentre Heimdall è presente, l’assenza degli altri dal Valhalla potrebbe essere attribuita al fatto che gli attori non fossero disponibili per la breve scena post-credits di Thor: Love and Thunder ma, in realtà, potrebbe anche essere l’inizio di una storia ancora più importante.

Successivo

Illuminati: quale sarà il loro futuro nel Marvel Universe?

Doctor Strange 2

Lo scorso fine settimana è stato rilasciato il documentario Marvel Studios Assembled (tramite The Direct) incentrato su Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Mentre commentava l’introduzione degli Illuminati nel film, il co-produttore Richie Palmer ha parlato del futuro della squadra, spiegando che la versione del multiverso del gruppo ha aperto le porte a una diversa incarnazione che apparirà più avanti lungo la strada.

“Gli Illuminati sono un gruppo che volevamo introdurre nei nostri film da anni. Sono un’organizzazione segreta che lavora fuori dai radar. Fanno le cose di cui gli altri gruppi come i Vendicatori non sarebbero molto contenti di fare… Farlo in un universo alternativo nel Multiverso è stata una cosa davvero eccitante perché abbiamo incontrato una versione di questo gruppo in quest’altro universo, e poi un giorno potremmo vedere gli Illuminati del nostro MCU principale, il che è anche molto eccitante”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

The Gray Man è un mix di Bourne e James Bond

The Gray Man
The Gray Man. Ryan Gosling as Six. © 2022 Netflix, Inc.

Ogni thriller di spionaggio ad alto budget può aspettarsi di essere paragonato a James Bond, Bourne e Mission: Impossible a un certo punto, e Regé-Jean Page, uno dei membri del cast di The Gray Man, ha rivelato come l’ultimo film dei fratelli Russo se la gioca ad armi pari con i giganti del genere.

Nelle note di produzione ufficiali di The Gray Man, Page ha descritto lo stile del nuovo film di spionaggio come un mix delle serie di James Bond e Bourne. Ha anche notato che il matrimonio tra la raffinatezza di Bond e l’iper-violenza di Bourne rende The Gray Man “qualcosa di più gustoso tutto insieme”.

“Non c’è limite alla portata di questo film. È un’avventura di viaggio globale, ma con spie, esplosioni, pistole, cadute dagli aeroplani, non c’è niente che non sia in questo film. Ha questo fattore “Come fa questo tizio a stare ancora in piedi?” e ha quei completi eleganti e la raffinatezza del fattore Bond. Ha quel fattore Bourne iperreale e iperviolento. Mette tutto dentro e rende qualcosa di più gustoso insieme grazie al connubio di tutti quegli elementi.”

The Gray Man: il trailer del film dei fratelli Russo con Ryan Gosling e Chris Evans

Il film The Gray Man, che è un adattamento dell’omonimo romanzo di Mark Greaney del 2009, segue l’ex agente della CIA Court Gentry (Ryan Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un penitenziario federale e assoldato dall’ex supervisore Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a pagamento esperto e approvato dall’agenzia. Adesso però le cose sono cambiate e Six diventa l’obiettivo di una caccia internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris Evans), un ex collega della CIA che farà l’impossibile per eliminarlo. Per sua fortuna l’agente Dani Miranda (Ana de Armas) è dalla sua parte.

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley. The Grey Man uscirà nelle sale il 13 luglio e sarà disponibile in streaming esclusivamente su Netflix il 22 luglio.