In una recente intervista con
Collider, Mark Strong ha svelato alcuni nuovi
dettagli su Cruella, il live action Disney che
racconterà le “origini” di Crudelia De Mon, celebre antagonista
de La carica dei 101, che nel film sarà interpretata
dal premio Oscar Emma
Stone.
“È stato fantastico essere sul
set. È una produzione davvero imponente”, ha spiegato
l’attore. “Ci sono enormi sequenze di moda e di ballo, che sono
veramente impressionanti. Sono stato sul set per alcuni giorni e ho
passato la maggior parte del mio tempo con le due Emma: Emma Stone
ed Emma Thompson. È stato fantastico poter lavorare con loro a
questa storia. Penso che il pubblico l’apprezzerà
moltissimo.”
Strong ha poi aggiunto: “Quello
che fa il film, che trovo assolutamente geniale, è cercare di
gettare una nuova luce sulle origini di Crudelia. Pensiamo di
sapere da dove provenga, ma non è così. È una storia di sviluppo:
vedremo Crudelia trasformarsi nella Crudelia de Mon che conosciamo
e che amiamo tanto odiare.”
Tutto quello che sappiamo su Cruella
Cruella,
che dovrebbe arrivare nelle sale il 28 maggio 2021, è ambientato
nella Londra degli anni ’70, dove seguiremo l’ascesa della giovane
stilista Cruella de Vil e la nascita della sua ossessionata per i
dalmata prima di diventare una delle più leggendarie, spietate,
terrificanti e iconiche villain di tutti i tempi. Nel cast ci
saranno anche Joel Fry e Paul Walter
Hauser nei panni rispettivamente di Gaspare e Orazio.
Dietro la macchina da presa
siederà Craig Gillespie (I,Tonya, Lars e una
ragazza tutta sua e Fright Night – Il vampiro della
porta accanto) mentre la sceneggiatura è stata curata da
Tony McNamara. Alex Timbers, acclamato
sceneggiatore di Broadway e della serie Mozart in the
Jungle, era stato il primo nome associato al progetto,
tuttavia il cambio di piani di lavorazione e la voglia di
affrettare la schedule ha costretto la Disney a scegliere un altro
regista e a programmare l’inizio delle riprese l’anno prossimo.
Il network americano della CBS ha
diffuso il teaser promo FBI: Most Wanted 2, l’annunciata
seconda stagione di FBI: Most Wanted.
FBI: Most Wanted 2
FBI: Most Wanted 2 è la
seconda stagione della serie FBI: Most
Wanted ideata da Dick Wolf e segue il
dipartimento dell’FBI incaricato di tracciare e catturare i
criminali nella sua lista dei Most
Wanted. Jess LaCroix è descritto come un “agente
dell’agenzia che è al vertice di comando della sua unità e
sovrintende la squadra dell’Unità Most Wanted dell’FBI, a cui
vengono assegnati i casi più estremi ed eclatanti.
FBI: Most
Wantedè ideata da Dick Wolf (Chicago Fire,
Chicago PD, Chicago Med, Chicago Justice, FBI), Rene Balcer (Law &
Order True Crime, FBI, Law & Order), Peter Jankowski, Arthur W.
Forney, Universal Television e CBS Studi TV Wolf e Balcer
metteranno insieme la sceneggiatura e la produzione
esecutiva. Fred Berner (Law & Order, Chicago PD, Chicago Med,
FBI) dirigerà l’episodio pilota.
Nonostante abbia realizzato 85
armature di Iron Man nel MCU, Tony Stark
non ha mai indossato quella più potente, e per un motivo molto
importante. L’ossessione nei confronti della creazione di armature
sempre più impressionanti – unito all’integrazione della
nanotecnologia presa in prestito da Wakanda -, è stata per Iron Man
una naturale estrapolazione della sua paura nei confronti della
sicurezza dell’universo e della sua stessa impotenza.
Da Iron Man
3 in poi – quando le lotte di Tony Stark contro il PTSD,
sulla scia della Battaglia di New York, vennero alla luce e si
manifestarono attraverso invenzioni compulsive, l’armeria di Iron
Man si potenziò ben oltre le aspettative, con alcune armature che
vennero progettate esclusivamente per funzioni
incredibilmente specifiche, come l’ingegneria subacquea e il volo
stealth. Alla fine, sebbene siano stati distrutti da Stark
utilizzando il protocollo Clean Slate, ogni prototipo ha
contribuito a far avanzare la tecnologia Iron Man in modi
specifici, aiutando Tony a personalizzare e perfezionare la sua
armatura principale, aggiungendo abilità, riducendone il peso e
migliorandone l’efficienza. Hanno anche portato allo sviluppo
dell’armatura di War Machine, di Iron Spider (e delle altre
armature Stark di Spider-Man) e dell’Hulkbuster. Ovviamente, tutto
è andato a spese di Ultron, ma i progressi sono stati la chiave per
risolvere la Saga dell’Infinito.
Ma i progressi di Tony andarono ben
oltre lo sviluppo del cosume finale di Iron Man che abbiamo visto
in Avengers:
Endgame – sebbene la tecnologia fosse la chiave per
consentirgli di usare le Gemme dell’Infinito -, perché il suo
vestito più potente non è in realtà quello che indossava. Si tratta
infatti dell’armatura Rescue che ha creato per Pepper Potts come
regalo prima della degli eventi narrati in Endgame.
E il fatto che non abbia mai indossato la sua più potente armatura,
la dice lunga sulle motivazioni di Tony durante il MCU e sul suo costante bisogno di
proteggere il mondo.
L’armatura viola, che si vede nella
battaglia finale di Endgame,
è un’arma di distruzione di massa. Quando Pepper arriva sul campo
di battaglia, dimostra rapidamente le capacità della sua armatura,
eliminando le navi di Thanos con la stessa facilità di Captain Marvel e mostrando i suoi repulsori
galleggianti con effetti devastanti. Ha anche abbattuto un
Leviathan di Chitauri, cosa che l’ha messa alla pari di Hulk in
termini di potenza e mettendo superando l’armatura dell’era di
Avengers di Tony. Considerando la sua paura di perdere i
propri cari, Tony ha creato per Pepper un’armatura a dir poco
perfetta che non solo le ha permesso di unirsi alla lotta, ma anche
di non essere mai in reale pericolo. Ciò testimonia l’intera
motivazione di Tony, non solo in riferimento alla creazione
dell’armatura, ma in termini molto più ampi.
Iron Man e l’armatura da mettere intorno al
mondo
In
Avengers: Age Of Ultron, Tony Stark parla di voler
mettere “un’armatura da mettere intorno al mondo”, e in un
certo senso ci è riuscito. A partire dallo schiocco alla fine di
Infinity
War, passando per l’isolamento di Tony nello spazio e fino
a prima della morte di Thanos, le sue priorità cambiano
notevolmente per cercare di preservare la sua famiglia. Con la
forza era stato in grado di rinunciare ad essere un eroe e
concentrarsi sul vivere la vita da cui stava scappando, ma lo
sviluppo dell’armatura Rescue ha lasciato intendere che Tony aveva
ancora legami con il suo passato e con la possibilità che le sue
paure potessero diventare realtà, come mostrato anche dalla visione
che Scarlet Witch gli ha mostrato in Age Of
Ultron. Nonostante i segnali di una vita personale
appagante, Stark si stava ancora preparando: la sua idea del “suo
mondo” che necessitava “un’armatura” era cambiata. Pepper (e
Morgan) erano il suo mondo a quel punto, e il suo impegno a
sviluppare per lei un armatura così potente è la testimonianza del
suo bisogno di proteggere la sua famiglia.
Alla fine, Tony ha sempre saputo che
non sarebbe sopravvissuto al combattimento, o che non avrebbe
potuto essere sempre lì, in parte a causa dei suoi ripetuti
tentativi di uccidersi per salvare tutti gli altri (due volte è
sufficiente per qualsiasi eroe!). Quando Thanos ha detto che Tony
Stark era ossessionato dalla conoscenza, aveva ragione, ma non era
solo la consapevolezza che il mondo fosse in pericolo: era la
consapevolezza che non sarebbe potuto esserci sempre per salvarlo.
Ecco perché voleva l’armatura da mettere intorno al mondo e perché
aveva bisogno di sviluppare le sue armature di Iron Man, al punto
da sentirsi abbastanza a suo agio nel consegnarne una a Pepper
abbastanza potente da proteggerla in sua assenza. Sì, forse è una
manifestazione della sua arroganza e del suo egoismo, ma è anche
una pura espressione del suo amore.
Jude Law, che interpreta la versione giovane
di Albus Silente nella saga di Animali Fantastici,
ha parlato dell’importanza che ha per lui il ruolo dell’iconico
mago. La serie funge da prequel di Harry Potter e si svolge diversi decenni prima che
Harry si unisca ad Hogwarts. Il ruolo di Silente, preside di
Hogwarts e uno dei principali mentori di Harry, è stato
interpretato da Richard Harris nei primi due film
di Harry Potter e poi da Michael Gambon
dopo la morte di Harris nel 2002. Silente è senza dubbio uno dei
personaggi più iconici della serie e ha avuto un’enorme influenza
sulla crescita di Harry come mago.
Poiché la serie si svolge decenni
prima che Harry Potter nascesse, ovviamente Silente doveva essere
interpretato da un attore più giovane. Law è stato scelto nel 2017
e ha fatto la sua prima apparizione in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
del 2018. Sebbene il film sia stato accolto in maniera
contrastante, la performance di Law è stata accolto positivamente,
nonostante il suo tempo a disposizione sullo schermo fosse
relativamente breve. Alcuni sostengono che, data l’importanza del
personaggio e il suo rapporto con Grindelwald, il Silente di Law
avrebbe dovuto essere il personaggio principale della serie al
posto di Newt Scamander.
Parlando con il suo co-protagonista
di Animali Fantastici, Dan Fogler, durante il suo podcast
DAN FOGLER’S 4d Xperience!, Jude Law ha parlato dei suoi sentimenti
nell’interpretare Silente. L’attore ha riflettuto sull’importanza
che Silente ha non solo all’interno della storia di Animali
Fantastici, ma anche su cosa significa il personaggio per i
fan di Harry Potter e per la cultura pop in
generale. Law ha affermato di sforzarsi costantemente per cercare
di creare qualcosa di speciale ed essere così all’altezza di ciò
che l’universo di Harry Potter ha fatto in passato.
“Sono così felice di essere in
questa compagnia e sono così felice di interpretare questo
personaggio. Sembra che ogni volta che abbiamo la possibilità di
fare questi film sia una benedizione. C’è anche un senso di
benessere… dovuto alla riverenza, suppongo. Perché questi film e
questi personaggi occupano un posto davvero speciale nella vita di
tantissime persone. Si instillano nei cuori e nelle vite delle
persone. Non mi ero mai sentito così prima d’oro in merito ad un
mio lavoro, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità che
ne deriva. Ma è una cosa bellissima: è come ricevere un manufatto
davvero prezioso o qualcosa di cui devi occuparti, e che magari
ogni tanto devi rispolverare.”
Jude Law sarà ancora Silente in Animali Fantastici 3
Ricordiamo che Jude Law tornerà nei panni di Silente in
Animali Fantastici 3, le cui riprese sono
attualmente in corso nel Regno Unito. Di recente il film è stato
ufficialmente posticipato al 2022 dopo la notizia del licenziamento
di Johnny Depp. La Warner Bros. ha fatto sapere
che il personaggio di Gellert Grindelwald sarà interpretato da un
altro attore. Dopo la sconvolgente notizia, i fan hanno lanciato
una petizione per affidare a Colin Farrell la parte: l’attore irlandese
aveva interpretato Percival Graves nel primo film della serie,
salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso
sotto pozione polisucco.
A quanto pare Black
Widow, l’atteso standalone dedicato alla Vedova Nera
di Scarlett
Johansson, spiegherà finalmente il riferimento a
Budapest presente in
The Avengers. Quando Natasha Romanoff è tornata nel
MCU per il film di Joss Whedon, il
pubblico stava ancora imparando a conoscere l’ex spia russa. La sua
backstory è stata accennata più volte all’interno
dell’universo condiviso, ma Black
Widow rappresenterà la prima volta che il personaggio si
troverà al centro di un film. A causa della sua morte in
Avengers:
Endgame, il tanto atteso film da solista sarà un prequel
ambientato subito dopo gli eventi di Captain
America: Civil War.
Tale ambientazione offrirà a
Black
Widow la possibilità di colmare le lacune della storia
di Natasha, soprattutto in merito a quanto avvenuto tra il
tradimento degli accordi di Sokovia e l’adesione al team dei
Vendicatori Segreti di Captain America. Anche se al centro del film
ci saranno una riunione con la sua “famiglia” e una lotta contro
Taskmaster, il passato di Natasha verrà rimpolpato in altri modi. I
Marvel Studios avranno, infatti, la
possibilità di rispondere a domande persistenti, come quello che è
successo alla figlia di Dreykov, ma i fan sono stati anche
ottimisti riguardo la leggendaria missione di Vedova Nera a
Budapest con Occhio di Falco.
La prima menzione della missione di
Vedova Nera e Occhio di Falco a Budapest è arrivata in The Avengers: quando Natasha ha osservato che
la battaglia di New York era come quella di Budapest, Clint Barton
ha risposto dicendo: “Io e te ricordiamo Budapest in un modo
molto diverso”. I fan hanno continuato a chiedersi cosa fosse
realmente successo lì, mentre il materiale promozionale di Black
Widow ha lasciato intendere che nel film Nat avrebbe
visitato anche quella città. È stato confermato che il film
rivelerà finalmente cosa è successo veramente anni fa. A farlo è
stata proprio Scarlett
Johansson in un’intervista inclusa in Marvel’s Black Widow: The Official Movie Special Book (via
Screen Rant).
Black Widow affronterà anche la
missione di Budapest con Occhio di Falco
“Eravamo tutti d’accordo che
dovevamo scoprire cosa era successo a Budapest. È iniziato tutto
con una battuta che Joss Whedon ha inserito in The Avengers,
semplicemente come un momento divertente tra Occhio di Falco e
Vedova Nera. Clint e Natasha parlano della loro storia, e i fan
hanno avuto un divertente easter egg su sui hanno teorizzato per
anni. Abbiamo pensato che se non tornavano a Budapest e non
scoprivano cosa era realmente accaduto lì, le persone sarebbero
rimaste deluse. Anche io mi chiedevo cosa fosse realmente successo
lì.
Abbiamo parlato spesso di quello
che stava succedendo nella testa di Natasha. Penso davvero che
Natasha sia ossessionata dal fatto di avere questo passato di cui
si sente così in colpa. Il lavoro incompiuto è quel senso di colpa
che la segue, che deriva tutto da quello che è successo a Budapest.
Black Widow non parla di quello che è successo a Budapest, ma è un
enorme punto di partenza per capire la pesantezza del fardello di
Natasha.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Con la vittoria in Pennsylvania,
Joe Biden ha vinto le Elezioni 2020 ed è il 46°
Presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo la vittoria di Trump e
dei Repubblicani nel 2016, i Democratici hanno riconquistato la
Casa Bianca e il mondo di Hollywood, tendenzialmente appartenente
alla schiera degli asinelli, festeggia la notizia sui social.
Ecco come il mondo dello spettacolo
sta festeggiando la vittoria di Biden, la sconfitta di Trump e la
prima Vice Presidente donna della storia degli USA, Kamala
Harris.
Congratulations, @JoeBiden
and @KamalaHarris.
Our two countries are close friends, partners, and allies. We share
a relationship that’s unique on the world stage. I’m really looking
forward to working together and building on that with you both.
Prison Break è una
serie TV statunitense di genere thriller e d’azione con
protagonisti gli attori Wentworth Miller e Dominic Purcell. La serie TV è andata in onda
in Italia dal 2006 al 2017, per un totale di cinque stagioni ma,
nel 2018, è stata annunciata la produzione di una sesta stagione
che, presumibilmente, arriverà tra la fine del 2021 e l’inizio del
2022.
In occasione del suo ritorno,
quindi, riepiloghiamo tutte le più importanti informazioni relative
a quella che è stata una tra le serie televisive più amate degli
anni 2000, come la trama, il
cast, il numero di stagioni e di
episodi. Inoltre, troverai anche gli
aggiornamenti sulla data d’uscita della sesta
stagione, oltre alle informazioni sulla disponibilità
in streaming, nel caso non avessi mai visto
questa serie TV e vorresti vederla per la prima volta, oppure nel
caso in cui desiderassi rivederla.
Prison Break trama
La trama di questa
serie TV vede come protagonisti Lincoln Burrows e
Michael Scofield, due fratelli profondamente
legati tra loro. La loro storia ha inizio quando Lincoln viene
accusato di aver ucciso Terrence Steadman, il fratello del
vicepresidente degli Stati Uniti: l’uomo viene quindi incarcerato
nel penitenziario di Stato di Fox River, in attesa della condanna a
morte.
Micheal, l’unico convinto
dell’innocenza del fratello, decide di mettere in atto un complesso
piano per liberarlo. Per attuarlo, però, fingerà di rapinare una
banca, in modo da farsi arrestare e incarcerare nella stessa
prigione dove è rinchiuso il fratello.
Riusciranno Lincoln e Michael ad
evadere di prigione? Se non hai mai visto questa serie televisiva,
ti suggerisco di continuare a leggere, per scoprire come
vedere Prison Break in streaming.
Inoltre, se sei curioso di saperne
di più, ti suggerisco di leggere
questo articolo dedicato alle curiosità.
Prison Break cast
Prison Break è una
serie TV che si caratterizza per il suo numeroso
cast: i protagonisti della serie televisiva sono
gli attori Wentworth Miller e Dominic Purcell che, rispettivamente,
interpretano i personaggi di Michael J. Scofield e
di Lincoln Burrows.
Oltre a loro, veste sicuramente un
ruolo importante il personaggio di Sara Tancredi,
interpretata dall’attrice Sarah Wayne Callie. Altri personaggi di
spicco sono Veronica Donovan, interpretato
dall’attrice Robin Tunney, e John Abruzzi,
interpretato dall’attore Peter Stormare.
Per maggiori informazioni sul cast,
fa riferimento all’elenco che trovi qui di seguito, che include i
nomi dei principali interpreti e quelli dei relativi
personaggi.
Jodi Lyn O’Keefe: Gretchen Morgan/Susan B. Anthony
Michael Rapaport: Donald “Don” Self
Mark Feuerstein: Jacob Anton Ness / Poseidone
Inbar Lavi: Sheba
Augustus Prew: David “Whip” Martin
Altri personaggi secondari degni di
nota sono Charles “Haywire” Patoshik, interpretato
da Silas Weir Mitchell, Nika Volek, interpreta
dall’attrice Holly Valance, Otto Fibonacci, interpretato da
Roderick Peeples e David “Tweener” Apolskis,
interpretato da Lane Garrison.
Prison Break trailer
Vorresti vedere il trailer
italiano di Prison Break, in modo da
farti un’idea più precisa su quella che è la storia di questa
famosa serie televisiva? In tal caso, dato che non è disponibile il
trailer ufficiale, ti propongo qui di seguito un filmato fan made
relativo alla prima stagione della serie televisiva.
Prison Break stagioni ed
episodi
La serie TV è, al momento attuale,
composta da cinque stagioni che, in Italia, sono
andate in onda su Italia 1 (Stagioni 1 – 4) e su
Fox (Stagione 5) dal 2006 al 2017.
Nel 2018, inoltre, Fox ha
annunciato la produzione della sesta stagione ma,
al momento, la data di uscita e il numero
di episodi di quest’ultima non sono stati ancora
annunciati.
Inoltre, se dopo Prison
Break 6 ci sarà anche Prison Break 7,
ovvero una settima stagione, ancora non è dato saperlo: dipenderà
tutto dall’andamento della sesta stagione in termini di
audience.
A tal proposito, quindi, qui di
seguito puoi trovare un breve riepilogo di tutte le
stagioni della serie televisiva con il numero
degli episodi, oltre alle informazioni relative
all’anno della messa in onda.
Prison Break 1
La prima stagione
della serie televisiva è composta da 22 episodi.
Negli Stati Uniti è stata trasmessa dal 29 agosto 2005 al 15 maggio
2006 su Fox. In Italia, invece, è andata in onda dal 18 maggio al
30 novembre 2006 su Italia 1.
La storia della prima stagione ha
inizio quando Lincoln Burrows viene accusato di aver commesso un
omicidio e viene quindi incarcerato nel Penitenziario di Stato di
Fox River, in attesa della condanna a morte. Il fratello, convinto
della sua innocenza, metterà in atto un complesso piano per
liberarlo.
Prison Break 2
La seconda
stagione della serie televisiva è composta anch’essa da
22 episodi. Negli Stati Uniti è stata trasmessa
dal 21 agosto 2006 al 2 aprile 2007 su Fox, mentre in Italia è
andata dal 14 settembre 2007 al 20 novembre 2007 su Italia 1.
Gli eventi della seconda stagione
hanno inizio dopo la fuga dal penitenziario da parte dei due
fratelli. Questi scopriranno di essere coinvolti in una
cospirazione e dovranno dividersi, per far perdere le proprie
tracce, viaggiando verso luoghi diversi, ognuno con il proprio
obiettivo.
Prison Break 3
La terza stagione
è composta da 13 episodi e, negli Stati Uniti, è
andata in onda dal 17 settembre 2007 al 18 febbraio 2008 su Fox. In
Italia, invece, le puntate sono state trasmesse dal 27 giugno 2008
al 29 agosto 2008 sempre su Italia 1.
A causa degli eventi della stagione
precedente, Michael viene incarcerato nel Penitenziario Federale di
Sona. La storia seguirà, quindi, le vicende di quest’ultimo
all’interno del carcere, che avrà il compito di liberare un
prigioniero, con la complicità del fratello e di alcuni suoi amici,
che si trovano fuori dalla struttura di detenzione.
Prison Break 4
La quarta stagione
è composta da 22 episodi a cui si aggiungono le
due puntate finali del film Prison Break: The Final
Break.
Negli Stati Uniti è stata trasmessa
dal 1 settembre 2008 al 15 maggio 2009 su Fox. In Italia,
invece, la messa in onda è iniziata su Italia 1 il 4 giugno
2009 e si è conclusa il 15 settembre 2009.
In questa stagione i due fratelli e
i membri del loro gruppo verranno nuovamente arrestati e verranno
ingaggiati segretamente, per recuperare un oggetto misterioso
chiamato “Scylla”: questo ritrovamento gli garantirà la
libertà.
Prison Break: The Final Break
Si tratta di un film del
2009 diviso in due parti che, originariamente, era
stato concepito per rappresentare il finale della serie televisiva,
dato che gli eventi si svolgono dopo la conclusione della quarta
stagione.
Le due parti del film vengono
quindi conteggiate come se fossero, rispettivamente,
l’episodio 23 e l’episodio 24
della quarta stagione della serie TV.
Prison Break 5
La quinta
stagione, composta da 9 episodi, segna il
ritorno della serie televisiva, nonostante la sua conclusione.
Sette anni dopo l’ultima evasione, Lincoln riceve degli indizi che
gli fanno credere che Michael è ancora vivo, nonostante fosse
creduto morto. L’uomo è in realtà imprigionato ad Ogygia, un
carcere dello Yemen e spetterà nuovamente al fratello
liberarlo.
Negli Stati Uniti è stata trasmessa
su Fox dal 4 aprile al 30 maggio 2017. In Italia, invece, i
diritti di trasmissione sono stati affidati a Sky: la messa in onda
è iniziata su Fox l’11 settembre 2017 e si è conclusa il 6 novembre
2017.
Prison Break 6
La serie televisiva tornerà
nuovamente in TV con la sesta stagione,
originariamente annunciata nel 2018 e confermata dagli attori nel 2020.
Il numero di
episodi e la data d’uscita relativi a
quest’ultima sono ancora da annunciare; tuttavia, considerati i
tempi tecnici di produzione, è possibile presumere che la
sesta stagione farà il suo debutto tra la fine del
2021 e l’inizio del 2022.
Prison Break streaming
Non hai mai visto questa serie TV
oppure vorresti fare un rewatch, in attesa dell’uscita della sesta
stagione? In tal caso, se ti stai chiedendo come
vedere Prison Break in streaming ita sarai felice di
sapere che, al momento attuale, in Italia i diritti relativi alla
distribuzione sono in mano a Netflix, che ospita
tutte e cinque le stagioni e, con molta probabilità, renderà
disponibile prossimamente anche la sesta.
L’allontanamento di Johnny Depp da
Animali Fantastici 3 ha causato non solo lo
slittamento del film al 2022, ma ha anche lasciato un vuoto
importante nel cast del film, dal momento che l’attore interpretava
il villain principale e personaggio abbastanza importante nel
Wizarding World.
I fan si sono ribellati prima contro
la decisione della Warner Bros di allontanare Depp, ci sono state
petizioni e richieste, ma visto che molti dei fan del franchise
sono anche pratici e sanno che difficilmente la Warner
Bros tornerà indietro sui suoi passi, hanno cominciato a
fare proposte costruttive per sostituire l’attore.
Mentre si affollano ipotesi che
vorrebbero il coinvolgimento di molti attori, tra cui Nikolaj Coster-Waldau, i fan sono fortemente
convinti che il ritorno di Colin Farrell possa giovare al franchise.
L’attore irlandese aveva interpretato Percival Graves nel primo
film della serie, salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che
Grindelwald stesso sotto pozione polisucco.
Riproporre Farrell sarebbe
divertente, perché l’attore ha dimostrato grande carisma nel
mettersi in gioco con il franchise, tuttavia sarebbe davvero strano
dover fingere che Grindelwald abbia cambiato aspetto e sia di nuovo
quel Graves che si era già rivelato un impostore.
Question… Can we see Colin Farrell return
instead? He original played Grindelwald and was great. pic.twitter.com/pxvxrsoqk1
Animali Fantastici 3 risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio?
I crimini di Grindelwald si è concluso con
diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione che
Credence Barebone (Ezra
Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello
perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono
l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio.
Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di
Animali Fantastici 3 sono ufficialmente
cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter,
l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di
Katherine Waterson,
Jude Law ed
Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da
presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una
volta alla sceneggiatura del film.
Sono state diffuse in rete alcune
immagini che mostrano il set del reboot di Resident Evil. Per fare
da sfondo al film è stato scelto il Canada, dove verrà messa in
piedi Raccoon City. DI seguito potete vedere le immagini che in più
di una occasione ribadiscono il legame di questo film con gli
originali:
Protagonista sarà Kaya
Scodelario di Maze Runner nei panni di
Claire Redfield insieme a Hannah John-Kamen
(Ant-Man and the Wasp) nei panni di Jill
Valentine, Robbie Amell (Upload)
nei panni di Chris Redfield, Tom Hopper
(The Umbrella Academy) nei panni
di Albert Wesker, Avan Jogia (Zombieland:
Double Tap) nei panni di Leon S. Kennedy e Neal
McDonough (Yellowstone) nei panni di William
Birkin.
“Con questo film, volevo davvero
tornare ai primi due giochi originali e ricreare la terrificante
esperienza viscerale che ho avuto quando li ho giocati per la prima
volta, raccontando allo stesso tempo una storia umana radicata in
una piccola città americana morente in modo tale che sia
riconoscibile che rilevante per il pubblico di oggi” ha detto
Roberts.
Il produttore del franchising
Robert Kulzer produrrà di nuovo per conto di
Constantin con James Harris di Tea Shop
Productions e Hartley Gorenstein.
Paul W.S. Anderson
ha scritto e diretto i sei film precedenti, con protagonista
Milla Jovovich e con un incasso totale di 1,2
miliardi di dollari al botteghino mondiale. È una delle serie di
film basate su un videogioco di maggiore successo e con l’incasso
migliore.
Dopo l’ultimo ingresso nel cast la ABC ha diffuso il promo
crossover di Grey’s
Anatomy 17 e Station
19 4, che come sappiamo avranno una season premiere
combinata.
La diciassettesima stagione di
Grey’s
Anatomy debutterà giovedì 12 novembre 2020. In
Grey’s Anatomy 17ritorneranno i personaggi
Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen
Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in
corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso),
interpretata da Chandra
Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso),
interpretato da James
Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin
McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso,
ricorrente 14), interpretata da Kim
Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso,
ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in
corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla
Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in
corso, guest 10), interpretata da Kelly
McCreary, Greg
Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren
(stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato
da Jason George, Andrew DeLuca
(stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo
Gianniotti e Caterina
Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.
Grey’s Anatomy 17 è stato creato ed è prodotto da
Shonda Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station
19”). Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”,
“Station 19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff
(“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred
Einesman, Andy Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi.
“Grey’s Anatomy” è prodotto da ABC Signature,
che fa parte dei Disney Television Studios, insieme a 20th
Television e Touchstone Television.
Arriva da
Deadline la notizia che l’attore Mike Merrill è entrato a far
parte del cast di All
American 3, l’attesa terza stagione di All
American.
Mike Merrill (American Soul) ha
ottenuto un ruolo ricorrente nella terza stagione di All American
della CW. Merrill interpreterà Christian Mosley, un giovane,
affamato, talent director che è il protetto di JP Keating nel
dramma sportivo.
All American
3
All American 3 è la
terza stagione della serie tv All
American ideata da April Blair per il
network americano The CW ed è ispirata dalla vita dell’ex giocatore
di football americano Spencer Paysinger.
In All
American 3 protagonisti sono Spencer James,
interpretato da Daniel Ezra, Billy Baker, interpretato da Taye
Diggs, Olivia Baker, interpretata da Samantha Logan, Tiana “Coop”
Cooper, interpretata da Bre-Z, Leila Faisal, interpretata da Greta
Onieogou, Laura Fine-Baker, interpretata da Monet
Mazur, Jordan Baker, interpretato da Michael Evans Behling,
Asher, interpretato da Cody Christian, Grace James, interpretata da
Karimah Westbrook e Dillon James, interpretato da Jalyn Hall.
In All
American quando un giocatore di football delle scuole
superiori della South L.A. viene reclutato per giocare alla Beverly
Hills High, le vittorie, le perdite e le lotte di due famiglie di
mondi molto diversi, iniziano a scontrarsi.
The Watch è la
nuova serie televisiva fantasy della BBC
America si ispira a Ankh-Morpork City Watch dalla serie di
romanzi fantasy Discworld di Terry Pratchett. La serie ha
avuto un ordine di una stagione in otto parti.
The Watch: quando esce e dove vederla in streaming
La prima stagione di The Watch debutterà in anteprima il 3
gennaio su BBC America. In Italia la serie non ha al momento una
collocazione.
The Watch: la trama e il cast
Ambientato nella città principale
dell’immaginario Discworld di Ankh-Morpork, The Watch è stato
descritto da Terry Pratchett come un “CSI in stile Pratchett ” e da
Narrativia come un “thriller punk rock”. Avrà una trama episodica,
seguendo il formato di un “crimine della settimana” come affrontato
dalle forze di polizia della città sotto il comando di Sam
Vimes.
In The Watch
protagonisti sono Sam Adewunmi nel ruolo di Carcer
Dun, Matt Berry come voce di Wayne, Anna
Chancellor come Lord Vetinari, Marama
Corlett nel ruolo del caporale Angua, Richard
Dormer nel ruolo di Sam Vimes, Jo
Eaton-Kent nel ruolo di Constable Cheery, James
Fleet come Arcicancelliere della Unseen
University, Adam Hugill nel ruolo di Constable
Carrot, Hakeem Kae-Kazim nel ruolo del Capitano
John Keel, Ruth Madeley nel ruolo
di Throat, Bianca Simone Mannie nel ruolo di
Wonse, Ingrid Oliver nel ruolo del dottor Cruces,
Wendell Pierce come voce della morte e
Lara Rossi nel ruolo di Lady
Sybil Ramkin.
The Watch: teaser trailer
https://youtu.be/ymQMJDmhu70
Curiosità sulla serie tv
Anche prima dell’uscita della
serie, la serie ha attirato una grande quantità di polemiche e
critiche per essersi allontanata troppo dalle origini medievali
della serie, approfondendo troppo le immagini “ punk rock ”,
cambiando il genere, la personalità o le origini dei personaggi e
rimuovendo completamente alcuni caratteri.
Queste controversie sono state
esacerbate quando Simon Allen, capo sceneggiatore della serie, non
ha menzionato Terry Pratchett durante il suo post per commemorare
la fine delle riprese.
Dopo il panel del Comic Con di New
York del 9 ottobre 2020 Rhianna Pratchett ha dichiarato che non
condivideva “nessun DNA con l’orologio di mio padre”.
Neil Gaiman ha paragonato la serie
a “Batman che ora è un giornalista con un trench giallo un
pipistrello domestico”.
The Watch è stato annunciato nel
2011 come in fase di sviluppo da Prime Focus Productions, che in
precedenza aveva creato tre adattamenti televisivi in due parti
dei romanzi di Discworld
I ragazzi nati negli anni novanta
sono più o meno cresciuti tutti a pane e Nickelodeon. Tra la fine
degli anni novanta e i primi del duemila, infatti, la quantità di
film e serie tv dedicate agli adolescenti era sorprendente. Una tra
le più amate, che riempiva i pomeriggi di tantissimi ragazzi e
ragazza in tutto il mondo era Zoey 101.
Ideata da Dan
Schneider, Zoey 101 è una serie tv per
teenagers, girata interamente all’università Pepperdine di Malibù,
in California, e andata in onda dal 2005 al 2008.
Quella che potrebbe sembrare solo l’ennesimo programma per ragazzi,
ha fatto storia grazie alla sua protagonista d’eccellenza. La Zoey
della serie è infatti Jamie Lynn Spears, sorella
minore della celebre cantante pop Britney
Spears.
Andata avanti per 4
stagioni e 65 episodi, la serie si è
purtroppo interrotta bruscamente nel 2007.
Zoey 101 cast e trama: una nuova
ragazza in città
La prestigiosa Pacific Coast
Academy di Malibù, fondata come scuola solo maschile, finalmente
entra nel nuovo millennio e decide di aprire le porte anche alle
donne, diventando quindi un istituto misto. All’inizio dell’anno
scolastico 2005, dalla Louisiana arriva la teeneger Zoey Brooks
(Jamie Lynn Spears), insieme al fratellino Dustin
(Paul Butcher). Entrambi cominceranno al più
presto le lezioni nella rinnovata Pacific.
Nonostante le polemiche per la
nuova politica dell’accademia, Zoey sembra trovarsi a suo agio
nella nuova scuola. Appena arrivata, infatti, fa subito nuove
conoscenze. Il primo a incrociare il suo cammino è Chase Matthews
(Sean Flynn-Amir), un ragazzo buffo e pasticcione
che diventerà successivamente il suo migliore amico. Grazie a
Chase, inoltre Zoey fa la conoscenza di molti altri ragazzi tra cui
Michael Barrett (Christopher Massey), il burlone
della scuola, Quinn Persky (Erin Sanders), pazza
per la scienza, e Logan Reese (Matthew Underwood),
il ragazzo più ricco e viziato della Pacific. Sarà proprio
quest’ultimo a creare non pochi problemi alla protagonista, senza
pronta a bacchettarlo e a difendere le vittime di Logan.
A guardare le spalle a Zoey, oltre
a Chase, ci sono anche due new entry. Mentre la ragazza prende
familiarità con l’istituto, conosce le sue nuove compagne di
stanza. La prima è Dana Cruz (Kristin Herrera),
una super sportivona definita da tutti un po’ come il maschiaccio
del suo corso; la seconda è Nicole Bristow (Alexa
Nikolas), l’esatto opposto di Dana, molto dolce e
sensibile ma non troppo brillante.
Nella prima
stagione della serie, Zoey comincia quindi ad ambientarsi
nella nuova scuola e a creare nuovi legami d’amicizia. In ogni
episodio per lei e i suoi amici ci sono nuove sfide da affrontare
così come piccoli grandi drammi da superare. Tra gossip, primi
amori e tradimenti, alla Pacific c’è poco da stare tranquilli!
Zoey 101 personaggi: i ragazzi
della Pacific
Ma le cose per Zoey diventano
sempre più complicate e interessanti col passare del tempo. Nella
seconda stagione, infatti, la sua fidata amica e
compagna di stanza, Dana, lascerà la Pacific per uno scambio
culturale con l’Europa. Al posto di Dana in accademia arriva quindi
Lola Martinez (Victoria
Justice), una ragazza un po’ sopra le righe, nonché
aspirante attrice di Hollywood. La presenza di questa nuova ragazza
creerà scompiglio nella vita di Zoey e anche tra i ragazzi che
faranno a gara per contendersi la nuova arrivata.
Tuttavia, il trambusto creato
dall’arrivo di Lola durerà poco. Ben presto a rubarle la scena sarà
invece Nicole che, ossessionata dai suoi coetanei dell’altro sesso,
sarà spedita dalla famiglia in collegio femminile, lontana da
tentazioni inutili. Con l’uscita di scena di Nicole, quindi, Quinn
prende il suo posto come compagna di stanza di Zoey e Lola. Ma i
ragazzi della Pacific hanno in serbo molte altre sorprese.
Nella terza
stagione, infatti, subito dopo l’allontanamento di Nicole,
è proprio Zoey a lasciare la scuola. La protagonista lascia la
Pacific per trasferirsi in un celebre liceo di Londra, gettando i
suoi amici nello sconforto più totale. A risentire più di tutti
della mancanza della ragazza è Chase che, dopo tanto tempo, ha
capito di essere innamorato di Zoey.
I ragazzi, a miglia di distanza
l’uno dall’altra, si perdono di vista. Solo nella quarta e
ultima stagione, dopo una serie di peripezie inutili fatte
di viaggi inaspettati e rivali in amore, Zoey e Chase si
rincontreranno e capiranno di essere fatti l’uno per l’altra.
Zoey 101 reboot: una nuova serie o
un sequel?
Nel 2007 la fine di Zoey
101 è stata accompagnata da una lunga serie di polemiche,
mosse principalmente alla sua protagonista. Nonostante la serie
abbia avuto un finale vero e proprio, senza lasciare nessuna
questione in sospeso, c’è chi si è lamentato della mancanza di una
quinta stagione.
In particolare, le polemiche sono
cominciate quando, nel 2007, Jamie Lynne Spears ha
annunciato la sua gravidanza al mondo. Per molto tempo,
infatti, i fan di Zoey 101 hanno impuntato la fine della serie allo
stato interessante della Spears. Queste teorie però sono state
sconfessate sia dalla protagonista che dagli autori della serie. Le
riprese della quarta e ultima stagione sono terminate nell’agosto
del 2007 e Jamie Lynn ha annunciato di essere incinta diverse
settimane più tardi.
Le polemiche quindi si sono fermate
ma la fine della serie ha segnato per molti la fine di un’era. Zoey
101 è stata ed è ancora una delle serie preferite dagli adolescenti
di una quindicina di anni fa, record di ascolti sia in America che
in Italia. Oltre a essere stata la colonna sonora dei pomeriggi di
tantissimi ragazzi e ragazze, la serie è stata anche il trampolino
di lancio di Jamie Lynne Spears, rimasta fino a quel momento
nascosta nell’ombra mentre la sorella Britney scalava le
classifiche di tutto il mondo.
Le avventure di Zoey sono quindi
rimaste nel cuore di molti e negli ultimi mesi è stata la stessa
Jamie a dirsi disposta a riportare la sua protagonista su piccolo
schermo. Dopo la sorprendente reunion del cast della
serie, avvenuta a luglio di quest’anno, tutti gli attori si sono
detti disposti a ridare vita ai personaggi di Zoey 101. [fonte:
Seventeen]
Nelle ultime settimane, quindi,
Jamie si è divertita a punzecchiare i suoi fan
pubblicando il video remix della celebre sigla della serie, video
diventato subito virale.
Qualcosa si sta muovendo dietro le
quinte e presto potremmo tutti vedere i nuovi episodi di
Zoey 101. Ma cosa sappiamo davvero a proposito di
questo reboot?
Secondo le prime indiscrezioni di
TMZ,
dovrebbe trattarsi in effetti un sequel
ambientato dieci anni dopo la fine della quarta stagione. In questa
nuova serie Zoey, all’età di 28 anni, è ormai una donna fatta e
finita e pare sia anche mamma di un paio di bambini. Quello che è
ancora non è chiaro riguarda la sfera sentimentale della
protagonista. Non si sa ancora, infatti, se Zoey sia single e/o se
sia ancora innamorata di Chase, il suo ragazzo storico. [fonte:
TMZ]
Le trattative con Nickelodeon
quindi sembrano esser già cominciate ma passerà del tempo prima di
poter rivedere Zoey & company In tv. Non c’è ancora una data
precisa per l’uscita della serie anche perché, a causa della
pandemia da Coronavirus, tutte le produzioni sono
ancora quasi tutte bloccate. Non c’è nulla di ufficiale al momento
ma Jamie Lynn sembra decisa a portare avanti il suo progetto.
[Fonte:
Seventeen]
Zoey 101 in streaming: dove
vederla
Purtroppo al momento Zoey
101 non è disponibile su nessuna della più comuni
piattaforme streaming. Le quattro stagioni della serie, tuttavia,
sono disponibili per tutti gli abbonati Sky. Per
maggiori informazioni vi invitiamo a controllare la guida Sky
TV e la programmazione del canale di
Nickelodeon.
Animali Fantastici
3 non arriverà nelle sale entro il 2021. La Warner Bros.,
che produce il franchise che si prefigge di espandere il
Wizarding World di Harry Potter,
intendeva distribuire il prossimo capitolo il 12 novembre 2021, ma
adesso l’uscita del film è stata ufficialmente spostata all’estate
2022, senza però, per ora, una data precisa.
La Warner Bros. ha annunciato lo
slittamento dell’uscita del film in un comunicato più ampio in cui
ha riferito, dopo il post social di Johnny Depp, che l’attore è
stato allontanato dalla produzione, abbandonando così il ruolo del
villain principale della storia Gellert Grindelwald. Depp ha
dichiarato: “Mi è stato chiesto di dimettermi dalla Warner
Bros. dal mio ruolo di Grindelwald in Animali Fantastici e ho
rispettato e accettato tale richiesta”. L’abbandono di Depp
dal franchise arriva pochi giorni dopo che l’attore ha perso la sua
causa per diffamazione contro il tabloid The Sun a causa di un
articolo del 2018 in cui si affermava che era un “picchiatore della
moglie”.
“Animali Fantastici 3 è
attualmente in produzione e il ruolo di Gellert Grindelwald verrà
affidato ad un altro attore. Il film debutterà nelle sale di tutto
il mondo nell’estate del 2022”
ha detto un portavoce della Warner Bros.
Animali Fantastici 3 risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio?
I crimini di Grindelwald si è concluso con
diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione che
Credence Barebone (Ezra
Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello
perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono
l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio.
Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di
Animali Fantastici 3 sono ufficialmente
cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter,
l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di
Katherine Waterson,
Jude Law ed
Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da
presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una
volta alla sceneggiatura del film.
A seguito della polemica ai danni di
Le Streghe di Robert Zemeckis
(scoprite
qui i dettagli), anche Anne Hathaway si è
esposta sulla faccenda, chiedendo scusa in un lungo messaggio
affidato a Instagram.
L’attrice ha scritto: “Molte
grazie a Lucky Fin Project per avermi permesso di usare questo
video. Ho recentemente imparato che molte persone con arti
differenti, specialmente i bambini, stanno soffrendo a causa del
ritratto della Strega Suprema in Le Streghe.
Vorrei iniziare dicendo che
faccio del mio meglio per essere sensibile ai sentimenti e alle
esperienze degli altri non per paura di un PC, ma perché non ferire
gli altri sembra un livello base di decenza a cui tutti dovremmo
tendere. Essendo una persona che crede davvero nell’inclusività e
che detesta davvero la crudeltà, devo scusarmi per il dolore
causato. Mi dispiace. Non ho collegato chi ha arti differenti con
la Strega Suprema quando mi è stato sottoposto quell’aspetto del
personaggio; se l’avessi fatto, vi assicuro che non sarebbe mai
successo.
In particolare voglio dire che
mi dispiace per i bambini con differenze agli arti: ora che so
meglio, prometto che farò meglio. E devo scuse speciali a tutti
coloro che vi amano tanto ferocemente quanto io amo i miei figli:
mi dispiace di aver deluso la vostra famiglia.
Se non avete già familiarità con
questa condizione, controllate il @Lucky_Fin_Project (video sopra)
e l’hashtag #NotAWitch per avere una prospettiva più inclusiva e
necessaria sulla differenza degli arti.”
Tom Holland ha
condiviso, via
Instagram, la prima foto dal set di
Spider-Man 3. L’attore indossa il costume tradizionale
di Spider-Man, in più una mascherina protettiva e nella didascalia
scrive: “Indossate la mascherina! Io ne indosso due!”.
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un
altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
La Warner Bros ha licenziato
Johnny
Depp dal franchise di Animali
Fantastici. A renderlo pubblico è lo stesso attore in una
breve nota condivisa sui suoi social:
Alla luce dei recenti eventi, vorrei fare la seguente, breve
dichiarazione.
Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto
dono del loro supporto e della loro lealtà.
Sono stato toccato dai vostri moltissimi messaggi e amore e
preoccupazione, particolarmente negli ultimi giorni.
In secondo luogo, vorrei farvi sapere che mi è stato chiesto da
parte di Warner Bros di dimettermi dal mio ruolo di Grindelwald nei
franchise di Animali Fantastici e io ho rispettato e accordato tale
richiesta.
Infine, vorrei dire questo.
Il surreale giudizio della Corte nel Regno Unito non cambierà la
mia lotta per dire la verità e confermo che pianifico di fare
appello.
La mia risoluzione rimane forte e intendo provare che le accuse
contro di me sono false. La mia vita e carriera non saranno
definite da questo periodo.
Grazie per aver letto,
Sinceramente
Johnny Depp
La produzione di Animali
Fantastici 3 era stata sospesa prima per i problemi legali
di Depp, che ha dovuto affrontare un luogo processo a seguito della
separazione burrascosa con Amber Heard. Poi la
pandemia ha ulteriormente peggiorato la timeline del film.
L’imposizione dello studio ai danni
dell’attore arriva a pochi giorni dalla sentenza del giudice Andrew
Nicol che dichiara invalida l’accusa di diffamazione che l’attore
ha rivolto alla News Group Newspapers, gruppo editoriale di The
Sun, sul quale, nel 2018, comparve un articolo dal titolo: “Gone
Potty: How Can J.K. Rowling Be ‘Genuinely Happy’ Casting Wife
Beater Johnny Depp in the New Fantastic Beasts Film?”.
Seguiranno sicuramente aggiornamenti
e sicuramente un annuncio da parte di WB di un nuovo attore che
darà il volto a Grindelwald nel franchise che, pare, sarà portato
avanti.
In occasione della Giornata
Europea del Cinema d’Essai, promossa da Europa Cinemas e
Cicae (Confederazione Internazionale dei Cinema d’Arte e d’Essai),
domenica 8 novembre sugli schermi virtuali di
#iorestoinSALA – il circuito digitale cui
aderiscono più di 50 cinema italiani – arriva ROUBAIX. UNE LUMIÈRE, noir
francese firmato da Arnaud Desplechin e
magnificamente interpretato da Lea Seydoux e da Roschdy Zem
(vincitore del premio César 2020 per il Miglior Attore).
Ambientato a Roubaix, appunto, città
natale del regista, il film prende spunto da una storia vera, un
episodio di cronaca già raccontato da uno sconvolgente documentario
televisivo trasmesso nel 2008 su France 3 e a cui Desplechin si è
dichiaratamente ispirato. Un commissario e un giovane agente
sono chiamati ad indagare sull’omicidio di un’anziana donna: le
indiziate sono le due giovani vicine…
Desplechin realizza un thriller
sociale teso, febbrile e spirituale, animato dall’intensità
teatrale dei suoi attori. Un noir che trascende elegantemente le
strutture di genere per scandagliare gli abissi dell’essere umano e
la miseria del mondo di oggi. “Per la prima e unica volta nella
mia vita – spiega il regista – ho solidarizzato con due
criminali: ho voluto riconsiderare le parole crude delle vittime e
delle colpevoli come la più pura delle poesie”. Il film
sarà disponibile in streaming in versione originale francese con
sottotitoli in italiano.
Sebbene Sean Connery, scomparso lo scorso weekend
all’età di 90 anni, possa essere noto ai più per la sua iconica
interpretazione di James
Bond nella longeva saga di 007, l’illustre carriera del
leggendario attore è stata definita anche da una serie di
opportunità mancate che gli hanno impedito di interpretare altri
grandiosi personaggi. Connery, infatti, è divenuto celebre per aver
rifiutato alcuni ruoli molto noti.
Screen Rant ha raccolto tutti i grandi ruoli cinematografici
che sono stati declinati dalla leggenda scozzese:
Gandalf ne Il Signore degli Anelli
Sean Connery avrebbe
potuto interpretare il ruolo forse più iconico dell’intera carriera
di Ian McKellen, ossia quello di Gandalf nella trilogia de Il
Signore degli Anelli, iniziarta nel 2001 con La compagnia
dell’anello. Un report del 2012 afferma che Connery avrebbe
rifiutato circa 450 milioni di dollari, inclusa una quota
considerevole in merito agli incassi. La domanda sorge dunque
spontanea: perché Connery avrebbe scelto di declinare l’opportunità
di prendere parte a quello che si è poi trasformato nel franchise
cinematografico più importante degli ultimi vent’anni?
NME riferisce che Connery “non ha mai capito la
sceneggiatura” de Il Signore degli Anelli. Anche dopo
aver visto il film, Connery ha affermato di non essere riuscito a
dare un senso alla storia, sebbene abbia elogiato la performance di
McKellen nei panni di Gandalf. Forse c’erano semplicemente troppi
elementi fantasy per i gusti di Connery, anche se questo sembra
alquanto strano, dato che Connery ha doppiato un drago sputafuoco
generato tramite CGI in Dragonheart del 1996.
John Hammond in Jurassic Park
Nel rivoluzionario successo
di Spielberg del 1993, Jurassic Park, Richard Attenborough
brilla nei panni del megalomane, anche se accattivante, miliardario
scozzese John Hammond. Utilizzando complicate tecniche di
estrazione genetica, Hammond riporta in vita dinosauri estinti e
flora preistorica, rafforzando i suoi successi con l’affermazione
ricorrente di non aver “badato a spese”. Sir Attenborough
offre una meravigliosa variante del classico tropo miliardario
cinico e corrotto; tuttavia, anche questo ruolo era stato
originariamente offerto a Sean Connery.
Con il suo lussureggiante accento
scozzese e il suo sorriso caratteristico, Connery sarebbe stato
perfetto per il carismatico John Hammond, dando all’attore
l’accesso ad un franchise cinematografico talmente di successo che,
a 30 anni di distanza, continua a sfornare nuovi episodi. Tuttavia,
il cachet richiesto da Connery era troppo elevato e i produttori
del film sentivano di non poter avanzare alcuna offerta; alla fine,
la parte è stata affidata ad Attenborough.
Morpheus/L’Architetto in Matrix
È difficile immaginare
qualcuno che superi Laurence Fishburne nei panni del saggio e
pacato Morpheus in Matrix, mentre guida il Neo di Keanu
Reeves attraverso la realizzazione che la sua intera vita è stata
una simulazione al computer progettata da padroni ostili dell’IA.
Se rifiutare il ruolo di Morpheus non vi sembri già abbastanza,
sappiate che Connery ha rifiutato anche il ruolo de L’Architetto in
Matrix Revolutions.
Anche in questo caso, Connety ha
rifiutato un ruolo che gli avrebbe fruttato milioni e lo avrebbe
reso parte di un franchise importante.
Complex riporta che, al pari di quanto accaduto con Il
Signore degli Anelli, anche in questo caso Connery
semplicemente “non aveva capito” la narrativa
generale del film. È tuttavia difficile riuscire a criticare
Connery: sebbene la trama di Matrix sia abbastanza tesa, è comunque
davvero complicata, complicazione che raggiunge proporzioni assurde
proprio in Matrix Revolutions. L’attore/regista
australiano Helmut Bakaitis ha fatto un lavoro ammirevole nel
ruolo, ma gli spettatori si sono lamentati dell’astrusità del suo
dialogo; probabilmente, neanche il grande Sean avrebbe potuto
salvare la situazione…
Albus Silente in Harry Potter
Nei famosissimi film di
Harry Potter, Albus Silente è il preside della scuola
magica di Hogwarts e sebbene il ruolo sia stato portato alla luce
magistralmente da Richard Harris in Harry Potter e la pietra
filosofale e in Harry Potter e la camera dei segreti, la morte
inaspettata dell’attore ha richiesto un recasting per i film
successivi, con Michael Gambon che ha raccolto fieramente la
preziosa eredità. Silente è un altro ruolo che è stato offerto in
origine a Sean Connery.
La riluttanza di Connery ad
interpretare il preside di Harry Potter derivava principalmente dal
contenuto del film, che era troppo leggero e fantasy per i suoi
gusti. L’attore scozzese ha affermato di non avere alcun
“interesse a partecipare ad un film per bambini sui
maghi”. Chiaramente, Connery ha rifiutato una serie di ruoli
chiave a causa di narrazioni stravaganti e lontane dalla sua
indole, che forse non era neanche interessato a scoprire o
approfondire. Se avesse scelto di farlo, Connery probabilmente
sarebbe stato un ottimo Silente, ma come aveva già dimostrato con
il rifiuto del ruolo di Gandalf, forse non credeva che i ruoli dei
maghi gli fossero confacenti.
Rick Deckard in Blade Runner
Quando Ridley Scott ha
deciso di dirigere il suo adattamento del romanzo di Philip K.
Dick, molti attori importanti sono stati considerati per il ruolo
principale di Rick Deckard. Jack Nicholson, Paul Newman e Clint Eastwood erano tutti in trattative per
il ruolo dell’antieroe cacciatore di androidi, così come Sir Sean,
che rifiutò, consentendo a Harrison Ford di prendere parte e
consolidare il suo status di attore protagonista.
Blade
Runner ricevette un’accoglienza piuttosto tiepida al
botteghino quando uscì in sala nel 1982.Ciononostante, negli anni è diventato un cult, e ad oggi è
considerato uno dei migliori film di fantascienza mai realizzati. Non
è chiaro perché Connery abbia scelto di cedere ad un suo collega il
ruolo di Rick Deckard. A giudicare dalle sue critiche mosse ad
altri ruoli rifiutati, è probabile che Connery abbia trovato l’arco
narrativo del film troppo lento o troppo contorto. Parte del
fascino di Blade Runner è il finale ambivalente, che
implica che il Deckard di Ford potrebbe essere lui stesso un
replicante. La recitazione molto conservatrice di Ford aumenta tale
ambiguità; si potrebbe sostenere che l’approccio più espressivo
alla recitazione di Sir Sean avrebbe potuto umanizzare troppo il
personaggio.
Simon Gruber in Die Hard – Duri a morire
La scelta migliore del
regista John McTiernan per il supercriminale tedesco Simon Gruber
nel suo sequel di Die Hard fu senza dubbio Sean Connery.
Sfortunatamente, Gruber era un po’ troppo vile per i gusti di
Connery, che alla fine rifiutò l’offerta, passando così il ruolo a
Jeremy Irons. Come il magistrale Hans Gruber di Alan Rickman in
Die Hard, così il Simon Gruber di Irons in Die Hard –
Duri a morire raggiunge uno straordinario equilibrio tra
crudeltà e raffinatezza.
È allettante immaginare come Connery
potrebbe essersi approcciato ad un cattivo come Simon Gruber. Da un
lato, Connery ha dimostrato una gamma simile in film come The
Rock, in cui ha interpretato John Mason, un personaggio molto
più ambiguo e fallibile di quello di James Bond. D’altra parte, è
possibile che Connery abbia anche riconosciuto che le sue risorse
sullo schermo più forti erano il fascino e il carisma, qualità che
potrebbero non servire ad un cattivo incallito come Gruber.
Arriva il primo libro ufficiale per
riprodurre le ambientazioni magiche dei film di Harry
Potter… con ferri e gomitolo! Panini
Comics presenta La magia del Knitting, un
volume contenente 28 schemi per realizzare
tantissimi progetti, dai maglioni fatti a mano dalla Sig.ra Weasley
alle inconfondibili sciarpe delle Case di Hogwarts, con diversi
gradi di difficoltà, dai più semplici ai più complicati.
Questo volume, completo di progetti
per peluche, oggetti per la casa, indumenti e persino copie
autentiche dei costumi di scena, offre ai fan del mondo di
Harry Potter un modo nuovo di vivere le atmosfere
dei loro film preferiti e celebrare la loro passione attraverso la
magica arte del lavoro a maglia. Gli schemi sono integrati con
tecniche per tutti i livelli, come l’avvio a intreccio, le
lavorazioni stranded a più colori, il merletto, gli
effetti ombra, l’imperlatura e i ferri accorciati. Per ogni
progetto è indicato il livello di difficoltà e
sono incluse tutte le informazioni necessarie per ricrearlo a casa.
Il volume è inoltre corredato da notizie e retroscena,
illustrazioni e fotografie del set, per scoprire aneddoti e
curiosità sulla serie epica mentre si realizzano a maglia i
progetti ispirati e ripresi direttamente dal grande schermo.
In seguito all’ultimo DPCM, che ha
decretato la chiusura delle sale cinematografiche,
Europictures e Lucky Red
annunciano che The Specials – Fuori dal comune sarà
disponibile sulle principali piattaforme on demand a partire dal
18 novembre. Il film interpretato da Vincent
Cassel e Reda Kateb, dopo
aver chiuso con gran successo l’ultimo Festival
di Cannes ed aver vinto il Premio del Pubblico al San Sebastián
International Film Festival, è stato presentato ad Alice nella
Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di
Roma.
The Specials– Fuori dal
comune sarà disponibile dal 18
novembre sulle piattaforme digitali Sky Primafila
Premiere, oltre a MioCinema e
IoRestoInSala che rappresentano, in gran parte,
l’universo dell’esercizio a cui questo film era destinato. Dal
23 novembre sarà altresì disponibile su
iTunes, Amazon Prime Video, Google
Play, Chili, TimVision,
Rakuten TV, Huawei Video,
Infinity, CG Entertainment.
Lucy De Crescenzo,
CEO di Europictures, ha dichiarato: “Non è stata una decisione
facile uscire direttamente On Demand con The Specials. La
sua uscita in sala era inizialmente prevista ad aprile, ma per la
chiusura dei cinema è stata rimandata all’autunno. Dopo mesi di
attesa, durante i quali l’uscita in streaming non è stata presa in
considerazione per una volontà condivisa con Lucky Red, The
Specials è approdato al Alice nella città, dove ha ricevuto
un’accoglienza calorosa dal pubblico e dalla stampa. Purtroppo
ancora una volta ci scontriamo con la pandemia e i cinema
sono stati nuovamente chiusi. Sono convinta che sia arrivato il
momento che The Specialsvada incontro al suo pubblico.
Tuttavia appena i cinema riapriranno il film sarà disponibile per
la sala, che era il suo luogo ideale.”
L’attesissima nuova commedia
agrodolce di Olivier
Nakache e Éric
Toledano (Quasi Amici, C’est la vie
– Prendila come viene, Samba) porta alla luce e
affronta le problematiche quotidiane vissute da ragazzi affetti da
autismo, storie vere, tratte da esperienze reali delle Onlus
parigine e dei casi sotto la loro tutela.
Il network americano della
NBC dopo
le foto ha diffuso il contributo video dietro le
quinte di Chicago PD 8×01, il primo episodio
dell’annunciata ottava stagione diChicago
PD.
https://youtu.be/yL28NRj5J4Q
Chicago PD 8×01
Chicago PD 8 è l’ottava stagione della
serie tv Chicago
PD creata da Dick
Wolf e che fa parte del franchise televisivo basato
su Chicago trasmesso dal network americano NBC.
In Chicago PD
8 ritorneranno i personaggi Henry “Hank” Voight
(stagioni 1-in corso), interpretato da Jason
Begheè il capo dell’Unità Intelligence del
Dipartimento di Polizia di Chicago. Voight è un poliziotto tosto
che finisce sempre quello che comincia, anche se significa non
rispettare le regole. La sua squadra lo rispetta, anche se è
sospettato di essere corrotto. Il suo defunto padre era un agente
di polizia, proprio come lui. È rimasto vedovo di sua moglie,
Camille. Jay Halstead (stagioni 1-in corso), interpretato
daJesse
Lee Soffer, è un membro dell’Intelligence, e partner
del Detective Erin Lindsay, che in seguito diventerà la sua
fidanzata. È stato un Ranger dell’Us Army. È uno dei pochi che
occasionalmente si oppone a Voight, trovando i suoi metodi troppo
discutibili, ma nonostante tutto tra i due vige un forte rispetto
reciproco. Adam Ruzek (stagioni 1-in corso), interpretata da
Patrick John Flueger, è il partner del
Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di assumere un
agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui un grande
potenziale.
Kevin Atwater (stagioni 1-in
corso), interpretato da LaRoyce
Hawkins, è l’ex partner dell’agente Kim Burgess,
promosso all’Intelligence. Nonostante sia cresciuto in un brutto
quartiere, è un ragazzo onesto con un forte senso del
dovere. Kimberly “Kim” Burgess (stagioni 1-in corso),
interpretata da Marina
Squerciati, è l’ex partner dell’agente Kevin Atwater
ed è fidanzata con l’Agente Adam Ruzek. Prima di diventare un
agente di polizia, era un’assistente di volo. Sergente Trudy Platt
(stagioni 1-in corso), interpretata da Amy
Morton, Sean Roman (stagioni 2-3, guest 7), interpretato
da Brian
Geraghty, Hailey Upton (ricorrente stagione 4,
stagioni 5-in corso), interpretata da
Tracy Spiridakos, Detective dell’unità rapine-omicidi,
quando lavorerà insieme all’Intelligence in un caso di rapine in
banca si unirà temporaneamente alla squadra sostituendo Kim la
quale si era presa una pausa dal lavoro, per poi diventare un
membro ufficiale del team in seguito alla partenza di Erin. Vanessa
Rojas (stagione 7), interpretata da Lisseth
Chavez, agente sotto copertura, è afro-latina, si unisce
nell’Intelligence al posto del dimissionario Antonio Dawson. Quando
era giovane ha vissuto in diverse case-famiglia, inoltre, prima di
diventare un poliziotto, si metteva nei guai con la legge. È
intelligente, ma anche impulsiva.
Il Premio Stella della
Mole per l’innovazione artistica del 38 Torino Film Festival viene
conferito a Isabella Rossellini, poliedrica artista di
fama internazionale.
“Con questo Premio, che rappresenta
non solo la Mole Antonelliana ma tutta la storica tradizione
cinematografica della nostra città, il Museo Nazionale del Cinema e
il Torino Film Festival vogliono rendere omaggio alla Settima Arte
e ai suoi protagonisti – sottolinea Enzo
Ghigo Presidente del Museo Nazionale del Cinema. Il
nuovo corso del TFF, che coniuga passato, presente e futuro, viene
perfettamente sintetizzato dall’immagine della stella, ideale
collegamento, simbolo prezioso e ricco di significati. Siamo
felicissimi che la prima a riceverlo sia Isabella Rossellini,
artista di fama internazionale, antesignana di quel cinema così
vicino alla filosofia del TFF e da sempre impegnata nella
conservazione della memoria storica”.
Il nuovo simbolo del Torino Film
Festival è anche protagonista dell’immagine
guida di questa edizione, poiché collega la
storica eccellenza tecnologica di Torino con il suo spirito
innovativo e una creatività in continua evoluzione. Questa
spettacolare stella a 12 punte è originale, universale e senza
tempo. Scegliendo la Stella come suo simbolo, il Torino Film
Festival vuole celebrare il suo impegno per l’innovazione, la
diversità e la collaborazione. La stella della Mole Antonelliana
mette in relazione il passato di Torino con il suo futuro, la
“culla” del cinema italiano con i nuovi artisti da tutto il mondo
che vengono celebrati al festival.
Motivazione
Novità del 38 Torino Film Festival è
il Premio Stella della Mole per l’innovazione artistica che sarà
attribuito ad artisti il cui contributo al cinema è altrettanto
originale, universale e senza tempo.
Il Torino Film Festival ha l’onore
di conferire quest’anno il Premio Stella della Mole per
l’innovazione artistica a Isabella Rossellini quale riconoscimento
per la sua inesauribile creatività, l’esplorazione di ogni forma
d’arte e l’incommensurabile capacità di trasformarsi per
interpretare con altrettanta efficacia sia Alfred Hitchcock che un
ragno.
Con la sua grazia elegante, la sua
raffinatezza e intrepida capacità di esplorare nuovi orizzonti ha
saputo portare bellezza in ogni forma d’arte in cui si è misurata,
dal cinema al teatro, ai video musicali, alla moda. Isabella
Rossellini è amata e apprezzata in tutto il mondo per la sua arte
originale, universale e senza tempo.
Il Premio ha una componente
tecnologica del tutto unica ed è realizzato in alluminio attraverso
la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing, grazie alla
collaborazione del Politecnico di
Torino e con il coinvolgimento
di Competence Industry Manufacturing 4.0, il
polo costituito dai due atenei torinesi insieme a 23 partner
industriali per la diffusione di competenze legate all’Industria
4.0.
L’iniziativa fa parte
di Torino Città del Cinema 2020, un progetto
di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission
Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione
Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino www.torinocittadelcinema2020.it
Samuel L. Jackson ha rivelato che il legame più forte
che abbia mai costruito con un gruppo di suoi colleghi è quello che
ha instaurato con il cast di The
Hateful Eight. L’ottavo film diretto da Quentin Tarantino ha riunito un gruppo di
attori a dir poco formidabile, tra cui anche Kurt Russell, Jennifer
Jason Leigh, Walton Goggins e Bruce Dern.
Jackson ha recitato in numerosi film
di Tarantino, con l’attore che nel corso degli anni è diventato uno
dei collaboratori più frequenti del regista. Jackson ha una lunga e
leggendaria carriera alle spalle; tuttavia, l’esperienza sul set di
The Hateful
Eight non è stata la prima volta che l’attore si è
dovuto confrontare con un ensemble. Jackson ha infatti
interpretato Mace Windu nei prequel di Star Wars e, in quello che è forse diventato il suo
ruolo più popolare negli ultimi anni, ha interpretato il direttore
dello SHIELD Nick Fury nel
MCU.
Di recente l’attore è stato
insignito del Legend of Cinema Award al SCAD Savannah Film
Festival e in occasione di un’intervista con EW, ha ricordato
proprio il forte legame con gli altri attori del cast di The
Hateful Eight, i celebri “The Haters”. Jackson ha
ammesso che si tratta del legame tra colleghi più stretto che sia
mai riuscito a costruire durante la sua carriera, anche più forte
delle esperienze avute con la saga di Star
Wars e con il MCU.
L’attore ha anche rivelato che il
gruppo si sente periodicamente attraverso una chat di
messaggistica: “Io e gli hater di Hateful Eight abbiamo una
chat di gruppo in cui ci scambiamo messaggi tutte le settimane per
sapere dove siamo, cosa facciamo e cosa ne pensiamo dell’attuale
situazione politica. Si tratta del legame cinematografico più forte
che abbia mai avuto.”
Samuel L. Jackson ha lavorato a stretto contatto con
Quentin Tarantino per tutta la sua carriera e
ha dato vita ad alcune delle sue migliori performance grazie al
regista. Non sorprende, quindi, che sia stata proprio una
collaborazione con Tarantino ad avergli suscitato tali sentimenti.
Considerando il fatto che The
Hateful Eight si svolge in gran parte in un unico
ambiente, gli attori saranno stato sicuramente rinchiusi insieme in
quel luogo per tutta la durata delle riprese, cosa che avrà
certamente contribuito a rafforzare il loro legame così
speciale.
È disponibile da novembre su
Rai Play nella versione cinematografica e su Rai Cinema Channel VR
per la versione VR 3D, il cortometraggio Nikola Tesla – The
Man from the Future, scritto e diretto da
Alessandro Parrello, che nel breve film interpreta
anche il brillante protagonista.
Siamo a New York il 16 maggio 1888.
Il visionario inventore serbo-croato Nikola Tesla sta per
presentare un innovativo motore asincrono a corrente alternata.
Prima della dimostrazione, il ricco uomo d’affari George
Westinghouse incontra Tesla privatamente per convincerlo a
vendergli il suo brevetto e mettersi in affari con lui. Tesla
declina l’offerta milionaria ma durante la dimostrazione accade
qualcosa che cambierà il mondo per sempre. Tesla è solo un giovane
scienziato o un visionario venuto dal futuro?
Nikola Tesla – The Man
from the Future è un progetto internazionale
multipiattaforma, girato in lingua inglese, che prevede la versione
cinematografica tradizionale e una versione VR 3D, realtà virtuale
creata con un metodo di ripresa in soggettiva 3D a 10 camere,
costruito dallo stesso regista Alessandro Parrello, che permette di
catapultarsi dentro la storia e dentro il corpo di Tesla per un
effetto sorprendente.
Tutti gli effetti in scena sono
stati realizzati usando una vera bobina di Tesla portata sul set
per ricreare la stessa magia dello scienziato attraverso il suo
campo magnetico. Inoltre parte delle riprese del film si sono
svolte presso l’antico ristorante Delmonico’s, dove Tesla andava
spesso a cena e proprio nel posto dove lui sedeva.
Il cast internazionale
vede Alessandro Parrello oltre che come
regista e sceneggiatore, anche nei panni di
Tesla, Sean Buchanan come Thomas Alva
Edison, Ross McCall che interpreta George
Westinghouse, uno dei più grandi estimatori delle invenzioni di
Tesla, e Federico Ielapi, il “Pinocchio” di Matteo
Garrone qui come Tesla bambino.
Assassinio
sul Nilo e
Free Guy – Eroe per gioco, due degli ultimi titoli di
alto profilo del 2020 che sembravano essere sopravvissuti alle
terribili conseguenze della pandemia di Covid-19 sulle sale
cinematografiche, hanno ufficialmente lasciato vacanti le
rispettive finestre di rilascio fissate per il prossimo dicembre, e
ora si ritrovano senza una nuova data di uscita.
I 20th Century Studios, di proprietà
della Disney, hanno rimosso dal proprio calendario 2020 sia la
commedia d’azione di Shawn Levy ispirata al mondo dei videogiochi
sia il seguito di Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh.
Free Guy – Eroe per gioco, interpretato da
Ryan Reynolds, sarebbe dovuto arrivare nei cinema il prossimo
11 dicembre, mentre Assassinio
sul Nilo con
Gal Gadot e
Armie Hammer avrebbe dovuto fare il suo debutto il 28
dicembre.
Con i casi di Coronavirus che
continuano a crescere negli Stati Uniti, il 55% delle sale rimane
chiuso in diversi mercati essenziali come New York e Los Angeles,
quindi tali ritardi erano semplicemente inevitabili. Al momento,
l’unico grande tent-pole di una major a non aver ancora
subito una variazione in termini di programmazione è Wonder
Woman 1984, ma ci aspettiamo che Warner Bros. annunci
a breve che il sequel del cinecomic DC diretto da Patty Jenkins
venga definitivamente posticipato al 2021.
Le trame di Assassinio sul Nilo e Free Guy
In Assassinio
sul Nilo, Linnet Ridgeway, bella e ricca ereditiera,
ha appena sposato il fidanzato della sua migliore amica Jacqueline
de Bellefort. Per la loro luna di miele, gli sposi decidono di fare
una crociera sul Nilo. Tra i passeggeri del battello si trova il
celebre detective belga Hercule Poirot. Una sera, Jacqueline fa
irruzione sulla barca e spara al suo ex fidanzato, ferendola a una
gamba. Scioccata dal suo proprio gesto e in preda a un esaurimento
nervoso, la donna viene sedata con una potente dose di morfina che
la lascia incosciente tutta la notte. La mattina dopo viene
scoperto il corpo senza vita di Linnet Ridgeway.
In Free
Guy – Eroe per Gioco, un impiegato di banca che scopre
di essere un personaggio all’interno di un videogioco open world
decide di diventare l’eroe della propria storia e di riscrivere il
suo personaggio. In un mondo senza limiti, il protagonista è
determinato a diventare colui che salverà il suo mondo a modo
proprio…prima che sia troppo tardi.
Dopo
l’inedito promo il network americano
ABC ha diffuso le foto di Big Sky
1×01, il primo episodio dell’annunciata nuova serie tv in
arrivo questo autunno.
Big Sky
Big SkyBig
Sky è la nuova serie tv creata da David E.
Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà
lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di
CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross
Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e
Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th
Television. 20th Television fa parte dei Disney Television
Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.
La serie racconta
degli investigatori privati Cassie Dewell e Cody Hoyt
uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny
Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un
camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono
che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono
correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra
donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti
Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt,
Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell,
Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman,
Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane,
Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan,
Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan,
Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy,
Valerie Mahaffey come Helen Pergman con
John Carroll Lynch come Rick Legarski e
Ryan Phillippe come Cody Hoyt.
James
Bond tornerà in No Time to
Die, ma non sarà più 007. In una recente
intervistaLashana Lynch, che nel film
interpreta Nomi, un agente dell’MI6, ha confermato che sarà il suo
personaggio ad aver ereditato il mantello dell’agente segreto.
Inizialmente, nell’estate del 2019,
era stato riportato che Lynch avrebbe interpretato la prima 007
donna, ma all’epoca si trattava soltanto di una voce non di fatto
non è mai stata confermata. Anche i vari trailer di No Time to Die hanno giocato
molto circa l’ambiguità del personaggio, introducendo Nomi come
agente Doppio 0 in carica da due anni. Ora è stato confermato che
quando Bond tornerà all’MI6 scoprirà di essere stato
sostituito.
Nel 2018 è stato pubblicato “Forever
and a Day”, un romanzo prequel ufficiale di James Bond scritto da
Anthony Horowitz e contenente materiale inedito dell’autore
originale di Bond, Ian Fleming. Nel raccontare la
storia della prima missione di Bond come 007, “Forever and a Day”
ha confermato che gli agenti Doppio 0 vengono sostituiti dopo la
loro morte o dopo il loro pensionamento, e che lo stesso James Bond
non è stato il primo 007. In effetti, il romanzo inizia con le
parole “Allora, 007 è morto!”, mentre M guarda le foto del
predecessore di James Bond (che era stato ucciso sul posto di
lavoro) e si prepara ad inviare il suo sostituto. Nonostante la
mancanza di continuità, l’inclusione di altri agenti Doppio 0 nei
film ha indicato che sono stati sostituiti: uno 009 viene ucciso in
Octopussy, mentre un altro sfortunato 009 vede rubarsi la
macchina da Bond in Spectre.
Il nome in codice 007 è disponibile
per permettere a Nomi di subentrare, poiché James Bond si è
ritirato dal mondo dello spionaggio alla fine di Spectre.
Dopo che Ernst Stavro Blofeld e l’organizzazione criminale SPECTRE
sono stati resi la mano invisibile dietro tutti i precedenti
cattivi che il Bond di
Daniel Craig aveva affrontato, la super spia ha
scelto di lasciare in vita il villain, lasciare l’MI6 e vivere laa
sua storia d’amore con Madeleine Swann (anche se ha portato con sé
l’Aston Martin).
I trailer di No Time to Die hanno
rivelato che la felice vita di Bond con Madeleine sarà interrotta
da un violento attacco che lo farà diffidare di lei, lo riporterà
all’MI6 e lo costringerà a cercare l’aiuto di Blofeld contro un
nuovo pericoloso nemico chiamato Safin. Dovrà anche lavorare con il
nuovo 007, che nei trailer non sembra essere impressionato da Bond,
dicendogli: “Il mondo è andato avanti, Comandante Bond” e
avvertendolo di stare alla larga.
No Time to Die sarà
l’ultimo film di
Daniel Craig nel ruolo di James Bond, quindi sarà
interessante vedere cosa succederà al nome in codice 007 alla fine
del film. Avere un’agente donna di colore che erediti il mantello
di 007 è un espediente di sicuro interessante, ma resta da vedere
se Nomi rimarrà nel futuro della saga.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Quarant’anni, un album di cover,
Accetto miracoli: l’esperienza degli altri, che esce in
contemporanea con il film, vent’anni di carriera in cui si è fatto
conoscere e amare non solo in Italia, ma anche all’estero. È
l’occasione per guardarsi indietro e finalmente porgere la propria
storia agli altri, come dice Tiziano Ferro raccontandosi in questo intenso
documentario, Ferro, nato da una sua idea
e diretto da Beppe Tufarulo, scritto dal regista
assieme a Federico Giunta, proprio per offrire una
soluzione a chi, come è accaduto a lui, si trova a combattere i
propri demoni. Il film è un prodotto originale
Amazon ed è disponibile su Prime Video dal 6 novembre.
Ferro, la trama
Usa, riunione di un gruppo di
supporto per alcolisti. Ciascuno si presenta col proprio nome e
cognome e le parole: sono un alcolista. Poi chi vuole racconta
qualcosa di sé. Tra quei volti, anche quello di Tiziano Ferro, che prende il toro per le corna
e comincia proprio da qui a raccontarsi davanti alle telecamere,
dall’ultima lotta che ha dovuto combattere, quella contro la
dipendenza dall’alcol. Da qui parte un viaggio nella sua vita e
nella sua carriera, che ne ripercorre le tappe principali.
L’adolescenza a Latina, dal bullismo subito a scuola alla bulimia,
alla scoperta del canto e della musica, che gli danno “una
finestra verso la quale urlare”. L’Accademia della Canzone di
Sanremo, il primo contratto e il primo tour importante, ma anche il
dimagrimento forzato e l’omosessualità nascosta. La vittoria agli
MTV Europe Music Awards come Miglior artista italiano nel 2004 e
quel compromesso troppo pesante che lo porta a rinunciare a una
parte di sé per la carriera.
Fino a quando non decide, d’accordo
col manager Fabrizio Giannini – altra voce del
documentario assieme a VictorAllen, marito di Tiziano, e all’amica e modella
Bianca Balti – di fare coming out. “Il
coming out l’ho fatto per me. La verità mi ha reso libero”,
dice oggi a una classe di Los Angeles dove una docente insegna
italiano con le sue canzoni. Il confronto continuo con sé stesso e
quei problemi che elenca spesso nel corso del film: mancata
accettazione, disturbi alimentari, dipendenze, depressione, ansia.
Un lungo percorso che lo ha portato oggi a una vita serena, piena
di successi professionali – tra cui la partecipazione a Sanremo
2020, ospite fisso per cinque serate sul palco dell’Ariston a
reinterpretare grandi successi della canzone italiana – e
soddisfazioni esistenziali come il matrimonio col compagno Victor,
celebrato nell’estate 2019, e il quarantesimo compleanno a febbraio
2020, festeggiato a Latina con tutti i suoi cari. La narrazione
procede attraverso filmati anche amatoriali e di repertorio,
alternati a interviste in cui Ferro si racconta.
Ferro, guardare il mondo
dal filtro delle proprie cicatrici
Ferro è un
lavoro fatto un po’ per aiutare gli altri, un po’ per aiutare sé
stesso, per segnare la linea di una ripartenza, di una rinascita.
Molte cose colpiscono di questo lavoro, dai filmati amatoriali in
cui si vede Tiziano adolescente, timido, impacciato, trasformarsi
su un palco mentre canta con la stessa voce di adesso; allo
scoprire dinamiche, fragilità e sofferenze che non si sarebbero
sospettate dietro al volto di un ragazzo di talento, che otteneva
il successo che meritava e appariva sempre sorridente e affabile.
Si poteva pensare insomma che col canto fosse arrivato il riscatto
di quel ragazzino timido e insicuro e che da lì in poi la sua
strada fosse stata in discesa. Si scopre invece che non è stato
così.
Se, come ribadisce
Tiziano Ferro, la musica gli ha salvato la vita,
per arrivare a viverla con serenità e accettando sé stesso fino in
fondo, c’è voluta fatica e ce ne vuole ancora oggi.
Ferro è sì un inno alla rinascita, una
speranza per quanti si trovano ad affrontare i propri demoni, un
invito a valorizzare le proprie cicatrici che, dice il cantante,
“hanno un ruolo essenziale”, ma restituisce anche una
visione lucida e disincantata dell’impegno quotidiano che occorre
per mantenere l’equilibrio, la serenità e gli altri traguardi
raggiunti.
Ferro e gli
affetti
Ferro è
anche un documentario che mette al centro gli affetti, la famiglia,
quella d’origine e quella che si è costruito col marito Victor,
senza dimenticare gli amici. Senza gli affetti il percorso,
soprattutto umano, sarebbe stato forse impensabile. Ecco il motivo
per cui tanta parte del documentario è dedicata a loro, soprattutto
all’incontro con Victor e al matrimonio, raccontato attraverso i
filmati di famiglia. Forse questo è l’unico momento in cui si ha
l’impressione di assistere a qualcosa di davvero troppo privato,
che sarebbe dovuto restare solo della coppia, sebbene se ne
comprenda il valore e l’importanza all’interno di un percorso di
conquista della propria libertà. Vi sono poi sequenze che mostrano
il quotidiano della coppia oggi, a Los Angeles, dove vive.
In Ferro
c’è la partecipazione di chi si racconta in prima persona e si
emoziona, si commuove, portando quella verità, quella spontaneità
che tocca il pubblico, come accade spesso quando si tratta di
Tiziano Ferro. Come accadde anche a Sanremo 2019 con la sua
interpretazione di Almeno tu nell’universo, imperfetta
perché l’emozione gli fece saltare alcuni versi, ma
straordinariamente sentita ed emozionante per il pubblico perché
vera, autentica.
È soprattutto questo che emerge: una
sensibilità fuori dal comune, toccata nel profondo da tutto ciò che
accade intorno, un artista sincero, che oggi accetta miracoli, ma
guardando indietro riconosce che il vero miracolo ciascuno lo può
fare per sé, come dimostra la sua storia, con tenacia, impegno e
determinazione.
L’ex star di Sons of
Anarchy,Charlie Hunnam, ha ammesso che accetterebbe
“al 100%” di interpretare James
Bond se glielo chiedessero, ma crede anche di non essere
nemmeno nella rosa dei candidati per il nuovo casting. Il ruolo
dell’iconica spia britannica, infatti, spetterà ad un nuovo attore
dopo l’uscita nelle sale di No Time
To Die, dato che l’attuale Bond in carica, ossia
Daniel Craig, lascerà ufficialmente i panni
del personaggio.
Portato sullo schermo da Sean Connery, morto all’età di 90 anni lo
scorso weekend, Bond è stato interpretato anche da George Lazenby,
Roger Moore, Timothy Dalton e Pierce Brosnan. Come risultato
dell’abbandono del ruolo da parte di Craig, le speculazioni su chi
raccoglierà l’eredità di 007 si susseguono ormai da mesi. Henry Cavill, il Superman del DCEU, è uno dei
preferiti, in parte grazie alla sua età relativamente giovane, che
gli permetterebbe di interpretare la parte per molto tempo, e in
parte grazie alla sua partecipazione a film action come
Mission: Impossible – Fallout. Tra gli altri contendenti
ci sarebbero Tom Hardy, Richard Madden, Idris Elba e Tom
Hiddleston. Tuttavia, alcuni fan hanno anche cercato di attirare
l’attenzione su Charlie Hunnam.
Alla domanda di
People su cosa pensa del desiderio dei fan di vederlo nei panni
del prossimo Bond, Hunnam dice che, se glielo chiedessero,
accetterebbe “al 100%” il ruolo. Tuttavia, ammette anche
che è improbabile che accada dato che nessuno, oltre ai fan, lo ha
chiamato o lo ha menzionato in relazione alla parte, sottolineando
che sicuramente ci sono molti altri attori nel “radar” della MGM.
Tuttavia, ha ammesso che i fan dovrebbero continuare a parlare
della possibilità, poiché la cosa potrebbe incoraggiare lo studio a
prenderlo in considerazione.
“Accetterai al 100%. Da
britannico, sarei veramente lusingato e onorato di essere
considerato per interpretare James Bond. Ma il mio intuito mi dice
che non dovrei aspettarmi l’arrivo di una qualche telefonata. Penso
che ci siano già molte persone in lizza davanti a me. È tutto
questo dialogo tra i fan per me è soltanto lusinghiero. Nessuno del
settore, a livello professionale, mi ha mai parlato della cosa. Ma
se le persone vogliono vedermi nei panni di Bond e continuare a
parlare, allora vi prego, continuate a farlo. Forse è così che
vanno queste cose. Forse il supporto dei fan porta ‘i piani alti’ a
parlarne in modo più serio e magari a prenderti in
considerazione.”
La carriera di Charlie Hunnam
Charlie Hunnam è meglio conosciuto per aver
interpretato Jax Teller nella serie FX, Sons of Anarchy,
ma è anche apparso in film quali Pacific Rim di Guillermo Del Toro, Civiltà perduta di James Gray e in ben due film di Guy
Ritchie, King
Arthur e The
Gentlemen. Hunnam ha sicuramente alcune caratteristiche
che lo renderebbero un Bond perfetto: ha 40 anni, quindi non è
troppo giovane per il ruolo, soprattutto considerando che la
maggior parte degli attori ha interpretato l’agente proprio quando
aveva quell’età; ha il fascino necessario e l’eredità britannica
per entrare al meglio nella parte. A voi piacerebbe vederlo come
nuovo 007?