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Avengers: Endgame, ecco tutte le scene scartate e rivelate dai concept

Grazie al volume Avengers: Endgame – The Art of The Movie (imprenscindibile per qualsiasi fan dell’universo cinematografico Marvel) siamo in grado di dare uno sguardo ravvicinato a tutte quelle scene e personaggi scartati dalla versione finale del film, riprodotti sotto forma di concept dagli artisti che hanno lavorato all’epico capitolo campione di incassi.

Di seguito trovate le immagini e le relative descrizioni:

Il finale alternativo con Iron Man vivo

Tra le pagine del libro è contenuto anche il finale alternativo del cinecomic, che contrariamente alla versione uscita in sala vedeva insieme Steve Rogers e Tony Stark dopo la battaglia. Cap avrebbe comunque affrontato i viaggi nel tempo per restituire le gemme dell’infinito alle loro timeline, mentre ad aspettarlo nel presente ci sarebbe stato Tony monitorando la piattaforma al posto di Bruce Banner. Piccola nota a margine: chi è quella sagoma in lontananza seduta sulla panchina? Forse Bucky?

L’esercito di Thanos e i look alternativi

L’esercito degli Outriders, fedeli servitori di Thanos, si presenta nel corso di Avengers: Infinity War e torna nei concept di The Art of the Movie raccontando le varie fasi di una sfida senza precedenti per i disegnatori della Marvel. “Dopo aver esaminato il materiale di base, volevo che avessero una qualità biomeccanica”, ha spiegato uno degli addetti ai lavori nel libro. “Eravamo preoccupati perché potevano sembrare troppo simili a Venom, quindi dovevamo garantirgli un aspetto unico.

Tony Stark incontra Shuri

Ecco un momento che tutti abbiamo sognato e che, sfortunatamente, non è finito nel film: l’incontro tra le due menti più brillanti del MCU, Tony Stark e Shuri, mostrata da questi concept. L’illustratore Jackson Sze ha quindi immaginato un’interazione in cui i personaggi avrebbero dichiarato il loro apprezzamento reciproco. “Sono entrambi scienziati geniali, e ho pensato che Tony Star avrebbe apprezzato la tecnologia che Shuri poteva apportare al team. Speravo di ottenere quel momento“.

Nakia nella battaglia finale con le altre eroine

Un altro concept art ci rivela la presenza di un personaggio alla fine scartato dalla sequenza con le supereroina Marvel riunite durante la battaglia finale: stiamo parlano di Nakia, spia e guerriera del Wakanda interpretata da Lupita Nyong’o in Black Panther, che come vedete appare dietro Gamora e al fianco di Captain Marvel, The Wasp e Valchiria.

L’epica entrata in scena di Captain Marvel

Concludiamo con l’ultimo artwork tratto da Avengers: Endgame – The Art of the Movie che ci rivela un ingresso in scena molto più epico ed entusiasmante di Captain Marvel durante il terzo atto del film. L’eroina scende a terra una volta distrutta la nave di Thanos e viene successivamente protetta da Pepper Potts e altri eroi.

Sapevamo dal fotogramma chiave disegnato da Andy Park che ci sarebbe stato un momento in cui tutte le donne avrebbero lavorato insieme, quindi stavo cercando di pensare a una sequenza in cui l’arrivo di Carol potesse funzionare“, ha raccontato l’illustratore Jackson Sze. “Essendo intergalatticamente potente, Captain Marvel doveva aiutare i Vendicatori distruggendo la nave di Thanos“.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Fonte: Comicbook

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Rey in azione nella prima clip ufficiale

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Dopo i due trailer e qualche spot, ecco arrivare online la prima clip ufficiale tratta da Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il capitolo conclusivo della nuova trilogia che sbarcherà nelle nostre sale tra meno di un mese.

La scena ci mostra gli scagnozzi del Primo Ordine che inseguono Rey, Poe Dameron, Finn, C-3PO e Chewbacca e l’aspetto più interessante sembrerebbe la tecnologia dei mezzi di trasporto degli stormtrooper probabilmente sviluppata negli anni che trascorrono dagli eventi di Gli Ultimi Jedi ad Episodio IX.

A quanto pare le guardie potranno volare, lanciate dai loro mezzi di trasporto su due ruote. Piccoli frammenti di questa sequenza erano stati già inseriti nel trailer, e ora capiamo finalmente da chi stavano scappando i nostri eroi.

Potete dare uno sguardo alla clip qui sotto.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, un toccante video festeggia i 40 anni della saga

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Fonte: Star Wars

Black Adam: nel film ci sarà anche il Superman di Henry Cavill?

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Black Adam: nel film ci sarà anche il Superman di Henry Cavill?

Dopo l’annuncio ufficiale della data di uscita e le prime indiscrezioni su Black Adam, è già tempo di pensare a quale direzione di trama prenderà il film con Dwayne Johnson nei panni del supereroe DC e, soprattutto, in che modo si legherà all’universo cinematografico di Man of Steel, Aquaman e Wonder Woman.

Quali personaggi potrebbe incontrare il guerriero egiziano potenziato dal mago Shazam?Con chi si scontrerà sul grande schermo? Una risposta, seppur parziale e aleatoria prova a darla il produttore Hiram Garcia (che di recente ha lavorato con Johnson in Jumanji: The Next Level) alimentando le voci su un eventuale ritorno di Henry Cavill:

Penso che l’universo DC sia meraviglioso e siamo aperti a tutto. Abbiamo grandi aspirazioni a riguardo, e siamo amici di Henry, come Dwayne. E stiamo parlando di un grande marchio di fumetti…Ho sempre adorato l’idea di un futuro incontro tra Black Adam e Superman, quindi chi può dirlo? Insomma, Black Adam contro Superman è davvero un’idea figa. Sarebbe davvero potente“.

Il mantello è nell’armadio. È ancora mio. […] Non me ne starò qui silenziosamente al buio mentre arrivano tutte queste voci. Non ho rinunciato al ruolo.” ha dichiarato in una recente intervista Cavill. “Devo ancora dare tanto a Superman. Ci sono tante storie da raccontare. Tanti approfondimenti del personaggio in cui voglio tuffarmi. Voglio rappresentare i fumetti. È importante per me. C’è tanta giustizia che Superman si merita. Lo status è: vedrete”.

Black Adam: il film introdurrà la Justice Society nel DCEU

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Run all night, The Shallows), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi scorsi dallo stesso Johnson.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.

Fonte: Comicbook

Channing Tatum è al lavoro sull’adattamento di The Maxx

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Accantonato (momentaneamente) il progetto su Gambit, Channing Tatum è pronto a misurarsi con un altro cinecomic e lavorerà all’adattamento di The Maxx, il fumetto cult creato da Sam Kieth, insieme a Roy Lee. La notizia è stata diffusa nelle ultime ore dall’Hollywood Reporter, menzionando il coinvolgimento delle rispettive case di produzione dei due, Free Association e Vertigo Entertainment con i registi Reid Carolin e Peter Kiernan.

Per quanto riguarda il testo originale, The Maxx viene pubblicato nei primi anni Novanta da Image Comics, rivoluzionaria casa editrice che ha contribuito a lanciare artisti di successo del calibro di Jim Lee, Todd McFarlane, Rob Liefeld e molti altri.

Diverso da qualsiasi tradizionale supereroe e lontano da ogni stereotipo di genere, Maxx vive le sue avventure in due realtà differenti: la prima è quella che lo vede vagabondare come senza tetto nei quartieri degradati di una metropoli, mentre la seconda è la terra selvaggia dell’outback australiano dove combatte strane creature al fianco di un’affascinante ragazza della giungla (Jungle Queen).

Tra le altre creazioni di Kieth ricordiamo il fumetto DC The Sandman, che ha lanciato la carriera di Neil Gaiman ed è diventato uno dei testi più acclamati di tutti i tempi, e svariate storie di Wolverine per Marvel Comics Presents .

Da The Maxx sono stati tratte serie animate di cui una di 13 episodi prodotta da MTV, che ha consolidato il suo status di culto tra i fan, vincendo addirittura un Annie Award per la migliore serie animata.

Gambit: la Disney sta “valutando” il film con Channing Tatum

Su Channing Tatum e il futuro di Gambit, gli ultimi aggiornamenti suggeriscono che potrebbe esserci ancora una speranza per il personaggio creato da Chris Claremont e Jim Lee nel 1990 (esordì sulle pagine di Uncanny X-Men n.226), e a suggerirlo sono state le parole di Simon Kinberg, produttore e regista di Dark Phoenix.

Dunque possiamo sperare che la Disney torni a sviluppare il progetto (se non addirittura tutti quelli lasciati indietro, come Silver Surfer, X-Force, Multiple Man, Kitty Pryde e Dottor Doom)? Kevin Feige e i Marvel Studios affonderanno finalmente le mani nel bacino di queste storie?

Vi ricordiamo che per quanto riguarda Gambit, già quattro anni fa Rupert Wyatt (L’alba del pianeta delle scimmie) venne contattato per dirigere il film, e all’epoca si fece anche il nome di Lea Seydoux come possibile protagonista femminile nei panni di Bella Donna Boudreaux; poi, a settembre 2015, fu lo stesso Wyatt ad abbandonare definitivamente lo sviluppo e altri registi come lui, tra cui Doug Liman e Gore Verbinski, lasciando Gambit nelle mani del destino.

Fonte: THR

Godzilla vs Kong: rimandata l’uscita del film crossover

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Come riportato dall’Hollywood Reporter, Legendary Pictures ha ufficialmente rimandato la data di uscita nelle sale di Godzilla vs Kong, evento crossover che metterà l’uno contro l’altro due famosi mostri e che arriva dopo i capitoli Godzilla (2014), Kong: Skull Island (2017) e Godzilla: King of the Monsters.

Lo studio, di comune accordo con Warner Bros., distribuirà il film non più il 13 marzo 2020, ma il 20 novembre 2020. Al timone del progetto rimane Adam Wingard mentre nel cast figureranno Julian Dennison, Brian Tyree Henry, Alexander Skarsgard e Demian Bichir.

L’ultimo capitolo del franchise, Godzilla: King of Monsters, è stato diretto da Michael Dougherty e vede nel cast Millie Bobby Brown (Stranger Things)Vera Farmiga. Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

Dopo il successo globale di Godzilla e Kong: Skull Island è arrivato nei cinema allargando la trama dell’universo cinematografico nato dalla collaborazione di Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures. Il film racconta infatti l’epico scontro tra Godzilla e alcuni dei mostri più popolari nella storia della cultura pop seguendo gli eroici sforzi dell’agenzia cripto-zoologica Monarch di combattere questa batteria di mostri giganteschi.

Godzilla II – King of The Monsters: la recensione

Fonte: THR

Noir in Festival: il programma della 29a edizione

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Noir in Festival: il programma della 29a edizione

Si apre nel segno della memoria la 29a edizione del Noir in Festival in programma a Como e Milano dal 6 al 12 dicembre con la direzione di Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM): il festival ricorda gli 80 anni di Batman, cavaliere nero nato dalla graphic novel e diventato icona cinematografica, grazie al tratto di Lorenzo De Felici che firma l’immagine dell’anno e poi svela i segreti di un classico anomalo del genere come The Third Man di Carol Reed con Joseph Cotten, Alida Valli e Orson Welles che 70 anni fa vinceva il Grand Prix al Festival di Cannes. Sono due estremi del genere, da un lato il fantasy, dall’altro la scena storica tra spionaggio, corruzione e guerra fredda che indicano bene come il campo d’azione del genere debba essere guardato con occhi diversi, nell’ottica dell’ibridazione e del rinnovamento.

“A quest’idea – dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti – si ispira tutto il programma dell’anno, costruito sulla doppia suggestione della tradizione e degli sconfinamenti, con un legame più forte di sempre tra cinema e letteratura, storia e cronaca, a cominciare dal vincitore del Raymond Chandler Award, Jonathan Lethem, nuova stella della letteratura post-moderna americana, premiato a Como la sera del 7 dicembre e poi protagonista di un incontro con i lettori domenica 8 dicembre a Milano”.

I sei film in concorso per il cinema, giudicati da una giuria tutta al femminile composta dall’attrice Lucia Mascino, dalla regista Patricia Mazuy e dalla produttrice/festival manager Mira Staleva portano in primo piano la “nuova onda” del cinema sudamericano con il cileno Araña di Andrés Wood, il brasiliano Bacurau di Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles, l’argentino 4X4 di Mariano Cohn, film giocati su registri molto diversi – dal pamphlet civile alla fantascienza distopica alla commedia nera – ma tutti fortemente collegati da uno sguardo politico che rilancia uno degli aspetti distintivi dell’idea di narrazione in noir. Insieme a questi Dear Agnes di Daniel Alfredson, l’ultimo film della trilogia svedese di “Intrigo” ideata da Håkan Nesser (ospite d’onore per la letteratura), il coreano The Beast di Lee Jeong-ho (remake di un classico del polar come “36 Quai des Orfèvres”), il sorprendente cinese Il lago delle oche selvatiche di Diao Yinan, rivelazione all’ultimo festival di Cannes.

Altrettanto compatta la squadra degli autori letterari che forniscono a quest’edizione la “spina dorsale” di una rassegna in grande trasformazione: autori affermati come Giancarlo de Cataldo, Gianrico Carofiglio, Maurizio De Giovanni, Donato Carrisi (tutti da tempo strettamente legati anche al cinema e alla serialità televisiva), talenti emergenti come Piernicola Silvis o Andrea Purgatori, incursori di grandissima qualità come Antonio Moresco e Guido Vitiello, outsider inattesi come Gino Vignali. E naturalmente i cinque finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco che si contendono il titolo di autore italiano noir dell’anno.

In parallelo con la letteratura, anche il cinema italiano mette in gara i suoi finalisti della stagione con il Premio Caligari promosso da IULM in accordo con il Noir in Festival: sono sei i film italiani che saranno visti e giudicati dalla grande giuria popolare presente all’Auditorium IULM di Milano. Tra questi anche qui domina la varietà e l’idea di trasformazione del genere tra il labirinto kafkiano di Donato Carrisi e il road movie di Guido Lombardi, il realismo di Renato De Maria e Claudio Giovannesi e la dark comedy di Vincenzo Alfieri, la graphic novel diventata cinema di Igort. Fino all’omaggio fuori concorso che sottolinea il valore de Il Traditore, l’ultimo lavoro di Marco Bellocchio, insignito da IULM della Laurea Honoris Causa negli stessi giorni del Festival a Milano.

Tra gli eventi speciali in programma: l’anteprima della nuova serie svedese Stokholm Requiem dai romanzi di Kristina Ohlsson (in onda su LaF a gennaio), l’edizione completa della trilogia Intrigo di Daniel Alfredson da Håkan Nesser, per la prima volta in Italia; il Premio Svizzeretto assegnato al produttore-regista Claudio Bonivento, vero “maverick” del cinema italiano; l’omaggio di Antonietta De Lillo a un altro grande outsider del genere come Lucio Fulci; la conversazione con Andrea Purgatori sulla “nuova guerra fredda” raccontata da un giornalista (“Atlantide”),  scrittore (Quattro piccole ostriche), sceneggiatore (Il muro di gomma); il doppio incontro con Adrian Wootton che racconta il rapporto col cinema di Graham Greene e intervista Angela Allen, unico testimone vivente del set di The Third Man; la Giornata dedicata a Giorgio Scerbanenco giornalista, realizzata insieme al Master in Giornalismo IULM; il premio alla carriera a un maestro anche del noir come Bertrand Tavernier; le ormai tradizionali “Pillole in Luce” che quest’anno hanno per tema le grandi (e piccole) rapine; una mostra organizzata in collaborazione con Astorina su un altro importante protagonista del fumetto, questa volta tutto italiano, che si aggirerà per villa Olmo nei giorni comaschi di festival: Diabolik, il personaggio nato dalla penna delle sorelle Giussani, di cui vestirà i panni Luca Marinelli nel nuovo film dei Manetti bros., in uscita nel 2020.

Infine la collaborazione con AGICI (Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti) che per il secondo anno sceglie il nostro festival come partner di riferimento e quest’anno organizza a Como, dal 6 all’8 dicembre, il suo evento nazionale MICI19 dedicato alla produzione audiovisiva di genere e alle prospettive di internazionalizzazione transfrontaliera con la collaborazione della Ticino Film Commission.

Reso possibile dal sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, dalla coproduzione con l’Università IULM di Milano, dall’impegno di Istituto Luce – Cinecittà, SIAE e Associazione Amici di Como, dalla collaborazione con il Comune di Como, il Noir in Festival conferma anche questa volta la vitalità di un genere che è ormai indiscusso punto di riferimento del nostro tempo.

Spider-Man: le previsioni per il futuro dell’eroe nel MCU

Spider-Man: le previsioni per il futuro dell’eroe nel MCU

Come ufficializzato nei mesi scorsi, Spider-Man rimarrà nell’Universo Cinematografico Marvel grazie al nuovo accordo siglato da Sony e Marvel Studios dopo in estate era stata confermata la rottura del contratto di co-produzione; dunque il personaggio sarà protagonista di un terzo capitolo standalone (uscita prevista il 16 luglio 2021) e comparirà in un altro cinecomic del franchise.

Ma quali sono le previsioni per il futuro dell’arrampicamuri? Ecco qualche idea:

Peter lascerà gli Avengers

Spider-Man: Far From Home

Un’idea interessante per il futuro dell’eroe potrebbe essere quella di staccarlo dal team dei Vendicatori e continuare a osservarlo nelle sue imprese solitarie tra New York e il mondo coerentemente al finale di Spider-Man: Homecoming dove Peter sceglieva di rimanere l’eroe di quartiere. Di certo Infinity War e Endgame l’hanno lanciato in un contesto più ampio che i fan vorrebbero approfondire, quindi il discorso diventa complicato…

Sparirà nel Multiverso

Contrariamente alle aspettative, l’idea dell’introduzione del Multiverso è stata rimandata dai Marvel Studios al sequel di Doctor Strange, dove verranno esplorate le varie possibili realtà grazie ai viaggi interdimensionali del personaggio. Questa prospettiva aprirebbe la strada per un eventuale percorso di Peter Parker verso l’incontro con altri eroi dell’universo Marvel come Venom…

Si ritirerà dopo aver formato i Giovani Vendicatori

Come confermato da Kevin Feige tempo fa, i Marvel Studios stanno “preparando il terreno” per un’eventuale introduzione degli Young Avengers nel MCU. Gli indizi concreti di questa prospettiva sono pochi, dall’arrivo di Kate Bishop nella serie su Occhio di Falco alla possibile presenza di Cassie Lang, la figlia di Ant-Man già vista in diversi film; ma se fosse proprio Spider-Man il collante del nuovo team? E se Peter fondasse la squadra per poi abbandonarla per inseguire i prossimi obiettivi da solo?

Resterà a New York ispirato dai Fantastici 4

Sappiamo che i Fantastici 4 arriveranno prima o poi nel MCU, e secondo una teoria molto intrigante c’è un indizio nel finale di Spider-Man: Far From Home che sembra suggerirlo con certezza. Ci troviamo in una delle due scene post credits, quella che rivela l’attuale posizione del vero Nick Fury nello spazio, ed è qui che entrerebbero in gioco i membri della prima famiglia Marvel.

La teoria infatti crede che i supereroi saranno i protagonisti della nuova forza intergalattica che garantirà il mantenimento della pace governata da Nick Fury, e sarà proprio questa situazione a fornire ai quattro i loro poteri.

Continuerà il suo viaggio nell’universo Sony

Che ne sarà di Spidey dopo l’uscita del terzo film solista e del titolo ancora ignoto prodotti dai Marvel Studios? La domanda è lecita, come è normale pensare ai progetti della Sony in merito al proseguimento del franchise nel proprio universo. E che dire degli altri personaggi, Ned, M.J., Flash e Zia May? Forse Peter smetterà di essere un Vendicatore e troverà la sua strada in un nuovo contesto?

Combatterà contro i Sinistri Sei

spider-man far from home

Stando a quanto mostrato finora nel Marvel Cinematic Universe, i due capitoli sull’arrampicamuri ci hanno presentato Avvoltoio, Shocker, Tinkerer, Scorpion, Mysterio e forse Camaleonte (o meglio, Dmitri). Per completare l’ensemble mancherebbero ancora alcuni dei più iconici personaggi come Doctor Octopus, Electro, Kraven e Sandman, ma di fatto l’idea di un film che coinvolga i Sinistri Sei avrebbe senso a questo punto della timeline…d’altronde Adrian Tommes (Michael Keaton) ha incontrato Michael Mando aka Scorpion nella scena post credits di Homecoming

Si unirà a Nick Fury nello spazio

samuel l. jackson

La seconda scena post-credits di Far From home vede le “copie” di Nick Fury e Maria Hill in macchina (in realtà si tratta di Talos e sua moglie, gli Skrull mutaforma) tramite cui apprendiamo che i veri agenti segreti si trovano nello spazio a bordo di un’astronave. E se Peter Parker li raggiungesse per svolgere una nuova missione segreta? Magari diventando parte fondamentale della trama di Secret Invasion

Morirà in Avengers 5

Al momento non abbiamo né un annuncio né una data di uscita ufficiali per l’ipotetico quinto film degli Avengers, anche se Kevin Feige ha affermato di avere un’idea ben chiara di quale sarà la line-up di supereroi da schierare. Alcuni sostengono che la trama del film si baserà sui fumetti di “Secret Wars“, e questo significherebbe raccontare la morte di Spider-Man…

Leggi anche – Spider-Man: 10 eroi con cui fare squadra nel nuovo film

Fonte: Screenrant

Iron Man: ecco perché la Marvel si è opposta al quarto film

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Iron Man: ecco perché la Marvel si è opposta al quarto film

Se escludiamo dalla lista Nick Fury, Iron Man è il personaggio ad aver ottenuto più presenze nell’universo cinematografico Marvel (dieci, per l’esattezza), contanto la sua trilogia solista e il suo ruolo nei film corali come Avengers: Endgame. L’ultimo capitolo del franchise a lui dedicato risale al 2013, anno di uscita di Iron Man 3, e secondo quanto rivelato da Christopher Markus e Stephen McFeely (sceneggiatori di Infinity War e molti altri), c’è una ragione dietro la scelta dello studio di non realizzare il quarto episodio.

Che ti piacciano o meno tutti i 24 film, il capitale che la Marvel ha costruito gli ha permesso di fare cose come mettere un procione e un albero in un cinecomic, giusto? Con qualsiasi altro studio, il pubblico avrebbe già avuto il suo Iron Man 4. Ma hanno deciso di non farlo per correre il rischio e provare cose nuove, come puntare un seme nel terreno e vedere come sarebbe andata a finire togliendo i personaggi dal tavolo. Per noi è una scelta audace, ed egoisticamente è stato davvero fantastico per noi“.

Ogni storia ha bisogno di una fine, perché altrimenti perde significato“, hanno continuato Markus e McFeely nell’intervista con Vanity Fair. “La fine è ciò che cementa tutto, e questo significa togliere le persone dal tabellone, finire i loro archi. Se Tony fosse uscito vivo da Endgame, con Iron Man 4 che lo aspettava, forse sarebbe stato di troppo…“.

Vi ricordiamo che oltre alla trilogia di Iron Man, Robert Downey Jr. è apparso in L’incredibile Hulk, The Avengers, Avengers: Age of Ultron, Captain America: Civil War, Spider-Man: Homecoming, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Iron Man: 10 cose che non sapevi sul dietro le quinte della trilogia

Iron Man è tornato per l’ultima volta sullo schermo in Avengers: Endgame, film che Disney e Marvel Studios lanceranno ufficialmente alla prossima campagna per gli Oscar (proprio come fatto lo scorso anno con Black Panther).

Vero evento del decennio, il cinecomic è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast figurano Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, scovato un riferimento al primo Iron Man

Fonte: Vanity Fair

Joker, Michael Mann loda il film: “Autentico e commovente”

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Joker, Michael Mann loda il film: “Autentico e commovente”

Dopo il lungo e sentito endorsement di Michael Moore e il complimenti di Martin Scorsese, un altro grande autore del cinema americano ha espresso il suo giudizio positivo su Joker, cinecomic campione di incassi e vincitore del Leone d’oro a Venezia. Stavolta le lodi arrivano da Michael Mann, che in una lettera (riportata da Indiewire) scrive:

Amo questo film. Penso che sia brillante e non solo il miglior film di Todd [Phillips], ma anche entusiasmante perché si trova su una frontiera. Ed è qui che di solito succedono cose molto buone. La sceneggiatura di Todd e Scott [Silver] ha quella rilevanza che si verifica quando il lavoro è autentico e non derivativo. Ho trovato Arthur Fleck, il clown, allo stesso tempo inquietante e commovente […]

[…] È sia un bambino vittima che un perpetratore adulto. Entrambi sono veri, come nel caso della maggior parte degli schizofrenici. E il fatto che entrambi siano veri è qualcosa di scomodo. Ci troviamo in uno stato di fuga. È per questo che Arthur e l’impatto del film sono così fortemente legati alla memoria. Costruire tutto questo e avere un impatto così potente è un risultato difficile. Congratulazioni, Todd!“.

Joker: Todd Phillips chiarisce le voci sul sequel

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro.

Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: rivelato il destino di Sophie in una scena tagliata

Fonte: Indiewire

Deadpool: Tim Miller ha lasciato il sequel per colpa di Ryan Reynolds?

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Archiviato l’incredibile successo al botteghino di Deadpool, la Fox ha subito iniziato i lavori per il sequel e, contrariamente alle aspettative, il regista Tim Miller si chiamato fuori dal progetto lasciando il franchise. Le ragioni di questa scelta sono state rivelate da Miller stesso in una recente intervista, e quanto pare sarebbero da attribuire al controllo creativo del protagonista Ryan Reynolds.

Era diventato chiaro che Ryan [Reynolds] voleva avere il pieno controllo del franchise. Puoi lavorare in quel modo come regista, anche abbastanza bene, ma io non posso. Non mi dispiace avere un dibattito, ma se non riesco a vincere, non voglio giocare. E non credo che tu possa negoziare ogni decisione creativa, ce ne sono troppe da prendere. Siccome Ryan è il volto del franchise, ed è stato di gran lunga il componente più importante di questo, se decide di controllarlo, allora lo controllerà.

Sono sempre stato bravo a lasciar perdere” ha proseguito Miller, menzionando l’esperienza avuta sul set di Terminator, “Sono una persona premurosa, ma quando arrivo al punto di dover prendere una decisione sono molto bravo a lasciarmi tutto alle spalle. Ricordo ancora quella riunione alla Fox in cui tutto è apparso evidente e ho detto: “Ho capito. Me ne vado, così voi potrete fare ciò di cui c’è bisogno”.

In verità, non è mai stato un segreto che Ryan Reynolds abbia avuto un ruolo pratico nel rendere Merc the Mouth un pilastro Marvel sin dalla sua prima apparizione in X-Men Origins: Wolverine. Ha contribuito a produrre Deadpool ed è stato sia produttore che co-sceneggiatore di Deadpool 2. E Ryan Reynolds è anche attivo dietro le quinte aiutando a far decollare Deadpool 3. Dire che il franchising è un progetto di passione sarebbe un eufemismo.

Deadpool: Disney conferma un futuro per il Mercenario Chiacchierone

Vi ricordiamo che Deadpool continuerà il suo viaggio cinematografico insieme ai Marvel Studios (dopo la recente fusione tra Disney e Fox), e secondo quanto riportato dal sito HN Entertainment, il team di produzione sarebbe già al lavoro su Deadpool 3, terzo capitolo del franchise.

Questo perché la casa di Topolino ha appena presentato una nuova divisione della società chiamata Finger Gun Productions LLC, e diverse fonti sostengono che il nome possa riferirsi proprio alle prossime avventure di Wade Wilson. Sarà davvero così? Dobbiamo aspettarci un annuncio ufficiale nei prossimi giorni?

A confermare l’ingresso dell’eroe nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Fonte: KCRW

Star Wars: J.J.Abrams commenta la delusione di George Lucas dopo Episodio VII

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George Lucas non ha mai nascosto la sua delusione nei confronti del corso della nuova trilogia di Star Wars inaugurata da Il Risveglio della Forza, capitolo diretto da J.J. Abrams, e di recente era stata la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy a commentare le critiche dell’amico e collaboratore di lunga data. Anche il regista, tornato dietro la macchina da presa di Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker, ha voluto dire la sua in merito in un’intervista con il Rolling Stone manifestando stima e comprensione nei confronti di Lucas:

Provo solo gratitudine per George. Probabilmente è una cosa complicata per lui. Decidere che venderai questa cosa che hai creato, che era il tuo bambino, a chiunque…deve essere più complicato che firmare un assegno e sorriderne. Ma è stato incredibilmente gentile e super generoso.

Abrams ha poi continuato: “È venuto da me, e ci siamo incontrati quando abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo film parlando di tonnellate di idee e storie diverse, perché volevamo sentire da lui ciò che era importante. E non abbiamo fatto altro che cercare di aderire ad alcuni aspetti fondamentali della storia. Non è stata una cosa difficile da provare e da fare. E ancora, è stato davvero gentile. Quindi sono solo grato. Vorrei che Il Risveglio della Forza fosse il suo film preferito di tutti i tempi? Sì, volevo solo fare bene per lui.

Credo sia stato difficile per George, all’inizio, e che in qualche modo avesse capito quanto sarebbe stato difficile” aveva dichiarato la Kennedy. “J.J. Abrams [il regista di Episodio VII] venne da noi con tanto entusiasmo e riverenza nei confronti di Star Wars e George, e all’epoca doveva trovare ciò che nella storia poteva essere personale per lui. Ha dovuto farlo suo. Ogni regista che entra in un film deve creare qualcosa di proprio, trovarsi all’interno della narrazione. E poi questa scoperta diventerà un punto di vista diverso. E penso che sia tutto ciò a cui George ha reagito male.

Star Wars: 10 fantastiche scene che non sono mai state girate

L’ultimo capitolo della nuova trilogia, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, è stato diretto da J.J. Abrams e arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: Rolling Stone

Spider-Man: 10 cose che non sapevi sulla trilogia di Sam Raimi

Spider-Man: 10 cose che non sapevi sulla trilogia di Sam Raimi

Insieme ai film su Batman, Blade e gli X-Men, la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi è forse il primo vero esempio di franchise di successo tratto da fumetti che anticipava l’era dei Marvel Studios. Senza quei cinecomic non avremmo mai avuto la capacità di capire a fondo l’universo cinematografico Marvel, perché hanno davvero impostato il modello per le storie sull’origine dei supereroi.

Ecco di seguito 10 cose che forse non sapevate sulla trilogia:

Willem Dafoe ha girato il 90% delle sue acrobazie

Norman Osborn aka Green Goblin è stato utilizzato come principale antagonista nel primo film per approfondire il tema padre-figlio stabilito dalla relazione di Peter con lo zio Ben. Non tutti sanno che il suo interprete, uno straordinario Willem Dafoe, ha effettuato quasi il 90% delle sue acrobazie sul set, indossando un’armatura ottimizzata per consentirgli una maggiore fisicità.

Gli attori candidati al ruolo di Otto Octavius

Prima di scegliere Alfred Molina per interpretare il dottor Otto Octavius, i produttori avevano pensato ad altri nomi del calibro di Ed Harris, David Duchovny, Sam Neill, Robert De Niro (che Sam Raimi aveva precedentemente considerato per il ruolo di Green Goblin nel primo film), Arnold Schwarzenegger e Chris Cooper.

Spider-Man 3 è il film più costoso del 2007

Nel 2007, Spider-Man 3 ha stabilito il record di film più costoso mai realizzato in quell’anno. Partendo da un budget di 250 milioni di dollari, la produzione ha poi fatto salire la cifra a  350 milioni, e tutto ciò si doveva all’utilizzo di nuove tecnologie CGI richieste dal regista e alla durata delle riprese (otto mesi).

Wolverine doveva avere un cameo nel primo film

Wolverine - L-immortale hugh jackman

I fan dei fumetti Marvel sono stati ad un passo dal veder realizzato uno dei loro sogni: ammirare Wolverine e Spider-Man insieme sul grande schermo. È accaduto durante la produzione del primo film sull’Uomo Ragno, come confermato da Hugh Jackman in un’intervista: “Era in programma un cameo, ma non se ne fece più nulla“.

Jake Gyllenhaal ha quasi sostituito Tobey Maguire in Spider-Man 2

Le controversie contrattuali fanno parte dei meccanismi di Hollywood, e Spider-Man 2 non è stato esente da tutto ciò. Ci riferiamo al periodo precedente alla produzione, quando l’infortunio alla schiena di Tobey Maguire spinse gli studios a considerare l’idea di sostituirlo con un altro attore. All’epoca il produttore esecutivo Avi Arad incontrò Jake Gyllenhaal, per molti il candidato numero uno per prendere il suo posto, ma fortunatamente le cose tornarono come prima e Maguire riprese il ruolo.

Le urla di Kirsten Dunst in Spider-Man 2 sono state riutilizzate per Spider-Man 3

Una scena ripetuta in tutti film vede protagonista Mary Jane Watson rapita dal cattivo di turno e sospesa a mezz’aria per attirare Spider-Man, ma la cosa più divertente di questa scelta narrativa è il fatto che le urla di Kirsten Dunst in un film sono state poi riutilizzate per i successivi.

Tobey Maguire ha davvero “salvato” ogni cosa del vassoio

Se i cinecomic degli ultimi dieci anni hanno fatto affidamento in maniera massiccia agli effetti speciali, lo stesso non si può dire dei primi esprimenti fatti da Sam Raimi nella trilogia sull’Uomo Ragno. Ad esempio, nella scena in cui Peter riesce a non fare cadere nulla dal vassoio del pranzo recuperando tutto ciò che era lì sopra “al volo”, fu effettivamente Tobey Maguire l’autore dell’impresa e non il CGI.

Rosemary Harris non ha avuto bisogno di stuntman

Zia May ha la sua buona dose di scene d’azione in Spider-Man 2, come quando viene presa in ostaggio da Doc Ock, e come rivelato dagli addetti ai lavori, l’attrice Rosemary Harris ha effettuato tutte le sue acrobazie divertendosi un mondo. All’epoca la Harris aveva all’incirca settant’anni!

Sam Raimi non voleva Venom nel terzo film

Molti detrattori di Spider-Man 3 sostengono che il problema maggiore del film risieda nella abbondanza di villain, e se Sandman era il cattivo che Sam Raimi e Tobey Maguire volevano includere fin dall’inizio, è stato confermato che Venom non rientrava nei piani del regista e che la scelta di inserirlo fu del produttore Avi Arad.

Tobey Maguire non aveva mai letto i fumetti prima di essere scelto come protagonista

Lo stesso Tobey Maguire ha ammesso che prima di firmare il contratto per la trilogia non aveva mai letto un fumetto di Spider-Man in vita sua. Ciò che lo spinse ad accettare non fu quindi il materiale di partenza, ma la sceneggiatura di Sam Raimi e il lavoro drammatico che avrebbe dovuto affrontare.

Leggi anche – Spider-Man: 10 segreti dal dietro le quinte dei film del MCU

Fonte: Screenrant

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, un toccante video festeggia i 40 anni della saga

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A meno di un mese dall’arrivo nelle sale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, la lucasfilm ha voluto omaggiare i fan dell’universo di Guerre Stellari diffondendo uno speciale e commovente video che celebra i quarant’anni della saga ripercorrendo tutti i momenti più importanti dall’uscita di Una nuova speranza ad oggi.

Con Episodio IX infatti si conclude un ciclo durato tre trilogie e nove appassionanti capitoli in cui abbiamo assistito al racconto epico di una famiglia tra tradimenti, avventure, battaglie e riconciliazioni e che è riuscito a influenzare non soltanto la cultura pop come pochi altri franchise nella storia, ma anche la vita di milioni di persone.

Come spiegato dal regista J.J. Abrams, il film spingerà le barriere della narrazione fuori dal quadro, dove la scrittura non è mai arrivati prima e l’approccio è stato quello di un bambino entusiasta rimettersi in gioco, senza sottovalutare la responsabilità di un compito così importante, nel suo caso maggiore perché torna dopo la pausa di Episodio VIII affidato a Rian Johnson.

Qui sotto potete dare uno sguardo alla featurette.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ecco perché segna la vera “fine” della saga

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Fonte: Star Wars

Avengers: Endgame, il look originale di Vedova Nera nei concept inediti

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Dopo aver dato uno sguardo alle versioni alternative di Doctor Strange in Infinity War, ecco arrivare online alcuni concept inediti di Avengers: Endgame in cui vediamo i look originariamente pensati per due personaggi chiave del film, ovvero Vedova Nera e Occhio di Falco, in particolare per i momenti ambientati dopo il ritorno post-schiocco a cinque anni dalla Decimazione di Thanos.

Nelle immagini che trovate qui sotto ci sono varie idee di sviluppo sul costume di Ronin, l’identità assunta da Clint Barton nei cinque anni che trascorrono dalla morte della sua famiglia al ritorno nei Vendicatori, e su quello di Natasha Romanoff, molto più interessante e complesso di quello ottenuto nel film, con tanto di maschera e cappuccio che suggeriscono una potenziale trasformazione in Ronin al femminile.

Tante donne del team Marvel ci hanno pregato di non uccidere Occhio di Falco, di non strappare anche lui dalla vita di Natasha. Sicuramente avremmo avuto una conversazione molto diversa se Clint l’avesse messa da parte.“, hanno spiegato di recente i due sceneggiatori parlando della scena della morte di su Vormir.

E’ come se Natasha salti sulla granata. Siamo davvero orgogliosi di quel momento. Non abbiamo rimpianti. L’unico rammarico è che non arrivi alla fine del secondo atto e che non abbiamo potuto contemplare il suo lutto perché avevamo un’altra ora di film da gestire…Purtroppo questo è il rovescio della medaglia“.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo l’uscita di Avengers: Infinity War e la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Infinity War, ecco la scena con Cap che non vedremo mai

Fonte: CBM

Jamie Lee Curtis: 10 cose che non sai sull’attrice

Jamie Lee Curtis: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre “Scream Queen” del cinema, Jamie Lee Curtis è diventata una vera e propria icona grazie al film Halloween, affermandosi poi anche come attrice drammatica e comica, dimostrando di saper spaziare tra i generi. Negli anni ha così ricoperto una grande varietà di ruoli, ricevendo in più occasioni l’apprezzamento di critica e pubblico. L’attrice non ha tuttavia dimenticato le proprie origini, tornando più volte a confrontarsi con il genere che l’ha resa celebre: l’horror.

Ecco 10 cose che non sai su Jamie Lee Curtis.

Jamie Lee Curtis: i suoi film

1. Ha esordito al cinema con un famoso film horror. L’attrice debutta sul grande schermo nel 1978 con il celebre film Halloween, dove interpreta la protagonista. Grazie al successo del film, la Curtis recita poi in numerose pellicole horror come Fog (1980), Non entrate in quella casa (1980) e Il signore della morte (1981), per poi approdare alla commedia con Una poltrona per due (1983). Successivamente recita in celebri film come Terrore in sala (1985), Un pesce di nome Wanda (1988), Blue Steel – Bersaglio mortale (1990), Papà, ho trovato un amico (1991), True Lies (1994), Halloween – 20 anni dopo (1998), Il sarto di Panama (2001), Halloween – La resurrezione (2002), Quel pazzo venerdì (2003), Beverly Hills Chihuahua (2008), Veronica Mars – Il film (2014), per poi riprendere il ruolo di Laurie Strode nel film Halloween (2018). Nel 2019 è tra i protagonisti del film Cena con delitto – Knives Out.

2. Ha recitato in televisione. Nel corso della sua carriera l’attrice recita in alcuni episodi di celebri serie TV come Colombo (1977), Operazione sottoveste (1977-1978), Charlie’s Angels (1978), Anything but Love (1989-1992), New Girl (2012-2015) e Scream Queens (2015-2016), nel ruolo di Cathy Munsh.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. L’attrice ha indissolubilmente legato la propria carriera alla saga di Halloween, ricoprendo anche il ruolo di produttrice per la nuova trilogia in lavorazione, composta da Halloween (2018), Halloween Kills (2020) e Halloween Ends (2021).

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Jamie Lee Curtis ha un marito e dei figli

4. È sposata con l’uomo dei suoi sogni. Dopo averlo visto recitare nel film This Is Spinal Tap, l’attrice si innamorò perdutamente dell’attore Christopher Guest. Secondo alcune fonti, la Curtis disse più volte che avrebbe tanto desiderato sposarlo, facendolo poi effettivamente nel dicembre del 1984. La coppia non ha avuto figli propri, ma nel 1986 ha adottato due bambini, di nome Annie e Thomas.

Jamie Lee Curtis in Una poltrona per due

5. Il film segno un salto di carriera per l’attrice. Fino al 1983 la Curtis era apparsa soltanto in film di genere horror. Il regista John Landis la scelse quindi per il suo primo ruolo comico nel film Una poltrona per due, dove interpreta la prostituta dal cuore d’oro di nome Ophelia. Per l’attrice, ritrovatasi a recitare accanto ad Eddie Murphy e Dan Aykroyd, fu l’occasione per compiere un vero e proprio salto di carriera.

Jamie Lee Curtis in True Lies

6. Ha avuto modo di dimostrare la sua sensualità. Nel film True Lies, diretto da James Cameron con Arnold Schwarzenegger, l’attrice dà vita ad un inaspettato spogliarello, con cui dimostra di essere dotata di una grande sensualità e di un fisico particolarmente curato e attraente, dalle forme ben diverse da quelle classiche delle star hollywoodiane.

Jamie Lee Curtis in Halloween

7. Era convinta l’avrebbero licenziata. Dopo il primo giorno di riprese del film Halloween, l’attrice era così insoddisfatta della sua performance che era sicura sarebbe stata licenziata e sostituita. Quando ricevette la chiamata del regista John Carpenter, l’attrice si vide invece sommersa di congratulazioni da parte del regista, particolarmente soddisfatto del suo lavoro.

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8. Jake Gyllenhaal l’ha convinta a riprendere il ruolo. L’attrice è la madrina dell’attore Jake Gyllenhaal, il quale ha personalmente convinto la Curtis a riprendere il ruolo di Laurie Strode nel film sequel del 2018.

Jamie Lee Curtis: ha una madre celebre

9. Anche sua madre è celebre per un ruolo horror. La Curtis è la figlia dell’attrice Janet Leigh, divenuta celebre per il ruolo di Marion Crane nel film del 1960 Psycho, diretto da Alfred Hitchcock, per il quale fu anche nominata come miglior attrice non protagonista ai premi Oscar.

Jamie Lee Curtis età e altezza

10. Jamie Lee Curtis è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 22 novembre 1958. L’altezza complessiva dell’attrice è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Frida. Viva la vida: il docu-film con Asia Argento

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Frida. Viva la vida: il docu-film con Asia Argento

Frida. Viva la vida il docu-film dedicato alla rivoluzionaria artista messicana presentato oggi al 37° Torino Film Festival – Sezione Festa Mobile e nelle sale italiane solo il 25, 26 e 27 novembre.  

A condurre lo spettatore alla scoperta dei due volti della pittrice, seguendo un fil rouge costituito dalle lettere, i diari e le confessioni private di Frida, l’attrice e regista Asia Argento.

FRIDA. VIVA LA VIDA: trailer

 

Frida Kahlo è l’artista che più di ogni altra è riuscita a costruire una potente autobiografia per immagini, capace di raccontare con intensità la sua storia: il dolore fisico, il dramma dell’amore tradito e degli aborti, l’impegno politico. Frida è diventata, dopo la sua morte, un’icona pop in grado di raccogliere centinaia di migliaia di visitatori nelle mostre a lei dedicate e di ispirare libri, fumetti, canzoni, film e persino sfilate di moda.

Ma chi era davvero Frida? E quanta energia e vitalità sprigionano le sue tele anche quando raccontano il dolore e la sofferenza?

FRIDA. VIVA LA VIDA, il docu-film diretto da Giovanni Troilo,  prodotto da Ballandi Arts  e Nexo Digital, in collaborazione con Sky Arte, propone un viaggio in sei capitoli alla ricerca di Frida, nel cuore del Messico, tra cactus, scimmie, cervi e pappagalli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive e opere della stessa Kahlo, tra cui gli autoritratti più celebri (da quello con Diego Rivera del 1931 alle Due Frida del 1939, da La colonna spezzata del 1944 al Cervo ferito del 1946).

FRIDA. VIVA LA VIDA, la trama

Il film documentario mette in luce le due anime di Frida Kahlo (1907-1954): da una parte l’icona, simbolo del femminismo contemporaneo, dall’altra l’artista libera nonostante le costrizioni di un corpo martoriato. Colpita dalla poliomielite a sei anni e vittima di un incidente stradale che la lascerà invalida a diciotto, Frida convisse sempre con dolori atroci che la perseguitarono fino alla morte. Ciononostante, grazie alla sua pittura ma anche ai suoi scritti, al suo modo di vestire, al suo stile inconfondibile, nel corso degli anni la Kahlo è diventata un modello di riferimento capace di influenzare artisti, musicisti, stilisti. La sua importanza ha superato perfino la sua grandezza grazie all’intensità e la determinazione con cui ha affrontato una vita segnata dalla sofferenza. Il dolore, pur essendo materia essenziale del suo lavoro, non basta infatti a spiegare le ragioni di un’affermazione tanto estesa e unanime: nelle opere di Frida c’è un legame perenne anche con la forza interiore e l’amore, con l’energia vitale della sua terra e dei suoi colori.

Sarà l’attrice e regista Asia Argento a condurre lo spettatore alla scoperta dei due volti della pittrice, seguendo un fil rouge costituito dalle parole della stessa Frida: lettere, diari e confessioni private. Lo spettatore scoprirà come l’opera della pittrice affondi le sue radici nella pittura tradizionale dell’800, nei retablos messicani, oltre che nell’arte e nell’impegno di uomini del suo tempo, dal compagno di una vita, Diego Rivera, a Trotsky. Del resto, dopo la rivoluzione del 1910, il Messico aveva provato a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana in cui anche Frida esplorò l’identità degli opposti: dolore e piacere, tenebre e luce, luna e sole, la vita nella morte e la morte nella vita. Ripercorrere la vita di Frida Kahlo significherà così cercare il punto di contatto tra la sofferenza delle vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte.

Nel documentario sarà possibile vedere per la prima volta fotografie, vestiti e altri oggetti personali di Frida conservati negli archivi del Museo Frida Kahlo normalmente non accessibili al pubblico, oltre alle stampe originali delle fotografie scattate da Graciela Iturbide durante l’apertura del bagno di Frida nel 2004.

Ci saranno poi le testimonianze e gli interventi di esperti e artisti: Hilda Trujillo, che dal 2002 dirige il Museo Frida Kahlo, uno dei tre musei più visitati di Città del Messico che sorge nella Casa Azul che fu dimora della pittrice, e il Museo Anahuacalli; la fotografa messicana Graciela Iturbide; il muratore e operaio Alfredo Vilchis, divenuto artista quasi per caso dipingendo miniature; la fotografa Cristina Kahlo, pronipote di Frida; l’insegnate d’arte del Wellesley College e curatore aggiunto di arte latinoamericana al Davis Museum James Oles; Carlos Phillips, amministratore delegato del Museo Frida Kahlo, dell’Anahuacalli di Diego Rivera e del Museo Dolores Olmedo; la ballerina Laura Vargas.

The Dark Knight: 10 cose che non sapevate sulla trilogia

The Dark Knight: 10 cose che non sapevate sulla trilogia

Sette anni fa The Dark Knight Rises (in Italia tradotto con Il ritorno del cavaliere oscuro) chiudeva in gran stile la trilogia su Batman di Christopher Nolan iniziata con Batman Begins e proseguita con Il cavaliere oscuro, cambiando per sempre il modo di approcciare il genere.

Ecco di seguito 10 cose che, forse, non sapevate sul dietro le quinte dei tre film:

Il costume ha migliorato la performance di Christian Bale

Quando Christian Bale è stato scelto come nuovo Batman, l’attore ha deciso che la sua interpretazione del personaggio sarebbe stata più rabbiosa dei precedenti adattamenti. All’inizio temeva che Christopher Nolan non avrebbe gradito questo approccio, mentre il regista finì per amarla. Per quanto riguarda il costume, Bale era così indisposto dalla sua scomodità da riversare quella violenza nella performance.

Un momento dell’esplosione dell’ospedale non era nella sceneggiatura

Il Joker di Heath Ledger è un criminale imprevedibile, misterioso e folle, e una delle sue scene più emozionanti arriva quando il clown si maschera da infermiera nell’ospedale di Gotham facendo esplodere tutto ciò che ha intorno.  Non tutti sanno che quando l’attore ha premuto il detonatore per la prima volta, il colpo non è partito, costringendolo a ripetere il gesto. Questo “passo falso” ovviamente non era nello script ma è finito comunque nel montaggio.

La spiegazione del finale secondo Christopher Nolan

L’attesa spasmodica per il gran finale della trilogia è stata ripagata da un epilogo entusiasmante, e secondo quanto raccontato da Gary Oldman, Christopher Nolan ha descritto al cast per filo e per segno verbalmente (e non tramite script) la chiusura per evitare eventuali indiscrezioni.

Heath Ledger ha sostenuto il provino per Batman

Il Cavaliere Oscuro

Indimenticabile Joker in The Dark Knight di Christopher Nolan, Heath Ledger ha sostenuto il provino per diventare Bruce Wayne ai temi della pre-produzione di Batman Begins. Difficile pensarlo nei panni del crociato di Gotham alla luce della sua incredibile performance, ma chissà che tipo di Batman sarebbe stato il suo…

Il cavaliere oscuro è il primo film della storia ad usare camere IMAX

Non tutti sanno che The Dark Knight, secondo capitolo della trilogia, è stato il primo film della storia del cinema ad essere girato con telecamere IMAX, innovazione tecnologica relativamente recente nell’industria. L’utilizzo è relativo a sei delle più importanti sequenze d’azione, tra cui la rapina in banca e alcune riprese aeree.

Tom Hardy è un grande fan di Batman

Interpretare uno degli antagonisti di Batman non deve esser stato facile per Tom Hardy, accanito fan del cavaliere oscuro, e come dichiarato dall’attore, le scene di combattimento sono state le più impegnative perché fondamentalmente “Mi sembrava di picchiare il mio eroe d’infanzia“.

L’incidente sul set di Batman Begins

batman begins

Durante le riprese di Batman Begins a Chicago, un conducente ubriaco si è schiantato accidentalmente contro la Batmobile pensando che si trattasse di un mezzo alieno invasore. Non è chiaro se il soggetto abbia perso il controllo della macchina perché preso dal panico o se stesse cercando davvero di combattere gli alieni!

Alcuni attori sono rimasti terrorizzati dalla performance di Heath Ledger

Per prepararsi all’interpretazione di Joker e capire la psicologia del personaggio, Heath Ledger si rinchiuse in una stanza di un motel per sei settimane mescolando elementi di Alex DeLarge e Sid Vicious. E secondo quanto riferito da diverse fonti, diversi attori sul set erano sinceramente terrorizzati dalla sua prova, come Michael Caine e Maggie Gyllenhaal, tanto da non riuscire a guardarlo negli occhi.

Jessica Biel e Kate Mara sono state considerate per il ruolo di Catwoman

Catwoman

Per il ruolo di Catwoman in The Dark Knight Rises, poi affidato a Anne Hathaway, lo studio insieme a Christopher Nolan aveva stilato una lista di attrici da prendere in considerazione,  e tra queste c’erano nomi del caibro di Jessica Biel, Kate Mara, Keira Knightley, Natalie Portman, Gemma Arterton, Blake Lively e persino Lady Gaga.

Joker doveva apparire nel capitolo finale della trilogia

joker

La tragica morte di Heath Ledger ha completamente scombinato i piani originali della Warner Bros, che inizialmente aveva previsto il ritorno del Joker anche nel terzo e conclusivo capitolo della trilogia, continuando a raccontare la sua storia mentre Bane saliva al potere.

Leggi anche – Il cavaliere oscuro: 10 cose che non avevi notato nel film di Nolan

Fonte: Screenrant

Joker: Todd Phillips chiarisce le voci sul sequel

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Joker: Todd Phillips chiarisce le voci sul sequel

Todd Phillips è tornato a commentare la notizia sul presunto sequel di Joker e sul suo ritorno dietro la macchina da presa insieme a Joaquin Phoenix, protagonista del film campione di incassi al box office e vincitore del Leone d’oro alla recente Mostra di Venezia.

Negli ultimi giorni infatti, diverse testate americane come Deadline, Hollywood Reporter e Variety sembravano aver confermato l’avvio del progetto al quale avrebbe lavorato il regista e che Phillips, in seno alla Warner Bros., avrebbe firmato un altro titolo legato all’universo dei fumetti DC, opzionando i diritti di un personaggio.

La smentita è arrivata poche ore dopo, spiegando che “non c’è stata alcuna seria discussione in merito. Non c’é nessun accordo con Joaquin e non c’è neanche un accordo con me e lo sceneggiatore.”

Queste invece le parole del regista in una chiacchierata con Indiewire:

Ecco la vera verità sul sequel. Io Joaquin e ne abbiamo parlato, mentre giravamo per il mondo con i dirigenti della Warner Bros tra Toronto, Venezia e altre città, e ovviamente ci siamo seduti a cena chiedendoci se avessimo pensato a qualcosa…Ma per quanto riguarda i contratti, non c’è niente di concreto per noi nemmeno per scrivere il sequel, e non hanno nemmeno contattato Joaquin per essere nel film. Accadrà? Ancora una volta, penso che l’articolo sia stato nel migliore dei casi anticipatorio.

Joker, Todd Phillips sul sequel: “Nessun accordo con me o Joaquin Phoenix”

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro.

Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: rivelato il destino di Sophie in una scena tagliata

Fonte: Indiewire

Avengers: Infinity War, Hulk e Vedova Nera insieme in una scena inedita

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Inserita nei contenuti extra del cofanetto Infinity Saga Collector’s Edition (edizione speciale che festeggia i primi undici anni di universo cinematografico Marvel), una scena inedita e tagliata da Avengers: Infinity War ci mostra uno scambio emozionante tra Vedova Nera e Hulk, i due personaggi che avevamo lasciato alla fine di Age of Ultron innamorati e costretti a separarsi.

Natasha Romanoff e Bruce Banner si ritrovano infatti nel Wakanda in questa sequenza relativa alla versione originale del film in cui avremmo assistito al “risveglio” del gigante di giada e alla distruzione della Hulkbuster durante il combattimento con Cull Obsidian.

Tempo fa gli sceneggiatori di Infinity War e Endgame Christopher Markus e Stephen McFeely avevano spiegato che rientrava nei loro obiettivi affrontare la storia d’amore irrisolta tra Natasha e Bruce, solo apostrofata grazie ad un piccolo gioco di sguardi e parole per favorire la narrazione collettiva di tutti gli altri supereroi e il viaggio esistenziale di Thanos.

Qui sotto potete dare uno sguardo alla sequenza.

Avengers: Infinity War, ecco la scena con Cap che non vedremo mai

Un anno dopo l’uscita di Avengers: Infinity War e la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, Avengers: Endgame è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Infinity War, l’omaggio ai fumetti dei Guardiani che non avete notato

Fonte: Flash MARVEL

Hobbs and Shaw: lo studio sta pensando al sequel

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Hobbs and Shaw: lo studio sta pensando al sequel

Le possibilità di vedere al cinema un sequel di Hobbs & Shaw, primo spin-off del franchise di Fast & Furious con protagonisti Dwayne “The Rock” Johnson e Jason Statham sono molte, e a quanto pare la Universal potrebbe essere già al lavoro sulla seconda avventura dei due agenti segreti come dichiarato dal produttore Hiram Garcia.

Ovviamente lo studio è estremamente soddisfatto dalle prestazioni del blockbuster al box office, capace di incassare 758 milioni di dollari in tutto il mondo diventando l’ottavo film di maggior incasso del 2019, e come spiegato da Garcia, le conversazioni sul sequel sono in corso da tempo.

Ne stiamo parlando, perché siamo rimasti così contenti di come è andato al botteghino. Lo studio era davvero felice e ci sono state tante conversazioni riguardanti le future direzioni di trama per i personaggi. Ovviamente ora la priorità è Fast & Furious 9, che sta per uscire nelle sale, e sono sicuro che otterrà grandi numeri“.

Diretto da David Leitch (Deadpool 2) e scritto da Chris Morgan, il film ha visto protagonisti  insieme a Johnson e Statham anche le new entry Vanessa Kirby e Idris Elba.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

Da quando il corpulento veterano del dipartimento di polizia Hobbs (Johnson), fedele agente del Diplomatic Security Service americano, e il fuorilegge Shaw (Statham), ex membro delle forze speciali britanniche, si sono affrontati per la prima volta nel film Fast & Furious 7 del 2015, i due si sono scambiati battute e non si sono risparmiati colpi bassi nel tentativo di annientarsi a vicenda.

Ma quando l’anarchico Brixton (Idris Elba), cyber-geneticamente potenziato, ottiene il controllo di una insidiosa arma biologica che potrebbe modificare per sempre l’umanità – e riesce a surclassare una brillante e indomita agente del MI6 (Vanessa Kirby della serie TV The Crown), che oltretutto è la sorella di Shaw – questi due nemici giurati saranno costretti ad allearsi per annientare l’unico cattivo che potrebbe essere ancor più cattivo di loro.

Fonte: Comicbook

Avengers: Endgame, ecco perché gli sceneggiatori non hanno ucciso Thor

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Come apice narrativo delle prime tre fasi dell’universo cinematografico Marvel e del percorso dei sei Vendicatori originali, Avengers: Endgame ha messo il punto sul destino dei personaggi riservando a due di loro un triste epilogo (Iron Man e Vedova Nera), e agli altri la speranza di un futuro ancora da scrivere. Captain America sceglie il “pensionamento”, e Thor la speranza di una nuova vita, e a quanto pare è sempre stato nei piani dei due sceneggiatori riservare un trattamento diverso per l’eroe interpretato da Chris Hemsworth.

Intervistati da Vanity Fair, Christopher Markus e Stephen McFeely hanno dichiarato che sarebbe stato troppo facile chiudere il film con un classico e drammatico “bagno di sangue”, ma che si è preferito lasciare uno spiraglio di ottimismo grazie alla sopravvivenza di Hulk, Occhio di Falco e, appunto, Thor:

Quando abbiamo scritto Endgame non sapevamo ancora che Thor sarebbe tornato in un quarto capitolo del suo franchise [Love and Thunder], ma sapevamo che questo personaggio aveva sacrificato e perso tantissimo. Non sarebbe stato bello ucciderlo nel finale, così sì è deciso di renderlo ragionevolmente contento di se stesso e del suo peso attuale.

Di tutti i membri del team, l’asgardiano è quello che ha subito i cambiamenti più radicali sia in termini di estetica che di carattere. Dall’essere un erede al trono infantile si è trasformato in un eroe degno di impugnare il Mjolnir, ha affrontato Thanos e sconfitto i suoi demoni interiori, e per far sì che il suo arco fosse soddisfacente, per Markus e McFeely era necessario “uscire” indenne dalla battaglia di Endgame:

Alcune persone che avrebbe dovuto perdere peso, ma quello è stato uno di quei momenti per riflettere su quanta paura avesse Thor. Ed è giusto aver chiuso con lui ancora grasso. C’è una gioia nel lasciarlo andare senza meta verso le estremità dell’universo.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene tagliate che troveremo su Disney +

Fonte: Vanity Fair

The Batman: John Turturro sarà il boss Carmine Falcone

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The Batman: John Turturro sarà il boss Carmine Falcone

Arriva ancora una volta da Matt Reeves la conferma del casting di un altro attore per The Batman, il film che riavvierà le avventure del crociato di Gotham al cinema con Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne: secondo il tweet del regista infatti, John Turturro sarà il volto del boss mafioso Carmine Falcone.

Introdotto nei fumetti nel corso della trama di Batman: Anno Uno del 1987, questo personaggio si presenta come un potente criminale soprannominato “The Roman”, con cui il vigilante di Gotham avrà a che fare durante i primi anni della sua carriera da protettore della città. Il ruolo di Falcone diventa particolarmente importante in Batman: The Long Halloween, dove vede assassinati i membri della sua famiglia da un serial killer di nome Holiday.

Al cinema è stato già adattato in Batman Begins e interpretato da Tom Wilkinson, e nella serie Gotham grazie all’attore John Doman, oltre ad essere apparso nelle serie animate Batman: Year One, Justice League Action e in vari videogiochi.

https://twitter.com/mattreevesLA/status/1198001378125393920?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1198001378125393920&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2485505%2Fthe-batman-has-cast-an-unexpected-but-awesome-dc-villain

The Batman: rivelati possibili dettagli sulla nuova Batsuit

Come riportato negli ultimi giorni, Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino in The Batman. Se arriverà la firma decisiva, l’attore raggiungerà nel cast Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista).

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: Matt Reeves

C’è Tanta Scienza In Fondo: sei appuntamenti tra cinema e scienza

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Nasce dalla collaborazione tra Circuito Cinema Genova e IIT – Istituto Italiano di Tecnologia la rassegna cinematografica C’è Tanta Scienza In Fondo. Sei appuntamenti tra cinema e scienza sostenuti dal MIBACT – Direzione Generale CINEMA e AUDIOVISIVOCoop Liguria e con la collaborazione dell’Università di Studi di Genova.

La rassegna, qui alla sua prima edizione dopo un esperimento pilota nel genovese, si propone di esplorare quattro grandi temi della ricerca scientificaComputational SciencesLifetechNano Materials e Robotics, attraverso le parole degli scienziati dell’ IIT e le immagini della rassegna cinematografica studiata da Circuito Cinema Genova, lungo un percorso itinerante tra Genova (Cinema Sivori), Milano (Anteo Palazzo del Cinema) e Roma (Cinema Quattro Fontane).

La volontà è quella di svelare al pubblico le scoperte e gli ambiti di studio dell’IIT, che quotidianamente affronta importanti sfide per trovare soluzioni e strategie scientifiche che possano migliorare la qualità della vita attraverso azioni migliorative nell’ambito medico, tecnico-lavorativo e ambientale.

Sarà lo scienziato Alessio Del Bue, ricercatore nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della Computer Vision, a introdurre martedì 26 novembre a Genova Do you trust this computer? l’opera di Chris Paine che esplora il modo in cui l’Intelligenza Artificiale, ben anticipata dalla fantascienza, stia iniziando a ridefinire la nostra relazione di fiducia con i computer. Quanto velocemente sta accelerando questa tecnologia e che promesse ci dà? Può davvero costituire una “minaccia esistenziale”? E soprattutto, saremo in grado di controllare ciò che abbiamo creato?

Si continuerà con Oceani, il mistero della plastica scomparsa, il film di Vincent Perazio che ci mette davanti a un’angosciante consapevolezza: solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Cosa succede al restante 99%? Se ne sa ancora troppo poco, ma questa sorta di buco nero lascia intravedere un dramma ecologico. Non essendo biodegradabile la plastica non scompare, si rompe in microparticelle tossiche che stanno dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera. A discuterne con gli spettatori, rispettivamente a Milano lunedì 2 dicembre, a Genova il 3 dicembre e Roma il 9 dicembre, gli scienziati dell’IIT Giacomo TedeschiGiulia Saurato e Marco Contardi, tutti e tre impegnati nell’ambito delle smart materials, materiali intelligenti nati in laboratorio come le bioplastiche 100% biodegradabili realizzate a partire dagli scarti della lavorazione vegetale o la spugna che grazie alle nanotecnologie è in grado di separare l’olio dall’acqua selettivamente e potrebbe essere utilizzata nei casi di sversamenti di petrolio in mare.

Per gli altri due appuntamenti a Genova, Enrico Mingo, tra i ricercatori del team del robot Centuro, un robot, ispirato come forma alla figura della mitologia greca, costruito per supportare l’uomo in situazioni d’emergenza e in ambienti ostili, il 10 dicembre introdurrà Alita – l’angelo della battaglia, il film di Robert Rodriguez, storia di un cyborg senza alcun ricordo della sua vita precedente, fatta eccezione per l’incredibile addestramento nelle arti marziali memorizzato dal suo corpo, che finisce col diventare una spietata cacciatrice di taglie, sulle tracce dei peggiori criminali del mondo. Mentre il 17 dicembre il pubblico incontrerà Daniele Pucci, tra i ricercatori che lavorano su iCub, il robot umanoide con le sembianze di un bambino creato in IIT e diffuso in tutto il mondo con 40 esemplari. iCub, grazie ai sensori con i quali è equipaggiato, è  in grado di vedere l’ambiente che lo circonda, riconoscere oggetti e persone ed imparare dall’esperienza. Il ricercatore introdurrà la visione di Ad Astra, ultima fatica di Games Grey, presentato alla scorsa edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con Brad Pitt nei panni di un’astronauta in viaggio fino all’estremo limite del sistema solare per trovare suo padre, da tempo disperso, per cercare di svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro intero pianeta.

Per ogni appuntamento dalle ore 20.00 si terranno gli incontri accompagnati da un aperitivo scientifico in cui i ricercatori dell’IIT racconteranno al pubblico le loro scoperte, e a seguire alle ore 21.00 la proiezione dei film in lingua originale con sottotitoli in italiano. La rassegna comprende anche proiezioni rivolte alle scuole secondarie di II grado, in collaborazione con Circuito Cinema Scuole.

Info

Pinocchio: il trailer del film di Matteo Garrone

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Pinocchio: il trailer del film di Matteo Garrone

Ecco il trailer ufficiale di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone che arriverà il 19 dicembre al cinema. Nel film, nei panni di Geppetto, è stato scelto Roberto Benigni.

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

John Travolta: 10 cose che non sai sull’attore

John Travolta: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più celebri attori del cinema si annovera senza dubbio John Travolta, divenuto celebre sul finire degli anni settanta per i suoi ruoli nei film La febbre del sabato sera e Grease. L’attore ha poi conosciuto una seconda vita negli anni novanta grazie al film Pulp Fiction. Oltre ad essere un apprezzato interprete, Travolta è anche un rinomato cantante e ballerino, qualità che lo hanno più volte aiutato a distinguersi, ottenendo il favore di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di John Travolta.

John Travolta: i suoi film

1. È divenuto celebre grazie ad alcuni film popolari. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1976 con il film Carrie – Lo sguardo di Satana. Il ruolo successivo è quello di Tony Manero, protagonista del film La febbre del sabato sera (1977), che lo rende celebre a livello mondiale. Nel 1978 l’attore conferma la sua popolarità con il film Grease – Brillantina, dove ricopre il ruolo di Danny Zuko. Negli anni successivi l’attore partecipò a film di rilievo come Blow Out (1981), Staying Alive (1983), Due come noi (1983), Senti chi parla (1989), Senti chi parla 2 (1990), Senti chi parla adesso! (1993) e Pulp Fiction (1994), con cui ottiene nuova popolarità. In seguito recita in Face/Off – Due facce di un assassino (1997), La sottile linea rossa (1998), Una canzone per Bobby Long (2004), Svalvolati on the road (2007), Hairspray – Grasso è bello! (2007), Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana (2009), From Paris with Love (2010), Le belve (2012), Gotti – Il primo padrino (2018), The Poison Rose (2019) e The Fanatic (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Negli anni l’attore è comparso anche in alcune serie TV di successo, come I ragazzi del sabato sera (1975-1979) e film per la TV come Basements (1987). L’attore è poi stato tra i protagonisti della serie American Crime Story (2015-2016).

3. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Negli ultimi anni Travolta è stato anche produttore di alcuni dei suoi progetti da attore, come i film Gotti – Il primo padrino e The Fanatic, e la serie American Crime Story.

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John Travolta: i meme

4. Alcuni meme con l’attore sono diventati virali. Recentemente l’attore ha raggiunto un’insolita popolarità sul Web grazie ad alcuni meme che lo vedono protagonista. In particolare il meme “confused Travolta”, raffigurante l’attore nel film Pulp Fiction è diventato particolarmente virale, venendo utilizzato in molteplici occasioni e contesti.

John Travolta e i suoi capelli

5. Attualmente è senza capelli. L’attore è noto per la sua folta chioma scura, perfettamente in linea con la moda degli anni settanta e ottanta. Tuttavia gli anni passano, e di recente l’attore ha sfoggiato una testa rasata, priva dunque dei celebri capelli.

John Travolta: la sua casa

6. La sua casa è un piccolo aeroporto. Appassionato di aviazione, l’attore risiede in una villa facente parte di un villaggio residenziale che comprende anche una pista di decollo a uso esclusivo dei residenti. È possibile esplorare l’interno e l’esterno della villa attraverso numerosi video disponibili sul Web.

John Travolta in Grease

7. Il ruolo lo ha consacrato. Nel musical Grease l’attore ricopre il ruolo di Danny Zuko, il ragazzo più popolare della scuola da lui frequentata. Con il film l’attore ha avuto modo di sfoggiare le sue doti di ballerino e cantante, conquistando i cuori del pubblico di tutto il mondo.

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8. Ha girato il film subito dopo il precedente. Quattro giorni dopo aver completato le riprese di La febbre del sabato sera, l’attore iniziò quelle di Grease, trovandosi a recitare in breve in due dei maggiori successi di quegli anni.

John Travolta: il suo 2019

9. È protagonista di due nuovi film. Nel 2019 l’attore è stato protagonista del film The Poison Rose, dove recita insieme agli attori Morgan Freeman e Alice Pagani. Nello stesso anno è protagonista del film The Fanatic, per cui ha ricevuto un premio all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma.

John Travolta età e altezza

10. John Travolta è nato a Englewood, in New Jersey, Stati Uniti, il 18 febbraio 1954. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Avengers: Endgame, il look originale dei costumi da Regno Quantico

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Anticipati dalle foto leak del merchandise e rivelati finalmente in Avengers: Endgame, i costumi indossati dai Vendicatori per attraversare il Regno Quantico tornano protagonisti nei concept inediti in cui viene mostrato il loro look originale, ben diverso da quello visto sullo schermo nell’ultima avventura dell’Infinity Saga.

Le immagini che trovate qui sotto sono estratti dell’artbook ufficiale di Endgame, dove viene illustrato tutto il processo creativo che ha portato alla versione definitiva delle uniformi bianche e rosse. Una delle combinazioni iniziali contemplava l’utilizzo di colori più scuri come il blu navy e una sorta di campo di forza distribuito su tutta l’area facciale, poi sostituito con gli elmetti.

Vi ricordiamo poi che questi costumi speciali realizzati appositamente per il viaggio nel tempo attraverso il Regno Quantico sono stati realizzate in post-produzione dal team degli effetti visivi in CGI sopra quelli sfoggiati dai singoli attori sul set.

Avengers: Endgame, 10 cose che ancora non sapevate sul film

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene tagliate che troveremo su Disney +

Fonte: Comicbook

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ecco perché segna la vera “fine” della saga

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Manca ormai un mese all’uscita di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, film che chiuderà definitivamente la saga iniziata nel 1977 con Una Nuova Speranza, ma c’è una ragione precisa per cui potremo definire il nono episodio la vera “fine” di una storia familiare che ha coinvolto quasi tre generazioni di fan. A rivelarla è J.J.Abrams in una lunga intervista con Rolling Stone, dove il regista questo e altri argomenti riguardanti l’imminente capitolo del franchise.

Ero già emotivamente coinvolto in Episodio VII, perché sapevo che sarebbe stato il primo passo della trilogia finale, ma qui di più. Ci sembrava che Star Wars che si fosse guadagnato la conclusione di quella storia. Chi può dire che cosa verrà dopo? C’è qualcos’altro da fare che coinvolge qualcuno di questi personaggi? Non sto lavorando a nulla di relativo a Star Wars, quindi non sto accennando a niente di nuovo, ma sto solo dicendo che Episodio IX mi è sembrato solo la fine.

Per Abrams, che inizialmente non avrebbe dovuto dirigere il film (Colin Trevorrow è stato allontanato dalla regia per divergenze creative), L’Ascesa di Skywalker rappresenta dunque la vera conclusione di una storyline che ha attraversato quasi cinquant’anni di cinema.

Un altro argomento dell’intervista è stata l’assenza e l’eredità di Leia Organa e Han Solo, che secondo il regista “potevano essere al centro del film, e questa nuova trilogia sarebbe potuta diventare la loro storia. Poi abbiamo capito che il modo migliore di usarli fosse quello di metterli come personaggi di supporto per una narrazione nuova. E tutto quello che posso dire è che i personaggi principali di questa trilogia si sono sentiti naturalmente collegati a quei personaggi che sono venuti prima.

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, C-3PO sarà “essenziale” per la trama

Fonte: Rolling Stone

10 attori di cinecomic che hanno ottenuto ruoli diversi da quelli previsti

La storia del cinema ci insegna che, a volte, le occasioni mancate possono trasformarsi nelle opportunità di una vita, occasioni irripetibili che cambiano per sempre il corso di una carriera. È accaduto a 10 attori che, nonostante avessero sostenuto un provino per interpretare il protagonista di cinecomic Marvel e DC, hanno trovato fortuna interpretando i loro antagonisti.

Ma di chi parliamo?

Heath Ledger – Batman

Heath Ledger film

Indimenticabile Joker in Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, Heath Ledger ha sostenuto il provino per diventare Bruce Wayne ai temi della pre-produzione di Batman Begins. Difficile pensarlo nei panni del crociato di Gotham alla luce della sua incredibile performance, ma chissà che tipo di Batman sarebbe stato il suo…

Christopher Mintz-Plasse – Kick Ass

Cinecomic atipico nel suo genere, Kick Ass vedeva nel cast anche Christopher Mintz Plasse nei panni del villain Red Mist. L’attore in realtà si era presentato alle audizioni per interpretare l’eroe del titolo, personaggio poi finito nelle mani di Aaron Taylor-Johnson.

James Franco – Peter Parker

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Torniamo indietro nel tempo alla trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, dove Tobey Maguire ha interpretato Peter Parker e James Franco il suo amico e futura nemesi Harry Osborn. In pochi ricorderanno però che l’attore di Spring Breakers aveva sostenuto il provino proprio per il ruolo del protagonista insieme a Tom Cruise, Leonardo DiCaprio e Jake Gyllenhaal.

Michael B. Jordan – Falcon

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Torcia Umana nel reboot dei Fantastici 4 e volto di Erik Killmonger in Black Panther, Michael B. Jordan è stato ad un passo dal vestire i panni di un altro supereroe dell’universo Marvel. L’attore americano infatti ha sostenuto l’audizione per Sam Wilson aka Falcon in vista della produzione di Captain America: The Winter Soldier, personaggio affidato infine a Anthony Mackie.

Cillian Murphy – Batman

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Il pubblico lo ricorda nei panni di Shelby nella serie Peaky Blinders, ma i fan dei cinecomi lo conosceranno soprattutto per aver vestito i panni di Spaventapasseri in Batman Begins. Tuttavia prima di essere selezionato nel cast, Cillian Murphy aveva fatto un provino per il ruolo del protagonista, ovvero Bruce Wayne.

Sebastian Stan – Captain America

sebastian stan

Sebastian Stan è diventato uno dei beniamini dei fan Marvel grazie alla sua interpretazione di Bucky Barnes aka Soldato d’Inverno nel MCU, ed è strano pensare che in origine l’attore aveva tentato la fortuna presentandosi alle audizioni per Captain America. Il ruolo, come saprete benissimo, è stato assegnato a Chris Evans.

Joaquin Phoenix – Doctor Strange

Joaquin Phoenix
Mandatory Credit: Photo by imageSPACE/REX/Shutterstock (9877464i)
Joaquin Phoenix
‘The Sisters Brothers’ premiere, Toronto International Film Festival, Canada – 08 Sep 2018

Saprete sicuramente che prima di recitare in Joker, Joaquin Phoenix è stato ad un passo dal diventare il protagonista di Doctor Strange nel primo film sul personaggio prodotto dai Marvel Studios. Il ruolo è andato a Benedict Cumberbatch, perfetto nella sua versione dello stregone, con Phoenix che si è sempre dichiarato felice del rifiuto.

Sam Rockwell – Tony Stark

Sam Rockwell

Sam Rockwell è uno degli attori più versatili di Hollywood e ha interpretato il villain Justin Hammer in Iron Man 2, anche se inizialmente aveva sostenuto il provino per diventare Tony Stark nel primo capitolo del franchise. Difficile, guardando indietro al successo del MCU, immaginare un’altra star diversa da Robert Downey Jr. nel ruolo, ma sarebbe stata comunque una scelta interessante.

Lee Pace – Star Lord

Chris Pratt ci ha conquistati con la sua interpretazione di Star-Lord in Guardiani della Galassia, ma in pochi sanno che un altro attore del cast aveva sostenuto il provino per il ruolo. Stiamo parlando di Lee Pace, poi scelto per vestire i panni di Ronan l’Accusatore (molto più adeguato al suo stile di recitazione).

Tom Hiddleston – Thor

Prima di scegliere Chris Hemsworth come volto di Thor nel MCU, i Marvel Studios avevano preso in considerazione anche nomi del calibro di Daniel Craig, Alexander Skarsgard, Charlie Hunnam e, udite udite, anche Tom Hiddleston. Le cose sono andate diversamente per l’attore inglese, che ha finito per interpretare suo fratello Loki, uno dei villain più amati dal pubblico che tornerà nella serie solista di Disney +.

Leggi anche – MCU: 10 attori che abbiamo dimenticato

Fonte: Screenrant

La risposta è nelle stelle: 10 cose che non sai sul film

La risposta è nelle stelle: 10 cose che non sai sul film

Tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, il film La risposta è nelle stelle è un film di successo distribuito nel 2015 per la regia di George Tillman Jr.. Molto amata da un pubblico di giovani, la pellicola ha ricevuto una buona accoglienza da parte del pubblico, che gli ha tributato diversi riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai su La risposta è nelle stelle.

La risposta è nelle stelle: la trama del film

1. Racconta una storia d’amore. Il film è ambientato nella Carolina del Nord, dove un domatore di tori intreccia una relazione sentimentale con una studentessa di arte moderna. La loro storia si lega poi a quella di un anziano e della defunta moglie, la cui vita insieme sarà motivo di riflessione per i due giovani.

2. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Il film fu nominato in quattro categorie ai Teen Choice Award, rispettivamente miglior stella emergente e miglior attore a Scott Eastwood, miglior attrice a Britt Robertson e miglior film. A riportare la vittoria fu poi Eastwood come miglior attore.

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La risposta è nelle stelle: il cast del film

3. Ha un cast di giovani attori. Protagonisti del film nel ruolo della giovane coppia sono gli attori Scott Eastwood e Britt Robertson. Recitano accanto a loro anche Jack Huston, Oona Chaplin, Alan Alda e Melissa Benoist.

4. Scott Eastwood stava per rinunciare al ruolo. Figlio del celebre Clint Eastwood, Scott Eastwood aveva 28 anni nel momento in cui scritturato per il ruolo. L’attore stava per rinunciare alla parte del cavalcatore di tori Luke Collins, ma fu infine convinto ad accettare.

5. Ha nel cast attori discendenti di celebri registi. Nel film recitano tre attori discendenti di tre grandi registi del passato, nello specifico Scott Eastwood, figlio di Clint Eastwood, Jack Huston, nipote di John Huston, e Oona Chaplin, nipote di Charlie Chaplin.

La risposta è nelle stelle è tratto da un libro

6. È la trasposizione di un romanzo di Nicholas Sparks. Il film è il decimo lungometraggio cinematografico tratto dai libri di Sparks. L’autore aveva pubblicato La risposta è nelle stelle nel 2013, il quale ottenne un successo tale da divenire film soltanto due anni dopo la pubblicazione.

7. Tra film e romanzo ci sono diverse differenze. Come è solito, tra il romanzo e il film intercorrono alcune differenze. In particolare sono stati eliminati alcuni personaggi, e sono stati modificati alcuni degli eventi principali della storia d’amore tra i due protagonisti per ricercare soluzioni maggiormente cinematografiche.

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La risposta è nelle stelle è in streaming

8. Il film è disponibile in streaming. Per gli amanti del film, è possibile riguardarlo comodamente da casa propria grazie ad alcune piattaforme streaming dove è disponibile. Tra queste si annoverano Rakuten TV, Chili, Google Play e Infinity. Per accedere al lungometraggio basterà noleggiare il film o sottoscrivere un semplice abbonamento alla piattaforma di riferimento.

La risposta è nelle stelle: il trailer del film

9. Il trailer ha emozionato i fan del romanzo. Numerosi fan del libro si sono dichiarati entusiasti del trailer del film, che rendeva concreti i personaggi descritti nel romanzo e le loro avventure. Grazie alla capacità del trailer di replicare le emozioni racchiuse nel libro di Sparks, il film ha poi ottenuto un buon successo di pubblico.

La risposta è nelle stelle: le frasi più belle del film

10. È ricco di celebri frasi. Tratte direttamente dalla penna di Sparks, le frasi contenute nel film sono spesso della massime di vita, capaci di racchiudere emozioni e sentimenti universali. Ecco alcune delle frasi più belle.

– È incredibile come persone che sono sempre state vicine possano diventare all’improvviso estranee. (Alan Alda)

– Non so che ci riservi il futuro, ma so che non c’è futuro senza il tuo amore. (Oona Chaplin)

– Tutti prima o poi cadiamo, il problema non “se”, ma “quando” e “quanto” ti fai male. (Scott Eastwood)

È strano come la tua vita possa prendere una direzione. Poi conosci una persona e tutto cambia. (Britt Robertson)

Fonte: IMDb

 

Birdman: 10 cose che non sai sul film

Birdman: 10 cose che non sai sul film

Vincitore di numerosi premi, il film Birdman è tra i più celebri nella filmografia del regista messicano Alejandro González Iñarritu. Con un cast di grandi attori al loro meglio, il film è una cinica e ironica riflessione sul sistema hollywoodiano e le contraddizioni del mondo dello spettacolo. Il film è inoltre stato tra i più apprezzati del 2014, ricevendo un grande apprezzamento anche da parte del pubblico di tutto il mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Birdman.

Birdman: la trama del film

1. Racconta di un attore decaduto. Al centro delle vicende del film vi è l’ex stella del cinema Riggan Thomson, il quale dopo anni di successo grazie ai blockbuster che lo vedevano protagonista si ritrova ora ad allestire un’ambizioso spettacolo teatrale per Broadway, sperando che la nuova produzione possa ravvivare la sua carriera. Il lavoro si rivela però più complesso del previsto, con Riggan che desidera soltato provare ai critici di essere un vero artisti e non un attore secondario.

Birdman: il cast del film

2. Ha un cast di celebri attori. Protagonista assoluto del film è l’attore Michael Keaton, nel ruolo di Riggan Thompson. Accanto a lui è possibile ritrovare l’attrice Emma Stone, nel ruolo di sua figlia, Zack Galifianakis, in quello del suo agente, e gli attori Naomi Watts, Andrea Riseborough ed Edward Norton nei panni di tre attori dello spettacolo allestito da Thompson.

3. Il protagonista è stato scritto per Michael Keaton. Il personaggio Riggan Thompson è stato scritto dal regista pensando proprio a Michael Keaton. Le carriere dei due presentano infatti numerose somiglianze, con Keaton divenuto celebre per il ruolo del supereroe Batman e la cui carriera è poi caduta lentamente nell’anonimato.

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4. Anche il ruolo di Edward Norton era stato pensato per lui. In Birdman Edward Norton interpreta lo scontroso Mike Shiner, attore particolarmente devoto alla professione e con cui si rivela particolarmente difficile lavorare per via del suo carattere. Tale personaggio rispecchia quanto si dice dello stesso Norton, ovvero che sul set sia spesso complesso relazionarsi con lui.

5. Girare in piano-sequenza ha creato diversi problemi. L’idea del regista di girare il film con lunghi piani-sequenza ha generato numerose difficoltà agli attori, che hanno più volte sbagliato le proprie battute nel doverne ricordare più del normale per una singola inquadratura. A fare più errori è stata l’attrice Emma Stone, mentre il minor numero di sbagli appartiene all’attore Zach Galifianakis.

Birdman è in streming

6. È possibile vedere il film in streaming. Per gli amanti del film, è attualmente possibile vedere Birdman esclusivamente sulla piattaforma TIM Vision, dove è possibile noleggiare il singolo film e riprodurlo senza dover sottoscrivere alcun abbonamento alla piattaforma.

Birdman: il finale del film

7. Il finale ha generato numerose teorie. Per via del suo criptico finale, numerosi fan si sono chiesti se quanto avviene nelle ultime scene sia reale o frutto di immaginazione. Il regista Iñarritu non ha mai svelato nulla a riguardo, limitandosi a riferire che il finale gli è venuto in mente in sogno, trovandolo la perfetta conclusione per l’arco narrativo del personaggio.

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Birdman: i premi

8. Ha vinto diversi premi importanti. Il film ha ricevuto alcuni tra i più prestigiosi premi riguardanti l’industria cinematografica, tra cui si annoverano due Golden Globe su sette nomination e ben quattro Oscar su nove nomination. A vincere a questi ultimi furono miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia.

Birdman: le recensioni al film

9. È stato molto apprezzato dalla critica. Il film ha raccolto al momento della sua uscita alcune delle più entusiastiche recensioni dell’anno. Sul sito Rotten Tomatoes, aggregatore di recensioni, il film ha un punteggio del 91%. Molto alto è stato il gradimento del pubblico, arrivato ad un punteggio del 77%.

Birdman: le frasi più belle del film

10. Il film contiene frasi divenute celebri. All’interno del film si ritrovano numerose frasi divenute particolarmente popolari al momento dell’uscita in sala del film. Merito anche della penna del regista e sceneggiatore, il quale ha poi vinto numerosi premi proprio per la sua scrittura del film. Ecco alcune delle frasi più belle.

Come siamo finiti qui? Questo posto è orribile. Puzza di palle sudate. Non possiamo vivere in questo buco di merda. (Michael Keaton)

Non c’era nessuno come noi, Riggan. Avevamo tutto. E l’abbiamo perso. Abbiamo consegnato le chiavi del regno a quei buffoni. Mi stai ascoltando? Guarda che roba. Questa gente non sa quello di cui sei capace! (Michael Keaton)

Io non esisto. Non sono neanche qui. Tutto questo non ha importanza. (Michael Keaton)

Oh, andiamo, gente! Non siate patetici! Smettetela di vedere il mondo dallo schermo di un cellulare! Vivete davvero! (Edward Norton)

Fonte: IMDb