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Il Coraggio del Leone con Anna Fogliett apre il 17° Biografilm Festival il 3 giugno

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Gli ultimi giorni della 77ma Edizione della Mostra di Arte Cinematografica sono al centro della produzione di RS Productions: il documentario “Il Coraggio del Leone” ha come protagonista lo sguardo privilegiato della madrina del Festival 2020, Anna Foglietta, sulle ultime giornate dell’evento storico che si è concluso con grande successo il 12 settembre scorso. Il documentario diretto da Marco Spagnoli aprirà ufficialmente la XVII edizione del Biografilm Festival a Bologna nella serata di pre-apertura il 3 giugno in anteprima mondiale.

La città di Venezia con la sua bellezza e il suo fascino avvolge il racconto che segue l’interazione di tutte le persone che hanno reso possibile la Mostra, a partire dal Presidente della Biennale Roberto Cicutto e dal Direttore Artistico Alberto Barbera, a dispetto da quanto accaduto, ma – soprattutto – ci permette di incontrare professionalità altrimenti sconosciute che costituiscono la spina dorsale di un evento che da novanta anni rappresenta la bandiera dell’industria cinematografica internazionale.

Produttori associati sono la stessa Foglietta con la sua società Blue One, Daniele Orazi con la sua DO Cinema e Andrea Zoso. La fotografia è di Niccolò Palomba (Enrico Lucherini – Ne ho fatte di tutti i colori: The Italian Jobs), il montaggio è di Jacopo Reale (Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore, Cecchi Gori – Una famiglia italiana) e le musiche sono del musicista italo-americano Max Di Carlo.

IL CORAGGIO DEL LEONE – Sinossi

Il Documentario si pone l’obiettivo di mostrare agli occhi di tutti gli spettatori come il Festival Cinematografico di Venezia (Venezia 77), evento internazionale di primaria importanza nel mondo del cinema, non si sia arreso e caparbiamente sia stato realizzato, a dispetto del mondo intorno, del Covid-19 e della grande incertezza che domina la situazione globale. Lo sguardo privilegiato su questo evento è quello di Anna Foglietta, una delle principali attrici italiane, che – pur affrontando in maniera elegante il ruolo glamour di madrina del Festival – non perde di vista quella concretezza e quella profonda umanità che la fanno amare dal pubblico del nostro paese.

Eternals: dove si sono nascosti gli eroi in tutti questi anni?

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Eternals: dove si sono nascosti gli eroi in tutti questi anni?

I Marvel Studios hanno finalmente dato il via, la scorsa settimana, alla campagna marketing di Eternals attraverso il lancio del teaser trailer ufficiale del film. Le prime immagini del film di Chloé Zhao (premio Oscar per Nomadland) hanno confermato che gli Eterni sono un gruppo di antichi alieni che hanno guidato l’umanità per millenni.

Ciò, ovviamente, porta con sé una domanda parecchio interessanti: dove si sono nascosti gli Eterni per tutto questo tempo? Sappiamo che alcuni hanno trovato un posto all’interno della società umana (come ad esempio Kingo, che è diventato una star di Bollywood), ma pare che non tutti siano riusciti ad adattarsi bene nel nostro mondo.

Ora, l’account Twitter Eternals Update (via Screen Rant), ha scovato tramite Amazon un calendario ufficiale come parte del merchandising dedicato al film che potrebbe aver rivelato un interessante dettaglio sulla trama, legato proprio al luogo in cui si sarebbero nascosti gli Eterni per tutto questo tempo. Secondo quanto riportato nella descrizione del calendario, infatti, pare che gli Eterni abbiano vissuto sulla luna di Saturno, Titano.

Nella descrizione si legge: “Vivendo sulla luna di Saturno, Titano, gli Eterni proteggono la Terra dai Devianti e da tutte le altre forme di malvagità cosmica. Questo prossimo attesissimo grande successo dall’Universo Cinematografico Marvel spingerà sicuramente i fan a chiedere di più.”

Ciò aggiunge un nuovo intrigante elemento alla trama del film, che spiegherebbe come gli Eterni – e la loro enorme astronave già avvistata nel primo trailer – siano rimasti nascosti per così tanto tempo, nonostante l’evoluzione della tecnologia umana. Alcuni degli Eterni sono rimasti sulla Terra, mentre altri sono andati su Titano: in effetti, ciò potrebbe spiegare l’espressione meravigliata di Serie mentre si trova sulla Terra e si guarda intorno spaesata, probabilmente perché non ha mai visto la civiltà moderna prima d’ora.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Indiana Jones 5: Harrison Ford è arrivato a Londra per l’inizio delle riprese

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Indiana Jones è probabilmente uno dei ruoli più iconici della carriera di Harrison Ford, che ha contribuito a rendere l’attore statunitense una vera e propria leggenda all’interno della storia di Hollywood. Era dal 2008 (anno di uscita de Il regno del teschio di cristallo) che l’attore non tornava nei panni del celebre archeologo: ecco perché i fan non vedono l’ora che arrivi luglio del 2022, anno in cui uscirà finalmente l’attesissimo Indiana Jones 5.

Sulla trama del quinto capitolo del franchise, che dovrebbe essere l’ultimo, sappiamo ancora molto poco. Tuttavia, sembra che le riprese del film siano ormai imminenti. A confermarlo è un recente post condiviso via Instagram dalla società di orologi Bremont, in cui è possibile vedere proprio Harrison Ford che ha fatto visita all’azienda con sede nel Regno Unito, a confermare che l’attore si trova lì per iniziare a girare Indiana Jones 5 la prossima settimana.

La Bremont è situata a circa 40 minuti dai Pinewood Studios, i famosi teatri di posa che sorgono vicino Londra. Le riprese del film dovrebbero terminare il prossimo ottobre e toccare anche l’Italia, in particolare la Sicilia. Al momento gli unici membri del cast confermati, oltre Ford, sono le new entry Mads Mikkelsen, Phoebe Waller-Bridge e l’attore tedesco Thomas Kretschmann.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.

The Good Doctor 4×20: promo e trama dall’episodio

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The Good Doctor 4×20: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso il promo e la trama di The Good Doctor 4×20, il ventesimo inedito episodio dell’attesissima quarta stagione di The Good Doctor .

In The Good Doctor 4×20 che si intitolerà “Vamos”  Il dottor Shaun Murphy deve eseguire un rischioso intervento chirurgico su un paziente senza elettricità quando la corrente si interrompe improvvisamente all’ospedale in Guatemala. Inoltre, la relazione tra il dottor Lim e il dottor Mateo Rendón Osma si approfondisce mentre superano le difficoltà durante l’intervento chirurgico nella seconda parte del finale di stagione di “The Good Doctor”, LUNEDI ‘7 GIUGNO (10: 00-11: 00 pm EDT), sull’ABC.

Guest star di The Good Doctor 4×20 sono Osvaldo Benavides come Dr. Mateo Rendón Osma, Allegra Fulton come Dr. Karla Saravia, Esmeralda Pimentel come Nurse Ana Morales, Andres Soto come Sapo, Arlina Rodriguez come Nurse Guerrero e Juana Lerma Juarez come Nurse Aguilar. “Vamos” è stato scritto da Peter Blake e David Shore e diretto da Mike Listo.

https://www.youtube.com/watch?v=ncEtdsk2Zow

The Good Doctor 4×20

The Good Doctor 4 è la quarta stagione della serie tv The Good Doctor  creata da David Shore per il network americano della ABC. In The Good Doctor 4 Il dottor Shaun Murphy, un giovane chirurgo con autismo e sindrome del savant, continua a usare i suoi straordinari doni medici presso l’unità chirurgica del St. Bonaventure Hospital. Man mano che le sue amicizie si approfondiscono, Shaun continua ad affrontare il mondo degli appuntamenti e delle relazioni romantiche e lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima, navigando nel suo ambiente per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento di chirurgo salverà vite. La serie vede nel cast Freddie Highmore nei panni del dottor Shaun Murphy, Antonia Thomas nei panni della dottoressa Claire Browne, Hill Harper nei panni del dottor Marcus Andrews, Richard Schiff nei panni del dottor Aaron Glassman, Christina Chang nei pann

In The Good Doctor  4 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.

A Quiet Place 2: weekend da record al BOX OFFICE USA

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A Quiet Place 2: weekend da record al BOX OFFICE USA

A Quiet Place 2, il sequel dell’horror diretto da John Krasinski con Emily Blunt e Cillian Murphy incassa 58,5 milioni di dollari in quattro giorni (da venerdì 28 a lunedì 31 maggio), di cui 48,3 milioni nei tre giorni del weekend, con una media a schermo di ben 12.985 dollari. Si tratta del miglior debutto negli Stati Uniti dell’era della pandemia. Tutte le recensioni americane sono estremamente positive, il film sembra essere più ricco di suspence e di azione del primo,  e i critici sono concordi nell’affermare come “A Quiet Place Part II” sia una incredibile esperienza da vivere al cinema.

Si tratta del miglior debutto negli Stati Uniti dell’era della pandemia. A Quiet Place 2 ha infatti superato come incasso del primo weekend il film Godzilla vs Kong.  In Italia il film uscirà il 24 Giugno – Distribuito da Eagle Pictures.

“Iniziare la collaborazione tra EAGLE PICTURES e PARAMOUNT PICTURES con il film della ripartenza al Cinema è per noi fonte di orgoglio. I numeri di AQP2 hanno dimostrato che di tutte le esperienze che in questi anni sono mancate di più al pubblico, quella cinematografica è tra le più importanti”, ha dichiarato Roberto Proia, Executive Director Theatrical Distribution e Productions di Eagle Pictures.

Oxygen: recensione del film con Mélanie Laurent

Oxygen: recensione del film con Mélanie Laurent

Disponibile su Netflix dal 12 Maggio, l’ultima fatica del regista francese Alexandre Aja è Oxygen, un thriller claustrofobico con protagonista assoluta Melanie Laurent. Si tratta del primo film in lingua francese del regista dai tempi di Alta Tensione del 2003 e segue il risveglio della protagonista Liz in una camera criogenica, spazio angusto e con una riserva di ossigeno che diminuisce rapidamente, incerta su chi lei sia o come sia arriva li. Girato la scorsa estate nel mezzo della pandemia COVID, la pellicola ambisce a proporsi come un’opera soffocante e architettata tecnicamente di tutto punto, esaurendo tuttavia nel concreto la componente di suspense e colpi di scena raccolti lungo la via.

Un one-woman show con una superba Melanie Laurent

Melanie Laurent è soggetto unico dell’occhio cinematografico e restituisce una performance ottimale, che mira a sottolineare la condizione incerta e precaria della donna, attraverso svariate intuizioni registiche encomiabili, tra cui una panoramica a 360 gradi degna di nota. I primi piani fissi sul volto irrequieto della protagonista riescono a mettere in luce l’intimità insita a una vicenda che abbraccia l’universale e che, da serratamente enigmatica all’inizio, si svela nel corso dell’opera attraverso un’ indagine condotta con pochi strumenti tecnici, ma tanti ricordi. E’ il ricordo che si configura come veicolo di conoscenza del sé, come traccia immanente di un’esistenza labile che tenta disperatamente di fissarsi nel flusso incessante quotidiano, oltre una realtà futuristica marchiata da una sorte infausta.

L’esordio di Oxygen ci mostra una figura che prende improvvisamente conoscenza: il corpo è avvolto in un bozzolo, ha un tubo inserito nel braccio destro e cinghie di contenimento che ne serrano il petto. Rapidamente la donna intuisce di trovarsi all’interno di una camera criogenica ad alta tecnologia; tuttavia, non riesce a ricordare il suo nome o il suo passato e si affida a M.I.L.O, un programma di bordo programmato per monitorarla, per poter sopravvivere. Inizia cosi la sfida incessante di Liz nel capire come rimanere in vita e utilizzare la quantità residua di ossigeno in maniera ottimale, oltre al cercare di capire come sia finita in quello stato.

Oxygen: la debole linea narrativa lo rende un prodotto derivativo

Oxygen film 2021

Sebbene gli ultimi 15 anni di lavoro ad Hollywood del regista lo hanno visto impegnato in film horror, in Oxygene – la cui sceneggiatura è curata da Christie LeBlanc – il focus narrativo sembra essere il tentativo di generare un’ansia crescente soffocante. L’orologio del tempo che passa e dell’ossigeno che diminuisce ticchetta in maniera beffarda, mentre Liz cerca di contattare disperatamente il mondo esterno per ottenere risposte. Inizialmente lo stato confusionale in cui è immersa Liz risulta funzionale in termini di creazione e mantenimento della suspense, per ricostruire la storia del personaggio. La discrepanza tra realtà dei fatti e memoria fallace è rilevante alla presa di coscienza di una verità personale, più che univoca, e identitaria per il singolo. Il tutto è sottolineato da una superba prova attoriale della Laurent, che riesce a drammatizzare la situazione di panico in cui si trova la protagonista, senza inutili virtuosismi melodrammatici.

La debolezza drammaturgica della pellicola risiede nel fatto che altri prodotti precedenti hanno trovato un baricentro narrativo nell’unità spazio temporale capeggiata da un unico personaggio, che tenta di salvarsi in un contesto altamente ansiogeno. Questo è decisamente un one woman show, eppure la prestanza attoriale non è sufficiente per differenziare un prodotto che, al di là di qualche intuizione formale riconoscibile, fa leva su snodi e sviluppi narrativi poco efficaci e forzati.

Oxygen film netflixLa dimensione del mistero non riesce dunque ad essere sostenuta da una tensione significativa e non riesce a svettare completamente, se non per l’intuizione del percorso di riappropriazione della memoria di Liz, memoria nebulosa avvolta dall’ipersonno e dalla mancanza di consapevolezza del proprio essere. Una rilettura della pandemia che cerca di configurarsi come una commistione di genere ambiziosa, tuttavia derivativa e piuttosto approssimativa nel suo epilogo. Il bozzolo della crisalide che avvolge la protagonista la ricopre anche metaforicamente nel finale, che rappresenta una chiusura narrativa ulteriore, ben lontana da alcune riflessioni affascinanti, come la teoria delle emozioni, impulsi chimici che rappresentano reazioni alle esperienze e, in quanto tali, possono essere conservate come memorie muscolari e trasformate in dati.

Indubbiamente Oxygen si presenta come un prodotto notevole rispetto all’offerta ordinaria del catalogo Netflix e sostanzialmente un buon film d’intrattenimento, coadiuvato da una fotografia affascinante e da un montaggio piuttosto ritmato, che fa si che il pubblico non sappia mai troppo rispetto a Liz, piuttosto che l’indagine proceda di pari passo. Appurato ciò, le grandi rivelazioni fondamentalmente non arrivano: la sceneggiatura scopre delle carte deboli e il motivo di reclusione della protagonista appare piuttosto bizzarro e dai tratti ben poco avveniristici, a dispetto di come l’impianto filmico vorrebbe porsi.

Mortal Kombat: chi sono i protagonisti del film del 2021

Mortal Kombat: chi sono i protagonisti del film del 2021

Quando si parla di Mortal Kombat sono i cuori di moltissimi ad accelerare un battito. La serie di videogiochi è stata amata e giocata da tantissimi nel corso della sua lunga storia, e gli adattamenti cinematografici e televisivi non sempre hanno reso il giusto omaggio alla saga. Adesso ci prova l’esordiente Simon McQuoid che porta sullo schermo una nuova storia, onorando il passato e provando a reinventare il futuro, in un film che arriva in Italia in prima assoluta il 30 maggio su Sky Cinema Uno alle 21.15 e in streaming su NOW.

Ma chi sono i personaggi coinvolti in questa nuova avventura che ruota intorno al torneo più letale della storia? In una profusione di sangue e colpi letali, ecco i protagonisti di Mortal Kombat (2021).

Mortal Kombat è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Cole Young

Cole Young

Ogni storia che si rispetti deve avere un protagonista adeguato: un eroe riluttante, che viene messo in una situazione difficile dalla quale deve provare ad uscire. In questo caso c’è Cole Young, interpretato da Lewis Tan. Si tratta di un personaggio originale, inserito nella continuità come erede ignaro di un grande potere. Senza dover spoilerare troppo il film, quest’uomo apparentemente ordinario che combatte per 200 dollari a incontro si ritroverà nel bel mezzo del più grande (e letale) torneo che l’universo conosca.

Sonya Blade

Lei è un’agente delle Forze Speciali degli Stati Uniti e lavora in una divisione segreta che si occupa di sorvegliare e tenere sotto controllo i vari reami. Nel videogioco, la sua missione è quella di collaborare con Jax per sconfiggere Kano. Nel film sarà invece colei che aprirà a Cole la porta del Mortal Kombat, il torneo al quale lui è stato chiamato a partecipare. Ha anche un conto in sospeso con Kano, che all’inizio del film è suo prigioniero. È interpretata da Jessica McNamee.

Kano

Mortal KombatNel videogioco, Kano è il capo del clan del Dragone Nero, e per questo ricercato dalla squadra speciale di Sonya Blade e Jax. È sicuramente uno dei cattivi, sebbene sia un cattivo “collaterale”. Nel film è più o meno lo stesso personaggio, con un conto in sospeso con Sonya, in particolare e un pessimo rapporto con Jax. All’inizio della sua avventura è particolarmente vicino ai nostri eroi, salvo poi rivelare la sua natura più autentica e pagarne il prezzo. È interpretato da Josh Lawson.

Bi-Han/Sub-Zero

mortal kombatSenza dubbio si tratta di uno dei personaggi più affascinanti del gioco, nonché di uno dei più famosi, insieme a Scorpion e Raiden. È lui infatti il più amato dai videogiocatori ed è l’unico che è presente in ogni singola declinazione del franchise, tra episodi del gioco, film e serie tv. Nella continuity, diversi personaggi hanno preso il mantello di Sub-Zero e per questo ha una identità stratificata, tuttavia, ultimamente descritto come uno dei discendenti dei Criomanti, un’antica razza di persone capaci di controllare il potere elementale del ghiaccio in varie forme.

Nel film, in particolare, lo conosciamo sotto le sembianze di Bi-Han che come missione ha quella di uccidere Hanzo Hasashi. Incontriamo entrambi nel prologo del film e il loro scontro, più avanti nella storia, sarà il momento più esaltante dell’intera avventura. È interpretato da Joe Taslim.

Jax

Jax  mortal kombatJackosn Briggs, noto come Jax, è un soldato americano di grado maggiore a quello di Sonya Blade. I due fanno parte della stessa squadra e devono neutralizzare Kano. Nel film, Jax è un agente che è alla ricerca dei marchiati, coloro che alla nascita sono stati toccati dal destino per essere i concorrenti della Terra nel Mortal Kombat. Nonostante sia presto spodestato dal centro della scena, il suo personaggio è molto divertente, nel film. È interpretato da Mehcad Brooks.

Lord Raiden

Lord Raiden Mortal KombatNel videogioco, Raiden è uno dei giocatori più forti in assoluto. Nella narrativa classica, fa parte delle forze del bene e rappresenta il dio del tuono, mandato sulla Terra dagli Dei anziani per proteggere il genere umano minacciato da malvagi come Shang Tsung e Shao Kahn. È lui che organizza il torneo di Mortal Kombat. Nel film, il personaggio viene fregiato dell’appellativo di Lord Raiden ed è il leader dei campioni della Terra, nonostante sia una dività di un altro mondo. A lui si rivolgono Cole e gli altri per essere addestrati e trovare il proprio arcana, l’abilità sovrumana che consente ad ogni partecipante al torneo di essere un guerriero formidabile. È interpretato da Tadanobu Asano.

Hanzo Hasashi/Scorpion

Hanzo Hasashi/Scorpion

Si tratta di un personaggio misterioso e affascinante, che con Raiden e Sub-Zero è trai caratteri più iconici dell’intero franchise. Lui è un ninja spettro il cui vero nome è Hanzo Hasashi. Ucciso dal primo Sub-Zero (Bi-Han), fu riportato in vita da Quan Chi e successivamente riuscì a vendicarsi uccidendo Bi-Han. La storia del personaggio del film non si discosta troppo da quella sintetizzata per raccontare la sua parabola nel gioco, anche se nella sceneggiatura, per lui è stato aggiunto un pizzico di pepe e un legame preciso con il presente e con uno degli altri personaggi della storia. È interpretato da Hiroyuki Sanada.

Shang Tsung

Shang TsungArcistregone di Shao Khan originario dell’Earthrealm. Si tratta del leader della fazione avversaria che vuole conquistare la Terra. Nel film è proprio il leader della squadra dei villain e mostra a tutti la sua terrificante abilità, il suo arcana, ovvero risucchia le anime degli avversari per rimanere giovane. È interpretato da Ng Chin Han.

Liu Kang

Liu KangSi tratta di uno dei personaggi principali dell’intera serie e la sua ispirazione è inequivocabilmente debitrice a Bruce Lee, del quale riprende aspetto e abilità. Nel film è un monaco Shaolin dell’Accademia Wu Shi che partecipa al torneo su richiesta di Raiden. Il suo arcana è molto potente e affascinante, dal momento che Liu controlla il fuoco e sarà colui che condurrà Cole, Sonya e Kano da Raiden, oltre ad essere quello che salva la vita a Jax dopo il suo scontro con Sub-Zero. È molto legato a Kung Lao, che considera un fratello, e con lui fa parte delle schiere dei campioni della Terra, prima che Cole, Sonya e Jax si uniscano a loro. È interpretato da Ludi Lin.

Kung Lao

Nel videogioco, è un esperto monaco shaolin, si unisce al torneo Mortal Kombat per uccidere Goro, colui che 500 anni prima aveva ucciso un suo antenato, il Grande Kung Lao. Nel film è un monaco Shaolin dell’Accademia Wu Shi che indossa un cappello affilato e ha il potere di usare l’aria come un’arma, affilando raffiche di vento al suo comando, oltre ad usare anche il suo cappello come un’arma offensiva. È un caro amico di Liu Kang e i due si considerano fratelli, sono i due campioni “ufficiali” della Terra, prima che arrivino Cole, Sonya e Jax a dare forza alle loro schiere. È interpretato da Max Huang.

Mileena

Mileena

Figlia di Shao Khan e sorellastra di Kitana, Mileena è un ibrido tra un’umana/edeniana e Tarkata creata dallo stregone Shang Tsung. Nel film la sua storia non sembra differire molto da quella dei videogiochi, anche se qui non c’è traccia di Kitana, l’altro famoso personaggio femminile del franchise. La conformazione della sua bocca svela la sua natura ibrida ed è letale per chiunque le si avvicini. È interpretata da Sisi Stringer.

Reiko

ReikoNella storia del videogioco, non si conosce molto di Reiko, salvo la sua prima occupazione di generale delle armate di Shinnok. Egli oltre al dio ha servito anche Shao Kahn, ed è stato generale delle armate della Fratellanza d’Ombra. La sua posizione rimane quella di servitore, anche nel film, dal momento che lo troviamo nella schiera di Shang Tsung, pronto a battersi contro i nostri eroi. È interpretato da Nathan Jones.

Mortal Kombat è disponibile in Italia in prima assoluta dal 30 maggio su Sky Cinema Uno alle 21.15 e in streaming su NOW.

MCU: 10 plot twist che i fan avevano già previsto

MCU: 10 plot twist che i fan avevano già previsto

La narrativa del MCU è costruita anche (ma non solo) su una serie di colpi di scena che hanno letteralmente spiazzato i fan dell’universo condiviso. Tuttavia, per tutta una serie di ragioni (inclusa l’aderenza ai fumetti originali), alcuni plot twist sono stati più prevedibili di altri. Screen Rant ha raccolto i 10 colpi di scena che i fan dell’Universo Cinematografico Marvel sono stati in grado di prevedere:

Sam ottiene di nuovo lo scudo

falcon and winter soldierAlla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers ha consegnato lo scudo di Captain America al suo amico di lunga data Sam Wilson, passando così il mantello dell’eroe, almeno apparentemente. I fan erano quindi pronti a vedere Sam nei panni di Captain America nelle nuove avventure del MCU.

Tuttavia, questa transizione ha avuto una sorta di deviazione all’inizio di The Falcon and the Winter Soldier, quando Sam Wilson ha rinunciato allo scudo e ha rifiutato l’idea di seguire le orme di Steve Rogers. In diversi modi, lo spettacolo ha parlato proprio di questo, e cioè del viaggio che Sam ha dovuto intraprendere per riconquistare lo scudo e abbracciare il suo destino prima del finale, proprio come i fan sapevano che avrebbe fatto.

Quentin Back è il cattivo di turno

I fan dei fumetti di Spider-Man sanno che Mysterio è apparso come cattivo a partire dagli anni ’60. Per questo motivo, molti erano sospettosi quando Quentin Beck si è presentato in Spider-Man: Far From Home sostenendo di essere un supereroe proveniente da un’altra dimensione.

Tuttavia, Quentin Beck si è subito rivelato nient’altro che un malvagio ciarlatano. Ha usato droni e ologrammi per fingere tutte le sue gesta eroiche, ingannando sia Nick Fury che Spider-Man. Anche se i fan sapevano da sempre che si trattava di un cattivo, il personaggio è comunque riuscito a dare una svolta alla storia rivelando l’identità di Spider-Man al mondo e incastrandolo per il suo omicidio. 

La morte di Pietro

Prima che la Disney acquistasse la Fox, i personaggi degli X-Men non potevano essere utilizzati nei film Marvel. Tuttavia, la questione sui diritti dei personaggi di Quicksilver e Scarlet Witch era un tantino più complicata, e alla fine consentiva a entrambi gli studi di utilizzare i personaggi nei loro film. Sebbene Scarlet Witch non fosse presente nei film degli X-Men, Quicksilver era invece uno personaggio di supporto preferito dai fan.

Quando il MCU ha introdotto i fratelli, i fan hanno pensato che sarebbe stato troppo confusionario per entrambi gli studi avere Quicksilver come personaggio principale, il che significava che la versione MCU probabilmente non sarebbe durata a lungo. Inoltre, il marketing di Avengers: Age of Ultron aveva messo in evidenza degli scatti di Wanda in lutto, portando i fan a capire da subito quale sarebbe stato il destino di Pietro.

Il ritorno di Bucky

In Captain America: Il primo Vendicatore, al pubblico è stato presentato per la prima volta James Buchanan “Bucky” Barnes, il migliore amico di Steve Rogers. Quando Bucky è caduto da un treno, sembrava che fosse andato incontro alla sua fine. Dopo che Steve Rogers è stato congelato e si è svegliato nel presente, sembrava improbabile che avrebbe rivisto il suo amico apparentemente deceduto degli anni ’40.

Tuttavia, i fan dei fumetti sapevano che Bucky sarebbe tornato come Soldato d’Inverno, cosa che di fatto è accaduta nel successivo film dedicato a Captain America. Sebbene questa svolta fosse abbastanza ovvia, è quella che i fan hanno adorato di più, con Bucky che è diventato un personaggio estremamente apprezzato del MCU.

La trasformazione di Mordo

Nei fumetti, Karl Mordo è uno stregone geloso e avido che si è allenato sotto la guida dell’Antico, prima di tradire sia lui che Doctor Strange. È un cattivo importante che funge da supporto per Doctor Strange, quindi quando è apparso nel film omonimo, i fan sapevano che era solo questione di tempo prima che passasse al lato oscuro.

Anche se il suo arco narrativo era ben noto, il film ha comunque gestito bene la sua trasformazione, regalandogli un viaggio credibile che ha reso comprensibile la sua decisione di denunciare i Maestri delle Arti Mistiche.

Il vero ruolo di Jude Law

Questa vale come regola generale del MCU: quando un attore di serie A viene scelto per un ruolo non specificato o come personaggio con un nome generico, di solito interpreta sempre il cattivo della storia. Questo è stato il caso del ruolo di Jude Law in Captain Marvel, quando la Marvel non ha confermato l’identità del suo personaggio prima dell’uscita del film, portando molti a ipotizzare che fosse, in realtà, proprio il cattivo.

Nel film, Law ha interpretato Yon-Rogg, un comandante Kree e seguace dell’Intelligenza Suprema che ha ucciso Mar-Vell.

Qualcun altro stava tirando le fila in Civil War

Nella maggior parte dei film in cui due eroi si affrontano l’uno contro l’altro, gli eroi combattono prima di allearsi per affrontare un nemico comune. A causa di questo tropo, i fan si aspettavano che qualcun altro stesse tirando le fila in Captain America: Civil War, manipolando i Vendicatori per farli combattere l’uno contro l’altro.

Questo sospetto era fondato: è stato infatti rivelato che c’era il Barone Helmut Zemo dietro l’attentato a Vienna e che lui stesso aveva incastrato il Soldato d’Inverno per mettere Iron Man contro Capitan America. Il Barone Zemo è stato mosso contro i Vendicatori dalla vendetta. Il motivo? Aveva perso la sua famiglia durante la battaglia degli eroi contro Ultron.

Agatha… All Along!

Durante la sua messa in onda, WandaVision ha costantemente suscitato voci e teorie dei fan in merito al finale dello show. Mentre molte di queste teorie alla fine si sono rivelate false, quasi tutte riguardavano Agnes, la vicina di casa di Wanda, che abbiamo poi scoperto essere la strega Agatha Harkness.

Attraverso una canzone divenuta ormai iconica, è stato rivelato che Agnes era davvero la malvagia Agatha Harkness, proprio come sospettavano i fan. La serie ha dato molti indizi sul fatto che fosse proprio lei la cattiva. Dopotutto, i fan sapevano che quanto Kathryn Hahn fosse talentuosa per interpretare soltanto una “semplice” vicina di casa…

Loki è ancora vivo

Nel MCU, proprio come nei fumetti, sono pochi i personaggi che sembrano morire sullo schermo e che in realtà restano tali. Ciò è confermato ancora di più quando si tratta del Dio dell’Inganno, Loki. Dopo aver simulato la sua morte in Thor: The Dark World, i fan erano riluttanti a credere che Loki fosse scomparso per sempre quando Thanos lo ha ucciso all’inizio di Avengers: Infinity War.

Sebbene Loki non sia tecnicamente tornato dalla morte questa volta, la sua versione alternativa della linea temporale è riuscita a impossessarsi del Tesseract e sfuggire alla cattura, creando una nuova linea temporale in cui è ancora vivo, impostando il suo ritorno nel MCU nell’attesa serie Loki targata Disney+.

I Vendicatori annullano lo Snap

Da quando è apparso per la prima volta nella scena dopo i titoli di coda in The Avengers, il MCU ha costruito l’inevitabile resa dei conti tra Thanos e gli Avengers. Il risultato finale non ha deluso, portando a una conclusione scioccante in cui Thanos ha strappato via metà della popolazione dell’universo in Avengers: Infinity War.

Sebbene lo Snap sia stato un momento audace e iconico, i fan sapevano che questa azione alla fine sarebbe stata annullata. A livello pratico, la Marvel non ucciderebbe mai in modo permanente metà dei suoi personaggi, specialmente quando molti di loro avevano già dei sequel in lavorazione. Gli Avengers hanno trovato un modo per invertire lo Snap e riportare in vita tutti i personaggi che erano stati spazzati via dall’esistenza in Avengers: Endgame, senza sorprendere nessuno.

Lili Reinhart: 10 cose che non sai sull’attrice

Lili Reinhart: 10 cose che non sai sull’attrice

Negli ultimi anni grazie ad alcune serie tv teen drama come Riverdale e Le terrificanti avventure di Sabrina, abbiamo scoperto nuovi talenti della recitazione come Cole Sprouse, Camila Mendes e Lili Reinhart.

Oggi scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Lili Reinhart, la giovanissima e talentuosa interprete della serie della CW, Riverdale.

Lili Reinhart film

10. Nata il 13 settembre del 1996 a Cleveland, in Ohio, Stati Uniti, Lili Reinhart da piccola sviluppa fin da subito una passione per la recitazione e le arti figurative in generale. All’età di dieci anni comincia a prendere lezioni di danza e si esibisce in molte produzioni locali di musical famosi. La sua naturalezza sul palco e il suo incredibile talento la portano a firmare il primo contratto con un’agenzia di talent a soli 11 anni.

9. Grazie quindi al suo manager e al sostegno di sua madre, Lili comincia a viaggiare per il paese, da Cleveland a New York, per partecipare alle audizioni per numerosi progetti teatrali, cinematografici e televisivi. Almeno una volta al mese, madre e figlia, dopo aver setacciato il web in cerca di ruoli particolarmente interessanti, si mettono in viaggio per le audizioni. Proprio durante uno dei suoi viaggi mensili, Lili incontra Dara Gordon, che nel 2011 diventa ufficialmente la sua agente.

8. Dal 2012 in poi, grazie allo splendido lavoro della sua manager, Lili inizia a partecipare ai primi importanti progetti cinematografici come Not Waving But Drowing (2012), The Kings of Summer (2013), Miss Stevens (2016), Galveston (2018) e Hustlers (2019).

In quest’ultimo film, scritto e diretto da Lorene Scafaria, Lili Reinhart recita al fianco di attrici e cantanti famose come Jennifer Lopez, Constance Wu, Cardi B e Lizzo. Hustlers – conosciuto in Italia con il titolo Le ragazze di Wall Street – Business Is Business – racconta la storia di un gruppo di spogliarelliste decise a far soldi sfruttando la propria clientela di ricconi senza scrupoli.

7. L’ultimo film di Lili Reinhart è, tuttavia, Chemical Hearts, in uscita il 21 agosto 2020 e disponibile solo su Amazon Prime Video.

Lili Reinhart serie tv

6. Ma la carriera di Lili Reinhart non si sviluppa solo sul grande schermo. L’attrice, a partire dal 2010, inizia a muovere i primi passi anche in televisione aggiudicandosi piccoli ruoli in serie tv famose come Scientastic! (2010), Law & Order – SVU (2011), Surviving Jack (2014) e Coocked, un film tv del 2015.

5. Ma la vera svolta nella carriera di Lili Reinhart arriva nel 2017 quando viene scelta per entrare a far parte della nuova serie della CW, dal titolo Riverdale.

La serie è tratta dai famosi fumetti della Archie Comics, casa editrice statunitense responsabile anche della pubblicazione delle storie di Sabrina Vita da Strega, che hanno a loro volta ispirato la serie Netflix, Le terrificanti avventure di Sabrina. Riverdale – che inizialmente doveva essere realizzata come film – è stata adattata alla tv da Roberto Aguirre-Sacasa, a capo dell’ufficio creativo della Archie Comics, e prodotta da Greg Berlanti, produttore di serie tv di successo come Dawson’s Creek e Everwood e delle serie dell’universo DC Comics, ArrowSupergirlFlash e Legends of Tomorrow.

Lili Reinhart in Riverdale

4. La serie racconta della vita della piccola cittadina di Riverdale, sconvolta dalla tragica morte dello studente Jason Blossom. Tutti in città cercano di dimenticare quel drammatico evento e di andare avanti, compreso Archie Andrews (KJ Apa), deciso a intraprendere una carriera in campo musical e di non seguire le orme del padre.

A causa però della fine della sua relazione clandestina con l’insegnante di musica, Archie si trova senza mentore e senza il sostegno del suo migliore amico Jughead Jones (Cole Sprouse), con cui ha litigato durante l’estate. Ma c’è ancora qualcuno che potrebbe aiutare Archie, la sua vicina di casa Betty Cooper (Lili Reinhart), segretamente innamorata di Archie, vittima della sua prepotente madre Alice (Mädchen Amick ).

Cole Sprouse Lili Reinhart
Cole Sprouse e Lili Reinhart in Riverdale – Fonte: IMDB

Tutto sembra tornare pian piano alla normalità, fino all’arrivo in città di Veronica Lodge (Camila Mendes) e di sua madre Hermione (Marisol Nichols). La ragazza sembra subito sentire un’attrazione verso Archie, attrazione ricambiata, e che manderà la povera Betty su tutte le furie. Ma a Riverdale ben presto i ragazzi si accorgeranno che ci sono cose più pericolose di un cuore spezzato…

Riverdale, in onda sul canale della CW dal 2017, a oggi conta al suo attivo ben 5 stagioni e 76 episodi.

Lili Reinhart curiosità

3. Essendo una delle protagonista della serie teen drama più famosa degli ultimi anni, Lili Reinhart è sempre sulla bocca di tutti. Amatissima dai fan e ancor più amata dai giornali scandalistici, negli anni Lili ha condiviso molto della sua via privata, puntando i riflettori su tematiche scomode ma molto importanti.

In una non troppo recente intervista, Lili Reinhart ha confessato di soffrire di disturbi derivati dall’ansia e dalla depressione, che combatte da quando era poco più che adolescente. Sempre seguita da un terapista, per anni ha cercato di nascondere i suoi problemi, forse preoccupata del giudizio delle persone. A darle coraggio a condividere la sua esperienza, pare sia stata Demi Lovato, sempre molto aperta e sincera a proposito della sua costante lotta contro depressione, disturbi alimentari, disturbi mentali e abuso di alcol.

2. A contribuire allo stato d’ansia e di insicurezza di Lili Reinhart, negli anni è stata anche la pratica ormai diffusa sul web del body shaming. Mentre i media si affannano a proporre un’immagine irreale e quasi irraggiungibile di bellezza, alcuni utenti della rete si divertono a puntare il dito sulle naturali imperfezioni delle star del cinema. Lili per anni è stata vittima di body shaming; nonostante la sua perfetta forma fisica, l’attrice è stata spesso accusata di essere sovrappeso o addirittura di sembrare incinta. Ebbene, Lili Reinart non ha una figlia né tanto meno ne aspetta una.

Lili Reinhart fidanzato

1. Ma se il suo aspetto e il suo look sono sempre passati al microscopio dai media e dai fan, la sua vita sentimentale è sempre al centro di ogni discussione la riguardi.

Lili Reinhart e Cole Sprouse

Lili Reinhart e Cole Sprouse

Dopo aver ufficializzato nel 2018 la sua relazione con l’attore e collega Cole Sprouse, i giornali scandalistici per molto tempo hanno seguito ogni mossa della coppia. I due si sono conosciuti nel 2017 sul set di Riverdale e pare abbiano iniziato a frequentarsi proprio quell’anno. Solo un anno più tardi, però, dopo essere stati paparazzati in atteggiamenti affettuosi durante una vacanza alle Hawaii, la coppia ha reso ufficiale la relazione.

Nonostante siano entrambi due giovani star del mondo dello spettacolo, sia Lili che Cole hanno tentanto negli anni di vivere la propria relazione nella maniera più privata possibile, tuttavia senza riuscirci. A luglio del 2019, infatti, sui giornali scandalistici di tutto il mondo inizia a rimbalzare la notizia della loro rottura, mai stata confermata da nessuna delle parti.

A causa di questo silenzio stampa, per così dire, sulla relazione di Lili Reinhart e Cole Sprouse è calato un velo di mistero. Oggi, infatti, non sappiamo se la coppia è ancora insieme o se i rumors del 2019 erano in effetti fondati.

Per essere sempre aggiornati sulla vita privata e professionale di Lili Reinhart, seguite i suoi account ufficiali Instagram e Twitter.

Fonte: Wiki, IMDB, Elle

Hero Fiennes-Tiffin: 10 cose che non sai sull’attore

Hero Fiennes-Tiffin: 10 cose che non sai sull’attore

Il giovane attore e modello Hero Fiennes-Tiffin è divenuto celebre per aver avuto un piccolo ruolo all’interno della celebre saga di Harry Potter. In seguito, ha raggiunto una più ampia fama grazie a ruoli da protagonista in popolari film sentimentali. Proveniente da una nota famiglia di attori, come il suo cognome lascia intuire, l’attore è ora al banco di prova, atteso in ruoli che possano confermarne la versatilità e le doti interpretative. Ecco 10 cose che non sai su Hero-Fiennes-Tiffin.

Parte delle cose che non sai su Hero-Fiennes-Tiffin.

Hero Fiennes-Tiffin: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Dopo aver esordito al cinema con un piccolo ruolo nel film Bigga Than Ben (2008), l’attore si fa conoscere grazie alla sua interpretazione del giovane Tom Riddle nel film Harry Potter e il principe mezzosangue (2009). In seguito a tale popolarità, recita nel film Private Peaceful (2012). Torna poi da protagonista al cinema recitando nel film After (2019), basato sull’omonimo romanzo. Qui condivide la scena con l’attrice Josephine Langford, e i due tornano poi a recitare anche nel sequel After 2 (2020). Nel 2021 sarà Jim Albright in First Love. Quest’anno ritornerà anche nei panni di Hardin Scott nell’atteso After 3.

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attore ha partecipato anche ad alcune serie TV, che hanno contribuito ad aumentarne la celebrità presso il grande pubblico. In particolare, Fiennes-Tiffin è comparso nel ruolo di Iaon Fuller in Safe (2018) e in quello di Jake nella serie Cleaning Up (2018).

3. Ha vinto un ambito premio. Nel 2019 l’attore viene candidato come miglior attore di un film drammatico per il suo ruolo in After ai Teen Choice Award, i premi dove a decretare i vincitori sono propri i giovani spettatori. Questi hanno premiato Fiennes-Tiffin permettendogli di vincere l’ambito riconoscimento.

Hero Fiennes-Tiffin è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 4,5 milioni di persone. All’interno di questo Fiennes-Tiffin è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago o raffiguranti curiosità quotidiane. Non mancano poi immagini dei luoghi da lui visitati ma anche molte foto scattate per servizi di moda.

Hero Fiennes-Tiffin e Ferragamo

5. È il nuovo testimonial della casa di moda. A partire dal 2019 l’attore è stato scelto come volto per la nuova fragranza maschile della nota casa di moda. Nel 2020, infatti, Fiennes-Tiffin sarà protagonista della nuova campagna pubblicitaria, mentre sempre per Ferragamo è già apparso come testimonial della collezione autunno/inverno. L’interprete porta così avanti, parallelamente alla recitazione, la sua carriera da modello.

Parte delle cose che non sai su Hero-Fiennes-Tiffin.

Hero Fiennes-Tiffin non ha una fidanzata

6. Ha dichiarato di non avere una relazione. Nonostante alcune voci che lo vedevano in una relazione con la sua co-protagonista in After, l’attore ha rivelato di non aver mai avuto una vera e propria storia d’amore, né una fidanzata che potesse definirsi tale. Attualmente, infatti, l’attore sembra essere single, concentrato esclusivamente sul proprio lavoro. Quindi sia Hero che Josephine sono single.

Hero Fiennes-Tiffin in Harry Potter

7. È stato scelto per un particolare motivo. Nel sesto film dedicato alla celebre saga cinematografica, l’attore ha ricoperto il ruolo di un giovanissimo Tom Riddle, ben prima che questi diventasse il temuto Lord Voldemort. Il regista David Yates ha affermato di non averlo scelto poiché imparentato con Ralph Fiennes, interprete della versione adulta di Voldemort, nonostante la somiglianza sia stata decisiva, ma perché in grado di sfoggiare l’umore oscuro tipico del personaggio.

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Hero Fiennes-Tiffin in After

8. È più giovane della sua co-protagonista. Benché nel romanzo il personaggio di Hardin sia di un anno più grande di Tessa, accentuando la differenza tra i due, Fienne-Tiffin è in realtà di tre mesi più piccoli dell’attrice Josephine Langford, sua co-protagonista nel film After.

9. I tatuaggi sfoggiati sono finti. Nel film Fiennes-Tiffin è presente in diverse scene a petto nudo, dove sfoggia diversi tatuaggi, divenuti caratteristici del personaggio. Questi sono tuttavia dei semplici trucchi applicati all’attore, il quale ha dichiarato di non possedere tatuaggi.

hero-fiennes-tiffin-after

Hero Fiennes-Tiffin: età e altezza

10. Hero Fiennes-Tiffin è nato a Londra, Inghilterra, il 6 novembre 1997. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Justice League: la WB aveva un “problema” con il viaggio nel tempo di Flash

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Al di là del fatto che si possa amare o odiare la Snyder Cut di Justice League, è innegabile che una delle scene più belle del taglio di Zack Snyder sia il viaggio indietro nel tempo di Flash. La sequenza, visivamente sbalorditiva, mostra Barry Allen che corre più veloce che può per far tornare indietro il tempo e annullare così la vittoria di Steppenwolf.

Ora, il supervisore agli effetti visivi della Snyder Cut, John DJ Des Jardin, ha rivelato che, inizialmente, i dirigenti della Warner Bros. non avevano capito il viaggio di Flash attraverso la “Forza della Velocità”. “È divertente, perché quel momento c’è sempre stato nella storia. Avevamo già girato in quel modo nel 2016. Forse era qualcosa… non lo so, legato all’umore dello studio in quel preciso momento… ma ad essere onesti, non riuscivano a capire quella scena”, ha spiegato.

“Lo dicevano chiaramente: ‘Non capiamo questa roba’. Forse a causa della precedente natura della scena, o forse a causa del lavoro sugli effettivi visivi in fase di montaggio… può essere stata qualsiasi la ragione. È una delle prime cose che hanno escluso dal film dopo aver fatto fuori Zack, purtroppo. Ad ogni modo, ho davvero amato il respiro, la profondità e la portata che ha dato a quelle grandi idee che sono in quelle immagini”.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Tom Ellis: 10 cose che non sai sull’attore

Tom Ellis: 10 cose che non sai sull’attore

Noto attore televisivo, Tom Ellis è conosciuto in particolar modo per le serie Merlin e Lucifer. Quest’ultima in particolare ha contribuito al consolidamento della sua popolarità. Interpretando l’angelo Lucifero, infatti, Ellis ha potuto sfoggiare numerose sfumature del suo talento, affermandosi come uno dei più apprezzati protagonisti della televisione. Ecco 10 cose che non sai su Tom Ellis.

Tom Ellis: i suoi film

1. Ha recitato in alcuni film per il cinema. L’attore debutta al cinema con il film High Heels and Low Lifes (2001), per poi recitare in Buffalo Soldiers (2001), I’ll Be There (2003), Il segreto di Vera Drake (2004), The Best Man (2005), Calon Gaeth (2006), Miss Conception (2008) e Non è romantico? (2019), dove recita accanto all’attrice Rebel Wilson.

2. È noto per i suoi ruoli televisivi. L’attore ottiene una prima popolarità televisiva recitando nella serie Nice Guy Eddie (2002), per poi prendere parte a Waking the Dead (2005), No Angels (2005-2006), EastEnders (2006), Suburban Shootout (2006-2007), The Passion (2008), Harley Street (2008), Monday Monday (2009) e Merlin (2010), con cui si afferma ulteriormente tra il grande pubblico. Successivamente recita in The Fades (2011), Gates (2012), Rush (2014), Miranda (2009-2015) e Lucifer (2015-2020), con cui consacra la propria carriera recitando nel ruolo del protagonista. Nel 2021 arriverà su Netlfix la sesta e ultima stagione di Lucifer.

tom-ellis-lucifer

Tom Ellis è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 5,6 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano inoltre immagini promozionali dei propri progetti da interprete, nonché curiosità dal dietro le quinte dei set da lui frequentati.

Tom Ellis: chi è la moglie

4. È stato sposato. Nel 2006 Ellis conosce l’attrice Tamzin Outhwaite, che sposa nello stesso anno. Per tutta la durata del matrimonio la coppia manterrà un profilo basso, tenendo la propria vita privata lontano dai riflettori. È risaputo che i due hanno avuto due figlie, e che nel 2013 hanno annunciato la separazione. Nel 2014 ufficializzano il divorzio.

5. Si è sposato una seconda volta. Il 1° giugno del 2019 l’attore sposa la sceneggiatrice e produttrice televisiva Meaghan Oppenheimer, con la quale si frequentava già dal 2015. Anche in questo caso Ellis ha dimostrato la volontà di tenere la loro vita sentimentale lontano da possibili gossip.

Nora Ellis, Chi è la primogenita

Nel 2005, la ex fidanzata Estelle Morgan ha dato alla luce la loro primogenita, Nora Ellis, che oggi ha 16 anni ed è molt legata al padre  Tom. TOM è stato in seguito sposato, dal 2006 al 2014, con l’attrice Tamzin Outhwaite da cui ha avuto tre figlie; Florence Elsie Ellis e Marnie Mae Ellis e Giulia Ellis.

Tom Ellis a Roma

6. Ha incontrat i suoi fan nella capitale italiana. Dal 13 al 17 maggio 2020 l’attore è stato presente ad alcune convention dedicate alla serie di cui è attualmente protagonista: Lucifer. Queste si sono tenute all’Hilton Hotel di Roma, e in tali occasioni Ellis ha incontrato i fan, rispondendo alle loro domande riguardo la serie.

Tom Ellis è Lucifer

7. È realmente lui a cantare nella serie. All’interno della serie Lucifer, il personaggio di Ellis è in più occasioni impegnato in alcune scene di canto. Contrariamente a quanto si pensava, la voce è proprio dell’attore, che dunque esegue i brani senza l’utilizzo di controfigure canore. Tra le sue qualità vi è infatti anche quella del canto.

tom-ellis-altezza

8. Non sapeva dell’esistenza del fumetto di Lucifer. L’attore ha ammesso che quando gli fu proposto il ruolo del protagonista della serie non sapeva che questo fosse basato su di un fumetto. È stato solo in seguito all’aver ottenuto la parte che, leggendo un articolo a riguardo, scoprì le origini del personaggio.

Tom Ellis MerlinTom Ellis in Merlin

9. È la serie che lo ha reso noto. Nel 2010 l’attore ricopre il ruolo del re Cenred in quattro episodi della serie Merlin, incentrata sulle avventure del celebre mago Merlino. Grazie a questo ruolo, l’attore ha potuto ottenere una buona popolarità, che gli ha permesso di ottenere ulteriori ruoli tanto al cinema quanto in televisione.

Tom Ellis: età e altezza

10. Tom Ellis è nato a Cardiff, in Galles, il 17 novembre 1978. L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.

Fonte: IMDb

Meno di Trenta: i vincitori della seconda edizione

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Meno di Trenta: i vincitori della seconda edizione

Meno di Trenta, il premio dedicato ai giovani attori italiani sotto i 30 anni, ha assegnato i premi principali della sua seconda edizione.

La premiazione si svolgerà venerdì 18 Giugno nell’ambito del “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”,  giunto alla sua decima edizione e presieduto da Donatella Cocchini con la direzione artistica di Fabrizio Cattani; la manifestazione, dedicata da sempre ai professionisti del dietro le quinte, ha deciso quest’anno di puntare i riflettori sui talenti under 30 ospitando la seconda edizione di Meno di Trenta.

La giuria stampa, composta da Giulia Bianconi (Il Tempo, Ciak), Lucrezia Leombruni (Diregiovani), Chiara Nicoletti (FRED Film Radio), Damiano Panattoni (Hotcorn.com), Gianluca Pisacane (Famiglia Cristiana, Rivista del Cinematografo) e Caterina Sabato (Cinematographe.it, Ciak) ha decretato i vincitori basandosi sulle cinquine che hanno preso in considerazione le uscite dal 1° dicembre 2019 al 30 novembre 2020.

Per il premio Migliore Attrice – Cinema le vincitrici sono ex aequo: Ludovica Francesconi per il ruolo ironico e toccante della protagonista Marta nel teen drama “Sul più bello” di Alice Filippi – prodotto per Eagle Pictures da Roberto Proia in collaborazione con Weekend Film e distribuito da Eagle Pictures, presentato all’edizione 2020 di Alice nella Città e di cui sono in corso le riprese dei due sequel – e Beatrice Grannò ne “Gli Indifferenti” di Leonardo Guerra Seràgnoli per il complesso ruolo di Carla, di matrice letteraria moraviana; il film è prodotto da Vision Distribution e Indiana Production in collaborazione con Le Spectre, Nightswim SRL, Sky Italia, Amazon Prime Video, e distribuito da Vision Distribution.

Il premio Miglior Attore – Cinema è stato assegnato a Mattia Garaci per il film “Padrenostro” di Claudio Noce: una produzione Lungta Film, PKO Cinema & Co, Tendercapital Productions in collaborazione con Vision Distribution e con il sostegno della Calabria Film Commission, distribuito da Vision Distribution e presentato alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella Selezione Ufficiale In Concorso. Il giovanissimo attore si è misurato al suo debutto con il ruolo di Valerio recitando al fianco di Pierfrancesco Favino, vincitore della Coppa Volpi proprio per l’interpretazione in “Padrenostro“.

Proseguendo con i premi dedicati alla serialità televisiva, il Miglior Attore – Serie TV è Massimiliano Caiazzo per  “Marefuori” di Carmine Elia, in cui interpreta il ruolo chiave di Carmine, figlio di una nota famiglia di camorristi di Napoli da cui cerca di fuggire con l’aiuto del comandante dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli. La serie è una coproduzione Rai Fiction-Picomedia andata in onda su Rai2, e sono in corso le riprese della seconda stagione.

Con il ruolo di “Sana”, ragazza italiana di seconda generazione che convive con il difficile equilibrio tra i suoi valori e quelli dei suoi compagni di liceo, la Migliore Attrice – Serie TV è stata  Beatrice Bruschi per SKAM Italia – stagione 4” di Ludovico Bessegato una coproduzione Cross Productions e TIMVISION. La quarta stagione è arrivata a maggio 2020 in contemporanea su TIMVISION e Netflix.

Meno di Trenta prosegue con la tradizione di due premi speciali che valorizzino talenti diversi da quello per la recitazione. Il primo premio speciale, già annunciato nei mesi scorsi, è stato assegnato a Ludovico Di Martino, regista ventottenne che negli ultimi anni ha firmato progetti prestigiosi per il cinema e per la TV; tra i lavori da lui diretti spicca la terza stagione di SKAM Italia, teen drama realizzato da una crew particolarmente giovane nonché amato dagli adolescenti. L’ultimo lungometraggio diretto da Ludovico Di Martino, l’action thriller “La belva”, per diverse settimane ha avuto inoltre il privilegio di restare inserito nella top ten dei film più visti su Netflix in 190 paesi.

A Matteo Bendinelli, giovanissimo sound designer, spetterà invece il secondo premio speciale. Il suo curriculum spazia da “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino – cui ha preso parte nel 2013 –  alle «palestre» di Leonardo Pieraccioni, Francesco Patierno e Terence Hill. Ha lavorato al film “Un giorno all’improvviso” di Ciro d’Emilio, ed è reduce dal successo professionale de “I Predatori” di Pietro Castellitto, uno dei film-rivelazione all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e in generale dell’ultima stagione cinematografica. Un vero e proprio “re dei suoni” che incarna alla perfezione “l’altra faccia del cinema”: quello reale e concreto fatto da veri artigiani.

Assegnare il secondo premio speciale in chiave under 30 ad una professione poco conosciuta al grande pubblico – quella del sound designer – assume per Meno di Trenta un valore aggiunto, essendo la premiazione ospitata, oltretutto, dal “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” dedicato storicamente ai mestieri del cinema.

Black Widow, Florence Pugh: “L’obiettivo è chiudere la storia di Natasha”

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L’attesissimo Black Widow sarà ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War, ma dopo la morte di Natasha Romanoff in Avengers: Endgame, la maggior parte dei fan si aspetta che il mantello di Vedova Nera passi alla Yelena Belova di Florence Pugh.

È molto probabile che ciò accada (sappiamo anche che Pugh riprenderà il ruolo di Yelena nella serie Hawkeye con Jeremy Renner) e proprio durante un’intervista con Total Film, l’attrice candidata all’Oscar per Piccole donne ha parlato del ruolo che questo “passaggio di consegne” avrà nel film di Cate Shortland.

“Anche se è ovvio che è li che tutti voglio essere condotti dalla storia, pensando a cosa potrà accadere in futuro, questo film non è mai stato veramente pensato in quell’ottica”, ha spiegato Pugh. “Piuttosto, il suo obiettivo principale è sempre stato quello di concludere il viaggio di Natasha/Scarlett nel MCU”. Dopotutto, qualsiasi cosa vedremo nel film sarà di certo destinata a contestualizzare ancora meglio il perché del sacrificio che Natasha ha compiuto in Endgame

E proprio in merito di Scarlett Johansson, nella medesima intervista l’attrice ha avuto la possibilità di elogiare proprio il talento di Pugh. “Ha davvero una bellissima carriera davanti a sé”, ha detto. “È una persona veramente speciale”. L’attrice ha anche rivelato che i fan hanno accolto con estremo entusiasmo il personaggio di Yelena durante le proiezioni di prova. “Il suo personaggio e la sua interpretazioni sono stati davvero molto amati.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Virgin River 3 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla

Virgin River 3 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla

Virgin River 3 è la terza stagione della serie tv Virgin River  della serie Originale Netflix basata sui romanzi di Virgin River di Robyn Carr.

Basato sulla serie di libri Harlequin di Robyn Carr, il romanzo contemporaneo è incentrato sul recente trasferimento dell’infermiera Melinda Monroe (Alexandra Breckenridge) nella remota città californiana di Virgin River. Desiderando un nuovo inizio, Monroe scopre presto che vivere in una piccola città non è così semplice come si aspettava e che deve imparare a guarire se stessa prima di poter davvero fare di Virgin River la sua casa.

Virgin River 3: quando esce e dove vederla in streaming

La terza stagione di Virgin River uscirà il 9 luglio 2021, e sarà in esclusiva su Netflix. dunque sarà possibile vedere Virgin River 3 in streaming in tutti i paese dove il servizio è attivo.

Virgin River 3: la trama e il cast

Deadline ha rivelato che Zibby Allen e Stacey Farber entrano nel cast della terza stagione di Virgin River. Allen interpreterà Brie, la sorella di Jack (Martin Henderson). Brie è un avvocato intelligente, duro, coraggioso e molto divertente. Farber ricorre nei panni di Tara Anderson, la figlia di Lilly (Linda Boyd), che finalmente incontriamo in questa stagione poiché la sta aiutando con Baby Chloe mentre i suoi altri tre fratelli vivono lontano da casa.

In Virgin River 3 ritorneranno i protagonisti Alexandra Breckenridge nel ruolo di Melinda “Mel” Monroe, un’infermiera praticante che si è recentemente trasferita a Virgin River; Martin Henderson nei panni di Jack Sheridan, proprietario di un bar di un ristorante locale ed ex Marine degli Stati Uniti che soffre di PTSD; Colin Lawrence nei panni di John “Preacher” Middleton, un caro amico americano di Jack che lavora come chef al Jack’s Bar; Jenny Cooper nel ruolo di Joey Barnes, la sorella maggiore di Melinda; Lauren Hammersley nel ruolo di Charmaine Roberts, amica di Jack con benefici; Annette O’Toole nel ruolo di Hope McCrea, il sindaco di Virgin River e Tim Matheson nel ruolo di Vernon “Doc” Mullins, MD, il medico locale.

Nei ruoli ricorrenti ritroveremo Daniel Gillies nel ruolo di Mark Monroe, il marito defunto di Mel. Benjamin Hollingsworth nei panni di Dan Brady, un collega veterano più giovane che ha prestato servizio nei Marines statunitensi con Jack e sta lottando per riadattarsi alla vita civile. Grayson Gurnsey nei panni di Ricky, un giovane che lavora al Jack’s Bar e che vuole unirsi ai Marines statunitensi. David Cubitt è Calvin, l’uomo che gestisce la fattoria illegale dall’altra parte del Virgin River. Lexa Doig nel ruolo di Paige Lassiter / Michelle Logan, proprietaria di un camion da forno chiamato “Paige’s Bakeaway” e Ian Tracey è Jimmy, il braccio destro di Calvin.

Zibby Allen (The Flash, Grey’s Anatomy) si unirà al cast di Virgin River come nuovo regular della serie e Stacey Farber (Saving Hope, Diggstown) è stata scelta per un ruolo ricorrente. Allen interpreterà Brie, la sorella di Jack (Martin Henderson). Brie è un avvocato intelligente, duro, coraggioso e molto divertente. Farber torna nei panni di Tara Anderson, la figlia di Lilly (Linda Boyd), che finalmente incontriamo in questa stagione poiché la sta aiutando con Baby Chloe mentre i suoi altri tre fratelli vivono lontano da casa.

Emma Stone sogna un live action Disney sulle origini di Ursula

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Emma Stone sogna un live action Disney sulle origini di Ursula

Emma Stone è attualmente impegnata con la promozione di Crudelia, il live action Disney dedicato alla celebre villain de La carica dei 101, interpretata proprio dall’attrice premio Oscar per La La Land

Durante una recente intervista con Variety, Stone ha rivelato che le piacerebbe vedere un’altra celebre cattiva della scuderia Disney al centro di un film che ne esplori le origini, ossia Ursula, la perfida strega del mare de La sirenetta. L’attrice ha spiegato che la disumanità del personaggio sarebbe molto interessante da approfondire: “È una piovra, e sarebbe interessante esplorare il mondo da cui proviene. Tipo chi sono i suoi genitori o cosa le è successo. Non penso che la Disney abbia mai raccontato un villain non umano in questo modo.”

Ricordiamo che il personaggio di Ursula verrà interpretato da Melissa McCarthy nell’attesissimo live action de La sirenetta diretto da Rob Marshall. Il film, ovviamente, non si concentrerà unicamente sul personaggio della strega, ma potrebbe tranquillamente spianare la strada per un eventuale nuovo progetto dedicato proprio alla celebre antagonista.

In un’altra intervista con Rotten Tomatoes, invece, Emma Stone ha ammesso che le piacerebbe realizzare un sequel di Crudelia in stile Il padrino – Parte II al fianco della leggendaria Glenn Close, che per prima ha interpretato Crudelia de Mon in “carne e ossa” nei live action del 1996 e del 2000. La stessa Close, di recente, ha ammesso che le piacerebbe tornare nei panni della villain e di avere anche un’idea per un nuovo film.

Star Wars: John Boyega disposto a tornare, ma ad una condizione

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Star Wars: John Boyega disposto a tornare, ma ad una condizione

Gli episodi della trilogia sequel di Star Wars hanno letteralmente diviso in due il fandom, e una delle più grandi critiche mosse (anche da parte dei membri del cast) è stato il modo in cui sono stati trattati gli archi narrativi di alcuni personaggi.

Tra questi, c’è stato anche il Finn di John Boyega, che dopo la trasformazione da Stormtrooper a Jedi, ha in realtà contribuito molto poco allo sviluppo della storia, finendo per essere un mero personaggio di supporto ne L’ascesa di Skywalker.

Più volte Boyega si è scagliato contro il franchise, denunciando pubblicamente il modo in cui il suo personaggio era stato trattato, ma pare che ultimamente sia tornato sui suoi passi. L’attore, infatti, ha ammesso che sarebbe disposto a tornare a recitare nel franchise, a condizione che venga affiancato da alcuni volti familiari…

“In qualunque modo, sono sempre aperto ad una conversazione, basta che siano coinvolti Kathleen Kennedy, o J.J. Abrams, o qualcun’altro del team. Non c’è nemmeno da pensarci”, ha rivelato l’attore (via CBM).

Le passate dichiarazioni di John Boyega su Star Wars

In passato, John Boyega aveva così parlato del suo coinvolgimento nella saga e del modo in cui, dal suo punto di vista, erano stati trattati il personaggio di Finn e quello di Rose Tico (interpretato da Kelly Marie Tran): “Sapevate cosa fare con Daisy Ridley, sapevate cosa fare con Adam Driver. Sapevate cosa fare con tutti gli altri personaggi, ma quando si è trattato di Kelly Marie Tran, quando si è trattato di John Boyega… avete mandato a f*****o tutto. Cosa volete che dica?”

“Quello che vogliono che tu dica è: ‘Mi è piaciuto farne parte. È stata una grande esperienza’. Accetterò di dire una cosa del genere soltanto quando mi ritroverò a far parte di esperienze che possano veramente definirsi fantastiche”, aveva ammesso senza mezzi termini l’attore. “Hanno dato tutte le sfumature ad Adam Driver, tutte le sfumature a Daisy Ridley. Siamo onesti! Daisy lo sa. Adam lo sa. Lo sanno tutti. Non sto dicendo nulla di nuovo.”

Jurassic World: Dominion, Colin Trevorrow svela che il primo trailer è già in arrivo

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Nonostante Jurassic World: Dominion arriverà nelle sale soltanto il prossimo anno, sembra che il primo trailer ufficiale del film stia per arrivare. A confermarlo è stato il regista Colin Trevorrow durante una recente intervista con THR in occasione della promozione della serie animata Jurassic World: Nuove avventure (disponibile su Netflix).

Le riprese del film sono terminate ormai da parecchio tempo, ma l’uscita in sala è stata posticipata di un anno (da giugno 2021 a giugno 2022) a causa della pandemia di Covid-19. A Trevorrow è stato chiesto proprio quando inizierà la promozione del film e lo stesso ha risposto di essere al lavoro su un lancio molto “divertente”, che quasi sicuramente includerà anche il primo trailer ufficiale.

“Sarà prima di quanto pensi”, ha spiegato. “Non posso ancora parlarne. Abbiamo qualcosa di molto divertente in programma, e ha tutto a che fare con il riportare il pubblico nelle sale cinematografiche.”

La possibilità che il primo trailer di Jurassic World: Dominion arrivi presto è di certo sorprendente. Il film non uscirà nelle sale fino a giugno 2022 e sappiamo quanto sia pratica comune a Hollywood diffondere le prime immagini ufficiali di un grande blockbuster tra i sei e gli otto mesi prima della data di uscita. Universal aveva già adottato questa strategia per Jurassic World e Jurassic World: Il regno distrutto, e i risultati sono stati incredibilmente positivi. In base alle parole di Trevorrow, il primo trailer di Jurassic World: Dominion potrebbe arrivare già prima della fine del 2021.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

The Good Doctor 4×19: nuovo promo “Venga”

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The Good Doctor 4×19: nuovo promo “Venga”

Il network americano ABC dopo il promo e la trama ha diffuso un nuovo promo di The Good Doctor 4×19, il diciannovesimo inedito episodio dell’attesissima quarta stagione di The Good Doctor.

 

https://www.youtube.com/watch?v=C-LemRtqg0g

The Good Doctor 4×19

The Good Doctor 4 è la quarta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. In The Good Doctor  4 Il dottor Shaun Murphy, un giovane chirurgo con autismo e sindrome del savant, continua a usare i suoi straordinari doni medici presso l’unità chirurgica del St. Bonaventure Hospital. Man mano che le sue amicizie si approfondiscono, Shaun continua ad affrontare il mondo degli appuntamenti e delle relazioni romantiche e lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima, navigando nel suo ambiente per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento di chirurgo salverà vite. La serie vede nel cast Freddie Highmore nei panni del dottor Shaun Murphy, Antonia Thomas nei panni della dottoressa Claire Browne, Hill Harper nei panni del dottor Marcus Andrews, Richard Schiff nei panni del dottor Aaron Glassman, Christina Chang nei pann

In The Good Doctor 4 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.

Spider-Man si collegherà ai film Marvel della Sony, No Way Home “chiarirà tutto”

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La decisione di Sony Pictures di sviluppare il proprio Universo Cinematografico Marvel incentrato sui personaggi dell’universo di Spider-Man (noto come SPUMC) senza, però, il coinvolgimento diretto dell’Uomo Ragno, ha lasciato perplessi molti fan, che continuano a sperare di vedere sul grande schermo, prima o poi, il famigerato crossover.

Tuttavia, nei film appartenenti allo SPUMC abbiamo colto diversi segnali dell’esistenza dell’iterazione dello Spidey di Tom Holland in quell’universo, e ora Sanford Panitch, dirigente di Sony, ha confermato che i piani dello studio sono davvero quelli di far sì che il destino del Peter Parker di Holland si incontri con quello del Venom di Tom Hardy o del Morbius di Jared Leto.

Lasciando intendere che potrebbe già esserci qualche riferimento a Peter Parker in Venom: La furia di Carnage, Panitch ha dichiarato: “Sarebbe eccitante se si incontrassero, giusto?”.

“La verità è che c’è un piano”, ha spiegato a Variety. “Penso che il pubblico stia iniziando a capire dove siamo diretti, e penso che tutto sarà ancora più chiaro quando arriverà al cinema Spider-Man: No Way Home. Abbiamo un ottimo rapporto con Kevin Feige. Ci piace il fatto che i film del MCU siano così grandi, perché è un’opportunità fantastica per i nostri personaggi. E penso che anche loro provino le stesse sensazioni nei nostri riguardi. Abbiamo un ottimo rapporto. Ci sono molto cose che accadranno… ne sono certo.”

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Black Widow: Scarlett Johansson spera di offrire ai fan una “risoluzione” dopo Endgame

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In Avengers: Endgame, abbiamo visto il personaggio di Natasha Romanoff scrificarsi su Vormir in modo da permettere a Occhio di Falcon di tornare ai giorni nostri con la Gemma dell’Anima. È stato un momento alquanto straziante, ma comunque in linea con l’arco narrativo del personaggio interpretato da Scarlett Johansson.

Tuttavia, sappiamo che il tempo di Nat sul grande schermo non è ancora finito, considerando che a breve arriverà finalmente nelle sale (e su Disney+, con Accesso Vip) Black Widow, l’atteso cinecomic Marvel interamente dedicato all’ex spia russa. In una recente interivsta con Total Film (via The Direct), è stata proprio la Johansson a parlare del film, rivelando che la sua speranza è che lo standalone dedicato a Natasha rappresenti per tutti quei fan che sono rimasti insoddisfatti da quanto accaduto in Endgame, una degna conclusione dell’arco narrativo del suo personaggio.

“Il nostro obiettivo era che i fan fossero soddisfatti da questa storia”, ha spiegato l’attrice. “Che potessero, in qualche modo, riconciliarsi con la morte del personaggio. A quanto pare, il pubblico voleva questo.”

Sappiamo che Black Widow sarà ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War, e di certo sarà interessante scoprire cosa ha combinato Nat durante quegli anni. Inoltre, i fan non vedono l’ora di rivisitare, grazie al film, alcuni dei momenti chiave del suo passato (incluso cosa è successo davvero a Budapest) e di scoprire in che modo il film getterà le basi per il ruolo (chiave, a quanto pare) che Yelena Belova (Florence Pugh) avrà nel futuro del MCU.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Genius: Aretha, la recensione della serie con Cynthia Erivo

Genius: Aretha, la recensione della serie con Cynthia Erivo

Genius è l’acclamata serie antologica di National Geographic che porta sullo schermo le affascinanti storie dei più brillanti innovatori del mondo, i loro straordinari successi con le loro volubili, appassionate e complesse relazioni personali. Dopo Albert Einstein e Pablo Picasso, questa terza stagione, intitolata Genius: Aretha, esplora il genio musicale e l’incomparabile carriera di Aretha Franklin, così come l’enorme influenza che ha avuto sulla musica e sulla cultura di tutto il mondo. Aretha Franklin è stata un prodigio del gospel, una schietta sostenitrice dei diritti civili ed è considerata la più grande cantante degli ultimi 50 anni, con innumerevoli premi ricevuti durante la sua carriera.

Curata da Anthony Hemingway e Suzan-Lori Parks, la stagione si concentra su gran parte della vita della cantante, focalizzandosi però su alcuni periodi in particolare. Questi affrontano l’infanzia e il difficile rapporto con il padre, i primi successi sul finire degli anni Sessanta, il declino negli anni Settanta e la nuova popolarità raggiunta negli anni Ottanta. Ognuno di questi bilancia tra vita pubblica e privata, mostrando quanto le due si siano continuamente influenzate reciprocamente. Sullo sfondo, si staglia un Paese in profondo cambiamento sociale e culturale, segnato in particolare dagli scontri in nome dei diritti civili del popolo afroamericano e dal trasformarsi dell’ambiente musicale.

L’anno di Aretha

Non capita tanto spesso che nel giro di un solo anno si trovino ad uscire, in streaming e al cinema, due opere dedicate alla stessa personalità. Se il 4 giugno sulla piattaforma Disney+ arriverà la serie Genius: Aretha, al 7 ottobre è attualmente fissata l’uscita in sala del film Respect, dove Aretha Franklin sarà interpretata dalla cantante e attrice premio Oscar Jennifer Hudson, la quale aveva ricevuto la benedizione della stessa Franklin. Due opere impegnate a raccontare dunque la stessa vita e gli stessi eventi, lasciando allo spettatore il compito di identificare le differenze con cui questi verranno trattati. Se è ancora presto per parlare del film, della serie di imminente arrivo è invece già possibile dire qualcosa.

I primi due episodi visti in anteprima mostrano l’evidente volontà di raccontare quanto più possibile della Franklin, compiendo numerosi salti temporali tra la sua vita adulta e la sua infanzia. Da questo punto di vista Genius: Aretha non si distingue né dalle precedenti stagioni né da altri prodotti biografici di National Geographic come il recente The Right Stuff. Si tratta di opere con un’impostazione molto classica, quasi uniforme tra loro, che rinunciano a particolari vezzi visivi per lasciare tutte le attenzioni allo sviluppo narrativo ed alle interpretazioni dei protagonisti.

E così facendo anche la nuova stagione di Genius trova il suo punto di forza. Quello che potrebbe essere un canonico racconto di ascesa alla popolarità nel mondo della musica, diventa un racconto perfettamente aderente al suo tempo. In Genius: Aretha c’è tutto ciò di cui si discute anche oggi, dai diritti per gli afroamericani alle battaglie per l’emancipazione femminile. Aretha Franklin diventa allora non solo un’icona da celebrare, ma anche un modello per l’attualità, con gesta compiute però ormai quasi sessant’anni fa.

Genius Aretha Disney+

Genius: Aretha, la recensione

Per interpretare una donna tanto forte ci voleva un’attrice a sua volta in un periodo d’oro della sua carriera. La scelta è così ricaduta su Cynthia Erivo, recentemente candidata agli Oscar come miglior attrice per Harriet. Per lei interpretare una simile icona non è stato facile, richiedendole ore di esercitazioni nel canto, ma le ha permesso di dimostrare una volta di più la sua incredibile intensità recitativa. La Erivo è una convincentissima Aretha Franklin, che dà vita ad un interpretazione che dovrebbe far preoccupare la Hudson. Sulle sue spalle si costruisce l’intera serie, che trova dunque nella presenza magnetica dell’attrice il suo pregio maggiore.

Realizzata non senza alcune controversie, legate all’insoddisfazione della famiglia Franklin in merito ad alcune scelte narrative, la serie ha saputo infine trarre ulteriore forza da una mancanza non da poco. In Genius: Aretha non si sentiranno infatti le canzoni più celebri della cantante, assenti per motivi di diritti. Quello che per un film come Stardust ha rappresentato un grosso limite, qui è invece l’occasione per riscoprire alcuni dei brani meno noti ma altrettanto struggenti della Franklin. Così facendo, la serie riesce a scavare ancor più nella vita della cantante, lasciando trasparire un’umanità, una sofferenza e una forza non facili da affrontare.

Il mio Godard: trama e cast del film con Louis Garrel

Il mio Godard: trama e cast del film con Louis Garrel

Grazie al film The Artist, Michel Hazanavicius si è consacrato a livello mondiale, arrivando addirittura a vincere il premio Oscar al miglior regista. Impostosi così come uno dei grandi nomi del cinema francese, egli ha poi realizzato nel 2017 un nuovo film con cui ha esplorato un nuovo aspetto della storia del cinema. Se The Artist era incentrato sul cinema muto, Il mio Godard (qui la recensione) è invece la biografia di un ben preciso momento della vita del celebre regista della nouvelle vague Jean-Luc Godard. Presentato in concorso al Festival di Cannes, il film si configura anche un’irresistibile commedia sentimentale.

La storia per questo nuovo lungometraggio nasce a partire dall’autobiografia Un an après, scritta dall’attrice Anne Wiazemsky, dove si ripercorre anche del suo rapporto lavorativo e sentimentale con Godard. Nelle sue pagine Hazanavicius ha ritrovato l’occasione non solo di portare sul grande schermo una delle icone del cinema mondiale, ma anche una riflessione sulla sua poetica, la settima arte e la sua critica. Impegno sociale e commedia si mischiano così in un film apprezzato per la sua irriverenza ma anche per la sua lucida trattazione di tematiche affatto semplici.

Con un cast di grandi star, tra cui anche diversi attori italiani, Il mio Godard si è affermato come un nuovo buon successo del regista, guadagnando anche numerosi consensi internazionali. Un film che Godard ha invece definito “stupido”, contribuendo però alla sua popolarità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il mio Godard: la trama del film

La storia del film si apre nella Parigi del 1967, dove Jean-Luc Godard è ormai una figura di spicco del cinema francese e della sua generazione. Ora egli è pronto a distribuire il suo nuovo film, La cinese, verso cui ha un legame speciale. Si tratta infatti di un’opera che vede come protagonista l’attrice Anne Wiazemsky, la donna che Godard ama. Nonostante i venti anni di differenza, i due decidono di sposarsi. La felicità dell’unione è però spezzata dalla cattiva accoglienza del loro film, un evento che segnerà per il regista l’inizio di una profonda crisi spirituale.

Per Godard è l’inizio di un periodo particolarmente movimentato, che si muove parallelamente agli scontri politici del maggio del 1968. Affascinato dai nuovi moti rivoluzionari, egli intraprenderà un percorso che lo porterà ad allontanarsi da tutti. La sua mancanza di diplomazia e le sue posizioni integraliste non faranno che peggiorare la situazione, a cui la moglie Anne tenterà di far fronte. Ben presto, però, i due saranno chiamati a scontrarsi, riflettendo sulla vita, l’amore, l’arte e le passioni.

Il mio Godard cast

Il mio Godard: il cast del film

Ad interpretare il ruolo dell’acclamato regista francese Jean-Luc Godard, vi è il noto attore francese Louis Garrel, celebre per film come The Dreamers, L’ufficiale e la spia e Piccole donne. L’attore, che si è dichiarato fan di Godard, ha cercato di interpretarlo mettendosi al completo servizio del personaggio, senza pretendere di ritrovare in questo qualcosa di sé. Per assomigliargli, si è ovviamente dovuto sottoporre a diverse ore di trucco. Per lui, inoltre, era particolarmente importante far trasparire tanto le spinte passionali quanto gli elementi più comici del ruolo. Accanto a lui, nei panni della giornalista e regista Michèle Rosier vi l’attrice Bérénice Bejo, moglie di Hazanavicius.

Nel ruolo di Anne Wiazemsky, invece, vi è Stacy Martin. Attrice divenuta nota grazie ai film Nymphomaniac e Vox Lux, questa ha studiato a fondo la vita della Wiazemsky, cercando a sua volta di fornirne un’interpretazione realistica. Grégory Gadebois è invece Michel Cournot, sceneggiatore e regista francese dell’epoca. Nel film sono poi presenti due attori italiani. Il primo di questi è Guido Caprino, che interpreta qui il regista premio Oscar Bernardo Bertolucci. Nella preparazione al ruolo, questi fu aiutato anche dallo stesso Garrel, che aveva avuto il suo primo ruolo proprio grazie a Bertolucci. Emmanuele Aita, invece, è il regista Marco Ferreri.

Il mio Godard: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il mio Godard è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 maggio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 

 

Luca Guadagnino batte il primo ciak di Bones and All

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Luca Guadagnino batte il primo ciak di Bones and All

Stanno partendo negli Stati Uniti le riprese del nuovo film di Luca Guadagnino da titolo provvisorio “Bones and All”.

Il primo film che Luca Guadagnino gira in America, un teen d’autore, tratto dal libro di Camille DeAngelis e scritto da David Kajganich (“Suspiria”, “A Bigger Splash”), vedrà protagonisti Timothée Chalamet (che torna a lavorare con Guadagnino dopo il successo di “Call me by your name”), Taylor Russell, Mark Rylance, André Holland, Jessica Harper, Michael Stuhlbarg, David Gordon-Green, Francesca Scorsese e Chloë Sevigny.

Una produzione Frenesy Film Company e Per Capita Productions. Prodotto, tra gli altri, da Luca Guadagnino Marco Morabito per Frenesy Film Company, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, del gruppo FremantleFrancesco Melzi d’Eril e Gabriele Moratti per Memo.

I produttori esecutivi sono Giovanni Corrado e Raffaella Viscardi.

Il film è interamente finanziato da società italiane: The Apartment (società del gruppo Fremantle), 3 Marys, Memo, Tender Stories, Adler, Elafood, Elafilm, Manila, Serfis e Wise.

Altra cosa molto importante è che sempre delle società italiane si occuperanno delle vendite estere del film: The Apartment (del gruppo Fremantle), Frenesy Film, Memo e 3 Marys. 

Come riporta Deadline, Il film racconta la storia di un primo amore, quello che porta Maren, una giovane donna che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un reietto vagabondo dall’animo combattivo, a unirsi e intraprendere un’odissea di centinaia di chilometri nell’America di Ronald Reagan, tra botole, passaggi segreti e stradine di provincia. Tuttavia, per quanto si sforzino, qualunque strada sembra riportarli al loro tremendo passato, fino al momento finale che deciderà se il loro amore sia realmente in grado di sopravvivere al loro essere altro rispetto al mondo che li circonda.

School of Mafia: trailer del film con Guglielmo Poggi

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School of Mafia: trailer del film con Guglielmo Poggi

01 Distribution ha diffuso il trailer di School of mafia, il film diretto da Alessandro Pondi con Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi, Maurizio Lombardi, Giulia Petrungaro, Giulio Corso, Mario Pupella, Tony Sperandeo, Monica Vallerini e con Gianfranco Gallo, con la partecipazione di Paola Minaccioni e con Nino Frassica. Prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema.

School of mafia, la trama

New York – giorni nostri. Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono tre ragazzi newyorkesi. Hanno sogni, aspirazioni, progetti per la propria vita: Nick è un chitarrista che sta per entrare nel talent show più famoso d’America, Joe è un cadetto dell’accademia di polizia e Tony è un insegnante di danza. Un ostacolo li separa dalla realizzazione dei loro sogni: sono i figli dei tre boss mafiosi che si spartiscono i traffici illegali della città, determinati a farli diventare, volenti o nolenti, gli eredi dei loro affari. I tre padri, dunque, rapiscono i loro figli per portarli in Sicilia, alla scuola di Don Turi ‘u Appicciaturi, il Padrino più temuto, che dovrà addestrarli a diventare dei veri boss. Sarà un duro percorso per tutti e tre, ma sarà anche un percorso di crescita personale che permetterà a Tony, Nick e Joe di definirsi e capire ciò che sono e ciò che potranno diventare.

Run Hide Fight – Sotto Assedio dal 1 giugno in on demand

Run Hide Fight – Sotto Assedio dal 1 giugno in on demand

Koch Media Italia annuncia che Run Hide Fight – Sotto Assedio, il dramma scolastico dello sceneggiatore e regista Kyle Rankin, sarà disponibile on demand dal 1° giugno 2021su Sky, Mediaset Infinity, Tim Vision, Rakuten TV, Chili, Itunes, Google Play e YouTube.

Run Hide Fight segue le vicende di Zoe Hull (Isabel May), una diciassettenne che dovrà sopravvivere a un gruppo di aggressori armati, che decidono di attaccare il suo liceo e di trasmettere la strage in live-streaming. La nuova pellicola del regista Kyle Rankin si focalizza su un tema molto attuale, quello delle sparatorie negli istituti scolastici e sull’uso sconsiderato delle armi da fuoco. Solo negli Stati Uniti, nell’ultimo anno, si sono verificati quasi duecento episodi di sparatorie di massa con almeno una decina in cui sono stati coinvolti degli studenti. E la recente cronaca mondiale ci ha ricordato che tale problema non è legato solo agli USA, ma tocca diverse nazioni come la recente strage nella scuola di Kazan (Russia) ad opera di un ragazzo di 19 anni che ha tolto la vita almeno a una decina di innocenti.

Offrendo il punto di vista di un adolescente sull’argomento delle sparatorie nei licei americani, Isabel May ha dichiarato: “Ricordo di essere stata a scuola e di aver realizzato che gli studenti intorno a me, me compresa, in modi strani, sognavano ad occhi aperti come avremmo combattuto o protetto i nostri compagni studenti da potenziali attentatori. Ciò mi ha molto turbata, il fatto che fossi così insensibile all’argomento e al problema che era appena diventato la mia realtà in età così giovane.”

Il regista Kyle Rankin, autore di Night of the Living Deb, era consapevole che il tema delle sparatorie scolastiche avrebbe potuto suscitare polemiche, ma non era certo che avrebbe avuto la stessa risonanza a livello internazionale, dato che questo problema è molto più diffuso in America che altrove. “Ho scritto Run Hide Fight per affrontare la mia paura e impotenza di fronte alle sparatorie di massa. Il mio intento non è mai stato quello di sfruttare il dolore di qualcuno, ma quello di dar vita a un confronto civile sulle armi in America.” ha dichiarato. “Il film non è concepito né a favore né contro le armi, in modo da incoraggiare un dialogo anziché una divisione, soprattutto tra amici che hanno visioni opposte su un tema complesso come questo.”

Rankin ha poi concluso: “Spero che guardando il film, il pubblico pensi a quali scelte farebbe e chi vorrebbe essere se si trovasse nella posizione di Zoe. In definitiva, il film vuole essere emotivamente vero e lasciare agli spettatori un ricordo che sembri quasi il loro.”

Run Hide Fight – Sotto Assedio, la trama

Zoe sta per diplomarsi in un momento molto difficile della sua vita a seguito della morte della madre. Per distrarsi esce a caccia col padre Todd, ex membro delle forze speciali. Un giorno, mentre Zoe è a scuola, quattro studenti armati fanno irruzione nell’istituto con un furgone, sparando a chiunque capiti loro sotto tiro. Utilizzando le tecniche apprese dal padre, Zoe riesce a sfuggire agli attentatori.

 

Mortal Kombat in prima assoluta il 30 maggio su Sky, in streaming su NOW

Mortal Kombat, la nuova esplosiva avventura cinematografica ispirata alla celebre saga di videogame, diretta da Simon McQuoid e prodotta da James Wan, arriva in Italia in prima assoluta il 30 maggio su Sky Cinema uno alle 21.15 e in streaming su NOW. 

Iscriviti a NOW a soli 3 euro e inizia a guardare Mortal Kombat e molto altro!

Mortal Kombat porta in vita l’intensa azione della saga di videogame campione di vendite, in tutta la sua brutale gloria, mettendo l’uno contro l’altro i campioni indiscussi e tanto amati dai fan, in una battaglia cruenta e senza esclusione di colpi, che li spingerà al limite. Il film è diretto dal pluripremiato regista australiano Simon McQuoid e prodotto da James Wan (i film di The Conjuring, Aquaman), Todd Garner (Into the Storm, Tag), McQuoid ed E. Bennett Walsh (Men in Black: International, The Amazing Spider-Man 2).

Mortal Kombat, il film

In Mortal Kombat, il campione di MMA Cole Young, abituato a scontrarsi con chiunque per soldi, è ignaro della sua eredità, e del motivo per cui l’arcistregone dell’Outworld, Shang Tsung, abbia inviato il suo miglior guerriero Sub-Zero, un Criomante ultraterreno, a dargli la caccia. Temendo per la sicurezza della sua famiglia, Cole va alla ricerca di Sonya Blade, che è sotto la direzione di Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lui sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato. Presto si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che garantisce rifugio a coloro che portano il marchio come il suo. Qui, Cole si allena con i guerrieri esperti Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, per prepararsi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana – l’immenso potere custodito nella sua anima – in tempo, non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per fermare l’Outworld una volta per tutte?

Il variegato cast internazionale riflette la natura globale del brand, con talenti che spaziano dal mondo del cinema, alla televisione e alle arti marziali. L’ensemble include Lewis Tan (Deadpool 2, “Wu Assassins) nel ruolo di Cole Young; Jessica McNamee (The Meg) nel ruolo di Sonya Blade; Josh Lawson (Bombshell)  nel ruolo di Kano; Tadanobu Asano ( Midway) è Lord Raiden; Mehcad Brooks (Supergirl  per la TV) è Jax; Ludi Lin (Aquaman) è Liu Kang; con Chin Han (Skyscraper) nei panni di Shang Tsung; Joe Taslim (Star Trek Beyond) in quelli di Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (Skyscraper) nei panni di Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre sono presenti Max Huang come Kung Lao, e Sisi Stringer come Mileena.

McQuoid ha diretto il film da una sceneggiatura di Greg Russo e Dave Callaham (Wonder Woman 1984), da una storia di Oren Uziel (Mortal Kombat: Rebirth) e Russo, basato sul videogioco creato da Ed Boon e John Tobias. Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Jeremy Stein e Larry Kasanoff sono i produttori esecutivi.

Per la trasposizione cinematografica del popolarissimo franchise, McQuoid ha guidato un team di filmmaker australiani e statunitensi, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (True Detective, Top of the Lake: China Girl), lo scenografo Naaman Marshall (Underwater, Servant), i montatori Dan Lebental (Spider-Man: Far From Home) e Scott Gray (Top of the Lake, Daffodils), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (Hacksaw Ridge), la costumista Cappi Ireland (Lion, The Rover), ed il coreografo dei combattimenti Chan Griffin. Musiche di Benjamin Wallfisch (Blade Runner 2049, i film di IT). E grazie a extra, per i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema è disponibile prima di tutti on demand nella sezione extra.

Shiva Baby: trailer del film in arrivo su MUBI

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Shiva Baby: trailer del film in arrivo su MUBI

MUBI, la piattaforma di streaming globale, casa di produzione e di distribuzione di film, ha diffuso il trailer e la data di uscita dell’atteso debutto di Emma Seligman, Shiva Baby, disponibile solo su MUBI dall’11 giugno 2021.

Shiva Baby: la trama

Shiva Baby è una caustica commedia degli equivoci ambientata durante una giornata di shiva, la riunione ebraica di amici e familiari in un periodo di lutto, in cui la protagonista è una ragazza bisessuale alle prese con la tradizione ebraica e con il suo bisogno di indipendenza. Uno dei film più sorprendenti del Toronto International Film Festival e del South by Southwest del 2020. L’acclamato debutto della scrittrice-regista Emma Seligman, con la straordinaria performance dell’attrice emergente Rachel Sennott, è un film audace e moderno, il cinema nella sua forma più sfacciata, esilarante e indimenticabile.

Impreziosito dalla straordinaria performance nel ruolo di protagonista dell’attrice emergente e comica Rachel Sennott, Shiva Baby, l’acclamato film di debutto della scrittrice e regista Emma Seligman, vede anche la partecipazione di Molly Gordon (Booksmart), Polly Draper (Billions, The Good Wife), Fred Melamed (Wandavision, The Morning Show, A Serious Man) e Dianna Agron (Berlin, I Love You, Glee).

Le musiche sono composte dall’eclettica polistrumentista Ariel Marx (Ted Bundy: Falling For a Killer). Emma Seligman, originaria di Toronto, vive a New York. Durante un corso in “Film & TV program” alla New York University ha scritto e diretto il cortometraggio Shiva Baby, su cui si basa il film omonimo. Presentato al South by Southwest nel 2018, è stato in concorso al Woodstock Film Festival, TIFF Next Wave Film Festival e al Palm Springs ShortFest.

MCU: 10 volte in cui gli Avengers hanno deluso le aspettative dei fan

Nonostante gli Avengers siano universalmente riconosciuti come gli eroi più potenti della Terra, questo non vuol dire che non possano commettere errori come qualsiasi essere umano. In effetti, nell’arco dell’interno MCU, la maggior parte di loro ha commesso alcuni passi falsi. Ma quali sono, nello specifico, le cose più deludenti che gli eroi hanno fatto? Secondo Screen Rant sono le seguenti:

Spider-Man che dà gli occhiali a Mysterio

Peter Parker non è altro che uno studente delle superiori che si ritrova coinvolto in diverse battaglie, soprattutto dopo la morte di Tony Stark. La morte del suo mentore ha avuto, ovviamente, un forte impatto sulla sua vita e ora sta cercando di trovare la propria strada nel mondo in quanto supereroe a sé stante.

Proprio per questo, anche se è difficile biasimarlo data la sua età e il modo in cui Mysterio lo ha manipolato, dare gli occhiali che Tony gli ha lasciato a Mysterio è stata una mossa sbagliata, che ha avuto molte conseguenze. Probabilmente tutti i fan si sono ritrovati ad urlare contro lo schermo, implorandogli di non farlo.

Thor che rinuncia a essere il re di Asgard

Questa è un’altra decisione che sembra più un errore da parte dei creatori dei film che altro, perché non era assolutamente in linea con l’arco narrativo di Thor fino a quel momento.

Nonostante la trilogia di Thor avesse impiegato molto tempo a preparare il Dio del Tuono al suo futuro da re, tutto questo è stato spazzato via in Avengers: Endgame, quando Thor si è arreso. Non c’è dubbio che Valchiria diventerà una grande leader, ma è comunque apparso un modo strano di gestire la storia di Thor. I fan volevano davvero vederlo all’altezza del suo potenziale finalmente realizzato.

Vedova Nera che si fida troppo dello SHIELD

Vedova Nera ha fatto molte cose orribili durante il suo passato e per questo conserva una lunga lista di debiti che ha da pagare. Tuttavia, era più vittima che carnefice, considerata anche la giovane età che aveva quando è stata addestrata nella Stanza Rossa.

Tuttavia, la sua lealtà verso lo SHIELD e Nick Fury a volte è stata d’intralcio. I fan sono rimasti delusi dal fatto che Nat si fidasse così ciecamente di un’organizzazione governativa e non si fosse mai chiesta quali fossero i suoi veri obiettivi.

Hulk che rinuncia a essere Bruce Banner

Ci sono molti personaggi in Avengers: Endgame che hanno avuto trame e archi narrativi piuttosto diversi da quelli che avevano nei film precedenti. Una grossa fetta di fan è rimasta alquanto sconvolta quando Bruce Banner si è fuso in una nuova versione di sé stesso a metà fra Hulk e il Bruce precedente.

Anche se questo doveva essere percepito come una crescita per il personaggio, a molti è apparso più come se Bruce si fosse arreso. Sarebbe stato forse meglio se il personaggio avesse avuto modo di essere ancora Bruce, ma con un maggiore controllo in merito alla sua trasformazione nel Gigante Verde. 

Black Panther che si fa giustizia con le se mani

Black Panther è probabilmente uno degli eroi etici più simpatici e complessi di tutti, quindi i suoi errori non sono mai stati così gravi. Tuttavia, ha agito in modo avventato quando ha cercato di uccidere Bucky, che era stato incastrato da Zemo, dopo la morte di suo padre.

È difficile biasimarlo perché era consumato dal dolore, e ha subito cercato di fare ammenda non appena ha appreso la verità, offrendo a Bucky un posto sicuro in cui vivere. Tuttavia, poiché era uno dei sostenitori degli Accordi di Sokovia, questo rifiuto immediato degli stessi è apparso a molti come una scelta molto strana. 

Captain America che torna nel passato

captain americaMentre ad alcuni fan è piaciuto il finale riservato a Steve Rogers, molti altri non l’hanno affatto gradito, perché sentivano che non era davvero coerente con il personaggio. Per questi fan, era come se la Marvel stesse forzando per dargli a tutti i costi un lieto fine.

Se ci pensiamo, Steve avrebbe vissuto nel passato mentre accadevano cose terribili di cui era a conoscenza e che non ha contribuito a fermare. In base a ciò, è difficile vederlo come un eroe…

Star-Lord che rovina il piano del Guanto dell’Infinito

Una delle cose più frustranti che siano mai accadute nel MCU è quando Star-Lord ha rovinato il piano per rimuovere il Guanto dell’Infinito da Thanos. Anche se Quill potrebbe essere stato sopraffatto dal dolore per aver perso Gamora, ha agito comunque in modo avventato ed emotivo, e alla fine ha rovinato tutto.

Senza di lui, avrebbero ottenuto il Guanto e probabilmente avrebbero potuto impedire che lo Snap accadesse. Dato che Peter Quill è spesso tacciato per la sua arroganza, questo gesto non gli ha fatto di certo guadagnare punti tra la maggior parte dei fan.

Iron Man che crea Ultron

Tony Stark è uno dei Vendicatori che detiene il maggior numero di errori commessi e sicuramente intraprende un viaggio narrativo molto bello, che da egoista pieno di sé lo spinge a prendersi davvero cura degli altri. Tuttavia, anche se cerca di essere un eroe e di salvare gli altri, spesso lascia che il suo ego e le sue paure si mettano in mezzo.

Realizzare Ultron è stato qualcosa che non avrebbe mai dovuto fare: è solo un esempio (ma ce ne sarebbero tanti altri!) del fatto che Iron Man aveva bisogno di essere supervisionato, dal momento che pensava sempre di poter fare quello che voleva.

Scarlet Witch che controlla un’intera città

Scarlet Witch ha effettivamente fatto un sacco di cose brutte nella sua vita, incluso il fatto che ha praticamente lavorato prima con l’HYDRA e poi con Ultron. Tuttavia, forse la cosa peggiore che ha fatto, e quella per cui ha maggiore responsabilità, è stata quando ha praticamente controllato l’intera città di Westview solo per creare la vita fantastica che voleva.

Anche dopo aver appreso ciò che aveva fatto, all’inizio cercò comunque di giustificarlo. Alcuni fan sono rimasti delusi dalla sua iniziale mancanza di rimorso.

Occhio di Falco che diventa un vigilante assassino

Occhio di Falco è un altro Vendicatore che fa qualcosa di abbastanza imperdonabile. Dopo aver perso la sua famiglia nel Blip, diventa una sorta di vigilante che uccide i criminali. Tuttavia, prendere questo tipo di giustizia nelle sue mani è stato piuttosto problematico, soprattutto perché stava prendendo di mira principalmente persone nei paesi asiatici.

Alla fine, è stato accettato di nuovo come un eroe senza sostanziali ripercussioni. Molti fan sono rimasti delusi nel vederlo seguire questa strada e nel vedere una mancanza di riflessione su tutta la questione da parte dello stesso personaggio.

Superman: lo sceneggiatore del reboot sul peso delle aspettative dei fan

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Ta-Nehisi Coates ha ricevuto ampi consensi da parte della critica per il suo lavoro su personaggi dei fumetti quali Black Panther e Captain America, e ora è stato scelto dalla Warner Bros. per scrivere l’annunciato reboot di Superman. Dal momento che sembra quasi certo che il film avrà un protagonista nero, è già chiaro che in qualche modo darà una svolta significativa alla storia dell’iconico eroe.

Su questo nuovo riavvio non sappiamo altro (a parte che sarà supervisionato da J.J. Abrams e che molto probabilmente non sarà ambientato nel DCEU), ma in una recente intervista con Polygon, è stato proprio Ta-Nehisi Coates a parlare delle aspettative dei fan e della volontà di realizzare un film valido. “Viviamo in un’era in cui le persone, anche grazie ai social media e alla condivisione, è come se in qualche modo partecipassero al processo creativo di un’opera d’arte”, ha spiegato. “In tal senso, la cosa che mi preoccupa è quella di seminare determinate idee nella testa della gente e magari creare false aspettative.”

“Sono consapevole che ad un certo punto dovrà parlare di questo progetto, perché usciranno le prime immagini, i trailer, ecc. Ma se dipendesse da me, non direi mai nulla. Vorrei parlarne solo dopo l’uscita e solo dopo aver dato al pubblico la possibilità di vederlo. È come se non volessi ostacolare il prodotto finale. È come se volessi che Superman abbia una nuova possibilità. Dopotutto, niente di quello che dico potrebbe influenzare il modo in cui il film verrà accolto alla fine. “

“Voglio che Superman viva. Voglio che venga accolto. Non voglio che i miei precedenti possano offuscare in qualche modo il mio lavoro”, ha aggiunto. “Per quanto possibile, mi piacerebbe davvero recedere e, si spera, fare qualcosa che il pubblico ritenga sia degno.”

Il Superman nero più celebre dei fumetti è indubbiamente Calvin Ellis, ma al momento non sappiamo se sarà davvero lui il personaggio al centro della storia del nuovo film. La speranza è di avere quanto prima nuovi aggiornamenti ufficiali in merito. Ricordiamo che il reboot di Superman rappresenta il terzo progetto WB/DC supervisionato da J.J, Abrams, che sta già curando Justice League Dark e la serie reboot di Constantine.

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