The
Batman – Parte 2 è stato recentemente posticipato di
un intero anno, sollevando ulteriori domande su come il film
“Elseworlds” si inserirà nei piani più ampi dei DC
Studios per il DCU.
Sebbene James Gunn abbia dichiarato che i progetti
fuori continuity continueranno a essere realizzati, è comunque
strano pensare che il sequel di The
Batman sia destinato a competere con
The Brave and the Bold, un progetto guidato da Batman
e Robin con un Cavaliere Oscuro completamente diverso.
Tuttavia, ci aspettiamo che
Matt Reeves realizzi il suo sequel e
di recente si è vociferato cheBoyd Holbrook,
star di
Logan, sia salito a bordo del film per
interpretare Harvey Dent, alias Due Facce.
Sui thread, James Gunn non ha perso tempo e ha liquidato
la voce come “falsa”. Alla domanda di un fan se i pubblicitari
facciano trapelare queste informazioni per creare clamore e
convincere uno studio a ingaggiare il proprio cliente, il co-CEO
dei DC Studios ha risposto: “No, non credo che questo abbia a
che fare con Boyd e i suoi collaboratori. A volte si tratta di un
errore onesto da parte di siti web che hanno ottenuto informazioni
false (anche se giornalisticamente sono un po’ troppo precoci) [e]
altre volte si tratta di notizie inventate solo per fare clic. Non
so quale sia questa“.
Il sito in questione ha raddoppiato
affermando che James Gunn non ha alcun potere su The
Batman – Parte 2. A questa affermazione, James Gunn ha risposto: “Stronzate. Tutti
i nuovi film DC sono di competenza dei DC Studios“. Speriamo
che questo non porti a divergenze creative, vista la visione molto
specifica che Reeves ha del personaggio.
Nei suoi recenti post, il regista
di SUPERMAN
ha fatto luce sul processo di sviluppo dei nuovi progetti da parte
dei DC Studios.
“Non diamo il via libera a un
film finché non abbiamo una sceneggiatura finita di cui siamo
soddisfatti e, in generale, non facciamo il cast di un film finché
la sceneggiatura non è finita“, ha spiegato James Gunn. “Questo è il motivo per cui
alcuni progetti si stanno muovendo più velocemente del previsto e
altri più lentamente. Sarà sempre la qualità al primo posto, in
ogni caso“.
“Ho avuto tanti collaboratori
meravigliosi con cui lavorare, e quando trovi qualcuno con cui ami
lavorare, vuoi solo [dire,] “Dai, per favore, continuiamo a
lavorare insieme. Quanto possiamo spingerci oltre?“.
Matt Reeves ha parlato dei suoi piani per The
Batman – Parte 2 la scorsa estate.
“Qualunque sarà la storia, si
tratterà di prendere questi personaggi e metterli in una sorta di
pericolo emotivo“, ha detto. “C’è un’immersione profonda
che è già avvenuta all’inizio e che ora dovrò approfondire di
nuovo“.
Cosa sappiamo su
The Batman – Parte 2?
In The
Batman – Parte 2Robert Pattinson riprenderà il ruolo
principale, con Matt
Reevesche tornerà alla
regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per
scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è
attualmente fissata per il 2 ottobre 2026, ovvero
un anno dopo rispetto a quanto precedentemente comunicato. Un
rinvio che ha dunque apparentemente confermato i lavori ancora
profondamente in corso sullo sviluppo del film. Il primo
lungometraggio ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al
botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del
2022 e ottenendo recensioni positive.
Nel cast di Batman c’erano anche
Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman,
Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del
GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone,
Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore
distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e
Colin Farrell nel ruolo di Oswald
Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento
del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore,
però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far
parte del film.
Foto di Copertina by imagepressagency – DepositPhotos
Game
of Thrones è una serie piena di scene di morte per una
varietà di personaggi, e gli showrunner David Benioff e
D.B. Weiss hanno recentemente descritto alcune delle loro
preferite.
Durante una recente apparizione al
podcast Happy Sad Confused (via The Hollywood Reporter), è stato
chiesto ai due se avessero delle scene preferite, e Weiss ha subito
proposto una delle sue preferite dai fan.
Invece di scegliere qualcosa di
sconvolgente come le Nozze Rosse o la morte di
Ned Stark, entrambi hanno scelto la morte di due personaggi
tristemente odiati.
Due morti di cattivi famigerati
fanno parte della loro lista
“Con Il Trono di
Spade, c’erano così tante uccisioni di buoni“, ha detto
Weiss, “e finalmente siamo riusciti a uccidere davvero sia
Joffrey nella quarta stagione che Ramsay Bolton nella sesta. È
stato divertente ritornare alle gioie di un tempo, ovvero
all’uccisione di un vero cattivo. … Mi è sembrato di riequilibrare
un po’ la bilancia“.
Per quanto riguarda Benioff, ha
scelto un’esperienza più catartica, quando Sansa Stark si
vendica finalmente di Ramsay Bolton e gli infligge i suoi
segugi dopo la
Battaglia dei Bastardi.
“Per me, alla fine di Battaglia
di bastardi, quando Sophie attacca i segugi al bastardo, non se ne
va. Non si vede davvero la morte. Se ne vede un po’ sullo sfondo,
ma non si vede davvero la morte“, ha detto Benioff. “Ma
quello che si vede è il sorriso di
Sophie o di Sansa“.
Chance Perdomo,
star di Gen
V e Le terrificanti avventure di Sabrina, è
deceduto all’età di 27 anni a causa di un incidente in moto. In una
dichiarazione a nome della famiglia e dei rappresentanti di
Chance Perdomo, la famiglia di Chance
Perdomo ha chiesto la privacy e ha ricordato Chance come
una persona che aveva una “passione per le arti e un
insaziabile appetito per la vita“.
“La sua passione per le arti e
il suo insaziabile appetito per la vita erano percepiti da tutti
coloro che lo conoscevano, e il suo calore continuerà in coloro che
amava di più. Vi chiediamo di rispettare il desiderio di privacy
della famiglia nel piangere la perdita del loro amato figlio e
fratello”, si legge nel comunicato.
Chance Perdomo ha
iniziato a recitare nel 2016 ed era conosciuto soprattutto per i
suoi ruoli nel film della BBC Three Killed by My Debt, per
il ruolo di Ambrose Spellman nella serie NetflixLe terrificanti avventure di Sabrina e, più
recentemente, per il ruolo di Andre Anderson nello spin-off
Gen V di The
Boys.
In una dichiarazione rilasciata a
Deadline, un produttore di Gen V ha condiviso lo
shock per la notizia e ha ricordato Chance Perdomo
come una splendida presenza sul set.
“Non riusciamo a capacitarci di
questa notizia. Per quelli di noi che lo hanno conosciuto e hanno
lavorato con lui, Chance era sempre affascinante e sorridente, una
forza della natura entusiasta, un performer di incredibile talento
e, più di ogni altra cosa, solo una persona molto gentile e
adorabile. Anche scrivere di lui al passato non ha senso. Ci
dispiace molto per la famiglia di Chance e siamo in lutto per la
perdita del nostro amico e collega. Abbracciate i vostri cari
stasera”.
Nel corso degli anni Novanta
l’attrice Julia Roberts si è affermata come un’icona
delle
commedie romantiche grazie a titoli come Pretty Woman,
Notting Hill e Il
matrimonio del mio migliore amico. Un altro fortunato
titolo di questo genere, arrivato al concludersi del decennio,
è Se scappi ti sposo (qui
la recensione), diretto nel 1999 da Gary Marshall, già
regista di Pretty Woman. Il film rappresenta infatti una specie
di reunion di quel titolo del 1990, in quanto oltre a Roberts e
Marshall, nel film si ritrova anche Richard Gere nel ruolo del protagonista
maschile. Scritto da Josann McGibbon e
Sara Parriot, Se scappi ti sposo
non era però stato inizialmente pensato per questi due celebri
attori.
Il film è infatti stato in fase di
sviluppo per oltre un decennio e nel corso dei vari tentativi per
realizzarlo si sono susseguiti per i ruoli dei due protagonisti
attori del calibro di Christopher Walken, Harrison Ford, Mel Gibson, Michael Douglas (per il ruolo poi andato a
Gere), e attrici quali Anjelica Huston,
Geena Davis, Demi Moore, Sandra Bullock, Ellen
DeGeneres, Téa Leoni (per il ruolo poi
andato a Roberts). Che Gere e Roberts fossero in realtà
predestinati a recitare nel film lo provano anche i diversi
riferimenti a Pretty
Woman, tra cui rifacimento della scena del
negozio in cui a Roberts viene impedito di acquistare dei
vestiti.
Naturalmente, Se scappi ti
sposo ottenne poi un grande successo ed è oggi ricordato
come una delle principali
commedie romantiche di quel periodo. Il successo fu tale che,
in Italia, molti film successivi lo citarono nel titolo. A farne le
spese furono, ad esempio, Se cucini, ti
sposo (Time Share) e Se mi lasci ti cancello (Eternal
Sunshine of the Spotless Mind). In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Se scappi ti sposo. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori, alle
location e ad altro ancora. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Se scappi ti sposo
Protagonista del film è
Ike, è un giornalista newyorkese divorziato che
decide di scrivere un articolo su Maggie
Carpenter, una giovane donna di Hale, nel Maryland, che
per tre volte è corsa via dall’altare. L’articolo, scritto in base
al racconto del terzo quasi-marito, contiene però molte inesattezze
scatenando così le ire di Maggie e il licenziamento di Ike. Il
giornalista si vede costretto a recarsi nel Maryland per
documentare le sue fonti e indagare in prima persona sulla donna
per riavere il posto. Il rapporto con Maggie è naturalmente reso
difficile dalla diffidenza e dall’antipatia, ma quella vicinanza
forzata sarà l’occasione per entrambi per conoscere meglio sé
stessi e i propri desideri.
Il cast e le location del film
Protagonisti del film, nei ruoli di
Ike e Maggie, sono gli attori Richard Gere e Julia Roberts, i quali tornano così a recitare
insieme una commedia romantica a distanza di quasi un decennio da
Pretty Woman. Accanto a loro, nel ruolo di Peggy
Flemming, migliore amica e collega di Maggie, vi è l’attrice
Joan Cusack, mentre Christopher
Meloni è Bob Kelly, il quarto pretendente al ruolo di
marito di Maggie. Paul Dooley interpreta il vedovo
padre della protagonista, Walter, mentre l’attore Héctor
Elizondo interpreta Fisher, il capo di Ike, che si è
sposato con Ellie, ex moglie di Ike interpretata da Rita
Wilson. Nel film è presente anche un cameo del regista,
che interpreta il ruolo di prima base in una partita di
baseball.
Gran parte della produzione del film
si è svolta nella storica Berlin, nel
Maryland, che è stata trasformata nella città
fittizia di Hale, nel Maryland. La Main
Street di Berlin e alcuni punti di riferimento, come
l’Atlantic Hotel, sono stati lasciati pressoché
invariati durante la produzione e sono ancora oggi tra i luoghi più
visitati di questa città, mentre i nomi di alcune attività
commerciali della Main Street sono stati modificati per dar vita a
quella certa distanza dalla realtà. La città, che nel 2014 contava
poco meno di cinque mila abitanti, rappresentava perfettamente
quell’ambiente piccolo e modesto che mette a dura prova il
newyorkese Ike ma nel quale invece Maggie si trova a suo agio.
La colonna sonora di Se scappi ti sposo
Come ogni commedia romantica che si
rispetti, anche Se scappi ti sposo vanta una
colonna sonora ricca di celebri brani, che accompagnano le alterne
fortune sentimentali dei due protagonisti. Mentre le musiche
originali sono state composte dal grande James Newton
Howard, candidato nove volte all’Oscar nel corso della sua
carriera, tra i brani preesistenti al film si annoverano brani come
I Still Haven’t Found What I’m Looking For (U2), Ready
To Run (Dixie Chicks), I Love You (Martina McBride),
Blue Eyes Blue (Eric Clapton), It Never Entered My
Mind (Miles Davis), Ripple (Grateful Dead) e
Where Were You (On Our Wedding Day)? (Billy Joel). Coco
Lee, invece, ha eseguito il brano portante del film, Before I
Fall in Love.
Le frasi più belle del film
Si riportano qui di seguito alcune
delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi di
Se scappi ti sposo. Attraverso queste si potrà
certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le
variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più
belle del film:
Salve sono io, lasciate un messaggio dopo il bip. Se volete
inviare un fax, compratemi il fax! (Segreteria di
Ike)
Lo sai che è strano! Per essere
un bello fanno presto a scaricarti, l’avevi notato?
(Barista rivolto a Ike)
E… Ike? Sono felice per te,
tesoro. C’è una macchina sul retro nel caso che lei decida di
scappare! (Ellie)
Mi piacciono le uova
all’ostrica! Odio tutti gli altri tipi di uova. Io odio i matrimoni
in grande con tutta quella gente che ti fissa. Vorrei sposarmi un
giorno feriale mentre tutti sono al lavoro. E se devo scappare a
cavallo, voglio il mio cavallo! (Maggie)
Tu vuoi un uomo… che ti
accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti
sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che…
ti svegli all’alba… perché muore dalla voglia di parlarti e non può
aspettare per sentire cosa dirai. Ho ragione? (Ike a
Maggie)
Garantisco che ci saranno tempi
duri. Garantisco a un certo punto uno di noi due o tutt’e due
vorremmo farla finita ma garantisco anche che se non ti chiedo di
essere mia… lo rimpiangerò per tutta la mia vita perché sento nel
mio cuore… che sei l’unica per me.
(Maggie)
Il trailer di Se scappi ti sposo e
dove vederlo in TV e in streaming
È possibile fruire di Se
scappi ti sposo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30
marzo alle ore 21:25 sul canale
Rai 1.
Dopo aver sviluppato due serie di
film sull’Uomo Ragno con
Tobey Maguire e Andrew Garfield, la Sony Pictures ha
intrapreso lo sviluppo di un franchise separato incentrato sui
personaggi della Marvel Comics legati a Spider-Man.
Questo Sony’s Spider-Man Universe ha dunque
preso il via nel 2018 con l’uscita di Venom, che ha
introdotto Tom Hardy nei panni di Eddie Brock, l’ospite
del simbionte alieno titolare. Dopo quel titolo, sono poi stati
realizzati Venom – La furia
di Carnage (2021),
Morbius (2022) e Madame
Web (2024), ma sono in arrivo anche Kraven
il Cacciatore (2024) e Venom: The Last
Dance (2024). Tuttavia, nel tempo, alcuni dei migliori
personaggi della Marvel Comics legati all’Uomo Ragno sono stati
sprecati da questo universo condiviso, ma potrebbero ottenere
giustizia nel Marvel Cinematic Universe.
Scopriamo quali.
Il Venom di Eddie
Brock è il personaggio più popolare del Sony’s Spider-Man
Univers, avendo dato il via al franchise nel 2018.
Tom Hardy è poi tornato nel sequel e
nell’autunno di quest’anno lo vedremo nel terzo film dedicato al
personaggio Ma questo Venom antieroe è stato limitato da una
classificazione PG-13, di conseguenza riducendo la violenza che
invece lo caratterizza nei fumetti. I film di supereroi con rating
R sono ancora una rarità, ma i Marvel Studios stanno mostrando maggiore
apertura in tal senso, specialmente con gli attesi Deadpool &
Wolverine e Blade o la
già rilasciata serie Echo. Venom
potrebbe dunque beneficiare di una classificazione R se entrasse
nel MCU, sprigionando tutto il proprio
potenziale.
Spider-Woman
Madame
Web del 2024 è il più recente capitolo della SSU, ma anche
il più deludente a livello economico, poiché a malapena ha
raggiunto i 100 milioni di dollari al botteghino globale. Sulla
carta, Madame
Web avrebbe dovuto essere un successo, soprattutto perché
sono state introdotte diverse nuove donne ragno, ma la Sony ha
evidentemente sbagliato più di qualcosa nel comporre questo film.
La Julia Cornwall di Sydney Sweeney – adattamento della potente
Julia Carpenter dei fumetti Marvel – è stata una delle maggiori
delusioni del film, in quanto presentata e gestita male se non
anche in modo ingannevole. Un passaggio nel MCU potrebbe dunque giovare a
questo personaggio, magari comparendo nell’annunciato
Spider-Man 4.
Prowler
Dopo aver fatto una prima
apparizione cameo in Spider-Man:
Homecoming del 2017, stuzzicando l’esistenza di suo
nipote, Miles Morales, l’Aaron
Davis di Donald Glover è riapparso solo in Spider-Man: Across the Spider-Verse del 2023 con
l’indicazione di “MCU Prowler”. Questo sembra
alludere a un ritorno di Glover nel MCU per interpretare il malvagio
Prowler di fronte allo Spider-Man di Tom Holland, e sarebbe una battaglia epica a
cui assistere, in particolare se questo portasse poi al debutto
anche Miles Morales nel MCU. Il franchise dello
Spider-Verse di Sony ha avuto più successo del
Sony’s Spider-Man Universe, quindi è possibile che
si creino altri collegamenti tra il MCU e i film d’animazione di Sony,
permettendo così a Prowler di ottenere giustizia.
Ezekiel Sims
Tahar Rahim ha
interpretato il cattivo Ezekiel Sims in Madame
Web. La Sony ha però completamente perso di vista ciò che
rende questo personaggio così interessante nei fumetti Marvel. Piuttosto che essere un
vero e proprio cattivo, Ezekiel Sims diventa una sorta di mentore
per lo Spider-Man di Peter Parker, insegnandogli i totem dei ragni
e aiutandolo a combattere il terrificante Morlun.
Madame
Web, invece, ha trasformato Ezekiel Sims in un cattivo
egoista, arrogante e stereotipicamente noioso, ma ora che lo
Spider-Man di Tom Holland nel MCU si trova sostanzialmente a
dover ripartire da zero, una corretta introduzione di Ezekiel come
mentore potrebbe aiutare il protagonista e rendere allo stesso
tempo giustizia a tale personaggio.
Kraven il Cacciatore
Anche se Aaron
Taylor-Johnson non ha ancora debuttato nei panni di
Kraven il
Cacciatore di Sergei Kravinoff nell’SSU, sta
già dovendo affrontare diversi problemi, a partire dalla mancata
inclusione di Spider-Man nel film. Kraven è uno degli avversari più
iconici dell’Uomo Ragno nei fumetti Marvel, quindi sarebbe un vero
peccato per Taylor-Johnson debuttare nei panni di questo cacciatore
senza avere l’occasione di affrontare il suo nemico. Certo, ciò
potrebbe comunque avvenire con un sequel, ma portare Kraven il
Cacciatore nel MCU risolverebbe rapidamente questo
problema e allo stesso tempo – come per Venom – permetterebbe al
personaggio di poter fare emergere anche altre sue sfumature.
Shriek
Naomie Harris ha
debuttato nel ruolo di Frances Barrison, alias
Shriek, in Venom – La furia
di Carnage, svolgendo il ruolo di interesse amoroso di
Cletus Kasady ma anche di individuo dotato di
superpoteri come l’urlo supersonico. L’interpretazione di Shriek da
parte della Harris è stata ammirevole, ma portandola nel MCU vero e proprio potrebbe
realizzare il suo pieno potenziale di mutante dei fumetti Marvel Comics. Come noto i Marvel Studios possiedono ora i
diritti sui mutanti in seguito all’acquisizione della 20th Century
Fox da parte della Disney nel 2019, quindi il debutto di Shriek
sarebbe un modo brillante per dimostrare l’esistenza di mutanti sia
eroici che malvagi.
Ben Parker
Di nuovo Madame
Web, progetto che ha tra i suoi elementi d’interesse
quello di aver provato a sviluppare la storia delle origini del
Peter Parker di questo universo. Ambientato nel 2003, il film ha
dunque visto l’attore Adam Scott interpretare il ruolo di
Ben Parker, mentre Emma Roberts ha interpretato la madre del
futuro Spider-Man, Mary Parker. Lo zio Ben ha un posto speciale
nella storia di Spider-Man nei fumetti Marvel, avendo ispirato Peter
Parker con le sue parole in punto di morte, ma
il Sony’s Spider-Man Universe non
sembra affatto intenzionato a costruire questo momento. Le origini
dello Spider-Man del MCU e di come abbia acquisito i
poteri non è però ancora stata del tutto esplorata e se lo si
facesse lo zio Ben potrebbe trovare maggiore giustizia come
personaggio.
Carnage
La scelta di Woody Harrelson come Cletus
Kasady, l’ospite del simbionte Carnage, in Venom – La furia
di Carnage ha ricevuto alcune critiche, in quanto il
personaggio psicopatico non ha avuto la possibilità di mostrare le
sue tendenze più violente e sadiche nel progetto classificato
PG-13. Analogamente ai vantaggi di portare Venom nell’MCU in un progetto vietato ai
minori, il Carnage di Cletus Kasady potrebbe dare libero sfogo alle
sue tendenze più orrorifiche, dimostrando il motivo per cui è stato
rinchiuso in prigione per così tanto tempo. Carnage è uno dei
cattivi più longevi di Venom e Spider-Man nei fumetti Marvel, ma non ha decisamente avuto
la possibilità di dimostrare il suo valore nell’SSU.
Morbius
I Marvel Studios sembrano aver
recentemente annunciato la formazione della squadra dei
Midnight Son’s del MCU, che potrebbe comprendere
personaggi come Moon
Knight, Blade e Lupo
Mannaro. Tuttavia, uno dei membri più consistenti della
squadra nei fumetti Marvel è stato purtroppo sprecato
nell’SSU. Si tratta di Morbius, introdotto nel
2022 con il film interpretato da Jared Leto. Il personaggio non ha però affatto
dimostrato tutto il suo potenziale e un passaggio al MCU non solo gli permetterebbe di
rifarsi, ma anche di completare questa squadra di antieroi. Con
l’arrivo del cacciatore di vampiri Blade nel MCU, magari in futuro ci sarà
spazio per una sua introduzione.
Riecco Madame
Web, considerato da molti uno dei peggiori film di
supereroi in live-action di sempre e il ritratto che il progetto ha
dato della sua protagonista principale non ha certo aiutato. La
Cassandra Webb di Dakota Johnson è stata un’aggiunta
imbarazzante al Sony’s Spider-Man Universe ma
questo potente personaggio mutante dei fumetti Marvel meriterebbe una seconda
possibilità nel Marvel Cinematic Universe,
soprattutto per il ruolo che ricopre nelle storie del multiverso di
Spider-Man nei fumetti. Cassandra Webb ha bisogno di essere
riscattata con un adattamento onesto dopo il completo fallimento
del personaggio in Madame
Web, quindi si spera possa un giorno trovare posto nel
MCU.
Anche se ancora non è stato
ufficialmente annunciato, è ormai noto che i Marvel Studios e la Sony Pictures stanno
lavorando a Spider-Man 4, il prossimo film con
l’Uomo Ragno di Tom Holland, che potrebbe idealmente arrivare
nei cinema prima del finale della
Saga del Multiverso, previsto per il 2027 con Avengers:
Secret Wars. Ad oggi, proprio in mancanza di voci
ufficiali, non ci sono grandi certezze riguardo a ciò che questo
film potrà o meno contenere, anche se
i rumor a riguardo non mancano. Spider-Man:
No Way Home ha però gettato le basi per avere uno
Spider-Man profondamente calato nel contesto urbano, per cui ci si
potrebbe aspettare novità particolarmente entusiasmanti. Volendo
giocare con le idee, eccone alcune che potrebbero rendere
Spider-Man 4 il miglior film sull’Uomo Ragno.
Mettere in pausa il Multiverso
Si dice che la Sony Pictures
vorrebbe nuovamente includere gli Spider-Man di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man
4. Ciò si spiegherebbe con il desiderio di replicare il
grandissimo successo di Spider-Man:
No Way Home, distintosi per i suoi quasi 2 miliardi di
dollari d’incasso. Per quanto sarebbe bello vedere questo trio
condividere di nuovo lo schermo, sarebbe decisamente più
interessante vedere il Peter Parker del MCU affrontare da solo le nuove
sfide che lo attendono, compiendo così ulteriori passi in avanti
nella sua evoluzione come supereroe in vista di una riunione con
gli altri Avengers. Dimenticarsi dunque del Multiverso
per Spider-Man 4 sarebbe cosa buona e
giusta.
Con Spider-Man 4 è tempo di andare
oltre MJ
È estremamente probabile che
Zendaya riprenda il ruolo di MJ in Spider-Man
4, anche se nel finale del precedente film dimentica di
aver mai conosciuto e amato Peter Parker. Difficile però che
quest’ultimo la lasci andare così ed è probabile che cerchi di
avere una nuova partenza con lei. Tuttavia, potrebbe essere giunto
il momento di smarcarsi da questa storia e proporre nuove avventure
sentimentali per Parker. Da tempo, ad esempio, i fan chiedono
l’introduzione di Gatta Nera, personaggio che nei
fumetti si è distinta tanto quanto nemica quanto alleata e amante
di Spider-Man. In alternativa, anche introdurre una nuova
Gwen Stacy potrebbe essere interessante. Ma non
per forza Spider-Man dovrebbe avere un interesse amoroso e vederlo
libero da questi pensieri potrebbe permettere di esplorare nuove
possibilità per lui.
Formare una squadra con
Daredevil
La teoria prevalente al momento è
che Spider-Man 4 possa presentarci una squadra
formata da Spider-Man e
Daredevil, intenti a combattere Kingpin, finalmente introdotto nel MCU come villain. Considerando che
la serie Daredevil:
Born Again andrà a raccontare (anche) degli scontri
tra Daredevil e Kingpin, è possibile che il finale di questo show
possa anticipare gli eventi di Spider-Man 4,
nel quale dunque avremo un proseguimento del tentativo di ascesa al
potere di Kingpin e dei due supereroi intenti invece ad
impedirglielo. D’altronde, Peter Parker e Matt Murdock si sono già
incontrati in Spider-Man:
No Way Home, per cui un loro team-up non è affatto da
escludere. Si parla però anche di una
possibile introduzione di Miles Morales, come
futuro erede del ruolo di Spider-Man.
Spider-Man potrebbe non aver
bisogno di una squadra
Da una parte sarebbe interessante
vedere Spider-Man formare una squadra con un altro supereroe ma,
come già riportato nel primo punto, ne ha davvero bisogno? Non
potendo più contare sulla tecnologia di Iron
Man, Spider-Man 4 potrebbe offrire una storia
semplice come quella di una serie di villain che tenta di catturare
Spider-Man ed eliminarlo una volta per tutte. Sappiamo che Kingpin
è in circolazione, ma anche Scorpion – già
introdotto con un cameo in Spider-Man:
Homecoming – è pronto ad entrare in azione. Molti altri
sono però i cattivi che potrebbero essere introdotti in questo
film, mettendo Spider-Man davanti alla condizione di dover imparare
a cavarsela completamente da solo, dato che nessuno è più a
conoscenza della sua vera identità.
Introdurre il Simbionte Venom in
Spider-Man 4
Considerato lo stato d’animo
probabilmente oscuro in cui si troverà Spider-Man all’inizio di
Spider-Man 4, i Marvel Studios potrebbero scegliere
di far indossare all’eroe la tuta generatasi dall’unione con
Simbionte Venom. D’altronde, non si può
dimenticare che l’Eddie Brock di
Tom Hardy è finito nel MCU e che prima di essere
risucchiato nel suo universo ha lasciato in quella realtà una
traccia del Simbionte. Un dettaglio che non può rimanere
inesplorato e dare finalmente vita all’incontro tra lo Spider-Man
del MCU e quest’entità potrebbe dar
vita ad un quarto film estremamente interessante. Sarebbe per il
protagonista una prova molto importante, superando la quale si
affermerebbe come supereroe ora adulto e in grado di assumere
compiti sempre più importanti.
La Searchlight
Pictures starebbe procedendo con Ready or Not
2, in Italia noto come Finché morte non ci separi
2, il sequel della commedia horror con Samara
Weaving del 2019.
Questa volta, però, non si avvarrà
dei servizi dei registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett, ma si affiderà al regista di Escape Room
Adam Robitel. Samara Weaving potrebbe
comunque tornare come la protagonista.
Finché morte non ci separi 2
dunque è ancora in sviluppo
Finché morte non ci separi è stato un modesto
successo horror per Searchlight nel 2019. Costato appena 6 milioni
di dollari, ha ottenuto un rispettabile incasso di 57 milioni di
dollari in tutto il mondo. Un sequel era quindi sempre possibile,
soprattutto se si fosse riusciti a convincere la carismatica
Samara Weaving a tornare
Nel primo film, la Grace
interpretata da Samara Weaving si è appena sposata
con una famiglia benestante e, durante la prima notte di nozze, i
suoceri hanno in mente un tipo di rituale molto diverso per
celebrare l’occasione e la costringono a un sadico gioco a
nascondino.
Bettinelli-Olpin e
Gillett sono destinati ad assumere il ruolo di produttori
insieme a Chad Villella. Non si sa chi scriverà
Finché morte non ci separi 2, ma si prevede il
ritorno degli sceneggiatori originali Guy Busick e R.
Christopher Murphy.
Jill Wilfert,
responsabile dell’intrattenimento globale di Lego,
afferma che “probabilmente” ci sono stati troppi film
Lego nelle sale cinematografiche, usciti troppo
vicini tra loro.
Parlando con Variety, Wilfert ha
riflettuto sul decennale di The
Lego Movie del 2014. Quando gli è stato chiesto dei
tre film usciti nelle sale cinematografiche dopo il film originale,
Wilfert ha detto: “Col senno di poi,
probabilmente diremmo che ci sono stati troppi film troppo vicini
tra loro“.
Ha continuato: “Tutti quei film
hanno avuto buone recensioni. Se si guarda anche a Lego 2,
le recensioni sono state migliori di quanto il botteghino possa
indicare. Credo che le persone che lo hanno visto si siano davvero
divertite. Ma in realtà, nell’industria cinematografica, è
difficile. Penso che si debba portare in tavola qualcosa di
inaspettato. E per noi, attraversando quel periodo, abbiamo pensato
che fosse il momento giusto per fare una pausa e rivalutare quello
che stiamo facendo. Oltre ai film, siamo stati molto attivi anche
nello spazio dei contenuti seriali, quindi continuiamo a creare
contenuti legati a queste proprietà. A quel punto ci siamo
concentrati sul continuare ad alimentare i nostri franchise con
l’animazione per poi entrare in un nuovo spazio con una televisione
più simile alla realtà con Lego Masters, che ha avuto un enorme
successo per noi“.
Quali sono stati i film Lego nelle
sale cinematografiche?
Diretto da Phil Lord e
Christopher Miller, The
Lego Movie ha guadagnato circa 468,1 milioni di
dollari al botteghino mondiale. Il cast vocale del film comprende
Chris Pratt, Will Ferrell, Morgan Freeman, Elizabeth Banks,
Will Arnett, Nick Offerman, Alison Brie, Charlie Day e Liam
Neeson.
The Lego Batman
Movie, diretto da Chris McKay, è arrivato nel febbraio
2017. The Lego Ninjago Movie è poi arrivato nelle
sale a settembre 2017, mentre The
Lego Movie 2: The Second Part arrivò a febbraio
2019.
Secondo un articolo di Variety del
luglio 2023, Adam e Aaron Nee di The Lost City
stanno sviluppando un “film d’animazione ibrido in live-action
attorno al franchise Lego” per Universal Pictures. Al momento
non sono disponibili ulteriori dettagli.
L’ex produttore di X-Men e regista di Dark
Phoenix del 2019, Simon Kinberg, ha
recentemente parlato di come si sente riguardo al fatto che il
mondo degli X-Men possa finalmente entrare nel
MCU. Durante un’intervista
con ComicBook, a Simon Kinberg è stato chiesto se
l’universo degli X-Men della Fox potesse entrare
nel Marvel Cinematic Universe. Il
regista ha detto di non avere idea di come funzionerebbe in
Deadpool
& Wolverine e ha scherzato dicendo che sarebbe
troppo spaventato per rispondere anche se lo sapesse.
“È una bella domanda perché è
al di fuori del processo di realizzazione di qualsiasi cosa. La
verità è che con i film Marvel, se rispondo, ho solo paura
che ci sia un puntino rosso di un cecchino sulla mia fronte e che i
miei figli rimangano senza padre”, ha detto Kinberg.
Ha poi elogiato Hugh
Jackman e Ryan Reynolds e ha raccontato di essere
entusiasta del film in uscita. “Quindi dirò solo che sono un
grandissimo fan di tutto ciò che Hugh ha fatto con Wolverine“,
ha detto Kinberg. “Credo di aver fatto cinque
film in cui ha recitato, in una forma o nell’altra, come Wolverine,
e sono molto eccitato per il film. So che per lui, per Ryan e per
Shawn [Levy], esplorare alcuni aspetti che forse non abbiamo
esplorato prima, immagino sia attraente“.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The
Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un
recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente
Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Avatar: La
via dell’acqua e Avatar
3 del 2022 sono stati girati contemporaneamente, ma
secondo la star Zoe Saldaña, il terzo film continua a essere
un progetto in corso. Durante una recente apparizione al Tonight
Show Starring Jimmy Fallon, a Zoe Saldaña – che interpreta Neytiri
nel franchise – è stato chiesto di parlare di una foto caricata su
Instagram che la ritraeva sul set con l’attrezzatura completa per
il motion capture.
Zoe Saldaña ha rivelato che stava facendo
delle riprese per il terzo film, che continua a essere lavorato
nonostante le riprese siano terminate ufficialmente molti anni fa.
“Il due è già uscito e il tre è ancora una cosa in corso“,
ha detto Zoe Saldaña. “Dove tornerà e ci lavorerà
continuamente, perché la tecnologia richiede molto tempo“.
L’attrice ha poi scherzato sul
fatto che l’hanno chiamata a gennaio per alcune riprese che
richiedevano che lei cavalcasse un Ikran, una delle
creature simili a draghi presenti nel film, cosa a cui non era
fisicamente preparata.
“Mi hanno chiamato a gennaio,
all’improvviso, e mi hanno detto: ‘Abbiamo solo delle riprese di
prova. Puoi venire per favore?” E io: “Ok”. E lui:
‘È super, sai, nessun problema. Sono solo piccoli primi
piani“. E all’improvviso mi hanno detto: “Ehi, allora, in
questa ripresa ci sei tu sul tuo Ikran”. L’Ikran è il mio drago che
cavalco. E io mi sono detto: “Mi stai prendendo in giro?”. Non vado
in palestra da… ragazzi, ho fatto uno squat e non riuscivo ad
alzarmi“, ha scherzato l’attrice.
Avatar 3, quello che
sappiamo sul prossimo film della saga
Con l’uscita in sala di Avatar – La via
dell’acqua, lo scorso dicembre, la saga cinematografica
ideata da James Cameron e
ambientata sul pianeta Pandora ha ripreso il via, con anche altri
tre capitoli annunciati e in arrivo nei prossimi anni. Il primo di
questi sarà Avatar 3, ancora senza titolo ufficiale,
che come noto introdurrà importanti novità, a partire dal primo
popolo Na’Vi caratterizzato come “cattivo”, ovvero il Popolo della
Cenere. Sappiamo ancora pochissimo di questo e dei
personaggi che lo comporranno, ma sembra che non si tratterà
dell’unica nuova cultura che il film introdurrà nella saga.
L’uscita del film in sala è attualmente prevista per il 19
dicembre 2025.
Oltre al Popolo della Cenere ci
sarà infatti almeno anche un altro popolo introdotto in
Avatar 3, anche se al
momento quest’ultimo rimane del tutto sconosciuto. Come sappiamo,
il terzo film della saga è già stato in buona parte girato, dunque
potrebbe essere solo questione di tempo prima di scoprire qualche
dettaglio in più a riguardo e soprattutto sapere se i popoli
saranno effettivamente solo due o anche di più e se staranno dalla
parte dei buoni o dei cattivi. Protagonisti saranno però
naturalmente gli attori Sam Worthington, Zoe
Saldana,
Kate Winslet,
Sigourney Weaver, Edie Falco, Stephen Lang, Joel David Moore,
Jemaine Clement, Matt Gerald e CCH
Pounder.
Dopo anni di voci e aggiornamenti,
Quel pazzo venerdì 2 è ufficialmente pronto: THR
riporta che la Disney ha scelto un regista per il
tanto atteso sequel.
Secondo un nuovo rapporto,
Nisha Ganatra (che ha diretto gli ultimi episodi
della miniserie Welcome to Chippendales di Hulu) è stata
incaricata di dirigere il prossimo film. Le star Jamie Lee Curtis e Lindsay
Lohan sono in trattative per riprendere i loro ruoli di
madre e figlia, anche se non c’è ancora nulla di ufficiale.
Le voci su Quel pazzo
venerdì 2, un sequel di Quel pazzo
venerdì si rincorrono da qualche anno, e l’ultimo
aggiornamento arriva dalla Lohan. All’inizio del mese,
l’attrice ha lasciato intendere che un sequel era in fase di
sviluppo, ma che non era stata fissata una vera e propria
tempistica.
Quel pazzo
venerdì è stato un grande successo quando è uscito nel
2003.
Sono passati quasi 20 anni da
quando Quel pazzo venerdì è uscito nelle sale nel
2003. Oltre a ricevere recensioni positive, il film fu anche un
successo al botteghino con un incasso mondiale di oltre 160 milioni
di dollari a fronte di un budget dichiarato di 26 milioni.
Diretto da Mark Waters da una
sceneggiatura scritta da Heather Hach e Leslie Down. Il film è
incentrato sul legame tra una madre e la figlia ribelle. Dopo aver
discusso di nuovo, i due si trovano improvvisamente in una
situazione incredibile, quando si scambiano i corpi.
Il film del 2003 è interpretato da
Jamie Lee Curtis, Lohan, Chad Michael
Murray, Mark Harmon, Stephen Tobolowsky, Rosalind Chao e
altri. È basato sull’omonimo romanzo di Mary Rodgers del 1972.
Questa versione ha segnato il terzo adattamento Disney della storia
classica.
Francis Ford
Coppola ha dichiarato che Megalopolis
non sarà il suo ultimo film. Circa 20 anni dopo Francis
Ford Coppola torna conMegalopolis
che è stato proiettato questa settimana per la prima volta.
Presso l’Universal CityWalk IMAX
Theater, l’epico film è stato proiettato per gli acquirenti, con la
presenza di tutti i distributori. Erano presenti anche amici di
famiglia e registi, tra cui Anjelica Huston,
Nicolas Cage,
Andy Garcia, Spike Jonze,
Al Pacino,
Jon Favreau, Colleen Camp, Roger Corman, Darren Aronofsky,
Cailee Spaeny e i membri del cast
Shia LaBeouf e Talia Shire.
Il film è stato descritto “Il
nuovo film di Coppola è ricco di idee che fondono il passato con il
futuro, con una favola epica e altamente visiva che si adatta
perfettamente a uno schermo IMAX. Copre temi complessi in due ore e
13 minuti, senza contare i titoli di coda. Un incidente provoca la
distruzione di una metropoli simile a New York City, che sta
comunque decadendo, e porta a visioni contrastanti del futuro. Da
una parte c’è un ambizioso idealista dell’architettura, Cesar (Adam
Driver). Dall’altra il suo nemico giurato, il sindaco Frank Cicero
(Giancarlo Esposito). Il dibattito diventa se abbracciare il futuro
e costruire un’utopia con materiali rinnovabili o adottare una
strategia di ricostruzione business-as-usual, ricca di cemento,
corruzione e intermediazione di potere a spese di un
sottoproletariato irrequieto. Nel mezzo della loro lotta c’è la
figlia mondana del sindaco, Julia (Nathalie
Emmanuel), una giovane donna inquieta cresciuta intorno al
potere e stanca di essere un personaggio da tabloid alla ricerca di
un significato nella sua vita.”
Parlando con Deadline,
Francis Ford Coppola ha confermato che intende
fare un altro film dopo Megalopolis:
“Un modo per sapere che Megalopolis
è finito è che ho iniziato a lavorare su un nuovo film“, ha
detto. “Non sarà assolutamente economico, ma non so se può
essere definito ‘un film epico‘”.
Francis Ford
Coppola ha esordito alla regia nel 1963 con
Dementia 13. Ha poi diretto, tra gli altri,
Il padrino del 1972, Il padrino parte
II del 1974, Apocalypse Now del 1979,
The Outsiders del 1983, Il padrino parte
III del 1990 e Dracula di Bram Stoker del
1992. Prima di Megalopolis,
il suo film più recente è stato Twixt del
2011.
Di cosa
parla Megalopolis?
L’idea di Megalopolis è
stata ispirata dalla seconda Congiura di Catilina. Tuttavia, il
film sarà caratterizzato da un’ambientazione futuristica e sarà
incentrato su un ambizioso architetto che cova l’idea innovativa di
ricostruire New York City come un’utopia all’indomani di un
disastro naturale che ha rovinato le infrastrutture della città. Il
pubblico può aspettarsi immagini straordinarie poiché si dice che
il film sia girato utilizzando una tecnologia rivoluzionaria che
impiega nuove tecniche simili a quelle utilizzate
per The Mandalorian.
Coppolla, che scrive e dirige il
film, ha riunito un emozionante cast costellato di star per quello
che potrebbe essere il suo canto del cigno. Oltre
a Adam
Driver, nel cast compaiono anche Forest
Whitaker, Nathalie
Emmanuel, Jon Voight, Laurence
Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire, Shia
LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn
Hunter e James Remar. Ad oggi
non si hanno però notizie sulla data di uscita del film, che
potrebbe però arrivare in sala nel corso del 2024.
Il film vedrà Michelle Yeoh riprendere il ruolo
dell’Imperatore Philippa Georgiou, personaggio che ha
interpretato per la prima volta nella stagione 1 di Star
Trek: Discovery, e riprenderà il personaggio dopo che
si sarà unita a una divisione segreta della Flotta Stellare con il
compito di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti e
di affrontare i peccati del suo passato.
Variety ha condiviso alcune nuove
informazioni su ciò che i fan possono aspettarsi, tra cui
un’intrigante descrizione della Yeoh, che la vede descrivere il film come
“Mission: Impossible’ nello spazio“.
Gli addetti ai lavori spiegano che
il piano prevedeva che Star Trek: Section
31 fosse una serie televisiva, ma che gli impegni
dell’attore dopo il successo di Everything Everywhere All at Once
hanno messo fine a questa idea.
Michelle Yeoh, tuttavia, non si è lasciata
scoraggiare e ha accettato di firmare per un film. “Non
l’abbiamo mai mollata“, spiega l’attrice. “Ero
semplicemente sbalordito da tutte le cose diverse che avrei potuto
fare con lei. Onestamente, ho pensato: ‘Facciamolo e basta, perché
ci credo‘”.
Questo rapporto include anche una
rivelazione piuttosto importante: in una scena che il reporter del
sito ha potuto assistere alle riprese, Georgiou incontra
una giovane Rachel Garrett (Kacey Rohl), un personaggio
che i fan di Star Trek ricorderanno di aver incontrato per la prima
volta in The Next Generation come l’anziano e
impavido capitano della USS Enterprise-C.
Lo sceneggiatore Craig Sweeny
afferma: “Il mio obiettivo è sempre stato quello di offrire
un’esperienza di intrattenimento che fosse fedele all’universo ma
che si rivolgesse ai nuovi arrivati. Volevo una barriera d’ingresso
bassa, in modo che chiunque potesse goderne“.
“È risaputo che nell’utopia di
Roddenberry c’è un posto per tutti, quindi mi sono chiesto: “Beh,
chi sarebbero le persone che non si adattano?“” dice a
proposito del concetto di Sezione 31, spesso discusso.
“Non volevo fare la versione di
John le Carré, dove sei nel quartier generale e ci sono maldicenze
e sfumature di grigio“. “Volevo fare le persone che erano
ai margini, sul campo. Non si tratta di persone che lavorano
necessariamente insieme come in un ponte di comando di Star
Trek“. “Sta mettendo del bene nel mondo?“, si
chiede.
“Questi personaggi stanno in
definitiva facendo del bene al mondo? E, facendo un passo indietro,
siamo noi a fare del bene al mondo? Stiamo ispirando gli esseri
umani che guardano questo film a essere buoni? Questo è per me ciò
che ho sempre ammirato di ‘Star Trek‘”. Date un’occhiata a una
nuova foto della Sezione 31 nel post X qui sotto.
In esso, la star di Black
Widow e Hawkeye
ci ha mostrato un set che sembrava un po’ una prigione. Lo scooper
Daniel Richtman ha ora aggiunto che il cast sta
girando nel caveau dove i Thunderbolts* scoprono
la Sentinella.
È già stato riferito che il
Guardiano d’Oro è tenuto in cattività, anche se non
possiamo fare a meno di pensare a cosa significhi questo per la sua
storia d’origine nel MCU e, cosa ancora più
interessante, cosa Valentina Allegra de
Fontaine intenda fare con lui.
Richtman sostiene
inoltre che Bucky Barnes non farà parte della squadra
all’inizio del film, collegandosi alle recenti notizie secondo cui
Sebastian Stan potrebbe avere solo un ruolo di
supporto in Thunderbolts*.
Naturalmente, questa non è stata
l’unica grande rivelazione del video di
Florence Pugh sul set. Come abbiamo riportato
ieri sera, Thunderbolts
è ora intitolato Thunderbolts*,
e non prevediamo di scoprire il significato dell’asterisco fino al
lancio del trailer.
È possibile, ad esempio, che il
film sia accompagnato da una clausola di esclusione della
responsabilità per il fatto che non tutti i personaggi ne usciranno
vivi. Data la popolarità di molti di loro, i Marvel Studios rischiano
di far arrabbiare un sacco di fan se questo è il momento di dire
addio a personaggi come Bucky e Red Guardian.
Avrebbero dovuto invece introdurre
una squadra fedele ai fumetti – con personaggi come Songbird e
Mach IV – e ucciderne la maggior parte, in stile
Suicide Squad? È un’alternativa, ma ci
sono così tante cose che non sappiamo sui Thunderbolts*,
che sarebbe sbagliato dare giudizi generalizzati.
Possiamo dire che tutti gli indizi
fanno pensare che la posta in gioco sia incredibilmente alta nel
film. Tuttavia, quale sarà l’eventuale impatto sulla più ampia
Saga del Multiverso non sarà rivelato fino a
quando non ci si siederà nelle sale per assistere al debutto della
squadra sul grande schermo il prossimo anno.
Durante il panel dei Marvel Studios al
D23 2022, il presidente dei Marvel
StudiosKevin
Feige ha svelato il cast del prossimo film
Thunderbolts,
che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e
antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de
Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red
Guardian (David
Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent
(Wyatt
Russell), Taskmaster (Olga
Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence
Pugh) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian
Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina
Allegra de Fontaine metterà insieme la squadra e potrebbe anche
essere parzialmente responsabile della creazione di
Sentry.
Thunderbolts
è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio
2025. Harrison Ford – ammesso che sia presente –
sostituirà
il defuntoWilliam Hurt nei panni di Thaddeus
“Thunderbolt” Ross. Il film sarà diretto da Jake
Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia,
avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012,
Paper Towns del 2015 e alla versione filmata del
2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.
Con Godzilla
e Kong – Il nuovo impero (qui
la recensione) nelle sale, possiamo finalmente entrare nel
vivo degli spoiler! Nel film ci viene presentato il Re Skar, un
titano simile a Kong che anni prima era stato intrappolato da
Godzilla nella Terra Cava.
È determinato a tornare nel mondo di superficie e controlla
Shimo, una creatura che intende usare per provocare una nuova era
glaciale. Grazie all’intervento di Mothra, Godzilla e
Kong mettono da parte le loro divergenze passate per
combattere Skar King, anche se la maggior parte di Rio
de Janeiro viene distrutta nel tentativo di essere
salvata.
Il cristallo che Skar King usa per controllare Shimo viene
distrutto – anche Baby Kong dà una mano – e aiuta gli eroici Titani
a sconfiggere il cattivo. Congelato da Shimo, Skar King viene
successivamente distrutto da Kong, che ne frantuma i resti e lo
elimina definitivamente.
Alla fine di Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero, Godzilla e Kong prendono
strade diverse, ma restano guardinghi piuttosto che veri e propri
alleati. Kong torna alla Terra Cava con Shimo e Baby Kong, mentre
Godzilla torna a Roma dove riprende il suo sonno nel Colosseo. Gli
umani del film ne escono tutti vivi e l’unica morte degna di nota è
quella di Skar King.
Questa storia è sorprendentemente standalone e non c’è nulla che
possa davvero gettare le basi per il futuro del
MonsterVerse.
Tuttavia, sebbene Godzilla
e Kong – Il nuovo impero non vanti una scena di metà o
di fine film, il ruggito di Mothra si sente proprio alla fine dei
titoli di coda, un indizio forse che la Regina dei Mostri
avrà un ruolo più importante la prossima volta.
Cosa sappiamo su Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero
La
sinossi di Godzilla
e Kong – Il nuovo impero anticipa che il film
metterà “L’onnipotente Kong e il temibile Godzilla contro una
colossale minaccia sconosciuta nascosta nel nostro mondo, sfidando
la loro stessa esistenza e la nostra. Il film approfondisce i le
storie di questi Titani, le loro origini e i misteri di Skull
Island e oltre, mentre scopri la mitica battaglia che ha
contribuito a forgiare questi straordinari esseri e li ha legati
all’umanità per sempre.“
I film di Sam
Raimi sull’Uomo Ragno ci hanno regalato un sacco di
momenti memorabili, ma la scena che passerà alla storia come una
delle più iconiche nella storia dei film di supereroi (anzi, dei
film) è il bacio alla rovescia tra Mary Jane Watson
(Kirsten
Dunst) e Peter Parker (Tobey
Maguire) nell’originale del 2002.
Dopo aver salvato
MJ da alcuni teppisti in un vicolo, Spidey si
abbassa per affrontare l’amore della sua vita, e MJ si toglie la
maschera e dà un bacio all’eroe mentre la pioggia scroscia intorno
a loro.
Per quanto la scena sia stata sexy
e romantica da vedere, non sembra che sia stata affatto piacevole
da girare. La
Dunst è stata interrogata sulla sequenza del bacio durante
un’apparizione nell’episodio di questa settimana del The
Jonathan Ross Show.
“Ricordo che [il regista del
film] Sam Raimi mi diede un libro di baci famosi per ispirarsi, ma
anche che voleva davvero renderlo speciale, anche se in realtà era
piuttosto penoso farlo“.
“Pioveva a dirotto, si gelava,
Tobey non riusciva a respirare e quindi era quasi come se lo stessi
rianimando“, ha aggiunto l’attrice.
Kirsten Dunst ha ripreso il suo ruolo nei due film
successivi di Sam Raimi, ma non è tornata al
fianco di Tobey Maguire per
Spider-Man: No Way Home, nonostante le voci che la
volevano inizialmente presente.
Kirsten Dunst ha dichiarato in precedenza che non le è
stato chiesto di partecipare al film, ma non ha comunque escluso la
possibilità di interpretare nuovamente MJ in futuro.
“Voglio dire, ascoltate,
nessuno mi ha chiesto nulla, ma penso che… Voglio dire, questo
multi-universo continua ad andare avanti“, ha detto, prima di
stuzzicare: “Sento che potrebbe accadere“, ha detto in
un’intervista del 2022.
Si dice che sia Tobey Maguire che Andrew Garfield siano in lizza per apparire in
Spider-Man 4, ancora senza titolo, quindi se
Kirsten Dunst volesse tornare a vestire i panni di
Mary Jane, questa sarebbe l’occasione perfetta. Date
un’altra occhiata alla scena del bacio nel player qui sotto.
Gale Weathers è
l’unico personaggio di Scream ad essere apparso in
tutti e sei i film, e il prossimo Scream
VII non sarà l’unico a interrompere questa
striscia.
Gli addetti ai lavori hanno
confermato una recente indiscrezione secondo cui Courteney
Cox sarebbe in trattative per riprendere il ruolo della
reporter trasformata in autrice nel prossimo film di
Scream, che vedrà anche il ritorno dell’iconica
“final girl” Sidney Prescott dopo che
Neve Campbell si era ritirata dall’ultimo film per
una disputa sulla retribuzione.
“Sidney Prescott sta
tornando!” Ha scritto la Campbell su Instagram quando è stato
ufficializzato il suo ritorno. “È sempre stato uno spasso e un
onore poter interpretare Sidney nei film di Scream. Il mio
apprezzamento per questi film e per ciò che hanno significato per
me non è mai venuto meno. Sono molto felice e orgogliosa di dire
che mi è stato chiesto, nel modo più rispettoso possibile, di
riportare Sidney sullo schermo e non potrei essere più
entusiasta“.
La decisione della Neve
Campbell di
tornare in Scream
VII ha suscitato alcune polemiche a causa del
licenziamento di Melissa Barrera per i post sui
social media che Spyglass ha giudicato “antisemiti”. Molti fan
ritengono che la Campbell avrebbe dovuto mostrare
solidarietà alla sua ex co-protagonista e declinare l’offerta dello
studio.
Melissa Barrera è
stata interrogata sulla situazione in una
recente intervista e, pur rifiutandosi di commentare la
Campbell o di rivelare se si sono parlate, ha detto che avrebbe
preso in considerazione l’idea di tornare in Scream
VII per concludere la storia di Sam
Carpenter.
“Ho imparato a non dire mai, ma
dovrebbero anche accadere molte cose perché Sam torni. Per ora, la
prossima pagina, il prossimo capitolo, e poi vedremo cosa ci
riserverà il futuro“.
Per quanto riguarda la signorina
Weathers, l’ultima volta che l’abbiamo vista era
sopravvissuta per un pelo a un brutale attacco di
Ghostface e stava andando in ospedale.
I dettagli della trama di Scream
VII non sono ancora stati resi noti, ma si dice
che la storia si concentrerà su Sidney e Gale che dovranno
affrontare una sorta di culto di Ghostface.
La regia di Scream
VII sarà affidata al creatore e scrittore di Scream
originale Kevin Williamson, mentre l’attore di
Scream 3Patrick Dempsey sarebbe
in trattative per tornare a vestire i panni del detective Mark
Kincaid.
All’inizio di questa settimana, un
giudice ha stabilito che la Warner Bros. non ha
rubato la trama di The
Batman a uno scrittore che aveva ideato una storia sul
Cavaliere Oscuro tre decenni prima.
Il giudice distrettuale degli Stati
Uniti Paul Engelmayer ha deciso che lo scrittore
Christopher Wozniak ha effettivamente violato i
diritti d’autore della DC Comics dopo che
quest’ultima lo ha assunto come artista freelance nel 1990 quando
ha scritto “The Ultimate Riddle” (L’enigma finale),
successivamente ribattezzato “The Blind Man’s Hat” (Il
cappello del cieco).
Wozniak ha
affermato che “The
Batman” era una copia della sua storia, ma
Engelmayer sostiene che “The Blind Man’s Hat” ha
intenzionalmente e senza consenso preso materiale dall’Universo DC
ed è “pieno” di personaggi ed elementi della trama di
Batman. I documenti del tribunale sono stati resi
pubblici e includono una dichiarazione del regista di The
BatmanMatt Reeves.
Viene rivelato che il regista è
stato contattato per la prima volta nel gennaio 2017 per dirigere
una versione del film con Ben Affleck. “La Warner Bros. mi ha
inviato una sceneggiatura preesistente scritta da uno scrittore di
nome Chris Terrio e dallo sceneggiatore e regista Ben
Affleck“, racconta Reeves. “Dopo averla letta, ho deciso
che la storia e il film che ne derivava non erano un progetto che
sentivo di voler fare“.
E aggiunge: “Se la Warner Bros.
voleva usare questa sceneggiatura preesistente, doveva usare un
altro regista. Ho anche raccontato un’idea che avevo concepito per
una storia originale di Batman: una storia poliziesca di Batman in
cui la soluzione del caso portava a scoprire qualcosa di
inaspettatamente personale per Batman. Alla Warner Bros. piacque
l’idea e mi ingaggiò per realizzare The
Batman“.
Matt Reeves rivela
poi: “Non ho utilizzato alcun materiale della precedente
sceneggiatura scritta da Chris Terrio o altro materiale fornito
dalla Warner Bros. oltre ai personaggi e all’universo di
Batman“. In un’altra parte della dichiarazione, il regista di
Batman
parla delle note ricevute dallo studio e di come queste abbiano
influito sui gadget che ha utilizzato o meno nella storia.
È interessante avere queste
informazioni sulla realizzazione del kolossal del 2022 e sorprende
sapere che la versione di The
Batman di Terrio e Affleck è quella
che Reeves non aveva assolutamente interesse a realizzare.
Si prevedeva che il Crociato
incappucciato si scontrasse con Deathstroke dopo
che l’assassino aveva appreso l’identità segreta dell’eroe.
Ben Affleck ha poi abbandonato il ruolo di
Batman, ma è tornato nel DCEU per girare dei camei in
The
Flash e Aquaman e il regno
perduto.
C’è una grande eccitazione intorno
a Spider-Man 4, e questo potrebbe spiegare perché
continuano a circolare tante voci sui piani dei Marvel Studios e della Sony
Pictures per il progetto.
Non vediamo
Spider-Man in live-action sui nostri schermi da
Spider-Man: No Way Home del 2021 e la pausa di
Tom Holland dal personaggio non è stata
esattamente un successo entusiasmante (Uncharted
sembra essere stato un one-and-done e The Crowded
Room ha attirato recensioni contrastanti).
Da allora, si suppone che abbia
firmato per recitare sia in un quarto film da solista che come
protagonista nei prossimi film degli Avengers. Nel
frattempo, abbiamo sentito
voci su scontri tra Marvel e Sony, su
vari registi che potrebbero essere coinvolti e su due versioni
molto diverse del ritorno di Peter Parker: una con
i suoi amici Spider-Men e una senza.
Ora abbiamo finalmente un
aggiornamento un po’ più attendibile per gentile concessione di
Variety. L’agenzia ha pubblicato un articolo
approfondito sul futuro di Euphoria
e sulla reale situazione di Spider-Man 4.
Qual è lo stato di Spider-Man 4?
Alcuni ritengono che il successo o
la mancanza di successo del prossimo film di
Zendaya, “Challengers“,
che aprirà il 26 aprile, potrebbe influenzare il destino di
Euphoria,
si legge nel rapporto, “e sullo sfondo, naturalmente, c’è
l’imminente “Spider-Man 4“, anche se la
sceneggiatura di quel film è ancora in fase di lavorazione, e non
ci sono né regista né data di inizio”.
Quindi, nonostante quello che
abbiamo sentito nelle ultime settimane, un regista non è salito a
bordo di Spider-Man 4 e le notizie che la
produzione inizierà più tardi quest’anno per portare il film nelle
sale nel 2025 sembrano essere premature.
Spider-Man 4, un film in difficoltà?
Non è chiaro perché Jon
Watts non sia tornato dopo aver contribuito alla trilogia
di Spider-Man del MCU, anche se ha
abbandonato il reboot dei Fantastici
Quattro dopo essersi apparentemente esaurito per aver
dedicato oltre mezzo decennio della sua carriera al
web-slinger.
Drew Goddard e Justin
Lin sono i nomi che si suppone siano in lizza per il
prossimo capitolo, ma con una sceneggiatura ancora in fase di
lavorazione, questo film non è chiaramente così vicino a diventare
realtà come speravamo.
È stata creata una narrativa
secondo cui Spider-Man 4 è in difficoltà, ma
principalmente da parte degli scoopers; questo report suggerisce
invece che si tratta di un film semplicemente in fase di
lavorazione (come ci si aspetterebbe).
Quello del film sportivo è un genere
ricco di titoli celebri e particolarmente apprezzati da critica e
pubblico. In questi, il più delle volte, si narrano le gesta di
atleti o uomini realmente esistiti e degni di essere ricordati con
un lungometraggio incentrato esclusivamente su di loro. Due titoli
da poter citare sono Invictus
– L’invincibilee il recente Chi
segna vince. Uno dei più grandi capolavori a riguardo è
però Fuga per la vittoria, film del 1981 diretto
dal premio Oscar John Huston, considerato uno dei
maestri del cinema hollywoodiano degli anni d’oro. Anche in questo
caso si racconta di una storia vera, tanto incredibile quanto
perfetta per il cinema, dove ha modo di esprimere al meglio tutto
il suo valore.
Scritto da Evan
Jones, il film è ispirato alla pellicola ungherese del
1962 nota a livello internazionale con il titolo The Last
Goal. In entrambe le opere si affronta un preciso evento
storico, riguardante una partita di calcio, avvenuto durante la
Seconda guerra mondiale, per ribadire l’importanza della libertà e
il desiderio di riacquistarla nel momento in cui questa viene meno.
Interpretato da un cast composto da attori e calciatori di
provenienza internazionale, il film ottenne da subito un grande
successo di critica e pubblico, vantando ancora oggi una popolarità
invidiabile. Per gli amanti di questo genere, è certamente uno dei
titoli più emozionanti in cui ci si può imbattere.
Recentemente è stata annunciata la
realizzazione di un remake di Fuga per la
vittoria, un’operazione particolarmente complessa che può
quantomeno far tornare a parlare con più attenzione del film di
Huston, un’opera ancora oggi attuale e da riscoprire più e più
volte. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
vera storia dietro il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Fuga per la vittoria
La vicenda, ambientata nel 1942, ha
per protagonista il calciatore John Colby, il
quale è costretto a lasciare la propria attività per unirsi alle
truppe inglesi in marcia per la guerra. Ben presto, egli si ritrova
recluso in un campo di concentramento, dove viene notato dal
maggiore nazista Von Steiner. L’uomo, commosso
dalla sorte dello sportivo, gli offre la possibilità di formare una
squadra per una partita di calcio contro i soldati tedeschi.
L’evento diventa una nuova occasione per dimostrare la superiorità
dei nazisti, mentre per Colby e la sua squadra, tra cui spicca il
canadese Robert Hatch, comprendono che la loro
vittoria può invece rappresentare una segno di speranza contro
l’oppressione.
Protagonista del film, nel ruolo di
John Colby, è il due volte premio Oscar Michael Caine.
L’attore, che all’epoca delle riprese aveva 47 anni, faticò non
poco a destreggiarsi nelle scene di calcio. Egli accettò però di
partecipare al film unicamente perché ciò gli avrebbe permesso di
incontrare il leggendario calciatore Pelè. Nei
panni del portiere canadese Robert Hatch, invece, si ritrova
Sylvester Stallone.
Egli preferì allenarsi da solo per il ruolo, rimpiangendo poi tale
scelta. Impreparato agli urti che un portiere riceve, si infortunò
alle gambe, ad una spalla, alle costole e si ruppe un dito cercando
di parare un tiro eseguito da Pelè.
Nei panni del maggiore Karl Von
Steiner, il nazista che offre a Colby di giocare una partita, vi è
il celebre attore svedese Max von Sydow, noto per
i tanti film da lui girati con Ingmar Bergman. Particolarità del
film è quella di avere, accanto ad alcuni celebri attori, diversi
noti calciatori di provenienza internazionale. In primis si ritrova
Pelè, qui nei panni di Luis Fernandez, seguito da
Bobby Moore, capitano della nazionale inglese, che
interpreta Terry Brady. L’argentino Osvaldo
Ardiles è Carlos Rey, mentre il belga Paul Van
Himst è Michel Fileu. L’unico calciatore statunitense,
Werner Roth, compare invece nei panni di Baumann,
capitano della squadra nazista, scelto in quanto in grado di
parlare tedesco.
La vera storia dietro il film
Come anticipato, il film è ispirato
ad un episodio realmente avvenuto durante la Seconda guerra
mondiale, noto come la partita della morte, un
incontro di calcio svoltosi nel 1942 tra ufficiali tedeschi e
giocatori ucraini. Nel corso degli anni si è affermata una versione
di questo episodio che non corrisponde alla realtà storica. Secondo
il mito, lo stadio era pieno di soldati armati e il gioco fu
profondamente scorretto e truccato a favore dei soldati tedeschi.
La squadra degli ucraini sarebbe inoltre stata minacciata, con la
promessa che se non avessero perso le conseguenze sarebbero state
terribili.
Tuttavia i giocatori decisero di non
arrendersi, arrivando a vincere 5 a 3. Sempre secondo questa
versione, a seguito della loro vittoria, gli ucraini furono tutti
fucilati nei rispettivi campi di concentramento. La vera storia è
però più complessa, nonché (fortunatamente) molto diversa. La
squadra di prigionieri ucraini ha infatti giocato non una bensì una
serie di partite contro più squadre tedesche, uscendo vittoriosa in
ognuna di esse. Lo stadio, il 9 agosto, giorno dell’ultima partita,
era pieno di civili, non vi erano soldati armati né nessuno intimò
gli ucraini di perdere volontariamente.
Dopo la loro vittoria non vi furono
particolari rappresaglie, ma anzi i giocatori di entrambe le
squadre fecero una foto insieme. Alcuni dei giocatori che vennero
poi effettivamente uccisi, diversi mesi dopo la partita, andarono
incontro alla morte per motivi non legati alla loro vittoria.
Diversi di loro riuscirono anche a sfuggire ai campi di
concentramento, trovando poi salvezza nell’espatrio. L’episodio è
dunque passato alla storia come una delle tante dimostrazioni di
solidarietà emerse verificatesi durante la guerra, dove popolazioni
appartenenti a schieramenti diversi si riconoscevano come simili e
non in guerra tra loro.
Il trailer di Fuga per la vittoria
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Fuga per la
vittoria è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di venerdì 29 marzo alle ore
21:00 sul canale Iris.
Irriverente, energica,
divertente e ricca di azione, su Disney+
arriva Nell – Rinnegata, serie fantasy
in otto episodi disponibile sulla piattaforma dal 29 marzo,
diretta da Ben Taylor (Sex
Education) ma creata da Sally Wainwright,
la quale, dopo Happy Valley e Gentleman
Jack, riesce a portare alla luce, grazie a un accordo con
la Casa di Topolino, un prodotto originale che rappresenta una vera
e propria boccata d’aria fresca in un palinsesto saturo e
ripetitivo.
La trama di Nell –
Rinnegata
Al centro della storia
c’è Nell, interpretata magistralmente da Louisa
Harland, una giovane donna con un segreto soprannaturale e uno
spirito ribelle che sfida le convenzioni del suo tempo. Abbigliata
come un uomo, Nell ritorna al suo villaggio natio, dopo essersi
allontanata di sua spontanea volontà per inseguire un suo desiderio
di scoperta e di avventura. Tornata a casa, però, dovrà fare i
conti con una perdita improvvisa che la porterà a scontrarsi con il
crudele Thomas Blancheford e con la legge ingiusta
di quell’epoca. In suo aiuto però arriva Billy
Blind, una specie di folletto che è sempre al suo fianco e
le conferisce forza e agilità ogni volta che è in pericolo.
Tra passato e
presente
Come spesso accade in
prodotti contemporanei ambientati nel passato, anche Nell –
Rinnegata arricchisce i suoi protagonisti di sensibilità moderne,
pur tenendo presente alcune delle regole che governavano la vita
nel ‘700. Il classismo e l’ingiustizia sociale si associano allo
spirito intraprendente e anti-convezionale della protagonista, alle
situazioni più rocambolesche raccontate con lo stile della commedia
d’azione e a una voglia di divertimento e libertà che sprigiona da
ogni inquadratura.
Lo stile di Nell –
Rinnegata è infatti lontano sia dalle ricostruzioni storiche
filologiche che dalla sciatteria di produzioni a basso budget. È un
mix perfetto di credibilità e leggerezza, con un gusto spiccato per
le sequenze d’azione e per il racconto di una storia principalmente
di evasione. Ogni episodio di Nell – Rinnegata è un pezzetto di un
viaggio bizzarro ma sempre divertente attraverso un’Inghilterra del
XVIII secolo reinventata.
Louisa Harland è
Nell
Il cuore della serie è
senza dubbio Louisa Harland nel ruolo della
protagonista, Nell. Già vista e amata nel ruolo di Orla in
Derry Girls, l’attrice splende per la sua
camaleontica interpretazione: sarcastica, caustica, ma anche molto
materna e apprensiva, sente il desiderio di avventura e la
responsabilità verso i più deboli. La sua Nell non è semplicemente
un’eroina action/fantasy da ridere, ma una donna con desideri,
sogni e volontà per ottenere giustizia e guadagnarsi la libertà.
Con lei, nel nutrito e ottimo cast, anche l’amato Nick Mohammed,
già Nate the Great di Ted
Lasso.
Nell –
Rinnegata coniuga altissimi valori produttivi con la
necessità di realizzare una serie d’avventura fantasy indirizzata a
un pubblico giovane e affamato di storie originali, che nella sua
energica protagonista trova il suo punto di massima forza.
La Disney aveva in realtà cercato di
realizzare un film basato sulla giostra Jungle Cruise fin
dall’uscita de La maledizione della prima luna (2003), ma non era
riuscito a trovare i produttori giusti per il progetto. Anche dopo
che i produttori John Davis e John
Fox hanno iniziato a svilupparlo nel 2015, si è dovuto
attendere l’arrivo di
Dwayne Johnson, dichiaratosi grande fan
dell’attrazione, affinché il film entrasse ufficialmente in
produzione. è così stata sviluppata una storia che fornisse
divertimento, terrore e, ovviamente, tanta avventura.
Per gli appassionati di film
d’avventura, infatti, Jungle
Cruise è un film da non perdere assolutamente, su cui
c’è tanto da scoprire e da cui rimanere affascinati. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Jungle
Cruise. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
sue location. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Jungle Cruise
Da Londra, Lily
Houghton parte per la foresta amazzonica con l’intento di
trovare un antico albero con straordinarie capacità curative, in
grado di cambiare il futuro della medicina. Per riuscirci, recluta
l’impavido Frank Wolff affinché la guidi lungo il
corso del fiume con La Quila, la sua barca diroccata ma ancora
affascinante. Durante questa epica ricerca, l’improbabile duo
incontra però innumerevoli pericoli e forze soprannaturali,
nascosti nell’ingannevole bellezza della rigogliosa foresta
pluviale. Ma quando vengono svelati i segreti dell’albero perduto,
la posta in gioco per Lily e Frank diventa sempre più alta e il
loro destino e quello dell’umanità saranno appesi a un filo.
Il cast e le location del film
Ad interpretare Lily Houghton vi è
l’attrice Emily Blunt, la quale inizialmente aveva
rifiutato il ruolo ben due volte, esausta dall’aver girato uno
dietro l’altro i film
Il ritorno di Mary Poppins e A Quiet
Place II. L’attrice voleva dunque prendersi una pausa, ma
un video di Dwayne
Johnson che le chiedeva di unirsi al progetto in
quanto desideroso di lavorare con lei la convinse ad accettare il
ruolo. Accanto a lei, dunque, nel ruolo di Frank Wolff vi è proprio
Johnson, anche produttore del film. L’attore Jack
Whitehall interpreta invece MacGregor Houghton, fratello
di Lily, personaggio che lo ha attratto in quanto gli ricordava suo
padre.
L’attore Édgar Ramírez, invece, interpreta Lope de
Aguirre, conquistador spagnolo realmente vissuto tra il 1510 e il
1561, già raccontato liberamente nel film Aguirre, furore di
Dio (1972). Egli è in particolare noto per essere stato
mandato assieme ad altri coloni in cerca del mitico El Dorado del
fiume Rio delle Amazzoni. Qui, però, diventò il capo di una
ribellione contro Filippo II, venendo però poi sconfitto e ucciso.
Altra figura storica realmente esistita presente nel film è il
Principe Joachim di Prussia, interpretato dall’attore Jesse Plemons. Infine,
Paul Giamattiinterpreta l’uomo d’affari Nilo
Nemolato.
Sebbene il film sia ambientato in
Amazzonia, in realtà è stato girato ad Atlanta e
sull’isola di Kaua’i nelle
Hawaii. Queste bellissime aree sono state le
location perfette per le riprese di Jungle
Cruise, poiché i paesaggi naturali e gli ecosistemi
hanno creato la scena perfetta per il film. Tra le altre location
delle riprese figurano la città di Lihue, la
Kauai PlantationRailway e il
torrente Huleia. Alcune riprese si sono poi svolte
anche ai Blackhall Studios di Atlanta, dove è
stata allestita una piscina in una grande vasca simile al fiume,
così come la giungla al suo interno. Alcune scene sono infine state
girate anche all’Oxford College della
Emory University.
Jungle Cruise 2: il sequel si farà
Nonostante la pandemia di Covid-19,
il film si è affermato come un buon successo a livello economico e
pertanto la Walt Disney ha deciso di rendere ufficiale un sequel di
Jungle
Cruise. Al momento, tuttavia, non ci sono dettagli
riguardo questo seguito, se non che si presume il ritorno di
Emily Blunt e
Dwayne Johnson nei rispettivi ruoli, ipoteticamente
alle prese con nuove avventure in luoghi esotici. L’intento sembra
dunque quello di dar vita ad un nuovo franchise cinematografico
d’avventura basato su un’attrazione Disney, similmente a quanto
fatto in precedenza con Pirati dei Caraibi, con il
quale tuttavia la Disney sembra non essersi arresa,
intenzionata a realizzare un reboot.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire
di Jungle
Cruise grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV,
Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 12 marzo alle ore 21:20
sul canale Rai 2.
Quella di Harry
Potter verrà ricordata come una delle saghe più importanti
della storia del cinema, vero e proprio momento spartiacque nel
genere fantasy. Dopo aver attratto e incantato innumerevoli
spettatori da ogni parte del mondo, nel 2011 questa sembrava
essersi ufficialmente conclusa sotto gli occhi malinconici e grati
dei fan che sino all’ultimo hanno seguito le gesta del più celebre
tra i maghi. Quegli stessi fan hanno però avuto modo di gioire e
tornare nuovamente in quell’universo incantato grazie al film
Animali fantastici e dove trovarli, uscito al cinema
nel 2016 per la regia di David Yates, anche autore
degli ultimi quattro film di Harry
Potter. Nel 2018 è poi arrivato al cinema il primo dei
quattro sequel annunciati: Animali fantastici – I crimini di Grindelwald
(qui la recensione).
Quella di Animali
fantastici è una saga prequel ambientata ben 70 anni prima
della nascita dell’amato maghetto. All’interno di questa si vanno a
raccontare una serie di eventi fino ad oggi solo accennati. Anche
in questo caso si tratta di un’opera tratta dall’opera della
scrittrice J.
K. Rowling, che proprio nel 2001 aveva pubblicato il
romanzo Gli animali fantastici: dovetrovarli, il
quale si poneva come la copia di uno dei libri di testo richiesti
dalla scuola di Hogwarts. All’interno di questo sono descritte
oltre settantacinque specie di creature magiche. Il film ha
ampliato quanto in esso narrato, andando a raccontare la genesi
della scrittura di tale opera e quanto accaduto nel mondo magico in
quel momento.
Come il precedecessore, anche questo
sequel ha richiamato al cinema tutti gli appassionati della saga,
arrivando ad un incasso complessivo di circa 655 milioni di
dollari, a fronte di un budget di 200. Un risultato non
particolarmente entusiasmante, che ha segnato una prima battuta
d’arresto per il franchise. Prima di intraprendere una visione di
questo sequel, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Animali fantastici – I
crimini di Grindelwald
Il film ha inizio lì dove il primo
terminava, con il potente Mago Oscuro
Gellert Grindelwald catturato dal MACUSA (Il
Magico Congresso degli Stati Uniti d’America) con l’aiuto di
Newt Scamander. Tuttavia, come aveva minacciato di
fare, Grindelwald riesce a sfuggire dalla detenzione iniziando a
seminare il panico per quelle che potrebbero essere le sue prossime
mosse. Il mago, infatti, comincia a radunare i suoi seguaci per dar
vita ad un vero e proprio esercito. Il suo obiettivo più grande è
quello di portare la razza dei maghi ad essere la specie dominante
su quella dei babbani. Nel tentativo di contrastare i piani di
Grindelwald, un giovane Albus Silente
recluta il suo ex studente Newt Scamander per
cercare di contrastare i piani del malvagio mago.
Silente sembra infatti conoscere i
segreti più recondititi di Grindelwald, che una volta considerava
il suo migliore amico, e tramite questi dovranno sperare di poterlo
sconfiggere. Al suo fianco, Scamander ritroverà gli amici di
sempre, dall’auror Tina al babbano Jacob
Kowalski. Faranno però il loro ingresso in scena anche
nuove personalità, come Leta Lestrange
e Theseus Scamander, fratello maggiore di Newt.
Ben presto si genereranno unioni e divisioni, l’amore e la lealtà
saranno messi a dura prova anche tra gli amici e i famigliari più
stretti, mentre il mondo magico apparirà sempre più diviso. Grandi
segreti sono infatti pronti per essere svelati al mondo, molti dei
quali legati al misterioso CredenceBarebone.
Animali fantastici – I crimini di
Grindelwald: il cast del film
Ad interpretare il personaggio
protagonista, Newt Scamander, vi è nuovamente l’attore premio Oscar
Eddie Redmayne. Questi è stato sin da subito la prima
scelta per il ruolo, ottenendolo senza bisogno di doversi
sottoporre ad alcun provino. Per calarsi nei panni del personaggio,
a lui soltanto è stata rivelata dalla stessa Rowling una backstory
ricca di dettagli e curiosità. Questi hanno permesso all’attore di
comprendere meglio la personalità del mago. Accanto a lui tornano,
nei panni di Porpentina Goldstein, l’attrice Katherine Waterston e Dan
Fogler in quelli del babbano Jacob Kowalski. L’attrice
Alison Sudol ricopre nuovamente il personaggio di
Queenie, sorella di Porpentina,
mentre Ezra Miller è Credence
Barebone.
L’attrice Zoë Kravitz
compare invece nei panni di Leta Lestrange. Tale personaggio,
descritto come una lontana prozia della più celebre Bellatrix, era
già presente anche nel precedente film, ma trova solo qui maggiore
rilievo. L’attore Callum Turner interpreta Theseus
Scamander, fratello di Newt. Coincidenza ha voluto che Turner e
Redmayne siano cresciuti nello stesso quartiere. Johnny Depp
assume qui appieno i panni di Grindelwald, accettando la parte
senza neanche voler leggere la sceneggiatura. Grande fan della
saga, desiderava da tempo di potervi fare parte. JudeLaw, invece, è Albus
Silente. L’attore si preparò al ruolo intrattenendo lunghe
conversazioni con la Rowling, durante le quali apprese ogni
possibile segreto e dettaglio sul personaggio.
A vestire i panni di Grindelwald è
dunque subentrato l’attore Mads Mikkelsen.
Questo terzo capitolo, che ruota attorno alle vicende di Newt
Scamander e Albus Silente che cercano di ostacolare il mago oscuro
Gellert Grindelwald, ha però a sua volta dato vita ad un risultato
molto insoddisfacente, che unito ai pareri negativi della critica e
del pubblico ha dato una seria botta d’arresto alla saga. I film di
Animali fantastici sarebbero dovuti essere cinque,
ma ad oggi pare proprio che il
progetto sia al capolinea.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Nell’attesa di poter vedere tale
sequel, è intanto possibile fruire di Animali
fantastici – I crimini di Grindelwaldgrazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 29 marzo alle ore 21:20
su Italia 1.
E’ arrivato
Garibaldi vs. Mickey, il nuovo dirompente fumetto,
distribuito gratuitamente online, di Andrea
Guglielmino, già autore di
Garibaldi vs. Zombies per Emmetre Edizioni e di alcune
delle storie più amate della serie da edicola Samuel Stern di Bugs
Comics.I disegni sono di Jacopo Moretti, la cover
di Mirko Fascella con colori di Renato
Stevanato, logo di Daniele Brancato.
Garibaldi vs.
Mickey viene distribuito gratuitamente sui canali social
di Emmetre Edizioni, che ha accolto piacevolmente questa
iniziativa, con
cadenza settimanale per 6 settimane, a partire
dal 28 marzo. L’ultima uscita è prevista per il 2 maggio 2024.
Potete leggere il primo episodio SULLA PAGINA FACEBOOK EMMETRE EDIZIONI o sul PROFILO
INSTAGRAM EMMETRE EDIZIONI
Ma come mai
l’idea di una storia con protagonisti Giuseppe Garibaldi e Mickey
Mouse?
Tutto nasce da una
boutade. Appena saputo che la Disney aveva perso i diritti per
l’immagine di Topolino nel famosissimo cortometraggio Stemboat
Willie, l’autore ha iniziato a pensare a come poter far incontrare
due figure leggendarie: il mitico Mickey Mouse e l’eroe dei due
mondi, Giuseppe Garibaldi.
Ne è venuta fuori una
storia breve – come è giusto che sia. A sua volta intensa come un
cortometraggio animato – ma talmente forte che Guglielmino ha
deciso di realizzarla a titolo gratuito come estemporaneo omaggio
per i suoi lettori, in attesa dell’uscita di Garibaldi vs.
Frankenstein, prequel di Garibadi vs Zombies, sempre per Emmetre
Edizioni.
“Quando mi parte in testa
un’ossessione – spiega Guglielmino – me ne devo liberare a tutti i
costi. Sapevo che questo instant comic doveva essere assolutamente
realizzato, e devo ringraziare in questo senso tutta la squadra che
a titolo sostanzialmente gratuito, accettando come pagamento una
cifra del tutto simbolica, ha deciso di seguirmi in questa piccola
impresa. Da Jacopo Moretti che ha curato i disegni simulando alla
perfezione i movimenti di un cartoon, a Mirko Fascella e Renato Stevanato che hanno
lavorato alla potente illustrazione di copertina, a Daniele
Brancato che si è offerto di creare il logo, fino a Emmetre
Edizioni che sosterrà il progetto con i suoi eccellenti servizi di
comunicazione, anche se stavolta si tratta di una produzione
totalmente mia e totalmente indipendente. E’ un fan-comic, se
vogliamo, un regalo realizzato da fan per i fan, ma con una
struttura e una qualità che non hanno nulla da invidiare a una
produzione professionale, perché di fatto, è anche quello”.
Il mini-comic di 6 tavole
è studiato appositamente per la fruizione sui social. Le vignette
sono infatti in formato quadrato, quello che risulta più leggibile
su instagram e facebook, e il tutto è scritto e ragionato pensando
allo “scorrimento” delle immagini sulle piattaforme META.
“Vale la pena fare
qualcosa – continua Guglielmino – se sai che nessun altro l’ha già
fatta. Cerco sempre di fornire ai lettori una chiave non scontata e
sorprendente. In queste poche tavole penso di essere riuscito a
trasportare il mio modo di scrivere certi personaggi, che si
portano dietro un corredo enorme di simboli e tradizioni. Credo
anche di aver raggiunto un primato nella storia del fumetto. Lo
scontro trascende presto il piano fisico per andare a toccare il
valore iconico dei due personaggi coinvolti. Non voglio spoilerare
troppo ma sappiate che non è uno di quei crossover in cui alla fine
i protagonisti si alleano e finisce tutto a pizza e fichi, senza
che nessuno si faccia veramente male”.
Da mercoledì 10
Aprile parte con il Nuovo Sacher di
Roma il tour nelle sale per La
Pitturessa di Fabiana
Sargentini. Il film distribuito da Lo
Scrittoio, in collaborazione con Kama
Productions, sarà presentato in giro per l’Italia dopo il
passaggio in anteprima alla 18a Festa del Cinema di
Roma nella
sezione FreeStyle.
La Pitturessa è
Anna Paparatti, la talentuosa artista che ha vissuto con libertà
cinquant’anni di storia dell’arte contemporanea italiana,
raccontata con intimità dalla figlia: un ritratto ironico e
giocoso, potente e simbolico.
Anna Paparatti: ottantasette
magnifici anni e ancora tanta voglia, non solo di raccontare, ma
soprattutto di inventare, disegnare, costruire mandala, labirinti e
giochi dell’oca, comprare matite e pennarelli. Una delle
straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie
artistiche degli anni ’60 e ’70, artista, scopritrice e musa,
compagna storica di Fabio Sargentini, dalla cui galleria L’Attico
passarono artisti e intellettuali, oggetto di una mostra nel 2021,
voluta dalla gallerista Elena Del Drago, e poi, nel 2022, chiamata
da Maria Grazia Chiuri che le propone di usare i suoi quadri
geometrici degli anni Sessanta per le scenografie delle sfilate
della Maison Dior. “Il grande gioco” e “Pop-oca”, “Le jeu qui
n’existe pas” e “Il gioco del non-sense” tornano sotto gli occhi di
tutti, tele rimaste per anni nella sua grande casa sul Lungotevere
a Roma si impongono per la loro forza dirompente. Anna è di nuovo
sulla scena contemporanea a ottantasette anni. Ora protagonista del
film girato dalla figlia Fabiana Sargentini: un’immersione negli
oggetti, i caftani, le sciarpe, i gioielli, gli idoli buddhisti
della casa di Anna, un dialogo curioso e molto umano tra madre e
figlia, un percorso nella vita, nei ricordi, nelle foto di
entrambe.
È l’occasione per raccontare la sua
storia: sullo sfondo dell’ambiente artistico e culturale di
un’Italia che non c’è più, attraverso materiali inediti
dell’archivio personale dell’artista, immagini di repertorio
uniche, fotografie e opere diverse, oltre a frammenti di film
importanti che hanno “ospitato” i suoi quadri. Un viaggio alla
riscoperta, ma anche alla conoscenza di Anna Paparatti attraverso
un racconto intimo e privato in cui la pittrice, sempre
straordinaria e ironica, – vive divertita e stupefatta il suo nuovo
risveglio artistico.
Il film proseguirà il tour nelle
sale domenica 14 Aprile
a Firenze allo Spazio
Alfieri, lunedì
15 a Venezia, al
cinema Giorgione, martedì
16 a Torino al
cinema Fratelli Marx, mercoledì
17 a Milano al
cinema Arlecchino, giovedì
18 a Padova alla MultisalaAstra,
per poi tornare a Roma e proseguire il tour
per Bologna, Parma, Forlì, Cesena, Perugia, Spoleto, Palermo, Barletta, Reggio
Calabria e continuare in altre città italiane che si
stanno aggiungendo in una serie di proiezioni evento alla presenza
della regista
La
Pitturessa scritto e diretto da Fabiana
Sargentini, prodotto da Riccardo Biadene
per Kama Productions e da Valeria
Adilardi per FilmAffair. È distribuito
da Lo Scrittoio in collaborazione
con Kama Productions.
Louis Gossett Jr.,
vincitore del premio Oscar come Miglior attore non protagonista per
aver interpretato il duro istruttore di esercitazioni in Ufficiale e gentiluomo del 1982, è morto, come
riportato da Variety. Aveva 87 anni.
Nel film diretto da Taylor
Hackford il sergente Emil Foley di Gossett ha guidato in
modo memorabile il personaggio di Richard Gere fino al punto di sfiorare
l’autodistruzione in una scuola di volo della Marina. Con quel
ruolo, Gossett è stato il primo attore di colore a vincere l’Oscar
come miglior attore non protagonista, aprendo così simbolicamente
la strada a numerosi altri colleghi venuti dopo come Cuba
GoodingJr., Morgan Freeman e Mahershala Ali.
Louis Gossett Jr., una carriera tra cinema e TV
Oltre che per “Ufficiale e
gentiluomo”, Gossett è però noto anche per i film Nemico
mio (1985), in cui interpreta un alieno costretto a fare i
conti con il suo nemico umano quando lui e l’astronauta
interpretato da Dennis Quaid si ritrovano bloccati su un
pianeta, e Aquila di ferro (1986), in cui interpreta un
veterano dell’aviazione che aiuta un giovane pilota a ritrovare suo
padre, abbattuto e catturato. Fra i numerosi ruoli interpretati, si
ricordano l’avventuriero Leo Porter in Il tempio di fuoco
(1986), accanto a Chuck Norris, e lo spilorcio
riccone Calvin Bouchard in Lo squalo 3 (1983).
Pochi anni prima dell’Oscar, nel
1978, aveva anche vinto un Emmy per il ruolo del furbo Fiddler in
“Radici“. In anni più recenti aveva invece partecipato
come guest star alle serie Boardwalk Empire – L’impero
del crimine (2013), Extant (2014-15), con Halle Berry e in Watchmen (2019),
dove interpreta Will Reeves, anziano sopravvissuto da bambino al
massacro di Tulsa e nonno di Angela, il quale si svela essere stato
l’eroe Giustizia Mascherata mentre lavorava come agente di polizia
a New York nel 1938. Di recente è invece apparso al cinema in
Il
colore viola (2023), mentre ha un ruolo da doppiatore in
IF – Gli amici
immaginari (2024).
La maggior parte della filmografia
del regista Michael Bay è costituita dal franchise
di Transformers,
ma nel 2016 ha realizzato un impressionante e trascurato film di
guerra con John Krasinski di The Office.13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi è una
rappresentazione elegante e ricca di azione dell’attacco
terroristico di Bengasi del 2012. I fatti dietro
l’incidente sono stati rapidamente oscurati da attivisti di parte
che cercavano di guadagnare punti contro i loro avversari politici.
Ma ora che il tempo è passato, come si colloca esattamente il film
rispetto alla realtà?
Il film di guerra 13 Hours:
The Secret Soldiers of Benghazi è basato su un libro di
saggistica del giornalista Mitchell Zuckoff e in
generale è una trasposizione molto federe dei fatti noti. Ma ci
sono due questioni particolarmente controverse nel film su cui
varie fonti e partecipanti non sono d’accordo: il presunto ordine
di “stand down” del capo della CIA a Bengasi e la presunta
decisione dei vertici militari di negare il supporto aereo.
Esplorando la veridicità di queste scene, vedremo perché c’è ancora
un profondo disaccordo sulla verità dell’attacco tra chi è sul
posto e chi è al comando.
“13 Hours: The Secret Soldiers of
Benghazi” mostra cosa è successo davvero a Bengasi?
L’11 settembre 2012, militanti di
Ansar al-Sharia hanno attaccato una sede diplomatica statunitense a
Bengasi, in Libia. L’ambasciatore americano J. Christopher Stevens
è stato ucciso durante l’attacco, quando i militanti hanno dato
fuoco al complesso. Nelle vicinanze, un gruppo di appaltatori
militari privati chiamati Global Response Staff (GRS) si è
precipitato in un edificio della CIA per aiutare a preparare una
risposta all’attacco. A questo punto, si discute se il capo della
CIA di stanza a Bengasi abbia o meno emesso un ordine formale di
“stand down”.
Ma a prescindere da ciò che è stato
detto, alla fine il GRS ha tentato di salvare chiunque fosse ancora
intrappolato all’interno del complesso diplomatico. Quando sono
arrivati al complesso, hanno cercato l’ambasciatore Stevens ma non
sono riusciti a trovarlo tra il fumo. Dopo aver cercato di
raccogliere i sopravvissuti e i corpi, il GRS è tornato
all’Alloggio della CIA. Durante il tragitto, il loro veicolo è
stato attaccato dai militanti. Sono riusciti a tornare all’interno
dell’edificio senza altre vittime.
Intorno a mezzanotte, i militanti
hanno lanciato un assalto all’Alloggio della CIA. Il GRS ha
respinto gli assalitori per tutta la notte, fino all’arrivo dei
rinforzi il mattino seguente. All’arrivo dei rinforzi, l’Alloggio è
stato nuovamente sottoposto a un pesante fuoco. Durante questo
attacco, Glen Doherty e Tyrone Woods sono stati uccisi da colpi di
mortaio. L’Alloggio è stato evacuato e tutti i presenti sono stati
trasportati in sicurezza all’aeroporto. Mentre il GRS difendeva
l’Alloggio della CIA, l’Ambasciatore Stevens è stato scoperto,
ancora vivo, da un gruppo di libici che lo hanno portato in un
ospedale locale. Nonostante la rianimazione cardiopolmonare,
Stevens è morto in ospedale per inalazione di fumo.
Qual è stata la controversia
sull’ordine di sospensione di Bengasi?
Se il capo della CIA a Bengasi,
senza nome, abbia o meno ordinato al GRS di “ritirarsi” quando ha
tentato di salvare i sopravvissuti dal complesso diplomatico è una
questione controversa. Il libro del giornalista Mitchell Zuckoff
sostiene l’affermazione che fu emesso un ordine di stand-down.
Anche 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi di
Michael Bay ritrae il capo della CIA che
emette un chiaro ordine di stand-down. I cinque membri superstiti
della squadra GRS, composta da sei persone, hanno tutti affermato
che fu emesso un ordine di stand-down. Kris Paronto, che faceva
parte della squadra di sicurezza dell’Annex della CIA, ha
dichiarato a Politico che “non c’è sensazionalismo in questo: Ci è
stato detto di “ritirarci”. Quelle parole sono state usate alla
lettera, al 100%”.
Ciononostante, una commissione
bipartisan dell’Intelligence del Senato ha dichiarato che “non c’è
alcuna prova di un ritardo o di un’ostruzione intenzionale da parte
del capo della base o di qualsiasi altra parte”. L’ex direttore
della CIA David Petraeus, il segretario alla Difesa Leon Panetta e
il direttore dell’Intelligence nazionale James Clapper concordano
sul fatto che a nessuno è stato ordinato di ritirarsi. L’identità
del capo della CIA a Bengasi non è nota, ma una nota della CIA
afferma che questo capo ha autorizzato l’operazione di salvataggio
del GRS e non ha detto loro di ritirarsi.
In definitiva, sembra improbabile
che un ordine di stand-down sia stato emesso dai ranghi superiori
dell’esercito americano o del Dipartimento di Stato. Se così fosse,
non ci sono prove evidenti. Tuttavia, ancora oggi non si sa con
precisione cosa abbia detto il capo della CIA o se siano state
usate le parole “stand down”. Michael Bay ha scelto di credere agli
americani che hanno difeso l’allegato della CIA. Altri tendono a
vedere questa convinzione come una cospirazione. Se è vero che
esistono almeno alcune prove, sotto forma di testimonianze oculari,
che è stato impartito un ordine di stand-down, è anche plausibile
che la conversazione tra il personale militare e il capo della CIA
si sia risolta in un semplice malinteso.
Quale supporto aereo critico è
stato negato a Bengasi?
Secondo 13 Hours: The
Secret Soldiers of Benghazi, il supporto aereo critico è
stato negato a coloro che difendevano l’edificio della CIA a
Bengasi. Si vede un ufficiale della CIA chiedere supporto aereo e
il film fa credere al pubblico che un aereo militare statunitense
fosse pronto e in attesa nelle vicinanze, in Italia. Il film
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi lascia
anche intendere che se fosse stato fornito il supporto aereo, le
morti di Glen Doherty e Tyrone Woods avrebbero potuto essere
evitate. A differenza delle affermazioni relative a un ordine di
stand-down, la presenza e la prontezza degli aerei militari
statunitensi nei pressi della Libia non è tanto una questione di
opinioni quanto di fatti. In base alle prove disponibili, sembra
che non fosse possibile alcun supporto aereo.
Come riporta Vox, un rapporto dei
Servizi Armati della Camera ha concluso che “il Dipartimento della
Difesa non aveva droni armati o aerei con equipaggio preparati per
il combattimento prontamente disponibili e vicini l’11 settembre
[quando è avvenuto l’attacco]”. Gli aerei militari statunitensi in
Italia erano utilizzati esclusivamente per voli di addestramento e
non erano preparati per missioni di combattimento. Secondo il
rapporto, l’aereo da combattimento armato più vicino si trovava a
Gibuti, troppo lontano perché un aereo potesse arrivare a Bengasi
in tempo per fornire supporto aereo. Pertanto, la rappresentazione
del film sull’incompetenza militare che ha portato alla negazione
del supporto aereo critico sembra sensazionalistica, se non
semplicemente scorretta nei fatti.
Nonostante queste due questioni
molto controverse, 13 Hours: The Secret Soldiers of
Benghazi è per il resto un film relativamente accurato.
Michael Bay ha deliberatamente scelto di
credere al personale militare che ha difeso l’edificio della CIA a
Bengasi rispetto alle indagini e ai rapporti successivi. Questa
prospettiva si presta alla narrativa di destra sulla presunta
debolezza e inettitudine dell’amministrazione democratica
dell’epoca. Ma è anche coerente con la tendenza di Bay a ritrarre
gli eventi attraverso gli occhi dei colletti blu che vivono sul
campo gli eventi in tempo reale, come in Pearl Harbor o
Armageddon. Con 13 Hours: The Secret Soldiers of
Benghazi, Michael Bay decise di immergersi in acque
controverse e le controversie persistono tuttora.
Il cinema e i film per
ragazzi hanno nel tempo donato al grande pubblico grandi
capolavori che, con sfumature diverse, hanno saputo affrontare
tematiche quotidiane nella vita di ogni ragazzo e ragazza.
Dall’amicizia al rapporto con i genitori, dal desiderio alla paura
di crescere, dai primi amori fino ai primi dolori che formano il
carattere.
Questi film, spesso definiti anche
coming of age sono sempre molto amati e ogni anno
sono numerosi i film che si rivolgono a questa particolare
tipologia di pubblico. Per non perdersi i migliori titoli da vedere
a riguardo, ecco un utile elenco di film per
ragazzi, adatti ad ogni occasione e sempre piacevoli da
guardare per scoprire cose nuove di sé e del mondo.
Film per ragazzi: i migliori titoli da
vedere
Film per ragazzi
Alcuni film per ragazzi sono nel
tempo diventati veri e propri cult con un loro posto nella storia
del cinema. I titoli qui proposti riflettono su tematiche
universali come l’amicizia, la crescita, le paure e il desiderio di
avventura di ogni adolescente. Sono questi titoli da non perdere
assolutamente.
I Goonies, di Richard Donner (1985). Un gruppo
di ragazzi trova la mappa del tesoro di Willie l’Orbo, un pirata
del XVII secolo, e decide quindi di ritrovarne l’oro per salvare il
quartiere dal progetto di riqualificazione urbana che sta per
separarli. Grandissimo cult del cinema per ragazzi, questo film è
una vera e propria ode all’amicizia e al coraggio, ancora oggi nel
cuore di intere generazioni.
Stand By Me, di
Rob Reiner (1986). Estate 1959, Oregon: quattro ragazzini partono
per un’escursione lungo la ferrovia affrontando varie avventure e
scoprendo il cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima. Quel
piccolo viaggio li cambierà per sempre. Uno dei migliori film
sull’amicizia giovanile mai realizzati, un vero e proprio classico
capace ancora oggi di emozionare e far immedesimare lo spettatore
nelle avventure e nell’animo dei protagonisti.
Breakfast Club,
di John Hughes (1985). Cinque liceali molto diversi l’uno
dall’altro devono passare il sabato pomeriggio a scuola per
punizione. Nel corso della giornata, imparano a conoscersi meglio e
ad accettare le differenze, condividendo i loro più grandi segreti.
Questo film è il punto più alto del cinema adolescenziale
statunitense degli anni Ottanta, descrivendo abbastanza fedelmente
i sogni e le paure dei teen-ager della cosiddetta generazione
X.
Jumanji, di Joe
Johnston (1995). Due bambini scoprono un magico gioco da tavolo
nella loro soffitta. Mentre giocano, evocano animali feroci e un
uomo pazzo, Alan, scomparso ventisei anni prima durante una partita
di quello stesso gioco. Tra i più celebri film per ragazzi di
sempre, Jumanji è un concentrato di
divertimento, paure e tanta avventura, con protagonista
un Robin Williamsal
massimo della sua potenza.
Scott Pilgrim vs. The
World, di Edgar Wright (2010). Scott Pilgrim è un
chitarrista disoccupato che incontra la ragazza dei suoi sogni,
Ramona Flowers. Per conquistare totalmente il cuore della giovane
Scott deve però affrontare i suoi diabolici sette ex fidanzati,
decisi a ucciderlo. Interprato da uno spassoso Michael
Cera, il film è non solo uno dei migliori adattamenti da
un fumetto mai realizzato, ma anche un film per ragazzi ricco di
tutti gli ingredienti giusti per divertire ed emozionare.
Film per ragazze
Il cinema per ragazzi non deve
dimenticare che tra il grande pubblico ci sono anche numerose
spettatrici, le quali attendono film che sappiano parlare a loro
con grande sincerità e affrontando tematiche quotidiane nella vita
di una ragazza. I titoli proposti qui di seguito, tutti
particolarmente apprezzati, fanno proprio questo.
Mean Girl, di Mark
Waters (2004). Candy è cresciuta in Africa ed è sicura di potersela
cavare in ogni situazione. A convincerla del contrario saranno le
sue nuove sprezzanti, superficiali e vanitose compagne di liceo.
Interpretato da Lidsay Lohan, Rachel McAdams
e Amanda
Seyfried, Mean Girl è un grande classico
ancora oggi molto apprezzato.
Sixteen Candles – Un
compleanno da ricordare, di John Hughes (1984).
Un’adolescente, trascurata dai propri genitori, sogna un’avventura
sentimentale con un uomo maturo, respingendo le attenzioni di un
giovane timido e goffo. Le circostanze però, la spingono a cambiare
opinione. Grande classico per ragazze (ma non solo), il film è
ricco di elementi che lo rendono valido ancora oggi per le nuove
generazioni di spettatrici.
Piccole donne,
di Greta Gerwig (2019). Adattamento del classico di Louise May
Alcott, che narra la storia di quattro sorelle durante la guerra
civile americana. In viaggio con la madre, Amy, Jo, Beth e Meg
scoprono l’amore e l’importanza dei legami familiari. Apprezzato da
critica e pubblico, questo film è interpretato da grandi attrici
come Saoirse Ronan,
Emma Watson e
Florence
Pugh.
Juno, di Jason
Reitman (2007). Un’adolescente incinta decide di dare il neonato in
adozione, ma le cose si complicano dopo che la scelta cade su una
coppia benestante. Interpretato da Elliot Page
(all’epoca Ellen), il film è da subito divenuto un grande cult,
tanto per la sua sceneggiatura brillante quanto per le
interpretazioni e le tematiche trattate.
Ragazze a Beverly
Hills, di Amy Heckerling (1996). Cher, la ragazza più
popolare del liceo, cerca di far innamorare due insegnanti.
Entusiasta del successo ottenuto, prova a fare lo stesso con due
dei propri amici, ma i risultati non sono quelli sperati.
Popolarissmo film per ragazze interpretato dall’attrice
Alicia Silverstone, all’epoca vera e propria star
generazionale.
Film per ragazzi su Netflix
Uno dei target a cui Netflix si rivolge maggiormente è proprio quello dei
ragazzi. Per loro l’azienda ha prodotto o distribuito diversi
Original che spazio dalla commedia al romanticismo, dall’avventura
alla ricerca di una propria indipendenza. Quelli qui proposti di
seguito sono tra i migliori film per ragazzi su Netflix.
Mowgli – Il figlio della
giungla, di Andy Serkis (2018). Il cucciolo di uomo
Mowgli viene allevato da un branco di lupi nelle giungle
dell’India, sotto la tutela dell’orso Baloo e della pantera
Bagheera. La temibile tigre Shere Khan, tuttavia, lo vede come una
preda. Andy Serkis
dirige un film più fedele al racconto di Kipling, avvalendosi di
attori come Christian Bale,
Benedict Cumberbatch e
Cate Blanchett
per i ruoli degli animali protagonisti, raffigurati attraverso la
motion capture.
Work It, di Laura
Terruso (2020). Una liceale geniale ma impacciata cerca di farsi
ammettere nella ex università del defunto padre trasformando se
stessa e una banda di disadattati in campioni di ballo. Altro
apprezzato titolo per ragazzi, che mescola romanticismo a passione
per la danza, con protagonista l’attrice SabrinaCarpenter.
The Kissing Booth,
di Vince Marcello (2018). Elle riesce a baciare il ragazzo più
bello della scuola, ma questo potrebbe significare la fine del
rapporto con il suo migliore amico. La ragazza deve scegliere tra
il ragazzo dei suoi sogni e l’amicizia. Interpretato da
Joey King, questo film è uno dei maggiori successi
di Netflix, nonché primo di una trilogia molto amata dai
ragazzi.
Tutte le volte che ho
scritto ti amo, di Susan Johnson (2018). Lara Jean scrive
lettere segrete e piene d’amore ai cinque ragazzi per i quali ha
una cotta, ma non ha intenzione di inviarle. Tuttavia, le lettere
vengono spedite e scatenano il caos nella sua vita. Anche questo
apprezzato film ha poi avuto due seguiti: P.S. Ti amo
ancora e Tua persempre.
Confessioni di una ragazza
invisibile, di Bruno Garroti (2021). Tetê, brillante ma
poco dotata per la vita sociale, farà di tutto per inserirsi nel
suo nuovo istituto. Tuttavia, la ragazza più popolare della sua
classe ha altri piani. Film proveniente dal brasile, questo
simpatico racconto presenta tutte le caratteristiche per affermarsi
a livello internazionale.
Film educativi per ragazzi
Il cinema è uno strumento educativo
molto potente e numerosi sono i film che insegnano ai ragazzi a
guardare il mondo e la realtà con occhi diversi. Dai grandi
classici a titoli più recenti, dai film di fiction fino ai
documentari, ecco cinque titoli particolarmente educativi da
guardare.
L’attimo
fuggente, di Peter Weir (1989). Un insegnante di un liceo
per classi abbienti del New England utilizza metodi non
convenzionali per esortare i suoi studenti, sotto pressione dai
genitori e dalla scuola, alla libertà e creatività. Un capolavoro
cinematografico che ancora oggi influenza ed emoziona generazioni
di spettatori, interpretato dall’indimenticabile Robin
Williams in una delle sue performance più strepitose di
sempre.
La classe, di
Laurence Cantet (2008). Un anno in una classe elementare di un
difficile quartiere parigino. Il maestro Bégaudeau, anche scrittore
e qui interprete di se stesso, fa il possibile per gestire nel
migliore dei modi un gruppo di bambini di etnie diverse.
La nostra strada,
di Pierfrancesco Li Donni (2020). Questo documentario segue quattro
ragazzi nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado e
li va a cercare nuovamente a distanza di un anno. Ci mostra così
delle personalità in fase di formazione confrontate con chi a
quella stessa formazione dedica la propria professionalità
cercando, nonostante tutti gli ostacoli che la società frappone, di
mostrare loro strade alternative.
Captain
Fantastic, di Matt Ross (2016). Ben e la moglie hanno
scelto di crescere i propri figli nel cuore di una foresta del Nord
America, evitando loro ogni contatto con la tecnologia e con la
civiltà moderna. Un tragico evento, però, è destinato a cambiare le
cose. Interpretato da Viggo
Mortensen, questo film riflette sul ruolo dei genitori
e propone percorsi educativi lontani dagli stereotipi del mondo
globalizzato.
Mona Lisa Smile,
di Mike Newell (2003). Stati Uniti, 1953. Katherine Watson accetta
di insegnare al Wellesley College dove per le studentesse essere
istruite significa trovare marito. Ma con lei impareranno ad essere
loro stesse. Banalmente definito come una “versione femminile di
L’attimo fuggente“, questo straordinario film ha in realtà
una proprio ben definita personalità, affrontando tematiche sempre
attuali alla formazione della propria identità.
Film di Halloween per ragazzi
Che siano ambientati o meno durante
la notte di Halloween, ci sono diversi film per ragazzi che sanno
come trasmettere grandi brividi. Ricchi di elementi soprannaturali,
trattati in modo più o meno comico, questi film sono oggi dei
grandi classici da non perdere.
La casa dei
fantasmi, di Rob Minkoff (2004). Un agente immobiliare è
contattato da un uomo che gli propone di vedere un misterioso
maniero che si rivela non essere affatto un investimento facile. In
questo, infatti, abitano una serie di pericolosi fantasmi, legati a
quel luogo da un antica maledizione. Protagonista di questo
classico “horror” per ragazzi è l’iconico Eddie
Murphy.
Piccoli brividi, di
Rob Letterman (2015). Zach Cooper, un adolescente arrabbiato per il
trasferimento da una grande ad una piccola città, scopre che il
padre della sua nuova vicina di casa, Hannah, è R.L. Stine,
l’autore della serie di besteller Piccoli Brividi. L’uomo
nasconde però un segreto: i personaggi da lui creati e che hanno
reso celebri le sue storie prendono vita
uscendo dai libri e lo rendono prigioniero della sua stessa
immaginazione. Protagonista di questo film è il celebre Jack
Black.
Casper, di Brad
Silberling (1995). Nel Maine c’è un castello in cui è custodito un
tesoro. Quando l’intrigante Carrigan lo acquista decide di
sbarazzarsi delle ingombranti presenze. Contatta allora un
cacciatore di fantasmi, il dottor Harvey. Il piccolo fantasma
Casper, però, non è intenzionato ad andarsene. Iconico film per
ragazzi con elementi soprannaturali, Casper è ricordato
ovviamente per il simpatico fantasmino protagonista, dal look ormai
iconico.
Hocus Pocus, di
Kenny Ortega (1994). Tre streghe vissute nel XVII secolo tornano ai
giorni nostri per fare fuco e fiamme, in quel di Salem nel
Massachusetts, nel momento in cui i loro inquieti spiriti vengono
accidentalmente evocati nella notte di Halloween. Altro grande
classico per ragazzi ambientato durante la notte di Halloween,
Hocus Pocus ha emozionato intere generazioni di ragazzi
spettatori.
La famiglia
Addams, di Barry Sonnenfeld (1991). Lo zio Fester, da
lungo tempo scomparso, fa ritorno a casa in circostanze sospette.
La piccola Mercoledì si accorge subito che c’è qualcosa che non
quadra. Adattamento live action della famiglia dell’orrore più
celebre di sempre, il film è uno dei maggiori successi relativi
all’ormai iconico franchise degli Addams.
Film romantici per ragazzi
Di film romantici per ragazzi ce ne
sono diversi, sia dal punto di vista femminile che da quello
maschile. I film elencati qui di seguito offrono aspetti diversi
dell’amore e dei rapporti, affrontati in modo più o meno
drammatico, ma sempre con grandi lezioni di vita da raccontare.
Il tempo delle
mele, di Claude Pinoteau (1980). Il film racconta il
passaggio della tredicenne Vic dall’infanzia all’adolescenza,
attraverso i rapporti con i coetanei e la famiglia ma ancor di più
attraverso le prime cotte d’amore. Un classico senza tempo, uno dei
film romantici per ragazzi più celebri di sempre e che tutti
dovrebbero vedere almeno una volta.
Colpa delle
stelle, di Josh Boone (2014). Hazel e Gus sono due
amici molto particolari. I due adolescenti, entrambi
anticonformisti e dallo spiccato spirito sarcastico, si conoscono
durante le riunioni in un gruppo di sostegno per malati di cancro e
si innamorano l’uno dell’altra. Interpretato da Ansel Elgort e
Shailene
Woodley, il film è uno dei più popolari di genere
romantico per ragazzi degli ultimi anni.
17 anni (e come uscirne
vivi), di Kelly Fremon Craig (2017). La vita
dell’adolescente Nadine diventa ancor più complicata quando scopre
che Krista, la sua migliore amica, inizia a frequentare suo
fratello maggiore. Si sente più sola che mai, fino a quando non
incontra un ragazzo introverso e riflessivo. Questa divertente
commedia è ricca di romanticismo e lezioni di vita, oltre a vantare
una protagonista strepitosa come Hailee
Steinfeld.
Let It Snow – Innamorarsi
sotto la neve, di Luke Snellin (2019). Una tempesta di
neve si abbatte su una piccola città alla vigilia di Natale.
Amicizie distrutte, amori in fasce, una celebrità bloccata e una
festa indimenticabile. La neve porta sorprese inattese. Con un cast
di giovani e affermati attori, questo film corale presenta tanti
spunti comici e situazioni d’amore particolarmente calorose.
Io prima di te,
di Thea Sharrock (2016). L’eccentrica Louisa passa da un lavoro
all’altro per aiutare la propria famiglia a sbarcare il lunario.
Fin quando diventa la badante di Will Traynor, un giovane banchiere
rimasto paralizzato a causa di un incidente subito due anni prima.
Emilia Clarke
recita in questa struggente storia d’amore che affronta tematiche
importanti con un briciolo di leggerezza e sentimento.
La trilogia di Il Signore degli Anelli ha donato nuovo vigore
al genere fantasy, divenuto molto popolare negli anni ’80 e
cresciuto poi nel tempo fino a divenire uno dei più redditizzi.
Proprio la trilogia diretta da
Peter Jackson ha consacrato questo
genere, dimostrando che nei casi migliori questo può non solo
proporre storie di evasione dalla realtà, ma anche affrontare
dinamiche proprie del mondo di tutti i giorni attraverso brillanti
metafore che, forse proprio attraverso l’uso del fantastico,
trovano il modo di risuonare maggiormente nell’animo e nella mente
dello spettatore. Successivamente a quella trilogia, sono dunque
stati realizzati numerosi film fantasy, i migliori dei
quali sono qui riportati nel seguente elenco.
Film fantasy famosi da vedere
assolutamente
Dopo
Il Signore degli Anelli il genere si è ora arricchito,
mescolandosi sempre più con generi come ad esempio
fantascienza e horror. Si è poi
ulteriormente sviluppato anche grazie al cinema di animazione, così
come con l’avanzamento delle tecnologie CGI. Dei tanti film usciti
nel corso del tempo, ecco quelli ad oggi più popolari, a cui di
solito si pensa subito quando si parla di film fantasy.
Il mago di Oz, di
Victor Fleming. La piccola Dorothy, trasportata da un tornado,
finisce nella magica terra di Oz. Qui, si imbarca in un’avventura
con dei nuovi e strambi amici, con l’obiettivo di incontrare il
Mago: l’unico che la può aiutare a tornare a casa, così come i suoi
nuovi amici. Cominciate da qui.
Mary Poppins, di Robert Stevenson. La famiglia
Banks ha bisogno d’aiuto. I suoi membri non comunicano tra loro. Il
padre è integerrimo e pensa soltanto al lavoro, mentre la madre è a
caccia di una spinta innovativa che modifichi le sue giornate
tediose. Tutto cambia nel momento in cui giunge una nuova tata,
Mary Poppins. Quest’ultima sconvolge la vita dei piccoli di casa
Banks, insegnando loro la forza della fantasia, coinvolgendo anche
gli altri membri della famiglia, che ritrova il sorriso.
Il Signore degli Anelli, 2001-2003. Si
comincia con La Compagnia dell’Anello, e ci si imbarca nel viaggio
migliore della storia, insieme ad un mite Hobbit della Contea e
otto compagni. L’obiettivo è quello di distruggere il Male,
racchiuso in un potentissimo anello, e salvare la Terra di Mezzo
dall’Oscuro Signore Sauron.
La
saga di Harry Potter, 2001-2011. Insieme a Il Signore
degli Anelli, la saga di Harry Potter ha contribuito a far
tornare in auge il fantasy. Negli otto film tratti dai romanzi di
J.
K. Rowling, seguiamo dunque Harry e i suoi amici studenti della
Scuola di Magia e Stregoneria di Howgarts mentre affrontano
continui pericoli, in attesa del confronto finale con il malvagio
Voldemort, il cui destino è legato a quello di Harry.
Le cronache di Narnia, 2005-2010. Quattro
fratelli scoprono una porta misteriosa che li porta in un universo
incantato dove una strega ha lanciato un tremendo incantesimo.
Inizia così un’altra delle più celebri saghe fantasy degli ultimi
due decenni, composta da tre film che portano avanti il viaggio dei
giovani protagonisti nel fantastico mondo di Narnia.
Povere creature! film del 2023 diretto da
Yorgos Lanthimos. Una giovane donna deceduta viene riportata in
vita da uno scienziato. Scappa con un losco avvocato e vive
avventure in diversi continenti. Nel frattempo, scopre la sua
passione per la giustizia sociale.
Film Fantasy recenti da
vedere
Gli ultimi anni sono stati ricchi
di nuovi film fantasy, alcuni divenuti più popolari, altri passati
in sordina ma meritevoli di essere riscoperti. Tra grandi autori,
mondi fantastici, personaggi già noti riproposti con nuove
sfumature e appassionanti saghe, ecco allora qualche titolo da
segnarsi, a partire da alcuni fantasy previsti per il 2024 che
promettono di essere ottimi rappresentanti di questo genere.
Film fantasy del 2024
Damsel,
di Juan Carlos Fresnadillo. Una giovane donna accetta di sposare un
bel principe, solo per scoprire che era tutta una trappola. Viene
gettata in una grotta con un drago sputafuoco e deve fare
affidamento solo sul suo ingegno e sulla sua volontà per
sopravvivere.
IF – Gli amici
immaginari, di John Krasinski. Una giovane ragazza di
nome Bea acquisisce la capacità di vedere gli amici immaginari
delle persone, chiamati in breve “IF”, che sono stati abbandonati
dai bambini che hanno aiutato. Bea scopre poi che il suo vicino di
casa, L’uomo del piano di sopra, ha la stessa capacità.
Beetlejuice
2, di Tim Burton. Lo spiritello porcello è tornato per
un esilarante e irriverente sequel. In questo capitolo, il fantasma
reclutato per aiutare a infestare una casa condividerà un’avventura
con la figlia di Lydia.
Il Signore degli Anelli – La guerra di
Rohirrim, di Kenju Kamiyama. Ambientato 261 anni prima
degli eventi de Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello,
La Guerra dei Rohirrim racconta la storia di Helm Hammerhand, un
leggendario re di Rohan che deve difendersi da un esercito di
Dunlendings. Egli diventa l’omonimo della roccaforte del Fosso di
Helm.
Wicked
– Parte 1, di John M. Chu. Ambientato nella Terra di
Oz, il film ruota attorno a Elphaba, una donna dalla pelle verde,
ed esplora il percorso che la porterà a diventare la Strega Cattiva
dell’Ovest. È il primo di un adattamento cinematografico in due
parti del musical teatrale Wicked di Holzman e Schwartz, basato sul
romanzo del 1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch
of the West di Gregory Maguire.
Film fantasy del 2023
Wonka,
di Paul King. Il giovane Willy Wonka
è un inventore con grandi sogni: vuole diventare il più grande
produttore di cioccolato del mondo. Sulla sua strada, incontra
delle creature chiamate Umpa Lumpa, che lo aiutano a realizzare i
suoi grandi piani.
Peter
Pan & Wendy, di David Lowery. La giovane Wendy Darling
incontra Peter Pan, un ragazzo che si rifiuta di crescere. Wendy, i
suoi fratelli e Campanellino viaggiano con Peter nel magico mondo
dell’Isola che non c’è, dove incontra un malvagio capitano
pirata.
La
casa dei fantasmi, di Justin Simien. Una donna e suo
figlio si trasferiscono in una villa abbandonata per trasformarla
in un albergo, ma scoprono che è infestata da fantasmi. Assumono
così un gruppo di cosiddetti esperti spirituali per liberare la
loro casa da presenze maligne.
Silver e il libro dei
sogni, di Helena Hufnagel. Quando Liv si trasferisce a
Londra incontra il misterioso Henry e il suo gruppo di amici, che
la conducono nell’affascinante mondo dei viaggi onirici. I
sognatori praticano un rituale per realizzare il desiderio più
grande di ognuno di loro.
Buon Natale da Candy Cane Lane, di Reginald
Hudlin. Chris vuole vincere il concorso locale di decorazione
natalizia, ma inavvertitamente stringe un patto con un elfo
dispettoso di nome Pepper, che provoca il caos in città. Chris e la
sua famiglia cercano di rompere l’incantesimo di Pepper.
Film fantasy del 2022
Animali
fantastici – I segreti di Silente, di David Yates.
L’ascesa al potere di Grindelwald prosegue, ma Silente non può
attaccarlo a causa di un patto di sangue. Newt e la sua squadra
cercano di opporsi al proposito del mago oscuro di trasformare il
mondo magico in una platea sottoposti.
Tremila anni di
attesa, di George Miller. Mentre partecipa a una
conferenza a Istanbul, la dottoressa Binnie incontra un genio che
le offre tre desideri in cambio della libertà. All’inizio
l’accademica pensa di avere un’allucinazione, poi, da esperta di
miti, pensa che l’offerta è fallace.
Dampyr,
di Riccardo Chemello. Balcani, 1992. Una guerra crudele è in corso.
Harlan Draka è un Dampyr, metà umano e metà vampiro, ma non lo sa.
Presto dovrà confrontarsi con i suoi poteri per distruggere un
terribile Maestro della notte.
Come
d’incanto 2, di Adam Shankman. Quindici anni dopo il
suo lieto fine, Giselle, Robert e Morgan si trasferiscono in una
nuova casa nel sobborgo di Monroeville. La comunità è
supervisionata da Malvina Monroe, che ha intenzioni nefaste per la
famiglia.
Vesper, di
Kristina Buozyte e Bruno Samper. Dopo il crollo dell’ecosistema
terrestre, Vesper, una ragazza di 13 anni che lotta per
sopravvivere con il padre paralizzato, incontra una donna con un
segreto che la costringerà a usare il suo ingegno per la
possibilità di avere un futuro.
Su Netflix
il fantasy è tra i generi più popolari, con opere pensate per
spettatori di ogni età. Ci sono infatti fantasy per ragazzi e
fantasy per adulti, maggiormente tendenti all’horror. Ecco allora
qualche titolo per orientarsi all’interno dell’ampio catalogo della
piattaforma streaming.
Damsel,
Juan Carlos Fresnadillo con Millie Bobby Brown. Una giovane donna accetta
di sposare un bel principe, solo per scoprire che era tutta una
trappola. Viene gettata in una grotta con un drago sputafuoco e
deve fare affidamento solo sul suo ingegno e sulla sua volontà per
sopravvivere.
Troll, di
Roar Uthaug. Quando un
antico troll si risveglia in una montagna norvegese, un gruppo di
eroi deve unirsi per cercare di impedire che la creatura provochi
un disastro mortale.
Slumberland
– Nel mondo deisogni, di Francis
Lawrence. Una giovane ragazza scopre una mappa per il mondo dei
sogni di Slumberland, e con l’aiuto di un eccentrico fuorilegge,
attraversa i sogni e fugge dagli incubi, nella speranza di poter
rivedere il suo defunto padre.
L’accademia del bene e del male, di Paul Feig.
Sophia e Agatha si trovano schierate ai lati opposti di un’epica
battaglia quando vengo trascinate in una scuola incantata. Lì,
aspiranti eroi e cattivi vengono addestrati per proteggere
l’equilibrio tra il bene e il male.
Nightbook – Racconti di
paura, di David Yarovesky. Alex, grande appassionato di
racconti di paura, si trova costretto ad inventare ogni notte una
storia terrificante per non restare intrappolato con la sua nuova
amica in un appartamento stregato ed infestato.
Errementari – Il fabbro e
il diavolo, di Paul Urkijo. Nei Paesi Baschi, in pieno
Ottocento, un fabbro detiene un demone in cattività, torturandolo.
Un giorno, una bambina orfana si avventura nelle sue proprietà,
scoprendo terribili verità.
Film fantasy per ragazzi
Il film fantasy è
spesso considerato un genere per ragazzi, ma in realtà ci sono
numerose opere non propriamente consigliate ai più giovani. Ma non
è questo il caso dei film elencati qui di seguito, racconti
fantastici ma che dimostrano allo stesso tempo un certo valore, con
la capacità di parlare attraverso affascinanti metafore di
tematiche molto concrete e proprie della giovane età.
Nel paese delle creature selvagge, di Spike
Jonze. Max ha 9 anni e vanta una fervida immaginazione. Un giorno
scappa di casa, terrorizzato dall’idea che sua madre possa avere un
nuovo compagno. Corre nei boschi della zona e prende il mare, dopo
aver trovato una piccola barca. Naviga fino a raggiungere una
misteriosa isola, abitata da strane creature, afflitte da divisioni
interne dovute a tristezza e solitudine. Max fingerà d’avere poteri
straordinari, promettendo di riportare la serenità nell’isola,
della quale diventa Re. Comprenderà però le difficoltà di riuscire
a rendere tutti felici, ottenendone una preziosa lezione
personale.
Il ragazzo che diventerà re, di Joe Cornish.
Alex è uno studente inglese di 12 anni che scopre la mitica spada
di Excalibur e da quel momento la sua vita cambia per sempre: i
problemi di ogni giorno diventano insignificanti. Con la più
potente spada nella storia nelle sue mani, Alex diventa il
protagonista di un’epica avventura in compagnia dei suoi amici
costretti a fare i conti con Morgana, una strega decisa a
distruggere il mondo.
Ready PlayerOne, di
Steven Spielberg. Nel 2045, anno in cui il mondo sta per
collassare sull’orlo del caos, le persone hanno trovato la salvezza
nell’OASIS, un enorme universo di realtà virtuale creato dal
brillante ed eccentrico James Halliday. A seguito della morte di
Halliday, la sua immensa fortuna andrà in dote a colui che per
primo troverà un Easter egg nascosto da qualche parte all’interno
dell’OASIS. Quando un improbabile giovane eroe di nome Wade Watts
deciderà di prendere parte alla gara, verrà coinvolto in una
vertiginosa caccia al tesoro in questo fantastico universo fatto di
misteri, scoperte sensazionali e pericoli.
Lo schiaccianoci e i quattro regni, di Lesse
Hallstrom e Joe Johnston. La giovane Clara vive una
indimenticabile avventura con il soldato schiaccianoci Phillip, un
gruppo di topi, una chiave magica, e quattro regni in cerca di
armonia e pace. Quando però una minaccia metterà in pericolo la
loro esistenza, Clara e i suoi fedeli amici dovranno intervenire
per ripristinare l’ordine.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di
fulmini, di Chris Columbus. Percy Jackson è un
adolescente con problemi di dislessia che scopre di essere il
figlio del dio greco Poseidone e si trasferisce in cima all’Empire
State Building per vivere insieme alle divinità dell’Olimpo. Quando
Zeus lo accusa di aver rubato il suo fulmine, il ragazzo, con
l’aiuto degli amici Annabeth e Grover,
intraprende una missione per dimostrare di essere
innocente
Un ponte per Terabithia, di Gábor Csupó. Un ragazzo fa
amicizia con una nuova compagna di scuola. Per sfuggire alla noia
della vita quotidiana, i due inventano un fantastico mondo
immaginario popolato da creature magiche.
Spiderwick – Le
cronache, di Mark Waters. I fratelli
Grace si trasferiscono con la madre fra i boschi del New England.
Qualcosa di strano sembra però abitare quei luoghi e il
ritrovamento di uno strano libro aiuterà finalmente i tre ragazzi
ad entrare in contatto con le misteriose creature della
foresta.
Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, di
Tim Burton. Quando l’amato nonno lascia a Jake indizi su un
mistero che attraversa mondi e tempi alternativi, il ragazzo si
ritroverà in un luogo magico noto come La casa per bambini speciali
di Miss Peregrine. Ma il mistero si infittisce quando Jake
conoscerà gli abitanti della casa, i loro poteri speciali… e i loro
potenti nemici. Alla fine scoprirà che solo la sua ‘peculiarità’
potrà salvare i suoi nuovi amici.
Il GGG – Il grande gigante gentile, di
Steven Spielberg. Il GGG è un Grande Gigante
Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti
che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri
umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG rapisce
Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna.
Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto
si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole, può
insegnarle cose meravigliose e insieme possono sconfiggere i
perfidi giganti.
I Kill Giants, di
Anders Walter. Adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto
scritto da Joe Kelly e disegnato da J. M. Ken Niimura, il film
racconta di Barbara è una ragazza solitaria e vittima di bullismo
che nasconde un segreto: di notte, nella foresta, caccia i giganti.
Sophia, una ragazza appena trasferita dall’Inghilterra, farà
amicizia con lei finendo per credere nel suo segreto, aiutandola
nella sua missione.
Sette
minuti dopo la mezzanotte, di J. A. Bayona. Il
film racconta la commovente storia dell’incontro tra il dodicenne
Conor, vittima di bullismo a scuola e costretto a vivere con una
nonna fredda e distante a causa della malattia della mamma, e la
creatura fantastica che il ragazzo invoca nei suoi sogni per
sfuggire alla solitudine del suo mondo reale. E la creatura si
manifesta ogni sera, sette minuti dopo la mezzanotte, per
raccontare a Conor delle storie, frammenti di un viaggio emotivo
alla ricerca della verità.
Il drago
invisibile, di David Lowery. Per anni il signor
Meacham, un vecchio intagliatore di legno, ha affascinato i bambini
della sua città raccontando le storie di un feroce drago che si
nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia Grace,
che lavora come guardia forestale, queste storie non sono altro che
leggende… finché non incontra Pete, un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Grace deciderà
a quel punto di scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile
drago.
Film fantasy romantici
Il fantasy può facilmente
mescolarsi con altri generi ed una delle combinazioni più
apprezzate è sicuramente quella con il racconto romantico.
Attraverso storie di viaggi impossibili e ostacoli che vanno oltre
ogni immaginazione, si ripropone in modo ancor più incisivo la
forza dell’amore e la sua capacità di trascendere il tempo e lo
spazio.
Al di là dei sogni, di Vincent Ward. L’amore
che unisce Chris e sua moglie, la pittrice Annie è infinito: nulla,
neanche l’aldilà può separarli. Chris muore in un incidente e
raggiunge un paradiso che la sua fantasia ha ambientato in uno dei
meravigliosi dipinti di Annie. Non potendo immaginare di vivere
senza sua moglie, per raggiungerla si
avventura in un fantasmagorico e coloratissimo viaggio guidato da
un angelo molto particolare.
Storia
d’inverno, di Akiva Goldsman. I destini e l’improvviso
amore di un ladro, Peter Lake, e della figlia di un uomo facoltoso,
Beverly Penn, s’incrociano tra passato e presente nella New York
del 1916 e dei giorni nostri.
Questione di tempo, di Richard Curtis. All’età
di ventuno anni, Tim Lake scopre di poter tornare indietro nel
tempo, come tutti gli uomini della sua famiglia. Decide di usare
questa abilità per rivivere e cambiare alcuni momenti del suo
passato e del suo presente.
La forma dell’acqua – The Shape of Water, di
Guillermo del Toro. Ambientato sullo sfondo dell’America della
Guerra Fredda nel 1962, in un laboratorio segreto ad alta sicurezza
voluto dal governo, lavora Elisa, una donna muta intrappolata in
una vita di solutidine. Ma tutto cambia quando scopre una strana
creatura, con la quale instaura uno speciale legame.
Edward mani di forbice, di Tim Burton. Un
ragazzo, che si ritrova con delle lame di forbice al posto delle
mani, rimane solo dopo la morte dello scienziato che lo ha creato,
ma una famiglia lo adotta. La gente del paese lo evita a causa
della sua diversità, ma questo non gli impedisce di trovare
l’amicizia di una famiglia.
Ghost – Fantasma, di Jerry Zucker. Sam Wheat
conduce un’esistenza felice assieme alla fidanzata Molly. Una sera,
rientrando a casa, Sam resta ucciso durante un tentativo di rapina.
Mentre Molly chiama aiuto, Sam si ritrova al suo fianco, incredulo,
in condizione di fantasma.
Film fantasy tratti da videogiochi
Negli anni i videogiochi hanno
sempre più conquistato popolarità e spesso e volentieri il cinema
si è rivolto a tale forma d’arte per dar vita a nuovi film di
genere fantasy, riproponendo così sul grande schermo personaggi e
scenari già conosciuti ma sotto una luce nuova. Ecco alcuni dei
casi più interessanti di questa tipologia di fantasy:
Monster
Hunter, di Paul W. S. Anderson.
Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo di mostri
pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia
mortale. Quando un’inaspettata tempesta di sabbia trasporta il
capitano Artemis e la sua unità in questo nuovo mondo, i soldati
sono scioccati nello scoprire che questo ambiente ostile e
sconosciuto ospita mostri enormi e terrificanti immuni a la loro
potenza di fuoco. Tornare al loro mondo, sarà dunque un impresa
estremamente rischiosa.
Dungeons
& Dragons: L’onore deiladri, di John
Francis Daley e Jonathan M. Goldstein. Un ladro dotato di grande
fascino si unisce a un gruppo di improbabili avventurieri per
intraprendere un’epica e pericolosa missione, ovvero il recupero di
un’antica reliquia. Nel mentre, forze malvagie tentano di
impossessarsi del mondo, dando vita ad una battaglia per la
salvezza della vita.
Mortal Kombat (2001) di Simon McQuoid.
Braccato dal guerriero Subzero, il combattente di MMA Cole Young
trova rifugio nel tempio di Lord Raiden. Allenandosi con
combattenti esperti e un mercenario canaglia, Cole si prepara a
stare con i più grandi campioni per combattere i nemici.
Rampage
– Furia Animale (2018) con Dwayne
Johnson. Un gorilla dal pelo argentato, un lupo e un rettile
diventano creature mostruose a causa di un esperimento genetico
andato per il peggio. Il primatologo Davis Okoye si unisce alle
forze armate per impedire un disastro.
Warcraft – L’inizio, di Duncan Jones. Il pacifico
regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta
ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi
in fuga dalla loro terra agonizzante e pronti a colonizzarne
un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un
esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia
l’estinzione. Da fronti opposti, due eroi affronteranno un
conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro
popoli e della loro terra.
Prince of Persia – Le
sabbie deltempo, di Mike Newell. Nella
Persia del sesto secolo, il principe Dastan deve impedire a un
nobile malvagio di impossessarsi delle sabbie del tempo, un dono
degli dei che può influenzare lo scorrere del tempo e permette a
chi lo possiede di dominare il mondo.
Final Fantasy
(2001). Diretto da Hironobu Sakaguchi e adattamento animato di
Final Fantasy. Uno scienziato e il suo team di addestratissimi
combattenti aiutano a difendere la terra da un’invazsione di
spiriti.
Mortal Kombat (1995). Diretto da Paul W. S.
Anderson e con protagonisti Robin Shou, Christopher Lambert. Sonya,
Lui Kang e Johnny Cage sono tre esperti di arti marziali che
lottano contro avversari demoniaci per salvare il destino del
mondo.
Film fantasy anni ’80
Gli anni ’80 sono stato un periodo
d’oro per i film fantasy, con grandi classici che hanno riscritto
le regole del genere proponendo personaggi, scenari e canoni ancora
oggi amati ed entrati a far parte dell’immaginario culturale di
tutti. Qui di seguito, ecco alcuni titoli da non perdere, tra
grandi cult e opere forse meno conosciute ma di grande fascino.
E.T. – L’extraterrestre, di Steven Spielberg.
Elliott, un ragazzino californiano di nove anni, incontra e stringe
amicizia con un simpatico alieno che non riesce a tornare a casa.
Grazie all’aiuto della sorellina e del fratello maggiore, lo
nasconde in casa per proteggerlo.
La storia infinita, di Wolfgan Petersen. Un
ragazzino di New York viene risucchiato in un libro che lo porta in
un regno di fantasia prossimo alla distruzione. Qui farà la
conoscenza di coraggiosi alleati e pericoli indicibili, ma solo
grazie al proprio buon cuore potrà salvare quel mondo e la sua
principessa.
Excalibur, di
John Boorman. Arturo viene designato re della corona d’Inghilterra
dal Mago Merlino. Intorno a lui sono raccolti i cavalieri della
Tavola Rotonda, ma l’unione dei vassalli va in frantumi a causa del
presunto tradimento della regina Ginevra con Lancillotto.
Legend, di
Ridley Scott. Il Signore delle Tenebre vuole oscurare il Sole
per ottenere il potere assoluto, e per farlo deve eliminare i
custodi delle virtù, i mitici unicorni. Il giovane e coraggioso
Jack, però, cerca di fermarlo.
Willow, di Ron
Howard. La crudele regina Bavmorda regna sul popolo dei Daikinis.
Quando una profezia annuncia la nascita imminente di una
principessa che potrebbe sottrarle il trono, la sovrana emana
l’ordine di uccidere tutti i neonati del reame.
Grosso guaio a
Chinatown, di John Carpenter. Un camionista viene immerso
in uno strano mondo sotterraneo, popolato di antiche creature
demoniache, dopo che la fidanzata del suo amico viene rapita su
commissione di un potente stregone.
Krull, di Peter
Yates. Un principe e i suoi compagni cercano in tutti i modi di
salvare una fancuilla da un esercito di minacciosi invasori alieni
giunti, per qualche strana ragione, sul loro pianeta natale.
Labyrinth – Dove tutto è
possibile, di Jim Henson. Sara intraprende un’incredibile
avventura all’interno di un mondo fantastico per salvare il
fratello Toby, rapito dal malvagio Jareth, il re dei Goblin, che
risiede al centro di un labirinto denso di pericoli.
Yado, di Richard Fleischer. Dopo che la
famiglia è stata massacrata, Sonja viene addestrata nell’arte della
spada per potersi vendicare contro la regina responsabile della
tragedia. Nel corso della sua avventura potrà fare affidamento sul
possente Yado.
Ladyhawke, di
Richard Donner. In un magico mondo medievale, un giovane
borseggiatore aiuta una coppia di amanti, colpiti da una
maledizione che impedisce loro di poter stare insieme.
Il film, però, esplora anche le
relazioni sentimentali di vari personaggi con maggiore profondità
rispetto ai capitoli precedenti, compresa la nascente relazione tra
Ron e la Lavanda Brown di Cave.
Un recente TikTok condiviso da Dream It Conventions, mostra
proprio Grint e Cave riunirsi alla convention ETWW e ricreare la
scena di quel film in cui Lavanda pone una collana al collo di Ron,
un regalo che in seguito metterà fortemente in imbarazzo il giovane
Weasley.
Quello che c’è da sapere su Harry
Potter e il Principe Mezzosangue
Con il progredire del franchise, la
saga diventa più cupa e matura, crescendo essenzialmente insieme al
suo cast. Il sesto film presenta alcuni dei momenti più cupi del
franchise, tra cui una sequenza da film horror in cui Harry e
Silente (Michael
Gambon) cercano di recuperare un Horcrux. In netto
contrasto con le scene più cupe, il film dedica anche molto tempo
alle sottotrame romantiche, tra cui la tensione sentimentale tra
Harry e Ginny (Bonnie Wright) e Ron ed Hermione
(Emma
Watson).
Sebbene Harry Potter e il
Principe Mezzosangue possa sembrare una sorta di miscuglio
di toni, è l’ultimo film del franchise che esplora Harry, Ron ed
Hermione come studenti a scuola. Approfondisce i problemi degli
studenti in modo comprensibile e allo stesso tempo fa avanzare la
storia più ampia, preparando il grande conflitto che verrà. Il
finale di questo film è letteralmente caratterizzato dalle
osservazioni del trio principale su come tutto sarà diverso in
futuro.