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Venom 2: il primo video dal set con Carnage/Cletus Kasady

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Dopo la prima foto rubata dallo stesso Tom Hardy, ecco un video dal set di Venom 2 in cui vediamo Woody Harrelson che interpreta Cletus Kasady/Carnage, nel prossimo film diretto da Andy Serkis.

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Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

Martin McDonagh dirigerà di nuovo Colin Farrell e Brendan Gleeson

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Martin McDonagh ha scelto il suo prossimo film, che lo vedrà di nuovo dirigere la coppia formata da Colin Farrell e Brendan Gleeson. I due attori erano già stati protagonisti del bellissimo In Bruges. Il nuovo film si intitola The Banshees of Inisheer.

Il film è ambientato su una remota isola irlandese e i due attori interpreteranno due amici che si ritrovano in una situazione di stallo quando uno dei due interrompe bruscamente la loro relazione con conseguenze allarmanti per entrambi. Le riprese si svolgeranno quest’estate.

Lo scrittore-regista ha collaborato con entrambi gli attori, oltre a Ralph Fiennes, nella commedia nera del 2008, In Bruges, in cui Farrell ha interpretato un sicario che viene portato nella pittoresca città del Belgio per distrarsi e divertirsi, prima di essere fatto fuori da un collega (Gleeson). Si scopre però che il sicario progetta di suicidarsi a causa di un colpo mal riuscito – un bambino è stato ucciso – e quando il suo amico ferma il suo tentativo di suicidio e si rifiuta di scacciarlo, entrambi gli assassini vengono presi di mira dal loro capo (Fiennes). Il film ha segnato un grande debutto alla regia per McDonagh.

Il film precedente di McDonagh, prodotto sempre dalla Searchlight, è stato Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, che ha vinto due premi Oscar, a Frances McDormand e Sam Rockwell.

Fonte

Dexter Fletcher dirigerà il remake de Il Santo

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Dopo il successo del film biografico su Elton John, Rocketman, la Paramount ha scelto il regista Dexter Fletcher per dirigere un altro progetto di alto profilo per lo studio.

Fletcher dirigerà Il Santo, un riavvio del thriller d’azione del 1997 con Val Kilmer. L’avventura, in giro per il mondo, si basa sulla serie di romanzi degli anni ’20 scritta da Leslie Charteris.

Seth Grahame-Smith ha scritto la sceneggiatura del film, mentre Lorenzo Di Bonaventura (Transformers, G.I. Joe) sta producendo insieme a Brad Krevoy e il compianto Robert Evans, che firmerà postumo il progetto.

Il film segue Simon Templar (a.k.a. Il Santo), un criminale alla Robin Hood e ladro a noleggio. Il personaggio del libro ha anche ispirato uno show televisivo degli anni ’60. Mentre l’adattamento cinematografico degli anni ’90 non ha dato il via a un franchise come sperato, lo studio vede un potenziale nel per una serie di film di lunga data.

Il Santo sarà il prossimo lavoro di Fletcher, dopo che il regista avrà firmato Renfield, un progetto della Universal che tenta ancora di rivitalizzare il suo Monsterverse. Il film sarà infatti incentrato sull’omonimo personaggio presente nella storia di Dracula. I dettagli della trama sono attualmente sconosciuti, anche se si ritiene che il film sia ambientato ai giorni nostri.

Si tratta di un momento d’oro per Dexter Fletcher, che dopo aver ereditato Bohemian Rhapsody dal licenziato Bryan Singer, ha confermato il suo folgorante successo con Rocketman.

Fonte: Variety

Birds of Prey e Joker a confronto: cosa funziona meglio nei due film DC

Birds of Prey è stato il primo film del DCEU ad essere vietato ai minori, ma non il primo film basato sui personaggi della DC Comics a ricevere un rating del genere, dal momento che già Joker che ufficialmente non fa parte del DCEU – aveva ricevuto un divieto ai minori non accompagnati.

I due film sono ovviamente molto diversi, non soltanto per quanto riguarda le atmosfere e i toni, ma anche in termini di ambizioni. Ecco di seguito 5 motivi per cui Birds of Prey è forse più riuscito di Joker, ed altri 5 per cui il cinecomic di Todd Phillips è sicuramente più riuscito di quello di Cathy Yan:

Birds of Prey > Joker: l’intrattenimento

Se siete alla ricerca di un film divertente, Birds of Prey è sicuramente un film in grado di offrire una maggiore dose di scanzonato intrattenimento rispetto a Joker. I toni del film sono certamente più colorati e allegri, nonostante il cinecomic di Todd Phillips non sia stato pensato per intrattenere, essendo il ritratto oscuro di un personaggio disturbato, spinto dalla società a commettere azioni deplorevoli.

Eppure, qualcuno potrebbe asserire che gli stessi film che hanno ispirato il lavoro di Phillips, ossa Taxi Driver e Re per una notte, hanno una dose di umorismo di gran lunga più sottile ma comunque spiccata rispetto alla pellicola con Joaquin Phoenix. 

Birds of Prey < Joker: il box office

Birds of Prey non è stato un vero e proprio flop, ma non ha neanche raggiunto i risultati sperati dalla Warner Bros.: con un budget di circa 80 milioni di dollari, ad oggi il film ne ha incassati in patria meno di 50, con un’apertura pari a circa 33 milioni di dollari.

I risultati raggiunti a livello internazionale hanno risollevato un po’ la corsa del film al botteghino, ma è davvero nulla in confronto alla performance al box office di Joker, diventato il primo cinecomic vietato ai minori ad incassare oltre un miliardo di dollari.

Birds of Prey > Joker: l’azione

Chad Stahelski è stato ingaggiato come regista di seconda unità per ravvivare alcune delle sequenze d’azione di Birds of Prey. La reputazione del regista della saga di John Wick lo precede: Stahelski, infatti, è noto per le sue sequenze di combattimento particolarmente viscerali e coreografiche.

In Joker non succede nulla di particolarmente eccitante, almeno fino al terzo atto del film, quando tutta la tensione esplode e la città di Gotham è ormai totalmente dilaniata dalla violenza. Certo, Joker non è un film d’azione e non è mai stato pubblicizzato come tale, quindi il giudizio per un’eventuale mancanza di componente action non può non prescindere dalla sua natura intrinseca di film drammatico. 

Birds of Prey < Joker: l’aspetto di Gotham

Il personaggio di Arthur Fleck interpretato da Joaquin Phoenix vive in una Gotham che ricorda tanto la New York di fine anni ’70. Il film è stato girato nei cinque distretti della città e ne mette in risalto diversi aspetti, incluso l’aspetto più underground tipico della metropoli.

New York è quindi il luogo perfetto per il tipo di storia raccontata da Phillips, soprattutto per la sua natura pittoresca. Birds of Prey, invece, è stato girato a Los Angeles, e la Gotham ricreata ha sicuramente un aspetto diverso. Los Angeles sarà anche funzionale alle scorribande di Harley Quinn e socie, ma niente può la leggendaria Grande Mela dove i sogni possono diventare realtà…

Birds of Prey > Joker: i co-protagonisti

Si potrebbe dire che Joker, proprio grazie alla magistrale interpretazione di Joaquin Phoenix, è un “one man show” a tutti gli effetti. Gli attori secondari, nonostante il talento di Zazie Beetz e la presenza nel cast del gigante Robert De Niro, sono tutti al servizio di Arthur Fleck e dei suoi tormenti interiori.

In Birds of Prey, la protagonista è ovviamente Harley Quinn, ma tutti gli altri personaggi hanno comunque una loro storia che viene – più o meno – approfondita e che permette al pubblico di conoscere meglio ognuno di loro. Anche Black Mask, il villain principale, ha comunque il tempo necessario per poter brillare all’interno della narrazione. In termini di gestione di cast e personaggi, Birds of Prey è sicuramente più riuscito rispetto a Joker. 

Birds of Prey < Joker: il messaggio

Birds of Prey è un film allegro, scanzonato, divertente, nonostante il bizzarro mix di toni e atmosfere. Non manca certamente di sostanza, ma è comunque privo di un significato o di una morale profondi.

Joker, al contrario, scava in profondità nella psiche contorta di un reietto sociale, per esplorare e raccontare i motivi che possono spingere qualcuno ad agire in maniera così spregiudicata come Arthur Fleck. Senza contare il fatto che, a fare da sfondo alla vicenda, ci sono le crescenti tensioni tra le classi più agiate di Gotham e coloro che sono meno fortunati e che sono stati dimenticati dalla società.

Birds of Prey > Joker: i colpi di scena

La storia di Birds of Prey si sviluppa in maniera semplice e lineare. Harley Quinn ha appena rotto col Joker e adesso non vede l’ora di dimostrazione a tutta Gotham di poter andare avanti anche da sola.

Agli occhi di alcuni spettatori, il modo in cui la storia di Birds of Prey si evolve potrebbe essere assolutamente un aspetto positivo: Joker, invece, presenta un grande colpo di scena che ai più potrebbe apparire come ingenuo: ci stiamo chiaramente riferendo al fatto che il rapporto con Sophie è frutto esclusivamente della sua immaginazione. Alcuni l’avevano già intuito; altri invece lo hanno etichettato come un espediente “pigro” per rendere più accattivante la trama.

Birds of Prey < Joker: funzionare come standalone

La storia di Arthur Fleck è probabilmente unica. Nessun cinecomic uscito prima può essere paragonato a Joker, e al momento non esistono piani per un eventuale sequel (nonostante il miliardo di dollari al botteghino). Birds of Prey fa parte del DCEU e Margot Robbie aveva già interpretato Harley Quinn in Suicide Squad. Fortunatamente, è abbastanza facile seguire il film di Cathy Yan anche se non si è a conoscenza di quanto accaduto nella pellicola di David Ayer.

È innegabile però che uno dei tanti meriti di Joker sia quello di essere un film sì basato su un personaggio dei fumetti, ma di poter essere allo stesso tempo apprezzato da qualsiasi tipologia di pubblico.

Birds of Prey > Joker: lo humor

Birds of Prey non è un film propriamente spensierato, nonostante i momenti di leggerezza siano disseminati un po’ ovunque. Anche nel film di Cathy Yan, infatti, la commedia assume spesso dei toni morbosi, fermo restando che sono i toni burleschi ed irriverenti a farla da padrone.

Joker, invece, trascina il pubblico in un un’atmosfera oscura ed opprimente fin dai primissimi minuti. Alcuni hanno apprezzato questa scelta, altri probabilmente avrebbero gradito un maggiore contrasto tra le varie parti del film.

Birds of Prey < Joker: la performance di Joaquin Phoenix

Anche coloro che non hanno amato Joker, non possono non inchinarsi di fronte all’interpretazione di Joaquin Phoenix e alla lenta ma inesorabile discesa di Arthur Fleck negli abissi della follia. Vedere quanta dedizione l’attore abbia messo nel ruolo è davvero stimolante, ecco perché nessuno è rimasto veramente sorpreso quando Phoenix è riuscito a portare a casa l’Oscar come migliore attore.

Anche Birds of Prey è pieno di personaggi e interpretazioni fantastiche, ma è altamente improbabile che qualcuno di loro riesca a distinguersi come ha fatto Phoenix. 

Fonte: ScreenRant

Premi David di Donatello 2020: tutte le candidature

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Queste le candidature ai Premi David di Donatello 2020 dei film usciti al cinema dal 1˚ gennaio al 31 dicembre 2019, in ordine alfabetico, votate dal 7 gennaio all’8 febbraio 2020 dai componenti la Giuria dell’Accademia e trasmesse ufficialmente dallo Studio Notarile Marco Papi. Le ha comunicate, nell’incontro di oggi con la stampa, Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia. Sono presenti degli ex-aequo.

Il film ad ottenere il maggior numero di nomination è il bellissimo Il Traditore, di Marco Bellocchio, presentato allo scorso Festival di Cannes 2019, che porta a casa 18 candidature, mentre seguono a distanza, con 15 nomination a testa, Il Primo Re di Matteo Rovere e Pinocchio di Matteo Garrone.

Martin Eden di Pietro Marcello ha raccolto l’apprezzamento dell’Accademia, con 11 candidature, mentre, forse a sorpresa, 5 è il numero perfetto raggiunge ben 9 nomination.

Ecco tutte le candidature ai David di Donatello 2020

MIGLIOR FILM

Il primo re prodotto da GRØENLANDIA, con RAI CINEMA, GAPBUSTERS, ROMAN CITIZEN
per la regia di Matteo ROVERE
Il traditore prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM, con RAI CINEMA
per la regia di Marco BELLOCCHIO
La paranza dei bambini prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI e Nicola SERRA
per la regia di Claudio GIOVANNESI
Martin Eden prodotto da Pietro MARCELLO, Beppe CASCHETTO, Thomas ORDONNEAU, Michael WEBER, Viola FÜGEN, RAI CINEMA
per la regia di Pietro MARCELLO
Pinocchio prodotto da ARCHIMEDE, LE PACTE, RAI CINEMA
per la regia di Matteo GARRONE

MIGLIOR REGIA

Il primo re Matteo ROVERE
Il traditore Marco BELLOCCHIO
La paranza dei bambini Claudio GIOVANNESI
Martin Eden Pietro MARCELLO
Pinocchio Matteo GARRONE

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE

5 è il numero perfetto IGORT
Bangla Phaim BHUIYAN
Il campione Leonardo D’AGOSTINI
L’immortale Marco D’AMORE
Sole Carlo SIRONI

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Bangla Phaim BHUIYAN, Vanessa PICCIARELLI
Il primo re Filippo GRAVINO, Francesca MANIERI, Matteo ROVERE
Il traditore Marco BELLOCCHIO, Ludovica RAMPOLDI, Valia SANTELLA, Francesco PICCOLO
La dea fortuna Gianni ROMOLI, Silvia RANFAGNI, Ferzan OZPETEK
Ricordi? Valerio MIELI

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Il sindaco del rione Sanità Mario MARTONE, Ippolita DI MAJO
La famosa invasione degli orsi in Sicilia Thomas BIDEGAIN, Jean-Luc FROMENTAL, Lorenzo MATTOTTI
La paranza dei bambini Maurizio BRAUCCI, Roberto SAVIANO, Claudio GIOVANNESI
Martin Eden Maurizio BRAUCCI, Pietro MARCELLO
Pinocchio Matteo GARRONE, Massimo CECCHERINI

MIGLIOR PRODUTTORE

Bangla Domenico PROCACCI, Anna Maria MORELLI (TIM VISION)
Il primo re GRØENLANDIA, RAI CINEMA, GAPBUSTERS, ROMAN CITIZEN
Il traditore IBC MOVIE, KAVAC FILM, con RAI CINEMA
Martin Eden Pietro MARCELLO, Beppe CASCHETTO, Thomas ORDONNEAU, Michael WEBER, Viola FÜGEN, RAI CINEMA
Pinocchio ARCHIMEDE, LE PACTE, RAI CINEMA

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA*

I villeggianti Valeria BRUNI TEDESCHI
La dea fortuna Jasmine TRINCA
Mio fratello rincorre i dinosauri Isabella RAGONESE
Ricordi? Linda CARIDI
Rosa Lunetta SAVINO
Tutto il mio folle amore Valeria GOLINO

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

5 è il numero perfetto Toni SERVILLO
Il primo re Alessandro BORGHI
Il sindaco del rione Sanità Francesco DI LEVA
Il traditore Pierfrancesco FAVINO
Martin Eden Luca MARINELLI

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

5 è il numero perfetto Valeria GOLINO
Domani è un altro giorno Anna FERZETTI
Il primo re Tania GARRIBBA
Il traditore Maria AMATO
Pinocchio Alida BALDARI CALABRIA 

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

5 è il numero perfetto Carlo BUCCIROSSO
Il campione Stefano ACCORSI
Il traditore Fabrizio FERRACANE
Il traditore Luigi LO CASCIO
Pinocchio Roberto BENIGNI

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA

Il primo re Daniele CIPRÌ
Il traditore Vladan RADOVIC
Martin Eden Francesco DI GIACOMO
Pinocchio Nicolaj BRÜEL
Ricordi? Daria D’ANTONIO

MIGLIORE MUSICISTA

Il Flauto Magico di Piazza Vittorio L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
Il primo re Andrea FARRI
Il traditore Nicola PIOVANI
Pinocchio Dario MARIANELLI
Suspiria Thom YORKE

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

Bangla Titolo: FESTA
Musica di: Antonio AIELLO
Testi di: SHOSHI MD ZIAUL, Antonio AIELLO
Interpretata da: MOONSTAR STUDIO
Il sindaco del rione Sanità Titolo: RIONE SANITA’
Musica, Testi e interpretazione di: RALPH P
L’ospite Titolo: UN ERRORE DI DISTRAZIONE
Musica e Testi di: Dario BRUNORI
Interpretata da: BRUNORI SAS
La dea fortuna Titolo: CHE VITA MERAVIGLIOSA
Musica e Testi di: Antonio DIODATO
Interpretata da: DIODATO
Suspiria Titolo: SUSPIRIUM
Musica, Testi e interpretazione di: Thom YORKE

MIGLIORE SCENOGRAFO

5 è il numero perfetto Nello GIORGETTI
Il primo re Tonino ZERA
Il traditore Andrea CASTORINA
Pinocchio Dimitri CAPUANI
Suspiria Inbal WEINBERG

MIGLIORE COSTUMISTA

5 è il numero perfetto Nicoletta TARANTA
Il primo re Valentina TAVIANI
Il traditore Daria CALVELLI
Martin Eden Andrea CAVALLETTO
Pinocchio Massimo CANTINI PARRINI

MIGLIOR TRUCCATORE

5 è il numero perfetto Andreina BECAGLI
Il primo re Roberto PASTORE, Andrea LEANZA, Valentina VISINTIN, Lorenzo TAMBURINI
Il traditore Dalia COLLI, Lorenzo TAMBURINI
Pinocchio Dalia COLLI, Mark COULIER (trucco prostetico)
Suspiria Fernanda PEREZ

MIGLIOR ACCONCIATORE

Il primo re Marzia COLOMBA
Il traditore Alberta GIULIANI
Martin Eden Daniela TARTARI
Pinocchio Francesco PEGORETTI
Suspiria Manolo GARCÍA

MIGLIORE MONTATORE

Il primo re Gianni VEZZOSI
Il sindaco del rione Sanità Jacopo QUADRI
Il traditore Francesca CALVELLI
Martin Eden Aline HERVÉ, Fabrizio FEDERICO
Pinocchio Marco SPOLETINI

MIGLIOR SUONO

5 è il numero perfetto Presa diretta: Daniele MARANIELLO
Microfonista: Max GOBIET
Montaggio: Giuseppe D’AMATO
Creazione suoni: Francesco ALBERTELLI
Mix: Marcos MOLINA JAIME
Il primo re Presa diretta: Angelo BONANNI
Microfonista: Davide D’ONOFRIO
Montaggio: Mirko PERRI
Creazione suoni: Mauro EUSEPI
Mix: Michele MAZZUCCO
Il traditore Presa diretta: Gaetano CARITO, Adriano DI LORENZO
Microfonista: Pierpaolo MERAFINO
Montaggio: Lilio ROSATO
Creazione suoni: Gianluca BASILI
Mix: Francesco TUMMINELLO
Martin Eden Presa diretta: Denny DE ANGELIS
Microfonista: Simone PANETTA
Montaggio: Stefano GROSSO
Mix: Michael KACZMAREK
Pinocchio Presa diretta: Maricetta LOMBARDO
Microfonista: Luca NOVELLI
Montaggio: Daniela BASSANI
Creazione suoni: Stefano GROSSO
Mix: Gianni PALLOTTO

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

5 è il numero perfetto Giuseppe SQUILLACI
Il primo re Francesco GRISI, Gaia BUSSOLATI
Il traditore Rodolfo MIGLIARI
Pinocchio Theo DEMERIS, Rodolfo MIGLIARI
Suspiria Luca SAVIOTTI

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Citizen Rosi di Didi GNOCCHI e Carolina ROSI
Fellini fine mai di Eugenio CAPPUCCIO
La mafia non è più quella di una volta di Franco MARESCO
Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari di Simone ISOLA e Fausto TROMBETTA
Selfie di Agostino FERRENTE

MIGLIOR FILM STRANIERO
(Il premio al miglior film straniero viene assegnato al primo turno di votazione)

C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino (Warner Bros. Entertainment Italia)
Green Book di Peter Farrelly (Eagle Pictures)
Joker di Todd Phillips (Warner Bros. Entertainment Italia)
L’ufficiale e la spia (J’accuse) di Roman Polanski (01 Distribution)
Parasite di Bong Joon Ho (Academy Two)

Il miglior film straniero Premio David di Donatello 2020 è: PARASITE di Bong Joon Ho

***
Il premio al miglior cortometraggio viene assegnato da una giuria composta da Giada Calabria, Francesca Calvelli, Leonardo Diberti, Paolo Fondato, Elisabetta Lodoli, Enrico Magrelli, Lamberto Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti e presieduta da Andrea Piersanti.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Baradar di Beppe TUFARULO
Inverno di Giulio MASTROMAURO
Il nostro tempo di Veronica SPEDICATI
Mia Sorella di Saverio CAPPIELLO
Unfolded di Cristina PICCHI

Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2020 è: INVERNO di Giulio Mastromauro

***
Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado.

DAVID GIOVANI

Il traditore di Marco BELLOCCHIO
L’uomo del labirinto di Donato CARRISI
La dea fortuna di Ferzan OZPETEK
Martin Eden di Pietro MARCELLO
Mio fratello insegue i dinosauri di Stefano CIPANI

Venerdì 3 aprile si terrà la cerimonia di premiazione della 65 edizione dei Premi David di Donatello, un compleanno importante che verrà celebrato in diretta in prima serata su Rai1. La conduzione dell’edizione 2020 è affidata a Carlo Conti. Nel corso della cerimonia, numerosi protagonisti del cinema italiano e internazionale consegneranno venticinque Premi David di Donatello e i David Speciali.

I Premi David di Donatello sono organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Mario Turetta, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone.

La 65 edizione della manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.

Morbius: un nuovo collegamento con il MCU

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In Spider-Man: Far From Home abbiamo visto il personaggio di Flash Thompson aggiornare con una certa costanza una sua rubrica social di nome “Flash Mob”. Quello che forse non tutti sanno è che, in occasione della campagna promozionale del film con Tom Holland, la Sony Pictures creò davvero una profilo Instagram di Flash Thompson, utilizzato per sponsorizzare il cinecomic sia prima che durante la sua uscita nelle sale.

Adesso, l’account in questione è stato aggiornato di nuovo: questa volta, però, il riferimento è a Morbius, l’atteso cinecomic con protagonista Jared Leto. Attraverso le storie del profilo @spideyno1fan_, infatti, Flash ha condiviso una pagina del Daily Bugle con il titolo “Dov’è Spider-Man?” (che avevamo già avvistato in alcune foto dal set), per poi scrivere: “Sapete gente, qualche volta mi manca quando il mondo non veniva distrutto da vampiri, alieni e robot volanti.”

Scrutando l’immagine con attenzione, è possibile notare anche – sempre sulla prima pagina del Daily Bugle – un riferimento al sequel di Venom, in particolare a Cletus Kasady e all’evasione di prigione del villain. A questo punto, l’ipotesi di un collegamento tra l’Universo Cinematografico Marvel e lo Spider-Verse della Sony sembra essere ancora più accreditata.

(Photo: Instagram / @spideyno1fan_)

LEGGI ANCHE – Morbius introdurrà alcuni membri della Legione dei Mostri?

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, tagliato un collegamento con Darth Vader

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Un romanzo ispirato a Star Wars: L’Ascesa di Skywalker conferma che nel film è stato tagliato un collegamento con il personaggio di Darth Vader. La Lucasfilm ha appena reso disponibile un estratto dal romanzo in questione attraverso il sito ufficiale della saga StarWars.com.

Nell’estratto in questione viene descritta una versione alternativa ed ampliata dell’incontro tra Kylo Ren e gli Alazmec di Winsit, quando Kylo diventa consapevole di essere osservato da una misteriosa figura. Una volta uccisi gli Alazmec, Kylo avanza tra le paludi di Mustafar e affronta una creatura di cui non conosce l’identità, che al suo cospetto si identifica come un servo di Darth Vader, scelto dal Signore Oscuro dei Sith per proteggere il Wayfinder e donarlo soltanto a chi – secondo il suo giudizio – ne sia veramente degno.

Di seguito la descrizione completa del passaggio in questione:

“Un gigante emerse, una creatura senza peli illuminata soltanto dall’umidità. Frammenti di detriti di lago si aggrappavano alla sua pelle pastosa. I suoi occhi erano chiusi, ma in qualche modo poteva ancora vedere, perché sorretto dalla sua enorme testa calva, mentre su una spalla c’era un seconda creatura con lunghi tentacoli di ragno. I due erano incastrati, come in simbiosi. Kylo avvertì il dolore del gigante, come se fosse schiavo del ragno che a lui si aggrappava. Eppure, non poteva sopravvivere da solo. “

LEGGI ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Harrison Ford sorpreso dal ritorno di Han Solo

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Justice League: il cambiamento della Batcaverna ad opera di Joss Whedon

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In Justice League abbiamo visto una Batcaverna leggermente diversa, modificata durante le riprese aggiuntive del cinecomic affidate a Joss Whedon. A diversi mesi di distanza dall’uscita del film nelle sale, i fan si sono “divertiti” ad analizzare la versione destinata al grande schermo del cinecomic, cercando di scoprire quali fossero le parti provenienti dall’operato di Snyder e quali no.

Adesso, l’account Instagram thejackaldream, ha scovato un nuovo interessante dettaglio a proposito del film, che riguarda proprio la caverna sottostante la villa di Bruce Wayne che funge da quartier generale di Batman. Grazie ad un nuovo video, è stato rivelato che Joss Whedon, nel film, ha unito insieme la Batcaverna con il covo aerospaziale di Bruce Wayne, rendendoli un luogo unico.

Già in passato, una foto diffusa da Zack Snyder via Vero aveva confermato che il covo aerospaziale aveva nella #SnyderCut una sua specifica funzione, diversa dalla Batcaverna.

Potete vedere il video diffuso da thejackaldream di seguito:

LEGGI ANCHE – Justice League: il poster fan-made a sostegno della #SnyderCut

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Fonte: ScreenRant

Jurassic World 3: Colin Trevorrow anticipa l’inizio delle riprese

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Preparatevi al ritorno dei dinosauri, perché il regista Colin Trevorrow ha apparentemente confermato che la produzione di Jurassic World 3 inizierà molto presto. I dettagli sulla trama del nuovo film non sono ancora stati resi noti, ma è probabile che la storia prenderà le fila da quanto abbiamo visto alla fine del precedente Il Regno Distrutto, dove i dinosauri sembravano essere pronti ad insediarsi nella società umana.

La scorsa settimana Chris Pratt aveva anticipato che le riprese di Jurassic World 3 sarebbero iniziate molto presso, e adesso Trevorrow sembra aver confermato quanto dichiarato dall’attore. Attraverso il suo account Twitter, infatti, il regista ha postata la foto del modello di un dinosauro – direttamente dal backstage del film -, con il seguente messaggio: “Pronti”.

Colin Trevorrow non ha specificato una data di inizio ufficiale delle riprese, ma a quanto pare sembra che tutto sia veramente pronto per l’inizio della produzione.

Potete vedere il post condiviso dal regista di seguito:

(Photo: Twitter / @colintrevorrow)

LEGGI ANCHE – Jurassic World 3: confermato il ritorno di altri due volti noti

Jurassic World 3 vedrà sia Pratt che Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar Sy.

Ma non saranno i soli a tornare. Nel film vedremo infatti di nuovo anche i personaggi del film originale. Laura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001.

Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto. Il ritorno di Ian Malcolm è stato fortemente anticipato nei trailer, ma alla fine è stato poco più che un cameo, pertanto, i fan sono rimasti immensamente delusi. I ruoli di Dern, Neill e Goldblum in Jurassic World 3, tuttavia, sono considerati molto più importanti.

Le riprese di Jurassic World 3, affidato nuovamente al regista Colin Trevorrow con la sceneggiatura scritta da Emily Carmichael (Pacific Rim 2 – La Rivolta), inizieranno nei primi mesi del 2020, e possiamo aspettarci nei prossimi giorni qualche dettaglio in merito alla trama e ai nomi che affolleranno il set.

Anche Mamoudou Athie farà parte del cast del film, come confermato da Deadline, e si unirà dunque a Chris Pratt e Bryce Dallas Howard sul set. L’attore è tra i protagonisti della serie Sorry For Your Loss (disponibile ora su Facebook Watch) al fianco di Elizabeth Olsen, e di recente è apparso in The CircleThe Front Runner. Prossimamente lo vedremo nel dramma Prentice Penny Uncorked di Netflix e nella pellicola prodotta da 20th Century Fox Underwater con Kristen Stewart.

Lo stesso Trevorrow ha recentemente pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World – Il regno distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che  Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.

Fonte: ScreenRant

Avengers: Infinity War, backstage della costruzione del Guanto dell’Infinito

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I fan dell’Universo Cinematografico Marvel hanno finalmente la possibilità di scoprire com’è stato creato il Guanto dell’Infinito del temibile Thanos (Josh Brolin) in Avengers: Infinity War. Al di là delle sei Gemme dell’Infinito, il guanto di metallo è sempre stato uno strumento centrale nei piani del Titano Pazzo per ristabilire l’ordine universale attraverso il famigerato “schiocco delle dita”. Nonostante l’enorme sforzo degli eroi più potenti della Terra e dei loro nuovi alleati, alla fine del film abbiamo visto Thanos avere la meglio e riuscire a portare a termine il suo malvagio piano.

Il Guanto dell’Infinito ha avuto una storia abbastanza tumultuosa all’interno del MCU ed è stato una pezzo importante della narrazione tanto in Infinity War quanto in Endgame. Proprio per questo motivo, non stupisce che i Marvel Studios abbiano trascorso diverso tempo a riflettere su quale sarebbe potuto essere il design migliore per il potente artefatto.

Attraverso una nuova immagine condivisa via Instagram, il fotografo Chuck Zlotnick ci mostra proprio un momento dal backstage di Infinity War in cui un’artista che dallo stesso fotografo viene identificato come “il mio amico Fred” è intento a lavorare proprio sul Guanto dell’Infinito, che alla fine del cinecomic di Anthony e Joe Russo ha permesso al Titano Pazzo, dopo essere entrato in possesso di tutte e sei le Gemme, di riuscire nel suo intento.

Potete vedere il post condiviso da Zlotnick di seguito:

LEGGI ANCHE – Avengers Infinity War: 15 retroscena che cambieranno la percezione del film

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Fonte: ScreenRant

The Suicide Squad: James Gunn aveva altri due film “di riserva”

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Quando venne annunciato che James Gunn avrebbe diretto The Suicide Squad, i fan erano sorpresi ma allo stesso tempo eccitati all’idea che il regista di Guardiani della Galassia avrebbe preso le redini di un progetto targato DC. Adesso, è emerso che l’atteso reboot dedicato alla Task Force X non era l’unica idea per un film DC che Gunn aveva in mente.

Nella giornata di ieri, infatti, il regista ha rivelato attraverso le storie di Instagram che aveva delle idee per altri due film qualora non fosse riuscito a realizzare The Suicide Squad

Il regista è stato protagonista di un piccolo Q&A attraverso il suo profilo ufficiale Instagram. Quando un fan gli ha chiesto quale altro cinecomic DC gli sarebbe piaciuto dirigere, Gunn ha spiegato che in realtà erano ben due i film che aveva in mente, ma chiaramente non ha rivelato di quali si trattasse. “Ne avevo due in mente”, ha scritto Gunn. “Forse un giorno scoprirete di quali si trattava (ma non oggi).”

Un altro fan ha voluto sapere se i due film che aveva in mente erano progetti che adesso sono stati affidati ad altri registi o se si tratta di progetti non ancora annunciati: Gunn ha risposto che – almeno all’epoca – erano progetti che sarebbero stati realizzati soltanto se lui fosse stato coinvolto: “Entrambi sono progetti che non sarebbero stati realizzati a meno che io non li avessi realizzati, almeno non in quel momento”, ha spiegato il regista.

(Photo: Instagram / @jamesgunn)
(Photo: Instagram / @jamesgunn)

LEGGI ANCHE – The Suicide Squad: video dal set con Margot Robbie e Idris Elba

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Fonte: ComicBook

Vanessa Redgrave: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre attrice britannica, Vanessa Redgrave è estremamente popolare per la sua lunga filmografia, con la quale ha potuto affermare le proprie doti interpretative e la propria versatilità, lavorando al fianco di importanti registi e attori.

Durante la sua lunga e variegata carriera ha ottenuto numerosi tra i più prestigiosi riconoscimenti del settore, che hanno dimostrato la grande attenzione della critica per le sue interpretazioni ricche di fascino e grande classe. Ecco 10 cose che non sai di Vanessa Redgrave.

Parte delle cose che non sai di Vanessa Redgrave

Vanessa Redgrave: i suoi film

1. Ha recitato in numerosi lungometraggi. La Redgrave esordisce al cinema nel 1966 con il film Un uomo per tutte le stagioni, per poi raggiungere fama internazionale recitando nello stesso anno in Blow-Up (1966). Recita poi in film come Morgan matto da legare (1966), Un tranquillo posto di campagna (1968), Isadora (1968), Drop Out (1970), Maria Stuarda, regina di Scozia (1971), La vacanza (1971), Assassinio sull’Orient Express (1974), Giulia (1977), Il segreto di Agatha Christie (1979), Sing Sing (1983), I bostoniani (1984), Il mistero di Wetherby (1985), Diceria dell’untore (1990), Casa Howard (1992), La casa degli spiriti (1993), Little Odessa (1994), Mission: Impossible (1996), Il senso di Smilla per la neve (1997), Wilde (1997) e Ragazze interrotte (1999).

2. Dal 2000 continua a recitare al cinema. A partire dal nuovo millennio la Redgrave si è distinta per aver recitato per alcuni dei più apprezzati film degli ultimi anni. È infatti tra i protagonisti di La promessa (2001), per poi prendere parte a Delitto e castigo (2002), La contessa bianca (2005), Espiazione (2007) Letters to Juliet (2010), Coriolanus (2011), Anonymous (2011), The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (2013), Foxcatcher (2014), Il segreto (2016) e Le stelle non si spengono a liverpool (2017).

3. Ha diretto un documentario. Nel 2017 l’attrice compie il suo esordio alla regia con un film documentario, intitolato Sea Sorrow – Il dolore del mare. Questi è un esame storico dell’ancora attuale crisi dei migranti, portato avanti attraverso immagini e video di repertorio, interviste ed una voce narrante che illustra le vicende di cui si tratta nel corso dell’opera.

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Vanessa Redgrave: i film e le serie per la TV

4. Ha preso parte a diverse produzioni televisive. L’attrice esordisce in televisione con il film Sogno di una notte di mezz’estate (1959), per poi partecipare ad opere come Fania (1980), Un uomo per tutte le stagioni (1988), Che fine ha fatto Baby Jane (1991), Women (2000), e Guerra imminente (2002). Ha invece preso parte alle serie A Picture of Katherine Mansfield (1973), Wagner (1981-1984), Nip/Tuck (2004-2009) Black Box (2014) e L’amore e la vita – Call the Midwife (2012-in corso).

Vanessa Redgrave e Franco Nero

5. Ha lavorato in diversi film del regista. Agli inizi della sua carriera l’attrice dà vita ad un sodalizio con il regista italiano Franco Nero. Lavorerà con lui per i film Un tranquillo posto di campagna, Drop Out, e La vacanza, che le permettono di acquistare una prima popolarità come attrice.

Parte delle cose che non sai di Vanessa Redgrave

6. Si sono sposati. Durante il loro sodalizio artistico a cavallo tra il 1968 e il 1971, i due vivono una breve relazione sentimentale da cui nasce Carlo, nel 1969. La Redgrave e Nero si ritroveranno decenni dopo, nel 2006, decidendo di sposarsi. La coppia mantiene segreto il loro matrimonio, rivelandolo soltanto nel 2009.

Vanessa Redgrave in Il segreto

7. Ha avuto un ruolo nell’apprezzato film di Jim Sheridan. Tra gli ultimi ruoli più noti dell’attrice vi è quello di Roseanne McNulty nel film Il segreto. Nel film il suo personaggio è un’anziana donna confinata in un ospedale psichiatrico, che riceve la visita di un medico che stabilirà se può essere rilasciata o meno. Accusata di infanticidio, nel procedere con il suo racconto la donna porterà a galla una sconvolgente verità.

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Vanessa Redgrave e gli Oscar

8. Ha ricevuto diverse nomination. La Redgrave vanta un totale di sei candidature all’ambito premio Oscar. La prima fu come miglior attrice protagonista per Morgan matto da legare, e nella stessa categoria fu nominata di nuovo per Isadora e Maria Stuarda, regina di Scozia e I bostoniani. Nel 1978 fu nominata invece come miglior attrice non protagonista per Giulia, vincendo il premio. Venne poi nominata nuovamente in tale categoria per il film Casa Howard.

Vanessa Redgrave e sua figlia

9. Ha avuto una figlia dal suo primo matrimonio. Dal 1962 al 1967 l’attrice è stata sposata con il regista Tony Richardson, con il quale ha dato alla luce la figlia Natasha. Nel marzo del 2009 quest’ultima ha un incidente sulle piste da sci, perdendo la vita. È questo un lutto che segnerà profondamente l’attrice negli anni a venire.

Vanessa Redgrave: età e altezza

10. Vanessa Redgrave è nata a Londra, Inghilterra, il 30 gennaio 1937. L’attrice è alta complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Onward – Oltre la magia: il trailer con le voci italiane

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Nelle sale italiane dal prossimo 5 marzo, il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia è interpretato, nella versione italiana, da un cast di voci che comprende Sabrina Ferilli nei panni di Laurel Lightfoot e Fabio Volo in quelli di Wilden Lightfoot, i genitori dei fratelli Ian e Barley. Favij, Raul Cremona e David Parenzo interpretano invece rispettivamente uno spiritello, un apprendista stregone e un cameriere.

Diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, che hanno già firmato l’acclamato Monsters University del 2013, Onward – Oltre la Magia è ambientato in un immaginario mondo fantastico e racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley, che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ magia.

Nel giorno del suo sedicesimo compleanno, Ian desidera più che mai essere migliore e più coraggioso, proprio come suo padre che ha perso prima di nascere. Così, quando sua madre consegna a lui e a suo fratello un regalo che il loro defunto padre aveva lasciato per loro, Ian vede un’opportunità per fare ciò che ha sempre sognato: essere guidato da suo padre.

Jessica Chastain e Anne Hathaway nel remake USA di Doppio Sospetto

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Il regista di Doppio Sospetto, Olivier Masset-Depasse, conferma che girerà un remake del suo film a Hollywood, con Jessica Chastain e Anne Hathaway: le due celebri attrici avranno rispettivamente il ruolo di Alice e di Céline, interpretati nell’originale da Veerle Baetens (Alabama Monroe – Una storia d’amore) e Anne Coesens (Illégal).

Già accolto con entusiasmo al Festival di Toronto e vincitore di 9 premi Magritte, gli Oscar del Belgio, DOPPIO SOSPETTO è un noir al femminile ricco di tensione e colpi di scena, che uscirà al cinema in Italia il 27 febbraio. Il film sarà inoltre presentato in anteprima a Roma il 22 febbraio alle 21.00 all’Auditorium del MAXXI, in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma e a ingresso gratuito per il pubblico.

All’inizio degli anni Sessanta, Alice e Céline abitano in due case a schiera gemelle e sono legate da una grande amicizia, che le porta a condividere ogni cosa. Questa armonia perfetta si spezza il giorno in cui Alice assiste, impotente, alla morte accidentale di Maxime, il figlio di Céline: accecata dal dolore, Céline rimprovera ad Alice di non aver fatto il possibile per salvare suo figlio e sembra meditare una sconvolgente vendetta… “Sarebbe impossibile descrivere Doppio sospetto senza usare la parola hitchcockiano” ha scritto Variety. “Il magnifico thriller psicologico di Olivier Masset-Depasse richiama a tal punto lo stile del maestro del brivido ed è così splendidamente avvolto nell’atmosfera degli anni ’60 che a volte ti aspetti di vedere la protagonista Veerle Baetens trasformarsi all’improvviso in Tippi Hedren. Ma per quanto questa influenza sia evidente, anche nella struttura a spirale di una vera e propria discesa agli inferi, il film finisce in realtà per sovvertire lo spirito dei titoli più al femminile di Hitchcock. In questi ultimi, infatti, la devozione, la gelosia, la coercizione e il sospetto definiscono un’idea di rapporto tra uomo e donna, mentre nel film di Masset-Depasse si spostano nelle dinamiche di una relazione tra due donne”.

Alice Eve: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta celebre grazie ad alcune commedie romantiche, l’attrice Alice Eve ha negli anni consolidato la propria popolarità partecipando a film di rilievo e collaborando con importanti attori. Recentemente si è resa protagonista di ruoli diversi da quelli dei suoi inizi, affrontando toni drammatici e provando le sue potenzialità con generi più impegnati.

Attiva tanto al cinema quanto in televisione, l’attrice continua ancora oggi a destreggiarsi tra progetti di vario tipo, dalla grande produzione hollywoodiana a film dal carattere più indipendente e intimista. Ecco 10 cose che non sai di Alice Eve.

Parte delle cose che non sai di Alice Eve

Alice Eve: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con un piccolo ruolo nel film Stage Beauty (2004), per poi recitare in Il quiz dell’amore (2006), Big Nothing (2006), Crossing Over (2009) e Lei è troppo per me (2010), con cui ottiene una prima notorietà. Negli anni successivi recita in film come Sex and the City 2 (2010), Una sposa in affitto (2011), The Raven (2012), Man in Black 3 (2012), Into Darkness – Star Trek (2013), Fredda è la notte (2013), Velvet – Il prezzo dell’amore (2014), Before We Go (2014), Criminal (2016), Conspiracy – La cospirazione (2016), Tutto ciò che voglio (2017), Bees Make Honey (2017), Untogether (2018) e Bombshell – La voce dello scandalo (2019), dove recita accanto alle attrici Margot Robbie, Nicole Kidman e Charlize Theron.

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nei primi anni della sua carriera l’attrice recita in alcune puntate di serie come Poirot (2005) ed Entourage (2011), come anche nel film Hawking (2004), con l’attore Benedict Cumberbatch. Ottiene poi un ruolo di rilievo nella puntata Nosedive della serie antologica Black Mirror (2016), e dopo una breve partecipazione alla miniserie Le due verità (2018), ottiene il ruolo di Mary Walker nella serie Marvel Iron Fist (2018). Nel 2020 l’attrice reciterà invece nella serie Belgravia.

3. Ha prodotto alcuni film. La Eve si è distinta per aver ricoperto anche il ruolo di produttrice, svolgendolo per il film Death of a Farmer (2014), pellicola drammatica narrante gli ultimi giorni di vita di un contadino, diretta dal fratello Jack e interpretata dal padre Trevor. Nel 2017 partecipa invece alla produzione del film Bees Make Honey, commedia nera diretta sempre dal fratello Jack e di cui è anche protagonista.

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Alice Eve è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 275 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini che la ritraggono durante la partecipazione a serate di gala, come anche foto promozionali dei suoi progetti da attrice. Non mancano infine immagini scattate in momenti di svago, con famigliari o amici.

Alice Eve e Alex Cowper-Smith

5. Ha sposato una sua vecchia conoscenza. Durante l’adolescenza l’attrice conosce alla Westminster School di Londra Alex Cowper-Smith, con il quale intraprende una relazione. In seguito i due si lasciano per poi ritrovarsi anni dopo. Nell’agosto del 2014, annunciano il loro fidanzamento, per poi sposarsi nel dicembre dello stesso anno. Tuttavia nel 2017 la coppia annuncia il divorzio.

Parte delle cose che non sai di Alice Eve

Alice Eve: i suoi occhi

6. Ha degli occhi particolari. Osservando bene gli occhi dell’attrice, si noterà che questi presentano un caso di eterocromia, ovvero la caratteristica somatica degli individui i cui occhi hanno un’iride di un colore diverso dall’altra. Nel caso della Eve, il suo occhio sinistro è blu, mentre quello desto è verde.

Alice Eve in Black Mirror

7. Non ha avuto problemi ad interpretare un personaggio antipatico. Nell’episodio Nosedive, della terza stagione di Black Mirror, l’attrice interpreta Naomie, crudele ex compagna di scuola della protagonista Lacie. Nell’interpretare un ruolo tanto sgradevole, la Eve ha affermato di non aver incontrato grandi difficoltà, concentrandosi nel vedere con compassione la vita di Naomi, crudele prima di tutto con sé stessa.

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Alice Eve in Iron Fist

8. Ha ricompensato un proprio fan. Durante una convention dedicata alla serie Iron Fist, venne presentata la Eve come nuovo membro del cast della seconda stagione. Ai fan fu lasciata la possibilità di indovinare quale personaggio avrebbe interpretato, e un fortunato ragazzo indovinò proponendo Mary Walker, anche nota come Typhoid Mary, celebre villain Marvel. Come premio, l’attrice diede un bacio sulla guancia al fan vincitore.

9. Ha adorato interpretare il personaggio. In diverse interviste l’attrice ha dichiarato che poter ricoprire il ruolo di Typhoid Mary nella serie Iron Fist è stata una delle più grandi opportunità della sua carriera, e che dar vita a tale personaggio si è rivelato particolarmente stimolante per via delle libertà che le sono state concesse sulla sua costruzione.

Alice Eve: età e altezza

10. Alice Eve è nata a Londra, Inghilterra, il 6 febbraio 1982. L’attrice è alta complessivamente 166 centimetri.

Fonte: IMDb

Lontano Lontano: recensione del film con Ennio Fantastichini

Una manciata di film all’attivo per Gianni Di Gregorio regista, esordiente tardivo con Pranzo di Ferragosto dopo anni di lavoro come sceneggiatore, che torna a dirigere una storia di vecchietti con la freschezza della gioventù, nella maniera lieve e delicata che gli è propria. Lontano Lontano è tratto da un racconto dello stesso Di Gregorio, Poracciamente vivere, pubblicato da Sellerio nella raccolta Storie dalla città eterna. Segue le vicende di tre signori un po’ agée, Attilio (Ennio Fantastichini), il Professore (Gianni Di Gregorio) e Giorgetto (Giorgio Colangeli), che decidono di trasferirsi all’estero per poter vivere meglio con le loro magre pensioni. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un mare di problemi, burocrazia e faccende da sistemare prima di partire. Nella preparazione del viaggio i tre incontreranno una serie di personaggi che li aiuteranno, o saranno loro ad aiutare, o da cui verranno ostacolati. Sopratutto però, cementeranno la loro amicizia tra buon cibo e vino, in una Roma estiva, afosa ma vitale.

Di Gregorio sceneggiatore de Lontano Lontano: la sua Roma e i romani

Gianni Di Gregorio è uomo di scrittura e la sua lunga esperienza di sceneggiatore è tra gli elementi che fanno la differenza in questo lavoro, scritto con Marco Pettenello. È proprio il tanto mestiere che porta alla semplicità e all’estrema naturalezza della narrazione. Così un piccolo canovaccio si trasforma nel ritratto fedele di un’umanità rara e autentica – di cui il regista stesso è esponente – negli odori, nei sapori e negli scenari incantevoli di una Roma vista non con gli occhi del turista, ma con quelli di chi da sempre respira l’aria dei suoi vicoli, delle sue piazze e dei suoi scorci più suggestivi. Le location scelte per questo affresco romano sono proprio i luoghi del cuore del regista, quelli che vive e frequenta: da San Calisto a piazza Santa Maria in Trastevere, da  Porta Settimiana al Colosseo. La Roma di Di Gregorio è  una signora indolente e forse un po’ malconcia, ma dal fascino intatto, a cui è disposto, come molti romani, a perdonare non senza un certo fatalismo, i disservizi, il caos e i mille problemi.

Fine conoscitore della romanità, Di Gregorio riesce con Lontano Lontano in un’impresa difficilissima. Se infatti è estremamente facile imbattersi nella sua rappresentazione più o meno stereotipata – il romano coatto e pittoresco, la Roma violenta, la mala Roma – è cosa rara vedere sul grande schermo il romano per com’è: in equilibrio tra indolenza e vitalità, intriso di sarcastica ironia, pigro ma capace di grandi slanci, pragmatico e animato da un sano buon senso. I temi sociali ci sono: dalla situazione critica dei pensionati al minimo o di chi la pensione neppure ce l’ha, all’immigrazione, ma lo spettatore vi è condotto con levità, in modo del tutto naturale. Assenti didascalismo, retorica o buonismo. Narrazione godibilissima, ricca di momenti spassosi e dal buon ritmo.

Ennio Fantastichini e gli altri interpreti

Con l’occhio dell’uomo di cinema Di Gregorio sa scegliere il suo cast. Ennio Fantastichi nella sua ultima interpretazione ci regala un esempio di quella rara capacità di fondere in modo perfetto alto e basso, leggerezza e profondità con misura e delicatezza, come solo i grandi attori sanno fare. Giorgio Colangeli e Di Gregorio stesso sono i suoi degni compagni in quest’avventura. Più che riuscite anche le interpretazioni dei personaggi secondari, su tutti il Professor Federmann, col vizio del bere e i suoi discorsi quasi metafisici e con le fattezze scavate di uno straordinario Roberto Herlitzka. Ma c’è anche Daphne Scoccia, la figlia dell’ex frickettone Attilio, e altre piccole sorprese, come il cameo di Francesca Ventura, la signora Federmann (In viaggio con papà, Sapore di mare 2), la bella signora, Galatea Ranzi, poi gli amici del bar e il fratello di Giorgetto col suo banco di frutta al mercato, il libraio, l’impiegata dell’ufficio postale, l’ex alunno del Professore.

I “poracci” di Di Gregorio sono pigri, ma ancora vitali, capaci di stupire sé stessi e gli altri con slanci arditi e preziosi. Capaci di sognare restando coi piedi saldi a terra, i vecchietti di Lontano Lontano ci ricordano che tutto si può fare a qualsiasi età, o almeno provarci. L’importante è non tradire sé stessi e la propria umanità.

La vita davanti a sé: Sophia Loren su Netflix, in tutto il mondo

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La vita davanti a sé, il film con il premio Oscar Sophia Loren, una delle attrici più importanti di tutti i tempi, sarà in esclusiva su Netflix. Diretto da Edoardo Ponti e scritto da Ugo Chiti e dallo stesso Ponti, il film uscirà nella seconda parte del 2020 in tutto il mondo.

Accanto a Sophia Loren fanno parte del cast Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri e Massimiliano Rossi.  La vita davanti a sé è prodotto da Palomar – Mediawan Group, con il supporto di Impact Partners Film Service, Artemis Rising Foundation, Foothills Productions, Another Chapter Productions e Scone Investments.

Sophia Loren interpreta Madame Rosa, una superstite dell’Olocausto che si prende cura dei figli delle prostitute nel suo modesto appartamento a Bari. Accoglie anche Momo, un dodicenne senegalese che l’ha derubata. Insieme supereranno la loro solitudine, formando un’insolita famiglia. Il film è l’adattamento contemporaneo del bestseller internazionale La vie devant soi di Romain Gary.

“Non potrei essere più felice di collaborare con Netflix per un film così specialeha commentato Sophia LorenNella mia carriera ho lavorato con tutti gli studios più importanti ma posso dire con certezza che nessuno ha l’ampiezza di respiro e la diversità culturale di Netflix. Ed è proprio questo che apprezzo particolarmente. Hanno capito che non si costruisce una casa di produzione globale senza coltivare talenti locali in ogni paese, senza dare a queste voci l’opportunità di essere ascoltate. Tutti hanno il diritto di essere ascoltati, il nostro film parla proprio di questo e proprio questo è quello che fanno a Netflix”.

Ted Sarandos, Chief Content Officer di Netflix, ha dichiarato: “Sophia Loren è una delle attrici più importanti e celebrate di tutto il mondo. Siamo onorati di dare il benvenuto a lei, a Edoardo e al team che ha portato questo film nella famiglia di Netflix. La vita davanti a sé è una storia bella e coraggiosa che, proprio come Sophia, affascinerà il  pubblico in Italia e in tutto il mondo”.

LA VITA DAVANTI A SÉ 
Regia: Edoardo Ponti (Il turno di notte lo fanno le stelle, Voce umana)
Sceneggiatura: Ugo Chiti (Dogman, Il racconto dei racconti, Gomorra), Edoardo Ponti (Cuori estranei, Voce umana)
Cast: Sophia Loren (Madame Rosa), Ibrahima Gueye (Momo), Renato Carpentieri (Doctor Coen), Massimiliano Rossi (Ruspa)
Produzione: Palomar – Mediawan Group, con il supporto di Impact Partners Film Service, Artemis Rising Foundation, Foothills Productions, Another Chapter Productions e Scone Investments.

Star Wars: qual è il migliore tra Episodio VIII ed Episodio IX?

La trilogia sequel di Star Wars è ufficialmente giunta al termine in seguito all’uscita nelle sale del capitolo finale L’Ascesa di Skywalker. Guardando esclusivamente al plauso riservato dalla critica ai tre episodi, Gli Ultimi Jedi è stato il film accolto con maggiore entusiasmo. Ma è davvero il miglior film dei tre?

Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker sono due film molto diversi tra loro, e questo per tantissime ragioni. Sia Rian Johnson che J.J. Abrams sono stati in grado di piegare la saga e la sua narrazione al proprio stile registico. Ecco perché entrambi sono film pieni di azione, ricchi di fan service, con personaggi e sottotrame brillanti, e all’occorrenza anche divertenti.

È forse impossibile dire quale sia effettivamente il capitolo più riuscito della trilogia sequel. Ecco 5 motivi per cui L’Ascesa di Skywalker è il miglior episodio, e altri 5 per cui lo è Gli Ultimi Jedi:

L’Ascesa di Skywalker collega le trame di ben 9 episodi

Certamente, il compito di cui J.J. Abrams ha deciso di farsi carico non è stato per nulla facile: L’Ascesa di Skywalker è il film che mette la parola fine non soltanto alla trilogia sequel, ma all’intera Saga degli Skywalker (trilogia prequel e originale incluse), in un modo davvero epico.

Si è trattato di un’impresa a dir poco sensazionale: se ci pensate bene, il film ha saputo chiudere le storie dei nuovi personaggi e, al tempo stesso, omaggiare tutti coloro che li hanno preceduti.

Ne Gli Ultimi Jedi ci sono le migliori battaglie con le spade laser

Ci sono diverse battaglie con la spada laser davvero epiche in tutta la Saga di Skywalker, ma alcuni delle migliori provengono senza ombra di dubbio da Gli Ultimi Jedi. La scena della sala del trono dipinta di rosso, in cui Kylo Ren uccide Snoke e lui e Rey fanno squadra, è una delle migliori sequenze dell’intera trilogia del sequel: tecnicamente non usano le loro spade per combattere l’uno contro l’altro, le loro mosse sono davvero impressionanti e il l’intera scena è entrata di diritto nella storia di Star Wars.

Un’altra scena memorabile è quella della battaglia finale su Crait, quando Kylo affonda Luke con la spada laser di Ren senza colpirlo realmente, dal momento che quello contro cui sta combattendo è soltanto una proiezione realizzata da Luke con la Forza.

L’Ascesa di Skywalker è ricco d’azione

L’Ascesa di Skywalker è probabilmente l’episodio più ricco d’azione dell’intera trilogia sequel. Rey, Poe e Finn intraprendono un’avventura separata, con l’eroina che si trova a dover capire quale sia il suo posto nel mondo e cosa la lega realmente a Kylo Rey. Inoltre, assistiamo anche al ritorno dell’Imperatore Palpatine, alla lotta di Ben con il Lato Oscuro e all’introduzione di molti altri personaggi come Jannah e Zorii Bliss.

Visivamente, Gli Ultimi Jedi è sbalorditivo

Rian Johnson ha condotto il pubblico alla scoperta di nuove e splendide location ne Gli Ultimi Jedi, come le saline rosse di Crait o il lussuoso pianeta Canto Bight. È sicuramente il film più bello della trilogia sequel, e parte del merito deriva proprio dallo stile cinematografico di Rian Jonhson, che in particolari sequenze riesce ad esplodere in tutto il suo vigore, come l’incredibile scena della sala del trono di Snoke.

Gli Ultimi Jedi espande l’universo di Star Wars e apre possibili scenari su altre trame da poter sviluppare in futuro, come ad esempio il bambino sensibile alla Forza che appare alla fine del film.

Ne L’Ascesa di Skywalker si sviluppa la relazione tra Rey e Kylo Ren

Una delle cose più interessanti della trilogia sequel è sicuramente il legame tra Kylo Ren e Rey. Mentre Gli Ultimi Jedi getta le basi della loro relazione e “connessione” attraverso la Forza, L’Ascesa di Skywalkeer approfondisce le loro dinamiche di personaggi che si muovono in un modo fantastico.

Trascorrono gran parte del film cercandosi l’un l’altro, e tutto questo porta ad un grande momento in cui Rey consegna a Ben la sua spada laser attraverso la Forza. Alla fine, proprio grazie al loro legame (la “diade nella Forza”), Kylo “torna ad essere” Ben Solo abbracciando il Lato Chiaro della Forza, con entrambi che capiscono di essere innamorati. 

Gli Ultimi Jedi sviluppa tanti personaggi secondari

Alcuni dei personaggi a cui è stato riservato un maggiore sviluppo narrativo provengono proprio da Gli Ultimi Jedi: Rey si trova su Ach-To con Luke, Rose e Finn sono in viaggio per Canto Bight, mentre Poe, Leia e l’ammiraglio Holdo cercano di tenere unita la Resistenza.

Con tutte queste diverse sottotrame e una durata di ben 2 ore e 32 minuti, c’era spazio a sufficienza per lasciarsi coinvolgere anche dalle storie di alcuni personaggi “minori” come Rose, che perde sua sorella all’inizio del film e che si ritrova a poco a poco protagonista di una storia d’amore con Finn, purtroppo poi abbandonata ne L’Ascesa di Skywalker

L’Ascesa di Skywalker riunisce la squadra

Star Wars è una saga al centro della quale ci sono sempre state grandissime avventure. L’Ascesa di Skywalker, al pari di quanto fatto nella trilogia originale con Han, Leia e Luke, riunisce finalmente i personaggi di Rey, Finn e Poe, che ne Gli Ultimi Jedi abbiamo visto alle prese ognuno con una sorta di “viaggio/avventura personale”. È stato bello vedere la banda unire di nuovo le forze insieme, nello stesso luogo, e non magari operare da lontano, ognuno in una parte diversa della Galassia.

Gli Ultimi Jedi rimodella gli schemi saga

Gli Ultimi Jedi si distingue dal resto della trilogia sequel di Star Wars perché è sostanzialmente molto diverso dagli altri. Il Risveglio della Forza è molto simile – soprattutto da un punto di vista strutturale – a Una Nuova Speranza, ma Episodio VIII ha preso i modelli della saga e gli ha totalmente stravolti.

È un film pieno di scelte audaci, come ad esempio quella di rendere Luke Skywalker una sorta di anti-eroe o rivelare che i genitori di Rey “non erano nessuno”. È una versione unica dell’universo di Star Wars, completamente diversa sia nello stile che nell’impianto narrativo rispetto a L’Ascesa di Skywalker

L’Ascesa di Skywalker è pieno di fan service

Star Wars: L'Ascesa di SkywalkerContrariamente a Gli Ultimi Jedi, L’Ascesa di Skywalker è pieno di fan service e di riferimenti a tutto gli altri episodi della saga. Star Wars ha essenzialmente riunito tre generazioni di fan, e L’Ascesa di Skywalker riesce in qualche modo ad onorare sia la trilogia originale che la trilogia prequel.

Ci sono diversi cameo, tra cui Lando Calrissian, Wedge Antilles e ovviamente Han Solo. Nel film rivediamo anche la Morte Nera, e si sentono persino le voci di diversi Jedi dall’universo cinematografico e televisivo. L’Ascesa di Skywalker è essenzialmente una grande lettera d’amore per tutti i fan di Star Wars. 

Ne Gli Ultimi Jedi assistiamo al sacrificio di Holdo

Attraverso Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson ha creato alcune delle migliori scene dell’intero franchise di Star Wars: una di queste è sicuramente la scena in cui l’ammiraglio Holdo si sacrifica per distruggere la flotta del Primo Ordine e salvare ciò che resta della Resistenza.

È anche il momento più tensivo del film, con Rey e Kylo che combattono per la sua spada laser, e Rose e Finn che rischiano di essere uccisi dal Primo Ordine. In quel momento, l’intero film assume tutta un’altra valenza, dando vita ad un momento particolarmente emotivo e strabiliante che permette di distinguere Gli Ultimi Jedi da tutti gli altri film.

Fonte: ScreenRant

Rapunzel: la Disney mette in cantiere il live action

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La Disney starebbe sviluppando una versione live action di Rapunzel – L’intreccio della torre, il 50° Classico d’Animazione basato sulla celebre fiaba tedesca “Raperonzolo” scritta dai Fratelli Grimm.

Il film d’animazione, uscito nel 2010, annovera tra i doppiatori originali Mandy Moore (This Is Us) e Zachary Levi (Shazam!) e divenne un grandissimo successo all’epoca della sua uscita, con 592 milioni di dollari incassati a livello mondiale. Attualmente, è il settimo classico Disney ad aver incassato di più nella storia.

Come riportato da The DisneyInsider, la Disney è attualmente al lavoro su una versione live action di Rapunzel che, in realtà, potrebbe anche non essere un remake del Classico d’Animazione, ma piuttosto un nuovo adattamento della favola originale. Sempre dalla fonte apprendiamo che la Casa di Topolino ha incaricato Ashleigh Powell (Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni) di scrivere la sceneggiatura del film.

Il personaggio di Rapunzel (chiaramente una versione slegata dal film animato) era già apparso “in carne ed ossa” nel musical Into the Woods di Rob Marshall, interpretato dall’attrice MacKenzie Mauzy.

Al momento non ci sono ulteriori dettagli. Ricordiamo che di recente la Disney ha annunciato anche i live action di altri due celebri classici: Bambi e Pinocchio (quest’ultimo sarà diretto da Robert Zemeckis, regista della trilogia di Ritorno al Futuro e di Forrest Gump).

A marzo arriverà finalmente nelle sale l’attesissimo live action di Mulan, mentre tra i film attualmente in produzione figura Cruella, il live action dedicato all’iconica Crudelia de Mon che vedrà il premio Oscar Emma Stone nei panni della protagonista.

Birds of Prey: la regista ringrazia i fan per il supporto al film

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La regista Cathy Yan ha voluto i fan per il sostegno nei confronti del suo film, Birds of Prey, grazie al “movimento” #ReasonsToSupportBoP che ha preso piede su Twitter in seguito all’uscita del film nelle sale. Nonostante la popolarità del personaggio di Harley Quinn e dell’interpretazione di Margot Robbie, il film è stato un flop al box office, cosa che ha spinto la Warner Bros. a cambiarne il titolo in Harley Quinn: Birds of Prey, nella speranza di richiamare l’attenzione dei fan e sovvertire la performance del cinecomic al botteghino.

Ciononostante, però, una parte del fandom sembra aver apprezzato Birds of Prey, a tal punto da lanciare via Twitter un hashtag a supporto della pellicola – #ReasonsToSupportBoP -, divenuto già di tendenza negli Stati Uniti grazie agli oltre diecimila tweet. Proprio per questo motivo, la regista Cathy Yan ha voluto esprimere la sua gratitudine nei confronti del “movimento”, dichiarando attraverso il suo profilo Twitter: “Non è incredibile tutto ciò? Cosa sta succedendo? Grazie di cuore a tutti! Che meraviglia. Sono veramente felice adesso.”

Potete vedere il tweet originale condiviso dalla regista di seguito:

https://twitter.com/cyan852/status/1229059907158237185?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1229059907158237185&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fharley-quinn-birds-prey-director-reasons-support-bop-trending%2F&fbclid=IwAR14lu6UAseN2v77dxaX1W2oxnP6jHicKiJCfYCHRpCMV_gy9Q7-_UwkYKQ

LEGGI ANCHE – Birds of Prey: intervista a Margot Robbie e al cast del film

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.”

Fonte: ScreenRant

Venom 2: ecco la prima foto di Cletus Kasady

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È Tom Hardy a condividere per primo una foto di Woody Harrelson nei panni di Cletus Kasady, direttamente dal set di Venom 2.

Visto per la prima volta dietro le sbarre nella scena post credits del primo film, Kasady sarà il villain del sequel e sarà proprio quello che è anche nei fumetti: Carnage.

https://www.instagram.com/p/B8qXT3Sg3v2/

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

No Time to Die: il Coronavirus fa saltare la premiere in Cina

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La premiere cinese dell’attesissimo No Time to Die, il 25esimo capitolo della saga di James Bond, è stata ufficialmente cancellata a causa dell’emergenza Coronavirus. Come riportato da Deadline, la cancellazione riguarda tanto la premiere del film a Pechino quanto il press tour della pellicola in Cina: nessuno dei due importantissimi eventi avrà luogo.

Come si apprende dalla fonte, nessuno dei membri del cast arriverà in Cina per promuovere il film a causa dello stato di quarantena dovuto al Coronavirus e di “incertezza che circonda l’evoluzione dell’epidemia”. Il Coronavirus ha avuto un impatto enorme sull’industria dell’intrattenimento in Cina. Molti cinema della nazione sono stati chiusi e le uscite di moltissimi blockbuster in territorio asiatico sono state posticipate; la medesima sorte è toccata anche ai parchi a tema del paese, come la sede di Disneyland a Shanghai, che è stata ufficialmente chiusa.

Uno degli effetti collaterali – forse inaspettato – del Coronavirus è stato un maggiore interesse da parte della popolazione mondiale nei confronti di videogiochi e film incentrati su malattie e virus: ad esempio, le visualizzazioni sulle varie piattaforme di streaming del film Contagion di Steven Soderbergh (uscito nel 2011) sono aumentate considerevolmente, così come il videogioco di strategia Plague Inc., che ha registrato un numero di vendite mai raggiunto prima.

Ricordiamo che No Time to Die, diretto da Cary Joji Fukunaga (True Detective, Maniac), sarà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni del celebre agente segreto.

LEGGI ANCHE – No Time To Die: l’interessante teoria sul villain di Rami Malek

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Pinocchio di Guillermo del Toro: svelato il cast di doppiatori

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A quanto pare, il Pinocchio in stop-motion di Guillermo del Toro che verrà distribuito da Netflix si avvarrà di un cast di doppiatori originali di prim’ordine. Il progetto è stato annunciato ufficialmente a ottobre del 2018, ma da allora non ci sono più stati grandi aggiornamenti in merito, a parte alcune dichiarazioni dello stesso regista in merito alle atmosfere e al tono del film.

Adesso, grazie a quanto rivelato dall’attore David Bradley (Harry Potter, Game of Thrones) in una recente intervista, sappiamo quali saranno gli attori (o comunque una parte del cast) che metteranno a disposizione il loro talento “vocale” per la prossima avventura cinematografica di Guillermo del Toro, attualmente impegnato con le riprese di Nightmare Alley. 

Intervistato da Na Ekranie (via The Playlist), Bradley ha rivelato che nel film sarà lui a prestare la voce al personaggio di Geppetto, e che al suo fianco ci saranno Ewan McGregor, Tilda Swinton, Christoph Waltz e Ron Perlman (attore feticcio di del Toro, che con il regista ha lavorato fin dal suo debutto nel lontano 1993 con Cronos). 

David Bradley, che aveva già lavorato con del Toro nelle serie Trollhunters e The Strain, non ha ovviamente rivelato quali personaggi andranno a doppiare i suoi colleghi: è probabile che McGregor presterà la voce al celebre burattino di legno, mentre la Swinton potrebbe interpretare la Fata Turchina.

Pinocchio dovrebbe debuttare su Netflix nel 2021.

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Guillermo del Toro debutta alla regia del suo primo lungometraggio di animazione con Pinocchio, un film originale Netflix, un progetto che ha cuore da tutta la vita. Sarà un musical realizzato in stop motion, di cui il regista Premio Oscar firmerà anche la sceneggiatura e la produzione.

Del Toro inaugura un nuovo modo di raccontare la fiaba classica di Pinocchio, ambientata in Italia negli anni Trenta. Il progetto segna un momento chiave nella già consolidata relazione tra Netflix e il celebre regista, che proprio per Netflix aveva creato la trilogia di DreamWorks “Tales of Arcadia”, con il primo capitolo “Trollhunters”, vincitore di diversi premi Emmy, il secondo “3Below”, che debutterà il 21 dicembre 2018, e il terzo capitolo “Wizards” previsto nel 2019. Del Toro è anche il creatore della prossima serie Netflix “Guillermo del Toro Presents 10 After Midnight”, che arriverà prossimamente sulla piattaforma.

Guillermo del Toro ha così commentato: “Nessuna forma d’arte ha influenzato la mia vita e il mio lavoro quanto l’animazione e nessun personaggio ha avuto un legame profondo con me quanto Pinocchio. Nella nostra storia, Pinocchio è un’anima innocente con un padre indifferente che si perde in un mondo che non può comprendere. Il nostro protagonista si imbarca in un viaggio straordinario che lo condurrà ad una profonda comprensione di suo padre e del mondo reale. Ho da sempre voluto realizzare questo film. Sono estremamente grato a Netflix e al suo eccezionale team per questa opportunità unica nel suo genere, che mi permetterà di presentare la mia personale versione di questo strano burattino al pubblico di tutto il mondo.”

Matrix 4: Neo e Trinity in azione sul set

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Nuovi video dal set allestito a San Francisco di Matrix 4 ci mostrano Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, nei panni di Neo e Trinity, riuniti per la prima volta dopo 17 anni. Uno dei due video, in particolare, potrebbe aver svelato parte della storia che verrà raccontata nel film, dal momento che vediamo il personaggio di Trinity insegnare a quello di Neo come volare: i due attori (o probabilmente i loro stunt) sono infatti impegnati a girare una sequenza in cui li vediamo saltare da un edificio per poi librarsi in alto, verso il cielo.

In un’altro breve video, invece, vediamo i due attori a bordo di una motocicletta aggirarsi per le strade di San Francisco. Da entrambi i video si evince che Trinity abbia preso il posto di Morfeo e sia diventata il nuovo mentore di Neo. Un altro importante dettaglio da non sottovalutare è il fatto che Carrie-Anne Moss indossa una variante del costume con il quale abbia imparato a conoscerla nella trilogia originale, mentre Keanu Reeves sembra sfoggiare un look molto più vicino al suo personaggio nella saga di John Wick invece che al Neo dei precedenti film.

Potete vedere entrambi i video di seguito:

 

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Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere.

Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

Fonte: ScreenRant, ScreenRant

Star Wars: Harrison Ford sorpreso dal ritorno di Han Solo in Episodio IX

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Harrison Ford è rimasto sorpreso tanto quanto i fan in merito all’apparizione finale di Han Solo in Star Wars: L’ascesa di Skywalker di J.J. Abrams. Per molti, la morte del personaggio avvenuta ne Il Risveglio della Forza aveva segnato davvero l’ultima apparizione dell’iconico trafficante: eppure, nonostante Han non sia apparso ne Gli Ultimi Jedi, quando ad Abrams è stato affidato il compito di scrivere e dirigere il capitolo finale della saga degli Skywalker, probabilmnete il regista aveva una visione diversa in merito all’arco narrativo del personaggio.

Ne L’Ascesa di Skywalker, infatti, abbiamo visto Han Solo fare brevemente ritorno per aiutare il figlio Ben Solo ad intraprendere il suo percorso di redenzione. In una recente intervista con USA Today, Harrison Ford ha parlato proprio del suo scioccante ritorno in Episodio IX, rivelando di essere stato sorpreso tanto quanto i fan dopo aver appreso del ritorno di Solo nel film. Queste le sue parole:

“Quando J.J. mi ha chiesto di farlo, ho risposto: ‘Stai scherzando? Sono morto!’. Allora lui ha risposto: ‘Più o meno morto. Puoi farlo’. All’epoca non aveva ancora scritto niente. Ma mi disse: ‘Sarà incredibile’. Così gli ho detto che andava bene. Se J.J. ti chiedesse di fare qualcosa, probabilmente la faresti anche tu. È un ragazzo veramente persuasivo.”

L’attore ha poi aggiunto di aver accettato anche perché quella scena avrebbe aiutato la storia di Ben ad andare avanti e che l’opportunità di girare ancora una volta con Adam Driver era per lui un’occasione incredibile. In seguito all’uscita del film, moltissimi fan si sono chiesti se il personaggio di Han Solo abbia fatto ritorno sotto forma di Fantasma di Forza o se sia stato soltanto una proiezione della mente di Kylo Ren. A tal proposito, Ford ha dichiarato: “Un Fantasma di Forza? Non so neanche cosa sia un Fantasma di Forza. Non ho un’idea esplicativa su cosa sia un Fantasma di Forza. E non mi interessa!”

LEGGI ANCHE – Star Wars: svelata la prima scelta per il personaggio di Rose Tico

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Jodie Turner-Smith: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Jodie Turner-Smith potrà non essere un nome particolarmente noto, data la sua filmografia ancora esigua, ma i progetti a cui ha partecipato hanno messo in luce le sue doti, rendendola una nome su cui puntare per il futuro.

Divisa tra cinema e televisione, la Turner-Smith ha infatti preso parte a titoli di rilievo, che le hanno permesso in breve tempo di ottenere un buon riscontro di pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Jodie Turner-Smith.

Parte delle cose che non sai di Jodie Turner-Smith

Jodie Turner-Smith: i suoi film

1. Ha esordito con il film di un noto autore. Nel 2016 l’attrice compare per la prima volta sul grande schermo recitando nel film The Neon Demon, del regista Nicolas Widing Refn. Pur avendo un piccolo ruolo, la Turner-Smith ottiene una ulteriore celebrità, che la porta a recitare nei film indie Lemon (2017) e Newness (2017). Nel 2019 è invece protagonista del film Queen & Slim accanto all’attore Daniel Kaluuya. Successivamente recita nei film Without Remorse e After Yang, entrambi previsti per il 2020.

2. È maggiormente nota per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver esordito in un piccolo ruolo nella serie True Blood (2013), l’attrice compare in alcune puntate di Mad Dogs (2015-2016), e Ice (2016), per poi ottenere maggior popolarità grazie al ruolo di Azima Kandie nella serie The Last Ship (2017-2018). Recita poi tra i protagonisti della serie Nightflyers (2018), tratta da un racconto di George R. R. Martin, mentre nel 2019 è Josie nella serie Jett.

3. Ha iniziato recitando in diversi cortometraggi. Per ottenere una prima visibilità, l’attrice ha iniziato partecipando a diversi cortometraggi, alcuni dei quali ritrovabili sul Web. Tra questi si annoverano Somebody in Noboy (2014), Hard World for Small Things (2016), Woman in Deep (2016), Man Rots from the Head (2016), Call Your Father e Let’s Just Be Friends (2017).

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Jodie Turner-Smith è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 173 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere prevalentemente fotografie realizzate per servizi di moda o per celebri riviste. Non mancano tuttavia anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

5. Sono presenti immagini da modella. Oltre ad essere un’attrice, la Turner-Smith si è affermata anche modella. Non sorprende dunque che nel suo profilo Instagram sia possibile ritrovare foto che la ritraggono indossare particolari capi d’abbigliamenti o accessori per il corpo o il viso.

Parte delle cose che non sai di Jodie Turner-Smith

Jodie Turner-Smith e Joshua Jackson

6. Ha sposato un noto attore. Nel 2018 l’attrice conferma il fidanzamento con l’attore Joshua Jackson, noto per il ruolo di Pacey nella serie Dawson’s Creek. L’anno seguente, nel dicembre del 2019, annunciando di essersi sposati con una cerimonia particolarmente privata. I due hanno basato sin dall’inizio la loro relazione su un criterio di riservatezza, che li ha tenuti lontani dal gossip.

7. Aspettano il primo figlio. Nel gennaio del 2020 la coppia si presenta insieme alla cerimonia dei premi Bafta, e lì la Turner-Smith si mostra con un pancione che svela l’arrivo del primo figlio per la coppia. Questa è una delle poche notizie trapelate circa la loro vita sentimentale, considerando anche che era difficile nascondere la gravidanza di ormai diversi mesi.

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Jodie Turner-Smith in Queen & Slim

8. È la protagonista del film. Nel 2019 l’attrice recita nel film Queen & Slim, recitando accanto all’attore Daniel Kaluuya. Protagonista della pellicola, la Turner-Smith ha descritto la storia come un versione black di Bonnie e Clyde, dove una coppia di amanti di colore si ritrova inseguita da un poliziotto esplicitamente razzista.

Jodie Turner-Smith in Nightflyers

9. È grata a George R. R. Martin. Nella serie di fantascienza Nightflyers, targata Netflix, l’attrice ricopre il ruolo di Melantha Jhirl. L’attrice ha affermato di essere grata a George R. R. Martin, autore del racconto da cui è tratta la storia, se ha potuto ottenere la parte. Martin aveva infatti imposto alla produzione che il personaggio di Melantha fosse una donna di colore, e così la Turner-Smith poté candidarsi per il ruolo.

Jodie Turner-Smith: età e altezza

10. Jodie Turner-Smith è nata a Peterborough, nel Regno Unito, il 7 settembre 1986. L’attrice è alta complessivamente 176 centimetri.

Fonte: IMDb

Avengers: Endgame, Robert Downey Jr. prova le battute finali di Tony Stark

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Pubblicato sull’account Instagram di Jimmy Rich, arriva in rete un video che mostra Robert Downey Jr. provare le sue battute in Avengers: Endgame. Ecco di seguito il video:

Avengers: Endgame, i Vendicatori cantano “Tanti auguri” a Thanos

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

The Suicide Squad: video dal set con Margot Robbie e Idris Elba

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Arriva dall’account Twitter DC Movie News un nuovo video dal set di The Suicide Squad, attualmente in fase di riprese sotto la direzione di James Gunn. Nel film Margot Robbie tornerà ad interpretare Harley Quinn, e nel video la vediamo, insieme a Idris Elba, impegnata in una scena di guerrilla urbana.

Ecco di seguito il video:

https://twitter.com/DCMovieNews2/status/1228446961969307648?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1228446961969307648&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsuicide-squad-2-video-harley-quinn-idris-elba%2F

The Suicide Squad: ecco il nuovo look di Harley Quinn

Il cast ufficiale di The Suicide Squadcomprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Ritorno al futuro: Robert Downey Jr. e Tom Holland nel video deepfake

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Ecco un incredibile deepfake che vede Robert Downey Jr. e Tom Holland nei panni di Doc e Marty in Ritorno al futuro.

I due attori hanno lavorato insieme nel franchise della Marvel, nel quale sono stati protagonisti di una delle scene più toccanti di tutto il MCU, la morte di Spider-Man tra le braccia di Tony Stark. Hanno recitato insieme anche in Dolittle, ed ora li vediamo nei panni che furono di Christopher Lloyd e Michael J. Fox!

Ritorno al Futuro: 10 cose che non sai sul film

Avengers: Endgame, i Vendicatori cantano “Tanti auguri” a Thanos

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L’anno scorso, in occasione dell’anniversario di Iron Man, Robert Downey Jr. pubblicò un breve video dal set di Avengers: Endgame in cui il cast cantava un pezzetto di “Tanti auguri”.

Ebbene, in occasione del compleanno di Josh Brolin, attore che interpreta Thanos, RDJ ha condiviso lo stesso video, questa volta in versione integrale, in cui scopriamo che il cast del film stava cantando effettivamente la canzone di buon compleanno proprio a Brolin!

Avengers: Endgame, Thanos “vittima” di un errore di VFX

Ecco il video:

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.