Ecco il trailer italiano di Nancy, il film esordio di Christina Choe, con protagonisti Andrea Riseborough, Steve Buscemi, J. Smith-Cameron, Ann Dowd e John Leguizamo, in sala dal prossimo 12 dicembre, distribuito da Mariposa Cinematografica e 30 Holding.
Il film ha fatto bella mostra di sé in diversi circuiti festivalieri, tanto da essere premiato anche al Sundance Film Festival per la migliore sceneggiatura. Tra gli altri riconoscimenti, il film ha vinto per la miglior regia al Porto International Film Festival e per la miglior attrice al Sitges Film Festival.
Nancy, la sinossi
Nancy (Andrea Riseborough), una ragazza sola e dalla vita difficile, si presenta alla porta di Leo (Steve Buscemi) ed Ellen (J. Cameron-Smith) annunciando di essere la figlia che la coppia credeva scomparsa da trent’anni. Mentre la madre sperimenta la gioia di aver ritrovato la sua bambina, il padre diffidente teme che possa trattarsi di un pericoloso raggiro. Ma qual è la verità e cosa conta davvero?
Nancy, folgorante debutto al lungometraggio della sceneggiatrice e regista Christina Choe premiato al Sundance Film Festival e al Sitges Film Festival, arriverà nelle sale italiane il 12 dicembre grazie a Mariposa Cinematografica e 30 Holding.
Il film, un teso dramma psicologico in cui nulla è quello che sembra, vede protagonista la pluripremiata Andrea Riseborough (Birdman, Mandy, Morto Stalin Se Ne Fa Un Altro, La Battaglia dei Sessi, Animali Notturni, Oblivion, Black Mirror, ZeroZeroZero) nei panni di una giovane donna tormentata che decide di presentarsi a quelli che sostiene essere i propri veri genitori, che la credevano scomparsa da trent’anni.
La Riseborough, interprete dotata e camaleontica dall’impressionante filmografia, è affiancata da uno straordinario Steve Buscemi (Fargo, Le Iene, Boardwalk Empire) e da un gruppo di eccellenti caratteristi del grande schermo con esperienze di assoluto prestigio nella serialità televisiva: Ann Dowd (The Handmaid’s Tale, The Leftovers, Masters of Sex), J. Smith-Cameron (Succession, Rectify) e John Leguizamo (John Wick, Bloodline, E.R.).
Nancy è un racconto intimo e perturbante che esplora con sorprendente originalità il tema dei legami che uniscono le persone tra loro, e che coglie con grande potenza l’identità di un’epoca nella quale i confini tra verità e menzogna si confondono continuamente. Appena premiato per la miglior regia al Festival Internazionale del Cinema di Porto e forte di interpretazioni intense e ricche di sfumature, di un ritmo incalzante e di una colonna sonora ipnotica, Nancy è stato salutato dalla critica internazionale come uno dei migliori debutti del 2019.




































La sequenza iniziale del film ci consegna una delle rapine più emozionanti della storia del cinema, dove un gruppo di criminali mascherati da clown e aizzati dal Joker mettono sotto assedio una banca. E a quanto pare in tutti i film di Nolan i villain venfono introdotti nello stesso modo, da Ra’s Al Ghul a Bane, presentati come gli scagnozzi del boss prima di rivelare che sono loro le vere menti dietro il piano.
Nel film torna anche lo Spaventapasseri di
In ogni sequel di supereroi vediamo un upgrade del costume del protagonista, ed è ciò che accade anche in Il cavaliere oscuro dove Bruce Wayne toglie la parte più ingombrante della vecchia tuta per indossare qualcosa di più comodo. Forse perché lo stesso
Joker potrebbe anche aver rubato la scena nel film, ma non possiamo non ricordare l’efficacia di un villain come Harvey Dent aka Due Facce. Nella sua prima scena però viene anticipato il suo destino, con il personaggio che esprime la sua volontà di resistere mentre sta processando il mafioso Sal Maroni in tribunale. Lì un uomo estrae dalla tasca la pistola e cerca di sparare a Dent, che poi è un cenno alle sue origini nel fumetto.
Film innovativo per quanto riguarda il genere cinecomic, Il cavaliere oscuro esce nello stesso anno di un altro titolo importante, ovvero Iron Man, capitolo inaugurale del 
La trilogia di
Uno degli eventi più significativi della trilogia è la morte di Rachel Dawes, e la scena tra Bruce e Alfred serve a spiegare quanto l’eroe voglia addossarsi la colpa facendo riferimento alle stesse battute di dialogo di Batman Begins in cui Alfred confortava il giovane Wayne dopo la morte dei suoi genitori.
I tic, i movimenti e l’aspetto di Joker nascono dalla mente di

