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Loki: anticipata l’uscita della serie con Tom Hiddleston

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Loki: anticipata l’uscita della serie con Tom Hiddleston

Il dio dell’Inganno colpisce ancora! Con un video messaggio Tom Hiddleston ha annunciato la nuova data di lancio di LOKI e l’appuntamento settimanale con i nuovi episodi della serie originale Marvel Studios in esclusiva su Disney+.

LOKI segue le vicende del dio dell’Inganno quando esce dall’ombra di suo fratello, in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista, insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo sceneggiatore.

House of the Dragon: le prime foto dallo spin-off di Game of Thrones

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L’attesissimo ritorno a Westeros si fa un po’ più vicino con le prime foto ufficiali dal set, appena rilasciate da HBO, di House of the Dragon, il primo spin-off de Il Trono di Spade atteso al debutto su Sky e NOW in contemporanea con la messa in onda americana nel 2022.

Basata sul romanzo di George R. R. Martin “Fuoco e sangue” e ambientata 300 anni prima degli eventi della serie madre, House of the Dragon racconterà la storia di Casa Targaryen.

Nelle foto, alcuni fra i protagonisti della nuova serie:

  • Emma D’Arcy nei panni della Principessa Rhaenyra Targaryen: primogenita del re Viserys, cavaliere di draghi di Valyria purosangue. I più direbbero che Rhaenyra è nata con tutto ciò che potrebbe desiderare…ma non è nata uomo.
  • Matt Smith è il Principe Daemon Targaryen: fratello minore del Re Viserys ed erede al trono. Guerriero senza pari e cavaliere di draghi, Daemon ha il vero sangue di drago. Ma si dice che ogni volta che un Targaryen viene al mondo, gli dei lancino una moneta…
  • Steve Toussaint è Lord Corlys Velaryon, “The Sea Snake”: Lord di Casa Velaryon, una stirpe di Valyria antica almeno quanto Casa Targaryen. Come “The Sea Snake,” il più famoso avventuriero mai andato per mari nella storia di Westeros, Lord Corlys è più ricco dei Lannister e rivendica di possedere la flotta più grande al mondo.
  • Olivia Cooke nei panni di Alicent Hightower: figlia di Otto Hightower, Primo Cavaliere del Re, è la donna più avvenente di tutti i Sette Regni. È cresciuta nel Red Keep, la cerchia di persone più vicine al Re. Ha grazia cortese e spiccato acume politico.
  • Rhys Ifans è Otto Hightower: Primo Cavaliere del Re, Ser Otto è leale servo del Re e del suo regno. Secondo lui, la più grande minaccia al regno è Daemon, il fratello del Re, e la sua posizione di erede al trono.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones“, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

Benedetta: trailer del nuovo film di Paul Verhoeven

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Benedetta: trailer del nuovo film di Paul Verhoeven

A sette anni da Elle, Paul Verhoeven torna con Benedetta, il suo nuovo film che sarà presentato in concorso al Festival di Cannes 2021, il prossimo luglio. Il film uscirà al cinema dal 9 luglio nelle sale francesi.

Benedetta, la trama

Alla fine del XV secolo, con la peste che devastò la terra, Benedetta Carlini si unì al convento di Pescia, in Toscana, come novizia. Capace fin dalla tenera età di compiere miracoli, l’impatto di Benedetta sulla vita nella comunità è immediato e epocale. Benedetta accoglie una giovane donna nel suo convento, e le due iniziano una relazione appassionata.

Benedetta è interpretato da Virginie Efira, Charlotte Rampling, Daphné Patakia e Lambert Wilson. Il film è basato su un libro di Judith C. Brown, a sua volta basato su una storia vera. Verhoeven aveva inizialmente contattato il suo frequente collaboratore Gerard Soeteman per adattare il libro.

Morrison: trailer del nuovo film di Federico Zampaglione

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Morrison: trailer del nuovo film di Federico Zampaglione

Vision ha diffuso il trailer di Morrison il nuovo film di Federico Zampaglione tratta dal suo romanzo Dove tutto è a metà. Una storia di vita, amicizia e speranza, che mette a confronto due vite diverse ma legate dalla grande passione per la musica: Lodo, giovane e pieno di grandi sogni da dividere con la sua band, interpretato da Lorenzo Zurzolo (Baby, Sotto il sole di Riccione), e Libero, una ex rockstar in cerca del grande rilancio, interpretato da Giovanni Calcagno (Il primo Natale, Il traditore).

Nel cast anche Carlotta Antonelli (Bangla, Suburra – La serie) e Giglia Marra (Una serata speciale, Squadra antimafia – Palermo oggi), oltre all’amichevole partecipazione di Riccardo De Filippis (Giorni, Romanzo criminale) e la partecipazione di Adamo Dionisi (Suburra, The Shift). Morrison è una produzione Pegasus Entertainment, prodotto da Martha Capello, Ilaria Dello Iacono e Giorgio Ferrero, in associazione con QMI e sarà distribuito prossimamente da Vision Distribution.

Claire Foy: tutto quello che non sai sull’attrice

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Claire Foy: tutto quello che non sai sull’attrice

Claire Foy è una delle attrici britanniche che ha raggiunto la popolarità grazie alla serie Netflix The Crown. Il ruolo di Elisabetta II, l’ha fatta conoscere al grande pubblico dopo anni di dura gavetta.

Il suo debutto nel mondo della recitazione risale al 2008 e nel corso di 10 anni Claire Foy è riuscita a conquistare davvero tutti sia nel mondo delle serie che nel mondo del cinema, grazie anche al ruolo di Janet Armstrong in First Man – Il Primo Uomo.

Ecco tutto quello che non sapevate di Claire Foy.

The Crown, Netflix: Claire Foy

claire foy

Nel novembre del 2016 è uscita sulla piattaforma di Netflix la prima stagione di The Crown. La serie si incentra sulla vita della regina Elisabetta, soprattutto riguardo i primi anni del suo regno. Claire Foy venne scelta per vestire i panni proprio della protagonista. La sua interpretazione dura per due stagioni, passando il testimone alla collega Olivia Colman e per la sua performance vince addirittura un Golden Globe come Miglior Attrice in una serie drammatica.

Claire Foy deve la stragrande parte della sua popolarità proprio grazie a Netflix e a The Crown. Tuttavia, è scoppiata una vera e propria bomba che vede la Foy protagonista riguardo la questione della disparità di trattamento: l’attrice inglese, che è stata la protagonista della serie per ben due stagioni, ha ricevuto un compenso ben inferiore rispetto a Matt Smith, suo comprimario, che veste i panni del Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Inutile dire che questa questione ha determinato una serie di polemiche da parte del pubblico e dei membri del cast della serie stessa.

L’attrice ha commentato di sentirsi sorpresa di essere al centro della discussione, mentre Jared Harris, suo collega nella serie, ha asserito che la Foy, avendo frequentato per molte più ore il set rispetto a Smith e avendo dato lei il successo alla serie, meriterebbe di essere pagata e di parificare l’uguaglianza.

Claire Foy nel 2021

Nel 2021 interpreterà Margaret Campbell nella miniserie A Very English Scandal. Ha interpretato Joan Richmond nel film My Son e Emily Richardson-Wain nel film The Electrical Life of Louis Wain.

Vanessa Kirby and Claire Foy

Nel maggio del 2015 Vanessa Kirby è stata selezionata per interpretare la principessa Margaret sempre per la serie The Crown. La Kirby e la Foy si sono conosciute sul set e sono diventate della amiche molto strette, tanto da supportarsi a vicenda nei rispettivi progetti di lavoro.

Vanessa Kirby e Claire Foy sono viste spesso insieme, soprattutto ai red carpet delle anteprime dei loro lavori: le due non lavoreranno più sul set di The Crown insieme, dato che hanno passato il testimone e Olivia Colman ed Helena Bonham Carter. Ma la loro amicizia è talmente stretta che probabilmente appariranno insieme in futuro.

The Lady in the Van: Claire Foy

Nel 2015, Claire Foy è entrata nel cast del film The Lady in the Van, diretto da Nicholas Hytner. Il ruolo della Foy è prettamente marginale (interpreta un’assistente sociale), ma va detto di aver fatto parte di un grande cast e di aver condiviso sia il set che lo schermo con una delle attrici più famose e pazzesche del mondo del cinema e delle serie: si parla di Maggie Smith.

Infatti, il film è incentrato direttamente su di lei che sulla Foy stessa, facente parte di una narrazione tratta da una storia vera: nella metà degli anni Settanta, Miss Shepherd vive in un furgone malconcio che parcheggia di volta in volta presso le dimore delle strade di un quartiere residenziale di Londra. Sarà il commediografo Alan Bennett a offrirle una sistemazione nel proprio vialetto.

Claire Foy in Vampire Academy

claire foy

Nel febbraio del 2013 venne annunciato il cast che avrebbe fatto parte di Vampire Academy, film che sfrutta i diritti della serie L’accademia dei Vampiri. Diretto da Mark Waters, il film vede Claire Foy nei panni di Sonya Karp, uno dei personaggi protagonisti: infatti, grazie a questa pellicola, la Foy recita al fianco di Zoey Deutch, Lucy Fry, Dominic Sherwood e Olga Kurylenko.

In Italia il film uscì nel 2014 in poche copie, eppure Vampire Academy, terzo lungometraggio per la Foy, andrebbe rivisto sotto un’altra luce e ampiamente rivalutato: la storia è quella di un’amicizia tra Rose e Lissa appartenenti a diverse famiglia di vampiri, una di stirpe reale e l’altra no. Entrambe dovranno combattere contro gli Strigoi, vampiri malvagi, ed evitare di tornare nei loro luoghi di origine.

Damien Chazelle: Claire Foy

claire foy

Nell’agosto del 2018, Claire Foy si è trovata a calvalcare uno dei red carpet più invidiati del mondo, ovvero, quello della Mostra del Cinema di Venezia. Infatti, l’attrice inglese ha dato il via al Festival del Cinema con First Man – Il Primo Uomo, film di Damien Chazelle e Ryan Gosling.

Eppure, se Gosling ha vestito i panni del protagonista, e cioè quelli di Neil Armstrong, la Foy ne ha interpretato la moglie, dando vita a un ruolo da non protagonista che, invece, è molto di più. È proprio lei, con il suo sguardo espressivo ed occhi magnetici, che fa parte delle migliori scene in cui viene raccontato l’uomo e non l’astronauta.

Per poter interpretare al meglio il ruolo di Janet Armostrong, la Foy si è preparata leggendo il libro che ha ispirato il film First Man: The Life of Neil Armstrong di James R. Hansen e si è concentrata sulla voce, sul timbro e sulle diverse espressioni, cercando di esprimere, tramite la sua interpretazione, il carattere tenace e tutte le sfumature del personaggio. Il film è diretto da Damien Chazelle, regista prodigio, che è tornato ad aprire il Festival di Venezia dopo l’enorme successo (e sei premi Oscar vinti) di La La Land.

Claire Foy Ivy Rose Moore

Ivy Rose Moore è la figlia nata nel settembre 2015 dal matrimonio tra Claire Foy e Stephen Campbell Moore che dopo quattro anni di matrimonio hanno divorziato. In merito al loro matrimonio hanno dichiarato: «Ci siamo lasciati e viviamo separati da un po’ di tempo», ha fatto sapere l’attrice in una nota a Metro.Co.UK. «Continuiamo però a essere grandi amici, con il massimo rispetto reciproco».

Fonti: IMDb, biography, hellomagazine

Olivia Colman: tutto quello che non sapevate sull’attrice

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Olivia Colman: tutto quello che non sapevate sull’attrice

Olivia Colman è una delle attrici britanniche che negli ultimi anni ha avuto una notevole popolarità. Unica e fuori dagli schemi, si è fatta conoscere per aver partecipato a diverse serie tv, come The Night Manager e Broadchurch, ma anche grazie a diversi film come A Royal Weekend e Assassinio sull’Orient Express.

Le sue doti recitative sono pazzesche e nonostante la sua ascesa continui da diversi anni, la Colman è sempre rimasta una persona umile, conscia del proprio lavoro, delle proprie responsabili nell’interpretare personaggi di rilievo, riuscendo a farsi amare dal pubblico di tutto il mondo.

Ecco quello che non sapevate di Olivia Colman.

Olivia Colman in Doctor Who

Olivia Colman in Doctor WhoLa carriera di Olivia Colman è cominciata nel 2019 ed è costellata da numerose serie tv alle quali l’attrice ha partecipato. Una di queste è proprio Doctor Who: ha recitato solo in L’Undicesima Ora, primo episodio della quinta stagione della nuova serie ed episodio di debutto di Matt Smith come undicesimo dottore.

In seguito non ha più partecipato alla serie, ma nel corso dell’estate del 2017 il nome della Colman è girato parecchio sulle bocche di tutti. La decima stagione era l’ultima e avrebbe visto la presenza di Peter Capaldi per l’ultima volta nei panni del dodicesimo dottore. Ai tempi non era stato ancora rivelato chi avrebbe potuto raccogliere l’eredità del dottore e tra le ipotesi più accreditate vi era quella che una donna sarebbe potuta essere la protagonista.

Nella fattispecie, il nome più citato e ipotizzato era proprio Olivia Colman: tuttavia David Tennant, interprete del decimo dottore e al fianco dell’attrice nella serie Broadchurch, aveva asserito che Olivia non sarebbe potuta essere il tredicesimo dottore, poiché gli sembra l’attrice più impegnata sulla Terra. In seguito, poi, il ruolo di tredicesimo dottore è andato a Jodie Whittaker.

Olivia Colman e i social

Olivia Colman non nessun tipo di social network e, quindi, non ha nessun profilo Twitter ufficiale. Tuttavia, di recente il suo hashtag è molto inflazionato e questo non può che essere un buon segno: infatti, significa che l’attrice è conosciuta ai più e che il suo nome circola per il mondo.

Olivia Colman: il film

Ultimamente vi sono diversi suoi progetti che sono pronti a fare faville: prima di tutto c’è molta attesa per il suo ultimo film, La Favorita di Yorgos Lanthimos (che ha conquistato l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia), in cui la Colman interpreta la Regina Anna che viene contesa dai personaggi interpretati da Emma Stone e Rachel Weisz.

In seconda istanza, la Colman sarà protagonista assoluta della terza stagione di The Crown: infatti, interpreterà la Regina Elisabetta II, raccogliendo il testimone datole da Claire Foy, recitando al fianco di Helena Bonham Carter. Non è stata rivelata ancora nessuna data di uscita da Netflix, ma uscirà sicuramente nel corso del 2019. Ecco, quindi, che pur non avendo un account di nessun tipo, della Colman si parla comunque e sempre in maniera del tutto positiva.

Olivia Colman in Broadchurch

Olivia Colman in Broadchurch

Nel 2012 Olivia Colman ha iniziato le riprese di Broadchurch, una serie televisiva Britannica ideate da Chris Chibnall e trasmessa dal 2013 al 2017. Broadchurch è un piccolo centro marittimo inglese e la serie inizia con Alec Hardy (David Tennant) che è appena stato promosso al grado di ispettore di polizia: nello stesso momento viene ritrovato sulla spiaggia il cadavere di un bambino.

Inizia la prima indagine in cui Alec viene affiancato da Ellie Miller, ovvero Olivia Colman. La serie, che si compone di 3 stagione con 8 episodi ciascuna, è stata un trampolino di lancio perfetto per la Colman, che ha avuto l’occasione per farsi conoscere in tutto il mondo. Nel corso dei 5 anni che vanno dalla realizzazione della prima alla terza stagione, la Colman ha più volte dichiarato di adorare il personaggio di Ellie, che non è stato facile trovare una connessione che la unisse con lei e di vedere in lei una persona con ottimi principi.

Ellie lavora nella forza di polizia per servire la sua comunità e lo fa duramente: proviene da quel paese, conosce tutti e ama la sua cittadina. Inoltre, l’attrice inglese ha ammesso anche di apprezzare il tipo di rapporto che si crea tra Ellie e Alec: i due all’inizio si scontrano ma devono lavorare insieme e nel corso degli episodi il loro rapporto cresce e si evolve in vera amicizia, senza scivoloni in cliché romantici.

Olivia Colman: Oscar e Bafta

Nel corso della sua carriera, Olivia Colman ha ricevuto numerose candidature a tanti premi diversi e sicuramente ne riceverà anche in futuro: quello che la rende particolare è che è riuscita a vincere ben tre premi BAFTA in due anni consecutivi. Infatti, nel 2013 ha vinto il BAFTA come Miglior Attrice non Protagonista per la serie britannica Accused e il premio come Miglior Attrice in Programma TV commedia per Twenty Twelve.

Nel 2014 la Colman ha replicato, vincendo nella categoria di Miglior Attrice per la serie Broadchurch: con questa vittoria, l’attrice inglese è letteralmente scoppiata in lacrime definendo la sua vittoria, successiva alla due dell’anno precedente, e le sue lacrime come una cosa poco cool. Questi premi sono la prova che la sua fama e la sua bravura sono ormai conclamate e in continua crescita.

Nel 2018 ha ricevuto il plauso della critica per la sua interpretazione della Regina Anna di Gran Bretagna nel film biografico La favorita, grazie a cui si è aggiudicata il Premio Oscar nella sezione di miglior attrice alla sua prima candidatura, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia, il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale e il BAFTA alla migliore attrice protagonista.

Olivia Colman: The Crown

Olivia Colman: The CrownInfatti, anche se è qualche anno che non fa parte del giro dei premi, sicuramente il 2019 e il 2020 saranno per lei due anni  di riscatto e sicuramente sarà anche protagonista di diverse cerimonie, quasi sicuramente anche dei BAFTA. Basti pensare alla terza stagione di The Crown (della quale non è conosciuta la data di uscita e che concorrerà sicuramente ai premi del 2020) e al film La Favorita: per la sua interpretazione ha già ricevuto una candidatura per la Miglior Attrice in un Film o Commedia Musicale ai prossimi Golden Globe e non è detto che non ne riceva altre.

Olivia Colman nel 2021

Nel 2021 ha ricevuto la sua seconda candidatura al Premio Oscar nella sezione migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione nel film The Father – Nulla è come sembra. Nel 2021 interpreterà Susan Edwards nella serie annunciata Landscapers. Semppre nello stesso hanno ha interpretato Leda in The Lost Daughter, Mrs. Niven in Mothering Sunday e ha prestato la voce a PAl nel film d’animazione I Mitchell contro le macchine. Dovrebbe far parte del cast di Secret Invasion, l’annunciata e attesa serie prodotta dai Marvel Studios e in arrivo su Disney+ nel 2022.

Fonti: IMDb, biography, bbcamerica, ew,

Piattaforme streaming in Italia: le più utilizzate nel primo trimestre 2021

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La pandemia ha senza dubbio cambiato le abitudini di fruizione di film e serie tv da parte degli spettatori. Cinema chiusi, fiorire di nuovi streamer, hanno accelerato un processo che probabilmente era già in divenire. Ma quali sono le piattaforme streaming più seguite e usate in Italia?

Ecco i grafici che ci riportano il comportamento del mercato SVOD nel primo quadrimestre in Italia. I primi tre streamer coprono il 71% del mercato. Netflix rimane leader, anche se Amazon Prime Video si sta facendo sotto con uno scarto pari al 2%. Disney+ è al terzo posto ad un anno dall’arrivo nel nostro Paese.

Per quanto riguarda la crescita nei mesi del 2021, il lancio di Star ha fruttato molto bene a Disney+ che ha registrato la crescita maggiore nell’ultimo mese. La cosa ha impattato negativamente su Netflix e Prime Video, che hanno entrambi registrato una flessione nello stesso periodo. Ecco i grafici:

I dati sono forniti da JustWatch.

MCU: le 10 redenzioni più importanti dell’universo condiviso

MCU: le 10 redenzioni più importanti dell’universo condiviso

Esattamente come i fumetti ai quali si ispirano, le storie del MCU tendono ad essere molto più complesse di quanto si possa erroneamente credere. Anche gli eroi hanno dimostrato di essere imperfetti, mentre non tutti i cattivi sono così irredimibili come potrebbero sembrare. Screen Rant ha raccolto le 10 più grandi redenzioni che abbiano visto nell’Universo Cinematografico Marvel:

Tony Stark

tony starkIn qualità di primo eroe del MCU, Tony Stark ha in qualche modo stabilito una sorta di standard, di modello di “complessità” per tutti gli altri personaggi a venire. Sebbene sia un genio quando si tratta di tecnologia, Stark è anche piuttosto irresponsabile quando si tratta di come viene utilizzata.

Dopo essere stato catturato da alcuni terroristi che usano le sue stesse armi per danneggiare gli altri, Stark si rende conto di avere un altro scopo. Lavora per garantire che la sua tecnologia rimanga sotto il suo controllo, interrompe la produzione di armi e diventa Iron Man per proteggere il mondo da minacce future.

Skurge

Quando Heimdall si nasconde una volta che Loki prende il controllo di Asgard, Skurge viene promosso a custode del Ponte dell’Arcobaleno. Tuttavia, è molto meno eroico di Heimdall, quindi quando Hela si presenta per prendere il sopravvento, le giura subito fedeltà.

Skurge si comporta in modo piuttosto codardo, non facendo nulla quando Hela massacra gli Asgardiani, ma è anche chiaro che è pieno di sensi di colpa. Quando Thor cerca di evacuare gli Asgardiani, Skurge cerca di mescolarsi con la folla, ma la sua coscienza alla fine ha la meglio e si sacrifica per permettere agli altri di scappare. 

Rocket Raccoon

Parte del fascino dei Guardiani della Galassia è che sono tutti individui molto incasinati che, unendosi, danno vita ad una vera e propria famiglia disfunzionale. Tuttavia, Rocket è colui che ha più difficoltà ad accettare questo concetto.

La sua dolorosa storia passata lo ha reso comprensibilmente diffidente nei confronti degli altri e spesso è capace di scagliarsi con modi arrabbiati e offensivi per tenere le persone a debita distanza. Alla fine, riconosce la sua tendenza a respingere le persone e inizia ad ammettere quanto gli altri significhino per lui.

Stephen Strange

È abbastanza chiaro che Stephen Strange è stato in gran parte modellato su Tony Stark, in quanto eroe arrogante ed egoista. Essendo uno dei chirurghi più talentuosi in vita, Strange salva vite ma in realtà si preoccupa di più della gloria. Anche dopo un incidente paralizzante, non acquisisce umiltà, ma diventa solo distruttivo.

Inizialmente inizia ad allenarsi nelle arti mistiche per guarire sé stesso, ma presto a Strange viene mostrato uno scopo più grande in qualità di eroe e, per la prima volta, mette le vite degli altri davanti alla sua. È persino disposto ad essere brutalmente ucciso, ancora e ancora, in un loop temporale, per salvare la sua dimensione.

Thor

L’arroganza sembra essere una caratteristica comune degli eroi della Marvel e Thor era forse il personaggio più arrogante di tutti. Il Dio del Tuono lasciò che quel titolo gli desse alla testa quando andò in cerca di gloria sul campo di battaglia, riaccendendo persino una guerra con i Giganti del Ghiaccio.

Dopo essere stato esiliato sulla Terra, Thor viene privato dei suoi poteri e scopre di non essere degno di sollevare il Mjolnir. Questa sconfitta alla fine gli fa guadagnare un po’ di umiltà e alla fine ammette di avere ancora molto da imparare.

Wanda

WandaVisionPochi personaggi hanno vissuto così tante esperienze tragiche nel MCU come Wanda Maximoff, il che spiega il suo arco narrativo così complicato. Fedele ai fumetti, inizia come una cattiva che lavora al fianco di Ultron per abbattere i Vendicatori, solo per comprendere, in seguito, che non sono loro la vera minaccia. Si unisce così agli eroi, insieme a suo fratello che però viene ucciso.

Nell’affrontare il suo trauma passato, Wanda trova la felicità con Visione e diventa uno dei più potenti Vendicatori. WandaVision complica ulteriormente la sua redenzione in quanto potrebbe suggerire che si sta dirigendo di nuovo su un sentiero oscuro, ma sappiamo che comunque è ancora un personaggio molto comprensivo.

Yondu

guardiani della galassia vol. 2 Thor: RagnarokYondu è un altro personaggio rude dei film dei Guardiani della Galassia, i cui tratti più positivi sono sepolti sotto un aspetto da burbero. In qualità di ladro Ravager, ha rapito Peter Quill dalla Terra quando era un bambino e si è trasformato, col tempo, in un rapitore piuttosto terrificante.

Tuttavia, Yondu alla fine si rende conto che Peter è stato come un figlio per lui per tutto questo tempo e che lo ama davvero. Alla fine, Yondu dice a Peter come si sente e dà la sua vita per salvare la cosa più vicina che aveva ad una famiglia. 

Bucky

Considerato quanto fosse premuroso e protettivo Bucky Barnes con il suo amico Steve Rogers, è difficile vedere tutto il dolore che ha dovuto affrontare in seguito. Dopo essere stato ritenuto morto durante la guerra, Bucky subisce il lavaggio del cervello per diventare uno spietato assassino.

Grazie al suo amico Steve e ai wakandiani, la mente di Bucky è stata riparata e lui è stato liberato. The Falcon and the Winter Soldier ha mostrato che era ancora tormentato dai ricordi, ma alla fine è riuscito a fare ammenda e a rimettere insieme la sua vita.

Loki

Ai tempi in cui il MCU era noto per i suoi cattivi poco brillanti, Loki era visto come il miglior cattivo che avevano creato. Era un villain complesso ma in qualche modo anche comprensivo che voleva l’approvazione dei suoi genitori, ma ciò lo ha spinto a diventare un dio malvagio che cerca di conquistare la Terra.

La relazione tesa tra Loki e Thor si ammorbidisce nel tempo, soprattutto dopo che Thor incoraggia suo fratello a essere più che il Dio dell’Inganno. Purtroppo, la loro riconciliazione arriva poco prima che Loki venga ucciso da Thanos.

Nebula

nebulaNebula è un altro personaggio tragico la cui vita fatte di abusi aiuta a comprendere meglio i suoi inizi da cattiva. Viene presentata come la sorella adottiva di Gamora che ha sofferto per mano di Thanos. Si unisce poi a Ronan per aiutare a realizzare i suoi piani di distruzione la galassia, che vede come un modo per sconfiggere suo padre.

L’odio di Nebula per Thanos si trasforma in odio anche per Gamora, anche se lei la vede come una sorella in fondo. Le due si riconciliano e uniscono le forze, e Nebula diventa in seguito un prezioso membro dei Vendicatori. 

Una donna promettente: clip con Carey Mulligan

Una donna promettente: clip con Carey Mulligan

Universal ha diffuso la clip dal film Una donna promettente con protagonista Carey Mulligan.

https://www.youtube.com/watch?v=on4TjI_jo40&feature=youtu.be

Dalla visionaria regista Emerald Fennell (Killing Eve) arriva un nuovo appassionante thriller sulla vendetta. Tutti dicono che Cassie (Carey Mulligan.) era una giovane donna promettente… fino ad un misterioso evento che ha brutalmente dirottato il suo futuro. Nella vita di Cassie però nulla è come sembra: è perfidamente intelligente, seducente e astuta, e vive una doppia vita segreta di notte. Ora un incontro inaspettato sta per dare a Cassie l’opportunità di rimediare agli errori del passato in questa avvincente e emozionante storia.

The Father – Nulla è come sembra al cinema dal 20 Maggio

The Father – Nulla è come sembra al cinema dal 20 Maggio

BiM Distribuzione annuncia che The Father – Nulla è come sembra arriva in Italia solo al cinema dal 20 maggio in lingua originale (con sottotitoli in italiano) e dal 27 maggio in versione italiana. Un passo importante per supportare la riapertura delle sale e offrire al pubblico l’opportunità di vedere il film di Florian Zeller con protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman, premiato agli Oscar 2021 per l’interpretazione di Anthony Hopkins come Migliore Attore Protagonista e per la Migliore Sceneggiatura Non Originale di Florian Zeller e Christopher Hampton.

The Father – Nulla è come sembra è tratto dall’opera teatrale Il padre (Le père) scritta da Florian Zeller e andata in scena per la prima volta a Parigi nel 2012, conquistando il premio Molière per la Miglior commedia, prima di debuttare a Broadway e nel West End londinese, dove ha ottenuto premi Tony e Olivier per il Miglior attore (rispettivamente a Frank Langella e Kenneth Cranham). Zeller firma la regia dell’adattamento cinematografico – il suo esordio nel lungometraggio – girato a Londra da una sceneggiatura che ha scritto a quattro mani con Christopher Hampton (Espiazione, Le relazioni pericolose). Accanto ai premi Oscar Anthony Hopkins e Olivia Colman, completano il cast del film Mark Gatiss (La favorita, la serie televisiva Sherlock), Imogen Poots (Green Room, Non buttiamoci giù), Rufus Sewell (Judy, la serie televisiva L’uomo nell’alto castello) e Olivia Williams (Victoria e Abdul, An education).

La trama

Anthony ha 81 anni. Vive da solo nel suo appartamento londinese e rifiuta tutte le persone che sua figlia Anne cerca di imporgli. Presto però Anne non potrà più andarlo a trovare tutti i giorni: ha preso la decisione di trasferirsi a Parigi con un uomo che ha appena conosciuto…Ma se è così, allora chi è l’estraneo che piomba all’improvviso nel soggiorno della casa di Anthony, sostenendo di essere sposato con Anne da oltre dieci anni? E perché afferma con tanta convinzione che quella dove vive è casa sua e della figlia? Eppure Anthony è sicuro che quello sia il suo appartamento. Sembra esserci nell’aria qualcosa di strano, come se il mondo ad un tratto avesse smesso di seguire le regole abituali. Smarrito in un labirinto di domande senza risposta, Anthony cerca disperatamente di capire che cosa stia succedendo attorno a lui. The father – Nulla è come sembra è il racconto di un uomo la cui realtà si sgretola pian piano davanti a nostri occhi.

Fortuna con Valeria Golino al cinema dal 27 Maggio

Fortuna con Valeria Golino al cinema dal 27 Maggio

Debutterà al cinema dal 27 Maggio distribuito da I Wonder Pictures Fortuna, il film di Nicolangelo Gelormini con Valeria Golino, Pina Turco, Cristina Magnotti, Giovanni Ludeno, Marcello Romolo, Libero De Rienzo.

Una produzione DAZZLE COMMUNICATION  con INDIGO FILM e con RAI CINEMA con il sostegno di BANCO BPM con il patrocinio ufficiale  di SAVE THE CHILDREN.

Fortuna, la trama

Nancy è una bambina timida che vive con i genitori in un palazzone incastonato come un meteorite in una periferia come tante, con tutte le sue contraddizioni e contrasti. Chiusa da qualche tempo in un silenzio inaspettato per chi le sta intorno, viene portata dalla madre da Gina, una psicologa che si rivelerà distratta e scostante. La bambina sembra non riconoscersi più nel nome con cui gli adulti la chiamano e sente di non appartenere a ciò che la circonda: come in una favola a cui a volte stenta a credere, pensa di essere una principessa in attesa di tornare sul suo pianeta nello spazio. Sono Anna e Nicola, i suoi amici del cuore con cui condivide lunghe giornate di giochi, a chiamarla Fortuna. Ed è solo con loro che condivide anche un segreto molto difficile da raccontare. Una storia liberamente ispirata a fatti realmente accaduti.

Godzilla vs. Kong: intervista a Eiza González e Demián Bichir

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Godzilla vs. Kong: intervista a Eiza González e Demián Bichir

Ecco l’intervista a Eiza González e Demián Bichir, i nuovi villain di Godzilla vs. Kong, il film diretto da Adam Wingard che prosegue il racconto del MonsterVerse della Legendary Pictures. Godzilla vs. Kong arriverà in Italia in digitale, disponibile su tutte le piattaforme streaming a partire dal 6 maggio.

Godzilla vs. Kong è diretto da Adam Wingard e vedrà nel cast Alexander SkarsgårdMillie Bobby BrownRebecca Hall, Brian Tyree Henry, Shun Oguri, Eiza González, Jessica Henwick, Julian Dennison, Kyle Chandler Demián Bichir. Il film farà parte di un nuovo universo condiviso, denominato MonsterVerse, a cui appartengono anche Godzilla (2014), Kong: Skull Island (2017) e Godzilla II: King of the Monsters (2019).

L’ultima lettera d’amore: trailer del film Netflix con Felicity Jones e Shailene Woodley

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Netflix Italia ha diffuso il trailer di L’ultima lettera d’amore, il nuovo film romantico originale Netflix con protagonisti Felicity Jones, Shailene Woodley, Callum Turner e Nabhaan Rizwan.

L’intreccio di due storie ambientate nel presente e nel passato è al centro del film L’ultima lettera d’amore, in cui l’ambiziosa giornalista Ellie Haworth (Felicity Jones) scopre una serie di lettere d’amore segrete risalenti al 1965 e decide di risolvere il mistero della relazione proibita che raccontano. Mentre porta alla luce la storia tra Jennifer Stirling (Shailene Woodley), moglie di un facoltoso industriale, e Anthony O’Hare (Callum Turner), un giornalista di finanza incaricato di seguire la sua storia, anche Ellie si trova coinvolta in un’avventura romantica, con l’onesto e amabile archivista (Nabhaan Rizwan) che la aiuta a trovare altre lettere. Tratto dal romanzo di JoJo Moyes e diretto da Augustine Frizzell.

Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà l’ultimo film della saga per James Gunn

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Il regista James Gunn ha confermato che Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà il suo ultimo film del franchise. Essendo la principale forza creativa dietro gli eroi cosmici, il regista è stato parte integrante della costruzione dell’universo al centro dei film. Tuttavia, nel caso in cui i Marvel Studios decidessero di andare oltre il threequel, è probabile che Gunn non sarà più coinvolto.

Per molto tempo, i franchise solisti del MCU non si sono mai estesi oltre il terzo capitolo, ma sembra che le cose siano destinate gradualmente a cambiare, soprattutto con l’avvio della Fase 4. Si può dire che tutto è iniziato con la conferma di Thor: Love and Thunder, mentre più di recente è stato ufficializzato anche Captain America 4 (che non ha ancora un titolo ufficiale). Proprio per questo, un quarto capitolo di Guardiani della Galassia potrebbe non essere fuori dal regno delle possibilità.

Lo scorso lunedì i Marvel Studios hanno diffuso online una speciale featurette per celebrare l’arrivo dei titoli della Fase 4 destinati al grande schermo, confermando – tra le altre cose – che Guardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale a maggio 2023. Nella giornata di ieri, in risposto alla domanda di un fan su Twitter, James Gunn ha poi confermato che il nuovo film sarà anche l’ultimo capitolo del franchise di cui si occuperà.

Di cosa parlerà Guardiani della Galassia Vol. 3?

Anche se Gunn ha da tempo terminato la sceneggiatura del threequel, i dettagli sulla trama non sono ancora stati rivelati, e poiché le riprese non sono ancora partite, è probabile che resteranno top secret per ancora molto tempo. Tuttavia, ci sono almeno due archi narrativi molto attesi che i fan si aspettano di vedere: la ricerca di Gamora e la tragica storia delle origini di Rocket Raccoon.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Black Panther: Wakanda Forever, perché si tratta del titolo “perfetto”

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Black Panther 2 è in lavorazione ormai da diverso tempo, con Ryan Coogler che sarà coinvolto nuovamente in qualità di regista e sceneggiatore. Al momento non sappiamo ancora di cosa parlerà nello specifico il film, dal momento che la storia del sequel ha dovuto fare i conti con la tragica e prematura scomparsa di Chadwick Boseman, avvenuta lo scorso anno. Tuttavia, di recente i Marvel Studios hanno confermato il titolo ufficiale della pellicola, ossia Black Panther: Wakanda Forever, titolo che – secondo Screen Rant – sembra perfetto per vari motivi.

Black Panther: Wakanda Forever è un chiaro riferimento al saluto usato dalla popolazione dell’immaginario paese africano. Il saluto “Wakanda Forever” è diventato estremamente popolare dopo l’uscita del primo Black Panther nel 2018. Con le braccia incrociate sul petto e le mani chiuse a pugno, il gesto viene usato come saluto dai wakandiani, ma è anche un simbolo di massimo rispetto. Inoltre, è una frase e un saluto che vengono impiegati subito prima della battaglia, come esemplificato da T’Challa prima di combattere Thanos in Avengers: Infinity War. Ancora, “Wakanda Forever” è sinonimo di longevità e il suo significato si estende ben oltre la cornica del MCU, denotando anche l’eccellenza e l’orgoglio della comunità afroamericana.

Quando Black Panther è arrivato per la prima volta nelle sale, il saluto ha iniziato a spopolare sui social: ancora oggi, resta un simbolo centrale del film. Tornado all’attesissimo sequel, se da un lato il titolo Black Panther: Wakanda Forever è un chiaro riferimento al gesto stesso, dall’altro è anche un richiamo al potere e all’impatto duraturo delp rimo film, ora più che mai saldamente radicato nella cultura pop. Oggi, quasi tutti sanno cosa significa quando qualcuno saluta esclamando “Wakanda Forever” o semplicemente imitando il gesto delle braccia incrociate con i pugni chiusi. Sia il film che il personaggio Black Panther hanno fatto la storia: gli effetti di entrambi a livello culturale e sociale non possono essere sopravvalutati. In tal senso, l’influenza di Wakanda vivrà per sempre e il titolo del sequel è proprio un rimando a questo concetto.

Inoltre, la produzione di Black Panther 2 andrà avanti senza Chadwick Boseman, molto dopo aver combattuto a lungo – circa quattro anni – contro un cancro al colon. Il ruolo di Re T’Challa non verrà interpretato da nessun altro attore e il sequel avrà l’arduo compito di spostare l’attenzione dal viaggio del suo eroe principale: per questo, Black Panther: Wakanda Forever tocca anche l’eredità duratura di Boseman e i suoi anni trascorsi nel ruolo. Non è ancora chiaro in che modo il sequel spiegherà perché T’Challa non è più al centro della storia, ma il titolo chiarisce che la sua memoria sopravvive a prescindere.

Black Panther: Wakanda Forever, nuove storie e nuovi personaggi da scoprire…

Wakanda Forever è dunque un titolo appropriato per il sequel di Black Panther, dal momento che elogia non solo l’importanza del saluto, ma anche la storia leggendaria del paese e il suo popolo così poliedrico. Quasi sicuramente il film si concentrerà su nuovi personaggi provenienti da tutta Wakanda, oltre ai già noti Shuri, Nakia, Okoye e il resto delle Dora Milaje, oltre ad esplorare parti del regno immaginario che ancora nessuno conosce. Considerando come il primo film ha impostato il ricco mondo in cui risiedono T’Challa e la sua famiglia, ci sono una moltitudine di storie da raccontare e personaggi, vecchi e nuovi, da (ri)scoprire.

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Big Sky 1×15: promo e trama dall’episodio

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Big Sky 1×15: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di Big Sky 1×15, il quindicesimo episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In Big Sky 1×15 che si intitolerà “Bitter Roots” quando Scarlet riceve una telefonata allarmante che dice che sua sorella è scomparsa, Ronald si rende conto di quanto sia stata distorta la sua situazione e deve decidere la sua prossima mossa. Nel frattempo, Cassie, Jenny, Gil e Rosie si trovano in un groviglio di guai nel ranch, costretti ad affrontare il peggio del gruppo dei Kleinsasser. Ma questa squadra è dura e anche gli alberi genealogici più forti possono cadere nel nuovo episodio di Big Sky che andrà in onda MARTEDÌ 11 MAGGIO  su ABC.

Guest star di Big Sky 1×15 sono Omar Metwally nei panni di Mark Lindor, Ryan Dorsey nei panni di Rand Kleinsasser, Britt Robertson nei panni di Cheyenne Kleinsasser, Michelle Forbes nei panni di Margaret Kleinsasser e Kyle Schmid nei panni di John Wayne Kleinsasser. “Bitter Roots” è stato scritto da Elwood Reid e Dominique Holmes e diretto da Alonso Alvarez.

Big Sky 1×15

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Zack Snyder e il sostegno ai fan della Snyder Cut: “Temevo che WB mi facesse causa”

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Come ben sappiamo, la Snyder Cut di Justice League è diventata realtà grazie all’enorme sostegno dei fan di Zack Snyder. Ora, in una recente intervista con il Times, il regista ha rivelato che la sua più grande preoccupazione era che la Warner Bros. gli facesse causa per il suo sostegno alle richieste da parte dei fan di vedere la versione originale del cinecomic.

“Ero preoccupato perché temevo che lo studio potesse farmi causa”, ha spiegato il regista. “Temevo che potessero fare qualcosa per farmi stare zitto”. Nel periodo antecedente l’effettiva realizzazione del suo taglio, Snyder ha sempre sostenuto il suo fandom e nell’intervista ha difeso da chi negli ultimi anni lo ha spesso definito “tossico”: “La verità è una sola. E cioè che il fandom ha raccolto 750.000 dollari per la prevenzione dei suicidi e per la sensibilizzazione sul tema della salute mentale. Hanno salvato delle vite, ma al tempo stesso è stato facile attaccarli, perché erano un obiettivo facile. Tuttavia, continuano a raccogliere soldi. Non ci sono molte comunità di fan il cui principale obbiettivo, oltre al desiderio di vedere l’opera di un regista che apprezzano, è quello di aumentare la consapevolezza su temi quali la salute mentale e la prevenzione dei suicidi. Per me è difficile pensare di potersela prendere con loro.”

Il regista è poi tornato a parlare del rapporto con la Warner Bros. e della mancanza di libertà creativa, aspetto fondamentale che di recente ha riscoperto grazie all’esperienza di Army of the Dead con Netflix: “Le cose si complicano quando si ingaggia un regista con una visione molto personale e gli si chiede di prendere parte ad un progetto che in qualche modo esclude quell’elemento. Ci sono tantissimi registi in grado di accettare condizioni del genere. Sono davvero bravi. La realtà è che io ho un mio specifico punto di vista, molto semplicemente. Col tempo ho imparato che è molto più facile per me creare un mondo e invitare il pubblico a farne parte piuttosto che mettere il mio ingranaggio a sostegno della ruota di qualcun altro. Ad esempio, mi piacerebbe girare un film di Star Wars, visto che è un universo che conosco molto bene. Ma credo che non potrei mai sopravvivere a quell’esperienza.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Civil War: anche Emily VanCamp aveva dei dubbi sul bacio tra Steve e Sharon

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Emily VanCamp, interprete di Sharon Carter nel MCU, vista di recente in The Falcon and the Winter Soldier, è tornata a parlare del bacio tra il suo personaggio e Steve Rogers in Captain America: Civil War.

La nipote di Peggy è stata introdotta per la prima volta in Captain America: The Winter Soldier come ex agente dello SHIELD al servizio di Nick Fury. Dopo la rivelazione che l’HYDRA si era infiltrata segretamente nell’organizzazione, alla fine Sharon ha deciso di cambiare lavoro, diventando un membro della CIA e venendo coinvolta nel bombardamento delle Nazioni Uniti organizzato da Zemo, evento durante il quale perse la vita T’Chaka, il Re di Wakanda.

L’ultima volta che abbiamo visto Sharon nel MCU, era stata bollata come nemica dello stato all’indomani degli eventi di Captain America: Civil War dopo aver rubato lo scudo di Cap e le ali di Falcon. Prima di uscire di scena, però, è stata protagonista di una scena in cui lei e Steve si sono scambiati un breve ma intenso bacio, momento che ha generato diverse reazioni negative, sia perché Sharon è imparentata con Peggy (il grande amore di Steve) sia perché il co-fondatore dello SHIELD era appena morto.

Parlando con Collider, a Emily VanCamp è stato chiesto di quel particolare momento di Civil War e l’attrice ha candidamente rivelato che anche lei era dubbiosa in merito al bacio. “Ti fidi e speri che alla fine tutto abbia un senso. Ci sono stati dei momenti in cui mi sono chiesti: ‘Non staremo andato un tantino oltre? Non dovrebbe essere un momento amichevole?’. Non sapevo cosa pensare. Ma forse nessuno di noi lo sapeva davvero”, ha spiegato l’attrice.

“Penso che non sia colpa di nessuno se quel momento non ha funzionato in relazione alla storia. Non credo che qualcuno sapesse già dove fossero diretti i personaggi o cosa sarebbe accaduto dopo quel momento. Tuttavia, è stato un momento dolce. Alla fine stavamo solo facendo del nostro meglio per servire la storia, quindi è anche difficile dire: ‘È stato un momento terribile, non aveva alcun senso’ o cose del genere. Stavamo tutti pensando di fare la cosa giusta e alla fine qualcosa di buono n’è uscito fuori, perché c’è stata quella scena grandiosa tra Sam e Bucky in macchina! Forse è proprio grazie a quella scena – e a quella dinamica – che abbiamo avuto The Falcon and the Winter Soldier.”

I piani iniziali per Sharon e Steve dopo Civil War

In origine, c’erano dei piani per continuare la storia d’amore tra Sharon e Steve in Avengers: Infinity War, come rivelato dagli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely. In una primissima bozza della sceneggiatura, infatti, i due avevano vissuto insieme fino all’attacco di Thanos alla Terra. Il presunto stato della loro relazione, però, non era così eccezionale e, alla fine, Kevin Feige ha probabilmente sentito il bisogno di cancellare quella storyline.

The Underground Railroad, recensione della serie di Barry Jenkins

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Disponibile dal 14 maggio su Amazon Prime Video, The Underground Railroad è la nuova serie Amazon Original firmata dal premio Oscar Barry Jenkins. Basato sull’omonimo romanzo premio Pulitzer di Colson Whitehead, lo show si distanzia dalla trama originale per accogliere svolte nuove e impreviste, seguendo l’istinto del suo creatore ma rispettando lo spirito di partenza. 

The Underground Railroad – la trama

La trama di The Underground Railroad racconta un disperato tentativo di fuga. La protagonista è Cora Randall, interpretata dall’esordiente Thuso Mbedu, che prova a fuggire dalla sua condizione di schiavitù, nel periodo subito precedente la Guerra Civile Americana. La nostra eroina si ritrova nel Sud e la sua vita è in costante pericolo. Scappa per riuscire a raggiungere la tanto agognata libertà, che di fatto le viene negata dalla nascita.

Fugge da una piantagione in Georgia, mettendosi sulle tracce della famigerata “ferrovia sotterranea”. Scopre con sorpresa che non si tratta di una leggenda o di una metafora ma di una vera e propria ferrovia, colma di ingegneri e conducenti. Una rete segreta che si diffonde sotto il suolo del Sud razzista e schiavista.

Il suo lungo viaggio non è privo di pericoli, e alle sua calcagna c’è sempre Ridgeway (Joel Edgerton), un cacciatore di taglie intenzionato a riportarla indietro, spedendola nuovamente in catene nella piantagione dalla quale è scappata. A spingerlo non vi è solo la sua “professione” ma anche una motivazione personale: la madre della giovane, Mabel, è infatti l’unica persona che l’uomo non sia riuscito a catturare nella sua lunga carriera.

Cora si sposta da uno Stato all’altro, lottando per restare in vita. Un viaggio estenuante, che la vede fronteggiare il ricordo di una madre che l’ha abbandonata e il terrore di una condizione alla quale non vuole tornare. È decisa a lottare con tutte le sue forze perché in questo mondo nessuno è disposto a regalarti nulla, soprattutto se il colore della tua pelle ti definisce automaticamente uno schiavo.

Il racconto di un popolo

Barry Jenkins ha scelto di raccontare la sua storia, quella degli afroamericani in quanto comunità, della loro origine come popolo, a partire dalla condizione di schiavitù nella quale sono stati tenuti per troppo tempo e senza alcuna ragione. Lo fa seguendo l’ucronia di un romanzo che si è imposto alla sua attenzione già dopo la realizzazione di Moonlight e che è rimasto a maturare dentro di lui, fino alla possibilità, grazie ad Amazon Studios, di realizzarne un adattamento che fosse in qualche modo la sua lettura della stessa storia. 

Il linguaggio di The Underground Railroad però non è quello della denuncia, della violenza, della rivolta. Come sua meravigliosa abitudine, Jenkins racconta anche la più terribile delle vicende con grazia ed eleganza, partendo da circostanze reali per assumere poi i toni sognanti e poetici di un racconto che non perde mai la sua efficacia universale, anche trasfigurato da un linguaggio tanto personale quanto distintivo. 

The Underground Railroad serie tvE il merito va anche agli interpreti, all’esordiente Thuso Mbedu la cui Cora è il cuore pulsante e sanguinante della storia, al veterano Joel Edgerton, che regala sempre grande intensità ai suoi personaggi e che nonostante sia il volto più noto della produzione, si mette al servizio del suo narratore e di Ridgeway, il suo sgradevole personaggio.  Citiamo anche il piccolo Chase W. Dillon e Aaron Pierre che contribuiscono nel comporre un quadro espressivo prezioso e intenso. 

Violenza e bellezza nel cinema di Jenkins

Il racconto di Jenkins non segue un percorso temporale lineare, ma viaggia con la velocità del flusso di coscienza da un quadro all’altro, mantenendo sempre una grande coerenza formale e regalando allo spettatore fortissime emozioni accostate alla bellezza delle sue immagini, un vero e proprio topos nel cinema e nella serialità da lui firmata, che trova in questo nuovo prodotto, da lui interamente scritto e girato, una nuova vetta. 

Prodotta dalla Plan B di Brad Pitt, da Pastel e da Big Indie con Amazon Studios, The Underground Railroad sarà disponibile su Amazon Prime Video dal prossimo 14 maggio 2021.

Gli Eterni, Angelina Jolie elogia Chloé Zhao: “Una nuova voce nel MCU”

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Lo scorso lunedì sono arrivate online – grazie ad un video celebrativo della Fase 4 del MCU – le prime immagini ufficiali de Gli Eterni, l’attesissimo cinecomic di Chloé Zhao (regista premio Oscar per Nomadland) che arriverà nelle sale il prossimo novembre.

Tra i vari personaggi che abbiamo visto nelle prime immagini, figura anche Thena, che sarà interpretata dal premio Oscar Angelina Jolie. In base alla descrizione dei personaggi del film emerse alcuni mesi fa, Thena è una feroce guerriera più a suo agio in battaglia che in qualsiasi altro contesto, che ha la capacità di usare l’energia cosmica per formare qualsiasi arma portatile a cui possa pensare. Spesso scontrosa e distaccata, stringe un’improbabile amicizia con Gilgamesh (interpretato da Don Lee) che abbraccia secoli.

Ora, in una recente intervista con CinemaBlend, è stata proprio Jolie a parlare del film, elogiando il lavoro di Zhao e la sua capacità di essere riuscita a portare qualcosa di nuovo all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel: “Sono felicissima per la sua vittoria agli Oscar”, ha detto l’attrice. “Penso che sia una regista davvero speciale, oltre ad essere una donna molto interessante. È davvero premurosa. Prende molto seriamente il suo lavoro. Penso che stia portando una nuova voce attraverso i suoi film, così come rappresenterà qualcosa di nuovo per la Marvel. Non vedo l’ora che il pubblico abbia la possibilità di vedere il film.”

In un’altra intervista con Access Hollywood, ad Angelina Jolie è stato chiesto di commentare le prime immagini ufficiali del film uscite lo scorso lunedì, ma l’attrice ha spiegato di non averle viste. Tuttavia, ha rivelato di aver già visto il primo trailer ufficiale, confermando indirettamente che potrebbe arrivare online molto presto…

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Iron Man: Disney e Marvel citate in giudizio a causa del design dell’eroe

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Walt Disney Studios e Marvel Entertainment sarebbero state citate in giudizio da Horizon Comics a causa del design dei vari costumi sfoggiati dal personaggio di Iron Man nel MCU. Horizon Comics è una società con sede a Montral, fondata nel 1995 da Ben e Raymond Lai. La causa è basata su un precedente già archiviato (negli Stati Uniti) che citava alcune somiglianze tra la serie a fumetti di Horizon, Radiz, e il design del costume di Iron Man a partire dal terzo film del franchise standalone, ossia Iron Man 3 del 2013.

La serie Radix è iniziata nel 1995 ed è stata pubblicata da Image Comics dal dicembre 2001 all’aprile 2002. Nel 2013 i fratelli Lai hanno intentato la loro prima causa contro la Marvel a causa di alcune somiglianze tra il costume di Iron Man in Iron Man 3 e quello sfoggiato da Caliban, uno dei personaggi di Radix. La causa venne in parte respinta, ma è stata consentita la prosecuzione a causa delle somiglianze tra il design del poster di Iron Man 3 e le illustrazioni di Caliban. Alla fine, quel caso è stato completamente archiviato a causa sia di una sentenza di non violazione che dell’incapacità di Horizon di sostenere le spese legali.

Ora, secondo quanto riportato da CTV News, un’altra causa (questa volta nel Quebec) sarebbe stata intentata da Horizon Comics contro Disney e Marvel poche settimana fa. Questa nuova causa combina nuove prove con quella del 2013, sostenendo che dall’uscita di Iron Man 3, i successivi film del MCU “si sarebbero appropriati costantemente delle opere di Horizon” in riferimento al personaggio di Iron Man, in particolare per quanto riguarda Avengers: Infinity War del 2018.

I fratelli Lai affermano che le somiglianze tra il costume di Iron Man 3 e quello del personaggio di Caliban sono state rimosse, ma la nuova tuta di Iron Man in Infinity War ricorda molto il personaggio di Radix Maxwell. Inoltre, la causa sostiene che i costumi dei personaggi Marvel di Ant-Man e di Wasp nei fumetti utilizzano i design di personaggi militari presenti in Radix 2.

I fratelli Lai hanno lavorato con la Marvel in passato, avendo contribuito ai fumetti sia di Thor che degli X-Men. Se le accuse di Horizon fossero convalidate da un tribunale, sarebbe indubbiamente una piccola grande vittoria per le aziende più piccole e per gli artisti meno conosciuti. Tuttavia, le cose sono ancora ben lontane dall’essere dimostrate in tribunale…

Senza Rimorso: recensione del film di Stefano Sollima

Senza Rimorso: recensione del film di Stefano Sollima

Stefano Sollima resta in America con il suo nuovo lavoro Senza Rimorso, produzione originale Amazon Prime, e si aggiunge alla lunga lista di registi che si sono misurati con le trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Tom Clancy, noto autore di thriller di spionaggio, da cui sono stati tratti ad esempio Caccia a Ottobre Rosso di John McTiernan con Sean Connery, Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo, entrambi diretti da Philipe Noyce, protagonista Harrison Ford, ma anche, più recentemente, Al vertice della tensione e Jack Ryan – L’iniziazione. Dunque, anche dopo il successo di Soldado, la sfida per il regista che ha diretto A.C.A.B. e Suburra, ma ha anche aperto la strada alla nuova serialità televisiva italiana con Romanzo Criminale e raggiunto il successo internazionale con Gomorra – La serie, è tutt’altro che semplice.

La trama di Senza Rimorso

Il soldato John Kelly, Michael B. Jordan, fa parte del corpo scelto dei Navy Seals, impegnato in pericolose missioni in zone di guerra. Con la sua squadra deve liberare un agente della CIA, prigioniero ad Aleppo di un gruppo di terroristi siriani. Quando arrivano sul posto, però, John e i suoi si rendono conto che si tratta di un deposito di armi russo e i sequestratori sono in realtà trafficanti di armi russi. Capiscono anche che l’agente della CIA Robert Ritter, Jamie Bell, in missione con loro, ne era al corrente, ma non li aveva informati. L’operazione riesce, ma l’uccisione dei russi rischia di scatenare ritorsioni verso la squadra guidata dal tenente Karen Greer, Jodie Turner-Smith, oltre che pesanti tensioni tra Usa e Russia. John torna a casa dalla moglie incinta, Pam, Lauren London, deciso a lasciare l’esercito. Poco dopo, però, alcuni componenti di quell’operazione vengono uccisi e Kelly scampa per miracolo a un agguato in cui resta uccisa proprio Pam. Solo uno degli aggressori è ancora vivo e John giura a sé stesso che lo troverà. La ricerca dell’assassino di Pam lo porta, assieme alla sua squadra, fino a Murmansk, in Russia. Pian piano però, Kelly si rende conto di essere solo una pedina. Qualcuno sta giocando con le vite di questi soldati per regalare all’America un nuovo nemico contro cui combattere. Riuscirà la squadra dei  corpi speciali a mettersi in salvo, scoprire tutta la verità e assicurare alla giustizia i colpevoli della cospirazione?

senza rimorso filmSenza rimorso ma con qualche perplessità

In questo nuovo capitolo della storia americana di Stefano Sollima, quel che si riconosce subito è lo stile registico. La capacità di creare inquadrature suggestive, di inserirvi elementi realistici, la precisione nei particolari di ogni scena, l’amore per gli inizi in medias res. E poi l’amore per l’acqua. Un’elemento che più di altri il regista trova confacente a sé e al suo modo di creare le atmosfere adatte al film, siano esse cupe e disperanti, come la pioggia incessante di Suburra che dilagava nel finale, o di suspense e azione spettacolare come avviene in questo Senza Rimorso. Insomma, proprio come sul set di Suburra, Sollima continua a scandire spesso e volentieri: “Manda l’acqua”, con esiti sempre coinvolgenti e d’impatto. Così, ecco una Aleppo devastata, dove galline e mucche si muovono tra le macerie e il nemico emerge, appunto, dall’acqua. Ecco il protagonista, un Michael B. Jordan prestante ma inespressivo, usare a suo vantaggio l’elemento, come nella scena della cella, oppure dover impegnare tutte le sue capacità per non soccombervi, come nella sequenza dell’ammaraggio dell’aereo. Il regista pone l’accento su azione e spettacolarità.

Sembra però che manchino alcune caratteristiche tipiche del cinema di Sollima, a partire dalla complessità dei personaggi, dalla pluralità  dei punti di vista. A parte il personaggio interpretato da Jamie Bell, che ha un’evoluzione nel corso del film, gli altri, il protagonista per primo, assomigliano più a una sorta di supereroi che a persone, che abituate a un lavoro pericoloso, capace di metterle a dura prova, ci si aspetta abbiano però le loro fragilità e dubbi. Se è vero infatti che pur di trovare la verità sulla morte della moglie, Kelly non esita a uccidere, è altrettanto vero che coloro che ne fanno le spese sono “i cattivi”. Dunque lui finisce per essere sempre, immancabilmente, “il buono”, che fa del male, ma solo in nome della verità e quando arriva a confondere giustizia e vendetta, uccidendo, paga. Manca quell’approccio problematico e maggiormente realistico, che poneva domande più che abbracciare un punto di vista. Alcune sequenze puramente action nella vicenda sembrano poi create appositamente per esaltare le qualità da supereroe del protagonista, indubbiamente dotato di prestanza fisica e resistenza non comuni. Sembra insomma che Sollima abbracci con convinzione alcuni stilemi dell’estetica americana, rinunciando a qualcosa di più autenticamente suo.

senza rimorso tramaLa sceneggiatura, curata da Taylor Sheridan come per Soldado e da Will Staples, però non sempre funziona. I dialoghi sono spesso retorici e se nella prima parte la narrazione è chiara e coerente, poi qualcosa sembra sfuggire di mano e si cerca di compensare  uno sviluppo confuso con l’infittirsi dell’azione spettacolare. Michael B. Jordan Creed, Creed II, Black Panther – è sempre al centro dell’azione, non spicca però per doti attoriali, e non lo fa neppure Jodie Turner-Smith, nei panni del diretto superiore di John. Entrambi sono a dir poco scarsamente espressivi. Di tutt’altro tenore, per fortuna, Jamie Bell e Guy Pierce, il Segretario Clay.

Anche le musiche non regalano le sorprese, le emozioni inaspettate che di solito punteggiano i lavori di Sollima. La colonna sonora di Jónsi – voce dei Sigur Rós – è efficace nel creare suspense e accompagnare l’incalzare dell’azione, ma non ha momenti davvero eclatanti, così come non ci sono brani di altri artisti che colpiscono in modo particolare, sia per la scelta, sia per il modo in cui sono inseriti all’interno della narrazione, ed è un vero peccato. Senza Rimorso finisce per essere la dimostrazione che una tecnica registica ineccepibile non basta a fare un buon film e lascia allo spettatore più di una perplessità.

Dove vedere in streaming Senza Rimorso

Prodotto da Amazon Original, in associazione con Paramount Pictures, Skydance, Weed Road Pictures e New Republic Pictures, Senza Rimorso è disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

Andrew Garfield su Spider-Man: No Way Home: “Nessuno mi ha chiamato”

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Sappiamo che Jamie Foxx e Alfred Molina torneranno nei panni di Electro e Doctor Octopus nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, ma per quanto riguarda le versioni di Peter Parker ad opera di Tobey Maguire e Andrew Garfield?

Nel corso degli ultimi mesi diverse fonti (qualcuna più attendibile, altre meno) hanno indicato che entrambi gli attori appariranno nel film, ma ad oggi non c’è stata alcuna conferma ufficiale in merito. Tuttavia, Andrew Garfield ha finalmente affrontato la questione in una recente intervista con Josh Horowitz in occasione del suo celebre podcast Happy Sad Confused.

Horowitz ha chiesto all’attore britannico del suo possibile ritorno nel terzo capitolo di Spider-Man ambientato nel MCU, ma Garfield lo ha prontamente interrotto dicendo: “Ti interrompo subito perché non ci sono spoiler da fare. Non c’è niente che possa essere rovinato. È una cosa assolutamente folle. Al tempo stesso, però, è anche divertente. Su Twitter vedo spesso Spider-Man in tendenza, ma è perché sono le persone che vanno fuori di testa. Vorrei poter parlare a tutti e dire semplicemente: ‘Vi consiglio di rilassarvi’.”

L’attore ha quindi negato il suo coinvolgimento in Spider-Man: No Way Home, aggiungendo (in riferimento anche al possibile ritorno di Maguire): “Posso parlare soltanto per me stesso. Potrebbero anche avere dei piani, ma la verità è che non ho ricevuto nessuna chiamata. Questo è tutto quello che posso dire. Forse un giorno mi chiameranno, chissà… magari capiranno che la gente vuole che accada.”

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Rifkin’s Festival, la recensione del film di Woody Allen

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Rifkin’s Festival, la recensione del film di Woody Allen

Dopo tanti mesi lontani dalla sala cinematografica, tornare in quelle poche strutture aperte e avere la possibilità di guardare, tra gli altri, un film di Woody Allen è davvero un bel regalo e questa recensione di Rifkin’s Festival mira proprio a convincere gli scettici che anche l’Allen “minore” vale la pena di essere visto, possibilmente in sala. 

La trama di Rifkin’s Festival

Wallace Shawn interpreta Mort Rifkin, un ex professore di cinema alle prese con la stesura del suo primo romanzo, che accompagna la moglie, Sue, al Festival di San Sebastian, dove lei è impegnata a seguire l’attività stampa del nuovo film del promettente regista francese Philippe, un giovane autore ambizioso e borioso, osannato dalla critica ma, agli occhi di Mort, un po’ sopravvalutato e inconcludente, rispetto ai “grandi maestri del cinema europeo”, che per lui sono inarrivabili. Il festival di Mort sarà insolito, tra i sospetti di una tresca tra Sue e Philippe, gli incontri con personaggi famosi, le possibilità di vedere sullo schermo i capolavori del cinema che ama, l’incontro con un’affascinante dottoressa che gli farà sentire di nuovo l’adrenalina dell’avventura, un pizzico di ipocondria e sogni strani che lo turbano e lo proiettano nelle scene di famosi film in bianco e nero.

Non è una novità che Allen parli di se stesso nei suoi film e Rifkin’s Festival non è un’eccezione. In questo caso sceglie però di affidare a Shawn il ruolo di se stesso che all’attore sembra stare particolarmente comodo. Quindi, guidati da un simpatico Mort/Shawn/Allen, seguiamo il suo percorso attraverso una San Sebastian da cartolina. Come ogni posto che non gli appartiene quanto New York, Woody Allen procede per impressioni nel tratteggiare i luoghi delle sue storie, e in questo caso il contributo alla fotografia di Vittorio Storaro è preziosissimo. Il maestro italiano regala una luce particolare, quasi invadente ad ogni scena del film, che sia un interno freddo o un esterno caldo e soleggiato, tutto grazie al sapiente uso di una tecnica affinata per anni. Ma lo stesso risultato di eccellenza Storaro lo raggiunge nelle scene che replicano i film europei in bianco e nero, conferendo a Rifkin’s Festival una vivacità che, per questa volta in merito ad un film di Allen, non arriva dalla sceneggiatura, di solito elemento migliore di ogni prodotto del regista newyorkese. Per una volta, infatti, sono le immagini che parlano meglio delle battute argute. 

Rifkin's Festival film 2021Un racconto dentro a un racconto

Quello che invece sembra esserci a profusione nel film è la malinconia dell’accettazione del cambiamento, l’età che avanza, le storie d’amore che finiscono, la ricerca di un piccolo guizzo di vita, il protagonista Mort sembra serenamente abbandonato alla mutevolezza del momento che vive, attraverso incontri e addii, tutto raccontato con precisione al suo psicanalista, nella scena che apre e chiude il film. Siamo quindi dentro ad un racconto del protagonista che è a sua volta un racconto di Woody Allen. 

Il regista sta facendo i conti con la sua vita? Improbabile, dato che in ogni suo film (oltre che nella sua recente autobiografia) ha raccontato un pezzo di sé, ma sicuramente è arrivato ad un momento della sua carriera in cui fare film è più una terapia che un’urgenza. E in Rifkin’s Festival lo dimostra anche l’ambientazione, un festival di cinema, quelli che da tempo ci mancano, e il tipo di sogni che fa il protagonista, riproposizione di capolavori del cinema europeo, da Fino all’Ultimo Respiro a Il Settimo Sigillo. 

Sogni cinematografici da grandi autori europei

Woody Allen racconta il suo pigro vivere in confronto con la sua sfrenata passione per il cinema. Sebbene ogni omaggio sia inserito nella storia narrativamente, cioè racconta un pezzetto di trama in più, almeno per quello che accade nella testa del protagonista, si tratta anche di pretesti per riproporre scene memorabili della storia del cinema, “abbassarle” in qualche modo, e restituirle al pubblico. Un’intuizione che, insieme alle bellissime immagini, vale tutto il film.

Pure davanti a un Woody Allen “minore” non si può che non inchinarsi, per il mestiere, l’intelligenza, la bellezza con cui le immagini vengono presentate allo spettatore. In Rifkin’s Festival più che mai, Allen si spoglia della sua aura di sceneggiatore brillante e si regala ai suoi fan prevalentemente nelle vesti di un pittore, di un illustratore, di un regista di immagini splendide.

Rifkin’s Festival

Masterminds – I geni della truffa: trama, cast e la vera storia dietro al film

Il detto “la realtà supera la fantasia” è quanto mai vero e si riconferma tale grazie a storie talmente incredibili da sembrare possibili soltanto nei film. Eppure questi ultimi traggono spesso spunto proprio da vicende realmente avvenute, talvolta poco note ma contenenti elementi tali da renderle perfette per il grande schermo. Tra queste opere vi è Masterminds – I geni della truffa, spassosa commedia del 2016 diretta da Jared Hess, già noto per commedie come Napoleon Dynamite e Super Nacho. Ancora una volta dunque, Hess torna a raccontare al cinema sotto forma di commedia vicende reali, che non smettono di stupire circa le risorse dell’essere umano.

Masterminds – I geni della truffa non è però solo la riproposizione in chiave comica della sfortunata vicenda vera, bensì anche una riflessione sulla ricchezza e su ciò che si è pronti a fare in situazioni disperate. Nell’America delle contraddizioni, il protagonista di questo film incarna alla perfezione l’uomo abbandonato dal proprio Paese ad uno stato di povertà, che non può che ovviamente spingere ad una ribellione verso coloro che invece detengono il potere. Tematiche queste estremamente attuali e delicate, qui stemperate grazie all’uso della commedia, che non smette però di far riflettere sulla precarietà di tale sistema.

Passato in sordina al momento della sua uscita, il film non si affermò come un particolare successo, schiacciato dalle altre commedie presenti in sala al momento della sua uscita. Con gli anni Masterminds – I geni della truffa ha però guadagnato un certo seguito, merito anche della sua rilevanza sociale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla storia vera dietro al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Masterminds – I geni della truffa: la trama del film

Protagonista del film è David Ghantt, un camionista di veicoli blindati che trascorre un’esistenza piuttosto monotona. L’unico barlume di eccitazione è dato dalla sua provocante collega Kelly Campbell. Stanco della sua misure paga, David decide, insieme ad un gruppo di maldestri criminali guidati da Steve Chambers, di mettere a segno una rapina da 17 milioni di dollari. I banditi si lasciano però alle spalle una scia di prove, consistenti soprattutto in acquisti sfrenati di beni di lusso. David si vedrà perciò costretto ad eludere i poliziotti, sopravvivere ad un pericoloso sicario e cercare di ribaltare la situazione dei doppiogiochisti che l’hanno incastrato facendone il capro espiatorio della situazione.

Masterminds - I geni della truffa cast

Masterminds – I geni della truffa: il cast del film

Tra i protagonisti del film vi sono alcuni dei più celebri attori comici dell’attuale panorama statunitense. Ad interpretare il buffo David Ghantt vi è infatti Zach Galifianakis, divenuto celebre grazie alla trilogia di Una notte da leoni. Nei panni del compare Steve Chambers si ritrova invece Owen Wilson, celebre per Zoolander e Midnight in Paris, mentre la collega di David, Kelly Campbell, è interpretata dall’attrice Kristen Wiig, recentemente vista in Wonder Woman 1984. Kate McKinnon interpreta Jandice Gartrell, rivale di Kelly. L’attore Jason Sudeikis, noto a sua volta per diversi film comici, interpreta il sicario Mike McKinney, comparendo però nel film dopo quasi un’ora dall’inizio. Gli attori Leslie Jones e Jon Daly interpretano infine due detective dell’FBI.

Masterminds – I geni della truffa: la vera storia dietro il film

Quanto narrato nel film è particolarmente aderente alla vicenda realmente avvenuta. Masterminds – I geni della truffa vanta infatti il vero David Ghantt come consulente. La storia di questi ha inizio nel 1997, quando lavorava come autista di furgoni blindati. Guadagnando pochissimi dollari all’ora, David aveva uno stato economico prossimo alla povertà totale. L’occasione per riscattarsi arriva nel momento in cui Kelly Campbell, sua collega, gli propone di rapinare i loro datori di lavoro insieme a Steve Chambers, un piccolo truffatore. Insieme, i tre decisero di dar vita a quella che è passata alla storia come la rapina dell’Ottobre 1997 alla Loomis Fargo.

Ghantt, Chambers e Campbell escogitarono il seguente piano: Ghantt sarebbe rimasto nel caveau dopo il suo turno la notte della rapina, il 4 ottobre 1997, e avrebbe lasciato entrare in questo i suoi compagni. A quel punto caricarono più denaro possibile in un furgone. Nel frattempo, Ghantt avrebbe preso per sé $ 50.000, quanti potevano essere legalmente trasportati attraverso il confine senza domande, e sarebbe fuggito in Messico. Chambers avrebbe poi trattenuto la maggior parte del denaro rimanente e l’avrebbe trasferito a Ghantt qualora necessario. Una volta calmatasi la situazione, Ghantt sarebbe potuto tornare e avrebbero diviso il bottino in modo uniforme.

Tuttavia, nell’attuare tale piano, i tre disattivarono soltanto due delle tre telecamere di sorveglianza presenti. Questa riprese dunque i tre arrivare a rapinare la cifra record di 17 milioni di dollari. I tre a quel punto si divisero, vivendo un periodo di spese folli e di vita da ricchi. L’FBI iniziò però a rintracciare i loro movimenti sospetti di denaro, giungendo infine a rintracciarli e arrestarli. Ghantt venne condannato a sette anni e mezzo di prigione, ma è stato rilasciato dopo cinque per buona condotta. Quasi tutta la refurtiva è stata poi recuperata, tranne 2 milioni di dollari, mancanti all’appello ancora oggi.

Masterminds – I geni della truffa: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Masterminds – I geni della truffa è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Netflix, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 maggio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb, Allthatisinteresting

 

The Call: trama e cast del film con Halle Berry

The Call: trama e cast del film con Halle Berry

Per dar vita ad un buon thriller non serve mostrare ogni cosa allo spettatore. Come ormai più volte confermato, è proprio ciò che non si vede a fare più paura. Un film di questo genere può dunque costruirsi anche in buona parte su una chiamata telefonica, rendendo ugualmente accattivante la vicenda. Un esempio è il film The Call, scritto da Richard D’Ovidio e diretto da Brad Anderson. Questi si era in particolare già distinto con celebri film di genere come L’uomo senza sonno e Vanishing on 7th Street. Abile dunque nel padroneggiare la tensione e atmosfere cupe, Anderson ha dato nuovamente conferma del suo talento con questo nuovo progetto.

Originariamente, però, la storia di The Call era stata pensata per una serie televisiva, diluendo dunque molto la narrazione così da coprire un’intera stagione. D’Ovidio decise però di ridurre il tutto ad un film, certo che condensare la storia in un lungometraggio avrebbe favorito la costruzione di una maggior tensione. Lo sceneggiatore e il regista iniziarono allora a condurre approfondite ricerche sul lavoro degli operatori per le linee d’emergenza, al fine di risultare fedeli al loro lavoro. Importante per loro era anche che a guidare la storia vi fosse un personaggio femminile forte, capace di gestire da sé l’intera situazione.

Al momento della sua uscita The Call si affermò come un autentico successo, guadagnando circa 70 milioni di dollari a fronte di un budget di 13. Ricevette inoltre diversi premi e lodi, in particolare per le interpretazioni delle protagoniste. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Call: la trama del film

Protagonista del film è la centralinista del 911 Jordan Turner. La donna vive da ormai sei mesi con i sensi di colpa per non essere riuscita a mantenere il collegamento telefonico con una giovane rapita, impedendo così alla polizia di rintracciarla. La morte di questa ragazza ha così scosso profondamente Jordan, che da quel momento vive con la paura di commettere nuovamente un errore. Per questo, la donna è ora incaricata di fare semplicemente da insegnante ai nuovi tirocinanti che desiderano intraprendere quel lavoro. Jordan viene però richiamata all’azione nel momento in cui nota una sua collega in difficoltà nel gestire una chiamata di soccorso.

Jordan si offre di assumere la chiamata, trovandosi a dialogare con una ragazza di nome Casey, la quale è stata aggredita da uno sconosciuto e imprigionata nel bagagliaio della sua auto. Per Jordan si tratta dell’occasione per rimediare ai propri errori, ma stavolta non dovrà assolutamente sbagliare se vuole che la ragazza venga ritrovata viva. Attraverso la telefonata, Casey riesce a fornire a Jordan tutti i dettagli possibili e utili alla sua individuazione. Quando le cose si complicheranno, però, la centralinista capirà di non poter più restare dietro al telefono, ma di dover attivamente andare a cercare la ragazza.

The Call cast

The Call: il cast del film

Ad interpretare Jordan Turner vi è l’attrice premio Oscar Halle Berry. Questa accettò da subito il ruolo, entusiasta di poter prendere parte ad un film dove una donna comune ma forte prende in mano le redini della situazione diventando un’eroina. Dedicatasi a fondo al suo personaggio, la Berry propose anche alcune modifiche nella caratterizzazione e nei dialoghi, così da far risultare più realistica la donna. Per comprendere il suo ruolo, inoltre, ebbe modo di incontrare vere centraliniste del 911, apprendendo da loro cosa occorre fare e dire in situazioni d’emergenza e come gestire al meglio lo stress e anche le situazioni più complesse.

L’attore Morris Chestnut è presente nei panni di Paul Phillips, collega e fidanzato di Jordan. Per prepararsi al ruolo, egli ebbe a sua volta modo di incontrare veri poliziotti, seguendoli nei loro giri di perlustrazione per la città. Nei panni della ragazza rapita, Casey Welson, vi è l’attrice candidata all’Oscar Abigail Breslin, mentre il suo rapitore è Michael Foster, interpretato da Michael Eklund, noto per i suoi ruoli da cattivo o antieroe. Per ottenere il ruolo, questi inviò un video-provino ai produttori, dimostrandosi inquietante e viscido il giusto per il personaggio. Nel film sono poi presenti il wrestler David Otunga nei panni dell’ufficiale di polizia Jake Devans e Michael Imperioli in quelli di Alan Denado. L’attrice Roma Maffia è invece Maddy.

The Call: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Call è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 maggio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

 

 

 

Transcendence: trama, cast e curiosità sul film con Johnny Depp

Transcendence: trama, cast e curiosità sul film con Johnny Depp

Come è ormai noto, l’essere umano utilizza soltanto una minima parte del suo cervello. Sorge dunque spontaneo chiedersi cosa si potrebbe essere in grado di fare qualora questo venisse impiegato al massimo delle sue capacità. Una realtà che oggi, grazie alla tecnologia, sembra ogni giorno più raggiungibile. Su questa, e su molte altre tematiche esistenzialiste, si basa il film di fantascienza del 2014 Transcendence, scritto da Jack Paglen e diretto da Wally Pfister. Quest’ultimo esordisce proprio con quest’opera alla regia, dopo essere stato il direttore della filmografia di tutti i film di Christopher Nolan e aver vinto l’Oscar proprio con Inception.

Il film, che all’epoca della sua uscita non fu accolto in modo particolarmente entusiasta, risulta invece oggi particolarmente attuale e di gran fascino. Il futuro prossimo configurato dagli autori vede infatti un mondo soggiogato dalla presenza sempre più dilagante della tecnologia. Una minaccia che va di pari passo ad un pericoloso virus che si diffonde nel pianeta proprio nell’anno 2021. Trascendence sembrava dunque un film di fantascienza al momento della sua uscita, mentre oggi è estremamente più simile alla realtà, presentando una serie di risvolti ed elementi presenti già oggi tra di noi. Dotato di un cast di grandi celebrità, si tratta dunque di un film da riscoprire.

Questo è infatti capace di parlare molto di più al pubblico di oggi di quanto non abbia fatto nel 2014. Pur con i suoi limiti e difetti, Trascendence si va infatti a collocare a metà nel discorso tra il peso della tecnologia e il recupero dell’elemento naturale, rivelandosi di fatto anticipatore di una serie di immaginari e risvolti poi realmente verificatisi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Transcendence: la trama del film

La storia raccontata è quella di Will Caster uno dei più importanti ricercatori in ambito di intelligenza artificiale, vicino alla creazione di una macchina in grado di sentire tutto lo spettro delle emozioni umane e, allo stesso tempo, conservare un’intelligenza in grado di immagazzinare ogni minimo atomo di sapere. Per impedirgli di diffondere tale tecnologia, però, l’uomo viene colpito e ucciso da un gruppo di terroristi anti-tecnologici. Prima che muoia, sua moglie Evelyn riesce però a collegare la mente dell’amato alla macchina di intelligenza artificiale. Di fatto, dunque, Will perde il proprio corpo ma guadagna la possibilità di essere infinito nella realtà digitale.

Quando i terroristi responsabili dell’omicidio di Will scoprono quello che Evelyn ha fatto, iniziano allora a darle la caccia per distruggere anche l’ultimo residuo dell’uomo. Nel tentativo di salvarlo di nuovo, la donna collega la macchina alla rete Internet, rendendolo così disponibile da qualsiasi apparecchio tecnologico. Quello che Evelyn però non sa, è che la connessione a ogni computer della Terra porterà l’intelligenza artificiale Will a prendersi delle libertà che rischiano di farlo diventare il vero cattivo della storia. Spetterà dunque a lei fermarlo, prima che sia troppo tardi per l’intera specie umana.
Transcendence cast

Transcendence: il cast del film

Per il ruolo dello scienziato Will Caster, Pfister scelse da subito l’attore Johnny Depp. Dichiaratosi interessato al progetto, questi inizio a documentarsi sulle tematiche affrontate, al fine di avere una più completa conoscenza delle intelligenze artificiali e delle problematiche ambientali. Per la sua partecipazione al film, l’attore ricevette un compenso di 20 milioni di dollari più il 15% del botteghino mondiale della pellicola. Accanto a lui, nei panni della moglie Evelyn Caster, vi è invece l’attrice Rebecca Hall, nota anche per i film Vicky Cristina Barcelona e The Town. Originariamente però, per il ruolo era stata considerata Kate Winslet, che rifiutò per via di altri impegni.

Il premio Oscar Morgan Freeman interpreta Joseph Tagger, il mentore di Will nella sua ricerca scientifica. Paul Bettany, oggi noto per essere Visione nel MCU, è Max Waters, il miglior amico di Will. Per tale personaggio erano stati considerati anche Ewan McGregor e Tom Hardy. Cillian Murphy interpreta Donald Buchanan, agente dell’FBI, mentre Kate Mara è Bree, leader del gruppo di terroristi anti-tecnologia. Diversi altri noti attori, come James McAvoy, Tobey Maguire, Christian Bale e Jude Law erano stati considerati per alcuni ruoli non definiti, ma per vari motivi nessuno di loro poté partecipare. Nel film è inoltre presente un cameo dell’imprenditore e inventore Elon Musk, individuabile durante la scena della presentazione del progetto di Will.

Transcendence: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Transcendence è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Netflix, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 4 maggio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Il Quaderno Nero dell’Amore arriverà al cinema dal 27 maggio

Il Quaderno Nero dell’Amore arriverà al cinema dal 27 maggio

Un quaderno in cui tre giovani decidono di raccontare la loro vita privata è al centro de Il Quaderno Nero dell’Amore, che, diretto dall’artista Marilù S. Manzini e tratto dal suo omonimo romanzo edito da Rizzoli, arriverà al cinema dal 27 maggio, distribuito da Europictures. Quel quaderno, col pretesto di documentare la loro quotidianità, finirà per nascondere pensieri, follie, confessioni, segreti…forse anche crimini. Nel cast Emilia Verginelli (Io, Don Giovanni), Michele Cesari (Come diventare grandi nonostante i genitoriMartina Palmitesta (Nour), Giulia di Quilio, Carmen Giardina.

Il Quaderno Nero dell’Amore, la trama

Due giovani donne e un loro coetaneo, per gioco, si mettono ad annotare su un quaderno i segreti indicibili delle loro vite private. Mavi, designer d’interni, collezionista di odori, conserva sottovuoto indumenti delle persone che li indossavano. Paola, aspirante starlet ha difficoltà a realizzarsi. Riccardo, accanito amatore seriale, sta conducendo alla rovina il locale alla moda che gestisce con leggerezza. Seguiamo le vicende dei tre amici e il loro uso di quel quaderno nero che, col pretesto di documentare e dare voti principalmente ai rapporti sessuali, finisce per nascondere pensieri, follie, confessioni, segreti, forse anche crimini. Tra momenti di erotismo, altri drammatici, e altri ancora di commedia, Mavi lascerà emergere le proprie frustrazioni e il suo desiderio di riscatto. Paola verrà bloccata nelle sue aspirazioni artistiche da una malattia che lei trasformerà poi nel proprio successo. Riccardo, lasciato senza un soldo dalla nonna che lo aveva finora finanziato, farà emergere un lato di sé molto oscuro…

Il Quaderno nero , proposto da Mavì, inizia come un gioco, un gioco nel quale si condividono i segreti intimi dei partecipanti. Questo Gioco ci permette di entrare nelle vite dei protagonisti. Mavì, viziosa ma sentimentalmente insoddisfatta. Riccardo, in mezzo alla sua lussuria  in cerca di un onda perfetta. Paola, assillata dalla madre che vorrebbe vederla primeggiare come modella (nonostante non abbia la presenza adatta). Ad un certo punto il Quaderno perde quasi importanza davanti al capitolare delle loro storie, che porterà i protagonisti in situazioni drammatiche. A questo punto si capisce che di fatto il Film è una storia d’amore e i protagonisti troveranno la loro riuscita in maniera diversa da quella che cercavano. Nel film non ci sono giudizi morali su niente di ciò che accade, è come una fiaba noir. L’utilizzo del green screen , con paesaggi stilizzati, rende i paesaggi simili a quelli che troviamo nei libri di fiabe e accentuano il contrasto con la messa in scena. Parlo di messa in scena perché il film ha un’impostazione teatrale. tutto sembra girato e recitato sul palcoscenico di un teatro. 

MARILÙ S. MANZINI

Paola Cortellesi racconta il doppiaggio di 22 contro la Terra

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Paola Cortellesi racconta il doppiaggio di 22 contro la Terra

È disponibile da oggi un nuovo contenuto video che vede Paola Cortellesi rispondere a domande e curiosità dopo la sua nuova esperienza di doppiaggio di 22, la vivace e sarcastica anima protagonista di 22 contro la Terra, il nuovo cortometraggio Disney e Pixar ambientato prima degli eventi di Soul, il film Disney e Pixar vincitore del premio Oscar. Il corto è disponibile da oggi, venerdì 30 aprile, in esclusiva su Disney+.

Paola Cortellesi torna nell’Ante-Mondo per prestare nuovamente la propria voce alla scettica anima 22 che, nel cortometraggio, sfida le regole e si rifiuta di andare sulla Terra, reclutando un gruppo di altre cinque nuove anime nel suo tentativo di ribellione. Tuttavia, mentre le loro azioni portano a risultati inattesi, il piano sovversivo di 22 potrebbe condurre a una sorprendente rivelazione sul significato della vita.

22 contro la Terra è diretto da Kevin Nolting e prodotto da Lourdes Marquez Alba ed è disponibile in streaming solo su Disney+ da oggi, venerdì 30 aprile.

Il Sacro Male: trailer del nuovo horror prodotto da Sam Raimi

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Il Sacro Male: trailer del nuovo horror prodotto da Sam Raimi

Sony Pictures Italia ha diffuso il trailer del film horror Il Sacro Male prodotto da Sam Raimi, Rob Tapert e Evan Spiliotopoulos dal 20 Maggio 2021. Il film è basato sul libro “Shrine”, un bestseller di James Herbert.

Il Sacro Male, prodotto da Sam Raimi, Rob Tapert e Evan Spiliotopoulos (anche regista e sceneggiatore del film), racconta la storia di Alice, una ragazza non udente che, dopo una presunta apparizione della Vergine Maria, riacquista la capacità di sentire e di parlare ma soprattutto sembra essere in grado di guarire i malati. Molte persone, sentendo la notizia, accorrono nella piccola città del New England per assistere ai miracoli, tra cui un giornalista (Jeffrey Dean Morgan) che spera di rilanciare la propria carriera indagando su ciò che accade ad Alice. Quest’ultimo però, in seguito ad eventi terrificanti che riguardano le azioni della giovane, inizia a domandarsi se dietro ai presunti miracoli non ci sia qualcosa di più sinistro.