Home Blog Pagina 1167

Deadpool: 10 cose che non sai sul film

Deadpool: 10 cose che non sai sul film

Deadpool è uno dei film più brillanti degli ultimi anni, capace di adattare sullo schermo l’omonimo fumetto e in grado di immettere tante diverse qualità, tra cui l’ironia, scatenata anche dalla grandiosa interpretazione del suo protagonista, Ryan Reynolds.

Questo è un film che si è rivolto ad una fascia di pubblico molto ampia, coinvolgendo più generazioni e facendosi amare per la sua genuinità.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Deadpool.

Deadpool film

deadpool

1. Ryan Reynolds è stato coinvolto in maniera attiva. L’attore protagonista del film è stato coinvolto nella revisione della sceneggiatura con gli sceneggiatori del film. Inoltre, ai membri del cast è stato permesso di improvvisare in alcune scene durante le riprese.

2. C’è un riferimento a X-Men: le origini – Wolverine. In questo film del 2009, Deadpool non indossa il suo tipico costume rosso, ma appare come un uomo sfigurato, senza maglietta, calvo e con la bocca chiusa. Possiede anche due katane retrattili incorporate nei suoi avambracci. Come riferimento a questo film precedente, c’è una scena che presenta brevemente questa versione del personaggio come una action figure.

3. In origine, la sceneggiatura era diversa. Le prime bozze della sceneggiatura contenevano uno scherzo in cui sarebbe stato rivelato che la maschera di Deadpool era, in realtà, una maschera di Spider-Man acquistata sul mercato che era stata rovesciata. Questo, presumibilmente, è stato tagliato a causa di potenziali problemi legali.

Deadpool streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes, Tim Vision e Infinity.

Deadpool cast

deadpool

5. Deadpool riflette i tempi odierni. Secondo Ryan Reynolds, attore protagonista del film, il fatto di rompere la quarta parete è un riflesso dei tempi attuali. Lo stesso attore ha rivelato “Penso che Deadpool stia arrivando al momento giusto perché parla a quella generazione che ha visto tutti questi cinecomic e li ha apprezzati tutti: è come parlare con loro, come se il tizio vestito di rosso fosse uno di loro. È come guardare il commento del DVD da parte di qualcuno che ha un po’ di buon senso della cultura popolare ed è divertente e un po’ odioso e sta dicendo le cose che non vorresti dire”.

6. Questo film ha richiesto una grande prestanza fisica. Per prepararsi ai ruoli, il cast è dovuto sottostare ha diversi allenamenti fisici. Ad esempio, per prepararsi al ruolo di Negasonic Teenage Warhead, Brianna Hildebrand si è allenata con il Muay Thai per diversi mesi.

7. Gina Carano voleva dare un valore aggiunto al suo personaggio. L’attrice aveva voluto indossare lenti a contatto gialle per abbinare il look di Angel Dust nei fumetti. Tuttavia, il truccare Bill Corso ha rifiutato la proposta, confrontato gli occhi gialli con qualcosa dei film di Twilight.

Deadpool trailer

8. Il trailer di Deadpool è a dir poco esplosivo. Prima di visionare il film, sarebbe un’ottima scelta dare un occhio al trailer del film per rendersi conto di cosa il lungometraggio possa riservare.

Deadpool costume

9. Il costume faceva sembrare Reynolds troppo grande. Il costume di Deadpool, in origine, aveva uno strato muscolare sottostante che, però doveva essere rimosso. Ryan Reynolds era molto muscoloso e il costume gli stava stretto. Inoltre, lo faceva più grosso di quanto sarebbe dovuto essere.

10. Il costume è stato lasciato al protagonista. A Ryan Reynolds è stato permesso di mantenere il costume di Deadpool dopo che le riprese erano terminate (anche se, tecnicamente, non lo ha chiesto, né ha dato la possibilità di prenderlo da lui). Quando la 20th Century Fox lo ha scoperto, a loro non è importato e glielo hanno lasciato tenere.

Fonti: IMDb, Ranker

Godzilla II – King of The Monsters: la recensione

0
Godzilla II – King of The Monsters: la recensione

Nel 2014 la Legendary insieme alla Warner Bros portarono al cinema, di nuovo, Godzilla, affidandolo all’occhio personale e dilatato di Gareth Edwards. Il risultato fu un film anche troppo raffinato per il genere, un prodotto che lasciò la maggior parte del pubblico scontento, perché i mostri non erano così preponderanti e protagonisti come ci si aspettava. Nel 2019, lo stesso gruppo produttivo, porta al cinema il terzo film (dopo lo stesso Godzilla 2014 e Kong: Skull Island) di un universo condiviso, il MonsterVerse, in cui la filosofia di fondo sembra essere “bigger is better” (più grande è meglio). E così, affidato alla regia e co-sceneggiatura di Michael Dougherty, arriva in sala Godzilla II – King of The Monsters, sequel diretto del film di Edwards e che ne riprende pochi dettagli, a partire dal mostruoso protagonista, ovviamente, portandosi anche dietro un paio di personaggi (gli scienziati interpretati da Sally Hawkins e da Ken Watanabe) e la misteriosa MONARCH, l’agenzia di criptozoologia già vista in azione nel film del 2014 e citata in Skull Island. Nei panni dei nuovi protagonisti ci sono Kyle Chandler, Vera Farmiga e Millie Bobby Brown, ma anche Zhang Ziyi e Charles Dance.

La storia, lineare e molto esile, vede gli umani alle prese con il risveglio di questi enormi kaiju che, con la loro potenza distruttiva, hanno il potere di distruggere la Terra oppure di salvarla, sotto la guida del loro Re, Godzilla, appunto. Il personaggio del grande lucertolone giapponese perde quindi tutta la carica di denuncia e rabbia sociale che portava, nato dall’immaginazione di un Paese in cui la ferita degli attacchi atomici era ancora giustamente aperta, e si trasforma nella personificazione del divino e della speranza dell’umanità. Ma Godzilla non è l’unico mostro gigantesco del film, che questa volta si affolla di creature mitologiche che gli amanti di questo genere conoscono molto bene. Vediamo infatti Mothra, l’enorme falena che qui ricopre un ruolo inatteso, lo pterodattilo di fuoco Rodan, e infine la temibile nemesi di Godzilla stesso, King Ghidorah, la creatura a tre testa molto simile all’idra della mitologia classica.

Dougherty si arrampica sulla struttura narrativa esclusivamente per mettere in scena questi prodigi della natura, queste creature temute e adorate che sono le protagoniste assolute della scena. Godzilla II – King of The Monsters è infatti una vera ode al genere cinematografico che vede protagonisti i kaiju, curandosi poco e niente del resto, focalizzando tutta la sua attenzione sullo spettacolo apocalittico di eventi atmosferici e lotte tra mostri. Il trionfo della natura al suo stato più selvaggio al cospetto della finitezza umana. E in mezzo si staglia Godzilla, un Re per i mostri e un Dio per l’uomo, speranza per i secondi e guida per i primi,  grandezza e potenza radioattiva.

Godzilla II – King of The Monsters è divertimento e adrenalina, un monster movie caotico per i veri appassionati del genere.

Godzilla II – King of The Monsters: intervista al regista Michael Dougherty

0

Abbiamo intervistato Michael Dougherty, regista di Godzilla II – King of Monsters, dal 30 maggio al cinema.

[brid video=”417617″ player=”15690″ title=”Godzilla II King of Monsters intervista al regista Michael Dougherty”]

Godzilla II: King of Monsters è stato diretto da Michael Dougherty e vede nel cast anche Kyle Chandler, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

L’agenzia di criptozoologia M.O.N.A.R.C.H. e i suoi membri si scontrano contro una serie di kaijū di dimensioni divine, tra cui il potente Godzilla, che si scontra con Mothra, Rodan e la sua nemesi finale, il gigantesco drago a tre teste King Ghidorah. Quando queste antiche superspecie, ritenute delle semplici leggende, risorgono dalla terra, inizieranno a lottare tra loro per la supremazia nel mondo, lasciando in sospeso l’esistenza stessa dell’umanità.

Audimovie: pubblicità e fruizione cinematografica, nuova indagine

0

Audimovie, la società che rileva i dati delle presenze nelle sale cinematografiche in Italia ha commissionato alla società di ricerca Episteme di Monica Fabris una indagine qualitativa sull’esperienza dell’andare al Cinema, sul valore che lo spettatore cinematografico gli attribuisce, sullo spessore esperienziale e motivazionale che si riflette e compenetra con la visione pubblicitaria.

L’analisi porta a considerare l’atto di andare al Cinema come un vero e proprio “customer journey”. Un’esperienza non riproducibile altrimenti, estremamente potente e stimolante, da cui deriva la distintività del mezzo Cinema, con ripercussioni anche nel ricordo della pubblicità, la cui efficacia sul grande schermo risulta potenziata nelle sue componenti – Impatto, Memorabilità, Decodifica e Persuasione – dalla fruizione stessa e dal “viaggio” che lo spettatore compie.

Basata su una specifica metodologia d’indagine qualitativa messa a punto da Episteme (il Qualitative Hub), attraverso un campione di individui dai 15 ai 65 anni distribuiti equamente sul territorio italiano la ricerca si pone molteplici obiettivi: ricostruire l’esperienza dell’andare al Cinema nel suo complesso, includendo le fasi precedenti e successive alla visione del film; definire le peculiarità del mezzo Cinema attraverso l’analisi dei vissuti, dei significati e dei valori ad essi associati; esplorare infine il contributo del mezzo Cinema alla pubblicità.

Lo studio ha individuato quattro tipologie di spettatore. Ci sono gli Spensierati per cui il Cinema è momento di evasione; gli Enciclopedici per cui è strumento di scoperta e conoscenza; gli Appassionati che ne apprezzano la dimensione magica e di totale immedesimazione onirica; i Cinefili per cui è strumento critico e culturale.

L’andare al cinema è una “experience” più ricca e diversa da tutte le altre

Per tutti i risultati hanno dimostrato che l’andare al Cinema è una “experience” totalmente diversa e più ricca della semplice fruizione di contenuti offerta oggi in alternativa da altre piattaforme video. È infatti nella sala, e in nessun altro luogo e tempo possibili della fruizione audiovisiva, che si verifica la magia del “qui e ora”.

L’andare al Cinema comporta un coinvolgimento prolungato nel tempo e esteso alle fasi preliminari e successive, che contiene valore in tutti i suoi passaggi. Un vero e proprio viaggio: dalla decisione di uscire di casa, alla scelta del film da vedere, del percorso da compiere per raggiungere il luogo della visione… In questo modo si esce alla fine della proiezione con una sensazione di stordimento e di reset prima di tornare nuovamente alla vita reale, trasformati, rigenerati e arricchiti dalla visione appena trascorsa e condivisa con altri.

La vocazione famigliare del Cinema: nella percezione di tutta la famiglia l’andare al Cinema si fa evento, diventando la “giornata Cinema”, il “pomeriggio Cinema”. Per gli adolescenti rappresenta una delle prime esperienze di rivendicazione del loro sentirsi cresciuti e da compiere con orgoglio in totale autonomia. Le coppie lo vivono come tassello della loro relazione.

Pubblicità e fruizione cinematografica: l’analisi effettuata ha riguardato anche la fruizione del messaggio pubblicitario sul grande schermo. L’efficacia pubblicitaria risulta potenziata dalla fruizione cinematografica in tutte le sue principali funzioni. Torna il concetto di “viaggio”. Quando comincia la visione degli spot lo spettatore è già all’interno della experience, in una fase di attenzione e coinvolgimento crescenti. Lo spettatore è in qualche modo predisposto, risultano bonificate le tradizionali insofferenze nei confronti degli spot. Per osmosi la pubblicità partecipa della ritualità del cinema e degli effetti discontinuità rispetto alla cosiddetta “vita ordinaria”.

La pubblicità, grazie al climax emotivo e all’esperienza vissuta, risulta parte integrante della programmazione filmica. Per questa ragione gli intervistati apprezzano soprattutto la pubblicità pensata per il Cinema, considerato come un luogo a sé, dotato di regole, di una funzione e di un linguaggio distintivo (il messaggio si iscrive su un patto di fruizione stipulato all’acquisto del biglietto).

Godzilla II – King of The Monsters: intervista a Millie Bobby Brown e O’Shea Jackson Jr.

0

Arriva in sala dal 30 maggio Godzilla II – King of Monsters, il nuovo film diretto da Michael Dougherty, con Vera Farmiga e Millie Bobby Brown. Di seguito potete vedere l’intervista alla giovane protagonista di Stranger Things e al co-protagonista O’Shea Jackson Jr..

[brid video=”417575″ player=”15690″ title=”Godzilla II King of Monsters Millie Bobby Brown e O&#39Shea Jackson Jr.”]

Godzilla II: King of Monsters è stato diretto da Michael Dougherty e vede nel cast anche Kyle Chandler, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

L’agenzia di criptozoologia M.O.N.A.R.C.H. e i suoi membri si scontrano contro una serie di kaijū di dimensioni divine, tra cui il potente Godzilla, che si scontra con Mothra, Rodan e la sua nemesi finale, il gigantesco drago a tre teste King Ghidorah. Quando queste antiche superspecie, ritenute delle semplici leggende, risorgono dalla terra, inizieranno a lottare tra loro per la supremazia nel mondo, lasciando in sospeso l’esistenza stessa dell’umanità.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

Mancano ancora diversi mesi all’uscita nelle sale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, e né il trailer, Né le dichiarazioni di attori e regista sembrano aver risolto i dubbi sulla trama del film che chiuderà la saga familiare iniziata nel 1977.

Ecco allora le domande che ci pone Episodio IX:

Cosa succederà alla principessa Leia?

Come saprete Carrie Fisher è scomparsa prima dell’inizio delle riprese ma il team di J.J.Abrams ha trovato il modo per “resuscitare” la principessa Leia attraverso del materiale scartato dai precedenti film.

È difficile parlarne senza sembrare troppo vago” confessa il regista, “ma sembrava che improvvisamente avessimo trovato la risposta impossibile alla domanda impossibile. Ci sono momenti in questo film in cui è presente Carrie, e sento davvero che c’è un elemento misterioso e spirituale che abbia contribuito alla riuscita del tutto. Carrie ci stava dicendo che in qualche modo avrebbe funzionato.

Ma in che modo saranno sfruttate le scene all’interno della trama? Quanto sarà grande il ruolo di Leia?

La prima misteriosa battuta di C3PO

Anthony Daniels è stato più che felice di aprire la nuova uscita di Star Wars e ha anche elaborato la sua prima parte del film. “La linea che non potevo dire erano due parole: ‘emblema comune’ … Non potevo proprio dirlo ‘, ha detto.

Ma cosa diavolo significano ?! Common Emblem non ha letteralmente senso per tutti noi in questo momento, tuttavia, come sempre, i fan sono ansiosi di sapere di cosa si tratta. C3PO non è uno che fa battute, quindi sembra improbabile che usi le parole per deridere o disprezzare qualcuno. Non è nemmeno il tipo da lanciare grida di battaglia, quindi sembra piuttosto insondabile che li avrebbe usati per ispirare le truppe. Cosa vogliono dire?

Cosa è successo prima del salto temporale?

star wars the rise of skywalker

Come dichiarato da Oscar Isaac nell’ultima cover di Vanity Fair, il film riprenderà esattamente un anno dopo gli eventi de Gli Ultimi Jedi:Ci sarà un po’ di quella storia condivisa che non abbiamo ancora visto. Negli altri episodi, Poe è ritratto come un lupo solitario, mentre ora fa davvero parte di un gruppo che esce e va in missione, con una dinamica molto più familiare“.

Ma cosa sarà accaduto durante la pausa? Come ritroveremo i personaggi dopo il salto temporale? E che dire del Primo Ordine, guidato da Kylo Ren, e della Resistenza?

Chi è Jannah?

star wars: l'ascesa di skywalker

Uno dei nuovi personaggi del franchise è stato presentato durante il panel di Star Wars: The Rise of Skywalker, ovvero Jannah, che sullo schermo è interpretata da Naomi Ackie.

Non sappiamo molto sulla misteriosa eroina, tranne alcuni indizi del suo look (unico e particolare rispetto agli altri), e ci sono già diverse teorie che ipotizzano un legame di parentela con Lando Calrissian (forse è sua figlia?) ma staremo a vedere…

Scopriremo qualche nuovo dettaglio sul passato di Kylo Ren?

adam driver

Un altro “problema” relativo a Gli Ultimi Jedi, almeno secondo i fan, era il racconto approssimativo del passaggio al lato oscuro di Kylo Ren attraverso alcuni flashback. Manca infatti una vera ed esaustiva spiegazione che speriamo di vedere in Episodio IX, conclusione del ciclo del personaggio.

Come promesso dagli autori, il film dovrebbe approfondire la storia di Ben Solo, quindi si ipotizza un chiarimento sul suo legame con Snoke e sulle ragioni che l’hanno portato a ribellarsi alla famiglia.

I dubbi sui genitori di Rey

star wars: l'ascesa di skywalker

In occasione della Star Wars Celebration era stato J.J. Abrams a confermare che Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker avrebbe fatto luce sulle misteriose origini di Rey esplorando il passato del personaggio in vista della conclusione della saga.

Sapevamo che il film doveva essere una conclusione soddisfacente ed eravamo ben consapevoli che le origini di Rey è uno degli argomenti più discussi…ora non voglio dire che ciò che è successo in Episodio VIII non conta, ma posso affermare che il prossimo capitolo racconterà molto di più della storia di quello che avete visto.

Il regista ovviamente faceva riferimento alla scena di Gli Ultimi Jedi in cui Kylo Ren confessa all’eroina che “è soltanto la figlia di due mercanti di Jakku che ti hanno venduta in cambio di soldi“, ma ora un nuovo rumor diffuso dal sito Making Star Wars sembra riferire che uno dei genitori di Rey è un volto noto del franchise.

Secondo questa voce, suo padre è nientemeno che Han Solo. A quanto pare mentre Leia si addestrava con Luke, Han avrebbe avuto una relazione con un’altra donna e da quel rapporto sarebbe nata una figlia. Dopo questo evento Ben Solo, adirato, verrà spedito da Han nell’accademia jedi di Luke.

Sarà davvero così?

I cavalieri di Ren

Come confermato dalle nuove immagini ufficiali, i cavaliere di Ren debutteranno finalmente al cinema e il film in uscita esplorerà il rapporto tra questi guerrieri e Kylo Ren con loro.

Non sappiamo molto dei personaggi, visti per la prima volta in Il risveglio della Forza, e il trailer ci ha semplicemente mostrato Kylo confrontarsi con uno di loro. Forse un tempo era il leader e le cose sono cambiate nel corso degli ultimi anni?

Ci sarà una love story?

star wars: l'ascesa di skywalker

Star Wars non ha mai trascurato le love story: nella trilogia originale si era accennato al triangolo tra Luke, Leia e Han Solo, e nei prequel è stato protagonista il legame fra Anakin e Padme. Dunque lo stesso accadrà in Episodio IX?

Kylo Ren e Rey formeranno una coppia? Oppure saranno Finn e Rose i protagonisti di una grande storia d’amore?

Il legame tra Rey e Kylo

Adam Driver ha già discusso della relazione in via di sviluppo tra Kylo Ren e Rey, ma è su Vanity Fair che si parla di una speciale connessione con la forza introdotta nel film precedente che continuerà ad essere approfondita. Ma in che modo?

Daisy Ridley ha spiegato che “c’è una parte di Rey arrabbiata con Kylo per ciò che ha fatto, e quella è stata sempre una grande domanda durante le riprese: perché una persona che ottiene tutto poi lo lascia perdere?

Cosa avrà voluto dire? Che conseguenze avrà questo legame sulla storia?

Quale sarà il ruolo dell’imperatore Palpatine?

Come confermato dal primo teaser trailer diffuso poche settimane fa, l’imperatore Palpatine tornerà in Star Wars: The Rise Of Skywalker interpretato di nuovo da Ian McDiarmid, ma non è ancora chiaro il motivo e in che modo farà la sua comparsa nel capitolo finale della nuova trilogia.

Diverse le teorie (già elencate qui), ma quella suggerita da Makingstarwars sembra suggerire che nel film vedremo un’altra versione del personaggio, ovvero una sua reincarnazione, e a vestirne i panni sarà proprio Matt Smith. Ovviamente si tratta soltanto di una voce non ancora confermata, e vi ricordiamo che il casting dell’attore era stato smentito dal diretto interessato nei mesi scorsi.

Il sito riporta che questa figura verrà posseduta dallo spirito di Palpatine, e che il Leader Supremo Snoke era in realtà comandato mentalmente dall’ultimo dei Sith. Si arriverebbe poi ad un epico scontro tra due fazioni, la prima composta da Rey e Kylo Ren, la seconda da Palpatine e il personaggio interpretato da Smith, dove soltanto Kylo uscirà da vincitore diventando il prossimo “ospite” dell’oscuro villain.

Qual è allora la verità?

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Screenrant

New Gods: Tom King scriverà il cinecomic con Ava DuVernay

0

Ava DuVernay ha svelato su Twitter il nome (e il volto) dell’autore che co-sceneggerà insieme a lei l’adattamento di New Gods per la DC Film: e come potete vedere qui sotto, si tratta di Tom King (fumetttista conosciuto per i suoi lavori su Mister Miracle, Swamp Thing, Nightwing, The Vision).

Gioca dunque in casa la Warner Bros, che produce il film, affidandosi ad una delle penne più affermate e amate dai lettori dei fumetti che ha contribuito al recente riavvio delle avventure di Batman (serie terminata prematuramente).

Restano da scoprire gli ulteriori dettagli sulla trama di New Gods, che a quanto pare presenterà Mister Miracle e Big Barda come protagonisti e Granny Goodness e le Furie Femminili nel ruolo di antagoniste principali.

Chi conosce i fumetti DC saprà che la prima fa parte dell’Elite di Darkseid, il signore di Apokolis, e gestisce l’orfanotrofio del pianeta con una feroce disciplina, servendosi anche delle Furie per creare un’élite di guerrieri attraverso il lavaggio del cervello e la tortura.

https://twitter.com/ava/status/1133872711200063488?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1133872711200063488&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fnew_gods%2Fnew-gods-movie-taps-comic-writer-tom-king-to-co-write-screenplay-with-director-ava-duvernay-a168657

Creato e disegnato da Jack Kirby, il fumetto originale fu pubblicato la prima volta nel 1971, portando al grande pubblico le storie dei Nuovi Dei, ovvero i nativi dei pianeti gemelli di Nuova Genesi e Apokolips.

Vi ricordiamo che, anni fa, la DuVernay è stata ad un passo dal dirigere un altro atteso cinecomic, ovvero Black Panther, finito poi nelle mani di Ryan Coogler. Secondo alcune indiscrezioni, New Gods non sarà collegato all’universo cinematografico DC, dunque la speranza di vedere nel film i personaggi già introdotti è pari a zero.

New Gods: Ava DuVernay ha scelto personalmente il progetto

Avengers: Endgame, Captain Marvel e Vedova Nera insieme in una scena inedita

0

Mentre aspettiamo che i Marvel Studios rendano ufficiali i dettagli delll’edizione homevideo di Avengers: Endgame, sono trapelate online alcune immagini tratte da scene inedite del film che vedono protagonista Brie Larson nei panni di Captain Marvel.

L’eroina ha debuttato nello suo standalone-prequel a Marzo ed è tornata protagonista nel quarto capitolo sui Vendicatori nelle battute iniziali, quando recupera Tony Stark e Nebula nello spazio e raggiunge l’Avengers Compound. Qui fa la conoscenza di Natasha Romanoff, Steve Rogers, Bruce Banner, Rocket, Thor e James Rhodes, i sopravvissuti di Infinity War, ma le loro presentazioni sono state evidentemente tagliate dal montaggio già di per sé ricco che ha sfiorato le tre ore.

Quello che vedete qui sotto è un estratto della sequenza, ed è probabile che la versione integrale sarà contenuta nei dischi dvd e blu-ray in arrivo nei prossimi mesi. Da notare il costume di Carol Danvers prima dell’intervento degli effetti speciali, leggermente diverso dall’uniforme indossata negli anni Novanta.

https://twitter.com/MCU_Direct/status/1133400149345091586

Avengers: Endgame, le scene chiave del finale prima e dopo gli effetti speciali

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Fonte: MCU Direct

The Suicide Squad: Joel Kinnaman tornerà nei panni di Rick Flag

0
The Suicide Squad: Joel Kinnaman tornerà nei panni di Rick Flag

Arriva direttamente da Joel Kinnaman la conferma del ritorno di Rick Flag in The Suicide Squad, sequel (?) che proverà a riavviare le sorti del franchise inaugurato nel 2016 dal cinecomic di David Ayer. Stavolta, dietro la macchina da presa, ci sarà James Gunn, che firma anche la sceneggiatura.

L’attore si unirà quindi a Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Jai Courtney, che sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety ha fatto sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e gliene affiderà un altro (per ora ignoto).

Alcune teorie dei fan hanno ipotizzato che i membri originali della Task Force di Suicide Squad verranno uccisi nei primi minuti del film di Gunn, lasciando così lo spazio al nuovo team di personaggi che il regista intende introdurre. Sarà davvero così?

https://www.instagram.com/p/ByAyrCDCyke/?utm_source=ig_embed

The Suicide Squad: ecco chi potrebbe interpretare Idris Elba

Come riportato dal sito Geeks WorldWide, Benicio Del Toro potrebbe entrare nel cast e interpretare il villain, un “guerriero irascibile e anziano che vive per combattere” chiamato The Mayor.

Sempre il sito riporta che il misterioso supereroe di Idris Elba avrà una figlia, possibile indizio sulla sua identità: sarà forse Sportsmaster o proprio Deathstroke, i due assassini dei fumetti DC con forti legami familiari? Il rumor è da prendere con la dovuta cautela, visto che da quando l’attore è entrato nel cast si sono alternate varie speculazioni fuorvianti sul ruolo.

Per The Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: Joel Kinnaman

Il cardellino: Nicole Kidman e Ansel Elgort nel primo trailer

0
Il cardellino: Nicole Kidman e Ansel Elgort nel primo trailer

La Warner Bros ha diffuso in rete il primo trailer originale de Il Cardellino, il film adattamento cinematografico del romanzo premio Pulitzer scritto da Donna Tartt. Nel cast troviamo Ansel Elgort, Nicole Kidman, Sarah Paulson, Jeffrey Wright, Aneurin Barnard, Finn Wolfhard e Luke Wilson. Alla regia c’è John Crowley (Brooklyn).

Ecco di seguito la trama del romanzo:

Figlio di una madre devota e di un padre inaffidabile, Theo Decker sopravvive, appena tredicenne, all’attentato terroristico che in un istante manda in pezzi la sua vita. Solo a New-York, senza parenti né un posto dove stare, viene accolto dalla ricca famiglia di un suo compagno di scuola. A disagio nella sua nuova casa di Park Avenue, isolato dagli amici e tormentato dall’acuta nostalgia nei confronti della madre, Theo si aggrappa alla cosa che più di ogni altra ha il potere di fargliela sentire vicina: un piccolo quadro dal fascino singolare che, a distanza di anni, lo porterà ad addentrarsi negli ambienti pericolosi della criminalità internazionale. Nel frattempo, Theo cresce, diventa un uomo, si innamora e impara a scivolare con disinvoltura dai salotti più chic della città al polveroso labirinto del negozio di antichità in cui lavora. Finché, preda di una pulsione autodistruttiva impossibile da controllare, si troverà coinvolto in una rischiosa partita dove la posta in gioco è il suo talismano, il piccolo quadro raffigurante un cardellino che forse rappresenta l’innocenza perduta e la bellezza che, sola, può salvare il mondo.

C’era una volta a Hollywood: la moglie di Polanski accusa Tarantino

0

Con un piccolo sfogo su Instagram Emanuelle Seigner, attrice e moglie di Roman Polanski, ha commentato negativamente un aspetto particolare del nuovo lavoro di Quentin Tarantino C’era una volta a Hollywood, che come saprete è ambientato sullo sfondo dell’omicidio della ex-partner del regista, Sharon Tate.

Secondo la Seigner infatti, il regista non avrebbe chiesto il permesso di trattare la vicenda ai diretti interessati, calpestando così una vicenda troppo personale. Queste le sue parole in merito al film, presentato nelle scorse settimane in concorso al Festival di Cannes:

Come si può usare la tragica vita di qualcuno e poi camminarci sopra? Chiarisco perché vedo che le persone non capiscono le mie parole. Non sto criticando il film. Sto solo dicendo che loro, a Hollywood, non si preoccupano di fare un film che parla di Roman e della sua tragica storia, mentre allo stesso tempo lo trattano come un reietto. E il tutto senza consultarlo, ovviamente“.

Dal 1977 Polanski non vive più negli Stati Uniti dopo la condanna per abusi sessuali ai danni di, Samantha Geimer, all’epoca dei fatti poco più che tredicenne.

https://www.instagram.com/p/BxzihCJo6LB/?utm_source=ig_embed

C’era una volta a Hollywood: Tarantino paragona il film a Pulp Fiction

CORRELATI:

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al settembre 2019.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Fonte: Emmanuelle Seigner

The Handmaid’s Tale 3: nuovo inedito promo

0
The Handmaid’s Tale 3: nuovo inedito promo

Dopo il trailer ufficiale HULU ha diffuso un inedito promo di The Handmaid’s Tale 3, l’attesa terza stagione dell’acclamata serie The Handmaid’s Tale.

Nella terza stagione di The Handmaid’s Tale vedremo al centro della storia la resistenza di June al regime distopico di Gilead e dalla sua lotta per respingere e capovolgere a suo favore le schiaccianti probabilità di una vittoria. Vedremo sorprendenti riunioni, tradimenti e un viaggio nel cuore terrificante di Galaad  che costringono tutti i personaggi a prendere posizione, guidati da una preghiera provocatoria: “Blessed be the fight.”

The Handmaids Tale 3

The Handmaid’s Tale 3 è la terza stagione della serie tv The Handmaid’s Tale ideata da Bruce Miller per HULU e basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice femminista Margaret Atwood.

Nella serie la società di Gilead, un tempo nota come Stati Uniti d’America, è governata da un regime misogino ed estremista che auspica un ritorno ai valori tradizionali della società. A capo di Gilead c’è un’élite di potere che schiavizza le poche donne fertili rimaste per tentare di ripopolare il mondo. Difred, una delle ancelle del Comandante Waterford, cerca di sopravvivere alla crudeltà della società in cui vive e al tempo stesso ritrovare la figlia perduta.

Protagonisti di The Handmaid’s Tale 3 sono June Osborne/Difred (stagione 1-in corso), interpretata da Elisabeth MossComandante Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da Joseph FiennesSerena Joy Waterford (stagione 1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Emily/Diglen/Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da Alexis BledelJanine/Diwarren/Didaniel (stagione 1-in corso), interpretata da Madeline Brewer, zia Lydia (stagione 1-in corso), interpretata da Ann Dowd, Luke Bankole (stagione 1-in corso), interpretato da O. T. Fagbenle, Nick Blaine (stagione 1-in corso), interpretato da Max Minghella, Moira (stagione 1-in corso), interpretata da Samira Wiley e Rita (stagione 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretata da Amanda Brugel.

X-Men: Dark Phoenix, il finale cambiato per colpa di Captain Marvel?

0

La conclusione di X-Men: Dark Phoenix che vedremo in sala non corrisponde a quella originariamente prevista dalla sceneggiatura, dettaglio del quale hanno discusso in una recente intervista con Yahoo UK James McAvoy e Michael Fassbender.

Parlando infatti delle riprese, l’attore scozzese ha rivelato che il finale del film è cambiato molto nel corso della lavorazione a causa di “sovrapposizioni e parallelismi con la trama di un altro cinecomic uscito qualche tempo fa“.

McAvoy ovviamente non ha fatto riferimento a nessun titolo in particolare, ma le speculazioni sono possibili se guardiamo alle uscite degli ultimi due anni, da quando insomma Dark Phoenix è stato annunciato. Ad oggi ben undici film targati DC o Marvel sono arrivati in sala in quel periodo: Thor: Ragnarok, Justice League, Black Panther, Avengers: Infinity War, Deadpool 2, Ant-Man and the Wasp, Venom, Aquaman, Captain Marvel, Shazam! e Avengers: Endgame, quindi uno fra questi potrebbe essere il “colpevole”.

Se poi consideriamo che soltanto Thor: Ragnarok, Infinity War, Captain Marvel e Endgame hanno presentato nella trama lunghe sequenze ambientate nello spazio, il raggio di ricerca dovrebbe ridursi ulteriormente, senza contare che lo standalone con Brie Larson ha un climax narrativo molto simile a quello di Dark Phoenix e le vicende della supereroina coinvolgono gli Skrull, alieni mutaforma che ritroviamo – anche se con un aspetto e un nome differente – nel film sui Mutanti.

Dunque è Captain Marvel il risultato dell’enigma?

Avevamo delle spie sul set“, scherza nell’intervista Michael Fassbender, “ci hanno fondamentalmente rubato le nostre idee“.

Leggi anche – X-Men: Dark Phoenix, la conferenza stampa con il cast

CORRELATI:

Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men. “Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix il nuovo episodio è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain. Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: Yahoo UK

Philadelphia: 10 cose che non sai sul film

Philadelphia: 10 cose che non sai sul film

Philadelphia è il film che ha segnato gli anni ’90 e che è entrato di diritto nella storia del cinema mondiale, facendosi apprezzare in tutto il mondo per la sua delicatezza e per la profondità analitica degli argomenti trattati.

Uscito nel 1993, questo film era per lo più indirizzato alle persone che fossero scettiche o che avessero convinzioni distorte circa l’AIDS, sensibilizzando il pubblico verso questa malattia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Philadelphia.

Philadelphia film

philadelphia

1. Un film per chi non è affetto dalla malattia. Il regista Jonathan Demme voleva che il film venisse visto da persone che non avessero familiarità con l’AIDS. Sentiva, inoltre, Bruce Springsteen avrebbe portato alla visione del film un pubblico che normalmente non lo avrebbe visto, grazie alla sua canzone, inclusa nel film, The Streets of Philadelphia.

2. La scena della danza è stata ripresa con musica vera in sottofondo. Jonathan Demme ha deciso di registrare la scena dell’opera dal vivo, in modo che Hanks potesse ottenere una performance migliore con la musica. Ciò si è dimostrato estremamente complicato nel montaggio, poiché la musica viene aggiunta in post-produzione.

3. Nel film ci sono malati veri. Sembra che per Philadelphia siano stati scritturati dei malati veri di AIDS che hanno partecipato alla realizzazione del film. Tuttavia, la maggior parte di loro era in stato terminale, tanto che diversi morirono pochi mesi dopo il termine delle riprese.

Philadelphia streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Philadelphia, è possibile farlo grazie alla sua disponibilità sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play e iTunes.

Philadelphia cast

philadelphia

5. Per il suo ruolo, Tom Hanks è dimagrito molto. Tom Hanks ha dovuto perdere quasi tredici chili per apparire opportunamente scarno per le scene da realizzare in aula di tribunale. Al contrario, a Denzel Washington è stato chiesto di guadagnare qualche chilo.

6. In origine, Demme voleva ingaggiare un attore comico nel ruolo di Joe Miller. Scritturare un attore comico sarebbe stato un buon controbilanciamento per Tom Hanks, che era già stato scelto. Demme aveva preso in considerazione Bill Murray e Robin Williams, ma quando Denzel Washington mostrò interesse per il ruolo, decise di ingaggiare lui.

7. Demme voleva un altro attore come protagonista. Inizialmente, Jonathan Demme voleva che fosse Daniel Day-Lewis ad interpretare il ruolo da protagonista, ovvero Andrew Beckett. Tuttavia, l’attore rifiutò l’offerta per poter recitare in Nel nome del padre (1993).

Philadelphia frasi

8. Un film con frasi da non dimenticare. Un lungometraggio come Philadelphia non poteva non essere generatore di frasi iconiche ed indimenticabili. Ecco qualche esempio:

  • Fu in quel dolore che a me venne l’amore, una voce piena d’armonia dice: vivi ancora, io sono la vita… le lacrime tue io le raccolgo. Sto sul tuo cammino e ti sorreggo. Sorridi e spera, io sono l’amore. (Andrew Beckett)
  • Cosa sono mille avvocati incatenati al fondo dell’oceano? Un buon inizio… (Andrew Beckett)
  • Questa è l’essenza della discriminazione: il formulare opinioni sugli altri non basate sui loro meriti individuali, quanto alla loro appartenenza ad un gruppo con presunte caratteristiche. (Joe Miller)
  • Aver fede significa credere in qualcosa che non siamo in grado di provare. (Andrew Beckett)

Philadelphia colonna sonora

9. La canzone di Bruce Springsteen ha vinto diversi premi. Arrivando al 2018, Street of Philadelphia di Sprengsteen è il secondo brano ad aver vinto i tre primi premi principali – Oscar, Golden Globe e Grammy -, dietro a Let the River Run di Carly Simon per Una donna in carriera (1988).

10. La colonna sonora è composta da molti brani diversi. La colonna sonora di Philadelphia è stata composta da Howard Shore e ad essa si sono affiancati i brani di Springstreen e Neil Young.

Fonti: IMDb,

Profumo – Storia di un assassino: 10 cose che non sai sul film

Profumo – Storia di un assassino: 10 cose che non sai sul film

Profumo – Storia di un assassino è un film di cui si parla poco immeritatamente. Questo film, infatti, è un piccolo gioiello capace di coinvolgere lo spettatore e di ammaliarlo sotto tutti gli aspetti.

Uscito nel 2006, questo film riunisce un cast stellare fatto di interpreti dal talento unico ed inimitabile, come il migliore dei profumi in circolazione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Profumo – Storia di un assassino.

Profumo – Storia di un assassino film

profumo - storia di un assassino

1. È stata assunta una compagnia di ballo. Siccome lo sceneggiatore e regista Tom Tykwer considerò la scena delle orge una danza che necessitava di coreografia, si rivolse ad una compagnia di ballo per aiutarlo a mettere insieme la scena, La Fura Dels Baus.

2. Ci sono volute diverse settimane per ricercare i costumi. La costumista Pierre-Yves Gayraud ha trascorso circa quindici settimane alla ricerca di costumi prima di finalizzare qualsiasi cosa. In totale, furono realizzati oltre millequattrocento costumi. Dopo essere stati spediti da Bucarest, in Romania, i costumi doveva essere invecchiati e sporcati, e una volta pronti per essere indossati, il regista e sceneggiatore Tom Tykwer insistette che attori e attrici li indossassero di continuo per diversi giorni per rievocare questa pratica che, all’epoca in cui è ambientato il film, era molto comune.

3. Per realizzare il film, si è studiata la storia dell’arte. Durante la pre-produzione, Tom Tykwer, il direttore della fotografia Frank Griebe, lo scenografo Uli Hanisch e il costumista Pierre-Yves Gayraud hanno studiato le opere di Caravaggio, Rembrandt e Joseph Wright. Questo lavoro è servito al fine di garantire che l’estetica del film fosse correttamente acquisita nella Francia del XVIII secolo.

Profumo – Storia di un assassino streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili e Infinity.

Profumo – Storia di un assassino cast

profumo - storia di un assassino

5. A questo film hanno lavorato molte persone. Secondo il sito web ufficiale, questo film comprendeva qualcosa come sessantasette ruoli parlanti, cinquemiladuecento comparse e centodue set. Dietro le quinte, invece, hanno lavorato cinquecentoventi tecnici.

6. Ben Whishaw ha costruito il ruolo studiando gli animali. Secondo Ben Whishaw, iniziare a studiare gli animali gli è sembrato il punto giusto da dove partire per cercare di comprendere appieno il suo personaggio e per costruirlo. Questo studio, in particolare sui Loris (appartenente alla famiglia dei primati) gli è servito per vedere come l’olfatto influisce sul modo in cui si muovono, come interagiscono con il mondo.

Profumo – Storia di un assassino frasi

7. Frasi da ricordare come un intenso profumo. Profumo – Storia di un assassino ha dato vita a frasi uniche ed indimenticabili come un profumo così buono ed intenso che permane a lungo nelle narici. Ecco, dunque, qualche frase del film:

  • Fabbricherò tutti i profumi che desiderate ma voi dovete insegnarmi a catturare l’odore di ogni cosa che esiste, potete farlo? (Jean-Baptiste Grenouille)
  • Il talento vale pressoché niente, mentre l’esperienza acquisita con l’umiltà e il duro lavoro è inestimabile! (Giuseppe Baldini)
  • L’anima degli esseri è racchiusa nel loro odore. (Giuseppe Baldini)
  • Possedeva un potere più forte del potere del denaro o del terrore: l’invincibile potere di suscitare l’amore nell’umanità.

Profumo – Storia di un assassino libro

8. Il film si basa sul libro dal titolo Il profumo. Il produttore e sceneggiatore Bernd Eichinger aveva cercato di convincere l’autore del libro Il profumo, Patrick Suskind, con il quale era amico, a vendre i diritti del romanzo già al momento della sua pubblicazione originale nel 1985. Egli, però, riuscì ad averne i diritti solo nel 2001, acquistandoli per dieci milioni di euro.

9. Il libro ha ispirato anche i Nirvana. Oltre che ispirazione per il film, il libro di riferimento ha fatto da base alla canzone dei Nirvana intitolata Scentless Apprentice. Kurt Cobain sostenne di portare il libro in tasca, asserendo che si identificava con l’alienazione di Grenouille.

Profumo – Storia di un assassino colonna sonora

10. La colonna sonora è stata eseguita da un gruppo d’eccezione. Per questo film, infatti, si è deciso di far realizzare la colonna sonora alla Berliner Philharmoniker (la Filarmonica di Berlino), sotto la direzione di Simon Rattle.

Fonti: IMDb, indielondon

The Counselor – Il procuratore: 10 cose che non sai sul film

The Counselor – Il procuratore: 10 cose che non sai sul film

The Counselor – Il procuratore è uno dei film più intriganti degli ultimi anni, capace di coinvolgere lo spettatore nella storia e di farlo cadere nel vortice di cui è vittima il protagonista.

In grado di raccontare eventi non troppo lontani dalla realtà attuale, questo film è popolato da un cast decisamente stellare che difficilmente si potrebbe vedere in egual maniera in qualche altro film.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su The Counselor – Il procuratore.

The Counselor film

The Counselor

1. Ridley Scott voleva portare sullo schermo uno scritto di Cormac McCarthy. Questo film, di base, è nato dai tentativi falliti di Ridley Scott di adattare il romanzo Blood Meridian di Cormac McCarthy. I due si conoscevano da allora e quando lo scritto ha offerto la sceneggiatura di The Counselor, il regista non ha esitato, lo ha incontrato e ha acquisito lo script con cui realizzare il film.

2. La produzione è stata interrotta per la morte di Tony Scott. Il 20 agosto del 2012, Ridley Scott ha interrotto la produzione del film a causa della morte di suo fratello Tony. Le riprese si sono fermate per una settimana abbondante, periodo in cui il regista è andato a Los Angeles per stare con la sua famiglia. In seguito, Scott è tornato a Londra per riprendere la produzione il successivo 3 settembre.

3. Ci sono personaggi senza nome proprio. Il principale personaggio del film rimane senza nome per tutta la durata del lungometraggio. La stessa cosa accade con altri personaggi, che vengono generalmente chiamati La Bionda, Il commerciante di diamanti, Il prete o L’acquirente. Altri personaggi hanno invece solo il nome, ma non il cognome.

The Counselor streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Rivedere o vedere per la prima volta The Counselor – Il procuratore è possibile, grazie alla sua presenza sulla diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Google Play, Chili e Tim Vision.

The Counselor cast

5. Ci sarebbe potuta essere Angelina Jolie. In origine, per il ruolo di Malkina, era stata considerata Angelina Jolie, ma lei, in seguito, ha dovuto abbandonare il ruolo. Di conseguenza, la scelta dell’attrice che potesse interpretare questo ruolo è ricaduta su Cameron Diaz.

6. In molti volevano interpretare Reiner. Pare che si siano offerti diversi attori per poter interpretare questo personaggio: tra i tanti, si citano i nomi di Bradley Cooper e Jeremy Renner che erano anche stati considerati per il ruolo. Anche Brad Pitt era interessato verso il personaggio prima che venisse scelto per interpretare Westray.

7. Natalie Portman era stata considerata per un ruolo. L’attrice Natalie Portman era stata presa in considerazione per poter interpretare il personaggio di Laura. In seguito, però, la scelta è ricaduta su Penelope Cruz che si è trovata a recitare nello stesso film del marito Javier Bardem, pur non comparendo insieme in nessuna scena.

The Counselor: Cameron Diaz

The Counselor

8. Cameron Diaz si è dovuta doppiare. Inizialmente, Cameron Diaz aveva interpretato Malkina con un forte accento Bajan, esaminando l’efficacia con l’anteprima pubblica. La 20th Century Fox ha successivamente chiesto all’attrice di ridoppiare la maggior parte delle sue battute, suo malgrado. La Diaz si è poi rifiutata di promuovere il film dopo la sua uscita.

9. Il suo personaggio aveva tanti outfit diversi. Paula Thomas ha contribuito al guardaroba del film vestendo l’attrice con circa 15 abiti diversi. Questo perché il suo personaggio rappresenta una donna audace, moderna, sempre in vista.

The Counselor trailer

10. Un trailer da vedere. Prima di visionare il film, sarebbe buona cosa dare un occhiata al suo trailer. In questo breve lasso di tempo sarà possibile preparasi alla visione successiva del film e capire quali saranno gli elementi messi in gioco.

Fonti: IMDb, The Hollywood Reporter

Vedova Nera: prime foto e video dal set con Scarlett Johansson

0

Sono ufficialmente iniziate le riprese di Vedova Nera, lo standalone dedicato al personaggio visto di recente in Avengers: Endgame e che sarà interpretato ancora una volta da Scarlett Johansson. L’attrice è stata vista sul set a Seabo, città della Norvegia, come testimoniano le immagini e il video che trovate qui sotto, mentre girava alcune scene in abiti civili.

Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione del film è “Blue Bayou” e che in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

https://twitter.com/okbanana/status/1133691999641432065?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1133691999641432065&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2019%2F05%2F29%2Fvedova-nera-ecco-i-primi-scatti-ravvicinati-e-un-video-con-scarlett-johansson-nei-panni-di-natasha-romanoff%2F374604%2F

https://twitter.com/okbanana/status/1133709441608638466

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

Resta ancora irrisolto il mistero sulla timeline del film: c’è chi pensa che si tratterà un prequel ambientato prima di Iron Man 2, tuttavia secondo quanto riferisce un recente rumor, Vedova Nera potrebbe svolgersi addirittura dopo gli eventi di Captain America: Civil War, e non alla fine degli anni Novanta come teorizzato negli ultimi mesi.

Deadline ha confermato nelle scorse settimane che O-T Fagbenle (Luke Bankole nella pluripremiata serie The Handmaid’s Tale) è entrato nel cast del film e interpreterà il principale antagonista.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Vedova Nera: 9 storie dei fumetti che il film potrebbe adattare

Fonte: Twitter

Dragon Trainer – il mondo nascosto: un mondo di draghi da scoprire

Li abbiamo conosciuti come cacciatori di draghi temerari e allo stesso tempo spaventati dalle tremende creature alate, li abbiamo accompagnati nella loro scoperta della vera natura di quelli che loro consideravano solo rettili infestanti e in Dragon Trainer – il mondo nascosto, il terzo e ultimo capitolo della saga Dreamworks, accompagniamo gli abitanti di Berk nel loro viaggio per proteggere e difendere quei draghi che sono diventati non solo amici, ma anche aiutanti e difensori, coinquilini di quell’isoletta diventata troppo stretta per tutti i draghi ospitati dal popolo di Hiccup.

L’avventura, il mistero, le emozioni sono i protagonisti principali di queste tre avventure, ma con loro, inutile nasconderlo, i personaggi più amati sono proprio i draghi, diversi per forme, potenzialità e carattere, proprio come le persone. Dalla Furia Buia, simbolo della saga, ai temibili Deathgripper che conosciamo solo nel Il mondo nascosto, ecco una rapida guida per conoscerli meglio:

  • Furia Buia: è, come detto, l’esemplare più originale e famoso del franchise, grazie a Sdentato, il drago personale di Hiccup. Possiede un corpo quasi del tutto nero, due paia di grandi ali e due membrane sulla coda, essenziali per il volo. Ha una massiccia potenza di fuoco di cui può controllare l’intensità. Il suo comportamento è molto simile a quello di un gatto, mentre i denti retrattili sono quelli ai quali l’esemplare protagonista deve il suo nome. Nonostante la sua natura feroce, è il più intelligente fra i draghi, capace di analizzare le situazioni e risolvere problemi che metterebbero in difficoltà chiunque. Si tratta di una specie molto rara, perché in passato cacciata ferocemente dagli acchiappadraghi e Sdentato sembra essere l’ultima Furia Buia di tutta Berk.
  • Uncinato Mortale: ha solitamente un’indole aggressiva e un temperamento molto suscettibile e vanitoso. Somiglia ad un uccello sia nell’aspetto che nel comportamento ed è dotato di squame variopinte. Esemplare molto agile, possiede quattro zampe e le ali, è un volatore molto resistente. Possiede il fuoco più caldo di tutti i draghi. Dalla coda può lanciare spuntoni ossei come proiettili. L’esemplare più famoso è Tempestosa, cavalcata da Astrid.
  • Gronkio: si tratta di uno degli esemplari più forti e resistenti, ha una testa enorme e un corpo minuscolo, con una tozza coda a mazza, fornita di spuntoni, mentre la pelle è durissima e molto bitorzoluta. Le ali del Gronkio ricordano come movimento quelle delle libellule e dei colibrì, e per farlo volare battono molto velocemente; questo drago è noto per essere capace di dormire mentre vola, volare di lato e persino all’indietro. Generalmente pigro e scontroso, il Gronkio è un combattente spietato e tenace, ma allo stesso tempo molto leale al suo cavaliere. Un esemplare femmina, Muscolone (Meatlug), è cavalcato da Gambedipesce.
  • Incubo Orrendo: è uno dei più feroci e temuti tra i draghi. Differentemente dagli altri draghi, le sue zampe anteriori e le ali sono fuse insieme come in uno pterosauro; all’estremità delle ali possiede lunghissimi artigli a forma di uncini, che gli consentono di aggrapparsi a qualsiasi superficie verticale e strisciare lungo i muri e le pareti. La sua strategia d’attacco preferita è quella di infuocarsi; questa tecnica lo rende un avversario molto temibile. Moccicoso cavalca Zannacurva (Hookfang).
  • Orripilante Bizippo: è un esemplare molto raro ed ha due teste indipendenti. Una produce un gas nocivo e altamente infiammabile, l’altra genera scintille, creando insieme esplosioni letali. I suoi denti possono inoltre iniettare veleno per predigerire le prede. Ha le ali proporzionate al corpo e possiede pupille molto sottili. Questo drago ricorda molto l’Idra, il mostro mitologico. Un esemplare maschio è cavalcato da Testabruta, che cavalca la testa sputa-gas chiamata Vomito (Barf), e da Testaditufo, che cavalca la testa sputa-scintille chiamata Rutto (Belch).
  • Terribile Terrore: è uno dei più piccoli draghi esistenti, ha un corpo non più grande di quello di un gatto e due ali molto piccole. In genere si sposta in gruppo ed è un esemplare molto curioso. I Terribili Terrori sono anche molto litigiosi e territoriali, e combattono spesso tra di loro. Anche se è piccolo, ha una millimetrica precisione di fuoco e i suoi colpi sono più simili a spari, è considerato il cecchino del mondo dei draghi.
  • Morte Rossa: si tratta di un colosso armato di una grossa mazza chiodata sulla coda e sei orribili occhi. Sembra che questo drago viva 2000 anni, durante i quali depone fino a 3000 uova. I piccoli poi nel corso dei successivi 100 anni si divorano a vicenda finché non ne rimane uno solo. La sua pelle pesantemente corazzata gli consente di resistere al caldo più estremo, e di vivere persino all’interno dei vulcani. A differenza degli altri draghi non ha un punto cieco grazie ai suoi sei occhi, e produce giganteschi torrenti di fuoco.
  • Grande Bestia Selvaggia – Il Re dei Draghi: è un drago bianco gigantesco. Vive nelle caverne glaciali e negli oceani, sputa ghiaccio e nonostante le ali non può volare. Viene considerato il “Re dei Draghi” in quanto può assoggettare gli altri draghi al proprio volere ma, solitamente, ha natura gentile e più che sfruttarli li protegge.
  • Tagliatempeste: è un drago molto intelligente e possiede quattro ali che gli permettono una grande manovrabilità nel volo. La sua fiammata è molto potente e appare come un vortice di fuoco. Il suo comportamento è simile a quello dei gufi. Saltanuvole è un esemplare guidato da Valka.
  • GrugnoZoppo: hanno l’aspetto di dinosauri alati con un corno, e una cresta che gli permette di captare ciò che hanno intorno. Può cambiare il colore delle proprie squame a suo piacimento. Valka ne possiede un esemplare cieco chiamato Gruff.
  • Dragoncelli: assomigliano a un incrocio tra Uncinato Mortale (corpo e zampe) e Orribilante Bizzippo (testa, spine e coda). Il loro comportamento assomiglia a quello del Terribile Terrore e possono essere di vari colori. Sputano un fiamma verde.
    Nel film i protagonisti ne cavalcano dei cuccioli.
  • Ruttocaldo: probabilmente sono imparentati col Gronkio in quanto ne sono molto simili. Sono però un po’ più grandi e hanno gli occhi più lontani dalle orecchie. Nonostante possano cibarsi di rocce preferiscono i metalli. Mentre dormono possono fare pressoché qualsiasi cosa. Nel film Gobber ne cavalca un esemplare chiamato Broncio (Grump).
  • Cornotonante: sono draghi corazzati dall’olfatto molto sviluppato. Amano “sguazzare” nello sporco per scovare nuovi odori. Sparano dei “missili” di fuoco che esplodono all’impatto. Nel film Stoik ne cavalca un esemplare chiamato Spaccateschi (Skullcrusher).
  • TagliaPioggia: ama volare nella pioggia e stare nei posti umidi pieni di vermi e larve di cui si nutre. Possiede una cresta sulla schiena simile a quella dello spinosauro. Valka ne ha salvato un esemplare a cui una rete aveva spezzato un’ala.
  • Squotimari: questi esemplari vivono negli oceani e si nutrono di pesce. Dall’aspetto simile a quello di una manta hanno: due grandi ali, due pinne più piccole e due teste. Utilizzano dell’elettricità come arma.
  • Canino Affilato: è un drago azzurro coperto di macchie rosse. Le zampe anteriori sono piccolissime mentre quelle posteriori sono possenti. È munito di un randello al termine della coda.
  • Deathgripper: hanno tutti un colore rosso sangue, con spessi segni neri sul corpo e sulle zampe. Hanno anche un paio di zanne bianche e placche su schiena e coda. Ognuno di loro possiede anche un pungiglione velenoso all’estremità della coda. Di quelli che vediamo in Dragon Trainer – il mondo nascosto, tutti indossano un collare perché assoggettati a Grimmel che li controlla con il loro stesso veleno. Sono descritti come “assassini di draghi”, non hanno quindi un carattere facile e presentano un’indole adeguata al cattivo che se ne serve.
  • Furia chiara:ne incontriamo una all’inizio del terzo film. Sembra avere un temperamento selvaggio, che non vuole avere rapporti con gli umani. L’incontro con Sdentato la rende più mite, anche se mantiene la diffidenza nei confronti degli esseri umani. È determinata, forte e molto silenziosa, le sue scaglie diventano specchi, tanto che riesce a mimetizzarsi e il suo getto di fuoco apre dei portali nello spazio. Il suo corpo è candido, molto simile a quello della Furia Buia.

Insomma, la saga di Dragon Trainer non ci ha offerto solo esemplari umani bizzarri, con protesi meccaniche (da veri vichinghi) e dinamiche di amicizia autentiche, ma anche un bestiario fantastico di tutto rispetto, che arricchisce la fantasie e l’immaginazione dello spettatore.

Adesso, con l’uscita in Home video di Dragon Trainer – il Mondo nascosto, sarà possibile rivedere di nuovo tutti i rettili volanti in azione, e sul loro dorso volare all’avventura.

Spider-Man: Far From Home, 10 modi in cui potrebbe impostare la Fase 4

Spider-Man: Far From Home chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU, e in qualche modo potrebbe impostare le basi per ciò che vedremo nella Fase 4 ancora in fase di costruzione. In attesa di vederlo nelle sale a luglio, ecco qualche interessante teoria sul film e gli indizi sul futuro dell’universo cinematografico:

Le nuove missioni dettate da Nick Fury

samuel l. jackson

In Spider-Man: Far From Home Peter risponderà alla chiamata di Nick Fury per intervenire sull’attacco degli Elementali, e durante uno dei loro incontri (mostrato nel trailer), sentiamo l’ex direttore dello SHIELD e Maria Hill spiegare al ragazzo sia Captain Marvel sia Doctor Strange sono impegnati da qualche parte in altre missioni.

Che si tratti di un’anticipazione di ciò che accadrà nella Fase 4? Carol Danvers nello spazio per salvare l’universo, Doctor Strange in chissà quale universo per affrontare i prossimi nemici, Thor alla ricerca di Gamora con i Guardiani della Galassia?

Hulk aiuterà Spider-Man a viaggiare nel Multiverso

Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019

Avengers: Endgame ha segnato il “debutto” di Professor Hulk, incrocio tra Bruce Banner e il gigante verde, che aiuta i Vendicatori a lavorare sul congegno che permetterà i viaggi nel tempo attraverso il Regno Quantico.

E se fosse proprio lui ad insegnare a Peter Parker come navigare nel multiverso? Così facendo verrebbe instaurata un’altra interessante dinamica professore-allievo in sostituzione di Tony Stark…

Hydro-Man poterà in superficie Namor

spider-man: far from home

In una delle scene di Avengers: Endgame Okoye spiega a Natasha Romanoff che c’è stato un terremoto sotto l’oceano al largo della costa del Wakanda. Da qui le teorie sull’arrivo di Namor nel MCU, già anticipato da un easter egg di Iron Man.

Forse Hydro-Man, uno degli Elementali che vedremo in Spider-Man: Far From Home, potrebbe legarsi a questa ipotesi e sarà lui a risvegliare Namor portandolo in superficie?

X-Men e Fantastici 4 arriveranno dal Multiverso

Il concetto del Multiverso potrebbe spalancare la porta all’ingresso dei personaggi Marvel i cui diritti erano nelle mani della Fox prima della fusione con Disney. Ciò significa che Fantastici Quattro e X-Men arriveranno da un’altra dimensione, magari interpretati da nuovi attori? Teoria intrigante che rimetterebbe in discussione tutta la timeline stabilita dai vecchi franchise…

Spider-Man incontrerà gli Eterni

marvel studios gli eterni

Sappiamo che uno dei titoli già confermati per la Fase 4 è il film sugli Eterni, entità cosmiche protagoniste di grandi storyline dei fumetti Marvel, dunque è possibile che Far From Home (ultima finestra sulla Fase 3) semini qualche indizio anticipando ciò che vedremo il prossimo anno…

Speriamo allora che la scena post credits sia degna delle aspettative!

Spider-Man farà squadra con Captain Marvel

Captain Marvel

Captain Marvel ha insinuato in Avengers: Endgame che il suo impegno nell’universo è talmente importante da non permetterle di passare molto tempo sulla Terra. Resta però la sequenza della battaglia finale in cui la vediamo aiutare Peter Parker con il Guanto dell’infinito, dinamica che vorremmo fosse approfondita nella Fase 4…

Peter Parker rivelerà al mondo la sua identità segreta

spider-man: far from home

Sulla scia di Tony Stark, che nel primo Iron Man aveva rivelato in mondovisione la sua identità segreta di supereroe, Peter Parker potrebbe fare lo stesso in Far From Home.

La lista di personaggi che già la conoscono è lunga, da Happy Hogan a zia May, fino ad arrivare a Ned e M.J., quindi nascondere il piccolo dettaglio sarà sempre più difficile…

Arriveranno altri Spider-Man dal Multiverso

Sempre ragionando sulle possibilità che introdurrà il multiverso nel MCU, l’idea che  nell’universo condiviso possano coesistere diverse “copie” degli stessi personaggi è sicuramente affascinante.

Così facendo un altro Spider-Man potrebbe comparire in Far From Home, magari proprio quello con il misterioso costume nero…

Mysterio riunirà i Sinistri Sei

spider-man far from home

Con l’arrivo di Mysterio e i rumor sull’apparizione del Camaleonte, in molti si staranno chiedendo se nel MCU avremo finalmente la formazione dei Sinistri Sei al completo, capeggiata dal villain di Jake Gyllenhaal.

Sarà la scena post-credits di Far From Home a svelarla definitivamente?

La nuova lineup dei Vendicatori

avengers endgame

Prima di Avengers: Endgame credevamo che non tutti i Vendicatori originali sarebbero sopravvissuti agli eventi, e così è stato: ma allora chi riempirà il vuoto lasciato da Iron Man e Vedova Nera?

Detto ciò guardando a Spider-Man: Far From Home e alle prospettive future, non sarebbe sbagliato immaginare che il nuovo team sarà composto da Peter Parker, Captain Marvel, Black Panther, Doctor Strange e molti altri…

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

Fonte: ScreenRant

Kingsman: The Great Game, Liam Neeson entra nel cast

0

L’ultimo acquisto del cast di Kingsman: The Great Game è Liam Neeson, che raggiungerà sul set i già confermati Harris Dickinson, Ralph Fiennes, Aaron Taylor-Johnson, Stanley Tucci, Charles Dance e Daniel Bruhl. A riportare la notizia è Deadline insieme alle dichiarazioni del regista Matthew Vaughn (esclusiva di Digital Spy).

Concluderemo la storia del rapporto fra Eggsy e Harry. L’ultimo capitolo della loro saga doveva essere raccontato, e siamo pronti a farlo, sperando di iniziare le riprese entro il 2019 o almeno all’inizio del prossimo anno“.

È stato spiegato nei mesi scorsi che il terzo film del franchise sarà ambientato all’inizio del ventesimo secolo, descritto come un “dramma d’epoca” sulle vicende del mondo filtrate attraverso gli occhi dei Kingsmen.

Kingsman: l’espansione della saga, tra prequel e serie tv

Non abbiamo ulteriori dettagli sulla produzione, ma sembra che l’assenza di Taron Edgerton comprometterà il ritorno di Colin Firth nel ruolo di Harry Hart. Lo stesso Vaughn aveva recentemente spiegato che il terzo capitolo sarebbe stato “la conclusione del rapporto Harry Hart / Eggsy”, ma senza uno dei due sarà comunque possibile realizzare questa prospettiva?

Nonostante l’accoglienza tiepida avuta dal secondo capitolo, Kingsman: The Golden Circle  è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 410 milioni in tutto il mondo ($ 100 milioni di dollari, $ 310,6 milioni di stranieri) su un budget di produzione di $ 104 milioni. La franchigia ha incassato complessivamente oltre $ 825 milioni in tutto il mondo.

L’accordo in sospeso con la Disney, che sarà finalizzato entro la fine della prossima estate, non dovrebbe avere alcuna influenza sulla produzione di questo film dal momento che le riprese probabilmente inizieranno durante il primo trimestre del 2019.

Kingsman: dieci cose non sai sul franchise

Nel frattempo possiamo vedere Edgerton nei panni di Elton John in Rocketman, biopic presentato di recente al Festival di Cannes, fuori concorso, accolto con successo dalla stampa internazionale.

Qui trovate la nostra recensione.

Fonte: Deadline

Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, diffusi nuovi rumor sui genitori di Rey

0

In occasione della Star Wars Celebration era stato J.J. Abrams a confermare che Episodio IX: L’Ascesa di Skywalker avrebbe fatto luce sulle misteriose origini di Rey esplorando il passato del personaggio in vista della conclusione della saga.

Sapevamo che il film doveva essere una conclusione soddisfacente ed eravamo ben consapevoli che le origini di Rey è uno degli argomenti più discussi…ora non voglio dire che ciò che è successo in Episodio VIII non conta, ma posso affermare che il prossimo capitolo racconterà molto di più della storia di quello che avete visto.

Il regista ovviamente faceva riferimento alla scena di Gli Ultimi Jedi in cui Kylo Ren confessa all’eroina che “è soltanto la figlia di due mercanti di Jakku che ti hanno venduta in cambio di soldi“, ma ora un nuovo rumor diffuso dal sito Making Star Wars sembra riferire che uno dei genitori di Rey è un volto noto del franchise.

Secondo questa voce, suo padre è nientemeno che Han Solo. A quanto pare mentre Leia si addestrava con Luke, Han avrebbe avuto una relazione con un’altra donna e da quel rapporto sarebbe nata una figlia. Dopo questo evento Ben Solo, adirato, verrà spedito da Han nell’accademia jedi di Luke.

Trattandosi di una notizia non ufficiale vi invitiamo a prenderla con cautela. Di certo se la teoria dovesse essere fondata, si spiegherebbe la speciale connessione tra Rey e Kylo Ren mostrata nei precedenti capitoli di Star Wars. Che ne pensate? Riuscirà Episodio IX  a sciogliere ogni dubbio sulla questione?

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, tutte le rivelazioni della cover di Vanity Fair

Vi ricordiamo che Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: The Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Making Star Wars

Chris Hemsworth sul futuro di Thor, l’occasione mancata di X-Men e le paure dopo The Dark World

0

Alla vigilia dell’uscita di Men In Black: International (quarto capitolo del franchise che lo vede protagonista al fianco di Tessa Thompson, già sua collega in Thor: Ragnarok), Chris Hemsworth ha concesso una lunga e interessante intervista a Variety ripercorrendo le fasi che hanno scandito la sua carriera a Hollywood, dall’inizio del percorso con i Marvel Studios alla sfida di mettersi in gioco con ruoli diversi.

Dopo il primo Thor mi sentivo limitato dall’atteggiamento rigido e serioso del personaggio. Così in vista di Ragnarok ho contattato Kevin Feige per proporgli un’idea abbastanza radicale. Il problema era che passati The Avengers e The Dark World ero come intrappolato nel ruolo, costretto in una tipologia di casting che mi avrebbe perseguitato per sempre. Quello era tutto ciò che aveva da offrirmi? Pensavo ci fosse dell’altro che potevamo fare.

Sappiamo dove ha portato questo “progetto” di cambiamento. In Avengers: Endgame Thor è irriconoscibile, alcoolizzato, sovrappeso, senza onore e nobiltà, rassegnato dagli eventi che gli hanno tolto la sua famiglia e il suo popolo.

Mi piaceva quella direzione“, dichiara l’attore a proposito del Lebowski Thor, “Perché stava contraddicendo tutte le aspettative.” E a quanto pare la bozza iniziale del film prevedeva un ritorno alla sua solita forma fisica verso la metà del film, decisione a cui Hemsworth si è opposto senza indugi. “Amavo quella versione di Thor, era così diversa da qualsiasi altro modo in cui avevo interpretato il personaggio che poi ha preso una piega tutta sua“.

Chris Hemsworth: dieci cose che non sai sull’attore

Ma l’intervista è anche la perfetta occasione per discutere dei successi e dei fallimenti, delle speranze e dei lavori mancati. Cominciando dal remake al femminile di Ghostbusters del 2016 dove è stato diretto da Paul Feig, un maestro della commedia contemporanea.

Ancora oggi resta uno dei miei ruoli preferiti, anche se stavo quasi per rinunciare. Tre o quattro settimane prima dell’inizio delle riprese Paul mi disse: ‘Sto per riscrivere il personaggio. Non preoccuparti.’ E poi ho ricevuto la sceneggiatura e non era cambiato nulla.” Secondo Hemsworth Feig aveva scelto di lasciare che gli attori improvvisassero molto sul set, dettaglio che lo spaventava a tal punto da pensare di mollare. “Avevo davvero paura, non avevo un piano, quindi mi stavo solo nutrendo del loro talento e mi sentivo semplicemente ridicolo nel farlo…ma l’ho usato.

E che dire della volta in cui stava per indossare i panni di un altro supereroe?

Ero davvero vicino dall’ottenere il ruolo di Gambit nel franchise di Wolverine, ma fu scelto Taylor Kitsch. Ero arrabbiato, i soldi stavano finendo, ma guardo le cose con filosofia: se avessi interpretato un X-Men, ora non sarei Thor“.

Per quanto riguarda il futuro, tra la rinuncia al nuovo film di Star Trek e i rumors su James Bond, la star australiana spiega che da qualche anno le sue scelte in termini professionali sono diventate più mirate e che si, gli piacerebbe tornare nel MCU per le prossime avventure del Dio del Tuono:

Vorrei fare di più, ad essere onesti, ma non so quale sia il piano. Mi sento come se avessimo aperto la porta ad un personaggio diverso, e non vedo l’ora di scoprire dove possa portarci“.

Fonte: Variety

Kit Harington in rehab per “problemi personali”

0
Kit Harington in rehab per “problemi personali”

Kit Harington, star de Il Trono di Spade, ha partecipato a un “ritiro del benessere” prima della finale dello show su HBO, andato in onda lo scorso 19 maggio. L’addetto stampa dell’attore ha rilasciato una dichiarazione a Variety in cui dice: “Kit ha deciso di utilizzare questo break dall’attività lavorativa come un’opportunità di trascorrere del tempo in una struttura in cui potrà lavorare su alcuni problemi personali.”

Page Six ha riportato per la prima volta martedì la notizia in merito all’attore britannico, che ha interpretato Jon Snow nella serie HBO tratta dai romanzi di Martin. Secondo quanto riferito, Harington è arrivata al centro poche settimane prima della finale dello show il 19 maggio.

Nel recente documentario di Game of Thrones: Last Watch, possiamo vedere una scena che mostra l’attore che scoppia a piangere quando scopre che il suo personaggio ucciderà la sua amata Daenerys (Emilia Clarke) nell’episodio finale. Alla domanda su quel momento durante The Tonight Show di Jimmy Fallon, Harington ha detto: “Sono rimasto molto scioccato da certi eventi e poi mi si sono appannati gli occhi.”

In un’intervista, il trentaduenne, che è stato catapultato nella fama mondiale con il selvaggio successo dello show, si è aperto sul suo stato mentale ed emotivo mentre era impegnato nella serie, ammettendo che i suoi momenti “più oscuri” sono arrivati ​​quando Jon Snow è diventato il centro della narrazione.

“Non è stato un periodo molto bello nella mia vita – ha detto – Sentivo di essere la persona più fortunata al mondo quando, in realtà, ma mi sentivo molto vulnerabile, ho attraversato un periodo tremendo”.

“Il mio periodo più oscuro è stato quando lo show ha iniziato a pesare così tanto su Jon, da quando è stato ucciso a quando è tornato. Non mi piaceva molto l’attenzione dell’intero spettacolo su Jon, anche se quando diventi il ​​cliffhanger dello show televisivo, probabilmente il focus su di te è normale.”

In un’intervista con Esquire, Harington ha anche ammesso di avere avuto un crollo durante le riprese delle scene finali della serie.

“Il mio ultimo giorno di riprese, mi sentivo bene… mi sentivo bene… poi durante le ultime inquadrature ho cominciato a iperventilare – ha detto – Poi hanno chiamato la fine delle riprese, e sono crollato; è stato un sollievo il fatto di non doverlo rifare di nuovo.”

Non sappiamo cosa riserverà a Kit Harington il suo futuro professionale. Speriamo però di rivederlo presto in buona salute psicofisica alla prese con qualche altro personaggio amabile come Jon Snow.

Sappiamo che Kit Harington è anche trai protagonisti del primo film in lingua inglese di Xavier Dolan, The Death and Life of John F. Donovan, che non ha ancora una data d’uscita italiana ma che speriamo di vedere presto in sala.

X-Men: Dark Phoenix, il regista paragona il film a Endgame e Game of Thrones

0

Il 2019 verrà ricordato come l’anno della fine di diverse saghe importanti della cultura popolare: lo scorso aprile i Marvel Studios hanno chiuso con Avengers: Endgame la storyline delle gemme dell’infinito iniziata nel 2008; sue settimane fa la HBO ha mandato in onda l’ultimo episodio della stagione finale di Game of Thrones; a dicembre Episodio IX chiuderà il racconto della famiglia Skywalker; infine il 6 giugno il pubblico potrà dire addio ai Mutanti, almeno quelli gestiti dalla Fox e in previsione del loro arrivo nel MCU, grazie a X-Men: Dark Phoenix.

Questo senso di fine annunciata sembra aver accompagnato il regista di Dark Phoenix Simon Kinberg durante la progettazione del film, e proprio per questo i paragoni con Il Trono di Spade o Endgame sembrano più appropriati che mai in vista dell’uscita del cinecomic.

Mi sono avvicinato a questo film come se fosse il culmine di vent’anni di storytelling in cui ho vissuto insieme agli X-Men e visto questa famiglia riunirsi. In particolare Dark Phoenix sfida quell’idea di famiglia facendola a pezzi in un modo nuovo. Sicuramente ci saranno altri film sui Mutanti in futuro, ma il ciclo affrontato con questo cast doveva terminare…un po’ come ha fatto Game of Thrones, o Endgame, sfidando il destino e dirigendosi verso il tramonto di un’era“.

Di fatto il franchise di X-Men, compreso il riavvio dopo la trilogia originale, è il più longevo della storia del cinecomic: il primo film, diretto da Bryan Singer, uscì infatti nel 2000 riscrivendo per sempre il corso dell’approccio cinematografico all’adattamento dei fumetti Marvel. Ora la fusione tra Disney e Fox rimescolerà ulteriormente le carte in tavola favorendo l’ingresso dei personaggi nell’universo condiviso, un evento che i fan attendono da tantissimo tempo.

Leggi anche – X-Men: Dark Phoenix, la conferenza stampa con il cast

CORRELATI:

X-Men: Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men. “Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Il produttore Hutch Parker l’ha inoltre inscritto nella categoria “thriller hitchcockiano”, in omaggio al maestro del genere, parlandone in un’intervista con ScreenRant durante il WonderCon di Anaheim, California, confermando la linea editoriale del franchise che ha sempre dato un tono specifico ad ogni film.

Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain. Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: Comicbook

Vedova Nera: iniziate le riprese del nuovo film Marvel

0
Vedova Nera: iniziate le riprese del nuovo film Marvel

Come riportato da un giornale locale norvegese, sono ufficialmente iniziate le riprese di Vedova Nera, nuovo standalone dei Marvel Studios dedicato al personaggio visto di recente in Avengers: Endgame e che sarà interpretato ancora una volta da Scarlett Johansson. Diverse fonti dicono di aver visto l’attrice atterrare a Ørsta, città della Norvegia, mentre la produzione ha già allestito il set.

A confermarlo sono queste immagini trapelate su Twitter che mostrano il titolo di lavorazione del film, “Blue Bayou”, e l’attrice che viaggia in un’auto privata.

Possibile dunque che le prime scene del cinecomic vengano girate in questa zona e che la troupe si sposti il prossimo mese ai Pinewood Studios, nel Regno Unito, per proseguire i lavori.

Resta ancora irrisolto il mistero sulla timeline del film: c’è chi pensa che si tratterà un prequel ambientato prima di Iron Man 2, tuttavia secondo quanto riferisce un recente rumor Vedova Nera potrebbe svolgersi addirittura dopo gli eventi di Captain America: Civil War, e non alla fine degli anni Novanta come teorizzato negli ultimi mesi.

https://twitter.com/bestofwidows/status/1133497892319088640?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1133497892319088640&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fmarvel%2F2019%2F05%2F29%2Fscarlett-johansson-starts-filming-black-widow-solo-movie-mcu%2F

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

CORRELATI:

Deadline ha confermato che O-T Fagbenle (Luke Bankole nella pluripremiata serie The Handmaid’s Tale) è entrato nel cast del film e interpreterà il principale antagonista.

Le riprese inizieranno a Giugno in Inghilterra con la regia di Cate Shortland, con la sceneggiatura riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Leggi anche – Avengers: Endgame, per Vedova Nera era previsto un altro “destino”

Fonte: Sunnmørsposten

Personaggi come proprietà intellettuali: fumetto al cinema, web e tv – Dampyr, Diabolik, Dragonero

Nel momento storico in cui il pubblico del cinema e della tv piange la fine de Il Trono di Spade e della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe con Avengers: Endgame, nel panorama italiano si staglia una possibilità simile a queste grandi realtà condivise, che mira a costruire un universo di personaggi (del fumetto) che appartengono ad un immaginario già consolidato.

Se infatti la serie HBO aveva le spalle forti dei romanzi di George R.R. Martin e il progetto dei Marvel Studios ha dalla sua la storia della Marvel Comics, in Italia la Sergio Bonelli Editore mira a realizzare un progetto simile, facendo leva sulle sue proprietà intellettuali. Un’idea rischiosa ma intrigante, una formula vincente nei due casi citati, dal momento che gli spettatori hanno dimostrato che amano vedere i prodotti che si basano su un immaginario già consolidato e conosciuto, ma anche perché c’è un grande interesse per l’immaginario soap-operistico, ovvero delle trame che si evolvono nel tempo.

Ne hanno parlato Riccardo Chemello, Michelangelo La Neve, Giovanni Masi, Enrico Paolantonio, Roberto Proia, Vincenzo Sarno, Andrea Sgaravatti con Mauro Uzzeo, nell’ambito del talk intitolato Personaggi come proprietà intellettuali: fumetto al cinema, web e tv, durante l’Arf Festival, il festival del fumetto a Roma, edizione numero 5.

Dampyr, l’inizio del Bonelli Universe

A prendere per primo la parola è stato Vincenzo Sarno, l’uomo a capo dello Sviluppo Multimediale dei progetti Bonelli. Questo vuol dire che per personaggi come Dylan Dog, Tex, Dragonero, Dampyr ci saranno adattamenti cinematografici televisivi di romanzi o videogiochi e che lui sarà coordinatore di tali progetti, a partire dal film su Dampyr, già annunciato al Lucca Comics and Games.

“Niente come l’interesse di un pubblico mi smuove e mi fa fare un passo verso la realizzazione di un sogno – esordisce SarnoCon Bonelli stiamo cercando di dare un orizzonte definito a cosa sono i nostri sogni, ovvero di riuscire a portare sugli schermi dei vostri cinema, dei vostri smartphone, dei vostri televisori l’universo l’universo a fumetti Bonelli, in maniera coerente, organica e organizzata ma soprattutto in maniera bella. La Bonelli che non è mai cambiata ed è sempre rimasta fedele ai suoi sani principi, alla sua forza e alla sua qualità, ha scelto di fare delle eccellenze i vascelli su cui passare dalla carta stampata agli schermi della televisione e del cinema. Queste eccellenze sono le persone che mi stanno sedute accanto e sono quelle con cui Sergio Bonelli Editore ha condiviso sogni e che stanno lavorando per creare un universo narrativo che voi possiate seguire al cinema e in tv.”

Al fianco di Bonelli, per questo progetto, ci sono la Eagle, rappresentata da Roberto Proia, e la Brandon Box, il cui portavoce è invece Andrea Sgaravatti. “La Eagle Pictures ha iniziato a distribuire 32 anni fa, ma ha iniziato a produrre 4 mesi fa – spiega Proia – Si tratta di una nuova direzione che abbiamo preso perché così possiamo raccontare storie nostre. Per noi, produrre un film come Dampyr, di cui daremo qualche anticipazione oggi, significa collaborare con la Bonelli, che è come se fosse la Marvel negli Stati Uniti. Il potenziale del brand è altissimo, c’è una storia importante che parte da lontano e che ha tutte le caratteristiche per finire sul grande schermo, poi quando Andrea Sgaravatti di Brandon Box ci ha portato il progetto, c’era già a bordo il regista. In Eagle crediamo tantissimo che per poter portare gente al cinema, serva sangue nuovo e siamo stati conquistati dal lavoro di Riccardo Chemello. Non ha mai fatto lungometraggi ma ha un curriculum impressionante e la sua visione ci ha fatto capire che eravamo ‘sulla stessa pagina’.”

A sorpresa, anche per i presenti coinvolti nel progetto, Proia continua spiegando che il sequel del film è già in via di sviluppo: “Per noi Dampyr non inizia né finisce con il primo film, nel senso che a breve cominceremo a lavorare sulla sceneggiatura del secondo. Le riprese del primo film sono previste ad ottobre, siamo in fase finale di casting, non abbiamo nomi ufficiali, ma possiamo dirvi che la direttrice del casting è Gail Stevens, che ha lavorato con Danny Boyle. A noi serviva un partner in Inghilterra che fosse affidabile e con lei ci siamo trovati bene.”

Segue a ruota Andrea Sgaravatti, al quale si deve l’iniziativa di un film sul personaggio di Boselli e Colombo, con la sua Brandon Box: “Abbiamo sempre cercato di raccontare storie che nessuno racconta in Italia, e siamo sempre stati grandi appassionati di fumetto, in particolar modo della Sergio Bonelli Editore. Quando nei primi anni 2000 è uscito Dampyr, mi chiedevo perché in Italia non facevamo film di questo tipo. Anni dopo, quando c’è stata la possibilità di fare questo passo, ci siamo presentati dai Bonelli e abbiamo proposto di lavorare insieme al progetto sul film di Dampyr, e incredibilmente da lì è partito tutto. Abbiamo cercato di proporre un progetto solido, con Riccardo (Chemello, ndr) non avevamo mai lavorato ma abbiamo sempre percorso una strada parallela, ci eravamo toccati spesso e poi c’è stata l’occasione di lavorare insieme.”

Chiamato in causa già due volte, Riccardo Chemello, che dirigerà Dampyr, commenta: “Sono onorato di lavorare a questo progetto con tutti loro, e onorato di poter scrivere con voi una nuova pagina di Sergio Bonelli che sono sicuro aprirà a un futuro fantastico. Per me è stato un onore entrare in questo progetto perché ho passato gli ultimi anni a lavorare nel commerciale e questo è stato un treno che è passato e che ho preso al volo perché mi dava la possibilità di raccontare storie di persone, cosa che nel commerciale non capita. Possiamo dire che il film racconterà la genesi dei protagonisti e ho sentito subito l’attrazione di raccontare la storia di un antieroe che diventa eroe.”

Ma prima del film, della storia filmata, c’è la storia scritta, quella che Vincenzo Sarno ha affidato a Mauro Uzzeo, Giovanni Masi e Alberto Ostini. E così Sarno presenta la sua squadra: “Quello che abbiamo scelto di fare è stato anche frutto dei talenti che abbiamo scelto di coinvolgere. Quando mi hanno chiesto quali fossero i nomi delle persone adatte a realizzare il primo capitolo dell’Universo Cinematografico Bonelli, io ho pensato a Mauro Uzzeo, Giovanni Masi e Alberto Ostini, che sono stati i tre punti d’appoggio del progetto, forse più di quanto loro stessi si rendessero conto, perché man mano che passavano i mesi, loro erano sempre più il centro, il big bang di un universo narrativo e leggere nei loro occhi la professionalità e l’entusiasmo è un’emozione che non ha pari. Pensate alle cose che vi rendono felici la mattina, quando vi alzate; ecco, io ero felice di incontrare loro, felice di sentire il loro punto di vista su quello che poteva essere il primo grande passo.”

E mentre Ostini era purtroppo assente, ha preso la parola Giovanni Masi, che è conosciuto principalmente come sceneggiatore di fumetti ma che vanta una lunga carriera anche nella scrittura audiovisiva: “Ancora mi ricordo la telefonata in cui Vincenzo ci diceva ‘vi vogliamo’ ed è stato molto emozionante, e in realtà con Bonelli ho lavorato quasi sempre sui fumetti, ma con Mauro (Uzzeo) abbiamo lavorato per più anni sull’audio/video che sul fumetto puro e semplice. Stiamo lavorando insieme su un’altra serie Bonelli molto importante. Quando è arrivata la chiamata su Dampyr, sapevo già che è una della property più importanti della casa editrice, è una storia gigantesca. Il modo in cui lo abbiamo approcciato in scrittura è stato proprio la consapevolezza di mettersi al lavoro su una cosa più grande di noi. Non è solo il nostro, ma è un progetto enorme per tutti, per Bonelli, per Eagle e per Brandon Box. Vincenzo dice che era contentissimo di vederci, per noi era lo stesso, ma vi assicuro che ogni volta che entri al numero 38 di via Buonarroti, ti rendi conto che devi dare sempre il massimo.” E Uzzeo lo segue a ruota: “Ma era molto divertente scoprire a poco a poco che si stava lavorando al primo tassello del Bonelli Universe, che poi avrebbe coinvolto altri film e un sequel, a quanto pare, da quello che apprendiamo oggi. Era una di quelle cose che sognavamo, però sentirlo dire dai produttori è un’altra cosa.”

Il primo film su Diabolik

Ma le proprietà intellettuali dei fumetti italiani che arriveranno al cinema non si esauriscono con Dampyr, visto che anche un altro personaggio famosissimo di carta e inchiostro sta per essere adottato dalla celluloide. Si tratta di Diabolik, e per parlarne è intervenuto lo sceneggiatore Michelangelo La Neve, che sta lavorando con i Manetti Bros al film, un progetto che va avanti da anni e che adesso sta prendendo una forma concreta.

La Neve ha spiegato che prima di adesso, l’approccio alla realizzazione di un film sul personaggio di Angela Giussani era sempre stato viziato dall’intenzione di riscrivere le origini del personaggio e dargli motivazioni artificiose rispetto all’originale delle storie a fumetti. “Il nostro approccio è stato quello di studiare il personaggio del fumetto, capirlo e non tradirlo fino in fondo. Cercare di raccontare questo, prima di tutto, e per questo siamo riusciti ad arrivare a raccontare Diabolik. È un’icona e non bisogna avere l’arroganza di tradirlo, ma è necessario usare i meccanismi del cinema per portarlo sul grande schermo. Nella seconda parte del film, ci siamo basati principalmente sul numero tre, dove si racconta l’incontro tra Eva e Diabolik.” E poi conclude: “Io sento una grandissima responsabilità perché questa porta che si è aperta sul mondo del fumetto possiamo chiuderla definitivamente o spalancarla, a seconda di come lavoriamo, e per me la cosa migliore che può succedere, in questa circostanza di difficoltà del mercato del fumetto, è che le idee per i fumetti diventino multimediali.”

Dragonero animato per la tv

Da vero colosso del fumetto e proiettata nell’entertainment, la Bonelli non ha in serbo solo un film su Dampyr, ma anche la serie animata su Dragonero, una delle property più ricche della casa editrice. Sempre Vincenzo Sarno ha poi esposto i meriti di quelle che sono le menti dietro alla nascita del brand: “Stefano Vietti e Luca Enoch, padri di Dragonero, hanno portato in casa editrice un’idea, ovvero quello che era Dragonero sin dalla sua origine. Era un universo coerente, un mondo fantasy, prima di Game of Thrones c’era Dragonero, hanno fatto world building. Quando ho visto il primo progetto era la realizzazione dei miei sogni. Man mano che si sviluppava il progetto sono arrivati in tanti, tra cui Mauro Uzzeo, Giovanni Masi e Federico Rossi Edrighi che sono diventati gli sceneggiatori della serie tv. Niente poteva renderci più felici di avere con noi non solo persone che lavoravano già in Bonelli, ma che avevano lavorato insieme per la Rainbow.”

Enrico Paolantonio, regista della serie, ha dichiarato: “Ho cominciato, lavorando nel campo del fumetto. Quando mi ha chiamato Vincenzo Sarno mi ha chiamato mi tremavano le gambe. È un impegno enorme per me ed è un lavoro di due anni di studio che ci hanno fatto capire cosa non fare. Il pilota ci mostra invece dove volevamo andare e dove andremo. Ma oltre all’azione, ci sarà anche tanto studio dei personaggi, e sarà una delle tante storie che i tre protagonisti affrontano.”

A chiusura dell’incontro, Sarno sottolinea quanto non sia affatto scontato, per i talenti coinvolti, lavorare con la Bonelli: “Noi siamo esigenti, non è facile lavorare con noi. Non vogliamo per forza vincere la partita, ma la dobbiamo giocare benissimo”. E sicuramente i presupposti per una grande partita ci sono tutti.

Saturno Contro: 10 cose che non sai sul film

Saturno Contro: 10 cose che non sai sul film

Saturno contro è uno dei film più brillanti degli ultimi anni, capace di approfondire le tematiche di una società che perde sempre più di sentimento.

Un film delicato, amante dei propri personaggi, in grado di approfondire le proprie psicologie personali che poi non sono altro che il riflesso di quelle collettive, lavorando su sentimenti come la separazione, l’amore e l’amicizia.

Ecco, allora, dieci cosa da sapere su Saturno Contro.

Saturno contro film

saturno contro

1. Mescolare amicizia e amore. Secondo il regista Ferzan Ozpetek, Saturno contro è un film che mescola amicizia e amore, due sentimenti ben difficili da distinguere. Il regista stesso li ha sempre mescolati senza riuscire e viverli entrambi in maniera isolata.

2. L’omosessualità non è l’argomento centrale del film. A differenza di quello che apparentemente potrebbe sembrare, in questo film non è l’omosessualità ad essere il tema principale. Casomai, le tematiche del film risiedono proprio in quel confine labile che esiste tra amore ed amicizia, analizzando quei sentimenti e mostrando come delle storie di amicizia sarebbero potute diventare d’amore e di come alcuni amori possono diventare amicizie.

3. Il film si riferisce al pianeta in senso astrologico. Il titolo del film, così come il senso assunto dal lungometraggio stesso, si riferisce all’astrologia e al fatto che, in genere, secondo gli astrologi quando Saturno è contro i diversi segni zodiacali si verificano cambiamenti, rotture e nuovi sviluppi nei rapporti.

Saturno contro streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Google Play, Infinity e Tim Vision.

Saturno contro cast

saturno contro

5. Per Ennio Fantastichini è stato come rivivere la gioventù. Stando a quanto detto dal compianto attore Ennio Fantastichini, scomparso recentemente, lavorare a questo film gli ha ricordato di quando negli anni ’70 l’amicizia voleva dire condividere tutto, vedersi tutte le sere e considerarsi tutti come dei fratelli.

6. Ambra Angiolini aveva timore del suo ruolo. Sembra che una delle interpreti più timorose verso questo progetto fosse proprio Ambra Angiolini. Tuttavia, l’attrice è stata particolarmente compresa e il regista le è stato molto vicino per supportarla e darle fiducia.

Saturno contro trama

7. Tanti personaggi in un solo film. Saturno contro racconta tante diverse storie di amicizie e amori vecchi e nuovi che si trovano a condividere la stessa serata. Tutti quanti si trovano a fare i conti con la crisi delle ideologie e con il fatto che la vita di oggi non è più quella della loro gioventù e di quanto sia necessario riscoprire il senso e i sentimenti alla base di un gruppo.

8. Fare a patti con la separazione. I protagonisti, ognuno alla sua maniera, si trovano a confrontarsi con il tema della separazione e con il fatto di avere difficoltà nell’accettarla. Non solo nei rapporti interpersonali, ma anche tra loro stessi.

Saturno contro frasi

9. Frasi da ricordare. Un film come Saturno contro non poteva non avere delle frasi iconiche, simboliche ed uniche da non ricordare. Ecco, allora, qualche esempio in merito:

  • Io esagero sempre… è il mio unico pregio
  • Nessuno vorrebbe essere come me. Neanche io.
  • L’unico modo per smettere un vizio è iniziarne un altro.
  • Il problema non è accettare, ma condividere.
  • È questo il bello dell’amicizia: capire le esigenze dell’altro ed esaudirle prima ancora che te lo chieda.
  • Non mi piacciono le etichette, se una persona mi piace non bado a cos’è o a chi è…

Saturno contro colonna sonora

10. I brani del film sono d’eccezione. La colonna sonora del film è stata realizzata da Neffa e da Riccardo Eberspacher. Dei vari brani, Neffa ha scritto il brano principale dal titolo Passione.

Revolutionary Road: 10 cose che non sai sul film

Revolutionary Road: 10 cose che non sai sul film

Revolutionary Road ha letteralmente ammaliato il pubblico grazie ai temi narrati e alle incredibili interpretazioni dei due attori protagonisti, tornati a dividere lo schermo diversi anni dopo Titanic.

Ambientato negli anni ’50 e tratto dall’omonimo romanzo, questo lungometraggio racconta le vicissitudini di una giovane coppia che si trova divisa tra lo stereotipo sociale e una vita fatta di sogni ed aspirazioni.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Revolutionary Road.

Revolutionary Road film

revolutionary road

1. Il ritorno di una coppia d’oro. Revolutionary Road è stato il secondo film che ha rivisto sullo schermo una delle coppie più amate dello star system: Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. Undici anni dopo il successo di Titanic, i due sono tornati a recitare insieme in questo film.

2. È stato dedicato a due bambini. Nei titoli di coda del film è possibile notare la dedica “Per Mia e Joe”. questi sono i nomi dei primi due figli di Kate Winslet, Mia avuta con il primo marito Jim Threapleton, e Joe avuto proprio con Sam Mendes, regista del film.

3. Alcuni momenti non sono stati inclusi nel film. Alcune scene del trailer americano e internazionale non sono state incluse nel montaggio finale del film, come la scena in cui Frank dice “Nulla è per sempre, no?” e quella in cui Helen mostra ai Wheelers la loro futura casa.

Revolutionary Road streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse rivedere questo film, o vederlo per la prima volta, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Netflix.

Revolutionary Road trama

revolutionary road

5. Contro lo stereotipo della famiglia USA anni ’50. Revolutionary Road è un film ambientato nel Connecticut di metà anni ’50 e racconta le vicende della giovane coppia formata da Frank e April Wheeler. Entrambi si sentono molto diversi dall’ambiente borghese, ognuno ha i propri sogni e in comune hanno il desiderio di trasferirsi a Parigi. Eppure, i due si troveranno oppressi da un mondo che non gli appartiene, basato sull’ipocrisia, arrivando al punto di non sopportarsi nemmeno più.

Revolutionary Road libro

6. Si basa su un omonimo romanzo. Questo è un film basato sull’omonimo romanzo di Richard Yates, realizzato nel 1961. Lo scrittore, soprattutto in questo libro, ha sempre cercato di descrivere la vita della classe media americana del ventesimo secolo. Nella fattispecie, in questo libro ha raccontato la storia di una coppia che si trova divisa tra il doversi adeguare alle regole sociali o al voler assecondare i propri sogni.

7. Nel libro viene citato un dramma. Non è mai stato nominato nel film, ma nel romanzo originale di Yates, il dramma in cui recita April è La foresta pietrificata di Robert E. Sherwood, scritto nel 1935. Nella commedia, la protagonista femminile, Gabby, sogna di lasciare ciò che lei vede come un’esistenza monotona negli Stati Uniti per trasferirsi in Francia. Questo è anche il sogno della stessa April.

Revolutionary Road frasi

8. Un film fatto di frasi indimenticabili. Questo lungometraggio si sviluppa e si esprime grazie anche ad una serie di frasi iconiche e davvero indimenticabili. Ecco qualche esempio:

  • Per anni ho pensato che noi condividessimo un segreto: che noi due saremmo stati meravigliosi nel mondo. (April Wheeler)
  • No, non vuoi, perché non ti sei mai provato in nulla e se non ti provi in nulla, non puoi fallire… Ci vuole spina dorsale per vivere la vita che vuoi, Frank. (April Wheeler)
  • Se uno vuole giocare alla casa deve trovarsi un lavoro, se uno vuole giocare alla casa molto carina, una delizia di casa allora deve avere un lavoro che non gli piace. (John Givings)
  • Le persone sono vive lì, non come qua. Io so solo April, che voglio sentire, sentirle veramente, capisci? Che te ne pare come ambizione? (Frank Wheeler)

Revolutionary Road cast

9. Matt Damon era stato considerato come protagonista. Prima che il ruolo di Frank Wheeler andasse definitivamente a Leonardo DiCaprio, si era pensato di considerare vari attori. Uno di questi era Matt Damon che, però, non ha potuto partecipare al film a causa di conflitti lavorativi.

10. Un film pieno di premi Oscar. Il cast di questo film è veramente stellare ed anche uno dei più premiati. Tra i protagonisti, infatti, ci sono Leonardo DiCaprio (Miglior Attore Protagonista per Revenant – Redivivo), Kate Winslet (Miglior Attrice Protagonista per The Reader) e Kathy Bates (Miglior Attrice Protagonista per Misery non deve morire).

Fonti: IMDb

Million Dollar Baby: 10 cose che non sai sul film

Million Dollar Baby: 10 cose che non sai sul film

Million Dollar Baby ha affascinato milioni di persone in tutto il mondo, coinvolgendo il pubblico con la storia drammatica narrata e con le eccellenti interpretazioni dei protagonisti.

Uscito nel 2004, questo film si può definire più che riuscito, arrivando anche a vincere ben quattro Oscar per il Miglior Film, la Miglior Regia, la Miglior Attrice Protagonista a Hilary Swank e il Miglior Attore non Protagonista a Morgan Freeman.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Million Dollar Baby.

Million Dollar Baby film

million dollar baby

1. Ci sono voluti quattro anni per realizzarlo. Il produttore Al Ruddy amava la storia ed era determinato a trasformarlo in un film, trascorrendo quattro anni alla ricerca di sostenitori che fossero interessati ad aiutarlo a realizzarlo. Dopo aver contattato diverse persone che gli sconsigliavano di fare un film del genere, l’unico a sostenerlo è stato Clint Eastwood, rimasto di stucco dopo aver letto la sceneggiatura.

2. Molti studios lo hanno respinto. Million Dollar Baby era rimasto per molti anni in fase di sviluppo, poiché rifiutato da molte case di produzione che non erano convinte dell’argomento trattato, ritenendolo poco interessante. Dopo il rifiuto della Warner Bros. di sostenere l’intero budget, che ha collaborato lungamente con Eastwood, lo stesso regista persuase Tom Rosenberg della Lakeshore Entertainment a mettere insieme metà del budget insieme alla Warner.

3. Le riprese sono finite in anticipo. Questo film è stato realizzato alla velocità della luce, completando le riprese in soli 37 giorni. Basti pensare, però, che i giorni considerati per la lavorazione e le riprese erano 39: le riprese, quindi, sono finite con ben due giorni d’anticipo.

Million Dollar Baby streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere per la prima volta o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Tim Vision.

Million Dollar Baby frasi

million dollar baby

5. Un film ricco di frasi significative. Questo film è stato generatore di frasi iconiche e indimenticabili che, a distanza di anni, fanno ancora parte dell’immaginario collettivo. Ecco qualche esempio:

  • Mo cuishle significa mio tesoro. Mio sangue. (Frankie Dunn)
  • Chiunque al mondo può perdere un incontro.
  • Non voglio altri allenatori, capo. Io voglio lei. (Maggie Fitzgerald)
  • Io ti ho trovato un pugile e tu l’hai fatta diventare la migliore. (Scrap)

Million Dollar Baby storia vera

6. Katie Dallam sarebbe la vera Maggie Fitzgerald. Sembra che la storia del film abbia preso spunto dalla vita di Katie Dallam, ex pugile che, durante un match, si ruppe il naso e dopo una serie di colpi alla testa cadde in coma. Al suo risveglio le sue aspettative erano quelle di rimanere un vegetale per tutta la vita, ma dopo molti anni ha ricominciato a vivere, seppure in maniera limitata.

7. Il film è basato su tre racconti. Million Dollar Baby non si è ispirato al un solo racconto: infatti, sono stati tre i racconti di F.X. Toole, pseudonimo di Jerry Boyd ad ispirarlo: The Monkey Look, Million $$$ Baby e Frozen Water. Sono state usate anche alcune parti dell’introduzione. Il suo racconto Rope Burns: Stories from the Corner è dedicato all’uomo che lo ha introdotto alla Boxe, Dub Huntley e anche questo libro ha contribuito alla realizzazione del film.

Million Dollar Baby cast

8. Hilary Swank è stata male prima delle riprese. Hilary Swank contrasse un’infezione batterica da una vescica che aveva sviluppato sul piede durante l’allenamento per il suo ruolo. L’infezione era così grave che ha dovuto quasi essere ricoverata in ospedale per tre settimane. Tuttavia, riuscendo a prendere l’infezione in tempo, scelse di prendersi una settimana di riposo medico e di non dire niente a Clint Eastwood o agli altri produttori del film dell’incidente.

9. Morgan Freeman avrebbe dovuto interpretare un altro personaggio. All’inizio, Morgan Freeman è stato contattato per interpretare il ruolo di Frankie Dunn. Ma ben prima che Eastwood assumesse la regia e il ruolo da protagonista, Freeeman ha deciso di prendere la parte di Eddie “Scrap-Iron” Dupris.

10. Sandra Bullock era stata contattata per il ruolo da protagonista. La prima attrice ad essere contattata per il interpretato il ruolo di Maggie fu Sandra Bullock. L’attrice avrebbe voluto fare il film con Shekhar Kapur alla regia. Ma quando la produzione aveva cominciato a lavorare al film, il suo impegno al film Miss F.B.I. – Infiltrata speciale (2005) le ha impedito di partecipare alle riprese.

Fonti: IMDb, Indipendent

La Famiglia Addams: ecco il trailer italiano

0
La Famiglia Addams: ecco il trailer italiano

La Famiglia Addams, la dark family più strana ed esilarante del piccolo e del grande schermo, sta per tornare al cinema con un film prodotto e distribuito in tutto il mondo dalla major MGM, che in Italia è distribuito da Eagle Pictures.

Un inedito cast di doppiatori è pronto a farvi tremare… dal ridere! Tra i protagonisti de La Famiglia Addams troveremo Virginia Raffaele e Pino Insegno nei panni di Morticia e Gomez. Eleonora Gaggero e Luciano Spinelli presteranno la loro voce ai figli Mercoledì e Pugsley. Nel ruolo di Zio Fester, incredibile ma vero, proprio Raoul Bova. Ma la vera novità è Loredana Bertè che per la prima volta presterà la sua inconfondibile voce a un personaggio cinematografico, interpretando la Nonna Addams!

La Famiglia Addams è realizzato con una sofisticata grafica in stop motion animation, che ricorda molto lo spirito e i disegni delle storiche vignette del suo creatore Charles Addams. Diretto da Conrad Vernon e Greg Tiernan (il primo particolarmente noto per la regia di film come Shrek 2 e Madagascar 3 – Ricercati in Europa), La Famiglia Addams uscirà in Italia neanche a dirlo il 31 ottobre, giorno di Halloween!

La Famiglia Addams, la trama

La famiglia Addams deve affrontare Margaux Needler, una subdola conduttrice di reality televisivi “consumata dal desiderio dell’assoluta perfezione color pastello della vita suburbana”. Ciò accade mentre gli Addams si apprestano a ricevere i parenti per un’importante riunione di famiglia.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità