Home Blog Pagina 996

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

I film hanno il potere di trasportarci in un altro mondo. Eppure, quelli stessi film sono realizzati da esseri straordinari ma comunque umani, motivo per cui molto spesso capita che al loro interno ci siano degli errori o delle imperfezioni passate totalmente inosservate. WakoJako.com ci mostra come anche i registi e gli attori più laboriosi e di talento abbiamo commesso alcuni errori nei loro film. Ecco di seguito 20 grandi errori presenti in celebri film che forse non avevi notato…

The Aviator

The Aviator di Martin Scorsese è stato un successo di pubblico e critica. In una delle scene del film, Howard Hughes (interpretato da Leonardo DiCaprio), acquista dei biscotti contenenti gocce di cioccolato.

Ebbene, sappiate che si tratta di un errore (o di un blooper, per dirla in gergo!), dal momento che gli sceneggiatori non si sono resi conto che quei biscotti non erano ancora stati inventati: furono resi disponibili sul mercato soltanto nel 1930, ossia due anni dopo i fatti narrati nel film.

Django Unchained

Django Unchained film

Django Unchained del 2012, settimo film di Quentin Tarantino, contiene un errore che forse non tutti hanno notato. Nel film il protagonista (interpretato da Jamie Foxx) indossa degli occhiali da sole.

Il problema è che nell’epoca in cui è ambientato il film, gli occhiali da sole non erano così diffusi e venivano utilizzati principalmente sotto prescrizione medica. Grazie alla straordinaria performance di Foxx, è probabile che in molti abbiamo ignorato o semplicemente “perdonato” la svista…

Titanic

Titanic è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema, oltre ad essere stato un grandissimo successo di pubblico e critica, amato e stimato ancora oggi. Tuttavia, la maggior parte degli spettatori non avrà sicuramente notato che, ad un certo punto nel film, Jack (Leonardo DiCaprio) dice a Rose (Kate Winslet) che lui e suo padre erano soliti andare a pesca sul lago Wissota.

È forse una bella storia da raccontare per cercare di far colpo su una ragazza, ma il problema è che il Titanic affondò nel 1912… mentre il lago Wissota si formò soltanato nel 1917!

Braveheart

braveheart

Braveheart – Cuore impavido, l’epico dramma storico diretto da Mel Gibson, è stato nominato a dieci Oscar e ne ha vinti ben cinque, incluso quello per il miglior film. Ma il problema è che, nel film, il personaggio di William Wallace (interpretato dallo stesso Gibson) indossava un kilt.

È perché gli scozzesi li indossavano, ma non nel 1300, epoca in cui è ambientato il film. Indossare il kilt divenne popolare soltanto a partire dal 1600.

Forrest Gump

Forrest Gump filmQuesto presente in Forrest Gump è probabilmente uno di quegli errori più divertenti di sempre. Nel film, il protagonista interpretato da Tom Hanks riceve una lettera da Apple… ma il film è stato ambientato nel 1975!

Sorprendentemente, il famoso logo arcobaleno dell’azienda statunitense non è stato progettato fino all’anno successivo (il 1976). La Apple è diventata una società quotata in borsa soltanto nel 1981. 

Il Gladiatore

il gladiatore 2

Fan di Russell Crowe e del suo celebratissimo Massimo Decimo Meridio, questo è “l’errore” che fa al caso vostro! Il protagonista de Il Gladiatore di Ridley Scott, nel film, è anche chiamato “L’Ispanico”, che in realtà è una vecchia parola francese inventata nel 1300.

Si tratta di un errore abbastanza importante commesso dagli sceneggiatori, essendo il film ambientato nell’anno 180 d.C., quindi mille anni prima!

Il Cavaliere Oscuro

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro joker filmChristopher Nolan viene spesso definito un perfezionista, ma sembra che ci sia stato un errore di revisione che lui e il suo team non sembrano aver notato. 

In una pagina del Gotham Times che appare ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno e che fa riferimento ad una rapina in una gioielleria perpetrata da Catwoman, la parola inglese “heist” (“rapina”, appunto) è stata sostituita con “hiest”.

Nel film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, è possibile vedere i protagonista che giocano ad un gioco con la Xbox 360. La stessa console non è uscita fino al 2005, e il gioco a cui i personaggi del filmstavano giocando, “Gears of War”, è stato rilasciato soltanto nel 2006.

Nonostante il film sia uscito nel 2008, la storia è ambientata nel 2004, quindi la svista della signora Bigelow e del suo team può essere considerata a tutto gli effetti un errore.

Harry Potter e la camera dei segreti

Harry Potter e la Camera dei Segreti

È possibile scovare tonnellate di bloopers nella famosa saga cinematografica di Harry Potter. Probabilmente, perché la maggior parte degli attori nei vari film erano bambini. Ma c’è un errore molto particolare che appare davvero assurdo ed incredibile.

In una scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti, quando Malfoy è a terra circondato dagli altri studenti di Hogwarts, è possibile vedere chiaramente un cameraman. Come abbiamo fatto a non accorgersi dell’errore in fase di post-produzione è ancora un mistero…

Pirati dei Caraibi

Pirati Dei Caraibi

Se siete fan della saga di Pirati dei Caraibi, allora ricorderete certamente che a Capitan Barbossa (Geoffrey Rush) piace molto mangiare le mele. In una scena è possibile vederlo con una mela verde Granny Smith, che però non esisteva fino al 1868, circa 140 anni dopo che il film era ambientato.

Anche se amate le mele e il franchise con protagonista Johnny Depp, siamo quasi certi che nessuno era a conoscenza di quest’errore…

Il Signore degli Anelli

Sappiamo tutti quanto sia grande Gandalf in quanto mago, ma forse nessuno si sarebbe mai aspettato questo da lui. A quanto pare Gandalf non solo cercava l’Anello… ma anche gli orologi! In una scena di battaglia, è possibile notare che Ian McKellen indossa infatti proprio un orologio.

Anche se non molte persone hanno notato il blooper, altre invece sono state molto veloci a segnalarlo. Si può presumere che nonostante l’errore, il pubblico sia comunque affezionatissimo alla saga de Il Signore degli Anelli e al personaggio…

Il Gladiatore

il gladiatore

Ecco un altro errore presente de Il Gladiatore. Il film è senza dubbio grandioso, ma come hanno potuto non notare questo errore in fase di post-produzione è davvero un mistero. L’errore proviene da una delle scene più famose del film, in cui possiamo vedere chiaramente una bombola del gas sul retro di un carro.

In parte c’è chi è stato contento che questo blooper non sia stato tagliato, dal momento che quest’errore è diventato molto, molto popolare… 

Ritorno al Futuroritorno-al-futuro-film

Se siete dei grandi fan di Ritorno al Futuro, dovete per forza ricordare la scena in cui Marty McFly viaggia indietro nel tempo, fino al 1955, e si reca in una scuola superiore per suonare una fantastica chitarra Gibson ES-345.

Si tratta di un grande errore perché l’ES-345 non è stato prodotto fino al 1958. Forse sono cose che succedono solo con i viaggi nel tempo…

Troy

Il film Troy del 2004 è stato un enorme successo di critica e pubblico, dal momento che aveva tutti gli ingredienti per essere un film davvero memorabile. Il personaggio principale, Achille (interpretato da Brad Pitt), è stato brillante, e anche il regista, Wolfgang Petersen, è stato eccezionale. Tuttavia, lo stesso film non è perfetto, poiché contiene molti errori.

Molti hanno notato che è possibile vedere un aereo volare sopra Achille durante una scena all’aperto. Soltanto in seguito è stato spiegato che si è trattato di un errore di photoshop. Tuttavia, ci sono molti altri errori… perciò, quando vi capiterà di rivedere il film, aguzzate la vista!

300

Questo errore è qualcosa a cui potresti aver pensato mentre guardavi 300. Nel film, l’esercito di Serse prova di tutto per battere gli Spartani, arrivando persino ad usare delle bombe per sconfiggerli.

È un errore grande, perché la polvere nera non è stata inventata fino al IX° secolo. Il film potrà anche essere eccellente, ma di certo non è storicamente accurato…

Sherlock Holmes

robert downey jr.

Sherlock Holmes è un film eccellente da guardare, in particolare la scena dell’inseguimento alla fine del film, iniziato nelle fogne e conclusosi sul Tower Bridge.

Tuttavia, il problema è che le fogne presso il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge sono distanti oltre due miglia. Quindi, un inseguimento del genere non era affatto possibile…

Spy Kids

Questo classico per bambini del 2001 ha molti fan in tutto il mondo. Nel film, i fratelli Cortez scoprono che i loro genitori sono spie e decidono di salvarli dopo che sono stati rapiti.

In una scena, vediamo che Carla Gugino è seduta davanti ad una specchio: a quel punto è possibile vedere chiaramente un cameraman con indosso una camicia viola pallida. A proposito… ci sono molti altri errori e bloopers anche in questo film.

Spider-Man

Spider-Man 2 film sam raimi

Non sarà di certo sbagliato affermare che Spider-Man ha dato il via alla tendenza dei film sui supereroi nel lontano 2002. Nel film, Peter Parker (interpretato da Tobey Maguire) scopre la sua capacità di lanciare ragnatele e inizia a sperimentare la cosa nella sua stanza, il che si traduce in lui che rompe una lampada.

Tuttavia, pochi istanti dopo è possibile vedere che la stessa lampada è di nuovo sullo scaffale e non c’è nemmeno un singolo graffio su di essa. Com’è possibile?

I Soliti Sospetti

I Soliti SospettiI Soliti Sospetti è uno dei migliori film neo-noir mai realizzati, e ha anche uno dei migliori cast di sempre. Nel film, i protagonista stanno per derubare una macchina della polizia vicino all’aeroporto.

La prima scena mostra la parte anteriore di una 747 con quattro motori e, pochi istanti dopo, la seconda scena mostra la parte posteriore di una 767 con due motori. Nessuno è stato ancora in grado di spiegare il mistero dietro quest’errore…

Nel film Independence Day, l’Empire State Building esplode, ma non tutti hanno notato che la posizione dell’edificio è diversa dall’indirizzo dello stesso nella realtà. Nel film, l’indirizzo dell’edificio è la 53a strada, ma l’Empire State Building si trova nella 34a strada nella realtà. 

Harry Potter: ecco l’Airbnb ispirato al franchise

0
Harry Potter: ecco l’Airbnb ispirato al franchise

I fan di Harry Potter, noti anche come Potterheads, hanno una nuova destinazione per le vacanze da aggiungere alla loro lista dei desideri: un Airbnb interamente ispirato alla celebre saga. La serie di Harry Potter ha una delle fanbase più devote della storia, nonostante le recenti polemiche legate alla scrittrice J.K. Rowling.

I fan hanno avuto modo di conoscere il mondo magico di Harry Potter grazie ai sette romanzi della saga letteraria originale e di appassionarsi ancora di più ai loro personaggi preferiti grazie agli 8 adattamenti cinematografici. Successivamente, si sono stati un parco a tema presso gli Universal Studios, uno spettacolo di Broadway e persino un sito web in cui i fan stesso possono richiedere di iscriversi ad Hogwarts.

Adesso, stando a quanto riportato dal Forbes, sarabbe stato inaugurato un Airbnb con sede a Orlando, noto come Wizards Ways, composto da otto stanze ognuna decorata a tema: la meta perfetta per un massimo di sedici Potterheads. Quattro delle stanza sono dedicate alla quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. I temi delle altre quattro stanze, invece, sono ispirati a l’Hogwarts Express, a Diagon Alley, all’Aula di Divinazione di Trelawney e al Platano Picchiatore, al centro di una celebre scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti. I visitatori possono essere smistati nella varie stanza attraverso una sorta di cappello simile a quello parlante presente nei libri e nei film, e presentare reclami se la scelta non è di loro gradimento.

Non solo decorazioni, ma anche effetti visivi e sonori nell’Airbnb ispirato a Harry Potter

Il divertimento a tema Harry Potter all’interno di Wizards Ways si estende oltre le camere da letto. C’è un teatro privato decorato come la Foresta Proibita, così come una sala giochi a tema Quidditch con tanto di biliardo e biliardino. Per un gameplay ancora più coinvolgente, i visitatori possono cimentarsi, a bordo piscina, in una partita a scacchi a grandezza naturale. Gli ospiti possono anche cenare come Harry, seduti al tavolo da pranzo ispirato alla Sala Grande. Oltre alla decorazioni, l’Airbnb include anche effetti sonori e visivi, come il fumo che fuoriesce dall’espresso per Hogwarts. Nonostante la pandemia, Wizards Way è disponibile per tutti i Potterheads per vogliano prenotare il loro soggiorno da sogno. Per vedere le foto della struttura, cliccate QUI.

Highlander: il reboot è in piena fase di sviluppo

0
Highlander: il reboot è in piena fase di sviluppo

In una recente chiacchierata con Discussing Film, Chad Stahelski, regista della saga di John Wick, ha avuto modo di aggiornare in merito all’annunciato reboot di Highlander, il film del 1986 diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert e Sean Connery.

In effetti, era da un po’ di tempo che non si avevano più aggiornamenti in merito al progetto. Adesso Stahelski ha spiegato che il reboot è in una fase avanzata di sviluppo; ciò significa che il personaggio di Connor MacLeod, protagonista principale di tutti i quattro film generati dalla pellicola con Lambert, potrebbe tornare al cinema prima del previsto.

“Siamo entrati in piena fase di sviluppo con Highlander. Stiamo ritoccando le sceneggiature… scrivendo, lavorando alla concettualizzazione delle sequenze, pensando a come fare tutto ciò che abbiamo intenzione di fare. Probabilmente abbiamo più cose da fare di persona, ma diciamo che questa situazione non ha in alcun modo rallentato il processo di sviluppo del film”, ha spiegato Chad Stahelski.

Highlander, un progetto molto personale per il regista di John Wick

Highlander rappresenta un progetto al quale Stahelski sembrerebbe molto legata, e la stessa proprietà continua ad avere un seguito particolarmente devoto, anche se relativamente piccolo. Grazie alla sua esperienza con il genere action, la visione di Stahelski in merito all’universo di Highlander potrebbe essere davvero molto interessante. Ad uno sguardo più attento, è facile cogliere l’influenza di Highlander sulla mitologia della saga di John Wick; sarà quindi affascinante vedere se Stahelski resterà fedele alla tradizione o stravolgerà, in parte, il mondo mitologico partorito dalla mente di Gregory Widen.

Cenerentola: quello che non sai sul classico film Disney

Cenerentola: quello che non sai sul classico film Disney

Tra le più celebri fiabe narrate nel corso dei decenni dalla Walt Disney, vi è Cenerentola. Questo detiene tutt’oggi un’importanza speciale tanto per il grande studios quanto per l’immaginario collettivo. Il primo film, realizzato nel 1950, segna infatti il ritorno ad una grande produzione ispirata a un’unica storia e non più ad un collage di cortometraggi. Cenerentola introdusse la Disney ad un nuovo periodo d’oro, dando vita al concetto di “Classico Disney“. Non sorprende dunque che, seppur a distanza di anni, siano stati realizzati due sequel animati e un film live-action, i quali portano avanti la grande tradizione del personaggio e l’amore del pubblico nei suoi confronti.

Cenerentola è oggi parte del patrimonio culturale dell’interno pianeta, con le sue numerose reinterpretazioni e metafore nascoste. A partire da tale pellicola, infatti, diventò particolarmente ricorrente per i Classici Disney il messaggio del bene che trionfa sul male. Inoltre, il film contribuì significativamente a forgiare un più tradizionale stile disneyiano, con un racconto di fate, sogni, disegni brillanti e delicati, una trama ben definita e personaggi iconici. Cenerentola è inoltre divenuta simbolo dell’elevazione personale, passando dall’essere una schiava a principessa. È inoltre uno dei simboli per antonomasia dei sogni che diventano realtà qualora si crede fermamente in essi.

Per realizzare il film, la Disney trasse ispirazione dall’omonima fabia, le cui origini sono tanto antiche quanto variegate. La versione più arcaica conosciuta e riconducibile alla storia di Cenerentola è quella di Rodopi, appartenente all’antico Egitto. Questa è considerata il più vecchio archetipo letterario di Cenerentola. Le versioni più note in Occidente sono poi quella di Giambattista Basile, da cui è stato tratto il film Gatta Cenerentola, quella dei fratelli Grimm e di Charles Perrault. Su quest’ultima si sono in particolare basate le trasposizioni realizzate dalla Disney.

Cenerentola: la trama del film e le differenze con la fiaba originale

La storia si concentra su Elle, giovane di belle speranze che in seguito alla morte della madre è costretta ad assistere alle seconde nozze del padre con la perfida Lady Tremaine. Quest’ultima diventerà il suo unico tutore nel momento in cui anche il padre verrà a mancare in seguito ad un viaggio di lavoro. È a questo punto che la matrigna s rivelerà in tutta la sua cattiveria, e insieme alle due figlie Anastasia e Genoveffa tratteranno Elle come una schiava, affibbiandole l’appellativo di Cenerentola. Tuttavia, l’intervento della fata madrina cambierà le sue sorti, permettendole di partecipare ad un regale ballo di corte dove farà innamorare di sé il principe.

Del film è rimasta particolarmente iconica la celebre colonna sonora, composta da alcuni tra i brani tutt’oggi più famosi della Disney. Titoli come I sogni son desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, la quale fu anche nominata come miglior canzone ai premi Oscar, ottennero un tale successo da spingere la Disney a pubblicare le canzoni del film, dando così vita al commercio delle colonne sonore. Quella di Cenerentola, nominata a sua volta al premio Oscar, sottolinea infatti la grande importanza che la musica ha all’interno del film, tanto per la narrazione quanto per il ritmo.

Per dar vita al personaggio, lo studios, che proveniva da un momento di difficoltà dettato dalla Seconda Guerra Mondiale, decise di basarsi prevalentemente sulla versione della fiaba narrata da Perrault, ma condendola di elementi presi altrove, come il sadismo della matrigna e delle sorellastre presente nella versione dei Grimm. Nella realizzazione, furono ovviamente adottati dei cambiamenti rispetto a queste due versioni originali. Nella fiaba di Perrault, infatti, è Cenerentola stessa a rifiutarsi di andare al ballo, sentendosi fuori luogo, salvo poi andarci due volte invece di una. La versione dei Grimm è invece naturalmente più cupa e violenta, e termina con la vendetta di Cenerentola nei confronti della matrigna e delle sorellastre, facendo cavare loro gli occhi dalle colombe.

Cenerentola: il primo film e sequel animati

Il primo film, realizzato nel 1950 Cenerentola (film 1950) è diretto dal trio di talenti: Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. Prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 15 febbraio 1950 è il 12º Classico Disney. Da allora la Disney ha partorito molte altre pellicole tra cui sequele e per ultimo un live action. Ecco l’elenco dei tutti i film:

  • Cenerentola di Walt Disney (film 1950)
  • Cenerentola 2
  • Cenerentola 3
  • Cenerentola di Kenneth Branagh (2015)

Cenerentola 2 – Quando i sogni diventano realtà

Cenerentola 2 2002Nel 2002 venne realizzato, con un budget complessivo di 5 milioni, il primo sequel del classico Disney. Intitolato Cenerentola II – Quando i sogni diventano realtà, questo è stato distribuito direttamente per l’home video, divenendo uno dei sequel Disney più venduti di sempre, incassando circa 120 milioni di dollari. Il film intende raccontare cosa accadde dopo il celebre “e vissero per sempre felici e contenti”, e nella sua struttura in tre segmenti permette di seguire le vicende di Cenerentola intenta ad organizzare una festa, durante la quale anche la sorellastra Anastasia avrà il suo momento di gloria.

Cenerentola 3 – Il gioco del destino

Cenerentola 3 - Il gioco del destinoDato il successo riscontrato, lo studios decise di realizzare un terzo film, sempre pensato esclusivamente per l’home-video, e rilasciato nel 2007 con il titolo di Cenerentola III – Il gioco del destino. Pur collocandosi cronologicamente dopo il precedente secondo capitolo, il film è tuttavia una continuazione del Cenerentola originale. All’interno di questo si racconta infatti di come Lady Tremaine e le sue due figlie, entrate in possesso della bacchetta della fata Smemorina, tornino indietro nel tempo per impedire che Cenerentola possa risultare la proprietaria della scarpetta di cristallo, con tutto ciò che ne è seguito.

Tale ultimo lungometraggio animato si è affermato in modo particolarmente positivo tra la critica e il pubblico, i quali hanno apprezzato la svolta dark proposta dagli autori. All’interno del film, infatti sono presenti sequenze decisamente più cupe rispetto a quelle viste nei precedenti due capitoli. La stessa Lady Tremaine assume una personalità ancor più malvagia, la quale se nei precedenti film era soltanto intenzionata ad umiliare Cenerentola, arriva qui invece a progettare anche la sua morte.

Cenerentola (2015): il film in live-action

Cenerentola cast

Sull’onda del successo di film come Alice in Wonderland e Maleficent, la Disney non ha mancato di riportare al cinema in versione live-action anche il grande classico di Cenerentola (qui la recensione). Basato naturalmente sul celebre classico animato del 1950, il film diretto da Kenneth Branagh ha confermato il trend positivo di questi rifacimenti, guadagnando nella sola Italia circa 15 milioni di euro, mentre a livello mondiale ha raggiunto un incasso complessivo di circa 542 milioni di dollari. Candidato al premio Oscar per i migliori costumi, realizzati dalla pluripremiata Sandy Powell, Cenerentola ha ricevuto ottimi apprezzamenti da parte della critica, la quale ne ha apprezzato in particolare la rilettura contemporanea e le interpretazioni.

Per trovare il giusto volto per Cenerentola, si svolsero dei lunghi provini. Tra le più celebri attrice considerate per il ruolo si annoverano Emma Watson, Saoirse Ronan, Alicia Vikander, Bella Heathcote e Margot Robbie. Fu però Lily James, all’epoca ancora semi sconosciuta, ad ottenere il ruolo. Grazie a questo, ottenne grande popolarità, arrivando a prendere parte in alcuni noti film. Per l’attrice, il set non fu tuttavia una passeggiata, e diversi sono i momenti da lei ritenuti più complessi. Tra questi vi è la sequenza del ballo, per la quale ha dovuto esercitarsi per mesi, come anche il lungo tempo richiesto per poter indossare correttamente i vistosi abiti.

Tra le soddisfazioni più grandi della James, vi è stata quella di aver potuto indossare l’iconico abito blu di Cenerentola. Di questo, la costumista Sandy Powell realizzò ben otto versioni, ognuna adattata in base a ciò che l’attrice doveva fare nella scena. Per la sua fuga dal castello venne ad esempio realizzata una versione più corta dell’abito, così da permettere alla James di correre senza intralci. Oltre alla James, altri celebri nomi compongono il cast del film. Per il ruolo della matrigna, la produzione era infatti alla ricerca di un nome di richiamo, che potesse suscitare ulteriore interesse nei confronti del progetto. Dopo alcune valutazioni, venne scelta la premio Oscar Cate Blanchett, che accettò entusiasta. Richard Madden dà volto al principe azzurro, mentre Helena Bonham Carter ricopre il ruolo della fata madrina. Stellan Skarsgård, infine, venne scelto per dar vita al Gran Duca, alleato di Lady Tremaine.

Cenerentola: dove vedere i film in streaming

Per gli amanti del personaggio o dei film Disney, è possibile ritrovare il classico del 1950 come anche il live-action del 2015 su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Cenerentola è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Per rimanere in casa Disney, invece, l’intera trilogia animata e il film live-action sono ovviamente presenti nel catalogo di Disney+, la piattaforma streaming ufficiale del celebre studios di produzione. Anche in questo caso, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, potendo così fruire incondizionatamente di tali titoli, come anche di altri extra presenti nella piattaforma.

Fonte: IMDb

 

Deadpool 3: Morena Baccarin non sa ancora nulla del film

0
Deadpool 3: Morena Baccarin non sa ancora nulla del film

Nonostante sia stata uccisa in Deadpool 2, l’uso del viaggio nel tempo di Wade Wilson ha riportato in vita la sua fidanzata Vanessa, e questo ovviamente lascia una porta aperta al personaggio circa un eventuale ritorno nel terzo film in fase di sviluppo alla Marvel (dove potremmo finalmente vederla scoprire i suoi poteri mutanti e diventare Copycat).

Sfortunatamente, durante un’intervista con Entertainment Weekly, l’attrice Morena Baccarin ha confermato che non ha ancora sentito parlare del terzo episodio del franchise di Deadpool. “Non ne ho idea”, ha ammesso quando le è stato chiesto se avrà un ruolo più importante in Deadpool 3. “Apparentemente, sembra che lo stiano ancora scrivendo. Onestamente non lo so. Non mi è stato chiesto nulla, né sono stata avvicinata al progetto. Non ci sono state ancora conversazioni, quindi aspetto…”

Baccarin ha aggiunto che spera che il suo eventuale ruolo sia “il più grande possibile”, sottolineando che amerebbe essere al fianco di Ryan Reynolds in qualità di protagonista.  Dopo essere apparsa a malapena in Deadpool 2, l’attrice ha sottolineato che lavorare al primo film è stato “uno dei periodi più belli della mia vita. È stato così divertente essere sul set… è stato tutto così creativo, appagante e divertente. Ryan Reynolds è la persona migliore con cui lavorare… così dolce e così dannatamente divertente da farti stare male.”

Un ruolo di maggior rilievo per Vanessa in Deadpool 3 si allineerebbe con la spinta sempre più costante verso una maggiore rappresentanza del femminile nei film dedicati ai supereroi. Anche se la Marvel ha ancora molta strada da fare su quel fronte, negli ultimi anni ci sono state diverse mosse incoraggianti, in particolare con Captain Marvel e Black Widow. Deadpool 2 ha introdotto un altro personaggio femminile entusiasmante all’interno del franchise, ossia Domino di Zazie Beetz, ma c’è sempre spazio per far brillare più personaggi femminili. Fortunatamente, sembra che Baccarin sia entusiasta all’idea di tornare per Deadpool 3…

Deadpool 3 sarà davvero vietato ai minori?

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Wonder Woman 1984: cosa legherà i personaggi di Diana e Cheetah

0
Wonder Woman 1984: cosa legherà i personaggi di Diana e Cheetah

In una recente intervista con TotalFilm (via SyFy), Patty Jenkins, regista dell’attesissimo Wonder Woman 1984, ha rivelato nuovi dettagli circa il rapporto tra il personaggio di Diana Prince interpretato da Gal Gadot e quello di Barbara Minerva/Cheetah interpretato da Kristen Wiig.

Nel film i due personaggio dovrebbero incontrarsi per la prima volta all’interno dello Smithsonian Institution e iniziare a discutere di argomenti quali geologia, gemmologia, litologia e criptozoologia: le discussioni su quest’ultimo studio, in particolare, saranno molti utili al personaggio di Barbara nella sua trasformazione in Cheetah. Ma cos’è che spingerà le due donne, prima amiche, a diventare nemiche? La Jenkins ha cercato di fornire una spiegazione non troppo dettagliata, al fine di evitare spoiler: “La cosa che mi piace è che all’inizio del film questi due personaggi sono veramente amici. L’evoluzione del loro rapporto seguirà un iter molto organico… sarà proprio come nella vita reale, quando un’amicizia finisce e due persone intraprendono due percorsi diversi.”

Anche Kristen Wiig è intervenuta per parlare del debutto cinematografico del suo personaggio, specificando che non sarà una copia carbone della controparte fumettistica. L’attrice ha infatti anticipato che nel film vedremo una versione di Cheetah totalmente diversa, senza però specificare in che misura la sua incarnazione si discosterà dalle pagine dei fumetti.

L’evoluzione della relazione tra Diana e Barbara in Wonder Woman 1984

La parte più interessante della relazione tra Diana e Barbara sembra dunque essere quanto entrambe si avvicineranno l’una all’altra dopo essersi incontrati al museo Smithsonian (che farà il suo debutto nel DCEU dopo aver ospitato la mostra dedicata a Captain America nel  film Captain America: The Winter Soldier del MCU). Le due donne dovrebbe avere molto in comune, soprattutto da un punto di vista intellettivo, quindi dovrebbe rappresentare una svolta senza dubbio eccitante il motivo che le spingerà a scontrarsi l’una contro l’altra.

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Avengers: come funziona davvero la Gemma dell’Anima in Infinity War e Endgame?

0

Le regole e i poteri della Gemma dell’Anima in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono molto vaghi, eppure entrambi i film forniscono una serie di indizi su come l’oggetto immaginario funzioni davvero. Come spiegato da Wong (Benedict Wong) in Doctor Strange, ognuna delle sei Gemme dell’Infinito presenti nell’universo cinematografico Marvel è un cristallo preistorico che rappresenta e controlla “un aspetto essenziale dell’esistenza”.

Thanos (Josh Brolin) usa la Gemma dello Spazio per teletrasportare se stesso e l’Ordine Nero in tutto l’universo; la Gemma del Potere per lanciare una luna sul pianeta Titano; la Gemma della Realtà per trasformare i proiettili di Starlord (Chris Pratt) in un cumulo di bolle; la Gemma del Tempo per far tornare in vita Visione (Paul Bettany). La Gemma della Mente è nota per influenzare la psiche, come evidenziato dalla coscienza di Visione e dallo scettro di Loki (Tom Hiddleston) che funge da dispositivo di controllo mentale. Ma cosa fa la Gemma dell’Anima e come funziona?

Dopo anni di speculazioni da parte dei fan su cosa poteva essere e dove poteva trovarsi l’ultima Gemma dell’Infinito, Infinity War ha rivelato che – da un punto di vista narrativo – la Gemma non era stata ancora impostata nel MCU. Invece, il villain che tutti credevano morto, ossia Teschio Rosso (Ross Marquand), la stava sorvegliando silenziosamente sul lontano pianeta Vormir da quando il Tesseract la teletrasportò lì alla fine di Captain America: Il primo vendicatore. Teschio Rosso spiega a Thanos che la Gemma richiede il sacrificio di ciò che si ama di più: si tratta quindi dell’unica Gemma dell’Infinito ad imporre delle condizioni, oltre che la più difficile da collezionare.

guanto dell'infinitoDopo aver sacrificato la sua amata Gamora (Zoe Saldana) e aver ottenuto la Gemma dell’Anima, Thanos per prima cosa la combina con la Gemma dello Spazio per localizzare il vero Doctor Strange, quando il mago convoca un esercito di cloni nella battaglia su Titano. La combinazione delle due Gemme non solo ferisce Strange, ma fa anche sì che la sua anima si stacchi temporaneamente dal suo corpo. Questa è la stessa funzione che la Gemma dell’Anima svolge durante lo schiocco delle dita, in quanto conduce alla distruzione di metà di tutte le vite dell’universo (come visto in Infinity War), dimostrando la sua capacità di identificare i singoli esseri umani e, possibilmente, giudicare anche quali eliminare. Insieme al requisito del sacrificio e alla scelta di Teschio Rosso come suo protettore, tutto ciò dimostra che la Gemma dell’Anima rende giustizia al suo nome, in quanto controlla tutto ciò che riguarda lo spirito.

Un’altra caratteristica posseduta dalla Gemma dell’Anima è quella di aver introdotto lentamente i fan del MCU al Mondo Dell’Anima, una dimensione tascabile che risiede all’interno della Gemma stessa, dove è possibile incontrare la persona che è stata sacrificata. Quando Thanos raggiunge il suo obiettivo finale, viene trasportato proprio lì: all’interno, incontra una giovane Gamora. Tony Stark (Robert Downey Jr.) avrebbe dovuto vivere un momento simile con sua figlia Morgan, interpretata dall’attrice Katherine Langford di Tredici, ma la scena è stata tagliata dal montaggio finale. Questo potere è anche collegato al motivo per cui tutti quelli che sono stati spazzati via in Infinity War sono stati riportati in vita in Endgame, a differenza di quei personaggi che sono morti per cause diverse, come Visione e Vedova Nera (Scarlett Johansson). Letteralmente, lo schiocco delle dita non li ha mai uccisi: la Gema dell’Anima li ha solo trasportati all’interno di un diverso piano dell’esistenza.

Scopriremo di più sulla Gemma dell’Anima grazie al film sugli Eterni?

La Gemma dell’Anima è stata quindi una parte centrale del piano di Thanos per spazzare via metà della vita nell’universo in Avengers: Infinity War ed è stata anche una parte essenziale della sua sconfitta in Avengers: Endgame. Innegabilmente, si tratta del pezzo più enigmatico del suo guanto onnipotente. I due film in cui è apparsa hanno dimostrato la sua connessione con la parte più spirituale dell’universo condiviso, ma è ovvio che c’è molto altro da esplorare al riguardo. Forse il film Gli Eterni risponderà alle restanti domande circa la sua creazione e le sue funzionalità.

Via Screen Rant

Jennifer Hudson è Aretha Franklin nel trailer di Respect

0

Ecco il primo trailer originale di Respect, il biopic su Aretha Franklin in cui Jennifer Hudson, già premio Oscar per Dreamgirls, interpreterà la leggenda della musica, Regina del Soul. La MGM ha diffuso un trailer che si focalizza sull’ascesa di Franklin, dagli inizi difficili al successo e alla grande connessione con il suo pubblico. Il trailer mostra anche brevemente il contributo che Aretha Franklin apportò al movimento per i Diritti Civili, includendo anche una sua frase, divenuta ormai una citazione famosa: “Devi disturbare la pace, quando non riesci ad ottenerla”.

Come accennato in precedenza, l’attrice vincitrice del premio Oscar Jennifer Hudson interpreterà Aretha Franklin. Hudson è affiancata da Forest Whitaker, che interpreta il padre di Franklin, Marlon Wayans, nel ruolo di Ted White (il primo marito di Franklin), insieme a Audra McDonald, Marc Maron, Tituss Burgess, Saycon Sengbloh, Hailey Kilgore e Skye Dakota Turner. La sinossi ufficiale di Respect recita “A seguito dell’ascesa della carriera di Aretha Franklin da bimba che canta nel coro della chiesa di suo padre alla sua celebrità internazionale, RESPECT è la straordinaria storia vera del viaggio dell’icona della musica per trovare la sua voce”. RESPECT arriverà nei cinema questo dicembre, a meno che la pandemia di COVID-19 non abbia un impatto sulla data di uscita del film.

La storia fantastica: Sophie Turner è Westley nel trailer del remake home made

0

Abbiamo già detto che da oggi sarà disponibile in puntate su Quibi un remake home made de La storia fantastica, a cui hanno partecipato tantissime star che hanno ricreato piccoli pezzi del film mentre erano in quarantena, utilizzando solo oggetti e materiali che potevano reperire nelle loro case. Oggi arriva il primo esilarante trailer del remake casalingo collettivo in cui compaiono Tiffany Haddish con Common, Hugh Jackman e il figlio, Jennifer Garner, Sophie Turner (visibilmente incinta!) con Joe Jonas. Ecco il trailer:

Naturalmente tutta l’operazione non è solo un simpatico divertimento, ma anche un modo per raccogliere fondi e fornire pasti gratuiti a chi non può permetterseli negli Stati Uniti ancora attanagliati dall’emergenza COVID-19.

La storia fantastica: l’esilarante trailer onesto

Questa versione de La Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e Annabelle Wallis. Ma anche nomi del calibro di Hugh Jackman, Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo.

Andre The Giant: in arrivo il biopic sul gigante de La Storia Fantastica

Fonte

Ryan Reynolds irrompe durante la reunion del cast di X-Men

0
Ryan Reynolds irrompe durante la reunion del cast di X-Men

Lo scorso sabato, per sponsorizzare il concerto “Global Goal: Unite for Our Future” destinato a celebrare il lavoro di tutti gli operatori del settore sanitario, è stata organizzata una reunion del cast di X-Men a cui hanno partecipato Hugh Jackman (Wolverine), Patrick Stewart (Charles Xavier nella saga originale), James McAvoy (Charles Xavier nella saga reboot), Famke Janssen (Jean Grey nella saga originale), Sophie Turner (Jean Grey nella saga reboot) e Halle Berry (Tempesta).

Improvvisamente la reunion è stata interrotta da Ryan Reynolds (Deadpool), che ha cercato di convincere i suoi colleghi del fatto che anche lui, proprio grazie al personaggio del Mercenario Chiacchierone, appartiene alla grande famiglia degli X-Men. Purtroppo l’attore non è riuscito a persuadere i suoi colleghi, che uno ad uno hanno iniziato ad abbandonare la videochiamata. Sul finale, quando è rimasto soltanto Jackman, è apparso improvvisamente Liev Schreiber (interprete di Victor Creed/Sabretooth) che ha esclamato: “X-Men le origini, riuniti!”, in riferimento al film di Gavin Hood in cui ha recitato al fianco di Jackman.

Ryan Reynolds sarà ancora Deadpool!

Ricordiamo che dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney, i personaggi degli X-Men verranno ufficialmente introdotti nel MCU con nuove storie e nuovi attori che interpreteranno gli iconici mutanti. Ad oggi, l’unico personaggio che non subirà un recasting sarà proprio quello di Deadpool, con Ryan Reynolds che tornerà nei panni del Mercenario Chiacchierone nell’annunciato Deadpool 3, sul quale però non ci sono ancora dettagli.

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo.

Anthony Mackie critica i Marvel Studios per la mancanza di diversità

0

Il futuro di Sam Wilson/Falcon nel MCU si prospetta estremamente luminoso, dal momento che il personaggio interpretato da Anthony Mackie si appresta a raccogliere l’eredità di Steve Rogers e a diventare il nuovo Captain America (come lasciato anche intendere dal finale di Avengers: Endgame). In attesa che la serie The Falcon and the Winter Soldier chiarisca di più sul ruolo dell’ex criminale redento nell’universo condiviso, è stato lo stesso Mackie a scagliarsi duramente contro i Marvel Studios.

Come riportato da Screen Rant, il tutto è avvenuto durante il celebre format “Actors on Actors” organizzato da Variety, in cui Anthony Mackie ha criticato l’atteggiamento della Marvel nei confronti della diversità, non solo in riferimento al cast dei film, ma anche e soprattutto alla troupe, quindi a tutte le persone che lavorano sul set. Parlando con Daveed Diggs (star della serie Snowpiercer e ospite del format insieme a lui), Mackie ha spiegato: “Mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette film con la Marvel in cui ogni produttore, ogni regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla produzione… ogni singola persona era bianca.”

L’attore ha poi parlato anche del “caso” Black Panther, sottolineando come fosse ancora più “razzista” – dal suo punto di vista – il fatto che il cast e la troupe del film erano composti essenzialmente da artisti e tecnici di colore: “Poi hanno fatto Black Panther… con un regista nero, un produttore nero, un costumista nero, un coordinatore degli stunt nero. Se vogliamo, è una cosa ancora più razzista. Perché se assumi i neri soltanto quando si tratta di un film sui neri, allora è come se dicessi che non sono abbastanza degni per un film con un cast composto principalmente da bianchi.”

La diversificazione all’interno del MCU

Al di là di Black Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad abbracciare sempre di più il concetto di diversificazione all’interno delle loro produzioni: a tre donne è stata affidata la regia di tre cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain Marvel, Cate Shortland ha diretto Black Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli Eterni), mentre due registi non caucasici hanno diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli Eterni e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece per Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings).

Selma Blair: 10 cose che non sai sull’attrice

Selma Blair: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Selma Blair, popolare negli Stati Uniti, si è negli anni resa nota grazie ad una serie di titoli di buon successo Grazie a questi, è stata indicata come una promessa della recitazione. In particolare, è ricordata per il personaggio di Elizabeth Sherman nei primi due film dedicati ad Hellboy. Ad oggi continua a prendere parte a produzioni di vario tipo, evidenziando la versatilità che da sempre la contraddistingue.

Ecco 10 cose che non sai di Selma Blair.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Selma Blair Hellboy

Selma Blair: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con il film In & Out (1997), per poi guadagnare maggior notorietà con titoli come Cruel Intentions (1999), con Sarah Michelle Gellar, La rivincita delle bionde (2001), Fuga da Seattle (2002), con Jared Letoed Hellboy (2004), con Ron Perlman e Rupert Evans. Recita poi in In Good Company (2004), The Fog – Nebbia assassina (2005), WΔZ (2007), ed Hellboy: The Golden Army (2008), dove riprende il suo ruolo. Negli ultimi anni ha invece recitato in film come Questioni di famiglia (2011), Columbus Circle (2012), Mothers and Daughters (2016), Mom and Dad (2017), con Nicolas Cage, After (2019) e After 2 (2020), con Josephine Langford.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha mancato di recitare anche in alcuni prodotti televisivi di buon successo. Il primo di questi è la serie TV Zoe, Duncan, Jack & Jane (1999-2000). Successivamente recita in alcuni episodi di titoli come Xena – Principessa guerriera (2000), Friends (2002), Anger Management (2012-2013), American Crime Story (2016), Lost in Space (2018-2019) e Another Life (2019).

8. Ha vinto un premio speciale. Il primo film a dare particolare popolarità all’attrice è Cruel Intentions, dove ricopre il ruolo di Cecile Caldwell. All’interno di questo, in particolare, l’attrice è nota per la scena che la vede scambiarsi un appassionato bacio con la protagonista Sarah Michelle Gellar. Proprio per questo, le due hanno poi vinto il premio come “miglior bacio” agli MTV Movie Awards. Ad oggi la loro premiazione è una delle più note della categoria.

Selma Blair è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 2,3 milioni di persone. Qui la Blair è solita condividere prevalentemente immagini relative a propri momenti di svago, il più delle volte in compagnia della propria famiglia. Non mancano poi anche foto ricordo di set a cui ha preso parte, come anche immagini promozionali dei suoi progetti. Attraverso il proprio profilo, inoltre, l’attrice condivide novità riguardo il suo stato di salute, dopo la malattia annunciata nel 2018.

Selma Blair: la sua malattia

6. È affetta da sclerosi multipla. Nell’ottobre del 2018, tramite il proprio profilo Instagram, l’attrice rende noto di essere affetta da sclerosi multipla, malattia che in breve tempo ha limitato le sue capacità motorie portandola a dover camminare con un bastone. Sempre tramite il social, la Blair ha tenuto aggiornati i suoi follower sui progressi fatti nella battaglia contro tale male, divenendo una vera e propria fonte di ispirazione per molti.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Selma Blair Anger Management

Selma Blair in Anger Management

5. Ha avuto un ruolo di rilievo nella serie TV. Dal 2012 al 2013 l’attrice ha interpretato il ruolo di Kate Wales nella sit-com Anger Management. Questa è la terapista del protagonista Charlie, con il quale intrattiene una relazione basata prevalentemente sul sesso, non desiderando un ulteriore coinvolgimento emotivo. In totale, la Blair ha recitato in più di cinquanta episodi, facendo così affermare la serie come il suo titolo televisivo di maggior successo.

4. Fu licenziata dalla serie. Il rapporto tra l’attrice e la serie non si è però concluso nel migliore dei modi. Dopo essersi infatti lamentata con la produzione del comportamento poco professionale dell’attore Charlie Sheen, protagonista dello show, questi ha fatto di tutto affinché la Blair venisse allontanata dalla produzione, minacciando di non tornare sul set finché non fosse stata licenziata. La produzione, nel tentativo di salvaguardare la serie, decise così di far uscire di scena il personaggio dell’attrice.

Selma Blair in After

3. Ha recitato nei noti film tratti dall’omonimo romanzo. Nel 2019 e nel 2020 l’attrice ha ricoperto il ruolo di Carol Young nei film After e After 2. Questi sono la trasposizione cinematografica degli omonimi romanzi di successo, di genere sentimentali. Al centro della vicenda vi è la turbolenta relazione tra Tessa Young, giovane studentessa universitaria, e il ragazzaccio Hardin Scott. Il ruolo ricoperto dalla Blair è quello della madre della giovane protagonista.

Selma Blair in Hellboy

2. Desiderava ardentemente un terzo capitolo della trilogia. Hellboy II: The Golden Army si concludeva con la rivelazione che Liz ed Hellboy aspettavano una coppia di gemelli, come anche che l’infernale antieroe era destinato a portare l’apocalisse nel mondo. Parlando del mai realizzato terzo capitolo, l’attrice ha dichiarato di avere il cuore spezzato per non poter contribuire alla conclusione dell’arco narrativo dei personaggi. Ad oggi, infatti, il progetto sembra essere definitivamente stato abbandonato.

Selma Blair: età e altezza

1. Selma Blair è nata a Southfield, nel Michigan, Stati Uniti, il 23 giugno 1972. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Hanna 2: la recensione della seconda stagione della serie Amazon Prime

Nel 2011 Hanna ha il volto dell’attrice Saoirse Ronan, e accanto a lei vi sono Eric Bana e Cate Blanchett. Il film (qui la recensione), che proponeva un nuovo punto di vista sul mondo dello spionaggio, ebbe soltanto un tiepido riscontro di pubblico. Otto anni dopo, quel titolo è divenuto una serie targata Amazon Prime Video. Hanna, mantenendo il titolo e la base dell’originale lungometraggio, si è riproposta da subito di espandere il potenziale di quel mondo narrativo, permettendo così di esplorare molte delle affascinanti tematiche rimaste in sospeso. Ideata da David Farr, la serie è ora giunta alla seconda stagione, la quale risulta essere quella decisiva per dar vita al meglio di sé.

Dopo gli eventi della prima stagione, che hanno portato Hanna (Esme Creed-Miles) a doversi separare dal padre (Joel Kinnaman), questa continua a nascondersi nella foresta, ancora ricercata dagli agenti della CIA facenti parte del programma Ultrax, il cui è obiettivo è quello di dar vita a delle super soldatesse. Costretta ad uscire allo scoperto, la ragazza si ritroverà a far parte di quel mondo da cui era fino ad ora fuggita. Qui dovrà comprendere bene le nuove dinamiche del gioco, capendo di chi può fidarsi e da chi deve invece guardarsi le spalle.

Hanna: far parte di un mondo più grande

I dubbi riguardo la serie erano leciti. Ridare vita ad un prodotto che non ha beneficiato di una calorosa accoglienza di pubblico poteva essere un idea poco fruttuosa. La prima stagione, tuttavia, pur seguendo in modo pressoché pedissequo il film di partenza, era riuscita a proporre una serie di approfondimenti che lasciavano intravedere un nuovo potenziale. Con i primi otto episodi, infatti, si poteva avere la sensazione di stare assistendo ad un qualcosa di preparatorio in funzione di maggiori risvolti futuri. Terminata la stagione, vi era dunque grande attesa per ciò che di nuovo la serie avrebbe potuto narrare.

Abbandonato, per forza di cose, il riferimento alla pellicola del 2011, Hanna apre dunque la sua seconda stagione continuando ad esplorare il più ampio mondo di cui la combattiva protagonista ha scoperto di far parte. Prosegue così la re-immaginazione di un genere notoriamente maschile, e che trova invece ora nuovo respiro grazie ad un cast prevalentemente femminile. Anche se non tutti i personaggi sono sviluppati come meriterebbero, quelli di cui davvero importa dimostrano il carisma necessario per assumere il ruolo loro richiesto, ponendosi come delle spie e delle lottatrici particolarmente affascinanti e convincenti.

Il loro potenziale rimane tuttavia piuttosto inespresso a causa di una stagione eccessivamente statica, che sembra non avere il coraggio di distaccarsi troppo dalle dinamiche della precedente. Ciò porta inevitabilmente al ripetersi di alcune situazioni, come al mancato sviluppo dei rapporti tra i protagonisti, apparentemente rimandati ad un eventuale successivo blocco di episodi. Nel suo concludersi, infatti, questa seconda stagione lascia allo spettatore un eccessivo sentimento di incompiutezza, senza che nulla di particolarmente significativo sia accaduto.

Hanna recensione

Hanna: la recensione della seconda stagione

Nel suo tracciare nuovi sentieri, dunque, la stagione risulta poco incisiva rispetto a quello che avrebbe invece dovuto dimostrare. Se il suo racconto può tuttavia trovare compimento in un futuro prosieguo, resta comunque un evidente problema nel suo ritmo. Appaiono essere troppi i momenti in cui la narrazione si adagia, dilatando i suoi tempi in modo controproducente. Per quanto alcune sequenze abbiano motivo per fare ciò, andando ad indagare lati più intimi e privati dei personaggi, la sensazione generale è quella di un mancato equilibrio tra le varie componenti della stagione.

Questo risulta particolarmente fastidioso nel momento in cui, invece, Hanna dimostra di saper costruire una buona tensione, riconquistando lo spettatore con i trucchi del genere. Altro grande merito è quello di dar vita a spettacolari sequenze di combattimento, riprese in modo sempre diverso e sempre coinvolgente. Non si avverte mai fatica nel seguire i rapidi scontri tra i personaggi, che sono invece coreografati con grande precisione e un fascino non comune in televisione.

Ad oggi risulta dunque ancora difficile rispondere alla domanda se Hanna sia o meno un prodotto in grado di trovare una propria validità. Minacciata prima dal peso del film di riferimento, e ora da uno svolgimento non particolarmente soddisfacente, il giudizio sembra come la serie rimanere ancora incerto. Una terza stagione, a questo punto, potrebbe essere l’appuntamento ultimo di dimostrare il proprio potenziale.

Tenet: ecco la nuova data per l’uscita italiana

0
Tenet: ecco la nuova data per l’uscita italiana

Dopo lo spostamento della data d’uscita statunitense di Tenet (dal 31 luglio al 12 agosto 2020), anche il palinsesto italiano subisce una variazione e propone l’uscita del film di Christopher Nolan il prossimo 26 agosto e non più il 3, come comunicato ufficialmente all’indomani dell’annuncio del primo spostamento.

Ecco cosa ha commentato la WB in merito al ritardo del film: “La Warner Bros si impegna a portare Tenet al pubblico del cinema, in sala, sullo schermo, quando gli esercenti saranno pronti e la salute pubblica dirà ufficialmente che è tempo – ha dichiarato lo studio – In questo momento abbiamo bisogno di essere flessibili, e non stiamo trattando questo come una tradizionale uscita di un film. Stiamo valutando di far uscire il film a metà settimana, per permettere al pubblico di scoprire il film nei loro tempi, e pensiamo di pianificarlo a lungo, per un periodo superiore alla norma, per sviluppare una strategia di distribuzione differente ma di successo.” Ricordiamo che il budget di Tenet è stato ufficializzato per una cifra di 200 milioni di dollari.

Tenet: cosa significa il titolo del nuovo film di Christopher Nolan?

Protagonisti del film oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Tenet arriverà al cinema il 26 agosto 2020. Christopher Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Un buon trip – Avventure psichedeliche, recensione del doc Netflix

Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta nella vita, ascoltando un classico del rock psichedelico di gruppi come i Grateful Dead, o i Pink Folyd, ma gli stessi Beatles non disdegnarono la psichedelia, “Chissà cosa dovevano aver preso per dar vita a un pezzo così!”. 

Ebbene, in Un buon trip – Avventure psichedeliche, documentario originale Netflix, disponibile in streaming dall’11 maggio e risultato di un lungo lavoro, lo confermano gli stessi protagonisti. È Sting, comodamente seduto sul divano di casa, a dire che: “Gli psichedelici non sono la risposta ai problemi del mondo, ma possono aiutare”. “Puoi dire, voglio fare quest’esperienza perché voglio scrivere una canzone, un romanzo, o fare l’amore, o trattare meglio la mia famiglia […] Se la intraprendi con in mente un obiettivo, sarai ricompensato. Se vuoi solo sballarti, ti sballerai e basta. Questa è una cosa che sconsiglio”.

Negli anni ’60, quando l’utilizzo degli allucinogeni come LSD, mescalina e psilocibina si diffuse, queste sostanze venivano considerate anche come un mezzo per espandere il proprio universo, allargarne i confini attraverso stati alterati di coscienza. Spalancare le “porte della percezione”, di cui parlava Aldus Huxley nell’omonimo saggio e a cui debbono il loro nome i Doors. Il regista Donick Cary, autore de I Simpson e Complete Savages, scrittore e produttore – qui scrive, oltre a produrre insieme con Ben Stiller e Stuart Cornfieldfa raccontare quel tipo di esperienza da chi l’ha vissuta e può parlarne per ciò che realmente è, nel bene e nel male, senza esprimere giudizi a priori.

Una carrellata di star alle prese con le sostanze psichedeliche

Ecco allora Bill Kreutzman, batterista dei Grateful Dead – i cui concerti vengono citati da molti degli intervistati come luogo ideale per un’esperienza con psichedelici – raccontare le sue avventure con gli allucinogeni. Presente anche Carrie Fisher, la principessa Leila di Guerre Stellari, scomparsa nel 2016. Qui parla della sua gioventù psichedelica, raccontando la sua esperienza come estremamente positiva: “Ho avuto solo un lungo buon trip”, anche se ammette che la sua vita era condizionata dall’assunzione di psichedelici.

Ben Stiller invece ha un’unica esperienza da raccontare con l’LSD, che giudica decisamente negativa. Intervistati anche la comica Sarah Silverman, la coppia di musicisti Adam Horovitz (Beastie Boys) e  e Kathleen Hanna (Bikini Kill), attori come Rosie Perez, Brett Gelman e Natasha Lyonne, lo chef americano Anthony Bourdain, anche lui purtroppo scomparso, e il cantautore Donovan, che fu tra i primi  ad abbracciare la musica psichedelica con album come Sunshine Superman ed oggi è un sostenitore della sperimentazione sugli usi terapeutici degli allucinogeni.

Gli effetti negativi dell’assunzione di queste sostanze non vengono sottovalutati, così come la possibilità di avere un “bad trip, ovvero un’esperienza negativa, uno stato allucinatorio che anziché comunione con l’universo e senso di fusione con la natura e l’ambiente circostante, porti con sé ansie e paranoie, amplifichi paure e faccia pensare a chi lo prova che sta impazzendo e non tornerà più normale. Questi in sostanza gli effetti più comuni di un “brutto viaggio”, come li descrive chi li ha provati.

un buon trip recensioneAnimazioni, ricostruzioni, parodie e materiale d’archivio

Il tema è delicato e la chiave scelta è quella divertente della commedia e dell’ironia, ravvivata dall’uso di animazioni ad opera di Sugarshack Animation e ricostruzioni delle vicende raccontate dagli intervistati. La grafica dell’animazione non può che essere in stile psichedelico e rimanda alle copertine dei dischi dei Grateful Dead o a quella del singolo Yellow Submarine dei Beatles.

In Un buon trip – Avventure psichedeliche si riflette anche su come molti dei filmati che parlavano di psichedelici, volti a scoraggiarne l’assunzione, come ad esempio quelli che circolavano negli anni ’80 nell’America reaganiana della lotta senza quartiere contro le droghe, non siano realistici e per questo falliscano poi nel loro scopo, finendo per rasentare il ridicolo. Per farlo il regista ne propone un’efficace parodia che sceglie di alternare ad interviste, animazioni e materiale di repertorio. Protagonista Adam Scott  – Parks and RecreationThe Aviator che mostra ai giovani gli effetti nefasti di queste droghe e li mette in guardia. A Nick OffermanCome ti spaccio la famiglia, The founder, Parks and Recreation, Fargo – un altro simpatico cameo: quello di professore esperto di psichedelici, che in un’aula scolastica istruisce lo spettatore sui principali tipi di allucinogeni e i loro effetti, riportando un po’ alla mente per ruolo e fattezze il Jack Black di School of Rock.

Questa commistione di materiali e generi è ben pensata ed efficacemente realizzata, grazie al montaggio di Gregory Steer e conferisce al lavoro un tono leggero, godibile e per nulla didascalico.

Gli studi sugli usi terapeutici

Un buon trip – Avventure psichedeliche offre poi spunti interessanti di riflessione sugli usi terapeutici degli allucinogeni. Charles Grob, docente di Psichiatria alla UCLA, parla dei suoi studi sul tema, rivelando che queste sostanze si sono dimostrate molto efficaci nel controllare l’ansia in pazienti oncologici, trattare la depressione o nella cura delle dipendenze. Secondo quanto sostiene il dottore, infatti, esse sono meno tossiche di altri stupefacenti e non creano dipendenza. Il suo studio, come altri che esplorano gli effetti degli allucinogeni nella cura di alcune patologie, è stato approvato dall’americana Food and Drug Administration dopo 50 anni di illegalità di queste sostanze negli Usa. Questa inversione di tendenza sembra dare ragione a quanti hanno dedicato la loro vita allo studio e alla sperimentazione degli psichedelici a scopo scientifico, come Timothy Leary, filosofo, psicologo e attore, controverso personaggio che già agli inizi degli anni Sessanta ipotizzava di poter curare le malattie mentali attraverso queste sostanze. All’epoca però i tempi non erano maturi perché le istituzioni appoggiassero questo tipo di sperimentazioni, come spiega oggi il figlio Zack Leary.

Gli elementi per una riflessione più matura sul tema oggi ci sono,  con tutte le cautele del caso, e la ricerca scientifica sembra pronta ad aprire le sue porte all’esplorazione del mondo degli allucinogeni.

Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

0
Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

Arriverà nelle sale il 20 novembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Captain America: Civil War, il titolo è “offensivo” per la comunità afroamericana?

0

Sembra che la cancel cultur sia arrivata anche ai film Marvel Studios e in particolare a Captain America: Civil War. Secondo quanto emerso da Twitter nelle ultime ore, il film con protagonista Chris Evans e Robert Downey Jr. avrebbe un rimando diretto nel titolo ad un periodo storico davvero nefasto per la comunità di colore negli Stati Uniti.

L’associazione è presto fatta: il Civil War presente nel titolo è stato incriminato perché si collega direttamente alla Civil War di cui gli Stati Uniti sono stati teatro, che si è svolta tra il 1861 ed il 1865 e che aveva ai due schieramenti opposti nordisti e sudisti, oppositori e difensori della schiavitù.

C’è da dire che questo passo è forse una delle estremizzazioni peggiori che in questi giorni stanno vedendo film e serie tv bloccati, rimossi, censurati, sospesi per via di una rappresentazione sbagliata, offensiva o ormai desueta dei rapporti tra le etnie. C’è però da dire anche che il termine “guerra civile” in questo caso incriminato, sta ad indicare una guerra, un conflitto tra persone appartenente allo stesso gruppo sociale. Anche l’Italia ha avuto la sua guerra civile durante la liberazione dal fascismo, per esempio.

Oltretutto la Guerra Civile a cui si fa riferimento nel film Marvel è chiaramente quella trai Vendicatori, guidati da Captain America e Iron Man, quindi due eroi appartenenti allo stesso gruppo (gli Avengers) che si scontrano, portando dalla loro diversi membri del gruppo, termine mutuato dai fumetti che lo adottano nella stessa accezione.

Non sappiamo se tale accusa di linguaggio improprio sarà presa sul serio, ma sempre sostenendo le lotte del movimento Black Lives Matter, ci permettiamo di suggerire altri modi e altri prodotti da incriminare, per motivi decisamente più importanti e sostanziali, rispetto all’utilizzo del termine “guerra civile”!

Justice League Snyder Cut: cosa aspettarci dal film

Justice League Snyder Cut: cosa aspettarci dal film

HBO Max distribuirà la Justice League Snyder Cut, la tanto attesa versione del film sulla Lega della Giustizia così come lo aveva pensato Snyder, prima di essere allontanato/licenziarsi dal progetto, passando così la palla a Joss Whedon. Che cosa inserirà il regista del Wisconsin? Quale parte del film approfondirà? Cosa cambierà? Ecco qualche spunto di riflessione per capire cosa aspettarci dalla Justice League Snyder Cut.

Un tono diverso

Justice League SnyderLa differenza più evidente sarà nel tono del film. La Justice League Snyder Cut era più in linea con Man of Steel e Batman v Superman. Dai trailer originali, realizzati interamente con le riprese di Snyder, doveva esserci più umorismo rispetto ai suoi film precedenti, ma sarebbe stato comunque un risultato complessivamente più oscuro rispetto a ciò che abbiamo avuto con Whedon. Sembrava addirittura che Silas Stone, papà di Victor, dovesse morire a metà film.

Quando Joss Whedon è stato ingaggiato, parte del suo lavoro consisteva nel rendere il film più leggero. Molte delle battute però non si sono bene amalgamate al tessuto del film, tanto che alcune sono affidate addirittura ad altri personaggi.

Nessun problema di baffi

Durante le riprese aggiuntive di Justice League, Henry Cavill portava i baffi impostigli per contratto dalla produzione di Mission Impossible: Fallout. Warner Bros. chiese a Paramount se potevano permettergli di radersi, offrendosi persino di fare gli effetti visivi per aggiungere i baffi per il resto delle loro riprese, poiché rimuovere i peli del viso con CGI sarebbe più difficile che aggiungerli.

Ad ogni modo, la Paramount voleva che Cavill tenesse i baffi. Quindi, l’attore ha recitato le scene di Superman con i baffi, che poi sono stati rimossi in post-produzione. Come è stato ampiamente visto, ricreare un labbro superiore con la CGI non è molto convincente. Per fortuna, la Justice League Snyder Cut si servirà soltanto delle riprese di Cavilll prima che si facesse crescere i baffi.

La storia di Cyborg

Inizialmente, Cyborg doveva avere una storia molto più ampia. Mentre alcune scene di Victor Stone, prima di diventare Cyborg, erano stati visti nei trailer, il personaggio non ha avuto molto spazio nel film. Le riprese diffuse però lo mostrano giocare a football, mentre sua madre lo guarda con orgoglio dagli spalti. Anche l’incidente che lo ha portato a diventare Cyborg sarebbe stato incluso.

Ray Fisher, che ha interpretato Cyborg, è da qualche tempo uno dei maggiori sostenitori del Snyder Cut. Ha spesso twittato a riguardo o in particolare sul personaggio. E con la distribuzione di questa versione del film potrà finalmente avere anche lui la giustizia che merita.

Personaggi di supporto

Molti personaggi secondari sono stati tagliati dalla versione cinematografica del film. Oltre a Karen Bryson nel ruolo di Elinore Stone, avremmo avuto anche Willem Dafoe come Vulko prima della sua apparizione in Aquaman. Forse il taglio più notevole è stato però quello subito da Iris West, che sarebbe in realtà fondamentale per la storia di Flash!

Una scena cancellata che sarà probabilmente inserita nella Snyder Cut avrebbe visto Barry Allen che salva Iris da un incidente, con Iris interpretata da Kiersey Clemons. Altri personaggi i cui ruoli erano più importanti nella Snyder Cut erano Silas Stone, Lex Luthor, Mera e Lois Lane.

Costume nero di Superman

L’abito nero di Superman, noto come “Recovery Suit” nei fumetti, doveva essere indossato da Superman dopo essere tornato in vita. Lo vediamo brevemente nella Fortezza della solitudine in una scena cancellata, ma il Superman della Snyder Cut lo indossa eccome. Lo stesso Zack Snyder ha pubblicato una foto di Henry Cavill che indossa un costume nero.

La versione cinematografica ha scelto di rappresentare un Superman in blu e rosso, per il finale, ma immaginiamo che Snyder vorrà tenere il suo eroe in tuta nera anche fino alla fine.

Musica di Junkie XL

Thomas Holkenborg, alias Junkie XL, è stato il compositore di Batman v Superman. È stato anche l’unico compositore di Justice League fino a quando non ci fu l’avvicendamento alle riprese, che portarono Danny Elfman a subentrargli. La colonna sonora di Junkie XL per il film è stata completata prima che fosse sostituito.

Con la sua partitura già fatta, non si sa se il compositore farà altre sessioni di registrazione per il film. Ma considerando che ha composto la colonna sonora di un film lungo tre ore e mezza, secondo quanto riferito, e che Snyder Cut ha parlato di un film di quattro ore, forse ci saranno nuove scene da registrare.

Steppenwolf più intenso

Il cattivo del film, Steppenwolf, era originariamente destinato a diventare un personaggio molto più spaventoso e più intenso di quanto visto. Questo può essere brevemente anticipato nella scena di Batman v Superman, in cui Lex Luthor si mette in contatto con uno Steppenwolf dall’aspetto più sinistro, appena prima del suo discorso delirante a Batman, alla fine del film.

Ci doveva essere un’intera scena di combattimento agli S.T.A.R. Labs contro Steppenwolf, E anche il suo ruolo sarebbe stato più corposo, e non solo una minaccia casuale da combattere per la Justice League. L’attore Ciaran Hinds ha interpretato il personaggio e ha affermato che la versione cinematografica non era quello su cui ha lavorato così duramente. Ma la Snyder Cut mostrerà il suo duro lavoro.

Legami con il mondo dell’Incubo

batman v supermanLa sequenza dell’Incubo in Batman v Superman sembrava fuori posto per alcuni fan. Ma la versione cinematografica di Justice League che rimuove la maggior parte dei riferimenti ad essa ha reso la scena ancora più fuori posto. Justice League Snyder Cut invece farà riferimento diretto ad essa, con Batman che dice chiaramente di provare a impedire a quel futuro di avverarsi. Presumibilmente, Flash avrebbe viaggiato indietro nel tempo durante Justice League o uno dei suoi sequel, concretizzando la visione di Bruce Wayne in Batman v Superman.

In questo modo avrebbe avuto senso anche la battuta di Flash, che riferisce che “Lois Lane è la chiave”. In BvS, nella sequenza dell’Incubo, Superman dice a Batman che Lois era il suo mondo. Resta da vedere se vedremo accadere qualcosa a Lois nella Snyder Cut, dal momento che non tutto ciò che c’era nella sceneggiatura originale del film è stato girato, tuttavia dovrebbe sicuramente esserci una connessione.

Altri eroi DC

DCEUMentre il gruppo principale di sei eroi era lo stesso anche per la Snyder Cut, altri eroi sarebbero apparsi nella versione originariamente prevista. Tra questi eroi ci sarebbe J’onn J’onzz alias Martian Manhunter, che sarebbe stato rivelato essere la vera identità del generale Swanwick, interpretato da Harry Lennix) in Man of Steel e BvS. Ryan Zheng sarebbe stato visto nei panni di Ryan Choi negli S.T.A.R. Labs, colui che sarebbe diventato Atom dopo Ray Palmer nei fumetti.

L’attore Sam Benjamin ha dichiarato di far parte di una sottotrama militare che è stata tagliata dal film, con molti che suggeriscono che fosse Hal Jordan, la prima Lanterna Verde della Terra. Questa voce è supportato da una scena post-crediti prevista in cui le Lanterne Verdi, Kilowog e Tomar-Re, parlano a Batman.

Darkseid

Justice LeagueDarkseid è stato menzionato solo una volta in Justice League, ma non è apparso nel film. Sarebbe dovuto apparire nella Snyder Cut interpretato da Ray Porter, e sarebbe apparso anche Desaad di Apokolips. L’apertura del film ha avuto anche un pieno flashback della guerra a cui si fa riferimento, con la spiegazione della backstory di Darkseid.

Una differenza notevole è l’aspetto di Darkseid alla fine del film. Steppenwolf era destinato a morire diversamente, con Wonder Woman che lo decapitava. La sua testa sarebbe quindi rotolata su un Boom Tube, dove la Justice League avrebbe visto brevemente Darkseid. Lo stesso Snyder ha persino condiviso l’inquadratura della Lega sul set che guarda quello che era destinato a essere Darkseid.

Disney+ svela uno sguardo dettagliato alle Infinity Stones del MCU

0

Qualche mese fa è stato celebrato il secondo anniversario dall’uscita di Avengers: Infinity War, pellicola che ha riunito una moltitudine di supereroi Marvel in un epico culmine di dieci anni di narrazione, fornendo allo stesso tempo un finale strabiliante che ha cambiato il corso degli eventi del Marvel Cinematic Universe.

Come molti di voi sapranno Avengers: Infinity War e gran parte del catalogo Marvel erano disponibili sul servizio streaming Netflix, ma parte di quei film sono migrati ovviamente su Disney+. Da oggi, arriva sulla piattaforma streaming della casa di Topolino anche Avengers: Infinity War, e per festeggiare, la Disney ha offerto uno sguardo approfondito sugli oggetti cosmici la cui storia è stata raccontata nel corso del 22 film dell’Infinity Saga: le Infinity Stones.

Attraverso il profilo ufficiale social sono stati diffusi sei nuovi video informativi che parlano nel dettaglio di tutte e sei le Gemme dell’Infinito. I brevi video includono informazioni dettagliate sulle pietre, compreso il loro aspetto, dove sono apparse e il loro stato attuale. Di seguito tutti i materiali diffusi. Alla fine del pezzo troverete anche il video.

The Tesseract: la Gemma dello Spazio

The Tesseract

Il Cubo Cosmico (o Tesseract. La prima apparizione risale all’albo Tales of Suspense n.79 (7/1966), pubblicato per la prima volta in Italia su Capitan America n.7 (Ed. Corno, 7/1973). Gli autori erano Stan Lee e Jack Kirby. Rende il possessore in grado di essere in qualsiasi luogo nello stesso momento rendendolo onnipresente.

I personaggi che l’hanno posseduta: Il Corridore, Thanos, Nebula, Carol Danvers, Adam Warlock, Pip Il Troll, Magus, Rune, Loki, Galactus, Iron Man, Hood, Odeni, Namor, Pantera Nera, Nick Fury, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

Scettro di Loki/Vision: la Gemma della Mente

Scepter/vision

Dona al possessore la capacità di accedere a tutte le menti di qualsiasi essere vivente e di controllarle. Il Gran Maestro sembra aver scoperto che la Gemma è una manifestazione del subconscio dell’universo.

I personaggi che l’hanno posseduta: Gran Maestro, Loki, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Dragoluna, Magus, Rune, Primevil, Professor X, Odeni, Hood, Ms. Marvel, Bestia, Visione, Ultron (MCU), Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

L’Aether: la Gemma della Realtà

The Aether: la pietra della realtàPermette al possessore di realizzare qualsiasi desiderio, anche se questo è in contraddizione con le leggi scientifiche. Le sue potenzialità sono direttamente proporzionali alla capacità del possessore di controllarla. È stata definita occasionalmente come la più potente delle Gemme, soprattutto se usata senza le altre cinque che bilanciano il suo potere alterante in modo che non vada fuori controllo.

I personaggi che l’hanno posseduta: Malekith, Straniero, Il Collezionista, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Rune, Night Man, Loki, Galactus, Freccia Nera, Hood, Odeni, Iron Man, Jane Foster, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

L’Orb: la Gemma del Potere

The Orb: la pietra del potereConferisce l’accesso a tutto il potere esistente e la capacità di duplicare qualsiasi superpotere o qualunque abilità (sia fisica che intellettiva).

I personaggi che l’hanno posseduta: Il Campione dell’Universo, Thanos,, Nebula, Adam Warlock, Drax il Distruttore, Thor, Magus, Rune, Lord Pumpkin, Loki, Galactus, Donna Invisibile, Star-Lord, Ronan, Scarlet Witch, She-Hulk, Titania, Mister Fantastic, Odeni, Hood, Hulk Rosso, Xiambor, Namor, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

L’Occhio di Agamotto: la Gemma del Tempo

The EYE of AGAMOTTO

Originariamente arancione, consente di avere il controllo totale del passato, del presente e del futuro. Permette di viaggiare nel tempo, far invecchiare o ringiovanire, piegare il tempo rallentandolo o velocizzandolo e creare un loop temporale. Nel suo pieno potenziale dona l’onniscienza.

I personaggi che l’hanno posseduta: Adam Warlock, Il Giardiniere, Intermediario, Thanos,, Nebula, Conte Abyss, Magus, Rune, Odeni, Gemini, Syphonn, Galactus, Dottor Strange, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).

Anima: la Gemma dell’Anima

AnimaOriginariamente Verde, rende il possessore capace di rubare, controllare o manipolare le anime di vivi e morti. La Gemma dell’Anima viene considerata la più potente di tutte, nonché la più pericolosa poiché è la sola capace di “divorare” l’anima del possessore se considerato indegno.

I personaggi che l’hanno posseduta: Il Giardiniere, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Odeni, Gamora, Maxam, Magus, Rune, Hardcase, Namor, Thor, Mister Fantastic, Teschio Rosso (MCU), Occhio di Falco (MCU), Hulk (MCU), Iron Man (MCU)

Per quanto riguarda il destino effettivo delle gemme, al momento non ci è dato sapere ma con i progetti futuri e l’imminente film Gli eterni probabilmente apprenderemo maggiori dettagli sulla storia dell’universo cinematografico Marvel, è siamo quasi certi che otterremo maggiori informazioni sulle origini di questi oggetti cosmici e sul perché sembrano essere così attratte dal piccolo pianeta blu chiamato Terra. Ecco il video:

Star Wars: il segreto del Primo Jedi. Spiegato un punto importante di Episodio IX

0

Star Wars ha sottilmente confermato che il primo Jedi non serviva affatto il Lato Chiaro della Forza; piuttosto, sembra che quei cavalieri primordiali fossero “agenti dell’equilibrio”. La trilogia sequel ha illuminato in modo affascinante l’antica storia dell’Ordine Jedi. In Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Luke Skywalker si era nascosto sulla remota isola di Ahch-To, sito del primo tempio Jedi. Lì, gli spettatori hanno intravisto di sfuggita un murale che rappresenta il Primo Jedi – il primo Maestro Jedi, fondatore dell’ordine.

Il murale rivelava che il Primo Jedi era un membro di una razza sconosciuta, probabilmente legata a una specie chiamata Zeffo, ed è raffigurato con una spada laser in mano. Uno degli aspetti più interessanti di questo murale è che il Primo Jedi era raffigurato a immagine di una filosofia apparentemente differente rispetto a quella portata avanti da Luke. Nell’immagine, Luce e Oscurità ricevono uguale spazio, tanto che vi era luce nell’oscurità e oscurità nella luce. In altre parole, il Primo Jedi sembrava essere “un agente dell’equilibrio”.

Il tie-in Secrets of the Jedi, pubblicato di recente, sembra supportare tale visione. Si tratta di un libro di aneddoti sull’universo, presumibilmente scritto dal Maestro Jedi Skywalker stesso, e contiene note che risalgono alla sua morte. Naturalmente, c’è una prima sezione dedicata alla discussione sulla Forza, in cui Luke che discute l’idea dell’allineamento della Forza. “Quelli di noi intrinsecamente inclini a sfruttare le vaste energie della Forza devono fare una scelta difficile”, osserva Luke. “Usare i suoi poteri per il bene superiore o per il tornaconto personale.” Questo costituisce la base per la strutturazione del Lato Chiaro e del Lato Oscuro. Quasi a ripensarci, Luke passa a discutere l’idea di equilibrio, suggerendo che c’è una lezione preziosa da trovare in questo. Significativamente, allega un’immagine del murale del Primo Jedi come parte della sezione sull’equilibrio. La chiara conseguenza è che associa il Primo Jedi non a bene o male, ma all’equilibrio.

Questo si adatta perfettamente all’audiolibro di Cavan Scott Dooku: Jedi Lost, in cui si suggerisce al vecchio Jedi di vedere l’equilibrio come un aspetto distinto della Forza, come la luce o l’oscurità. Dooku aveva imparato un vecchio mantra, insegnatogli dal Primo Jedi e progettato per essere usato come parte della meditazione:

“Chiediamo il tre: luce, oscurità ed equilibrio vero. Uno non è più grande degli altri. Insieme, si uniscono, restaurano, centrano e rinnovano. Camminiamo nella luce, riconosciamo l’oscurità e troviamo l’equilibrio dentro di noi La Forza è forte”.

I segreti degli Jedi suggeriscono che Luke Skywalker non ha accettato questo insegnamento, altrimenti avrebbe fatto molto di più sull’equilibrio della Forza. Ma Rey ha imparato dagli antichi testi Jedi, quelli che risalgono alla fondazione stessa dell’Ordine Jedi, e quindi probabilmente avrà assorbito queste prime idee. Ci sono stati alcuni suggerimenti in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, in cui alcuni nuovi poteri della Forza – il potere di guarigione e la Diade della Forza – sono associati all’equilibrio, spiegando così perché non sono mai stati visti prima nel canone. In tal caso, si spera che Star Wars rivelerà più avanti come appare il nuovo Ordine Jedi di Rey, che sarà molto più simile all’insegnamento del Primo Jedi.

Amanda Seyfried rivela perché ha rifiutato il ruolo di Gamora

0
Amanda Seyfried rivela perché ha rifiutato il ruolo di Gamora

Come molti di voi già sapranno ad Amanda Seyfried durante lo sviluppo di Guardiani della Galassia fu offerto il ruolo di Gamora, prontamente rifiutato dall’attrice dopo un primo incontro con Kevin Feige. Ebbene a distanza di molti anni l’attrice è tornata a parlare della cosa rivelando finalmente il vero motivo che l’ha portata a rifiutare un ruolo che poi si è rivelato di enorme successo che ha contribuito ad aumentare al notorietà alla sua interprete odierna, Zoe Saldana.

L’occasione per ritornare a parlare della vicenda è stata la promozione del suo ultimo film in uscita You Should Have Left e durante l’intervista ha spiegato cosa è accaduto e perché ha poi deciso di declinare l’offerta: “Ci penso spesso. Non sono davvero una grande spettatrice dei film Marvel, il che penso, sia il motivo per cui all’epoca ho pensato tipo: “Ah, non voglio essere verde. È davvero così tanto lavoro.” Ricordo di aver parlato una volta di Jennifer Lawrence, e abbiamo discusso di quanto tempo impiegava a diventare blu, e io ho subito pensato “Sembra un inferno sulla terra”, perché poi arrivi sul set e sei lì solo per un paio d’ore, e poi devi toglierti tutto. il vero motivo per cui rifiutai era letteralmente quello”.

Che dire probabilmente alla fine tutte le cose sono andate a loro posto perché la Gamora di Zoe Saldana è a dir poco perfetta dunque non riusciamo davvero ad immaginare il personaggio senza il suo volto non trovate? Intanto sappiamo che rivedremo  Zoe Saldana nell’annunciato terzo capitolo della saga di Guardiani della Galassia che sarà diretto ancora una volta da James Gunn, dopo il suo reintegro. Guardiani della Galassia 3 dovrebbe partire non appena il regista ultimerà il suo lavoro nell’Universo DC con The Suicide Squad.

In merito al terzo capitolo della saga, sappiamo che il film era già stato scritto proprio da James Gunn e che i ritardi sono dovuti principalmente alla vicenda del suo licenziamento e il successivo reintegro.

La storia fantastica: il remake “a casa” con Sophie Turner!

0
La storia fantastica: il remake “a casa” con Sophie Turner!

La storia fantastica, il film fantasy del 1987, quest’estate sarà oggetto di un remake casalingo contro la pandemia. Il film originale è interpretato da Cary Elwes, Robin Wright, Mandy Patinkin e altri, tra cui un irriconoscibile Billy Crystal, e segue gli eroi protagonisti, uno squinternato improbabile terzetto, in una missione mentre cercano di salvare la principessa Bottondoro, mentre la storia è in realtà la rappresentazione di una fiaba che un nonno legge a suo nipote malato.

Variety riferisce che il remake del film sarà distribuito in capitoli sulla piattaforma video mobile Quibi, a partire da lunedì 29 giugno. Nuovi capitoli del film saranno condivisi ogni giorno per due settimane. Il film è stato realizzato dagli stessi membri del cast a casa usando i loro telefoni. Il remake mostrerà molti aspetti del film originale che sono stati reinventati, tra cui Sophie Turner e Joe Jonas che fanno un cambio di ruolo e lei interpreta Westley e lui la principessa Bottondoro.

La storia fantastica: l’esilarante trailer onesto

Questa versione de La Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e Annabelle Wallis. Ma anche nomi del calibro di Hugh Jackman, Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo. Nel frattempo, il regista originale Rob Reiner interpreterà “Il nonno” e Fred Savage interpreterà “Il nipote”, riprendendo il suo ruolo dal film originale.

Andre The Giant: in arrivo il biopic sul gigante de La Storia Fantastica

Mulan: rimandata ancora l’uscita del film Disney

0
Mulan: rimandata ancora l’uscita del film Disney

Da marzo a luglio, ed ora ad agosto 2020. Sembra che non ci sia tregue per Mulan, prossimo atteso live action che la Disney sta cercando di far uscire nel modo più propizio possibile ad un buon risultato al box office. Il film infatti fa parte di quel vasto gruppo di blockbuster che stanno evitando l’uscita in digital e che rincorrono una favorevole uscita in sala, nonostante la pandemia.

Così, il live action diretto da Niki Caro sulla guerriera cinese arriverà in sala, adesso, il 21 agosto 2020, facendo aspettare ancora un mese i fan dell’originale che non vedono l’ora di rivedere sul grande schermo le avventure di Mulan, in un film che si preannuncia ad altissimo tasso di adrenalina.

Mulan: Nuovo Trailer Ufficiale Italiano

Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film DisneyMulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Funko Pop svela la nuova figure di Baby Groot che balla

0
Funko Pop svela la nuova figure di Baby Groot che balla

La popolarità dell’universo cinematografico Marvel ha raggiunto il picco nel corso degli anni. Il franchise di successo ha una infinità di storie interconnesse, che ospita molti personaggi interessanti. Di conseguenza la merce legata al film è stata una parte importante del marketing del film, con Funko Pops che ha avuto un ruolo chiave nel rappresentare diversi eroi e cattivi in adorabili action figure in vinile tutte da collezionare. 

Da una semplice replica del personaggio alla ricostruzione di scene memorabili di film MCU, c’è stata una vasta gamma di Funko Pops  nel corso di Infinity Saga. Ma oggi un altro di questi fantastici figure si è unito alla crescente lista di figure in vinile, e questa aggiunta dovrebbe entusiasmare non poco fan della MCU.

Funko ha presentato ufficialmente la sua ultima offerta Marvel sotto forma di una figura in vinile Dancing Groot da 18 pollici. La preziosa action figure arriverà a settembre 2020, l’adorabile Funko Pop è ora disponibile per il pre-ordine al prezzo di $ 99,99.  Ci sono state molte iterazioni di Groot durante il suo tempo nel Marvel Cinematic Universe, ma molti sarebbero d’accordo sul fatto che la più iconica è la versione “Baby Groot” di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma la scena più memorabile è senz’altro quella  post credits del primo film, nel quale lo vediamo danzare.

baby groot pop

The Boys 2: la seconda stagione dal 4 settembre

0
The Boys 2: la seconda stagione dal 4 settembre

Amazon Prime Video ha annunciato oggi che la seconda stagione della serie satirica sui supereroi The Boys debutterà con i primi tre episodi venerdì 4 settembre 2020. Gli episodi successivi saranno poi disponibili ogni venerdì fino all’epico finale di stagione il 9 ottobre. La notizia arriva subito dopo la reunion del cast in un evento virtuale presentato da un ospite d’eccezione della seconda stagione: Patton Oswalt, che ha ripercorso la prima stagione fornendo alcuni indizi su quella in arrivo. La serie Amazon Original in otto episodi sarà disponibile in più di 200 paesi in tutto il mondo ed è prodotta dagli Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios con Point Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.

Nell’evento in streaming di oggi c’è stata anche una sneak peek della nuova stagione, con il cast e il produttore Eric Kripke che ne hanno rivelato le prime scene.

Il creatore ed executive producer Eric Kripke ha affermato “Non vediamo l’ora di mostrarvi la seconda stagione. Sarà ancora più pazza, strana, estrema ed emozionante. In effetti è troppo forte – tanto che il Surgeon General** ha insistito perché facessimo debuttare i primi tre episodi il 4 settembre e i successivi cinque nelle settimane seguenti. Vogliamo lasciarvi il tempo per dare di matto, digerire, discutere e riprendervi dalla botta, prima di darvene un’altra dose. Abbiamo solo a cuore il vostro benessere. Speriamo che amerete la nuova stagione tanto quanto noi.”

**No, a dire il vero, non l’ha fatto.

Questa seconda stagione ancora più forte e folle vede i Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile. Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.

Tra i Supes dei Seven si annoverano anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T. Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell). Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit, Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten, Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.

The Boys – la serie

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – più famosi delle  celebrity, influenti come politici e venerati come dei – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. I “senza-potere” si scontrano con i “super-potenti”, mentre i Boys portano avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e sulla Vought – la società multi miliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), anche autore ed executive producer della serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen (Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz (Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter.  Ennis e Robertson sono anche co-executive producer con Michael Saltzman.

I clienti Prime possono guardare in streaming The Boys in esclusiva tramite l’app di Prime Video per TV, dispositivi connessi come Fire TV, dispositivi mobili e online. I clienti possono anche scaricare gli episodi per la visione offline sui dispositivi mobili senza costi aggiuntivi all’abbonamento. La serie sarà disponibile per i clienti Prime Video in più di 200 paesi nel mondo a questo indirizzo.

Julianna Margulies: 10 cose che non sai sull’attrice

Julianna Margulies: 10 cose che non sai sull’attrice

Con una carriera divisa tra cinema e televisione, l’attrice Julianna Margulies è oggi uno dei volti più noti e premiati del piccolo schermo. Affermatasi grazie al suo ruolo da protagonista in alcuni celebri titoli, ha dato negli anni prova di grande versatilità, conquistando il cuore del pubblico e le attenzioni della critica. Ad oggi è ancora uno dei nomi che più di altri riesce ad orientare il successo dei progetti a cui prende parte.

Ecco 10 cose che non sai di Julianna Margulies.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Julianna Margulies The Good Wife

Julianna Margulies: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. La Margulies debutta al cinema nel 1991 con il film Giustizia a tutti i costi, per poi distinguersi in titoli come Paradise Road (1997), Newton Boys (1998), con Matthewn McConaughey, L’ultimo gigolò (2001), Nave fantasma (2002), Beautiful Ohio (2006), Snakes on a Plane (2006), con Samuel L. Jackson, City Island (2009), con Andy Garcia, Uomini di parola (2012), Sempre amici (2017), con Bryan Cranston e Kevin Hart e Three Christs (2017).

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Nel 1994 l’attrice prende parte alla nota serie TV medical drama E.R. – Medici in prima linea, recitando nel ruolo di Carol Hathaway. Tale ruolo le ha permesso di diventare estremamente celebre, e la Margulies è rimasta a far parte della serie fino al 2000. In seguito, ha preso parte a titoli televisivi come Le nebbie di Avalon (2001), Scrubs (2004), I Soprano (2006-2007), con James Gandolfini, e la serie The Good Wife (2009-2016), grazie alla quale è diventata ulteriormente popolare. Negli ultimi anni ha invece recitato in alcuni episodi di Dietland (2018), The Hot Zone (2019) e Billions (2020), con Paul Giamatti.

8. Ha prodotto la serie che l’ha resa celebre. The Good Wife è probabilmente il titolo che ha dato maggior prestigio all’attrice, permettendole di sfoggiare tutto il suo talento e ottenere importanti riconoscimenti. Particolarmente legata al progetto, la Margulies ha deciso di ricoprire il ruolo di produttrice per circa 103 episodi della serie, coprendo un periodo che va dal 2009 al 2016.

Julianna Margulies è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 29 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini relative a tematiche sociali, come anche diversi scatti ritraenti suoi momenti di svago quotidiano. Non mancano tuttavia anche immagini o video promozionali dei suoi futuri progetti, come anche vecchie foto di backstage di set ormai passati.

Julianna Margulies e suo marito Keith Lieberthal

6. Ha sposato un avvocato. Dopo una relazione durata dal 1991 al 2003 con l’attore Ron Eldard, nel 2006 l’attrice conosce ad un party l’avvocato Keith Lieberthal, figlio del noto Kenneth. I due intraprendono da subito una relazione che nel novembre del 2007 li porta al matrimonio. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2008 diventano genitori del loro primo figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Julianna Margulies Instagram

Julianna Margulies in Scrubs

5. È stata guest star della celebre sit-com. Già nota per la serie E.R. – Medici in prima linea, l’attrice viene scelta nel 2004 per comparire in due episodi della celebre sit-com Scrubs. Questi sono La mia difficile decisione e I miei guai con le donne, rispettivamente il nono e il decimo della quarta stagione. Il suo personaggio è quello di Neena Broderick, una spietata avvocatessa che causa non pochi guai all’interno dell’ospedale dove lavorano i protagonisti, intrecciando anche una breve relazione con J.D.

Julianna Margulies in The Good Wife

4. Ha vinto importanti riconoscimenti. Grazie al suo ruolo in The Good Wife, l’attrice diventa una candidata abituale di alcuni tra i più prestigiosi premi di Hollywood. È infatti stata regolarmente candidata dal 2010 al 2015 al Golden Globe come miglior attrice in una serie drammatica, vincendo il premio proprio nel 2010. Vanta poi quattro nomination agli Emmy nella medesima categoria, dove ha vinto nel 2011 e nel 2014.

3. Era la terza scelta per il ruolo. Ad oggi appare impossibile immaginare il personaggio di Alicia Florrick con un volto diverso da quello della Margulies. Eppure, l’attrice nel 2014 ha raccontato di essere stata soltanto la terza scelta per tale ruolo. Prima di lei vennero infatti considerate le attrici Ashley Judd e la premio Oscar Helen Hunt. Entrambe tuttavia rifiutarono la parte, e venne così contattata la Margulies, che in quel momento era proprio alla ricerca di un nuovo ruolo da protagonista.

2. È stato il set più impegnativo della sua carriera. Per prendere parte alla serie, l’attrice ha raccontato di aver speso sul set circa quattordici ore al giorno per cinque giorni la settimana e nove mesi l’anno. Per lei si è trattato di un set particolarmente impegnativo e stancante, e gran parte delle riprese furono spostate a New York, così da permetterle di non dover stare troppo a lungo lontano da casa e dal figlio appena nato.

Julianna Margulies: età e altezza

1. Julianna Margulies è nata a New York, Stati Uniti, l’8 giugno 1966. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga, intervista a Will Ferrell

0

Ecco la nostra intervista con Will Ferrell, protagonista di Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga, il film musicale che lo vede recitare accanto a Rachel McAdams e che è disponibile su Netflix dal 26 giugno.

La storia racconta dl duo islandese i Fire Saga, interpretati da Will Ferrell e Rachel McAdams, che ha l’opportunità di rappresentare il loro paese all’Eurovision Song Contest. Inseguendo i loro sogni, i due si misurano con un contest musicale di proporzioni mondiali che li mette alla prova con esibizioni, fuori programma e un’alta posta in palio.

Eurovision Song Contest: La storia dei Fire Saga è un film del 2020 diretto da David Dobkin. Tra gli interpreti principali figurano Will Ferrell, Rachel McAdams, Pierce Brosnan, Dan Stevens e Demi Lovato.

Margot Robbie protagonista di un nuovo Pirati dei Caraibi al femminile

0

Margot Robbie sarà la protagonista di una versione al femminile di Pirati dei Caraibi per la Disney, insieme a Christina Hodson, già autrice della sceneggiatura di Birds of Prey, che firmerà lo script.

La Disney è nelle fasi iniziali dello sviluppo del film e questo film, guidato da Robbie e Hodson, sarà un progetto riverso rispetto a quel Pirati dei Caraibi che era stato annunciato ad ottobre e che vede Ted Elliott e Craig Mazin, creatore di Chernobyl, allo sviluppo della storia. Jerry Bruckheimer, che ha prodotto tutti e cinque i film del franchise fino ad oggi, si occuperà della produzione di entrambi i progetti.

Margot Robbie, nuovo pirata dei Caraibi

I cinque precedenti film sono stati tutti un successo mondiale di grandi proporzioni, e sono stati tutti caratterizzati dalla presenza di Johnny Depp nel panni del capitano Jack Sparrow.

Margot Robbie è reduce da una nomination agli Oscar per il suo ruolo in Bombshell e ha interpretato di recente Sharon Tate in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Oltre ad essere tornata nel ruolo di Harley Quinn all’inizio dell’anno, per Birds of Prey, sarà di nuovo il folle giullare in The Suicide Squad.

Fonte: Variety

Il Regno: disponibile sulle principali piattaforme streaming

Il Regno: disponibile sulle principali piattaforme streaming

Il Regno, il film diretto da Francesco Fanuele, con protagonisti Stefano Fresi, Max Tortora, Silvia D’amico e Fotini Peluso, prodotto da FANDANGO con RAI CINEMA, è disponibile da oggi, 26 giugno, sulle principali piattaforme streaming tra cui:  Itunes, Google Play, Chily, Sky prima fila, Rakuten, CGHV, Huawei, Infinity, TIMVISION e #iorestoinSALA.

Il Regno: la trama

Tranquilli: è una commedia. Eppure trent’anni fa, Giacomo, poco più che dodicenne, viene rinnegato dal padre e cacciato dal casale di campagna che gli ha dato i primi natali. La storia inizia quando il vecchio avvocato del padre, l’eccentrico Bartolomeo Sanna, invita Giacomo a tornare al casale per i funerali dell’odiato genitore. L’uomo si reca al cancello della sua vecchia dimora e nota con stupore che l’avvocato lo è andato a prendere in carrozza. Strano. Ancora più strano è prendere atto che il funerale si tiene all’interno della tenuta, con un prete che parla solo in latino e una folla di contadini vestiti di nero (“amici di papà”, spiega Sanna). Sembra uno scherzo ma non lo è! infatti, Giacomo scopre di aver ereditato Il Regno del padre. In che senso? Presto detto: nei suoi terreni c’è una comunità di persone che ha scelto di tornare a una vita più umile, modesta, senza gli assilli della tecnologia. (“Ma che è? Il medioevo?”, domanda l’ignaro erede al trono). Non capita tutti i giorni di ereditare dei sudditi pronti a darti cieca obbedienza, prosperose ancelle ben disposte a insaponarti la schiena e soprattutto il potere di legiferare a proprio piacimento. Ma Giacomo non è affatto come il padre, che fu un prepotente autocrate tutto d’un pezzo. Lui con i sudditi ci vuole parlare, ci vuole fare amicizia. Grosso errore, nessuno vuole un monarca compagnone, ma lui è così. Riuscirà il re più strampalato della storia a farsi rispettare e diventare l’uomo che non è mai riuscito ad essere?

Sotto il sole di Riccione di Enrico Vanzina: “Un omaggio a Carlo”

0

Sarà disponibile dal 1° luglio su Netflix Sotto il sole di Riccione, la nuova commedia romantica estiva che ci porta sul litorale romagnolo da un soggetto di Enrico Vanzina, scritto da Enrico Vanzina, Caterina Salvadori, Ciro Zecca e diretto da YouNuts! Protagonisti del film i veterani Isabella Ferrari, Luca Ward e Andrea Roncato accanto ai giovani Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tranchese e Lorenzo Zurzolo, che rappresentano il vero cuore del film, che da subito si rivela essere un omaggio a Sapore di Mare, proprio dei Vanzina.

Sotto il sole di Riccione è un omaggio a Sapore di Mare

Ed è lo sceneggiatore e regista a prendere per primo la parola, dicendo: “Non avrei mai immaginato di rimettere piede negli ambienti di Sapore di mare, così speciali per me e mio fratello. Quando Carlo, ormai due anni fa, se n’è andato, Netflix e Lucky Red mi hanno chiesto di sviluppare qualcosa partendo dalla canzone di Tommaso Paradiso e i TheGiornalisti. Ci ho pensato molto e ho accettato per due motivi: il primo è perché il film è un omaggio a mio fratello, non potevo fare una cosa più bella di questa per lui. In secondo luogo perché la forza di Sapore di mare passava anche dalla sua musica e in questo caso, tutta la produzione dei TheGiornalisti è straordinaria.”

Il film racconta le avventure estive di un gruppo di ragazzi che per caso si trova in vacanza nello stesso stabilimento e fa amicizia. Amori, storie, segreti, piccoli tradimenti e primi batticuore, la freschezza e la gioia di un’estate è consegnata perfettamente, ma non solo. “Questo film è il racconto dell’estate in Italia, non solo dal putno di vista generazionale, ma anche sentimentale – ha continuato Vanzina – Volevamo realizzare un film, che a fine visione, comunica quanto è bella la vita. E facendo questo, abbiamo scavato in una generazione che tende a nascondere i propri sentimenti, nonostante ne abbia tantissimi.”

L’omaggio a Carlo Vanzina e il “ritorno” di Selvaggia

L’omaggio a Sapore di Mare è un discorso che viene ripreso di continuo e infatti, per Enrico Vanzina è proprio il punto di partenza per arrivare a raccontare la generazione di oggi, sempre nel ricordo del compianto fratello: “Il risultato finale è un mix tra la generazione di Sapore di mare e quella di oggi, un film che porta un senso di speranza e di allegria malinconica. L’ho fatto pensando ogni giorno a Carlo, non potevo sbagliarlo. È un film bellissimo.”

Oltre a Vanzina, simbolo del legame del film con Sapore di Mare è Isabella Ferrari, che non è più la giovanissima e bellissima Selvaggia, ma la preoccupata Irene, madre single di un ragazzo disabile. Per lei Sapore di Mare è stato l’inizio, ma Sotto il sole di Riccione è diventata la proposta a cui non si poteva rinunciare: “Sapore di Mare è il film che ha cambiato il corso della mia vita. Ricordo il primo giorno di set quando non sapevo nemmeno cosa fosse un personaggio. Avevo tanta paura, ma poi le cose sono cambiate e ho imparato. È stato il mio romanzo di formazione. Dopo 35 anni, la telefonata di Enrico, la sceneggiatura scritta da lui, non ho esitato un attimo a dire di sì. È stato come chiudere un cerchio in maniera leggera, per Carlo.”

Nel cast del film, oltre a Ferrari, ci sono Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tranchese, Lorenzo Zurzolo, Andrea Roncato e Luca Ward. Sotto il sole di Riccione arriverà il 1° luglio su Netflix.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità