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Teen Wolf: Il Film, la recensione del film con Tyler Posey

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Teen Wolf: Il Film, la recensione del film con Tyler Posey

Dopo una gestazione piuttosto rapida e una produzione lampo, arriva anche in Italia, dal 23 febbraio su Paramount+, Teen Wolf: Il Film. A 6 anni dalla conclusione della serie originale, il creatore dello show di MTv, Jeff Davis, esordisce al lungometraggio per riproporre una storia che principalmente sembra rimpiangere il passato, pur essendo ambientata 15 anni nel futuro, dopo i fatti che hanno tristemente chiuso lo show.

Teen Wolf: Il Film, la trama

I lupi ululano ancora una volta, invocando il ritorno di banshee, mannari, segugi infernali, kitsune e ogni altro mutaforma della notte. Ma solo un licantropo come Scott McCall (Posey), non più adolescente ma ancora alfa, può raccogliere nuovi alleati e riunire amici fidati per combattere quello che potrebbe essere il nemico più potente e letale che abbiano mai affrontato.

Teen Wolf: Il Film vede tornare tutti i membri del cast originale, con l’annunciata eccezione di Dylan O’Brien: Tyler Posey (Scott McCall), Crystal Reed (Allison Argent), Tyler Hoechlin (Derek Hale), Holland Roden (Lydia Martin), Colton Haynes (Jackson Whittemore), Shelley Hennig (Malia Tate), Dylan Sprayberry (Liam Dunbar), Linden Ashby (Noah Stilinski), Melissa Ponzio (Melissa McCall). Tutti tornano a fare bella mostra di sé con tanto di poteri e mutazioni che li rendono caratteristici e indimenticabili per i fan dello show.

Scrivere una recensione di Teen Wolf: Il Film è però difficile, dal momento che il film non fa altro che ripetere lo schema della trama della serie, con la stessa qualità visiva, di messa in scena, recitativo e drammaturgia. Cambia soltanto il linguaggio nel suo rapporto con l’economia temporale del racconto, dal momento che siamo di fronte a un episodio da oltre due ore (o a una nuova stagione di un solo lungo episodio). Siamo chiaramente di fronte a un film per la tv, il che non è per forza un male: i fan sanno quindi cosa aspettarsi e soprattutto vogliono esattamente quello. In più, l’idea alla base del film se da una parte attinge alla mitologia della serie e fa sentire al sicuro tutti gli spettatori che hanno visto la serie, arriva anche in direzioni inaspettate, per cui nonostante il mondo sia sempre quello e le dinamiche di branco siano appunto rassicuranti, c’è comunque spazio per la sorpresa e per qualche salto dalla sedia. Addirittura il film potrebbe scatenare anche rabbia da parte dei fan, così come è accaduto negli USA, dove il film è disponibile dalla fine di Gennaio 2023.

Un grande regalo ai fan della serie

A conti fatti, sebbene dal punto di vista cinematografico Teen Wolf: Il Film non sia degno di nota, è chiaro che l’operazione nostalgia portata avanti dai filmmaker (Davis firma soggetto e sceneggiatura), si rivela estremamente efficace per tutti coloro che volevano ancora delle avventure con protagonisti Scott, Derek e tutto il variopinto bravo di creature votate alla difesa di Beacon Hills.

The Good Mothers, il trailer della serie Disney+

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The Good Mothers, il trailer della serie Disney+

Disney+ ha annunciato che la nuova serie originale italiana, The Good Mothers, debutterà il 5 aprile in Europa sulla piattaforma streaming, con tutti i sei episodi disponibili al lancio. La data è stata annunciata oggi durante la conferenza stampa che si è tenuta a Berlino in presenza di parte del cast e dei filmmaker.

La serie targata Disney+, che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, è infatti in concorso nella sezione “Berlinale Series” alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino dove questa sera, martedì 21 febbraio, saranno presentati in anteprima mondiale i primi due episodi. È inoltre candidata al “Berlinale Series Award”, premio istituito quest’anno e il primo dedicato alla serialità nella storia del Festival.

The Good Mothers è interpretata da Gaia Girace (Lamica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22I Medici) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra – La serieFavolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZeroTrust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioiaLa prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.

Questa serie è un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli.

Basato sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association, e adattato per lo schermo da Stephen Butchard (Bagdad CentralThe Last Kingdom), nominato ai BAFTA, il progetto vede la regia di Julian Jarrold, nominato ai BAFTA e agli Emmy (The CrownBecoming Jane) e della premiata Elisa Amoruso (SirleyChiara Ferragni: Unposted) ed è prodotto da House Productions (SherwoodIl prodigio) e Wildside (L’amica genialeAnna), una società del gruppo Fremantle.

Basata su una storia vera, The Good Mothers ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. The Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

I produttori esecutivi di The Good Mothers sono Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle e Alessandro Saba per Disney+. Anche Stephen Butchard e Julian Jarrold sono i produttori esecutivi.

The Good Mothers, presentata a Berlino 73 la nuova serie originale italiana Disney+

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Disney+ ha presentato, in occasione di Berlinale Series nell’ambito della 73° Berlinale, la nuova serie originale italiana, The Good Mothers. Lo show debutterà il 5 aprile in Europa sulla piattaforma streaming, con tutti i sei episodi disponibili al lancio.

La serie targata Disney+, che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, è frutto di uno sforzo congiunto tra House Productions e Wildside, Fremantle company e vede protagoniste Gaia Girace, Valentina Bellè, Simona Distefano e Micaela Ramazzotti. A dirigerle, insieme a Julian Jarrold su sceneggiatura di Stephen Butchard, c’è Elisa Amoruso.

Basata su una storia vera, The Good Mothers ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘ndrangheta, è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. The Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

The Good Mother è un’opera corale

Un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con la magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli. The Good Mothers è un adattamento dell’omonimo romanzo bestseller scritto dal giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association.

Valentina Bellé, Gaia Girace, Micaela Ramazzotti, Elisa Amoruso e Simona Distefano hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione a Berlino 73, nel corso della quale hanno commentato non solo il progetto, ma anche il loro approccio a questa storia di donne che si sono opposte al potere e hanno tentato di rompere la gabbia a cui erano state destinate sin dalla nascita.

“Non conoscevo la storia di questo donne, non conoscevo la storia della ‘ndrangheta – ha spiegato Valentina Bellè che nella serie è Giuseppina Pesce – Per me lavorare a questa serie ha significato imparare ad avere a che fare con una realtà nuova, soprattutto quando sono andata in Calabria e ho guardato negli occhi le persone che invece sentono parlare di ‘ndrangheta da tutta la vita. È stato un viaggio incredibile.”

Ha poi continuato: “Credo sia interessante il titolo della serie, The Good Mothers, le buone madri. Ci siamo molto interrogati su cosa volesse dire esserlo nella realtà, cosa facesse di queste donne delle buone madri.”

Dismessi i panni di Lila Cerullo de L’Amica Geniale, Gaia Girace torna con un nuovo personaggio, Denise Cosco, una delle donne che si sono ribellate al potere maschile e violento della mafia calabrese: “La ‘ndrangheta era sempre stata raccontata da un punto di vista maschile, si parlava di armi e soldi. Ma questa volta le protagoniste di questa storia sono le donne che in genere vengono percepite come delle vittime. Costrette a sposarsi a 16 anni anche con persone che non conoscevano, a piegarsi tutta la vita, a sottostare a un sistema che veniva accettato come un dato di fatto, ma alcune si sono ribellate e alcune di queste sono state uccise. Spero che la serie mandi un messaggio di speranza. Il mio personaggio ha lottato e cercava giustizia, era l’amore di madre che la spingeva a combattere.”

Le gabbie delle donne della ‘ndrangheta

Elisa Amoruso sottolinea questo aspetto e continua: “La prospettiva della serie è completamente diversa, in genere sono gli uomini a comparire in questo tipo di racconti, a essere messi a confronto con questo argomento, perché di solito sono loro ad avere il potere. Noi abbiamo cercato di rimanere vicini ai personaggi, e di raccontare i loro veri sentimenti.” Queste donne sono state spesso paragonate ad animali in gabbia, ed è stata propri la gabbia che l’occhio dei registi ha voluto restituire con lo sfruttamento di molti interni stretti, di location davvero difficili. “Gli spazi scelti per le riprese, in Calabria – spiega Amoruso – sono stati molto stretti e credo che questo ci abbia aiutato a raccontare le gabbie in cui queste donne hanno vissuto e vivono.”

La serie, in esclusiva su Disney+ dal 5 aprile, è interpretata anche da Barbara Chichiarelli (Suburra – La serieFavolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZeroTrust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioiaLa prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.

Fleishman is in Trouble: parlano i protagonisti Jesse Eisenberg, Claire Danes, Lizzy Caplan e Adam Brody

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La nuova serie FX Fleishman is in Trouble si presenta come un dramma modernissimo, con tocchi di commedia, quasi nera, e un poker di protagonisti mozzafiato, una vera e propria ventata di aria fresca nel panorama seriale delle piattaforme, saturo di storie e di punti di vista.

Fleishman Is In Trouble è la storia di Toby Fleishman (Jesse Eisenberg), 41 anni, recentemente divorziato, che si tuffa nel nuovo e coraggioso mondo delle app di appuntamenti ottenendo un successo che non ha mai avuto in gioventù, prima di sposarsi alla fine della scuola di medicina. Ma proprio all’inizio della sua prima estate di libertà sessuale, la sua ex moglie, Rachel (Claire Danes), scompare, lasciandolo da solo a badare ai due figli, Hannah di11 anni e Solly di 9 anni, senza oltretutto lasciare nessun indizio su dove si sia cacciata. Mentre bilancia la genitorialità, il ritorno dei vecchi amici Libby (Lizzy Caplan) e Seth (Adam Brody), una potenziale promozione in ospedale che sta arrivando da molto tempo e tutte le donne idonee che Manhattan ha da offrire, si rende conto che non sarà mai in grado di capire cosa è successo a Rachel fino a quando non potrà finalmente affrontare quello che è successo al loro matrimonio in primo luogo.

La storia di una separazione non sembra particolarmente nuova o accattivante, eppure l’occhio con cui la storia viene raccontata è davvero valido e originale, forse perché Taffy Brodesser-Akner, autrice dell’omonimo romanzo romanzo da cui la serie è tratta, è anche ideatrice della serie e autrice dell’adattamento. Questo rende l’opera estremamente coerente e specifica, radicata nel suo tempo con una precisione chirurgica. Come ci ha tenuto a specificare lo stesso Jesse Eisenberg, molto convincente nei panni di Toby Fleishman, in occasione della conferenza stampa internazionale: “L’intera serie sembrava, allo stesso tempo, molto specifico, culturalmente, comicamente e drammaticamente, ma anche accessibile. È la stessa sensazione che ho provato leggendo il romanzo, ovvero che la storia fosse qualcosa che sembra culturalmente molto specifico, un mondo che conosco molto bene, con cui ho familiarità e in cui sono cresciuto, ma allo stesso tempo, fosse anche accessibile a qualcuno che è cresciuto in una serie di circostanze completamente diverse. Questo è il tipo di bellezza della serie e del libro.”

La signora Fleishman, o meglio, l’ex signora Fleishman è interpretata da Claire Danes, che più matura come attrice (la ricordiamo giovanissima in Piccole Donne del 1994) e più regala performance di altissimo livello, ha raccontato com’è stato approfondire questa relazione e questo matrimonio che non ce l’ha fatta: “Ho adorato esplorare questo matrimonio e le altre relazioni che lo circondano e in qualche modo lo rispecchiano. Penso che in qualche modo vada a smuovere un’enorme paura che penso condividiamo tutti, ovvero quanto bene conosci veramente il tuo partner più intimo? E quanto bene ti conosci? E a volte, la risposta risiede nel confrontarsi. Quindi sì. E penso che l’ansia per quella potenziale alienazione nei pressi di questo processo sia inquietante. E tragico, ma tutti i personaggi della serie lottano con problemi molto grandi e devono attraversare i loro piccoli crogioli e affrontare un sacco di disagi. E forse alla fine sono un po’ più vicini alla verità con se stessi e l’uno con l’altro, quindi, un po’ più vicini l’uno all’altro.”

Ad interpretare gli amici di Toby ci sono Adam Brody e Lizzy Caplan che offrono una lettura dei loro personaggi, Libby e Seth, e una lettura dei 40 anni come ancora un territorio di mezzo, per alcuni versi non troppo distante dai 20 anni. “Non conosco la solitudine come è descritta nella serie e nel libro – ha spiegato Adam Brody -quanto c’è una certa malinconia nell’intero della storia, e lo capisco. Lo sento riguardo alla vita, e mi sembra che quando invecchi e hai 40 anni, continui a farti domande su chi sei e dove vuoi andare, sei ancora a un bivio e hai ancora un sacco di, non so, lezioni da imparare, cose da scoprire, non sono dubbi che sono riservati ai ventenni.”

Anche Lizzy Caplan sembra pensarla allo stesso modo, aggiungendo una componente in più alla conversazione: “Sì. Penso che ci sia un tipo molto specifico di solitudine che si avverte quando sei sposato, e penso che esista questa convinzione non detta che le persone si dicono, dopo il matrimonio, che non si sentiranno mai più soli. Ho questa persona. Ho la mia persona. E poi una famiglia. E così, quando inizi a provare quei sentimenti di solitudine o alienazione all’interno della tua famiglia o del tuo nucleo familiare, è ancora più destabilizzante perché è come se qualcuno stesse rinnegando la promessa. L’idea che quando la persona più vicina a te, tuo marito, nel caso di Libby, è molto facile puntare il dito a lui quando il resto della tua vita non sta andando come avevi immaginato che andasse perché lui era lì per tutto questo.”

Sicuramente Fleishman Is In Trouble non trova risposte a domande relative ai rapporti di coppia e al ricostruirsi una vita sbriciolata da un divorzio, ma cerca di porre con intelligenza le domande giuste.

Disco Boy: recensione del film italiano alla Berlinale 2023

Disco Boy: recensione del film italiano alla Berlinale 2023

Poche parole. Servono davvero poche parole a Giacomo Abbruzzese per costruire una storia nella quale è facile vederne così tante altre. Una storia di fuga e di fantasmi, come era stato nell’America del 2019 (il documentario che aveva preceduto questa opera prima di segno diverso), che rappresenta il cinema italiano alla Berlinale 2023, dove è in concorso. E da dove il suo Disco Boy dà l’appuntamento agli spettatori per il prossimo 9 marzo, quando arriverà nelle nostre sale distribuito da Lucky Red.

Disco Boy: una fuga verso la vita

Il regista pugliese sceglie una doppia narrazione, dividendosi nel seguire il giovane bielorusso Aleksei (il Franz Rogowski di Undine e Freaks Out), che durante una trasferta in Polonia si sgancia dal gruppo di tifosi con cui viaggiava e con il suo amico Mikhail tenta di raggiungere Parigi per arruolarsi nella Legione Straniera e ottenere così il passaporto francese. Una possibilità che lo storico corpo militare d’élite dell’esercito transalpino offre a tutti, senza preoccuparsi che siano criminali, “amministratori delegati” o clandestini.

In parallelo, e prima che le loro strade si incrocino con quella di Alex, conosciamo anche Jomo, giovane rivoluzionario a capo di una frangia del Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger e in lotta contro le compagnie petrolifere che hanno devastato il suo villaggio. Dal quale anche la sorella Udoka (l’artista e attivista ivoriana Laëtitia Ky) sogna di fuggire, verso la Francia, verso Parigi.

Gli altri siamo noi

Spesso le storie degli esclusi trovano spazio al cinema, persone ai margini, costrette dietro confini – fisici e non – e impossibilitate a riconoscersi, a essere. Una alterità nella quale si muove Disco Boy (Abbruzzese ha già diretto un documentario, come detto), una storia di interessante esordio che che sceglie di affidarci a un personaggio principale per accompagnarci in una contorta esplorazione, una riflessione stilizzata e coinvolgente nella quale il montaggio curato dallo stesso regista e sceneggiatore è sincronizzato con il ritmo della colonna sonora firmata dalla stella della musica elettronica Vitalic.

Musica che si conferma via via elemento sempre più fondamentale del film, sia nella costruzione della connessione tra i due personaggi, sia nell’evidenziare tanto la loro ‘normalità’ quanto il bisogno di trovare una forma di espressione di sé, e magari riconoscersi simili ad altri altrimenti apparentemente diversi e lontani. Cura che si aggiunge all’utilizzo da parte del regista di canzoni famose e riconoscibili, decontestualizzate con un effetto straniante.

Disco Boy film recensione

Una storia di fantasmi e di ricerca di sé stessi

Il tentativo di influenzare il nostro sguardo è evidente sin dal titolo, ma il ritmo con il quale si procede nel processo di scoperta, accettazione e superamento del nostro ‘eroe, però,’ è quello scandito dai suoi lunghi silenzi, e dalle sue assenze. Spazi di profonda analisi, affidata allo spettatore e suggerita – anche in modo insistito e ammiccante – dalla messa in scena, più “sciamanica” che psichedelica, per ammissione dello stesso  Abbruzzese, che gioca in maniera intrigante con i fantasmi. Quello dell’amico perduto, e celebrato in maniera grossolana eppure sentita, e quello della sua vittima – casuale, conseguenza del plagio del miraggio disumanizzante della Legione Straniera – alla quale Alex finirà per dare una nuova vita, in qualche modo realizzandone il sogno.

Compagni di solitudine prima, poi guide nell’affrancamento, i fantasmi sono l’elemento chiave di una storia di rinunce e rinascita, che passa dal rifiuto di una identità smerciata, scelta per opposizione, per sfuggire al giudizio di “nullità” di una società violenta e interessata, a una liberazione che arriva abbandonando il razionale e affidandosi all’istinto più profondo. Una storia di passaggio non priva di qualche manierismo ed eccesso di compiacimento, ma che riesce a far convivere espressioni vitali e suggestioni intellettuali in una forma comunque convincente.

The Whale, dal 23 febbraio al cinema

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The Whale, dal 23 febbraio al cinema

Dopo il successo al box office americano, e i numerosi riconoscimenti già ottenuti, tra cui le tre nomination agli Oscar – Brendan Fraser candidato come miglior attore protagonista, Hong Chau candidata come miglior attrice non protagonista e Anne Marie Bradley, Judy Chin e Adrien Morot candidati nella categoria miglior trucco e acconciatura, The Whale, l’ultimo emozionante, attesissimo film di Darren Aronofsky, arriva nelle sale italiane il 23 febbraio 2023 distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. 

In The Whale, Brendan Fraser è Charlie, un insegnante di inglese che deve confrontarsi con i propri fantasmi e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni, nonché con un rapporto irrisolto con la figlia adolescente, per un’ultima possibilità di redenzione.

Prodotto da A24 e da Darren Aronofsky per Protozoa Pictures, The Whale è diretto dallo stesso Aronofsky su una sceneggiatura di Samuel D. Hunter basata sulla sua omonima opera teatrale. Il film è interpretato da Brendan Fraser (la saga di grande successo “The Mummy”, “Viaggio al centro della terra”, “Crash – Contatto fisico”), con Sadie Sink (protagonista della serie di culto “Stranger Things), Hong Chau (“Downsizing – Vivere alla grande”già vincitrice del New York Film Critics Online Award proprio per The WhaleTy Simpkins (“Avengers: Endgame”, “Jurassic World”, “Iron Man 3), Samantha Morton (“The Walking Dead”, “Cosmopolis”,“Minority Report”).

Aquaman e il Regno Perduto è terribile, secondo i primi Test-Screening

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Sembra che Aquaman e il Regno Perduto sia un film molto brutto. Sono cominciate a circolare le prime voci in merito al film con Jason Momoa, successive ai Test-Screening di routine che si fanno per questi grandi blockbuster.

Secondo diversi addetti ai lavori, il sequel del film DC Comics non è stato accolto molto bene dal pubblico che ha assistito ai test. In effetti, è stato definito “il peggior film DC mai visto”, e alla luce di quello che è già uscito in sala, sembra davvero un’affermazione ardita.

Queste reazioni tendono ad essere esagerate, ma non sono solo gli “scooper” online a pesare che il film sia “terribile”. Anche Jeff Sneider ha anche sentito che Aquaman e il Regno Perduto è “terribile” e sembra pensare che questo sia il motivo per cui il protagonista Jason Momoa lascerà il ruolo principale alle spalle e interpreterà Lobo andando avanti.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 21 dicembre 2023.

Fast and Furious: ecco come Michelle Rodriguez ha saputo che Letty non era morta!

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Michelle Rodriguez ha scoperto che il suo personaggio di Fast and Furious, Letty, non era morta e anzi stava tornando in azione in una maniera davvero bizzarra.

Dopo che una massiccia esplosione aveva apparentemente causato la sua morte in Fast & Furious – Solo Parti Originali, del 2009, viene rivelato alla fine di Fast Five che la Letty di Rodriguez è effettivamente sopravvissuta. È stato un momento enorme per il franchise, ma anche la rivelazione è stata importante per Rodriguez.

Nonostante sia un appuntamento fisso nel franchise di Fast & Furious, Michelle Rodriguez non è mai stata effettivamente informata della sopravvivenza del suo personaggio. Al recente evento per la premiere del trailer di Fast and Furious 10 (tramite Insider), la Rodriguez ha rivelato di averlo scoperto andando a vedere Fast Five al cinema.

“Te lo giuro, ero a Parigi, e vado a vedere ‘Fast Five’, ed è allora che l’ho scoperto da sola. Nessuno me l’aveva detto. Nessuno mi ha chiamato. Nessuno ha detto niente. Guardo un tag finale che dice: “Credi nei fantasmi?” Ho subito afferrato il mio telefono. Sono a Parigi. Sono tipo, ‘Oh, diavolo no.’ Lo scopro andando al cinema, Vin?”

Fast and Furious 10, quello che sappiamo

Vi ricordiamo che Fast X (Fast and Furious 10) non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Fast X  (Fast and Furious 10) è diretto dal  regista di Transporter  Louis Leterrier, che ha assunto il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.

Vin Diesel , Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Brie Larson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang e Scott Eastwood riprenderanno i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo includerà anche le aggiunte dei nuovi arrivati ​​in franchising Jason Momoa (Aquaman), Daniela Melchior (The Suicide Squad), Brie Larson (Captain Marvel) e Alan Ritchson (Reacher), con Momoa che dovrebbe interpretare l’antagonista.

Avengers: The Kang Dynasty, i primi rumors rivelano l’eroe protagonista!

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Stando a quanto si comincia a intercettare trai rumors in rete, l’eroe protagonista di Avengers: The Kang Dynasty potrebbe essere Tom Holland nei panni di Spider-Man. A quanto pare l’interprete di Peter Parker in carica dovrebbe aver firmato un nuovo accordo super segreto che potrebbe proprio essere il contratto per metterlo al centro della scena nel prossimo film degli Avengers.

Spider-Man: No Way Home ha rappresentato senza dubbio il miglior uso del concetto di Multiverso da quando questo fenomeno si è affacciato nella saga, quindi forse non dovremmo sorprenderci che il web-slinger di Tom Holland sarà al centro di Avengers: The Kang Dynasty! Almeno questo è quello che dice l’affidabile insider @MyTimeToShineH.

Su Twitter, l’utente ha affermano che Holland ha firmato un nuovo enorme accordo “segreto” con i Marvel Studios per tornare nei panni di Spider-Man in un quarto film, che dovrebbe uscire prima di Avengers: Secret Wars, atteso per il 2026, e per essere il protagonista di The Kang Dynasty.

Se così fosse, sarebbe una informazione enorme, e non possiamo fare a meno di chiederci cosa potrebbe mai portare Peter Parker ad essere così importante per quella storia. Dopotutto, i suoi compagni Vendicatori non ricordano più chi c’è sotto la maschera, quindi gran parte della sua storia condivisa con i più potenti eroi della Terra non esiste più.

Spidey, tuttavia, ha una certa esperienza nel Multiverso e la sua esistenza nel MCU (che, come sappiamo, dipende esclusivamente dall’accordo dei Marvel Studios con la Sony Pictures) potrebbe significare che è una sorta di Nexus che rappresenta una minaccia inaspettata per Kang. È anche possibile che la natura di questo film significhi che Spider-Man sarà in grado di invertire l’incantesimo del dottor Strange… sicuramente questa è una situazione in cui Kang potrebbe essere in grado di “aiutarlo”?

Dovremo aspettare e vedere, ma in base a quanto detto qui, Spider-Man apparirà in Avengers: The Kang Dynasty prima della sua tanto attesa prossima uscita da solista.

Stranizza D’Amuri: teaser trailer del film di Giuseppe Fiorello

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Stranizza D’Amuri: teaser trailer del film di Giuseppe Fiorello

Dal 23 marzo arriva al cinema Stranizza d’amuri, il primo lungometraggio da regista di Giuseppe Fiorello. Attore, sceneggiatore, produttore, Giuseppe Fiorello porta sul grande schermo una storia di un’amicizia e di un amore senza tempo, mai consumato e per sempre ricordato. Ambientato tra Noto, Marzamemi, Ferla, Buscemi, Priolo e Pachino, il film è interpretato da Gabriele Pizzurro e Samuele Segreto. Al loro fianco Fabrizia Sacchi e Simona Malato nei ruoli delle rispettive madri.

Stranizza d’amuri è anche una canzone di Franco Battiato, il titolo del film è un omaggio al Maestro siciliano la cui musica è grande protagonista del film. Stranizza d’amuri è dedicato a Giorgio e Antonio, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di Catania.

Stranizza D’Amuri, la trama

Giugno 1982, in una calda Sicilia che freme per la Nazionale Italiana ai Mondiali di calcio, due adolescenti, Gianni e Nino, si scontrano con i rispettivi motorini lungo una strada di campagna. Dallo scontro nasce una profonda amicizia, ma anche qualcosa di più, qualcosa che non viene visto di buon occhio dalle famiglie e dai ragazzi del paese. Coraggiosi e affamati di vita, Gianni e Nino non si curano dei pregiudizi, delle dicerie e vivono liberamente. Una libertà che gli altri non comprendono e non sono disposti ad accettare… Stranizza d’amuri è dedicato a Giorgio e Antonio, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di Catania.

Una relazione passeggera, la recensione del film francese di Emmanuel Mouret

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Una relazione passeggera – “Quando mi piace qualcuno dico banalità”. Charlotte, una madre single, e Simon, uomo sposato con figli, si danno appuntamento in un locale parigino dopo essersi conosciuti fuggevolmente a una festa. È l’inizio di una relazione clandestina che loro stessi definiscono fin da subito passeggera, e priva di avvenire. La premessa di Una relazione passeggera, undicesimo lungometraggio di Emmanuel Mouret sembra semplice. Il film però associa dinamiche ben più complesse soprattutto quando al centro della storia ci sono i sentimenti. Una relazione passeggera ha come protagonisti Georgia Scalliet, Maxence Tual, Sandrine Kiberlain, Stéphane Mercoyrol, Vincent Macaigne. La pellicola si trova in sala dal 16 febbraio.

Una relazione passeggera, la recensione

Charlotte e Simon sono due opposti. Il giorno e la notte, lei loquace lui timido. Il film francese di Mouret mette a nudo i sentimenti e ci racconta l’amore da un punto di vista diverso, più adulto, intraprendente e sempre fuori dalle righe. Quando ci sono in gioco i sentimenti, come in Una relazione passeggera, la posta in palio è più alta. Ma quando invece si decide, da entrambe le parti, di vivere una relazione senza vincoli? È quello che accade a Charlotte e Simon.

Charlotte è un’avventuriera, ha avuto il suo matrimonio, ha la sua famiglia e dalla vita non chiede altro che un po’ di brio e avventura. Odia la routine, come ammette lei stessa, ma allo stesso tempo si contraddice perché quella che crea con Simon – ogni giovedì – è una routine vera e propria. Invece, Simon è l’altra faccia della luna di Una relazione passeggera. Taciturno e mai intraprendente, impaurito da questa relazione da questa donna che sembra sovrastarlo. Meravigliato dalla sua bellezza e spaventato dalla complicità che a ogni incontro si fa sempre più forte di prima.

Così, i due protagonisti di Una relazione passeggera cercano in tutti i modi di omettere a se stessi i loro sentimenti. Sarebbe tutto troppo complicato e come i film mentali che fa Simon, il finale è già scritto perché arriverà un giorno in cui non si vedranno più. Passano i mesi e questo giorno sembra non arrivare mai, la coppia consolida sempre più la relazione passeggera.

Una relazione passeggera film

Basta farci domande e pensare al futuro

In Una relazione passeggera assistiamo alla cronaca di un tipo di amore, maturo e folle allo stesso tempo. Non a caso il titolo originale francese recita: Chronique d’une liaison passagère. Il racconto di Simon e Charlotte è un misto tra gli amori adolescenziali, istintivi e avventurosi e l’amore adulto consapevole e che sa aspettare. I due protagonisti incarnano al meglio le caratteristiche di uno e dell’altro. Simon, per esempio, è un adolescente alle prime armi, insicuro del suo corpo e delle sue prestazioni tra le lenzuola che si innamora di una donna che ha carattere. Si, si innamora. Perché alla fine, come due adolescenti, Simon e Charlotte non hanno saputo tenere lontani i sentimenti.

Sentimenti fatti con pochi gesti eclatanti. Vivono il loro tempo insieme, seppur complici che questo è un tempo limitato e che gli è stato concesso. Non sono però in grado di confessarsi il loro amore a vicenda e vivono di silenzi, di sguardi mancati, e di opportunità sprecate. Anche la macchina da presa in Una relazione passeggera ci dà un indizio quando durante una litigata, la coppia si separa per un po’ e la telecamera fa un balzo in avanti per mettere il volto dei protagonisti in primo piano. Come se la verità ci venisse sbattuta in faccia, prima a loro e poi allo spettatore.

Un’altra cosa che il regista e la telecamera fanno, o per meglio dire non fanno, è concentrarsi sui soggetti esterni. Veniamo a conoscenza delle vite esterne a questo rapporto, che i due vivono come se fossero in una bolla, ma non conosciamo i personaggi che ne fanno parte. Un espediente per rimarcare ancora di più la loro relazione segreta per non creare un ulteriore legame che possa farli soffrire. A sconvolgere la trama di Una relazione passeggera è Louise, una donna che la coppia incontra tramite un sito di appuntamenti.

Una relazione passeggera recensione

L’ultima corsa

La cronaca dell’amore di Simon e Charlotte in Una relazione passeggera va veloce, come una corsa che fai e per la quale ti ritrovi senza fiato alla fine. Louise ha cambiato le sorti della loro relazione perché, dopo un breve periodo di separazione, Charlotte confesserà a Simon di essersi innamorata di lei. Un amore dolce e sensibile che la stessa Charlotte sceglie, anche solo perché – non ammettendolo a se stessa – lo trova più facile da vivere. Il loro amore, fatto di sentimenti repressi e verità taciute, rimane un ricordo vivido nelle loro menti anche quando finisce.

Questo amore così clandestino; eppure, vissuto a 360° da i protagonisti arriva al termine e si porta dietro come un fagottino tutto un bagaglio di non detti che verranno sviscerati solo alla fine del film. La narrazione stessa di Mouret non lascia spazio alla tragedia, alle urla, all’odio ma tutto avviene così come era iniziato, con un massimo rispetto. Così la fine di Una relazione passeggera arriva e con lei anche il momento della verità e delle confessioni. Dopo due anni dalla separazione, Charlotte e Simon si incontrano per caso in un cinema.

Dopo due anni è momento di dare sfogo a quello che il cuore non è riuscito a rivelare in quei mesi così intensi. Per un attimo, lo stesso spettatore si dimentica di tutto il contorno ed esistono solo Simon e Charlotte al centro della scena. Quanto sarebbe stato più facile mollare tutto e sparire, solo loro due. Quanto sarebbe stato più facile parlarsi a cuore aperto invece di minimizzare i sentimenti mascherandoli da avventura. E così ora che il vaso di Pandora è stato aperto, tutto potrebbe far pensare a una fuga dei due amanti che coronano il loro sogno/capriccio d’amore. Invece, ci troviamo ancora sulla pista dell’amore pronti a vivere l’ultima corsa.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, la spiegazione del finale del film

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Il finale di Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha importanti implicazioni il futuro della Fase 5 del MCU. Jonathan Majors ha consolidato il concetto di Multiverso con il suo ruolo prima in Loki con la sua apparizione come Colui che Rimane, e ora gli dà una nuova svolta con la sua interpretazione di Kang il Conquistatore.

Sebbene il terzo capitolo di Ant-Man si svolga per lo più nel Regno Quantico, i suoi eventi avranno probabilmente un effetto a catena sull’intero MCU in Avengers: La dinastia Kang e Avengers: Secret Wars che riporteranno le varianti malvagie di Majors. Ant-Man and the Wasp: Quantumania rivela che Kang ha costruito un impero all’interno del Regno Quantico del MCU dopo aver distrutto innumerevoli linee temporali e ucciso innumerevoli varianti degli Avengers.

Kang viene sconfitto in Ant-Man & The Wasp: Quantumania?

Kang sconfitto

Kang il Conquistatore è un cattivo quasi imbattibile in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. È abbastanza potente da distruggere intere linee temporali e sconfiggere da solo gli Avengers degli universi alternativi. Tuttavia, il villain sottovaluta gli avversari. Dopo aver ottenuto un vantaggio su Ant-Man e la sua famiglia, Kang cattura Janet van Dyne – con cui ha un conto in sospeso. Cassie Lang – interpretata da Kathryn Newton – raduna rapidamente il popolo libero del Regno Quantico, mentre Ant-Man e Wasp distruggono l’impero di Kang e cercano di rompere il suo motore multiversale.

Sarà poi Hank Pym a ribaltare la situazione. Pym e il suo esercito di formiche altamente intelligenti – cadute nel Regno Quantico insieme ad Ant-Man – travolgono gli scudi di Kang. Il maltrattamento di Kang nei confronti di MODOK si ritorce contro di lui: Cassie convince MODOK a ribellarsi e, in un ironico sacrificio, fa saltare le difese di Kang. Gli eroi fuggono sulla Terra, ma poiché Kang sta per fare lo stesso, Scott Lang fa esplodere il motore multiversale, intrappolandosi apparentemente nel Regno Quantico con Kang. Fortunatamente, Wasp ritorna e rispedisce Kang nella sua macchina. Non si sa se Kang muoia o se venga inviato in un altro universo del MCU.

Il dispositivo creato da Cassie Lang per mandare segnali al Regno Quantico

Cassie Lang

Gli eventi di Ant-Man and the Wasp: Quantumania avvengono grazie al dispositivo creato da Cassie Lang per mandare segnali al Regno Quantico. Il dispositivo di Cassie ha anche il compito di interpretare questi segnali, consentendole di dare un’occhiata all’universo microscopico senza dovervi entrare. Tuttavia, il primo segnale che invia viene ricevuto da Kang il Conquistatore, che lo usa per risucchiare la Famiglia Ant-Man nel Regno Quantico. Con la tecnologia che Kang il Conquistatore si è lasciato alle spalle, è possibile realizzare un modo sicuro per viaggiare tra i reami ed evitare di rimanere bloccati nel Regno Quantico per periodi di tempo indefiniti.

Ma se Ant-Man e gli Avengers volessero viaggiare ancora nel Multiverso, avrebbero bisogno delle conoscenze di Kang sulle dimensioni alternative per trasformare il dispositivo di Cassie in una macchina per portali multiversali. Per ora, il dispositivo di Cassie sembra garantire solo l’accesso al Regno Quantico, il che potrebbe tornare utile in futuro se gli eroi dovessero mai fuggire dal loro universo natale. Ma potrebbe anche essere il primo passo verso la creazione di una tecnologia che aiuterà i Vendicatori a viaggiare tra gli universi.

MODOK ritornerà?

MODOK

Mentre Darren Cross è ossessionato dall’idea di diventare una perfetta macchina per uccidere, la sua trasformazione in MODOK ha lasciato abbastanza umanità per entrare in empatia con Cassie Lang e ribellarsi a Kang il Conquistatore. L’esplosione autoinflitta di MODOK frigge il suo corpo meccanico, ma sopravvive abbastanza a lungo per fare ammenda e “morire da Avengers”.

Ma il temperamento di MODOK lascia anche immaginare che abbia inscenato la sua morte per farsi passare per martire, per poi rimettersi in sesto e tornare alle sue vecchie abitudini. Non lavorando più per Kang, MODOK potrebbe cercare di eliminare il popolo libero del Regno Quantico o di conquistarli a proprio vantaggio. Anche se MODOK sembra morto, è ancora possibile che ritorni.

Cosa succederà nel Regno Quantico e al suo popolo?

Popolo regno quantico

Dopo aver contribuito a sconfiggere Kang, il popolo del Regno Quantico potrà costuire questa società utopica forse guidata da Jentorra, Quaz e Veb. Possono impadronirsi della tecnologia di Kang e creare i propri meccanismi di difesa per evitare che futuri invasori prendano il sopravvento.

Traditori come Krylar di Bill Murray, invece, saranno probabilmente perseguiti per il loro tradimento. Lo stesso Krylar invece possiamo considerarlo morto. Una volta fatto fuori Kang, tuttavia, il futuro sembra luminoso per i Combattenti per la Libertà.

Il futuro di Ant-Man, Wasp e Cassie dopo Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

L’avventura di Ant-Man e Wasp nel Regno Quantico aggiunge un’altra vittoria alla linea temporale del MCU di Ant-Man, e i due riprenderanno la loro vita quotidiana di supereroi famosi. Ma il finale di Ant-Man and the Wasp: Quantumania suggerisce che Scott Lang continuerà a preoccuparsi degli effetti collaterali che la sconfitta di Kang avrà sul multiverso, poiché Kang ha chiarito che il suo regno non sarà mai finito. Proprio come Tony Stark temeva l’arrivo di Thanos, Scott Lang capisce che Kang potrebbe tornare prima del tempo. Fortunatamente, la Famiglia delle Formiche sarà pronta a combattere quando ciò accadrà.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania fa un passo avanti verso la formazione dei Giovani Vendicatori del MCU con la prima apparizione di Cassie Lang come supereroe. Cassie ha dimostrato il suo valore come nuovo membro della Ant-Family, anche se non ha ancora assunto la piena formazione come supereroe. Ora che è tornata a casa, Cassie può usare la sua tuta e le sue nuove abilità di combattimento per combattere le ingiustizie. Nei panni dell’eroe alle prime armi Stature, Cassie Lang potrebbe incrociare le strade di altri Giovani Vendicatori come Ms. Marvel e Kate Bishop. Contribuire a sconfiggere un cattivo formidabile come Kang il Conquistatore la rende una risorsa perfetta per i Giovani Vendicatori quando sarà il momento di riunirsi.

Captain America: New World Order, nuovi rumors rivelano il destino di Falcon?

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Questa non è la prima volta che sentiamo questi tipi di rumors, ma un insider affidabile afferma che Danny Ramirez si vestirà davvero come il nuovo Falcon dell’MCU in Captain America: New World Order.  Abbiamo incontrato il personaggio per la prima volta in The Falcon and The Winter Soldier, ma nonostante fosse chiaramente uno dei più stretti alleati di Sam Wilson, era praticamente un non-fattore nella serie. I fan sospettavano che la sua introduzione potesse essere un modo per gettare le basi per qualcosa di più grande lungo la linea principale della storia, e l’ipoteso che l’eroe possa adattarsi al prossimo film di Capitan America ha senso.

Tuttavia, sarà molto interessante vedere come i Marvel Studios lo gestiranno.  Nei fumetti, Joaquin era un immigrato messicano che si prendeva cura dei migranti privi di documenti che attraversavano il confine con l’America. Ciò lo ha portato a essere preso di mira dai Figli del Serpente, con il malvagio Malus che ha poi sperimentato sull’adolescente per creare più di un semplice Falcon in costume. Quando il suo DNA è stato unito al falco psichico di Sam, Redwing, a Joaquin sono cresciuti ali e artigli e ha acquisito sensi simili a uccelli insieme a vari altri superpoteri.

Da un lato, sembra probabile che i Marvel Studios daranno un costume al personaggio di Ramirez e lo faranno unire a Sam in battaglia come il nuovo Falcon. Dall’altro, con The Leader pronto a fare il suo ritorno in Captain America: New World Order, questo potrebbe suggerisci che la possibilità che conduca esperimenti su Joaquin per creare un Falcon molto diverso per l’MCU potrebbe essere improbabile. Vedremo cosa succede, ma questo si preannuncia come un film pieno zeppo di avvenimenti e che potrebbe preparare il terreno per tutti i tipi di spin-off. Captain America: New World Order uscirà nelle sale il 3 maggio 2024.

Captain America: New World Order

Julius Onah dirige Captain America: New World Order, su una sceneggiatura di Malcolm Spellman e Dalan Musson. Il cast comprenderà Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson/Captain America, Danny Ramirez nei panni di Joaquín Torres/Falcon, Tim Blake Nelson nei panni di Samuel Sterns/Leader, Carl Lumbly nei panni di Isaiah Bradley e Shira Haas nei panni di Ruth Bat-Seraph/Sabra. L’uscita al cinema è prevista per il 3 maggio 2024.

Jake Schreier dirigerà Thunderbolts e si baserà su una una sceneggiatura di Eric Pearson. Il cast dell’ensemble è composto da Florence Pugh come Yelena Belova, Sebastian Stan come Bucky Barnes/Winter Soldier, Wyatt Russell come John Walker/US Agent, Olga Kurylenko come Antonia Dreykov/Taskmaster, David Harbour come Alexei Shostakov/Red Guardian, Hannah John-Kamen come Ava Starr/Ghost, e Julia Louis-Dreyfus come Contessa Valentina Allegra de Fontaine. Thunderbolts uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

ANDOR 2, nuove foto dal set mostrano Cassian Andor riunirsi con un alleato inaspettato

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Sono attualmente in corso le riprese della seconda stagione di ANDOR a Londra, e alcune nuove foto dal set hanno rivelato la riunione di Cassian Andor (Diego Luna) con Bix (Adria Arjona).  Nel finale della prima stagione, Cassian è riuscito a salvarla dall’Impero, ma il suo vecchio amico è stato messo a dura prova dai suoi rapitori. Non siamo sicuri che Box si sia ripreso completamente quando avrà luogo questo incontro, ma sembra mortalmente seria durante questo incontro con il ribelle.

Mentre il primo lotto di episodi si è svolto in un periodo di tempo relativamente breve, i successivi 12 copriranno i successivi quattro anni della vita di Cassian come ribelle prima degli eventi di Rogue One: A Star Wars Story. Con questo da tenere presente, non abbiamo idea di quando si terrà effettivamente questo incontro!  Si ritiene che la Lucasfilm avesse originariamente pianificato di raccontare questa storia in cinque stagioni di 12 episodi, ognuna delle quali copriva un anno nella vita di Cassian. Fortunatamente, ci hanno ripensato, ma a quel punto i piani erano già in atto per i primi 12 episodio hanno effettivamente coperto un anno; nella seconda stagione, riceviamo tre episodi all’anno.

Dati quei salti temporali pianificati, non c’è niente da dire che questa sia la prima volta che Cassian e Bix si incrociano dall’ultima volta che li abbiamo visti. Ad ogni modo, immaginiamo che stia cercando di essere coinvolta in Luthen Rael’s Rebellion! ANDOR presenta Star Wars da una prospettiva diversa, concentrandosi sulle persone comuni le cui vite sono influenzate dall’Impero. Le decisioni che prendono hanno conseguenze reali e la posta in gioco per loro e per la Galassia non potrebbe essere più alta.

Lo spettacolo è stato ampiamente acclamato come la migliore serie TV di Star Wars su Disney+ e ha sicuramente fatto breccia nei fan del franchise.  Dai un’occhiata a queste ultime foto dal set della stagione 2 di ANDOR andando su Mail Online.

 

The Last of Us: l’episodio 6 ha introdotto riferimenti alla seconda stagione ? [SPOILER]

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Attenzione: seguono importanti spoiler per l’episodio di questa settimana di The Last of Us e per entrambi i videogiochi. Il sesto episodio di The Last of Us, “Kin”, è stato un episodio un po’ più leggero dopo i tragici eventi della puntata della scorsa settimana, quando Joel si è finalmente riunito con suo fratello, Tommy, e – dopo un acceso scambio – ha consolidato il suo legame con Ellie.

L’episodio presentava parecchi cenni ai giochi, in particolare alla Parte II (Shimmer il cavallo, ecc.), Ma un momento specifico ha attratto l’attenzione della community portando a molte speculazioni sul fatto che un personaggio principale potesse essere stato introdotto in una scena apparentemente casuale. Poco dopo che Joel ed Ellie arrivano a Jackson, quest’ultima vede una ragazza dai capelli scuri che la guarda mentre sta mangiando e urla: “che diavolo stai guardando?”. I fan hanno subito iniziato a chiedersi se questa potesse essere Dina, che si unisce a Ellie nella sua missione di vendetta nella Parte II e alla fine diventa il suo interesse amoroso. Un po’ forzato? Forse, ma ascolta la seguente clip dal podcast del dopo-spettacolo!

Il personaggio è elencato nei titoli di coda come “Staring Girl” ed è interpretato dall’attrice 26enne Paolina van Kleef. Sta chiaramente interpretando un personaggio più piccolo della sua età, però, e se la seconda stagione segue i giochi, inizierà dopo un salto temporale di 3 anni.

La serie tv

The Last of Us racconta una storia che si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice britannica Nico Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.

The Last of Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

Robert Downey Jr.: un dirigente Marvel Studios smentisce il suo ritorno

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In seguito alle numerosi voci secondo cui l’attore Robert Downey Jr. potrebbe tornare ad interpretare Iron Man per contribuire alla battaglia finale contro Kang il Conquistare oggi arrivano le parole del  vicepresidente della produzione e dello sviluppo dei Marvel Studios, Stephen Broussard che ha affrontato le speculazioni.

Robert Downey Jr. aveva già precedentemente ricordato di aver chiuso con il personaggio nelle interviste, sebbene abbia anche detto “mai dire mai” quando è stato interrogato su un potenziale ritorno, e ci sono voci insistenti secondo cui una variante di Iron Man avrà un ruolo nella saga del Multiverso, molto probabilmente in Avengers: Secret Wars.

La natura del Multiverso significa che ciò sarebbe certamente possibile (se Downey Jr. riprendendo il ruolo sminuirebbe il sacrificio di Stark è in discussione), ma il vicepresidente della produzione e dello sviluppo dei Marvel Studios Stephen Broussard ha invece confermare che RDJ non tornerà durante un recente intervista con i09.

“Beh, penso che una delle meta-narrazioni della Fase Quattro riguardasse nuovi personaggi. Si trattava di nuove persone che entravano nei mantelli. Se guardi, tipo, Cassie [Lang in ‘Quantumania’] che si fa un abito e Kate Bishop [ in “Occhio di falco”], nuovi personaggi introdotti come Jack in Werewolf by Night. Dopo questi primi 10 anni di narrazione Marvel, le torce vengono passate, come con Robert Downey Jr. che non è più [sul] tavolo e cose del genere. Quindi è stato un po’ come una nuova generazione che si è fatta avanti, cosa che, ancora una volta, è sempre accaduta nei fumetti”.

Vale la pena notare che Broussard non stava affrontando la voce in modo specifico, e i suoi commenti potrebbero semplicemente riferirsi al fatto che non hanno più pieno accesso al personaggio. Inoltre, se Downey Jr. fosse in fila per un film futuro, non è che lo ammetterà comunque.

Emma Mackey conferma che la quarta stagione di Sex Education sarà l’ultima per lei

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In vista dell’imminente premiere della quarta stagione di Sex Education alla fine di quest’anno, la veterana della serie Emma Mackey ha confermato che non tornerà per la potenziale quinta stagione del popolare teen drama, che al momento non è ancora stata ordinata da Netflix. Parlando con RadioTimes , quando le è stato chiesto del futuro di Sex Education, Mackey ha rivelato di aver appena completato le riprese delle sue scene per la prossima quarta stagione, dove ha già detto addio al suo personaggio preferito dai fan, Maeve.

Stagione 5? Ho appena finito il quarto la scorsa settimana! ha detto Mackey. “No, non credo che sarò nella quinta stagione. Ho salutato Maeve. Mackey, che di recente ha vinto il BAFTA Rising Award, ha ottenuto il riconoscimento per il suo ruolo da protagonista come Maeve in Sex Education. In precedenza ha recitato nel remake di Assassinio sul Nilo e nel dramma biografico Emily. La vedremo prossimamente al fianco di Margot Robbie nell’attesissimo adattamento cinematografico di Barbie di Greta Gerwig.

Inoltre, la quarta stagione di Sex Education ha anche accolto con favore l’aggiunta di Jodie Turner-Smith, che è stata invitata ad apparire nella serie Netflix dall’attore di Doctor Who Ncuti Gatwa. In un’intervista con Variety, Turner-Smith ha preso in giro il suo personaggio come qualcuno che sarà collegato alla trama di Eric. Prima di tutto le mie scene erano con Ncuti Gatwa… ed è il mio personaggio preferito nello show“, ha detto Turner-Smith. “Quindi, quando mi ha chiamato e mi ha chiesto di farlo, ho pensato, non mi interessa quanto stanno pagando che sto facendo.”

Sex Education è attualmente interpretato da Asa Butterfield, Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Aimee-Lou Wood, Emma Mackey, Connor Swindells, Kedar Williams-Stirling, Mimi Keene, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Dua Saleh, Alistair Petrie e Samantha Spiro.

Sex Education proviene dalla scrittrice e creatrice Laurie Nunn, con Eleven come produttore. Gli sceneggiatori includono Sophie Goodhart, Selina Lim, Mawaan Rizwan, Temi Wilkey e Alice Seabright, con materiale aggiuntivo di Jodie Mitchell. La terza stagione è diretta da Ben Taylor e Runyararo Mapfumo, con Taylor, Laurie Nunn e Jamie Campbell come produttori esecutivi.

James Cameron vuole dirigere L’ultimo treno da Hiroshima prima di Avatar 4

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James Cameron si è impegnato a dirigere gran parte del franchise di Avatar in futuro, ma vorrebbe comunque trovare il tempo per dirigere un progetto diverso prima di iniziare con Avatar 4. Parlando con LA Times, il regista ha detto che mentre l’imminente terzo film Avatar è in prima linea nella sua mente, vorrebbe dirigere l’adattamento del romanzo di saggistica di Charles R. Pellegrino The Last Train From Hiroshima: The Survivors Lost Book prima di lavorare su Avatar 4.

Viviamo in un mondo più precario di quanto pensassimo“, ha detto Cameron del significato del film. “Penso che il film su Hiroshima sarebbe quanto mai attuale, se non di più. Ricorda alle persone cosa fanno veramente queste armi quando vengono usate contro obiettivi umani”. Il legame di Cameron con un adattamento cinematografico del libro è stato lungo. Più di 10 anni fa, nel 2010, Cameron ha opzionato i diritti per realizzare un film basato sul libro.

Il romanzo documenta la vita sia a Hiroshima che a Nagasaki durante i tempi precedenti, durante e dopo i bombardamenti atomici del Giappone da parte degli Stati Uniti. La storia si concentra principalmente su vari sopravvissuti agli attentati, tra cui Tsutomu Yamaguchi, l’unica persona che è stata verificata essere sopravvissuta all’impatto di entrambi gli attacchi.

Sebbene non si sappia nulla sullo stato di produzione di quel film, James Cameron sembra essere estremamente impegnato negli ultimi tempi. Il leggendario regista ha recentemente concluso e lanciato l’attesissimo sequel di AvatarAvatar: La via dell’acqua.

Cameron ha anche già girato il terzo film, intitolato Avatar 3 fin d’ora, che è stato girato contemporaneamente a Avatar: La via dell’acqua. Anche il quarto e il quinto film Avatar sono in varie fasi di produzione e sono attualmente previsti per essere rilasciati rispettivamente il 18 dicembre 2026 e il 22 dicembre 2028.

James Gunn conferma i piani per Wonder Woman nel DCU

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James Gunn conferma i piani per Wonder Woman nel DCU

I co-direttori dei DC Studios James Gunn e Peter Safran hanno svelato la prima parte della loro lista DCU poche settimane fa, e mentre sono stati annunciati diversi importanti progetti per grandi e piccoli schermi, ai fan non è stata data una risposta definitiva quando si è arrivati ​​alle domande sullp stato di una delle pietre miliari del roster DC Comics: Wonder Woman.

Una serie TV Paradise Lost ambientata a Themyscira è in lavorazione, ma, per quanto ne sappiamo, Diana non apparirà. In seguito Gunn ha confermato di non aver dato a Gal Gadot “lo stivale” come suggerivano le prime voci, e aveva parlato con l’attrice, presumibilmente di restare o separarsi dal personaggio. Ebbene ieri vi avevamo anche segnalato un alcuni dettagli sui nuovi Batman e Superman, e oggi tocca a Wonder Woman. Indipendentemente dal fatto che Gadot finisca per tornare nei panni di Wonder Woman o meno, Gunn ha ora rivelato che il personaggio prenderà sicuramente in considerazione i suoi piani per il DCU e non sarà “abbandonato” per troppo tempo.

James Gunn non ha ancora affrontato direttamente lo status di Gal Gadot, quindi c’è la possibilità che stiano semplicemente cercando di elaborare un nuovo accordo. Inoltre, se la DCU avrà un nuovo Superman e Batman, probabilmente ha più senso lanciare anche una nuova Wonder Woman.

MCU: tutti i film in uscita dopo Ant-Mant & The Wasp: Quantumania

Sono 12 i film del Marvel Cinematic Universe in cantiere per i Marvel Studios dopo Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Con l’uscita del nuovo film di Ant-Man and the Wasp, inizia una nuova era per il MCU: la Fase 5. Il terzo film di Peyton Reed su Ant-Man vede Scott Lang e gli altri intrapplati nel Regno Quantico, dove sono costretti a confrontarsi con Kang il Conquistatore, interpretato da Jonathan Majors, che è già stato scelto come antagonista principale della Saga del Multiverso. Ecco cosa ci aspetta nella Saga del Multiverso dopo Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Guardiani della Galassia Vol. 3

Guardiani della Galassia Vol. 3Star-Lord e gli altri raggiungeranno la Gamora di Avengers: Endgame in Guardiani della Galassia Vol. 3, che sarà il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Guardiani della Galassia di James Gunn. I Guardiani avranno sicuramente il loro bel da fare quando dovranno affrontare l’Alto Evoluzionario di Chudwudi Iwuji, un importante cattivo dei fumetti Marvel Comics la cui fama di “evolvere” animali ed esseri umani sarà legata alla storia delle origini di Rocket Raccoon nel MCU. Oltre a dover combattere l’Alto Evoluzionario, il gruppo dovrà anche superare l’Adam Warlock di Will Poulter, un personaggio il cui debutto è stato preannunciato da una delle scene post-credits di Guardiani della Galassia vol. 2. L’uscita della Fase 5 è prevista per il 5 maggio 2023.

The Marvels

The MarvelsLa prossima apparizione di Brie Larson nel MCU è prevista per il 28 luglio 2023, data in cui uscirà The Marvels. Nel secondo film di Captain Marvel, Carol Danvers farà squadra con altre due eroine della Marvel Comics, le cui storie nel MCU sono state definite dagli show della Fase 4 di Disney+. Dopo aver acquisito i superpoteri in WandaVision, la Monica Rambeau di Teyonah Parris tornerà in The Marvels, così come la Kamala Khan di Ms. Marvel. Diretto da Nia DaCosta, il terzo capitolo della Fase 5 vedrà anche l’ennesima apparizione del Nick Fury di Samuel L. Jackson. Per quanto riguarda la trama, i dettagli non sono ancora stati resi noti, ma Zawe Ashton è stata scelta per interpretare uno dei cattivi.

Captain America: New World Order

Thunderbolts Sam Wilson Captain America-in-Falcon And The Winter SoldierDopo aver trasformato ufficialmente Sam Wilson nella prossima Sentinella della Libertà, il successore di Steve Rogers nel MCU si presenterà in Captain America: New World Order. Con Julius Onah al timone, Captain America 4 metterà il personaggio di Anthony Mackie contro un avversario sorprendente, il Leader. Riprendendo il suo ruolo da L’incredibile Hulk, Samuel Sterns dovrebbe finalmente completare la trasformazione nella sua controparte fumettistica. Tornerà anche il Generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross, ma questa volta sarà portato in vita da Harrison Ford. Un terzo personaggio di Hulk, una mutante nota come Sabra, farà il suo debutto nel MCU. Il film uscirà il 3 maggio 2024.

Thunderbolts

mcu thunderboltsUna manciata di personaggi noti del MCU si riunirà per formare la propria squadra di supereroi in Thunderbolts. Tipicamente rappresentati come una squadra di supercriminali che diventano antieroi, i Thunderbolts daranno vita a una serie di progetti del MCU, a partire da The Falcon e Winter Soldier. Descritto come un sequel di Black Widow, Thunderbolts è costruito attorno a una formazione composta da Red Guardian (David Harbour), Yelena Belova (Florence Pugh), Ghost (Hannah John-Kamen), Taskmaster (Olga Kurylenko), U.S. Agent (Wyatt Russell) e Bucky Barnes (Sebastian Stan), che fungerà da leader della squadra. Julia Louis-Dreyfus farà la sua quinta apparizione nel MCU nel ruolo della Contessa Valentina Allegra de Fontaine, la responsabile dell’operazione. Thunderbolts uscirà il 26 luglio 2024.

Blade

mahershala ali marvel bladeAnni dopo aver fatto un cameo vocale nella scena post-credits di Eternals, Mahershala Ali apparirà in carne e ossa nei panni dell’iconico cacciatore di vampiri della Marvel Comics in Blade, un film pronto a esplorare l’angolo soprannaturale del MCU. Diretto da Yann Demange, il film non ha ancora un antagonista confermato per il personaggio di Ali, né una trama nota. Tuttavia, è stato riferito che la Lama d’Ebano di Black Knight sarà presente ma, per il momento, non si sa se il Dane Whitman di Kit Harington sarà coinvolto nella storia come Black Knight del MCU. In uscita il 6 settembre 2024, Blade concluderà la Fase 5.

Deadpool 3

Deadpool 3Deadpool 3, il primo film vietato ai minori del MCU, porterà il mercenario chiacchierone di Ryan Reynolds nel MCU. Shawn Levy è stato incaricato di dirigere il film, che unirà Deadpool con il Wolverine di Hugh Jackman, che farà anche la sua prima incursione nel Marvel Cinematic Universe nel film. Non è chiaro come il film li inserirà nel MCU, ma si ritiene che il concetto di multiverso sia in gioco. In uscita il 6 novembre, Deadpool 3 è l’ultimo film del MCU del 2024 e il primo capitolo della Fase 6 della Marvel.

Fantastic Four

Finora ci sono stati tre film dei Fantastici Quattro in live-action, ma nessuno sotto il segno dei Marvel Studios. Le cose cambieranno il 15 febbraio 2025, quando arriverà nelle sale il primo adattamento dei Fantastici Quattro del MCU. Non è ancora stato definito il cast, ma rimane la possibilità che il film riporti in scena John Krasinski, che ha interpretato una versione alternativa di Mr. Fantastic in Doctor Strange nel Multiverso della follia. Secondo Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, la sua importanza per il futuro del MCU è paragonabile a quella di The Avengers. La regia è affidata a Matt Shakman (WandaVision).

Avengers: The Kang Dynasty

Una nuova iterazione degli Eroi più potenti della Terra sarà protagonista di Avengers: The Kang Dynasty di Destin Daniel Cretton. Per ora non si conosce la formazione specifica che la Marvel ha in mente per il quinto film dei Vendicatori, ma ciò che non è certo un segreto è l’identità del cattivo. Come conferma il titolo, il prossimo progetto della Fase 6 vedrà il ritorno di Kang il Conquistatore. La sua battaglia con i Vendicatori sarà il culmine degli eventi di una serie di precedenti episodi del MCU, tra cui Loki, Ant-Man and the Wasp: Quantumania e altri ancora. L’uscita di The Kang Dynasty è prevista per il 2 maggio 2025.

Avengers: Secret Wars

Avengers: Secret Wars film 2026Analogamente a come la Marvel ha distribuito Infinity War e Endgame a distanza di anni, lo studio seguirà una strategia simile con il quinto e il sesto film dei Vendicatori. Presumibilmente, qualsiasi cosa accada in The Kang Dynasty, porterà direttamente ad Avengers: Secret Wars. La storia a fumetti con cui Secret Wars condivide il nome vedeva un’entità cosmica nota come Beyonder portare un gruppo eterogeneo di supereroi della Marvel Comics in una dimensione tascabile chiamata Battleworld per combattere una selezione dei loro più grandi cattivi. La versione del MCU di questo evento, che potrebbe o meno coinvolgere Kang il Conquistatore, sarà scritta da Michael Waldron e uscirà il 1° maggio 2026. Al momento non c’è un regista designato.

Armor Wars (TBA)

Marvels Armor WarsOriginariamente prevista come serie Disney+ in sei episodi, Armor Wars si basa su una storia a fumetti tratta dalle pagine di Iron Man che vede Tony Stark deciso a fare di tutto per rintracciare i progetti delle sue armature rubate. Per la trasposizione della storia nel MCU, la Marvel sostituirà il Vendicatore corazzato con il War Machine di Don Cheadle, che cercherà di preservare l’eredità del Vendicatore caduto tenendo la tecnologia di Tony fuori dalle mani sbagliate. Armor Wars, che non ha un regista, non ha un posto confermato nella saga del Multiverso, tanto meno una data di uscita.

Shang-Chi 2 (TBA)

Shang-Chi Simu LiuQualche tempo dopo aver diretto Avengers: The Kang Dynasty, Cretton tornerà a dirigere e scrivere il sequel di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Confermato in fase di sviluppo presso i Marvel Studios, Shang-Chi 2 è uno dei tre film del MCU senza data di uscita. Non sorprende che Simu Liu sia a bordo nel ruolo del Maestro di Kung Fu. Per quanto riguarda la storia, il primo film ha creato una trama che coinvolge una misteriosa minaccia dal multiverso e l’acquisizione dell’organizzazione dei Dieci Anelli da parte di sua sorella.

Spider-Man 4 (TBA)

Spider-Man: No Way HomeIl periodo in cui Tom Holland ha interpretato il Peter Parker del MCU non si è concluso con Spider-Man: No Way Home. Il film è ancora in fase di progettazione, quindi non ci sono dettagli sul cast, sul regista, sulla data di uscita e sulla trama. Detto questo, Feige ha dichiarato che la storia è in fase di scrittura. Dal momento che No Way Home si è concluso con la rimozione dell’identità segreta di Peter dalla memoria di tutti i suoi amici, il nuovo film ha l’opportunità di introdurre l’Arrampica-muri in un nuovo cast di personaggi dei fumetti di Spider-Man.

The Illusionist – L’illusionista: tutte le curiosità sul film con Edward Norton

Il 2006 è stata un’anna decisamente ricca di magia per il cinema. In quel preciso anno sono infatti usciti in sala tre film incentrati sul mondo della magia e sull’illusionismo, raccontandoli ovviamente da punti di vista differenti. Questi sono The Prestige di Christopher Nolan, Scoop di Woody Allen e The Illusionist – L’illusionista di Neil Burger. Quest’ultimo ha però finito con il passare più in sordina rispetto agli altri due titoli, anche per via delle somiglianze che condivide in particolare con il film di Nolan. Nel tempo, però, è stato riscoperto quale opera intelligente, affascinante e ricca a sua volta di magia.

Scritto dallo stesso Burger, The Illusionist – L’illusionista è tratto dal racconto breve Eisenheim the Illusionist, del vincitore del premio Pulitzer Steven Millhauser. La trama del film si discosta in realtà in più punti da quella del racconto, dando tuttavia vita ad una storia che esplora il mondo della magia e i suoi lati più oscuri. Tra le fonti d’ispirazione, però, si annovera anche un reale e tutt’oggi misterioso evento verificatosi a Mayerling nel 1889. Ambientato in Austria ma girato in realtà in Repubblica Ceca, il film presenta dunque un’atmosfera cupa e decadente, che affronta in modo ricco di fascino eventi piuttosto complessi.

Affermatosi come un buon successo di critica e pubblico, The Illusionist – L’illusionista non dovrebbe dunque essere confuso o sminuito rispetto agli altri due titoli citati, in quantoo sa offrire grande intrattenimento trovando una propria originalità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama di The Illusionist – L’illusionista e il cast del film

Protagonista del film è l’illusionista Eisenheim, il quale dopo anni ritrova un suo amore adolescenziale, ovvero la duchessa Sophie von Teschen. Questa è però promessa sposa al principe Leopold, che progetta di avere l’appoggio degli ungheresi per rovesciare il padre. Eisenheim e Sophie, però, riavvicinandosi ritrovano anche la passione che li aveva uniti un tempo. La follia di Leopold, però, rappresenterà un forte ostacolo al loro amore, costringendo i due ad una clandestinità che avrà però vita breve. Ben presto, pur di poter stare con la sua amata, Eisenheim si troverà a dover dar vita al suo spettacolo di magia più importante di sempre.

Ad interpretare l’illusionista Eisenheim vi è l’attore Edward Norton, il quale si fece affiancare da un vero illusionista al fine di impare i trucchi del mestiere, evitando dunque che si dovesse ricorrere agli effetti speciali per realizzare le magie presenti nel film. Accanto a lui, nel ruolo di Sophie von Teschen, vi è invece l’attrice Jessica Biel, mentre Rufus Sewell è il crudele Leopold. Paul Giamatti interpreta invece l’ispettore Walter Uhl, mentre Eddie Marsan è Josef Fischer. Ad interpretare il giovane Eisenheim vi è invece Aaron Taylor-Johnson, qui in uno dei suoi primi ruoli. Anche lui, per interpretare il personaggio, ha dovuto imparare alcuni trucchi di magia.

The-Illusionist-finale

La vera storia dietro il film The Illusionist – L’illusionista

Come anticipato, di base la storia del film è ispirata al racconto di Millhauser e dunque non basata su eventi realmente accaduti. Vi sono tuttavia alcuni riferimenti ad una reale vicenda verificatasi nell’Austria di fine Ottocento, che pur se introdotta nel film viene comunque proposta in maniera marginale, servendo dunque unicamente come base da cui costruire un racconto di finzione che si intreccia a suo modo anche con quanto scritto da Millhauser. Ci si riferisce ai cosiddetti fatti di Mayerling, che nella Bassa Austria del 1889 videro coinvolti Rodolfo d’Asburgo-Lorena e la sua amante di diciassette anni Maria Vetsera.

L’arciduca Rodolfo era sposato con Stefania del Belgio, la quale però non riusciva a dare al marito un erede maschio. Per tale motivo egli avrebbe cercato di averlo da altre donne e le sue relazioni extraconiugali non erano ormai più un segreto. Lui e la Vetsera, una delle sue amanti, furono però ritrovati senza vita il 30 gennaio del 1889 nella città di Mayerling. La cosa venne tenuta nascosta il più possibile, facendo passare l’evento come una morte naturale di Rodolfo, mentre della Vetsera non si faceva mensione. Con il tempo, però, diverse teorie riguardo la morte dei due amanti hanno cominciato ad emergere.

La più accreditata tra questa vuole che il principe e la sua giovane amante avessero deciso di comune accordo di togliersi la vita. Ciò a causa delle presunte richieste da parte dell’imperatore Francesco Giuseppe affinché i due cessassero di vedersi, ponendo dunque fine allo scandalo che portavano avanti. La vicenda sarebbe dunque da classificare come un semplice omicidio-suicidio di due amanti disperati. Altre tesi, come quella che vede la Vetsera morire a seguito di un aborto maldestramente praticato e Rodolfo uccidersi in preda al panico, hanno poi trovato diversi sostenitori nel tempo. Ancora oggi non ci sono però certezze intorno a questa drammatica vicenda.

Il trailer di The Illusionist – L’illusionista e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Illusionist – L’illusionista grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 20 febbraio alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

The Last of Us: trailer dell’episodio 7

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The Last of Us: trailer dell’episodio 7

HBO ha rilasciato il trailer promozionale del prossimo settimo episodio di The Last of Us, intitolato “Left Behind”, diretto da Liza Johnson da una sceneggiatura scritta dal creatore del gioco Neil Druckmann. Il prossimo episodio andrà in onda domenica 26 febbraio.

Il video anticipa un episodio incentrato su Ellie che include la tanto attesa introduzione dell’amica di Ellie Riley, interpretata da Storm Reid. Ci offre uno scorcio del suo passato come studentessa alla scuola militare della FEDRA, così come l’adattamento live-action della memorabile sequenza del centro commerciale di Ellie e Riley dal videogioco originale. Dai un’occhiata al trailer dell’episodio 7 di The Last of Us qui sotto:

La serie tv

The Last of Us racconta una storia che si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice britannica Nico Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.

The Last of Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, una nuova clip dal film

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Ecco una nuova clip da Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, dal 30 marzo al cinema distribuito da Eagle Pictures.

Un affascinante ladro e un gruppo di improbabili avventurieri realizzano il colpo del secolo recuperando una reliquia perduta. Ma le cose si mettono male quando il gruppo si imbatte nelle persone sbagliate. Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri porta sul grande schermo lo straordinario mondo e lo spirito del leggendario gioco di ruolo in un’avventura divertente e ricca di azione.

Il film live-action di  Dungeons & Dragons  è scritto e diretto dal  duo di Game Night  Jonathan Goldstein e John Francis Daley. Il film è interpretato da Chris Pine (Wonder Woman 1984),Michelle Rodriguez ( F9 ), Justice Smith (Detective Pikachu), Hugh Grant(Quattro matrimoni e un funerale), Sophia Lillis (It film), Chloe Coleman (My Spy) e Bridgerton Regé-Jean Page. Il film di Dungeons & Dragons  è coprodotto e cofinanziato da Hasbro, eOne e Paramount Pictures. eOne gestisce la distribuzione nel Regno Unito e in Canada, mentre Paramount distribuisce ovunque. Sarà anche prodotto da Brian Goldner e Jeremy Latcham di Hasbro come parte del suo accordo con eOne, il braccio di intrattenimento di Hasbro.

Diretto da:
Jonathan Goldstein & John Francis Daley

Sceneggiatura di:
Jonathan Goldstein & John Francis Daley e Michael Gilio

Storia di:
Chris McKay & Michael Gilio

Basato su HASBRO’S DUNGEONS & DRAGONS

Prodotto da:
Jeremy Latcham, p.g.a., Brian Goldner, Nick Meyer

Produttori esecutivi:
Denis L. Stewart, Jonathan Goldstein,
John Francis Daley, Chris Pine, Zev Foreman, Greg Mooradian

Cast:
Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Chloe Coleman, Daisy Head e Hugh Grant

Ant-Man and The Wasp: Quantumania in testa al box office

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Ant-Man and The Wasp: Quantumania in testa al box office

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha conquistato il pubblico italiano ottenendo il primo posto al box office con un incasso di oltre 3 milioni di Euro in cinque giorni di programmazione. Nelle sale italiane dal 15 febbraio, l’epica avventura che trasporta il pubblico nel vasto subatomico Regno Quantico si è posizionato, nel nostro mercato, come miglior opening del 2023 e come miglior weekend di apertura di quattro giorni del 2023.

L’ottimo risultato ottenuto da Ant-Man and The Wasp: Quantumania ci rende particolarmente felici e soddisfatti, e va ad aggiungersi allo straordinario successo degli ultimi film Marvel Studios, Black Panther: Wakanda Forever, Thor: Love and Thunder e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che si sono posizionati tra i migliori opening e tra i maggiori incassi del 2022”, ha dichiarato Daniel Frigo, Amministratore Delegato The Walt Disney Company Italia. “Lo scorso anno, The Walt Disney Company Italia ha infatti distribuito tre titoli Marvel Studios che hanno ottenuto un incasso di 33 milioni di Euro con 4,5 milioni di presenze. Questi risultati non sarebbero possibili senza il grande impegno di tutto il team di Disney Italia, esercenti, partner e licenziatari che lavorano insieme per attrarre il pubblico italiano nelle sale cinematografiche, generando un effetto positivo sull’intero settore”.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, gli Easter Eggs e i Riferimenti al MCU

Ant-Man and The Wasp: Quantumania

I Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man e Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) e Hank Pym (Michael Douglas), e alla figlia di Scott, Cassie Lang (Kathryn Newton), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile.

Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a., Ant-Man and The Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania, le 5 più grandi rivelazioni sul Regno Quantico

La Fase 5 del MCU è stata avviata. Ant-Man and the Wasp: Quantumania, uscito lo scorso 15 febbraio, porta con sé uno dei cambiamenti più significativi nell’universo Marvel e riguarda il Regno Quantico.

Nelle sue precedenti apparizioni – Doctor Strange, Ant-Man and the Wasp e Avengers: Endgame – il Regno Quantico era stato presentato come un mondo vuoto e sterile, in cui nessuna forma di vita poteva sopravvivere. Il MCU ha deciso di riscrivere la sua storia, cambiando così la percezione che il pubblico ha di questa dimensione, ora ricostruita in una versione nuova e più stratificata. Ecco tutte le più grandi rivelazioni del Regno Quantico.

Tempo e spazio non esistono nel Regno Quantico

Attraverso le precedenti pellicole, il MCU aveva presentato il Regno Quantico come un pericolo a causa del tempo e dello spazio che, dentro di esso, risultavano imprevedibili. In Avengers: Endgame scopriamo che quando Scott rimane intrappolato nel Regno Quantico per cinque ore, nella realtà il tempo trascorso è di cinque anni e Janet Van Dyne era stata colei che aveva avvisato del rischio di cadere in un vortice temporale. Ant-Man and the Wasp: Quantumania approfondisce la questione legata allo spazio e il tempo, definendo il Regno Quantico come una dimensione che vive al di fuori di entrambi. Dimostra così che questi due concetti in quella realtà non esistono.

L’informazione fornita è nuova per il MCU, ma grazie ad essa si ha una più limpida visione su alcune dinamiche interne. La principale è legata a Kang il Conquistatore, su come sia riuscito a formare il suo grande esercito e costruire il suo impero in pochissimi anni. Infatti, se nella superficie questo tempo risulta essere relativamente breve, nel Regno Quantico potrebbero essere passati molti più anni. L’universo così può letteralmente piegarsi in ogni direzione, restituendo anche delle magnifiche immagini oltre che una storia molto diversa.

Un’infinità di mondi vivono nel Regno Quantico

Il Regno Quantico è una dimensione in cui molti mondi coesistono. È Janet a fornirci questo dettaglio in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, subito dopo essere arrivati nel Regno Quantico. Essa spiega a Hope e Hank che la realtà in cui si trovano è più vasta di quella che all’inizio (e nei precedenti film) avevano immaginato, e questa è un’idea strettamente connessa ai fumetti Marvel. Lì il Regno Quantico è rappresentato come una serie di mondi senzienti assomiglianti ai pianeti. Ognuno di loro, proprio come il nostro universo, è caratterizzato da una sua specifica ambientazione e in Ant-Man and the Wasp: Quantumania se ne può scoprire qualcuno.

Nel film una di queste aree è denominata dalla stessa Janet come “Sub-Atomica”, un sistema stellare di cinque pianeti nel Microverso (ossia il Regno Quantico) della Marvel Comics. La zona “Sub-Atomica” potrebbe dunque essere il posto in cui Janet si stabilisce, e luogo in cui insieme a Kang il Conquistatore prova a riavviare il suo Multiversal Power Core. Nel corso di Ant-Man and the Wasp: Quantumania vengono mostrati diversi ambienti fra cui una terra desolata in cui Janet prima viveva, il deserto affrontato dalla squadra alla ricerca di Scott e Cassie e Axia, la città di Kang. Tutte queste zone sono inedite e ci danno una visione d’insieme del Regno Quantico.

Il Regno Quantico è popolato da diverse civiltà

Ant-Man and the Wasp: Quantumania non esplora però solo le diverse ambientazioni del Regno Quantico, ma anche le loro forme di vita. Ci si imbatte in esseri di diverso tipo, alcuni dei quali assomigliano agli esseri umani. Altri invece, come per esempio il personaggio di Veb o un altro senza nome che sembra un broccolo, vengono presentati come affascinanti creature ultraterrene.

Si scoprirà che il Regno era dominato da civiltà di diverso genere, dimezzate poi da Kang il Conquistatore per potersi circondare solo di quelle a lui assoggettate. Ant-Man and the Wasp: Quantumania risulta così il primo film in cui questi esseri sono effettivamente mostrati, dando un colpo di novità significative alla dimensione Quantica e a come questa verrà utilizzata nei progetti futuri.

Il Regno Quantico come prigione

Già nei precedenti capitoli, il MCU aveva disegnato il Regno Quantico come una dimensione dalla quale era molto complicato uscirne. Uno degli esempi arriva proprio da Janet, bloccata per oltre trent’anni dopo un incidente nel corso di una missione dello S.H.I.E.L.D. Ma è solo in Ant-Man and the Wasp: Quantumania che questo luogo si rivela come una vera e propria prigione, sfruttata dal Consiglio dei Kang per recludere alcuni individui. Fra questi lo stesso Kang il Conquistatore, esiliato nel Regno dal Consiglio (di cui fanno parte Rama-Tut, Immortus e il Centurione Scarlatto), in seguito alla sua indomabile furia nel Multiverso.

È pur vero però che né Kang né il Consiglio conoscevano la vera natura del Regno Quantico, e di come potesse essere luogo di possibili alleati del primo. Questo perché il Regno Quantico, nelle sue prime apparizioni, sembrava un gigantesco vuoto in cui nessuno all’interno sarebbe mai sopravvissuto, rendendolo una perfetta prigione. Fino ad ora.

L’impero di Kang il Conquistatore

In Ant-Man and the Wasp: Quantumania conosciamo meglio non solo Kang il Conquistatore ma anche il suo immenso impero, riuscitosi a costruire grazie all’aiuto di Janet. Quando infatti Janet arriva a Quantico è la prima persona che Kang incontra e che lo aiuta a riavviare il suo Nucleo di Potere Multiversale. Nonostante Janet gli abbia poi impedito di fuggire dal Regno, Kang ha potuto comunque riformare la sua armatura, dandogli capacità indispensabili per conquistare Quantico.

La Fase 5 introduce ufficialmente l’impero di Kang che, a quanto pare, inizia ad essere costruito in segreto sin dalle prime apparizioni del Regno Quantico nei precedenti film, seppur non si veda. Questo conferisce al personaggio di Kang una sfumatura terrificante, rendendolo uno dei villain più temuti. Con Ant-Man and the Wasp: Quantumania si è perciò avuto modo di conoscere più a fondo il Regno Quantico e, considerato che è solo l’inizio del nuovo capitolo MCU, si presume diventerà un importante protagonista.

Elodie: Sento ancora la vertigine disponibile su Prime Video

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Elodie: Sento ancora la vertigine disponibile su Prime Video

In “Sento ancora la vertigine, una produzione Grøenlandia in collaborazione con Prime Video, Elodie per la prima volta sceglie la narrazione attraverso immagini video per mostrare alcuni dei momenti più importanti della sua carriera, la sua sfida per trovare la canzone per Sanremo 2023 e il suo essere costantemente in bilico tra la continua voglia di migliorarsi e la paura di non essere mai abbastanza. I tre episodi, prodotti da Matteo Rovere e Leonardo Godano, sono stati diretti da Nicola Sorcinelli.

Uscito venerdì 10 febbraio, il suo nuovo album “Ok. Respira”, contiene anche “Due”, brano con cui Elodie è stata in gara al Festival della canzone italiana. A poco più di dieci giorni dall’uscita, il singolo conquista i primi posti della classifica dell’Airplay e si posiziona in top 10 su Spotify e Apple Music totalizzando oltre 12 milioni di stream.

Berlino 73: i numeri del Primo Studio sull’adozione di Protocollo Green nelle Produzioni audiovisive ideato da Trentino Film Commission

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Sono stati divulgati, a Berlino, nella cornice dello European Film Market, i primi risultati del Green Film Research Lab, il progetto di studio e ricerca triennale finanziato tra i progetti speciali del MiC nel 2021 e supportato dalla collaborazione di CineRegio, Anica e APPA. Il Green Film Research Lab è volto a ottenere informazioni utili per una corretta ed efficace connessione tra audiovisivo e ambiente, in grado di proporre soluzioni e fornire strumenti che permettano una crescita della cultura della sostenibilità all’interno delle competenze cinematografiche.

Alla base del progetto ci sono il disciplinare e la certificazione GREEN FILM, progetto sviluppato nel 2016 da Trentino Film Commission, area di Trentino Sviluppo Spa,  per incentivare le produzioni ecosostenibili, che ha assunto una dimensione internazionale grazie ad una rete di Film Commission e fondi regionali e nazionali europei che hanno deciso di utilizzarlo. Questa ricerca vuole porsi come punto di partenza per le industrie cinematografiche che oggi sono chiamate a dare il proprio contributo per sostenere la lotta ai cambiamenti climatici.

I risultati ottenuti provengono dalla comparazione tra i dati raccolti su alcune produzioni che hanno ottenuto la certificazione Green Film nell’arco del biennio 2021-22 e i dati raccolti su alcune produzioni girate in modo tradizionale , in modo da valutare qual è l’impatto ambientale ed economico dell’applicazione del disciplinare. L’analisi comparativa è stata portata avanti dall’azienda Punto3 in collaborazione con APPA Trento, e con la revisione critica di ARPAE Emilia-Romagna per garantire la scientificità dell’approccio.

Gli aspetti fondamentali emersi da questo studio sono due:

  • La conferma che l’applicazione di ciascuno dei criteri del disciplinare GREEN FILM permette di ridurre gli impatti ambientali in termini di emissioni climalteranti;
  • Il fatto che l’applicazione del disciplinare comporta il più delle volte anche un risparmio economico.

Dal punto di vista delle emissioni climalteranti, rispetto a tutti gli ambiti presi in considerazione dal disciplinare, i due che impattano maggiormente in termini assoluti sono quelli relativi agli alloggi e ai trasporti.

Le azioni specifiche che riducono notevolmente l’impatto in termini di emissioni climalteranti sono:

  • L’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili che comporta un risparmio del 96% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di energia proveniente da combustibili fossili;
  • L’approvvigionamento di acqua dalla rete idrica, che comporta un risparmio del 93% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di bottiglie di plastica usa e getta;
  • L’eliminazione delle comunicazioni in formato cartaceo che comporta un risparmio di emissioni di CO2 del 75% ;
  • La raccolta differenziata dei rifiuti che comporta un risparmio di emissioni di CO2 dell’85%

Dal punto di vista economico è stato evidenziato che l’applicazione del disciplinare Green Film sui set è un vantaggio anche a livello produttivo, in quanto non implica necessariamente un costo maggiore che i produttori devono sostenere ma, anzi, costituisce spesso un risparmio:

Con riferimento agli stessi criteri, emerge che la loro applicazione costa:

–  L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili 2 % in più

–  L’utilizzo di acqua potabile (non in bottiglie di plastica) 45 % in meno

–  Il non utilizzo di comunicazioni in formato cartaceo 100 % in meno

–  La raccolta differenziata 54 % in meno

GREEN FILM è stato già scelto a livello europeo dall’associazione Cine Regio come standard di riferimento per la certificazione delle produzioni sostenibili e diversi Fondi europei si stanno impegnando per adottarlo.

Christian: il trailer della seconda stagione con Edoardo Pesce

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Christian: il trailer della seconda stagione con Edoardo Pesce

Ecco il trailer della seconda stagione di Christian. Torna il supernatural-crime drama Sky Original prodotto da Sky Studios e Lucky Red, in collaborazione con Newen Connect. Christian, seconda stagione, dal 24 marzo su Sky e in streaming solo su NOW. Ancora nuovi miracoli e un nuovo regno attendono il “santo picchiatore” interpretato da Edoardo Pesce, passato da piccolo delinquente a santo una volta comparse delle stimmate sulle sue mani.

Prodotta da Sky Studios e Lucky Red in collaborazione con Newen Connect, “la serie dei miracoli” torna con sei nuovi episodi di cui viene rilasciato oggi il teaser, per una nuova stagione interamente diretta da Stefano Lodovichi (anche produttore creativo, nonché fra gli sceneggiatori dei nuovi episodi) e che vede ovviamente riconfermati i protagonisti della prima, i vincitori del David di Donatello Edoardo Pesce (Dogman, Cuori puri, …altrimenti ci arrabbiamo!) e Claudio Santamaria (Freaks Out, Gli anni più belli, Lo chiamavano Jeeg Robot).

https://www.youtube.com/watch?v=QRYbfZaiUpw

Con loro in Christian tornano Silvia D’Amico (Non essere cattivo, The place, Hotel Gagarin, A Casa tutti bene – La serie) nei panni di Rachele, ex tossica dal passato doloroso, miracolata da Christian e rinata a nuova vita, Antonio Bannò (Romulus, Suburra – La serie, Vita da Carlo) in quelli di Davide, erede dell’impero di Lino, il boss locale della prima stagione interpretato da Giordano De Plano, Francesco Colella(Padrenostro, Piuma, ZeroZeroZero, Vostro Onore) nel ruolo di Tomei, il losco veterinario di Città-palazzo, Gabriel Montesi (Favolacce, Romulus, Speravo de morì prima) è l’amico della compagnia di Christian, Penna, Giulio Beranek (L’Arminuta, Una questione privata, Il Cacciatore) e Ivan Franek (Il Re, Noi 4, La buca) ancora nei panni – rispettivamente – del carismatico Biondo e di Padre Klaus, esorcista che ha un conto in sospeso con Christian. Nei nuovi episodi anche Romana Maggiora Vergano (La promessa, Immaturi – La serie) che sarà di nuovo Michela, nella prima stagione morta e risorta per mano di Christian.

Due debutti assoluti nel cast della seconda stagione di Christian: quello di Laura Morante (Assolo, Ciliegine, Ricordati di me, A Casa Tutti Bene – La serie), che interpreterà la Nera, un misterioso personaggio pieno di sorprese, e quello di Camilla Filippi (La Stanza, In fondo al bosco, Viva l’Italia), che sarà Esther, una donna che non sembra vivere bene la presenza di Christian.

La prima stagione di Christian ha raccontato la vicenda di Christian (Edoardo Pesce), irresistibile supereroe “all’amatriciana” che ha sempre vissuto facendo il picchiatore, fino a quando la comparsa delle stimmate sulle sue mani non gli stravolge la vita. Sulle tracce di Christian e del suo mistero si mette Matteo, un diffidente postulatore del Vaticano dai metodi indubbiamente poco ortodossi, interpretato da Claudio Santamaria.

La trama della seconda stagione

Nei nuovi episodi, dopo la morte del boss Lino la Città-Palazzo ha bisogno di un nuovo re e per Christian arriva il momento di applicare il suo dono e costruire quel regno predetto dal Biondo. Dovrà imparare cosa significhi passare da piccolo delinquente a santo, da uno dei tanti a punto di riferimento di un’intera comunità, diventando “il re” di Città-Palazzo ed imparando a compiere scelte in nome del bene di tutti… mentre Matteo, a cui verrà chiesto di schierarsi contro il salvatore di suo figlio, scoprirà la tentazione di giocare per sé. Al suo fianco infatti arriva la Nera, un essere divino determinato ad ostacolare i piani del Biondo.

Ma il cuore umano è imprevedibile e nemmeno l’essenza divina del Biondo e della Nera riuscirà a controllare o anche solo immaginare che forma assumerà, tra le mura di Città Palazzo, la lotta per la propria libertà.

Da un’idea di Roberto “Saku” Cinardi, Christian è una serie Sky Original prodotta da Sky Studios e Lucky Red in collaborazione con Newen Connect, anche distributore internazionale della serie, e liberamente ispirata alla graphic novel Stigmate di Lorenzo Mattotti e Claudio Piersanti (edita da Logos Edizioni). Il soggetto di serie è di Francesco Agostini, Giulio Calvani, Valerio Cilio, Stefano Lodovichi, con la collaborazione di Patrizia Dellea. Scritta da Valerio Cilio, Patrizia Dellea, Stefano Lodovichi e Valentina Piersanti.

James Bond: la verità dietro ai rumors dei casting per il nuovo 007

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Barbara Broccoli, una delle produttrici del franchise di James Bond, ha un aggiornamento importante e forse deludente sul casting del nuovo attore che interpreterà l’agente 007. Ormai da anni, la speculazione su chi sarà il prossimo a interpretare James Bond è dilagante. Daniel Craig è stato l’incarnazione più recente del personaggio con il nome in codice che corrisponde a 007, ma No Time to Die del 2021 ha segnato il suo canto del cigno.

Anche prima del debutto di quel film, Internet è stato acceso da voci e teorie su chi avrebbe ottenuto successivamente la parte, con nomi come Aaron Taylor-Johnson e Idris Elba che emergono come presunti favoriti. Tuttavia, molto poco di quello che si è detto corrisponde a verità.

In un’intervista con LADbible, Barbara Broccoli ha aggiornato riguardo al processo di casting per il prossimo film, soprannominato Bond 26. Alcune voci hanno affermato che attori come Taylor-Johnson si sono già presentati come favoriti per il ruolo. Tuttavia, Broccoli ha messo a tacere tali voci confermando che il film non è così in fase di sviluppo come si pensava in precedenza. “No, non abbiamo ancora iniziato il casting. Non c’è nemmeno una sceneggiatura.” 

Questa dichiarazione dovrebbe mettere a tacere per un po’ le speculazioni, anche se nulla ci impedisce di pensare a chi vorremmo nello smoking dell’agente al servizio di Sua Maestà.

Ritorno al Futuro: Lea Thompson condivide splendide foto di una reunion del cast

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Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson e Tom Wilson sono stati i protagonisti di un incontro al FAN EXPO Portland, in occasione di un panel che ha come oggetto, ovviamente, il franchise di Ritorno al Futuro.

Ritorno al futuro ha debuttato nel 1985 con Michael J. Fox e Christopher Lloyd alla guida di un cast che includeva Lea Thompson, Tom Wilson e Crispin Glover. Robert Zemeckis ha diretto il film su un diciassettenne inviato 30 anni nel passato in una DeLorean da uno scienziato eccentrico, che incontra le versioni più giovani dei suoi genitori mentre cerca di tornare al suo periodo storico. Il film ha dato il via a un franchise, con due sequel distribuiti, ognuno dei quali è stato un enorme successo al botteghino.

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