Il Marvel Cinematic Universe
ha cambiato il panorama cinematografico e ha ispirato diversi
tentativi di costruzione di universi condivisi per altri studi,
come il Dark Universe della Universal, che però ha miseramente
fallito. L’universo condiviso di film creato da Kevin Feige e Marvel Studios ha
inaugurato una nuova era per i film tratti dai fumetti che hanno
cominciato ad assumere una forma più fedele agli originali di
carta. Nessuno può negare il meticoloso lavoro che Feige e il suo
team di artisti hanno profuso in questi film e, sebbene possano
sembrare perfetti a prima vista, è umanamente impossibile non
inciampare, qualche volta, nel corso di un progetto tanto lungo e
complicato. I Marvel Studios hanno avuto diversi problemi nel corso
della loro storia e a volte, per aggirare gli ostacoli, hanno
cambiato la traiettoria che avevano inizialmente pensato. Di
seguito trovate alcuni dei maggiori problemi dietro le quinte che
ha affrontato la Marvel e che hanno cambiato la traiettoria
iniziale dello studio.
Chi è davvero il Mandarino?
I fan erano entusiasti
quando fu annunciato che il terzo film del franchise di Iron Man
avrebbe finalmente visto l’introduzione del Mandarino, la nemesi di
Tony Stark. Tuttavia, si è scoperto che il Mandarino del film era
in realtà un attore che recitava una parte in vece del vero
cattivo, Aldrich Killian, interpretato da
Guy Pearce.
In una prima bozza della
sceneggiatura, il vero cattivo era Maya Hansen, interpretata da
Rebecca Hall, una vecchia amica di Tony e che
invece nel cut finale del film ha un ruolo marginale. Secondo lo
scrittore e regista Shane Black, i dirigenti della
Marvel hanno insistito sul fatto che nessuno avrebbe acquistato
action figure se il cattivo fosse stato femmina. Black non ha avuto
altra scelta che scambiare il personaggio. Gran parte della colpa è
stata attribuita al presidente della Marvel, Ike
Perlmutter, che diverse volte ha ostacolato i piani di
Kevin Feige.
Spider-Man e mutanti in Iron
Man?
L’MCU come lo conosciamo
è nato nel momento in cui Nick Fury pronunciò delle determinate
parole nell’ormai iconica scena post credits di Iron Man. Nella
scena, Fury accennava per la prima volta all’iniziativa dei
Vendicatori, dicendo a Tony Stark che non era l’unico supereroe
dell’universo.
Si è scoperto poi che una versione
alternativa della scena prevedeva la menzione di punture di insetti
radioattivi e i mutanti, riferimenti a Spider-Man e agli X-Men.
Quella scena non poteva essere interrotta poiché la Marvel non
aveva i diritti di Spider-Man o degli X-Men in quel momento, ma
mostra quanto fosse vasta la visione del MCU ai suoi esordi. Un
decennio dopo aver girato quella scena, la Marvel ha finalmente la
possibilità di usare tutti questi personaggi grazie
all’acquisizione della Fox da parte di Disney.
Patty Jenkins abbandona la regia di
Thor: The Dark World
Inizialmente, Patty Jenkins era stata
assunta dalla Marvel per dirigere Thor: The Dark
World, ma lasciò il progetto dopo poco tempo. La versione
di Jenkins del sequel di Thor era basata su Romeo e Giulietta e si
sarebbe concentrata sull’amore proibito di Thor e Jane Foster. Il
regista di Game of Thrones, Alan
Taylor, è stato poi ingaggiata per sostituire Jenkins dopo
che la regista aveva lasciato il progetto.
È stato riferito che
Natalie Portman era scontenta che la Marvel
avesse lasciato andare Jenkins, dato che sarebbe stata la prima
regista donna a lavorare con lo studio. Se il film avesse avuto
davvero una trama simile a quella di Romeo e Giulietta, è
facile immaginare che la Jane di Portman avrebbe avuto un ruolo più
importante. Nel 2017, Patty Jenkins ha avuto modo
di riscattarsi dirigendo il primo film di supereroi con una
protagonista femminile, Wonder Woman.
Don Cheadle diventa War
Machine
La maggior parte dei fan
sembra dimenticare che War Machine era originariamente interpretato
da Terrence Howard. Il mandato di Howard nel ruolo
del colonnello James Rhodey è durato solo per il primo film di Iron
Man, che però ha solo anticipato per poco il personaggio di War
Machine. Non appena il primo film è diventato un successo, la
Marvel ha iniziato rapidamente a lavorare al sequel. Si è scoperto
che il regista
Jon Favreau faceva fatica a lavorare con
Howard e non si sentiva entusiasta di averlo di nuovo a bordo. Allo
stesso tempo, la Marvel informò Howard del fatto che avrebbero
tagliato il suo stipendio, affermando che il film sarebbe stato un
“successo con o senza di lui”.
Howard, che aveva firmato un
contratto per tre film con la Marvel, fu rapidamente sostituito da
Don Cheadle. Mentre è ancora fastidioso che la
continuità dell’attore non sia coerente, si può dire che questo è
stato uno di quei cambiamenti che hanno funzionato bene per il MCU
poiché ora è difficile immaginare qualcuno di diverso nel ruolo di
War Machine che non sia Cheadle.
Nessuna Morgan adulta in Avengers:
Endgame
Alcune delle scene più
belle di Avengers: Endgame hanno come
protagonista la piccola Morgan Stark. Si è scoperto poi che avremmo
dovuto avere anche un’altra scena con la figlia di Tony che però
non ha superato il montaggio finale. Dopo lo schiocco di Tony,
dovevamo vederlo incontrare una Morgan più grande, interpretato da
Katherine Langford. La scena avrebbe dovuto
rispecchiare il momento in cui Thanos si trovava faccia a faccia con la piccola
Gamora, in Infinity War. Nella scena, entrambi gli
Stark avrebbero condiviso un momento speciale insieme, con la
Morgan adulta che riconosceva e apprezzava il rischio che ha corso
suo padre per salvare il mondo.
La cosa importante della scena era
che ci avrebbe presentato una Morgan più grande, che a sua volta ci
ha dato una visione informale del futuro del MCU. Morgan sarebbe
potuta essere con facilità l’erede dell’armatura di Iron Man. Ma i
Fratelli Russo hanno tagliato la scena, recidendo tutti i legami
con l’astro nascente
Katherine Langford.
La Marvel “spezza” Joss Whedon
Una delle
migliori scelte di Kevin Feige è stata quella di
far entrare a bordo l’icona geek Joss Whedon per
scrivere e dirigere The Avengers, il primo film
che avrebbe davvero mostrato di cosa era capace il MCU. Sembrava
una vera e propria assicurazione il fatto che Whedon sarebbe
tornato per scrivere e dirigere il sequel, Avengers: Age of Ultron. Le
aspettative erano alte, ma molti hanno trovato il film pieno zeppo
di contenuti che non avevano bisogno di essere lì.
Whedon e Marvel hanno discusso
moltissimo su come lavorare al film, su cosa tenere e cosa invece
togliere e questo sembra abbia provato molto il regista che, alla
fine del processo, si è trovato spezzato. La scena nella fattoria
di Occhio di Falco, quella di Thor nella piscina che anticipava il
Ragnarok sono state oggetto di discussione. Dopo AoU, Whedon lascia
la Marvel, per poi farsi spazio alla Warner Bros, andando a
sostituire Zack Snyder in Justice League.
Edgar Wright lascia Ant-Man
Un altro regista che ha
dovuto lasciare la Marvel è stato Edgar Wright,
che ha lavorato per oltre un decennio ad Ant-Man.
Wright era un grande fan del personaggio e si stava prendendo tutto
il tempo necessario a raccontare al meglio il personaggio. Mentre
l’entrata in produzione si avvicinava, divenne chiaro a Wright che
lo studio voleva che rendesse il film sempre più connesso al MCU e
quindi più lontano da quello a cui lui lavorava da oltre 10
anni.
Pochi mesi prima che iniziassero le
riprese, Wright lasciò il progetto perché non riusciva ad
allinearsi con il team Marvel. Anche se alla fine la regia è stata
firmata da Peyton Reed, c’è da dire che le
migliore scelte di casting sono state fatte da Wright stesso, come
Paul Rudd nei panni di Scott Lang e
Michael Douglas in quelli di Hank Pym.
Universal tiene in ostaggio
Hulk
Da quando
Mark Ruffalo è diventato Hulk, i fan hanno
chiesto alla Marvel di dargli la possibilità di avere il suo film.
Mentre Ruffalo adorerebbe essere protagonista del proprio film nei
panni del Dr. Bruce Banner, non ha altra scelta che essere un
personaggio secondario nei film del MCU.
La Universal detiene i diritti di
distribuzione di The Hulk, il che significa che Disney e Universal
dovrebbero trascorrere del tempo a negoziare per realizzare un film
incentrato sul personaggio. Mentre la Universal detiene i diritti
sul personaggio, la Disney ha trovato una perfetta scappatoia
legale facendo apparire Hulk di Ruffalo in tantissimi film della
MCU come personaggio secondario.
James Gunn accolto dalla DC
James
Gunn è stato licenziato dalla regia di Guardiani della
Galassia Vol. 3 nel 2018 dopo che alcune dei suoi tweet inopportuni
sono riapparse online. Warner Bros. e DC, rendendosi conto che
quello era il loro momento di agire, hanno avvicinato Gunn e gli
hanno dato le chiavi del loro regno. Gunn è così arrivato a
scrivere e dirigere il sequel / reboot, The Suicide Squad, che uscirà nei cinema
nell’estate del 2021.
Col passare del tempo, Disney e
Marvel si sono rese conto che avevano agito d’impulso, licenziando
uno dei loro migliori autori e lo hanno riportato al suo ruolo
originale. Mentre la Disney ha sicuramente perso la faccia per la
sua decisione affrettata, il problema principale che ne è derivato
è che la produzione del film è stata drasticamente ritardata,
cambiando sostanzialmente il corso del MCU.
Niente più Spider-Man?
L’estate del 2019 è stata
devastante per i fan della Marvel. Come se vedere Tony Stark morire
a seguito dello schiocco non fosse stato abbastanza, i fan sono
rimasti senza parole quando J. Jonah Jameson ha
annunciato a tutta New York che Spider-Man è in realtà Peter
Parker, nella scena post credits di Far From Home.
E mentre il cliffhanger del film ci ha lasciato tutti con il forte
desiderio di scoprire cosa sarebbe successo, c’è stato un breve
periodo in cui abbiamo pensato che era arrivata la fine per lo
Spidey del MCU.
Dopo che Far From Home è uscito al
cinema, la Marvel e la Sony sono tornate al tavolo delle trattative
per rinegoziare il futuro del personaggio nel MCU. Le due parti non
sono riuscite a trovare un accordo e per un breve periodo Sony ha
quasi sviluppato il suo film di Spider-Man senza che Kevin Feige
potesse guidare il progetto. Dopo tonnellate di proteste dei fan e
un piccolo aiuto da parte dello stesso
Tom Holland, entrambe le parti si sono
accordate per un terzo film di Spider-Man.