Dopo X – A Sexy Horror Story e Pearl, Ti West conclude la sua trilogia sexy-horror con MaXXXine, al cinema dal 28 agosto con Lucky Red e Universal, che accompagna l’eroina del titolo a Hollywood, a caccia della sua grande occasione nel cinema che conta. Questa volta, il riferimento del regista sono i thriller anni ’80 e un certo tipo di suggestioni noir che arricchiscono un universo visivo e tematico derivato e ricco.
X – A Sexy Horror Story e Pearl
Quando è arrivato X – A Sexy Horror Story al cinema, i fan di West sono accorsi per festeggiare il ritorno del regista culto e si sono trovati davanti un prodotto affascinante che elaborava una serie di ispirazioni differenti e che omaggiava i classici del cinema horror, primo su tutti Non aprite quella porta, unitamente a un gusto voyeurismo del porno degli anni ’70. Una combinazione insolita per un film che però non ha mai superato lo status di slasher realizzato da un regista capace e devoto al genere. L’assassina era una vecchia contadina, con vecchi sogni di gloria e frustrazione sessuale, interpretata grazie a pesantissime dosi di trucco da Mia Goth, volto dell’intero progetto cinematografico.
Nel 2022 infatti troviamo Goth nei panni di Pearl, proprio quella stessa vecchia, in un secondo capitolo prequel in cui scopriamo la giovinezza dell’assassina di X, una ragazza dalle guance rosse che viveva nella fattoria della sua famiglia in Texas nel 1918, ossessionata dall’idea di diventare una star nel nuovo e vivace mondo del cinema. Il film è un piccolo gioiello, una perla si potrebbe dire! E Mia Goth dimostra delle doti di attrice consumata, intensa e drammatica, oltre che deliziosamente folle mentre mette in scena dialoghi esistenziali e omicidi efferati con un forcone.
MaXXXine, la trama
La traiettoria della trilogia è quindi in crescita, per adesso, per cui è giusto aspettarsi da MaXXXine che questa ascesa continui. Il film è un seguito diretto di X, in cui troviamo la bella Maxine a Hollywood nel 1985, mentre si è lasciata alle spalle gli orrori a cui abbiamo assistito nel primo film. Maxine Minx è ora una affermata attrice di film per adulti e cerca spazio nel cinema che conta. Come Pearl, desidera essere una star. La vediamo quindi alle prese con un provino per The Puritan II, un horror di serie Z che però rappresenterebbe un piccolo avanzamento di carriera per il suo posizionamento. Il passaggio da film da tripla X a film tradizionali non è mai stato possibile in quegli anni (ci provò Brian De Palma con Annette Haven, lo studio bloccò la sua proposta), ma la nostra protagonista ha una marcia in più. Il suo fuoco interiore è la fame di notorietà e il desiderio di risollevarsi dalla depressione dell’industria del sesso. E Mia Goth è perfettamente capace di portare questa fame sullo schermo con una ferocia affascinante e irresistibile che rende la sua Maxine un personaggio memorabile.
Con MaXXXine, Ti West sceglie di affondare dentro il sexploitation degli anni ’80 con feticismo documentaristico, quasi, che ricorda l’ossessione di Quentin Tarantino per i piedi e alcuni film italiani. Strade scarsamente illuminate, donne in lingerie di pelle, stalker psicopatici che ricordano molti degli spettatori.
Ti West e il sexploitation anni ’80
Non solo, il trucco di Ti West è quello di utilizzare elementi reali calati nell’universo immaginario che racconta, sfruttando personaggi di serial killer davvero esistiti e trasformandoli nel pazzi stalker delle sue storie, come fa in questo caso. Un pastiche slasher che aumenta la suspance, che però si scontra con la contemporaneità dell’eroina di turno, che non si fa intimorire da un molestatore mascherato da Buster Keaton che la insegue in un vicolo, Maxine non urla, ma estrae la pistola e l’uomo diventa in un attimo lui stesso vittima, costretto a mettersi in ridicolo, lasciando libera la sua vittima.
West mescola il suo gusto con la contemporaneità di quello che racconta, inserendo nella storia la protesta cristiana contro la peccaminosa cultura pop che promuoveva l’heavy metal “satanico”, il porno, i film horror sui demoni. Una “guerra” al cristianesimo puritano che diventa poi il vero villain della storia. E sembra che West abbia trovato il modo di inserire nel film in piena luce il suo messaggio e il suo intento: la regista di The Puritan II, per cui viene poi scelta Maxine, Elizabeth Bender (Elizabeth Debicki), dichiara che cerca di realizzare un film di serie B con idee di Serie A, dichiarazione se sembra rispecchiare alla perfezione l’intento di West stesso.
E in questa consapevolezza di sé, MaXXXine perde di vista quello che era invece il punto forte di Pearl, l’inatteso, il contrasto. Se nel secondo la fanciulla si trasformava in assassina in maniera inaspettata, nel primo l’eroina che si confronta con il male diventa una struttura morale che depotenzia il film, banalizzandolo.
Prime Video svela le prime immagini del film Original giapponese Broken Rage, prodotto da Amazon MGM Studios. Presentato il prossimo venerdì 6 settembre in anteprima mondiale all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Broken Rage è il primo film giapponese prodotto per un servizio streaming ad essere incluso nella selezione ufficiale del prestigioso Festival internazionale del Cinema. Broken Rage sarà presentato nella sezione Fuori Concorso della Mostra e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2025.
Diretto, scritto e interpretato dal leggendario regista Takeshi Kitano, acclamato in tutto il mondo, Broken Rage è basato sulla sua idea di esplorare “gli elementi della commedia all’interno di un film violento”. Ridefinendo le norme del genere, la prima parte del film racconta di un sicario, Nezumi (interpretato da Takeshi Kitano), che lotta per la sua sopravvivenza ritrovandosi incastrato tra la polizia e l’organizzazione criminale Yakuza. Nella seconda parte il crudo thriller d’azione prende una svolta inaspettata, evolvendosi in una commedia autoironica che racconta la stessa storia ma con un tocco umoristico accattivante.
Tadanobu Asano, nel cast di Zatōichi (2003) e Kubi (2023) di Kitano e nominato agli Emmy per la sua interpretazione nella serie Shogun (2023), veste i panni di un detective che costringe Nezumi a collaborare come informatore segreto in un’indagine sul traffico di droga. Nao Omori, anche lui nel ruolo di investigatore, ha debuttato in The Outsiders (2018) ed ha preso parte a cinque film di Kitano, tra cui Dolls (2002), Achilles and the Tortoise (2008), Outrage Coda (2017) e Kubi (2023).
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Il ruolo del boss di Yakuza, che sovrintende il traffico di droga, è interpretato da Shidō Nakamura, che ha debuttato nel film di Takeshi Kitano Kubi (2023); nei panni del giovane boss invece troviamo Hakuryu, già in numerosi film del cineasta giapponese. Il talentuoso cast comprende anche Takashi Nishina (Outrage Coda, Kubi), So Kaku (Sanctuary, 2023), oltre a famosi comici che per la prima volta compaiono in un film di Kitano, come Gekidan Hitori, Masanori Hasegawa (Nishikigoi), Azusa Babazono e Mogura Suzuki (Kuki Kaidan).
Figura cardine del cinema giapponese per gli spettori di tutto il mondo, Takeshi Kitano, cineasta apprezzato e rispettato a livello internazionale con oltre 35 anni di esperienza, continua a spingersi oltre i limiti con la sua ultima impresa, Broken Rage. “Quando ho letto la sceneggiatura di Broken Rage, sono rimasto sorpreso dai colpi di scena senza precedenti – ha detto Tadanobu Asano – e allo stesso tempo entusiasta di poter prendere parte con il regista a questa nuova sfida”.
“Prima di tutto, sono stato felicissimo di poter lavorare di nuovo con Takeshi Kitano, un regista che ammiro profondamente – ha detto Nao Omori – Quando ho letto la sceneggiatura, sentivo che per lui si trattava di un nuovo percorso creativo, molto diverso dal suo precedente lavoro, e non ero sicuro di come affrontarlo. Ma sul set, nonostante l’intensità, c’era sempre da ridere, circondati da quell’atmosfera familiare così riconoscibile sui set di Kitano”.
Da oggi sono disponibili il trailer, il poster e le nuove immagini della seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris. Gli ultimi 5 episodi saranno disponibili dal 12 settembre solo su Netflix.
Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta: prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato. Mentre vecchie abitudini si scontrano con nuovi problemi, Emily si sente attirata da una potenziale nuova storia d’amore… e da una nuova città.
La prima Harley-Davidson di Max Pezzali e l’origine del nome 883 nella quinta clip con scene inedite della nuova serie Sky Original di Sydney Sibilia Hanno Ucciso L’uomo Ragno – La Leggendaria storia degli 883, che arriverà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dall’11 ottobre. Nell’attesa del debutto della serie, la quinta pillola appena diffusa vede il vero Max Pezzali raccontare al suo alter ego nella serie, Elia Nuzzolo, gli esordi degli 883 tra Pavia e Milano, fra look improbabili e un primo disco che avrebbe cambiato loro la vita.
La serie – una produzione Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay) prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia – è una dramedy ritmata e brillante in otto episodi che racconta una storia di musica, di provincia, di illusioni e di grande amicizia. Protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli (Il filo invisibile, Gli sdraiati, Vostro Onore) rispettivamente nei panni di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di dar vita da giovanissimi, negli anni ’90, a un progetto diventato in pochi anni un vero e proprio fenomeno generazionale di portata nazionale.
Hanno Ucciso L’uomo Ragno – La Leggendaria storia degli 883 è una serie di Sydney Sibilia (Smetto quando voglio, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Mixed by Erry), alla regia della sua prima serie, ed è da lui scritta con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. Completano il team di regia Francesco Ebbasta (Addio fottuti musi verdi, Generazione 56k) e Alice Filippi (Sul più bello, SIC).
Il protagonista di Il Sesto SensoHaley Joel Osment riflette sul periodo trascorso lavorando con Bruce Willis sul set del famoso thriller psicologico. Scritto e diretto da M. Night Shyamalan,Il Sesto Senso ruota attorno a uno psicologo infantile di nome Dr. Malcolm Crowe che lavora con un ragazzino che riesce a vedere e comunicare con i fantasmi. Willis interpreta Crowe nel film, mentre il ragazzino è stato interpretato da Osment, che all’epoca aveva 10 anni. Anche ora, il film rimane un appuntamento memorabile per entrambi gli attori.
Ora, quasi 25 anni dopo l’uscita di Il Sesto Senso, Osment parla a People del thriller psicologico e del periodo trascorso sul set con Willis. Il trentaseienne rivela che è stato molto stimolante lavorare con l’attore veterano, che secondo lui sarà sempre una vera star del cinema.
“Sarà sempre ciò che una star del cinema è, nella mia mente. E avere quel carisma e quella serietà, e poter salire sul set e lavorare con un bambino di 10 anni, ed essere davvero generoso con il suo tempo, sono stato molto fortunato… Vedere qualcuno come Bruce farlo, è stato davvero stimolante per me. Qualunque sia la posizione che hai nel settore, tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda.”
Prima di recitare nel classico thriller di Shyamalan, Osment era apparso in numerosi ruoli minori. Ha interpretato il ruolo di Forrest Gump Jr. nella pluripremiata commedia drammatica di Robert Zemeckis prima di ottenere un ruolo di doppiaggio nel film del 1997 La bella e la bestia: Un magico Natale come la tazza antropomorfa Chip. La svolta di Osment, tuttavia, è arrivata in Il sesto senso, con la sua interpretazione che ha ottenuto notevoli consensi.
Se la critica e il pubblico hanno elogiato diversi aspetti del thriller, in particolare l’uso intelligente del gore da parte di Shyamalan e il colpo di scena finale di Il Sesto Senso, la performance di Osment nei panni di Cole Sear è quella che si è distinta di più. L’attore ha ricevuto grandi elogi da diverse parti, guadagnandosi infine una nomination all’Oscar per la sua performance. Sebbene non abbia ottenuto l’Oscar, ha vinto altri riconoscimenti per la parte.
Prima dell’avvento del Marvel Cinematic Universe e del DCU, Il Corvo è stato uno dei primi grandi film di supereroi che hanno davvero fatto presa sul pubblico. Diretto da Alex Proyas, il film del 1994 era basato sull’omonima graphic novel del 1989 di James O’Barr. Brandon Lee, figlio della leggendaria icona delle arti marziali Bruce Lee e lui stesso artista marziale, ha battuto attori più affermati come River Phoenix e Christian Slater per il ruolo principale del vendicatore non-morto Erik Draven.
Ma il 31 marzo 1993, durante le riprese della scena in cui il suo personaggio viene ucciso, si verificò una tragedia: Lee fu ferito a morte perché la pistola era stata caricata con cartucce finte e non con proiettili a salve come previsto. Lee morì solo pochi giorni prima della fine della produzione del film e i produttori presero la difficile decisione di terminare il film con una controfigura e con effetti digitali. Finalmente dopo anni di ritardi, cambiamenti davanti e dietro la macchina da presa e cambiamenti di studio, la Lionsgate ha acquisito il reboot nel settembre 2023. The Crow – Il Corvo è ufficialmente previsto nelle sale per venerdì 23 agosto 2024 in USA e il 28 Agosto in ITALIA. Nello stesso fine settimana uscirà il debutto alla regia di Zoë Kravitz, Blink Twice, con Naomi Ackie e Channing Tatum.
In attesa del debutto al cinema, Eagle Pictures ha diffuso una nuova inedita clip di The Crow – Il Corvo che vede Eric cercare vendetta all’interno di un teatro:
Il cast di The Crow – Il Corvo
Bill Skarsgårdsi cala nei panni intimidatori di Lee per interpretare il vendicatore condannato Eric Draven. Potrebbe non essere possibile ricreare il carisma fisico che Lee ha portato al ruolo. Detto questo, Skarsgård ha dimostrato di essere un attore versatile in grado di interpretare una varietà di ruoli diversi, tra cui Pennywise nei film di It e, più di recente, il Marchese Vincent de Gramont in John Wick: Capitolo 4. Tra gli altri crediti di Skarsgård figurano Barbarian, The Devil All the Time, Eternals, Castle Rock, Atomic Blonde e Nine Days. Prossimamente interpreterà il conte immortale nel prossimo Nosferatudel regista Robert Eggers e sarà il protagonista del film d’azione distopico Boy Kills World. Forse Skarsgård non è una scelta così insolita per interpretare una delle icone goth della cultura pop.
La cantautrice britannica FKA Twigs interpreterà la fidanzata di Draven, Shelley. Sebbene sia nota soprattutto per la sua musica, Twigs è apparsa in precedenza nel dramma Honey Boy del 2019. La scelta di un volto così noto per il ruolo di Shelley indica un allontanamento dal film e dalla graphic novel originali, dove la fidanzata di Draven viene uccisa all’inizio della storia e appare solo in brevi flashback vagamente romantici. Ma con Twigs nel ruolo, il pubblico ha probabilmente ragione di aspettarsi che Shelley abbia un ruolo più importante che mai nel prossimo remake.
Anche l’attore Danny Huston (Yellowstone) fa parte del cast, anche se non è ancora chiaro chi sia il suo personaggio. Ma data la sua storia di cattivo in film come Wonder Woman e 30 giorni di notte, Huston potrebbe interpretare l’assassino e l’eventuale bersaglio di Draven. Anche Isabella Wei (1899) fa parte del cast e interpreta il ruolo di Zadie.
The Crow – Il Corvo è diretto da Rupert Sanders. Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali. Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso, Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose. The Crow – Il Corvo è in arrivo al cinema il 28 agosto 2024.
Il concept artist della MarvelWest Burt rivela come potevano essere i costumi alternativi di Blade nell’MCU durante lo sviluppo di Deadpool & Wolverine. Wesley Snipes ha fatto il suo debutto nell’MCU nei panni di uno dei personaggi multiversali visto nel film di Shawn Levy, apparendo nel Vuoto come una variante di Blade eliminata dalla TVA che unisce le forze con altri sopravvissuti per opporsi a Cassandra Nova. Blade ha combattuto gli scagnozzi di Cassandra Nova, ha aiutato i protagonisti a fuggire dal Vuoto e ha avuto uno degli easter egg più divertenti di Deadpool & Wolverine sotto forma di una frecciatina a Blade dell’MCU.
Su Instagram, Wes Burt condivide alcuni concept art di Deadpool & Wolverine con Blade di Wesley Snipes. Le immagini di Burt includono un costume di Blade che sembra simile a quello indossato dal cacciatore di vampiri nel film Blade del 1998, un abito ispirato ai samurai, un trench e un completo in pelle. Guarda tutte le immagini qui sotto:
Del nuovo Bladee si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025. Recentemente, inoltre, era stato riportato che Yann Demange ha abbandonato la regia del film, presumibilmente per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
Il regista di The Haunting of Hill HouseMike Flanagan ha commentato la possibilità di entrare a far parte della squadra di James Gunn e Peter Safran per il futuro DCU. Alla Fan Expo Canada 2024, Mike Flanagan ha rivelato a Screen Rant che “gli piacerebbe” partecipare al nascente DCU.
L’acclamato regista horror non conferma né nega se il suo recente incontro con il produttore Peter Safran a Parigi comporti una collaborazione in un progetto DC, ma sembra interessante che il suo nome sia associato al nascente universo condiviso, soprattutto date le sue skill in fatto di horror! Ecco com’è andata la conversazione tra Flanagan e il pubblico della convention:
Fan: Sei stato di recente a Parigi e ti hanno visto con Peter Safran. Dovremmo aspettarci qualcosa?
Mike Flanagan:Dirò che sono sempre stato un grande fan di James Gunn come persona e regista, e questo è un universo di cui mi piacerebbe far parte. E… Sì, ci stavamo divertendo.
Screen Rant: Posso chiederti quali sono i tuoi personaggi DC preferiti? Ovviamente, non è un’indicazione di nulla.
Mike Flanagan:Chi sono i miei personaggi preferiti? Se lo dico, sarà su Screen Rant. [Ride] Non posso dire niente. Sì, se fai una ricerca su Google abbastanza approfonditamente… Solo per rispondere alla tua domanda, di sicuro amo tutti là.
Quali potrebbero essere secondo voi i personaggi da affidare a Mike Flanagan, considerata la sua propensione per l’orrore?
Dopo aver orchestrato diverse sequenze d’azione insieme ad alcuni combattenti degni di nota, c’è una co-star in particolare con cui Simu Liu si sente onorato di aver avuto a che fare.
Durante il suo periodo sul set di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, l’attore era intimorito dall’idea di condividere lo schermo con Michelle Yeoh, dato che è certificata nelle arti marziali ed è nota per il suo lavoro di stunt in film come La tigre e il dragone e Supercop. Eppure, secondo Liu a un panel del Fan Expo Canada, l’esperienza di recitare al suo fianco non è stata altro che gratificante. Ha detto al pubblico:
“Quando abbiamo condiviso le nostre scene insieme e ho avuto l’opportunità di combattere con lei, è stato più di un combattimento, è stata una danza. Prima di tutto, ero molto nervoso e, in secondo luogo, è così minuta e aggraziata, e mi sentivo come un grosso pezzo di carne goffo che si dimenava. Ha funzionato per la scena, giusto? Lei sta cercando di insegnarmi a trovare armonia con il mio corpo, ed è molto orientato al Tai Chi. Quindi è molto scorrevole, lei ti guida un po’, ed è come se inciampassi. Non ho dovuto fare molto per entrare nel personaggio, ed è fantastica. Semplicemente il tipo di persona migliore con cui passare il tempo.”
La star di Everything Everywhere All At Once ha interpretato la zia di Shang-Chi, Ying Nan, che ha un ruolo fondamentale nell’addestramento del protagonista. È lei che gli insegna lo stile di combattimento dei protettori dei Ta Lo, oltre ad aiutarlo ad abbracciare pienamente la sua eredità. Prima di lavorare a questo film, l’attrice ha recitato in altre produzioni Marvel, facendo il suo debutto ufficiale nell’MCU come Aleta Ogord in Guardiani della Galassia Vol. 2.
Sebbene lo stesso Shang-Chi abbia confermato che un sequel è in lavorazione, il coinvolgimento di Yeoh nel seguito è ancora incerto. In un’intervista con Christina Raddish di Collider, Liu ha detto che spera che la Marvel possa permettersi di riportare sul set la vincitrice dell’Oscar. Nelle sue parole, “È al settimo cielo e semplicemente la regina di tutto.” Molto deve ancora essere rivelato per quanto riguarda il sequel, incluso quando inizieranno le riprese, quali membri del cast torneranno e cosa può aspettarsi il pubblico dalla trama. Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è disponibile per lo streaming su Disney+.
Super/Man: The Christopher Reeve Story è uno dei film documentari più attesi dai fan dei cinecomics e dai fan del cinema in generale. È difficile trovare un fan dell’Uomo d’Acciaio che non abbia considerato Christopher Reeve come il miglior Superman live-action di sempre, e per molti, la sua interpretazione dell’iconico supereroe della DC Comics è tra le più grandi che abbiamo visto in qualsiasi film di fumetti.
Reeve ha interpretato Clarke Kent/Superman in quattro film e le sue performance rimangono influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore ha recitato in numerosi altri film dopo aver appeso il mantello, prima del suo fatale infortunio in un incidente a cavallo nel 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù.
Dopo il suo incidente, Christopher Reeve è diventato un attivista instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, Super/Man: The Christopher Reeve Story, si concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le quinte. Il primo trailer dovrebbe uscire tra qualche ora e di seguito ecco il poster, condiviso da James Gunnsu Instagram:
Inside Out 2 ha superato 1 miliardo di dollari al botteghino internazionale, è uno dei 12 film che hanno ottenuto questo risultato nel corso della storia e l’unico film d’animazione ad arrivarci.
Sebbene 55 film abbiano incassato 1 miliardo di dollari a livello globale (che comprende le vendite di biglietti nazionali e internazionali), solo una dozzina è riuscita a raggiungere quel traguardo solo nei mercati esteri, e 11 di quei film erano live-action. Mentre IlRe Leone della Disney del 2019 ha guadagnato la sbalorditiva cifra di 1,1 miliardi di dollari a livello internazionale, lo studio ha classificato il remake come live-action e non come realizzato in Computer Grafica, quindi Inside Out 2 è tecnicamente la prima uscita animata ad entrare nell’ambito club.
Raggiungere 1 miliardo di dollari significa che Inside Out 2 ha avuto successo praticamente ovunque, ma i principali mercati esteri sono Messico (102,2 milioni di dollari), Brasile (80 milioni di dollari), Regno Unito (72,7 milioni di dollari), Francia (62,6 milioni di dollari) e Corea (60,8 milioni di dollari).
Il sequel della Pixar della Disney è già il film con il maggior incasso dell’anno con 1,649 miliardi di dollari a livello globale, di cui 1,002 miliardi di dollari all’estero e 646,3 milioni di dollari a livello nazionale. Settimane fa, il film ha superato Frozen II come film d’animazione con il maggior incasso della storia.
La Disney ha avuto un’estate molto felice al box office con due uscite che hanno superato il miliardo di dollari, Inside Out 2eDeadpool & Wolverine.
Pochi giorni fa è stata diffusa la notizia che l’ultima serie televisiva di Disney+ dedicata a Star Wars, The Acolyte, è stata cancellata dopo una sola stagione. Alcuni hanno festeggiato la notizia, mentre altri si sono affrettati a esprimere il loro disappunto per quella che ritenevano una reazione impulsiva alla negatività creata, ad esempio, dal review-bombing.
Una petizione su Change.org che chiede alla Disney e alla Lucasfilm di rinnovare TThe Acolyte ha raggiunto oltre 37.200 firme e punta a 50.000.
Lo stesso giorno in cui è stata lanciata, un gruppo di fan di Star Wars si è riunito e ha deciso di lanciare una petizione intitolata “NON rinnovare l’Accolito”. In base a ciò che abbiamo visto sui social media, sembra che l’obiettivo fosse quello di battere “Renew The Acolyte” e dimostrare che la sua cancellazione è stata la decisione giusta; tuttavia, al momento, la petizione è ferma a sole 5.222 firme (si tenga presente che è stata lanciata a poche ore dal suo rivale).
Sebbene una petizione come “Renew The Acolyte” necessiti di un numero di firme notevolmente superiore a 37.000 per convincere la Disney ad agire, vale la pena di notare che la reazione alla cancellazione ha iniziato a raggiungere i media tradizionali.
Questo potrebbe influenzare la decisione della Disney e della Lucasfilm e, anche se un’inversione della cancellazione de The Acolyte sembra ancora improbabile, potrebbe almeno convincere gli studios a trovare un modo per concludere adeguatamente la storia e in qualche modo riannodare tutti i fili della trama rimasti in sospeso.
A prescindere da come si risolverà questo caso particolare, la Disney sembra intenzionata a riportare il franchise di Star Wars nelle sale cinematografiche dopo mezzo decennio in cui è stato un prodotto in streaming.
La quarta stagione di The Mandalorian è ora il film The Mandalorian & Grogu,Andor si concluderà con la seconda stagione, Skeleton Crew è una serie limitata e anche Ahsoka dovrebbe concludersi con una seconda stagione che porterà al film di Dave Filoni. Non è previsto nemmeno il ritorno di The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi. Come sempre, restate sintonizzati per aggiornamenti non appena ne avremo.
Lionsgate ha diffuso una nuova clip di The Crow – Il Corvo che mostra Bill Skarsgård in azione nei panni di Eric Draven. Dopo l’uscita dell’originale The Crow nel 1994, interpretato dal compianto Brandon Lee, è in arrivo una nuova rivisitazione dal regista Rupert Sanders. The Crow – Il Corvo del 2024 segue il Draven resuscitato di Skarsgård mentre intraprende una missione di vendetta dopo che lui e la sua amante, interpretata da FKA Twigs, vengono brutalmente assassinati.
Lionsgate rilascia ora una nuova clip di The Crow – Il Corvo, dopo averla resa disponibile per la prima volta ai partecipanti al SDCC. Ai partecipanti sono stati consegnati poster esclusivi con codici QR che conducevano a una nuova clip ricca di azione. Guardatela qui sotto. La clip vede Skarsgård tentare di uccidere il personaggio di Danny Huston e finire all’interno del suo SUV. Si scatena il caos e Draven finisce con diversi fori di proiettile e una gamba rotta molto grafica sul pavimento di un tunnel.
Bill Skarsgård sarà un buon eroe d’azione in The Crow?
Mentre i trailer di The Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico ha potuto vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.
Mentre i trailer di The Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico può vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.
Oltre a ciò, sta prendendo forma una nuova serie TV su Visione – che in precedenza si vociferava fosse intitolata Vision Quest – che promette di riprendere la storia dell’androide dopo la sua resurrezione da parte dello S.W.O.R.D. (senza le sue emozioni). Visione Hex, tuttavia, ha ripristinato i ricordi del suo doppelganger.
C’è una storia da raccontare e si pensa che vedremo il Vendicatore creare una nuova famiglia di androidi simile alla pluripremiata serie di fumetti di Visione di Tom King.
Tuttavia, non sarà solo Ultron a incrociare le strade di Visione nella serie, mentre ricostruisce la sua vita. Dopo la conferma odierna del ritorno di James Spader nei panni dell’androide malvagio, Deadline riporta: “Sebbene l’attenzione sia concentrata su Visione, abbiamo sentito che c’è anche la possibilità che Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) appaia, il che avrebbe senso visto quanto sono interconnesse le storie dei due personaggi nel MCU”.
Ciò avviene dopo che The Hollywood Reporter ha descritto Vision come “la terza parte di una trilogia iniziata con WandaVision e proseguita con Agatha All Along”. Se questa serie rivelerà cosa ne è stato di Wanda Maximoff dopo la sua scomparsa nel sequel di Doctor Strange, allora si creeranno le premesse perché lei e l’androide si riuniscano… forse per combattere il loro vecchio nemico, Ultron!
La storia d’amore tra Visione e Wanda è epica, quindi questo show potrebbe riunirli in tempo per i prossimi film dei Vendicatori è una prospettiva entusiasmante. C’è una storia da raccontare e si pensa che vedremo i Vendicatori creare una nuova famiglia di androidi simile alla pluripremiata serie di fumetti di Visione di Tom King.
All’inizio di quest’anno, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha commentato il motivo per cui Terry Matalas, autore della terza stagione di Star Trek: Picard, è stato scelto come showrunner della serie Disney+.
“È così che l’ho conosciuto”, ha esordito. “È stato grazie al suo incredibile [lavoro su Picard Stagione 3].Ho detto:È incredibile.Non so come faccia a esistere.Fammi trovare la persona che l’ha realizzato”.
La terza stagione dello show ha ricevuto ampi consensi dalla critica e diversi premi. Feige è un noto trekkie e in precedenza è apparso insieme a Matalas in un episodio di due ore del podcast di Star TrekInglorious Treksperts.
Per quanto riguarda la Olsen, l’anno scorso ha dichiarato: “In particolare negli ultimi quattro anni, la mia produzione è stata la Marvel.Non voglio… non è che non voglia essere associata solo a questo personaggio.Ma sento davvero di dover ricostruire altre parti per avere un equilibrio”.
“Ho tanta voglia di fare film in questo momento.E spero che alcuni di essi si realizzino nel modo in cui sento di poterlo fare.Ma sì, è qualcosa di cui ho bisogno.Ho bisogno di altri personaggi nella mia vita”, ha aggiunto l’attrice. “Non c’è longevità in un solo personaggio”.
Vision non ha ancora una data di debutto confermata.
La star della trilogia di Star Wars, Daisy Ridley, sostituisce la spada laser con un’ascia per la sua prima incursione nel genere horror.
In vista della sua anteprima mondiale all’Adelaide Film Festival in Australia il prossimo novembre, Variety ha condiviso le prime foto ufficiali del nuovo thriller di sopravvivenza con zombie We Bury The Dead.
Scritto e diretto da Zak Hilditch (1922, These Final Hours, Rattlesnake), il film vede Ridley nei panni di una donna di nome Ava che è alla ricerca di suo marito all’indomani di un catastrofico esperimento militare che ha decimato la popolazione della Tasmania.
Ava si unisce a una “unità di recupero corpi” nel disperato tentativo di scoprire cosa sia successo a suo marito e finisce per essere incaricata di seppellire i cadaveri. Tuttavia, ben presto si rende conto che alcuni dei corpi non sono così morti come dovrebbero.
Apparentemente non spaventata dall’emergere di una minaccia soprannaturale, Ava impugna un’ascia e inizia a sbarazzarsi dei non-morti, mentre è “costretta a fare pace con i propri affari incompiuti di fronte all’inutilità”.
Guardate le foto al link sottostante e tenete d’occhio il primo trailer, che dovrebbe arrivare a giorni.
Cosa ha detto il regista in merito all’ingaggio di Daisy Ridley in We Bury The Dead
“Avere Daisy nel ruolo di Ava è un sogno che si avvera.Incarna il mix perfetto di vulnerabilità, grinta e determinazione che Ava emana in tutto il film”, ha detto Hilditch della performance della Ridley in una recente intervista.
Ridley ha recentemente recitato in The Marsh King’s Daughter e Young Woman and the Sea, oltre che in Sometimes I Think About Dying. L’attrice tornerà a vestire i panni di Rey in un nuovo film diStar Wars ambientato 15 anni dopo la trilogia sequel, che Variety definisce New Jedi Order(resta da vedere se questo sarà il titolo ufficiale).
Le riprese di We Bury The Dead si sono svolte nell’arco di un mese ad Albany, nell’Australia occidentale. Il cast comprende anche Mark Coles Smith (Mystery Road: Origin) Brenton Thwaites (Titans) Kym Jackson, Matt Whelan, Deanna Cooney e Holly Hargreaves. Il progetto riunisce Hilditch con Ross Dinerstein, il produttore della commedia romantica di NetflixPlayers con Gina Rodriguez. Tra gli altri produttori figurano Kelvin Munro e Grant Sputore di The Penguin Empire.
“Ava Newman (Daisy Ridley), una donna disperata, cerca suo marito all’indomani di un catastrofico esperimento militare.Nella speranza di trovarlo vivo, Ava si unisce a un’unità di recupero corpi, ma la sua ricerca prende una piega agghiacciante quando i cadaveri che sta seppellendo iniziano a dare segni di vita.”
Oggi ricorrono 83 anni dal debutto di Jimmy Olsen nei fumetti DC Comics e lo sceneggiatore e regista di SupermanJames Gunn ha condiviso due nuovi scatti della versione di Skyler Gisondo del personaggio.
Uno è stato pubblicato su X e l’altro su Instagram; l’attore indossa lo stesso costume che abbiamo visto nelle foto del set, suggerendo che sarà il suo look principale per tutta la durata del film.
L’attore è sicuramente in forma ed è conosciuto soprattutto per i ruoli in Licorice Pizza, Booksmart, Vacation, The Righteous Gemstones e Santa Clarita Diet.
È da un po’ di tempo che non vediamo esplorata sullo schermo l’amicizia tra Clark Kent e Jimmy (nel DCEU, il fotografo è stato colpito alla testa prima di incontrare l’Uomo d’Acciaio). Con James Gunn – grande appassionato di fumetti – alla guida del DCU, la situazione sembra finalmente destinata a cambiare.
“Buon anniversario all’amico di Superman, Jimmy Olsen, che ha debuttato in questo giorno nel 1941 (anche se è apparso prima come ‘ragazzo dell’ufficio’ in Action Comics 6)”, dice Gunn nei post qui sotto. “Creato da Jerry Siegel, Joe Shuster e Bob Maxwell.Non vedo l’ora che possiate vedere l’interpretazione di [Skyler Gisondo] in Superman l’11 luglio 2025”.
Date un’occhiata più da vicino al Jimmy Olsen di Gisondo nei post sui social media qui sotto.
Happy Anniversary to Superman’s pal, Jimmy Olsen, who debuted on this day in 1941 (although he did appear earlier as “office boy” in Action Comics 6). Created by Jerry Siegel, Joe Shuster & Bob Maxwell. I can’t wait for you to see @SkylerGisondo’s portrayal in #Superman on July… pic.twitter.com/PG7DdF7QSL
Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.
“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Rispolverando una pagina della cultura pop divenuta simbolica e amatissima dagli spettatori che all’inizio degli anni ‘90 erano adolescenti e ragazzini, Rupert Sanders, già regista di Ghost in the Shell con Scarlett Johansson, si mette al timone di The Crow – Il Corvo, nuovo adattamento del fumetto di James O’Barr e al cinema in Italia dal 28 agosto.
La storia di Eric e della sua vendetta nel nome dell’amata Shelly è diventata celebre con il film del 1994 diretto da Alex Proyas e interpretato da Brandon Lee, e ora tocca a Bill Skarsgård raccogliere il suo testimone.
La tragica storia del fumetto
Nato da una necessità lacerante di elaborare un dolore personale insuperabile, il fumetto de Il Corvo è stato un punto di riferimento per la cultura post-punk di fine anni 80’ che da subito ha raccolto consensi e il plauso della comunità indipendente. Ogni capitolo del fumetto aveva come titolo una canzone dei Joy Division, le tavole disegnate con raffinatezza di dettagli si alternavano a pagine buttate giù in fretta e furia, abbozzate, quasi proprio a simulare il dolore che su di esse veniva riversato dell’autore che mai più, né prima né dopo, avrebbe raggiunto tale livello artistico.
James O’Barr aveva le idee molto chiare sul suo personaggio principale, Eric, e su quello che era il drive principale dell’opera, la vendetta ineluttabile di un uomo che era stato ucciso insieme alla sua donna e che, presto o tardi, avrebbe certamente portato a termine la sua missione. Un vendicatore immortale che lentamente ma inesorabilmente avrebbe compiuto la sua missione.
L’adattamento “maledetto” con Brandon Lee
L’adattamento del 1994 da Alex Proyas con Brandon Lee venne “venduto” come il film maledetto che era costato la vita al suo protagonista si posizionò in una prospettiva leggermente diversa. La storia perse la sua caratteristica di ineluttabilità, il protagonista venne trasformato da implacabile vendicatore e uomo/spettro che poteva essere ucciso se il corvo che aveva riportato indietro al sua anima fosse stato fatto fuori. Non solo. Il cambiamento più importante è stato apportato al mood del personaggio stesso.
Tanto era piegato su se stesso e tormentato l’Eric delle pagine di O’Barr, tanto era glamour, bellissimo, atletico l’Eric di Proyas e di Lee, in posa con la chitarra sotto la pioggia, mentre suonava il suo dolore in una maniera patinata e posticcia che allontanando i punk ormai vecchi, è stato però in grado di raccogliere consensi entusiasti da parte dei giovanissimi che all’inizio degli anni Novanta vedevano in quell’estetica e in quella storia d’amore tanto assoluta e totale una narrazione che a tutti gli effetti parla più all’adolescenza che ai cuori duri dei post punkettoni incalliti.
E infatti la colonna sonora del film non ha fatto altro che confermare questa tendenza volutamente accattivante. I lettori si O’Barr si arrabbiarono, quel belloccio muscoloso e dolente non era il loro vendicatore, eppure il pubblico amò tantissimo il film che negli anni è diventato un piccolo culto.
Prodotto modesto e francamente trash, Il Corvo ha assunto un’importanza cardinale nella cultura condivisa degli anni ’90, ed è sinceramente amato da moltissimi (anche da chi scrive!), tanto da assurgere a capolavoro intoccabile della cinematografia moderna, almeno quanto il mito dello sfortunato Brandon Lee, che morì sul set e alla memoria del quale il film è dedicato. Ovvio che le voci, circolate da tempo, di un remake siano state accolte con scetticismo.
The Crow – Il Corvo non è un remake
Tuttavia, il film di Rupert Sanders non è affatto un remake, anzi, prende le distanze in maniera netta sia dal film del ’94 che dal fumetto di James O’Barr, proponendo una storia completamente nuova che, pur basandosi sulla struttura del revenge movie in cui l’eroe, tornato dal mondo dei morti, cerca la vendetta, cambia le carte in tavola. Ovviamente il tutto è arricchito da piccoli cambiamenti e sottotrame che non riveleremo per non togliere allo spettatore il piacere di scoprirle in sala.
Accanto a Bill Skarsgård, nuovo volto di Eric, nel cast del film c’è FKA Twigs, cantautrice britannica che non a caso interpreta una Shelly con un passato oscuro ma anche con un talento musicale che si sposa con la passione di Eric per le parole e le poesie. Già questa premessa si discosta dai due precedenti e pone la storia nel presente, ricalcando la loro estetica su quella trap. Anche il personaggio di Danny Huston aggiunge un colore in più alla storia, oltre ad arricchirne la trama rendendo il personaggio di Shelly più articolato rispetto a quanto già visto.
Porta con sé un elemento soprannaturale che non aveva il Top Dollar di Michael Wincott e anche una certa cruda cattiveria nella storia, che si traveste da banale normalità e per questo, forse, fa ancora più paura. Il corvo stesso, colui che dà una seconda possibilità a Eric di far bene quello che è andato male, non è una presenza animale magico/mistica, ma una persona che mette l’eroe sul suo cammino. A parte qualche citazione letterale di frasi dal film con Brandon Lee, imparate a memoria nel tempo, quella di Eric e Shelly del 2024 è una storia completamente diversa. Ma quindi, perché vedere il film?
Perché vale la pena vedere The Crow – Il Corvo
Quello che appare interessante in The Crow – Il Corvo è proprio il cambiamento estetico che corrisponde a quello che è accaduto al mondo, tra il ’94 e il 2024. L’estetica punk che era sul limite del tempo massimo nel film con Brando Lee qui lascia spazio a un look contemporaneo che prede a prestito i look dei trapper che spopolano trai più giovani. Perché se il primo adattamento del testo di O’Barr ha fatto inorridire i fan del fumetto duri e puri ma ha conquistato orde di giovanissimi, proprio per il fascino di quel look, questo film è dedicato a chi nell’estetica trapper ci sguazza, e quindi non i fan del vecchio film ormai quarantenni, ma quelli che oggi sono giovani, giovanissimi e adolescenti.
Non solo. Il drive principale del film, la vendetta per amore, rimanda a un tipo di sentimento puro e imperituro, quel tipo di amore che si prova soltanto da molto giovani e quindi non è assurdo pensare che proprio un pubblico adolescente possa appassionarsi a questa storia che ha l’aspetto e i temi di una contemporaneità che appartiene a loro.
The Crow – Il Corvo arriva al cinema il prossimo 28 agosto distribuito da Eagle Pictures.
Eagle Pictures ha diffuso un nuovo inedito spot tv di The Crow – Il Corvo, l’annunciato nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto. Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è The Crow – Il Corvo, il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O’Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali.
Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso, Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose.
Bill Skarsgård sarà un buon eroe d’azione in The Crow?
Mentre i trailer di The Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico ha potuto vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.
Mentre i trailer di The Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico può vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.
Ted Lasso si avvia verso il via libera alla quarta stagione, come confermato da Variety.
La Warner Bros. Television ha acquisito le opzioni sui membri del cast originale Hannah Waddingham, Brett Goldstein e Jeremy Swift. Si ritiene che Jason Sudeikissia coinvolto nel revival in qualità di produttore esecutivo. La Warner Bros. TV ha rifiutato di commentare.
Waddingham, Goldstein e Swift sono noti al momento perché sono membri di Equity nel Regno Unito e hanno accordi diversi rispetto al cast SAG-AFTRA degli Stati Uniti. Le trattative si svolgeranno successivamente.
Si parla di un revival di “Ted Lasso” da quando la serie è terminata. A gennaio, l’amministratore delegato della Warner Bros. TV Channing Dungey aveva ventilato a Variety la possibilità che la serie continuasse dopo il finale della terza stagione, andato in onda l’anno scorso.
“Voglio dire, avete visto il finale, c’è una piccola porta che potrebbe essere riaperta se necessario“, ha detto Dungey. “Non metterei ancora il punto alla fine della frase. C’è ancora molto amore per ‘Ted Lasso’. E credo che ci sia ancora molto entusiasmo da parte di Apple per ‘Ted Lasso’. Se dovesse presentarsi l’opportunità, saremmo entusiasti di tornare a produrre altri ….. Ci sono sempre conversazioni in corso, ma niente di ufficiale“.
“Ted Lasso” segue Sudeikis nel ruolo del protagonista, un piccolo allenatore di football universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio professionistica in Inghilterra, nonostante non abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Nel cast anche Waddingham, Goldstein, Swift, Brendan Hunt, Juno Temple e Phil Dunster.
La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Bill Lawrence, Hunt e Joe Kelly e si basa sul format e sui personaggi preesistenti di NBC Sports.i
Grazie all’intromissione di Marty (Michael J. Fox) e Doc (Christopher Lloyd) nella loro Delorean, nei film di Ritorno al futuro esistono più linee temporali. Ogni capitolo mostra le insidie della fuga verso altri punti della storia e del futuro e, tra le alterazioni del passato (e del futuro) da parte di Marty e Doc Brown, si crea un bel pasticcio. Naturalmente, i film di Ritorno al futuro non sono mai stati concepiti come un modello di viaggio nel tempo. La cosa più avvincente della serie è che le linee temporali si intersecano e si alterano senza essere impantanate in ogni singolo dettaglio reale della fisica quantistica.
Il risultato sono tre film – e un cortometraggio di 10 minuti del 2015 in cui Doc Brown salva il mondo da un’apocalisse nucleare – che continuano ad affascinare gli spettatori. Quello che inizia come un viaggio accidentale nel passato si evolve rapidamente in qualcosa di molto più caotico e divertente. Gli eventi del primo film di Ritorno al futuro sono piuttosto semplici. Solo dopo Ritorno al futuro parte II, che divide l’azione tra passato e futuro, le cose si fanno frenetiche. Quando il terzo film della trilogia si conclude, ci sono 8 linee temporali separate viste in Ritorno al futuro, la maggior parte delle quali sono state create da Doc o Marty che hanno cambiato la storia.
La prima linea temporale di Ritorno al futuro – 1985
Il pubblico viene introdotto per la prima volta a Marty McFly nell’allora 1985. È subito chiaro che il concetto di tempo è un fattore importante nel film: Marty, impegnato a suonare la chitarra a casa dell’errante Doc Brown, si accorge che i numerosi orologi circostanti sono lenti di 25 minuti. È in ritardo per la scuola e si scatena una folle corsa per arrivare in classe. Più tardi, dopo la scuola, a Marty viene chiesta una donazione per salvare la torre dell’orologio locale, colpita da un fulmine durante un terribile temporale nel 1955 alle 22:04 precise e mai riparata.
Quella sera, incontra Doc al centro commerciale Twin Pines e gli viene presentata la macchina del tempo, una Delorean convertita e alimentata a plutonio. Ma quando Doc viene ucciso da un gruppo di terroristi libici in cerca di vendetta dopo aver ricevuto una finta bomba in cambio di plutonio, Marty fugge con la Delorean e si spedisce accidentalmente nel 1955. Questa può essere considerata la prima linea temporale di Ritorno al futuro ed è stata interrotta grazie alle azioni di Marty nel passato.
Il passato alternativo influenzato da Marty McFly – 1955
L’arrivo di Marty nel passato è uno shock e, mentre lotta per dare un senso a ciò che è appena accaduto, individua Doc Brown. Doc scelse originariamente il 5 novembre 1955, mentre mostrava la macchina del tempo a Marty nel 1985. Il suo significato risiede nel fatto che è la data in cui Doc ha ideato il concetto di flusso condensatore, il dispositivo che consente di viaggiare nel tempo. Dopo essere riusciti a convincere Doc Brown di venire dal futuro, i due creano un piano per mandare Marty nel 1985. Tuttavia, nel 1955 il plutonio non è disponibile.
L’energia necessaria per mandare la Delorean nel 1985 dovrà provenire dal fulmine che dovrebbe colpire la torre dell’orologio. Marty trascorre una settimana nel 1955 mentre Doc si prepara per la tempesta e si tiene occupato cercando di rimediare ai danni che ha causato impedendo il primo incontro tra suo padre e sua madre. Alla fine Marty riesce a far sì che il padre si opponga al bullo locale Biff Tannen e che i suoi genitori ballino insieme e si innamorino. Marty viene rispedito con successo nel futuro, ma è stata creata una nuova linea temporale di Ritorno al futuro.
La nuova linea temporale del presente creata da Marty – 1985
Quando Marty torna nel 1985, è entusiasta di essere a casa. Vede di nuovo Doc ucciso dai libici, ma questa volta Doc indossa un giubbotto antiproiettile grazie a una lettera di avvertimento che Marty gli aveva lasciato nel 1955. Anche altre cose sono cambiate in questa linea temporale di Ritorno al futuro, ma fortunatamente si tratta di cambiamenti positivi, dovuti al fatto che suo padre si è opposto a Biff nel 1955. La sua famiglia ha avuto successo e il padre è ora un autore pubblicato. Entrambi i genitori appaiono sani, felici e innamorati.
A differenza del rapporto disimpegnato della linea temporale del 1985, in cui la madre di Marty sembrava avere problemi di alcolismo. Marty è felice di sapere che ora possiede il camion 4×4 che desiderava da tempo, mentre Biff si è ridotto a svolgere docilmente le faccende domestiche per la famiglia McFly. Purtroppo, non molto tempo dopo che Marty si è ricongiunto con la sua fidanzata Jennifer, Doc torna dal futuro per dire alla coppia che devono accompagnarlo nel futuro per salvare i loro figli.
Il futuro della nuova linea temporale di Marty McFly – 2015
Il viaggio nel futuro avviene in Ritorno al futuro – parte IIe richiede che Marty impedisca a suo figlio, Marty Jr. di unirsi a Griff, nipote di Biff, in una rapina. La rapina porterà Marty Jr. in prigione e anche Marlene, la figlia di Marty, sarà incarcerata dopo aver tentato di far evadere il fratello. Jennifer inizia a fare troppe domande durante il viaggio verso il 2015 e viene resa incosciente da Doc, così Marty intraprende la missione da solo.
Ci riesce, ma decide di comprare un almanacco sportivo che contiene i punteggi di tutte le gare sportive dal 1950 al 2000. Quando Doc viene a sapere cosa ha fatto Marty, butta via l’almanacco, poiché non ha inventato la macchina del tempo a scopo di lucro. Ma nell’ombra c’è nonno Biff, che raccoglie l’almanacco e in seguito ruba la Delorean. Marty, Doc e Jennifer tornano nel 1985 ignari dell’intromissione di Biff, che creerà una nuova linea temporale di Ritorno al futuro.
La nuova linea temporale creata dal futuro Biff Tannen – 1985
All’inizio tutto sembra normale quando Marty torna a Hill Valley. Ma quando Marty tenta di tornare a casa in Ritorno al futuro parte II, scopre che lì vive una famiglia completamente diversa, la nuova linea temporale di Ritorno al futuro. Marty scopre subito che questa versione di Hill Valley del 1985 non è affatto simile a quella che aveva lasciato. Nel nuovo presente, suo padre è morto, sua madre ha sposato l’uomo più ricco della città (Biff) e Doc è stato internato in un istituto psichiatrico.
Quando Marty va a confrontarsi con Biff su ciò che è successo, Biff confessa di aver ricevuto un almanacco sportivo nel 1955 da un vecchio. I punteggi contenuti all’interno lo hanno reso incredibilmente ricco nei 30 anni successivi. Biff Tannen rivela anche che intende uccidere Marty, così come ha ucciso il padre di Marty. Dopo un inseguimento nell’hotel di Biff, Marty riesce a raggiungere il tetto, dove Doc lo salva utilizzando la Delorean.
Il passato alternativo che Marty McFly ha influenzato di nuovo – 1955
Marty torna di nuovo nel passato in Ritorno al futuro parte II, questa volta per salvare il futuro. Lui e Doc arrivano con il piano di rubare l’almanacco a Biff e distruggerlo. Una volta distrutto l’almanacco, Biff non potrà più arricchirsi e creare il 1985 distopico da cui sono appena usciti. La data è ancora una volta il 5 novembre 1955, con Marty e Doc che arrivano poco prima del ballo “Incanto sotto il mare”. Ma come sempre accade quando si manomette la linea temporale di Ritorno al futuro, nulla è mai semplice.
Marty deve combattere contro gli scagnozzi di Biff e contro lo stesso Biff per recuperare l’almanacco e impedire che la linea temporale originale del 1985 venga alterata. Dopo molti sforzi, Marty riesce a recuperare l’almanacco, ma proprio mentre Doc cerca di farlo salire sulla Delorean, questa viene colpita da un fulmine e scompare. Nel momento in cui ciò accade, arriva un fattorino della Western Union con una lettera per Marty. La lettera è di Doc, che è al sicuro e vive nel 1885. Quando Marty scopre che nel 1885 Doc verrà ucciso da Buford “Mad Dog” Tannen, decide di tornare indietro e salvarlo.
Il passato alternativo influenzato da Doc Brown – 1885
Dopo che Marty arriva nel 1885 in Ritorno al futuro parte III, la Delorean subisce una perdita di carburante che la rende inutilizzabile. Alla fine, Marty e Doc creano un piano che prevede l’utilizzo di un motore a vapore per spingere la Delorean fino alle 88 miglia orarie necessarie per tornare nel 1985. Nonostante Marty abbia salvato Doc Brown dalla morte, Doc decide di rimanere nel 1885 con l’amore della sua vita, Clara. Marty torna nel 1985 da solo. Rispetto agli sfrenati salti indietro e in avanti di Ritorno al futuro parte II, il terzo film della trilogia si svolge per lo più nell’ambientazione del selvaggio West.
La linea temporale finale creata da Marty McFly – 1985
Marty arriva con successo nel 1985, ma la Delorean viene colpita da un treno e demolita. Torna a casa e va a fare un giro sul suo nuovo camion con Jennifer. Mentre è fermo a un semaforo rosso, Marty viene sfidato a una gara dal bullo locale Needles, un personaggio che ha lavorato con Marty nel 2015 e che gli ha fatto perdere il lavoro. Marty resiste alle pressioni per gareggiare e Marty e Jennifer guardano un’auto che evita per un pelo di colpire quella di Needles. Se Marty avesse corso, l’auto avrebbe colpito il suo camion.
Mentre questa consapevolezza si fa strada, Jennifer trova in tasca un fax del 2015 che annunciava il licenziamento di Marty. Il testo scompare davanti ai suoi occhi. La linea temporale di Ritorno al futuro del 2015 , in cui Marty non è in grado di perseguire il suo sogno di diventare un musicista a causa di una lesione persistente dovuta a un incidente stradale, viene cancellata, creando un futuro migliore per Marty e Jennifer. Pochi istanti dopo, Doc torna nel 1985 con una nuova macchina del tempo a vapore. Ha sposato Clara ed è padre di due bambini.
La linea del tempo dell’apocalisse nucleare di Griff Tannen – 2015
In occasione del 30° anniversario del primo film, un nuovo cofanetto della trilogia ha aggiunto una nona linea temporale di Ritorno al futuro con il cortometraggio Doc Brown Saves The World. Il cortometraggio vede Doc inviare un messaggio a Marty che conferma l’arrivo di un Olocausto Nucleare grazie al caricamento accidentale di un virus da parte di Griff Tannen. Doc salva la situazione e rispedisce Griff in prigione, ma in seguito si rende conto di avere ancora il “Quantum Mind Jar” che intendeva lasciare nel 2075. Per aumentare la suggestione di cambiare altre date di Ritorno al futuro, un altro Doc Brown appare dal futuro.
All’inizio di questa settimana, abbiamo ricevuto la notizia che Lucasfilm/Disney non andrà avanti con una seconda stagione di The Acolyte nonostante diverse trame e archi narrativi importanti siano rimasti irrisolti alla fine della prima stagione. La decisione è stata accolta con un misto di indifferenza e delusione, ma è chiaro che molti fan di Star Wars, e alcuni degli attori coinvolti nella serie, sono rimasti sorpresi da questo sviluppo.
La showrunner Leslye Headland sperava di poter continuare la sua storia ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, e si vocifera che lo studio stesse pianificando una seconda stagione fino a poco tempo fa. Quindi, cosa è successo?
Nonostante le speculazioni sul fatto che la reazione negativa di molti fan di Star Wars abbia contribuito alla decisione, Jeff Sneider (tramite SFFGazette.com) sta segnalando che The Acolyte è stato cancellato perché non ha avuto abbastanza spettatori, semplicemente.
“Gli addetti ai lavori spiegano che The Acolyte è stato cancellato perché gli ascolti erano scarsi e che non c’è davvero niente di più, anche se almeno un membro del cast ha detto di essere rimasto sorpreso dalla decisione. Mi è stato detto che gli ascolti di The Acolyte sono crollati dopo i primi due episodi, mentre con Andor, gli ascolti sono aumentati costantemente durante la stagione, quindi lo show è stato rinnovato per la seconda stagione. Andor ha anche ricevuto recensioni eccezionali, mentre le recensioni di The Acolyte sono state più contrastanti. Come tutti gli show, The Acolyte è stato soggetto a un ampio processo di note, ma in fin dei conti, era proprio lo show che Headland voleva fare.”
Sneider ha anche commentato una recente voce secondo cui Keanu Reeves era originariamente in lizza per un ruolo nella serie e crede che fosse davvero la prima scelta di Headland per interpretare il Maestro Jedi Sol. A quanto pare, un conflitto di programmazione gli ha impedito di firmare e la parte è andata alla star di Squid Game Lee Jung-jae.
Infine, Sneider afferma che le voci persistenti sull’uscita di Kathleen Kennedy sono solo questo, e che il capo della Lucasfilm “è al sicuro almeno fino al secondo trimestre del prossimo anno”.
The Acolyte è stata cancellata
La creatrice Leslye Headland (“RussianDoll“), una dichiarata super fan di “Star Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale principale del franchise che si estende da “La minaccia fantasma” a “Star Wars: L’ascesa di Skywalker”.
Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio. Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Il film del 2021 Inganni e bugie, diretto da John Murlowski, parte dal tema della maternità per offrire un racconto che sfocia nel genere thriller, affrontando anche discorsi come la malattia mentale e la follia derivata dall’insoddisfazione. Appartenente al ciclo Rai Nel segno del giallo, che ha già proposto titoli come Non avrai mai mia figlia, Insospettabile folliae La strana signora della porta accanto, anche Inganni e bugie promette dunque una serata tra forti emozioni e grandi colpi di scena.
Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, visibile ora in prima TV assoluta. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Inganni e bugie. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Inganni e bugie
Protagonista del film è Lara (Gina Vitori) una giovane donna incinta del suo primo bambino. Inesperta e insicura, la donna decide di partecipare a un gruppo di future mamme online. Lo scopo è quello di confrontarsi e aiutarsi a vicenda durante un periodo molto delicato, soprattutto psicologicamente, come quello della gravidanza. Lara lega particolarmente con un’altra partecipante, la trentenne Jamie (Jenna Michno).
Quest’ultima, però, non è veramente incinta e nasconde un oscuro secondo fine. Quando la bambina di Lara nasce, viene rapita da Jamie che aveva stretto un accordo con il losco Mr. Wynn (Britt George): vendere suo figlio per 100 mila Dollari. Ma il suo piano diabolico non andrà come previsto. Lara non è infatti disposta a lasciarsi separare in questo modo dalla sua bambina e farà di tutto per poterla riavere indietro.
La spiegazione del finale del film
Nel corso del film, Lara aveva già sospettato che Jamie avesse preso Emma e in seguito le aveva fatto visita chiedendo della figlia, con Jamie che affermava di non avere idea di cosa stesse parlando. Lara, però, entra in casa per cercare Emma, senza rendersi conto che Daryl sta litigando con Sam. Nel frattempo, Jamie afferra un coltello e progetta di uccidere Lara mentre si sta avvicinando a trovare Emma. L’urlo di Sam fa tuttavia uscire Lara di corsa dalla casa e trova il marito pugnalato alla spalla, permettendo a Jamie di fuggire con Emma, ribattezzata Sophie.
In seguito, Jamie presentato Sophie a Tony come la loro figlia appena nata, ma dopo il ritorno a casa, Tony – pur riferendosi alla moglie con il suo vero nome, Susan – chiede un test del DNA. Tuttavia, dopo aver visto il messaggio di Daryl che chiedeva il bambino, Tony ha capito che Susan/Jamie aveva rapito un bambino da un’altra famiglia e ha ricordato alla moglie squilibrata che la sua follia era il motivo per cui l’aveva lasciata. L’insensibile Jamie ricorda a Tony i suoi voti coniugali, ma Tony dichiara che avrebbe chiamato la polizia, ignorando le suppliche di Jamie affinché Tony cambiasse idea.
Mentre Tony è al telefono, Jamie afferra però un coltello e pugnala a morte il marito. Dopo aver visto Lara entrare in casa, Jamie minacciato di uccidere la bambina se Lara avesse tentato di riprendersi la figlia. In quel momento, però, Daryl arriva e prende la bambina da Jamie. Lara riesce però a farsi giustizia mettendo ko prima Daryl e poi Jamie, riprendendosi così la figlia e ponendo fine a quell’incubo. I due, infine, vengono arrestati e affidati nelle mani della giustizia.
Il trailer di Inganni e bugie e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.
Divenuta con gli anni una delle trilogie più note del cinema, quella di Ritorno al futuro è un’opera senza tempo che ha contribuito a donare ulteriore prestigio al genere della fantascienza, arricchendolo di elementi nuovi e spesso rielaborati in modo inedito da altri contesti. Diretti dal regista Robert Zemeckis, i tre film di Ritorno al futurosono ancora oggi parte dell’immaginario collettivo, e sfoggiano tutt’ora un’influenza particolarmente dominante all’interno della settima arte. Dopo il primo film uscito nel 1985, ci è voluto il 1989 per poter vedere il suo primo sequel, Ritorno al futuro – Parte II.
Diretto nuovamente da Robert Zemeckis, il film non era inizialmente previsto e il finale del primo non era stato pensato per dar vita a dei sequel. Il viaggio che i protagonisti intraprendevano verso il futuro era infatti da intendersi come una conclusione sullo stile degli avventurieri che riprendono il loro viaggio. Dato il grandissimo successo di critica e pubblico, però, gli autori di Ritorno al futuro iniziarono seriamente a pensare ad un sequel, poi concretizzatosi.
Il desiderio di Zemeckis e dello sceneggiatore Bob Gale, però, era quello di non concentrarsi su un futuro tutto da immaginare, bensì di dar vita con questo nuovo film ad un nuovo punto di vista su eventi già visti nel primo capitolo. Per le novità introdotte, dunque, anche questo secondo film della trilogia si affermò come un ottimo successo di pubblico, pur ottenendo recensioni meno entusiaste da parte della critica.
Ancora oggi è comunque un’opera imprescindibile del suo genere, che non manca di essere riproposta ciclicamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
In Ritorno al futuro – Parte II, la storia riprende da dove si concludeva il precedente film. I due protagonisti, Marty McFly e Emmett “Doc” Brown, dopo aver salvaguardato il passato, sono ora diretti nel futuro, al 2015. Qui dovranno salvare i futuri figli di Marty da alcuni imminenti pericoli. Nel corso della loro missione, tuttavia, il Biff Tannen del futuro riesce ad impossessarsi della macchina del tempo. Egli ha così modo di tornare indietro e dar vita ad una realtà distopica dove egli è il regnante assoluto. Marty e Doc saranno allora costretti a tornare nuovamente nel 1955 per impedire l’avvento del perfido Biff e riportare ancora una volta tutto alla normalità.
Il cast del film
A dar volta ai due iconici protagonisti vi sono gli attori Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Fox, dal canto suo, scoprì che vi sarebbe stato un sequel dopo aver rivisto il film in VHS, al termine del quale era stata aggiunta la dicitura “continua…”. Immediatamente egli chiamò il suo agente, assicurandosi di riavere il suo ruolo. Non solo egli tornò così a rinterpretare Marty McFly, ma ebbe modo di vestire i panni anche del Marty adolescente del 1985, il Marty adulto del 2015, suo figlio Martin Jr. e sua figlia Marlene.
Allo stesso modo, Lloyd ha ripreso il ruolo dello scienziato Doc Brown, al quale si era ormai affezionato tantissimo. L’attrice Lea Thompson torna qui ad interpretare il ruolo di Lorraine Baines McFly, madre di Marty, mentre Crispin Glover non ha voluto riprendere il ruolo di George McFly, in quanto non più interessato alla parte. Ad interpretare questo è allora stato Jeffrey Weissman.
Thomas F. Wilson torna invece ad interpretare il cattivo Biff Tannen, il quale nella sua versione alternativa del 1985 è dichiaratamente ispirato a Donald Trump. Un’altra attrice che non è tornata per questo sequel è Claudia Wells, interprete di Jennifer Parker, la fidanzata di Marty. Al suo posto è allora stata scelta Elisabeth Shue, attrice oggi nota per essere stata Madelyn Stillwell nella serie The Boys.
Terminate le riprese del secondo film, sono subito iniziate quelle di Ritorno al futuro – Parte III, terzo e ultimo capitolo della trilogia. Uscito un anno dopo il primo sequel, questo secondo riprende la narrazione proprio lì da dove si interrompeva. In questo, Marty deve tornare indietro nel 1885 per salvare Doc, rimasto intrappolato nell’epoca del vecchio west. Per questo film vennero naturalmente riconfermati gli interpreti principali, a cui si aggiunge però Mary Steenburgen, premio Oscar alla miglior attrice non protagonista, nel ruolo di Clara Clayton, interesse amoroso di Doc.
Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ritorno al futuro – Parte II è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now eAmazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 24 agosto alle ore 21:20 sul canale Italia 1.
I personaggi Star Wars sono tra i beniamini più amati della cultura popolare.
I Personaggi Star Wars: nomi e curiosità
I personaggi di Star Wars buoni, tra Repubblica, Jedi e Alleanza Ribelle:
Anakin Skywalker: facciamo che mettiamo il suo nome originario tra i buoni. Chiamato “Ani”, il nome è quello di un tipo di uccello, e quindi viene associato al volo così come “Skywalker“. Era infatti un eccellente pilota.
Padme Amidala: suona come “Padma”, Sanscrito per “loto”. Amidala, invece, sembra essere un impreciso anagramma per “Dalai Lama”: e anche lei è stata scelta da giovanissima per governare il suo popolo.
Luke Skywalker: un gioco di parole che riprende il cognome del creatore: Lucas. Skywalker fa pensare a qualcuno di cos potente che può camminare sull’aria. Inoltre, gli Skywalker sono tutti piloti eccellenti.
Han Solo: Il suo nome implica il fatto che sia un solitario. Un “cowboy dello spazio”, era originariamente un mercenario.
Yoda: Il maestro che insegna a Luke Skywalker (il suo ultimo Padawan, o allievo) tutto quello che sa. Il nome ricorda la parole “yoga”, o “yogi”, che è un guru o maestro e guida spirituale.
I Personaggi cattivi di Star Wars:
Darth Vader: è il supercattivo della serie, passato alla storia. Il nome diventò Darth Fener nelle traduzioni italiane dei film originali. È il titolo di Anakin Skywalker una volta passato al lato oscuro della Forza. Darth è un titolo che significa “dark”, o “oscuro”.
Generale Tarkin: il comandante della Morte Nera, la nave distruttrice delle dimensioni di un pianeta, di proprietà dell’Impero.
Boba Fett: un cacciatore di taglie, e una delle icone della trilogia originale.
Darth Sidious: o Scheeve Palpatine. Ha ricreato l’ordine dei Sith e distrutto quello dei Jedi. Vive una doppia vita, era infatti un Senatore. Il nome si riferisce al suo carattere insidioso.
Personaggi Star Wars: Il risveglio della forza, i nuovi arrivi
Ci sono tantissimi personaggi nuovi in Star Wars: Il risveglio della forza , con nomi nuovi, che hanno portato alla ribalta nuove star. Come si chiamano, e che significato hanno i loro nomi? Chi sono? Da dove vengono? Il regista J.J. Abrams li ha spiegati a Entertainment Weekly:
Personaggi Star Wars: Il risveglio della forza – I buoni della Resistenza:
Rey e Finn. (Daisy Ridley e John Boyega) A differenza di tutti gli altri personaggi Star Wars, non conosciamo i cognomi dei due protagonisti della nuova trilogia. Il regista Abrams ha detto che il mistero è intenzionale. Che ci siano rivelazioni all’orizzonte?
Poe Dameron (Oscar Isaac) è un pilota, un personaggio scapestrato e intrepido parte della Resistenza. Inoltre, Abrams racconta che qualcuno gli ha ricordato che Poe era il nome di peluche della figlia. Sarà per quello che il nome gli suggeriva una certa dolcezza.
BB-8. Il carattere rotondo e dinamico del personaggio ha portato all’invenzione di un nome fatto di lettere curve e suoni vivaci: “L’ho chiamato BB-8 perché è quasi un’onomatopea.”
Personaggi Star Wars: Il risveglio della forza I cattivi del Primo Ordine:
Generale Hux è il leader del Primo Ordine ed è interpretato da Domhnall Gleeson. È giovane e ambizioso. Abrams, purtroppo ha difficoltà a ricordarsi l’origine del suo nome.
Capitano Phasma, il capitano cromato dei Trooper, interpretato da Gwendoline Christie, ha qualcosa a che fare con un film horror del 1979 diventato cult: Phantasm. L’armatura del soldato ha ricordato al regista del film.
Kylo Ren (Adam Driver). “Ren”, come “Darth”, è un titolo onorifico. Kylo Ren viene da “Knights of Ren” (I cavalieri di Ren). E il suo nome originale? Il personaggio è circondato dal mistero, e Abrams ha l’abitudine di tenersi stretti certi segreti.
Personaggi Star Wars: lego e giocattoli
Una galassia lontana lontana, e una vastissima gamma di merchandise e giocattoli dei personaggi Star Wars.
Tra i migliori personaggi Star Wars giocattoli spicca il droide telecomandato BB-8 di Hasbro. Ma non solo: LEGO ha prodotto un’intera serie di personaggi Star Wars LEGO: tra Storm Troopers, ufficiali della Resistenza, delinquenti, comparse, colonnelli, droidi, e protagonisti. C’è tutta la galassia. Trovate l’intera gamma di personaggi sul sito ufficiale di LEGO Star Wars.
Il reboot della saga ha riportato i personaggi che i fan di Star Wars avevano più a cuore: da Han Solo, a Chewbacca, alla principessa Leila (la scomparsa Carrie Fisher). Ma la squadra della Resistenza di Star Wars 7 si è allargata: ecco i nomi dei nuovi arrivi completi di spiegazioni.
Star Wars: la trama
Prima di tutto, un bel ripassone per chi la saga la segue o l’ha seguita, e una piccola introduzione per chi non l’ha mai vista (per quanto incredibile possa sembrare, sì, quelle persone esistono).
La saga è ambientata in una galassia (lontana lontana). Ogni episodio del film è aperto dalla classica “opening crawl”: un testo che introduce lo spettatore al preciso contesto dell’episodio, in caratteri gialli che si allontanano man mano scorrono. In generale, ogni episodio vede una lotta tra due ordini che sono l’incarnazione del bene e del male: i Jedi e i Sith. Questi attengono dei poteri straordinari da un’energia mistica chiamata Forza. I due ordini collaborano con degli schieramenti: infatti, c’è sempre un regime autoritario (l’Impero o il Primo Ordine) e, a contrastarlo, un gruppo che si batte per la libertà (l’Alleanza Ribelle e la Resistenza).
La star de Il Gladiatore 2, Denzel Washington, spiega perché ha accettato un ruolo nel prossimo sequel di Ridley Scott. Seguito del Gladiatore del 2000, l’atteso film storico di Scott si svolge 20 anni dopo la morte di Massimo (Russell Crowe) e segue il Lucio di Paul Mescal mentre diventa un combattente nel Colosseo. Il cast de Il gladiatore 2 comprende un mix di nuovi attori e attori del film originale, tra cui Washington nel ruolo di Macrinus, un ricco trafficante d’armi che possiede anche una serie di combattenti gladiatori.
In una recente intervista con Empire, Washington ha parlato della sua decisione di partecipare al Il Gladiatore 2, rivelando che Scott stesso è uno dei motivi principali per cui ha accettato il ruolo. Secondo l’attore, sente di essere a un punto della sua carriera in cui non ci sono molti film che gli interessano veramente, ma lavorare con Scott è stato un motivo sufficiente per accettare la parte di Macrinus. Guardate il commento di Washington qui sotto:
“Ci sono pochissimi film che mi interessano e devo essere ispirato dal regista, e Ridley mi ha ispirato moltissimo.La prima volta [per American Gangster ]ci siamo trovati benissimo, ed eccoci qui.È impegnato.È entusiasta della vita e del suo prossimo film.È un’ispirazione.Tutti noi vorremmo sentirci così a 86 anni”.
Chi è il personaggio di Denzel Washington ne Il gladiatore 2?
Sebbene sia stato rivelato relativamente poco sul Macrinus di Washington nel Il Gladiatore 2, la descrizione del suo personaggio come trafficante di armi e di gladiatori è eloquente. Come ogni sequel che arriva a più di vent’anni di distanza dal suo predecessore, Il gladiatore 2 avrà il difficile compito di recuperare la magia dell’originale e allo stesso tempo di sentirsi fresco e nuovo. Macrinus sembra occupare un ruolo importante in questo senso.
Da quanto è stato rivelato finora, Macrinus è un personaggio molto simile al Proximo di Oliver Reed del Gladiatore del 2000. Proximo è essenzialmente un ex schiavo che si è fatto strada fino a diventare un ricco proprietario di schiavi, e alla fine diventa una sorta di mentore per Maximus. È del tutto possibile che Macrinus ricopra un ruolo simile per Lucius. La storia reale, tuttavia, ci dice anche come il personaggio di Washington potrebbe entrare nella storia del sequel.
Macrinus è stato coinvolto in un complotto per assassinare un imperatore romano prima di salire lui stesso alla carica, il che suggerisce che il personaggio di Washington nel Il Gladiatore 2 potrebbe effettivamente finire per avere un ruolo molto più prominente e importante di quello che Proximo ha avuto nell’originale. Macrinus è evidentemente un personaggio con una grande importanza storica e narrativa potenziale, e questo contesto potrebbe certamente essere parte del motivo per cui Washington ha accettato di interpretarlo. Sebbene Il Gladiatore 2 si ispiri alla storia reale, non è chiaro quanto della storia di Macrinus sarà effettivamente presente nel film.
Una cavalcata di star si è unita al prossimo film di Tom Cruise del regista Alejandro González Iñárritu. Iñárritu è un celebre regista che è stato candidato a sette premi Oscar e ne ha vinti quattro, tra cui quello per il miglior film per il suo film del 2014 Birdman o (L’inaspettata virtù dell’ignoranza). Il nuovo film, attualmente senza titolo, è stato co-scritto da Iñárritu con Sabina Berman, Alexander Dinelaris e Nicolas Giacobone e segue un uomo con un potere incommensurabile che ha causato un disastro ma deve dimostrare all’umanità di essere la loro unica possibilità di salvezza.
Secondo Deadline, il film, ancora senza titolo, ha ufficialmente aggiunto al cast Sandra Hüller, John Goodman, Michael Stuhlbarg, Jesse Plemons e Sophie Wilde. Anche Riz Ahmed è in trattative per unirsi al crescente ensemble del film di Tom Cruise e Alejandro González Iñárritu. Al momento non si conoscono i ruoli che le star in arrivo interpreteranno nel film, poiché ulteriori dettagli sulla trama sono stati tenuti strettamente nascosti.
Dove avete già visto i nuovi membri del cast del film?
Mentre Tom Cruise è già una star di prima grandezza, soprattutto grazie ai suoi film di successo Mission:Impossible, il nuovo cast che lo affianca è noto per i suoi numerosi progetti di successo. Questo include anche la stella emergente del cast, Sophie Wilde. La Wilde ha interpretato il ruolo principale nel film horror di successo di A24 Talk to Me e ha già ottenuto un altro ruolo da protagonista in The Hunger Games:The Ballad of Songbirds and Snakes, Tom Blyth, nel prossimo adattamento del videogioco Watch Dogs.
Anche il cast in arrivo è ricco di nominati agli Oscar: la più recente è quella di Sandra Hüller per Anatomia di una caduta(2023). In precedenza, Jesse Plemons era stato nominato nel 2022 per la sua interpretazione in The Power of the Dog, mentre Riz Ahmed aveva vinto lo stesso anno per il cortometraggio The Long Goodbye, dopo essere stato nominato l’anno precedente per la sua interpretazione in The Sound of Metal. Inoltre, anche se Michael Stuhlbarg non è candidato all’Oscar, ha recitato in tre dei film candidati come miglior film del 2018, ovvero La forma dell’acqua, Chiamami col tuo nome e The Post.
Il supervisore dei VFX di Alien: Romulus conferma dove si trovano le Easters Eggs di Ripley del film, che cambiano la storia del personaggio prima di Aliens. Diretto da Fede Alvarez, l’ultimo capitolo del franchise di Alien segue la Rain di Cailee Spaeny e i suoi compagni mentre affrontano uno Xenomorfo a bordo della stazione spaziale abbandonata Renaissance. Alien: Romulus (la recensione) si svolge tra il film originale di Ridley Scott del 1979 e il sequel di James Cameron del 1986, il che significa che Ripley (Sigourney Weaver) è canonicamente in criosonno durante gli eventi del film.
In una recente intervista con CinemaBlend, il supervisore ai VFX della Weta Daniel Macarin ha confermato una teoria pubblicata su AVPGalaxy.net, secondo la quale una scena mostra sottilmente la navetta di classe Starcub di Ripley che si allontana dalla Stazione Rinascimentale. Macarin si occupa anche di un’altra osservazione, confermando che la navetta Narcissus di Ripley può essere vista attraccata sullo sfondo di una scena in cui Kay (Isabela Merced) rimane chiusa in una camera con uno Xenomorfo. Date un’occhiata al commento di Macarin qui sotto:
Abbiamo fatto un’enorme quantità di riferimenti. Ogni volta che ci viene chiesto di inserire delle uova di Pasqua, è sempre molto divertente. La parte difficile è non rendere qualcosa di troppo ovvio e non togliere nulla alla storia. Quindi molte volte ci si chiede: “Oh, non sarebbe divertente se facessimo questo?” E poi si dice: “Sì, ma perderai l’inquadratura”.
Non voglio inserire qualcosa che faccia dire al pubblico: “Oh, guarda, eccolo”. E poi la gente inizia a fare ipotesi. Ci pensano su. Quindi con la nave di Ripley, se la metti molto piccola, va bene. E le persone che ci sono andate due o tre volte e che iniziano a notare quei dettagli in più, potrebbero vederli e non c’è problema.
Ma ogni uovo di Pasqua deve essere fatto in un modo molto particolare, in modo da non togliere nulla alla storia. Lo si dà ai fan che lo vedranno più volte al cinema e si dà loro qualcosa su cui interrogarsi in seguito. … Ma una volta che l’hai visto, non puoi più disfarlo.
Come Alien: Romulus cambia la storia di Ripley
L’acclamato Alien di Ridley Scott termina memorabilmente con Ripley che fa esplodere lo Xenomorfo nello spazio, apparentemente uccidendolo, prima di entrare in criosonno. Nel sequel di Cameron, la nave di Ripley viene salvata dalla Weyland-Yutani Corporation e lei si risveglia dopo 57 anni di criosonno, lasciando intendere di essere stata alla deriva nello spazio per tutto questo tempo. La conferma della presenza di Ripley in Alien: Romulus, tuttavia, cambia le cose.
Alien: Romulus si apre con una nave della Weyland-Yutani che setaccia i rottami della Nostromo, la nave del primo film, e recupera lo stesso Xenomorfo che Ripley sembra aver ucciso. L’alieno era in qualche modo sopravvissuto al vuoto dello spazio e, dopo l’arrivo di Rain e dei suoi compagni alla stazione della Rinascita, si scopre che questo stesso Xenomorfo ha ucciso la maggior parte degli abitanti della stazione. Oltre a raccogliere questo Xenomorfo, tuttavia, il nuovo Easter egg conferma che anche la nave di Ripley è stata recuperata e conservata sulla Romulus, prima di essere ributtata nello spazio.
Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è al cinema dal 16 agosto.
Jessica Alba ha interpretato per la prima volta Sue Storm/Donna invisibile nel film Fantastici Quattro del 2005 e in seguito ha ripreso il ruolo nel film Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007, e ora ha un consiglio da dare a Vanessa Kirby che interpreterà lo stesso personaggio in The Fantastic Four: First Steps.
L’attrice ha ricevuto recensioni positive per la sua interpretazione del personaggio e, nonostante alcune differenze rispetto ai fumetti (e qualche strana occasione in cui Sue è stata relegata a “interesse amoroso” dato il periodo in cui sono stati realizzati quei film), Alba rimane una delle preferite dai fan. Parlando con Collider della sua serie Honest Renovations, ora su Roku, la star di Sin City ha condiviso i suoi consigli per la Sue Storm di The Fantastic Four: First Steps, Vanessa Kirby.
“Penso che sia semplicemente divertente. I fan sono così fantastici”, ha detto. “È stato probabilmente uno dei momenti migliori della mia vita, andare in giro per il mondo e incontrare tutte le persone che amano The Fantastic Four e amano questi fumetti e possono identificarsi con queste storie”. “Per me, questo e la possibilità di incontrare così tante persone diverse che puoi toccare e portare loro gioia, direi che è prima di tutto per chiunque abbia l’onore di interpretare uno di questi fantastici personaggi”, ha continuato Alba. “Quindi le direi di divertirsi e godersi i momenti”.
Chris Evans ha recentemente ripreso il suo ruolo di Torcia Umana in Deadpool & Wolverine, anche se non è chiaro se Alba avrà la possibilità di vestire di nuovo i panni della Donna Invisibile. Tuttavia, ha espresso interesse nel farlo in diverse occasioni.
“Per me, adoro il fatto che fossero umani che hanno attraversato qualcosa di veramente estremo”, ha detto di recente Kirby dei Fantastici Quattro dell’MCU. “Leggere tutti i loro fumetti e vedere il loro viaggio, la loro relazione; qualsiasi lettura tu faccia, riguarda sempre il modo in cui sono così inestricabilmente legati e non possono mai separarsi. Attraversano anche molti momenti difficili, cosa che mi piace molto scoprire”.
Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.
Fanno parte del cast anche Julia Garner, Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.
Il cast di The Crow – Il Corvo comprende un mix di attori impressionanti, star del musical e interpreti leggendari. Ultimo adattamento dell’omonimo fumetto di James O’Barr, The Crow – Il Corvo segue le vicende di un giovane di nome Eric che si ritrova su un sentiero di vendetta dopo la morte della sua amante. La nuova versione della storia incorpora elementi più apertamente soprannaturali, tra cui la rivelazione che la persona dietro la loro morte ha fatto un patto soprannaturale con forze diaboliche.
Spinto dal dolore e alimentato dai poteri conferitigli dal misterioso Kronos, Eric accetta di tornare nella terra dei vivi per vendicarsi. Il film si avvale di un cast relativamente ristretto di attori esperti, con The Crow – Il Corvo di Bill Skarsgård che fa da traino all’intera produzione, trasformando Eric da tranquillo paziente di un centro di riabilitazione a giustiziere crociato. Il film mantiene l’attenzione su Eric e Shelly e si sviluppa fino a un finale sanguinoso. Ecco il cast di The Crow – Il Corvo del 2024 e dove il pubblico li ha già visti.
Bill Skarsgård nel ruolo di Eric/The Crow – Il Corvo
Attore: Nato a Stoccolma, in Svezia, Bill Skarsgård ha dimostrato di essere un attore incredibilmente versatile e porta questa energia in The Crow. Figlio di Stellan Skarsgård (e fratello dei colleghi Alexander, Gustaf, Valter e di altri quattro fratelli), Bill ha lavorato costantemente nella sua nativa Svezia per anni. Ha fatto il suo grande debutto americano in The Divergent Series:Allegiant. Il suo grande successo è stato il ruolo di Pennywise nell’adattamento cinematografico in due parti di It, e da allora è diventato una figura prevalente in una varietà di film.
Personaggio: Eric è il protagonista di The Crow e alla fine diventa il vigilante soprannaturale del titolo. Dopo essere fuggito da un centro di riabilitazione insieme a Shelly, Eric si innamora profondamente della giovane donna. Questo rende ancora più tragica la loro morte per mano degli uomini di Vincent e lo incarna con un dolore così giusto da permettergli di tornare nella terra dei vivi per compiere la sua vendetta.
FKA Twigs nel ruolo di Shelly
Attrice: Nata nel Gloucestershire, in Inghilterra, Tahliah Debrett Barnett (in arte FKA Twigs) è nota soprattutto per la sua carriera musicale. Dopo aver iniziato la sua carriera da adolescente nella scena dei club, FKA Twigs ha raggiunto la notorietà con l’uscita del suo album del 2012, EP1. Da allora è diventata un’artista musicale riconosciuta a livello mondiale. Anche i suoi crediti cinematografici sono cresciuti nel corso degli anni. Ha fatto il suo debutto alla regia con il cortometraggio del 2015, M3LL155X, ed è apparsa in Honey Boy del 2019 e Brighton Beach del 2020. Attualmente è impegnata nel prossimo film di David Lowery, Mother Mary.
Personaggio: Shelly è l’amante di Eric ne Il corvo e l’obiettivo dello spettro di Vincent. Giovane donna dal talento musicale e dal passato burrascoso, Shelly si innamora di Eric all’inizio del film ed entrambi vengono uccisi dagli uomini di Vincent. Ciò dà il via agli eventi del resto del film, poiché la morte di Shelly motiva Eric a rompere i legami della moralità e a tornare nella terra dei vivi per vendicarsi.
Danny Huston nel ruolo di Vincent Roeg
Attore: Nato a Roma, Danny Huston interpreta Vincent in The Crow – Il Corvo. Dopo aver lavorato inizialmente come regista in film come Mr. North e Becoming Colette, ha cambiato marcia ed è diventato un attore costante in diversi film. La sua grande occasione è stata quella di interpretare il ruolo di Ivan Beckman nel film candidato agli Independent Spirit Award Ivans Xtc, a cui sono seguiti ruoli in film come The Aviator, The Constant Gardener e telefilm come John Adams. Non è estraneo al genere, essendo apparso in film come 30 giorni di notte, Wonder Woman e American Horror Story.
Personaggio: Il soprannaturale Vincent Roeg è il cattivo principale de Il corvo. Signore del crimine pericoloso e sofisticato, Roeg rivela costantemente di aver stretto un oscuro patto con forze soprannaturali molto tempo prima degli eventi del film. Dopo aver ordinato la morte di Shelly, Vincent è incuriosito dalla scoperta di un altro immortale come lui e fa del suo meglio per organizzare un confronto con il giovane.
Josette Simon nel ruolo di Sophia
Attrice: Nata a Leicester, nel Regno Unito, Josette Simon ha recitato sul palcoscenico e sullo schermo per gran parte della sua vita. La sua prima interpretazione televisiva è stata Dayna Mellanby nella serie classica di fantascienza della BBC Blake’s 7. È diventata un’interprete regolare della Royal Shakespeare Company, famosa in tutto il mondo. La maggior parte dei lavori più acclamati di Josette Simon provengono dal suo periodo di lavoro in teatro. Nel corso degli anni è apparsa anche in diversi spettacoli e film. Tra questi, ruoli in film come Wonder Woman e Detective Pikachu, oltre a spettacoli come Anatomia di uno scandalo e Broadchurch.
Personaggio:Sophia viene introdotta come madre di Shelly in The Crow – Il Corvo. Sophia era apparentemente consapevole del potenziale pericoloso di Vincent Roeg e ha permesso che sua figlia finisse invischiata nella sua rete di inganni. Tuttavia, il suo dolore per la sorte della figlia la rende una fonte inestimabile di informazioni per Eric una volta tornato in vita nel mondo reale.
Laura Birn nel ruolo di Marian
Attrice: Nata a Helsinki, in Finlandia, Laura Birn è un’apprezzata attrice finlandese. Laura è apparsa in diversi film, soprattutto nel cinema finlandese. La sua grande occasione è arrivata con il film Helmiä ja sikoja del 2003 e con il successivo thriller Lupaus del 2005, acclamato dalla critica. Nel corso degli anni è apparsa anche in alcune produzioni americane e britanniche, tra cui A Walk Among The Tombstones e The Ones Below. Ha inoltre fornito interpretazioni memorabili nella serie di Netflix del 2018 The Innocents e nel ruolo di Eto Demerzel nell’adattamento per Apple TV+ di Foundation.
Personaggio: Marian è l’assistente principale di Vincent e gestisce le operazioni quotidiane della sua associazione a delinquere. Operatrice spietata, Marian lavora direttamente con gli assassini che attaccano Eric e Shelly. Di conseguenza, è una delle persone più importanti che Eric ritiene responsabili della morte di Shelly.
Sami Bouajila nel ruolo di Kronos
Attore: Originario di La Tronche, Francia, Sami Bouajila è un interprete di spicco della scena cinematografica francese da oltre tre decenni. Bouajila si è fatto notare con il ruolo di Ismael in Bye-Bye, che gli è valso il premio come miglior attore al Festival di Salonicco di quell’anno. Da allora è stato nominato per molti altri premi per il suo lavoro in film come Giorni di gloria, candidato all’Oscar, e The Son, il film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Personaggio: Kronos è una figura misteriosa che Eric incontra dopo la sua prematura scomparsa. Kronos, che funge da guardiano tra la terra dei vivi e il regno dei morti, è colui che spiega la situazione a Eric e lo dota di poteri. Kronos allude alla portata e alla mitologia di The Crow – Il Corvo e rimane una figura enigmatica per tutto il film.
Nel finale della serie The Goldbergs, Adam ha finalmente lasciato che sua madre Beverly andasse avanti con la sua vita, permettendole di fare lo stesso con lui. Quando The Goldbergs è iniziato nel 2013, il rapporto tra Beverly e il figlio minore Adam era adorabile, anche se un po’ iperprotettivo. Sebbene Beverly potesse essere un po’ soffocante, Adam ha sempre apprezzato il suo sostegno, anche se a volte lo metteva in imbarazzo. Tuttavia, man mano che The Goldbergs andava avanti e Adam cresceva, la dinamica tra lui e sua madre diventava sempre più strana. Era credibile che Beverly si prendesse cura del figlio adolescente, ma meno ragionevole che si intromettesse nella sua vita sentimentale quando lui aveva 20 anni.
Ciononostante, Beverly ha continuato a intromettersi nella vita sentimentale di Adam, oltre a violazioni della privacy piuttosto gravi. La stagione 10 di The Goldbergs ha riportato in scena le ex fidanzate di Adam nel penultimo episodio della serie per illustrare l’impatto di questa situazione su Adam, e l’uscita di scena non ha fatto sembrare sana la dinamica tra Adam e Beverly. Per questo motivo, Bev ha promesso di non interferire più negli affari personali del figlio nell’episodio 21 della stagione 10 di The Goldbergs, “Push It”. Tuttavia, Adam non ha fatto la stessa promessa di tenersi alla larga dagli affari della madre. Fortunatamente, la questione è stata affrontata nel finale di The Goldbergs .
I Goldbergs hanno messo fine alla strana dinamica tra Beverly e Adam
Per molto tempo è sembrato che Beverly non potesse permettere ad Adam di crescere. Tuttavia, l’episodio 22 della stagione 10 di The Goldbergs , “Bev to the Future”, ha dimostrato che Adam era parte del problema e ha visto la coppia andare finalmente avanti. Per anni, Adam ha desiderato una maggiore indipendenza ma, quando Beverly ha iniziato a flirtare con una vecchia fiamma, George, alla riunione del suo liceo, è rimasto inorridito dal pensiero che lei stesse con qualcuno che non fosse il suo defunto padre. Tuttavia, il finale di The Goldbergs ha risolto il problema quando Adam ha accettato che Beverly avesse voltato pagina e ha invitato il suo ex a una festa il giorno dopo.
Sebbene il finale diThe Goldbergs non abbia risolto tutti i misteri irrisolti della serie, l’uscita ha fornito una chiusura ai fan di lunga data della sitcom familiare. La dinamica tra Beverly e Adam ha definito molti dei migliori episodi della serie. Poiché Adam è la voce narrante, il coinvolgimento della madre nella sua vita è stato uno dei temi più importanti di The Goldbergs nel corso della serie. Di conseguenza, concludere la serie senza affrontare il modo in cui la coppia ha affrontato questo difficile territorio emotivo per il futuro sarebbe stata una delusione. Fortunatamente, il finale di The Goldbergs ha dimostrato che Adam e Beverly possono rimanere vicini rispettando i reciproci limiti.
Il finale di serie di The Goldbergs ha avuto un tempismo perfetto
La dinamica a volte scomoda di Adam e Beverly è stata fondamentale per la storia di The Goldbergs, ma ha impedito a entrambi i personaggi di crescere come individui. Per questo motivo, il finale di The Goldbergs è stato il momento perfetto per dare spazio alla coppia. È stato un peccato che la stagione 10 diThe Goldbergs abbia sprecato la singletudine di Bev dopo la morte di Murray, ma aveva senso che Adam accettasse la presenza del suo nuovo spasimante nel finale dello show. Senza le dinamiche troppo strette tra Adam e Beverly, lo show non avrebbe avuto la maggior parte dei suoi conflitti ma, con Adam che parte per il college, il finale di The Goldbergs è stato il momento perfetto per interrompere questo strano ciclo.