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9-1-1 rinnovato per l’ottava stagione dalla ABC in vista del 100° episodio

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Arriva da Variety la conferma che la serie tv 9-1-1 è stata rinnovata per l’ottava stagione dalla ABC.

La notizia arriva circa due settimane dopo la première della stagione 7, che ha segnato la prima stagione del dramma sul primo soccorritore a debuttare sulla ABC dopo il trasferimento dalla Fox. Inoltre, precede di qualche giorno il 100° episodio della serie, che andrà in onda giovedì alle 20.00 ET/PT sulla ABC e il giorno successivo in streaming su Hulu.

Secondo la ABC, la première della stagione 7 di “9-1-1” ha ottenuto circa 11,8 milioni di spettatori multipiattaforma nei suoi primi sette giorni di disponibilità, e lo show si è classificato come la serie ABC più vista su tutte le piattaforme in questa stagione.

9-1-1 è interpretato da Angela Bassett, Peter Krause, Jennifer Love Hewitt, Oliver Stark, Kenneth Choi, Aisha Hinds, Ryan Guzman e Gavin McHugh. È stata creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear. Tutti e tre sono produttori esecutivi, mentre Minear è showrunner. Angela Bassett e Krause sono anche produttori esecutivi, insieme a John J. Gray, Brad Buecker, Kristen Reidel, Juan Carlos Coto e Lyndsey Beaulieu. La serie è prodotta dalla 20th Television in associazione con Ryan Murphy Television e Brad Falchuk Teley-Vision.

Il rinnovo di 9-1-1 non sorprende più di tanto, vista non solo l’ottima performance dello show, ma anche il desiderio della Disney di espandere il proprio lavoro con Ryan Murphy dopo il suo recente ritorno alla 20th Television in seguito alla fine del suo accordo globale con Netflix.

La ABC ha recentemente dato il via libera alla serie drammatica “Dr. Odyssey” di Murphy e dei co-creatori Jon Robin Baitz e Joe Baken, con Joshua Jackson come protagonista. Murphy, Baitz e Baken stanno anche lavorando insieme alla serie FX “Grostequerie” e a un legal drama di Hulu con Kim Kardashian. Murphy ha anche la serie “American Horror Story” e l’imminente prima serie di “American Sports Story“, che sarà incentrata su Aaron Hernandez.

Murphy, Minear e Falchuk sono ancora impegnati in “9-1-1: Lone Star“, la serie gemella di “9-1-1” che va ancora in onda su Fox. Lo show è stato rinnovato per la quinta stagione nel maggio 2023, ma la produzione è stata ritardata a causa del doppio sciopero degli attori e degli sceneggiatori. La quinta stagione andrà ora in onda su Fox in autunno.

Ti odio, anzi no, ti amo!: tutte le curiosità sulla commedia romantica

Le commedie romantiche, quando basate su premesse narrative intriganti e particolari, ottengono sempre il giusto successo. Nonostante ci siano infatti dei canoni ben precisi da seguire, più si riesce ad essere originali nel raccontare la nascita di un amore, più il pubblico sarà disposto a concedere il proprio tempo al titolo di turno. Per riuscire in ciò, spesso il cinema si rivolge alla letteratura e sono semplicemente innumerevoli i romanzi di questo genere poi trasformati in altrettanto fortunati film. Uno dei gli ultimi da poter aggiungere all’elenco è Ti odio, anzi no, ti amo! (qui la recensione), diretto nel 2021 da Peter Hutchings.

Già sceneggiatore di Sai tenere un segreto?, ma anche regista di Alla fine ci sei tu, Hutchings adatta un libro bestseller di Sally Thorne dando vita ad un racconto incentrato sulla dinamica tra due personaggi che si odiano fino a quando non scoprono che invece si amano alla follia. La realizzazione del film, sfortunatamente, è stata resa difficile dal Covid-19, che ha costretto a ridimensionari determinati aspetti del racconto (la scena del matrimonio, ad esempio, è stata girata con meno invitati di quanti inizialmente previsti), ma ha anche limitato la sua successiva distribuzione.

La sua presenza in streaming, come anche il suo passaggio televisivo, sono però l’occasione perfetta per riscoprire questo titolo divertente, appassionante e che ci ricorda quanto una bella commedia romantica faccia sempre bene all’animo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ti odio, anzi no, ti amo!. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ti odio, anzi no, ti amo! film trama

La trama e il titolo originale di Ti odio, anzi no, ti amo!

Protagonisti del film sono Lucy Hutton e Joshua Templeton due colleghi rivali di una casa editrice, diametralmente opposti e accomunati solo da una profonda insofferenza reciproca. Lucy è una ragazza affabile e idealista, che crede nel proprio lavoro di assistente editoriale e nel valore della letteratura. Al contrario, Joshua è scostante e maniaco del controllo, interessato più al fatturato che alla qualità dei romanzi che vengono pubblicati. Costretti a lavorare uno di fronte all’altra, i due si ritroveranno al centro di una vera e propria competizione quando si prospetterà l’occasione, per uno di loro, di ottenere la posizione di prestigio che entrambi desiderano.

Il titolo originale di Ti odio, anzi no, ti amo! è The Hating Game, che fa riferimento non solo all’odio reciproco esistente tra i due protagonisti, ma anche alla sfida che i due intraprendono, interamente basata sul disprezzo che provano l’uno per l’altro, che prevede che chi non otterrà la promozione dovrà lasciare il posto di lavoro. Un vero e proprio “gioco dell’odio”, dunque, con i due che però non hanno ovviamente fatto i conti con i propri sentimenti e quella che doveva essere un’accesa rivalità si trasforma ben presto in una forte attrazione reciproca.

Il cast del film e il libro da cui è tratto

Ad interpretare i due protagonisti, Lucy e Joshua, vi sono gli attori Lucy Hale e Austin Stowell. Lei è nota soprattutto per aver interpretato Aria Montgomery nella serie televisiva Pretty Little Liars, ma vista anche nel horror Obbligo o verità. Lui, invece, si è fatto conoscere con il ruolo di Jesse nella serie televisiva La vita segreta di una teenager americana, per poi distinguersi con i film L’incredibile storia di Winter il delfino e La battaglia dei sessi. Prima di questo film, Hale e Stowell aveva già recitato insieme nel film Fantasy Island. Inizialmente, però, il ruolo di Joshua era stato offerto a Robbie Amell, il quale ha però dovuto rinunciare per problemi di programmazione.

Questi due attori danno dunque vita ai protagonisti di Ti odio, anzi no, ti amo!, i quali sono tratta – come l’intero film ovviamente – dal romanzo The Hating Game, scritto nel 2018 da Sally Thorne e affermatosi come un bestseller venduto in oltre 20 paesi. Tale libro è inoltre spesso identificato come uno dei principali artefici del rinnovato boom delle commedie romantiche in letteratura e che trovano poi fortuna anche grazie ad adattamenti cinematografici. Una piccola curiosità proprio riguardo tale libro e il film è che una copia del romanzo è visibile nella vetrina di una libreria esattamente a 29 minuti dall’inizio del film.

Ti odio, anzi no, ti amo! cast

Ecco alcuni titoli simili a Ti odio, anzi no, ti amo!

Ti odio, anzi no, ti amo! è sostanzialmente una classica commedia romantica con due personaggi che inizialmente si detestano salvo poi capire di essere pazzi l’uno per l’altro. Sono numerosi i film simili a questo titolo del 2021, a partire dal recente Tutti tranne te (2023). Si possono poi citare La dura verità (2009), Amici, amanti e… (2011), Mia moglie per finta (2011), Ricatto d’amore (2009), Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi (2002), La competizione (2019), Non succede, ma se succede… (2019) e, infine, Ti odio, ti lascio, ti… (2006). Si possono però anche citare alcuni film come questo ambientati sul posto di lavoro, ovvero Il diavolo veste Prada (2006) e Lo stagista inaspettato (2015).

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Ti odio, anzi no, ti amo! grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 aprile alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

The Shrouds sarà il film più lungo di David Cronenberg

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The Shrouds sarà il film più lungo di David Cronenberg

The Shrouds di David Cronenberg è per ora avvolto nel mistero, ma secondo un nuovo rapporto, il film sarà l’opera più lunga del regista.

Secondo un recente annuncio del distributore francese Pyramide Films (via World of Reel), The Shrouds non solo uscirà a settembre, ma dovrebbe anche durare 119 minuti. Se ciò dovesse essere vero, questo sarebbe il film di David Cronenberg più lungo, battendo Dead Ringers del 1988 e Naked Lunch del 1991 (116 minuti).

Il prossimo film horror sarà interpretato da Vincent Cassel e Diane Kruger quest’ultima in tre ruoli. Il film è interpretato anche da Guy Pearce, Sandrine Holt, Elizabeth Saunders, Jennifer Dale, Eric Weinthal e Steve Switzman.

Di cosa parla The Shrouds?

Karsh, un uomo d’affari innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo per connettersi con i morti all’interno di un sudario“, si legge nella sinossi. “Installato nel suo controverso cimitero all’avanguardia, il dispositivo permette a lui e ai suoi clienti di guardare i loro cari defunti decomporsi in tempo reale”. L’attività rivoluzionaria di Karsh è sul punto di fare breccia nel mainstream internazionale quando diverse tombe del suo cimitero, tra cui quella di sua moglie, vengono vandalizzate e quasi distrutte. Mentre lotta per scoprire un chiaro movente per l’attacco, il mistero di chi ha compiuto questo scempio, e perché, lo spinge a rivalutare la sua attività, il suo matrimonio e la fedeltà alla memoria della moglie defunta, e lo spinge a nuovi inizi.”

In precedenza, Diane Kruger aveva confermato di interpretare tre diversi personaggi in The Shrouds. Ha dichiarato a Deadline Hollywood nel dicembre 2023: “È probabilmente il film più personale di David, perché tratta della perdita della moglie, morta di cancro. Con il particolare modo di David di raccontare la storia e il dolore, è un film che affronta il tema della perdita e del lutto, dell’essere stati in coppia per così tanto tempo, di una relazione così lunga e di cosa sia il vero amore. Io interpreto la moglie, sua sorella, e un avatar che lui ha creato in sua memoria“. The Shrouds non ha ancora una data di uscita ufficiale.

Daryl Dixon stagione 2: la clip della seconda stagione mostra l’intensa ricerca di Carol

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AMC ha rilasciato una clip di Daryl Dixon Stagione 2,  il prossimo episodio dello spin-off di The Walking Dead, interpretato da Norman Reedus. Lo sneak peek offre ai fan un assaggio di ciò che ci aspetta nella seconda stagione, quando Carol continuerà la sua intensa ricerca per trovare Daryl. Il ritorno della serie è previsto per l’estate.

“La nuova stagione riprende da dove The Walking Dead: Daryl Dixon ha lasciato, seguendo i personaggi preferiti dai fan, Daryl Dixon e Carol Peletier. Entrambi affrontano vecchi demoni mentre lei lotta per ritrovare il suo amico e lui lotta con la sua decisione di rimanere in Francia, causando tensioni al Nido”, si legge nella logline di The Book of Carol.

Chi è coinvolto in The Walking Dead: Daryl Dixon?

The Walking Dead: Daryl Dixon ruota attorno all’amato personaggio di Norman Reedus, che si ritrova perso in un luogo sconosciuto. Insieme a Norman Reedus e Melissa McBride, nello spin-off recitano anche Clémence Poésy, Adam Nagaitis, Anne Charrier, Eriq Ebouaney, Laika Blanc Francard, Romain Levi, il nuovo arrivato Louis Puech Scigliuzzi e altri ancora.

Basato sull’omonima serie a fumetti, il dramma-horror è prodotto esecutivamente dallo showrunner David Zabel. I produttori sono Reedus, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, Brian Bockrath, Angela Kang e Daniel Percival.

Joker: Folie à Deux, svelato il primo poster del film

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Joker: Folie à Deux, svelato il primo poster del film

La Warner Bros. ha rilasciato un primo poster di Joker: Folie à Deux, l’atteso sequel di Joker con Joaquin Phoenix nuovamente nei panni di Arthur Fleck e con Lady Gaga nel ruolo di Harley Quinn. In quest’immagine, i due personaggi sono mostrati mentre danzano amabilmente, ribadendo dunque la forte componente musical che sembra caratterizzerà il film. Sappiamo che il primo trailer arriverà il 9 aprile, per cui non resta che attendere ancora qualche giorno prima di poter scoprire qualcosa in più su questo attesissimo film, facente parte come noto dell’Elsewhere della DC. Di seguito, ecco il poster:

Joker Folie à Deux poster

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix mentre riprende il ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno di Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora. Il sequel di Joker sarà conosciuto come un progetto Elseworlds, secondo il co-presidente dei DC Studios James Gunn. I film con questa denominazione sono al di fuori della continuità principale del DCU. Altri progetti Elseworlds includono The Batman – Parte II e la serie The Penguin. L’uscita in sala del sequel è attualmente fissata al 4 ottobre 2024.

Film d’avventura: i migliori titoli da vedere assolutamente

Film d’avventura: i migliori titoli da vedere assolutamente

Quello del film d’avventura è sostanzialmente un macrogenere all’interno del quale si possono ritrovare opere dalle sfumature e caratteristiche sempre diverse. Un film d’avventura può essere anche fantasy, di fantascienza, horror, d’azione o romantico, senza dimenticare la commedia d’avventura. Quale che sia la combinazione, in questi film non mancano protagonisti eroici, grandi antagonisti, epiche battaglie, missioni da portare a compimento, tesori da recuperare ad ogni costo e la vittoria delle forze del bene su quelle del male. Ci sono numerosissimi film d’avventura da poter vedere, ma qui di seguito riportiamo quelli che riteniamo essere i migliori di sempre.

I migliori film d’avventura da vedere

Film d'avventura La maledizione della prima luna

I film d’avventura sono innumerevoli, ognuno con le proprie caratteristiche e i propri tratti distintivi all’interno di canoni prestabiliti. Qui di seguito, si riportano i 20 migliori film d’avventura di tutti i tempi, con la consapevolezza che ci sono tanti altri titoli che potrebbero rientrare in questo elenco. I film qui citati, tuttavia, sono veri e propri capisaldi di questo genere, avendo contribuito alla sua definizione e al suo continuo rinnovamento attraverso sfumature sempre diverse.

  1. Il mago di Oz (1939). Il film racconta le avventure della piccola Dorothy e del suo cagnolino Totò, in un mondo fantastico in cui sono stati trasportati da un ciclone. Qui faranno la conoscenza di simpatici amici ma anche di grandi pericoli e ognuno dovrà cercare di ottenere quel che desidera di più. Grande classico del cinema in generale, questo film con protagonista Judy Garland è un’avventura che ancora oggi stupisce ed emoziona.
  2. L’isola del tesoro (1950). Il giovane Jim Hawkins scopre la mappa in grado di rivelare dove si nasconda il tanto ambito tesoro del celebre pirata Flint. In suo aiuto giungono il dottor Livesy e ed il cavalier Trelawney, i quali preparano il ragazzo per il lungo viaggio. Lungo il percorso, Long John Silver incrocia il cammino della banda e fa di tutto per arrivare per primo al bottino. Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson del 1883, è il primo film completamente in live-action prodotto dalla Walt Disney Productions, nonché il primo adattamento de L’isola del tesoro girato a colori.
  3. Il giro del mondo in 80 giorni (1956). Per vincere una scommessa fatta con i membri del suo club, Phileas Fogg e il suo maggiordomo devono riuscire a fare il giro del mondo entro ottanta giorni. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Jules Verne, questo film vinse cinque Premi Oscar (tra cui Miglior film) su otto candidature e presenta camei di attori famosi del tempo, tra i quali Fernandel, Peter Lorre, Frank Sinatra, John Carradine, Marlene Dietrich e Buster Keaton.
  4. Viaggio al centro della terra (1959). Un geologo di fama ed il suo assistente partono per una spedizione verso il centro della Terra. Lungo il percorso, la vedova di un defunto collega si unisce a loro. Molti pericoli li attendono, e non tutti legati all’asprezza della natura. Si tratta naturalmente di un film ispirato al romanzo omonimo di Jules Verne e al suo interno vengono utilizzati effetti speciali e rappresentazioni fantastiche (come i dinosauri) inconsueti per la Hollywood dell’epoca.
  5. Star Wars (1977). Con l’aiuto di fedeli robot e altri preziosi alleati, il giovane Luke Skywalker deve salvare la principessa ribelle Leila e sconfiggere l’Impero che costringe la galassia sotto il suo controllo. Grande classico della fantascienza, questo film di George Lucas è a sua volta uno dei film d’avventura più celebri ed iconici di sempre, così come i diversi sequel usciti nel corso del tempo. (Qui la recensione)
  6. Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta (1981). L’archeologo Indiana Jones affronta serpenti e nazisti per scovare l’arca dell’alleanza e le tavole di Mosè. Si tratta del primo film della saga di Indiana Jones, con Harrison Ford nel ruolo dell’iconico protagonista. Ideato da George Lucas, il film è poi stato diretto da Steven Spielberg ed è ancora oggi indicato come uno dei migliori film d’avventura mai realizzati, tra i maggiori contributori alla definizione di questo genere cinematografico.
  7. All’Inseguimento della Pietra Verde (1984). Una scrittrice di romanzi rosa si addentra nella giungla sudamericana con un avventuriero per poter riscattare la sorella in cambio di un gioiello leggendario. Diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Michael Douglas e Kathleen Turner, il film è un perfetto esempio del genere avventuroso, dove però alla componente avventurosa si propone anche una forte connotazione come commedia romantica.
  8. Mr. Crocodile Dundee (1986). Mick Dundee, soprannominato Mr. Crocodile, per la sua professione di guida e di cacciatore di coccodrilli nelle selvagge savane dell’Australia, in una delle sue spedizioni viene attaccato da un coccodrillo che gli distrugge l’imbarcazione e lo ferisce gravemente a una gamba. Una giornalista di New York giunge a quel punto nella savana per intervistare il famoso cacciatore. Peter Faiman dirige questo grande classico d’avventura interpretato da Paul Hogan e candidato al premio Oscar per la Miglior sceneggiatura originale. Il film ottenne poi due sequel.
  9. Grosso guaio a Chinatown (1986). Un camionista viene immerso in uno strano mondo sotterraneo, popolato di antiche creature demoniache, dopo che la fidanzata del suo amico viene rapita su commissione di un potente stregone. Con questo film, interpretato da Kurt Russell, il regista John Carpenter rielabora la figura dell’eroe cinematografico e va contro i canoni del genere d’avventura, realizzando un film atipico e memorabile.
  10. Robin Hood – Principe dei ladri (1991). Robin di Locksley torna dalle Crociate e trova il proprio regno usurpato dall’arrogante sceriffo di Nottingham, che ha ucciso suo padre. Decide allora di reclutare un gruppo di ribelli per combattere il tiranno e riprendersi ciò che gli appartiene. Il film, interpretato da Kevin Costner, riporta sul grande schermo la figura del leggendario eroe popolare che ruba ai ricchi per darei ai poveri.
  11. Jurassic Park (1993). Due paleontologi e un matematico sono tra le persone selezionate per partecipare a un giro organizzato a un parco a tema. Quando i dinosauri si animano e prendono il sopravvento, però, la visitasi trasforma presto in un incubo. Diretto da Steven Spielberg, il film è basato sull’omonimo romanzo scritto da Michael Crichton ed è il primo capitolo di una fortunatissima saga che è ad oggi composta da ben sei film compreso questo primo lungometraggio.
  12. La mummia (1999). Nel 1719 Ac, a Tebe in Egitto, il gran sacerdote Imhotep suscita l’ira degli dei e viene condannato ad essere sepolto vivo. Nel 1923, dei giovani avventurieri sono alla ricerca del suo favoloso tesoro. Ma provocano il risveglio della Mummia. Ambientazione esotica, gruppo di protagonisti iconici – su cui spiccano Brendan Fraser e Rachel Weisz – e un mistero da risolvere, sono questi gli elementi che hanno reso La mummia un altro grande classico di questo genere.
  13. Cast Away (2000). Un ingegnere informatico è l’unico sopravvissuto da un incidente aereo avvenuto al largo di un’isola deserta del Pacifico e deve fare di tutto per sopravvivere e tornare a casa dalla famiglia. Tom Hanks è un moderno Robinson Crusoe in questo film diretto da Robert Zemeckis, dove all’avventura si mescola una toccante riflessione sui ritmi della vita e lo scorrere del tempo.
  14. Lara Croft: Tomb Raider (2001). L’esperta esperta archeologa e predatrice di tombe Lara Croft intraprende a ricerca del Triangolo della Luce, antico manufatto di grande valore, per impedire che finisca in mani sbagliate. Nel corso della sua avventura, però, avrà modo di scoprire molte cose su sé stessa e suo padre. Interpretato da Angelina Jolie e tratto dalla serie di videogiochi Tomb Raider, è un lungometraggio d’avventura che porta per la prima volta sul grande schermo l’eroina virtuale Lara Croft ed è stato definito il primo blockbuster di successo tratto da un videogioco.
  15. Il Signore degli Anelli (trilogia) (2001-2003). Un giovane hobbit e un variegato gruppo, composto da umani, un nano, un elfo e altri hobbit, partono per un delicata missione, guidati dal potente mago Gandalf. Devono distruggere un anello magico e sconfiggere così il malvagio Sauron. I tre film di questa trilogia – La Compagnia dell’Anello, Le due torri e Il ritorno del re – contribuirono alla rinnovata popolarità del genere d’avventura, mescolato in questo caso con evidente elementi fantasy.
  16. La maledizione della prima luna (2003). La figlia del governatore viene rapita da un pirata malvagio. Will Turner, amico d’infanzia della ragazza segretamente innamorato di lei, si unisce a Jack Sparrow, un pirata vagabondo, per portare in salvo la fanciulla. Primo capitolo della saga dei Pirati dei Caraibi, il film fu un enorme successo e non solo contribuì a consolidare i nomi di Johnny Depp e Orlando Bloom, ma lanciò anche la carriera di Keira Knightley.
  17. King Kong (2005). Il regista indipendente Carl Denham tenta di risollevare le sorti della propria carriera girando un documentario nella sconosciuta Skull Island, al largo di Sumatra. Parte per la spedizione accompagnato dall’attrice Ann Darrow e dal drammaturgo Jack Driscoll. Giunti a destinazione, il gruppo si imbatte in tribù selvagge, animali preistorici ma soprattutto in un enorme gorilla, King Kong, il quale sembra avere, però, un feeling particolare con la bella donna. Ancora Peter Jackson, che riporta sul grande schermo uno dei mostri cinematografici più amati di sempre.
  18. The Lost City (2022). La scrittrice solitaria Loretta Sage scrive di luoghi esotici nei suoi famosi romanzi d’avventura con un bellissimo modello di copertina, Alan. Mentre è in tournée per promuovere il suo nuovo libro, viene rapita da un eccentrico miliardario. Liberamente ispirato a All’inseguimento della Pietra Verde, questo film ha per protagonisti Sandra Bullock e Channing Tatum, oltre all’irresistibile presenza di Brad Pitt. (Qui la recensione).
  19. Uncharted (2022). Nathan Drake e il suo compagno di avventure Sully si lanciano in una pericolosa ricerca per trovare il più grande tesoro perduto, mentre seguono anche gli indizi che potrebbero portare al fratello di Nathan, scomparso da tempo. Adattamento dell’omonimo videogioco, il film è interpretato da Tom Holland e Mark Wahlberg. (Qui la recensione).
  20. Jungle Cruise (2021). Frank, capitano di un battello fluviale, viene ingaggiato per accompagnare in una missione nella giungla due fratelli esploratori. La spedizione deve vedersela con i pericoli della foresta e con pericolosi rivali. Basato sull’omonima attrazione dei parchi Walt Disney, questo film ha riportato l’avventura esotica vecchio stile sul grande schermo, con protagonisti due divi odierni quali Dwayne Johnson Emily Blunt. (Qui la recensione)

Film d’avventura per ragazzi

Film d'avventura per ragazzi

I film d’avventura principalmente dedicati ai ragazzi presentano prossocché le stesse caratteristiche degli altri film di questo genere, ma presentano nel più dei casi dei giovani protagonisti chiamati a grandi imprese. Imprese che spesso e volentieri si rivelano essere metafore del delicato periodo della vita che stanno vivendo e che dunque contribuiscono a rendere questi film ancor più emozionanti. Di seguito, ecco i 3 migliori film d’avventura per ragazzi.

  • I Goonies (1985). Un gruppo di ragazzi trova la mappa del tesoro di Willie l’Orbo, un pirata del XVII secolo, e decide quindi di ritrovarne l’oro per salvare il quartiere dal progetto di riqualificazione urbana che sta per separarli. Diretto da  Richard Donner, questo film basato su un soggetto di Steven Spielberg, produttore del film, è uno dei grandi classici d’avventura per ragazzi, dove i giovani protagonisti si trovano a dover affrontare un mondo fantastico nel tentativo di salvare il loro status quo.
  • Stand by Me – Ricordo di un estate (1986). Estate 1959, Oregon: quattro ragazzini partono per un’escursione lungo la ferrovia affrontando varie avventure e scoprendo il cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima. Tratto da un racconto di Stephen King, è questo uno dei film d’avventura per ragazzi più amati di sempre, dove al di là di quanto compiuto in apparenza dai giovani protagonisti, in gioco c’è la loro amicizia e una serie di profonde riflessioni sulla crescita e le inaspettabili strade che essa porta ad interprendere.
  • Jumanji (1995). Due bambini scoprono un magico gioco da tavolo nella loro soffitta. Mentre giocano, evocano animali feroci e un uomo pazzo, Alan, scomparso ventisei anni prima durante una partita, il quale dovrà cercare di rimettere le cose a posto. Interpretato da Robin Williams, il film è un altro grande classico del cinema d’avventura per ragazzi, con i suoi elementi esotici e quel senso del fantastico che emoziona sempre.

Film avventura del 2023

Film d'avventura 2023

Il 2023 è stato un anno particolarmente fortunato per il genere d’avventura, che ha riempito le sale con titolo molto attesi, tra grandi ritorni ed opere originali, tra adattamenti di celebri romanzi a quelli di acclamati giochi della cultura popolare. Di seguito, i migliori film d’avventura del 2023.

  • Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Il temerario archeologo Indiana Jones lotta contro il tempo per recuperare un quadrante leggendario che può cambiare il corso della storia. Accompagnato dalla sua figlioccia, si scontra con Jürgen Voller, un ex nazista che lavora per la Nasa. Quinta e ultima (?) avventura cinematografica per Jones, interpretato naturalmente da Harrison Ford e qui affiancato da Phoebe Waller-Bridge Mads Mikkelsen. (Qui la recensione).
  • Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente. Molti anni prima di diventare Presidente di Panem, il giovane Coriolanus Snow viene scelto come mentore del Distretto 12 nei nuovi Hunger Games. Qui usa il suo fascino, la sua astuzia e la sua inventiva per aiutare la sua candidata a vincere. Prequel della saga di Hunger Games, questo nuovo film basato sull’omonimo romanzo ha per protagonisti Rachel Zegler e Tom Blyth. (Qui la recensione).
  • La sirenetta. Una giovane sirena fa un patto con una strega del mare, per scambiare la sua bella voce con gambe umane in modo che possa scoprire il mondo sopra l’acqua e impressionare un principe. Adattamento in live action del classico d’animazione Disney, con l’attrice Halle Bailey chiamata ad interpretare la sirenetta Ariel e Melissa McCarthy la diabolica Ursula. (Qui la recensione).
  • 65 – Fuga dalla terra. Dopo essere precipitati su un pianeta sconosciuto, due sopravvissuti scoprono di essere rimasti bloccati sulla Terra, 65 milioni di anni fa. Con una sola possibilità di salvezza, i sopravvissuti devono affrontare delle creature preistoriche. Adam Driver è il protagonista di questo film d’avventura che porta a fare un viaggio nella preistoria, dove ci si deve confrontare con gli innumerevoli pericoli di un territorio ostile. (Qui la recensione).
  • I tre moschettieri – D’Artagnan e I tre moschettieri – Milady. Dal Louvre a Buckingham Palace, in un regno diviso dalle guerre di religione e minacciato dall’invasione dell’Inghilterra, un manipolo di uomini e donne incrocia le spade e lega il proprio destino a quello della Francia. La pellicola è tratta dal celebre romanzo I tre moschettieri (1844) di Alexandre Dumas, il quale è stato suddiviso in due film, D’Artagnan e Milady, interpretati da François Civil, Vincent Cassel, Romain Duris e Eva Green. (Qui la recensione).
  • Aquaman e il Regno Perduto. In questa nuova avventura Aquaman si trova a dover provare ogni mezzo possibile per salvare la città sottomarina di Atlantide e il resto del pianeta da un imminente disastro. Per ridurre al minimo i danni, dovrà sforzarsi di stringere un’alleanza difficile con un improbabile alleato. Sequel di Aquaman, questo nuovo film dedicato al supereroe DC Con protagonista Jason Momoa è uno spassoso film d’avventura. (Qui la recensione).
  • Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri. Un ladro dotato di grande fascino si unisce a un gruppo di improbabili avventurieri per intraprendere un’epica e pericolosa missione, ovvero il recupero di un’antica reliquia. Basato sul celebre gioco da tavolo, il film è un perfetto film d’avventura, con luoghi sbalorditivi, personaggi aderenti ai canoni del genere e pericolose missioni da portare a termine. Divertentissimo e avvincente al punto giusto, il film ha tra i suoi protagonisti gli attori Chris Pine, Michelle Rodriguez e Hugh Grant. (Qui la recensione)
  • Peter Pan & Wendy. La giovane Wendy Darling incontra Peter Pan, un ragazzo che si rifiuta di crescere. Wendy, i suoi fratelli e Campanellino viaggiano con Peter nel magico mondo dell’Isola che non c’è, dove incontreranno però un malvagio capitano pirata che vuole renderli suoi prigionieri. Il film, remake in live action dell’opera animata della Disney del 1953, riprone dunque le avventure di Peter Pan, raccontando però il tutto attraverso gli occhi di Wendy. Ad interpretare Capitan Uncino, si ritrova invece Jude Law. (Qui la recensione).

Film d’avventura da vedere su Netflix

Film d'avventura Netflix

Sono innumerevoli i film d’avventura che si possono ritrovare su Netflix, dai grandi classici a quelli per tutta la famiglia. Qui di seguito, però, si riportano esclusivamente gli Originali Netflix, titoli che non si possono trovare da nessun’altra parte se non su tale piattaforma.

  • Love and Monsters (2020). Un giovane adolescente deve sopravvivere in un mondo post-apocalittico invaso da pericolosi mostri con l’aiuto di un esperto cacciatore. In questo film, candidato agli Oscar nella categoria Migliori effetti speciali, si ritrova non solo tanta avventura, ma anche divertimento e romanticismo, oltre ad un cast composto da Dylan O’Brien, Jessica Henwick e Michael Rooker. (Qui la recensione).
  • The Water Man (2020). Nel disperato tentativo di salvare sua madre, un bambino di 11 anni si avventura in una remota foresta alla ricerca di una figura leggendaria che si narra sia in grado di ingannare la morte. Nel cast del film, oltre al protagonista Lonnie Chavis, si ritrovano gli attori David Oyelowo, Rosario Dawson e Alfred Molina.
  • We Can Be Heroes (2020). Quando i supereroi della Terra vengono catturati dagli alieni, i loro figli dovranno imparare il gioco di squadra per salvare i genitori e il loro pianeta. Questo film, diretto da Robert Rodriguez, vanta un cast composto da attori del calibro di Priyanka Chopra, Pedro Pascal, Boyd Holbrook e Haley Reinhart ed è il sequel di Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D del 2005. (Qui la recensione).
  • Damsel (2024). Una giovane donna accetta di sposare un bel principe, solo per scoprire che era tutta una trappola. Viene infatti gettata in una grotta con un drago sputafuoco e deve fare affidamento solo sul suo ingegno e sulla sua volontà per sopravvivere. Protagonista di questo film d’avventura, che rielabora la figura della damigella in pericolo, è l’attrice Millie Bobby Brown, affiancata da Nick Robinson, Angela Bassett e Robin Wright. (Qui la recensione).
  • Mowgli – Il figlio della giungla (2018). Il cucciolo di uomo Mowgli viene allevato da un branco di lupi nelle giungle dell’India, sotto la tutela dell’orso Baloo e della pantera Bagheera. La temibile tigre Shere Khan, tuttavia, lo vede come una preda e non tarderà a reclamarlo. Nuovo adattamento del classico della letteratura di Rudyard Kipling, il film è diretto da Andy Serkis e si basa sulla compresenza di un attore in carne ed ossa (Rohan Chand) e di animali realizzati in CGI, a cui danno voce in lingua originale gli attori Christian Bale, Cate Blanchett e Benedict Cumberbatch. (Qui la recensione).
  • Slumberland – Nel mondo dei sogni (2022). Una giovane ragazza scopre una mappa per il mondo dei sogni di Slumberland, e con l’aiuto di un eccentrico fuorilegge, attraversa i sogni e fugge dagli incubi, nella speranza di poter rivedere il suo defunto padre. Protagonisti assoluti di questo toccante film d’avventura sono gli attori Marlow Barkley e Jason Momoa.

Tulsa King: Paramount+ annuncia la produzione della seconda stagione

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Paramount+ ha annunciato oggi che è in corso la produzione dell’attesissima seconda stagione della serie originale Tulsa King, interpretata dal candidato all’Oscar Sylvester Stallone. Ideata dal candidato all’Oscar Taylor Sheridan, la serie sarà girata in Oklahoma e ad Atlanta, con il pluripremiato Craig Zisk (Weeds, The Larry Sanders Show) alla regia e alla produzione esecutiva. Il candidato all’Oscar Terence Winter (The Wolf of Wall Street, I Soprano) tornerà come sceneggiatore e produttore esecutivo. TULSA KING è prodotto da MTV Entertainment Studios e 101 Studios in esclusiva per Paramount+.

La serie segue il capo della mafia newyorkese Dwight “Il Generale” Manfredi, appena uscito di prigione dopo 25 anni e esiliato senza complimenti dal suo capo per stabilirsi a Tulsa, in Oklahoma. Rendendosi conto che la sua famiglia mafiosa potrebbe non avere a cuore i suoi interessi, Dwight costruisce lentamente una squadra composta da un gruppo di personaggi improbabili che lo aiutano a stabilire un nuovo impero criminale in un luogo che per lui potrebbe davvero essere un altro pianeta.

Tutte le novità della seconda stagione di Tulsa King

Le guest star della prima stagione Annabella Sciorra e Tatiana Zappardino sono diventate series regular per la seconda stagione, insieme a un incredibile cast che comprende Andrea Savage, Martin Starr, Max Casella, Domenick Lombardozzi, Vincent Piazza e Jay Will, con Garrett Hedlund e Dana Delany.

Il creatore e candidato all’Oscar Taylor Sheridan torna come produttore esecutivo. Tra i produttori esecutivi di TULSA KING anche Sylvester Stallone, David C. Glasser, Terence Winter, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin e Braden Aftergood. Oltre a TULSA KING, il crescente palinsesto di contenuti creati da Sheridan su Paramount+ comprende 1883 e MAYOR OF KINGSTOWN, attualmente in produzione con la terza stagione, SPECIAL OPS: LIONESS, LAWMEN: BASS REEVES, 1923, che entrerà in produzione con la seconda stagione nel corso dell’anno, e la prossima serie inedita LANDMAN, con Billy Bob Thornton.

Un mondo a parte di Riccardo Milani conquista il box office italiano

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UN MONDO A PARTE di Riccardo Milani, con 131.324 spettatori, anche il giorno di Pasquetta è il film più visto. Il film interpretato da Antonio Albanese e Virginia Raffaele cresce rispetto alla giornata di Pasqua, sfiorando 1 milione di euro (€ 935.597). Il totale, dopo 5 giorni, è di quasi 2.8 milioni di euro (€ 2.765.744) con 394.556 spettatori.

Dichiara Giampaolo Letta, AD di Medusa Film che distribuisce il film: “Il successo di UN MONDO A PARTE fa bene a tutti! Un segnale positivo per il cinema italiano che ci fa capire sempre di più l’interesse del pubblico per le storie vere e di sentimenti che raccontano della nostra cultura italiana. Riccardo Milani ci ha regalato un altro film divertente, emozionante, commovente e poetico che racconta con garbo e nobile leggerezza temi importanti quali lo spopolamento dei piccoli paesi di montagna ed il rischio di chiusura delle scuole per mancanza di studenti, l’integrazione e l’inclusione. Si ride e si riflette grazie anche alla grande professionalità dei due straordinari protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele che insieme al regista stanno incontrando in questi giorni il pubblico di ragazzi, adulti, famiglie e bambini in un tour che sta attraversando tutta l’Italia”.

“Siamo molto felici dell’ottima partenza di UN MONDO A PARTE – aggiunge Mario Gianani che con Lorenzo Gangarossa ha prodotto il film per Wildside società del gruppo Fremantle – Riccardo Milani conferma la sua capacità di trattare con estrema sensibilità temi che sanno coinvolgere emotivamente un largo pubblico. Antonio Albanese e Virginia Raffaele sono due straordinari attori e, insieme, formano una coppia inedita eppure già molto affiatata. La strada del film è appena iniziata e con Medusa lo accompagneremo il più lontano possibile”.

“Sono molto contento del successo del film – dichiara Riccardo Milani – e in particolare che la storia di una comunità così piccola, con protagonisti sette bambini e due maestri delle scuole elementari, abbia raggiunto il cuore di tante persone. Credo sia un bel segnale che arriva forte dai piccoli centri del nostro Paese, un segnale di resistenza umana e culturale di un’Italia che non vuole arrendersi e non vuole abituarsi al peggio”.

IF – Gli Amici Immaginari, uno speciale dietro al film di John Krasinski

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Paramount Pictures presenta il cast di voci di IF – Gli Amici Immaginari, l’atteso nuovo film di John Krasinski prodotto da Allyson Seeger, Andrew Form, Ryan Reynolds, John Krasinski. Una produzione Sunday Night / Maximum Effort.

Protagonisti Ryan Reynolds, John Krasinski, Phoebe Waller-Bridge,, Cailey Fleming, Fiona Shaw, Louis Gossett Jr., Alan Kim, Liza Colón-Zayas e  Steve Carell.

Scritto e diretto da John Krasinski, IF – Gli Amici Immaginari è l’incredibile e magica storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.

IF – Gli Amici Immaginari è interpretato da Ryan Reynolds, John Krasinski, Cailey Fleming, Fiona Shaw. A dare le voci agli IF, personaggi meravigliosamente unici che riflettono l’incredibile potere dell’immaginazione di un bambino, saranno Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr. e Steve Carell,  e molti altri ancora.

Apple TV+ svela il trailer della seconda stagione di Jane

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Apple TV+ svela il trailer della seconda stagione di Jane

Apple TV+ ha svelato oggi il trailer della seconda stagione di Jane, la serie per bambini e famiglie, già vincitrice di un Emmy, ispirata al lavoro dell’etologa e conservazionista di fama mondiale, la dottoressa Jane Goodall, DBE, fondatrice del Jane Goodall Institute e Messaggero di Pace delle Nazioni Unite.

Prodotta dal vincitore dell’Emmy J.J. Johnson (“Dino Dana”, “Endlings”, “Lo scrittore fantasma”), da Sinking Ship Entertainment e dal Jane Goodall Institute, la nuova stagione di cinque episodi farà il suo debutto il 19 aprile su Apple TV+.

Ava Louise Murchison (“Reacher”) interpreta Jane Garcia, un’ambientalista in erba di 9 anni che cerca di salvare animali in via di estinzione. Usando la sua potente immaginazione, Jane, insieme ai suoi migliori amici David, interpretato da Mason Blomberg (“Shameless”), e lo scimpanzé Greybeard sarà protagonista di mirabolanti avventure per aiutare a proteggere gli animali selvatici in tutto il mondo perché, secondo il suo idolo, la dottoressa Jane Goodall: “Solo se capiamo, ci importerà. Solo se ci teniamo, li aiuteremo. Solo se li aiutiamo, potranno essere salvati”.

«Credo nel valore e nell’importanza di una serie come “Jane” per ispirare i bambini e le loro famiglie. L’impegno costante di Apple TV+ e di Sinking Ship Entertainment nella narrazione ecologica garantisce che un numero sempre maggiore di giovani sia incoraggiato ad agire per salvare il proprio mondo», ha dichiarato la dottoressa Goodall.

Jane segna la seconda serie Apple Original prodotta da Sinking Ship Entertainment, unendosi alla serie vincitrice del Daytime Emmy Award “Lo scrittore fantasma”. Da Sinking Ship Entertainment, è una serie live-action/CGI ideata da JJ Johnson, che è partner della compagnia e produttore esecutivo insieme a Christin Simms, Blair Powers, Matt Bishop e Andria Teather del Jane Goodall Institute.

La serie ha recentemente vinto un Children’s and Family Emmy Award per gli eccezionali effetti visivi per un programma in live action ed è stata premiata dall’Annual Environmental Media Association Awards nella categoria Children’s Television.

Chance Perdomo: il cast di Gen V piange la co-star

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Chance Perdomo: il cast di Gen V piange la co-star

Il cast di Gen V di Prime Video ha condiviso una dichiarazione congiunta sui social media rendendo omaggio al loro defunto co-protagonista Chance Perdomo, morto in un incidente motociclistico a 27 anni. Perdomo è stato un personaggio regolare nella serie spin-off di The Boys e ha interpretato Andre Anderson nella sua prima stagione.

“I nostri cuori sono con i cari di Chance mentre piangiamo questa perdita scioccante”, si legge nella dichiarazione. “Ricorderemo i momenti speciali che abbiamo vissuto insieme, il suo sorriso contagioso che poteva illuminare ogni stanza, i suoi calorosi abbracci e l’autenticità che portava sempre con sé. Riposa in pace caro amico, ci mancherai profondamente. Con amore, il cast di “Gen V”. La dichiarazione è stata condivisa sui social media dai membri del cast Maddie Phillips, Derek Luh, Asa Germann, Lizze Broadway, Sean Patrick Thomas e altri. Molti attori hanno incluso le foto che hanno scattato a Perdomo dietro le quinte della produzione della prima stagione.

Altri membri del cast di Gen V hanno pubblicato ulteriori tributi a Perdomo sui social media. Patrick Schwarzenegger ha scritto su X: “Questo fa male. Molto. Che attore giovane e talentuoso e che grande amico: se n’è andato troppo presto. È stato un piacere lavorare con lui in ‘Gen V.’ RIP Chance”.

Broadway ha scritto il suo tributo su Instagram prima di condividere la dichiarazione congiunta del cast, scrivendo: “Ricordando il mio amato amico e compagno di cast, Chance Perdomo, la cui scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nel mio cuore. Chance possedeva così tanti doni di cui ho fatto tesoro profondamente. È stato una parte vitale della mia crescita come individuo, il suo spirito gentile mi ha sollevato quando ne avevo più bisogno. Per me è stato e sarà sempre il mio supereroe. Sono sotto shock e soffro profondamente la sua perdita. Riposa in pace, caro Chance. Avrai per sempre un posto speciale nel mio cuore. Ti voglio bene.”

Perdomo era noto anche per aver interpretato Ambrose Spellman in Le terrificanti avventure di Sabrina di Netflix. In Gen V, Andre Anderson di Perdomo è uno studente della Godolkin University che sfrutta le capacità di manipolazione magnetica. Il suo addetto stampa ha confermato la morte dell’attore britannico-americano il 30 marzo.

“Non riusciamo a capacitarci. Per quelli di noi che lo conoscevano e lavoravano con lui, Chance era sempre affascinante e sorridente, un’entusiasta forza della natura, un artista incredibilmente talentuoso e, più di ogni altra cosa, semplicemente una persona molto gentile e adorabile. Anche scrivere di lui al passato non ha senso. Siamo così dispiaciuti per la famiglia di Chance e siamo addolorati per la perdita del nostro amico e collega. Abbracciamo i tuoi cari stasera.”

La produzione della seconda stagione di Gen V è stata ritardata in seguito alla sua morte.

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Codice: Cacciatore, tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

Ogni paese ha, cinematograficamente parlando, il proprio letale e inarrestabile assassino. Se gli Stati Uniti hanno ora il John Wick di Keanu Reeves, il Sudafrica ha invece ora trovato in Zuko Khumalo colui in grado di assumere questo ruolo. Ecco allora che il nuovo film Netflix, Codice: Cacciatore, presenta un’avventura nei territori dello Stato africano tra complotti e brutali combattiimenti. Con questo nuovo lungometraggio prende dunque vita un racconto adrenalinico e ricco di azione, che si snoda attraverso ambienti particolarmente affascinanti e dimostra di non avere nulla da invidiare ai suoi simili occidentali.

Regista del film è Mandla Dube, già autore di Kalushi: The Story of Solomon Mahlangu L’assedio di Silverton. Per gli appassioanti del genere, è dunque questo un film da non lasciarsi sfuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Codice: Cacciatore. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Codice: Cacciatore cast
Bonko Khosa è Zuko in Codice: Cacciatore. Cr. Per gentile concessione di Netflix © 2024

La trama e il cast di Codice: Cacciatore

Protagonista del film è Zuko Khumalo, un letale assassino sudafricano ora ritiratosi per condurre una vita tranquilla, diviso tra un umile lavoro come meccanico e la propria famiglia. La sua pace, tuttavia, viene spezzata quando il suo vecchio amico e mentore, Johnny – un politico caduto in disgrazia – chiede a Zuko di avventurarsi in tutto il Sudafrica per far emergere le orribili azioni di cui il candidato presidenziale Daza Mtima si è macchiato. Johnny gli assicura che, se svelata la cospirazione politica, l’intera catena di comando del Sudafrica potrebbe sgretolarsi. Ma lui non può farlo da solo e ha bisogno dell’aiuto di Zuko, che si ritroverà costretto ad accettare quella che è però una missione estremamente pericolosa.

Ad interpretare Zuko Khumalo vi è l’attore Bonko Khoza, noto per il ruolo di Boma nel film The Woman King (2022), con protagonista Viola Davis. Accanto a lui recitano Connie Ferguson nel ruolo di Molebogeng Kwena, direttore dell’Intelligence presidenziale, e Masasa Mbangeni in quello di Malibe Mambi, fidanzata di Zuko. L’attore Tim Theron ricopre invece il ruolo di Tiger de Klerk, un agente tattico che lavora per Mo. Peter Butler è Johnny Klein, ex collaboratore di Zuko ed ex direttore generale delle Relazioni Internazionali, mentre Connie Chiume (visto in Black Panther) è Thandiwe Makeba, l’ex ministro degli Affari esteri. Sisanda Henna, infine, è il candidato presidente Daza Mtima.

Codice: Cacciatore location
Bonko Khosa è Zuko in Codice: Cacciatore. Cr. Per gentile concessione di Netflix © 2024

Codice: Cacciatore è tratto da un libro

Il film, come anticipato, è l’adattamento dell’omonimo romanzo del 2003 dello scrittore e giornalista sudafricano Deon Meyer. Ci sono però diverse differenze tra le due opere, a partire dal nome del protagonista, che nel romanzo non è Zuko Khumalo bensì Tiny Mpayipheli. Questi, inoltre, non è propriamente un ex assassino bensì un pistolero su commissione del governo. Diverso è anche il motivo che lo richiama all’azione, che a differenza del film, nel libro è il rapimento di un suo vecchio e fidato amico, per liberare il quale ha a disposizione solo settantadue ore. Restano però simili il complotto e le numerose forze avverse con cui il protagonista si trova costretto a confrontarsi.

Le location del film: ecco dove è stato girato

Codice: Cacciatore si svolge grossomodo in tutto il Sudafrica, ma in particolare a Waterkloof – sobborgo benestante della città di Pretoria, nella provincia di Gauteng – Pretoria – capitale amministrativa del Sudafrica, anche nota come  Tshwane -, Vlottenburg, Città del Capo – di cui in particolare vediamo il City Hall e il V&A Waterfront – e la città di Maseru, del Lesotho, Stato dell’Africa Meridionale. Location particolarmente affascinante sono invece le Montagne Swartberg, situate nella parte ovest del paese e che possono essere viste prevalentemente sullo sfondo di alcune scene.

Il trailer del film e come vederlo in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Codice: Cacciatore unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 2° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Anthony Mackie afferma che la Marvel è uno “spazio di intrattenimento controllato”

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Anthony Mackie è stato un sostenitore dell’universo cinematografico Marvel sin da quando ha debuttato nei panni di Sam Wilson/Falcon in Captain America: The Winter Soldier nel 2014. L’attore ha partecipato anche ad altri film del franchise, come i film degli Avengers e la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier. Ora, Mackie sta assumendo il ruolo di Capitan America nel prossimo film Captain America: Brave New World.

Mentre promuoveva la sua ultima serie Twisted Metal nel Regno Unito, Anthony Mackie ha paragonato il progetto alla sua esperienza nella realizzazione di film Marvel e ha detto a Radio Times che in quella occasione c’era molta più libertà narrativa rispetto alle produzioni del MCU.

“Direi che la Marvel è completamente diversa, proprio perché è uno spazio di intrattenimento controllato. Ad esempio, c’è poco che puoi fare”, ha osservato Mackie. “C’è un certo limite alla creatività che puoi mettere sul tavolo, perché Stan Lee ci ha dato così tanti contenuti. Mentre con questo [‘Twisted Metal’], era come, ‘C’è un ragazzo e una ragazza… Vai!’ Quindi siamo stati davvero in grado di costruire il mondo attorno alla premessa.”

Mackie concorda sul fatto che un progetto come Twisted Metal ha la libertà di introdurre e uccidere i personaggi a piacimento, cosa che non è qualcosa che il Marvel Cinematic Universe può intrattenere così facilmente. “Questa è la cosa difficile dell’universo Marvel. È come se non potessi davvero uscire dagli schemi di quei fumetti”, ha detto l’attore. “Sapete, quando abbiamo introdotto il Falcon e l’evoluzione del personaggio in Capitan America, tutto ciò doveva coincidere con ciò che Stan ci aveva già dato. Quindi è un gioco di destrezza interessante far parte di quel mondo. In questo caso invece era più come, ‘Divertiamoci e scopriamolo man mano che procediamo.'”

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Marvel e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Barbie, Shakira su film: “Toglie agli uomini la possibilità di essere uomini”

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Tra le tante voci a favore e contro il Barbie di Greta Gerwig, il parere sul film di Shakira sembra destinato a creare scompiglio. La cantante colombiana ha conversato con Allure e in questa occasione ha avuto modo di esprimersi sul film in termini abbastanza inaspettati.

Patricia Alfonso Tortolani di Allure ha chiesto a Shakira se avesse visto Barbie. E la cantante ha risposto che l’ha visto con i suoi due figli: “I miei figli lo hanno odiato assolutamente. Sentivano che era castrante. E sono d’accordo, in una certa misura. Sto crescendo due ragazzi. Voglio che anche loro si sentano potenti [pur] rispettando le donne. Mi piace la cultura pop quando tenta di dare potere alle donne senza privare gli uomini della loro possibilità di essere uomini, di proteggere e provvedere.” Ha spiegato la cantante, continuando: “Credo nel dare alle donne tutti gli strumenti e la fiducia, possiamo fare tutto senza perdere la nostra essenza, senza perdere la nostra femminilità. Penso che gli uomini abbiano uno scopo nella società e che le donne ne abbiano anche un altro. Ci completiamo a vicenda e questo complemento non dovrebbe andare perduto”.

La posizione di Shakira, pur controversa agli occhi di chi vede in Barbie un moderno manifesto pop del femminismo, si basa sull’assunto che a parità di diritti e di considerazione umana, uomini e donne sono effettivamente diversi, e sarebbe sano se questa complementarità fosse rispettata e mantenuta nella società. Non è un punto di vista così tanto sbagliato…

Titanic: ecco chi avrebbe potuto interpretare Rose al posto di Kate Winslet

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Ci sono alcuni ruoli cinematografici che diventano così memorabili grazie alla performance dell’attore che li interpreta che è difficile immaginare un altro viso in quella parte. A volte, può essere persino difficile accettare l’idea che l’attore che associamo così profondamente a quel ruolo abbia dovuto fare un’audizione per ottenerlo e che avrebbe potuto essere sostituito da qualcun altro. L’elenco dei ruoli/attori che hanno fatto storia è lunghissimo, non potremmo immaginare nessun altro nel ruolo del T-800 di Terminator o in quello della Sposa di Kill Bill se non Arnold Shwarzenegger o Uma Thurman.

Due personaggi che appartengono sicuramente a questa lista sono Jack Dawson e Rose Dewitt Bukater di Titanic, interpretati meravigliosamente da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. La tragica storia d’amore di Jack e Rose è così profondamente radicata nella nostra memoria collettiva che può essere difficile immaginarli come semplici persone immaginarie interpretate da attori diversi. Ma, per quanto riguarda Rosa, siamo andati molto vicini a vederla con un altro volto. Gwyneth Paltrow era infatti la prima scelta.

Gli spettatori al giorno d’oggi non hanno problemi a immaginare Kate Winslet in ruoli più moderni. Dopo Rose in Titanic, la parte più memorabile dell’attrice è probabilmente quella di Clementine dai capelli blu nel romance di fantascienza del 2004 Eternal Sunshine of a Spotless Mind. Ancora più recentemente, l’attrice ha ricevuto nomination agli Emmy e ai BAFTA per il ruolo di una detective di provincia nella serie della HBO Mare of Easttown. Ma non molto tempo fa, Kate Winslet era una di quelle artiste che gli spettatori avevano difficoltà a immaginare con qualcosa che non fosse un corsetto e una gonna a cerchio. All’inizio della sua carriera, l’attrice si è fatta un nome recitando in ricostruzioni d’epoca ispirati a William Shakespeare e Mark Twain.

Il grande successo cinematografico di Kate Winslet risale al thriller del 1994 Creature del cielo, diretto da Peter Jackson. Nel film, l’attrice recita al fianco di Melanie Lynskey come parte di una coppia di inseparabili amiche adolescenti che alla fine vengono spinte all’omicidio quando i genitori cercano di porre fine alla loro amicizia. La storia è basata sull’omicidio Parker-Hulme che scosse la Nuova Zelanda all’inizio degli anni ’50. E, per un po’, questo sarà il ruolo più “contemporaneo” della Winslet.

Subito dopo, l’attrice ha interpretato il ruolo di una principessa medievale in A Kid in King Arthur’s Court di Michael Gottlieb, una commedia liberamente ispirata a A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court di Mark Twain. Dalla Tavola Rotonda, la Winslet è passata alla Reggenza inglese, interpretando Marianne Dashwood in Ragione e sentimento di Ang Lee, un adattamento del classico romanzo omonimo di Jane Austen. Poi ha interpretato il ruolo di una liberale britannica del XIX secolo in Jude di Michael Winterbottom e Ofelia di Amleto nella versione di Kenneth Branagh dell’opera di Shakespeare.

Tutta questa carriera nei film d’epoca dovrebbe rendere Kate Winslet perfetta per il ruolo di una socialite dell’inizio del XX secolo che si innamora di un ragazzo povero a bordo della più famigerata nave da crociera mai esistita, giusto? Beh, non secondo James Cameron del 1997. In un’intervista con la rivista GQ, James Cameron rivela che secondo lui scegliere Winslet come protagonista sarebbe stata una mossa estremamente ovvia. Secondo Cameron, la Winslet stava sviluppando una sorta di reputazione per i suoi film storici, all’epoca, che le valse il soprannome di Corset Kate.

“Così ho pensato ‘Oh, amico, sembrerà il casting più pigro del mondo”, ha detto il regista. Tuttavia, ha accettato di incontrarla e alla fine le ha dato la parte. Come tutti noi ormai sappiamo, era semplicemente fantastica nel ruolo, quindi non c’era altra scelta per il giovane James Cameron. Tuttavia, prima dell’audizione di Winslet, il regista aveva quasi scelto qualcun altro per il ruolo: Gwyneth Paltrow, vincitrice dell’Oscar come migliore attrice in Shakespeare in Love.

Gwyneth Paltrow si era già fatta un nome come attrice di film d’epoca quando uscì Titanic per la prima volta. Nel 1996, ha recitato nel suo adattamento di Austen, interpretando il personaggio principale di Emma di Douglas McGrath, ma il suo curriculum era notevolmente più diversificato rispetto a quello di Winslet. Il ruolo per cui è diventata famosa è stato quello della moglie di Brad Pitt nel thriller contemporaneo Se7en, diretto da David Fincher, un film che molto probabilmente è l’esatto opposto di un dramma storico. Anche se anni dopo, nel 1999, sarebbe diventata ancora una volta sinonimo di ruoli d’epoca per la sua interpretazione in Shakespeare in Love di Joh Madden, aveva una serie di ruoli moderni al suo attivo, in film che spaziavano dalle commedie romantiche ai thriller. Quindi Paltrow sarebbe stata memorabile quanto la Winslet nel ruolo di Rose? È difficile da dire, sicuramente sarebbe stata una scelta meno ovvia.

Batman Begins: il peso di Christian Bale è stato un “problema” nel corso delle riprese

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Il premio Oscar Christian Bale si è guadagnato una solida reputazione di interprete solido e dedito ai suoi ruoli grazie anche alle ormai proverbiali trasformazioni fisiche a cui si è sempre sottoposto.

Nonostante sia sceso a una massa corporea malsana in The Fighter e L’Uomo senza sonno, Bale è stato in grado di aumentare il suo peso per interpretare figure (letteralmente) sovradimensionate in American Hustle – L’apparenza inganna e Vice – L’uomo nell’ombra. Tuttavia, questa ua grande dedizione e la sua capacità di aumentare e diminuire il suo peso con grande disciplina ha rappresentato un problema in Batman Begins.

Dopo aver perso 60 chili per interpretare Trevor Reznik in L’Uomo senza sonno, il corpo di Bale era più vulnerabile di quanto non fosse mai stato prima. Bale seguiva una dieta a base di una mela, caffè e acqua al giorno e aveva iniziato a fumare e bere whisky per perdere ancora più peso. Ciò finì per essere estremamente dannoso per la sua salute, e il problema crebbe al punto che i produttori del film erano preoccupati per la forma fisica della loro star dopo aver completato la produzione del film. Prima di L’Uomo senza sonno, Bale aveva dimostrato di poter raggiungere i massimi livelli di forma fisica per American Psycho, e aveva bisogno di tornare a un peso normale se avesse mai voluto recitare in un altro film. Oltrettutto, Bale avrebbe dovuto rafforzarsi ancora di più se voleva essere convincente nei panni del Cavaliere Oscuro di Gotham City.

Il ruolo di Bruce Wayne in Batman Begins era uno di quelli che molti dei più importanti uomini di Hollywood stavano cercando. Billy Crudup e Jake Gyllenhaal erano tra i migliori contendenti per assumere il ruolo in quello che sarebbe stato il primo film di Batman live-action da Batman & Robin del 1997. Anche Christopher Nolan si stava dimostrando uno dei registi più talentuosi del settore e, dopo il successo di Memento e Insomnia, gli attori erano ansiosi di lavorare con lui. Da parte sua, Bale stava lavorando con i più grandi registi, e Nolan era il prossimo sulla sua lista. E così ha lavorato duro per ottenere il ruolo, ma sfortunatamente ha lavorato… un po’ troppo.

Bale doveva essere in grado di adattarsi realisticamente al costume di Batman e apparire realistico durante le scene in cui Bruce si allena con la Lega delle Ombre e Ra’s Al Ghul (Liam Neeson). Bale si è allenato nel Wing Chun Kung Fu con l’allenatore di arti marziali Eric Oram e ha imparato l’arte del combattimento per prepararsi alle scene di allenamento e alle sequenze d’azione estese nel film. Tuttavia, alla fine ha guadagnato 45 chili in più di massa muscolare, che si sono rivelati una decina di troppo rispetto a quello che aveva in mente Nolan. Così, ha dovuto perdere peso prima dell’inizio delle riprese. Il risultato è stato perfetto, e l’attore ha consegnato al mondo una grande performance, sia fisica che emotiva di Bruce Wayne/Batman.

Da allora, è stato una fisarmonica. È diventato obeso per lavorare con David O. Russell per American Hustle – L’apparenza inganna, e ha aggiunto i muscoli per Exodus: Gods and Kings di Ridley Scott. Ha ripreso peso per il ruolo di Dick Cheney in Vice – L’uomo nell’ombra, poi è andato ben oltre la perdita di peso per Le Mans ’66 – La Grande Sfida. Il suo co-protagonista Matt Damon ha notato che Bale aveva “una disciplina da monaco che è davvero impressionante da vedere”. Sembra esserci un limite al suo impegno. Durante la campagna promozionale per Le Mans ’66 – La Grande Sfida, Bale ha ammesso che avrebbe smesso di trasformare il suo corpo a causa del prezzo che avrebbe pagato sulla sua salute fisica e mentale.

C’è ancora domani: recensione del film di Paola Cortellesi – #RoFF18

A Paola Cortellesi e al suo esordio alla regia C’è ancora domani è spettato il compito di aprire la sezione Progressive Cinema, Concorso, della diciottesima Festa del Cinema di Roma. Dopo tanti ruoli da interprete dal talento evidente e versatile, capace di unire comico e drammatico, avendo all’attivo una carriera ormai consolidata da sceneggiatrice, Paola Cortellesi arriva dunque alla sua prima regia cinematografica.

Lo fa con un lavoro tra commedia e dramma, dai toni spesso amari, anche molto amari, ma ricco di momenti leggeri. Parla di donne nella Storia e con le loro storie di vita quotidiana. Accanto a lei, che sceglie per sé il ruolo della popolana Delia, Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli, Emanuela Fanelli, Vinicio Marchioni, oltre a un manipolo di talentuosi giovani e giovanissimi attori.

La storia di Delia in C’è ancora domani

Seconda metà degli anni Quaranta. Delia, Paola Cortellesi, vive con il marito Ivano, Valerio Mastandrea, e i tre figli in un palazzo popolare di Roma. Si dà da fare da mattina a sera con mille lavoretti, oltre che mandare avanti la casa, occuparsi dei figli e del suocero, il bisbetico Sor Ottorino, Giorgio Colangeli, mentre il marito lavora fuori tutto il giorno. Ivano è il padrone di casa, in tutti i sensi, decide e dispone tutto ciò che si fa in famiglia.

Per rimarcare la sua autorità, non manca di dispensare alla moglie sberle e cinghiate, ogni qualvolta sia a suo avviso, necessario. Delia può confidarsi solo con l’amica Marisa, Emanuela Fanelli, con cui si concede i pochi momenti di svago. Ora che Marcella, Romana Maggiora Vergano, la figlia maggiore, la sua prediletta, è in procinto di sposarsi con Giulio, Francesco Centorame, figlio di proprietari di un ben avviato bar, Delia è felice che almeno per la figlia il futuro prospetti qualcosa di diverso. Marcella, dal canto suo, non vede l’ora di sistemarsi e lasciare miseria e violenze. Inaspettata, arriva però una lettera per Delia e le fa pensare che forse un futuro diverso è ancora possibile anche per lei.

C'è ancora domani Paola Cortellesi Valerio Mastandrea

Atmosfere anni ’40, senza nostalgia

C’è ancora domani si propone da un lato il non facile compito di riportare lo spettatore indietro nel tempo, di immergerlo nelle atmosfere della Roma anni Quaranta, del dopoguerra, quando la città brulicava di speranza, ma faceva ancora i conti con la fame e gli stenti patiti durante la guerra. Ma anche una città in cui c’era un forte senso di comunità.

Quella di Cortellesi non è, però, un’operazione nostalgia, come non lo è l’uso del bianco e nero. La fotografia di Davide Leone si può pensare filologica rispetto al periodo trattato, ma è anche austera e sobria come la sua protagonista. Delia sembra non pensare mai la sua vita a colori. Cortellesi mostra di sapere dove guardare per ricostruire, da romana, quell’ambiente, oltre ad aver fatto un accurato lavoro di approfondimento, trasferito poi in sceneggiatura, assieme a Furio Andreotti e Giulia Calenda.

I diritti delle donne e l’impegno civile

Quella di C’è ancora domani è piuttosto un’operazione memoria, che ricorda a tutti, ma soprattutto alle donne, vere protagoniste del film – non solo Delia – da dove si è partiti e dove ci si trova oggi. Il tema della condizione femminile e dei diritti delle donne è infatti il fulcro del film. Sebbene sia oggi ampiamente trattato, forse anche abusato, Paola Cortellesi è riuscita a proporlo con la sua sensibilità. Non si è tirata indietro di fronte all’impegno civile, affrontandolo con passione, come già aveva fatto da attrice tratteggiando ruoli di donne capaci di lottare per i propri diritti – l’architetto Serena Bruno di Scusate se esisto!, o l’operaia de Gli ultimi saranno ultimi, ad esempio. Lo fa ora interpretando con coinvolgimento e aderenza Delia, ma anche con il suo sguardo dietro la macchina da presa.

Accanto a lei, un cast di ottimi attori, a partire da certezze come Valerio Mastandrea, cui è affidato l’ingrato compito di interpretare Ivano, uomo qualunque, dietro la cui facciata apparentemente goffa e a tratti ridicola, si nasconde violenza. Ci sono anche Emanuela Fanelli, Vinicio Marchioni e Girogio Colangeli, tutti in parte, ma una menzione speciale va ai giovani: in particolare a Romana Maggiora Vergano, che interpreta con intensità la giovane Marcella.

C'è ancora domani Romana Maggiora Vergano

Cortellesi regista in C’è ancora domani

La regia di Paola Cortellesi mescola ironia, sarcasmo e commedia pura a una durezza e amarezza drammatiche, anche se la violenza viene lasciata intuire dietro una porta chiusa, o mimata in una sorta di danza macabra con suggestioni da musical. Sceglie in sostanza di essere più poetica che cruda. Il ricorso al ballo e alla musica come elementi trainanti in alcune sequenze è peculiare, ma non sempre azzeccato.

Lo è sicuramente, ad esempio, nella sequenza finale del film. Anche nel filone “romantico” della storia, che coinvolge Delia e Nino, Vinicio Marchioni, un suo vecchio spasimante, alcune soluzioni che vogliono essere poetiche, risultano un po’ melense e forse retoriche. Nonostante ciò, il lavoro resta coeso ed efficace.

Un ponte fra passato e presente che parla a tutti

C’è ancora domani è un film fortemente legato al presente. Parla alle donne di ieri, ma soprattutto di oggi, e anche agli uomini. Riesce a far riflettere su un fenomeno come quello della violenza di genere che è dilagante al punto da far dubitare che così tanta strada sia stata percorsa dal dopoguerra ai giorni nostri.

Sa coniugare la Storia con la “S” maiuscola con le storie delle tante donne che, come Delia, in ogni luogo e in ogni tempo, sembrano non trovare il coraggio di far sentire la propria voce, ma poi si riscattano. Lo spettatore si interroga sull’oggi, ma non si nascondono neanche le ombre del passato.

Il risultato è un lavoro complessivamente efficace e d’impatto, in cui si legge una costante preoccupazione, un’urgenza verso le nuove generazioni di donne. È a loro che si rivolge essenzialmente questo buon esordio. C’è ancora domani appare senz’altro adatto per la fruizione da parte delle scuole.

With Love: anche Daniel Wu insieme a Ke Huy Quan

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With Love: anche Daniel Wu insieme a Ke Huy Quan

C’è ancora molto mistero attorno a With Love, il film che vedrà il ritorno di Ke Huy Quan sul grande schermo dopo la sua acclamata interpretazione in Everything Everywhere All At Once. Ma secondo Deadline, è stato confermato che Daniel Wu si è unito al cast del film. Al momento, però, non sono stati rivelati dettagli sul suo personaggio.

Il film sarà anche una riunione per Daniel Wu e Ke Huy Quan, che sono stati visti di recente insieme in American Born Chinese. Wu ha avuto anche un ruolo ricorrente nella quarta stagione di Westworld.

Il film segna il primo ruolo da protagonista di Huy Quan da quando ha vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista, e vede alla produzione Kelly McCormick e David Leitch di 87North, che hanno anche prodotto Atomic Blonde, Nobody e il prossimo film che si annuncia un siccesso, The Fall Guy.

Il film è sceneggiato da Josh Stoddard, Luke Passmore e Matthew Murray. Anche Guy Danella produce per 87North. Al suo debutto alla regia cinematografica con With Love c’è l’acclamato stuntman veterano e coordinatore dei combattimenti Jonathan Eusebio. I dettagli della trama sono tenuti nascosti.

Il vicepresidente esecutivo dello sviluppo della produzione della Universal Jay Polidoro e il direttore dello sviluppo della produzione Tony Ducret supervisioneranno il progetto per conto dello Studio.

Nel cast del film è stata confermata anche Ariana DeBose.

Omen – L’Origine del Presagio: ecco la scena che ha creato problemi con la censura

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ATTENZIONE SPOILER SUL FILM

Quando si tratta delle classificazioni dei film emesse dalla MPAA, non è sempre chiaro al pubblico il motivo per cui alcuni titoli finiscono con le valutazioni che hanno. È facile capire perché la nudità e la violenza influiscono sulla valutazione di un film, ma cosa succede quando una singola ma importante inquadratura inserisce il tuo progetto nella temuta categoria NC-17 (vietato ai minori di 17)? Durante un’intervista con Collider, la regista di Omen – L’Origine del Presagio, Arkasha Stevenson ha rivelato che ha dovuto affrontare proprio quella situazione per riportare il film horror nella classificazione R.

Durante l’intervista, Stevenson ha detto che la causa di tutto il fastidio era… una vagina. La regista ha rivelato che “era davvero importante per noi non feticizzare o sessualizzare questo orrore corporeo e umanizzare davvero l’anatomia femminile”, ma la MPAA non lo ha permesso. È stato allora che il team si è reso conto che avrebbe dovuto trovare un compromesso se voleva restare fedele alla propria visione e mantenere comunque la classificazione R:

“Sono sempre titubante nel cercare di capire il loro processo. Inizialmente, era solo questa ripresa frontale di questa mano che usciva dalla vagina. E la ripresa inizia da prima che iniziamo a vedere questa mano demoniaca. E il compromesso è stato di passare all’immagine frontale solo dopo che l’elemento soprannaturale è già apparso nell’immagine. Quindi quello che ho capito era che non era ciò che stava accadendo al corpo ad essere offensivo (la mano demoniaca che viene partorita), era il corpo, l’immagine della vagina, che era offensivo. Eppure, sai, è il 2024. C’è molta nudità frontale maschile, c’è molta nudità femminile, ma la nudità femminile è sempre vista in una luce sessuale. Ed era interessante che questo fosse ciò che avrebbe oltrepassato il confine. Ma una volta che ci siamo resi conto che quello sarebbe stato il campo di battaglia, penso che tutti fossero totalmente dalla nostra parte, compreso lo studio, per far passare davvero questa immagine”.

Inoltre, Stevenson ha rivelato che i montaggi di Omen – L’Origine del Presagio “sono andati avanti e indietro, credo, cinque volte” finché non sono riusciti finalmente a trovare una versione che assicurasse il rating R meno severo. Ciò che pensava fosse strano, tuttavia, è che, nella sua percezione, la scena è risultata “stranamente più grafica” nella versione finale. Un’altra cosa che ha sconcertato la regista è che l’inquadratura frontale della vagina era l’unica cosa che ha davvero infastidito la MPAA, dicendo: “Abbiamo un film piuttosto cruento, abbiamo molta violenza, abbiamo molto body horror. E abbiamo anche un fallo demoniaco, e niente di tutto ciò ha attivato una classificazione NC-17.”

Stevenson ha aggiunto che questo “è abbastanza indicativo di dove siamo adesso e, penso, di dove dobbiamo arrivare”. Ciò ha portato la regista a sottolineare l’importanza di riscrivere la storia per quanto riguarda il modo in cui i film horror si avvicinano e rappresentano il corpo femminile: “C’era un piccolo muro tra me e l’orrore perché per la maggior parte del tempo avevo la sensazione che la violenza raffigurata era feticizzata quando si trattava di donne. E quindi questo è stato un vero esercizio nel cercare di rendere l’obiettivo puramente attraverso la paura. E quando parli di argomenti così intensi, credo, come la nascita, la riproduzione forzata e l’aggressione sessuale, penso che sia davvero importante non rifuggire dall’immaginario e umanizzare ciò che di solito viene immaginato.”

Di cosa parla Omen – L’Origine del Presagio?

Quando una giovane donna americana viene mandata a Roma per iniziare una vita al servizio della chiesa, incontra un’oscurità che la porta a mettere in discussione la sua stessa fede e a scoprire una terrificante cospirazione che spera di far nascere l’incarnazione del male. Omen – L’Origine del Presagio è interpretato da Nell Tiger Free (Servant), Tawfeek Barhom (Maria Maddalena), Sonia Braga (Il bacio della donna ragno), Ralph Ineson (The Northman), Nicole Sorace (The Good Mothers), Andrea Arcangeli (Il Divin Codino), con Charles Dance (Il Trono di Spade) e Bill Nighy (Living).

Il film è diretto da Arkasha Stevenson ed è basato sui personaggi creati da David Seltzer (Il presagio), con un soggetto di Ben Jacoby (Bleed) e una sceneggiatura di Tim Smith & Arkasha Stevenson e Keith Thomas (Firestarter). David S. Goyer (Hellraiser) e Keith Levine (The Night House – La casa oscura) sono i produttori, mentre Tim Smith, Whitney Brown (Rosaline) e Gracie Wheelan sono i produttori esecutivi.

Colin Farrell: “The Penguin non esisterebbe se non fosse per una certa persona”

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In una nuova intervista con Entertainment Tonight, l’attore di The Penguin Colin Farrell ha lodato il talento del truccatore e designer di protesi dello show, Mike Marino. Senza di lui, Farrell afferma che lo show non esisterebbe. “Non ho mai avuto così poca responsabilità per un personaggio che ho interpretato come con questo,” ha detto Farrell a ET in un’intervista per promuovere il suo prossimo show su Apple TV+, Sugar.

“Detto per dire, perché questo spettacolo non esisterebbe se non fosse stato per Mike Marino a creare il volto di quel tizio”, ha spiegato. Nell’intervista, Colin Farrell ha anche rivelato quanto tempo gli occorre per trasformarsi completamente in Oswald Cobblepot. “Trascorrevamo tre ore sulla sedia ogni mattina, il che va bene perché adoro la troupe che avevamo”, ha dichiarato Farrell.

Ha aggiunto: “C’erano persone che facevano le sopracciglia a Los Angeles e le mandavano in giro. E c’era qualcuno che faceva i denti e c’era un tale insieme di persone che si univano per crearlo. Ci vuole un villaggio per costruirlo. Mi è piaciuto molto lavorarci. È stato fantastico.” La Warner Bros. Discovery ha recentemente deciso di posticipare il sequel di The Batman al 2 ottobre 2026, un anno intero dalla data di uscita originale del 3 ottobre 2025.

Con il primo film uscito il 4 marzo 2022, significa che ci sarà un intervallo di quattro anni tra le puntate cinematografiche. Di conseguenza, The Penguin di Colin Farrell giocherà un ruolo cruciale nel mantenere l’interesse dei fan acceso sul franchise, mentre il rinnovamento cinematografico DCU di James Gunn e Peter Safran sembra pronto a introdurre Gotham e il Cavaliere Oscuro in The Brave and the Bold (o potenzialmente prima). The Penguin non ha ancora una data di uscita esatta, ma è confermato per l’autunno 2024.

Sam Raimi afferma che non sta lavorando ANCORA a Spider-Man 4 con Tobey Maguire

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Quando è stato confermato che Tobey Maguire avrebbe ripreso il ruolo di Peter Parker per Spider-Man: No Way Home, non c’è voluto molto prima che spuntassero voci secondo cui Sam Raimi era in trattative per dirigere un suo quarto film dell’Uomo Ragno, con il grande protagonista originale.

All’epoca non si è dato troppo peso alle voci, ma quando No Way Home è uscito e ha incassato oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo, Sony Pictures ha tentato di trarre vantaggio da quel successo riconsiderando il lavoro fatto da Sam Raimi, e anche quello portato avanti pochi anni dopo con The Amazing Spider-Man. A Raimi è stato chiesto delle voci mentre parlava con CBR al CinemaCon.

“Beh, non ne ho ancora sentito parlare”, ha risposto il regista. “L’ho letto, ma in realtà non ci sto ancora lavorando. Voglio dire, Marvel e Columbia hanno così tanto successo con gli attuali [film] di Spider-Man, e non so se torneranno da me e diranno: “Bene, gente, possiamo farlo”, racconta anche quella storia!’”

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Ha continuato: “Non ne sono sicuro, ma adoro tutti i nuovi film di Spider-Man. Ho adorato Spider-Man: No Way Home. È stato davvero molto potente vedere di nuovo Tobey [Maguire] nel film.” Quindi, non sembra che ci sia qualcosa in cantiere al momento, ma questo “ancora” potrebbe indicare che ha avuto discussioni su un potenziale Spider-Man 4, o quantomeno è interessato alla possibilità di tornare in franchising.

In una precedente intervista, Sam Raimi ha detto che gli sarebbe piaciuto lavorare di nuovo con Maguire e Kirsten Dunst“Dopo aver realizzato Doctor Strange, sono arrivato a capire che tutto è possibile, davvero qualsiasi cosa nell’universo Marvel, qualsiasi squadra”, ha detto il regista in un’intervista del 2002 con ComicBook.com. “Adoro Tobey. Adoro Kirsten Dunst. Penso che tutte le cose siano possibili. Non ho davvero una storia o un piano. Non so se la Marvel sarebbe interessata a questo in questo momento. Non so quali siano i loro pensieri a riguardo. Non l’ho davvero perseguito. Ma sembra bellissimo. Anche se non fosse un film di Spider-Man, mi piacerebbe lavorare di nuovo con Tobey, in un ruolo diverso”.

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Guardiani della Galassia: sarebbe un’enorme perdita per i Marvel Studios non riportarli in vita, secondo Zoe Saldana

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Alla guida del franchise dei Guardiani della Galassia, James Gunn ha concluso il suo lavoro con la Marvel e con il MCU poiché ora si sta occupando del suo nuovo incarico di prestigio: la gestione e coordinazione dei DC Studios. Legalmente, quindi, non può dedicarsi di nuovo ai Guardiani.

L’attore che ha interpretato Drax, Dave Bautista, ha ripetutamente confermato di aver chiuso con il personaggio, sebbene sia disponibile a tornare nell’MCU in un ruolo meno impegnativo dal punto di vista del trucco fisico. Star-Lord di Chris Pratt sembra invece diretto verso un film solista o una serie per Disney+.

L’attrice che interpreta Gamora, Zoe Saldana, personaggio che invece potrebbe avere molte altre storie da raccontare nel suo gruppo di Ravages, sembra certamente pensare che la magia dei Guardiani dovrebbe essere raccolta e raccontata da qualcunaltro, anche se sarebbe pronta a cedere il ruolo di Gamora ad altre interpreti.

Parlando a The Playlist e rispondendo a una domanda sul suo futuro nei panni della figlia di Thanos, Saldana ha dichiarato: “Voglio dire, finora, penso che se ne sia andata per sempre per me, ma non credo che Gamora abbia completato il suo percorso”, ha scherzato, lasciando intendere che qualcun altro potrebbe prendere il testimone. Ha continuato dicendo: “Penso che sarebbe un’enorme perdita per la Marvel se non trovassero un modo per riportare in vita i Guardiani della Galassia. È proprio un gruppo di disadattati così amato dai fan, sai? E poi al timone, avevano una voce simile alla scrittura di James Gunn, che è semplicemente meravigliosa e molto specifica per questo genere.” “Ed è fantastico anche per questo genere. Quindi, sarei in prima fila per festeggiare il ritorno dei Guardiani della Galassia.”

Al momento, oltre a un progetto di serie dedicato a Star Lord, sembra che non ci sia altro spazio per i Guardiani della Galassia nei piani Marvel, ma mai dire mai. Nati nel 2014 con il primo film a loro dedicato, hanno concluso la loro trilogia lo scorso anno, dopo aver preso parte anche ai film collettivi della Marvel.

Steven Miron e Steven Newhouse dimessi dal CDA di Warner Bros. Discovery

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Steven Miron e Steven Newhouse si sono dimessi dal consiglio di amministrazione della Warner Bros. Discovery dopo che il Dipartimento di Giustizia li ha informati che stava indagando in merito a “se il loro servizio nel Consiglio di amministrazione violava la Sezione 8 del Clayton Antitrust Act”, l’annuncio è arrivato direttamente da WBD (via Variety).

Miron, amministratore delegato della società di media Advance/Newhouse Partnership e dirigente senior presso Advance, la società di investimenti della famiglia Newhouse, e Newhouse, copresidente di Advance, erano entrambi amministratori indipendenti. Le loro dimissioni hanno effetto immediato. A seguito delle dimissioni di Miron e Newhouse, il 1° aprile il consiglio ha adottato una delibera di riduzione delle dimensioni del consiglio da 13 a 11 amministratori.

Secondo il Dipartimento di Giustizia, la Sezione 8 del Clayton Act, secondo cui “il Congresso ha commesso una violazione di per sé delle leggi antitrust”, vieta a direttori e funzionari di prestare servizio contemporaneamente nei consigli di amministrazione di concorrenti, fatte salve limitate eccezioni.

Miron e Newhouse hanno informato WBD che, “senza ammettere alcuna violazione, e alla luce delle mutevoli dinamiche della concorrenza nel settore dell’intrattenimento, hanno scelto di dimettersi piuttosto che contestare la questione”, secondo la dichiarazione della società.

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“A nome del nostro consiglio di amministrazione e del gruppo dirigente di WBD, desidero ringraziare Steve Miron e Steven Newhouse per il loro straordinario servizio e il loro impegno di lunga data nei confronti di Discovery e Warner Bros. Discovery”, ha affermato David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery, in una nota. “Sia Steve che Steven sono stati una grande fonte di saggi consigli e di straordinarie conoscenze del settore nel corso degli anni, e hanno svolto un ruolo fondamentale nel rendere questa nuova società operativa e avviata su un percorso di crescita a lungo termine. Siamo enormemente grati per il loro costante sostegno e auguriamo loro il meglio”.

Benedict Cumberbatch e Olivia Colman insieme per The Roses

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Benedict Cumberbatch e Olivia Colman insieme per The Roses

Benedict Cumberbatch e Olivia Colman saranno i protagonisti di The Roses, una rivisitazione del classico del 1989 La guerra dei Roses. La commedia dark, attualmente in fase di sviluppo, sarà diretta da Jay Roach (“Bombshell”, “Meet the Parents”) ed è scritta da Tony McNamara (“Poor Things”, “The Great”) basata sul romanzo di Warren Adler.

Il film segue la coppia formata da Theo (Benedict Cumberbatch) e Ivy (Colman), con carriere di successo, figli fantastici e una vita sessuale invidiabile. Ma sotto la facciata della famiglia perfetta si nasconde una polveriera di competizione e risentimento che si accende quando i sogni professionali di Theo crollano.

“‘The Roses’ è una storia incredibilmente divertente, straordinaria e allo stesso tempo profondamente umana”, ha dichiarato il presidente di Searchlight Matthew Greenfield annunciando il progetto. “Con Jay al timone e Benedict, Olivia e Tony, abbiamo un team da sogno che dà vita a tutto ciò”.

La 20th Century Fox aveva prodotto l’adattamento originale del romanzo “La guerra dei Roses” nel 1989, diretto da Danny DeVito e interpretato da Michael Douglas e Kathleen Turner. Il film ha vinto numerosi premi e ha ottenuto una nomination ai BAFTA e tre ai Golden Globe, inclusa quella come miglior film.

Joker: Folie à Deux, ecco quando potrebbe uscire il primo teaser trailer!

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Di recente abbiamo appreso che un primo sguardo alle prime scene di Joker: Folie à Deux potrebbe essere dietro l’angolo, e ora potremmo avere una data di debutto esatta per il primo teaser trailer del sequel di Todd Phillips.

Secondo l’insider Daniel Richtman e il solito affidabilissimo Trailer Track, il teaser sarà proiettato durante il panel del CinemaCon della Warner Bros. martedì 9 aprile. Se la notizia è esatta, è molto probabile che avremo una conferma ufficiale prima dell’evento, e forse anche un breve assaggio del filmato.

Le reazioni a un test-screening del film si sono recentemente diffuse online e, sebbene la versione proiettata abbia “alcuni problemi di editing e di sceneggiatura che devono essere risolti“, tutte le reazioni che abbiamo trovato sono state molto positive.

Questa prima serie di opinioni (via Joey Monda) sono piuttosto vaghe, ma non per questo meno intriganti.

  • “Il film è super sanguinoso, caotico, aggressivo, surreale, ma in qualche modo fedele alla sua essenza. Gaga e Joaquin sono allo stesso livello nella performance”.
  • “L’aspetto musicale non è presentato in modo convenzionale. Loro cantano, ovviamente, ma funziona in un modo diverso. Molto rischioso, ma f*ttutamente geniale”.
  • “Nel complesso, il film cerca di mantenersi in equilibrio per affascinare sia la critica che il grande pubblico”.

Un resoconto più approfondito è stato condiviso anche da JoBlo.com, e alcuni potrebbero considerare questi dettagli un po’ più spoilerosi.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix mentre riprende il ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno di Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora. Il sequel di Joker sarà conosciuto come un progetto Elseworlds, secondo il co-presidente dei DC Studios James Gunn. I film con questa denominazione sono al di fuori della continuità principale del DCU. Altri progetti Elseworlds includono The Batman – Parte II e la serie The Penguin. L’uscita in sala del sequel è attualmente fissata al 4 ottobre 2024.

Il regno del pianeta delle scimmie: il trailer IMAX e l’emozionante prima clip

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Mancano poco più di 5 settimane all’uscita de Il Regno del Pianeta delle Scimmie e la 20th Century Studios ha condiviso uno “sguardo speciale” esteso al revival del franchise insieme ad alcuni nuovi poster.

L’anteprima inizia con la prima clip del film, in cui vediamo la selvaggia umana Mae (Freya Allan) braccata da un gruppo implacabile di gorilla. Proprio quando sta per essere catturata, l’eroico scimpanzé Noa (Owen Teague) appare a cavallo e chiama il suo nome. Mae coglie l’occasione alzandosi in piedi e correndo verso Noa, riuscendo a saltare sul suo cavallo all’ultimo secondo e sfuggendo per poco alla cattura.

La clip è seguita da un trailer IMAX ricco d’azione, che mette in luce molte nuove immagini di Noa e Mae che uniscono le forze per porre fine al governo tirannico di Proximus Caesar (Kevin Durand). Date un’occhiata al teaser qui sotto, insieme ai nuovi poster IMAX, Screen X e Dolby, oltre ad alcuni artwork di Matt Ferguson per le proiezioni in accesso anticipato.

Tutto quello che sappiamo su Il Regno del Pianeta delle Scimmie

La sinossi ufficiale di Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes) riporta: “Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per costruire imperi fiorenti. In questo scenario, un leader delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti suoi.”

Il regista Wes Ball dà nuova vita all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da Owen Teague (It), Freya Allan (The Witcher), Kevin Durand (Locke & Key), Peter Macon (Shameless) e William H. Macy (Fargo). La sceneggiatura è di Josh Friedman (La guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver (Avatar: La Via dell’Acqua) e Patrick Aison (Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr. (Maze Runner), Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed (Mulan), mentre Peter Chernin (trilogia de Il Pianeta delle Scimmie) e Jenno Topping (Le Mans ’66 – La grande sfida) sono i produttori esecutivi.

Daredevil: Born Again una nuova foto BTS di Jon Bernthal sul set

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Daredevil: Born Again una nuova foto BTS di Jon Bernthal sul set

Un fortunato fan è riuscito a strappare una foto dell’attore Jon Bernthal sul set di Daredevil: Born Again. Nella foto, sembra che il Frank Castle di Jon Bernthal stia ancora combattendo contro i cattivi, a giudicare dal trucco sul viso dell’attore.

Quale ruolo pensate che avrà Frank Castle nella serie?

Si dice che la guerra criminale tra Kingpin e Daredevil sarà letale per alcuni dei più stretti alleati di Matt Murdock e, se questa voce si rivelerà vera, Frank vorrà probabilmente eliminare definitivamente Kingpin. Jon Bernthal ha precedentemente rifiutato di confermare il ritorno del Punitore, ma questa foto dal set indica che tornerà.

 

In una precedente intervista con ScreenRant, Jon Bernthal ha dichiarato: “So anche che è assolutamente essenziale che se lo facciamo, lo facciamo bene e che abbiamo una vera e propria integrità sacra nei confronti del materiale di partenza e di ciò che è al centro di Frank. Farò del mio meglio per assicurarmi che, se e quando lo faremo, lo faremo bene“.

Le riprese di Daredevil: Born Again sono riprese a fine gennaio, dopo la risoluzione degli scioperi WGA e SAG-AFTRA. Il prossimo show sarà presumibilmente incentrato sulla candidatura di Fisk a sindaco di New York.

Kevin Feige ha avuto l’opportunità di esaminare il girato e di agire rapidamente per apportare modifiche significative mentre la produzione era bloccata durante gli scioperi.

Un nuovo showrunner (Dario Scardapane, regista di The Punisher e Tom Clancy’s Jack Ryan), registi (Justin Benson e Aaron Moorhead, registi della seconda stagione Loki e di Moon Knight ) e alcuni volti noti della serie Netflix Daredevil sono stati introdotti per placare Kevin Feige, che a quanto pare non era rimasto impressionato dai primi filmati girati sotto i precedenti showrunner.

Dopo il rinnovamento, si ritiene anche che l’ordine originale di 18 episodi di Born Again sia stato drasticamente ridotto.

Al momento Born Again non ha una data di uscita precisa, ma si dice che farà parte della Fase Cinque del MCU, che si concluderà il 02 maggio 2025 con Thunderbolts. La Fase SEI dovrebbe iniziare il 25 luglio 2025 con i Fantastici Quattro, ma la data di uscita potrebbe essere in pericolo se la Marvel non riuscirà a definire il cast della “prima famiglia” Marvel.

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Cosa sappiamo su Daredevil: Born Again?

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, sarebbe salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, ma la notizia non è ancora stata ufficializzata.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

Non è previsto che la serie Daredevil: Born Again si protragga per i 18 episodi inizialmente annunciati. Secondo una recente indiscrezione, la serie dovrebbe andare in onda per 9 (forse 6) episodi prima di fare una pausa a metà stagione. Daredevil: Born Again  non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma è ancora inserita nel calendario aggiornato della Disney per il 2024.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo.

Wish: 23 easter egg e riferimenti ai film Disney del passato

Wish: 23 easter egg e riferimenti ai film Disney del passato

Wish (la nostra recensione) della Disney è una lettera d’amore ai 100 anni di iconici classici d’animazione della casa di produzione, infatti al suo interno troviamo easter egg e riferimenti di ogni tipo a tali opere. La trama di Wish, invece, segue la diciassettenne Asha, che scopre che il re Magnifico non è così benevolo come vuole sembrare. Dopo aver appreso che i desideri che Magnifico sottrae ai sudditi di Rosas non saranno esauditi, Asha, insieme a Star e alla sua capra Valentino, cercherà dunque di restituire i desideri alla gente. Per molti versi, la dinamica tra Asha e Magnifico rappresenta un ritorno alla struttura dei classici film d’animazione della Disney, ma questo non è l’unico modo in cui Wish rende omaggio al passato della Disney.

L’intro classico di Disney con il libro di fiabe

Wish

Gli easter egg di Wish (la nostra recensione) iniziano già nell’introduzione del film, che richiama altri film classici della Disney. L’incipit è infatti incorniciato dall’uso di un libro di fiabe che fornisce le  informazioni di base per lo spettatore che andrà a guardare il film di lì a pochi minuti. L’uso di un libro di fiabe come cornice è una tattica utilizzata da molti dei primi classici Disney, come Biancaneve e i sette nani, Cenerentola e La bella addormentata nel bosco. Questo espediente è un primo indizio del fatto che Wish è una lettera d’amore ai classici Disney.

Gli amici di Asha sono un riferimento ai sette nani di Biancaneve

Wish Biancaneve e i sette nani

Wish utilizza diversi archetipi di personaggi noti alla Disney, tra cui un riferimento ad alcuni dei personaggi più famosi di Biancaneve. I migliori amici di Asha sono infatti tutti riferimenti ai sette nani di Biancaneve. Questo punto è sottolineato dai loro nomi: Dahlia (Dotto), Simon (Pisolo), Gabo (Brontolo), Hal (Gongolo), Dario (Cucciolo), Bezeema (Mammolo) e Safi (Eolo). I loro nomi non sono l’unica cosa che si allinea con i Sette Nani: anche le controparti dei desideri assumono molti dei loro tratti di personalità.

Magnifico ricorda i villain Disney del passato

Negli ultimi anni la Disney ha variato gli archetipi dei suoi cattivi, ma con Magnifico Wish torna ai grandi villain del passato. La natura malvagia di Magnifico e i suoi poteri ricordano alcuni classici cattivi Disney, come la Regina Cattiva di Biancaneve, Yzma di Le follie dell’Imperatore, Ursula de La Sirenetta e Malefica de La Bella Addormentata. Per sottolineare i legami di Magnifico con i cattivi Disney del passato, Wish dissemina il suo castello di easter egg che lo collegano ai classici Disney. Ad esempio, nel laboratorio di Magnifico si trovano delle fiale che ricordano le pozioni di veleno di Yzma. Ci sono ancora più riferimenti nel sotterraneo quando Magnifico decide di abbracciare la magia proibita, tra cui la mela avvelenata della Regina Cattiva e le mani verdi magiche che assomigliano a quelle usate da Ursula per rubare la voce di Ariel. La vanitosa ossessione di Magnifico per gli specchi rimanda infine anche alla vanità della Regina Cattiva per lo specchio magico.

L’abito di Aurora de La Bella Addormentata appare in un desiderio

Wish La bella addormentata

Quando i protagonisti di Wish guardano i desideri in possesso di Magnifico, spesso contengono brevi riferimenti ai classici film Disney. Anche se questi variano per quanto sono evidenti, uno dei più chiari può essere visto in un desiderio in cui il soggetto desidera diventare una sarta. Nel desiderio, la donna viene mostrata mentre realizza un abito quasi identico a quello iconico di Aurora de La Bella Addormentata.

Il consiglio che Asha ha ricevuto da suo padre richiama il discorso di Mufasa a Simba

Wish film Asha

Una delle forze guida nella vita di Asha è il ricordo del padre, che la portava ad osservare le stelle. Secondo Asha, suo padre le diceva sempre che “le stelle sono lì per guidarci“, che è un riferimento a uno dei famosi discorsi di Mufasa a Simba ne Il Re Leone. Mentre il consiglio di Mufasa a Simba è più metaforico, Asha si ispira alle parole del padre per desiderare una stella. Di conseguenza, questo è uno degli easter egg più importanti per la trama di Wish, poiché il desiderio di Asha è ciò che mette in moto la storia.

I capelli di Asha fanno riferimento a un famoso momento di Pocahontas

Wish film recensione

Molti dei riferimenti Disney di Wish sono brevi spunti visivi, tra cui un rapido cenno a Pocahontas. Mentre Asha è in piedi sulla scogliera mentre esprime il suo desiderio, il vento le scompiglia i capelli. Questa immagine ricorda la famosa immagine di Pocahontas nella sequenza “I colori del vento” dell’omonimo film. Come Pocahontas, il desiderio di Asha è un momento di riconnessione e affermazione delle sue convinzioni personali di fronte a influenze sinistre, il che rende il riferimento appropriato.

Il pozzo dei desideri di Wish è un riferimento a Biancaneve

Il pozzo dei desideri di Wish è un riferimento a Biancaneve

Dopo che il desiderio di Asha si traduce nell’arrivo di Star, lei e Valentino inseguono la stellina magica nel bosco. Durante la sequenza dell’inseguimento, Asha si appoggia brevemente a un pozzo. Questo pozzo ha una notevole somiglianza con il pozzo dei desideri di Biancaneve e i sette nani, uno dei primi dei numerosi riferimenti che Wish fa al primo film della Disney.

Gli animali parlanti di Wish

Wish animali parlanti Disney

I film d’animazione Disney sono noti per la presenza di animali parlanti e Wish continua questa tendenza quando Star incanta diverse creature del bosco, tra cui Valentino, la capra di Asha, permettendo loro di parlare. Questo è di per sé un riferimento ai classici Disney, ma ci sono altri riferimenti e easter egg in questa scena del bosco.

I riferimenti in questa scena variano per specificità, con alcuni animali che riprendono alcune delle caratteristiche familiari di altri classici animati Disney o che in realtà fanno riferimento a specifici personaggi Disney. L’orso e il cervo parlano tra loro, si chiamano “John” e “Bambi“, che fanno riferimento ai personaggi di Little John di Robin Hood e Bambi dell’omonimo film. C’è anche un coniglio che batte il piede mentre parla, chiaro riferimento a Tamburino di Bambi. Inoltre, ci sono due topi dentro una foglia che assomigliano a Bernie e Bianca.

Star disegna accidentalmente Topolino nella biblioteca del Magnifico

Wish Star

Star è la fonte di molti degli easter egg Disney di Wish, compreso un breve momento nello studio di Magnifico. Quando Star, Asha e Valentino cercano di introdursi nella biblioteca di Magnifico per rubare i desideri della famiglia di Asha, rimangono bloccati nello scivolo del cibo attraverso il quale stavano cercando di intrufolarsi. Nel tentativo di sbloccare il meccanismo di chiusura, Star tenta di usare la magia, ma la cosa gli si ritorce contro. Al contrario, Star incanta accidentalmente una penna d’oca sul tavolo da lavoro di Magnifico, che si vede disegnare la sagoma di Topolino.

Le mosse di Asha nella Biblioteca di Magnifico sono come quelle dello Stregone Mickey di Fantasia

Wish Topolino Fantasia

Una volta che i tre protagonisti di Wish si sono finalmente liberati si mettono subito al lavoro per cercare di entrare nella porta chiusa a chiave, dietro la quale Magnifico conserva i desideri degli abitanti di Rosas. Essendo l’unica persona che era già stata all’interno, Asha cerca di sbloccare la porta imitando i movimenti di Magnifico. Sebbene i suoi tentativi non vadano a buon fine, i movimenti che Asha compie sulla porta assomigliano a quelli che lo Stregone Topolino utilizzava in Fantasia. Come Topolino in Fantasia, Asha non riesce a usare con successo la magia e per fortuna arriva Star ad aiutarla, proprio come lo Stregone di Fantasia.

Gli oggetti animati di Magnifico fanno riferimento a La Bella e La Bestia

Wish La Bella e la Bestia

Magnifico diventa completamente malvagio dopo che le sue azioni vengono messe in discussione durante un discorso ai suoi sudditi; la sequenza della canzone “Il grazie però dov’è?” contiene molti riferimenti alla Disney, tra cui uno a La Bella e la Bestia. A un certo punto della canzone, Magnifico incanta alcuni abiti da cavaliere, che si animano e sembrano vivi. Lo stemma con cui Magnifico balla durante “Il grazie però dov’è?” è un riferimento agli oggetti quotidiani incantati de La Bella e la Bestia, che sono al centro della trama del film.

Le scale del palazzo di Magnifico di Wish sono come quelle di Biancaneve

Wish film Asha Re Magnifico

Una volta presa la decisione di abbracciare la magia proibita, di cui aveva parlato in modo poetico, Magnifico decide di ritirarsi dalla sua biblioteca nelle segrete del seminterrato. Appare una serie di scale a chiocciola che prima non c’erano e Magnifico vi entra e crea il suo bastone magico malvagio. Le scale del sotterraneo assomigliano in modo impressionante a quelle di Biancaneve e i sette nani, aggiungendosi alla lunga lista di omaggi a Biancaneve di Wish.

Il topo messaggero di Asha è un riferimento a Cenerentola

Wish Cenerentola

Durante la cerimonia in cui Re Magnifico dichiara Asha un nemico ricercato di Rosas, Asha e Star si avvalgono di un piccolo aiuto per attirare l’attenzione della Regina Amaya da parte di un topolino che ricorda molto Gus Gus. Star incanta un topo per consegnare un messaggio di Asha ad Amaya, in modo simile al ruolo dei topi nel classico Disney Cenerentola. Per rafforzare questa citazione, il topo sta addirittura sgranocchiando un chicco di mais quando Star e Asha chiedono il suo aiuto.

Magnifico distrugge i desideri di alcuni dei personaggi classici Disney del passato

Wish Peter Pan

Nel tentativo di ottenere ancora più potere, Magnifico distrugge i desideri di tre cittadini di Rosas. Mentre lo fa, Magnifico dichiara i desideri raffigurati in ogni sfera, ridendo di loro prima di distruggerli. Il primo desiderio che Magnifico distrugge è un riferimento a Peter Pan, che Magnifico afferma essere un desiderio per un Paese dei Balocchi, al quale Magnifico risponde con disprezzo: “Che ne dici dell’Isola che non c’è?“. Poi, Magnifico distrugge il desiderio di una tata che si prenda cura dei figli del desiderante, che è un chiaro riferimento a Mary Poppins. Infine, Magnifico distrugge un desiderio di “vero amore“. Anche se questo potrebbe riferirsi a quasi tutti i film delle Principesse Disney, il riferimento specifico in questa scena è probabilmente a La Sirenetta, dato che Magnifico dice: “Alla faccia del vero amore“, una frase che Ursula pronuncia ad Ariel.

Asha diventa la fata madrina di Cenerentola

Wish fata madrina Cenerentola

L’arco narrativo di Asha in Wish la vede diventare una sorta di Fata Madrina per Rosas, un’allusione al famoso personaggio di Cenerentola. Nel finale di Wish ci sono diversi richiami alla Fata Madrina di Cenerentola, a cominciare dalle vesti di Asha. Star regala ad Asha anche una bacchetta magica, proprio come quella che la Fata Madrina brandisce in Cenerentola. Alla fine del film, quando gli amici di Asha la dichiarano Fata Madrina di Rosas, Asha subisce anche l’iconica trasformazione di Cenerentola, consolidando il suo nuovo ruolo nel regno.

I libri volanti di Wish sono un riferimento a La spada nella roccia

Wish La spada nella roccia

Mentre Asha cerca di allontanare Magnifico, le sue amiche e la regina Amaya tentano di liberare i desideri dal castello aprendo il tetto. Per farlo, vengono aiutati da alcuni libri volanti. Questi libri volanti fanno riferimento al meno noto film Disney La spada nella roccia, in cui Merlino fa levitare i libri stregati.

Uno dei personaggi di Wish fa un urlo alla Tarzan

Wish Tarzan

Dopo diversi tentativi falliti di aprire il tetto, i personaggi giungono alla conclusione di non essere abbastanza forti. Un suggerimento di Star e Gabo li porta a saltare oltre la ringhiera dello studio di Magnifico, sfruttando la gravità per aprire il tetto. Mentre saltano, uno dei personaggi emette un forte urlo che ricorda quello iconico di Tarzan della Disney.

La trappola di Magnifico è un riferimento a La Bella Addormentata

Wish Maleficent

Quando Magnifico rivela ai cittadini di Rosas tutti i poteri malvagi che gli sono stati conferiti attraverso il suo bastone magico, usa un forte incantesimo per intrappolarli. In questo modo rilascia delle spine verdi incandescenti che intrappolano i suoi sudditi al suolo, mantenendoli nel regno e sotto il suo dominio. Queste spine verdi magiche assomigliano a quelle usate da Malefica ne La Bella Addormentata.

Il destino di Magnifico è un accenno alla sconfitta del villain di Aladdin

Wish Aladdin

Dopo aver trascorso tanti anni a intrappolare i desideri dei cittadini di Rosas, Magnifico viene finalmente sconfitto dal potere dei desideri nel finale di Wish. Questo potere non solo libera Star dal bastone di Magnifico, ma intrappola anche Magnifico all’interno del bastone, dove sembra che rimarrà a tempo indeterminato, secondo la regina Amaya. L’intrappolamento di Magnifico all’interno del suo bastone ricorda quello di Jafar che rimane intrappolato nella lampada del genio in Aladdin, rendendo la sconfitta di Magnifico un cenno a una passata eliminazione di un cattivo Disney.

Il desiderio di Valentino è simile a Zootropolis

Wish Zootopia

Una volta liberata Rosas dalla morsa malvagia di Magnifico, i protagonisti di Wish iniziano a esaudire i desideri dei cittadini di Rosas. Durante questa scena finale, Valentino esprime il suo desiderio di un’utopia in cui gli animali siano tutti uguali e indossino abiti come gli umani. Sebbene Valentino non veda realizzarsi il suo desiderio in Wish, il suo desiderio è un’intelligente allusione alla trama di Zootropolis.

La scena finale di Wish fa riferimento al logo Disney

Walt Disney Studios

Nonostante abbia trascorso l’intera durata di Wish formando uno stretto legame con Asha, Star deve purtroppo tornare in cielo per esaudire i desideri di altre persone. Dopo aver salutato coloro che hanno aiutato, Star lascia Rosas con un turbinio di fuochi d’artificio. Mentre la scena viene ingrandita, Star spara sopra il castello dei desideri. Questo ricrea il logo della Disney, che presenta una stella cadente sopra il castello. L’uscita di Star da Rosas è easter egg perfetto per chiudere Wish, perché Star ha fatto di Rosas una sorta di “regno magico”, dove, come recita il mantra Disney, i desideri si avverano.

I titoli di coda di Wish celebrano i personaggi iconici della Disney

Wish Encanto titoli di coda

I titoli di coda di Wish sono un mega riferimento ai film Disney più iconici del passato. Mentre scorrono i titoli di coda, appaiono anche le sagome celestiali di alcuni dei personaggi più riconoscibili degli ultimi 100 anni di animazione Disney. Apparendo in ordine cronologico, Wish riesce a inserire personaggi di ogni singolo film d’animazione Disney. Da personaggi classici immediatamente riconoscibili come Biancaneve, Topolino, Cenerentola o Peter Pan a personaggi più recenti come Mirabel di Encanto e Splat di Strange World, i titoli di coda di Wish assicurano quindi che ogni film Disney sia in qualche modo rappresentato.

La scena post-credits di Wish è una lettera d’amore alla canzone simbolo di Disney

Wish scena post credit

Wish inserisce di nascosto un altro easter egg in una scena post-credits. In questa breve scena, Sabino siede su una pietra e suona il suo liuto. Non è una canzone qualsiasi quella che Sabino suona nella scena post-credits di Wish, ma “When You Wish Upon A Star“. La canzone è apparsa originariamente nel film Disney Pinocchio ed è poi diventata la sigla ufficiale della Disney.

Chris Kyle: la storia vera del cecchino di American Sniper

Chris Kyle: la storia vera del cecchino di American Sniper

Dopo aver realizzato nei primi anni del nuovo Millennio film come Mystic River, Million Dollar Baby e Gran Torino, il regista premio Oscar Clint Eastwood si è concentrato tra il 2011 e il 2019 a dar vita ad alcuni film incentrati sulle vite di quelli che lui considera dei veri e propri eroi americani. Fanno parte di questa categoria titoli come J. Edgar, Sully, Ore 15:17 – Attacco al treno e Richard Jewell. Il più celebre tra questi rimane però il lungometraggio del 2014 American Sniper (qui la recensione), incentrato sulla storia vera del cecchino Chris Kyle e basato proprio sull’autobiografia scritta da questi nel 2012.

Ad interpretare il cecchino, come noto, vi è l’attore Bradley Cooper, sottopostosi ad una notevole trasformazione fisica al fine di poter interpretare al meglio il personaggio. American Sniper porta dunque lo spettatore all’intero di un realistico contesto di guerra, ponendo difficili riflessioni di natura morale. Particolarmente intenso e magnificamente costruito, il film è poi stato candidato a ben 6 Oscar, tra cui miglior film e miglior attore, vincendo il premio per il miglior montaggio sonoro. Il principale merito, però, è quello di aver dato maggior risonanza alla vicenda personale di un uomo certamente controverso, ma guidato da un profondissimo senso di patriottismo.

Nel raccontare la sua storia, Eastwood e lo sceneggiatore Jason Hall si sono attenuti quanto più possibile all’autobiografia e alla realtà degli eventi. Naturalmente, alcune modifiche sono state apportate per rendere più cinematografico il racconto, ma gli eventi significativi messi in scena dal regista, come si vedrà, sono profondamente fedeli a quanto avvenuto e proprio per questo ancor più capaci di porre in crisi lo spettatore. Di seguito, si approfondirà dunque la vera storia del cecchino Chris Kyle, esplorando anche in che modo il film segue o si discosta dalle sue vicende. Vedere il film, è certamente un ottimo modo per ottenere una buona conoscenza della sua storia.

American Sniper: la vera storia di Chris Kyle

Chris Kyle è innanzitutto noto per aver svolto il suo lavoro sempre con la massima precisione. Come tiratore scelto in servizio in Iraq, quel lavoro prevedeva tuttavia risultati mortali. Il Pentagono ha infatti accreditato Kyle con oltre 160 uccisioni, anche se il numero effettivo potrebbe essere quasi il doppio. Un risultato che gli ha fatto guadagnare il soprannome di “Leggenda”. In particolare, ad avergli fatto guadagnare questo epiteto è stato un tiro estremamente lungo (sebbene non il suo più lungo) arrivato ad una distanza di circa 1.400 metri. Kyle è dunque ricordato come il cecchino più letale della storia americana. Prima di diventare un militare, egli era però il figlio di un diacono della chiesa e di un insegnante di scuola domenicale.

Cresciuto in Texas, Kyle cacciava con suo padre e suo fratello, attività dalla quale sviluppò la passione per le armi. Dopo due anni di college e lavorando come bracciante di ranch, a 24 anni decise di lasciare la scuola e unirsi ai Navy SEAL d’élite. Dopo aver prestato servizio in una serie di missioni classificate, Kyle è stato poi schierato con i membri del plotone “Charlie” del SEAL Team 3 per combattere nella guerra in Iraq. Sbarcati nella penisola di al-Faw all’inizio della guerra nel marzo 2003, i SEAL si sono uniti ai Marines nella loro marcia verso nord verso la capitale Baghdad. Di stanza sui tetti, Kyle e i suoi compagni SEAL hanno avuto il compito di proteggere le squadre di Marines che andavano porta a porta per stanare i ribelli.

Il solo obiettivo di Kyle in Iraq era infatti quello di proteggere dall’alto i suoi compagni militari e in ciò si è dimostrato talmente efficente che gli insorti iracheni posero una taglia di 20.000 dollari sulla sua testa. Dopo il dispiegamento iniziale di Kyle in Iraq nel 2003, egli è tornato a combattere a Fallujah nel 2004, a Ramadi nel 2006 e a Baghdad nel 2008. Ad ogni turno di servizio, i combattimenti erano diventati più aspri e il lavoro di Kyle più difficile. Gli insorti che un tempo trasportavano pistole ora trasportavano granate a propulsione a razzo. Kyle si è comunque dimostrato un abile tiratore scelto anche uccidendo un combattente nemico a 1,2 miglia (o 21 campi da calcio) di distanza con un solo colpo.

Chris Kyle storia vera

Quando la moglie di Kyle, Taya, gli ha però detto che il loro matrimonio sarebbe potuto finire se si fosse arruolato di nuovo, il cecchino ha lasciato con riluttanza la Marina con un congedo onorevole nel 2009, dopo un decennio di servizio. Il ritorno alla vita da civile fu però tutt’altro che semplice. Kyle ha faticato ad adattarsi al semplice ruolo di marito e padre dei suoi due bambini piccoli. Scoprì che sebbene avesse lasciato la guerra, la guerra non aveva lasciato lui. Il disturbo da stress post traumetico lo portò a bere molto, a soffrire di attacchi di depressione e a smettere di prendersi cura di sé. A salvarlo fu la decisione di prendersi cura dei veterani che soffrono per le cicatrici fisiche e psicologiche della guerra. Kyle ha infatti contribuito a creare la FITCO Cares Foundation nel 2011 per fornire attrezzature per esercizi e consulenza ai veterani.

L’ultima missione di Kyle per aiutare i suoi compagni veterani è purtroppo stata anche l’ultima. L’ex Navy SEAL portava spesso con sé veterani in difficoltà per sparare al poligono. Circa un anno dopo aver pubblicato la propria autobiografia, il 2 febbraio 2013 Kyle ha invitato Eddie Ray Routh, un veterano della marina di 25 anni che aveva prestato servizio in Iraq e Haiti, in un poligono di tiro a Glen Rose, in Texas. Routh, che secondo quanto riferito soffriva di disturbo da stress post-traumatico, avrebbe sparato e ucciso il 38enne Chris Kyle e il suo amico Chad Littlefield a bruciapelo. Mentre Routh venne poi arrestato e condannato al carcere a vita, gli Stati Uniti si trovarono a dover celebrare lo struggente funerale di quello che è ad oggi considerato uno dei più grandi eroi di guerra.

American Sniper: le differenze tra il film e la vera storia

Come anticipato, le differenze tra il film e la vera storia di Chris Kyle sono piuttosto minime. Queste includono piccole ma significative scene come quella dello sparo al bambino che nel film porta con sé una granata. Tale scene è ispirata ad un episodio raccontato da Kyle, ma la vera storia differisce da quanto raffigurato in American Sniper. Kyle si trovò infatti a dover realmente sparare ad una donna che si dirigeva verso i soldati americani con una granata. Quando la donna fu morta, però, la granata non venne raccolta dal bambino che era con lei e il cecchino sparò su questa facendola esplodere ed evitando un ulteriore spargimento di sangue. Il dover sparare a quella donna, l’unica vittima non militare fatta da Kyle, fu anche l’unico momento in cui il cecchino esitò prima di sparare.

Ancora, un’altra significativa differenza si ha nello scontro tra Kyle e il cecchino Mustafa. Benché nel film questi sia il nemico ultimo da eliminare, nella realtà lui e Kyle non si scontrarono mai. Oltre a ciò, il film di Eastwood segue in modo fedele tanto il reclutamento quanto le prime missioni di Kyle. Allo stesso modo, la sua vita famigliare è descritta in modo accurato, tanto nel modo in cui egli conobbe la moglie tanto nelle crisi intercorse tra loro nel tempo. Infine, anche la descrizione della difficoltà per Chris Kyle di ritornare alla vita da civile e le circostanze della sua morte sono riproposte in modo fedele rispetto a quanto avvenuto. Le ultime scene del film, inoltre, sono veri filmati dedicati al corteo funebre del cecchino.

Fonte: History, Time, HistoryvsHollywood

One Day: la colonna sonora completa della serie Netflix

One Day: la colonna sonora completa della serie Netflix

One Day (recensione) ha debuttato da circa una settimana su Netflix e la serie romantica è il nuovo adattamento basato sul libro best-seller di David Nicholls e vede protagonisti Leo Woodall e Ambika Mod nei panni dei migliori amici Dexter ed Emma, ​​che incontriamo per la prima volta la loro ultima sera all’università e seguiamo le loro gioie, i loro dolori e le loro relazioni nei successivi 20 anni.

Non solo la serie è assolutamente degna di nota, ma anche la colonna sonora è davvero fantastica, con brani dalla fine degli anni Ottanta fino all’inizio degli anni Duemila. Quindi, se ti sta piacendo tanto e vuoi sapere tutte le canzoni presenti, ecco la colonna sonora completa, episodio per episodio, di One Day.

Episode 1

  • Your Love (1987) – Frankie Knuckles
  • Good Life (1988) – Inner City
  • Theme From S-Express (1988) – S’Express
  • Love in a Car (1988) – The House of Love
  • Love and Affection (1976) – Joan Armatrading
  • Saturday Sun (1969) – Nick Drake
  • Rip It Up (1982) – Orange Juice
  • Temptation – New Order
  • These Days (1966) – Nico
  • Falling Colour – Vanbur
  • This is the Day (1983) – The The

Episode 2

  • Un Bel Di Vedremo Maria Callas – Madama Butterfly, Act II
  • Madama Butterfly, Act II – Un Bel Dì Vedremo Maria Callas
  • Here Comes Your Man (1989) – Pixies
  • Last Look – Vanbur
  • Nothing’s Gonna Stop Us Now (1987) – Starship
  • The Whole of the Moon (1985) – The Waterboys
  • Falling Colour – Vanbur

Episode 3

  • Back to Life (However You Want Me) (1989) – Soul II Soul
  • Caron Wheeler Bill is Dead (1990) – The Fall
  • After Hours – The Velvet Underground
  • Iceblink Luck (1990) – Cocteau Twins

Episode 4

  • I am the Black Gold of the Sun (1971) – Rotary Connection
  • You’ve Got A Woman – Lion
  • Something on Your Mind (1971) – Karen Dalton
  • Anyone Who Knows What Love Is – Irma Thomas

Episode 5

  • Anthem (1990) – N-Joi
  • Something Goin On – Todd Terry
  • My Dove to Sleep – Vanbur
  • Save Me (1976) – Joan Armatrading
  • Northern Sky (1970) – Nick Drake

Episode 6

  • Jump – Studio Pressure
  • The Only One I Know – The Charlatans
  • Step It Up – Stereo MC’s
  • Fallen – One Dove
  • Popscene – Blur
  • Push The Feeling On – Nightcrawlers
  • Thinking About You – Radiohead

Episode 7

  • Rocks (1994) – Primal Scream
  • Glory Box – Portishead
  • The Wild Ones (1993) – Suede

Episode 8

  • Connection (1994) – Elastica
  • Lo Boob Oscillator (1993) – Stereolab
  • Dreams (1992) – The Cranberries

Episode 9

  • The Four Seasons, Spring – Vivaldi
  • To The End – Blur
  • On & On – Longpigs

Episode 10

  • Brimful of Asha (1998 remix) – Cornershop (Norman Cook remix)
  • Set You Free (1994 edit) – N-Trance
  • A Design For Life (1996) – Manic Street Preachers
  • Candy (1986) – Cameo
  • Show Me Love – Robyn S
  • Release The Pressure – Leftfield
  • Sonnet (1997) – The Verve

Episode 11

  • Save Tonight (1997) – Eagle-Eye Cherry
  • Secret Smile – Semisonic
  • Get Me Away From Here I’m Dying – Belle & Sebastian
  • Trash (1996) – Suede
  • She Bangs The Drums (1988) – The Stone Roses
  • Protection – Massive Attack With Tracey Thorn
  • Waterloo Sunset – The Kinks
  • Rebel Without A Pause – Public Enemy

Episode 12

  • Obsolète – MC Solaar
  • The Shining – Badly Drawn Boy
  • Pitseleh – Elliott Smith
  • The Book of Love – The Magnetic Fields

Episode 13

  • Flowers – Sweet Female Attitude
  • Up With People – Lambchop
  • Tijuana Lady – Gomez
  • Olympian – Gene
  • Once Around The Block – Badly Drawn Boy
  • Magic In The Air – Badly Drawn Boy
  • Weather With You – Crowded House
  • Asleep In The Back – Elbow
  • Satellite of Love – Lou Reed
  • Show – Beth Gibbons, Rustin Man

Episode 14

  • Coventry Carol (Lully, Lulla) – Kenneth Leighton
  • Cotton Eye Joe – Rednex
  • Where Were You (1978) – Mekons
  • Where Is My Love (2006) – Cat Power
  • Lilac Wine (1994) – Jeff Buckley
  • Falling Colour – Vanbur
  • In Cold Light – Vanbur
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