Ecco perché i fan non dovrebbero
aspettarsi un lieto fine per la maggior parte dei personaggi del
MCU. La Saga dell’Infinito si è conclusa nel
2019 con Avengers:
Endgame, anche se
Spider-Man: Far From Home ha assolto la funzione di
epilogo. Anche se gli eroi sono emersi vittoriosi contro Thanos, ci
sono comunque stati una serie di sacrifici significativi, su tutti
Iron Man e Vedova Nera, che hanno dovuto rinunciare alle loro vite
in onore della causa.
Prima di Endgame,
il
MCU è stato spesso criticato per la mancanza di posta in gioco
derivante dalla riluttanza ad uccidere i personaggi principali.
Ciononostante, la decisione di uccidere uno dei personaggi più
amati dai fan, ossia Iron Man, è stata accolta con numerose riserve
da parte degli stessi. Di recente, il co-regista di Endgame,Joe Russo, ha spiegato durante la tappa di
Chicago del “We Love You 3000 Tour” (via Screen
Rant) perché Tony è dovuto morire e perché è probabile che non
sarà l’ultimo grande eroe del MCU a sperimentare una tragica fine
una volta terminato il suo arco narrativo.
“Penso che, in un certo senso,
Tony Stark fosse stato destinato a morire da sempre. Ed ecco la
cosa interessante della nostra cultura. Molte persone si arrabbiano
per questo, quando dico questa cosa. Ma quando sei un eroe, il tuo
lavoro è morire. Questo è il tuo lavoro da eroe: sacrificarti per
un bene più grande. Ed è quello che stiamo cercando di insegnare
alle persone nei film è che o ci sei dentro per te stesso o ci sei
per la comunità. E Tony è stato per la comunità.”
Le dichiarazioni di Russo non
significano, tuttavia, che ogni eroe del MCU vedrà terminare il suo
viaggio come è successo ad Iron Man. Come visto con Captain
America, ci sono le dovute eccezioni alla regola; dopotutto,
sarebbe troppo dark, per non dire ripetitivo, se davvero morissero
tutti. È solo che, considerando il lavoro che svolgono, un lieto
fine è da considerarsi un evento sempre più raro, poiché ogni
singolo Vendicatore si è assunto volontariamente la responsabilità
di essere un supereroe.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Bullet
Train è stato scritto da Zak Olkewicz
ed è basato sul romanzo giapponese “Maria Beetle” di Kotaro
Isaka. Nella storia, cinque assassini si ritrovano su un
treno ad alta velocità da Tokyo a Morioka, che fa poche fermate
intermedie. Durante il viaggio, i cinque scoprono che le loro
missioni sono collegate tra loro e che forse ognuno deve uccidere
l’altro. Chi uscirà dal treno vivo e cosa li attende alla stazione
terminal?
Il cast di Bullet
Train annovera già
Brad Pitt,
Joey King,
Aaron Taylor Johnson, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Zazie
Beetz e Michael Shannon. Al momento non è chiaro se
Lady Gaga interpreterà uno degli assassini al centro della storia,
anche se la fonte sottolinea che il suo potrebbe essere un ruolo
minore e non da protagonista.
David Leitch e la
Sony Pictures, che si occuperà della distribuzione del film, stanno
cercando di dare il via ai lavori questo autunno a Los Angeles, con
la speranza che la natura più contenuta della storia possa aiutare
con i protocolli di sicurezza legati al Covid-19, dato che il film
non dovrà diffondere il suo cast e la sua troupe in molte
location.
La carriera da attrice di Lady Gaga
Lady Gaga ha iniziato a recitare comparendo
brevemente in film quali Machete Kills (2013) e Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), entrambi
diretti da Robert Rodriguez. Nel 2015 ha interpretato la
protagonista di Hotel, la quinta stagione della serie
antologica American Horror Story ideata da Ryan Murphy,
vincendo un Golden Globe come migliore attrice in una miniserie o
film per la televisione.
Il debutto da protagonista assoluta
sul grande schermo è avvenuto nel 2018 con il sopracitato A Star
Is Born di Bradley Cooper, grazie al quale ha ricevuto
una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista. Tra i
suoi prossimi progetti cinematografici figura anche Gucci, il nuovo biopic di Ridley Scott che
racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore
della casa di moda italiana.
Scarlett
Johansson è entrata a far parte del MCU con l’uscita in sala di
Iron Man 2 del 2010: questo significa che
Vedova Nera ha preceduto l’arrivo sul grande schermo di personaggi
come Thor e Captain America. Presentata come Natalie Rushman, la
sua vera identità è stata rivelata durante l’atto finale del film,
quando il suo collegamento con lo S.H.I.E.L.D. è venuto alla
luce.
Nel libro di recente pubblicazione
“The Black Widow: The Official Movie Special Book” (via
CBM), Scarlett
Johansson ha spiegato perché è ora il momento
giusto per un film interamente dedicato a Vedova Nera, e perché
sarebbe stato il contrario subito dopo il suo debutto nel
MCU.“Se all’epoca avessimo realizzato uno standalone dedicato a
Vedova Nera, sarebbe stato un film totalmente diverso da questo. Il
sacrificio di Natasha in Avengers: Endgame mi ha dato una
prospettiva completamente diversa su chi è”, spiega l’attrice.
“Prima, non credo che sarei stata in grado di mostrare alle
persone chi è veramente Natasha, di mostrare il suo nucleo emotivo
e, soprattutto, cosa la guida”.
“Non credo che saremmo stati in
grado di andare così in profondità allora. Probabilmente sarebbe
stato molto più di un semplice thriller di spionaggio… forse
sarebbe stato molto più appariscente, in un modo diverso, ma
avremmo semplicemente grattato la superficie di ciò che invece
facciamo in questo film”. Le parole di Johansson hanno
indubbiamente senso, ma sarebbe stato comunque divertente vedere
come un film di Vedova Nera si sarebbe adattato ai primissimi piani
delle Fasi 2 o 3 del MCU. Dopotutto, sono ormai anni che i fan
chiedono ossessivamente un film dedicato a Natasha;
sfortunatamente, a causa della pandemia, dovremmo aspettare fino al
prossimo maggio per vedere cosa ci riserverà la storia di
Black
Widow.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Zack Snyder ha ammesso che nonostante il suo
amore per il franchise, non pensa che la sua visione da regista
potrebbe adattarsi all’attuale universo di Star Wars. Snyder è noto per aver diretto film
di supereroi dai toni dark, spesso vietati ai minori: prima ha
diretto l’adattamento della graphic novel Watchmen nel 2009; poi ha diretto una trilogia di film
che hanno contribuito a lanciare il DCEU, a partire da L’uomo d’acciaio del 2013. Il suo ultimo progetto per
la DC, ossia la Snyder Cut di Justice
League, uscirà direttamente su HBO Max nel 2021: un
nuovo trailer del progetto, pubblicato nel terzo anniversario
dell’uscita della versione cinematografica, ha debuttato lo scorso
martedì.
Considerato il suo record da regista
di film appartenenti a franchise di successo, molti si sono chiesti
se Zack Snyder fosse interessato a dirigere un
film dell’universo di Star Wars, soprattutto da quando nel 2013 ha
iniziato a diffondersi una voce che lo vedeva collegato ad un
progetto della saga autonomo in stile I sette samurai, che
si sarebbe concentrato su una squadra di Jedi Cavalieri. Alla fine
quel progetto non si è mai concretizzato; da allora l’universo di
Star Wars ha prodotto la trilogia sequel della Saga
degli Skywalker, due spin-off e la serie Disney+ di grande successo The
Mandalorian. Snyder, nel frattempo, ha prodotto una serie
di altri progetti e sta attualmente lavorando a una serie di film
zombie per conto di Netflix, oltre naturalmente al suo attesissimo
taglio di Justice
League.
Ora a Zack Snyder è stato chiesto ancora una volta
se sarebbe disposto a dirigere un film di
Star Wars. Il tutto è avvenuto durante un’intervista
con The
Film Junkee (via
Screen Rant). La risposta di Snyder, sebbene diplomatica,
chiarisce essenzialmente che non ritiene che il suo approccio si
adatterebbe all’attuale visione dell’universo della Disney. Il
regista ha ammesso di essere un grande fan della saga, dato che lo
ha anche ispirato ad iniziare a girare film, ma ha anche ammesso di
non sapere più “cosa sia” e di percepire ormai il
franchise come qualcosa di molto “lontano da
lui”.
“Penso di averne già parlato un
po’ in passato. Sono un grande fan di Star
Wars. Il motivo per cui ho iniziato a fare film quando avevo 11
anni è stato proprio Star Wars. Sicuramente ha avuto un’enorme
influenza su di me e mi ha davvero portato ad intraprendere questa
strada, con l’interpretazione di Joseph Campbellian degli archetipi
e della narrazione. Sì, Star Wars è questo per me. Nutro da sempre
un forte interesse nei confronti della saga. Non credo di avere una
storia pronta ora che… non saprei più inserirmi nell’universo di
Star Wars. Non credo di sapere più cosa sia. È una cosa che amo, ma
non so se… forse si è troppo allontanata da me. Anche se adorerò
sempre il franchise. Ho spade laser ovunque in casa.”
Disney+ ha diffuso il trailer
di Fata
Madrina Cercasi, la nuovissima e magica commedia di
Natale con Isla Fisher e Jillian Bell,
che debutterà in esclusiva sulla piattaforma di streaming venerdì 4
dicembre 2020.
Ambientata nel periodo natalizio,
Fata Madrina Cercasi è una commedia con protagonista
Eleanor, una giovane e inesperta fata madrina in formazione
(Jillian Bell) che, dopo aver sentito che la professione da lei
scelta rischia l’estinzione, decide di mostrare al mondo che le
persone hanno ancora bisogno delle fate madrine. Dopo aver trovato
una lettera smarrita di una bambina di 10 anni in difficoltà,
Eleanor la rintraccia e scopre che la bambina, Mackenzie, è ora una
mamma single di 40 anni (Isla Fisher) che lavora in un notiziario
di Boston. Avendo perso il marito molti anni prima, Mackenzie ha
quasi rinunciato all’idea del “Per sempre felici e contenti”, ma
Eleanor è fermamente decisa a dare a Mackenzie una svolta di
felicità, che a lei piaccia o no.
Fata Madrina
Cercasi è diretto da Sharon Maguire
(Il diario di Bridget Jones, Bridget Jones’s
Baby) e prodotto da Justin Springer (Dumbo).
Diane L. Sabatini (Lilli e il vagabondo),
Tom Pollock (Ghostbusters: Legacy), Ivan Reitman
(Ghostbusters – Acchiappafantasmi) e Amie Karp
(Ghostbusters: Legacy) sono i produttori esecutivi.
Fata Madrina Cercasi vede nel cast anche la presenza di
Santiago Cabrera, Mary Elizabeth Ellis, Jane Curtin, June
Squibb, Jillian Shea Spaeder, Willa Skye, Artemis Pebdani, Utkarsh
Ambudkar e Stephnie Weir.
Per celebrare
la 30a edizione, in programma
a Milano dal 1 al 6 marzo 2021, il Noir
in Festival sceglie quest’anno il talento di Mario
Alberti, disegnatore e illustratore triestino di fama
internazionale, con al suo attivo collaborazioni con Sergio Bonelli
Editore, Panini Comics, Star Comics, Delcourt, Glenat, DC Comics,
Marvel e IDW, autore dal 2013 al
2015 delle locandine del Trieste Science+Fiction.
Dopo gli zombie reinterpretati
da Gigi Cavenago nel 2018 e le cupe
atmosfere metropolitane dell’immagine firmata
da Lorenzo De Felici nel 2019, un altro
maestro del fumetto si unisce alla galleria del Noir (che annovera,
tra gli altri, nomi del calibro di Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti,
Bill Plympton, Charles Schultz e Mojmir Jezek), festeggiando
l’anniversario del festival con un’immagine che ripercorre
l’iconografia di un genere. Da Sherlock Holmes a Tarantino passando
per Lucarelli e Margaret Atwood (e molti altri che vi sfidiamo a
riconoscere), Alberti ha omaggiato il genere con una locandina
corale che tra le filature di un vetro incrinato mostra,
evanescenti, alcune delle icone che hanno reso il Noir una
manifestazione del cinema e della letteratura in grado di resistere
al tempo e di raccontare la realtà con sguardo lucido e
disincantato.
“Non solo un omaggio, un gioco citazionistico, una
celebrazione” spiegano i curatori della comunicazione del
festival, “quest’immagine è soprattutto una grande
metafora di un genere nel quale milioni di spettatori si sono
specchiati nel corso di un secolo ma anche di una frammentazione
che è propria della postmodernità e che il Noir ha sempre
magistralmente raccontato. Quest’anno, in particolare, la
frammentarietà diventerà il leitmotiv di un’edizione per forza di
cose “speciale”: frammentato ed espanso sarà il programma, che
vivrà a tappe nel corso di tre mesi; frammentate saranno le
modalità di fruizione, a cavallo tra la presenzialità e il
virtuale; frammentati saranno i temi affrontati, che
ripercorreranno la storia del festival, riattualizzando grandi
interrogativi del passato.”
“L’esplosiva immagine di Mario
Alberti”, dichiarano i direttori Giorgio
Gosetti e Marina
Fabbri, “oltre che un magnifico tributo a tanto
cinema e letteratura che ha fatto la storia e che noi tutti amiamo,
racconta con mirabile tempismo il senso di precarietà di questi
tempi complessi, le “crepe” che vediamo quotidianamente; d’altro
canto ci sembra che, come in un vaso kintsugi, l’arte possa,
soprattutto oggi, contribuire a saldare la cesura tra lo spettatore
e il mondo che lo circonda, ricostruendo una rappresentazione che
interpreti la realtà. È esattamente ciò che desideriamo fare nel
corso di questa trentesima edizione, che se da un lato guarderà al
nostro passato dall’altro sarà convintamente proiettata verso il
futuro.”
Posticipato ai primi di marzo a causa dell’emergenza sanitaria
in corso, il programma del 30° Noir in Festival sarà quest’anno
distribuito lungo tre mesi, con interviste e incontri sui social
network, iniziative online e un nuovo sito internet che raccoglierà
al suo interno un inedito “Archivio del Noir”. Gli appuntamenti sul
web sono già cominciati nel segno del
tradizionale Premio Giorgio Scerbanenco: alle
votazioni del pubblico dei 17 libri semi-finalisti (ancora aperte
su www.noirfest.com/2020/scerbanenco.asp),
seguiranno 5 imperdibili incontri con i finalisti, fino
all’annuncio del vincitore, il 4 dicembre.
Mario Alberti è disegnatore, illustratore
e sceneggiatore. Esordisce nel 1992 su Fumo di China
con Holly Connick. Dallo stesso anno collabora con
“L’Intrepido” e nel 1993 entra a far parte dello staff
di “Nathan Never” per la Sergio Bonelli Editore. Nel 2002 inizia a
lavorare per il mercato Francese con la serie “Morgana”, pubblicata
da Les Humanoides Associés a cui seguiranno la serie “Redhand”,
“Mortemer” per Soleil, “Les chroniques de legion” per Glenat. Dal
2007 realizza diverse copertine per DC Comics, Marvel e IDW, nel
2009 pubblica per Marvel la miniserie “Spider Man & X Men”, a cui
seguirà la mini “Spider Man & The Fantastic Four”. Nel 2009,
collabora al numero 600 di Amazing Spider Man. Dal 2013 esce in
Francia la serie “Cutting Edge”, sceneggiata da Francesco Dimitri e
per i tipi di Delcourt, conclusa in 4 volumi e pubblicata in Italia
da Panini. Alterna ai fumetti diverse illustrazioni per Ducati,
Trieste Science + Fiction Festival e Cross Cult tra gli altri. Nel
2016 vince la “ILM Art Department Challenge” su artstation.com e
nel 2017 il premio “Giacomo Pueroni” per il miglior disegnatore di
fantascienza. Nel 2017 disegna il primo albo della nuova collana
“Bandasenzanima”, spin-off della serie “Dragonero” di Luca Enoch e
Stefano Vietti, nuovamente con Stefano Vietti realizza il primo
albo della nuova serie “Angie Digitwin” per Panini Comics. Nel 2018
esce “Tex – Cinnamon Wells” su testi Chuck Dixon e partecipa la
progetto Panini “Angie Digitwin” disegnandone il numero zero e le
copertine. Nel 2020 Glenat pubblica in Francia il primo volume de
“Le Mur”, scritto e disegnato da Alberti su un’idea di Antoine
Charreiron, edito in Italia da Star Comics, che ha pubblicato a
ottobre il secondo volume dell’opera, Homo homini
deus.
Netflix Italia ha
diffuso il trailer ufficiale di La Belva, il nuovo
film divenuto originale Netflix prodotto da Matteo
Rovere e con protagonista
Fabrizio Gifuni. Dal 27 novembre su Netflix.
Diventare un nemico pubblico per amore. Questa è la storia ad
alta tensione de La Belva, il film di Ludovico di
Martino. Per dare la caccia ai rapitori della figlia e
salvarla, un veterano instabile delle Forze Speciali libera la
belva che alberga in lui, diventando a sua volta un sospetto.
La Belva: la trama
Leonida Riva (Fabrizio Gifuni) è un
reduce di guerra cupo e solitario, con un passato da Primo Capitano
nelle Forze Speciali dell’Esercito. La vita e il lavoro hanno
portato Riva sempre più lontano dalla famiglia. Suo figlio
maggiore, Mattia, non lo ha mai perdonato, mentre la figlia Teresa
lo adora incondizionatamente. Ma un tragico evento costringerà
Leonida a trasformarsi nuovamente in qualcosa che credeva ormai
sepolto nel suo passato. Una storia ad alta tensione emotiva che
mescola sentimenti e azione in un crescendo che porterà un uomo a
trasformarsi, per amore, in un vero nemico pubblico
Star Wars di George Lucas ha regalato al pubblico alcuni
dei personaggi più iconici mai creati, con il regista che è
riuscito a trovare gli attori perfetti per interpretare quei ruoli.
Harrison Ford aveva il carisma necessario per
incarnare davvero Han Solo, mentre Carrie Fisher aveva l’arguzia comica e
l’adorabile energia per dare vita a Leia Organa. Tuttavia, entrambi
erano lontani dai primissimi attori considerati per interpretare il
contrabbandiere armato e il suo interesse amoroso.
Screen Rant ha raccolto tutte le grandi star che, in origine,
erano state prese in considerazione per i ruoli di Han e Leia.
1Farrah Fawcett
Farrah Fawcett ha fatto un provino per il
ruolo di Leia ma non ha ottenuto la parte. Nel periodo in cui
Star Wars era in produzione, l’iconico poster del costume
da bagno rosso di Fawcett è stato pubblicato e ha venduto sei
milioni di copie in un anno, quindi non aveva bisogno del ruolo di
Leia per aumentare il suo potere da star.
Christine Baranski, Kim Basinger, Geena Davis,
Melanie Griffith, Anjelica Huston, Amy Irving, Jessica Lange,
Bernadette Peters, Jane Seymour, Kathleen Turner, Dianne Wiest e
Debra Winger hanno tutte sostenuto un’audizione per il ruolo prima
che Carrie Fisher venisse scelta.
Natasha Romanoff è morta in Avengers:
Endgame. I Marvel Studios hanno chiarito tempo
fa che il film Black Widow sarà
ambientato tra gli eventi di Captain
America: Civil War e quelli di Avengers:
Infinity War. Oltre ad esplorare il passato del
personaggio, la speranza è che il nuovo film getterà le basi anche
per nuove storie future attraverso l’introduzione di personaggi
come Yelena Belova e Taskmaster.
Nel libro di recente pubblicazione
“The Black Widow: The Official Movie Special Book” (via
CBM), il co-produttore Brian Chapek ha
condiviso alcuni dettagli in più sull’ambientazione del film,
rivelando alcune in quale momento specifico della storia
ritroveremo Natasha. “Black Widow è ambientato subito dopo
Captain America: Civil War”, ha confermato. “Quel film
finiva con Tony Stark che diceva a Natasha: ‘Stanno arrivando per
te’. Ciò significa che ha appena infranto gli accordi di Sokovia. È
andata contro il Generale Ross. Gli Avengers si sono sciolti e lei
non ha più nessuno. È qui che la troviamo all’inizio del
film.”
“Ha un disperato bisogno di
fuggire dal suolo americano. Quando sfugge a Ross ha quasi
l’opportunità di ricominciare da capo. Ma si rende presto conto che
ci sono forze più oscure là fuori, nel mondo, che potrebbero aver
aspettato proprio questa opportunità, e ciò la costringe a tornare
in azione. Sfortunatamente, non può andare in pensione, che
probabilmente è qualcosa che avrebbe voluto fare.”
Sulla base di ciò che Chapek ha
dichiarato, sembra che Natasha riesca a fuggire dal Generale
Thunderbolt Ross e a trovare la pace prima di essere costretta ad
indossare i panni di Vedova Nera e a tornare all’azione. Qualunque
cosa accada dopo, è chiaramente ciò che porterà l’eroina ad unirsi
a Captain America e ai suoi Secret Avengers.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Il regista Zack Snyder ha confermato perché Darkseid
invade la Terra nella Snyder
Cut di Justice
League. La versione di Snyder del cinecokmic DC verrà
finalmente distribuita il prossimo anno su HBO Max e sarà
completamente diversa da quella cinematografica. In effetti, Snyder
ha confermato che il suo taglio non includerà nulla di quanto
girato da Joss Whedon.
Ci sono innumerevoli differenze tra
la versione di Justice
League di Snyder e quella di Whedon, dai
personaggi secondari alla storia a cui prendono parte. Uno dei
cambiamenti più importanti è l’inclusione del cattivo Darkseid
(Ray
Porter), che Snyder ha sempre inteso essere la mente
del film. Anche se Steppenwolf è il cattivo più importante, è
comunque controllato da Darkseid, che ha invaso la Terra anni prima
dell’inizio del film. I fan sono ansiosi di saperne di più su
Darkseid e sul suo ruolo all’interno della
Snyder Cut, e ora Snyder ha finalmente svelato
qualcosa sugli obiettivi del villain.
Durante la sua analisi
dell’ultimo
trailer di Justice
League in diretta su Vero (via
Screen Rant), Snyder ha confermato la ragione principale per
cui Darkseid ha invaso la Terra. È venuto alla ricerca
dell’equazione dell’Anti-Vita, che i fan della DC sanno essere
essenzialmente un’arma per dare a qualcuno il controllo completo
sugli esseri senzienti. Snyder lo ha rivelato mentre mostrava la
prima inquadratura del trailer di Darkseid, spiegando che il
cattivo “ha scavato la Terra perché sentiva che l’equazione
dell’Anti-Vita fosse proprio lì. Ha poi dovuto pestare la Terra per
rivelare l’equazione dell’Anti-Vita, che noi, nel film, vediamo
come forma fisica, ovvero attraverso quei modelli di lava che
esistono sul terreno”. Snyder ha poi specificato che i modelli
dovranno essere decifrati per elaborare l’equazione.
Nella versione cinematografica di
Justice
League, questa sequenza è avvenuta con Steppenwolf e
non è stato confermato che l’invasione sia avvenuta a causa
dell’equazione dell’Anti-Vita. Tuttavia, molti fan sono stati in
grado di carpire che i simboli infuocati appartenevano proprio
all’equazione. Zack Snyder aveva anticipato il ruolo
dell’equazione dell’Anti-Vita nella sua versione di Justice
League ormai da anni, ma ora è chiaro che Darkseid la stia
cercando, proprio come ha fatto nei fumetti.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
La Warner Bros ha
diffuso il nuovo main trailer originale di Wonder Woman
1984 che annuncia
l’arrivo del film negli USA su HBO MAX e nelle sale.
Al momento non sappiamo cosa accadrà in Italia.
Distribuire Wonder
Woman 1984direttamente su HBO
Max aiuterà sicuramente la Warner Bros. in diversi modi. Quello che
perdono in potenziali incassi al botteghino, potrebbero guadagnarlo
attraverso nuovi iscritti alla piattaforma. Sebbene quest’ultima
non sia in difficoltà, non ha neanche mai ottenuto il successo di
Netflix, Prime Video o Disney+. Con la Snyder Cut di Justice
League destinata ad arrivare sulla piattaforma nel
2021, WW84 potrebbe essere il modo perfetto per attirare i
fan DC che erano riluttanti ad iscriversi.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America
e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal
produttore Charles Roven un
sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso
personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che
seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non
dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
L’ordine cronologico del
personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata
introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justiceper poi tornare al vecchio secolo
con Wonder
Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Mel Gibson ha confermato che Richard
Donner, che ha diretto tutti e quattro i precedenti film
del franchise, sta attualmente lavorando ad Arma Letale
5. Gibson e Danny Glover hanno
interpretato i detective Riggs e Murtaugh nella saga prodotta tra
il 1987 e il 1998. Il primo film, scritto da Shane Black(Iron Man 3, The Nice Guys,
The Predator), è stato un successo al botteghino e ha
rapidamente generato il sequel del 1989, entrambi considerati due
classici del genere poliziesco. Joe Pesci si è unito al cast di Arma
Letale 3 nel 1992, mentre Chris Rock è stato tra i co-protagonisti di
Arma Letale 4 del 1998.
Da allora non ci sono stati altri
film, ma Arma Letale 5 è stato finalmente
confermato a gennaio di quest’anno. Quel primo report affermava che
Gibson, Glover e Donner si sarebbero riuniti per il tanto atteso
nuovo capitolo, anche se all’epoca non venne rivelato chi si
sarebbe occupato della sceneggiatura, né se attori come Pesci, Rock
o altri membri del cast originale come Rene Russo
avrebbero fatto ritorno. In molti nutrivano la speranza che Black
tornasse a scrivere il film per chiudere il franchise che aveva
iniziato più di 30 anni fa, ma non ci sono mai state notizie sul
suo possibili coinvolgimento. Ora, Gibson ha confermato che Arma
Letale 5 è ancora in sviluppo e che il progetto è più vivo che
mai.
Parlando con
Good Morning America (via
Screen Rant) in occasione della promozione del film
Fatman, a Mel Gibson è stato chiesto di parlare dello
stato di Arma Letale 5. Gibson ha confermato che
il film è attualmente in lavorazione grazie a Donner, sfruttando
l’opportunità per definire il regista “una leggenda”. Non
è stata fatta alcuna menzione ai suoi co-protagonisti o al
possibile sceneggiatore, anche se i commenti di Gibson in merito al
progetto sono stati parecchio entusiasti, dimostrando che prima o
poi il nuovo film vedrà finalmente la luce.
“Si, Arma Letale 5 è in
lavorazione! E Richard Donner, l’uomo che è sempre stato dietro il
franchise, l’uomo che lo ha portato sullo schermo e gli ha dato
tutto, incluse tutte le sue chicche, ci sta lavorando proprio ora.
È una leggenda”, ha dichiarato Gibson.
Dati i commenti positivi di Gibson,
si può presumere che Glover sia ancora collegato al progetto,
soprattutto se Donner sta lavorando al film. Sarà affascinante
vedere come il quinto capitolo affronta l’età avanzata di entrambe
le star. Glover, il cui personaggio nella saga stava già parlando
di pensionamento quando il primo film ha debuttato 33 anni fa, ha
attualmente 74 anni, mentre Gibson ha 64 anni. Si spera che alla
coppia non venga richiesto di correre troppo, e che Arma
Letale 5 trovi un modo per introdurre personaggi più
giovani per le sequenze più action.
Il successo della saga di Arma
Letale
Creata da Shane
Black, la saga di Arma
Letale ha debuttato nel 1987 con il primo film
diretto da Richard Donner. Il film seguiva le
vicende del sergente della Omicidi Roger Murtaugh (Glover) che
veniva messo in coppia con il sergente Martin Riggs (Gibson),
trasferito dalla narcotici. A fronte di un budget di 15 milioni di
dollari, all’epoca dell’uscita in sala il film ne incassò 120
milioni, dando vita ad un franchise composto da tre sequel (sempre
con protagonisti la coppia Glover/Gibson) e anche ad una serie tv
con Damon
Wayans e Clayne
Crawford andata in onda su Fox per tre stagioni.
L’uomo d’acciaio, uscito nel 2013, ha
introdotto ufficialmente la nuova iterazione di Superman ad opera
di Henry Cavill e ha gettato le basi per ciò che
sarebbe seguito nell’universo condiviso basato sui personaggi DC.
Il film ha avuto un successo moderato e ha ricevuto pareri
contrastanti da parte della critica, ma per molti fan rimane uno
dei titoli più forti del franchise.
La domanda che ora tutti si pongono
è se Zack Snyder sia disposto a prendere in
considerazione la possibilità di rivisitare L’uomo d’acciaio per aggiungere alcuni
contenuti extra e dare vita ad una “Director’s Cut”. A quanto pare
non accadrà mai, dal momento che lo stesso regista ha rivelato di
essere assolutamente soddisfatto della versione cinematografica del
cinecomic.
“C’erano solo poche scene che
abbiamo eliminato. Non credo che cambiassero il film”, ha
spiegato il regista durante un’intervista con
Film Junkee (via
CBM). “Quel film è più o meno… è quello che è, e lo adoro.
È esattamente delle dimensioni che volevo che fosse.”
Il futuro de L’uomo d’acciaio dopo il film del 2013
Sono anni che si parla della
possibilità di un sequel de L’uomo d’acciaio. Nonostante lo scorso maggio
sia arrivata la
notizia che Henry Cavill tornerà a vestire i panni di
Superman in un altro film del DCEU, la Warner Bros. non ha in
cantiere lo sviluppo del sequel. A questo punto, l’ipotesi più
accreditata è che Cavill torni a vestire i panni dell’eroe
kryptoniano o in Shazam!
2 al fianco di Zachary
Levi o in Black
Adamal fianco di Dwayne
Johnson.
Mads Mikkelsen ha smentito le voci secondo cui
interpreterà Gellert Grindelwald nella saga di
Animali Fantastici al posto di Johnny Depp. L’attore, che si trova ormai da
anni al centro di una battaglia legale con l’ex moglie
Amber Heard,
è stato di recente licenziato dal popolare franchise. I guai
con la Heard hanno offuscato la reputazione di Depp, con la Warner
Bros. preoccupata tanto per l’immagine pubblica dell’attore quanto
per le possibili ripercussioni sulle performance della saga al
botteghino (già abbastanza precarie e lontanissime dai consensi
raccolti dal franchise originale, ossia quello di
Harry Potter).
Animali Fantastici
3 è in lavorazione ormai da parecchio tempo. Dopo la
disastrosa accoglienza riservata al secondo film, sia dalla critica
che dal pubblico, la Warner Bros. ha dovuto ponderare in che modo
far proseguire la storia. Con un totale di cinque film in
programma, il franchise ha ancora molta strada da fare prima della
sua epica conclusione. Animali Fantastici 3 è sempre stato
pubblicizzato come un film incentrato in egual misura sui
personaggi interpretati da Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente) e
Johnny Depp (Gellert
Grindelwald).
Parlando con
IGN, Mads Mikkelsen ha negato le voci sul
casting che sono circolate di recente. La star di Hannibal e Doctor
Strange ha detto che al momento si tratta soltanto di un
rumor. L’attore ha affermato di saperne tanto quanto ne sanno i
giornali che hanno iniziato to a far circolare questa storia,
rimanendo piuttosto evasivo. I vari report in circolazione hanno
sottolineato che il regista David Yates ha sempre
pensato a Mikkelsen come sostituto ideale di
Depp. “Ne so quanto te. L’ho appreso anche io dai
giornali”, ha commentato l’attore. “Che dire: aspetto
quella telefonata!”
Molti credono che Mads Mikkelsen sarebbe la scelta perfetta
per il ruolo. Le sue dichiarazioni in merito potrebbero anche
derivare dall’essere ancora impossibilitato a parlare del suo
coinvolgimento nel franchise, come spesso accade quando si tratta
di casting relativi a grandi produzioni.
Animali Fantastici 3 risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio?
Ricordiamo che Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald,
l’ultimo film della saga ad essere arrivato nelle sale, si è
concluso con diversi cliffhanger, inclusa la
rivelazione che Credence Barebone (Ezra
Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello
perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono
l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio.
Anche se l’arco narrativo di Rey
sembrava essersi conclusi in maniera abbastanza definitiva alla
fine di Star War: L’Ascesa di Skywalker, dopo che la
stessa si è autoproclamata “Rey Skywalker”, ci sono state alcune
voci secondo cui il personaggio potrebbe apparire in film o serie
tv futuri ambientati nella galassia lontana, lontana.
Tuttavia, anche se Lucasfilm dovesse
avere l’intenzione di rivisitare il popolare personaggio prima o
poi, non sembra che Daisy Ridley sia interessata ad
interpretarlo ancora. Durante un’intervista con
IGN in occasione della promozione del film
Chaos Walking, all’attrice è stato proprio chiesto della
possibilità di riprendere il ruolo un giorno.
“Per me, la bellezza di Episodio
IX sia proprio il modo in cui finisce, con così tanta speranza e
con così tanto potenziale. Sento che sia stato il finale perfetto
per Rey. La grande battaglia era negli episodi VII, VIII e
IX”, ha risposto Ridley. “Credo davvero che,
probabilmente, stia correndo per la foresta da qualche parte,
divertendosi.”
“Sono totalmente soddisfatta di
com’è finita quella storia, davvero. Non so cos’altro avrebbe
potuto fare che io non avessi già fatto”, ha continuato.
“Inoltre, ci sono così tanti personaggi fantastici in Star
Wars, e questa è una cosa incredibile. Stavo guardando il nuovo
episodio di The Mandalorian e ti fa capire che il franchise ha
ancora tantissimi posti da esplorare. È una possibilità veramente
eccitante.”
Daisy Ridley è una grande fan di The Mandalorian!
Sì, Ridley è una fan di
The Mandalorian, e ha anche soppesato la recente
controversia che circonda Baby Yoda, per la scena in cui
sgranocchia alcune delle uova di Frog Lady. “No, io sono a
sostegno della teoria: ‘Yoda, fai le tue cose’. La creatura doveva
essere dove doveva essere con le uova. Va tutto bene. È stato
bellissimo.”
Sappiamo che la Marvel è al lavoro ormai da un bel
po’ su Ant-Man 3; tuttavia, l’attore Bobby
Cannavale non è ancora sicuro se apparirà di nuovo nel
franchise. All’interno del MCU, Cannavale è noto per aver
interpretato il personaggio di Jim Paxton, un agente di polizia
sposato con l’ex moglie di Scott Lang, Maggie, e patrigno di sua
figlia Cassie.
Dopo il relativo
successo di Ant-Man
and The Wasp, è diventato chiaro che la Marvel avrebbe
prodotto un terzo film del franchise, anche se i dettagli di questa
nuova avventura non sono ancora stati rivelati. Al di là delle
sequenze d’azione, i film di Ant-Man
tendono a trattare grandi temi familiari, ed è così che Jim Paxton
e il resto della famiglia di Scott Lang vengono coinvolti nella
storia. Nell’ultimo film, la relazione tra Jim e Scott è diventata
più amichevole, il che significa che Jim ha avuto modo di svolgere
un ruolo più significativo ai fini della trama.
Durante un’intervista con
Fandom, Bobby Cannavale ha rivelato che
sebbene sappia alcune cose su Ant-Man 3, non sa ancora se apparirà nei panni
di Jim Paxton. L’attore ha dichiarato che la produzione del film
dovrebbe partire ufficialmente il prossimo anno, ma allo stato
attualmente nessuno lo avrebbe ancora contattato. Tuttavia,
Cannavale sembra fiducioso che farà almeno una piccola apparizione.
“Penso che le riprese di Ant-Man 3 inizieranno il prossimo
anno. Spero di esserci. È meglio che ne faccia parte. In realtà,
dovrei prendere il telefono e chiamare Paul Rudd adesso…”, ha
dichiarato l’attore.
Un nuova “versione” dell’agente
Jim Paxton in Ant-Man 3?
Anche se Jim Paxton potrebbe
tornare come personaggio in Ant-Man 3, il ruolo
che interpreterà non è ancora del tutto chiaro. Nei film
precedenti, Jim ha interpretato un agente di polizia, ma in seguito
allo scoppio del movimento #BlackLivesMatter, il rapporto degli
spettatori nei confronti di queste figure è decisamente cambiato.
Molti film e programmi televisivi, infatti, hanno dovuto ripensare
al modo in cui hanno sempre presentato i personaggi degli agenti di
polizia al pubblico. Per quanto riguarda Ant-Man 3, anche
la caratterizzazione di Jim Paxton potrebbe subire un cambiamento
drastico.
Alla fine, la Warner Bros. ha preso
la sua decisione. Lo studio ha infatti annunciato che Wonder
Woman 1984 arriverà nelle sale il 25 dicembre e,
in contemporanea, lo stesso giorno, su HBO Max. Sulla piattaforma
di streaming il film sarà disponibile senza alcun costo aggiuntivo.
Al momento non sappiamo la divisione italiana della WB cosa ha
deciso in merito all’uscita, che ad oggi rimane fissata per il 14
gennaio 2021, esclusivamente in sala (ricordiamo che, in Italia,
HBO Max non è disponibile).
In seguito all’annuncio della nuova
“doppia” release di Wonder
Woman 1984, la regista Patty Jenkins ha rilasciato un breve
comunicato ufficiale attraverso il suo profilo
Twitter. “Il momento è arrivato. Ad un certo punto arriva
il momento in cui bisogna scegliere di condividere tutto l’amore e
la gioia che hai da dare, al di là di tutto. Amiamo il nostro film
tanto quanto amiamo i nostri fan, quindi speriamo veramente che
durante queste vacanze natalizie il nostro film possa portarvi
gioia e sollievo. Guardatelo al cinema, dove vige la totale
sicurezza (i cinema hanno fatto un grande lavoro sotto questo punto
di vista!). Guardatelo a casa, sempre in totale sicurezza, dove
purtroppo i cinema sono ancora chiusi. Buone vacanze di Natale a
tutti. Speriamo che vi divertiate a guardare il nostro film
esattamente come ci siamo divertiti noi a realizzarlo.”
Distribuire Wonder
Woman 1984direttamente su HBO
Max aiuterà sicuramente la Warner Bros. in diversi modi. Quello che
perdono in potenziali incassi al botteghino, potrebbero guadagnarlo
attraverso nuovi iscritti alla piattaforma. Sebbene quest’ultima
non sia in difficoltà, non ha neanche mai ottenuto il successo di
Netflix, Prime Video o Disney+. Con la Snyder Cut di Justice
League destinata ad arrivare sulla piattaforma nel
2021, WW84 potrebbe essere il modo perfetto per attirare i
fan DC che erano riluttanti ad iscriversi.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America
e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal
produttore Charles Roven un
sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso
personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che
seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non
dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justiceper poi tornare al vecchio secolo
con Wonder
Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Hollywood è piena di bambini
prodigio. Negli ultimi anni sono, infatti, sempre di più gli attori
che, da giovanissimi, riescono a incantare autori, registi e anche
spettatori. Un esempio lampante di questo straordinario rinnovo
generazionale è l’attrice di Stranger
Things, Millie Bobby
Brown che, all’età di soli sedici anni, è ormai già
diventata una star. Ma dalla stessa serie targata Netflix
è sbocciato anche un altro talento della recitazione. Stiamo
parlando di Madelyn Cline che, anche se per poco
tempo, ha fatto parte del cast di Stranger Things.
Scopriamo quindi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Madelyn Cline,
una delle talentuose attrice della nuova generazione televisiva e
cinematografica americana
Madelyn Cline film e serie tv: gli
inizi della sua carriera
L’attrice Madelyn
Cline, età 23 anni, nata a
Charleston, in North Carolina, il 21
dicembre del 1997, ha sempre avuto una grande passione per
la recitazione. Fin da piccola, con il supporto
dei suoi genitori, coltiva il suo talento e partecipa a diversi
spettacoli e spot pubblicitari.
Ma per Madalyn le cose cominciano a farsi serie quando, dopo aver
accumulato un po’ d’esperienza, la ragazza riesce a trovare un
agente.
Comincia quindi a lavorare con più
frequenza, spostandosi spesso da Charleston a New York. Solo dal
2011 in poi, tuttavia, inizia la sua vera scalata
del piccolo e grande schermo. Tra i suoi film ricordiamo
23rd Psalm: Redemption (2011), Savanna
Sunrise (2016), Boy Erased – Vite
Cancellate (2018) e The Giant
(2019).
Il film racconta la storia di Jared
(Lucas
Hedges), un diciannovenne, figli di un pastore
battista che, dopo aver fatto coming out, viene costretto
dai genitori a cominciare una terapia di conversione. Questo
processo, secondo il terapista, dovrebbe ‘guarire’ l’omosessualità
di Jared, facendolo tornare ‘normale’. Il ragazzo è quindi
costretto a lasciare la sua famiglia e i suoi amici per
rinchiudersi in questo campo di conversione, gestito dal suo
terapeuta, Victor (Joel
Edgerton), a capo anche del programma Love In
Action.
Nel film, il primo per Madelyn con
un cast così ricco di grandi nomi del cinema, interpreta
Chloe, la ex fidanzatina del liceo di Jared.
Madelyn Cline in Outer Banks
La carriera di Madelyn, tuttavia,
non si limita solo al cinema. Parallelamente, infatti, l’attrice
comincia a dedicarsi anche alla televisione. Dal 2016 partecipa a
diversi progetti tra cui il film tv The Jury
(2016) e le serie tv Vice Principals (2016-2017),
The Originals (2017) e Stranger
Things (2017).
Dopo essersi fatta le ossa
ricoprendo piccoli ruoli in serie tv di successo, finalmente nel
2020 arriva per Madelyn la prima vera grande occasione. L’attrice
viene scelta per il cast di una nuova serie, ideata da Josh
Pate, Jonas Pate e Shannon
Burke per Netflix, dal titolo
Outer Banks.
La serie è ambientata nella
località balneare di Outer Banks, ovvero una lunga
striscia di terra e sabbia che si estende lungo tutta la costa del
North Carolina. In questa zona la società è spaccata in due e nel
tempo si sono andati a creare due blocchi contrapposti. Da un lato
abbiamo i Kooks, i ricchi di Outer Banks che
vivono una vita fatta di lusso e divertimento; mentre dall’altro
lato abbiamo i Pogues, la classe lavoratrice, la
parte più povera e disagiata della società.
I protagonisti della serie sono un
gruppo di adolescente che abita questa zona quasi di confine, e
rappresenta la parte più povera e disagiata della società. Chiamati
i Pogues, questi ragazzi vivono ai limiti della legalità e
rispondono a John B (Chase Stokes), leader del
gruppo. Tra le fila dei Pogues ci sono anche Pope (Jonathan
Daviss), JJ (Rudy Pankow) e Kiara
(Madison Bailey). Quest’ultima, nonostante sia la
figlia di un famoso ristoratore locale e quindi parte dei Kooks, ha
sempre amato stare con i Pogues e per questo è mal vista dai
rampolli di Outer Stokes.
Quando il padre il John B scompare
misteriosamente, i ragazzi si mettono sulle sue tracce e cominciano
a trovare strani indizi che sembrerebbero portare ad un tesoro
nascosto. Il bottino di diversi milioni di dollari, tuttavia, non
fa gola solo ai Pogues che si troveranno quindi a dover affrontare
una lunga serie di pericolosi attacchi.
Nella serie Madelyn
Cline interpreta Sarah Cameron, figlia
del ricco imprenditore locale Ward Cameron. Nonostante Sarah sia
una Kook, il suo carattere ribelle e il suo interesse sentimentale
vero John B la avvicinano sempre di più al mondo dei Pogues.
La serie Outer
Banks, disponibile su Netflix, è stata
rilasciata a febbraio del 2020 e ad oggi conta al suo attivo solo
una stagione di 10 episodi. Tuttavia, grazie al
successo ottenuto nei primi mesi sulla piattaforma, qualche giorno
fa Netflix ha deciso di rinnovare la serie per una seconda
stagione che, presumibilmente, andrà in onda nel 2021.
Madelyn Cline e Chase Stokes: un
amore sul set
Come spesso accade a molti attori e
attrici, anche Madelyn è caduta tra le braccia di un suo collega,
proprio sul set di Outer Banks. Nella serie Madelyn Cline e
Chase Stokes avevano fatto impazzire i loro fan con
l’incredibile storia d’amore di John B e Sarah Cameron. Ebbene,
sembra proprio che i due attori abbiano fatto gli straordinari e
che oggi siano una coppia anche nella vita reale.
A dare la notizia ufficiale è Chase
che dal suo account Instagram pubblica una
foto con una caption inequivocabile…
“Cats outta the bag”,
letteralmente “Il gatto è fuori dal sacco”, che indica una
notizia ormai di dominio pubblico.
La foto pubblicata da Stokes e
commentata dalla stessa Madelyn pochi secondo dopo, è solo la
conferma delle voci che nei primi mesi del 2020 sono girate sul
conto della coppia. Ad aprile, People aveva diffuso una notizia che
aveva mandato in visibilio i fan della coppia. Chase
Stokes aveva dichiarato di essere in quarantena a
Los Angeles proprio insieme a Madalyn
Cline e ad altre star della serie Outer Banks,
Drew Starkey e Rudy Pankow.
[fonte: People]
” Siamo tutti insieme in
quarantena […] la stessa amicizia e onestà che vedete tra noi sullo
schermo c’è anche a telecamere spente”.
Nonostante Madelyn e Chase non
fossero soli, c’era chi non si era bevuto del tutto la storia della
quarantena in amicizia. Inoltre, ad agosto, è uscito il nuovo video
musicale di Kygo, una versione remixata del
classico Hot Stuff di Donna
Summer, che ha come protagonisti proprio i nostri giovani
quasi-amanti. [fonte: Popsugar]
Per questi e tanti altri motivi, la
notizia dell’ufficializzazione della relazione tra Madalyn Cline e
Chase Stokes non ha del tutto sorpreso i fan che, dopo mesi di fake
news, finalmente hanno avuto la loro conferma.
Madelyn Cline su Instagram
Per essere sempre aggiornati sulle
avventure professionali e sentimentali di Madelyn Cline, vi
consigliamo di seguire il suo account Instagram e, perché no?,
anche quello di Chase
Stokes.
Soul,
il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar di Natale
diretto dal premio Oscar® Pete Docter, co-diretto
da Kemp Powers e prodotto dalla nominata
all’Academy Award® Dana Murray, sarà disponibile in
esclusiva su Disney+ dal 25 dicembre 2020.
Che cosa vi rende davvero voi
stessi? Il nuovo lungometraggio targato Pixar Animation
Studios Soul presenta
Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media che ha
l’occasione unica di suonare nel migliore locale jazz della
città. Ma un piccolo passo falso lo porterà dalle strade della
città di New York all’Ante-Mondo, un luogo fantastico dove le nuove
anime sviluppano personalità, interessi e manie prima di
andare sulla Terra. Determinato a ritornare alla propria vita,
Joe si allea con 22, un’anima precoce che non ha mai capito il
fascino dell’esperienza umana. Mentre Joe cerca disperatamente di
mostrare a 22 cosa renda la vita così speciale, troverà le risposte
alle domande più importanti sull’esistenza.
“Tutto ha avuto inizio con mio
figlio che ora ha 23 anni. Nell’istante in cui è nato, mi sono reso
conto che aveva già una sua personalità”, ha affermato il
regista e Chief Creative Officer di Pixar Animation Studios, Pete
Docter. “Da dove era arrivata? Credevo che la personalità si
sviluppasse attraverso l’interazione con il mondo. Eppure era
piuttosto chiaro che tutti noi nasciamo con una percezione unica e
specifica di ciò che siamo. Nella nostra storia”, prosegue,
“tutti nascono con un’anima. E queste anime non arrivano
impreparate: vengono formate e ricevono una personalità e degli
interessi”.
Nella versione italiana del film,
il cast di voci include gli attori Paola Cortellesi (22) e Neri
Marcorè (Joe Gardner); l’attore e compositore Jonis Bascir (il
barbiere di Joe, Dez); la pallavolista Paola Egonu (Sognaluna);
l’artista musicale David Blank (cantante nella metropolitana); la
modella e influencer Paola Turani (Maria Antonietta); e le
influencer Marta Losito (Rachel) e Giulia Penna (Juliet).
Il nuovo trailer di SOUL
Soul è diretto dal
premio Oscar® Pete Docter (Inside Out, Up) e
prodotto dalla candidata all’Academy Award® Dana Murray,
p.g.a. (il corto Pixar Lou). Kemp Powers (One
Night in Miami) è il co-regista del film, mentre il soggetto e
la sceneggiatura sono firmati da Docter, Mike Jones e Powers. Dan
Scanlon e Kiri Hart sono i produttori esecutivi. Le composizioni e
gli arrangiamenti jazz sono firmati dal musicista di fama mondiale
e candidato ai GRAMMY® Jon Batiste, mentre i vincitori
dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus
Ross (The Social Network) dei Nine Inch Nails hanno
composto una colonna sonora originale.
I personaggi dei fumetti sono ruoli
spesso difficili da interpretare nei cinecomics di Hollywood, perché si tratta di
personalità a tutto tondo che la controparte cartacea ha spesso già
ben consolidato. Inoltre, per la maggior parte dei lettori, molto
spesso gli attori che vengono scelti per un determinato ruolo non
sono mai all’altezza del personaggio che viene loro affidato. Per
ogni ruolo da supereroe decisamente azzeccato (basti pensare a
Robert Downey, Jr. nei panni di Tony Stark, o
a Gal Gadot nei panni di Wonder Woman, o a
Chadwick Boseman in quella di Black Panther),
ce ne sono altrettanti inidonei. L’attore sbagliato può arrivare a
rovinare un film, o almeno quel personaggio all’interno di quel
film, come sostenuto da una nuova classifica di
Screen Rant:
1Idoneo: Jake Gyllenhaal nei panni di
Daredevil
Ogni volta che si parla di casting per film
tratti da fumetti, viene sempre fuori il nome di
Jake Gyllenhaal, perché è uno dei migliori attori che lavorano
oggi e potrebbe interpretare praticamente chiunque. Ma il suo
talento ed il suo fascino lo avrebbe certamente reso la scelta
ideale per interpretare l’uomo senza paura.
Gyllenhaal ha quasi interpretato Peter Parker
in Spider-Man 2 perché Tobey Maguire si era ferito
gravemente durante le riprese di Seabiscuit e la Sony era
così ansiosa di fare uscire il sequel che era anche disposta a
sostituire l’attore. Fortunatamente, Maguire è guarito in tempo per
mantenere intatta la continuity.
In Avengers: Ago of
Ultron, scopriamo che Tony Stark e Bruce Banner hanno
lavorato al progetto “Veronica”, che non è altro che il nome in
codice per identificare Hulkbuster, una grande
armatura di “contenimento” di Hulk che i due scienziati hanno
progettato perché sono consapevoli della pericolosità del Gigante
di Giada.
Stando a quando ha dichiarato
Joss Whedon, il nome deriva da un omaggio ad
Archie Comics e alle storie di Archie Andrews, che
divideva il suo amore tra due ragazze, Betty e Veronica. Whedon ha
detto: “Sai, ho deciso di chiamarlo Veronica perché Bruce era
innamorato di una donna di nome Betty, e Veronica è esattamente il
suo opposto.” Riferendosi chiaramente alle Betty e Veronica
che competono per l’amore di Archie Andrews in Archie.
This comic image released by Archie Comics shows Veronica, left,
Archie, center, and Betty, characters from the Archie’s comic book
series. Archie Comics announced Thursday that Warner Bros. will
produce a live-action film based on the comic’s characters,
including Archie, Betty, Veronica and Jughead. It will be the first
feature film for the 72-year-old comic. (AP Photo/Archie
Comics)
Diretto da Joss
Whedon nel 2015, Avengers: Age of
Ultron è il secondo team-up dei Vendicatori, film in
cui viene introdotto il personaggio di Wanda Maximoff
(Elizabeth Olsen) che presto vedremo nella serie
Diseny + WandaVision. Nel cast oltre a Johansson ed Evans, anche
Robert Downey Jr,
Mark Ruffalo,
Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Scarlett Johansson e James
Spader nei panni del villain Ultron.
In origine Gli Eterni sarebbe
dovuto arrivare nelle sale all’inizio di questo mese, ma a causa
della pandemia di Covid-19, i Marvel Studios hanno rimandato
l’uscita del film a novembre 2021. Lo scorso giugno si sarebbero
dovute tenere le riprese aggiuntive del cinecomic, ma nulla si è
più saputo al riguardo.
Adesso, è stata l’attrice
Lauren Ridloff, che nel film interpreterà Makkari,
a confermare che i reshoot hanno, in realtà, già avuto luogo.
Ridloff ne ha parlato con
HeyUGuys (via
CBM) in occasione della sua candidatura ai BAFTA come migliore
attrice emergente. “Ho appena finito il mio secondo giorno di
riprese per un film Marvel”, ha spiegato. “In realtà,
stiamo facendo delle nuove riprese. Abbiamo appena finito il
secondo giorno di riprese. Ricordo di aver pensato: ‘È davvero una
buona settimana. È stato fantastico tornare a lavorare sul set ed è
stato fantastico ricevere quella notizia.”
Lauren Ridloff ha
anche elogiato la sua co-protagonista, Angelina
Jolie, e il ruolo che ha interpretato, aiutando il
cast sul set. “Devo dire che Angie è una donna forte e gentile.
Ero veramente grata e riconoscente per il fatto di averla lì con
noi, perché credo sia davvero molto consapevole di quali potrebbero
essere i nostri bisogni. Pensa sempre al cast. Faceva domande che
molti di noi si ponevano. È lei che si è fatta avanti e ha posto
quelle domande.”
“Stavo cercando disperatamente
di trovare uno spunto per una scena specifica e non riuscivo a
capire cosa volesse da me la regista”, ha aggiunto l’attrice.
“Quindi, è stato un po’ imbarazzante, ma attraverso le
conversazioni con Angie ho capito il modo migliore per far
funzionare quella scena e portarla a casa. Angie ha un cuore
veramente grande. È stata disposta a condividere le sue esperienze
con noi.”
Gli Eterni, diretto
da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12
febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
Arriva da Twitter un video dal set
all’aperto di
Spider-Man 3 in cui vediamo due stunt, che
sostituiscono il protagonista e (plausibilmente)
MJ/Zendaya, alle prese con un salto acrobatico nel
vuoto, in pieno stile arrampica-muri. Ecco il video di seguito:
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per ancora un altro film
a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
All’inizio di quest’anno,
Benedict Cumberbatch aveva rivelato che la
produzione di Doctor
Strange 2 sarebbe partita tra la fine di ottobre e
l’inizio di novembre. In seguito, è stato confermato attraverso una
serie di post sui vari social media di cast e troupe, che la
produzione si è auto-isolata nel Regno Unito all’inizio del mese,
secondo i protocolli di sicurezza relativi al Covid-19.
Tuttavia, in una recente intervista
con
Conde Nest Traveller, Elizabeth Olsen, interprete di Scarlet Witch,
ha rivelato che arriverà sul set soltanto a dicembre. Naturalmente,
una volta arrivata, dovrà sottoporsi ad un periodo di quarantena,
quindi al momento non è chiaro se inizierà effettivamente a girare
il mese prossimo o direttamente a gennaio.
“Tornerò presto per iniziare le
riprese del sequel di Doctor Strange. Quindi sarò lì per Natale,
appena fuori Londra. Nonostante le circostanze attuali, sono certa
che sarà un bel viaggio”, ha detto Olsen in merito al suo
prossimo viaggio dagli Stati Uniti a Londra.
Che ruolo avrà Scarlet Witch in Doctor Strange 2?
Al momento non sappiamo ancora quale
sarà il ruolo di Scarlet Witch in Doctor
Strange 2. Una delle teorie più accreditate è quella
secondo cui Wanda sarà la vera grande minaccia del sequel. I suoi
poteri, non ancora sviluppati al loro massimo, potrebbe infatti
sfuggire al controllo della superumana e danneggiare nei modo più
impensabili il Multiverso. Un modo per introdurla nel sequel di
Doctor
Strange che sicuramente potrebbe apportare alla
storia non soltanto la giusta dose di divertimento, ma anche una
doverosa carica emotiva.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Sam
Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias
Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Kate Mara ha accettato di apparire in un
piccolo ruolo in
Iron Man 2 perché credeva che potesse portarla a
qualcosa di più grande. Uscito nel 2010, il film è stato il terzo
capitolo del MCU che, all’epoca, era veramente
una cosa di proporizioni ridotte. Il sequel ha visto Robert Downey Jr. tornare nei panni di Tony
Stark e affrontare nemici quali Justin Hammer (Sam
Rockwell), Ivan Vanko (Mickey
Rourke) e il governo degli Stati Uniti, che cerca di
portargli via la sua tecnologia. Iron
Man 2 ha ricevuto un’accoglienza contrastante da
parte di critica e pubblico, e ad oggi è considerato uno degli film
più deboli del MCU.
Quando si tratta di Kate Mara e dei ruoli in film di supereroi, la
maggior parte dei fan pensa subito al personaggio di Sue Storm
interpretato dall’attrice nel reboot di Fantastici Quattro del 2015. Anche se c’erano
dei piani per trasformare quel riavvio in un vero e proprio
franchise, il film di Josh Trank è stato accolto in maniera
negativa tanto dalla critica quanto dal pubblico, con il flop del
film che ha messo la parola fine a qualsiasi piano futuro. Di
recente la stessa Mara ha ammesso che lavorare a Fantastic 4 – I Fantastici Quattro è stata
“un’esperienza orribile”.
Tuttavia, prima del film di Trank,
Kate Mara era apparsa brevemente in
Iron Man 2 nei panni di uno sceriffo federale. La
scena che la vede protagonista non dura nenache un minuto intero,
ma Mara è stata comunque disposta a firmare per apparire nel film,
credendo che quella possibilità l’avrebbe portare a qualcosa di
più. In una nuova intervista durante il format “Ladies Night” di
Collider,
Mara ha spiegato che all’epoca le venne detto che il suo
personaggio sarebbe potuto apparire di nuovo nel MCU, cosa che l’ha
spinta ad accettare di prendere parte al sequel. Inoltre, è stata
anche spinta dal desiderio di lavorare con Robert Downey Jr. e con il regista Jon Favreau.
“Ho avuto un incontro con Jon
Favreau riguardo al film e all’epoca mi dissero: ‘È una
parte molto, molto piccola, ma è con Robert Downey e Jon, e sarà
davvero divertente. E molte volte riportano questi personaggi in
ruoli più grandi e sostanziali’. Non era una promessa, ma era
sicuramente qualcosa che mi è stato accennato. Quindi questo è il
motivo per cui ho persino preso parte alla riunione, perché ho
pensato: ‘Bene, se c’è una possibilità, perché non passare una
serata a lavorare con Robert Downey Jr. e Jon Favreau? Grande. Li
amo entrambi. Sono fantastici. Sarà una bella esperienza’. Ed è
esattamente quello che è stato. Alla fine non è stato altro che
quello, ma è stato davvero divertente. Abbiamo girato fino alle
quattro del mattino. Ma sì, alla fine è uno strano cameo che si è
trasformato in un nulla. Ma non importa!”
Mentre siamo tutti proiettati verso
l’uscita di
Justice League Snyder Cut, il direttore della
fotografia del film Fabian Wagner ha condiviso sul suo
account ufficiale Instagram delle foto dal backstage del film,
durante le riprese originali di Zack Snyder, foto
che mostrano i costumi degli eroi così come li aveva pensati il
regista.
Le immagini, scattate contro uno
sfondo azzurro in uno stadio molto poco avanzato della produzione,
mostrano The Flash, Aquaman, Batman e, in una sola immagine, il
personaggio di Willem Dafoe, Vulko, che era
previsto originariamente nel film. Ecco le immagini di seguito:
Come dice Wagner in didascalia alle
foto: Alcuni test sui costumi molto precoci in fase di
sviluppo, che abbiamo fotografato contro uno sfondo dipinto e
piccoli pezzi di set.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Quentin Tarantino ha grandi progetti in serbo
per i suoi fan: il regista, infatti, ha annunciato che scriverà un
romanzo basato su
C’era una volta a Hollywood, il suo nono film. Uscito
lo scorso anno, il film è stato uno dei maggior successo di
Tarantino: ha anche ricevuto 10 nomination all’Oscar e
Brad Pitt è riuscito a conquistare
l’ambita statuetta come miglior attore non protagonista.
Come riportato da
Screencrush, Quentin Tarantino avrebbe adattato la
sceneggiatura candita all’Oscar del film in un libro che arriverà
nel 2021, che espanderà la storia di Cliff e Rick e che includerà
anche diverse scene e personaggi che non abbiamo visto al cinema.
Per anni Tarantino desiderava scrivere un romanzo, perché
ossessionato dai romanzi cinematografici che hanno accompagnato la
sua giovinezza. Il regista ha siglato un accordo con la
HarperCollins che, oltre al romanzo basato su
C’era una volta a Hollywood, prevede anche la
pubblicazione di un saggio intitolato “Cinema Speculation” e
dedicato all’amore che Tarantino nutre per gli anni ’70.
“Negli anni Settanta i romanzi
cinematografici sono stati i primi libri per adulti che ho letto e
che hanno accompagnato la mia crescita. E ancora oggi nutro un
profondo affetto per il genere. Quindi, da appassionato di romanzi
cinematografici, sono orgoglioso di annunciare ‘C’era una volta a
Hollywood’, il mio contributo a questo sottogenere letterario
spesso emarginato, ma amato ancora oggi. Sono entusiasta all’idea
di esplorare ulteriormente i miei personaggi e il loro mondo in
un’impresa letteraria che (si spera!) potrà esistere accanto alla
sua controparte cinematografica.”
Tutto quello che sappiamo su C’era una volta a Hollywood
La storia di
C’era una volta a Hollywood si svolge a Los
Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy”
Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo
DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e
lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una
Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa
molto famoso… Sharon Tate (Margot
Robbie).
Nel cast del film
Leonardo DiCaprio,
Brad Pitt e
Margot Robbie al fianco di Damian Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Clifton Collins
Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti. Il film segnerà anche l’ultima
apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Quentin Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Zack Snyder sembrerebbe molto interessato a
distribuire la
Snyder Cut di Justice
League anche al cinema. Dopo aver diretto
L’uomo d’acciaio e
Batman v Superman: Dawn of Justice, Snyder era finalmente
pronto a dirigere il primo live action dedicato alla Justice
League. I fan erano entusiasti all’idea di vedere cosa aveva in
serbo per il film il regista, ma purtroppo lo stesso è stato
costretto a lasciare la produzione nel bel mezzo della lavorazione
del film a causa di una tragedia familiare. Joss Whedon è stato quindi incaricato di
completare il cinecomic, finendo per cambiare gran parte di ciò che
Snyder aveva pianificato. Così è nata la campagna dei fan a favore
della distribuzione della
Snyder Cut.
Dopo diversi anni di duro lavoro, i
sogni dei fan si sono finalmente avverati all’inizio di quest’anno,
quando Zack Snyder ha confermato che la sua versione
di Justice
League sarebbe stata distribuita su HBO Max il
prossimo anno. Negli ultimi mesi, il regista ha lavorato duramente
per completare il suo montaggio del film, che ha previsto anche una
breve sessione di riprese aggiuntive con alcuni membri del cast. A
causa della portata epica di questo “nuovo” Justice
League, il taglio di Snyder verrà distribuito sotto forma
di miniserie divisa in quattro parti (anche se il regista, di
recente, ha lasciato intendere che potrebbero anche essere sei
parti e un epilogo). Per ora il progetto è legato a HBO Max, ma
nulla esclude che in futuro la
Snyder Cut possa essere fruita anche attraverso
altri canali.
In una nuova intervista con
Ping Pong Flix, Zack Snyder ha parlato del suo desiderio di
distribuire la
Snyder Cut di Justice
League anche al cinema. “Amo i film, amo
l’esperienza in sala. Ne sono un grande sostenitore. Se fosse
possibile, mi piacerebbe che ci fosse la possibilità di far vedere
Justice League anche al cinema”, ha spiegato Snyder. Il
regista ha però aggiunto che, per quanto vuole che accada, non può
garantirlo ufficialmente, perché non ha voce in capitolo in merito
alla distribuzione.
“La distribuzione non è
purtroppo qualcosa che mi compete. Tutto riguarda il modo in cui
funziona la distribuzione. Warner Bros. e HBO Max devono fare
accordi con tutti questi mercati diversi. C’è questo processo
davvero complicato che riguarda la vendita del film. Ma a parte
questo, se siamo fortunati, nei paesi in cui forse HBO Max non
esiste, potrebbe forse esserci l’opportunità di prenotare alcuni
schermi IMAX.”
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Black Widow non arriverà
nelle sale fino a maggio del prossimo anno, ma è ovvio che la
maggior parte dei fan sta monitorando la situazione, dal momento
che il film dei Marvel Studios (nonostante le
ripetute smentite) potrebbe comunque uscire direttamente su
Disney+. Al di là di quanto sarà
eccitante scoprire finalmente i dettagli sul passato di Natasha
Romanoff, l’introduzione del villain Taskmaster è
certamente tra gli aspetti più intriganti del cinecomic.
Il personaggio ha una storia davvero
affascinante nei fumetti: se i Marvel Studios sapranno gestirla nel
modo giusto, Taskmaster potrebbe davvero avere un
ruolo di rilievo all’interno del MCU negli anni a venire. In
un’intervista contenuta nel libro di recente pubblicazione “Black
Widow: The Official Movie Special Book” (via
CBM), Scarlett
Johansson ha svelato nuovi dettagli a proposito
del temibile villain e di cosa dovranno aspettarsi i fan dal
personaggio.
“Quando incontriamo Natasha per
la prima volta, dopo gli eventi di Captain America: Civil War, ogni
cosa che lei credeva di sapere a proposito della famiglia, della
normalità o della struttura è svanita e lei è sconcertata”,
spiega l’attrice. “Niente ha senso per lei, quindi si sente
vulnerabile e priva di uno scopo, forse per la prima volta in
assoluto. Quando incontra Taskmaster, è come se si sentisse fuori
gioco.”
“Inizialmente, le sembra che
tutto ciò faccia parte degli accordi di Sokovia, o forse che sia
stato mandato a recuperarla dal segretario Ross”, continua
Johansson. “Non appena inizia a sperimentare lo stile di
combattimento di Taskmaster, si rende conto che in realtà non
è il suo principale obiettivo e che Taskmaster ha un obiettivo
molto più grande. Non sa se si tratta di qualcuno dal suo passato o
di un nemico senza volto.”
Il Generale Ross catturerà Natasha
in Black Widow?
Sempre in “The Black Widow: The
Official Movie Special Book” (via
CBM), è presente anche un’intervista a William Hurt, che ha parlato dei pensieri del
Generale Thunderbolt
Ross all’inizio del film e dei suoi obiettivi.
“Beh, il suo ego deve corrispondere ai muscoli di Hulk. Penso
alla stanchezza che ha patito dopo aver messo in atto quella grande
mossa per controllare i Vendicatori, creando un enorme problema e
un’enorme spaccatura”, rivela l’attore. “Penso che nella
testa di Ross, lui si consideri probabilmente una persona
auto-fantasticante. Penso che immaginasse, quando stava lottando
con Hulk, di essere il soldato conquistatore che girava il mondo,
ma le cose sono diventate più complesse e difficili.”
“C’è sempre un senso di dignità
in quello che sta facendo, ma penso che sia il soldato sull’ultima
collina a questo punto”, continua Hurt. “È circondato e
sta solo cercando di proteggere il suo modo di vivere. Il modo in
cui può contrattaccare in un mondo che cambia sarebbe catturando
Natasha Romanoff”.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Di recente Margot Robbie è stata intervista da
Josh Horowitz (via
CBM) ed ha parlato di tutta una serie di attesissimi progetti
che la vedranno impegnata nei prossimi anni. Naturalmente, tra
questi il più atteso di tutti è probabilmente The
Suicide Squad, in cui l’attrice tornerà ancora una
volta ad interpretare l’amatissima Harley Quinn.
Robbie aveva debuttato nei panni del
personaggio in Suicide
Squad di David Ayer. Proprio per questo, durante la
conversazione, è saltato fuori l’argomento Ayer Cut, ossia la versione del cinecomic così
com’era stato inizialmente pensato dal regista. A differenza della
Snyder Cut di Justice
League, però, il taglio originale del film di Ayer non
sembra essere destinato ad una distribuzione ufficiale.
A tal proposito, Margot Robbie ha dichiarato: “Non ho mai
visto la Ayer Cut. So che abbiamo girato un sacco di cose che non
sono state inserite nel film. Sarei molto curioso anch’io di
vederla”. Horowitz ha poi menzionato il fatto che Jared Leto tornerà ad essere nuovamente il
Joker nella versione mai vista prima di Justice
League, e la notizia – almeno apparentemente – è stata una
sorpresa per l’attrice, che ha così commentato: “Davvero? Non
lo sapevo. Fantastico.”
E sempre a proposito di cinecomic,
la Robbie ha aggiornato anche in merito a Tank Girl, nuovo adattamento dell’omonimo
fumetto di Jamie Hewlett e Alan Martin, in cui l’attrice figurerà
in qualità di produttrice. Il regista Miles
Joris-Peyrafitte – presente anche lui nel corso
dell’intervista (ha già diretto Robbie in
Dreamland) – ha spiegato che il progetto è stato
momentaneamente messo in stand-by a causa del Covid-19, mentre
Margot ha aggiunto di non aver mai visto il film originale del 1995
ma di aver soltanto letto i fumetti, di trovarli assolutamente
“malati” e al tempo meravigliosi.
Ovviamente, un altro grande progetto
a cui
Margot Robbie è stata associata di recente è
l’annunciato reboot al femminile di Pirati dei Caraibi, su cui però l’attrice non
ha potuto rivelare nulla, limitandosi a dire: “Forse. Siamo
agli inizi. Non dico altro… per ora.”