Russell Crowe si è
unito al cast di Thor: Love
and Thunder della Marvel, affiancando Chris Hemsworth, che riprende il suo ruolo di
Dio del tuono, Natalie Portman, che torna a essere
Jane Foster, e Christian Bale, che interpreterà il
cattivo.
Il casting di Crowe è stato tenuto
nascosto fino a questo momento, ma le foto rubate dal set in
Australia non hanno permesso allo studio di mantenere ulteriormente
il segreto, tanto che ha confermato a
Deadline la notizia.
Gli addetti ai lavori dicono che
Crowe è una delle tante sorprese che saranno nel film, con
Matt Damon che ha anche confermato di riprendere
il suo cameo da Thor: Ragnarok. Taika
Waititi torna a dirigere il film mentre i dettagli della
trama sono stati tenuti nascosti. Il film uscirà il 6 maggio
2022.
Jake Gyllenhaal è, senza
dubbio, uno degli attori più apprezzati e famosi di
Hollywood. Ha lavorato con alcuni dei registi più
importanti e, dopo aver recitato in film che sono diventati
classici come Donnie Darko e I Segreti di Brokeback
Mountain, si è affermato come uno degli attori migliori del
cinema americano. Siamo tutti in attesa di vedere Jake Gyllenhaal
di nuovo sul grande schermo: intanto, ecco dieci curiosità su di
lui.
Jake Gyllenhaal: i film e la
carriera
1. Jake Gyllenhaal è figlio
d’arte. Ci sono tante famiglie d’arte famose a Hollywood: i
Barrymore, gli Eastwood, i Coppola. Ma chi conosce i Gyllenhaal?
Prima che Jake e Maggie intraprendessero le rispettive carriere sul
grande schermo, i genitori stavano già lavorando nel mondo del
cinema. Il padre, Stephen Gyllenhaal, cominciò a fare il regista
alla fine degli anni settanta. La sua prima moglie (la madre di
Jake e Maggie), Naomi Foner Gyllenhaal, fa la sceneggiatrice e la
produttrice. Anche la seconda moglie, inoltre, lavora nel cinema.
Ma non solo i genitori: la madrina di Jake è Jamie Lee Curtis, e il
suo padrino è Paul Newman.
2. Jake Gyllenhaal: i film degli
inizi. Il primo ruolo cinematografico è arrivato, per Jake
Gyllenhaal, con il film Scappo dalla Città – La vita, l’amore e
le vacche. Nel film, interpreta il ruolo del figlio di Billy
Crystal. È tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni
Duemila che la sua carriera subisce un’impennata, con Cielo
d’ottobre (1999) e Donnie Darko (2001), film grazie al
quale diventa veramente famoso. I titoli più importanti degli anni
seguenti sono Fuga da Seattle (2002), Moonlight Mile –
Voglia di ricominciare (2002), The Day After Tomorrow –
L’alba del giorno dopo (2004), I segreti di Brokeback
Mountain (2005), Poof – La prova (2005), Zodiac (2007), Prince of Persia – Le sabbie del
tempo (2010), Amore e altri rimedi (2010).
Jake Gyllenhaal: filmografia
recente
3. Jake Gyllenhaal: filmografia
recente. Nel secondo decennio degli anni Duemila, Jake
Gyllenhaal è davvero uno degli attori più famosi di Hollywood, e
recita in un film dopo l’altro, molti di questi sono successi
commerciali. Si comincia da Source Code (2011), Prisoners (2013), Enemy (2013),
Lo sciacallo – Nightcrawler (2014), Accidental
Love (2015),
Southpaw – L’ultima sfida (2015),
Everest (2015). Il 2016 è l’anno di Animali
Notturni, nel 2017 Jake Gyllenhaal recita in Life: Non
oltrepassare il limite, Okja e Stronger – Io sono il
più forte. Nel 2018 è protagonista di Wildlife, al fianco di
Carey Mulligan e diretto da
Paul Dano, all’esordi alla regia. Nello stesso anno è
protagonista di The Sisters Brothers e Velvet Buzzsaw
ma è
Spider-Man: Far from Home a segnare un successo al block
office. L’attore interpreta Quentin Beck nel nuovo film Marvel Studios. Nel 2020 prende parte alla
puntata del Saturday Night Live “John Mulaney/David Dyrne. Nel 2021
l’attore presterà la voce a Jim Prescott nell’annunciato sequel
Spirit Untamed. Nello stesso anno invece sarà protagonista
in The
Guilty nei panni di Joe Bayler. Sarà inoltre protagonista
di Ambulance. Nel 2022 invece interpreterà Sonny Lofthus
nel film tv The Son.
Jake Gyllenhaal in The
Division
L’attore sarà inoltre trai
protagonisti di The Division,
l’attesissimo adattamento cinematografico dell’omonimo
videogioco.
4. Jake Gyllenhaal e i film
mancati. Oltre a film celebri, nella carriera di Jake ci sono
stati parecchi ruoli mancati, molti dei quali per blockbuster di
enorme successo. Il primo di questi è stato Avatar. In
molti si sono sorpresi per il fatto che l’attore principale del
film fosse relativamente sconosciuto. Ebbene, i preferiti per la
parte erano ben altri: Jake Gyllenhaal e Matt Damon, i quali furono
però scartati per questioni di budget. Ma non c’è stato solo
Avatar. Quando Tobey Maguire subì un infortunio, la sua
partecipazione al Spider-Man 2 era incerta, e Jake
Gyllenhaal era tra i preferiti nel caso ci fosse stato bisogno di
un sostituto. Inoltre, nel 2005, Jake era in lizza per il ruolo di
Bruce Wayne nel film di Christopher Nolan Batman Begins.
Peggio di così? Gyllenhaal ha mancato anche il ruolo di Frodo
Baggins nella trilogia de Il Signore degli Anelli.
La fidanzata di Jake Gyllenhaal ?
L’attuale fidanzata dell’attore è la
modella francese Jeanne Cadieu, 24 anni e fisico slanciato. Pare
che la bella bruna a conquistato il cuore del tenebroso americano.
A dividerli solo gli anni, lui 40 anni.
Jake Gyllenhaal: fisico portentoso
in Southpaw
5. Jake Gyllenhaal in
Southpaw: un
allenamento intensivo. Prima di interpretare il ruolo di pugile
in Southpaw, Jake Gyllenhaal non aveva alcuna esperienza nel
pugilato. A proposito dell’esperienza, l’attore ha raccontato: “Ero
terrorizzato all’idea di sembrare un idiota. (…) Avevo cinque mesi
per imparare, e so che mi ci vuole parecchio tempo per imparare a
fare qualcosa di nuovo. (…) Quindi, decisi di allenarmi due volte
al giorno pensando che mi avrebbe dato un certo vantaggio: sarebbe
stato come allenarmi per dieci mesi. E l’allenamento, a quanto
pare, fu particolarmente intenso: mille flessioni al giorno, cinque
miglia di corsa, e un intensivo allenamento di pugilato.
Jake Gyllenhaal su Instagram
6. Jake Gyllenhaal non ha
Instagram. Jake Gyllenhaal non è attivo sui social media, e ne
ha spiegato il perché: “Per me, è una conseguenza del fatto che
abbiamo smartphone, che ci consumano: guardiamo sempre in basso.
Nessuno guarda in su. E prendo la cosa seriamente (…). Credo che
voglia dire qualcosa di davvero importante, e anche un po’
spaventoso.”
7. Jake Gyllenhaal ha studiato il
Buddismo alla Columbia University. Ona cosa alla quale sembra
che Jake lavori costantemente, è la riflessione su di te. È per
questo motivo che, tempo fa, si è messo in cerca di un corso da
frequentare alla Columbia University che lo aiutasse in questo
senso. A quanto pare, l’unico corso che davvero attirò la sua
attenzione fu quello sul Buddismo. “Sono un grande sostenitore
della continua riflessione personale” ha raccontato.
Jake Gyllenhaal: altezza
8. Jake Gyllenhaal si chiama in
realtà Jacob Benjamin Gyllenhaal, ed è nato il 19 dicembre 1980
a Los Angeles. Ha 37 anni, ed è alto 1.83 metri.
Jake Gyllenhaal: nudo con Anne
Hathaway per Entertainment Weekly
9. Jake Gyllenhall nudo in
copertina ai tempi di Amore e altri rimedi. Nel film,
infatti, entrambi avevano recitato nudi. Per
Anne Hathaway, a quanto pare, fu una sfida: “Non vado in
spiaggia in bikini per una ragione” raccontò al Entertainment
Weekly, “e ho pensato, ‘Ok, avrò il controllo della cosa. Lo
farò come si deve, mi scoprirò l’ultimo minuto, e mi rimetterò la
vestaglia tra un ciak e l’altro.’ Ma poi scoprii che, ogni volta
che mi rimettevo la vestaglia, questa rovinava il trucco sul corpo,
e la cosa aggiungeva venti minuti in più alle riprese.” I due hanno
posato nudi insieme per un servizio e per la copertina della
rivista, nel novembre 2010.
10. Taylor Swift e le sei canzoni
su Jake Gyllenhaal. Taylor è famosa per l’utilizzo delle
proprie esperienze personali nelle proprie canzoni, al punto che i
fan cercando indizi nascosti sulle sue relazioni ad ogni uscita di
una nuova canzone. A quanto pare, in molti credono che Jake
Gyllenhaal sia l’oggetto di addirittura sei canzoni di Taylor
Swift, nonostante i due si siano frequentati solamente dall’ottobre
2010 al gennaio 2011. Tra le canzoni incriminate, ci sarebbero
State of Grace, Red, All Too Well, Sad Beautiful Tragic, We Are
Never Ever Getting Back Together e Begin Again.
Le guerre Tong stanno tornando e
questa volta sono più cruente e spietate che mai. Dopo il grande
successo della prima stagione, trasmessa da Sky la scorsa estate,
da martedì 30 marzo alle 21.15 su Sky e NOW TV arriva Warrior
2, con i nuovi episodi della seconda
stagione di Warrior, il
“kung-fu drama” prodotto da Cinemax (HBO) e basato su alcuni
scritti del leggendario artista marziale, attore, regista e
produttore Bruce Lee. Con extra, il programma fedeltà di Sky, i
clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema vedranno i primi
episodi prima di tutti on demand nella sezione extra.
La figlia Shannon Lee, già
produttrice della prima stagione, costruisce, quindi, un seguito al
racconto a cui il padre aveva tanto sognato di dare vita: una serie
tv a metà fra action e denuncia sociale, sulla condizione degli
immigrati cinesi in America alla fine dell’800.
Nel primo capitolo della serie Ah
Sahm (Andrew Koji, Fast & Furious 6), prodigio delle arti marziali
che arriva a San Francisco dalla Cina alla ricerca della sorella
scomparsa, diventa in breve l’uomo di fiducia di una delle tong più
potenti di Chinatown, le famiglie cinesi dedite al crimine
organizzato. Ed è sempre da quella San Francisco di fine ‘800 che
riprende il racconto adrenalinico e coinvolgente della seconda
stagione di Warrior.
Attanagliate dal sempre più
radicato razzismo anti-cinese dell’epoca, le tong rivali Hop Wei e
Long Zii si trovano a lottare per il dominio di Chinatown in un
clima doppiamente ostile, fatto di minacce e tensioni. Dopo essere
miracolosamente sopravvissuto alla resa dei conti (nel finale della
prima stagione), Ah Sahm è tornato con l’Hop Wei, determinato a
vendicarsi sul nuovo leader di Long Zii, Mai Ling (Dianne Doan,
Vikings), la sorella che aveva tanto cercato e per cui aveva messo
a rischio la propria vita. Tra i locali disordini politici e la
crescente violenza delle bande, le tensioni a Chinatown minacciano
di trasformarsi in un guerra su vasta scala che aumenterà la posta
in gioco e metterà alla prova la capacità di sopravvivenza di
tutti.
Il successo della serie è anche
dovuto al formidabile cast capitanato dall’attore britannico di
origini giapponesi Andrew Koji nei panni del protagonista, insieme
a Kieran Bew (The Street), Olivia Cheng (Marco Polo), Dianne Doan
(Vikings), Dean Jagger (Il Trono di
Spade), Langley Kirkwood (Invictus – L’invincibile), Hoon Lee
(Banshee – La città del male), Christian McKay (Io e Orson Welles),
Joe Taslim (Fast & Furious 6), Jason Tobin (The Fast & the Furious:
Tokyo Drift), Joanna Vanderham (The Paradise), Tom Weston-Jones (Copper) e Perry Yung
(The Knick).
La seconda
stagione di Warrior (10X60’)
è prodotta da Cinemax (HBO), creata da Jonathan Tropper e Justin
Lin, produttori esecutivi Jonathan Tropper, Shannon Lee.
Sono terminate da pochi giorni le
riprese di Toilet,
film scritto, diretto ed interpretato da
Gabriele Pignotta,protagonista unico
sullo schermo, commediografo teatrale prolifico di
commedie di grande successo, al suo terzo lungometraggio come
regista (Ti Sposo Ma Non Troppo, Ötzi e il Mistero del
tempo, vincitore del 48°Giffoni Film Festival) e al quinto
come sceneggiatore.
Toilet,
un film che affronta la sfida di raccontare una storia ironica ed
emozionante attraverso un solo attore in un’unica location dove gli
altri personaggi intervengono solo attraverso le numerose
telefonate, è una produzione Fenix Entertainment
SpA e Vision Distribution e sarà distribuito prossimamente
da Vision Distribution.
Ad arricchire il cast l’amichevole
partecipazione di Francesco Pannofino e
Lillo, rispettivamente voci-off del Maresciallo
dei Carabinieri e di Roberto, il socio del nostro sventurato
protagonista.
Durante il primo episodio di
The Falcon and the Winter Soldier, Bucky
Barnes si reca ad un appuntamento con una donna e menziona di aver
visto molte “foto di tigri” sulle app di appuntamenti che ha usato
(qualcosa che sarebbe più probabile vedere sui profili degli
uomini).
Ciò ha portato alla nascita di
numerose speculazioni secondo cui l’ex assassino dell’HYDRA
interpretato da Sebastian Stan potrebbe essere
bisessuale. Per quanto possa apparire come una forzatura,
NME ha comunque voluto chiedere delucidazioni a Malcolm
Spellman, showrunner della serie. “Non mi voglio
sbilanciare, ma continuate a guardare”, ha risposto Spellman,
lasciando intendere che nei prossimi episodi verrà finalmente
chiarito l’orientamento sessuale di Bucky.
Se la bisessualità di Bucky dovesse
essere confermata, sarebbe certamente una mossa coraggiosa da parte
della Marvel far intraprendere al
personaggio questo tipo di percorso. Tuttavia, il materiale
promozionale della serie ha spinto numerosi fan a chiedersi se la
serie non possa intavolare anche qualche barlume di romanticismo
nelle dinamiche tra Bucky e la Sharon Carter di
Emily Van Camp.
Naturalmente, soltanto il tempo ci
fornirà tutte le risposte del caso. Le teorie circa la presunta
bisessualità di Bucky derivano dal fatto che i fan del MCU hanno sempre sostenuto una
potenziale ship tra il Soldato d’Inverno e lo Steve Rogers di
Chris Evans: nel corso degli anni, infatti,
sono in molti ad aver voluto leggere la loro non come una semplice
amicizia profonda, ma come una vera e propria relazione
romantica.
Lo scorso weekend è arrivato online
il primissimo
trailer ufficiale di The Suicide
Squad, l’atteso cinecomic DC diretto da James Gunn che riporterà sul grande schermo la
Task Force X dopo il controverso tentativo del 2016 ad opera di
David Ayer.
Screen Rant ha raccolto i più importanti dettagli sulla storia
e sui personaggi del film emersi proprio grazie al trailer. Noi
abbiamo selezionato i 10 più interessanti. Ve li proponiamo di
seguito:
Una seconda Task Force X
Un dettaglio chiave
nascosto nella prima scena del trailer con Amanda Waller conferma
l’esistenza di una seconda Task Force X. Mentre Waller comunica con
il gruppo guidato da Rick Flag tramite un walkie-talkie, un monitor
nelle vicinanze ci mostra un’altra squadra pronta ad entrare in
azione, composta da Captain Boomerang, TDK, Savant, Javelin e molti
altri.
Quest’altro team si trova a bordo di
un veicolo militare completamente diverso dal grande autobus blu
guidato da Rick Flag all’inizio del trailer. Ciò conferma che
l’intero cast sarà diviso in due per la maggior part del film.
Harley Quinn è stata catturata
All’inizio del trailer, la
missione del team guidato da Rick Flag sembra essere quella di
salvare Harley Quinn, che a quanto pare è stata catturata dai
nemici. Bloodsport è d’accordo con il cambio
di programma, mentre Rick Flag insiste sul fatto che nessun membro
della Task Force X deve essere lasciato indietro (ricordiamo che i
due avevano lavorato insieme anche nel precedente film).
Tuttavia, Peacemaker non riesce a credere che la loro
missione venga compromessa per una tipa come Harley Quinn.
Grazie ad altri dettagli contenuti nel trailer, è ipotizzabile che
la Mattacchiona sia stata sequestrata dal malvagio governo militare
di Corto Maltese, guidato dal vile Silvio Luna.
Il Savant di Michael Rooker mostra le sue abilità
Naturalmente, il primo
trailer non concentra la sua attenzione esclusivamente sulla
missione di Harley Quinn. Ad un certo punto, infatti, ci spostiamo
verso i confini di una prigione di massima sicurezza.
Come i più esperti sapranno, Amanda
Waller raccoglie i membri della Task Force X scegliendo tra i più
pericolosi criminali esistenti: ciò è valido, ovviamente, anche per
il Savant di Michael Roocker, che aveva già lavorato con Gunn in
Slither e nei film dedicati ai Guardiani della Galassia. Nei
fumetti DC, Savant è un esperto hacker e un vigilante digitale, ma
a quanto pare, grazie a The Suicide
Squad, aggiungerà una serie di nuove abilità al suo
curriculum.
Il Weasel di Sean Gunn
Il primo trailer di The Suicide
Squad ci mostra finalmente il personaggio di Weasel
interpretato da Sean Gunn. La prima volta che lo vediamo, Weasel è
intento a leccare la finestra di vetro della cella nella quale è
stato rinchiuso, prima di rendersi conto di essere osservato e di
decidere di fermarsi.
Nei fumetti DC, Weasel (il cui vero
nome è John Monroe) è un assassino che indossa un costume da
animale, ma nel film di Gunn è stato invece trasformato in una
grottesca bestia antropomorfa. È come se fosse il
Rocket Raccoon della situazione, ma decisamente meno
tenero.
L’interrogatorio di Thinker
Uno dei momenti più
elettrizzanti del trailer di The Suicide
Squad è sicuramente l’interrogatorio di Thinker,
interpretato da Peter Capaldi. Rick Flag e Bloodsport dicono a
Thinker che fornirà informazioni fasulle alla squadra, impedendole
di completare la missione,allora morirà.
La scena è ovviamente carica di
ironia, tuttavia Thinker non è un membro fidato della Task Force X.
Forse Peter Capaldi incontrerà l’unità di Flag a metà della loro
missione, quindi si unirà a loro in tempo per salvare Harley
Quinn.
Schierare le truppe
Mentre il team di
Bloodsport si lancia in battaglia, un’enorme presenza militare
guidata dal Generale Suárez interpretato da Joaquín Cosío inizia a
convergere. Questa sarebbe la guardia armata di Silvio Luna, il
tirannico presidente di Corto Maltese interpretato da Juan Diego
Botto.
Con la Task Force X apparentemente
inviata per eliminare il dittatore sudamericano, questo momento del
trailer dimostra che la confusa fusione tra cattivi e vigilanti è
decisamente svantaggiata.
Bloodsport è il Leader
Nel trailer c’è una scena
in cui Peacemaker e Bloodsport avanzano nella giungla con
Ratcatcher 2 al seguito, con il primo che ricorda al secondo le sue
responsabilità in quanto leader. In questa fase, Rick Flag si trova
altrove, o probabilmente deve ancora unirsi a Bloodsport e agli
altri. In ogni caso, è interessante notare come il personaggio di
Elba sia considerato il secondo in comando. Grazie a questa scena,
Peacemaker stabilisce ufficialmente l’inclinazione comicamente
patriottica del suo personaggio.
Alice Braga è Sol Soria
Si tratta di un’occhiata
rapidissima, ma il trailer di The
Suicide Squad ci mostra anche la Sol Soria di Alice Braga
che brandisce un fucile all’interno di un palazzo opulento. Sol
Soria è il leader del movimento di resistenza locale sito a Corto
Maltese, contrario da sempre alla guida di Silvio Luna.
Naturalmente, questo la rende una riluttante alleata della più
stravagante Task Force X.
King Shark mostra la sua forza
Nel primo trailer di The
Suicide Squad fa la sua apparizione anche King Shark, che
spezza a metà un soldato dell’esercito di Corto Maltese a mani
nude. Sullo sfondo di una violenta tempesta, questo grande momento
è visivamente sbalorditivo e dimostra la forza cruda e
incontrollabile del personaggio, che nella versione originale è
stato doppiato da Sylvester Stallone.
Il debutto di Starro nel DCEU
La grande rivelazione del trailer di
The Suicide
Squad è l’arrivo bel DCEU di Starro. La sua presenza nel
film era già stata anticipata in passato, ma ora sappiamo che sarà
la principale minaccia: abbatterà edifici e distruggerà tutto ciò
che i suoi cinque arti possono raggiungere.
Il trailer non spiega la storia
delle origini di Starro nel DCEU, ma dato che appare sull’isola di
Corto Maltese, il “folle kaiju” potrebbe essere un esperimento
della struttura nazista di Silvio Luna, nonché il vero motivo per
cui la Task Force X è stata scelta per la missione. Il design
è molto fedele a quello dei fumetti DC, e se nel film manterrà la
sua tradizionale capacità di manipolare le menti altrui, allora
questo potrebbe spiegare perché viene reclutata una seconda Squadra
Suicida.
La data di uscita di
Black
Adam è stata finalmente rivelata. È dal lontano
2008 che Dwayne
Johnson sta tentando di portare sul grande
schermo le avventure dell’anti-ero della DC Comics. Nel 2014
l’attore è stato ufficialmente scelto per il ruolo e all’epoca si
parlò spesso di un suo possibile debutto in Shazam! con
Zachary Levi (di fatto mai accaduto).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non
pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre,
la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e
costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio, al punto che
fino ad oggi non era stata associata al film alcuna data di
uscita.
Tuttavia, negli ultimi mesi gli
sviluppi attorno al film non hanno fatto altro che aumentare, con
l’annuncio del cast completo che annovera, oltre a Johnson, anche
Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro
ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà
Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Nella giornata di ieri, Dwayne
Johnson ha annunciato via Instagram
la nuova data di uscita di Black
Adam: il film arriverà nelle sale americane il 29
luglio 2022. L’attore ha condiviso un video in cui il logo del film
appare sugli schermi di Times Square, accompagnato dalla sua voce
che recita l’ormai celebre tagline: “La gerarchia del potere
nell’universo DC sta per cambiare.”
Con l’uscita di Black
Adam fissata ufficialmente per il 2022, l’anno
prossimo avremo ben quattro cinecomic DC pronti ad arrivare nelle
sale: oltre al film con “The Rock”, infatti, nel 2022 verranno
distribuiti anche The
Batman (4 marzo), The Flash (4 novembre) e Aquaman
2 (16 dicembre).
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Black
Adam è stato affidato alla regia
di Jaume Collet-Serra(Orphan,
Paradise Beach – Dentro l’incubo). Le riprese
del film dovrebbero partire il prossimo mese. Il progetto originale
della Warner Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni
duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam! è
collegato a Black
Adam“, aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”
Nessuno può negare che esista una
certa somiglianza fisica tra Sebastian Stan e Mark Hamill, soprattutto se si pensa a quando
l’attore statunitense era più giovane e ha interpretato Luke
Skywalker nei film della trilogia originale di Star Wars. Ecco perché i fan non hanno mai
smesso di sostenere un possibile casting della star di The Falcon and the Winter Soldier in un
eventuale progetto dedicato all’iconico personaggio.
Una versione più giovane del
personaggio di Luke Skywalker è apparsa a sorpresa nel finale della
seconda stagione della serie tv
The Mandalorian. Sarebbe potuta essere l’occasione
perfetta per affidare finalmente il ruolo a Stan, ma la Disney ha
preferito optare per un “ringiovanimento digitale” (l’ormai famosa
tecnica del de-aging) dello stesso Hamill. Tuttavia, se il
personaggio di Luke dovesse ritornare al centro della scena in un
eventuale progetto futuro, è chiaro che sarà un altro attore a
prendere il posto di Hamill. E se dovesse trattarsi proprio di
Stan?
Intervistato da
Good Morning America in occasione della promozione di The Falcon and the Winter Soldier (disponibile su
Disney+), Sebastian Stan ha commentato la possibilità di
interpretare Luke Skywalker in futuro, spiegando: “Beh… se sarà
Mark Hamill a chiamarmi personalmente e a dirmi che si sente pronto
a condividere il ruolo con me, allora ci crederò. Fino ad allora,
non crederò a niente.”
Ad oggi non possiamo sapere né
quali siano i piani della Lucasfilm nei confronti del personaggio
di Luke Skywalker (ci sono ancora diverse lacune nella storia del
personaggio che devono essere colmate), né tantomeno se Sebastian Stan – al di là di quello che i fan
vorrebbero vedere – abbia mai discusso della parte con la casa di
produzione. Inoltre, è probabile che nulla si concretizzerà
nell’immediato futuro, considerati gli impegni dell’attore con il
Marvel Cinematic Unvierse.
A seguito delle nomination ai
Premi David di Donatello 2021, edizione 66 del
prestigioso premio, che si sono svolte il 26 marzo scorso, il
regista Gabriele Muccino ci ha tenuto ad esprimere
il suo disappunto per le mancate candidature al suo film, Gli
anni più belli. Ecco il tweet del regista:
Come si evince dallo stesso tweet di
Muccino, il film non è stato completamente ignorato dall’Accademia
e dalla sua giuria, visto che sia Micaela Ramazzotti che Claudio
Baglioni sono stati nominati, rispettivamente nelle
categoria di Migliore attrice protagonista e Migliore canzone
originale. Tuttavia il regista avrebbe sperato di comparire in una
delle categorie principali, per la migliore regia e il miglior
film, si suppone.
Gli
anni più belli è uscito in sala il 13 febbraio 2020,
riscontrando subito un buon successo di pubblico. Il film, come
molti arrivati in quel periodo, ha subito poi una brusca battuta
d’arresto a causa della chiusura delle sale, tuttavia è stato trai
titoli proposti nell’estate del 2020 nelle poche settimane di
apertura dei cinema. Anche in questo caso il pubblico ha premiato
il film di Muccino.
I Premi David di Donatello
66 saranno assegnati il prossimo 11 maggio in una
cerimonia che sarà trasmessa in prima serata da Rai Uno, con
Carlo Conti che presenterà l’evento.
Zack Snyder ha spiegato perché Darkseid ha
dimenticato dove fosse l’Equazione dell’Anti-vita in Justice
League. La versione theatrical del cinecomic è stata
distribuita nelle sale nel 2017 ed è stata accolta in maniera
negativa tanto dalla critica quanto dal pubblico. Quella versione
aveva fatto di Steppenwolf il cattivo principale della storia e
conteneva soltanto un velato riferimento a Darkseid.
In seguito all’uscita del cinecomic,
molti fan hanno chiesto – e poi ottenuto – la distribuzione del
taglio originale del cinecomic ad opera di Zack Snyder, che all’epoca aveva dovuto
abbandonare la produzione per un lutto familiare. La
Snyder Cut di Justice
League è arrivata in tutto il mondo, direttamente
in streaming, lo scorso 18 marzo, e ci ha finalmente regalato il
film che Snyder aveva sempre avuto intenzione di realizzare. Tra i
personaggi che hanno ricevuto un adeguato approfondimento figurano
sia Cyborg che Flash, ma ovviamente anche Darkseid è finalmente
diventato l’antagonista centrale che tutti i fan avevano sempre
bramato.
Nella Snyder
Cut, nella famosa sequenza denominata “History Lesson”,
viene rivelato che l’Equazione dell’Anti-vita si trova sulla Terra.
Tuttavia, il film non spiega in maniera esplicita come Darkseid
avrebbe in seguito dimenticato la sua posizione. Ora, Zack Snyder è intervenuto per chiarire la
questione. Il regista, infatti, in risposta alla domanda di un fan
su Vero (via KnightFleck/Twitter),
ha spiegato che il Tiranno di Apokolips ha dimenticato la posizione
dell’equazione a causa delle ferite subite dopo aver combattuto
contro i difensori della Terra.
“È quasi morto quando è tornato
all’apocalisse”, ha spiegato Snyder. “Era al centro di una
lotta per il potere. È passato molto tempo prima che fosse di nuovo
in una posizione di potere. Da allora tutti quelli che erano stati
con lui erano stati uccisi”.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Che cos’è l’Equazione Anti-Vita e da
dove viene? Ecco cosa cerca Darkseid in Justice
League Snyder Cut.
Nel film
Sappiamo ormai molto bene che la
Justice League Snyder Cut ha ripristinato la trama e
la visione del film che aveva il suo regista originale,
Zack Snyder. La versione di Joss
Whedon aveva completamente eliminato il personaggio di
Darkseid, che invece per Snyder è il villain principale, mentre
Steppenwolf è soltanto un suo generale, come accade nei
fumetti.
Ripristinare Darkseid ha significato
rimettere in piedi la sua missione, ovvero entrare in possesso
dell’Equazione Anti-Vita che, ha scoperto, essere sulla Terra.
Questo spiega le invasioni del tiranno di Apokolips al nostro
Pianeta.
Cos’è l’Equazione Anti-Vita
Ma cos’è l’Equazione Anti-Vita? Nei
fumetti di Jack Kirby conferisce a chi la
impara il potere di dominare la volontà di tutte le razze
senzienti. È chiamata “Equazione dell’Anti-vita” perché «se sei
sotto il completo controllo di qualcuno, non sei veramente
vivo!».
Nel film non è troppo diverso:
l’equazione serve a Darkseid per assoggettare tutti i popoli del
multiverso, essendo essa in grado di assoggettare spazio e tempo e
togliere la volontà agli essere senzienti. Sembra dunque che i
Parademoni che combattono al fianco di Steppenwolf siano in effetti
proprio questi esseri privati del libero arbitrio.
Da dove nasce l’ispirazione?
Sembra interessare notare che
l’ispirazione per l’Equazione Anti-Vita viene dal mondo filosofico
e matematico. Si tratta a tutti gli effetti di una equazione
matematica che si ispira al lavoro di Friedrich Nietzsche e alla
sua equazione aristocratica: « buono = aristocratico = potente
= bello = felice = caro agli dèi ».
La prima volta che viene nominata
nei fumetti è il novembre del 1971, su Forever People n. 5,
ma la versione più recente è quella presentata nella miniserie
del 2005 Sette Soldati della Vittoria: Mister
Miracle da Grant Morrison…
La formula
Ecco la formula dell’Equazione
Anti-Vita:
«solitudine + alienazione +
paura + disperazione + autostima ÷ derisione ÷ condanna ÷
incomprensione x senso di colpa x vergogna x insuccesso x giudizio
n=y dove y=speranza e n=follia, amore=bugie, vita=morte, io=lato
oscuro»
Le riprese di
Spider-Man: No Way Home si sono ufficialmente
concluse, ma un dettaglio emerso direttamente dal set potrebbe
alludere al tanto chiacchierato coinvolgimento di Andrew Garfield. Il film, che segnerà la terza
avventura del Peter Parker di Tom
Holland nel MCU, è atteso nelle sale per il
prossimo dicembre.
Al momento non si conoscono i
dettagli sulla trama, ma è facile intuire che il film riprenderà da
dove si era interrotto
Spider-Man: Far From Home, quindi dalla rivelazione
della vera identità dell’Uomo Ragno al mondo intero, con Peter
incastrato per l’omicidio di Mysterio (Jake
Gyllenhaal). È da tempo ormai che si parla del fatto
che No
Way Home approfondirà il concetto di Multiverso, teoria
supportata dall’enorme numero di attori provenienti dai passati
franchise dedicati a Spider-Man che – secondo i ben informati –
dovrebbero avere un ruolo nel film. Oltre a Jamie Foxx (Electro) e Alfred Molina (Doctor Octopus), pare che in
No Way
Home appariranno anche Tobey Maguire e Andrew Garfield, che hanno interpretato
l’iconico supereroe nei franchise diretti rispettivamente da Sam
Raimi e Marc Webb.
Ovviamente, sia la Marvel che Holland hanno più e più
volte dichiarato che non sarà così, ma sappiamo quanto la Casa
delle Idee ci tenga ad evitare qualsiasi tipo di anticipazione in
merito alla trama del suoi film, soprattutto se si tratta di
elementi così importante ai fini della storia. Tuttavia, secondo
alcuni fan un nuovo indizio a sostegno del coinvolgimento – nello
specifico – di Garfield, sarebbe nascosto nei regali che il cast e
la troupe di
Spider-Man: No Way Home ha ricevuto proprio in
occasione della fine delle riprese.
Alcune foto di questi preziosi
regali sono state condivise online dall’attore Jordan Foster. Subito, i fan più attenti hanno
notato quella che dovrebbe essere una maglietta con una foto del
costume di Spider-Man indossato da Garfield in
The Amazing Spider-Man. Tuttavia, poco dopo Foster ha
cancellato il suo post, nonostante le foto sia state subito salvate
e condivise via Twitter dall’account
Spider-Man: No Way Home News. È importante sottolineare che
questa non è assolutamente una conferma che Garfield sarà presente
in No Way
Home, anche se è impossibile non porsi alcune domande dopo
aver visto le foto in questione.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Non può che definirsi intrepido il
fan del MCU entrato ufficialmente nel
Guinness World Record per aver visto Avengers:
Endgame ben 191 volte. A partire da Iron Man del 2008, l’universo cinematografico ha
sviluppato attraverso 23 film gli archi narrativi di un
impressionante numero di personaggi. Alcuni dei più grandi hanno
trovato una loro conclusione proprio grazie al cinecomic di
Anthony e Joe Russo, passato
alla storia ormai come il culmine della Saga dell’Infinito.
Prima della sua uscita in sala nel
2019, Endgame era
probabilmente uno dei film più attesi della storia. Da allora, è
diventato uno dei film con il maggior incasso di tutti i tempi,
arrivando a superare addirittura il record infranto precedentemente
da Avatar di James Cameron (che proprio di recente ha
riguadagnato il titolo di film più visto di sempre grazie ad una
nuova release in Cina). Indipendentemente da ciò, molte persone
hanno visto Endgame
più e più volte in sala, e oggi sappiamo chi è il fan che è
riuscito a battere il record per il maggior numero di visioni
complessive.
Secondo il
Guinness World Records, il personal trainer Ramiro
Alanis, grandissimo fan del MCU residente in Florida, ha
battuto il record per il maggior numero di volte in cui si è recato
al cinema per vedere lo stesso film, in questo caso Endgame:
ben 191! Qualche settimana fa Alanis ha celebrato l’importante
risultato attraverso il suo account
Twitter, dove ha persino condiviso una foto che lo ritrae
insieme ad alcuni membri del cast del film, ossia
Chris Evans (Captain America), Josh Brolin (Thanos), Jeremy Renner (Occhio di Falco), Zoe Saldana (Gamora) e Don Cheadle (War Machine).
Un fan ha visto Avengers: Endgame,
al cinema, ben 191 volte!
Parlando con Guinness, Alanis ha
spiegato che il suo personaggio preferito è Steve Rogers/Captain
America, perché incarna un ammirevole serie di valori. Ha
continuato dicendo che i film dei Marvel Studios“ci insegnano messaggi
profondi sulla vita, la cultura e la società” e che, come Cap,
aiutare le persone è qualcosa che gli sta molto a cuore. Alanis
ebbe l’idea di guardare Endgame
191 volte dopo aver appreso che lo YouTuber NemRaps aveva visto
Infinity
War ben 100 volte, battendo il record.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel
cast del film – tra gli altri – figurano Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Fiore all’occhiello della città di
New York, il corpo di polizia viene anche identificato con
l’espressione New York’s Finest, ovvero “i migliori di New York”.
Considerati da sempre come uno dei gruppi di polizia migliori al
mondo, estremamente competenti e ricchi di risorse, questi sono in
più occasioni stati resi protagonisti di film per il cinema. Uno
dei più recenti e apprezzati è Brooklyn’s
Finest, che, come il titolo suggerisce, si concentra
sulla più popolosa delle cinque suddivisioni amministrative della
città. Da qui prende vita un teso thriller d’azione, diretto
dall’esperto del genere Antoine Fuqua. Questi è
infatti ricordato per film come Training Day, Attacco al potere e
The Equalizer – Il
vendicatore.
Distribuito in sala a partire dal
2009, Brooklyn’s Finest vanta una genesi particolarmente
articolata e affascinante. La sua sceneggiatura è infatti stata
scritta da Michael C. Martin, ex dipendente della
metropolitana di New York che in seguito ad un incidente
automobilistico si decise a perseguire il sogno di diventare uno
scrittore. Egli diede così vita alla storia narrata nel film,
inviando lo scritto ad un contest per sceneggiatori. Pur arrivando
secondo, egli vide la sua storia ottenere sempre più popolarità,
attirando l’interesse di diversi produttori. Questa venne infine
comprata per duecento mila dollari, ottenendo così la possibilità
di trasformarsi in film.
Con un cast di grandi stelle di
Hollywood e risvolti narrativi particolarmente complessi, il film
ha da subito attratto critica e pubblico, affermandosi come un
titolo del suo genere da non lasciarsi assolutamente sfuggire.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Brooklyn’s Finest: la trama del film
Il film segue la vicende di tre
poliziotti operanti nel Distretto 65, una delle zone più pericolose
a nord di Brooklyn. Il primo di questi è Eddie, un
agente prossimo alla pensione che non vede l’ora di poter
abbandonare quel mestiere e ritirarsi ad una vita tranquilla
lontana dallo stress della città. Depresso e infelicemente sposato,
l’idea di trasferirsi in una baita nel Connecticut sembra essere
l’unico motivo per alzarsi dal letto ogni giorno. Poco distante da
lui vi è Sal, da 12 anni operante nella squadra
antidroga. La sua vita è altrettanto complessa, avendo ben cinque
figli, una moglie con problemi di salute e uno stipendio con cui
fatica ad arrivare a fine mese.
Infine vi è Tango,
agente che ha passato anni a lavorare sotto copertura come
spacciatore, accettando anche di trascorrere un anno in carcere. La
sua vicinanza al mondo criminale, però, lo ha profondamente
cambiato, tanto da renderlo spesso poco incline ad arrestare quelli
che ormai considera suoi amici, tra cui vi è Caz,
criminale che in passato gli ha salvato la vita. Gestire le due
realtà diventa però ogni giorno più difficile. Questi tre agenti,
che pur lavorando nello stesso Distretto non si sono mai
incontrati, sono destinati a incrociare il loro percorso in seguito
ad un evento inaspettato, che li cambierà per sempre.
Brooklyn’s Finest: il cast del film
Ad interpretare l’agente Eddie
vi è l’attore Richard Gere,
il quale non è nuovo al ruolo del poliziotto. Questi ne aveva
infatti già interpretato uno nel film Affari sporchi, dove
però il suo personaggio era corrotto. In Brooklyn’s
Finest, invece, il poliziotto Eddie è uno dei pochi personaggi
moralmente più validi. Per il ruolo, Gere ha avuto modo di
incontrare alcuni poliziotti di Brooklyn, apprendendo da loro cosa
vuol dire svolgere quel mestiere nel pericoloso Distretto 65. Nei
panni di Sal, invece, vi è l’attore Ethan Hawke.
Questi aveva già lavorato con Fuqua per il film Training
Day, dove interpretava una poliziotto buono. In Brooklyn’s
Finest, invece, ha il ruolo di un agente corrotto.
Il candidato all’Oscar Don Cheadle dà
qui vita al controverso Tango. Anche lui, come i due colleghi
protagonisti, ebbe modo di incontrare alcuni veri agenti, da cui
poter apprendere i principali “segreti del mestiere”. Nel film sono
poi presenti altri noti attori come Vincent D’Onofrio nei
panni dell’agente Carlo e Wesley Snipes
in quelli del criminale Caz. Per quest’ultimo si è trattato del
primo film dopo Blade: Trinity ad ottenere
una distribuzione cinematografica. L’attrice Shannon
Kane, presente nei panni della spogliarellista Chantal,
per prepararsi al ruolo ha affittato un appartamento a Brooklyn,
frequentando molti strip club al fine di comprendere l’attività di
tali performer. L’attrice Ellen Barkin, che
interpreta l’agente Smith, ha accettato di recitare nel film
soltanto per poter lavorare con Cheadle.
Brooklyn’s Finest: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Brooklyn’s Finest è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
27 marzo alle ore 21:10 sul canale
Paramount Channel.
Disponibile dal 25 marzo su Netflix, Sulla stessa
ondaè un primo assaggio d’estate che la piattaforma
ci offre in attesa della bella stagione.
La trama di Sulla stessa onda
Il mare dell’Isola di
Favignana e un corso di vela estivo fanno da cornice alla delicata
storia d’amore di Sara (Elvira Camarrone) e
Lorenzo (Christian Roberto), giovani protagonisti
della pellicola. Lui è un giovane istruttore di vela, lei
un’allieva piuttosto preparata e che sa il fatto suo. Tra
punzecchiature e giochi di sguardi alternati, scatterà la scintilla
tra i due una notte d’estate. A estate finita, però, si torna in
città, a Palermo, e i due dovranno fare i conti con difficoltà
familiari e un ostacolo imprevisto: la distrofia muscolare di Sara,
malattia degenerativa, con cui la giovane protagonista dovrà
imparare a convivere. La malattia condiziona non
solo la vita quotidiana di Sara, ma anche il rapporto con gli
affetti a lei vicini, sottotrame che verranno efficacemente
indagate nel secondo atto della pellicola. La potenza dell’unione
tra i due risulterà vincente contro un male che li vuole tenere
imprigionati a terra, che vuole impedire di cavalcare l’onda dei
loro sentimenti. Cercheranno quindi di vivere il tempo “pensando
a cosa altro potremmo fare insieme”, affidandosi alla purezza
dei sentimenti che gli permette di vivere la loro storia d’amore
fino all’ultimo respiro.
Una Sicilia egregiamente
fotografata da Michele Paradisi fa da sfondo alla storia
d’amore dei giovani protagonisti. È una Sicilia acquatica,
caratterizzata da una palette cromatica tenue e contemporaneamente
vivace, come lo sono Sara e Lorenzo. Lo sguardo registico abbraccia
il realismo poetico: la storia di Sara e Lorenzo sembra vivere
attraverso quadri impressionisti, che catturano le suggestioni
dell’atmosfera sicula e del loro amore. La macchina da presa indaga
il rapporto dei due in punta dei piedi, con uno sguardo come dalla
porta accanto: non è mai invasiva, petulante; al contrario,
accarezza l’amore dei nostri giovani protagonisti per raffigurarlo
nella sua purezza più assoluta. Si apprezza inoltre un uso dei
dialoghi e del linguaggio molto discreto, rarefatto, che segue la
linea estetica generale della pellicola.
Sono la semplicità e
l’essenzialità le note distintive della scrittura e della regia di
questo film, che si rivelano essere anche la chiave tramite cui
librarsi nel sentimento amoroso e godere di ogni piccolo istante,
per combattere il dolore della malattia. La loro storia d’amore è
una favola acquatica, che si staglia tra le onde spumeggianti del
mare e l’esplorazione dei luoghi della città tramite l’amore che si
intensifica. La passione per la vela diventa linguaggio comune,
esperienza interiore che vive nella condivisione, riscatto nei
confronti degli ostacoli che la vita ci pone davanti. Gli occhi
sinceri di Sara e Lorenzo conducono la narrazione, che parte dal
genere del “teen movie” ma si ritaglia poi una propria posizione
originale all’interno del panorama cinematografico italiano, che
denota un’idea di regia ben definita, lontana dagli stereotipi
connessi alla tematica della malattia e della storia d’amore. Un
genere poco praticato dal cinema attuale italiano, ma che sembra
trovare una propria dimensione con un’opera prima ben calibrata e
definita.
Il male che diventa terapia
Il concetto di terapia è
affrontato da diversi punti di vista nella pellicola ed è la chiave
di svolta della narrazione, più focalizzata sulla meraviglia delle
piccole cose e della condivisione piuttosto che sul decorso della
malattia. La prima terapia con cui Sara ha a che fare è quella
fisica, affrontata in un centro di riabilitazione dove incontrerà
ragazzi affetti da diversi disturbi, che diventeranno compagni
anche di vita, sostegno morale e speranza rigeneratrice anche nei
momenti più bui; c’è poi la terapia affettiva, lo scambio e
arricchimento reciproco con i familiari, la migliore amica e infine
il primo grande amore di Sara, Lorenzo: terapia, in questo caso,
sublimata dalla passione condivisa che è stata, e sempre sarà,
rifugio terapeutico a sua volta: la barca a vela, la decisione di
partecipare a un’ultima, finale, regata, il coraggio e un pizzico
di incoscienza che servono per sentirsi bene accompagneranno Sara
fino all’ultimo.
Il male diventa cura, se
affrontato col giusto sguardo, quello di Sara e Lorenzo. Sono
interpreti giovanissimi, eppure che esprimono tutta il vigore della
loro terra e dei loro caratteri, restituendoci due performance
attoriali davvero incisive. La malattia di Sara diventa motivo per
una crescita interiore di tutti i personaggi principali,
caratterizzati da un arco di trasformazione ben definito: è motivo
di riscoperta dei personaggi, di resa dei conti coi fantasmi del
passato e ricongiungimento di rapporti frammentati. È un film di
sguardi, reciproca conoscenza e conoscenza anche delle famiglie dei
ragazzi.
Donatella Finocchiaro,
Corrado Invernizzi, Vincenzo Amato, Manuela Ventura ci regalano
performance convincenti nei ruoli degli affetti familiari dei
ragazzi. Ci vengono presentate famiglie con delle crepe interne
rilevanti, genitori che non hanno paura a mostrare le proprie
fragilità, ma che riescono comunque a trovare un appiglio, a
risollevarsi e a riscoprirsi – come individui e poi nuclei
familiari- tramite i figli. Sono figli che, forse, hanno imparato
un po’ ad essere genitori tramite le sfide che la vita gli ha messo
dinanzi e che mostrano senza riserve la genuinità del loro
rapporto, l’intensità che li contraddistingue come individui e la
forza, il coraggio, derivante dall’attività sportiva praticata, che
ne ha forgiato il carattere e il percorso di vita.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
La Cap-family
The Falcon and the Winter Soldier si sta trasformando in
un vero e proprio affare di famiglia per l’icona di Captain
America. Vari personaggi che hanno portato lo scudo di vibranio e
hanno assunto il ruolo di Capitan America nei fumetti Marvel stanno spuntando nella serie
Disney+ in modi divertenti. Sam Wilson
(Anthony Mackie) e Bucky Barnes (Sebastian
Stan) sono due di loro, e alla fine del primo episodio
abbiamo conosciuto anche
John Walker (Wyatt Russell) che è stato
investito ufficialmente del titolo dal Governo degli Stati Uniti.
Nel secondo episodio dello show è comparso un altro Cap che abbiamo
già visto nei fumetti, più sotto forma di Easter Egg che di
personaggio vero e proprio.
Ecco a voi Isaiah Bradley
“L’uomo a stelle e
strisce” vede Bucky portare Sam a Baltimora, dove
incontrano un uomo di nome Isaiah Bradley, interpretato dall’attore
Carl Lumbly. Nei fumetti, Isaiah era conosciuto
come il primo Black Captain America nella linea temporale degli
anni ’40. Faceva parte di un plotone militare, tutto composto di
afroamericani, interamente sottoposto a una dura sperimentazione
che comprendeva anche l’iniezione del siero del super-soldato nel
tentativo di replicare il successo avuto con Steve. Isaia e il suo
battaglione furono quindi spediti in Germania per combattere i
nazisti.
La serie rielabora le origini di
Isaiah per adattarle alla storia passata di Bucky. Ora lo
incontriamo in età avanzata, ma durante l’episodio scopriamo che
Isaiah incontrò Bucky nel 1951 durante la guerra di Corea, quando
il nostro era ancora il Soldato d’Inverno sotto il controllo
dell’Hydra a seguito del doloroso lavaggio del cervello. L’esercito
americano mandò Isaiah a occuparsi di Bucky, dopo che tutti quelli
che avevano inviato prima non avevano fatto ritorno. Isaiah riucsì
addirittura a strappare al Soldato d’Inverno metà del suo braccio
metallico durante uno scontro a Goyang-si, in Corea del Sud.
Un esercito di super-soldati
Ma Isaiah non viene presentato
nell’MCU solo per il diletto dei fan dei
fumetti. La sua presenza serve a mostrare come ci siano
segretamente molti più super soldati nel mondo di quanto si
pensasse in precedenza. Isaiah dice di essere stato incarcerato per
30 anni dove è stato sottoposto a esperimenti traumatici. E
parlando con Bucky, dice “la tua gente”, riferendosi naturalmente
all’Hydra, rivelandoci che la grande avversaria dello SHIELD aveva
portato avanti molti esperimenti simili nel corso degli anni, dei
quali non sappiamo ancora niente.
Tutto questo dà a Sam e Bucky nuovi
indizi su come i Flag-Smashers avrebbero potuto acquisire abilità
da super soldato, e decidono di andare in Germania per parlare con
qualcuno che sa tutto sull’ Hydra, Helmut Zemo (Daniel Bruhl), il
quale è ancora seduto in una cella a Monaco per i suoi crimini in
Captain America: Civil
War. L’episodio fa anche menzione di un gruppo
chiamato Power Brokers, che sembra essere un riferimento al
personaggio omonimo, un losco imprenditore che nei fumetti dà a
John Walker i suoi poteri.
Un cameo che mostra il futuro
Mentre i lettori dei fumetti avranno
già colto questi dettagli, la presenza di Isaiah offre alcune
implicazioni più importanti che indicano quella che potrebbe essere
la direzione del MCU, e queste hanno a che fare con
suo nipote.
Quando Sam e Bucky bussano a casa di
Isaiah, un ragazzo apre la porta. I titoli di coda dell’episodio
confermano che si tratta di Elijah Bradley, interpretato da
Elijah Richardson. Perché Elijah è importante?
Perché nei fumetti diventa noto come Patriot, un personaggio in
stile Capitan America e un membro dei Young Avengers.
Young Avengers all’orizzonte
La lista di film e programmi TV
della Fase 4 della Marvel è cosparsa di personaggi di
spicco di questa squadra di supereroi adolescenti. Billy e Tommy,
alias Wiccan e Speed, sono apparsi in WandaVision, interpretati
da Julian Hilliard e Jett
Klyne. La star del Baby-Sitters Club Xochitl
Gomez interpreterà American Chavez, alias Miss America, in
Doctor Strange in the
Multiverse of Madness. La serie Hawkeye ha Hailee Steinfeld
(Dickinson) nei panni di Kate Bishop, e Ant-Man and the Wasp:
Quantumania avrà Kathryn Newton
(Freaky) nei panni di Cassie Lang, la figlia di Scott Lang che
diventa il personaggio che nei fumetti diventa Stature.
Un film dedicato a Young Avengers
non è stato annunciato in questo momento, ma Elijah sembra essere
un altro grande pezzo di questo puzzle che sembra si stia
costruendo. In altre parole, la Marvel crede che i giovani siano il
futuro dell’MCU. E non ha affatto torto.
Sta per finire il mese di Marzo e
mentre la pandemia nel mondo e nel nostro paese non accenna ad
arrestarsi ecco tutte le novità di Aprile 2021 in arrivo su
Prime
Videoche di certo
vi aiuteranno ad affrontare questi momenti casalinghi in
sicurezza.
Senza
Rimorso di Tom Clancy, diretto da Stefano
Sollima, è l’esplosiva storia delle origini dell’action
hero John Clark – uno dei personaggi più noti creati da Tom Clancy
e appartenenti all’universo di Jack Ryan – un esperto Navy Seal
alla ricerca di giustizia per l’omicidio della moglie incinta,
rivela una cospirazione internazionale. Quando una squadra di
soldati russi uccide la sua famiglia in una rappresaglia per il suo
ruolo in un’operazione top-secret, il Sr. Chief John Kelly (Michael
B. Jordan) è disposto a tutto per trovare gli assassini. Unendo le
forze con una collega Navy Seal (Jodie Turner-Smith) e un
misterioso agente della CIA (Jamie Bell), nella sua missione Kelly
rivela involontariamente un complotto che minaccia di travolgere
gli Stati Uniti e la Russia in una guerra totale. Combattuto tra
l’onore personale e la lealtà verso il suo paese, Kelly deve
affrontare i nemici senza alcun rimorso se vuole evitare un
disastro e rivelare i potenti che si celano dietro la
cospirazione.
Nel cast
Michael B. Jordan,
Jamie Bell, Jodie Turner-Smith, Lauren London, Brett Gelman,
Jacob Scipio, Jack Kesy, Colman Domingo, Todd Lassance, Cam
Gigandet, Luke Mitchell e Guy Pearce. Da Paramount Pictures, Skydance e
New Republic Pictures, Senza Rimorso
di Tom Clancy è diretto da Stefano Sollima. Il film è prodotto
da Weed Road Pictures, The Saw Mill e Outlier Society. La
sceneggiatura è scritta da Taylor Sheridan e Will Staples. I
produttori sono Akiva Goldsman, Josh Appelbaum, André Nemec e
Michael B. Jordan, mentre gli executive producer sono David
Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Brian Oliver, Bradley J.
Fischer, Valerii An, Alana Mayo, Denis L. Stewart e Gregory
Lessans.
Governance – Il prezzo del potere – dal 12 Aprile 2021
Renzo è costretto ad abbandonare
l’incarico di Direttore Generale di una multinazionale petrolifera
dopo un’inchiesta per corruzione. Convinto che a tradirlo sia stata
una giovane collega, Renzo prepara la sua vendetta ma la situazione
gli sfugge di mano. Con Massimo Popolizio e Vinicio
Marchioni, Governance – Il prezzo del potere è diretto da Michael
Zampino.
Cosmic Sin – Dal 14 Aprile 2021
Dopo che la Terra riceve un
messaggio anonimo da una civiltà aliena, i leader della Earth
Alliance devono decidere se vengano in pace o se il pianeta debba
prepararsi per una guerra. Ford, un eroe di guerra in disgrazia,
viene chiamato a guidare una squadra di soldati d’élite. Ford si
addentra così nel territorio presidiato dagli alieni. Il Dr. Goss
ha scoperto che gli alieni stanno creando un portale biologico che
li riporterà nel loro luogo di origine. Se la squadra vuole salvare
la razza umana, deve distruggere il portale. Nel cast:
Bruce Willis,
Frank Grillo, Luke Wilson, Adelaide Kane.
Alice e Peter – Dal 22 Aprile 2021
Prima che Peter
diventasse Pan e Alice visitasse il Paese delle Meraviglie erano
fratelli che vivevano in un’idilliaca casa di campagna con i
genitori e il fratello maggiore, David. In questo luogo magico sono
liberi di giocare e scatenare l’immaginazione nella foresta dietro
casa. Tuttavia il cambiamento è nell’aria: zia Eleanor, molto
critica rispetto all’educazione dei bambini, riesce a far iscrivere
David a un prestigioso collegio. La famiglia, triste per
l’imminente partenza del ragazzo, si trova ad affrontare
un’incidente che stravolge le vite di tutti. Con la famiglia
sgretolata sia dal punto di vista emotivo sia finanziario, Alice e
Peter decidono di cercare una soluzione. Recatisi a Londra per
vendere i cimeli di famiglia, i due si troveranno presto in un
mondo misterioso e pericoloso che li catapulterà in una serie di
avventure che cambieranno il corso delle loro vite. Nel cast:
Angelina Jolie, David Oyelowo, Jordan Nash, Keira Chansa,
Reece Yates, Michael Caine.
Tutti gli altri film in arrivo su Prime
NUOVI FILM IN ARRIVO
Ti presento Sofia | 1 aprile
Django Unchained | 1 aprile
Il tassinaro | 1 aprile
Robocop | 1 aprile
Robocop 2 | 1 aprile
Robocop 3 | 1 aprile
Io e Caterina | 1 aprile
Dragged Across Concrete – Poliziotti al limite | 1 aprile
LOL: Chi ride è fuori , una sfida fra dieci
comici professionisti che dovranno restare seri per sei ore
consecutive provando, contemporaneamente a far ridere i loro
avversari. Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank
Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e
Luca Ravenna saranno i protagonisti di un esperimento comico senza
precedenti che li vedrà sfidarsi a colpi di battute, cercando di
strappare una risata al gruppo senza mai cedere alla comicità degli
avversari, arricchendo la serie di diversi stili comici: stand-up,
improvvisazione, commedia fisica e tanto altro. A osservare questa
esilarante gara comica dalla control room, un inedito arbitro e
conduttore,
Fedez, affiancato della co-host Mara Maionchi. Alla prima
risata di uno dei comici, scatterà un cartellino giallo di
ammonizione, seguito alla successiva dal temuto cartellino rosso di
espulsione dal gioco. Chi per ultimo rimarrà serio sarà il
vincitore, e potrà donare 100.000 euro a un ente benefico di sua
scelta
Them dal 9 Aprile 2021
Dal creatore di successo Little
Marvin e l’executive producer Lena Waithe, Them è una miniserie antologica horror
ambientata negli Stati Uniti. La prima stagione, ambientata negli
anni ’50, ruota intorno alle vicende di una famiglia afroamericana
che si trasferisce dal North Carolina in un quartiere di soli
bianchi a Los Angeles, durante il periodo storico noto come “The
Great Migration”. La casa della famiglia, apparentemente idilliaca,
diventa un inferno nel momento in cui forze maligne, sia reali che
soprannaturali, minacciano di distruggerli. Il cast di
Them include Deborah Ayorinde, Ashley Thomas, Alison
Pill, Shahadi Wright Joseph, Melody Hurd, e Ryan Kwanten. La serie
è creata e prodotta da Little Marvin insieme agli executive
producer Lena Waithe, Miri Yoon e Roy Lee di Vertigo Entertainment,
David Matthews e Don Kurt. Them è una co-produzione di Sony Pictures
Television e Amazon Studios. La serie sarà disponibile in versione
doppiata dalla prossima estate.
Before Pintus dal 19 Aprile
Com’è la vita di un famoso showman
prima che raggiunga il successo? Before Pintus cerca di rispondere
a questa domanda raccontando le vicende quotidiane, personali e
professionali di Angelo (Pintus), comico talentuoso ma
squattrinato, alla ricerca dell’occasione giusta per dimostrare ciò
che vale. Angelo ha 40 anni e un dono, quello di far ridere. Ce
l’ha da sempre, fin da bambino. Quando qualcuno gli chiedeva “Cosa
vuoi fare da grande?”, lui rispondeva “Voglio far ridere”. E, in
effetti, già strappava la risata degli adulti che non lo prendevano
sul serio. Ma lui quell’idea non l’ha mai abbandonata, ha fatto per
alcuni anni l’animatore nei villaggi turistici e poi ha cominciato
a esibirsi con i suoi monologhi nei locali di Milano che ospitano
il cabaret o la stand up di comici o aspiranti tali. Nella serie,
incontriamo Angelo per la prima volta proprio al “Lele’s”, il
locale milanese in cui ogni sera sale sul palco per fare il suo
pezzo e dare vita a quel quarto d’ora di “spettacolo” che dà senso
a tutto il resto della giornata. Di Renata Avidano e Maurizio
Sangalli, con Roberto Cenci e Angelo Pintus, la serie consta di 8
episodi da 35 minuti.
Arriva da
Deadline la notizia che l’attrice Katia Winter
è entrata a far parte del cast di The
Boys 3, l’attesa terza stagione di The
Boys, la serie Amazon Original.
Katia Winter (Blood & Treasure) è
stata scelta per la terza stagione della serie di successo di
Amazon The
Boys, basata sul fumetto bestseller di Ennis e
Robertson. Non vengono rilasciati ulteriori dettagli, ma secondo
alcune fonti la Winter interpreterà un personaggio famigerato dei
fumetti, Little Nina, un boss della mafia russa con un debole per i
giocattoli sessuali la cui morte è tra i momenti più scioccanti dei
fumetti.
The Boys 3
The Boys 3 sarà la
terza stagione della serie originale Amazon Studios The
Boys, ideata da Eric Kripke per conto
di Amazon Studios, basata sull’omonimo fumetto creato da
Garth Ennis e Darick
Robertson.
La serie tv racconta in un modo
divertente e irriverente cosa succede quando i supereroi – che sono
famosi come celebrità, influenti come politici e venerati come dei
– abusano dei loro superpoteri piuttosto che usarli per salvare le
persone. E ‘l’impotente contro il superpotere di The
Boys, che intraprende una ricerca eroica per esporre
la verità su “The Seven” e Vought – il conglomerato
multimiliardario che gestisce questi supereroi.
Nella terza stagione di
The
Boys torneranno i protagonisti sono William
“Billy” Butcher (stagione 1-in corso), interpretato da Karl Urban, Hugh “Hughie” Campbell (stagione
1-in corso), interpretato da Jack Quaid, John /
Patriota (stagione 1-in corso), interpretato da Antony
Starr, Annie January / Starlight (stagione 1-in corso),
interpretata da Erin Moriarty, Queen Maeve
(stagione1-in corso), interpretata da Dominique
McElligott, A-Train (stagione 1-in corso), interpretato da
Jessie Usher, Marvin / Latte Materno (stagione
1-in corso), interpretato da Laz Alonso, Kevin /
Abisso (stagione 1-in corso), interpretato da Chace Crawford, Frenchie (stagione 1-in
corso), interpretato da Tomer Kapon, Kimiko / Femmina (stagione
1-in corso), interpretata da Karen Fukuhara, Black
Noir (stagione 1-in corso).
Nei ruoli ricorrenti Agente
Susan Raynor (stagione 1-in corso), interpretata da
Jennifer Esposito, Ashley Barrett (stagione 1-in
corso), interpretata da Colby Minifie, Hugh
Campbell Sr. (stagione 1-in corso), interpretato da Simon Pegg, Ezechiele (stagione 1-in corso),
interpretato da Shaun Benson, Nathan (stagione
1-in corso), Donna January (stagione 1-in corso), interpretata da
Ann Cusack, Seth Reed (stagione 1-in corso),
interpretato da Malcolm Barrett, Evan Lambert
(stagione 1-in corso), interpretato da David
Reale, Cherie (stagione 1-in corso), interpretata da
Jordana Lajoie, Shockwave (stagione 1-in corso),
interpretato da Mishka Thébaud e Becca Butcher
(stagione 1-in corso), interpretata da Shantel
VanSanten.
A un anno dall’arrivo di
Disney+ in Italia, ecco quali
sono stati i film e le serie più viste sulla piattaforma della Casa
di Topolino.
Top 10 serie su Disney+ The Mandalorian è la serie più popolare con
quasi il 51% che è quasi il doppio rispetto a WandaVision che è al secondo posto. Nel grafico a
seguire, possiamo vedere che nella top 10 il franchise di Star
Wars occupa il 57% dell’interesse del pubblico di Disney+, in Italia.
Top 10 film su Disney+
Per confermare il trend delle serie, anche sul versante film 4 dei
film in top 10 in Italia appartengono al franchise di Star Wars:
Star Wars: Gli ultimi Jedi,
Star Wars: Il risveglio della
Forza, Guerre stellari e Star Wars: Episodio II – L’attacco dei
cloni.
Da sabato 27 marzo a
domenica 11 aprile Sky Cinema Collection (canale 303 di
Sky) cambia nome e diventa Sky Cinema – Harry
Potter. Per la prima volta su Sky Cinema, un canale
interamente dedicato alle avventure del mago nato dalla penna di
J.K. Rowling e interpretato sul grande
schermo da Daniel Radcliffe, con Emma Watson nei panni di Hermione Granger,
Rupert Grint in quelli di Ron Weasley e Alan Rickman, l’ambiguo
Severus Piton. Tutti gli otto film della saga,
campione di incassi nella storia del cinema, sono disponibili anche
on demand su Sky ein streaming su
NOW. Inoltre, per i clienti Sky Q satellite i film sono
disponibili on demand anche in 4K HDR.
Tutto ha inizio nel 2001 quando
esce al cinema HARRY POTTER E LA PIETRA
FILOSOFALE, diretto da Chris Columbus.
Nel giorno del suo undicesimo compleanno, Harry Potter scopre nel
di essere il figlio orfano di due maghi e di possedere poteri
magici propri. Alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts,
impara lo sport del Quidditch e gioca un’emozionante partita a
scacchi “dal vivo” mentre si trova ad affrontare un Mago Oscuro
deciso a distruggerlo.
Un anno dopo ecco HARRY
POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI di Chris
Columbus. Le macchine volano, gli alberi reagiscono
e un misterioso elfo domestico arriva a mettere in guardia Harry
all’inizio del suo secondo anno scolastico ad Hogwarts. Avventura e
pericolo sono dietro l’angolo quando una scritta insanguinata su un
muro annuncia che “La Camera dei Segreti” è stata aperta. Per
salvare Hogwarts serviranno tutti i poteri magici e il coraggio di
Harry, Ron ed Hermione.
Nel 2004 Alfonso
Cuaròn firma la regia di HARRY POTTER E IL
PRIGIONIERO DI AZKABAN. Nel loro terzo anno ad Hogwarts
Harry, Ron ed Hermione incontrano il prigioniero fuggitivo Sirius
Black ed imparano la delicata arte di avvicinare un Ippogrifo,
mezzo cavallo e mezzo aquila, a respingere i Mollicci multiformi e
a padroneggiare l’arte della divinazione. Harry deve anche
affrontare i Dissennatori che succhiano l’anima, scontrarsi con un
pericoloso lupo mannaro e scoprire la verità su Sirius e la sua
relazione con Harry ed i suoi genitori.
La regia del quarto capitolo della
saga, HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO, viene
affidata a Mike Newell. Harry Potter entra
misteriosamente nel Torneo Tremaghi, un’estenuante battaglia tra
tre scuole di maghi dove deve misurarsi con un drago, demoni
acquatici e un labirinto incantato, solo per ritrovarsi nella morsa
crudele di Lord Voldemort. Tutto cambia, mentre Harry, Ron ed
Hermione abbandonano definitivamente l’età dell’innocenza e si
trovano ad affrontare sfide che vanno oltre la loro
immaginazione.
Il quinto film, HARRY
POTTER E L’ORDINE DELLA FENICE segna l’ingresso alla regia
di David Yates (che dirigerà tutti i successivi
film). Inizia la ribellione. Lord Voldemort è tornato, ma
il Ministero della Magia cerca di tenere sotto controllo la verità,
nominando a Hogwarts un nuovo professore di Difesa contro le Arti
Oscure, assetato di potere. Ron e Hermione convincono Harry ad
addestrare segretamente gli studenti per la guerra magica che li
attende. Si prepara una terrificante resa dei conti tra il bene e
il male.
È il 2009 quando esce al cinema
HARRY POTTER E IL PRINCIPE
MEZZOSANGUE. Con Lord Voldemort che stringe la sua
presa sia sul mondo dei babbani che su quello dei maghi. Albus
Silente è intento a preparare Harry per la battaglia che si
avvicina rapidamente. Anche se la resa dei conti si avvicina, il
romanticismo sboccia per Harry, Ron, Hermione e i loro compagni di
classe. L’amore è nell’aria, ma il pericolo è in arrivo e Hogwarts
potrebbe non essere più la stessa.
Nel 2010 e 2011 si susseguono in
sala i capitoli finali. In HARRY POTTER E I DONI DELLA
MORTE-PARTE I Harry, Ron ed Hermione sono determinati a
rintracciare e distruggere il segreto del potere di Voldemort, gli
Horcrux. Da soli e in fuga, i tre devono fare affidamento l’uno
sull’altro più che mai, ma le Forze Oscure minacciano di farli a
pezzi.
HARRY POTTER E I DONI DELLA
MORTE- PARTE II. Nell’epico finale la battaglia tra le
forze del bene del male del Mondo dei Maghi si trasforma in una
guerra totale. La posta in gioco non è mai stata così alta e
nessuno è al sicuro. Ma è Harry che può essere chiamato a fare
l’ultimo sacrificio mentre si avvicina alla resa dei conti con Lord
Voldemort. Tutto finisce qui.
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2,
Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita
di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
The Falcon and The Winter Soldier è la serie di
prossima uscita nel quale
Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro
ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter
Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon and The Winter Soldier è previsto
anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico,
ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e
Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per
quanto concerne la serie di
The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato
in autunno 2020 e Kari Skogland (The
Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The
Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings,
The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i
sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers:
Endgame, che lo show si concentrerà sulla
dinamica del rapporto tra le due figure più vicine a Captain
America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per
garantire la sicurezza mondiale.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
Alla fine del primo
episodio di The Falcon and the Winter Soldier abbiamo scoperto che
il Governo degli Stati Uniti aveva affidato lo scudo di Steve
Rogers a un nuovo soldato, un nuovo Captain America. La notizia
sconvolge sia Bucky che Sam, i due migliori amici dell’originale
Cap si trovano a fare i conti con un nuovo personaggio che, suo
malgrado, viene reso depositario dell’eredità di Steve Rogers.
Chi è John Walker
Scopriamo nel secondo
episodio della serie che si tratta di John Walker, soldato
pluridecorato che sembra incarnare tutti gli ideali del difensore
del sogno americano. Ma chi è John Walker? Nei fumetti, John F.
Walker è un giovane soldato che, non riuscendo a farsi valere sul
campo, a causa della mancanza di guerre, decide di partecipare al
progetto Power Broker, dove viene potenziato, cosa che lo rende più
forte e resistente.
Prima avversario poi
successore
Viene poi arruolato da Ethan Trump
che gli dà un costume rosso, bianco e blu e un nome in codice,
Super Patriota, identità con la quale Walker comincerà una campagna
di diffamazione ai danni di Captain America, dicendo che ormai lui
era troppo vecchio. Questo tipo di campagna diffamatoria prendeva
forma di farse in cui degli uomini complici fingevano di aggredire
Walker che puntualmente li metteva KO.
Queste messe in scena
andarono avanti fino a quando John non ebbe la sua occasione.
Quando un terrorista voleva far saltare il monumento a
Washington D.C. con una bomba nucleare, Walker lo fermò, mettendosi
in luce su tutti i quotidiani nazionali. Ciò lo portò
all’attenzione della Commissione per le attività superumane, che in
quei giorni stava cercando un nuovo candidato per il ruolo di
Capitan America, ruolo rimasto vacante quando Steve Rogers si
rifiutò di operare come agente del governo e sottostare alle loro
regole. Walker accettò con entusiasmo e, dopo un intenso
addestramento in cui gli insegnarono a combattere e, soprattutto,
ad usare lo scudo come il suo predecessore, divenne ufficialmente
il nuovo Capitan America, accompagnato in missione dal suo amico
Lemar Hoskins, prima come Bucky, poi
come Battlestar.
In The Falcon and the Winter Soldier, vediamo John e Lemar
combattere fianco a fianco con i nomi di Captain America e
Battlestar. L’indole di John, per i Marvel Studios, è molto più docile e positiva.
Anche se Sam e soprattutto Bucky lo vedono come un usurpatore di un
simbolo e dello scudo del loro amico Steve, lui cerca di fare la
cosa giusta, provando ad omaggiare la memoria dell’originale
Captain America.
Il 2019 è stato un anno a dir poco
incredibile per il MCU, con l’uscita di Captain
Marvel, Avengers:
Endgame e Spider-Man:
Far From Home. Dopo la conclusione della Saga
dell’Infinito, la serie WandaVision ha ufficialmente dato il via, lo scorso
gennaio, alla Fase Quattro, dopo che nel 2020 non è stato
distribuito nessun film dei Marvel Studios a causa della pandemia di
Covid-19 e della chiusura delle sale. In attesa dell’arrivo di
Black Widow il prossimo 9 luglio (nella
speranza che i cinema abbiano finalmente riaperto), ScreenRant
ha raccolto i 10 migliori momenti dell’intera timeline del MCU.
Nick Fury incontra Captain Marvel
Nel film da solista di
Captain
Marvel uscito all’inizio del 2019 viene rivelato che Carol
Danverse e Nick Fury si conoscono in realtà da un bel po’ di tempo.
Nel film, i due si incontrano per la prima volta sulla Terra,
quando Carol è impegnata a guidare la lotta dei Kree contro gli
Skrull, finendo casualmente in un vecchio Blockbuster mentre dà la
caccia a uno di loro.
Alla fine i due si
uniscono, si rivoltano contro i Kree e si assicurano che gli Skrull
sopravvissuti vivano in pace, lontano da qualsiasi minaccia. Questo
è il momento in cui viene rivelato che Fury ha nascosto Captain Marvel lontana dal resto del mondo
fino a quando non sarebbe stato necessario un suo
intervento…
“Io sono Iron Man”
Iron
Man è stato il film che ha dato il via al MCU, con il ritratto di Tony Stark
ad opera di Robert Downey Jr. che sembra essere uscito direttamente
dalle pagine dei fumetti. E anche se battere Obadiah Stane, aka
Iron Monger, è stato un evento abbastanza cruciale, ciò che è
ancora più grande è quanto accade alla fine del blockbuster.
Per la prima volta in un film di
supereroi, Stark annuncia al mondo intero di essere Iron Man, una
sorta di invito ai suoi nemici che negli anni a venire cercheranno
di rovinare sia lui che il suo impero tecnologico. Se Start avesse
tenuto segreta la sua identità di supereroe, probabilmente i
Vendicatori avrebbero potuto affrontare diversamente le cose. Dal
momento che la sua identità è diventata di dominio pubblico, è
stata praticamente servita su un piatto d’argento ai suoi nemici
l’occasione perfetta per abbatterlo.
Il primo incontro tra i Vendicatori
Sapevamo che un film
dedicato ai Vendicatori era nei piani fin dall’uscita de
L’incredibile Hulk nel 2008, quando Nick Fury informa Tony Stark
che è diventato ufficialmente parte di un mondo più grande di lui.
Pertanto, quando The Avengers è uscito nel 2012, è stato un film da
sempre destinato a cambiare le carte in tavola.
È il film in cui vediamo Iron Man,
Capitan America e Thor incontrarsi per la prima volta, con il
pubblico che in precedenza ha avuto la possibilità di conoscere i
vari personaggi soltanto attraverso i rispettivi standalone. Le
cose iniziano male per il trio, dal momento che nessuno si fida
dell’altro, ma alla fine riescono a mettere da parte le loro
divergenze e a lavorare insieme per salvaguardare la Terra.
La vittoria dei Vendicatori
La prima volta che i
Vendicatori si incontrano è sicuramente un grande momento
all’interno dell’intero MCU, ma ciò che probabilmente è
ancora più grande è la prima volta che, tutti insieme, riescono a
vincere. Questo accade sempre in
The Avengers, quando New York City si trova sotto
l’attacco della flotta Chitauri guidata dal Dio dell’Inganno Loki
per ordine di Thanos.
È l’inizio di qualcosa di speciale,
poiché ogni membro della squadra gioca un ruolo chiave nel
mantenere la città e la sua popolazione al sicuro dagli attacchi
nemici. Alla fine spetta a Iron Man salvare la situazione, con Tony
Stark che fa volare una bomba nucleare nella base dei Chitauri,
sacrificando quasi se stesso. Gli eroi vanno poi a cena tutti
insieme ed è chiaro da questo momento che agiranno sempre in quel
modo: uniti!
Steve scopre che Bucky è vivo
Steve Rogers pensava di
aver visto Bucky Barnes per l’ultima volta quando quest’ultimo è
caduto da un treno merci durante
Captain America: Il primo vendicatore. In realtà,
Bucky viene catturato, diventa una cavia dell’Hydra e viene
trasformato nel Soldato D’Inverno, che diventa il cattivo
principale del sequel
Captain America: The Winter Soldier.
Cap combatte disperatamente il suo
ex amico, cercando di fargli recuperare i suoi vecchi ricordi e
convincerlo ad abbandonare la sua missione, ossia eliminare tutte
le minacce nemiche. Questo è il film in cui per la prima volta
capiamo davvero quanto sia vitale il loro rapporto, non solo in
relazione all’uno con l’altro, ma anche agli altri personaggi del
MCU.
Civil War
La lealtà di Steve nei
confronti di Bucky e la determinazione a riportare il suo amico
sulla via della rettitudine, alla fine, portano al conflitto visto
in Captain
America: Civil War del 2016. E la stessa Guerra Civile è
un momento vitale, perché è qui che i Vendicatori si sciolgono e
iniziano a operare separatamente, e non insieme.
La cosa più devastante del film è
il modo in cui Capitan America e Iron Man combattono a capo di
fazioni opposte, rifiutandosi di mettere il bene del mondo al primo
posto e andando invece in guerra per ragioni individualistiche. Ciò
significa che i Vendicatori diventano più deboli, mentre Thanos
acquisisce un netto vantaggio quando attaccherà la Terra sulla scia
del suo desiderio di raccogliere tutte e sei le Gemme
dell’Infinito. Se fossero rimasti insieme, avrebbero potuto vincere
la prima volta.
Lo Snap
Lo Snap è stato, senza
dubbio, il momento più importante nella storia del MCU prima dell’uscita di
Avengers:
Endgame. Era la prima volta che vedevamo i nostri Eroi
perdere, con metà dell’intero universo perire sotto il temibile
Thanos.
È un evento davvero rivoluzionario
per due motivi. Il primo: vede svanire eroi particolarmente
apprezzati come Spider-Man, Star Lord, Black Panther, Doctor Strange e Bucky Barnes. Il secondo:
rende il mondo un gigantesco caos per cinque lunghi anni, con
l’umanità incapace di venire a patti con il barbaro atto di
crudeltà del Titano Pazzo.
Questo non vuol dire che sia un
film completamente inutile, dal momento che contiene l’enorme scena
di Hank Pym che si avventura nel Regno Quantico per salvare sua
moglie e Scott che fa lo stesso alla fine del film. Questo apre la
strada al viaggio nel tempo che, anche in un franchise contorto
come il MCU, è comunque qualcosa di molto
speciale.
Il viaggio nel tempo
Avengers:
Endgame è un film che dura poco più di tre ore e, proprio
perché è così lungo, contiene molti momenti importanti.
Probabilmente, il secondo momento più grande dell’intero film
arriva quando Tony Stark scopre un modo per far funzionare il
viaggio nel tempo. In precedenza, Stark si era rifiutato persino di
prendere in considerazione l’idea che il tempo li avrebbe aiutati a
riportare in vita le vittime di Thanos.
Era stato abbastanza chiaro su
questo quando Captain America, Ant-Man e Vedova Nera si sono recati
tutti nella sua accogliente baracca per cercare di convincerlo.
Tuttavia, la curiosità di Stark ha la meglio sulle sue convinzione
e la sua scoperta crea un percorso per i Vendicatori attraverso il
quale evitare e correggere il torto subito cinque anni prima.
La fine di un’era
Il sacrificio di Iron Man
alla fine di Avengers:
Endgame è un momento importante per la serie. Non solo
perché trasforma Thanos in polvere con un clic delle dita, ma
significa anche la fine di un’era. La morte di Tony Stark significa
che il suo tempo nel MCU è ormai finito, mentre il
futuro coinvolgimento di Bruce Banner, in seguito alla ferita che
subisce quando riporta indietro i morti, resta alquanto
indefinito.
Captain America viaggia indietro
nel tempo per vivere la sua vita con Peggy Carter, quindi anche lui
è fuori dai giochi. Thor è l’unico membro dei “tre grandi” ancora
in azione, ma anche lui senza dubbio cambierà, soprattutto dopo
essersi unito alle avventure dei Guardiani della Galassia.
Sono stati annunciati tutti i
nominati ai Premi David di Donatello 2021, la 66°
edizione degli Oscar del cinema italiano, che verranno assegnati il
prossimo 11 maggio, durante una diretta su RaiUno condotta da
Carlo Conti.
Favolacce
prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI
con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con VISION DISTRIBUTION,
con QMI
per la regia di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Hammamet prodotto
da Agostino SACCÀ, Maria Grazia SACCÀ, con RAI CINEMA, in
associazione con MINERVA PICTURES GROUP ed EVOLUTION PEOPLE
per la regia di Gianni AMELIO
Le sorelle
Macaluso prodotto da ROSAMONT, MINIMUM FAX MEDIA, RAI
CINEMA
per la regia di Emma DANTE
Miss
Marx prodotto da Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO
FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per
TARANTULA BELGIQUE
per la regia di Susanna NICCHIARELLI
Volevo
nascondermi prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con
RAI CINEMA
per la regia di Giorgio DIRITTI
Lontano lontano Marco PETTENELLO, Gianni DI GREGORIO
MIGLIOR PRODUTTORE
Favolacce prodotto da Agostino SACCÀ e Giuseppe SACCÀ per
PEPITO PRODUZIONI con RAI CINEMA, con AMKA FILMS PRODUCTION, con
VISION DISTRIBUTION, con QMI
I predatori Domenico PROCACCI e Laura PAOLUCCI per FANDANGO con
RAI CINEMA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Matteo ROVERE
Miss Marx Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con
RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA
BELGIQUE
Volevo nascondermi Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI
CINEMA
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
18 regali Vittoria PUCCINI
Figli Paola CORTELLESI
Gli anni più belli Micaela RAMAZZOTTI
La vita davanti a sé Sophia LOREN
Lacci Alba ROHRWACHER
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Cosa sarà Kim ROSSI STUART
Figli Valerio MASTANDREA
Hammamet Pierfrancesco FAVINO
Lei mi parla ancora Renato POZZETTO
Volevo nascondermi Elio GERMANO
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
18 regali Benedetta PORCAROLI
Favolacce Barbara CHICHIARELLI
Hammamet Claudia GERINI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Matilda DE
ANGELIS
Magari Alba ROHRWACHER
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Favolacce Gabriel MONTESI
Favolacce Lino MUSELLA
Hammamet Giuseppe CEDERNA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Fabrizio
BENTIVOGLIO
Lacci Silvio ORLANDO
MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA*
Favolacce Paolo CARNERA
Hammamet Luan AMELIO UJKAJ
Le sorelle Macaluso Gherardo GOSSI
Miss Marx Crystel FOURNIER
Padrenostro Michele D’ATTANASIO
Volevo nascondermi Matteo COCCO
MIGLIORE COMPOSITORE*
Hammamet Nicola PIOVANI
I predatori Niccolò CONTESSA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Michele BRAGA
Miss Marx GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO, DOWNTOWN
BOYS
Non odiare PIVIO & Aldo DE SCALZI
Volevo nascondermi Marco BISCARINI, Daniele FURLATI
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Gli anni più belli Titolo: GLI ANNI PIÙ BELLI
Musica, testi e interpretazione di: Claudio BAGLIONI
La vita davanti a sé Titolo: IO SÌ (SEEN)
Musica di: Diane WARREN
Testi di: Diane WARREN, Laura PAUSINI, Niccolò AGLIARDI
Interpretata da: Laura PAUSINI
Non odiare Titolo: MILES AWAY
Musica di: PIVIO & ALDO DE SCALZI
Testi di: Ginevra NERVI
Interpretata da: GINEVRA
Tolo Tolo Titolo: IMMIGRATO
Musica e testi di: Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO
Interpretata da: Luca MEDICI
Volevo nascondermi Titolo: INVISIBLE
Musica e testi di: Marco BISCARINI
Interpretata da: LA TARMA
MIGLIORE SCENOGRAFIA
Favolacce Emita FRIGATO, Paola PERARO, Paolo BONFINI – Erika
AVERSA
Hammamet Giancarlo BASILI – Andrea CASTORINA
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Tonino ZERA – Maria
Grazia SCHIRRIPA
Miss Marx Alessandro VANNUCCI, Igor GABRIEL – Fiorella
CICOLINI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Nicoletta
TARANTA
Le sorelle Macaluso Vanessa SANNINO
Miss Marx Massimo CANTINI PARRINI
Volevo nascondermi Ursula PATZAK
MIGLIOR TRUCCATORE
Hammamet Luigi CIMINELLI – Andrea LEANZA, Federica CASTELLI
(prostetico o special make-up)
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Luigi ROCCHETTI
Le sorelle Macaluso Valentina IANNUCCILLI
Miss Marx Diego PRESTOPINO
Volevo nascondermi Giuseppe DESIATO – Lorenzo TAMBURINI
(prostetico o special make-up)
MIGLIOR ACCONCIATORE
Favolacce Daniele FIORI
Hammamet Massimiliano DURANTI
Le sorelle Macaluso Aldina GOVERNATORI
Miss Marx Domingo SANTORO
Volevo nascondermi Aldo SIGNORETTI
MIGLIORE MONTATORE
Favolacce Esmeralda CALABRIA
Figli Giogiò FRANCHINI
Hammamet Simona PAGGI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Gianni VEZZOSI
Volevo nascondermi Paolo COTTIGNOLA, Giorgio DIRITTI
MIGLIOR SUONO
Favolacce Presa diretta: Marc THILL
Microfonista: Edgar IACOLENNA
Montaggio: Fabio PAGOTTO
Creazione suoni: Simone CHIOSSI
Mix: Maxence CIEKAWY
Hammamet Presa diretta: Emanuele CICCONI
Microfonista: Andrea COLAIACOMO
Montaggio: Domenico GRANATA
Creazione suoni: Alessandro GIACCO
Mix: Alberto BERNARDI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Presa diretta:
Claudio BAGNI
Microfonista: Luigi MELCHIONDA
Montaggio e Creazione suoni: Mirko PERRI
Mix: Paolo SEGAT
Miss Marx Presa diretta: Adriano DI LORENZO
Microfonista: Pierpaolo MERAFINO
Montaggio: Marc BASTIEN
Creazione suoni: Pierre GRECO
Mix: Franco PISCOPO
Volevo nascondermi Presa diretta: Carlo MISSIDENTI
Microfonista: Filippo TOSO
Montaggio: Luca LEPROTTI
Creazione suoni: Marco BISCARINI
Mix: Francesco TUMMINELLO
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Hammamet Luca SAVIOTTI
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Stefano LEONI,
Elisabetta ROCCA
Miss Marx Massimiliano BATTISTA
The Book of Vision Lorenzo CECCOTTI, Renaud QUILICHINI
Il premio al miglior cortometraggio viene assegnato da una
giuria composta da Giada Calabria, Francesca Calvelli, Leonardo
Diberti, Paolo Fondato, Elisabetta Lodoli, Enrico Magrelli,
Lamberto Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti e presieduta da
Andrea Piersanti.
Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2021 è: ANNE
di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI
***
Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale
di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie
di II grado.
DAVID GIOVANI
18 regali di Francesco AMATO
Favolacce di Fabio e Damiano D’INNOCENZO
Gli anni più belli di Gabriele MUCCINO
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney
SIBILIA
Nella
Snyder Cut di Justice
League abbiamo visto che Yalan Gur, uno dei membri del
Corpo delle Lanterne Verdi, è stato sconfitto dall’esercito di
Darkseid migliaia di anni fa. Inoltre, abbiamo anche visto Kilowog
morto ai piedi del “malvagio” Superman. Sfortunatamente, nel taglio
di Zack Snyder non c’è traccia di una
Lanterna umana, anche se il regista ha rivelato che in origine
avrebbe voluto inserire nel film John Stewart.
Di recente, Snyder ha spiegato di
aver girato le scene con il personaggio durante la primissima
produzione di Justice
League(prima che il regista abbandonasse il
progetto) che sperava di di poterle includere nella sua versione
del film distribuito da HBO Max. Tuttavia, la Warner Bros. gli ha
chiesto esplicitamente di non farlo a causa dei loro piani su John
Stewart, che alla fine è stato sostituito da Martian Manhunter.
Adesso,
FandomWire (via
CBM) afferma di aver appreso chi ha interpretato la Lanterna
Verde in quelle scene originali. Il sito rivela che
Trevante Rhodes era stato scelto per il ruolo di
John Stewart: in effetti, già nel 2017 erano saltate fuori delle
indiscrezioni secondo cui l’attore era stato scelto per la parte,
voci che sono state più e più volte smentite dallo stesso attore.
Ebbene, pare che quelle voci fossero vere, anche se la validità di
quanto riportato dalla fonte probabilmente non verrà mai
confermata.
Trevante Rhodes è
meglio conosciuto per essere apparso in Moonlight
di Barry Jenkins e in The
Predator di Shane Black. Senza dubbio sarebbe stato un
grande John Stewart e sarebbe stato divertente vedere l’incontro
tra il suo personaggio e Batman nella Snyder
Cut di Justice
League.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Ian McKellen ha ammesso di essere ancora oggi
stupito dall’essere riuscito ad ottenere il ruolo di Gandalf nelle
trilogie cinematografiche de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Quando venne per il ruolo alla fine
degli anni ’90, McKellen era già una star a livello internazionale,
conosciuta soprattutto per essere una vera e propria leggenda del
teatro britannico.
Prima di interpretare Gandalf, era
stato scelto un altro iconico ruolo, ossia quello di Magneto nella
trilogia originale di X-Men ad opera dell’ormai ex 20th Century Fox.
Tuttavia, il ruolo che lo ha reso una vera e propria star
conosciuta in tutto il mondo è sicuramente quello dello Stregone di
Arda, che gli ha permesso di conquistare anche una candidatura
all’Oscar come miglior attore non protagonista.
McKellen ha interpretato Gandalf sei
volte, apparendo in tutti e tre i capitoli della trilogia de
Il Signore degli Anelli e in tutti e tre i capitoli
della trilogia prequel de
Lo Hobbit. Tuttavia, a distanza di 20 vent’anni
dall’uscita del primo film della saga,
La compagnia dell’anello, pare che McKellen non riesca
ancora a spiegarsi come abbia fatto ad ottenere il ruolo.
Parlando con
GQ, Ian McKellen ha affrontato la questione e,
sulla scia di quell’ormai celebre autoironia tipicamente inglese
che lo contraddistingue, ha spiegato che forse è riuscito ad
ottenere la parte soltanto perché gli attori scelti prima di lui
non erano disposti a trasorrere tutti quegli anni in Nuova
Zelanda.
“Non so ancora come Gandalf
abbia incrociato il mio cammino”, ha dichiarato McKellen.
“Forse perché alcuni degli attori a cui sarebbe stato offerto
il ruolo prima di me erano piuttosto scoraggiati dall’idea di dover
vivere in Nuova Zelanda per un anno. ‘Dove diavolo si trova quel
posto?’. Beh, schiocchi loro.”
Gandalf prima di Ian McKellen: Connery o Lee?
Ricordiamo che prima di
Ian McKellen, la produzione aveva pensato al compianto
Sean Connery, che ha più volte dichiarato di
aver rifiutato il ruolo perché non aveva capito la sceneggiatura.
Anche il compianto Christopher Lee, che ha poi ottenuto la parte
di Saruman, ha ammesso in passato che, in realtà, avrebbe voluto
interpretare Gandalf.
La serie Marvel Studios
The Falcon and The Winter Soldier vede
protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier
(Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti
finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale
che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza.
Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo
sceneggiatore, la serie composta da 6 episodi vede nel cast anche
Daniel Brühl nei panni di Zemo, Emily VanCamp nei panni di Sharon
Carter e Wyatt Russell in quelli di John Walker.
The Falcon and The Winter Soldierha
debuttato in tutto il mondo su Disney+ lo scorso 19 marzo.
Dopo l’uscita della
Snyder Cut di Justice
League, è emersa online una nuova campagna:
#RestoreTheSnyderVerse. Il taglio di Zack Snyder è finalmente arrivato su HBO Max
(in Italia su Sky e NOW) lo scorso 18 marzo e la reazione da parte
di critica e pubblico è stato complessivamente molto positiva.
In seguito all’uscita della versione
theatrical di Justice
League, le richieste per la release del taglio originale
di Snyder sono diventate sempre più insistenti. Finalmente, a
maggio dello scorso anno, la Snyder
Cut è stata ufficialmente annunciata da Warner Media,
e lo scorso 18 marzo è diventata una realtà a tutti gli effetti. A
giudicare dall’accoglienza positiva riservata al film, i film sono
ansiosi di conoscere di vedere sul grande schermo quelli che erano
i piani originali di Snyder per il suo SnyderVerse e che sono stati poi riversati
nell’epilogo della Snyder
Cut.
Una nuova campagna social, lanciata
attraverso l’hashtag #RestoreTheSnyderVerse, ha
raccolto già un milione di tweet, come riportato da Discussing
Film. La nuova campgna ha preso piede non solo sulla scia
dell’entusiasmo generato dalla Snyder
Cut e della possibilità di vedere un sequel del
cinecomic, ma anche in occasione del quinto anniversario del
precedente film del DCEU direto da Zack Snyder, ossia Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016,
scelta che ha indubbiamente contribuito ad attirare un’affluenza
massiccia.
#RestoreTheSnyderVerse: WB tornerà sui suoi passi?
La campagna
#RestoreTheSnyderVerse è stata supportata anche
dall’attore Ray Fisher, inteprete di Cyborg, anche se già
in passato lo stesso aveva dimostrato supporto nei confronti dello
SnyderVerse. Il CEO di Warner Bros., Ann Sarnoff, ha già dichiarato che non ci sono
piani per un sequel della Snyder
Cut o per altri progetti che vedano coinvolto Snyder,
ma la campagna #RestoreTheSnyderVerse dimostra che
l’entusiasmo dei fan per i piani originali del regista non è mai
svanito. Anzi, semmai è cresciuto in modo significato proprio
grazie alla release della Snyder
Cut.
La vera domanda è: Warner Bros.
tornerà sui suoi passi e cambierà rotta alla luce di questo
rinnovato entusiasmo? Ovviamente, è troppo presto per dire se gli
ultimi sforzi dei fan di Snyder porteranno gli stessi frutti che
hanno poi condotto alla Snyder
Cut. Inoltre, la Warner Bros. ha un’intera lista di nuovi
film DC in fase di uscita e/o sviluppo, e ciò non può certamente
essere ignorato. Non ci resta che attendere eventuali sviluppi.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
L’autore Ian
Doescher adatterà tutti e quattro i film degli
Avengers in opere teatrali per conto di
Quirk Books. Le opere saranno raccolte all’interno del volume
“William Shakespeare’s Avengers: The Complete
Works“, che sarà disponibile dal prossimo settembre e che
conterrà dei veri e propri testi teatrali, composti da battute,
indicazioni di scena e versi.
Il volume curato da Doescher, già
autore di “William Shakespeare’s Star
Wars”, conterrà al suo interno anche tantissime
illustrazioni a colori ispirate ai momenti più importanti delle
storie raccontate nei quattro film del MCU dedicati agli Avengers, ossia
The Avengers, Avengers:
Age of Ultron, Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame. Le illustrazioni, così come la copertina
ufficiale del volume, sono opera di Danny Schlitz.
Quick Books ha confermato che i testi saranno “completamente
fedeli” ai corrispettivi film e che presenteranno tutte le scene, i
personaggi e le battute che i fan hanno amato di più dei quattro
episodi che la Marvel ha dedicato agli Eroi più
potenti della Terra.
Gli Avengers immaginati da William Shakespeare
“E se il franchise
cinematografico più epico di tutti i tempi fosse stato scritto dal
più grande drammaturgo di tutti i tempi? William Shakespeare’s
Avengers: The Complete Works reimmagina tutti e quattro i film come
delle commedie scritte dal Bardo dell’Avon, complete di metrica e
versi, indicazioni di scena e divertenti easter egg”, recita
la descrizione ufficiale del volume. “I fan godranno delle loro
scene, dei loro personaggi e delle loro battute preferite in un
modo completamente nuovo, ma del tutto fedele, attraverso monologhi
e dialoghi recitati da tutti gli eroi, da Captain America a
Groot.”