Nonostante le recenti voci che
davano la star di Black WidowFlorence Pugh
in lizza per quella che sarà una parte molto importante della
seconda stagione
di The Last of Us(qui la recensione della prima
stagione) – l’adattamento della HBO del videogioco survival
horror/sci-fi più venduto – si apprende ora che un’altra attrice è
entrata ufficialmente in trattative. Secondo l’insider Jeff Sneider,
il produttore esecutivo e co-showrunner Craig
Mazin e il creatore del gioco Neil
Druckmann avrebbero infatti scelto Kaitlyn Dever (La rivincita delle
sfigate, Nessuno ti salverà) per interpretare
Abby.
Il personaggio avrà un ruolo molto
importante nella seconda stagione, tanto da poter
essere considerato un protagonista secondario. C’è dunque molta
attesa tra i fan riguardo chi andrà a ricoprire tale ruolo e
l’emergere ora di Dever come principale candidata potrebbe essere
una buona notizia. L’attrice vanta infatti già una solida carriera
tanto nel cinema quanto in televisione e ha in più occasioni
dimostrato di possedere una valida capacità espressiva. Per un
ruolo complesso come quello di Abby, potrebbe dunque rivelarsi la
scelta giusto. Bisognerà ora attendere l’ufficialità della notizia,
con le trattative che attualmente sarebbero ancora in corso.
Tutto quello che sappiamo sulla
seconda stagione di The Last of Us
La seconda stagione di The
Last of Us entrerà in produzione all’inizio del
2024. La notizia è stata diffusa dal capo della HBO,
Casey Bloys, in una
conferenza stampa. L’amministratore delegato ha sottolineato
che gli scioperi della WGA e del SAG-AFTRA hanno ritardato la
produzione della seconda stagione dello show che quindi potrebbe
arrivare plausibilmente nel 2025. In vista delle riprese, si
attende di conoscere i nuovi attori che si uniranno a questa
seconda stagione, dove ritroveremo ovviamente anche Pedro Pascal
nel ruolo di Joel, Bella Ramsey
nel ruolo di Ellie e Gabriel Luna in
quello di Tommy.
La seconda stagione adatterà
ovviamente il secondo videogioco, vero e proprio sequel che porta
avanti il racconto di Joel ed Ellie nel brutale mondo sconvolto dal
fungo cordyceps. The Last of Us è
scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann che ne
sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una
co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan
Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori
esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word
Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.
Avevano affidato a
People un comunicato congiunto per prendersi il tempo giusto e
elaborare il dolore improvviso e fortissimo della scomparsa di
Matthew Perry, ma adesso i cinque membri del
cast di Friends, Jennifer Aniston,
Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt Leblanc e David
Schwimmer hanno salutato il loro grande amico, Matty, a
modo loro.
Matthew Perry è scomparso lo scorso 29 ottobre
all’età di soli 54 anni. Usando Instagram come palcoscenico per
lasciare un loro saluto al collega e amico, tutti e cinque hanno
scritto un ricordo personale. Eccoli di seguito:
Matthew È con il cuore pesante che ti saluto. I momenti che abbiamo
passato insieme sono onestamente tra i momenti preferiti della mia
vita. È stato un onore condividere il palco con te e chiamarti amico.
Sorriderò sempre quando ti penserò e non ti dimenticherò mai.
Mai. Allarga le tue ali e vola fratello, sei finalmente libero.
Tanto amore. E immagino che ti terrai i 20 dollari che mi devi.
Sono così grata per ogni momento che ho passato con te Matty
e mi manchi ogni giorno. Quando lavori con qualcuno a stretto
contatto come ho fatto con Matthew, ci sono migliaia di momenti che
vorrei poter condividere. Per ora ecco uno dei miei
preferiti. Per dare un po’ di retroscena, Chandler e Monica avrebbero
dovuto avere un’avventura di una notte a Londra. Ma a causa della
reazione del pubblico, quella è diventata l’inizio della loro
storia d’amore. In questa scena, prima che iniziassimo a girare, mi ha
sussurrato una battuta divertente. Faceva spesso cose del genere. Era divertente ed era
gentile. 🤍🕊️
Oh ragazzi, questa è stata una ferita profonda… Dover dire
addio al nostro Matty è stata un’ondata folle di emozioni che non
avevo mai provato prima. Tutti noi sperimentiamo la perdita ad un
certo punto della nostra vita. Perdita della vita o perdita
dell’amore. Essere in grado di STARE davvero in questo dolore ti
permette di sentire momenti di gioia e gratitudine per aver amato
qualcuno così profondamente. E lo abbiamo amato profondamente. Era
una parte integrante del nostro DNA. Eravamo sempre noi 6. Questa è
stata una famiglia scelta che ha cambiato per sempre il corso di
chi eravamo e di quale sarebbe stato il nostro percorso. Matty
sapeva che amava far ridere la gente. Come ha detto lui stesso, se
non avesse sentito la “risata” pensava che sarebbe morto. La sua
vita dipendeva letteralmente da questo. Ed è riuscito a fare
proprio questo. Ci ha fatto ridere tutti. E ridere forte. Nelle
ultime due settimane ho riflettuto attentamente sui nostri
messaggi. Ridere e piangere e poi ridere ancora. Li terrò per
sempre. Un giorno ho trovato un messaggio che mi ha inviato dal
nulla. Dice tutto. (Vedi la seconda diapositiva…)
Matty, ti amo così tanto e so che ora sei completamente in
pace e libero da ogni dolore. Ti parlo ogni giorno… a volte riesco
quasi a sentirti dire “potresti ESSERE più pazzo?”
Riposa fratellino. Mi hai sempre rallegrato la giornata…
❤️🕊️
Grazie per dieci anni incredibili di risate e
creatività.
Non dimenticherò mai il tuo impeccabile tempismo comico e la
tua capacità di dettare il tempo. Potevi prendere una linea retta
di dialogo e piegarla alla tua volontà, trasformandola in qualcosa
di così del tutto originale e inaspettatamente divertente da
stupire chiunque.
E tu avevi cuore. Cosa con cui sei stato generoso e che hai
condiviso con noi, così da poter creare una famiglia composta da
sei sconosciuti.
Questa foto è di uno dei miei momenti preferiti con te. Ora
mi fa sorridere e piangere allo stesso tempo.
Ti immagino lassù, da qualche parte, con lo stesso abito
bianco, le mani in tasca, mentre ti guardi intorno…
Abbiamo girato il pilot, Friends Like Us, è stato ripreso e
poi immediatamente eravamo agli Upfronts della NBC. Poi… Hai suggerito di giocare a poker e lo hai reso molto divertente
mentre all’inizio ci conoscevamo meglio. Grazie per
questo. Grazie per avermi fatto ridere così forte per quello che
dicevi, tanto che mi facevano male i muscoli e le lacrime mi
scorrevano sul viso OGNI GIORNO. Grazie per il tuo cuore aperto in una relazione a sei che
richiedeva compromessi. E un sacco di “chiacchiere”. Grazie per esserti presentato al lavoro quando non stavi bene e
poi essere stato assolutamente brillante. Grazie per i migliori 10 anni che una persona può
avere. Grazie per aver avuto fiducia in me. Grazie per tutto quello che ho imparato sulla GRAZIA e
sull’AMORE, conoscendoti. Grazie per il tempo che ho trascorso con te, Matthew.
Su Instagram, l’attore KarlUrban ha condiviso una nuova foto dal set di Mortal Kombat
2, film nel quale interpreta il celebre personaggio
Johnny Cage. La foto vede Urban insieme ad
alcuni altri membri del cast, ognuno dei quali mostra due dita alla
fotocamera, come ad indicare di essere tornati al lavoro sul
secondo capitolo della serie. La didascalia del post, infatti,
riporta: “Siamo tornati, baby! MK2. Andiamo!!! Adoro questo
cast“. Nella foto si può inoltre il logo di MK2 e il nome di
Jax Briggs, interpretato da Mehcad Brooks,
presente a sua volta nell’immagine. Con il termine dello sciopero degli
attori, dunque, come promesso i lavori su Mortal Kombat
2 sono ripresi quanto prima.
Le riprese del sequel sono iniziate
a giugno e dovevano inizialmente concludersi entro settembre. La
produzione è stata però appunto interrotta a luglio a causa dello
sciopero della SAG-AFTRA. Poiché molti progetti rinviati hanno
subito ritardi significativi, non era chiaro quando Mortal
Kombat 2 sarebbe potuto ripartire, ma il progetto, come noto,
è tra quielli in cima alla lista delle priorità della Warner Bros.
Non avendo ancora una data di uscita annunciata, il film non ha in
ogni caso subito un ritardo ufficiale e, con l’ufficialità del
ritorno sul set, l’attesa per l’arrivo del film nelle sale non
dovrebbe essere molto lunga.
Mortal Kombat
2 è diretto da Simon
McQuoid da una sceneggiatura scritta
dallo sceneggiatore di Moon
KnightJeremy Slater. Il sequel vedrà il
ritorno di Lewis Tan come Cole Young,
Jessica McNamee come Sonya Blade, Josh
Lawson come Kano, Tadanobu Asano come
Lord Raiden, Mehcad Brooks come Jax, Ludi
Lin come Liu Kang, Chin Han come Shang
Tsung, Joe Taslim come Bi-Han e Sub-Zero,
Hiroyuki Sanada nei panni di Hanzo Hasashi e
Scorpion e Max Huang nei panni di Kung Lao.
Il sequel d’azione introdurrà anche
una serie di nuovi personaggi oltre Johnny Cage, ovvero
Adeline Rudolph (Resident Evil) nei panni
di Kitana, Tati Gabrielle (You) nei panni
di Jade, Martyn Ford (F9) nei panni
dell’imperatore Shao Kahn, Damon Herriman di
Mindhunter nei panni del demone di Netherrealm Quan Chi,
Desmond Chiam (The Falcon and the Winter
Soldier) nei panni del Re Edeniano Jerrod e Ana
Thu Nguyen (Get Free) nei panni della Regina
Sindel. Ulteriori dettagli sulla trama sono ancora tenuti nascosti.
Il film è prodotto da James Wan, Michael Clear, Todd Garner
e E. Bennet Walsh.
Anche Ridley Scott si unisce al dibattito relativo
ai film di supereroi che, sembra in maniera irrevocabile, abbiano
raggiunto il punto di saturazione agli occhi del pubblico. In
occasione della promozione del suo ultimo film epico, Napoleon, Scott si dice pienamente d’accordo
con il fatto che ci sia stanchezza nei confronti di determinati
prodotti, ma ha anche spiegato che il suo problema con i
supereroi ha radici più profonde.
Secondo il regista, i film sui
supereroi sono intrinsecamente imperfetti, poiché per lo più non
riescono a catturare l’essenza del materiale originale. Inoltre,
Scott ha detto che c’è anche un problema con il modo in cui
guardiamo all’idea dei supereroi:
“C’è questa idolatria dei
supereroi, che in realtà è solo un’estensione dei fumetti. E da
questo, è molto difficile scrivere una storia a fumetti e portarla
con successo su un film. Detto questo, non sono un fan dei
supereroi, anche se una volta amavo i fumetti. Penso che ci siano
un paio di Batman piuttosto buoni, e quel film “Superman” di
[Richard] Donner ha catturato la tradizione dei fumetti. Man mano
che abbiamo ampliato le nostre capacità visive, ho pensa,
stranamente, tutto diventa sempre meno reale. E ora sembra
diventare una scusa per gli attori per guadagnare un sacco di soldi
interpretando i supereroi.”
Il film di Superman
del 1978 è infatti spesso ricordato per come è riuscito a
bilanciare l’avventura e un po’ di innocenza in una storia che ha
funzionato sia per i bambini che per gli adulti. Non a caso, il
defunto Christopher Reeve è considerato il
Superman cinematografico per eccellenza, e finora nessun attore è
riuscito a raccoglierne l’eredità. Ironicamente, l’universo
cinematografico DC non è stato sicuro su come affrontare il
personaggio, che è diventato il supereroe più famoso al mondo
proprio a causa del film di Donner.
Scott ha anche detto che, anche se
gli è stato effettivamente offerto di dirigere alcuni film di
supereroi, nella sua mente ha già “fatto due o tre film di
supereroi”. Dice che pensa che “Sigourney Weaver sia un
supereroe in Alien” e “Russell Crowe sia un supereroe in
Il Gladiatore“, e cita Harrison Ford come
“il super antieroe in Blade Runner“. La differenza,
secondo lui, è che “le fottute storie sono migliori“.
Dal celebre scrittore e regista
Christopher Nolan arriva l’imperdibile capolavoro
cinematografico sull’uomo e sul momento che ha cambiato il mondo
per sempre. Mentre continua la sua corsa al botteghino globale,
Oppenheimer
sarà disponibile giusto in tempo per le vacanze in 4K Ultra HD,
Blu-ray, e in Download Digitale dal 21 dicembre 2023, distribuito
da Universal Pictures Home Entertainment.
Immergiti più a fondo
nell’impareggiabile produzione cinematografica di Oppenheimer con un’ampia raccolta di
contenuti speciali, tra cui il debutto globale de “La storia
del nostro tempo: la realizzazione di Oppenheimer“. Questo coinvolgente video di
oltre 70 minuti mostra esclusivi filmati dietro le quinte e ampie
interviste con Nolan e i suoi collaboratori creativi, offrendo un
accesso esclusivo al processo, alle performance, agli effetti, alla
musica e all’arte hanno permesso la realizzazione di questo
straordinario film.
Tra i contenuti aggiuntivi sono
inclusi il documentario di NBC News, “To End All War: Oppenheimer
and the Atomic Bomb”, nonché il “Trinity Anniversary Panel
Discussion” con un panel moderato dal giornalista vincitore
dell’Emmy Chuck Todd, con
Christopher Nolan, il vincitore del premio Nobel, il
dottor Kip Throne; il fisico di fama mondiale Dott. Carlo Rovelli;
il dottor Thom Mason, direttore del Laboratorio Nazionale di Los
Alamos; e Kai Bird, il coautore vincitore del Premio Pulitzer di
American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert
Oppenheimer, su cui è basato il film.
Guarda la visione cinematografica di Nolan prendere vita in 4K
Ultra HD con immagini vibranti, immagini quattro volte più nitide
dell’HD, la brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) e
l’audio multicanale che offre un suono avvolgente. Inoltre, i
dischi 4K Ultra HD e Blu-ray sono progettati esclusivamente per
includere proporzioni miste di 2,20 e 1,78 che consentono agli
spettatori di sperimentare il cambiamento delle proporzioni come
visto in luoghi cinematografici selezionati, per la massima visione
a casa.
Scritto per lo schermo e diretto
da
Christopher Nolan, Oppenheimer, catapulta il pubblico nella mente
del fisico J. Robert Oppenheimer (Cillian
Murphy), il cui lavoro fondamentale come direttore del
Progetto Manhattan nel laboratorio di Los Alamos contribuì alla
creazione della prima bomba atomica. Evento cinematografico senza
precedenti, Oppenheimer
vanta un cast stellare che include Emily Blunt, il vincitore del premio
OscarMatt
Damon, il candidato al premio Oscar Robert
Downey Jr., la candidata al premio Oscar Florence
Pugh, Josh Hartnett e i vincitori del premio Oscar
Casey Affleck, Rami Malek e Kenneth Branagh.
Oppenheimer
è stato prodotto da Emma Thomas, Charles Roven e
Christopher Nolan. I film di Nolan, tra cui
Oppenheimer, Tenet,
Dunkirk, Interstellar, Inception e la trilogia
de Il Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 6 miliardi di
dollari al botteghino globale e hanno ottenuto 11 Oscar e 36
nomination, comprese due nomination come Miglior Film.
Il team di produzione creativa di
Nolan comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, la
scenografa Ruth De Jong, la montatrice Jennifer Lame, la costumista
Ellen Mirojnick, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson
e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna
sonora è composta dal premio Oscar®Ludwig
Göransson.
OLTRE TRE ORE DI
CONTENUTI SPECIALI SU 4K ULTRA HD, BLU-RAYTM E
DVD
LA STORIA DEL NOSTRO TEMPO: LA REALIZZAZIONE DI
OPPENHEIMER*
ADESSO SONO DIVENTATO MORTE – Il cast, la
troupe e i produttori si uniscono a Christopher Nolan nel
condividere le storie personali che li hanno appassionati
all’ambizioso progetto creare qualcosa che unisse più generi.
I LUMINARI – Il cast stellare di
OPPENHEIMER discute di come sintetizzano
la narrativa drammatica della sceneggiatura con le vite reali dei
personaggi storici per incarnare i loro personaggi complessi.
IL PROGETTO MANHATTAN – Per visualizzare
l’abilità di Oppenheimer nel vedere dimensioni diverse e ricreare
lo storico test Trinity, i filmakers hanno sviluppato tecniche
uniche per creare effetti sorprendenti senza utilizzare la
CGI.
IL DIAVOLO DEI DETTAGLI – Uno sguardo a come
la scenografa Ruth De Jong e il suo team hanno ricreato l’intera
città di Los Alamos con oggetti di scena fedeli all’epoca, set
spettacolari e un’attenzione meticolosa all’autenticità.
UN LUNGO VIAGGIO – Gli artisti dei costumi e
del trucco popolano gli ambienti coinvolgenti di
OPPENHEIMER con figure iconiche
utilizzando migliaia di capi di abbigliamento e applicazioni
protesiche all’avanguardia.
LA SENTI LA MUSICA? – Lavorando a stretto
contatto con Christopher Nolan, Ludwig Göransson compone una
colonna sonora profondamente personale e storicamente espansiva che
spazia dall’organico all’alieno per accompagnare il paesaggio
visivo.
FACCIAMO IL MIRACOLO – I più stretti
collaboratori di Christopher Nolan dimostrano come la sua visione
artistica crei un cameratismo che spinge la sua talentuosa troupe a
continuare ad aprire nuovi orizzonti nel cinema.
INNOVAZIONI NELLA PELLICOLA: PELLICOLA 65MM IN BIANCO E
NERO IN “OPPENHEIMER” – FotoKem apre le porte ai
suoi laboratori cinematografici, dove vengono inventate nuove
tecnologie per l’utilizzo di pellicole da 65 mm a colori e in
bianco e nero per visualizzare le doppie linee temporali di
OPPENHEIMER spingendo al contempo il
formato ulteriormente.
INCONTRO CON LA STAMPA Q&A PANEL:
OPPENHEIMER – Chuck Todd modera una conversazione
in cui Christopher Nolan, l’autore Kai Bird e i fisici Dr. Kip
Thorne, Dr. Thom Mason e Dr. Carlo Rovelli riflettono
sull’affascinante scienza e sulle preoccupazioni apocalittiche che
OPPENHEIMER illustra sullo schermo.
TO END ALL WAR: OPPENHEIMER & THE ATOMIC BOMB
–Scopri come la spinta implacabile di un uomo e
l’invenzione della bomba atomica hanno cambiato per sempre la
natura della guerra, hanno portato alla morte di centinaia di
migliaia di persone e hanno scatenato l’isteria di massa.
FILMMAKERS
Scritto per lo schermo e
diretto da: Christopher Nolan Cast: Cillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon, Robert Downey
Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Casey Affleck con Rami Malek e
Kenneth Branagh Musiche di: Ludwig Göransson Costumi:Ellen Mirojnick Montaggio: Jennifer Lame ACE Production
Designer: Ruth De Jong Direttore della fotografia: Hoyte Van Hoytema
ASC, FSF, NSC Produttori esecutivi: J. David Wargo, James Woods, Thomas
Hayslip Prodotto da: Emma Thomas p.g.a, Charles Roven
p.g.a, Christopher Nolan p.g.a Ispirato al libro: “American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer” di Kai Bird e Martin J. Sherwin
INFORMAZIONI TECNICHE 4K UHD: Data di uscita: 21 dicembre, 2023 Aspect Ratio: 2160p UHD Dolby Vision / HDR10 + Widescreen
2.20:1 / 1.78:1 Rating: 6+ Sottotitoli: Italiano, Inglese (n/u), Tedesco, Francese,
Olandese Audio: Inglese (DTS-HD Master Audio 5.1), Italiano, Tedesco,
Francesce (DTS Digital Surround 5.1) Durata: 3 ore
INFORMAZIONI TECNICHE
BLU-RAYTM:
Data di uscita: 21
dicembre, 2023 Aspect Ratio: 1080p High Definition Widescreen 2.20:1 /
1.78:1 Rating: 6+ Sottotitoli: Italiano, Inglese (n/u), Tedesco, Francese,
Olandese Audio: Inglese (DTS-HD Master Audio 5.1), Italiano, Tedesco,
Francesce (DTS Digital Surround 5.1) Durata: 3 ore
Tra le uscite di questa settimana di
film di novembre il più atteso da tutti è Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del
serpente. Questo prequel di
Hunger Games, già in sala da ieri, porta gli spettatori
indietro nel tempo ricostruendo quegli avvenimenti che poi
avrebbero avuto conseguenze importanti nei film con
Katniss Everdeen.
Questo nuovo lungometraggio tratto
anche lui da un romanzo young adult di
Suzanne Collins parla del diciottenne
Coriolanus Snow, rampollo di una famiglia ormai decaduta. La
storia di questo quinto capitolo della celebre serie distopica
mostra come il giovane, anni prima di diventare Presidente
di Panem, per i decimi Hunger Games fu ordinato dalla sua
scuola di fare da mentore a
Lucy Gray Baird, un tributo del Distretto 12. Alla regia, dopo
ben circa otto anni dall’uscita della seconda parte della pellicola
conclusiva della saga con per protagonista Jennifer Lawrence,
ritroviamo ancora una volta il regista
Francis Lawrence.
Vediamo insieme i film di
novembre di questa terza settimana del mese al
cinema
Dream Scenario – Hai mai sognato
quest’uomo ?
Nicolas
Cage è il protagonista del nuovo film del regista norvegese
Kristoffer Borgli che si è fatto notare dalla critica con
Sick of Myself, uscito al cinema da noi solo lo scorso
ottobre.Dream
Scenario – Hai mai sognato quest’uomo? racconta di Paul
Matthews, l’attore Cage, un anonimo professore universitario e
padre di famiglia che trova la sua vita stravolta quando inizia ad
apparire in sogno a milioni di perfetti sconosciuti. Da un giorno
all’altro, è famoso, uno status che potrebbe permettergli forse di
realizzare ogni suo desiderio. Purtroppo la fama, si sa, è una cosa
passeggera e dopo l’inaspettata, travolgente celebrità, l’uomo
scoprirà presto che basta un attimo per trasformare ogni sogno nel
suo incubo peggiore.
La Sedia
Il primo titolo italiano dei film di
novembre di oggi è La Sedia, l’opera prima
dell’artista e fotografo Gianluca Vassallo che ha
come unico oggetto di scena la Sedia
1 di Enzo Mari. Il protagonista è
Pietro, l’attore Michele Sarti, dopo dieci anni da
una profonda frattura nel loro rapporto cerca il fratello solo per
contendersi l’unica cosa che il padre, morto di recente, ha
lasciato per loro in eredità: la sua
sedia. Questo lungometraggio, girato a San Teodoro in
Sardegna, è suddiviso in 14 scene ed è un viaggio nella profondità
umana, nelle sue incantevoli leggerezze, nelle tragedie del
quotidiano e nella salvezza che si nasconde ovunque.
L’Altra Via
L’Altra Via è
ambientato sullo sfondo dei Mondiali italiani del ’90 e racconta
del piccolo Marcello, un ragazzino senza un padre che sogna di fare
il calciatore e del giocatore a fine carriera Andrea Viscomi.
Questo film è l‘opera prima di Saverio
Cappiello ed è interpretato da un cast di giovani e nuovi
interpreti che vede tra i protagonisti Giuseppe
Pacenza, dodicenne al suo debutto dove interpreta Marcello
e Fausto Verginelli nei panni del capitano della
squadra di calcio U.S. Collidoro.
Mimì – il principe delle
tenebre
Presentato Fuori concorso
al
Locarno Film Festival di quest’anno arriva in sala
Mimì – Il principe delle tenebre di Brando De
Sica. Il protagonista è Mimì, l’attore Domenico Cuomo cioè
Cardiotrap di Mare
fuori, un adolescente orfano nato con i piedi deformi, cuore
puro e corpo sottile che lavora in una pizzeria a Napoli. Un giorno
incontra Carmilla, interpretata da Sara Ciocca
vista di recente nella serie Blanca, una ragazza molto dark
convinta di essere una discendente del conte Dracula e che ama
appassionatamente il Nosferatu di Murnau. Questo film del figlio e
nipote d’arte porta sul grande schermo un favola nera che fonde
diversi generi.
Misericordia
La regista
Emma Dante lascia i palchi del teatro per tornare dietro la
macchina da presa, esperienza già provata con
Le sorelle Macaluso,per la trasposizione
cinematografica di
Misericordia. Tutto il film è ambientato in Sicilia, in un
piccolo borgo marinaro di casette in pietra grezza, in mezzo a
rifiuti e rottami. Alle spalle di una montagna maestosa è nato
Arturo, figlio della violenza, rimasto orfano alla
nascita perchè sua mamma è morta mettendolo al mondo. Qui Betta,
Nuccia e la giovane Anna, prostitute come lo era
sua madre, se ne prendono cura come se fosse un figlio, nella
misericordia di un amore disperato fatto di carezze e insofferenza,
crudeltà e tenerezza. Nei panni del protagonista Arturo troviamo
l’attore e ballerino Simone Zambelli che riprende
il ruolo già interpretato anche nella versione teatrale.
Thanksgiving
Nel lontano 2007
Quentin Tarantino e
Robert Rodriguez avevano commissionato a
Eli Roth, regista di
Thanksgiving, un fake trailer cioè il trailer di un
film inesistente, da inserire nel loro
Grindhouse. Il film inesistente si intitolava proprio come
questo horror in uscita oggi e finalmente sedici anni dopo vede la
luce. L’ambientazione è proprio quella della festa del
Ringraziamento, nella cittadina di Plymouth, in
Massachusetts, sconvolta da un Black
Friday di un centro commerciale trasformatosi in tragedia
dove un serial killer travestito da pellegrino, conosciuto come
John Carver, arriva a seminare il panico. In
quello che è un grottesco piano di vendetta, infatti, uccide e
tortura la popolazione locale, prendendosela soprattutto con un
gruppo di ragazzi, che nascondono a loro volta uno
scomodo segreto. Nel cast troviamo
Patrick Dempsey nei panni dello sceriffo locale e la star
americana di TikTok Addison Rae
al suo debutto sul grande schermo.
The Old Oak
L’ultimo film di
novembre che vi consiglio è
The Old Oak di Ken
Loach presentato in anteprima lo scorso maggio
al Festival
di Cannes. The Old Oak è un posto speciale, non è solo
l’ultimo pub rimasto ma è anche l’unico luogo pubblico in cui la
gente può incontrarsi in quella che un tempo era una fiorente
località mineraria e che oggi attraversa momenti molto duri, dopo
30 anni di ininterrotto declino. La situazione si fa ancora più
precaria quando il locale diventa territorio conteso dopo l’arrivo
dei rifugiati siriani trasferiti nel villaggio.
Stabilendo però un’improbabile amicizia, il proprietario del pub,
TJ Ballantyne si lega ad una giovane siriana
fotografa, Yara e insegnaranno alla comunità una
lezione di vita e accoglienza.
Il 2 dicembre del 1804,
Napoleone Bonaparte viene incoronato nuovo
imperatore di Francia. Proprio come avvenuto nella realtà, anche
nel film di Ridley Scotta lui
dedicato, Napoleon, egli strappa la
corona dalle mani del papa per autoincoronarsi. Napoleone voleva
così dimostrare che egli stava divenendo imperatore sulla base dei
suoi meriti e per volontà del suo popolo e non per consacrazione
religiosa o concessione divina. Un gesto, questo, che dà ulteriore
prova dell’idea che aveva di sé stesso, supportato però da
inequivocabili risultati militari. Napoleone era ossessionato dalla
grandezza, dal proprio culto, ma, come spesso accade, sono poi
state queste ossessioni a portarlo alla rovina.
La trama di Napoleon:
Francia, esercito, Giuseppina
Scott ripercorre allora tutta la
vita del celebre imperatore, dalla rivoluzione del 1789, durante la
quale un poco più che ventenne Napoleone (interpretato da Joaquin
Phoenix) assistette alla caduta della monarchia, fino
al suo esilio sull’isola di Sant’Elena, nel 1815, dove rimarrà fino
al sopraggiungere della morte, avvenuta nel 1821. Tra questi due
apici, si anima una storia di passioni e ambizioni, dal travagliato
amore per Giuseppina (interpretata da Vanessa Kirby)
fino alle conquiste militari che lo hanno portato a divenire
imperatore. Guerre, strategie e l’ossessione per un erede
caratterizzano allora l’esistenza di una delle più influenti figure
storiche dell’umanità, la cui ambizione ha avuto pochi eguali.
C’era dunque molta attesa nei
confronti di questo nuovo epico kolossal storico firmato da un
regista che, con i suoi 86 anni, è ancora tra i più brillanti in
attività. Un regista che con film come I duellanti, Il gladiatore, Le crociate o il
recente The Last Duel ha
ampiamente dimostrato di saper padroneggiare come pochi questo
genere e che ritrova ora Joaquin Phoenix
affidandogli uno di quei ruoli larger than life che
difficilmente ricapita di poter assumere. Ma raccontare un
personaggio del genere in un film (per quanto di due ore e quaranta
di durata) è un impresa da non sottovalutare e che Scott riesce a
vincere solo in parte.
Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby in una scena di
Napoleon.
Napoleone lo stratega, l’amante, l’egotista
Napoleon vuole essere lo
studio della psicologia di un uomo complesso quale era Napoleone.
Il regista sceglie di far risaltare questa sua personalità, in cui
convivono genio, follia ma anche tante insicurezze, attraverso il
suo rapporto tanto con le imprese militari quanto con la sfera
privata. Da qui emerge dunque un ritratto di Napoleone quale grande
stratega accecato però dal proprio egotismo, nonché limitato dalle
proprie ossessioni, in primis quella del culto di sé stesso.
Esasperando i suoi vizi, i suoi tic e i suoi aspetti più brutali,
Scott restituisce dunque un ritratto quasi satirico (non bisogna
dimenticare che Scott è britannico) del celebre generale francese.
Una volontà di satira che sembra – almeno nella prima parte –
ricordare gli eccessi di House of Gucci, qui
fortunatamente non raggiunti in un film a cui ben poco si sarebbero
adattati.
Rimane però uno sguardo severo su
Napoleone, colpevole di aver osato troppo, di aver sacrificato ciò
che invece poteva salvarlo. Tuttavia, per quanto affascinante il
ritratto progressivamente sempre più cupo che il regista ne fa, il
film sembra invece apparire piuttosto incerto sulla direzione da
prendere, quantomeno nella sua prima metà. Assistiamo nel corso di
essa ad un rapido scorrere di eventi storici di cui si avverte però
una certa superficialità nella loro trattazione, oltre ad un
montaggio che talvolta troppo bruscamente salta dall’uno all’altro,
restituendo un racconto troppo sfilacciato. Scott ha rivelato
l’esistenza di una director’s cut del film di 4 ore, nella quale è
possibile a questo punto ipotizzare che questa prima parte trovi
riscatto, ma di certo la versione che di essa è destinata alla sala
può generare più di qualche perplessità.
Simili sensazioni si avvertono nel
racconto della relazione tra Napoleone e l’amata Giuseppina. Viene
fatta capire sin da subito l’importanza di lei nella vita pubblica
e privata di lui (nonché nel film stesso), ma anche in questo caso
i loro scambi risultano spesso sacrificati, così come sacrificata
appare Kirby nei panni di una donna che, fatta eccezione per alcune
fugaci ma forti dimostrazioni di potere e modernità, non riesce ad
esprimere il meglio di sé. Un peccato, considerando che proprio
nello scavare nel turbolento rapporto tra i due il film poteva non
solo individuare quanto bastava per raccontare il Napoleone che
sembra interessare al regista, ma anche una propria forte identità
artistica.
Joaquin Phoenix in una scena di Napoleon.
Ascesa e caduta di un imperatore
Dal momento dell’incoronazione – che
arriva esattamente alla metà del lungometraggio – il film inizia
però ad acquisire quella gravità nei toni e nelle atmosfere tanto
attesa, sottolineata da una colonna sonora che finalmente diventa
più incisiva, accompagnandoci dunque verso la decadenza come
imperatore e come uomo di Napoleone. È durante questa seconda parte
che si assiste ai momenti migliori e più appassionanti del film,
all’emergere di quel senso dell’epica che caratterizza poi un paio
di sequenze di guerra particolarmente coinvolgenti ed emozionanti,
che Scott compone con quella grande padronanza della macchina da
presa e della messa in scena che lo contraddistingue. La seconda
ora e un quarto del film è dunque ciò che ci si poteva aspettare da
un’opera di grandi proporzioni di questo tipo, con questo tipo di
protagonista.
Lo stesso Napoleone, infatti,
diventa a questo punto una figura sempre più cupa, affascinante
nella sua tragicità. Ed è da qui che emerge con maggior forza la
sua personalità, merito anche di JoaquinPhoenix, dal cui sguardo spiritato si sprigiona
tutta la follia ma anche il romanticismo di Napoleone. L’attore
dimostra una volta di più di essere dotato di una capacità di
immedesimazione impressionante, dando qui vita ad una performance
in grado di oscurare (a volte fin troppo) tutto il resto. Intorno a
lui, Scott costruisce un film realmente imponente – grazie anche
alle scenografie di Arthur Max e i costumi di
David Crossman e JantyYates – che offre un gusto per l’immagine che, pur
parzialmente mancato nella prima parte, nella seconda si presenta
con piu forza seducendo l’occhio dello spettatore.
Rimane in ogni caso la sensazione
che nel voler raccontare tanto il Napoleone stratega militare
quanto il Napoleone amante burrascoso, non si ottenga una
particolare chiave di lettura né dell’uno né dell’altro. Ovviamente
era impensabile non trattare entrambi questi aspetti – a meno che
non si volesse compiere un’operazione narrativa molto più
particolare – ma non sempre la sceneggiatura di David Scarpa (Tutti i soldi delmondo), a cui si devono i maggiori limiti del film,
riesce a bilanciarli, restituendo dunque un ritratto psicologico
non particolarmente riuscito. Quando però riesce a distanziarsi
quel che basta dal contesto politico, portandoci quasi nella
soggettività del protagonista e concentrandosi unicamente
sull’operato di Napoleone tanto nei campi di battaglia quanto sotto
le lenzuola, ecco allora che il film e il suo protagonista
dimostrano la propria originalità e grandezza.
Paramount+ ha
confermato che il dramma militare procedurale SEAL
Teamterminerà con
la settima stagione. La produzione degli episodi finali dovrebbe
iniziare a dicembre, con una data di anteprima fissata per il
2024.
“SEAL
Team segue la vita professionale e personale
dell’unità più elitaria dei Navy SEAL mentre addestrano,
pianificano ed eseguono le missioni più pericolose e ad alto
rischio che il nostro Paese possa chiedere loro“, si legge in
un comunicato stampa ufficiale.
La serie SEAL
Team vede protagonisti
David Boreanaznel
ruolo di Jason Hayes, il rispettato e intenso leader della squadra,
insieme a Neil Brown Jr., AJ Buckley, Toni Trucks e Raffi
Barsoumian. Sebbene abbia debuttato su CBS a
settembre 2017, è passato a Paramount+ a partire dalla quinta
stagione.
“Dalle sue quattro
stagioni sulla rete CBS alle tre stagioni qui a Paramount+, SEAL
TEAM ha costruito un’incredibile eredità che celebra e onora gli
uomini e le donne coraggiosi che prestano servizio nelle forze
armate“, ha condiviso Jeff Grossman, Vicepresidente esecutivo
, Operazioni aziendali e di contenuti, Paramount
Streaming. “I nostri ringraziamenti vanno a
David Boreanaz e all’intero cast e alla troupe per
aver dato vita a questa serie fenomenale e stimolante. Non vediamo
l’ora di celebrare il loro lavoro e di regalare ai fan del Team
Bravo un fantastico finale di stagione”.
“Quando abbiamo sentito
per la prima volta la proposta di SEAL TEAM quasi sette anni fa,
sono rimasto colpito dalla genuina passione dei produttori nel
raccontare storie autentiche che onoravano e celebravano il
sacrificio dei veterani e di tutti coloro che servono il nostro
paese“, ha osservato David Stapf, Presidente , Studi
CBS. “Da quel primo incontro, non hanno vacillato in
quella missione. I personaggi, le trame e le performance del
cast hanno continuato ad essere sfumati e potenti. Grazie a
David, Spencer, Chris, Mark e all’intero cast e troupe per la loro
collaborazione, visione creativa e dedizione. Non vediamo
l’ora che arrivi una settima e ultima stagione emozionante e
soddisfacente”.
“Per sei stagioni ho
avuto la fortuna e la fortuna di far parte di un cast e di una
troupe eccezionali”, ha aggiunto il protagonista e produttore
esecutivo
David Boreanaz. “Ogni giorno trascorso è
stato un ringraziamento ai nostri uomini e donne nell’esercito e
nelle forze speciali. Ringrazio i nostri fan e sono orgoglioso
di essere riusciti a realizzare questo spettacolo per far luce
nell’oscurità verso così tante sofferenze oggi. Non vedo l’ora
che arrivi la settima stagione e che abbia l’opportunità di
concludere questa serie con amore e gratitudine”.
SEAL
Team è prodotto daCBS
Studios e i produttori esecutivi sono Spencer
Hudnut, Christopher Chulack, Boreanaz, Sarah Timberman, Carl
Beverly e Mark Owen. La serie è distribuita da Paramount
Global Content Distribution.
Secondo quanto
riferito, la prossima serie Wonder
Man della Marvel su Disney+ sarà pubblicata sotto
il nuovo marchio Marvel Spotlight recentemente
annunciato.
Secondo Marvel Studios, Marvel Spotlight è una
nuova sottocategoria per i prossimi progetti MCU rilasciati dai Marvel Studios che non si
collegheranno necessariamente e faranno riferimento a fili di trama
più ampi dell’MCU.
“Marvel Spotlight ci offre una
piattaforma per portare sullo schermo storie più concrete e guidate
dai personaggi e, nel caso di Echo, concentrandoci sulla posta in
gioco a livello stradale piuttosto che su una più ampia continuità
del MCU“, ha affermato
Brad Winderbaum, responsabile dello streaming dei
MarvelStudios. “Proprio
come i fan dei fumetti non avevano bisogno di leggere Avengers o I
Fantastici Quattro per godersi un fumetto di Ghost Rider Spotlight,
il nostro pubblico non ha bisogno di aver visto altre serie
Marvel per capire cosa sta
succedendo nella storia di Maya.”
La serie Wonder Man
Wonder
Man è stata sviluppata da Destin Daniel Cretton
(Shang-Chi
e la leggenda degli anelli) e dallo
sceneggiatore-produttore Andrew Guest (Brooklyn
Nine-Nine, Community), con Guest che svolge il ruolo di
sceneggiatore capo e Cretton produttore esecutivo e regista alcuni
episodi. Il progetto farà parte dell’accordo generale di Cretton
con lo studio. Oltre a Cretton, anche la regista di
The PhotographStella Meghie
dirigerà diversi episodi.
La serie Wonder
Man vedrà protagonista il vincitore dell’Emmy Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Simon Williams/Wonder Man. Sarà
affiancato dal premio Oscar Ben Kingsley, che riprenderà
il suo ruolo preferito dai fan di Trevor Slattery. Il
personaggio è apparso per la prima volta come attore finito
in Iron
Man 3, dove fingeva di essere il terrificante cattivo
The Mandarin. Nel 2021, i fan dell’MCU hanno incontrato di nuovo
inaspettatamente Trevor Slattery in Shang-Chi
e la leggenda dei dieci anelli, dove è stato rivelato
che era stato imprigionato dal vero mandarino.
Wonder
Man è uno dei personaggi più antichi della lunga
storia della Marvel ed è stato introdotto per la
prima volta nel 1964 in un primo numero di
Avengers. Il personaggio – chiamato Simon
Williams – è stato creato da Stan Lee, Don Heck e Jack Kirby, ed è
stato inizialmente presentato come un supercriminale che ha
combattuto i Vendicatori.
Lionsgate ha
svelato il primo trailer di
Arthur
the King, l’anteprima del film in uscita con Mark Wahlbergnei
panni del pilota realmente esistito Mikael Lindnord.
Il film, basato sul libro
Arthur: The Dog Who Crossed the Jungle to Find a Home di
Mikael Lindnord, racconta il legame tra un corridore e un cane dopo
che i due istaurano un legame improbabile.
Oltre a
Wahlberg, il film Arthur the
King vede protagonisti anche Simu Liu, Juliet
Rylance,
Nathalie Emmanuel, Ali Suliman, con Bear Grylls nel
ruolo di Se stesso, e Paul Guilfoyle.
La trama di Arthur the
King
Il film “segue Mikael mentre trova
un cane randagio ferito durante una corsa di 400 miglia attraverso
la giungla ecuadoriana. Dopo aver offerto al cane del cibo prima di
ripartire, il cane ha seguito la sua squadra attraverso alcuni dei
terreni più difficili del pianeta, con Lindnord che ha deciso di
adottare il cane e di riportarlo in Svezia”, si legge nella sinossi
ufficiale del film. Arthur the King uscirà nelle sale americano il
22 marzo 2024.
Il presentatoredegli Oscar 2024la 96esima edizione degli
Academy Awardsè stato rivelato ed è un presentatore che ha molta
familiarità con il prestigioso premio.
The Hollywood
Reporter ha rivelato che il conduttore di
talk show a tarda notte Jimmy Kimmelsarà il conduttore degli Oscar 2024. Questa è la quarta volta
che Kimmel presenta la serata, dopo averlo fatto nel 2017, 2018 e
nel 2023. L’annuncio non è particolarmente sorprendente data la sua
storia con gli Academy
Awards e la sua esperienza come conduttore di Jimmy Kimmel
Live, che è in onda dal 2003.
Il sito rileva che Kimmel non
è l’unico a tornare nello show, poiché Raj Kapoor,
che ha lavorato alla trasmissione televisiva degli Academy Awards per sette anni,
presenterà gli Oscar per la prima volta quest’anno, mentre
Molly McNearney è tornando come produttore
esecutivo.
Quando si svolgeranno gli Oscar
2024?
La 96esima cerimonia degli
Academy Awards si
svolgerà al Dolby Theatre domenica 10 marzo 2024. Sarà trasmessa in
diretta suABC e in Italia su
SKY. I nominati per la prossima premiazione non sono stati ancora
rivelati, anche se si sono cominciate a fare speculazioni e
previsioni dopo la conclusione dello sciopero SAG-AFTRA del
2023.
Un nuovo sorprendente rumors sui
Fantastici Quattro sta facendo questa mattina il
giro delle più importanti testate ad Hollywood, e danno per certo
che i Marvel Studios e Kevin Feige abbiano ingaggiato l’attore e star
di The Last
of UsPedro Pascal per il ruolo di leader del
gruppo Mister Fantastic/Reed Richards
SlashFilm riporta che, secondo fonti
vicine al progetto, la star di The Last of UsPedro Pascal
ha firmato per interpretare il ruolo di Reed Richards. Questa
notizia arriva dopo che Daniel
RPK e Deadline hanno
suggerito nelle scorse ore che Pedro Pascal fosse in trattative per il ruolo,
con SlashFilm che ha specificatamente notato che l’attore ha già
“ufficialmente firmato sulla linea tratteggiata”.
Si dice che molti altri artisti
interpreteranno il resto della squadra, da Vanessa
Kirbyche potrebbe rivendicare
il ruolo di Susan Storm/La Donna Invisibile a Jack
Quaid che in precedenza lo davano per certo
interprete di Johnny Storm/La Torcia Umana, anche se
la star di The
Boys ha negato ogni tipo di coinvolgimento.
Matt Shakman
dirigerà il film Fantastici
Quattro da una sceneggiatura scritta da Jeff
Kaplan e Ian Springer. Secondo Kevin Feige, il film non si concentrerà sulla
storia delle origini della squadra. Salvo eventuali ritardi,
l’uscita nelle sale di Fantastici
Quattro è attualmente prevista per il 2
maggio 2025.
Il regista di Fantastici
Quattro ha recentemente anticipato il suo approccio
al film dicendo che intende “fare le cose in modo molto diverso
dal punto di vista della storia” e attuare “un punto di
vista registico che si adatti davvero al materiale narrativo“.
Ha poi aggiunto: “Penso che sarà diverso da qualsiasi cosa
abbiate visto prima, e certamente diverso da qualsiasi cosa della
Marvel vista fino ad oggi“.
Per quanto riguarda gli attori che potrebbero interpretare i
quattro protagonisti, ad oggi si è parlato di Pedro Pascal per il ruolo di
Mister Fantastic, mentre Vanessa Kirby
potrebbe assumere il ruolo della Donna Invisibile.
L’attore Ebon
Moss-Bachrach, visto in The Bear, potrebbe
essere un punto fermo per La Cosa. Per la Torcia Umana si è invece
parlato di Joseph Quinn, attore divenuto popolare
per il ruolo di Eddie Munson nella quarta stagione di Stranger Things. Si è invece parlato di
Antonio Banderas come papabile per interpretare
Galactus. Shakman ha lavorato sia con il co-sceneggiatore
di
Avatar: The Way of WaterJosh Friedman
che con Cam Squires di WandaVision
su una bozza della sceneggiatura di Fantastici Quattro.
L’uscita del film è attualmente prevista nelle sale il 2
maggio 2025.
L’attrice venezuelana
María Gabriela De Faría nota per i ruoli nelle
commedie della FoxAnimal
Control e The
Moodys, ha ottenuto una parte importante nel film
Superman:
Legacydi James
Gunn.
L’attrice interpreterà Angela Spica
alias L’Ingegnere e sarà parte della compagine di
personaggi cattivi del film Warner/DC. I poteri di Angie derivano
dalla nanotecnologia incorporata nel suo corpo. Creata da Warren
Ellis e Bryan Hitch, è il secondo personaggio DC a portare il nome
di The Engineer ed è stata introdotta per la prima volta
in The Authority vol.1
#1 nel 1999.
Il primo film della rinnovata
lista DC, che segna il primo impegno da regista per James Gunn come
co-responsabile dei DC Studios, Superman:
Legacyseguirà Superman mentre cerca di
conciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione
umana. È l’incarnazione della verità, della giustizia e dello
stile americano, guidato dalla gentilezza umana in un mondo che
vede la gentilezza come una cosa antiquata. Altri nel cast,
come precedentemente annunciato, includono David Corenswet
nel ruolo di Clark Kent/Superman, Rachel
Brosnahan nel ruolo di Lois Lane, Nathan Fillion nel ruolo di Guy
Gardner/Lanterna Verde, Isabela Merced nel ruolo
di Hawkgirl, Edi Gathegi nel ruolo di Mister
Terrific e Anthony Carrigan nel ruolo di Rex
Mason. /Metamorfo.
In un recente post su Threads,
James Gunn ha
confermato che il film manterrà la data di uscita dell’11
luglio 2025, anche dopo gli scioperi di WGA e SAG-AFTRA, che hanno
costretto molti altri titoli a slittare. James Gunn
dirige il film da una sua sceneggiatura, ispirandosi ai personaggi
creati da Jerry Siegel e Joe Shuster. Il co-capo dei DC
Studios, Peter Safran, produce.
María Gabriela De
Faría è conosciuto soprattutto per il ruolo da
protagonista inThe Exorcism of
Goddella Lionsgate, un film horror
soprannaturale co-scritto e diretto da Alejandro Hidalgo,
distribuito dalla Saban Films dopo la première mondiale al
Fantastic Fest. Prima di Animal
Control, diretto da Joel McHale , che è stato
rinnovato per una seconda stagione, l’attrice è stata vista al
fianco di Denis Leary ed Elizabeth Perkins nella
commedia per famiglie disfunzionali The
Moodys .
Il suo primo ruolo negli USA è stata
la parte televisiva inDeadly
Class, lo spettacolo di Syfy basato sull’omonima
serie Image Comics, dei produttori esecutivi
Joe e Anthony Russo.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Secondo Deadline, il
regista Destin Daniel Cretton ha deciso
di lasciare l’incarico di regista di Avengers:
Kang Dynasty per concentrarsi sugli altri suoi
progetti Marvel Studios che gli sono stati affidati. Si
tratta di una separazione amichevole, da quello che si evince,
soprattutto sulla base del fatto che Cretton continuerà a lavorare
con Marvel Studios per altri film.
Cretton è attualmente impegnato
nella serie Marvel Studios/Disney+Wonder
Man, che ha co-creato con Andrew
Guest, che funge da showrunner. Cretton è il produttore
esecutivo della serie e ha anche diretto i primi due episodi. Le
riprese della serie riprenderanno dopo il Giorno del
Ringraziamento. Wonder Man sarà prodotta sotto il
nuovo marchio della Casa delle Idee,
Marvel Spotlight, che sarà dedicata a spettacoli indipendenti e
non fanno parte del più ampio universo cinematografico Marvel.
Il regista sta attualmente lavorando
anche al sequel di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli
avendo già diretto il primo che è stato un buon successo per
Marvel, è infatti il film di
supereroi con protagonisti asiatici americani con il maggior
incasso di sempre e detiene anche il record di apertura durante il
fine settimana festivo del Labor Day di 4 giorni con 94,6 milioni
di dollari negli Stati Uniti.
Netflix rilascia
il trailer, il nuovo poster e le nuove immagini di Galline
in fuga: L’alba dei nugget, che sarà disponibile dal 15
dicembre 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Il
sequel del film in stop-motion vede il ritorno di Melisha Tweedy,
meglio conosciuta come la signora Tweedy, l’arcinemica di Gaia.
Galline in fuga:
L’alba dei nugget, la trama
The Aardman Animations Picture, pluripremiata agli Oscar e ai
BAFTA (Creature Comforts, Wallace e Gromit e Shaun, Vita da pecora)
in collaborazione con il regista premio Oscar e candidato ai BAFTA
Sam Fell (ParaNorman e Giù per il tubo) presentano Galline in fuga:
L’alba dei nugget, il tanto atteso sequel del popolare film in stop
motion con il maggiore incasso di sempre, Galline in fuga.
Essendo riuscita a fuggire
per il rotto della cuffia dalla fattoria dei Tweedy, Gaia ha
finalmente trovato un posto da sogno: un tranquillo rifugio su
un’isola per l’intero pollaio, lontano dai pericoli causati
dall’uomo. Quando lei e Rocky danno alla luce una pulcina di nome
Molly, il lieto fine sembra vicino. Ma sulla terraferma, l’intera
razza dei gallinacei deve affrontare una nuova e terribile
minaccia. Per Gaia e la sua gang la tanto agognata libertà potrebbe
essere a rischio, ma questa volta non si fermeranno davanti a
nulla!
Regista: Sam Fell
Produttori: Steve Pegram, p.g.a. e Leyla Hobart,
p.g.a.
Sceneggiatori: Karey Kirkpatrick & John O’Farrell e
Rachel Tunnard
Storia di: Karey Kirkpatrick & John O’Farrell
Montatore: Stephen Perkins BFE
Musiche di: Harry Gregson-Williams
Produttori Esecutivi: Peter Lord, Nick Park, Carla
Shelley, Sam Fell, Paul Kewley, Karey Kirkpatrick
Cast: Thandiwe Newton (Gaia), Zachary Levi (Rocky),
Bella Ramsey (Molly), Imelda Staunton (Tantona), Lynn Ferguson
(Mac), David Bradley (Cedrone), Jane Horrocks (Baba), Romesh
Ranganathan (Frego), Daniel Mays (Fetcher), Josie Sedgwick-Davies
(Frizzle), Peter Serafinowicz (Reginald Smith), Nick Mohammed (Dr
Fry), Miranda Richardson (signora Tweedy)
Il 15 novembre Milano torna ad
innamorarsi della magia del Cinema. Si aprono ufficialmente le
porte del
Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano, un tempio di
ultima generazione dedicato alla Settima Arte nel cuore del
nuovissimo lifestyle center Merlata Bloom Milano.
Nel cuore pulsante della città che
cambia, anche l’inimitabile esperienza del cinema si evolve,
diventando più confortevole, più coinvolgente, più sostenibile. Il
nuovissimo Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano
fonde, infatti, intramontabili emozioni e moderna tecnologia per
plasmare una suggestiva idea di visione a misura di spettatore.
”Per Notorious Cinemas la
realizzazione dell’unico nuovo multisala che aprirà in Italia nel
2023 è motivo di grande orgoglio”, ha dichiarato
Guglielmo Marchetti, Presidente di Notorious
Cinemas, “abbiamo fortemente voluto che la flagship del nostro
circuito fosse al Lifestyle Center Merlata Bloom Milano, un luogo
di straordinaria attrattiva per chi ama la socialità,
l’intrattenimento, la cultura e l’innovazione. I cittadini di
Milano e provincia avranno la possibilità di vivere un’esperienza
realmente immersiva. Notorious Cinemas – The Experience è ormai
riconosciuto come circuito modello di qualità, comfort e
tecnologia, il nuovo multisala di Merlata Bloom è lo stato
dell’arte dell’esperienza cinematografica”.
Un macrocosmo composto da 10 sale,
più di 100 metri di schermi, 1000 poltrone reclining home feeling e
una serie di servizi bespoke, pensati per esaltare la sensazione di
comfort di ogni singolo spettatore.
Un migliaio di piccoli mondi su
misura da riempire con i propri desideri e la magia del cinema,
grazie all’intensità dell’audio Dolby 7.1, alla comodità di un
servizio food&berverage con ordine diretto in sala dalla
propria poltrona attraverso qr code, a basi di ricarica wireless, a
schienali e poggiapiedi comandabili elettronicamente. Tanti
tasselli con i quali comporre un’esperienza unica e appagante.
“Siamo veramente molto felici
che Notorious Cinemas porti a Milano la quinta Multisala allestita
con il proprio format Notorious Cinemas The Experience”, ha
commentato Andrea Stratta, Amministratore Delegato di Notorious
Cinemas, “un universo in grado di offrire il massimo del
comfort e della qualità ai propri spettatori, che ci fa diventare
uno dei principali circuiti indipendenti del settore
cinematografico italiano, raggiungendo, dopo poco tempo dalla
nascita, una importante quota di mercato nazionale”.
Merlata Bloom Milano è il Lifestyle
Center sviluppato dalla società Merlata Mall S.p.A. al centro del
più grande progetto di trasformazione urbanistica in Italia, nel
quadrante nord ovest di Milano. Ancora commerciale e piazza di
connessione tra il quartiere residenziale Uptown e il distretto
dell’Innovazione MIND, offre 70.000 mq di nuove opportunità, tra
brand inediti e concept store sperimentali, inclusi: 210 spazi
commerciali tra cui 43 innovativi concept F&B, un superstore
Esselunga, Decathlon con il nuovo polo d’uffici e un cinema
multisala di ultima generazione NOTORIOUS. L’armonia con il parco
urbano circostante è garantita dalla piazza pubblica, dallo Sky
Garden e dalla pista ciclabile, insieme a soluzioni
architettoniche, tecniche e impiantistiche attente alla
sostenibilità.
A completare il progetto della
multisala, un’area Disney dedicata alle famiglie e una serie di
“attenzioni” rivolte all’anima green di Merlata Bloom Milano
affacciato sui 30 ettari di parco urbano. Dettagli come l’utilizzo
di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, di materiali di
costruzione riciclati e riciclabili, di packaging food interamente
compostabili e da un’attenzione alla differenziazione della
raccolta in tutte le aree del cinema in cui è possibile.
Radio Italia è Radio Ufficiale del
Circuito Notorious Cinemas. Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano,
attraverso un importante sforzo di investimento è il terzo
multisala meneghino del gruppo (dopo Centro Sarca e Gloria). Si
trova in Via Daimler – Milano.
La Marvel sta tornando nel
multiverso con What If…?
stagione 2, che sarà presentata in anteprima su
Disney+ il 22 dicembre con un nuovo
episodio in onda ogni giorno per nove giorni.
Captain Carter (doppiato da
Hayley Atwell), Black Widow (Lake Bell), Captain
America (Josh Keaton) e The Watcher
(Jeffrey
Wright) sono tra i membri chiave del cast che
riprenderanno i ruoli nella seconda stagione. La
prima stagione presentava attori originali del MCU come Mark
Ruffalo nei panni di Hulk, Elizabeth
Olsen nei panni di Scarlet Witch, Sebastian
Stan nei panni di Bucky Barnes, Benedict
Cumberbatch nei panni del Dottor Strange, Chris
Hemsworth nei panni di Thor e molti altri.
“What
If…?” è stata la prima serie animata in assoluto dei
Marvel Studios, che ha visto il suo debutto in
serie nell’agosto 2021. Lo spettacolo si tuffa nelle possibilità
illimitate che si trovano nelle linee temporali alternative del
multiverso, ad esempio, e se Ultron di fosse riuscito a vincere? E
se Thor non avesse mai avuto Loki come fratello? A queste domande
viene data risposta nella serie, che vede questi periodi ipotetici
trasformarsi in realtà.
Annunciata in precedenza al Comic
Con di San Diego del 2022, la seconda stagione di “What
If…?” presenta un episodio ambientato in epoca
medievale, un episodio in cui i personaggi di “Shang-Chi” si
scontrano con Odino e le sue forze asgardiane, un episodio in cui
Valchiria e Iron Man corrono per le strade del pianeta Sakaar visto
in Thor: Ragnorak.
Bryan Andrews
resterà regista per la seconda stagione insieme allo scrittore capo
A.C. Bradley, ed entrambi sono accreditati come produttori
esecutivi della serie. Una terza stagione era già in lavorazione
per la serie prima dell’uscita della seconda stagione.
L’epico finale della seconda
stagione di Loki – di cui vi abbiamo parlato nella
nostra recensione – ha smentito molte teorie
dei fan. Tom Hiddleston è tornato a vestire i panni del
Dio dell’inganno riprendendo subito dopo gli eventi della prima
stagione, in cui si era ritrovato in una versione sconosciuta della
Time Variance Authority (TVA). Presto riunitosi con la sua famiglia
TVA, tra cui Mobius, Casey,
Hunter B-15, la sua variante
Sylvie e il nuovo arrivato nel MCU, Ouroboros,
Loki si è imbarcato in una missione per riparare il
malfunzionamento del Telaio Temporale e salvare il multiverso.
Tuttavia, il finale della seconda stagione di Loki conteneva grandi
rivelazioni e colpi di scena scioccanti che hanno portato il
viaggio di Loki nel MCU a una conclusione soddisfacente. Molte
delle teorie dei fan sono state smentite proprio dall’episodio
finale, si sono concretizzate in altri prodotti.
Ouroboros, alias OB, è un
cattivo
Ke Huy Quan ha debuttato come
Ouroboros nella seconda stagione di Loki,
e il suo ruolo di ingegnere della TVA ha portato molti a ipotizzare
che potesse avere uno scopo più profondo. Il nome stesso dell’OB ha
fatto aumentare le speculazioni sul fatto che potesse essere un
cattivo, poiché nella mitologia norrena l’ouroboros è un simbolo
collegato a Jörmungandr, alias il Serpente del Mondo. Questa
creatura è stata la causa dell’evento distruttivo del Ragnarök, il
che rafforzava l’idea che il personaggio potesse essere
cattivo.
Loki diventerà il nuovo Colui che
Rimane
Una delle teorie più diffuse sulla
trama di Loki 2 suggeriva che il personaggio stesso
avrebbe assunto il ruolo di Colui che Rimane e avrebbe stabilito
una nuova Sacra Linea Temporale entro la fine della serie. In
realtà, è accaduto l’esatto contrario: l’eroe ha riunito tutte le
realtà ramificate del multiverso e le ha messe a guardia,
assicurandosi che fossero protette. Invece di formare una nuova
Sacra Linea Temporale, Loki si è assicurato che potesse
esistere un multiverso stabile, assumendo la sua nuova posizione di
Dio del Tempo (o di fatto del multiverso).
Molteplici varianti di Kang
appariranno alla fine della seconda stagione di Loki
Dopo che Jonathan
Majors ha debuttato come Colui che Rimane nel finale
della prima stagione di Loki, ci si aspettava che nella seconda
stagione sarebbero apparse ancora più varianti. Questa teoria è
stata esacerbata dal debutto del Consiglio dei Kang in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma la stagione 2
presenta solo due varianti. Colui che Rimane è tornato a dialogare
con Loki nel finale della seconda stagione, e Victor
Timely, che ha cercato di aiutare l’equipaggio della TVA
di Loki a riparare il Telaio Temporale.
Victor Timely sarebbe cattivo
Mentre molti si aspettavano la
comparsa di più varianti di Kang, un’altra teoria popolare
suggeriva che Victor Timely stesso sarebbe stato
impostato come un cattivo chiave nella seconda stagione. Ma il
finale ha visto Timely tornare sano e salvo nella sua linea
temporale, dove era libero di vivere senza alcun intervento da
parte della TVA.
Loki ha liberato Scott Lang in
Avengers: Endgame
Questa teoria sulla seconda stagione
di Loki è nata dopo che il protagonista ha imparato a controllare
la sua capacità di slittare nel tempo. Questo potrebbe avergli dato
l’opportunità di viaggiare indietro nel tempo in momenti chiave
della storia del MCU e di influenzare gli eventi. Secondo una
teoria, Loki potrebbe essere scivolato indietro nel tempo fino ad
Avengers: Endgame, si sia trasformato in un topo e
abbia attivato il Tunnel Quantico per liberare Scott Lang dal Regno
Quantico. Questo potrebbe avere un senso, dato che Ant-Man avrebbe
dovuto essere libero per permettere a questa versione di Loki di
esistere, ma ciò non si è verificato nella seconda stagione.
Loki avrebbe usato le Pietre
dell’Infinito per riparare il Telaio Temporale
Nell’episodio 4 della seconda
stagione sono state disattivate le difese della TVA contro la
magia, permettendo a Loki e
Sylvie di utilizzare le loro abilità. Tuttavia,
una teoria suggeriva che questo avrebbe potuto fornire loro un’arma
segreta per riparare il Telaio Temporale. Casey (Eugene
Cordero) aveva raccolto una collezione di Pietre
dell’Infinito nella prima stagione della serie, ma non sono servite
a nulla nella TVA, e anche dopo che le difese magiche sono state
disattivate, nessuno ha pensato di usarle comunque. Sembra che i
Marvel Studios si siano lasciati alle spalle
quella parte di storia.
Doctor Strange e Clea sarebbero
tornati nella seconda stagione
Dopo l’uscita nel 2022 di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, si è
speculato sul fatto che alcune delle informazioni rivelate nel
debutto del MCU di Sam Raimi sarebbero state importanti per Loki
su Disney+. Tra queste c’era
l’incursione di Doctor Strange (Benedict
Cumberbatch) e della Clea (Charlize
Theron). Tuttavia, nessuno di questi eroi magici è
apparso durante la seconda stagione di Loki e non è stato fatto
alcun riferimento a questi personaggi.
Il salto temporale di Loki era come
il glitching di Spider-Verse
Prima della première della seconda
stagione di Loki, i trailer della Fase 5 della serie hanno rivelato
che il personaggio avrebbe fatto un salto temporale. Molti hanno
notato notevoli somiglianze tra il time-slipping
di Loki e il glitching dei personaggi del
franchise Spider-Verse della Sony, suggerendo così che potrebbe
esserci un collegamento tra i due. Tuttavia, mentre il glitching si
verifica quando un individuo si trova nella realtà sbagliata, il
time-slipping permette a Loki di spostarsi nella sua linea
temporale, dimostrando che le due condizioni sono molto diverse e
non sono collegate in alcun modo.
Gli Avengers sarebbero stati
riuniti da Loki
Un’altra teoria emersa dal controllo
di Loki sul suo salto temporale fa riferimento al report di
Variety, secondo cui i dirigenti dei Marvel Studios avrebbero discusso
di riportare in vita i membri originali degli Avengers per una
nuova avventura del MCU. Sebbene il capo dei Marvel Studios Kevin Feige abbia successivamente smentito
questa voce, il salto temporale di Loki potrebbe aver fornito la
scusa perfetta per riportare in vita questi amati eroi. Avrebbe
potuto viaggiare nel passato e riunire gli Avengers originali per
unirli alla lotta contro Kang il Conquistatore, in modo simile a
come gli Avengers hanno raccolto le Pietre dell’Infinito in
Avengers: Endgame.
Gli X-Men appariranno nella seconda
stagione di Loki
In seguito all’acquisizione della
20th Century Fox da parte della Disney nel 2019, i
Marvel Studios hanno iniziato a
integrare i personaggi mutanti nel MCU, annunciando la fondazione
della squadra degli X-Men. Tuttavia, questo processo è stato lento,
nonostante la conferma che il reboot degli X-Men dei Marvel Studios è in fase di
sviluppo. Ci sono però altri modi per interagire con quel franchise
nel MCU: in WandaVision
o in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Le prime immagini del
nuovo film Sony Pictures Madame
Web, basato su un personaggio del mondo dei fumetti
Marvel creato da Dennis
O’Neil e John Romita Jr. Il film è
diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the
New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal)
da una sceneggiatura di Claire Parker e S.
J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela
Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott.
Madame
Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony
Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Madame Web la trama
“Nel frattempo, in un
altro universo…”, Madame Web è la storia delle origini di
una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista,
Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di
chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del
suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un
futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente
pieno di minacce.
La saga di successo di
Hunger Games ha entusiasmato e catturato
l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo per oltre 15 anni.
La sua storia avvincente e i suoi accattivanti protagonisti si
rivolgono a tutte le fasce d’età e hanno trasformato la serie di
film in un fenomeno globale. Oggi finalmente debutta in Italia
grazie a Notorious Pictures
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente.
Il franchise ha incassato 1,45
miliardi di dollari a livello nazionale e si sta avvicinando a un
box office globale di 3 miliardi di dollari. Naturalmente, tutto ha
origine dal fenomeno editoriale – con oltre cento milioni di copie
vendute – della trilogia di Hunger Games di Suzanne Collins.
Il pubblico potrà finalmente vedere
adesso come è nato questo mondo, attraverso la storia delle origini
di Coriolanus Snow. Tutto ciò che si conosce ed è molto
amato di Hunger Games ha inizio con La ballata dell’usignolo e del
serpente. All’interno di una trama molto più ampia, il film esplora
la dualità – quella dell’usignolo e del serpente – che tutti noi
abbiamo dentro. Siamo luce e buio, bene e male, gioia e dolore: una
fusione di piume e squame. Ogni decisione che prendiamo ci spinge
lungo un percorso che rivela il nostro vero io. Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente è il quinto capitolo del franchise. È diretto
da Francis Lawrence, che torna e amplia questo incredibile mondo
dopo aver diretto Hunger Games – La ragazza di fuoco e Hunger Games – Il canto della rivolta, Parte 1 e
2.
Il film è supervisionato dalla
produttrice del franchise Nina Jacobson di Color Force, insieme a
Brad Simpson. Questo capitolo mette insieme un cast del tutto
nuovo, che comprende Tom Blyth, la vincitrice del
Golden Globe Rachel Zegler (2022, Miglior Attrice –
Film/Musical/Commedia, West Side Story), il vincitore di quattro
Emmy Peter Dinklage (Il Trono di
Spade), Hunter Schafer (Euphoria), Josh Andrés Rivera (West
Side Story), Jason Schwartzman (Rushmore) e il
Premio Oscar Viola Davis (2016, Miglior attrice non
protagonista per Barriere).
Il libro La ballata dell’usignolo
e del serpente
Alla sua pubblicazione, La ballata
dell’usignolo e del serpente di Suzanne Collins è diventato
immediatamente un best-seller, accolto dalle legioni di fan che
avevano letto i suoi tre romanzi precedenti. La nuova storia della
Collins amplia la linea temporale degli Hunger Games,
rappresentando i difficili esordi della sensazionalistica
trasmissione dei Giochi.
Questo capitolo esplora un punto di
svolta nella ristrutturazione postbellica di Panem e nella
fortificazione del suo governo autoritario. La Collins stava ancora
scrivendo il romanzo quando ha contattato il regista
Francis Lawrence. Come ricorda il regista,
“Suzanne iniziò dicendomi semplicemente: ‘Sto scrivendo un
libro’. Ero entusiasta di sentire questa frase, perché io e gli
innumerevoli fan di
Hunger Games pensavamo che sarebbe stato fantastico realizzare
un altro capitolo che esplorasse questo mondo, e abbiamo sempre
pensato che dovesse nascere proprio da Suzanne. Il fatto che mi
abbia chiamato, che si sia lasciata ispirare e che ci abbia
riportato alle origini con un ricchissimo materiale tematico… è
stato entusiasmante”.
In effetti, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente offre la stessa ricchezza di riflessioni dei
libri precedenti e porta la serie in un territorio nuovo e
inesplorato. Il romanzo della Collins analizza gli esordi dei
Giochi, le origini dell’autoritarismo di Panem e l’invenzione di
quei rituali che creano una società obbediente.
Il romanzo ripercorre la storia del
giovane Coriolanus Snow e i suoi giorni da studente, mentre inizia
il suo viaggio che lo porterà alla presidenza di Panem. La
produttrice Nina Jacobson commenta: “Ero molto presa dal cercare di
capire il perché una persona, come il giovane Snow, possa essere
affascinato e scegliere l’autoritarismo. Non si nasce così, ci si
diventa. Ho capito come un Paese possa orientarsi verso
l’autoritarismo quando le persone decidono che si sentono più
sicure quando lo Stato ha il pieno controllo”.
Jacobson e Lawrence erano ansiosi
di portare alla luce la ricca storia di Panem a cui la Collins
aveva fatto riferimento nei romanzi precedenti. “Quando stavamo
girando i film precedenti, Nina e io parlavamo spesso dei giorni
bui e delle guerre che hanno portato agli Hunger Games e alla loro
stessa creazione. Suzanne aveva costruito una mitologia e una
storia incredibili per quel mondo. Le storie dei film di
Hunger Games sono tutte incentrate sulle conseguenze della
guerra. Ne indagano i diversi aspetti e, man mano che si va avanti
nella serie, si approfondiscono concetti come lo stress
post-traumatico, la propaganda, la perdita delle persone che si
amano e la scomparsa di uno stile di vita“.
Nonostante lo stretto legame
tematico con gli altri film della saga, Hunger Games: La ballata
dell’usignolo e del serpente offre un panorama narrativo originale.
“Il sangue che scorre nei primi quattro film, scorre anche
nelle vene diquesto capitolo”, dice Jacobson. “Mostrare un lato diverso, in
un momento diverso, è stato davvero emozionante, soprattutto
perché completa le storie che già si conoscono, mentre veniamo
travolti dalla sua stessa narrazione“.
La linea temporale del film ha
offerto ai produttori una prospettiva diversa su Panem. “Vedere
Panem attraverso gli occhi di un giovane Snow è stato per noi un
completo cambiamento di punto di vista”, afferma
Jacobson. “Capitol, sebbene ancora al potere,
si sta riprendendo dagli effetti di una guerra che è un ricordo
lontano nelle storie di Katniss, ma recente per Snow. Vedere le
influenze formative e vedere come Snow viene plasmato da quelle
persone e dalla sua inaspettata relazione con Lucy Gray Baird,
getta una nuova luce sul suo rapporto con Katniss e sul futuro di
Panem“.
Il libro della Collins e il nuovo
film esplorano anche la genesi della spettacolarità nascente dei
Giochi, e come quella tradizione possa avere origini sorprendenti.
Lawrence dice: “Ci siamo divertiti a costruire
questo mondo. La storia si svolge proprio alla nascita degli Hunger
Games, ci sono molte cose che il pubblico ha vissuto nei film
originali ma che qui non esistono ancora. Decostruiamo i Giochi e
torniamo indietro nel tempo per vedere come si sono evoluti.
Abbiamo descritto come il paesaggio dell’Arena sia cambiato, come
Capitol abbia iniziato a influenzare i Giochi e come il pubblico di
Panem abbia iniziato a partecipare ai Giochi, invece di limitarsi a
guardarli. È stato creativamente soddisfacente ridimensionare la
tecnologia e arrivare a questi elementi fondamentali“.
Mentre gli sceneggiatori Michael
Lesslie e Michael Arndt realizzavano il vasto adattamento del
romanzo della Collins, Lawrence e i produttori si sono messi alla
ricerca degli attori che avrebbero dovuto ricoprire i ruoli
principali.
L’acclamato
regista Taika
Waititiha fornito un altro aggiornamento
sul suo tanto atteso e discusso filmdi Star Wars,
annunciato per la prima volta nel 2020.
Parlando
con Entertainment
Tonight, il regista ha spiegato che ha diversi
progetti su cui lavorare e che vuole prendersi il suo tempo con il
suo progetto Star
Wars, quindi lui e Lucasfilmprobabilmente ritarderanno il film finché non avrà finito con
i suoi attuali impegni.
“Al momento, sto ancora sviluppando qualcosa con
loro“, ha dichiarato Taika Waititi. “Come me, hanno molti
progetti in corso. Penso che spingeranno fino a quando non
avrò finito questi altri progetti. Ho circa altri quattro
script che sto cercando di finire. La mia idea è che voglio
prendermi il mio tempo e farlo bene. Non voglio affrettare questo
film.
Lo scorso luglio, Taika Waititiaveva detto che
non aveva ancora lavorato molto sul film. Il
presidente dellaLucasfilmKathleen
Kennedy ha anche
rivelato all’inizio di quest’annoche il regista è
l’unico autore del progetto, sottolineando che avrebbero realizzato
il film “un giorno“.
Quando è stata l’ultima volta che Taika Waititi ha parlato
del suo film di Star Wars?
Una delle menzioni
più recenti del film è arrivata da
Waititi che scherzava su quanto tempo ci è voluto per finire la
sceneggiatura mentre era ai TIFF Tribute Awards. L’insider del
settore Jeff Sneider ha anche riferito
alla fine di settembreche il film era ancora in
lavorazione dopo che circolavano voci sul fato che avesse subito
una potenziale cancellazione.
Warner Bros Discovery ha pubblicato un
nuovissimo teaser trailer di Wonka per
il suo attesissimo prequel musical dell’iconica storia di
Charlie e la fabbrica di cioccolato di Roald Dahl.
Il video svela finalmente un
frammento di una delle performance musicali di
Timothée Chalamet come Willy Wonk. Il contributo video
offre ai fan un’anteprima dell’interpretazione del candidato
all’Oscar di “Pure Imagination”, originariamente
interpretata da Gene Wilder nell’adattamento del
1971 Willy
Wonka e la fabbrica di cioccolato. Il teaser
evidenzia anche il legame di Willy Wonka con sua madre, interpretata
da Sally Hawkins, che apparentemente è quella
che lo ha spinto a perseguire i suoi sogni sul cioccolato.
Wonka, tutto quello che sappiamo sul film
Wonka
è diretto dal regista di “Paddington” Paul
King e vede come co-protagonisti Keegan-Michael
Key, Rowan Atkinson, Sally Hawkins e
Olivia Colman.
Chalamet ha dichiarato alla stampa al CinemaCon di
aprile che la sua versione del personaggio non sarebbe stata
“cinica” come le precedenti iterazioni interpretate da Gene Wilder
o Johnny Depp. “Questo è un Willy pieno
di gioia, speranza e desiderio di diventare il più grande
cioccolatiere“, ha detto Chalamet, che ha anche rivelato di
aver nuotato nel vero cioccolato fuso durante le riprese delle
scene del film.
Wonka
è basato sui personaggi di Roald Dahl, ispirato in particolare da
uno dei personaggi più amati di Dahl e si svolge prima degli eventi
di Charlie e la fabbrica di cioccolato,
si legge nella sinossi. Nel cast anche Matthew Baynton, Jim
Carter, Tom Davis, Simon Farnaby, Rich Fulcher, Kobna
Holdbrook-Smith, Paterson Joseph, Calah Lane, Matt Lucas, Colin O’
Brien, Natasha Rothwell, Rakhee Thakrar e Ellie White.
Willy Wonka è
stato creato dal famoso autore Roald Dahl. Il
personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la
fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte
per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in
questione. Paul King, il regista dietro la
serie di Paddington, firma la regia di
Wonka, che
uscirà al cinema il 14 dicembre 2023.
È ufficiale: la prossima settima
stagione di Young Sheldon della CBS sarà l’ultima.
La serie prequel di The Big
Bang Theory tornerà il 15 febbraio e
concluderà la sua corsa con un finale di un’ora il 16
maggio.
“Come prequel di una delle più grandi
commedie, Young
Sheldon ha dimostrato che il fulmine può
colpire due volte”, ha affermato Amy Reisenbach, presidente di CBS
Entertainment. “Si è distinto per un cast straordinario che
sembrava una famiglia fin dal primo momento in cui li abbiamo visti
sullo schermo e ha dato vita ai personaggi con storie uniche e
toccanti che hanno attirato il pubblico fin
dall’inizio. Estendiamo un sincero ringraziamento ai
produttori esecutivi Chuck
Lorre , Steve Molaro e Steve
Holland e all’intero team di sceneggiatori e produttori
per le sei meravigliose stagioni. Non vediamo l’ora di vedere
lo svolgersi della loro stagione finale e di darle il giusto saluto
con i migliori episodi mai realizzati per far divertire i loro
fan”.
La notizia arriva mentre il creatore
della serie Chuck Lorre sta sviluppando quella che
sarà la seconda serie spin-off della sua commedia nerd, che è
considerata la commedia multicamera più longeva della storia della
TV. La nuova serie, che sarà realizzata per Max, è
stata annunciata
formalmente ad
aprile. I dettagli sulla propaggine sono nascosti mentre
Lorre e la compagnia determinano lo sviluppo, anche se i produttori
e il cast originale si sono dichiarati molto aperti nelcontinuarecon nuove incarnazioni dello
show.
“Poter raccontare l’origine di
Sheldon Cooper ed espandere la storia per includere l’intera
famiglia Cooper è stata un’esperienza meravigliosa“, hanno
affermato martedì Holland, Molaro e Lorre in una dichiarazione
congiunta. “Siamo grati ai nostri fan per aver abbracciato
questo capitolo dei Coopers nelle ultime sei stagioni e, a nome
dell’intera famiglia Young
Sheldon , siamo entusiasti di condividere
questa stagione finale con voi”.
Iain Armitage recita
nella commedia nei panni della versione più giovane di Sheldon
Cooper, il personaggio reso famoso da Jim Parsons. Quest’ultima star, la cui
decisione
di abbandonare Big Bang
Theoryalla fine ha posto fine allo spettacolo,
presta la sua voce come narratore inYoung
Sheldon e da produttore
esecutivo. Zoe Perry, Lance Barber, Annie Potts,
Montana Jordan e Raegan Revord completano il
cast.
Young Sheldon
proviene dalla Warner Bros. Television, dove Lorre ha lavorato per
anni con un accordo globale. Warners possiede i diritti del
franchise ed è la casa di streaming esclusiva sia per
TheBig Bang
Theory che
per Young
Sheldon. La società madre Warner Bros.
Discovery ha anche deciso di realizzare una nuova incarnazione
della commedia di successo per Max come un modo per sfruttare la
popolarità del franchise piuttosto che vendere l’imminente serie
ancora alla CBS, che ha trasmesso sia l’originale
che il prequel.
Un membro del Congresso chiede
un’indagine federale sulla Warner Bros Discoveryper
la gestione del caso Coyote vs.
Acme.Il deputato del Texas
Joaquin Castro si è rivolto a X per far saltare lo studio per il
suo piano originale di accantonare il film per un’agevolazione
fiscale.
“La tattica della WBD di eliminare
i film già realizzati per ottenere agevolazioni fiscali è
predatoria e anticoncorrenziale”, ha scritto il democratico di
San Antonio. “Mentre il Dipartimento di Giustizia e la
@FTC rivedono le loro linee guida antitrust, dovrebbero rivedere
questa condotta. Come qualcuno ha osservato, è come bruciare
un edificio per i soldi dell’assicurazione”.
Dalla
prima notizia in merito alla cancellazione del film
Coyote vs. Acme la Warner ha
invertito la sua decisionea causa della reazione
negativa di tutto il settore e ha deciso di
provare a vendere il film ad altri studi e streamer. Ma lo
studio in precedenza aveva accantonato i film Batgirle Scoob! Holiday Haunt per la cancellazione
delle tasse dell’anno scorso.
Castro ha
parlato apertamente di
questioni antitrust nei media e nell’intrattenimento. Ad
aprile, ha invitato le autorità competenti in materia di
concorrenza a rivalutare la fusione di Discovery
con WarnerMedia di
AT&T. Ciò è seguito
all’avvertimento di 30 membri del Congresso che il conseguente
vuoto di concorrenza avrebbe danneggiato lavoratori e consumatori,
oltre a ridurre la diversità della programmazione – cosa che è
diventata una critica comune dopo che la società ha cancellato il
suo film Batgirl da 90 milioni di dollari
per HBO Max, il primo film DC diretto da una
latino americano per rincorrere la detrazione fiscale.
In una lettera al Dipartimento di
Giustizia, Castro aveva precedentemente scritto che l’accordo
consentiva alla Warner Bros. Discovery di
“adottare pratiche potenzialmente anticoncorrenziali”, inclusa la
“cancellazione di prodotti”.
“Il danno subito dai creatori di
contenuti i cui progetti vengono cancellati in fase di sviluppo e
post-produzione non può essere sopravvalutato“, si legge
nella lettera
del 7 aprile . “Tali cancellazioni
macchiano questi progetti, rendendoli meno attraenti e
commerciabili per altri acquirenti: i consumatori probabilmente non
saranno mai in grado di guardare gli spettacoli acquistati e poi
cancellati da WBD. La condotta della WBD equivale di fatto a
una pratica di “cattura e uccidi”, che limita enormemente la scelta
del consumatore”.
Secondo le attuali linee guida sulle
fusioni, una considerazione per valutare se un accordo sarà
approvato è se questo incentiverà una società a “ritirare un
prodotto che un numero significativo di clienti vorrebbe
fortemente”. Castro, nei suoi commenti
sull’accantonamento di Coyote vs.
Acme , potrebbe alludere all’assenza di
concorrenza a Hollywood che consente alla WBD di fare mosse
impopolari senza danneggiare i suoi profitti.
Secondo alcuni rumors Scarlett
Johansson potrebbe
indossare ancora una volta il suo costume da
Vedova Nera, ma potrebbe anche non succedere mai
più.
L’attrice era ospite alToday Show lunedì per promuovere
la sua linea di prodotti per la cura della pelle, The
Outset, e discutere del suo prossimo
film, Tower of
Terror,basato sull’omonima giostra di
Disney World, e in quell’occasione ha affrontato le voci. Mentre
era lì, Al Roker non ha potuto fare a meno di chiederle della
possibilità di un ritorno nel Marvel Cinematic
Universe.
Quando le è stato chiesto delle voci
secondo cui sarebbe potuta tornare in qualche modo nonostante la
morte del suo personaggio, ha risposto timidamente: “Come una
scappatoia? Sento che questa è una specie di fine,
giusto? Tipo, puoi tornare? Potrebbe essere una versione
vampirica del personaggio? Perché sono qui per quello, come
una versione zombie, forse.”
In seguito, Roker le ha chiesto se
fosse stata contattata o meno per riprendere il suo personaggio, e
lei ha evitato di rispondere alla domanda.“Fai
davvero domande difficili. Sento di dovertelo dire, ma in
realtà non devo dirtelo, Al. Non lo voglio, ma lo voglio
davvero“, ha detto la candidata all’Oscar al conduttore prima
di chiederle di cambiare argomento riguardo al suo prossimo film
Disney.
In una conversazione privata separata
con Savannah Guthrie, la
star di Asteroid
City ha detto al conduttore:
“Sarebbe un miracolo” se il suo personaggio fosse in grado
di tornare in qualche modo.“Sarebbe un vero miracolo
Marvel“, ha aggiunto. “Sarebbe una
meraviglia, ma chi lo sa? Non sono sicuro.”
I commenti apparentemente
evasivi di Johansson arrivano pochi giorni dopo che la
star di LOKITom
Hiddleston è apparso al The Tonight Show
Starring Jimmy Fallon per discutere del
finale della seconda stagione della serie Disney+ e ha anche
toccato la possibilità
del ritorno dei personaggi dell’MCU.
Warner Bros.
Discovery ha acquisito i diritti del fumetto di
fantascienza Alien Legion e adatterà la
storia in un film con il regista di Deadpool Tim
Miller.
La notizia arriva tramite un nuovo
report di THR, in cui è
stato rivelato che il film sarà prodotto da Don Murphy e
Susan Montford. Al momento non sono state rese disponibili
informazioni sugli scrittori o altre informazioni sul casting.
Il prossimo film di Miller sarà il
thriller di vendettaBest Served
Cold. Miller ha anche diretto il film del
2019Terminator:
Destino Oscuro, ed è stato produttore di entrambi i film
di Sonic the
Hedgehog, e servirà anche come produttore del prossimo
terzo film della serie Sonic 3 (Sonic the
Hedgehog 3).
Il co-presidente e CEO del Warner Bros.
Pictures Group, Michael De Luca, è un fan del
fumetto e lo seguiva da diversi anni. Anche Miller è un fan di
lunga data, essendo Legion un fumetto che aveva seguito quando era
un animatore all’inizio della sua carriera.
Di cosa parla Alien Legion?
Pubblicato originariamente nel 1983
da Epic Comics (un’etichetta della Marvel Comics), Alien Legion è
stato creato da Carl Potts, Alan Zelenetz e Frank
Cirocco e racconta la storia del Force Nomad, un’unità
militare simile alla Legione Straniera francese. L’unità era
guidata da Sarigar, un soldato la cui metà inferiore era
serpentina, e presentava anche varie altre forme di vita aliena tra
i suoi ranghi.
Prima di questo annuncio più
recente, THR nota che Hollywood sta cercando di adattare i fumetti
di Alien Legion da qualche tempo. All’inizio
degli anni 2000, Angry Films ha tentato di sviluppare un film
basato sui fumetti, ma non è riuscita a ottenere un budget
abbastanza grande per farlo.
Anche il produttore Jerry
Bruckheimer ha tentato di piazzare la proprietà alla
Disney negli anni 2000 e ha persino fatto scrivere le sceneggiature
per il progetto a David Benioff, Derek
Haas e Michael Brandt, ma i diritti sono tornati a Potts
nel tempo.
Parlando con Jimmy Fallon
al The Tonight
Show, a Dwayne
Johnson è stato chiesto di fornire un aggiornamento riguardo al
remake live-action di Moana
(da noi noto con il titolo di
Oceania) ora che lo sciopero della Screen Actors Guild-American
Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) è
ufficialmente terminato.
“Il prossimo progetto che
girerò è una versione live-action di Moana“, ha rivelato
Johnson. “Io sono la Maui nella vita
reale. Grazie mille ragazzi, sono così
emozionato per questa cosa. È un modo, ancora
una volta, non solo per rendere omaggio alla mia eredità e cultura
polinesiana, ma è anche una storia incredibile, come voi ragazzi
sapete, che risuona in tutti in tutto il mondo, in particolare
nelle ragazze giovani e responsabilizzate”.
Dwayne
Johnson ha continuato: “C’è quello che c’è di
fronte a te e poi c’è quello che non puoi vedere che è là
fuori.Abbi fede e fiducia in quello che sei e vai
là fuori, anche se non puoi vederlo. Vaiana incontra il
semidio Maui, che la aiuta a capirlo e lei aiuta lui”.
Cosa sappiamo del remake
live-action di Moana (Oceania)?
Nell’aprile 2023,
Dwayne
Johnson ha rivelato in un annuncio video che la Disney
sta lavorando a un remake live-action di Oceania (Moana).
“Sono profondamente onorato e sopraffatto dalla gratitudine di
portare la bellissima storia di Vaiana sul grande schermo
live-action”, ha detto Johnson all’epoca. “Questa storia è la
mia cultura ed è l’emblema della grazia e della forza guerriera del
nostro popolo. Indosso questa cultura con orgoglio sulla mia
pelle e nella mia anima, e questa opportunità irripetibile di
ricongiungermi con Maui, ispirata dal mana e dallo spirito del mio
defunto nonno, l’Alto Capo Peter Maivia, è molto profonda per
me.”
Thomas Kail autore
di Hamilton ha firmato per dirigere il Moana (Oceania) nel maggio
2023. Più o meno nello stesso periodo, Auli’i
Cravalho, che ha doppiato Moana nel film d’animazione del
2016, ha rivelato che non reciterà nel film, ma servirà come
produttore esecutivo. L’uscita del remake live-action di Moana
(Oceania) è attualmente prevista per il 27 giugno 2025.
Nel 1979 il film Alien, diretto da
Ridley Scott,
si affermò come un’opera di straordinario valore, divenendo in
breve un vero e proprio cult. Nel 1986 viene poi realizzato un
sequel, Aliens – Scontro
finale, alla regia del quale è però
subentrato James
Cameron. Ora, in una nuova intervista rilasciata
a Deadline, Ridley Scott, ha ricordato di
quando ha ricevuto una telefonata da Cameron che lo informava che
avrebbe realizzato Aliens, cosa che lo ha fatto sentire
“furioso”. Sebbene il regista, ora in sala
con Napoleon, consideri
Cameron un “grande uomo“, in quel momento era arrabbiato
per la sua sostituzione, soprattutto perché stava cercando di
riprendersi dopo il fallimento economico di Blade Runner nelle
sale.
“Quando ho saputo che qualcun
altro lo stava facendo, io stavo già cercando di sviluppare
qualcosa di nuovo da quel film. Jim mi ha chiamato ed è stato molto
gentile, mi ha detto: “È difficile, il tuo mostro è così unico. È
difficile renderlo di nuovo spaventoso, ormai è un terreno
familiare”. Poi ha aggiunto: “Voglio fare un film più d’azione, più
militare”. Io ho detto: “Ok”. Ed è stata la prima volta che ho
pensato: “Benvenuto a Hollywood“, rivela Scott. “Io e Jim
parliamo spesso. Non siamo proprio amici, ma parliamo e lui è
fantastico. In quel momento però ero arrabbiato, ferito. Sapevo di
aver fatto qualcosa di molto speciale, un’occasione unica“, ha
concluso il regista.
I film di Scott e Cameron relativi
alla saga di Alien sono innegabilmente diversi in
termini di stile e tono. Alien è un film strettamente di
fantascienza/horror ambientato nei confini claustrofobici
dell’astronave Nostromo, che pone una forte enfasi sulla suspense e
sulla tensione. Aliens – Scontro finale, invece, è un film
d’azione fantascientifico più tradizionale nel contesto degli anni
’80 e, a sua volta, ha un approccio più orientato all’azione.
Entrambi si sono in ogni caso affermati come grandi classici e
Scott ha poi comunque avuto modo di riprendere in mano la saga con
i film prequel Prometheus e Alien: Covenant,
riappropriandosi dunque della propria creatura.
Nonostante circolasse la voce che
anche lui si era visto togliere il progetto dalle mani, uno dei
produttori esecutivi di Loki avrebbe ora smentito la cosa,
rivelando invece che Waldron è al lavoro su entrambi i progetti. In
un’intervista rilasciata a ComicBook.com, Kevin
Wright, alla domanda riguardo se i problemi legali di
Jonathan Majors avessero cambiato qualcosa nel
finale della seconda stagione di
Loki, ha risposto che:
“Nulla ha influenzato il nostro finale. La storia che si vede
sullo schermo è quella che ci eravamo prefissati di realizzare,
quindi nessuno ci ha detto che dovevamo collegarci a qualcosa o
impostare qualcosa di particolare per il futuro“.
A queste parole, Wright ha poi
aggiunto che “per quanto riguarda la direzione che prenderanno
quei film [Avengers: The KangDynasty e
Secret Wars], non posso dirlo e non perché io sia
schivo, semplicemente non faccio parte di questi progetti“,
aggiungendo però che “quello che vorrei dire è che so che
Michael Waldron ci sta lavorando e che ovviamente ama questo mondo,
visto che ha contribuito a crearlo“. Le parole del produttore
sono naturalmente, per ora, da prendere con le pinze. È infatti
possibile che Waldron stia solo dando forma alle due storie – data
la sua esperienza nel Multiverso – prima che altri sceneggiatori
vengano assunti per ampliarle.
È però anche possibile che, data
proprio la comprensione che Waldron ha dimostrato di possedere del
Multiverso, grazie al suo lavoro sulle opere finora scritte per
l’MCU, si rivelerà essere lui lo
sceneggiatore di entrambi i film. Attualmente, Avengers: The Kang Dynasty è
previsto in sala per il 1maggio2026, mentre Avengers: Secret Wars
per il 7 maggio 2027. Data la portata dei due
film, capitoli conclusivi della Saga delMultiverso, i lavori su di essi sono già in
corso e dunque potrebbe non volerci molto prima che informazioni
più precise e certe vengano comunicate sia riguardo a chi scriverà
quei due progetti sia a chi li dirigerà, in quanto Avengers: Secret Wars è ancora
sprovvisto di un regista.
L’attore Tom Hiddleston è stato ospite del The Tonight
Show Starring di Jimmy Fallon dove il conduttore
protagonista gli ha chiesto dei poteri che ora ha il suo
personaggio, Loki. La seconda stagione della
serie Disney+ ha mostrato a
Loki che acquisisce la capacità di “saltare” avanti e
indietro nel tempo, permettendogli di andare in qualsiasi
periodo.
Jimmy Fallon ha
dunque colto la palla al balzo per chiedere a Hiddleston se questo significa che
Loki potrebbe tornare indietro e reclutare un personaggio
deceduto come Iron Man da un periodo di tempo
precedente alla loro morte, spingendo la star a dichiarare di fatto
che la morte potrebbe non essere necessariamente definitiva nel
MCU.
“Voglio dire… lo scivolamento
nel tempo tecnicamente dà a Loki alcune mosse interessanti che può
fare… Parlando per me, Loki è morto alcune volte. Sono ancora
qui“, ha dichiarato Hiddleston. “Non
so se la morte sia necessariamente… voglio dire, la morte è… La
morte la metti in conto, è una domanda esistenziale! Questo è tutto
quello che posso darti”, (tramite The Hollywood
Reporter).
La seconda stagione di Loki è stata
diretta da Justin Benson e Aaron Moorhead,
che hanno diretto la serie Moon
Knight. Oltre a Tom
Hiddleston, prevede il ritorno di Sophia Di Martino nei panni di Sylvie,
Owen Wilson nei panni di Mobius, Gugu
Mbatha-Raw nei panni del giudice Renslayer, Wunmi
Mosaku nei panni di Hunter B-15 e Jonathan
Majors. A loro si sono uniti i nuovi arrivati in
franchising Ke Huy Quan, Rafael Casal, Kate Dickie e
altri.
Cosa succede nella seconda stagione di
Loki?
“La prossima stagione riprenderà
all’indomani dello scioccante finale di stagione, quando Loki si
ritrova in una battaglia per l’anima della Time Variance
Authority”, si legge nella sinossi. “Insieme a Mobius,
Hunter B-15 e una squadra di personaggi nuovi e di ritorno, Loki
esplora un Multiverso in continua espansione e sempre più
pericoloso alla ricerca di Sylvie, del giudice Renslayer, di Miss
Minutes e della verità su cosa significhi possedere la libertà.
volontà e scopo glorioso”.
Tom Hiddleston è tornato nel ruolo del dio del
male nella seconda stagione di Loki,
insieme alle star della prima stagione come
Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Tara Strong e
la nuova aggiunta Ke Huy Quan.
Eric Martin è il capo sceneggiatore e
produttore esecutivo della seconda stagione. Hiddleston è anche
produttore esecutivo insieme al capo dei Marvel Studios Kevin Feige e
Stephen Broussard, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Kevin R. Wright, Justin Benson e Aaron Moorhead e
Michael Waldron. Trevor Waterson è co-produttore
esecutivo. Benson & Moorhead, Dan Deleeuw e Kasra Farahani
sono stati i registi della stagione.