MUBI, il
distributore globale, servizio di streaming e società di
produzione, ha acquisito per l’Italia e per l’America Latina
tutti i diritti dell’attesissimo cortometraggio di
Pedro AlmodóvarStrange Way of
Life,prima della sua
anteprima mondiale al prossimo Festival
di Cannes, dove sarà presentato Fuori Concorso. Strange
Way of Life arriverà presto in Italia e in America
Latina.
Diretto da Pedro Almodóvar (Madres Paralelas, Tutto
su mia madre), presentato da Saint Laurent by Anthony
Vaccarello e prodotto da El Deseo, Strange Way of
Life è interpretato da Ethan Hawke (First Reformed, Prima
dell’Alba) e Pedro Pascal (The Last of Us, The Mandalorian).
Il cortometraggio, girato nel
deserto di Tabernas, in Almeria, racconta di due uomini che si
ritrovano dopo venticinque anni. Le musiche sono di Alberto
Iglesias, i costumi di Saint Laurent
by Anthony Vaccarello, anche produttore
associato del progetto. Il cast include anche i giovani talenti
Jason Fernández, José Condessa, George Steane e
Manu Ríos, oltre ad attori come Pedro
Casablanc e Sara Sálamo.
Strange Way of
Life è il secondo cortometraggio in lingua inglese di
Almodóvar, dopo The Human Voice del 2020, interpretato da
Tilda Swinton. L’accordo per il film è stato stipulato tra El Deseo
e MUBI.
La trama di Strange Way of Life
Il ranchero Silva (Pedro Pascal)
attraversa il deserto a cavallo per andare a trovare il suo vecchio
amico Jake (Ethan Hawke), lo sceriffo di Bitter Creek che non vede
da 25 anni. Ne seguirà una serata di confidenze, ricordi e
riconciliazioni. Tuttavia il giorno seguente, la rivelazione che
entrambi hanno un collegamento con un crimine accaduto nella zona,
suggerisce che il loro incontro è qualcosa di più che un semplice
viaggio nella memoria.
Il candidato all’Oscar
Harvey Keitel (The
Irishman,
Youth) interpreterà il protagonista Lale Sokolov
nell’adattamento televisivo Sky e Peacock Original del bestseller
internazionale di Heather Morris Il Tatuatore di
Auschwitz, prodotto da Synchronicity Films e Sky Studios
in associazione con All3Media International.
Il Tatuatore di
Auschwitz, che sarà disponibile in esclusiva su Sky e in
streaming solo su NOW nel 2024 in tutti i territori Sky in Europa,
è tratto dalla struggente storia vera di Lale e Gita Sokolov. Lale
(Jonah Hauer-King) arriva ad Auschwitz-Birkenau nel 1942 e, poco
dopo il suo arrivo, diventa uno dei tätowierer (tatuatori), coloro
ai quali cui viene affidato il compito di tatuare il numero di
matricola sulle braccia dei compagni di prigionia. Un giorno
incontra Gita (Anna Próchniak), in fila per farsi tatuare il numero
di matricola sul braccio. Per i due sarà amore a prima vista, e
avrà così inizio una indimenticabile storia di coraggio e umanità.
Sotto la costante sorveglianza del crudele ufficiale delle SS
Baretzki (Jonas Nay), Lale e Gita sono determinati a tenersi in
vita a vicenda. Circa 60 anni dopo, Lale (Harvey Keitel) incontra
la scrittrice esordiente Heather Morris (Melanie Lynskey). Rimasto
vedovo da poco, Lale trova il coraggio di raccontare al mondo la
sua storia. Nel raccontare la sua storia a Heather, Lale, ormai
ultraottantenne, affronta i fantasmi traumatici della sua
giovinezza e rivive i ricordi del suo innamoramento in uno dei
luoghi più orribili mai esistiti.
A proposito de Il Tatuatore
di Auschwitz, Harvey Keitel ha dichiarato:
“La storia d’amore descritta in questo progetto, a dispetto di
tanto orrore, testimonia lo spirito e il bene che c’è nelle
persone“.
Al cast già annunciato si
aggiungono anche Tallulah Haddon (Kiss Me
First, The Last Duel) nel ruolo di Hanna, Mili
Eshet (Beyond the Mountains, Hills) nei panni di
Ivana, Yali Topol Margalith nei panni di Cilka, Phénix
Brossard (Little Joe, Benjamin) nel ruolo di
Leon, Ilan Galkoff (Good Omens, Hilda)
nel ruolo di Aaron, e Marcel Sabat (Tenet,
The Windermere Children) che veste i panni di Tomas.
I ruoli principali precedentemente
annunciati includono Jonah Hauer-King (The
Little Mermaid, World on Fire) e Anna
Próchniak (Baptiste, Warsaw 44) che interpretano
i giovani Lale Sokolov e Gita Furman.
Melanie Lynskey (The Last of Us, Yellowjackets) reciterà nella serie nei
panni della neozelandese Heather Morris, autrice del
romanzo Il Tatuatore di Auschwitz e
Jonas Nay (Deutschland 83, 86, 89) si
unirà alla serie nel ruolo di Stefan Baretzki.
Prodotta da Synchronicity Films e
Sky Studios in associazione con All3Media International, Il
Tatuatore di Auschwitz è stata commissionata da Serena
Thompson, Executive Producer di Sky Studios per Zai Bennett,
Managing Director of Content di Sky UK. Claire Mundell è
produttrice esecutiva per Synchronicity Films. L’headwriter
Jacquelin Perske è anche produttrice esecutiva del progetto che si
avvale della consulenza di Heather Morris. Evan Placey e Gabbie
Asher sono gli autori delle sceneggiature degli episodi.
Il Tatuatore di
Auschwitz è attualmente in produzione. La serie è una
coproduzione Sky Studios e Peacock con NBCUniversal Global
Distribution e All3Media International che sono i distributori
internazionali della serie. STAN, il principale streamer locale
australiano, detiene i diritti originali della serie nel proprio
territorio, mentre VIAPLAY detiene i diritti della serie per i
paesi Nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda),
per i paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania), i Paesi Bassi e
la Polonia.
La storia di Alessandro Magno sarà
l’oggetto di un docudrama prodotto da Netflix. Sulla scia del
successo di serie come The Last Czars e
African Queens, lo streamer ha lavorato
nell’ultimo anno a una rivisitazione ad alto budget della vita di
una delle figure più famose della storia del mondo, che attualmente
ha un titolo provvisorio di Alexander The
Graet.
Dalla scorsa estate, una troupe di
oltre 100 persone ha girato a fasi alterne in Marocco il docudrama
ibrido, che conterrà sia elementi documentari che parti
sceneggiate. Le indie britanniche Tailfeather Productions e Lion TV
sono dietro la serie e Tony Mitchell (Miss
America) è lo showrunner.
Alessandro Magno è stato un re
macedone. È ampiamente considerato uno dei comandanti militari più
grandi e di maggior successo della Storia e all’età di 30 anni
aveva creato uno dei più grandi imperi mai esistiti, che si
estendeva dalla Grecia all’India nord-occidentale. Ha lasciato
un’importante eredità culturale e le sue tattiche di guerra sono
state studiate per generazioni.
Il personaggio era stato raccontato
da cinema da Oliver Stone, con il suo
Alexander, con protagonista Colin Farrell, che però ha ricevuto
un’accoglienza tutt’altro che lusinghiera, nonostante l’impiego di
mezzi importanti per la confezione di un colossal che avrebbe
voluto ripercorrere le orme de Il Gladiatore.
Anche quest’anno, gli organizzatori
del Festival
di Cannes 76 sperano che la croisette verrà invasa da
una serie di titoli hollywoodiani prestigiosi, che potrebbero
portare un alto numero di star alla kermesse. Ovviamente queste
speranze si scontreranno con gli Studios che sono cauti a decidere
di spendere cifre importanti per portare a Cannes
76 un film, dal momento che un tour di una delegazione al
festival arriva a costare centinaia di migliaia di dollari.
Thierry Frémaux è
pronto ormai ad annunciare i titoli che sono stati selezionati per
l’edizione numero 76 del festival francese e già dai primi annunci
sembra che la formazione di Cannes 76 sarà portentosa. Ricordiamo
che lo scorso anno il festival ha ospitato Top
Gun: Maverick e Elvis,
film che in maniera diversa sono poi stati trai protagonisti della
season awards di Hollywood.
Warner Bros invece potrebbe puntare
su Barbie
di Greta
Gerwig, con Margot Robbie e
Ryan Gosling, e una pioggia di star di primo piano,
tuttavia è più probabile che il film venga lanciato in un’altra
situazione. E Warner Bros potrebbe quindi saltare la kermesse.
Dopo che il membro del cast di
Oppenheimer,
Matthew Modine, ha twittato un poster del film con
l’hashtag #Cannes2023, la speculazione che il
lungometraggio di Christopher Nolan avrebbe debuttato al
festival si è intensificata. Tuttavia, Modine ha rapidamente
cancellato il suo messaggio e gli addetti ai lavori affermano che
Oppenheimer
sarà probabilmente presentato in anteprima da qualche altra parte e
in una data più prossima a quella di uscita.
Mentre i film americani sono
tradizionalmente i primi ad essere annunciati per Cannes, si dice
che anche alcuni film internazionali siano nel mix, in particolare
Monster del regista giapponese vincitore della
Palma d’Oro Kore-eda Hirokazu, così come
How Do You Live?, il primo lungometraggio in oltre
un decennio del maestro dell’animazione Hayao
Miyazaki.
In passato, alcuni studi erano
riluttanti ad aprire a Cannes, perché sembrava troppo lontano dalla
stagione autunnale degli Oscar. Ma quella posizione si è
ammorbidita. Sebbene si svolga mesi prima della season awards,
Cannes ha dimostrato di essere un’ottima vetrina per i potenziali
contendenti all’Oscar. Non solo Parasite ha
debuttato al festival in rotta verso la sua vittoria per il miglior
film, ma quest’anno tre candidati per il miglior film avevano
debuttato a Cannes 75: Elvis,
Top
Gun: Maverick e Triangle of
Sadness.
Sapremo la verità il prossimo 13
aprile, quando Thierry Frémaux annuncerà la
sua scaletta ufficiale e la selezione del Festival di Cannes
76.
Variety ha diffuso la prima foto
ufficiale di Anthony Hopkins nei panni di Sigmund
Freud e Matthew
Goode nei panni dell’autore CS Lewis nell’annunciato
nuovo film Freud’s
Last Session. La pellicola è attualmente entrato
nell’ultima sessione di riprese che si sta svolgendo in Irlanda. In
Italia la pellicola sarà distribuita da Adler Entertainment.
Freud’s
Last Session è ambientato alla vigilia della seconda
guerra mondiale, quando, alla fine della sua vita, Freud (Anthony
Hopkins) invita l’autore di “Le cronache di Narnia” CS
Lewis (Goode) a discutere dell’esistenza di Dio. Intrecciando
passato, presente e fantasia, il film esplora la relazione unica di
Freud con sua figlia Anna (Liv Lisa Fries) e la
relazione non convenzionale di Lewis con la madre del suo migliore
amico.
Sony Pictures
Classics l’anno scorso ha acquisito tutti i diritti per
Nord America, Medio Oriente, Turchia, India, Europa dell’Est
(esclusa CSI), Asia (escluse Cina, Corea e Giappone) e America
Latina e compagnie aeree di tutto il
mondo. WestEnd Films chesta
vendendo il film, ha anche siglato accordi in Australia (Sharmill
Films), Scandinavia (Scanbox), Italia (Adler), Benelux (Just
Entertainment), Portogallo (NOS), Israele (United King) e Grecia
(Spentzos).
Il cast del film include anche
Liv Lisa Fries (“Babylon Berlin”, “Hilde With Love”), Jodi
Balfour (“The
Crown”, “For All Mankind”), Stephen Campbell
Moore (“The History Boys”, “Masters of the Air”) ,
Jeremy Northam (“The Crown”, “Gosford Park”) e
Orla Brady (“Star Trek: Picard”, “Rose interpreta
Julie”).
Freud’s
Last Session è diretto da Matthew Brown (“The Man Who
Knew Infinity”) ed è stato scritto da Mark St. Germain (“The God
Committee”) con le revisioni di Brown. Il progetto è basato
sull’opera teatrale con lo stesso nome.Il progetto
riunisce la scenografa premio Oscar Luciana
Arrighi (“Mrs. Harris va a Parigi”) con il regista
Brown. I due hanno già collaborato a “The Man Who Knew
Infinity“.
Anche il direttore della fotografia
Ben Smithard (“The Father”), che aveva
precedentemente lavorato a “The Father” con
Hopkins, si è unito al progetto. La costumista Eimer
Ni Mhaoldomhnaigh (“The Banshees of Inisherin”),
la make-up designer vincitrice del premio BAFTA Morna
Ferguson (“The Wonder”) e il montatore Paul Tothill
(“Espiazione”) completano il team creativo.
WestEnd Films e CAA Media Finance
stanno supervisionando le vendite del film. Il film è una
coproduzione ufficiale tra Irlanda e Regno Unito, realizzata con il
supporto di Screen Ireland e UK Global Screen Fund.Il
progetto è stato finanziato da Media Finance
Capital, LipSync Productions, MYRA
Entertainment e un gruppo di finanziatori indipendenti tra
cui 14 Sunset, Movieland Entertainment, The Solomon
Directive, Traveling Picture Show e Lipper/Daly
Entertainment.
“Questo è spettacolo!”,
esclamava il personaggio di Jake LaMotta in una delle prime
sequenze del capolavoro di Martin Scorsese, Toro
Scatenato. Dall’8 al 10 maggio, per
celebrare il restauro in 4K della pellicola, Lucky Red è
orgogliosa di riportare in sala uno dei pilastri della storia del
cinema.
Uscito nel 1980, il film segna la
quarta collaborazione tra il regista e
Robert De Niro, che qui veste magistralmente i panni
di uno dei più grandi pugili di sempre, il tormentato Jack LaMotta,
nella sua parabola di ascesa e caduta, ruolo che gli è valso il suo
secondo Oscar. Una storia fatta di sconfitta e resistenza, luce e
buio, sofferenza e speranza, capace di diventare sul grande schermo
universale ed eterna.
Tre giorni per riscoprire e
apprezzare per la prima volta nella splendida versione restaurata
un film che ha alle spalle più di quarant’anni, ma che a vederlo
sembra sia uscito ieri. Continuiamo ad emozionarci ogni volta che,
sulle note della Cavalleria Rusticana di Mascagni, l’ombra di
LaMotta comincia a saltellare in ralenty sul ring, ogni
volta che si consuma un episodio di violenza, catturati dalle
brutali immagini intrise di dolore e l’avvolgente fotografia in
bianco e nero di Michael Chapman, ogni volta che ci soffermiamo sul
montaggio di Thelma Schoonmaker, vincitrice del suo primo Oscar per
questo film.
Di seguito il teaser poster di Toro Scatenato restaurato
I membri della giuria includono il
direttore della fotografia portoghese Rui Poças
(“Tabu”, “Zama”); l’attore, coreografo e ballerino tedesco
Franz Rogowski (“Una vita nascosta”); il
giornalista indiano, curatore e consulente per la programmazione
della Berlinale Meenakshi Shedde; e il direttore
della programmazione del Sundance Kim Yutani.
La sezione laterale della Settimana
della critica corre parallela al Festival
di Cannes e si concentra su opere prime e seconde. Il regista
tunisino Kaouther Ben Hania (“The Man who Sold his
Skin”) è stato il presidente della giuria dello scorso anno.
Diwan, ex giornalista, ha esordito
con “Losing It” nel 2019. Due anni dopo, la regista si è portata a
casa il primo premio del Festival del cinema di Venezia per il suo
secondo film, il bruciante dramma sull’aborto del 2021, uscito in
Italia con il titolo La scelta di Anne –
L’Événement, che è andato a ruba per distribuzione di IFC
Films. È diventata la terza donna a vincere il Leone d’oro, dopo
Chloe Zhao per Nomadland nel 2020
e Agnès Varda, che vinse nel 1985 per
Vagabond.
Secondo il comunicato della
Semaine de la Critique, Audrey
Diwan fa parte della “nuova generazione di registe
donne la cui acutezza e libertà formale stanno reinventando i
codici e ridefinendo i confini del cinema internazionale”.
La giuria del Diwan assegnerà il
Grand Prix de la Semaine de la Critique per il miglior
lungometraggio, il Premio della giuria French Touch, il Premio
Rising Star della Fondazione Louis Roederer per il miglior attore o
attrice e il Premio Leitz Ciné Discovery per il miglior
cortometraggio.
L’edizione del 2022 ha visto
La Jauría di Andrés Ramírez
Pulido vincere il Gran Premio, mentre Charlotte
Wells ha vinto il French Touch Prize per
Aftersun, che ha fatto guadagnare al
co-protagonista Paul Mescal la sua prima
nomination all’Oscar. Il Premio Rising Star della Louis Roederer
Foundation è andato a Zelda Samson per “L’amore
secondo Dalva” di Emmanuelle Nicot, mentre il
Leitz Cine Discovery Prize è stato assegnato a “Ice Merchants” di
João Gonzalez.
Deadline riporta la notizia che
Sebastian Stan e Maria Bakalova faranno coppia in una nuova spy
comedy che sarà scritta da Jenny Bicks e che
potrebbe essere diretta da Paul Feig, che produrrà
con Stan, Laura Allen Fischer ed Emily
Gerson Saines. Il film dovrebbe raccontare la storia di un
ex agente sotto copertura che dopo un grosso fallimento trova il
modo di cambiare carriera.
Sebastian Stan è meglio conosciuto per il
ruolo di Bucky Barnes, alias Winter Soldier, nell’universo
cinematografico Marvel. Di recente, ha ottenuto
nomination agli Emmy, ai Golden Globe e ai Critic’s Choice Awards
per la sua interpretazione di Tommy Lee nella miniserie Pam & Tommy al fianco di Lily James. Ha anche recitato in Tonya al fianco di Margot
Robbie, così come nel recente thriller di Apple
Sharper con Julianne Moore. Stan apparirà nel prossimo
thriller di A24A Different Man e farà il suo ritorno al MCU in Thunderbolts,
le cui riprese inizieranno questa estate.
Per quanto riguarda invece Maria Bakalova, il suo successo è molto
recente ed è arrivato grazie alla sua folgorante interpretazione in
Borat 2, in cui interpreta la figlia del bizzarro
personaggio di Sasha Baron Coen. La performance è
stata nominata per un Oscar, un Golden Globe, un SAG Award, un
British Academy Film Award. Più recentemente, ha recitato nella
commedia horror Bodies Bodies Bodies di
Halija Reijn. Vedremo Bakalova nel dramma di
prossima uscita Fairyland con Emilia
Jones e Scoot McNairy, presentato in
anteprima al Sundance Film Festival di quest’anno. Farà anche il
suo debutto nel MCU per prestare la voce a
Cosmo il Cane Spaziale in Guardiani della Galassia Vol.
3, in uscita il prossimo 3 maggio.
Paul Feig, 5 volte
candidato agli Emmy, è attualmente impegnato nella produzione della
commedia d’azione di Amazon Grand Death Lotto, con
John Cena, Awkwafina e Simu Liu.
In precedenza, ha co-scritto, diretto e prodotto il film fantasy di
Netflix
L’accademia del bene e del male, che ha debuttato al
primo posto in 88 paesi. Altri film diretti da Feig includono
Le amiche della sposa,
Last Christmas, The Heat,
Ghostbusters, Spy e A Simple Favor, così come il suo sequel. I
suoi prossimi progetti includono una collaborazione con Sam
Raimi per Suburban Hell, l’adattamento
Netflix di The House Across The Lake e il pilot
della ABC Motherland.
Jenny Bicks,
vincitrice di un Emmy, ha co-creato e prodotto la serie
mockumentary della Fox Welcome to Flatch, con
Chelsea Holmes e Seann William Scott. Ha anche creato e prodotto
Men in Trees della ABC, con la defunta
Anne Heche, oltre ad aver lavorare a The
Big C di Showtime. I suoi crediti di scrittura aggiuntivi
includono Rio 2, The Greatest
Showman, l’originale Sex And The City e
Leap of Faith.
Secondo Deadline , la
protagonista diDownton AbbeyMichelle
Dockeryè stata
scelta per unirsi a
Tom Hanks e
Robin Wrightnell’imminente
adattamento cinematografico di Sony Pictures e Miramax della
graphic novel di Richard
McGuireHere. Ulteriori
dettagli sul suo personaggio sono ancora tenuti
nascosti.
Michelle Dockery ha vinto molti riconoscimenti
per la sua interpretazione di Lady Mary Crawley nell’acclamato
dramma in costumeDownton
Abbey, che le è valso numerose nomination
agli Emmy e ai Golden Globe. Oltre a Here, la vedremo presto
nel thriller d’azione Boy Kills
World con
Bill Skarsgard e Jessica Rothe.
Here sarà
diretto da Robert Zemeckis
(trilogia di
Ritorno al futuro)
e si baserà su una sceneggiatura che sta scrivendo lui stesso
insieme a Eric Roth. L’adattamento cinematografico
sarà prodotto da Playtone e
ImageMovers. Oltre a
Tom Hanks e
Robin Wright, fanno parte del cast anche l’attore
Paul Bettany e la star di Yellowstone
Kelly Reilly.
Ambientata in un lontano
futuro, la storia si concentrerà su un angolo di una stanza e sulle
tante persone che l’hanno abitata nel corso degli
anni. Richard McGuire pubblicò
originariamente Herecome una storia di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni
dopo, la versione in graphic novel della storia fu pubblicata nel
2014 da Pantheon Books. Here sarà l’ultima
collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e
Tom Hanks da
Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti e tre
premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il miglior
attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e Hanks hanno
recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale
live-action/animazione CG di Disney+Pinocchio
.
Secondo Variety,
la premiere del terzo episodio di Succession4,
la quarta e ultima stagione di Successionandato
in onda domenica scorsa ha ufficialmente stabilito un nuovo record
di pubblico per l’acclamato dramma della
HBO.
Infatti il noto sito ha
confermato chel’episodio 3, intitolato
“Il matrimonio di Connor“, ha raccolto un totale di 2,5
milioni di spettatori su HBO e HBO Max, il 7% in più rispetto al record precedente per la premiere
dell’ultima stagione di Succession.
L’episodio ha caratterizzato uno dei momenti più sorprendenti ed
emozionanti dello show, che dovrebbe influenzare immensamente le
vite dei fratelli Roy.
Succession segue
la storia della famiglia Roy – Logan Roy e i suoi quattro figli –
che controllano uno dei più grandi conglomerati di media e
intrattenimento del mondo. La serie segue le loro vite mentre
contemplano cosa riserverà loro il futuro una volta che il loro
anziano padre inizierà a ritirarsi dalla compagnia.
Nella
quarta stagione, la vendita della media company Waystar Royco
al visionario del tech Lukas Matsson (Alexander
Skarsgård) si avvicina sempre di più. La prospettiva
di questa vendita epocale provoca angoscia e contrasti familiari
tra i Roy, che prefigurano come saranno le loro vite una volta
completato l’affare. La famiglia intravede un futuro in cui il
proprio peso culturale e politico sarà fortemente ridimensionato,
ne scaturirà quindi una lotta per il potere ancora più accesa.
Il cast della quarta stagione:
Brian Cox,
Jeremy Strong, Sarah Snook, Kieran Culkin, Alan Ruck, Matthew
Macfadyen, Nicholas Braun, J. Smith-Cameron, Peter Friedman, David
Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Justine Lupe, Dagmara
Domińczyk, Arian Moayed, Scott Nicholson, Zoë Winters, Annabelle
Dexter Jones, Juliana Canfield e Jeannie
Berlin. Si aggiungono al cast Alexander
Skarsgård, che diventa regular dei nuovi episodi,
Cherry Jones, Hope Davis, Justin Kirk e Stephen
Root. E vengono annunciati oggi anche Annabeth
Gish, Adam Godley, Eili Harboe e Jóhannes Haukur
Jóhannesson. Fra gli attori delle precedent Stagioni che
tornano nei nuovi episodi, annunciati anche Harriet Walter (Lady
Caroline Collingwood), James Cromwell (Ewan Roy), Natalie Gold
(Rava Roy), Caitlin Fitzgerald (Tabitha), Ashley Zukerman (Nate
Sofrelli), Larry Pine (Sandy Furness), Mark-Linn Baker (Maxim
Pierce), Pip Torrens (Peter Munion).
Creata da Jesse
Armstrong; produttori esecutivi Jesse Armstrong, Adam McKay, Frank
Rich, Kevin Messick, Jane Tranter, Mark Mylod, Tony Roche, Scott
Ferguson, Jon Brown, Lucy Prebble, Will Tracy e Will Ferrell. Jesse
Armstrong è lo showrunner.
Guardiani
della Galassia Vol. 3 sarà il culmine del
franchise che vede protagonista il gruppo di disadattati spaziali
più amato dai fan Marvel, e porrà anche fine ai
Guardiani come li conosciamo. Sebbene non sia chiaro chi uscirà
vivo da questo film e chi no, sembra ormai chiaro che si tratta
della fine della strada che il regista James
Gunn ha percorso con i Marvel Studios.
Ora, James
Gunn è andato su Twitter per condividere un’immagine
dietro le quinte del film in cui si vedono con Chris
Pratt e Pom
Klementieff. Pratt è sorpreso di aver trovato
Klementieff nascosta in quella che sembra una scatola spaziale.
L’immagine esilarante si concentra solo sul divertimento dietro le
quinte che il cast ha avuto mentre la didascalia di James Gunn
all’immagine recita: “Trovi amici dove meno te li
aspetti”.
Il gruppo attuale di Guardiani ha
fatto molta strada nel corso del MCU e questo ha fatto di loro una
famiglia, nonostante ogni membro della squadra sia partito da posti
e momenti molto differenti tra loro. Mentre Avengers:
Infinity War ha visto molti di loro sparire, Avengers:
Endgame li ha riportati indietro, compresa una Gamora
da una linea temporale diversa (quella appartenente al gruppo,
purtroppo, è stata irrimediabilmente uccisa da Thanos in Infinity
War). La nuova storia li vedrà lavorare di nuovo tutti insieme
mentre affrontano una nuova nemesi, l’Alto
Evoluzionario. Abbiamo avuto un piccolo assaggio di ciò
che i Guardiani hanno combinato e sono diventati nella loro breve
apparizione in Thor:
Love and Thunder e Guardians of the Galaxy Holiday Special, che
ha rivelato che Mantis è la figlia di Ego, e quindi è la sorella di
Star Lord. Ecco di seguito la foto condivisa da James
Gunn:
Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di
emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora
provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua
squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro.
Una missione che, se non sarà portata a termine con successo,
potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li
conosciamo.
Strange Way of Life
di Pedro Almodóvar sarà presentato nella Selezione
Ufficiale del Festival
di Cannes 76 e in prima mondiale, alla presenza del regista e
dei due attori protagonisti Ethan Hawke e Pedro Pascal.
Western girato nel sud della Spagna,
questo corto è la seconda esperienza in lingua inglese del regista,
dopo The Human Voice
del 2020, interpretato dall’attrice premio Oscar
Tilda Swinton. La proiezione sarà seguita da una
conversazione con Pedro Almodóvar e la troupe del
film.
Un uomo attraversa a cavallo il
deserto che lo separa da Bitter Creek. Va a trovare lo sceriffo
Jake. Venticinque anni prima, sia lo sceriffo che Silva,
l’allevatore che gli va incontro, lavoravano insieme come sicari.
Silva lo visita con la scusa di ricongiungersi con il suo amico
della sua giovinezza, e in effetti celebrano il loro incontro, ma
la mattina dopo lo sceriffo Jake gli dice che il motivo del suo
viaggio non è quello di ripercorrere il viale dei ricordi della
loro vecchia amicizia…
Lo strano modo di vivere a cui fa
riferimento il titolo allude al celebre fado (genere di musica
popolare portoghese) di Amalia Rodrigues, le cui
liriche suggeriscono che non c’è esistenza più strana di quella
vissuta voltando le spalle ai propri desideri.
Strange Way of Life, il
film
Saint Laurent di
Anthony Vaccarello presenta Strange Way of
Life, un film prodotto da El Deseo, scritto e diretto da
Pedro Almodóvar. Con Ethan Hawke,
Pedro Pascal, Pedro Casablanc, Manu Ríos, George Steane, José
Condessa, Jason Fernández, Sara Sálamo, Ohiana Cueto, Daniela
Medina. Il film è prodotto da Agustín
Almodóvar con Esther García come
produttore esecutivo e Bárbara Peiró,
Diego Pajuelo e Saint Laurent di
Anthony Vaccarello come produttori associati. La
musica è composta da Alberto Iglesias.
Il Festival di Cannes 76 si svolgerà
dal 16 al 28 maggio 2023.
HBO MAX ha diffuso
il trailer di Titans 4 , la seconda e ultima parte
della quarta stagione di Titans
che sta per debuttare in anteprima negli USA su HBOMAX. Dick
Grayson, Kory Anders, Tim Drake e gli altri eroi sono tornati per
l’ultima parte della serie finale di Titans su
HBO Max.
https://youtu.be/Qyv0jxOyUl0
HBO Max rilascerà i nuovi episodi
di Titans Stagione 4 Parte 2 alle 3:00
ET/12:00 PT giovedì 13 aprile. Il servizio di streaming rilascerà
due nuove puntate intitolate “Caul’s Folly” e “Dick & Carol & Ted &
Kory”.
“Nella premiere di metà stagione 4,
i Titans
– con l’eccezione di Gar – vengono riportati nel luogo in cui erano
scomparsi, il Tempio di Trigon, solo per scoprire che Sebastian e
Mother Mayhem non sono più lì. I Titans
si affrettano a trovarli prima che Sebastian convochi Trigon, il
loro inseguimento li porta in una città misteriosa la cui
popolazione nasconde un profondo segreto. Lungo la strada, i
Titans si
imbattono in una profezia che potrebbe richiedere a Kory di
compiere un enorme sacrificio per salvare il mondo, ma i sentimenti
di Dick per Kory vengono a galla e lui si rifiuta di lasciarla
morire”, si legge nella sinossi.
“Negli episodi finali, il gruppo di
eroi conoscicuti come Titans entrano
in un’epica battaglia per salvare sia Kory che il mondo. Nel
viaggio da compiere Gar va alla scoperta di se stesso, tentando di
trovare il suo vero scopo e di salvare i suoi amici. Rachel
abbraccia poteri più oscuri mentre Conner, alle prese con il suo
lato alla Lex Luthor, e va per la sua strada per
sconfiggere Sebastian. I crescenti sentimenti reciproci di Tim e
Bernard diventano sempre più difficili da nascondere, e quando la
vita di Bernard è minacciata, Tim diventa finalmente l’eroe che ha
sempre cercato di essere.”
Sono rimasti solo sei episodi della
quarta stagione di Titans.
La quarta serie è stata presentata per la prima volta il 3 novembre
2022 e si concluderà l’11 maggio 2023.
La serie attualmente è interpretata
da Brenton
Thwaites nei panni di Dick Grayson/Nightwing,
Anna Diop nei panni di Kory Anders/Starfire,
Teagan Croft nei panni di Rachel Roth/Raven,
Ryan Potter nei panni di Gar Logan/Beast Boy,
Conor Leslie nei panni di Donna Troy/Wonder Girl,
così come Curran Walters come Cappuccetto Rosso,
Joshua Orpin come Conner Kent/Superboy e
Jay Lycurgo come Tim Drake, con Joseph Morgan come Sebastian Blood/Brother
Blood e Franka Potente come May Bennett/Mother
Mayhem.
Basato sui personaggi della DC,
Titans
è stato sviluppato da Akiva Goldsman, Geoff Johns
e Greg Berlanti. Johns,
Berlanti, Greg Walker e Sarah Schechter sono i produttori
esecutivi. È una produzione di Weed Road Pictures, Berlanti
Productions e Warner Bros. Television.
A24ha rilasciato
il trailer
ufficialedi Talk
to Me, il prossimo film
horror soprannaturale che proviene dal duo di
registi australiani emergenti Danny e Michael
Philippou, alias RackaRacka. È stato
presentato in anteprima mondiale al Sundance Film
Festival del 2023 e uscirà nelle sale USA il 28 luglio
2023.
Il trailer
di Talk
to Mepresenta un gruppo di adolescenti
che provano brivido e divertimento nel contattare gli spiriti
attraverso una mano imbalsamata. Tuttavia, alla fine il gioco si
ritorce contro quando uno di loro decide di continuare a stabilire
una connessione con il mondo degli spiriti nel tentativo di
comunicare con una persona cara deceduta di recente.
Talk
to Mesegna il debutto alla regia di un
lungometraggio dei gemelli Danny e Michael Philippou, che hanno
raggiunto la notorietà grazie alla loro attività su loro canale
YouTube. Il film è interpretato da Sophia Wilde, Joe Bird,
Alexandra Jensen, Otis Dhanji, Miranda Otto, Marcus Johnson,
Alexandria Steffensen, Zoe Terakes e Chris
Alosio.
“Nel film, Mia (Wilde) è
determinata a ottenere un legame con il mondo ultraterrena in
seguito alla prematura morte di sua madre”, si legge nella sinossi.
“Ma quando il suo gruppo di amici si riunisce per un’altra seduta
spiritica con una misteriosa mano imbalsamata che rappresenta il
tramite per il collegamento con il mondo degli spiriti, il gruppo è
impreparato alle conseguenze dell’infrangere le regole con un
contatto prolungato. Mentre il confine tra i mondi crolla e
inquietanti visioni soprannaturali perseguitano sempre più Mia, lei
si affretta a riparare l’orribile danno prima che sia
irreversibile”. Talk to Me è scritto da
Danny Philippou, Bill Hinzman e Daley
Pearson. I produttori esecutivi sono Ari
Harrison, Jeff Harrison, Phil Hunt, Daniel Negret e Compton
Ross, con Kristina Ceyton, Samantha Jennings e
Christopher Seeto come produttori.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, I Pionieri, il film di Luca
Scivoletto, tratto dall’omonimo libro del regista e
presentato all’ultimo Torino Film Festival. Il
film arriverà il 13 aprile al cinema, distribuito da Fandango.
Ecco le città in cui sarà possibile
partecipare alle anteprime:
ROMA
– CINEMA MIGNON
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
BOLOGNA
– CINEMA EUROPA
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
TORINO
– CINEMA ROMANO
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
MILANO
– ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
Giovedì 13 aprile 20 biglietti
Venerdì 14 aprile 20 biglietti
Sabato 15 aprile 20 biglietti
Domenica 16 aprile 10 biglietti
Lunedì 17 aprile 10 biglietti
Martedì 18 aprile 10 biglietti
Mercoledì 19 aprile 10 biglietti
I biglietti saranno validi per
qualsiasi spettacolo dal 13 al 19 aprile e potranno essere
richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno
specificati il giorno in cui si intende utilizzare
i biglietti e un secondo giorno alternativo nel
caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
NB:
riceveranno risposta solo gli assegnatari dei
biglietti.
Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui
siti dei cinema.
È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato
che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei
cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un
documento di identità.
La docuserie American
Manhunt: l’attentato alla maratona di Boston di Netflix è un
racconto, ora per ora, su come si sono svolte le indagini dopo
l’esplosioni di due bombe. Son passati ben 10 anni
da quel maledetto lunedì 15 aprile 2013 che fece
cadere Boston e dintorni nel terrore. Dopo lo
scoppio dei due ordigni esplosivi, in zona del traguardo della
celebre maratona, è iniziata una vera caccia agli uomini che hanno
messo in crisi un’intera città e costringendo le forze dell’ordine
ad avviare un’indagine senza precedenti sull’identità dei due
attentatori musulmani. Questo documentario, diviso in tre
parti da un’ora ciascuno, è diretto dal regista
Floyd Russ ( Zion, Untold: Rissa in NBA) e
proviene dal produttore esecutivo Tiller Russell (
Night Stalker: caccia a un serial killer, L’assedio di Waco ).
La trama di American
Manhunt
Ogni episodio di American
Manhunt: l’attentato alla maratona di Boston, possiede un
titolo che racchiude la trama in se della sua parte. La prima
“Cappello bianco, cappello nero” si apre con il
contesto storico e l’importanza di questo evento sportivo di Boston
per i maratoneti e per gli spettatori. La Maratona di Boston
è infatti una delle più antiche tra le maratone annuali che si
svolgono al mondo. La sua primissima edizione, ispirata dal
successo delle prime Olimpiadi dell’era moderna tenutesi nel
1896, venne
infatti disputata nel 1897. Iniziata come manifestazione di
rilievo locale, ha progressivamente iniziato ad attrarre atleti
provenienti prima da tutti gli Stati Uniti e poi da tutti i
continenti. La gara parte da Hopkinton,
nel Massachusetts, e si conclude a Boston, presso Copley
Square in occasione del Patriots’ Day. La
docuserie American
Manhuntsegue con i filmati che
mostrano le due esplosioni in Boylston Street, alternati con
interviste agli agenti di polizia e ai cittadini che durante
l’attentato sono stati feriti. Questo primo episodio si conclude
con l’FBI, che
grazie ai video a circuito chiuso e quelli dei telefoni degli
spettatori presenti, svelano e rendono pubbliche le foto dei
sospettati, due giovani maschi caucasici con in testa dei
cappelli.
La seconda parte “Il sogno
americano” indaga sulla vita dei due attentatori e si
scopre che sono due fratelli. Tamerlan e Džochar
Carnaev, per metà ceceni e metà avari di religione
islamica, nel 2002 immigrarono negli Stati Uniti d’America come
rifugiati con la loro famiglia. Nel frattempo il documentario
mostra le conseguenze alla diffusione dei volti dei ricercati, con
i due fratelli che durante la notte del 18 aprile
uccisero un poliziotto al MIT di Cambridge in
Massachusetts. La parte che più rimane impressa però è quando i
Carnaev in fuga, rubano il SUV di Danny Meng che
riesce a scappare ed avvertire la polizia. Floyd Russ fa raccontare
l’accaduto dallo stesso uomo che si ritiene, ancora adesso, salvo
per miracolo. Ma la notte è ancora lunga e finisce con Tamerlan in
fin di vita, dopo essere stato investito, durante una lunga e
violenta sparatoria nel quartiere residenziale di
Watertown.
L’ultimo episodio “Non puoi
far parlare un cadavere” si continua ad indagare sul
passato più recente del fratello maggiore in Daghestan, grazie alle
ricerche approfondite del giornalista David
Filipov del Boston Globe Reporter. Dopo aver dichiarato la
morte di Tamerlan, che prima di ridicalizzarsi all’Islam sognava di
diventare un pugile, il fratello minore e studente della University
of Massachusetts di Dartmouth scappa, intanto le forze dell’ordine
mettono Watertown in lockdown. La svolta avviene
il giorno dopo il 19 aprile quando un abitante
della cittadina avverte che l’uomo ricercato è ferito e nascosto in
una barca, caricata su un carrello e coperta, nel cortile di una
casa vicina. Dopo ben 101 ore dall’attentato di
Boston il ricercato Džochar fu finalmente arrestato e condotto in
ospedale. American Manhunt si conclude con la
sentenza finale del 4 marzo 2015 e viene mostrato
come ultima immagine il monumento ai caduti
all’attentato alla maratona di Boston.
Una docuserie Netflix che
funziona
Floyd Russ e Tiller Russell hanno
costruito American Manhunt attorno ai giorni tesi
e terrificanti che seguirono all’attacco terroristico che causò la
morte di tre persone e il ferimento di altre
264. Un racconto, minuto per minuto, della caccia
ai Carnaev da migliaia di ore di video, radio della polizia e
filmati amatoriali, nonché testimonianze di agenti di polizia,
investigatori dell’FBI e comuni cittadini la cui eroicità ha
portato alla cattura dell’unico ricercato ancora in vita. Nella
docuserie però si cerca anche di spiegare chi erano i due fratelli
e come sono diventati attentatori, il regista lo fa intervistando
l’Imam della moschea frequentata dai ceceni e un amico d’infanzia
di Džochar.
American Manhunt:
l’attentato alla maratona di Boston offre intuizioni
esperte e dettagli emotivi da parte di coloro che sono stati feriti
durante l’esplosione dalle due bombe e racconta la storia completa
di come gli uomini e le donne di Boston si sono uniti nel momento
più buio per reclamare la propria città al grido dello slogan
“Boston Strong”.
Il trailer di
Spider-Man: Across the Spider-Verse ha mostrato al pubblico
quella che dovrebbe essere la conclusione in due parti della
trilogia animata con protagonista Miles Morales,
che alzerà la posta in gioco ed esplorerà la portata dello
Spider-Verse in un modo che il primo capitolo
aveva solo accennato. Un trailer pieno di epiche anticipazioni e
rivelazioni piuttosto importanti su questa versione del Multiverso,
che andiamo a sviscerare in questo articolo.
Ecco la Macchia
Il trailer non perde tempo
per presentarci La Macchia ma, a questo punto, né Miles Morales né il pubblico sneak peek
possono prenderlo sul serio. Mentre tenta di compiere una rapina,
diventa subito evidente che il cattivo non ha molto controllo sulle
sue capacità. Tuttavia, ci è stato detto che sarà il grande villain
sia in Spider-Man:Across the Spider-Verse che in Beyond the Spider-Verse, il che suggerisce
che, quando ne riuscirà ad avere il pieno controllo, lo scienziato
trasformato in supercattivo sarà una minaccia per l’intero
Spider-Verse. Qualcosa a cui si accenna fortemente
più avanti nel trailer, quando si intravede La Macchia che presumibilmente scopre la
portata dei suoi poteri e, di conseguenza, lascia ogni mondo in
pericolo.
Un riferimento al MCU
“Non fatemi nemmeno
iniziare a parlare di Doctor Strange e del piccolo nerd su
Terra-199999“, dice Miguel O’Hara a Miles Morales e Gwen Stacy a
un certo punto del trailer. Non c’è bisogno di specificare che si
tratta di un riferimento agli eventi di Spider-Man: No Way Home, e sembra l’ennesimo
problema che Spider-Man 2099 ha dovuto affrontare nel
tentativo di proteggere il Multiverso. Non siamo sicuri di cosa lo
abbia spinto a intraprendere questa missione, ma sembra che abbia
portato Miguel quasi alla pazzia, il che non è una grande sorpresa
se ci si ferma a pensare. La portata dello Spider-Verse è
sconfinata e Miguel si è trovato apparentemente
costretto a riunire tutti questi arrampica-muri in una sorta di
Spider Society. La pressione si fa sentire e lui non è un fan del
Peter Parker del MCU.
La presentazione di Mayday
Dopo il ritorno nel suo
mondo in Spider-Man: Un nuovo universo, le cose tra
Peter B. Parker e Mary Jane
Watson devono essersi risolte. Hanno avuto una figlia,
Mayday Parker, che condivide le straordinarie
capacità del padre. Nei fumetti, la bambina diventa
Spider-Girl. Peter B. dovrebbe
essere invecchiato in modo significativo tra Across e Beyond the Spider-Verse per poterla vedere
indossare i panni di un’adolescente, ma speriamo che questo porti
comunque a qualcosa di importante per il personaggio. Ricordiamo
che un tempo si vociferava di uno spin-off al femminile ambientato
in questo mondo e, anche se l’idea sembra essere caduta nel
dimenticatoio, la natura dello Spider-Verse
significa che potremmo facilmente incontrare un’altra Mayday in un
progetto del genere.
Il Peter Parker di Spider-Gwen
Il sacrificio sembra essere
una parte importante di Spider-Man: Across the Spider-Verse, con tutti
questi eroi che hanno perso qualcuno nel loro percorso per
diventare supereroi. Nel caso di Gwen, sembra che si tratti del Peter
Parker del suo mondo. Nei fumetti è diventato Lizard dopo
aver cercato disperatamente di emulare il suo eroe
(Spider-Woman/Spider-Gwen)
e di sfuggire a coloro che lo maltrattavano, morendo infine tra le
braccia del suo amico dopo questo sfortunato tentativo di diventare
un supereroe. È interessante notare che questo Peter indossa un
costume da Spider-Man, il che fa pensare a un
cambiamento nella storia delle origini di Gwen. Ma è anche
possibile che si tratti di un altro arrampica-muri e di una sorta
di depistaggio.
Salvare una persona o lo
Spider-Verse
Per qualche motivo,
Miguel O’Hara sembra dare a Miles Morales una scelta: salvare suo padre e
condannare il Multiverso o lasciare che suo padre muoia per
proteggere la realtà. Non abbiamo idea del motivo per cui una
decisione così straziante sia stata presentata all’adolescente, ma
è possibile che la sua storia sia destinata ad andare avanti così.
Miles, tuttavia, ha intenzione di sfidare questa decisione e crede
di poter fare entrambe le cose, un sentimento che Spider-Man 2099 non sembra assolutamente
condividere. Di conseguenza, l’Uomo Ragno di Brooklyn si ritrova
non solo costretto a cercare di superare il terribile destino che
attende suo padre, ma anche il bersaglio di praticamente tutti gli
arrampica-muri esistenti.
Tradimento
Spider-Man:
Un nuovo universo ha visto Miles farsi una serie di nuovi alleati, anche
se si è avvicinato particolarmente a Peter B.
Parker e a Spider-Gwen. Se ciò che vediamo in questo
trailer è indicativo, sono a conoscenza di qualsiasi piano di
Spider-Man 2099, per non parlare del suo
tentativo di catturare o impedire a Miles di salvare suo padre.
Questo momento di tradimento ha davvero ferito l’adolescente e
crediamo che significhi che passerà gran parte di questo sequel a
cavarsela da solo. Naturalmente, questo non sarebbe un cattivo per
trasformarlo in un supereroe a tutti gli effetti, anche se se
Peter B. e Gwen erano disposti a
farlo, crediamo che Miguel debba essere qualcosa
di più del bullo squilibrato mostrato qui. Dopo tutto, la sicurezza
di ogni universo viene sicuramente prima di una vita? Non se sei
Spider-Man…
Spider-Man contro lo
Spider-Verse
In questo trailer ci sono
ancora una volta più uomini (e donne!) ragno di quanti se ne
possano contare, anche se forse questa volta non ci sono tanti
volti familiari… almeno non quelli che non abbiamo già visto. Il
meme del dito puntato ricreato in questo modo è brillante e siamo
felici di vedere lo Spider-Man di
Insomniac in primo piano. Speriamo solo che Sony
abbia arruolato Yuri Lowenthal per un cameo
vocale! In ogni caso, tutti questi arrampica-muri prenderanno di
mira Miles in una sequenza d’azione che promette di
essere a dir poco sbalorditiva. Come può l’adolescente superare una
minaccia così grande? Forse gli altri ragni-eroi là fuori non
condividono il modo di pensare estremista di Miguel.
Captain Marvel è stato un successo da
1 miliardo di dollari nel 2019, con Brie Larson nei panni di Carol
Danvers che è apparsa in seguito inAvengers:
Infinity War e Avengers: Endgame. Le sue
apparizioni in quei film sono state girate prima di quell’uscita
del film da solista del 2019, ed è probabile che i
fratelli Russo non abbiano avuto tutto il tempo sperato per
lavorare al meglio con l’eroina. Da allora, Carol Danvers
ha fatto un’apparizione cameo in Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli, e ora finalmente The
Marvels la riporterà sotto i riflettori.
Dopo il trailer di
ieri, ora abbiamo una nuova galleria di fotogrammi
dell’attesissimo sequel.
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria
identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema
Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve
farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi
compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote
di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta
S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e
imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come
“The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The
Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 10 novembre 2023.
Sono appena cominciate presso i
Leavesden Studios nel Regno Unito le riprese di House
of the Dragon 2, i nuovi, attesissimi episodi la serie
HBO tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R.
Martin ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne
“Il
Trono di Spade”, sulla storia della Casa Targaryen. La nuova
stagione debutterà prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming
solo su NOW.
Ryan Condal,
Co-Creatore/Showrunner/Produttore Esecutivo della nuova stagione,
ha dichiarato: “House of the Dragon è tornata. Siamo
entusiasti di girare ancora una volta con i membri di quella che
consideriamo ormai la nostra famiglia e con nuovi talenti davanti e
dietro la macchina da presa. Tutti i vostri personaggi preferiti
presto cospireranno di nuovo ai tavoli del consiglio, marceranno
con i loro eserciti e cavalcheranno i loro draghi in battaglia. Non
vediamo l’ora di condividere ciò che abbiamo in serbo per voi”.
Nella
prima stagione, la serie ha organizzato con successo un
programma di affiancamento e tutoraggio sul set per apprendisti di
produzione. Ora che sono in corso le riprese della seconda
stagione, House Of
The Dragon ha aperto ancora una volta le sue porte al
programma WBD Access Directors Shadows, dando così a due registi
emergenti, B Welby ed Ebele Tate, la possibilità di affinare le
proprie capacità e imparare da una delle migliori troupe del
settore.
Nel cast della seconda stagione
Matt
Smith, Emma
D’Arcy, Olivia
Cooke,Eve Best, Steve Toussaint, Fabien
Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e
Rhys Ifans. Fra gli attori della prima stagione che tornano nel
cast dei nuovi episodi anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe
Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew
Needham.
I crediti della seconda stagione:
co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore,
showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi
Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni
Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R.
Martin “Fuoco e Sangue”.
Il cinema è il posto ideale in cui
dar forma a leggende che, pur se prive di fondamenta o riscontri
nella realtà, fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Tra le
tante mitiche creature divenute protagoniste di lungometraggi nel
corso del tempo, il chupacabra è senza dubbio una
delle più particolari. A lui è ora dedicato il nuovo film di
Netflix dal titolo
Chupa (il quale non ha mancato di
suscitare un certo sdegno ma anche forti ilarità sul Web). A
dirigerlo vi è Jonas Cuarón, figlio del regista
premio Oscar Alfonso, il quale dà dunque vita ad
un film fantastico ma il cui cuore è “l’importanza della
famiglia, in particolare in un personaggio che cerca le sue
radici“.
Per Cuarón, la leggenda di questa
creatura succhiasangue è solo un punto di partenza per un classico
racconto di formazione. “Ero un ragazzino quando è iniziata la
leggenda. Quando è nata l’idea di capovolgere [il mito] e usarlo
per raccontare un’avventura di famiglia, mi sono subito
emozionato“, dice Cuarón. “Sono sempre stato un grande fan
di E.T. e credo che storie del genere siano così potenti perché
giocano sull’idea che i bambini vengano fraintesi dagli adulti.
Chupa potrebbe essere un mostro, ma è l’unico che capisce veramente
cosa sta passando Alex. Il legame tra un ragazzo e una creatura è
così puro, come con un animale domestico, che trascende il
linguaggio“.
La trama e il cast di Chupa
Il film racconta la straordinaria
avventura di Alex, un ragazzino tredicenne che
vive nel Kansas e che, per la prima volta, si reca in Messico per
visitare i suoi nonni e i suoi cugini. Inizialmente a disagio
perché per lui sono degli sconosciuti, Alex viene però accolto
calorosamente dal nonno Chava, un ex campione di
lotta libera, suo cugino Memo con la passione per
il wrestling e sua cugina Luna, una ragazzina
intraprendente a cui piace essere sempre alla moda. Un giorno,
mentre cerca di ambientarsi, Alex fa un incontro sorprendente nel
capanno della casa dei nonni: un cucciolo di chupacabra, una
creatura leggendaria di cui aveva sentito parlare ma che tutti
pensano non esista.
Nonostante l’iniziale spavento – si
narra, infatti, che il chupacabra adulto sia pericoloso perché
attacca il bestiame e gli animali domestici di cui si nutre – Alex
adotta il cucciolo e lo chiama Chupa, sviluppando
con lui un forte legame. Tuttavia, quando lo scienziato spietato e
determinato Richard Quinn scopre che è stato
trovato un esemplare di questa creatura mitologica, inizia una
caccia per catturarla e sfruttare i suoi poteri. Alex si vedrà
quindi costretto a scappare con Chupa per salvarlo, con la
complicità dei suoi cuginetti Memo e Luna, che lo aiutano a
proteggere e nascondere l’animale. Sarà l’inizio di una
meravigliosa avventura che creerà legami forti e cambierà per
sempre le loro vite.
Ad interpretare il protagonista,
Alex, vi è il giovane attore Evan Whitten, mentre
suo nonno Chava è interpretato dal candidato all’Oscar Demian Bichir,
noto anche per aver recitato in The Hateful Eight e
Alien: Covenant. Sono poi
presenti Ashley Ciarra nei panni di Luna e
Nickolas Verdugo in quelli di Memo. L’attore
ChristianSlater, noto per la serie Mr.
Robot, invece, è Richard Quinn, che darà la caccia al
chupacabra. Per quanto riguarda l’aspetto di quest’ultimo, Cuarón
ha deciso di distaccarsi dalle descrizioni esistenti, in quanto
voleva “che la creatura fosse fedele alla sua mitologia ma
anche che sembrasse vulnerabile“. Si è così tratto ispirazione
da diversi animali, come koala, orsi e cani.
Chupa: la vera creatura che ha ispirato il film
Quella del
chupacabra è una leggenda che, dagli anni Novanta
ad oggi, ha preso sempre più piede nell’America Latina, fino a
diffondersi anche nel resto del mondo. Come il nome spagnolo di
questa creatura suggerisce, si tratterebbe di un essere
“succhiacapre“, la cui caratteristica principale è
dunque quella di attaccare e uccidere capre (ma eventualmente anche
altri animali domestici) per berne il sangue. Le descrizioni del
chupacabra da parte dei presunti testimoni sono varie. La prima
descrizione risalente all’origine portoricana della leggenda è
quella di un essere con gambe e braccia esili, con
una serie di aculei allineati dalla testa fino al
dorso e con il viso senza naso e
orecchie.
Nel tempo, però, tale creatura
leggendaria ha assunto anche altre forme, come ad esempio alcune
che lo renderebbero appartenente ai canidi, imparentato dunque in
qualche modo con i coyote, di cui sarebbe una versione ad oggi
sconosciuta. Quest’ultima ipotesi deriva dal ritrovamento, nel 2005
e nel 2007, di alcune carcasse prive di pelo, in Texas. Questi
resti, dissimili da quelli di un cane o di un coyote, hanno dunque
portato ad ipotizzare l’esistenza di una specie sconosciuta e poco
diffusa, che potrebbe dunque risultare essere ciò che ad oggi è
chiamato chupacabra. Tuttavia, l’esemplare ritrovato nel 2007 è poi
stato effettivamente identificato come un coyote.
Testimonianze di avvistamenti sono
poi arrivate anche dall’Ucraina, dove dal 2009 hanno iniziato a
circolare voci su un branco di chupacabra nelle regioni di Leopoli,
Kiev e Rivne. Nel 2009 presso l’ufficio regionale di polizia a
Ternopil’ arrivò una denuncia, da parte di un gruppo di persone, in
cui si testimoniava il ritrovamento di un animale morto simile a un
chupacabra. Fotografie della supposta presenza di numerosi branchi
di chupacabra sono esibite in varie gazzette ufficiali, ma ad oggi
non vi sono conferme che possa trattarsi effettivamente di tale
leggendaria creatura che, di fatto, rimane ancora un mito.
Il trailer di Chupa e come vedere il film su
Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Chupa unicamente grazie alla sua
presenza nel catologo di Netflix, dove
attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al
2° posto nella Top 10 dei film più visti
in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un
abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni
possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso
a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.
I Marvel Studios hanno finalmente
rilasciato il primo trailer ufficiale di The
Marvels, il film sequel di Captain
Marvel interpretato da Brie
Larson, ma anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice
Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain
principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Stando alla sinossi ufficiale del
film, sappiamo che Carol Danvers, alias Captain Marvel, porta sulle spalle il fardello
di un universo destabilizzato. Quando i suoi doveri la mandano in
un anomalo wormhole collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi
poteri si confondono con quelli della sua super fan di Jersey City,
Kamala Khan alias Ms. Marvel, e della figlioccia
di Carol, il Capitano Monica Rambeau. Questo
improbabile trio si troverà a dover fare squadra e imparare a
lavorare insieme per salvare l’universo come “The
Marvels”, ma ogni volta che i loro poteri si attivano le
tre finiscono con lo scambiarsi letteralmente di posto.
Nel trailer fanno la loro comparsa
anche il Nick Fury di Samuel L.
Jackson e Goose, il gatto alieno
visto già in Captain Marvel. Nelle
prossime ore seguiranno maggiori approfondimenti sul trailer e su
ciò che esso mostra, mentre da ora fino alla data d’uscita del film
i Marvel
Studios rilasceranno certamente ulteriori materiali
che permetteranno di scoprire qualcosa di più sui mondi visti nel
trailer come anche sulla natura della minaccia che le tre
protagoniste si trovano a dover affrontare. Il racconto di questo
film, naturalmente, si muoverà a partire da ciò che è avvenuto dopo
gli eventi di Endgame, ma anche dopo quanto visto in
WandaVision e Ms. Marvels.The
Marvels uscirà al cinema il 10 novembre 2023,
distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.
L’attore Grant Gustin,
protagonista della serie televisiva The
Flash di The CW, ha finalmente affrontato le voci secondo
cui apparirà con un cameo nell’adattamento per il grande schermo
della Warner Bros. e DC e con protagonista Ezra
Miller. “Ero, come tutti probabilmente negli anni ’90,
ammiratore di Michael Keaton nei panni di Batman e ora lui è
tornato in quei panni. E sembra che abbiano messo praticamente
tutto in quel film“, ha detto Gustin nel corso di
un’intervista. L’attore ha poi aggiunto di essere molto curioso di
vedere “Keaton di nuovo nel costume e come lo
introdurranno” nel film. Quando gli è stato chiesto se fosse
probabile che la sua versione di Barry Allen apparisse nel film DC,
però, Gustin ha risposto semplicemene “No“.
Ha poi aggiunto: “Ci sono state
molte voci là fuori per molto tempo e nessuno è uscito direttamente
e me l’ha chiesto, mai. Sai, la gente mi chiede sempre per strada
e, sì, io Non sto mantenendo nessun grande elaborato segreto“.
L’ultima volta che i rispettivi eroi di Miller e Gustin sono
apparsi insieme sullo schermo è stato nel 2020 per Crisis on
Infinite Earths episodio della serie di The CW. Dal 2021 sono
poi circolate voci secondo cui la versione di Gustin di The Flash
sarebbe potenzialmente potuta apparire nel film DC, sebbene questi
rapporti siano rimasti non confermati. L’attore, ora, sembra dunque
smentire ogni suo possibile coinvolgimento.
Gustin, che ha interpretato il
personaggio nell’Arrowverse della The CW dal 2014, ha infine
aggiunto: “Come fan di Flash, ora, sono solo entusiasta di
vedere cosa ne faranno“. L’attore ha anche fatto notare che la
serie The CW è stata presentata per la prima volta nell’ottobre
2014, appena una settimana prima dell’annuncio che Miller avrebbe
recitato in un film indipendente di The Flash. Nove
stagioni dopo, The Flash arriverà nei cinema tre settimane
dopo la messa in onda del finale della serie di The CW. Per
scoprire se davvero Gustin non sarà nel film, non resta che
attendere la sua uscita in sala.
The Flash arriverà finalmente
nelle sale cinematografiche il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto
da Andy
Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due, e vedrà
Ezra
Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da
Justice
League. Egli viaggerà indietro nel tempo per
impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la
linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà
alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un
vecchio Batman (Michael Keaton)
e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle)
per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale
Zod (Michael
Shannon) e tornare nel suo universo.
I fan dell’animazione hanno
ricevuto una grande quantità di sorprese alla Star
Wars Celebration di quest’anno a Londra.
Star Wars: Young
Jedi Adventures
Sabato, la moderatrice
Krystina Arielle, il produttore esecutivo James Waugh e lo
showrunner Michael Olsen hanno accolto i fan di tutte le età a una
proiezione speciale di Star
Wars: Young Jedi Adventures. La proiezione è
iniziata con il lancio del trailer, seguito da un Q&A con Waugh
e Olson. Dee Bradley Baker, la voce originale di
un giovane di nome Nubs, ha sorpreso i fan introducendo la
proiezione con la voce del giovane Jedi animato.
Ambientata 200 anni prima
de La
minaccia fantasma, durante l’epoca dell’Alta
Repubblica, la serie animata segue i giovani Jedi mentre studiano
le vie della Forza, esplorano la galassia, aiutano i cittadini e le
creature in difficoltà e imparano le preziose abilità necessarie
per divenire Jedi lungo il cammino. Prodotta da Lucasfilm in
collaborazione con Wild Canary per Disney+ e Disney
Junior, Star Wars: Young Jedi
Adventures vede tra i produttori esecutivi James
Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael
Olson (Puppy Dog Pals) è showrunner e
produttore esecutivo.
Star Wars: Young
Jedi Adventures vede tra le voci nella versione originale
Jamaal Avery, Jr. nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel
ruolo di Lys Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma
Berman nel ruolo di Nash Durango, Jonathan Lipow nel ruolo di
RJ-83, Piot Michael nel ruolo del Maestro Yoda, Trey Murphy nel
ruolo di Taborr Val Dorn e Nasim Pedrad in quello di Master Zia.
Star Wars: Young Jedi Adventures
debutterà su Disnev+ il prossimo 4 maggio.
Star Wars: The Clone
Wars
Successivamente, i fan
hanno assistito a un panel per celebrare il 15° anniversario della
serie vincitrice del premio Emmy Star
Wars: The Clone Wars. Moderato da Amy
Ratcliffe, il panel ha visto la partecipazione del
produttore esecutivo Dave Filoni, di Athena Portillo VP, Animation
Production Lucasfilm Animation, del sound editor Matthew Wood e
dell’art director Kilian Plunkett, nonché dei membri del cast di
voci originali Dee Bradley Baker, Ashley Eckstein, Matt
Lanter e James Arnold Taylor, che hanno
ricordato come è nata la serie. Dave ha concluso il panel
annunciando che si è divertito così tanto a creare la prima
stagione di Star Wars: Tales of the Jedi che una
seconda stagione è attualmente in produzione.
Star Wars: The Bad
Batch
Star Wars: The Bad
Batch, che si è appena conclusa con la seconda
stagione, nella quale i Bad Batch hanno continuato
il loro viaggio all’indomani dell’Ordine 66 e dell’ascesa
dell’Impero.
La moderatrice Amy Ratcliffe ha
accolto sul palco per discutere i punti salienti della seconda
stagione il produttore esecutivo e regista supervisore
di Star Wars: The Bad Batch Brad
Rau, la produttrice esecutiva e sceneggiatrice Jennifer
Corbett, la produttrice esecutiva Athena Portillo, nonché gli
attori Dee Bradley Baker, voce originale della Bad Batch, e
Michelle Ang, la voce originale di Omega. I produttori esecutivi
Rau, Corbett e Portillo hanno annunciato che la serie tornerà per
una terza e ultima stagione nel 2024 per concludere questa parte
della storia. I fan presenti in sala hanno assistito a uno speciale
teaser della terza stagione, che ha mostrato in anteprima ciò che
accadrà, tra cui il ritorno di Fennec Shand, la cacciatrice di
taglie preferita dai fan doppiata nella sua versione originale da
Ming-Na Wen.
Star Wars:
Visions
Per concludere i panel
dedicati all’animazione della Star
Wars Celebration, nel pomeriggio di oggi, lunedì
10 aprile, si è tenuto quello dedicato a Star
Wars: Visions. Il panel è stato ricco di
rivelazioni in vista dell’uscita della serie il 4 maggio 2023, tra
cui i primi dettagli sulla storia di tutti e nove i cortometraggi,
l’elenco completo del cast, il trailer e la key art.
Il nuovo Volume continuerà a
spingersi oltre i confini della narrazione di Star Wars, con
nove nuovi cortometraggi provenienti da nove studi di tutto il
mondo. Utilizzando gli stili di animazione più accattivanti
provenienti da una varietà di paesi e culture, il secondo volume
offre una nuova prospettiva dinamica sul mito di Star Wars.
Per dare il via al panel, la
moderatrice Amy Ratcliffe ha presentato i
produttori esecutivi della serie nominata agli Emmy, Josh Rimes,
James Waugh e Jacqui Lopez, che hanno parlato del successo della
prima stagione dello show e del suo concetto unico, che consiste in
una collezione di cortometraggi animati che va oltre ogni forma di
animazione e funge da cornice più ampia per la narrazione di
Star
Wars.
Amy ha poi rivelato il trailer e i
voice talent della versione originale che saranno coinvolti nel
Volume 2.
Il cast include:
“Screecher’s Reach”: Eva Whittaker
“I Am Your Mother”: Maxine Peake, Charithra Chandran
“Journey to the Dark Head” (Dub): Ashley Park, Eugene Lee
Yang
“The Bandits of Golak”: Suraj Sharma
“The Pit”: Daveed Diggs
“Aau’s Song”: Cynthia Erivo
Dopo aver svelato i nomi del
cast, Amy Ratcliffe ha presentato i filmmaker della serie che sono
poi saliti sul palco a gruppi di tre per rivelare i primi dettagli
di ognuno dei loro corti.
Rodrigo Blaas, sceneggiatore/regista del corto “Sith” per lo
studio El Guiri, dalla Spagna
Paul Young, regista di “Screecher’s Reach” per Cartoon’s
Saloon, dall’Irlanda
Gabriel Osorio, sceneggiatore/regista del corto “In the Stars”
per lo studio Punkrobot, dal Cile
Magdalena Osinska, regista di “I Am Your Mother” per lo
studio Aardman, dal Regno Unito
Hyeong-Geun Park, dello Studio Mir, regista del corto “Journey
to the Dark Head”, dalla Corea del Sud
Julien Chheng, regista del corto “The Spy Dancer” per lo Studio
La Cachette, dalla Francia
Milind Shinde, fondatore di India’s 88 Pictures e produttore
esecutivo di “The Bandits of Golak”
LeAndre Thomas, sceneggiatore, regista e produttore esecutivo
del corto “The Pit”; Arthell Isom, fondatore di D’ART Shtajio e
produttore esecutivo di “The Pit”
Nadia Darries e Daniel Clarke, co-registi del corto
“Aau’s Song” per lo studio Triggerfish, dal Sud Africa
I relatori hanno raccontato come
hanno incorporato la storia e la cultura del loro Paese nei loro
racconti e come hanno creato personaggi originali che si adattano
alla galassia di Star Wars, oltre
ad aver reclutato talenti locali per dare vita a questi personaggi.
Al termine del panel, i partecipanti hanno anche assistito alla
proiezione a sorpresa del cortometraggio dello studio Aardman “I Am
Your Mother”.
Sembra che Jennifer Lopez
sia pronta a tutto nel nuovo film che la vede protagonista,
The Mother,
di cui Netflix, dopo un primo teaser trailer, ha
ora rilasciato un nuovo poster. In questa nuova avventura, la Lopez
interpreterà una ex assassina costretta ad uscire dalla propria
pensione quando sua figlia si ritroverà in pericolo. Poiché la
coppia non ha una relazione forte, la protagonista dovrà, mentre
tenta di salvarla, cercare di riparare il legame con la ragazza. I
guai saranno dunque sempre dietro l’angolo in questa nuova storia
d’azione in arrivo sulla piattaforma il mese prossimo e che avrà
nel cast anche Gael Garcia Bernal e
Joseph Fiennes
The Mother
sarà poi solo l’inizio di quella che sembra già essere una
partnership di successo tra la Lopez e Netflix, poiché anche il suo
prossimo film, Atlas, uscirà attraverso
la piattaforma di streaming. In questo annunciato thriller di
fantascienza, l’attrice reciterà al fianco di Simu
Liu, Sterling K. Brown e Lana
Parrilla. Mentre la trama di Atlas è ancora
tenuta nascosta, il fatto che le riprese del progetto siano state
completate lo scorso anno suggerisce che una data di uscita
potrebbe essere presto rivelata. Brad Peyton, che
ha già scritto Sweet Girl per Netflix, è il regista di
questa storia di fantascienza.
A dirigere The Mother,
invece, vi è Niki Caro. La regista neozelandese si
è brillantemente affermata con il suo lavoro precedente, la
rivisitazione live-action di Mulan della Disney. Mentre il
film ha sofferto non poco per essere uscito durante i primi mesi
della pandemia, il pubblico ha potuto comunque godersi le sue
spettacolari scene d’azione e il dramma coinvolgente, guidato da
una performance mirata di Yifei Liu. Caro porterà
dunque ora il suo talento nel catturare sequenze di combattimento
su larga scala in The Mother, atteso su Netflix il
12 maggio. Di seguito, ecco il poster rilasciato
da Netflix:
Allo Star
Wars Celebration tenutosi a Londra, il capo della
Lucasfilm Kathleen Kennedy ha annunciato tre nuovi lungometraggi
di Star Wars, per la regia di
James Mangold, Sharmeen
Obaid-Chinoy e Dave Filoni. Quello di
quest’ultimo si presenta, ad ora, come il progetto più intrigante
tra i tre. Filoni, si potrebbe sostenere, ha negli ultimi anni
lavorato quasi quanto il creatore del franchising George
Lucas nel plasmare il nuovo l’universo di Star Wars. Egli
è il produttore e regista dietro il grande successo The
Mandalorian e delle serie animate The
Clone Wars, Star Wars:
Rebels e Star Wars: The Bad
Batch.
Il progetto di lungometraggio da lui
diretto si concentrerà ora sulla Nuova Repubblica e “chiuderà” le
storie interconnesse che vengono raccontate in queste serie, ma
anche in The Book of Boba Fette
Ahsoka. Un progetto dunque
particolarmente ambizioso, nel quale confluiranno più storie per un
epico gran finale. Molto probabile dunque che tra i protagonisti
ritroveremo anche il Mandaloriano Din Djarin di
Pedro Pascal e il tenero Grogu.
Filoni ha poi confermato che sarà coinvolto nel processo di
scrittura, anche se non può dire quando inizieranno le riprese.
Quando gli è stato chiesto cosa poteva dire sulla storia, ha però
offerto le seguenti informazioni:
“Il modo in cui l’ho descritto è
che se sei cresciuto nei miei stessi anni sei consapevole dell’era
post-Ritorno dello Jedi. La Nuova Repubblica non è una nuova idea.
Non è qualcosa che The Mandalorian ha creato. È una vecchia
idea, in circolazione da molto tempo. Ci sono solo cose in Star
Wars che tutti noi sembriamo sapere se ci lavoriamo da molto tempo.
Ci sono state storie raccontate storie nell’arco di 30 anni che si
sono concluse con la nuova trilogia. Ma c’è un grande intervallo di
tempo ancora da esplorare“, ha affermato Filoni.
“Le cose non vanno così bene
quando iniziamo Il risveglio della forza. Quindi Jon [Favreau] e io
abbiamo guardato a quel periodo di tempo, e quando ha saputo che
voleva The Mandalorian in esso, una delle cose che gli ho detto
all’inizio è stata: “Beh, ho questo epilogo in Star Wars: Rebels
che ha a che fare con quel periodo di tempo”, che avete visto alla
fine con Sabina e Ahsoka che se ne vanno. Quindi, molti di questi fili
iniziano a riunirsi, e poi ho guardato al corpus più ampio di
lavoro che è stato fatto e ciò che è rilevante, e ne emergerà una
storia“.
Molte delle storie proposte nel
corso degli anni da Filoni troveranno dunque compimento con questo
annunciato film, attualmente ancora senza titolo. L’ambientazione,
però, sembra essere confermata per quel periodo di tempo che va da
Il ritorno dello Jedi a Il risveglio della forza,
circa trent’anni poco esplorati durante i quali la Nuova Repubblica
ha ristabilito la pace nella galassia, con le forze del male pronte
però a riprendere il potere con quello che poi si rivelerà essere
il Primo Ordine. Non resta ora che attendere maggiori informazioni
rispetto a questo progetto di Filoni come anche una data di uscita
ufficiale.
Nell’aprile 2022 era stato rivelato
che un inatteso film spin-off di
Spider-Man era in lavorazione alla
Sony, basato su un personaggio di Spider-Man
particolarmente poco conosciuto, apparso solo in due numeri dei
Marvel Comics: El Muerto. Ad
interpretare questo ruol era stato scelto Bad
Bunny, rapper e musicista portoricano. Ora però, El Muerto, previsto per il
2024, ha ricevuto un aggiornamento che non promette bene. Sembra
infatti che il film stia affrontando alcune battute d’arresto e Bad
Bunny ha recentemente rilasciato un’intervista con Time nel corso
della quale si è discusso brevemente di ciò.
L’attore ha infatti rivelato che le
riprese non sono ancora effettivamente iniziate. L’addetto stampa
di Bad Bunny ha chiarito in seguito che El Muerto sarebbe
“a un punto morto” ma che si trova ancora in fase di
sviluppo. I rappresentanti della Sony hanno però rifiutato di
commentare la situazione. A parte la data di uscita del film,
fissata al 12 gennaio 2024, gli unici dettagli attualmente noti su
El Muerto sono il team creativo del film. Jonás Cuarón sarà
il regista, mentre Garreth Dunnet-Alcocer è
stato assunto per scrivere la sceneggiatura.
Dall’annuncio iniziale dello
spin-off, però, non ci sono stati aggiornamenti ufficiali, il che,
alla luce anche delle affermazioni di Bad Bunny, lascia immaginare
che sicuramente la data d’uscita preannunciata non potrà essere
rispettata. È possibile che Sony stia rivalutando i suoi piani per
El Muerto, data la risposta piuttosto mista ricevuta
all’annuncio del progetto nel 2022, e non sarebbe una gran sorpresa
se il film venisse eliminato del tutto. La poca notorietà del
personaggio, infatti, avrebbe fatto dubitare i fan circa la necessità di questo progetto al
posto di altri più attesi. Non resta dunque che attendere
aggiornamenti, per scoprire se El Muerto si inserirà nei
piani dell’Universo di Spider-Man della Sony o meno.
Il produttore del film di
Super Mario
Bros. (qui la recensione),
Chris Meledandri, ha recentemente offerto ai fan
un aggiornamento decisamente positivo sulla possibilità che il
blockbuster animato abbia un sequel. Meledandri ha infatti lasciato
intendere che si aspetta di collaborare con
Nintendo su più di un progetto per il grande
schermo incentrato su Mario in futuro. “Non sono autorizzato a
parlare di un possibile sequel del film di Super Mario Bros. in
questo momento“, ha dichiarato. “Chiaramente continuerò a
lavorare con [Nintendo] a livello di consiglio e speriamo
sicuramente di fare più cose insieme“.
Dato il grandissimo successo al box
office ottenuto dal film in appena 6 giorni, un sequel sembra
quantomai scontato. Il film, infatti, ha infranto numerosi record,
registrando la migliore apertura di tutti i tempi per un
film d’animazione con 377,6 milioni di
dollari di vendite di biglietti in tutto il mondo. Un
successo che decisamente spingerà i produttori della Illumination,
la Nintendo e la Universal a dar vita ad altri lungometraggi o
opere audiovisive dedicate al celebre idraulico dei videogiochi.
Una conferma che, stando ai numeri che il film sta raccogliendo,
sembra ormai inevitabile.
Nell’attesa della conferma di un
seuqel, ricordiamo cheSuper Mario
Bros. – Il filmè basato sulla lunga serie
di videogiochi Mario di Nintendo, e presenta Chris Pratt
come voce di Mario, con Charlie Day come suo
fratello, Luigi, e Anya Taylor-Joy
come la Principessa Peach. Jack Black è
invece Bowser, mentre Keegan-Michael Key presta la
voce a Toad, e Seth Rogen e
Fred Armisen rispettivamente a Donkey e Cranky
Kong. A Kevin Michael Richardson spetta il ruolo
di Kamek e a Sebastian Maniscalco quello di Spike.
Il film si trova attualmente in sala.
In occasione della Star
Wars Celebration sono stati svelati numerosi nuovi
entusiasmanti progetti ambientati nel mondo di Star
Wars, che permetteranno così alla saga di espandersi
ulteriormente. Da Star Wars: New Jedi
Order, sequel con protagonista Daisy
Ridley ai film diretti da James
Mangold e Dave Filoni, passando per
le serie Ahsoka,The Acolyte e Andor2. Due
progetti su cui i fan si aspettavano di essere aggiornati erano
quelli affidati a Taika Waititi e Ryan
Johnson, sui quali però non sono stati fatti annunci
ufficiali. Solo in seguito, la presidentessa della
Lucasfilms, Kathleen Kennedy ha
rivelato qualcosa di più a riguardo.
Nel 2020 era infatti stato
annunciato un film di Star Wars
scritto e diretto da Taika Waititi, meglio
conosciuto per il suo lavoro nell’MCU come regista di Thor: Ragnarok e Thor: Love and Thunder. Waititi
si è poi unito all’universo di Star Wars con The Mandalorian, doppiando il droide
IG-11 e dirigendo il finale della prima stagione. Ora, del suo
progetto di Star Wars, la Kennedy ha affermato: “Taika ci sta
ancora lavorando. Sta scrivendo la sceneggiatura lui stesso. Non
vuole davvero coinvolgere gli altri in quel processo e non lo
biasimo. Ha una voce davvero unica. Quindi vogliamo proteggerlo ed
è quello che sta facendo. Ma lo faremo, un giorno“.
Allo stesso modo, la Kennedy ha
fornito aggiornamenti sull’annunciata trilogia che
Ryan Johnson, già regista di Gli ultimi
Jedi, a cui il regista starebbe lavorando sin da quando gli è
stata affidata, ovvero nel 2017. “Rian e io parliamo tutto il
tempo. È incredibilmente impegnato. Quindi al momento non siamo
attivamente coinvolti in nulla perché sta girando un altro dei film
sequel di “Glass Onion” e poi Dio solo sa cos’altro. Ma vuole
davvero tornare nello spazio. È un grande impegno di tempo, quindi
dipende davvero da lui”. Le notizie per quanto riguarda la
trilogia di Johnson non sono dunque delle migliori, con il progetto
attualmente fermo.
Per ora dunque, i progetti di
Waititi e Johnson non sarebbero prossimi alla realizzazione, per
quanto quello del primo sembra attualmente più probabile del
progetto del secondo. Il futuro prossimo di Star Wars è ora
particolarmente impegnato, considerati i nuovi progetti annunciati,
ma è probabile che per quando questi avranno fatto la loro
comparsa, nuovi titoli potrebbero essere annunciati e chissà che
quelli di Waititi e Johnson non siano tra questi. Come annunciato,
infatti, lo Star Wars Celebration tornerà nel
2025 in Giappone e in quell’occasione nuovi
progetti verranno sicuramente annunciati.
I film Marvel hanno negli anni attirato
molti importanti attori di Hollywood, ma a quelli che hanno
affermato di non essere interessati a prendere parte a questo
enorme universo narrativo si aggiunge ora Bob Odenkirk.
L’attore di Better
Call Saul ha infatti recentemente parlato del tipo di
personaggi che gli piace interpretare e di come questi non siano in
linea con ciò che produce Marvel Studios. “Mi piace sempre mantenere
le cose con i piedi per terra, riconoscibili e più piccole. Non
credo di essere fatto per quel mondo“, ha dichiarato nel corso
di una recente intervista. “Sono fatto per personaggi che ti
fanno sentire come se quella persona potesse vivere nella porta
accanto.”
Anche il violento protagonista di
Io sono nessuno, Hutch, interpretato da
Odenkirk nel 2021, sembra rientrare in questa categoria. “Hutch
è ancora un padre di famiglia, ma il suo rapporto con la violenza è
diverso. È cambiato, ma ha ancora molta strada da fare per trovare
un vero equilibrio nel modo in cui sta vivendo la sua vita“,
ha detto a proposito del personaggio, che riprenderà in un prossimo
sequel. Nel 2022 e durante il Festival del cinema di Venezia,
Odenkirk ha poi dichiarato di essere propenso a fare più film
d’azione dopo aver recitato in Nobody. Sempre, però, mantenendo
quelle caratteristiche da uomo comune da lui ricercate.
Per quanto sia dunque interessato a
prendere parte a sempre più film action, quelli del Marvel Cinematic Universe sembrano
non essere tra questi per Odenkirk. L’attore è stato più volte
suggerito dai fan come interprete ideale per un ruolo nell’MCU, ma evidentemente il diretto
interessato non la pensa allo stesso modo ed ha ora messo a tacere
le speranze di un suo coinvolgimento presso casa Marvel. Ora che ha terminato le
riprese della serie Better Call Saul, la carriera di
Odenkirk si può aprire ad innumerevoli nuovi entusiasmanti
progetti, purché rientranti nei suoi interessi.
È stata presentata alla
Star
Wars Celebration 2023 la nuova serie Indiana
Jones Adventure, che segna il ritorno del leggendario
archeologo sulla scena dei giocattoli 15 anni dopo che
Hasbro aveva rilasciato il merchandising per
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo nel
2008. Riprendendo lo stile della linea Star Wars Black
Series di Hasbro, le nuove action figures includono il
vecchio Indy con tanto di frusta, cartella, zaino rimovibile, cobra
e un pezzo “costruisci un artefatto” che forma un tempio del
teschio. Inoltre, la linea presenta anche la figlioccia di Indy
Helena Shaw (Phoebe
Waller-Bridge).
I due si uniscono poi alle
action figures di personaggi storici come Marion
Ravenwood, Ceremonial Rene Belloq,
Major Arnold Toht e Sallah di
I predatori dell’arca perduta del 1981. La celebrazione
del ritorno di Indiana Jones in forma di giocattolo non si ferma
però alla serie Adventure. Hasbro ha infatti reso che noto renderà
omaggio alla linea di giocattoli Kenner del 1982 Le avventure
di Indiana Jones, rilasciando una linea Retro
Collection con le sembianze di Sallah e del Dr.
Henry Jones Sr. da Indiana Jones e l’ultima
crociata del 1989. Il Dr. Jones, Sr., naturalmente, porterà le
sembianze del leggendario Sir. Sean Connery con il
caratteristico ombrello sfoggiato nel film.
Questa nuova serie di giocattoli
arriva naturalmente in concomitanza con l’uscita al cinema,
il 28 giugno, di Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, diretto da James
Mangold, che sarà il quinto e ultimo capitolo della serie
di azione e avventura di Lucasfilm. Ambientato nel 1969, con Indy
vicino al pensionamento, il celebre archeologo si ritrova coinvolto
in un’ultima avventura al fianco di Helena per fermare il nazista
Jürgen Voller (Mads Mikkelsen)
che usa il suo lavoro con il programma Moon-Landing della NASA come
copertura “per cercare di rendere il mondo un posto
migliore“.
Nel film, Harrison Ford
torna naturalmente nel ruolo del leggendario eroe archeologo
insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
L’Indiana Jones Adventure Series di Hasbro sarà
disponibile per il preordine a partire dal 13 aprile alle 10:00, al
prezzo al dettaglio di 24,99 dollari. Di seguito, ecco un assaggio
delle action figures dedicate a Indiana Jones e Helena Shaw: