Arriva in sala il 14 luglio I Croods 2
– Una nuova era, sequel del fortunato film
d’animazione targato Universal. Qui potete vedere la nostra
intervista ai doppiatori italiani: Francesco
Pannofino (Grug Crood), Leo Gassmann (Guy
Crood), Alice Pagani (Hip Crood), Virginia
Raffaele (Speranza Superior), Alessandro
Gassmann (Filo Superior), Benedetta
Porcaroli (Aurora Superior).
I Croods sono
sopravvissuti ad innumerevoli pericoli e disastri, dalle zanne di
bestie preistoriche alla possibile fine del mondo, ma ora dovranno
affrontare la loro sfida più grande: un’altra famiglia.
I Croods 2 – Una nuova
era, la trama
In questa nuova avventura Grug
(Francesco Pannofino), Hip (Alice
Pagani) Guy (Leo Gassmann) insieme a Hugga, Tonco e Nonna
partono alla ricerca di un posto più sicuro in cui vivere, un posto
che possono chiamare ‘Casa’. Alla fine del lungo viaggio scoprono
un luogo meraviglioso che sembra soddisfare tutti i loro desideri
MA…. c’è solo un problema: è occupato da un’altra famiglia, I
Superior! I Superior sono una moderna famiglia composta da Filo, il
capofamiglia (Alessandro
Gassmann), la mamma Speranza (Virginia Raffaele) e la figlia
adolescente Aurora (Benedetta
Porcaroli). I Superior, con la loro ingegnosa casa sull’albero,
le invenzioni sorprendenti e gli acri irrigati e pieni di ortaggi
freschi, sono due gradini sopra i Croods nella scala evolutiva.
Dopo averli accolti in un primo momento con tutte le onorificenze,
non passa molto tempo prima che le tensioni aumentino tra la
famiglia delle caverne e la famiglia moderna. Proprio quando
tutto sembra perduto una nuova minaccia porterà entrambe le
famiglie in un’avventura epica che le costringerà ad abbracciare le
loro diversità, a darsi forza l’un l’altra e a forgiare un futuro
insieme.
Arriva da
Deadline la notizia che Matt Shakman, regista
dell’acclamata serie MarvelWandaVision (disponibile su Disney+), dirigerà un nuovo film della
saga di Star Trek per conto di Paramount
Pictures.
La fonte riporta che la produzione
del film, che non ha ancora un titolo ufficiale, inizierà
ufficialmente nella primavera del 2022. L’ultima bozza della
sceneggiatura è opera di Lindsey Beer e
Geneva Robertson. Secondo la fonte, si tratterà
dell’ultimo tentativo da parte di Paramount di far decollare un
nuovo progetto legato alla saga di successo, dopo che i tentativi
da parte di Quentin Tarantino e Noah Hawley sono ufficialmente naufragati.
I dettagli sul progetto sono ancora
scarsi, ma sembra che Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe
Saldana e il resto del cast introdotto ufficialmente nella
“Kelvin Time”, ossia la linea temporale in cui sono ambientati i
film realizzati dal 2009 al 2013 e prodotti da J.J. Abrams, dovrebbe fare ritorno (anche se
The Hollywood Reporter chiarisce che al momento la cosa non è
certa). Ovviamente, la Bad Robots di Abrams sarà nuovamente
coinvolta nella produzione.
Proprio nella giornata di ieri è
stato annunciato che Matt Shakman ha ricevuto una
candidatura agli Emmy Awards 2021 come miglior regista di un film,
miniserie o speciale drammatico grazie a WandaVision. Secondo la fonte, nell’ultimo
periodo Shakman avrebbe ricevuto molte offerte relative a molti
progetti diversi, scegliendo alla fine di occuparsi del nuovo
Star Trek.
Dopo l’improvvisa e tragica morte di
Chadwick Boseman, il regista Ryan Coogler ha lavorato duramente per
riscrivere la sceneggiatura di Black
Panther: Wakanda Forever, anche se ancora non sappiamo
in che modo la storia del sequel di adatterà all’assenza del
personaggio di T’Challa.
Parlando con
Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black
Widow, il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha parlato della scomparsa di
Boseman: “La morte di Chad ha colpito il mondo intero, così
come ha colpito tutti noi, perché non eravamo a conoscenza di
nulla”, ha ammesso il boss della Casa delle Idee. “Eravamo
sommersi dalle domande, ma nessuna di queste riguardava il sequel.
Pensavamo soltanto a lui, alla sua famiglia, a sua moglie e alla
sua eredità.”
Parlando invece del sequel, ha
spiegato: “Ci siamo rivolti a Ryan Coogler perché sapevamo che
poteva farci da guida. Abbiamo parlato di portare avanti l’eredità
di Wakanda e raccontare una storia che fosse significativa,
rispettosa e al tempo stesso divertente, entusiasmante e piena di
speranza. È stato molto difficile pensare a tutte cose cose sapendo
che Chad non c’era più.”
Ora che le riprese del sequel sono
ufficialmente iniziate, Feige ha elogiato il team creativo dietro
il sequel di Black
Panther, promettendo ai fan un film davvero speciale:
“Ryan e Nate Moore, il nostro produttore, così come l’intero
cast e il nostro co-sceneggiatore Joe Robert Cole, hanno fatto
alcune cose davvero straordinarie per quanto riguarda la
storia”, ha anticipato. “Sarà un film davvero emozionante.
Abbiamo in mente qualcosa di davvero speciale.”
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8
luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha
confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al
compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel Studios per interpretare il
villain principale del sequel.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE
SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Cate Shortland, la regista di Black Widow, ha parlato di
una questione legata al film che sta facendo molto discutere nelle
ultime ore: un apparente buco di trama presente nel finale del
cinecomic con protagonista Scarlett
Johansson.
Dopo la battaglia culminante nella
Stanza Rossa, Natasha rimane in piedi tra le macerie della fortezza
un tempo galleggiante, mentre il Segretario Thaddeus Ross (William
Hurt) irrompe sulla scena. Dato che Natasha è ancora
in fuga a causa della questione legata agli Accordi di Sokovia in
Captain
America: Civil War, si presume che l’intento di Ross sia
quello di arrestarla. Tuttavia, la scena si interrompe prima che
Ross possa effettivamente fare qualcosa: ci ritroviamo così a circa
due settimane dopo quel momento, quando una bionda Natasha è ormai
pronta a partire per riunirsi con i suoi compagni Vendicatori.
Chiaramente, in molti si sono chiesti perché Black Widow abbia glissato
sulla fuga di Natasha, arrivando a considerare quel passaggio come
un vero e proprio buco di trama.
Secondo Shortland, il finale di
Black
Widow non è affatto un buco di trama, tuttavia
non è neanche qualcosa pensato per essere colmato. Parlando con
The Wrap in occasione dell’uscita del film, la regista ha
spiegato che la decisione di lasciare nel mistero l’interazione tra
Natasha e Ross è stata “intenzionale”.
“È stato intenzionale, perché
volevamo lasciare la domanda su come Nat se la sarebbe cavata,
piuttosto che dare vita ad un altro combattimento e magari arrivare
a sfinire il pubblico”, ha spiegato Cate Shortland. “Volevamo lasciare gli
spettatori con una domanda, e cioè come aveva fatto Nat ad usare la
sua ingegnosità, perché alla fine l’ha fatto. Probabilmente ha
negoziato una via d’uscita da quella situazione. Ma non lo
so…”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha finalmente rivelato cosa è
successo all’epoca del breve scioglimento dell’accordo tra Marvel e Sony in merito
all’inclusione del personaggio di Spider-Man nell’Universo Cinematografico
Marvel.
In una recente intervista con
Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black
Widow, Feige ha spiegato: “C’è stato un tempo in cui
sembrava che i Marvel Studios non sarebbero più
stati coinvolti nei film di Spider-Man ad opera della Sony. Sono
passati solo pochi mesi, ma sono stati mesi emozionanti per tutti
noi, da entrambe le parti”, ha spiegato il boss della Casa
delle Idee. “E alcuni mesi in cui siamo finiti nell’occhio del
ciclone, per ovvi motivi. Mi piace guardare sempre il lato
positivo, e il lato positivo in quell’occasione era che avevamo
fatto due grandi film di Spider-Man con Amy Pascal, Tom Rothman,
Jon Watts e Tom Holland. Ne ero molto orgoglioso e felice e
ovviamente volevo che la cosa continuasse. Voglio essere felice per
ciò che abbiamo, sempre… e non arrabbiarmi per ciò che invece non
abbiamo.”
Feige ha poi aggiunto:
“Fortunatamente Tom Rothman, e Bob Iger, all’epoca CEO della
Disney, insieme ad Alan Horn e Alan Bergman, all’epoca presidente
dei Walt Disney Studios, si sono tutti resi conto, così come lo
stesso Tom Holland, che sarebbe stato più divertente se avessimo
continuato a lavorare tutti insieme. Non dovevamo permettere che
gli affari o la politica si mettessero in mezzo. L’accordo era
iniziato con Amy Pascal e io non avevo nulla a che fare con numeri,
contratti, politica. Ciò che mi interessava era la storia e l’amore
per Spider-Man, Peter Parker, e per l’universo Marvel. Per fortuna le cose sono
andate avanti ed ora aspettiamo tutti l’arrivo di No Way
Home.”
In passato Tom Holland aveva parlato di quanto questa
esperienza fosse stata estenuante per lui. Il giovane attore aveva
ricevuto la notizia della momentanea fine dell’accordo tra Marvel e Sony durante il D23 del
2019, dove i Marvel Studios avevano annunciato i
loro piani per la Fase 4, mentre Holland era lì per promuovere il
film d’animazione Onward – Oltre la magia, insieme a
Chris Pratt.
In seguito, l’ex CEO della Disney
Bob Iger rivelò che il giovane attore aveva avuto un ruolo attivo
nella mediazione tra Marvel e Sony, che ha portato poi
ad un nuovo contratto e alla realizzazione dell’attesissimo
Spider-Man: No Way Home.
Ryan Reynolds ha diffuso un video in cui, nei
panni di Deadpool, incontra per la prima volta un
personaggio del MCU. Si tratta di Korg, l’alieno di
roccia con le movenze e la voce di Taika Waititi,
visto in Thor:
Ragnarok e in Avengers:
Endgame.
Tuttavia l’incontro, come spesso
accade con Deadpool è meta-cinematografico, con il Mercenario
Chiacchierone che parla al pubblico e che in questa occasione
invita Korg a commentare con lui il nuovo trailer di
Free Guy, il film proprio con Ryan Reynolds in arrivo ad agosto.
Certamente un bel modo per
cominciare ad entrare in contatto con il mondo Marvel/Disney!
Deadpool incontra il primo personaggio del MCU
Nella fusione tra Fox e Disney,
sappiamo che l’unico personaggio degli X-Men a non venire
modificato sarà proprio Deadpool ed è chiaro che Ryan Reynolds sta cominciando a preparare il
terreno per il suo rotorno.
Dal pluripremiato regista e
sceneggiatore Justin Chon, Blue Bayou è la
commovente storia senza tempo di una singolare famiglia americana
che combatte per il proprio futuro. Antonio LeBlanc (Chon), di
origine coreana, adottato e cresciuto in una piccola città della
Louisiana bayou, è sposato con l’amore della sua vita, Kathy
(Alicia
Vikander) ed è il padre adottivo della loro amata
figlia Jessie. Cercando di rendere la vita migliore per la sua
famiglia, dovrà affrontare i fantasmi del suo passato quando
scoprirà di poter essere deportato dall’unico paese che abbia mai
chiamato casa. Dal 16 settembre al cinema.
Protagonisti di Blue
Bayou sono Justin Chon,
Alicia Vikander,Mark
O’Brien,Linh Dan Pham eEmory
Cohen.
Ecco il trailer di They
Talk, il film diretto da Giorgio Bruno
che arriverà al cinema il prossimo 28 luglio. Nel film un cast
internazionale con protagonisti Rocío Muñoz Morales,
Jonathan Tufvesson, Margaux Billard, Sidney Cressida Rae White,
Aciel Martinez Poll.
Il film, prodotto da Massimo
Di Rocco, Luigi Napoleone, Pier Francesco
Aiello, è una produzione Bartlebyfilm e Pfa Films con
Vision Distribution.
They Talk, la trama
Durante le riprese di un documentario, Alex, tecnico del suono,
registra per caso delle voci sinistre, non umane che cercano di
metterlo in guardia da qualcosa o da qualcuno. La ricerca per
scoprire il significato di quelle parole farà riaffiorare persone
ed eventi misteriosi legati al suo passato. E proprio come il
passato che ritorna, un’onda nera, minacciosa e lugubre inizierà a
tormentarlo.
Dal 16 settembre
arriva nei cinema italiani IL MATRIMONIO DI ROSA,
la brillante commedia diretta da Icíar Bollaín che
ha trionfato al box office spagnolo e ottenuto 8 nomination ai
Premi Goya.
Il matrimonio di Rosa, la trama
Il film racconta un fenomeno
internazionale, per la prima volta sul grande schermo, che ha
origine in Giappone ma che, in pochissimo tempo, si è diffuso in
tutto il mondo: il matrimonio in solitaria. Donne di ogni età, da
sole o in compagnia di familiari e invitati, sentono il bisogno di
“impegnarsi” con sé stesse, promettendosi di rispettarsi e amarsi,
in una cerimonia che prende in prestito tutti gli elementi del
matrimonio convenzionale come il rito, l’abito, l’anello e persino
la luna di miele.
IL MATRIMONIO DI
ROSA ritrae, tra i colori di una Spagna autentica e
lontana da luoghi comuni, una protagonista coraggiosa e amorevole,
punto di riferimento di una famiglia che per troppo tempo l’ha data
per scontata. Per questo Rosa decide di riprendere in mano la
propria vita e di dare una svolta alla routine quotidiana che le ha
impedito di realizzare i propri sogni. Per la prima volta Rosa
metterà sé stessa davanti a tutto, fino ad arrivare a un punto di
svolta improvviso che coglierà tutti di sorpresa.
Rosa ha un lavoro estenuante, un
fratello ingombrante, un padre troppo presente, una sorella
piuttosto sfuggente, una figlia che ritorna a casa sola e con due
bambini e un fidanzato che riesce a vedere a stento. Troppo
abituata a mettere sempre i bisogni degli altri prima dei suoi,
Rosa sta per compiere 45 anni e la sua vita non solo è fuori
controllo, ma è molto lontana dall’essere qualcosa che può
definirsi “sua”. Decide così di dare uno scossone alla propria vita
e di afferrarne le redini, o almeno tentare di farlo. Quello che
vuole veramente è realizzare il sogno di riaprire la vecchia
sartoria della madre, ma, prima di farlo, Rosa vuole organizzare un
matrimonio molto speciale: un matrimonio con sé stessa. Senza
rivelare a nessuno le proprie intenzioni Rosa convoca i fratelli e
la figlia a Benicasim, il paese di origine della madre, come
testimoni del suo “matrimonio”. Ma Rosa scoprirà presto che
fratelli e figlia hanno altri piani e ognuno i propri problemi, e
che cambiare la sua vita non sarà una facile impresa…
IL MATRIMONIO DI
ROSA, diretto da Icíar Bollaín,
protagonistiCandela Pena, Sergi
Lopez, Nathalie Poza, Ramon
Barea e Paula Usero sarà nelle sale
italiane con Officine UBU da giovedì 16
settembre.
Diretto da Domee
Shi, vincitrice del Premio Oscar® per il cortometraggio
del 2018 Bao, il nuovo lungometraggio d’animazione targato
Pixar Animation Studios Red
arriverà nel 2022.
Red
vede protagonista Mei Lee, una tredicenne che si trasforma
improvvisamente in un gigantesco panda rosso quando si emoziona
troppo (che significa praticamente SEMPRE). La madre di Mei Lee,
Ming, è protettiva, se non leggermente autoritaria, e non si
allontana mai da sua figlia: una realtà imbarazzante per
un’adolescente come lei.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE
SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Taskmaster ha affrontato spesso
Vedova Nera nei fumetti, ma la versione del personaggio presente in
Black
Widow è leggermente diversa dalla controparte
fumettistica. Proprio per questo, alcuni fan che non hanno
familiarità con il background dei fumetti, potrebbero rimanere con
più domande che risposte dopo la visione del film…
Quando ha fatto il suo debutto nei fumetti?
La prima apparizione di
Taskmaster in un fumetto risale un numero di “Avengers”. In
“Avengers #195” degli anni ’80, Wasp è trattenuta in quella che
dovrebbe essere una struttura psichiatrica. È stata catturata dopo
aver seguito un paziente, che credeva che qualcuno lo stesse
cercando. A quanto pare, l’istituto è in realtà una struttura di
addestramento per lacchè di supercriminali, anche se alcuni di
coloro che vengono addestrati lo fanno contro la loro volontà.
L’autore David Michelinie e
l’artista George Perez hanno portato Taskmaster a rivelare chi era
il responsabile della struttura. La storia del personaggio si
sarebbe costruita nei mesi successivi e, alla fine, avrebbe anche
ottenuto la sua miniserie prima di essere utilizzato come una sorta
di classico nelle storie di Spider-Man e
Deadpool.
Qual era la sua occupazione?
Prima che Taskmaster iniziasse ad addestrare i cattivi per
fior di quattrini, aveva una vita diversa. Si chiamava Anthony
“Tony” Masters ed era uno dei migliori agenti dello SHIELD.
Naturalmente, i fumetti lasciano la sua identità più che
ambigua.
È del
tutto possibile che Tony Masters non sia nemmeno il suo vero nome,
ma una delle tante “identità” usate nel corso degli anni, ed oggi è
semplicemente il nome che gli rimane. Anche mentre lavora come
Taskmaster, ha un gestore dello SHIELD, anche se non sempre ne è
consapevole.
Quali sono esattamente i suoi poteri?
Anche se Taskmaster può usare una varietà di armi, come i fan
possono vedere anche in Black
Widow, il personaggio non deve fare affidamento su di
esse. Questo perché è in grado di imitare alla perfezione i
movimenti dei suoi avversari dopo averli visti entrare in
azione.
In
breve, può imitare perfettamente lo stile di combattimento e le
abilità degli altri, incluse ovviamente le mosse più letali di
Vedova Nera. Tuttavia, le sue abilità non si limitano solo a quelle
relative al combattimento. Grazie alla sua abilità, infatti, può
anche imitare le voci e imparare trucchi, come le immersioni prima
ancora di imparare a nuotare da bambino.
Quando ha scoperto per la prima volta le sue capacità?
Taskmaster ha scoperto per
la prima volta la sua capacità di imitare i movimenti degli altri
da bambino, anche se non sapeva esattamente di cosa si trattasse o
cosa stesse facendo. Non solo è riuscito a fare un tuffo perfetto
in una piscina senza neanche saper nuotare, ma ha anche
perfezionato la tecnica del lazo semplicemente guardando i cowboy
in televisione.
È in seguito a quest’ultimo
avvenimento che sua madre si è preoccupata e lo ha portato da uno
psichiatra in cerca di aiuto. Crescendo, tuttavia, ha continuato a
imitare le capacità degli altri, acquisendo molte abilità davvero
uniche.
Qual è un effetto collaterale delle abilità di Taskmaster?
Sebbene la sua capacità di
imitare sia impressionante già dall’adolescenza, una missione dello
SHIELD gli ha concesso la possibilità di renderla ancora più
incredibile, grazie ad un Siero del super-soldato preso per fermare
gli scienziati dell’Hydra.
Il siero aumentò la sua capacità di
ricordare le abilità che aveva osservato, ma ebbe come effetto
collaterale la perdita dei suoi ricordi personali. Ciò significa
che anche se avesse potuto catalogare nella sua memoria centinaia
di mosse di arti marziali, alla fine, ad esempio, non si sarebbe
nemmeno ricordato di essere sposato. La maggior parte dei suoi
ricordi, di cui non è nemmeno a conoscenza, vengono mostrati
tramite flashback nei fumetti.
Chi è un personaggio Marvel che può batterlo facilmente?
Uno dei motivi per cui
Taskmaster è in grado di copiare le abilità degli altri così
facilmente, in maniera così rapida, e di abbinarle in un
combattimento, è perché si tratta di abilità stereotipate. Quelli
addestrati dallo SHIELD, ad esempio, hanno uno stile di
combattimento specifico. Coloro che padroneggiano forme specifiche
di arti marziali hanno mosse facilmente riproducibili per uno come
lui.
L’unico personaggio di cui non può
riprodurre i movimenti e le abilità è Deadpool, che fa quello che
vuole in combattimento, in parte perché sa che guarirà sempre da
qualsiasi ferita. Ciò gli permette di essere sconsiderato e
imprevedibile, spingendo Taskmaster a dover indovinare e rendendo
più difficile provare ad imitarne lo stile.
Taskmaster è un cattivo?
Come la maggior parte dei
personaggi dei fumetti Marvel, Taskmaster spesso si trova
al confine tra il bene e il male. Inizia la sua carriera
professionale come agente dello SHIELD, volendo sempre fare la cosa
giusta. Alla fine, tuttavia, addestrerà chiunque a pagamento: che
si tratti di un cattivo o di un eroe. Questo lo fa sembrare un
personaggio neutrale nei fumetti.
Trascorre molto tempo da solo per
ottenere uno stipendio invece di schierarsi davvero. Tuttavia,
tende a giocare di più con i cattivi che con gli eroi, il che
probabilmente ha spinto molti fan dei fumetti a classificare
Taskmaster come un cattivo.
In che modo Taskmaster è correlato all’Org?
Nei fumetti Marvel, l’Org è un’organizzazione
clandestina che agisce per collegare tra loro tutte le imprese
criminali. In realtà, è una persona che agisce da tramite tra
diversi gruppi criminali, consentendo loro un punto di contatto
neutrale per facilitare transazioni e alleanze. Questa persona è
Mercedes Merced. Tuttavia, non è una criminale in realtà: è un
agente dello SHIELD che ha collaborato con Tony Masters quando ha
preso il Siero del super-soldato.
Mercedes comporta come Tony quando
inizia la perdita di memoria e diventa un mercenario, spesso senza
che nemmeno si ricordi di lei. Mercedes opera sotto copertura come
The Org per rimanere vicino a lui ed aiutarlo, spesso contro gli
ordini dello stesso SHIELD. È anche la moglie che lui non ricorda
di avere.
Il personaggio è mai apparso in versione live action?
Taskmaster è un personaggio
dei fumetti molto popolare per la Marvel. Dal suo debutto nel 1980, è
apparso in una dozzina di storie alternative rispetto alla linea
temporale principale della Casa delle Idee. È anche apparso in una
serie di videogiochi e ha persino avuto una manciata di apparizioni
in progetti d’animazione come
Ultimate Spider-Man
e
Avengers Assemble.
Il
film Black
Widow del MCU, tuttavia, segna la prima
apparizione di Taskmaster in una proprietà live action. Il
personaggio non viene mai chiamato Taskmaster, ma a lui viene fatto
riferimento come parte del programma Taskmaster mentre viene
inviato a combattere personaggi come Vedova Nera e Guardiano Rosso.
Inoltre, è oggetto di un cambiamento molto importante rispetto ai
fumetti…
In che modo Black Widow ha cambiato Taskmaster?
L’identità di Taskmaster è
sempre stato un mistero durante la promozione di Black Widow. O
meglio, l’identità dell’attore che interpreta Taskmaster lo è
stata. La maggior parte dei fan pensava che Taskmaster sarebbe
stato rivelato come Tony Masters anche nel film: non è andata così.
La persona che si nasconde dietro Taskmaster è una donna che
Natasha Romanoff credeva di aver ucciso da bambina quando ha
disertato lo SHIELD.
Questo Taskmaster non ha un talento
naturale nell’imitare le abilità degli altri e non è potenziato da
un Siero del super-soldato, ma è invece una giovane donna
traumatizzata, controllata da un chip per computer usato per
migliorare le sue abilità e dotata di una super tuta che serve a
proteggerla. Il cambiamento serve a mostrare al pubblico fino a che
punto è arrivata Vedova Nera dai suoi giorni nella Stanza Rossa,
capendo che il “danno collaterale” che si è lasciata alle spalle
era una persona reale, non solo parte del risultato di una
missione.
Zack Snyder’s Justice League ha segnato l’ultima
incursione del controverso regista nel DCEU. Nonostante sia Snyder
che i fan vorrebbero che la sua visione dell’universo condiviso
continuasse, la Warner Bros. è di tutt’altro avviso.
Lo studio ha più volte chiarito che
non ci sarà nessun sequel della
Snyder Cut e sulla scia di questa presa di posizione è
stato messo in piedi un progetto senza alcuno scopo di lucro,
creato da alcuni fan, e intitolato The Dreamscapes of
Justice League: A Motion Comic, che
proverà a dare vita agli altri film dedicati ai personaggi DC che
Snyder aveva in mente, sfruttando gli storyboard emersi online a
cui il regista aveva lavorato con Jim Lee.
Come spiegato da
ComicBookMovie, l’attore Ray Porter, che
interpreta Darkseid nella versione di
Justice League ad opera di Snyder, presterà la sua voce in
qualità di narratore, e nel progetto è stato coinvolto anche
Harry Lennix, interprete di Martian Manhunter. Al
momento non sappiamo se Snyder è a conoscenza del progetto né se
sarà coinvolto in qualche modo. Tuttavia, è probabile che il team
dietro al motion comic, Matthew Miranda e
Maroof Husain (ex podcaster, ora registi), abbia
intenzione di scrivere i dialoghi basandosi sulle linee guida che
Snyder ha sviscerato nel corso degli anni.
Il motion comic uscirà entro la fine
dell’anno, con l’obiettivo di supportare il movimento
#RestoreTheSnyderVerse e l’American Foundation for Suicide
Prevention. Inoltre, The Dreamscapes of Justice League: A
Motion Comic conterrà nuove illustrazioni originali di Mariano
De Venezia e dell’artista esperto di VFX Luis Bedregal.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky
e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
È da molto tempo ormai che si parla
di un possibile cameo di Bruce Campbell in
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness. Lo stesso
attore, più volte, ha stuzzicato la curiosità dei fan attraverso i
suoi profili social, ma la verità è ad oggi non esiste ancora
nessuna conferma ufficiale in merito ad una sua apparizione
nell’attesissimo sequel.
Di recente Campbell è stato ospite
di una speciale proiezione congiunta de La casa 2 e
Bubba Ho-Tep – Il re è qui e, come riportato da
ComicBook, ha parlato ancora una volta della sua
chiacchieratissima presenza nel film di Sam Raimi,
dando una risposta volutamente criptica: “Possono solo
rispondere in modo strano. Posso rispondere alla domanda, ma dando
una risposta strana. Sono in Doctor Strange 2?
La risposta strana è…linoleum.”
Tuttavia, l’attore ha approfondito
la questione in un’intervista con Entertament
Weekly, spiegando: “Direi che è una voce abbastanza
interessante. Non credo di poter essere denunciato per questo. È
una voce molto interessante, sì. Penso che ci sia una sola regola:
i film di Sam Raimi non sono buoni se non ci sono anche io. Se Sam
vuole realizzare un buon film, allora sa che deve coinvolgermi. Ma
con questi film così grandi non si può mai sapere. Alcune cose
restano, altre vengono tagliate… quindi, non lo so. Ecco perché
sono volutamente criptico: 1) Non voglio essere citato in giudizio;
2) Non voglio dare false speranze. Tutto quello che posso dire è
che mi piace sempre lavorare con il mio vecchio amico Sam
Raimi.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Ecco finalmente il trailer di
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, sequel della commedia di grande successo
del 2017/18, con Paola Cortellesi e Antonio
Albanese, scritto e diretto da Riccardo
Milani. Il film, in anteprima il 14 e 15 agosto, arriva al
cinema il 26 agosto.
Uscirà al cinema il 26
Agosto
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, il secondo capitolo della commedia campione
d’incassi e Biglietto d’Oro del 2018 diretta da Riccardo
Milani con protagonisti
Paola Cortellesi e
Antonio Albanese. “Tante cose sono più importanti
di un film, anche se, in certi momenti, poche cose possono
diventare importanti quanto un film. Gatto torna al cinema e
io sono felice quanto lui e quanto il suo pubblico che lo
aspettava. Buona ripartenza a tutti. E arrivederci a Coccia
di Morto…” ha dichiarato il regista Riccardo Milani.
Massimiliano Orfei,
Amministratore Delegato di Vision Distribution, ha detto: “E’
per Vision motivo di
orgoglio aver co-prodotto e
poter distribuire Come
un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Mortonelle sale italiane. La
distribuzione del film, nei nostri obiettivi, rappresenta il
grande evento cinematografico che decreterà il ritorno in sala del
grande pubblico e la vera ripartenza del mercato. Con l’uscita
di Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto il 26 agosto, il grande cinema popolare italiano si
prende finalmente una data che è stata sempre appannaggio dei
grandi blockbuster hollywoodiani, in uno dei periodi
tradizionalmente più ricchi dell’intera stagione distributiva. È
un’operazione che ha tutti i numeri per cambiare in modo permanente
i modelli distributivi e il suo successo è fondamentale non solo
per Vision, per i produttori e per il film, ma per le prospettive
di crescita dell’intera industria nazionale. Il nostro
ringraziamento va a Riccardo, Paola e Antonio, a Mario Gianani e
alla Wildside, a tutta la straordinaria squadra che ha realizzato
il film”.
Mario Gianani, Amministratore
Delegato della Wildside, società del gruppo Fremantle, ha detto:
“Questo è per noi il film della ripartenza e non solo in senso
commerciale. Grazie a Riccardo Milani, Paola Cortellesi e Antonio
Albanese – insieme con Vision – vogliamo restituire al pubblico la
solida spensieratezza che questo film saprà regalarci. Farlo
d’estate, in un momento tradizionalmente appannaggio dei film
americani, è una sfida che, siamo sicuri,Come
un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, saprà cogliere”.
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa
per Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution,
in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Nel cast, accanto a
Cortellesi e Albanese, tornano Sonia Bergamasco e Claudio
Amendola. Il cast si arricchisce con la presenza di Luca
Argentero e Sarah Felberbaum.
La sceneggiatura è firmata da Furio
Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi e Riccardo Milani. La
fotografia è di Saverio Guarna, la scenografia di Maurizia
Narducci, i costumi di Alberto Moretti, il montaggio di Patrizia
Ceresani e Francesco Renda. Come un Gatto in
Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto sarà distribuito in Italia
e nel mondo da Vision Distribution.
Chiaramente, la promozione si sta
rivelando una grossa occasione per Tarantino di toccare gli
argomenti più svariati, che in alcuni casi esulano anche dal
romanzo, dalla sua carriera e dai suoi progetti futuri. In una
recente intervista con Cinema
Blend, infatti, è stato chiesto al celebre regista un commento
sul movimento che ha permesso la realizzazione di
Zack Snyder’s Justice League.
Tarantino ha ammesso di non aver
ancora visto il film ma di aver amato l’entusiasmo dei fan che ha
poi consentito al progetto di vedere la luce. “In realtà non
l’ho ancora visto perché non ho HBO Max, ma è qualcosa che mi
piacerebbe assolutamente vedere”, ha spiegato il regista.
“Non ho mai visto neanche la versione cinematografica, ma sono
veramente curioso di vedere questa versione lunga quattro ore, la
versione originale di Zack. Ad ogni modo, penso che sia stato
davvero fantastico… Cioè, che tutta la campagna messa insieme dai
fan sia stata qualcosa di incredibile. Il fatto che continuassero a
insistere e insistere e insistere…”
Quentin Tarantino potrebbe non aver ancora
visto Zack
Snyder’s Justice League, ma è chiaro che ama vedere i fan
sostenere le visioni creative originali dei registi, anche quando
gli studi non sono d’accordo. Sebbene Tarantino non abbia
menzionato lo Snyderverse, sappiamo che il regista è un grande fan
dei fumetti e che in passato aveva anche provato a realizzare
un film dedicato a Luke Cage.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE
SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Al pari di Iron Man, in Avengers:
Endgame anche Vedova Nera ha compiuto l’ultimo
sacrificio quando è saltata dalla scogliera su Vormir per
assicurarsi che le Gemme dell’Infinito tornassero nelle mani degli
eroi più potenti della Terra. Tuttavia, mentre Tony Stark ha
ricevuto un funerale al quale hanno presenziato quasi tutti i
personaggi del MCU, per Natasha Romanoff non è
stato così.
Nella scena post-credits di
Black Widow
(che
abbiamo analizzato in quest’articolo), apprendiamo che Natasha
è stata sepolta nel Midwest, ma neanche questa volta abbiamo visto
un funerale in ricordo del Vendicatore caduto. Parlando con
Variety in occasione della promozione del film, la regista
Cate Shortland ha dichiarato: “Scarlett me
ne ha parlato: il suo personaggio avrebbe odiato un funerale
pubblico. Quindi mi sembrava giusta l’idea di seppellirla in un
luogo veramente privato, da qualche parte in una località sperduta.
È perfetto.”
“Conosco la reazione che i fan
hanno avuto alla morte di Natasha”, ha aggiunto Shortland.
“Il fatto che abbiamo avuto modo di vedere quel momento tra lei
e sua sorella, significa per me che lei è eterna, capisci?”.
Da queste ultime parole si evince che, probabilmente, i piani dei
Marvel Studios sono quelli di approfondire i
sentimenti di Yelena Belova (Florence
Pugh) in relazione alla morte di Nat nella serie
Hawkeye.
Dopottutto, nella scena post-credits
di Black Widow
assistiamo al ritorno della Contessa Valentina Allegra de Fontaine
(già vista in The Falcon and the Winter Soldier) che fa
credere a Yelena che la morte di Nat sia stata tutta colpa di
Occhio di Falco. Si presume, dunque, che nelle serie troveremo
Clint Barton alle prese con il dolore per la morte della sua cara
amica e con le relative conseguenze.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Sappiamo tutti che la Warner Bros.
aveva offerto a James Gunn la possibilità di dirigere una
serie di proprietà della DC quando il regista ha iniziato le
trattative con lo studio dopo essere stato licenziato da
Guardiani
della Galassia Vol. 3, e Superman era chiaramente uno di questi
progetti.
Alla fine, il regista ha deciso di
sviluppare una nuova versione di Suicide
Squad, ma è mai stato tentato dalla prospettiva di portare
il suo stile inconfondibile nell’universo di un personaggio così
iconico come l’uomo d’acciaio? Sulla base di ciò che Gunn
ha rivelato a Entertainment Weekly
(via
ComicBookMovie) durante una recente intervista, pare che il
pensiero non gli abbia neanche mai sfiorato la mente…
“Personaggi come Superman o come
la Justice League sono talmente conosciuti… o
comunque le persone hanno così tante idee su chi sono, che ai miei
occhi appaiono tutti come un parco giochi poco divertente”, ha
dichiarato il regista, che ha poi aggiunto che il motivo per cui ha
scelto la Task Force X era proprio perché di trattava di un gruppo
di personaggi meno conosciuti attraverso cui dare vita ad
un’avventura più orientata agli adulti.
Chiaramente, James Gunn si è divertito moltissimo a
lavorare a The Suicide
Squad. La domanda sorge dunque spontanea: ha mai preso
in considerazione la possibilità di un sequel? Il regista ha
ammesso: “Ho avuto delle idee, in realtà. Se facessi un sequel,
non sarebbe: ‘Hey, mettiamo insieme un’altra squadra e
facciamolo!’. No, dovrebbe essere qualcosa di molto
diverso…”
James Gunn sui cinecomics: “La
maggior parte mi annoiano”
Ovviamente, se Gunn avrà o meno
l’opportunità di dirigere un sequel di The Suicide
Squad dipenderà probabilmente da come verrà accolto
il primo film. In un’altra intervista con SFX Magazine (via
Total Film), invece, il regista ha rivelato di non essere
particolarmente entusiasta dello stato del cinema di supereroi.
“In questo momento, la maggior
parte dei film di supereroi sono noiosi per me””, ha
confessato ridendo. “Li ho amati all’inizio e ci sono ancora
persone che cercano di fare cose diverse con questi film, quindi
non è una regola valida al 100%. Tuttavia, molti di loro sono
noiosi. Quindi penso che si tratti di introdurre altri elementi
provenienti da generi diversi.”
“Ho amato l’idea di realizzare
un film di guerra con dei supercriminali”, ha aggiunto Gunn.
“Film come Quella sporca dozzina e Dove osano le aquile,
contengono elementi diversi appartenenti ai generi che trattano di
guerra e di rapina, ma anche il furto, la posta in gioco alta,
l’avventura… “
Tra i personaggi dell’acclamata
serie WandaVision che sono entrati subito nel cuore
di tutti i fan del MCU, figura certamente
Agatha Harkness, interpretata dalla meravigliosa Kathryn Hahn. Considerato il ruolo del
personaggio nella serie (soprattutto dopo gli eventi dell’episodio
finale) e il successo ottenuto dallo stesso, in molti si chiedono
se e quando ritroveremo Agatha nel MCU.
Ora, durante una recente intervista
con
Rotten Tomatoes in occasione della promozione di Black
Widow, il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha confermato che Agatha tornerà
ufficialmente nell’Universo Cinematografico Marvel, senza però specificare in
quale progetto ritroveremo la potentissima strega.
“Un giorno. Un giorno,
presto”, ha risposto Feige quando gli è stato chiesto quando
rivedremo Miss Harkness. “Prossimamente vedremo Kathryn Hahn
nel sequel di Cena con delitto – Knives Out, e forse sarà impegnata
anche in altri progetti. Per quanto riguarda il MCU, mettiamola così… il suo
ritorno ci sarà, ma non può arrivare così presto.”
Feige ha poi rivelato come abbia
fatto Hahn ad ottenre la parte: “Tutti noi dei Marvel Studios siamo sempre stati
dei grandissimi fan di Kathryn. Coincidenza, era venuta per una
riunione generale proprio quando stavamo cercando l’attrice che
doveva interpretare Agatha. Tutti abbiamo detto: ‘Perché non ci
abbiamo pensato prima?’. Kathryn è fantastica.”
Il futuro di Agatha Harkness nel MCU dopo WandaVision
Il personaggio di Agatha Harkness
non dovrebbe apparire in Doctor
Strange in the Multiverse of Madness (c’è sempre la
possibilità che Hahn abbia girato un cameo in gran segreto), ma
sembra che Feige abbia un piano ben preciso per il suo ritorno, che
potrebbe anche non impostarla necessariamente come villain. Sebbene
nel finale della serie Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) l’abbia lasciata intrappolata a Westview come
“Agnes”, in realtà nei fumetti le due finiscono per unire le forze
e diventare alleate. La domanda sorge dunque spontanea: dove
rivedremo Agatha Harkness?
La star di Man in the High Castle
Alexa Davalos è stata scelta come protagonista al
fianco di Julian McMahon in FBI: Most Wanted della CBS per la terza
stagione dello show. Come nuovo regular della serie, interpreterà
un agente dell’FBI che si unisce alla squadra di Jess
(McMahon).
Da Dick Wolf e dal resto della
squadra dietro l’FBI, lo spin-off FBI: Most Wanted si concentra
sulla Fugitive Task Force, un’unità d’élite che insegue e cattura
incessantemente i famigerati criminali nella lista dei più
ricercati del Bureau. Oltre a McMahon, Davalos si unisce agli altri
personaggi abituali della serie
Kellan Lutz, Roxy Sternberg, Keisha Castle-Hughes e Miguel
Gomez.
FBI: Most Wanted 3
La terza
stagione di FBI: Most Wanted sarà lanciata
come parte di un evento crossover di tre ore insieme a FBI e alla
nuova serie FBI: International per dare il via a un
martedì tutto FBI” su CBS questo autunno.
FBI: Most Wanted 3 è la
terza stagione della serie FBI: Most
Wanted ideata da Dick Wolf e segue il
dipartimento dell’FBI incaricato di tracciare e catturare i
criminali nella sua lista dei Most
Wanted. Jess LaCroix è descritto come un “agente
dell’agenzia che è al vertice di comando della sua unità e
sovrintende la squadra dell’Unità Most Wanted dell’FBI, a cui
vengono assegnati i casi più estremi ed eclatanti.
FBI: Most
Wantedè ideata da Dick Wolf (Chicago Fire,
Chicago PD, Chicago Med, Chicago Justice, FBI), Rene Balcer (Law &
Order True Crime, FBI, Law & Order), Peter Jankowski, Arthur W.
Forney, Universal Television e CBS Studi TV Wolf e Balcer
metteranno insieme la sceneggiatura e la produzione
esecutiva. Fred Berner (Law & Order, Chicago PD, Chicago Med,
FBI) dirigerà l’episodio pilota.
Harley Quinn è diventata in breve tempo uno
dei personaggi più amati del DCEU, e questo grazie soprattutto alla
performance di Margot Robbie, che tornerà nei panni della
Mattacchiona nell’attesissimo The Suicide
Squad di James
Gunn.
Il personaggio era già apparso in
Suicide Squad di David Ayer e in Birds of
Prey di Cathy Yan, ma più di recente è stato menzionato
anche in
Zack Snyder’s Justice League: nell’epilogo del film,
infatti, abbiamo appreso che Harley è morta tra le braccia di
Batman dopo avergli fatto promettere di uccidere il Joker (le
strade dei due personaggi si erano incrociate nel film di Ayer del
2016). Tuttavia, quando
Entertainment Weekly ha raccontato a Robbie della morte del suo
personaggio, avvenuta off-screen, l’attrice ha rivelato di non aver
ancora visto la
Snyder Cut e che non era a conoscenza dell’aneddoto.
“Cosa? Non lo sapevo
(ride). Grazie per avermelo detto!”, ha esordito Margot.
“Immagino che sia un po’ come i fumetti. La versione
cinematografica dell’universo DC, in realtà, penso che sia molto
simile ai fumetti. In ogni fumetto succede qualcosa e in quello
successivo ne succedono altre… magari quel personaggio è morto o
non sta più con quella persona, o forse è semplicemente diverso.
Succede lo stesso nei film. Funziona tanto nel mondo dei fumetti
quanto nell’universo dei film DC.”
“Non è come la Marvel, dove tutto è ovviamente
collegato in modo più lineare. Sembra che ci siano così tante
storie, mondi e film adiacenti che accadono allo stesso momento,
proprio come nei fumetti”, ha continuato l’attrice.
“Quindi sì, non lo sapevo, ma non cambia ciò che le altre
persone sono in grado di fare con questo universo, almeno non
credo. Ciò che un regista decide non credo imponga ciò che un altro
regista potrebbe essere in grado di scegliere e fare con quel mondo
e con quei personaggi, il che è piuttosto divertente. Penso che sia
un aspetto interessante per chi lavora all’universo DC. Possono
permettersi di farlo, esattamente come ha fatto James. Non doveva
essere in debito con la versione di David Ayer. Poteva prendere
quei personaggi e farli suoi, il che, sono sicura, è stato molto
più eccitante per lui.”
Sempre nel corso della medesima
intervista, Margot Robbie ha anche parlato del futuro di
Harley Quinn sul grande schermo, rivelando di non sapere quale sarà
il prossimo film in cui rivedremo la Mattacchiona e ammettendo di
volersi prendere una pausa dal personaggio: “Ho girato Birds of
Prey e poi ho girato The Suicide Squad… ho bisogno di una pausa, perché
interpretare Harley è estenuante. Non so quando la rivedremo. Sono
curiosa di saperlo tanto quanto lo è il pubblico.”
Fra spietate lotte per il potere e
faide familiari non meno cruente, tornano con nuovi intrighi e
colpi di scena le vicende dei Roy, la numerosa e a dir poco
problematica famiglia a capo di uno dei più grandi gruppi mediatici
al mondo protagonista di Succession,
la cui terza attesissima stagione
arriverà in autunno su Sky e in streaming su NOW come
annunciato dal trailer appena rilasciato.
Nel cast di Succession
tornano Brian Cox, Jeremy Strong, Sarah Snook, Kieran
Culkin, Alan Ruck, Nicholas Braun, Matthew Macfadyen, Peter
Friedman, J. Smith Cameron, Dagmara Dominczyk, Justine Lupe, David
Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Arian Moayed, Harriet Walter e
James Cromwell. Ma i nuovi episodi vedranno anche diversi nuovi
ingressi: Alexander Skarsgård, Sanaa Lathan, Linda Emond, Jihae,
Adrien Brody e Hope Davis.
Dopo l’imboscata subita da parte
del figlio ribelle Kendall (Jeremy Strong), ritroviamo Logan Roy
(Brian Cox) in una posizione molto rischiosa, mentre cerca in tutti
i modi di rinsaldare gli equilibri familiari, politici e finanziari
del suo impero. Le tensioni aumentano mentre un’aspra battaglia
aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile
familiare.
Succession è una serie creata da Jesse
Armstrong, anche showrunner; produttori esecutivi sono Jesse
Armstrong, Adam McKay, Frank Rich, Kevin Messick, Jane Tranter,
Mark Mylod, Tony Roche, Scott Ferguson, Jon Brown e Will
Ferrell.
Succession 3
Succession
3 è la terza stagione della serie tv Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale
americano HBO.
La serie è incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i
proprietari disfunzionali di un impero globale dei media e
dell’ospitalità che si battono per il controllo dell’azienda in
mezzo all’incertezza sulla salute del patriarca della famiglia,
Logan Roy.
In Succession 3
ritorneranno i protagonisti Marcia
Roy (stagione 1-in corso), interpretata
da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato
da Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in
corso), interpretato da Brian Cox, Roman
Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank
Vernon (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava
Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom
Wambsgans (stagione 1-in corso), interpretato da Matthew
Macfadyen. Connor Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy (stagione 1-in
corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy (stagione 1-in
corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee (stagione 1-in
corso), interpretato da Rob Yang.
The
Witcher 2, è la seconda stagione della nuova
serie fantasy NetflixThe
Witcher, basata sull’omonima saga
bestseller.
La serie dunque è stata rinnovata
per una seconda stagione ancor prima dell’uscita della prima e sarà
composta da otto episodi. La showrunner Lauren Schmidt Hissrich ha
così commentato: «Sono molto emozionata perché, ancora prima che
gli spettatori abbiano la possibilità di guardare la prima
stagione, siamo già in grado di confermare che torneremo nuovamente
nel Continente per continuare a raccontare la storia di Geralt,
Yennefer e Ciri e mostrare il meraviglioso lavoro del cast tecnico
e artistico». Netflix annuncia l’inizio delle
riprese della seconda stagione di The Witcher e rende noto il cast. Le riprese
inizieranno nel mese di febbraio in Gran
Bretagna.
The Witcher 2: quando esce
in streaming?
The Witcher 2 in streaming
uscirà su Netflix il 17 dicembre 2021.
The Witcher 2:
cast
Confermati
Henry Cavill (Mission:
Impossible – Fallout, Justice League) nel ruolo di Geralt
di Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La serie
infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e
Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The
Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey (Knightfall,
Strike) nel ruolo del personaggio più amato dai fan:
Jaskier.
Si uniranno al cast per la seconda
stagione Yasen Atour (Young Wallander) che interpreterà
Coen, Agnes Bjorn (Monster) nel ruolo di Vereena, Paul
Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà Lambert, Thue
Ersted Rasmussen (Fast and Furious 9) nel ruolo di Eskel,
Aisha Fabienne Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia,
Kristofer Hivju (Il Trono di
Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia Simson, nel ruolo
di Francesca.
La serie sarà diretta da Stephen
Surjik (The Umbrella Academy) per gli
episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman (Cursed) per gli
episodi 02×03 e 02×04, Ed Bazalgette (The Last Kingdom) per gli
episodi 02×05 e 02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels)
per gli episodi 02×06 e 02×07.
Riconfermati inoltre nei propri
ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia,
Tom Canton (Good Karma Hospital)
Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo)
Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin
Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir,
Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz,
Terence Maynard (Maledetto) Artorius,
Lars Mikkelson (House of Cards)
Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth
Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson
(Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte
(Hunter Street)Dara, Anna Shaffer
(Harry Potter)Triss Merigold, Therica Wilson
Read (Young Wallander) Sabrina.
La showrunner e produttrice
esecutive di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich,
ha dichiarato: «Anche per la seconda stagione è stato mantenuto
un altissimo livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo
team hanno nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare
questi personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie
prendere vita sotto la direzione di registi tanto
affermati.»
The Witcher 2:
trama
Nella seconda stagione, convinto
che Yennefer sia morta nell’epica battaglia di Colle Sodden, Geralt
di Rivia porta Ciri nel luogo più sicuro che conosce, la sua casa
d’infanzia, Kaer Morhen. Mentre i re, gli elfi, gli umani e i
demoni del Continente lottano per la supremazia fuori dalle sue
mura, Geralt di Rivia deve proteggere la ragazza da qualcosa di
molto più pericoloso: il misterioso potere dentro di sé.
The Witcher, serie fantasy basata
sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e
del suo destino. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di
mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le
persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo
destino si intreccerà poi con quello di una potente strega e una
giovane principessa con un pericoloso segreto. I tre si
ritroveranno ad attraversare insieme un mondo sempre più
instabile.
Le dichiarazioni sulla seconda
stagione
Lauren Schmidt
Hissrich – showrunner della serie – sul rapporto tra
Geralt e Ciri: “La prima stagione si conclude con quella che
penso sia una delle scene più emozionanti che abbiamo girato,
ovvero quella in cui Geralt e Ciri si ritrovano dopo essersi
cercati per tutta la stagione. Sembra di vedere la figura di un
padre e quella di una figlia, come se fosse tutto perfetto, peccato
che non si siano mai incontrati prima. È stato davvero divertente
iniziare la seconda stagione pensando che non fossero ancora una
famiglia e chiedendoci cosa potessero fare per diventarlo. Da un
lato abbiamo Geralt, che ha giurato di non aver bisogno di nessuno
al mondo e poi gli viene presentata una ragazza, ora unicamente
affidata a lui. E dall’altro abbiamo Ciri, che è abituata ad avere
persone che si occupano di lei, ma scappa da tutti per un’intera
stagione e poi le viene detto che Geralt si prenderà cura di lei. È
stato davvero interessante iniziare la seconda stagione con due
personaggi incerti su come stare e crescere insieme. Volevamo
assicurarci che sembrasse una relazione autentica, che non fossero
legati fin dall’inizio”.
Sempre Lauren Schmidt
Hissrich sui nuovi personaggi della seconda stagione:
“Ci sono tanti nuovi personaggi che introdurremo nella seconda
stagione. Vedremo Dijkstra per la prima volta e una sorta di Regno
di Redania. So che molti fan sono entusiasti di incontrare Philippa
per la prima volta, Codringher e Fenn, Rience, Nenneke. Ci sono
così tanti nuovi personaggi, ma devo dire che Vesemir è quello che
non vedo l’ora che il nostro pubblico incontri. Vesemir è parte
integrante della storia che stiamo raccontando in questa stagione.
Ovviamente stiamo tornando a Kaer Morhen per la prima volta e, in
una stagione in cui Geralt diventa padre di Ciri, ci sembrava molto
importante mostrare chi fosse la sua figura paterna. Ci ritroviamo
quindi con una storia multigenerazionale, in quanto anche Vesemir e
Ciri hanno una storia, e questo ci porta a pensare che tutti questi
personaggi sono fatti per interagire e imparare l’una dall’altro e
combattere l’uno con l’altro”.
Freya Allan sulle
sequenze di combattimento di Ciri in questa stagione:
“Allenarmi per il combattimento è una delle cose di cui ero più
entusiasta per questa seconda stagione. Adoro il dipartimento
stunt. Abbiamo coinvolto i migliori, sono così divertenti e tirano
fuori il meglio di te. Ciri inizia ad allenarsi e l’allenamento
diventa una delle sue principali fonti di motivazione. È molto
determinata e vuole davvero diventare una grande guerriera e una
Witcher”.
Anya Chalotra
sulle caratteristiche preferite del suo personaggio Yennefer:
“Devo dire che lei trova sempre un modo per fare quello che
vuole. È una sopravvissuta, questo è l’aspetto che preferisco di
lei, anche se ce ne sono tanti altri che amo. Siamo diventate
abbastanza simili e abbiamo imparato l’una dall’altra”.
Henry Cavill sul
percorso del suo personaggio Geralt di Rivia: “Ho interpretato
la prima stagione in modo libero, vedevamo Geralt nelle terre
selvagge e senza obbligatoriamente dover intraprendere grandi
dialoghi. Ho pensato che fosse meglio fare la parte dell’uomo che
parla poco e che sembra stia pensando tanto. Questa era
l’intenzione, ma poi, una volta entrato in contatto con Ciri e con
i Witcher, ho pensato che avrei dovuto farlo parlare di più,
lasciare che fosse prolisso, filosofico e intellettuale come
veramente è. Non è solo un grosso vecchio bruto dai capelli
bianchi”.
Il regista ha presentato alla Mostra
i suoi ultimi due film, Jackie, su Jackie Kennedy con Natalie Portman, nel 2018 e Ema nel 2019. Con
Spencer,
Larraìn continua a raccontare grandi biografie, come accaduto anche
con Neruda, e questa volta si affida a Kristen
Stewart per offrire un ritratto inedito della Principessa Diana
Spencer.
Spencer
sarà ambientato nell’arco di un fine settimana, e racconterà il
momento in cui Lady D. decise che il suo
matrimonio con il principe Carlo era finito e sarà sicuramente
destinato a far discutere, come accade ogni volta che il cinema
racconta la storia della “principessa triste”. In merito al film,
Larraìn ha dichiarato:
“Siamo tutti
cresciuti, almeno la mia generazione, sapendo cosa fosse una fiaba.
In genere, il principe arriva e trova la principessa, la invita a
diventare la sua moglie e poi lei diventa regina. Questa è una
fiaba. Quando qualcuno però decide di non essere regina, e dice che
preferisce andarsene ed essere se stessa, prende una decisione
molto importante, e la fiaba si capovolge. Sono sempre rimasto
impressionato da decisioni così, pensando anche a quanto deve
essere difficile. Questo è il cuore del film. Come e
perché decidi di farlo? È una storia universale che può toccare
milioni e milioni di persone, e noi vogliamo fare questo. Vogliamo
fare un film che possa andare a fondo, connettersi con il pubblico
di tutto il mondo che prova interesse verso una vita tanto
affascinante.”
Spencer – quello che sappiamo sul film di Pablo Larraìn
Pablo Larraìn ha
presentato nel
2019 al Festival di Venezia il suo ultimo film, Ema, con una straordinaria protagonista
femminile (interpretata da Mariana DI Girolamo) e sempre a Venezia,
due anni prima, aveva portato Jackie, in cui raccontava un pezzo della vita
di Jackie Kennedy/Natalie
Portman.
Dalla mente visionaria del candidato
all’Academy Award® Wes Anderson, The
French Dispatch dà vita a una raccolta di
articoli tratti dal numero finale di una rivista americana
pubblicata in una città francese immaginaria del Ventesimo secolo.
Il film, che sarà presentato oggi in anteprima mondiale in concorso
alla 74esima edizione del Festival
di Cannes, arriverà l’11 novembre nelle sale italiane.
The French Dispatch: il trailer del film di
Wes Anderson
The French Dispatch è
diretto da Wes Anderson, la sceneggiatura è firmata da Wes Anderson
a partire da un soggetto di Anderson & Roman Coppola & Hugo
Guinness & Jason Schwartzman. Il cast del film comprende anche
Liev Schreiber,
Elisabeth Moss, Edward Norton,
Willem Dafoe, Lois Smith,
Saoirse Ronan, Christoph Waltz, Cécile de France, Guillaume
Gallienne, Jason Schwartzman, Tony Revolori, Rupert Friend, Henry
Winkler, Bob Balaban e Hippolyte
Girardot.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE SPOILER
SU BLACK WIDOW
Anche se non è ambientato nel
presente, Black
Widow pone comunque solide basi per quello che
potrebbe essere il futuro del MCU. Proprio per questo,
ComicBookMovie ha raccolto 6 modi in cui il film con
Scarlett Johansson ha impostato il futuro
dell’universo condiviso:
Natasha potrebbe tornare come Skrull?
C’è un momento strano alla
fine di Black
Widow, quando Natasha aspetta di essere affrontata dal
generale Ross: in quel momento, la storia fa un salto temporale di
circa due settimane e ritroviamo Natasha con i capelli
biondi, pronta per andare ad aiutare Capitan America. Quello che è
successo quando Ross è arrivato – presumibilmente per arrestarla
dopo aver infranto gli accordi di Sokovia – rimane un mistero.
Sembra che manchi una scena…
Certo, Nat potrebbe aver stretto un
patto o essere fuggita (o potrebbe trattarsi di un semplice
problema di montaggio), ma c’è un’altra possibilità decisamente più
eccitante. E se quello fosse il momento in cui Vedova Nera è stata
sostituita da uno Skrull? Non siamo sicuri del motivo per cui
questa “falsa” Natasha abbia subito tutto ciò che ha passato in
Avengers:
Endgame, ma questo potrebbe essere spiegato approfondendo
qualunque sia il piano dei Marvel Studios in Secret
Invasion. Siamo sicuri che i mutaforma volevano vedere
Thanos sconfitto tanto quanto il resto dell’universo. Quindi, lo
Skrull travestito da Natasha ha fatto “tutto il necessario”.
La redenzione di Guardiano Rosso
Nonostante non sia
chiaramente il miglior padre che Natasha e Yelena potessero
desiderare, Guardiano Rosso trova la sua redenzione a mano a mano
che la storia di Black
Widow procede: alla fine, guadagna il loro perdono e
amore. Descriverlo come un personaggio eccezionale sembra assai
appropriato, dal momento che i fan sono già desiderosi di scoprire
(e vedere) di più sul suo conto.
Alla fine del film, Alexei se ne va
insieme a Yelena, Melina, Taskmaster e le Vedove sopravvissute: ora
è un uomo libero, ma potrebbe tornare nuovamente in azione. È
improbabile che i Marvel Studios vogliano raccontare
storia dal forte impatto politico (soprattutto per quanto riguarda
la Russia), ma Alexei potrebbe comunque formare la sua squadra di
eroi russi mentre cerca di fuggire dall’ombra della Stanza Rossa.
In caso contrario, sarebbe bello vederlo lavorare di più con Melina
e Yelena, ed è ovvio che David Harbour non ha ancora chiuso con il
MCU…
Il ritorno di Taskmaster
Come si evince alla fine del film, Taskmaster è tra i
fuggitivi della Stanza Rossa: anche se danneggiata dopo tutto quel
tempo trascorso sotto il controllo di Dreykov, è improbabile che la
storia del personaggio finisca qui. In effetti, Black
Widow non approfondisce mai realmente il
personaggio…
I
Marvel Studios potrebbero
certamente cambiare le cose: sarebbe interessate usare Taskmaster
come qualcuno che sfrutta la sua ritrovata libertà per diventare un
mercenario o un assassino; un killer silenzioso e mortale
altrettanto formidabile di quello che abbiamo vediamo nel film di
Cate Shortland. Ancora, potrebbe rappresentare una serie minaccia
per diversi personaggi, dal nuovo Captain America a Spider-Man,
fino ad arrivare a Occhio di Falco, e non sarebbe male vederla
unirsi a Yelena – con un nuovo costume – nella serie Disney+ dedicata proprio a Clint
Barton. Si tratta di un villain troppo interessante per sprecarlo
in un’unica apparizione nel MCU…
La prossima missione di Yelena
E a proposito di Hawkeye, la
scena post-credits del film ci mostra che Yelena Belova prenderà di
mira Clint Barton. Manipolata dalla Contessa Valentina Allegra de
Fontaine, è stata spinta a credere che lui sia la ragione per cui
sua sorella è morta: comprensibilmente, Yelena vuole
vendetta.
Siamo
certi che Clint le mostrerà la verità e che questa sarà solo
un’altra tappa di un viaggio molto più ampio per diventare un
supereroe, ma dato che sembra aver lavorato come assassina sin
dagli eventi di Black
Widow, forse la redenzione non fa parte del suo futuro? La
sua controparte dei fumetti è principalmente un cattivo, quindi
potrebbe essere che anche il MCU si appresti ad intraprendere
quella strada… Bisogna però riconoscere cheYelena ha tutte le carte in regola per essere la
nuova Vedova Nera, riempiendo così l’enorme vuoto lasciato dalla
morte di Natasha. Perché, dunque, i Marvel Studios dovrebbero renderla
una cattiva? Tutto dipenderà da quello che sta tramando nell’ombra
la Contessa…
Gli Oscuri Vendicatori
Black
Widow doveva arrivare nelle sale prima di
The Falcon and the Winter Soldier, ma a parte la
cronologia, ora la misteriosa Contessa ha il suo Captain America –
ossia U.S. Agent – e una Vedova Nera che segue i suoi ordini.
Sembra proprio che stia mettendo in piedi una squadra, non
trovate?
Sembra che la Fase 4 stia adottando un approccio opposto alla
Fase 1, questa volta con Val che crea una nuova squadra al posto di
Nick Fury. Per chi lavora rimane un mistero, ma i Marvel Studios potrebbero metterci
del tempo prima di rivelare le loro carte. Di conseguenza, passerà
sicuramente molto tempo prima che la missione di questo personaggio
diventi chiara. Tuttavia, la “formazione” degli Oscuri Vendicatori
nel MCU potrebbe avvenire prima del
previsto…
Il futuro delle altre Vedove
Nel finale di Black
Widow, un certo numero di Vedova Nere appartenenti alla
Stanza Rossa è in grado di fuggire, mentre le posizioni del resto
del gruppo vengono rivelate in modo che anche loro possano essere
liberate dal programma di Dreykov. Ciò implica che molte donne
toste attualmente in circolazione non hanno più nessuno a cui fare
riferimento: siamo sicuri che molte di loro torneranno a una vita
normale, ma ce ne potrebbero anche essere altre che decidano di
continuare a lavorare come assassine o mercenarie.
I fumetti non forniscono troppe
opzioni per personaggi noti come Nat o Yelena, ma potremmo scoprire
di più su queste Vedove nel MCU? Si dice che almeno una di loro
gareggerà nel torneo di combattimento di
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, cosa che
potrebbe essere vera. Oltre a questo? Purtroppo non ci resta da
fare che aspettare e vedere….
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE SEGUE CONTIENE
SPOILER SU BLACK WIDOW
Nella scena post-credits
di Black
Widow (che
abbiamo analizzato in quest’articolo), Yelena Belova incontra
la Contessa Valentina Allegra de Fontaine davanti la tomba di
Natasha Romanoff e pare che la ragazza voglia vendicarsi dell’uomo
responsabile della morte di sua sorella, ossia Clint Barton. È
stato confermato l’anno scorso che Florence Pugh sarebbe tornata nella serie
Hawkeye,
anche se – ovviamente – all’epoca non sapevamo che Yelena avrebbe
preso di mira Occhio di Falco.
In una recente intervista con
Variety, Pugh ha rivelato qualche dettaglio in più su quella
scena, rivelando che è stata girata durante l’inverno 2019, poco
prima che la pandemia di Covid-19 interrompesse le produzioni in
tutto il mondo. “Abbiamo girato quella scena durante i reshoot.
Mi sono ritrovata a girare delle nuove scene con Scarlett e poi,
dopo circa una settimana, abbiamo girato quella scena”, ha
spiegato Flornece. “È stato abbastanza scioccante andare così
avanti con la storia. Ma al tempo stesso è stato bellissimo aver
rivisto Scarlett solo poche settimane prima. Penso che sarebbe
stato molto triste se avessimo girato la scena della tomba mesi e
mesi dopo.”
L’attrice ha poi ammesso che non
sapeva che ci sarebbe stata una scena post-credit con Yelena e ha
cercato di fornire alcuni indizi su come ritroveremo il personaggio
in futuro: “Continuerà a fare ciò per cui è nata. Nonostante
sua sorella non sia più lì con lei, è tornata in azione. Se guardi
il suo costume e il modo in cui è vestita in quella scena, ti
accorgi che si tratta di qualcuno che sta sbocciando.”
“Per me è stato meraviglioso
fare un salto in avanti e scoprire che è sopravvissuta”, ha
aggiunto. “Chiaramente, quella scena imposta una sfida
completamente diversa, dal momento che si tratta di Occhio di
Falco, il partner di combattimento di Natasha. Ovviamente ci sono
state discussioni sul futuro di Yelena, ma non avrei mai immagino
che sarebbe successo così rapidamente.”
Qualcosa ci dice che Yelena
probabilmente tornerà in sé e si renderà conto che la morte di
Natasha non è stata colpa di Clint. In alternativa, è possibile che
diventi una vera cattiva in Hawkeye,
soprattutto se i Marvel Studios stanno pianificando davvero di
introdurre i Dark Avengers nel MCU attraverso il personaggio di
Valentina, che stando anche a quanto visto in
The Falcon and The Winter Soldier, pare si stia occupando
della loro “formazione”…
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
“I
Molti Santi del New Jersey“ della New Line Cinema, è
il tanto atteso prequel della pluripremiata serie HBO “I
Soprano”.
Il film è ambientato negli esplosivi
anni ’60, nell’epoca delle rivolte di Newark (New Jersey) e degli
scontri violenti tra la comunità afroamericana e quella italiana. E
in particolare, è tra i gangster dei rispettivi gruppi, che la
pericolosa rivalità diventa particolarmente letale.
“I
Molti Santi del New Jersey“ è interpretato da
Alessandro Nivola (“Disobedience”, “American Hustle – L’apparenza
inganna”), il vincitore del premio Tony, Leslie Odom Jr.
(“Hamilton” a Broadway, “Assassinio sull’ Orient Express”),
Jon Bernthal (“Baby Driver – Il genio della fuga”,
“The Wolf of Wall Street”),
Corey Stoll (“First Man – Il primo uomo”, “Ant-Man”),
Michael Gandolfini (la serie TV “The Deuce: La via del porno”),
Billy Magnussen (“Game Night – Indovina chi muore stasera?”, “La
grande scommessa”), John Magaro (“L’ultima tempesta”, “Not Fade
Away”), Michela De Rossi (“La terra dell’abbastanza,” la serie TV
“I topi”) con il vincitore dell’Emmy, Ray Liotta (la serie TV
“Shades of Blue”, “Quei bravi ragazzi”) e la candidata all’Oscar
Vera Farmiga (“Tra le nuvole”, i film “The
Conjuring”).
Alan Taylor
(“Thor:
The Dark World“), che ha vinto un Emmy per la regia de
“I Soprano”, ha diretto il film da una sceneggiatura del creatore
della serie David Chase, e Lawrence Konner, basata sui personaggi
creati da Chase. La produzione è di Chase e Konner mentre
Michael Disco, Richard Brener, Nicole Lambert e
Marcus Viscidi sono i produttori esecutivi.
La squadra creativa di Taylor che ha
lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia
Kramer Morgenthau (“Creed
II“, “Thor:
The Dark World“), lo scenografo Bob Shaw (“The Wolf of
Wall Street”, “I Soprano”), il montatore nominato all’Oscar
Christopher Tellefsen (“L’arte di vincere”, “A Quiet Place- Un
posto tranquillo”) e la costumista Amy Westcott (“The Wrestler”,
“Il cigno nero”).
“I
Molti Santi del New Jersey“ è stato girato tra il New
Jersey e New York, e nel film sono presenti diversi personaggi
famosi della serie originale che ha ispirato il film. Andata in
onda per sei stagioni, la serie “I Soprano” – ampiamente
considerata come una delle più grandi e influenti serie drammatiche
televisive di tutti i tempi – è stata premiata con 21 Primetime
Emmy Award, cinque Golden Globe e due Peabody Award, solo per
citare alcuni riconoscimenti.
New Line Cinema presenta, in
associazione con Home Box Office, una produzione Chase Films:
” I Molti Santi del New Jersey”.
Il film sarà distribuito in tutto il
mondo dalla Warner Bros. Pictures.
La storia raccontata in
Black
Widow segue Natasha Romanoff dopo aver infranto
gli accordi di Sokovia in Captain America: Civil War ed essersi riunita con la
sua “famiglia” composta da ex spie russe per abbattere la Stanza
Rossa.
Durante una recente intervista con
MTV News, a Scarlett
Johansson è stato chiesto com’è cambiato il film
nel corso degli anni. L’attrice ha quindi rivelato alcune idee per
altrettante storie alternative a cui lei a Kevin Feige avevano pensato in passato prima
di approdare alla storia incentrata sulla famiglia. Ciò include
anche una versione della storia parecchio strana, quasi
esistenziale, su cui però il boss dei Marvel Studios non era d’accordo.
“C’era una versione che era
molto status quo”, ha spiegato Scarlett. “Yelena e Natasha
erano avversarie e Yelena stava cercando di detronizzarla, come
avviene in una classica storia di spionaggio. Io pensavo: ‘Non
posso tornare a lavorare per questo’. E poi c’era un’altra versione
che avevo sviluppato che era davvero esistenziale, un po’ strana a
dire il vero. E Kevin Feige mi disse: ‘Non credo di poter lavorare
ad una storia del genere’ (ride). Era strana, ma mi
piaceva.”
La Johansson non ha approfondito
cosa riguardasse esattamente la sua proposta di una storia più
esistenziale per Black Widow. Con il passare del
tempo dall’uscita del film, forse si aprirà un po’ di più su ciò
che quella versione avrebbe potuto essere. In ogni caso, è sempre
interessante sentire parlare di versioni alternative dei film
Marvel e delle loro trame.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Dopo aver sparato a zero sul
MCU facendo riferimento a
Black Widow, l’attore Stephen Dorff è
tornato a parlare dei Marvel Studios, in particolare dell’annunciato
reboot di Blade,
franchise che Dorff conosce molto bene, dal momento che
nell’adattamento del 1988 ad opera di Stephen Norrington ha
interpretato Diacono Frost al fianco di Wesley Snipes.
Come sappiamo ormai da tempo, il
protagonista del reboot di Blade
ambientato nell’Universo Cinematografico Marvel sarà il duo volte premio
Oscar Mahershali Ali, che proprio con Dorff ha
recitato nella terza stagione dell’acclamata serie
True Detective, andata in onda nel 2019. Ora, durante
un’intervista con
Zavvi, l’attore ha avuto modo di esprimere cosa pensa in merito
al coinvolgimento di Ali nel progetto.
Stephen Dorff ha
spiegato che, affinché il film funziona, c’è bisogno di una forte
visione creativa, al pari di quella che aveva caratterizzato il
film degli anni ’90 a cui ha preso parte. Tuttavia, ritiene che
Mahershala Ali sia un grandissimo attore.
“Mahershala sarà incredibile nella parte, ma c’è bisogno di una
sceneggiatura forte e di una regia che aiuti ad elevare quel
personaggio, e non solo quale sia la visione della Marvel a proposito di Blade”,
ha dichiarato. “So solo che Mahershala è un attore fenomenale e
che sarà bravissimo nella parte.”
Dorff non è il primo attore del
Blade originale a mostrare supporto nei confronti del
casting di Ali. In passato, infatti, anche Wesley Snipes, inteprete di Eric Brooks nella
trilogia prodotta dal 1998 al 2004,
aveva sostenuto la scelta dell’attore di Moonlight e
Green Book.
Cosa sappiamo su Blade?
È passato più di un anno da
quando Blade è
stato annunciato ufficialmente, tuttavia la Marvel non ha in alcun modo
affrettato lo sviluppo del reboot. Di recente è stato confermato
che i Marvel Studios hanno affidato
a Stacy Osei-Kuffour la sceneggiatura
del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor e
sceneggiatrice per l’acclamata serie Watchmendi
HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di
colore e, secondo quanto riferito, Mahershala Ali è stato direttamente
coinvolto nel processo.
Durante una recente intervista con
Insider, David
Harbour ha espresso il desiderio di tornare nei
panni di Guardiano Rosso, il personaggio interpretato in
Black Widow,
in una storia che lo mostrerebbe dare la caccia a Occhio di
Falco.
La star di Stranger Things ha spiegato di voler continuare a
esplorare la sua relazione con Natasha in qualità di figura paterna
e che, probabilmente, il fatto di inseguire Clint Barton lo
renderebbe di nuovo quel soldato serie che era all’inizio, quando
era stato reclutato in cerca di vendetta.
“Ho due idee”, ha spiegato
l’attore. “Una è vedere Guardiano Rosso tornare al suo apice.
Sarebbe interessante per me. L’altra, invece, è allontanarsi da
questa storia e continuare, invece, ad esplorare il suo rapporto
con Natasha. Forse non sa come sono andate realmente le cose su
Vormir. Forse ha sentito cose sbagliate e proprio per questo vuole
vendicarla. Potrebbe davvero funzionare.”
In un’altra intervista con
Collider, invece, David
Harbour ha poi rivelato che, effettivamente, ci sono
state delle discussioni in merito ad un ritorno di Guardiano Rosso
nel MCU, ma che nulla di concreto è
stato ancora deciso.
“Ci sono state delle discussioni
in merito ad alcune cose”, ha spiegato. “Eravamo piuttosto
concentrati su Black Widow, in realtà. Hanno un sacco di cose
tra le mani e un sacco di cose diverse che si stanno preparando ad
esplorare. Diciamo che sono state discussioni che non hanno dato un
senso reale a cosa sarebbe successo dopo. Eravamo focalizzate su
questo film. Diciamo che erano speculazioni su eventuali
possibilità…”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.