Il trailer del film 20th
Century Studios e 21 Laps The
Boogeyman, horror-thriller nato dalla mente
dell’autore di best-seller Stephen King, arriverà il 1° giugno nelle sale
italiane, distribuito da The Walt Disney Company
Italia.
La liceale Sadie Harper e
sua sorella minore Sawyer sono sconvolte dalla recente morte della
madre e non ricevono molto supporto dal padre, Will, un terapista
che sta a sua volta affrontando il proprio dolore. Quando un
paziente disperato si presenta inaspettatamente a casa loro in
cerca di aiuto, lascia dietro di sé una terrificante entità
soprannaturale che va a caccia di famiglie e si nutre della
sofferenza delle sue vittime.
The
Boogeyman è diretto da Rob Savage
(Host),
con una sceneggiatura di Scott Beck & Bryan Woods (A
Quiet Place – Un posto tranquillo) e Mark Heyman (Il cigno
nero), e un soggetto di Scott Beck & Bryan Woods basato sul
racconto di Stephen King. Il film è interpretato da Sophie
Thatcher (Yellowjackets), Chris Messina
(Air – La storia del grande salto), Vivien Lyra
Blair (Obi-Wan Kenobi), Marin Ireland (The Umbrella
Academy), Madison Hu (Bizaardvark), LisaGay Hamilton (Vice – L’uomo
nell’ombra) e David Dastmalchian (Lo strangolatore di
Boston). The Boogeyman è prodotto da Shawn Levy (Stranger
Things), Dan Levine (Arrival) e Dan Cohen (The Adam Project),
mentre John H. Starke (Sicario), Emily Morris (Rosaline), Scott
Beck, Bryan Woods, Ryan Cunningham, Adam Kolbrenner (La guerra di
domani) e Robyn Meisinger sono i produttori esecutivi.
“The Boogeyman è un
classico film dell’orrore sullo stampo di Poltergeist – Demoniache
presenze, che incute paura e fa emozionare allo stesso modo”,
afferma il regista Rob Savage. “Ricordo vividamente il terrore che
ho provato leggendo il racconto di Stephen King da bambino, ed è
proprio questa sensazione di paura tipica dell’infanzia che volevo
suscitare nel pubblico cinematografico di tutto il mondo. Questo
film è stato realizzato in collaborazione con un team creativo di
incredibile talento e interpretato in modo meraviglioso e intenso
dal nostro fantastico cast. Mi hanno tutti davvero incantato. Siamo
incredibilmente orgogliosi di questo film e non vediamo l’ora di
dare a tutti voi un motivo per avere di nuovo paura del buio”.
Nuovo teaser
trailer per l’attesissima serie Sky Exclusive THE
IDOL, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 5
giugno. Co-creata da Sam Levinson
(Euphoria), Abel “The Weeknd” Tesfaye e Reza Fahim,
The Idol vede protagonisti Abel “The Weeknd”
Tesfaye e Lily-Rose Depp e verrà
presentata in anteprima mondiale al Festival di Cannes di
quest’anno.
Dopo che un
esaurimento nervoso ha fatto deragliare il suo ultimo tour, Jocelyn
(Lily-Rose
Depp) è decisa a rivendicare lo status che le spetta,
quello di più grande e sexy popstar d’America. A riaccendere le sue
passioni è Tedros (Abel “The Weeknd” Tesfaye),
impresario di nightclub dal passato sordido. Il suo risveglio
romantico la porterà a nuove gloriose vette o la farà precipitare
nelle profondità più oscure della sua anima?
Il cast include
Abel “The Weeknd” Tesfaye, Lily-Rose Depp, Troye Sivan. E con Dan Levy,
Da’Vine Joy Randolph, Eli Roth, Hari Nef, Jane Adams, Jennie Ruby
Jane, Mike Dean, Moses Sumney, Rachel Sennott, Ramsey, Suzanna Son
e Hank Azaria.
Sam Levinson, Abel
“The Weeknd” Tesfaye, Reza Fahim sono i co-creatori della serie;
produttori esecutivi Sam Levinson, Abel “The Weeknd” Tesfaye, Reza
Fahim, Kevin Turen, Ashley Levinson, Joseph Epstein, Aaron L.
Gilbert per BRON e Sara E. White; diretta da Sam Levinson; scritta
da Sam Levinson, Abel “The Weeknd” Tesfaye, Reza Fahim. Prodotta in
partnership con A24.
Dopo un’acclamata
stagione d’esordio, la
seconda stagione di House
of the Dragon (HBO) si svolgerà su un terreno di gioco
più tradizionale e proporrà una narrativa più comune rispetto al
primo ciclo che ha raccontato i suoi eventi a cavallo di vent’anni
di storia. Stando almeno a quello che dichiara lo showrunner
Ryan Condal, che nel corso di un evento con
Deadline, ha approfondito quella che sarà lo svolgimento della
seconda stagione dell’attesissima serie HBO.
La prima stagione è stata qualcosa
di molto diverso rispetto alla serie “madre” di Game of
Thrones. Mentre la prima stagione con protagonista
Sean Bean ricopriva un periodo di tempo che
abbracciava diverse settimane, da quando Ned Stark accetta di
diventare Primo Cavaliere di Re Robert Baratheon, fino al
tradimento definitivo da parte dei Lannister e la morte del
protagonista, la prima stagione di House
of the Dragon è stata una storia tentacolare che ha
coperto un arco di tempo che ricopre circa 20 anni. Secondo Condal,
la storia ora inizierà a rallentare, e si concentrerà maggiormente
sulle macchinazioni politiche che hanno reso Game of
Thrones così avvincente.
“Sono entusiasta di riprendere
da dove avevamo interrotto. Ora possiamo scendere in ritmi più
tradizionali simili alla narrazione di Game of Thrones – ha
detto Condal – Abbiamo sempre parlato di questa particolare
storia, anche con George [R.R. Martin], della sua natura di
tragedia shakespeariana o greca. Questa serie parla in gran parte
di una casa che si sta facendo a pezzi dall’interno. Ora che tutti
questi pezzi sono stati sistemati sulla scacchiera, sono davvero
entusiasta di raccontare il prossimo capitolo, per vedere cosa
succede.”
Ha continuato a discutere delle
generazioni di House
of the Dragon e di come ciò abbia influito sulla
narrazione, dicendo: “Il trucco è stato davvero quello di
mostrare questo conflitto generazionale iniziato con la generazione
di Viserys. Lui e Otto Hightower, il suo Primo Cavaliere, sono
passati a Rhaenyra e Alicent man mano che crescevano, diventavano
adulti e avevano figli e il potere viene trasmesso ai loro figli. È
una storia di tre generazioni e dovevamo impostarla in una solo
stagione in modo da poter passare alla Danza dei Draghi”.
House
of the Dragon è stato un incredibile successo per HBO,
con una media di circa 29 milioni di spettatori per episodio al
momento della sua uscita. Un altro spin-off di Game of
Thrones,
A Knight of the Seven Kingdoms, è stato appena annunciato. La
produzione della seconda stagione è iniziata la scorsa settimana
nel Regno Unito. Non è stata rivelata alcuna finestra di uscita, ma
con le riprese iniziate, è probabile che ci sarà a breve un
annuncio.
Nel cast della seconda stagione di
House
of the DragonMatt
Smith, Emma
D’Arcy, Olivia
Cooke,Eve Best, Steve Toussaint, Fabien
Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e
Rhys Ifans. Fra gli attori della prima stagione che tornano nel
cast dei nuovi episodi anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe
Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew
Needham.
I crediti della seconda stagione:
co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore,
showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi
Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni
Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R.
Martin “Fuoco e Sangue”.
Vestire i panni di
Spider-Man non è mai un compito facile,
soprattutto se a indossare prima la tuta dell’Uomo Ragno è stato
l’indimenticabile Tobey Maguire nella trilogia di Sam
Raimi. A Andrew Garfield è però toccata l’ardua
missione con la riedizione della saga cinematografica, slegata
dalla precedente, conclusasi però troppo in fretta con il secondo
capitolo The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di
Electro. I
film di Marc Webb, molto ambiziosi di natura, portavano sullo
schermo una nuova storia dell’Uomo Ragno, che aveva sulle spalle
l’obiettivo di plasmare un intero universo di lungometraggi della
Sony.
Le carte in regola le aveva tutte,
ma qualcosa è andato storto, facendo naufragare in seguito l’idea.
Fra le cause maggiori la trama risultata troppo prolissa e confusa.
Al netto di alcuni problemi narrativi presenti in The
Amazing Spider-Man 2, la pellicola rimane comunque piena
di elementi visivi e contenutistici molto ben riusciti, con
sequenze dal grande carico emotivo che meritano una certa
attenzione. Scopriamo quali sono.
1I preziosi effetti visivi
Lo
abbiamo detto in apertura, lo ribadiamo. Gli effetti visivi di
The Amazing Spider-Man 2 sono, oltre che curati
alla perfezione, una vera goduria per gli occhi. Se prendiamo in
considerazione le sequenze con protagonista Electro, ci accorgiamo
subito di quanto la lotta fra il villain e Spider-Man sia un vero e
proprio spettacolo visivo.
Basti pensare al cambiamento nel design del
cattivo, in cui la tuta normale si trasforma in un costume
energizzante blu talmente ben fatto da restituire delle scene
eccezionali e coinvolgenti. Il CGI, poi, è riuscito a realizzare le
migliori scene di ragnatela in live-action in un film su
Spider-Man, superando il suo predecessore con
Tobey Maguire ma anche, in generale, la trilogia del MCU con
Tom Holland.
La Marvel si è trovata
coinvolta in una grossa polemica dopo l’abbandono shock della
veterana dei Marvel Studios Victoria Alonso, anche
se questa non è l’unica volta che la casa produttrice del MCU è balzata sui
giornali di tutto il mondo per i motivi sbagliati. Durante la
Fase 4, i Marvel Studios hanno infatti avuto un
problema di quantità e di qualità.
Sembra che la colpa di ciò sia da
attribuire all’ex amministratore delegato della Disney Bob
Chapek, anche se è difficile non chiedersi se
Kevin Feige e compagnia non siano diventati un po’
troppo fiduciosi nelle loro capacità dopo il successo della
Saga dell’Infinito. Fortunatamente, il
MCU sembra
essere tornato sulla strada giusta, ma nelle ultime settimane lo
studio ha continuato a fare notizia per i motivi sbagliati: ci sono
alcune controversie dell’ultimo decennio e mezzo che sappiamo
preferirebbero fossero dimenticate e che analizziamo in questo
articolo.
1Polemiche in corso
Attualmente, i Marvel Studios
si trovano nel mezzo di una serie di controversie. Continuano a
subire critiche per il modo in cui vengono trattati i tecnici VFX,
sovraccaricati di lavoro e sottopagati. Victoria
Alonso è ritenuta responsabile della creazione di questa
cultura tossica, anche se sta combattendo dopo che una violazione
del suo contratto – la produzione e la promozione di un
documentario – l’ha portata al licenziamento.
Oltre a fare causa alla Disney, la Alonso ha
sostenuto di essere stata licenziata per essersi rifiutata di
censurare una bandiera LGBTQ+ nell’ultimo
film di Ant-Man, in modo che potesse essere distribuito in
alcuni Paesi. C’è poi il problema di Jonathan Majors. L’attore sta attualmente
affrontando gravi accuse di aggressione in seguito a un presunto
alterco con una donna, e anche se abbiamo sentito che ci sono prove
che dimostrano la sua innocenza, il caso non è ancora chiuso. Di
conseguenza, i Marvel Studios potrebbero trovarsi costretti a dover
cercare un nuovo Kang…
Gli appassionati di
Funko e gli amanti di Peter Pan
ora hanno un nuovo oggetto indispensabile da aggiungere alla loro
collezione. Per celebrare il suo centenario, The Walt
Disney Company ha rilasciato diverse linee di
merchandising dedicate a innumerevoli indimenticabili IP. Le
celebrazioni Disney100 hanno portato a un numero
impressionante di partnership con licenze globali, inclusi marchi
di alta moda come Coach e Givenchy, nonché aziende di giocattoli
come LEGO, Mattel, Hasbro e Funko. Quest’ultima in particolare ha
già lanciato vari nuovi Pop! figure che segnano
l’eredità iconica della Disney, incluso la statuetta sfaccettata
dedicata a R2-D2.
Adesso, lo stesso trattamento avuto
da robottino di Star
Wars è stato dedicato a Campanellino, che è la protagonista
della nuova Funko Pop! figure esclusiva per i festeggiamenti di
Disney100. Creata per la prima volta da J.
M. Barrie, è diventata rapidamente una delle preferite dai
fan dopo la sua apparizione nel film del 1953 basato sull’opera di
Barrie stesso.
Tra le sue varie incarnazioni
cinematografiche, non possiamo non citare quella di Julia Roberts per Hook di
Steven Spielberg, mentre molto presto rivedremo
Campanellino in Peter
Pan & Wendy, interpretata da Yara Shahidi.
Ritorno a
Seoul di Davy Chou arriva al cinema dall’11
Maggio con I Wonder Pictures in collaborazione con MUBI. Già presentato in selezione ufficiale nella
sezione Un Certain Regard del 75° Festival di Cannes e in
anteprima italiana al Torino Film Festival, è il secondo film del
regista franco cambogiano dopo Diamond del 2016.
Freddie, 25 anni, impulsiva e
testarda, torna in Corea del Sud per la prima volta da quando,
appena nata, è stata adottata da una coppia francese. Qui, inizia a
cercare i genitori che l’hanno abbandonata. Tra incontri, nuove
amicizie e l’ombra di una madre biologica che non vuole farsi
rintracciare, la ragazza si trova immersa in una cultura molto
diversa dalla sua e intraprende un viaggio nel viaggio che la
porterà in direzioni del tutto inaspettate. Per scoprire che forse
questa è la vita: incontrare l’inaspettato, cavalcarlo, essere
tutte le persone che avresti potuto essere.
Il regista Davy Chou, classe 1983,
trae ispirazione dalla sua storia personale. Nato in Francia da
genitori cambogiani torna in Cambogia, per la prima volta, proprio
a venticinque anni e, come la protagonista del suo film, condivide
il rapporto complesso con la sua terra natale. La storia si svolge
nell’arco di otto anni, seguendo la crescita di Freddie. Durante le
varie fasi che la contraddistinguono la musica diventa il
denominatore linguistico che unifica e supera gli ostacoli
attraverso un ritmo comune che va oltre il francese, il coreano,
l’inglese e che avvicina le diverse anime del film. La ricerca
dell’identità e la scoperta delle proprie radici sono il fulcro
attorno a cui ruota tutta la ricerca del regista.
Ritorno a
Seoul, al cinema con I Wonder Pictures in
collaborazione con MUBI, è prodotto da Aurora Films e
coprodotto da Vandertastic Films e Frakas Productions. Ritorno a
Seoul sarà prossimamente su MUBI.
Dal 19 al 21
aprile nelle multisala del Circuito UCI torna la famosa
band britannica con Coldplay – Music Of The Spheres:
Live At River Plate, il film concerto che offrirà ai
fan la possibilità di vivere l’acclamato spettacolo Music Of The
Spheres World Tour dei Coldplay, che ha venduto più di 6 milioni di
biglietti e ha ottenuto recensioni entusiastiche da parte di fan e
critici. In questa speciale edizione cinematografica gli spettatori
potranno assistere alla versione definitiva dello spettacolo
trasmesso in diretta in tutto il mondo lo scorso ottobre, con audio
remixato e rimasterizzato e immagini straordinarie, realizzate con
30 telecamere, droni e tecniche di ripresa a 360° dal regista Paul
Dugdale, vincitore di un BAFTA e nominato ai Grammy.
Il film concerto, distribuito da
Nexo Digital, include una serie di filmati che non sono stati
mostrati durante l’evento in diretta, tra cui esclusivo materiale
backstage e nuove interviste alla band. Gli spettatori vedranno i
Coldplay alle prese con i classici successi della loro carriera,
tra cui Yellow, The Scientist, Fix You,
Viva La Vida, A Sky Full Of Stars e My
Universe, in uno stadio di luci, laser, fuochi d’artificio e
braccialetti LED. Tra le chicche anche la partecipazione della
pluripremiata H.E.R. e di Jin dei BTS, che si esibisce al fianco
dei Coldplay per il debutto dal vivo del suo singolo da record
The Astronaut.
Coldplay – Music Of The
Spheres: Live At River Plate sarà proiettato
dal 19 al 21 aprile alle 21:00 in tutte le
multisala del Circuito: UCI Bicocca (MI), UCI Luxe Campi Bisenzio
(FI), UCI Casoria (NA), UCI Montano Lucino, UCI Firenze (FI), UCI
Fiumara (GE), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI
Luxe Marcon (VE), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Orio
(BG), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Porta di Roma (RM), UCI Reggio
Emilia (RE), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI RomaEst
(RM), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Verona (VR), UCI Curno (BG),
UCI Ferrara (FR), UCI Fiume Veneto (PN), UCI MilanoFiori (MI), UCI
Perugia (PG), UCI Piacenza (PC), UCI Sinalunga (SI), UCI
Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI
Bolzano (BZ), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Catania (CT),
UCI Certosa (MI), UCI Megalò (CH), UCI Seven Gioia del Colle
(BA), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Luxe Maximo (RM), UCI
Palermo (PA), UCI Pioltello (MI), UCI Luxe Palladio (VI) e UCI
Villesse (GO).
Uscirà al cinema il 4
maggio distribuito da Notorious Pictures
il thriller psicologico firmato dall’inglese Mary
Nighy dal titolo Alice,
Darling, che vede il ritorno sul grande schermo
di Anna Kendrick (Pitch
Perfect, 2012; Pitch Perfect 2, 2015; Pitch Perfect 3, 2017) nel ruolo
della protagonista, al fianco di Charlie Carrick
(The Power, 2021, Il lupo e
il leone, 2021).
Nel cast anche: l’attrice canadese
Kaniehtiio Horn (Il Giustiziere della
notte – Death Wish, 2018, Sugar
Daddy, 2020) e Wunmi Mosaku,
l’attrice britannica di origini nigeriane definita dal
«Nylon Magazine» come una delle giovani
promesse di Hollywood (I Am Slave, 2010;
Philomena, 2013).
In questo di Alice,
DarlingAnna Kendrick regala allo spettatore una
performance magnetica, coinvolgendolo in una storia sottile e ricca
di sfumature sulla coercizione e il controllo. Alice,
Darling è un racconto avvincente ma è anche e
soprattutto una storia di resilienza e di emancipazione
femminile.
La trama del film
Alice, Darling
Il film, presentato con successo
all’ultima edizione del Toronto International Film
Festival, affronta l’importante e delicato argomento della
violenza psicologica. Alice, Darling,
infatti, racconta la storia di Alice (interpretata da un’intensa
Anna Kendrick), una giovane donna vittima di
una relazione violenta, in cui viene abusata psicologicamente dal
fidanzato Simon (Charlie Carrick). Dopo una
vacanza con le amiche, Alice si rende conto che deve staccarsi da
quella relazione “malata” e ritrovare sé stessa. Ma la vendetta di
Simon è dietro l’angolo e metterà a dura prova la forza di
Alice.
Prime Video ha annunciato oggi la data
di uscita e svelato il poster ufficiale dello show non-fiction
italiano Original
The Ferragnez – La serie, che per la seconda
stagione riporta sullo schermo l’imprenditrice digitale e icona
della moda Chiara Ferragni e il poliedrico artista e imprenditore
Fedez per raccontare il loro mondo professionale e privato, e la
loro famiglia, oltre che con il primogenito Leone, ora anche con la
piccola Vittoria. La seconda stagione di
The Ferragnez – La serie, prodotta da
Banijay Italia per Amazon Studios, debutterà in esclusiva su Prime
Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo con i primi quattro
episodi il 18 maggio 2023, per poi concludersi il 25 maggio con gli
ultimi tre. La seconda stagione di
The Ferragnez – La serieè l’ultima
novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di
spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso
Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o
€4,99/mese.
Inoltre, Prime Video ha annunciato oggi The
Ferragnez: Sanremo Special,un episodio speciale che
debutterà dopo l’estate e che segue Chiara
Ferragni nella sua avventura come co-conduttrice al
73° Festival di Sanremo, tra lezioni di public
speaking,fitting d’alta
moda, nuove esperienze e paura da palcoscenico.
La giovane coppia più celebre del
panorama contemporaneo, ribattezzata i Ferragnez, è seguita da
milioni di follower su Instagram. Chiara Ferragni è imprenditrice
digitale e icona della moda con oltre 29 milioni di follower su
Instagram, incoronata da Forbes “Most Powerful Fashion Influencer”
a livello globale; Fedez è un imprenditore e artista poliedrico con
all’attivo oltre 86 dischi di platino e più di 14,6 milioni di
follower su Instagram, già protagonista di Celebrity
Hunted – Caccia all’Uomo S1 e host del grande
successo LOL – Chi ride è fuori. Grazie
allo show docu-reality Original
The Ferragnez – La serie, pubblico e fan hanno
imparato a conoscerli oltre i social, grazie ad un accesso
esclusivo al dietro le quinte della loro quotidianità in un periodo
speciale e straordinario della loro vita insieme. Chiara Ferragni e
Fedez torneranno dopo il successo della prima stagione, per
raccontare nuove sfide e nuovi traguardi, ma anche il loro rapporto
come giovane coppia e come genitori, accettando ancora una volta
con coraggio di mettersi a nudo, scavare a fondo e aprire agli
spettatori le porte della loro casa.
La seconda stagione di
The Ferragnez – La serie prosegue la
collaborazione tra la coppia e Prime Video, dopo una prima stagione
di grande successo uscita a dicembre 2021: Fedez è brand ambassador
di Prime Video, il primo a rivestire questa carica in Europa, oltre
ad essere stato uno dei fuggitivi di Celebrity Hunted – Caccia
all’Uomo S1, primo show Original italiano, e arbitro e
conduttore di LOL: Chi ride è fuori; mentre Chiara è stata
una dei giudici della prima stagione di Making The Cut,
fashion contest condotto da Heidi Klum e Tim Gunn, e protagonista
del documentario Chiara Ferragni Unposted, presentato alla Mostra del
Cinema di Venezia 2019 e disponibile in esclusiva su Prime
Video.
Il poster della seconda stagione di The Ferragnez – La
serie è scattato dal duo di fotografi di moda Luigi &
Iango.
La seconda stagione di The Ferragnez – La serie si
unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di
Prime Video tra cui le produzioni italiane Original The Bad
Guy, Prisma, Bang Bang
Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más,Laura
Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La
serie, All or Nothing: Juventus,Anni
da cane, Dinner Club, Vita da
Carlo, FERRO, le prime 3 stagioni
di Celebrity Hunted- Caccia all’Uomo e
di LOL: Chi ride è fuori, ma anche, Prova Prova Sa
Sa, Monterossi e Me contro Te, le serie
pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs.
Maisel e i grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Argentina
1985, Jack Ryan, The
Boys, Borat – Seguito di film
cinema, Il principe cerca figlio, Senza
Rimorso, Good Omens e Carnival Row,
oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 paesi e
territori nel mondo, e alle dirette in esclusiva in Italia delle 16
migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League,
oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Fra le
produzioni Original già annunciate anche il capitolo italiano
dell’universo Citadel.
Il nuovo film diNanni Moretti, Il
sol dell’avvenire, in gara al Festival di
Cannes 2023, a Genova esce giovedì 20 aprile
al cinema Corallo (via Innocenzo IV 13, tel. 010
8687408), dove alle 21 sarà introdotto da
Federica Pontremoli, autrice del soggetto
e della sceneggiatura insieme a Francesca
Marciano, Valia Santella e lo stesso Moretti. Protagonista
della commedia è l’attore e regista francese Mathieu
Amalric, che recita accanto a un cast guidato da
Margherita Buy e
Silvio Orlando, con Barbora Bobulova,
lo stesso Nanni, Elena Lietti, Jerzy Stuhr, Laura Nardi,
Beniamino Marcone, Rosario Lisma, Flavio Furno, Francesco
Brandi. Girato a Cinecittà, è prodotto da Moretti con
Sacher Film, da Domenico Procacci di Fandango con Rai Cinema.
Poco si sa della trama del
film, se non che il protagonista Giovanni (lo stesso
Moretti) è un regista che sta girando un film sui fatti
d’Ungheria, che Moretti anziché andare per le strade di
Roma in Vespa come faceva in Caro diario qui inforca un
monopattino elettrico, che a un certo punto arriva
un circo ungherese e la scena si sposta sotto il
tendone, che c’è uno psicanalista, che si parla
anche di amori, separazioni,
calcio, streaming, Stalin e
Trotsky, che si canta e si balla,
e che il finale è allegro: una rivincita del
cinema sulla politica e dell’arte sulla storia.
Federica
Pontremoli, genovese, laureata in Lettere moderne, si
diploma in sceneggiatura nel 1993 presso il Centro
sperimentale di cinematografia di Roma. Nel 2001 dirige il suo
primo lungometraggio, Quore, di cui ha scritto anche
soggetto e sceneggiatura. Nel 2003 è tra i vincitori del Premio
Sacher, indetto dalla casa di produzione di Nanni Moretti, per il
soggetto del cortometraggio Baci da Varsavia. Per questo motivo
viene poi scelta da Moretti come coautrice della sceneggiatura di
Il caimano. Da allora collabora con numerosi registi, tra
cui Silvio Soldini per Giorni e nuvole, Giuseppe Piccioni
per Giulia non esce la sera, Francesca Comencini per
Lo spazio bianco. Nel 2011 torna a lavorare con Nanni
Moretti in Habemus Papam, firmando la sceneggiatura
insieme a Moretti e Francesco Piccolo. Nel 2012 scrive, insieme a
Ferzan Özpetek, la sceneggiatura di Magnifica presenza.
Nel 2021 collabora nuovamente con Moretti per il film Tre
piani. Gli altri film di cui ha firmato la sceneggiatura sono
Generazione 1000 euro di Massimo Venier (2009), Meno
male che ci sei di Luis Prieto (2009), la miniserie tv Nel
bianco di Peter Peter Keglevic (2010), Il giorno in
più di Massimo Venier (2011) e Ho ucciso Napoleone di
Giorgia Farina (2015).
La terza stagione
della serie vincitrice del Peabody e del Daytime Emmy Award, sarà
disponibile da venerdì 19 maggio su Apple TV+.
Inoltre, Apple
TV+ ha da poco presentato tre nuovi cortometraggi di
Acquasilente.
La serie è incentrata sui fratelli
Karl, Addy e Michael, che affrontano sfide quotidiane – grandi e
piccole – che a volte sembrano insormontabili. Fortunatamente per
loro, hanno come vicino di casa Acquasilente, un saggio
panda. Attraverso il suo esempio, le sue storie e il suo umorismo
gentile, Acquasilente offre ai bambini una comprensione più
profonda dei loro sentimenti nonché strumenti che li aiutano ad
affrontare le sfide quotidiane.
Acquasilente” è
basata sul pluripremiato bestseller Scholastic “Zen Shorts” di Jon
J Muth ed è prodotto da Gaumont e Scholastic Entertainment. I
produttori esecutivi della serie sono Sidonie Dumas, Christophe
Riandee, Nicolas Atlan, Terry Kalagian, Iole Lucchese, Caitlin
Friedman, Jef Kaminsky, Jun Falkenstein e Rob Hoegee; le voci sono
di James Sie, Eva Binder, Tucker Chandler e Judah. Mackey. La serie
è stata sviluppata per la televisione in collaborazione con Mallika
Chopra, CEO di Chopra Global e autrice di “Buddha and The Rose” e
della serie “Just Be” per bambini, attraverso l’iniziativa
Changemakers di Apple
TV+.
Il team di
Acquasilente ha collaborato con Mallika Chopra
nella realizzazione di una serie che potesse insegnare ai bambini
come essere più consapevoli e meditativi e come rallentare i ritmi
per prendere decisioni ponderate ed empatiche. Sin dal suo debutto,
la serie è stata elogiata e premiata a livello globale per il suo
impatto positivo sulle famiglie di tutto il mondo.
Quando Lin-Manuel
Miranda è stato incaricato di lavorare al remake live
action de La
Sirenetta, ha capito che la chiave del lavoro che
doveva svolgere era porsi un solo obbiettivo: evitare degli errori
specifici. Il creatore di Hamilton è stato
reclutato come paroliere per aiutare a produrre il progetto e
assicurarsi che tutto procedesse senza intoppi.
In un’intervista con Empire, Lin-Manuel
Miranda ha rivelato di quanto fosse preoccupato di poter
rovinare il classico della Disney amatissimo da generazioni.
“Ho detto: ‘Firmerò come produttore. Ma in realtà il cappello
che indosso è il presidente del comitato “Non rovinare tutto”. E
interverrò quando penserò che il progetto stia fallendo!’”
In qualità di uomo incaricato di
mettere insieme nuove canzoni e sviluppare nuovi contenuti per il
remake live-action de La
Sirenetta, non c’è da meravigliarsi che Miranda si
stia specificamente assegnando il ruolo di preservare l’atmosfera
del film del 1989. Con così tanti spettatori nostalgici che sono
cresciuti con le avventure di Ariel, il film avrà bisogno di molta
cura per garantire che non ci siano difetti evidenti. Tuttavia, al
di là della polemica per l’etnia della protagonista, Halle Bailey,
le prime immagini del film sembrano già sollevare parecchie
perplessità nel pubblico.
Proprio i testi delle canzoni sono
stati modificati, rispetto all’originale, per tenere conto di una
sensibilità più contemporanea rispetto a quello che accadeva ed era
considerato accettabile nel 1989 (leggi
qui).
Il film è interpretato dalla
cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di
Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro
zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma
Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo
della regina Selina; Art Malik (Homeland –
Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore
del premio Oscar® Javier Bardem (Non è un paese per
vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata
all’Academy Award® Melissa McCarthy (Copia
originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di
Ursula.
Super Mario Bros. – Il film ha registrato il
migliore incasso al box office per un film tratto da un videogame!
L’adattamento ha superato la soglia dei 500 milioni di dollari al
box office globale. Ad oggi, l’avventura animata ha guadagnato $
260,3 milioni al botteghino statunitense e $ 248,4 milioni a
livello internazionale.
Ciò porta il suo bottino mondiale a $ 508,7 milioni.
Super Mario Bros. – Il film è il film di maggior
incasso del 2023 sia al botteghino globale che nazionale, superando
Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Record
ancora più importante, questo incasso rende
Super Mario Bros. – Il film l’adattamento da
videogioco con il migliore risultato al box office della storia,
superiore anche a Warcraft e Pokémon:
Detective Pikachu, che pure avevano performato
bene.
Super Mario Bros. – Il film è stato prodotto da
Universal, Illumination e Nintendo ed era in lavorazione da
decenni. Parte del ritardo era dovuto all’esitazione di Nintendo
nel tornare sul grande schermo nel Regno dei Funghi dopo che un
adattamento live-action del 1993 fallì in modo clamoroso e fu
additato come uno dei peggiori film mai realizzati. Ma
Illumination, che ha prodotto i franchise di Cattivissimo
me e Sing, ha lavorato fianco a fianco
con Nintendo per rendere giustizia all’idraulico baffuto e a suo
fratello Luigi. Il fondatore di Illumination, Chris
Meledandri, ha co-prodotto il film con Shigeru
Miyamoto, il leggendario designer di Nintendo che ha
creato Mario, oltre ad altri giochi divenuti classici come Zelda e
Donkey Kong.
Aaron Horvath e Michael Jelenic
hanno diretto
Super Mario Bros. – Il film, con un cast vocale
originale composto da
Chris Pratt, Charlie Day,
Anya Taylor-Joy,
Jack Black. Il budget di produzione ufficiale è di $
100 milioni, che è economico per un film d’animazione, dal momento
che, per dare un termine di paragone, i film d’animazione Pixar e
Disney, ad esempio, spesso costano il doppio di quella cifra.
Tra gli altri record degni di nota,
il film è ora il secondo più grande film d’animazione dal 2019 in
termini di botteghino mondiale, superando Demon Slayer:
Mugen Train ($ 494 milioni) e dietro Minions: The
Rise of Gru ($ 942,5 milioni).
Samantha Geimer
difende ancora una volta Roman Polanski, che l’ha violentata nel 1977
quando aveva 13 anni. Geimer ha spesso parlato a sostegno di
Polanski, anche se questa volta lo ha fatto in un’intervista con la
rivista francese Le Point che è stata condotta
nientemeno che dalla moglie di Polanski, l’attrice
Emmanuelle Seigner.
Polanski fu arrestato nel 1977 per
aver avuto rapporti sessuali illegali con una minorenne. Ha
accettato un patteggiamento e ha scontato solo 42 giorni di
carcere. Fuggì dagli Stati Uniti nel 1978 mentre era ancora in
libertà vigilata dopo che il suo team legale aveva saputo che
avrebbe dovuto affrontare la reclusione con ulteriori accuse. È
stato arrestato dalla polizia svizzera decenni dopo, nel 2009, nel
tentativo degli Stati Uniti di estradarlo, mentre si recava allo
Zurich Film Festival. Il tribunale svizzero alla fine ha respinto
la richiesta USA e ha rilasciato Polanski.
“Vorrei essere molto
chiara: quello che è successo con Polanski non è mai stato un
grosso problema per me. Non sapevo nemmeno che fosse illegale, che
qualcuno potesse essere arrestato per questo. Stavo bene, sto
ancora bene. Il fatto che abbiamo reso questa faccenda [un grosso
problema] mi pesa terribilmente. Dover ripetere costantemente che
non è stato un grosso problema, è un peso terribile.” Questo
ha dichiarato Samantha Geimer a
Emmanuelle Seigner per la rivista (via
IndieWire).
“Il tentativo di estradizione,
il fatto che Roman sia stato arrestato in quel modo, è stato così
ingiusto e così contrario alla giustizia”, ha detto Geimer
nell’intervista a Le Pointe. “Ormai tutti
dovrebbero sapere che Roman ha scontato la pena. Il che è stato…
lungo, secondo le mia opinione. Da parte mia nessuno voleva che
andasse in galera, ma lo ha fatto ed è bastato. Ha pagato il suo
debito con la società. Ecco, fine della storia. Ha fatto tutto ciò
che gli è stato chiesto fino a quando la situazione è impazzita,
non ha avuto altra scelta che fuggire. Chiunque pensi che merita di
essere in prigione si sbaglia. Non è così oggi e non è stato così
ieri”.
Geimer ha riconosciuto in
un’intervista del 2018 con IndieWire che il suo incontro con
Roman Polanski è stato uno “stupro”, ma all’epoca
ha sostenuto che Polanski si era assunto la responsabilità delle
sue azioni. “Mi ha scritto una lettera a mano e ha detto: ‘Mi
dispiace, è stata colpa mia, non di tua madre, e mi dispiace per
quello che hai passato.’ ” Geimer ha detto in quel momento.
“Mi sono sentito come se fosse dispiaciuto nel momento in cui è
stato arrestato. Per tutta la mia vita, ho pensato che gli
dispiacesse. Non sentivo di averne bisogno. Ma poi, quando ha
inviato quelle scuse, ho capito che ha fatto una grande differenza
per mia madre, mio marito, alcuni dei miei amici e i miei figli. Ha
dato a mia madre una sorta di sollievo. È stato davvero
significativo per le altre persone intorno a me che si prendono
cura di me, il che poi l’ha reso davvero significativo per me.
Tutto quello che può far sentire meglio mia madre è qualcosa di cui
sono grata.”
Roman Polanski è al
lavoro su un nuovo film, The Palace, che è in attesa di uscita. Il
regista ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival
del cinema di Venezia 2019 con
L’ufficiale e la spia, ma il successo di cui ha goduto
il film ha riacceso l’attenzione della stampa sulla sua condanna
per stupro del 1977 e ha lasciato fredda la maggior parte
dell’industria cinematografica francese. Nessun finanziatore,
produttore o emittente francese ha voluto produrre The Palace ad esempio (il progetto è stato
sostenuto invece da RAI Cinema), e il film non è stato incluso
nella scaletta di Cannes 2023 nonostante fosse considerato.
Dato che la serie televisiva di
Harry
Potter potrebbe presto diventare realtà per HBO, si è iniziato a ipotizzare quali
personaggi esclusi dai film potrebbero essere approfonditi. La saga
cinematografica ha raccontato la storia del bambino che è
sopravvissuto tralasciando alcune storyline secondarie e quindi eliminando
personaggi che non servivano alla trama centrale. Una serie
televisiva, invece, avrebbe tutto il tempo per rimediare a questa
situazione, il che avrebbe significato un adattamento molto più
fedele al materiale di partenza.
La serie HBO potrebbe contenere sette stagioni e
J.K. Rowling sarà il produttore esecutivo del
progetto. Chi meglio dell’autrice dei romanzi della saga fantasy
può portare in scena questi 9 personaggi di Harry
Potter che sono stati escusi e che sono importanti
nella trama.
1Teddy Lupin
Teddy Lupin è nato in Harry
Potter e i Doni della Morte, quindi non ha avuto molto
tempo per avere un impatto come personaggio. È stato menzionato
nell’epilogo dell’ultimo libro di Harry Potter,
quando Harry ha dichiarato che Teddy passava quasi
tutte le sere a casa Potter e che era praticamente un membro della
famiglia. Questa è stata un’aggiunta commovente, perché in un certo
senso ha tenuto in vita Lupin e
Tonks, ma l’importanza di Teddy è
andata ben oltre.
La
gravidanza di Tonks è stata un evento importante
in Harry Potter e i Doni della Morte, poiché ha provocato una
sorta di crisi in Remus Lupin. In quanto lupo mannaro, era
terrorizzato dal fatto che sarebbe stato troppo pericoloso
(fisicamente e socialmente) per lui diventare padre, così cercò di
abbandonare Tonks per unirsi a Harry nelle sue
avventure. Questo fece infuriare il protagonista in quanto riteneva
che i genitori non dovessero abbandonare i propri figli a meno che
non avessero scelta (come James e
Lily). Si trattava di un momento significativo del
rapporto tra Harry e Lupin: se una serie televisiva di
Harry Potter riporterà Teddy
sotto i riflettori, queste dinamiche potranno essere ulteriormente
esplorate.
Silvio Orlando è uno degli attori italiani più
amati e richiesti. Nato a Napoli nel 1957, è capace di passare
disinvoltamente dal cinema, al teatro, alla tv, alternando ruoli
drammatici a ruoli comici, dagli esordi negli anni ’80 in teatro,
grazie a Gabriele Salvatores passa al cinema con
Kamikazen – Ultima notte a Milano (1988)
per poi non lasciarlo più, pur continuando a portare avanti la sua
passione per il palcoscenico. Da allora, è diretto da Salvatores
stesso, ma anche da Nanni Moretti, cui lo lega una
solida amicizia, che lo ha voluto per diversi film. In particolare,
per la sua interpretazione in AprileSilvio Orlando ottenne il David di
Donatello come miglior attore non portagonista, mentre con
Il caimano guadagnò sia il David che il
Nastro d’Argento. Molteplici anche le
collaborazioni con Daniele Luchetti, tra cui
ricordiamo La scuola e il più recente Lacci, ma
anche con Mazzacurati,
Calopresti, Avati, Virzì. Senza
dimenticare il suo esordio nella serialità su piattaforma, diretto
da Paolo Sorrentino in The Young
Pope (2016) e The New Pope
(2019).
Oltre che per la sua versatilità,
l’attore partenopeo si fa apprezzare per sobrietà e minimalismo nei
ruoli drammatici e per estrosità e tempi comici nei ruoli da
commedia. Il suo aspetto rassicurante, da uomo normale, da signore
della porta accanto, interprete di personaggi spesso goffi e
impacciati, avvicina il pubblico. Orlando gioca con questo
impaccio, con le proprie imperfezioni e fragilità, portando il
pubblico a empatizzare con lui e a riconoscervisi. Ecco quattro sue
ultime interpretazioni in film da recuperare o da non perdere
prossimamente in sala.
1Un altro
ferragosto
Si
torna a parlare di Paolo Virzì, poiché stanno per
prendere il via le riprese di Un altro
ferragosto, prossimo film del regista livornese,
sequel di Ferie d’agosto – commedia
brillante e caciarona su vizi e virtù degli italiani di destra e di
sinistra, divisi in due schieramenti fieramente contrapposti – che
arriva a quasi trent’anni da questo. Il film vede protagonisti
ancora una volta Silvio Orlando, Laura Morante e Sabrina
Ferilli, si può presumere, di nuovo in vacanza e alle
prese con lo scorrere del tempo. A marzo 2023 si sono svolti i
sopraluoghi nelle location del primo film, sulla riviera pontina.
Ventotene è di nuovo la località prescelta. Le riprese partiranno
alla fine di aprile. Virzì riprende così le fila del proprio
passato cinematografico, cambiando rotta dopo Siccità e
ricollegandosi alle sue prime, fortunate commedie. Per questa
operazione collabora alla sceneggiatura con Francesco
Piccolo. Tornano nel cast anche Rocco Papaleo, Silvio
Vannucci, Raffaele Vannoli e
Claudia Della Seta. Peserà certo l’assenza di
Piero Natoli ed Ennio
Fantastichini, nel frattempo scomparsi. Virzì punta però
su nuovi ingressi come Vinicio Marchioni,
Christian De Sica, Emanuela
Fanelli e Lorenzo
Fantastichini.
Il regista Jon M.
Chu ha rivelato il primo sguardo a Cynthia
Erivo nei panni di Elphaba e Ariana
Grande nei panni di Glinda nella versione cinematografica
di Wicked.
“Non ti è stata raccontata tutta la storia. Cosa succede quando
esci dal Sentiero di mattoni gialli? PRIMO SGUARDO del
#WickedMovie… attualmente in produzione a Oz”, questa è la
didascalia che Chu ha scelto per accompagnare le prime immagini
delle protagoniste dell’adattamento per il cinema del musical di
Broadway.
Nelle foto molto buie, Erivo sfoggia
il cappello da strega e la scopa caratteristici del suo
personaggio, mentre una bionda Grande indossa un sorprendente abito
rosa mentre sale una scala, anche questo fortemente iconografico
della strega Glinda.
Wicked
– Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway,
che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del
1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch
of the West, che a sua volta è basato sul classico del
1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di
Oz e il film del 1939 Il
mago di Oz. Wicked
– Parte 1 racconta la storia di due amiche,
Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre
si separano. La storia funge da prequel de Il mago di
Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi
all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked – Parte
2 dovrebbe invece arrivare l’anno successivo, ovvero il
2025.
L’adattamento cinematografico sarà
prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc
Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente
esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente
dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il
progetto per conto della Universal Pictures. Il
musical teatrale Wicked ha
vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di
Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del
compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen
Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente
collaborando all’adattamento cinematografico come
sceneggiaturi.
Tra
le migliori serie e di maggior successo degli
ultimo 10 anni Dr. House è forse quella più
popolare. Infatti il suo successo la sua popolarità ha superato
ogni confine diventando in poco tempo una delle serie tv più viste
e più tradotte del globo.
Ideata da David
Shore e Paul Attanasio, e
trasmessa dal 2004 al 2012, Dr. House vedeva protagonista
indiscusso Hugh Laurie nei panni del medico poco
convenzionale ma dotato di grandi capacità ed esperienza ma
altrettanto scorbutico e pieno di dipendenze.
Per rendere l’idea del successo che
ha avuto la serie basta sapere che è stata tra i primi dieci
programmi televisivi più seguiti negli Stati Uniti dalla sua
seconda stagione alla quarta; in totale Dr. House
è stato distribuito in 66 paesi, ed è stato il programma
televisivo più seguito al mondo nel 2008. Ma forse non tutti voi
sanno cosa c’è dietro a questo incredibile successo.
Dr House trae ispirazione da Sherlock Holmes
La serie trae ispirazione dai
gialli del celebre detective Sherlock Holmes: in ogni
episodio ha luogo un giallo diverso che il protagonista, attraverso
le proprie capacità mediche e deduttive, deve districare basandosi
su vari indizi, spesso poco evidenti.
Come se non bastasse in diversi
episodi della serie tv, House viene mostrato a casa e il suo numero
di appartamento è 221B, un omaggio al famoso indirizzo londinese di
Sherlock Holmes, 221B Baker Street.
Ma la cosa ancora più strana è che
Sherlock Holmes, a sua volta, era basato su un dottore che
Sir Arthur Conan
Doyle conosceva, il dottor Joseph Bell, la cui
specialità era la diagnosi. Il riferimento è ulteriormente
dichiarato quando, nell’episodio 11 della quinta stagione, Wilson
si presenta in studio del Dr. House con il Manuale di Joseph Bell
sulle Operazioni di Chirurgia come regalo di Natale.
Ma i riferimenti non finiscono
qui. Infatti, quando lo staff di House inizia a chiedersi
perché avrebbe buttato via il costoso regalo, un divertito Wilson
inizia a inventare una storia su House e sul suo brutto
carattere conseguenza di un’infatuazione con una paziente di nome
Irene Adler non contraccambiata e che il medico considererà sempre
“la sua grande delusione e come quella che è fuggita”.
Riguardo invece ai casi clinici, la
maggior parte sono tratti da una rubrica del New York
Times dedicata ai casi clinici particolarmente
problematici.
Hugh Laurie
detiene il record mondiale per essere stato ” l’uomo più visto di
punta della televisione per aver interpretato Gregory House.
Il padre di Hugh Laurie era un medico, e molte volte
l’attore ha ammesso che spesso sente un senso di colpa per
“essere pagato di più per diventare una falsa versione di mio
padre”.Infatti Hugh Laurie infatti avrebbe guadagnato $
50.000 ad episodio nella prima stagione, compenso che poi è
aumentato drasticamente arrivando fino a $ 700.000 dollari per
episodio nella quarta stagione.
Dr House Cast
Durante la messa in onda molti
attori più o meno noti si sono alternati durante gli anni è hanno
composto il cast di Dr House. Oltre al
protagonista Hugh Laurie, nella serie sono apparsi
Lisa Edelstein nei panni di Lisa Cuddy,
Robert Sean in quelli di James
Wilson, Jennifer
Morrison nei panni di Allison Cameron,
Omar Epps in quelli di Eric
Foreman, Jesse
Spencer come Robert Chase, Peter
Jacobson nei panni di Chris Taub, Kal Penn
nei panni di Lawrence Kutner, la bellissima Olivia Wilde
in quelli di Remy Hadley (Tredici) Amber Tamblyn nei
panni di OMartha Masters e Odette Annable (nata
Yustman) come Jessica Adams.
Hugh Laurie e la prima lettura del copione
Durante una puntata di Inside the
Actors Studio, Hugh Laurie ha rivelato che quando ha letto
per la prima volta la sceneggiatura di House (che all’epoca non
aveva il titolo di “House MD”), credeva che il personaggio di
Wilson fosse il protagonista. Infatti l’attore non riusciva a
credere che un uomo come House potesse essere il protagonista di
uno spettacolo televisivo. O quanto meno non credesse potesse
riuscire a piacere al pubblico, ma come sappiamo aveva torto.
Inoltre ha portato fortuna all’attore tanto da rilanciarlo sia nel
mondo della televisione che in quello del cinema, consegnandogli
una notorietà a livello mondiale.
Problemi fisici per Hugh Laurie
Nel settembre 2009, il tabloid
britannico The Daily Express ha riferito che
Hugh Laurie stava iniziando a soffrire di un problema alla postura
e alle articolazioni. Secondo quanto raccolto dal noto sito, sembra
che le lesioni fisiche siano state provocate un’indotta
camminata con una zoppia pronunciata, quello che in realtà
richiedeva il personaggio.
L’audizione per il ruolo da protagonista Dr House
Per il ruolo l’attore Hugh Laurie ha fatto un’audizione tramite
un video girato in un bagno dell’hotel in Namibia, dove stava
girando Il volo della
fenice (2004). “Era l’unico posto con abbastanza
luce”, ha affermato l’attore tempo dopo.
Un nemico imposto dalla FOX
Per la prima stagione, la Fox che
era in parte produttrice della serie ha insistito sul fatto che
Dr House dovesse avere qualche tipo di nemico o
qualcuno che gli dicesse che non poteva comportarsi in quel modo.
Successivamente il creatore, David Shore ha
rivelato di essere stato titubante sull’idea, ma alla fine creò il
personaggio di Chi McBride, Edward Vogler, ma affermando sin
dall’inizio che sarebbe stato solo in cinque episodi, e poi avrebbe
lasciato lo spettacolo.
Wilson e L’infernale Quinlan
Robert Sean Leonard
èstato il primo attore a
essere scelto per interpretare l’amico fraterno Wilson.
Una
curiosità particolare: uno dei manifesti di film nell’ufficio di
Wilson è quello del L’infernale
Quinlan(1958) di Orson Wells, in
cui il noto attore e regista culto interpreta un detective
zoppicante, che risolve i crimini contando unicamente sulla sua
intuizione. Chiaramente il personaggio è una delle influenze
che il creatore David Shore ha avuto per poi costruire Dr.
House.
Dr House guardava The OC e Blackadder
Un’interessante curiosità è quella
legata alle serie tv che il personaggio guardava. Infatti
nell’episodio della stagione 2 “Clueless”, Wilson scorrendo nel
decoder di House scopre che fra le registrazioni ci sono episodi di
due serie in particolare. La prima erano episodi di
“The
OC“, la serie teen, che House successivamente
menzionerà anche durante altri episodio. Un altro spettacolo
presente è Blackadder, una commedia britannica con
Rowan Atkinson, in cui ha recita veramente Hugh
Laurie.
Una curiosità è che successivamente
l’attrice Olivia
Wilde è entrata a far parte del cast di protagonisti
Dr House. L’attrice ha recitato nella seconda stagione di The OC, e
in entrambe le serie recita un personaggio bisessuale.
Una delle frasi più famose arriva da Scrubs?
Una delle frasi
più famosa del Dr. House “Everybody Lies” è stata infatti
utilizzata da un altro medico prima. Per la precisione circa un
anno e mezzo prima della messa in onda dell’episodio pilota, in un
altro medical drama qualcuno l’ha pronunciata. Si tratta
della sitcom Scrubs: Medici ai primi
ferri (2001). Il Dr. Bob Kelso dice “Everybody Lies Dr.
Turk” nell’episodio Scrubs: Medici ai primi ferri ”
della stagione 2.
Dr House in streaming
Attualmente è possibile vedere Dr
House in streaming su Infinity, dove è disponibile l’intero
cofanetto di tutte e tredici le stagioni.
Dr House trama e cast
Il Dr. Gregory House è il primario
di diagnostica presso l’ospedale Princeton-Plainsboro Teaching
University. House è un uomo dai modi ruvidi e irritanti,
intelligente e capace oltre le normali aspettative, ma anche
eccentrico ed egoista. Un cinico, poco convenzionale, antieroe, ma
solo in apparenza, questo perché House in realtà è un medico
brillante, prezioso, insostituibile per la meticolosità e la
precisione con cui analizza le malattie.
Con l’arrivo nei cinema di tutto il
mondo, nel 1993, di Jurassic Park, il regista
Steven Spielberg mostrò le reali potenzialità
della computer grafica, cambiando per sempre la settima arte. Sullo
schermo era ora possibile veder prendere vita, dopo milioni di anni
dalla loro estinzione, i celebri dinosauri in tutta la loro
maestosità. Questi sono poi tornati a calcare il grande schermo nel
1997 con il sequel Il mondo perduto – JurassicPark. Diretto nuovamente da Spielberg, questo è
ambientato quattro anni dopo gli eventi del precedente capitolo, e
narra di una nuova spedizione a Isla Sorna, dove i dinosauri
vengono riportati in vita. Come anche per il film del 1993, il
regista si è nuovamente affidato alla penna di Michael
Crichton.
Lo scrittore da cui prese vita la
storia narrata nel primo film venne più volte pregato di dare un
sequel a tale racconto, ma questi si rifiutò ogni volta. Ci pensò
infine Spielberg a fargli cambiare idea, e fu così che nel 1995
venne pubblicato Il mondo perduto. Il regista intraprese
subito la produzione della trasposizione, inserendo in questa anche
elementi scartati da Jurassic Park. Il lavoro sui
dinosauri si rese qui ancor più complesso, richiedendo oltre 18
mesi per poterli realizzare tutti in modo realistico e avvincente.
Il mondo perduto – Jurassic Park contiene quasi il doppio
di animazioni generate al computer rispetto al suo predecessore,
promettendo così anche il doppio dell’intrattenimento.
Al momento dell’uscita in sala, il
film infranse diversi record al box office, tra cui quello per il
maggiore incasso in un solo giorno. In soli sei giorni il titolo
superò i 100 milioni di dollari, arrivando infine ad un incasso
globale di circa 618 milioni, a fronte di un budget di circa 73.
Il mondo perduto – Jurassic Park si affermò come il
secondo più alto incasso dell’anno dopo Titanic, e
confermò l’interesse degli spettatori nei confronti della storia e
delle sue creature. Un interesse vivo ancora oggi, e che ha
permesso alla Universal di dar vita a diversi sequel, di cui
l’ultimo annunciato è ancora atteso in sala. Prima dell’arrivo di
questo, però, è consigliabile riscoprire il lungometraggio del
1997, come anche diverse curiosità ad esso legate.
Il mondo perduto – Jurassic
Park: la trama del film
Quattro anni dopo gli eventi
svoltisi a Isla Nubar, dove sorgeva il Jurassic Park, John
Hammond avverte il professor Ian Malcolm
della presenza di un’isola vicina, chiamata Isla Sorna, dove
venivano ricreati i dinosauri. La vita presente su di essa è ora in
pericolo, poiché il corrotto Peter Ludlow aspira a
catturare quanti più dinosauri possibili per collocarli in un parco
nella città di San Diego. Malcolm si trova così a doversi recare
sull’isola, con l’intento di documentare quanto lì sta avvenendo e
denunciando tutto ciò ai media e alle autorità. Memore della
traumatica vicenda vissuta anni prima, questi rifiuta però
l’offerta. Nel momento in cui Hammond gli rivela che la sua
fidanzata Sarah Harding si è già recata
sull’isola, Malcolm si vede però costretto ad accettare.
Arrivato a Isla Sorna, Malcolm è
intenzionato a recuperare quanto prima Sarah e lasciare quel luogo
pieno di pericoli. I suoi obiettivi verranno però ostacolati dalla
volontà della donna di rimanere lì e difendere le creature presenti
dalla violenza dell’uomo. Nonostante l’esercito di Ludlow sia
particolarmente numeroso, e capitanato dall’esperto cacciatore
Roland Tembo, ciò non sembra sufficiente a gestire la furia dei
dinosauri. Ritrovatisi in terra a loro ostile, con nessuna
recinzione tra loro e le creature, gli esseri umani lì presenti
capiranno ben presto di non essere i cacciatori bensì i cacciati.
La sfida per Malcolm e Sarah sarà allora quella di sopravvivere,
evitando che il peggio possa accadere. Il ruggito del T-Rex,
tuttavia, non sembra lasciare grandi speranze a riguardo.
Il mondo perduto – Jurassic
Park: il cast del film
A causa dell’indisponibilità degli
attori Sam Neill e
Laura
Dern, il protagonista divenne il professor Ian
Malcolm, già presente nel precedente film. Ad interpretarlo vi è
nuovamente l’attore Jeff
Goldblum, il quale si è dichiarato particolarmente
entusiasta di poter riprendere il personaggio. Come lui, anche
Richard Attenborough ha dato disponibilità per
comparire nuovamente nel ruolo di John Hammond. Grande ingresso nel
cast è quello dell’attrice Julianne
Moore, oggi premio Oscar, che interpreta qui Sarah
Harding. Spielberg la contattò dopo averla vista recitare nel film
Il fuggitivo. Questa accettò di partecipare al film per
poter lavorare con Spielberg, del quale è una grande
ammiratrice.
Nel film è poi presente l’attrice
Vanessa Lee Chester. Questa era diventata popolare
dopo aver recitato nel film La piccola principessa.
Spielberg rimase colpito da lei proprio grazie a tale pellicola, e
decise da subito di offrirle il ruolo di Kelly, figlia di Ian
Malcolm. Il ruolo del cacciatore Roland Tembo è invece affidato
all’attore Pete Postlethwaite, da Spielberg
considerato il migliore del mondo. Il regista lo scelse per la sua
grande presenza scenica, requisito fondamentale per il personaggio
di Roland. L’attore Vince
Vaughn interpreta il ruolo di Nick Van Owen, alleato
di Ian e Sarah. Infine, gli attori Arliss Howard e
Peter Stormare interpretano rispettivamente i
crudeli Peter Ludlow e Dieter Stark.
Il mondo perduto – Jurassic
Park: i sequel, il trailer e dove trovarlo in streaming e in
TV
Dato il successo del film, nel 2001
si realizza un terzo e conclusivo capitolo della trilogia.
Jurassic Park III, da Spielberg solamente prodotto, vede
il ritorno del personaggio di Alan Grant, interpretato nuovamente
da Neill. Il titolo ottenne però un’accoglienza particolarmente
meno entusiasmante rispetto ai precedenti due film, e sembrò dunque
porre fine alle vicende dedicate ai dinosauri. Nel 2015, tuttavia,
arriva al cinema Jurassic
World. Pur cambiando titolo, questo si configura come
sequel diretto dei precedenti film, anche se ambientato diversi
anni dopo. La coppia di protagonisti è qui interpretata dagli
attori Chris Pratt
e Bryce Dallas
Howard. Questi hanno poi ripreso i loro ruoli anche in
Jurassic World – Il
regno distrutto, uscito nel 2018. Nel giugno del 2022 è
invece uscito il capitolo conclusivo della nuova trilogia,
intitolato Jurassic World: Il
dominio.
In attesa di vedere gli sviluppi
della saga, per gli appassionati è possibile fruire di
Il mondo perduto – Jurassic Park grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
sabato 15 aprile alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Insieme al western, al horror e al
poliziesco, quello del cinema erotico è stato uno dei
generi divenuti più popolari in italia a partire dagli anni
Settanta. Nei film appartenenti a questo si ritrovano mode e
stilemi che hanno innovato questa tipologia di film, con racconti e
loro messe in scena sempre più estremi e avvincenti. I migliori
film erotici italiani sfoggiano infatti atmosfere, inquadrature,
suggestioni e naturalmente attrici di rara bellezza. Tra i tanti
sottogeneri presenti dell’erotico, uno dei più apprezzati è quello
incentrato sulle malizie presenti nei nuclei famigliari. Punto di
riferimento a riguardo è il film del 1973
Malizia, di Salvatore
Samperi.
Vero e proprio simbolo di un’epoca,
Malizia è ancora oggi considerato un film “erotico
d’autore”, per via delle invenzioni visive di Samperi, che seppe
rendere affascinante e seducente una vicenda piuttosto semplice e
già vista. Oltre ad ambientare il tutto in un contesto quale la
Sicilia di metà anni Cinquanta, dove ha luogo una dura repressione
sessuale, Samperi dà vita ad un’altra novità, ovvero quella
dell’abbassamento dell’età del protagonista, costruendo a partire
da ciò una forte suspense che sfocia in un vero e proprio
voyeurismo del corpo femminile.
Arricchito da una fotografia curata
dal premio Oscar Vittorio Storaro, il film è
dunque un autentico gioiello del suo genere, capace ancora oggi di
suscitare un forte fascino. Un film che ogni appassionato di cinema
è chiamato a riscoprire. Prima di intraprendere una visione di
questo titolo, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Malizia: la trama del
film
La storia ha luogo sul finire degli
anni Cinquanta, nel comune di Acireale, in Sicilia. Qui, il
commerciante di tessuti Ignazio La Brocca, rimasto
vedovo con tre figli da crescere, trova nella domestica
Angela La Barbera, assunta dalla defunta moglie e
arrivata da loro il giorno stesso del funerale della moglie, la
donna ideale da sposare: un perfetto angelo del focolare, dai modi
pudichi e dal corpo procace. La nuova presenza femminile in casa,
però, risveglia ben presto le più sfrenate voglie e fantasie di
Nino, il quattordicenne figlio di Ignazio. Sempre
più infatuato di Angela, il ragazzo farà di tutto pur di impedire
il matrimonio e conquistare per sé l’avvenente domestica.
Malizia: il cast del film
Gran parte del fascino e del
successo del film è dato dall’attrice Laura
Antonelli, qui presente nei panni di Angela La
Barbera. Originariamente, in realtà, il produttore Silvio
Clementelli avrebbe voluto che ad interpretare la protagonista ci
fosse la celebre attrice Mariangela Melato.
Samperi, però, si oppose a tale proposta, considerando la Antonelli
l’unica scelta possibile. Questa, da poco divenuta famosa grazie a
Il merlo maschio, nel quale dà vita a diverse scene di
nudo, era per Samperi l’unica in grado di dar vita alla timidezza,
al fascino e alla forza di Angela.
Grazie al successo di
Malizia, il cachet
dell’attrice passò da 4 a 100 milioni di lire, facendo di lei una
delle celebrità più pagate dell’epoca. La Antonelli, tuttavia, ha
affermato di non aver mai compreso del tutto il motivo per cui
piacesse tanto, ritrovando in sé tanti difetti. Accanto a lei, nei
panni del giovane Nino vi è invece l’attore Alessandro
Momo, che l’anno successivo al film perderà tragicamente
la vita in un incidente con la moto. Turi Ferro
interpreta invece Ignazio La Brocca, mentre Gianluigi
Chirizzi e Massimiliano Filoni sono gli
altri due suoi figli, Antonio ed Enzino.
Il sequel di Malizia, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
A distanza di quasi vent’anni
Samperi decise di dar vita ad un sequel intitolato Malizia
2mila, dove la Antonelli riprende il ruolo di Angela,
corteggiata stavolta dal quindicenne figlio di un archeologo. Il
periodo d’oro dei film erotici era però ormai tramontato
e questo sequel finì con l’essere massacrato dalla critica e
affermarsi come un fiasco al box office. Ad aver reso ancor più
controverso il film vi fu la notizia secondo la quale la Antonella
era stata costretti a sottoporsi ad alcune cure estetiche, che
finirono però per deturparne i lineamenti del visto. Malizia
2mila è stato l’ultimo lungometraggio in cui l’attrice ha
recitato.
È possibile fruire di
Malizia grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili
Cinema e Google Play. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
15 aprile alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Dopo la sua intensa interpretazione
in Tàr, che le è valsa una
nomination all’Oscarcome miglior attrice, Cate Blanchett
è ora pronta a tornare sul grande schermo nei panni di una suora in
The New Boy di Warwick
Thornton. Del film, che farà il suo debutto al Festival di Cannes
2023 nella sezione Un Certain Regard,
è appena stata pubblicata la prima immagine ufficiale, che anticipa
una storia di spessore drammatico e umanitario.
The New Boy si concentra
infatti sulla suora interpretata dalla Blanchett che, nonostante
gli ordini che le sono stati dati dalla Chiesa cattolica, gestisce
un monastero lontano dai sentieri battuti. Quando un orfano
aborigeno di nove anni (Aswan Reid) appare
all’istituto nel cuore della notte, le ragioni del suo arrivo
capovolgono il monastero facendo scontrare la morale con la
spiritualità. Nel film recitano anche Deborah
Mailman (The Sapphires) e Wayne
Blair (Extraction) con un cast corale che
comprende Tyrique Brady, Kyle
Miller, Kailem Miller, Shane
Brady, Laiken Woolmington, Tyler
Spencer e Tyzailin Roderick.
L’immagine pubblicata vede la
Blanchett indossare un tradizionale abito bianco e nero completo di
un rosario appeso al collo. In una posa che ricorda La
pietà di Michelangelo, la donna tiene tra le braccia il
ragazzo le cui mani sono fasciate ma comunque insaguinate. Questo
sarà il secondo progetto di Thornton a far parte della sezione Un
Certain Regard a Cannes, con il regista australiano che ha fatto
scalpore per la prima volta con Samson & Dalilah del 2009,
che gli è valso il premio Caméra d’Or per il suo lungometraggio
d’esordio. In vista della presentazione al Festival, sarà poi
possibile avere maggiori informazioni sul film.
Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha
partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare
nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite.
Titoli come USS
Indianapolis,211 – Rapina in corso e
2030 – Fuga per il
futuro hanno infatti rappresentato il fondo della carriera
del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco
apprezzato è Grand Isle, un
thriller realizzato nel 2019 per la regia di Steven S.
Campanelli. Come sempre però, anche questo titolo è
diventato nel tempo un lungometraggio scult da recuperare
assolutamente per chi è fan dell’attore.
In questo nuovo lungometraggio Cage
dà vita ad un altro folle personaggio, proprio come folli erano
stati quello da lui interpretati anche in Mom and Dad,
Mandy e Pig. È proprio la presenza dell’attore,
infatti, ad aver fatto la fortuna del film, il quale altrimenti non
avrebbe avuto elementi su cui poter contare per ambire ad una certa
notorietà. Pur se inizialmente massacrato dalla critica, Grand
Isle ha infatti poi trovato un suo pubblico, in particolare
tra gli appassionati di quei thriller che scadono facilmente nel
trash.
Il film è infatti caratterizzato
dall’essere stato girato con pochi soldi e mezzi, finendo con il
risultare un vero e proprio B-Movie dove si alternano tensione,
colpi di scena, risvolti horror e momenti di forte erotismo. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Grand Isle: la trama del
film
Protagonista del film è il giovane
Buddy, un soldato della marina militare, da poco
rientrato dal servizio e ora costretto a svolgere lavoretti
saltuari per mantenere la famiglia composta dall’amorevole moglie
Lisa e dal figlio di pochi mesi. Le cose sono però
difficili per lui, che fatica a trovare un impiego durato. Tutto
cambia quando un giorno Buddy si imbatte nel veterano
Walter, che vive insieme alla bella ma trascurata
moglie Fancy in una grande casa nella stessa
cittadina del giovane. Quando a causa di un incidente con dei
ladri, Walter subisce dei danni alla casa, Buddy viene reclutato
per riparare quanto rotto.
A poco a poco il ragazzo si rende
però sempre più conto degli strani comportamenti dei due coniugi,
in particolare degli atteggiamenti ambigui di Fancy nei suoi
confronti. Quando, ancora intento a lavorare nella casa,
un’improvvisa tempesta impervia e un uragano si sta avvicinando
alla città, i due padroni offrono un riparo per la notte a Buddy,
che accetta ignaro di aver sancito l’inizio di un terribile incubo.
Ciò che accadrà nel corso di quella notte in quella casa, infatti,
si rivelerà quanto di più imprevedibile e folle possibile e per
Buddy avrà inizio una lunga prova di resistenza.
Grand Isle: il cast del
film
Ad interpretare Buddy, l’effettivo
protagonista del film, vi è l’attore Luke Benward,
celebre per aver recitato in film come Gli esploratori del
tempo, Come mangiare i vermi fritti e Dear John. Nei
panni di sua moglie Lisa, invece, vi è l’attrice Emily
Marie Palmer. Gli attori Kelsey Grammer e
Zulay Henao interpretano invece rispettivamente il
detective Jones e la detective Newton. Grammer è noto
principalmente per il ruolo del dr. Frasier nelle sitcom Cin
cin e Frasier, mentre la Henao ha recitato nei film
Fighting e Hostel: Part III.
Ad interpretare Fancy, la moglie di
Walter, vi è l’attrice KaDee Strickland, nota per
il film The Grudge. Grande protagonista del film è però,
come anticipato, Nicolas Cage, qui chiamato ad
interpretare il problematico e misterioso Walter. L’attore ha in
seguito affermato di essersi particolarmente divertito a recitare
in questo film, specialmente per via della grande libertà di
improvvisazione di cui ha goduto. Grand Isle però è per
lui un nuovo record negativo, in quanto è il secondo film della sua
carriera a raggiungere uno 0% di gradimento tra la critica.
Grand Isle: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Grand Isle grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 15 aprile alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
La notizia degli ultimi giorni è
che Harry
Potter diventerà una serie
tv per la HBO. Dopo lunge trattative con la Warner Bros il progetto prenderà vita. Al
timone come produttore esecutivo ci sarà J.K. Rowling e la serie tv prenderà come
riferimenti i sette libri della saga fantasy. I film sono iconici e
amati, ma diverse caratteristiche dei libri di Harry
Potter sono state modificate o tralasciate per adattarsi
meglio al formato cinematografico o per aggiungere un tocco
drammatico allo schermo. Molte storie e sottotrame sono state
tralasciate nei film per lasciare spazio a una
visione fluida del prodotto concentrata sui tre protagonisti. Chi
ha letto i libri sa per esempio che i tagli
maggiori, avvenuti nel quinto film, hanno fatto infuriare i fan che
ancora chiedono giustizia per L’Ordine
della Fenice.
Oltre a veri e propri tagli, alcune
storyline minori (come la storia tra Lupin e
Tonks e i Malandrini) che nei
libri rappresentano una buona fetta di contenuto sono stati
tralasciati. La serie tv potrebbe scandire questi tempi rendendo la
narrazione più lunga e potendo così mettere mano a quelle storie
lasciate in sospeso. Oltre a questo, però si spera che la HBO non
incappi in questi 10 errori fatti dai film
1I film di Harry Potter hanno ridotto al
minimo l’arco caratteriale di Neville Paciock
I
film di Harry Potter hanno tralasciato molto della
profezia della Professoressa Sybill Trelawney, che
descriveva come un bambino nato alla fine di luglio sarebbe stato
la rovina di Lord Voldemort. Ciò significa che il
fatto che questa profezia potesse valere anche per Neville, oltre che per Harry,
è stato spiegato solo nei libri.
Questo è stato frustrante, poiché il ragazzo
insicuro ha avuto uno degli archi caratteriali più drammatici della
serie. Neville forse non è diventato il Prescelto, e
il suo arco narrativo è stato messo da parte in favore dei
protagonisti, fatto sta che una serie tv potrebbe utilizzare il
casting per scegliere una versione di Neville
diversa e fare giustizia al personaggio.
Anche se Avengers:
Infinity War è considerato un capolavoro nella
filmografia dei Marvel Studios, titolo del tutto
meritato, è chiaro che quello che abbiamo visto in sala è una
versione rimaneggiata mille volte per poter arrivare al cinema e
poter raccontare al meglio la sua storia. Tuttavia, grazie a
Jim Starlin, il creatore di Thanos, sappiamo
adesso che il film aveva ben 45 minuti di girato in più che forse
non vedremo mai. Si tratta della scena in cui Thanos conquista
Xandar e ottiene la Gemma del Potere. Sfortunatamente, la scena è
stata scartata prima che venisse svolto qualsiasi lavoro sugli
effetti visivi.
Avengers:
Infinity War del 2018 segue Thanos mentre attraversa
l’universo raccogliendo le sei Gemme dell’Infinito di cui ha
bisogno per spazzare via metà della vita senziente del cosmo. Si
tratta dell’evento crossover che ha ripagato un decennio di film e
storie che, mentre presentavano i personaggi e gli eroi del MCU,
mostravano anche dove fossero le Gemme. Ad esempio, la storia dei
Guardiani della Galassia del 2014 ruota attorno
alla Gemma del Potere. E alla fine del film, questa viene rinchiusa
in un caveau a Xandar, la capitale dell’Impero Nova. Sarebbe stato
quindi giusto immaginare Thanos che per ottenerla deve superare il
potente esercito di Nova Corps.
Tuttavia, nella scena iniziale di
Avengers:
Infinity War, Thanos distrugge una nave asgardiana
mentre cerca il Tesseract, la Gemma dello Spazio che Loki
(Tom Hiddleston) ha rubato dal caveau di Odino
(Anthony Hopkins). Il Titano Pazzo sconfigge
facilmente Thor (Chris
Hemsworth) e persino Hulk (Mark
Ruffalo), il che non dovrebbe sorprendere dal momento
che, a quel punto, Thanos detiene la
Gemma del Potere. Quindi, è chiaro che egli ha già distrutto
Xandar in qualche modo, ma non lo vediamo mai accadere. Come rivela
ora Starlin, questa scena mancante avrebbe aggiunto altri 45 minuti
alla durata di Avengers:
Infinity War.
“Ma circa un mese prima
dell’uscita del film, ho ricevuto un’e-mail o qualcosa del genere
da Joe che diceva: ‘i 45 minuti di Thanos che avevamo all’inizio di
Infinity War, li abbiamo tagliati.’ C’era un’intera sequenza in cui
otteneva la prima gemma e hanno dovuto tagliarla. L’hanno girata,
ma non hanno mai voluto spendere soldi per gli effetti e non
volevano che il film fosse lungo quanto il secondo. [Endgame] lo
era. Non si rendevano conto che sarebbe stato un vero
successo”.
Quarantacinque minuti in più
sembrano eccessivi per una singola scena. Tuttavia, sarebbe stato
bello vedere dei minuti in più dell’impressionante interpretazione
di Brolin nei panni di Thanos, soprattutto se ciò significava
assistere alla distruzione di Xandar. Ancora più curiosa è
l’accenno di Starling al fatto che i Marvel Studios avessero paura
di correre dei rischi in quanto non avevano previsto il successo di
Avengers:
Infinity War. Il film ha finito per incassare
oltre $ 2 miliardi e rimane ancora il secondo film
MCU più redditizio, dietro solo a Avengers:
Endgame.
La Saga dell’Infinito del MCU si è conclusa
con l’epico Avengers: Endgame, anche se il progetto della
Fase 3 ha lasciato molte questioni in sospeso.
I Marvel Studios hanno trascorso
oltre un decennio a costruire gli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, con tutti i progetti a
partire da Iron Man del 2008 che hanno influenzato
la trama sviluppata su due parti – Infinity War ed Engame – della conclusione della spettacolare
Infinity Saga dei fratelli Russo.
Endgame ha posto le basi per l’inizio della Saga del Multiverso e ha lasciato molto
all’interpretazione del pubblico: ecco tutte le questioni rimaste
in sospeso da Avengers: Endgame, domande a cui il MCU deve ancora
rispondere.
1Come ha fatto Bruce Banner a diventare
Professor Hulk in Avengers: Endgame?
Bruce Banner è uno dei
veterani del MCU, interpretato
per la prima volta da Edward Norton nel film L’incredibile Hulk del 2008 e poi da Mark Ruffalo a partire da The Avengers del 2012. L’Hulk di Ruffalo ha
avuto uno sviluppo maggiore rispetto alla maggior parte degli eroi
dei Marvel Studios, passando da mostro incontrollabile a gladiatore
in Thor: Ragnarok e infine alla sua forma di
Professor Hulk in Avengers: Endgame. Questa è stata una sorpresa
inaspettata, soprattutto perché non è stato spiegato come Banner
sia riuscito a combinare le sue due personalità in un unico
corpo.
Questo è diventato un importante punto di
discussione nei primi episodi della Fase 4 di
She-Hulk:
Attorney at Law, che ha rivelato che Banner e Tony
Stark hanno trascorso molto tempo a lavorare insieme per unire le
personalità di Banner e Hulk. Tuttavia, Banner non è entrato nel
dettaglio di come ciò sia avvenuto: questa è solo una delle tante
domande che il pubblico si pone ancora riguardo a ciò che è
accaduto durante Avengers: Endgame, il salto temporale di
cinque anni, noto come Blip. È stato chiesto che i
prossimi progetti dei Marvel Studios esplorino ciò che è accaduto
durante il Blip, ma fino ad allora queste domande su Avengers: Endgame e molte altre ancora
rimarranno senza risposta.
Arrivano nuovi dettagli sul prossimo
progetto cinematografico di Clint Eastwood,
dal titolo Juror #2, con due grandi star che entrano a far
parte del cast. Prima di questo annunciato progetto, l’ultimo film
del 92enne Eastwood è stato Cry
Macho, un progetto che stava sviluppando da anni,
è uscito nel 2021 durante il COVID. Il fallimento a cui il film è
andato incontro per via della pandemia ha portato ad alcune
dichiarazioni particolari da parte del nuovo CEO della
Warner Bros. Discovery, David
Zaslav, che secondo quanto riferito era sconvolto dal
fatto che il film avesse mai avuto il via libera e, sempre secondo
quanto riferito, ha anche messo in dubbio la relazione futura dello
studio con Eastwood.
Quei dubbi possono però per ora
essere messi a tacere proprio grazie all’accordo tra Eastwood e la
Warner Bros. per produrre e distribuire Juror #2, un film
descritto come un dramma legale incentrato su un giurato in un
processo per omicidio che inizia a sospettare di aver causato egli
stesso la morte della vittima, trovandosi dunque a dover decidere
se confessare la verità e scagionare l’imputato o manipolare il
giudizio della giuria per farla franca. Secondo quanto riferito, il
film di Eastwood sta ora reclutando una coppia di grandi nomi come
Toni Collette e
Nicholas Hoult
come protagonisti.
Hoult dovrebbe interpretare il
giurato in questione, mentre la Collette dovrebbe ricoprire il
ruolo del procuratore generale. Mentre è certo che Clint
Eastwood sarà impegnato sulla scrittura e sulla regia del
film, non è certo se Juror #2 sarà davvero, come
suggerito da alcune fonti, il suo progetto finale. Sebbene il film
sia etichettato come tale, Eastwood non ha dichiarato personalmente
le sue intenzioni riguardo al ritiro. Tuttavia, con il quattro
volte vincitore dell’Oscar che sta per compiere 93 anni e oltre 5
decenni sulla sedia da regista, è probabile che questo possa
davvero essere il suo ultimo film. Non resta ora che attendere
ulteriori notizie a riguardo.
La Warner Bros. ha rilasciato un
altro breve teaser promo per The
Flash prima del prossimo trailer completo che
dovrebbe debuttare il 25 aprile, e racchiude un bel po’ di nuovi
filmati nei suoi cinque secondi! In questo nuovo contributo
possiamo vedere nuove scene di Barry Allen
intrappolato nella Speed-Force, Supergirl che
emette un ruggito di battaglia e Batman di Michael Keaton che
cade in ginocchio.
The
Flash arriverà finalmente nelle sale
cinematografiche il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da
Andy
Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due, e vedrà
Ezra
Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da
Justice
League. Egli viaggerà indietro nel tempo per
impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la
linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà
alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un
vecchio Batman (Michael Keaton)
e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle)
per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale
Zod (Michael
Shannon) e tornare nel suo universo.
Secondo molte rappresentazioni
cinematografiche, dietro ad ogni grande figura di potere ce n’è
un’altra, ancora più potente, che tira veramente le fila delle
vicende. Queenmaker racconta tutti I sotterfugi
politici che esistono dietro alla ricca e potente famiglia a capo
della Eunsung. La serie, formata al momento da una sola stagione di
undici episodi, ognuno da circa un ora, è un dramma politico
sudcoreano prodotto da Netflix. Scritto da Moon
Ji-young e diretto da Oh Jin-seok,
Queenmaker è caratterizzato da un cast di figure
note prevalentemente nel panorama cinematografico nazionale:
ritroviamo l’attrice Kim
Hee-ae nel ruolo di Hwang Do-hee. Moon
So-ri interpreta Oh Seung-sook, un’avvocatessa per i
diritti umani che lotta per i diritti delle donne lavoratrici;
affianco ad esse abbiamo Ryu Soo-young nel ruolo
di Baek Jae-min.
Queenmaker: una famiglia al
potere
Hwang è la figura di riferimento
nella società Eunsung, braccio destro di Son Young-sim per più di
dieci anni. Hwang è colei che si occupa di risolvere tutti i
problemi causati dai vari membri della famiglia di Son, nascondendo
scheletri segreti e mantenendo pulita la reputazione della nobile
stirpe. Hwang è, insieme a Baek Jae-min, marito di una delle figlie
di Son, una figura esterna, e quindi per questo mai totalmente
accettata; lei è trattata come il cane da guardia della
famiglia.
Quando Jae-min commetterà l’ennesimo
abuso su una delle ragazze che lavorano alla Eunsung, la quale
arriverà a suicidarsi nella disperazione, Hwang si rifiuterà di
insabbiare anche questo delitto, lasciando la società per sempre. A
questo punto, Son le si rivolterà contro: tra le due si instaurerà
una guerra continua che si combatterà nel campo di battaglia delle
elezioni per il sindaco della città di Seul; mentre Son cercherà in
ogni modo di portare il proprio genero alla vittoria, Hwang
collaborerà con Oh Seung-sook, stravagante avvocatessa per i
diritti umani e per i lavoratori.
Una campagna elettorale tra
imbrogli ed ipocrisie
Una caratteristica interessante di
Queenmaker è il fatto che vengono toccate diverse
tematiche rilevanti ed interessanti a livello sociale.
La serie, come dramma politico, va
ad analizzare la realtà della politica e delle campagne elettorali:
non è la prima volta che tali tematiche vengono portate sul grande
schermo. Finora molte sono state le serie ed i film con tematiche
simili: si pensi alle serie
Scandal di Shonda Rhimes e
House of Cards con
Kevin Spacey. Un elemento che accomuna questi tre
esempi è il fatto che luogo di ambientazione sono sempre gli Stati
Uniti d’America. Invece, in Queenmaker l’elemento
politico si fonde con il contesto culturale sudcoreano,
caratterizzato da specifici comportamenti e tradizioni.
Un elemento da notare già dai primi
episodi, prima dell’inizio effettivo della campagna elettorale, è
il ruolo dei media; questi vengono facilmente manovrati dalla
stessa Hwang. Vengono intessute articolate storie da semplici foto
o notizie non accertate, così da creare forti mobilitazioni anche
sui social network.
Un altro fattore che rende
Queenmaker una serie accattivante è la
presenza di molte figure femminili forti e determinate; guardando
la serie con un occhio attento, emerge chiaramente come tutti i
personaggi più affermati, più potenti, sono donne. Si pensi alla
signora Son, a capo della colossale società Eunsung, o anche alla
avvocatessa Oh Seung-sook, così legata alla sua causa per la
salvaguardia delle donne lavoratrici da occupare per settimane e
settimane il tetto di uno dei grattaceli della Eunsung.
Discriminazioni di classe e di
genere
Tutta la serie
Queenmaker è strutturata sulla contrapposizione
tra le elite politiche ed economiche, rappresentate dal gruppo
Einsung, e da tutto il resto del popolo, rappresentati da Hwang e
Oh Seung-sook.
Son e Jae-in, dall’alto dei loro
grattaceli, si impongono con tutta la loro forza su tutti,
corrompendo e ricattando per il proprio tornaconto personale; per
questo, si sentono invincibili. Le stesse elezioni sono solamente
un modo per ottenere maggiore potere, e per vincere sono disposti
anche ad imbrogliare i più poveri, considerati come inferiori ed
insignificanti. La stessa Hwang, pur avendo fatto parte del
nobile mondo di Son per fin troppo tempo, non è mai stata
realmente accettata: è stata ed è rimasta solamente una
sottoposta, un cane da guardia da sfruttare.
Questo senso di superiorità espresso
da tutte le figure della famiglia di Son emerge anche dal
trattamento disumano e degradante con cui talvolta vengono trattati
tutti gli impiegati. Lo stesso Jae-min non ha alcuno scrupolo
nell’approfittarsi sessualmente della propria segretaria, vista
semplicemente come una donna inferiore: talvolta, a fianco delle
discriminazioni di classe, si vengono ad affiancare anche velate
discriminazioni di genere.
Elijah Wood,
interprete di Frodo nella trilogia cinematografica di Il
Signore degli Anelli, ha finalmente espresso il suo parere sul
fatto che la Warner Bros.
stia sviluppando diversi nuovi film de Il Signore degli
Anelli. “Sono affascinato e sono emozionato. Spero che
sarà bello“, ha recentemente dichiarato Wood. “Sono
sorpreso, non so perché sono sorpreso perché, ovviamente, ci
sarebbero stati più film“.”Naturalmente al centro c’è il
desiderio di fare molti soldi“, ha continuato Wood. “Non è
che un gruppo di dirigenti dica, ‘Facciamo arte davvero
fantastica.’ E non li biasimo, ovviamente, perché si tratta di
commercio. Ma la grande arte può venire dal commercio. Quindi
queste due cose non si escludono a vicenda”.
Wood ha però poi sottolineato che la
trilogia di Il Signore degli Anelli di Peter
Jackson “non è arrivata da lì“, riferendosi al
commercio. “È nata dalla passione per questi libri e dal
desiderio di vederli realizzati“, ha detto Wood. “E spero
che alla fine questo sia ciò che porterà avanti i nuovi film. Spero
solo che ci sia lo stesso fattore motivante alla base, ogni volta
che assumono uno sceneggiatore e un regista, che sia con rispetto
per il materiale di Tolkien ed entusiasmo nell’esplorarlo”.
Per ora, tutto ciò che è confermato sui nuovi film de Il
Signore degli Anelli della Warner Bros. è che ci saranno
“molteplici” film realizzati sulla base dei libri di J. R.
R. Tolkien.
Nessuna informazione aggiuntiva è
stata per ora fornita dallo studio, il che significa che nessuno sa
se la storia riprenderà prima, dopo o durante la trilogia originale
di Peter Jackson. In una dichiarazione a Variety, Jackson e i suoi
principali collaboratori, Fran Walsh e
Philippa Boyens, hanno affermato che la Warner
Bros. “ci ha tenuti aggiornati in ogni
fase del processo“ riguardo ai nuovi film in cantiere.
“Non vediamo l’ora di parlare ulteriormente con lo studio per
ascoltare la loro visione del franchise che va avanti“, hanno
aggiunto Jackson, Walsh e Boyens nella loro dichiarazione.