Sembra tutto pronto per la
produzione di Wonder Woman 2, secondo capitolo
cinematografico dedicato all’eroina dei fumetti DC facente parte
ormai del DCEU. Nel frattempo è stato rivelato che le riprese
inizieranno quest’estate in Inghilterra, nei Leavesdon Studios a
Londra. Per ora è tutto ciò che sappiamo sul progetto.
Tempo fa Patty
Jenkins aveva anticipato qualche dettaglio del film
spiegando che “approfondirà tutte le altre qualità di
Diana e i suoi valori con il solito obiettivo di realizzare un film
divertente e godibile. Inoltre abbiamo deciso di mantenere
invariata la struttura narrativa del primo Wonder
Woman, con un terzo atto risolutivo ed emotivamente
potente, dal peso diverso”
La
Jenkins tornerà alla regia del film che vedrà
ancora come protagonista Gal Gadot. Il film
sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Wonder Woman
2 arriverà al cinema il 1 novembre
2019.
Tom Cruise ha
condiviso sul suo account Twitteruna
nuova foto da Mission Impossible: Fallout in cui,
questa volta, ci offre il primo sguardo ufficiale a Simon
Pegg e Ving Rhames, che tornano a
interpretare Benji e Luther
nel franchise.
Ecco l’immagine:
Mentre aspettiamo ancora il primo
trailer, che forse arriverà durante il SuperBowl, vi ricordiamo che
questa è la terza foto ufficiale del film, dopo il first look a
Henry Cavill e Angela Bassett e la
foto di Rebecca
Ferguson con Cruise
stesso.
Mission Impossible:
Fallout, ecco il video in cui Tom
Cruise si è rotto la caviglia
Ecco in che modo il regista ha
commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla
trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello
letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla
trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede
nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto
nella sua vita. È il suo passato che ritorna a
cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone
intenzioni.”
Nel cast Tom
Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca
Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela
Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec
Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.
Il film arriverà in sala distribuito
da Fox nel corso dell’estate 2018.
Mentre Lucasfilm e
Disney sono già proiettate verso Star
Wars: Episodio IX, alcuni fan ancora discutono sulla
decisione di Rian Johnson di mettere fine alla
vita del Lord Supremo Snoke ne Gli Ultimi
Jedi.
La scena che vede Kylo
Ren uccidere Snoke ha lasciato tutti gli spettatori a
bocca aperta, visto che si immaginava al Lord Supremo del Primo
Ordine come a un personaggio simile a Palpatine, un vero villain,
importante fino all’ultimo fotogramma di questa nuova trilogia. Le
cose sono andate invece diversamente, ma non è detto che il
personaggio sia uscito di scena completamente.
Interpretato in Motion Capture da
Andy Serkis, Snoke potrebbe infatti tornare a
raccontare la sua storia, secondo l’attore. Parlando
con Screen
Crush, Serkis ha detto che ha avuto una conversazione con
J.J. Abrams, regista di Episodio
IX, in merito al passato di Snoke, storia che, come ha
vagamente confermato, potrebbe essere raccontata anche ai fan:
“Ne abbiamo parlato per un po’.
Volevamo mantenere tutto segreto e misterioso, sapete, tuttavia si
tratta di Star Wars, quindi chi può sapere cosa accadrà nel futuro.
Senza rovinare troppo agli spettatori.”
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20
dicembre 2019.
Confermati nel cast Daisy
Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar
Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà
risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.
Dopo mesi di silenzio, torniamo a
parlare del sequel de La Passione di Cristo, con
Jim Caviezel che ha confermato lo sviluppo del
film.
Secondo USA Today,
Caviezel tornerà a interpretare Gesù mentre il film si concentrerà
sulla Resurrezione. Durante un’intervista con la rivista, l’attore
ha spiegato che non poteva essere più esplicito né dare
maggiori informazioni, limitandosi a dire: “Ci sono cose che
non posso dire e che scioccherebbero le persone. Si tratta di un
grande progetto, rimanete sintonizzati!”.
Mel Gibson ovviamente tornerà alla
regia dell’ambizioso ed inedito progetto, reduce dal grandissimo
successo de La Battaglia di Hacksaw Ridge, presentato a Venezia 73
e arrivato fino agli Oscar 2017.
Randall Wallace,
che ha scritto la sceneggiatura insieme a Mel
Gibson, guida la facoltà di religione alla Duke University
e ha spiegato di essere molto esperto nel tema della Risurrezione:
“Ho sempre voluto raccontare questa storia. La Passione è
l’inizio, ma c’è molta altra storia da raccontare (…) La comunità
evangelica considera The Passion il più grande film Hollywoodiano
di sempre, continuano a dirci che un sequel avrebbe ancora più
successo.”
Interpretato da Jim
Caviezel, La Passione di Cristo
è costato 30 milioni di dollari ed è stato girato a Matera.
Distribuito nella primavera del 2004, il film ha portato a casa 612
milioni.
Il regista di
Black PantherRyan Coogler
(Fruitvale Station, Creed) ha
rivelato durante il tour promozionale che lo script originale del
film aveva previsto la partecipazione di Patriot,
uno dei giovani Vendicatori dei fumetti Marvel. Come spiegato dallo stesso
Coogler, il personaggio è stato successivamente rimosso per dare
maggiore spazio a Wakanda:
“Per un
po’ ci siamo divertiti con il personaggio di Patriot perché eravamo
interessati a metterci le mani…Poi insieeme a Robert Cole, lo
sceneggiatore, abbiamo capito che dovevamo concentrarci su Wakanda
e sugli altri personaggi M’Baku, Killmonger, T’Challa, Nakia,
Okoye, Shuri, Ramonda, Klaue e Everett Ross. Insomma dovevamo
assicurarci che tutti avessero degli archi narrativi coerenti, e
Wakanda in questo era fondamentale.“
Le parole di Coogler
lasciano aperte una serie di possibilità sul futuro, a cui si
mescolano i sogni e le aspettative dei fan: Kevin
Feige sarà interessato ad introdurre Patriot nel MCU?
Staremo a vedere. Nel frattempo vi ricordiamo che Black
Panther arriverà nelle nostre sale il 16
febbraio.
Il film segue T’Challa che, dopo gli
eventi di Captain America Civil War, torna a
casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione
africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo
re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio
ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Per noi italiani si tratta “solo”
del quarto sequel di una fortunata saga cinematografica, ma per gli
americani The Purge 4 è già qualcosa di più.
Previsto per il 4 Luglio in sala e
anticipato da una campagna promozionale che fa eco a quella che fu
la campagna di Donald Trump, il film si presenta
come segue nel primo teaser trailer:
Il film arriverà al cinema i 4
luglio 2018 e sarà diretto da Gerard
McMurray, che si è fatto notare al Sundance con
Burning Sands. Il film è stato distribuito da
Netflix, visibile in Italia con il titolo di Il Codice del
Silenzio.
A scrivere la sceneggiatura c’è
James DeMonaco. Il franchise ha incassato fino a
questo momento 318 milioni di dollari, a fronte di una irrisoria
spesa di 22 milioni per tutti e tre i film. Motivo più che valido
per continuare a sfruttare la formula.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald ci darà la possibilità di veder
tornare sul grande schermo “il più grande mago della Storia e
il miglior Preside che Hogwarts abbia mai avuto”:
Albus Silente in persona.
A interpretarlo, in una versione più
giovane rispetto a quella vista nella saga di Harry
Potter, ci sarà Jude Law che sarà al
fianco di Eddie Redmayne, di nuovo nei panni di
Newt Scamander, per cercare di arginare i piani malvagi di Gellert
Grindelwald, interpretato invece da Johnny
Depp.
Dopo la conclusione della saga di
Harry Potter, la Rowling aveva dichiarato che
Silente era in realtà gay, innamorato da ragazzo di Gellert, con
cui aveva condiviso grandi progetti, ma che poi si è rivelato
essere malvagio.
In molti si sono chiesti se questo
aspetto privato della vita del grande mago sarebbe poi emerso nel
momento in cui Gellert e Albus si fossero incontrati sul grande
schermo, ma per David Yates, non succederà.
Parlando de I Crimini di
Grindelwald con EW il
regista ha chiarito che la sessualità di Silente non sarà
approfondita. Questo perché la storia si concentra sull’attività
criminale di Grindelwald e quindi l’amore da adolescente di Albus
verso di lui si sarà già infranto contro la realtà che Gellert è un
mago oscuro.
“Tutti i fan sono al corrente di
questa cosa. Ha avuto una relazione molto intensa con Grindelwald
quando erano giovani uomini. Si sono innamorati l’uno dell’altro,
delle loro idee e delle loro menti geniali.”
Tuttavia, la vera natura di Gellert,
insieme all’incidente che ha portato alla morte di Ariana Silente,
come si legge in Harry Potter e i Doni della
Morte, hanno messo fine a questa storia d’amore.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald – first look
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude Law e Johnny
Depp.
Alla fine del primo film, il potente
mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il
Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt
Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte
dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi
purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.
Per sventare i piani di Grindelwald,
Albus Silente recluta il suo ex studente
Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro
dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore
e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più
sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più
frammentato.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald è diretto da David
Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K.
Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling,
Steve Kloves e Lionel Wigram.
Il sito Digital Spy ha appena
diffuso alcune immagini inedite di Ant-Man and The Wasp rubate dal
set, dove possiamo dare uno sguardo più ravvicinato al personaggio
di Ghost mentre è in azione. Villain femminile del cinecomic
targato Marvel Studios, sarà interpretato
sullo schermo dall’attrice Hannah John-Kamen
e la sua origine sarà molto diversa rispetto a quella dei
fumetti.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Con un messaggio pubblicato su
Twitter il rapper Kendrick Lamar ha rivelato ai
fan la lista ufficiale dei brani composti per Black
Panther insieme ad altri artisti della scena americana, il
cinecomic dei Marvel Studios in arrivo nelle sale
tra pochissimi giorni.
Di seguito la tracklist completa
della colonna sonora, disponibile su iTunes a partire dal 9
febbraio.
1. Black Panther – Kendrick Lamar
2. All The Stars – Kendrick Lamar and
SZA
3. X – Schoolboy Q, 2Chainz, and Saudi
4. The Ways – Khalid and Swae Lee
5.Opps – Vince Staples and Yugen Blakrok
6. I Am – Jorja Smith
7. Paramedic! – SOB X RBE
8. Bloody Waters – Ab-Soul, Anderson .Paak and James
Blake
9. King’s Dead – Jay Rock, Kendrick Lamar,
Future and James Blake
10. Redemption Interlude
11. Redemption – Zacari and BabesWodumo
12. Seasons – Mozzy, Sjavaand Reason
13. Big Shot – Kendrick Lamar and Travis Scott
14. Pray For Me – Kendrick Lamar and The Weeknd
Vi ricordiamo che Black
Panther uscirà in Italia il 16 febbraio,
diretto da Ryan Coogler.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black Panther segue T’Challa che,
dopo gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione
africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo
re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio
ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
L’attore fa infatti parte di quella
schiera di interpreti che si sono affacciati al cinecomic prima che
fosse un genere sdoganato. In particolare, Snipes lo ha fatto con
la trilogia di Blade.
Durante un’intervista
con THR,
Wesley Snipes ha ribadito la sua propensione
al personaggio, chiarendo anche che è aperto ad apparire in
qualsiasi altro film di supereroi: “Sono molto propenso a ogni
possibilità. Se dovesse presentarsi Blade 4, è una conversazione
che si può intavolare. E ci sono anche altri personaggi
nell’universo Marvel che, se mi invitassero,
sarei felice di interpretare. Credo che i fan siano affamati di una
nuova versione di Blade, quindi questo potrebbe limitare le mie
possibilità di interpretare un altro personaggio.”
Già nel 2016 l’attore aveva
proposto un nuovo film della saga di Blade, senza però trovare
risposta nelle produzioni. Staremo a vedere se il suo
desiderio si realizzerà o se rimarrà soltanto un desiderio di un
interprete nostalgico.
Blade è un film del
1998 diretto da Stephen Norrington e basato
sull’omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics creato da Marv Wolfman (testi) e
Gene Colan (disegni) nel 1973.
Il film ha avuto due seguiti (2002
e 2004). Sebbene fosse un prodotto di ispirazione Marvel, la
pellicola, come anche il suo seguito, non riporta il logo della
casa editrice all’inizio della pellicola, che è stato introdotto
nella saga solo con il terzo capitolo.
In Blade Trinity ha
recitato anche Ryan Reynolds, poi protagonista –
dopo 12 anni – di un altro cinecomic di successo,
Deadpool, uscito nelle nostre sale lo
scorso febbraio.
Nel 2006 è stata anche prodotta
(per una sola stagione) una serie ispirata al personaggio, dal
titolo Blade La serie, prodotta da
David S. Goyer, sceneggiatore dei tre film nonché
regista del terzo, e dai Marvel Studios. Nella serie Blade era
interpretato dal rapper Kirk Jones, meglio
conosciuto meglio Sticky Fingaz.
Dopo mesi di attesa e domande da
parte dei fan, preoccupati dall’improvviso licenziamento di
Phil Lord e Chris Miller alla
regia (sostituiti in corsa da Ron Howard),
sembrerebbe ufficiale l’arrivo del primo trailer di Solo: A
Star
Wars Story nella notte del Superbowl, ovvero domenica
4 febbraio.
A dare la notizia, non ancora
confermata dalla Disney, è l’Hollywood Reporter. Che si
tratti poi di una piccola anteprima da 30 o 60 secondi o di un
trailer vero e proprio, questo resta ancora un mistero.
Non ci resta quindi che attendere
qualche giorno e scoprire se ci sarà o meno una sorpresa.
Vicordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
L’uscita del film è fissata al
25 maggio 2018.
La sinossi:
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
Grazie alle parole della sorella
Kate, veniamo a conoscenza di un aneddoto finora rimasto nascosto
su Heath Ledger e la sua volontà di interpretare
Joker un’altra volta dopo il successo de Il
cavaliere oscuro. Un ruolo iconico per la storia del genere
cinecomic e forse per la storia del cinema.
“Era molto orgoglioso del lavoro
svolto nel film e so che aveva in programma di tornare in un altro
film su Batman. Aveva amato collaborare con Christopher Nolan,
Christian Bale e Gary Oldman, ed era stata una delle migliori
esperienze della sua vita“.
Kate Ledger ha poi spiegato che la
teoria dietro la morte del fratello è sempre stata lontana dalla
verità: “Non era assolutamente depresso né continuava a vivere
nel personaggio come molti supponevano. Heath era una persona
allegra e aveva grandi piani per il suo futuro. Il giorno prima che
morisse ci siamo sentiti al televono e scherzava e
rideva“.
Qualche giorno fa è ricorso
l’anniversario della morte di Heath Ledger, scomparso
tragicamente martedì 22 gennaio 2008 in seguito ad una
intossicazione acuta da farmaci.
Accolto da recensioni entusiaste in
America, Black Panther potrebbe certamente
ricevere lo stesso trattamento anche dagli spettatori una volta che
il nuovo film dei Marvel Studios arriverà nelle sale.
Non tutti però. A quanto pare alcuni fan della concorrenza, ovvero
della DC, avrebbero organizzato un piano di sabotaggio mirato a
recensire negativamente il film su Rotten Tomatoes, noto
aggregatore di voti della critica e del pubblico.
Per l’occasione è stato creato
addirittura un evento con tanto di locandina ufficiale, dove
compare lo slogan “Give Black Panther a Rotten Audience Score
on Rotten Tomatoes”, come potete vedere nell’immagine qui
sotto.
Benché l’operazione di questo
manipolo di fan DC a tratti rasenti il ridicolo, c’è da comprendere
un’altra questione fondamentale, cioè che la piattaforma di Rotten
Tomatoes stia pian piano perdendo di senso e ragione. Da
aggregatore di voti oggettivi quale dovrebbe essere, il sito si sta
trasformando in una piazza dove gridare a gran voce il proprio
giudizio spesso falsato da gusti personali e sentimenti che nulla
hanno a che fare con un’attenta analisi critica del film.
Nel frattempo vi ricordiamo che
Black Panther uscirà in Italia il 16 febbraio, diretto da Ryan
Coogler. Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black Panther segue T’Challa che,
dopo gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione
africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo
re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio
ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Sono state annunciate le nomination
ai César 2018, gli Oscar del cinema francese,
la cui cerimonia si terrà il prossimo 2 Marzo. Trai film più
nominati c’è 120 battiti al minuto di
Robin Campillo, completamente ignorato dai premi
americani (Golden Globes e Oscar) nella corsa a miglior film
straniero, ma già premiato al Festival di Cannes 2017.
Ecco i nominati ai César 2018
CÉSAR DE LA MEILLEURE ACTRICE
JEANNE BALIBAR dans BARBARA
JULIETTE BINOCHE dans UN BEAU SOLEIL INTÉRIEUR
EMMANUELLE DEVOS dans NUMÉRO UNE
MARINA FOÏS dans L’ATELIER
CHARLOTTE GAINSBOURG dans LA PROMESSE DE L’AUBE
DORIA TILLIER dans MONSIEUR & MADAME ADELMAN
KARIN VIARD dans JALOUSE
CÉSAR DU MEILLEUR ACTEUR
SWANN ARLAUD dans PETIT PAYSAN
DANIEL AUTEUIL dans LE BRIO
JEAN-PIERRE BACRI dans LE SENS DE LA FÊTE
GUILLAUME CANET dans ROCK’N ROLL
ALBERT DUPONTEL dans AU REVOIR LÀ-HAUT
LOUIS GARREL dans LE REDOUTABLE
REDA KATEB dans DJANGO
CÉSAR DE LA MEILLEURE ACTRICE DANS UN SECOND
RÔLE
LAURE CALAMY dans AVA
ANAÏS DEMOUSTIER dans LA VILLA
SARA GIRAUDEAU dans PETIT PAYSAN
ADÈLE HAENEL dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
MÉLANIE THIERRY dans AU REVOIR LÀ-HAUT
CÉSAR DU MEILLEUR ACTEUR DANS UN SECOND
RÔLE
NIELS ARESTRUP dans AU REVOIR LÀ-HAUT
LAURENT LAFITTE dans AU REVOIR LÀ-HAUT
GILLES LELLOUCHE dans LE SENS DE LA FÊTE
VINCENT MACAIGNE dans LE SENS DE LA FÊTE
ANTOINE REINARTZ dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
CÉSAR DU MEILLEUR ESPOIR FÉMININ
IRIS BRY dans LES GARDIENNES
LAETITIA DOSCH dans JEUNE FEMME
EYE HAÏDARA dans LE SENS DE LA FÊTE
CAMÉLIA JORDANA dans LE BRIO
GARANCE MARILLIER dans GRAVE
CÉSAR DU MEILLEUR ESPOIR MASCULIN
BENJAMIN LAVERNHE dans LE SENS DE LA FÊTE
FINNEGAN OLDFIELD dans MARVIN OU LA BELLE ÉDUCATION
PABLO PAULY dans PATIENTS
NAHUEL PÉREZ BISCAYART dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
ARNAUD VALOIS dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
CÉSAR DU MEILLEUR SCÉNARIO ORIGINAL
ROBIN CAMPILLO pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
MATHIEU AMALRIC, PHILIPPE DI FOLCO pour BARBARA
JULIA DUCOURNAU pour GRAVE
CLAUDE LE PAPE, HUBERT CHARUEL pour PETIT PAYSAN
ERIC TOLEDANO, OLIVIER NAKACHE pour LE SENS DE LA FÊTE
CÉSAR DE LA MEILLEURE ADAPTATION
ALBERT DUPONTEL, PIERRE LEMAITRE pour AU REVOIR LÀ-HAUT
XAVIER BEAUVOIS, FRÉDÉRIQUE MOREAU, MARIE-JULIE MAILLE pour LES
GARDIENNES
GRAND CORPS MALADE, FADETTE DROUARD pour PATIENTS
ERIC BARBIER, MARIE EYNARD pour LA PROMESSE DE L’AUBE
MICHEL HAZANAVICIUS pour LE REDOUTABLE
CÉSAR DE LA MEILLEURE MUSIQUE ORIGINALE
ARNAUD REBOTINI pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
CHRISTOPHE JULIEN pour AU REVOIR LÀ-HAUT
JIM WILLIAMS pour GRAVE
MYD pour PETIT PAYSAN
MATTHIEU CHEDID pour VISAGES VILLAGES
CÉSAR DU MEILLEUR SON
JULIEN SICART, VALÉRIE DE LOOF, JEAN-PIERRE LAFORCE pour 120
BATTEMENTS PAR MINUTE
JEAN MINONDO, GURWAL COÏC-GALLAS, CYRIL HOLTZ, DAMIEN LAZZERINI
pour AU REVOIR LÀ-HAUT
OLIVIER MAUVEZIN, NICOLAS MOREAU, STÉPHANE THIÉBAUT pour
BARBARA
MATHIEU DESCAMPS, SÉVERIN FAVRIAU, STÉPHANE THIÉBAUT pour GRAVE
PASCAL ARMANT, SÉLIM AZZAZI, JEAN-PAUL HURIER pour LE SENS DE LA
FÊTE
CÉSAR DE LA MEILLEURE PHOTO
JEANNE LAPOIRIE pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
VINCENT MATHIAS pour AU REVOIR LÀ-HAUT
CHRISTOPHE BEAUCARNE pour BARBARA
CAROLINE CHAMPETIER pour LES GARDIENNES
GUILLAUME SCHIFFMAN pour LE REDOUTABLE
CÉSAR DU MEILLEUR MONTAGE
ROBIN CAMPILLO pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
CHRISTOPHE PINEL pour AU REVOIR LÀ-HAUT
FRANÇOIS GEDIGIER pour BARBARA
JULIE LENA, LILIAN CORBEILLE, GRÉGOIRE PONTECAILLE pour PETIT
PAYSAN
DORIAN RIGAL ANSOUS pour LE SENS DE LA FÊTE
CÉSAR DES MEILLEURS COSTUMES
ISABELLE PANNETIER pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
MIMI LEMPICKA pour AU REVOIR LÀ-HAUT
PASCALINE CHAVANNE pour BARBARA
ANAÏS ROMAND pour LES GARDIENNES
CATHERINE BOUCHARD pour LA PROMESSE DE L’AUBE
CÉSAR DES MEILLEURS DÉCORS
EMMANUELLE DUPLAY pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
PIERRE QUEFFÉLÉAN pour AU REVOIR LÀ-HAUT
LAURENT BAUDE pour BARBARA
PIERRE RENSON pour LA PROMESSE DE L’AUBE
CHRISTIAN MARTI pour LE REDOUTABLE
CÉSAR DE LA MEILLEURE RÉALISATION
ROBIN CAMPILLO pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
ALBERT DUPONTEL pour AU REVOIR LÀ-HAUT
MATHIEU AMALRIC pour BARBARA
JULIA DUCOURNAU pour GRAVE
HUBERT CHARUEL pour PETIT PAYSAN
MICHEL HAZANAVICIUS pour LE REDOUTABLE
ERIC TOLEDANO, OLIVIER NAKACHE pour LE SENS DE LA FÊTE
CÉSAR DU MEILLEUR FILM DE COURT MÉTRAGE
LES BIGORNEAUX réalisé par ALICE VIAL, produit par JONATHAN
HAZAN
LE BLEU BLANC ROUGE DE MES CHEVEUX réalisé par JOSZA ANJEMBE,
produit par NELSON GHRÉNASSIA, GABRIEL FESTOC
DEBOUT KINSHASA ! réalisé par SÉBASTIEN MAITRE, produit par LAURA
TOWNSEND
MARLON réalisé par JESSICA PALUD, produit par SYLVAIN LAGRILLÈRE,
LUCAS TOTHE
LES MISÉRABLES réalisé par LADJ LY, produit par TOUFIK AYADI,
CHRISTOPHE BARRAL
CÉSAR DU MEILLEUR FILM D’ANIMATION
pour le COURT MÉTRAGE
LE FUTUR SERA CHAUVE réalisé par PAUL CABON, produit par YANN
LEGAY
I WANT PLUTO TO BE A PLANET AGAIN réalisé par MARIE AMACHOUKELI,
VLADIMIR MAVOUNIA-KOUKA,
produit par NICOLAS SCHMERKIN
LE JARDIN DE MINUIT réalisé par BENOÎT CHIEUX, produit par RON
DYENS
PÉPÉ LE MORSE réalisé par LUCRÈCE ANDREAE, produit par JÉRÔME
BARTHÉLEMY, DANIEL SAUVAGE
pour le LONG MÉTRAGE
LE GRAND MÉCHANT RENARD ET AUTRES CONTES… réalisé par BENJAMIN
RENNER, PATRICK IMBERT,
produit par DAMIEN BRUNNER, DIDIER BRUNNER
SAHARA réalisé par PIERRE CORÉ,
produit par ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER, PIERRE CORÉ, CHRISTIAN
RONGET, MICHEL CORTEY
ZOMBILLÉNIUM réalisé par ARTHUR DE PINS, ALEXIS DUCORD,
produit par HENRI MAGALON, LÉON PERAHIA
CÉSAR DU MEILLEUR FILM DOCUMENTAIRE
12 JOURS réalisé par RAYMOND DEPARDON, produit par CLAUDINE
NOUGARET
À VOIX HAUTE – LA FORCE DE LA PAROLE réalisé par STÉPHANE DE
FREITAS, LADJ LY,
produit par HARRY TORDJMAN, ANNA TORDJMAN
CARRÉ 35 réalisé par ERIC CARAVACA, produit par LAETITIA GONZALEZ,
YAËL FOGIEL
I AM NOT YOUR NEGRO réalisé par RAOUL PECK, produit par RÉMI
GRELLETY, RAOUL PECK
VISAGES VILLAGES réalisé par AGNÈS VARDA, JR, produit par ROSALIE
VARDA
CÉSAR DU MEILLEUR PREMIER FILM
GRAVE réalisé par JULIA DUCOURNAU, produit par JEAN DES FORÊTS,
JULIE GAYET, NADIA TURINCEV
JEUNE FEMME réalisé par LÉONOR SERRAILLE, produit par SANDRA DA
FONSECA
MONSIEUR & MADAME ADELMAN réalisé par NICOLAS BEDOS,
produit par FRANÇOIS KRAUS, DENIS PINEAU-VALENCIENNE
PATIENTS réalisé par GRAND CORPS MALADE, MEHDI IDIR,
produit par ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER, JEAN-RACHID
PETIT PAYSAN réalisé par HUBERT CHARUEL, produit par STÉPHANIE
BERMANN, ALEXIS DULGUERIAN
CÉSAR DU MEILLEUR FILM ÉTRANGER
LE CAIRE CONFIDENTIEL réalisé par TARIK SALEH, distribution France
MEMENTO FILMS DISTRIBUTION
DUNKERQUE réalisé par CHRISTOPHER NOLAN, distribution France WARNER
BROS
L’ÉCHANGE DES PRINCESSES réalisé par MARC DUGAIN,
coproduction France HIGH SEA PRODUCTION (Patrick André)
FAUTE D’AMOUR réalisé par ANDREÏ ZVIAGUINTSEV,
coproduction France WHY NOT PRODUCTIONS (Pascal Caucheteux,
Grégoire Sorlat)
LA LA LAND réalisé par DAMIEN CHAZELLE, distribution France SND
NOCES réalisé par STEPHAN STREKER,
coproduction France FORMOSA PRODUCTIONS (Michaël Goldberg, Boris
Van Gils)
THE SQUARE réalisé par RUBEN ÖSTLUND,
coproduction France SOCIÉTÉ PARISIENNE DE PRODUCTION (Philippe
Bober)
CÉSAR DU MEILLEUR FILM
120 BATTEMENTS PAR MINUTE produit par HUGUES CHARBONNEAU,
MARIE-ANGE LUCIANI,
réalisé par ROBIN CAMPILLO
AU REVOIR LÀ-HAUT produit par CATHERINE BOZORGAN, réalisé par
ALBERT DUPONTEL
BARBARA produit par PATRICK GODEAU, réalisé par MATHIEU AMALRIC
LE BRIO produit par DIMITRI RASSAM, BENJAMIN ELALOUF, réalisé par
YVAN ATTAL
PATIENTS produit par ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER,
JEAN-RACHID,
réalisé par GRAND CORPS MALADE, MEHDI IDIR
PETIT PAYSAN produit par STÉPHANIE BERMANN, ALEXIS DULGUERIAN,
réalisé par HUBERT CHARUEL
LE SENS DE LA FÊTE produit par NICOLAS DUVAL ADASSOVSKY, YANN
ZENOU, LAURENT ZEITOUN,
réalisé par ERIC TOLEDANO, OLIVIER NAKACHE
La cerimonia di premiazione si
svolgerà a Parigi il 2 marzo e durante la serata Penelope
Cruz riceverà il César onorario mentre Vanessa
Paradis aprirà simbolicamente al cerimonia con un omaggio
a Jeanne Moreau, morta a 89 anni il 31 luglio
scorso.
Con un incasso globale di oltre 525
milioni di dollari (a fronte di un budget di circa $ 100 milioni),
Dunkirk è stato forse il film più amato del 2017.
Attesissimo dai fan di Christopher Nolan, ha
ricevuti allori ed elogi dalla critica di tutto il mondo e in
generale ha saputo mettere d’accordo esperti, spettatori, veterani
e neofiti del cinema. La sua partecipazione a questa 90’ edizione
degli Academy rappresenta di fatto il riconoscimento ufficiale di
Nolan e delle sue opere come uno dei maestri della settima
arte.
Christopher Nolan
arriva al suo decimo lungometraggio. Un percorso costellato di
grandi successi, non solo e non soltanto per gli ingenti incassi
ricavati, ma soprattutto per aver saputo ridefinire il mondo
cinematografico con un proprio linguaggio, cosa che solo ai Grandi
Maestri riesce. In Dunkirk la bravura del regista
sta anche nel saper azzardare: accanto a nomi di grandi
professionisti – da Tom Hardy a Kenneth
Branagh – il cast scommette su volti nuovi, a partire dal
protagonista Finn Whitehead (qui al suo primo
lungometraggio), fino ad arrivare all’ottima prova di Harry
Styles (cantante degli One
Direction).
Confinate dai tedeschi sulle brulle
spiagge di Dunkerque – Francia, le truppe inglesi
ormai allo stremo delle forze attendono con ansia di essere
rimpatriate. Ma gli aiuti militari non arrivano. Ci penseranno
quindi i civili, mossi dallo spirito patrio, a mettere in salvo
quasi mezzo milione di soldati britannici.
L’azione è scandita in tre tempi e
in tre luoghi: terra, mare e cielo. I dialoghi sono pochi ma i
sentimenti proliferano e riecheggiano nel ticchettio incalzante
della colonna sonora.
8 le nomination per Dunkirk: non
solo nelle candidature principali, ma anche nelle più importanti
categorie tecniche, ad avvalorare il perfezionismo di regista e
crew.
Oltre a Miglior Film e Miglior
Regia (Christopher Nolan),
Dunkirk è opzionato anche per il Miglior Montaggio
(Lee Smith); per la Miglior Fotografia
(Hoyte Van Hoytema); per la Miglior Scenografia
(Nathan Crowley); per il Miglior Sonoro e Miglior
Montaggio Sonoro; e infine per l’apprezzatissima Colonna Sonora di
Hans Zimmer.
Dunkirk non è un
film “americano”. Non parla di battaglie. Non esagera in dialoghi e
azione. Se si pensa che inizialmente Nolan non voleva nemmeno
creare una sceneggiatura per questa sua opera, si capisce come
Dunkirk piuttosto che trattare di temi “tangibili”, affronti a modo
suo il sentimento della Speranza, che è poi la chiave del film.
In un cinema che ci ha abituato ai
supereroi con i super poteri, Nolan parla di eroi reali, semplici:
quei civili che, nel loro piccolo, hanno messo in salvo 400.000
soldati.
Nato da un’idea tenuta in
gestazione per venticinque anni, Dunkirk è frutto
della mente perfezionista del suo creatore, che qui raggiunge
altissimi livelli di tecnicismo (e infatti l’uso degli effetti
speciali è davvero minimo).
Girato su pellicola IMAX da 65 mm,
certe accortezza consentono allo spettatore di “entrare dentro” al
film, e partecipare a quell’angosciante climax ascendente di azioni
e sentimenti che è incalzato, in più, dalla colonna sonora
“ticchettante” di Hans Zimmer.
La vittoria di
Dunkirk agli Oscar 2018 è data
16.1, mentre Nolan come Miglior Regista è quotato 13.8. Se le
categorie del sonoro possono essere un campo dove
Dunkirk avrà da dire la sua, è difficile che il
film la spunterà nella categoria principale, mentre il premio a
Nolan è improbabile ma non impossibile. Il favorito è
Guillermo del Toro, ma la prima nomination di
categoria al regista britannico fa pensare che Hollywood potrebbe
aver trovato il momento giusto per premiare la sua eccellenza nella
regia.
Oscar 2018 nomination: ecco tutti
i candidati ai 90° Academy Awards
Il 3 luglio 2017 gli Studi
di Cinecittà, lo storico complesso di via Tuscolana 1055,
la fabbrica del cinema d’Italia e uno dei sinonimi del cinema nel
mondo, sono tornati – nell’80mo anniversario dalla loro
nascita – alla gestione pubblica, grazie all’acquisizione
di ramo d’azienda da parte di Istituto Luce-Cinecittà, la più
antica istituzione pubblica di cinema del mondo.
Un avvenimento per il cinema italiano di portata
storica, che segna la nascita di un soggetto rinnovato:
una delle più grandi aziende culturali pubbliche del
Paese.
E un avvenimento economico, come
può esserlo il ritorno in mano pubblica di un simile soggetto. Un
patrimonio spaziale, fisico, e immateriale, in un perimetro dove si
riuniscono il cinema e l’audiovisivo, la memoria storica
dell’Istituto Luce, con l’innovazione e creatività degli
Studios.
L’acquisizione degli Studios da
parte del Luce ha significato in primis la salvaguardia
delle professionalità presenti a Cinecittà.
Basti soltanto pensare alle maestranze, o ai tecnici di produzione
e post-produzione di film, di competenza nota nel mondo.
E ha significato l’apertura
del cantiere di una vera impresa culturale. In pochi
chiari numeri: oggi Istituto Luce Cinecittà conta circa 250
lavoratori; un piano di investimenti per il
periodo 2018-2022 di oltre 37 milioni di euro; un
ricavo di budget 2018 di 46 milioni di euro, di cui il 60%
autofinanziato da attività commerciale (affitti dei Teatri
di posa, eventi, servizi alle produzioni).
Numeri di un piano industriale
frutto di una visione generale: unire in un unico soggetto
le attività di mercato di Cinecittà Studios, legate alla gestione
dei Teatri e alla produzione di opere audiovisive – dai
film alle serie televisive, dai programmi TV alla pubblicità, alle
web series – con le attività di interesse generale
storicamente affidate a Istituto Luce: dalla promozione
all’estero del cinema italiano classico e contemporaneo, alla
conservazione e diffusione dello straordinario Archivio Storico
dell’Istituto Luce, il sostegno ai film opere prime e seconde, la
produzione di documentari, l’informazione cinematografica,
l’editoria, il realizzando MIAC – Museo Italiano del Cinema e
dell’Audiovisivo, la gestione dei Media Desk di Europa Creativa e
la gestione dei Fondi Cinema del MiBACT.
La creazione in una parola,
di un polo di riferimento per l’intero comparto
dell’audiovisivo. E uno strumento strategico del suo
sviluppo. In un unico complesso fisico, l’unione
dell’intera filiera del cinema: produzione e
post-produzione, distribuzione, promozione, merchandising, eventi,
attività culturali, espositive ed editoriali, formazione didattica
e professionale.
Un luogo interamente al
servizio del settore, e del suo pubblico. Della società civile.
I sei mesi dall’avviamento
del nuovo Piano di Sviluppo, hanno visto la partenza del ‘Cantiere
Cinecittà’ con l’inizio di molte attività già nel 2018, e
il varo dei progetti di maggiore respiro per il triennio
2018-2020.
NUOVE PRODUZIONISono attesi per il 2018 i primi ciak
di nuove produzioni italiane e coproduzioni internazionali di serie
tv, realizzate nei Teatri di posa. La prima di questa
stagione, sul set da due settimane, è l’attesa trasposizione
televisiva de Il nome
della rosa, dal best-seller mondiale di Umberto
Eco, per la regia di Giacomo Battiato e
la fotografia di John Conroy. A vestire qui i
panni del protagonista Guglielmo da Baskerville, un attore di culto
come John Turturro, a fianco
dell’antagonista Rupert Everett. Il
nome della rosa è prodotto da 11 Marzo Film, Palomar
e TMG in collaborazione con Rai Fiction.
Si attendono a breve gli
annunci di altre produzioni di serie tv a Cinecittà, di livello e
firma internazionali.
NUOVI TEATRI (E TEATRI
RINNOVATI)Sono il centro
propulsivo di Cinecittà, e il suo cuore. Il piano del sito non può
non mettere i 20 Teatri di Cinecittà in testa al suo progetto di
sviluppo. Perciò il piano prevede un investimento di 7
milioni di euro per la manutenzione straordinaria: il
cablaggio, una nuova rete elettrica, il rifacimento delle strade
del Complesso, sono alcuni degli interventi per adeguare gli studi
alle esigenze di tutte le produzioni italiane e internazionali. Per
attirarle e comunicare con la loro qualità che se l’Italia e Roma
sono il set ideale per realizzare una storia, Cinecittà ha gli
strumenti più adeguati per farlo.
Il prossimo triennio vedrà
la costruzione di 2 nuovi grandi Teatri di posa,
maggiori per dimensione del mitico Teatro 5, la ‘seconda casa’ di
Federico Fellini. I nuovi spazi porteranno Cinecittà a un
livello di cubatura dei set tra i più alti al mondo.
Si ricostruirà anche il
Teatro 7, distrutto durante la Seconda
Guerra mondiale. L’interno ospiterà tra l’altro una
sofisticata piscina dedicata alle riprese
subacquee. Saranno poi notevolmente ammodernati i Teatri
20 e 21, e completamente ripristinata l’area
backlot, lo spazio per le riprese esterne di Cinecittà, 10
ettari di spazio che già ospitano set magnifici come quelli di
Rome e della Firenze rinascimentale, e una piscina già
teatro delle riprese del Casanova di Fellini.
NUOVI SPAZI CULTURALI,
FORMATIVI, DIDATTICI
In una visione finalmente organica
che riunisce tutta la filiera dell’audiovisivo, la
Cinecittà del futuro punta con ambizione alla sua vocazione
culturale. Gli 80 anni di Cinecittà, gli oltre 90
dell’Istituto Luce, hanno un valore storico, di memoria, di
immaginario collettivo, che non è un ‘a parte’ del fare
cinema, ma una sua continuazione: il legame tra il fare cinema e il
pubblico. Con la conoscenza, l’intrattenimento, l’offerta di
bellezza di quel patrimonio unico del nostro secolo che è
l’immagine in movimento. È il cinema come bene collettivo, utilità
sociale e accrescimento dei cittadini.
IL MIAC –
Punta di diamante di questa visione, già annunciato nei mesi
scorsi, è il MIAC, il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del
Cinema, fortemente voluto da Luce-Cinecittà e dal MiBACT,
uno spazio polifunzionale che sarà installato negli spazi dell’ex
laboratorio di Sviluppo e Stampa, in una superficie di
4.000 metri quadrati. Uno spazio che ospiterà
un’esposizione permanente, spettacolare e
immersiva sull’immaginario degli italiani nel XX e XXI
secolo, e l’evoluzione della nostra società vista dalle
lenti del cinema, della TV, degli audiovisivi, attraverso filmati e
fotografie dei maggiori archivi e cineteche del Paese,
videoinstallazioni, materiali audio, testi, oggetti di scena,
macchinari. E ancora mostre temporanee, una biblio-videoteca, e
laboratori didattici.
Complementare al MIAC, una
serie di attività di formazione rivolte ai giovani, declinate in
formato ERASMUS con scambi e residenze internazionali,
svolta in collaborazione con il Centro Sperimentale di
Cinematografia e altre istituzioni di settore.
Nell’ambito del MIAC sarà inoltre
promosso un Laboratorio di Conservazione e
Restauro, specializzato nel restauro analogico della
pellicola. Nell’epoca segnata dal ‘passaggio al digitale’, un luogo
di attenzione a un supporto, come la pellicola, unico e
insostituibile, di cui è divenuta necessaria la conoscenza
per tutelare la sopravvivenza dei capolavori del
passato.
RESTYLING DI ‘CINECITTÀ
SI MOSTRA’– Con migliaia di
visitatori ogni anno e i suoi percorsi storici e didattici,
Cinecittà si Mostra è divenuta nel tempo una delle
attrazioni cinematografiche della Capitale, aperta a un pubblico
trasversale di curiosi, turisti, scuole del territorio e non solo;
un momento di intrattenimento per tutti e di alfabetizzazione
all’immaginario cinematografico per i ragazzi. L’esposizione
permanente, curata da Alida Cappellini e Giovanni Licheri, la
ricerca scientifica di Italo Moscati, i costumi curati da Nicoletta
Ercole, la sezione didattica curata da Barbara Goretti con ‘Senza
titolo’ – Progetti aperti alla cultura, vedrà nel 2018
un grande riallestimento curatoda due
firme della scenografia mondiale: i premi Oscar
Dante Ferretti e Francesca Lo
Schiavo.
NON SOLO CINEMA E TV:
CINECITTÀ COME CENTRO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA
La storia dell’arte cinematografica
lo insegna: l’evoluzione delle storie, delle narrazioni, sullo
schermo è spesso passata per l’evoluzione tecnica. Dalle lenti, ai
sistemi di ripresa e montaggio, agli aggiornamenti continui della
post-produzione… Una di queste grandi trasformazioni del racconto
per immagini ad opera della tecnologia è in atto da qualche anno,
con evidenza degli operatori del settore, e del pubblico, nella
sfera del videogame, un comparto che sempre più va
dialogando con il cinema. Non solo sotto forma di adattamenti sullo
schermo di giochi popolarissimi, ma come tecniche, linguaggio,
modalità espressive. E sempre più spesso alcuni videogiochi
realizzano scenari da film, da puro cinema. Il cinema italiano non
può restare indietro rispetto ai partner internazionali, in un
settore in via di affermazione definitiva dell’industria
creativa.
CINECITTÀGAME HUB – La
Casa dell’industria del Videogame – In un quadro in cui
Luce-Cinecittà vuole giocare un ruolo leader nell’innovazione dei
processi di trasformazione del mercato audiovisivo, l’azienda
creerà nel 2018 Cinecittà Game Hub, un
grande incubatore di ricerca e sviluppo delle
relazioni tra videogame e audiovisivo. Un luogo fisico nel
complesso di Cinecittà, di 1000 metri quadri, in cui
svolgere attività a supporto della filiera videoludica: una
scuola di formazione finalizzata a corsi di tecnica
superiore e avviamento professionale; uno
sportello di consultazione e orientamento per le
imprese del settore; uno spazio di co-working per
piccole-medie imprese di settore, dove affermate imprese e
giovani professionisti faranno insieme ricerca e sviluppo su
start-up di videogame; un’offerta formativa dedicata alle
scuole.
L’Hub verrà concesso a un
gestore privato (singolo, o un raggruppamento di soggetti)
che lo coordinerà confrontandosi costantemente con
Luce-Cinecittà, attraverso un’innovativa procedura di
appalto. Un ‘dialogo competitivo’ in due fasi, di cui si trova già
on line il bando (www.cinecitta.com – Amministrazione
trasparente) e che sarà a breve diffuso sui media.
La più antica istituzione
di Cinema pubblico, il Luce, apre come già in passato (si
pensi al primo grande archivio filmico digitalizzato, alla
condivisione del patrimonio archivistico su YouTube) alle
frontiere del racconto per immagini. Con una consueta
visione doppia, di ricerca e di creatività, di servizio e di
mercato.
Un futuro di cui possiamo già
immaginare gli scambi creativi, a partire dal progetto di
un videogame ambientato a Cinecittà.
Inoltre, verrà creato il
primo Teatro di posa 4.0 di Cinecittà. Un Teatro
esclusivamente dedicato al sistema del Motion Capture, alle
produzioni in Realtà Virtuale, ai videogame. Un luogo di
realizzazione delle forme più avanzate di narrazione
cinematografica.
Infine Istituto
Luce-Cinecittà co-produrrà il Primo Festival dell’Industria
Videoludica ‘Romevideogamelab’, dal 4 al 6 maggio
2018. Un appuntamento per operatori, appassionati e
nuovi spettatori.
E se il Videogame immagina i
confini futuribili delle nuove attività di Cinecittà, un grande
appuntamento del prossimo futuro ci riporta alla sua più
immaginifica storia.
Nel 2020 si festeggiano i
100 anni di Federico Fellini. Il cineasta che più di
chiunque ci ha indicato Cinecittà come l’indirizzo dove il Cinema e
l’immaginario hanno la residenza ideale.
I binari paralleli della ricerca
sull’innovazione e di una festa per un Maestro dell’arte
cinematografica, vanno nella stessa direzione: il cinema e
l’audiovisivo come la possibilità che abbiamo di sognare la nostra
realtà, e progettarla più bella.
È questo che la Cinecittà Futura
vuole offrire nei prossimi anni ai suoi operatori, e alla comunità
dei suoi spettatori.
A pochi giorni dall’inizio del
Festival di Sanremo 2018, Reputation
Manager, principale istituto italiano nell’analisi e
misurazione della reputazione online dei brand e delle figure di
rilievo pubblico, rende noti i risultati di un’analisi condotta
negli ultimi tre mesi per capire cosa si aspetta il pubblico social
dal Festival e in particolare l’opinione sui conduttori di questa
edizione. Negli ultimi tre mesi sono stati pubblicati già
31.131 commenti sui canali social ufficiali del Festival e
su quelli dei tre conduttori.
IL 57% DEI COMMENTI È SU
CLAUDIO BAGLIONI, AMATO DAI SUOI FAN MA CRITICATO PER LE SCELTE
ARTISTICHE.
Capitan Baglioni alla guida di
Sanremo 2018 è un protagonista che divide: se da un lato i suoi fan
storici lo amano incondizionatamente e aspettano con ansia questa
sua edizione del Festival (43%), dall’altro una considerevole fetta
di pubblico social (42%) critica decisamente la decisione della RAI
di affidargli il timone della kermesse perché lo ritiene troppo
conservatore nelle scelte artistiche.
Chi elogia il suo stile scrive:
“La musica al centro. L’onestà, l’attenzione e l’umiltà
che metti in ogni tuo progetto sono già garanzia di uno
spettacolo che sarà davvero all’insegna della passione e della
professionalità. Classe e pacatezza ti vedranno conducente
vincitore su quel palco. Un abbraccio grande, caro Claudio. Noi
saremo con te.” Al contrario chi lo critica
punta il dito contro la scarsa selezione di
giovani: “Quest’anno ci sono un sacco di nomi “ma
esiste ancora” ah ma canta ancora” “ma non era morto questo” … ci
credo metti alla guida uno come Baglioni conservatore delle
tradizioni. Non è moderno.Sanremo
andrebbe presentato da gente tipo Cattalan la Comello ecc
ecc”. A questo proposito una critica illustre è arrivata dalla
conduttrice della scorsa edizione Maria De Filippi che ha
contestato apertamente la scelta di Baglioni di escludere dal
Festival i ragazzi dei talent.
MICHELLE HUNZIKER CATALIZZA
IL 35% DEI COMMENTI, MA SONO QUASI TUTTI NEGATIVI. Braccio
destro di Baglioni nella conduzione di Sanremo 2018, Michelle
Hunziker ha raccolto sul web, almeno finora, solo
critiche: il cachet di 400mila
euro pattuito per le cinque serate del Festival, nonostante sia una
cifra che non arriva neanche alla metà di quella che aveva ricevuto
alla sua prima esperienza sanremese con Pippo Baudo, le è costato
in termini reputazionali il 61% di commenti
negativi. Su Twitter si ironizza: “Finalmente ho
capito perché Michelle Hunziker ride sempre:
prenderà 400.000€ per condurre
Sanremo. Ora è tutto chiaro.”; “La prima brutta notizia del 2018 la
Hunziker a Sanremo e la pagano pure!”.
FAVINO PROMOSSO, MA POCO
COMMENTATO.
Forse il più outsider dei tre
conduttori, Pierfrancesco Favino, introdotto dal Festival come il
“Banderas italiano”, ha ricevuto in questa fase preliminare solo
l’8% dei commenti, che sono però positivi nel 38% dei
casi. Già prima che venisse confermato il suo nome c’era
chi faceva il tifo per lui: “Favino sarebbe un’ottima scelta.
Molto simpatico, poliedrico (canta bene!) e colto. Lui sì che è un
bravissimo attore.”; “Se sarà davvero Favino sono contenta perché è
un bravo attore, anche se non lo conosco mi dà l’impressione che
sia una bella persona”.
Intervistata sul red
carpet di Black Panther, dove ha sfilato come
semplice ospite, la star di Thor: RagnarokTessa Thompson ha avito modo di lodare il film
diretto da Ryan Coogler (dal 16 febbraio nelle
sale) e l’impatto che potrà avere sul pubblico a livello sociale e
politico:
“È
importante per la nostra cultura, ed è importante per me vedere la
rappresentazione delle persone di colore al cinema. Avere cioè
l’opportunità di vedere noi stessi riflessi sullo schermo in questo
modo e in film fantastici come Black Panther. Il fatto che sia
diventato il film nella storia della Marvel ad aver venduto più
biglietti prima dell’uscita è un dato che ci riguarda tutti, non
soltanto gli afroamericani“.
Inoltre, sempre riferendosi ai
personaggi femminili di Black Panther, l’attrice
si è detta fiduciosa sul futuro delle donne nel MCU, che si sta
avviando ufficialmente verso l’esplorazione della Fase 4:
“Nel film
ci sono tutte queste donne incredibili, come Angela Bassett, Lupita
Nyong’o e Danai Gurira, e poi vedremo Brie Larson in Captain
Marvel. Non so cosa succederà al mio personaggio Valchiria, ma sono
sicura che le donne regneranno sovrane. Credo nella prossima fase
dei Marvel Studios assisteremo alla traduzione sullo schermo delle
tematiche del mondo reale, dove le donne sono sempre più forti e
indipendenti“.
È disponibile il nuovo banner
promozionale di Avengers: Infinity War, il
cinecomic targato Marvel Studios che arriverà nelle
nostre sale il prossimo 25 aprile e che vedrà riuniti per la prima
volta sul grande schermo Vendicatori e altri supereroi del
MCU.
Il filmè stato diretto
da Anthony e Joe Russo. Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati
nel Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) a Black
Panther (2018).
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel
Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta
sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli
Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a
sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos
prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta
fine all’universo.
Non tutte le incursioni della
Marvel in tv si sono
rivelate vincenti, senza dubbio però la divisione tv della casa
delle idee mantiene un’altissima percentuale di ottimi casting,
così come accade anche sul grande schermo.
Di seguito vi elenchiamo sette
personaggi della Marvel TV che sono stati
interpretati (e verranno interpretati) da attori, ottimi per i
rispettivi ruoli.
1Charlie Cox – Daredevil
Il
primo Difensore, nell’ottica del programma Marvel Tevelision. La
cavia, il primo show a essere portato da Netflix e Marvel nel
mondo, Daredevil è il prodotto meglio riuscito del lavoro di Marvel
sul piccolo schermo.
Gran parte del merito va a Charlie Cox, attore
scelto per interpretare Matt Murdock. La sfida per lui era duplice:
da un lato inaugurare un nuovo piccolo universo contenuto in quello
cinematografico marvel; dall’altra far dimenticare al pubblico la
precedente esperienza con il personaggio e con il film.
Cox
è riuscito brillantemente in tutte e due le missioni, e adesso si
avvia glorioso verso una terza stagione per il Diavolo di Hell’s
Kitchen.
Con Black Panther
dietro l’angolo, la Marvel promette di
regalare al suo pubblico una nuova avventura, molto diversa da ciò
che i fan hanno visto fino a questo momento dallo Studio di
Kevin Feige.
In merito alla diversità dei proprio
film e alla possibilità che il pubblico di annoio e senta la fatica
di vedere ancora altri film di supereroi al cinema, Feige è stato
molto chiaro, rifiutando completamente il concetto di un pubblico
che potrebbe stancarsi del film Marvel
Studios.
“Per anni, andando oltre la
storia dei Marvel Studios stessi, le persone mi hanno chiesto sulla
fatica da film di supereroi e se fossero un capriccio o una fase.
Io dico che se sono tutti differenti, se sono tutti speciali,
nessuno si stancherà di questi film prima che accada a noi dei
Marvel Studios, visto che noi parliamo di questo, respiriamo queste
cose 24 ore al giorno. Fai film come Thor: Ragnarok, Homecoming,
Guardiani della Galassia, Black Panther, o il prossimo Infinity War
e mantieni l’interesse elevato. E noi continueremo a fare
così.”
X-Men:
Kevin Feige dice che non ci sono ancora piani per
il MCU
Kevin Feige sta promuovendo al
momento Black Panther, mentre si trova anche ad arginare le domande
della stampa in merito al futuro dei Marvel Studios, soprattutto
alla luce del fatto che gli X-Men potrebbero presto diventare
materiale utilizzabile nel Marvel Cinematic Universe.
Chi dice che un ruolo iconico in un
cinecomic sia la benedizione perfetta per la carriera? Molti attori
e attrici di Hollywood non sembrano aver beneficiato dell’immensa
fama che un prodotto del genere fa guadagnare, e la costruzione di
una solida filmografia per alcuni non è andata come previsto.
Soprattutto per quanto riguarda quelli coinvolti nei titoli
DC prima ancora che arrivasse l’universo condiviso
del DCEU.
Ecco di seguito una lista di dieci
attori a cui carriera è stata frenata da un film DC, elencati da
ScreenRant:
1Halle Berry
Tre anni dopo l’oscar di
Monster’s Ball, Halle Berry sembrava aver intrapreso un’ottima
carriera, passando dal cinema impegnato al blockbuster con X-Men.
Sfortunatamente però con Catwoman, sconnesso dall’universo di
Batman, l’attrice scivolò su una pericolosa buccia di banana a
causa dei troppi problemi del film. Dopo questo fallimento, la
Berry è tornata alla saga degli X-Men, senza ottenere più progetti
interessanti.
Screen Junkies ha diffuso un
divertentissimo trailer onesto per Transformers: L’ultimo
cavaliere, il film di Michael Bay che
potrebbe aver messo fine alla saga dei Transformers al cinema, così
come la conosciamo.
Dopo anni di grande successo, il
franchise sembra definitivamente scarico, stando anche a quanto
rivelano gli incassi di quest’ultimo film, ma tutto il lavoro di
Bay con la Hasbro non andrà perduto, visto che è già in produzione
Bumblebee, lo spin-off sul simpatico Autobot che si trasforma in
Camaro gialla.
A dirigere il film ci
sarà Travis Knight, già regista
di Kubo e la Spada Magica per
la Laika. Intanto, vedremo la camaro
gialla in Transformers L’Ultimo Cavaliere.
Protagonista del film sarà Hailee Steinfeld.
Nel cast anche John Cena, Jorge Lendeborg
Jr., Abby Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura del film è firmata da Christina
Hodson.
Mentre si avvia serenamente verso i
90 anni (88 maggio), Clint Eastwood ha già scelto
il suo prossimo progetto da regista, mentre ancora in Italia
aspettiamo 15:17 – Attacco al treno. Si tratta di
Il
Corriere – The Mule, storia di Leo
Sharp, un uomo che a 90 anni è stato un corriere della
droga. Nonostante l’età avanzata, Clint Eastwood
non accenna a rallentare la sua produzione che, anzi, con l’andare
degli anni diventa sempre più solida.
Tra gli ultimi film del regista
infatti ricordiamo Sully e American
Sniper, tutti tratti da storie vere e con grandi
ambizioni, entrambi arrivati alla Notte degli oscar con diverse
candidature. The Tracking
Board riferisce che se Clint Eastwood
dovesse accettare di partecipare al film, sarebbe interprete del
protagonista, produttore e regista del film. A scrivere l’ultima
versione della sceneggiatura c’è Dave Holstein,
che ha lavorato su un precedente script di Nick
Schenk, già autore di Gran Torino.
15:17 – Attacco al
treno, il trailer del nuovo
film di Clint Eastwood
Eastwood (“Sully”, “American Sniper”) dirige
il film da una sceneggiatura di Dorothy
Blyskal, basata sul libro The 15:17 to Paris: The
True Story of a Terrorist, a Train, and Three American
Heroes di Anthony
Sadler, Alek Skarlatos, Spencer Stone e
Jeffrey E. Stern. Eastwood è anche il produttore
della pellicola, insieme a Tim Moore, Kristina Rivera
e Jessica Meier. Il produttore esecutivo è Bruce
Berman.
Il team creativo è composto dagli
assidui collaboratori del regista: Tom Stern, che ha lavorato come
direttore della fotografia su 13 film di Eastwood; Deborah Hopper,
che ha curato i costumi di 17 film di Eastwood e Blu Murray, che
recentemente si è occupato del montaggio di “Sully”. Il veterano
direttore artistico Kevin Ishioka, che ha curato le scene di
“Sully” e dell’imminente “Dunkirk”, è lo scenografo della
produzione.
Il film sarà distribuito dalla
Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment
e in alcuni territori selezionati dalla Village Roadshow
Pictures.
Stiamo cominciando a vedere, giorno
dopo giorno, sempre più materiale di Mission Impossible:
Fallout e adesso abbiamo la possibilità di guardare una
nuova bella immagine dal film che mostra Rebecca
Ferguson di fronte a Tom Cruise.
Entrambi gli attori sono ben noti al
franchise. Cruise è naturalmente Ethan Hunt,
protagonista della serie di film, sin dal primo capitolo di
Brian De Palma. La Ferguson è invece una recente
acquisizione, vista per la prima volta in Mission
Impossible: Rogue Nation, il capitolo precedente, e
tornata a grande richiesta dato il successo incredibile che il suo
personaggio ha riscosso presso il pubblico, l’agente del
MI6 Isla Faust.
Ecco la foto.
Mission Impossible:
Fallout, ecco il video in cui Tom
Cruise si è rotto la caviglia
Ecco in che modo il regista ha
commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla
trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello
letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla
trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede
nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto
nella sua vita. È il suo passato che ritorna a
cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone
intenzioni.”
Nel cast Tom
Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca
Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela
Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec
Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.
Il film arriverà in sala distribuito
da Fox nel corso dell’estate 2018.
La star di Blade e
I Mercenari 3Wesley Snipes ha svelato in un’intervista
all’Hollywood Reporter alcuni dettagli sul progetto mai realizzato
di Black Panther che risale agli anni Novanta,
ancor prima di farsi conoscere dal grande pubblico grazie
all’iconico ruolo di Eric Brooks (lo spietato cacciatore di
vampiri protagonista dei fumetti Marvel).
Nell’intervista emergono il
rimpianto per non essere riusciti a realizzare un progetto molto
amato e sentito da Snipes, e la difficoltà che il film incontrò
durante la pre-produzione a causa di divergenze creative. Queste le
dichiarazioni dell’attore in merito:
“Non siamo riusciti a trovare
la giusta combinazione tra sceneggiatura e regista…inoltre eravamo
fin troppo avanti col pensiero, e la tecnologia dell’epoca non
poteva aiutarci a realizzare ciò che era nei fumetti“.
Snipes ha
poi aggiunto alcuni particolari sul costume che aveva immaginato
per T’Challa: “Pensavo che avrebbe indossato un body con sopra
due piccole orecchie di gatto. La ragione è molto semlice: avendo
iniziato la mia carriera come ballerino non avrei avuto problemi ad
indossare un costume del genere“.
Come saprete, il
personaggio è stato finalmente introdotto nel MCU in
Captain America: Civil War e sarà il protagonista
dello standalone diretto da Ryan Coogler in uscita
il 16 febbraio.
Il film segue T’Challa che, dopo
gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata
nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di
nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il
doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla
prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero
fato di Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Quando la Marvel annunciò che Captain
Marvel e Ant-Man and the Wasp sarebbero arrivati al
cinema tra Avengers: Infinity War e
Avengers 4, gli spettatori e i fan si posero
subito il problema: come è possibile che con l’invasione di Thanos
in corso ci sia qualche altra cosa, all’interno del
MCU che possa avere importanza?
La questione sollevata è legittima.
Dato che ormai sappiamo che Thanos non verrà sconfitto in
Infinity War, ma che la sua parabola si concluderà
in Avengers 4, tra le vicende di un film e l’altro
è difficile che si possa verificare qualcosa di “esterno” a quello
stesso avvenimento.
Ebbene, la soluzione è molto
semplice: per quanto riguarda Captain Marvel,
sappiamo già da un po’ che sarà ambientato negli anni ’90. Per
quello che riguarda invece Ant-Man and the Wasp,
sappiamo adesso che le vicende si svolgeranno prima di
Avengers: Infinity War.
Questo consentirebbe anche a Wasp
di comparire in Infinity War con una consapevolezza superiore. Il
suo “esordio” avviene al fianco di Scott nella loro prima avventura
di coppia, mentre contro Thanos sarà già un’eroina allenata e un
componente importante della formazione.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.
È stato rivelato su twitter da
alcuni rappresentanti della stampa americana il numero esatto delle
scene post credits presenti in Black Panther, il
nuovo cinecomic dei Marvel Studios diretto da
Ryan Coogler: dopo la fine del film troveremo ben
due scene ma il loro contenuto rimane ovviamente ancora
segreto.
Probabile l’anticipazione del futuro
del MCU, con un piccolo spoiler su Avengers: Infinity
War (prossimo titolo ad arrivare al cinema in ordine di
tempo quest’anno) e un ulteriore dettaglio su Black
Panther. Per scoprirlo non ci resta che attendere il 16
febbraio, quando il film sbarcherà in Italia.
Black Panther segue T’Challa che,
dopo gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione
africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo
re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio
ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
La presenza di Michelle
Pfeiffer nel cast di Ant-Man and the
Wasp nel ruolo confermato di Janet Van Dyne ci suggerisce
che i nostri eroi troveranno il modo di salvare, finalmente, il
grande amore di Hank Pym dal Reame Quantico, dove è rimasta
prigioniera.
A salvarla saranno probabilmente
gli sforzi congiunti di Hank, Scott e Hope, anche se il trailer si
concentra prevalentemente sullo stato di fuggiaschi dei tre, a
seguito dell’avventata mostra di sé di Scott durante la battaglia
all’aeroporto vista in Captain America: Civil
War.
Tuttavia, nel trailer abbiamo una
breve visione del Reame Quantico e quella di uno shuttle che
potrebbe essere utilizzato proprio per entrarci e portare in salvo
Janet. Tuttavia si tratta solo di supposizioni e sapremo la verità
soltanto dopo aver visto il film.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.
Non più solo
Scott, Ant-Man and the Wasp ci darà la
possibilità di vedere all’opera anche Hope, nel
suo nuovo costume di Wasp, con tanto di ali e
blaster (come apprendiamo dal trailer).
Di seguito vi mostriamo alcune
immagini, diffuse da Entertainment Weekly, che
raffigurato i giochi ufficiali del film, con tanto di dettagli sui
nuovi costumi di Ant-Man e della sua partner
Wasp.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.