Nosferatu
di Robert Eggers è un racconto gotico
sull’ossessione tra una giovane donna tormentata e il terrificante
vampiro che si è infatuato di lei, provocando un indicibile
orrore.
Nosferatu poster ufficiale – Cortesia di Universal
Pictures
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Angelina Jolie è l’icona dell’opera
Maria Callas nel primo trailer di
Maria (qui la nostra
recensione), l’ultimo film biografico di Pablo
Larraín. Netflix ha lanciato il primo trailer del film,
presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia.
L’attrice interpreta il soprano
greco americano Callas, morto per un infarto all’età di 53 anni.
Come suggerito dal trailer, Maria racconterà la
storia della vita della cantante. Insieme a Jolie, il cast include
anche Valeria Golino (“Rain Man”),
Kodi Smit-McPhee (“The Power of the Dog”),
Haluk Bilginer (“Winter Sleep”), Alba Rohrwacher (“L’amica geniale”),
Pierfrancesco Favino (“World War Z”), Jeremy Wheeler
(“The
Crown”) e Rebecka Johnston (“Midsommar”).
Maria è diretto da
Pablo Larraín (“El Conde”) e scritto dal creatore
di “Peaky Blinders” Steven
Knight. La coppia ha già collaborato in precedenza per
Spencer,
il film sulla principessa Diana che ha fatto guadagnare alla star
Kristen Stewart una nomination all’Oscar come
migliore attrice.
Mentre la serie live-action di
Spider-Noir di
Prime Video continua a fare il casting dei suoi
attori non protagonisti, abbiamo un’aggiunta tardiva sotto forma di
Karen Rodriguez. Variety riporta che l’attrice di
Swarm – che è apparsa anche in film come Acapulco,
Shining Girls, Power Book IV: Force e The Big Leap –
si è unita alla produzione con un ruolo da series regular, ma i
dettagli sul suo personaggio sono stati tenuti nascosti.
Tutto quello che sappiamo sulla serie
Spider-Noir
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil
Lord, Christopher Miller e Amy Pascal,
che saranno anche produttori esecutivi. Harry
Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi
due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures.
La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM
Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale
con Sony.
Sappiamo che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa
che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri
protagonisti figurano la star di New GirlLamorne
Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola,
Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas,
The Rig), Li Jun Li (Babylon,
Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk
Empire, Ben-Hur). Jun Li dovrebbe interrpetare Wraith, mentre
si presume che Gleeson vestirà i panni di Silvermane, ma è prevista
anche la presenza di altri cattivi, tra cui Sandman.
Una prima sinossi ufficiale
riporta: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre
inciampa in una tana di coniglio di corruzione nella New York del
1933, e allo stesso tempo scopriamo il suo passato di supereroe.
Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, che lo porta a
scoprire che il sindaco sta tramando qualcosa di nefasto che
coinvolge il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri
Watanabe”.
Spider-Noir
è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una
partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui
personaggi Marvel associati a
Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk:
Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via
libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non
sarebbe andato avanti.
In occasione del “The Last of Us” Day, viene oggi
rilasciato il nuovo teaser ufficiale e le character art della
seconda stagione della serie HBO e Sky Exclusive The
Last of Us, ispirata al celebre videogioco sviluppato
da Naughty Dog per PlayStation®. Dopo una prima stagione da record,
la serie arriverà in esclusiva su Sky e in streaming
solo su NOW nel 2025. Noto anche come l’”Outbreak Day”, e
ormai alla sua undicesima ricorrenza, il 26 settembre è il giorno
in cui il virus Cordyceps ha scatenato gli eventi di “The Last of
Us”, ed è l’occasione per celebrare il franchise e la sua
fanbase.
In questo secondo
capitolo della serie, dopo cinque anni di pace in seguito agli
eventi della prima stagione, il passato di Joel (Pedro
Pascal) ed Ellie (Bella
Ramsey) li raggiunge, trascinandoli in conflitto tra
loro e in un mondo ancora più pericoloso e imprevedibile di quello
che si sono lasciati alle spalle.
La seconda stagione
vede di nuovo protagonisti Pedro Pascal e Bella
Ramsey nei panni, rispettivamente, di Joel e Ellie,
insieme a Gabriel Luna che interpreta Tommy e Rutina Wesley nel
ruolo di Maria. Le già annunciate new-entry nel cast sono invece
Kaitlyn Dever che vestirà i panni di Abby,
Isabela Merced nel ruolo di Dina, Young Mazino in quello di Jesse,
Ariela Barer interpreterà Mel, Tati Gabrielle sarà Nora, Spencer
Lord vestirà i panni di Owen, Danny Ramirez sarà Manny e Jeffrey Wright sarà invece Isaac. Catherine
O’Hara è guest star della nuova stagione.
1 di 3
Abbie nel character art di
The Last of Us Stagione 2 firmate da Greg Ruth.
Ellie nel character art di
The Last of Us Stagione 2 firmate da Greg Ruth.
Joel nel character art di
The Last of Us Stagione 2 firmate da Greg Ruth.
“The Last of Us” è
scritto e prodotto esecutivamente da Craig Mazin e Neil Druckmann.
La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è
prodotta esecutivamente da Carolyn Strauss, Jacqueline Lesko, Cecil
O’Connor, Asad Qizilbash, Carter Swan e Evan Wells. Società di
produzione: PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint e
Naughty Dog.
THE LAST
OF US – SECONDA STAGIONE | Nel 2025 in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW
Apple
TV+ ha presentato oggi il trailer della seconda
stagione di “Shrinking”,
la comedy di successo interpretata dal candidato all’Emmy
Jason Segel e da Harrison Ford e creata dai vincitori
dell’Emmy Bill Lawrence e Brett Goldstein insieme allo stesso
Segel. La nuova stagione farà il suo debutto il 16 ottobre su
Apple TV+ con i primi due episodi dei 12 totali,
seguiti da un nuovo episodio settimanale fino al 25 dicembre.
“Shrinking” segue
le vicende di un terapeuta in lutto (interpretato da Jason Segel) che inizia a infrangere le
regole col dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa,
ignorando così la sua formazione e la sua etica e ritrovandosi a
causare tumultuosi cambiamenti nella vita delle persone… compresa
la sua.
Il cast di Shrinking
Accanto a Jason
Segel e Harrison Ford, nel cast della serie
figurano anche la candidata agli Emmy Christa
Miller, la candidata agli Emmy Jessica
Williams, Luke Tennie, Michael
Urie, Lukita Maxwell e Ted
McGinley. Brett Goldstein apparirà come special guest star
della seconda stagione.
La serie è prodotta per
Apple TV+ da Warner Bros. Television, con cui
Lawrence e Goldstein hanno un accordo globale, e dalla Doozer
Productions di Lawrence. Lawrence, Segel, Goldstein, Neil Goldman,
James Ponsoldt, Jeff Ingold, Liza Katzer, Randall Winston, Annie
Mebane, Rachna Fruchbom e Brian Gallivan sono i produttori
esecutivi.
“Shrinking” segna la terza
collaborazione tra Apple, Lawrence e Warner Bros. Television, dopo
la serie di successo e pluripremiata agli Emmy “Ted
Lasso” e “Bad Monkey”. La serie segna anche la seconda
collaborazione tra Apple TV+ e Segel, dopo il suo ruolo da
protagonista nel film Apple Original “Il cielo è ovunque”.
Apprezzata attrice cinematografica,
Chloë Sevigny si è negli anni distinta per la
partecipazione ad importanti film d’autore, che le hanno permesso
di raggiungere grande notorietà e ottenere importanti
riconoscimenti da parte della critica. Collaborando con celebri
attori, la Sevigny ha negli anni maturato il suo talento, arrivando
a reinventarsi attraverso ruoli sempre diversi, che ne hanno
provato la versatilità. Si è inoltre affermata come icona di stile,
diventando un influencer ben prima che questa categoria
esistesse.
Ecco 10 cose che non sai di
Chloë Sevigny.
I film e le serie TV di Chloë
Sevigny
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema recitando nel
film Kids (1995), per poi prendere parte a Mosche da
bar (1996), Gummo (1997) e Boys Don’t Cry
(1999), con cui ottiene grande popolarità. In seguito recita in
celebri film come American Psycho (2000),
Dogville (2003), Melinda e Melinda (2004),
Broken Flowers (2005), Zodiac (2007),
My Son, My Son What Have You Done (2009), Lovelace
(2013), Amore e inganni (2016), Charlie
Thompson(2017) L’uomo di
neve (2017), I morti non
muoiono (2019) e Queen &
Slim (2019). Nel 2022 recita invece inBones and All, con Timothée Chalamet.
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attrice ha preso parte a diverse serie TV, accrescendo così la
propria popolarità. In particolare diventa famosa per il ruolo di
Nicolette Grant nella serie Big Love (2006-2011).
Partecipa poi alla serie Hit & Miss (2012), e ottiene un
ruolo di rilievo nella serie antologica American Horror
Story (2012-2016). Tra le altre serie da lei interpretate si
annoverano Portlandia (2013), The Mindy Project
(2013), Those Who Kill (2014), Bloodline
(2015-2017), The Act (2019) e We Are Who We Are
(2020).
Chloë Sevigny nella serie Netflix Monsters
3. È tra i protagonisti di
una nota serie Netflix. Nel 2024 Sevygny ha preso parte a
Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menendez, seconda
stagione della serie antologica Monsters, dove interpreta
Kitty Menéndez, padre di Lyle e Erik, due giovani che negli anni
Novanta si sono macchiati dell’omicidio proprio dei due genitori.
Per l’attrice, la serie ha rappresentato una nuova collaborazione
con Ryan Murphy – ideatore del progetto – dopo
American Horror Story.
4. Ha realizzato i costumi
del film. Uno dei primi progetti dell’attrice è stato
Gummo, del regista Harmory Korine che
esordiva proprio con quel lungometraggio. In esso interpreta Dot
che insieme alla sorella Helen sono due giovani sensuali e attente
alla propria bellezza. Per il film, però, Sevigny non si è limitata
a recitare. Oltre a essere una co-protagonista del film, ha infatti
realizzato i costumi, trovando la maggior parte di essi nei negozi
dell’usato di Nashville.
Chloë Sevigny in Bones and All
5. Ha accettato il ruolo
senza leggere la sceneggiatura. Nel film Bones and
All Sevigny interpreta Janelle. A riguardo ha raccontato:
“Stranamente Luca mi ha mandato un messaggio. Mi ha detto:
‘Sono nel Midwest e sto facendo questo film. Ho un ruolo piccolo ma
significativo. Verresti a farlo?”. Sevigny ha poi raccontato
di aver risposto: “Verrei per una sola battuta per
te”. Solo in seguito ho ricevuto il copione. Mi sono
detta: ‘Davvero non ho nemmeno una
battuta‘”.
Chloë Sevigny in
Zodiac
6. Ha accettato di
partecipare dopo aver letto la sua parte. Nel thriller
diretto da David Fincher, l’attrice ricopre il
ruolo di Melanie, la moglie di uno dei protagonisti. La Sevigny ha
dichiarato di non amare particolarmente il genere crime, ma di aver
accettato di partecipare dopo aver potuto leggere del ruolo
offertole, considerandolo diverso dal solito stereotipo della
moglie nei film.
Chloë Sevigny e gli Oscar
7. Ha avuto una nomination
all’ambito premio. Per il ruolo di Lana Tisdel nel film
Boys Don’t Cry, l’attrice ha ricevuto una nomination ai
premi Oscar come miglior attrice non protagonista. Pur non
riportando la vittoria, da quel momento la carriera della Sevigny
ha conosciuto un incremento di popolarità, che le ha aperto le
porte di Hollywood.
La vita privata di Chloë Sevigny,
il suo matrimonio con Sinisa Mackovic
8. È sposata.
L’attrice è nota per tenere la sua vita sentimentale
particolarmente segreta, limitando fughe di notizie a riguardo. Tra
le poche concessioni fatte a riguardo, vi è la notizia che la vede
sentimentalmente legata dal 2018 a Sinisa
Mackovic, noto gallerie di New York, poi sposato nel marzo
del 2020. Nel gennaio di quell’anno, invece, l’attrice decise di
farsi paparazzare per le strade di New York, svelando così la
propria gravidanza, tenuta nascosta per diversi mesi. Il figlio
avuto da Mackovic è poi nato nel maggio del 2020.
Chloë Sevigny è su Instagram
9. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 1,1 milioni di persone.
All’interno di questo la Sevigny è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, ma non mancano
anche immagini promozionali dei suoi progetti da attrice.
All’interno del profilo è inoltre possibile ritrovare curiosità
quotidiane che l’attrice condivide con i suoi follower, e foto
realizzate per servizi di moda.
L’età e l’altezza di Chloë
Sevigny
10.Chloë
Sevigny è nata a Springfield, nel Massachusetts, Stati Uniti, il 18
novembre 1974. L’attrice è alta complessivamente 173
centimetri.
Sebbene il lavoro di Kathryn Hahn nel ruolo abbia reso
Agatha Harkness relativamente nota agli spettatori
del Marvel Cinematic Universe e “Teen”
di Joe Locke sarà probabilmente anche rivelato
come un personaggio più importante nel franchise, il resto del cast
di Agatha All Along è composto da un misto di
adattamenti live action di personaggi oscuri della Marvel Comics e creazioni originali per l’MCU.
Una delle prime a comparire è Jennifer Kale,
interpretata dall’ex membro del Saturday Night Live Sasheer
Zamata. Il personaggio è ben collegato a diversi angoli
dell’universo dei fumetti, il che potrebbe portarla a svolgere un
ruolo importante nell’MCU in futuro.
Chi è Jennifer Kale della Marvel?
Screen Credits Agatha All Along
Jennifer, chiamata “Jen”, viene
presentata nel secondo episodio di Agatha
All Along, “Circle Sewn with Fate / Unlock Thy
Hidden Gate”. Viene descritta come una strega particolarmente
abile nell’uso di pozioni e ha una relazione consolidata e
conflittuale con Agatha. Mentre cerca di reclutarla per la sua
nuova congrega, Agatha nota che Jen è sotto un “incantesimo
vincolante”, che le impedisce di usare la sua magia da circa cento
anni. Teen scopre anche che deve affrontare una vasta gamma di
problemi legali relativi al negozio di salute e bellezza che
gestisce come lavoro quotidiano. Dopo aver inizialmente rifiutato,
Jen accetta a malincuore l’invito di Agatha a unirsi alla congrega
e percorrere la Strada delle Streghe, probabilmente sperando di
riacquistare i suoi poteri, proprio come Agatha stessa.
Creata da Steve
Gerber e Rich Buckler, la
versione a fumetti di Jennifer Kale è apparsa per
la prima volta in Adventure into Fear n. 11 nel 1972.
Introdotta come personaggio secondario in storie che coinvolgono il
mostruoso antieroe Ted Sallis, meglio conosciuto
come Man-Thing, sarebbe diventata una protagonista
fissa nei fumetti Marvel incentrati su magia e orrore e
occasionalmente ha lavorato con supereroi più tradizionali come la
squadra mutante che combatte il crimine X-Force.
La famiglia Kale è un’influente dinastia di utilizzatori di magia
nell’universo Marvel, con molti dei suoi membri, tra cui il padre
di Jennifer, Joshua, appartenenti al Culto di
Zhered-Na. L’omonimo e fondatore del culto era una strega
di Atlantide che fu esiliata per aver predetto con precisione
l’affondamento dell’antico continente. Da adolescente, Jennifer
iniziò a sperimentare la stregoneria usando uno dei libri di
incantesimi di suo padre. Più avanti, viene rivelato che
Johnny Blaze e Danny Ketch, due
degli ospiti moderni del vigilante demoniaco chiamato Ghost Rider,
sono suoi cugini.
Molti dei personaggi a cui Jennifer
è collegata sono già apparsi nell’MCU in una forma o nell’altra.
Dopo essere stato accennato da alcuni discreti Easter egg in altri
progetti, Man-Thing è stato presentato nello
speciale del 2022 Werewolf by Night, in cui è stato interpretato
da Carey Jones e Jeffrey Ford. Il film del 2022
Black Panther: Wakanda
Forever ha introdotto la versione di
Atlantide dell’MCU, nota come Talokan, e il suo leader, l’antieroe
mutante Namor (Tenoch Huerta Mejía). La mitologia
di Ghost Rider è stata presentata nella quarta
stagione della serie televisiva della ABC Agents of
S.H.I.E.L.D. Sebbene il Ghost Rider
presente in quella serie fosse Robbie Reyes (Gabriel
Luna), è stato stabilito che ha ricevuto il suo potere da
un altro Rider senza nome, e Johnny Blaze è specificamente
accennato, con un flashback che implica che a un certo punto era in
possesso del Darkhold, il libro di magia oscura in
seguito posseduto sia da Robbie che, come mostrato in
WandaVision,
da Agatha.
Talokan è piuttosto diverso dalla
versione di Atlantide della Marvel Comics, con una storia distinta,
quindi sembra piuttosto improbabile che il Culto di
Zhered-Na e qualsiasi legame che Jen potrebbe avere con
esso vengano introdotti, almeno nel prossimo futuro. Ma Werewolf by Night e Agents of
S.H.I.E.L.D. sono entrambi cult preferiti che molti fan
della Marvel vogliono vedere riconosciuti e sviluppati da altri
progetti. Data la relazione esistente tra
Man-Thing e Jen dai fumetti e il fatto che
Werewolf by Night e Agatha sono i progetti più
completamente incentrati sull’horror nell’MCU, avrebbe senso per
quest’ultimo continuare a sviluppare uno dei personaggi del primo.
E i fan dello S.H.I.E.L.D. sarebbero estasiati se l’uso della serie
di Darkhold e/o Ghost Riders venisse affrontato. Non è ancora
chiaro se uno qualsiasi degli eventi della serie sia canonico per
l’universo principale dell’MCU-616, in cui si svolge Agatha, ma
anche usare una variante di Robbie, un Ghost Rider
completamente diverso o varianti degli altri personaggi della serie
farebbe comunque guadagnare ad Agatha molta benevolenza da una
parte diversa del fandom Marvel. E anche se Agatha All
Along fosse privo di una qualsiasi di queste connessioni,
il futuro è pieno di possibilità per Jennifer
Kale.
Prime Video ha svelato oggi i nomi dei
protagonisti della quinta stagione di LOL: Chi ride è fuori, il comedy show Original
dei record prodotto in Italia. Federico Basso, Enrico
Brignano, Flora Canto, Tommy Cassi, Raul Cremona, Geppi Cucciari,
Valeria Graci, Andrea Pisani, Marta Zoboli si sfideranno a
rimanere seri per sei ore consecutive provando, contemporaneamente,
a far ridere i loro avversari, per aggiudicarsi un premio finale di
100.000 euro a favore di un ente benefico scelto da chi vincerà. Si
unirà al cast anche quest’anno un aspirante comico, vincitore della
seconda stagione dello show Original LOL Talent Show: Chi fa ridere
è dentro. Ad osservare l’esilarante gara comica dalla control room
nelle vesti di arbitri e conduttori, due nuovi host d’eccezione:
Alessandro Siani e Angelo
Pintus.
Dopo lo straordinario successo delle
prime quattro stagioni, LOL: Chi ride è fuori torna per una nuova
sorprendente stagione con l’esilarante sfida a colpi di battute fra
i dieci professionisti della risata impegnati nel tentativo di
strappare un sorriso agli altri partecipanti senza mai cedere alla
comicità degli avversari, in una battaglia di sketch senza
esclusione di colpi che mostra diversi stili comici: dalla
stand-up, all’improvvisazione, fino alla commedia fisica e a tanto
altro.
Alla prima risata di uno dei
partecipanti, dalla control room scatterà un cartellino giallo di
ammonizione, seguito alla successiva dal temuto cartellino rosso di
espulsione dal gioco. L’ultimo sfidante che riuscirà a resistere
rimanendo serio per tutte le sei ore di gioco sarà il vincitore, e
potrà donare 100.000 euro a un ente benefico di sua scelta.
Anche in questa stagione il decimo
sfidante nell’arena di LOL: Chi ride è fuori sarà uno fra i comici
professionisti e amatoriali che si esibiranno davanti a una giuria
d’eccezione nella seconda stagione di LOL Talent Show: Chi fa
ridere è dentro. Elio e Katia Follesa, tra i protagonisti più amati
delle passate edizioni di LOL, torneranno a vestire i panni di
giurati e a loro si unirà Lillo Petrolo. Mentre Mago Forest, anche
lui veterano del comedy show, accompagnerà i giudici alla ricerca
del prossimo concorrente di LOL.
LOL: Chi ride è fuori è un
adattamento del popolare show giapponese Original, HITOSHI
MATSUMOTO Presents Documental, prodotto e interpretato da Hitoshi
Matsumoto. Un format replicato con grande successo su Prime Video
in quindici Paesi nel mondo, inclusi Messico, Australia, Germania,
Francia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Nigeria, India, Canada,
Argentina, Colombia e Brasile, oltre alla versione giapponese e a
quella italiana. Le prime quattro stagioni di LOL: Chi ride è fuori
sono disponibili in esclusiva su Prime Video
L’episodio
3 di Agatha
All Along è pieno di emozionanti Easter Egg e
riferimenti MCU, e uno in particolare era
atteso dai fan dai tempi di WandaVision. Arrivati
sulla Strada delle Streghe alla fine del secondo episodio della
nuova serie, Agatha Harkness (Kathryn Hahn) e la
sua nuovissima congrega intraprendono la loro prima prova
nell’episodio 3. Affrontando il loro passato e un futuro incerto,
il nuovo episodio è pieno di emozionanti indizi e
anticipazioni.
Qualcuno ha bloccato l’identità di
Teen a tutte le streghe
Mentre la congrega inizia
a percorrere la Strada delle Streghe, Jennifer Kale
(Sasheer Zamata) chiede finalmente a Teen
(Joe Locke) chi è veramente. Quando risponde, si
verifica
lo stesso effetto magico e nessuna delle streghe riesce a
sentire il suo nome. Ciò conferma che Agatha Harkness non è l’unica
a cui è impedito di conoscere la vera identità e la storia di
Teen.
Come confermato da Lilia Calderu
(Patti Lupone), qualcuno ha lanciato un
incantesimo per mettere un sigillo su Teen, bloccando la sua
presenza e la sua vera identità a tutte le streghe. Naturalmente,
questo lo rende ancora più intrigante per loro, sebbene non sia
stata data alcuna indicazione su chi potrebbe aver lanciato questo
sigillo. Detto questo, Agatha promette alle sue compagne streghe
che alla fine lo capiranno una volta percorsa la Strada.
Amuleti
Ogni strega ne ha uno (non solo
Agatha)
Ogni strega ha il suo amuleto – foto di Disney
Alla fine, la Strada delle Streghe
si trasforma in un sentiero sabbioso che conduce a una casa sulla
spiaggia in riva al mare. Entrando dalla porta principale, l’intera
congrega di streghe è sorpresa nello scoprire che i loro vestiti e
il loro aspetto sono stati modificati per adattarsi alla loro nuova
ambientazione. Tuttavia, scoprono anche che ognuna di loro ha
ancora il suo amuleto.
Ciò non solo conferma che ogni
strega apparentemente ha il suo amuleto proprio come quello di
Agatha, ma anticipa anche quanto gli amuleti debbano essere
importanti per coloro che praticano la stregoneria nell’MCU. A tal
fine, rende anche il mistero dell’amuleto/medaglione di Agatha in
particolare ancora più interessante. Ciò include la misteriosa
ciocca di capelli che tiene custodita dentro di esso, che è stata
rivelata nella première di Agatha All Along, e a
chi potrebbe appartenere.
Huge Tiny Lies
Agatha Episodio 3 è un omaggio a
Big Little Lies della HBO
L’invito sulla Strada delle Streghe – foto di Disney
Esplorando questa lussuosa nuova
casa in riva al mare, la signora Hart (Debra Jo
Rupp) commenta che sembra provenire dalla serie “Huge
Tiny Lies”. In quanto tale, questo è più che probabile un
riferimento ironico da parte della Marvel a Big Little
Lies, la serie di due stagioni con Nicole Kidman,
Reese Witherspoon, Shailene Woodley, Laura
Dern, Zoë
Kravitz e Meryl Streep su un’indagine
per omicidio. In quanto tale, l’intero processo in Agatha
All Along Episodio 3 sembra un omaggio alla serie della
HBO (ambientazione, costumi e tutto il resto).
“Un agente di Mefisto”
Mefisto finalmente confermato
nell’MCU
Mentre il resto della
congrega discute i particolari della loro prima prova, Jennifer
Hale parla con Teen in privato, avvertendolo di guardarsi le spalle
quando si trova ad Agatha. Dopotutto, Hale condivide con Teen le
storie su ciò che Harkness avrebbe fatto a suo figlio
Nicholas Scratch, che è stato anticipato nella
première. Secondo le storie, si dice che Agatha abbia
apparentemente scambiato Scratch con la sua copia del Darkhold. Per
quanto oscuro sia, il vero shock e la vera sorpresa sono le voci su
ciò che Scratch sarebbe diventato in seguito: un agente di
Mefisto.
Dopo essere stato teorizzato dai fan
dell’MCU durante WandaVision, Mefisto della
Marvel Comics è stato apparentemente visto
dietro ogni ombra e insetto apparso nello show, solo per far sì che
i fan alla fine rimanessero delusi dal fatto che non fosse ancora
apparso.
Tuttavia, i Marvel Studios hanno finalmente confermato che Mefisto
esiste davvero nell’MCU. Sebbene nessuno possa dirlo con certezza,
è stato detto che il figlio di Agatha potrebbe essere diventato uno
degli agenti del signore dei demoni (anche se potrebbe anche essere
appena morto).
“Non riconoscerebbe suo
figlio”
Teen è segretamente Nicolas
Scratch?
Joe Locke è Teen in Agatha All Along – foto di Disney
Indipendentemente dal fatto che
Nicholas Scratch sia o meno un agente di Mefisto, Jennifer aggiunge
anche che Agatha probabilmente non riconoscerebbe suo figlio se si
presentasse alla sua porta. Naturalmente, l’implicazione non detta
che gli spettatori dovrebbero considerare è che Teen stesso
potrebbe in qualche modo essere Nicholas Scratch, visto che la sua
identità rimane un mistero. Questa sarebbe sicuramente una grande
sorpresa, visto che tutti gli indizi e le teorie prevalenti finora
hanno indicato che
Teen è il figlio reincarnato di Wanda, Billy Kaplan alias
Wiccan.
L’altra e presumibilmente più
probabile opzione è che Nicholas Scratch verrà in seguito rivelato
come il leader dei Sette di Salem che attualmente stanno dando la
caccia ad Agatha come visto nei primi due episodi della serie. Nei
fumetti Marvel originali, i Sette di Salem erano i
figli di Scratch. Pertanto, forse qualcosa del genere verrà
rivelato man mano che Agatha All Along
continua.
“Mi sono successe un sacco di cose
a 13 anni”
Teen aveva 13 anni durante
WandaVision
Joe Locke è Teen in Agatha All Along – foto di Disney
Teen ha anche la possibilità di
parlare a tu per tu con Alice Wu-Gulliver (Ali
Ahn) nell’episodio 3 di Agatha All Along.
Chiedendole del tatuaggio sul braccio, la strega della protezione
conferma che sua madre glielo ha fatto fare per allontanare le
maledizioni quando aveva 13 anni. Teen risponde che anche a lui
sono successe molte cose a 13 anni. Considerando che Teen ha
attualmente 16 anni, è piuttosto notevole considerando che
WandaVision è ambientato tre anni prima (quando
Teen aveva 13 anni). Pertanto, è un altro potenziale indizio che
l’identità di Teen è in qualche modo collegata a Wanda Maximoff (è
probabile che sia Billy).
“Il suono delle fate che
piangono”
Le fate sono confermate
nell’MCU
Jennifer e Mrs Hart – foto di Disney
Essendo stata la prima a bere il
vino che la congrega ha trovato in casa, la signora Hart è la prima
a iniziare a mostrare i sintomi del suo veleno. Chiedendole se ci
sono altri sintomi mentre il suo viso inizia a gonfiarsi, Jennifer
chiede alla signora Hart se riesce a sentire “il suono delle fate
che piangono”. Proprio come la prima stagione di Loki è stata la
prima volta in cui i vampiri sono stati menzionati e confermati,
Agatha All Along ha confermato l’esistenza delle
fate nell’MCU.
Nei fumetti Marvel originali, le
fate si trovano solitamente nel regno noto come Altromondo o
Avalon. Sono anche imparentate con gli Elfi Oscuri e della Luce dei
Nove Regni Asgardiani. A tal fine, sarebbe molto emozionante se le
fate facessero il loro debutto sullo schermo nell’MCU, in un futuro
episodio di Agatha All Along o in qualche altro progetto.
“Wanda, per favore lascialo
respirare!”
La signora Hart allucina la strega
Scarlet
Mrs Hart ha le allucinazioni – foto di Disney
Dopo aver bevuto il vino avvelenato,
ciascuna delle streghe si trova ad affrontare un incubo del proprio
passato verso la fine dell’episodio 3 di Agatha All
Along. Questo include la signora Hart che è stata la prima
ad avere allucinazioni di un momento oscuro del suo passato. Mentre
ciò che vede non è condiviso sullo schermo, la signora Hart viene
mostrata mentre supplica Wanda di “lasciarlo respirare” prima di
svenire.
Sembra che la signora Hart sia stata
riportata alla morte del marito, che questo nuovo episodio
probabilmente conferma essere stata causata dall’Hex di Wanda. Come
visto in WandaVision, alcune parti dell’Hex con
cui la strega Scarlet non era direttamente coinvolta erano in uno
stato di limbo in cui i residenti erano bloccati in loop o erano
completamente congelati. In quanto tale, la signora Hart sembra
voler tragicamente insinuare in Agatha All Along
che suo marito è morto perché Wanda non lo lasciava respirare
(anche se Maximoff probabilmente non si è nemmeno accorta che stava
succedendo).
Il Darkhold
Agatha ha scambiato suo figlio per
il Libro dei Dannati?
Il Darkhold – foto di Disney
Essendo stata l’ultima a bere,
Agatha è l’ultima a sperimentare un’allucinazione oscura del suo
passato. Nel caso di Harkness, le viene mostrata la culla di un
bambino, una che contiene il Darkhold piuttosto che il bambino che
piangeva che aveva sentito prima di togliere la coperta. Mentre
questo dà credito alle affermazioni di Jennifer secondo cui ha
scambiato suo figlio per la sua copia del Libro dei Dannati,
l’apparente dolore di Agatha e la reazione inorridita per il
Darkhold suggeriscono che c’è molto di più nella storia che deve
ancora essere rivelato.
“Heads Will Roll” – Yeah Yeah
Yeahs
La canzone dei titoli di coda è
appropriata
Durante la sequenza dei titoli di
coda dell’episodio 3 di Agatha All Along viene
riprodotta “Heads Will Roll” del 2009 degli Yeah Yeah
Yeahs. È piuttosto appropriata, soprattutto per i versi
ricorrenti collegati a “Looking Glass” di Alice nel Paese delle
Meraviglie e a “take the past”. Dopotutto, Agatha e la sua congrega
hanno presumibilmente attraversato lo specchio ora che sono sulla
Strada delle Streghe, oltre ad affrontare i rispettivi oscuri
passati come prima prova. I nuovi episodi di Agatha All Along
escono il giovedì mattina su Disney+.
Grazie ad alcuni progetti seriali,
Federico Cesari è stato capace di conquistare il
cuore di un ampio bacino di spettatori. Ci è riuscito con la sua
delicatezza, con la fragilità ma anche l’ironia e la forza che sa
far confluire nei suoi personaggi. Non sorprende dunque che sia
oggi uno degli attori più richiesti della sua generazione, che si
sta distinguendo per progetti diversi e dove riesce sempre a dare
prova del suo talento.
I film e le serie TV in cui ha recitato Federico Cesari
1. È celebre per alcune
serie TV. La carriera di Federico Cesari ha inizio in modo
vero e proprio quando ottiene un ruolo ricorrente nella quarta
stagione di I Cesaroni (2010). Recita poi anche in
Tutti pazzi per amore 2 (2010), per poi prendersi una
pausa per portare avanti gli studi. Torna in televisione per
Don Matteo (2018) e per Skam Italia (2018-2024),
dove ottiene grande popolarità nel ruolo di Martino, recitando
accanto a Ludovico
Tersignie Ludovica Martino. In seguito, recita in La
guerra è finita (2020), Ritoccàti! (2021),
Buongiorno, mamma! (2021) e Tutto chiede salvezza (2022-in corso), dove recita
accanto a Fotinì Peluso. Nel 2024 recita invece in
Folle d’amore – Alda Merini e nella seconda stagione di
Tutto chiedesalvezza.
2. Ha preso parte anche a
noti film. Nella carriera dell’attore non c’è però solo la
televisione, ma anche diversi lungometraggi. All’inizio, quando era
ancora poco più che un bambino, prese parte con ruoli non
accreditati ai film La cena per farli conoscere (2008),
Il figlio più piccolo (2008) e I nostri ragazzi (2014). Ottiene un primo ruolo di
rilievo in Non c’è
campo (2017), per poi recitare in Come in cielo così
in terra (2020), Anni da
cane (2021) e L’ultima volta che siamo stati bambini
(2023).
Federico Cesari e il doppiaggio di Inside Out 2
3. Ha partecipato al
doppiaggio del film Pixar. Nel 2024 Cesari viene scelto
come voce italiana del personaggio Imbarazzo, presente nel film
d’animazione Pixar Inside Out 2. Parlando del personaggio,
l’attore ha definito Imbarazzo come “l’anello tra ciò che
eri e ciò che si aspira ad essere”. L’attore aveva in realtà
già avuto un’esperienza come doppiatore nel 2020, quando ha dato
voce a Murphy in L’unico e insuperabile Ivan.
4. Non conosceva la serie
originale. In Skam Italia Cesari ha interpretato
Martino, membro del gruppo di personaggi principali e protagonista
assoluto della seconda stagione. L’attore, tuttavia, ha rivelato
che prima di sostenere il provino per la parte non aveva visto la
serie originale, proveniente dalla Norvegia. Ha però recuperato per
prepararsi per la parte, anche se consapevole che ci sarebbero
state alcune differenze rispetto a quella versione di queste
storie.
Federico Cesari ha partecipato a I Cesaroni
5. Ha recitato nella celebre
fiction. I fan più recenti dell’attore sono rimasti
particolarmente sorprese di ritrovarlo appena tredicenne con un
ruolo ricorrente in I Cesaroni 4, dove ha interpretato il
ruolo di Andy Di Stefano, figlio di Olga Di Stefano
(Barbara Tabita) nuova compagna di Giulio
Cesaroni. Cesari ha recitato nei panni di questo personaggio per 20
episodi, conoscendo dunque una prima notorietà.
Federico Cesari ha una fidanzata?
6. È molto
riservato. Come da lui rivelato: “Sì, sono felicemente
fidanzato, ma cerco di essere discreto. Non vedo come una cosa
necessaria farmi vedere con la mia ragazza. Anche perché stiamo
insieme da poco». La ragazza si chiama Camilla, ma non ci sono
altre informazioni su di lei, che sembra non far parte del mondo
dello spettacolo. In un’altra intervista, Cesari ha poi rivelato il
loro essere andati a convivere.
I suoi genitori sostengono la sua passione
7. I genitori lo hanno
sempre supportato. Come da lui dichiarato, i suoi genitori
hanno sostenuto sin da subito la sua volontà di presentarsi ad
alcuni provini come attore. “Mia madre era la mia prima
supporter, per noi era un gioco“, ha rivelato
Cesari. Ha però anche rivelato che i suoi “erano sicuri che
avrei fatto il medico, che avrei cercato una professione stabile.
Poi però da parte mia c’è stata una presa di coscienza
improvvisa”. Quando ha deciso di continuare nel mondo della
recitazione, i suoi genitori hanno ugualmente sostenuto la
cosa.
Federico Cesari e Rocco Fasano in Skam
Federico Cesari e la laurea in medicina
8. Ha terminato gli studi
universitari. Parallelamente alla carriera da attore,
Federico Cesari ha portato avanti il proprio percorso
universitario, continuando gli studi in medicina a Roma. Si è
infine laureato nel 2023, scegliendo comunque di continuare con la
propria carriera nel mondo della recitazione. Tali studi lo hanno
però aiutato in particolare per la serie Tutto chiede
salvezza. “Quando è arrivata la proposta di Tutto chiede
salvezza ero preparato, perché per i tirocini universitari ero
entrato in un reparto di psichiatria”, ha raccontato
Cesari.
Federico Cesari è su Instagram
9.Ha un
profilo sul social network. L’attore è naturalmente
presente sul social network Instagram, con un profilo seguito
attualmente da 286 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad
oggi pubblicato appena un centinaio di post, tutti relativi alle
sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare
diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto
promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere
aggiornati sulle sue attività.
L’età e l’altezza di Federico Cesari
10. Federico Cesari è nato
il 5 marzo 1997 a Roma. L’attore è alto complessivamente
1,80 metri.
Sebbene Mark Harmon abbia lasciato
NCIS durante la stagione 19, il veterano tornerà nel
franchise come parte di uno spinoff intitolato NCIS:
Origins. Il franchise è nato nel 2003 come spinoff
della serie di successo JAG e segue gli agenti speciali
del Naval Crime Investigation Service che utilizzano le loro
conoscenze in materia di lotta al crimine per risolvere i casi
all’interno del sistema militare americano. Nonostante si sia unita
a una serie di popolari crime drama procedurali all’inizio degli
anni 2000, NCIS ha resistito alla prova del tempo
diventando un’istituzione televisiva.
Fin dall’inizio dello show, la
storia ha ruotato in gran parte intorno al personaggio di Leroy
Gibbs, lo stoico agente supervisore dell’NCIS a capo della squadra.
Mark Harmon ha interpretato il ruolo di Gibbs a
partire dall’episodio pilota dello show su JAG nel 2003, e
ha condotto NCIS per
19 stagioni impressionanti prima di volgere finalmente al
tramonto in cerca di nuove avventure nel 2021. Ora, mentre la serie
originale va avanti e così anche la miriade di spinoff, è appena
emersa una nuova serie prequel che vedrà Harmon tornare
nell’universo NCIS dopo pochi anni di assenza.
Fin dall’inizio si sapeva che Mark
Harmon sarebbe apparso nella nuova serie come narratore, ma le
ultime notizie confermano che Harmon interpreterà Gibbs in
NCIS: Origins. Segnando il primo ritorno
dell’attore nel franchise dopo la sua partenza nel 2021,
NCIS: Originsvedrà una breve
apparizione di Harmon nel ruolo di Gibbs sullo schermo.
L’apparizione avverrà nel primo episodio della serie e, secondo il
co-showrunner David J. North, “ci stiamo concentrando su di lui
per raccontare la storia del 1991.Per quanto riguarda la
possibilità che Mark appaia di nuovo, siamo aperti a
tutto”.
Data di uscita di NCIS:
Origins
Nonostante abbia annunciato lo
spinoff prequel solo nel gennaio 2024, la CBS ha programmato
NCIS: Origins come parte del suo programma autunnale
2024-2025. La nuova serie del franchise andrà in onda direttamente
dopo NCIS, a partire da lunedì
14 ottobre alle 22:00, e questo slot cruciale aiuterà
probabilmente lo spinoff ad avere un successo immediato.
Il cast di NCIS:
Origini
Gran parte del nuovo cast di
NCIS: Origins è stato rivelato e, trattandosi di un
prequel ambientato negli anni ’90, è improbabile che compaiano
molti dei volti noti di NCIS . Mentre alcuni personaggi
dell’NCIS potrebbero apparire come versioni più giovani di
loro stessi, Origins sarà probabilmente caratterizzato da
attori completamente nuovi per il franchise, che si caleranno in
ruoli sconosciuti ai fan. Mark Harmon tornerà inOrigins come narratore e farà una breve
apparizione nel primo episodio. Il ruolo del giovane Gibbs
è stato affidato a Austin Stowell.
In NCIS: Origins ci sarà
una versione giovane di Vera Strickland, anche se il ruolo
originariamente interpretato da Roma Maffia sarà ora interpretato
da Diany Rodriguez. Inoltre, anche il mentore di Gibb, Mike
Franks, avrà un ruolo importante nella storia, ma Muse
Watson è stata sostituita da Kyle Schmid. Sono stati annunciati due
nuovi personaggi: Mariel Molino si unisce al cast come
potenziale interesse amoroso dell’agente Lala Dominguez e
Tyla Abercrumbie è stata scritturata come agente di supporto alle
operazioni sul campo Mary Jo.
Sebbene la serie sia già
programmata per il 2024-2025, il cast di NCIS: Origins
continua a crescere con l’inserimento di diversi nuovi personaggi.
Bobby Moynihan, ex allievodel SNL , interpreterà il ruolo
di Woodrow “Woody” Browne, il principale scienziato forense noto
per il suo umorismo fuori dagli schemi. Inoltre, Lori Petty è stata
scelta per interpretare la dottoressa Lenora Friedman, patologa
dell’ufficio del medico legale di San Diego.
La trama di NCIS:
Origini
La struttura di base di NCIS:
Origins è già stata rivelata e seguirà Leroy Gibbs
negli anni ’90, appena assegnato all’NCIS di Camp
Pendleton, dove imparerà dal leggendario agente Mike
Franks e dalla sua partner Vera Strickland. Presumibilmente, si
tratterà di un procedurale misto a un dramma di personaggi, in
quanto la serie non solo esplora l’ascesa di Gibbs tra i ranghi, ma
anche le sue capacità di investigatore, che alla fine gli hanno
fatto guadagnare il posto di Agente Supervisore in futuro.
Il trailer di NCIS: Origini
La CBS ha pubblicato un breve teaser che mette
in risalto l’imminente serie prequel. Utilizzando spezzoni
dell’ultima apparizione di Gibbs in NCIS, la breve clip
mostra l’amato Agente Supervisore mentre getta la sua lenza mentre
pesca in Alaska. Sebbene il trailer non contenga spezzoni di
NCIS: Origins , rivela che la serie è in arrivo e farà
parte della stagione 2024-2025 della CBS.
Con l’avvicinarsi della data di
uscita dello show a ottobre, la CBS ha pubblicato un trailer
completo di NCIS: Origins che offre
finalmente uno sguardo ravvicinato alla nuova serie. Sulle note del
classico degli anni ’90 dei Soundgarden, “Black Hole Sun”, il
trailer presenta il giovane Gibbs che entra a Camp Pendleton con
una valutazione psicologica fallita e il peso emotivo di aver perso
la figlia e la moglie a causa di un assassino. Tuttavia, viene
gettato subito nell’azione mentre il suo nuovo mentore, Mike
Franks, gli mostra le corde e Gibbs deve imparare a pensare
velocemente per aiutare a risolvere i casi più difficili.
Il network americano della
NBC ha diffuso il trailer ufficiale
Abbott Elementary 4, l’attesa
quarta stagione della serie comedy
Abbott Elementary.
In questa commedia sul posto di
lavoro, un gruppo di insegnanti dedicati e appassionati – e un
preside un po’ sordo – sono riuniti in una scuola pubblica di
Filadelfia dove, nonostante le probabilità di successo, sono
determinati ad aiutare i loro studenti ad avere successo nella
vita. Sebbene questi incredibili dipendenti pubblici siano in
minoranza e sottofinanziati, amano ciò che fanno, anche se non
amano l’atteggiamento non proprio eccellente del distretto
scolastico nei confronti dell’educazione dei bambini.
Tutto quello che
sappiamo su Abbott Elementary 3
Abbott Elementary
è creato e prodotto da Quinta Brunson, che guida anche il cast nel
ruolo di Janine Teagues. Insieme a lei ci sono Tyler
James Williams nei panni di Gregory Eddie, Janelle
James nei panni di Ava Coleman, Lisa Ann
Walter nei panni di Melissa Schemmenti, Chris Perfetti nei
panni di Jacob Hill, William Stanford Davis nei panni di Mr.
Johnson e la vincitrice dell’Emmy Award Sheryl Lee Ralph nei panni
di Barbara Howard.
“In questa commedia sul posto
di lavoro, un gruppo di insegnanti dedicati e appassionati – e un
preside un po’ sordo – sono riuniti in una scuola pubblica di
Filadelfia dove, nonostante le probabilità di successo, sono
determinati ad aiutare i loro studenti ad avere successo nella
vita“, si legge nella sinossi della serie. “Anche se
questi incredibili dipendenti pubblici sono in minoranza e
sottofinanziati, amano quello che fanno, anche se non amano
l’atteggiamento non proprio eccellente del distretto scolastico nei
confronti dell’educazione dei bambini“.
Ecco il Trailer Ufficiale
di
My Hero Academia: You’re Next che arriverà
in sala a partire dal 10 ottobre distribuito da SONY PICTURES
ITALIA.
“My Hero Academia”
è una serie anime giapponese basata sul popolari manga di Kohei
Horikoshi, ambientata in un mondo in cui circa l’ottanta per cento
della popolazione possiede superpoteri, i Quirk. Gli eroi
proteggono le persone e la società dagli incidenti, dai disastri e
dai criminali che usano i loro Quirk per il male. La storia segue
le vicende del protagonista Izuku Midoriya, chiamato Deku, e dei
suoi compagni di classe alla U.A. High School che aspirano a
diventare eroi.
Il manga originale “My Hero
Academia” ha venduto oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo,
apparso più volte nella lista dei bestseller del New York Times è
uscito a puntate su Weekly Shonen Jump di Shueisha debuttando nel
2014. L’adattamento televisivo della saga è stato trasmesso nel per
la prima volta nel 2016, ci sono state sette stagioni di cui
l’ultima è andata in onda nella primavera del 2024. Dopo il primo e
il secondo lungometraggio, il terzo film World Heroes’
Mission (2021) ha battuto i record di successo del franchise,
guadagnando oltre 46,9 milioni di dollari al botteghino, My
Hero Academia: You’re Next è il quarto film. Come nei tre
lungometraggi precedenti, Kohei Horikoshi, l’autore della storia
originale, è coinvolto anche in questo nuovo capitolo come
supervisore generale e disegnatore dei personaggi originali, dando
vita a una storia mai vista prima.
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La trama di My Hero Academia:
You’re Next
In una società in cui eroi e cattivi
si scontrano continuamente in nome della pace e del caos, Deku, uno
studente della U.A. High School che aspira a diventare il miglior
eroe possibile, affronta il cattivo che imita l’eroe che ammira da
tempo. Riusciranno Deku e il resto della U.A. High Class 1-A a
proteggere il mondo ponendo fine a Dark Might, l’uomo che sostiene
di essere il nuovo Simbolo della Pace?
Ecco la nostra intervista video a
Jac Schaeffer, creatrice, showrunner e regista di
Agatha
All Along, disponibile su Disney+ ogni giovedì con un nuovo
episodio. Schaeffer ha raccontato le specificità di Agatha, il
motivo per cui ama il personaggio e l’importanza di raccontare una
donna come questa strega, così fieramente legata all’idea di avere
potere.
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutta su Disney+ il 18
settembre.
TransformersOne arriva proprio mentre il
franchise dei
Transformers celebra il suo 40° anniversario, ed è una
celebrazione più che degna dei Robots in Disguise. Non solo
si tratta di un film d’animazione splendido, ma adotta un approccio
sorprendentemente profondo nell’esplorare
la storia delle origini di Optimus Prime e Megatron. Gran
parte del merito è del regista Josh Cooley
(Toy Story 4) e degli
sceneggiatori Eric Pearson (Black
Widow, Godzilla vs. Kong), Andrew
Barrer e Gabriel Ferrari che ambientano
la storia milioni di anni nel passato di Cybertron e
rivelano che Prime e Megatron erano amici. Ma
prima di diventare nemici, i due Transformer erano conosciuti
rispettivamente come
Orion Pax (Chris
Hemsworth) e D-16 (Brian Tyree
Henry).
Pax e D-16 lavorano come minatori a
Iacon City, dopo che una guerra tra i leggendari Transformer
conosciuti come i Prime e i Quintesson ha spinto la maggior parte
dei Transformer in superficie. È una vita dura, perché rischiano la
vita scavando quel poco di Energon che si trova sotto la superficie
e vengono derisi perché non sono in grado di trasformarsi. Ma il
duo si imbatte in una mappa che potenzialmente conduce alla Matrice
della Leadership, un antico artefatto in grado di riportare
l’Energon nel cuore di Cybertron. Pax e D-16, insieme alla
loro compagna minatrice Elita-1 (Scarlett Johansson) e al
loquace B-127 (Keegan-Michael Key), si recano
sulla superficie di Cybertron per trovare la Matrice, ma questo
porterà alla rottura di un’amicizia?
Orion Pax e D-16 scoprono una
terribile verità su un eroe cybertroniano
Pax, D-16, Elita e B-127 riescono a
trovare la posizione finale della mappa: una grotta dove giacciono
i corpi dei Primi. Ma presto scoprono che uno dei Primi, Alpha
Trion (Laurence
Fishburne), è ancora vivo. Trion racconta ai
quattro la verità su ciò che è realmente accaduto ai Primi:
Sentinel Prime (Jon
Hamm) aveva detto loro dove colpire i Quintesson
per porre fine alla guerra, ma quando i Primi sono arrivati
hanno subito un’imboscata da Sentinel e dai Quintesson, che
li hanno fatti fuori a sangue freddo. Sentinel ha
scambiato l’energon che i minatori raccoglievano con i Quintesson
e, come se non bastasse, ha preso gli ingranaggi che consentivano
loro di trasformarsi. Questo è un duro colpo per Pax e soprattutto
per D-16, che vedeva Sentinel come un eroe…e li porta sulle
loro rispettive strade.
Gli eroi di Transformers:One ottengono finalmente la capacità di trasformarsi
Pax decide di tornare a Iacon e di
mostrare al resto dei Transformers la prova dell’inganno di
Sentinel, ma prima di ciò Trion prende i nuclei dei Primi
caduti e li dà a Pax e ai suoi amici. Questo significa che
possono finalmente trasformarsi (il che porta a uno dei momenti più
divertenti di Transformers One, in cui i quattro devono capire come
trasformarsi senza soluzione di continuità) e si riflette nelle
loro trasformazioni. Il persistente ottimismo e la determinazione
di Pax lo portano a trasformarsi in un camion, mentre la rabbia di
D-16, che sta lentamente crescendo, lo porta a diventare un enorme
carro armato (completo del caratteristico cannone a braccio che poi
brandirà come Megatron). Una deviazione li porta a incontrare l’ex
Alta Guardia Cybertroniana, che si è staccata da Sentinel in
seguito al suo inganno, ma li rende preda del luogotenente di
Sentinel, Airachnid (Vanessa Liguori), che fugge
con D-16, B-127 e l’Alta Guardia.
Optimus Prime e Megatron
nascono nell’atto finale di Transformers One
Pax ed Elita guidano i resti
dell’Alta Guardia e i compagni minatori in un assalto alla
cittadella di Sentinel. Riescono a liberare i loro amici e a
catturare Airarachnid, che ha registrato le varie malefatte di
Sentinel. Pax manda in onda il filmato, smascherando le bugie di
Sentinel. Ma D-16 è assetato di sangue e tenta di uccidere
Sentinel…solo che Pax si mette in mezzo e subisce
l’esplosione, che lo danneggia mortalmente. D-16 sceglie
di far cadere Pax nelle viscere di Cybertron, prima di tagliare
Sentinel a metà e prendere il suo nucleo di trasformazione, che
apparteneva a Megatronus Prime, un leggendario eroe di guerra che
ammirava. D-16 si ribattezza “Megatron” e inizia a
distruggere Iacon City.
Ma anche se Pax è stato ferito, non
è ancora finito. Il dio cybertroniano Primus rivela di ammirare il
coraggio e l’ottimismo di Pax e gli concede la Matrice
della Leadership, che lo trasforma ulteriormente in Optimus
Prime. Prime e Megatron ingaggiano quindi una battaglia in
cui Megatron viene sconfitto, ma Prime decide di risparmiare il suo
ex amico e lo bandisce da Iacon. Prima di andarsene, Megatron
ringhia: “Non è finita, Prime”, alludendo alla lunga e aspra
battaglia di cui i due saranno protagonisti. Prime usa poi la
Matrice della Leadership per riaccendere il flusso di Cybertron e
concedere ingranaggi di trasformazione ai suoi compagni
Transformers.
Transformers One getta le basi
per una nuova guerra cybertroniana
Transformers One – Cortesia di Eagle Pictures
Allo stesso modo, Prime e i suoi
compagni minatori assumono il soprannome di “Autobot” e si
impegnano a liberare Cybertron dai Quintesson. Nomina
persino Elita come suo comandante e chiede a B-127 – che la maggior
parte dei fan conosce come Bumblebee – di lavorare con lui. Terminando con la
creazione degli Autobot e dei Decepticon, Transformers One
getta i semi per l’eventuale Guerra per Cybertron, che porterà
entrambe le fazioni a lasciare il loro pianeta natale per approdare
sulla Terra. Il produttore Lorenzo di Bonaventura
ha persino accennato al fatto che Transformers One
potrebbe plasmare i futuri film sui Transformers, dichiarando a ComicBook: “Josh ha
fatto un ottimo lavoro nell’attualizzare i personaggi in questo
film, e avrà un impatto sul live-action, dove non potremo non
rispettare quella barra… Non sarà necessariamente un personaggio o
un evento in senso letterale, ma ha un effetto su ciò che faremo”.
Qualunque sia il futuro dei film sui Transformers, Transformers
One è ancora un film d’animazione fenomenale che merita di
essere visto sul grande schermo.
La campagna di marketing per
Marvel’s Thunderbolts*
è iniziata questa settimana, con un
nuovo trailer e
un poster che forniscono il primo sguardo ufficiale al prossimo
film live-action. Il progetto riunirà una serie di personaggi
preferiti dai fan del Marvel Cinematic Universe in una nuova
avventura ad alto tasso di tensione, ma un piccolo dettaglio ha
eclissato l’attenzione su di esso. Negli ultimi giorni, i fan hanno
ipotizzato che il poster dei Thunderbolts*
sia stato realizzato con l’intelligenza artificiale, dopo aver
notato che il
nuovo personaggio Bob (Lewis Pullman) sembra
avere un sesto dito.
In una recente intervista con
Collider, Pullman ha affrontato
la bizzarra controversia, attribuendola infine a un bizzarro caso
di ritaglio. “Ho sentito parlare della storia delle sei
dita”, ha rivelato Pullman. “Ma se si guarda bene, in
realtà non ci sono errori. In realtà ho perso un po’ di tempo
perché pensavo: “Mi hanno dato un sesto dito?” Ma non è così. È
solo ritagliato al punto giusto dove sembra che ci sia una punta in
più o qualcosa del genere. Ma è tutto qui. Mi piace
molto”.
Diretto da Jake Schreier (Paper
Towns), il cast di Thunderbolts*
comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes,
Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias
Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker,
David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov
alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov
alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus
‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di
Bob alias Sentry.
Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena
Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della
serie MarvelDisney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia
Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine,
con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che
sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di
impegni).
Lo sceneggiatore di Black
WidoweThor:
Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di
Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a
porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts*
arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo
rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a
causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo,
restate aggiornati sul MCU con la nostra
guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno
sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.
Il prologo del nuovo film
d’animazione in computer grafica
Transformers One (la nostra
recensione) rivela le origini di Cybertron, che nasce come un
essere interstellare senziente noto come Primus. In pratica,
Primus è il Transformer originale, che si è
trasformato nel pianeta ora chiamato Cybertron. Il prologo rivela
anche la prima generazione di Transformer creata da Primus:
i Tredici Primi Originali. I Tredici Primi Originali sono
una parte molto profonda della mitologia
dei Transformers
e sono saggiamente inclusi nel nuovo canone stabilito
dall‘eccezionale film d’animazione in computer grafica.
Tenendo conto di ciò, è ora di fare un’immersione profonda nelle
origini e nel concetto dei Tredici Primati Originali di
Cybertron.
I tredici primati originali
sono i progenitori di Cybertron
Transformers One – Cortesia di Eagle Pictures
I Primi Originali esistono come
archetipi della razza cybertroniana. Agiscono come
progenitori e robot apicali per vari aspetti del mito dei
Transformers: Micronus Prime è il primo Transformer
Mini-con o Micromaster; Onyx Prime è il primo Transformer bestia;
ecc. Nel film, vengono rivelati come i primi robot
trasformatori che Primus ha creato per insegnare, guidare e
proteggere le generazioni future. Ogni Cybertroniano che
porta il nome Prime sa che è più di un semplice titolo. I Prime
sono gli esseri senzienti più nobili, virtuosi e coraggiosi di
Cybertron.
Transformers One raffigura
i Tredici Prime originali come un nobile collettivo di
Cybertroniani. Erano guidati da Zeta Prime (James
Remar), che portava con sé la Matrice della Leadership, un
artefatto sacro. La trama di Transformers One è incentrata
sul giovane cybertroniano Orion Pax (Chris
Hemsworth), che non ha un ingranaggio di
trasformazione (T-cog) e cerca di scoprire dove si trova la Matrice
della Leadership perduta. Orion Pax desidera trovare la Matrice,
sperando che possa ripristinare le risorse in diminuzione
di Cybertron e fornire più opzioni ai civili non trasformati del
pianeta, che hanno poche opportunità e devono svolgere
lavori manuali debilitanti nelle miniere.
Tuttavia, in seguito si scopre che
Sentinel Prime (Jon
Hamm), ritenuto l’ultimo dei Primi, ha tradito i
Tredici Primi Originali con i Quintessons durante una guerra
avvenuta decenni prima. La Matrice della Leadership è
misteriosamente scomparsa quando Sentinel e i Quintessons hanno
teso un’imboscata e giustiziato i Primi, tranne Alpha Trion
(Laurence
Fishburne) che rivela la verità sul tradimento di
Sentinel Prime a Orion Pax e ai suoi compagni, che ora
devono diventare gli eroi di cui Cybertron ha bisogno per
riconquistare la libertà.
I tredici Prime originali si
sono evoluti concettualmente nel tempo
Il concetto dei Tredici Primati
Originali ha richiesto molti anni per evolversi nella
versione rappresentata inTransformers
One. Il concetto di un gruppo di Transformers
progenitori o Archetipi di Transformers ha fatto il suo debutto in
una storia intitolata “Covenant”, pubblicata nel materiale di
programmazione della convention di Transformers, BotCon,
nel 1999. Pubblicata dalla 3H Productions e scritta da
Simon Furman, uno degli autori della serie
originale di fumetti Transformers pubblicata dalla
Marvel Comics, “Covenant” introdusse il primo
concetto del gruppo originale di Transformers, tranne che per il
fatto che erano dodici robot che erano tra le prime creazioni di
Primus e che erano basati sui dodici segni zodiacali.
I dodici originali sono poi diventati i Tredici Originali nel
libro del 2004 Transformers:The Ultimate Guide, scritto sempre da
Furman durante l’era Dreamwave Productions della continuity dei
fumetti di Transformers. I Tredici Originali furono
rivelati come creazioni originali di Primus, costruite per
combattere Unicron, antico nemico di Primus e tiranno divoratore
di pianeti. I fumetti dell’Era Dreamwave Productions dei
Transformers hanno anche rivelato che uno dei Tredici
Originali è “Il Caduto”, un Cybertroniano che ha tradito i suoi
fratelli ed è stato corrotto da Unicron. In sostanza, è la
versioneTransformersdi
Lucifero. Negli anni successivi, al Caduto fu dato il nome
originale di Megatronus, diventando la base della fazione dei
Decepticon. Anche se il Caduto non compare in Transformers
One, il film d’animazione adatta parzialmente il legame di
Megatronus con Megatron e i Decepticon.
Il Caduto in “Transformers:La vendetta del caduto” è uno dei Primi originali
Una versione dei Primati Originali
è stata rappresentata nel film live-action del 2009,
Transformers:La
vendetta del caduto. Il film rivela che il
Caduto è il “maestro” e mentore di Megatron, uno dei Primi
Originali che aveva già visitato la Terra in tempi preistorici. Fu
esiliato dai suoi compagni dopo aver tentato di attivare lo Star
Harvester, che avrebbe distrutto la vita senziente sul pianeta,
cosa che gli altri Primati di Cybertron rifiutarono. Anche se nel
film non viene mai rivelato specificamente come Megatronus, il
Caduto è tradizionalmente il nome dato all’ex Megatronus Prime, o
semplicemente Megatronus, nella
storia dei Transformers, di solito a causa dei suoi
tentativi di tradire gli altri Prime o Primus o dell’esilio forzato
dal suo gruppo. Tuttavia, Transformers
One ha scelto di dare a Megatronus una
direzione diversa.
Transformers One cambia il
destino di Megatronus Prime
Un’immagine del film Transformers One.
In Transformers One,
Megatronus Prime è rimasto fedele alla sua causa e non ha
mai tradito i suoi alleati. Il film rivela che Sentinel
Prime è un falso Prime che ha rubato il titolo. Sentinel Prime era
un aiutante dei Tredici Prime Originali che ha tradito l’intero
gruppo quando erano in guerra con i Quintessons. I Tredici Primi
Originali, compreso Megatronus Prime, furono tutti giustiziati,
tranne Alpha Trion, che fu riportato in vita decenni dopo da Orion
Pax e dai suoi amici mentre erano alla ricerca della Matrice della
Leadership. Alpha Trion rivelò la verità sul tradimento di Sentinel
Prime, dimostrando che era stato Sentinel a sferrare il
colpo di grazia a Megatronus Prime, che D-16
(Brian Tyree Henry) rispettava e idolatrava come
suo eroe. Sentinel Prime ha tradito Cybertron, i Tredici Prime
Originali e la sua intera razza, concedendo ai Quintesson il
dominio su Cybertron e tutto l’Energon che desiderano in cambio del
potere e del dominio su Iacon (la capitale sotterranea di
Cybertron).
È interessante notare come
Transformers One abbia scelto di non far diventare
Megatronus Prime il Caduto, raffigurando invece Sentinel Prime come
il traditore dei Tredici Originali. Tuttavia, Sentinel non è mai
stato un Prime e non è un membro ufficiale dei Tredici Originali.
Se la storia di Transformers One continuerà con le
prossime puntate, potrebbe essere rivisitata l’idea di
Megatronus Prime che diventa il Caduto. Forse Megatronus potrebbe
subire un qualche tipo di resurrezione, con l’assistenza del nuovo
Megatron trasformato, e i due cercheranno di governare Cybertron
insieme.
Il futuro della serie
Transformers One
A causa delle azioni di Orion Pax
nei suoi tentativi di salvare Cybertron e di abbattere Sentinel
Prime, ma volendo mostrare pietà al cattivo, gli spiriti
collettivi dei Tredici Primi Originali concedono a Orion Pax la
sacra Matrice della Leadership e il nuovo titolo di Optimus
Prime, rendendo Optimus il più recente e ultimo dei
Primi. La Matrice ripristina le risorse di Energon di
Cybertron, ormai esaurite, e concede anche nuovi t-cog, che erano
stati crudelmente sottratti ai Transformer privi di t-cog da
Sentinel Prime. Inoltre, Optimus Prime chiama i suoi nuovi
seguaci Autobot per difendere Cybertron dai suoi nemici, i
Quintesson.
Purtroppo, D-16 ha ormai rifiutato
completamente i suoi legami e la sua amicizia con Optimus.
Utilizzando il volto di Megatronus Prime come emblema, D-16
forma una nuova fazione, i Decepticon, e assume il nome di
Megatron, ispirandosi al suo defunto eroe. Amareggiato e
arrabbiato per la rivelazione del tradimento di Sentinel Prime,
Megatron cerca ora di unire Cybertron sotto il suo dominio.
Transformers One pone le basi per la Grande Guerra
tra gli Autobot e i Decepticon della
leggendadei Transformers. Questo
finale può dare alla storia una serie di direzioni incredibili.
Speriamo che la nuova continuità stabilita da Transformers
One continui a svilupparsi con i futuri sequel.
I due prossimi progetti di Martin Scorsese, The Life of
Jesus e il
biopic su Frank Sinatra, sono stati rinviati. Secondo Variety, Scorsese aveva
programmato di iniziare le riprese di questi due progetti in
contemporanea nel corso dell’anno. Ora, invece, nessuno dei due
film sarà girato nei restanti mesi del 2024. Si prevedeva che
The Life of Jesus entrasse in produzione per
primo. Il film è basato su un romanzo del 1973 di Shūsaku
Endō, lo stesso autore del libro che ha ispirato
Silence, di
Martin Scorsese.
The Life of Jesus
racconta la complicata vita ai tempi di Gesù Cristo. Non sono stati
fatti annunci di casting, ma Andrew Garfield – già protagonista di
Silence – era
stato accostato al progetto. Secondo il rapporto, Scorsese rimane
tuttavia “impegnato” nella realizzazione del film, che si
troverebbe dunque ancora in fase di sviluppo. Il premio Oscar stava
finanziando il film in modo indipendente e aveva in programma di
girare in Israele, Italia ed Egitto prima dell’annuncio del
rinvio.
Chi è coinvolto nel biopic di
Martin Scorsese su Frank Sinatra?
L’altro prossimo film di Scorsese,
invece, il biopic su Frank Sinatra, sarebbe stato realizzato poco
più avanti rispetto a The Life of Jesus. Leonardo DiCaprio era in lizza per
interpretare il leggendario cantante, mentre Jennifer Lawrence avrebbe interpretato la
seconda moglie di Sinatra, Ava Gardner. Secondo il rapporto,
“gli artigiani e gli altri attori chiave che avevano firmato
per il progetto Sinatra sono stati informati a metà agosto che la
data di inizio di novembre era stata cancellata, senza che fosse
prevista una nuova data”.
Non è noto se Scorsese abbia
ottenuto l’approvazione della proprietà di Sinatra, gestita dalla
figlia Tina. L’approvazione della famiglia, fino ad oggi
dichiaratasi contraria al progetto, potrebbe essere il motivo che
blocca il film. Nessuno studio importante è al momento legato al
biopic di Scorsese su Sinatra. Tuttavia, Apple e Sony sono state
collegate al progetto. Si attendono dunque ulteriori novità
riguardanti questi due progetti, tanto diversi quanto attesi.
Agatha
All Along (la nostra
recensione) ha fatto più strada in soli tre episodi di
quanto molte serie osino fare in un’intera stagione. Finora siamo
stati a Westview (la versione di Agnes), a Westview (la
versione di Agatha) e abbiamo anche avuto un assaggio della Strada delle Streghe. Nell’episodio
3, apprendiamo rapidamente che la Strada delle Streghe è molto
più di una bellissima e letale foresta che potrebbe essere calata
in una notte perpetua. Sul suo cammino, ci saranno ancora
più luoghi che la nostra congrega dovrà conquistare,
allineandosi con i diversi elementi. Il primo? La prova di
Jennifer, ovvero la prova dell’acqua.
Qual è la prima regola della
Strada delle Streghe nell’episodio 3 di ‘Agatha All
Along’?
Stiamo andando avanti. Succedono
parecchie cose prima di arrivare alla villa, direttamente da
“Big
Little Lies”. Continuano i riferimenti satirici
alla TV con una citazione dalla serie con
Nicole Kidman. Puoi togliere Jac Schaeffer
dal mondo delle sitcom, ma non puoi togliere il mondo delle sitcom
da lei. Teen (Joe Locke) è entusiasta di essere arrivato
alla Strada, e afferma sognante che è esattamente come se
l’era immaginata. Agatha (Kathryn
Hahn) risponde che gli si addice. Molto dolce.
Purtroppo, non tutti sono così
entusiasti di essere qui, soprattutto perché i Sette di Salem li hanno inseguiti fin lì. Sharon Davis
(Debra Jo Rupp) è la più arrabbiata e dichiara che
questo è essenzialmente un rapimento. Inoltre, non capisce come
questa strana foresta si trovi sotto Westview. Fa parte della
società storica della città e non ha mai incontrato nulla di
simile. Ha ragione di essere preoccupata, visto che si
trovano ad affrontare le loro peggiori paure attraverso prove
progettate per mettere alla prova loro e la loro conoscenza del
mestiere. Come se non bastasse, al momento non hanno
accesso ai loro poteri, almeno non nel senso tradizionale del
termine.
Teen ricorda alla congrega che
tutti possono usare la magia analogica – un tipo di magia
tradizionale che richiede un vero e proprio lavoro
artigianale – ma è tutto ciò che riesce a dire, non riuscendo
ancora a comunicare il suo nome o le sue informazioni personali.
Lilia (Patti
LuPone) sa che questo è dovuto a un sigillo e
sospetta subito che dietro ci sia Agatha, cosa che la offende
molto. I sigilli non sono alla sua
altezza. Dice loro di non preoccuparsi comunque del
misterioso adolescente, perché i veri premi si trovano alla fine
della Strada per ognuno di loro: la magia di Jennifer
(Sasheer Zamata) può essere liberata, Lilia può
invertire il suo destino e Alice (Ali Ahn) può
scoprire cosa è successo a sua madre. La signora Davis vuole solo
riavere la sua borsa (è di Talbots!), che viene rapidamente
divorata da una chiazza di fango simile alle sabbie mobili. La
congrega la salva prima che possa diventare fertilizzante per le
piante. Regola numero uno:Non
allontanarsi dal sentiero.
Qual è il processo di Jennifer
nell’episodio 3 di ‘Agatha All Along’?
Il morale della signora Davis si
alza quando si avvicinano a una bella casa sulla spiaggia, pensando
di essere arrivati alla fine. Teen afferma che sarebbe un vero
peccato, e si guadagna un’occhiataccia da parte della congrega. Sul
serio, chi è questo ragazzo? Entrano nella casa –
il cui arredamento dà a Teen “vibrazioni da seconda opportunità
d’amore di mezza età” – e ognuno di loro subisce un cambio di look
in linea con l’estetica. Grazie a Dio sono tutti eleganti e
favolosi e fanno impazzire tutti, perché le porte non si
riaprono. Sono completamente intrappolatinella casa.
Agatha spera che non ci sia un
matrimonio in vista – o, Dio non voglia, una festa per bambini.
Ironico, a dir poco, visto che Jennifer dice a Teen di
guardarsi le spalle da Agatha, visto che ha barattato il suo stesso
figlio per il Libro dei Dannati. Teen non ci crede:
nessuno sa cosa sia successo veramente, dopotutto. Si dice anche
che Nicholas sia morto, un demone o un agente di Mefisto. Jennifer
lo avverte comunque di stare attento. “Dubito che
riconoscerebbe suo figlio se si presentasse alla porta di
casa”, commenta. Accidenti.
Jennifer trova un indovinello, e
Sharon capisce che parla di vino con una velocità allarmante.
Versano a tutti un bicchiere (senza Teen, perché è minorenne – cosa
che ad Agatha non interessa, ma che sembra interessare a tutti gli
altri) e Sharon, come prevedibile, beve il suo per
prima. Tutti gli altri seguono l’esempio (tranne Agatha,
che versa furtivamente il suo in una pianta) e parte un timer di 30
minuti.
All’inizio non succede molto.
Sharon non sa nulla di streghe. Alice racconta a Teen del
tatuaggio che sua madre le ha fatto fare quando aveva 13 anni e la
guardava suonare al Red Rocks in Colorado. Dice che è un simbolo di
protezione, perché tutte le donne della sua famiglia sono
maledette. L’adolescente ammette con simpatia che anche a lui sono
successe molte cose a 13 anni.
Il momento di dolcezza viene
interrotto dal volto di Sharon che appare decisamente distrutto,
gonfiandosi come un palloncino. Tutti gli altri iniziano a fare lo
stesso, e Agatha cerca di nascondere la sua testa ancora
perfettamente normale. Ma è inutile, perché viene immediatamente
colpita. Anche se il gonfiore si attenua rapidamente, Jennifer sa
che questo è solo l’inizio: devono aver ingerito la
Vendetta di Alewife, che può causare delirio, allucinazioni,
perdita delle funzioni motorie e persino la morte.
Agatha non è certo propensa a bere
il vino ora, soprattutto se si considera che costa poco,
ma lo rigetta con riluttanza quando Teen minaccia di farlo
se non lo fa. La sua reazione all’idea è insolitamente
forte, il che fa sorgere una domanda: Perché si preoccupa tanto di
proteggere questo ragazzo quando non le importa se la maggior parte
delle persone vive o muore e, francamente, spera che la maggior
parte delle volte sia la seconda?
Quali sono le allucinazioni
della congrega nel terzo episodio di ‘Agatha All Along’?
Inizia così la seconda fase: le
allucinazioni. Poiché l’ha bevuta prima di tutti gli altri, Sharon
è la prima a esserne vittima: ha dei flashback della morte del
marito a tavola nell’episodio
1 diWandaVisione implora Wanda
di lasciarlo respirare. Gli altri tentano di ignorare le sue
grida inquietanti e aiutano Jennifer a preparare un
antidoto. Uno degli ingredienti di cui hanno bisogno è un
olio essenziale, che Agatha e Lilia trovano nella linea di
trattamenti per la pelle di Jennifer, stipata negli armadietti del
bagno della casa. Jennifer sostiene che i suoi prodotti sono tutti
organici, ma Agatha riconosce un venditore di olio di serpente
quando lo vede.
Mentre Lilia e Agatha rovistano tra
gli scaffali, Lilia sbotta: “Cerca di salvare Agatha”. Agatha è
confusa e sembra pensare che Lilia stia parlando del momento
presente, ma la mia teoria è che questo sia legato a un ricordo che
fa riferimento a qualcosa del passato di Agatha. Lilia potrebbe
sentirsi in colpa per non aver salvato Agatha dalla madre e dalla
congrega che volevano mandarla al rogo? Per non averla salvata dal
passare completamente al lato oscuro tanti secoli fa? Oltre alla
sfuriata legata ad Agatha, Lilia ha anche una visione di
una ragazza che le chiede in italiano se “vuole vedere”.
Lilia è poi disturbata dalla visione di una figura scura che si
muove dietro una donna zombie. La donna afferma freneticamente che
“sono tutti morti”, lasciando Agata ancora più perplessa.
Mentre Alice e Teen setacciano la
casa alla ricerca di altri ingredienti – tra cui l’olio essenziale
di eucalipto – Alice ha una visione di sua madre che,
accendendo un accendino, la informa che sua nonna è morta.
Anche se era a migliaia di chilometri di distanza, ha potuto
sentirlo quando è successo. “Ora tocca a me”, dice la madre. “Mi
ucciderà”. Alice urla, disturbata dal fatto che non può proteggere
sua madre più di quanto sua madre possa proteggere lei, e Teen fa
del suo meglio per confortarla.
Jennifer ha deciso che il grande
lavello della cucina della casa può fungere da calderone
improvvisato e inizia a prepararlo per l’antidoto. Tuttavia, ha
anche i suoi demoni allucinati da combattere, sotto forma di un
uomo con un camice da medico che la definisce una donna scomoda e
le dice che non è niente, tentando di affogarla nel lavandino. Come
se non bastasse, fuori si sta alzando un’alta marea che minaccia di
sfondare la finestra che Agatha ha rotto mentre cercava di fuggire.
Il tempo scorre, letteralmente. Restano solo tre minuti sul timer.
Jennifer si mette al lavoro per mescolare la pozione, mentre Teen
interviene per salvare la situazione suggerendo che un sous vide
può far ribollire il calderone. Agatha non è d’aiuto, perché è a
questo punto che la sua allucinazione si manifesta. Sente il pianto
di un bambino e, per usare un eufemismo, va fuori di testa. Quando
va a indagare sulla carrozzina, ciò che vede non è un
neonato ma lo stesso
Darkhold. Forse, dopo tutto, le continue accuse di
Jennifer di sacrificio di bambini hanno un qualche fondamento.
Chi muore nel terzo episodio di
‘Agatha All Along’?
Screen Credits Agatha All Along
Dopo aver messo Agatha sotto
controllo, ognuno di loro si strappa una singola ciocca di capelli
dalla testa e la aggiunge al calderone. Ora tutti loro devono
liberare la mente e allineare le loro intenzioni: solo così l’acqua
avrà il colore giusto. Tuttavia, proprio come la loro lotta per
aprire la strada, all’inizio non funziona. Agatha fa un
discorso di incoraggiamento a Jen, dicendo che, nonostante
l’abbia sempre odiata, l’ha lasciata in pace perché il lavoro che
stava facendo era importante. “Puoi tornare a essere quella
strega”, le dice. “Possono toglierti il potere, ma non la
conoscenza”.
Così Jennifer si blocca e si rende
conto che manca un ingrediente fondamentale:Il sangue dei non avvelenati. Agatha prende un
coltello, ringrazia Teen di essere minorenne e gli dà un rapido
taglio alla mano. Con l’aggiunta di Teen, l’antidoto diventa
finalmente blu e tutti lo bevono. Sharon, come prevedibile, non se
la passa bene, quindi è una corsa al traguardo per costringerla a
ingerirlo. Ci riescono in men che non si dica e, avendo superato la
prova, il forno si apre per farli uscire.
Lilia non vede di buon occhio che
questa sia la loro uscita, ma vista la mancanza di opzioni,
scendono, scendono, scendono, scendono dallo scivolo del forno fino
alla strada prima che la casa possa allagarsi dietro di loro.
Sebbene riescano a trascinare fuori Sharon prima che possa
annegare, si rendono conto che la povera donna non ce l’ha
fatta. Povera Sharon. Almeno è morta facendo ciò che
amava: bere vino.
L’episodio
3 di Agatha All Along ci dice che i giorni
dell’esposizione sono ormai alle spalle: ora siamo nel vivo
del bosco e della trama. E la trama si preannuncia davvero
molto interessante. Schaeffer ci ha dato alcune deliziose briciole
di pane da sgranocchiare e su cui riflettere in termini di
retroscena di ogni personaggio attraverso i flashback, e la
relazione di Agatha con Teen continua a essere intrigante. Sembra
che la serie si trasformerà in una congrega che risolve
magiche escape room ogni settimana, scappando
dalla la morte come in uno stravagante Squid
Game. I nuovi episodi di Agatha All
Along vengono trasmessi ogni giovedì su Disney+.
Debutta oggi nelle sale
cinematografiche italiane Transformers
One, l’acclamato film d’animazione (88% di gradimento
su Rotten Tomatoes) prodotto da Paramount Animation e Hasbro e
distribuito da Paramount con Eagle Pictures, arriva al cinema!
Transformers One è
la storia inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio
conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come
fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron.
Primo film sui Transformers completamente animato in computer
grafica, la pellicola vanta un cast di voci stellare, tra cui
Chris Hemsworth, Brian Tyree
Henry, Scarlett
Johansson, Keegan-Michael
Key, Steve Buscemi, Laurence
Fishburne e Jon
Hamm.
Nella
nostra recensione Valeria Maiolino definisce il film: “Il
film lascia il segno. E, come tutte le più riuscite pellicole
d’animazione, è in grado di dialogare con tutti, senza distinzioni.
Intrattiene e fa riflettere. Fa ridere ed emozionare. Una storia
dalla portata drammatica, che però sa come stemperare il tono con
dialoghi divertenti e comici, e che ci dimostra cosa vuol dire
confezionare un prodotto valido che abbia più livelli di
lettura.” “Oltre a funzionare sul piano narrativo, con
diversi livelli di lettura per le varie fasce
d’età, Transformers
One è ottimo anche dal punto di vista
tecnico e visivo. Nonostante siano fatti di metallo e
bulloni, i Transformers sono esteticamente affascinanti. L’uso di
una ricca palette cromatica valorizza ogni dettaglio, conferendo a
ciascuno un tocco personale e unico“.
Dopo le prime recensioni stellari,
la Paramount Pictures ha rilasciato un ultimo
trailer per il suo film d’animazione prequel, Transformers
One, in vista del suo debutto nelle sale questo
fine settimana.
La storia è incentrata sui
leggendari nemici Optimus Prime (all’epoca conosciuto come Orion
Pax) e Megatron (all’epoca chiamato D-16) prima che diventassero
nemici giurati come leader delle rispettive fazioni di Transformer,
gli Autobot e i Decepticon.
Chris Hemsworth
(Thor) dà la voce a Pax, mentre
Brian Tyree Henry (Eternals) interpreta D-16. Il film
presenta i due amici di allora come semplici bot operai, incapaci
di trasformarsi nelle loro forme di veicoli e armi. Quando
riuniscono un gruppo di guerrieri per combattere un misterioso
cattivo, acquisiscono la capacità di diventare “Robot
travestiti”.
Tra gli altri membri del cast,
Scarlett Johansson nel ruolo di Elita,
Keegan-Michael Key nel ruolo di Bumblebee, Jon
Hamm nel ruolo di Sentinel Prime e Laurence
Fishburne nel ruolo di Alpha Trion.
“Transformers One è la storia
inedita delle origini di Optimus Prime e Megatron, meglio
conosciuti come nemici giurati, ma un tempo amici legati come
fratelli che hanno cambiato per sempre il destino di Cybertron. Nel
primo film dei Transformers completamente animato in computer
grafica, TRANSFORMERS ONE vanta un cast di voci stellare, tra cui
Chris Hemsworth, Brian Tyree
Henry, Scarlett
Johansson, Keegan-Michael Key,
Steve Buscemi, Laurence Fishburne e Jon Hamm.”.
Nelle ultime settimane c’è stato un
grande fermento intorno a Lanterns,
soprattutto perché i DC Studios stavano cercando di ingaggiare star
di prima grandezza come Josh Brolin, Matthew McConaughey e Chris Pine per il ruolo di Hal Jordan. Il
fatto che James Gunn e Peter Safran
abbiano puntato su attori tra i 50 e i 60 anni per interpretare le
Lanterne Verdi ha fatto sollevare qualche sopracciglio, ma sembra
che l’idea sia che Hal e Guy Gardner siano membri veterani del
Corpo. Di conseguenza, i riflettori saranno puntati sul
giovanissimo John Stewart.
Saltare la storia delle origini di
Hal dopo il disastroso film Lanterna Verde del 2011 non è l’idea peggiore, anche
se sembra un po’ eccessivo. D’altra parte, le frequenti battute di
Ryan Reynolds sul film hanno fatto sì che il
film rimanesse fresco nella mente della gente come battuta di
spirito! All’inizio di questa settimana, Kyle
Chandler – noto soprattutto per il suo lavoro in TV – è
stato scritturato per il ruolo di Hal, suggerendo che i DC Studios
hanno rinunciato al tentativo di attirare una grande star.
Ora, Jeff Sneider
sostiene che almeno 5 grandi star del cinema hanno rifiutato la
parte, soprattutto perché ritenevano che ci fosse troppo bagaglio
intorno al ruolo… incluso il fallimentare blockbuster con Reynolds.
Chandler è un grande talento, ma questi altri nomi che trapelano lo
fanno sembrare tutto ciò che gli studi DC possono permettersi o
l’unica persona disposta a vestire i panni di un personaggio che
nessun altro vuole interpretare. Speriamo che ogni percezione
negativa venga spazzata via quando vedremo il primo trailer di
Lanterne.
La serie Lanterns
segue due personaggi centrali dell’Universo DC: la nuova recluta
John Stewart e il veterano Hal Jordan. La storia
vede i nostri poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro
mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore
dell’America, una premessa molto intrigante che promette una
miscela di avventure cosmiche e lavoro investigativo concreto, e
qualcosa di nettamente diverso dalla norma DC.
James Gunn e Peter Safran,
Co-Presidenti e Co-CEO dei DC Studios, hanno dichiarato: “Siamo
entusiasti di portare questo titolo fondamentale della DC alla HBO
con Chris, Damon e Tom al timone. John Stewart e Hal Jordan sono
due dei personaggi più avvincenti della DC e Lanterns li porta in vita in una storia poliziesca
originale che è una parte fondamentale delDCUunificato
che lanceremo la prossima estate con Superman”.
Il creatore di Lost e
Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon
Lindelof, sta lavorando alla sceneggiatura dell’episodio
pilota insieme allo showrunner di OzarkChris
Mundy e all’acclamato scrittore di fumetti Tom
King. Si dice che anche Justin
Britt-Gibson, Breannah Gibson e
Vanessa Baden Kelly siano a bordo (anche se la
notizia non è ancora stata confermata). La produzione di Lanterns
dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il
che potrebbe portare la serie a un’uscita nel 2026.
Ecco “Un affetto da insonnia”, una
clip esclusiva da Io sono un po’ matto… e tu?,
scritto e diretto da Dario D’ambrosi, fondatore
del Teatro Patologico, e realizzato anche grazie alla
collaborazione dell’Accademia di Cinema Griffith di Roma.
Distribuito da Notorious Pictures, il film
arriverà nei cinema italiani 7, 8 e 9 ottobre.
Parte dell’incasso andrà in
beneficenza a Teatro Patologico Onlus per
supportare la ricerca scientificae dare speranza a molti ragazzi
disabili psichici e fisici attraverso la
teatro-terapiadimostrandone i benefici non solo a livello emotivo
ma anche cerebrale.
Il film vede la
partecipazione di un cast d’eccezione:
Claudio Santamaria, Raul Bova,
Stefano Fresi,
Claudia Gerini,
Edoardo Leo, Vinicio Marchioni, Marco Bocci, Stefania Rocca,
Riccardo Ballerini, Domenico Iannacone e lo stesso
Dario D’Ambrosi lavorano insieme ai ragazzi della
Compagnia Stabile del Teatro Patologico per creare
un’opera unica nel cinema italiano.
Nel film i ragazzi
disabili, immedesimandosi con il proprio direttore, cercano di
risolvere ansie e paure di personaggi noti che si rivolgono a loro,
cercandoli nei più diversi luoghi della città, dalle scuole alle
palestre. Può capitare così ad esempio di vedere Claudio Santamaria in preda
all’ossessione, oppure Raoul Bova insonne, o
Claudia Gerini vestire i panni di una ludopatica…
Gli attori professionisti confessano con ironia e sincerità i
propri tic e le proprie manie sperando che questi “tutor
psichiatrici” riescano a risolverli, affrontando così problemi e
disturbi che riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi.
Il regista e autore
Dario D’ambrosi ha fondato nel 1992 il
Teatro Patologico per aiutare le persone con
disabilità mentale a trovare il modo di comunicare e di uscire
dall’isolamento proprio attraverso la teatro-terapia, per cercare
di integrarsi e vivere una vita simile a qualsiasi normodotato. Il
film ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare il
pubblico su questo tema, spesso trascurato o stigmatizzato.
La trama di Io sono un po’ matto… e tu?
Il Teatro
Patologico a Roma è un luogo dove, grazie alla teatro-terapia,
ragazzi e ragazze con disabilità mentale e le loro famiglie tentano
di uscire dall’isolamento della loro condizione per vivere una
quotidianità normale. Nel film gli attori e le attrici della
compagnia, immedesimandosi con il proprio direttore, cercano di
risolvere ansie e paure di personaggi famosi che si rivolgono a
loro cercandoli in vari luoghi della città. Gli attori
professionisti confessano con ironia e sincerità i propri tic e le
proprie manie sperando che questi “tutor psichiatrici” riescano a
risolverli.
Mentre la serie Vision
dei Marvel Studios (precedentemente
intitolata “Vision Quest”) continua a completare il suo
cast, abbiamo un’indiscrezione molto interessante che riguarda Tony
Stark e gli ex assistenti di suo padre Howard. Secondo MTTSH,
Kerry Condon e James D’Arcy
appariranno nei panni dei personaggi F.R.I.D.A.Y e Jarvis. Condon
ha fornito la voce della seconda IA di Tony dopo che J.A.R.V.I.S.
(Paul
Bettany) è stato trasformato in Visione, mentre D’Arcy
ha interpretato l’umano da cui prende il nome il “sistema
informatico con interfaccia utente in linguaggio naturale”,
Edwin Jarvis.
Non è ancora chiaro, qualora
venissero confermati, come questi personaggi entreranno a far parte
della serie. Ad oggi sappiamo unicamente che il progetto viene
descritto come “la terza parte di una trilogia iniziata con
WandaVision e proseguita con Agatha All Along”. Di certo, data
la già annunciata presenza di Ultron e con questi due nuovi
personaggi potenzialmente parte della storia, è lecito presumere
che Vision
potrebbe andare ad indagare il passato e il futuro del suo
protagonista.
Vision, la cui
produzione dovrebbe iniziare in Inghilterra nel 2025, è il primo
nuovo show live-action della Marvel in quasi due
anni. Brad Winderbaum, responsabile di Marvel per lo
streaming, la televisione e l’animazione, ha dichiarato a Variety a
maggio che l’azienda ha iniziato a passare a un “approccio più
tradizionale” alla produzione televisiva dopo il lancio iniziale
dei suoi contenuti in streaming, che lo studio ha realizzato
secondo un modello a caratteristiche.
All’inizio di quest’anno abbiamo
scoperto che la serie è stata resa ufficiale e che il produttore
esecutivo di Star Trek: Picard, Terry
Matalas, è stato nominato showrunner. La serie è
attualmente in programma per il 2026. Paul Bettany riprenderà il suo ruolo di
tragico sintetizzatore del MCU e la storia
dovrebbe essere incentrata su “Visione fantasma che esplora il
suo nuovo scopo nella vita”.
Il finale di WandaVision
ha rivelato che il Visione con cui abbiamo passato il tempo nel
corso della stagione era in realtà uno dei costrutti di Wanda, ma
il vero “Visione Bianco” era stato ricostruito dallo S.W.O.R.D. e
programmato per rintracciare e uccidere Scarlet Witch. Questa
versione del personaggio si allontana verso parti sconosciute verso
la fine dell’episodio dopo aver dichiarato di essere la “vera
Visione”.
Joker:
Folie à Deux sta per debuttare nelle sale,
continuando il viaggio di Arthur Fleck/Joker (Joaquin
Phoenix). I film su Joker presentano un legame unico
con il più ampio mito DC, con ruoli di supporto per personaggi come
Harvey Dent (Harry Lawtey), meglio conosciuto per
il suo mantello fumettistico di Due Facce. Detto questo, il
coinvolgimento di Batman in persona è stato molto limitato, a parte
una breve apparizione di un giovane Bruce Wayne (Dante
Pereira-Olson) nel primo film.
In una recente intervista con
IGN, il regista del franchise
Todd Phillips ha però rivelato quale potrebbe
essere la reazione di Arthur qualora si trovasse dinanzi ad un
Batman nella versione adulta e pronta a combattere il crimine che
tutti noi conosciamo. “Penso che Arthur sarebbe in soggezione
di fronte al maschio alfa che è Batman. Lo penso davvero. Penso che
Arthur lo guarderebbe e lo apprezzerebbe”, ha spiegato
Phillips.
“Penso che ne sarebbe in
soggezione. Penso che Arthur abbia sempre avuto un’attrazione per
gli uomini a proprio agio, e lui non è un uomo a proprio agio.
Murray Franklin nel primo film era un uomo a suo agio.
Probabilmente vedeva i ragazzi con cui lavorava come uomini a loro
agio, e questa era l’unica cosa che Arthur non avrebbe mai potuto
essere: un uomo a suo agio”.
Tutto quello che sappiamo sul film Joker: Folie à Deux
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno
di Joaquin
Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel
presenterà nuovi arrivati Brendan
Gleeson,Catherine
Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey.
Nel cast c’è anche Lady
Gaga che darà vita a Harley
Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti,
ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà
ad Arkham Asylum e conterrà
significativi “elementi musicali”.
Come ormai noto, la versione di Gaga
di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto
originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi
interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un
successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di
oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con
il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna
sonora.
Agatha
All Along (la nostra
recensione) ha introdotto uno dei personaggi più
interessanti mai apparsi nel MCU. Rio Vidal (Aubrey
Plaza) è un personaggio molto misterioso. È una strega
assolutamente tosta ed è facile capire perché sia diventata
rapidamente la preferita dei fan. Il suo sarcasmo e la sua arguzia
si bilanciano bene con la personalità estroversa di Agatha Harkness
(Kathryn
Hahn). Sarà davvero emozionante vedere di più su di
lei con il progredire della serie. A questo punto viene da
chiedersi: chi è esattamente Rio Vidal? Qual è il suo legame con
Agatha? Quanto è potente come strega?
Non si sa ancora molto di Rio
Vidal. È stata introdotta nel primo episodio di Agatha All Along,
fingendosi una detective nell’incantesimo a cui Wanda aveva
sottoposto Agatha. Fin dall’inizio, lei e Agatha hanno
avuto una brutta storia. Altrimenti Rio non avrebbe cercato di
uccidere Agatha. Come Agatha, Rio è una strega con forti poteri.
Può facilmente usare la magia del vento per costringere Agatha
contro i muri o i pavimenti. Le sue capacità sono legate
alla natura, in quanto strega verde.
Le streghe verdi sono
streghe che possiedono la magia della terra, come gli
elementi della natura. La sua capacità di creare raffiche di vento
era solo un esempio del suo potere sugli elementi. Nel
secondo episodio di Agatha All Along, una strega verde
è necessaria per aprire la porta della Strada delle
Streghe. Sebbene il nome di Rio non fosse sulla lista
consegnata ad Agatha, vi era disegnato un singolo cuore nero. Le
streghe verdi hanno il cuore nero e Rio dice ad Agatha che
il suo cuore è nero e batte per lei.
Rio Vidal è basato su più
personaggi del mondo magico nei fumetti Marvel
Il personaggio di Plaza è un
personaggio nuovo nel MCU. Rio non ha una controparte nei fumetti
come la maggior parte del MCU, comprese Agatha e Wanda Maximoff
(Elizabeth
Olsen). Si è ipotizzato che il personaggio di Plaza
sia basato su alcuni personaggi dei fumetti in grado di esercitare
la magia. Un personaggio specifico viene in mente grazie alla
menzione di Rio sul fatto che il suo cuore è nero. Nei fumetti
Marvel Comics, c’è un personaggio di nome
Blackheart, che è il figlio di Mephisto, un
potente demone. Blackheart può manipolare la sua forma fisica e ha
potere sull’energia oscura. Se Rio fosse basata su
Blackheart, allora sarebbe un demone invece che una
strega. È già stato confermato che Agatha non può
assorbire i poteri di Rio senza uccidersi. Se Rio fosse davvero un
demone, Agatha non sarebbe in grado di assorbire i suoi poteri.
Un’altra potenziale
influenza sul carattere di Rio è Gea, la dea della Terra.
Come la sua controparte greca, Gea è la madre della vita e ha avuto
molti figli, tra cui i Titani e i Ciclopi. È un dio anziano che
ha dato vita ai nuovi dei, creando così generazioni di dei
sulla Terra, e ha un potere immenso. Essendo una dea, Gea è
immortale e può guarire le persone. Si può
presumere che Rio sia immortale come Agatha e le altre streghe.
Inoltre, Rio ha anche la capacità di guarire le ferite di qualcuno,
come fa leccando la ferita di Agatha sulla sua mano. Sebbene non
sia la Gea dei fumetti Marvel, Gea sembra aver influenzato la
creazione di Rio, soprattutto perché Agatha morirebbe se tentasse
di assorbire i poteri di Rio.
Agatha e Rio potrebbero essere
stati amanti
L’intesa tra Agatha e Rio
nei
primi due episodi di Agatha All Along è innegabile.
Dal loro primo incontro nell’incantesimo di Wanda alla lotta in
casa di Agatha, è chiaro che i due si conoscono da molto tempo.
Soprattutto perché Rio nutre una vendetta nei confronti di Agatha
dopo che lei ha preso la Darkhold e ha iniziato a usare la magia
nera. Non c’è ancora una ragione precisa per cui Rio voglia il
sangue di Agatha. Tuttavia, è lecito pensare che i due
abbiano avuto un legame romantico in passato.
Durante una conferenza stampa di
Agatha All Along con il cast e i creatori,
Plaza ha accennato non troppo velatamente
alla dinamica tra Agatha e Rio. Ha dichiarato che i fan
dello show devono aspettarsi una “dinamica molto intensa” che
“ha tutti i colori dell’arcobaleno”. Che le due streghe siano
state o meno amanti in passato, l’accenno di Plaza fa capire ai fan
che potrebbero avere un coinvolgimento romantico nel corso della
serie. Rio Vidal sta già dimostrando di essere uno dei personaggi
più interessanti dell’attuale era del MCU. Sarà un’avventura
incredibile vedere il suo personaggio svilupparsi e vederla
avvicinarsi (o allontanarsi) da Agatha. E le teorie continueranno a
rimbalzare fino a quando non verrà rivelata la sua vera
identità.
I nuovi episodi di Agatha All
Along vengono trasmessi su Disney+ ogni mercoledì.
Thunderbolts* porta
un segreto con sé da molto tempo (due segreti, se si conta
l’asterisco). I pettegolezzi sul film hanno da tempo indicato
l’arrivo di Sentry, un ruolo che originariamente era destinato a
Steven Yeun prima che lasciasse il film. Ora
la Marvel ha arruolato l’attore di
Top Gun:
Maverick e Salem’s
LotLewis Pullman per la parte, che
continua a essere chiamata “Bob” nei materiali di marketing. I fan
sanno che a un certo punto verrà rivelato il vero posto del
personaggio nell’MCU e che diventerà Sentry, e lo stesso Pullman ha
un’anticipazione anche su questo.
Parlando con ComicBook in un’intervista per
l’imminente Salem’s
Lot, è stato chiesto all’attore del teaser trailer
di Thunderbolts*
che è uscito questa settimana e se il suo personaggio “Bob”
potrebbe abbandonare il camice che lo ha definito finora nel
marketing. Magari sostituendolo con un abito con mantello? La
risposta di Pullman non dovrebbe sorprendere del tutto i fan della
Marvel.
“Adoro il trailer e ieri è stata
la prima volta che l’ho visto, perché quando l’hanno proiettato per
la prima volta ero al Comic-Con e non ho potuto vederlo al meglio,
ma penso che sia fantastico”, ha detto Pullman. “Dirò che
Bob riuscirà ad uscire da quei camici. Si cambierà e spero che… non
lo so, non c’era la telecamera, ma spero che li lavi. Ma si libera
di quei camici, il che, sapete, è bello”.
Diretto da Jake Schreier (Paper
Towns), il cast di Thunderbolts*
comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes,
Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias
Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker,
David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov
alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov
alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus
‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di
Bob alias Sentry.
Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena
Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della
serie MarvelDisney+ Occhio di Falco). Inoltre,
Julia Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra
de Fontaine, con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua
assistente (che sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e
piena di impegni).
Lo sceneggiatore di Black
WidoweThor:
Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di
Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a
porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts*
arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo
rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a
causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo,
restate aggiornati sul MCU con la nostra
guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno
sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.
Dopo il successo di Monster:
la storia di Jeffrey Dahmer nel settembre del 2022, Netflix ripropone la serie con una seconda stagione
altrettanto densa di suspense. Pur trattandosi della stessa
serie televisiva, il soggetto della seconda stagione è un altro
noto caso di agghiacciante cronaca nera: il parricidio dei coniugi
Menendez da parte dei figli Lyle e Erik. La seconda stagione,
formata da nove episodi da circa 50 minuti l’uno, è stata ideata da
Ryan Murphy (American
Horror story,
American crime story) e Ian Brennan (Glee,
Scream Queens). Nel cast di Monsters: la storia di Lyle
e Erik Menendez si ritrovano figure molto note nel
panorama cinematografico internazionale, come
Javier Bardem (Dune,
Non è un paese per vecchi) e Chloe Sevigny
(Zodiac,
Bones and all).
Monsters: una tranquilla domenica
di paura
Il 20 agosto del 1989 Jose e Kitty
Menendez vengono assassinati nella loro lussuosa villa a Beverly
Hills. I primi diretti indagati sono le organizzazioni mafiose,
possibilmente entrate in conflitto con il ricco e ambizioso Jose:
questa è la versione che i figlio Lyle e Erik appoggiano. Tuttavia
la realtà si rivela essere ben diversa.
Tormentato dal senso di colpa per le
sue azioni, Erik, il più giovane dei due Menendez, si rivolge al
suo psichiatra, il dottore Jerome Oziel, per parlare dei propri
istinti suicidi, per poi infine confessare il proprio crimine: aver
ucciso insieme al fratello i propri genitori. Successivamente
entrambi i fratelli continuano delle sedute con il dottor Oziel,
rivelando quanto il padre fosse severo e autoritario, liberi di
parlare per l’obbligo del segreto professionale dello
psichiatra.
La verità, come spesso accade, non
tarda a saltar fuori. Ma tra storie di abusi, testimonianze che
dipingono Jose come un dispotico patriarca e due giovani
assassini/vittime, qual è la verità?
Monsters: i fatti dietro le
bugie
Ciò che caratterizza fortemente
l’intreccio di Monsters è proprio la pluralità di
versioni dei fatti che sono presentate col passare degli episodi.
Inizialmente, l’idea dei fratelli sembrava dovuta ai comportamenti
oppressivi e umilianti del padre, uniti al desiderio dei due di
essere finalmente liberi e indipendenti di scegliere per se
stessi.
Addentrandosi maggiormente nella
storia però i fatti mutano notevolmente: i due Menendez affermano
di aver subito innumerevoli abusi sessuali da parte del padre fin
da piccoli. L’opinione dello spettatore viene divisa: Lyle e Erik
sono veramente dei mostri o sono solo vittime che hanno trovato il
coraggio di reagire? Vari indizi vengono presentati alla corte
nella serie e al pubblico di Netflix a favore di una o dell’altra
narrazione.
Una famiglia disfunzionale
Guardo la mia vita attraverso un vetro appannato -Kitty
Menendez
Nonostante possano non essere
perfettamente chiare le dinamiche degli abusi o dei comportamenti
autoritari di Jose nei confronti dei suoi figli, una cosa è
perfettamente chiara: i Menendez non erano una famiglia felice ed
equilibrata. Di conseguenza, il problema non erano solamente e
propriamente i figli. La stessa Kitty afferma durante la terapia
con il dottor Oziel, durante il percorso psicoterapeutico di gruppo
intrapreso da tutta la famiglia, di sentirsi infelice e di odiare i
propri figli. Jose, dopo aver pagato la cauzione a Lyle e Erik dopo
le loro rapine, si chiede dove abbia sbagliato.
Ciò che resta un mistero però sono
proprio le vicende riguardanti le violenze sessuali: la stessa
Kitty finisce per chiederlo direttamente al marito, ricevendo
tuttavia una risposta molto criptica, che sembra nascondere molto.
A questo proposito infatti, nel maggio del 2023 si è avuta la
riapertura del caso per via della testimonianza del cantante della
band dei Menudo di violenze sessuali da lui subite da parte di Jose
Menendez.
Tratto da una storia vera… di
nuovo
Il true crime sembra essere
diventato da un po’ di anni a questa parte un ottimo archivio di
idee per l’industria cinematografica. A questo proposito, non è la
prima volta che Ryan Murphy da vita a nuovi prodotti basandosi su
storie realmente accaduta. La serie American Crime story ha di
fatto una struttura molto simile a Monsters, pur
analizzando storie differenti. Anche nella seconda stagione di
Monsters si fa riferimento a un caso narrato più
dettagliatamente nella prima stagione della sua serie gemella,
American Crime story: il caso O.J. Simpson.
A questi si aggiungono anche le
recenti miniserie distribuite da Netflix, come Il caso Yara- oltre
ogni ragionevole dubbio e
Per Elisa- il caso Claps. Di conseguenza, Mosters: la
storia di Lyle e Erik Menendez perde un po’ di
originalità, accodandosi a una moda attuale.
Il cast di Settimo
Cielo sta affrontando le questioni più spinose mentre
si tuffa nella sua serie drammatica familiare degli anni ’90.
Quando le star Beverley Mitchell,
David Gallagher e Mackenzie Rosman hanno lanciato questa settimana
il loro podcast di rewatch Catching Up with
the Camdens, hanno preceduto l’episodio pilota con una
dichiarazione di non responsabilità riguardo all’ammissione del
2014 del loro padre televisivo Stephen Collins di aver abusato
sessualmente di tre minori.
“Prima di entrare nel vivo
dell’episodio, vogliamo che sappiate che abbiamo visto tutti i
vostri commenti e sappiamo quanto siate eccitati per il rewatch,
quindi è esattamente quello che faremo”, ha detto Mitchell.
“Ma prima di entrare nel merito, pensiamo sia importante dire
qualcosa su Stephen Collins”.
Gallagher ha aggiunto: “Ogni
forma di abuso, abuso sessuale di qualsiasi tipo, è imperdonabile.
Le vittime di abusi devono ricevere compassione e
sostegno”.
Cosa hanno detto i protagonisti di Settimo Cielo su Stephen
Collins
Rosman ha continuato: “Mentre
riguardiamo questi episodi, sarebbe impossibile non parlare di
Stephen perché era una parte così importante dello show e delle
nostre vite. Ma vogliamo essere chiari sul fatto che non abbiamo
avuto esperienze inappropriate con Stephen”.
“Stephen non si unirà a noi in
questo podcast e non scusiamo o condoniamo il suo
comportamento”, ha assicurato Mitchell agli ascoltatori.
“La nostra speranza per questo podcast è di riconnetterci con
voi, i nostri fan, di rivivere un po’ di nostalgia degli anni ’90 e
di condividere i nostri ricordi più belli di 7th Heaven”.
Gallagher ha concluso:
“Sappiamo che è difficile e comprendiamo che può essere un
fattore scatenante, ma vogliamo solo dirvi che vi amiamo e siamo
così grati per tutto l’amore e il sostegno che voi, la nostra
comunità, ci avete dimostrato. Quindi, speriamo che ci seguirete
mentre continuiamo questo viaggio”.
Nell’ottobre 2014, TMZ ha
pubblicato una registrazione audio che sembrava essere la
confessione di Collins di aver avuto rapporti sessuali con
diversi minori. Nel dicembre dello stesso anno, in una
dichiarazione a People, ha ammesso di aver aggredito sessualmente tre
ragazze minorenni, anche se non è mai stato accusato.
Settimo Cielo è andata in onda per
11 stagioni dal 1996 al 2007 su The WB e The CW, seguendo il
reverendo Eric Camden (Collins), sua moglie Annie (Catherine Hicks)
e i loro figli Matt (Barry Watson), Mary (Jessica
Biel), Lucy (Mitchell), Simon (Gallagher) e Ruthie
(Rosman).
Deadpool &
Wolverine dei Marvel Studios punta ad aggiungere
un po’ di oro ai suoi già colossali incassi nella stagione dei
premi di quest’anno. Cercando di replicare il successo
dell’originale del 2016, la Disney è determinata a spingere lo
spettacolo del multiverso di Ryan Reynolds e Hugh Jackman a concorrere con i principali
gruppi di premi. Il blockbuster estivo da un miliardo di dollari di
Shawn Levy sarà infatti preso in considerazione ai
Golden Globes nella categoria delle commedie, con l’interpretazione
di Reynolds nei panni di Wade Wilson, alias Deadpool, in lizza per
uno dei sei posti nella categoria degli attori (commedia o
musical).
Con una mossa sorprendente, il
ritorno di Jackman nei panni di Logan, alias Wolverine, si
posizionerà invece tra gli attori non protagonisti in tutte le
principali manifestazioni di premiazione, tra cui i Golden Globe,
gli Screen Actors Guild Awards, i Critics Choice e persino gli
Oscar, come confermato in esclusiva da Variety. Inoltre, al film è
quasi garantito un posto nella categoria Cinematic and Box Office
Achievement dei Golden Globes, recentemente introdotta. Aggiunta
l’anno scorso, questa categoria celebra i film più acclamati dalla
critica e con i maggiori incassi dell’anno.
L’anno scorso il premio inaugurale è
andato al fenomeno miliardario “Barbie” di
Greta
Gerwig, che ha ricevuto otto nomination agli Oscar,
tra cui quella per il miglior film. Per qualificarsi per questa
categoria, i film devono incassare almeno 150 milioni di dollari,
di cui 100 milioni provenienti dagli Stati Uniti, o raggiungere
cifre comparabili di spettatori in streaming digitale riconosciute
dagli standard del settore. Per quanto riguarda l’attenzione agli
Oscar, Deadpool &
Wolverine punterà anche alle nomination nelle
categorie tecniche, tra cui design della produzione, suono ed
effetti visivi.
La serie TV live-action su
RoboCop, in fase di sviluppo presso gli Amazon MGM
Studios, ha aggiunto due creativi chiave. Peter Ocko,
i cui crediti includono Lodge 49, Elementary e
Pushing Daises, è stato chiamato a ricoprire il ruolo di
produttore esecutivo e showrunner, mentre il veterano del cinema
horror James Wan, che ha contribuito a supervisionare
l’imminente thriller Teacup della Peacock, è salito a
bordo come altro EP.
Anche i partner di Wan, Michael
Clear e Rob Hackett, saranno produttori esecutivi. Nella futura
serie televisiva, come nel film originale del 1987 con Peter
Weller, “un gigantesco conglomerato tecnologico collabora con
il dipartimento di polizia locale per introdurre un agente
tecnologicamente avanzato per combattere il crimine in aumento – un
poliziotto che è in parte uomo e in parte macchina”. Non è
stato ancora annunciato il casting.
Il film originale RoboCop
Uscito nelle sale nel luglio 1987
RoboCop è considerato uno dei grandi film d’azione di
tutti i tempi. Al film sono seguiti due sequel su grande schermo
(quest’ultimo però ha visto l’ingresso di Robert John Burke nel
ruolo del protagonista), una serie televisiva live-action del 1994,
una serie animata del 1998 e un reboot cinematografico del 2014,
accolto tiepidamente, con protagonista Joel Kinnaman.
Il film è interpretato da Peter
Weller, Nancy Allen, Daniel O’Herlihy, Ronny Cox, Kurtwood Smith e
Miguel Ferrer. Ambientato in una Detroit in preda al crimine in un
futuro prossimo, RoboCop è incentrato sull’agente di polizia Alex
Murphy (Weller) che viene ucciso da una banda di criminali ma
resuscitato dalla megacorporazione Omni Consumer Products come il
cyborg RoboCop che fa rispettare la legge. Ignaro della sua vita
precedente, RoboCop conduce una campagna contro il crimine e al
tempo stesso fa i conti con i frammenti di umanità che gli sono
rimasti.
Il film è stato concepito da
Neumeier mentre lavorava sul set di
Blade Runner (1982) e ha sviluppato l’idea con Miner. La loro
sceneggiatura fu acquistata all’inizio del 1985 dal produttore Jon
Davison per conto della Orion Pictures. Trovare un regista si
rivelò difficile; Verhoeven scartò due volte la sceneggiatura
perché non ne capiva il contenuto satirico, finché non fu convinto
del suo valore dalla moglie. Le riprese si svolsero tra l’agosto e
l’ottobre 1986, principalmente a Dallas, in Texas. Rob Bottin ha
guidato il team degli effetti speciali nella creazione di effetti
pratici, violenti gore e il costume di RoboCop.