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Un bel giorno: finite le riprese del nuovo film di Fabio De Luigi

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Si sono ufficialmente concluse le riprese di Un bel giorno, il nuovo film che vede protagonista Fabio De Luigi, affiancato da Virginia Raffaele. Una commedia agrodolce che promette emozione, leggerezza e riflessioni sulle seconde possibilità, prodotta da Lotus Production (una società Leone Film Group) e Rai Cinema, con la produzione affidata a Raffaella Leone e Andrea Leone.

Cosa succede in Un bel giorno?

Il film racconta la storia di Tommaso, un padre single che ha cresciuto da solo quattro figlie, chiudendosi completamente al mondo esterno. Quando le ragazze decidono che è arrivato il momento per lui di tornare a vivere e rimettersi in gioco, Tommaso si ritrova – tra caso e coraggio – a conoscere Lara, una donna brillante e affascinante. Ma entrambi hanno qualcosa da nascondere…

Accanto a De Luigi e Raffaele, nel cast troviamo Maria Gifuni, Alma Giardina, Anita Marzi, Arianna Gregori, Leon Castagno, Andrea Silvestrini, Nicola Mayer, Beatrice Schiros, con la partecipazione straordinaria di Antonio Gerardi.

Un bel giorno si preannuncia come un film che mescola ironia e sentimento, con un approccio contemporaneo ai temi della famiglia, della genitorialità e della riscoperta personale. Il tono della storia punta a un pubblico ampio, capace di riconoscersi nei conflitti e negli affetti che animano la vicenda di Tommaso.

Non è ancora stata annunciata una data di uscita ufficiale, ma Un bel giorno è uno dei titoli italiani più attesi per la prossima stagione cinematografica. Restiamo in attesa del primo trailer ufficiale e ulteriori dettagli sulla distribuzione.

Disney+ svela la sua line-up del 2025 in un video!

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Disney+ svela la sua line-up del 2025 in un video!

La piattaforma Disney+ ha svelato un’anteprima della sua line-up del 2025, ricca di serie originali e attesi ritorni.

La clip di 60 secondi mostra immagini delle serie più amate dai fan, in cui si vedono le nuove avventure del semidio protagonista di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, un’entusiasmante anticipazione della seconda stagione di A Thousand Blows e ancora, omicidi e caos nella quinta stagione di Only Murders in the Building. Inoltre, i fan potranno dare un’occhiata alla serie Marvel Television Wonder Man, che debutterà entro la fine dell’anno.

I titoli mostrati nella clip includono:

  • Alien: Pianeta Terra di FX (che debutterà il 13 agosto)
  • A Thousand Blows (Stagione 2)
  • All’s Fair (che debutterà nell’autunno 2025)
  • Chad Powers (che debutterà nell’autunno 2025)
  • Only Murders in the Building (Stagione 5)
  • Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (Stagione 2, che debutterà a dicembre 2025)
  • Wonder Man di Marvel Television (che debutterà a dicembre 2025)
  • ZOMBIES 4: L’Alba dei Vampiri (che debutterà l’11 luglio)

Disney+ è disponibile a partire da 5,99* € al mese – senza costi aggiuntivi e con la possibilità di disdire in qualsiasi momento. Ci sono contenuti per tutti, con nuove serie TV, film di successo e titoli originali esclusivi in arrivo nel corso di tutto l’anno dei sei brand principali: Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star. Con un’infinita library di intrattenimento, che spazia dai documentari ai film drammatici acclamati dalla critica, dalle commedie ai classici d’animazione. Gli abbonati potranno scegliere qualsiasi cosa, dalle serie originali come A Thousand Blows, e The Bear di FX fino agli ultimi film di successo come A Complete Unknown.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla “Modalità Junior” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

Acapulco Stagione 4: il trailer dell’ultima stagione

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Acapulco Stagione 4: il trailer dell’ultima stagione

Apple TV+ ha presentato il trailer della quarta e conclusiva stagione di Acapulco, la comedy bilingue che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. I primi due episodi debutteranno il 23 luglio sulla piattaforma, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 17 settembre.

Nella quarta stagione, il Máximo del presente (interpretato da Eugenio Derbez) lavora instancabilmente per riportare Las Colinas al suo antico splendore prima della grande riapertura. Nel 1986, quando un hotel concorrente conquista il primo posto nella classifica annuale dei “Migliori Hotel di Acapulco”, il giovane Máximo (interpretato da Enrique Arrizon) farà di tutto per riconquistare il vertice e garantire un futuro a Las Colinas.

Oltre a Derbez e Arrizon, il cast di “Acapulco” comprende Fernando Carsa, Rafael Cebrián, Vanessa Bauche, Camila Perez, Carlos Corona, Chord Overstreet, Regina Reynoso, Jessica Collins e Regina Orozco. Nella nuova stagione tornano anche volti noti come Damián Alcázar, Jaime Camil e Cristo Fernández, cui si uniscono come guest star Keyla Monterroso Mejia e Omar Chaparro, insieme a Jack McBrayer in un cameo speciale.

Prodotta da Lionsgate Television, “Acapulco” è ispirata a “How to Be A Latin Lover” – il film di 3Pas Studios e Pantelion Filmsal che ha riscosso grande successo al botteghino – ed è prodotta per Apple da Lionsgate Television, 3Pas Studios, Zihuatanejo Productions e The Tannenbaum Company. Oltre a recitare nella serie, Eugenio Derbez è produttore esecutivo insieme a Ben Odell. La serie è stata creata da Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman. Winsberg è anche produttore esecutivo insieme a Sam Laybourne, che funge anche da showrunner. Kim ed Eric Tannenbaum producono esecutivamente insieme a Jason Wang per conto di The Tannenbaum Company. Jaime Eliezer Karas è produttore esecutivo e regista della serie, mentre Sonia Gambaro è co-produttrice esecutiva per 3Pas Studios.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, l’araldo di Galactus annuncia la distruzione della Terra nella nuova clip

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Marvel Studios continua la sua campagna promozionale martellante per I Fantastici Quattro: Gli Inizi che se la vedrà con gli altri blockbuster di questa stagione estiva in una battaglia all’ultimo biglietto staccato.

La nuova clip condivisa dallo studio mostra Silver Surfer di Julia Garner mentre annuncia alla Prima Famiglia Marvel che la Terra è spacciata, essendo entrata nel raggio di interesse di Galactus, il Divoratore di mondi. Eccola di seguito:

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Il Cinema e la Seduzione della Ricchezza Istantanea: Un Riflesso dei Desideri Moderni

Il cinema italiano ha sempre avuto un fascino particolare per le storie di ricchezza improvvisa. Dalle classiche rapine alle commedie contemporanee, il grande schermo ha saputo catturare quel momento magico in cui la vita di un personaggio cambia radicalmente grazie a un colpo di fortuna finanziario. Questa narrazione rispecchia un desiderio profondamente radicato nella società moderna: la gratificazione immediata.

Questo fenomeno non si limita solo al mondo cinematografico, ma si estende anche ad altre forme di intrattenimento che offrono l’emozione di risultati rapidi, per esempio i casinò che pagano subito, dove l’esperienza dell’attesa ridotta tra la vincita e la riscossione amplifica il piacere del gioco. La crescente popolarità di queste piattaforme digitali dimostra come il pubblico italiano sia sempre più attratto da esperienze che promettono non solo divertimento, ma anche la possibilità di ottenere ricompense immediate, proprio come i protagonisti dei film che tanto ammiriamo.

L’evoluzione del cinema italiano e la rappresentazione della ricchezza improvvisa

Il cinema italiano ha una lunga tradizione di film che esplorano il tema della ricchezza istantanea. Dalle commedie all’italiana degli anni ’60 fino alle produzioni contemporanee come “Poveri ma Ricchi” del 2016, i registi hanno utilizzato questo tema per esplorare non solo il fascino del denaro facile, ma anche le sue conseguenze sociali e personali. Questi film spesso mostrano personaggi comuni che si trovano improvvisamente catapultati in un mondo di lusso e possibilità, creando situazioni comiche o drammatiche che risuonano con il pubblico.

La crescita dell’industria cinematografica italiana testimonia l’interesse continuo per queste narrazioni. Nel 2023, sono stati prodotti 402 film, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente e superando i livelli pre-pandemia del 23,7% rispetto al 2019. Questo aumento nella produzione cinematografica riflette non solo la vitalità del settore, ma anche la continua rilevanza di storie che parlano di aspirazioni economiche e cambiamenti improvvisi di fortuna.

Il cinema italiano contemporaneo ha saputo rinnovare questi temi classici, adattandoli alle ansie e alle speranze dell’era digitale. I film recenti spesso esplorano non solo l’acquisizione della ricchezza, ma anche come questa modifica le relazioni interpersonali e l’identità personale in una società sempre più definita dal consumo e dall’apparenza.

Il parallelo tra cinema e intrattenimento digitale: la psicologia della gratificazione immediata

Il legame tra le rappresentazioni cinematografiche della ricchezza istantanea e la crescente domanda di forme di intrattenimento che offrono risultati immediati non è casuale. Entrambi attingono alla stessa psicologia umana: il desiderio di emozioni forti e ricompense rapide. I film che mostrano personaggi che vincono alla lotteria o realizzano colpi milionari soddisfano una fantasia collettiva di trasformazione rapida delle proprie circostanze.

Nel mercato italiano dell’intrattenimento digitale, si osserva una crescente preferenza per giochi ad alta volatilità che offrono esperienze emozionanti piuttosto che semplicemente pagamenti elevati. Questa tendenza rispecchia lo stesso comportamento di ricerca del brivido spesso ritratto nei film sulla ricchezza improvvisa. L’emozione dell’incertezza, la tensione dell’attesa e l’euforia del risultato positivo creano un’esperienza emotiva simile a quella vissuta dai protagonisti cinematografici.

L’impatto culturale e le implicazioni sociali

La rappresentazione della ricchezza istantanea nel cinema italiano non è solo un riflesso dei desideri collettivi, ma contribuisce anche a plasmare atteggiamenti culturali verso il denaro e il successo. Questi film spesso esplorano le contraddizioni della nuova ricchezza, mettendo in luce come il denaro possa risolvere alcuni problemi ma crearne altri completamente nuovi.

Il successo di questi temi cinematografici si inserisce in un contesto economico più ampio, dove l’incertezza finanziaria e la precarietà lavorativa alimentano fantasie di soluzioni rapide. Tra il 2016 e il 2023, ben 186 film hanno richiesto crediti d’imposta internazionali, per un totale di oltre 513 milioni di euro, dimostrando come l’industria cinematografica italiana stia investendo significativamente in produzioni che risuonano con le aspirazioni economiche del pubblico.

Il cinema diventa così non solo intrattenimento, ma anche uno spazio di riflessione collettiva sui valori sociali e sulle aspirazioni individuali. Attraverso storie di ricchezza improvvisa, i film italiani continuano a esplorare le tensioni tra desiderio materiale e realizzazione personale, tra successo esteriore e felicità autentica, offrendo al pubblico uno specchio delle proprie speranze e timori in un’epoca di rapidi cambiamenti economici e sociali.

Superman: maggiori dettagli sui due cameo più importanti del film – SPOILER

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ATTENZIONE – l’articolo contiene Spoiler su Superman di James Gunn

Con il Superman di James Gunn (la nostra recensione) in sala, possiamo finalmente avere la certezza di chi appare e chi no nel film al cinema da oggi, 9 luglio.  Hal Jordan, John Stewart o Brainiac sono solo tre dei nomi che sono stati fatti dagli scooper nelle scorse settimane, per cercare di indovinare chi ci sarebbe stato nel film. Ebbene, nessuno dei tre nominati compare al fianco dell’Uomo d’Acciaio di David Corenswet, e i cameo che invece brillano nella loro divertita evidenza, nel film, sono in parte sorprendenti.

Iniziamo con Supergirl. Milly Alcock non è mai stata confermata per questo reboot, anche se abbiamo sentito ripetutamente che la star di Supergirl avrebbe fatto un cameo. Beh, lo fa, una breve scena che però serve a suggerire il tono alla prossima uscita da solista della Maiden of Might. Nel cameo, è ubriaca e vuole indietro il suo cane Krypto (a quanto pare un kryptoniano non può ubriacarsi sui pianeti con un sole giallo, quindi deve fare festa su quelli con uno rosso). Mentre Supergirl se ne va con Krypto, chiama Superman “stronzo”, quindi potrebbe non esserci un grande legame familiare tra i cugini oppure lei potrebbe essere giovane e molto meno centrata di Kal-El.

Per quanto riguarda il suo costume, è una versione femminile del costume dell’Uomo di Domani, anche se con la gonna, che siamo sicuri ricorderete dalle foto sul set di Supergirl.

Ora, passiamo al cameo a sorpresa. Quando Lex Luthor riesce a convincere il mondo che l’Uomo d’Acciaio è una minaccia per loro, Peacemaker, interpretato da John Cena, viene mostrato al telegiornale della sera, mentre parla male di Superman. Questo non porta direttamente alla seconda stagione di Peacemaker, ma è un modo divertente per includere un personaggio che ovviamente significa molto per il regista James Gunn.

Nessuno ha parlato del ruolo di Peacemaker in Superman, quindi questo è un segreto che il film ha tenuto nascosto prima della sua uscita. Oltre a questo, l’unico cameo degno di nota è Sean Gunn nei panni di Maxwell Lord, che in realtà compare molto meno di quanto ci si poteva aspettare.

Supergirl: Woman of Tomorrow

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

Superman propone un controverso cambiamento nell’origine del protagonista

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ATTENZIONE – l’articolo contiene Spoiler su Superman di James Gunn

Diversi mesi fa, è stato riferito che la star dei Guardiani della Galassia, Bradley Cooper, era stata scelta per il ruolo di Jor-El nel Superman di James Gunn (la nostra recensione). Il regista James Gunn ha poi confermato che l’attore interpreta il padre kryptoniano di Clark Kent, sebbene una fuga di notizie sulla trama che suggeriva che potesse essere un personaggio malvagio sia stata accolta con scetticismo.

Dopo aver visto il film, possiamo confermare che in parte queste voci non erano del tutto sbagliate. Dopo che Lex Luthor e l’Ingegnere invadono la Fortezza della Solitudine, decodificano un messaggio di Jor-El a Kal-El. Precedentemente abbiamo appreso che Superman ha sempre ascoltato il messaggio dei genitori fino a un certo punto, dal momento che questo era rimasto danneggiato nei viaggio verso la Terra. Quella parte di messaggio diceva a Kal che lui era stato mandato sulla Terra per proteggere gli umani. L’intervento di Lex e dell’Ingegnere corregge e recupera il messaggio originale, e viene rivelato che Jor-El non aveva un’alta opinione dei terrestri (come dargli torto?) e credeva che fossero stupidi e facili da governare. Lo si ascolta mentre suggerisce a suo figlio di prendere molte mogli, fare più figli possibile e governare la Terra in nome di Krypton.

Questo cambiamento dipinge Jor-El in una luce estremamente negativa anche se in un certo senso “divina” e distante, cosa che il suo figlio biologico non è affatto. Tuttavia, solleva un affascinante dibattito tra natura e cultura, permettendo a Gunn di esplorare l’umanità di Clark Kent e l’impatto positivo che i suoi genitori umani, Jonathan e Martha, hanno avuto su di lui.

Il ruolo di Cooper è minimo, ma Gunn sembra essersi ispirato ai fumetti in cui Jor-El veniva dipinto in una luce antagonista dopo che si era scoperto che era sopravvissuto alla distruzione di Krypton. Ovviamente, alla fine del film Superman sembra rifiutare la sua eredità kryptoniana sostituendo la sua registrazione di Jor-El e Lara nella Fortezza della Solitudine con i filmini di famiglia dei Kent.

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

Superman ha delle scene post credits?

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Superman ha delle scene post credits?

I cinema italiani si tingono di blu e rosso oggi, con l’arrivo in sala di Superman (la nostra recensione), due giorni prima dell’uscita statunitense. Il film che già sta facendo parlare di sé, polarizzando le opinioni, arriva nelle nostre sale con i migliori presupposti per portare un sacco di gente al cinema, in queste settimane estive.

Ma trattandosi di un cinecomic, di un nuovo inizio per una saga cinematografica, è legittimo chiedersi se il film di James Gunn ha o meno delle scene post credits! Ebbene, la risposta è sì, anche se forse non si tratta delle scene che ci aspettavamo!

Per quanto riguarda le scene post-credit, sono esattamente quelle che sono trapelate qualche settimana fa. Nessuna delle due è imperdibile, ma se siete fan, ovviamente vorrete rimanere per vedere più contenuti possibili su Superman!

Seguono SPOILER!

La prima mostra Clark Kent e Krypto sulla Luna insieme (un’inquadratura che è stata usata in poster e spot televisivi), mentre la seconda è una scenetta umoristica con Superman e Mister Terrific che osservano la distruzione di Metropolis. Mostra Superman che critica l’operato del collega supereroe: nel suo ricucire la spaccatura multidimensionale di Metropolis, Mr. Terrific non ha rimesso insieme alla perfezione un palazzo, lasciandolo leggermente storto. Il commento dell’Uomo d’Acciaio fa arrabbiare seriamente Mr. Terrific, il risultato è un momento buffo trai due eroi.

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

Il Diavolo veste Prada 2: una pioggia di star si unisce al cast originale

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Simone Ashley, Lucy Liu, Justin Theroux, B.J. Novak e Pauline Chalamet si sono uniti al cast di Il Diavolo veste Prada 2. E non sono gli unici volti nuovi della rivista Runway. Tra gli altri nuovi arrivati ​​figurano le star di Broadway Helen J. Shen (“Maybe Happy Ending”) e Conrad Ricamora (“Oh, Mary!”), così come il comico Caleb Hearon, oltre al già annunciato Kenneth Branagh.

Nel frattempo, due personaggi noti, Tracie Thoms, che ha interpretato Lily, la migliore amica amante delle borse del personaggio di Anne Hathaway, e Tibor Feldman, che ha interpretato Irv Ravitz, il presidente della società madre di Runway, Elias-Clark, riprenderanno i loro ruoli nel sequel.

Appariranno tutti accanto alle star del film originale, Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci.

La 20th Century Studios della Disney sta finanziando Il Diavolo veste Prada 2, attualmente in produzione e la cui uscita nelle sale è prevista per il 1° maggio 2026. Sebbene i dettagli della trama non siano stati confermati, la storia, a quanto pare, segue la terrificante caporedattrice di Runway, Miranda Priestly (Streep), mentre affronta la sua carriera nel declino dell’editoria tradizionale. Si scontra con il personaggio di Blunt, la sua ex assistente che ora è una potente dirigente di un gruppo del lusso, con finanziamenti pubblicitari di cui Priestly ha disperatamente bisogno.

David Frankel, che ha diretto il film del 2006, e Aline Brosh McKenna, che ha scritto la sceneggiatura originale, torneranno per il sequel insieme alla produttrice Karen Rosenfelt. Basato sul romanzo di Lauren Weisberger, un romanzo a chiave sul lavoro per Anna Wintour a Vogue, “Il diavolo veste Prada” segue l’aspirante giornalista Andy Sachs (Hathaway) che viene assunta come assistente in una rivista di moda patinata ma si ritrova in balia del suo capo esigente. Il film è stato un successo di critica e pubblico, incassando 326 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo una nomination all’Oscar per Streep.

David Corenswet: 10 cose che forse non sai sull’attore

David Corenswet: 10 cose che forse non sai sull’attore

Quello di David Corenswet è un nome oggi non a tutti noto, ma ciò è destinato a cambiare nei prossimi anni, quando egli assumerà ufficialmente il ruolo di Clark Kent alias Superman per il nuovo DC Universe. Il giovane interprete sarà dunque chiamato a diventare il volto di un intero universo cinematografico, cosa che gli conferirà una popolarità globale. In attesa di poterlo vedere in quel ruolo, c’è tanto di lui da scoprire e sapere.

Ecco 10 cose che forse non sai su David Corenswet.

I film e i programmi TV di David Corenswet

1. È noto per alcune serie TV. Corenswet ha iniziato la sua carriera da attore recitando nel 2015 in un episodio della serie One Bad Choice. In seguito ha recitato da protagonista nella serie Moe & Jerryweather (2014-2016) e ha recitato rispettivamente in un episodio delle serie Elementary (2017), Instinct (2018) e House of Cards – Gli intrighi del potere (2018). Nel 2019 è poi tra i protagonisti di The Politician, mentre nel 2020 ottiene grande notorietà grazie alla miniserie Hollywood, con Samara Weaving. Nel 2022 ha poi recitato nella serie We Own This City. Nel 2024 ha invece recitato nella serie Lady in the Lake accanto a Natalie Portman.

2. Ha recitato anche in alcuni film. Il debutto al cinema per Corenswet è invece arrivato nel 2018 con il film Affairs of State – Intrighi di Stato, seguito da The Sunlit Night nel 2019. Nel 2021 recita invece in Project Pay Day, mentre nel 2022 recita nei film Linee parallele e Pearl, il film horror con Mia Goth, dove ha il ruolo di un proiezionista. Nel 2024 ha recitato in Twisters, un thriller con Glen Powell e Daisy Edgar-Jones. Nel 2025, invece, arriva sul grande schermo come protagonista di Superman, diretto da James Gunn e dove recita accanto a Rachel Brosnahan.

David Corenswet in Superman (2025)
David Corenswet in Superman (2025) © Warner Bros Discovery

David Corenswet è Superman per il DCU

3. È stato scelto come nuovo Superman. Dopo mesi e mesi di speculazioni, teorie e indiscrezioni di ogni tipo, David Corenswet è stato confermato come interprete di Clark Kent alias Superman per il film Superman: Legacy, il progetto scritto e diretto da James Gunn che darà il via al nuovo DC Universe. Per ottenere questo ruolo, l’attore ha battuto la concorrenza di Nicholas Hoult e Tom Brittney, risultando agli occhi di Gunn l’interprete giusto. Dopo che il regista ha infatti svolto una prova costume con i tre, si è convinto del fatto che è Corenswet l’attore giusto per questo importante ruolo.

5. Sognava da tempo di interpretare questo personaggio. In seguito alla notizia che Corenswet avrebbe interpretato Superman, è riemersa in rete un sua intervista del 2019 in cui dichiarò che tra i suoi grandi obiettivi di carriera vi era proprio quello di interpretare il più celebre dei supereroi DC. Corenswet immaginava però in quell’intervista di dar vita ad una versione diversa di Superman, meno cupa e più ottimista. Anche questo suo desiderio si è poi concretizzato, dato che il film di Gunn è una versione più “colorata e gioiosa” del personaggio.

David Corenswet in Hollywood

6. È stato tra i protagonisti della miniserie. Dopo aver collaborato con il regista Ryan Murphy per The Politician, quest’ultimo ha voluto l’attore anche nel suo successivo progetto Netflix, ovvero la miniserie Hollywood. Qui Corenswet interpreta l’aspirante attore Jack Castello, che cerca di costruirsi una carriera nel contesto della Hollywood tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Essendo dunque qui uno dei protagonisti, è stato questo ruolo ad aver reso Corenswet particolarmente noto, nonché una delle principali promesse della recitazione della sua generazione.

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David Corenswet in Hollywood

David Corenswet in Twisters

7. Ha avuto un ruolo importante nel film. In Twisters, sequel spirituale del cult del 1996, Corenswet interpreta un affascinante meteorologo coinvolto in una nuova ondata di devastanti tornado nel Midwest americano. Il suo personaggio, razionale ma coraggioso, si affianca a quello di Daisy Edgar-Jones. Il film segna una delle tappe fondamentali nella carriera di Corenswet prima del debutto come Superman. Curiosamente, proprio sul set di questo film ha saputo di aver ottenuto la parte e il resto delle riprese si sono poi svolte mentre stava iniziando la preparazione fisica per il ruolo dell’Uomo d’Acciaio, rendendo il progetto particolarmente impegnativo ma anche simbolico per la sua ascesa hollywoodiana.

David Corenswet in Pearl

8. Nessuno sapeva della sua partecipazione al film. In Pearl, prequel del film horror X, Corenswet interpreta il Proiezionista, un affascinante ma ambiguo giovane che lavora in un cinema itinerante. Il suo personaggio diventa oggetto del desiderio della protagonista Pearl, interpretata da Mia Goth, scatenando una tensione erotica e psicologica che contribuisce all’escalation drammatica del film. Il ruolo ha permesso a Corenswet di mostrare sfumature più oscure e seducenti rispetto ai suoi lavori precedenti. Il film, diretto da Ti West, è stato girato in segreto durante la pandemia, rendendo la sua partecipazione una sorpresa per molti fan.

Mia Goth e David Corenswet in Pearl
Mia Goth e David Corenswet in Pearl. Foto di Photo Credit: Christopher Moss/Christopher Moss – © Origin Picture Show LLC

David Corenswet ha una moglie?

9. È molto riservato. Attualmente David Corenswet non è sposato e mantiene una vita privata molto riservata. L’attore, inoltre, non ha mai confermato pubblicamente relazioni sentimentali stabili né è stato visto spesso in compagnia di partner sui red carpet. Nonostante il crescente interesse mediatico, Corenswet ha infatti sempre preferito mantenere un basso profilo fuori dal set, concentrandosi sulla carriera. Al momento, non ci sono dunque notizie ufficiali su una moglie o una fidanzata, e la sua sfera sentimentale resta avvolta nella discrezione.

L’età, l’altezza e il fisico di David Corenswet

10. David Corenswet è nato a Filadelfia, in Pennsylvania, Stati Uniti, l’8 luglio del 1993. L’attore è alto complessivamente 1,93 metri.

Il fisico di David Corenswet

David Corenswet è inoltre noto per il suo fisico slanciato e atletico, caratterizzato da spalle larghe, muscolatura ben definita e un’altezza imponente. Caratteristiche che lo rendevano da subito particolarmente adatto al ruolo di Superman. Proprio per prepararsi a interpretare l’Uomo d’Acciaio, l’attore ha seguito un intenso programma di allenamento fisico supervisionato da professionisti del fitness, focalizzato su massa muscolare, resistenza e postura. Le prime immagini trapelate dal set hanno mostrato un Corenswet trasformato, con un corpo scolpito e proporzionato, perfettamente in linea con l’iconografia supereroistica.

Fonti: IMDb, Instagram, Variety

Downton Abbey – Il Gran Finale: trailer e poster del film

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Downton Abbey – Il Gran Finale: trailer e poster del film

Ecco un nuovo trailer ufficiale ed esteso di Downton Abbey: Il Gran Finale, il terzo e ultimo film della serie cinematografica basata sulla serie televisiva in costume della PBS creata da Julian Fellowes. Il film uscirà nelle sale italiano l’11 settembre.

La trama e il cast di Downton Abbey: Il Gran Finale

Questo nuovo capitolo segue la famiglia Crawley e il suo personale all’inizio degli anni ’30. Quando Mary si ritrova al centro di uno scandalo pubblico e la famiglia deve affrontare difficoltà finanziarie, l’intera famiglia deve fare i conti con la minaccia del disonore sociale. I Crawley devono accettare il cambiamento mentre il personale si prepara a un nuovo capitolo con la prossima generazione che guiderà Downton Abbey verso il futuro.

Simon Curtis torna alla regia dell’ultimo capitolo dopo aver diretto Una Nuova Era. Fellowes ha scritto tutti e tre i film.

Il cast familiare torna anche per Downton Abbey: Il Grand Finale, che include Michelle Dockery, Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Raquel Cassidy, Brendan Coyle, Michelle Dockery, Kevin Doyle, Michael Fox, Joanne Froggatt, Paul Giamatti, Harry Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Lesley Nicol, Dominic West, Penelope Wilton, Joely Richardson, Paul Copley e Douglas Reith.

Nel cast del franchise compaiono anche Joely Richardson, Alessandro Nivola, Simon Russell Beale e Arty Froushan. I produttori sono Gareth Neame, Fellowes e Liz Trubridge. Nigel Marchant è il produttore esecutivo.

James Gunn: 10 cose che forse non sai sul regista

James Gunn: 10 cose che forse non sai sul regista

James Gunn è un regista spesso controverso, con un gran senso dell’ironia e della satira, a volte un po’ sopra righe e che spesso gli ha causato qualche problema. Tuttavia, Gunn è un ottimo regista e un eccellente sceneggiatore, capace di captare e dare vita a tante sfumature dei suoi personaggi e facendoli amare dalla gran parte del pubblico, tanto da trovare dei fan che lo hanno sostenuto anche nel periodo di distaccamento da casa Disney e dal suo licenziamento avvenuto in quattro e quattr’otto.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su James Gunn.

I film e i programmi TV di James Gunn

1. Ha diretto e scritto celebri film. La carriera registica di James Gunn inizia del 2006 quando si trova a dirigere il suo primo lungometraggio intitolato Slither, di cui è anche sceneggiatore e attore. Nel corso degli anni successivi, la sua carriera continua con titoli come Super – Attento crimine!!! (2010), Comic Movie (2013), Guardiani della Galassia (2014), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), The Suicide Squad (2021) e Guardiani della Galassia vol. 3 (2023). Nel 2025 porta al cinema Superman, con protagonisti David Corenswet e Rachel Brosnahan.

2. James Gunn è anche sceneggiatore e produttore. Il lato registico si interseca molto con il lavoro di sceneggiatore e produttore, ruoli svolti per film come Scooby-Doo (2002), L’alba dei morti viventi (2004), Scooby-Doo 2 (2004), The Belko Experiment (2016), oltre ai tre film dei Guardiani della Galassia, a The Suicide Squad e alle serie Peacemaker Creature Commandos. Come solo produttore, Gunn si è invece occupato dei film LolliLove (2004), Doggie Heaven (2008), PG Porn (2008-2009), l’horror Brightburn – L’angelo del male (2019) e i due Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019) e Joker: Folie à Deux (2024). Ha inoltre scritto e prodotto il suo Superman.

David Corenswet in Superman (2025)
© Warner Bros Discovery

James Gunn rilancia il DCU come capo dei DC Studios

3. Ha assunto un ruolo molto importante. Gunn e il frequente partner di produzione Peter Safran avevano consigliato David Zaslav, l’amministratore delegato della neonata Warner Bros. Discovery, durante la ricerca di un nuovo responsabile della DC Films. Il duo ha impressionato Zaslav che ha deciso di nominarli co-presidenti e amministratori delegati della DC Films, ribattezzata “DC Studios”, con il controllo dei film, dei progetti di animazione e televisivi basati sui personaggi della DC Comics. I due hanno assunto la loro posizione il 1° novembre 2022 e James Gunn supervisiona ora gli aspetti creativi del franchise rinominato DCU.

James Gunn regista di Super – Attento crimine!!!

4. Ha diretto un suo personale film di supereroi. Prima di diventare celebre grazie a Guardiani della Galassia, Gunn aveva già diretto un suo personalissimo film di supereroi. Si tratta della commedia Super – Attento crimine!!!. In alcune interviste Gunn ha dichiarato di aver iniziato a lavorare sulla sceneggiatura del film nel 2002, ma che ebbe problemi a produrlo perché ritenuto troppo violento ed esoterico. Questo uscì poi nel 2010, andando incontro ad uno scarsissimo successo. Con il tempo, però, i fan lo hanno riscoperto permettendogli di divenire uno scult del genere.

James Gunn e i Guardiani della Galassia per la Marvel

5. Ha accettato di dirigere il film per il personaggio di Rocket. James Gunn ha affermato più volte che Rocket era un grande, se non il principale, motivo per cui voleva realizzare questo film. Quando poi è stato confermato che il film era un successo di pubblico, Gunn ha pubblicato online una lettera di ringraziamento sincera, ringraziando in particolare tutti per aver permesso a un procione di renderli un po’ più umani. In Guardiani della Galassia vol. 2, inoltre, Gunn ha dedicato l’ultima inquadratura del film proprio a Rocket.

Spiegazione finale Guardiani della Galassia Vol 3

James Gunn ha diretto The Suicide Squad

6. James Gunn si è dedicato alle run originali. Per realizzare il seguito del fortunato Suicide Squad, Gunn – che aveva già realizzato la sceneggiatura e a cui pare sia stato affidato l’intero progetto – si è ispirato alle run originali dei fumetti DC. Pur rendendo omaggio alla storie di Jon Ostrander e Kim Yale, che furono pubblicate negli ’80, Gunn ha però apportato alcune modifiche, inserendo personaggi non presenti nei fumetti di quella serie, come Bloodsport e Harley Queen.

James Gunn è il regista di Superman

7. Ha realizzato un film “politico”. Nel riportare al cinema Superman, Gunn ha deciso di ispirarsi non solo ad alcuni precisi fumetti dedicati al personaggio, ma anche a quelle che ritiene essere caratteristiche fondanti dell’America. “Voglio dire, ‘Superman’ è la storia dell’America”, ha spiegato Gunn. “Un immigrato che è arrivato da altri luoghi e ha popolato il Paese, ma per me è soprattutto una storia che dice che la gentilezza umana di base è un valore e qualcosa che abbiamo perso”. “Parla della gentilezza umana e ovviamente ci saranno degli idioti che non sono gentili e lo troveranno offensivo solo perché parla di gentilezza. Ma che si fottano“, ha aggiunto il regista.

James Gunn, Twitter e il licenziamento dalla Disney

8. Ha avuto problemi per vecchie affermazioni. Nel luglio 2018 sono riemerse alcune battute controverse che Gunn ha pubblicato su Twitter tra il 2008 e il 2012 e che coinvolgevano temi come l’11 settembre, l’AIDS, lo stupro e altri argomenti simili. Il riemergere di queste affermazioni ha però portato a pensare che qualcuno abbia voluto “incastrarlo” per le sue posizioni politiche anti Trump. In ogni caso, in seguito alle critiche sollevatesi, la Disney ha interrotto i legami con Gunn, privato così della possibilità di dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3. Gunn si è poi scusato pubblicamente per le sue parole e grazie al sostengo di molte personalità dello spettacolo, è infine stato reintegrato nel suo ruolo di regista per il film Marvel. In quel lasso di tempo, ha però diretto The Suicide Squad.

The Suicide Squad - Missione suicida film

James Gunn ha un fratello attore

9. Suo fratello recita spesso nei suoi film. James Gunn ha un fratello, Sean Gunn, attore e collaboratore ricorrente nei suoi film. Sean è noto per aver interpretato Kraglin nella saga dei Guardiani della Galassia e per aver prestato il corpo al personaggio di Rocket Raccoon durante le riprese. Ha anche avuto un ruolo significativo in The Suicide Squad, dove ha interpretato Weasel, e tornerà nell’universo DC come Maxwell Lord nel film Superman diretto proprio da James. La loro collaborazione testimonia un rapporto artistico stretto e continuo all’interno dei progetti più importanti del regista.

La moglie di James Gunn

10. È sposato con un’attrice. James Gunn è sposato con l’attrice Jennifer Holland dal 2022. I due si sono conosciuti nel 2015 grazie a un amico in comune e da allora hanno iniziato una relazione sia personale che professionale. Jennifer ha recitato in diversi progetti diretti o prodotti da Gunn, tra cui il ruolo di Emilia Harcourt in The Suicide Squad (2021) e nella serie spin-off Peacemaker per HBO Max. La loro collaborazione riflette un’intesa artistica solida, con Holland spesso coinvolta nei progetti dell’universo DC guidato ora proprio da James Gunn.

Fonti: IMDb, Deadline

Superman: recensione del film di James Gunn

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Superman: recensione del film di James Gunn

James Gunn firma con Superman non solo l’avvio del nuovo corso del DC Universe, ma anche uno dei film più sorprendenti e riusciti dedicati all’Uomo d’Acciaio. Tanto per cominciare, per fortuna, Gunn dà per scontato che lo spettatore conosca già Clark Kent, Krypton e la Fortezza della Solitudine, e si concentra invece su ciò che secondo lui conta di più: chi è Superman oggi e cosa rappresenta in un mondo smarrito, polarizzato e sfiduciato. Il risultato è un’avventura che mescola con sapienza il tono scanzonato dei fumetti originali e la grande tradizione cinematografica del personaggio, con un Superman solare, positivo, profondamente umano, ma mai ingenuo.

Un Superman luminoso, umano e sorprendentemente attuale

David Corenswet, nuova incarnazione del Big Blue, convince dal primo istante. La sua è una performance magnetica, capace di restituire tutta la bontà e la speranza che Superman incarna, senza però scadere nella caricatura o nel buonismo facile. La sua vulnerabilità è reale e toccante, così come la sua forza morale. Sin dalla scena iniziale, che lo vede sconfitto, sanguinante e abbattuto tra i ghiacci artici (sequenza vista anche nei trailer promozionali, non stiamo spoilerando nulla!), si capisce che siamo davanti a un Superman diverso: saldo nei suoi ideali, ma che matura nel corso della storia e sceglie con sempre maggiore consapevolezza la sua umanità. Corenswet brilla nel ruolo, con un’interpretazione che ricorda il fascino gentile di Christopher Reeve, ma con una sensibilità moderna che lo rende irresistibile e credibile, nonostante la reintegrazione di quei mutandoni rossi… faranno sorridere e discutere, ma dopo i primi secondi, nessuno ci presterà più attenzione. Persino loro, in questo film, sono la scelta giusta nel posto giusto.

SUPERMAN – Copyright: © 2025 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures
Caption: (L to r) RACHEL BROSNAHAN as Lois Lane, SKYLER GISONDO as Jimmy and DAVID CORENSWET as Clark Kent in DC Studios’ and Warner Bros. Pictures’ “SUPERMAN,” a Warner Bros. Pictures release.

Accanto a lui, spicca la sempre brillante Rachel Brosnahan nei panni di Lois Lane, una giornalista determinata e disillusa, perfettamente a suo agio tra le insidie del giornalismo contemporaneo e le complicazioni sentimentali che il suo legame con Clark inevitabilmente comporta. La chimica tra i due attori è palpabile, e le loro schermaglie verbali regalano alcune delle scene più riuscite del film, contrapponendo cinismo e speranza, pragmatismo e idealismo. Una coppia cinematografica irresistibile.

Nicholas Hoult, un Lex Luthor memorabile e spaventosamente attuale

Ma il vero asso nella manica di Superman è Nicholas Hoult, che offre una delle interpretazioni più straordinarie e inquietanti mai viste per Lex Luthor (e nella sua carriera, in generale). Il suo Luthor è un magnate della tecnologia, freddo, calcolatore, un miliardario che ricorda in modo evidente alcune delle figure più controverse della nostra epoca (Elon, ci stai leggendo?). Hoult è semplicemente perfetto: elegante, feroce, ironico, il suo Lex è un villain che incarna il peggio della nostra contemporaneità, tra delirio di onnipotenza e manipolazione mediatica.

La sua visione distorta del mondo, mascherata da apparente razionalità e desiderio di progresso, si scontra frontalmente con la purezza morale e senza compromessi di Superman. E la cosa più inquietante è che, in diversi momenti del film, le sue motivazioni appaiono quasi plausibili, almeno in superficie. Hoult costruisce un Luthor affascinante e terrificante al tempo stesso, che non si limita a essere l’antagonista di turno, ma si fa portavoce di un’ideologia pericolosa e fin troppo familiare, con chiari echi anti-Trumpiani che James Gunn inserisce con intelligenza in tutto il film.

Il conflitto tra Superman e Luthor non è solo fisico, o meglio muscoli contro cervello, come loro stessi dicono, ma profondamente politico e morale: rappresenta lo scontro tra due visioni opposte del futuro, tra l’egoismo travestito da pragmatismo e l’altruismo genuino. Il film non ha paura di affrontare tematiche complesse come il potere della disinformazione, il ruolo dei social media e la deriva autoritaria di certi leader mondiali. Eppure, tutto questo viene raccontato con leggerezza e umorismo, senza mai appesantire il ritmo o sacrificare lo spettacolo.

Krypto, l’alleato che tutti (o quasi) vorremmo

Un altro elemento che rende Superman una visione sorprendente è il ruolo di Krypto, il super-cane compagno di avventure del protagonista. Lontano dall’essere una semplice mascotte o un elemento comico, Krypto è un personaggio a tutto tondo, con una personalità ben definita e un ruolo fondamentale nella storia. La sua lealtà incrollabile e il suo coraggio, spesso temerario, lo rendono un elemento imprescindibile nella narrazione, capace di strappare risate ma anche momenti di autentica tenerezza. È il simbolo perfetto di quel legame affettivo che, pur nella cornice fantascientifica e avventurosa del film, resta profondamente umano.

Come già fatto nei suoi Guardiani della Galassia, James Gunn costruisce una storia che parla di scelte e di identità, dove ogni personaggio si trova davanti a un bivio morale. Superman, in particolare, viene messo di fronte alla domanda più antica e complessa: cosa significa davvero essere umano? La sua è una battaglia non solo per la giustizia, ma per il diritto alla speranza, per la possibilità di scegliere la bontà anche quando il mondo intorno (e la propria predestinazione) spinge nella direzione opposta. Questo Superman non è mai un dio distante, ma un uomo che lotta ogni giorno per mantenere la propria fede nell’umanità, con tutti i suoi limiti e contraddizioni, nonostante sia uno straniero in terra straniera, un alieno, o, per usare un termine più attuale, un “immigrato”.

SUPERMAN – Copyright: © 2025 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC – Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures – Caption: (From L-R) NATHAN FILLION as Guy Gardner, ISABELA MERCED as Hawkgirl and EDI GATHEGI as Mr. Terrific in DC Studios’ and Warner Bros. Pictures’ “SUPERMAN,” a Warner Bros. Pictures release.

Irresistibili poi i personaggi che formano la Justice Gang (semmai il nome dovesse poi essere confermato!). Guy Gardner, Mr. Terrific e Hawkgirl hanno dei ruoli di varia importanza ma hanno tutti il loro momento di gloria. E se con il trattamento di Superman Gunn si è dimostrato intelligente e al servizio del personaggio, questi tre supereroi danno la possibilità al regista di essere scorretto e divertirsi un po’ con i superpoteri e le abilità di ognuno di loro, rendendoli un perfetto contraltare che stempera la bontà e la correttezza di Superman.

La scelta, la speranza e il ritorno della purezza supereroistica

Tra sequenze d’azione spettacolari e momenti di riflessione intima, il film riesce a bilanciare perfettamente il tono leggero e scanzonato dei fumetti classici con un sottotesto più adulto e sofisticato. Ci sono citazioni sottili e omaggi commoventi alla storia cinematografica del personaggio, ma il film guarda sempre avanti, costruendo una visione moderna, accattivante e incredibilmente necessaria di Superman.

Il messaggio di fondo è chiaro e potente, onesto, senza mai risultare retorico: in un mondo diviso, c’è ancora spazio per la gentilezza, per il sacrificio e per la speranza. Questo Superman è un inno alla positività, alla possibilità di scegliere il bene senza cinismo, e proprio per questo risulta così rivoluzionario in tempi cupi come i nostri. Tradendo leggermente le origini classiche del personaggio dei fumetti, Gunn riesce a trasformare il dilemma di Superman nella contrapposizione atavica tra natura e cultura, in ua riflessione sull’esistenza e sul potere della scelta e dell’autodeterminazione.

James Gunn firma così un film divertente e emozionante, con un cast perfettamente assortito e un protagonista destinato a lasciare il segno. Un’opera che non solo inaugura il DCU, ma che dimostra come ci sia ancora un immenso bisogno di eroi luminosi, puri e umani. Superman è tornato, e mai come questa volta ci serviva davvero.

Slow Horses: la serie con Gary Oldman rinnovata per una stagione 7

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Apple TV+ ha rinnovato la serie drammatica di spionaggio dalla comicità dark Slow Horses per una settima stagione che sarà composta ancora una volta da sei episodi. Vincitrice di Emmy e BAFTA Award, la serie è basata sui romanzi di successo di Mick Herron e vede Gary Oldman nei panni dell’intrattabile e trasandato Jackson Lamb, che guida una banda di reietti dell’MI5 soprannominati “slow horses” (cavalli lenti), tra cui River Cartwright (Jack Lowden), Roddy Ho (Christopher Chung), Louisa Guy (Rosalind Eleazar) e Catherine Standish (Saskia Reeves), i quali finiscono coinvolti in intrighi investigativi che mettono in pericolo la Gran Bretagna.

La sesta stagione era stata annunciata poco dopo la conclusione della messa in onda della quarta e ora, ancora prima della premiere della quinta stagione prevista per il 24 settembre, arriva l’annuncio del rinnovo per una stagione 7. Come riportato da Variety, questa futura stagione sarà adattata per la televisione e prodotta da Ben Vanstone, con Robert McKillop alla regia. Non resta a questo punto che attendere di poter vedere la quinta, per avere un’idea più precisa di che piega sta prendendo la narrazione e di cosa possiamo aspettarci dalle future stagioni.

La recensione di Slow Horses – Stagione 4

Nella quinta stagione di Slow Horses, tutti si insospettiscono quando il nerd tecnologico Roddy Ho ha una nuova, affascinante fidanzata; quando una serie di eventi sempre più bizzarri si verificano in tutta la città, tocca agli Slow Horses capire come il tutto sia collegato. D’altronde, Lamb sa che nel mondo dello spionaggio valgono sempre le regole di Londra: coprirsi le spalle.

Slow Horses è stata celebrata come “senza dubbio la migliore serie di spionaggio vista in televisione”, “uno spy thriller epico”, “assolutamente brillante” e “dannatamente bello”. Le prime quattro stagioni complete di “Slow Horses”, ora disponibili in streaming su Apple TV+, hanno ottenuto un punteggio Certified Fresh, mentre due stagioni hanno ricevuto un rating del 100% su Rotten Tomatoes. La terza stagione ha ottenuto nove nomination ai Primetime Emmy Award, con una vittoria per “Outstanding Writing for A Drama Series”.

La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films e adattata per la televisione da Will Smith. Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Julian Stevens, Iain Canning, Emile Sherman, Douglas Urbanski, Gail Mutrux, Will Smith e Graham Yost sono i produttori esecutivi della serie. Saul Metzstein, che ha ottenuto una nomination agli Emmy per la regia di una serie drammatica per la terza stagione di Slow Horses, torna a dirigere la quinta stagione.

Bad Boys For Life: la spiegazione del finale e come prepara il sequel

Il finale di Bad Boys For Life  (qui la recensione) vede Mike Lowrey, interpretato da Will Smith, confrontarsi con il proprio passato, mentre Marcus Burnett, interpretato da Martin Lawrence, decide del proprio futuro. Insieme, mettono fine a una lunga serie di omicidi che porta poi alla realizzazione di Bad Boys: Ride or Die. A 17 anni di distanza da Bad Boys II di Michael Bay, i registi Adil El Arbi e Bilall Fallah sono riusciti a rivitalizzare il franchise a lungo inattivo con questo terzo film. Questo inizia con la figlia di Marcus che ha un bambino con il suo fidanzato storico. Marcus ripensa così alla sua vita, in particolare alla violenza che l’ha caratterizzata, e decide di ritirarsi.

Nel frattempo, un assassino spara e quasi uccide Mike per vendicarsi di un caso su cui egli ha lavorato decenni prima, che ha portato all’incarcerazione della madre del tiratore, Isabel Aretas. C’era anche un legame più profondo tra Isabel, Mike e il tiratore, Armando Armas. Marcus si unisce così nuovamente al gruppo per un’ultima missione con il suo migliore amico. I due si recano in Messico per un confronto finale con Isabel (Kate del Castillo) e Armando (Jacob Scipio), affiancati dai membri della nuova iniziativa AMMO (Advanced Miami Metro Operations) della polizia di Miami.

Cosa succede nel finale di Bad Boys For Life

Il finale di Bad Boys For Life vede Mike e Marcus recarsi a Città del Messico per assicurare Isabel e Armando alla giustizia, con il supporto degli ex membri dell’AMMO di Miami. Mike incontra Isabel per la prima volta all’interno dell’Hidalgo Palace, usando se stesso come esca. Tuttavia, quando Marcus viene catturato e le apparecchiature di sorveglianza dell’AMMO vengono distrutte e disattivate, l’AMMO si infiltra nell’edificio e scoppia una sparatoria tra Mike, Marcus, l’AMMO e Isabel e gli scagnozzi di Armando. Isabel e Armando cercano di fuggire a bordo di un elicottero, ma quando Marcus spara al pilota, l’elicottero si schianta contro l’edificio ed esplode al primo piano.

Il tutto culmina con una lotta tra Mike e Armando, mentre Marcus elimina rapidamente Isabel nella stanza sopra. Mike segue il consiglio dato da Marcus all’inizio del film di “penetrare l’anima [di Armando] con il suo cuore”. Piuttosto che sparare e uccidere Armando, Mike cerca di aggirare la violenza che usa di solito e fa un ultimo tentativo per dimostrare ad Armando che non è la persona che pensava fosse, né la persona che Isabel lo aveva dipinto. E funziona, perché Armando si mette in mezzo quando Isabel sta per sparare a Mike e viene ferito a sua volta. Grazie a Mike e Marcus, Armando sopravvive e viene poi imprigionato a Miami per i suoi numerosi omicidi.

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Il piano malvagio di Isabel Aretas

Mike non era solo la persona che aveva messo Isabel in prigione più di 25 anni prima, ma aveva anche spezzato il suo cuore e l’aveva tradita. Ai suoi occhi, era un traditore che l’aveva abbandonata. Vederlo soffrire dopo tutti questi anni era la vendetta che desiderava. Secondo lei, sparargli sarebbe stato un atto di misericordia. Ma quando finalmente arrivò il momento di uccidere Mike, Isabel voleva che fosse Armando a farlo e a dirgli il loro messaggio segreto, “hasta el fuego”. In quel momento, prima della sua morte, Mike avrebbe capito tutto.

In apparenza, il piano di Isabel era semplice ma crudele. Voleva che Mike provasse il dolore che lei aveva provato durante gli anni trascorsi in prigione. Per portare a termine il suo piano, Isabel fece credere a suo figlio che si stava vendicando per suo padre, morto in prigione a causa delle indagini di Mike. Voleva che tutti coloro che erano coinvolti nel caso, dall’investigatore della scientifica al giudice, morissero, con Mike come ultimo. Era una vendetta per il cartello Aretas e una vendetta personale per Isabel. L’ultima persona a morire doveva essere il mentore più vicino a Mike.

La morte del capitano Howard

Poco prima della sua morte, il capitano Howard ripeté a Mike ciò che Marcus gli diceva da mesi: andare in pensione. A quel punto era chiaro che Mike non era la persona “a prova di proiettile” che pensava di essere; la leggenda di Mike Lowrey stava lentamente svanendo. E se avesse continuato a spingersi oltre nelle indagini, ci sarebbero state delle conseguenze; qualcuno sarebbe morto. Sfortunatamente, quel qualcuno è proprio il capitano Howard, che non solo faceva parte delle indagini iniziali sul cartello Aretas, ma era anche la persona responsabile di aver avviato Mike sulla sua strada. Mike era come un figlio per il capitano Howard, quindi costringere il figlio a vedere la sua figura paterna morire davanti ai suoi occhi era il colpo più basso che Mike potesse infliggere.

La storia delle origini di Mike Lowrey

Prima di Bad Boys For Life, l’unico aspetto della storia di Mike Lowrey che precedeva il primo film Bad Boys era che si era diplomato all’accademia di polizia ed era diventato un agente della narcotici con Marcus Burnett. Il film rivela che il capitano Howard ha fatto uscire Mike dall’accademia in anticipo e gli ha assegnato un incarico sotto copertura all’interno del cartello Aretas. È diventato l’autista di Isabel e alla fine si è innamorato di lei. Avevano pianificato di fuggire insieme, ma quando Mike ha capito che lei era una “killer a sangue freddo”, l’ha denunciata insieme al resto dei membri del cartello.

Quando Mike si sta riprendendo dalle ferite da arma da fuoco e Rita lo affronta a casa sua, lui pronuncia la frase “Hasta el fuego”. Rita non sapeva cosa significasse, ma Mike la usò come scusa per voler tornare sul campo e risolvere l’indagine da solo. In seguito si scopre che “hasta el fuego” è una frase che Mike e Isabel hanno inventato insieme e che si dicevano l’un l’altro, quasi come una promessa di stare insieme a prescindere da tutto. “Hasta el fuego” non ha una traduzione diretta in spagnolo, ma il significato più vicino è “fino al fuoco”.

“Hasta el fuego” ha quindi chiuso il cerchio della storia di Mike e Isabel. Promettendo di stare insieme fino al fuoco, hanno realizzato quel significato alla lettera, con Rita che ha sparato a Isabel e lei che è caduta nel fuoco ed è morta in fondo al Palazzo Hidalgo. Isabel ha reso Mike Lowrey la persona amante dei vestiti e delle auto sportive che è oggi. Ma dandogli un figlio e costringendolo indirettamente ad assumersi la responsabilità delle sue azioni, lo ha anche trasformato inavvertitamente nella persona che Marcus voleva che fosse, una persona disposta a sistemarsi e a rinunciare alla violenza.

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Il finale a sorpresa di Bad Boys For Life

I due avevano quindi pianificato di scappare insieme prima che Mike rinunciasse a Isabel nelle sue indagini; lui avrebbe rinunciato a tutto per lei e lei avrebbe rinunciato a tutto per lui. Ma Mike non sapeva che lei era incinta di un mese. Il loro figlio nacque otto mesi dopo mentre lei era in prigione, e quel figlio è Armando. Mike capì tutto quando Armando disse “hasta el fuego”. Lasciare che Armando si vendicasse su Mike era una giustizia poetica per Isabel.

Sebbene Mike non avesse il tempo né i mezzi per fare immediatamente un test del DNA, sapeva che Armando era suo figlio perché il marito di Isabel, il leader del cartello Aretas, era sterile. Una volta giunto a questa conclusione, Mike pensa ad Armando come a una versione di se stesso che ha preso una brutta piega, ma in realtà sono simili sotto molti aspetti: entrambi sono attratti dalla violenza, ma desiderano ardentemente il rapporto padre-figlio che non hanno mai avuto. Mike non sapeva che Armando fosse suo figlio, e la persona che Armando credeva fosse suo padre morì in prigione quando lui era solo un bambino.

Il futuro di AMMO per Bad Boys

Scoprendo che Booker Grassie era il trafficante che forniva ad Armando i proiettili P90 personalizzati, Mike ha dimostrato che i suoi metodi investigativi vecchio stile funzionano ancora. Ma quando è andato al dipartimento per riferire le sue scoperte, AMMO ne era già a conoscenza. In modo indiretto, Bad Boys For Life mette in evidenza i vantaggi delle tattiche della vecchia scuola e quelli della tecnologia all’avanguardia. Mike e Marcus sono stati salvati numerose volte dai membri dell’AMMO e dalle loro sofisticate attrezzature.

Sebbene avrebbero potuto potenzialmente affrontare da soli il resto del cartello Aretas, come avevano fatto con altre organizzazioni criminali in Bad Boys e Bad Boys II, è ovvio che ci sono dei vantaggi nel lavorare con una squadra così attrezzata. Naturalmente, l’AMMO viene chiusa a un certo punto del film, ma con Rita come nuovo capitano della polizia, è logico che lei ricostituisca l’AMMO e tutti i suoi membri. Senza di loro, Mike potrebbe non essere stato in grado di seguire il suo intuito che Isabel fosse dietro tutto e che Armando fosse suo figlio.

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Marcus rientra nella polizia di Miami alla fine di Bad Boys For Life

I primi due film di Bad Boys erano incentrati principalmente su Marcus e la sua famiglia, quindi è logico che Bad Boys For Life ribalti la trama e si concentri sulla famiglia di Mike, anche se lui non sapeva che fosse la sua famiglia fino all’atto finale. Mentre Mike affrontava le conseguenze delle sue azioni, Marcus voleva espiare tutta la violenza che aveva causato nella sua carriera di poliziotto e detective. Ecco perché promise a Dio che non avrebbe più portato violenza nel mondo se Dio avesse dato a Mike una seconda possibilità.

Tuttavia, Marcus ha avuto un’illuminazione durante l’inseguimento in auto con Mike e Zway-Lo: era essenzialmente un strumento di Dio. Come detective, proteggeva il mondo. Quindi, anche se poteva scegliere di non fare del male a nessuno, era nella sua natura essere un “cattivo ragazzo” per tutta la vita. Lasciare solo il suo migliore amico ha quasi ucciso Mike, e questo non era qualcosa con cui era disposto a fare i conti in pensione. Il titolo Bad Boys For Life non è solo parte del mantra di lunga data di Mike e Marcus, ma è anche un codice secondo cui vivono e continueranno a vivere.

Come Bad Boys For Life prepara il sequel

Il finale di Bad Boys For Life lascia molte porte aperte per il sequel, Bay Boys: Ride or Die. Innanzitutto, la morte del capitano Howard ha avuto un ruolo fondamentale nel nuovo film. Dopo la morte di Howard, viene accusato di essere un poliziotto corrotto e poi le persone che lo hanno incastrato cercano di coinvolgere Mike e Marcus, rendendoli ricercati. Questo porta alla formazione della squadra AMMO in questo film. Come previsto, si sono riuniti nel sequel per aiutare Mike e Marcus a riabilitare il loro nome e trovare i veri colpevoli.

Tuttavia, il collegamento più importante tra il finale di Bad Boys For Life e Bad Boys: Ride or Die è arrivato con la scena post-credits del terzo film. In essa Mike va da Armando e gli chiede se vuole fare qualcosa di buono per ridurre la sua pena. Sebbene questo non sia ciò che accade in questo film, Mike va ad aiutare Armando a fuggire quando si rende conto che le persone che lo stanno cercando daranno la caccia anche a suo figlio. Armando aiuta poi di nuovo suo padre e, alla fine del film, Mike lascia che suo figlio fugga per vivere in pace.

Un Duca all’improvviso: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

Un Duca all’improvviso è una commedia romantica leggera e sognante diretta da Kevin Fair, che si inserisce nel filone dei cosiddetti “romance regali”, un genere molto amato dal pubblico televisivo e delle piattaforme streaming. Il film segue le dinamiche classiche delle commedie sentimentali ambientate nel mondo aristocratico: un uomo comune che scopre di avere legami con la nobiltà, un castello come sfondo, un’identità da ridefinire e l’incontro con qualcuno che lo cambierà per sempre. In perfetto stile Hallmark, il film è costruito per offrire leggerezza, sogno e buoni sentimenti.

Tra equivoci, giochi di ruolo e sentimenti che sbocciano contro ogni previsione, il film costruisce così una favola moderna ambientata tra il mondo ordinario e quello aristocratico, sempre con il tono spensierato e garbato tipico di questo tipo di produzioni. La pellicola richiama atmosfere familiari a chi ha amato film come Un principe tutto mio, Il diario di una principessa o Un amore regale. Ma ciò che distingue Un Duca all’improvviso è la sua capacità di giocare con i ruoli tradizionali, mettendo al centro personaggi che – pur calati in un contesto da favola – mostrano incertezze, esitazioni e fragilità molto reali.

Il protagonista, riluttante a vestire i panni del duca, diventa così lo specchio di un desiderio di autenticità che si scontra con le aspettative imposte dalle convenzioni sociali e familiari. Nel prosieguo dell’articolo, andremo a svelare alcune curiosità sul film, tra cui aneddoti sulle riprese, dettagli sul cast e retroscena narrativi che rendono la visione ancora più divertente per gli appassionati del genere. Una guida perfetta per chi vuole tuffarsi nell’atmosfera romantica del film conoscendo qualcosa in più su ciò che si cela dietro la favola.

Emilie de Ravin e Andrew W. Walker nel film Un Duca all'improvviso
Emilie de Ravin e Andrew W. Walker nel film Un Duca all’improvviso

La trama di Un Duca all’improvviso

Il film racconta la storia di Johnny Payne (Andrew W. Walker), un meccanico di Philadelphia più a suo agio sotto il cofano di una Mustang che in una relazione stabile. Tra un frullato proteico e una birra al pub, la sua vita scorre tranquilla fino all’arrivo di Prudence Thorp (Emilie de Ravin), raffinata consigliera di un antico ducato inglese. Prudence gli rivela che il padre che non ha mai conosciuto è in realtà William (Simon Coury), Duca di Glasswick, ora gravemente malato e privo di eredi diretti. Cresciuto dalla madre Dottie, ex musicista che lo ha soprannominato “Cash” in onore di Johnny Cash, Johnny fatica ad accettare l’idea di ereditare un titolo nobiliare da un uomo che lo ha abbandonato.

Tuttavia, spinto dalla curiosità e da un biglietto aereo in prima classe, decide di partire per l’Inghilterra e affrontare il passato. A Glasswick, tra castelli, tè delle cinque e rigide convenzioni sociali, Johnny si sente un pesce fuor d’acqua. Lì conosce Allistair Covington-Breed (Fiach Kunz), cugino snob e ambizioso che da sempre brama il titolo ducale. Mentre Allistair trama alle sue spalle, Johnny accetta di restare almeno fino al tradizionale Ballo di Glasswick, dove Prudence spera di fargli cambiare idea sull’eredità. Tra segreti di famiglia, documenti scomparsi e vecchie ferite da sanare, Johnny comincia a vedere quel mondo sotto una nuova luce.

Il cast del film

Il cast di Un Duca all’improvviso è guidato da Andrew W. Walker e Emilie de Ravin, due volti molto noti al pubblico televisivo. Walker, che interpreta Johnny Payne, è un veterano dei film Hallmark, Walker è conosciuto per i suoi ruoli in titoli come Bottled With Love, My Secret Valentine e Three Wise Men and a Baby. Con il suo fascino carismatico e lo stile spontaneo, porta autenticità al personaggio, perfetto per una commedia romantica con sfumature regali. Accanto a lui, Emilie de Ravin interpreta invece Prudence Thorp. L’attrice è nota soprattutto per i suoi ruoli cult in Lost (come Claire) e Once Upon a Time (nel ruolo di Belle), ed è qui protagonista femminile in una storia di identità, cuore e seconde possibilità.

Completano il cast Simon Coury nei panni del rigido Duca William di Glasswick, Fiach Kunz nel ruolo del raffinato Allistair Covington-Breed, e Jade Jordan come la fidata Annie. Tra gli altri nomi troviamo Elizabeth Moynihan nel ruolo di Lady Eleanor, mentre Jimmy Walker, Michael James Ford, Ali Hardiman e Eva-Jane Gaffney, che danno vita a un insieme di personaggi che arricchiscono il tono fiabesco del film con ironia, sentimento e piccoli colpi di scena. Il cast, ben assortito, contribuisce a costruire quell’atmosfera romantica e leggera che rende il film perfetto per gli amanti delle commedie sentimentali a sfondo regale.

Andrew W. Walker e Emilie de Ravin in Un Duca all'improvviso
Andrew W. Walker e Emilie de Ravin in Un Duca all’improvviso

Le location del film

Per quanto riguarda le location, Un Duca all’improvviso è stato interamente girato in Irlanda, principalmente nella contea di Dublino. Le scene ambientate nel sontuoso “Glasswick Castle” sono state realizzate all’incantevole Luttrellstown Castle Resort, un maniero del XV secolo con interni eleganti e un vasto parco che ricreano perfettamente l’atmosfera regale del film. Il castello diventa così lo scenario delle grandi svolte narrative e dei momenti romantici Le riprese esterne, tra campi e boschi, si sono svolte invece nel pittoresco villaggio di Glencullen, ai piedi delle Dublin Mountains, utilizzato per evocare l’idilliaco paesaggio inglese di campagna.

Un Duca all’improvviso è tratto da una storia vera?

La risposta più semplice è che no, Un Duca all’improvviso non è tratto da una storia vera. Si tratta di una commedia romantica immaginaria costruita intorno al classico cliché del “commoner diventa nobile”. Tuttavia, esistono casi reali che ricordano vagamente la trama del film. Ad esempio, nelle monarchie europee moderne, non è raro che persone comuni scoprano legami di parentela con aristocratici mai conosciuti. Anche matrimoni inaspettati tra persone di umili origini e nobiltà – per amore o destino – sono documentati: si va da relazioni genuine fino a scandali ufficiali, come accaduto tra membri della nobiltà britannica e cittadini stranieri.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Superman: tutte le curiosità sul film con Christopher Reeve

Superman: tutte le curiosità sul film con Christopher Reeve

I film sui supereroi sono oggi una realtà ben consolidata nell’industria cinematografica mondiale, merito anche dei successi ottenuti nell’ultimo decennio dal Marvel Cinematic Universe. Andando più indietro nel tempo, però, il film Superman (qui la recensione) del 1978 è considerato il capostipite di tale tipologia di opere cinematografiche, essendo stato il primo prodotto di questo ad essere realizzato con notevoli mezzi e ad ottenere un ottimo successo di critica e pubblico. Diretto da Richard Donner, regista anche di I Goonies e della saga di Arma Letale, il film ha dunque il merito di aver portato sul grande schermo il supereroe per antonomasia.

Dopo diverse false partenze, numerose riscritture della sceneggiatura e lunghe ricerche per il giusto regista (tra i papabili vi furono anche George Lucas e Steven Spielberg), il film riuscì infine a prendere vita, portando sul grande schermo una rilettura del personaggio che alternava elementi fantastici ad altri più realisti. All’interno del film, inoltre, sono stati inseriti numerosi simboli e risvolti narrativi che permettono di accostare la figura di Superman a quella di Gesù Cristo. Per Donner, infatti, era interessante il modo in cui i riferimenti cristiani permettevano di rielaborare in modo nuovo le tematiche alla base del racconto di Superman.

Il successo fu totale: oltre 300 milioni di dollari incassati e ben quattro nomination agli Oscar, con il trionfo poi nella categoria “Migliori effetti speciali”. Per tutti gli appassionati di film sui supereroi, dunque, Superman è senza ombra di dubbio un titolo imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Superman-cast
Christopher Reeve e Gene Hackman in Superman

La trama di Superman

Nel lontano pianeta Krypton lo scienziato Jor-El, membro del Consiglio Supremo, è certo che la fine di Krypton si stia avvicinando. Gli esponenti del Consiglio decidono però di non dar credito alle sue intuizioni. A questo punto Jor-El decide di costruire una piccola astronave in cui poter salvare il figlio neonato Kal-El. L’astronave, destinata ad essere inviata in un mondo molto lontano chiamato Terra, ha appena il tempo di essere lanciata nello spazio che il pianeta esplode, proprio come predetto dallo sventurato scienziato. L’astronave si schianta poi in un campo di grano a Smallville, in Kansas. Trovato dai coniugi Jonathan e Martha Kent, che lo adottano dandogli il nome di Clark, il bambino crescendo inizia a manifestare dei poteri soprannaturali che lo rendono diverso dai suoi coetanei.

Più si intensificano i suoi straordinari poteri, più aumenta in Clark il desiderio morboso di scoprire le sue vere origini. L’occasione per indagare sul suo passato si presenta quando Clark trova la Fortezza della Solitudine”. Qui ha modo di accedere alle memorie in essa custodite, venendo finalmente a conoscenza della sua storia. Clark finalmente comprende qual è la sua missione: aiutare l’umanità nella lotta perpetua contro le forze del male, senza interferire però nella sua storia. Da questo momento in poi egli deciderà di vestire i panni di Superman, supereroe che vola ovunque ci sia bisogno di lui, ostacolando le malevole intenzioni del suo acerrimo nemico, il criminale megalomane Lex Luthor.

Il cast di attori

Ad interpretare il ruolo di Superman vi è l’attore Christopher Reeve, il quale poinché era ancora sconosciuto ai più non vide il suo nome particolarmente pubblicizzato in relazione al film. Al momento di dover interpretare il personaggio, l’attore per risultare credibile aveva bisogno di acquisire una notevole massa muscolare. Per riuscirvi, chiese l’aiuto di David Prowse, noto culturista e attore. Questi aveva infatti dato corpo al personaggio di Darth Vader nella trilogia originale. Grazie al suo aiuto, Reeve riuscì ad essere in perfetta forma per il ruolo. Per le scene dove Superman viene ripreso mentre si libra in aria grazie alla sua capacità di volare, l’attore decise di ispirarsi al movimento degli alianti, di cui era un esperto pilota, per rendere più credibile il volare del personaggio.

Nel ruolo di Jor-El, padre di Superman, vi è invece il due volte premio Oscar Marlon Brando. Per la sua partecipazione Brando si accordò con i produttori e ottenne un faraonico compenso per recitare per pochi minuti, consistente in circa 19 milioni di dollari. Gene Hackman è invece Lex Luthor. Quando gli fu proposto tale ruolo, però, egli si dimostrò riluttante ad accettare. Temeva infatti che tale personaggio e tale film avrebbero compromesso la sua carriera di attore serio. Dopo che ebbe saputo che anche il grande Marlon Brando aveva firmato per un ruolo, però, si decise a prendervi parte. Nel film sono poi presenti gli attori Margot Kidder nei panni di Lois Lane e Phyllis Thaxter in quelli di Martha Kent. Terence Stamp interpreta invece il Generale Zod.

Christopher Reeve e Margot Kidder in Superman
Christopher Reeve e Margot Kidder in Superman

I fumetti a cui il film si ispira

Per quanto riguarda le ispirazioni, il film Superman trae spunto da numerosi fumetti classici dell’era d’oro e d’argento. Ad esempio, la scena in cui Superman solleva un camion richiama la storica copertina di Action Comics #1 (1938), mentre l’origine su Krypton e l’arrivo sulla Terra sono ripresi da Superman #1 (1939). L’estetica cristallina del pianeta natale, invece, trae spunto dalle reinterpretazioni visive degli anni ’70, in particolare da Superman #233 di Denny O’Neil e Curt Swan. Anche il tema dell’identità segreta e dell’amore per Lois Lane si rifà a Superman’s Girl Friend Lois Lane, mentre l’umorismo di Lex Luthor richiama le sue versioni silver age.

I sequel di Superman e le altre versioni del personaggio

Dato il successo del film, furono realizzati ben tre seguiti. Superman II, uscito nel 1980 questo vide il ritorno di Luthor come antagonista, a cui venne affiancato il Generale Zod con un ruolo più ampio. Il film fu un grandissimo successo e spinse a dar vita a Superman III, uscito nel 1983. A causa dell’assenza di diversi attori dei due primi film, questo terzo capitolo suscitò meno interesse e non ottenne il successo sperato. Venne ad ogni modo realizzato un quarto capitolo, intitolato Superman IV. Caratterizzato da un budget molto ridotto, questo film fu segnato da evidenti limiti tecnici e negli effetti speciali, cosa che lo ha portato ad essere considerato il peggiore della serie. Nel 2006 è poi invece stato realizzato Superman Returns, costruito per essere un sequel del secondo film, dove il protagonista è interpretato da Brandon Ruth.

Dopo Superman Returns, il personaggio è tornato sul grande schermo nel 2013 con L’uomo d’acciaio, diretto da Zack Snyder e interpretato da Henry Cavill. Il film presentava una versione più cupa e moderna di Superman, ponendo le basi per un nuovo universo cinematografico DC. Il personaggio è poi apparso in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) e Justice League (2017), progetti ambiziosi ma accolti con reazioni contrastanti. Dopo anni di incertezza, James Gunn ha annunciato una nuova ripartenza: il film Superman, del 2025, è un reboot con David Corenswet nel ruolo dell’eroe, promettendo un tono più luminoso e classico.

Il trailer di Superman e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Superman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 8 luglio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Locked – In Trappola: trailer del thriller in arrivo al cinema dal 20 agosto con Eagle Pictures

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Eagle Pictures ha rilasciato il trailer ufficiale di Locked – In Trappola, il nuovo thriller psicologico ad alta tensione che arriverà nelle sale italiane il 20 agosto 2025. Il film si preannuncia come un’esperienza claustrofobica e intensa, in cui lo spettatore sarà trascinato in un vortice di sospetti, manipolazioni e verità nascoste.

Il protagonista è un uomo ordinario che si ritrova improvvisamente intrappolato in una situazione senza via d’uscita: bloccato all’interno di un ambiente chiuso, costretto a confrontarsi con sé stesso, con i propri fantasmi e con chi, all’esterno, sembra avere il controllo sul suo destino. Il trailer, serrato e dal ritmo incalzante, suggerisce un gioco psicologico inquietante, in cui nulla è come sembra e ogni scelta può essere fatale.

Locked – In Trappola si inserisce nella tradizione dei thriller minimalisti, dove lo spazio ristretto diventa teatro di tensione crescente e introspezione forzata. Il film punta tutto sull’atmosfera opprimente, sul lavoro degli attori e su una regia capace di costruire suspense attraverso sguardi, silenzi e piccoli dettagli.

L’identità del protagonista e i motivi che lo hanno condotto alla “prigionia” sono volutamente lasciati nell’ombra dal trailer, alimentando il mistero e la curiosità. Sarà lo spettatore, passo dopo passo, a ricostruire la verità insieme al protagonista.

Con Locked – In Trappola, Eagle Pictures porta nelle sale italiane un film che promette di tenere con il fiato sospeso fino all’ultimo fotogramma. Appuntamento fissato: dal 20 agosto al cinema.

Dune – Parte Tre: confermato il titolo del film, a breve il via alle riprese

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Il prossimo ritorno di Denis Villeneuve ad Arrakis è ufficialmente intitolato Dune – Parte Tre. Secondo alcune indiscrezioni, il film sarebbe inizialmente stato chiamato “Messia di Dune”, in riferimento al libro di Frank Herbert del 1969 da cui il film trarrà la sua trama, seguendo Paul “Muad’Dib” Atreides mentre assume il ruolo di imperatore. Su Rentrak, il film è però ora elencato come Dune – Parte Tre.

Come riportato da Variety, il film includerà anche sequenze girate con telecamere Imax. Tuttavia, Dune – Parte Tre non sarà interamente girato con telecamere Imax, seguendo le orme di Odissea di Christopher Nolan, che è il primo e finora unico film prodotto in questo modo. In un’intervista alla CNBC, il CEO di Imax Richard Gelfond sembrava suggerire che il prossimo capitolo sarebbe stato girato interamente con le telecamere proprietarie dell’azienda, ma sembra che si sia espresso male.

Le riprese di Dune – Parte Tre inizieranno a breve, con Timothée Chalamet e Zendaya che riprenderanno i loro ruoli. Anche Jason Momoa ha confermato che tornerà per il nuovo, dopo aver recitato nel primo ma non essere apparso nel sequel, in quanto il suo personaggio moriva nel primo film. Nel terzo, tuttavia, il suo Duncan Idaho tornerà come clone e avrà un ruolo particolarmente importante. Non resta a questo punto che attendere l’ufficialità dell’inizio delle riprese e di poter avere qualche prima immagine dal set.

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Cosa aspettarsi da Dune – Parte Tre

In precedenza, parlando con la rivista Time, Villeneuve ha confermato che Dune 3 sarà basato sul secondo romanzo della serie di Frank Herbert, “Messia di Dune“. Il regista ha diviso il primo romanzo in due metà per adattarlo in due film. Ma il terzo film coprirà Messia di Dune nella sua interezza.

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

In Dune – Parte Tre, tratto dal romanzo Messia di Dune di Frank Herbert, possiamo aspettarci una narrazione molto più intima e politica rispetto all’epica espansiva di Parte Due. Dopo aver conquistato Arrakis e assunto il ruolo di Imperatore, Paul Atreides dovrà affrontare le conseguenze del jihad scatenato in suo nome e il peso del potere assoluto. Il film esplorerà la disillusione di Paul, i suoi dubbi morali e le macchinazioni di chi vuole distruggerlo dall’interno. La storia si muoverà dunque tra intrighi religiosi, crisi identitarie e visioni profetiche, aprendo un nuovo capitolo più cupo e riflessivo nell’universo di Dune.

Leggi anche tutti gli approfondimenti su Dune – Parte Due:

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello dell’Infinito, trailer del film

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Il trailer di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello dell’Infinito. Il film, diretto da Haruo Sotozaki, è il primo capitolo della trilogia cinematografica che rappresenta l’arco finale e il culmine della popolare e pluripremiata serie anime shonen. La saga di Demon Slayer, campione d’incassi in tutto il mondo, è tratto dal manga di Koyoharu Gotoge, che con oltre 150 milioni di copie è tra i primi dieci più venduti della storia.

Demon Slayer ha inizio quando Tanjiro Kamado, un ragazzo la cui famiglia è stata uccisa da un demone, si unisce al Demon Slayer Corps per far tornare umana la sorella minore Nezuko dopo che questa è stata trasformata in un demone.

Nell’aprile 2019, la serie anime televisiva Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba ha debuttato con Unwavering Resolve Arc, seguito dall’uscita del lungometraggio Mugen Train nell’ottobre 2020, dalle serie televisive Mugen Train Arc e Entertainment District Arc nell’ottobre 2021, da Il villaggio dei forgiatori di katana Arcnell’aprile 2023 e infine dal capitolo cinematografico Verso L’Allenamento Dei Pilastri uscito nel 2024.

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello dell’Infinito sarà al cinema dall’11 settembre distribuito da Eagle Pictures.

Superman sta arrivando: 5 cose da sapere prima di guardare il film

Le prime reazioni a Superman sui social media sono uscite oggi, e possiamo dire che sono per lo più positive. Sebbene il film non stia ricevendo il riscontro unanime che alcuni si aspettavano, sembra comunque che il regista James Gunn abbia prodotto un successo. Le recensioni saranno più eloquenti, ma ci sono ancora molti dettagli interessanti da ricavare da queste prime impressioni.

Ecco cosa CBM ha scoperto sul film e cosa dobbiamo aspettarci, prima di vederlo in sala da domani, 9 luglio.

È il film di Superman che molti fan aspettavano

L’Uomo d’Acciaio e i film dello “SnyderVerse” sono seguiti hanno una fanbase devota, ma la maggior parte dei fan DC sembra concordare sul fatto che il mondo abbia bisogno di un Superman un po’ più ottimista.

Joss Whedon ce ne ha dato un assaggio nella sua versione altrimenti disastrosa di Justice League. Tuttavia, sembra che Gunn abbia realizzato un film che abbraccia la gioia intrinseca di questo personaggio, al posto di quella che era una versione in gran parte cupa di Zack Snyder.

“Superman ci ricorda che Clark Kent è sempre stato un faro di speranza e della bontà che può esistere in questo mondo”, si legge in un verdetto. Un altro afferma che questa è “l’uscita cinematografica più vibrante, ottimista e incentrata sui personaggi dell’eroe da quando Richard Donner dirigeva la serie”. Un critico forse riassume al meglio la situazione promettendo un “viaggio senza sosta, pieno di umorismo, azione ed emozioni“.

Ci sono alcuni problemi evidenti

Superman sta ricevendo molti elogi, ma non è certo perfetto, a giudicare da queste prime reazioni. È stato definito “un disastro, narrativamente e per il suo tono” e “un film [che] purtroppo cede sotto una trama contorta e spesso sciocca”.

Anche gli effetti visivi sono stati criticati, anche se questo è meno sorprendente, dato che i film DC della Warner Bros. sono sempre stati un po’ incerti su questo fronte (basta guardare Flash e Black Adam per averne la prova). In effetti, potrebbe esserci un po’ troppa CGI, con un critico che sostiene che raggiunga i “livelli Marvel”. Un Superman troppo buffo e sciocco, a quanto pare è un argomento di discussione. Ad alcuni è piaciuto il tono bizzarro e ad altri no, quindi potrebbe dipendere da cosa ci si aspetta da un film di supereroi. Tuttavia, ci sono cose peggiori per questo genere che essere “divertente, vibrante [e] idiosincratico”.

David Corenswet è all’altezza

David Corenswet in Superman (2025)
© Warner Bros Discovery

Sebbene sarebbe ingiusto definire David Corenswet uno “sconosciuto”, non è certo un nome familiare e porta con sé ben poco in termini di bagaglio per Superman. Tuttavia, proprio come la scommessa di Gunn ha dato i suoi frutti quando ha scelto Chris Pratt per il ruolo di Star-Lord, sembra che lo stesso si possa dire di Corenswet. “David Corenswet brilla di sincerità e forza“, ha scritto un critico, mentre un secondo ha sottolineato: “Corenswet ha quella scintilla eroica“.

Anche il Lex Luthor di Nicholas Hoult viene elogiato, così come la Lois Lane di Rachel Brosnahan. Purtroppo, sebbene lei e Corenswet abbiano molta alchimia, c’è chi ha ritenuto che il loro tempo condiviso sullo schermo fosse troppo limitato.

La critica peggiore al Superman di Corenswet non sembra nemmeno riguardare la sua interpretazione, ma riguarda più il modo in cui è scritto il personaggio. “David Corenswet interpreta un Superman dolce e fanciullesco, che viene costantemente preso a calci nel sedere; sarebbe meglio come protagonista in un film di Dudley Do-Right”, ha affermato un post.

È di nuovo Flash?

The Flash 10 implicazioni finale filmL’idea che i critici siano “pagati” dagli studios è un mito perpetuato da chi cerca disperatamente un motivo per cui l’opinione di qualcuno non corrisponde alla propria.

Tuttavia, negli ultimi anni gli studios hanno dato priorità agli account dei fan e agli influencer rispetto ai veri critici, ed è qui che si insinuano alcuni dubbi (gli eventuali punteggi di Rotten Tomatoes raramente coincidono con le lodi pubblicate su X). Le citazioni che abbiamo usato qui provengono da critici, ma alcuni dei verdetti estremamente positivi riportano inevitabilmente alla mente ricordi del 2023.

Prendete Erik Davis di Fandango, ad esempio. Ora lavora per un’azienda che vende biglietti per il cinema, quindi, per quanto sia giustamente rispettato, è raro che dica qualcosa di negativo su un film. Ciononostante, gli studi cinematografici si assicurano spesso che le dichiarazioni entusiastiche di Davis siano in primo piano nel marketing, e nel 2023 ha definito Flash uno dei “migliori film di supereroi mai realizzati“.

Quel post è stato poi cancellato, ma ha portato alcuni a mettere in discussione la sua affermazione secondo cui Superman è “il film di supereroi perfetto e un inizio fantastico per i nuovi DC Studios“. Ancora una volta, Davis è bravissimo in quello che fa, ma questo è un esempio tanto valido quanto altri per attendere le recensioni complete. Questo vale per la Marvel, la DC o qualsiasi altro film in uscita.

Abbraccia i fumetti

Guy Gardner, Hawkgirl e Mister Terrific in Superman

Concludiamo questa analisi con una nota positiva. I migliori film di supereroi abbracciano i fumetti, ed è esattamente quello che Gunn sembra aver fatto con Superman.

Tra le indicazioni preferite ci sono: “La visione di James Gunn è un fumetto che prende vita”, “è sfacciatamente fumettistico” e “sembra un fumetto o Justice League Unlimited sullo schermo”. Sembrano commenti incoraggianti.

Ovviamente, dobbiamo anche sottolineare che alcuni critici hanno ammesso che l’approccio di Gunn potrebbe non funzionare per tutti. Questo potrebbe essere problematico se significa che gli spettatori abituali rimarranno confusi o infastiditi dalla storia della Silver Age del regista, ma per i fan, sembra una vittoria.

“Il Superman di James Gunn sembra che abbia buttato tutti i fumetti di Superman e la sua intera filmografia in un frullatore e abbia fatto una purea”, ha scritto un critico. Lasceremo a voi decidere se questo sia un bene o un male.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, facciamo un tour nel Baxter Building!

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I Marvel Studios hanno iniziato ad alzare la posta in gioco con la campagna marketing di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, e il Baxter Building è appena stato messo in vendita su Zillow (un’azienda statunitense che gestisce un’importante piattaforma online per il mercato immobiliare)!

Con 4 camere da letto e 4 bagni, la proprietà di circa 415 metri quadrati (4.444 piedi quadrati) è in vendita per la strabiliante cifra di 4.444.444 dollari. Oltre a offrire uno sguardo più da vicino agli straordinari set costruiti per il film, l’annuncio rivela anche un nuovo aspetto del Baxter Building in questa realtà parallela, con lo skyline di New York, l’Excelsior Launch Pad e tutto il resto (qui il video).

Ecco la descrizione ufficiale della casa della Prima Famiglia Marvel:

Questa straordinaria residenza fonde un design senza tempo con le ultime innovazioni di ReedTech. I residenti godono di uno spazio abitativo adattabile che può adattarsi alle loro esigenze. Possono “accendere il fuoco!” con il barbecue interno della cucina high-tech e ricevere aiuto immediato in casa dal loro assistente robotico H.E.R.B.I.E. Godetevi viste mozzafiato sulla città, inclusa la rampa di lancio dove i Fantastici Quattro si preparano per la loro prossima missione cosmica. Potreste persino vedere la Torcia Umana illuminare il cielo!

Le residenze costituiscono solo una parte del Baxter Building. Laboratori e officine all’avanguardia si estendono su più piani, offrendo a Reed Richards e al suo team lo spazio necessario per sperimentare innovazioni pionieristiche nel campo della robotica, dell’aeronautica e oltre. Alla base dell’edificio si trova il quartier generale della Future Foundation, dove i Fantastici Quattro, in particolare l’impareggiabile diplomatica Sue Storm, promuovono una nuova era audace. La loro missione: fornire energia pulita e promuovere il progresso scientifico in tutto il mondo.

Il cast di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è stato oggi a Parigi, in Francia, per promuovere il film. Nel comunicato stampa diffuso da Disney/Marvel Studios, il nome di John Malkovich è nuovamente incluso insieme al resto del cast. Il suo nome è stato assente da altri recenti spot pubblicitari (e persino da spot televisivi), il che ha portato a ipotizzare che il suo ruolo di Red Ghost fosse stato tagliato dopo proiezioni di prova. Ora, possiamo presumibilmente attribuirlo a un errore o al fatto che il suo ruolo fosse così marginale da non meritare di essere menzionato.

L’attore è apparso brevemente nel teaser, ma come il resto del cast di supporto, non è stato certamente al centro dell’attenzione del marketing.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

James Gunn elenca le tre cose che nessun fan dei cinecomics ha bisogno di vedere… di nuovo!

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Ci sono alcuni momenti fondamentali nella storia di ogni supereroe che sarebbe quasi impossibile non rappresentare quando si mostra la loro origine sullo schermo, ma quando un personaggio è abbastanza importante da meritarsi un reboot (a volte più di un reboot), rivedere queste scene in questione può iniziare a risultare un po’ ripetitivo.

Batman, Spider-Man e Superman sono tre dei personaggi dei fumetti più popolari e conosciuti di tutti i tempi, ed è probabilmente lecito supporre che la maggior parte delle persone, anche chi non legge fumetti, sia a conoscenza degli eventi che li hanno portati a diventare gli eroi che conosciamo oggi. Abbiamo davvero bisogno di rivedere quelle sequenze “di origine”? James Gunn pensa di no.

Al regista di Superman è stato chiesto di nominare tre momenti che semplicemente non dovremmo mai più vedere in un film di fantascienza/cinecomic durante un’intervista con il Times. “Non ho bisogno di vedere perle in un vicolo quando i genitori di Batman vengono uccisi. Non ho bisogno di vedere il ragno radioattivo che morde Spider-Man. Non ho bisogno di vedere il piccolo Kal arrivare da Krypton a bordo di un piccolo razzo.”

A dire il vero, l’ultima trilogia di Spider-Man della Sony Pictures non ci ha riportato al fatidico giorno in cui Peter Parker fu morso da un ragno (anche se il Peter di Tom Holland lo ha menzionato durante una conversazione con Ned Leeds), e The Batman di Matt Reeves ha fatto solo un vago riferimento alla morte dei genitori di Bruce Wayne. Superman: The Movie, Superman Returns e L’uomo d’acciaio hanno tutti mostrato quel razzo a dimensione di neonato che sfrecciava verso la Terra, quindi è comprensibile che Gunn abbia deciso di prendere un’altra direzione con il suo reboot del DCU!

Sei d’accordo con le scelte di James Gunn?

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

Scarlett Johansson è l’attrice con gli incassi più alti di Hollywood: superati Samuel L. Jackson e Robert Downey Jr.

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Scarlett Johansson è diventata l’attrice, in assoluto, che ha generato i più alti incassi di sempre a Hollywood. Come previsto, nonostante le recensioni contrastanti e negative, Jurassic World – La Rinascita si è rivelato un enorme successo, incassando già la strabiliante cifra di 318 milioni di dollari al botteghino globale dopo sei giorni dall’uscita. Secondo The Numbers, questo ha fatto balzare Scarlett Johansson dal terzo al primo posto, superando i suoi colleghi di lunga data dell’MCU, Samuel L. Jackson e Robert Downey Jr., nella classifica delle star con gli incassi più alti di sempre.

Jackson (Nick Fury) era il precedente detentore del primo posto, con un incasso totale di 14,6 miliardi di dollari. Downey Jr. (Tony Stark) era subito dietro di lui con 14,3 miliardi di dollari, ma Scarlett Johansson è ora la regina indiscussa del botteghino con 14,8 miliardi di dollari.

Molti dei titoli di maggior incasso di Johansson provengono dal suo periodo nei panni di Natasha Romanoff/Vedova Nera nel Marvel Cinematic Universe, tra cui Avengers: Endgame (2,7 miliardi di dollari), Avengers: Infinity War (2 miliardi di dollari), The Avengers (1,5 miliardi di dollari), il primo sequel Age of Ultron (1,4 miliardi di dollari), Captain America: Civil War (1,1 miliardi di dollari), Captain America: The Winter Soldier (714 milioni di dollari) e Iron Man 2 (621 milioni di dollari). Ci sono stati anche altri grandi successi, come Il libro della giungla (951 milioni di dollari), Sing (631 milioni di dollari) e Lucy (457 milioni di dollari).

Sebbene non sia ancora stato annunciato un sequel diretto, si vocifera che la Universal Pictures stia già pianificando un seguito di La Rinascita e voglia che Johansson riprenda il suo ruolo.

The Smashing Machine di Benny Safdie dal 19 novembre al cinema con I Wonder Pictures

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I Wonder Pictures è lieta di presentare il trailer e il poster italiani di The Smashing Machine di Benny Safdie con Dwayne “The Rock” Johnson e la candidata all’Oscar® Emily Blunt, nelle sale italiane dal 19 novembre 2025 distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione con WISE Pictures.

Il regista Benny Safdie – qui al suo debutto “da solista” dopo aver segnato lo scenario del cinema indipendente statunitense insieme al fratello Josh con film cult come Diamanti grezzi – mette in scena una grande storia di agonismo e umanità ispirata alla vita della leggenda degli sport da combattimento Mark Kerr, un film intenso ed emozionante ricco di combattimenti spettacolari e incredibilmente realistici, capaci di restituire tutta la fisicità e la tensione emotiva del ring. In un mondo che ci chiede sempre di vincere, quella di Kerr è una grande vicenda di amicizia, d’amore e di presa di coscienza del proprio potenziale e dei propri limiti.

Nella parte del protagonista, Dwayne Johnson, dopo un percorso artistico che lo ha incoronato come star indiscussa dei film action e comedy, si cimenta per la prima volta in un ruolo drammatico a tutto tondo e offre un’interpretazione intensa e personale, che lo lancia di diritto tra gli interpreti da tenere d’occhio nella prossima awards season. Gli fa da contraltare l’interpretazione esplosiva e viscerale di Emily Blunt – perfetta sparring partner di Johnson sin dai tempi di Jungle Cruise, che ha cementato l’intesa artistica tra i due attori – nel ruolo di Dawn, moglie di Kerr.

Tratto da una travolgente storia vera, The Smashing Machine racconta l’intensa parabola di Mark Kerr, celebrato campione di lotta libera, Vale Tudo e MMA, un fighter che ha fatto la storia degli sport da combattimento, al punto da guadagnarsi recentemente un posto nella prestigiosa UFC Hall of Fame. Incontro dopo incontro, battaglia dopo battaglia, sfida dopo sfida, il film ci porta oltre le luci della ribalta, oltre i trionfi sportivi, per raccontare Kerr dentro e fuori dal ring, esplorando il caos emotivo e le contraddizioni di un uomo destinato a diventare una leggenda.

Prodotto da A24, The Smashing Machine uscirà nelle sale italiane dal 19 novembre distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione con WISE Pictures.

Locarno78: annunciata la selezione ufficiale

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Locarno78: annunciata la selezione ufficiale

Dal 6 al 16 agosto 2025, Locarno tornerà a essere il cuore vibrante del grande cinema internazionale, accogliendo una programmazione ricca e variegata: dalle proposte più audaci e sperimentali al grande cinema popolare. I concorsi offriranno uno sguardo originale su nuove forme narrative, mentre sulla Piazza Grande si alterneranno storie umane intense e toccanti, illuminate dalla presenza di grandi star internazionali. Con la sua 78ª edizione, Locarno si conferma una vetrina aperta a tutti i linguaggi e immaginari del cinema contemporaneo.

SCARICA QUI L’ELENCO DEI TITOLI di Locarno78

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “I film della 78esima edizione rappresentano quanto di vivo, necessario e audace respira nel cinema contemporaneo, oggi. Un cinema tutto al presente indicativo, privo di qualsiasi nostalgia e proiettato tutto in avanti, verso un futuro aperto, mobile, inclusivo, da immaginare insieme, nuovamente. Un cinema giocoso e pericoloso, che si assume molti rischi, ma anche un cinema che non dimentica di ridere e di irridere, e di interrogare la storia in tutti i suoi aspetti. Cinema necessario, dunque, da scoprire nel buio della sala cinematografica, per ritrovare il senso profondo del piacere e del senso di appartenere a una comunità. Film pensati per la sala cinematografica e per l’esperienza collettiva, davanti allo schermo. Il cinema, ancora una volta, è ora. Tutto in avanti”.

14 film, incluse 4 prime mondiali e 2 prime internazionali, saranno presentati in Piazza Grande, lo straordinario cinema all’aperto di Locarno, in grado di ospitare ogni sera migliaia di spettatori.

Nel Concorso Internazionale 17 film provenienti da tutto il mondo e presentati in prima mondiale competono per il Pardo d’Oro. Qui trova spazio il meglio del panorama cinematografico contemporaneo: qui autori affermati e talenti emergenti, forme classiche e sperimentali tracciano i nuovi territori dell’arte cinematografica.

Il Concorso Cineasti del Presente, lo spazio dedicato agli autori di oggi e al cinema di domani, comprende 15 film: opere prime o seconde, tutte in prima mondiale.

Fuori Concorso è il laboratorio creativo in cui prendono forma nuove visioni e si riscrivono i linguaggi del cinema: una sezione non competitiva che funge da laboratorio di contaminazione tra tutti i generi immaginabili e le diverse forme di narrazione. La sezione comprende 14 film, di cui 12 prime mondiali e una prima internazionale.

Prospettive inedite sulla storia del cinema con 15 film: una sezione diversificata che contiene classici appena restaurati e film poco conosciuti.

Locarno78: il Pardo d’Oro a Alexander Payne

All’interno della missione del Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40 prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale internazionale. Il Concorso Corti d’Autore propone opere straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori affermati.

Pochi festival internazionali possono vantare rilevanza culturale pari a quella delle celebri retrospettive del Locarno Film Festival, che ormai da anni contribuiscono in modo determinante al dibattito mondiale sul cinema di ieri. Che si tratti di studi completi del corpus di un grande autore – i quali offrono la possibilità di assorbire la complessità della produzione artistica di un cineasta nella sua interezza – oppure di una riconsiderazione non canonica di cinema nazionali o case di produzione, la ricca Retrospettiva è un appuntamento amatissimo da cinefili, studiosi, professionisti e grande pubblico. Quest’anno non fa eccezione: con “Great Expectations” il Festival rende omaggio al cinema britannico postbellico, riunendo pellicole restaurate in digitale e copie provenienti dalla collezione del BFI National Archive – che quest’anno festeggia il suo 90° anniversario.

Una selezione dedicata al pubblico dei più giovani, un viaggio iniziatico nel mondo del cinema, grazie a una selezione di film dedicati a bambini e ragazzi, con 4 prime mondiali e 2 internazionali e immersioni nel mondo dell’animazione, tra cui la prima svizzera di Mary Anning, chasseuse de fossiles (2025), il nuovo film d’animazione di Marcel Barelli, premiato quest’anno con il Locarno Kids Award presentato dalla Mobiliare.

Nel primo anno di un ciclo quadriennale dedicato a 42 paesi del continente africano, Open Doors offrirà una panoramica delle più interessanti produzioni indipendenti della sua attuale regione di riferimento. Quest’anno saranno presentati 8 lungometraggi e 5 cortometraggi.

La Semaine de la Critique presenta 7 lungometraggi documentari in prima mondiale o internazionale, selezionati dall’Associazione Svizzera dei Giornalisti Cinematografici.

Una selezione di 10 lungometraggi e 2 corti che rappresentano il meglio della produzione elvetica, scelta da una commissione di rappresentanti delle Giornate di Soletta, dell’Accademia del Cinema Svizzero e SWISS FILMS.

Il Mostro: dal 22 ottobre su Netflix. Teaser e prima immagine

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Il Mostro: dal 22 ottobre su Netflix. Teaser e prima immagine

Netflix annuncia che “Il Mostro”, la serie tv in 4 episodi diretta da Stefano Sollima, creata da Leonardo Fasoli e Stefano Sollima, che racconta Il Mostro di Firenze, arriverà solo su Netflix dal 22 ottobre, in concomitanza con il 10° anniversario dell’arrivo del servizio in Italia.

La serie tv, una produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e AlterEgo, prodotta da Lorenzo Mieli, Stefano Sollima e Gina Gardini, vede tra i suoi interpreti Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio Tintis e Giordano Mannu.

La trama di Il Mostro

Otto duplici omicidi. Diciassette anni di terrore. Sempre la stessa arma. Una beretta calibro 22. Una delle più lunghe e complesse indagini italiane sul primo e più brutale serial killer della storia del Paese: il Mostro di Firenze. Questa storia è stata ricostruita sulla base dei procedimenti e delle indagini ancora in corso. In una storia dove i mostri possibili, nel corso del tempo e delle indagini, sono stati molti, il nostro racconto esplora proprio loro, i possibili mostri, dal loro punto di vista. Perché il mostro, alla fine, potrebbe essere chiunque.

CREDITS:

  • Data di uscita: dal 22 ottobre solo su Netflix
  • Regia di Stefano Sollima
  • Una Produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e AlterEgo
  • Prodotto da Lorenzo Mieli, Stefano Sollima e Gina Gardini
  • Una serie creata da Leonardo Fasoli e Stefano Sollima
  • Cast: Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio Tintis e Giordano Mannu.

Superman: guida al cast e ai personaggi del film

Superman: guida al cast e ai personaggi del film

L’attesissimo Superman diretto da James Gunn sta per arrivare al cinema, pronto a inaugurare una nuova era per l’universo cinematografico DC. Con un tono più luminoso e umano rispetto alle precedenti incarnazioni, il film promette di restituire al grande schermo un Uomo d’Acciaio ricco di speranza, emozione e modernità. Il cast, ricco di volti noti e nuove promesse, interpreta invece una gamma di personaggi iconici dell’universo DC, alcuni dei quali al debutto cinematografico. In vista dell’uscita, e per prepararsi al meglio alla visione in sala, ecco allora una guida completa al cast e ai personaggi del film.

Il cast e i personaggi protagonisti di Superman

David Corenswet interpreta Superman / Kal-El / Clark Kent

David Corenswet è il nuovo attore incaricato di dare vita a Clark Kent/Kal-El in un progetto live-action, dopo star del calibro di Christopher Reeve e Henry Cavill. Nell’iterazione della DCU, il figlio più famoso di Krypton possiede i suoi soliti poteri, tra cui la vista calorifica, la capacità di volare, la super forza, l’invulnerabilità, la super velocità e la vista a raggi X, tra gli altri. Si tratta però di un supereroe già maturo, equilibrato e cresciuto in una famiglia amorevole. Non siamo di fronte a una classica origin story, ma a un eroe che cerca il suo posto nel mondo, bilanciando altruismo e umanità.

Corenswet si è fatto un nome nella serie Netflix The Politician, ma è apparso anche in film come The Greatest Hits di Hulu e ha recitato nei film Pearl Twisters, oltre che in alcune popolari serie TV, tra cui Hollywood, Lady in the Lake We Own This City. Questo ruolo rappresenta il suo debutto da protagonista in un grande franchise, dando corpo a un Superman energico, empatico e moderno. Di Superman, Corenswet ha detto: “Rispetto a Batman e Spider-Man, Superman non viene descritto come un personaggio con grandi conflitti interiori. Se è invincibile, cosa c’è in gioco? Tutte le cose importanti. Puoi essere la persona più equilibrata e ben intenzionata del mondo, ma le persone continueranno a morire. Non puoi salvare tutti per sempre“.

Lex Luthor e Clark Kent in Superman

Nicholas Hoult interpreta Lex Luthor

Nicholas Hoult, che secondo quanto riferito avrebbe accettato il ruolo di Lex Luthor nel novembre 2023 prima che la sua partecipazione fosse annunciata ufficialmente pochi giorni dopo, interpreterà uno dei nemici più iconici di Superman. Nonostante il teaser del film suggerisse la possibile apparizione di un altro grande cattivo, Luthor sarà indubbiamente il cattivo principale del film.

Gli spettatori britannici riconosceranno immediatamente Hoult dal film commedia-drammatico del 2002 About a Boy e dalla serie televisiva per adolescenti Skins di Channel 4. Da allora, Hoult ha interpretato una versione più giovane del personaggio Marvel Hank McCoy/Bestia nella seconda serie di film X-Men della Fox e ha recitato in numerosi altri progetti, tra cui Renfield, Warm Bodies, Tolkien, Giurato numero 2 e The Menu.

Rachel Brosnahan interpreta Lois Lane

Nota soprattutto per aver interpretato Miriam “Midge” Maisel nella serie Prime Video La fantastica signora Maisel, Rachel Brosnahan interpreterà la combattiva giornalista Lois Lane in questo film. In Superman non sarà più una damigella in pericolo, poiché Brosnahan interpreterà il personaggio in modo più grintoso e proattivo rispetto alle versioni precedenti.

Nonostante la sua pluripremiata interpretazione nella suddetta serie originale Amazon TV, Brosnahan ha recitato anche in Spie sotto copertura, Manhattan e The Amateur, tra le altre produzioni. La vedremo prossimamente nella seconda stagione di Presunto innocente su Apple TV+, dove Brosnahan è stata recentemente annunciata come protagonista della serie antologica poliziesca.

Lois Lane Superman
Lois Lane in Superman

Nathan Fillion interpreta Guy Gardner / Lanterna Verde

Guy Gardner, uno dei tanti personaggi DC ad assumere l’alias di Lanterna Verde – individui dotati di un anello verde che conferisce varie abilità a chi lo indossa – sarà interpretato da Nathan Fillion. È uno dei tre Lanterna Verde confermati per apparire in questo franchise cinematografico, insieme a John Stewart di Aaron Pierre e Hal Jordan di Kyle Chandler, che saranno introdotti nella serie TV Lanterns della HBO.

Famoso soprattutto per aver interpretato Malcolm “Mal” Reynolds in Firefly, Fillion è apparso in numerose altre serie TV e film di successo. Nella sua brillante carriera, è anche noto per aver interpretato Richard Castle in Castle e in The Rookie della ABC, T.D.K in The Suicide Squad, diversi personaggi nella serie di film Guardiani della Galassia e per aver doppiato personaggi in varie serie TV animate e nella serie di videogiochi Halo. Fillion tornerà a vestire i panni di Gardner nella seconda stagione di Peacemaker, in arrivo su HBO Max alla fine di agosto.

Edi Gathegi interpreta Michael Holt / Mister Terrific

Il vero nome di Mister Terrific è Michael Holt, che farà la sua prima apparizione dal vivo proprio in Superman. Edi Gathegi interpreterà Holt, uno dei tre individui dotati di superpoteri che compongono la Justice Gang, di proprietà dell’azienda. Per quanto riguarda Mister Terrific, è uno scienziato diventato supereroe che usa sfere fluttuanti, note come T-spheres, per creare proiezioni olografiche, hackerare altre macchine ed emettere scariche di energia. È anche incredibilmente intelligente (ha 14 dottorati di ricerca nella DC Comics) e ricco.

In sostanza, ha le finanze e la potenza di fuoco pari a quelle del più famoso vigilante miliardario Bruce Wayne/Batman. Edi Gathegi ha recitato in diversi episodi e/o stagioni di For All Mankind di Apple, The Blacklist della NBC, Proof della TNT e The Family Tools della ABC. Alcuni spettatori potrebbero riconoscerlo anche da X-Men – L’inizio e The Harder They Fall.

Guy Gardner, Hawkgirl e Mister Terrific in Superman

Isabela Merced interpreta Kendra Saunders / Hawkgirl

Il terzo e ultimo membro della Justice Gang, Hawkgirl – il cui vero nome è Kendra Saunders è interpretato da Isabela Merced. Hawkgirl ha una delle storie più complicate di tutta la DC Comics. In sostanza, però, Saunders è l’ultima reincarnazione di Shayera Hol, membro di una razza aliena conosciuta come i Thanagariani. Terza detentrice del mantello di Hawkgirl, Saunders possiede i ricordi dei suoi antenati, Hol e Shiera Sanders. È anche un’eroina riluttante e cinica, quindi aspettiamoci che entri in conflitto con il più idealista Superman. Per quanto riguarda le abilità, può volare, è un’esperta combattente e possiede le solite abilità sovrumane.

Vista l’ultima volta nel ruolo di Dina nella seconda stagione di The Last of Us, la stella di Merced è in ascesa grazie alle sue interpretazioni nello spin-off di Spider-Man, Madame Web, Alien: Romulus, Dora e la città perduta e Instant Family. Il mese prossimo apparirà anche in un cameo nella seconda stagione di Peacemaker.

Anthony Carrigan interpreta Rex Mason / Metamorpho

Metamorpho è è un archeologo in grado di alterare gli atomi del proprio corpo per modificarne la forma e la consistenza e creare qualsiasi elemento desideri, divenendo così suo malgrado un supereroe. Il suo aspetto è considerato mostruoso da alcuni, e l’attore Anthony Carrigan ha dichiarato al DC Studios Podcast di sentirsi “maledetto” dal suo potere. “Per me era davvero importante… [che] questo personaggio in particolare avesse questo vero e proprio pathos”, ha spiegato.

E a differenza di molti supereroi, lui non è entusiasta del fatto di esserlo. Si sente maledetto da ciò che ha. E quindi ho davvero dato qualcosa in più a questo personaggio, e questo ha davvero acceso la scintilla”. Il ruolo che ha portato Anthony Carrigan al successo è stato quello di Noho Hank nella serie HBO Barry. È anche noto per aver interpretato Victor Zsasz in Gotham su Fox e Kyle Davies in The Forgotten su ABC.

Rick Flag Sr. in Superman

Frank Grillo interpreta Rick Flag Sr

Rick Flag Sr è, ovviamente, il padre di Rick Flag interpretato da Joel Kinnaman (visto l’ultima volta in The Suicide Squad del 2021). È direttore dell’organizzazione governativa ARGUS e in passato ha gestito i Creature Commandos su ordine di Amanda Waller. I fan dei fumetti riconosceranno Frank Grillo nel ruolo del cattivo di Capitan America Brock Rumlow, alias Crossbones, apparso sia in The Winter Soldier che in Civil War. È noto anche per The Shield, Prison Break, Tulsa King e per la saga di La notte del giudizio.

María Gabriela de Faría interpreta Angela Spica / The Engineer

Maria Gabriela De Faria interpreta Angela Spica/The Engineer, membro di The Authority, una squadra di antieroi dell’universo Wildstorm/DC Comics che non esita a ricorrere a misure estreme per salvare la situazione. Spica è solitamente raffigurata con un corpo dalle capacità multiformi e vari superpoteri grazie al suo sangue arricchito di naniti. Tuttavia, mentre la sua controparte DCU è anch’essa dotata di nanotecnologia, questa funge da armatura, consentendo a Spica di creare varie armi e conferendole abilità sovrumane.

Attrice venezuelana che ha recitato in varie telenovelas, de Faria non sarà un nome familiare a molti. Ha recitato come guest star in alcune serie in lingua inglese, tra cui Deadly Class, The Moodys e Animal Control, ma la sua imminente apparizione in Superman è il suo ruolo internazionale più importante fino ad ora.

Il cast e i personaggi secondari di Superman

Pruitt Taylor Vince e Neva Howell interpretano Pa Kent e Martha Kent

Pa e Martha Kent sono i genitori adottivi di Superman sulla Terra. Non è chiaro quanto sarà importante il loro ruolo nel film, ma dalle immagini che abbiamo visto sappiamo che condivideranno alcune scene commoventi con il protagonista kryptoniano.

Tra i crediti cinematografici di Pruitt Taylor figurano Mississippi Burning e JFK, mentre quelli televisivi includono The Mentalist, Murder One, True Blood, Murder One, Stranger Things, Bird Box, Beautiful GirlsThe Blacklist. Superman segnerà il suo ritorno sullo schermo dopo quattro anni: l’ultima sua apparizione risale al 2021 in Crime Story.

Tra i film di Neva Howell ricordiamo Diario di una schiappa – Portatemi a casa!, La truffa dei Logan e My Fellow Americans, ma anche Beckinfield, The Edge of Sanity e The Resident.

Pa e Clark Kent in Superman

Skyler Gisondo interpreta Jimmy Olsen

Jimmy Olsen è il fotografo del Daily Planet, che diventa un caro amico di Clark Kent e Lois Lane. Talmente caro, infatti, che il personaggio è stato protagonista di una sua serie di fumetti dal titolo Superman’s Pal Jimmy Olsen.

Ad oggi, Skyler Gisondo è noto soprattutto per il suo lavoro in The Righteous Gemstones della HBO, Santa Clarita Diet di Netflix e nella serie di film Una notte al museo. Ha anche recitato in un ruolo secondario nel film Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson, candidato a diversi premi.

Wendell Pierce interpreta Perry White

Perry White è il caporedattore del Daily Planet e il capo di Clark Kent, Lois Lane e dei loro colleghi della testata. Conosciamo Wendell Pierce in quanto è recentemente apparso nel film MCU Thunderbolts*, dove ha interpretato un politico statunitense incaricato di interrogare Valentina Allegra de Fontaine, interpretata da Julia Louis Dreyfus. Tra gli altri suoi crediti figurano The Wire, Suits e Chicago PD.

Lois Lane, Jimmy Olsen e Cat Grant in Superman
Lois Lane, Jimmy Olsen e Cat Grant in Superman

Beck Bennett interpreta Steve Lombard

Steve Lombard è un giornalista sportivo del quotidiano di Metropolis, il Daily Planet. Prima di questo film, Beck Bennett ha fatto parte del cast di Saturday Night Live per otto stagioni. Tra i suoi film ricordiamo Bill & Ted Face the Music, Angry Birds – Il film 2 e Zoolander 2.

Mikaela Hoover interpreta Cat Grant

Cat Grant è una giornalista del Daily Planet. Tra i film interpretati dall’attrice Mikaela Hoover  figurano Guardiani della Galassia, The Belko Experiment e Super, mentre tra le serie TV figurano Lucifer della Fox, The Guest Book della TBS e The League della FX.

Sara Sampaio interpreta Eve Teschmacher

Eve Teschmacher è l’assistente di Lex Luthor. In genere, Teschmacher è anche l’interesse amoroso di Luthor, ma questa versione del personaggio è stata modificata per renderla anche un’influencer sui social media. Per Sara Sampaio, modella portoghese, Superman è il suo debutto cinematografico come attrice.

Shayda: recensione del film con Zar Amir-Ebrahimi

Shayda: recensione del film con Zar Amir-Ebrahimi

Con il sostegno produttivo di Cate Blanchett e una narrazione fortemente autobiografica, Shayda segna l’intenso esordio alla regia della cineasta iraniano-australiana Noora Niasari. Ambientato nella Melbourne del 1995, il film segue le vicende di una donna iraniana fuggita da un matrimonio abusivo e rifugiatasi in un centro di accoglienza per donne maltrattate, insieme alla figlia di sei anni. Una storia personale che diventa riflessione universale su violenza, maternità, cultura e libertà, raccontata con uno sguardo delicato ma penetrante.

Una fuga raccontata con pudore e tensione costante

Sin dalle prime scene, Shayda mette lo spettatore in uno stato di allerta. L’inquadratura stringe sui volti, gli spazi chiusi e protetti diventano prigioni emotive, il formato quadrato (4:3) aumenta la sensazione di oppressione. La protagonista del titolo (interpretata da una straordinaria Zar Amir-Ebrahimi) è sempre in fuga, anche quando apparentemente al sicuro. Ogni azione, ogni decisione, è accompagnata da uno strato invisibile di ansia. La violenza che ha subito non viene mai mostrata esplicitamente, ma è costantemente percepibile nel suo modo di muoversi, di parlare, di interagire con la figlia e con gli altri.

La regia di Niasari evita qualsiasi sensazionalismo e racconta tutto con pudore, scegliendo l’osservazione paziente e rispettosa dei gesti quotidiani. Persino l’ex marito Hossein, pur temibile, non è rappresentato come un mostro bidimensionale, ma come un uomo ambiguo, capace di manipolazioni affettive e sociali.

Un ritratto intimo e politico

Ciò che distingue Shayda da altri film sul tema della violenza domestica è la sua capacità di allargare il campo senza perdere l’intimità del racconto. Il nemico non è solo l’individuo, ma un sistema culturale e patriarcale che sopravvive al di là dei confini geografici. Anche dopo essere fuggita dall’Iran, Shayda continua a subire le pressioni della sua comunità in esilio, che la giudica e la isola per aver osato chiedere il divorzio. L’autonomia femminile viene vista come una colpa, e perfino il diritto alla custodia della figlia è messo in discussione.

Niasari affronta tutto questo senza mai trasformare Shayda in una vittima passiva. Anzi, la protagonista è mostrata come una donna determinata, capace di affermare la propria identità culturale senza piegarsi alle imposizioni più oppressive. La celebrazione del Nowruz, il Capodanno persiano, diventa simbolo di rinascita personale e di trasmissione consapevole delle radici alla nuova generazione.

Zar Amir-Ebrahimi in una scena di Shayda
Zar Amir-Ebrahimi in una scena di Shayda – © Madman Entertainment

Zar Amir-Ebrahimi e Selina Zahednia: un legame che commuove

Il cuore emotivo del film è il rapporto tra Shayda e la piccola Mona, interpretata con dolcezza e autenticità da Selina Zahednia. Il loro legame è fatto di sguardi, abbracci, gesti quotidiani che diventano atti di resistenza. In mezzo alla paura e all’incertezza, madre e figlia costruiscono uno spazio affettivo in cui è ancora possibile sorridere, ballare, raccontarsi favole.

Zar Amir-Ebrahimi, già premiata come miglior attrice al Festival di Cannes 2023 per Holy Spider, regala qui una performance ancora più sottile e intensa. Ogni emozione si legge nei suoi occhi, nel modo in cui trattiene il respiro o sorride per rassicurare la figlia. Anche la bambina riesce a restituire con naturalezza lo smarrimento e la confusione di chi vive un dramma senza comprenderlo fino in fondo. La scena in cui Shayda le insegna i significati degli oggetti legati al Nowruz è uno dei momenti più belli e significativi del film: un dialogo tra culture, generazioni, dolore e speranza.

Una regia empatica, mai invadente

Lo stile di Shayda è coerente con il suo contenuto. La regia non impone mai la propria presenza, ma si mette al servizio del racconto. Il lavoro sul sonoro è essenziale, quasi minimalista, e accompagna con discrezione le emozioni dei personaggi. Anche le musiche tradizionali e i momenti danzati non sono mai coreografici, ma spontanei, parte integrante della vita.

La sceneggiatura, ispirata all’infanzia della regista, è asciutta e ben calibrata. Ogni scena ha un senso, un respiro, una risonanza emotiva. Niasari costruisce un’opera prima matura e personale, che non chiede compassione, ma invita alla comprensione e al rispetto per un vissuto troppo spesso taciuto o banalizzato.

Shayda è un’opera sulla maternità come gesto politico, sulla libertà come conquista quotidiana, sulla possibilità di rinascita anche quando tutto sembra perduto. Con uno sguardo attento e pieno di amore, Noora Niasari firma un esordio che lascia il segno. E ci ricorda, con delicatezza e forza, che la resistenza femminile passa anche – e soprattutto – dai gesti più piccoli.

Superman, le prime reazioni elogiano il film: “luminoso, emozionante, pieno di speranza”

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Il Superman di James Gunn, atteso al cinema il 9 luglio 2025, ha debuttato alla prima mondiale lasciando il segno. I primi feedback – provenienti da anteprime stampa e fan – esaltano un mix esplosivo di umorismo, emozione e azione “spettacolare”, sostenendo che si tratta “di un Superman per tutti”.

Sul fronte delle recensioni, Germain Lussier di Gizmodo l’ha definito “un’esaltante corsa senza pause, piena di ottimismo e imprevedibile ironia. Non abbiamo mai visto una DC così”. Anche Perri Nemiroff di Collider ha espresso un giudizio caloroso: “Superman mi ha reso così felice. Azione travolgente, momenti di leggerezza, e un’umanità del protagonista che spinge a fare del bene. David Corenswet incarna tutto questo”.

Anche Brandon Davis di ComicBook.com ha mostrato grande entusiasmo: “Superman è una celebrazione portata sul grande schermo, carico di speranza e completezza. Corenswet è nato per questo ruolo”. John Dottson di My Cosmic Circus scrive invece che “Superman è un vincitore. Ho delle critiche da muovere ai livelli Marvel della CGI. Ma James Gunn ha realizzato un film sui supereroi spettacolare e colorato, con personaggi straordinari. Per me, Mr. Terrific ha rubato la scena. Corenswet e Brosnahan brillano: potrei guardare un intero film solo per vedere la loro chimica”.

Positivo è anche il parere di Grace Randolph di Beyond The Trailer: “Questo è il MIGLIOR film di #Superman mai realizzato finora. Quando James Gunn si fa da parte e lascia che sia il suo lavoro a parlare, il risultato è incredibile. Non è perfetto, ma ci va molto vicino e mi ha convinto a credere nel #DC di Gunn.” “Il Superman di James Gunn è il perfetto film di supereroi e un’ottima partenza per il nuovo DC Studios. È grande, luminoso, emozionante, pieno di speranza e non perde mai il senso di meraviglia. Vederlo è stato come strappare le pagine di un fumetto e divorare la sua immaginazione selvaggia e caotica”, sono invece le parole di Erik Davis di Fandango.

Accanto ai elogi, emergono però anche critiche più sfumate: JoBlo.com sottolinea che: “non è affatto un disastro (ha alcuni momenti fantastici), ma non è all’altezza delle aspettative. Stranamente, il film ha trascurato un personaggio fondamentale: Lois Lane e, sorprendentemente, Clark Kent. Molto Superman, poco Clark”. “Si intravedono sprazzi di un #Superman sincero, pieno di speranza e ottimismo, simile al classico Action Comics, ma purtroppo il film crolla sotto il peso di una trama contorta e spesso assurda. Tuttavia, le interpretazioni di Corenswet, Brosnahan, Hoult e Gathegi sono fantastiche, e Krypto è davvero il migliore!”, è invece il parere di Nicola Austin di Empire.

Queste voci, tutte raccolte a caldo dopo la proiezione, evidenziano un film che punta su colori, emozione e ottimismo, segnando un cambio di rotta netto rispetto alle versioni più cupe del passato. Le critiche costruttive – circa qualche eccesso di CGI o poco focus su Clark Kent – confermano che Superman di Gunn non mira solo al facile appeal commerciale, ma vuole ridefinire il supereroe classico con un approccio fresco e ben studiato.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie. Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily Planet e come eroe capace di ispirare speranza.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo personaggi come Lois Lane, Guy Gardner, HawkgirlMetamorphoLex Luthor e Mister Terrific.

Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua personalità.

Il film non solo rilancia l’iconica figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità, epica e introspezione morale in un racconto di rinascita mitologica.

Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.