Si
sono ufficialmente concluse le riprese di Un bel giorno, il nuovo film che vede
protagonista Fabio De
Luigi, affiancato da Virginia Raffaele. Una commedia agrodolce
che promette emozione, leggerezza e riflessioni sulle seconde
possibilità, prodotta da Lotus Production (una società Leone Film Group) e
Rai Cinema, con la
produzione affidata a Raffaella Leone e Andrea Leone.
Cosa succede in Un bel
giorno?
Il
film racconta la storia di Tommaso, un padre single che ha cresciuto da solo
quattro figlie, chiudendosi completamente al mondo esterno. Quando
le ragazze decidono che è arrivato il momento per lui di tornare a
vivere e rimettersi in gioco, Tommaso si ritrova – tra caso e
coraggio – a conoscere Lara, una donna brillante e affascinante. Ma
entrambi hanno qualcosa da nascondere…
Accanto a De Luigi e Raffaele, nel cast troviamo
Maria Gifuni, Alma
Giardina, Anita Marzi, Arianna Gregori, Leon Castagno, Andrea
Silvestrini, Nicola Mayer, Beatrice Schiros, con la
partecipazione
straordinaria di Antonio Gerardi.
Un bel giorno si
preannuncia come un film che mescola ironia e sentimento, con un approccio
contemporaneo ai temi della famiglia, della genitorialità e della
riscoperta personale. Il tono della storia punta a un pubblico
ampio, capace di riconoscersi nei conflitti e negli affetti che
animano la vicenda di Tommaso.
Non è ancora stata annunciata una data di uscita ufficiale, ma
Un bel giorno è uno dei
titoli italiani più attesi per la prossima stagione
cinematografica. Restiamo in attesa del primo trailer ufficiale e
ulteriori dettagli sulla distribuzione.
La piattaforma
Disney+ ha svelato un’anteprima della sua line-up del 2025,
ricca di serie originali e attesi ritorni.
La clip di 60 secondi mostra immagini delle serie più amate dai
fan, in cui si vedono le nuove avventure del semidio protagonista
diPercy Jackson e gli Dei dell’Olimpo,
un’entusiasmante anticipazione della seconda stagione diA Thousand Blows
e ancora, omicidi e caos nella quinta stagione diOnly Murders in the Building.
Inoltre, i fan potranno dare un’occhiata alla serie Marvel TelevisionWonder Man,
che debutterà entro la fine dell’anno.
I titoli mostrati nella clip includono:
Alien: Pianeta Terra di FX (che debutterà il 13
agosto)
A Thousand Blows (Stagione 2)
All’s Fair (che debutterà nell’autunno 2025)
Chad Powers (che debutterà nell’autunno 2025)
Only Murders in the Building (Stagione 5)
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (Stagione 2, che
debutterà a dicembre 2025)
Wonder Man di Marvel Television (che debutterà a
dicembre 2025)
ZOMBIES 4: L’Alba dei Vampiri (che debutterà l’11
luglio)
Disney+ è disponibile a partire da
5,99* € al mese – senza costi aggiuntivi e con la possibilità di
disdire in qualsiasi momento. Ci sono contenuti per tutti, con
nuove serie TV, film di successo e titoli originali esclusivi in
arrivo nel corso di tutto l’anno dei sei brand principali: Disney,
Pixar, Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star. Con un’infinita library di
intrattenimento, che spazia dai documentari ai film drammatici
acclamati dalla critica, dalle commedie ai classici d’animazione.
Gli abbonati potranno scegliere qualsiasi cosa, dalle serie
originali come A Thousand Blows, e The
Bear di FX fino agli ultimi film di successo come A
Complete Unknown.
Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla
“Modalità Junior” già presente sulla piattaforma, gli abbonati
possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un
pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per
garantire massima tranquillità ai genitori.
Apple TV+ ha presentato il
trailer della quarta e conclusiva stagione di Acapulco,
la comedy bilingue che ha conquistato il pubblico di tutto il
mondo. I primi due episodi debutteranno il 23 luglio sulla
piattaforma, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 17 settembre.
Nella quarta stagione, il Máximo del
presente (interpretato da Eugenio Derbez) lavora instancabilmente
per riportare Las Colinas al suo antico splendore prima della
grande riapertura. Nel 1986, quando un hotel concorrente conquista
il primo posto nella classifica annuale dei “Migliori Hotel di
Acapulco”, il giovane Máximo (interpretato da Enrique Arrizon) farà
di tutto per riconquistare il vertice e garantire un futuro a Las
Colinas.
Oltre a Derbez e Arrizon, il cast di
“Acapulco” comprende Fernando Carsa, Rafael Cebrián, Vanessa
Bauche, Camila Perez, Carlos Corona, Chord Overstreet, Regina
Reynoso, Jessica Collins e Regina Orozco. Nella nuova stagione
tornano anche volti noti come Damián Alcázar, Jaime Camil e Cristo
Fernández, cui si uniscono come guest star Keyla Monterroso Mejia e
Omar Chaparro, insieme a Jack McBrayer in un cameo speciale.
Prodotta da Lionsgate Television,
“Acapulco” è ispirata a “How to Be A Latin Lover” – il film di
3Pas Studios e Pantelion Filmsal che ha riscosso grande successo al
botteghino – ed è prodotta per Apple da Lionsgate Television, 3Pas
Studios, Zihuatanejo Productions e The Tannenbaum
Company. Oltre a recitare nella serie, Eugenio Derbez è
produttore esecutivo insieme a Ben Odell. La serie è stata creata
da Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman. Winsberg è
anche produttore esecutivo insieme a Sam Laybourne, che funge anche
da showrunner. Kim ed Eric Tannenbaum producono esecutivamente
insieme a Jason Wang per conto di The Tannenbaum
Company. Jaime Eliezer Karas è produttore esecutivo e regista
della serie, mentre Sonia Gambaro è co-produttrice esecutiva per
3Pas Studios.
Marvel Studios continua la
sua campagna promozionale martellante per I
Fantastici Quattro: Gli Inizi che se la
vedrà con gli altri blockbuster di questa stagione estiva in una
battaglia all’ultimo biglietto staccato.
La nuova clip condivisa dallo studio
mostra Silver Surfer di Julia Garner mentre
annuncia alla Prima Famiglia Marvel che la Terra è spacciata,
essendo entrata nel raggio di interesse di
Galactus, il Divoratore di mondi. Eccola di
seguito:
Il film Marvel Studios I
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne
e Sarah Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
Il cinema italiano ha
sempre avuto un fascino particolare per le storie di ricchezza
improvvisa. Dalle classiche rapine alle commedie contemporanee, il
grande schermo ha saputo catturare quel momento magico in cui la
vita di un personaggio cambia radicalmente grazie a un colpo di
fortuna finanziario. Questa narrazione rispecchia un desiderio
profondamente radicato nella società moderna: la gratificazione
immediata.
Questo fenomeno non si
limita solo al mondo cinematografico, ma si estende anche ad altre
forme di intrattenimento che offrono l’emozione di risultati
rapidi, per esempio i casinò che pagano subito, dove
l’esperienza dell’attesa ridotta tra la vincita e la riscossione
amplifica il piacere del gioco. La crescente popolarità di queste
piattaforme digitali dimostra come il pubblico italiano sia sempre
più attratto da esperienze che promettono non solo divertimento, ma
anche la possibilità di ottenere ricompense immediate, proprio come
i protagonisti dei film che tanto ammiriamo.
L’evoluzione del
cinema italiano e la rappresentazione della ricchezza
improvvisa
Il cinema italiano ha
una lunga tradizione di film che esplorano il tema della ricchezza
istantanea. Dalle commedie all’italiana degli anni ’60 fino alle
produzioni contemporanee come “Poveri ma Ricchi” del 2016, i
registi hanno utilizzato questo tema per esplorare non solo il
fascino del denaro facile, ma anche le sue conseguenze sociali e
personali. Questi film spesso mostrano personaggi comuni che si
trovano improvvisamente catapultati in un mondo di lusso e
possibilità, creando situazioni comiche o drammatiche che risuonano
con il pubblico.
Il cinema italiano
contemporaneo ha saputo rinnovare questi temi classici, adattandoli
alle ansie e alle speranze dell’era digitale. I film recenti spesso
esplorano non solo l’acquisizione della ricchezza, ma anche come
questa modifica le relazioni interpersonali e l’identità personale
in una società sempre più definita dal consumo e
dall’apparenza.
Il parallelo tra
cinema e intrattenimento digitale: la psicologia della
gratificazione immediata
Il legame tra le
rappresentazioni cinematografiche della ricchezza istantanea e la
crescente domanda di forme di intrattenimento che offrono risultati
immediati non è casuale. Entrambi attingono alla stessa psicologia
umana: il desiderio di emozioni forti e ricompense rapide. I film
che mostrano personaggi che vincono alla lotteria o realizzano
colpi milionari soddisfano una fantasia collettiva di
trasformazione rapida delle proprie circostanze.
Nel mercato italiano
dell’intrattenimento digitale, si osserva una crescente preferenza
per giochi ad alta volatilità che offrono esperienze emozionanti
piuttosto che semplicemente pagamenti elevati. Questa tendenza
rispecchia lo stesso comportamento di ricerca del brivido spesso
ritratto nei film sulla ricchezza improvvisa. L’emozione
dell’incertezza, la tensione dell’attesa e l’euforia del risultato
positivo creano un’esperienza emotiva simile a quella vissuta dai
protagonisti cinematografici.
L’impatto culturale e
le implicazioni sociali
La rappresentazione
della ricchezza istantanea nel cinema italiano non è solo un
riflesso dei desideri collettivi, ma contribuisce anche a plasmare
atteggiamenti culturali verso il denaro e il successo. Questi film
spesso esplorano le contraddizioni della nuova ricchezza, mettendo
in luce come il denaro possa risolvere alcuni problemi ma crearne
altri completamente nuovi.
Il successo di questi
temi cinematografici si inserisce in un contesto economico più
ampio, dove l’incertezza finanziaria e la precarietà lavorativa
alimentano fantasie di soluzioni rapide. Tra il 2016 e il 2023, ben
186 film hanno richiesto crediti d’imposta internazionali, per un
totale di oltre 513 milioni di euro, dimostrando come l’industria
cinematografica italiana stia investendo significativamente in
produzioni che risuonano con le aspirazioni economiche del
pubblico.
Il cinema diventa così
non solo intrattenimento, ma anche uno spazio di riflessione
collettiva sui valori sociali e sulle aspirazioni individuali.
Attraverso storie di ricchezza improvvisa, i film italiani
continuano a esplorare le tensioni tra desiderio materiale e
realizzazione personale, tra successo esteriore e felicità
autentica, offrendo al pubblico uno specchio delle proprie speranze
e timori in un’epoca di rapidi cambiamenti economici e sociali.
ATTENZIONE – l’articolo
contiene Spoiler su Superman di James Gunn
Con il Superman
di James
Gunn (la
nostra recensione) in sala, possiamo finalmente avere
la certezza di chi appare e chi no nel film al cinema da oggi, 9
luglio. Hal Jordan, John Stewart o Brainiac sono solo tre dei
nomi che sono stati fatti dagli scooper nelle scorse settimane, per
cercare di indovinare chi ci sarebbe stato nel film. Ebbene,
nessuno dei tre nominati compare al fianco dell’Uomo d’Acciaio di
David
Corenswet, e i cameo che invece brillano nella loro
divertita evidenza, nel film, sono in parte sorprendenti.
Iniziamo con Supergirl. Milly Alcock non è mai stata confermata per
questo reboot, anche se abbiamo sentito ripetutamente che
la star di Supergirl avrebbe fatto un cameo. Beh, lo
fa, una breve scena che però serve a suggerire il tono alla
prossima uscita da solista della Maiden of Might. Nel cameo,
è ubriaca e vuole indietro il suo cane Krypto (a quanto pare
un kryptoniano non può ubriacarsi sui pianeti con un sole giallo,
quindi deve fare festa su quelli con uno rosso). Mentre Supergirl
se ne va con Krypto, chiama Superman “stronzo”, quindi
potrebbe non esserci un grande legame familiare tra i cugini oppure
lei potrebbe essere giovane e molto meno centrata di Kal-El.
Per quanto riguarda il suo costume,
è una versione femminile del costume dell’Uomo di Domani, anche se
con la gonna, che siamo sicuri ricorderete dalle foto sul set di
Supergirl.
Ora, passiamo al cameo a sorpresa.
Quando Lex Luthor riesce a convincere il mondo che l’Uomo d’Acciaio è una minaccia per loro,
Peacemaker, interpretato da John Cena, viene
mostrato al telegiornale della sera, mentre parla male di Superman.
Questo non porta direttamente alla seconda stagione di
Peacemaker, ma è un modo divertente per includere
un personaggio che ovviamente significa molto per il regista
James Gunn.
Nessuno ha parlato del ruolo di
Peacemaker in Superman,
quindi questo è un segreto che il film ha tenuto nascosto prima
della sua uscita. Oltre a questo, l’unico cameo degno di nota è
Sean Gunn nei panni di Maxwell Lord, che in realtà
compare molto meno di quanto ci si poteva aspettare.
Il
cast diSuperman
Superman è il primo
film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio,
María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor
Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio
distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Superman”, il primo film dei DC Studios
in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto
il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il
suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe
originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica
di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella
bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal
Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è
avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il
direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle,
la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre
al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy
(“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
ATTENZIONE – l’articolo
contiene Spoiler su Superman di James Gunn
Diversi mesi fa, è stato riferito
che la star dei Guardiani della Galassia, Bradley
Cooper, era stata scelta per il ruolo di Jor-El nel
Superman
di James
Gunn (la
nostra recensione). Il regista James
Gunn ha poi confermato che l’attore interpreta il padre
kryptoniano di Clark Kent, sebbene una fuga di notizie sulla trama
che suggeriva che potesse essere un personaggio malvagio sia stata
accolta con scetticismo.
Dopo aver visto il film, possiamo
confermare che in parte queste voci non erano del tutto sbagliate.
Dopo che Lex Luthor e l’Ingegnere invadono la Fortezza della
Solitudine, decodificano un messaggio di Jor-El a Kal-El.
Precedentemente abbiamo appreso che Superman ha sempre ascoltato il
messaggio dei genitori fino a un certo punto, dal momento che
questo era rimasto danneggiato nei viaggio verso la Terra. Quella
parte di messaggio diceva a Kal che lui era stato mandato sulla
Terra per proteggere gli umani. L’intervento di Lex e
dell’Ingegnere corregge e recupera il messaggio originale, e viene
rivelato che Jor-El non aveva un’alta opinione dei terrestri (come
dargli torto?) e credeva che fossero stupidi e facili da governare.
Lo si ascolta mentre suggerisce a suo figlio di prendere molte
mogli, fare più figli possibile e governare la Terra in nome di
Krypton.
Questo cambiamento dipinge Jor-El in
una luce estremamente negativa anche se in un certo senso “divina”
e distante, cosa che il suo figlio biologico non è affatto.
Tuttavia, solleva un affascinante dibattito tra natura e
cultura, permettendo a Gunn di esplorare l’umanità di
Clark Kent e l’impatto positivo che i suoi genitori umani, Jonathan
e Martha, hanno avuto su di lui.
Il ruolo di Cooper è minimo, ma Gunn
sembra essersi ispirato ai fumetti in cui Jor-El veniva dipinto in
una luce antagonista dopo che si era scoperto che era sopravvissuto
alla distruzione di Krypton. Ovviamente, alla fine del film
Superman sembra rifiutare la sua eredità kryptoniana sostituendo la
sua registrazione di Jor-El e Lara nella Fortezza della Solitudine
con i filmini di famiglia dei Kent.
Il
cast diSuperman
Superman è il primo
film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio,
María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor
Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio
distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Superman”, il primo film dei DC Studios
in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto
il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il
suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe
originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica
di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella
bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal
Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è
avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il
direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle,
la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre
al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy
(“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
I cinema italiani si tingono di blu
e rosso oggi, con l’arrivo in sala di Superman
(la
nostra recensione), due giorni prima dell’uscita
statunitense. Il film che già sta facendo parlare di sé,
polarizzando le opinioni, arriva nelle nostre sale con i migliori
presupposti per portare un sacco di gente al cinema, in queste
settimane estive.
Ma trattandosi di un cinecomic, di
un nuovo inizio per una saga cinematografica, è legittimo chiedersi
se il film di James
Gunn ha o meno delle scene post credits! Ebbene, la risposta è
sì, anche se forse non si tratta delle scene che ci
aspettavamo!
Per quanto riguarda le scene
post-credit, sono esattamente quelle che sono trapelate qualche
settimana fa. Nessuna delle due è imperdibile, ma se siete fan,
ovviamente vorrete rimanere per vedere più contenuti possibili su
Superman!
Seguono
SPOILER!
La prima mostra Clark Kent e Krypto
sulla Luna insieme (un’inquadratura che è stata usata in poster e
spot televisivi), mentre la seconda è una scenetta umoristica con
Superman e Mister Terrific che osservano la distruzione di
Metropolis. Mostra Superman che critica l’operato del collega
supereroe: nel suo ricucire la spaccatura multidimensionale di
Metropolis, Mr. Terrific non ha rimesso insieme alla perfezione un
palazzo, lasciandolo leggermente storto. Il commento dell’Uomo
d’Acciaio fa arrabbiare seriamente Mr. Terrific, il risultato è un
momento buffo trai due eroi.
Il cast di Superman
Superman è il primo
film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio,
María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor
Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio
distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Superman”, il primo film dei DC Studios
in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto
il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il
suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe
originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica
di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella
bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal
Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è
avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il
direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle,
la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre
al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy
(“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
Simone Ashley, Lucy Liu,
Justin Theroux, B.J. Novak e Pauline
Chalamet si sono uniti al cast di Il
Diavolo veste Prada 2. E non sono gli unici volti nuovi della
rivista Runway. Tra gli altri nuovi arrivati figurano le star di
Broadway Helen J. Shen (“Maybe Happy Ending”) e
Conrad Ricamora (“Oh, Mary!”), così come il comico
Caleb Hearon, oltre al già annunciato
Kenneth Branagh.
Nel frattempo, due personaggi noti,
Tracie Thoms, che ha interpretato Lily, la
migliore amica amante delle borse del personaggio di
Anne Hathaway, e Tibor
Feldman, che ha interpretato Irv Ravitz, il presidente
della società madre di Runway, Elias-Clark, riprenderanno i loro
ruoli nel sequel.
La 20th Century Studios della Disney
sta finanziando Il
Diavolo veste Prada 2, attualmente in produzione e la cui
uscita nelle sale è prevista per il 1° maggio 2026. Sebbene i
dettagli della trama non siano stati confermati, la storia, a
quanto pare, segue la terrificante caporedattrice di Runway,
Miranda Priestly (Streep), mentre affronta la sua carriera nel
declino dell’editoria tradizionale. Si scontra con il personaggio
di Blunt, la sua ex assistente che ora è una potente dirigente di
un gruppo del lusso, con finanziamenti pubblicitari di cui Priestly
ha disperatamente bisogno.
David Frankel, che
ha diretto il film del 2006, e Aline Brosh
McKenna, che ha scritto la sceneggiatura originale,
torneranno per il sequel insieme alla produttrice Karen
Rosenfelt. Basato sul romanzo di Lauren Weisberger, un
romanzo a chiave sul lavoro per Anna Wintour a Vogue, “Il
diavolo veste Prada” segue l’aspirante giornalista Andy
Sachs (Hathaway) che viene assunta come assistente in una rivista
di moda patinata ma si ritrova in balia del suo capo esigente. Il
film è stato un successo di critica e pubblico, incassando 326
milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo una nomination
all’Oscar per Streep.
Quello di David
Corenswet è un nome oggi non a tutti noto, ma ciò è
destinato a cambiare nei prossimi anni, quando egli assumerà
ufficialmente il ruolo di Clark Kent alias Superman per il nuovo DC
Universe. Il giovane interprete sarà dunque chiamato a
diventare il volto di un intero universo cinematografico, cosa che
gli conferirà una popolarità globale. In attesa di poterlo vedere
in quel ruolo, c’è tanto di lui da scoprire e sapere.
Ecco 10 cose che forse non sai su David
Corenswet.
I film e i programmi TV di David Corenswet
1. È noto per alcune serie
TV. Corenswet ha iniziato la sua carriera da attore
recitando nel 2015 in un episodio della serie One Bad
Choice. In seguito ha recitato da protagonista nella serie
Moe & Jerryweather (2014-2016) e ha recitato
rispettivamente in un episodio delle serie Elementary
(2017), Instinct (2018) e House of Cards – Gli
intrighi del potere (2018). Nel 2019 è poi tra i protagonisti
di The Politician, mentre nel 2020 ottiene grande
notorietà grazie alla miniserie Hollywood, con
Samara Weaving. Nel 2022 ha poi recitato nella
serie We Own This City. Nel 2024 ha invece recitato nella
serie
Lady in the Lakeaccanto aNatalie
Portman.
2. Ha recitato anche in
alcuni film. Il debutto al cinema per Corenswet è invece
arrivato nel 2018 con il film Affairs of State – Intrighi di
Stato, seguito da The Sunlit Night nel 2019. Nel 2021
recita invece in Project Pay Day, mentre nel 2022 recita
nei film Linee parallele e Pearl, il film horror
con Mia Goth, dove
ha il ruolo di un proiezionista. Nel 2024 ha recitato in Twisters,
un thriller con
Glen Powelle Daisy
Edgar-Jones. Nel 2025, invece, arriva sul grande
schermo come protagonista di Superman, diretto
da James
Gunn e dove recita accanto a Rachel
Brosnahan.
3. È stato scelto come nuovo
Superman. Dopo mesi e mesi di speculazioni, teorie e
indiscrezioni di ogni tipo, David Corenswet è stato confermato come
interprete di Clark Kent alias Superman per il film Superman: Legacy, il progetto scritto e
diretto da James Gunn che
darà il via al nuovo DC Universe. Per ottenere questo ruolo,
l’attore ha battuto la concorrenza di Nicholas Hoult e
Tom Brittney, risultando agli occhi di Gunn
l’interprete giusto. Dopo che il regista ha infatti svolto una
prova costume con i tre, si è convinto del fatto che è Corenswet
l’attore giusto per questo importante ruolo.
5. Sognava da tempo di
interpretare questo personaggio. In seguito alla notizia
che Corenswet avrebbe interpretato Superman, è riemersa in
rete un sua intervista del 2019 in cui dichiarò che tra i suoi
grandi obiettivi di carriera vi era proprio quello di interpretare
il più celebre dei supereroi DC. Corenswet immaginava però in
quell’intervista di dar vita ad una versione diversa di Superman,
meno cupa e più ottimista. Anche questo suo desiderio si è poi
concretizzato, dato che il film di Gunn è una versione più
“colorata
e gioiosa” del personaggio.
David Corenswet in Hollywood
6. È stato tra i
protagonisti della miniserie. Dopo aver collaborato con il
regista Ryan Murphy per The Politician,
quest’ultimo ha voluto l’attore anche nel suo successivo progetto
Netflix, ovvero la miniserie Hollywood. Qui
Corenswet interpreta l’aspirante attore Jack Castello, che cerca di
costruirsi una carriera nel contesto della Hollywood tra gli anni
Quaranta e Cinquanta. Essendo dunque qui uno dei protagonisti, è
stato questo ruolo ad aver reso Corenswet particolarmente noto,
nonché una delle principali promesse della recitazione della sua
generazione.
David Corenswet in Hollywood
David Corenswet in Twisters
7. Ha avuto un ruolo
importante nel film. In Twisters, sequel
spirituale del cult del 1996, Corenswet interpreta un affascinante
meteorologo coinvolto in una nuova ondata di devastanti tornado nel
Midwest americano. Il suo personaggio, razionale ma coraggioso, si
affianca a quello di Daisy Edgar-Jones. Il film segna una delle
tappe fondamentali nella carriera di Corenswet prima del debutto
come Superman. Curiosamente, proprio sul set di questo film ha
saputo di aver ottenuto la parte e il resto delle riprese si sono
poi svolte mentre stava iniziando la preparazione fisica per il
ruolo dell’Uomo d’Acciaio, rendendo il progetto particolarmente
impegnativo ma anche simbolico per la sua ascesa hollywoodiana.
David Corenswet in Pearl
8. Nessuno sapeva della sua
partecipazione al film. In Pearl, prequel del film
horror X, Corenswet interpreta il Proiezionista, un
affascinante ma ambiguo giovane che lavora in un cinema itinerante.
Il suo personaggio diventa oggetto del desiderio della protagonista
Pearl, interpretata da Mia Goth, scatenando una tensione erotica e
psicologica che contribuisce all’escalation drammatica del film. Il
ruolo ha permesso a Corenswet di mostrare sfumature più oscure e
seducenti rispetto ai suoi lavori precedenti. Il film, diretto da
Ti West, è stato girato in segreto durante la
pandemia, rendendo la sua partecipazione una sorpresa per molti
fan.
9. È molto
riservato. Attualmente David Corenswet non è sposato
e mantiene una vita privata molto riservata. L’attore, inoltre, non
ha mai confermato pubblicamente relazioni sentimentali stabili né è
stato visto spesso in compagnia di partner sui red carpet.
Nonostante il crescente interesse mediatico, Corenswet ha infatti
sempre preferito mantenere un basso profilo fuori dal set,
concentrandosi sulla carriera. Al momento, non ci sono dunque
notizie ufficiali su una moglie o una fidanzata, e la sua sfera
sentimentale resta avvolta nella discrezione.
L’età, l’altezza e il fisico di
David Corenswet
10. David Corenswet è nato a
Filadelfia, in Pennsylvania, Stati Uniti, l’8 luglio del
1993. L’attore è alto complessivamente 1,93 metri.
Il fisico di David Corenswet
David Corenswet è inoltre noto per
il suo fisico slanciato e atletico, caratterizzato da spalle
larghe, muscolatura ben definita e un’altezza imponente.
Caratteristiche che lo rendevano da subito particolarmente adatto
al ruolo di Superman. Proprio per prepararsi a interpretare l’Uomo
d’Acciaio, l’attore ha seguito un intenso programma di allenamento
fisico supervisionato da professionisti del fitness, focalizzato su
massa muscolare, resistenza e postura. Le prime immagini trapelate
dal set hanno mostrato un Corenswet trasformato, con un corpo
scolpito e proporzionato, perfettamente in linea con l’iconografia
supereroistica.
Ecco un nuovo trailer ufficiale ed
esteso di Downton
Abbey: Il Gran Finale, il terzo e ultimo film della
serie cinematografica basata sulla serie televisiva in costume
della PBS creata da Julian Fellowes. Il film uscirà nelle sale
italiano l’11 settembre.
La trama e il cast
di Downton Abbey: Il Gran Finale
Questo nuovo capitolo segue la
famiglia Crawley e il suo personale all’inizio degli anni ’30.
Quando Mary si ritrova al centro di uno scandalo pubblico e la
famiglia deve affrontare difficoltà finanziarie, l’intera famiglia
deve fare i conti con la minaccia del disonore sociale. I Crawley
devono accettare il cambiamento mentre il personale si prepara a un
nuovo capitolo con la prossima generazione che guiderà Downton
Abbey verso il futuro.
Simon Curtis torna
alla regia dell’ultimo capitolo dopo aver diretto Una Nuova Era.
Fellowes ha scritto tutti e tre i film.
Il cast familiare torna anche per
Downton Abbey: Il Grand Finale, che include
Michelle Dockery,Hugh Bonneville, Laura
Carmichael, Jim Carter, Raquel Cassidy, Brendan Coyle,
Michelle Dockery, Kevin Doyle, Michael Fox, Joanne Froggatt,
Paul Giamatti, Harry Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen
Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Lesley
Nicol,
Dominic West, Penelope Wilton, Joely Richardson, Paul
Copley e Douglas Reith.
Nel cast del franchise compaiono
anche Joely Richardson, Alessandro Nivola, Simon Russell Beale e
Arty Froushan. I produttori sono Gareth Neame, Fellowes e Liz
Trubridge. Nigel Marchant è il produttore esecutivo.
James Gunn è un
regista spesso controverso, con un gran senso dell’ironia e della
satira, a volte un po’ sopra righe e che spesso gli ha causato
qualche problema. Tuttavia, Gunn è un ottimo regista e un
eccellente sceneggiatore, capace di captare e dare vita a tante
sfumature dei suoi personaggi e facendoli amare dalla gran parte
del pubblico, tanto da trovare dei fan che lo hanno sostenuto anche
nel periodo di distaccamento da casa Disney e dal suo licenziamento
avvenuto in quattro e quattr’otto.
2. James Gunn è anche
sceneggiatore e produttore. Il lato registico si interseca
molto con il lavoro di sceneggiatore e produttore, ruoli svolti per
film come Scooby-Doo (2002), L’alba dei morti
viventi (2004), Scooby-Doo
2 (2004), The
Belko Experiment (2016), oltre ai tre film dei
Guardiani della Galassia, a The Suicide Squad e
alle serie Peacemaker e Creature
Commandos. Come solo produttore, Gunn si è invece occupato
dei film LolliLove (2004), Doggie Heaven
(2008), PG Porn (2008-2009), l’horror Brightburn – L’angelo del
male (2019) e i due Avengers: Infinity War
(2018), Avengers: Endgame
(2019) e Joker:
Folie à Deux(2024). Ha inoltre scritto e prodotto il
suo Superman.
James Gunn rilancia il DCU come capo dei DC Studios
3. Ha assunto un ruolo molto
importante. Gunn e il frequente partner di produzione
Peter Safran avevano consigliato David Zaslav, l’amministratore
delegato della neonata Warner Bros. Discovery, durante la ricerca
di un nuovo responsabile della DC Films. Il duo ha impressionato
Zaslav che ha deciso di nominarli co-presidenti e amministratori
delegati della DC Films, ribattezzata “DC Studios”, con il
controllo dei film, dei progetti di animazione e televisivi basati
sui personaggi della DC Comics. I due hanno assunto la loro
posizione il 1° novembre 2022 e James Gunn supervisiona ora gli
aspetti creativi del franchise rinominato DCU.
James Gunn regista di Super – Attento crimine!!!
4. Ha diretto un suo
personale film di supereroi. Prima di diventare celebre
grazie a Guardiani della Galassia, Gunn aveva già diretto
un suo personalissimo film di supereroi. Si tratta della commedia
Super – Attento crimine!!!. In alcune interviste Gunn ha
dichiarato di aver iniziato a lavorare sulla sceneggiatura del film
nel 2002, ma che ebbe problemi a produrlo perché ritenuto troppo
violento ed esoterico. Questo uscì poi nel 2010, andando incontro
ad uno scarsissimo successo. Con il tempo, però, i fan lo hanno
riscoperto permettendogli di divenire uno scult del
genere.
James Gunn e i Guardiani della
Galassia per la Marvel
5. Ha accettato di dirigere
il film per il personaggio di Rocket. James Gunn ha
affermato più volte che Rocket era un grande, se non il principale,
motivo per cui voleva realizzare questo film. Quando poi è stato
confermato che il film era un successo di pubblico, Gunn ha
pubblicato online una lettera di ringraziamento sincera,
ringraziando in particolare tutti per aver permesso a un procione
di renderli un po’ più umani. In Guardiani della Galassia vol. 2, inoltre, Gunn ha
dedicato l’ultima inquadratura del film proprio a Rocket.
James Gunn ha diretto The Suicide Squad
6. James Gunn si è dedicato
alle run originali. Per realizzare il seguito del
fortunato Suicide Squad, Gunn – che aveva già
realizzato la sceneggiatura e a cui pare sia stato affidato
l’intero progetto – si è ispirato alle run originali dei fumetti DC.
Pur rendendo omaggio alla storie di Jon Ostrander
e Kim Yale, che furono pubblicate negli ’80, Gunn
ha però apportato alcune modifiche, inserendo personaggi non
presenti nei fumetti di quella serie, come Bloodsport e Harley
Queen.
James Gunn è il regista di Superman
7. Ha realizzato un film
“politico”. Nel riportare al cinema Superman, Gunn ha deciso di
ispirarsi non solo ad alcuni precisi fumetti dedicati al
personaggio, ma anche a quelle che ritiene essere caratteristiche
fondanti dell’America. “Voglio dire, ‘Superman’ è la storia
dell’America”, ha spiegato Gunn. “Un immigrato che è
arrivato da altri luoghi e ha popolato il Paese, ma per me è
soprattutto una storia che dice che la gentilezza umana di base è
un valore e qualcosa che abbiamo perso”. “Parla
della gentilezza umana e ovviamente ci saranno degli idioti che non
sono gentili e lo troveranno offensivo solo perché parla di
gentilezza. Ma che si fottano“, ha aggiunto il regista.
James Gunn, Twitter e il licenziamento dalla Disney
8. Ha avuto problemi per
vecchie affermazioni. Nel luglio 2018 sono riemerse
alcune battute controverse che Gunn ha pubblicato su Twitter tra il
2008 e il 2012 e che coinvolgevano temi come l’11 settembre,
l’AIDS, lo stupro e altri argomenti simili. Il riemergere di queste
affermazioni ha però portato a pensare che qualcuno abbia voluto
“incastrarlo” per le sue posizioni politiche anti Trump. In ogni
caso, in seguito alle critiche sollevatesi, la Disney ha interrotto
i legami con Gunn, privato così della possibilità di dirigere
Guardiani della Galassia Vol. 3. Gunn si è poi scusato
pubblicamente per le sue parole e grazie al sostengo di molte
personalità dello spettacolo, è infine stato reintegrato nel suo
ruolo di regista per il film Marvel. In quel lasso di tempo, ha
però diretto The
Suicide Squad.
James Gunn ha un fratello attore
9. Suo fratello recita
spesso nei suoi film. James Gunn ha un fratello, Sean Gunn, attore e collaboratore ricorrente
nei suoi film. Sean è noto per aver interpretato
Kraglin nella saga dei Guardiani
della Galassia e per aver prestato il corpo al personaggio
di Rocket Raccoon durante le riprese. Ha anche avuto un ruolo
significativo in The
Suicide Squad, dove ha interpretato
Weasel, e tornerà nell’universo DC come
Maxwell Lord nel film Superman
diretto proprio da James. La loro collaborazione testimonia un
rapporto artistico stretto e continuo all’interno dei progetti più
importanti del regista.
La moglie di James Gunn
10. È sposato con
un’attrice. James Gunn è sposato con l’attrice
Jennifer Holland dal 2022. I due si sono
conosciuti nel 2015 grazie a un amico in comune e da allora hanno
iniziato una relazione sia personale che professionale. Jennifer ha
recitato in diversi progetti diretti o prodotti da Gunn, tra cui il
ruolo di Emilia Harcourt in The
Suicide Squad (2021) e nella serie spin-off Peacemaker
per HBO Max. La loro collaborazione riflette un’intesa artistica
solida, con Holland spesso coinvolta nei progetti dell’universo DC
guidato ora proprio da James Gunn.
James
Gunn firma con Superman non solo
l’avvio del nuovo corso del DC
Universe, ma anche uno dei film più sorprendenti e riusciti
dedicati all’Uomo d’Acciaio. Tanto per cominciare, per fortuna,
Gunn dà per scontato che lo spettatore conosca già Clark Kent,
Krypton e la Fortezza della Solitudine, e si concentra invece su
ciò che secondo lui conta di più: chi è Superman oggi e
cosa rappresenta in un mondo smarrito, polarizzato e
sfiduciato. Il risultato è un’avventura che mescola con
sapienza il tono scanzonato dei fumetti originali e la grande
tradizione cinematografica del personaggio, con un
Superman solare, positivo, profondamente umano, ma
mai ingenuo.
Un Superman luminoso,
umano e sorprendentemente attuale
David Corenswet, nuova incarnazione del
Big Blue, convince dal primo istante. La sua è una
performance magnetica, capace di restituire tutta la bontà e la
speranza che Superman incarna, senza però scadere nella caricatura
o nel buonismo facile. La sua vulnerabilità è reale e toccante,
così come la sua forza morale. Sin dalla scena iniziale, che lo
vede sconfitto, sanguinante e abbattuto tra i ghiacci artici
(sequenza vista anche nei trailer promozionali, non stiamo
spoilerando nulla!), si capisce che siamo davanti a un
Superman diverso: saldo nei suoi ideali, ma che
matura nel corso della storia e sceglie con sempre maggiore
consapevolezza la sua umanità. Corenswet brilla nel ruolo, con
un’interpretazione che ricorda il fascino gentile
di Christopher Reeve, ma con una sensibilità
moderna che lo rende irresistibile e credibile, nonostante la
reintegrazione di quei mutandoni rossi… faranno sorridere e
discutere, ma dopo i primi secondi, nessuno ci presterà più
attenzione. Persino loro, in questo film, sono la scelta giusta nel
posto giusto.
Accanto a lui, spicca la
sempre brillante
Rachel Brosnahan nei panni di Lois
Lane, una giornalista determinata e disillusa,
perfettamente a suo agio tra le insidie del giornalismo
contemporaneo e le complicazioni sentimentali che il suo legame con
Clark inevitabilmente comporta. La chimica tra i due attori è
palpabile, e le loro schermaglie verbali regalano alcune delle
scene più riuscite del film, contrapponendo cinismo e speranza,
pragmatismo e idealismo. Una coppia cinematografica
irresistibile.
Nicholas Hoult, un
Lex Luthor memorabile e spaventosamente attuale
Ma il vero asso nella
manica di Superman è Nicholas Hoult, che offre una delle
interpretazioni più straordinarie e inquietanti mai viste per Lex
Luthor (e nella sua carriera, in generale). Il suo Luthor è un
magnate della tecnologia, freddo, calcolatore, un miliardario che
ricorda in modo evidente alcune delle figure più controverse della
nostra epoca (Elon, ci stai leggendo?). Hoult è semplicemente
perfetto: elegante, feroce, ironico, il suo Lex è un villain che
incarna il peggio della nostra contemporaneità, tra delirio di
onnipotenza e manipolazione mediatica.
La sua visione distorta
del mondo, mascherata da apparente razionalità e desiderio di
progresso, si scontra frontalmente con la purezza morale e senza
compromessi di Superman. E la cosa più inquietante
è che, in diversi momenti del film, le sue motivazioni appaiono
quasi plausibili, almeno in superficie. Hoult costruisce un Luthor
affascinante e terrificante al tempo stesso, che non si limita a
essere l’antagonista di turno, ma si fa portavoce di un’ideologia
pericolosa e fin troppo familiare, con chiari echi anti-Trumpiani
che James Gunn inserisce con intelligenza in tutto
il film.
Il conflitto tra Superman
e Luthor non è solo fisico, o meglio muscoli contro cervello, come
loro stessi dicono, ma profondamente politico e morale: rappresenta
lo scontro tra due visioni opposte del futuro, tra l’egoismo
travestito da pragmatismo e l’altruismo genuino. Il film non ha
paura di affrontare tematiche complesse come il potere della
disinformazione, il ruolo dei social media e la deriva autoritaria
di certi leader mondiali. Eppure, tutto questo viene raccontato con
leggerezza e umorismo, senza mai appesantire il ritmo o sacrificare
lo spettacolo.
Krypto, l’alleato che
tutti (o quasi) vorremmo
Un altro elemento che
rende Superman una visione sorprendente è
il ruolo di Krypto, il super-cane compagno di avventure del
protagonista. Lontano dall’essere una semplice mascotte o un
elemento comico, Krypto è un personaggio a tutto tondo, con una
personalità ben definita e un ruolo fondamentale nella storia. La
sua lealtà incrollabile e il suo coraggio, spesso temerario, lo
rendono un elemento imprescindibile nella narrazione, capace di
strappare risate ma anche momenti di autentica tenerezza. È il
simbolo perfetto di quel legame affettivo che, pur nella cornice
fantascientifica e avventurosa del film, resta profondamente
umano.
Come già fatto nei suoi
Guardiani della Galassia,
James Gunn costruisce una storia che parla di scelte e
di identità, dove ogni personaggio si trova davanti a un bivio
morale. Superman, in particolare, viene messo di fronte alla
domanda più antica e complessa: cosa significa davvero essere
umano? La sua è una battaglia non solo per la giustizia, ma per il
diritto alla speranza, per la possibilità di scegliere la bontà
anche quando il mondo intorno (e la propria predestinazione) spinge
nella direzione opposta. Questo Superman non è mai un dio distante,
ma un uomo che lotta ogni giorno per mantenere la propria fede
nell’umanità, con tutti i suoi limiti e contraddizioni, nonostante
sia uno straniero in terra straniera, un alieno, o, per usare un
termine più attuale, un “immigrato”.
Irresistibili poi i personaggi che
formano la Justice Gang (semmai il nome dovesse poi essere
confermato!). Guy Gardner, Mr. Terrific e
Hawkgirl hanno dei ruoli di varia importanza ma
hanno tutti il loro momento di gloria. E se con il trattamento di
Superman Gunn si è dimostrato intelligente e al servizio del
personaggio, questi tre supereroi danno la possibilità al regista
di essere scorretto e divertirsi un po’ con i superpoteri e le
abilità di ognuno di loro, rendendoli un perfetto contraltare che
stempera la bontà e la correttezza di Superman.
La scelta, la
speranza e il ritorno della purezza supereroistica
Tra sequenze d’azione
spettacolari e momenti di riflessione intima, il film riesce a
bilanciare perfettamente il tono leggero e scanzonato dei fumetti
classici con un sottotesto più adulto e sofisticato. Ci sono
citazioni sottili e omaggi commoventi alla storia cinematografica
del personaggio, ma il film guarda sempre avanti, costruendo una
visione moderna, accattivante e incredibilmente necessaria di
Superman.
Il messaggio di fondo è
chiaro e potente, onesto, senza mai risultare retorico: in un mondo
diviso, c’è ancora spazio per la gentilezza, per il sacrificio e
per la speranza. Questo Superman è un inno alla positività,
alla possibilità di scegliere il bene senza
cinismo, e proprio per questo risulta così rivoluzionario
in tempi cupi come i nostri. Tradendo leggermente le origini
classiche del personaggio dei fumetti, Gunn riesce a trasformare il
dilemma di Superman nella contrapposizione atavica tra natura e
cultura, in ua riflessione sull’esistenza e sul potere della scelta
e dell’autodeterminazione.
James
Gunn firma così un film divertente e emozionante, con un
cast perfettamente assortito e un protagonista destinato a lasciare
il segno. Un’opera che non solo inaugura il DCU, ma che dimostra
come ci sia ancora un immenso bisogno di eroi luminosi, puri e
umani. Superman è tornato, e mai come questa volta ci
serviva davvero.
Apple
TV+ ha rinnovato la serie drammatica di spionaggio
dalla comicità dark Slow Horses per una settima
stagione che sarà composta ancora una volta da sei episodi.
Vincitrice di Emmy e BAFTA Award, la serie è basata sui romanzi di
successo di Mick Herron e vede
Gary Oldman nei panni dell’intrattabile e trasandato
Jackson Lamb, che guida una banda di reietti
dell’MI5 soprannominati “slow horses” (cavalli lenti), tra cui
River Cartwright (Jack Lowden),
Roddy Ho (Christopher Chung),
Louisa Guy (Rosalind Eleazar) e
Catherine Standish (Saskia
Reeves), i quali finiscono coinvolti in intrighi
investigativi che mettono in pericolo la Gran Bretagna.
La sesta stagione era stata
annunciata poco dopo la conclusione della messa in onda della
quarta e ora, ancora prima della premiere della
quinta stagione prevista per il 24 settembre, arriva l’annuncio
del rinnovo per una stagione 7. Come riportato da Variety, questa futura stagione
sarà adattata per la televisione e prodotta da Ben
Vanstone, con Robert McKillop alla regia.
Non resta a questo punto che attendere di poter vedere la quinta,
per avere un’idea più precisa di che piega sta prendendo la
narrazione e di cosa possiamo aspettarci dalle future stagioni.
Nella quinta stagione di
Slow Horses, tutti si insospettiscono quando il
nerd tecnologico Roddy Ho ha una nuova, affascinante fidanzata;
quando una serie di eventi sempre più bizzarri si verificano in
tutta la città, tocca agli Slow Horses capire come il tutto sia
collegato. D’altronde, Lamb sa che nel mondo dello spionaggio
valgono sempre le regole di Londra: coprirsi le spalle.
Slow Horses è stata
celebrata come “senza dubbio la migliore serie di spionaggio vista
in televisione”, “uno spy thriller epico”, “assolutamente
brillante” e “dannatamente bello”. Le prime quattro stagioni
complete di “Slow Horses”, ora disponibili in streaming su Apple
TV+, hanno ottenuto un punteggio Certified Fresh, mentre due
stagioni hanno ricevuto un rating del 100% su Rotten Tomatoes. La
terza stagione ha ottenuto nove nomination ai Primetime Emmy Award,
con una vittoria per “Outstanding Writing for A Drama Series”.
La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films
e adattata per la televisione da Will Smith. Jamie Laurenson, Hakan
Kousetta, Julian Stevens, Iain Canning, Emile Sherman, Douglas
Urbanski, Gail Mutrux, Will Smith e Graham Yost sono i produttori
esecutivi della serie. Saul Metzstein, che ha ottenuto una
nomination agli Emmy per la regia di una serie drammatica per la
terza stagione di Slow Horses, torna a dirigere la
quinta stagione.
Il finale di Bad
Boys For Life(qui
la recensione) vede Mike Lowrey, interpretato
da Will Smith, confrontarsi con il proprio
passato, mentre Marcus Burnett, interpretato da
Martin Lawrence, decide del proprio futuro.
Insieme, mettono fine a una lunga serie di omicidi che porta poi
alla realizzazione di Bad Boys:
Ride or Die. A 17 anni di distanza da Bad Boys II di Michael
Bay, i registi Adil El Arbi e
Bilall Fallah sono riusciti a rivitalizzare il
franchise a lungo inattivo con questo terzo film. Questo inizia con
la figlia di Marcus che ha un bambino con il suo fidanzato storico.
Marcus ripensa così alla sua vita, in particolare alla violenza che
l’ha caratterizzata, e decide di ritirarsi.
Nel frattempo, un assassino spara e
quasi uccide Mike per vendicarsi di un caso su cui egli ha lavorato
decenni prima, che ha portato all’incarcerazione della madre del
tiratore, Isabel Aretas. C’era anche un legame più
profondo tra Isabel, Mike e il tiratore, Armando
Armas. Marcus si unisce così nuovamente al gruppo per
un’ultima missione con il suo migliore amico. I due si recano in
Messico per un confronto finale con Isabel
(Kate del Castillo) e Armando
(Jacob Scipio), affiancati dai membri della nuova
iniziativa AMMO (Advanced Miami Metro Operations) della polizia di
Miami.
Cosa succede nel finale di Bad Boys
For Life
Il finale di Bad Boys For
Life vede Mike e Marcus recarsi a Città del Messico per
assicurare Isabel e Armando alla giustizia, con il supporto degli
ex membri dell’AMMO di Miami. Mike incontra Isabel per la prima
volta all’interno dell’Hidalgo Palace, usando se stesso come esca.
Tuttavia, quando Marcus viene catturato e le apparecchiature di
sorveglianza dell’AMMO vengono distrutte e disattivate, l’AMMO si
infiltra nell’edificio e scoppia una sparatoria tra Mike, Marcus,
l’AMMO e Isabel e gli scagnozzi di Armando. Isabel e Armando
cercano di fuggire a bordo di un elicottero, ma quando Marcus spara
al pilota, l’elicottero si schianta contro l’edificio ed esplode al
primo piano.
Il tutto culmina con una lotta tra
Mike e Armando, mentre Marcus elimina rapidamente Isabel nella
stanza sopra. Mike segue il consiglio dato da Marcus all’inizio del
film di “penetrare l’anima [di Armando] con il suo cuore”.
Piuttosto che sparare e uccidere Armando, Mike cerca di aggirare la
violenza che usa di solito e fa un ultimo tentativo per dimostrare
ad Armando che non è la persona che pensava fosse, né la persona
che Isabel lo aveva dipinto. E funziona, perché Armando si mette in
mezzo quando Isabel sta per sparare a Mike e viene ferito a sua
volta. Grazie a Mike e Marcus, Armando sopravvive e viene poi
imprigionato a Miami per i suoi numerosi omicidi.
Il piano malvagio di Isabel
Aretas
Mike non era solo la persona che
aveva messo Isabel in prigione più di 25 anni prima, ma aveva anche
spezzato il suo cuore e l’aveva tradita. Ai suoi occhi, era un
traditore che l’aveva abbandonata. Vederlo soffrire dopo tutti
questi anni era la vendetta che desiderava. Secondo lei, sparargli
sarebbe stato un atto di misericordia. Ma quando finalmente arrivò
il momento di uccidere Mike, Isabel voleva che fosse Armando a
farlo e a dirgli il loro messaggio segreto, “hasta el fuego”. In
quel momento, prima della sua morte, Mike avrebbe capito tutto.
In apparenza, il piano di Isabel era
semplice ma crudele. Voleva che Mike provasse il dolore che lei
aveva provato durante gli anni trascorsi in prigione. Per portare a
termine il suo piano, Isabel fece credere a suo figlio che si stava
vendicando per suo padre, morto in prigione a causa delle indagini
di Mike. Voleva che tutti coloro che erano coinvolti nel caso,
dall’investigatore della scientifica al giudice, morissero, con
Mike come ultimo. Era una vendetta per il cartello Aretas e una
vendetta personale per Isabel. L’ultima persona a morire doveva
essere il mentore più vicino a Mike.
La morte del capitano Howard
Poco prima della sua morte, il
capitano Howard ripeté a Mike ciò che Marcus gli diceva da mesi:
andare in pensione. A quel punto era chiaro che Mike non era la
persona “a prova di proiettile” che pensava di essere; la leggenda
di Mike Lowrey stava lentamente svanendo. E se avesse continuato a
spingersi oltre nelle indagini, ci sarebbero state delle
conseguenze; qualcuno sarebbe morto. Sfortunatamente, quel qualcuno
è proprio il capitano Howard, che non solo faceva parte delle
indagini iniziali sul cartello Aretas, ma era anche la persona
responsabile di aver avviato Mike sulla sua strada. Mike era come
un figlio per il capitano Howard, quindi costringere il figlio a
vedere la sua figura paterna morire davanti ai suoi occhi era il
colpo più basso che Mike potesse infliggere.
La storia delle origini di Mike
Lowrey
Prima di Bad Boys For
Life, l’unico aspetto della storia di Mike Lowrey che
precedeva il primo film Bad Boys era che si era
diplomato all’accademia di polizia ed era diventato un agente della
narcotici con Marcus Burnett. Il film rivela che il capitano Howard
ha fatto uscire Mike dall’accademia in anticipo e gli ha assegnato
un incarico sotto copertura all’interno del cartello Aretas. È
diventato l’autista di Isabel e alla fine si è innamorato di lei.
Avevano pianificato di fuggire insieme, ma quando Mike ha capito
che lei era una “killer a sangue freddo”, l’ha denunciata insieme
al resto dei membri del cartello.
Quando Mike si sta riprendendo dalle
ferite da arma da fuoco e Rita lo affronta a casa sua, lui
pronuncia la frase “Hasta el fuego”. Rita non sapeva cosa
significasse, ma Mike la usò come scusa per voler tornare sul campo
e risolvere l’indagine da solo. In seguito si scopre che “hasta el
fuego” è una frase che Mike e Isabel hanno inventato insieme e che
si dicevano l’un l’altro, quasi come una promessa di stare insieme
a prescindere da tutto. “Hasta el fuego” non ha una traduzione
diretta in spagnolo, ma il significato più vicino è “fino al
fuoco”.
“Hasta el fuego” ha quindi chiuso il
cerchio della storia di Mike e Isabel. Promettendo di stare insieme
fino al fuoco, hanno realizzato quel significato alla lettera, con
Rita che ha sparato a Isabel e lei che è caduta nel fuoco ed è
morta in fondo al Palazzo Hidalgo. Isabel ha reso Mike Lowrey la
persona amante dei vestiti e delle auto sportive che è oggi. Ma
dandogli un figlio e costringendolo indirettamente ad assumersi la
responsabilità delle sue azioni, lo ha anche trasformato
inavvertitamente nella persona che Marcus voleva che fosse, una
persona disposta a sistemarsi e a rinunciare alla violenza.
Il finale a sorpresa di Bad Boys
For Life
I due avevano quindi pianificato di
scappare insieme prima che Mike rinunciasse a Isabel nelle sue
indagini; lui avrebbe rinunciato a tutto per lei e lei avrebbe
rinunciato a tutto per lui. Ma Mike non sapeva che lei era incinta
di un mese. Il loro figlio nacque otto mesi dopo mentre lei era in
prigione, e quel figlio è Armando. Mike capì tutto quando Armando
disse “hasta el fuego”. Lasciare che Armando si vendicasse su Mike
era una giustizia poetica per Isabel.
Sebbene Mike non avesse il tempo né
i mezzi per fare immediatamente un test del DNA, sapeva che Armando
era suo figlio perché il marito di Isabel, il leader del cartello
Aretas, era sterile. Una volta giunto a questa conclusione, Mike
pensa ad Armando come a una versione di se stesso che ha preso una
brutta piega, ma in realtà sono simili sotto molti aspetti:
entrambi sono attratti dalla violenza, ma desiderano ardentemente
il rapporto padre-figlio che non hanno mai avuto. Mike non sapeva
che Armando fosse suo figlio, e la persona che Armando credeva
fosse suo padre morì in prigione quando lui era solo un
bambino.
Il futuro di AMMO per Bad Boys
Scoprendo che Booker
Grassie era il trafficante che forniva ad Armando i
proiettili P90 personalizzati, Mike ha dimostrato che i suoi metodi
investigativi vecchio stile funzionano ancora. Ma quando è andato
al dipartimento per riferire le sue scoperte, AMMO ne era già a
conoscenza. In modo indiretto, Bad Boys For Life
mette in evidenza i vantaggi delle tattiche della vecchia scuola e
quelli della tecnologia all’avanguardia. Mike e Marcus sono stati
salvati numerose volte dai membri dell’AMMO e dalle loro
sofisticate attrezzature.
Sebbene avrebbero potuto
potenzialmente affrontare da soli il resto del cartello Aretas,
come avevano fatto con altre organizzazioni criminali in
Bad Boys e Bad Boys II, è ovvio
che ci sono dei vantaggi nel lavorare con una squadra così
attrezzata. Naturalmente, l’AMMO viene chiusa a un certo punto del
film, ma con Rita come nuovo capitano della polizia, è logico che
lei ricostituisca l’AMMO e tutti i suoi membri. Senza di loro, Mike
potrebbe non essere stato in grado di seguire il suo intuito che
Isabel fosse dietro tutto e che Armando fosse suo figlio.
Marcus rientra nella polizia di
Miami alla fine di Bad Boys For Life
I primi due film di Bad
Boys erano incentrati principalmente su Marcus e la sua
famiglia, quindi è logico che Bad Boys For Life
ribalti la trama e si concentri sulla famiglia di Mike, anche se
lui non sapeva che fosse la sua famiglia fino all’atto finale.
Mentre Mike affrontava le conseguenze delle sue azioni, Marcus
voleva espiare tutta la violenza che aveva causato nella sua
carriera di poliziotto e detective. Ecco perché promise a Dio che
non avrebbe più portato violenza nel mondo se Dio avesse dato a
Mike una seconda possibilità.
Tuttavia, Marcus ha avuto
un’illuminazione durante l’inseguimento in auto con Mike e Zway-Lo:
era essenzialmente un strumento di Dio. Come detective, proteggeva
il mondo. Quindi, anche se poteva scegliere di non fare del male a
nessuno, era nella sua natura essere un “cattivo ragazzo” per tutta
la vita. Lasciare solo il suo migliore amico ha quasi ucciso Mike,
e questo non era qualcosa con cui era disposto a fare i conti in
pensione. Il titolo Bad Boys For Life non è solo
parte del mantra di lunga data di Mike e Marcus, ma è anche un
codice secondo cui vivono e continueranno a vivere.
Come Bad Boys For Life prepara il
sequel
Il finale di Bad Boys For
Life lascia molte porte aperte per il sequel, Bay
Boys: Ride or Die. Innanzitutto, la morte del capitano
Howard ha avuto un ruolo fondamentale nel nuovo film. Dopo la morte
di Howard, viene accusato di essere un poliziotto corrotto e poi le
persone che lo hanno incastrato cercano di coinvolgere Mike e
Marcus, rendendoli ricercati. Questo porta alla formazione della
squadra AMMO in questo film. Come previsto, si sono riuniti nel
sequel per aiutare Mike e Marcus a riabilitare il loro nome e
trovare i veri colpevoli.
Tuttavia, il collegamento più
importante tra il finale di Bad Boys For Life e
Bad Boys: Ride or Die è arrivato con la scena
post-credits del terzo film. In essa Mike va da Armando e gli
chiede se vuole fare qualcosa di buono per ridurre la sua pena.
Sebbene questo non sia ciò che accade in questo film, Mike va ad
aiutare Armando a fuggire quando si rende conto che le persone che
lo stanno cercando daranno la caccia anche a suo figlio. Armando
aiuta poi di nuovo suo padre e, alla fine del film, Mike lascia che
suo figlio fugga per vivere in pace.
Un Duca
all’improvviso è una commedia romantica leggera e sognante
diretta da Kevin Fair, che si
inserisce nel filone dei cosiddetti “romance regali”, un genere
molto amato dal pubblico televisivo e delle piattaforme streaming.
Il film segue le dinamiche classiche delle commedie sentimentali
ambientate nel mondo aristocratico: un uomo comune che scopre di
avere legami con la nobiltà, un castello come sfondo, un’identità
da ridefinire e l’incontro con qualcuno che lo cambierà per sempre.
In perfetto stile Hallmark, il film è costruito
per offrire leggerezza, sogno e buoni sentimenti.
Tra equivoci, giochi di ruolo e
sentimenti che sbocciano contro ogni previsione, il film costruisce
così una favola moderna ambientata tra il mondo ordinario e quello
aristocratico, sempre con il tono spensierato e garbato tipico di
questo tipo di produzioni. La pellicola richiama atmosfere
familiari a chi ha amato film come Un principe tutto mio,
Il diario di una principessa o Un amore regale. Ma ciò che distingue Un Duca
all’improvviso è la sua capacità di giocare con i ruoli
tradizionali, mettendo al centro personaggi che – pur calati in un
contesto da favola – mostrano incertezze, esitazioni e fragilità
molto reali.
Il protagonista, riluttante a
vestire i panni del duca, diventa così lo specchio di un desiderio
di autenticità che si scontra con le aspettative imposte dalle
convenzioni sociali e familiari. Nel prosieguo dell’articolo,
andremo a svelare alcune curiosità sul film, tra cui aneddoti sulle
riprese, dettagli sul cast e retroscena narrativi che rendono la
visione ancora più divertente per gli appassionati del genere. Una
guida perfetta per chi vuole tuffarsi nell’atmosfera romantica del
film conoscendo qualcosa in più su ciò che si cela dietro la
favola.
Emilie de Ravin e Andrew W. Walker nel film Un Duca
all’improvviso
La trama di Un Duca all’improvviso
Il film racconta la storia di
Johnny Payne (Andrew W. Walker),
un meccanico di Philadelphia più a suo agio sotto il cofano di una
Mustang che in una relazione stabile. Tra un frullato proteico e
una birra al pub, la sua vita scorre tranquilla fino all’arrivo di
Prudence Thorp (Emilie de Ravin),
raffinata consigliera di un antico ducato inglese. Prudence gli
rivela che il padre che non ha mai conosciuto è in realtà
William (Simon Coury), Duca di
Glasswick, ora gravemente malato e privo di eredi diretti.
Cresciuto dalla madre Dottie, ex musicista che lo
ha soprannominato “Cash” in onore di Johnny Cash, Johnny fatica ad
accettare l’idea di ereditare un titolo nobiliare da un uomo che lo
ha abbandonato.
Tuttavia, spinto dalla curiosità e
da un biglietto aereo in prima classe, decide di partire per
l’Inghilterra e affrontare il passato. A Glasswick, tra castelli,
tè delle cinque e rigide convenzioni sociali, Johnny si sente un
pesce fuor d’acqua. Lì conosce Allistair
Covington-Breed (Fiach Kunz), cugino snob
e ambizioso che da sempre brama il titolo ducale. Mentre Allistair
trama alle sue spalle, Johnny accetta di restare almeno fino al
tradizionale Ballo di Glasswick, dove Prudence spera di fargli
cambiare idea sull’eredità. Tra segreti di famiglia, documenti
scomparsi e vecchie ferite da sanare, Johnny comincia a vedere quel
mondo sotto una nuova luce.
Il cast del film
Il cast di Un Duca
all’improvviso è guidato da Andrew W.
Walker e Emilie de Ravin, due volti molto
noti al pubblico televisivo. Walker, che interpreta Johnny
Payne, è un veterano dei film Hallmark, Walker è
conosciuto per i suoi ruoli in titoli come Bottled With
Love, My Secret Valentine e Three Wise Men and a
Baby. Con il suo fascino carismatico e lo stile spontaneo,
porta autenticità al personaggio, perfetto per una commedia
romantica con sfumature regali. Accanto a lui, Emilie de
Ravin interpreta invece Prudence Thorp.
L’attrice è nota soprattutto per i suoi ruoli cult in Lost
(come Claire) e Once Upon a Time (nel ruolo di Belle), ed
è qui protagonista femminile in una storia di identità, cuore e
seconde possibilità.
Completano il cast Simon
Coury nei panni del rigido Duca William di
Glasswick, Fiach Kunz nel ruolo del
raffinato Allistair Covington-Breed, e
Jade Jordan come la fidata Annie.
Tra gli altri nomi troviamo Elizabeth Moynihan nel
ruolo di Lady Eleanor, mentre Jimmy Walker,
Michael James Ford, Ali Hardiman
e Eva-Jane Gaffney, che danno vita a un insieme di
personaggi che arricchiscono il tono fiabesco del film con ironia,
sentimento e piccoli colpi di scena. Il cast, ben assortito,
contribuisce a costruire quell’atmosfera romantica e leggera che
rende il film perfetto per gli amanti delle commedie sentimentali a
sfondo regale.
Andrew W. Walker e Emilie de Ravin in Un Duca
all’improvviso
Le location del film
Per quanto riguarda le location,
Un Duca all’improvviso è stato interamente
girato in Irlanda, principalmente nella contea di Dublino. Le scene
ambientate nel sontuoso “Glasswick Castle” sono state realizzate
all’incantevole Luttrellstown Castle Resort, un
maniero del XV secolo con interni eleganti e un vasto parco che
ricreano perfettamente l’atmosfera regale del film. Il castello
diventa così lo scenario delle grandi svolte narrative e dei
momenti romantici Le riprese esterne, tra campi e boschi, si sono
svolte invece nel pittoresco villaggio di
Glencullen, ai piedi delle Dublin Mountains,
utilizzato per evocare l’idilliaco paesaggio inglese di
campagna.
Un Duca all’improvviso è tratto da una
storia vera?
La risposta più semplice è che no,
Un Duca all’improvviso non è tratto da
una storia vera. Si tratta di una commedia romantica immaginaria
costruita intorno al classico cliché del “commoner diventa nobile”.
Tuttavia, esistono casi reali che ricordano vagamente la trama del
film. Ad esempio, nelle monarchie europee moderne, non è raro che
persone comuni scoprano legami di parentela con aristocratici mai
conosciuti. Anche matrimoni inaspettati tra persone di umili
origini e nobiltà – per amore o destino – sono documentati: si va
da relazioni genuine fino a scandali ufficiali, come accaduto tra
membri della nobiltà britannica e cittadini stranieri.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 ottobre alle ore 21:30
sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
I film sui supereroi sono oggi una
realtà ben consolidata nell’industria cinematografica mondiale,
merito anche dei successi ottenuti nell’ultimo decennio dal
Marvel Cinematic Universe.
Andando più indietro nel tempo, però, il film Superman (qui la recensione) del 1978 è
considerato il capostipite di tale tipologia di opere
cinematografiche, essendo stato il primo prodotto di questo ad
essere realizzato con notevoli mezzi e ad ottenere un ottimo
successo di critica e pubblico. Diretto da Richard Donner,
regista anche di I Goonies e della
saga di Arma Letale, il film ha dunque il merito di
aver portato sul grande schermo il supereroe per antonomasia.
Dopo diverse false partenze,
numerose riscritture della sceneggiatura e lunghe ricerche per il
giusto regista (tra i papabili vi furono anche George
Lucas e Steven Spielberg), il film riuscì infine a
prendere vita, portando sul grande schermo una rilettura del
personaggio che alternava elementi fantastici ad altri più
realisti. All’interno del film, inoltre, sono stati inseriti
numerosi simboli e risvolti narrativi che permettono di accostare
la figura di Superman a quella di Gesù Cristo. Per
Donner, infatti, era interessante il modo in cui i riferimenti
cristiani permettevano di rielaborare in modo nuovo le tematiche
alla base del racconto di Superman.
Il successo fu totale: oltre 300
milioni di dollari incassati e ben quattro nomination agli Oscar,
con il trionfo poi nella categoria “Migliori effetti speciali”. Per
tutti gli appassionati di film sui supereroi, dunque,
Superman è senza ombra di dubbio un titolo
imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e ai
suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Christopher Reeve e Gene Hackman in Superman
La trama
di Superman
Nel lontano pianeta Krypton lo
scienziato Jor-El, membro del Consiglio Supremo, è
certo che la fine di Krypton si stia avvicinando. Gli esponenti del
Consiglio decidono però di non dar credito alle sue intuizioni. A
questo punto Jor-El decide di costruire una piccola astronave in
cui poter salvare il figlio neonato Kal-El.
L’astronave, destinata ad essere inviata in un mondo molto lontano
chiamato Terra, ha appena il tempo di essere lanciata nello spazio
che il pianeta esplode, proprio come predetto dallo sventurato
scienziato. L’astronave si schianta poi in un campo di grano a
Smallville, in Kansas. Trovato dai coniugi
Jonathan e Martha Kent, che lo
adottano dandogli il nome di Clark, il bambino
crescendo inizia a manifestare dei poteri soprannaturali che lo
rendono diverso dai suoi coetanei.
Più si intensificano i suoi
straordinari poteri, più aumenta in Clark il desiderio morboso di
scoprire le sue vere origini. L’occasione per indagare sul suo
passato si presenta quando Clark trova la “Fortezza della
Solitudine”. Qui ha modo di accedere alle memorie in essa
custodite, venendo finalmente a conoscenza della sua storia. Clark
finalmente comprende qual è la sua missione: aiutare l’umanità
nella lotta perpetua contro le forze del male, senza interferire
però nella sua storia. Da questo momento in poi egli deciderà di
vestire i panni di Superman, supereroe che vola ovunque ci sia
bisogno di lui, ostacolando le malevole intenzioni del suo acerrimo
nemico, il criminale megalomane Lex Luthor.
Il cast di attori
Ad interpretare il ruolo di Superman
vi è l’attore Christopher
Reeve, il quale poinché era ancora sconosciuto ai più
non vide il suo nome particolarmente pubblicizzato in relazione al
film. Al momento di dover interpretare il personaggio, l’attore per
risultare credibile aveva bisogno di acquisire una notevole massa
muscolare. Per riuscirvi, chiese l’aiuto di DavidProwse, noto culturista e attore. Questi aveva
infatti dato corpo al personaggio di Darth Vader nella trilogia
originale. Grazie al suo aiuto, Reeve riuscì ad essere in perfetta
forma per il ruolo. Per le scene dove Superman viene ripreso mentre
si libra in aria grazie alla sua capacità di volare, l’attore
decise di ispirarsi al movimento degli alianti, di cui era un
esperto pilota, per rendere più credibile il volare del
personaggio.
Nel ruolo di Jor-El, padre di
Superman, vi è invece il due volte premio Oscar Marlon Brando.
Per la sua partecipazione Brando si accordò con i produttori e
ottenne un faraonico compenso per recitare per pochi minuti,
consistente in circa 19 milioni di dollari. Gene Hackman è
invece Lex Luthor. Quando gli fu
proposto tale ruolo, però, egli si dimostrò riluttante ad
accettare. Temeva infatti che tale personaggio e tale film
avrebbero compromesso la sua carriera di attore serio. Dopo che
ebbe saputo che anche il grande Marlon Brando aveva firmato per un
ruolo, però, si decise a prendervi parte. Nel film sono poi
presenti gli attori Margot Kidder nei panni di
Lois Lane e Phyllis Thaxter in quelli di Martha
Kent. Terence Stamp interpreta invece il Generale
Zod.
Christopher Reeve e Margot Kidder in Superman
I fumetti a cui il film si ispira
Per quanto riguarda le ispirazioni,
il film Superman trae spunto da numerosi fumetti classici
dell’era d’oro e d’argento. Ad esempio, la scena in cui Superman
solleva un camion richiama la storica copertina di Action
Comics #1 (1938), mentre l’origine su Krypton e l’arrivo sulla
Terra sono ripresi da Superman #1 (1939). L’estetica
cristallina del pianeta natale, invece, trae spunto dalle
reinterpretazioni visive degli anni ’70, in particolare da
Superman #233 di Denny O’Neil e Curt Swan. Anche il tema
dell’identità segreta e dell’amore per Lois Lane si rifà a
Superman’s Girl Friend Lois Lane, mentre l’umorismo di Lex
Luthor richiama le sue versioni silver age.
I sequel di Superman e le altre versioni
del personaggio
Dato il successo del film, furono
realizzati ben tre seguiti. Superman
II, uscito nel 1980 questo vide il ritorno di
Luthor come antagonista, a cui venne affiancato il Generale Zod con
un ruolo più ampio. Il film fu un grandissimo successo e spinse a
dar vita a Superman
III, uscito nel 1983. A causa dell’assenza di
diversi attori dei due primi film, questo terzo capitolo suscitò
meno interesse e non ottenne il successo sperato. Venne ad ogni
modo realizzato un quarto capitolo, intitolato Superman
IV. Caratterizzato da un budget molto ridotto,
questo film fu segnato da evidenti limiti tecnici e negli effetti
speciali, cosa che lo ha portato ad essere considerato il peggiore
della serie. Nel 2006 è poi invece stato realizzato Superman
Returns, costruito per essere un sequel del
secondo film, dove il protagonista è interpretato da
Brandon Ruth.
Dopo Superman
Returns, il personaggio è tornato sul grande schermo
nel 2013 con L’uomo d’acciaio, diretto da Zack
Snyder e interpretato da Henry Cavill. Il film presentava una versione
più cupa e moderna di Superman, ponendo le basi per un nuovo
universo cinematografico DC. Il personaggio è poi apparso in
Batman v Superman: Dawn of Justice
(2016) e Justice League (2017), progetti
ambiziosi ma accolti con reazioni contrastanti. Dopo anni di
incertezza, James Gunn ha annunciato una nuova ripartenza:
il film Superman,
del 2025, è un reboot con David Corenswet nel ruolo dell’eroe,
promettendo un tono più luminoso e classico.
Il trailer
di Superman e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire di
Superman grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple
iTunes, Tim Vision, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 8 luglio alle ore
21:10 sul canale TwentySeven.
Eagle Pictures ha rilasciato il trailer ufficiale
di Locked – In Trappola, il nuovo
thriller psicologico ad alta tensione che arriverà nelle sale
italiane il 20 agosto
2025. Il film si preannuncia come un’esperienza
claustrofobica e intensa, in cui lo spettatore sarà trascinato in
un vortice di sospetti, manipolazioni e verità nascoste.
Il
protagonista è un uomo ordinario che si ritrova improvvisamente
intrappolato in una situazione senza via d’uscita: bloccato
all’interno di un ambiente chiuso, costretto a confrontarsi con sé
stesso, con i propri fantasmi e con chi, all’esterno, sembra avere
il controllo sul suo destino. Il trailer, serrato e dal ritmo
incalzante, suggerisce un gioco psicologico inquietante, in cui
nulla è come sembra e ogni scelta può essere fatale.
Locked – In Trappola si
inserisce nella tradizione dei thriller minimalisti, dove lo spazio
ristretto diventa teatro di tensione crescente e introspezione
forzata. Il film punta tutto sull’atmosfera opprimente, sul lavoro
degli attori e su una regia capace di costruire suspense attraverso
sguardi, silenzi e piccoli dettagli.
L’identità del protagonista e i motivi che lo hanno condotto alla
“prigionia” sono volutamente lasciati nell’ombra dal trailer,
alimentando il mistero e la curiosità. Sarà lo spettatore, passo
dopo passo, a ricostruire la verità insieme al protagonista.
Con Locked – In
Trappola, Eagle Pictures porta nelle sale italiane un film che
promette di tenere con il fiato sospeso fino all’ultimo fotogramma.
Appuntamento fissato: dal
20 agosto al cinema.
Il prossimo ritorno di Denis
Villeneuve ad Arrakis è ufficialmente intitolato Dune –
Parte Tre. Secondo alcune indiscrezioni, il film
sarebbe inizialmente stato chiamato “Messia di Dune”, in riferimento al libro di Frank
Herbert del 1969 da cui il film trarrà la sua trama,
seguendo Paul “Muad’Dib” Atreides mentre assume il ruolo di
imperatore. Su Rentrak, il film è però ora elencato come
Dune –
Parte Tre.
Come riportato da Variety, il film includerà anche
sequenze girate con telecamere Imax. Tuttavia, Dune – Parte
Tre non sarà interamente girato con telecamere Imax,
seguendo le orme di Odissea
di Christopher Nolan, che è il primo e finora
unico film prodotto in questo modo. In un’intervista alla CNBC, il
CEO di Imax Richard Gelfond sembrava suggerire che
il prossimo capitolo sarebbe stato girato interamente con le
telecamere proprietarie dell’azienda, ma sembra che si sia espresso
male.
Le riprese di Dune – Parte
Tre inizieranno a breve, con Timothée Chalamet e Zendaya che riprenderanno i loro ruoli. Anche
Jason Momoa ha confermato che tornerà per il
nuovo, dopo aver recitato nel primo ma non essere apparso nel
sequel, in quanto il suo personaggio moriva nel primo film. Nel
terzo, tuttavia, il suo Duncan Idaho tornerà come clone e avrà un
ruolo particolarmente importante. Non resta a questo punto che
attendere l’ufficialità dell’inizio delle riprese e di poter avere
qualche prima immagine dal set.
In precedenza, parlando con la
rivista Time, Villeneuve ha confermato che Dune 3
sarà basato sul secondo romanzo della serie di Frank Herbert,
“Messia di Dune“. Il regista ha diviso il primo romanzo in
due metà per adattarlo in due film. Ma il terzo film coprirà
Messia di Dune nella sua interezza.
In Dune – Parte
Tre, tratto dal romanzo Messia di Dune di Frank
Herbert, possiamo aspettarci una narrazione molto più intima e
politica rispetto all’epica espansiva di Parte Due. Dopo
aver conquistato Arrakis e assunto il ruolo di Imperatore, Paul
Atreides dovrà affrontare le conseguenze del jihad scatenato in suo
nome e il peso del potere assoluto. Il film esplorerà la
disillusione di Paul, i suoi dubbi morali e le macchinazioni di chi
vuole distruggerlo dall’interno. La storia si muoverà dunque tra
intrighi religiosi, crisi identitarie e visioni profetiche, aprendo
un nuovo capitolo più cupo e riflessivo nell’universo di
Dune.
Leggi anche tutti gli approfondimenti su Dune – Parte
Due:
Il trailer di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Il Castello
dell’Infinito. Il film, diretto da Haruo
Sotozaki, è il primo capitolo della trilogia
cinematografica che rappresenta l’arco finale e il culmine della
popolare e pluripremiata serie anime shonen. La saga di
Demon Slayer, campione d’incassi in tutto
il mondo, è tratto dal manga di Koyoharu Gotoge, che con oltre 150
milioni di copie è tra i primi dieci più venduti della storia.
Demon Slayer ha inizio
quando Tanjiro Kamado, un ragazzo la cui famiglia è stata uccisa da
un demone, si unisce al Demon Slayer Corps per far tornare umana la
sorella minore Nezuko dopo che questa è stata trasformata in un
demone.
Nell’aprile 2019, la serie anime
televisiva Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba ha debuttato con
Unwavering Resolve Arc, seguito dall’uscita del
lungometraggio Mugen Train nell’ottobre 2020, dalle serie
televisive Mugen Train Arc e Entertainment District
Arc nell’ottobre 2021, da Il villaggio dei forgiatori di
katana Arcnell’aprile 2023 e infine dal capitolo
cinematografico Verso L’Allenamento Dei Pilastri uscito
nel 2024.
Demon Slayer: Kimetsu
no Yaiba Il Castello dell’Infinito sarà al cinema
dall’11 settembre distribuito da Eagle Pictures.
Le
prime reazioni a Superman
sui social media sono uscite oggi, e possiamo dire che sono per lo
più positive. Sebbene il film non stia ricevendo il riscontro
unanime che alcuni si aspettavano, sembra comunque che il regista
James
Gunn abbia prodotto un successo. Le recensioni saranno
più eloquenti, ma ci sono ancora molti dettagli interessanti da
ricavare da queste prime impressioni.
Ecco cosa CBM ha scoperto sul film e cosa
dobbiamo aspettarci, prima di vederlo in sala da domani, 9
luglio.
È il film di Superman che molti fan
aspettavano
L’Uomo d’Acciaio e i film dello
“SnyderVerse” sono seguiti hanno una fanbase devota, ma la maggior
parte dei fan DC sembra concordare sul fatto che il mondo abbia
bisogno di un Superman un po’ più
ottimista.
Joss Whedon ce ne
ha dato un assaggio nella sua versione altrimenti disastrosa di
Justice League. Tuttavia, sembra che
Gunn abbia realizzato un film che abbraccia la gioia intrinseca di
questo personaggio, al posto di quella che era una versione in gran
parte cupa di Zack Snyder.
“Superman ci ricorda che Clark
Kent è sempre stato un faro di speranza e della bontà che può
esistere in questo mondo”, si legge in un verdetto. Un altro
afferma che questa è “l’uscita cinematografica più vibrante,
ottimista e incentrata sui personaggi dell’eroe da quando Richard
Donner dirigeva la serie”. Un critico forse riassume al meglio
la situazione promettendo un “viaggio senza sosta, pieno di
umorismo, azione ed emozioni“.
Ci sono alcuni problemi
evidenti
Superman
sta ricevendo molti elogi, ma non è certo perfetto, a giudicare da
queste prime reazioni. È stato definito “un disastro,
narrativamente e per il suo tono” e “un film [che]
purtroppo cede sotto una trama contorta e spesso sciocca”.
Anche gli effetti visivi sono stati
criticati, anche se questo è meno sorprendente, dato che i film DC
della Warner Bros. sono sempre stati un po’ incerti su questo
fronte (basta guardare Flash e Black
Adam per averne la prova). In effetti, potrebbe
esserci un po’ troppa CGI, con un critico che sostiene che
raggiunga i “livelli Marvel”. Un
Superman troppo buffo e sciocco, a quanto pare è
un argomento di discussione. Ad alcuni è piaciuto il tono bizzarro
e ad altri no, quindi potrebbe dipendere da cosa ci si aspetta da
un film di supereroi. Tuttavia, ci sono cose peggiori per questo
genere che essere “divertente, vibrante [e] idiosincratico”.
Sebbene sarebbe ingiusto definire
David Corenswet uno “sconosciuto”, non è certo
un nome familiare e porta con sé ben poco in termini di bagaglio
per Superman. Tuttavia, proprio come la scommessa
di Gunn ha dato i suoi frutti quando ha scelto Chris Pratt per il ruolo di Star-Lord,
sembra che lo stesso si possa dire di Corenswet. “David
Corenswet brilla di sincerità e forza“, ha scritto un critico,
mentre un secondo ha sottolineato: “Corenswet ha quella
scintilla eroica“.
Anche il Lex Luthor di Nicholas Hoult viene elogiato, così come la
Lois Lane di
Rachel Brosnahan. Purtroppo, sebbene lei e Corenswet
abbiano molta alchimia, c’è chi ha ritenuto che il loro tempo
condiviso sullo schermo fosse troppo limitato.
La critica peggiore al
Superman di Corenswet non sembra nemmeno
riguardare la sua interpretazione, ma riguarda più il modo in cui è
scritto il personaggio. “David Corenswet interpreta un Superman
dolce e fanciullesco, che viene costantemente preso a calci nel
sedere; sarebbe meglio come protagonista in un film di Dudley
Do-Right”, ha affermato un post.
È di nuovo Flash?
L’idea che i
critici siano “pagati” dagli studios è un mito perpetuato da chi
cerca disperatamente un motivo per cui l’opinione di qualcuno non
corrisponde alla propria.
Tuttavia, negli ultimi anni gli
studios hanno dato priorità agli account dei fan e agli influencer
rispetto ai veri critici, ed è qui che si insinuano alcuni dubbi
(gli eventuali punteggi di Rotten Tomatoes raramente coincidono con
le lodi pubblicate su X). Le citazioni che abbiamo usato qui
provengono da critici, ma alcuni dei verdetti estremamente positivi
riportano inevitabilmente alla mente ricordi del 2023.
Prendete Erik Davis
di Fandango, ad esempio. Ora lavora per un’azienda che vende
biglietti per il cinema, quindi, per quanto sia giustamente
rispettato, è raro che dica qualcosa di negativo su un film.
Ciononostante, gli studi cinematografici si assicurano spesso che
le dichiarazioni entusiastiche di Davis siano in primo piano nel
marketing, e nel 2023 ha definito Flash uno dei “migliori film
di supereroi mai realizzati“.
Quel post è stato poi cancellato, ma
ha portato alcuni a mettere in discussione la sua affermazione
secondo cui Superman è “il film di supereroi
perfetto e un inizio fantastico per i nuovi DC Studios“.
Ancora una volta, Davis è bravissimo in quello che fa, ma questo è
un esempio tanto valido quanto altri per attendere le recensioni
complete. Questo vale per la Marvel, la DC o qualsiasi altro film
in uscita.
Abbraccia i fumetti
Guy Gardner, Hawkgirl e Mister Terrific in Superman
Concludiamo questa analisi con una
nota positiva. I migliori film di supereroi abbracciano i fumetti,
ed è esattamente quello che Gunn sembra aver fatto con
Superman.
Tra le indicazioni preferite ci
sono: “La visione di James Gunn è un fumetto che prende vita”,
“è sfacciatamente fumettistico” e “sembra un fumetto o
Justice League Unlimited sullo schermo”. Sembrano commenti
incoraggianti.
Ovviamente, dobbiamo anche
sottolineare che alcuni critici hanno ammesso che l’approccio di
Gunn potrebbe non funzionare per tutti. Questo potrebbe essere
problematico se significa che gli spettatori abituali rimarranno
confusi o infastiditi dalla storia della Silver Age del regista, ma
per i fan, sembra una vittoria.
“Il Superman di James Gunn
sembra che abbia buttato tutti i fumetti di Superman e la sua
intera filmografia in un frullatore e abbia fatto una purea”,
ha scritto un critico. Lasceremo a voi decidere se questo sia un
bene o un male.
I Marvel Studios hanno iniziato ad
alzare la posta in gioco con la campagna marketing di I
Fantastici Quattro: Gli Inizi, e il
Baxter Building è appena stato messo in vendita su
Zillow (un’azienda statunitense che gestisce un’importante
piattaforma online per il mercato immobiliare)!
Con 4 camere da letto e 4 bagni, la
proprietà di circa 415 metri quadrati (4.444 piedi quadrati) è in
vendita per la strabiliante cifra di 4.444.444 dollari. Oltre a
offrire uno sguardo più da vicino agli straordinari set costruiti
per il film, l’annuncio rivela anche un nuovo aspetto del
Baxter Building in questa realtà parallela, con lo
skyline di New York, l’Excelsior Launch Pad e tutto il resto
(qui il
video).
Ecco la descrizione ufficiale della
casa della Prima Famiglia Marvel:
Questa straordinaria residenza fonde un design senza tempo con
le ultime innovazioni di ReedTech. I residenti godono di uno spazio
abitativo adattabile che può adattarsi alle loro esigenze. Possono
“accendere il fuoco!” con il barbecue interno della cucina
high-tech e ricevere aiuto immediato in casa dal loro assistente
robotico H.E.R.B.I.E. Godetevi viste mozzafiato sulla città,
inclusa la rampa di lancio dove i Fantastici Quattro si preparano
per la loro prossima missione cosmica. Potreste persino vedere la
Torcia Umana illuminare il cielo!
Le residenze costituiscono solo una parte del Baxter Building.
Laboratori e officine all’avanguardia si estendono su più piani,
offrendo a Reed Richards e al suo team lo spazio necessario per
sperimentare innovazioni pionieristiche nel campo della robotica,
dell’aeronautica e oltre. Alla base dell’edificio si trova il
quartier generale della Future Foundation, dove i Fantastici Quattro, in
particolare l’impareggiabile diplomatica Sue Storm, promuovono una
nuova era audace. La loro missione: fornire energia pulita e
promuovere il progresso scientifico in tutto il mondo.
Il cast di I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è stato oggi a
Parigi, in Francia, per promuovere il film. Nel comunicato stampa
diffuso da Disney/Marvel Studios, il nome di John
Malkovich è nuovamente incluso insieme al resto del cast.
Il suo nome è stato assente da altri recenti spot pubblicitari (e
persino da spot televisivi), il che ha portato a ipotizzare che il
suo ruolo di Red Ghost fosse stato tagliato dopo
proiezioni di prova. Ora, possiamo presumibilmente attribuirlo a un
errore o al fatto che il suo ruolo fosse così marginale da non
meritare di essere menzionato.
L’attore è apparso brevemente nel
teaser, ma come il resto del cast di supporto, non è stato
certamente al centro dell’attenzione del marketing.
Il film Marvel Studios I
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne
e Sarah Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
Ci sono alcuni momenti fondamentali
nella storia di ogni supereroe che sarebbe quasi impossibile non
rappresentare quando si mostra la loro origine sullo schermo, ma
quando un personaggio è abbastanza importante da meritarsi un
reboot (a volte più di un reboot), rivedere queste scene in
questione può iniziare a risultare un po’ ripetitivo.
Batman, Spider-Man
e Superman sono tre dei
personaggi dei fumetti più popolari e conosciuti di tutti i tempi,
ed è probabilmente lecito supporre che la maggior parte delle
persone, anche chi non legge fumetti, sia a conoscenza degli eventi
che li hanno portati a diventare gli eroi che conosciamo oggi.
Abbiamo davvero bisogno di rivedere quelle sequenze “di origine”?
James Gunn pensa di no.
Al regista di Superman è stato chiesto di nominare
tre momenti che semplicemente non dovremmo mai più vedere in un
film di fantascienza/cinecomic durante un’intervista con il
Times.“Non ho bisogno di vedere perle in un
vicolo quando i genitori di Batman vengono uccisi. Non ho bisogno
di vedere il ragno radioattivo che morde Spider-Man. Non ho bisogno
di vedere il piccolo Kal arrivare da Krypton a bordo di un piccolo
razzo.”
A dire il vero, l’ultima trilogia di
Spider-Man della Sony Pictures non ci ha riportato
al fatidico giorno in cui Peter Parker fu morso da un ragno (anche
se il Peter di Tom
Holland lo ha menzionato durante una conversazione con
Ned Leeds), e The Batman di Matt
Reeves ha fatto solo un vago riferimento alla morte dei
genitori di Bruce Wayne. Superman: The Movie,
Superman Returns e L’uomo d’acciaio hanno tutti
mostrato quel razzo a dimensione di neonato che sfrecciava verso la
Terra, quindi è comprensibile che Gunn abbia deciso di prendere
un’altra direzione con il suo reboot del DCU!
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion,
Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de
Faría, Wendell Pierce,
Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva
Howell. Il film sarà al cinema dal 9
luglio distribuito da Warner Bros.
Pictures.
“Superman”, il
primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a
volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da
Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn
trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato,
con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e
sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e
da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e
Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del
lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della
fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista
Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al
compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy
(“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
Scarlett Johansson è diventata l’attrice, in assoluto,
che ha generato i più alti incassi di sempre a Hollywood. Come
previsto, nonostante le recensioni contrastanti e negative,
Jurassic World – La Rinascita si è rivelato un
enorme successo, incassando già la strabiliante cifra di
318 milioni di dollari al botteghino globale dopo sei
giorni dall’uscita. Secondo The Numbers, questo ha fatto
balzare Scarlett Johansson dal terzo al primo posto, superando i
suoi colleghi di lunga data dell’MCU, Samuel L.
Jackson e Robert Downey Jr., nella
classifica delle star con gli incassi più alti di sempre.
Jackson (Nick Fury) era il
precedente detentore del primo posto, con un incasso totale di 14,6
miliardi di dollari. Downey Jr. (Tony Stark) era subito dietro di
lui con 14,3 miliardi di dollari, ma
Scarlett Johansson è ora la regina indiscussa del botteghino
con 14,8 miliardi di dollari.
Molti dei titoli di maggior incasso
di Johansson provengono dal suo periodo nei panni di Natasha
Romanoff/Vedova Nera nel Marvel Cinematic Universe, tra cui
Avengers: Endgame (2,7 miliardi di
dollari), Avengers: Infinity War (2
miliardi di dollari), The Avengers (1,5 miliardi
di dollari), il primo sequel Age of Ultron (1,4
miliardi di dollari), Captain America: Civil
War (1,1 miliardi di dollari), Captain America: The Winter
Soldier (714 milioni di dollari) e Iron Man
2 (621 milioni di dollari). Ci sono stati anche altri
grandi successi, come Il libro della giungla (951
milioni di dollari), Sing (631 milioni di dollari)
e Lucy (457 milioni di dollari).
Sebbene non sia ancora stato
annunciato un sequel diretto, si vocifera che la Universal Pictures
stia già pianificando un seguito di La Rinascita e voglia che Johansson riprenda
il suo ruolo.
I Wonder
Pictures è lieta di presentare il trailer e il poster
italiani di
The Smashing Machine di Benny
Safdie con
Dwayne“The Rock” Johnson e
la candidata all’Oscar® Emily Blunt, nelle sale
italiane dal 19 novembre 2025 distribuito da I
Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione
con WISE Pictures.
Il regista
Benny Safdie – qui al suo debutto “da solista”
dopo aver segnato lo scenario del cinema indipendente statunitense
insieme al fratello Josh con film cult come Diamanti
grezzi – mette in scena una grande storia di agonismo
e umanità ispirata alla vita della leggenda degli sport da
combattimento Mark Kerr, un film intenso ed
emozionante ricco di combattimenti spettacolari e incredibilmente
realistici, capaci di restituire tutta la fisicità e la tensione
emotiva del ring. In un mondo che ci chiede sempre di vincere,
quella di Kerr è una grande vicenda di amicizia, d’amore e di presa
di coscienza del proprio potenziale e dei propri limiti.
Nella parte del
protagonista, Dwayne Johnson, dopo un percorso
artistico che lo ha incoronato come star indiscussa dei film action
e comedy, si cimenta per la prima volta in un ruolo drammatico a
tutto tondo e offre un’interpretazione intensa e personale, che lo
lancia di diritto tra gli interpreti da tenere d’occhio nella
prossima awards season. Gli fa da contraltare
l’interpretazione esplosiva e viscerale di Emily Blunt – perfetta sparring
partner di Johnson sin dai tempi di Jungle Cruise,
che ha cementato l’intesa artistica tra i due attori – nel ruolo di
Dawn, moglie di Kerr.
Tratto da una
travolgente storia vera, The Smashing
Machine racconta l’intensa parabola di Mark
Kerr, celebrato campione di lotta libera, Vale Tudo e MMA,
un fighter che ha fatto la storia degli sport da
combattimento, al punto da guadagnarsi recentemente un posto nella
prestigiosa UFC Hall of Fame. Incontro dopo
incontro, battaglia dopo battaglia, sfida dopo sfida, il film ci
porta oltre le luci della ribalta, oltre i trionfi sportivi, per
raccontare Kerr dentro e fuori dal ring, esplorando il caos emotivo
e le contraddizioni di un uomo destinato a diventare una
leggenda.
Prodotto da
A24, The Smashing Machine uscirà nelle
sale italiane dal 19 novembre distribuito da
I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in
collaborazione con WISE Pictures.
Dal 6 al 16 agosto
2025, Locarno tornerà a essere il cuore
vibrante del grande cinema internazionale, accogliendo una
programmazione ricca e variegata: dalle proposte più audaci e
sperimentali al grande cinema popolare. I concorsi offriranno uno
sguardo originale su nuove forme narrative, mentre sulla Piazza
Grande si alterneranno storie umane intense e toccanti, illuminate
dalla presenza di grandi star internazionali. Con la sua 78ª
edizione, Locarno si conferma una vetrina aperta a tutti i
linguaggi e immaginari del cinema contemporaneo.
Giona A. Nazzaro, direttore
artistico del Locarno Film Festival: “I film della
78esima edizione rappresentano quanto di vivo, necessario e audace
respira nel cinema contemporaneo, oggi. Un cinema tutto al presente
indicativo, privo di qualsiasi nostalgia e proiettato tutto in
avanti, verso un futuro aperto, mobile, inclusivo, da immaginare
insieme, nuovamente. Un cinema giocoso e pericoloso, che si assume
molti rischi, ma anche un cinema che non dimentica di ridere e di
irridere, e di interrogare la storia in tutti i suoi aspetti.
Cinema necessario, dunque, da scoprire nel buio della sala
cinematografica, per ritrovare il senso profondo del piacere e del
senso di appartenere a una comunità. Film pensati per la sala
cinematografica e per l’esperienza collettiva, davanti allo
schermo. Il cinema, ancora una volta, è ora. Tutto in
avanti”.
14 film, incluse 4 prime mondiali e
2 prime internazionali, saranno presentati in Piazza Grande, lo
straordinario cinema all’aperto di Locarno, in grado di ospitare
ogni sera migliaia di spettatori.
Nel Concorso Internazionale 17 film
provenienti da tutto il mondo e presentati in prima mondiale
competono per il Pardo d’Oro. Qui trova spazio il meglio del
panorama cinematografico contemporaneo: qui autori affermati e
talenti emergenti, forme classiche e sperimentali tracciano i nuovi
territori dell’arte cinematografica.
Il Concorso Cineasti del Presente,
lo spazio dedicato agli autori di oggi e al cinema di domani,
comprende 15 film: opere prime o seconde, tutte in prima
mondiale.
Fuori Concorso è il laboratorio
creativo in cui prendono forma nuove visioni e si riscrivono i
linguaggi del cinema: una sezione non competitiva che funge da
laboratorio di contaminazione tra tutti i generi immaginabili e le
diverse forme di narrazione. La sezione comprende 14 film, di cui
12 prime mondiali e una prima internazionale.
Prospettive inedite sulla storia del
cinema con 15 film: una sezione diversificata che contiene classici
appena restaurati e film poco conosciuti.
All’interno della missione del
Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro
fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e
sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del
linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40
prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e
traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di
domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il
Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro
visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale
internazionale. Il Concorso Corti d’Autore propone opere
straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere
una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori
affermati.
Pochi festival internazionali
possono vantare rilevanza culturale pari a quella delle celebri
retrospettive del Locarno Film Festival, che ormai da anni
contribuiscono in modo determinante al dibattito mondiale sul
cinema di ieri. Che si tratti di studi completi del corpus di un
grande autore – i quali offrono la possibilità di assorbire la
complessità della produzione artistica di un cineasta nella sua
interezza – oppure di una riconsiderazione non canonica di cinema
nazionali o case di produzione, la ricca Retrospettiva è un
appuntamento amatissimo da cinefili, studiosi, professionisti e
grande pubblico. Quest’anno non fa eccezione: con “Great
Expectations” il Festival rende omaggio al cinema britannico
postbellico, riunendo pellicole restaurate in digitale e copie
provenienti dalla collezione del BFI National Archive – che
quest’anno festeggia il suo 90° anniversario.
Una selezione dedicata al pubblico
dei più giovani, un viaggio iniziatico nel mondo del cinema, grazie
a una selezione di film dedicati a bambini e ragazzi, con 4 prime
mondiali e 2 internazionali e immersioni nel mondo dell’animazione,
tra cui la prima svizzera di Mary Anning, chasseuse de fossiles
(2025), il nuovo film d’animazione di Marcel Barelli, premiato
quest’anno con il Locarno Kids Award presentato dalla
Mobiliare.
Nel primo anno di un ciclo
quadriennale dedicato a 42 paesi del continente africano, Open
Doors offrirà una panoramica delle più interessanti produzioni
indipendenti della sua attuale regione di riferimento. Quest’anno
saranno presentati 8 lungometraggi e 5 cortometraggi.
La Semaine de la Critique presenta 7
lungometraggi documentari in prima mondiale o internazionale,
selezionati dall’Associazione Svizzera dei Giornalisti
Cinematografici.
Una selezione di 10 lungometraggi e
2 corti che rappresentano il meglio della produzione elvetica,
scelta da una commissione di rappresentanti delle Giornate di
Soletta, dell’Accademia del Cinema Svizzero e SWISS FILMS.
Netflix annuncia
che “Il Mostro”, la serie tv in 4 episodi diretta
da Stefano Sollima, creata da Leonardo Fasoli e
Stefano Sollima, che racconta Il Mostro di Firenze, arriverà solo
su Netflix dal 22 ottobre, in concomitanza con il 10°
anniversario dell’arrivo del servizio in Italia.
La serie tv, una
produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e
AlterEgo, prodotta da Lorenzo Mieli, Stefano Sollima e Gina
Gardini, vede tra i suoi interpreti Marco Bullitta, Valentino
Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio
Tintis e Giordano Mannu.
La trama di Il
Mostro
Otto duplici omicidi.
Diciassette anni di terrore. Sempre la stessa arma. Una beretta
calibro 22. Una delle più lunghe e complesse indagini italiane sul
primo e più brutale serial killer della storia del Paese: il Mostro
di Firenze. Questa storia è stata ricostruita sulla base dei
procedimenti e delle indagini ancora in corso. In una storia dove i
mostri possibili, nel corso del tempo e delle indagini, sono stati
molti, il nostro racconto esplora proprio loro, i possibili mostri,
dal loro punto di vista. Perché il mostro, alla fine, potrebbe
essere chiunque.
CREDITS:
Data
di uscita: dal 22 ottobre solo su Netflix
Regia
di Stefano Sollima
Una
Produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e
AlterEgo
Prodotto da Lorenzo Mieli, Stefano Sollima e Gina Gardini
Una
serie creata da Leonardo Fasoli e Stefano Sollima
Cast:
Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone,
Giacomo Fadda, Antonio Tintis e Giordano Mannu.
L’attesissimo Superman
diretto da James Gunn sta per arrivare al cinema, pronto
a inaugurare una nuova era per l’universo cinematografico DC. Con
un tono più luminoso e umano rispetto alle precedenti incarnazioni,
il film promette di restituire al grande schermo un Uomo d’Acciaio
ricco di speranza, emozione e modernità. Il cast, ricco di volti
noti e nuove promesse, interpreta invece una gamma di personaggi
iconici dell’universo DC, alcuni dei quali al debutto
cinematografico. In vista dell’uscita, e per prepararsi al meglio
alla visione in sala, ecco allora una guida completa al cast e ai
personaggi del film.
Il cast e i personaggi protagonisti
di Superman
David Corenswet interpreta Superman
/ Kal-El / Clark Kent
David Corenswet è il nuovo attore incaricato
di dare vita a Clark Kent/Kal-El
in un progetto live-action, dopo star del calibro di Christopher Reeve e Henry Cavill. Nell’iterazione della DCU, il figlio più famoso di Krypton possiede i
suoi soliti poteri, tra cui la vista calorifica, la capacità di
volare, la super forza, l’invulnerabilità, la super velocità e la
vista a raggi X, tra gli altri. Si tratta però di un supereroe già
maturo, equilibrato e cresciuto in una famiglia amorevole. Non
siamo di fronte a una classica origin story, ma a un eroe che cerca
il suo posto nel mondo, bilanciando altruismo e umanità.
Corenswet si è fatto un nome nella
serie NetflixThe Politician, ma è apparso anche
in film come The Greatest Hits di Hulu e ha recitato nei
film Pearl e Twisters,
oltre che in alcune popolari serie TV, tra cui Hollywood, Lady in the Lake e We Own This
City. Questo ruolo rappresenta il suo debutto da protagonista
in un grande franchise, dando corpo a un Superman energico, empatico e
moderno. Di Superman, Corenswet ha detto: “Rispetto a Batman e
Spider-Man, Superman non viene descritto come un personaggio con
grandi conflitti interiori. Se è invincibile, cosa c’è in gioco?
Tutte le cose importanti. Puoi essere la persona più equilibrata e
ben intenzionata del mondo, ma le persone continueranno a morire.
Non puoi salvare tutti per sempre“.
Lex Luthor e Clark Kent in Superman
Nicholas Hoult interpreta Lex Luthor
Nicholas Hoult, che secondo quanto riferito
avrebbe accettato il ruolo di Lex Luthor nel
novembre 2023 prima che la sua partecipazione fosse annunciata
ufficialmente pochi giorni dopo, interpreterà uno dei nemici più
iconici di Superman. Nonostante il teaser del film suggerisse la
possibile apparizione di un altro grande cattivo, Luthor sarà
indubbiamente il cattivo principale del film.
Gli spettatori britannici
riconosceranno immediatamente Hoult dal film commedia-drammatico
del 2002 About a Boy e dalla serie televisiva per
adolescenti Skins di Channel 4. Da allora, Hoult ha
interpretato una versione più giovane del personaggio Marvel Hank McCoy/Bestia nella
seconda serie di film X-Men della Fox e ha recitato in
numerosi altri progetti, tra cui
Renfield, Warm Bodies, Tolkien,
Giurato
numero 2 e The
Menu.
Rachel Brosnahan interpreta Lois Lane
Nota soprattutto per aver
interpretato Miriam “Midge” Maisel nella serie Prime VideoLa fantastica signora Maisel,
Rachel Brosnahan interpreterà la combattiva
giornalista Lois Lane in questo film. In
Superman non sarà più una damigella in pericolo,
poiché Brosnahan interpreterà il personaggio in modo più grintoso e
proattivo rispetto alle versioni precedenti.
Nonostante la sua pluripremiata
interpretazione nella suddetta serie originale Amazon TV, Brosnahan
ha recitato anche in Spie sotto copertura,
Manhattan e The Amateur, tra le altre produzioni.
La vedremo prossimamente nella seconda stagione di Presunto innocente su Apple
TV+, dove Brosnahan è stata recentemente annunciata come
protagonista della serie antologica poliziesca.
Lois Lane in Superman
Nathan Fillion interpreta Guy Gardner / Lanterna Verde
Guy Gardner, uno
dei tanti personaggi DC ad assumere l’alias di Lanterna Verde –
individui dotati di un anello verde che conferisce varie abilità a
chi lo indossa – sarà interpretato da Nathan Fillion. È uno dei tre Lanterna Verde
confermati per apparire in questo franchise cinematografico,
insieme a John Stewart di Aaron
Pierre e Hal Jordan di Kyle
Chandler, che saranno introdotti nella serie TV Lanterns
della HBO.
Famoso soprattutto per aver
interpretato Malcolm “Mal” Reynolds in Firefly, Fillion è apparso
in numerose altre serie TV e film di successo. Nella sua brillante
carriera, è anche noto per aver interpretato Richard Castle in
Castle e in The Rookie della ABC, T.D.K in
The Suicide Squad, diversi personaggi nella
serie di film Guardiani della Galassia e per aver
doppiato personaggi in varie serie TV animate e nella serie di
videogiochi Halo. Fillion tornerà a vestire i panni di
Gardner nella seconda stagione di Peacemaker, in arrivo su
HBO Max alla fine di agosto.
Edi Gathegi interpreta Michael Holt / Mister Terrific
Il vero nome di Mister
Terrific è Michael Holt, che farà la sua
prima apparizione dal vivo proprio in Superman.
Edi Gathegi interpreterà Holt, uno dei tre
individui dotati di superpoteri che compongono la Justice
Gang, di proprietà dell’azienda. Per quanto riguarda
Mister Terrific, è uno scienziato diventato supereroe che usa sfere
fluttuanti, note come T-spheres, per creare proiezioni olografiche,
hackerare altre macchine ed emettere scariche di energia. È anche
incredibilmente intelligente (ha 14 dottorati di ricerca nella DC
Comics) e ricco.
In sostanza, ha le finanze e la
potenza di fuoco pari a quelle del più famoso vigilante miliardario
Bruce Wayne/Batman. Edi Gathegi ha recitato in diversi episodi e/o
stagioni di For All Mankind di Apple, The
Blacklist della NBC, Proof della TNT e The Family
Tools della ABC. Alcuni spettatori potrebbero riconoscerlo
anche da X-Men – L’inizio e The
Harder They Fall.
Guy Gardner, Hawkgirl e Mister Terrific in Superman
Il terzo e ultimo membro della
Justice Gang, Hawkgirl – il cui
vero nome è Kendra Saunders è interpretato da
Isabela Merced. Hawkgirl ha una delle storie
più complicate di tutta la DC Comics. In sostanza, però, Saunders è
l’ultima reincarnazione di Shayera Hol, membro di una razza aliena
conosciuta come i Thanagariani. Terza detentrice del mantello di
Hawkgirl, Saunders possiede i ricordi dei suoi antenati, Hol e
Shiera Sanders. È anche un’eroina riluttante e cinica, quindi
aspettiamoci che entri in conflitto con il più idealista Superman.
Per quanto riguarda le abilità, può volare, è un’esperta
combattente e possiede le solite abilità sovrumane.
Vista l’ultima volta nel ruolo di
Dina nella seconda stagione di The Last of Us, la stella di Merced è in
ascesa grazie alle sue interpretazioni nello spin-off di
Spider-Man, Madame Web, Alien: Romulus, Dora e la città
perduta e Instant Family. Il mese prossimo
apparirà anche in un cameo nella seconda stagione di
Peacemaker.
Anthony Carrigan interpreta Rex
Mason / Metamorpho
Metamorpho è è un
archeologo in grado di alterare gli atomi del proprio corpo per
modificarne la forma e la consistenza e creare qualsiasi elemento
desideri, divenendo così suo malgrado un supereroe. Il suo aspetto
è considerato mostruoso da alcuni, e l’attore Anthony
Carrigan ha dichiarato al DC Studios Podcast di sentirsi
“maledetto” dal suo potere. “Per me era davvero importante…
[che] questo personaggio in particolare avesse questo vero e
proprio pathos”, ha spiegato.
“E a differenza di molti
supereroi, lui non è entusiasta del fatto di esserlo. Si sente
maledetto da ciò che ha. E quindi ho davvero dato qualcosa in più a
questo personaggio, e questo ha davvero acceso la scintilla”.
Il ruolo che ha portato Anthony Carrigan al
successo è stato quello di Noho Hank nella serie HBO
Barry. È anche noto per aver interpretato Victor Zsasz in
Gotham su Fox e Kyle Davies in The Forgotten su
ABC.
Rick Flag Sr. in Superman
Frank Grillo interpreta Rick Flag Sr
Rick Flag Sr è,
ovviamente, il padre di Rick Flag interpretato da Joel Kinnaman (visto l’ultima volta in
The Suicide Squad del 2021). È direttore
dell’organizzazione governativa ARGUS e in passato ha gestito i
Creature Commandos su ordine di
Amanda Waller. I fan dei fumetti riconosceranno
Frank Grillo nel ruolo del cattivo di
Capitan AmericaBrock Rumlow, alias
Crossbones, apparso sia in The Winter Soldier che in Civil
War. È noto anche per The Shield, Prison Break,Tulsa King e per la saga di La notte del
giudizio.
María Gabriela de Faría interpreta Angela Spica / The
Engineer
Maria Gabriela De
Faria interpreta Angela Spica/The
Engineer, membro di The Authority, una
squadra di antieroi dell’universo Wildstorm/DC Comics che non esita
a ricorrere a misure estreme per salvare la situazione. Spica è
solitamente raffigurata con un corpo dalle capacità multiformi e
vari superpoteri grazie al suo sangue arricchito di naniti.
Tuttavia, mentre la sua controparte DCU è anch’essa dotata di
nanotecnologia, questa funge da armatura, consentendo a Spica di
creare varie armi e conferendole abilità sovrumane.
Attrice venezuelana che ha recitato
in varie telenovelas, de Faria non sarà un nome familiare a molti.
Ha recitato come guest star in alcune serie in lingua inglese, tra
cui Deadly Class, The Moodys e Animal Control, ma
la sua imminente apparizione in Superman è il suo
ruolo internazionale più importante fino ad ora.
Il cast e i personaggi secondari
di Superman
Pruitt Taylor Vince e Neva Howell
interpretano Pa Kent e Martha Kent
Pa e Martha
Kent sono i genitori adottivi di Superman sulla Terra. Non
è chiaro quanto sarà importante il loro ruolo nel film, ma dalle
immagini che abbiamo visto sappiamo che condivideranno alcune scene
commoventi con il protagonista kryptoniano.
Tra i crediti cinematografici di
Pruitt Taylor figurano Mississippi
Burning e JFK, mentre quelli televisivi includono
The Mentalist, Murder One, True Blood, Murder One, Stranger
Things, Bird Box, Beautiful Girls e The
Blacklist. Superman segnerà il suo ritorno
sullo schermo dopo quattro anni: l’ultima sua apparizione risale al
2021 in Crime Story.
Tra i film di Neva
Howell ricordiamo Diario di una schiappa – Portatemi a
casa!, La
truffa dei Logan e My Fellow Americans, ma
anche Beckinfield, The Edge of Sanity e The
Resident.
Pa e Clark Kent in Superman
Skyler Gisondo interpreta Jimmy Olsen
Jimmy Olsen è il
fotografo del Daily Planet, che diventa un caro amico di Clark Kent
e Lois Lane. Talmente caro, infatti, che il personaggio è stato
protagonista di una sua serie di fumetti dal titolo Superman’s
Pal Jimmy Olsen.
Ad oggi, Skyler
Gisondo è noto soprattutto per il suo lavoro in The
Righteous Gemstones della HBO, Santa Clarita Diet di
Netflix e nella serie di film Una notte al museo. Ha anche
recitato in un ruolo secondario nel film Licorice
Pizza di Paul Thomas Anderson, candidato
a diversi premi.
Wendell Pierce interpreta Perry White
Perry White è il
caporedattore del Daily Planet e il capo di Clark Kent, Lois Lane e
dei loro colleghi della testata. Conosciamo Wendell
Pierce in quanto è recentemente apparso nel film MCU
Thunderbolts*, dove ha interpretato un
politico statunitense incaricato di interrogare Valentina Allegra
de Fontaine, interpretata da Julia Louis Dreyfus.
Tra gli altri suoi crediti figurano The Wire, Suits e
Chicago PD.
Lois Lane, Jimmy Olsen e Cat Grant in Superman
Beck Bennett interpreta Steve Lombard
Steve Lombard è un
giornalista sportivo del quotidiano di Metropolis, il Daily Planet.
Prima di questo film, Beck Bennett ha fatto parte
del cast di Saturday Night Live per otto stagioni. Tra i
suoi film ricordiamo Bill & Ted Face the Music, Angry Birds –
Il film 2 e Zoolander
2.
Mikaela Hoover interpreta Cat Grant
Cat Grant è una
giornalista del Daily Planet. Tra i film interpretati dall’attrice
Mikaela Hoover figurano Guardiani della Galassia, The Belko Experiment e Super, mentre tra le
serie TV figurano Lucifer della Fox, The Guest
Book della TBS e The League della FX.
Sara Sampaio interpreta Eve Teschmacher
Eve Teschmacher è
l’assistente di Lex Luthor. In genere, Teschmacher è anche
l’interesse amoroso di Luthor, ma questa versione del personaggio è
stata modificata per renderla anche un’influencer sui social media.
Per Sara Sampaio, modella
portoghese, Superman è il suo debutto
cinematografico come attrice.
Con
il sostegno produttivo di Cate Blanchett e una narrazione
fortemente autobiografica, Shayda segna l’intenso esordio alla regia della
cineasta iraniano-australiana Noora Niasari. Ambientato nella Melbourne del 1995,
il film segue le vicende di una donna iraniana fuggita da un
matrimonio abusivo e rifugiatasi in un centro di accoglienza per
donne maltrattate, insieme alla figlia di sei anni. Una storia
personale che diventa riflessione universale su violenza,
maternità, cultura e libertà, raccontata con uno sguardo delicato
ma penetrante.
Una fuga raccontata con pudore e
tensione costante
Sin dalle prime scene, Shayda mette lo spettatore in uno stato di allerta.
L’inquadratura stringe sui volti, gli spazi chiusi e protetti
diventano prigioni emotive, il formato quadrato (4:3) aumenta la
sensazione di oppressione. La protagonista del titolo (interpretata
da una straordinaria Zar
Amir-Ebrahimi) è sempre in fuga, anche quando
apparentemente al sicuro. Ogni azione, ogni decisione, è
accompagnata da uno strato invisibile di ansia. La violenza che ha
subito non viene mai mostrata esplicitamente, ma è costantemente
percepibile nel suo modo di muoversi, di parlare, di interagire con
la figlia e con gli altri.
La regia di
Niasari evita qualsiasi sensazionalismo e racconta tutto con
pudore, scegliendo l’osservazione paziente e rispettosa dei gesti
quotidiani. Persino l’ex marito Hossein, pur temibile, non è
rappresentato come un mostro bidimensionale, ma come un uomo
ambiguo, capace di manipolazioni affettive e sociali.
Un ritratto intimo e politico
Ciò che distingue Shayda
da altri film sul tema della violenza domestica è la sua capacità
di allargare il campo senza perdere l’intimità del racconto. Il
nemico non è solo l’individuo, ma un sistema culturale e patriarcale che
sopravvive al di là dei confini geografici. Anche dopo essere
fuggita dall’Iran, Shayda continua a subire le pressioni della sua
comunità in esilio, che la giudica e la isola per aver osato
chiedere il divorzio. L’autonomia femminile viene vista come una
colpa, e perfino il diritto alla custodia della figlia è messo in
discussione.
Niasari affronta tutto questo senza mai trasformare Shayda in una
vittima passiva. Anzi, la protagonista è mostrata come una donna
determinata, capace di affermare la propria identità culturale
senza piegarsi alle imposizioni più oppressive. La celebrazione del
Nowruz, il
Capodanno persiano, diventa simbolo di rinascita personale e di
trasmissione consapevole delle radici alla nuova generazione.
Zar Amir-Ebrahimi e Selina Zahednia: un legame che commuove
Il cuore emotivo del film è il rapporto tra Shayda e la piccola
Mona,
interpretata con dolcezza e autenticità da Selina Zahednia. Il loro legame è
fatto di sguardi, abbracci, gesti quotidiani che diventano atti di
resistenza. In mezzo alla paura e all’incertezza, madre e figlia
costruiscono uno spazio affettivo in cui è ancora possibile
sorridere, ballare, raccontarsi favole.
Zar Amir-Ebrahimi, già premiata come miglior attrice al
Festival di Cannes 2023 per
Holy Spider, regala
qui una performance ancora più sottile e intensa. Ogni emozione si
legge nei suoi occhi, nel modo in cui trattiene il respiro o
sorride per rassicurare la figlia. Anche la bambina riesce a
restituire con naturalezza lo smarrimento e la confusione di chi
vive un dramma senza comprenderlo fino in fondo. La scena in cui
Shayda le insegna i significati degli oggetti legati al Nowruz è
uno dei momenti più belli e significativi del film: un dialogo tra
culture, generazioni, dolore e speranza.
Una regia empatica, mai invadente
Lo stile di Shayda è
coerente con il suo contenuto. La regia non impone mai la propria presenza, ma si
mette al servizio del racconto. Il lavoro sul sonoro è essenziale,
quasi minimalista, e accompagna con discrezione le emozioni dei
personaggi. Anche le musiche tradizionali e i momenti danzati non
sono mai coreografici, ma spontanei, parte integrante della
vita.
La sceneggiatura, ispirata all’infanzia della regista, è asciutta e
ben calibrata. Ogni scena ha un senso, un respiro, una risonanza
emotiva. Niasari costruisce un’opera prima matura e personale, che
non chiede
compassione, ma invita alla comprensione e al rispetto per
un vissuto troppo spesso taciuto o banalizzato.
Shayda è un’opera sulla
maternità come gesto politico, sulla libertà come conquista
quotidiana, sulla possibilità di rinascita anche quando tutto
sembra perduto. Con uno sguardo attento e pieno di amore, Noora
Niasari firma un esordio che lascia il segno. E ci ricorda, con
delicatezza e forza, che la resistenza femminile passa anche – e
soprattutto – dai gesti più piccoli.
Il Superman
di James Gunn, atteso al cinema il
9 luglio 2025, ha debuttato alla prima mondiale
lasciando il segno. I primi feedback – provenienti da anteprime
stampa e fan – esaltano un mix esplosivo di umorismo, emozione e
azione “spettacolare”, sostenendo che si tratta “di un Superman per
tutti”.
Sul fronte delle recensioni, Germain Lussier di Gizmodo l’ha definito “un’esaltante
corsa senza pause, piena di ottimismo e imprevedibile ironia. Non
abbiamo mai visto una DC così”.
Anche Perri Nemiroff di Collider ha espresso un giudizio
caloroso: “Superman mi ha reso così felice. Azione travolgente,
momenti di leggerezza, e un’umanità del protagonista che spinge a
fare del bene. David Corenswet incarna tutto
questo”.
Anche Brandon Davis di ComicBook.com ha mostrato grande entusiasmo:
“Superman è una celebrazione portata sul grande schermo, carico
di speranza e completezza. Corenswet è nato per questo
ruolo”. John
Dottson di My Cosmic
Circus scrive invece che “Superman è un
vincitore. Ho delle critiche da muovere ai livelli Marvel della CGI. Ma James
Gunn ha realizzato un film sui supereroi spettacolare e
colorato, con personaggi straordinari. Per me, Mr. Terrific ha
rubato la scena. Corenswet e Brosnahan brillano: potrei guardare un
intero film solo per vedere la loro chimica”.
Positivo è anche il parere di Grace
Randolphdi Beyond The
Trailer: “Questo è il MIGLIOR film di #Superman
mai realizzato finora. Quando James Gunn si fa da parte e lascia
che sia il suo lavoro a parlare, il risultato è incredibile. Non è
perfetto, ma ci va molto vicino e mi ha convinto a credere nel #DC
di Gunn.” “Il Superman di James Gunn è il perfetto film di
supereroi e un’ottima partenza per il nuovo DC Studios. È grande,
luminoso, emozionante, pieno di speranza e non perde mai il senso
di meraviglia. Vederlo è stato come strappare le pagine di un
fumetto e divorare la sua immaginazione selvaggia e
caotica”, sono invece le parole diErik
Davis di Fandango.
Accanto ai elogi, emergono però anche critiche più sfumate:
JoBlo.com sottolinea che: “non è affatto un
disastro (ha alcuni momenti fantastici), ma non è all’altezza delle
aspettative. Stranamente, il film ha trascurato un personaggio
fondamentale: Lois Lane e, sorprendentemente, Clark Kent. Molto
Superman, poco Clark”. “Si intravedono sprazzi di un #Superman
sincero, pieno di speranza e ottimismo, simile al classico Action
Comics, ma purtroppo il film crolla sotto il peso di una trama
contorta e spesso assurda. Tuttavia, le interpretazioni di
Corenswet, Brosnahan, Hoult e Gathegi sono fantastiche, e Krypto è
davvero il migliore!”, è invece il parere
di Nicola
Austindi Empire.
Queste voci, tutte raccolte a caldo dopo la proiezione, evidenziano
un film che punta su
colori, emozione e ottimismo, segnando un cambio di rotta netto
rispetto alle versioni più cupe del passato. Le critiche
costruttive – circa qualche eccesso di CGI o poco focus su Clark
Kent – confermano che Superman di Gunn non mira
solo al facile appeal commerciale, ma vuole ridefinire il supereroe
classico con un approccio fresco e ben studiato.
Tutto quello che sappiamo su
Superman
Superman
è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark
Kent e inaugurerà la fase intitolata “Dei e Mostri“. Il film
racconterà un Clark Kent già adulto, alle prese con il delicato
equilibrio tra la sua identità kryptoniana e quella umana, in un
mondo in cui l’umanità fatica a fidarsi di figure straordinarie.
Secondo quanto anticipato, non si tratterà di una storia di
origini, ma piuttosto di un ritratto di Superman nel momento in cui
cerca il suo posto nel mondo come giornalista al Daily
Planet e come eroe capace di ispirare speranza.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion,
Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de
Faría, Wendell Pierce,
Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva
Howell. Questi attori porteranno sul grande schermo
personaggi come Lois Lane, Guy
Gardner,
Hawkgirl, Metamorpho, Lex
Luthor e Mister Terrific.
Con il suo stile inconfondibile,
James Gunn trasporta il supereroe nel nuovo universo DC, con una
miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti,
consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una
profonda fiducia nella bontà del genere umano. Il tono del film
sarà molto diverso rispetto alle precedenti versioni più cupe: Gunn
ha dichiarato che Superman sarà colorato, pieno di
emozione e con un protagonista cresciuto in un ambiente familiare
sano e amorevole, elemento che influenzerà profondamente la sua
personalità.
Il film non solo rilancia l’iconica
figura dell’Uomo d’Acciaio, ma getta anche le basi narrative e
tematiche per l’intero universo condiviso DC, fondendo umanità,
epica e introspezione morale in un racconto di rinascita
mitologica.
Il film sarà al cinema dal 9
luglio distribuito da Warner Bros.
Pictures.