James Gunn, co-CEO dei DC Studios e mente del
prossimo Superman,
ha rivelato ufficialmente il nuovo logo di Superman esattamente
un anno prima dell’attesissima uscita del film nel 2025. Il
logo appena svelato conferma ciò che molti fan avevano ipotizzato:
si ispira direttamente all’iconica trama di Kingdom Come.
La conferma del nuovo logo è arrivata dallo stesso
James Gunn, che ha postato un’immagine dello
stemma sui suoi social media.
Questo annuncio segue un indizio
del febbraio 2024, quando Isabela Merced, che interpreterà Hawkgirl
nel film, ha accidentalmente condiviso un’immagine del dietro le
quinte sulla sua storia di Instagram. L’immagine mostrava la
sua targhetta del primo table read, ornata dall’ormai confermato
emblema di Kingdom Come.
L’inclusione del logo di Kingdom
Come allude a ispirazioni tematiche tratte dalla leggendaria serie
di fumetti di Mark Waid e Alex
Ross. Nella
trama di Kingdom Come,Superman
si ritira dalle sue funzioni di eroe dopo un evento catastrofico
che coinvolge Joker e un nuovo antieroe chiamato Magog. Il mondo
vede quindi l’aumento di una razza di supereroi più spietata, che
spinge Superman e i membri classici della Justice League a tornare e a ripristinare
il vero eroismo.
Questo tema della riscoperta di ciò
che significa essere un eroe sembra essere centrale in
Superman.
La scelta di
James Gunn di incorporare l’emblema di Kingdom
Come sembra suggerire una storia ricca di riflessioni
sull’eroismo e sull’integrità morale, alcuni dei principi
fondamentali dell’identità di Superman.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
George R.R. Martin
sta facendo ben poco per raffreddare le speculazioni sul fatto che
non sia troppo entusiasta dell’adattamento del suo libro,
Fire & Blood, dato che ha rivelato che
non parteciperà alla stanza degli sceneggiatori per la terza
stagione di House of
the Dragonche si terrà a Londra
nelle prossime settimane.
Recentemente, una citazione dal
blog di Martin ha riacceso le speculazioni sui suoi sentimenti
verso la serie. In un recente post, George R.R.
Martin ha dichiarato: “Anche la writers’ room per la
terza stagione di House of
the Dragon si riunirà a Londra, ma non ho intenzione
di partecipare”.
Martin non si è sottratto
dall’esprimere il suo disappunto per alcuni aspetti della serie,
in particolare per l’adattamento della trama di Blood and
Cheese. Dopo la conclusione di questa storia in
House of the Dragon, Martin ha parlato sul suo
“Not a Blog” di come ritiene che nella versione televisiva
manchino l’ambiguità e la complessità storica presenti nel suo
libro, Fire & Blood.
In Fire & Blood,
l’incidente di Blood and Cheese è descritto con uno strato di
ambiguità e prospettive multiple, lasciando alcuni dettagli
all’interpretazione. Questa narrazione stratificata si perde nella
serie, dove gli eventi sono presentati in modo più definitivo.
Martin sembra preferire la sottigliezza del libro, dove le
intenzioni e le azioni dei personaggi non sono così chiare.
Dopo il drammatico finale della
prima stagione, in cui è stato ucciso il figlio di Rhaenyra
Targaryen, Lucerys Velaryon, House of
the Dragonha iniziato la seconda
stagione con un’altra scioccante morte di un bambino: Jaehaerys
Targaryen, il nipote di Alicent Hightower. L’omicidio è stato
compiuto da due uomini noti
come Blood and Cheese, inviati da Daemon Targaryen per
uccidere Aemond Targaryen per vendicare la morte di Lucerys.
Non riuscendo a trovare Aemond, presero di mira Jaehaerys,
costringendo la regina Helaena a scegliere quale dei suoi gemelli
sarebbe morto.
Questa scena brutale differisce da
quanto accade nel libro di Martin. In Fuoco e
sangue, i dettagli degli ordini di Sangue e Formaggio
sono più ambigui. Viene semplicemente impartita la direttiva
“occhio per occhio, figlio per figlio”, senza che venga detto
loro specificamente di uccidere Aemond. Inoltre, nel libro
l’omicidio avviene nella stanza di Alicent, non in quella di
Helaena, aggiungendo un livello di orrore e impotenza con Alicent
come esca.
Perché George R.R. Martin non è
contento della House of the Dragon?
L’assenza di Martin dalla stanza
degli sceneggiatori e le sue critiche suggeriscono un crescente
divario tra la sua visione e la direzione dello show. Queste
speculazioni sollevano domande su come verranno gestite le storie
future e se rimarranno fedeli alla narrazione ricca di
sfumature del materiale di partenza.
Sebbene House of
the Dragon sia stata elogiata per la qualità della
produzione e la drammaticità della narrazione, non tutti i
cambiamenti rispetto al libro sono stati ben accolti. L’adattamento
della trama di Sangue e formaggio esemplifica le sfide che comporta
la traduzione di una storia complessa dalla pagina allo schermo.
Nel prosieguo della serie, i fan osserveranno con attenzione come
lo show riuscirà a bilanciare l’impatto drammatico con una maggiore
autenticità del mondo dettagliato di Martin.
House of
the Dragon va in onda la domenica su HBO alle 21.00 e
la serie è disponibile in streaming su NOW.
L’elaborazione del trauma è un
processo estremamente complicato, che può richiedere anni ed anni
di vita. C’è però chi i propri traumi non riesce mai del tutto a
sconfiggerli, lasciando che questi crescano e portino la persona in
questione a diventare un terribile derivato di ciò che ha subito.
Tali tematiche vengono affrontate in modo particolarmente
interessante nel film del 2019 Ma, diretto da
Tate Taylor
(regista anche di The Help e La ragazza del treno) e
prodotto dalla BlumhouseProductions,
casa di produzione nota per i film Paranormal Activity, Get Out e La notte del
giudizio.
Scritto da Scotty
Landes e dallo stesso Taylor, il progetto per
Ma nacque dal desiderio del regista di dar vita ad
una storia completamente folle e imprevedibile. Allo stesso tempo,
però, egli era interessato ad affrontare alcune tematiche sociali
come il bullismo, il trauma, il desiderio di vendetta e le
degenerazioni del comportamento umano. Tutto ciò trova spazio in
questo thriller psicologico particolarmente intricato, dove ogni
tassello del puzzle ottiene infine la sua giusta collocazione,
dando vita ad un’opera che ogni amante di questo genere non potrà
che gradire.
Come per gli altri titoli della
Blumhouse, anche Ma venne realizzato con un budget
ridotto, di soli 5 milioni, e si affermò come un grande successo,
guadagnando oltre 60 milioni in tutto il mondo. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Ma. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Il film ha inizio con l’adolescente
Maggie Thompson che si trasferisce insieme a sua
madre nella città natale di quest’ultima nell’Ohio. Ancora
emotivamente instabile per via del divorzio dei genitori, Maggie
cerca di fare nuove amicizie nella sua nuova scuola, sperando di
trovare qualcuno che possa aiutarla ad inserirsi al meglio in quel
contesto. In breve, stringe rapporti con i coetanei
Haley, Darrell,
Chaz ed Andy. Quest’ultimo, in
particolare, sviluppa una cotta per la nuova arrivata. In cerca di
divertimento, il gruppo di amici si trova a ricevere un’offerta
tanto inaspettata quanto irresistibile.
Sue Ann Ellington,
anche nota semplicemente come “Ma”, offre infatti loro
l’opportunità di dar vita ad una festa nel seminterrato della sua
casa, comprando loro anche gli alcolici e tutto ciò che occorre per
divertirsi. La donna, un’afroamericana di mezz’età che lavora come
veterinaria, sembra però avere un proprio fine dietro
quell’offerta, e ben presto la sua disponibilità si trasforma in
un’ossessione particolarmente pericolosa. Mentre il passato di Sue
verrà alla luce, quello che per il gruppo di adolescenti doveva
essere un luogo di festa diventerà un inferno da cui uscire vivi
sarà quantomai difficile.
Il cast del film
La sceneggiatura originale del film
prevedeva che Sue Ann Ellington fosse una donna bianca, ma nel
momento in cui Taylor assunse il ruolo di regista decise di
cambiare la protagonista in una donna di colore. Egli aveva infatti
in mente di offrire la parte alla premio Oscar Octavia
Spencer, con cui aveva già lavorato per The
Help e Get on Up. Quando la contattò per offrirle la
parte, quest’ultima accetto subito, senza neanche voler prima
leggere la sceneggiatura. L’attrice era infatti da tempo alla
ricerca di un ruolo diverso da quelli interpretati negli ultimi
anni e in particolar modo desiderava trovare un progetto di cui
essere protagonista assoluta.
La Spencer, insieme al regista,
lavorò poi nella costruzione di una backstory per il personaggio,
al fine di renderlo più interessante. Ad interpretare la giovane
Maggie Thompson vi è poi l’attrice Diana Silvers,
vista anche in Glass e La
rivincita delle sfigate. I suoi amici Haley, Chaz, Darrel e
Andy Hawkins sono interpretati dagli attori McKaley
Miller, Gianni Paolo, Dante
Brown e Corey Fogelmanis. Il padre di
quest’ultimo, Ben Hawkins ha invece il volto di Luke Evans,
attore noto per Dracula Untold e
La
bella e la bestia. Nel film è poi presente l’attrice
premio Oscar Allison Janney nel ruolo della dottoressa
Brooks.
Nel corso del film scopriamo che Ma
è una donna problematica che al liceo è stata pesantemente vittima
di bullismo da parte dei suoi coetanei. Il film ci riporta indietro
nel tempo e vediamo come uno scherzo di cattivo gusto le sia stato
fatto da quelli che lei credeva suoi amici e dalla sua cotta.
Quando Ma incontra gli adolescenti del presente fuori dal negozio
di liquori, si rende conto che uno dei ragazzi è il figlio della
sua cotta e del suo bullo del liceo, Ben Hawkins. È in quel momento
che vediamo Ma cambiare idea e offrirsi di fare amicizia con i
liceali.
Da quel momento in poi, sembra che
voglia solo appartenere al gruppo e avere degli amici. Certo, è
ancora scottata dai traumi che le sono stati inflitti in passato,
ma questa è la sua seconda possibilità di essere quella “cool”.
Solo quando Ben chiede a Ma di incontrarsi con lui per bere con un
pretesto, la ragazza inizia la sua furia violenta. Alcuni genitori
dei ragazzi mettono in discussione Ma e le sue motivazioni e il
trauma interno scatena la vendetta e la rabbia che ha sepolto
dentro di sé.
Alla fine, c’è un grande colpo di
scena che non ci aspettavamo: Ma ha una figlia. Quando Maggie e
Haley si introducono in casa sua per cercare i gioielli mancanti
che sospettano lei abbia rubato, si trovano faccia a faccia con
Genie, la figlia di Ma. Si scopre così che la
donna ha fatto credere a Genie di essere malata e che per questo
motivo non è in grado di andare a scuola e di avere dei veri amici.
Si tratta di un caso di sindrome
di Münchhausen per procura e Genie non ne ha idea.
Octavia Spencer e Luke Evans in Ma
Da questo momento, la follia di Ma
esplode. Invita Ben a casa sua, lo droga, gli fa un trasferimento
di sangue di cane, gli taglia le vene e lo lascia morire
dissanguato nel suo letto. Tutto questo avviene poco prima che
tutti gli adolescenti, tranne Maggie che è in punizione, vadano a
festeggiare a casa sua. Maggie finisce per uscire di nascosto e si
dirige comunque da lei per assicurarsi che i suoi amici stiano
bene. Quando arriva, tutti i suoi amici sono drogati e legati.
Purtroppo per Maggie, anche lei viene drogata e stordita.
Ogni liceale viene poi torturato in
modo diverso. Chaz viene bruciato con un ferro da stiro, Haley ha
le labbra cucite, Darrell ha la faccia dipinta di bianco e Maggie
viene sospesa con una corda al collo. A salvare la situazione ci
pensa però Genie, che mette al tappeto la madre mentre nella casa
scoppia un incendio. Mentre tutti gli adolescenti hanno ripreso
conoscenza e fuggono dalla casa, Ma si reca con calma al piano di
sopra, dove ha lasciato il corpo di Ben. Il fuoco continua a
divampare, ma lei si sdraia a letto e accetta il suo destino mentre
la casa brucia.
Il film esplora dunque gli effetti
dei traumi infantili e delle emozioni che non sono state affrontate
correttamente. In questo senso, Ma è un racconto
ammonitore sui mali del passato e su come alcune persone, non
tutte, siano spinte al limite quando si sentono impotenti, tradite
e incomprese. Se solo qualcuno avesse difeso Ma nel momento più
basso della sua adolescenza, forse la spirale discendente verso la
violenza non sarebbe mai iniziata. Purtroppo, quell’aiuto non è mai
arrivato, lasciandola a barcollare sull’orlo del baratro, e infine
a caderci sopra.
Ma: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Ma è infatti
disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 11 luglio alle ore 21:15
sul canale Italia 2.
Nella prima metà dello scorso
decennio ha sempre più preso vita una fortunata stagione di saghe
cinematografiche ispirate a celebri romanzi per ragazzi, ambientati
prevalentemente in futuri distopici.
Hunger Games,
Maze Runner e
Divergent sono senza dubbio le più celebri. Meno fortunato
e arrivato quando ormai il mercato era a suo modo già passato
oltre, il film Chaos
Walking – tratto dal romanzo The Knife of Never
Letting Go di Patrick Ness – avrebbe dovuto unirsi a tali
titoli, inaugurando una nuova saga di questo tipo.
Il film, diretto da Doug Liman
(regista anche di
Edge of Tomorrow – Senza domani e Road
House) ha infatti portato sul grande schermo il primo
capitolo della trilogia letteraria di Ness. Ma numerosi problemi
hanno rallentato la realizzazione di questo lungometraggio, passato
attraverso molteplici riscritture e infine girato nel 2017, per poi
trovare distribuzione unicamente nel 2021. Problemi che
indubbiamente hanno inficiato sulla qualità del film, che presenta
però ugualmente alcuni elementi di grande fascino.
Tra distopia, atmosfera da western,
elementi fantascientifici e riflessioni sulla mascolinità tossica,
il film potrà dunque affascinare i fan del genere. Una sua
riscoperta, infatti, è per loro caldamente consigliata. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Chaos
Walking. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Chaos
Walking
Nel 2257 d.C. i coloni maschi del
pianeta Nuovo Mondo – privato delle donne da una sanguinosa guerra
– sono affetti da una condizione chiamata Rumore, la quale
manifesta in modo visivo e uditivo i pensieri di una persona. In
questo contesto ostile cresce Todd Hewitt, che un
giorno, nel bel mezzo della foresta, fa una scoperta sconvolgente:
una donna, Viola Eade. Dopo un’iniziale
diffidenza, i due diverranno i compagni in un’avventura che li
porterà a scoprire i segreti e le verità nascoste dietro e dentro
questo pianeta inesplorato.
Nel ruolo di Todd Hewitt vi è
l’attore Tom Holland, che durante il set è andato
incontro a diversi incidenti. Inizialmente si è rotto il naso,
mentre l’ultimo giorno di riprese l’attore è svenuto e ha perso i
sensi mentre girava in una scena in cui ha dovuto trattenere il
respiro sott’acqua. Accanto a lui, nel ruolo di Viola, vi è
l’attrice Daisy Ridley, che per interpretarla ha
indossato una finta parrucca bionda. Completano poi il cast
Mads Mikkelsen nel ruolo del malvagio David
Prentiss, David Oyelowo in quello di Aaron e
Cynthia Erivo nel ruolo di Hildy.
La spiegazione del finale
Le scene finali di Chaos
Walking confermano che la nave di Viola, che trasporta
4.000 persone, è ufficialmente sbarcata nel nuovo mondo. Attraverso
il finestrino della nave, si può vedere che la Seconda ondata di
coloni sta già scaricando le proprie risorse e le proprie
attrezzature, pronta a stabilire una nuova casa per sé stessa. Il
loro arrivo potrebbe andare in due modi: la Seconda ondata di
coloni potrebbe scontrarsi con gli umani che già vivono sul
pianeta, oppure potrebbe collaborare con i cittadini di Haven e
Farbranch per creare un mondo migliore per tutti.
Detto questo, non è chiaro come i
nuovi coloni interagiranno con le popolazioni native del pianeta,
chiamate Spackle dagli umani, ma è più probabile che collaborino
con loro che con Prentiss, che li ha accusati ingiustamente di aver
ucciso le donne della sua città. È possibile che la gente di Viola
abbia molte più risorse e conoscenze su ciò che sta accadendo e che
le usi per creare condizioni di vita migliori per tutti. Nel
complesso, la Seconda ondata di coloni suggerisce un futuro molto
più roseo per gli abitanti del nuovo mondo rispetto a quanto
stabilito in precedenza.
Chaos
Walking presenta temi sulla mascolinità tossica,
sulla misura di un uomo attraverso l’uso della violenza, sul potere
e sul controllo gerarchico e sulla politica di genere. Aaron, il
predicatore di Prentisstown, deride Todd per i suoi pensieri e la
sua incapacità di controllarli, definendolo “debole come una
donna“. Già questo dimostra che gli abitanti della città
credono che gli uomini siano intrinsecamente superiori alle donne e
che le donne non siano forti come gli uomini. Anche se ovviamente
non è vero, questa linea di pensiero guida le azioni di Prentiss e
del resto degli uomini della città.
C’è un’idea di fondo secondo cui gli
uomini devono essere all’altezza della violenza e appoggiarsi a ciò
che credono essere nella loro natura. È così che si affermano
costantemente nel corso del film, accettando di buon grado qualcosa
che potrebbero, di fatto, controllare se lo volessero. L’arrivo di
Viola e la scoperta di altre città in cui vivono sia uomini che
donne dimostra quanto sia distorto il pensiero degli uomini di
Prentisstown. Il fatto che Farbranch sia governata da una donna
smonta le stesse idee che loro lavorano per sostenere.
Inoltre, senza Viola, Todd non si
sarebbe mai preoccupato di scoprire la verità e la sua presenza lo
aiuta a scoprire che le cose che gli sono state insegnate crescendo
sono sbagliate. Prentiss esercita le sue capacità con il Rumore e
incoraggia l’uso della violenza finché è lui a guidare la carica,
mantenendolo al potere. L’uso della mascolinità tossica e l’idea
che la violenza sia innata sono visti come la radice dei problemi
della città e li critica come tali, offrendo commenti sui modi in
cui essa può danneggiare e distruggere.
Chaos Walking 2:
ci sarà un sequel?
Il film adatta quanto narrato nel
primo romanzo della trilogia di Ness, in italiano edito con il
titolo La fuga. Gli altri due volumi della serie, Il
nemico e La guerra, portano a compimento il racconto
immaginato dallo scrittore. Purtroppo, ad oggi un adattamento di
questi altri due libri sembra improbabile. Chaos
Walking ha avuto una lavorazione travagliata e una
volta distribuito non è stato accolto positivamente né dalla
critica né dal pubblico. Limitato anche dalla pandemia di Covid-19,
che ha ridotto la portata della sua distribuzione, il film sembra
dunque oggi destinato a non avere sequel.
Il trailer di Chaos
Walking e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Chaos
Walking grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 11
luglio alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
La sempre più lunga e apprezzabile
carriera cinematografica dell’ex wrestler Dave
Bautista presenta anche alcuni titoli da protagonista
assoluto. Uno di questi è l’action Final Score.
Arrivato al cinema nel 2018 per la regia di Scott
Mann, che aveva già diretto Bautista nel film Bus
657, il lungometraggio è definito come un omaggio al primo
Die Hard,
solo con differente ambientazione. Ad essere qui luogo di un
attentato terroristico è infatti uno stadio, e a liberare questo
dagli indesiderati occupanti sarà proprio il soldato a cui dà volto
l’interprete di Drax di Guardiani della
Galassia.
Particolarmente legato al progetto,
Bautista figura qui anche come produttore. Per lui si tratta
infatti di un ruolo particolarmente importante, con cui dà prova
della sua buona presenza scenica e di saper reggere sulle sue
spalle un intero film. Accanto a lui si ritrovano però anche altri
noti attori di provenienza internazionale, che conferiscono
ulteriore valore al titolo. Final Score è infatti
stato poi particolarmente apprezzato dalla critica, la quale elogia
tanto le interpretazioni quanto l’imprevedibilità di alcuni
risvolti narrativi, sottolineando anche il buon intrattenimento
garantito.
Il film si è poi avvalso di
un’uscita in contemporanea tra sala cinematografica e streaming.
Costato 20 milioni di dollari, Final Score ha così
avuto modo di raggiungere un pubblico particolarmente ampio,
ottenendo un discreto ritorno in termini economici. Prima di vedere
il film, però, può tornare utile essere a conoscenza di alcune
curiosità ad esso legate. Dalla trama al
cast e fino alle location
utilizzate, proseguendo nella lettura si potrà scoprire quanto c’è
da sapere a riguardo. Infine, si elencheranno anche le piattaforme
dove è possibile ritrovare e vedere in streaming il film.
La trama di Final
Score
Protagonista del film è l’ex
militare statunitense Michael Knox, il quale si
trova ad assistere ad una partita di calcio nello stadio londinese
Boleyn Ground in compagnia di sua nipote Danni.
Prima che la partita abbia inizio, Michael si allontana per andare
a comprare degli hot dog, e durante questa sua assenza succederà
l’impensabile. Egli riceve infatti una chiamata da parte del russo
Arkady Belav, il quale gli ordina di rintracciare
tra il pubblico il fratello Dimitri e ucciderlo.
Se non riuscirà in tale compito, Arkady farà scoppiare l’intero
stadio, uccidendo così oltre trentacinque mila persone.
Michael si trova così in una
posizione particolarmente scomoda, al centro di un vero e proprio
attacco terroristico. Egli dovrà scoprire quanto più possibile sui
due fratelli russi e su loro conflitto, e solo così potrà sperare
di salvare la situazione. A sua disposizione ha soltanto novanta
minuti, e a peggiorare la situazione vi è il rapimento di sua
nipote, presa come ostaggio proprio dai terroristi. Questi hanno
però sottovalutato le capacità dell’uomo, che grazie alla sue
conoscenze di guerra sa come far fronte a situazioni del
genere.
Il cast del film
Per un film ricco di cotanta azione,
era necessario che nei ruoli principali vi fossero attori non nuovi
a questa. Per il ruolo di Michael Knox è stato così scelto l’attore
Dave Bautista. Per la parte, Bautista si è
sottoposto ad un lungo allenamento, con il quale ha ulteriormente
rafforzato la propria forma fisica. Così facendo, ha avuto modo di
prendere personalmente parte a molte delle più spericolate
acrobazie richieste dal copione. Accanto a lui, nel ruolo della
nipote Danni, vi è la giovane attrice Lara Peake,
divenuta nota grazie ad alcuni film e serie televisive di buon
successo.
Nel ruolo del terrorista Dimitri
Belav vi è invece il celebre Pierce
Brosnan. L’attore, noto per essere stato anche
l’agente 007, dà qui volto ad un nuovo spietato villain,
affermandosi come uno degli elementi di maggior interesse del film.
Per il ruolo egli ha raccontato di aver approfondito tramite alcune
ricerche le origini del personaggio, costruendo per questo una
personalità credibile e particolarmente complessa. Ray
Stevenson, divenuto famoso grazie al ruolo di Marcus Eaton
nella saga Divergent, è
invece l’interprete dell’altro dei due terroristi, Arkady, che si
rivela essere il vero villain del film.
Le location di Final
Score
Quasi esclusivamente ambientato
nello stadio Boleyn Ground di
Londra, le riprese del film si sono svolte
realmente all’interno di questo. Inaugurato nel 1904, lo stadio è
stato la casa della squadra West Ham sino al 2016, anno in cui
viene chiuso per essere demolito. È in questo periodo che le
riprese hanno luogo, sfruttando così la completa disponibilità
della struttura. Al termine della lavorazione del film, hanno
infatti inizio i lavori di demolizione, che portano il Boleyn
Ground ad essere totalmente smantellato nel 2017. Il set di
Final Score è stato così l’ultimo grande evento
svoltosi all’interno di questo, immortalando per sempre la
grandiosità di tale iconica struttura.
Il trailer di Final
Score e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi dovesse ancora vederlo, è possibile fruire di Final
Score grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple TV,
Netflix, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Il film verrà inoltre
trasmesso in televisione giovedì 11 luglio alle
ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Dall’11 luglio, potrete immergervi
nell’affascinante universo creato dal regista cinese Wei
Shujun nel suo ultimo lungometraggio, Il mistero
scorre sul fiume, nelle sale italiane con Wanted.
Acclamato come il thriller dell’anno in Cina, si presenta come un
noir di ampio respiro, che abbraccia tanto le specificità del
genere quanto una riflessione sull’animo umano, ambientato nelle
zone rurali del Paese negli anni ’90 e con una forza narrativa in
stile Memorie dell’assassino.
Il mistero scorre sul fiume, la trama: l’acqua depositaria di
segreti
La storia de Il mistero
scorre sul fiume è ambientata negli anni ’90, nella città
di Banpo, nella Cina rurale. Il ritrovamento del cadavere
di una donna in riva al fiume dà il via a un’intensa indagine
guidata da Ma Zhe (Yilong Zhu), capo della polizia
criminale. Quello che sembra un semplice omicidio rivela presto
strati di mistero e segreti tra gli abitanti della città. Per la
rabbia del suo istrionico capo (Tianlai Hou), che
vuole comunicare in fretta la risoluzione delle indagini e calmare
i politici inquieti, emergono alibi e nuovi indizi che portano in
altre direzioni, e compaiono nuovi corpi in circostanze simili per
rendere tutto più torbido, più sordido, come se fossimo sul terreno
di Zodiac di David Fincher o di Memories
of Murder di Bong
Joon-ho. Mentre avanza (o a volte regredisce) nella
sua indagine, conosciamo anche l’universo intimo di questo
tormentato, prototipo di poliziotto noir: sua moglie è incinta e
gli esami avvertono di un rischio considerevole di un problema
genetico. Deve quindi decidere se portare avanti o meno la
gravidanza.
A questa scena, naturalmente, si
aggiunge la presenza di un bambino, testimone involontario del
crimine, che ha visto qualcosa che non sa interpretare né chiarire
ed è così che vengono introdotti nella trama la simbologia e lo
smarrimento così caratteristici del genere. Questi elementi chiave
ci invitano non solo ad addentrarci nella complessa psicologia dei
personaggi principali, ma ci offrono una finestra sull’essenza
stessa della città e dei suoi abitanti. In questo modo, la
narrazione tesse un’atmosfera densa, cupa e desolata, in cui la
pioggia, quasi come un lamento perpetuo, è presente dall’inizio
alla fine della storia, scandendo il ritmo e il tono degli
eventi.
L’omicidio, primo di una serie che
seguirà, non è che il riflesso di una politica che si trova nel
mezzo di una transizione tumultuosa e aggressiva all’interno del
Paese. Il regista riesce a catturare e rappresentare questa
complessa dinamica con notevole abilità, utilizzando il crimine
come elemento narrativo e simbolico allo stesso tempo, evidenziando
l’instabilità e le tensioni che attraversano la Cina in questo
periodo di trasformazione.
Tutti questi simboli e metafore si
intrecciano magistralmente in un film che si distingue per la sua
natura cruda, intensa e dura: un quadro cinematografico in cui,
come dicevamo, la pioggia, diventa un elemento onnipresente,
avvolgendo ogni scena e approfondendo il tono cupo della
narrazione, sempre più incentrata sull’individuo. Dietro ogni
indagine criminale, infatti, c’è una persona. Anche il detective
che deve dare la caccia a un assassino torna a casa la sera stanco
e desideroso di mangiare una ciotola di noodles: oltre ai problemi
professionali, anche quelli famigliari possono diventare un caso
difficile da risolvere. Il mistero scorre sul
fiume riesce a combinare questi due aspetti in una
storia in cui il thriller è tanto poliziesco quanto personale. Così
come gli indizi del crimine si affievoliscono con il procedere
della storia, anche il futuro della vita di Ma Zhe
si delinea: l’equilibrio famigliare che sta costruendo con la
moglie viene scosso insieme al caso, mettendo il detective di
fronte a un bivio nebuloso. L’atmosfera del film è contagiata
dall’aura in cui si muove il suo protagonista: un terreno paludoso
in cui bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi, cosa si
dice e a chi.
Il mistero scorre sul fiume eleva il thriller alla dimensione
umana
Ma Zhe è sempre
avvolto da una nebbia, oppure illuminato dalla luce foca di una
lanterna, che lo distingue timidamente dal resto degli oggetti
inquadrati: il personaggio si sposa perfettamente con il registro
visivo del film, con le sue immagini cupe e tetre, sia in spazi
aperti che chiusi, di luoghi che si ripetono e personaggi che non
cambiano. I segreti dei cittadini trionfano sugli sforzi disumani
del protagonista, in un caso in cui la natura – che non può essere
combattuta – detiene tutto il potere, e l’acqua è l’unico elemento
che conosce le verità.
È quindi interessante come
Il mistero scorre sul fiume riesca a combinare due
film in cui solo uno vincerà sull’altro, intervallando abilmente i
due spettri affinchè lo spettatore non perda interesse. Proprio
quando appaiono nuovi indizi, le situazioni quotidiane mettono
Ma Zhe tra l’incudine e il martello: lo shock
della realtà eleva il thriller alla dimensione umana, suggerendo
domande che non troveranno mai risposta. Tra le feste di fine anno,
i profondi cambiamenti sociali e le miserie della burocrazia
statale, la storia de Il mistero scorre sul fiume
è a tratti asciutta e a tratti da incubo, girata con uno stile
cinematografico che le conferisce un aspetto vintage tipico del
periodo e del luogo in cui si svolge. Anche se un po’ eccessiva
nella sua lunghezza, non manca mai di interessare e persino, in
molte delle sue scene, di affascinare: un altro ottimo esponente
del noir poliziesco, uno dei generi preferiti dal cinema
cinese.
Shelley Duvall,
l’attrice dagli occhi grandi che vinse il premio come attrice a
Cannes per 3 donne di Robert
Altman e passata alla storia per aver recitato per
Stanley Kubrick in Shining,
è morta giovedì a Blanco, in Texas, la conferma arriva da Variety attraverso una
dichiarazione del suo partner Dan Gilroy. Aveva 75 anni.
Duvall era nota per aver lavorato
con il regista Altman, che l’ha scelta per il suo primo ruolo
cinematografico in “Brewster McCloud”. Ha
continuato ad apparire nei suoi film “McCabe & Mrs.
Miller” e “Thieves Like Us” prima di far
parte del cast corale di “Nashville” nel 1975.
Altman l’ha scelta in “Buffalo Bill e gli
indiani“, ha poi dato alla sua insolita presenza sullo
schermo la possibilità di brillare in “3 donne“,
per il quale ha vinto il premio del Festival
di Cannes come migliore attrice e una nomination ai BAFTA.
Sempre nel 1977, Duvall
interpretò il ruolo di un giornalista di Rolling Stone in
Io e Annie di Woody Allen e
incontrò Paul Simon sul set. Duvall ha interpretato il ruolo di
Olivia Oy in “Braccio di Ferro” di Altman nel
1980. La sua inquietante interpretazione come operatrice di un
centro benessere in “3 donne” ha portato Kubrick a
sceglierla per il ruolo di Wendy Torrance, la moglie del
personaggio di Jack Nicholson in “Shining”
di Stanley Kubrick, liberamente tratto dal romanzo
di Stephen King.
Anni dopo, ha parlato delle
difficili riprese del film: “Dopo un po’ il tuo corpo si
ribella. Dice: “Smettila di farmi questo”. Non voglio piangere
tutti i giorni’. E a volte solo quel pensiero mi faceva piangere.
Svegliarmi un lunedì mattina, così presto, e rendermi conto che
dovevi piangere tutto il giorno perché era programmato, inizierei
semplicemente a piangere. Direi: “Oh no, non posso, non posso”.
Eppure l’ho fatto. Non so come ho fatto. Anche Jack me lo ha detto.
Ha detto: ‘Non so come fai’”.
Tra gli altri suoi ruoli
ricordiamo “I Banditi del tempo” di Terry
Gilliam e la commedia “Roxanne” con
Steve Martin. Durante gli anni ’80, Duvall ha
prodotto una serie di spettacoli antologici per bambini basati su
storie classiche.
Sebbene abbia vissuto una vita
solitaria, la sua apparizione in “Dr. Phil” nel 2016 ha ottenuto
pubblicità negativa per aver sensazionalizzato i suoi problemi con
la salute mentale. Nel 2021, è stata intervistata dallo scrittore
Seth Abramovitch dell’Hollywood Reporter, che si è
recato in Texas e l’ha trovata felice di ricordare la sua carriera
e considerata con affetto nella sua comunità nel Texas Hill
Country, nonostante le sue eccentricità.
I Wonder Pictures presenta il nuovo
teaser di THE SUBSTANCE (leggi
la recensione) della talentuosa regista Coralie Fargeat
in concorso al Festival
di Cannes, dove è stato protagonista delle proiezioni più
partecipate e acclamate della manifestazione e si è aggiudicato il
premio per la migliore sceneggiatura, una storia visionaria,
intensa e divertente con Demi Moore, Margaret Qualley e
Dennis Quaid. THE SUBSTANCE arriverà nelle sale
cinematografiche dal prossimo 17 ottobre.
Il teaser, grazie a un potente uso
del sonoro e a un montaggio incalzante, ci proietta nel mondo delle
due protagoniste di questa opera travolgente e di sconcertante
attualità, tra Barbie e Povere Creature, che mescola
Kubrick e Lynch, Cronenberg e Frank Capra con la visionarietà di
Tarantino e il miglior Zemeckis, per mettere in scena una
riflessione su quanto siamo disposti a mettere in gioco per
soddisfare le nostre ambizioni, perseguendo ossessivamente ideali
di giovinezza e perfezione imposti dall’estetica dominante.
Straordinaria e
coraggiosa l’interpretazione di Demi Moore, nel ruolo della
star in cerca di una nuova giovinezza Elizabeth Sparkle. Moore
mette in gioco tutta se stessa – il suo volto, il suo corpo, la sua
identità – offrendo una performance coinvolgente e generosa che la
lancia di diritto verso la corsa per gli Oscar 2025. Non è da meno
la sua “versione migliore e più giovane” Sue, interpretata da una
straordinaria Margaret Qualley, tanto luminosa quanto brava
nel suo desiderio, prima candido e poi aggressivo, di avere
successo ed essere amata.
The Substance è stato presentato a Cannes
77
Hai mai sognato una versione
migliore di te? Sei sempre tu. Semplicemente, migliore, in ogni
senso. Davvero. Devi provare questo prodotto rivoluzionario. Si
chiama “The Substance”. Ti cambia la vita. Genera una nuova
versione di te. Una versione più giovane, più bella, una versione
perfetta. C’è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una
settimana sta alla vecchia versione di te. Quella dopo sta alla
nuova. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se
rispetti l’equilibrio… cosa può andare storto?
Ryan Reynolds è
pronto a tornare nei panni di Deadpool per la
terza volta, in Deadpool &
Wolverine, il prossimo 24 luglio. Il grande amore del
quale la sua iterazione del Mercenario Chiacchierone gode, potrebbe
far dimenticare al pubblico che l’attore aveva prestato il volto a
una prima e infelice rappresentazione del personaggio nel franchise
degli X-Men.
Ma facciamo un passo indietro.
X-Men: Conflitto Finale del 2006 non era stato un
grande passo per il franchise Fox. Era quindi auspicabile che, in
mancanza di idee per la squadra dei mutanti Marvel, si procedesse a raccontare
la storie di quello che, tra tutti, era riuscito maggiormente a
catturare l’affetto dei fan: Wolverine.
Nel 2009 è uscito X-Men
Origins: Wolverine. Sfortunatamente, il film è stato
un’altra delusione, in particolare per quanto riguarda la
rappresentazione di Deadpool. Il casting di Ryan Reynolds
nel ruolo di Wade Wilson è stato accolto con grande clamore e
l’attore ha fatto un ottimo lavoro con il personaggio, nonostante
la sceneggiatura. C’erano infatti diversi problemi con questa
versione e Fox sembrava incerto su come trasformare Wade in
Deadpool. Ecco perché è stato trasformato in Arma
XI, l’arma definitiva di William Stryker per uccidere
Wolverine.
Ryan Reynolds nel ruolo di Deadpool in
X-Men Origins: Wolverine
Vantava tutta una serie
di poteri ma alla fine dello scontro con Logan è finito decapitato;
una scena post-crediti ha tuttavia confermato che “Deadpool” è
sopravvissuto, ponendo le basi per quello che sarebbe dovuto essere
un altro terribile spin-off.
Durante la promozione di Deadpool e
Wolverine Ryan Reynolds
ha commentato il primo scontro trai due personaggi, e ha espresso
il suo parere sul fatto che quello scontro debba essere riscattato:
“La prima volta che abbiamo lavorato insieme su ‘X-Men Origins:
Wolverine’, è facile dire che abbiamo realizzato alcune cose male.
Deadpool che si è cucito la bocca è stata una delle note da studio
più sciocche di tutti i tempi.”
“Ma allo stesso tempo, ne sono
molto grato. Hugh ha avuto una grande influenza su di me. Era la
prima volta che vedevo come opera una star del cinema sul set, e
sfidava tutti i miei preconcetti su una star del cinema” ha
aggiunto l’attore. “Era così caloroso e accogliente. Ha reso
sicuro il gioco. Conosceva il nome di ogni singola
persona.”
Deadpool e Wolverine è R-Rated
Una grande differenza rispetto al
2009 è che in questa nuova avventura è il fatto che
Deadpool e Wolverine condivideranno lo schermo in
un’avventura R-Rated. Alla domanda su quale sia l’età minima per
guardare il trequel, Ryan Reynolds
ha detto: “Così tanti bambini hanno visto “Deadpool” e
“Deadpool 2″. I miei figli l’hanno visto e sono venuti su
male.”
“Ma non è mai stato classificato
come R solo per il gusto di farlo. In gran parte dipende solo dal
personaggio. Il personaggio è molto grossolano. Il suo cervello è
come una frittata mangiata a metà all’interno del cranio di un
bambino di 7 anni. Non portate un ultracentenario a vedere il film,
perché quella persona non lascerà viva la sala. Nessuno con il
pannolino lo farà.”
Netflix ha
rivelato la data di uscita dell’attesissimo secondo capitolo
de “Il
Buco” (The Platform), uno dei film
spagnoli più popolari nella storia di Netflix, con oltre 82 milioni di visualizzazioni.
Il Buco – Capitolo 2, di cui da oggi sono
disponibili il teaser trailer e le prime immagini, con protagonisti
Milena Smit (Madres paralelas, La ragazza
di neve) e Hovik Keuchkerian (La
Casa Di Carta), arriverà solo su Netflix dal 4
ottobre.
Il Buco – Capitolo 2, la trama
Mentre un misterioso
leader impone il proprio dominio nel Buco, un nuovo “inquilino”
viene coinvolto nella lotta contro questo controverso metodo per
combattere il brutale sistema di alimentazione. Ma quando mangiare
dal piatto sbagliato diventa una condanna a morte, fino a che punto
saresti disposto a spingerti per salvarti la vita?
ELHOYO2 _
2023-06-07@Nicolás de Assas _ 6523 A1 _ FULLRES
Il Buco –
Capitolo 2, che vede nel cast anche Natalia Tena (Game of
Thrones) e Óscar Jaenada (Luis Miguel: The Series), è diretto da
Galder
Gaztelu-Urrutia (Il
Buco) e prodotto da Carlos Juárez, Galder Gaztelu-Urrutia, e
Raquel Perea, per Basque Films.
Mentre continuano le riprese di Superman a
Cleveland, il set di Peacemaker stagione
2 è in fremito, dal momento che anche a Paulding County si
stanno svolgendo riprese del prossimo progetto DCU. Mentre James
Gunn è impegnato con l’Uomo d’Acciaio, Greg Mottola è stato
chiamato sull’altro set.
Alcune foto e video dal set di Peacemaker
2 sono state condivise on
line, compresa una prima immagine di John
Cena come Christopher Smith, seppure non nel suo
caratteristico costume.
I dettagli sulla trama della seconda
stagione sono tenuti segreti, ma sappiamo che vedremo Frank Grillo
nei panni del personaggio di Creature
Commandos, Rick Flag Sr., che cercherà vendetta per
la morte di suo figlio Rick Jr. (Joel Kinnaman) in The
Suicide Squad.
“Creare Peacemaker” John Cena
“Creare Peacemaker
è stato uno dei momenti salienti della mia vita, sia a livello
professionale che non, con John Cena e l’incredibile team creativo
intorno a me, così come con i nostri partner di Max”, ha detto
Gunn quando lo show è stato rinnovato per la seconda stagione.
“Vedere qualcosa che tutti noi amiamo così tanto essere amato
dal pubblico a sua volta è stata un’esperienza meravigliosa.” “Non
vedo l’ora che la gente veda dove andrà il Team Peacemaker nella seconda stagione!”
John Cena ha aggiunto: “Sono
incredibilmente onorato della risposta a Peacemaker e
dell’esperienza di interpretare questo personaggio. Grazie a James
Gunn, Peter Safran, HBO Max, alla troupe e ai miei compagni di cast
che hanno lavorato instancabilmente per rendere questa serie
indimenticabile”.
La seconda stagione di
Peacemaker vedrà anche Frank
Grillo nei panni di Rick Flag Sr., Sol
Rodríguez nei panni di Sasha Bordeaux, Tim
Meadows nei panni di Langston Fleury e David
Denman in un ruolo misterioso. Non si sa una data per la
premiere, ma la produzione è in corso ormai da un po’ con James Gunn che dirige gli episodi mentre gira
Superman.
Ecco il trailer di Miller’s
Girl, il film di Jade Halley Bartlett con
Martin Freeman e Jenna Ortega.La
star di MercoledìJenna Ortega nell’inedito ruolo di femme
fatale insieme a Martin Freeman, amatissimo volto di Bilbo
Baggins nella trilogia de Lo Hobbit e di John
Watson nella serie tv Sherlock.
Miller’s Girl, la
trama
Cairo (Jenna Ortega), una giovane
studentessa con uno spiccato talento per la scrittura, viene notata
dal suo insegnante (Martin Freeman) che le assegna un progetto che
coinvolgerà entrambi in un intreccio sempre più complesso. Mentre i
confini si confondono e le loro vite si intrecciano, il professore
e la sua protetta devono fare i conti con i loro lati più oscuri,
cercando di proteggere se stessi e tutto quello che
hanno di più caro.
Forse alcuni non lo sanno, ma nei
fumetti Deadpool è pansessuale. In sostanza, ciò significa che non
fa distinzione tra generi o identità di genere quando sceglie i
partner romantici. Questo non è un aspetto che il personaggio ha
reso particolarmente evidente nei suoi film (soprattutto perché la
sua relazione con Vanessa è stata al centro dell’attenzione), anche
se alcuni fan sono ansiosi di vedere una possibile tensione
romantica tra Wade Wilson e Logan in Deadpool &
Wolverine.
Variety ha recentemente
incontrato Ryan Reynolds e
gli ha chiesto se nel film ci sarà “chimica o tensione sessuale”
tra i protagonisti del film. “Non posso parlare per Wolverine,
ma sento che Deadpool ha tensioni sessuali con tutto e tutti“,
ha risposto Reynolds, prima che Hugh Jackman
intervenisse per dire: “Non negare che sia speciale“,
riferendosi al rapporto dei loro personaggi nel film.
L’attore di Deadpool ha dunque
risposto: “C’è una… hai ragione. Lo sento proprio ora. Mio Dio,
come due magneti rivolti nella direzione sbagliata“. Il
regista Shawn Levy ha però subito chiarito: “Wade è un fan di
Wolverine. Fa impazzire Wolverine fuori dallo schermo e dentro. Ma
c’è una venerazione. C’è un amore da fanboy“. Non resta dunque
che attendere l’uscita in sala del film per scoprire come
interagiranno effettivamente i due mutanti.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce
recente afferma che anche Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e
Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di
Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
Dopo il successo della prima
stagione – già disponibile in piattaforma – la nuova
stagione, Madri – Una vita d’amore 2 è
pronta a sbarcare gratis e in
esclusiva su Mediaset
Infinity dal 17 luglio.
Madri – Una vita d’amore 2, la
trama
La Dottoressa Olivia Zavala, le
madri e i pazienti del reparto di Pediatria dell’Ospedale San Juan
de Dios tornano per una seconda stagione ricca di nuove storie ed
emozioni. Madri e medici dovranno lottare fianco a fianco per i
propri figli e per se stesse, cercando di conciliare le loro vite
dentro e fuori dal reparto pediatrico.
Sono passati due mesi e mezzo
dall’incidente stradale che ha coinvolto Elsa, Andy, Duna ed
Eloy. Marian, non solo dovrà affrontare da sola la ricaduta
nell’anoressia di sua figlia Elsa e il suo ricovero nel reparto di
Psichiatria, ma dovrà occuparsi di una malattia tanto sconosciuta
quanto dolorosa: la fibromialgia.
La Dottoressa Olivia Zavala dovrà
fare i conti con una gravidanza inaspettata e dovrà anche imparare
a cavarsela da sola senza Simon, che nel frattempo ha iniziato una
relazione con Juani.
A seguito dell’incidente, Andy soffre di un disturbo neurologico
che lo rende violento e aggressivo. Per questo, dovrà essere
ricoverato nel reparto di Psichiatria. La difficile situazione
ricadrà anche sui suoi genitori, Luisa e Antonio, ormai
separati.
L’arrivo di Eduardo come nuovo
terapista pediatrico e dei suoi metodi poco ortodossi
conquisteranno i giovani pazienti e faranno impazzire Vicky. Tra
Eduardo e la capo infermiera scoppieranno presto scintille.
Madri – Una vita d’amore
2: data di uscita e dove vederla in streaming
Le nuove avventure di Madri
– Una vita d’amore 2 saranno disponibili in
esclusiva su Mediaset Infinity dal 17
luglio con i primi 6 episodi della
seconda stagione, mentre per i successivi 7 bisognerà attendere
settembre.
Si intitola Celebrity
Wines, sarà al cinema il 15, 16 e 17 luglio, ed è
distribuito da
RS productions e My personal Italy, da cui è stato
anche prodotto.
Il documentario raccoglie le
esperienze di sette celebrità – italiane e straniere – che
possiedono delle cantine vinicole in Italia: è stato ideato da
Esmeralda Spadea e ha come protagonisti Trudie Styler, Ronn Moss,
Al Bano Carrisi, GianMarco Tognazzi, Anderson Hernanes, Johnson
Righeira, Carlo Cracco, Rosa Fanti e Jarno Trulli.
https://www.youtube.com/watch?v=uX3Nxo1E5Oc
Celebrity Wines – la trama
Esmeralda Spadea viaggia
in Italia alla scoperta dei vini delle star. Un’esplorazione della
cultura vitivinicola italiana attraverso i racconti di celebrity
che hanno scelto di produrre vino nelle nostre regioni. In Toscana
troviamo Trudie Styler che produce insieme al marito Sting, in
Lazio Gianmarco Tognazzi, in Piemonte Johnson Righeira e Anderson
Hernanes, in Puglia Al Bano e Ronn Moss, in Abruzzo Jarno Trulli,
in Romagna Carlo Cracco e Rosa Fanti, e molti altri. Tra un
aneddoto divertente e un ricordo commovente legato al vino,
conosciamo un lato insolito delle star e del nostro Paese.
Con la partecipazione straordinaria di:
Al Bano Carrisi,
dal cuore della sua Puglia, racconta l’intreccio fra la sua
carriera di cantautore di fama mondiale e la passione per il vino,
svelando l’importanza delle radici, della passione e del
sacrificio. Ingredienti fondamentali non solo per produrre vini di
qualità, ma anche per vivere la vita con entusiasmo e luminoso
ottimismo. Nell’intervista si lascerà andare anche a qualche dolce
ricordo del duo Al Bano & Romina Power.
Nel Territorio Libero
della Tognazza, non lontano da Roma, nascono le etichette “molto
eno e poco logiche” di GianMarco Tognazzi, autentici vini
della memoria che riportano al passato degli affetti, della
famiglia e dell’infanzia, mescolandosi con la magia del cinema
italiano e gli esilaranti aneddoti cinematografici del grande Ugo.
Pochi sanno che anche la famosa “supercazzola” e l’idea de “La
grande abbuffata” sono nate proprio in quella tenuta e i nomi dei
vini richiamano quegli episodi, ad esempio “Antani”, “Tapioco” e
molti altri.
In Abruzzo, Jarno
Trulli unisce il tempo lento della vite al ritmo folgorante
delle corse in Formula 1. Con dedizione, cura e un tocco di sano
sprezzo del pericolo, i suoi vini nascono dall’idea che nulla è
impossibile e si possono sempre sperimentare metodi nuovi per
spostare più avanti limiti e confini. Ad esempio, l’idea di
sperimentare con le uve fino al punto di produrre un vino passito
in Abruzzo.
La forza rituale del
racconto, balsamo per la condivisione delle esperienze e delle
emozioni, è l’anima del progetto vitivinicolo della regista e
attrice Trudie Styler insieme al marito Sting e
all’enologo Riccardo Cotarella. Dal Palagio, tra le colline
toscane, le due star inglesi affidano il loro messaggio in
bottiglia alle loro creazioni: canzoni senza tempo, racconti
cinematografici e vini pregni di storie.
Nel Monferrato, un
“profeta”, come veniva soprannominato sui campi da calcio di Lazio,
Inter e Juventus, sorseggia il silenzio: è il calciatore brasiliano
Anderson Hernanes, che nella sua Ca’ del Profeta produce
etichette dai nomi ispirati a passi della Bibbia, carichi di
profonda saggezza e amore per l’Italia.
Anticipatore di mode
musicali, futurista e artista pop, Johnson Righeira parte
dal Canavese, non lontano dalla sua Torino, per viaggiare nel
tempo: con i suoi brani di fama planetaria inneggia all’innocenza
della libertà creativa e sogna di restare matto e originale per
sempre. Proprio come il suo vino.
L’esperienza culinaria e
l’amore per la Romagna guidano la riscoperta del territorio da
parte di Carlo Cracco: insieme alla moglie Rosa
Fanti, originaria di Santarcangelo, lo chef ha riportato in
vita un vitigno autoctono che si credeva perduto, dimostrando
ancora una volta il valore fondamentale delle radici. Non solo per
la produzione del vino.
Immerso in un sole
pugliese che ricorda le atmosfere californiane, un attore e rocker
dall’animo gentile sceglie il vino per entrare in contatto con le
vibrazioni della terra e unirsi all’energia tutta italiana del
gusto per la vita: Ronn Moss canta le sue canzoni tra le
vigne, celebrando una carriera di successi che continua proprio
grazie all’amore per l’Italia.
In occasione dell’uscita di
Descendants: L’Ascesa di
Red, disponibile dal 12 luglio su Disney+, ecco l’intervista ad alcune delle
protagoniste del film, che interpretano Ruby Rose Turner,
Dara Renee e Morgan Dudley, che
interpretano rispettivamente Bridget (la giovane Regina di Cuori),
Uliana (la sorella minore di Ursula e zia di Uma) e Ella (la
giovane Cenerentola).
La trama e il cast di Descendants:
L’ascesa di Red
Descendants: L’ascesa di
Red segue Red, la figlia ribelle della Regina di Cuori, e
Chloe, la figlia perfezionista di Cenerentola. Quando la tirannica
Regina di Cuori organizza un colpo di stato contro Auradon, Red e
Chloe, due personalità diametralmente opposte, devono unire le
forze e viaggiare indietro nel tempo per annullare l’evento
sconvolgente che ha portato la madre di Red sulla strada della
cattiveria.
Oltre a Cantrall e Baker, il film è
interpretato da un nuovo gruppo di personaggi, tra cui Brandy
(Cenerentola), Rita Ora (Regina di Cuori), Dara Reneé (Uliana),
Ruby Rose Turner (Bridget/Regina di Cuori da giovane), Morgan
Dudley (Ella/Cenerentola da giovane), Joshua Colley (Uncino da
giovane), Peder Lindell (Morgie), Grace Narducci (Fay/Fata
Smemorina da giovane), Jeremy Swift (Preside Merlino), Paolo
Montalban (Re Azzurro) e Leonardo Nam (Maddox Hatter). China Anne
McClain torna a vestire i panni del personaggio amato dai fan Uma e
nuova preside della Auradon Prep. Anche Melanie Paxson riprende il
suo ruolo di Fata Smemorina.
Morgan Dudley, Ruby Rose Turner, Malia Baker e Kylie Cantrall in
Descendants – L’ascesa di Red
Fedele alla tradizione dei
Descendants con storie accompagnate dalla musica, questo
quarto capitolo include sette nuove canzoni originali, due reprise
e una cover di “So This Is Love” dal classico film d’animazione
Cenerentola, che coinvolgeranno gli spettatori e li
accompagneranno in un viaggio emotivo insieme a nuovi coraggiosi
personaggi. La colonna sonora originale “Descendants: The Rise of
Red Original Soundtrack” sarà pubblicata il 12 luglio da Walt
Disney Records.
Una realtà straordinaria nel campo
dell’intrattenimento per ragazzi, ogni prima televisiva di un film
di Descendants si classifica come il film via cavo più
visto dell’anno (2015, 2017 e 2019) tra i bambini di età compresa
tra i 6 e gli 11 anni e tra i ragazzi di età compresa tra i 9 e i
14 anni. Le musiche della saga di Descendants vantano
oltre 15 miliardi di streaming audio e video e 8 miliardi di
visualizzazioni su TikTok. Inoltre, le colonne sonore sono state
certificate dalla RIAA, con tre album certificati oro, tre singoli
certificati platino e due singoli certificati oro. Sono stati
venduti quasi 7 milioni di bambole e 9 milioni di libri di Descendants, tra cui quattro bestseller del New York
Times, e i costumi di Halloween di Descendants sono stati
tra i primi 5 costumi su licenza Disney per sette anni consecutivi
(2015-2021).
Suzanne Todd e Gary Marsh sono i
produttori esecutivi di Descendants: L’ascesa di Red. Il
film è diretto da Jennifer Phang, con una sceneggiatura di Dan Frey
e Russell Sommer. Il film è coreografato da Ashley Wallen (The
Greatest Showman) con una colonna sonora di Torin Borrowdale
(Searching). Lo scenografo è Mark Hofeling, mentre Declan
Quinn è il direttore della fotografia. Il montaggo è di Katie
Ennis. Tra i co-produttori esecutivi figurano Mahita P. Simpson e
Jennifer Phang, mentre Wendy S. Williams è produttrice. I costumi
sono stati disegnati da Julia Caston ed Emilio Sosa.
La star di Agatha
All Along, Kathryn Hahn, ha ospitato ieri sera il Jimmy
Kimmel Live! e ha aggiornato gli spettatori sulla complicata storia
del MCU grazie a una canzone
orecchiabile. Un momento saliente del brano? “Thanos ha
schioccato le dita causando la morte di metà del mondo, Tony Stark
ha morso la polvere, poi ogni singolo uomo adulto ha pianto, hanno
combattuto in un aeroporto, quel tipo Ant-Man è davvero basso, Iron
Man è andato a morire, il che ha fatto piangere un mucchio di
vergini“. Molti vedranno il lato divertente, anche se alcuni
saranno senza dubbio terribilmente offesi dal fatto che la star di
WandaVision abbia osato prendere in giro la
fanbase.
La Hahn ha anche intervistato il suo
co-protagonista di Agatha
All Along, Joe Locke, in merito al
suo misterioso ruolo nello spin-off, e ha mostrato una versione
ridotta del recente trailer, che viene riprodotta al minuto 0:48
nel player sottostante, dove presenta nuove scene della serie. A un
certo punto, il personaggio senza nome di Locke dice: “La
Strada ti darà la cosa che desideri di più se arriverai alla
fine“. Potrebbe essere che Billy Maximoff voglia viaggiare fin
lì per trovare sua madre, Scarlet Witch? Potrebbe essere un modo
per resuscitarla.
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutterà su Disney+ il 18
settembre.
Durante una recente apparizione al
Today Show, l’icona di Jurassic ParkJeff Goldblum ha offerto i suoi migliori
auguri e la sua saggezza a Scarlett Johansson, che si prepara a unirsi al
franchise per il prossimo sequel di Jurassic
World, ancora senza titolo e ad oggi noto semplicemente
come Jurassic World 4. Con il suo tipico sorriso
ironico, Goldblum ha detto: “Dottoressa Johansson, sono Jeff
Goldblum. Ecco cosa voglio dirle. Questo lo so: Scarlett troverà un
modo. Non si faccia mangiare se non vuole“.
La Johannson ha poi risposto:
“Oh mio Dio, non posso credere che Jeff mi abbia detto questo.
Penso che la mia vita sia completa ora. Posso andare in
pensione“. I due non sono certo estranei l’uno all’altro,
avendo recentemente recitato insieme in Asteroid City di Wes Anderson.
Goldblum è una colonna portante del franchise da quando ha
interpretato per la prima volta il dottor Ian Malcolm
nell’originale di Steven Spielberg del 1993.
Apparso più volte nel corso del
franchise, Goldblum ha fatto anche un’apparizione in Jurassic World: Il dominio del 2022. Purtroppo, questo
sequel è stato bocciato dal pubblico e dalla critica, i quali con
questa risposta negativa sembravano suggerire che potrebbe essere
finalmente giunto il momento di mettere a riposo il franchise.
Ciononostante, il reboot è in arrivo e, con un nuovo inizio,
arrivano anche alcune perdite, con Goldblum che purtroppo non si
unirà all’ensemble in arrivo.
Sebbene non siano ancora state
rivelate informazioni ufficiali sulla trama del nuovo Jurassic
World 4, la scrittura della sceneggiatura da parte di
David Koepp suggerisce che il film potrebbe
tornare alle origini del franchise. Koepp non solo ha scritto
l’acclamato originale del 1993 di Steven Spielberg, ma anche il suo sequel del
1997, Il mondo perduto: Jurassic Park. Non essendo previsto
il ritorno di membri del cast storico come Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, né di nuovi membri del cast di
Jurassic World come Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, il prossimo sequel
potrebbe aprire la strada a una nuova era per il franchise.
Anche l’assunzione di Gareth
Edwards fornisce qualche indicazione su ciò che potrebbe
accadere in futuro. Edwards, che ha diretto anche Godzilla
del 2014, ha anni di esperienza come artista VFX e questo è
certamente uno dei motivi principali per cui tutti i suoi film
presentano immagini CGI mozzafiato. The
Creator, ad esempio, presenta un lavoro VFX
straordinario ed è stato realizzato con un budget inferiore alla
metà di quello di un tipico film del MCU, il che
suggerisce che Jurassic
World 4potrebbe avere una delle
migliori CGI del franchise di sempre.
Le informazioni sulla trama possono
essere scarse, ma il finale di Jurassic World: Il Dominio potrebbe in un certo senso
aver preparato gli eventi del prossimo sequel. Il film si conclude
con gli esseri umani e i dinosauri che vivono fianco a fianco, e il
prossimo film potrebbe riprendere proprio da qui, solo con nuovi
personaggi. Con l’avvicinarsi della data di inizio delle riprese, è
comunque probabile che nei prossimi mesi vengano rivelate ulteriori
informazioni sulla trama di Jurassic
World 4, ma anche sugli attori principali che
comporranno il cast. Il film è previsto in sala per il 2
luglio 2025.
In attesa del suo debutto in sala
come regista di Blink
Twice, previsto per il mese prossimo, Zoë Kravitz sembra aver trovato il suo
prossimo film da attrice. Stando a quanto riportato da Deadline, Kravitz è infatti in
trattative per affiancare Austin Butler nel thriller Caught
Stealing, che sarà diretto da Darren
Aronofsky (Il
cigno nero,
The Whale) per la Sony Pictures. La sceneggiatura, scritta
da Charlie Huston, è basata sull’omonimo romanzo
di quest’ultimo.
Darren Aronofsky alla regia di Caught Stealing
Il film segue Hank Thompson, un ex
giocatore di baseball bruciatosi troppo presto, che si trova
involontariamente immerso in una selvaggia lotta per la
sopravvivenza nella malavita della New York degli anni ’90. Al
momento, non si sa chi interpreterà Zoë Kravitz nel progetto.
“Sono entusiasta di collaborare
con i miei vecchi amici della Sony Pictures per dare vita al giro
sulle montagne russe intriso di adrenalina di Charlie. Non vedo
l’ora di iniziare a lavorare con Austin e la mia famiglia di
cineasti newyorkesi”, ha affermato il regista candidato
all’Oscar Aronofsky, i cui crediti includono The Whale, Requiem for
a Dream e Black Swan.
“Darren è uno dei narratori
audiovisivi più brillanti al mondo, e adattare questi meravigliosi
libri di Charlie Huston affinché Austin ne fosse il protagonista è
stata un’opportunità troppo entusiasmante per non farne
parte”, ha affermato Sanford Panitch, presidente del Motion
Picture Group di Sony Pictures.
Per quanto riguarda la recitazione,
la Kravitz è reduce dal ruolo di Selina Kyle, alias Catwoman, al
fianco di Robert Pattinson in The Batman. Da allora sta lavorando al suo Blink
Twice, che ha anche scritto e prodotto e che sta
riscuotendo successo dopo l’uscita del primo trailer. Il film degli
Amazon MGM Studios è interpretato da Naomi Ackie e
Channing Tatum e uscirà il 23 agosto.
Negli ultimi anni la Lucasfilm ha
lanciato molte idee su Star Wars e, almeno sul grande schermo, la maggior
parte non è diventata realtà. Tuttavia, il misterioso progetto di
Shawn Levy, regista di Deadpool &
Wolverine e Stranger
Things, ha appena fatto un grande passo avanti. Secondo
The Insneider, il regista
avrebbe infatti arruolato il collaboratore di lunga data
Jonathan Tropper per scrivere la sceneggiatura
della sua prima incursione nella Galassia lontana lontana.
Per certi versi non si tratta di un
grande shock, dato che i due lavorano insieme da almeno un
decennio; i progetti precedenti includono This Is Where I Leave
You, Kodachrome (prodotto da Levy e scritto da
Tropper) e, forse il più famoso, The Adam
Project di Netflix. Tropper vanta anche una lunga lista di
crediti televisivi, tra cui Banshee Warrior, Your
Friends and Neighbors e See, la serie con Jason Momoa di cui è stato showrunner.
Shawn Levy, Ryan Reynolds e Hugh Jackman in un’immagine
promozionale di Deadpool & Wolverine.
Quando arriverà il film di Star Wars di Shawn Levy?
Per quanto riguarda Levy, si dice
che sarà il prossimo regista di Avengers
5 – anche se la cosa è ancora priva di ufficialità -,
mentre il suo film su Star
Wars sarebbe ancora lontano dalle riprese. “Quando
Kathy Kennedy mi ha portato a bordo per fare un film di ‘Star
Wars’, il suo mandato centrale è stato: ‘Voglio un film di Shawn
Levy. Voglio una storia e un tono che riflettano te, il tuo gusto e
ciò che porti nei tuoi film – con una storia alla ‘Star
Wars’“, ha recentemente dichiarato Levy.
“Quindi mi sono sentito
estremamente autorizzato. Siamo agli inizi, purtroppo, perché il
processo di sviluppo è stato bruscamente interrotto [a causa dello
sciopero della WGA], ma mi sento molto autorizzato a fidarmi del
mio istinto nello sviluppo di questa storia e di questo film“.
“L’esperienza che sto vivendo con la Marvel su ‘Deadpool & Wolverine’ mi
sta mostrando in prima persona che è davvero possibile sentirsi
responsabilizzati e personali nel fare un film all’interno di un
universo che è più grande di ogni singolo film“, ha
continuato.
“Il mio film su ‘Deadpool’ si
sta rivelando esattamente quello che io e Ryan [Reynolds] avevamo
sperato quando abbiamo iniziato. Quindi mi accingo ad
affrontare lo sviluppo del mio film di ‘Star Wars’ con un ottimismo
simile e con la fiducia che i miei istinti saranno lasciati liberi
di guidare la strada“. Non resta a questo punto che attendere
maggiori informazioni su questo progetto su cui, al momento, non si
hanno neanche le più minime indicazioni di trama o di collocazione
temporale.
Variety ha recentemente
incontrato le star di Deadpool &
Wolverine, Ryan Reynolds e Hugh Jackman, e
non ha perso tempo a chiedere agli attori se vestiranno i panni dei
rispettivi personaggi anche nei prossimi film degli Avengers per i
Marvel Studios. Continuano infatti a circolare
voci che Jackman abbia intenzione di rimanere per tutta la durata
della
Saga del Multiverso, anche se non si è saputo molto su dove
Deadpool possa rientrare in questi piani.
Reynolds ha risposto per primo
dicendo: “Non lo so. Sì, vedremo. Sì“. Purtroppo, Jackman
è stato altrettanto schivo, rispondendo semplicemente:
“Chiaramente, questa è la nostra prima intervista importante di
questo press tour. Non sono sicuro di come rispondere“.
Allontanandosi da un team-up con gli Eroi più potenti della Terra,
a Reynolds è stato chiesto se crede che continuerà a interpretare
Deadpool dopo questo trequel. “Non lo so“, ha ammesso
l’attore.
“Potrei vederne qualsiasi
versione. Posso immaginare un film da solista, essere parte di un
ensemble. Posso immaginare che questa sia anche l’ultima volta. Non
provo mai nulla di diverso da questo“. In un altro momento
della conversazione, a Jackman è stato chiesto dell’aver indossato
finalmente l’iconico costume giallo e blu di Logan. “Abbiamo
fatto un paio di riprese. Quando abbiamo iniziato, nel 1999, tutti
erano in pelle nera“, ricorda.
“Una parte del mio cervello era
istituzionalizzata sul fatto che fosse così. Poi, guardando i film
della Marvel, mi sono detto: ‘Questo
sembra davvero figo’. Appena l’ho indossato, non potevo credere di
non averlo mai fatto prima“. Reynolds aggiunge: “Non ho
mai visto una reazione del genere da parte della troupe. Abbiamo a
malapena parlato della tuta all’inizio dello sviluppo, perché non
c’erano dubbi. Oggi non si fa questo personaggio senza che abbia la
tuta“.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e
Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di
Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
Al momento non c’è traccia
dell’innominato villain ed è ancora difficile stabilire quale
minaccia si stia abbattendo su Metropolis. Ulteriori foto, però,
offrono un primo sguardo a Krypto… o almeno, a un cane vestito da
Krypto! Sappiamo che il super-cane sarà portato in vita tramite CGI
per alcune scene, ma è possibile che Gunn abbia anche un cane vero
a disposizione come controfigura. D’altra parte, potrebbe anche
trattarsi di un cane a caso che un fan ha vestito da Krypto e
portato sul set.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
A cinque anni dall’uscita de
I miserabili, vincitore del Premio della Giuria a
Cannes e di quattro premi César, Ladj Ly torna sul grande schermo
con un altro dramma sociale, Gli Indesiderabili.
Questa sua seconda incursione dietro la macchina da presa mantiene
una parentela spirituale con
I miserabili, essendo nuovamente ambientato nella
periferia parigina ed esplorando come la corruzione corroda le
istituzioni e coloro che le controllano, e come le politiche
razziali spingano coloro che le subiscono a ribellarsi. Entrambi,
in pieno stile Ly, manifestano una vocazione incendiaria e mostrano
quanto sia difficile controllare il fuoco una volta che divampa,
come analizzeremo in questa recensione.
La trama di Gli indesiderabili:
tutte le costanti di Ladj Ly
In maniera analoga al primo film,
Gli Indesiderabili è ambientato nel comune di
Montfermeil, in un quartiere di immigrati che da anni
soffre di problemi di povertà e di alloggi precari. La situazione
degli abitanti peggiora quando il nuovo sindaco lancia un piano di
ricostruzione urbana che prevede la demolizione dell’edificio in
cui vive Haby, il protagonista; così, una serie di
decisioni sbagliate da parte del governo lo spingerà a guidare un
movimento di protesta politica contro gli abusi del comune.
L’incipit accattivante, una scena
che collega la tragedia di una comunità che deve portare i propri
morti giù per le scale dell’isolato, con la morte improvvisa di un
sindaco nel bel mezzo della demolizione di un edificio, segna le
linee generali di un titolo che guadagna terreno affidandosi
soprattutto alla performance di Anta Diaw nei
panni di una giovane attivista che, stufa di sopportare i mali di
una burocrazia che cerca solo il suo disagio, decide di risolvere
le cose dall’interno. Tuttavia, la sua storia, intervallata da
quella di un nuovo sindaco trasformato in una caricatura
tristemente realistica, non riesce ad andare molto lontano in un
film che non osa staccarsi dalle sue premesse.
Gli Indesiderabili film 2024 de Ladj Ly ┬® 2023 – Srab Films – Lyly
Films – France 2 Cinema – Panache Productions- La Compagnie
Cinematographique
Una critica meno pungente
La lotta di Ladj Ly
per dimostrare il fallimento dello Stato attraverso la necessaria
resilienza dei più svantaggiati continua a funzionare, ma il
regista francese deve ora affrontare anche l’inevitabile confronto
tra il suo nuovo lavoro e il successo del precedente. In questa
battaglia, ha sostituito il magnetismo e la forza elettrizzante de
I miserabili con la drammaticità de Gli
Indesiderabili, coinvolgente per quello che racconta, ma
non nelle modalità narrative prescelte.
Soffermandosi sul duro confronto tra
un sindaco inesperto ma senza pregiudizi e una giovane immigrata
che lotta per difendere la sua comunità dallo sfratto, il nuovo
film è ancora più iperbolico e didascalico del precedente e scivola
nel mantenere il discorso in primo piano senza preoccuparsi troppo
di dare spazio al sottotesto. Certamente, Ly
mostra la sua abilità di narratore visivo – la sequenza centrale
della storia, lo sgombero di un condominio, è un’abbagliante
coreografia del caos – e in generale si astiene dal proporre facili
soluzioni ai conflitti di classe e di etnia.
Gli Indesiderabili recensione de Ladj Ly ┬® 2023 – Srab Films –
Lyly Films – France 2 Cinema – Panache Productions- La Compagnie
Cinematographique
Cinema per una società di
estremi
Il ritmo de Gli
Indesiderabili si allenta in diverse occasioni, ma alcune
scene di forte impatto emotivo riescono a tenere desta l’attenzione
dello spettatore. Sebbene il dilemma etico sia presentato con più
forza nel film precedente, Ly solleva diverse
riflessioni interessanti sulla disuguaglianza sociale e sulla
negligenza del governo nei confronti di comunità di etnie e
religioni diverse. Forse il più grande successo del film arriva
quando l’irruzione di uno dei personaggi nella casa del sindaco
mette in discussione la validità della violenza come metodo
alternativo di lotta sociale.
Il secondo lungometraggio di
Ladj Ly non è all’altezza delle sue stesse aspettative. È
un cinema politico che stringe i pugni, punta il dito contro i
malfattori e non ha tempo – né voglia – di essere delicato,
tagliente o grigio. In definitiva, è cinema che rispecchia una
società di estremi, una società che non ha tempo – o voglia – di
considerare i dilemmi ideologici, ma solo di arrabbiarsi, di
offendersi o di sentirsi esclusa.
L’idea è buona e il furore genuino,
ma tutte le buone intenzioni vengono filtrate dalla formula
dell’urlo e della rabbia monumentale: la sottigliezza dei discorsi
si perde, l’impatto delle proteste si diluisce, in un film basato
sull’intervallare spezzoni sull’ingiustizia che viene commessa con
momenti di calma in cui possiamo, più o meno, conoscere i
personaggi e aspettare il momento successivo in cui indignarci per
la loro sorte. Convince? In parte. Quanto Ly si
aspetta che funzioni? Non esattamente.
Quando la Disney ha acquisito la
20th Century Fox nell’ambito di una fusione annunciata nel 2017 e
poi completata nel 2019, il più grande vincitore potrebbe essere
stato il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige. Egli ha infatti ottenuto i
diritti dei franchise degli X-Men e dei Fantastici Quattro, il che
significa che solo Spider-Man è rimasto off-limits (anche se è già
stato negoziato un accordo con Sony Pictures per condividere il
personaggio).
Il primo di questi franchise della
Fox a unirsi al MCU sarà quello di
Deadpool nell’imminente Deadpool & Wolverine. Parlando
con Variety, Feige ha dichiarato:
“È stato quasi un destino. Sono alla Marvel da oltre 20 anni. Tutti i
personaggi della Fox erano quelli che non avrei mai sognato di
avere di nuovo sotto l’egida dei Marvel Studios“. “Quindi,
quando è successo, è stata una grande sorpresa e un’enorme
opportunità. I Fantastici Quattro e gli X-Men rappresentano da soli
una porzione colossale del nostro universo fumettistico a cui ora
abbiamo accesso per film e spettacoli“.
Per quanto riguarda la libertà
concessa a Shawn Levy e Ryan Reynolds quando si trattava di portare i
mutanti nel MCU, il dirigente ha aggiunto:
“Quasi tutto era sul tavolo. Dal punto di vista di Ryan, questo
film era incentrato su Deadpool e Wolverine insieme per la prima
volta e, secondariamente, l’esplorazione di Deadpool e del suo cast
di personaggi quando hanno accesso a tutta questa altra linea
temporale del Marvel Cinematic
Universe“.
Alla domanda sui suoi piani per gli
X-Men, Feige è rimasto piuttosto evasivo, ma ha confermato che
abbiamo già visto i Marvel Studios gettare le basi per
il loro eventuale debutto. “Non direi quando, ma negli ultimi
anni abbiamo già accennato a certe persone che possiedono quello
che un giorno sarà conosciuto come il gene mutante“, ha
dichiarato. “Sarà molto bello quando lo sfrutteremo a
dovere“.
Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine in X-Men 2
Quando arriverano gli X-Men nel
MCU?
I film dedicati ai mutanti Marvel hanno
cominciato la loro corsa cinematografica nel 2000 con il primo film
di Bryan Singer, seguito nel 2003 dal secondo
capitolo. Nel 2006 è uscito Conflitto finale
diretto da Brett Ratner. Nel 2009 è stata
inaugurata la trilogia dedicata a Wolverine che ha percorso le sale
parallelamente con la tetralogia prequel: del 2009 è X-Men
le origini – Wolverine, del 2011 X-Men:
l’inizio, del 2013 Wolverine
– l’immortale, del 2014 Giorni di un futuro passato, del 2016
Apocalisse,
del 2017 Logan:
The Wolverine e del 2019 Dark
Phoenix.
I due film dedicati a
Deadpool, del 2016 e del 2018 sono stati
ambientati nello stesso universo della Fox. Ora Deadpool e
Wolverine porterà nel MCU i due eroi del
titolo, e aprirà ufficialmente la strada ai mutanti Marvel verso
l’universo condiviso di Kevin Feige. Ancora non
sappiamo quando arriveranno ufficialmente con il film tutto loro
che è stato annunciato, ma tra alcuni camei, riferimenti e la
recente serie animata X-Men ’97 il loro debutto potrebbe
ormai sempre imminente.
La Warner Bros. ha rimosso Horizon: An American Saga – Capitolo
2 dal calendario delle uscite di agosto,
abbandonando dunque la data di uscita prevista dopo che il primo
capitolo (qui
la recensione) si era rivelato una delusione al botteghino. I
due film di Kevin
Costner, come noto, sono stati girati insieme, con
l’intenzione di distribuirli essenzialmente uno di seguito
all’altro nelle sale. Il primo capitolo, presentato in anteprima a
giugno e nelle sale italiane dal 4 luglio, ha guadagnato solo 11
milioni di dollari nel fine settimana di apertura, arrivando ad
oggi ad un totale di 24 milioni su un budget di circa 100.
Secondo quanto riferito, il piano
prevede ancora l’uscita del secondo capitolo nelle sale, ma al
momento non c’è ancora una data di uscita ufficiale, poiché la New
Line Cinema, l’imprinting della Warner Bros. che ha distribuito il
primo film, spera di creare entusiasmo per il sequel una volta che
l’originale arriverà in streaming. Il terzo capitolo – di quattro
previsti, è invece attualmente in fase di produzione. Costner, come
noto, si è fatto carico di gran parte del budget del film,
presumibilmente pensando che avrebbe recuperato i soldi tra la
licenza per la distribuzione e il risultato finale.
“Territory Pictures e New Line
Cinema hanno deciso di non distribuire Horizon: An American Saga – Capitolo 2 il 16
agosto per dare al pubblico una maggiore opportunità di scoprire il
primo capitolo di ‘Horizon’ nelle prossime settimane, anche su PVOD
e Max“. È questo ciò che ha dichiarato un portavoce di New
Line Cinema a Variety, che ha riportato la
notizia. “Ringraziamo i nostri partner cinematografici per il
loro continuo supporto mentre gli spettatori di tutti gli Stati
Uniti scoprono il film in sala“. Non resta a questo punto che
attendere ulteriori novità sul destino dell’atteso secondo
capitolo.
Quello che c’è da sapere su Horizon: An American Saga
Quello narrato in
Horizon: An American Saga è l’incredibile ed epico
viaggio dell’espansione del West americano, prima e dopo la Guerra
Civile. Espansione che inizia con il desiderio di alcuni coloni di
fondare una nuova città, Horizon, in un territorio però
appartenente agli Apache. Mentre dunque si svolge uno scontro tra
queste due realtà, si seguono tre distinte storie composte da
gruppi di personaggi a loro modo diretti ad Horizon, venduta come
nuova terra promessa. Per arrivarvi sani e salvi, però, dovranno
essere superati numerosi ostacoli e pericoli.
Il film è attualmente composto da
due parti, e mentre la prima è arrivata al cinema dal 4
luglio, Horizon: An
American Saga – Capitolo 2 dovrà ora attendere una nuova data
d’uscita. Oltre a Costner, il cast di Horizon:
An American Saga include Sienna Miller,
Sam
Worthington, Will Patton,
Thomas Haden Church, Luke Wilson,
Jena Malone, Dale Dickey,
Abbey Lee, Isabelle Fuhrman,
Jamie CampbellBower,
Michael Rooker
e Giovanni Ribisi. Attualmente Kevin Costner ha rivelato di aver già iniziato
le riprese del terzo capitolo della sua prevista saga in quattro
parti.
Emilia Clarke è stata scelta per un ruolo da
protagonista nella prossima serie di Amazon Prime Video, adattamento delle graphic
novel Criminal, come apprendiamo da
Variety.
Clarke reciterà insieme ai membri
del cast precedentemente annunciati Charlie Hunnam, Richard Jenkins, John
Hawkes,
Adria Arjona, Logan Browning, Kadeem Hardison, Pat Healy,
Taylor Sele, Gus Halper, Aliyah Camacho, Michael Mando, Marvin
Jones III, Michael Xavier, Dominic Burgess.
Le graphic novel sono state create
da Ed Brubaker e Sean Phillips. La descrizione
ufficiale afferma che la serie è “un universo interconnesso di
storie criminali”.
Criminal, la graphic novel
“Criminal è un’amata graphic
novel creata dal team più iconico della storia dei fumetti. So che
i nostri clienti Prime Video a livello mondiale apprezzeranno
immediatamente questa storia e non vedo l’ora di lavorare con Ed,
Jordan e il team per portarla a sullo schermo”, ha detto
Nick Pepper, capo degli Amazon MGM Studios, quando
lo spettacolo è stato annunciato per la prima volta.
Brubaker ha aggiunto: “Sean e io
abbiamo costruito questo mondo nei nostri libri per oltre un
decennio, e ora essere in grado di portarlo in vita per Amazon è
semplicemente incredibile. E avere Amazon che sostiene il progetto
come ha fatto, e mostra così tanta fiducia nella visione mia e di
Jordan per lo show è ancora più incredibile.”
Deadpool &
Wolverine è quasi arrivato e, sebbene ci sia un’enorme
quantità di entusiasmo attorno all’esplorazione del Multiverso nel
trequel (e riguardo ai cameo!), è facile dimenticare che questo è
anche il primo film R-Rated dei Marvel Studios. Il primo trailer lo ha
chiarito, ovviamente, con battute sul pegging e una menzione di
Kevin Feige che, a quanto pare, è in disaccordo
con l’uso di droghe.
Alla domanda di Variety se la cocaina fosse
davvero vietata, Feige ammette di non aver mai emanato alcuna
regola del genere. “Eravamo aperti a qualsiasi cosa”, ha
esordito il dirigente. “[Noi] parlavamo del fatto che tutti
hanno sempre paura che le cose vengano Disneyficate. Questa è la
più grande compagnia di intrattenimento al mondo da 100 anni.
Dovresti essere così fortunato a Disneyficare tutto! Ma ciò che la
gente intende con questo è smussare gli angoli e le
asperità.”
Kevin Feige sull’uso di droghe nei film Marvel
“Avevo detto che c’erano alcune
cose che avremmo potuto evolvere. Dopo circa la 28esima volta che
fai una battuta, a volte non è così divertente”, ha spiegato
Feige. “Forse sono un po’ pudico quando si tratta di uso di
droghe. Ma di sfuggita ho pensato ‘Eh, non è così divertente’.
Ryan, ovviamente, immagazzina tutto nel suo cervello per usarlo in
seguito come battute eccellenti. E l’ha aggiunto alla
sceneggiatura.”
“C’è una frase nel trailer
vietato sul pegging”, ha aggiunto. “So cos’è il pegging: è
nel primo film ‘Deadpool’. Ma c’erano persone con cui lavoro che
non sapevano di cosa si trattasse. Ho dovuto
spiegarglielo.”
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 24 luglio
2024.
Mentre la serie live-action
Spider-Noir di Prime Video
inizia a prendere forma con l’annuncio ufficiale del casting,
sembra che si cominci a profilare anche il prossimo avversario di
dell’Arrampicatore di Muri. Secondo Daniel
Richtman, nello show apparirà una versione di
Flint Marko, alias Sandman. Non
sappiamo se questo è il personaggio che interpreterà
Brendan Gleeson o se Marko sarà il cattivo principale,
ma diremmo che più probabilmente sarà un antagonista
secondario.
Se la serie segue i fumetti, questa
versione di The
Sandman sarà un po’ più radicata rispetto a quella
interpretata da Thomas Haden Church in
Spider-Man 3 e No Way Home.
Sebbene abbia ancora dei superpoteri, questi gli permettono solo di
trasformare il suo corpo in solida pietra, rendendolo resistente
alle lesioni.
Cage ha già interpretato
Spider-Noir nel film d’animazione vincitore
dell’Oscar del 2018 Spider-Man:
Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il
personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo
la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia
“di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella
New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello
che sappiamo sulla serie
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast
Nicolas Cage,
Brendan Gleeson e Lamorne Morris.
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato
nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare
progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
DreamWorks
Animation ha annunciato ufficialmente che Shrek
5 è in fase di sviluppo e uscirà nei cinema il 1 luglio
2026. I doppiatori originali Mike Myers (Shrek),
Eddie Murphy (Ciuchino) e Cameron Diaz
(Principessa Fiona) sono pronti a tornare, ma non siamo sicuri se
Antonio
Banderas tornerà nei panni del Gatto con
gli stivali nonostante l’enorme successo del suo recente
film.
Il film sarà diretto da Walt
Dohrn, che ha lavorato come scrittore e artista in
Shrek 2 e Shrek Terzo, e come
capo della storia in Shrek Forever After, in cui ha anche doppiato
Rumpelstiltskin. Shrek 5 sarà
prodotto dalla regolare Gina Shay e dal fondatore
della Illumination Chris Meledandri; Brad
Ableson fungerà da co-regista.
Shrek 5, l’annuncio ufficiale di
DreamWorks Animation
L’originale Shrek è stato un enorme successo per la
DreamWorks Animation, incassando 487 milioni di
dollari in tutto il mondo. Il film è diventato anche il primo
vincitore dell’Oscar nella categoria dei film d’animazione.
Shrek 2 ha incassato 928 milioni di dollari ed
entrambi i film hanno gareggiato per la Palma d’Oro al Festival
di Cannes.
Shrek terzo e Shrek Forever After non
sono stati altrettanto apprezzati dai fan o dalla critica, ma sono
comunque riusciti a incassare 813 milioni di dollari e 752 milioni
di dollari in tutto il mondo, quindi probabilmente era solo
questione di tempo prima che venisse annunciato un quinto
capitolo.
Murphy ha
rivelato che stava già lavorando al film l’anno scorso,
sostenendo anche che era in lavorazione anche un progetto solista
su Ciuchino: “Abbiamo iniziato a fare Shrek 4 o [Shrek] 5 mesi
fa. Ho fatto questo, ho registrato il primo atto e lo faremo
quest’anno, lo finiremo. Shrek sta per uscire e Ciuchino avrà un
film tutto suo. Faremo anche Ciuchino. Quindi faremo uno Shrek e un
film su Ciuchino“.
È stato pubblicato il primo trailer
di Watchmen Capitolo I, insieme al cast vocale
completo dell’adattamento R-Rated della Warner Bros. Animation
dell’iconica graphic novel di Alan Moore e
Dave Gibbons.
È stato anche confermato oggi, per
gentile concessione di IGN, che il film debutterà in
digitale il 13 agosto, con un’uscita in 4K Ultra HD e Blu-ray il 27
agosto. Come con il film di Zack Snyder del 2009,
sembra che il fumetto abbia preso vita, sollevando la domanda su
cosa offrirà quest’ultima versione che il suo predecessore
live-action non ha fatto. Il regista di Man of Steel si è
preso alcune libertà con il materiale originale, quindi forse
questa versione sarà ancora più fedele.
Nel 2019 la HBO ha realizzato una
serie sequel di Watchmen con grande successo. La serie si è
conclusa con un cliffhanger (di un certo tipo), ma non si è saputo
nulla di una seconda stagione e lo scrittore Damon
Lindelof ha dichiarato in alcune interviste che è
altamente improbabile che ciò accada.
Watchmen Capitolo I – il
trailer
Watchmen Capitolo I, il cast
vocale
Tornando al cast di Watchmen
Capitolo I, sarà guidato da Matthew Rhys
(Nite Owl), Katee Sackhoff (Silk Spectre),
Titus Welliver (Rorschach), Troy
Baker (Ozymandias), Michael Cerveris (Dr.
Manhattan) e Rick D. Wasserman (Il Comico).
I doppiatori di supporto includono
Adrienne Barbeau (Sally Jupiter/Silk Spectre),
Corey Burton (Captain Metropolis), Jeffrey
Combs (Moloch), John Marshall Jones
(Hooded Justice), Yuri Lowenthal (Wally Weaver),
Geoff Pierson (Nite Owl) e Kari
Wahlgren (Janey Slater).
Watchmen Capitolo I, la trama
La sinossi ufficiale del film
recita: “In una storia mondiale alternativa ambientata nel
1985, l’omicidio di un supereroe sponsorizzato dal governo trascina
i suoi colleghi fuorilegge fuori dalla pensione e li coinvolge in
un mistero che minaccia di sconvolgere le loro vite personali e il
mondo stesso”.