Lucky
Red ha diffuso il trailer ufficiale de I
Miserabili (recensione)
di Ladj Ly, la pellicola che arriver al cinema dal 30 gennaio 2020
distribuito da Lucky Red.
Ispirato alle sommosse di
Parigi del 2005, il film ha vinto il Premio della Giuria al
Festival di
Cannes, il Premio Miglior Rivelazione agli
European Film Awards ed è attualmente candidato al
Premio Oscar per la Francia come Miglior Film Straniero.
Citando con eleganza
l’omonimo romanzo di Victor Hugo, nel suo lungometraggio d’esordio
il regista Ladj Ly realizza un affresco sincero e autentico delle
periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio: il
risultato è un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che
non si abbandona a facili condanne e non cade nelle trappole della
faziosità o del vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa
assolutamente labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime
alla ricerca di un personale riscatto o, più semplicemente, di
sopravvivenza. Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo
celebre romanzo, “non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci
sono solo cattivi coltivatori”.
I Miserabili, la trama
I miserabili, acclamata opera prima
del regista Ladj Ly, è candidato all’Oscar come miglior film
straniero. Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il
suo romanzo, a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal cuore di
Parigi si consuma un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico.
Stéphane, insieme a due colleghi veterani di una squadra
anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri
di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio
di cronaca diventerà il pretesto per una deflagrante battaglia per
il controllo del territorio, in un tutti contro tutti senza
pietà.
In occasione dell’uscita del film
“I miserabili” di Ladj Ly, disponibile in
esclusiva dal 18 maggio sulla nuova piattaforma
digitale MioCinema.it e sulla Pay
Per View Sky Primafila Premiere, il
disegnatore Marco Dambrosio in arte Makkox offre
il suo particolare punto di vista sul film realizzando un cartoon
originale ispirato alle vicende del film trionfatore al Festival
di Cannes.
Una recensione per
immagini, in cui il disegnatore ripercorre la storia
dell’avvincente poliziesco del regista Ladj Ly ambientato nella
periferia multietnica di Parigi: “A me non piacciono i film
francesi, tranne alcuni (segue una lista di 300 titoli)” –
afferma ironicamente Makkox – “Una lista di 300 film, più uno:
I miserabili. Un (gran) film di Ladj Ly”.
Ispirato alle sommosse di Parigi del
2005, il film “I miserabili” di Ladj Ly
ha vinto il Premio della Giuria al Festival di
Cannes, il Premio Miglior Rivelazione
agli European Film Awards, è stato candidato alPremio Oscar come Miglior Film Straniero e
ha trionfato ai César ottenendo numerosi
riconoscimenti tra cui Miglior Film.
Un affresco sincero e autentico
delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio, un
thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non si abbandona
a facili condanne e non cade nelle trappole della faziosità o del
vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa assolutamente
labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime alla ricerca di
un personale riscatto o, più semplicemente, di sopravvivenza.
Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo celebre romanzo,
“non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo
cattivi coltivatori”.
Presentato a Cannes 2019 in
Concorso, arriva finalmente in Italia I
Miserabili, il film di Ladj Ly
che inaugura la piattaforma Mio Cinema.
Il titolo parla chiaro, ma forse
non nel modo in cui ci si aspetta. Ly parte, in effetti, dal
classico della letteratura francese scritto da Victor Hugo, ma ne
racconta solo il senso, il nucleo tematico, lasciando da parte
qualsiasi tentativo di trasposizione letterale del romanzo,
evitando l’attualizzazione delle vicende dei ben noti miserabili
protagonisti.
L’operazione di Lyn è invece
fotografica, dal momento che si sofferma su quello che è oggi la
Francia. Il film si apre durante i Mondiali del 2018, precisamente
durante la finale della World Cup, in cui la Francia batte la
Croazia e la nazione sembra felice e pacificata, sotto al tricolore
che sventola, mentre la folla festante inneggia ai propri eroi.
I Miserabili, la periferia della
Ville Lumière
Il racconto si sposta
però rapidamente in periferia, un luogo lasciato in genere fuori
dai racconti glamour che il cinema ha sempre offerto della Città
delle Luci. È come se il percorso di Hugo venisse seguito al
contrario: se l’autore transalpino parte dalle singole miserie dei
suoi protagonisti per raccontarne poi la comunanza in lotta, Ly fa
il contrario e, dalla scena di comunione festosa per la vittoria ai
mondiali, che sembra appianare le differenze e le resistenze di una
città e di un Paese difficile, va a raccontare le singole storie,
le miserie individuali.
E così, siamo trascinati nella
periferia parigina, dove il contrasto sociale è fortissimo,
contrasto tra diverse etnie, tra diversi gruppi criminali, tra
spacciatori e papponi, tra adulti che cannibalizzano lo spazio e
bambini che cercano di trovarne un po’ per loro, imitandoli, tra
criminali e polizia, e tra poliziotti buoni e cattivi.
Così, seguendo le orme de
L’Odio di Mathieu
Kassovitz, ma senza quelle derive violente, I
Miserabili si muove a metà tra la volontà di
raccontare e drammatizzare una condizione sociale problematica e la
giusta distanza che c’è tra una tragedia e il drone che la
inquadra, sempre a debita distanza. L’espediente vuole essere
stilistico, ma il risultato è quello di allontanare sia lo
spettatore che il filmmaker stesso da ciò che racconta, e questa
sensazione di volontà di distanziarsi da quella miseria ce la dà
anche la scelta di seguire, nel loro privato, i poliziotti.
Nuovi Gavroche, che cambiano nome ma non
condizione
L’intenzione è chiara, il regista
vuole a tutti i costi mettere sullo stesso piano entrambi gli
schieramenti, dare spessore e umanità anche a quelli che nella
lotta di classe sono considerati i “cattivi”, tuttavia il risultato
è quello di un appiattimento, così che il racconto perde
profondità, fino alla scena finale.
L’assalto dei ragazzini, contro la
polizia, contro i boss di quartiere, contro qualsiasi tipo di
autorità che li vede relegati ai margini è lo sfogo ultimo, la via
di fuga tragica che, inevitabilmente li porterà a pagare un prezzo
alto per aver osato ribellarsi. Ma Ly non ce lo racconta, chiude
sul nero, e lascia all’oblio quella miseria a cui non è riuscito a
dare giustizia. Novelli Gavroche, quei ragazzini
hanno forse cambiato nome, ma non condizione.
Segno di una realtà viva e
problematica, I Miserabili si limita ad
occupare un territorio incerto, mettendo di continuo della distanza
di sicurezza tra chi racconta e chi viene raccontato e trovando in
questa cautela il suo limite più grande.
I
miserabili di Ladj Ly sarà disponibile in
esclusiva dal 18 maggio suMioCinema.it, la prima
piattaforma digitale dedicata al cinema d’autore
che mette al centro la sala cinematografica e il suo pubblico, nata
da un’idea condivisa di Lucky Red, Circuito Cinema e MYmovies.
Sempre dal 18 maggio il film sarà disponibile anche sulla Pay Per
View Sky Primafila Premiere.
Ispirato alle sommosse di Parigi del
2005, il film “I miserabili” di Ladj Ly
ha vinto il Premio della Giuria al Festival
di Cannes, il Premio Miglior
Rivelazione agli European Film Awards, è stato
candidato alPremio Oscar come Miglior
Film Straniero e ha trionfato ai César
ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui Miglior Film.
Un affresco sincero e autentico
delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio, un
thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non si abbandona
a facili condanne e non cade nelle trappole della faziosità o del
vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa assolutamente
labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime alla ricerca di
un personale riscatto o, più semplicemente, di sopravvivenza.
Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo celebre romanzo,
“non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo
cattivi coltivatori”
«Io vengo dalle Banlieue e dal
documentario e mi interessava raccontare la periferia parigina nel
modo più fedele possibile, senza schierarmi». Con questo
assunto parte il lavoro di Ladj Ly per la sua
opera prima, I
Miserabili che, dopo essere uscito in
digitale durante i mesi dell’emergenza sanitaria, arriva in
prima tv su Sky Cinema, venerdì 2 ottobre alle
21.15 su Sky Cinema Due, disponibile anche on
demand su Sky e in streaming su NOW
TV.
Premio della Giuria al
Festival
di Cannes nel 2019, l’acclamata opera prima del
regista francese Ladj Ly, è stata candidato all’Oscar come
miglior film internazionale e ha trionfato ai
César ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui Miglior
Film. Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il suo
romanzo, a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal cuore di
Parigi si consuma un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico.
Stéphane (interpretato da Damien
Bonnard), insieme a due colleghi veterani di una squadra
anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri
di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio
di cronaca – il furto di un leone – diventerà il pretesto per una
deflagrante battaglia per il controllo del territorio, in un tutti
contro tutti senza pietà.
«Per cinque anni, ho filmato
con la mia videocamera tutto quello che avveniva nel quartiere e
soprattutto quello che facevano i poliziotti, non li perdevo
d’occhio – ha raccontato Ladj Ly –.
Appena arrivavano, prendevo la videocamera e li filmavo, fino
al giorno in cui ho immortalato un loro vero e proprio abuso. Anche
la storia del furto del leoncino che scatena la collera dei gitani
proprietari del circo che c’è nel film è reale… Ho voluto mostrare
tutta l’incredibile diversità che costituisce la vita nei quartieri
popolari. Abito ancora lì, sono la mia vita e mi piace filmarli.
Sono il mio set cinematografico!».
Mentre aspettiamo il loro
prorompente e divertente arrivo sul grande schermo, i
Minions si divertono a farsi fotografare
in giro, questa volta mascherati da icone della moda e della
cultura pop contemporanea.
Eccoli! [nggallery id=1896]
Di seguito anche una nuova featurette dal film:
La storia
di Minions di Universal Pictures e
Illumination Entertainment inizia all’alba dei tempi. Partendo da
organismi gialli unicellulari,
i Minion si evolvono attraverso i
secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni.
Continuamente senza successo nel preservare questi maestri,
dal T-Rex a Napoleone,
i Minion si sono ritrovati senza
qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione.
Ma
un Minion di nome Kevin ha un piano, e
lui – insieme all’adolescente ribelle Stuart e all’adorabile
piccolo Bob – decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo
capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli.
Il trio si imbarca in un viaggio
emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale
padrona, Scarlet Overkill (il
Premio Oscar@ Sandra Bullock), la prima super-cattiva al
mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New
York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno
affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion …
dall’annientamento.
L’invasione del mondo è cominciata
da Dublino! I Minions hanno creato panico
per le strade di Santry, vicino alla capitale irlandese quando un
gonfiabile di 12 metri per la promozione del film con protagonisti
gli ometti gialli è caduto sulla strada.
L’intervento della polizia e
l’aiuto di alcuni passanti ha permesso al traffico di tornare a
circolare liberamente.
La storia
di Minions di Universal Pictures e
Illumination Entertainment inizia all’alba dei tempi. Partendo da
organismi gialli unicellulari,
i Minion si evolvono attraverso i
secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni.
Continuamente senza successo nel preservare questi maestri,
dal T-Rex a Napoleone,
i Minion si sono ritrovati senza
qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione.
Ma
un Minion di nome Kevin ha un piano, e
lui – insieme all’adolescente ribelle Stuart e all’adorabile
piccolo Bob – decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo
capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli.
Il trio si imbarca in un viaggio
emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale
padrona, Scarlet Overkill (il
Premio Oscar@ Sandra Bullock), la prima super-cattiva al
mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New
York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno
affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion …
dall’annientamento.
Sarà da venerdì 15 ottobre nelle
sale italiane con Gorbaciof di
Stefano Incerti, che lo vede protagonista nei
panni di Marino Pacileo, contabile a Poggioreale con il vizio del
gioco. Toni Servillo è attore ormai ben noto al
pubblico italiano, la cui popolarità è cresciuta soprattutto negli
ultimi anni. Il suo percorso artistico inizia però col teatro:
dalle prime esperienze adolescenziali alla fondazione, nel ’77, del
Teatro Studio di Caserta, dove si è trasferito dalla nativa
Afragola. Con questa compagnia mette in scena, tra gli altri, gli
spettacoli Propaganda (1979), Norma
(1982) e Guernica (1985) – un atto unico
interamente scritto, diretto e interpretato da Servillo stesso, che
gli vale il Primo Premio Gennaro Vitiello.
Risale invece al 1986 e si deve
sempre al teatro l’incontro di Toni Servillo con
Mario Martone. In quell’anno infatti, l’attore
collabora col gruppo teatrale Falso Movimento, dello stesso
Martone. Da questa collaborazione nasce, nel 1987, Teatri
Uniti, che riunisce le compagnie Falso Movimento, Teatro
dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta,
all’insegna della ricerca e della sperimentazione. Con Teatri Uniti
l’attore afragolano recita nello spettacolo di Enzo Moscato
Partitura (1988), in Adda passà a nuttata
(1989), tratto da Eduardo De Filippo e in
Rasoi (1991), da lui scritto insieme a
Martone.
I mille volti di Toni Servillo tra
palcoscenico e grande schermo
L’anno successivo segna l’esordio
cinematografico dei due: il primo come attore, il secondo da
regista, in Morte di un matematico napoletano, pellicola ispirata
alla vicenda del matematico Renato Caccioppoli. Il
sodalizio continua nei tre film che seguono. Prima
Rasoi (1993), tratto dallo spettacolo teatrale di cui s’è
detto sopra, poi I vesuviani (1997): film in
cinque episodi che raccontano Napoli tra realtà e fantasia, di cui
Martone dirige La salita, affidando a Servillo il ruolo del sindaco
di Napoli. E ancora, Teatro di guerra (1998): film
a più livelli dove cinema, teatro e vita reale interagiscono per
raccontare una Napoli non molto dissimile, per certi aspetti, dalla
Sarajevo in guerra di quegli anni. Il film è presentato nella
sezione Un Certain Régard del Festival di
Cannes. Nel 2001 Servillo è nel cast di Luna
rossa di Antonio Capuano.
La svolta nella carriera
dell’attore è però rappresentata dall’incontro, sempre nel 2001,
con il regista napoletano Paolo
Sorrentino. Questi sceglie infatti l’attore di
Afragola e gli affida il ruolo di Tony Pisapia nella sua opera
prima per il cinema: L’uomo in più. Qui Tony
Servillo mostra tutto il suo talento artistico,
interpretando magistralmente l’ascesa e la caduta di Pisapia,
borioso cantante nella Napoli degli anni ‘80, che vede svanire
successo e fama sotto il peso dei propri errori e si trova
intrappolato in un’esistenza squallida, della quale tenta
ostinatamente di risalire la china. La collaborazione tra l’attore
e il regista è proficua e prosegue nel 2004 con Le
conseguenze dell’amore, che li impone a pubblico e
critica. Arrivano infatti riconoscimenti importanti: a Tony
Servillo sono assegnati sia il David di Donatello che il
Nastro d’Argento come miglior attore protagonista per la sua
interpretazione di Titta De Girolamo. Un uomo facoltoso, che vive
da anni in un albergo svizzero. Un personaggio che la vita – in
parte il destino, in parte le scelte personali – ha
imbrigliato in un’esistenza immobile, scandita dal metodo e dalla
solitudine. Un individuo del quale nulla sembra trasparire, finché
non entra in gioco l’amore, che lo rende capace di mostrarci
un’umanità inaspettata. È questa, unita alla tenacia e
all’ostinazione, a conquistare lo spettatore. È proprio nei
personaggi intensi ed enigmatici pensati per lui da Sorrentino che
Servillo trova, infatti, la chiave per esprimere al meglio le sue
potenzialità di attore sul grande schermo. Sempre nel 2004
partecipa a “Notte senza fine” di Elisabetta Sgarbi.
Intanto, su un binario parallelo,
prosegue l’attività teatrale dell’attore campano. Dopo essersi
cimentato col teatro francese, portando in scena Molière (Il
misantropo nel ‘95 e Tartufo nel 2000) e Marivaux (Le false
confidenze nel ’98), nel 2005 torna al teatro partenopeo e porta in
scena “Sabato, domenica e lunedì” di Eduardo, con cui ottiene il
Premio Gassman per la miglior regia. Nel 2007 è ancora sul
palcoscenico, stavolta con La trilogia della villeggiatura di
Goldoni.
D’altra parte, il cinema continua a
riservargli grandi soddisfazioni: nello stesso anno, conquista di
nuovo il David di Donatello come miglior attore
nel film d’esordio di Andrea Molatoli,
La ragazza del lago. Qui interpreta il
commissario Sanzio, che indaga sulla morte di una giovane nel
friulano. Anche in questo caso gli viene affidato un personaggio
schivo, introverso, ma determinato, con una storia umana di
profonda solitudine. Sempre nel 2007 prende parte al film di
Fabrizio BentivoglioLascia perdere,
Johnny!, in cui recita accanto al fratello Peppe e
alla Piccola Orchestra Avion Travel.
Infine, le pellicole più recenti,
che certo tutti ricordano, sono entrambe targate 2008:
Gomorra di Matteo
Garrone, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto
Saviano, e Il divo di Paolo
Sorrentino. I due film ricevono il Premio della
critica al Festival di Cannes.
Per Gomorra Servillo ottiene anche lo European Film
Award come miglior attore e per Il divo il Nastro
d’Argento e il David di Donatello per la migliore
interpretazione. Nel lavoro di Matteo Garrone,
Servillo è Franco. Smaliziato e cinico gestore del traffico di
rifiuti per conto della camorra, rappresenta perfettamente la
mentalità del Sistema – che tristemente collima con quella di molta
parte della società italiana – in cui la logica del profitto a
qualsiasi costo si nasconde dietro a un determinismo fatalistico
che vuole lo status quo immutabile e stronca sul nascere ogni
pensiero di cambiamento.
Ne Il
divo, che lo riporta a lavorare al fianco di Paolo
Sorrentino, Servillo è protagonista nei panni di
Giulio Andreotti. Il registro stilistico
sorrentiniano si muove qui tra realtà e immaginazione, amplificando
con la seconda i caratteri della prima. Al centro di questo
universo, “il divo Giulio”, figura cardine della politica del
nostro paese, controversa ed enigmatica, cui Servillo regala un
volto imperturbabile, a tratti attonito. Da una parte, una
cassaforte chiusa a custodire segreti e da cui dunque nulla
traspare. Dall’altra, l’espressione di chi è quasi assente da sé,
estrema difesa che consente di non giudicare sé stessi e il proprio
operato. E poi il grottesco e godibilissimo affresco dei modi,
delle movenze, delle manie, dei mali, che lo rendono un personaggio
perfino simpatico.
Ora con
GorbaciofToni Servillo
è alle prese con un ruolo molto simile a quelli sorrentiniani:
solitario, con frequentazioni sbagliate e vizi, di cui l’amore per
una ragazza – ovviamente quella sbagliata – farà emergere qualità
insospettate, offrendogli una possibilità di riscatto umano. Anche
qui però dovrà affrontare “le conseguenze dell’amore”. Il
cinquantunenne attore di Afragola sarà poi presente al prossimo
Festival Internazionale del Film di Roma, protagonista
della pellicola di Claudio Capellini,
Una vita
tranquilla.
Alessandro
Piva torna alla regia realizzando il suo quarto
lungometraggio, una storia- vera- di malavita ambientata nei dedali
di Napoli: I Milionari vede
protagonisti Francesco
Scianna e Valentina
Lodoviniinsieme ad un ricco cast di
comprimari.
I Milionari segue
l’ascesa, la caduta e la conseguente resurrezione di Marcello
Cavani detto “Alen Delòn”, boss della malavita napoletana, dai
loschi affari di famiglia negli anni ’70, passando poi alla
conquista- nei successivi trent’anni- dell’intera città tramite
appalti, affari illeciti, racket, politica, traffico di
stupefacenti e riciclaggio di denaro. Nel frattempo, per il giovane
malavitoso mantenere un equilibrio tra il suo “lavoro” e la sua
famiglia, costituita da tre figli e dalla moglie Rosaria, diventa
sempre più difficile; come diventa ormai un vero e proprio azzardo
sopravvive agli agguati e ai tradimenti da parte degli altri membri
del clan, in una vera guerra senza esclusione di colpi.
Ispirato forse dal ritmo e dalle
gesta criminali narrate da Michele Placidonel
suo Romanzo Criminale, anche il
regista qui prova a costruirne una sua personalissima versione:
manca però il ritmo nella narrazione e la costruzione diegetica non
è incalzante almeno fino alla prima metà del film, dilatando il
tempo e rallentando l’inesorabile processo di ascesa del
protagonista. Quando subentrano “i guai” e le prime sanguinose
peripezie il film ritrova smalto, ma la storia raccontata non
aggiunge niente al genere del gangster
movie tradizionale e il regista non ha un occhio
originale e uno sguardo tecnico tali da renderlo un prodotto
distinguibile nel mare di cloni che sono stati realizzati nella
storia del cinema. La prima parte è oltretutto appesantita da una
ricostruzione storica imperfetta e confusa che non migliora col
procedere del film: quasi trenta- e passa- anni di storia vengono
scanditi solo da qualche sporadica musica e da un pantalone a zampa
d’elefante o da un ray- ban a specchio che compaiono casualmente
qua e là.
A I
Milionari manca l’aggressività e la sfrontatezza
di un Blow, ad esempio, pur
avendo in mano una storia convincente, dal forte impatto, e un cast
di abili attori che, purtroppo, ogni tanto corrono il rischio di
trascendere nella classica macchietta “neomelodica” assolutamente
non richiesta visto lo spessore della pellicola.
Tutti amano i trailer. Solitamente
si cerca di arrivare prima al cinema anche per non perderseli, ma
al giorno d’oggi ormai il cinema non è più il primo luogo in cui
vediamo tali presentazioni. Ormai Internet è la prima fonte di
queste brevi anteprime, e gli stessi studios pubblicano i trailer
prima di tutto sulle piattaforme web, per assicurarne la massima
visibilità.
Ma aldilà della loro utilità a
livello pubblicitario, un trailer può essere già di per sè un
piccolo prodotto artistico, in grado di raccontare quasi da sola
l’intero contenuto che sarà la base del film. Attraverso un lavoro
di montaggio e di scelta delle musiche, un trailer può evocare un
ampissimo raggio di emozioni, e il 2015 può vantare un grande
numero di trailer assolutamente fantastici.
Con l’anno ormai prossimo alla sua
fine, Collider ha voluto provare a realizzare una Top 15 dei
trailer di quest’anno, che vi riportiamo di seguito. Buona
visione!
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film
promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei
primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Mulan
Finalmente è stato divulgato il
primo teaser trailer italiano ufficiale di Mulan, il live action Disney diretto da Niki
Caro e con uscita prevista per i primi mesi del 2020.
Nel cast del film, oltre a
Liu Yifei che interpreterà la protagonista,
figurano anche Donnie Yen, Jason Scott Lee, Yoson An,
Utkarsh Ambudkar, Ron Yuan, Tzi Ma, Rosalind Chao, Cheng Pei-Pei,
Nelson Lee, Chumb Ehelepola, Gong Li e Jet
Li.
Mulan narra dell’epica
avventura di una giovane donna che si traveste da uomo per
difendere la Cina dall’attacco degli invasori provenienti dal
Nord.
Quando l’Imperatore decreta che un
uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale,
Mulan prende il posto del padre malato e si arruola con il nome di
Hua Jun, diventando una delle più grandi guerriere nella storia
della Cina.
Grazie a Disney, è possibile dare un
occhiata al nuovo video promozionale di Maleficent – Signora del Male, sequel del fortunato
Maleficent e con uscita prevista per il prossimo
17 ottobre.
Diretto da Joachim
Rønning e interpretato da Angelina Jolie e da Elle Fanning, il nuovo lungometraggio continua
a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e la futura Regina
mentre formano nuove alleanze e affrontano nuovi avversari per
proteggere il bosco e le creature magiche che lo abitano.
In questo film saranno presenti
nuovi attori, come
Michelle Pfeiffer, Chiwetel Ejofor, Ed Skrein, Harris
Dickinson e Robert Lindsay, mentre
torneranno Sam Riley, Imelda Staunton, Juno Temple
e Lesley Manville, rispettivamente nei panni di
Fosco e delle fatine Giuggiola, Verdelia e Fiorina.
Dora e la città perduta
Le avventura di Dora
l’esploratrice partono dal piccolo schermo per arrivare al
cinema, diventando un mix di live-action ed animazione, basandosi
sull’omonima serie prodotta da Nickelodeon.
Gli ingredienti chiave di Dora e la città perduta
sono l’amicizia, il coraggio, le risate e l’avventura, dando vita
ad un family movie per grandi e piccini, in grado di divertire ed
emozionare come una vera e grande avventura sa fare.
In uscita il prossimo 26
settembre, il film è diretto da James
Bobin e vede tra i protagonisti Isabela Moner,
Michael Peña, Eva Longoria, Jeffrey Wahlberg ed
Eugenio Derbez.
Lupin III – The First
Creato per la prima volta da Monkey
Punch nel 1967, Lupin III è una delle più amate
proprietà di anime e manga nella storia, raccogliendo talmente
tanto successo (tra serie anime, film d’animazione e videogiochi)
che Toho ha prodotto il primo film in CGI della serie, intitolato
Lupin III: The First.
Oltre a Lupin, il trailer mostra i
suoi partner criminali, i fedeli Jigen, Goemon e Fujiko. Oltre ai
consueti alleati di Lupin, il trailer conferma anche la presenta
dell’ispettore Zenigata,da tempo alle costole del ladro gentiluomo
e della sua banda.
Driven
Finalmente è stato divulgato il
primo trailer ufficiale di Drive, il biopic dedicato alla figura di John
DeLorean, imprenditore e fondatore della famosa casa
automobilista DeLorean Motor Company che riuscì a produttore un
unico modello, reso celebre grazie a Ritorno al Futuro
(1984).
Presentato in anteprima alla scorsa
Mostra del Cinema di Venezia e con uscita prevista per il prossimo
16 agosto, il film
è diretto da Nick Hamm e vede tra i protagonisti
Lee Pace, Jason Sudekis, Judy Greer, Isabel Arraiza, Corey
Stoll, Justin Bartha, Michael Cudlitz, Tara Summers e
Iddo Goldberg.
Diretto da David
Leitch e sceneggiato da Chris Morgan, il
film vede la presenza, oltre agli attori già citati, di Idris Elba e Vanessa
Kirby.
Hobbs, veterano del dipartimenti di
polizia, e Shaw, fuorilegge ed ex membro delle forze speciali
britanniche, si erano già affrontati in Fast & Furious 7 e
si trovano a dover collaborare per combattere Brixton, un anarchico
cyber-geneticamente potenziato, che ottiene il controllo di un’arma
biologica che potrebbe cambiare il destino dell’umanità.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale. Il loro
compito è creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di
hype circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo
già nei primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Pinocchio
In occasione di Cinè – Giornate
estive di cinema, 01 Distribution ha presentato il primo
trailer ufficiale di Pinocchio, film diretto da Matteo Garrone e che vede nel cast Roberto Benigni nei panni di Geppetto.
Pinocchio nasce da una
collaborazione internazionale tra Italia e Francia, è prodotto da
Archimede con Rai cinema e
Le Pacte, con Recorded Pictures
Company, in associazione con Leone FilmGroup, con il contributo del MiBAC –
Direzione generale Cinema – e di
Eurimages, in associazione con Unipol
Banca e con il sostegno di Regione Toscana –
Toscana Promozione.
Scritto e diretto da Matteo
Garrone, il film arriverà nelle nostre sale il 25
dicembre e vede un cast ricchissimo, composto tra gli
altri da: Federico Ielapi (Pinocchio),
Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco
Papaleo (Gatto), Massimo Ceccherini
(Volpe), Alida Baldari Calabria (Fata bambina),
Alessio Di Domenicantonio (Lucignolo),
Davide Marotta (Grillo parlante) e
Marcello Fonte (Pappagallo).
Knives Out
Grazie a Lionsgate è possibile dare
un’occhiata al trailer di Knives
Out, il nuovo film diretto da Rian
Johnson e con un cast da urlo, composto da:
Daniel Craig,
Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, Don
Johnson,
Michael Shannon, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Jaeden
Martell e Christopher Plummer.
Il film racconta della morte del
celebre romanziere Harlan Thrombey, avvenuta in circostanze ben
poco chiare, dopo il suo 85esimo compleanno.
Per scoprire chi sia l’assassino
viene ingaggiato il detective Benoît Blanc che si troverà ad avere
a che fare con una famiglia disfunzionale, dove tutti hanno un
movente tra bugie e depistaggi.
Diretto da Jake
Kasdan, il film sarà distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia e arriverà nelle sale italiane il prossimo
gennaio.
In questo film, la gang vista nel
precedente capitolo è tornata, ma il gioco è cambiato. Rientrati in
Jumanji per salvare uno dei loro, i giocatori scoprono che nulla è
come avevano previsto e che per sopravvivere al gioco più
pericoloso del mondo i protagonisti dovranno affrontare zone
sconosciute ed inesplorate.
Spider-Man: Far From Home
A meno di una settimana dall’arrivo
nei nostri cinema (previsto per il 10 luglio), è stato divulgato il
final trailer di
Spider-Man: Far From Home, l’atteso stand alone sequel di
Spider-Man: Homecoming.
Ambientato dopo gli eventi di
Avengers: Endgame, il film vede protagonista il
giovane Peter Parker pronto a partire per una gita scolastica in
Europa, senza aspettarsi di dover riprendere i suoi poteri di Uomo
Ragno e il suo ruolo di Avenger.
Dopo l’enorme successo dei primi
due capitoli, torna sul grande schermo Gerard Butler, nelle vesti dell’agente dei
servizi segreti Mike Banning, in Attacco al Potere 3 – Angel
Has Fallen.
Diretto da Ric Roman
Waugh, il terzo film dell’adrenalinico franchise prende
una svolta inaspettata: sarà Banning a trovarsi in fuga e braccato
dalla polizia, accusato di essere un nemico dello Stato e l’autore
di un tentativo di omicidio ai danni del Presidente degli Stati
Uniti, interpretato da Morgan Freeman.
Ad aiutarlo a scagionarsi troverà
al suo fianco il padre, interpretato da Nick
Nolte, new entry nel cast. Tra gli altri interpreti, anche
Jada Pinkett Smith, Lance Reddick, Danny Huston, Piper
Perabo e Tim Blake Nelson.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale. I loro
compito è creare e far sviluppare nel pubblico una certa attesa
circa il film promosso, affinché si corra subito al cinema a
guardarlo già nei primi giorni di uscita.
Antlers
Con una distribuzione fissa per i
primi mesi del 2020, Antlers è un film
diretto da Scott
Cooper. Prodotto da Guillermo del Toro e
David S. Goyer, il film è tratto dal racconto
The Quiet Boy, scritto da Nick Antosca.
Protagonista del film è Keri RusselL nel ruolo di Julia Meadow, una
giovane insegnante che scopre che il padre e il fratello minore di
una sua studentessa nascondono un segreto mortale. La donna così di
prendersi cura del ragazzino ma si renderà conto molto presto che
dovrà lottare per sopravvivere ad una serie di orrori
terrificanti.
Bombshell
Bombshell, distribuita nei cinema
statunitensi a partire dal 20 dicembre 2019, è un film diretto da
Jay Roach e con la sceneggiatura firmata da Charles Randolph.
Il film segue le vicende di tre
donne, membri del personale femminile della Fox News, che vivono le
loro esperienze e i loro diverbi con il fondatore dell’emittente
televisiva Roger Ailes.
Protagoniste assolute del film sono
le attrici Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot
Robbie. Accanto a loro ci saranno John
Lithgow, nei panni di Roger Ailes, e Allison Janney.
The Report
Scritto e diretto da Scott Z Burns,
The Report è stato presentato al Sundance
Film Festival 2019. La sua uscita nelle sale statunitensi è fissa
per il 15 novembre 2019, mentre dal 29 dello stesso mese sarà
disponibile su Amazon Prime Video.
Protagonista assoluto del film è
Adam Driver nei panni di Daniel Jones, membro
del Senato degli Stati Uniti a cui viene assegnata un’indagine
riguardante il programma di detenzione ed interrogatorio della CIA.
Attraverso questa, Jones verrà a conoscenza delle brutali ed
immorali tecniche di interrogatorio adottate dagli agenti dopo gli
attentati dell’11 settembre 2001.
Accanto a Driver, nel cast si
ritroveranno anche Annette Bening, Michael
C. Hall, e Jon
Hamm.
MOTHERLESS BROOKLYN – I segreti di
una città
Diretto e interpretato dall’attore
EdwardNorton,
Motherless Brooklyn – I segreti di una
città è l’adattamento cinematografico dell’omonimo
romanzo di Jonathan Lethem.
La vicenda del film ruota attorno
Lionel Essrog, detective privato affetto dalla sindrome di
Tourette. L’uomo si ritroverà ad indagare sull’omicidio del suo
amico e mentore Frank Minna, costretto ad inoltrarsi nei bassifondi
della Brooklym degli anni cinquanta, tra corruzione e jazz.
Il film sarà distribuito nelle sale
italiane a partire dal 7 novembre 2019, e nel cast si ritroveranno
anche Willem Dafoe,Bruce Willis, e
Alec Baldwin.
Il film è interpretato da Adam Driver e Scarlett Johansson, rispettivamente nei ruoli
di Charlie, un regista teatrale, e Nicole, un’attrice. I due,
sposati e con un figlio piccolo, intraprenderanno un lungo e
sofferto divorzio, divisi tra New York e Los Angeles.
Il film verrà distribuito sulla
piattaforma streaming Netflix nell’autunno del 2019, e in alcune sale
cinematografiche scelte.
The Politician la serie di Ryan
Murphy
The Politician
è la prima serie del produttore Ryan Murphy a
trovare distribuzione sulla piattaforma streaming Netflix a partire
dal 27 settembre 2019.
La serie propone una dark comedy
ricca di satira, momenti surreali e tocchi crime. Al centro della
vicenda c’è un giovane ambizioso, il quale, aspirando a diventare
Presidente degli Stati Uniti, decide di intraprendere la sua
carriera politica a partire dal liceo da lui frequentato. Qui sarà
tuttavia costretto a scontrarsi con i suoi primi avversari.
Ad Astra, il
nuovo film diretto da James Gray è stato
scelto per essere il film d’apertura della 76° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Successivamente
il film verrà distribuito nelle sale italiane a partire dal 26
settembre.
Protagonista del film è il
cosmonauta Roy McBride, interpretato da Brad
Pitt, il quale si spinge fino ai confini estremi del
sistema solare per ritrovare il padre scomparso, e tentando di
svelare un mistero che minaccia il genere umano.
Tra gli altri attori presenti nel
film si hanno Tommy
LeeJones, Ruth
Negga, Liv Tyler e Donald
Sutherland.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale legale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa dose di hype circa il film
promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei
primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Top Gun: Maverick
In occasione del San Diego Comic
Con 2019, è stato diffuso il primo trailer ufficiale di Top Gun: Maverick, sequel del celebre Top Gun
del 1986 diretto da Tony Scott.
Con l’uscita verso la metà del
prossimo anno, il film è diretto da Joseph
Kosinski (Oblivion)
e vede tra i protagonisti
Tom Cruise, Val Kilmer,
Miles Teller,
Jennifer Connelly, Glen Powell, Ed Harris e
Jon Hamm.
In questo film, Maverick è
diventato un istruttore di volo e ha preso sotto la sua ala
protettiva il giovane Bradley Bradshaw, figlio del suo ex copilota
Nick “Goose”Bradshaw.
IT: capitolo due
Dal prossimo 5 settembre sarà
possibile vedere al cinema IT: Capitolo Due, seguito del film di successo
IT uscito quasi due anni fa.
Questa seconda parte è ambientata
ventisette anni dopo gli eventi del film precedente, con il ritorno
di Pennywise per le strade di Derry, intenzionato ad uccidere altri
bambini. Tuttavia, il nuovo intervento dei Perdenti potrebbe,
finalmente, essere quello decisivo per le sorti di It. Diretto da
Andrés Muschietti, il film si compone di un cast
stellare:
James McAvoy,
Jessica Chastain, Jay Ryan, Isaiah Mustaga, Bill Hader, James
Ransone, Andy Bean e Bill Skarsgård.
Cats
Finalmente è uscito il trailer di
Cats, adattamento cinematografico dell’omonimo musical
di Broadway composto da Andrew Lloyd Webber, con
testi di Thomas Stearns Eliot. Diretto da
Tom Hooper (Il
discorso del re,
Les Miserables), questo film vanta un cast decisamente
stellare, composto da Taylor Swift,
Idris Elba, Jennifer Hudson, Ian McKellen, Rebel
Wilson e Judi Dench.
Con probabile uscita prevista per
la fine del 2019, Cats racconta la storia dei gatti del
quartiere di Jellicle che si ritrovano tutti gli anni per il grande
ballo e per festeggiare il loro capo, il vecchio Old Deuteronomy.
Uno dei gatti sarà scelto durante la festa e potrà ascendere al
paradiso dei Jellicle Cats, ma la strada non è così semplice come
sembra.
Jay and Silent Bob Reboot
Sempre grazie al Comic Con di San
Diego, è stato diffuso il primo video promozionale di Jay and Silent Bob Reboot, film diretto da
Kevin Smith che torna ad interpretare Silent Bob,
al fianco di Jason Mews, nuovamente nei panni di
Jay.
Dopo il film originale del 2001,
Jay e Silent Bob Stike Back, in questo film i personaggi
continueranno nella loro folle impresa, aiutati da Becky, già
facente parte del cast di Clerks II. Insieme a loro c’è un
cast di tutto rispetto, tra cui Rosario Dawson, Jason Lee,
Brian O’Halloran, Shannon Elizabeth, Frankie Shaw, Justin Long,
Harley Quinn Smith, Chris Jericho, Jason Biggs, James Van Der Beek,
Grant Gustin e Tom Cavanagh.
Tratto dal racconto Heart of
Darkness, il film porterà gli spettatori verso i confini nel
nostro sistema solare: infatti, verrà seguita la storia
dell’ingegnere spaziale Roy McBride, facente parte di una
spedizione per rintracciare il padre che è sparito durante un
lavoro di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno.
Scritto da Gray ed Ethan Gross, Ad Astra
vedrà Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Donald
Sutherland, John Ortiz e Kimmy
Shields.
Pupazzi alla riscossa
Grazie a LuckyRred, è stato diffuso
il primo video promozionale di Pupazzi alla riscossa, in arrivo sul grande schermo il
prossimo novembre.
Dal regista di Shrek 2 e
Gnomeo & Giulietta, questo film mostra un mondo
meraviglioso e coloratissimo, dove la prima regola assoluta è
divertirsi. Un’avvenutra straordinaria in cui è la vera amicizia a
renderci speciali. In questo film, Moxy e i suoi amici pupazzi sono
pronti a vivere una grande avventura. In un mondo fantasioso e
ricco di colori, uno strampalato gruppo di pupazzi dovrà affrontare
con coraggio una delle prove più importanti della loro vita:
trovare un bambino a cui dare il proprio amore.
Per farlo, dovranno sfidare il
leader incontrastato dell’Accademia della Perfezione, il pupazzo
Lou. Per quanto riguarda la versione italiana, il film avrà un cast
vocale composto da Federica Carta, Diletta Leotta, Shade,
Achille Lauro ed Elio.
The Red Sea Diving Resort
Netflix ha diffuso online il primo trailer di
The Red Sea Diving Resort, film che vede protagonista
Chris Evans e prodotto originale che arriverà
sulla piattaforma streaming il prossimo 31 luglio.
Il film, tratto dal libro
Mosssad Exodus di Gad Shimron, racconta la storia di un gruppo di
agenti internazionali che nei primi anno Ottanda, insieme ad alcuni
coraggiosi civili, utilizzarono un ritiro vacanziero in Sudan per
usarlo come fronte e far fuggire clandestinamente i profughi
etiopi. Diretto da Gideon Raff, nel cast del film,
oltre a Chris Evans, ci sono anche Ben Kingsley, Haley
Bennet, Michael Kenneth Williams, Alessandro Nivola e
Greg Kinnear.
Questo film, diretto da
Matthew Vaughn e in uscita il 14 febbraio 2020,
racconta le origini dell’agenzia di intelligence indipendente e di
un uomo che dovrà correre contro il tempo per fermare un gruppo
composto dai peggiori tiranni e criminali della storia che unisce
per organizzare una guerra mondiale. Nel cast del film sono
presenti
Ralph Fiennes, Matthew Goode e Harris
Dickinson.
Scary Stories To Tell in the
Dark
Grazie a Notorious Pictures, è
possibile dare un’occhiata alle prime immagini di Scary Stories to Tell in the Dark, il
film scritto e prodotto da Guillermo del Toro e
diretto da André Øvredal.
In arrivo il prossimo autunno, il
film è tratto dall’omonimo bestseller di Alvin
Schwartz, noto per la sua produzione letteraria dedicata
ad opere che esplorano gli aspetti folkloristici del popolo
americano. Nel cast del film saranno presenti Zoe Colletti,
Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael Garza, Austin Zajur, Dean
Norris, Gil Bellows, Lorraine Toussaint e Natalie
Ganzhorn.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa attesa circa il film promosso,
affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei primi giorni
di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Zombieland: Double Tap
Sony Pictures ha diffuso il primo
trailer ufficiale di Zombieland: Double Tap, il sequel del film diretto da
Ruben Fleischer e diventato un cult.
La trama del film non è ancora molto
chiara, ma il sequel dovrebbe riprendere le sorti dei quattro
protagonisti (Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) che
oggi vivono in un mondo in cui l’apocalisse zombie si è
evoluta.
Diretto nuovamente da Fleischer, e
con uscita prevista per ottobre 2019, questo sequel vedrà il
ritorno di Jesse Eisenberg,
Woody Harrelson,
Emma Stone e Abigail Breslin, che
saranno accompagnati da Zoey Deutch, Bill Murray e
Dan Aykroyd.
Martin Eden
Successivamente all’annuncio della
selezione ufficiale in Concorso a Venezia 76, è stato rilasciato il primo video
promozionale di Martin
Eden, film di Pietro Marcello con
protagonista Luca Marinelli.
Il film, che arriverà nelle nostre
sale il prossimo 4 settembre grazie a 01 Distribution, racconta la
storia di Martin Eden, un marinaio che salva da un pestaggio
Arturo, un giovane rampollo della borghesia industriale.
Ricevuto nella famiglia del ragazzo,
egli conosce la sorella, Elena, della quale si innamora, diventando
per lui un’ossessione e un simbolo dello status sociale cui il
ragazzo aspira a elevarsi. Con molta fatica, Marin segue il sogno
di diventare scrittore e si avvicina ai circoli socialisti,
entrando in conflitto con il mondo che stava ammirando.
JoJo Rabbit
Selezionato per il Festival di
Toronto, è stato diffuso il trailer di JoJo Rabbit, il film diretto da Taika
Waititi con Scarlett Johansson e Sam
Rockwell come protagonisti.
Definito come una satira
anti-nazista, il film segue la storia di un giovane soldato
nell’esercito di Hitler che scopre che sua madre sta nascondendo un
bambino ebreo in casa. Waititi – anche sceneggiatore del film –
interpreterà l’amico immaginario del ragazzo protagonista, che sarò
proprio Adolf Hitler.
A Beautiful Day in the
Neighborhood
Finalmente è arrivato il primo
trailer ufficiale del film
A Beautiful Day in the Neighborhood, film in cui Tom Hanks interpreta Fred
Rogers, figura iconica diventata protagonista di un
adattamento biografico.
Diretto da Marielle Heller e in
uscita il prossimo novembre, il film ruota intorno alla dinamica
tra Rogers e il cinico giornalista Lloyd Vogel, che ha il compito
di scrivere il profilo di Rogers per una rivista.
Tra i vari interpreti, in questo
film Tom Hanks e Matthew Rhys sono protagonisti
indiscussi.
Questo film, che vede tra i
protagonisti Carloto Cotta, Cleo Tavares, Anabela Moreira,
Margarida Moreira, Filipe Vargas e Carla
Maciel, ha conquistato la Settimana della Critica al
Festival
di Cannes.
Diamantino è un campione di calcio
di fama mondiale, un genio del pallone, finchè, un brutto giorno,
il genio sparisce. Tramite bizzarre vicende del protagonista,
Diamantino di veste da commedia stravagante per giocare con
intelligenza con i conflitti della contemporaneità.
Alé
Il canale YouTube di Infinity Tv ha
messo in rete il trailer di Alé, il documentario realizzato dalla casa
indipendente Soul Film e disponibile sulla
piattaforma streaming a partire da agosto.
Alé è la parola più usata nel mondo
dell’arrampicata in Italia e in Europa e deriva dal francese Allez:
è un incitamento giocoso, un grido corale, una preghiera
auto-motivazionale in situazioni difficili.
Alé nasce dall’esperienza diretta
degli ideatori: Giada pratica arrampicata da due
anni e, con Marco, è entrata in contatto con diverse realtà romane
(e non). Da giovani addetti ai lavori, dopo aver conosciuto il
mondo dei climbers, hanno divorato le produzioni che l’hanno
raccontato: Valley Uprising, Mountain, ma anche A Line
Across the Sky.
The Witcher
In occasione del Comic-Con a San
Diego, dal panel dedicato alla nuova serie Netflix è stato rilasciato il primo video ufficiale
di Witcher, serie con Henry Cavill.
The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga
bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo
destino.
Geralt di Rivia, un solitario
cacciatore di mostri, lotta per trovare il proprio posto in un
mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle
bestie. Il suo destino, poi, si intreccerà con quello di una
potente strega e una giovane principessa con un pericoloso
segreto.
Watchmen
Sempre al Comic-Con è stato
rilasciato il trailer ufficiale della serie su Watchmen, targata HBO.
Adattamento televisivo firmato da
Damon Lindelof per la HBO, la serie parte dallo
stesso fumetto già trasposto al cinema nel 2009 con il
film diretto da Zack Snyder.
Le storie di Watchmen sono
ambientate in una realtà alternativa molto simile a quella del
mondo reale, in un 1985 in cui Stati Uniti e Unione Sovietica sono
in piena guerra fredda e sull’orlo di una guerra nucleare. La
differenza con il mondo reale, risiede nella presenza di supereroi
nella società, che hanno influenzato e comportato un diverso
epilogo per alcuni avvenimenti storici.
Sempre in quel di San Diego è stato
rilasciato il video promozionale di Star Trek: Picard, la nuova
serie su Jean-Luc Picard che sarà disponibile su Amazon Prime Video.
Questa serie vedrà il ritorno di Sir
Patrick Stewart, che vestirà nuovamente i panni di Jean-Luc Picard,
ruolo da lui interpretato per sette stagioni in Star Trek: Next
Generation.
Accanto a Stewart, il cast della
serie vede anche la presenza di Alison Pill, Harry Treadaway, Isa
Briones, Santiago Cabrera, Evan Evagora e Michelle Hurd.
È chiaro che l’approccio odierno al
film tratto da fumetti di supereroi è molto diverso rispetto a
quello utilizzato 10 anni fa o più. Sembra però altrettanto chiaro
che, ora come allora, mettere in scena un super-villain efficace
non è sempre semplice. Di seguito vi mostriamo alcuni dei super
cattivi migliori dei fumetti che Hollywood ha rovinato.
Di sicuro lo striptease è uno
spettacolo che si sposa bene con il cinema. Può essere spiritoso,
sexy, conturbante ma è sempre, cinematograficamente parlando, un
bel vedere, e soprattutto, ultimamente, non è più soltato a
beneficio dei soli uomini.
Ecco i sette migliori striptease del
cinema!
[nggallery id=1535]
Sebbene sia difficile scegliere un
solo momento, tra tanti casi così iconici per motivi differenti,
possiamo dire, in quasi assoluta certezza, che la
performance di Jamie Lee Curtis in
True Lies porta a casa, se non il premio
del miglior striptease, almeno quello che assegnamo noi in maniera
del tutto personale.
Ringraziamo Channing
Tatum che, oltre a dare lustro alla categoria maschile in
generale, è anche l’unico uomo a essersi conquistato un posto in
mezzo a tante belle donne, grazie ai suoi mozzafiato balletti in
Magic Mike. E voi che ne pensate? Qual è
il vostro striptease preferito?
Non sempre i sequel sono una buona
idea, ma spesso può capitare che un sequel sia addirittura migliore
del film originale. Questo accade spesso anche con i film
d’animazione, e in questi giorni, in cui Rio
2 sta letteralmente affondando al Box Office
Noah di Darren
Aronofsky, ci sembra il caso di dare uno sguardo a quelli
che sono i sequel di film d’animazione di maggior successo e di
migliore fattura. [nggallery id=544]
In alcuni casi, come si
vede dalla gallery, i film sono nettamente migliori del film
‘madre’, per così dire. E’ il caso di (azzardiamo) di
Toy Story, franchise per il quale i geni
della Pixar sono riusciti a costruire una trilogia in continuo
crescendo, aggiungendo sempre grandi personaggi e situazioni
avvincendi, il tutto legato da una trama ed un messaggio
profondissimi.
Interessante anche la scommessa
vinta con Shrek 2, in cui l’aggiunta di
personaggi nuovi e dinamiche comiche ha permesso la realizzazione
di un prodotto notevolissimo, cosa che però non si è replicata con
i capitoli successivi.
Come molti di voi sapranno la
Disney ha svelato tutti i preziosi prodotti del
merchandising di Star
Wars il Risveglio della Forza, e oggi vi sveliamo
quali di questo sono i migliori per un vero fan del nuovo
attesissimo film di J.J Abrams:
I migliori anime
attualmente disponibili su Netflix
sono talmente vari che possono appassionare tutti i tipi di
pubblico. Dai classici alle nuove uscite, fino agli spin-off di
popolari serie, i film costituiscono una parte considerevole della
sezione anime del servizio di streaming. Per gli spettatori che
rinunciano all’impegno di uno spettacolo, questi lungometraggi sono
ottimi per una serata di intrattenimento. Come la sua libreria di
spettacoli, gli anime di Netflix
variano notevolmente in base al genere. Si va dal fantasy epico al
dramma romantico all’horror da incubo. Gli spettatori possono
dunque rivisitare i vecchi lungometraggi preferiti e recuperare le
nuove uscite.
Evangelion
In una versione alternativa del
finale di Evangelion, Third Impact
inizia mentre la SEELE e la NERV combattono sul destino del mondo,
ma non sono loro a prendere la decisione finale: è Shinji Ikari,
attualmente immobilizzato dal trauma che ha subito nel corso della
serie. Alla fine, Shinji dovrà accettare la vita per quello che è e
trovare la volontà di andare avanti, oppure soccombere alla
disperazione e portare con sé tutta l’umanità. Questo film è il
finale alternativo di uno degli anime più influenti di tutti i
tempi, Neon Genesis Evangelion. Molti fan
lo considerano il vero finale per aver portato a termine gli archi
dei personaggi creati nel corso della serie.
Flavors Of Youth
Flavors of Youth del 2018 è
una produzione condivisa tra la giapponese CoMix e la cinese
Haoliners. Questo film antologico di genere “slice-of-life” è
incentrato sui bisogni fondamentali degli esseri viventi: cibo,
vestiti e riparo. Breve e dolce, della durata di 75 minuti,
Flavors of Youth è suddiviso in tre cortometraggi dedicati
a ciascun bisogno e al loro significato per i protagonisti. Tutti e
tre i cortometraggi si svolgono in Cina. Nel corso dei secoli, i
giovani si affacciano all’età adulta nello stesso modo, incerti e
timorosi. Si ritrovano a fare i conti con i semplici amori e
piaceri della loro infanzia.
Violet Evergarden
La serie originale segue la ricerca
dell’ex soldato Violet Evergarden per scoprire se
stessa dopo la fine della guerra. Sebbene trovi una nuova identità
diventando una scrittrice di lettere e mettendo in contatto le
persone in tutto il paese, sente ancora un vuoto dentro di sé. Si
sofferma sulle ultime parole pronunciate dal suo comandante Gilbert
prima di morire: “Ti amo”. Il film, che dura ben 140 minuti,
aggiunge invece una nuova svolta alla ricerca di Violet per capire
l’amore che Gilbert voleva lasciarle. Quando scopre che Gilbert
potrebbe essere ancora vivo, Violet viene sopraffatta dal desiderio
di stare con lui e si trova a dover scegliere tra lui e la vita che
ha faticosamente costruito per sé dopo la sua perdita.
Words Bubble Up Like Soda
Pop
La comunicazione è fondamentale per
iniziare e mantenere una relazione fiorente. Cosa devono fare due
ragazzi insicuri e nervosi quando si rendono conto di provare
qualcosa l’uno per l’altra? Cherry e Smile devono superare le
barriere che hanno eretto intorno a sé per trovare finalmente la
felicità insieme. Questo film vanta non solo un’animazione
elegante, ma anche una storia che ruota intorno al modo in cui
l’arte unisce le persone. Cherry e Smile si incontrano al centro
commerciale locale, ma si avvicinano sempre di più nel tentativo di
aiutare un anziano a trovare il raro disco che vuole ascoltare
ancora una volta prima di morire.
The Witcher
Geralt è un famigerato e potente
stregone, ma anche lui ha dovuto imparare da qualcuno. Questo film
prequel racconta la storia di Vesemir, il mentore di
Geralt. Da ragazzo, Vesemir ha cercato di
diventare uno stregone per ottenere ricchezza e gloria. Ma decenni
dopo, scopre che non solo il suo regno lo detesta per quello che è,
ma che l’intero sistema dei witcher è irrimediabilmente corrotto.
Mentre la serie televisiva è in live-action, la showrunner di
The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha
insistito sul fatto che Nightmare of the Wolf potesse
essere solo animato. Per una storia a sé stante, era il modo
migliore per dare vita alla fantasia e all’orrore di The
Witcher.
Last Game
Uno dei migliori anime sportivi mai
realizzati è incentrato su Tetsuya Kuroko, un giocatore di
pallacanestro che non ha alcuna presenza in campo, ma è un sostegno
inestimabile per i suoi compagni di squadra. Con la sua squadra del
liceo, affronta i suoi ex compagni di scuola media – cinque prodigi
conosciuti come la Generazione dei Miracoli – per dimostrare il
valore del suo stile di gioco. Last Game si svolge dopo il
finale della serie, quando Kuroko e Kagami hanno fatto amicizia con
la Generazione dei Miracoli. Il film introduce quindi i
Jabberwocks, un’arrogante squadra americana che diventa il loro
nuovo nemico comune. In un’ultima partita, tutti gli eroi di
Kuroko’s Basketball uniscono finalmente i loro
poteri e lavorano insieme per ottenere la loro più grande
vittoria.
Ni No Kuni
Ni No Kuni si svolge secoli
dopo il secondo capitolo della serie, Ni No Kuni II: Revenant
Kingdom. Dopo essere stati attaccati da una figura misteriosa,
Haru e Yuu vengono trasportati nel mistico regno di Evermore. Per
spezzare le maledizioni che affliggono sia Evermore che la Terra, i
ragazzi dovranno rischiare tutto ciò che hanno di più caro.
Yoshiyuki Momose, regista del film, ha disegnato anche i personaggi
di Revenant Kingdom e ha fornito il layout e le animazioni chiave
per diversi film dello Studio Ghibli. Il suo stile è evidente nei
disegni morbidi e delicati dei personaggi del trio principale e
nelle ampie ambientazioni fantastiche di Evermore.
A Whisker Away
Tra problemi familiari e
sentimentali, Miyo Sasaki non vede alcun motivo
per continuare a vivere come un’umana. Così scambia la sua forma
umana con un misterioso venditore di maschere e si trasforma in un
gatto. Ma quando si rende conto di aver commesso un errore, Miyo
corre contro il tempo per riconquistare la sua umanità prima che la
trasformazione sia permanente. Il film ha un tono simile ai
precedenti lavori del regista Junichi Sato, regista e storyboard
artist di anime shoujo come Sailor Moon e Princess
Tutu. I suoi fan lo amano per la splendida animazione e la
storia affascinante. Sebbene lo Studio Colorido sia uno studio
relativamente nuovo, lungometraggi come A Whisker Away
sono promettenti per il loro lavoro futuro.
Guardians Of The Crescent Moon
Kingdom
Invece delle vacanze estive, la
Squadra 7 (con Rock Lee in assenza di Sasuke) viene inviata in
missione nel Paese della Mezzaluna. All’inizio, Naruto non va d’accordo con i ricchi e viziati
principi che sono stati incaricati di proteggere. Ma quando
scopriranno un complotto per usurpare il trono, tutti e tre
dovranno dimostrare a tutti di che pasta sono fatti. La popolare
serie Naruto ha alcuni film spin-off di grande successo.
Il terzo di questi, Guardians of the Crescent Moon
Kingdom, è amato dai fan non solo per i nuovi abiti estivi dei
nostri eroi ma in quanto offre una forte storia indipendente e
intense sequenze d’azione.
Adam By Eve
Questo potrebbe essere uno dei film
anime più singolari disponibili su Netflix. La leggenda biblica di
Adamo ed Eva – i primi esseri
umani creati da Dio che vissero in paradiso, ma che furono
ingannati a disobbedire e per questo esiliati per sempre – è
raccontata attraverso l’animazione e la musica senza dialoghi.
Intrigante e surreale, è più simile a un sogno che a un film
narrativo. Della durata di soli 58 minuti, questo lungometraggio è
diretto da Hibiki Yoshizaki e Nobutaka
Yoda, il quale ha anche scritto la sceneggiatura. Sebbene
non sia molto conosciuto, i suoi fan lo apprezzano per la
narrazione musicale, la bella animazione e il modo in cui intreccia
abilmente alcune sequenze live-action all’anime.
Le festività e le ricorrenze sono il
momento migliore per riunirsi con la propria famiglia o i propri
amici e trascorrere giornate all’insegna dell’affetto e della
spensieratezza. O almeno così dovrebbe essere. Con il film I migliori
giorni, tuttavia, i registi Edoardo
Leo e Massimiliano Bruno puntano a
raccontare con tono dissacrante i rapporti umani e come questi
arrivino ad un punto di esasperazione proprio in occasione di
eventi come il Natale, il Capodanno o le altre feste presenti in
Italia nel corso degll’anno. Un film ad episodi, dunque, nel
perfetto stile dei tantissimi realizzati nel corso della storia del
cinema italiano.
Per I migliori giorni gli
episodi in questione sono quattro, ambientati durante la cena di
Natale, la cena di Capodanno,
San Valentino e la Giornata
internazionale della donna, che come noto cade l’8
marzo. Quattro episodi per raccontare le ipocrisie e la
difficoltà a trascorrere momenti realmente sereni, specialmente
quando di mezzo ci sono tematiche divisive, come ad esempio il
Covid-19 di cui si parla tanto nel primo episodio. Con Leo che
dirige proprio questo e il terzo, mentre Bruno si è occupato del
secondo e del quarto, il film può poi contare su un cast di noti e
apprezzati attori, pronti a dare volto alle tante sfumature
dell’italiano medio.
La trama di I migliori giorni
Come anticipato, il racconto
proposto da I migliori giorni si snoda su quattro
differenti festività. Nel primo, la
deputata Stefania invita alla cena della
Vigilia di Natale il segretario del suo partito sperando in un
futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due
fratelli, Alessandro e Luca
eterni rivali e aspramente in contrasto sul tema del Covid-19,
mette a rischio serata e carriera. Nel secondo, Bruno
Amenta, un ricco imprenditore, tenta di rifarsi
un’immagine pubblica passando il Capodanno alla mensa dei poveri,
ma lì incontra il suo ex autista, Alberto,
ingiustamente licenziato e deciso a vendicarsi.
Nel terzo episodio invece,
ambientato a San Valentino, il racconto vede per protagonisti
Gianni e Sonia, sposati da 25
anni e pronti a passare nuovamente insieme quella festività. La
loro relazione, tutt’altro che solida, è però messa a dura prova
dalla presenza dell’amante di lui, Clarissa, e la
compagna di quest’ultima nonché collega di Sonia,
Daniela. Infine, l’8 marzo, la famosa conduttrice
TV Margherita Spinesi è costretta a chiedere scusa
per la messa in onda di un servizio sulla “donna ideale” contestato
sui social. Nasce dunque un litigio con Paolo,
l’autore del programma, che li costringerà a ripensare al vero
valore di quella festività.
Il cast di I migliori giorni
Come anticipato, ad animare questi
quattro episodi vi sono diversi noti attori del panorama italiano.
Nel primo, Stefania è interpretata da AnnaFoglietta, mentre i due fratelli
Alessandro e Luca sono
interpretati rispettivamente da Edoardo Leo e
Massimiliano Bruno, anche registi del film. Il
secondo episodio è invece interpretato da Max
Tortora nei panni dell’imprenditore Brunto Amenta, con
Paolo Calabresi
nel ruolo del vendicativo ex autista Alberto. Nel terzo episodio,
invece, la coppia composta da Gianni e
Sonia è interpretata da Luca Argentero
e Valentina
Lodovini, mentre Clarissa e
Daniela sono interpretate da Maria Chiara
Centorami e Greta Scarano. Nell’ultimo
episodio, invece, Claudia Gerini è
Margherita Spinesi, mentre Stefano Fresi è
Paolo.
Il sequel di I migliori
giorni, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Come annunciato al momento
dell’uscita in sala, I migliori giorni è il primo capitolo
di un dittico sulle festività in Italia e su come durante queste
gli italiani sappiano svelare il meglio o il peggio di sé stessi.
Dopo aver raccontato il Natale, il Capodanno, San Valentino e l’8
marzo, è ora prevista per il 20 aprile l’uscita
del secondo capitolo di questo dittico, intitolato I
peggiori giorni. In esso, si affronteranno le
festività del 1° maggio, ovvero la Festa
dei Lavoratori, Ferragosto,
Halloween e di nuovo il Natale,
chiudendo così il cerchio. Attualmente non vi sono informazioni
sulle trame degli episodi, né sugli attori che li interpreteranno.
Edoardo Leo e Massimiliano Bruno
saranno però ancora una volta co-registi del film.
In attesa di poter vedere questo
secondo capitolo, è possibile fruire di I migliori
giorni grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Tim Vision, Amazon Prime
Videoe Netflix. Su quest’ultima piattaforma si
trova attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film
più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà allora noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Il 6 gennaio alle ore
21:00 presso la multisala di UCI Bicocca,
Massimiliano Bruno ed
Edoardo Leo, registi e interpreti di I
Migliori Giorni, assieme all’attrice
Valentina Lodovini, saluteranno il pubblico
presente alla proiezione della nuova commedia distribuita da Vision
Distribution che, fra ironia e amarezza, fa ridere ma anche
riflettere sull’umanità e rivalutare le feste. Il film è una
produzione Italian International Film e Vision Distribution.
A Natale tutti più buoni? A
Capodanno tanti buoni propositi? A San Valentino amore amore amore
e l’8 marzo viva le donne? I
Migliori Giorni, diretto e interpreto da
Massimiliano Bruno ed
Edoardo Leo,
Anna Foglietta, Max Tortora,
Paolo Calabresi,
Luca Argentero,
Valentina Lodovini, Greta Scarano,
Claudia Gerini e
Stefano Fres porta sul grande schermo quattro
episodi, ognuno incentrato su una festività, per un film corale che
sonda l’animo umano nell’affrontare le feste. Una deputata invita
alla cena della Vigilia di Natale il segretario del suo partito
sperando in un futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due
fratelli, eterni rivali, mette a rischio serata e carriera. Un
ricco imprenditore tenta di rifarsi l’immagine passando il
Capodanno alla mensa dei poveri, ma lì incontra il suo ex autista,
ingiustamente licenziato e deciso a vendicarsi. Un San Valentino
fin troppo affollato fra lui, lei, l’altra e la lei dell’altra per
una coppia che, dopo 25 anni, lo festeggia ancora. Infine, l’8
marzo, una famosa conduttrice tv è costretta a chiedere scusa per
la messa in onda di un servizio sulla “donna ideale” contestato sui
social. Se questi sono i migliori giorni, figuriamoci i
peggiori…
È possibile acquistare i
biglietti presso le casse di UCI Bicocca, tramite App gratuita di
UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sitowww.ucicinemas.it. I biglietti
paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici
acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila
alle casse con –FILA+FILM. Il pubblico può comunque acquistare i
biglietti anche tramite le biglietterie automatiche self-service
presenti sul posto. Per maggiori informazioni visitare il sitowww.ucicinemas.it.
La Vigilia di Natale, Capodanno,
San Valentino e l’8 marzo: i giorni di festa possono rivelarsi
cartine al tornasole per indagare l’animo umano. Ed è quello che fa
I
Migliori giorni, in prima tv lunedì 3 aprile
alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky
Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Massimiliano Bruno
e
Edoardo Leo dirigono e interpretano una commedia a
episodi con un grande cast corale:
Anna Foglietta, Max Tortora,
Paolo Calabresi,
Luca Argentero,
Valentina Lodovini, Greta Scarano,
Claudia Gerini e
Stefano Fresi vestono i panni di una serie di
personaggi alle prese con legami famigliari e di coppia e con
tematiche attuali. Il film è prodotto da Italian
International Film e Vision Distribution, in
collaborazione con Sky.
La trama di I Migliori
giorni
A Natale tutti più buoni? A
Capodanno tanti buoni propositi? A San Valentino amore amore amore
e l’8 marzo viva le donne? Quattro episodi, ognuno incentrato su
una festività, per un film corale che sonda l’animo umano
nell’affrontare le feste. Una deputata invita alla cena della
Vigilia di Natale il segretario del suo partito sperando in un
futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due fratelli, eterni
rivali, mette a rischio serata e carriera.
Un ricco imprenditore tenta di
rifarsi l’immagine passando il Capodanno alla mensa dei poveri, ma
lì incontra il suo ex autista, ingiustamente licenziato e deciso a
vendicarsi. Un San Valentino fin troppo affollato fra lui, lei,
l’altra e la lei dell’altra per una coppia che, dopo 25 anni, lo
festeggia ancora. Infine, l’8 marzo, una famosa conduttrice tv è
costretta a chiedere scusa per la messa in onda di un servizio
sulla “donna ideale” contestato sui social. Se questi sono i
migliori giorni, figuriamoci i peggiori… Fra ironia e amarezza, una
commedia che farà ridere e riflettere sull’umanità e anche
rivalutare le nostre feste!
Lunedì 3 aprile in prima tv
alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema
Comedy), in streaming su NOW e disponibile on demand.
Qualche anno fa sembrava la nuova
frontiera del cinema, adesso è sempre più un espediente per
staccare biglietti a prezzo maggiorato. Ma qualche volta il
3D regala davvero esperienze magiche al
cinema.
Ecco i migliori film in 3D della
storia del cinema secondo Empire:
L’horror non è di casa solo su
Netflix! Anche sulla piattaforma
Prime Video si possono
infatti ritrovare diversi film appartenenti a questo genere, da
quelli realizzati dai grandi maestri fino a titoli di nuove voci
nel panorama cinematografico, passando da horror più commerciali
fino a quelli più autoriali, che manifestano spesso la volontà di
raccontare il presente attraverso le distorsioni tipiche di questo
genere. Che siano spaventi più superficiali ma comunque di impatto
o quelli più subdoli, capaci di insinuarsi sottopelle e rimanere
per giorni nell’animo dello spettatore, non mancano dunque sulla
piattaforma horror di ogni tipo e sottogenere. Ecco allora un
elenco di alcuni dei migliori film horror
attualmente disponibili su Prime Video.
I migliori film horror disponibili su Prime Video
Terrifiers 2 (2022)
Dopo essere stato resuscitato da
un’entità sinistra, Art the Clown torna nella placida cittadina di
Miles County dove prende di mira un’adolescente e suo fratello
minore nella notte di Halloween. Con Terrifiers 2Damien Leone prende ciò che ha avuto tanto
successo nel primo capitolo e lo porta a un livello superiore,
offrendo un terrore di prim’ordine e da batticuore ovunque. Brutale
e molto violento, il fattore paura di Terrifier 2 non
diminuisce mai, con la performance di David Howard
Thornton nei panni di Art the Clown che porta avanti il
film in modo eccellente dall’inizio alla fine e rivendica un posto
per tale villain accanto ai grandi del genere.
Bussano alla porta (2023)
Mentre sono in vacanza in una baita
isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da
quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere
una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Diretto dal
maestro del mistero M. Night Shyamalan, Bussano alla porta è un
dramma ricco di suspense basato sul romanzo horror di Paul
G. Tremblay, che pur svolgendosi in un unico ambiente
permette di percepire attivamente gli orrori che si scatenano nel
resto del mondo, spingendo a riflessioni particolarmente lucide sul
nostro contemporaneo.
Smile (2022)
Dopo aver assistito al drammatico
incidente subito da un paziente, la dottoressa Rose Cotter inizia
ad essere la protagonista di alcuni eventi terrificanti, che la
spingeranno ad affrontare il proprio passato per sopravvivere alla
sua nuova, terrificante realtà. Scritto e diretto da Parker
Finn, Smile è un inquietante
thriller soprannaturale sul trauma e sul modo in cui si sposta da
una persona all’altra in un ciclo infinito. Il regista svolge un
lavoro fenomenale giocando con le aspettative del pubblico e
concependo il racconto in modo da essere quantomai ambiguo.
Nanny (2022)
Aisha è una tata senza documenti
che lavora per una coppia privilegiata di New York. Mentre si
prepara all’arrivo del figlio che ha lasciato in Africa
Occidentale, una presenza violenta invade la sua realtà,
minacciando il suo sogno americano. Nanny è il debutto
cinematografico dello sceneggiatore e regista Nikyatu
Jusu, che realizza un sogno febbrile di immagini horror
inquietanti ed evocative. Concentrandosi su Aisha, la storia si
trasforma rapidamente in un regno di spiriti e visioni
soprannaturali, in un risultato che ha sconvolto pubblico e
critica.
La notte del giudizio (2013)
Nel 2022 il governo americano ha
istituito periodo annuale di dodici ore nel quale qualsiasi
cittadino è libero di commettere i crimini più efferati. Questo
film segna la nascita del franchise di La notte del giudizio,
ideato dallo scrittore e regista James DeMonaco,
che propone con questo primo film un esplorazione della natura
dell’umanità, le nevrosi che sempre più dilagono nella società e il
generale decadimento sociale, oltre che ad affrontare interessanti
questioni filosofiche attraverso una narrazione quantomai
ansiogena.
Run Sweetheart Run (2020)
La mamma single Cherie si sente
sollevata ed eccitata quando incontra il carismatico Ethan.
L’influente uomo d’affari supera le aspettative e fa innamorare
Cherie. Ma alla fine della serata, lui rivela la sua vera natura
violenta e da quel momento Cherie dovrà scappare per sopravvivere.
Run Sweetheart Run è diretto da Shana
Feste, co-sceneggiatrice con Keith Josef
Adkins e Kellee Terrell, ed esplora le
terrificanti realtà degli appuntamenti moderni attraverso scene
eccessivamente esagerate e brutalmente cruente, che portano a
compimento gli intenti della regista.
Candyman (2021)
Anthony, un artista visivo,
incontra un veterano che gli espone la vera storia dietro la
leggenda metropolitana di Candyman. Ansioso di usare questi
dettagli macabri per i suoi dipinti, Anthony scatena
inconsapevolmente una terrificante ondata di violenza. Co-scritto
da Jordan Peele e diretto da Nia
DaCosta, il film è un sequel del classico del 1992 con lo
stesso nome. Candyman è dunque la
continuazione della storia, radicata in una narrazione orribile
derivante dalla storia razzista americana, temi molto politici su
cui il film riflette profondamente.
Train to Busan (2016)
Un padre e la piccola figlia sono
diretti a Busan ma durante il viaggio in treno rimangono
intrappolati sul treno insieme a un gruppo di zombi. Insieme agli
altri passeggeri ancora non infetti, dovranno cercare di salvarsi.
Diretto da Yeon Sang-ho, Train to Busan è oggi
considerato uno dei migliori zombie movie degli ultimi
anni, che ha contribuito a rinvigorire il sottogenere grazie anche
al sapiente utilizzo della sua unica e claustrofobica location. Nel
2020 è poi stato realizzato un sequel chiamato
Peninsula.
The Vast of Night (2019)
In una fatidica sera nel New Mexico
degli anni ’50, l’attraente giovane operatore Fay e il carismatico
DJ radiofonico Everett scoprono una strana frequenza audio che
potrebbe cambiare per sempre la loro cittadina suburbana e il
futuro. Il film di fantascienza indipendente
The Vast of
Night, diretto da Andrew
Patterson, è senza dubbio uno dei migliori film del 2020,
spielbergiano in quanto trae chiaramente influenza da film come
E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma ha
anche una voce e uno stile tutto suo, che fa dell’ascolto ma anche
della forze delle immagini il suo primario punto di forza.
Suspiria (2018)
Una giovane ballerina americana
arriva a Berlino per un’audizione di danza. Ben presto, la ragazza
viene a conoscenza di un terribile segreto che le direttrici della
compagnia tentano di nascondere. Più un film fratello dell’iconico
classico horror di Dario Argento che non un suo
remake, il Suspiria di
Luca Guadagnino è una fantasmagoria di violenza,
magia e movimento, dove l’arte, la danza, l’orrore e lo spirito
umano entrano in gioco evocando il misterioso e un sentimento di
vera stregoneria tanto commovente e profondo quanto a volte
terrificante.
Totally Killer (2023)
Quando lo spregevole Killer delle
Sedicenni, 35 anni dopo la carneficina, torna per reclamare
un’altra vittima, la diciassettenne Jamie viaggia accidentalmente
indietro nel tempo fino al 1987, determinata a bloccare
l’assassino. Il gioca con l’horror e il fantasy per offrire uno
slasher ricco di soprese che mentre ragiona sui meccanismi del
genere offre anche situazioni particolarmente avvincenti oltre che
numerosi brividi.
Speak No Evil (2022)
Una famiglia danese fa visita a una
famiglia olandese conosciuta durante una vacanza. La situazione
sfugge pian piano di mano quando gli olandesi si rivelano molto
diversi da ciò che hanno finto di essere. Film di produzione
danese, è questo un cupo horror che si basa sulla follia umana per
generare profondo terrore. Indicato come uno dei migliori horror
degli ultimi anni, è una perla europea assolutamente da non
perdere.
X – A Sexy Horror Story (2022)
Nel 1979, una troupe
cinematografica tenta di realizzare un film per adulti nelle zone
rurali del Texas. Tuttavia, quando i proprietari di casa li
catturano, devono combattere per sopravvivere. Primo capitolo della
trilogia interpretata da Mia
Goth,X
– A Sexy Horror Story è un omaggio agli slasher degli anni
Settanta e Ottanta, che propone una protagonista già iconica
all’interno di un contesto tanto folle quanto emotivamente
coinvolgente.
Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Tormentata da una madre nevrotica e
tirannica, Carrie affrona una difficile adolescenza. Inoltre la
ragazza è oggetto di scherno delle sue compagne di scuola, fino a
quando scopre di possedere dei poteri soprannaturali. Capolavoro di
Brian De Palma tratto dal primo romanzo di
Stephen King, Carrie – Lo sguardo di
Satana è un grande classico del genere, che oltre l’orrore
propone però anche il racconto di una giovane in cerca di amore e
che ottiene invece solo disprezzo.
Dark Harvest (2023)
In una piccola città del Midwest,
un rituale che si svolge ogni anno scatena l’ira del mitologico
Sawtooth Jack, il quale sorge dai campi di grano e sfida gli
adolescenti della città in una sanguinosa battaglia di
sopravvivenza. A lungo rimandato per via del Covid-19, il film
horror è basato sull’omonimo romanzo di Norman
Partridge e vanta un cast stellare, con artisti del
calibro di Elizabeth Reaser, Jeremy Davies, Luke
Kirby ed Ezra Buzzington.
Halloween (1978)
Un criminale già condannato per
l’omicidio della sorella scappa di prigione e torna nella città
natale in cerca della prossima vittima durante la notte di
Halloween del 1978. Con questo film, John
Carpenter, uno dei maestri del genere, ha ristabilito le
regole dello slasher. Primo insuperabile capitolo di una lunga
saga, Halloween è però non solo un horror con il classico
assassino in cerca di vittime, ma anche una lucida riflessione
sulla società statunitense, le sue nevrosi e la sua crescente paura
di una minaccia esterna che penetra lì dove ci crediamo al sicuro
per distruggere ogni certezza.
The VVitch (2015)
Nel 1630, in Inghilterra, una
famiglia di contadini accusa la giovane figlia di stregoneria
quando il figlio più piccolo scompare misteriosamente. Opera prima
di Robert Eggers, con la quale si è affermato come
uno dei nuovi grandi registi da tenere d’occhio, The Witch è un horror
d’atmosfera come ce ne sono pochi, capace di inquietare con gli
ambienti, le luci, con ciò che non si vede e che proprio per questo
fa ancora più paura. The Witch è dunque un’esperienza
cinematografica tra le migliori degli ultimi anni, per quanto
riguarda l’horror.
Sinister (2013)
Ellison Oswalt (Ethan Hawke),
uno scrittore di libri tratti da storie vere di cronaca nera,
decide di trasferirsi in una nuova casa insieme alla sua famiglia
per lavorare al suo prossimo volume. Non sa, però, che proprio
nella nuova dimora, un anno prima, è avvenuto il terribile massacro
di cui vorrebbe scrivere: un’intera famiglia è stata sterminata e
non sarà l’ultima. Sinister è uno degli horror
più spaventosi e apprezzati degli ultimi anni, targato Blumhouse.
Cube – Il cubo (1997)
Senza ricordarsi come siano giunti
in quel luogo, sei sconosciuti si trovano intrappolati in un cubo
dal quale esiste solo una via d’uscita, mentre ogni altra sembra
condurre a una fine truculenta. Grande classico degli anni Novanta,
Cube – Il cubo ha
anticipato numerosi film horror realizzati negli anni successivi,
tra cui il celebre Saw. Violentissimo, imprevedibile e
continuamente capace di sorprendere, è un’esperienza horror
impeccabile ancora oggi.
Bones and All (2022)
L’amore sboccia tra una giovane
emarginata sociale e un vagabondo diseredato mentre si imbarcano in
un’odissea di 3.000 miglia attraverso le strade secondarie
dell’America. Ancora Luca Guadagnino, stavolta
alle prese con un horror con protagonisti giovani cannibali in
cerca di sé stessi in un’America decadente e squallida.
Bones and All non è un film
spaventoso come si intende di norma il genere, ma capace di turbare
fin nel profondo l’animo dello spettatore.
Rec (2007)
La giovane reporter Angela e il suo
cameraman seguono per una notte una squadra di pompieri di
Barcellona per descriverne il lavoro e inserirlo in un programma
TV: un’uscita di routine diventerà un inferno. Famosissimo horror
spagnolo girato interamente attraverso videocamere a mano, che
restituiscono un senso di instabilità, di diretta presenza sui
luoghi degli eventi nonché di vicinanza ai personaggi, Rec
è un’angosciante discesa verso gli inferi, dove si annidano orrori
indicibili.
Silent Hill (2006)
Per capire la malattia della
figlia, una donna la porta nella città che la piccola vede nei
sogni. Per entrambe, sarà però l’inizio di un incubo. Tratto
dall’omonimo videogioco horror, divenuto tra i più celebri di
sempre, Silent Hill ripropone le atmosfere e gli orrori
della sua controparte videoludica per immergere lo spettatore in un
vero e proprio incubo ad occhi aperti, dove realtà e sogno si
confondono e tutti gli orrori che vi possono trovare casa.
Escape Room (2019)
Sei sconosciuti visitano un
edificio misterioso per provare un gioco che ha come scopo la
risoluzione di una serie di enigmi. Presto, però, si rendono conto
che ogni stanza è una elaborata trappola che fa parte di un piano
sadico e mortale. Ecco un film che deve molto a Cube – Il
cubo. Escape Room riprende il concept del gioco oggi
tanto in voga per renderlo il teatro di orrori continui, dove ogni
mossa sbagliata può portare alla morte. Dopo il buon successo
ottenuto, il film ha poi ottenuto un seguito.
Piraña Paura (1981)
Quando dei piranha volanti
geneticamente modificati vengono lasciati liberi in un villaggio
vacanze caraibico, un’istruttrice subacquea e il suo fidanzato
scienziato tentano di affrontare la situazione. Primo film di
JamesCameron, Piraña
Paura è chiaramente ispirato a Losqualo, ma
riprende quel concept per trarne nuovi orrori e nuovi colpi di
scena. Il film non manca di regalare brividi continui e mostra già
quanto Cameron fosse un regista di talento, che pochi anni dopo
avrebbe regalato al cinema autentici capolavori.
Riposo forzato (2022)
Una donna incinta, a riposo a
letto, inizia a sperimentare cose strane e inizia a chiedersi se la
sua casa sia infestata o se sia tutto nella sua testa. Melissa Barrera, star
di Scream V, recita in quest’inquietante horror che non si
risparmia nel proporre elementi che metteranno in dubbio le
certezze degli spettatori. Tra i titoli presenti su Prime Video è
forse uno dei meno noti, ma promette brividi capaci di perdurare a
lungo nella mente e nell’animo dello spettatore.
Nella pelle di mia madre (2023)
Bloccata nelle Filippine durante la
seconda guerra mondiale, il dovere di una ragazzina di proteggere
la madre morente viene complicato dalla sua fiducia malriposta in
un’ingannevole fata mangiacarne. Sono molti elementi gli In My
Mother’s Skin tipici dell’horror, dalla casa infestata fino
alla presenza di spiriti malvagi, ma il regista li infrange uno ad
unoper comporre una narrazione che costantemente rielabora una
drammatica storia vera e il modo in cui è stata tramandata nel
tempo.
Bingo Hell (2021)
Quando Lupita, sulla sessantina e
attivista di quartiere, scopre che la sua amata sala da bingo è
stata acquistata da un misterioso e demoniaco uomo d’affari di nome
Mr. Big, riunisce i suoi amici per combattere l’enigmatico
imprenditore, portando alla luce la sua vera identità. Un horror
non privo di elementi comici, che offre un gruppo di improbabili
protagonisti alle prese con vicende solitamente esclusiva dei più
giovani. Bingo Hell diverte, spaventa e regala una visione
decisamente diversa dalle solite.
Nero come la notte (2021)
Quando sua madre tossicodipendente
diventa l’ultima vittima di un vampiro a New Orleans, la
quindicenne Shawna giura vendetta. Insieme ai suoi tre migliori
amici, Shawna escogita un piano audace per infiltrarsi nella villa
dei vampiri e ucciderli. Altro film della serie Welcome to
Blumhouse, è questo un film sulla figura del vampiro che si
avvale però di qualche convincente novità narrativa, offrendo così
un intrattenimento dell’orrore che coinvolge e spaventa.
L’occhio del male (2020)
Una storia d’amore apparentemente
perfetta si trasforma in un incubo. Una donna si convince che il
nuovo fidanzato della figlia abbia un legame oscuro con il proprio
passato e inizia ad indagare, portando alla luce vecchi
orrori. L’occhio del male è un film dell’orrore
prodotto da Blumhouse Television, filiale di Blumhouse Productions,
e distribuito in esclusiva da Prime Video. Il film è stato diretto
da Elan Dassani e Rajeev Dassani
ed è tratto dal romanzo omonimo di Madhuri
Shekar.
Madres (2021)
In attesa del loro primo figlio,
una coppia messicano-statunitense si trasferisce in una comunità di
agricoltori nella California degli anni Settanta, dove strani
sintomi e spaventose apparizioni mettono in pericolo la loro
famiglia. Altro capitolo di Welcome to Blumhouse, il film
propone è un horror sulle paure della gravidanza ispirato ad eventi
reali. Può sembrare una classica storia di maledizioni che
aleggiano sulla protagonista incinta e sul nascituro, ma si svela
ben presto come qualcosa di più.
The Turning – La casa del male (2020)
Una giovane governante viene
assunta per occuparsi di due ragazzi orfani che vivono in una villa
gotica nella campagna del Maine. Ben presto la ragazza scopre che
sia i bambini che la casa nascondono oscuri segreti ed entità
malvagie. Finn Wolfhard e
Mackenzie
Davies recitano in questo horror prodotto da
Steven Spielberg che propone un
adattamento moderno della storia di fantasmi del 1898 Il giro di
vite di Henry James.
Come Play (2020)
Quando Oliver diventa il bersaglio
di una strana creatura che si è materializzata attraverso i
dispositivi elettronici, i suoi genitori per salvargli la vita
saranno costretti ad affrontare il misterioso mostro. Intrigante
horror dove si suggerisce il pericolo che i più giovani possono
riscontrare nel relazionarsi con i nuovi dispositivi elettronici,
ovvero l’isolamento crescente dal mondo circostante con tutte le
conseguenze psicologiche che possono derivarne, qui incarnate da un
orripilante creatura.
The Intruder (2019)
Una giovane coppia di sposi compra
una bellissima casa nella Napa Valley con molti acri di terreno.
Tuttavia, i due scoprono che l’uomo che gliel’ha venduta si rifiuta
di andarsene dalla proprietà. Un thriller della serie home
invasion, dove però l’invasore è l’ex proprietario di casa che
non vuol saperne di lasciare la dimora, per motivi quantomai
contorti che metterranno a dura prova la sopportazione dei nuovi
inquilini. Si costruisce così un film teso e inquietante, che tiene
continuamente con il fiato sospeso.
Black Box – Ritrova te stesso (2020)
Dopo aver perso la moglie e la
memoria in un incidente d’auto, un padre solo subisce un
agonizzante trattamento sperimentale che lo porta a chiedersi chi
sia veramente. Secondo capitolo della serie di film a tema
antologico Welcome to the Blumhouse, Black Box –
Ritrova te stesso è un horror psicologico che pone il
protagonista in una situazione anomala, riflettendo attraverso di
lui sul concetto di identità e su come esso possa essere
manipolabile.
Antebellum (2020)
Veronica Henley, scrittrice di
successo, è di ritorno dal tour promozionale del suo ultimo libro
quando si ritrova suo malgrado intrappolata in una realtà orribile
che la costringe a confrontarsi con il suo passato. Un horror che
riflette sugli orrori perpetrati nei confronti della popolazione
afroamericana nelle piantagioni di cotone, offrendo agli spettatori
l’opportunità di assistere ad una vicenda insolita dalla quale si
vorrebbe fuggire quanto prima, senza però la certezza di
riuscirvi.
The Manor (2021)
Dopo aver subito un ictus, Judith
Albright si trasferisce in una storica casa di cura, dove inizia a
sospettare che qualcosa di soprannaturale stia depredando i
residenti. La regista Axelle Carolyn confeziona un
horror semplice ma efficace, che gioca sulla possibile
inattendibilità della protagonista per suscitare dubbi, sospetti,
spaventi e orrori continui. Un horror poco conosciuto tra quelli
recentemente usciti, ma meritevole di una visione.
Siamo quasi alla fine di un altro
anno ricco di uscite horror, e con
così tanti titoli horror e così poche ore in un giorno, è facile
rimanere indietro con le ultime novità. Diamo un’occhiata ai
migliori film horror dell’anno che potreste o non
dovreste aggiungere alle vostre liste di film da vedere. NOTA:
alcuni titolo non sono ancora usciti in Italia o non hanno una
distribuzione.
Late Night with the Devil
Late Night with The Devil è proprio il tipo
di ruolo da protagonista che i fan dell’horror non vedevano l’ora
di vedere affrontato dall’attore David
Dastmalchian. Le telecamere seguono lo speciale di
Halloween di un talk show notturno nel 1977, con ospiti occulti.
Dastmalchian interpreta Jack Delroy, il conduttore di “Night Owls
with Jack Delroy”, perseguitato da un passato che include legami
con una discutibile organizzazione californiana e la moglie
morta.
La notte va a rotoli, come in
Ghostwatch o L’ora
della purificazione, quando Delroy si trova ad
affrontare i mali evocati all’interno del suo studio. È un piacere
vedere Dastmalchian interpretare una celebrità che si sgretola
sotto le pressioni del paranormale, mentre i suoi telespettatori
aumentano, scegliendo di dare ascolto al diavolo che gli sta alle
spalle e che minaccia tutta la sua squadra. Molti avranno ragione
nell’aggiungere questo bizzarro disastro televisivo alle loro
rotazioni stagionali di ottobre.
Speak No Evil – Non parlare con
gli sconosciuti
Da fan dell’originale
Speak No Evil di Christian
Tafdrup, mi sono avvicinato al remake della
Blumhouse di James Watkins con
qualche esitazione. Il capolavoro di Shudder si basa molto su un
terzo atto morboso che non credevo potesse essere ricreato – e
nemmeno Watkins lo crede. La versione americana con James McAvoy e Scoot
McNairy trova una strada diversa per gli orrori familiari
delle vacanze, evitando la ripetizione e le rivelazioni scontate.
McAvoy è straordinariamente carismatico nei panni di un artista
della truffa, che culla l’esempio di crisi di mezza età di McNairy
in un falso senso di sicurezza.
Mackenzie Davis e
Aisling Franciosi sono altrettanto convincenti nei
panni delle compagne di uomini intrappolati nei loro ego, prima che
Speak No Evil scateni la depravazione della sua
contorta sceneggiatura. Si tratta di un adattamento più sicuro, ma
questo non ne annulla l’efficacia: una delle poche volte in cui
un’americanizzazione funziona nei suoi tocchi più morbidi.
Oddity, l’inquietante opera da
camera irlandese che parla di inquietanti oggetti d’antiquariato e
di sorelle uccise si immerge in orrori folcloristici. Il signor
“Uomo di legno” diventa la mascotte del film quando inizia a
muoversi in una tenuta poco illuminata nel bel mezzo del nulla,
animata dal dolore, forse dalla vendetta e da molti stereotipi
infestati.
C’è qualcosa di delicatamente alla
Mike Flanagan in tutto questo, come i
monologhi che si susseguono in immagini artisticamente inquietanti
che sono sempre in agguato sullo sfondo. Il racconto di McCarthy è
più una ninna nanna che un vero e proprio assalto paranormale, ma è
comunque efficace come spaventoso spavento e come scossa di
energia. Si tratta di un film che fa girare le pagine e che viene
trasposto sullo schermo, tenendovi con il fiato sospeso mentre le
scene diventano sempre più inquietanti ad ogni secondo che
passa.
Under Paris
Il regista francese Xavier
Gens ha interrotto la recente serie di deludenti film
horror sugli attacchi di squali con Under Paris di Netflix. Il film sembra un amalgama tra i commenti
politici de
Lo Squalo, le frenesie alimentari di Deep Blue
Sea e le libertà di
Geostorm“ che diavolo sta succedendo”. È
anche in linea con film di Dick Maas come
Uncaged o
Amsterdamned, in cui le città ad alta
densità di popolazione sembrano personaggi in carne e ossa
attaccati da scenari surreali.
Gens ci colpisce rapidamente con la
ferocia di un guizzo di pinna come apertura, si assopisce mentre la
storia si sviluppa nella capitale francese, poi si scatena in un
terzo atto pieno di brutale violenza squalo contro uomo come nel
lavoro New French Extremity del regista. Under Paris
sceglie un tono più diretto, ma non bisogna allarmarsi: Gens
capisce il tipo di film che sta realizzando e porta a casa un
finale selvaggiamente aggressivo che continua a superare se
stesso.
Lovely, Dark, and Deep
Georgina
Campbell interpreta una guardia forestale che scopre
una verità psicotropa su ciò che accade quando le persone
scompaiono nelle aree boschive. Il viaggio nella foresta di
Teresa Sutherland è cupamente inquietante e
favorisce una combustione lenta, ma rimane intrigante e scomodo per
tutto il tempo.
La Sutherland mostra una padronanza
maliziosamente manipolativa dei sentimenti di isolamento, mentre il
ranger di Campbell scompare in un purgatorio all’aperto di immagini
sempre più inquietanti. È un film con più vibrazioni che altro, che
viaggia alla velocità e alla metodologia di
Sator o The
Interior; un tetro incubo National Geographic di
incognite persistenti. Se vi piacciono i film che abbandonano lo
spettatore nel bel mezzo di una storia sussurrata come il vento che
passa tra i rami degli alberi, l’ultimo di Sutherland dovrebbe
essere sul vostro radar.
In a Violent Nature
In a Violent
Nature di Chris Nash ha fatto
parlare di sé per la sua interpretazione sovversiva degli
stereotipi dello slasher. Si tratta essenzialmente di uno slasher
girato quasi esclusivamente di spalle dalla prospettiva
dell’assassino – un non-morto tipo Jason Voorhees di nome Johnny –
sia che stia facendo a pezzi i corpi sia che stia serpeggiando
verso la sua prossima destinazione. Nash esamina le motivazioni dei
cattivi dello slasher e gioca con il sound design che annega le
chiacchiere da falò dei bersagli di Johnny, spogliando il
“divertimento” degli anni ’80 degli squallidi night per lasciare
solo la violenza estrema.
Gli eccellenti effetti speciali
offrono una serie di morti raccapriccianti mentre Johnny colpisce,
accoltella e mutila i suoi bersagli, compreso quello che senza
dubbio sarà il più alto risultato dell’anno in termini di morti
nei film horror. Non dovrebbe essere una sorpresa, dato che
Nash è stato il supervisore degli effetti speciali sul set di
Psycho Goreman, o per chi ha visto il suo
segmento ABCs of Death 2 “Z is for
Zygote”. In A Violent Nature è all’avanguardia in un modo
che potrebbe non essere adatto a tutti, ma ciò che tenta di fare è
una boccata d’aria fresca e merita assolutamente di essere
visto.
Abigail
Se i Radio Silence
pubblicano un film horror, è molto probabile che lo inseriscano
nelle liste di metà anno e di fine anno. Abigail non è da meno: la loro
divertente storia di ballerina vampira ha voglia di sangue. Non si
può sbagliare con un cast che comprende Dan
Stevens nei panni di un untuoso ex-poliziotto di New
York, Kathryn Newton nei panni di una baby
hacker nepote assetata di emozioni, o Kevin Durand
nei panni di un muscoloso e paterno – ma questo è lo show di
Melissa Barrera e Alisha
Weir.
La Barrera sfoggia ancora una volta
le sue doti di Final Girl, mentre la Weir scivola sullo schermo
come la figlia di Dracula in ballerine. Radio Silence sa come
offrire immagini gratuitamente succose e allo stesso tempo
divertirsi con il materiale, facendoci ridere e trasalire allo
stesso tempo. Abigail porta il suo amore per il cinema
vampiresco sulla manica e allo stesso tempo rafforza la propria
tradizione microcosmica, realizzando il meglio di entrambi i mondi
– come non amare la battuta sull’aglio e la cipolla?
Non credo che nessuno avesse
previsto che un prequel del 2024 di The
Omen sarebbe andato così forte come ha fatto
The First Omen.
Arkasha Stevenson sfrutta temi blasfemi con un
fattore di raccapriccio così vivido, come le ambientazioni oscure
dell’altare illuminate da file di candele di cera gocciolanti che
formano bocche aperte che sembrano in procinto di divorare
l’attrice principale Nell Tiger Free.
Il suo messaggio sull’autonomia
corporea e sulla corruzione della Chiesa cattolica diventa una
fonte di orrori teologici, ricca di simbolismi demoniaci che
richiamano anche le inquadrature dirette di The Omen.
Stevenson capisce il compito raccontando una storia originale che
rispetta le radici del franchise, rimanendo fedele a idee singolari
che raramente si lasciano impantanare dalla nostalgia (fino alla
fine).
Il primo lungometraggio di
John Rosman, New
Life, è una miscela di generi che dà vita alla
narrazione di un’epidemia. È un film sull’apocalisse in scala
ridotta che sembra più un poliziesco, che nasconde orribili segreti
in bella vista. Sembra un’origine paziente zero di film come
28 giorni dopo diDanny
Boyle o Carriers dei
fratelli Pastor che ci proiettano nel caos infettivo.
Rosman gioca con idee come “Jason
Bourne incontra The Crazies
incontra Cabin Fever” con un budget
estremamente elevato. È una sceneggiatura ponderata che fa
indovinare al pubblico dove andrà a parare, a volte assomigliando a
un thriller di zombie, altre volte a un puro mistero da agente
speciale. Complimenti alle scelte fatte, che sono state portate a
termine con grande impegno.
Divulgazione completa: sono un
appassionato di film horror di influencer girati da prospettive di
livestream o vlog. Mind Body
Spirit di Alex Henes e
Matthew Merendaè un brillante esempio di come
sfruttare al meglio i limiti digitali di Screenlife. Sarah
J. Bartholomew interpreta l’aspirante celebrità dello yoga
online Anya, che ha appena ereditato la vecchia e scricchiolante
casa della nonna estranea.
Anya trova una porta nascosta e
stanze segrete con immagini occulte, che diventano il fulcro del
suo nuovo canale video. Henes e Merenda sfruttano l’angolazione in
prima persona a loro vantaggio, sostenendo un’atmosfera
efficacemente spettrale mentre Anya incanala i segreti più oscuri
della sua eredità con aspirazioni virali. Farà di tutto per
ottenere visualizzazioni e noi assisteremo alla sua caduta come a
una playlist maledetta su YouTube.
Quanti franchise horror migliorano
con l’età? V/H/S/Beyond è il settimo film
della serie V/H/S e il più coerente. I registi seguono un tema di
“fantascienza” libero, trasformando le cicogne in creature da
incubo e affrontando le minacce esistenziali di sconosciuti
extraterrestri. Non c’è un segmento brutto nel gruppo, con una
qualità che varia da “eccezionale” a “passabile”.
Si tratta di un rapporto inaudito
quando si tratta di antologie horror, che di solito registrano alti
e bassi frustranti. Tra energici video musicali bollywoodiani,
effetti gore pratici eccezionali e standard qualitativi costanti,
V/H/S/Beyond continua la traiettoria ascendente delle
produzioni di V/H/S di Shudder. Più grande, migliore, più veloce,
più forte: queste non sono qualità tipiche dei sequel di franchise,
tanto meno di franchise così profonde.
Tenetevi forte perché abbiamo un
altro prequel in lista. A Quiet Place: Giorno 1di Michael Sarnoski è un monster movie
dall’anima straordinaria che… furtivamente non è un vero monster
movie? Vediamo gli Angeli della Morte precipitare come comete su
New York, non fraintendetemi. Ci sono alcune sequenze di attacco
iniziali, ma poi le emozioni prendono il sopravvento.
Lupita Nyong‘o interpreta una paziente
di un ospizio alla ricerca del suo trancio di pizza preferito in
città – Joseph Quinn si unisce a lei nei
panni di uno studente di legge inglese terrorizzato che
semplicemente non vuole stare da solo. Il film diventa una ricerca
secondaria lontana dall’“azione”, mentre Nyong’o e Quinn sviluppano
un rapporto sorprendentemente toccante che trova l’umanità alla
fine del mondo. Gli spaventi funzionano, ma la padronanza di
Sarnoski nel raccontare storie di vita tra personaggi umani è
infinitamente migliore. È l’apocalisse: godetevi l’ultimo boccone
di pizza.
MadS
Immaginate “New
Life incontra Climax incontra
Run Lola Run”. Questo è
MadS di David
Moreau, in arrivo su Shudder il 18 ottobre. È il mio film
preferito del Fantastic Fest di quest’anno, che presenta gli inizi
di un’epidemia apocalittica in un formato one-take. Moreau inizia
con un ragazzo di 18 anni che lascia il covo del suo spacciatore e
segue gli eventi che si sviluppano dopo che incontra quello che
sembra essere un paziente in fuga forse infettato da un virus.
Laurie Pavy, nel
ruolo di Anais, offre una performance inarrestabile quando diventa
il personaggio centrale del film, mostrando gli effetti di ciò che
sta prendendo d’assalto la Francia. Il film non cede mai una volta
che le ruote iniziano a girare, definito dall’intimità e dal
terrore apocalittico mentre si increspa da un minuscolo punto di
partenza.
Oz Perkins
si è affermato come una delle voci più singolari dell’horror
contemporaneo con The Blackcoat’s
Daughter, I Am the Pretty Thing That
Lives in the House e Gretel &
Hansel. Potreste non essere in sintonia con il suo
approccio divisivo, persistente come la melassa e carico di
terrore, ma è probabile che le cose cambino con Longlegs.
Il suo ultimo film mescola intrighi
investigativi procedurali con un’atmosfera spregevolmente satanica,
con un cast all-star che comprende Maika Monroe,Nicolas
Cage, Blair Underwood e Alicia
Witt al massimo delle loro capacità. Perkins continua
a privilegiare il suo marchio di terrore strisciante, ma aumenta il
ritmo quando il serial killer “Longlegs” di Cage tormenta l’agente
dell’FBI di
Monroe, che è sulle sue tracce. La storia si insinua, striscia e si
insinua sotto la pelle, con i suoi mali infernali che vi tengono in
ostaggio fino ai titoli di coda. In uscita il 31 Ottobre 2024.
Netflix potrebbe non
commercializzare It’s What’s Inside, ma questo
non significa che meriti di essere trascurato. L’esilarante
thriller di Greg Jardin sullo scambio di corpi è
un fantastico pezzo d’insieme composto ad arte e realizzato in modo
pulito. Gli amici fanno un gioco di società mentre sono riuniti per
festeggiare un matrimonio che si trasforma in un mistero
fantascientifico con i personaggi bloccati l’uno nel corpo
dell’altro.
Si tratta di un puro pezzo
d’insieme senza un anello debole nel cast, in quanto gli attori
devono imitare i loro co-protagonisti quando la sfuggente premessa
del film chiede come gli amici potrebbero reagire quando prendono
il controllo della vita di qualcun altro. Le questioni morali e le
manipolazioni psicologiche sono trasformate in un gioco, ma Jardin
non manca mai di intrattenere utilizzando un umorismo nero sulla
rapidità con cui le relazioni si sgretolano quando la gelosia
prende il controllo. È un film elegante e sexy, con grandi risate e
drammi salaci: la definizione di un film che piace al pubblico.
È stata un’annata davvero bella per
i debutti di lungometraggi horror, con l’artisticamente insidioso
Stopmotion di Robert
Morganin testa. La storia di Morgan su un’animatrice in
stop-motion che diventa ossessionata dal suo ultimo progetto
affronta le follie del perdersi nel processo creativo.
Aisling Franciosi(The
Nightingale) interpreta Ella Blake, la cui profonda
interpretazione trova disturbi surreali nel modo in cui la realtà
di Ella si sgretola. La stopmotion mi ricorda film come
Censor o Berberian
Sound Studio, quando i personaggi plasmati da
Ella iniziano a sfuggire ai confini del suo banco di lavoro e
diventano personaggi di supporto allucinogeni. È Henry
Selick, per dirla con Peter Strickland,
il massimo dei complimenti.
Infested
Shudder
Il lungometraggio d’esordio di
Sébastien Vaniček,
Infested, è un thriller a otto zampe tanto
bello quanto Arachnophobia. È
[REC] che incontra Attack
the Block ma con i ragni, che Vaniček usa per
commentare la politica di classe francese e i “parassiti” che
vivono nelle case popolari. Una volta che il primo ragno si libera
all’interno di un complesso residenziale (le riprese esterne
mostrano le Arene di Picasso a Noisy-le-Grand), è tutto gas e
niente pause. I ragni continuano a moltiplicarsi, a diventare più
grandi e a far salire l’intensità alle stelle con un’energia
propulsiva sbalorditiva. Direi che gli aracnofobici dovrebbero
stare alla larga da questo spettacolo, ma è troppo bello per
perderselo.
Exhuma
La ricca spiritualità del cinema
horror coreano è viva e vegeta in
Exhuma di Jang
Jae-hyun. Il film è simile a The
Wailing per il modo in cui ogni atto attraversa i
sottogeneri con grazia. Gli specialisti dell’aldilà devono
cancellare la maledizione di una famiglia, ma ciò che inizia con
danze e canti cerimoniali diventa una vera e propria battaglia
demoniaca. È un altro film, come Infested, che non cede
appena le cose iniziano. Ogni passo avanti è verso acque
inesplorate, affondando sempre più nella follia infestante fino
all’ultimo fotogramma. Exhuma è radicato nella cultura
sudcoreana e aggiunge un sacco di carattere a ogni fotogramma,
posterizzando la grazia e la bellezza che si possono ottenere
mentre fantasmi senza freni staccano le teste delle persone.
The
Substance
Il tour de force
diCoralie
Fargeat,The Substance, è l’antidoto
all’era contemporanea dell’horror con progetti formulati in studio.
È un’opera originale, aggressiva e ripugnante come un complimento.
Il commento di Fargeat sulla fama, l’età e il trattamento
riprovevole che Hollywood riserva alle donne è fortemente
influenzato da maniaci del cinema di serie B come Brian
Yuzna, Stuart Gordon e Frank
Henenlotter (che digita con eccitazione). Demi
Moore e Margaret Qualley brillano nella doppia
presentazione di Elisabeth Sparkle; le attrici si sottopongono a
magistrali orrori corporei e a tormenti psicologici mentre
inseguono l’eterna lode della celebrità. The Substance
scoppia di vitalità, è visivamente memorabile e colpisce con
precisione: non esiste un film horror simile quest’anno. In uscita
il 18 ottobre 2024.
Il 2023 è stato un anno unico per
l’horror,
con film che vanno dal microbudget ai sequel hollywoodiani che
hanno fatto notizia. L’elenco non tiene conto delle uscite in sala
in Italia. Prima di rivelare i primi posti, ecco alcune menzioni
d’onore:
Saw X: Pur essendo
il decimo capitolo della lunga serie,
Saw X adotta un approccio decisamente back-to-basics, tornando
indietro nel tempo e rendendo protagonista il minaccioso killer di
Jigsaw, John Kramer.
M3GAN: Nonostante la classificazione
PG-13, la nuova bambola assassina preferita dagli americani si è
rivelata un successo al botteghino e una visione divertente nelle
sale.
Sick: Il
creatore di “Scream” Kevin Williamson ha
co-sceneggiato questo film basso profilo, un mistero intimo che è
stato perfetto per una collocazione in streaming.
The Wrath of Becky
– tradotto da noi “L’ira di Becky”: questo divertente e violento
film di genere ha come protagonista Lulu Wilson nei panni
dell’assassina adolescente Becky, che prende di mira dei teppisti
simili a Proud Boy nel sequel del primo film del 2020 che uccideva
i neo-nazisti.
Birth/Rebirth
Un’ossessionante e straziante
rivisitazione del racconto di Frankenstein: un medico che perde il
controllo sulla realtà riporta in vita una bambina morta, ma la
madre si rende lentamente conto che la sua bambina non è più la
stessa. Con Judy Reyes nei panni del genitore
affranto e disposto a tutto per la figlia e Marin Ireland in quelli
della dottoressa che vuole a tutti i costi una svolta, il terrore e
il dolore sono intensi. Ma la regista e co-sceneggiatrice Laura
Moss è abile nel gestire più toni contemporaneamente, bilanciando
la gioia della bambina risvegliata con il profondo disagio di
sapere che le cose non vanno bene.
Bussano alla porta (Knock at the
Cabin)
Il pubblico può variare con
M. Night Shyamalan a seconda del film, ma questo
thriller apocalittico intimo beneficia di grandi idee e dell’occhio
attento del regista. Il male è in agguato dietro ogni angolo: una
piccola famiglia (interpretata magnificamente da Jonathan Groff,
Ben Aldridge e Kristen Cui) vede la propria vacanza nei boschi
interrotta da quattro sconosciuti disperati, che affermano che
l’apocalisse avverrà a meno che uno dei membri della famiglia non
ne uccida un altro. Dave Bautista si distingue nel ruolo di un
insegnante gigante gentile che cerca di convincere la coppia usando
il cervello contro i muscoli. Evento cerebrale con un finale
controverso,
Bussano alla porta (Knock at the Cabin) è l’opera di
Shyamalan di maggior impatto degli ultimi anni.
Influencer
Un gioiello sottovalutato,
“Influencer” mette in scena la cultura dei social media in modo
intelligente e sorprendente, con colpi di scena impossibili da
prevedere. Emily Tennant interpreta Madison, una
influencer che si reca in Thailandia per una vacanza pagata. Dire
di più significherebbe rovinare i brutti scherzi, ma il film si
mantiene sui binari grazie a una visione realistica della
tecnologia e dell’economia degli influencer.
The Blackening
Una delizia per i fan dell’horror,
“The Blackening” è una delle migliori commedie di genere dai tempi
di “Scary Movie” del 2000. Ricco di personaggi stravaganti e di
intelligenti rivisitazioni di tropi classici, “The Blackening”
riesce a lanciare sullo schermo dozzine e dozzine di gag. Forse non
tutte funzionano, ma il ritmo è sufficiente per far ridere il
pubblico.
Scream VI
Uno dei capitoli più freschi della
longeva serie slasher è il più recente, una grande sorpresa piena
di grandi scenografie, cenni ai film precedenti e attori
meravigliosi. Dopo “Scream”
del 2022, in
Scream VI le due sorelle protagoniste (Melissa Barrera
e
Jenna Ortega) si sono trasferite a New York City, solo
per essere inseguite da un altro Ghostface. Il cast spacca, con
alcuni graditi ritorni (Ortega, ora in modalità star del cinema;
Hayden Panettiere, ex star di “Scream 4”) e nuovi attori
(l’affascinante Josh Segarra di “The Other Two”; una Samara Weaving
in forma smagliante; Dermot Mulroney, che recita in poltrona). È
raro che un sesto capitolo di un franchise slasher riesca a far
risveglare le pulsioni, ma alcune grandi scene e la costruzione
della tensione che riprende la tradizione rendono la visione
elettrizzante.
Brooklyn 45
Il thriller storico sulla seduta
spiritica di Ted Geoghegan è pieno di stile e di
cuore, ben oltre quello che ci si aspetta da un film ambientato
principalmente in una stanza. Un gruppo di veterani della Seconda
Guerra Mondiale si riunisce subito dopo la fine del conflitto per
consentire a un amico di contattare la moglie appena deceduta, ma
quando iniziano ad accadere cose inquietanti si trovano di fronte a
qualcosa di più di quanto si aspettino.
In
Nessuno ti salveràKaitlyn Dever è magnifica nel ruolo di Brynn,
un’inquieta donna solitaria il cui mondo viene messo sottosopra
quando gli alieni arrivano a casa sua. L’aspetto più interessante è
che, a causa di un incidente traumatico del suo passato, è convinta
che nessuno nella sua piccola città sarà disposto ad aiutarla a
tenere a bada gli extraterrestri, anche se la fine del mondo è
vicina. Un elemento impressionante del film è la sceneggiatura
quasi priva di dialoghi, che accresce l’isolamento di Brynn a
livelli insopportabili.
Deliver Us
Quando una suora afferma di essere
incinta per immacolata concezione e di aspettare due gemelli
speciali, ovvero il Messia e l’Anticristo, non sorprende che il
Vaticano voglia essere coinvolto. Questa selvaggia premessa è alla
base di “Deliver Us” di Lee Roy Kunz e Cru Ennis, un film a basso
costo splendidamente girato che si basa su immagini di fuoco e
fiamme per creare inquietudine. Il viaggio di Padre Fox
(interpretato da Kunz) e del suo esame di Suor Yulia (Maria Vera
Ratti) oscilla costantemente tra sogno e realtà, tra metafore e
letteralità. Offrendo immagini oltraggiose con splendide
ambientazioni, luci e fotografia, “Deliver Us” è un consiglio unico
per il pubblico che cerca qualcosa di esagerato e allo stesso tempo
mortalmente serio.
In My Mother’s Skin
Photo : Courtesy of Zhao Wei Films, Epicmedia Productions Inc., and
Volos Films
Una favola estremamente inquietante
ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, “In My Mother’s
Skin” è un film filippino che racconta di una ragazzina di nome
Tala (Felicity Kyle Napuli) che deve proteggere il fratellino
Bayani (James Mavie Estrella) e la madre malata Ligaya (Beauty
Gonzalez) quando il padre viene portato via perché potenzialmente
in grado di nascondere l’oro ai soldati giapponesi. Mentre la
famiglia inizia ad entrare in difficoltà con le scorte di cibo e
risorse, una bellissima fata (Jasmine Curtis-Smith) inizia a
offrire speranza, mentre il male si diffonde a Ligaya. “Skin” non
reinventa nulla, ma fa un lavoro molto solido di mishmash di
generi, mescolando i sogni oscuri di Guillermo del
Toro e infondendoli con l’orrore della possessione e il
gore inquietante.
Thanksgiving
Uno slasher nella vena delle
festività anni ’80 come “Il giorno di San Valentino” e “Pesce
d’aprile”,
Thanksgiving è il film che il superfan dell’horror
Eli Roth sembrava destinato a dirigere. Roth si
dirige verso la sua terra natale, il Massachusetts, per divertirsi
un po’ in questo lungometraggio che riprende il suo finto trailer
di “Grindhouse“. Un anno dopo la tragica fuga del venerdì
nero, qualcuno sta uccidendo gli abitanti di Plymouth. Con le
interpretazioni della final girl Nell Verlaque e di Patrick Dempsey nel ruolo dello sceriffo
locale, questa storia sanguinosa azzecca tutti i riferimenti del
genere con un chiaro amore per lo slasher.
Evil Dead Rise
Il cruento tributo di Lee Cronin
alla serie di Sam Raimi ha un sacco di Easter eggs
per i fan, ma si basa tutto sul cambio di location, un appartamento
in città (rispetto a una baita nel bosco) per dipingere su una tela
diversa. Una giovane zia è bloccata in un grattacielo mentre sua
sorella diventa un Deadite decisa a uccidere i suoi stessi figli, e
c’è una massiccia quantità di viscere in ogni scena cruenta della
pellicola. Lily Sullivan e Alyssa Sutherland sono davvero
sorprendenti nel ruolo delle sorelle, la prima eroica e la seconda
malvagia come l’inferno. Un’ottima storia conclusiva e un nuovo
mostro che si aggiunge alla storia di “Dead” lasciano
presagire un sesto film.
Infinity Pool
Tra il suo ruolo dirompente
nell’ultima stagione di “Succession”
e la sua interpretazione in “Infinity
Pool“, Alexander Skarsgård ha trascorso il 2023 a
sbeffeggiare brutalmente i ricchi. Diretto dal regista di
“Possessor” Brandon Cronenberg, James
(Skarsgård) è uno scrittore di romanzi che si sposa con un ricco e
inizia a godere dei baccanali violenti e sessuali praticati da
coloro che soggiornano nella destinazione di vacanza Li Tolqa. Ma
se l’1% si diverte troppo, viene clonato e ucciso per un prezzo,
cosa che all’inizio sembra oscena a Foster, ma che poi lo eccita.
Il film è una miscela di immagini psichedeliche e di angosciante
brutalità, che ci permette di osservare James mentre si libera
della sua umanità come di una seconda pelle. Mia Goth fa un eccellente lavoro di supporto
nel ruolo di una turista apparentemente normale che presto si
trasforma per abbracciare la follia e si porta via il film.
Beau ha paura
Un altro film che ha fatto
discutere, l’ultimo film del regista di “Midsommar”
Ari Aster analizza l’ansia con una lente così microscopica che per
lunghi tratti è difficile respirare. Joaquin Phoenix interpreta il protagonista
Beau, i cui nervi hanno la meglio su di lui mattina, mezzogiorno e
sera. Vivendo in un quartiere fatiscente del prossimo futuro,
questo film di tre ore è ricco di satira e commenti sociali. La
trama ruota attorno ai viaggi di Beau, costantemente ostacolati,
per andare a trovare la madre, che genera la maggior parte della
sua ansia.
Beau ha paura è stato una bomba costosa per A24, ma
inevitabilmente troverà un pubblico di culto in streaming.
When Evil Lurks
“When Evil Lurks” di Demián Rugna è
uno dei film più cupi dell’anno, con elementi gore e sequenze shock
che impediscono alla narrazione di non diventare troppo pesanti.
Ezequiel Rodriguez e Demián Salomon sono due fratelli che
accidentalmente scatenano nella campagna un demone in grado di
possedere le persone e far loro compiere azioni terribili. Si
assiste a molte scene inquietanti in cui esseri maligni e spietati
fanno a pezzi le famiglie in un batter d’occhio. Alcune angoscianti
violenze sui bambini e un personaggio affetto da autismo elevano
l’intensità di questa coproduzione argentina che supera la
produzione americana, ma per gli appassionati di storie più
estreme, “When Evil Lurks” è imperdibile.
Talk to Me
Trai titolo horror di maggior
incasso va menzionato certamente “Talk
To Me” ha fatto parlare di sé durante l’estate. Con immagini
inedite e gore scioccante, i fratelli gemelli Danny e Michael
Philippou elevano lo stile sviluppato sul loro canale YouTube
RackaRacka per raccontare la storia della lunatica adolescente Mia
(un’impavida Sophie Wilde). Quando un gioco per
comunicare con i morti dal gusto soprannaturale diventa un fenomeno
virale, Mia cerca di entrare in contatto con la sua defunta madre,
con risultati terrificanti. I fratelli Philippou mantengono tutto
in bilico: Tutti i personaggi sono degni di attenzione, anche
quelli fastidiosi; i luoghi di rifugio come gli ospedali e le feste
ben illuminate diventano rapidamente insidiosi; e c’è una
sensazione molto reale che questo è esattamente il modo in cui i
giovani adolescenti stupidi si comporterebbero se potessero
facilmente attraversare il velo ultra terreno della dimensione tra
i vivi e i morti.
Skinamarink
Il film più controverso dell’anno –
e che difficilmente verrà scalzato da questo primo posto – è il
primo lungometraggio di Kyle Edward Ball che
cammina sul filo del rasoio tra narrazione e opera d’arte, ansia e
tedio, fantasia e realtà. Girato nella sua casa d’infanzia per
15.000 dollari, Ball ricrea le paure della vita e della
crescita meglio di quanto molti autori possano immaginare. Per
coloro che sono disposti a sospendere i tempi di attenzione per
immergersi in qualcosa di completamente nuovo, “Skinamarink”
modificherà la percezione di ciò che accade di notte.
Con il volgere al termine di
quest’anno, è come sempre arrivato il momento di fare alcuni
bilanci. Nel 2022 il mondo del cinema sembra aver intrapreso un
percorso di ripresa dopo i due difficili anni precedenti, segnati
dalla pandemia di Covid-19. Nel corso di quest’anno, infatti, sono
usciti numerosi nuovi progetti che hanno risollevato in parte la
drammatica situazione dei cinema di tutto il mondo. In particolare,
come spesso accaduto negli scorsi anni, ad essersi affermati sono
stati alcuni film horror particolarmente
interessanti, che hanno catturato l’attenzione di ampie fasce di
pubblico, proponendo contenuti originali e talvolta anche
importanti riflessioni sociali. Giunti alla fine dell’anno, è
dunque ora di indicare quelli che sono stati i migliori
film horror del 2022.
I migliori film horror del 2022
Quella che segue non è una
classifica in ordine di merito, quanto più un elenco di quei film
horror che si sono distinti per particolari pregi artistici, sia
tecnici che contenutistici. I film presenti in questo elenco sono
infatti opere molto originali, che pur rifacendosi ad alcuni canoni
del loro genere di appartenenza hanno saputo offrirne sfumature
nuove attraverso cui proporre non solo tanti brividi ma anche
lucide analisi della società, dell’umanità e dei principali temi
d’attualità.
Nope
Nope
(qui la recensione) è un film
horror del 2022 uscito ad agosto in Italia, scritto, diretto e
prodotto da Jordan Peele sotto il marchio della
sua casa di produzione Monkeypaw Productions.
Protagonisti del film Daniel Kaluuya, Keke
Palmer e StevenYeun, i
quali si trovano a confrontarsi con un fenomeno inspiegabile
presente nel cielo sopra di loro. Tra dramma, mistero, horror e
profonde riflessioni sociali, Nope segna il ritorno alla
regia di Peele, reduce dai clamorosi successi di Scappa – Get Out e
Noi. Vero e proprio
blockbuster estivo, il film offre non solo un misto tra horror e
fantascienza, ma anche profonde riflessioni su questioni razziali e
sulla natura dello spettacolo in sé.
X – A Sexy Horror Story
X– A
Sexy Horror Story (qui la recensione) è un film
slasher americano scritto, diretto e montato da Ti
West. Il film è interpretato da Mia Goth, Jenna Ortega, Martin Henderson,
Scott Mescudi e Brittany Snow. Nel film,
in una fattoria isolata in Texas, una troupe cinematografica arriva
per girare un film per adulti. I loro ospiti, una coppia di anziani
solitari, si interessano in modo speciale ai nuovi arrivati. Al
calar della notte, l’interesse malizioso della coppia sfocia però
nella violenza e nella follia. X – A Sexy Horror Story è
il primo film di una trilogia horror, dove il primo sequel, che è
anche un prequel, è Pearl.
Crimes of the Future
Crimes of the
Future(qui la recensione) segna il
ritorno al cinema di David Cronenberg. Il film
offre un tuffo profondo in futuro non troppo lontano, in cui
l’umanità sta imparando ad adattarsi al suo ambiente sintetico.
Questa evoluzione sposta gli esseri umani oltre il loro stato
naturale e in una vera e propria metamorfosi del corpo, che altera
la loro composizione biologica. Presentato a Cannes, Crimes of
the Future ha per protagonisti Viggo
Mortensen, Léa Seydoux e Kristen
Stewart. Non propriamente un horror nel senso canonico
del genere, ma certamente un’opera che scuote e disturba lo
spettatore proponendo scenari e perversioni che parlano molto della
nostra società.
Smile
Smile
(qui la recensione) è un film
horror psicologico statunitense del 2022 scritto e diretto da
Parker Finn, basato sul suo corto del 2020
Laura Hasn’t Slept. Il film ha come attori Sosie
Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal
Penn e Rob Morgan. La trama ruota intorno
ad una donna costretta a confrontarsi con il suo passato per
sopravvivere e sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.
Smile è invece un horror più canonico, affermatosi però
per un lavoro di ricerca psicologica sui personaggi particolarmente
affascinante. Spaventoso quanto serve e con idee narrative
particolarmente efficaci, è unanimemente considerato tra i migliori
horror di quest’anno.
Piove
Piove (qui la recensione) è un film di
genere thriller/horror del 2022, diretto da Paolo
Strippoli, con Fabrizio Rongione, Francesco
Gheghi, Aurora Menenti e Cristiana
Dell’Anna. La storia ruota intorno ad una nebbia che, con
la pioggia, esce dalle fogne ed entra nel corpo di chi la respira,
facendo uscire il peggio di sé. Nessuno sembra poter sfuggire a
ciò, neanche Thomas e i suoi due figli, già segnati dal dolore e
dalle divisioni interne. Anche l’Italia può vantare un film horror
di tutto rispetto quest’anno, trovando con Piove non solo
una brillante riflessione sulla nostra società e le sue nevrosi, ma
anche un film che fa della sua atmosfera cupa e tesa un elemento di
grande fascino, segno che è possibile realizzare opere di questo
tipo in Italia.
Gli occhi del diavolo
Gli occhi del
diavolo (qui la recensione) è un film
horror soprannaturale americano diretto da Daniel
Stamm e scritto da Robert Zappia. I
protagonisti sono Jacqueline Byers, Virginia
Madsen e Ben Cross. La trama ruota
intorno a Suor Ann, una venticinquenne irrequieta che crede
fermamente che eseguire esorcismi sia la sua vocazione. Il suo
desiderio di mettersi alla prova prende una piega imprevista quando
incontra uno dei pazienti più disturbati della scuola. Durante i
loro strazianti incontri, la sorella Ann si trova faccia a faccia
con una forza demoniaca che infesta la scuola e ha misteriosi
legami con il suo passato. Non poteva mancare in questa classifica
un tradizionale horror di tipo soprannaturale, indicato tra i più
spaventosi in assoluto del 2022.
Non sarai sola
Non sarai
sola è un film horror uscito in Italia nel luglio del
2022, coprodotto a livello internazionale e scritto e diretto da
Goran Stolevski, al suo debutto alla regia. Nel
cast si ritrovano Noomi Rapace, Anamaria Marinca,
Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e
Sara Klimoska. La trama si svolge nella Macedonia
del 19º secolo, dove una giovane donna viene rapita in un isolato
villaggio di montagna e trasformata successivamente in una strega
da un antico spirito. Passato grossomodo inosservato, questo horror
è in realtà uno dei veri gioielli di questo 2022, caratterizzato da
un’atmosfera particolarmente affascinante e da lucide riflessioni
sul ruolo della donna nella società contemporanea.
Scream
Scream (qui la recensione) è il nuovo
sequel del franchise di enorme successo firmato Wes
Creven. Venticinque anni dopo una serie di brutali omicidi
che hanno sconvolto la tranquilla cittadina di Woodsboro, in
California, un nuovo killer indossa la maschera di Ghostface e
inizia a prendere di mira un gruppo di adolescenti. Questo nuovo
Scream non solo offre nuovi brividi, ma riflette anche in
modo metacinematografico sull’intera industria cinematografica
dell’horror. Il film è diretto da Matt
Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett e vanta un cast composto non solo dagli
attori Neve Campbell, Courteney Cox e
David Arquette, protagonisti dei primi film, ma
anche una nuova generazione di interpreti, a partire da
Jenna Ortega.
Men
Men è un
film drammatico horror uscito ad agosto in Italia, scritto e
diretto da Alex Garland, autore anche di
Ex
Machina e Annientamento. Il film è interpretato
da Jessie Buckley e Rory Kinnear,
protagonisti di una storia che vede una giovane donna recarsi in
vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex
marito. In quei luoghi apparentemente incontaminati, però, qualcosa
sembra sfuggire alle leggi della logica, dando vita ad un vero e
proprio incubo. In Men confluiscono dunque tutta una serie
di paure legate allo stalking e alla violenza sulle donne,
raccontate con grande gusto inventivo.
Black Phone
Il tredicenne Finney è tenuto
prigioniero da un sadico assassino mascherato. Quando un telefono
sul muro inizia a squillare, il ragazzino scopre di poter sentire
le voci delle precedenti vittime dell’uomo. Black
Phone (qui la recensione) è
probabilmente una delle maggiori sorprese per il genere horror nel
2022. Questo film interpretato da Ethan Hawke si
è infatti affermato come un grandissimo successo di critica e
pubblico, offrendo un racconto tanto spaventoso quanto avvincente,
che coniuga elementi soprannaturali a paure presenti nel quotidiano
di tutti. Inoltre, il film è l’adattamento dell’omonimo racconto di
Joe Hill, figlio di Stephen King,
dunque una garanzia in quanto a spaventi e terrore.
Nonostante quest’anno non sia stato
canonico, per moltissimi punti di vista, i film horror del
2020 sono stati numerosi e non hanno smesso di fare
compagnia agli spettatori anche se questi non si sono mossi dalle
proprie case e sono rimasti in casa.
I film di paura
hanno sempre un pubblico nutrito e pronto ad emozionarsi e a
saltare dalla poltrona, e la dimensione casalinga potrebbe aver
accentuato questa esigenza, dato che guardare film che
spaventassero e scuotessero gli animi poteva essere un simpatico
diversivo alla monotonia.
Di seguito, ecco un breve elenco
film horror usciti nel 2020, sia al cinema, per i
pochi mesi in cui hanno funzionato, che sulle piattaforme, che
hanno fatto grande compagnia ai reclusi in quarantena.
The Boy – La maledizione di Brahms
Dopo aver spaventato
milioni di spettatori in The Boy, la bambola Brahms è tornata,
pronta a seminare nuovamente terrore. Ignara della terrificante
storia della villa in cui si è trasferita, una giovane famiglia è
pronta a iniziare una nuova vita. Qui il piccolo Jude trova un
amico: una bambola di porcellana apparentemente innocua, che però
prende vita ogniqualvolta le sue regole non vengono rispettate. Il
legame tra il bimbo e la bambola si fa di giorno in giorno più
morboso, fino a quando Liza (Katie
Holmes) capisce che dietro quel volto lucido e sempre
sorridente si nasconde in realtà una presenza oscura. Riuscirà a
risalire all’origine degli eventi inspiegabili e inquietanti che si
manifestano nella casa e svelare la maledizione di Brahms?
Fantasy Island
In
Fantasy Island, prodotto dalla BlumHouse (Scappa
– Get Out e Halloween) , l’enigmatico Mr. Roarke riesce a far
avverare i sogni dei suoi fortunati ospiti, in un lussuoso, quanto
remoto, villaggio vacanze tropicale. Ma quando le fantasie
diventano incubi, gli ospiti dovranno risolvere il mistero
dell’isola per fuggire e mettere in salvo le loro vite. Diretto da
Jeff Wadlow, Fantasy Island è scritto da Jeff Wadlow & Chris Roach
& Jillian Jacobs e prodotto da Jason Blum e Marc Toberoff.
La Llorona di Jayro Bustamante
Nelle orecchie di Alma e
dei suoi figli, durante la guerra civile in Guatemala, risuonano le
parole «Se piangete, vi ammazzo». Trent’anni dopo, si apre il
procedimento penale contro Enrique, un generale in pensione
responsabile del genocidio. Quando però il generale viene
prosciolto grazie all’annullamento del processo, lo spirito della
Llorona comincia a vagare per il mondo come un’anima perduta tra i
vivi. Di notte, Enrique sente i suoi lamenti. Sua moglie e sua
figlia credono che stia avendo manifestazioni di demenza legate
all’Alzheimer. Non possono sospettare che la loro nuova governante,
Alma, sia lì per ottenere quella vendetta negata dal processo.
Il buco
Nelle profondità di quello
che sembra un bellissimo ristorante si trova “il buco”, una
struttura che sembra infinita e in cui una tavola imbandita si
muove per i vari piani. Tutti i suoi abitanti devono nutrirsi dallo
stesso piatto, e quelli che si trovano sotto vivono con la speranza
di trovare almeno le briciole per sopravvivere. Goreng (Iván
Massagué) ha scelto volontariamente di farsi rinchiudere, come
pretesto per smettere di fumare. Quello che vedrà in quella strana
prigione lo cambierà per sempre.
The Wolf House
Maria, una giovane donna,
trova rifugio in una casa nel sud del Cile dopo essere fuggita da
una setta di fanatici religiosi tedeschi. Viene accolta in casa da
due maiali, unici abitanti del luogo. Come in un sogno, l’universo
della casa reagisce ai sentimenti di Maria. Gli animali si
trasformano lentamente in esseri umani e la casa diventa un mondo
da incubo. Ispirato al caso reale della Colonia Dignidad, The Wolf
House si traveste da fiaba animata prodotta dal leader della setta
per indottrinare i suoi seguaci.
ANTEBELLUM
l’autrice di successo
Veronica Henley (Janelle Monáe) si ritrova intrappolata in una
realtà parallela orribile. Ogni momento potrebbe essere l’ultimo.
Per evitare di rimanere intrappolata per sempre in questo mondo
d’orrore e panico, Veronica deve svelare il folle e antico mistero
che si nasconde dietro tutta questa angoscia prima che sia troppo
tardi. ANTEBELLUM è il nuovo e terrificante thriller del produttore
degli acclamati film GET OUT and US, e dei registi rivoluzionari
Gerard Bush e Christoper Renz.
His House
Dopo essere fuggiti dal Sudan del Sud in guerra, una giovane
coppia fatica ad adattarsi alla nuova vita in una cittadina inglese
dove si nasconde un male indicibile.
Sto pensando di finirla qui
Film del premio Oscar Charlie
Kaufman (Se
mi lasci ti cancello) tratto dal romanzo di successo
di Iain Reid. Nonostante i dubbi sul loro rapporto, una giovane
donna (Jessie Buckley) parte in viaggio con il suo nuovo ragazzo
(Jesse Plemons) alla volta della fattoria di famiglia. Bloccata
alla fattoria durante una tempesta di neve con la madre
(Toni
Collette) e il padre (David
Thewlis) di Jake, la ragazza comincia a mettere in discussione
tutto quello che sapeva o credeva di aver capito del suo compagno,
di se stessa e del mondo.
Relic
Quando l’ottuagenaria Edna scompare
inspiegabilmente, sua figlia Kay (Emily Mortimer) e la nipote Sam
(Bella
Heathcote) si precipitano nella decadente casa di
campagna della loro famiglia e trovano indizi della sua crescente
demenza sparsi per la casa in sua
assenza. Dopo che Edna è tornata misteriosamente
come è scomparsa, la preoccupazione di Kay che sua
madre
L’Uomo Invisibile
Ciò che non riesci a
vedere può farti del male. La vincitrice dell’Emmy
Elisabeth Moss (Noi; The Handmaid’s Tale di Hulu) è la
protagonista di una terrificante storia in chiave moderna
sull’ossessione, ispirata ad uno dei mostri più popolari della
Universal. Intrappolata in una relazione violenta e manipolatrice
con un ricco e brillante scienziato, Cecilia Kass (Moss)
scappa nel cuore della notte facendo perdere le sue tracce, con
l’aiuto di sua sorella (Harriet Dyer, The InBetween della NBC), di
un loro amico d’infanzia (Aldis Hodge, Straight Outta Compton) e
dalla figlia adolescente di quest’ultimo (Storm Reid, Euphoria della HBO). Ma quando il violento ex di
Cecilia (Oliver Jackson-Cohen,
Hill House di Netflix) si suicida e le lascia in eredità una parte
cospicua della sua vasta fortuna, Cecilia sospetta che la sua morte
sia solo una messa in scena. Mentre una serie di inquietanti
coincidenze diventano letali e minacciano la vita di coloro che
ama, la sanità mentale di Cecilia inizia a vacillare, nel suo
disperato tentativo di dimostrare di essere braccata da qualcuno
che nessuno può vedere.
Jason Blum, il
nostro attuale maestro dell’horror, produce
L’Uomo Invisibile (The Invisible Man) con la sua Blumhouse
Productions.
L’Uomo Invisibile (The
Invisible Man) è scritto, diretto e prodotto esecutivamente da
Leigh Whannell, uno dei creatori originali del franchise Saw che ha
recentemente diretto Upgrade e Insidious 3 – L’inizio.