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Indiana Jones e il quadrante del destino: il video dei VFX mostrano cosa è reale e cosa no

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Il nuovo video dedicato ai VFX di Indiana Jones e il Quadrante del Destino mostra cosa è stato realizzato concretamente e cosa invece è frutto della magia degli effetti visivi del film diretto da James Mangold con protagonista Harrison Ford.

Il quinto e ultimo capitolo della serie di Indiana Jones vede Ford vestire i panni dell’archeologo alla ricerca del meccanismo di Anticitera di Archimede. Il film presenta tutta l’azione che ci si aspetta dalla serie, inclusa una sequenza in cui Ford è ringiovanito di circa 35 anni.

Ora, Industrial Light & Magic ha condiviso un nuovo video su YouTube che analizza le sequenze VFX più importanti presenti in Indiana Jones e il quadrante del destino, incluso il prologo.

Harrison Ford torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo per l’attesissimo ultimo capitolo dell’iconico franchise Indiana Jones e il Quadrante del Destino, un’epica e travolgente avventura in giro per il mondo. Insieme a Harrison Ford, il cast del film include Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Shaunette Renée Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (La Talpa), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Olivier Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Un altro giro).

Diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfidaLogan – The Wolverine) e con una sceneggiatura scritta da Jez Butterworth & John-Henry Butterworth e David Koepp e James Mangold, basata sui personaggi creati da George Lucas e Philip Kaufman, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta ancora una volta da John Williams, che ha firmato le musiche di ogni avventura di Indiana Jones a partire dall’originale I predatori dell’arca perduta nel 1981.

Daisy Ridley sulla prima lettura di Star Wars con Harrison Ford e Carrie Fisher: “Non è stato grandioso”

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Daisy Ridley, nota per il suo ruolo di Rey nella trilogia sequel di Star Wars, ha recentemente rivelato i dettagli della prima lettura della sceneggiatura che ha fatto con Harrison Ford e Carrie Fisher. Ridley ha recitato in Star Wars: Il risveglio della Forza nel 2015 ed è stata la protagonista dell’intera trilogia sequel. Ora, riprenderà il ruolo di Rey nel prossimo film Star Wars: New Jedi Order, e anche se non è la prossima tappa del francise, l’attrice brandirà di nuovo la spada laser.

In una recente intervista con AlloCiné durante un tour stampa per il suo prossimo film, Sometimes I Think About Dying, Daisy Ridley ha parlato della sua prima lettura del copione con le star della trilogia originale e di come ha reagito alla loro vicinanza. Ha anche notato quanto fosse nervosa per la lettura, il ruolo, la segretezza che aleggiava intorno al film e come quello stato di nervosismo abbia influenzato la sua performance.

“Dopo la lettura, io e John [Boyega] siamo andati a provare con J.J. [Abrams] perché era chiaro che non era stato grandioso. Quindi siamo dovuti letteralmente andare a provare subito, perché il nervosismo era tantissimo. Ma sì, ero molto felice, seduta lì tra Harrison [Ford] e Carrie [Fisher].”

Nonostante un inizio così nervoso, Daisy Ridley ha comunque un buon ricordo di quelle esperienze e infatti tornerà in quell’universo: “Mi è piaciuto fare tutti e tre i film e sono molto felice di poterlo fare di nuovo”.

Mentre le informazioni sul film rimangono molto scarse, Ridley ha anticipato in un’intervista con Collider che la storia pianificata non è “quello che mi aspettavo“, anche se non aveva ancora letto una vera sceneggiatura. Ora è passato più di un mese da questi commenti, ed è possibile che da allora le sia stata inviata una sceneggiatura.

Emmy Awards 2023: Succession, The Bear e Beef hanno dominato. Tutti i vincitori

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Succession, The Bear e Beef hanno trionfato durante la cerimonia degli Emmy Awards 2023 tenutasi questa notte Oltreoceano. Le categoria Drama, Comedy e Mini serie sono state governate dai tre show quasi senza alternativa, come è accaduto anche ai Golden Globe e ai Critics Choice di quest’anno.

Ricordiamo che la cerimonia degli Emmy è stata posticipata da settembre a gennaio a causa dello sciopero dei SAG che si è protratto fino all’8 novembre 2023.

Presentati da Anthony Anderson, i 75esimi Emmy Awards hanno offerto numerosi tributi alle serie di successo del passato e del presente. Il cast Cheers, I Sopranos e Ally McBeal si sono riuniti per la serata.

Ecco tutti i vincitori degli Emmy Awards 2023

Drama Series

  • “The Bear” (WINNER)

Limited Series

  • “Beef” (WINNER)
  • Kieran Culkin (“Succession”) (WINNER)

Lead Actress in a Drama Series

  • Sarah Snook (“Succession”) (WINNER)

Lead Actor in a Comedy Series

  • Jeremy Allen White (“The Bear”) (WINNER)

Lead Actress in a Comedy Series

  • Quinta Brunson (“Abbott Elementary”) (WINNER)

Lead Actor in a Limited Series or Movie

  • Steven Yeun (“Beef”) (WINNER)

Lead Actress in a Limited Series or Movie

  • Ali Wong (“Beef”) (WINNER)

Supporting Actor in a Comedy Series

  • Ebon Moss-Bachrach (“The Bear”) (WINNER)

Supporting Actress in a Comedy Series

  • Ayo Edebiri (“The Bear”) (WINNER)

Supporting Actor in a Drama Series

  • Matthew Macfadyen (“Succession”) (WINNER)

Supporting Actress in a Drama Series

Supporting Actor in a Limited Series or Movie

  • Paul Walter Hauser (“Black Bird”) (WINNER)

Supporting Actress in a Limited Series or Movie

  • Niecy Nash-Betts (“Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story”) (WINNER)

Writing For A Comedy Series

  • The Bear • System • FX • FX Productions
    Christopher Storer, Written by (WINNER)

Writing For A Drama Series

  • “Succession” • Connor’s Wedding • HBO Max • HBO in association with Project Zeus, Hyberobject Industries, Gary Sanchez Productions and Hot Seat Productions
    Jesse Armstrong, Written by (WINNER)

Writing For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • “Beef” • The Birds Don’t Sing, They Screech In Pain • Netflix • A Netflix Series / An A24 Production
    Lee Sung Jin, Written by (WINNER)

Directing For A Comedy Series

  • The Bear • Review • FX • FX Productions, Directed by Christopher Storer (WINNER)

Directing For A Drama Series

  • “Succession” • Connor’s Wedding • HBO Max • HBO in association with Project Zeus, Hyberobject Industries, Gary Sanchez Productions and Hot Seat Productions, Directed by Mark Mylod (WINNER)

Directing For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • “Beef” • Figures Of Light • Netflix • A Netflix Series / An A24 Production, Directed by Lee Sung Jin (WINNER)

Reality Competition Program

  • “RuPaul’s Drag Race” (WINNER)

Scripted Variety Series

  • Last Week Tonight With John Oliver (WINNER)

Variety Talk Series

  • “The Daily Show With Trevor Noah” (WINNER)

Variety Special (Live)

  • “Elton John Live: Farewell From Dodger Stadium” (WINNER)

Outstanding Writing For A Variety Series

  • Last Week Tonight With John Oliver (WINNER)
    HBO Max • HBO in association with Sixteen String Jack Productions and Avalon Television
    Daniel O’Brien, Senior Writer
    Owen Parsons, Senior Writer
    Charlie Redd, Senior Writer
    Joanna Rothkopf, Senior Writer
    Seena Vali, Senior Writer
    Johnathan Appel, Writer
    Ali Barthwell, Writer
    Tim Carvell, Writer
    Liz Hynes, Writer
    Ryan Ken, Writer

    Mark Kramer, Writer
    Sofia Manfredi, Writer
    John Oliver, Writer
    Taylor Kay Phillips, Writer
    Chrissy Shackelford, Writer

Il padrino – Parte III: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Quella di Il padrino è una delle trilogie cinematografiche più conosciute e amate di sempre, vero e proprio simbolo di un genere. Con tre film, questa affronta un arco temporale di circa 96 anni, raccontando ascesa e declino della famiglia Corleone, tra le più potenti in assoluto nella malavita di New York. Con Il padrino e Il padrino – Parte II, Francis Ford Coppola ha dato vita a due autentici capolavori della storia del cinema, ancora oggi considerati tra i migliori film mai realizzati. Nel 1990, infine, egli ha portato sul grande schermo il capitolo conclusivo della trilogia, Il padrino – Parte III, oggi anche noto come Il padrino: Epilogo – La morte di Michael Corleone.

Questo nuovo lungometraggio è infatti dedicato all’anzianità di Michael Corleone e alla sua ricerca di un degno erede per la guida del suo impero criminale. Originariamente, Coppola non era interessato a dirigere questo terzo titolo, considerando conclusa la storia della famiglia mafiosa già con il secondo capitolo. Alcuni insuccessi cinematografici e diversi debiti lo spinsero però a cambiare idea, firmando la sceneggiatura insieme a Mario Puzo, l’autore del romanzo da cui era nato tutto. Accolto in modo positivo, ma non tanto quanto i precedenti due, Il padrino – Parte III ottenne poi ben sette nomination all’Oscar, tra cui quella al miglior film.

Ancora oggi è un film controverso, tanto per i suoi riferimenti a determinati intrighi politici e religiosi italiani, quanto per le sue diverse versioni esistenti, tra appunto quella di recente pubblicazione. In generale, però, si tratta di un capitolo irrinunciabile di una delle più importanti trilogie della storia del cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il padrino – Parte III

Il racconto si svolge ora nella New York di fine anni Settanta. Michael Corleone è ormai anziano e malato di diabete, ma sempre ricchissimo e rispettabile. Prima di morire, egli si è inoltre deciso ad allontanare la famiglia dalla mafia in favore di affari onesti. Con la Fondazione Vito Andolini Corleone, di cui la cui figlia Mary è presidente onorario, si impegna nel rinnovamento della cultura e della società siciliane, e grazie a questo riceve un’onorificenza dal Vaticano. Coglie l’occasione per rendere leciti i suoi affari e con la collaborazione del figlio illegittimo di Sonny, Vincent Mancini, prende parte agli affari della Banca Vaticana. Michael, però, capisce ben presto che le forze coinvolte sono potenti e pericolose e che l’impresa è molto più ardua del previsto.

L’Arcivescovo Gilday, infatti, vuole usare i fondi investiti da Corleone per evitare la bancarotta causata da un gruppo di deputati italiani, a capo dei quali c’è Licio Lucchesi, un politico molto potente e senza scrupoli che controlla le principali famiglie mafiose in Italia. Michael riesce a scampare ad un agguato in cui rimangono uccisi altri boss mafiosi e comprende che tutti gli sforzi compiuti per uscire dal mondo criminale sono inutili, poiché il suo passato lo perseguita e nessuno sembra intenzionato a dimenticare. Esausto, deciderà di nominare  Vincent come suo erede, il quale inizierà una violenta rappresaglia su tutti quelli che hanno tradito o rappresentano una minaccia per i Corleone.

Il padrino - Parte III film

Il padrino – Parte III: il cast del film

Per interpretare l’anziano Michael Corleone, è stato richiamato lo stesso interprete del personaggio nei primi due film, ovvero il premio Oscar Al Pacino. L’attore, tuttavia, chiese un compenso di 7 milioni di dollari, mentre Coppola era disposto ad offrirne solo 5. A causa del protrarsi dei contrasti a riguardo, Coppola minacciò Pacino di riscrivere il film a partire dalla morte di Michael e a quel punto l’attore accettò la paga offertagli. Pacino, in seguito, affermerà poi di non aver mai condiviso quanto raccontato di Michael in questo film, sostenendo che egli non avrebbe mai provato rimorsi per le proprie azioni criminali. Si è inoltre trattato dell’unico dei tre film per cui Pacino non ha ricevuto una nomination all’Oscar.

Accanto a lui tornano poi gli attori Diane Keaton nei panni di Kay Adams, Talia Shire in quelli di Conie Corleone e Richard Bright in quelli di Al Neri. Questi sono gli unici tre interpreti qui presenti ad essere comparsi anche nei precedenti film. Andy Garcia fa invece il suo ingresso nel ruolo di Vincent Mancini, anche se all’inizio venne considerato “troppo cubano” per poter essere credibile in questo ruolo. La regista Sofia Coppola, figlia di Francis Ford, è qui presente come attrice nel ruolo di Mary Corleone, sostituendo Winona Ryder che aveva rinunciato all’ultimo. Don Altobello ha il volto di Eli Wallach, pur se inizialmente la parte era stata offerta a Frank Sinatra, il quale rinunciò per il compenso troppo basso.

La nuova edizione di Il padrino – Parte III, la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel 2020, in occasione del 30º anniversario dell’uscita nelle sale del film, il regista Coppola ha annunciato una nuova versione del film intitolata Il Padrino: Epilogo – La morte di Michael Corleone, nuova edizione modificata e restaurata del film. La nuova versione include un inizio e una conclusione diversi, oltre che inquadrature diverse e una nuova partitura musicale. Questa versione, della durata di 157 minuti, è stata definita da Coppola come “una conclusione più appropriata per Il Padrino e Il Padrino: Parte II“. Per quanto riguarda la colonna sonora di questo film, invece, il compositore fu sempre Carmine Coppola, senza però la presenza di Nino Rota, deceduto anni prima.

È possibile fruire di Il padrino – Parte III grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 4 marzo alle ore 21:15 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Impiccalo più in alto: trama, cast e finale del film con Clint Eastwood

La carriera di Clint Eastwood è generalmente iniziata grazie ai celebri western di Sergio Leone. Da Per un pugno di dollari fino a Il buono, il brutto e il cattivo, questi permisero all’attore di ottenere fama mondiale. Tra questi e altri due classici come Lo straniero senza nome e Il texano dagli occhi di ghiaccio, Eastwood ebbe modo di girare un altro apprezzato, ma poco conosciuto, western. Si tratta di Impiccalo più in alto (il cui titolo originale Hang ‘Em High), uscito in sala nel 1968 per la regia di Ted Post, regista che tornò po a dirigere Eastwood nel poliziesco Una Magnum 44 per l’ispettore Callaghan.

Impiccalo più in alto è anche il film prodotto dalla Malpaso Company, fondata da Eastwood in quanto egli voleva un controllo più creativo sui suoi film, evitando sprechi di denaro e di tempo. Interessatosi alla sceneggiatura scritta da Leonard Freeman e Mel Goldberg, Eastwood diede il via al progetto, il quale con un budget di poco meno di 2 milioni di dollari arrivò ad affermarsi come un grande successo, guadagnando circa 11 milioni al box office. Il film fu inoltre ben accolto dalla critica, che lo indicò come un interessante incrocio tra lo stile dei western italiani e tematiche più proprie del territorio statunitense.

Ad oggi Impiccalo più in alto rimane un titolo poco noto della filmografia di Eastwood come attore, oscurato da pellicole divenute più celebri nel tempo. Si tratta dunque di un film da riscoprire, anche solo per avere un assaggio in più dell’idea che l’attore e regista ha di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Impiccalo più in alto

Ambientato nell’Oklahoma del 1889, il film ha per protagonista Jed Cooper, il quale per aver comprato in buona fede del bestiame rubato, sta per essere impiccato senza processo. Lo salva però all’ultimo secondo il giudice Fenton, unico rappresentante della legge in quel luogo dimenticato da Dio. Cooper vuole vendicarsi degli uomini che lo hanno linciato, ma il giudice gli proibisce di farsi giustizia da sé, proponendogli invece un posto da sceriffo. Cooper accetta e Fenton gli lascia carta bianca, ma ad una condizione: se mai riuscirà a trovare gli uomini che lo hanno aggredito, Cooper dovrà portarli a Fort Grant vivi. Jed inizia da subito a dimostrarsi particolarmente adatto a quel ruolo, catturando uno dopo l’altro pericolosi criminali.

Durante il suo primo incarico, Cooper rintraccia Reno, uno dei suoi aggressori, nel saloon di una piccola città. Cooper tenta di arrestarlo, ma è infine costretto ad ucciderlo per legittima difesa. Venuto a conoscenza del fatto, Jenkins, un altro degli aggressori, si costituisce e svela a Cooper e a Fenton i nomi degli altri complici: Miller, Stone, Blackfoot, Maddow, Tommy, Loomis ed infine il capo della banda, il capitano Wilson. Fenton può così emettere i mandati di cattura e Cooper si mette alla ricerca della banda. Andare alla ricerca di questi pericolosi fuorilegge, tuttavia, potrebbe per lui rivelarsi un’impresa al di là delle sue possibilità e Cooper sarà dunque chiamato a dimostrare tutto il suo valore oltre alla sete di vendetta.

Impiccalo più in alto cast

Impiccalo più in alto: il cast del film

Quello in Impiccalo più alto nei panni di Jed Cooper è il primo ruolo da protagonista ricoperto da Clint Eastwood a Hollywood. L’attore, infatti, aveva fino a quel momento ricoperto ruoli di secondo piano e solo grazie alla trilogia western di Leone aveva avuto modo di cimentarsi come protagonista. Con questo film, Clint Eastwood ha introdotto un’idea di cowboy molto modernizzata, calata storie molto simili a quelle dei film con John Wayne ma con toni molto più seri. La sua figura snella e il cappello piatto a tesa larga del protagonista di questo film erano inoltre una boccata d’aria fresca in un genere che stava perdendo popolarità e inventiva.

Accanto ad Eastwood si ritrovano poi noti attori dell’epoca come Inger Stevens, che ricopre qui il ruolo della bella e malinconica negoziante Rachel Warren. Durante le riprese, la Stevens e Eastwood intrapresero una breve frequentazione. Pat Hingle, che avrebbe poi nuovamente recitato con Eastwood in Coraggio… fatti ammazzare!, interpreta qui il ruolo del giudice Fenton. Ed Begley, invece, è presente nei panni del crudele capitano Wilson, l’uomo ricercato da Cooper. Tra gli altri fuorilegge, in particolare, si ritrova l’attore Bruce Dern nei panni di Miller. Il celebre attore Dennis Hooper, invece, ricopre qui il ruolo di un predicatore.

Il finale di Impiccalo più in alto

Nel finale del film, durante l’esecuzione di Miller, Ben, Billy Joe e di altri tre condannati si consuma l’agguato a Cooper: Wilson, Loomis e Tommy approfittano dei festeggiamenti per assalirlo e crivellarlo di colpi. Cooper, però, sopravvive grazie all’intervento di Rachel Warren, una bella negoziante che lo soccorre e si prende cura di lui. Donna malinconica e silenziosa, Rachel confida poi a Cooper di stare cercando i due criminali che tempo addietro l’hanno violentata e hanno ucciso suo marito. Tra i due nasce poi l’amore, cosa che spinge Rachel a rinunciare ai propri propositi di vendetta. Cooper, però, non è della stessa idea e decide infine di partire per Red Creek, salutando Rachel per l’ultima volta.

Giunto di notte al ranch dove si nascondono Wilson, Loomis e Tommy, Cooper li uccide uno dopo l’altro. A questo punto, gli unici rimasti sono Jenkins, ancora in prigione a Fort Grant, e Maddow e Blackfoot, entrambi in fuga. Cooper si reca a trovare Jenkins e lo perdona, dopodiché minaccia Fenton di dimettersi se il giudice non concederà la grazia all’uomo. Fenton è titubante, ma riconosce che se vuole che in Oklahoma regnino l’ordine e la legge non può permettersi di perdere un uomo del valore di Cooper e acconsente di liberare Jenkins. Cooper riprende allora la propria stella di sceriffo, con Fenton gli consegna i mandati d’arresto per Maddow e Blackfoot, ricordandogli che “la legge li vuole ancora“.

Il trailer di Impiccalo più in alto e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Impiccalo più in alto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 gennaio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Il Colore Viola: secondo trailer del film in arrivo al cinema dall’8 febbraio 2024

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Warner Bros Italia ha diffuso il secondo trailer ufficiale di Il Colore Viola, una nuova versione dell’amato classico diretta da Blitz Bazawule e prodotta da Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Scott Sanders e Quincy Jones. Nel cast Taraji P. Henson, Danielle Brooks, Colman Domingo, Corey Hawkins, H.E.R., Halle Bailey, Aunjanue Ellis-Taylor e Fantasia Barrino. Il film sarà al cinema da giovedì 8 febbraio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Warner Bros. Pictures vi invita a vivere la straordinaria storia di amicizia e fratellanza di tre donne che condividono un legame indissolubile in Il Colore Viola. Questa audace rivisitazione dell’amato classico è diretta da Blitz Bazawule, un artista poliedrico il cui primo lungometraggio di successo è l’acclamato “The Burial of Kojo”.  I produttori del film sono le star Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Scott Sanders e Quincy Jones.

Sono protagonisti de Il Colore Viola la candidata all’Oscar Taraji P. Henson (“Il curioso caso di Benjamin Button”), la vincitrice del SAG Award, nominata al Tony Award, Danielle Brooks (“The Color Purple”, “Orange Is the New Black”), il vincitore dell’Emma Award, nominato al Tony Award, Colman Domingo (“Euphoria”, “Ma Rainey’s Black Bottom”), l’attore nominato al Tony Award Corey Hawkins (“Sei gradi di separazione”, “Sognando a New York – In the Heights”), l’artista premio Oscar e vincitrice del Grammy Award H.E.R. (“Judas and the Black Messiah”), l’attrice nominata al Grammy Award Halle Bailey (“La sirenetta”), l’attrice nominata all’Oscar Aunjanue Ellis-Taylor (“Una famiglia vincente – King Richard”, “Ray”) e l’artista vincitrice del Grammy Award Fantasia Barrino, al suo debutto in un lungometraggio.

La sceneggiatura è scritta dell’acclamato drammaturgo Marcus Gardley, vincitore del WGA Award per “Maid” e basata sul romanzo di Alice Walker e sul musical teatrale e il suo conseguente libro di Marsha Norman. Musiche e testi sono a cura di Brenda Russell, Allee Willis e Stephen Bray.

Ad affiancare il regista Blitz Bazawule dietro la macchina da presa è un team di acclamati filmmakers che include il direttore della fotografia nominato all’Oscar® Dan Laustsen (“La forma dell’acqua – The Shape of Water”), lo scenografo Premio Oscar® Paul Denham Austerberry (“La forma dell’acqua – The Shape of Water”), il montatore Jon Poll (“Bombshell – La voce dello scandalo”, “Ti presento i miei”), la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Glory – Uomini di gloria”, “Quella notte a Miami…”) e la coreografa Fatima Robinson (“Dreamgirls”). Le musiche sono del nominato all’Oscar® Kris Bowers (“Una famiglia vincente – King Richard”, “Green Book” e il documentario “A Concerto Is a Conversation”.

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Domain Entertainment, una produzione Amblin Entertainment, OW Films, SGS Pictures/QJP: “Il Colore Viola”. Il film sarà distribuito nelle sale italiane a partire da giovedì 8 febbraio da Warner Bros. Pictures.

The Gunman: libro, trama e cast del film con Sean Penn

The Gunman: libro, trama e cast del film con Sean Penn

Già autore di noti action thriller come Io vi troverò e From Paris with Love, il regista francese Pierre Morel si è nuovamente cimentato con tale genere nel 2015, portando sul grande schermo il film The Gunman. Impreziosito da un cast di celebri attori internazionali, questo ruota intorno ad un ex mercenario che si ritrova tradito e ricercato dalle forze dell’ordine per le quali un tempo serviva. Ha così inizio un intricata storia fatta di sospetti, agguati, passioni incontrollabili e grande intrattenimento. Un thriller che promette dunque tanto di regalare grandi emozioni quanto di tenere con il fiato sospeso fino alla fine.

La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Posizione di tiro, scritto dal francese Jean-Patrick Manchette nel 1981. Le sue storie, spesso ricche di violenza, erano solite analizzare a fondo la condizione umana e la società della sua epoca, in particolare quella francese. Ritrovano in tale libro molte delle tematiche a lui care, Morel decise di acquisirne i diritti per una trasposizione cinematografica, la prima per questo romanzo in particolare. Girato principalmente tra Londra e Barcellona, The Gunman è in breve diventato oggetto di grande interesse per i fan.

Al momento della sua distribuzione, però, questo è stato accolto in modo particolarmente negativo dalla critica e dal pubblico. Con il tempo è stato in parte rivalutato, e ancora oggi si presenta come un film meritevole di essere riscoperto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di The Gunman

Protagonista del film è Jim Terrier, ex agente delle forze speciali che lavora come mercenario per missioni segrete e pericolose. Durante una di queste, si trova a dover uccidere il ministro delle miniere della Repubblica Democratica del Congo. In seguito a ciò, decide però di abbandonare tale mestiere in cerca di una vita più equilibrata. Dopo otto anni, egli è ora diventato un volontario di un’OGN, e ritornato in Congo ricerca la donna di cui si era innamorato, la dottoressa Annie. La sua quiete viene però interrotta dall’attacco di sicari, incaricati di ucciderlo. Per cercare di scoprire chi lo voglia morto, Jim si trova così costretto a tornare a Londra.

Qui incontra il suo ex collega Felix, il quale è ora sposato proprio con Annie. L’uomo gli rivela che tutti coloro che hanno partecipato otto anni prima all’omicidio del politico rischiano di essere uccisi per evitare una fuga di notizie. Jim dovrà dunque fa fronte a tutte le sue risorse per dimostrare la sua innocenza, intraprendendo una vera e propria corsa contro il tempo. Sul suo percorso si imbatterà però in inaspettati alleati e imprevedibili nemici, e ben presto capire di chi potersi davvero fidare diventerà sempre più complesso.

The Gunman cast

The Gunman: il cast del film

Ad interpretare il mercenario Jim Terrier è il due volte premio Oscar Sean Penn. L’attore, da sempre attratto da questo genere di ruoli, si è dichiarato particolarmente entusiasta di poter dar vita ad un personaggio così complesso e ricco di lati nascosti. Egli venne tuttavia da molti giudicato troppo vecchio per il ruolo, avendo 55 anni al momento delle riprese. Egli si sottopose però ad un lungo allenamento fisico, provando così di poter essere credibile come soldato e nelle sequenze di lotta. Per poter dar vita a queste ultime, ha anche preso diverse lezioni di krav maga. Accanto a lui, nel ruolo dell’ex collega Felix vi è l’attore premio Oscar Javier Bardem. Per la sua partecipazione da non protagonista egli è stato pagato ben 5 milioni di euro, e la sua interpretazione ha poi ricevuto numerose lodi.

Nel ruolo della protagonista femminile Annie, vi è invece l’attrice italiana Jasmine Trinca. Questa ha raccontato di essere stata fortemente voluta nel film da Penn, il quale era rimasto particolarmente colpito dall’interpretazione di lei in Miele. Con lui l’attrice ha dato vita a numerose prove, così da poter dar vita alla chimica di coppia richiesta per i loro personaggi. Nel film è inoltre presente il premio Oscar Mark Rylance, anche questi voluto da Penn per il film. Egli interpreta il personaggio di Cox, ex capo di Terrier e suo confidente. Sono poi presenti anche Ray Winstone nei panni di Stanley e Peter Franzén in quelli di Reiniger. Idris Elba interpreta invece il misterioso DuPont, un pericoloso agente che non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenere quel che vuole.

Il trailer di The Gunman e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Gunman è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e RaiPlay. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 15 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Mia Goth è stata accusata di aver preso a calci un attore sul set di MaXXXine

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La star di MaXXXine Mia Goth è stata accusata di aver preso a calci in testa un attore sul set del sequel horror, secondo una nuova causa.

James Hunter ha citato in giudizio Mia Goth dopo aver dichiarato di aver subito una commozione cerebrale a causa del calcio mentre interpretava un “Parroco morto” nel terzo film della trilogia horror di Ti West con protagonista la Goth.

Mia Goth al centro di una causa

La causa accusa Mia Goth di percosse e include una richiesta di licenziamento illegittimo nei confronti di A24, Goth e West.

Nella causa Hunter sostiene che la prima notte di riprese è rimasto a terra per diverse ore coperto di sangue finto, “sopportando formiche e zanzare“.

Per la scena, Mia Goth avrebbe dovuto corrergli accanto e talvolta scavalcarlo, guardare in basso e continuare a correre. Ma durante una ripresa, Hunter ha avuto la sensazione che la Goth lo avesse quasi calpestato e ha espresso la sua preoccupazione al secondo assistente alla regia, che avrebbe poi trasmesso il messaggio alla stessa Goth.

Durante il ciak successivo, Hunter sostiene che Mia Goth lo ha deliberatamente colpito alla testa con uno stivale e ha continuato a deriderlo in bagno dopo aver girato la scena, spingendolo a fare qualcosa.

Hunter ha poi dichiarato di essersi sentito stordito mentre tornava a casa dopo le riprese e di aver dovuto accostare due volte. Il giorno dopo, secondo la causa, l’agenzia di casting lo ha informato che la produzione non lo voleva per i due giorni restanti.

MaXXXine È il capitolo finale della trilogia X, dopo X e Pearl è interpretato da Mia Goth, Elizabeth Debicki, Giancarlo Esposito, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Halsey e Lily Collins. Il film non ha ancora una data di uscita, ma dovrebbe arrivare nel 2024.

Un inganno di troppo: la spiegazione del finale della serie Netflix

La miniserie Un inganno di troppo di Netflix è un giallo dal ritmo incalzante che ha inizio con Maya (Michelle Keegan) che partecipa al funerale del marito Joe. Una volta tornata a casa, la donna riguarda il video prodotto dalla telecamera di sorveglianza, per vedere cosa ha fatto sua figlia durante la sua assenza. Con sua sorpresa, nel video vede proprio Joe prendere in braccio la figlia e coccolarla. Quando si confronta con lei, però, questa nega di aver visto il papà, così Maya ha affrontato Izabella, la tata. Ma Izabella, per tutta risposta, spruzza dello spray al peperoncino su Maya, ruba il video e scappa. Questo incidente spinge Maya a iniziare a indagare sul video. Il tutto è poi culminato in un finale in parte confuso e in parte avvincente che ora approfondiamo.

Come è morto Joe in Un inganno di troppo?

Un inganno di troppo funerale

Il mistero più grande di Un inganno di troppo è l’identità dell’assassino di Joe, con la serie che ha creato diversi depistaggi a riguardo. La morte di Joe non è stata causata da ladri motociclisti. Inoltre, non è stato ucciso dalla sua famiglia d’origine, nonostante la serie lo lasci intendere in alcuni momenti. Si scopre infatti che Maya ha ucciso Joe dopo aver saputo che era stato lui a uccidere sua sorella – una rivelazione che molti spettatori hanno criticato poiché genera dei buchi nella trama.

Come ha fatto Joe ad apparire nella telecamera?

Un inganno di troppo video deepfake

Dal momento che Joe è morto, ci si chiede come mai fosse presente nel video registrato dalla telecamera. Alla fine del settimo episodio di Un inganno di troppo viene rivelato che il video non era reale. Izabella e il suo ragazzo, Luka, hanno lavorato insieme per creare un video deepfake. Il filmato combinava un video di Luka che entrava nella stanza e il video del matrimonio di Joe. La madre di Joe, Judith, ha assunto la coppia per realizzare e piazzare il video perché credeva che Maya avesse avuto un ruolo nella morte del figlio. L’obiettivo era far sì che Maya avesse un crollo mentale, a quel punto avrebbe ammesso ciò che era realmente accaduto a Joe.

La morte di Claire in Un inganno di troppo

Un inganno di troppo

Una delle due grandi morti che animano la trama di Un inganno di troppo è quella di Claire. Nel primo episodio, si stabilisce che sia Joe che Claire sono stati uccisi dalla stessa pistola, restringendo la rosa dei sospettati ai personaggi che avrebbero avuto accesso alla stessa arma e al movente per ucciderli entrambi. Si tratta però di un falso, perché Joe e Claire non sono stati uccisi dalla stessa persona. Piuttosto, Joe ha ucciso Claire con la pistola di Maya, che poi ha usato per uccidere lui. È molto probabile che Joe abbia usato la pistola di Maya per renderla sospetta se la polizia avesse mai trovato l’arma.

Cosa è successo a Maya dopo la rivelazione di Joe?

Un inganno di troppo Maya

Dopo aver saputo del deepfake, Maya ha deciso di affrontare Judith. Pensava di essere al sicuro perché lei e il detective avevano installato una telecamera che riprendeva in diretta l’intero incontro. Inoltre, aveva già eliminato altri personaggi che l’avevano attaccata, usando il suo addestramento da soldato. Nonostante ciò, il confronto è andato a rotoli quando il cognato di Maya è riuscito ad afferrare la sua pistola. Le spara più volte al petto e lei muore sul colpo. D’altronde, lo show ha ripetutamente preannunciato che l’eccessiva sicurezza di Maya sarebbe stata la sua rovina.

La malattia del detective Kierce

Un inganno di troppo detective Kierce

Nel corso di Un inganno di troppo, il detective Kierce ha mostrato i sintomi di una grave malattia, rivelata nel quinto episodio come una malattia degenerativa del cervello. Ha avuto allucinazioni del suo sponsor degli alcolisti anonimi, Nicole, senza rendersi conto che non era reale. Kierce soffre di vertigini e vuoti di memoria che lo portano a schiantarsi con l’auto contro una recinzione. Le mani gli tremavano e la vista gli si annebbia. Ha persino avuto idee suicide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche.

Chi era Tommy Dark?

Un inganno di troppo Tommy Dark

Tommy Dark è una parte importante della cospirazione commessa dalla famiglia Burkett in Un inganno di troppo. Dark era il proprietario di una ditta di sicurezza navale e il capitano di uno yacht. All’inizio di Fool Me Once, era scomparso da sei settimane. Quando Maya iniziò a indagare sull’omicidio di Claire, scoprì che l’uomo aveva parlato a Claire dei suoi trascorsi con i Burkett. Maya scoprì poi che Tommy Dark veniva pagato dai Burkett ogni mese per il suo silenzio. Alla fine Joe uccise Tommy per farlo tacere.

Il significato del finale di Un inganno di troppo

Un inganno di troppo serie Netflix

Includendo la telecamera della tata nel climax della serie, Un inganno di troppo invia il messaggio che i segreti non possono rimanere nascosti per sempre. È diventato di dominio pubblico che Maya ha ucciso Joe solo per vendicarsi dell’omicidio di Claire. Tutti gli omicidi precedenti di Joe sono venuti fuori, mostrando quanto i Burketts abbiano nascosto per proteggere la loro immagine. Hanno inconsapevolmente rivelato al mondo intero la corruzione della loro azienda. Inoltre, Un inganno di troppo commenta le azioni spregiudicate delle grandi aziende e la big pharma. La serie sottolinea infatti che aziende come Lambur Pharma nascondono nell’armadio molto più di quanto vogliano far sapere al pubblico.

I tre moschettieri: Milady, il trailer del film con Eva Green

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I tre moschettieri: Milady, il trailer del film con Eva Green

Dopo il successo del primo capitolo, uscito lo scorso aprile, sta per arrivare in sala I tre moschettieri: Milady, sequel del colossale adattamento cinematografico, basato sul capolavoro della letteratura francese di Alexandre Dumas. I riflettori in questo film sono puntati sull’enigmatica figura di Milady de Winter e i suoi intrighi di corte. A darle il volto è Eva Green. Al suo fianco, Vincent Cassel riprenderà il ruolo di Athos e Louis Garrel quello di Re Luigi XIII, sempre diretti da Martin Bourboulon (Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman 2). Nei panni dell’iconico D’Artagnan ritroviamo François Civil(Wolf Call), affiancato da Romain Duris nei panni di Aramis e Pio Marmaï in quelli di Porthos, mentre Vicky Krieps e Lyna Khoudri torneranno rispettivamente nei ruoli della regina consorte Anna d’Austria e di Constance.

I tre moschettieri: Milady sarà distribuito in Italia da Notorious Pictures a partire dal 14 febbraio 2024.

Inoltre, dal 9 febbraio saranno disponibili in libreria il romanzo e il manga ufficiali del film I tre moschettieri: Milady, editi in Italia da Gallucci Editore. L’adattamento del romanzo è stato pensato appositamente per avvicinare i giovani lettori a questo grande classico; il manga è ad opera dell’autore di fumetti franco-tunisino Néjib e illustrato da Cédric Tchao.

I tre moschettieri: Milady, la trama

Constance viene rapita sotto gli occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per salvarla, il giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze con quelle della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in balia del cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono l’ultimo baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di essere messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una scelta: sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la loro missione?

Supersex: la serie Netflix su Rocco Siffredi in anteprima al Festival di Berlino

Supersex sarà presentata in anteprima mondiale alla 74ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special, vetrina dedicata alle ultime produzioni di grandi registi e di opere cinematografiche legate ad argomenti di attualità, e debutterà su Netflix il 6 marzo 2024.

La serie Supersex, in 7 episodi, creata e scritta da Francesca Manieri, è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay.

Diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini, Francesca Mazzoleni, Supersex, di cui da oggi è disponibile il teaser, è liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi. La sua famiglia, le sue origini, il suo rapporto con l’amore, un racconto profondo che attraversa la sua vita fin dall’infanzia e ci svela come e perché Rocco Tano – un semplice ragazzo di Ortona – è diventato Rocco Siffredi la pornostar più famosa al mondo.

Alessandro Borghi interpreta Rocco Siffredi, Jasmine Trinca è Lucia, un personaggio femminile di finzione che rappresenta la sintesi di molte donne con cui Rocco ha avuto una relazione nella sua vita, Adriano Giannini interpreta Tommaso, il fratellastro di Rocco, mentre Saul Nanni veste i panni di Rocco ragazzo. Nel cast anche Enrico Borello (Gabriele), Vincenzo Nemolato (Riccardo Schicchi), Gaia Messerklinger (Moana), Jade Pedri (Sylvie) e Linda Caridi (Tina).

POP Awards (Premi Online del Pubblico) I edizione: ecco tutti i vincitori!

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Dal 23 dicembre al 7 gennaio scorso, sul sito www.popawards.it si sono aperte le votazioni per decretare i film, le serie tv e i personaggi più amati dal pubblico durante il 2023 grazie alla prima edizione dei POP Awards (Premi Online del Pubblico), un gioco nato su iniziativa di un gruppo di siti di cinema. Messe da parte la concorrenza reciproca, le redazioni di CiakClub, Cinefilos, Cinemadvisor, CinemaSerieTV, Il Cineocchio, longtake e ScreenWorld hanno unito le forze per coinvolgere chiunque bruci di passione per film e serie tv.

20 categorie, dalle più classiche come miglior film, migliore serie, miglior interpretazione, alle più POP come miglior tormentone, miglior scena strappalacrime, miglior boomer e miglior serie da guardare per farti compagnia “mentre fai altro” a cui sono stati nominati titoli usciti tra il 1° gennaio e il 21 dicembre 2023.

Ogni vota conta e le oltre 16mila preferenze arrivate sono state verificate e scrutinate, decretando un risultato schiacciante: è Oppenheimer di Christopher Nolan (Universal Pictures) il film del 2023 che entrerà di diritto nella memoria collettiva del pubblico, aggiudicandosi ben cinque POP Award su 6 nomination: miglior film, miglior interpretazione in un film (Cillian Murphy), scena cult dell’anno (Trinity Test), miglior trailer e personaggio dell’anno (J. Robert Oppenheimer). Nonostante il record di nove candidature, il fenomeno Barbie di Greta Gerwig (Warner Bros Italia) si deve “accontentare di del premio come miglior tormentone musicale (Just Ken) e un meritatissimo miglior villain assegnato a il patriarcato in ex aequo con C’è ancora domani di Paola Cortellesi (Vision Distribution) a sua volta decretato, con poca sorpresa, miglior film italiano dell’anno.

Tra le serie tv è The Last of Us di Craig Mazin e Neil Druckmann (Sky/Now) a farla da padrona trionfando in tutte e tre le categorie in cui era nomata: miglior serie, miglior interpretazione in una serie (Pedro Pascal) e miglior episodio (S01E03 Molto, molto tempo). Il pubblico ha decretato La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton di Shonda Rhimes (Netflix) la miglior serie da guardare “mentre fai altro”. Votatissima anche Questo mondo non mi renderà cattivo di Zerocalcare (Netflix) che non si accontenta del titolo di miglior serie animata ma anche quello di miglior serie italiana.

Sempre in ambito animazione è Spider-Man: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson e Kemp Powers (Eagle Pictures) a venire incoronato miglior film animato, mentre è la bella serie Pluto di Naoki Urasawa e Takashi Nagasaki (Netflix) a ricevere il riconoscimento di serie invisibile (poco promossa e poco vista ma che merita di essere recuperata). Resta in Giappone anche il premio gemello di film invisibile andato a Godzila Minus One di Takashi Yamazaki (Nexo Digital)

Tra gli altri premi POP, La chimera di Alice Rohrwacher (01 Distribution) si aggiudica il titolo di miglior locandina, il commovente finale di Guardiani della galassia Vol. 3 di James Gunn (Walt Disney Studio) ci regala la miglior scena strappalacrime, mentre è Martin Scorsese su TikTok il miglior boomer dell’anno.

Nominati e vincitori del POP Awards

Film dell’anno

Vincitore: Oppenheimer

Nominati: Anatomia di una caduta, Barbie, C’è ancora domani, Decision to Leave, Gli spiriti dell’isola, Killers of the Flower Moon, Wonka, Spider-Man: Across the Spider-Verse, The Whale

Serie tv dell’anno

Vincitore: The Last of Us

Nominati: The Crown 6, The Bear 2, Ted Lasso 3, Succession 4, Silo, One Piece, Loki 2, La fantastica signora Maisel 5, La caduta della casa degli Usher

Serie Italiana dell’anno

Vincitore: Questo mondo non mi renderà cattivo

Nominati: Call My Agent – Italia, I leoni di Sicilia, La legge di Lidia Poët, Mare fuori 3, SuburraEterna

Film d’animazione dell’anno

Vincitore: Spider-Man: Across the Spider-Verse

Nominati: Elemental, Nimona, Prendi il volo, Super Mario Bros., The First Slam Dunk, Wish

Serie tv animata dell’anno

Vincitore: Questo mondo non mi renderà cattivo

Nominati: Blue Eye Samurai, Invincible 2, L’attacco dei giganti 4, Scott Pilgrim – La serie

Miglior interpretazione in un film

Vincitore: Cillian Murphy (Oppenheimer)

Nominati: Brendan Fraser (The Whale), Caleb Landry Jones (DogMan), Carey Mulligan (Maestro), Joaquin Phoenix (Napoleon), Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon), Margot Robbie (Barbie), Paola Cortellesi (C’è ancora domani), Pierfrancesco Favino (L’ultima notte di Amore), Sandra Huller (Anatomia di una caduta)

Miglior interpretazione in una serie

Vincitore: Pedro Pascal (The Last of Us)

Nominati: Bella Ramsay (The Last of Us), Brett Goldstein (Ted Lasso 3), Bruce Greenwood (La caduta degli Usher), Hannah Waddingham (Ted Lasso 3), Jeremy Allen White (The Bear 2), Kieran Culkin (Succession 4), Matthew Macfayden (Succession 4), Rachel Brosnahan (La fantastica signora Maisel 5), Sarah Snook (Succession 4)

Migliore scena strappalacrime

Vincitore: Finale di Guardiani della Galassia Vol. 3

Nominati: Finale di Wonka, Finale di The Whale, Scena “A bocca chiusa” di C’è ancora domani, Scena madre-figlio Spider-Man: Across the Spider-Verse, Scena “Il tempo guarisce tutte le ferite”- The Last of Us

Scena cult dell’anno

Vincitore: Trinity Test in Oppenheimer

Nominati: Il monologo sui limoni in La caduta degli Usher, Just Ken in Barbie, La cena di Natale di The Bear 2, La festa iniziale di Babylon

Miglior serie da guardare mentre fai altro

Vincitore: La regina Carlotta: una storia di Bridgerton

Nominati: Beckham, Just Like That 2, Pesci Piccoli, The Gilded Age 2

Miglior film invisibile

Vincitore: Godzilla Minus One

Nominati: Animali selvatici, As bestas, Close, Dream Scenario, Holy spider, Il male non esiste, Misericordia, Ritorno a Seoul, Sisu

Miglior serie invisibile

Vincitore: Pluto

Nominati: Beef, Daisy Jones & The Six, In viaggio con Eugene Levy, Lawmen: Bass Reeves, Monarch: Legacy of Monsters, Sciame, Still Up, The Curse, White House Plumbers

Miglior episodio

Vincitore: The Last of Us – Episodio 3

Nominati: La Fantastica Signora Maisel 5 – Episodio fInale , Loki 2 – Episodio 6, Succession 4 – Episodio 3, The Bear 2 – episodio 6

Miglior Trailer

Vincitore: Oppenheimer

Nominati: Barbie, Civil War, Dune – Parte Due, Furiosa, Godzilla Minus One, Il ragazzo e l’airone, Killers of the Flower Moon, Loki 2, One Piece

Miglior locandina

Vincitore: La chimera

Nominati: Barbie, El conde, Talk To Me, The Killer, The Palace

Miglior tormentone musicale

Vincitore: Just Ken (Barbie)

Nominati: Call Me Manny (Babylon), Le Monde (Talk to me), Love Story – Taylor Swift (The Bear 2), Peaches (Super Mario Bros.)

Miglior Boomer

Vincitore: Martin Scorsese su TikTok

Nominati: Indiana Jones / Harrison Ford che sa passare il testimone, Jamie Lee Curtis ad ogni sua dichiarazione/apparizione/ruolo, Nic Cage semplicemente Nic Cage, Tom Cruise che salva il cinema

Miglior Villain

Vincitore: Patriarcato (Barbie e C’è ancora domani)

Nominati: Art the Clown (Terrifier 2), David (The Last of Us), Le Major durante lo sciopero, M3GAN, Miguel O’Hara (Spider-Man: Across the Spider-Verse), Strauss (Oppenheimer), William Hale (Killers of the Flower Moon)

Miglior personaggio

Vincitore: J. Robert Oppenheimer (Oppenheimer)

Nominati: Beach Ken (Barbie), Carmy (The Bear 2), Delia (C’è ancora domani), Ellie (The Last of Us), Gwen (Spider-Man: Across the Spider-Verse), Joel (The Last of Us), Monkey D. Rufy (One Piece), Rocket Raccoon (Guardiani della Galassia Vol. 3), Stereotypical Barbie (Barbie)

Sono loro i 20 vincitori, sui 151 nomati, della prima edizione dei POP Awards (Premi Online del Pubblico) annunciati oggi sul sito www.popawards.it e i canali social collegati.

Una prima edizione che ha ulteriormente sottolineato lo stato di buona salute dell’affezione del pubblico per film e serie tv, che in questo 2023 è tornato a riempire le sale, ha continuando seguire i propri beniamini su canali tv e piattaforme di streaming e non smette di appassionarsi a storie e personaggi che continuano ad essere il fulcro dell’immaginario collettivo.

Una collaborazione entusiasmante per le redazioni di CiakClub, Cinefilos, Cinemadvisor, CinemaSerieTV, Il Cineocchio, longtake e ScreenWorld, per il partner tecnico Move Forward e per tutti i creator che fin da subito hanno supportato l’iniziativa.

E come spesso leggiamo alla fine dei titoli di coda dei più amati franchise degli ultimi anni: POP Awards will return.

Il punto di rugiada: prenota il tuo biglietto gratis con Cinefilos.it

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Il punto di rugiada, in sala dal 18 gennaio con Fandango e Rai Cinema. Il film è diretto da Marco Risi e vede protagonisti Massimo De Francovich, Alessandro Fella, Eros Pagni, Lucia Rossi, Luigi Diberti.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle proiezioni:

ROMA 
 
CINEMA LUX
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
 
CINEMA EURCINE
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
TORINO
 
CINEMA ROMANO
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
 
BOLOGNA
 
CINEMA ODEON
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
MILANO
 
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti

 

NAPOLI

MODERNISSIMO

giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti

I biglietti saranno validi per il primo spettacolo serale da giovedì 18 gennaio a domenica 21 gennaio e potranno essere richiesti inviando una email a [email protected].

Per questioni legate all’organizzazione degli eventi, sarà necessario inviare la richiesta dei biglietti entro e non oltre il prossimo giovedì 17 gennaio. I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Guarda il trailer de Il punto di Rugiada

Leggi la trama del film

Carlo, un ragazzo viziato e sregolato, una notte provoca da ubriaco un grave incidente d’auto per il quale viene condannato a scontare un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Insieme a lui a Villa Bianca arriva anche Manuel, un giovane spacciatore colto in flagrante. Luisa, infermiera che lavora da anni nella struttura, guiderà i due ragazzi in un mondo senza età dove condivisione, conforto e accoglienza cambieranno per sempre il loro sguardo sul mondo e sulla vita.

DCEU: le 10 armi più potenti presenti nei film

DCEU: le 10 armi più potenti presenti nei film

Pur non essendo riuscito ad eccellere nelle storie, il DCEU resta un contenitore pieno di numerosi dettagli provenienti dai fumetti. Fra questi spiccano le potenti armi brandite nei film sia dai supereroi che dai villain, da quelle servite per distruggere i metaumani, passando per quelle che obbligano a dire la verità, fino a quelle utilizzate per terraformare i pianeti. Ecco quindi quali sono le 10 armi più potenti del DCEU.

Trappola a onde soniche

razzie-award-Batman-V-Superman--Dawn-Of-Justice

Una delle sequenze più accattivanti di Batman v Superman: Dawn of Justice è quella in cui Batman e Superman si scontrano. In quell’occasione, il Cavaliere Oscuro porta con sé numerose armi, tra cui un emettitore di onde soniche in cui Superman entra. Nonostante questa trappola sia più qualcosa per indebolire e disorientare l’alieno kryptoniano che per sconfiggerlo nel combattimento, risulta comunque essere abbastanza potente da fermarlo sul nascere, il che la rende straordinaria.

La lancia di kryptonite

Henry Cavill Batman v Superman

Continuando sempre con il film Batman v Superman: Dawn of Justice si conosce un’altra arma di grande fascino: la lancia di kryptonite. Batman la ricava da una roccia di kryptonite con l’intento di distruggere Superman, prima che i due diventino finalmente alleati contro Lex Luthor e la sua creazione, Doomsday. Alla fine, Superman stesso brandisce la lancia di kryptonite per sconfiggere quest’ultimo, sacrificandosi per salvare il mondo.

Il Tridente Nero

Aquaman 2 Black Manta

Passiamo ad Aquaman e il Regno Perduto, e parliamo ora del Tridente Nero. Quando Black Manta cerca di vendicarsi di Arthur Curry, brandisce il Tridente Nero del regno di Necrus, il quale porta con sé alcuni poteri inaspettati. Oltre ad aumentare la forza e la resistenza del villain fino a raggiungere il livello di Aquaman, fa cadere sotto il suo potere lo stesso Black Manta: il defunto Re Kordax, infatti, lo controlla per scongelare il suo esercito e scatenarlo sul mondo. Poiché il Tridente Nero è un pericolo anche per chi lo ha con sé, è considerato una delle armi più potenti e temibili del DCEU.

La Corona di Sabbac

Black Adam recensione DCEU

In Black Adam, Black Adam e la Justice Society of America devono affrontare un nemico estremamente potente, ossia Sabbac, che appare quando l’archeologo Ishmael Gregor mette le mani sulla Corona di Sabbac. Una volta impregnato del potere di tale gioiello, Sabbac può facilmente tenere testa anche ai metaumani più potenti, compreso Black Adam. In definitiva, la Corona di Sabbac è l’unica arma del DCEU in grado di scatenare il potere dell’inferno sulla Terra.

Il Tridente di Atlan

Aquaman e il Regno Perduto recensione film
Courtesy Warner © Bros Pictures DC Comics

Al debutto di Aquaman nel DCEU, Arthur Curry è chiamato a reclamare il trono di Atlantide e a prevenire una guerra con il mondo di superficie. Non può però farlo senza avere con sé il Tridente di Atlan, che perciò comincia a cercare. Il tridente appartiene al re originario di Atlantide, per l’appunto Atlan, ed è un’arma indistruttibile che dà ad Arthur il potere di comandare un intero esercito sottomarino per fermare l’invasione atlantidea guidata dal fratellastro Re Orm. Alla fine del film, Arthur regna sui Sette Mari grazie alla potenza e alla riverenza che il Tridente di Atlan gli conferisce.

Il Lazo della Verità

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Un’arma estremamente potente, appartenente però ad una supereoina, è il Lazo della Verità, denominato originariamente Il Magico Lazo di Afrodite. Wonder Woman, infatti, combatte i suoi nemici nel DCEU con questa specie di laccio dorato, che porta con sé molte proprietà e abilità. Intanto, esso è abbastanza resistente e flessibile da abbattere anche gli avversari metaumani più potenti, tanto che Diana lo usa per intrappolare Doomsday nella battaglia finale di Batman v Superman: Dawn of Justice. Inoltre, il Lazo della Verità costringe chiunque entri in contatto con esso ad obbedire e dire la verità, proprio come suggerisce il suo nome.

Il motore mondiale kryptoniano

L'uomo d'acciaio film

Così come gli eroi, anche i villain possiedono armi altrettanto potenti e valide, come dimostra il motore mondiale kryptoniano in L’uomo d’acciaio. Costruito dai kryptoniani per terraformare i pianeti, il Generale Zod e la sua milizia kryptoniana ne portano uno sul pianeta Terra per rimodellarlo in una nuova Krypton. Nonostante l’intervento di Superman, che in ultimo riesce a fermare Zod, il motore mondiale distrugge comunque una buona parte di Metropolis con molte vittime civili, rendendo evidente la sua potenza.

Le Scatole Madri

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Un’altra arma interessante e altamente potente sono le Scatole Madri, elementi che Darkseid porta con sé nella sua missione di conquistare il multiverso. Da quanto si apprende da Cyborg queste sono “macchine per il cambiamento”, e possono singolarmente rifare e rinnovare la materia organica in numerosi modi, tra cui resuscitare Superman, morto in Batman v Superman: Dawn of Justice. Quando vengono riunite queste formano l’Unità, la quale è in grado di terraformare un intero pianeta in una copia del mondo natale di Darkseid, Apokolips, una devastante conseguenza che Flash evita per poco nel finale di Justice League.

Cyborg

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A costituire un’arma potentissima è anche il corpo cibernetico di Victor Stone, che si sostituisce al suo corpo umano distrutto in un incidente d’auto grazie al risveglio di una Scatola Madre. Diventato Cyborg, le capacità tecnologiche di Victor sono tantissime: intanto può interfacciarsi con qualsiasi forma di tecnologia, comprese le Scatole Madri, e può aggirare qualsiasi software di sicurezza al punto da riuscire a lanciare tutte le armi nucleari della Terra in una volta sola. Con i suoi poteri aggiuntivi di volo, esplosioni di energia e forza sovrumana, Cyborg stesso è una delle armi più potenti del DCEU.

L’Equazione dell’Anti-Vita

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Concludiamo con l’arma più potente e temuta del DCEU, l’Equazione dell’Anti-Vita, ossia una formula di controllo mentale bramata da Darkseid, il quale l’ha cercata a lungo prima di sapere che essa è scolpita nella superficie della Terra ed è, come afferma Steppenwolf, “la chiave per controllare tutta la vita e tutte le volontà in tutto il multiverso”. Nei fumetti, l’Equazione completa conferisce la capacità di liberarsi del libero arbitrio e soggiogare l’intero universo. Per comprenderne meglio le sue abilità, facciamo riferimento alla storia prevista per i sequel di Justice League di Zack Snyder, la quale mostra che tipo di distruzione può essere portata da quest’arma.

Nei piani del regista, Darkseid avrebbe ucciso Lois Lane e usato l’Equazione dell’Anti-Vita per portare Superman sotto il suo controllo, trasformando il kryptoniano nel suo soldato più potente per conquistare la Terra. Con un potenziale così apocalittico, l’Equazione Anti-Vita può definirsi l’arma più potente del DCEU.

Box office: vittoria per Il ragazzo e l’airone!

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Box office: vittoria per Il ragazzo e l’airone!

Al fine settimana appena concluso, Il ragazzo e l’airone riesce a scalare la classifica conquistando il primo posto al box office. Il nuovo attesissimo film di Hayao Miyazaki e prodotto dallo studio Ghibli incassa €361.325 a fronte di un totale di ben 5 milioni e mezzo di euro dal suo arrivo nelle sale italiane il 1° gennaio.

A seguire troviamo Succede anche nelle migliori famiglie, commedia italiana scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani. Il film incassa €358.338 nel week end e 5 milioni dall’arrivo nelle sale il 31 dicembre.

Terzo classificato è Perfect days, pellicola giapponese diretta da Wim Wenders e presentata in concorso al festival di Cannes. Il film raggiunge un incasso di €353.123 a fronte di un totale di poco più di 1 milione e mezzo di euro dalla sua uscita il 4 gennaio.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto ritroviamo rispettivamente Wonka, prequel sul personaggio di Willy Wonka, e Wish, nuovo cartone Disney con il quale gli studios festeggiano il loro centenario. Wonka incassa €300.488 a fronte di un totale di più di 13 milioni e mezzo di euro dall’uscita il 14 dicembre, mentre Wish raggiunge un incasso di €285.533 nel week end e 7 milioni e mezzo di euro dal suo arrivo nelle sale il 21 dicembre. Sesto classificato è The beekeeper, film d’azione con Jason Statham, con un incasso di €265.292 nel fine settimana.

Al settimo e ottavo posto si stabiliscono due pellicole italiane: Enea, scritto, diretto e interpretato da Pietro Castellitto, e 50 km all’ora, una commedia di Fabio De Luigi. Enea incassa €219.925 mentre 50 km all’ora raggiunge un incasso di €196.234 a fronte di un totale di più di 1 milione e mezzo di euro dall’arrivo nelle sale il 4 gennaio.

Ultimi due classificati al box office sono C’è ancora domani di Paola Cortellesi, e Chi segna vince, una commedia sportiva diretta da Taika Waititi. C’è ancora domani incassa €155.963 a fronte di un totale di 35 milioni di euro dalla sua uscita il 26 ottobre, mentre Chi segna vince raggiunge un guadagno di €153.486.

Hightown – terza stagione: trailer dei nuovi episodi con Monica Raymund

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Starz ha pubblicato il trailer ufficiale della terza stagione di Hightown, il prossimo episodio finale della serie crime drama con protagonista Monica Raymund.

Il video anticipa il caso più importante di cui si occuperà la Jackie Quiñones interpretata da Monica Raymund. Il video evidenzia anche il suo difficile percorso verso la sobrietà. Il ritorno della serie è previsto per il 6 gennaio.

https://youtu.be/Z1FPCvwZVkk

Cosa aspettarsi dalla terza stagione di Hightown?

L’agente del Servizio Pesca Jackie Quiñones è fuori servizio e fuori dalle forze dell’ordine nell’ultima stagione, ma questo non le impedisce di lanciarsi nel ventre oscuro della perfetta Cape Cod per salvare una donna scomparsa e una prostituta assassinata“, si legge nella logline. “Nel frattempo, i suoi ex colleghi Ray Abruzzo e Alan Santille si concentrano sull’eliminazione dei sindacati della droga, ma nonostante i loro sforzi, la droga continua a circolare. Questo attira Shane Frawley, un gangster di Boston che vuole inserirsi nel traffico di droga di Cape e che nel frattempo si fa nemico Osito. Si stringono alleanze e si mettono in discussione vecchie lealtà in questo luogo bellissimo ma corrotto, dove nulla è come sembra“.

Hightown è creata e prodotta esecutivamente da Rebecca Cutter. Oltre a Raymund, la serie è interpretata anche da James Badge Dale, Riley Voelkel, Amaury Nolasco, Atkins Estimond, Dohn Norwood, Imani Lewis, Mark Boone Junior e Mike Pniewski. La stagione finale vedrà anche la partecipazione di Ana Nogueira, Taja V. Simpson, Michael Drayer, Garret Dillahunt, Jeanine Serralles e Kate Miller.

The Policeman: il nuovo film di Vincent Gallo è finito sotto indagine

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Secondo Rolling Stone, il nuovo film di Vincent Gallo, The Policeman, è attualmente oggetto di indagine da parte della SAG-AFTRA dopo che Gallo avrebbe fatto commenti sessuali inappropriati agli attori durante il processo di audizione.

Secondo una nuova notizia confermata dalla SAG-AFTRA tramite Variety, il film è sotto inchiesta per il processo di audizione, in cui tre attrici hanno presentato una denuncia formale al sindacato degli attori dopo aver affermato che Vincent Gallo è stato inappropriato con loro.

Siamo a conoscenza di queste lamentele e stiamo indagando“, ha dichiarato la SAG-AFTRA in un comunicato. “Ci siamo ampiamente impegnati con la produzione in merito alle denunce e, sebbene le riprese siano terminate, continuiamo a monitorare e indagare. Ribadiamo inoltre il nostro impegno a garantire un ambiente sicuro e rispettoso sul set“.

Vincent Gallo ha fatto commenti sessualmente osceni e inappropriati durante le audizioni
Le denunce sostengono che Vincent Gallo abbia fatto commenti osceni alle tre donne che stavano leggendo le scene per i ruoli delle vittime del serial killer di Golden State Joseph James DeAngelo (che Gallo interpreta nel film) durante il processo di audizione nel novembre 2023.

Un’attrice ha dichiarato che Vincent Gallo le ha detto che “se ti dico di succhiarmi il cazzo o ti uccido, voglio che tu, tu persona, non tu personaggio, non tu attore, ma tu, creda veramente che morirai se non fai come dico io. E proprio come faresti nella vita reale, se questo ti accadesse, voglio che tu faccia tutte le azioni necessarie per farlo. Non mi succhierai davvero il cazzo, ma non hai il potere, io ho tutto il potere. Tu non hai alcun controllo, io ho il controllo totale“.

Un’altra attrice ha affermato che Gallo ha fatto commenti simili, dicendo che avrebbe potuto chiederle di compiere atti sessuali sullo schermo e che l’attrice, come una vittima nella vita reale, non avrebbe avuto scelta. “Potrei chiederti di spogliarti in qualsiasi momento e ho bisogno di un’attrice che lo faccia, perché è quello che la vittima avrebbe fatto per rimanere viva“, avrebbe detto Gallo a una delle attricie, secondo la denuncia.

Fast and Furious 11 tornerà alle origini e potrebbe introdurre un nuovo villain

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Anche se l’ultimo film di Fast and Furious (FAST X) si è concluso con un cliffhanger con un cattivo in libertà, Fast and Furious 11 potrebbe portare un altro nuovo antagonista e tornare “alle origini”.

Jeff Sneider di The InSneider ha riferito che il franchise sta per tornare alle origini e punta a essere “snello e cattivo”, con un budget ridotto al minimo. Secondo la fonte di Sneider, Fast and Furious 11 (Fast 11) avrà un budget di “200 milioni di dollari o meno” e, a quanto pare, sarà un ritorno al primo film amore, con la squadra che si recherà in un numero minore di luoghi importanti e si concentrerà maggiormente su un’unica grande rapina o gara.

È interessante notare che, anche se la fonte afferma che Vin Diesel tornerà nonostante la recente accusa di violenza sessuale, si tratterà probabilmente del suo “ultimo lavoro” nei panni del personaggio leader, in contrasto con il precedente annuncio di Vin Diesel sulla possibilità di realizzare altri due film della serie Fast and Furious. Infine, Sneider afferma che se Fast 11 si rivelerà effettivamente l’ultimo film della serie, la Universal potrebbe non avere il Dante Reyes di Jason Momoa come cattivo principale, optando invece per l’introduzione di un nuovo cattivo.

Chi ha recitato in Fast X?

Fast X è interpretato da Vin Diesel, Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang, John Cena, Jason Statham e Scott Eastwood, che hanno ripreso i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo ha visto anche l’aggiunta di nuovi attori Jason Momoa, Daniela Melchior, Brie Larson e Alan Ritchson.

Monarch: Legacy of Monsters, lo show runner su una ipotetica seconda stagione, “… altre storie da raccontare'”

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Lo showrunner di Monarch: Legacy of Monsters, Chris Black ha parlato della possibilità che lo show venga rinnovato da Apple TV+, rivelando che c’è ancora una storia da raccontare.

Prima del finale della prima stagione di Monarch, Black ha dichiarato a TVLine: “Non abbiamo un ordine per la seconda stagione. Questo show è andato molto bene, quindi siamo ottimisti ed eccitati. Sentiamo di avere più storia da raccontare“.

Sebbene lo show non sia ancora stato rinnovato, Black ha motivo di essere ottimista. Apple TV+ ha recentemente comunicato che Monarch: Legacy of Monsters ha debuttato come prima stagione drammatica per Apple TV+ nel mese di novembre, secondo Deadline, insieme a successi consolidati come The Morning Show, Slow Horses e Silo. Tutti e tre sono stati rinnovati.

Per saperne di più su Monarch: Legacy of Monsters

Dopo la fragorosa battaglia tra Godzilla e i Titani che ha raso al suolo San Francisco e la scioccante rivelazione che i mostri sono reali, Monarch: Legacy of Monsters segue la vicenda di due fratelli che ricalcano le orme del padre per scoprire il legame della loro famiglia con l’organizzazione segreta nota come Monarch. Gli indizi li conducono nel mondo dei mostri e, infine, nella tana del coniglio dell’ufficiale dell’esercito Lee Shaw (interpretato da Kurt Russell e Wyatt Russell), in un arco temporale che va dagli anni ’50 fino a mezzo secolo dopo, quando la Monarch è minacciata da ciò che Shaw sa. La drammatica saga – che abbraccia tre generazioni – rivela segreti sepolti e i modi in cui eventi epici e sconvolgenti possono riverberarsi nelle nostre vite.

Prodotto dalla Legendary Television, “Monarch: Legacy of Monsters” è co-sviluppata e prodotta esecutivamente da Chris Black e Matt Fraction. Matt Shakman dirige i primi due episodi e funge da produttore esecutivo insieme a Joby Harold e Tory Tunnell, per conto di Safehouse Pictures, Andy Goddard, Brad Van Arragon e Andrew Colville. Hiro Matsuoka e Takemasa Arita producono esecutivamente per conto della Toho Co., Ltd., proprietaria del personaggio di Godzilla. La Toho ha concesso i diritti alla Legendary per “Monarch: Legacy of Monsters come naturale conseguenza del loro rapporto a lungo termine con il franchise cinematografico.

Kristen Stewart “ha odiato” girare il reboot di Charlie’s Angels

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Kristen Stewart “ha odiato” girare il reboot di Charlie’s Angels

In una recente intervista con Variety, la candidata all’Oscar Kristen Stewart ha parlato della sua esperienza di lavoro nel reboot di Charlie’s Angels del 2019, rivelando di aver “odiato” le riprese. Nel remake della commedia d’azione, la Kristen Stewart ha interpretato il ruolo di una delle angeli del titolo insieme a Naomi Scott ed Ella Balinska.

Volevamo un’apertura forte, sapete?“. Ha detto Stewart. “Volevamo davvero far capire di cosa parlava il film. All’epoca era una buona idea. Ho odiato fare quel film. Non so cos’altro dirvi. Onestamente, i tre… non si possono toccare. Cameron, Lucy e Drew… amo quel film. Adoro quel film! Se questo dice qualcosa“.

Durante la sua uscita nelle sale, il reboot di Charlie’s Angels non è stato all’altezza del franchise cinematografico originale, in quanto ha avuto un rendimento insufficiente al botteghino, guadagnando solo un incasso di oltre 73 milioni di dollari. Il film ha inoltre ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica.

Quale sarà il prossimo film di Kristen Stewart?

Dopo la sua interpretazione, nominata all’Oscar, in Spencer del 2021, la Kristen Stewart sarà protagonista del film drammatico poliziesco Love Lies Bleeding della A24, diretto dalla regista Rose Glass e dalla scrittrice Weronika Tofilska. Con Kristen Stewart nel film recitano Katy O’Brian, Jena Malone, Anna Baryshnikov, Dave Franco e Ed Harris. Il film è prodotto esecutivamente da Daniel Battsek, David Kimbangi, Susan Kirr e Ollie Madden, con Andrea Cornwell e Oliver Kassman alla produzione.

Il film è incentrato su Lou, un solitario gestore di una palestra, che si innamora di Jackie, un’ambiziosa culturista diretta a Las Vegas per inseguire il suo sogno”, si legge nella sinossi. “Ma il loro amore si trasforma in una spirale violenza, quando la famiglia criminale di LOU invade le loro vite”.

Daredevil: Born Again, Foggy Nelson e Karen Page ritorneranno nell’MCU

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Non è un segreto che Daredevil: Born Again sta prendendo una nuova direzione creativa. Secondo un nuovo rapporto, lo show vedrà il ritorno di Deborah Ann Woll e Elden Henson, rispettivamente nei ruoli di Karen Page e Foggy Nelson.

Secondo The Insneider, entrambi gli attori della precedente serie Daredevil di Netflix torneranno nei panni dei loro personaggi preferiti dai fan. La notizia arriva pochi giorni dopo che gli show di Netflix sono stati confermati come canonici del MCU sulla timeline del MCU di Disney+. Il rapporto non sa quanto ciascun attore apparirà nella serie rielaborata – potrebbe trattarsi solo di un episodio – ma considerando che originariamente non avrebbero dovuto apparire affatto, si tratta di un miglioramento significativo.

Daredevil: Born Again durerà 18 episodi e vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, che riprenderanno i rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.

Lo scorso ottobre è stato reso noto che Daredevil: Born Again stava subendo un “significativo reboot creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe.

ECHO: la sceneggiatrice parla di una possibile seconda stagione [spoiler]

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Sappiamo che ECHO getta le basi per Daredevil: Born Again, ma la co-sceneggiatrice Amy Rardin sembra entusiasta della possibilità che la storia di Maya Lopez continui in una seconda stagione…

Dopo il debutto di Maya Lopez in Hawkeye, Echo ha proseguito la storia dell’ex assassina gettando anche le basi per Daredevil: Born Again – ma non per il personaggio principale.

Spoiler per il finale di stagione.

Nel quinto e ultimo episodio, Echo decide di rimanere con la sua famiglia e a Tamaha e di iniziare una nuova vita dopo aver usato le sue abilità Choctaw ereditate per “guarire” Wilson Fisk e liberarsi (apparentemente) di almeno una parte della rabbia e dell’odio che si è portato dietro per la maggior parte della sua vita.

La scena post-credits conferma praticamente che Kingpin si candiderà di nuovo a sindaco di New York, preparando il suo conflitto con l’Uomo Senza Paura in Born Again, ma cosa ne sarà di Maya?

La serie ha riscosso un grande successo tra gli spettatori e recentemente abbiamo appreso che è stata la prima serie più vista sia su Disney+ che su Hulu (Negli USA). Anche se non è stato annunciato ufficialmente nulla, la co-sceneggiatrice Amy Rardid ritiene che questo sia di buon auspicio per una seconda stagione.

Sento che se saremo abbastanza fortunati da avere una seconda stagione, penso che potrei guardare lo show di Maya-Kingpin tutto il giorno”, dice a Screen Rant. “Penso che quella storia? Lei non ha chiuso con lui e lui non ha chiuso con lei, quindi penso che le possibilità di narrazione siano illimitate. Credo che la cosa interessante di questi due personaggi sia che entrambi si conoscono così bene. E credo che il potere di Maya su Fisk sia quello di sapere che lui la ama, e questo è un grande potere, e lei lo conosce probabilmente meglio di molte altre persone, e viceversa. Quindi, credo che la manipolazione reciproca di questi due giocatori di scacchi emotivi possa essere davvero interessante”.

C’è la possibilità che ECHO faccia un’apparizione in Daredevil: Born Again, naturalmente, ma con tutto quello che sta succedendo in quella serie, sembra improbabile. Tutti i cinque episodi di ECHO sono ora disponibili in streaming su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Marvel e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Critics Choice Awards 2024, è il trionfo di Oppenheimer

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Critics Choice Awards 2024, è il trionfo di Oppenheimer

Oppenheimer ha replicato il successo dei Golden Globe di quest’anno anche ai Critics Choice Awards 2024, portando a casa ben otto premi, tra cui quello alla regia e al migliore attore non protagonista. L’altro big contender, Barbie, ha vinto invece sei premi, tra cui migliore commedia e migliore canzone.

Per quanto riguarda le interpretazioni, Emma Stone e Paul Giamatti hanno trionfato, mescolando le carte in tavola per la stagione, mentre per quello che riguarda la televisione, sembra esserci ben poca concorrenza per The Bear e Succession, che trionfano per comedy e drama. Beef invece sembra non avere rivali per la categoria dedicata alla breve serialità.

Ecco di seguito tutti i vincitori dei Critics Choice Awards 2024

FILM

Miglior Film

Miglior attore

Migliore Attrice

Miglior Attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Miglior giovane attore/attrice

  • WINNER: Dominic Sessa — The Holdovers

Miglior Cast

Migliore Regia

  • WINNER: Christopher Nolan — Oppenheimer

Migliore Sceneggiatura Originale

  • WINNER: Barbie — Greta Gerwig, Noah Baumbach

Migliore Sceneggiatura Adattata

  • WINNER: American Fiction — Cord Jefferson

Migliore Fotografia

  • WINNER: Hoyte van Hoytema – Oppenheimer

Migliore Scenografia

  • WINNER: Sarah Greenwood, Katie Spencer – Barbie

Miglior Montaggio

  • WINNER: Jennifer Lame – Oppenheimer

Migliori Costumi

  • WINNER: Jacqueline Durran – Barbie

Miglior Trucco e Parrucco

  • WINNER: Barbie

Migliori Effetti Visivi

  • WINNER: Oppenheimer

Migliore Commedia

  • WINNER: Barbie

Miglior Film d’Animazione

  • WINNER: Spider-Man: Across the Spider-Verse

Miglior film in lingua straniera

  • WINNER: Anatomy of a Fall

Miglior Canzone Originale

  • WINNER: “I’m Just Ken” – Barbi

Miglior Colonna sonora

  • WINNER: Ludwig Göransson – Oppenheimer

TELEVISIONE

Miglior Serie Drammatica

Miglior attore in una serie drammatica

  • WINNER: Kieran Culkin – Succession (HBO | Max)

Migliore attrice in una serie drammatica

  • WINNER: Sarah Snook – Succession (HBO | Max)

Migliore attore non protagonista in una serie drammatica

  • WINNER: Billy Crudup – The Morning Show (Apple TV+)

Migliore attrice non protagonista in una serie drammatica

Miglior Serie Comedy

  • WINNER: The Bear (FX)

Miglior attore in una serie Comedy

  • WINNER: Jeremy Allen White – The Bear (FX)

Miglior attrice in una serie Comedy

  • WINNER: Ayo Edebiri – The Bear (FX)

Miglior attore non protagonista in una serie Comedy

  • WINNER: Ebon Moss-Bachrach – The Bear (FX)

Miglior attrice non protagonista in una serie Comedy

  • WINNER: Meryl Streep – Only Murders in the Building (Hulu)

Miglior mini serie

  • WINNER: Beef (Netflix)

Miglior film per la tv

  • WINNER: Quiz Lady (Hulu)

Miglior attore in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Steven Yeun – Beef (Netflix)

Miglior attrice in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Ali Wong – Beef (Netflix)

Miglior attore non protagonista in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Jonathan Bailey – Fellow Travelers (Showtime)

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Maria Bello – Beef (Netflix)

Miglior serie straniera

  • WINNER: Lupin (Netflix)

Miglior serie animata

  • WINNER: Scott Pilgrim Takes Off (Netflix)

Miglior Talk Show

  • WINNER: Last Week Tonight with John Oliver (HBO | Max)

Miglior Special Comedy

  • WINNER: John Mulaney: Baby J (Netflix)

WB Games conferma che i videogiochi legati al DCU sono attualmente in fase di sviluppo, saranno Tripla A

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Nel mezzo di una relazione sulle forti vendite di Hogwarts Legacy durante la scorsa stagione natalizia, il CEO di Warner Bros. Discovery Games David Haddad ha rivelato che i videogiochi legati al DCU sono attualmente in lavorazione.

David Haddad, responsabile di Warner Bros Interactive Entertainment, ha recentemente parlato con Variety del gioco di Harry Potter dello studio, Hogwarts Legacy, che ha venduto oltre 22 milioni di copie entro la fine del 2023.

Haddad ha iniziato l’intervista sottolineando il successo del gioco di Harry Potter, affermando: Ha portato Harry Potter in vita in un modo nuovo per i giocatori, dove potevano essere se stessi in questo mondo, in questa storia. Questo è ciò che il team di Avalanche si è prefissato di fare durante lo sviluppo del gioco e credo che sia proprio questo il motivo per cui ha avuto una risonanza così forte e rimane il gioco più venduto dell’anno nell’intero settore a livello mondiale. Si tratta di una posizione che di solito viene occupata da uno dei giochi sequel del protagonista e noi siamo molto orgogliosi di essere riusciti a entrare in questa classifica“.

Tuttavia, è stato successivamente confermato che oltre a Suicide Squad: Kill the Justice League, MultiVersus e un gioco d’azione single-player di Wonder Woman di Monolith, WB Games sta lavorando anche a videogiochi tie-in per il DCU di James Gunn e Peter Safran.

Haddad ha dichiarato: “Un messaggio molto coerente proveniente dal livello esecutivo di Warner Bros. Discovery è l’importanza dei franchise. I giochi hanno un ruolo unico e importante nel mantenere i nostri franchise rilevanti, risonanti ed eccitanti, perché ci sono molti fan e molte persone che consumano contenuti in cui i giochi sono il loro punto di partenza, la loro forma preferita di contenuto“.

Questa è la prima indicazione della divisione videogiochi della Warner Bros. che sostiene i grandiosi piani di James Gunn di costruire un mondo cinematografico che abbracci tutti i media.

Quando ha svelato per la prima volta lo slate del Capitolo 1: Dei e Mostri, James Gunn ha dichiarato: “Quello che stiamo facendo con il DCU è avere l’animazione legata direttamente al live action. Televisione, film e giochi si intrecciano nello stesso universo. Stiamo per ingaggiare attori in grado di interpretare i personaggi in questo e in altri film, alcuni dei quali sono già stati scritturati”.

Le prime impressioni su SUICIDE SQUAD: KILL THE JUSTICE LEAGUE dipingono una battaglia in salita dopo il lancio per Rocksteady. Haddad si è comprensibilmente rifiutato di entrare nello specifico di quali videogiochi del DCU siano attualmente in fase di sviluppo, ma data la variegata serie del primo capitolo, ci sono chiaramente molte possibilità.

Potrebbe essere in fase di sviluppo un gioco legato a Superman: Legacy che vedrà il cast riprendere i propri ruoli? Anche uno sparatutto in terza persona di Peacemaker con John Cena che fornisce la voce e il motion capture susciterebbe un grande interesse da parte dei giocatori e dei lettori di fumetti. I fan non hanno perso tempo a porre domande a Gunn sui social media, dove lui si è già espresso confermato che i giochi saranno Tripla A.

Alien: ecco perché la serie prequel ignorerà Prometheus e Alien: Covenant

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Dopo l’eccellente serie televisiva dedicata agli X-Men e Legion e il suo continuo e pluripremiato lavoro su Fargo, Noah Hawley cercherà di continuare a produrre notevoli drammi fantascientifici con FX con la serie televisiva prequel di Alien.

Tuttavia, il franchise di Alien ha già avuto un film prequel, anzi due, dato che Ridley Scott è tornato al franchise per dirigere Prometheus del 2012 e Alien: Covenant del 2017. Tuttavia, una nuova intervista a Noah Hawley ha rivelato che la sua serie televisiva ignorerà entrambi i film.

Ma prima di entrare nel merito delle dichiarazioni di Hawley, occorre ricordare alcune date chiave nella cronologia di Alien. Ridley Scott ha diretto il film originale di Alien del 1979, ambientato nell’anno 2122. Molti anni dopo, Ridley Scott ha diretto il prequel Prometheus, che si svolge nel 2089, 33 anni prima degli eventi del primo film.

Prometheus ha poi avuto un sequel, Alien: Covenant, ambientato nel 2104, 18 anni prima che Ripley e la Nostromo si imbattessero nei letali extraterrestri. Vale la pena ricordare che i film di Alien vs. Predator, ambientati nel 2004, sono considerati non canonici, essendo stati cancellati da Prometheus.

La serie televisiva di Hawley è ambientata “tre decenni” prima degli eventi del primo film, quindi dovrebbe svolgersi molto vicino agli eventi di Prometheus, ma il creatore della televisione ha confermato che ignorerà i film prequel perché il concetto degli Ingegneri (come rappresentato nei prequel) non lo interessa.

Hawley ha dichiarato: “Ridley e io abbiamo parlato di questo e di molti elementi dello show, ma credo che per me questa forma di vita perfetta, come è stata descritta nel primo film, sia il prodotto di milioni di anni di evoluzione che hanno creato questa creatura che potrebbe essere esistita per un milione di anni là fuori nello spazio. L’idea che si tratti di un’arma biologica creata mezz’ora fa mi sembra intrinsecamente meno utile. In termini di mitologia e di ciò che fa paura di questo mostro”.

I commenti di Noah Hawley si riferiscono agli eventi di Prometheus, dove viene rivelato che i precursori dell’umanità, gli Ingegneri, hanno creato gli Xenomorfi come arma biologica. Hawley ha anche aggiunto di preferire l’estetica dei primi due film originali, rispetto ai prequel.

Preferisco il retrofuturismo dei primi due film, e quindi è questa la scelta che ho fatto per abbracciarlo. Non ci sono ologrammi; la comodità della bella tecnologia degli Apple Store non è disponibile per me“.

Cosa sappiamo sulla serie tv di Alien?

Il cast completo della serie Alien comprende Sydney Chandler (Don’t Worry Darling), Alex Lawther (Black Mirror, Andor), Samuel Blenkin (The Sandman, Black Mirror), Kit Young (Shadow and Bone), Essie Davis (Matrix Revolutions, Assassin’s Creed) e Adarsh Gourav (The White Tiger). Anche Timohty Olyphant si è unito al cast come sintetizzatore, mentre il ruolo di David Rysdahl non è stato reso noto.

In precedenza, Hawley ha dichiarato a Vanity Fair che la serie è ambientata sulla Terra e tratterà i temi della guerra di classe. “Le storie di alieni sono sempre in trappola… Intrappolati in una prigione, intrappolati in un’astronave. Ho pensato che sarebbe stato interessante aprirla un po’, in modo che la posta in gioco “Cosa succede se non si riesce a contenerla?” sia più immediata“. “

Oltre alla serie prequel, un nuovo film di Alien del regista Fede Alvarez, intitolato Alien: Romulus, è in lavorazione presso i Disney/20th Century Studios, con data di uscita nelle sale il 16 agosto 2024.

Il cast comprende Cailee Spaeny, Isabela Merced, Archie Renaux, David Jonsson, Aileen Wu e Spike Fearn.

Mentre la serie televisiva sarà ambientata prima degli eventi del primo film, il film di Alvarez sarà ambientato tra gli eventi del film originale del 1979 diretto da Ridley Scott e il suo sequel del 1986 diretto da James Cameron. Secondo Hawley, la serie televisiva prequel di Alien debutterà “Alien serie tv”.

Star Wars: Daisy Ridley dice che il prossimo film su REY offrirà una “fantastica esplorazione” del franchise

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Ci aspettavamo che il seguito senza titolo de L’ascesa di Skywalker di Sharmeen Obaid-Chinoy fosse il primo film di Star Wars nelle sale dopo la conclusione della Saga di Skywalker nel 2019, ma all’inizio di questa settimana Lucasfilm ha annunciato che The Mandalorian & Grogu arriverà prima.

Il film di Obaid-Chinoy, con Daisy Ridley nel ruolo di Rey, è ancora in cantiere, ma resta da vedere se arriverà prima dei rispettivi progetti di Dave Filoni o James Mangold (quest’ultimo, se mai arriverà, è probabilmente il più lontano).

Inizialmente Lindelof e Justin Brit-Gibson stavano collaborando alla stesura della sceneggiatura – ambientata durante l’era del “Nuovo Ordine Jedi” – ma le divergenze creative con Lucasfilm hanno portato al loro allontanamento. Non ci è voluto molto prima che Steven Knight, creatore di Peaky Blinders, entrasse a bordo del progetto, ma i lavori sono stati bloccati dallo sciopero della WGA.

All’inizio di questa settimana, abbiamo appreso che la sua bozza non è ancora stata consegnata alla Lucasfilm e che è possibile che lo studio cerchi qualcun altro che si occupi della riscrittura. Parlando con AlloCiné, Daisy Ridley ha condiviso ciò che sa di questo film di Star Wars e ha confermato che la storia è stata sufficiente a convincerla a tornare nel ruolo di Rey.

In realtà è stata una cosa dell’ultimo minuto. L’anno scorso stavo girando il mio film e Kathy Kennedy mi ha detto che voleva fare colazione. E io pensavo che stessimo facendo colazione. Così ero lì, a fare colazione, e lei mi fa ‘Oh, a proposito, potremmo farne un altro’. E io: “Ok…“.

Così ci ho pensato per un po’ e una volta che ho saputo qual era la storia e tutto il resto ho capito che era qualcosa che volevo davvero fare. Penso che sia un’esplorazione davvero fantastica del mondo di Star Wars. È un modo molto bello di portare la storia in una direzione un po’ diversa“.

Il ritorno di Rey ci porterà il più lontano possibile dalla Saga degli Skywalker nel “canone” e si spera che possa rispondere a molte delle domande persistenti che avevamo dopo aver visto la trilogia sequel.

Tuttavia, visto quanto è stata divisiva, è molto probabile che si discosti da quanto visto in quel film per affermare Rey come donna a sé stante (quindi, potremmo finire per dire addio a Rey “Skywalker”).

Cosa sappiamo sul nuovo film di Star Wars con Daisy Ridley?

L’anno scorso, Daisy Ridley ha condiviso un aggiornamento simile quando ha rivelato che Lucasfilm le ha parlato solo di un film, con la porta aperta per altre storie ambientate in questo periodo della storia di Star Wars.

“Conosco la trama di un film. Questo non vuol dire che sia solo quella, ma è quello che mi è stato detto. E immagino che sarà il prossimo film, credo. Voglio dire, ancora una volta, non so, dopo gli scioperi e tutto il resto, quanto velocemente tutto ricomincerà. Ma sì, per ora conosco la storia di un film e credo che la gente sarà molto eccitata”.

Gli unici dettagli confermati su questo progetto di Star Wars, ancora senza titolo, sono che sarà diretto da Obaid-Chinoy e sarà ambientato 15 anni dopo gli ultimi eventi della Saga degli Skywalker. Ci riuniremo a Rey e seguiremo la storia della ricostruzione del Nuovo Ordine Jedi e dei poteri che si ergono per abbatterlo.

WISH supera i 220 milioni di dollari in tutto il mondo

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WISH supera i 220 milioni di dollari in tutto il mondo

Come celebrazione del 100° anniversario della Disney, lo studio d’animazione aveva probabilmente grandi speranze per Wish, ma il lungometraggio d’animazione di altro profilo ha disatteso le aspettative a livello nazionale. Mentre Wish della Disney si sta spegnendo al botteghino USA, il film si sta comportando in modo ammirevole sul fronte internazionale.

Wish ha aggiunto 8,6 milioni di dollari dai territori del Nord America, portando il suo bilancio internazionale a 160,4 milioni di dollari. In confronto, il film ha incassato solo 63 milioni di dollari nei cinema statunitensi e canadesi. Gli analisti del box office prevedono che il film finirà la sua corsa nelle sale poco più a nord di 250 milioni di dollari.

Sembra che Wish non avrà la stessa lenta progressione al botteghino di Elemental e, a tal fine, lo studio ha già annunciato i piani per l’arrivo di Wish su supporto domestico.

I fan della Disney potranno godere di una versione cantata del film, di contenuti bonus mai visti prima e di scene eliminate quando il film sarà disponibile presso tutti i principali rivenditori digitali, tra cui Prime Video, Apple TV e Vudu, il 23 gennaio.

Wish arriverà in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 12 marzo.

Il film è uscito nelle sale nordamericane il 22 novembre, prima delle vacanze del Ringraziamento, guadagnando 31,7 milioni di dollari a livello nazionale e 17,3 milioni di dollari a livello internazionale, per un debutto mondiale di 49 milioni di dollari. Il film ha un budget di produzione di 200 milioni di dollari.

The Last of Us – seconda stagione: Isabela Merced nel cast

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The Last of Us – seconda stagione: Isabela Merced nel cast

La HBO ha confermato oggi che Isabela Merced è entrata a far parte del cast della seconda stagione di The Last of Us. Si tratta dell’ultima delle tre importanti aggiunte al cast della serie che adatta l’omonima serie di videogiochi di successo di Naughty Dog.

Merced entra a far parte del dramma post-apocalittico insieme ai già annunciati Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby e Young Mazino in quello di Jesse. La star di Madame Web interpreta Dina, il nuovo interesse romantico di Ellie e l’ex di Jessie. Viene descritta come “uno spirito libero la cui devozione a Ellie sarà messa alla prova dalla brutalità del mondo in cui vivono“. Chi ha giocato a The Last of Us Part II ricorderà che Dina è un personaggio di supporto importante nel sequel.

Dina è dolce, brillante, selvaggia, divertente, morale, pericolosa e immediatamente amabile“, hanno dichiarato oggi in un comunicato congiunto Craig Mazin e Neil Druckmann, co-creatori, scrittori, produttori esecutivi e registi di The Last of Us.

Si può cercare all’infinito un attore che incarni senza sforzo tutte queste cose, oppure si può trovare subito Isabela Merced. Non potremmo essere più orgogliosi di averla nella nostra famiglia“.

Shannon Woodward ha interpretato Dina nel gioco e The Last of Us segnerà una sorta di riunione per Dever e Merced, che hanno recitato insieme nel film Rosaline del 2022. Isabela Merced è forse più nota per aver recitato in Dora e la città d’oro perduta e al fianco di Jason Momoa in Sweet Girl. Recentemente, ha prestato la sua voce a Migration della Illumination e ha in programma una serie di ruoli cinematografici importanti.

Tra questi Alien: Romulus, Ballerina Overdrive (da non confondere con l’imminente spin-off di John Wick) e il ruolo di Hawkgirl in Superman: Legacy. Come sicuramente saprete, la seconda stagione di The Last of Us  non ha ancora una data di debutto confermata, ma dovrebbe tornare nel 2025.

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. La prima stagione di The Last of Us è attualmente in streaming su NOW.

Oceania (Moana): Auli’i Cravalho rivela perché non riprenderà il ruolo nel remake live action

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Nell’ambito del webcast dell’assemblea degli azionisti di The Walt Disney Company dello scorso aprile, l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha condiviso un video in cui Dwayne “The Rock” Johnson ha rivelato – dalle Hawaii – che un film live-action su Oceania (Moana) era in lavorazione.

La versione animata è uscita nelle sale nel 2016 e ha incassato quasi 644 milioni di dollari al box office mondiale.Vantava una colonna sonora scritta da Lin-Manuel Miranda, Opetaia Foa’i e Mark Mancina, e da tempo si vociferava di una trasposizione live-action di questa storia. Non sorprende dunque che Dwayne “The Rock” Johnson riprenderà il ruolo del semidio Maui, anche se non è mai stato chiarito se Auli’i Cravalho tornerà nel ruolo di Moana.

L’attrice ha 23 anni, quindi è sempre sembrato improbabile, anche se la Disney ha confermato che sarà produttrice esecutiva del progetto insieme a Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia. Parlando con The Wrap, la Cravalho oggi ha rivelato perché la Disney sta cercando una nuova attrice per ereditare il ruolo di Moana nel remake. “Mi sembra davvero importante passare il testimone alla prossima giovane donna di origine delle isole del Pacifico, e lo dico con tutto il mio cuore“, ha detto.

Sono stata invitata ed esisto in questi bellissimi spazi AAPI, Asian American Pacific Islander, e sono una delle poche donne delle isole del Pacifico. E lo ripeto, sono una delle poche isolane del Pacifico. E le nostre storie sono così importanti da essere raccontate“.

Noi siamo usati. E voglio raccontare le nostre storie. Voglio essere dietro la macchina da presa tanto quanto lo sono davanti“, ha continuato Cravalho. “Quando parlo di rappresentanza, voglio che la stessa cosa accada nelle stanze degli scrittori. Voglio che la stessa cosa accada con i registi. E anche Taika Waititi ne parla: voglio vedere showrunner che siano anche di origine indigena che raccontano le loro storie“.

E se deve iniziare con me – ho 23 anni, ma se inizia con me, così sia. Voglio che quella porta si spalanchi e non vedo l’ora di conoscere la prossima Moana“, ha concluso.

Come il suo predecessore animato, la nuova Moana celebrerà le isole, le comunità e le tradizioni degli abitanti delle isole del Pacifico, viste attraverso gli occhi di una giovane donna desiderosa di aprire la propria strada.

Il viaggio di Moana alla scoperta di se stessa e la riflessione sulle vite dei suoi antenati hanno conquistato i cuori di tutto il mondo, così come la sua ritrovata amicizia con un semidio esiliato di nome Maui. Thomas Kail dirigerà Oceania (Moana), che attualmente dovrebbe arrivare nelle sale il 27 giugno 2025.

Creature Commandos: rivelato un nuovo sguardo alla serie animata del DCU

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A parte l’immagine promozionale originale che ha debuttato quando lo show è stato annunciato per la prima volta, non abbiamo visto nulla della prossima serie animata Creature Commandos di James Gunn – fino ad ora!

Anche se l’immagine non è stata rilasciata ufficialmente, la recente aggiunta al cast di Superman: Legacy, Sara Sampaio, ha condiviso sui social media un merchandise CC con un nuovo look della squadra.

In Creature Commandos l’attore di Captain America: The Winter Soldier Frank Grillo interpreterà Rick Flag Sr., L’attrice di Guardiani della Galassia Vol. 3. Maria Bakalova darà la voce alla principessa Ilana Rostovic, Indira Varma interpreterà La sposa, Zoe Chaois sarà Nina Mazursky, Alan Tudyk sarà il Dottor Phosphorus, David Harbour Eric Frankenstein, Sean Gunn G.I. Robot e Steve Agee riprenderà il suo ruolo di Peacemaker come John Economos.

Sean Gunn darà anche la voce a Weasel di Suicide Squad (anche se non siamo sicuri che riesca a parlare con frasi quasi complete). Viola Davis dovrebbe tornare nel ruolo di Amanda Waller. Guardate l’immagine al link sottostante.

Creature Commandos

James Gunn ha precedentemente affermato che qualsiasi doppiatore di un progetto animato del DCU riprenderà il ruolo nel live-action qualora se ne presentasse l’occasione, quindi c’è una discreta possibilità di vedere almeno alcuni di questi membri del cast vestire i panni dei rispettivi personaggi lungo la linea.

Creature Commandos è una serie animata, ho scritto tutti gli episodi, una cosa che faremo in modo un po’ diverso alla DC è far passare i personaggi nell’animazione, fuori dall’animazione, di solito facendo interpretare la loro voce allo stesso attore che li interpreta nel live-action“.

Tra le notizie correlate, James Gunn ha confermato che l’attrice di The Witcher Anya Chalotra (Yennefer) darà la voce a Circe in Threads. Il regista ha anche sottolineato che tutti i personaggi regolari della serie sono stati annunciati, ma “ci sono altri personaggi interessanti nello show interpretati da altri attori interessanti“.

La produzione della serie è iniziata verso la fine dello scorso anno. James Gunn ha dichiarato che lo stile di animazione è un modo per “raccontare storie gigantesche” senza spendere 50 milioni di dollari per episodio. Lo Studio Bobbypills ha lavorato all’animazione della serie. Creature Commandos non ha ancora una data di debutto ufficiale, ma dovrebbe debuttare sul servizio di streaming Max verso la fine del 2024.

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