Ecco il trailer di The
Adam Project, il nuovo film Netflix con Ryan Reynolds in uscita l’11 marzo. Diretto da
Shawn Levy e scritto da Jonathan Tropper,
T.S. Nowlin, Jennifer Flackett e Mark
Levin, il film si avvale della produzione di David
Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Shawn Levy e Ryan Reynolds, mentre nel cast compaiono
Ryan Reynolds,
Mark Ruffalo,
Jennifer Garner, Walker Scobell, Catherine Keener e
Zoe Saldaña.
The Adam Project, la trama
Un pilota viaggia nel tempo e fa
squadra con se stesso ragazzino e con suo padre defunto per fare i
conti con il passato e salvare il futuro.
Il vincitore del premio Oscar
Jordan Peele ha sconvolto e ridefinito
l’horror moderno con Scappa – Get Out e poi con
Noi. Ora sta per introdurci in un nuovo incubo,
un’esperienza horror epica: Nope.
Ecco il trailer!
Nope
riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get
Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono
Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e
il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in
una solitaria gola di nell’entroterra della California che
testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.
Il cast di Nope
include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon
Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto
da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e
Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film
sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.
Olivia Munn è
un’attrice che ha incantato il mondo con le sue performance
incisive e di rilievo, dando vita a personaggi molto diversi tra
loro. L’attrice ha sempre dimostrato, sin dall’inizio della sua
carriera, di saper scegliere i ruoli che valorizzassero le sue
qualità artistiche, alle quali si aggiungono il fascino e la
bellezza innate.
Ecco dieci cose da sapere su
Olivia Munn.
Olivia Munn: i suoi film
1.Ha recitato in celebri
film e serie TV. La carriera dell’attrice è iniziata nel
2005, apparendo nel film The Road to Canyon Lake, per poi
lavorare nella serie Beyond the Break – Vite sull’onda
(2006-2007). In seguito, ha lavorato nei film Big Stan
(2007), The Slammin’ Salmon (2009), Notte folle a
Manhattan (2010), Iron Man 2 (2010),
Ma come fa a far tutto? (2011) e Provetta d’amore
(2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Magic Mike (2012),
Liberaci dal male (2014), Mortdecai
(2015), Unpoliziotto
ancora in prova (2016), Zoolander 2 (2016),
X-Men: Apocalisse
(2016), La festa prima delle feste (2016), Ocean’s 8 (2018),
The Predator (2018),
Buddy Games (2019), Un amore e mille matrimoni
(2020) e The Gateway (2021). Inoltre, ha partecipato
ad alcune serie tv come Greek – La confraternita (2009),
Perfect Couples (2010-2011), New Girl
(2012-2013), The Newsroom (2012-2014), Miles dal
futuro (2015-2017), Six (2018) e The Rook
(2019).
2. Ha partecipato ad alcuni
videoclip ed è anche doppiatrice. L’attrice non ha svolto
solo questa professione nel corso della sua carriera, ma ha anche
perseguito la carriera di doppiatrice, prestando la propria voce
per i film LEGO Ninjago – Il film (2017)
e America – Il film (2021), un episodio della serie
Robot Chicken (2011) e per la serie Hit-Monkey
(2021). Inoltre, ha partecipato ad alcuni corti, come Attack of
the Whoa! (2008), Three Matthew McConaughey and a
Baby (2009) e Dream Girl w/ Dave Franco & Alison Brie
(2013).
Olivia Munn ha un marito?
3. Non si è mai sposata, ma
attualmente è impegnata. L’attrice non è mai arrivata
all’altare, ma magari questa potrebbe essere la volta buona. Pare,
infatti, che attualmente sia fidanzata con l’attore comico
John Mulaney. La loro relazione è iniziata nel
2021, anche se non è noto il mese esatto. Nel settembre di quello
stesso anno, però, i due hanno annunciato di aspettare un bambino,
poi nato a novembre.
4. Ha avuto dei fidanzati
famosi. L’attrice ha avuto diversi fidanzati, alcuni dei
quali molto famosi. Tra questi, si citano Brad
Richard, giocatore professionale di hockey con il quale si
è frequentata per qualche mese tra il 2011 e il 2012. In seguito,
dal 2012 al 2014 è uscita con l’attore Joel Kinnaman e
dal 2014 al 2017 è stata con Aaron Rodgers,
quarterback dei Green Bay Packers. Inoltre, è stata fidanzata anche
con Bryan Greenberg dal 2007 al 2009 e con
Chris Pine per
pochi mesi tra il 2009 e il 2010.
Olivia Munn in The
Predator
5. Ha fatto tagliare la
scena di un collega. L’attrice ha chiesto direttamente
alla Fox di eliminare una scena interpretata da lei insieme a
Steve Wilder Striegel, un amico del regista
Shane Black.
Ciò è avvenuto dopo che l’attrice era venuta a conoscenza della
condanna del collega, avvenuta nel 2010, per aver fatto delle
proposte sessuali ad una minore via mail. La Fox ha poi
acconsentito alla sua richiesta, eliminando la scena dal montaggio
finale del film.
6. Si è sentita
isolata. L’attrice ha rivelato di essersi sentita messa
particolarmente a margine dal resto del cast, che non le avrebbe
dato l’appoggio dovuto. La stessa attrice avrebbe chiesto ai
colleghi di rilasciare dei comunicati, ma tutti si sarebbero
rifiutati. Non sono però stati rivelati i motivi di tali contrasti,
che hanno ad ogni modo reso la vita della Munnsul set
particolarmente complicata.
Olivia Munn in X-Men
7. Ha rinunciato ad un ruolo
per essere in X-Men. In X-Men:
Apocalisse, L’attrice ha interpretato la mutante e Cavaliere
dell’Apocalisse Pestilenza. Un personaggio letale e molto forte,
tanto che la Munn ha dovuto sottoporsi ad un duro allenamento
fisico, tra cui prendere lezioni di scherma. L’attrice era inoltre
una delle candidate per il ruolo di Vanessa Carlysle in Deadpool, andato poi a
Morena
Baccarin. Sebbene fosse papabile per ottenere il
ruolo, l’attrice ha ammesso di non voler intepretare solo la parte
dell’interesse amoroso del protagonista, ma di volere un ruolo
attivo e con molta azione, cosa poi avvenuta con
X-Men.
Olivia Munn in New Girl
8. Ha avuto un piccolo ruolo
nella sitcom. Nella popolare sitcom New Girl,
l’attrice ha recitato nei panni di Angie, personaggio comparso in
tre episodi della seconda stagione (rispettivamente il 10, 11 e
12). Nel corso di questi, la donna, di professione poledancer,
sviluppa una relazione con il protagonista Nick. La Munn tuttavia
non ha avuto molto tempo da dedicare a New Girl, poiché
per via di altri impegni lavorativi non ha potuto prendere parte ad
ulteriori episodi.
Olivia Munn è su Instagram
9. Ha un profilo
ufficiale. Come gli altri suoi colleghi, anche l’attrice
ha voluto aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da
2,8 milioni di persone. La sua bacheca è un tripudio di colori e le
foto la vedono sempre protagonista tra momenti lavorativi e di
svago. Seguendola si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le
sue attività, i suoi pensieri e tante altre curiosità legate a lei,
il suo tempo libero e il suo lavoro.
Olivia Munn: età e altezza
10. Olivia Munn è nata il 3
luglio del 1980 a Oklahoma City, in Oklahoma. La sua
altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.
Possiamo probabilmente dire che
Batman rappresenta il supereroe più popolare mai
prodotto dalla DC Comics, dato che la sua enorme
fanbase può solo competere con quella di Superman.
Batman è forse anche l’eroe con la più grande schiera di villain e
alleati, che sono stati resi noti al pubblico mainstream grazie
alle innumerevoli trasposizioni televisive e cinematografiche.
I fan si sono espressi in migliaia
su Ranker,
classificando i principali personaggi dell’universo di Batman,
includendo i suoi alleati di supporto e i supercriminali contro cui
si è scontrato, prendendo in considerazione ogni versione di Batman
a noi conosciuta, dai fumetti agli show televisivi e opere
cinematografiche, passando anche per i videogiochi.
Bane
La popolarità del cattivo è
salita alle stelle da quando Tom Hardy lo ha
interpretato in Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno. Anche prima
di allora, però, Bane si è distinto come primo antagonista in grado
di piegare lo spirito e il corpo di Batman alla
sua volontà, avendo letteralmente spezzato la schiena del Crociato
Incappucciato con la sola forza.
La popolarità di Bane può anche
essere attribuita al fatto che rappresenta una minaccia tanto
cerebrale quanto fisica, la cui mente tattica è in grado di
elaborare piani e strategie in anticipo, proprio come fa
Batman. Bane potrebbe inoltre essere considerato
il cattivo più cool in termini di aspetto, come conferma
il design della sua maschera, che contribuisce davvero alla
creazione di un’iconografia da villain.
L’Enigmista
Batman è
considerato il più grande detective del mondo, e
l’Enigmista è sicuramente il cattivo per
eccellenza che ha costantemente messo alla prova la famosa
reputazione del Cavaliere Oscuro. Le varie versioni di
Edward Nygma hanno spaziato dal ritratto
estremamente eccentrico a quello di individuo sanguinario,
permettendo alla figura dell’Enigmista di sorprendere sempre il
pubblico.
L’intrigo è sempre connaturato alla
figura dell’Enigmista, grazie alla creatività continuamente messa
in gioco nelle sue apparizioni, cercando di ingannare Batman
tramite enigmi e giochi mentali. E’ un villain la cui
caratterizzazione funziona in maniera ottimale sia che affronti
Batman da solo, che come parte di grandi squadre di
supercriminali.
Robin (Jason Todd)
Il ruolo di Jason
Todd come Robin è sempre rimasto nei
cuori dei fan, anche se è passato molto tempo da quando questa è
stata la sua identità primaria; indubbiamente, il fascino di Jason
deriva dalla sua capacità di voltare totalmente pagina, dopo essere
stato un delinquente con un passato travagliato, che
Batman ha cercato di riportare sulla retta
via.
Inoltre, ciò che i fan ricorderanno
per sempre è il modo in cui Robin ha iniziato a considerare Bruce
una vera e propria figura paterna, il che ha reso la svolta
successiva di Jason, dai toni decisamente opposti e oscuri, così
straziante, quando assume l’identità segreta del Cappuccio
Rosso. Ciò che ha reso Jason così interessante come
personaggio è stata la sua determinazione nel cercare di attuare
sempre come voleva e in nome di propri principi, pur rispettando le
regole e i codici di Batman.
Deathstroke
Come maestro assassino,
cecchino e artista marziale, Deathstroke ha
davvero dato filo da torcere a Batman, divenendo
nel tempo anche l’arcinemico sia dei Teen Titans
che di Dick Grayson.
Deathstroke è sicuramente uno dei
personaggi dell’universo di Batman dal maggior impatto visivo,
nonché dal fascino strabordante: infatti, vederlo vincere o essere
sconfitto ha lo stesso valore agli occhi dello spettatore,
affascinato dal modo in cui gli avversari di Deathstroke si trovino
a dover pensare fuori dagli schemi per combattere le minacce del
villain. Inoltre, le numerose abilità di Deathstroke lo hanno reso
estremamente imprevedibile in termini di combattimento, il che ha
cementato lo status del personaggio come villain iconico.
Nightwing
Sono molti i fan che
continuano a desiderare un adattamento cinematografico nel DCEU delle
storyline di Nightwing, dal momento che l’occhio
della cinepresa sarebbe abile a trattare in maniera ancora più
oscura e misteriosa il materiale dei fumetti DC. L’identità di
Nightwing è stata principalmente attribuita a Dick
Grayson, e la maggior parte delle vicende sul personaggio
mostrano la sua transizione in supereroe dopo che il suo rapporto
con Batman si frattura completamente.
Nightwing conserva la mentalità e
gli stessi tratti caratteriali che aveva forgiato durante
l’apprendistato con Batman, ma senza l’ingombro delle restrizioni
che il suo mentore un tempo gli imponeva. La popolarità di
Nightwing è anche da attribuire alla simpatia dei fan per
Dick Grayson, personaggio che rappresenta la
naturale conseguenza di una crescita personale, dopo essere stato
per tempo il protetto di Batman.
James Gordon
Batman è
sempre stato un simbolo di influenza positiva nella lotta contro il
crimine e si è circondato di fidati collaboratori, primo fra tutti
James Gordon. Egli è probabilmente il confidente
più stretto di Batman, che lo ha assistito innumerevoli volte nelle
sue missioni.
Il ruolo di Gordon come padre di
Barbara ha portato a storyline in cui quest’ultima
ha imparato il significato di spirito eroico, che ha poi
incorporato nelle sue attività come Batgirl. Ciò
che affascina in particolare il pubblico di questo personaggio è la
sua capacità, come uomo comune, di tenere testa ai cattivi di
Batman e dunque è probabilmente il personaggio con
cui gli spettatori possono identificarsi di più.
Alfred Pennyworth
Molti sostengono che
Alfred sia il membro più importante della
Bat-famiglia poiché soddisfa il ruolo paterno di cui
Bruce ha disperatamente bisogno. Alfred è infatti
l’unica costante nella vita di Bruce, lo ha cresciuto dalla morte
dei suoi genitori, ed è rimasto al suo fianco durante il periodo in
cui Bruce è diventato Batman.
Alfred non ha paura in corpo
nonostante la mancanza di poteri e la sua età avanzata, il che è in
parte dovuto al suo passato nell’esercito. È anche una fonte di
comicità impertinente ed inesauribile, capace di sorprendere Bruce
e di fargli mettere da parte ogni tanto l’atteggiamento brusco che
è solito mantenere. Principalmente, Alfred è stato la
rappresentazione di un luogo sicuro per i fan e per Bruce, una
qualità che non può essere replicata.
Robin (Dick Grayson)
Il Robin
originale rimane vicino e caro al cuore dei fan, che continuano a
preferire l’identità di Dick Grayson a quella di
Nightwing, complice il fatto che Dick Grayson è
generalmente considerato il leader dei Teen
Titans, a capo di cui Robin assume un ruolo di mentore
simile a quello di Batman.
Robin come Dick Grayson ha vissuto
la storia d’origine che i fan identificano come più genuina, in cui
Batman è stato coinvolto come mentore. Le
similitudini tra Dick e Bruce sono tangibili,
soprattutto per quanto riguarda il loro contegno “da duri”, ma è
anche vero che Dick presentava un fascino da ragazzo prodigio che
ha permesso ai fan di vedere una versione più speranzosa, anche
negli scenari più cupi, delle avventure di Batman.
Il Joker
Le storyline e i film di
Batman che coinvolgono la figura del Joker sono considerate forse le migliori, e
quest’ultimo è ritenuto il miglior antagonista di tutta la storia
dei fumetti di Batman. Il fascino del Joker deriva dal suo essere
l’antitesi di tutto ciò che Batman rappresenta, un personaggio
desideroso di caos e anarchia, in contrasto con l’incorruttibilità
di Batman.
L’interpretazione di Mark
Hamill del personaggio negli ultimi 30 anni ha reso il
Joker un nome familiare in varie forme di media, mentre Heath Ledger e Joaquin Phoenix hanno rotto le barriere del
pubblico mainstream con le loro interpretazioni del Joker premiate
con l’Oscar. Il misterioso passato del Joker e la totale mancanza
di empatia lo rendono il più grande nemico di Batman che non potrà
mai avere un altro sostituto.
Batman
Naturalmente, il
Cavaliere Oscuro è il personaggio preferito dai
fan, al timone per tutto il tempo in quello che è uno degli
universi in assoluto preferiti della DC Comics. La backstory di
Bruce Wayne ha sempre avuto in sé sfumature
tragiche, che giustificano la sua trasformazione nel Crociato
Incappucciato e favoriscono l’empatia con il pubblico. Come
Batman, la sua oscurità interiore unita alla sua
ricerca inossidabile della giustizia sono una combinazione perfetta
per un eroe imperfetto ma ammirevole.
E’ il “fattore paura” di Batman a
distinguerlo dagli altri protagonisti, dal momento che la caratura
del personaggio, con la sua capacità intimidatoria e le sue abilità
di detective, può davvero far rabbrividire i suoi antagonisti. La
commistione di durezza e fascino hanno reso unica la
caratterizzazione di Bruce Wayne, rendendolo uno dei personaggi più
iconici in qualsiasi media e forma esso sia stato trasposto.
Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha
presentato al pubblico la voce di Patrick Stewart
che torna nel film nei panni di Charles Xavier. Nel corso di
un’intervista, Stewart ha commentato come potrebbe essere un
ipotetico incontro trai due personaggi, dal momento che lui,
personalmente, non ha ancora confermato la sua presenza nel
film.
Stewart ha detto: “Il professor
X sarebbe estremamente cauto, guardingo, e forse si sentirebbe un
pochino insicuro, perché vedrebbe qualcosa di potenzialmente
pericoloso in quest’uomo, cosa che credo metterebbe Xavier sul chi
va là”.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
James
Gunn ha risposto alla domanda di un fan che gli ha
chiesto quale fosse la sua Top 3 dei personaggi DC
preferiti. Il regista e sceneggiatore ha commentato in maniera
secca: Harley, Batman e Peacemaker.
Gunn ha avuto la fortuna di
raccontare al cinema (e in tv) due dei tre personaggi nella sua
personale classifica in The Suicide Squad. Il film ha introdotto
al cinema Peacemaker, con il volto di John
Cena, che è stato anche protagonista di una serie tv per
HBO Max, e, contemporaneamente, ha offerto una lettura evoluta di
Harley Quinn (Margot Robbie) rispetto a quanto
visto in Suicide Squad di David
Ayer e in continuità con Birds of
Prey.
Ecco di seguito la risposta di di
James Gunn alla domanda del fan su Twitter:
Si chiama Batname ed è il sito che permette al tuo
nome di trasformarsi con il font del titolo di The
Batman. Come potete vedere nell’immagine in
anteprima, basta inserire il proprio nome nel sito e avere un
biglietto da visita personalizzato con la scritta rossa e nera.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
La Promessa – Il prezzo del
potere è un thriller politico graffiante, che immerge lo
spettatore in un’atmosfera di costante intrigo. Per la regia di
Thomas Kruithof, la pellicola è stata presentata a
Venezia78 nella sezione Orizzonti e arriverà nelle
sale italiane il 10 marzo 2022.
La Promessa: un dramma politico locale
Clémence (Isabelle
Huppert), impavido sindaco di una cittadina vicino
Parigi, sta completando l’ultimo periodo del suo mandato. Con il
suo fedele braccio destro Yazid (Reda
Kateb), ha combattuto a lungo per questa comunità afflitta
da disuguaglianze, disoccupazione e povertà. Tuttavia, quando a
Clémence viene offerta la carica di Ministro, la sua ambizione
prende il sopravvento, mentre la devozione e l’impegno per i suoi
cittadini iniziano a vacillare. La sua integrità politica e le
promesse elettorali sopravvivranno a queste nuove aspirazioni?
Il mondo della politica è un oceano
di squali, e gli idealisti fanno fatica a nuotarci dentro senza
perdere gli arti: questo è essenzialmente ciò che apprendiamo da
La Promessa.
E’ così che il film procede a
mettere la politica e i legami sociali a confronto, cercando di
cogliere davvero la complessità delle questioni in gioco,
soprattutto in una fase in cui la figura politica è divisa tra le
promesse da mantenere nei confronti degli elettori e,
contemporaneamente, all’interno della stessa gerarchia politica.
Viene illustrata una metaforica vasta scacchiera di accordi e
compromessi, tanto più rilevante poiché evita di mettere in scena
la strada più facile del manicheismo per evidenziare al meglio le
contraddizioni insite al sistema politico.
La scelta di un contesto regionale
per esaminarne l’ambiente politico e l’integrità dei suoi
rappresentanti è ciò che di migliore il film porta su schermo,
conferendo alla pellicola una base narrativa intima, viva e
concreta, che permette tanto l’identificazione quanto a
Isabelle Huppert di splendere nel ruolo di
protagonista.
Kruithof opta per
una direzione artistica spartana, realizzando la maggior parte
delle riprese in stanze istituzionali poco illuminate e in spazi
spogliati di alcuna personalità. A tratti dalla parvenza
documentaristica, in La Promessa la mancanza di
licenza drammatica è portata al limite: merito di Kruithof è
infatti l’impressionismo verista tramite cui trasmettere la
ripetitività stordente del mondo della politica locale.
La Promessa: l’energia della protagonista manca alla
scrittura
Sicuramente, la tensione che viene
costruita nel corso dello sviluppo narrativo, non sempre
rimodellata a dovere rispetto alle vicende a cui assistiamo, riesce
comunque a consolidare il prodotto, soprattutto perché sostenuta da
un cast di prima qualità: Isabelle Huppert riesce
a trasmettere sottilmente i dubbi e le perplessità insite al
personaggio da lei interpretato, mentre Reda Kated
regala una performance impressionante nella sua precisione e
determinazione: fa di Jazid un personaggio mai
monodimensionale, caratterizzato da un mix di giusta rabbia e
calore umano a cui è difficile resistere e sono le sue azioni che
garantiscono che le promesse di un politico possano, dopotutto,
ancora contare qualcosa. Menzione speciale va poi all’ottimo
Hervé Pierre, grande attore di teatro, visto
recentemente in Benedetta di Paul
Verhoeven.
The Social Network ha mostrato che i drammi
penetranti possono essere ambientati in ambienti squallidi dominati
da persone ambiziose e amorali, ma a La Promessa
manca l’equivalente della sceneggiatura affilata di
Sorkin. Kruithof e il
co-sceneggiatore Jean-Baptiste Delafon si
appoggiano molto sul dialogo per la caratterizzazione informativa,
non sempre comprovata dall’effettiva scrittura caratteriale del
personaggio. E’ invece la colonna sonora contenuta e ronzante di
Gregoire Alger a fornire un senso implicito di
drammaticità, segnalando la torbidezza del mondo in cui lei e i
suoi colleghi vivono.
Il design della produzione svolge un
ruolo efficace nel far corrispondere i contrasti interni ai
personaggi con l’ambiente a loro circostante; il mondo
professionale di Collombet è fatto di cemento e
acciaio, la sua vita domestica è immersa in una luce soffusa e
caratterizzata da arte costosa e arredi lussuosi. Il dietro-front
politico della trama di La Promessa esclude
tuttavia le sue possibilità di studio approfondito del personaggio,
il che significa che il film non raggiunge mai la massima intensità
in questo senso: c’è tanto di Clémence che
vorremmo conoscere, soprattutto per quanto riguarda la sua
relazione distaccata con il figlio, la sua quotidianità.
La Promessa si
allontana dalla sua protagonista proprio nel momento in cui
vogliamo impugnare la lente di ingrandimento sul personaggio, per
poter cogliere un quadro di insieme certamente interessante,
soprattutto tenendo a mente che il personaggio è interpretato da
un’attrice del calibro di Huppert. Siamo di fronte a un film
distintamente democratico, che avrebbe potuto però assecondare
l’ego della sua eroina solo un po’ di più.
Si è meritato una standing
ovation a Cannes, è stato un successo al
botteghino in Giappone, ha partecipato alla Festa del
Cinema di Roma – nella categoria Alice nelle
Città:
finalmente il 17 marzo esce nelle sale italianeBelle, l’ultimo capolavoro del regista di anime
Mamoru Hosoda. Il film è una favola moderna
ed esotica dotata realmente di un potere incantatore.
Belle è una moderna
interpretazione di La Bella e la Bestia
Il regista Mamoru
Hosoda ha preso ispirazione alla favola tanto cara alla
DisneyLa Bella e la Bestia e ne ha tratto
un film anime attuale, profondo e dalle tinte orientali.
Suzu, nel mondo reale, è
una ragazza normalissima di 17 anni. Per evadere dalla tristezza
che la opprime – è orfana di madre fin da quando aveva pochi anni –
e dal senso di inadeguatezza adolescenziale, Suzu si
iscrive a [U], un mondo virtuale in cui 5 miliardi di persone
interagiscono usando i propri avatar.
L’avatar di Suzu è
Belle, una creatura angelica che conquista tutta
la community di [U] con la sua voce incantevole. In bilico tra
realtà aumentata e vita scolastica, Suzu cerca se stessa e
la serenità. Grazie ad una mostruosa creatura che fa tremare
l’intera comunità di [U], Suzu scopre che non è l’unica a
soffrire e che chiedere aiuto è il primo passo per la felicità.
Il racconto di un dolore
incommensurabile
Suzu convive con la
sofferenza per la morte della madre. Dopo anni, non è ancora
riuscita a fare i conti con il lutto vissuto: è oppressa dal dolore
e dalla tristezza che, come macchie, invadono ogni aspetto della
sua vita. Da piccola, era appassionata di musica, ma dalla perdita
della madre ha smesso di cantare. Suzu ha un amico gentile
e un papà amorevole, ma anche con loro è schiva e scontrosa.
Nel corso del film, grazie
all’avatar, Suzu elabora il suo lutto.
Belle non è semplicemente un racconto di
formazione: è un percorso di crescita in cui grandi e piccini
possono ritrovarsi, in vari momenti della vita. Il regista vuole
esaltare la capacità catartica delle arti: la musica è per Belle lo
strumento ideale per sfogare il dolore, ma non solo. Con le sue
canzoni, la protagonista crea qualcosa di emozionante e potente, in
grado di emozionare e commuovere anche chi ascolta.
Un film che parla a tutti i
sensi
Non diversamente dal messaggio che
Sorrentino ha voluto lanciare in È stata la
mano di Dio, Belle ci dice che dalla
sofferenza si può trarre energia spettacolare, in grado di arrivare
dritta al cuore di chi osserva.
Il concetto alla base del film anime
è ben reso dalle immagini e dalla musica. L’animazione di
Belle è incantevole: il tratto fine e semplice
delle immagini che mostrano la vita reale si alternano alla ricca e
stratificata realtà virtuale di [U]. La complessità del mondo
digitale è ben costruita e ricorda le meravigliose immagini dei
film Pixar: i personaggi e gli ambienti costruiti
da Hosoda non hanno nulla da invidiare a quelli di
Inside Out, di Coco o di
Soul. Se nei i film Disney gli spazi
parlano di mente e aldilà, il film anime mostra con le immagini
l’intangibilità del mondo online, mastodontico, profondo e
frammentato.
La musica di Belle
ha un enorme potere evocativo ed emozionante. Le canzoni cantate
dalla protagonista sono dolci e strazianti, così come anche la voce
del personaggio. La scelta di lasciare in lingua originale il
cantato è la ciliegina sulla torta: rende il tutto più affascinante
ed esotico. Inoltre, l’abbinamento di suono e immagini variopinte è
una meraviglia per gli occhi: è entusiasmante nonostante il vincolo
della lingua delle canzoni.
Una favola moderna
Il mostro e l’amore di Belle
sono tratti dalla favola La Bella e la Bestia. Il dolore condiviso tra la
protagonista e la creatura mostruosa è un topos intramontabile che
viene ripreso dal film, ma è attualizzato e inserito nella realtà
dei social, scenario moderno.
Hosoda compie con
il suo film un’operazione magistrale: parla ai giovani di oggi (ma
non solo), tocca temi impegnativi come la violenza e la morte (ma
non solo), fa commuovere (ma non solo). In conclusione,
Belle è un film ampio e inclusivo, non si priva di
nulla, nemmeno dei dialoghi e delle tinte kitsch tipiche degli
anime. E soprattutto, è originale e vero.
La Warner Bros. ha annunciato di
aver interrotto i suoi piani per l’uscita di The
Batman in Russia. “Alla luce della crisi
umanitaria in Ucraina, WarnerMedia ha sospeso l’uscita del suo film
‘The
Batman’ in Russia”, ha affermato un portavoce di
WarnerMedia in una nota. “Continueremo a monitorare la
situazione mentre si evolve. Speriamo in una soluzione rapida e
pacifica a questa tragedia”.
Dopo la decisione di WarnerMedia,
anche Sony Pictures ha fatto sapere che non ha intenzione di
distribuire il suo prossimo film, Morbius,
nelle sale russe. “Data l’azione militare in corso in
Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si
sta verificando in quella regione, metteremo in pausa le nostre
uscite previste nelle sale in Russia, incluso l’imminente
Morbius”, ha detto lunedì un portavoce della Sony Pictures
Entertainment. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono
con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi
si risolva rapidamente”.
Lo stesso discorso si applica a
Disney, che aveva in uscita in quei territori Assassinio
sul Nilo, di 20th Century Fox, e Red,
della Pixar.
“Data l’invasione non provocata
dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in
pausa l’uscita di film cinematografici in Russia, incluso il
prossimo Red della Pixar”, ha detto un portavoce della Disney
in una dichiarazione. “Prenderemo future decisioni aziendali in
base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata
dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre
ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria
ai rifugiati”.
Gli studi di Hollywood in generale
stanno discutendo la prospettiva di distribuire contenuti in Russia
durante l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari
russe.
Edoardo Leo firma il primo documentario
ufficiale sulla vita di Gigi Proietti, dal titolo
Luigi Proietti detto Gigi. L’attore aveva iniziato
nel 2017 a seguirlo e dare forma all’idea del progetto di fare un
film su di lui, che alla proposta rispose con una certa
incredulità. Ed è un aspetto quasi assurdo da immaginare.
Già, perché nei racconti
della sorella Anna Maria, intervistata da Leo insieme alle figlie
Carlotta e Susanna, emergono tanti aneddoti e un profilo
dell’artista non così scontato, come tra l’altro accade spesso per
personaggi di questo calibro. Per sua stessa ammissione, infatti,
non si sentiva un divo e se divideva il palco con qualcuno gli
lasciava spazio, sempre.
Un viaggio per capire il
suo segreto, questo l’intento dell’attore e regista, che aveva
iniziato il suo percorso dietro la macchina da presa già nel 2008
con Ne parliamo a cena e successivamente, nel
2010, con Diciotto anni dopo si era aggiudicato
una nomination ai David di Donatello e una ai Nastri d’argento.
La sua crescita
professionale aveva dunque incrociato quella di Proietti ai tempi
de L’avvocato Porta, nel ’97, per poi portarlo ad essere
diretto proprio da lui nel 2001 in occasione della trasposizione
teatrale dell’opera di Ettore Scola Dramma della
gelosia. All’epoca Edoardo Leo aveva ventinove anni.
Quello che lo ha condotto
fino a decidere di sviluppare un lungometraggio raccogliendo
testimonianze e filmati di repertorio, è fondamentalmente il
desiderio di ricerca e scavo nel mistero di un uomo dello
spettacolo che, oltre ad una tecnica e un talento formidabili,
possedeva quel qualcosa in più: la capacità di portare in scena
pezzi passati alla storia per quanto hanno fatto scomporre dalle
risate grandi e piccini, e opere che la storia l’avevano già fatta.
Il tutto con un livello performativo pazzesco.
E a dire il vero, a conti
fatti, Luigi Proietti detto Gigi, è un
documentario ammirato e innamorato, che fa sospirare e di nuovo,
ancora, piegare a metà dal ridere, come dice lo stesso regista che
accompagna e guida le immagini facendo da voce narrante: nonostante
certe barzellette le abbiamo ascoltate centinaia di volte,
continuano a farci divertire a crepapelle, perché a farlo è lui e
come le racconta.
Così viene passata in
rassegna la vita artistica di Proietti, a partire da quello che fu
A me gli occhi please nel 1976, di come
quel one man show lo fa schizzare nelle vette dei mattatori
del teatro d’intrattenimento, anche e soprattutto perché per due
ore e mezza regge la scena da solo, gettando le basi per sketch che
diventeranno iconici, e che riprodurrà più volte durante la sua
carriera. Quello spettacolo suggellerà l’amore eterno che la
capitale gli riserverà per tutta la vita, che è lo stesso che ha
mosso il regista nella sua indagine piena d’affetto e che guizza da
ogni parte del montaggio.
Luigi Proietti detto Gigi racconta un maestro agli occhi
dell’allievo
Con la morte di Proietti,
Edoardo Leo decide di fermare le riprese,
e inizia a domandarsi se sia il caso o meno di continuare il
progetto, ma è la stessa famiglia dell’attore romano ad
incoraggiarlo, e così prosegue.
Forse proprio perché
nessuno si sarebbe aspettato di doverlo salutare così
all’improvviso, o perché certi personaggi danno davvero la
percezione di essere immortali, Luigi Proietti detto
Gigi acquisisce una dolcezza potente e delicata, che
svela il sentimento che legava sinceramente Leo al suo maestro,
termine che peraltro non gli è mai andato veramente a genio.
Non è mai facile
tratteggiare fino in fondo i contorni di personalità che talvolta
sembrano inafferrabili, se non inarrivabili. E probabilmente
l’interrogativo iniziale del regista non giunge ad essere risolto.
Ma forse non era davvero quello il suo scopo, quanto la costruzione
di un racconto che potesse gettare luce su altri lati di un artista
come Gigi Proietti, o semplicemente la contemplazione della
bellezza del genio quando si combina al comico e riesce a catturare
irrimediabilmente chiunque lo ascolti.
Considerato uno dei più talentuosi e
importanti registi del nuovo cinema statunitense, James
Gray ha negli anni dato vita ad acclamati lungometraggi
come I padroni della notte, Civiltà
perdutae il fantascientifico Ad Astra. Oltre a
questi, un altro suo film di particolare rilievo è
C’era una volta a New
York(qui la recensione), presentato
in concorso al Festival
di Cannes nel 2013 e con un cast di attori protagonisti di
prim’ordine come MarionCotillard, Joaquin Phoenix e
Jeremy Renner. Questi si muovo attraverso una
storia che mescola dramma e sentimenti, grandi ricostruzioni
storiche e un ritratto d’epoca particolarmente affascinante.
Grey ha affermato che questo film è
basato fortemente sui ricordi dei suoi nonni, che sono emigrati
negli Stati Uniti nel 1923 e
anche per questo lo ha descritto come il suo film più personale e
autobiografico fino ad oggi. Il regista si è inoltre ispirato, nel
concepire la storia, alle opere di Giacomo Puccini
che compongono Il Trittico, ovvero Il tabarro, Suor
Angelica e Gianni Schicchi. Acclamato dalla critica
C’era una volta a New York è stato da molti indicato come
uno dei più belli e importanti film statunitensi del suo anno e con
il tempo anche il pubblico lo ha riscoperto per la sua
bellezza.
Al momento della sua uscita,
infatti, il film era passato un po’ sottotono rispetto ad altri
titoli di quel periodo. La forza del dramma e dei sentimenti
raccontati da Grey hanno però infine trovato al film il suo
pubblico, facendolo divenire un film molto apprezzato. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
C’era una volta a New York: la trama del film
Ambientato nel 1921, il film ha per
protagonista la polacca Ewa Cybulski che, insieme
a sua sorella Magda, lascia la sua terra natìa
nella speranza di trovare maggiore fortuna a New York. Giunte nella
nuova città, tuttavia, hanno per loro inizio i guai. Magda, che si
era ammalata durante il viaggio, viene posta in quarantena insieme
ad altri malati di tisi, mentre Ewa, che pur di ottenere cibo e
medicine durante la traversata si era vista costretta a
prostituirsi, si vede negare i documenti da immigrata. Le due
sorelle vengono dunque separate, costrette a confrontarsi ognuna
per proprio conto con una terra ostile.
È proprio girovagando senza meta per
le strade di New York che Ewa incontra Bruno
Weiss. Affascinante e controverso showman, l’uomo propone
ad Ewa di lavorare per lui nel suo locale di varietà e spettacoli.
Quello che inizialmente sembra essere un lavoro che può aiutarla a
riavvicinarsi alla sorella, si rivela però essere uno squallido
giro di prostituzione. Per Ewa ha dunque inizio un lento declino,
al quale si opporrà soltanto Orlando, cugino di
Bruno e illusionista di professione. Questi, che svilupperà un
forte legame con Ewa, cercherà di aiutarla a fuggire dai suoi guai.
Entrambi, però, dovranno fare i conti con il potere e la gelosia di
Bruno.
C’era una volta a New
York: il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Ewa vi è
dunque l’attrice premio Oscar Marion
Cotillard, prima ed unica scelta per Grey. Il regista,
però, dovette attendere una settimana dall’invio della
sceneggiatura per avere una risposta dall’attrice. Trascorso questo
tempo, la Cotillard si disse entusiasta della storia e ben disposta
a recitare nel film. Poiché Gray aveva scritto circa 20 pagine di
dialoghi in polacco, l’attrice ha dovuto imparare questa lingua per
interpretare il ruolo e allo stesso tempo parlare inglese con un
accento polacco credibile. La Cotillard ha avuto solo due mesi per
prepararsi a ciò, riuscendo però nell’impresa. Nel ruolo della
sorella Magda, invece, vi è l’attrice Angela
Sarafyan.
Ad interpretare il crudele Bruno vi
è l’attore Joaquin
Phoenix, qui alla sua quarta collaborazione con Grey.
Il regista ha in seguito raccontato di come il set sia stato
particolarmente difficile per Phoenix, che ha avuto molta
difficoltà ad entrare in sintonia, disprezzando la crudeltà di
questo. Nel ruolo dell’illusionista Orlando vi è invece Jeremy Renner,
il quale per l’occasione ha imparato diversi trucchi magici in
breve tempo, ma anche a sputare il fuoco senza bruciarsi.
Completano il cast del film gli attori Dagmara
Dominczyk nei panni di Belva, Elena
Solovey in quelli di Rosie Hertz e Maja
Wampuszyc per la parte di Edyta Bistricky, zia delle
protagoniste.
C’era una volta a New
York: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
C’era una volta a New York grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 11 febbraio alle ore 21:00
sul canale Iris.
Negli ultimi anni l’attore
Liam Neesonsi è cimentato in una lunga serie di
thriller d’azione, grazie ai quali si è potuto affermare come
una delle icone di questo genere. Titoli come La preda perfetta,
Run All Night e
L’uomo sul treno hanno
infatti raccolto ampi consensi di pubblico, favorendo sempre più
titoli simili. Prima di questi, nel 2011, vi è però stato The
Grey, complesso film thriller con tematiche
filosofiche diretto da Joe Carnahan. Questi aveva
già diretto Neeson nel precedente A-Team, e torna qui a
collaborare con lui per un progetto ambizioso e controverso,
prodotto niente di meno che dal regista Ridley
Scott.
The Grey è basato su un
racconto intitolato Ghost Walker di Ian Mackenzie
Jeffers, qui anche autore della sceneggiatura insieme al
regista. La storia dai due riscritta porta dunque gli spettatori in
un selvaggio ambiente invernale, dove i protagonisti sono costretti
a confrontarsi con pericoli estremi pur di avere qualche speranza
di sopravvivere. Una lotta che è tanto esteriore quanto interiore,
raccontata attraverso la voce narrante del protagonista, che si
lascia esplorare in tutta la sua complessità. Circondato dai
paesaggi della provincia nota come Columbia Britannia in Canada,
questi affronta un viaggio spirituale ricco di simbolismi, portando
con sé lo spettatore.
Costato 25 milioni di dollari,
The Grey è arrivato a guadagnarne circa 81 in tutto il
mondo. Ha inoltre ottenuto ampi consensi di critica, ricevendo però
anche diversi pareri negativi per via dell’immagine data dei lupi,
animale estremamente importante nel racconto. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo finale
alternativo. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
The Grey: la trama del film
Protagonista del film è John
Ottway, un tiratore scelto silenzioso e solitario. Senza
amici e senza amore si trascina quotidianamente facendo il suo
lavoro, che consiste nel proteggere gli operai di una raffineria in
Alaska dagli attacchi di animali selvatici, e ricordando con
malinconia i bei tempi in cui sua moglie era ancora viva. L’esilio
al confine del mondo è quasi una scelta obbligata per lui e per i
suoi simili, uomini persi, persone “non adatte al genere umano”,
gente che scappa dalla civiltà per tornarci solo in vacanza. Il suo
nuovo compito, ora, è di proteggere un gruppo di operai petroliferi
in Alaska dai lupi presenti nella zona.
A lavoro concluso, però, durante il
viaggio di ritorno, l’aereo su cui si trovano John e il resto del
gruppo precipita a causa di una tempesta e solo in pochi escono
indenni dal disastro. Anche per loro la vera salvezza si rivelerà
però essere molto lontana. Per raggiungere la civiltà e
considerarsi fuori pericolo i protagonisti dovranno infatti
battersi contro gelo, tempeste e un branco di lupi feroci. Entrati
involontariamente nel territorio di questi, gli uomini dovranno
cercare di passare il più inosservati possibile, ma depistare il
fiuto di un lupo è quanto mai complesso, e richiederà attenzioni
speciali.
The Grey: il cast del film
Al momento di scegliere l’attore
protagonista, l’iniziale candidato sembrava essere l’attore
Bradley Cooper.
Per via di precedenti impegni, però, questi non poté prendere parte
al progetto. Il ruolo di John Ottway è così stato affidato
all’attore Liam Neeson.
Già abituato al genere, questi dovette comunque sottoporsi ad un
allenamento speciale al fine di poter gestire le fredde temperature
previste nelle location scelte. L’attore ha infatti raccontato di
essersi trovato a circa -40 gradi, trovando l’esperienza
particolarmente complessa. Per prepararsi al suo personaggio,
inoltre, Neeson decise di studiare approfonditamente il movimento
dei lupi, cercando di comprenderne la natura e la psicologia.
Presente solo in alcuni flashback è
la moglie di John, interpretata dall’attrice Anne
Openshaw. Il resto della squadra che si trova a dover
gestire la difficile situazione del film è invece composta da
attori come Dallas Roberts nei panni di Pete
Hendrick e Joe Anderson in quelli di Todd
Flannery. Nonso Anozie, recentemente visto anche
nei film Artemis Fowl e Cenerentola, svolge qui
il ruolo di Jackson Burke. James Badge Dale, noto
per la serie 24, è invece Luke Lewenden. Infine, è
presente l’attore Frank Grillo nei panni di John
Diaz, membro del gruppo che entrerà apertamente in contrasto con
Ottway sul da farsi. Grillo è meglio noto per il personaggio di Leo
Barnes in alcuni film della serie La notte del
giudizio.
The Grey: il finale, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nonostante ci si possa aspettare di
imbattersi in scontri corpo a corpo tra i protagonisti e i lupi, di
questi nel film non vi è volutamente traccia. Lo stesso finale
evita di mostrare ciò, svelando l’esito dello scontro soltanto con
una scena posta al termine dei titoli di coda. Il regista,
tuttavia, ha raccontato di aver effettivamente girato un finale
alternativo dove Ottway viene mostrato mentre cerca di prevalere
fisicamente sul capo branco dei lupi. Tale finale venne però
considerato da lui non il linea con quanto mostrato nel resto del
film, portandolo dunque a scegliere di ometterlo. In questo modo,
ha preservato l’ambiguità e la filosofia che la storia doveva
esprimere.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Grey
è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
28febbraio alle ore
23:30 sul canale TV8.
Marzo è ormai alle
porte e come di consueto porterà tante novità e nuovi film e serie
tv su Prime Video. Trai film di maggior richiamo va
segnalato Acque profonde, il film bollente che vedrà protagonisti
Ben Affleck e
Ana de Armas. Tra le serie più attese invece c’è Star
Trek: Picard 2, l’attesa seconda stagione
della serie di Star Trek che porta il leggendario Jean-Luc
Picard e il suo equipaggio in un nuovo entusiasmante e coraggioso
viaggio nel passato. Di seguito tutte le serie tv e i film in
uscita su prime Video a marzo 2022.
Ben
Affleck e
Ana de Armas interpretano Vic e Melinda Van Allen,
un’influente coppia di New Orleans il cui matrimonio sta cedendo
sotto il peso di risentimenti, gelosie e sospetti. Man mano che le
provocazioni e i giochi psicologici che i due infliggono l’un
l’altra aumentano, la situazione si trasforma velocemente in un
gioco mortale fra gatto e topo e i flirt extra-coniugali di Melinda
iniziano a sparire. Con le interpretazioni bollenti e complesse di
Ben Affleck e
Ana de Armas, e diretto da uno dei più rinomati
registi del genere, Acque
Profonde segna il ritorno dei thriller erotici con
grandi star, che sin dall’inizio catturano l’attenzione degli
spettatori senza lasciarli un attimo, man a mano che scoprono fino
a che punto possono arrivare i protagonisti.
Nel cast di Acque
Profonde sono presenti anche Tracy Letts, Rachel
Blanchard, Dash Mihok, Lil Rel Howery, Jacob Elordi, Finn Wittrock,
e Kristen Connolly.
Master dal 18
marzo in esclusiva su Prime Video
Tre donne si sforzano di trovare il
loro posto in un’università d’élite del nord-est America, vecchia
quanto il luogo che la ospita. Quando attacchi razzisti anonimi
prendono di mira una matricola nera – che afferma di essere
perseguitata dai fantasmi provenienti dal passato della scuola –
ognuna di loro cercherà di capire dove si trova la vera
minaccia.
Diretto da Mariama Diallo, il film
è interpretato da Regina Hall, Zoe Renee, Talia Ryder,
Talia Balsam e Amber Gray.
Lucy and
Desi dal 4 marzo in esclusiva su Prime Video
Lucy and Desi è il documentario
d’esordio della regista, attrice e comica Amy Poehler che esplora
il mondo reale di una delle coppie televisive più famose d’America.
Lucille Ball e Desi Arnaz hanno rischiato tutto per stare insieme.
Il loro amore reciproco ha portato alla creazione dello spettacolo
più influente della storia della televisione, I Love Lucy. Desi –
rifugiatosi in America da Cuba – dopo che la sua famiglia ha perso
tutto durante la rivoluzione cubana del 1933 è diventato prima il
frontman di una band, poi un attore e infine un brillante
produttore e pioniere tecnico. Lucille è nata dal nulla e, con
un’etica del lavoro senza eguali, ha costruito una carriera come
modella, corista e infine come attrice. Ha trovato la sua vocazione
nella commedia, iniziando dalla radio. Quando finalmente a Lucille
è stata concessa l’opportunità di avere il suo programma
televisivo, ha insistito affinché il suo coniuge nella vita reale,
Desi, fosse scelto nel ruolo di suo marito.
Sfidando gli imprevisti hanno reinventato la televisione, sullo
schermo e dietro le telecamere. Il fondamento di I Love Lucy era la
costante rottura e riparazione dell’amore incondizionato. Ciò che
Lucy e Desi non riuscivano a far funzionare l’una con l’altro,
l’hanno regalato al resto del mondo. Lucy and Desi è uno sguardo
diretto e intimo nel dietro le quinte della relazione di questi due
straordinari pionieri, con interviste a Lucie Arnaz Luckinbill,
Norman Lear, Desi Arnaz Jr, Carol Burnett e Bette Midler.
Su Prime Video è inoltre
disponibile il film Being the Ricardos, adattamento cinematografico
della storia di Lucy e Desi firamato dal regista e sceneggiatore
Aaton Sorkin e con i nominati ai premi Oscar 2022 Javier Bardem,
Nicole Kidman e J.K. Simmons.
NUOVI FILM IN ARRIVO
Prime e seconde visioni
Promises | 11 marzo
3/19 | 22 marzo
Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini | 23 marzo
Altri film
Occupation | 1 marzo
Iron Sky: Saranno nazi vostri | 1 marzo
Iron Sky – La battaglia continua | 1 marzo
Il lato positivo – Silver Linings Playbook | 2 marzo
Killerman | 4 marzo
Terminus | 4 marzo
Predestination | 7 marzo
Riddick | 7 marzo
Cowboys | 8 marzo
A Lady in Paris | 8 marzo
Criminal Activities | 10 marzo
Un piccolo favore | 13 marzo
2067 | 15 marzo
Riot Girls | 15 marzo
Mandy | 15 marzo
Sabotage | 15 marzo
Padre Vostro | 15 marzo
Pazza idea | 15 marzo
La casa di famiglia | 16 marzo
The Unhealer – Il potere del male | 21 marzo
Kin | 21 marzo
Solo cose belle | 22 marzo
Tutti le serie tv in arrivo su
Prim Video a Marzo 2022
Star Trek: Picard 2 stagione dal 4
marzo in esclusiva su Prime Video un episodio ogni venerdì per 10
settimane
La seconda stagione di Star Trek:
Picard porta il leggendario Jean-Luc Picard e il suo equipaggio in
un nuovo entusiasmante e coraggioso viaggio nel passato. Picard
deve arruolare nuovi e vecchi amici per fronteggiare i pericoli
della Terra del XXI secolo in una disperata corsa contro il tempo
per salvare il futuro della galassia e affrontare il duello finale
con uno dei suoi più grandi nemici.
Star Trek: Picard vede Patrick
Stewart riprendere il suo ruolo iconico di Jean-Luc Picard, che ha
interpretato per sette stagioni in “Star Trek: The Next
Generation,” e segue questo personaggio iconico nel nuovo capitolo
della sua vita. Insieme a lui troviamo Alison Pill, Jeri Ryan,
Michelle Hurd, Evan Evagora, Orla Brady, Isa Briones, Santiago
Cabrera e Brent Spiner. In questa stagione si uniscono al cast
anche Annie Wersching, e special guest come Whoopi Goldberg – che
ritorna nei panni di Guinan, il suo amato ruolo in Star Trek: The
Next Generation – e John de Lancie.
The Boys Presents: Diabolical, dal
4 marzo in esclusiva su Prime Video
The
Boys Presents: Diabolical è una serie antologica animata in
otto episodi ambientata nell’universo dello show di successo
nominato agli Emmy The Boys. Gli episodi – in un mini-formato della
durata di 12-14 minuti e ognuno caratterizzato dal proprio stile di
animazione – riveleranno storie inedite ambientate nell’universo di
The Boys, portate in vita da alcune delle menti più creative e
geniali dell’intrattenimento di oggi, tra cui Awkwafina, Michael
Cera, Don Cheadle, Chace Crawford, Kieran Culkin, Giancarlo
Esposito, Eliot Glazer, Jason Isaacs, Kumail Nanjiani, Justin
Roiland, Seth Rogen, Andy Samberg, Ben Schwartz, Elisabeth Shue,
Christian Slater, Kevin Smith, Antony Starr, Nasim Pedrad, Simon
Pegg, Kenan Thompson, Aisha Tyler, e il premio Oscar Youn Yuh
Jung.
Upload 2 stagione: dall’11 marzo
in esclusiva su Prime Video
Nella seconda stagione di Upload
Nathan si ritrova a un bivio nella sua vita dell’aldilà: Ingrid, la
sua ragazza, è arrivata inaspettatamente a Lakeview nella speranza
di rafforzare il loro rapporto, ma il suo cuore desidera ancora
segretamente Nora, il suo “angelo” del servizio clienti. Nel
frattempo, Nora è uscita dal sistema ed è coinvolta nelle attività
di un gruppo ribelle e anti-tecnologico, i “Ludds”. La seconda
stagione è ricca di nuovi elementi del futuro prossimo, incluso il
nuovissimo programma digitale per bambini via app di Lakeview
chiamato “prototykes”, e altri scorci satirici su progressi
tecnologici e problemi a venire.
La serie è creata da Greg Daniels,
che ne è anche executive producer insieme con Howard Klein. Upload
vede tra i protagonisti: Robbie Amell nel ruolo di “Nathan”, Andy
Allo nei panni di “Nora”, Kevin Bigley interpreta “Luke”, Allegra
Edwards è “Ingrid”, Zainab Johnson nel ruolo di “Aleesha”, Owen
Daniels è il “Ragazzo I.A.”, Josh Banday nei panni di “Ivan” e
Andrea Rosen interpreta “Lucy”.
MotoGP 2021
La serie vedrà protagonisti piloti
come l’attuale campione mondiale MotoGP 2021 Fabio Quartararo
(Monster Energy Yamaha MotoGP™), l’iconico Valentino Rossi
(Petronas Yamaha SRT) nella sua ultima stagione in MotoGP™, Marc
Márquez (Repsol Honda), Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Lenovo
Team MotoGP™), Johann Zarco (Ducati Pramac Racing), Maverick
Viñales (Aprilia Racing Team Gresini), e il campione del Mondiale
del 2020 Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), oltre ai direttori sportivi
delle principali squadre. Attraverso filmati esclusivi della vita
quotidiana, MotoGP™ Unlimited racconterà sia le storie delle future
promesse di questo sport, sia quelle dei veterani che hanno portato
al successo tante squadre. Per la prima volta, uno sguardo intimo,
unico ed esclusivo che avvicinerà gli spettatori alle sfide
affrontate dai piloti e dai loro team durante la stagione, sia
dentro che fuori dal circuito, scoprendo anche quali sono i
requisiti necessari per partecipare a una delle competizioni più
prestigiose del mondo delle due ruote.
SERIE TV
Hannibal – le tre stagioni | 1
marzo
La verità sul caso Harry Quebert – la prima stagione | 1 marzo
SEAL Team – le prime quattro stagioni | 7 marzo
Sherlock – le quattro stagioni | 8 marzo
Sherlock Special: The Abominable Bride | 8 marzo
90210 (’08) – le cinque stagioni | 14 marzo
Gli eredi della notte – le due stagioni | 15 marzo
Haikyuu!! – la prima stagione | 18 marzo
Bleach – decima e undicesima stagione | 25 marzo
Naruto – le prime due stagioni | 26 marzo
Hunter X Hunter – la terza stagione | 30 marzo
Ecco il trailer finale di Morbius,
con Jared Leto, dal 31 marzo al cinema.
Morbius, la trama
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà nelle
sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Animali
fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros.
Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da
J.K. Rowling. Animali
fantastici – I segreti di Silente presenta un cast
guidato dal premio Oscar
Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte
candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il
talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler,
Alison Sudol, Callum Turner,
Jessica Williams,
Katherine WaterstoneMads Mikkelsen.David Yates
ha diretto Animali fantastici – I segreti di
Silente, un film scritto da J.K. Rowling
e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di
J.K. Rowling. I produttori del film sono
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel
Wigram e Tim Lewis, mentre Neil
Blair, Danny Cohen, Josh
Berger, Courtenay Valenti e
Michael Sharp sono i produttori esecutivi.
In Animali
fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus
Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert
Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo
del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente
affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di
guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso
Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano
vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di
seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a
lungo Silente potrà restare in disparte?
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia George
Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo
vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le
relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e
“Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”),
la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood
(“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”,
“Animali fantastici e dove
trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates,
Mark Day (“Animali
fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film
di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar®
James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i
crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”,
“Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).
La Warner Bros. Pictures presenta
una produzione Heyday Films, un film di David Yates,
Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film
sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e
l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile
2022.
Scritto e diretto da Roland
Emmerich, Moonfall arriverà nelle sale
italiane il 17 marzo 2022; il film, con Halle Berry e Patrick Wilson protagonisti, documenta
l’ipotetica rovina che potrebbe verificarsi se la luna dovesse
letteralmente cadere sulla terra, sancendo l’ennesima
incursione del regista nel genere del disaster-movie, dopo
film come Independence Day, The Day After Tomorrow e
2012.
Moonfall: la debolezza di un’apocalisse mai veramente
raccontata
Moonfall segue
Brian Harper (Patrick
Wilson), un astronauta caduto in disgrazia che – dopo
essere stato licenziato dalla NASA a causa di una missione fallita
in circostanze misteriose – ha passato gli ultimi 11 anni a bere e
a lavorare sulla sua auto d’epoca. Quando K. C.
Houseman (John Bradley) annuncia su
Internet che, in base alle sue ricerche, la luna entrerà in
collisione con la terra nel giro di poche settimane, Brian viene
tirato fuori dal pensionamento forzato dalla sua ex compagna e
attuale capo della NASA, Jocinda ‘Jo’ Fowler
(Halle
Berry) per affrontare un’ultima missione tentando di
salvare il mondo.
Moonfall esce a
distanza di un mese e mezzo da Don’t Look Up di Adam Mackay,
il che ci mostra come entrambi i film abbiano goduto di un’arma a
doppio taglio chiamata pandemia: il fatto che stiamo vivendo una
particolare apocalisse ha reso tutto più vicino, ma ha anche fatto
sì che il livello di sospensione dell’incredulità richiesto allo
spettatore abbia raggiunto il suo massimo livello.
Non che Moonfall,
aspiri ad essere il paradigma della verosimiglianza; al contrario,
il regista che probabilmente ha messo più in pericolo la Terra
nella sua filmografia si accontenta di un semplice ma efficace
prologo – un Gravity in versione ridotta- non
esplicativo, ma che vuole instillare il seme del dubbio: se
l’arrivo dell’Apollo 11 sulla luna non corrispondesse a ciò che ci
è stato raccontato?
Privo di ambientazioni coinvolgenti,
di personaggi credibili o di un minimo accenno di autocoscienza,
Moonfall è quindi sostenuto solo in una prima
parte dal mistero di ciò che sta realmente accadendo sulla (e
dentro) la Luna, anche se il fatto stesso che praticamente ogni
singola teoria strampalata di K.C. si riveli vera smorza ogni
singolo accenno di suspense, mai effettivamente controbilanciato da
effetti visivi che dovrebbero risultare ammalianti e
sorprendenti.
Moonfall: Emmerich perde
perfino il tocco di divertimento
Il film è strutturato in maniera
totalmente illogica, pretendendo che gli spettatori compiano un
salto della fede in termini di sospensione dell’incredulità, per
accettare la premessa della pellicola; nei film catastrofici in cui
l’esito della distruzione naturale è abbastanza prevedibile,
personaggi convincenti e coinvolgenti devono quantomeno impegnarsi
nel mantenere alta l’attenzione degli spettatori nei confronti di
quanto succede sulla scena. In Moonfall, tuttavia,
nessuna caratterizzazione dei protagonisti è abbozzata, lo
spettatore non ha motivo di preoccuparsi per loro e per gli esiti
delle loro imprese e, quando il film cerca di sostanziare
effettivamente una parvenza di backstory, questa viene affidata ai
dialoghi più grossolani dell’intera sceneggiatura.
La sceneggiatura di
Moonfall sotterra perfino il titolo stesso,
spendendo la prima metà del minutaggio sulla dinamiche interne alla
famiglia fratturata di Brian, le problematiche col figlio, il nuovo
compagno per nulla simpatico della moglie. Queste digressioni
continuano a mostrarsi solo come distrazione per tutto il film,
senza concentrarsi mai effettivamente sull’interessante punto di
vista della famiglia di Harper, la metà terrestre di
Moonfall, gli occhi attraverso i quali vediamo le
maree travolgere la terraferma e i grattacieli sradicati dalla
gravità della Luna.
Sfortunatamente per il pubblico, la
devastazione è solo una piccola parte della lotta del cast: la
maggior parte delle loro preoccupazioni sono più mondane rispetto
alle stramberie aliene in orbita e le performance del cast non
riescono effettivamente ad elevare una sceneggiatura che sembra
algoritmica.
Questo tipo di monotonia narrativa è
più o meno prevista in un film di Emmerich, ed è tollerabile se ci
sono fuochi d’artificio in serbo nella seconda metà del film, dove
la parte effettivamente catastrofica del disaster movie diventa la
reale protagonista. Moonfall fallisce sotto ogni
punto di vista in questa meccanica, sia sulla Terra – in quanto i
grandi momenti di spiegazione fisica in stile Inception vengono completamente annullati e il
terrore di una Luna gigante all’orizzonte non sembra mai reale –
sia nello spazio esterno, quando K.C., Brian e Jo finalmente
approdano all’interno della Luna e scoprono che si tratta di
un’astronave sotto l’assalto di un’intelligenza artificiale
malvagia.
Moonfall è il tipo
di film che richiede un tipo di produzione folle e sopra le righe,
ma non raggiunge mai quel punto: tenta, in maniera blanda e
oltremodo lontanamente scientifica, di spiegare con serietà e
dedizione i propri assiomi tematici, senza renderci conto che al
progetto mancano il vero cuore e la mente di un regista che, nel
corso degli anni, si è garantito l’ammirazione dei fan del
disaster-movie.
Sono stati assegnati i premi
principali di Meno di
Trenta, l’iniziativa dedicata agli artisti
italiani di cinema, TV e web sotto i 30 anni e giunta alla sua
terza edizione. Un’edizione nel segno dei generi
comedy, horror e fantasy.
Confermata per il secondo anno
consecutivo la partnership del premio con il Festival del
Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del
Cinema” – presieduto da Donatella
Cocchini e con la direzione artistica di Fabrizio
Cattani – che ospiterà la premiazione di Meno di
Trenta all’Auditorium San Domenico di Foligno venerdì
18 marzo.
Meno di Trenta, ideato e
organizzato da Stefano Amadio e Silvia Saitta (giornalisti, addetti
stampa e appassionati “talent scout”) affida da sempre la
scelta dei premi principali ad una giovane
giuria stampa che varia di anno in anno; per questa terza
edizione è composta da Martina Barone (Film is now
Italia, Everyeye.it), Nicole Bianchi
(CinecittàNews), Claudia Giampaolo (Ciakmagazine.it),Chiara Guida
(Cinefilos.it) e
Federico Vascotto (Movieplayer.it). I vincitori sono stati scelti sulla
base di quattro cinquine individuate dallo staff
di Meno di Trenta e che hanno p reso in considerazione le
uscite dal 1° dicembre 2020 al 30 novembre
2021.
Per il premio Migliore
Attrice – Cinema ha trionfato Aurora
Giovinazzo con il ruolo di protagonista
in“Freaks
Out” di Gabriele Mainetti; nel film la Giovinazzo
illumina la scena nei panni di Matilde, una ragazza dai poteri
straordinari che produce elettricità e può fulminare chi la tocca.
Presentato nella Selezione Ufficiale – Concorso all’ultima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Freaks
Out” è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema e
GapBusters, e distribuito da 01 Distribution.
A Francesco Russo
andrà il premio come Miglior Attore – Cinema per
la sua interpretazione di Fabrizio, il nerd amante di cinema in
“A
Classic Horror Story” di Roberto De Feo e Paolo
Strippoli, dove ha recitato un ruolo da protagonista con una
cadenza regionale diversa dalla propria.
“A Classic Horror Story”, film
Netflix prodotto da Colorado Film, è stato presentato
al 67° Taormina Film Fest dove si è aggiudicato il premio come
miglior regia inaugurando una lunga serie di consensi prestigiosi a
livello internazionale.
Proprio a uno dei due registi del
film, Paolo Strippoli, under 30 classe 1993, lo
staff di Meno di Trentaha deciso di assegnare il primo
premio speciale della terza edizione. Paolo
Strippoli è diplomato in regia al Centro Sperimentale di
Cinematografia di Roma dopo essersi laureato in Arti e Scienze
dello Spettacolo all’Università La Sapienza. Nel 2019 vince il
premio Franco Solinas al Miglior Soggetto con il
film “L’angelo infelice”. Nel 2021 dirige il suo secondo
lungometraggio, l’horror di prossima uscita “Piove”.
Passando ai premi dedicati alla
serialità televisiva, la Migliore Attrice – Serie
TV e il Miglior Attore – Serie TV
hanno come comune denominatore il progetto di provenienza: sono
Cristina Cappelli e Angelo
Spagnoletti, l’affiatata e ironica coppia protagonista di
“Generazione
56k” di Francesco Ebbasta, anche autore della
serie, che ha curato la regia insieme ad Alessio Maria Federici.
La serie Netflix, prodotta da Cattleya in collaborazione con i
The Jackal – gruppo Ciaopeople -, vede protagonista Cristina
Cappelli interpreta l’inquieta Matilda, giovane donna in procinto
di sposarsi le cui risposte vengono messe in crisi nel momento in
cui rincontra Daniel, il ragazzo con cui ha condiviso l’infanzia a
Procida, interpretato da un altrettanto sfaccettato Angelo
Spagnoletti.
Il secondo premio
speciale di questa edizione andrà ad un personaggio
singolare nel panorama dell’audiovisivo italiano, definito da
alcuni “astro nascente”: Fabrizio Ciavoni, content
creator frequentatore assiduo di festival cinematografici; di
recente ha recitato per la prima volta in un lungometraggio,
“Giulia” di Ciro De Caro, ancora nelle sale italiane, e ha creato
il podcast “Nostalghia podcast” in collaborazione con un team di
giovani giornalisti.
Il premio Meno di Trenta,
al suo terzo anno, si conferma un appuntamento sempre più gradito
agli occhi dei giovani artisti; l’obiettivo principale
dell’iniziativa resta infatti quello di creare
sinergie tra giovani artisti, aspetto condiviso anche dal
“Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri –
Le Professioni del Cinema”, da sempre molto sensibile
all’individuazione di nuovi giovani talenti di tutte le professioni
del cinema.
Con ben 27 film prodotti, oltre a
tutti quelli che verranno, l’MCU
ha visto una moltitudine di personaggi andare e venire nel corso
degli anni e, in alcuni casi, possiamo affermare che alcuni siano
usciti di scena più violentemente di altri…. Che si tratti di un
eroico sacrificio per salvare i propri compagni o di essere ridotti
in polvere da uno schiocco di dita di Thanos, un’intera schiera di
personaggi è andata incontro al proprio destino nel MCU,
in un modo o in un altro.
Anche se la maggior parte delle
sequenze d’azione nel MCU
non sono particolarmente esplicite in termini di dettagli violenti,
per potersi adattare ad ogni fascia di pubblico, è anche vero che
diversi personaggi minori sono stati uccisi in modi scioccanti e
brutali.
Jack Taggart, Iron Man 3
Iron
Man 3 è stato percepito in maniera controversa tra i
fan ed ha certamente sia meriti che difetti. E’ una delle sequenze
iniziali ad introdurci un frangente sorprendentemente violento, in
cui tutto accade apparentemente all’improvviso.
Per tutto il film, l’antagonista
Aldrich Killian è alla ricerca di candidati degni
per il super siero Extremis; si sa che il siero ha alcuni effetti
collaterali, ma poco avrebbe potuto preparare il pubblico a quali
fossero veramente tali effetti. Dichiarando che il siero
rappresenta una nuova forma di droga, la prima sfortunata vittima
se lo inietta rapidamente: tutto sembra andare bene all’inizio,
fino a quando la pelle dell’uomo inizia a brillare, egli urla di
dolore e si tramuta in una sorta di sfera di fuoco, che
esplode.
Il primo bibliotecario, Doctor
Strange
Senza
neanche sopravvivere ai primi minuti di film, la morte del
bibliotecario di Kamar-Taj introduce una nota davvero oscura
rispetto al tono effettivo del filmDoctor Strange.
Quando il cattivo
Kaecilius
si infiltra nella biblioteca per rubare un libro di incantesimi, il
bibliotecario finisce rapidamente nel suo mirino; mentre cerca
semplicemente di occuparsi degli scaffali, l’inconsapevole stregone
viene preso al lazo dagli scagnozzi di Kaecilius e sollevato in
aria da ogni arto, prima che Kaecilius stesso appaia e lo decapiti
rapidamente.
Anche se il momento avviene fuori
campo, l’ombra della testa del bibliotecario può essere chiaramente
vista cadere sul pavimento… in questo caso, si è trattato di un
inizio estremamente violento per un film del MCU
in realtà molto più mansueto.
Soldato Hydra, Capitan America
È difficile sentirsi molto
dispiaciuti per qualcuno dei soldati dell’Hydra in Captain America, dati tutti i crimini di cui
l’organizzazione è responsabile, ma uno in particolare è andato
incontro a una morte particolarmente orribile. Dopo essersi
infiltrato nell’aereo da guerra dell’Hydra, Capitan America si
ritrova alle prese con un soldato Hydra, mentre i due cercano di
mantenersi aggrappati a un piccolo caccia.
Sarebbe ragionevole aspettarsi che
il soldato venga semplicemente buttato giù dall’aereo da Cap,
tuttavia questi viene drammaticamente fatto scontrare a testa in
giù contro l’elica esposta dell’aereo. Anche se la sequenza in sé è
piuttosto breve, il rumore stridente che l’accompagna la rende
davvero… difficile da digerire.
Carina, Guardiani della
Galassia
Essendo una delle
Gemme dell’Infinito, era necessario presentare la
Gemma del Potere di Guardiani della Galassia come qualcosa su cui
non si doveva scherzare. Purtroppo, il primo esempio dell’effettivo
potere della gemma, arriva a spese di un personaggio che non se lo
meritava affatto…
Mentre i guardiani stanno discutendo
la vendita della gemma al Collezionista, la sua assistente decide
di rubarla per se stessa per sfuggire al suo duro impiego. Ben
presto, tuttavia, scopre che gli avvertimenti del Collezionista
sulla pietra sono veri e comincia a sgretolarsi in polvere prima di
essere fatta esplodere a causa dell’energia della pietra: è una
fine davvero dura da digerire, e una delle morti più ingiustificate
del MCU.
Heinrich Schäfer, The Avengers
La maggior parte dei fan
probabilmente non ricorderà il nome Heinrich
Schäfer, ma senza dubbio ricorderà la sua spiacevole morte
nel primo film degli Avengers. Questa avviene quando
Loki si infiltra in una festa a cui partecipa
Schäfer e, dopo aver appreso che, per entrare, deve superare una
scansione della retina, decide di estrarre lui stesso un campione
per la scansione.
Scaraventando Schäfer a terra,
contro un tavolo, Loki procede a conficcare uno strano dispositivo
nel volto dell’uomo, ricostruendo una simulazione digitale del suo
bulbo oculare per lo scanner. Anche se la maggior parte dell’azione
avviene appena fuori dallo schermo, i suoni che avvertiamo e il
sorriso agghiacciante di Loki lasciano poco all’immaginazione.
Carlo, Thor: Ragnarok
Cugino e prima vittima del
Gran Maestro, a Carlo è affidato
un breve ma memorabile ruolo nel terzo film di Thor. Tenuto prigioniero accanto a Thor mentre
il Gran Maestro gli racconta del mondo di Sakaar, Thor apprende
rapidamente che Carlo è il prossimo sulla lista delle esecuzioni
del Gran Maestro; questi cerca di supplicare per la sua vita mentre
Thor osserva, e sembra che il Gran Maestro stia davvero per
perdonarlo e lasciarlo andare.
Sfortunatamente, questo si rivela
essere un trucco: il Gran Maestro lo uccide comunque, e il cadavere
di Carlo inizia a putrefarsi in una pozzanghera maleodorante.
Prigioniero Xandariano, Guardiani
della Galassia
Il cattivo di
Guardiani della Galassia Ronan
l’Accusatore non perde tempo per far capire al pubblico
con che tipo di persona hanno a che fare, fin dalla prima scena in
cui appare, che lo vede interrogare un prigioniero di
Xandar, un pianeta che Ronan rivela rapidamente di
odiare.
l prigioniero riesce a rimanere
coraggioso mentre Ronan indossa il suo iconico costume da cattivo,
gridando contro il villain che non riuscirà mai a governare Xandar.
La risposta violenta di Ronan non si fa attendere, colpendo la
testa del prigioniero con il martello gigante: uno stacco di
montaggio risparmia al pubblico il momento dell’impatto ma il
sangue che scorre incessante sul pavimento è abbastanza per
dipingere un macabro quadro della scena.
Tutti gli Iron-Men “difettosi”,
Iron Man 2
Un momento sottovalutato in
un film altrimenti dimenticato del MCU
mostra Tony Stark in tribunale contro il governo
degli Stati Uniti che cerca di costringerlo a consegnare le sue
armature di Iron Man.
Uno dei punti centrali del processo
è un montaggio video di molti altri tentativi falliti di creare
un’armatura che possa rivaleggiare con quella di Iron Man: questi
si concludono tutti con risultati atroci, tra cui l’esplosione
dell’armatura con i piloti ancora dentro e la contorsione di un
malcapitato a 180 gradi all’interno dell’armatura. Anche se alcuni
di questi Iron-Men “difettosi” presumibilmente sopravvivono, vanno
comunque incontro a un destino scioccante e raccapricciante.
Frank, Ant-Man
Frank
potrebbe essere il personaggio che meno si meritava una morte così
ripugnante: questi è uno dei dirigenti della Pym Technologies e
l’unico a mettere in dubbio che l’uso della tecnologia di
rimpicciolimento per lo spionaggio sia sicuro. A causa di questa
sua posizione, viene quindi affrontato dal cattivo Darren
Cross nel bagno, che non è affatto contento delle opinioni
di Frank sul progetto.
Cross spara dunque a Frank con la
tecnologia rimpicciolente non perfezionata, ridimensionandolo a una
minuscola macchia di sostanza appiccicosa sul pavimento, che Cross
pulisce e getta nel water; in termini di puro fattore disgustoso,
la morte di Frank è davvero una delle peggiori del MCU.
Nico, The Falcon and The Winter
Soldier
La morte di
Nico, membro dei cattivi Flag
Smashers, è tanto iconica quanto brutale. Durante un
enorme combattimento che coinvolge Sam,
Bucky e i Flag Smashers, il
partner del nuovo Capitan America John Walker,
Lemar Hoskins, viene ucciso dai Flag Smashers:
Nico è lo sfortunato destinatario dell’ira di Walker mentre il
nuovo Cap lo immobilizza in una strada affollata.
Walker abbatte quindi lo scudo su
Nico più e più volte, in una sequenza accuratamente – e
disgustosamente – girata. Sebbene non venga mai mostrato
esattamente cosa succede, è fortemente implicito che Nico viene
decapitato. È una scena di violenza impressionante, e l’immagine
dello scudo di Capitan America cosparso di sangue
rimarrà impressa negli spettatori per molto tempo…
La trasformazione di Colin Farrell nel Pinguino
per The
Batman è davvero impressionante e, in una recente
intervista con Extra,
Farrell ha rivelato che suo figlio più piccolo è rimasto inorridito
la prima volta che ha visto il Pinguino apparire.
Secondo Farrell, suo figlio era
“completamente inorridito” e l’attore è stato persino in grado di
registrare la sua reazione con il telefonino, anche se ha
dichiarato che non condividerà mai il video. Farrell ha continuato
affermando che mentre suo figlio era inizialmente innervosito dal
trucco del Pinguino, alla fine ne era entusiasta anche se “gli ci è
voluto un minuto”.
“Era completamente inorridito –
ha detto Colin Farrell – Ce l’ho su iPhone. Era
inorridito ed eccitato, ma ci è voluto un minuto [per
abituarsi]”.
The Batman, il film
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Durante il fine settimana, Snyder ha
condiviso un fantastico video dietro le quinte della realizzazione
di Justice League. Si tratta di un breve filmato
di prova che ha girato mentre mostrava in anteprima come sarebbero
apparsi i poteri del Flash di Ezra
Miller in azione. Il primo piano al rallentatore dei piedi
in corsa di uno stuntman sembra molto bello, anche con gli schermi
verdi tutt’intorno. “Ho girato questo video con il mio telefono
come esempio di come sarebbe potuto essere… bei tempi”, ha
scritto Snyder.
Fresco di vittoria ai SAG Awards 2022 per la migliore
interpretazione maschile in una mini serie o un film per la tv per
Dopesick, Michael Keaton non si ferma un attimo e
anticipa il ritorno di Adrian Toomes, il
personaggio nasconde l’identità segreta di Avvoltoio e che abbiamo
visto in azione in Spider-Man: Homecoming.
Sappiamo che il personaggio tornerà
in Morbius,
con Jared Leto, con una presenza non ben precisata
in termini di importanza nella trama. Sappiamo però che la sua
presenza nel film collega una volta di più lo Spider-Verse della
SONY al MCU. Adesso, Keaton ha rivelato su
Instagram che ha recentemente registrato dei dialoghi per il
personaggio in questione.
Il post contiene una fotografia del
Sony Scoring Stage a Los Angeles e un breve testo
che spiega: piccolo giorno di lavoro come Toomes.
Sembra che non ci siano molti dubbi su ciò che è appena accaduto,
vero?
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà nelle
sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
In un’intervista con
Collider, Matt Reeves parla di cosa lo ha
sorpreso e deliziato nelle risposte delle prime proiezioni del suo
The
Batman. Il film era ancora in fase di montaggio
quando si sono svolte le proiezioni, il che significa che non
esisteva ancora una versione definitiva dello stesso.
L’eccessiva complessità della trama
era ancora in discussione e Reeves non era sicuro che il pubblico
sarebbe stato ricettivo senza un montaggio più pulito e
chiarificatore. I risultati non sono stati quelli che si aspettava.
Ecco cosa ha dichiarato a Collider:
“La prima versione di questo
film che ho proiettato, il film ha una narrativa molto ambiziosa e
complessa. Quindi, quando siamo arrivati a un punto in cui
dovevamo iniziare a testare, non avevo ancora terminato il
montaggio del film. C’era così tanto del film ancora da sistemare
ed è stato davvero un processo lungo. Voglio dire, il film era più
lungo di quello che intendevo. Ero terrorizzato perché pensavo, oh
mio Dio, lo stiamo mostrando prima che sia pronto, a un pubblico e
in termini di film di Batman, è una narrativa poliziesca molto
complessa. Riusciranno a seguire qualcosa? Quello che ho scoperto
in realtà, il che è stato sorprendente, è stato quanto amassero
quell’aspetto. Questo è stato il sollievo più grande.”
The Batman, il film
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Kelly Macdonald è
un’attrice che si è fatta conoscere grazie ai suoi numerosi e
diversi ruoli, divisi tra cinema e serie tv che sono entrate
nell’immaginario collettivo. L’attrice ha iniziato a lavorare fin
da giovanissima e grazie ai suoi ruoli iconici è riuscita a farsi
conoscere ed apprezzare in tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Kelly Macdonald.
Kelly Macdonald: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1996
debuttando in Trainspotting, per poi apparire nei film Stella
Does Tricks (1996), Elizabeth (1998),
La perdita dell’innocenza (1999), Gosford
Park (2001), Neverland – Un sogno per la
vita (2004) e Guida galattica per autostoppisti
(2005). In seguito, lavora in Tata Matilda (2005),
Non è un paese per
vecchi (2007), Soffocare (2008), In the
Electric Mist – L’occhio del ciclone (2009) e Harry Potter e i Doni della
Morte – Parte 2 (2011). Tra i suoi ultimi film vi sono
Anna Karenina (2012),
Special Correspondents
(2016), T2 Trainspotting
(2017), Okja (2017),
Vi presento Christopher Robin (2017), Holmes &
Watson (2018) e L’arma dell’inganno (2021).
2. Ha lavorato in alcune
serie tv ed è anche doppiatrice. Nel corso della sua
carriera, l’attrice non ha lavorato solo al cinema, ma si è
dedicata anche al piccolo schermo, apparendo in serie come
Screen Two (1996), State of Play (2003),
Alias (2005), Boardwalk Empire (2010-2014),
Black Mirror (2011-in
corso), The Victim (2019) e Giri / Haji (2019).
Nel 2020 ha poi recitato in alcuni episodi di Truth
Seekers, mentre nel 2021 ha preso parte alla
serie Line of Duty. Prossimamente reciterà invece
in Call My Agent. In quanto doppiatrice, invece, ha
prestato la propria voce per i film d’animazione Ribelle – The Brave
(2012) e Ralph spacca Internet
(2018).
Kelly Macdonald in
Trainspotting
3. Ha ottenuto la parte
quasi per caso. Grazie a del volantinaggio, la giovane
Kelly era venuta a conoscenza dell’audizione del film
Trainspotting. Quando Danny Boyle,
regista del film, l’ha vista per la prima volta, vestina e
pettinata in maniera semplice in mezzo ad altre ragazze che erano
l’opposto, ha subito capito che era la ragazza che stavano cercando
per il ruolo di Diane.
4. Ha debuttato quasi da
ubriaca. L’attrice ha dichiarato di aver bevuto più del
dovuto la sera prima delle sue prime riprese, tanto quasi da
ubriacarsi e rischiando di recitare in stato di ubriachezza. A
giustificazione di ciò, la Macdonald era estremamente nervosa per
quel suo primo ruolo da attrice, finendo così con il bere molto per
cercare di gestire l’ansia da prestazione.
Kelly Macdonald in Harry
Potter
5. Ha battuto Kate
Winslet. Inizialmente, il ruolo di Helena Corvonero era
stato offerto alla premio Oscar KateWinslet per il film Harry Potter e i Doni
della Morte – Parte 2. Tuttavia, il suo agente ha respinto
l’offerta, senza fornire particolari motivazioni, e così il ruolo è
stato poi assegnato alla Macdonald. Questa si è detta entusiasta di
poter recitare nella saga, anche se solo sottoforma di
fantasma.
6. Si è ritrovata sul set
con Emma Thompson. Inizialmente non era previsto che le
due attrici dovessero lavorare insieme. Eppure, la Thompson è
riuscita ad arrivare sul set de I Doni della Morte – Parte
2 appena dopo aver finito di girare Tata Matilda e il
grande botto (2010), proprio mentre la Macdonald è stata
l’ultima delle attrici ad essere scritturata. Le due avevano
lavorato al primo capitolo di Tata Matilda e si sono qui ritrovate
a sorpresa.
Kelly Macdonald in Boardwalk
Empire
7. Vede il suo personaggio
come femminista. Secondo l’attrice, Margaret, il
personaggio da lei interpretato nella celebre serie Boardwalk
Empire, è una femminista convinta, sempre pronta ad aiutare le
donne e cercando di essere un buon modello. La Macdonald si è
dunque impegnata affinché fuoriuscissero in modo questi aspetti e
queste convinzioni del suo personaggio da ogni gesto compiuto o
parola pronunciata.
Kelly Macdonald in Black
Mirror
8. È stata protagonista di
un episodio. Ormai celebre, l’attrice è stata chiamata a
ricoprire il ruolo della detective Karin Parke nell’episodio
Odio universale, sesto della terza stagione della celebre
serie distopica Black Mirror. Nel corso di questo, il
personaggio interpretato dalla Macdonald si trova ad indagare sulla
misteriosa morte della giornalista Jo Powers. Per loro ha così
inizio una lunga e complessa indagine, con l’attrice che ha in
seguito dichiarato di essere da subito stata stregata dalla storia
e dai temi qui raccontati.
Kelly Macdonald: chi è suo
marito
9. Ha un matrimonio alle
spalle. L’attrice si è sposata nel 2003 con il bassista
scozzese Dougie Payne. Il loro matrimonio è però
durato fino a settembre del 2017, quando hanno annunciato la
separazione (non hanno ancora divorziato e, perciò, rimangono
ancora sposati). Dalla loro unione sono nati due figli,
Freddie Peter (nato nel 2008) e Theodore
William (nato nel 2012).
Kelly Macdonald: età e altezza
10. Kelly Macdonald è nata
il 23 febbraio del 1976 a Glasgow, in Scozia. La sua
altezza complessiva corrisponde a 159 centimetri.
Se la Marvel sceglierà un secondo
personaggio per rappresentare gli X-Men in
Doctor Strange 2, questo dovrebbe essere Magik, non
Wolverine. Secondo alcuni rumors, Wolverine apparirà nel nuovo film
di Doctor Strange e sarà interpretato
presumibilmente da un altro attore, non da Hugh Jackman.
Sulla base di ciò che è stato
rivelato finora, il ritorno degli X-Men sul grande schermo si
avvicina. Invece di tenerli a riposo tutti insieme per un loro
film, sembra che i Marvel Studios includeranno nel film con
Benedict Cumberbatch un cameo per almeno un personaggio degli
X-Men. Sebbene la Marvel abbia evitato di confermarlo
direttamente, la voce di Patrick Stewart nel
trailer di
Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha chiarito
che il Professor X si sta unendo al MCU attraverso il multiverso.
Presumibilmente, il fondatore degli X-Men sarà un membro di un
gruppo segreto che potrebbe essere quello degli Illuminati. E se la
voce su Wolverine è vera, il film potrebbe vantare una scena in cui
il Professor X di Stewart si consulta con un membro della sua
squadra.
Sebbene la presenza di Wolverine
sarebbe senza dubbio eccitante, non sarebbe la scelta migliore per
rappresentare gli X-Men in Doctor Strange 2.
Dal punto di vista narrativo, Magik sarebbe molto più adatta per un
cameo. Nei Marvel Comics, Magik è un membro fondatore dei
Nuovi Mutanti, un personaggio importante in diversi titoli degli
X-Men e la sorella minore di Colossus. Ha fatto il suo debutto dal
vivo nel film TheNew Mutants della Fox
quando è stata interpretata da Anya Taylor-Joy. Simile alla versione apparsa
in New Mutants, Ilyana Rasputin della Marvel ha profonde connessioni
mistiche. Armata con un’arma magica chiamata Soulsword, Magik ha la
capacità di viaggiare in un regno demoniaco noto come la Limbo
Dimension. Nelle sue storie, attraversa regolarmente mondi, usa la
magia e combatte potenti entità demoniache. Ha anche collaborato
con Doctor Strange.
Sebbene non sia così popolare come
Wolverine, Magik potrebbe adattarsi perfettamente a un film sulla
magia e il multiverso. Se il Professor X dovesse portare con sé uno
dei suoi quando incontra i suoi compagni membri degli Illuminati,
avrebbe perfettamente senso per lui scegliere Magik.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Ecco un nuovo Set LEGO dedicato a
Thor: Love and
Thunder in cui vediamo un mostro gigante attaccare
Nuova Asgard. Non a caso, il nome del set è “Attack on New
Asgard“! Cosa ci riserverà il nuovo film di Taika
Waititi?
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Sebbene l’apparizione di Andrew Garfield in Spider-Man:
No Way Home abbia ravvivato molto interesse per
la sua iterazione del personaggio, sembra che un ritorno
dell’attore nei panni di Spider-Man non sia in programma, almeno da
quanto dice lui.
In una recente intervista ai
SAG Awards 2022, dove Andrew Garfield era nominato per la sua
interpretazione in Tick Tick Boom!, Variety ha chiesto
all’attore se il pubblico potesse aspettarsi di rivedere presto il
suo Peter Parker sullo schermo. Garfield ha rapidamente rivelato
che “non ha piani” per interpretare di nuovo Spider-Man.
“Nessun piano, questa è la
verità. Voglio dire, tutti mi chiameranno bugiardo per il resto
della mia vita. Sono il ragazzo che gridava al lupo, ora.” Ha
dichiarato Garfield che, ovviamente, si riferisce a tutte le volte
che ha negato di essere in No Way Home prima di
comparire poi ufficialmente sullo schermo.
Un terzo The Amazing Spider-Man non è
del tutto da escludersi, ma quello che è ancora più probabile è un
film del MCU in cui Peter 3 comparirà come
comprimario, dal momento che nel franchise Marvel, l’apertura del Multiverso
permetterebbe tutto questo, come lo ha già permesso in
Spider-Man:
No Way Home.
Intanto Andrew Garfield si gode questa stagione dei
premi che lo vede trai protagonisti per la sua straordinaria
performance musicale nel film di Lin Manuel Miranda che trovate su
Netflix, Tick Tick Boom!
Parlando con
Digital Spy prima dell’uscita di The
Batman, Andy
Serkis ha anticipato il nuovo aspetto di Alfred, il
maggiordomo di Bruce Wayne, che ha avuto modo di esplorare nel
film. Il film di Matt Reeves racconta il passato
di Alfred come quello di un soldato e, secondo Serkis, ciò ha
ridotto la sua capacità di essere un genitore.
“È un ex soldato. Ha lavorato
per i servizi segreti, ma una cosa non è, non è un padre, non
possiede la cassetta degli attrezzi emotiva per essere un padre.
Questo è davvero quello che lui è veramente nella nostra versione
della relazione tre Bruce e Alfred, si tratta davvero di una nuova
visione.”
Dopo l’energico Jeremy
Irons e l’effettivamente saggio e paterno Michael
Caine, il Signor Wayne avrà ancora un’altra versione di
maggiordomo, e promette di essere molto più duro e disincantato dei
precedenti, come d’altronde la figura di Batman in questo stesso
film.
The Batman, il film
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Frank Marshall,
storico produttore del franchise con Harrison Ford, ha dichiarato ufficialmente
concluse le riprese di Indiana
Jones 5. Lo ha annunciato con una foto su twitter che
raffigura un cappellino con il logo del film, gadget di produzione,
probabilmente:
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci sarà anche Phoebe
Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in
primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita
utile del film è il 30 giugno 2023.
Un nuovo attore è entrato a far
parte del cast di Ironheart,
l’annunciata prossima serie tv Marvel Studios che andrà in onda sulla
piattaforma Disney+.
Lyric Ross, noto per il suo ruolo in This is Us ha
firmato per un ruolo in Ironheart,
la serie in uscita di Marvel e Disney+, ha darne conferma è
stato il noto sito americano Deadline.
Con Dominique Thorne trai protagonisti, la serie tv è incentrato
sull’adolescente Riri Williams (Thorne), un geniale inventore, che
crea l’armatura più avanzata dai tempi di Iron Man. Alcune fonti
vicine alla notizia hanno affermato che Ross interpreterà il
migliore amico di Williams. Nei fumetti di “Ironheart“,
la migliore amica di Riri è una ragazza di nome Natalie
Washington, che è stata uccisa dopo essere rimasta coinvolta
nel fuoco incrociato di una sparatoria. Non è noto se Ross
interpreterà Natalie o un personaggio originale.
Ironheart
è l’annunciata serie tv Marvel Studios creata da e
sviluppata per debuttare su Disney+
nel 2024. Ispirata da Tony Stark e determinata a seguire
le sue orme eroiche, la super geniale quindicenne Riri Williams ha
costruito la propria armatura avanzata e ora conduce una vita di
avventura, lotta al crimine e umanitarismo nei panni del Supereroe
noto come Ironheart. Nei fumetti la Williams è guidata
da Pepper Potts, in modo simile a come Tony ha
guidato Peter Parker sotto la sua ala nel MCU, fornendole risorse e una tuta
AI. Protagonisti della serie tv sono Dominique
Thorne come Riri Williams, Lyric
Ross nei panni della migliore amica di Riri e Anthony
Ramos in un ruolo ancora non annunciato.