Dal 3 al 9 luglio arriverà su
Infinity Premiere l’atteso film d’animazione Mortal Kombat
Legends: Scorpion’s Revenge, basato su uno tra i più
importanti e amati franchise nella storia dei videogiochi.
Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, la
trama
Il film racconta la storia di Hanzo
Hasashi che, dopo il terribile massacro della sua famiglia ad opera
del freddo mercenario Sub-Zero, viene esiliato nel Nether Realm.
Lì, a patto di servire il sinistro Quan Chi, gli viene data
l’opportunità di vendicare la sua famiglia – e viene riportato in
vita come Scorpion, un’anima perduta dedicata alla vendetta.
Nel Regno della Terra, Lord Raiden
raduna una squadra di guerrieri d’élite – il monaco Shaolin Liu
Kang, l’ufficiale delle forze speciali Sonya Blade e la stella del
cinema Johnny Cage – un’improbabile compagine di eroi con il
compito di salvare l’umanità. Per farlo, devono sconfiggere le orde
di gladiatori del Regno Esterno di Shang Tsung e diventare campioni
del torneo di Mortal Kombat.
Mark Hamill ha spiegato per l’introduzione
originale di Luke tagliata dal primo Star
Wars era così importante ai fini della comprensione
della storia del personaggio. Circa 40 anni fa, il pubblico veniva
introdotto per la prima volta all’universo di
Guerre Stellari, facendo così la conoscenza dei tre grandi
protagonisti della trilogia originale: Luke Skywalker, Leia Organa
e Han Solo.
Adesso, come rivelato da Mark Hamill, avremmo dovuto fare la conoscenza
di Luke in un modo un tantino diverso: nel film del 1977, infatti,
il personaggio viene presentato al fianco di suo zio Owen Lars
mentre è intento ad acquistare alcuni droidi di servizio. Come
spiegato da Hamill, esiste una scena che è stata poi eliminata dal
film dove il momento in cui avremmo dovuto vedere per la prima
volta Luke era leggermente diverso.
In origine, infatti, Luke
Skywalker veniva introdotto mentre osservava nel cielo di
Tatooine lo scontro tra lo Star Destroyer di Darth Vader e la
navicella della Principessa Leia: successivamente, si sarebbe
diretto a Tosche Station dove avrebbe incontrato i suoi amici.
Hamill sembra essere ancora contrariato per la rimozione della
scena in questione: come spiegato dall’attore (via
Screen Rant) durante il format “Pizza
Film School” ideato dai registi Anthony e Joe Russo, quella
scena avrebbe tolto una motivazione molto importante per lo stesso
personaggio.
“Ci sono un paio di cose che
sono buone per il personaggio”, ha spiegato Hamill.
“Numero 1: è ridicolizzato dai suoi coetanei. Non è un tipo
così cool o popolare. Koo Stark è l’unica altra donna nel film… e
mi chiama “Vermiciattolo”. Quindi, decisamente non sono popolare.
Poi, incontro Biggs Darklighter, interpretato da Garrick Hagon, ed
è come se esclamassi: ‘Wow!’. Dalla scena si capisce che siamo
vecchi amici. È vestito con un uniforme imperiale ed io esclamo:
‘Wow! È grandioso! Non vedo l’ora di lasciare questo pianeta ed
unirmi a te’.
L’attore continua: “Lui mi
porta all’esterno e mi dice: ‘Luke, devo dirtelo, appena ne avrà la
possibilità, ho intenzione di saltare su una nave ed unirmi ai
Ribelli’. L’unica ragione per cui era così interessante per me è il
fatto che Luke non assume una posizione politica. Lui pensa che sia
grandioso che Biggs sia nell’Impero! Luke vuole unirsi all’Impero
se questo vuol dire toglierlo da quella fattoria! Quindi è mosso
soltanto da purezza nel suo volersi unirsi all’Impero, e non da
motivazioni politiche, in nessuna forma o maniera.”
Secondo Hamill, questa scena
servirebbe anche a comprendere perché, alla fine del film, durante
l’assalto alla Morte Nera, Luke non esita a fidarsi dei consigli di
Obi-Wan, lasciandosi guidare unicamente dalla Forza: è proprio a
causa della morte di Briggs.
Il futuro della saga di Star
Wars
Dopo la conclusione della “saga
degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di
L’Ascesa di Skywalker, la saga di Star
Wars continua nelle sue declinazioni fumettistiche e
con le serie tv, tra cui The
Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo
conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.
Nel futuro cinematografico della
saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro
storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova
mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà
diretto da Taika Waititi, regista di Thor:
Ragnarok e JoJo
Rabbit).
Le Tartarughe
Ninja, gli iconici personaggi creati da Kevin Eastman e
Peter Laird e protagonisti dell’omonima serie a fumetti, stanno per
tornare sul grande schermo grazie ad un reboot in CG che sarà
prodotto dalla Paramount Pictures in collaborazione con Nickelodeon
e l’attore, sceneggiatore e regista Seth Rogen.
Stando infatti a quanto riportato da
Deadline, un nuovo film d’animazione con protagonisti Leonardo,
Raffaello, Donatello e Michelangelo è ufficialmente in lavorazione:
oltre a Rogen, il progetto vedrà coinvolti anche i suoi storici
partner della Point Gray Pictures, ossia Evan
Goldberg e James Weaver. Il regista della
serie animata Gravity Falls,Jeff Rowe,
si occuperà di dirigere il film, mentre la sceneggiatura porterà la
firma di Brendan O’Brian(Cattivi vicini 2,
Mike & Dave – Un matrimonio da sballo).
In una nota ufficiale Brian
Robbins, Presidente della sezione Kids & Family di
ViacomCBS, ha dichiarato: “Aggiungere il genio di Seth, Evan e
James all’umorismo e all’azione che sono già una parte integrante
del franchise delle Tartarughe Ninja porterà questa proprietà ad un
ulteriore livello di re-invenzione. Non vedo l’ora di scoprire cosa
faranno, e so che Ramsey Naito e la sua squadra sono eccitatissimi
all’idea di portare il Nick Animation Studio verso una nuova grande
direzione grazie a quello che sarà il loro primo film in CG
destinato al grande schermo.”
Le Tartarughe Ninja tra cinema e tv
Ricordiamo che le Tartarughe
Ninja sono state protagoniste di serie tv sia animate che
in live action. Al cinema sono state protagoniste di una trilogia
nel corso degli anni ’90: nel 2014 quella stessa trilogia è stata
oggetto di una serie reboot di cui sono stati realizzati soltanto
due episodi, Tartarughe Ninja e Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra, entrambi
prodotti da Michael Bay. Sempre Nickelodeon, come parte di un
accordo separato con Netflix, è al lavoro su un film animato originale in
2D basato sulla serie attualmente in onda Rise of the
Teenage Mutant Ninja Turtles – Il destino delle Tartarughe
Ninja.
La pandemia di Covid-19 ha avuto un
fortissimo impatto sull’industria cinematografica mondiale, con le
date di uscita di numerosi attesissimi blockbuster che sono state
posticipate addirittura di interi anni. Un problema ancora più
grande è rappresentato dalle produzioni: cercare di capire quando
cast e troupe avranno la possibilità di tornare sul set è ad oggi
la domanda più difficile alla quale provare a dare una
risposta.
Un caso emblematico in tal senso è
rappresentato da Tom
Holland, che poco prima dello scoppio della pandemia
avrebbe dovuto iniziare a girare non soltanto l’atteso
Spider-Man 3, ma anche il travagliatissimo
adattamento di Uncharted,
basato sull’omonima serie di videogiochi action-adventure
sviluppati da Naughty Dog. È chiaro che entrambe le produzioni
targate Sony Pictures dovranno organizzarsi per evitare un
conflitto nella schedule di Holland: com’era già stato riportato in
passato, le riprese del nuovo film dedicato all’Uomo Ragno
potrebbero partire senza l’attore britannico, proprio per
permettergli di portare a compimento i lavori sull’altro
progetto.
Adesso, un nuovo report di
ComicBook suggerisce che, escludendo ulteriori problemi o
ritardi, le riprese di Spider-Man 3 dovrebbero
partire ufficialmente il prossimo settembre. L’indiscrezioni
proviene da un nuovo casting call in merito al film, il quale
conferma che le riprese si svolgeranno – come già anticipato in
precedenza – a New York, Los Angeles, in Atlanta e anche in
Islanda.
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man 3 si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU
nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un
supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in
ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone:
Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU
per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato
Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo
ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.
Nella giornata di ieri vi avevamo
riportato le dichiarazioni di Anne Hathaway diffuse in un’intervista su
Variety. In occasione della reunion virtuale del film Les misérables con Hugh Jackman, l’attrice premio Oscar aveva
dichiarato che Christopher Nolan (regista con cui ha lavorato
per ben due volte) vieterebbe l’utilizzo di sedie sul set dei suoi
film.
“Chris non permette neanche
l’utilizzo di sedie”,
aveva dichiarato Hathaway. “Ho lavorato con lui due volte.
Non vuole che sul set ci siano sedie. Il motivo è che se ci sono
sedie, automaticamente le persone si siederanno. Se si siedono,
significa che non stanno lavorando. Chris realizza dei film
incredibili, che sono ambiziosi sia da un punto di vista tecnico
che emotivo. Riesce sempre ad arrivare alla fine delle riprese
senza mai sforare il budget e senza essere mai in ritardo. Credo
che abbia qualcosa a che fare con l’assenza di sedie sul
set…”
Le dichiarazioni dell’attrice hanno
scatenato diverse reazioni sul web, con diversi critici e
giornalisti che sono intervenuti in difesa del regista, ammettendo
che durante le visite ai set dei suoi film hanno sempre riscontrato
la presenza di sedie. Proprio per questo, si è reso necessario un
intervento della portavoce di Nolan, tale Kelly Bush
Novak, che in una nota ufficiale (via
IndieWire) ha dichiarato:
“Per la cronaca, l’unica cosa
bandita dai set di Christopher Nolan sono i cellulari (non sempre
con successo) e il fumo (con grande successo). Le sedie a cui si
riferiva Anne Hathaway erano le sedie da regista davanti ai
monitor, posizionate per motivi gerarchici, non per necessità
fisica. Chris ha sempre scelto di non utilizzarle, ma non ha mai
bandito le sedie dai suoi set. Il cast e la troupe possono sedersi
quando e dove vogliono, e lo fanno frequentemente.”
Anche una comparsa de Il Cavaliere
Oscuro difende Christopher Nolan: “Avevamo a disposizione
tantissime sedie.”
Le parole della portavoce non
lasciano dubbi: l’unica sedia che
Christopher Nolan non vuole avere sul set è proprio la
sua, a dimostrazione di quanto il regista sia molto attivo durante
la lavorazione dei suoi film e, soprattutto, quanto tenga ad avere
un rapporto a stretto contatto con il suo team e con i membri del
cast. Anche Aaron Stewart-Ahn, una comparsa de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, è
intervenuto in difesa di Nolan, specificando via
Twitter:
“Sono stato una comparsa ne Il
Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, uno dei 500 poliziotti di Gotham
City nella scena della rivolta di Wall Street. Avevamo a nostra
disposizione tantissime sedie e tantissimi tavoli nell’area di
riposo, in un edificio abbandonato che un anarchico cercò di far
saltare in aria nel 1920, poco distante da Occupy Wall
St.”
Visto quanto accaduto con Justice
League di Zack Snyder e Suicide
Squad di David Ayer, molti fan erano preoccupati del fatto
che anche la versione dell’atteso The Suicide
Squad di James
Gunn che arriverà al cinema il prossimo anno, potesse
non essere la versione “originale” pensata dal regista e
sceneggiatore.
Adesso, è stato lo stesso Gunn a
confermare che la versione del film che arriverà nella sale sarà il
suo film, al 100%. Già in passato, il regista e sceneggiatore
aveva sostenuto la release della Director’s Cut di Suicide
Squad, il film di David
Ayer che – in fase di post-produzione – aveva subito
numerosi tagli e diversi cambiamenti. Adesso, la nuova iterazione
cinematografica dell’organizzazione segreta della DC Comics
promette di rispecchiare totalmente la visione del suo autore.
Su Instagram, è stato
chiesto al regista se ci sarà una “Gunn Cut” del nuovo The
Suicide Squad. Prontamente, lo stesso Gunn ha
risposto: “Ogni versione di James
Gunn è stata rilasciata al cinema. The Suicide Squad non farà eccezione”,
lasciando così intendere che la versione del film che arriverà
nelle sale non sarà soggetta a violenti rimaneggiamenti, ma
rispecchierà a pieno la sua visione della storia.
Le prime immagini di The Suicide
Squad al grande evento DC FanDome
Al momento i dettagli
su The
Suicide Squad sono piuttosto scarsi: sappiamo
soltanto che il nuovo film sarà un completo reboot e non un sequel
diretto del film di David
Ayer del 2016, nonostante numerosi personaggi di
quel film riprenderanno i loro ruoli, come Margot
Robbie, Joel
Kinnaman, Jai
CourtneyeViola Davis.
Tra le new entry figurano, invece, Idris Elba, John Cena, Peter
Capaldi, Taika Waititi, Nathan Fillion e Pete Davidson. Non tutti i
personaggi che il nuovo cast interpreterà sono stati rivelati, ma
Gunn ha già specificato che non tutti sopravviveranno. Le prime
immagini ufficiali del film dovrebbero essere svelate in occasione
del DC FanDome, l’annunciato evento virtuale e
gratuito dedicato all’Universo DC, a cui parteciperanno sia Gunn
che il cast del film.
Si è spento, a 98 anni, l’attore
Carl Reiner, leggenda della commedia. Non solo
attore, Reiner è stato un prolifico comico, sceneggiatore,
produttore televisivo, regista, commediografo e scrittore, nato e
cresciuto nel Bronx a New York. È morto per cause naturali, nella
sua casa a Beverly Hills.
Morto Carl Reiner
Carl Reiner, papà
dell’attore Rob, ha conquistato un numero record di Premi Grammy,
ben nove in 70 anni di carriera, sempre brillante e di successo. Il
suo più grande programma è stato il The Dick Van Dyke Show, una
sitcom in 158 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 5
stagioni dal 1961 al 1966; la storia è quella di Rob Petrie,
sceneggiatore di uno programma televisivo realizzato a
Manhattan.
Nell’ultimo periodo della sua
carriera ha lavorato con minore intensità, ma è comunque riuscito
ad entrare nella memoria degli spettatori più giovani, grazie, ad
esempio, a personaggi come Saul, in Ocean’s Eleven
(e sequel).
Sarà disponibile dal 1° luglio su
NetflixSotto il sole di Riccione,
film ideato e scritto da Enrico Vanzina, nel
ricordo del fratello, Carlo. E il film è
effettivamente uno dei film che i due avrebbero potuto fare
insieme, perché nonostante la regia sia di
YouNuts! (pseudonimo di Antonio
Usbergo e Niccolò Celaia) e la
sceneggiatura sia firmata a sei mani con Caterina
Salvadori e Ciro Zecca, è l’idea,
l’impronta, l’eredità di Vanzina l’unica cosa che nel film è
limpida e manifesta dall’inizio alla fine.
Partendo da un titolo musicarello,
lo stesso della canzone dei TheGiornalisti che
funge da brano principale della colonna sonora del film,
Sotto il sole di Riccione si svela da subito come
una commedia romantica estiva e, in maniera onesta e priva di
fronzoli, abbraccia ogni stereotipo e luogo comune del genere. Si
tratta, a tutti gli effetti di un omaggio, anche tenero, a Sapore
di Mare, con il quale condivide praticamente ogni cosa, dalla
“matrice” musicale, dai giovani protagonisti, agli intrecci
amorosi, alla presenza di Isabella Ferrari, che proprio nel film dei
Vanzina esordì, ancora giovanissima, con il personaggio di
Selvaggia, che ha popolato (e forse popola) l’immaginazione di
moltissimi spettatori cresciuti con quel film.
Sotto il sole di Riccione è un omaggio a Sapore di mare
L’omaggio è dunque chiaro, si
cambia però costiera (dalla Versilia a Riccione) e si cambia epoca.
Tre decenni sembrano un’infinità se si va ad analizzare la
metodologia di incontro, il modo di comunicare e di relazionarsi
degli adolescenti in vacanza, ma sembrano un attimo se paragonati
agli amori, alle passioni, insomma, a sentimenti e ormoni che
muovono le azioni dei protagonisti. E uno dei pregi del film è
proprio questo, ovvero, quello di giocare a carte scoperte, senza
affannarsi, com’era successo con Summertime,
sempre di Netflix, a evitare luoghi comuni, frasi fatte e
situazioni canoniche. L’intenzione dei realizzatori di
Sotto il sole di Riccione è onesta e forse proprio
per questo estremamente semplice, elementare nello svolgimento, nel
messaggio, nella scrittura di personaggi per stereotipi.
Il film non riesce in nessun
momento ad intrigare o incuriosire, e non perché ci sia qualcosa di
brutto o fatto male, ma perché si muove su un binario lineare, così
noto che lo spettatore “vede da lontano” qualsiasi svolta ed ogni
momento, anche il più emozionante, viene pianificato in maniera
pacifica. Sotto il sole di Riccione è un film
omaggio che esaurisce nella sua intenzione il suo più grande pregio
e sfuma miseramente in una storia che non diventa nemmeno un
ritratto generazionale, perché i giovani protagonisti, come detto,
non sono persone ma figurine che mostrano uno stereotipo umano a
testa che si interseca con gli altri e genera una serie di intrecci
romantici che trovano tutti, più o meno, un lieto fine.
Sotto il sole di
Riccione è l’ennesima produzione Netflix Italia che sembra
indicare chiaramente che l’unico target che interessa alla
divisione nostrana della piattaforma streaming sia quello di
intrattenere un pubblico giovanissimo senza però correre il rischio
di stimolarlo o sfidarlo con prodotti fatti bene. L’indagine
adolescenziale di successo, realizzata con Skam Italia
4, nasce e muore con quella serie, senza trovare nessun
corrispettivo in film, serie o prodotti made in Italy con lo stesso
target.
Un luglio ricco di novità quello che sta per iniziare su
Amazon Prime Video. Tra le tante novità
la seconda stagione di Hanna e di Absentia. Di seguito
tutte le novità.
HANNA 2
Dal 3 luglio in esclusiva
su Prime Video la seconda stagione –Versione
originale, sottotitolata e doppiata
La seconda stagione di
Hanna ritorna con otto episodi della durata di un’ora e segue
il viaggio della straordinaria giovane protagonista alla ricerca
della verità sulla propria identità, mentre si dà alla fuga
braccata da una minacciosa agenzia governativa. Dopo la scoperta
fatta alla fine della prima stagione, Hanna (Esmé Creed-Miles) sa
di non essere l’unica ragazza con abilità straordinarie e un
training d’elite. L’organizzazione Utrax, infatti, ha
creato un gruppo di ragazzi altamente qualificati che
stanno per entrare nella letale seconda fase del programma.
Dopo il trasferimento nelle strutture di The Meadows, le giovani
reclute si trovano improvvisamente libere da ogni restrizione e
vedono profilarsi la possibilità di crearsi una nuova identità nel
mondo esterno. Ma questa libertà solo apparente avrà un caro
prezzo.
Nella nuova stagione, Hanna mette a
rischio la propria libertà per salvare l’amica Clara (Yasmin Monet
Prince) dal programma Utrax, ora gestito da John Carmichael (Dermot
Mulroney) e dal suo braccio destro, Leo Garner (Anthony Welsh).
Hanna troverà un’alleata inattesa in quella che è stata la sua
nemesi, l’agente della CIA Marissa Wiegler (Mireille Enos) che
deve proteggere se stessa e Hanna dall’organizzazione senza
scrupoli di cui un tempo si fidava. Addentrandosi sempre più a
fondo nei meandri di The Meadows, Hanna conosce altri ragazzi come
lei, tra cui Sandy (Áine Rose Daly) e Jules (Gianna Kiehl), e
inizia a porsi domande sul proprio ruolo nel programma omicida
Utrax e su quale sia davvero il suo posto nel mondo.
ABSENTIA 2
Absentia ritorna con 10 nuovi
episodi dal 17 luglio 2020 su Amazon Prime Video.
Dopo gli eventi drammatici della seconda stagione, Emily Byrne
(Stana
Katic) trascorre gli ultimi giorni della sua
sospensione dall’FBI e fa
del suo meglio per essere la miglior madre possibile per Flynn. Ma
il suo mondo viene stravolto quando un nuovo caso internazionale
esplode vicino a loro, minacciando la famiglia che Emily cerca
disperatamente di tenere insieme. Lei e l’ex marito, l’agente
speciale Nick Durand (Patrick Heusinger), non hanno scelta e si
trovano costretti ad intervenire, tanto che la vita di Nick sarà in
pericolo. Seguendo una scia di eventi sanguinosi, Emily corre
contro il tempo per salvare Nick e finisce per scoprire una
cospirazione ben più grande di quel che aveva immaginato. Di fronte
alle resistenze dell’FBI alla sua richiesta di cercare Nick, decide
di prendere in mano la situazione e studia un piano rischioso che
la porterà a fronteggiare Colin Dawkins (Geoff Bell), l’uomo che
potrà finalmente condurla all’ex marito. Con l’aiuto della sua
mentore all’FBI Rowena Kincade (Josette Simon) mette in piedi un
brillante stratagemma e parte con l’agente speciale Cal Isaac
(Matthew Le Nevez) affrontando un pericoloso viaggio che la porterà
lontana da Boston, mettendola alla prova come mai prima e
costringendola a ricominciare a fidarsi degli altri, ad amare e a
capire qual è davvero il suo posto nel mondo, dopo tutto ciò che ha
passato.
Il cast di Absentia include anche
Neil Jackson nei panni di ‘Jack Byrne’, Natasha Little nel ruolo di
‘Julianne Gunnarsen’, Paul Freeman nei panni di ‘Warren Byrne’,
Patrick McAuley nel ruolo di ‘Flynn Durand’ e Christopher Colquhoun
nel ruolo di ‘Derek Crown’. Absentia è prodotta da Bizu Productions
in collaborazione con Gemstone Studios di Sony Pictures
Television.
JIM GAFFIGAN’S THE PALE TOURIST
Dal 24 luglio in esclusiva su Prime Video comedy
special in due parti
Sulla scia del successo
dell’omonimo tour mondiale di stand-up comedy, Jim Gaffigan: The
Pale Tourist debutta su Prime Video venerdì 24 luglio. Lo special
in due parti vede protagonista Jim Gaffigan, comico e attore
statunitense vincitore di un Emmy, nominato ai Grammy, incluso fra
i best selling authors dal New York Times, qui alle prese con una
prova apparentemente impossibile: visitare un paese senza alcuna
esperienza e preparazione sugli usi e i costumi del luogo per poi
scrivere del nuovo materiale e recitarlo.
In The Pale Tourist, Gaffigan si
avventura dove nessun comico si era mai spinto: ovunque. Lo
speciale della durata di due ore è stato girato durante il tour
mondiale The Pale Tourist con cui Gaffigan ha girato il mondo
incontrando persone, assaggiando il cibo locale, imparando qualcosa
della storia di ciascun paese, per poi trasformare il tutto in un
nuovo set di stand-up comedy per le persone del posto, e non solo,
prima di dirigersi verso una nuova destinazione e ricominciare
tutto da capo.
È PER IL TUO BENE
È per il tuo
bene racconta la storia di tre famiglie che entrano in
crisi quando le rispettive figlie si fidanzano. Arturo, avvocato
conservatore, Sergio, irascibile operaio con problemi di
autocontrollo e Antonio, poliziotto integerrimo con un debole per
la figlia, sono tre padri che vedono il loro peggior incubo
avverarsi, quando si rendono conto che le loro tre giovani e belle
figlie sono cresciute troppo in fretta.
Arturo vedrà la figlia scappare
nel giorno del matrimonio con una donna. Sergio, padre
iperprotettivo, dovrà fare i conti con il fidanzato della figlia
che ha trent’anni più di lei e Antonio dovrà confrontarsi con il
ragazzo di sua figlia, un giovane rapper. Sicuri di agire per il
loro bene, i tre padri uniranno le forze per sbarazzarsi dei
partner delle figlie il prima possibile, mettendo a dura prova la
pazienza delle loro mogli tanto da rischiare di far naufragare i
loro stessi matrimoni. Alla fine il bene vincerà, ma quello di
chi?
Il film è prodotto da Roberto Sessa
ed è una produzione Picomedia in collaborazione con Medusa Film. È
per il tuo bene è diretto da Rolando Ravello e il cast è composto
dacon Marco
Giallini, Isabella Ferrari, Giuseppe Battiston, Claudia
Pandolfi, Vincenzo Salemme.
Tutte le altre novità
NUOVI FILM E DOCUMENTARI IN
ARRIVO
Fast & Furious – i 7
film della franchise | 1 luglio
L’Altra Donna del Re | 1 luglio
Shakespeare in Love | 1 luglio
First Man | 3 luglio
18 Regali | 6 luglio
Ben Is Back | 9 luglio
Favolacce | 10 luglio
Unravelling Athena | 13 luglio
Il Grinch | 20 luglio
1917 | 23 luglio
The Rhythm Section | 23 luglio
Macchine mortali | 27 luglio
Vengo anch’io | 27 luglio
Il Ladro di Giorni | 28 luglio
NUOVE SERIE IN ARRIVO
Modern Family – la decima stagione | 1 luglio
American Horror Story – 5 stagioni | 1 luglio
Glee – 6 stagioni | 1 luglio
Mad Men – 7 stagioni | 3 luglio
Criminal Minds: Suspect Behavior – la prima stagione | 6
luglio
X-Files – 10 stagioni | 7 luglio
The Fix – la prima stagione | 13 luglio
Sons of Anarchy – 7 stagioni | 15 luglio
Pirata & Capitano – la prima stagione | 15 luglio
FILM E SERIE IN SCADENZA Serie
Smallville – 10 stagioni | fino al 2 luglio
Quantico – 3 stagioni | fino al 5 luglio
Person of Interest – 5 stagioni l fino al 9 luglio
Film
American Sniper l fino al 3 luglio
Mio Fratello è Figlio Unico l fino al 3 luglio Interstellar l fino al 6 luglio
Gravity l fino al 7 luglio
Mia e Il Leone Bianco | fino al 16 luglio
Disney+ è il servizio di
streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di
Disney, si prepara ad un mese di Luglio ricco di nuovi contenuti.
Trai titoli in arrivo spicca fra tutti Hamilton,
il musical teatrale che ha vinto 11 Tony Award , un GRAMMY Award,
gli Olivier Award e il Premio Pulitzer di che a causa della
pandemia ha saltato la release cinematografica. Di seguito tutte le
novità di questo mese.
Hamilton In streaming dal 3 luglio
Hamilton, il musical
teatrale che ha vinto 11 Tony Award, un GRAMMY Award, gli Olivier
Award e il Premio Pulitzer arriva nelle case degli abbonati a
Disney+ di tutto il mondo a partire dal
3 luglio 2020. I produttori di Hamilton, il film della
produzione originale di Broadway, includono Miranda, Seller e Kail,
quest’ultimo sarà anche impegnato come regista.
Il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che
trasporta il suo pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in
modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal
vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza
cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di
vivere Hamilton.
Penny on M.A.R.S. In streaming dal
3 luglio
La prime due stagioni più la
nuovissima terza stagione
In un nuovo anno scolastico in cui le sue certezze in amore e
amicizia vengono messe a dura prova, Penny decide di anteporre a se
stessa i bisogni degli altri, da una parte aiutando sua madre, che
ha subito uno shock, a rimettersi in piedi e a lottare per l’affido
di Pete; dall’altra spronando Vicky, ballerina talentuosa, ma
sfigurata, a mettersi in gioco al M.A.R.S. e a maturare da brutto
anatroccolo a cigno. Per farlo è disposta a sacrificare il
successo personale al saggio scolastico e anche a mettere a rischio
la sua vittoria al talent, consapevole che la vera vittoria va
oltre la competizione e i trofei.
Anche questa nuova stagione, come le precedenti, è una
produzione originale italiana. Girata a Milano, è diretta da
Claudio Norza – già regista della serie tv Alex&Co.
diventata un vero e proprio fenomeno di costume – ed è prodotta da
3Zero2Tv in collaborazione con The Walt Disney Company Italia. A
interpretare Penny il pubblico ritroverà la carismatica Olivia
Mai-Barret, mentre la vulcanica Shannon Gaskin tornerà nel ruolo di
Camilla e Finlay MacMillan sarà ancora una volta il bello e
talentuoso Sebastian. Ma non mancheranno anche tante sorprese per
il pubblico affezionato alla serie. Dal 3 luglio saranno
disponibili su Disney+ tutte e 3 le stagioni
della serie. La terza stagione sarà in prima visione esclusiva.
Black is King In streaming dal 31 luglio
Black Is King, il
nuovo film basato sulla musica di “The Lion King: The Gift” è
scritto, diretto e prodotto a livello esecutivo dalla 24 volte
vincitrice dei Grammy Award Beyoncé. Black Is
King debutterà in tutto il mondo su Disney+ il 31 luglio 2020 e arriverà ad
un anno dall’uscita al cinema del fenomeno globale Disney
Il Re Leone.
Il visual album di Beyoncé re-immagina i temi
de Il Re Leone per accompagnare le giovani
regine e i giovani re di oggi nel viaggio personale alla ricerca
della propria corona. Il film è stato in produzione per un
anno con un cast e una troupe che rappresentano la diversità e
l’inclusione.
I viaggi delle famiglie Nere nel corso del tempo vengono
celebrati in un racconto sul percorso di crescita di un giovane re
attraverso il tradimento, l’amore e la propria identità. I suoi
antenati lo guidano verso il suo destino e, con gli insegnamenti
del padre e la guida del suo amore d’infanzia, si guadagna le virtù
necessarie per riconquistare la sua casa e il trono.
Queste lezioni senza tempo vengono rivelate ed espresse
attraverso voci Nere di oggi che si ergono in tutta la loro forza.
Black Is King è l’affermazione di un grande
obiettivo, con meravigliose immagini che celebrano la resilienza e
la cultura del popolo Nero. Il film mette in risalto la bellezza
della tradizione e l’eccellenza Nera.
Basato sulle musiche di “The Lion King: The Gift”, Black is
King vede nel cast gli artisti che hanno partecipato
all’album e alcuni ospiti speciali e rappresenta per il mondo la
celebrazione del vissuto dei Neri. I video delle canzoni “My
Power”, “Mood 4 Eva” e “Brown Skin Girl” sono stravaganze dotate di
eleganza e anima. Il film è una storia per i posteri che informa e
ricostruisce il presente. Un’unione di culture e credi condivisi
tra le generazioni. Una storia di come queste persone così provate
abbiano un dono straordinario e un futuro importante.
Spie sotto copertura In streaming dal
24 luglio
In questa commedia
animata, la super spia Lance Sterling e lo scienziato Walter
Beckett sono esattamente agli antipodi. Lance è raffinato, garbato
ed affabile. Walter, niente di tutto ciò. Ma questo improbabile duo
è costretto ad unirsi nella missione definitiva di salvare il mondo
quando un esperimento di “occultamento biodinamico” trasforma Lance
in un coraggioso, feroce, maestoso… piccione!
PapermanIn streaming dal
31 luglio
Il regista esordiente John Kahr
porta l’animazione in una nuova, coraggiosa direzione. Il corto
racconta la storia di un giovane solitario della New York degli
anni ’50, il cui destino prende una svolta inaspettata quando,
durante il suo tragitto mattutino, incontra casualmente una donna
che lo colpisce. Convinto di aver perso per sempre la ragazza dei
suoi sogni, ha invece una seconda possibilità quando la vede
camminare per la strada dal suo ufficio. Ha solo il cuore,
l’immaginazione e una pila di fogli per riuscire ad attirare la sua
attenzione, ma i suoi sforzi sono niente rispetto a ciò che il
destino ha in serbo per lui.
Lo Schiaccianoci e i Quattro
RegniIn streaming dal 31 luglio
Nell’interpretazione magica del
classico “Lo schiaccianoci”, Clara cerca una chiave unica per
aprire una scatola che racchiude un dono preziosissimo. Alla festa
di Natale del suo padrino, segue un filo d’oro che la condurrà alla
chiave desiderata… che scomparirà subito in uno strano e misterioso
mondo parallelo. Lì Clara incontra un soldato, una banda di topi e
i reggenti dei tre Regni magici. Ma deve affrontare il nefasto
Quarto Regno, dimora della tiranna Madre Ginger, per recuperare la
chiave e far tornare l’armonia in quel mondo instabile. Diretto
da Lasse Hallström, Joe Johnston nel cast
Keira Knightley, Morgan
Freeman, Matthew
Macfadyen, Mackenzie Foy, Helen
Mirren, Sergei Polunin, Jack Whitehall, Richard
E. Grant, Eugenio Derbez, Ellie Bamber, Omid Djalili, Meera
Syal.
Alex & Co. In streaming dal 31
luglio la prima stagione
Alex, Nicole, Christian, Sam ed Emma sono cinque amici
inseparabili, che affrontano insieme gli anni del liceo, ricchi di
emozioni, amori, paure e sogni. A unirli sarà una grande amicizia e
la scoperta della passione per la musica che coltiveranno fino a
farla diventare un vero e proprio talento. Certo, ci saranno
momenti difficili, delusioni e ostacoli ma se Alex e i suoi amici
staranno uniti non troveranno nessuna sfida che non siano capaci di
affrontare e superare tutti insieme.
Se c’è un attore che incarna
l’ideale dell’antidivo, quello è senza dubbio Bill
Murray. Notoriamente difficile da contattare, Murray è
particolarmente selettivo con i progetti che gli vengono proposti,
sfoggiando sempre un atteggiamento in controtendenza a quello che
lo stereotipo di Hollywood vorrebbe.
Divenuto con gli anni sempre più
un’icona vivente, Murray si è distinto come un attore di grande
livello, capace tanto di interpretazioni comiche quanto di dar vita
a personaggi drammatici e struggenti. È proprio grazie a questi
ultimi che ha poi ricevuto alcuni tra i maggiori riconoscimenti
della sua carriera. Ecco 10 cose che non sai di Bill
Murray.
Bill Murray: i film in cui ha
recitato
10. È stato interprete di
celebri film. L’attore debutta al cinema nel 1979 con il
film Polpette, per poi ottenere grande popolarità grazie
al film Ghostbuster – Acchiappafantasmi (1984). Con la
fama raggiunta, prende parte a titoli come La piccola bottega
degli orrori (1986), Ghostbusters II (1989),
Ricomincio da capo (1993), Ed Wood (1994), con
Johnny
Depp, Space Jam (1996), L’uomo che sapeva
troppo poco (1997), Rushmore (1998), Charlie’s
Angels (2000), Osmosis Jones (2001), I
Tenenbaum (2001), con Gene
Hackman, Lost in Translation (2003), con
Scarlett
Johansson, Le avventure acquatiche di Steve
Zissou (2004), Broken Flowers (2005), Moonrise
Kingom (2012), Monuments
Men (2014), St. Vincent
(2014), I morti non
muoiono (2019), con Adam
Driver, The French Dispatch (2020) e On
the rocks (2021).
9. È un noto
doppiatore. Particolarmente versatile, Murray negli anni
ha partecipato anche in qualità di doppiatore ad alcuni noti film.
Lo si ricorda in particolare per aver dato voce al celebre gatto
Garfield in Garfield – Il film (2004) e Garfield
2 (2006). Ha poi partecipato ai film animati Fantastic Mr.
Fox (2009) e L’isola dei
cani (2018), diretti entrambi da Wes
Anderson. Nel 2016 è la voce di Baloo nella versione
live-action di Il libro della
giungla, diretto da Jon
Favreau.
8. È stato nominato al
premio Oscar. Grazie al film Lost in
Translation, diretto da Sofia
Coppola, Murray ha dato prova di saper gestire un
perfetto equilibrio tra toni comici e drammatici. La sua
interpretazione del decadente attore Bob Harris gli ha permesso di
guadagnare alcuni dei maggiori riconoscimenti della sua carriera.
Ha infatti vinto un Golden Globe come miglior attore in un film
commedia, e ha ricevuto la sua prima, e attualmente unica,
nomination all’Oscar come miglior attore protagonista.
Bill Murray: il suo patrimonio
7. Possiede un ricco
patrimonio. Ad oggi Murray continua ad essere uno degli
attori più richiesti, e le sue frequenti collaborazioni con alcuni
dei maggiori autori di Hollywood gli hanno permesso di essere
sempre particolarmente attivo e prolifico. Grazie a tutti i celebri
ruoli svolti sino ad oggi, come anche grazie a tutte le attività
collaterali al cinema, l’attore ha raggiunto un patrimonio stimato
di circa 180 milioni di dollari.
Bill Murray e Scarlett
Johansson
6. Nessuno sa cosa le abbia
sussurrato all’orecchio. Murray e l’attrice
Scarlett Johansson sono stati una
meravigliosa coppia nel film Lost in Translation. Uno dei
momenti più celebri della loro collaborazione è anche uno dei più
grandi misteri del film. Sul finale, prima di separarsi da lei,
Murray sussurra qualcosa all’orecchio dell’attrice. Le sue parole
sono inudibili e totalmente improvvisate. Ancora oggi nessuno,
eccetto la Johansson, sa cosa l’attore abbia effettivamente detto.
L’attrice si è solo limitata a dire che si tratta di una di quelle
cose che “ti rimettono in pace con il mondo e la
vita”.
Bill Murray in Space Jam
5. Accettò di interpretare
sé stesso. Nel 1996 l’attore interpreta una versione
fittizia di sé stesso nel film Space Jam, il quale mischia
animazione e live-action, e vede la partecipazione eccezionale del
celebre giocatore di basket Michael Jordan. Murray
accettò di partecipare essendosi pentito di non aver preso parte al
film Chi ha incastrato Roger Rabbit, che mischiava allo
stesso modo personaggi animati e reali.
Bill Murray e il cameo in
Zombiland
4. Ha avuto un celebre cameo
nel film. Uno dei ruoli più iconici di Murray, per
assurdo, è in realtà un breve cameo. L’attore compare infatti nel
film Zombieland nei panni di sé stesso ma in versione
zombie. Inizialmente, tuttavia, non era previsto che
l’attore partecipasse. Il cameo era infatti stato scritto per
Patrick Swayze, il quale però non poté
partecipare per via delle sue condizioni di salute. La parte fu
così offerta a Murray, che la rese memorabile.
Bill Murray e la marmotta in
Ricomincio da capo
3. Fu realmente morso dalla
marmotta. In Ricomincio da capo, titolo
italiano dell’originale Groundhog Day, Murray interpreta
un burbero meteorologo costretto a rivivere in continuazione il
Giorno della marmotta. Essendo stato realmente a stretto contatto
con tale animale, Murray finì con l’essere morso da questo per ben
due volte. Fu inoltre costretto a sottoporsi ad un vaccino contro
la rabbia, tanto che le ferite erano serie.
2. Era ossessionato dal
film.Ricomincio da capo è uno dei titoli più
noti e apprezzati nella carriera dell’attore. Lo stesso Murray era
talmente ossessionato dal film da telefonare al regista
HaroldRamis, suo grande amico,
nel cuore della notte per chiedere delucidazioni o consigli. Ramis
decise così di farlo parlare con lo sceneggiatore, di fatto
evitando ulteriori scocciature. Murray ne rimase così offeso che
per anni non rivolse la parola all’amico.
Bill Murray: età e altezza
1. Bill Murray è nato a
Wilmette, nell’Illinois, Stati Uniti, il 21 settembre
1950. L’attore è alto complessivamente 187 centimetri.
Il volto dell’attore Chris
O’Donnell è rimasto scolpito nell’immaginario collettivo
per il ruolo di Robin, celebre spalla di Batman in due dei film
dedicati al cavaliere oscuro. L’attore si è però distinto anche in
altri generi e con ruoli molto diversi, dividendosi tra cinema e
televisione. È in quest’ultima che ha trovato principalmente
fortuna negli ultimi anni, divenendo protagonista di una nota serie
televisiva.
Ecco 10 cose che non sai di
Chris O’Donnell.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Chris O’Donnell: i suoi film e i
programmi televisivi
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film
Gli uomini della mia vita (1990), per poi prendere parte a
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991), con
Kathy
Bates, Scuola d’onore (1992), Scent of a
Woman – Profumo di donna (1992), con Al
Pacino, I tre moschettieri (1993) e
Batman Forever (1995), con Jim
Carrey, grazie a cui diventa particolarmente popolare.
In seguito, recita in Amare per sempre (1996), Batman
& Robin (1997), Lo scapolo d’oro (1999), con Renée
Zellweger, Kinsey (2004), Max Payne
(2008), con Mark
Wahlberg, e Cani & Gatti – La vendetta di
Kitty (2010).
9. È noto anche per i suoi
ruoli televisivi. A partire dai primi anni 2000 l’attore
ha iniziato a recitare prevalentemente per la televisione,
comparendo da prima in alcuni episodi di The Practice –
Professione avvocati (2003), e poi in Grey’s Anatomy (2006), con Ellen
Pompeo. Successivamente è in The Company
(2007), mentre dal 2009 ad oggi ricopre il ruolo del protagonista
G. Callen nella serie crime NCIS: Los
Angeles.
8. È anche
produttore. Nel corso degli anni O’Donnell si è cimentato
anche nel ruolo di produttore, e attualmente vanta quattro crediti
in tale veste. Nel 1999 produce infatti l’action Y2K e la
commedia romantica Lo scapolod’oro, di cui è
anche protagonista. Sempre nello stesso anno figura tra i
produttori della dramma sportivo Miracle on the 17th
Green, film realizzato per la televisione. Al 2001 risale la
sua ultima attività come produttore, per il film TV Mistero
alle Bermuda.
Chris O’Donnell in NCIS: Los
Angeles
7. Ha diretto alcuni
episodi della serie. Particolarmente legato alla serie
NCIS: Los Angeles, dove recita da oltre dieci anni,
O’Donnell si è cimentato per questa anche nel suo debutto alla
regia. Ha infatti diretto un totale di tre episodi:
Wanted, diciassettesimo della quarta stagione; SEAL
Hunter, sesto della sesta stagione; e An Unlocked
Mind, settimo della settima stagione. Ad oggi queste sono le
uniche attività come regista nella carriera dell’attore.
Chris O’Donnell è D’Artagnan
6. Ha interpretato il
celebre personaggio della letteratura. Nel 1993, in I
tre moschettieri, uno dei primi film della sua carriera,
l’attore ha dato vita al celebre spadaccino D’Artagnan. Prima di
poter ricoprire il ruolo, descritto dall’attore come uno dei più
importanti della sua carriera, O’Donnell ha dovuto sottoporsi a
diverse settimane di addestramento con la spada come anche per
imparare a cavalcare correttamente i cavalli nel film. Alla fine
delle riprese, gli fu concesso di tenere per sé la spada utilizzata
sul set.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Chris O’Donnell è Robin nei film
di Batman
5. È l’unico ad aver
interpretato il personaggio al cinema. Ad oggi, nonostante
il personaggio di Batman sia comparso al cinema per ben nove volte
con interpreti sempre diversi, quella di O’Donnell rimane l’unica
apparizione sul grande schermo del personaggio di Robin. Fino al
2018 la sua era inoltre l’ultima versione in live-action del
supereroe, il quale però apparve poi nella
serie Titans.
4. Ebbe un incidente con la
Batmobile. Guidare la celebre automobile di Batman è
un’impresa da supereroi, e O’Donnell ne sa qualcosa. Sul set di
Batman Forever questa veniva gestita esclusivamente da
stuntman addestrati, ma l’attore insistette a tal punto che gli fu
infine concesso di guidarla durante una sequenza del film.
Manovrarla si rivelò però più complesso del previsto, e l’attore
finì con lo sbattere contro un marciapiede, ammaccando un
parafango.
3. Avrebbe dovuto avere un
film interamente dedicato a sé. I piani originali per
O’Donnell e il suo Robin erano molto diversi da come poi realmente
sono andate le cose. La Warner Bros. era così fiduciosa nel
personaggio da aver messo in cantiere un film stand alone
interamente dedicato a lui. Il progetto venne tuttavia abbandonato
in seguito all’insuccesso
commerciale di Batman & Robin, che spinse lo studios a
non realizzare altri film dedicati ai due supereroi.
Chris O’Donnell: chi è sua
moglie
2. È sposato. Nel
1997 l’attore sposa Caroline Fentress, sorella di un suo grande
amico conosciuta qualche anno prima. Da quel momento i due non si
sono mai separati, dando vita ad una delle relazioni più durature
di Hollywood. Il segreto, secondo O’Donnell, è mantenere una netta
separazione tra vita privata e pubblica. L’attore ha anche
affermato di aver rinunciato ad alcuni ruoli in grandi film, poiché
questo lo avrebbero portato a stare lontano troppo a lungo dalla
famiglia. Negli anni, la coppia ha avuto un totale di cinque
figli.
Chris O’Donnell: età e
altezza
1. Chris O’Donnell è nato a
Winnetka, nell’Illinois, Stati Uniti, il 26 giugno 1970.
L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
Che si tratti di scelte azzeccate o
di nomi risultati a primo impatto decisamente improbabili, sono
diversi i registi che sono stati in grado di imprimere il loro
stile unico e personale ai film di supereroi, indipendentemente se
si trattasse di un film Marvel o DC.
ComicBookMovie ha stilato una lista dei 10 migliori cineasti
che si sono occupati della regia di un cinecomic:
Matthew Vaughn
Molti film di supereroi sono
arrivati sulla scrivania di Matthew
Vaughn nel corso degli anni, ma per il suo esordio nel
genere il regista scelse l’adattamento – a basso budget – di
Kick-Ass,
il fumetto ideato da Mark Millar e disegnato da John
Romita Jr., pubblicato dal
2008 al 2010 dalla Icon Comics (etichetta
della Marvel Comics).
Violento, divertente e a tratti
persino scioccante, il film spianò la strada a Vaughn e gli permise
di occuparsi di un altro adattamento cinematografico basato sui
fumetti, questa volta ancora più importante, ossia X-Men: L’inizio, uscito nel 2011 (un anno dopo
Kick-Ass). Primo capitolo della quadrilogia reboot
dedicata ai celebri mutanti, il film ha rilanciato il franchise ed
è stato particolarmente apprezzato per il modo in cui ha raccontato
il rapporto tra Magneto e Charles Xavier. Più tardi, Vaughn prese
in mano le redini di Kingsman,
basato sulla miniserie a fumetti “The Secret Service”, dando vita
ad un nuovo franchise di successo.
Taika Waititi
Il tono di Thor:
Ragnarok non è stato apprezzato da tutti, ma il
regista Taika Waititi ha dato al Dio del Tuono la
spinta narrativa di cui aveva bisogno, e probabilmente ha anche
salvato il franchise dopo gli scarsi apprezzamenti ottenuti dal
primi due film. Essenzialmente, Ragnarok
è una commedia d’azione che ha preparato il terreno per il
memorabile arco narrativo di Thor attraverso Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, con Waititi che, nel mezzo, ha dimostrato di
essere uno dei registi più talentuosi di Hollywood.
La grafica era sbalorditiva,
l’azione sublime e la colonna sonora davvero tosta; tutti questi
elementi si sono uniti e hanno funzionato perfettamente. Chissà
cosa avrà in serbo Waititi con Thor: Love
and Thunder, dal momento che il regista ha già
preannunciato che si tratterà di un film ancora più folle…
Jon Favreau
Iron
Man del 2008 è stato il capitolo iniziale del Marvel Cinematic Universe, e
nessuno avrebbe potuto immaginare come sarebbero andate le cose da
lì in avanti. I primi due film hanno spianato la strada a
The Avengers, che nel 2012 arrivò a conquistare 1,5
miliardi di dollari al botteghino, mentre il lavoro di Favreau ha
contribuito a cementare Tony Stark come uno dei personaggi dei
fumetti più famosi di tutti i tempi.
Anche se
Iron Man 2 era ben lungi dall’essere perfetto, il suo
precedessore rappresenta ancora oggi un pezzo speciale all’interno
del grande puzzle narrativo concepito dai Marvel Studios: non solo ci è stata raccontata
la storia delle origini di Iron Man, dando vita al MCU in grande stile, ma il film ha
anche contribuito a rilanciare la carriera di Robert Downey Jr.
Sam Raimi
Spider-Man
3 è considerato da molti un film “terribile”, ma ciò è
dovuto più a problemi di sceneggiatura che alla direzione di
Sam Raimi. L’azione nel terzo episodio è stata
come sempre spettacolare, ma è grazie al suo lavoro nei primi due
film della trilogia che un regista come Raimi non può mancare in
una classifica del genere.
Spider-Man del 2002 è stato il primo vero film
di supereroi e gli effetti speciali erano rivoluzionari per
l’epoca. Spider-Man 2 non è solo considerato uno dei
migliori film di supereroi di tutti i tempi, ma ha anche regalato
al grande schermo un indimenticabile villain, ossia il Dottor
Octopus. Proprio per questo, non vediamo l’ora di vedere cosa farà
Raimi con
Doctor Strange in the Multivers of Madness.
Zack Snyder
Zack Snyder è un
regista che ha sempre diviso, soprattutto in riferimento ai suoi
lavori basati su celebri fumetti (300 e Watchmen
su tutti). Anche se la Snyder Cut di Justice League arriverà soltanto il prossimo
anno, è innegabile quanta curiosità ci sia attorno al progetto e,
soprattutto, alla possibilità di poter finalmente vedere la
versione del film così com’era stato concepito dal regista.
Eppure, anche Batman v Superman: Dawn of Justice ha
dimostrato quanto amore Snyder nutra per i fumetti. Il film aveva
soltanto bisogno di una sceneggiatura forse meno raffazzonata e più
asciutta. Sono in molti a credere nel talento visionario del
regista, ed è proprio grazie al suo seguito che la Snyder Cut di
Justice League ha potuto finalmente vedere la
luce.
James Gunn
Guardiani della Galassia si è rivelato un film
migliore di quanto ci si aspettasse, affermandosi subito come uno
dei film più originali e divertenti del MUC. Inizialmente i fan non
riuscivano a capire come un’avventura con prostagonista un oscuro
gruppo di personaggi avrebbe potuto funzionare sullo schermo, ma
James
Gunn ha dimostrato che proprio quei personaggi
sarebbero potuti essere i protagonisti di una storia
incredibile.
Guardiani della Galassia Vol. 2 è arrivato al
cinema tre anni dopo il suo predecessore, rivelandosi in qualche
modo anche migliore, grazie soprattutto al personaggio di Baby
Groot (divenuto un fenomeno legittimo!) e alla conferma che
l’intera squadra fosse ormai amatissima dai fan. Dopo una breve
separazione dalla Disney, durante la quale si è dedicato alla
lavorazione di The Suicide
Squad per conto della Warner Bros., Gunn è tornato a
lavorare con la Disney e con la Marvel, iniziando a progettare
l’attesissimo Vol. 3 dedicato alle avventure di Star Lord & co.
Joss Whedon
Quando è stato rivelato che Joss
Whedon era stato scelto per dirigere il più grande
film di supereroi di tutti i tempi, non tutti erano convinti che
fosse l’uomo giusto al posto giusto. Certo, i suoi precedenti
lavori dimostravano il contrario, ma sarebbe davvero stato in grado
di far fronte alla fusione di tutti quei personaggi concepita per
di The Avengers e realizzare un buon film?
Il tempo ha dato ragione al regista,
e ancora oggi il film che per la prima volta ha riunito sul grande
schermo gli eroi più potenti della Terra, resta amatissimo dal
fandom.
Avengers: Age of Ultron è stato un buon sequel, ma
forse ha dovuto fare i conti con la miriade di personaggi presenti
al suo interno. È così che vogliamo ricordare Whedon, fingendo che
le riprese aggiuntive di
Justice League non siano mai avvenute…
Ryan Coogler
Le donne e i registi di colore non
hanno avuto molte opportunità per quanto riguarda i film di
supereroi. Le cose, però, sembrano destinato a cambiare, come già
avvenuto con Black
Panther, diretto da Ryan Coogler.
Il lavoro su quel film, che è
riuscito anche a conquistare 3 Oscar (su 7 candidature), è stato
straordinario, e siamo certi che l’annunciato Black
Panther 2 sarà altrettanto eccezionale. Il film di Coogler
è stato fonte d’ispirazione per un’intera comunità, dimostrandosi
una voce rivoluzionaria all’interno del genere.
Christopher Nolan
Nel 2005, Christopher Nolan ha fatto ciò che molti
avrebbero ritenuto impossibile dopo i film di Tim Burton: ha
realizzato un film realistico con protagonisti i supereroi. Questo
non vuol dire che Batman Begins non avesse alcuni degli elementi
inverosimili tipici del genere, ma la sua iterazione del Crociato
di Gotham era un uomo che potevamo credere che esistesse davvero
nel mondo reale.
Dopo
Batman Begings, Nolan ha realizzato uno dei più grandi
sequel di tutti i tempi (Il
cavaliere oscuro), prima di tornare qualche anno dopo
con Il cavaliere oscuro – Il ritorno per fare
ancora qualcosa che la maggior parte delle persone non si aspettava
di vedere: dare una conclusione alla storia del vigilante. La
trilogia di Nolan ha ridefinito il genere cinematografico legato ai
fumetti, e l’impronta del regista sarà qualcosa di cui sentiremo
ancora parlare negli anni a venire.
Anthony e Joe Russo
Captain America: Il primo vendicatore di Joe Johnston
è stato un vero spasso, e la notizia che il duo dietro film come
Io, tu e Dupree alla guida del sequel non lasciò i fan
entusiasti. Eppure, Anthony e Joe Russo hanno
dimostrato il loro valore realizzando un seguito incredibile, sia
in termini di azione che di narrazione.
I cineasti vennerò perciò
riconfermarti alla regia di Civil
War, un pezzo epico nella storia del MCU, che ha anche introdotto
Spider-Man nell’universo condiviso. Naturalmente, la loro più
grande sfida è stata Avengers:
Infinity War ed il sequel Avengers:Endgame. In poche parole, con quest’ultimo i
due fratelli hanno consegnato al mondo e a tutti i fan il miglior
film di supereroi di tutti i tempi, e anche il maggior incasso
nella storia del cinema. Ricco di momenti iconici, Endgame
si è confermato il culmine perfetto di storie durate oltre un
decennio.
Da oggi è disponibile il trailer
italiano di Respect, l’atteso biopic
dedicato all’indiscussa regina della musica soul Aretha
Franklin, interpretata dal premio Oscar Jennifer
Hudson(Dreamgirls).
Il film racconta la straordinaria
storia di una delle voci più incredibili di tutti i tempi:
dall’infanzia – quando cantava nel coro della chiesa di suo padre –
fino alla celebrità internazionale, non tralasciando le difficoltà
e le avversità personali.
Diretto dalla sudafricana
Liesl Tommy, già regista di diverse serie tv di
successo, Respect è inoltre interpretato dal Premio
Oscar Forest Whitaker (L’ultimo Re di
Scozia), il comico Marlon Wayans (Scary
Movie, Ghost Movie), l’attore e cantante
Tituss Burgess (Unbreakable Kimmy
Schmidt), la pluripremiata ai Tony Award Audra
McDonald (La Bella e la Bestia) e l’icona
della musica R&BMary J. Blige.
Respect arriverà nelle sale italiane
prossimamente distribuito da Eagle Pictures.
Arriva il 2 luglio
su RaiPlayDAFNE, il film di
Federico Bondi – una produzione Vivo
film con Rai Cinema – vincitore del
Premio Fipresci alla Berlinale
2019. Il film rientra nel progetto LA RAI CON
IL CINEMA ITALIANO – Otto film di Rai Cinema in esclusiva su
RaiPlay | #ilCinemaNonSiFerma.
Dafne (interpretatata
dall’esordiente Carolina Raspanti) ha trentacinque
anni, un lavoro che le piace, amici e colleghi che le vogliono
bene. Ha la sindrome di Down e vive insieme ai genitori, Luigi
(Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania
Casini). L’improvvisa scomparsa della madre manda in
frantumi gli equilibri familiari: Dafne è costretta ad affrontare
non solo il lutto ma anche a sostenere Luigi, sprofondato nella
depressione. Grazie all’affetto di chi le sta intorno, alla propria
determinazione e consapevolezza, Dafne trova la forza di reagire e
cerca invano di scuotere il padre. Fino a quando un giorno accade
qualcosa di inaspettato: intraprenderanno insieme un cammino in
montagna verso il paese natale di Maria, e, nel tentativo di
guardare avanti, scopriranno molto l’uno dell’altra.
“Qualche anno fa – racconta
il regista Federico Bondi – vidi alla fermata
dell’autobus un padre anziano e una figlia con la sindrome di Down
che si tenevano per mano. Fermi, in piedi, tra il via vai di
macchine e passanti mi apparvero come degli eroi, due
sopravvissuti. DAFNE nasce da questa immagine-emozione, la
scintilla che mi ha spinto ad approfondire. Sono entrato con
curiosità in un mondo che non conoscevo, finché ho avuto la fortuna
di incontrare Carolina Raspanti, con cui è nata un’amicizia
fondamentale non solo per il film ma anche per la mia
vita.
Sul set, la sua presenza si è
rivelata un esempio per tutti: Carolina non subisce la propria
diversità ma la accoglie, ci dialoga, vive la sua condizione con
matura serenità. In un mondo che “obbliga” all’efficienza e
all’illusorio superamento della sofferenza (esiste ormai anche la
pillola per il lutto!), Carolina/Dafne ci ricorda di accettare, nei
suoi limiti, la condizione in cui ci troviamo e di viverla
pienamente.
La scomparsa improvvisa della
madre segna un punto di non ritorno nella vita della ragazza, che
ora deve affrontare non solo i suoi problemi ma anche quelli del
padre. A partire dalla complementarietà dei loro bisogni, in un
momento così drammatico e doloroso, la parabola del loro rapporto
offre un’opportunità per entrambi: DAFNE è la storia di
una “ripresa”, come ottimismo e volontà di superamento.
Un invito, almeno negli intenti,
ad abbandonare l’atteggiamento rigido del pregiudizio e sentimenti
come la paura, a volte persino l’orrore o più spesso la compassione
davanti al “diverso”, grazie all’ironia (la forza più evidente del
carattere di Carolina, dotata di un umorismo spiazzante e
imprevedibile) e, contemporaneamente, all’estrema serietà di cui la
ragazza si fa portavoce: per lei la vita è una lotta da affrontare
a viso aperto!
Con una commistione di generi, e
senza trasformare la disabilità in tema d’intrattenimento,
DAFNE è una commedia drammatica o un dramma in chiave di
commedia: una dramedy dove si può ridere e piangere allo stesso
tempo, mi auguro.
Oggi in Italia sono quasi
quarantamila le persone con la sindrome di Down. Non è una
malattia, è una condizione genetica che accompagna per tutta la
vita le persone nate con un cromosoma in più. Tuttavia, non esiste
una persona Down uguale a un’altra, proprio come non c’è una
persona normodotata uguale a un’altra. Carolina è Dafne. La
“realtà” è stata l’ispirazione e il metodo mentre scrivevo e mentre
giravo. Non è stata Carolina ad entrare nel film (non ha mai letto
una sola pagina della sceneggiatura), è stato il film a piegarsi a
lei. Potevo permettermi di “tradire” il testo originario ma non la
fiducia di Carolina, che esigeva rigore, rispetto,
ascolto.
Tutti stimoli per tentare di
restituire dignità alla sua storia, al suo sguardo e a quella
stretta di mano alla fermata dell’autobus.
Prodotto da Marta
Donzelli e Gregorio Paonessa, DAFNE è una
produzione Vivo film con Rai
Cinema, con il contributo di MiBAC – Direzione
Generale Cinema, realizzato nel Programma Sensi
Contemporanei – Toscana per il Cinema, con il sostegno di
Regione Lazio e Roma Lazio Film
Commission, con il supporto di Unicoop
Firenze e Coop Alleanza 3.0, con il
patrocinio di AIPD – Associazione Italiana Persone
Down e Comitato Siblings Onlus – Fratelli e
sorelle di persone con disabilità.
Come è stato già messo in chiaro dal
primo teaser trailer di Justice League Snyder Cut diffuso via
Instagram da Jason Momoa, Darkseid sarà presente
nella prossima versione del film che vedremo su HBO Max e saranno
ripristinati così i progetti originali del regista per il
personaggio. Ma cosa sappiamo davvero sul personaggio e su come
verrà raccontato in Justice League Snyder Cut?
Ecco qualche chiarimento:
Confermata la presenza
Il punto di partenza è
certamente il fatto che siamo sicuri che il personaggio comparirà
nel film. Darkseid sarà un personaggio di vitale
importanza per la storia, sarà legato a Steppenwolf e sicuramente
si confronterà con gli eroi protagonisti. Immaginiamo che, anche se
forse potrebbe essere Superman a sconfiggerlo, ci sia una qualche
forma di relazione antica tra lui e Diana, forse semplicemente
perché entrambi sono creature che vengono dal passato.
La storia originale
L’uscita del teaser ci ha
permesso di scoprire quale fosse la storia originale in cui era
coinvolto Darkseid. Un utente di Twitter ha tradotto il murales del
Tempio delle Amazzoni (visto proprio nel trailer) che racconta la
battaglia della prima invasione di Steppenwolf, a cui ha preso
parte anche Darkseid.
La
traduzione dell’utente confermerebbe quanto già trapelato in un
vecchio report del 2018: nella versione originale, Zeus manda suo
figlio Ares a combattere contro Darkseid. Il villain riesce a
sopravvivere alla battaglia, nonostante ne esca gravemente ferito:
per questo motivo, è costretto a ritirarsi e a lasciare le tre
Scatole Madre agli umani, agli atlantidei e alle amazzoni.
L’interprete di Darkseid
Ray Porter ha
interpretato Darkseid nelle riprese di Justice League, ma è stato
tagliato dalla versione cinematografica.
Adesso che tornerà al cinema, Porter avrà la possibilità di
comparire, ed è ovviamente molto felice di questo. “È
davvero bello. È davvero bello”, ha dichiarato Ray
Porter. “Voglio dire… Gal Gadot sembra terrorizzata, è
così bella. Per me è incredibile che in soli 34 secondi Zack Snyder
possa mettere più suspense e presagio di quante persone riescano a
fare in un intero film. Guardandolo da persona esterna, che non
pensa al fatto di essere nel film, è davvero sorprendente. Sono
solo 34 secondi, ma è enorme… è davvero eccitante.”
Parlando invece della possibilità
che i fan avranno di vedere finalmente Darkseid nel film, Porter ha
aggiunto: “È passato molto tempo, è stato come un viaggio fatto
di alti e bassi. Alla notizia mi sono emozionato… davvero. Dovrei
essere abituato a cose del genere, dal momento che è tanto tempo
che sono in questo ambiente, ma ogni volta mi viene da reagire
così. È stato molto eccitante lavorare al film.”
La relazione con Thanos
Forse non tutti sanno che,
nei fumetti, Thanos, il grande villain del Marvel Cinematic Universe, è nato
dall’ispirazione del personaggio di Darkseid. Quindi, sebbene ormai
il villain Marvel sia più famoso, è a tutti
gli effetti una deriva di Darkseid nel materiale
originale. Ray Porter ha parlato proprio del
debutto del personaggio di Thanos nel MCU e del fatto che il suo Darkseid
non abbia ricevuto la stessa gloria e la medesima attenzione.
“È stata un po’ una seccatura
che ci fosse un personaggio come Thanos nei film sui Vendicatori e
che in Justice League le cose siano andate diversamente… è vero,
c’era Steppenwolf, ma non è la stessa cosa. O almeno, non credo.
C’è stato un incredibile lavoro per quanto riguarda il film. Ma ad
ogni modo non sono arrabbiato per come le cose sono andate a
finire.”
Relazione con Steppenwolf
Steppenwolf è il villain di
Justice League, così come lo abbiamo visto al
cinema, tuttavia sappiamo che il personaggio, nei fumetti è il
nipote di Darkseid. Questa parentela, che nel film doveva essere
fedele ai fumetti, è andata persa. Ora che i personaggi saranno
ripristinati nella storia, ci si potrebbe trovare di fronte ad una
fedele rappresentazione di questa relazione di parentela.
All’epoca dell’uscita di Justice League, prima
che Snyder perdesse il controllo del film, ecco cosa si diceva del
rapporto trai due:
“Lo zio del più grande cattivo
dell’universo, Darkseid, e membro della sua squadra scelta,
Steppenwolf, è sopravvissuto alla battaglia contro Doomsday. Questo
dovrebbe chiarire la grandezza del suo potere. Con la sua forza e
la sua semi immortalità, è anche un esperto tattico e capace di
maneggiare un’ascia in grado di tagliare qualsiasi cosa.
Il ruolo principale di
Steppenwolf è quello di leader dei parademoni, l’esercito che cerca
la distruzione nel nome di Darkseid. La sua missione principale è
quella di servire suo nipote e il suo status di cattivo principale
di Justice League suggerisce la grandezza della minaccia che corre
la Terra, così come l’inevitabile apparizione di Darkseid.
L’attore irlandese Ciaran Hinds
interpreta il ruolo di Steppenwolf nel film, tramite la tecnica
della motion capture. Secondo l’attore, nel film, Steppenwolf è
vecchio, stanco, e cerca disperatamente di uscire dal servizio per
suo nipote.”
Darkseid in New Gods
Sappiamo che, a tempo
debito, la Warner Bros porterà al cinema un film sui New Gods,
diretto da Ava Duvernay. Il film
vedrà il coinvolgimento di Darkseid, e lo sappiamo da tempo,
almeno fino ad eventuale smentita. Sappiamo che la Duvernay ha
“grande stima” del villain, tanto che in una recente dichiarazione
ha detto: “Perfino con tutte e sei le Gemme dell’Infinito,
Darkseid sconfiggerebbe il Titano Pazzo.” L’intervento
continua con la dichiarazione che i Titani furono infatti uccisi
dai Nuovi Dei, di cui Darkseid fa parte.
Questo potrebbe essere un indizio
relativo anche allo sviluppo di un nuovo DCEU, del quale sapremo di
più sicuramente dopo il
FanDome DC di fine luglio.
I registi hanno rivelato che una
volta, sul set di Civil
War, il giovane Holland ammise di non aver mai visto i
film della saga di Star
Wars. “Eravamo sconvolti”, ha dichiarato
Joe Russo. “Adoriamo Tom, ma bisogna essere
onesti: quando lo conosci, ti rendi conto che è un ragazzo giovane…
davvero molto giovane. Un film come L’Impero Colpisce Ancora ha il
doppio dei suoi anni. Da quel momento abbiamo deciso di fargli
investire un po’ del suo tempo libero nella visione di vecchi film.
Da qui è nata l’idea di Pizza Film School. Tom avrebbe dovuto
frequentare la Pizza Film School!”
Pizza Film School è
un’iniziativa lanciata dai Russo lo scorso maggio via Instagram, con
l’obiettivo di parlare di cinema e dispensare consigli alle
generazioni più giovani. A proposito della “mancanza” di Holland,
Anthony Russo ha aggiunto: “Devo confessarlo:
la verità è che mi sono emozionato quando Tom ha confessato di non
aver mai visto un film di Star
Wars, perché era qualcosa di totalmente inaspettato, qualcosa
di nuovo. Ricordo di aver pensato: ‘È fantastico!’. Tom è un
ragazzo di cui ammiriamo e apprezziamo davvero la sensibilità. Era
come se potessimo attingere da quella sensibilità.”
Peter Parker è un grande fan di
Star Wars, ma Tom Holland non aveva mai visto un film della
saga
Deve essere una
situazione decisamente singolare presentarsi a qualcuno che non ha
mai visto Star
Wars. È inoltre davvero curioso il fatto che Holland non
abbia mai visto un film della saga, dal momento che proprio in
Spider-Man: Homecoming viene stabilito che Peter è un
grande fan della saga. A quanto pare, però, i Russo hanno aiutato
Holland e contribuito alla sua “educazione” educazione
cinematografica…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e
per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi
del MCU.
Elisabeth Moss, star de L’uomo
invisibile, crede che la realizzazione di un
potenziale sequel dipenderà esclusivamente dal supporto dei fan. Il
film, diretto da Leigh Whannell (noto per le saghe di Saw e di
Insidious), è stato un incredibile successo tanto di
critica quanto di pubblico, diventando il film più visto del 2020
prima che i cinema venissero ufficialmente chiusi a causa della
pandemia di Covid-19.
Sfortunatamente, la corsa al box
office del film si è conclusa dopo sole quattro settimane, prima
che lo stesso venisse poi reso disponibile, per il noleggio, sulle
principale piattaforme di streaming. Il successo del film, che ha
ufficialmente rilanciato i famosi mostri della Universal sul grande
schermo (in cantiere ci sarebbero anche un nuovo film su
Dracula e una nuova iterazione di
Wolfman con
Ryan Gosling), ha spinto molti a chiedersi se un eventuale
sequel potrebbe vedere la luce.
A parlare della questione è stata
proprio Elisabeth Moss in una recente intervista con
Bloody Disgusting, rendendo chiaro un concetto in cui crede
fermamente: un possibile sequel dipenderà esclusivamente dai fan.
Alle pagine della noto sito, Moss ha dichiarato: “Guarda, se la
gente lo vuole… è una parte importante di ciò di cui abbiamo
bisogno per farlo. Quindi, dì la fuori che lo vuoi e ti
aiuterò!”
Gran parte del successo de L’uomo
invisibile è stato dovuto al modo in cui Leigh Whannell, autore anche della
sceneggiatura del film, è riuscito a riadattare il celebre romanzo
di H. G. Wells in chiave moderna, concependo una
storia dal forte impatto emotivo, carica di tensione, che parlasse
di un problema attualissimo: la violenza domestica e lo stalking.
Vedremo se la Universal Pictures e la Blumhouse Productions decideranno di puntare ancora
sulla storia e sul futuro di Cecilia, il bellissimo personaggio
interpretato da Moss nel film.
Cresciuta sin da bambina a stretto
contatto con il cinema, Willa Holland ha iniziato
a recitare sin da giovanissima, distinguendosi in alcuni film di
buon successo. La vera popolarità le viene però donata dalle sue
interpretazioni per la televisione, dove ricopre apprezzati ruoli
in celebri serie televisive. Carismatica e versatile, l’attrice ha
così dimostrato di possedere tutte le qualità giuste per potersi
affermare all’interno dell’industria.
Ecco 10 cose che non sai di
Willa Holland.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Willa Holland: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con un piccolo
ruolo nel film Ordinary Madness (2001), per poi recitare
in titoli come Garden Party (2008), con VinessaShaw, Middle of Nowhere (2008), con
Susan
Sarandon, Genova – Un luogo per ricominciare
(2008), con Colin
Firth, Chasing 3000 (2010) e Legion
(2010), con Paul
Bettany e Dennis
Quaid. Negli ultimi anni ha invece preso parte ai film
Straw Dogs (2011), con James
Marsden e Tiger Eyes (2012), di cui è
protagonista.
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Dal 2006 al 2007 l’attrice ottiene popolarità
grazie al ruolo di Kaitlin Cooper nella celebre serie The
O.C., per poi recitare in alcuni episodi di Gossip
Girl (2008-2012), con Blake
Lively, nel ruolo di Agnes Andrews. Dal 2012 ricopre
il ruolo che l’ha resa celebre, quello di Thea Queen nella serie
Arrow, con Stephen
Amell. Riprenderà il ruolo anche per apparire in
alcuni episodi di The Flash
(2015-2016), con Grant
Gustin.
8. È una doppiatrice di
videogiochi. Al di fuori del mondo del cinema, l’attrice è
nota agli appassionati di videogiochi per aver prestato in più
occasioni la propria voce al personaggio di Aqua nella versione
inglese della saga di Kingdom Hearts. I titoli in cui la
si può ritrovare sono Kingdom Hearts Birth by Sleep
(2010), Kingdom Heart 3D: Dream Drop Distaance (2012),
Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX (2014), Kingdom Hearts HD
2.8 Final Chapter Prologue (2016) e Kingdom Hearts
III (2019).
Willa Holland è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 1,6 milioni di persone.
All’interno di questo è solita condividere principalmente immagini
legate alla sua quotidianità, con momenti di svago o di attività da
lei svolte. Non mancano anche poi sue curiosità personali e
immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete.
Particolare attenzione è rivolta anche al suo cagnolino, che
l’attrice fotografa spesso e porta sempre con sé.
Willa Holland e Tom Holland
6. Non è la sorella del
noto attore. Benché il cognome sia lo stesso, non vi è
alcun rapporto di parentela tra l’attrice e Tom
Holland, interprete di Spider-Man per il Marvel Cinematic Universe.
L’attrice è infatti figlia di Keith Holland, direttore della
fotografia e di Darnell Gregorio-De Palma, attrice. La madre si è
in seguito risposata con il regista e sceneggiatore Brian
De Palma, che è divenuto il padre adottivo della
Holland.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Willa Holland in Arrow
5. Ha ottenuto il ruolo per
alcune sue qualità particolari. Nella serie
Arrow, facente parte dell’Arrowverse, l’attrice
ricopre il ruolo di Thea Queen, sorella del personaggio
protagonista. Al momento del provino, l’attrice ottenne da subito
l’attenzione dello showrunner, il quale rimase colpito dalla
dualità nella personalità dell’attrice, capace di lasciar
intravedere un’oscurità interiore oltre la sua esuberanza
giovanile.
4. Ha ripreso il proprio
ruolo per l’ultima stagione. Dopo essere stata parte del
cast principale dalla prima alla sesta stagione, l’attrice ha poi
ricoperto il ruolo di guest star per la settima stagione,
comparendo solo in alcuni episodi. In vista della stagione
conclusiva, l’ottava, la Holland ha però ripreso il ruolo in modo
più continuo. Per lei era infatti importante poter partecipare
attivamente alla conclusione della serie, essendo il suo anche uno
dei personaggi più amati dagli spettatori.
Willa Holland in The O.C.
3. Ha interpretato il
personaggio precedentemente ricoperto da un’altra attrice.
Nel 2006 la Holland diventa popolare grazie al ruolo di Kaitlin
Cooper in The O.C. Questi appare sin nella prima stagione,
ma ha qui il volto di Shailene Woodley, attrice
divenuta nota anni dopo grazie alla saga di Divergent. Al
termine della stagione, il personaggio viene allontanato per poi
tornare nella terza interpretato dalla Holland. Questa avrebbe
ricoperto il ruolo fino alla quarta e ultima stagione.
Willa Holland in Gossip Girl
2. Ha recitato nella nota
serie. Nel 2008 l’attrice interpreta il personaggio di
Agnes Andrews a partire dalla seconda stagione di Gossip
Girl, più precisamente dall’episodio intitolato
Pret-a-Poor-J. Il suo ruolo è quello di una modella
sedicenne che stringe amicizia con una delle protagoniste, pur
finendo poi in litigio. Apparsa in un totale di 5 episodi, la sua
ultima comparsa risale all’episodio The Empire Strikes
Jack, sedicesimo della terza stagione.
Willa Holland: età e altezza
1. Willa Holland è nata a
Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 18 giugno
1991. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.
Sappiamo tutti quanto James
Gunn sia attivo sui social: il regista di Guardiani della Galassia e
dell’attesissimo The Suicide
Squad, infatti, non perde mai occasione per rispondere ai
suoi fan e svelare, attraverso i suoi profili ufficiali, dettagli
inediti a proposito della lavorazione dei suoi film.
Proprio di recente, il regista e
sceneggiatore ha rivelato via
Twitter che durante la produzione del primo film dedicato ai
Guardiani
della Galassia, la Disney gli chiese di eliminare
dallo script del film una battuta che, in maniera ovviamente
scherzosa, faceva riferimento all’uccisione di John Stamos, attore
statunitense noto per le serie Gli amici di papà e
E.R. – Medici in prima linea.
Su Twitter, il regista ha scritto:
“Mi piace creare un’atmosfera in cui ascolto e considero ogni
voce che mi circonda. Per questo motivo, considero veramente gli
appunti dello studio. Provo sempre a mettere in pratica gli
appunti, a prescindere dalla mia reazione iniziale, per vedere se
potrebbero davvero funzionare. Se non mi piacciono, li tolgo. Forse
perché sono fortunato o forse è grazie alla mia apertura, e i
produttori sanno che si considera razionalmente tutto questo, dopo
aver realizzato cinque film non mi è mai stato detto nemmeno una
volta da uno studio che dovevo aggiungere qualcosa o tagliere
qualcosa.”
Il regista ha poi rivelato qual è
stata la battuta che gli è stato chiesto di eliminare dal primo
film dedicato ai Guardiani
della Galassia: “(Nel film) Quill: vengo da un
pianeta di criminali… Billy the Kid, Bonnie & Clyde, John Stamos.
Drax: Sembra un posto che mi piacerebbe visitare. Quill: Forte.
(Battuta tagliata) Drax: E uccidere molte persone lì“.
Come spiegato dallo stesso Gunn,
durante la sua carriera gli è stato chiesto di tagliare qualcosa
dalle sceneggiature dei suoi film soltanto due volte: una volta è
accaduto, appunto, con Guardiani della Galassia; una
seconda volta, invece, è accaduto con Slither, il
suo esordio dietro la macchina da presa, datato 2006.
Le riprese di Guardiani della
Galassia Vol. 3 dovrebbero partire a Febbraio 2021
Mentre la data di uscita del suo
nuovo attesissimo film, Tenet,
continua a cambiare di giorno in giorno, veniamo a conoscenza di un
curioso aneddoto relativo a Christopher Nolan e al suo modo di lavorare
sul set dei suoi film. L’aneddoto in questione è stato rivelato da
Anne Hathaway, che con il regista ha lavorato
ben due volte: per Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) e per Interstellar (2014).
L’attrice premio Oscar ha
partecipato ad una reunion de Les misérables, il film di Tom Hooper del 2012
che le ha fatto vincere l’ambita statuetta come migliore attrice
non protagonista. Parte della reunion, a cui l’attrice ha
partecipato insieme all’amico e collega Hugh Jackman, è stata trascritta da Variety: durante la
conversazione, l’attrice ha parlato con Jackman (che con Nolan
aveva lavorato per The Prestige del 2006) del clima che si
respira sul set di un film del regista britannico.
Hugh Jackman ha
spiegato: “Ci sono due registi con cui ho lavorato che non
voglio cellulari sul set: Darren Aronofsky e Denis Villeneuve.
Entrambi per lo stesso motivo: si tratta di intenzionalità; tutti e
due considerano lo spazio sacro. Se hai un cellulare, ciò dissiperà
l’energia”. A quel punto Anne Hathaway ha dichiarato: “Non vorrei
contraddirti, ma hai lavorato con tre registi che non vogliono
cellulari: c’è anche Christopher Nolan.”
Anne Hathaway su Christopher Nolan:
“Realizza film incredibili, ambiziosi sia da un punto di vista
tecnico che emotivo.”
L’attrice ha così aggiunto:
“Chris non permette neanche l’utilizzo di sedie. Ho lavorato
con lui due volte. Non vuole che sul set ci siano sedie. Il motivo
è che se ci sono sedie, automaticamente le persone si siederanno.
Se si siedono, significa che non stanno lavorando. Chris realizza
dei film incredibili, che sono ambiziosi sia da un punto di vista
tecnico che emotivo. Riesce sempre ad arrivare alla fine delle
riprese senza mai sforare il budget e senza essere mai in ritardo.
Credo che abbia qualcosa a che fare con l’assenza di sedie sul
set…”
Hathaway ha poi spiegato che Nolan è
uno dei suoi registi preferiti, dichiarando: “L’intero
approccio cinematografico di Chris è uno dei miei preferiti. Lo ha
ridotto ad una sintesi, nonostante i suoi film sia così ricchi…
colossali. È una combinazione tra l’essere ispirati e l’essere
pienamente convinti di ciò che stai facendo.”
Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice
League, ha pubblicamente ritrattato le sue precedenti
lodi nei confronti di Joss
Whedon, regista incaricato dalla Warner Bros. di
occuparsi delle riprese aggiuntive del film. Zack Snyder
aveva grandi progetti per Justice
League, ma purtroppo una tragedia familiare lo costrinse
ad abbandonare il progetto nel bel mezzo della produzione.
A completare il film venne chiamato
Joss
Whedon, nei confronti dei quali si nutrivano
tantissime speranze, vista e considerata la sua precedente
esperienza con i supereroi (è stato, infatti, il regista di
The Avengers e di Avengers:
Age of Ultron). Tuttavia, Whedon finì per cambiare gran
parte di ciò che Snyder aveva inizialmente pianificato per Justice
League, rimuovendo interi personaggi e aggiungendo più
umorismo alla storia: il risultato finale è stato un film che
rifletteva a malapena lo spirito del progetto così com’era stato
concepito da Snyder.
I fan del DCEU erano molto
insoddisfatti per via di tutti i cambiamenti apportati da Whedon,
cosa ha portato alla nascita di un vero e proprio movimento che,
attraverso i social, ha chiesto a gran voce l’uscita della versione
di Justice
League realizzata da Zack Snyder (la
famosa campagna #ReleaseTheSnyderCut). Dopo molto
tempo, il sogno dei fan di Snyder è finalmente diventato realtà,
dal momento che il mese scorso è stato ufficializzato che la
Snyder Cut di
Justice
League arriverà ufficialmente su HBO Max nella prima
metà del 2021.
Ray Fisher, uno dei maggiori
sostenitori della Snyder Cut di Justice League
L’intero cast del film ha risposto
positivamente alla notizia, ma Ray Fisher – che nel film ha interpretato il
ruolo di Cyborg – ha avuto forse la reazione più emotiva ed
entusiasta. L’attore è sempre stato uno dei maggiori sostenitori
della Snyder
Cut, nonché uno dei primi personaggi famosi a sposare la
campagna relativa alla sua release. È palese, dunque, che Fisher
preferisca la Snyder Cut alla
versione cinematografica di Whedon, come confermato anche dal suo
ultimo post condiviso attraverso i suoi profili social… post che
non lascia il minimo spazio all’immaginazione.
L’attore, infatti, ha ricondiviso un
video in cui è possibile vederlo al Comic-Con di San Diego mentre
elogia il regista Joss
Whedon, dichiarando: “Zack ha scelto una brave
persona che ha preso le redini del progetto, ha sistemato tutto e
ha finito il lavoro al posto suo”. Nella didascalia che ha
accompagnato il post, Fisher ha però scritto: “Vorrei prendermi
un momento per ritrattare con convinzione ogni singola parte di
questa mia affermazione”. Potete vedere il video cliccando
sull’immagine di seguito.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Sebbene i film della trilogia
prequel abbiamo comunque avuto (e continuano ancora oggi ad avere)
la loro giusta dose di sostenitori, un certo stigma, essenzialmente
negativo, è stato attaccato a quei film per lungo tempo:
principalmente, i puristi di Star
Wars non hanno mai accettato determinate scelte
narrative operate da Lucas, incluso l’utilizzo di alcune tecniche
di produzione cinematografica; per anni i detrattori della trilogia
prequel hanno sempre sostenuto che quei film erano molto lontani,
sia da un punto di vista narrativo che da un punto di vista visivo,
dalla trilogia originale.
Nei decenni successivi al suo
debutto, la trilogia prequel è stata rivalutata, con diversi fan
che si sono ricreduti e che sono riusciti ad apprezzare
maggiormente ciò che quei film hanno portato alla saga e ciò che
Lucas stava cercando di ottenere attraverso la loro realizzazione.
Uno dei più grandi sostenitori della trilogia prequel di Star
Wars è senza dubbio Rian Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, l’episodio forse più criticato della trilogia
sequel della celebre saga.
Via
Twitter, Johnson è tornato a parlare del perché è così
appassionato dei tre episodi che costituiscono la trilogia prequel.
“Lucas ha realizzato uno splendido
film di 7 ore per bambini, su come il diritto e la paura della
perdita trasformino le brave persone in fascisti, e lo ha fatto
mentre si trovava alla guida di quasi ogni cambiamento tecnico
avvenuto nel cinema moderno degli ultimi 30 anni.”, ha scritto
Johnson sul suo profilo ufficiale.
Come i prequel di Star Wars hanno
rivoluzionato Hollywood
Al pari di quanto avevano già fatto
i film della trilogia originale, anche i prequel di Star
Wars sono passati alla storia per aver rivoluzionato
l’industria hollywoodiana degli effetti visivi. Il tanto
amato/odiato personaggio di Jar Jar Binks, ad esempio, è stato il
primo personaggio ad essere realizzato totalmente attraverso
l’impiego della CGI, mentre L’attacco dei cloni è stato il primo film ad essere
girato interamente in digitale. Entrambi questi aspetti hanno
rappresentato dei passi fondamentali nel cambiamento dell’industria
dell’audiovisivo: ancora una volta la saga di Lucas si è imposta
come assoluto precursore nelle evoluzioni che di lì a pochi anni si
sarebbero susseguite con intensità sempre maggiore.
Ricordiamo che, dopo Gli
Ultimi Jedi,Rian Johnson è stato incaricato dalla
Lucasfilm di scrivere una nuova trilogia di Star
Wars, sulla quale però non ci sono ancora dettagli
confermati. A quanto pare il progetto, che dovrebbe raccontare di
una nuova mitologia (con nuove storie e nuovi personaggi
completamente slegati dalla saga degli Skywalker), è ancora nelle
prime fasi di sviluppo.
La notizia che Michael Keaton, star di Batman (1989)
e Batman – Il ritorno (1992), sarebbe in trattative per
riprendere il ruolo del Crociato di Gotham in The
Flash, ha colto tutti di sorpresa. Secondo le prime
indiscrezioni, il Batman di Keaton dovrebbe avere un ruolo
ricorrente nel DCEU: dovremmo scoprire cosa ha fatto la sua
iterazione del Cavaliere Oscuro nel corso degli ultimi 30 anni, con
lo stesso che dovrebbe servire da mentore per nuovi personaggi che
verranno introdotti nell’universo condiviso, come ad esempio
Batgirl.
Adesso, però, un nuovo rumor
condiviso da Jeremy Conrad (via CBR)
suggerisce che, qualora le trattative fra Keaton e la Warner Bros.
non dovessero andare a buon fine, lo studio spera di poter riavere
nei panni di Batman il premio Oscar Christian Bale, che ha interpretato il
personaggio nella trilogia de Il Cavaliere Oscuro diretta da
Christopher Nolan. Parallelamente, la fonte sottolinea che lo
studio non sarebbe interessato ad un eventuale ritorno
di Ben
Affleck, che ha invece interpretato l’Uomo Pipistrello
in Batman v Superman: Dawn of Justice e in
Justice
League, entrambi diretti da Zack Snyder.
Per adesso si tratta di un puro e
semplice rumor, ed è molto difficile che Bale accetti di tornare
nei panni dell’iconico personaggio DC: in più di un’occasione,
infatti, l’attore ha spiegato che sarebbe stato disposto a tornare
nei panni di Batman soltanto in un progetto guidato nuovamente da
Nolan. Nonostante il suo annunciato ruolo nel cinecomic MarvelThor: Love
and Thunder (che, indipendentemente da qualsiasi
intenzione, potrebbe materialmente impedirgli di prendere parte a
The
Flash), sembra che Bale non sia più interessato a prendere
parte a determinati franchise o, comunque, a portare avanti ancora
a lungo l’eredità del vigilante.
Proveniente da una famiglia di
artisti, come i suoi fratelli anche
JosephFiennes ha inseguito
la sua passione per il cinema, affermandosi grazie ad alcuni
acclamati e premiati film. L’attore si è negli anni distinto come
interprete di grande livello, dimostrando carisma e versatilità
attraverso una serie di ruoli che ne mettevano in luce le qualità.
Nell’ultimo periodo si è dedicato prevalentemente alla televisione,
dove ha continuato ad apparire in note serie.
Ecco 10 cose che non sai di
Joseph Fiennes.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Joseph Fiennes: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1996 con
Io ballo sola, con Liv
Tyler, per poi distinguersi in film come
Elizabeth (1998), con Cate
Blanchett, Shakespeare in Love (1998), con
Gwyneth
Paltrow, e Il nemico alle porte (2001). Ha
poi continuato a recitare per il grande schermo con titoli come
Luther – Genio, ribelle, liberatore (2003), Il
mercante di Venezia (2004), con Al
Pacino, Correndo con le forbici in mano
(2006), Il colore della libertà (2007), Il barone
rosso (2008), Controcorrente (2009), Hercules: il
guerriero (2014), con Dwayne
Johnson, e Risorto (2016), con Tom
Felton.
9. Ha preso parte a celebri
serie TV. A partire dal 2009 Fiennes inizia a dedicarsi
prevalentemente alla televisione, recitando fino al 2010 nella
serie FlashForward, con Dominic
Monaghan. È poi Merlino in Camelot (2011),
con Jamie Campbell
Bower, e Monsignor Timothy Howard nella seconda
stagione di American Horror Story (2012-2013), con
Sarah
Paulson. Dal 2017 l’attore ricopre il ruolo di Fred
Waterford in The Handmaid’s
Tale, con Elisabeth
Moss.
8. Ha ricevuto importanti
riconoscimenti. Grazie alla serie The Handmaid’s Tale, l’attore ha
ricevuto nel 2018 la sua prima nomination come miglior attore non
protagonista ai prestigiosi premi Emmy. Fiennes vanta però anche
nomination ai Bafta Awards e ai SAG Awards come miglior attore
protagonista per Shakespeare in Love, film che contribuì a
renderlo una star all’interno dell’industria di Hollywood.
Joseph Fiennes non è su
Instagram
7. Non possiede un account
personale. L’attore ha dichiarato di non essere presente
sul social network Instagram, preferendo da sempre evitare
l’esposizione a cui tali piattaforme inevitabilmente costringono.
Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page dedicate all’attrice,
la più seguita delle quali vanta oltre 11.7 mila follower, dove
vengono quotidianamente pubblicati aggiornamenti sui suoi progetti
imminenti o futuri, come anche alcune sue foto recenti.
Joseph Fiennes: chi è sua
moglie
6. È sposato.
Nell’agosto del 2009 l’attore annuncia le sue nozze con la modella
svizzero-iberica Maria Dolores Dieguez. I due decidono di dar luogo
all’evento a Barga, piccolo comune italiano in provincia di Lucca,
in Toscana. Benché da quel momento la coppia abbia cercato di
essere il più riservata possibile circa la propria vita
sentimentale, non hanno mancato di annunciare la nascita delle due
figlie, rispettivamente nel 2010 e nel 2011.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Joseph Fiennes e Ralph Fiennes
5. È il fratello del noto
attore. Come il cognome può suggerire, Joseph è il
fratello minore di Ralph
Fiennes, celebre attore noto in particolare per il
ruolo di Lord Voldemort nella saga cinematografica di Harry
Potter. Nella loro carriera i due non hanno mai avuto
occasione di recitare insieme, ma non hanno mai mancato di
sostenersi a vicenda, dando prova del grande legame che li lega
tanto a livello famigliare quanto professionale.
Joseph Fiennes in American Horror
Story
4. Ha avuto un ruolo nella
celebre serie antologica. Nel 2012 l’attore viene scelto
per far parte della seconda stagione di American Horror
Story, intitolata Asylum. Qui egli è l’ambizioso e
corrotto Monsignor Timothy Howard, uno degli antagonisti principali
della stagione. Benché gli attori della serie siano soliti rimanere
legati ad essa, interpretando ruoli sempre nuovi di stagione in
stagione, per Fienne quella di Asylum è l’unica
partecipazione svolta per AHS.
Joseph Fiennes in Shakespeare in
Love
3. Ha interpretato William
Shakespeare.Shakespeare in Love è il film che ha
consacrato la carriera dell’attore. Qui egli interpreta il
drammaturgo William Shakespeare, il quale si trova in piena crisi
creativa durante la scrittura di quello che sarà poi il Romeo &
Giulietta. L’attore fu da sempre la prima scelta per il ruolo
del protagonista, anche se all’epoca aveva ancora pochi titoli al
suo attivo.
2. Dovette partecipare a
delle riprese aggiuntive. Una proiezione di prova del film
riportò una serie di pareri contrastanti circa il finale. La
produzione decise così di richiamare gli attori per delle riprese
aggiuntive, volte a migliorare le ultime scene e aggiungere
elementi in più a queste. Per poter essere nuovamente presente sul
set, l’attore fu costretto ad interrompere la sua partecipazione ad
uno spettacolo teatrale in cui stava recitando in quel periodo.
Joseph Fiennes: età e altezza
1. Joseph Fiennes è nato a
Salisbury, in Inghilterra, il 27 maggio 1970. L’attore è
alto complessivamente 183 centimetri.
L’attrice Alexis
Bledel è riuscita negli anni ad affermarsi come uno dei
nomi di punta dell’attuale panorama televisivo. Grazie alla sua
partecipazione ad alcune note serie ha imposto il proprio nome e il
proprio talento, guadagnando continui consensi e riconoscimenti.
Ancora oggi l’attrice vanta interpretazioni di tutto rispetto,
grazie alle quali ha saputo rinnovarsi e riaffermarsi
continuamente. Ecco 10 cose che non sai su Alexis
Bledel.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Alexis Bledel: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2002 con il
film Tuck Everlasting – Vivere per sempre, per poi
distinguersi in titoli come Matrimoni e pregiudizi (2004),
Sin City (2005), con Bruce
Willis, 4 amiche e un paio di jeans (2005),
4 amiche e un paio di jeans 2 (2008), The
Conspirator (2010), di Robert
Redford, Violet & Daisy (2011), Botte di
fortuna (2012), Ricordami ancora (2013) e Jenny’s
Wdding (2015).
9. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. A decretare la popolarità dell’attrice è
la serie Una mamma per amica, dove recita dal 2000 al 2007
nel ruolo della protagonista Rory Gilmore, accanto all’attrice
Lauren
Graham. In seguito prende parte ad alcuni episodi di
serie come E.R. – Medici in prima linea (2009), Mad
Men (2012), con JonHamm, Us & Them (2013-2014). Nel
2016 riprende il ruolo che l’ha resa celebre per Una mamma per amica:
di nuovo insieme, revival della nota serie composto di
quattro episodi. Dal 2017 al 2019 è invece Emily Malek in The Handmai’s
Tale, con Elisabeth
Moss.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attrice ha
dato vita ad interpretazioni particolarmente memorabili, che le
hanno fatto guadagnare diversi riconoscimenti. Il più prestigioso
di questi è senza dubbio l’Emmy Award vinto grazie a The Handmaid’s Tale come guest star
in una serie drammatica, nel 2017. L’anno successivo l’attrice è
stata nuovamente nominata al premio, stavolta come miglior attrice
non protagonista.
Alexis Bledel non è su
Instagram
7. Non possiede un account
personale. L’attrice ha dichiarato di non essere presente
sul social network Instagram, preferendo sa sempre evitare
l’esposizione a cui tali piattaforme inevitabilmente costringono.
Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page dedicate all’attrice,
la più seguita delle quali vanta oltre 128 mila follower, dove
vengono quotidianamente pubblicati aggiornamenti sui progetti della
Bledel, come anche sue foto recenti.
Alexis Bledel: suo marito e suo
figlio
6. Ha conosciuto suo marito
sul set. Nel 2012 l’attrice recita in tre episodi della
popolare serie Mad Men. Qui interpreta Beth Dawes, la
quale intreccia una breve relazione con Pete Campbell. La Bledel
ebbe così modo di conoscere l’attore Vincent
Kartheiser, interprete di Campbell, con il quale
intraprende una relazione. I due si sposano poi nel 2014, e
nell’ottobre del 2015 nasce il loro primo, e attualmente unico,
figlio.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Alexis Bledel in The Handmaid’s
Tale
5. Considera quello per la
serie il ruolo più difficile della sua carriera.
All’interno di The Handmaid’s Tale l’attrice ricopre il
personaggio di Ofglen. Questo è un ruolo inedito nella carriera
della Bledel, e l’attrice ha affermato di come la sfida di
interpretarlo si sia rivelata la più difficile mai affrontata. Per
dar vita ad una storia drammatica come quella di Ofglen, la Bledel
ha raccontato di essersi dovuta concentrare molto per tentare di
restituire il dolore e la verità umana del personaggio.
4. Ha lavorato molto sulla
fisicità del personaggio. Essendo una schiava, Ofglen
viene principalmente ritratta come una donna timorata e fragile,
alla mercé dei suoi padroni. Per poter rendere evidente la sua
paura, l’attrice ha affermato di aver a lungo cercato i modi più
idonei per poter trasmettere la vulnerabilità attraverso la propria
fisicità. Tale lavoro l’ha portata a rimanere particolarmente
impressa nella mente dello spettatore, proprio per l’ampia gamma di
emozioni che trasmette.
3. Si è ispirata molto al
romanzo. La serie è tratta dall’omonimo romanzo, pur
presentando delle libertà rispetto a questo. La Bledel ha
raccontato di averlo letto soltanto dopo essere stata scelta per il
ruolo, e di aver imparato molto sul proprio personaggio. La Ofglen
del romanzo è da sempre stata la sua fonte d’ispirazione
principale, e molti dettagli non previsti dalla sceneggiatura sono
stati da lei aggiunti proprio dopo averli letti nel libro.
Alexis Bledel in Una mamma per
amica
2. Si presentò ai provini
per un ruolo minore. Oggi l’attrice è conosciuta per il
ruolo di Rory Gilmore, protagonista di Una mamma per
amica, ma originariamente la Bledel si era presentata ai
casting per ottenere soltanto un piccolo ruolo. Il suo obiettivo
era infatti quello di guadagnare dei soldi extra mentre portava
avanti i suoi studi. I produttori, tuttavia, rimasero colpiti da
lei a tal punto da assegnarle il ruolo della protagonista, dando
così inizio alla sua fortunata carriera.
Alexis Bledel: età e altezza
1. Alexis Bledel è nata a
Houston, in Texas, Stati Uniti, il 16 settembre 1981.
L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.
Nota per i suoi ruoli televisivi,
l’attrice Jessica Camacho si è negli ultimi anni
affermata grazie ad alcuni ruoli di particolare rilievo in celebri
serie televisive. Con la sua popolarità crescente, un talento
naturale ed una buona versatilità, la Camacho è oggi indicata come
uno dei volti su cui puntare per il futuro del piccolo schermo.
Ecco 10 cose che non sai di
Jessica Camacho.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jessica Camacho: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in note
serie televisive. L’attrice inizia a recitare per il
piccolo schermo comparendo in alcuni episodi di serie come
Dexter (2010), The Mentalist (2011) e
Gossip Girl (2011). Inizia ad ottenere maggior notorietà
con ruoli di maggior rilievo in Last Resort (2012-2013),
Nikita (2013), e Sleepy Hollow (2015-2016).
Diventa poi popolare grazie a The Flash (2017-2018), con
Grant
Gustin, dove recita nel ruolo di Gypsy. Negli anni
successivi conferma la propria popolarità grazie
a Taken (2018), Another Life
(2019), con Selma
Blair, Watchmen (2019),
con Regina King, e All Rise (2019-in corso).
9. Ha preso parte ad alcuni
film per il cinema. Parallelamente alla carriera in
televisione, la Camacho ha recitato anche in alcuni film per il
grande schermo. Tra questi si annoverano Nothing Like the
Holidays (2008), con Melonie
Diaz, Think Like a Man (2012), con Kevin
Hart, Veronica Mars – Il film (2014), con
Kristen
Bell, Suburban Gothic (2014), Ana Maria
in Novela Land (2015), Crave: The Fast Life (2016),
The Babymoon (2017) e End of
Justice (2017), con Denzel
Washington.
Jessica Camacho è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo ufficiale seguito da 84,4 mila persone.
All’interno di questo è solita condividere immagini relative a suoi
momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi
anche foto di curiosità a lei legate, come anche di serate di gala
o eventi a cui ha preso parte. La Camacho non manca poi di
promuovere cause sociali a lei care, come quelle relative ai
diritti delle persone di colore.
7. Utilizza il social per
promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo,
inoltre, l’attrice condivide con i propri follower immagini o video
promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche
interviste da lei rilasciate e foto di backstage tratte dai set a
cui ha preso parte. Così facendo, la Camacho utilizza il social
anche per un film più strettamente legato al proprio lavoro.
Jessica Camacho in Another
Life
6. Ha avuto un ruolo nella
serie Netflix. Nel luglio del 2019 viene
distribuita su Netflix la serie Another Life, che mescola
dramma e fantascienza. La trama ruota intorno ad un artefatto
alieno giunto sulla terra, e che spinge una squadra di astronauti
ad indagarne la provenienza. All’interno della serie l’attrice ha
ricoperto il ruolo di Michelle Vargas. La Camacho ha dichiarato di
aver particolarmente apprezzato l’esperienza del set, e di sperare
in una seconda stagione.
Questa venne poi confermata nell’ottobre dello stesso anno.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Jessica Camacho è Gypsy in The
Flash
5. Ha interpretato una nota
supereroina. L’attrice ha fatto la sua comparsa
nell’Arrowverse recitando
nel ruolo di Gypsy nella serie The
Flash. Il personaggio compare nell’episodio Borrowing
Problems from the Future, il decimo della terza stagione, e
sfoggia poteri come l’illusionismo e la precognizione. La Camacho
ha recitato in un totale di 10 episodi non continuativi, comparendo
fino a Therefore She Is, ventesimo della quarta
stagione.
4. Vorrebbe tornare a far
parte della serie. Benché l’attrice abbia fatto la sua
ultima comparsa nella quarta stagione, è solo con la sesta che
viene annunciata la morte fuori scena di Gypsy. Tuttavia, la
Camacho spera sempre di poter tornare a recitare nella serie,
magari con una versione alternativa del personaggio. La sua volontà
è stata alimentata anche dal grande affetto dimostrato dagli
spettatori nei confronti del suo personaggio.
Jessica Camacho in Watchmen
3. Ha interpretato un
personaggio ricorrente nella miniserie. In
Watchmen, adattamento televisivo e sequel dell’omonima
graphic novel, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Pirate Jenny,
comparso in quattro episodi su nove. L’attrice, nel ricordare
l’esperienza del set, ha affermato di essere rimasta
particolarmente colpita dal velo di segretezza che aleggiava sul
progetto, e che lei stessa non era a conoscenza dei risvolti del
progetto, informata soltanto di ciò che riguardava il proprio
personaggio.
2. Ha potuto esplorare lati
nascosti del personaggio. Nell’assumere il ruolo di Pirate
Jenny, all’attrice non vennero date particolari informazioni o
direttive. La Camacho cercò così di costruire la storia del
personaggio a partire dalla necessità della sua maschera. Nella sua
idea, Pirate Jenny copre il suo volto tanto per sfuggire ad un
trama quanto per accoglierlo, e tale controsenso dà vita ad una
personalità particolarmente sfumata e difficile da comprendere fino
in fondo.
Jessica Camacho: età e
altezza
1. Jessica Camacho è nata
in California, Stati Uniti, il 26 novembre 1982. L’attrice
è alta complessivamente 157 centimetri.
L’Accademia del Cinema
Italiano – Premi David di Donatello
parteciperà a Moviement Village, il progetto
nazionale che mette in rete circa 200 arene estive allo scopo di
favorire un ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo. Dal
1° luglio al 31 agosto, Moviement Village ospiterà
la “Casa del David” in una serie di serate
speciali che proporranno agli spettatori un ampio programma di
proiezioni dei film candidati e premiati all’ultima edizione dei
Premi David di Donatello.
Il pubblico avrà inoltre
l’opportunità di assistere ad una programmazione unica ed
esclusiva, a cura del David, di irresistibili pillole storiche e
attuali delle premiazioni dei grandi protagonisti, delle immagini
emozionanti dell’inedita edizione 2020 in lockdown e interviste e
video selfie in cui i candidati e i vincitori si raccontano in
esclusiva. A corredo anche incontri con alcuni dei più amati
registi e attori del cinema italiano e la possibilità di
approfondire, grazie al racconto di alcuni celebri professionisti,
i tanti mestieri che concorrono alla realizzazione di un film.
Moviement Village
Moviement Village
è un progetto nazionale che punta a rimettere in rete tutte le
arene già esistenti e attive (circa 100), riattivare quelle che non
facevano programmazione (circa 80) e ripristinare strutture
multifunzionali come i cinevillage. L’iniziativa, nel pieno
rispetto dei protocolli dell’emergenza sanitaria che verranno
emanati dalle autorità competenti, è concepita in modo da garantire
la totale sicurezza per gli spettatori in ogni fase dell’evento:
dall’acquisto dei biglietti, alla regolamentazione dei flussi in
entrata e uscita, al controllo degli spazi dedicati.
Il progetto è ideato dalle
associazioni di categoria del settore, ANEC (Associazione Nazionale
Esercenti Cinema) con la partecipazione di ANICA (Associazione
Nazionale Imprese Cinematografiche e Audiovisivo) sezione
distributori e produttori, con Accademia del Cinema Italiano –
Premi David di Donatello, con il sostegno della Direzione Generale
Cinema e Audiovisivo del MiBACT, patrocinata da ANCI e la
collaborazione dell’ANAC, 100 Autori e Nuovo IMAIE.
Arriva nelle sale italiane come
evento con Europictures il 13, 14 e 15 luglio,
Famosa, il film diretto da Alessandra
Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia
Spaziani e Matteo Paolillo. Famosa,
presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema
di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne,
incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo
paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo
più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande
forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato
viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il
suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.
La storia di Rocco Fiorella nasce da
un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di
formazione di un timido adolescente con la passione del ballo,
incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e
dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e
derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in
ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe
bello e tenebroso. Una favola moderna, come la definisce la
Mortelliti, che con Famosa firma il suo esordio alla regia
cinematografica.
Prodotto da Palomar con Rai Cinema,
Famosa sarà distribuito come evento nei cinema
italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie a Europictures.
Avengers: Infinity War rimane ad oggi,
nonostante i due anni dalla sua uscita, un enorme miracolo
produttivo. I
Fratelli Russo sono trai principali artefici di questo
miracolo e sono stati anche molto prodighi, nei due anni trascorsi
dall’uscita del film, di informazioni, curiosità e dettagli
riguardo alla produzione. Tuttavia, in occasione dell’arrivo di
Avengers: Infinity War su Disney+,
i registi sono stati in grado di diffondere altro materiale inedito
dal backstage del film, nuove foto che vedono i protagonisti della
storia in pausa, tra un ciak e l’altro.
Black Panther
Questa prima immagine
mostra il re T’Challa in tutta la sua gloria, mentre con calma
aspetta la tempesta formata dall’esercito di Outrider sul lato
opposto della barriera di protezione del Wakanda. Seguito da un
esercito di soldati Wakandiani, oltre a Natasha Romanoff e Bucky
Barnes, Black Panther di Chadwick Boseman sembra sorvegliare la scena e
fare un piano di battaglia. Questa immagine cattura uno degli
ultimi momenti prima che T’Challa richieda l’apertura della
barriera e l’inizio della battaglia sul territorio del Wakanda.
Vedova Nera
Qui vediamo Natasha
Romanoff, i suoi capelli rossi, assenti. Infinity War ha visto la
spia russa di Scarlett Johansson abbracciare la vita in
incognito, dati gli esiti di Civil War e del suo schierarsi, alla
fine, dalla parte di Steve Rogers. L’intensità dell’espressione di
Johansson dovrebbe ricondurre il momento dello scatto a quello
della famosa scena non sono sola”, anche se lo sfondo sembra
differente.
Nebula
Nebula, una testa di
Nebula e un Drax con felpa e cappuccio, dove siamo finiti?
Questa immagine è un bello scatto da quello che sembra essere il
set di Titano, dove avviene lo scontro degli Avengers contro
Thanos. Non sappiamo a cosa serva la testa della Nebula che
Karen Gillan porta in mano, può potrebbe
trattarsi di un riferimento per il trucco molto complesso del
personaggio. A giudicare dalla stanchezza che traspare dalla foto,
Dave Bautista e Karen Gillan probabilmente avevano appena
finito di girare una scena, quando è stata scattata.
Peter Parker e Tony Stark
Tony (Robert
Downey Jr.) e Peter guardano verso qualcosa,
probabilmente il Thanos di Josh Brolin, entrambi con un’espressione seria
sul viso. Le macerie circostanti ci dicono che la scena è
ambientata probabilmente su Titano, e visto che il volto di Tony è
sporco, probabilmente si tratta di una scena che segue diversi
momenti di scontro. Tom Holland sta evidentemente indossando un
completo da mo-cap, che in seguito è stato rivelato essere un
ulteriore elemento di segretezza per evitare che venisse subito
diffuso il costume di Iron Spider.
Thor, Groot e Rockett
Uno dei migliori momenti di
Infinity War si verifica sicuramente quando il Dio del Tuono arriva
nel Wakanda. Ad accompagnare Chris Hemsworth ci sono Sean Gunn e Krystian
Godlewski, gli attori che interpretano Rockett e Groot in motion
capture. Sullo sfondo vediamo le guerriere del Dora Milaje alle
prese con i mostri dell’esercito di Thanos, esattamente come accade
nel film.
Chris e Chris
Chris
Evans e Chris Hemsworth chiacchierano durante
un’interruzione delle riprese. A giudicare dai volti degli attori,
la foto è stata scattata probabilmente dopo una lunga giornata sul
set. Hemsworth porta nella mano destra quello che potrebbe essere
un ventilatore, e giustamente: le estati del Wakanda non sono da
prendere alla leggera, come dimostrano anche i grandi ombrelli che
i due attori usano per ripararsi. È sempre divertente vedere due
del MCU condividere un momento, poiché
è normale che tra attori che condividono così tanto tempo nasca una
amicizia nella vita reale, ma anche perché è una delle situazioni
preferite dai fan.
Elizabeth Olsen e Joe Russo
Elizabeth
Olsen riceve alcuni consigli da Joe Russo per le
strade della Scozia su come muovere le mani per mettere in scena i
poteri di Scarlet Witch. Chi lo immaginava che uno dei due Russo
sapesse così tanto sulla deformazione della realtà? Considerando la
relativa calma sullo sfondo, questa foto deve essere scattata prima
che sul set irrompano Proxima Midnight e Corvus Glave, attaccando
Wanda e Visione.
Il Dottore e lo Stregone
Qualcuno si diverte di più
con i film Marvel di Mark Ruffalo? Qui,
Ruffalo condivide una risata con Benedict Wong durante una pausa
dalle riprese della scena dell’attacco a New York. Sicuramente i
due non sembrano a conoscenza del fatto che si sta approssimando
una decimazione di esseri viventi in tutto l’Universo! Le macerie
alle loro spalle, suggeriscono che la foto è stata scattata durante
una pausa delle riprese dalla scena in cui Ebony Maw e Cull
Obsidian hanno già avuto a che fare con Iron Man.