Uno dei più grandi progetti Marvel del prossimo anno, e
probabilmente di tutti i tempi, ha appena ricevuto un nuovo
emozionante aggiornamento da una delle sue star. Parlando con
Variety, Paul Walter Hauser ha parlato del suo ruolo
nel prossimo film dei Marvel Studios, The
Fantastic Four. Hauser è stato scritturato nel film
diversi mesi fa, ma i dettagli sul suo ruolo e su alcuni dei suoi
co-protagonisti sono stati tenuti nascosti.
Al di fuori della Prima Famiglia
Marvel, gli unici ruoli confermati
sono quelli di Julia Garner, nella versione
Shalla-Bal di Silver Surfer, e di Ralph Ineson,
nel ruolo del cattivo cosmico Galactus. Quando gli è stato chiesto
come si sta preparando per il suo ruolo ne The
Fantastic Four, Hauser ha risposto così: “La
pre-produzione per me è stata leggere il fumetto e leggere la
sceneggiatura”.
“Si tratta in gran parte di
valutare dove mi inserisco nella storia e come utilizzare al meglio
il mio tempo in essa. Non si vogliono fare scelte o cose che sono
ridondanti in un film. È importante sapere che cos’è il film e
quali sono i compiti di ognuno, in modo da apportare il proprio
contributo unico a qualcosa“. L’attore è stato dunque attento
a non sciogliere il mistero intorno al suo personaggio, per la cui
identità bisognerà dunque attendere ancora.
Sam Rockwell e Paul Walter Hauser in Richard Jewell. Foto di Claire
Folger.
The Fantastic
Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con la
Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The
Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Fanno parte del cast anche
Julia Garner,
Paul Walter Hauser,
John Malkovich,
Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel
ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel
passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra
realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i
quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che
conosciamo. Franklyn e Valeria
Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel
film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un
semplice cameo nel finale.
Deadpool &
Wolverine è alle porte e porterà finalmente la serie
di film Marvel più amata dai fan nel
Marvel Cinematic Universe. Il nuovo
threequel ha già fatto parlare di sé più volte prima della sua
uscita, come quando è stato svelato
per la prima volta il nuovo costume del Wolverine di Hugh Jackman durante le riprese di alcune
scene all’aperto. Questa tattica cinematografica ha infranto un po’
la formula dei Marvel Studios e ha fatto sì che una piccola
manciata di dettagli trapelassero online, ma secondo il presidente
dei Marvel Studios Kevin Feige, ne è
valsa la pena.
In una recente intervista con
Variety, Feige ha ammesso che le
riprese esterne di Deadpool &
Wolverine sono state un po’ un rischio, che alla fine
ha dato i suoi frutti per ottenere le location realistiche del
film. “Questo era molto importante per noi“, ha spiegato
Feige. “Non volevamo che fosse una scatola di green screen per
tutte le location. Vogliamo che sia nel mondo reale, e questo
comporta sempre dei potenziali compromessi. Abbiamo girato in molti
luoghi sicuri e lontani da occhi indiscreti, ad eccezione dei
droni“.
“È stata un’esperienza nuova per
me avere droni di paparazzi che sorvolavano il set. A volte le cose
sembrano belle in una foto dietro le quinte, ma il più delle volte
non lo sono. Penso che negli anni la gente sia abbastanza esperta
da sapere che non è quello che sembrerà nel film. Detto questo,
Wolverine con quel costume giallo è bello da qualsiasi angolazione,
da un drone o da una ripresa attraverso gli alberi“. Di certo,
queste immagini trapelate in rete nel corso dei mesi hanno
contribuito a far aumentare l’attesa nei confronti del film.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce
recente afferma che anche Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e
Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di
Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
Come noto, sono in corso le riprese
di Superman
al Progressive Field di Cleveland e al LordTech Field di
Metropolis, e l’Uomo del Domani di
David Corenswet è stato avvistato mentre prendeva il
volo. Come si può vedere dai video qui sotto, l’attore sta
volteggiando in aria durante quella che sembra un’emozionante
battaglia con Ultraman e l’Ingegnere. Mentre quest’ultima lo
sovrasta brevemente (suggerendo che è ancora più potente della sua
controparte a fumetti), un Superman arrabbiato si inserisce nello
scontro.
Tutti gli indizi indicano che
Ultraman è molto più forte del kryptoniano, il che spiega
probabilmente il nome. Non si sa molto di questa versione del
personaggio, anche se si prevede che sia un clone piuttosto che un
doppelganger del Multiverso. Il fatto che indossi una maschera
suggerisce che la sua rivelazione sarà riservata a un momento
successivo del film, anche se ci auguriamo che quando Superman
smaschererà Ultraman, il volto che lo fisserà sarà il suo e quello
di
Bizarro del DCU.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
L’annuncio da parte dei Marvel Studios della scelta dell’attrice
Shira Haas per il ruolo della controversa
supereroina israeliana Sabra in
Captain America: Brave New World ha suscitato qualche
polemica, ma dopo il debutto del primo trailer di oggi, abbiamo ora
la conferma che il personaggio subirà una significativa
modifica.
Nei fumetti, Sabra, alias
Ruth Bat-Seraph, è una mutante dotata di forza,
velocità, agilità, riflessi, resistenza e capacità di resistenza
sovrumane. È apparsa per la prima volta sulle pagine de
L’incredibile Hulk nel 1980 come agente del Mossad (il
servizio segreto israeliano), ma questa parte della sua origine
sarà rielaborata.
Secondo il trafiletto ufficiale di
Marvel.com su
Captain America: Brave New World, Ruth (sembra che
abbiano comprensibilmente abbandonato il nome in codice) sarà
reimmaginata come un’ex Vedova Nera. “La novità del cast è
Shira Haas, che si unisce al ruolo di Ruth Bat-Seraph. Ex Vedova
Nera, Ruth è ora un alto funzionario del governo degli Stati Uniti
che gode della fiducia del Presidente Ross. Nel cast anche
Giancarlo Esposito, Liv Tyler e Xosha Roquemore“.
Resta da vedere se sarà ancora una
mutante o meno. Il debutto di Sabra sul grande schermo, ad ogni
modo, è sempre stato destinato a spaccare in due le opinioni, ma
l’escalation del conflitto a Gaza ha riacceso alcune delle
polemiche associate al personaggio, che viene visto da alcuni come
un delinquente razzista e anti-palestinese.
Anche il suo nome ha suscitato molti
malumori, poiché richiama alla mente il massacro di Sabra e Shatila
del 1982, che causò la morte di centinaia di uomini, donne e
bambini musulmani. Certo, la Marvel Comics ha introdotto Sabra prima di
questi eventi e il nome è un termine gergale per indicare un’ebrea
israeliana di origine. Tuttavia, è comprensibile che per molti il
nome serva a ricordare le uccisioni.
L’attrice Shira Haas nella miniserie Unorthodox
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreterà la cattiva
Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo
del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo
trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.
Nonostante dunque avrà degli
elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Un filone di film particolarmente
apprezzato è quello noto come “men vs. nature”, di cui uno
dei massimi capolavori è proprio Lo squalo di Steven Spielberg. Da questo titolo ad oggi
sono stati realizzati innumerevoli film di questa tipologia, ogni
volta con animali diversi pronti a mettere a dura prova l’esistenza
umana. Titoli come Crawl – Intrappolati (2019), Rogue – Missione ad alto rischio (2020), Endangered Species – Caccia mortale (2021) o il
recente Beast (2022)
sono solo alcuni esempi a riguardo. A questi si può aggiungere
anche il film del 2024 Prey – La grande
caccia.
Inizialmente intitolato
Kalahari ma noto a livello internazionale come
Prey, questo non va confuso con Prey – La
caccia è aperta (2007) e Prey – La preda (2016),
anch’essi basati sullo scontro tra umani e leoni, né con
Prey (2022), il prequel della saga di Predators.
Rispetto a questi titoli, Prey – La grande caccia
affronta – seppur solo marginalmente – il tema del bracconaggio.
Perfettamente calato nelle dinamiche del cinema di genere, il film
pone infatti i riflettori su questa piaga che affligge la fauna
africana.
Configurandosi come un tesissimo
thriller che unisce l’azione avventurosa con i classici principi
del beast movie di sopravvivenza, anche questo film ha dunque
diversi elementi d’interesse da offrire. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Prey – La grande caccia. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Prey – La
grande caccia
Una giovane coppia,
Andrew e Sue, è costretta a
lasciare la propria stazione missionaria cristiana nel deserto del
Kalahari dopo essere stata minacciata di morte da una banda di
militanti estremisti. I due salgono dunque su piccolo aereo,
pilotato da un tale di nome Grun, per recarsi
fuori dalla regione. Durante il volo, però, si verificano forti
turbolenze, che portano il mezzo a schiantarsi. Insieme ai
sopravvissuti, Grun deduce che l’aereo si è schiantato nella
riserva di Ngala, dove vivono e cacciano grandi animali come leoni
e ghepardi. Proprio questi feroci felini si riveleranno essere il
peggior pericolo per il gruppo.
Il cast del film e le location dove
si sono svolte le riprese
Ad interpretare Andrew vi è l’attore
Ryan Philippe, noto per aver recitato nei film
So cosa hai fatto, Crash – Contatto fisico e Flags of
Our Fathers. Nel ruolo di Sue, invece, vi è l’attrice
Mena Suvari, ricordata in particolare per il suo
ruolo nei film American Beauty e American Pie. Ad
interpretare il pilota Grun, invece, vi è l’attore Emile
Hirsch, celebre per i film Rush e Bastardi
senza gloria. Completano poi il cast Dylan
Flashner nel ruolo di Tyler, Tristan
Thompson in quello di Max e Jeremy Tardy
in quello di Thabo.
Le riprese di Prey – La
grande caccia si sono svolte nel parco naturale
Vasquez Rocks, situato nella Sierra
Pelona, nel nord della Contea di Los
Angeles, in California. È noto per le sue
formazioni rocciose, risultato della stratificazione sedimentaria e
del successivo sollevamento sismico. Si trova vicino alla città di
Agua Dulce, tra le città di Santa
Clarita e Palmdale. Si tratta di un’area
frequentemente utilizzata come set per film e serie, in quanto
presenta ambienti naturali di vario genere.
Il finale del film: ecco come si
conclude Prey – La grande caccia
Nel finale del film, dopo che alcuni
degli altri sopravvissuti sono morti per varie cause – tra cui Sue
– Andrew e Thabo si imbattono in un veicolo che si avvicina alla
loro direzione. Questo trasporta però un piccolo gruppo di Zulu
armati che interrogano i sopravvissuti riguardo i corni di
rinoceronte di contrabbando posseduti da Grun e li accusano di
averli “rubati”. Thabo tenta di far ragionare gli Zulu, ma viene
ucciso da loro. Il capo del gruppo va poi a prendere un camion,
lasciando Andrew e Grun con due dei suoi uomini.
Gli Zulu si addormentano mentre
sorvegliano i due prigionieri e Grun decide a quel punto di provare
a disarmarli. Si svegliano e si azzuffano con le armi, che sparano
e uccidono inavvertitamente entrambi gli Zulu. I due fuggono a quel
punto verso una formazione rocciosa che offre un riparo temporaneo
dai leoni in avvicinamento. Tuttavia, il vento avverte comunque i
leoni della loro presenza, dando vita all’attacco. Grun, a quel
punto, si sacrifica per salvare Andrew, troppo debole per
muoversi.
Rimasto solo, egli vaga finché non
crolla per la stanchezza. Sente le iene in lontananza che si
avvicinano e afferra un grosso ramo nel tentativo di difendersi,
sapendo però di essere spacciato. Proprio mentre le iene attaccano,
un fulmine le spaventa e inizia a piovere. A quel punto, Andrew
crolla di nuovo quando immagina che sua moglie stia venendo a
prenderlo. Viene poi raccolto da una coppia di abitanti del
villaggio e portato finalmente in salvo.
Il trailer di Prey – La
grande caccia e dove vedere il film in streaming e in
TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 12 luglio alle ore 21:20
sul canale Italia 1. Di conseguenza, per un
limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma
Mediaset Play, dove quindi lo si potrà vedere
anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere
alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far
partire la visione.
L’ex cancelliera tedesca
Angela Merkel che si dà all’investigazione sulle
orme della signora in giallo? È ciò che avviene in Miss
Merkel – Morte al castello, il primo film tratto
dall’omonima saga letteraria di romanzi gialli dello scrittore
tedesco David Safier. Diretto da Christoph
Schnee, il film è dunque una divertente commedia con un
caso da risolvere nel pieno stile di questa tipologia di opere e
racconti. Naturalmente non mancano riferimenti alla società tedesca
e internazionale, che arricchiscono questo buffo racconto e i suoi
personaggi di ulteriori elementi comici.
Safier ha raccontato di aver avuto
l’idea dopo che, nel 2021, tutti in Germania si chiedevano cosa
avrebbe fatto Merkel dopo 16 anni a capo del governo. Il risultato
è stato un romanzo a metà tra il genere crime e la commedia, che è
stato paragonato da molti anche alla serie su Miss Marple
di Agatha Christie e alla popolare serie La
signora in giallo. Per gli appassionati del genere si tratta
dunque di un titolo da non perdere.
Il secondo appuntamento sarà venerdì
19 luglio 2024, sempre in prima serata e in prima tv su Rai 2 con
l’episodio Miss Merkel – Omicidio nel
cimitero. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune
delle principali curiosità relative a Miss Merkel – Morte
al castello. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast
di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Miss Merkel – Morte al
castello
Protagonista del film è l’ex
cancelliera tedesca Angela Merkel. Ormai in
pensione, si è trasferita con il marito Joachim
Sauerin una località tranquilla, il paesino di
Freudenstadt nell’Uckermark, nella Germania del Nord. Insieme a
loro ci sono il fedele cane, un carlino di nome Putin, e la guardia
del corpo Mike. L’ex cancelliera però, abituata a
una vita molto attiva, ora si annoia e ha deciso di occuparsi di
casi criminali irrisolti.
Tuttavia non c’è molto da fare in
una cittadina di provincia dove il commissario
Hannemann può permettersi di poltrire tutto il
giorno. Ma quando Angela viene invitata ad una festa in occasione
dei 50 anni dalla morte del cavaliere Balduin von
Baugenwitz, scopre che un suo discendente, il cavaliere
Philipp von Baugenwitz, è stato ucciso in
circostante misteriose. È l’occasione giusta per indagare su un
caso che sembra nascondere diversi lati oscuri.
Il cast del film
Ad interpretare l’ex cancelliera
tedesca Angela Merkel vi è l’attrice Katharina
Thalbach, nota attrice tedesca che ha poi ripreso tale
ruolo anche per il secondo dei film dedicati alle opere di Safier.
L’attore Thorsten Merten è Joachim Sauer, marito
di Angela Merkel, mentre Tim Kalkhof interpreta
Mike, la guardia del corpo di Angela Merkel, mentre Taneshia
Abt è Marie Horstmann, la sua fidanzata. Sascha
Nathan, invece, interpreta Herr Hannemann, il commissario
di polizia.
Completano poi il cast
Thomas Heinze nel ruolo del cavaliere Philipp
von Baugenwitz e Susanne Bredehöft in quelli Frau Dr.
Radzinski, il medico legale. Nella versione originale del film,
infine, il cane carlino di Angela Merkel si chiama Helmut e non
Putin (così come chiamato nel romanzo originale e nella versione
italiana). Il nome è ispirato a quello dell’ex cancelliere tedesco
Helmut Kohl, fautore dell’unificazione tedesca,
considerato il mentore politico di Angela Merkel.
Dove vedere Miss Merkel –
Morte al castello in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 12 luglio alle ore 21:20
sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
La serie Euphoria
ha finalmente ricevuto l’aggiornamento che i fan attendevano. Le
riprese della terza stagione della serie HBO, vincitrice di un
Emmy, inizieranno nel gennaio 2025 con il ritorno di tutti i membri
principali del cast, secondo quanto dichiarato da HBO. “Sono
entusiasta che siamo pronti a iniziare la produzione di ‘Euphoria’ a gennaio. Non potremmo essere più felici
della nostra partnership creativa con Sam e questo incredibile
cast. Non vediamo l’ora di dare vita a questa nuova stagione di
‘Euphoria’ per i fan“, ha dichiarato Francesca
Orsi, vicepresidente esecutivo della programmazione HBO e
responsabile delle serie drammatiche e dei film HBO.
Ciò significa che la produzione
della terza stagione inizierà quasi esattamente tre anni dopo la
prima della seconda. Inizialmente, come si ricorderà, la HBO aveva
annunciato che la produzione della nuova stagione era stata
posticipata a marzo 2024, per
poi essere posticipata a data da destinarsi. Il ritardo può
essere attribuito a diversi fattori. Tra questi: lo sciopero degli
sceneggiatori e degli attori del 2023; il cast della serie che ha
avuto un’impennata di popolarità e si è quindi impegnato in molti
altri progetti; il desiderio del creatore Sam
Levinson di scrivere lui stesso l’intera serie.
Come riportato in precedenza da
Variety, Levinson si era rivolto
alla HBO tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 con le sue idee
per la terza stagione, che includevano un salto temporale di cinque
anni e potenziali archi narrativi per Rue, come la sua attività di
investigatore privato o di surrogato di gravidanza. Alla fine la
HBO ha deciso di mettere in pausa la serie fino a quando non fosse
stato possibile allinearla creativamente alle due stagioni
precedenti. Con questo promettente aggiornamento, si hanno
finalmente maggiori notizie riguardo l’attesa nuova stagione.
Zendaya e Hunter Schafer in Euphoria
Di cosa parla Euphoria?
Euphoria
segue un cast corale che vive diverse trame complicate legate
all’abuso di sostanze, alla violenza domestica e agli ostacoli
della crescita di un’adolescente in un ambiente dominato dai social
media. Mentre Rue continua a lottare contro la sua dipendenza dalle
droghe, la seconda stagione della serie ha visto un grave scandalo
tra Maddy Perez (Alexa Demie) e Cassie Howard
(Sydney
Sweeney), con entrambe le ragazze che vogliono uscire
con Nate Jacobs nonostante la loro amicizia reciproca.
Il cast principale di “Euphoria”
comprende
Zendaya, Sydney Sweeney, Jacob Elordi, Hunter Schafer, Storm Reid, Alexa Demie ed Eric Dane. Angus
Cloud, che si è fatto notare nel ruolo di Fezco, è morto all’età di
25 anni nel luglio del 2023. Nel frattempo, alcuni membri del cast
hanno già fatto sapere che non torneranno nello show per un’altra
stagione, come Barbie Ferreira.
Ambientato nelle estive campagne
baresi, Svaniti nella notte è un intreccio
interessante di tensione, drammi familiari e criminalità locale.
Diretto da Renato De
Maria, il film è un rifacimento de I
segreti del settimo piano, pellicola argentina diretta
da Patxi Amezcua. La sceneggiatura è nata dalla collaborazione di
Luca Infascelli (La scuola
cattolica) e l’attrice e sceneggiatrice Francesca
Marciano (Io, loro e Lara). Nel cast si ritrovano
figure già note nel panorama cinematografico nazionale e
internazionale: il ruolo del protagonista Pietro, padre
divorziato, è affidato a Riccardo Scamarcio
(To
Rome with love,
L’ultimo paradiso). Al suo fianco l’attrice britannica
Annabelle Wallis (Grace Helen in
Peaky Blinders, Silent night)
e Massimiliano Gallo (Pinocchio,
E’ stata la mano di Dio).
Svaniti nella notte: il
rapimento
Il film si apre nelle cristalline
acque del mare pugliese: Pietro e Elena, insieme ai due figli
Bianca e Giovanni, nuotano liberamente, presentandosi come la
perfetta famiglia felice. Il quadro idilliaco viene interrotto poco
dopo, in una fredda sala in cui i due coniugi, affiancati dagli
avvocati, svolgono le trattative per il divorzio.
In assenza della madre, Pietro porta
con se i due bambini nella grande casa di campagna in cui vive. Da
padre premuroso, lava e sistema i figli per poi metterli a letto e
dedicarsi lui stesso alla visione di una partita di calcio in
televisione. Alla fine del primo tempo Bianca e Giovanni sono
scomparsi. Al ritorno di Elena, i due genitori ricevono una
chiamata anonima, con la quale i rapitori (o presunti tali)
chiedono 150mila euro di riscatto. Pietro è disposto a tutto pur di
salvare i suoi figli, restando intrappolato in quello che sembra
l’inganno perfetto.
In Svaniti nella
notte si crea un particolare equilibrio tra momenti di
calma quasi inquietante e suspense continua. Tutta la prima
parte del film, compresa la notte del rapimento, è il preludio al
vero intreccio delle vicende. Ciò che sembra attirare
maggiormente lo spettatore è proprio la scena della scomparsa dei
due bambini: tutto sembra essere fermo, dalle piante grasse agli
alberi all’esterno, e tutto si mantiene perfettamente silenzioso
all’interno della casa. Niente sembrava far presagire il colpo di
scena.
Dal momento del rapimento, però, ha
inizio la corsa contro il tempo stesso. Pietro accetterà di
lavorare come corriere della droga tra la Grecia e la Puglia pur di
poter pagare il riscatto dei propri bambini, mettendo più volte in
pericolo se stesso. Nel momento in cui Pietro ottiene il denaro, il
film stupisce nuovamente lo spettatore. La tensione finisce
per aumentare, in una incessante corsa per la verità e la giustizia
per Pietro.
Svaniti nella notte: un premuroso
padre divorziato
La più comune rappresentazione di un
padre divorziato è di un genitore menefreghista, che a mal a
pena garantisce il mantenimento per i propri figli. In
Svaniti nella notte invece, si da una
raffigurazione molto differente, e talvolta forse più veritiera, di
un padre. Pietro si dedica con attenzione e dedizione ai suoi
figli, sia nella quotidianità prima della loro scomparsa, sia dopo,
cercando con ogni mezzo di riportarli al sicuro. Le parole di Elena
in diverse scene del film rievocano dei precedenti problemi di
ludopatia dell’ex marito in passato, ma tralasciando ciò, Pietro
non sembra essere altro che un bravo padre.
Svaniti nella notte – Immagine dal set
L’amore che porta all’odio
Sembra sempre incredibile vedere
lunghe relazioni, matrimoni decennali, finire con lotte tra legali
e pugnalate alle spalle. Nelle prime scene, come anche nei
ricordi di Pietro, i quattro venivano rappresentati come una
famiglia felice, ma quando l’amore svanisce e la causa di divorzio
ha inizio, qualsiasi interesse per l’altro cessa di esistere e
l’egoismo ha la meglio. Ed è proprio la seconda parte del film che
ci mostra questo: cosa siamo disposti a fare pur di avere vicini i
propri cari, i propri bambini? A questo punto l’altro genitore
diventa solo un intruso, un nemico da sconfiggere.
In questo modo, il finale di
Svaniti nella notte porta lo spettatore ad un
incessante e frustrante desiderio di giustizia, il tutto calato in
un clima di suspense in continuo aumento.
Svaniti nella
notte cattura l’attenzione del pubblico, svelando
solo alla fine la tematica chiave del film e trasmettendo
importanti chiavi di riflessione. Nell’incertezza del finale, il
sostegno al personaggio di Pietro da parte dello spettatore è
continuo fino alla sua vittoria.
Lorenz, conosciuto prevalentemente
per le sue numerose collaborazioni con Clint Eastwood,
di cui ha prodotto diversi film da tra cui Mystic River, Million Dollar Baby e
Gran Torino, si
interessò alla regia di questo progetto immaginando di dargli vita
secondo un’ideale eastwoodiano, considerando che la storia presenta
un uomo solitario chiamato a compiere una missione in nome della
giustizia. Un uomo sopra la legge (il cui titolo
originale è in realtà The Marksman, ovvero quei soldati
addestrati al tiro di precisione a medio/lungo raggio) si svela
dunque come un thriller che riflette continuamente sui limiti della
legge e dell’attività umana.
Per gli appassionati del genere, per
i fan di Neeson o anche semplicemente per coloro che vogliono
scoprire un film ispirato alle atmofere di certi western di
Eastwood, Un uomo sopra la legge è dunque un
titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Un uomo sopra la legge
Il film è ambientato nell’arido
Stato dell’Arizona, ai confini con il Messico. Qui vive Jim
Hanson, ex tiratore scelto dei Marines e veterano decorato
della guerra del Vietnam. Da quando la sua amata moglie è morta,
però, Jim conduce una vita triste e solitaria nel suo ranch, dove
la sua unica compagnia è il suo cane Jackson. Malgrado tutti gli
sforzi, inoltre, Jim è pieno di debiti e rischia di perdere la sua
fattoria, gravata da una pesante ipoteca. Nonostante l’uomo
continui a lavorare per il governo, segnalando alle autorità gli
attraversamenti di clandestini lungo la frontiera, i suoi guadagni,
infatti, non gli consentono di assicurarsi una vecchiaia
tranquilla.
La sua vita è però destinata a una
svolta: durante uno dei suoi pattugliamenti, Jim s’imbatte in una
donna, Rosa, e suo figlio Miguel,
che stanno cercando di attraversare il confine per scappare dai
feroci trafficanti di un cartello della droga. Nel tentativo di
intervire, Jim scatena una sparatoria nella quale rimane però
ucciso il fratello di Mauricio, uno dei capi del
gruppo criminale. Anche Rosa rimane gravemente ferita, supplicando
a quel punto Jim di occuparsi di suo figlio e di portarlo da suo
cugino a Chicago. Sentendosi in dovere verso di lei, Jim
intraprenderà allora quella missione, durante la quale dovrà anche
scappare dai criminali del cartello di droga e dalla polizia che
vuole rimandare in Messico Miguel.
Il cast di attori del film
Come anticipato, nel ruolo del
protagonista, Jim Hanson, vi è l’attore Liam Neeson,
negli ultimi anni specializzatosi in questa tipologia di personaggi
d’azione. Nel film lo si può vedere sparare con il suo fucile con
mirino con entrambi gli occhi aperti. Si tratta di una tecnica
insegnata ai cecchini e ai tiratori scelti militari, ma raramente
viene vista utilizzata da personale non militare al di fuori dei
professionisti. Neeson ha dunque studiato tale dettaglio per
caratterizzare ulteriormente il proprio personaggio come un vero
cecchino esperto. Accanto a lui, nel ruolo di Miguel, vi è invece
Jacob Perez, qui al suo primo lungometraggio.
I due attori sono protagonisti di
una scena dove, in albergo, guardano il film western di Clint EastwoodImpiccalo più in alto
(1968). Lorenz, che come riportato ha lavorato con Eastwood per
molti anni come produttore, ha incluso questa scena come omaggio al
suo mentore. Nel film recita poi, nel ruolo di Rosa, l’attrice
messicana Teresa Ruiz, conosciuta soprattutto per
la serie Narcos: Messico di Netflix. L’attrice Katheryn
Winnick, celebre per la serie Vikings,
recita invece nei panni di Sarah, agente della pattuglia di
frontiera e figliastra di Hanson, mentre Juan Pablo
Raba ricopre il ruolo di Mauricio, uno squilibrato sicario
messicano del cartello Vasquez.
Il finale del film: ecco come
finisce Un uomo sopra la legge
Nel film Miguel arde dal desiderio
di vendicare la morte di sua madre, ma Jim, un uomo che ha
trascorso la sua vita militare uccidendo persone, lo convince che
la vendetta non è mai un’opzione. Non è il tipo di vita che sua
madre avrebbe voluto per lui. Questo monito si ripropone nella
sequenza culminante, quando Mauricio e Jim stanno combattendo l’uno
contro l’altro. In questa occasione Miguel ha in mano la pistola di
Mauricio e quest’ultimo lo spinge a sparargli per creare un altro
teppista come lui. Jim invita però nuovamente Miguel a non cadere
nella trappola.
Miguel accetta il consiglio,
sparando in aria e permettendo a Jim di poter approfittare della
distrazione per sparare a Mauricio con la sua pistola. Alla fine,
Jim dà a Mauricio la possibilità di uccidersi e un suggestivo colpo
di pistola lascia intendere che si è effettivamente ucciso.
Poeticamente, Jim ha salvato un altro ragazzo dalla strada sporca
dell’omicidio e della vendetta. Egli riesce poi a lasciare Miguel
alla sua famiglia a Chicago prima di proseguire per la propria
strada, ma è gravemente ferito e sa che morirà a breve. Chiude però
gli occhi in pace, perché prima di andarsene ha salvato una vita, e
questa è la cosa più importante.
Il trailer di Un uomo sopra
la legge e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Un
uomo sopra la legge grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema,
Google Play e Rai Play. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 12 luglio alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
In
Captain America: Brave New World, Ross tenta di
tornare in sintonia con Wilson integrando nuovamente Capitan
America nell’esercito. Da lì si scatena il caos: la Casa Bianca
viene attaccata e si susseguono sprazzi di azione. Tra questi
rapidi scorci c’è Wilson che si libra in volo davanti a
un’imponente struttura rocciosa, che i fan del MCU con l’occhio attento
riconosceranno essere il Celestiale Tiamut che stava emergendo
dalla terra in Eternals.
Da quando quell’evento si è verificato, nessuna opera del MCU vi aveva più fatto riferimento,
provocando diverso malcontento.
In Eternals,
il Celestiale noto come Arishem il Giudice ha rivelato che i
pianeti all’interno del Marvel Cinematic Universe sono
essenzialmente bozzoli per i Celestiali stessi, e la vita li aiuta
a nascere. In seguito al ripopolamento della Terra dopo che
Avengers: Endgame ha riportato la metà
mancante dell’universo, Arishem ha dichiarato che la Terra era
pronta a dare alla luce il suo Celestiale, Tiamut. Tiamut iniziò a
emergere dalla crosta terrestre, ma gli Eterni fermarono la nascita
prima che potesse essere completa, facendo sì che la mano e il
volto giganti di Tiamut fossero le uniche cose visibili.
Ora il teaser di
Captain America: Brave New World offre dunque un nuovo
sguardo a Tiamut, il che rappresenta il primo riconoscimento sul
grande schermo degli eventi di Eternals
al di fuori del film Eternals
stesso. Le voci che circolano suggeriscono che proprio Tiamut sarà
un punto di contesa centrale per le superpotenze globali, in quanto
i paesi di tutto il mondo cercheranno di rivendicarne le risorse.
Tra queste ci sarà presumibilmente l’adamantio, il metallo
immaginario della Marvel Comics che costituisce lo scheletro di
Wolverine.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la
cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà
degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Dopo che Cattivissimo
me 4 (in Italia al cinema dal 21 agosto) ha superato
le vacanze del 4 luglio con un debutto da 230 milioni di dollari al
box office mondiale, Universal e Illumination hanno annunciato
Minions 3 come prossimo capitolo della serie
animata di successo. La banda di dispettosi minions gialli tornerà
dunque nelle sale il 30 giugno 2027, per un film
scritto da Brian Lynch (“Minions“)
e diretto dal candidato all’Oscar Pierre Coffin
(regista dei primi tre film di Cattivissimo me e del primo film dei “Minions“).
Coffin, come noto, ha anche prestato
la voce ai Minions fin dal loro debutto cinematografico in
“Despicable Me” del 2010. Il film sarà prodotto dal fondatore e CEO
della Illumination Chris Meledandri e da
Bill Ryan (“Super
Mario Bros. – Il film“). Era lecito attendersi un ulteriore
capitolo di questo franchise, dal momento che dal suo lancio nel
2010, i film di Cattivissimo me e Minions sono diventati il più grande franchise animato
globale della storia, con i film che hanno incassato
collettivamente quasi 5 miliardi di dollari.
Nel 2022 Minions
– Come Gru diventa cattivissimo ha sbancato il botteghino
mondiale nel weekend di apertura e ha infranto i record per le
vacanze del 4 luglio con un incasso di 125 milioni di dollari in
patria. Cattivissimo
me 4 ha raggiunto una cifra appena inferiore, con un
impressionante debutto nazionale di 122,6 milioni di dollari, e si
prevede che sarà di nuovo in cima alle classifiche nella sua
seconda settimana di uscita, guadagnando più di 30 milioni di
dollari.
I Minions tornano al cinema con
Cattivissimo me 4
A due anni dal fenomeno estivo del
blockbuster Minions
– Come Gru Diventa Cattivissimo di Illumination, che ha incassato
quasi 1 miliardo di dollari in tutto il mondo, il più grande
franchise nella storia dei film d’animazione inizia un nuovo
capitolo in cui Gru (il candidato all’Oscar Steve Carell, doppiato da Max Giusti) e Lucy
(candidata agli Oscar Kristen Wiig, doppiata da Carolina Benvenga) e
le loro figlie – Margo (Miranda Cosgrove), Edith (Dana Gaier) e
Agnes (Madison Polan) – accolgono un nuovo membro nella famiglia,
Gru Jr., deciso a far disperare suo padre.
Gru affronta poi un nuovo nemico,
Maxime Le Mal (l’icona della commedia Will Ferrell, doppiato da Stefano Accorsi) e la fidanzata, la femme
fatale Valentina (candidata all’Emmy Sofia
Vergara), per cui la famiglia sarà costretta alla fuga.
Cattivissimo
Me 4 presenta poi nuovi personaggi interpretati da
Joey King (Bullet Train), il vincitore di un Emmy
Stephen Colbert (The Late Show with Stephen
Colbert) e Chloe Fineman (Saturday Night Live).
Pierre Coffin torna come voce iconica dei Minions e Steve Coogan,
nominato agli Oscar, torna come Silas Ramsbottom.
Con un ritmo serrato e l’umorismo
sovversivo caratteristico di Illumination, Cattivissimo
Me 4 è diretto da uno dei creatori dei Minions, il
candidato all’Oscar Chris Renaud (Cattivissimo
Me 2, Pets – Vita da animali), e prodotto dal visionario
fondatore e CEO di Illumination, Chris Meledandri e da Brett
Hoffman (produttore esecutivo di Super Mario Bros. Il Film e
Minions – Come Gru Diventa Cattivissimo). Il film è co-diretto da
Patrick Delage (direttore dell’animazione di Sing 2 e Pets –
Vita da animali 2). La sceneggiatura è del vincitore dell’Emmy
e creatore di White Lotus, Mike White, e dello scrittore dei
precedenti
Cattivissimo Me, Ken Daurio.
I Marvel Studios hanno rilasciato il primo
teaser trailer e il poster di
Captain America: Brave New World, con Anthony Mackie nei panni di Capitan America.
In questo breve filmato apprendiamo che il Presidente Ross vuole
fare di Cap un suo alleato, e all’eroe viene chiesto ancora una
volta di servire a discrezione del governo degli Stati Uniti, come
fece Steve Rogers durante la Seconda Guerra Mondiale. Isiah Bradley
tenta in seguito di assassinare il Comandante in Capo, portando
all’apparente rottura della nuova partnership tra Sam e Ross.
Le rivelazioni al di là di questo
sono poche, poiché si tratta di un teaser; tuttavia, si intravede
il Leader e si vede in azione il misterioso cattivo di Giancarlo Esposito (si dice che sia G. W.
Bridge). La rivelazione più importante, però, viene lasciata per
ultima e conferma finalmente in via definitiva la presenza di un
personaggio di cui si vociferava da tempo. Di seguito, ecco anche
il primo poster:
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la
cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà
degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Netflix ha
rilasciato le prime immagini di “The perfect
couple”, la nuova miniserie con Nicole Kidman, che sarà disponibile solo su
Netflix
dal 5 settembre 2024. La nota scrittrice Greer Garrison Winbury
(Nicole
Kidman), non ha badato a spese per organizzare il
matrimonio del figlio, che si preannuncia come il più importante
della stagione. Ma quando sulla spiaggia appare un cadavere e
vengono svelati alcuni segreti, si mette in moto un’indagine che
sembra essere uscita dalle pagine di uno dei libri dell’autrice e,
improvvisamente, tutti sono sospettati.
The perfect
couple, le immagini
1 di 10
Nel cast della serie
troviamo anche
Dakota Fanning, Eve Hewson, Billy Howle, Jack Reynor, Ishaan
Khatter, Meghann Fahy, Sam Nivola, Michael Beach, Donna Lynne
Champlin, Mia Isaac, con Liev Schreiber e Isabelle
Adjani.
The perfect
couple, la trama
Amelia Sacks sta per
sposare l’erede di una delle famiglie più ricche di Nantucket. La
futura suocera è la nota scrittrice di romanzi Greer Garrison
Winbury, che non nasconde la sua disapprovazione ma non bada a
spese per organizzare quello che si preannuncia come il matrimonio
più importante della stagione. Ma quando sulla spiaggia appare un
cadavere e vengono svelati alcuni segreti, si mette in moto
un’indagine che sembra essere uscita dalle pagine di uno dei libri
dell’autrice e, improvvisamente, tutti sono sospettati.
Produttori Esecutivi: Shawn Levy per 21 Laps
Entertainment, Gail Berman e Hend Baghdady per The Jackal Group,
Nicole Kidman e Per Saari per Blossom Films, Josh Barry
Cast: Nicole Kidman, Dakota Fanning, Eve Hewson,
Billy Howle, Jack Reynor, Ishaan Khatter, Meghann Fahy, Sam Nivola,
Michael Beach, Donna Lynne Champlin, Mia Isaac, con Liev Schreiber
e Isabelle Adjani
Non è un segreto che
Deadpool &
Wolverine conterrà molti camei (alcuni confermati,
altri ancora solo vociferati). Sembra che possiamo aggiungere un
altro alla lista sempre più lunga di personaggi che faranno la loro
comparsa nel film. Nel riportare la notizia dell’ingresso di Sir
Patrick Stewart nel cast dell’adattamento del
fumetto, Barbaric, al fianco di Sam
Clafin, Deadline afferma che
“Stewart sarà poi visto riprendere un altro personaggio
popolare, il Professor X, in Deadpool & Wolverine“.
La natura casuale di questa
rivelazione potrebbe indicare che gli addetti ai lavori non erano a
conoscenza del fatto che il coinvolgimento di Charles Xavier non
era ancora stato confermato, e uno scooper ritiene che potrebbero
sbagliarsi. È del tutto possibile, ma abbiamo già sentito che
praticamente tutti i membri degli X-Men della 20th Century Fox
appariranno, quindi non siamo sicuri del motivo per cui Xavier
dovrebbe essere escluso.
L’interpretazione di Stewart del
leader degli X-Men ha già fatto il salto nel MCU in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia come membro variante
degli Illuminati, ma non è durata molto. Attualmente si sta
svolgendo un evento di proiezione a Londra, ma vengono mostrati
solo i primi 35 minuti. Alcuni vaghi dettagli sono già stati
diffusi in rete e sicuramente prima o poi emergeranno spoiler più
approfonditi.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Tutto quello che sappiamo su
Deadpool & Wolverine
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce
recente afferma che anche Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e
Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di
Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
Supergirl:
Woman of Tomorrow è attualmente previsto come
secondo titolo del DCU distribuito dai DC Studios e abbiamo
recentemente appreso che il regista di
Crudelia, Craig Gillespie, ne sarà il
regista. La star di House
of the Dragon, Milly Alcock interpreterà l’eroina titolare,
una scelta di casting che ha riscosso un ampio consenso. Ora
abbiamo quello che potrebbe essere il logo ufficiale del film in
arrivo, grazie alle rivelazioni del merchandise della DC al
SDCC.
È del tutto possibile che si tratti
di una generica maglietta di Supergirl, ma il marchio “Woman of
Tomorrow” e il fatto che questo logo non sia mai stato visto prima
hanno fatto pensare che sia legato al DCU (tuttavia, saremmo negligenti a non
sottolineare le somiglianze con il logo “New 52” di Supergirl). C’è
anche il piccolo fatto che è stata rilasciata insieme a una
maglietta con il logo del film di Superman.
Questo un disegno stilizzato,
inoltre, sembra ispirato proprio a Kingdom Come,
che riporta dunque immediatamente alla mente l’Uomo del Domani del
DCU. Superman e Supergirl dovrebbero avere lo
stesso logo? Non necessariamente, soprattutto perché sono cugini di
rami diversi della Casa di El. Questa versione ha un carattere più
spigoloso e ci sembra facile immaginarla al petto del
personaggio.
Tutto quello che sappiamo su
Supergirl: Woman of Tomorrow
Supergirl:
Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax,
e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato
ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman
di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House
of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con
Craig Gillespie (Crudelia)
che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira
(“The Vampire Diaries”).
Il progetto, adattato da una serie di fumetti del 2022 con lo
stesso titolo, di Tom King e Bilquis
Evely, porta Supergirl lontano dalla Terra mentre viaggia
attraverso il cosmo con il suo fidato cane, Krypto il Supercane,
per sfuggire a una vita perennemente all’ombra di suo cugino,
Superman. Incontra una ragazza aliena di nome Ruthye, decisa a
vendicare la morte di suo padre, e recluta Supergirl per
aiutarla.
Milly Alcock ha ottenuto il ruolo
principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la
sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon”
della HBO che ha attirato l’attenzione del co-direttore della DC
James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il
ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di
Superman.
Quando Gunn annunciò per la prima
volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo
Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl
che siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn. Si dice che
questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più spigolosa
dell’iconica supereroina“, in quanto Gunn cerca di
allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza
d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata
da Melissa Benoist“.
Una
precedente indiscrezione affermava che il progetto è
attualmente alla ricerca di attori per interpretare il cattivo Krem
delle colline gialle, maschio, dai 25 ai 45 anni, e l’alleata di
Kara Zor-El, Ruthye Marye Knoll, dai 13 ai 16 anni. Woman of
Tomorrow sarà il secondo film del DCU a uscire nelle
sale dopo Superman di James
Gunn.
Il popolare franchise di
Descendants, dove si raccontano le avventure dei
figli adolescenti dei più celebri villain Disney, si arricchisce di
un nuovo colorato e vivace capitolo: Descendants –
L’ascesa di Red. Si tratta del quarto lungometraggio in
live action, ma anche di uno spin-off dei
tre film precedenti e un seguito della serie animata
Descendants: The Royal Wedding. Diretto da
Jennifer Phang a partire da una sceneggiatura di
Dan Frey e Russell Sommer, questo
nuovo capitolo riporta dunque gli spettatori nel regno di Auradon,
dove si fa la conoscenza di nuovi personaggi.
Fatta eccezione per qualche ritorno
dai precedenti tre film, Descendants – L’ascesa di
Red si compone infatti di una nuova generazione di
protagonisti, tra iconici villain, celebri principi e principesse
e, naturalmente, i loro figli in cerca del proprio ruolo nel mondo.
Disponibile su Disney+ dal 12
luglio, il film farà dunque la gioia dei fan del
franchise, che tra sgargianti colori, imponenti ricostruzioni
scenografiche, effetti speciali e tante coinvolgenti canzoni e
coreografie, ritroveranno qui tutti gli elementi più amati di
questa saga.
La trama di Descendants – L’ascesa di Red
In questo nuovo lungometraggio, l’ex
ragazzina cattiva Uma, ora nuova preside della scuola Auradon Prep,
organizza un evento a cui partecipano diversi regnanti, tra cui
Red (Kylie Cantrall), la figlia ribelle
della Regina di Cuori di Wonderland. Dopo che la Regina di Cuori
organizza però un colpo di stato contro Auradon, Red e
Chloe (Malia Baker), la figlia di
Cenerentola, viaggiano indietro nel tempo per annullare l’evento
che ha portato la madre di Red verso la malvagità.
Rita Ora e Brandy Norwood nei ruoli della Regina di Cuori e
Cenerentola
Essere figlie di una potente villain
quale la Regina di Cuori o di una perfetta principessa quale è
Cenerentola non dev’essere affatto facile. Anche
Descendants – L’ascesa di Red si concentra dunque
sulla volontà delle figlie di questi due iconici personaggi di
uscire dall’ombra materna per consolidare la propria identità e
costruire il proprio percorso nel mondo. Come i precedenti film del
franchise, anche questo quarto capitolo riflette dunque su questo
rapporto genitore-figlio/a, costruendo a partire da qui tutte le
riflessioni a riguardo.
Descendants – L’ascesa di
Red non può dunque non essere guardato sotto questo
punto di vista, invitando addirittura lo spettatore a compiere un
viaggio nel tempo insieme alle sue protagoniste per scoprire cosa
ha reso le loro madri come le conosciamo nel presente. Ecco allora
che si ripropone una dinamica che trova – tanto per citare un
titolo – in Ritorno al futuro l’esempio più celebre,
ovvero il figlio/figlia che incontra il proprio genitore quando è
un suo coetaneo e impara a conoscerlo meglio, rivalutando il loro
intero rapporto.
Una dinamica che, presente anche in
questo film, permette alle due protagoniste di apprendere cose
nuove sulle loro madri e il loro valore, dimostrando come talvolta
bastino pochi gesti apparentemente insignificanti per cambiare il
percorso di vita di una persona e che dietro ogni animo corrotto
c’è un trauma da cui si cerca di difendersi. Descendants –
L’ascesa di Red è dunque totalmente fondato su queste
tematiche, contornate come richiesto dal franchise da una cornice
estremamente colorata, vivace e coinvolgente.
Rita Ora è la Regina di Cuori in Descendants – L’ascesa di
Red
Certo, Descendants –
L’ascesa di Red è pensato e realizzato per un
precississimo target di giovanissimi, motivo per cui potrebbe
risultare stucchevole per chi non è parte di esso. Ma d’altronde
Descendants ha sempre dimostrato di essere un
franchise Disney dotato di una forte identità e intenzionato a
parlare ad uno specifico pubblico, rinunciando dunque ad una
maggiore apertura come avviene invece per altri titoli dello
studios. Ci sono tuttavia elementi che possono essere apprezzati da
ogni età, come le ricostruzioni scenografiche e i costumi.
Si riscontra un grande lavoro nella
realizzazione di Descendants – L’ascesa di Red,
capitolo che sembra aprire la saga ad un nuovo brillante futuro. Un
lavoro che può colpire in positivo l’occhio che sceglierà di
guardare il film senza pregiudizi. Di certo, al di là degli
elementi poc’anzi citati, come anche alcune canzoni orecchiabili,
la bravura delle due protagoniste (con Kylie
Cantrall che spicca in più occasioni per presenza scenica
e carisma) rende il film un prodotto godibile, capace anche di
suscitare qualche genuina emozione.
Il film Superman
di James Gunn è giunto alla seconda settimana di
riprese a Cleveland, in Ohio, e queste nuove foto sul set
suggeriscono che una grande resa dei conti tra superpotenti
potrebbe avere luogo nel film. Ieri è stato riportato di prove di
un’acrobazia al Progressive Field (che si trasforma in LordTech
Field), che lasciava presagire un faccia a faccia tra l’Uomo d’Acciaio (David
Corenswet) e un potente nemico (molto probabilmente il
cattivo senza nome che abbiamo visto nelle precedenti foto sul
set), e questi ultimi scatti rivelano che saranno coinvolti
anche Mr. Terrific (Edi Gathegi) e L’Ingegnere (María Gabriela de
Faría).
Le foto non sono particolarmente
rivelatrici, ma se si guarda il video e si aspetta fino alla fine,
si vedranno Superman e “Ultraman” attaccati a delle imbracature
mentre si preparano a scendere in picchiata verso il suolo. Ciò
lascia dunque presagire che nel film avrà luogo una scena in cui
tutti questi personaggi saranno presenti insieme sullo schermo e se
anche ciò era facilmente ipotizzabile, resta ad oggi difficile
stabilire quali saranno gli esiti di tale momento. Sembra che le
riprese di questa scena siano solo all’inizio, quindi vi
aggiorneremo se ci saranno novità.
POTENTIAL SUPERMAN SPOILERS ⚠️
There’s a showdown at LordTech Field between Superman, Mister
Terrific, The Engineer and [Redacted] pic.twitter.com/PjoSycyk2J
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Il mese scorso abbiamo appreso che
il
reboot di Harry Potter, il prequel di It, Welcome
to Derry e Lanterns
dei DC Studios
sarebbero passati da Max a HBO. Questo apparente allontanamento
dallo streaming ha scioccato molti, ma un altro titolo è ora stato
riclassificato come “HBO Original” e si tratta di The
Penguin. Inizialmente, a causa di problemi
contrattuali derivanti dal fatto che ogni serie è stata venduta a
distributori internazionali come Max Originals, sembrava che fosse
troppo tardi per cambiare le cose.
In qualche modo, Casey
Bloys, CEO di HBO e Max, è riuscito a risolvere la cosa.
The
Penguin continuerà a essere trasmesso in streaming su
Max, ma sarà ora marchiato come HBO Originals e verrà trasmesso in
anteprima sulla rete via cavo allo stesso modo di House
of the Dragon e The Last
of Us. Come spiega Variety, Bloys ha visto il primo
montaggio di The
Penguin e ha deciso abbastanza rapidamente che sarebbe
stato più adatto alla HBO.
“Alla fine ci siamo ritrovati
con spettacoli di questa portata e scala che sembrano fantastici,
con grandi narrazioni e talenti con cui abbiamo lavorato“, ha
dichiarato in precedenza il dirigente. “L’idea della
delimitazione ha iniziato a sembrare superflua. Perché lo stiamo
facendo? Chiamiamoli semplicemente per quello che sono: spettacoli
della HBO“. Forte di questa ricollocazione, non resta ora che
attendere di poter finalmente vedere la serie quest’autunno.
Ambientato nel mondo di The
Batman del 2022, The
Penguin si concentrerà sul passato di Oswald
Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido
di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il
personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché
Danny DeVito ha interpretato il famoso
Pinguino in Batman Returns mentre Robin
Lord Taylor lo ha interpretato in
Gotham.
La serie sarà basata sui personaggi
DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stata scritta da
Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I
primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel.
Insieme a Colin Farrell recitano nella serie
Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della
figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen
(The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine,
Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick:
Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A
loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh
Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau
e David H. Holmes.
Si dice anche che
Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce
Wayne/Batman in The
Penguin. I produttori esecutivi sono Dylan
Clark e Matt Reeves di The
Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam
Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e
Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros.
Television. In Italia la serie sarà disponibile su Sky e NOW.
Isabela Merced, interprete di Superman,
ha elogiato il processo di James Gunn per questo film. Empire Magazine ha
tracciato un profilo dell’attrice, dove Merced ha dichiarato che
indossare il costume di Hawkgirl è ancora un’emozione ogni volta
che accade. I fan della DC stanno avendo alcuni assaggi delle
riprese di Superman
grazie ai social media e
Kendrra Saunders ha già fatto alcune apparizioni sul set,
volando insieme ad altri eroi. Nel condividere le affermazioni che
seguono, l’attrice di Hawkgirl non sta facendo alcuno spoiler, ma è
chiaro che è in trepidante attesa di vedere il risultato finale
come tutti noi.
Quando si tratta di dettagli su
Superman,
l’attrice è infatti in stato di massima allerta. Merced ha
scherzato: “Riesco a sentire gli occhi di James
Gunn che mi penetrano nella nuca“. Ha continuato:
“Onestamente, dentro di me sono solo una ragazza nerd. Sento di
essere davvero così. Sono una nerd ogni volta che provo la
supertuta! Per me è la cosa più bella del mondo“. Molti fan
della DC la pensano allo stesso modo e non vedono l’ora di vedere
tutti questi personaggi in azione.
Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Celeste O’Connor e Isabela Merced
in Madame Web.
Tutto quello che sappiamo su
Superman
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
La DC ha svelato alcuni dei suoi
prodotti esclusivi per il San Diego Comic-Con di questo mese, tra
cui una nuova variant cover dei Creature Commandos
a tema animazione (il fumetto include Frankenstein: Agent of
Shade #1 e la prima apparizione dei Creature Commandos in
Weird War Tales #93). Di conseguenza, abbiamo un nuovo
sguardo ai disegni ufficiali della prima squadra di supereroi del
DCU (o meglio, la prima a essere introdotta).
Per la maggior parte, ci sono solo
piccole differenze estetiche, come il colore della barba di Rick
Flag Sr.; immaginiamo che questa copertina sia indicativa dello
stile di animazione dei Creature Commandos. C’è anche un bel
disegno di maglietta che, purtroppo, non è stato pubblicato in alta
risoluzione. Mostra ogni membro della squadra che dice qualcosa che
al momento non è possibile leggere. Tali immagini si possono
ritrovare su ComicBookMovie.
La serie animata Creature
Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in
streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour nel ruolo di Eric
Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma
nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol.
3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe
Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus,
Sean Gunn nel ruolo di Weasel e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag
Senior.
Steve Agee
riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista anche la
partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller.
Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa
di Indira Varma come il personaggio principale
della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun
episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun
attore.
“La nuova serie riprende
direttamente dopo il finale della prima stagione di Peacemaker, che
lascia la Waller con le mani legate dal punto di vista operativo,
il che significa che non è più in grado di farla franca mettendo in
gioco vite umane per portare a termine le sue missioni clandestine
e moralmente discutibili. Al contrario, recluta una banda di
disadattati, non diversamente dalla Suicide Squad e da Peacemaker“, ha
rivelato Gunn.
Aggiunge che i protagonisti di
Creature
Commandos “sono dei veri e propri mostri, e
non vedo l’ora di farveli conoscere. Creare questa serie è stata
una delle gioie assolute della mia vita“.
Deadpool &
Wolverine arriverà finalmente nelle sale tra due
settimane e i fan della Marvel non vedono l’ora di vedere
Deadpool/Wade Wilson (Ryan
Reynolds) allearsi con Wolverine/Logan (Hugh Jackman).
Negli ultimi mesi sono state tante le speculazioni, i teaser e le
indiscrezioni sul film, ma finalmente abbiamo un’idea di come
alcuni stanno reagendo al film. 35 minuti di esso sono infatti
stati proiettati questa settimana durante un tour promozionale a
Shanghai, in Cina. Reynolds e Jackman sono stati affiancati dal
regista Shawn Levy, che ha presentato il filmato
al pubblico.
Ora, alcuni dei membri del pubblico
si sono espressi sui social media per condividere le loro reazioni
al filmato. “Non scherzo, faccio fatica a trovare qualcosa di
negativo“, ha scritto @hzjoe03. “Nonostante la
fusione con la Fox, questo film sembra una continuazione di
Deadpool 2 per quanto riguarda la storia e il tono. Nulla è stato
smorzato, la comicità va a segno e l’azione è stata bellissima. Ho
visto che molti di voi hanno avuto problemi con la gradazione dei
colori nei trailer, ma sullo schermo è molto meglio e le tute sono
assolutamente splendide“.
“I trailer non hanno rivelato
molto, la maggior parte del filmato che avete visto avviene nei
primi 30 minuti circa e anche in quel caso, molti di quei 30 minuti
erano cose che non mi aspettavo affatto“, ha aggiunto. “La
timeline potrebbe cuocermi per questo, ma Shawn Levy ha davvero
ottenuto quella salsa oh mio Dio. Sono incredulo“, ha aggiunto
@Nacht_Silver. “Solo in 40
minuti ha realizzato così tanto“, ha risposto @itsokloll. “Gli altri 90 minuti mi
manderanno in Paradiso“.
“Semplicemente wow! Dalla scena
d’apertura grintosa e groovy fino al montaggio di ciò che accadrà,
l’ultimo film dei Marvel Studios trabocca di umorismo, sequenze
piene d’azione e immagini impressionanti. Anche se il rating R-16
potrebbe essere troppo morbido o troppo forte per alcuni,
l’accoppiata dinamica di #Deadpool e #Wolverine è una delizia
speciale per i fan e gli spettatori occasionali, che offre un tocco
fresco e feroce in mezzo ai soliti film di supereroi“, ha
scritto @cinemabravoph.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce
recente afferma che anche Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e
Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di
Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
James Gunn, co-CEO dei DC Studios e mente del
prossimo Superman,
ha rivelato ufficialmente il nuovo logo di Superman esattamente
un anno prima dell’attesissima uscita del film nel 2025. Il
logo appena svelato conferma ciò che molti fan avevano ipotizzato:
si ispira direttamente all’iconica trama di Kingdom Come.
La conferma del nuovo logo è arrivata dallo stesso
James Gunn, che ha postato un’immagine dello
stemma sui suoi social media.
Questo annuncio segue un indizio
del febbraio 2024, quando Isabela Merced, che interpreterà Hawkgirl
nel film, ha accidentalmente condiviso un’immagine del dietro le
quinte sulla sua storia di Instagram. L’immagine mostrava la
sua targhetta del primo table read, ornata dall’ormai confermato
emblema di Kingdom Come.
L’inclusione del logo di Kingdom
Come allude a ispirazioni tematiche tratte dalla leggendaria serie
di fumetti di Mark Waid e Alex
Ross. Nella
trama di Kingdom Come,Superman
si ritira dalle sue funzioni di eroe dopo un evento catastrofico
che coinvolge Joker e un nuovo antieroe chiamato Magog. Il mondo
vede quindi l’aumento di una razza di supereroi più spietata, che
spinge Superman e i membri classici della Justice League a tornare e a ripristinare
il vero eroismo.
Questo tema della riscoperta di ciò
che significa essere un eroe sembra essere centrale in
Superman.
La scelta di
James Gunn di incorporare l’emblema di Kingdom
Come sembra suggerire una storia ricca di riflessioni
sull’eroismo e sull’integrità morale, alcuni dei principi
fondamentali dell’identità di Superman.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
George R.R. Martin
sta facendo ben poco per raffreddare le speculazioni sul fatto che
non sia troppo entusiasta dell’adattamento del suo libro,
Fire & Blood, dato che ha rivelato che
non parteciperà alla stanza degli sceneggiatori per la terza
stagione di House of
the Dragonche si terrà a Londra
nelle prossime settimane.
Recentemente, una citazione dal
blog di Martin ha riacceso le speculazioni sui suoi sentimenti
verso la serie. In un recente post, George R.R.
Martin ha dichiarato: “Anche la writers’ room per la
terza stagione di House of
the Dragon si riunirà a Londra, ma non ho intenzione
di partecipare”.
Martin non si è sottratto
dall’esprimere il suo disappunto per alcuni aspetti della serie,
in particolare per l’adattamento della trama di Blood and
Cheese. Dopo la conclusione di questa storia in
House of the Dragon, Martin ha parlato sul suo
“Not a Blog” di come ritiene che nella versione televisiva
manchino l’ambiguità e la complessità storica presenti nel suo
libro, Fire & Blood.
In Fire & Blood,
l’incidente di Blood and Cheese è descritto con uno strato di
ambiguità e prospettive multiple, lasciando alcuni dettagli
all’interpretazione. Questa narrazione stratificata si perde nella
serie, dove gli eventi sono presentati in modo più definitivo.
Martin sembra preferire la sottigliezza del libro, dove le
intenzioni e le azioni dei personaggi non sono così chiare.
Dopo il drammatico finale della
prima stagione, in cui è stato ucciso il figlio di Rhaenyra
Targaryen, Lucerys Velaryon, House of
the Dragonha iniziato la seconda
stagione con un’altra scioccante morte di un bambino: Jaehaerys
Targaryen, il nipote di Alicent Hightower. L’omicidio è stato
compiuto da due uomini noti
come Blood and Cheese, inviati da Daemon Targaryen per
uccidere Aemond Targaryen per vendicare la morte di Lucerys.
Non riuscendo a trovare Aemond, presero di mira Jaehaerys,
costringendo la regina Helaena a scegliere quale dei suoi gemelli
sarebbe morto.
Questa scena brutale differisce da
quanto accade nel libro di Martin. In Fuoco e
sangue, i dettagli degli ordini di Sangue e Formaggio
sono più ambigui. Viene semplicemente impartita la direttiva
“occhio per occhio, figlio per figlio”, senza che venga detto
loro specificamente di uccidere Aemond. Inoltre, nel libro
l’omicidio avviene nella stanza di Alicent, non in quella di
Helaena, aggiungendo un livello di orrore e impotenza con Alicent
come esca.
Perché George R.R. Martin non è
contento della House of the Dragon?
L’assenza di Martin dalla stanza
degli sceneggiatori e le sue critiche suggeriscono un crescente
divario tra la sua visione e la direzione dello show. Queste
speculazioni sollevano domande su come verranno gestite le storie
future e se rimarranno fedeli alla narrazione ricca di
sfumature del materiale di partenza.
Sebbene House of
the Dragon sia stata elogiata per la qualità della
produzione e la drammaticità della narrazione, non tutti i
cambiamenti rispetto al libro sono stati ben accolti. L’adattamento
della trama di Sangue e formaggio esemplifica le sfide che comporta
la traduzione di una storia complessa dalla pagina allo schermo.
Nel prosieguo della serie, i fan osserveranno con attenzione come
lo show riuscirà a bilanciare l’impatto drammatico con una maggiore
autenticità del mondo dettagliato di Martin.
House of
the Dragon va in onda la domenica su HBO alle 21.00 e
la serie è disponibile in streaming su NOW.
L’elaborazione del trauma è un
processo estremamente complicato, che può richiedere anni ed anni
di vita. C’è però chi i propri traumi non riesce mai del tutto a
sconfiggerli, lasciando che questi crescano e portino la persona in
questione a diventare un terribile derivato di ciò che ha subito.
Tali tematiche vengono affrontate in modo particolarmente
interessante nel film del 2019 Ma, diretto da
Tate Taylor
(regista anche di The Help e La ragazza del treno) e
prodotto dalla BlumhouseProductions,
casa di produzione nota per i film Paranormal Activity, Get Out e La notte del
giudizio.
Scritto da Scotty
Landes e dallo stesso Taylor, il progetto per
Ma nacque dal desiderio del regista di dar vita ad
una storia completamente folle e imprevedibile. Allo stesso tempo,
però, egli era interessato ad affrontare alcune tematiche sociali
come il bullismo, il trauma, il desiderio di vendetta e le
degenerazioni del comportamento umano. Tutto ciò trova spazio in
questo thriller psicologico particolarmente intricato, dove ogni
tassello del puzzle ottiene infine la sua giusta collocazione,
dando vita ad un’opera che ogni amante di questo genere non potrà
che gradire.
Come per gli altri titoli della
Blumhouse, anche Ma venne realizzato con un budget
ridotto, di soli 5 milioni, e si affermò come un grande successo,
guadagnando oltre 60 milioni in tutto il mondo. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Ma. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Il film ha inizio con l’adolescente
Maggie Thompson che si trasferisce insieme a sua
madre nella città natale di quest’ultima nell’Ohio. Ancora
emotivamente instabile per via del divorzio dei genitori, Maggie
cerca di fare nuove amicizie nella sua nuova scuola, sperando di
trovare qualcuno che possa aiutarla ad inserirsi al meglio in quel
contesto. In breve, stringe rapporti con i coetanei
Haley, Darrell,
Chaz ed Andy. Quest’ultimo, in
particolare, sviluppa una cotta per la nuova arrivata. In cerca di
divertimento, il gruppo di amici si trova a ricevere un’offerta
tanto inaspettata quanto irresistibile.
Sue Ann Ellington,
anche nota semplicemente come “Ma”, offre infatti loro
l’opportunità di dar vita ad una festa nel seminterrato della sua
casa, comprando loro anche gli alcolici e tutto ciò che occorre per
divertirsi. La donna, un’afroamericana di mezz’età che lavora come
veterinaria, sembra però avere un proprio fine dietro
quell’offerta, e ben presto la sua disponibilità si trasforma in
un’ossessione particolarmente pericolosa. Mentre il passato di Sue
verrà alla luce, quello che per il gruppo di adolescenti doveva
essere un luogo di festa diventerà un inferno da cui uscire vivi
sarà quantomai difficile.
Il cast del film
La sceneggiatura originale del film
prevedeva che Sue Ann Ellington fosse una donna bianca, ma nel
momento in cui Taylor assunse il ruolo di regista decise di
cambiare la protagonista in una donna di colore. Egli aveva infatti
in mente di offrire la parte alla premio Oscar Octavia
Spencer, con cui aveva già lavorato per The
Help e Get on Up. Quando la contattò per offrirle la
parte, quest’ultima accetto subito, senza neanche voler prima
leggere la sceneggiatura. L’attrice era infatti da tempo alla
ricerca di un ruolo diverso da quelli interpretati negli ultimi
anni e in particolar modo desiderava trovare un progetto di cui
essere protagonista assoluta.
La Spencer, insieme al regista,
lavorò poi nella costruzione di una backstory per il personaggio,
al fine di renderlo più interessante. Ad interpretare la giovane
Maggie Thompson vi è poi l’attrice Diana Silvers,
vista anche in Glass e La
rivincita delle sfigate. I suoi amici Haley, Chaz, Darrel e
Andy Hawkins sono interpretati dagli attori McKaley
Miller, Gianni Paolo, Dante
Brown e Corey Fogelmanis. Il padre di
quest’ultimo, Ben Hawkins ha invece il volto di Luke Evans,
attore noto per Dracula Untold e
La
bella e la bestia. Nel film è poi presente l’attrice
premio Oscar Allison Janney nel ruolo della dottoressa
Brooks.
Nel corso del film scopriamo che Ma
è una donna problematica che al liceo è stata pesantemente vittima
di bullismo da parte dei suoi coetanei. Il film ci riporta indietro
nel tempo e vediamo come uno scherzo di cattivo gusto le sia stato
fatto da quelli che lei credeva suoi amici e dalla sua cotta.
Quando Ma incontra gli adolescenti del presente fuori dal negozio
di liquori, si rende conto che uno dei ragazzi è il figlio della
sua cotta e del suo bullo del liceo, Ben Hawkins. È in quel momento
che vediamo Ma cambiare idea e offrirsi di fare amicizia con i
liceali.
Da quel momento in poi, sembra che
voglia solo appartenere al gruppo e avere degli amici. Certo, è
ancora scottata dai traumi che le sono stati inflitti in passato,
ma questa è la sua seconda possibilità di essere quella “cool”.
Solo quando Ben chiede a Ma di incontrarsi con lui per bere con un
pretesto, la ragazza inizia la sua furia violenta. Alcuni genitori
dei ragazzi mettono in discussione Ma e le sue motivazioni e il
trauma interno scatena la vendetta e la rabbia che ha sepolto
dentro di sé.
Alla fine, c’è un grande colpo di
scena che non ci aspettavamo: Ma ha una figlia. Quando Maggie e
Haley si introducono in casa sua per cercare i gioielli mancanti
che sospettano lei abbia rubato, si trovano faccia a faccia con
Genie, la figlia di Ma. Si scopre così che la
donna ha fatto credere a Genie di essere malata e che per questo
motivo non è in grado di andare a scuola e di avere dei veri amici.
Si tratta di un caso di sindrome
di Münchhausen per procura e Genie non ne ha idea.
Octavia Spencer e Luke Evans in Ma
Da questo momento, la follia di Ma
esplode. Invita Ben a casa sua, lo droga, gli fa un trasferimento
di sangue di cane, gli taglia le vene e lo lascia morire
dissanguato nel suo letto. Tutto questo avviene poco prima che
tutti gli adolescenti, tranne Maggie che è in punizione, vadano a
festeggiare a casa sua. Maggie finisce per uscire di nascosto e si
dirige comunque da lei per assicurarsi che i suoi amici stiano
bene. Quando arriva, tutti i suoi amici sono drogati e legati.
Purtroppo per Maggie, anche lei viene drogata e stordita.
Ogni liceale viene poi torturato in
modo diverso. Chaz viene bruciato con un ferro da stiro, Haley ha
le labbra cucite, Darrell ha la faccia dipinta di bianco e Maggie
viene sospesa con una corda al collo. A salvare la situazione ci
pensa però Genie, che mette al tappeto la madre mentre nella casa
scoppia un incendio. Mentre tutti gli adolescenti hanno ripreso
conoscenza e fuggono dalla casa, Ma si reca con calma al piano di
sopra, dove ha lasciato il corpo di Ben. Il fuoco continua a
divampare, ma lei si sdraia a letto e accetta il suo destino mentre
la casa brucia.
Il film esplora dunque gli effetti
dei traumi infantili e delle emozioni che non sono state affrontate
correttamente. In questo senso, Ma è un racconto
ammonitore sui mali del passato e su come alcune persone, non
tutte, siano spinte al limite quando si sentono impotenti, tradite
e incomprese. Se solo qualcuno avesse difeso Ma nel momento più
basso della sua adolescenza, forse la spirale discendente verso la
violenza non sarebbe mai iniziata. Purtroppo, quell’aiuto non è mai
arrivato, lasciandola a barcollare sull’orlo del baratro, e infine
a caderci sopra.
Ma: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Ma è infatti
disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 11 luglio alle ore 21:15
sul canale Italia 2.
Nella prima metà dello scorso
decennio ha sempre più preso vita una fortunata stagione di saghe
cinematografiche ispirate a celebri romanzi per ragazzi, ambientati
prevalentemente in futuri distopici.
Hunger Games,
Maze Runner e
Divergent sono senza dubbio le più celebri. Meno fortunato
e arrivato quando ormai il mercato era a suo modo già passato
oltre, il film Chaos
Walking – tratto dal romanzo The Knife of Never
Letting Go di Patrick Ness – avrebbe dovuto unirsi a tali
titoli, inaugurando una nuova saga di questo tipo.
Il film, diretto da Doug Liman
(regista anche di
Edge of Tomorrow – Senza domani e Road
House) ha infatti portato sul grande schermo il primo
capitolo della trilogia letteraria di Ness. Ma numerosi problemi
hanno rallentato la realizzazione di questo lungometraggio, passato
attraverso molteplici riscritture e infine girato nel 2017, per poi
trovare distribuzione unicamente nel 2021. Problemi che
indubbiamente hanno inficiato sulla qualità del film, che presenta
però ugualmente alcuni elementi di grande fascino.
Tra distopia, atmosfera da western,
elementi fantascientifici e riflessioni sulla mascolinità tossica,
il film potrà dunque affascinare i fan del genere. Una sua
riscoperta, infatti, è per loro caldamente consigliata. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Chaos
Walking. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Chaos
Walking
Nel 2257 d.C. i coloni maschi del
pianeta Nuovo Mondo – privato delle donne da una sanguinosa guerra
– sono affetti da una condizione chiamata Rumore, la quale
manifesta in modo visivo e uditivo i pensieri di una persona. In
questo contesto ostile cresce Todd Hewitt, che un
giorno, nel bel mezzo della foresta, fa una scoperta sconvolgente:
una donna, Viola Eade. Dopo un’iniziale
diffidenza, i due diverranno i compagni in un’avventura che li
porterà a scoprire i segreti e le verità nascoste dietro e dentro
questo pianeta inesplorato.
Nel ruolo di Todd Hewitt vi è
l’attore Tom Holland, che durante il set è andato
incontro a diversi incidenti. Inizialmente si è rotto il naso,
mentre l’ultimo giorno di riprese l’attore è svenuto e ha perso i
sensi mentre girava in una scena in cui ha dovuto trattenere il
respiro sott’acqua. Accanto a lui, nel ruolo di Viola, vi è
l’attrice Daisy Ridley, che per interpretarla ha
indossato una finta parrucca bionda. Completano poi il cast
Mads Mikkelsen nel ruolo del malvagio David
Prentiss, David Oyelowo in quello di Aaron e
Cynthia Erivo nel ruolo di Hildy.
La spiegazione del finale
Le scene finali di Chaos
Walking confermano che la nave di Viola, che trasporta
4.000 persone, è ufficialmente sbarcata nel nuovo mondo. Attraverso
il finestrino della nave, si può vedere che la Seconda ondata di
coloni sta già scaricando le proprie risorse e le proprie
attrezzature, pronta a stabilire una nuova casa per sé stessa. Il
loro arrivo potrebbe andare in due modi: la Seconda ondata di
coloni potrebbe scontrarsi con gli umani che già vivono sul
pianeta, oppure potrebbe collaborare con i cittadini di Haven e
Farbranch per creare un mondo migliore per tutti.
Detto questo, non è chiaro come i
nuovi coloni interagiranno con le popolazioni native del pianeta,
chiamate Spackle dagli umani, ma è più probabile che collaborino
con loro che con Prentiss, che li ha accusati ingiustamente di aver
ucciso le donne della sua città. È possibile che la gente di Viola
abbia molte più risorse e conoscenze su ciò che sta accadendo e che
le usi per creare condizioni di vita migliori per tutti. Nel
complesso, la Seconda ondata di coloni suggerisce un futuro molto
più roseo per gli abitanti del nuovo mondo rispetto a quanto
stabilito in precedenza.
Chaos
Walking presenta temi sulla mascolinità tossica,
sulla misura di un uomo attraverso l’uso della violenza, sul potere
e sul controllo gerarchico e sulla politica di genere. Aaron, il
predicatore di Prentisstown, deride Todd per i suoi pensieri e la
sua incapacità di controllarli, definendolo “debole come una
donna“. Già questo dimostra che gli abitanti della città
credono che gli uomini siano intrinsecamente superiori alle donne e
che le donne non siano forti come gli uomini. Anche se ovviamente
non è vero, questa linea di pensiero guida le azioni di Prentiss e
del resto degli uomini della città.
C’è un’idea di fondo secondo cui gli
uomini devono essere all’altezza della violenza e appoggiarsi a ciò
che credono essere nella loro natura. È così che si affermano
costantemente nel corso del film, accettando di buon grado qualcosa
che potrebbero, di fatto, controllare se lo volessero. L’arrivo di
Viola e la scoperta di altre città in cui vivono sia uomini che
donne dimostra quanto sia distorto il pensiero degli uomini di
Prentisstown. Il fatto che Farbranch sia governata da una donna
smonta le stesse idee che loro lavorano per sostenere.
Inoltre, senza Viola, Todd non si
sarebbe mai preoccupato di scoprire la verità e la sua presenza lo
aiuta a scoprire che le cose che gli sono state insegnate crescendo
sono sbagliate. Prentiss esercita le sue capacità con il Rumore e
incoraggia l’uso della violenza finché è lui a guidare la carica,
mantenendolo al potere. L’uso della mascolinità tossica e l’idea
che la violenza sia innata sono visti come la radice dei problemi
della città e li critica come tali, offrendo commenti sui modi in
cui essa può danneggiare e distruggere.
Chaos Walking 2:
ci sarà un sequel?
Il film adatta quanto narrato nel
primo romanzo della trilogia di Ness, in italiano edito con il
titolo La fuga. Gli altri due volumi della serie, Il
nemico e La guerra, portano a compimento il racconto
immaginato dallo scrittore. Purtroppo, ad oggi un adattamento di
questi altri due libri sembra improbabile. Chaos
Walking ha avuto una lavorazione travagliata e una
volta distribuito non è stato accolto positivamente né dalla
critica né dal pubblico. Limitato anche dalla pandemia di Covid-19,
che ha ridotto la portata della sua distribuzione, il film sembra
dunque oggi destinato a non avere sequel.
Il trailer di Chaos
Walking e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Chaos
Walking grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 11
luglio alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
La sempre più lunga e apprezzabile
carriera cinematografica dell’ex wrestler Dave
Bautista presenta anche alcuni titoli da protagonista
assoluto. Uno di questi è l’action Final Score.
Arrivato al cinema nel 2018 per la regia di Scott
Mann, che aveva già diretto Bautista nel film Bus
657, il lungometraggio è definito come un omaggio al primo
Die Hard,
solo con differente ambientazione. Ad essere qui luogo di un
attentato terroristico è infatti uno stadio, e a liberare questo
dagli indesiderati occupanti sarà proprio il soldato a cui dà volto
l’interprete di Drax di Guardiani della
Galassia.
Particolarmente legato al progetto,
Bautista figura qui anche come produttore. Per lui si tratta
infatti di un ruolo particolarmente importante, con cui dà prova
della sua buona presenza scenica e di saper reggere sulle sue
spalle un intero film. Accanto a lui si ritrovano però anche altri
noti attori di provenienza internazionale, che conferiscono
ulteriore valore al titolo. Final Score è infatti
stato poi particolarmente apprezzato dalla critica, la quale elogia
tanto le interpretazioni quanto l’imprevedibilità di alcuni
risvolti narrativi, sottolineando anche il buon intrattenimento
garantito.
Il film si è poi avvalso di
un’uscita in contemporanea tra sala cinematografica e streaming.
Costato 20 milioni di dollari, Final Score ha così
avuto modo di raggiungere un pubblico particolarmente ampio,
ottenendo un discreto ritorno in termini economici. Prima di vedere
il film, però, può tornare utile essere a conoscenza di alcune
curiosità ad esso legate. Dalla trama al
cast e fino alle location
utilizzate, proseguendo nella lettura si potrà scoprire quanto c’è
da sapere a riguardo. Infine, si elencheranno anche le piattaforme
dove è possibile ritrovare e vedere in streaming il film.
La trama di Final
Score
Protagonista del film è l’ex
militare statunitense Michael Knox, il quale si
trova ad assistere ad una partita di calcio nello stadio londinese
Boleyn Ground in compagnia di sua nipote Danni.
Prima che la partita abbia inizio, Michael si allontana per andare
a comprare degli hot dog, e durante questa sua assenza succederà
l’impensabile. Egli riceve infatti una chiamata da parte del russo
Arkady Belav, il quale gli ordina di rintracciare
tra il pubblico il fratello Dimitri e ucciderlo.
Se non riuscirà in tale compito, Arkady farà scoppiare l’intero
stadio, uccidendo così oltre trentacinque mila persone.
Michael si trova così in una
posizione particolarmente scomoda, al centro di un vero e proprio
attacco terroristico. Egli dovrà scoprire quanto più possibile sui
due fratelli russi e su loro conflitto, e solo così potrà sperare
di salvare la situazione. A sua disposizione ha soltanto novanta
minuti, e a peggiorare la situazione vi è il rapimento di sua
nipote, presa come ostaggio proprio dai terroristi. Questi hanno
però sottovalutato le capacità dell’uomo, che grazie alla sue
conoscenze di guerra sa come far fronte a situazioni del
genere.
Il cast del film
Per un film ricco di cotanta azione,
era necessario che nei ruoli principali vi fossero attori non nuovi
a questa. Per il ruolo di Michael Knox è stato così scelto l’attore
Dave Bautista. Per la parte, Bautista si è
sottoposto ad un lungo allenamento, con il quale ha ulteriormente
rafforzato la propria forma fisica. Così facendo, ha avuto modo di
prendere personalmente parte a molte delle più spericolate
acrobazie richieste dal copione. Accanto a lui, nel ruolo della
nipote Danni, vi è la giovane attrice Lara Peake,
divenuta nota grazie ad alcuni film e serie televisive di buon
successo.
Nel ruolo del terrorista Dimitri
Belav vi è invece il celebre Pierce
Brosnan. L’attore, noto per essere stato anche
l’agente 007, dà qui volto ad un nuovo spietato villain,
affermandosi come uno degli elementi di maggior interesse del film.
Per il ruolo egli ha raccontato di aver approfondito tramite alcune
ricerche le origini del personaggio, costruendo per questo una
personalità credibile e particolarmente complessa. Ray
Stevenson, divenuto famoso grazie al ruolo di Marcus Eaton
nella saga Divergent, è
invece l’interprete dell’altro dei due terroristi, Arkady, che si
rivela essere il vero villain del film.
Le location di Final
Score
Quasi esclusivamente ambientato
nello stadio Boleyn Ground di
Londra, le riprese del film si sono svolte
realmente all’interno di questo. Inaugurato nel 1904, lo stadio è
stato la casa della squadra West Ham sino al 2016, anno in cui
viene chiuso per essere demolito. È in questo periodo che le
riprese hanno luogo, sfruttando così la completa disponibilità
della struttura. Al termine della lavorazione del film, hanno
infatti inizio i lavori di demolizione, che portano il Boleyn
Ground ad essere totalmente smantellato nel 2017. Il set di
Final Score è stato così l’ultimo grande evento
svoltosi all’interno di questo, immortalando per sempre la
grandiosità di tale iconica struttura.
Il trailer di Final
Score e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di Final
Score grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple TV,
Netflix, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Il film verrà inoltre
trasmesso in televisione giovedì 11 luglio alle
ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Dall’11 luglio, potrete immergervi
nell’affascinante universo creato dal regista cinese Wei
Shujun nel suo ultimo lungometraggio, Il mistero
scorre sul fiume, nelle sale italiane con Wanted.
Acclamato come il thriller dell’anno in Cina, si presenta come un
noir di ampio respiro, che abbraccia tanto le specificità del
genere quanto una riflessione sull’animo umano, ambientato nelle
zone rurali del Paese negli anni ’90 e con una forza narrativa in
stile Memorie dell’assassino.
Il mistero scorre sul fiume, la trama: l’acqua depositaria di
segreti
La storia de Il mistero
scorre sul fiume è ambientata negli anni ’90, nella città
di Banpo, nella Cina rurale. Il ritrovamento del cadavere
di una donna in riva al fiume dà il via a un’intensa indagine
guidata da Ma Zhe (Yilong Zhu), capo della polizia
criminale. Quello che sembra un semplice omicidio rivela presto
strati di mistero e segreti tra gli abitanti della città. Per la
rabbia del suo istrionico capo (Tianlai Hou), che
vuole comunicare in fretta la risoluzione delle indagini e calmare
i politici inquieti, emergono alibi e nuovi indizi che portano in
altre direzioni, e compaiono nuovi corpi in circostanze simili per
rendere tutto più torbido, più sordido, come se fossimo sul terreno
di Zodiac di David Fincher o di Memories
of Murder di Bong
Joon-ho. Mentre avanza (o a volte regredisce) nella
sua indagine, conosciamo anche l’universo intimo di questo
tormentato, prototipo di poliziotto noir: sua moglie è incinta e
gli esami avvertono di un rischio considerevole di un problema
genetico. Deve quindi decidere se portare avanti o meno la
gravidanza.
A questa scena, naturalmente, si
aggiunge la presenza di un bambino, testimone involontario del
crimine, che ha visto qualcosa che non sa interpretare né chiarire
ed è così che vengono introdotti nella trama la simbologia e lo
smarrimento così caratteristici del genere. Questi elementi chiave
ci invitano non solo ad addentrarci nella complessa psicologia dei
personaggi principali, ma ci offrono una finestra sull’essenza
stessa della città e dei suoi abitanti. In questo modo, la
narrazione tesse un’atmosfera densa, cupa e desolata, in cui la
pioggia, quasi come un lamento perpetuo, è presente dall’inizio
alla fine della storia, scandendo il ritmo e il tono degli
eventi.
L’omicidio, primo di una serie che
seguirà, non è che il riflesso di una politica che si trova nel
mezzo di una transizione tumultuosa e aggressiva all’interno del
Paese. Il regista riesce a catturare e rappresentare questa
complessa dinamica con notevole abilità, utilizzando il crimine
come elemento narrativo e simbolico allo stesso tempo, evidenziando
l’instabilità e le tensioni che attraversano la Cina in questo
periodo di trasformazione.
Tutti questi simboli e metafore si
intrecciano magistralmente in un film che si distingue per la sua
natura cruda, intensa e dura: un quadro cinematografico in cui,
come dicevamo, la pioggia, diventa un elemento onnipresente,
avvolgendo ogni scena e approfondendo il tono cupo della
narrazione, sempre più incentrata sull’individuo. Dietro ogni
indagine criminale, infatti, c’è una persona. Anche il detective
che deve dare la caccia a un assassino torna a casa la sera stanco
e desideroso di mangiare una ciotola di noodles: oltre ai problemi
professionali, anche quelli famigliari possono diventare un caso
difficile da risolvere. Il mistero scorre sul
fiume riesce a combinare questi due aspetti in una
storia in cui il thriller è tanto poliziesco quanto personale. Così
come gli indizi del crimine si affievoliscono con il procedere
della storia, anche il futuro della vita di Ma Zhe
si delinea: l’equilibrio famigliare che sta costruendo con la
moglie viene scosso insieme al caso, mettendo il detective di
fronte a un bivio nebuloso. L’atmosfera del film è contagiata
dall’aura in cui si muove il suo protagonista: un terreno paludoso
in cui bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, cosa si
dice e a chi.
Il mistero scorre sul fiume eleva il thriller alla dimensione
umana
Ma Zhe è sempre
avvolto da una nebbia, oppure illuminato dalla luce foca di una
lanterna, che lo distingue timidamente dal resto degli oggetti
inquadrati: il personaggio si sposa perfettamente con il registro
visivo del film, con le sue immagini cupe e tetre, sia in spazi
aperti che chiusi, di luoghi che si ripetono e personaggi che non
cambiano. I segreti dei cittadini trionfano sugli sforzi disumani
del protagonista, in un caso in cui la natura – che non può essere
combattuta – detiene tutto il potere, e l’acqua è l’unico elemento
che conosce le verità.
È quindi interessante come
Il mistero scorre sul fiume riesca a combinare due
film in cui solo uno vincerà sull’altro, intervallando abilmente i
due spettri affinchè lo spettatore non perda interesse. Proprio
quando appaiono nuovi indizi, le situazioni quotidiane mettono
Ma Zhe tra l’incudine e il martello: lo shock
della realtà eleva il thriller alla dimensione umana, suggerendo
domande che non troveranno mai risposta. Tra le feste di fine anno,
i profondi cambiamenti sociali e le miserie della burocrazia
statale, la storia de Il mistero scorre sul fiume
è a tratti asciutta e a tratti da incubo, girata con uno stile
cinematografico che le conferisce un aspetto vintage tipico del
periodo e del luogo in cui si svolge. Anche se un po’ eccessiva
nella sua lunghezza, non manca mai di interessare e persino, in
molte delle sue scene, di affascinare: un altro ottimo esponente
del noir poliziesco, uno dei generi preferiti dal cinema
cinese.
Shelley Duvall,
l’attrice dagli occhi grandi che vinse il premio come attrice a
Cannes per 3 donne di Robert
Altman e passata alla storia per aver recitato per
Stanley Kubrick in Shining,
è morta giovedì a Blanco, in Texas, la conferma arriva da Variety attraverso una
dichiarazione del suo partner Dan Gilroy. Aveva 75 anni.
Duvall era nota per aver lavorato
con il regista Altman, che l’ha scelta per il suo primo ruolo
cinematografico in “Brewster McCloud”. Ha
continuato ad apparire nei suoi film “McCabe & Mrs.
Miller” e “Thieves Like Us” prima di far
parte del cast corale di “Nashville” nel 1975.
Altman l’ha scelta in “Buffalo Bill e gli
indiani“, ha poi dato alla sua insolita presenza sullo
schermo la possibilità di brillare in “3 donne“,
per il quale ha vinto il premio del Festival
di Cannes come migliore attrice e una nomination ai BAFTA.
Sempre nel 1977, Duvall
interpretò il ruolo di un giornalista di Rolling Stone in
Io e Annie di Woody Allen e
incontrò Paul Simon sul set. Duvall ha interpretato il ruolo di
Olivia Oy in “Braccio di Ferro” di Altman nel
1980. La sua inquietante interpretazione come operatrice di un
centro benessere in “3 donne” ha portato Kubrick a
sceglierla per il ruolo di Wendy Torrance, la moglie del
personaggio di Jack Nicholson in “Shining”
di Stanley Kubrick, liberamente tratto dal romanzo
di Stephen King.
Anni dopo, ha parlato delle
difficili riprese del film: “Dopo un po’ il tuo corpo si
ribella. Dice: “Smettila di farmi questo”. Non voglio piangere
tutti i giorni’. E a volte solo quel pensiero mi faceva piangere.
Svegliarmi un lunedì mattina, così presto, e rendermi conto che
dovevi piangere tutto il giorno perché era programmato, inizierei
semplicemente a piangere. Direi: “Oh no, non posso, non posso”.
Eppure l’ho fatto. Non so come ho fatto. Anche Jack me lo ha detto.
Ha detto: ‘Non so come fai’”.
Tra gli altri suoi ruoli
ricordiamo “I Banditi del tempo” di Terry
Gilliam e la commedia “Roxanne” con
Steve Martin. Durante gli anni ’80, Duvall ha
prodotto una serie di spettacoli antologici per bambini basati su
storie classiche.
Sebbene abbia vissuto una vita
solitaria, la sua apparizione in “Dr. Phil” nel 2016 ha ottenuto
pubblicità negativa per aver sensazionalizzato i suoi problemi con
la salute mentale. Nel 2021, è stata intervistata dallo scrittore
Seth Abramovitch dell’Hollywood Reporter, che si è
recato in Texas e l’ha trovata felice di ricordare la sua carriera
e considerata con affetto nella sua comunità nel Texas Hill
Country, nonostante le sue eccentricità.
I Wonder Pictures presenta il nuovo
teaser di THE SUBSTANCE (leggi
la recensione) della talentuosa regista Coralie Fargeat
in concorso al Festival
di Cannes, dove è stato protagonista delle proiezioni più
partecipate e acclamate della manifestazione e si è aggiudicato il
premio per la migliore sceneggiatura, una storia visionaria,
intensa e divertente con Demi Moore, Margaret Qualley e
Dennis Quaid. THE SUBSTANCE arriverà nelle sale
cinematografiche dal prossimo 17 ottobre.
Il teaser, grazie a un potente uso
del sonoro e a un montaggio incalzante, ci proietta nel mondo delle
due protagoniste di questa opera travolgente e di sconcertante
attualità, tra Barbie e Povere Creature, che mescola
Kubrick e Lynch, Cronenberg e Frank Capra con la visionarietà di
Tarantino e il miglior Zemeckis, per mettere in scena una
riflessione su quanto siamo disposti a mettere in gioco per
soddisfare le nostre ambizioni, perseguendo ossessivamente ideali
di giovinezza e perfezione imposti dall’estetica dominante.
Straordinaria e
coraggiosa l’interpretazione di Demi Moore, nel ruolo della
star in cerca di una nuova giovinezza Elizabeth Sparkle. Moore
mette in gioco tutta se stessa – il suo volto, il suo corpo, la sua
identità – offrendo una performance coinvolgente e generosa che la
lancia di diritto verso la corsa per gli Oscar 2025. Non è da meno
la sua “versione migliore e più giovane” Sue, interpretata da una
straordinaria Margaret Qualley, tanto luminosa quanto brava
nel suo desiderio, prima candido e poi aggressivo, di avere
successo ed essere amata.
The Substance è stato presentato a Cannes
77
Hai mai sognato una versione
migliore di te? Sei sempre tu. Semplicemente, migliore, in ogni
senso. Davvero. Devi provare questo prodotto rivoluzionario. Si
chiama “The Substance”. Ti cambia la vita. Genera una nuova
versione di te. Una versione più giovane, più bella, una versione
perfetta. C’è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una
settimana sta alla vecchia versione di te. Quella dopo sta alla
nuova. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se
rispetti l’equilibrio… cosa può andare storto?
Ryan Reynolds è
pronto a tornare nei panni di Deadpool per la
terza volta, in Deadpool &
Wolverine, il prossimo 24 luglio. Il grande amore del
quale la sua iterazione del Mercenario Chiacchierone gode, potrebbe
far dimenticare al pubblico che l’attore aveva prestato il volto a
una prima e infelice rappresentazione del personaggio nel franchise
degli X-Men.
Ma facciamo un passo indietro.
X-Men: Conflitto Finale del 2006 non era stato un
grande passo per il franchise Fox. Era quindi auspicabile che, in
mancanza di idee per la squadra dei mutanti Marvel, si procedesse a raccontare
la storie di quello che, tra tutti, era riuscito maggiormente a
catturare l’affetto dei fan: Wolverine.
Nel 2009 è uscito X-Men
Origins: Wolverine. Sfortunatamente, il film è stato
un’altra delusione, in particolare per quanto riguarda la
rappresentazione di Deadpool. Il casting di Ryan Reynolds
nel ruolo di Wade Wilson è stato accolto con grande clamore e
l’attore ha fatto un ottimo lavoro con il personaggio, nonostante
la sceneggiatura. C’erano infatti diversi problemi con questa
versione e Fox sembrava incerto su come trasformare Wade in
Deadpool. Ecco perché è stato trasformato in Arma
XI, l’arma definitiva di William Stryker per uccidere
Wolverine.
Ryan Reynolds nel ruolo di Deadpool in
X-Men Origins: Wolverine
Vantava tutta una serie
di poteri ma alla fine dello scontro con Logan è finito decapitato;
una scena post-crediti ha tuttavia confermato che “Deadpool” è
sopravvissuto, ponendo le basi per quello che sarebbe dovuto essere
un altro terribile spin-off.
Durante la promozione di Deadpool e
Wolverine Ryan Reynolds
ha commentato il primo scontro trai due personaggi, e ha espresso
il suo parere sul fatto che quello scontro debba essere riscattato:
“La prima volta che abbiamo lavorato insieme su ‘X-Men Origins:
Wolverine’, è facile dire che abbiamo realizzato alcune cose male.
Deadpool che si è cucito la bocca è stata una delle note da studio
più sciocche di tutti i tempi.”
“Ma allo stesso tempo, ne sono
molto grato. Hugh ha avuto una grande influenza su di me. Era la
prima volta che vedevo come opera una star del cinema sul set, e
sfidava tutti i miei preconcetti su una star del cinema” ha
aggiunto l’attore. “Era così caloroso e accogliente. Ha reso
sicuro il gioco. Conosceva il nome di ogni singola
persona.”
Deadpool e Wolverine è R-Rated
Una grande differenza rispetto al
2009 è che in questa nuova avventura è il fatto che
Deadpool e Wolverine condivideranno lo schermo in
un’avventura R-Rated. Alla domanda su quale sia l’età minima per
guardare il trequel, Ryan Reynolds
ha detto: “Così tanti bambini hanno visto “Deadpool” e
“Deadpool 2″. I miei figli l’hanno visto e sono venuti su
male.”
“Ma non è mai stato classificato
come R solo per il gusto di farlo. In gran parte dipende solo dal
personaggio. Il personaggio è molto grossolano. Il suo cervello è
come una frittata mangiata a metà all’interno del cranio di un
bambino di 7 anni. Non portate un ultracentenario a vedere il film,
perché quella persona non lascerà viva la sala. Nessuno con il
pannolino lo farà.”