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James Bond: la prima pistola usata da Sean Connery sarà venduta all’asta

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La prima pistola di James Bond usata da Sir Sean Connery sarà in vendita. A partire da Agente 007 – Licenza di uccidere del 1962, l’attore scozzese è diventato un’icona internazionale grazie al ruolo dell’agente segreto, apparendo in ben sette film della saga nel corso di due decenni. La versione di Connery di 007 è nota per essere a sangue freddo e oscuramente magnetica, deviando notevolmente dal personaggio originale del romanziere  Ian Fleming, che era una figura per lo più neutrale.

Roger Moore, che ha continuato a interpretare un Bond più ironico tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, una volta chiamò Connery il solo ed unico James Bond, considerandolo responsabile della popolarità globale del personaggio. Omaggi da ogni parte del mondo sono giunti in seguito alla notizia della tragica scomparsa di Sean Connery all’età di 90 anni, con colleghi e fan che hanno notato come lo stile di 007 sia ancora impresso nell’odierna cultura pop. Le placide battute ogni volta che Bond abbatte un nemico, il martini “scosso, non mescolato” e la sagoma scura di Bond che spara contro lo schermo sono solo alcuni dei marchi di fabbrica che Connery ha introdotto oltre 50 anni fa.

Ora, un fortunato fan dalle tasche larghe avrà la possibilità di possedere la prima pistola di James Bond che Sean Connery ha usato in Agente 007 – Licenza di uccidere. La CNN riferisce che la pistola a elica Walther PP usata come sostituto della firma Walther PPK di Bond sarà l’elemento principale dell’asta “Icons & Idols Trilogy: Hollywood” il prossimo 3 dicembre. Julien’s Auctions, la casa d’aste dietro l’evento, afferma che si prevede che la pistola a elica raggiunga offerte fino a $ 200.000.

Bapty, lo storico fornitore britannico di armi di scena per produzioni cinematografiche e televisive, possedeva la Walther PP di Agente 007 – Licenza di uccidere fino al 2006, quando è stato poi venduto all’asta. Quell’acquirente ha tenuto la pistola per 14 anni e ora ha deciso di venderla all’asta a dicembre, che presenterà oltre 500 altri oggetti usati in classici film di Hollywood. Tra gli articoli messi in vendicata anche il casco da pilota di Tom Cruise in Top Gun e l’Hoverboard di Ritorno al futuro – Parte II. 

Star Wars: le 10 migliori performance della Saga degli Skywalker

Star Wars: le 10 migliori performance della Saga degli Skywalker

La recitazione non è mai stato uno dei grandi argomenti di discussione quando si parla della saga di Star Wars. Eppure, per la maggior parte degli attori coinvolti nel franchise, prendere parte alla celebre saga fantascientifica ha rappresentato una vera e propria sfida. Screen Rant ha raccolto le 10 migliori performance della Saga degli Skywalker:

Anthony Daniels – C-3PO

Sebbene sia stato profondamente cambiato nella trilogia sequel (troppi i buchi di trama relativi al personaggio ne L’Ascesa di Skywalker), C-3PO è una delle figure più importanti della saga di Star Wars. Nel film originale del 1977, lui e R2-D2 sono gli unici due personaggi principali che seguiamo per i primi 25 minuti.

La capacità di Anthony Daniels di interpretare le emozioni di Threepio è stata enormemente sottovalutata. L’attore è avvolto nel metallo, incapace di muovere il viso o le braccia, eppure la personalità dell’ansioso droide protocollare traspare sempre, chiara come il giorno.

Liam Neeson – Qui-Gon Jinn

Liam Neeson ha rifiutato il ruolo di Boromir nella trilogia de Il Signore degli Anelli perché non voleva interpretare un altro personaggio che veniva ucciso nel primo capitolo di una trilogia di successo. Tuttavia, ha comunque lasciato il segno nei panni del maestro di Obi-Wan, Qui-Gon Jinn, ne La minaccia fantasma.

La sequenza “The Duel of the Fates” è uno spettacolo folgorante che culmina in una delle scene di morte più strazianti dell’intera saga. Grazie a Neeson, Qui-Gon aveva sviluppato forti legami sullo schermo con personaggi come Obi-Wan, Anakin e persino Jar Jar, cosa che ha contribuito a rendere la sua prematura scomparsa ancora più d’impatto. 

James Earl Jones – Darth Vader

Anche se il fisico massiccio di David Prowse è ciò che ha dato a Darth Vader la sua terrificante presenza sullo schermo, è stata la voce di James Earl Jones sulle battute di Prowse che ha davvero dato vita all’iconico cattivo.

La voce di Jones è forse più forte di qualsiasi altra sul pianeta. Attraverso la sua voce trasuda tutta l’autorità di Vader. Insieme ad una scrittura magistrale, l’indimenticabile battuta: “No, io sono tuo padre!”, ha dato vita probabilmente al più grande colpo di scena nella storia del cinema.

Mark Hamill – Luke Skywalker

Secondo diversi report, all’epoca della produzione del primo Star Wars, né lo studio né le persone coinvolte nella sua realizzazione credevano nelle potenzialità della storia. Tra le poche persone che credevano invece nelle potenzialità di ciò che la mente di George Lucas aveva partorito, c’era un giovane Mark Hamill.

Hamill ha preso sul serio il mito di Star Wars fin da quando ha iniziato ad interpretare Luke, portando un vero pathos al viaggio dell’eroe nella trilogia originale (nonostante, alla fine, lo stesso attore non abbia mai approvato l’arco narrativo del personaggio nella trilogia sequel).

Natalie Portman – Padmé Amidala

Tra classici di genere divenuti cult come Léon e capolavori vincitori di Oscar come Black Swan, la filmografia di Natalie Portman presenta un paio di franchise di successo che alla fine hanno fatto perdere interesse per il suo personaggio nella saga di Star Wars. È stata trasformata in un personaggio di sfondo nei film di Thor (anche se Taika Waititi sta attualmente lavorando per rimediare all’errore!) e l’arco di Padmé ha preso un’impennata in La vendetta dei Sith.

Ne La minaccia fantasma, Padmé è una feroce regina che combatte in prima linea con i suoi soldati e va sotto copertura per tenere d’occhio Qui-Gon su Tatooine. Ne L’attacco dei cloni, le sue scene romantiche con Anakin si rivelano piatte, ma è stata comunque protagonista di alcune memorabili scene d’azione nell’arco finale. Poi, ne La vendetta dei Sith, si deprime finché non muore di tristezza. Anche quando la scrittura non era all’altezza, Portman ha saputo rendere giustizia al ruolo.

Adam Driver – Ben Solo

Anche se grandi attori come John Boyega e Oscar Isaac sono stati privati ​​del materiale per fornire prestazioni sostanziali nella trilogia del sequel, come ha sottolineato lo stesso Boyega, gli sceneggiatori avevano materiale in abbondanza per Daisy Ridley e Adam Driver.

Driver, in particolare, è sempre riuscito a dare un certo grado di sfumatura alle scene di Kylo Ren, anche se il suo arco narrativo complessivo è stato confuso e incoerente.

Carrie Fisher – Leia Organa

L’arguzia dirompente di Carrie Fisher è ovunque nella trilogia originale di Star Wars, e non solo nella sua interpretazione di Leia Organa, dal momento che l’attrice ha contribuito ai dialoghi di George Lucas sul set, quindi è fondamentalmente una co-autrice non accreditata.

Leia è tecnicamente una principessa che ha bisogno di essere salvata, ma sovverte quel tropo da favola salvando i suoi soccorritori pochi secondi dopo, quando rovinano il piano (e anche resistendo alla tortura ed essendo il capo di una milizia di estrema sinistra). Fisher è stata l’icona femminista perfetta per dare vita a Leia.

Ewan McGregor – Obi-Wan Kenobi

Dopo che Alec Guinness ha fatto del vecchio Ben Kenobi un’icona, Ewan McGregor ha affrontato la sfida di dover interpretare un giovane Jedi alquanto tosto, che potrebbe essere la versione più giovane del Kenobi di Guinness pur restando una performance distintamente McGregoriana. 

È giusto dire che McGregor è riuscito nel suo intento. Il suo carisma disinvolto, l’impulso incorruttibile a fare la cosa giusta e quei generali accenni di salubrità sono puro Obi-Wan. McGregor è l’unico attore in grado di conferire fascino irresistibile e capacità di resistenza alla battuta: Hello There“. 

Harrison Ford – Han Solo

Proprio come la devozione di Mark Hamill ai miti di Star Wars era perfetta per il ruolo di Luke Skywalker, il cinismo sarcastico di Harrison Ford verso il materiale era perfetto per il ruolo di Han Solo.

Ford potrebbe non essere necessariamente un contrabbandiere intergalattico, ma è Han Solo. Alden Ehrenreich ha fatto un ottimo lavoro interpretando il giovane Han, ma semplicemente non c’è modo di sostituire Ford nei panni del personaggio.

Ian McDiarmid – Emperor Palpatine

Ian McDiarmid è uno dei pochi attori di Star Wars ad interpretare il suo ruolo in tutte e tre le trilogie. Il giovane McDiarmid ha interpretato il vecchio Palpatine nella trilogia originale, poi il vecchio McDiarmid ha interpretato Palpatine relativamente giovane nella trilogia prequel, poi ancora il vecchio McDiarmid ha interpretato il clone-zombi Palpatine nella trilogia sequel.

In tutti i casi, l’equilibrio tra accampamento ingannevole e autentica minaccia di McDiarmid era semplicemente perfetto per il ruolo del malvagio mago dello spazio, il burattinaio che tira segretamente i fili dell’intera galassia.

Zack Snyder ha già una storia su Darkseid per un sequel di Justice League

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Zack Snyder ha rivelato di avere già alcune idee per un sequel di Justice League. Il film è uscito nel 2017 ed ha riunito sul grande schermo i personaggi di Batman, Superman, Wonder Woman, Flash, Aquaman e Cyborg. Justice League è stato accolto negativamente da critica e pubblico, soprattutto perché la versione cinematografica – affidata a Joss Whedon – si è rivelata molto diversa da quella che era la visione iniziale di Zack Snyder.

Come la maggior parte dei fan saprà, Snyder ha dovuto abbandonare il progetto nel bel mezzo della produzione a causa di una tragedia familiare; la Warner Bros. ha così incaricato Whedon di portare a compimento il film. Pen anni i fan hanno chiesto a gran voce di poter vedere la versione originale di Justice League ad opera di Zack Snyder, e finalmente il prossimo anno il taglio originale del regista arriverà su HBO Max sotto forma di miniserie divisa in quattro parti.

Durante una recente ospitata nello show “League of Mayhem” di The Nerd Queens su YouTube (via Screen Rant), Zack Snyder ha rivelato di avere già pronta una storia per Darkseid che si espande oltre ciò che verrà raccontata nella Snyder Cut di Justice League. Il regista ha spiegato che dopo che ad un evento del Comic-Con è stato chiesto a Ray Porter se fosse interessato a tornare nei panni di Darkseid dopo l’uscita della Snyder Cut, i due hanno avuto una conversazione su tale possibilità.

“Io e Ray Porter abbiamo parlato a lungo del personaggio e delle cose che avrebbe potuto dire al riguardo, del modo più giusto per rispondere a certe domande”, ha spiegato Snyder. “Abbiamo parlato di cosa succede quando Darkseid viene sulla Terra, della sua idea riguardo al personaggio e delle cose che sapeva di lui. La verità è che ho avuto un’idea e ho scritto una bozza completa. Sì, so cosa succede quando Darkseid… lo so. Speculare su cosa accadrà è eccitante. Penso che sia una bella cosa.”

Queste dichiarazioni di Snyder sono innegabilmente criptiche, ma non dovrebbe sorprendere più di tanto che il regista sappia dove andrà a finire la storia di Darkseid. La domanda è: le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League aggiungeranno elementi in tal senso? Il taglio di Snyder darà finalmente alla narrativa del DCEU un degno finale? Solo il tempo ce lo dirà…

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

American Horror Story 10: nuovo poster ufficiale

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American Horror Story 10: nuovo poster ufficiale

Il canale americano FX dopo il teaser poster ha diffuso un nuovo poster di American Horror Story 10, l’attesa decima stagione della serie horror American Horror Story creata da Ryan Murphy.

American Horror Story 10

American Horror Story 10

American Horror Story 10 è la decima stagione della serie tv tv horror creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk per il canale americano FX.

In American Horror Story 10  protagonisti saranno Macaulay Culkin, Sarah Paulson, Evan Peters, Lily Rabe, Leslie Grossman, Kathy Bates, Angelica Ross e Finn Wittrock.

Star Wars: i piani originali di George Lucas per la trilogia sequel

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In seguito all’accoglienza negativa riservata a Star Wars: L’Ascesa di Skywalker e alla conclusione effettiva della Saga degli Skywalker, la Disney e la Lucasfilm sono attualmente impegnate a rimodellare l’intero assetto narrativo della celebre saga fantascientifica. Non si conoscono ancora i piani per il futuro del franchise, ma a quanto pare una nuova trilogia sarebbe già in cantiere, con nuove storie, nuove ambientazioni e, soprattutto, nuovi personaggi.

Uno degli errori che i fan hanno sempre imputato alla Lucasfilm è quello di non aver preso in prestito per lo sviluppo della trilogia sequel alcune delle idee originali di George Lucas per i tre episodi finali della saga. Proprio di recente, sono stati rivelati alcuni dettagli su ciò che il “papà” di Star Wars aveva in mente per la conclusione dello storico franchise, quindi per gli Episodi VII, VIII e IX. 

In un estratto da “The Star Wars Archives: Episodes I-III 1999-2005” condiviso tramite Reddit (via CBM), è stato rivelato che George Lucas voleva che Darth Maul fosse il cattivo principale della trilogia sequel, mentre Darth Talon avrebbe dovuto interpretare un ruolo molto simile a quello di Darth Vader. Inoltre, Luke Skywalker si sarebbe concentrato sulla ricostruzione dell’Ordine Jedi, mentre Leia Organa sarebbe diventata finalmente Cancelliere Supremo.

È una lettura certamente interessante, e forse la strada che Lucas aveva pensato di intraprendere si sarebbe potuta rivelare molto più intrigante di quello che poi abbiamo visto nei due film realizzati da J.J. Abrams (Il Risveglio della Forza e L’Ascesa di Skywalker) e da Rian Johnson (Gli Ultimi Jedi). Ad ogni modo, parte delle idee originali di Lucas per la trilogia sequel pare siano stato poi usate dalla Lucasfilm per The Clone Wars, così come Dave Filoni si sarà sicuramente ispirato a quelle stesse idee per Star Wars Rebels. 

Batman v Superman: nuovi dettagli sulla morte di Robin per mano del Joker

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Di recente è stato confermato che il premio Oscar Jared Leto tornerà a vestire i panni del Joker nella Snyder Cut di Justice League che arriverà su HBO Max il prossimo anno. Secondo una delle teorie più accreditate, nell’universo di Zack Snyder è stato il Clown Principe del Crimine ad uccidere Dick Grayson, alter ego di Robin, a Villa Wayne prima di darle fuoco. Ciò spiegherebbe la famosa scena del costume vandalizzato presente in Batman v Superman: Dawn of Justice e perché Bruce Wayne non ha mai restaurato la sua vecchia abitazione.

Di recente, l’artista Douglas J. Stewart ha condiviso via Instagram un primo piano del costume di Robin, descrivendo nel dettaglio il lavoro svolto per realizzarlo. Stewart ha spiegato che “Robin è stato brutalmente assassinato e poi dato alle fiamme dal Joker. La storia è stata anticipata dal costume vandalizzato in mostra all’interno della Batcaverna”. Si tratta di un modo triste e certamente orribile per far morire il Ragazzo Meraviglia. Naturalmente, la questione apre anche ad un altro interrogativo, e cioè perché Batman non abbia compiuto chissà quale sforzo enorme per eliminare il Joker in Suicide Squad.

Se siamo fortunati, è probabile che il coinvolgimento di Jared Leto nella Snyder Cut di Justice League servirà proprio a sciogliere questo nodo e a raccontare finalmente cosa sia accaduto al Robin del DCEU. Prima dell’annuncio della release della Snyder Cut, l’easter egg di Robin in Batman v Superman sembrava essere destinato a non avere una propria compiuta spiegazione, dal momento che tutti i piani che Zack Snyder aveva per Robin o per un eventuale film dedicato a Nightwing sono stati demoliti. Anche se il personaggio di Grayson non avrà un futuro sul grande schermo oltre Justice League, la speranza è che i fan possano almeno scoprire qualcosa di più sulla sua tragica scomparsa.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

S.W.A.T. 4×01: clip dalla season premiere

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S.W.A.T. 4×01: clip dalla season premiere

Il network americano della CBS dopo le anticipazioni ha diffuso le clip di S.W.A.T. 4×01, il primo episodio dell’attesa quarta stagione di S.W.A.T.

 Le guest star di S.W.A.T. 4×01 includono Donald Dash nei panni del 17enne Hondo e Rico E. Anderson nei panni del giovane Daniel Sr. Episodio scritto dal produttore esecutivo Aaron Rahsaan Thomas.

https://youtu.be/NXFUw_2tdd0

S.W.A.T. 4×01

S.W.A.T. 4 è la quarta stagione della nuova serie tv creata da Aaron Rahsaan Thomas per il network americano della CBS.

Nel cast di S.W.A.T. 4 protagonisti sono Sergente Daniel “Hondo” Harrelson, interpretato da Shemar MooreJessica Cortez, interpretata da Stephanie Sigman, Jim Street, interpretato da Alex Russell, David “Deacon” Kay, interpretato da Jay Harrington, Christina “Chris” Alonso, interpretata da Lina Esco, Dominique Luca, interpretato da Kenny Johnson, Jeff Mumford, interpretato da Peter Onorati, Victor Tan, interpretato da David Lim.

Guardiani della Galassia Vol. 3: la sceneggiatura non è mai cambiata

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Il regista James Gunn ha confermato che la sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol. 3 è stata finalmente completata. Gunn ha presentato al mondo la squadra di supereroi guidata da Peter Quill (Chris Pratt) in Guardiani della Galassia del 2014. Il film divenne rapidamente un successo di critica e di pubblico, tanto che Gunn tornò dietro la macchina da presa anche per Guardiani della Galassia Vol. 2. Grazie alla leadership e alla visione unica di Gunn, i Guardiani si sono trasformati in una vera e propria pietra miliare dell’Universo Cinematografico Marvel.

Anche se le riprese di Guardiani della Galassia Vol. 3 non sono ancora partite, il film ha già dovuto affrontare numerose sfide. Gunn era stato originariamente scelto per dirigere anche il terzo episodio del franchise. Tuttavia, il regista e sceneggiatore è stato temporaneamente licenziato dalla Disney dopo che una serie di suoi vecchi tweet ritenuti razzisti erano stati riportati all’attenzione del web. Successivamente, Gunn è stato riassunto dalla multinazionale e associato nuovamente alla regia del Vol. 3. Prima di girare il terzo capitolo della saga, però, Gunn si dedicherà all’annunciata serie targata HBO Max e dedicata a Peacemaker, spin-off dell’attesissimo The Suicide Squad in arrivo il prossimo anno e diretto proprio da Gunn per conto della “concorrente” Warner Bros.

Anche se l’attesa, per tutti i fan, continua ad essere straziante, di recente James Gunn ha confermato via Twitter che Guardiani della Galassia Vol. 3 non è affatto morto, anzi: il regista e sceneggiatore ha confermato che la sceneggiatura è stata finalmente completata e che la maggior parte dei responsabili di produzione del film sono stati assunti dalla Disney. Gunn ha inoltre confermato che la sceneggiatura non ha subito cambiamenti significativi dal momento in cui è stato licenziato fino a quando non è poi stato riassunto.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Chicago PD 8×01: clip dall’episodio

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Chicago PD 8×01: clip dall’episodio

Il network americano della NBC dopo il dietro le quinte ha diffuso una clip di Chicago PD 8×01, il primo episodio dell’annunciata ottava stagione di Chicago PD.

https://youtu.be/7m10i29NzxE

Chicago PD 8×01

Chicago PD 8 è l’ottava stagione della serie tv Chicago PD creata da Dick Wolf e che fa parte del franchise televisivo basato su Chicago trasmesso dal network americano NBC.

In Chicago PD 8 ritorneranno i personaggi Henry “Hank” Voight (stagioni 1-in corso), interpretato da Jason Beghe è il capo dell’Unità Intelligence del Dipartimento di Polizia di Chicago. Voight è un poliziotto tosto che finisce sempre quello che comincia, anche se significa non rispettare le regole. La sua squadra lo rispetta, anche se è sospettato di essere corrotto. Il suo defunto padre era un agente di polizia, proprio come lui. È rimasto vedovo di sua moglie, Camille. Jay Halstead (stagioni 1-in corso), interpretato da Jesse Lee Soffer, è un membro dell’Intelligence, e partner del Detective Erin Lindsay, che in seguito diventerà la sua fidanzata. È stato un Ranger dell’Us Army. È uno dei pochi che occasionalmente si oppone a Voight, trovando i suoi metodi troppo discutibili, ma nonostante tutto tra i due vige un forte rispetto reciproco. Adam Ruzek (stagioni 1-in corso), interpretata da Patrick John Flueger, è il partner del Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di assumere un agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui un grande potenziale.

Kevin Atwater (stagioni 1-in corso), interpretato da LaRoyce Hawkins, è l’ex partner dell’agente Kim Burgess, promosso all’Intelligence. Nonostante sia cresciuto in un brutto quartiere, è un ragazzo onesto con un forte senso del dovere. Kimberly “Kim” Burgess (stagioni 1-in corso), interpretata da Marina Squerciati, è l’ex partner dell’agente Kevin Atwater ed è fidanzata con l’Agente Adam Ruzek. Prima di diventare un agente di polizia, era un’assistente di volo. Sergente Trudy Platt (stagioni 1-in corso), interpretata da Amy Morton, Sean Roman (stagioni 2-3, guest 7), interpretato da Brian Geraghty, Hailey Upton (ricorrente stagione 4, stagioni 5-in corso), interpretata da Tracy Spiridakos, Detective dell’unità rapine-omicidi, quando lavorerà insieme all’Intelligence in un caso di rapine in banca si unirà temporaneamente alla squadra sostituendo Kim la quale si era presa una pausa dal lavoro, per poi diventare un membro ufficiale del team in seguito alla partenza di Erin. Vanessa Rojas (stagione 7), interpretata da Lisseth Chavez, agente sotto copertura, è afro-latina, si unisce nell’Intelligence al posto del dimissionario Antonio Dawson. Quando era giovane ha vissuto in diverse case-famiglia, inoltre, prima di diventare un poliziotto, si metteva nei guai con la legge. È intelligente, ma anche impulsiva.

Justice League Snyder Cut: i nuovi look di Darkseid e Martian Manhunter

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Zack Snyder è stato ospite dell’ultima puntata dello show “League of Mayhem” di The Nerd Queens su YouTube, e ha mandato i fan letteralmente in visibilio condividendo un primissimo sguardo a due personaggi che appariranno nell’attesissima Snyder Cut di Justice League e che fin dal principio avrebbero dovuto far parte del progetto: Darkseid e Martian Manhunter.

Entrambe le immagini dei due personaggi – che potete ammirare di seguito grazie all’account Twitter @theSNYDERVERSE – sono state mostrate da Snyder attraverso il suo smartphone. Avevamo già visto il sovrano di Apokolips nei panni di Uxas nel primo trailer della Snyder Cut, ma a quanto pare il look finale del personaggio sarà proprio quello mostrato dal regista, un’immagine che a quanto pare accompagnerà alcune t-shirt promozionali già acquistabili sul sito Ink to the People.

Per quanto riguarda Martin Manhunter, invece, tempo fa era stato lo stesso Snyder – attraverso una serie di storyboard – a confermare che si tratterà dell’alter ego del Generale Calvin Swannick interpretato da Harry Lennix ne L’Uomo d’Acciaio e in Batman v Superman: Dawn of Justice. Nel corso dell’ospitata Snyder ha anche anticipato che un nuovo trailer della Snyder Cut potrebbe arrivare online nei prossimi giorni.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Mads Mikkelsen in trattative per sostituire Johnny Depp in Animali Fantastici

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La Warner Bros ha individuato in Mads Mikkelsen l’attore che potrebbe sostituire Johnny Depp nel ruolo di Gellert Grindelwald nel franchise di Animali Fantastici. Apprendiamo la notizia da Variety che riferisce che l’attore è attualmente in fase di trattative con lo studio.

Dopo aver interpretato Grindelwald nei primi due film Animali Fantastici, Depp ha annunciato venerdì che la Warner Bros. gli aveva chiesto di “dimettersi” dal ruolo dopo che l’attore aveva perso il processo per diffamazione nel Regno Unito relativo alle accuse di abuso sull’ex moglie Amber Heard (qui i dettagli).

Animali Fantastici 3 è attualmente in produzione nel Regno Unito. Secondo una fonte vicina al progetto, Depp aveva girato solo una scena nei panni di Grindelwald prima di lasciare il film, quindi Mikkelsen non avrebbe bisogno di replicare molte riprese, senza appesantire o ritardare troppo la produzione.

Mads Mikkelsen nuovo Grindelwald

Il ruolo di Grindelwald è decisamente in linea che la carriera di Mikkelsen che si è fatto una certa fama a interpretare cattivi scaltri ed intelligenti. Come concepito dall’autrice J.K. Rowling, Grindelwald è un brillante e spietato mago oscuro che nella sua giovinezza ha intessuto una complicata relazione romantica con il famoso mago Albus Silente (interpretato da Jude Law nel franchise).

Animali Fantastici 3 risponderà ai misteri insoluti del precedente episodio?

I crimini di Grindelwald si è concluso con diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione che Credence Barebone (Ezra Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai misteri insoluti del precedente episodio.

Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di Animali Fantastici 3 sono ufficialmente cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter, l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di Katherine Waterson, Jude Law ed Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una volta alla sceneggiatura del film.

The Social Network: trama, cast e storia vera del film di David Fincher

Per il regista Quentin Tarantino non ci sono dubbi: The Social Network è il miglior film del decennio appena conclusosi. Il titolo diretto nel 2010 dall’acclamato David Fincher (Fight Club, Zodiac) si è infatti affermato come una lucida riflessione sul potere e sulle conseguenze che questo porta inevitabilmente con sé nelle vite di chi ne è dotato. La vicenda è incentrata sulla fondazione di Facebook e sulla figura del suo ideatore, Mark Zuckerberg, attraversando le origini e gli sviluppi di quello che ad oggi è il social network che ha cambiato il mondo della comunicazione.

Il film è stato scritto dal celebre Aaron Sorkin, che proprio grazie a questo suo lavoro ha poi vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Questa è infatti basata sul romanzo Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento, scritto e pubblicato nel 2009 da Ben Mezrich. All’interno di questo si approfondiscono i retroscena di tale portentosa invenzione, come anche i casi giudiziari che ne sono seguiti. Fincher costruisce su tale vicenda un film emblematico, che non solo tratta le tematiche della comunicazione e i suoi limiti ma anche dell’incolmabilità di certi desideri, destinati a rimanere irraggiungibili.

Acclamato dalla critica, The Social Network si è da subito affermato come uno dei titoli di punta dell’anno, divenendo uno dei massimi protagonisti durante la stagione dei premi. Questo ha infatti conquistato ben 4 Golden Globe, tra cui quello per il miglior film drammatico, e ben 8 nomination agli Oscar. Qui ha poi vinto i premi per la colonna sonora, il montaggio e la già citata sceneggiatura non originale. Il successo si è poi manifestato anche al box office, dove a fronte di un budget di 40 milioni il film arrivò ad incassarne globalmente circa 224. A dieci anni di distanza tale film rimane ancora un’opera fondamentale per la comprensione del nostro presente e della sua continua evoluzione.

The Social Network: la trama del film

La vicenda del film si apre nel 2003, nell’Università di Harvard, dove il giovane e brillante Mark Zuckerberg si ritrova ad essere lasciato dalla ragazza Erica Albright, per la quale nutre una certa ossessione. Ferito dalla vicenda, lo studente inizia a formare dentro di sé il desiderio di dar vita ad un sito dove poter votare la bellezza delle studentesse del college. Durante la notte, dunque, inizia da subito a lavorare su tale progetto, in compagnia del suo migliore amico Eduardo Saverin. Questi gli fornisce gli algoritmi necessari alla formazione del sito da lui immaginato. Nel giro di poche ore, e con migliaia di foto e nomi caricati in esso, nasce “FaceMash.com”. Tale bravata non passa però inosservata, e ben presto Mark si ritrova ad essere punito dall’università per aver violato la privacy delle studentesse.

Il sito viene però notato anche dai gemelli Winklewoss, aitanti campioni di cannottaggio e ambiziosi imprenditori. Questi contattano Zuckerberg con l’intenzione di fare affari insieme, e dar vita a qualcosa di più grande sulla base di quanto da lui già realizzato. Mark inizia così a lavorare con loro, sviluppando l’ambizioso progetto da lui poi battezzato “The Facebook”, un social network online esclusivo per tutti gli studenti di Harvard, dove è possibile condividere le proprie informazioni con gli altri in modo sicuro. Anche in questo caso l’invenzione di Mark raggiunge una popolarità inaspettata, e non tardano ad arrivare richieste di espansione del sito. Nel giro di breve, Zuckerberg si ritrova a capo di qualcosa di più grande del previsto. In tutto ciò ovviamente, non mancheranno scontri con quanti lo avevano sostenuto e seguito nel suo progetto.

The Social Network cast

The Social Network: gli attori del film

Per dar vita al film, Fincher si è avvalso della partecipazione di una serie di giovani ma promettenti attori di Hollywood, i quali proprio grazie a questo film conobbero un grande popolarità. Ad interpretare Mark Zuckerberg vi è Jesse Eisenberg, candidato all’Oscar per la sua interpretazione. L’attore, affetto da disturbo ossessivo compulsivo, ha raccontato di aver fatto molta fatica ad entrare nella mentalità del suo personaggio, trovandosi a dover parlare e agire in modi che lui ha sempre rifiutato. Per prepararsi al ruolo, Eisenberg non ha mai incontrato il vero Zuckerberg, ma si è limitato a leggere alcuni suoi saggi universitari, cercando di dedurne la psicologia. L’attore ha inoltre aperto un account segreto su Facebook, studiandone il funzionamento e acquisendo così ulteriori informazioni a riguardo.

Accanto a lui nel film si ritrova poi Andrew Garfield nei panni di Eduardo Saverin, co-fondatore di Facebook. L’attore doveva inizialmente sostenere un provino per il ruolo del protagonista. Il regista decise infine di affidargli il ruolo da lui poi ricoperto, ritenendolo emotivamente più adeguato a questo. Durante le riprese l’attore sviluppò un’ottima amicizia con Eisenberg, e raccontò di aver avuto molta difficoltà a mettere in scena la rivalità tra di loro. Armie Hammer ricopre invece il ruolo dei gemelli Winklewoss. L’attore ha però fisicamente prestato il suo corpo soltanto ad uno di questi. L’altro è infatti interpretato da una controfigura a cui poi è stata digitalmente sovrapposta la faccia di Hammer. Justin Timberlake è invece l’imprenditore Sean Parker. Per interpretarlo, l’attore perse diversi chili, risultando così più giovane di quello che realmente è. Nel film è inoltre presente l’attrice Rooney Mara nel ruolo di Erica Albright, la ragazza bramata da Zuckerberg.

The Social Network: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Premiata con l’Oscar, la colonna sonora del film è composta dai musicisti Trent Reznor e Atticus Ross. Questa è stata poi pubblicata sotto forma di album il 15 ottobre del 2010, in concomitanza con l’arrivo del film in sala. Questa riprende le sonorità tipiche dei due musicisti, appartenenti al genere della musica d’ambiente e del rock alternativo. Brani come Pieces Form the Whole, Eventually We Find Our Way, On We March. The Gentle Hum of Anxiety e Soft Trees Break the Fall sono diventati particolarmente celebri. L’album si è inoltre classificato al primo posto nella Top Soundtracks dell’anno. È invece rientrato in posizione numero 20 nella prestigiosa Billboardo 200, indicante gli album più venduti della settimana.

Per gli appassionati è possibile fruire di The Social Network grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il titolo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

I am Greta, dal 14 novembre su MioCinema

I am Greta, dal 14 novembre su MioCinema

Arriva su MioCinema dal 14 novembre I am Greta, distribuito da Koch Media. In seguito all’ultimo DPCM che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, la distribuzione ha deciso di rendere disponibile il film on demand,  scegliendo, tra le altre, la piattaforma MioCinema che rappresenta una parte dell’esercizio a cui questo film era destinato.

Presentato con grande successo di critica alla 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festival, il documentario è diretto dal regista svedese Nathan Grossman che, dopo esserle stato accanto in ogni sua attività per più di un anno, racconta la storia e le emozioni dell’adolescente attivista per il clima Greta Thunberg.

Nell’agosto del 2018, Greta, una studentessa svedese di quindici anni, davanti al Parlamento svedese comincia uno sciopero per manifestare contro il cambiamento climatico, che nel giro di qualche mese si trasforma in un movimento globale, rendendola un’attivista di fama mondiale. Il documentario segue Greta dal suo primissimo giorno di protesta fino all’incredibile viaggio in barca a vela verso New York per presenziare al Summit sul clima dell’ONU.

EFA 2020: le nomination agli European Film Awards

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EFA 2020: le nomination agli European Film Awards

L’European Film Academy ed EFA Productions, con un evento virtuale in collaborazione con il Festival del Cinema Europeo di Siviglia, hanno annunciato le nomination per la 33ma edizione degli European Film Awards.

Mike Downey, Presidente del Board dell’EFA, ha dichiarato: “In un periodo così complesso per il cinema e gli artisti di tutta Europa, per ampliare l’offerta della piattaforma a più film europei, il Board dell’EFA ha deciso in via del tutto eccezionale di aumentare le nomination per le categorie Film e Documentario Europeo da cinque a sei.”

Gli oltre 3.800 membri dell’EFA voteranno ora i vincitori, che saranno annunciati in una serie di serate-evento virtuali, in live streaming dall’8 al 12 dicembre.

I NOMINATI SONO

FILM EUROPEO 2020:

UN ALTRO GIRO
DRUK
Danimarca, Paesi Bassi, Svezia
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

BERLIN ALEXANDERPLATZ
Germania, Paesi Bassi
DIRETTO DA Burhan Qurbani
SCRITTO DA Martin Behnke & Burhan Qurbani
PRODOTTO DA Leif Alexis, Jochen Laube, Fabian Maubach

CORPUS CHRISTI
BOŻE CIAŁO
Polonia, Francia
DIRETTO DA Jan Komasa
SCRITTO DA Mateusz Pacewicz
PRODOTTO DA Leszek Bodzak & Aneta Hickinbotham

MARTIN EDEN
Italia, Francia
DIRETTO DA Pietro Marcello
SCRITTO DA Pietro Marcello & Maurizio Braucci
PRODOTTO DA Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Ordonneau, Michael Weber & Viola Fügen

THE PAINTED BIRD
NABARVENÉ PTÁČE
Repubblica Ceca, Ucraina, Slovenia
SCRITTO & DIRETTO DA Václav Marhoul
PRODOTTO DA Václav Marhoul, Igor Savychenko, Zuzana Mistríková, Eduard Kučera & Richard Kaucký

UNDINE
Germania, Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Christian Petzold
PRODOTTO DA Florian Koerner von Gustorf, Michael Weber & Margaret Menegoz

DOCUMENTARIO EUROPEO 2020:

ACASA, MY HOME
ACASĂ
Romania, Germania, Finlandia
DIRETTO DA Radu Ciorniciuc
SCRITTO DA Lina Vdovîi
PRODOTTO DA Monica Lazurean-Gorgan

COLLECTIVE
COLECTIV
Romania, Lussemburgo
DIRETTO DA Alexander Nanau
SCRITTO DA Antoaneta Opris & Alexander Nanau
PRODOTTO DA Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux & Hanka Kastelocova

GUNDA
Norvegia, USA
SCRITTO & DIRETTO DA Victor Kossakovsky
PRODOTTO DA Anita Rehoff Larsen & Joslyn Barnes

LITTLE GIRL
PETITE FILLE
Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Sébastien Lifshitz
PRODOTTO DA Muriel Meynard

SAUDI RUNAWAY
Svizzera
SCRITTO & DIRETTO DA Susanne Regina Meures
PRODOTTO DA Christian Frei

THE CAVE
Siria, Danimarca
DIRETTO DA Feras Fayyad
SCRITTO DA Alisar Hasan & Feras Fayyad
PRODOTTO DA Kirstine Barfod & Sigrid Dyekjær

CORTOMETRAGGIO EUROPEO 2020:

ALL CATS ARE GREY IN THE DARK
NACHTS SIND ALLE KATZEN GRAU
Svizzera
SCRITTO & DIRETTO DA Lasse Linder
PRODOTTO DA Edith Flückiger

GENIUS LOCI
Francia
DIRETTO DA Adrien Mérigeau
SCRITTO DA Adrien Mérigeau & Nicolas Pleskof
PRODOTTO DA Amaury Ovise & Jean-Christophe Reymond

PAST PERFECT
Portogallo
DIRETTO & PRODOTTO DA Jorge Jácome
SCRITTO DA Jorge Jácome & Pedro Penim

SUN DOG
Belgio/Russia
SCRITTO, DIRETTO & PRODOTTO DA Dorian Jespers

UNCLE THOMAS, ACCOUNTING FOR THE DAYS
TIO TOMÁS, A CONTABILIDADE DOS DIAS
Portogallo/Canada/Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Regina Pessoa
PRODOTTO DA Abi Feijó, Julie Roy & Reginald de Guillebon

REGISTA EUROPEO 2020:
Agnieszka Holland per CHARLATAN
Jan Komasa per CORPUS CHRISTI
Pietro Marcello per MARTIN EDEN
François Ozon per ESTATE ‘85
Maria Sødahl per HOPE
Thomas Vinterberg per UN ALTRO GIRO

ATTRICE EUROPEA 2020:
Paula Beer in UNDINE
Natasha Berezhnaya in DAU. NATASHA
Andrea Bræin Hovig in HOPE
Ane Dahl Torp in CHARTER
Nina Hoss in MY LITTLE SISTER
Marta Nieto in MOTHER

ATTORE EUROPEO 2020:
Bartosz Bielenia in CORPUS CHRISTI
Goran Bogdan in FATHER
Elio Germano in VOLEVO NASCONDERMI
Luca Marinelli in MARTIN EDEN
Mads Mikkelsen in UN ALTRO GIRO
Viggo Mortensen in FALLING

SCENEGGIATORE EUROPEO 2020:
Martin Behnke & Burhan Qurbani per BERLIN ALEXANDERPLATZ
Costa-Gavras per ADULTS IN THE ROOM
Damiano & Fabio D’Innocenzo per FAVOLACCE
Pietro Marcello & Maurizio Braucci per MARTIN EDEN
Mateusz Pacewicz per CORPUS CHRISTI
Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm per UN ALTRO GIRO

Bla Bla Baby: al via le riprese del nuovo film di Fausto Brizzi

Bla Bla Baby: al via le riprese del nuovo film di Fausto Brizzi

Al via le riprese di Bla Bla Baby, la nuova commedia di Fausto Brizzi interpretata da uno stuolo di poppanti. Eh sì, questa volta i protagonisti sono proprio loro. Sono piccoli, irresistibili, insospettabili ma anche terribili, esilaranti e intuitivi, con una perfetta capacità di linguaggio e un coefficiente intellettivo da Nobel. Accanto a loro un cast di adulti comicamente infantili interpretati da Alessandro Preziosi, Matilde Gioli Massimo De Lorenzo, Maria Di Biase, Chiara Noschese, Cristiano Caccamo, Nicolas Vaporidis, Nina Torresi, Nico Di Rienzo, Fabrizio Nardi.

Prodotta da Luca Barbareschi, una produzione Eliseo Multimedia con Rai Cinema, la travolgente sceneggiatura scritta dal regista stesso insieme a Paola Mammini (Perfetti Sconosciuti), Herbert Simone Paragnani e il giovane talento del fumetto italiano Mauro Uzzeo, intreccia spy story, romance e commedia creando atmosfere esilaranti come solo i bambini sanno innescare.

A metà tra Senti chi parla e Baby Boss, Bla Bla Baby è una novità assoluta, un nuovo genere in cui i pargoli parlano davvero grazie alla magia degli effetti visivi. Sette settimane di riprese a Roma per realizzare la prima commedia fantastica del regista di Notte prima degli esami, Modalità aereo…, dove immaginazione e tenerezza vanno di pari passo con una divertente esplorazione dei rapporti tra genitori e figli.

Noir in Festival: arriva a fine marzo insieme ai suoi primi 30 anni

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In realtà le iniziative pensate per il trentennale del più antico e famoso festival italiano dedicato al mystery prenderanno effettivamente il via già dal prossimo 14 novembre, quando sul sito ufficiale del festival (www.noirfest.com) si aprirà la votazione popolare per il Premio Giorgio Scerbanenco dedicato al miglior romanzo italiano di genere edito nel 2020. I lettori avranno una settimana di tempo per votare i semifinalisti e la somma delle loro preferenze, unita a quella della giuria, porterà a una rosa di cinque titoli che sarà resa nota il 23 novembre. Gli autori dei libri finalisti saranno quindi protagonisti, a partire dal 30 novembre, di una serie di incontri live trasmessi in streaming sui canali social del festival, fino all’annuncio del titolo vincitore di quest’anno, il 4 dicembre.

Nel periodo successivo, in attesa di una riapertura delle sale cinematografiche auspicata da tutto il mondo della cultura, il Noir in Festival continuerà a vivere digitalmente con la selezione della giuria popolare del Premio Caligari, dedicato al miglior film italiano noir del 2020, e la presentazione dei film finalisti, con alcune masterclass di protagonisti del genere ed eventi collegati alla celebrazione del trentennale.

Il 1 marzo torneremo finalmente dal vivo con un’edizione rinnovata del festival che intende sviluppare il programma sia in presenza che online grazie al sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, di Istituto Luce – Cinecittà e in stretta collaborazione con partner essenziali come l’Università IULM di Milano e le Librerie Feltrinelli.

“La difficile crisi in cui versa tutta l’Italia, le necessarie restrizioni che a Milano sono ancor più tangibili”, dicono Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, direttori del Festival insieme al delegato IULM, Gianni Canova – “ci hanno indotti a immaginare una formula davvero eccezionale per quest’edizione. Ma vogliamo pensare che l’emergenza sia anche occasione di una nuova progettualità e che l’appuntamento con un compleanno storico possa coincidere con una vera rinascita del Paese”.

Justice League Snyder Cut: rivedremo anche Zod? Michael Shannon risponde

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Le riprese della Snyder Cut di Justice League sono attualmente in corso, e nelle ultime settimane ci sono state alcune grandi sorprese relative al cast del film, come il ritorno del Joker di Jared Leto. In Batman v Superman: Dawn of Justice, il cadavere del generale Zod è stato trasformarto in Doomsday. La domanda sorge dunque spontanea: c’è qualche possibilità che Michael Shannon riprenda il suo ruolo nella versione originale del cinecomic che arriverà il prossimo anno su HBO Max?

“Oh, mi piacerebbe lavorare di nuovo con Zack”, ha dichiarato Shannon in un’intervista a ComicBook. “Mi è piaciuto molto fare quel film. È stata un’esperienza speciale. In primo luogo, mi sono sentito molto fortunato che mi abbia chiamato per farlo. Non ho sentito nulla a proposito di un mio ritorno. Quindi, non lo so. Dico sempre alle persone che ‘sono morto, che Zod è morto’. A meno che tu non abbia un defibrillatore o qualcosa del genere, non vedo come potrebbe accadere.”

L’attore ha poi aggiunto di ammirare molto Zack Snyder e di essere felice che il regista abbia finalmente avuto la possibilità di far vedere al mondo la sua versione di Justice League. Non avrebbe molto senso per il personaggio di Zod apparire nella Snyder Cut, ma Snyder ha chiaramente grandi progetti per il suo evento in quattro parti, quindi chissà quali altre sorprese potrebbe avere in serbo per i suoi fan! 

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

MCU: chi ha avuto un finale degno e chi avrebbe meritato di più

MCU: chi ha avuto un finale degno e chi avrebbe meritato di più

Il MCU è uno dei franchise di maggior successo di tutti i tempi. Con più di 20 film e diverse serie tv alle spalle, l’universo condiviso non ha mai mostrato segni di rallentamento. Ha migliaia di fan sparsi in tutto il mondo e tantissimi personaggi fantastici, ugualmente divisi tra supereroi che cattivi. Tuttavia, è importante sottolineare che l’Universo Cinematografico Marvel non è sempre stato così gentile con i suoi personaggi. Anche se gli archi narrativi di alcuni personaggi sono giunti al termine, non sempre hanno ricevuto il finale che avrebbero meritato, come portato alla luce da Screen Rant, che ha stilato una classifica dei personaggi del MCU divisa tra chi ha ricevuto una conclusione appropriata e chi avrebbe meritato di meglio:

Un finale degno: Thanos

Thanos è uno dei migliori cattivi dell’intero MCU… e anche quello il cui piano è effettivamente riuscito, almeno in parte. Thanos ha ottenuto ciò che si meritava quando gli eroi lo hanno ucciso, non una ma ben due volte.

La prima volta, hanno sconfitto il Thanos che ha causato lo schiocco, e la seconda volta, hanno affrontato la sua versione più giovane del 2014. Non tutti i cattivi sono stati puniti per le loro azioni come avrebbero meritato, ma questo fortunatamente non è successo con Thanos.

Avrebbe meritato di più: Vedova Nera

Black Widow non è mai stato un personaggio facile da gestire nel MCU, anche – e soprattutto – a causa della sua vita. Ha vissuto diverse esperienze traumatiche che l’hanno poi trasformata nell’eroina che è diventata. Ma non ha mai raggiunto la felicità che meritava.

Era brava nel suo lavoro, ma sembrava molto sola e la maggior parte delle sue relazioni si è sempre rivelata un fallimento. Quel che è peggio, è morta anche giovane quando ha sacrificato la sua vita su Vormir. Anche se tornerà nel suo film in solitaria, Black Widow, si tratterà di un prequel, quindi nella timeline principale dell’universo condiviso il personaggio non è esiste più.

Un finale degno: Iron Man

È vero che la morte di Iron Man è stata tragica e ha lasciato molti fan sconvolti. Ma almeno abbiamo visto l’arco narrativo del personaggio volgere a compimento. Tony Stark ha iniziato la sa storia come un playboy sbadato a cui importava molto poco del mondo.

Col passare del tempo, però, è diventato sempre più eroico, salvando il mondo più e più volte. Alla fine, ha sacrificato la possibilità di una vita felice con la sua famiglia per la possibilità di sconfiggere Thanos una volta per tutte, inventando il viaggio nel tempo. Tony potrebbe essere morto, ma lo ha fatto con la consapevolezza che il suo viaggio era completo e che il mondo adesso sarà un posto migliore.

Avrebbe meritato di più: Quicksilver

Quicksilver ha sacrificato la sua vita per salvare Occhio di Falco in Avengers: Age of Ultron del 2015. Sebbene sia stato un bel gesto da parte sua, è stato anche un tantino prematuro. Potrebbe comunque aver ottenuto molto, considerando il suo set unico di abilità: ci sono molti supereroi forti nel MCU, ma nessuno così veloce.

Tuttavia, i Marvel Studios sembravano non sapere cosa fare con il personaggio, quindi hanno preferito ucciderlo e lasciare sua sorella Wanda da sola. Anche Scarlet Witch stessa potrebbe rientrare in questa categoria, considerando la tragica perdita prima dei suoi genitori, poi del fratello e infine di Visione.

Un finale degno: Captain America

Alcune persone consideravano il fatto che Captain America fosse tornato indietro nel tempo come una mossa egoista da parte sua. Ma dopo tutto quello che ha passato, Steve Rogers meritava un lieto fine con l’amore della sua vita, Peggy Carter.

Capitan America era un uomo “fuori dal tempo” e lasciarsi il passato alle spalle per iniziare una nuova vita in un mondo strano non è mai stato facile per lui. Ha dovuto affrontare sia la perdita dei suoi vecchi amici che di Peggy, per non parlare del fallimento della vittoria di Thanos. Quindi, quando tutto è stato portato a compimento, Steve ha seguito il consiglio di Tony e ha deciso di smettere finalmente di combattere.

Avrebbe meritato di più: la famiglia di Thor

Lo stesso Thor non è mai stato un personaggio facile, ma è il resto della sua stretta famiglia che meritava davvero di meglio nel MCU. Odino è morto, ma almeno non era solo. Tuttavia, c’è anche Loki che Thanos ha ucciso in Avengers: Infinity War (2018), proprio quando sembrava che i due fratelli potessero finalmente riconciliarsi per sempre.

E la cosa peggiore è quanto successo a Frigga: la madre di Thor e la moglie di Odino è stata uccisa da Malekith in Thor: The Dark World (2013). È una buona cosa che Thor abbia trovato una seconda famiglia in The Avengers e più tardi nei Guardiani della Galassia.

Un finale degno: Falcon

Sam Wilson, aka Falcon, continuerà il suo viaggio nel MCU, quindi non è chiaro dove lo porterà la sua strada. Ma ha fatto comunque del bene per se stesso. Sam è un veterano di guerra, proprio come Steve, qualcosa che ha avvicinato i due uomini e che li ha aiutati a consolidare la loro amicizia.

Sam ha un forte senso della giustizia e vuole sempre aiutare gli altri. Potrebbe non essere superpotente come Steve o anche come Bucky, ma ha sempre delle buone intenzioni e raccogliere l’eredità di Capitan America è qualcosa che si merita assolutamente. Inoltre, tale scelta corrisponde ai fumetti, in cui anche Sam ha assunto la nuova identità di Captain America.

Avrebbe meritato di più: Liz Toomes (e sua madre)

Peter Parker ora esce felicemente con MJ, ma Liz Toomes è stata la sua prima cotta. E sembrava che anche lei fosse attratta da lui – altrimenti non avrebbe accettato di andare al ballo con Peter. Liz era dolce, intelligente e ambiziosa, come ha dimostrato preoccupandosi del risultato della sua squadra al concorso Decathlon.

Ma lei e sua madre hanno deciso di andarsene quando suo padre è stato imprigionato, poiché era il cattivo conosciuto come l’Avvoltoio. Liz non è più apparsa nel MCU e non meritava di perdere sia suo padre che i suoi amici da quando ha dovuto trasferirsi e lasciare la scuola. 

Un finale degno: Occhio di Falco

Occhio di Falco è sempre stato un supereroe secondario nel MCU, nonostante fosse uno dei membri fondatori degli Avengers in questo universo. Non ha nemmeno mai avuto il suo film da solista come tutti gli altri, incluso il film in uscita su Vedova Nera.

Ma per quanto riguarda la sua vita, le cose non sono mai andate così male. Occhio di Falco ha perso tutta la sua famiglia a causa dello schiocco, che lo ha portato ad intraprendere un sentiero oscuro. In seguito, Hulk ha fortunatamente invertito lo schiocco e Occhio di Falco si è riunito con sua moglie e i suoi figli e finalmente ha potuto godersi la vita familiare che pensava non avrebbe più avuto.

Avrebbe meritato di più: Jessica Jones

Infine, c’è anche il caso di Jessica Jones. Non è mai apparsa nei film ma la sua storia è ancora legata all’universo condiviso. Jessica ha dovuto affrontare molte sfide – dalla morte della sua famiglia agli abusi per mano di Kilgrave – e non sempre le ha gestite nel modo migliore.

Jessica ha la tendenza a respingere le persone e anche la sua relazione con il collega supereroe Luke Cage è andata in pezzi. Nonostante sia sposati nei fumetti e abbiano anche un figlio, nella serie Jessica è rimasta sola alla fine, dopo che anche la sua migliore amica Trish è stata rinchiusa.

Tenet in digitale a partire dal 15 dicembre

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Tenet in digitale a partire dal 15 dicembre

Tenet, l’imperdibile evento cinematografico è pronto a sbarcare in Italia in digitale a partire dal 15 dicembre, giusto in tempo per le vacanze natalizie, e in DVD, Blu-Ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD dal 13 gennaio. Scritto, diretto e prodotto dall’acclamato regista Christopher Nolan (“Inception”, “Dunkirk”), Tenet è uscito a livello globale nell’agosto 2020 incassando ad oggi 350 milioni di dollari, malgrado manchino ancora le tanto attese aperture cinematografiche nei principali mercati di New York e Los Angeles.

Tenet è disponibile già da oggi per il pre-order digitale su tutte le principali piattaforme e a breve su Amazon per il pre-order in DVD, Blu-ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD.

Tenet presenta un cast internazionale capitanato da John David Washington (“BlacKkKlansman,” la serie TV “Ballers”) nel ruolo del Protagonista. Il film è interpretato anche da Robert Pattinson (i film di “Twilight”, “The Lighthouse”, “The Batman”), Elizabeth Debicki (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Il grande Gatsby”), Dimple Kapadia (“Angrezi Medium”), Martin Donovan (“Ant-Man”, “Fahrenheit 451”), Fiona Dourif (“Il culto di Chucky”), Yuri Kolokolnikov (“Come ti ammazzo il bodyguard”), Himesh Patel (“Yesterday”), Clémence Poésy (“Harry Potter e i Doni della Morte”), Aaron Taylor-Johnson (“Avengers: Age of Ultron”), con Michael Caine (“Inception”, “Le regole della casa del sidro”, “Il cavaliere oscuro”) e Kenneth Branagh (“Dunkirk”, “Assassinio sull’Orient Express”).

Il film è prodotto da Emma Thomas e Nolan. Thomas Hayslip è il produttore esecutivo.

Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore da Ludwig Göransson.

Tenet, la trama

Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista (John David Washington) è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. Ma Inversione.

IN DIGITALE “Tenet” sarà disponibile dal 15 dicembre per l’acquisto in digitale su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e dal 29 dicembre anche per il noleggio su Infinity e Sky Primafila.

Superman vs Black Adam: chi vince secondo l’interprete di Billy Batson

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Secondo Asher Angel, interprete di William “Billy” Batson in Shazam!, il Superman di Henry Cavill potrebbe sconfiggere il Black Adam di Dwayne Johnson. Angel ha fatto il suo debutto nel DCEU nel 2019 nel cinecomic di David F. Sandberg nei panni del giovane Billy Batson, bambino adottivo ribelle alla ricerca della sua madre biologica.

Lungo il suo percorso, Billy incontra un antico mago (Djimon Hounsou) che gli dona la capacità di trasformarsi in un supereroe adulto (Zachary Levi) ogni volta che pronuncia la parola “Shazam!”. Non sorprende che Billy all’inizio usi i suoi poteri esclusivamente per divertirsi, ma durante il film maturerà fino a diventare un eroe degno del suo titolo. Angel dovrebbe tornare per l’annunciato sequel, Shazam: Fury of the Gods, in uscita nel 2023.

Nel frattempo, il Black Adam di Dwayne Johnson sta ancora aspettando di fare il suo debutto nel DCEU. Black Adam sarebbe dovuto arrivare nelle sale a dicembre 2021, ma a causa della pandemia di Covid-19 il film – in seguito all’ennesimo stravolgimento del calendario delle uscite della Warner Bros. – è rimasto senza una data di uscita ufficiale. Tuttavia, le riprese del film dovrebbero partire nella primavera del 2021, con i fan che sono ansiosi di saperne di più. Johnson e il regista Jaume Collet-Serra hanno finora tenuto nascosti i dettagli della trama, ma “The Rock” ha già anticipato un potenziale scontro tra Black Adam e Superman in futuro.

La questione Superman vs Black Adam ha fatto il giro del web e ora anche Angel è stato chiamato ad esprimere il suo pensiero. In una nuova intervista durante il Geek House Show, ad Angel è stato chiesto chi avrebbe scelto come vincitore in un’ipotetica battaglia tra Black Adam e Superman. Dopo aver lottato per cercare di trovare una risposta adeguata, Angel si è schierato dalla parte dell’iconico Superman.

“È difficile. Non lo so… anche se forse scegliere il bravo ragazzo. Voglio scegliere Superman, ma non lo so! Black Adam è davvero molto potente. Sono due personaggi molto forti,, anche se penso che dirò Superman. Dirò Henry Cavill. Senza offesa, Dwayne Johnson… anche tu non scherzi! Immagino che prima o poi mi dimostrerà se ho avuto torto o ragione, ma per adesso sceglierò Superman.”

Superman vs Black Adam: vedremo mai lo scontro al cinema?

Come sottolineato da Angel, sia Superman che Black Adam sono personaggi incredibilmente potenti, quindi è difficile scegliere un vincitore definitivo. I fan adorerebbero sicuramente vedere i due scontrarsi sul grande schermo, anche se resta da vedere se il testa a testa verrà mai effettivamente realizzato. Come detto in precedenza, Johnson ha anticipato uno scontro tra i due eroi al DC FanDome, ma il futuro di Cavill nel DCUE è ancora avvolto nel mistero, quindi è difficile dire cosa ci riserverà il futuro. Molto probabilmente, Black Adam incontrerà per primo il personaggio interpretato da Angel, poiché si tratta dell’arcinemico di Shazam nei fumetti.

Jordan Peele: il suo nuovo horror arriverà nelle sale nel 2022

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Jordan Peele: il suo nuovo horror arriverà nelle sale nel 2022

Secondo quanto riferito, il prossimo film del regista, sceneggiatore e produttore americano Jordan Peele arriverà nelle sale a luglio del 2022. Peele è esploso sulla scena grazie all’acclamato horror Scappa – Get Out del 2017. Accolto positivamente sia dalla critica che dal pubblico, il film ha vinto l’Oscar nel 2018 per la migliore sceneggiatura originale. Due anni dopo è arrivato nelle sale Noi, che ancora una volta mescolava le atmosfere del thriller con quelle dell’horror: entrambi i film hanno incassato oltre 250 milioni di dollari al botteghino.

Peele – che iniziato la sua carriera in qualità di comico – ha riscontrato un enorme successo dopo essere passato dal mondo della commedia a quello dell’horror. Dopo aver lavorato al programma televisivo MadTV e poi alla serie Key & Peele, Peele si è dedicato principalmente al genere horror, occupandosi anche della produzione del revival della classica serie antologica The Twilight Zone e della serie Lovecraft Country. Inoltre, ha anche lavorato come produttore e sceneggiatore dell’attesissimo “sequel spirituale” di Candyman, in arrivo il prossimo anno.

Sebbene i dettagli su questo nuovo progetto siano tenuti ancora sotto chiave, secondo Deadline il film uscirà nel 2022. La fonte spiega che sarà ancora una volta un horror mescolato al thriller, e che ancora una volta non mancherà l’esplicita critica sociale che aveva già caratterizzato i due precedenti lavori di Peele. La Universal Pictures ha confermato che la data di uscita sarà il 22 luglio, una settimana dopo la data di uscita di Animali Fantastici 3.

Anche se il film uscirà una settimana dopo un atteso blockbuster, Peele e la Universal probabilmente non sono preoccupati. Animali Fantastici 2 non è andato così bene al botteghino e il suo sequel era rimasto nel limbo fino a poco tempo fa. Inoltre, i film horror sperimentano più longevità al botteghino e spesso hanno meno soldi da dover incassare per generare un adeguato profitto. I film di Peele sono ormai diventati degli eventi molto attesi, soprattutto per la trama e per gli intriganti ed intricati sottotesti che nascondono. Sia Scappa – Get Out che Noi sono stati amati per la loro capacità di mescolare l’horror con la critica sociale, affrontando temi ancora oggi ritenuti scottanti come il razzismo e la lotta di classe.

Stanley Kubrick voleva adattare Il dottor Živago insieme a Kirk Douglas

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Grazie ad una nuova ricerca è emerso che Stanley Kubrick avrebbe voluto realizzare un adattamento de Il dottor Živago insieme a Kirk Douglas. Grazie a classici immortali come Orizzonti di gloria, Il dottor Stranamore, 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica, Kubrick è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi della storia del cinema.

Sebbene la filmografia di Kubrick includa più opere considerate dei veri e propri capolavori, il regista non è stato tra i più prolifici della sua generazione, avendo realizzato soltanto 13 lungometraggi in 46 anni di carriera. Naturalmente, Kubrick aveva intenzione di girare molti più film di quelli che alla fine ha realizzato, incluso un film sulla vita di Napoleone per cui portò anche a termine numerose ricerche. Ad un certo punto, Kubrick aveva anche pianificato di dirigere un adattamento del libro “Supertoys Last All Summer Long”, un progetto che è poi arrivato nelle mani Steven Spielberg e che alla fine è diventato A.I. – Intelligenza artificiale, uscito nel 2001.

Come rivelato dallo storico del cinema James Fenwick, l’elenco dei film non realizzati di Kubrick includeva anche quello che sarebbe stato un adattamento di uno dei più grandi romanzi del XX secolo, ossia Il dottor Živago di Boris Pasternak. The Guardian riferisce della scoperta da parte di Fenwick di una lettera di Kubrick a Pasternak, in cui il regista informava l’autore della sua intenzione di acquistare i diritti del suo libro, pubblicato nel 1957 dopo essere stato contrabbandato fuori dall’Unione Sovietica. Fenwick ha anche portato alla luce un’altra  sorprendente rivelazione: il leggendario Kirk Douglas voleva i diritti per realizzare lo stesso Zivago con l’intenzione di girare il film in Unione Sovietica (una mossa che all’epoca sarebbe stata senza precedenti).

Il dottor Živago: dall’idea di Stanley Kubrick al capolavoro di David Lean

Evidentemente, Kubrick voleva che il suo Dottor Živago fosse un film di prestigio che potesse spingere ancora di più la sua carriera. Fenwick cita i taccuini del regista, nei quali si legge: “Il momento preciso di assoluto successo per un regista è quando gli viene concesso di girare un grande classico della letteratura di oltre 600 pagine, che non comprende molto bene e che è comunque impossibile da adattare a causa della complessità della trama o l’inafferrabilità della sua forma o contenuto.”

Come saprà certamente ogni cinefilo che si rispetti, alla fine Kubrick e Douglas non sono riusciti ad assicurarsi i diritti del Dottor Živago, che alla fine è stato adattato da David Lean nell’omonimo film con Omar Sharif e Julie Christie. Il film di Lean, uscito nel 1965, è stato nominato per 10 Oscar, vincendone cinque, incluso uno per la memorabile colonna sonora di Maurice Jarre.

Superman Returns: perché il sequel non è mai stato realizzato

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Superman Returns: perché il sequel non è mai stato realizzato

Brandon Routh ha spiegato perché un sequel di Superman Returns non è mai stato realizzato. Uscito nei cinema nel 2006, il film ha incassato 391 milioni di dollari a livello globale, a fronte di un budget di 270 milioni di dollari. Anche se il film è stato accolto in maniera positiva dalla maggior parte dei fan e della critica (grazie anche all’interpretazione di Routh, ritenuto da molti uno dei migliori Superman mai apparso al cinema), il film non ha mai ricevuto un sequel. Di conseguenza, il personaggio è stato riavviato ancora una volta nel 2013 con L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder, in cui Henry Cavill ha assunto il ruolo dell’iconico personaggio. Quel film ha incassato ben 668 milioni di dollari in tutto il mondo.

Superman Returns seguiva il ritorno dell’eroe sulla Terra dopo aver esaminato a fondo il suo pianeta natale, Krypton. L’Uomo d’Acciaio si stava rendendo conto di quanto le cose siano cambiate in modo significativo, ed era pronto a dimostrare ancora una volta la sua importanza per il mondo mentre Lex Luther escogitava un altro piano che lo mettesse in notevole pericolo. Oltre a Brandon Routh, il film vantava nel cast anche Kate Bosworth, James Marsden, Kevin Spacey, Parker Posey, Frank Langella, Sam Huntington e Kal Penn. Anche se molti fan sono rimasti delusi dal fatto che un sequel del film campione d’incassi non sia mai stato realizzato, Routh ha recentemente spiegato perché un seguito non ha mai visto la luce.

In un’intervista con Speedy Comics Con (via ComicBook), Brandon Routh ha discusso del motivo per cui un sequel di Superman Returns non ha mai ricevuto il via libera. Alla domanda sul motivo per cui il sequel non è mai andato in porto, Routh ha risposto: “L’intenzione era di fare un sequel. È sempre stata quella di farlo, visto che si trattava di un grande tent-pole. Vogliono fare di più ogni volta che sentono di aver recuperato i soldi che hanno investito nel film. Alla fine, però, la Warner Bros. ha deciso che un sequel era una scommessa troppo alta. I creativi, gli sceneggiatori e il regista erano impegnati in altri progetti. Alcune persone dello studio che erano accitate all’idea di un sequel, alla fine si sono ritrovate a lavorare su altri progetti per altri studi. Quindi la passione e l’interesse per Superman sono diminuite e credo che il primo film non abbiamo avuto abbastanza successo in termini economici da spingerli ad approvare un sequel.”

Dopo Superman Returns, Brandon Routh tornerà in The Flash?

Quando un sequel del film del 2006 è stato bloccato e alla fine non è mai stato realizzato, i fan non hanno mai avuto la possibilità di scoprire cosa sarebbe successo al Clark Kent di Brandon Routh dopo gli eventi del primo film. Fortunatamente, Routh ha avuto l’opportunità di riprendere il ruolo di Clark Kent/Superman nell’evento crossover dell’Arrowverse, Crisis on Infinite Earths. Grazie al trionfante ritorno di Routh, i fan hanno potuto vedere cosa stava combinando il personaggio e come si è evoluta la sua storia negli anni successivi all’uscita di Superman Returns. Più di recente, invece, l’attore ha parlato della possibilità di apparire in The Flash, il cinecomic DC con Ezra Miller che arriverà al cinema nel 2022.

Bull 5 stagione: episodi, trama, cast e dove vederla

Bull 5 stagione: episodi, trama, cast e dove vederla

Bull 5 è la quinta stagione della serie tv Bull creata da Phil McGraw e Paul Attanasio per il network americano CBS. La serie tv è  liberamente ispirata alla vita del famoso psicologo e presentatore televisivo statunitense Phil McGraw, conosciuto anche come “Dr. Phil”, che è stato attivo, prima del suo lavoro in televisione, come un cosiddetto “consulente di processo

Bull 5: quando esce e dove vederla in streaming

Negli USA Bull 5 debutterà il 16 novembre 2020. La quinta stagione di Bull in Italia dovrebbe arrivare nell’autunno del 2020  in prima visione su Rai 2.

Bull 5: trama e cast

La serie segue i dipendenti della Trial Analysis Corporation (TAC), una società di consulenza che analizza i giurati di un processo. La società è guidata dallo psicologo ed esperto in scienze forensi, Jason Bull, che insieme alla sua squadra, usa le sue abilità per selezionare ed analizzare i giurati migliori per i suoi clienti, aiutando gli avvocati difensori ad elaborare strategie di difesa vincenti.

In Bull 5 protagonisti sono Dottor Jason Bull (stagione 1-in corso), interpretato da Michael Weatherly, Benny Colón (stagione 1-in corso), interpretato da Freddy Rodríguez, Marissa Morgan (stagione 1-in corso), interpretato da Geneva Carr, Chunk Palmer (stagione 1-in corso), interpretato da Christopher Jackson, Danny James (stagione 1-in corso), interpretato da Jaime Lee Kirchner e Taylor Rentzel (stagione 3-in corso), interpretata da MacKenzie Meehan

Gli episodi della quinta stagione di Bull

In Bull 5×01 che si intitolerà “My Corona” Bull e il team TAC lottano per adattarsi a un sistema giudiziario virtuale mentre affrontano la chiusura di New York City a causa del coronavirus, nella quinta stagione di BULL che debutterà lunedì 16 novembre sulla CBS.

https://youtu.be/Usfm4-6xp-M

In Bull 5×02 che si intitolerà”The Great Divide” Il team TAC sperimenta un conflitto di interessi in tribunale quando Benny rappresenta l’attore e Chunk rappresenta l’imputato nella stessa causa civile, dove una madre fa causa a un giovane artista che ritiene responsabile della morte di sua figli.

Le guest star di Bull 5×02 sono Dana Wheeler-Nicholson (Evelyn Waters) Sasha Frolova (Lily Knowles) Donovan Christie, Jr. (ADA Kiehl) Ben Jaeger-Thomas (David Deacon) Niguel Quinn (Reggie Craven) Jennifer Roszell (Denise Danford) Nina Kassa (Juror # 3 / Cheryl) Jim Walton (Juror # 7) Giancarlo Carmona (Juor # 17) Drae Campbell (Juror # 30 / Lisa)

Animali Fantastici 3: più di 10 milioni a Johnny Depp per una sola scena

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Johnny Depp ha girato una solo scena per Animali Fantastici 3 prima che la Warner Bros. gli chiedesse ufficialmente di abbandonare il franchise, ma riceverà comunque un compenso pari a 10 milioni di dollari. L’attore si è unito al franchise prequel di Harry Potter poco prima che Animali Fantastici e Dove Trovarli uscisse nelle sale nel 2016: alla fine di quel film, infatti, è stato rivelato che Depp era stato scelto per interpretare il mago oscuro Gellert Grindelwald. Al momento del casting, l’attore era già al centro di una bufera mediatica a causa delle accuse di abusi domestici mosse dall’ex moglie Amber Heard all’inizio del 2016. Tuttavia, sia la Warner Bros. che l’autrice/sceneggiatore J.K. Rowling hanno sempre supportato Depp.

Tale controversie hanno continuato a minare l’immagine pubblica di Johnny Depp anche in seguito all’uscita del secondo film della saga, ossia Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald del 2018, nel quale il Grindelwald di Depp ha avuto un ruolo molto più ampio. Il film non è stato un successo, né di critica né di pubblico, e ha spinto la WB e la Rowling a prendersi un po’ di tempo in più per lavorare su Animali Fantastici 3. Come la maggior parte delle produzioni hollywoodiane, anche il threequel è stato posticipato a causa della pandemia di Coronavirus. Insieme a ciò, di recente è arrivata anche la notizia che Depp ha ufficialmente abbandonato il franchise e che un nuovo attore verrà scelto per il ruolo di Grindelwald.

Adesso, stando ad un nuovo report di THR, Johnny Depp ha girato una sola scena di Animali Fantastici 3 da quando la produzione è iniziata lo scorso 20 settembre, ma riceverà comunque il suo intero stipendio, che ammonterebbe a oltre 10 milioni di dollari. Il contratto stipulato all’epoca tra l’attore e la major, infatti, stabilisce che Depp deve essere pagato per intero anche se il film non viene realizzato o se il suo ruolo dovesse essere affidato ad un altro attori. Nell’ambiente, un contratto del genere viene definito pay-or-play: garantisce un compenso all’attore di un film anche se quest’ultimo, per cause a lui non imputabili, non parteciperà alla pellicola.

La nuova data di uscita di Animali Fantastici 3

Dopo la sconvolgente notizia, i fan hanno lanciato una petizione per affidare a Colin Farrell la parte: l’attore irlandese aveva interpretato Percival Graves nel primo film della serie, salvo poi rivelarsi, alla fine, nessun’altro che Grindelwald stesso sotto pozione polisucco. In attesa di scoprire chi sarà l’attore che prenderà il posto di Depp nel franchise, apprendiamo da Variety che la Warner Bros. ha annunciato che Animali Fantastici 3 – inizialmente previsto per il 12 novembre 2021 – arriverà adesso nelle sale il 15 luglio 2022.

Big Sky 1×01: trama dalla season premiere

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Big Sky 1×01: trama dalla season premiere

Dopo le foto promozionali il network americano ABC ha diffuso la trama di Big Sky 1×01, il primo episodio dell’annunciata nuova serie tv in arrivo questo autunno.

In Big Sky 1×01 durante un viaggio in macchina per visitare il suo fidanzato in Montana, Danielle Sullivan e sua sorella Grace vengono rapite da un camionista in una parte remota dell’autostrada, innescando una catena di eventi che porta i detective privati ​​Cody Hoyt e Cassie Dewell a collaborare con la moglie ed ex poliziotta di Cody, Jenny Hoyt, per cercare le sorelle. Ma quando gli investigatori scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, è chiaro che si sono imbattute in qualcosa di molto più grande di tutte nella premiere della nuova serie Big Sky che debutterà martedì 17 novembre su ABC.

In Big Sky 1×01 protagonisti sono Ryan Phillippe nei panni di Cody Hoyt, Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy e John Carroll Lynch nei panni di Rick Legarski.

I guest star di Big Sky 1×01 sono Gage Marsh nel ruolo di Justin Hoyt, Jeffrey Joseph nel ruolo di Joseph Dewell, Brooke Smith nel ruolo di Merilee Legarski e Gabriel Jacob-Cross nel ruolo di Kai Dewell. “Pilot” è stato scritto da David E. Kelley e diretto da Paul McGuigan.

Big Sky 1×01

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, Big Sky è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

A Quiet Place 3: Jeff Nichols scriverà e dirigerà il film

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A Quiet Place 3: Jeff Nichols scriverà e dirigerà il film

Il franchise di A Quiet Place è destinato ad espandersi. Arriva infatti da Deadline la notizia che un terzo film è ufficialmente in lavorazione. Uscito nel 2018, il primo A Quiet Place è diventato un enorme successo di critica e di pubblico, arrivando a conquistare circa 340 milioni di dollari a livello globale. Apprezzato soprattutto per l’uso del suono e per le interpretazioni del cast, A Quiet Place ha fatto conoscere ad un pubblico più ampio il talento registico di John Krasinski e ha permesso alla Paramount di dare vita ad un vero e proprio franchise.

Lo studio, infatti, non ha perso tempo e ha subito dato il via libera ad un sequel, arruolando nuovamente Krasinski sia alla regia che alla sceneggiatura. A Quiet Place 2 sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo scorso aprile, ma a causa della pandemia di Covid-19 è stato ufficialmente posticipato di un anno. In attesa dell’uscita del secondo capitolo, arriva adesso la notizia che l’universo cinematografico creato da Krasinski si espanderà ulteriormente.

La Paramount ha infatti ingaggiato Jeff Nichols, acclamato regista di Take Shelter, Midnight Special e Loving, per scrivere e dirigere A Quiet Place 3, il terzo capitolo del franchise che arriverà ufficialmente nelle sale nel 2022, anche se una data di uscita precisa non è ancora stata annunciata. I dettagli sulla trama, ovviamente, non sono stati resi noti, ma sappiamo che il film si baserà su “un’idea originale” di John Krasinski.

Le vicende dell’originale A Quiet Place seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

The Good Doctor 4 stagione: trama, cast, uscita

The Good Doctor 4 stagione: trama, cast, uscita

The Good Doctor 4 è la quarta stagione dell’omonimo medical drama con protagonista Freddie Highmore nei panni di Shaun Murphy, un giovane e brillante chirurgo.

In attesa della sua messa in onda in Italia, scopriamo tutte le più importanti anticipazioni relative alla trama, al cast e al numero di episodi.

Inoltre, nei prossimi capitoli, troverai anche le ultime notizie relative alla data d’uscita in Italia della quarta stagione, oltre alle informazioni sulla disponibilità in streaming. Continua, quindi, a leggere, per saperne di più.

The Good Doctor 4 trama

Freddie Highmore in The Good Doctor

Conosci già la serie TV The Good Doctor e, dato che hai concluso la visione della terza stagione, ti domandi se The Good Doctor 4 si farà?

A tal proposito devi sapere che la risposta è affermativa. A febbraio 2020, infatti, il network televisivo ABC ha rinnovato questo famoso medical drama e le riprese della quarta stagione sono avvenute nel corso dell’estate.

Negli Stati Uniti la quarta stagione è già in onda e, dato che ha fatto il suo debutto settimanalmente, a partire dal 2 novembre 2020, si hanno già le prime informazioni sulla trama.

Le vicende ripartono a seguito dell’intenso finale della terza stagione, che aveva visto gli abitanti della città di San José in pericolo, a causa di un terribile terremoto.

La catastrofe aveva coinvolto anche i medici del San Jose St. Bonaventure Hospital ma, a pagarne maggiormente le spese, era stato il Dott. Neil Melendez. L’uomo, infatti, rimasto coinvolto in un crollo, era deceduto a causa delle ferite riportate.

Il dottor Shaun Murphy, invece, aveva avuto il suo lieto fine: messa da parte la relazione con la dottoressa Carly Lever, aveva condiviso un appassionante bacio con Lea.

La quarta stagione si apre con un doppio episodio dedicato all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da COVID-19. In seguito, la storia si concentrerà sul quarto anno di specializzazione di Shaun Murphy, che dovrà fare i conti con la morte del suo mentore, ma dovrà anche coniugare il lavoro e la sua vita sentimentale.

Nel frattempo, Claire Browne e Morgan Reznick, le due specializzande colleghe di Shaun, passeranno sotto la guida della dottoressa Audrey Lim e del dottor Marcus Andrews: i due chirurghi faranno le veci del defunto Dott. Melendez.

Il personaggio di Alex Park, invece, dovrà cercare un equilibrio familiare, nonostante la distanza che lo separa dalla moglie e dal figlio.

The Good Doctor 4 cast

The Good Doctor 4x02

Per quanto riguarda il cast, data la morte del Dottor Neil Melendez, esce chiaramente di scena l’attore che lo interpretava, Nicholas Gonzalez.

Minor spazio verrà anche dato al personaggio di Carly Lever, interpretato dall’attrice Jasika Nicole. La trama, infatti, si concentrerà maggiormente sulla storia d’amore tra Shaun (Freddie Highmore) e Lea (Paige Spara).

Gli altri membri del cast confermati sono Antonia Thomas, che interpreta il personaggio di Claire Browne, Hill Harper che veste i panni di Marcus Andrews e Christina Chang, che nella serie TV ha il ruolo di Audrey Lim.

Inoltre, tornano anche i personaggi di Morgan Reznick (Fiona Gubelmann), Aaron Glassman (Richard Schiff) e Alex Park (Will Yun Lee).

The Good Doctor 4 trailer

Vorresti vedere il trailer italiano di The Good Doctor 4, perché non vedi l’ora di dare un primo sguardo a questa stagione?

In tal caso, dato che la stagione non è ancora uscita in Italia, ti propongo per il momento il trailer ufficiale in lingua inglese, di cui trovi maggiori informazioni anche in un altro articolo dedicato, in maniera più specifica, al filmato della quarta stagione di questa serie televisiva.

https://www.youtube.com/watch?v=hfyYVWlr7QI

The Good Doctor 4 puntate stagione

The Good Doctor 4x02

Al momento attuale, il network televisivo ABC non ha ancora annunciato il numero di episodi da cui è composta la quarta stagione della serie televisiva.

Dato però che le precedenti stagioni erano formate da 18 episodi (stagione 1-2) e da 20 episodi (stagione 3), si presume che nella quarta stagione vi saranno 18 o 20 puntate.

Inoltre, se vuoi saperne di più sulla trama delle singole puntate andate finora in onda, ti consiglio di leggere alcuni altri articoli di approfondimento e, in particolar modo, quelli dedicati alle anticipazioni sull’episodio 4X01, 4X02, 4X03 e 4X04.

The Good Doctor 4 uscita

Non vedi l’ora di sapere quando esce in Italia la stagione 4 e ti domandi, più nello specifico, quando va in onda? In tal caso, devi sapere che, come anticipato, negli Stati Uniti la quarta stagione è in onda su ABC dal 2 novembre 2020.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, al momento attuale non vi è ancora una data d’uscita ufficiale su Rai 2. Considerando la messa in onda delle precedenti stagioni, però, si presume che l’arrivo sia previsto per febbraio o per marzo 2021.

The Good Doctor 4 streaming

Per quanto riguarda la disponibilità in streaming della serie TV, devi innanzitutto sapere che le prime due stagioni sono disponibili alla visione su Amazon Prime Video, la piattaforma di streaming di proprietà di Amazon.

Relativamente alla quarta stagione, invece, dopo la messa in onda in prima visione su Rai 2, dovrebbe essere possibile vedere gli episodi su RaiPlay, la piattaforma di streaming gratuita di proprietà della Rai.

A tal proposito, però, maggiori informazioni al riguardo si sapranno prossimamente; pertanto ti consiglio di continuare a seguirci, per saperne di più.

Black Widow: nuovi dettagli sui legami familiari di Natasha

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Black Widow: nuovi dettagli sui legami familiari di Natasha

Nuovi dettagli sulla trama di Black Widow spiegano il passato di Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) con la sua famiglia di spie russe. Quando Vedova Nera si è unita per la prima volta al MCU, è stata vista come una solitaria, ma col tempo è diventata una delle migliori compagne di squadra e leader dei Vendicatori. In Avengers: Endgame Steven Rogers ha dichiarato che Natasha che non aveva nulla prima degli Avengers, neanche una famiglia. Tuttavia, Black Widow mostrerà che il passato di Nat ha incluso alcune importanti relazioni familiari.

A mano a mano che i dettagli su Black Widow continuano a emergere, i ruoli di Yelena Belova (Florence Pugh), Guardiano Rosso (David Harbour) e Melina Vostokoff (Rachel Weisz) sono diventati sempre più importanti. Sono stati presentati come la famiglia di Natasha, con i vari trailer che ci hanno addirittura mostrato una sorta di “famiglia” riunita. Anche se Guardiano Rosso e Black Widow si erano sposati nei fumetti, in molti erano preparati ad una dinamica familiare molto diversa per il film. Ora, alcuni nuovi dettagli sulla trama fanno luce sul perché questo gruppo di spie russe è così vicino a Nat e pensa a se stesso come ad una vera famiglia.

In un libro di recente pubblicazione, Marvel’s Black Widow: The Official Movie Special Book (via Screen Rant), sono contenute alcune intervista al cast e alla troupe che discutono delle dinamiche familiari al centro del film. David Harbour, ad esempio, ha rivelato che questo gruppo era già stato insieme ed ha interpretato la parte di una famiglia americana in una missione sotto copertura: “Il legame tra Guardiano Rosso e Vedova Nera nasce dal fatto che sono stati parte di un famiglia di spie nell’America degli anni ’90. Il personaggio di Rachel Weisz, Melina, era una specie di mamma, Alexei era il papà e Natasha e Yelena erano i loro piccoli. Lo vediamo già all’inizio del film: funzionano proprio come una famiglia. Si conoscevano da molto tempo: poi si sono persi di vista per quasi vent’anni. E quando si ritrovano, Alexei conosceva molte cose di Natasha. Cose che nessun altro conosceva quando lei era piccola. L’ha tolta dalla Stanza Rossa e poi l’ha rimessa nella Stanza Rossa, perché credeva in quella causa.” 

Un profondo tradimento al centro dei legami familiari in Black Widow?

Questa rivelazione di Harbour aiuta a chiarire le dinamiche del personaggio in Black Widow. Yelena che chiama Natasha sua sorella nei vari trailer anticipa un po’ del sarcasmo che vedremo nel film, dato che non sono mai stati veramente una famiglia; inoltre, Yelena incolpa Natasha per la vita che ha vissuto. Ciò spiega anche perché Guardiano Rosso si riferiva a Melina come alla madre di Natasha nei trailer. Sebbene ad un certo punto fossero quasi come una vera famiglia, anche la dichiarazione di Harbour di aver perso i contatti con Nat per vent’anni è illuminante. Perché non si sono visti per così tanto tempo? Parte dell’intervista a Scarlett Johansson nel libro fa riferimento ad un tradimento che li ha divisi.

“Penso che sia importante per noi capire in questo film come questa famiglia ha plasmato la persona che è diventata Natasha. Gli anni che ha trascorso con questa famiglia sono stati i suoi anni di formazione. Penso che il tradimento che ha subito da questa famiglia sia una parte importante del suo DNA emotivo e il motivo per cui è così guardinga. È stata profondamente ferita dalle persone che significavano di più per lei.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

The Crown 4: recensione della serie Netflix

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The Crown 4: recensione della serie Netflix

Dal 15 novembre, Netflix riporterà i suoi abbonati alla corte d’Inghilterra, per l’attesissima The Crown 4, lo show di Peter Morgan giunto con grande successo al quarto ciclo e pronto a raccontare nuove emozionanti sfide, non solo perché in questa stagione, come hanno annunciato i trailer, Elisabetta II dovrà fronteggiare due figure storiche di grande spessore, Diana Spencer e Margaret Thatcher, ma anche perché narrativamente parlando lo show diventa ancora più raffinato e complicato.

La terza stagione ha affrontato con grazia la transizione del cast principale e Olivia Colman ha preso saldamente il testimone lasciatole da Claire Foy. L’attrice premio Oscar si trova di nuovo ad affrontare una Elisabetta II in balia degli eventi ma mai spaesata o disorientata. Ridurre a sceneggiatura i fatti che racconta questa stagione deve essere stato particolarmente difficile, dal momento che il lasso di tempo ricoperto è quello che va dal 1979 al 1990 circa, ovvero il periodo che ha visto al potere Margaret Thatcher e che ha fatto da sfondo al turbolento fidanzamento e matrimonio dell’erede al trono Carlo con Diana Spencer. La stagione infatti si chiude sulla crisi coniugale e sull’abbandono del numero 10 di Downing Street di Thatcher.

The Crown 4 torna alla trama orizzontale

Se nel terzo ciclo si era scelto di adottare una struttura monografica in cui ogni episodio raccontava un momento preciso della storia della Corona, la quarta stagione di The Crown 4 torna a basarsi su una trama orizzontale più solida, seguendo, di episodio in episodio, gli avvenimenti salienti dei 15 anni raccontati da Peter Morgan e la sua squadra e che naturalmente sono catalizzati dall’irruzione, nella vita di Elisabetta II e della nazione, di due donne straordinarie, che hanno, ciascuna a suo modo, dato forma al Regno Unito, così come lo conosciamo oggi.

The Crown 4 castNel gioco di forza dei personaggi, Elisabetta II si trova al centro tra l’istintivo ed appassionato atteggiamento di una giovane e sprovveduta Diana e una granitica Thatcher che vive per il lavoro, è intransigente e assolutamente razionale. La Corona risulta quindi fredda e insensibile se paragonata alla tempeste emotive generate da Diana e Carlo, ma affabile, materna e tenera se messa a confronto della ragione di Stato sposata da Thatcher. Il lavoro di scrittura è in questo senso raffinatissimo e di altissima qualità, soprattutto perché era davvero semplice lasciarsi andare al caldo e pruriginoso crogiolo del gossip. La serie Netflix sceglie invece la strada dell’equilibrio, lasciando al centro della narrazione sempre e comunque la Corona, la Regina e tutto quello che questo comporta.

Un tripudio di grandi interpreti

Olivia Colman si conferma all’altezza della sua fama e del personaggio che viene chiamata ad interpretare, e con lei tutti il cast “adulto” dello show replica le splendide interpretazioni che avevamo già visto, forse in maniera più approfondita, nella terza stagione. Tobias Menzies nei panni di Filippo e Helena Bonham Carter in quelli della principessa Margaret si confermato interpreti raffinatissimi, anche se The Crown 4 è tutta dei giovani Josh O’Connor/Carlo e Emma Corrin/Diana, incredibili interpreti di due personalità turbolente e sofferenti. Proprio nei loro personaggi si intercetta uno degli elementi di maggior pregio della serie Netflix: per quanto si tratti di eventi reali e personaggi pubblici, realmente esistenti o esistiti, gli attori di The Crown non sono mai degli imitatori, ma abbracciano i loro personaggi, magnificamente scritti, e danno loro una nuova vita a misura di schermo.

Con loro anche i personaggi “minori” da Marion Bailey (Regina Madre) a Erin Doherty, che regala un intenso e sofferto ritratto della principessa Anna, fino a Emerald Fennell, che qualcuno ha definito una Camilla sin troppo attraente, ma che comunque restituisce il carisma di una donna che, per tutta la sua vita, ha tenuto (e tiene) legato a sé un uomo, allontanandolo da ogni sua prospettiva di ambizione personale (vedi la successione al trono).

Lo stesso dicasi per Gillian Anderson, a cui viene affidato l’oneroso compito di impersonare Margaret Thatcher. L’ultima in ordine di tempo a dare vita alla Lady di Ferro era stata Meryl Streep, l’interpretazione le valse il premio Oscar per mimesi e perfezione. Anderson, se possibile, compie un prodigio ancora maggiore, perché pur facendo ricorso ad un trucco meno complesso che la rende quindi meno somigliante, restituisce un’interpretazione della donna pubblica impeccabile, avvincente ed emozionante, nonostante si tratti di un personaggio misurato, razionale, cerebrale.

Un raffinatissimo lavoro di scrittura

The Crown 4 è, ancora una volta, un raffinatissimo lavoro di scrittura, di situazioni e personaggi, ma anche di sintesi storica, che mette sempre al centro la granitica figura di Elisabetta II che in ogni sua esternazione rappresenta la Nazione e quella Corona che dà il titolo allo show. Evitando ogni debolezza, ogni curva pericolosa e affrontando con grande intelligenza 15 anni turbolenti e fondativi della politica e del costume del Regno Unito, la serie Netflix guida lo spettatore attraverso il periodo che precede una grande rivoluzione per la monarchia britannica e che passerà, per forza, attraverso l’interpretazione della Principessa Diana che Elizabeth Debicki ci regalerà nel quinto ciclo di episodi.

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