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Alien: Romulus, la spiegazione del finale del nuovo film

Alien: Romulus Isabela Merced
Isabela Merced è Kay in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alien” del 1979 non è solo un grande film horror, ma uno dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi. Il regista Ridley Scott ha utilizzato una premessa semplice per ottenere il massimo effetto, con una minaccia extraterrestre mortale che sale a bordo di una nave spaziale piena di astronauti e crea scompiglio. L’ambientazione claustrofobica e il design stellare delle creature di H.R. Giger hanno creato un classico istantaneo che continua a terrorizzare ancora oggi. Scott sarebbe tornato sul franchise per espandere la mitologia con “Prometheus” e “Alien: Covenant”, ma ora le redini sono passate a Fede Álvarez. Il regista uruguaiano ha riportato la serie alle sue origini con “Alien: Romulus” (la nostra recensione), che presenta un cast ristretto in un unico luogo, intrappolato con l’organismo perfetto.

Le prime reazioni a “Alien: Romulus” sono state incredibilmente promettenti: molti hanno lodato la tensione e le interpretazioni di Cailee Spaeny e David Jonsson, che interpretano rispettivamente l’orfana Rain e il fratello androide Andy. Ci sono anche numerosi riferimenti ai capitoli precedenti del franchise, il che farà piacere ai fan di vecchia data che vogliono vedere come “Romulus” si inserisce nel quadro generale della serie. “Romulus” si svolge tra gli eventi di ‘Alien’ e ‘Aliens’, ma il finale potrebbe cambiare le carte in tavola per quanto riguarda eventuali sequel o spinoff futuri. Cosa succede davvero alla fine di “Alien: Romulus” e cos’era quella… cosa? Abbiamo le risposte.

Cosa bisogna ricordare della trama di Alien: Romulus

Alien: Romulus David Jonsson
David Jonsson è Andy in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Rain Carradine è una giovane lavoratrice disillusa di una colonia mineraria controllata dalla Weyland-Yutani Corporation. Dopo aver capito che passerà gran parte della sua vita su questo pianeta desolato, alcuni soci le fanno una proposta. C’è una stazione spaziale abbandonata che vola sopra di loro e dalla quale possono prendere delle camere criogeniche per volare su un altro pianeta e vivere davvero la loro vita. Hanno solo bisogno del fratello di Rain, Andy, un umano sintetico, per accedere alla tecnologia della stazione. I fratelli accettano di vedere cos’altro potrebbe esserci là fuori.

Dopo aver messo in sicurezza le camere criogeniche, Andy, Tyler (Archie Renaux) e Bjorn (Spike Fearn) rimangono intrappolati in una stanza che si riscalda rapidamente, scongelando così alcuni degli esemplari che l’equipaggio precedente aveva catturato. Si tratta, ovviamente, di Facehugger e capiamo subito perché sono più spaventosi degli Xenomorfi veri e propri. Uno di essi si attacca a Navarro (Aileen Wu) e non passa molto tempo prima che le esploda nel petto, dando vita a un nuovo Xenomorfo che si scatena, mentre Bjorn e Kay (Isabela Merced), incinta, cercano di fuggire. Vengono separati dagli altri, che parlano con un sintetico lacerato: L’ufficiale scientifico Rook (un Ian Holm creato digitalmente).

Rook li informa di come l’equipaggio precedente abbia sviluppato un liquido nero (visto in “Prometheus”) per guarire i lavoratori della Weyland-Yutani in modo che possano continuare a lavorare, ma ha proprietà trasformative e terrificanti. Nonostante Andy abbia ricevuto un nuovo chip con la direttiva di fare ciò che è meglio per la Weyland-Yutani, che a volte lo rende poco utile, alla fine si riprende, permettendo a Rain di riportarlo alla sua programmazione originale. Giusto in tempo per una conclusione da brivido e da far tremare il petto.

Cosa è successo alla fine di Alien: Romulus?

Alien: Romulus spiegazione finale
Credit 20th Century Studios

Rain si fa strada attraverso un gruppo di Xenomorfi e, grazie all’aiuto di Andy, sembra che i nostri eroi siano al sicuro, con i fratelli e Kay che tornano sulla loro nave originale per volare verso una nuova colonia. C’è solo un intoppo: Kay si è iniettata un po’ di liquido nero mentre aspettava il ritorno di Rain e Andy. Questo crea complicazioni alla sua gravidanza e presto partorisce una struttura simile a un baccello. La cosa all’interno si schiude rapidamente e i sopravvissuti si trovano presto faccia a faccia con una creatura nota come Prole. Sembra un incrocio tra uno Xenomorfo e un Ingegnere di “Prometheus”, probabilmente il risultato di un mescolamento del DNA dello Xenomorfo con l’embrione umano di Kay.

La Prole uccide Kay e ferisce gravemente Andy. Rain è l’unica rimasta, dando vita a un agghiacciante gioco del gatto e del topo. Fortunatamente, ha ancora un asso nella manica. Attira la prole nella stiva di carico, che viene liberata dalla nave principale, anche se la creatura non è così facile da eludere. La Prole cerca di rompere il casco di Rain con la sua seconda bocca, ma alla fine Rain riesce a far volare la bestia nello spazio verso la sua fine.

In quello che potrebbe essere visto come un richiamo al finale di “Alien” del 1979, Rain invia un messaggio, riferendosi a se stessa come unica sopravvissuta del suo equipaggio. Mette Andy in una capsula criogenica, affermando che cercherà di curarlo quando potrà, quindi forse c’è ancora speranza per lui. La nave parte per un viaggio che si spera possa finire bene per Rain.

Cosa significa la fine di Alien: Romulus?

Alien: Romulus film
Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alla fine di “Alien: Romulus”, Rain e Andy (solo a malapena nel suo caso) sono gli unici sopravvissuti. La direttiva originale di Andy era di fare il meglio per Rain. Dopo aver ottenuto l’aggiornamento della navetta spaziale, la sua nuova direttiva è di fare ciò che è meglio per la Weyland-Yutani Corporation. Alla fine, Rain gli ha ordinato di fare ciò che è meglio per entrambi. È un momento di chiusura del cerchio delle dinamiche tra fratelli, e questo è stato molto voluto da Fede Álvarez.

In un’intervista con Digital Spy, il regista ha parlato di come i rapporti tra fratelli siano stati intenzionalmente al centro dell’attenzione. “Ci sono molti temi nel film, ma uno di questi è cosa significa essere il fratello di qualcuno, cosa significa veramente”, ha spiegato. “Quali sono le tue responsabilità in questo senso? Ne avete o no?”. Tyler e Kay sono anche fratello e sorella, e vediamo alcune delle dinamiche tra loro, con Tyler che cerca disperatamente di proteggere Kay. Purtroppo, entrambi muoiono in modo orribile. Se conoscete la mitologia romana, non sarete sorpresi da questo tema.

La storia di Romolo e Remo – i nomi di moduli separati della navetta spaziale rinascimentale – è quella di due fratelli che litigarono per decidere dove fondare Roma, finendo con Romolo che uccise Remo. “Alien: Romulus” rispecchia in parte questa storia, con Andy che non si preoccupa di ciò che accade a Rain quando riceve una nuova direttiva. Dopo essere tornato alla sua vecchia programmazione, diventa molto più affettuoso e il film stabilisce che i fratelli hanno la responsabilità di prendersi cura l’uno dell’altro, ma che ognuno deve anche prendersi cura di se stesso.

Il finale di Alien: Romulus continua una tendenza horror del 2024

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

I film horror spesso riescono a catturare lo zeitgeist e ciò che le persone reali temono in quel particolare momento. Nel 2024, è evidente che c’è molta trepidazione per la gravidanza e la maternità. Film come “Immaculate” e “Il primo presagio” hanno fatto leva su questo aspetto, così come “American Horror Story: Delicate”. Questo potrebbe non essere una sorpresa dal momento che la Corte Suprema ha rovesciato la Roe v. Wade nel 2022, mettendo a rischio la salute di molte donne, dal momento che diversi Stati hanno reso difficile, se non impossibile, cercare di abortire. L’orrore del 2024 sembra rappresentare la paura di quelle donne che potrebbero essere costrette a partorire da un sistema noncurante, e “Alien: Romulus” continua questa traiettoria.

Kay è incinta e, nonostante il padre non sia noto (viene definito solo “uno stronzo”), sembra a posto con la prospettiva di diventare madre. Naturalmente, tutto va storto quando dà alla luce l’orrenda Prole, che provoca altri cambiamenti nel suo corpo, come la secrezione di una melma nera dai seni di cui la Prole sembra nutrirsi a un certo punto. Naturalmente, i temi della maternità non sono nuovi nella serie di “Alien”.

In “Aliens” Ripley (Sigourney Weaver) diventa una figura materna surrogata per Newt (Carrie Henn), e il sistema informatico a bordo delle navi della serie è MU/TH/UR, chiamato “Madre” dai personaggi. I film sono incentrati sul ciclo riproduttivo degli Xenomorfi, con i Facehugger che in pratica ingravidano gli ospiti umani per poi ucciderli e ingrandirsi. “Aliens” può offrire un punto di vista ottimistico sullo sviluppo di un buon rapporto con la propria madre, ma, per il resto, il processo del parto nel mondo dei film ha implicazioni terrificanti.

Fede Álvarez voleva un finale “incasinato” per Alien: Romulus

Il franchise di “Alien” è noto per le sue uccisioni brutali e “Romulus” non lesina su questo aspetto. A Navarro lo Xenomorfo le esplode nel petto, mentre a Bjorn viene versato addosso il sangue acido della creatura. Le cose cominciano ad aumentare verso la fine di “Alien: Romulus” e Fede Álvarez ha voluto intenzionalmente conservare alcuni dei momenti più crudi per il finale. In un’altra intervista a Digital Spy, il regista ha accennato al desiderio di avere delle morti inquietanti e di sconvolgere le aspettative del pubblico.

Diventa molto brutale”, ha dichiarato Álvarez. “È questo il bello. Se avete visto i miei altri film, hanno un sacco di finali e io ho sempre la sensazione che stia finendo e invece continua ad andare avanti”. Se avete visto “Alien: Romulus”, saprete che è molto simile a questo: gli spettatori probabilmente pensavano che il film si concludesse quando i sopravvissuti sono scesi dalla Romulus, ma è proprio in quel momento che compare la Prole. “Abbiamo alzato il tiro verso la fine, verso gli ultimi minuti. Quando pensi di aver visto tutto ed è andato a puttane, non è nemmeno iniziato”.

Non è uno scherzo, perché c’è qualcosa di veramente sconvolgente nel vedere gli Offspring accovacciati su Kay, che si nutrono di lei mentre il suo corpo senza vita penzola tra le sue braccia. L’immagine straziante della fine di “Alien: Romulus” è certamente impressa nella mente di molti, e non si può tornare indietro. Per certi versi, la Prole potrebbe essere vista come un successore del Neonato di “Alien: Resurrection”, anch’esso un ibrido.

Chi è vivo e chi è morto alla fine di Alien: Romulus?

Se avete visto i precedenti film di “Alien” (o praticamente qualsiasi altro film horror, se è per questo), probabilmente non sarete rimasti scioccati nel vedere la maggior parte dei personaggi incontrare la loro fine in “Alien: Romulus”. Come detto in precedenza, Navarro, Bjorn, Tyler e Kay sono tutti morti in modo raccapricciante. L’ufficiale scientifico Rook, il sintetico che cerca di assicurarsi che la melma nera esca dal Romulus, non si preoccupa molto di vivere o morire; vuole solo adempiere alla sua direttiva. Quando Rain disattiva il pilota automatico della nave che hanno preso per raggiungere Romulus, Rook è impotente e viene distrutto insieme al resto della nave quando si scontra con il campo anulare del pianeta.

L’unica morte che rimane un po’ in sospeso alla fine del film è quella di Andy. Sembra che la Prole lo abbia ucciso del tutto, ma Rain mette il suo corpo in una capsula criogenica e promette di fare il possibile per riportarlo in vita. Dato che si tratta di un umano sintetico, si potrebbe immaginare che ci sia un modo per ripararlo o almeno per trasferire la sua coscienza (se così si può dire) in un altro corpo. Sembra quasi un trucco per riportare Andy in vita per un sequel, ma non sarebbe fuori dal regno della credibilità. Detto questo, se si vuole concentrare l’attenzione solo su Rain, in un film futuro si potrebbe semplicemente affermare che è irrecuperabile. La porta rimane aperta. In ogni caso, possiamo considerare Rain come l’ultima ragazza di questo amato franchise horror.

Potrebbe esserci un sequel di Alien: Romulus?

Alien: Romulus film 2024

Se si considera l’intera saga cinematografica di “Alien”, “Romulus” esiste come una sorta di interquel. Si svolge nell’anno 2142, 20 anni dopo gli eventi di “Alien” e diversi decenni prima di “Aliens”. Ripley è ancora in criostasi, ma questo non ha importanza, perché stiamo seguendo un nuovo gruppo di personaggi. Il film si conclude con la Prole che viene annientata, mentre Rain va a unirsi a un’altra colonia. Un sequel potrebbe assolutamente riprendere con lei quando raggiunge la sua destinazione, oppure qualcosa di sinistro potrebbe interrompere il suo viaggio, mettendo a rischio la sua nuova vita pianificata.

Un sequel di “Alien: Romulus” potrebbe sicuramente essere previsto, soprattutto se il film dovesse avere un buon successo finanziario. Ma è anche possibile che il franchise prenda un’altra direzione. “Romulus” potrebbe finire per esistere come storia secondaria nello schema generale di questa serie, mentre il prossimo film si concentrerà su qualcosa di completamente diverso, con un nuovo gruppo di vittime. Chi lo sa, forse ora che c’è un rinnovato interesse per il franchise avremo finalmente il film di Neill BlomkampAlien” che non abbiamo mai visto.

Supponendo che “Alien: Romulus” riesca a mantenere lo slancio, dovrebbe essere un successo finanziario, il che renderebbe la prospettiva di un sequel ancora più allettante per i dirigenti dello studio. I primi segnali sono molto positivi: Secondo Variety, il film “dovrebbe sbancare il botteghino con 28-38 milioni di dollari nel primo weekend di uscita. I rivali e i servizi di monitoraggio indipendenti sono però ottimisti sul sequel fantascientifico della Disney e della 20th Century, ritenendo che le vendite dei biglietti inaugurali potrebbero avvicinarsi a 40 o 50 milioni di dollari”.

Cosa significa Alien: Romulus per la serie televisiva Alien?

È un momento emozionante per i fan di “Alien”. Oltre a un film nuovo di zecca, è in lavorazione anche una serie televisiva FX di Noah Hawley intitolata “Alien: Earth”. Se non si tiene conto dei film di “Alien vs. Predator” (e non vi biasimiamo), sarà il primo film del franchise a visitare il nostro pianeta natale. Chi sperava in un accenno alla prossima serie televisiva in “Romulus” sarà senza dubbio rimasto deluso, perché non ce ne sono, e sembra che non ci sarà alcun tessuto connettivo tra i due, punto.

Noah Hawley ha confermato che la sua serie di “Alien” ignorerà elementi di “Prometheus” e “Alien: Covenant”. Si tratta di una scelta netta rispetto ad “Alien: Romulus”, che si appoggiava a questi film più controversi, tra cui un riferimento a un “file Prometheus” e la presenza della sostanza nera a cui Weyland-Yutani è interessata. La posizione di Hawley non è poi così sorprendente: Tanto per cominciare, “Alien: Earth” si svolgerà 30 anni prima degli eventi di “Alien”. Dato che “Romulus” è ambientato 20 anni dopo gli eventi di quel film, i giovani personaggi che seguiamo non sarebbero ancora nati.

L’unico membro del cast che potrebbe tornare potrebbe essere Andy – o, almeno, una versione diversa di Andy, se il suo modello sintetico fosse prodotto in serie. È sufficiente dire che probabilmente i fan non dovrebbero aspettarsi di vedere riferimenti a “Romulus” in “Alien: Earth”. Le due città sono separate in modo significativo sia nella linea temporale che in termini letterali di anni luce nello spazio. Inoltre, una descrizione di “Alien: Earth” suggerisce che si concentrerà maggiormente sulla Weyland-Yutani che vuole sviluppare creazioni androidi avanzate. Come si inseriscono esattamente gli Xenomorfi in questo contesto? Non ci resta che aspettare e vedere.

Come hanno reagito i fan all’ultima creatura di Alien?

Alien: Romulus Isabela Merced

“Alien: Romulus” prende molto in prestito dai precedenti episodi, come Andy che dice: ‘Allontanati da lei, s****’, che Ripley ha reso popolare in ‘Aliens’. Tuttavia, il terzo atto fa un salto di qualità introducendo la Prole, una creatura che sembra un mash-up di un Ingegnere di “Prometheus” e di uno Xenomorfo. Ciò ha senso alla luce di quanto sappiamo da “Prometheus”: in quel film, un Ingegnere ingerisce una sostanza nera, facendo sì che il suo DNA semini la Terra e ponga le basi per l’emergere degli esseri umani. Gli esseri umani sono il sottoprodotto degli Ingegneri, quindi quella struttura genetica latente potrebbe essere emersa quando Kay ha dato vita alla creatura.

Non sappiamo molto della Prole e se questo tipo di creature sarà presente in futuro nel franchise, ma il suo design ha fatto il suo dovere nel terrorizzare il pubblico. In un thread su Reddit dedicato agli spoiler di “Alien: Romulus”, diverse persone hanno elogiato il design del mostro, tra cui u/Chr1sg93, che ha scritto: “In realtà mi ha perseguitato un po’ la mente in quel modo inquietante. In altre parole, è stato sicuramente più d’impatto rispetto al neonato di Resurrection, che era semplicemente brutto e disgustoso”. Il Redditor u/F1-03neptune ha espresso un parere simile, aggiungendo: “Design ibrido assolutamente inquietante. È così dannatamente inquietante”.

A quanto pare, a prescindere da ciò che la gente pensa di “Alien: Romulus” nel suo complesso, la Prole è un pezzo forte. La sua introduzione è un buon modo per aiutare a differenziare “Romulus” dagli altri film del franchise, e apre la porta all’idea che gli incroci umani/Xenomorfi vengano esplorati ulteriormente.

 
 

Toy Story 5: la trama del nuovo film solleva molte domande

Toy Story 5

Di questo passo, sembra davvero che il franchise di “Toy Story” possa andare all’infinito e oltre, mentre si avvicina al suo quinto capitolo, di cui sono state fornite ulteriori informazioni all’ultima convention D23 della Disney.

Nonostante l’ultimo film abbia presumibilmente chiuso la serie di “Toy Story”, la troupe tornerà per un’altra avventura. Ora, la leggenda della Pixar e Chief Creative Officer Pete Docter ha rivelato alcune nuove informazioni su “Toy Story 5”, spiegando che gli abitanti della scatola dei giocattoli di Bonnie avranno un nuovo nemico da affrontare: la tecnologia moderna. Un’immagine concettuale del prossimo sequel mostra Bonnie sotto la sua coperta che guarda un tablet mentre i giocattoli guardano terrorizzati mentre si rendono conto di cosa stanno affrontando. Tuttavia, anche i più acuti esperti di tecnologia potrebbero faticare a capire perché Woody (Tom Hanks) sia proprio lì tra i volti noti.

L’ultima volta che abbiamo visto (e pianto) il nostro cowboy preferito, si era separato da Buzz (Tim Allen) e compagnia alla fine di “Toy Story 4”, decidendo di rimanere con Bo Peep (Annie Potts) al luna park dove avrebbe continuato ad aiutarla a trovare nuove case per i giocattoli perduti. Ma cosa diavolo sta succedendo? Stanno tutti bene alla Pixar o qualcuno ha di nuovo avvelenato la pozza d’acqua? Visto che in un film Woody, Buzz, Jessie (Joan Cusack) e Bullseye sono riusciti a fuggire da un aeroporto e a tornare sani e salvi nella stanza di Andy, il ritorno a Bonnie non dovrebbe essere un problema per l’ex sceriffo.

Il nuovo lavoro di Woody potrebbe riportarlo nella sua vecchia terra d’origine in Toy Story 5.

Piuttosto che l’idea che Woody e Bo si stiano separando per un po’ di tempo (non sia mai), è possibile che il luna park in cui Woody risiede ora si fermi in una zona familiare del bosco e che lo porti a fare un salto per vedere come stanno i suoi vecchi amici. In alternativa, dopo aver trovato un nuovo scopo nella sua vita, potrebbe incontrare un altro giocattolo smarrito che ha bisogno di una casa e decidere che la sua vecchia dimora è il posto perfetto dove mandarlo.

Ma così come il “come” del ritorno di Woody nel suo vecchio territorio potrebbe far grattare la testa ai fan, vale anche la pena di considerare quale impatto avrà il suo ritorno sugli abitanti della stanza di Bonnie nel loro complesso. L’ultima volta che lo abbiamo visto, Woody stava passando il suo distintivo di sceriffo a Jessie per occuparsi del resto dei giocattoli, quindi potrebbe esserci un po’ di attrito tra il vecchio leader e quello nuovo? Come reagirà Bonnie al ritorno improvviso di un giocattolo di cui si era dimenticata? E porterà con sé nella sua ultima avventura personaggi come Ducky (Keegan Michael-Key), Bunny (Jordan Peele) e il leggendario Duke Kaboom (Keanu Reeves)? Preferiremmo di gran lunga che si aggiungessero alla pila di personaggi dimenticati di “Toy Story” che sono completamente scomparsi nel corso degli anni (sappiamo che sei là fuori da qualche parte, Wheezy).

Se la tecnologia è la nuova sfida di Toy Story 5, come sarà?

Data la sfida che dovranno affrontare questa volta, Buzz e Jessie avranno bisogno di tutto l’aiuto possibile, soprattutto quando si tratterà di affrontare il nuovo grande cattivo in tutta la sua lucente gloria, quindi è un bene che Woody faccia il suo ritorno. Per quanto riguarda il cattivo del sequel, Stinky Pete (Kelsey Grammar), Lotso (Ned Beatty) e Gabby Gabby (Christina Hendricks) hanno tutti portato qualcosa di speciale come cattivi delle rispettive storie di “Toy Story”. Cosa ci riserverà la tecnologia dello schermo per “Toy Story 5” e se avrà un’identità da dare a Buzz e Woody?

Un altro aspetto della storia che Pete Docter ha rivelato è che un esercito di giocattoli Buzz Lightyear riprogrammati si scaglierà contro i nostri eroi nella loro nuova battaglia. Ma chi sarà a tirare le fila? E sarà coinvolto quel tablet a cui Bonnie sembra essere incollata nella concept art?

Anche se potrebbe trattarsi di un downgrade tecnologico, vale la pena ricordare che l’Etch-a-Sketch di Andy, pur non avendo un volto, era chiaramente consapevole di sé come il resto dei giocattoli nel precedente film di “Toy Story”. Tenendo presente questo, sarebbe logico che anche la tavoletta di Bonnie avesse una propria sensibilità e personalità. Forse sarà una specie di Skynet per bambini dai tre anni in su, che ha bisogno di un protagonista con un filo conduttore da affrontare. Non ci resta che aspettare e vedere quando il gioco ricomincerà e “Toy Story 5” arriverà nel 2026.

 
 

Channing Tatum “Farebbe un sacco di cose terribili” per fare un film su Gambit

Channing Tatum
L'attore americano Channing Tatum partecipa alla sfilata Versace Autunno/Inverno 2023 tenutasi al Pacific Design Center il 9 marzo 2023 a West Hollywood, Los Angeles, California, Stati Uniti.- Foto di imagepressagency

La storia dietro le quinte del film “Gambit” di Channing Tatum è piuttosto straziante. Il progetto è rimasto bloccato nell’inferno dello sviluppo per anni e, proprio quando stava per iniziare, la Disney ha acquisito la Fox e lo ha messo da parte. La fusione ha privato i fan dei supereroi di un film potenzialmente grandioso sul mutante con le carte, e Tatum non ha mai potuto realizzare il progetto dei suoi sogni. Tuttavia, l’attore spera ancora di recitare in un film sul mutante cajun, e ha scherzato sul fatto che si sarebbe spinto fino a un punto estremo per realizzarlo.

Ucciderei dei gattini… Farei un sacco di cose terribili per realizzarlo”, ha scherzato Channing Tatum al ‘The Tonight Show Starring Jimmy Fallon’. Stava chiaramente esagerando, ma è chiaro che la star di “Magic Mike” vuole davvero far partire questo progetto.

Il tempo ci dirà se Tatum riuscirà a recitare in un film tutto suo su “Gambit”, ma almeno ha potuto interpretare l’eroe nel Marvel Cinematic Universe. Il Gambit di Tatum è uno dei tanti eroi e cattivi Marvel che appariranno in “Deadpool & Wolverine”, dove farà squadra con X-23 (Dafne Keen), Blade (Wesley Snipes) ed Elektra (Jennifer Garner) per combattere Cassandra Nova (Emma Corrin) e i suoi scagnozzi nel Vuoto. Detto questo, il regista si sente cautamente ottimista sulla possibilità di riprendere il ruolo in futuro, dato che “Deadpool & Wolverine” lascia aperta la porta a ulteriori apparizioni di Gambit nel MCU.

Channing Tatum spera di interpretare nuovamente Gambit nel MCU

Channing Tatum Gambit nel MCU

Una delle scene post-credits di “Deadpool & Wolverine” mostra il Merc with a Mouth di Ryan Reynolds che visita la Time Variance Authority per dimostrare che Johnny Storm (Chris Evans) ha la bocca sporca. Tuttavia, i fan più attenti potrebbero aver notato anche Gambit su uno dei monitor, suggerendo che è sopravvissuto allo scontro con la banda di Cassandra Nova nel Vuoto. Parlando con Collider, Tatum ha dichiarato di credere che il suo personaggio sia ancora vivo, ma spetta alla Marvel decidere se vale la pena continuare la storia del fan-favorito X-Man sul grande schermo.

Non si sa mai. Voglio dire, letteralmente, potrei non essere mai più in un altro film Marvel, e non mi sorprenderebbe perché l’ho già avuto in mano in passato, ed è andato via”, ha detto Tatum. “Sono sempre in fibrillazione, ma spero che Kevin [Feige] mi permetta di partecipare”.

Fortunatamente, Feige è un fan del personaggio. Durante l’intervista con “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon”, Tatum ha ricordato una conversazione avuta con il boss della Marvel sul posto di Gambit nel MCU. Feige ha detto di amare il personaggio ma di aver bisogno di tempo per capire quale sarà il suo posto nel franchise, il che non è stato un rifiuto deciso. La buona notizia, però, è che “Deadpool & Wolverine” ha creato un potenziale percorso per Gambit in futuro, e Channing Tatum riconosce a Ryan Reynolds il merito di averlo reso possibile.

Ryan Reynolds ha salvato Gambit

Ryan Reynolds
L’attore canadese-americano Ryan Reynolds arriva al 36th Annual American Cinematheque Awards onorando Ryan Reynolds tenutosi al Beverly Hilton Hotel il 17 novembre 2022 a Beverly Hills, Los Angeles, California, Stati Uniti. – Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Dato che “Deadpool” è stato un progetto di passione per Ryan Reynolds, probabilmente può immedesimarsi nel desiderio appassionato di Channing Tatum di interpretare Gambit. Forse è per questo che ha usato la sua influenza per far entrare Gambit in “Deadpool & Wolverine”, ma, in ogni caso, Tatum riconosce a Reynolds il merito di aver tenuto vivo il suo sogno. Durante la già citata conversazione con Jimmy Fallon, Tatum ha rivelato che è stata un’idea della star di “Van Wilder” inserire il laconico mutante del Sud nel trequel di “Deadpool”. Inoltre, sui social media ha espresso molto apertamente il suo apprezzamento per Reynolds.

Pensavo di aver perso Gambit per sempre. Ma lui ha combattuto per me e per Gambit”, ha scritto Tatum su Instagram condividendo una storia su come ricorda la visione del primo film di ‘Deadpool’. “Probabilmente gli sarò debitore per sempre. Perché non so come potrei mai fare qualcosa che sia pari a ciò che questo ha significato per me. Ti voglio bene amico”.

Nel frattempo, Reynolds spera anche che Tatum abbia altre opportunità di interpretare Gambit. Si è persino offerto di apparire come Deadpool nel film proposto, ammesso che si realizzi. Ora spetta solo a Kevin Feige e ai suoi collaboratori dei Marvel Studios dare il via libera al progetto e rendere tutti felici.

FOTO DI COPERTINA: Foto di imagepressagency Via Depositphoto.com

 
 

Kevin Feige potrebbe aver lasciato intendere due enormi possibilità per Spider-Man nel MCU

Kevin Feige
Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige arriva al Los Angeles Premiere Of Columbia Pictures '' 'Spider-Man: No Way Home' tenutosi al Regency Village Theatre il 13 dicembre 2021 a Westwood, Los Angeles, California, Stati Uniti. — Foto di imagepressagency via Depositphotos

Il capo della Marvel Studios, Kevin Feige, non può nemmeno posare per una foto senza che il mondo la condivida sui social media e dia il via a pettegolezzi sull’universo cinematografico che supervisiona. Tuttavia, un’istantanea scattata dall’utente di X (ex Twitter) @MorganBinnix all’evento D23 del 2024 è particolarmente interessante, in quanto mostra il superproduttore con un cappellino che lascia intendere i prossimi cambiamenti di Spider-Man.

Il berretto in questione raffigura un emblema in bianco e nero che ricorda il costume della Future Foundation dell’amichevole supereroe di quartiere. Questo potrebbe significare che il Marvel Cinematic Universe si sta preparando a introdurre la potente fazione di supereroi? Questo è certamente il parere di alcuni fan, con @TheAquali che ha scritto: “Questa deve essere la Fondazione Futuro, giusto?”. Nel frattempo, @dishan_mehta di X ha notato che assomiglia al vestito che indossava quando rappresentava la scuderia di supereroi nella serie di cartoni animati “Spider-Man: Unlimited”.

Naturalmente, la Fondazione Futuro è fortemente legata alla storia Marvel dei Fantastici Quattro/Reed Richards, e con Pedro Pascal destinato a interpretare Mister Fantastic nel MCU, l’idea di una comparsa del supergruppo non sembra affatto inverosimile. Detto questo, altri fan ipotizzano che il cappello di Feige possa in realtà prefigurare l’arrivo di un moderno antieroe Marvel.

Alcuni fan del MCU pensano che Anti-Venom si unisca al franchise

La prospettiva che Spidey e la Fondazione Futuro si uniscano nel MCU è un pensiero eccitante. Allo stesso tempo, sarebbe divertente vedere tutti i principali simbionti della storia Marvel unirsi al franchise, in modo che i fan possano assistere a un maggior numero di mostri. A questo proposito, alcuni ipotizzano che il cappello di Kevin Feige assomigli ad Anti-Venom, il che potrebbe indicare il debutto dell’antieroe dotato di simbionti nel prezioso franchise di supereroi della Disney.

Anche Anti-Venom ha un aspetto bianco e nero, quindi è comprensibile che i fan siano saltati alle conclusioni dopo aver visto la foto. “Anti-Venom confermato”, ha commentato l’utente X @luarlord2. A questa opinione ha fatto eco @GoldnAssassn, che ha chiesto: “È QUELLO SPIDERMAN ANTI VENOM PER IL FILM SPIDERMAN 4 DI TOM HOLLAND!?!?!”.

Resta da vedere se queste speculazioni siano fondate, ma alcuni fan già faticano a capire la logica di portare questo personaggio all’ovile così presto, soprattutto perché il vecchio Venom non si è ancora affermato nel MCU. “Saltare Venom e passare direttamente all’Anti-Venom sarebbe sicuramente una scelta”, ha scritto @TheComixKid. Tuttavia, non escludiamo la possibilità che forse – solo forse – Feige abbia indossato il cappello perché gli piace e che non abbia assolutamente nulla a che fare con i suoi piani per il MCU.

 
 

Marvel vs Beau DeMayo: lo sceneggiatore licenziato per “grave” cattiva condotta

X-Men ’97 recensione
Il team di mutanti in X-Men '97

Poco prima che X-Men ’97 debuttasse su Disney+, lo sceneggiatore capo Beau DeMayo è stato licenziato senza tante cerimonie dai Marvel Studios. Le interviste che erano già state programmate con la stampa sono state annullate e presto hanno iniziato a circolare voci sul motivo del suo licenziamento.

Ad esempio, abbiamo sentito che era stato “un vero incubo con cui avere a che fare quotidianamente“, e in seguito si è affermato che l’account OnlyFans (in cui non postava nudi) di DeMayo “aveva sollevato preoccupazioni” con i piani alti della Disney. Apparentemente, hanno trovato il suo comportamento sulla piattaforma “inquietante”.

Inizialmente DeMayo è rimasto in silenzio, ma presto ha iniziato a rispondere alle domande dei fan su X, analizzando le principali decisioni creative negli episodi di X-Men ’97 e offrendo alcuni spunti innegabilmente affascinanti sulla realizzazione della serie Disney+.

Tuttavia, lo scrittore, che ha lavorato anche a Moon Knight e Blade per i Marvel Studios, ha anche chiarito che non avrebbe avuto alcun coinvolgimento nella seconda stagione oltre a ciò che aveva già fatto, il tutto senza rivelare esattamente perché lui e la Disney si sono separati.

Le cause del licenziamento di Beau DeMayo da parte di Marvel e Disney

Di recente, DeMayo ha attaccato la Disney e i Marvel Studios per averlo escluso dalla campagna Emmy di X-Men ’97 e, in un esplosivo post sui social media, potrebbe aver fatto luce sul motivo per cui è stato davvero licenziato.

Lo sceneggiatore afferma che, dopo aver condiviso alcune fan-art degli X-Men che lo raffiguravano come un Ciclope seminudo, “[i Marvel Studios] mi hanno inviato una lettera per informarmi che avevano rimosso i miei crediti della seconda stagione a causa del post. Purtroppo, questa è l’ultimo di una serie preoccupante di eventi che ho sofferto mentre lavoravo a [X-Men ’97] e [Blade]”.

Di conseguenza, sta ancora rimuginando intorno al licenziamento, sebbene abbia accennato al fatto che l’omofobia sia un problema durante tutto il suo mandato nei post qui sotto. Tuttavia, la rimozione del suo nome da parte di Marvel Studios dai titoli di coda della seconda stagione di X-Men ’97 per una fan art sembra troppo, e infatti i Marvel Studios hanno risposto con un comunicato che dichiara che Beau DeMayo è stato licenziato dalla serie a marzo 2024 per “grave” cattiva condotta.

“Il signor DeMayo è stato licenziato a marzo 2024 a seguito di un’indagine interna“, ha affermato lo studio in una dichiarazione. “Data la natura grave delle conclusioni, abbiamo immediatamente interrotto i legami con lui e non ha ulteriori affiliazioni con la Marvel”. Una fonte a conoscenza dell’indagine ha affermato che sono state scoperte prove di cattiva condotta sessuale e che DeMayo ha ripetutamente violato il suo accordo di risoluzione, il che ha portato alla rimozione dei suoi crediti per la seconda stagione.

 
 

Nuovo Cinema Paradiso: trama, cast e la colonna sonora del film

Nuovo Cinema Paradiso film

Sono tantissimi i film italiani famosi nel mondo, che da Ladri di biciclette a La grande bellezza hanno continuamente dimostrato tutto il potenziale che gli autori italiani hanno nel confezionare opere universali e immortali. Tra i più amati titoli che hanno viaggiato in tutto il mondo si ricorda Nuovo Cinema Paradiso, un’opera senza tempo incentrata proprio sullo scorrere inesorabile di questo, con tutti i cambiamenti del caso che ciò comporta. Scritto e diretto nel 1988 da Giuseppe Tornatore, il regista siciliano si consacrò con questo suo secondo film agli occhi del mondo intero, non senza però passare prima attraverso numerose difficoltà produttive e distributive.

Inizialmente presentato con una durata di 173 minuti, il film si rivelò infatti un clamoroso insuccesso di critica e pubblico. Attraverso un lungo lavoro di ritaglio al montaggio, voluto dal produttore Franco Cristaldi, Nuovo Cinema Paradiso scese ad una durata di 123 minuti. In questo nuovo formato venne presentato al Festival di Cannes, dove vinse il Gran Prix Speciale della Giuria, ottenendo un grandissimo successo di critica e pubblico. Fu solo l’inizio di un glorioso percorso che lo portò nel 1990 a vincere l’ambito Oscar al miglior film straniero, uno degli ultimi titoli italiani a riuscire in tale impresa.

Ancora oggi è giustamente ricordato come uno dei grandi capolavori del nostro cinema, merito anche dell’ineguagliabile colonna sonora firmata dal maestro Ennio Morricone. Citato e omaggiato in ogni modo, è un titolo imprescindibile per ogni appassionato di cinema che si rispetti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla sua colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nuovo Cinema Paradiso: la trama del film

Protagonista del film è Salvatore de Vita, affermato regista che da trent’anni vive stabilmente a Roma dopo aver lasciato la Sicilia. Il richiamo verso la terra natìa arriva però nel momento in cui viene informato della morte di Alfredo, lo storico proiezionista del Cinema Paradiso, piccola sala di un piccolo paesino siciliano. Apprendendo la triste notizia, Salvatore inizia per la prima volta a ricordare i momenti felici della propria infanzia, quando dopo la fine della Seconda guerra mondiale iniziò ad innamorarsi del cinema grazie ad Alfredo, il quale gli permise di scoprire la vita stessa. Per Salvatore, quei ricordi saranno il principio di un confronto e di una riappacificazione con il passato.

Nuovo Cinema Paradiso cast

Nuovo Cinema Paradiso: il cast del film

Indimenticabile di Nuovo Cinema Paradiso è il personaggio di Alfredo, mentore e maestro di vita del piccolo protagonista. Il personaggio, su ammissione di Tornatore, è ispirato al fotografo e proiezionista Mimmo Pintacuda, amico stretto dello stesso regista. Ad interpretare il personaggio vi è il celebre attore francese Philippe Noiret, celebre in Italia anche grazie ai film La grande abbuffata, Amici miei e numerosi altri. Per Nuovo Cinema Paradiso, Noiret recitò la sua parte in francese, venendo poi doppiato in italiano da Vittorio Di Prima. Grazie alla sua struggente interpretazione egli si riconfermò come uno dei maggiori interpreti francesi e internazionali.

Ad interpretare il personaggio di Salvatore vi sono invece tre diversi attori, ognuno per le differenti età in cui questo viene presentato. Jacques Perrin è il Salvatore adulto, mentre Marco Leonardi il Salvatore adolescente. Particolarmente ricordato è però Salvatore Cascio, il quale ricopre il ruolo di Salvatore da bambino. Privo di precedenti esperienze cinematografiche, Tornatore scelse Cascio dopo aver incontrato numerosissimi bambini siciliani. Sono poi presenti le attrici Antonella Attili e Pupella Maggio nei panni di Maria, madre di Salvatore, da giovane e da anziana. Nino Terzo è il padre di Salvatore, mentre Leo Gullotta interpreta Ignazio. Agnese Nano, infine, interpreta Elena, la ragazza di cui Salvatore si innamorerà.

Nuovo Cinema Paradiso: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Tra gli elementi più amati e ricordati del film, vi è la sua emozionante colonna sonora. Questa venne composta dal già famosissimo Ennio Morricone, e divenne in breve una delle sue più apprezzate di sempre. Composta da 23 brani, tra cui si citano i celebri Nuovo Cinema Paradiso, Prima gioventù, Totò e Alfredo, Maturità e per Elena, la colonna sonora è poi stata pubblicata in CD per la prima volta nel 2003. Tra i brani presenti, se ne ritrovano anche alcuni composti da Andrea Morricone, figlio di Ennio. In particolare è celebre il suo Tema d’amore. Ancora oggi i brani più identificativi del film sono citati e riutilizzati in più occasioni.

Sfortunatamente, è oggi possibile fruire del film in streaming soltanto grazie alla sua presenza su una sola delle più popolari piattaforme presenti oggi in rete. Nuovo Cinema Paradiso è infatti disponibile nel catalogo di Rai Play. Qui si avrà modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video, senza particolari vincoli temporali o di prezzo. La piattaforma, infatti, richiede un’iscrizione totalmente gratuita. Per chi invece desidera vederlo in TV, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 31 dicembre alle ore 23:15 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Gena Rowlands, morta l’interprete di Una Moglie e di Le pagine della nostra vita

Gena Rowlands, la cui coraggiosa performance in Una Moglie ha ispirato una generazione e che ha recitato in molti altri film di John Cassavetes, oltre che nel classico del cinema romantico Le pagine della nostra vita, è morta nella sua casa di Indian Wells, in California. Aveva 94 anni.

La sua morte è stata confermata dall’ufficio dell’agente del figlio. A giugno, Nick Cassavetes, che ha diretto sua madre in Le pagine della nostra vita, ha dichiarato che alla tre volte vincitrice dell’Emmy e due volte candidata all’Oscar era stato diagnosticato l’Alzheimer.

Addio Gena Rowlands

Il ruolo di Gena Rowlands nei panni di Mabel Longhetti nel dramma del 1974 Una Moglie, scritto per lei e diretto dal marito John Cassavetes, ha fatto ottenere all’attrice la prima delle due nomination agli Academy Award. L’altra nomination è stata per “Gloria” (1980), diretto sempre dal marito. A novembre 2015, le è stato conferito un Academy Award onorario agli annuali Governors Awards in riconoscimento della sua illustre carriera.

Dopo la morte del marito nel 1989, Rowlands ha continuato a lavorare come attrice, soprattutto per i suoi figli che sono diventati attori-registi. Ha interpretato ruoli nel debutto alla regia del figlio Nick, “Unhook the Stars” (1996), nel suo film di successo Le pagine della nostra vita (2004) e nel suo lavoro del 2012 “Yellow“, oltre a un ruolo in “Broken English” (2007) della figlia Zoe. Ha anche partecipato al dramma di Terence Davies Serenata alla luna, ambientato nella Georgia degli anni ’40.

Attrice che ha ispirato intere generazioni di sue colleghe, in una recensione del 1975 di Una Moglie per il Boston Phoenix, la critica cinematografica Janet Maslin disse di lei: “Non conosco un’altra attrice che possieda l’elasticità fisica ed emotiva per scivolare attraverso gli stati d’animo di Mabel come fa Rowlands”, definendo la scena del crollo dell’attrice “così agghiacciantemente autentica come qualsiasi cosa lei o Cassavetes abbiano mai fatto”.

Gli ultimi crediti cinematografici di Rowlands sono stati due film del 2014: la commedia fantascientifica “Parts Per Billion“, con Frank Langella, e un adattamento dell’opera teatrale “Dancing for Six Weeks” con Joshua Jackson.

Gena Rowlands lascia i figli Nick, Zoe e Alexandra (Xan), diversi nipoti e il suo secondo marito, Robert Forrest. I due si sono sposati nel 2012.

 
 

Perché Robert Downey Jr. ha rifiutato un cameo di Iron Man in Deadpool & Wolverine

Robert Downey Jr.

In “Deadpool & Wolverine” sono presenti numerosi camei Marvel, tra cui esplosioni del passato come Elektra (Jennifer Garner), Blade (Wesley Snipes) e un Johnny Storm (Chris Evans) che ruba la scena. Tuttavia, i registi non sono riusciti a convincere tutti a partecipare al caos multiversale: Robert Downey Jr. ha infatti rifiutato la possibilità di riprendere il ruolo di Tony Stark, alias Iron Man, nella commedia supereroistica.

Parlando con Indiewire, i co-sceneggiatori di “Deadpool & Wolverine” Rhett Reese e Paul Wernick hanno rivelato che volevano che l’attore facesse un cameo. Sfortunatamente, il fatto che Robert Downey Jr. sia stato scritturato come Dottor Destino nel Marvel Cinematic Universe ha mandato all’aria questo piano, nonostante i loro migliori tentativi di convincerlo. “Dietro le quinte, non sapevamo nulla del Dottor Destino”, ha ricordato Wernick. “E non era possibile che facesse entrambe le cose. E poi ci siamo detti: ‘Oh, Downey non dice di no a Ryan Reynolds, vero? Nessuno dice di no a Ryan Reynolds”. E Ryan gli ha fatto una pressante richiesta. Abbiamo scritto delle scene e Downey le ha lette, ma quello che non sapevamo dietro le quinte era questa cosa del Dottor Destino”.

Il canto del cigno emotivo di Iron Man in “Avengers: Endgame” probabilmente non dovrebbe essere messo in discussione, anche se vale la pena notare che ‘Deadpool & Wolverine’ si apre con la profanazione della tomba di Logan, dimostrando che il film non si preoccupa di rispettare i supereroi morti. Detto questo, il grande ritorno di Tony Stark non avrebbe comportato il saccheggio della tomba, poiché il piano era quello di riunirlo con un vecchio amico.

Robert Downey Jr. avrebbe voluto affiancare Jon Favreau in Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine” vede Happy Hogan (Jon Favreau) intervistare il Merc with a Mouth (Ryan Reynolds) sull’opportunità di unirsi agli Avengers. Deadpool cerca di convincere il braccio destro di Tony Stark che è adatto alla squadra di supereroi, ma non ci riesce, perché vuole unirsi ai Vendicatori per motivi egoistici. Dopotutto, nessuno sceglie di essere un Vendicatore: è l’essere un Vendicatore che sceglie lui. Si tratta di una scena divertente, ma il piano originale prevedeva che Stark e Hogan interagissero con l’antieroe spocchioso di Reynolds.

Tuttavia, ora che gli sceneggiatori hanno il beneficio del senno di poi, accettano che la rinuncia a Robert Downey Jr. sia stata la cosa migliore. “Voglio dire, ci sarebbe piaciuto avere Downey”, ha detto Rhett Reese a Indiewire. “Ma, allo stesso tempo, credo che la Marvel avesse un asso nella manica, ovvero che stava per tornare in un personaggio diverso. Quindi, farlo diventare Tony Stark? Sapendo che il Dottor Destino sarebbe arrivato sulla scia di questo? Non aveva senso”.

Le ragioni che hanno spinto Downey Jr. a rifiutare “Deadpool & Wolverine” sono comprensibili, e l’impressionante performance al botteghino del film dimostra che non aveva bisogno del suo potere di star per avere successo. Allo stesso tempo, i fan della Marvel potrebbero essere delusi nel sapere che la sua decisione li ha privati di una riunione dei Vendicatori nel film.

Deadpool avrebbe distrutto i Vendicatori

The Avengers

Deadpool & Wolverine” critica il Marvel Cinematic Universe, soprattutto per quanto riguarda l’ossessione del franchise per la follia multiversale. Molti fan ritengono che il MCU avrebbe dovuto concludersi dopo “Avengers: Endgame”, e il Merc with a Mouth affronta sfacciatamente le loro preoccupazioni nella sua ultima opera cinematografica. La sua crociata contro la Marvel, però, avrebbe potuto essere ancora più intensa, perché i creatori del film volevano che arrostisse i Vendicatori.

Nella già citata intervista con Indiewire, Paul Wernick ha dichiarato che il rifiuto di Tony Stark e Happy Hogan alla richiesta di Deadpool di unirsi agli Eroi più potenti della Terra gli avrebbe fatto scatenare un attacco di rabbia contro Vedova Nera (Scarlett Johansson), Hulk (Mark Ruffalo), Thor (Chris Hemsworth), Occhio di Falco (Jeremy Renner) e Capitan America (Chris Evans). La sua filippica sarebbe stata feroce e non sarebbero mancate battute sul martello di Thor e sul linguaggio forbito di Capitan America.

Sfortunatamente, il rifiuto di Robert Downey Jr. a un cameo ha impedito la realizzazione di questa scena. I fan dovranno quindi aspettare per vedere se Deadpool avrà la possibilità di incrociare i Vendicatori in un secondo momento.

 
 

X-Men ’97 – Stagione 2: i nuovi costumi e i mutanti confermati, spiegati

X-MEN '97 serie 2024

Il creatore di X-Men ’97 Beau DeMayo potrebbe essere stato licenziato dalla Marvel prima ancora della prima stagione. Tuttavia, questo non gli ha impedito di confermare la notizia che la seconda stagione dello show animato Disney+ presenterà alcuni nuovi mutanti molto interessanti attraverso un uso tattico dei social media sulla scia di alcune rivelazioni del D23.

Sì, sembra che l’imminente stagione 2 di X-Men ’97 porterà effettivamente Warlock, Havok e Polaris nel mix di mutanti. Inoltre, in un altro retweet su X (ex Twitter), DeMayo ha confermato che la seconda stagione vedrà la squadra titolare indossare i costumi distintivi della serie “New X-Men” dello scrittore Grant Morrison dei primi anni Duemila, che l’ex capo di X-Men ’97 ha annunciato essere un indizio significativo delle trame della stagione. “Come per tutti i cambi di costume, questa decisione è stata radicata nella storia per me e nei temi che la Stagione 2 esplorerà. Ovviamente, queste tute hanno forti legami con Genosha e con E come Estinzione”, ha scritto DeMayo.

Insieme alla rivelazione dei costumi, l’introduzione dei tre nuovi personaggi apre molte strade significative per la seconda stagione di X-Men ’97. Diamo un’occhiata alla direzione che lo show sembra voler prendere.

Warlock, Havok e Polaris sono tutti protagonisti dell’universo degli X-Men.

Considerando che Ciclope (Ray Chase) si è rivelato il mutante più cool della Marvel in “X-Men ’97”, l’arrivo del suo fratellino Alex “Havok” Summers potrebbe essere uno degli sviluppi più interessanti della seconda stagione. Come Ciclope, Havok è un mutante dotato di poteri energetici con la propensione a guidare squadre di X-team assortite – solo che le sue esplosioni sono costituite da plasma alimentato da radiazioni cosmiche che incanala attraverso tutto il corpo, generalmente usando le mani per dirigere gli attacchi. È interessante notare che, dal punto di vista della rivalità tra fratelli, i due sono completamente immuni ai poteri dell’altro, quindi ogni volta che un litigio diventa fisico, non è detto che una rapida esplosione di energia risolva la situazione.

Dato che Havok è in arrivo, è naturale che compaia anche Lorna “Polaris” Dane. Polaris è la figlia di Magneto (Matthew Waterson) e ha una serie di poteri simili, ma tende a preferire il mondo accademico invece del braccio di ferro tra supereroi e cattivi. Inoltre, inizia la sua affiliazione agli X-Men più o meno nello stesso periodo di Havok e i due condividono una lunga e complicata storia sentimentale. L’alieno Warlock, invece, porta le cose in una direzione completamente diversa. Entità tecno-organica mutaforma, è generalmente affiliato alla squadra B degli X-Men, i Nuovi Mutanti, e in particolare al membro della squadra Cypher.

Beh, questa è la loro incarnazione nei fumetti. Vale la pena notare che tutti e tre i personaggi sono già apparsi nell’originale “X-Men: The Animated Series”. Havok e Polaris (Terri Hawkes) sono membri fondamentali della squadra X-Factor di Forge, e quest’ultima appare anche durante la storia dell’impero alieno “The Phalanx Covenant”, che ruota attorno al membro della Falange Warlock (David Corban).

Cosa significano i nuovi costumi e personaggi per X-Men ’97?

L’arrivo dei costumi dell’epoca di Grant Morrison e la conferma da parte di DeMayo che hanno a che fare con il rifugio mutante di Genosha e con la storyline “E Is for Extinction” sono indizi piuttosto forti delle cose che verranno. In modo affascinante, “E‘ per l’Estinzione” combina i classici di “X-Men ’97” come le Sentinelle e il Maestro Muffa (David Fox) con l’emergere di un nuovo cattivo, che non è altro che l’antagonista di “Deadpool e Wolverine” Cassandra Nova. Resta da vedere se Emma Corrin tornerà a rivestire questo ruolo o se lo show deciderà di affrontare la storia di “E Is for Extinction” da un altro punto di vista.

Oltre a queste storyline sostanzialmente confermate, anche la presenza di Havok, Polaris e Warlock offre alcuni indizi. Considerando la rapidità con cui la Stagione 1 di “X-Men ’97” si è sviluppata attraverso le principali storie dei fumetti, come “Inferno”, è improbabile che i punti salienti della Stagione 2 che coinvolgono i tre personaggi durino più di uno o due episodi. D’altra parte, è più difficile stabilire con precisione quali siano.

È sempre possibile che la reintroduzione di Polaris e Warlock significhi un ritorno alla questione della Falange. Ciò potrebbe significare che la seconda stagione coprirà la storyline più importante della specie tecno-organica al di fuori del “Patto della Falange”: il tentativo della Falange di conquistare l’Impero Kree con il cattivo Ultron dei Vendicatori. È interessante notare che in questa storyline compaiono anche i Guardiani della Galassia, quindi i fan potrebbero vedere i mutanti allearsi con una versione degli eroi spaziali preferiti del Marvel Cinematic Universe. Havok e Polaris potrebbero anche essere ancora affiliati alla X-Factor, finanziata dal governo, il che potrebbe significare che anche Forge (Gil Birmingham) mantiene i suoi legami con la squadra. Indipendentemente dalla direzione che prenderà la seconda stagione di X-Men ’97, è chiaro che le cose si faranno selvagge.

 
 

Joker: Folie á Deux, La Harley Quinn di Lady Gaga potrebbe essere più dark di quanto si pensi

Joker: Folie à Deux Lady Gaga
Fonte: Todd Philipps su Instagram © Warner Bros Discovery

Ora che è disponibile il trailer ufficiale di “Joker: Folie á Deux”, i fan hanno potuto vedere ancora più filmati della musicista e star del cinema Lady Gaga nei panni di Harley Quinn – e secondo il regista Todd Phillips, ha portato un’ispirazione particolarmente macabra sul set del film.

In un’intervista rilasciata a Empire Magazine (via IndieWire), Todd Phillips ha rivelato che Lady Gaga ha invocato uno dei più famigerati serial killer americani come una delle sue principali ispirazioni durante il periodo in cui ha interpretato Harley. “Sebbene ci siano alcune cose che la gente troverebbe familiari in lei, si tratta in realtà dell’interpretazione di Gaga e di Scott [Silver, co-sceneggiatore] e di me”, ha detto Phillips, chiarendo che il ritratto di Lady Gaga di questo famoso personaggio sarà estremamente diverso. Perché? Si è ispirata a Charles Manson, i cui seguaci uccisero l’attrice Sharon Tate e altre quattro persone innocenti nel 1969.

È diventata come [Charles] Manson aveva delle ragazze che lo idolatravano”, ha continuato il regista della trilogia di ‘Hangover’. “Il modo in cui a volte questi [assassini imprigionati] hanno persone che li ammirano. Ci sono cose su Harley nel film che sono state prese dai fumetti, ma noi le abbiamo prese e modellate nel modo in cui volevamo che fossero”.

In un’altra parte dell’intervista, la direttrice del casting Francie Maisler ha chiarito che questa particolare interpretazione di Harley Quinn lascerà il pubblico a bocca aperta, anche se ha ammesso che non è stata una sua idea inserire nel cast la popstar. “Non ho proposto Lady Gaga. Non è stata una mia idea. È stata del [regista] Todd Phillips, prima di me”, ha rivelato la Maisler. “Ma vi dirò che è davvero sorprendente e davvero brava. […] Vi lascerà a bocca aperta”.

Lady Gaga ha recentemente rivelato di essersi trasformata per interpretare Harley Quinn

Joker: Folie à Deux Lady Gaga

Chi teme che Harley Quinn – chiamata semplicemente “Lee” dalla donna che la interpreta – assomigli troppo a Lady Gaga non deve preoccuparsi. In un’altra parte dell’articolo di Empire Magazine, Gaga ha rivelato – secondo The Hollywood Reporter – di aver cambiato drasticamente la sua voce per interpretare Harley. “La gente mi conosce con il mio nome d’arte, Lady Gaga, giusto? Sono io come interprete, ma questo film non è così: sto interpretando un personaggio”, ha dichiarato la cantautrice vincitrice di Grammy e Oscar alla rivista. “Quindi ho lavorato molto sul modo in cui cantavo, perché venisse da Lee e non da me come interprete”.

In effetti, come ha rivelato Lady Gaga, ha lavorato molto per assicurarsi che “Lee” non sia una cantante di particolare talento. “Per me, ci sono un sacco di note stonate, in realtà, da Lee”, ha detto la star. “Sono una cantante esperta, giusto? Quindi anche la mia respirazione era diversa quando cantavo nei panni di Lee. Quando respiro per cantare sul palcoscenico, ho un modo molto controllato per assicurarmi di essere intonato e di sostenere il ritmo e il tempo giusto, ma Lee non saprebbe mai come fare tutto questo. Quindi è come eliminare la tecnicità dell’intera faccenda, rimuovere la mia forma d’arte percepita da tutto questo ed essere completamente all’interno di chi è lei”. Lady Gaga è nota per essersi immersa nei suoi personaggi – per “House of Gucci” ha parlato con accento italiano e ha vissuto per nove mesi nei panni del personaggio di Patrizia Reggiani – ma modificare la sua voce, che è uno dei suoi strumenti più importanti come reporter, è piuttosto estremo.

Joker: Folie á Deux presenterà agli spettatori una nuova versione di Harley Quinn

Nel primo film sul “Joker”, uscito nel 2019, Joaquin Phoenix ha reintrodotto al pubblico l’iconico cattivo dei fumetti DC Comics, questa volta interpretando un uomo con problemi mentali di nome Arthur Fleck, a cui non viene dato il supporto o l’assistenza necessaria per curare le sue varie e gravi patologie. Dopo aver scatenato un’ondata di violenza su Gotham, vediamo Arthur mentre viene arrestato e portato all’Arkham Asylum; nel trailer completo di Joker: Folie á Deux, viene rivelato che Arthur e Harley Quinn si incontrano mentre lei lavora come musicoterapeuta nell’istituto. Ovviamente, Arthur riesce a corrompere Harley, che si unisce a lui mentre i suoi seguaci chiedono a gran voce la sua libertà.

I fan dovranno aspettare ancora un po’ per vedere il ritorno di Phoenix sul grande schermo nei panni di Arthur – ha vinto il suo primo Oscar per il ruolo durante la cerimonia del 2020 – e il ruolo di Lady Gaga in Harley Quinn, ma stando ai commenti della cantante, sarà diverso da qualsiasi cosa abbiano visto prima. “Joker: Folie á Deux arriverà nelle sale il 4 ottobre 2024.

 
 

Arthur the King, la commovente storia vera dietro al film con Mark Wahlberg

Arthur the King storia vera film con Mark Wahlberg

Il film di Mark Wahlberg Arthur the King, uscito di recente, è un’incredibile storia di un corridore d’avventura la cui vita cambia per sempre dopo l’incontro con un cane randagio che lo segue durante la gara. È sorprendente che questo film sia basato sulle vicende reali di Mikael Lindnord.

Naturalmente nel realizzare Arthur the King, sono state apportate diverse modifiche, come il luogo e il nome di Lindnord che è diventato Michael Light per consentire a Wahlberg di interpretare un americano. Tuttavia, non sono stati aggiunti ulteriori drammi al film. “Ad essere onesti, penso che il vero affare sia stato anche a volte [più drammatico]. Ovviamente, si tratta di una produzione hollywoodiana. È necessario cambiare alcuni fatti e fare cose che si adattino allo schermo”, ha ammesso Lindnord a ComingSoon.

Cosa ha detto Mikael Lindnord del film Arthur the King?

Per quanto riguarda il film hollywoodiano Arthur the King, Lindnord ha sottolineato che solo una scena è stata esagerata: quella della zipline in cui Mark Wahlberg salva Nathalie Emmanuel, rimasta bloccata con la sua bicicletta dopo un malfunzionamento dell’attrezzatura. Per quanto riguarda il resto del film, Lindnord afferma che è stato in gran parte accurato dal punto di vista drammatico o addirittura minimizzato.

Penso che forse la storia della zipline sia stata un po’ esagerata… ma per il resto, credo che Arthur the King abbia quasi minimizzato le cose”, ha spiegato Lindnord. “Quando ci siamo trovati davvero su quella scogliera, è stato terribile. Era molto vicino a fare un passo di troppo. Inoltre, come tutto ciò che riguarda Arthur, [il processo] per portarlo a casa e tutto il resto, è stato ancora più difficile di quanto sembri nel film, direi”.

Il film Arthur the King “segue Mikael mentre trova un cane randagio ferito durante una corsa di 400 miglia attraverso la giungla ecuadoriana. Dopo aver offerto al cane un po’ di cibo prima di ripartire, il cane ha seguito la sua squadra attraverso alcuni dei terreni più difficili del pianeta e Lindnord ha deciso di adottare il cane e di riportarlo in Svezia”, si legge nella sinossi ufficiale del film.

 
 

Emily in Paris 4: Lily Collins è una sfasciafamiglie virale nei primi 5 minuti della serie

Emily in Paris 4 Lily Collins

È tempo di allacciarsi le cinture per assistere a una triade di canoodling, caos e carneficine certificate nella quarta stagione di Emily in Paris, prima parte. In pieno stile Netflix , il colosso dello streaming ha rilasciato i primi cinque minuti del primo episodio a pochi giorni dall’uscita ufficiale e i fan dello show saranno sicuramente soddisfatti.

Dopo tre stagioni di innegabili marachelle da parte di Emily Cooper (Lily Collins), l’americana preferita da tutti all’estero, tutto ha raggiunto il culmine alla fine dell’ultima puntata. In un finale incasinato, Camille (Camille Razat) e Gabriel (Lucas Bravo), fiamma di Emily fin dal primo giorno, hanno deciso di celebrare un matrimonio fuori dagli schemi durante la loro festa di fidanzamento (sì, davvero).

Tuttavia, le cose sono andate rapidamente a rotoli quando Camille ha colto l’occasione per affrontare Gabriel sul fatto che è innamorato di Emily di fronte a tutta la sua festa di nozze – aggiungendo che non può sposarlo dopo tutto. Questo, naturalmente, fa arrabbiare l’attuale spasimante britannico di Emily, Alfie (Lucien Laviscount), che se ne va rapidamente insieme alla sposa in fuga. Se questo non fosse abbastanza complicato, il vero motivo per cui Gabriel era disposto a sposare Camille nonostante i suoi sentimenti per Emily è che la prima è incinta di suo figlio. Nel frattempo, Camille ha una complicata storia d’amore con una donna.

È proprio questa situazione dinamica a far precipitare Emily in una tempesta virale: Timothée (Victor Meutelet), il fratello minore di Camille, o “Champagne Timmy”, si mette su TikTok per ricostruire in modo colorito il disastroso giorno del matrimonio della sorella. Promette drammi, dicendo ai telespettatori: “Lasciate che vi racconti di come questa donna [Emily] ha rovinato la vita di questa famiglia [la sua famiglia]”. Senza peli sulla lingua, racconta come Emily abbia costretto Camille a “scappare dal suo matrimonio in lacrime”, per poi approfondire come abbia “finto di essere innamorata di Alfie” e come abbia storicamente “predato un ragazzo innocente che ha osato affidarle il suo cuore” [lui], giusto per aggiungere un po’ di pepe.

La storia d’amore di Emily con Gabriel la rende virale su TikTok mettendo a rischio la sua vita sentimentale e lavorativa

L’episodio riprende con Emily che aggiorna la sua amica Mindy (Ashley Park) sul video, che viene contemporaneamente visto dai colleghi di Emily e dal suo capo Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu), mettendo in pericolo la sua reputazione nel mondo del marketing. I due si confrontano sulla situazione mentale di Emily dopo il matrimonio, ma con Alfie e Camille fuori dal giro, e con Gabriel che non è più un’opzione ideale con un bambino in arrivo, Emily si ripromette di dedicarsi solo al lavoro, che sembra aumentare quando Sylvie si rivolge a lei per avere un maggiore sostegno nella sua agenzia indipendente Agence Grateau.

Nel frattempo, Emily fatica ancora a staccarsi completamente da Gabriel, che vive nello stesso condominio ed è in lizza per una prestigiosa stella Michelin. Non passa molto tempo prima che Emily si ritrovi ad aiutare Gabriel a entrare nel suo appartamento – grazie a una bruciatura alla mano e a una busta piena di generi alimentari – con una tensione tranquilla che sfrigola tra loro. Il loro benessere viene interrotto da uno scatto verso la realtà, quando Emily viene convocata d’urgenza in agenzia e chiamata a rispondere della sua fama virale e delle sue conseguenze dannose, con un cliente potenzialmente infelice in agguato.

I precedenti di Emily garantiscono che finirà nel bel mezzo di quella che sarà sicuramente un’altra storia d’amore spinosa, ma lei è determinata a non ripetere gli errori del passato, ponendo alcuni interessanti interrogativi per la prossima stagione. Se il palcoscenico non fosse già perfettamente predisposto per la bolgia, la star dello show Collins ha confermato proprio questo a Tudum, stuzzicando: “La premessa centrale dello show all’inizio era che Emily fosse un pesce fuor d’acqua a Parigi, ma non è questa la premessa dello show per la quarta stagione. Lo show si chiama Emily in Paris, e la quarta stagione riguarda l’evoluzione di Emily in Paris”.

È possibile vedere i primi cinque minuti della quarta stagione qui.

Nel finale della terza stagione, Camille affronta Gabriel sui suoi sentimenti per Emily di fronte a tutti i presenti al matrimonio e spiega perché non può andare fino in fondo. Questa rivelazione sconvolge il fidanzato di Emily, Alfie (Lucien Laviscount), che segue Camille fuori dalla porta, lasciando Emily e Gabriel a gestire le conseguenze.Il tuo ragazzo che pensa che tu sia un’imbrogliona e ti abbandona di fronte a un’intera festa di matrimonio? Non è il massimo, soprattutto perché non è vero. Il vero motivo per cui Gabriel ha voluto sposare subito Camille è che lei è incinta di suo figlio.

Naturalmente, solo Emily, Gabriel e Camille sanno della gravidanza. E Alfie è scomparso da quando si sono svolte le sfortunate nozze, quindi il TikTok virale non aiuta. Solo la migliore amica di Emily, Mindy (Ashley Park), ha una visione ottimistica della situazione: Emily non è molto soddisfatta di nessuna delle due opzioni – Alfie (fantasma) o Gabriel (complicato) – quindi probabilmente farà quello che sa fare meglio, ovvero concentrarsi sul lavoro. Ma anche il team dell’Agence Grateau ha visto il TikTok.

I primi cinque minuti della Stagione 4, Parte 1, hanno posto le basi per alcuni dei cambiamenti nella vita di Emily in questa stagione. “Onestamente, per me, questo è l’anno in cui Emily diventa davvero la più vulnerabile“, ha detto Collins a Netflix. “Emily prova più sentimenti – tutti provano più sentimenti quest’anno. C’è più onestà e apertura in tutte le situazioni che stanno vivendo“.

 
 

Tutti tranne te, la spiegazione del finale: Ben e Bea finiranno insieme?

Sydney Sweeney Glen Powell Tutti tranne te
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Tutti tranne te (Anyone but You) si concentra sulla finta storia d’amore tra Ben (Glen Powell) e Bea (Sydney Sweeney), ma il finale del film fa pensare alla possibilità che i sentimenti che provano siano reali. La commedia romantica del 2023 del regista di Easy A , Will Gluck, ha un’impostazione di genere abbastanza familiare per certi versi. Anyone but You inizia con Ben e Bea che si incontrano per caso e vanno subito d’accordo, ma una serie di eventi li porta a odiarsi. La storia principale si svolge quando le loro vite si interconnettono di nuovo, quando la sorella di Bea, Halle (Hadley Robinson), si fidanza con l’amica di Ben, Claudia (Alexandra Shipp).

Sebbene all’inizio il loro odio reciproco sia abbastanza noto, i due protagonisti di Tutti tranne te sviluppano ciascuno dei motivi per cui vogliono fingere una vera storia d’amore nei giorni che precedono il matrimonio. La finta storia d’amore di Bea e Ben nasce per allontanare i genitori di lei dall’idea di annullare il fidanzamento con Jonathan (Darren Barnet), mentre Ben vuole far ingelosire la sua ex fidanzata Margaret (Charlee Fraser) e riconquistarla. Dopo l’inizio della loro finta storia d’amore, si verificano una serie di eventi selvaggi che contribuiscono a spiegare il rating R di Tutti tranne te. Ma quando il matrimonio si avvicina e i loro obiettivi individuali diventano possibili, il finale di Anyone but You cambia la dinamica della relazione.

Ben e Bea sono innamorati nel finale di Tutti tranne te?

Tutti tranne te Sydney Sweeney Glen Powell
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L’intera durata di Anyone but You è incentrata sul fatto che Ben e Bea convincono la famiglia e gli amici di essere innamorati, solo che questi sentimenti falsi diventano sempre più reali con il passare del tempo. Questo li porta a frequentarsi la notte prima del matrimonio e ad essere apparentemente sul punto di ammettere i loro veri sentimenti. Un litigio la mattina dopo li divide e Bea lascia il ricevimento dopo aver visto Ben baciare Margaret. Tuttavia, Ben la insegue all’Opera House di Sydney, dove lei sta guardando la gente, ed esprime i suoi veri sentimenti per lei, come nel caso del grande gesto romantico del padre di Bea nei confronti della madre. È attraverso questo gesto che Anyone but You regala a Ben e Bea un lieto fine.

La decisione di Ben di inseguire Bea e quella di lei di abbandonare il matrimonio sono entrambi segni che i due sono davvero innamorati. La loro finta relazione ha funzionato esattamente come Ben sperava, tanto che Margaret ci prova con lui al matrimonio e lo bacia. Tuttavia, lui le dice che non è più quello che vuole, segnalando i suoi veri sentimenti per Bea. Bea lascia subito il matrimonio, pensando che Ben abbia già abbandonato qualsiasi sentimento per lei e sia tornato insieme a Margaret. Bea spiega che non può essere presente al matrimonio e vedere Ben e Margaret insieme a causa dei suoi veri sentimenti.

La decisione di Ben di inseguire Bea e quella di lei di lasciare il matrimonio sono entrambi segni che i due sono davvero innamorati. La loro finta relazione funziona esattamente come Ben sperava, tanto che Margaret ci prova con lui al matrimonio e lo bacia. Tuttavia, lui le dice che non è più quello che vuole, segnalando i suoi veri sentimenti per Bea. Bea lascia subito il matrimonio, pensando che Ben abbia già abbandonato qualsiasi sentimento per lei e sia tornato insieme a Margaret. Bea spiega che non può essere presente al matrimonio e vedere Ben e Margaret insieme a causa dei suoi veri sentimenti.

Come Claudia e Halle hanno ingannato Ben e Bea per l’ultima volta

Tutti tranne te Glen Powell Sydney Sweeney
Glen Powell e Sydney Sweeney in Tutti tranne te. Foto di Brook Rushton – © 2023 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

Una sorpresa riguardante la relazione tra Ben e Bea arriva durante i titoli di coda di Tutti tranne te. Viene mostrato un nuovo filmato che include una conversazione durante il ricevimento di nozze in cui Claudia e Halle confermano che non avrebbero mai annullato il matrimonio. Il litigio che Ben sente fuori dalla finestra la mattina del grande giorno era una conversazione inscenata tra le due spose. Claudia e Halle facevano parte di un gruppo di persone che hanno cercato di far innamorare Ben e Bea e hanno ripetutamente usato la tattica di conversare a voce alta, in modo che entrambi potessero sentire, per cercare di impiantare pensieri nella loro mente.

Solo nella sequenza dei titoli di coda Chiunque tranne te conferma che il matrimonio di Claudia e Halle sarebbe sempre avvenuto. Hanno semplicemente deciso che il finto litigio sarebbe stato il modo migliore per far riconciliare Ben e Bea, sperando che questo li avrebbe portati a stare finalmente insieme. La rivelazione ripaga una battuta ricorrente di Anyone but You, ma fornisce anche una piccola svolta all’esito della storia d’amore tra Ben e Bea. Inoltre, fa sorgere il dubbio che l’altra conversazione di Claudia e Halle al ricevimento, che aiuta a convincere Ben a seguire Bea, sia stata davvero inscenata.

Spiegazione dei riferimenti a Much Ado About Nothing di Anyone But You

Una parte ricorrente di Anyone but You è rappresentata dai riferimenti del film all’opera teatrale di William Shakespeare Much Ado About Nothing. Questo si può notare attraverso le citazioni dell’opera che appaiono sullo sfondo delle scene del film, così come la scritta “Much Ado About Nothing” in cima a uno stadio di baseball nella conclusione. Il motivo per cui Anyone but You fa riferimento a Much Ado About Nothing è che l’opera teatrale è una libera ispirazione per il film. L’opera teatrale segue un’impostazione simile, in cui altri personaggi prendono parte a un complotto per far innamorare Benedetto e Beatrice.

 
 

The Bear 3, spiegazione del finale: Il ristorante sopravviverà?

The Bear 3 spiegazione finale

La conclusione con una nota selvaggiamente drammatica sta diventando un tratto distintivo della serie di FX The Bear, e la terza stagione non fa eccezione. Tuttavia, è la stagione che ci lascia con il maggior numero di domande senza risposta, poiché il futuro del ristorante di Carmy (Jeremy Allen White) è in bilico. Fin dall’episodio pilota, i problemi finanziari incombevano sul ristorante, dettando naturalmente ogni decisione dei personaggi.

Ma con la scadenza del prestito di 18 mesi e la regressione della personalità di Carmy, il successo e la longevità del ristorante dipendono dal verdetto della revisione che viene accennata nei momenti finali. Anche i membri dello staff temono per la loro posizione nel ristorante, cercando già altre offerte di lavoro.

La stagione mette sotto i riflettori anche le turbolenze interne di Carmy, che culminano in un confronto con l’uomo responsabile dei suoi traumi in cucina nel finale, durante la cena funebre di Ever. Con l’inquietante recensione, le distrazioni di Carmy e lo staff che guarda in altre direzioni, il futuro di The Bear non è mai stato così incerto.

Che impatto avrà la revisione su The Bear?

Quando Carmy ha ereditato il ristorante di Mikey (Jon Bernthal), il peso finanziario è stato consegnato proprio accanto ad esso. Tre stagioni dopo, Carmy è riuscita miracolosamente a tenerlo a galla convincendo lo zio Jimmy (Oliver Platt) a investire nell’attività. Mentre la serata inaugurale alla fine della seconda stagione ha infuso fiducia negli chef di cucina, la ritrovata determinazione di Carmy a ottenere una stella Michelin e il suo passo indietro rispetto ai precedenti comportamenti ossessivi mettono nuovamente in pericolo il ristorante.

Cambiando il menu ogni giorno e concedendosi solo i piatti più esotici e prestigiosi, Jimmy vede ben pochi profitti o ritorni sul suo investimento iniziale. Per questo, quando arriva la notizia della recensione del Chicago Tribune, Jimmy dà a Carmy un ultimatum: se la recensione è negativa, il ristorante chiude. Questo tipo di recensioni da parte di rinomati critici gastronomici è già di per sé un “make or break” per i ristoranti, soprattutto per quelli in lizza per una stella Michelin, ma l’accordo di Jimmy con Carmy aggiunge un ulteriore livello di pressione e di sventura all’esperienza.

Il cambiamento del menu ha già causato abbastanza problemi in cucina, con i nervi tesi di tutti a causa della cultura tossica che è stata coltivata sul posto di lavoro, e Carmy e Sydney (Ayo Edebiri) che cercano di capire quale ricetta di anatra abbia mangiato il critico gastronomico per poterla fotografare. Negli ultimi istanti, però, sembra che sia proprio il menu a rotazione a causare la rovina del ristorante, dato che parole come “confuso”, “sciatto” e “deludente” lampeggiano sullo schermo.

Tuttavia, anche “eccellente”, “innovativo”, “incredibile” e “brillante” sono disseminati tra i precedenti descrittori: si tratta quindi di una recensione mista? Anche se la reazione di Carmy ci è sembrata più accesa che esultante, egli si pone degli standard incredibilmente elevati, quindi questo potrebbe non essere necessariamente indicativo di una recensione estremamente negativa. Anche se per le risposte a queste domande bisognerà aspettare la quarta stagione, non possiamo fare a meno di chiederci: avranno almeno scelto la ricetta giusta dell’anatra da fotografare?

Carmy affronta il suo trauma nel finale della terza stagione di The Bear

Jeremy Allen White and Ayo Edebiri in The Bear (2022)
© 2024, FX Networks. All Rights Reserved.

Questa stagione di The Bear si concentra anche in gran parte sulla salute mentale di Carmy, che a causa dell’incidente con il freezer si trova ad escludere ogni forma di vulnerabilità, compresa Claire (Molly Gordon), e a concentrarsi furiosamente sul ristorante. In questa stagione, il suo trauma legato all’ospitalità, che deriva dalle esperienze con lo “chef cattivo” David Fields (Joel McHale), arriva finalmente a una conclusione. Il finale vede Carmy, Sydney e Richie (Ebon Moss-Bachrach) partecipare alla cena funebre di Ever, organizzata dallo chef in pensione ed ex mentore di Camry, Terry (Olivia Colman).

Mentre Carmy siede accanto a Sydney e cerca di ascoltare i suoi colleghi chef che raccontano storie sulla promozione di ambienti sani in cucina e ricordano i loro giorni da stagisti, non riesce a distogliere lo sguardo da David, seduto con la schiena dritta in giacca e cravatta e con un bicchiere di champagne in mano.

Anche se tutti gli consigliano di lasciar perdere, alla fine Carmy raccoglie la rabbia sufficiente per avvicinarsi a David e dirgliene quattro. Con orrore, si trova di fronte un muro di mattoni implacabile, arrogante e disinvolto, che pronuncia un paio di frasi oltraggiose che equivalgono a “Ti ho creato io”. Con la dimostrazione di vulnerabilità di Carmy, che ammette di aver avuto attacchi di panico e incubi a causa di David, e con David che semplicemente lo domina e si prende il merito dei risultati ottenuti da Carmy nella leadership, diventa un’interazione complessivamente imbarazzante e scoraggiante che lascia Carmy visibilmente scosso.

Questo dimostra anche come Carmy stia lentamente diventando l’immagine sputata dell’uomo che disprezza, tanto più che Sydney ora ha degli attacchi di panico. Tuttavia, questo porta rapidamente a una conversazione più produttiva, come Carmy fugge il servizio di andare fuori sul balcone per un po ‘di aria, dove vede Terry.

Terry parla del motivo per cui sta lasciando il ristorante, in particolare di tutta la vita che si è persa perché era così consumato dal quotidiano della cucina. Naturalmente, anche questo aspetto si collega all’ossessione di Carmy per la sua carriera, ma è il consiglio che lei gli dà che diventa memorabile: “Non hai idea di quello che stai facendo e quindi sei invincibile”.

Questa frase chiude essenzialmente la storyline di Carmy relativa al suo trauma in cucina, in quanto risuona con le sue paure più profonde di veder crollare il ristorante perché non era in grado di controllare ogni variabile. L’attrice insiste inoltre affinché lui la chiami Andrea la prossima volta che si incontreranno, ponendo i due alla pari e dando a Carmy una necessaria iniezione di fiducia. Sebbene abbia ancora altri traumi da smaltire, in particolare con la madre, Carmy ha ora il timbro di approvazione di un mentore che rispetta profondamente nel suo arsenale e dovrebbe essere in grado di continuare il suo viaggio di guarigione.

Sydney ha intenzione di lasciare The Bear?

Ayo Edebiri in The Bear (2022)
© 2024, FX Networks. All Rights Reserved.

Ma le difficoltà finanziarie e il benessere mentale di Carmy non sono gli unici fattori che stanno delineando il potenziale destino The Bear. Nel corso della serie, Sydney ha mostrato diversi livelli di impegno nei confronti del ristorante, abbandonando bruscamente nella prima stagione, tuffandosi a capofitto nei lavori di ristrutturazione nella seconda e ora vacillando nella terza. Il primo episodio della terza stagione vede Carmy offrire a Sydney un contratto di collaborazione per il ristorante come riconoscimento di come lei aveva raccolto il suo slancio la stagione precedente. Tuttavia, dopo il suo primo attacco di panico nel finale della seconda stagione, la donna ha delle riserve nel firmare il contratto, anche se non lo rivela.

Sullo sfondo, scopriamo che Adam (Adam Shapiro), ex chef dell’Ever, sta aprendo un suo ristorante e sta cercando di sottrarre Sydney al suo staff. Dopo molte conversazioni con il padre sulla stabilità del lavoro, insieme al futuro incerto di The Bear, Sydney si trova a dover scegliere tra una mossa di carriera intelligente e la famiglia che ha trovato. Questa indecisione catalizza ancora di più gli attacchi di panico, anche durante l’after-party, dove la creazione di ricordi più sentiti con la famiglia che ha scelto suscita un’agitazione ancora più viscerale.

Considerando che è Sydney a tenere in piedi il locale, a gestire gli scatti d’ira di Carmy e a fare in modo che il personale non ne risenta troppo, la sua perdita sarebbe un duro colpo per l’Orsa. Soprattutto dopo i rapporti tumultuosi e ora commoventi che ha instaurato con Tina (Liza Colon-Zayas) e Marcus (L-Boy).

Richie si riunisce alla sua famiglia di sempre in “The Bear”.

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© 2024, FX Networks. All Rights Reserved.

Il finale di stagione evidenzia anche l’arco caratteriale di Richie, che ora sta chiudendo il cerchio e si riunisce agli amici che si è fatto durante il periodo trascorso a Ever. Nell’episodio della seconda stagione, “Forks”, ha parlato brevemente con Terry e ha chiaramente avuto un impatto su di lei, visto che gli ha dato un bacio poco prima del suo elogio funebre al funerale di Ever. Questo momento ci ricorda il mantra di Ever “ogni secondo conta”, una frase che è stata ipotizzata essere quella con cui il padre di Terry firmava i suoi dettagliati quaderni.

L’aspetto interessante è che Richie usa questo mantra per trovare uno scopo nella sua vita nonostante sia un po’ più vecchio e per ricordarsi di vivere il presente, mentre Carmy usa questo mantra per esercitare una pressione esigente su se stesso e considera il suo tempo prezioso solo se è stato usato per inseguire le sue ambizioni. Per questo motivo, questo mantra diventa più importante che mai, poiché l’interpretazione che Richie ne dà lo mette in condizione di riprendersi dalla potenziale morte del The Bear più di quanto Carmy sarebbe in grado di fare in questo momento.

Lo sviluppo del personaggio di Richie è l’unica trama del finale di The Bear che si conclude in modo netto. Con un finale così aperto, The Bear ci lascia a teorizzare e anticipare la quarta stagione per circa un anno, se decideranno di attenersi alle attuali tempistiche di rilascio. In questa stagione, mentre il denaro e i due chef principali si compromettono, non siamo mai stati così incerti se il ristorante sopravviverà o se la nostra famiglia ritrovata preferita sarà costretta a separarsi in futuro.

 
 

The Void – Il Vuoto, la spiegazione del finale del film horror

The Void - Il Vuoto

The Void – Il Vuoto è un horror cosmico infuso di pesanti effetti pratici, che ricorda l’atmosfera inquietante di classici degli anni ’80 come “Hellraiser”. Il film esplora le profondità della sofferenza umana, le intricate complessità della vita e della morte e la nostra eterna paura dell’ignoto.

La storia inizia con due persone apparentemente in fuga da una minaccia sconosciuta, una delle quali viene colpita mortalmente e data alle fiamme. L’agente Daniel Carter scopre che uno di questi individui, James, è ferito. Lo porta al vicino Marsh County Hospital, che ha una storia recente di incendi. Qui incontriamo diversi altri personaggi chiave, tra cui Allison, la moglie separata di Carter.

Improvvisamente, gli eventi soprannaturali si intensificano. L’infermiera Beverly viene posseduta, uccide brutalmente un paziente e viene colpita a morte da Carter. Tuttavia, risorge come un mostro orribile, introducendo gli spettatori alle trasformazioni ultraterrene causate da una forza maligna, il vuoto.

Nel corso della storia, diventa chiaro che il dottor Powell, un padre in lutto, ha fatto esperimenti con il vuoto per resuscitare la figlia defunta. Ha convinto altri a unirsi al suo culto, promettendo loro la salvezza dal ciclo della vita e della morte. Usa visioni dal vuoto per manipolarli e corromperli, spingendoli verso tendenze omicide. Una volta commesso l’omicidio sotto l’influenza del vuoto, alla morte si trasformano in esseri mostruosi.

Powell riesce a rapire Allison, rivelandole il suo piano di usare il figlio non ancora nato come tramite per resuscitare la figlia. L’ospedale diventa un labirinto di realtà e dimensioni mutevoli, mentre gli esperimenti di Powell rompono la barriera tra il nostro mondo e il vuoto.

Spiegazione del finale di The Void – Il Vuoto (2016)

The Void - Il Vuoto spiegazione finale

Quando il climax si avvicina, Carter affronta Powell, che il Vuoto ha interamente trasformato. Powell cerca di allettare Carter, ricordandogli il dolore per la perdita del figlio e offrendogli la possibilità di un ricongiungimento. Ma Carter, in un gesto disperato, afferra Powell ed entrambi precipitano nel portale del vuoto.

Contemporaneamente, altri personaggi affrontano le mostruosità contorte nate dal vuoto. Alla fine, Carter e Allison vengono mostrati intrappolati nella dimensione del vuoto, in piedi insieme, di fronte a una gigantesca piramide nera e minacciosa, a indicare che sono ormai perduti in un eterno orrore cosmico.

Il film lascia il pubblico con più domande che risposte. La natura del vuoto, le sue origini e la profondità del suo potere rimangono ambigui. Il finale enfatizza la paura dell’ignoto – una costante dell’horror lovecraftiano – mantenendo il destino di Carter e Allison incerto e intrappolato nel vasto e insondabile abisso del vuoto.

Il regno del vuoto e la piramide nera

Il motivo visivo della piramide nella conclusione del film è simbolico a più livelli. Storicamente, le piramidi sono state associate alla morte, all’aldilà e all’ascensione delle anime. In questo caso, la piramide rappresenta sia un faro che una prigione: una fonte del potere del vuoto e il contenimento delle anime che vi sono intrappolate. Questa struttura vasta e sospesa nell’abisso oscuro suggerisce una forza onnipotente, forse alludendo alla gerarchia o all’ordine all’interno del vuoto stesso. La piramide potrebbe essere la dimora di antiche entità o divinità molto più potenti di quelle che abbiamo visto nel film.

Il destino di Carter e Allison

La decisione di Carter di affrontare Powell e di immergersi nel vuoto può essere vista come sacrificale e disperata. Da un lato, può essere interpretata come un atto altruistico, un tentativo di contenere o neutralizzare la cattiveria di Powell. Dall’altro, è il culmine del dolore e del senso di colpa di Carter per la morte del figlio, un tuffo disperato nell’abisso per una possibilità di redenzione o di ricongiungimento.

La presenza di Allison nel vuoto accanto a Carter potrebbe indicare che sono intrappolati per sempre in questa dimensione. Il loro tenersi per mano suggerisce una comune accettazione del loro destino, indicando che potrebbero aver trovato un minimo di pace o di conforto in mezzo all’orrore. Il loro legame, messo alla prova dal dolore nel mondo reale, diventa la loro unica ancora in questo regno desolato.

Gli infiniti orrori del Vuoto

Il film termina con una nota ambigua, lasciandoci intravedere la vastità del Vuoto ma senza mai rivelarne completamente le profondità. Questa scelta narrativa deliberata enfatizza il tropo horror lovecraftiano dell’“ignoto insondabile”. Il vuoto non è solo una dimensione o un regno; è una forza senziente, un’entità malevola che corrompe, trasforma e intrappola. Le creature che ne nascono – grotteschi amalgami di carne e incubo – sono solo un’eco del suo vero orrore.

Il fatto che Carter e Allison siano mostrati in relativa calma nel finale, contrapposti alla piramide incombente, è inquietante. Fa sorgere delle domande: Sono in pace o sono stati soggiogati o trasformati dalla volontà del vuoto? La loro coscienza è intatta o sono semplici vasi vuoti in attesa del comando del Vuoto?

Pensieri finali su The Void

The Void” non si limita a spaventare, ma scava in profondità nella psiche dei suoi personaggi, esplorando i temi del dolore, del senso di colpa e di quanto si possa fare per sfuggire all’inevitabile ciclo della vita e della morte. Le immagini sono inquietanti e la conclusione del film ci ricorda che alcuni orrori sono al di là della comprensione, lasciando un’impressione agghiacciante e duratura.

“The Void” sfida il pubblico a confrontarsi con gli orrori dell’ignoto. Il finale ci ricorda la fragilità della comprensione umana di fronte all’enormità cosmica. Il film non offre una chiusura o una salvezza; lascia invece gli spettatori con un’inquietante immobilità, riflettendo sui misteri che vanno oltre la nostra comprensione. Alla fine, il vuoto rimane: vasto, imperscrutabile e sempre più grande.

 
 

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2: il potere cambia tutto nel trailer finale

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2

Il potere cambia tutto. Svelato oggi il trailer finale della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Le nuove immagini mostrano la Terra di Mezzo in preda alla discordia seminata da Sauron, e l’inganno e la manipolazione che portano alla creazione degli Anelli del Potere. Alleanze improbabili si forgiano nel fuoco, e le vere amicizie sono messe alla prova. I pericoli non sono più celati dall’ombra, ma scivolano verso la luce. Decisioni importanti spettano ai regni di Eregion, Khazad-dûm, Lindon, Númenor e alle terre intermedie, mentre la sicurezza e la pace di questi regni sono in bilico.

Questa seconda stagione racconta dell’atteso assedio di Eregion, una battaglia decisiva nella storia della Seconda Era della Terra di Mezzo di J.R.R. Tolkien, dalla quale non tutti riescono a sopravvivere. I vessilli sono alti, e la guerra devastante contro Sauron è appena cominciata.

I primi tre episodi della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere saranno disponibili in anteprima il 29 agosto 2024, seguirà poi un episodio a settimana sino all’emozionante finale di stagione, il 3 ottobre 2024.

Cosa succede nella seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Nella seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Sauron è tornato. Scacciato da Galadriel, senza esercito né alleati, l’Oscuro Signore in ascesa deve ora contare sulla sua astuzia per ricostruire la sua forza e vigilare sulla creazione degli Anelli del Potere, che gli permetteranno di soggiogare tutti i popoli della Terra di Mezzo alla sua sinistra volontà. Partendo dalla portata epica e dall’ambizione della prima stagione, questo nuovo capitolo immerge anche i personaggi più amati e vulnerabili in una crescente ondata di oscurità, sfidando ciascuno a trovare il proprio posto in un mondo che è sempre più sull’orlo del baratro. Elfi e nani, orchi e uomini, stregoni e Pelopiedi… mentre le amicizie si incrinano e i regni cominciano a sfaldarsi, le forze del bene lotteranno sempre più valorosamente per aggrapparsi a ciò che per loro conta più di tutto… restare uniti gli uni agli altri.

 
 

Film d’azione: i migliori titoli da vedere

Film d'azione
Foto di Jasin Boland - © 2012 Warner Bros. Entertainment Inc.

Un genere spesso snobbato da molti, perché emblema del cinema come intrattenimento facile e superficiale, è quello dei film d’azione. Si tratta però di un genere più interessante di quello che sembra. Prima di tutto, perché è il genere che ci ha donato alcuni dei prodotti culturali più famosi della storia recente: basti pensare a Indiana Jones e 007, che mantengono intatta la loro popolarità e il loro valore per i fan ancora a distanza di diversi decenni dalla loro realizzazione. Inoltre, i film d’azione hanno spesso rivoluzionato il cinema: è un genere che ha stimolato lo sviluppo sia degli effetti speciali che della fotografia, ma soprattutto del montaggio, alla ricerca di un ritmo elevato e accattivante.

E, se vogliamo dirla tutta, il genere ha avuto qualcosa da dare anche a livello politico e sociale: se è vero che si tratta di un genere storicamente maschile, i personaggi femminili dotati di grande forza e potere si stanno facendo strada al cinema anche grazie ai film d’azione come Atomica Bionda e Wonder Woman, che sono in prima fila per quanto riguarda la combinazione tra girl power e action movies. Ecco dunque alcuni tra i migliori film d’azione di sempre, che occorre vedere assolutamente. Ci sono le saghe, ci sono artisti come Tarantino, supereroi, donne, trame intricate. Cosa hanno in comune? L’alta tensione.

Film d’azione

Miglior film d’azione

  • Mad Max: Fury Road, 2015, di George Miller. Nella ricerca della propria terra natale, una donna si rivolta contro un tiranno in un’Australia postapocalittica. In suo aiuto accorrono un gruppo di prigioniere, un fanatico e un vagabondo di nome Max. Al festival di Cannes ha ricevuto una standing ovation, e si è aggiudicato sei Oscar, diventando il film australiano con più statuette in assoluto. Ad oggi è da molti considerato il miglior film d’azione mai realizzato. Nel cast, Tom Hardy e Charlize Theron.
  • Sette Samurai (1954) – È difficile stabilire quando sia nato il genere d’azione. I film precedenti al 1954 non mancavano certo di azione, ma era raro trovare un film incentrato su un conflitto fisico costante (o sulla minaccia di esso) e altrettanto raro vedere una sequenza d’azione prolungata che durasse più di un paio di minuti. Si può sostenere che I sette samurai di Akira Kurosawa sia stato il film che ha cambiato tutto questo. Si tratta di un’epopea di oltre 3 ore che ruota attorno a un villaggio i cui abitanti sono presi di mira dai banditi e che quindi arruolano dei samurai (sette!) per aiutarli a difendersi. La sua struttura che prevede la formazione di una squadra, l’addestramento e la battaglia – ognuna delle tre fasi occupa un atto – ha influenzato innumerevoli altri film d’azione, e il modo in cui mostra il combattimento è più viscerale e credibile di qualsiasi altro film della sua epoca. L’azione cinematografica è diventata più roboante dal 1954, certo, ma la maggior parte dei film d’azione deve qualcosa a Sette Samurai per aver aperto la strada al genere nel suo complesso. Per questo motivo, è il più grande film d’azione di tutti i tempi.
  • Die Hard (1988) L’originale Die Hard è essenzialmente un esempio da manuale di come realizzare un grande film d’azione/thriller moderno. Contrappone un eroe vulnerabile e sfavorito a un cattivo potente e carismatico, mantiene una trama lineare che avanza incessantemente, ha alcuni grandi personaggi secondari, un’ambientazione memorabile e la giusta quantità di azione generosamente distribuita per tutto il tempo. In breve, è difficile trovare molti difetti a Die Hard. I suoi sequel non sono certo all’altezza, ma l’originale è un classico per un motivo preciso ed è il raro tipo di film che tutti, indipendentemente da quanto amino i film d’azione, possono trovare emozionante e coinvolgente.
  • Aliens (1986) – Così come James Cameron ha introdotto più azione nel sequel di Terminator, allo stesso modo ha ridefinito la serie di Alien con il film Aliens del 1986. Non ha diretto il primo, che era un film di fantascienza/horror più incentrato sulla sopravvivenza che sul combattimento, ma è subentrato con l’acclamato sequel, rendendo le cose notevolmente più movimentate. Alcuni potrebbero preferire l’atmosfera e l’approccio generale dell’originale, ma è difficile negare che Aliens funziona benissimo come film d’azione. Aliens si costruisce bene e ha un ritmo perfetto, iniziando in modo costante, mentre le cose si fanno sempre più grandi e strazianti man mano che il film si avvicina al suo climax infuocato. È un film grandioso e soddisfacente in tutto e per tutto, e probabilmente un punto culminante per l’intero franchise.
  • La tigre e il dragone (Crouching Tiger, Hidden Dragon) (2000) – Crouching Tiger, Hidden Dragon è stato un film di arti marziali innovativo, poiché si è concentrato tanto sul romanticismo e sul dramma/avventura fantastica quanto sull’azione. La sua storia di dolore e redenzione ha risuonato con il pubblico su scala globale, rendendolo un successo a sorpresa e un premio Oscar. Dopo aver visto il film, è facile capire perché. Pochi film di arti marziali sono in grado di catturare le scene d’azione allo stesso modo di Crouching Tiger, Hidden Dragon (La tigre e il dragone nascosti), rendendolo un film a volte dolce e a volte straziante, pieno di grandi personaggi e con una sequenza splendidamente girata dopo l’altra.
  • Rambo (1982) – La serie Rambo è diventata sinonimo di azione eccessiva e sopra le righe, ma i suoi inizi sono stati sorprendentemente umili. First Blood è il primo film con John Rambo ed è senza dubbio il migliore, con una storia concreta incentrata su un veterano affetto da PTSD e in fuga a causa di uno sceriffo malvagio. È un film piuttosto serio, soprattutto se si considera la direzione presa dalla serie, ma funziona bene anche come film d’azione/thriller. Il numero di morti è basso e la storia è personale e radicata, ma questo fa sì che sia più facile essere coinvolti e che l’azione sia veramente d’impatto quando arriva. Chi vuole più azione potrebbe fare meglio a controllare i sequel, ma chi vuole vedere un’irresistibile miscela di azione e dramma che si colloca tra i punti di forza del lavoro di Sylvester Stallone dovrebbe dare una possibilità a questo film.
  • I predatori dell’arca perduta (1981)  – Steven Spielberg è un regista apparentemente in grado di padroneggiare qualsiasi genere, e I predatori dell’arca perduta è il più chiaro indicatore di quanto sia in grado di fare film d’azione/avventura. È il primo film con Indiana Jones in quella che è diventata una serie di lunga durata, ed è un caso in cui l’originale è ancora il migliore. Allo stesso modo, è una delle cose più belle che Spielberg abbia mai fatto come regista e potrebbe anche essere il suo film più divertente fino ad oggi. Ha contribuito a rendere Harrison Ford una star ancora più grande di quanto non fosse già diventato grazie a Guerre stellari, e i suoi brividi vecchio stile e la sua trama ricca di azione e polposità ne fanno ancora un film estremamente piacevole. I film d’azione e d’avventura in giro per il mondo non sono migliori de I predatori dell’arca perduta ed è difficile immaginare che un altro film simile possa mai superarlo.

  • Kill Bill Vol.1 (2003) – Rendendo omaggio ai vecchi film di arti marziali, ai samurai e ai western, Quentin Tarantino ha realizzato uno dei migliori film di vendetta di tutti i tempi con le due parti di Kill Bill. Tuttavia, per quanto riguarda l’azione, il primo volume è il migliore dei due, dato che è lì che si svolgono la maggior parte delle sequenze di combattimento su larga scala, mentre il secondo si concentra maggiormente sul lato western delle cose. Il culmine del Vol. 1 vede il personaggio di Uma Thurman affrontare un piccolo esercito di gangster all’interno di un ristorante di Tokyo, con il risultato di una delle sequenze di combattimento più sanguinose e spettacolari di tutti i tempi. Potrebbe essere la scena più violenta di tutti i film di Tarantino, il che è tutto dire. E, se visto insieme al Vol. 2, Kill Bill potrebbe essere una grande epopea di vendetta di tutti i tempi.
  • Terminator 2 – Il giorno del giudizio (Terminator 2: Judgment Day – 1991) – Sette anni dopo il film originale, James Cameron è tornato alla serie di Terminator con un film che ha spazzato via i precedenti. E non è un compito facile, se si considera che Terminator del 1984 era un classico a basso costo… ma Terminator 2: Il giorno del giudizio del 1991 ha alzato notevolmente la posta in gioco e la scala. Si può vedere dove sono finiti tutti i soldi dell’aumento di budget di Terminator 2: Il giorno del giudizio, e tutte le grandi sequenze d’azione sono ancora abbastanza sorprendenti da reggere ancora oggi. In fondo, si tratta anche di una storia sorprendentemente commovente sul legame che si forma tra una macchina e un ragazzino che, guarda caso, sarà determinante nell’imminente guerra tra la razza umana e l’onnipotente Skynet.
  • The Matrix (1999) – I film che combinano azione e fantascienza raramente sono più iconici del primo film Matrix del 1999. Il film immerge il suo protagonista – e il pubblico – in una battaglia per l’umanità, dato che gran parte della popolazione è stata schiavizzata dalle macchine in una sorta di realtà virtuale, mentre solo pochi eletti conoscono la verità e lottano per liberare tutti. L’aspetto del film e dei suoi personaggi, così come le iconiche scene d’azione al rallentatore, sono stati tutti citati e parodiati fino alla morte, ma questo non sarebbe successo se Matrix non fosse stato un grande film. I suoi sequel si sono rivelati più discordanti, ma pochi possono contestare che l’originale sia uno dei migliori film d’azione degli ultimi decenni.

Film d’azione da vedere


Film d'azione migliori

  • Atomica Bionda, 2017, di David Leitch. Charlize Theron nei panni di una spia sensuale e selvaggia dell’MI6, Lorraine Broughton. Il Muro di Berlino sta per cadere, e lei è inviata nel cuore della città, alla ricerca di un dossier dal valore immenso. Sarà coinvolta in un gioco di spionaggio mortale.
  • Heat – La sfida, 1995, di Michael Mann. Interpretato da due giganti della recitazione quali Al Pacino e Robert De Niro, il film è un heist movie particolarmente complesso, dove oltre alla contrapposizione tra poliziotto e ladro, si instaurano una serie di legami che portano i due personaggi ad assomigliarsi e confrontarsi sempre più, in un gioco di tensione che ha fatto scuola. Secondo molti, è questo uno dei migliori film d’azione mai realizzati.
  • Indiana Jones e i Predatori dell’arca perduta, 1981, di Steven Spielberg. Indiana Jones (Harrison Ford), un rinomato archeologo e esperto dell’occulto viene assunto dal governo degli Stati Uniti per ritrovare l’arca che si ritiene custodire i Dieci Comandamenti. Sfortunatamente, anche gli agenti di Hitler sono alla sua ricerca. Si tratta di un classico del genere, che ha stabilito nuovi canoni e caratteristiche dell’azione che sposa l’avventura, proprio come i suoi tre sequel.
  • Skyfall, 2012, di Sam Mendez. Parlando di classici e di personaggi migliori dei film d’azione, è il caso di menzionare 007, l’inglese seduttore con licenza di uccidere. Nell’episodio uscito nel 2012, James Bond (Daniel Craig) è alle prese con una missione andata male, causando una catena di terribli eventi: agenti segreti vengono esposti in tutto il mondo, l’MI6 viene attaccato, e M deve spostare l’agenzia. Ma James è ancora l’unico di cui lei si possa fidare, e la sua ricerca lo porterà ad un uomo del passato di M con dei conti da regolare. Skyfall è uno dei migliori, ma guardateveli tutti.
  • Mission Impossible, 1996, Brian DePalma. Il primo della serie Mission Impossible con Tom Cruise è sicuramente uno dei film d’azione migliori di sempre, con momenti indimenticabili di altissima tensione. Due agenti prendono parte ad una missione segreta per il governo degli Stati Unita, ma questa fallisce e l’agente Hunt viene sospettato di omicidio. Ora un fuggitivo, Hunt deve penetrare in un edificio della CIA per recuperare un computer con delle informazioni delicate e strettamente riservate, che può provare la sua innocenza.
  • Baby Driver, 2017, di Edgar Wright. Il giovane, talentuoso e strambo automobilista Baby lavora al meglio quando si sincronizza con la propria playlist. Dopo aver incontrato la donna dei propri sogni, decide di lasciare il proprio stile di vita criminale per ricominciare di nuovo. Ma prima di potersene andare, deve fare un’ultima rapina. Il montaggio si sincronizza con la musica.
  • Rambo, 1982, di Tom Kodcheff. John J. Rambo (Sylvester Stallone) è un veterano del Vietnam, si aggira in cerca di un vecchio amico, ma si scontra con l’intolleranza e la brutalità dello sceriffo locale, Will Teasle. Quando viene arrestato, Rambo, che si porta dentro terribili ricordi, esplode. Fugge, e comincia la caccia all’uomo. L’intera saga è da vedere.
  • Kill Bill Volume I, 2003, di Quentin Tarantino. Un’ex assassina conosciuta come “La Sposa” si sveglia da un come di quattro anni, dopo che l’ex amante Bill ha cercato di ucciderla il giorno del suo matrimonio. È guidata da un’insaziabile sete di vendetta, e giura di liberarsi di tutti coloro che hanno perso la vita quel giorno, incluso il figlio non nato. Un fumettone cinematografico, violentissimo, spietato e doloroso come il miglior Tarantino.
  • Inception, 2010, di Christopher Nolan. Come complicare al massimo la trama di un film d’azione lo sa bene Nolan, in un film che gioca con la mente e con la realtà. Dom Cobb è un ladro con la capacità di rubare segreti dall’inconscio delle persone, attraverso i loro sogni. Un lavoro che gli ha portato molto, ma che gli ha tolto tutto quello che ama. La possiblità di redimersi arriverà con una missione apparentemente impossibile: innestare un’idea nella mente di una persona.

Ellen Page inception

  • The Bourne Identity, 2002, di Doug Liman. Una delle saghe d’azione più longeve e dalla qualità più alta, quella di Jason Bourne comincia nei primi Duemila. Un uomo non ricorda nulla del proprio passato, ma qualcuno lo cerca per eliminarlo, e non si ferma davanti a nulla.
  • Face/Off – Due facce di un assassino, 1997, di John Woo. Interpretato da John Travolta e Nicolas Cage, la pellicola è uno dei primi film ad Hollywood del maestro dell’azione e racconta di Sean Archer è un agente dell’FBI che da anni cerca d’arrestare l’acerrimo nemico Castor Troy, un pericoloso terrorista. In seguito ad un incidente, Archer si trova a dover scambiare chirurgicamente la propria faccia con quella di Castor per potersi infiltrare nella sua banda e scoprire dove si trova un pericoloso ordigno nucleare.
  • Trappola di cristallo, 1988, di John McTiernan. Primo film della saga Die Hard con protagonista assoluto Bruce Willis nei panni di John McClane, personaggio diventato una vera e propria icona del genere. La pellicola racconta di un poliziotto di New York che giunge a Los Angeles per passare le vacanze di Natale con la moglie Holly. Nel grattacielo dove lavora la donna irrompe però all’improvviso un gruppo armato e ben addestrato di criminali tedeschi, guidati dallo spietato Hans Gruber. L’unico che può salvare la situazione è McClane.
  • Fast & Furious, 2001, di Rob Cohen. Il film è incentrato sulle corse e sulle battaglie d’auto con al centro i personaggi di Dominic Toretto, interpretato da Vin Diesel, e Brian O’Conner, interpretato da Paul Walker. Primo capitolo di una saga ancora in corso, questo unisce sequenze ad alto tasso di spettacolarità con un caso particolarmente complesso da risolvere, che vedrà un poliziotto doversi infiltrare in una banda di ladri.
  • Arma Letale, (1987) di Richard Donner. Interpretato da Mel Gibson e Danny Glover, è questo il primo episodio della saga di film d’azione di Arma letale, che ha come protagonisti due poliziotti di Los Angeles impegnati continuamente in pericolosi casi contro la criminalità. Grande succcesso del suo genere, il film ha avuto poi ben tre sequel.

Film d’azione su Netflix


Film d'azione Netflix

  • Tyler Rake di Sam Hargrave. Tyler Rake, un impavido mercenario che lavora nell’ombra, deve recarsi in Bangladesh dopo essere stato incaricato da un potente capo della mafia di salvare suo figlio, che è stato rapito.
  • Tyler Rake 2 di Sam Hargrave. Di ritorno dall’essere creduto morto, il commandante Tyler Rake si imbarca in una pericolosa missione per salvare la famiglia imprigionata di uno spietato gangster. Chris Hemsworth torna a recitare nel sequel di questa nuova saga action, dando vita a nuove e più spericolate acrobazie, in attesa di riprendere il ruolo nell’annunciato terzo film.
  • Spenser Confidential di Michael Bay. Spenser, un ex poliziotto appena uscito dal carcere, dov’era finito a causa di un complotto, ritorna negli inferi violenti della città di Boston per svelare una contorta cospirazione omicida.
  • The Old Guard di Gina Prince-Bythewood. A una squadra di mercenari immortali viene affidato l’incarico di salvare dei bambini rapiti. Tuttavia, le cose si mettono male quando il loro segreto rischia di venire allo scoperto.
  • Bright di David Ayer. Interpretato da Will Smith e Joel Edgerton, il film è ambientato in una realtà alternativa in cui gli umani condividono la Terra con varie creature fantastiche. Protagonisti sono due agenti della polizia, uno umano, l’altro orco, che si trovano a dover mettere da parte le loro differenze per affrontare un caso particolarmente pericoloso.
  • Triple Frontier di J. C. Chandor. Cinque veterani dell’esercito ed ex agenti delle forze speciali, trovandosi in ristrettezze economiche, si incontrano per pianificare una rapina a uno spacciatore in una zona di confine del Sud America.
  • 6 Underground di Michael Bay. Protagonisti sono sei individui provenienti da tutto il mondo, ognuno il migliore nel proprio campo, che vengono scelti non solo per le loro abilità, ma per il desiderio comune di cancellare il loro passato per un futuro migliore. La squadra è riunita da un leader chiamato Uno, la cui unica missione nella vita è garantire le loro azioni.
  • Project Power di Ariel Schulman e Henry Joost. Nella futuristica New Orleans, un misterioso distributore offre una fornitura gratuita di “Power”, una pillola che concede superpoteri per cinque minuti a un gruppo di spacciatori. Art, un uomo a caccia di questo trafficante, farà di tutto per trovarlo prima che possa scatenarsi il caos.
  • Red Notice di Rawson Marshall Thurber. Protagonista di questo esplosivo film d’azione è l’agente John Hartley, il quale nel tentativo di recuperare un prezioso uovo d’oro dal ladro Nolan Booth si vede accusato di esserne un complice. I due, caratterialmente molto differenti, si troveranno a dover collaborare per smascherare il vero ladro dell’uovo.
  • Heart of Stone di Tom Harper. Rachel Stone è un’agente dei servizi segreti, l’unica donna che si frappone tra la sua potente organizzazione, famosa a livello mondiale per il mantenimento della pace, e la perdita della sua risorsa più preziosa, e pericolosa. Ad interpretare il film, girato in più parti del mondo, vi è la Wonder Woman Gal Gadot.
  • The Mother di Niki Caro. Un’assassina addestrata nell’esercito esce allo scoperto per proteggere la figlia, che non ha mai incontrato, da spietati criminali intenti a vendicarsi a qualunque costo. Jennifer Lopez è la protagonista di questo avvincente thriller tutto basato sull’istinto di protezione materno.

6 Underground

Film d’azione recenti

  • The Beekeeper – La spietata vendetta di un uomo diventa di portata nazionale dopo che si scopre che è un ex agente di una potente organizzazione clandestina conosciuta come Beekeepers.
  • Bullet Train, Brad Pitt interpreta Ladybug, uno sfortunato assassino determinato a portare a termine il suo compito senza problemi dopo l’ennesimo ingaggio finito male. Il destino, tuttavia, sembra avere altri piani: la missione di Ladybug lo mette in rotta di collisione sul treno più veloce del mondo con avversari letali provenienti da ogni parte del globo, tutti con obiettivi collegati ma contrastanti. Dal regista di Deadpool 2, David Leitch.
  • Niente di nuovo sul fronte occidentale – Nella Germania del 1917, il giovane Paul Baumer mente riguardo la sua età per potersi arruolare con i suoi amici, tutti giovani uomini patrioti. La realtà della guerra però, smantella quasi immediatamente la loro esuberanza.
  • Top Gun: Maverick –  Pete Mitchell, detto Maverick, continua a superare i suoi limiti dopo essere stato per anni uno dei migliori aviatori della Marina. Tuttavia, deve affrontare il suo passato mentre addestra un nuovo gruppo per una missione estremamente pericolosa.

I migliori film d’azione del 2024

  • Civil War – In un futuro prossimo, gli Stati Uniti, si sta combattendo una logorante guerra civile a causa della polarizzazione tra fazioni avverse. Un gruppo di giornalisti deve raggiungere la Casa Bianca prima che D.C. cada.
  • The Beekeeper – La spietata vendetta di un uomo diventa di portata nazionale dopo che si scopre che è un ex agente di una potente organizzazione clandestina conosciuta come Beekeepers.
  • Road House – L’ex lottatore della UFC Dalton accetta un lavoro come buttafuori in un bar nelle Florida Keys, solo per scoprire che quel paradiso non è affatto come sembra.
  • Furiosa: A Mad Max Saga – La giovane Furiosa viene strappata dalla sua famiglia e si trova sotto il fuoco incrociato di due signori della guerra. Mentre i tiranni combattono per la supremazia, Furiosa cerca di ritrovare la strada di casa.
  • Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero – Godzilla e Kong si trovano a dover affrontare una minaccia colossale nascosta nelle profondità del pianeta, che mette in discussione la loro stessa esistenza e la sopravvivenza della razza umana.
  • The Fall Guy – Uno stuntman di Hollywood, reduce da un incidente che ha segnato la sua carriera, si ritrova al centro di una cospirazione mentre indaga sulla misteriosa sparizione di una star del cinema action.
  • Il Regno del Pianeta delle Scimmie – Generazioni dopo il regno di Cesare, le scimmie vivono armoniosamente come specie dominante – e gli umani vivono nell’ombra. Mentre un nuovo leader tirannico delle scimmie costruisce il proprio impero, una giovane scimmia intraprende un viaggio.
  • Land of Bad – Quando una squadra della Delta Force cade in un’imboscata in territorio nemico, un ufficiale alle prime armi si rifiuta di arrendersi. La loro unica speranza è un pilota di droni dell’Air Force.

Film d’azione del 2023

John Wick: Capitolo 4 Oscar

  • John Wick 4, di Chad Stahelski. Prima di riconquistare la sua libertà, l’assassino John Wick deve affrontare un nuovo nemico con potenti alleanze in tutto il mondo. Un’influenza, quella di questo potente nemico, che trasformerà anche i vecchi amici in nemici. Quarto, ma apparentemente non ultimo, capitolo della saga interpretata da Keanu Reeves, qui più spietato e letale che mai.
  • Fast & Furious 10, di Louis Leterrier. Nel decimo capitolo della saga di Fast & Furious, Dominic Toretto e la sua famiglia si trovano a doversi confrontare con un pericoloso e folle nemico proveniente dal passato. Questo nuovo film sembra segnare l’inizio della fine per il celebre franchise d’azione, che dovrebbe concludersi con il capitolo undici o dodici.
  • Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte 1, di Christopher McQuarrie. Torna Ethan Hunt, l’agente interpretato da Tom Cruise, stavolta chiamato a confrontarsi con una minaccia tra le più pericolose di sempre: l’intelligenza artificiale. Il nuovo capitolo è dunque un entusiasmante sequenza di grandi colpi di scena, scene di grande effetto e acrobazie totalmente folli.
  • The Equalizer 3 – Senza tregua, di Antoine Fuqua. In questo capitolo conclusivo della serie, Robert McCall trova un po’ di pace nel sud Italia, dove scopre che molti dei suoi nuovi amici sono sotto il controllo della mafia locale. Ancora una volta, l’ex agente dovrà dunque diventare il protettore dei buoni. Ad interpretare il protagonista vi è ancora una volta Denzel Washington.
  • Gran Turismo, di Neil Blomkamp. Basato sull’omonima serie di videogiochi di simulazione di corse sviluppata da Polyphony Digital, il film racconta la storia vera di Jann Mardenborough, un adolescente giocatore di Gran Turismo che è diventato un pilota professionista di auto da corsa. Nel cast del film vi sono anche Orlando Bloom e David Harbour.
  • Ghosted, di Dexter Fletcher. Cole si innamora dell’enigmatica Sadie, ma presto scopre che è un agente segreto. Prima che possano decidere un secondo appuntamento, Cole e Sadie vengono coinvolti in un’avventura per salvare il mondo. Ad interpretare i due protagonisti vi sono gli attori Ana de Armas e Chris Evans.

Film d’azione del 2022


Film d'azione 2022

  • Ambulance di Michael Bay. Nuovo thriller d’azione diretto da Bay, il film ha per protagonisti due fratelli, uno dei quali interpretato da Jake Gyllenhaal, i quali in seguito ad una rapina finita male sequestrano un’ambulanza con a bordo un’infermiera e un poliziotto ferito. Sarà l’inizio di un’adrenalinica fuga dalle forze dell’ordine, durante la quale entreranno però in gioco anche traumi passati e il desiderio di rivalsa dei due protagonisti.
  • The Lost City di Adam Nee e Aaron Nee. Loretta è una celebre scrittrice di romanzi rosa d’avventura. All’ennesimo libro è però in crisi d’ispirazione e il tour promozionale al fianco del modello delle sue copertine, Alan, vero idolo dei fan, le appare insopportabilmente umiliante. Decide così di mollare tutto, ma finisce rapita dal rampollo di una ricca famiglia in cerca di un tesoro perduto. Solo lei può tradurre un antico geroglifico e trovare una tomba segreta nella città perduta di D, la stessa dei suoi romanzi. Alan, a quel punto, farà di tutto per salvarla.
  • The Batman di Matt Reeves. Il cavaliere oscuro torna al cinema con un nuovo film, dove a interpretarlo vi è l’attore Robert Pattinson. Il giovane Batman di questo film deve vedersela con gli inquietanti omicidi di un pazzo noto come Enigmista, che sembra perseguire un perverso gioco dettato dal proprio desiderio di vendetta. Costruito come un detective movie, Batman è uno dei grandi film d’azione del 2022.
  • Uncharted di Ruben Fleischer. Interpretato da Tom Holland, il film si configura come un prequel del celebre videogame e racconta la storia dell’incontro che ha portato all’amicizia tra il giovane Drake e Sully. I due infatti, si mettono sulle tracce del tesoro di Magellano, dovendo affrontare numerosi pericoli e ostacoli, passando tra terre selvagge e luoghi impervi.
  • Sonic 2 – Il film di Jeff Fowler. Sequel del fortunato Sonic – Il film, Sonic 2 introduce nuovi personaggi e pericoli, con Jim Carrey nuovamente nei panni del villain dr. Eggman. Il simpatico riccio blu di nome Sonic torna dunque sul grande schermo in tutta la sua velocità, chiamato però a scoprire qualcosa di più sulla propria provenienza e sul suo passato.
  • Doctor Strange nel Multiverso della Follia di Sam Raimi. Nuovo film del Marvel Cinematic Universe, questo sequel di Doctor Strange porta avanti la narrazione relativa al Multiverso, una realtà ormai sempre più al collasso. Ricco di personaggi, situazioni e con un atmosfera più horror del solito per un film del MCU, questo è uno dei film d’azione da non perdere di quest’anno.

Film d’azione del 2020


Film d'azione 2021

  • Tenet di Christopher Nolan. Un agente segreto, interpretato da John David Washington, riceve una sola parola come arma e viene inviato in una misteriosa missione per prevenire l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Si troverà così a viaggiare nel tempo e piegare le leggi della natura per avere successo nella sua missione. Un film tanto ambizioso quanto unico nel suo genere.
  • La forza della natura di Michael Polish. Durante un uragano, alcuni poliziotti tentano di evacuare un edificio. Non sanno che nello stesso palazzo una banda di ladri sta progettando un grosso colpo: rubare cinquantacinque milioni di dollari.
  • Skylines di Liam O’Donnell. Quando un virus minaccia di trasformare ibridi alieni amichevoli contro gli umani, il cap. Rose Corley e la sua squadra di soldati scelti si imbarcano in una missione in un mondo alieno per salvare ciò che resta dell’umanità.
  • Greyhound – Il nemico invisibile di Aaron Schneider. In un’emozionante storia ispirata a fatti avvenuti durante la Seconda guerra mondiale, il capitano Ernest Krause (Tom Hanks) conduce 37 navi, cariche di truppe e rifornimenti essenziali.
  • Il giorno sbagliato di Derrick Borte. Rachel, una giovane madre single, suona il clacson ad un pickup che non parte al verde del semaforo. Alla guida c’è lo psicopatico Tom Cooper che nella notte ha massacrato l’ex moglie e il suo nuovo compagno.
  • The Outpost di Rod Lurie. Una unità di soldati statunitensi viene attaccata dai talebani in una remota base in Afghanistan nel 2009. La ‘battaglia di Kamdesh’ è una delle scene più sanguinose della guerra in Afghanistan.
  • Bad Boys for Life di Adil El Arbi e Bilall Fallah. Terzo capitolo della trilogia, il film vede due poliziotti di vecchia scuola, Mike Lowrey e Marcus Burnett, interpretati da Will Smith e Martin Lawrence, fare squadra con una unità d’élite per fermare le attività di un pericoloso criminale di Miami a capo del locale cartello della droga.

Film d’azione del 2019


Film d'azione 2019

  • The Gentlemen di Guy Ritchie. Mickey Pearson, interpretato da Matthew McConaughey, è un espatriato americano che si è arricchito costruendo un impero basato sullo spaccio di marijuana a Londra. Ben presto, si ritrova coinvolto in una guerra contro chi vuole impadronirsi del suo dominio.
  • Close di Vicky Jewson. Sam, guardia del corpo esperta in antiterrorismo, deve proteggere una giovane milionaria viziata e capricciosa. Tuttavia, quando qualcuno cerca di rapirla, la missione si trasforma in un inferno.
  • Un uomo tranquillo di Hans Petter Molland. La vita tranquilla di Nels Coxman, interpretato da Liam Neeson, autista di spazzaneve, viene distrutta quando l’amato figlio muore in circostanze misteriose. La ricerca della verità si trasforma ben presto in una vendetta personale contro i responsabili.
  • La legge dei più forti di Deon Taylor. Una poliziotta alle prime armi assiste casualmente all’omicidio di un giovane spacciatore. Ben presto, realizza che il delitto è stato commesso da un gruppo di poliziotti corrotti.
  • Anna di Luc Besson. Sotto le apparenze di donna straordinariamente bella si cela un segreto in grado di scatenare la sua forza e le sue incredibili abilità, trasformandola in una delle assassine più temute del pianeta.
  • Fast & Furious – Hobbs & Shaw di Devid Leitch. Hobbs, veterano del Diplomatic Security Service interpretato da Dwayne Johnson, e Shaw, emarginato fuorilegge ed ex membro dell’esercito inglese interpretato da Jason Statham, stringono una improbabile alleanza quando l’anarchico Brixton giunge in possesso di armi biologiche dal potenziale catastrofico.




 
 

Prometheus, la spiegazione del finale: Come è nato il primo Xenomorfo?

Michael Fassbender in Prometheus (2012)
Michael Fassbender in Prometheus (2012) - Foto di Photo: Courtesy Twentieth Centur - © 2012 - Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved.

Oltre trent’anni dopo l’uscita di Alien del 1979, il regista Ridley Scott è tornato al franchise con Prometheus del 2012. Servendo da prequel con numerosi easter eggs che collegano il film ai suoi predecessori, Prometheus si proponeva di offrire molto di più di una semplice storia delle origini degli iconici Xenomorfi. Con Noomi Rapace nel ruolo di Elizabeth Shaw e Logan Marshall-Green in quello di Charlie Holloway, due ambiziosi archeologi impegnati a rintracciare gli indizi presumibilmente lasciati dagli antenati dell’umanità, Prometheus (qui la recensione) è completato dalla severa e avara Meredith Vickers (Charlize Theron), dal Capitano Janek (Idris Elba) e dalla minacciosa e convincente interpretazione dell’androide David da parte di Michael Fassbender.

Dopo Alien: Covenant, sequel di Prometheus e altro prequel di Alien, c’è molto da raccontare del primo di questo universo cinematografico. Alien: Romulus (la nostra recensione), che arriverà nelle sale questo mese, è ambientato tra gli eventi di Alien e Aliens, allontanandosi dalla storia dell’era prequel di Scott. Prima di allontanarci troppo dai tumulti e dalle rivelazioni delle origini del franchise, analizziamo il culmine della spedizione di Prometheus in un settore remoto, dove l’equipaggio condannato si è recato per incontrare il proprio creatore e ha incontrato qualcosa di molto più devastante.

Di cosa parla Prometheus?

Noomi Rapace Michael Fassbender e Logan Marshall-Green in Prometheus (2012)
Foto di Kerry Brown – © 2011 Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved.

Ambientato principalmente nel 2093, quasi trent’anni prima degli eventi di Alien, Prometheus è incentrato su una spedizione guidata da Shaw e Holloway. In viaggio verso una luna lontana chiamata LV-223, un’impresa finanziata da Peter Weyland (Guy Pearce), l’equipaggio disarticolato della nave Prometheus viene risvegliato dal criosonno senza conoscere lo scopo della loro missione. Al risveglio, l’equipaggio viene informato del suo obiettivo: seguire gli indizi sospetti lasciati sulla Terra da una specie che Shaw e Holloway ritengono essere i creatori dell’umanità. Hanno scelto di chiamarli gli Ingegneri e Weyland vuole che i suoi ultimi momenti di vita siano di fronte ai suoi creatori. Weyland viene creduto morto, ma viene nascosto sulla nave mentre Vickers, sua figlia, agisce al suo posto. L’equipaggio fa quello che inspiegabilmente fanno tutti i gruppi di fantascienza: si imbarca prontamente per esplorare un’astronave aliena, togliendosi i caschi e andando incontro, disarmato, a qualsiasi terrore indicibile si trovi davanti.

L’equipaggio trova ciò che voleva e ne paga le conseguenze

Nonostante il successo tecnico, in quanto l’obiettivo era quello di incontrare i loro presunti creatori, la missione si è rapidamente inasprita. L’astronave abbandonata incontrata nell’ Alien originale, che conteneva quello che si presumeva essere un membro di una specie aliena chiamata Space Jockey, si è rivelata in Prometheus appartenere alla flotta dell’Ingegnere. L’esoscheletro dello Space Jockey, che abbiamo visto meglio in Prometheus, era in realtà una tuta, al cui interno c’erano gli Ingegneri.

Gli elementi difensivi della nave degli Ingegneri avevano fatto un lavoro rapido sull’equipaggio. Un alieno simile a un serpente ha ucciso Millburn (Rafe Spall) e, dopo aver usato i suoi escrementi per sciogliere la visiera del suo elmetto, Fifield (Sean Harris) è finito di faccia in una pozza del misterioso liquido nero. Qualunque proprietà contenga, Fifield si trasforma in una mutazione aggressiva e rabbiosa, che fa strage di diversi membri dell’equipaggio. David, sempre curioso e sospettosamente privo di empatia, sperimenta il liquido nero versandone una goccia nel bicchiere di Holloway. Dopo averlo bevuto, Holloway e Shaw hanno avuto un rapporto sessuale e Holloway è stato presto sopraffatto da grotteschi effetti collaterali che lo hanno indotto a implorare di essere ucciso, risparmiando all’equipaggio la contaminazione e qualsiasi cambiamento lo stesse avvolgendo. Vickers si attiene, bruciandolo vivo.

Prometheus film-cast

Il rapporto sessuale tra Holloway e Shaw si rivelerà sinistro, con il liquido nero che si insinua in Shaw e la impregna di un corpo estraneo di qualche tipo. Quel corpo cresce e Shaw deve farlo rimuovere chirurgicamente dall’addome prima che la uccida. La creatura che si è formata si agita con tentacoli tentacolari e Shaw la intrappola nella sala medica prima di fuggire e tornare alla nave dell’Ingegnere. Lì, David e Weyland liberano l’unico Ingegnere sopravvissuto dal suo sonno da Space Jockey e cercano di comunicare con lui. Contrariamente alle loro aspettative, l’Ingegnere decapita David e uccide Weyland.

Prometheus si conclude facendo precipitare il film nel franchise di Alien

Sebbene sia ovvio fin dall’inizio, Prometheus non ha mai giocato appieno il suo ruolo di prequel di Alien fino all’ultima parte del film. Ai membri dell’equipaggio sopravvissuti appare chiaro che questa luna non è la casa dell’Ingegnere, ma un’installazione militare. Il misterioso liquido nero è un’arma biologica e, in base agli schermi olografici nell’hangar dell’Ingegnere, la nave ha la rotta impostata per la Terra. L’Ingegnere risvegliato sta riavviando la nave e riprende la sua missione originale, vanificata secoli prima quando l’arma biologica è accidentalmente fuoriuscita e ha devastato l’equipaggio dell’Ingegnere. Sembra che considerino la loro creazione dell’umanità come un errore e mirano a spazzarla via. Shaw lo comunica al capitano Janek. Se non fermano la nave degli Ingegneri in partenza, questa si dirigerà verso la Terra ed eliminerà l’umanità. In un atto finale di autosacrificio, Janek e i restanti membri dell’equipaggio fanno schiantare il Prometheus contro la nave degli Ingegneri, facendosi esplodere e facendo precipitare entrambe le navi al suolo.

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La nave in caduta schiaccia Vickers durante la discesa e Shaw si dirige verso la sala medica, l’unica capsula di salvataggio rimasta. Tuttavia, l’Ingegnere sopravvive ed entra nella capsula prima che Shaw possa uscire. Quando l’Ingegnere attacca Shaw, rilascia l’organismo recentemente estratto dal suo addome, che è cresciuto in modo esponenziale. La gigantesca creatura, simile a un face-hugger, supera l’Ingegnere e gli inietta qualcosa nella bocca, uccidendolo. Alla fine del film, un momento di stinger mostra un alieno simile a uno Xenomorfo che emerge dal cadavere dell’Ingegnere, un primo predecessore dell’antagonista del franchise.

Il finale di “Prometheus” prepara una storia per un sequel che probabilmente non vedremo mai

Prima di introdurre la prima creatura simile a uno Xenomorfo, emersa dai resti dell’Ingegnere, i momenti finali del film si sono mossi per impostare un sequel che probabilmente non vedremo mai. Shaw recupera la testa decapitata di David, ancora cosciente, e conferma che sarà in grado di pilotare una delle navi militari dell’Ingegnere. Il film si conclude con Shaw e David che non tornano sulla Terra, ma si mettono alla ricerca del mondo natale degli Ingegneri. Questa volta, dopo una perdita quasi totale, Shaw vuole affrontare davvero i suoi creatori e scoprire cosa li ha delusi così tanto da far loro ritenere l’umanità inadatta a continuare.

Tuttavia, il sequel prefigurato non è mai stato realizzato. Alien: Covenant ha ucciso Shaw fuori campo, relegandola alla sperimentazione di David. Gli Ingegneri rimasti vengono spazzati via in una breve sequenza di flashback e un equipaggio completamente nuovo di spacefarer affronta David e le razze di Xenomorfi in erba. Gettando via un arco potenzialmente ampio, l’obiettivo di Shaw (e, per procura, dell’intero equipaggio di Prometheus) di incontrare i creatori è stato vanificato. Ridley Scott aveva indubbiamente in mente una visione ampia e non ha mostrato alcun segno di ritrosia nel divulgare quanto più possibile della storia di Alien. Da tempo i fan si chiedono quanto sia profondo il rapporto dell’Ingegnere con l’umanità. In Prometheus, la decisione dell’Ingegnere di cancellare la propria creazione è come la scossa di Etch-A-Sketch. Avevano un’idea in mente, hanno giocato con la creazione e hanno deciso di cancellarla quando non sono stati soddisfatti del risultato. Pensate a questo come se foste un regista che continua un franchise ignorando che Alien vs Predator è mai esistito.

Shaw aveva un disperato bisogno di sapere perché gli Ingegneri avessero cambiato idea. In origine, Scott sembra aver avuto una risposta più approfondita alle domande di Shaw, rivelando che il sequel di Prometheus era stato pensato proprio per questo. In un’intervista del 2012 a Movies.com, è stato chiesto a Scott se le fasi di progettazione della storia fossero orientate a offrire origini più definitive. “Beh, fin dall’inizio ho lavorato su una premessa che si prestava a un sequel. Non voglio davvero incontrare Dio nel primo. Voglio lasciare la possibilità che [Shaw] dica: ‘Non voglio tornare da dove sono venuto io. Voglio andare da dove sono venuti loro’”. Scott ha poi descritto gli Ingegneri come “fottuti aggressivi” che hanno mostrato un’innegabile genialità nelle loro creazioni, nonostante alla fine abbiano deciso la loro rovina. Almeno questo aspetto – i mezzi di distruzione che hanno creato per compiere la loro ira – è stato approfondito in modo abbastanza soddisfacente.

La saga di “Alien” continua, lasciando probabilmente Prometheus nel passato

È un peccato che la narrazione originale sia stata in qualche modo abbandonata. Dite quello che volete sul fatto di svelare troppo il mistero o di estendersi troppo nella storia secondaria; Prometheus esiste lo stesso e ha gettato le basi per un ricco pozzo di storia che potrebbe non essere mai più toccato. Scott ha ammesso di aver sperato che seguissero il filo del discorso, “… perché certamente mi piacerebbe farne un altro”, ha detto nella stessa intervista. “Mi piacerebbe esplorare dove diavolo [Shaw] andrà dopo, e cosa farà quando ci arriverà? Perché se è il paradiso, il paradiso non può essere quello che si pensa che sia”. Il film inizia a virare verso implicazioni bibliche, con l’idea dei creatori che covano la delusione e si muovono verso la conseguente punizione.

Una prima versione della sceneggiatura di Prometheus riteneva addirittura che Gesù Cristo fosse un Ingegnere e che l’ideazione dell’arma biologica per spazzare via l’umanità fosse una risposta alla crocifissione. Ma si decise che era “un po’ troppo esagerato”. Immaginatevi di essere seduti in un cinema nel 1979, a guardare Alien per la prima volta, e di cercare di prevedere un’idea così azzardata mentre Sigourney Weaver si divincolava da Ian Holm. L’idea che Ash fosse un androide era già abbastanza pesante senza dover immaginare che tutto avesse inizio nel Nuovo Testamento.

Non è dato sapere dove potranno spingersi le future iterazioni di Alien, ma i prossimi progetti del franchise si sono allontanati dalla linea guida di Prometheus e Alien: Covenant. Alien: Earth, la prossima serie di FX, si svolgerà circa tre decenni prima del film originale. Ciò la collocherebbe cronologicamente quasi esattamente nell’orbita di Prometheus. Fisicamente non potrebbero essere più distanti; come suggerisce il nome, la trama della serie sarà incentrata sulla Terra. L’equipaggio della Prometheus ha dovuto entrare in criosonno per sopportare l’immane distanza che li separa dal pianeta. Tuttavia, questo dà almeno un briciolo di speranza che la storia degli Ingegneri come creatori disprezzati o pentiti possa essere sfruttata ancora una volta, ma, a prescindere, c’è molto spazio per piangere la perdita di Shaw e del potenziale degli Ingegneri. Se la sperimentazione di David era il suo destino inevitabile, non poteva almeno rimanere nei paraggi ancora per un po’? Lasciarle decifrare le intenzioni dell’Ingegnere prima di soccombere a quelle di David. Non per sconfinare nella fanfiction, ma David avrebbe potuto trasformare Shaw nella Regina Xenomorfa che incontriamo in Aliens. Questo è uno sproloquio per un’altra volta.

 
 

Yvonne McGuinness: 10 cose che non sai di lei

A differenza di molte celebrità impegnate in relazioni con personaggi altrettanto noti, vi è anche chi ha trovato il proprio amore lontano dal mondo dello spettacolo. Sono infatti diversi gli attori e le attrici fidanzati o sposati con personalità poco o per nulla note al grande pubblico. Uno di questi è Cillian Murphy, il quale è da tempo accompagnato da Yvonne McGuinness, artista visuale distintasi in diversi campi ma nota per la sua riservatezza.

Ecco 10 cose che non sai di Yvonne McGuinness.

Yvonne McGuinness e Cillian Murphy

1. È sposata con un noto attore. Yvonne McGuinness è nota in particolare per essere la moglie dell’attore Cillian Murphy, celebre per i film 28 giorni dopo, Il cavaliere oscuro, Breakfast on Pluto, Inception e per la serie Peaky Blinders, dove interpreta Thomas Shelby. Dopo un lungo periodo insieme, i due si sono poi sposati nel 2004, con una cerimonia svoltasi nella vigna in Francia del padre di lei. Come noto, i due non amano rivelare molto della loro vita privata, mantenendo un certo riserbo.

2. Si sono conosciuti ad un concerto. Prima di intraprendere la carriera nel mondo del cinema e della televisione, Murphy si era dedicato alla musica, cantando e suonando il basso in alcune band di genere alternative rock. Proprio durante un suo piccolo concerto, nel 1996, conobbe Yvonne, della quale si innamorò subito. I due intrapresero dunque da quel momento la loro relazione, la quale dura con successo ancora oggi.

3. Hanno due figli. Dopo essersi sposati nel 2004, Murphy e la McGuinness hanno continuato a costruire la loro famiglia, dando vita a due figli. Il primo, Malachy, è nato nel dicembre del 2005, mentre il secondo, Aran, è nato nel luglio del 2007. Nei confronti dei due bambini, i due coniugi sono sempre stati particolarmente protettivi, evitando che la loro celebrità potesse portare ad una sovraesposizione mediatica dei figli. La coppia cerca infatti di farli crescere nel modo più normale e distante dalla celebrità possibile.

Yvonne McGuinness e la sua arte

4. Si è laureata in arti visive. Dopo aver completato gli studi di base nella sua città natale, Yvonne McGuinness si è iscritta al Crawford College di Cork, dove ha conseguito una laurea in lettere. Dopo la laurea, ha poi proseguito gli studi al Royal College of Arts di Londra, dove ha conseguito un Master in arti visive, laureandosi nel 2002. Una volta completati gli studi, ha iniziato ad organizzare le sue prime mostre d’arte nel Regno Unito e altrove. In particolare, ha lanciato con successo la sua prima mostra d’arte dal titolo “Veicolo” nel 2005, la quale si è tenuta in una biblioteca mobile a Cork.

5. Con le sue videoinstallazioni si occupa di temi molto importanti. Formandosi in questo ambito, la McGuinness ha sempre più indirizzato la sua ricerca artistica sulla rappresentazione dei temi dell’Io e dell’inganno, affrontando il sublimato desiderio di autoespressione dell’autore come anche della tensione tra rivelazione e occultamento. Opera dopo opera, l’artista affronta sempre nuovi aspetti di tali argomenti, dando dunque vita ad un vero e proprio percorso autoriale.

I film di Yvonne McGuinness

6. Ha diretto alcuni cortometraggi. Oltre ad interessarsi di videoarte, la McGuinness si è cimentata anche nella regia dando vita ad alcuni cortometraggi da lei anche scritti. Si tratta di This is between us, risalente al 2011, e Charlie’s Place e Procession, entrambi realizzati nel 2012. Non è noto se l’artista intende continuare questo percorso, cimentandosi magari con opere di carattere cinematografico o televisivo. Ad oggi, infatti, questo non risulta essere nei suoi piani.

Yvonne McGuinnes Cillian Murphy

Yvonne McGuinness è su Instagram

7.Ha un profilo privato. Yvonne McGuinness è presente sul social network Instagram con un profilo privato e non verificato chiamato @ymgprojects. Questo, che vanta appena 118 follower e 84 post, contiene principalmente informazioni relative all’attività artistica della McGuinness. Non vi sono dettagli relativi alla sua vita di coppia e il fatto di voler tenere il profilo privato è ulteriormente indice del suo volere rimanere lontana dalla celebrità.

8. Attraverso il profilo è possibile risalire al suo sito. Nella descrizione del suo profilo Instagram, la McGuinness riporta semplicemente il link al suo sito ufficiale. In questo è possibile ritrovare un elenco fotografico delle videoinstallazioni da lei realizzate, ognuna con la propria personale e accurata descrizione. Grazie a questo sito e alle informazioni sul profilo Instagram, sarà dunque possibile sapere sempre tutto sull’attività dell’artista.

Yvonne McGuinness e John J. McGuinness

9. È nipote di un noto politico. Yvonne McGuinness è la nipote del noto politico irlandese John McGuinness, facente parte del partito Fianna Fáil, ovvero il partito repubblicano e conservatore dell’Irlanda, con tendenze di centro-destra. John McGuinness è stato nominato presidente della commissione per le finanze, la spesa pubblica e la riforma e del Taoiseach nell’aprile 2016. Ha poi ricoperto la carica di presidente della commissione per i conti pubblici dal 2011 al 2016 e di ministro di Stato dal 2007 al 2009.

Yvonne McGuinness: età e altezza

10. Yvonne McGuinness è nata Kilkenny, città della Repubblica d’Irlanda e ora con sede a Monkstown, nella conte di Dublino. La sua altezza complessiva è pari a 167 centimetri.

 
 

Logan – The Wolverine, la spiegazione del finale: La fine del Wolverine di Hugh Jackman…

Logan - The Wolverine spiegazione finale
Foto di Photo Credit: Ben Rothstein - © 2017 Marvel. TM and © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation.

Il franchise cinematografico degli X-Men ha subito un enorme sconvolgimento nel 2017 con l’uscita di Logan – The Wolverine. Non solo è ancora considerato il punto più alto dell’interpretazione degli eroi mutanti da parte della 20th Century Fox, ma ha anche segnato l’ ultima volta di Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine, almeno per un po’. Logan ha anche riunito Jackman con James Mangold, che aveva diretto il precedente film incentrato su Logan, The Wolverine , nel 2013. Mangold non ha usato mezzi termini, avendo fissato un rating hard-R e ridimensionando la posta in gioco da “fine del mondo” a “profondamente personale”.

Ambientato in un futuro lontano, Logan vede il suo protagonista guadagnarsi da vivere come autista di limousine e allo stesso tempo prendersi cura dell’anziano Charles Xavier (Patrick Stewart). Ma alla loro porta si presenta una ragazza di nome Laura, nota anche come “X-23” (Dafne Keen), che ha capacità mutanti simili a quelle di Logan. Logan, Laura e Xavier sono in fuga da Transigen, la società che ha creato Laura e che la rivuole con ogni mezzo. A complicare le cose c’è il fatto che il fattore di guarigione di Logan comincia a diminuire.

Logan rivela che il Professor X ha accidentalmente ucciso gli X-Men

Hugh Jackman and Stephen Merchant in Logan - The Wolverine (2017)
Foto di Photo Credit: Ben Rothstein – © 2017 Marvel. TM and © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation.

L’apparizione di Laura è un fatto importante, poiché prima degli eventi di Logan, gli X-Men erano stati praticamente spazzati via e non erano nati nuovi mutanti da 25 anni. All’inizio si lascia intendere che Logan potrebbe aver ucciso gli X-Men, il che sarebbe un cenno a Old Man Logan di Mark Millar e Steve McNiven. In quella storia a fumetti, il maestro dell’illusione Mysterio ha ingannato Wolverine per fargli uccidere gli X-Men, portando il canadese artigliato ad abbandonare la violenza. Logan compie una svolta epocale e rivela che Xavier ha accidentalmente causato la morte degli X-Men: soffre di demenza senile e i suoi poteri telepatici vanno in tilt, provocando crisi distruttive che colpiscono tutti coloro che lo circondano. Il fatto che il mentore degli X-Men sia la causa della loro caduta è un esempio di come Logan faccia leva sulle corde del cuore del pubblico.

Wolverine muore da eroe in Logan

Lo scienziato capo di Transigen, il dottor Zander Rice (Richard E. Grant), finisce per liberare un clone più giovane e selvaggio di Logan chiamato X-24 per catturare Laura. X-24 uccide Xavier e successivamente ferisce mortalmente Logan impalandolo su un albero. Alla fine, Laura uccide il clone usando un proiettile di adamantio che Logan aveva tenuto con sé ed è al suo fianco quando muore. In punto di morte, Logan dice a Laura: “Non essere come ti hanno fatto”. Dopo aver seppellito Logan, Laura gira la croce sulla sua tomba di lato per formare una “X”, onorando la sua eredità come uno degli X-Men.

Cosa succede a Laura in Logan?

Hugh Jackman e Dafne Keen in Logan - The Wolverine (2017)
Foto di Photo Credit: Ben Rothstein – © 2017 Marvel. TM and © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation.

Laura crede che Logan e Xavier la stiano portando a “Eden”, un santuario per mutanti che si trova al confine tra Canada e America. Tuttavia, Logan scopre che Laura ha preso questa idea da un fumetto, il che porta a una delle battute più cupamente ironiche dell’intero film: “Forse un quarto di tutto questo è accaduto, e niente di tutto questo”. Eden è un luogo reale, anche se non è quello che Logan o Laura si aspettavano inizialmente; è una comunità di giovani mutanti, che sono stati geneticamente modificati come Laura ma sono sfuggiti a Transigen. Uno di questi mutanti è Julio Richter (Jason Genao), che la maggior parte dei fan dei fumetti conosce come il mutante manipolatore della Terra Rictor. Rictor e gli altri mutanti di Eden sono in grado di usare i loro poteri per uccidere Donald Pierce (Boyd Holbrook), il capo dei cacciatori di mutanti di Rice, e accompagnano Laura dopo aver seppellito Logan.

Diverse versioni del Wolverine di Jackman e del Professor X di Stewart appaiono nel MCU

Sebbene Logan fosse stato presentato come la fine del percorso per Jackman e Stewart, entrambi gli attori hanno finito per interpretare versioni diverse dei loro personaggi nel Marvel Cinematic Universe. Stewart ha interpretato una versione del Professor Xavier in Doctor Strange nel Multiverso della Follia; questa versione del personaggio faceva parte della società segreta di supereroi nota come Illuminati e sfoggiava persino la stessa sedia a rotelle gialla della sua controparte dei fumetti. Ma non se la cava molto meglio dello Xavier precedente, poiché Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) lo uccide.

Jackman ha un ruolo simile in Deadpool & Wolverine, in quanto interpreta una versione di Wolverine che ritiene di aver “deluso il suo intero mondo” dopo aver fallito nel salvare gli X-Men. Deadpool & Wolverine rende anche omaggio a Logan, sia in modo umoristico con Deadpool (Wade Wilson) che dissotterra lo scheletro di Logan e lo usa come arma, sia in modo emotivo quando il duo incontra Laura nel Vuoto. La Keen riprende persino il suo ruolo e ha recentemente confermato che la sua Laura è cresciuta dopo gli eventi di Logan. È una testimonianza dell’impatto di Logan il fatto che il ritorno della Keen sia celebrato come una delle parti migliori del film e serve a ricordare in modo agrodolce che avrebbe potuto dirigere un film tutto suo prima della fusione Fox/Disney. Tuttavia, per quanto riguarda gli addii dei supereroi, Logan rimane ineguagliato.

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House of the Dragon: chi è Sharako Lohar, il nuovo personaggio della serie

Mentre tutti nei Sette Regni erano impegnati a fare scelte più o meno disperate a destra e a manca nel finale della seconda stagione di House of the Dragon, Lord Tyland Lannister era apparentemente impegnato in una piccola missione secondaria a Essos con Sharako Lohar.

Con i Verdi che decidono di allearsi con la Triarchia, un’alleanza delle Città Libere Myr, Lys e Tyrosh, per rompere il blocco di Velaryon sulla Gola e, si spera, porre fine alla carestia che sta attualmente devastando Approdo del Re, ha senso che i negoziati siano condotti dal Maestro della Flotta di Aegon II.

Mentre la sottotrama di Lord Tyland in questo episodio sembrava un po’ scollegata dal resto della storia, il suo colpo finale lo riporta nel cuore della Danza, salpando verso Westeros a capo di una flotta enorme che sicuramente darà ai Neri qualche pensiero (e i lettori di Fuoco e Sangue sanno quanto). E accanto a Tyland c’è un nuovo personaggio che è stato introdotto proprio alla fine della stagione ma che sicuramente avrà una parte considerevole in futuro, e non è altri che l’ammiraglio Sharako Lohar.

Quindi chi è l’ammiraglio Lohar?

L’ammiraglio di Lysene Sharako Lohar era presente anche in Fuoco e Sangue, dove comandava una flotta di novanta navi da guerra, che avrebbero avuto un ruolo importante nella Danza dei Draghi e soprattutto in quella che sarebbe stata ricordata come una delle battaglie navali più sanguinose di tutta la storia di Westeros.

Il destino di Lohar è intrecciato con due dei figli di Rhaenyra. Non è solo Jace, che muore insieme al suo drago Vermax durante la Battaglia della Gola, ma anche il piccolo Viserys, il più giovane dei figli della Regina. Sharako Lohar cattura il giovane principe come suo prigioniero, ma lo vende rapidamente al magister di Lysene Bambarro Bazanne quando le sue fortune cambiano nel momento in cui la Triarchia si frantuma negli anni successivi alla battaglia della Gola, in cambio del peso in oro del principe. Da Bambarro, Viserys passerà nelle mani del favolosamente ricco banchiere Lisandro Rogare, la cui figlia, Larra, Viserys alla fine sposerà e avrà tre figli con lei prima di tornare a Westeros, dove tutti lo davano per morto.

Chi è l’ammiraglio Lohar nella serie?

Nella serie, Lohar è interpretata dall’attrice britannica Abigail Thorn, e il personaggio è leggermente modificato per essere una donna che occupa un posto nella società solitamente riservato agli uomini, confondendo un po’ i ruoli di genere. Lohar è molto rispettata dai suoi capitani e soldati, e quindi mette davvero Tyland alla prova, ovvero una sessione di combattimento nella più viscida pozza di fango mai vista in televisione, prima di accettare di salpare in suo aiuto.

Parte del personaggio di Lohar nella serie è stata anche influenzata da un’altra figura minore del libro, il capitano Tyroshi Racallio Ryndoon, che ha anche combattuto per la Triarchia durante la Guerra per i figliastri, la Danza e la successiva Guerra delle figlie dopo il crollo dell’alleanza. Notoriamente amante del vestirsi come una donna, Racallio aveva anche una dozzina di mogli, qualcosa che ha anche Lahar, considerando che chiede a Tyland di fare sesso con loro in modo che possano avere figli forti. La proposta è molto simile a quella che Racallio farà dopo la Danza a un altro personaggio che per ora rimarrà senza nome.

 
 

I draghi più forti di Game of Thrones e di House of The Dragon, in ordine di importanza

Già solo dal titolo, ci si aspetta che la serie HBO House of The Dragon sia ricca di bestie volanti sputafuoco… e di certo lo è. La serie è incentrata sulla sanguinosa guerra civile tra i membri della famiglia reale Targaryen, nota come Danza dei Draghi, e nel corso delle prime due stagioni dello show, praticamente tutti combattono in cima a enormi e pericolosi draghi, ognuno dei quali risponde solo al proprio cavaliere giurato. A volte, a dire il vero, può essere difficile distinguere tutte queste massicce armi nucleari occidentali, per non parlare dei tre draghi cavalcati dalla Daenerys Targaryen di Emilia Clarke nella serie originale di Game of Thrones.

House of The Dragon inizia la sua storia quasi 200 anni prima della nascita di Daenerys e offre al pubblico un numero di draghi decisamente superiore a quello della serie che ha dato il via alla storia; tuttavia, ci si potrebbe chiedere: quanto sono potenti i draghi in questa narrazione e qual è il più potente? Dai tre destrieri di Daenerys che hanno fatto il loro debutto in Game of Thrones fino ai potenti draghi visti in House of The Dragon, ecco cinque delle bestie alate più forti di tutto il Westeros, classificate.

5 Viserion & Rhaegal

Viserion & Rhaegal

House of The Dragon potrebbe ospitare un numero maggiore di draghi rispetto a “Game of Thrones”, ma questo non significa che i tre draghi di “Game of Thrones” non fossero incredibilmente forti. Torneremo su Drogon, il più grande dei tre, più avanti, ma per ora diamo un’occhiata a Viserion e Rhaegal, i draghi dorati e verdi (rispettivamente) che si schiudono insieme al loro fratello rosso Drogon dopo che Daenerys ha portato tre uova di drago apparentemente dormienti nel fuoco. Quando risorge dalle ceneri, i tre draghi sono minuscoli e hanno bisogno di protezione, ma crescono molto rapidamente… e anche se Drogon è più potente dei suoi fratelli, loro non sono esattamente dei fannulloni.

Sfortunatamente, Viserion e Rhaegal finiscono rinchiusi nelle viscere di Mereen dopo che le abitudini di caccia di Drogon causano la morte di un bambino sotto la sorveglianza di Daenerys, ma quando emergono si dimostrano formidabili perché la loro “madre” Daenerys li affianca su Drogon. Viserion riceve un tragico aumento del suo potere complessivo alla fine della settima stagione dello show, quando viene ucciso e poi rinasce per mano del Night King, che lo trasforma in un drago di ghiaccio zombie abbastanza potente da aprire un varco nella Barriera che protegge i Sette Regni dall’estremo Nord. Per quanto riguarda la morte stranamente improvvisa di Rhaegal (ucciso da un colpo di scorpione sparato dall’Euron Greyjoy di Pilou Asbæk nell’ottava stagione), ciò non è tanto indicativo della sua potenza complessiva quanto del fatto che gli showrunner avevano fretta.

4 Daemon Caraxes House of the Dragon

Caraxes

Con un soprannome come “Wyrm del sangue”, probabilmente non sorprende che Caraxes, il destriero cavalcato dal principe Daemon Targaryen (Matt Smith) in House of The Dragon, sia entrato in questa lista. Caraxes, un drago decisamente massiccio e con molte esperienze di battaglia, è stato precedentemente cavalcato dal principe Aemon Targaryen (figlio del re Jaehaerys I Targaryen e della regina Alysanne Targaryen), il che significa che quando Daemon è salito in sella, Caraxes era già piuttosto formidabile.

All’inizio di House of The Dragon, Daemon va in guerra per suo fratello Re Viserys I Targaryen (Paddy Considine) in una zona marittima contesa nota come le Pietre dei Passi, e lo show fa di tutto per mostrare momenti in cui Daemon e il suo drago lavorano in tandem per annientare assolutamente i loro nemici. In “Fuoco e sangue”, il materiale di partenza scritto da George R.R. Martin, l’autore nota che Daemon e sua nipote-moglie Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy nella serie) hanno entrambi draghi potenti, ma che Caraxes non è esattamente un principiante quando si tratta di guerra: “Caraxes, in particolare, era temibile e non era nuovo al sangue e al fuoco dopo le Pietre del Passo”. Non solo Daemon e Caraxes sono due combattenti leggendari, ma sono anche spietati e crudeli quando si tratta di combattere; con il proseguimento di “House of the Dragon”, probabilmente vedremo di più sull’abilità di Caraxes nel combattimento.

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Vermithor

La prima apparizione di Vermithor in House of The Dragon è stata una breve puntata del finale della Stagione 1, ma ha sicuramente lasciato il segno… ed è importante sapere quanto sia potente questa bestia. In quell’episodio, “La Regina Nera”, Daemon si reca nelle profondità più oscure di Roccia del Drago, dove lui e la Squadra Nera di Rhaenyra hanno preso dimora, e inizia a cantare una misteriosa canzone nell’antica lingua dell’Alto Valyriano. Mentre lo fa, un drago massiccio emerge dalle tenebre e si avvicina a Daemon in un modo non particolarmente amichevole… ma non significa che il drago attacchi mentre Daemon lo affronta. Questo è importante, perché Vermithor, che è nato quando Re Jaehaerys I era in vita e da allora è rimasto ibernato sotto Roccia del Drago, è incredibilmente vecchio e forte.

Questo ci porta alla seconda stagione, quando Rhaenyra mette alla prova alcuni potenziali cavalieri dei draghi vicino alla tana di Vermithor sotto Roccia del Drago… e il drago arriva giusto in tempo per fare un barbecue ad alcuni malcapitati. Quando gli viene presentato Hugh Hammer (Kieran Bew) – che si dice sia il figlio a lungo perduto della principessa Saera Targaryen, una delle tante figlie di Jaehaerys I – Vermithor trova il suo prossimo cavaliere, il che significa sicuramente che vedremo più potenza di Vermithor quando arriverà la terza stagione.

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Drogon

Non si può stilare una classifica dei draghi più forti di Game of Thrones e House of The Dragon senza includere il destriero più grande e distruttivo di Daenerys Targaryen, Drogon. Chiamato così in onore del suo defunto marito Khal Drogo (Jason Momoa), Drogon è chiaramente il drago preferito di Daenerys, visto che lo cavalca più spesso; è anche l’unico a sopravvivere fino alla fine della serie dopo che i suoi fratelli Rhaegal e Viserion sono stati abbattuti dai già citati cattivi Euron Greyjoy e il Re della Notte.

Drogon è un ariete assoluto, soprattutto con Daenerys a cavalcarlo: certo, la sua tendenza ad appiccare il fuoco prima e a fare domande poi le si ritorce contro in modo piuttosto spiacevole quando saccheggia Approdo del Re anche dopo che si è arreso, ma per la maggior parte di “Game of Thrones”, non c’è dubbio che i fan si siano divertiti a vedere Drogon e Daenerys decimare i loro nemici. (Un giovane Drogon che dà fuoco a un malvagio padrone di schiavi, al comando di Daenerys, durante la terza stagione, è certamente uno dei momenti più belli della serie). È innegabile che Drogon abbia una notevole potenza di fuoco letterale, e in effetti nella serie si arriva a un punto in cui inizia a sembrare un “deus ex drago”… ma ancora una volta, non si può parlare di draghi super-forti senza menzionare Drogon.

1 Vhagar in House of the Dragon

Vhagar

Ci dispiace, Drogon. C’è solo un drago che può essere in cima a questa lista, ed è Vhagar, descritto in modo lusinghiero come una “vecchia b*tch” da Daemon all’inizio della seconda stagione della House of The Dragon. Uno dei draghi più antichi visti nellaHouse of The Dragono in “Game of Thrones”, Vhagar fu cavalcata per la prima volta da Visenya Targaryen, regina di Aegon il Conquistatore, e quando la vediamo nella prima stagione di House of The Dragon, appartiene a Lady Laena Velaryon (Nanna Blondell). Purtroppo, quando Laena ha delle complicazioni durante il parto, decide di voler morire come cavaliere del drago invece che nella sua sala parto e si auto-immola con l’aiuto di Vhagar; dopo di che, il drago dovrebbe passare alla figlia maggiore. Ma la situazione non si risolve.

In realtà, il giovane principe Aemond Targaryen (Leo Ashton) sale su Vhagar e la doma, rubandola di fatto. Per questo perde un occhio dopo una colluttazione tra i figli dei Targaryen e dei Velaryon, ma Aemond pensa che ne valga la pena… come dice a sua madre Alicent Hightower (Olivia Cooke), ha perso un occhio ma ha guadagnato un drago. Da adulto, Aemond – ora interpretato da Ewan Mitchell – usa Vhagar come arma di distruzione di massa, uccidendo con la bestia suo nipote Lucerys Velaryon (Elliot Grihault) e sua zia, la principessa Rhaenys Targaryen (Eve Best), insieme ai rispettivi draghi. Vhagar è, senza dubbio, il drago più forte che abbiamo visto in entrambe le serie ambientate a Westeros.

The Fantastic Four: First Steps, 5 cose che il costume del MCU trapelato potrebbe suggerire, rivelare o confermare

Fantastici Quattro film 2025
La prima immagine diffusa del film The Fantastic Four

Le riprese di The Fantastic Four: First Steps continuano a ritmo serrato e i fan presenti alla presentazione dei Marvel Studios al D23 hanno potuto dare un’emozionante prima occhiata alla prima famiglia Marvel sul set. Ancora meglio: Joseph Quinn era in costume, indossando quella che sembra essere la supertuta di Johnny Storm durante la clip.

Questo è il primo sguardo che il pubblico ha avuto sull’uniforme che i personaggi probabilmente indosseranno mentre combattono il male e usano le loro abilità date dai raggi cosmici per rendere il mondo un posto migliore. Si noti che Quinn è l’unico a indossarla, quindi non si sa se i suoi compagni di squadra sullo schermo indosseranno lo stesso abbigliamento, se ha un significato speciale nel film o perché era l’unica persona a indossarla. Anche se questo non è stato confermato ufficialmente come il design finale della squadra che i fan vedranno sullo schermo, e l’abbigliamento di Quinn potrebbe essere stato solo un uovo di Pasqua destinato a stimolare la conversazione e l’eccitazione, possiamo dedurre alcune cose dall’abbigliamento e da ciò che potrebbe rivelare – o nascondere. Ecco cosa si può dedurre o prevedere dai suoi nuovi abiti.

1Si impegna a fondo nell’atmosfera retro-futura della produzione

Fantastici Quattro film 2025
La prima immagine diffusa del film The Fantastic Four

Un’altra cosa importante del costume di Johnny è che indica la volontà del film di impegnarsi completamente nella sua estetica. Questo tocco sembra essere un cenno alla possibile combinazione di fascino retrò e azione moderna che il film potrebbe offrire. Sappiamo che il film sarà ambientato negli anni ’60 grazie a una teoria dei fan confermata durante il panel del Comic-Con di San Diego. Se da un lato il film potrebbe portare un tocco retrò al Marvel Cinematic Universe, dall’altro offre la possibilità di una completa rinascita della linea temporale. Dopo tutto, i fumetti possono aggiornare costantemente le loro storie, perché non gli universi cinematografici?

Il costume di Johnny non è l’unico elemento dell’immagine che indica il possibile stile visivo del film. I dettagli arancione pallido e marrone di quello che sembra essere l’appartamento di Reed e il suo stile architettonico curvilineo degli anni ’60 sono quasi azzeccati per il periodo. Ma i piccoli dettagli sono sufficienti per chiedersi quanto si allontanino le cose.

In ogni caso, potrebbe essere giunto il momento per il MCU di ricostruirsi in qualcosa di fresco e interessante ora che si avvicina al suo secondo decennio. E un dettaglio così piccolo come il costume di Johnny lascia intendere che il futuro sarà qualcosa di speciale. Scopriremo quanto sia unico The Fantastic Four: First Steps darà il via alla Fase Sei del Marvel Cinematic Universe quando uscirà il 25 luglio 2025.

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Robert Downey Jr. ha un grande rimpianto per aver abbandonato Iron Man

Robert Downey Jr. vince il primo Oscar per Oppenheimer

Anche quando si è pronti a cambiare aria, può essere difficile lasciare un lavoro che si svolge da tempo. Nel caso di Robert Downey Jr. che ha interpretato Tony Stark nel Marvel Cinematic Universe per oltre un decennio, è stato sicuramente così. Dopo una lunga e complicata carriera a Hollywood, durante la quale ha vissuto molti alti e bassi, Robert Downey Jr. è passato a un livello superiore di celebrità quando ha assunto il ruolo del carismatico produttore di armi Tony Stark in “Iron Man” nel 2008.

All’epoca, non c’era alcuna garanzia che il film sarebbe stato un successo o che l’intero gioco dei Vendicatori su cui gli allora nuovi Marvel Studios stavano puntando avrebbe dato i suoi frutti. Dopotutto, Iron Man non era certo un personaggio dei fumetti molto amato dai fan, e il genere dei supereroi aveva fatto cilecca al botteghino per anni. Ma quando funzionava, funzionava davvero. Dopo l’enorme fenomeno di quel primo film, Robert Downey Jr.  è tornato a indossare l’armatura e ha interpretato il personaggio con grande impegno nel corso di altri otto film (più un cameo non accreditato in “L’incredibile Hulk” del 2008). Così facendo, ha contribuito a creare uno dei franchise più redditizi dell’industria cinematografica di tutti i tempi ed è diventato uno dei giocatori più preziosi della Marvel.

Ma alla fine, anche il ruolo più divertente (e redditizio) può diventare creativamente soffocante. Qualsiasi attore inizierebbe a chiedersi quali altre opportunità si stia perdendo e Downey, che era diventato il volto de facto del Marvel Cinematic Universe, ha iniziato a desiderare qualcosa di diverso. Come ha rivelato Downey in un’intervista al New York Times Magazine, la domanda è diventata subito: “Quanto tempo è troppo per un singolo ruolo?“.

Cominci a chiederti“, ha confessato Robert Downey Jr. al New York Times Magazine, “se un muscolo che hai non si sia atrofizzato”. Dopo tanti anni nei panni di Tony Stark, l’attore si è tuffato a capofitto nel suo primo grande ruolo non Marvel, che si è rivelato essere il disastroso “Dolittle”. Sebbene lui e il suo team fossero entusiasti della possibilità di vederlo protagonista di un progetto che la star sperava potesse diventare un “potenziale franchise grande, divertente e ben realizzato“, non è andata così. E non è nemmeno il tipo di progetto che si vorrebbe affrontare per dimostrare a se stessi che si è ancora in grado di fare l’attore.

È stato quindi un sollievo quando Christopher Nolan lo ha contattato per interpretare il meschino e vendicativo Lewis Strauss in “Oppenheimer“. Il ruolo ha visto il suo personaggio trascorrere decenni a nutrire un rancore unilaterale nei confronti del J. Robert Oppenheimer di Cillian Murphy e ha fatto guadagnare a Downey un Oscar. L’attore ha ammesso di aver avuto dei timori nell’affrontare una parte del genere dopo aver trascorso così tanto tempo a incarnare il Tony Stark della Marvel, un personaggio che si era basato su quelle che lui definisce le sue “caratteristiche principali… la parlantina veloce, il fascino, l’imprevedibilità, bla, bla, o come diceva il mio caro amico Josh Richman, un attore caratterista, mi sono fatto le ossa interpretando ‘Milo, l’amico anticonformista‘”. Ma alla fine, “Oppenheimer” lo ha reso desideroso di abbracciare la sfida, che lo avrebbe spogliato di qualsiasi affettazione a cui poteva appoggiarsi come stampella.

Una scommessa che, a quanto pare, ha dato i suoi frutti, visto il successo astronomico del film. Ora, Downey ha la possibilità di avere la botte piena e la moglie ubriaca, avendo la convalida di un’interpretazione da Oscar e ricevendo un’altra, enorme busta paga dalla Marvel per la sua prossima interpretazione del Dottor Destino. Non male!

 
 

Kingsman: Secret Service, la spiegazione del finale

Kingsman: Secret Service
Foto di Photo: Jaap Buitendijk - © 2014 - Twentieth Century Fox Film Corporation

Nel 2014, Kingsman: The Secret Service ha fatto breccia nei cuori degli spettatori di tutto il mondo. Secondo Box Office Mojo, il film è stato visto da un numero di persone sufficiente a fargli guadagnare più di cinque volte il suo budget iniziale di 81 milioni di dollari. L’enorme ode a tutto ciò che riguarda i film di spionaggio ha unito gli elementi di commedia, intrigo e azione del genere per uno dei film più emozionanti e divertenti dell’anno.

Il film segue Gary “Eggsy” Unwin (Taron Egerton), un giovane inglese di strada con un talento per le fughe improvvisate e un cuore d’oro. Viene reclutato dal compagno di guerra del padre defunto, Harry Hart (Colin Firth), per far parte di un’agenzia di spionaggio britannica nota come Kingsman. Durante il viaggio, i Kingsman entrano in conflitto con il miliardario magnate della telefonia Richmond Valentine (Samuel L. Jackson), che ha in mente un piano per sfoltire la sovrappopolazione mondiale utilizzando onde che inducono all’aggressività emesse dalle schede SIM della sua azienda; una volta attivate, tutti coloro che si trovano nel raggio d’azione diventano pazzi assassini. Quando Harry viene ucciso e gli altri membri di Kingsman si uniscono a Valentine, tocca a Eggsy fermare il piano del folle nel modo tradizionale delle spie.

Come fa Eggsy a passare da ragazzo di strada a eroe?

Alla fine, Eggsy ferma i piani di Valentine prima che vengano causati danni significativi alla popolazione mondiale. Tuttavia, Eggsy non sarebbe stato in grado di farlo se non si fosse impegnato a fondo e non si fosse trasformato da chav in un agente segreto elegante come James Bond. All’inizio del film, Eggsy è tutt’altro che una spia dalla parlantina elegante. È un teppista dall’accento pesante che ruba auto solo per divertirsi. In realtà, ha l’opportunità di diventare un Kingsman solo quando usa il numero sul vecchio medaglione di guerra del padre per chiamare Harry e ottenere una carta “esci gratis di prigione”. La maggior parte del resto del film si concentra sull’addestramento di Eggsy invece che sulle sue fughe per salvare il mondo. Impara a combattere, a sparare, ad addestrare i cani, a mescolare i drink e praticamente qualsiasi altra abilità che ci si aspetta che una spia conosca a menadito.

In fin dei conti, è proprio questo l’obiettivo del film: diventare un eroe. Eggsy non affronta direttamente l’antagonista fino all’inizio del terzo atto. Anche in questo caso, è solo perché Harry Hart viene tolto di mezzo grazie a una pallottola in testa. Quando Eggsy scopre che tutti gli altri Kingsman sono dalla parte di Valentine, non ha altra scelta che salvare il mondo. Si tratta di un’evoluzione del personaggio che è frutto sia delle circostanze che della morale di Eggsy.

Il finale del fumetto è molto diverso

Kingsman: Secret Service differenze film fumetto

Per chi non fa parte del mondo dei fumetti, Kingsman è sembrato un film originale che ha avuto un grande successo. In realtà, il film è tratto da una graphic novel delle leggende del fumetto Mark Millar e Dave Gibbons. Secondo CineFix, il fumetto originale – intitolato semplicemente The Secret Service – ha una trama di base simile che presenta alcune differenze sostanziali nel corso della storia, compreso il finale. Nella versione cinematografica, Eggsy assalta da solo il complesso montuoso di Valentine. Uccide i membri dell’1% che sostengono i piani di Valentine, lo pugnala al petto e conclude la serata con una relazione improvvisata con una principessa svedese. È un finale trionfale, umoristico e appropriato per un film d’azione campagnolo sulle spie britanniche.

Nel frattempo, il fumetto vede Eggsy riunire le sue reclute Kingsman per organizzare un assalto al nascondiglio del cattivo Dr. James Arnold. Lì, salvano molti degli attori più famosi del mondo – che Arnold ha rapito – e si sbarazzano del cattivo con un colpo di pistola a bruciapelo in faccia. Non c’è nessuna principessa svedese, anche se le onde radio del cattivo vengono trasformate da aggravanti in afrodisiache. Eggsy non avrà il suo “lieto fine”, ma il resto del mondo sì.

 
 

Una Donna Promettente, la spiegazione del finale del film

Una Donna Promettente spiegazione finale film
Courtesy of © Focus Features

Potreste amare il film con Carey Mulligan Una Donna Promettente (la nostra recensione). Potreste odiarlo. Potreste esserne indifferenti. Ma una cosa sembra quasi certa: proverete forti emozioni per il suo finale.

La maggior parte di Una Donna Promettente (Promising Young Woman) sembra un’abile rivisitazione dei film di exploitation, in cui qualcuno che ha subito un torto si vendica. Mulligan interpreta Cassie, la cui migliore amica, Nina, è stata violentata quando le due frequentavano la facoltà di medicina. Nonostante Nina abbia denunciato lo stupro e nonostante ci fossero delle prove video, nessuno a scuola ha preso sul serio le sue affermazioni e ha punito i colpevoli. Sia Nina che Cassie hanno lasciato la scuola e si lascia intendere che Nina sia morta suicida.

Ora Cassie vendica abitualmente Nina andando nei bar e fingendo di essere ubriaca. Inevitabilmente, un uomo la porta a casa e inevitabilmente cerca di andare a letto con lei senza il suo chiaro consenso. Prima che lui possa farlo, lei rivela il suo stratagemma, parlandogli in modo convincente e terrorizzandolo al pensiero di quello che ha appena fatto. (Inevitabilmente, gli uomini tentano di ritorcere la loro situazione contro Cassie, ma il film non prende sul serio la loro reazione, a suo merito).

Il piano di Cassie prevede anche una vendetta più diretta nei confronti delle persone che incolpa per la morte di Nina, tra cui un ex amico che li ha lasciati a bocca asciutta, l’avvocato che ha difeso lo stupratore di Nina in tribunale e il preside del college. Ma la persona in cima alla lista di Cassie, com’era prevedibile, è lo stupratore di Nina, Al. E Al sta per avere un addio al celibato.

Seguono importanti spoiler su Una Donna Promettente (Promising Young Woman)

Cassie ottiene il luogo della festa di Al da Ryan, il ragazzo con cui esce per gran parte del film, finché non si rende conto che anche lui non ha fatto nulla per aiutare Nina mentre veniva violentata di fronte a numerose persone durante una festa. (Una Donna Promettente non racconta mai quello che è successo a Nina, né lo dice veramente, ma si capisce comunque cosa è successo perché la storia di Nina è così tristemente comune nel nostro mondo).

Così Cassie si traveste da spogliarellista e si presenta all’addio al celibato di Al, dove compirà il suo ultimo atto di vendetta: incidere il nome di Nina sulla pelle di Al dopo averlo ammanettato al letto.

Ma le cose non vanno secondo i piani. Ed è qui che nel film accade un punto di svolta sorprendente.

È come se l’intera trama di Una Donna Promettente fosse stata invertita da ciò che accade alla fine del film.

Una donna promettente Max Greenfield
Courtesy of © Focus Features

Ecco cosa succede: Al si libera da una delle manette e riesce a soffocare Cassie con un cuscino. Lei muore. Il film cambia prospettiva per seguire Al e il suo amico Joe mentre cercano di coprire il loro crimine. Più tardi, al matrimonio di Al, l’atto finale del piano di Cassie si compie quando la polizia si presenta per arrestare Al per l’omicidio di Cassie. La donna aveva inviato il luogo dell’addio al celibato all’avvocato pentito che aveva difeso Al nel caso di stupro, avvisandolo che aveva intenzione di essere presente, nel caso in cui fosse scomparsa. Lui ha contattato la polizia. Alla fine Al è finito in prigione.

Questi sviluppi racchiudono gli ultimi 15 minuti di un film, anche se si accetta il fatto che Una Donna Promettente ha già fatto accadere molti altri punti di svolga ancor prima di arrivare al finale. Ma la morte di Cassie ci ha fatto capire quale fosse l’obiettivo della sceneggiatrice/regista Emerald Fennell: Ci stava costringendo a vedere quanto profondamente il punto di vista di ragazzi come Al abbia soffocato la nostra cultura pop.

“L’addio al celibato va a rotoli quando muore la spogliarellista e/o la lavoratrice del sesso” è ormai un cliché, ma la maggior parte delle storie di questo tipo sono raccontate dal punto di vista dei partecipanti all’addio al celibato, non da quello della spogliarellista o della lavoratrice del sesso. Poiché Una Donna Promettente è così profondamente incentrato su Cassie, l’improvviso passaggio a una trama che sembra appartenere a un altro film è incredibilmente stridente. Tuttavia, questa stridente qualità ha uno scopo: aiuta gli spettatori a capire che la versione più tipica di questo film trasformerebbe la spogliarellista in un cadavere usa e getta – non le permetterebbe mai di essere la protagonista.

“Come appare questa storia dal punto di vista di uno dei personaggi minori?” è una domanda utile che ogni scrittore deve porsi riguardo a ciò che sta scrivendo. Ma ciò che Fennell ha fatto in Una Donna Promettente è stato concentrarsi su un intero tropo attraverso il punto di vista della persona più spesso trattata come un sacrificio necessario per portare avanti la trama.

In effetti, saremmo molto sorpresi se Una Donna Promettente non fosse un’opera inversa, solo un po’, da “Che aspetto ha la storia della spogliarellista che muore all’addio al celibato se è raccontata dal punto di vista della spogliarellista?”. Ricordandoci forzatamente di chi sarebbe la storia – ovvero di Al e Joe – Una Donna Promettente spinge il pubblico a riconsiderare tutti i cadaveri di donne senza nome che abbiamo visto in altri film e show televisivi, quelli che danno il via a una storia sugli uomini nelle loro vaghe vicinanze, a volte gli uomini che hanno effettivamente ucciso quelle donne.

Con questa scelta ci sfida anche a spostare la nostra empatia da Cassie ad Al o Joe. Il pubblico ha la tendenza a dare un po’ di tregua a un protagonista, e una volta che Cassie è morta, a Una Donna Promettente manca del tutto un protagonista. Al potrebbe intervenire per riempire questo vuoto. Dopo tutto, nessuno di noi vorrebbe che una donna vendicativa incidesse il nome della sua migliore amica sulla propria pelle.

Ecco perché il finale del film, in cui Cassie manda Al in prigione dall’oltretomba, è così importante. Senza di esso, il film non si concluderebbe solo con una nota negativa, ma comprometterebbe attivamente tutto ciò che è accaduto prima e rischierebbe di lasciare agli spettatori il ricordo primario di un altro uomo terribile che la fa franca per una cosa terribile.

Ma, sì, le fasi finali del piano di Cassie sono un po’ poco plausibili. O forse no?

La domanda su quale sia il genere a cui appartiene Una Donna Promettente è molto importante per il suo finale.

Una donna promettente

Prima di diventare un film su un addio al celibato finito male, Promising Young Woman passa agilmente tra tre generi molto diversi: la commedia romantica, il thriller d’exploitation e lo studio del personaggio. Il genere a cui appartiene più propriamente è l’ultimo, poiché l’azione del film è per lo più dedicata a cercare di capire cosa fa scattare Cassie. Ma per capire cosa fa scattare Cassie è necessario seguirla mentre terrorizza i ragazzi che la riaccompagnano a casa dal bar o affronta le persone che ritiene responsabili della morte di Nina (la trama del thriller d’exploitation del film). E poi bisogna anche vedere chi è Cassie nel contesto della sua relazione con Ryan (il suo lato da commedia sentimentale).

Ma nei momenti conclusivi di Una Donna Promettente, quando il piano di Cassie fa cadere Al al suo stesso matrimonio, il film punta tutto sul thriller d’exploitation. La commedia sentimentale è finita, con Ryan che si è rivelato un uomo di merda come tutti gli altri. E poiché Cassie è morta, anche lo studio del personaggio è finito, perché non possiamo più approfondire la sua conoscenza. In effetti, se il film fosse stato un puro studio dei personaggi, Al e Joe l’avrebbero probabilmente fatta franca. Ma poiché Promising Young Woman ha ancora una carta da thriller d’exploitation nella manica, mette in atto un ultimo trucco.

I thriller di sfruttamento spesso coinvolgono persone tradizionalmente svantaggiate che affrontano chi detiene il potere. Cassie, per esempio, è una donna che lotta contro la cultura dello stupro e il patriarcato, quindi le persone che affronta sono degli ubriachi di merda che si credono bravi ragazzi. I thriller di sfruttamento finiscono quasi sempre con una sorta di vittoria dell’eroe, per quanto donchisciottesca. Anche se l’eroe muore, sarà fatta giustizia. (Un altro esempio famoso, tratto da un altro film che utilizza le caratteristiche del thriller d’exploitation per i propri scopi: Kill Bill, che termina con il suo eroe che si allontana verso il tramonto dopo aver ucciso tutti coloro che l’hanno usata, abusata e oppressa).

Il finale di un thriller d’exploitation è proprio il finale di Una Donna Promettente. Molti spettatori potrebbero essere contrariati dal fatto che molte cose devono andare per il verso giusto perché il piano di Cassie funzioni: Deve sperare che l’avvocato faccia la cosa giusta, deve sperare che la polizia prenda sul serio un messaggio dall’oltretomba, deve persino programmare una serie di messaggi da inviare a Ryan (che sta partecipando al matrimonio di Al) proprio nel momento giusto per ottenere il massimo impatto drammatico.

Nel contesto di un thriller d’exploitation, tutto questo è assolutamente ragionevole. La sequenza finale a cascata di Una Donna Promettente non è più incredibile di quella di Cassie che va a casa con dozzine di uomini, li umilia e li spaventa, e poi non incontra alcun problema oltre a quello di arrabbiarsi con lei. All’interno di questo genere, le regole della realtà sono legittimamente un po’ più rigide.

Ho un test che a volte applico alle opere di fiction, soprattutto ai film. Lo chiamo il test “Sarebbe un film altrimenti?”. Con questo intendo dire che se trovo che qualcosa che accade in un film sia implausibile ma non impossibile, considero se il film avrebbe avuto lo stesso successo senza di esso. Il piano di Cassie che si sta mettendo in atto è sicuramente credibile, ma si può anche spiegare, più o meno, come ci riesca. È poco plausibile ma non impossibile. A mio parere, la storia di Cassie non sarebbe stata un gran film senza la sua vendetta postuma. La sua morte avrebbe mostrato quanto le donne siano usa e getta in un mondo gestito da uomini, un punto che la Giovane promessa ha già sottolineato e sovvertito molte volte prima della sua morte.

Se immaginiamo che gli eventi di questo film si verifichino nella vita reale, l’unico modo in cui potrebbero assurgere al livello di una storia che, ad esempio, farebbe notizia a livello nazionale (o almeno in uno dei più popolari subreddit di notizie insolite) sarebbe se Cassie riuscisse davvero a portare a termine l’improbabile epilogo del film. Pertanto, Una Donna Promettente non sarebbe un film senza i suoi momenti finali. Hanno messo un fiocco su qualcosa che per la maggior parte del tempo si è rifiutato di essere messo un fiocco.

Se tutto questo sembra un po’ come scrivere un intero problema di matematica a ritroso rispetto alla sua risposta, beh, è così. Più o meno. La Fennell ha distorto diversi eventi del suo film per arrivare alla scena finale, un approccio che sembra un imbroglio in uno studio sui personaggi, ma che risulta trionfante in un thriller d’exploitation.

Ma credo che questo sia anche la chiave del suo punto di vista più ampio. Il mondo in cui viviamo e le storie che raccontiamo sono così sbilanciate verso il punto di vista di ragazzi etero, bianchi e cis, che dobbiamo immaginare una donna iperintelligente con un’inestinguibile sete di vendetta che li colpisce dall’oltretomba per poter contemplare qualcosa di simile alla giustizia. Cosa ci dice questo del mondo in cui viviamo e delle storie che raccontiamo?

 
 

Double Life, la spiegazione del finale: Chi ha ucciso Mark?

Double Life spiegazione finale
© 2023 Paramount Global Content Distribution

L’idea che deve essere balenata nella mente di qualcuno quando ha pensato di realizzare Double Life: Due personaggi femminili in giro per le strade a risolvere un caso. In effetti, Double Life presenta due personaggi femminili, che si aggirano qua e là per risolvere un caso. Non vengono fornite giustificazioni (se non superficialmente, ovviamente) per il loro atteggiamento tenace e coraggioso, e il film Netflix cerca di parlare della “doppia vita” di qualcuno che muore nei primi cinque minuti. Non c’è da stupirsi che la trama sembri forzata.

La storia di Double Life inizia mostrandoci la doppia vita di Mark. Lavorando per l’ufficio del procuratore distrettuale, ha qualcosa di grosso contro la compagnia carbonifera Dellicano che potrebbe far crollare l’azienda. Tradisce la moglie con l’amante. Entrambe le donne lo amano e sono sconvolte quando lui muore. La morte non è un incidente ed entrambe temono che si tratti di un omicidio. L’incidente diventa il motivo per cui entrambe si conoscono e si uniscono per scoprire chi ha ucciso Mark.

Sinossi della trama: cosa succede in “Double Life”?

Mark, un avvocato che lavora per il procuratore distrettuale Sheldon Roberts, è alle prese con una potente compagnia carbonifera, la Dellicano. Mostra la sua conferenza stampa, trasmessa in TV, alla sua amante, Josephine, detta Jo. Mark è sposato con Sharon, ma lei non ha la minima idea di cosa faccia Mark quando è fuori per i suoi incontri “di lavoro”. Un classico caso di infedeltà! Jo ama Mark e non sa che è sposato. Lavora in un bar e vede un uomo che le porge qualcosa. Mark aveva trascorso il fine settimana con Jo e stava andando a incontrare Sharon quando ha avuto un incidente ed è morto. Sharon, però, sa che c’è qualcosa che non va, perché lui era al telefono con lei quando un’auto lo ha tamponato e, pochi istanti dopo, è avvenuto l’incidente. Anche la polizia è disposta a considerare l’ipotesi dell’omicidio. Jo viene a sapere dell’improvvisa scomparsa di Mark e si reca da Sharon per farle le condoglianze. Jo non rivelò la verità a Sharon, ma le due donne in lutto entrarono subito in sintonia e iniziarono a indagare sulla morte di Mark. Il loro primo compito fu quello di trovare un uomo di nome Ernie Dux.

Come hanno trovato Ernie Dux?

Double Life film cast
© 2023 Paramount Global Content Distribution

L’uomo che Jo aveva visto al bar con Mark era Ernie Dux. Jo non riuscì a vedere cosa si scambiassero esattamente, ma l’intera faccenda era inquietante. Sharon e Jo discussero sul fatto che Mark stava lavorando a un caso contro Dellicano e forse aveva ottenuto da Ernie qualcosa di estremamente importante per far crollare l’azienda. Per scoprire cosa aveva Mark che forse lo ha messo nei guai, Sharon e Jo cercano di rintracciare Ernie. Ma non sono detective! Per fortuna Jo conosceva la fidanzata di Ernie, Wendy, e tramite lei è riuscita a sapere dove si trovava Ernie. Entrambe hanno provato a contattare la detective Carmen Traxler, ma non ha risposto, così hanno deciso di andare a trovare Ernie di persona e indovinate un po’? Lo hanno trovato morto in casa sua, con due uomini armati ancora presenti. Grazie alla spavalderia di Jo, riescono a sopravvivere e Sharon si convince ancora di più che Mark è stato ucciso.

Perché Sharon ha continuato le indagini con Jo?

Jo sapeva combattere e il detective Traxler ha raccontato a Sharon del passato da delinquente di Jo. Traxler disse a Sharon che Jo poteva essere una donna pericolosa, che poteva portarla in pericolo. Ma qualcosa in Sharon sapeva che Jo era una brava persona e che il suo passato criminale non aveva nulla a che fare con l’incidente su cui entrambe stavano indagando. Si scoprì che i due uomini che si trovavano a casa di Ernie erano Louis Strand e suo figlio. Era un noto criminale e, secondo Traxler, erano fortunati ad essere vivi.

Lo straziante incidente non scoraggiò nessuna delle due donne in lutto. Anzi, ora che erano sicure dell’omicidio, decisero di scavare più a fondo. Prima che potessero muoversi in qualsiasi direzione, Sharon trovò delle foto di Mark e Jo in intimità e capì che lui la stava tradendo con Jo. Sharon non riusciva a farsene una ragione. Qualcuno aveva attaccato e distrutto la sua casa e l’unica spalla solidale che riuscì a trovare fu Larry, il collega di Mark. Anche di lui non ci si poteva fidare, perché anche lui era una figura astuta.

L’amicizia tra Jo e Sharon sembrava giunta al capolinea, ma Jo tornò a dirle che se avesse saputo che Mark era sposato, non si sarebbe messa con lui. Sharon non l’aveva perdonata, ma quando Jo vide una foto di Larry, si ricordò che anche lui era lì con Mark la sera dell'”incidente”. Ma Sharon era appena stata con lui e lui le aveva detto di non aver conosciuto Mark. Larry mentiva e Sharon non aveva nessuno intorno a sé di cui potersi fidare. Jo amava Mark, e questo era evidente perché era disposta a mettere in pericolo la sua vita per la verità. Sharon aveva almeno questo in comune con lei.

Spiegazione del finale di ‘Double Life’: Chi ha ucciso Mark?

Anche se Sharon e Jo stavano tecnicamente risolvendo il caso insieme, Sharon non riusciva a perdonarla. Voleva scoprire cosa fosse successo a Mark, ma era anche arrabbiata con lui per quello che aveva fatto. Sharon, tuttavia, mantiene la calma e va nell’ufficio di Mark per esaminare il suo computer nella speranza di trovare un indizio. Sul computer di Mark ha trovato un video in cui si vede la moglie di Sheldon, Lisa, a una funzione con la moglie di Dellicano. Sharon ha anche visto Traxler nel video. Quindi la moglie del capo di Mark era coinvolta con la moglie di Dellicano, un uomo la cui azienda Mark stava lottando duramente per distruggere. Sembrava molto probabile che anche Sheldon e Dellicano fossero in combutta. Sheldon aveva promesso di proteggere Mark, ma forse non è mai stato un suo alleato. Fuori dall’ufficio incontrano Larry, che si confida con loro. Racconta a Sharon di essere stato davvero con Mark la sera in cui è stato ucciso e di aver visto Ernie Dux vendere una chiavetta a Mark. La chiavetta conteneva prove che avrebbero dimostrato la negligenza criminale della Dellicano Industry. Chiunque avesse la pen drive e la chiavetta aveva ucciso Mark. La teoria di Larry era che l’assassino stesse forse usando la chiavetta per estorcere denaro a Dellicano.

Jo e Sharon andarono da Lisa, la moglie di Sheldon, per chiedere cosa ci facesse esattamente all’evento di beneficenza di Dellicano, dove lei e la moglie di Dellicano erano state sentite chiamarsi “migliori amiche”. Il caso si è complicato quando Traxler ha chiamato entrambi per spiegare che erano sulla pista sbagliata. Sospettano che la Traxler abbia fatto un pasticcio con le indagini di Mark, ma la verità è che si trovava lì all’evento di beneficenza a causa di un lavoro secondario di sicurezza che aveva accettato. Traxler avvertì Jo e Sharon che stavano gettando al vento ogni cautela indagando sulla questione. Certo, Sharon non era sola e aveva con sé Jo, che sapeva come combattere, ma comunque Louis e Sonny erano ancora vivi e forse la stavano cercando. Sharon ricevette una telefonata da Louis, che le disse di andare a trovarli da sola perché tenevano Larry in ostaggio.

Sharon, per proteggere Jo, la lascia sola dopo averle detto che non poteva perdonarle di essersi messa con Mark. Non voleva che venisse con lei, perché Louis era un tipo pericoloso e Jo avrebbe potuto farsi del male. Raggiunse un magazzino e il mistero si risolse da solo. Larry aveva la chiavetta da sempre, ma aveva sparato a Louis e a suo figlio Sonny per far credere che l’avessero loro. Larry aveva ucciso Mark e la stava usando per estorcere Sheldon, il procuratore distrettuale. Sheldon era in combutta con i Dellicanos e sulla chiavetta erano presenti anche i suoi messaggi di testo che, se fossero usciti, avrebbero infangato la sua immagine.

Sheldon arrivò con i soldi ma vide che Louis e Sonny erano stati uccisi. Era stato Sheldon a ingaggiarli per trovare la chiavetta. Per prima cosa si recano a casa di Sharon, perché pensano che Mark possa aver dato la chiavetta alla moglie. Furono loro a devastare la casa, ma non trovarono la chiavetta. Avevano trovato il loro uomo fin dall’inizio, ma Larry li ha sviati verso Ernie Dux. Fu Larry a uccidere Ernie prima che lo raggiungessero. Solo Ernie sapeva che Larry aveva assistito allo scambio, quindi Larry doveva ucciderlo. Il suo desiderio più profondo non era il denaro. Ha sempre voluto che Mark si togliesse di mezzo per poter stare con Sharon. Era ossessionato da lei e, quando si presentò l’occasione, pensò di poter ottenere da Sheldon sia Sharon che i soldi. Alla fine, però, ha ottenuto solo un po’ di tempo in prigione.

Louis non era morto e ha sparato a Larry. Vedendo che Sonny era morto, ha dovuto uccidere tutti perché non poteva permettere che la polizia scoprisse che era coinvolto. Era furioso con Larry per averlo incastrato e per aver manipolato Sharon affinché si prendesse cura di lui. Prima che Louis uccidesse Larry, Jo arrivò ed evitò il disastro. Aveva chiamato Traxler e la polizia è arrivata prima che qualcun altro venisse ucciso.

Durante il finale di Double Life, Sheldon, Larry e Louis vengono catturati. Jo e Sharon, che amavano entrambi Mark, avevano finalmente risolto insieme il suo caso di omicidio. Anche se prima Sharon aveva fatto credere di odiare Jo, Jo capì che era nei guai. La rintracciò usando il suo GPS e usò la sua presenza di spirito per chiamare Traxler. I loro sforzi aiutarono anche il caso di Mark in modo postumo. Le prove contenute nella chiavetta dimostrano che i dirigenti della Dellicano sapevano che i rifiuti che producevano stavano contaminando le falde acquifere, ma non hanno fatto nulla per impedirlo. Jo e Sharon sono diventate migliori amiche dopo aver trovato un compagno. Le loro vite erano state separate dalle bugie di Mark, ma ora vivevano serenamente, sapendo che alla fine avevano fatto la cosa giusta, e avevano vissuto una bella avventura.

 
 

House of the Dragon: la battaglia navale più devastante è in arrivo nella terza stagione

La Danza dei Draghi è nota come una tragedia orribile, che House of the Dragon ha trasportato bene sul piccolo schermo, ma nessuna scena ha ancora rappresentato bene la guerra meglio della Battaglia del Golfo. Culmine di due lunghe campagne da parte di entrambe le parti, la battaglia è un enorme scontro navale, ma presenta anche più draghi di qualsiasi altro campo di battaglia del conflitto.

Nel mondo di Westeros, le rappresentazioni romantiche e orribili della guerra sono due facce della stessa medaglia, e il Calanco non fa eccezione. Per quanto epici possano essere i combattimenti con i draghi, i costi per entrambe le parti si rivelano devastanti e una morte in particolare assesta un colpo politico alla causa dei Neri. Inoltre, il fatto che i Verdi abbiano già evacuato il loro leader dalla città con un aiuto segreto fa sì che ci si chieda per quale motivo valesse la pena combattere la battaglia. Dopo perdite così elevate, tuttavia, questa sembra essere una domanda a cui pochi, da entrambe le parti, vogliono veramente rispondere.

Il Gullet è il culmine della guerra

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Sebbene la tempistica della guerra non sia chiara nella serie, Fuoco e Sangue afferma che la Battaglia del Gullet si svolge nove mesi dopo la morte del defunto re. Abbiamo già visto quanto sia stata devastante con Riposo del Corvo, dove i draghi si sono scontrati per la prima volta. La battaglia navale per Approdo del Re, tuttavia, è l’atto finale di quella che inizialmente sembrava un’improbabile campagna dei Neri. Entrambe le marine hanno trascorso mesi ad assemblare le loro forze e chi ne uscirà vittorioso sarà in prima posizione per reclamare il Trono di Spade.

A parte i loro draghi, il più grande vantaggio dei Neri è stata la marina della Casa Velaryon, che hanno usato per bloccare la capitale via mare. Nella speranza di spezzarlo, i Verdi cercano invece una marina al di fuori di Westeros sotto forma di Sharako Lohar (Abigail Thorn) e dei suoi pirati, che rimangono l’unica forza in grado di combattere i Velaryon. Poiché i loro draghi incombono sulla battaglia, Sharako ordina un attacco preventivo contro la flotta rivale mentre questa è ancorata nel porto di Spicetown, ritenendola l’unica possibilità di distruggere i Velaryon prima dell’arrivo dei draghi. Naturalmente, l’attacco è motivato anche da evidenti ragioni economiche, dato che il porto rimane uno dei luoghi più ricchi del Continente Occidentale grazie agli anni di avventure del Serpente di Mare.

Dall’altra parte, i Neri hanno ora riunito il maggior numero di draghi, e sembrano impossibili da contrastare. Con Sunfyre paralizzato e Vhagar occupata, l’unico drago che i Verdi potrebbero schierare in risposta sarebbe Dreamfyre, ma Helaena (Phia Saban) è tutt’altro che un cavaliere esperto. Nei libri, i Neri hanno quattro Semi di Drago, ma sembra che la serie abbia sostituito il ruolo di Nettles con Rhaena (Phoebe Campbell), che nei libri non cavalca mai un drago. Con Daemon (Matt Smith) ancora in marcia nelle Terre dei Fiumi e Rhaenyra (Emma D’Arcy) che non può permettersi di rischiare la vita in battaglia, tocca al figlio maggiore guidare la carica.

Nel Gullet, la fortuna favorisce entrambe le parti

House of the Dragon

Nella fase iniziale della battaglia, le cose sembrano andare molto bene per i Verdi. Poiché sfruttano la luce del sole per non farsi scoprire dalla costa, Lohar riesce a cogliere i Velaryon completamente alla sprovvista, affondando quasi un terzo della flotta in porto. Una volta sbarcati, festeggiano saccheggiando e bruciando Spicetown e High Tide, la sede da cui regna Corlys (Steve Toussaint). Si dice che la distruzione sia stata così devastante che i Velaryon non hanno mai riacquistato il loro status precedente, rimanendo solo dei signori minori all’epoca della serie originale, mentre Spicetown non è mai stata ricostruita.

Tutto questo cambia quando finalmente arrivano i draghi. In qualità di erede, Jaecerys (Harry Collett) guida la carica e la flotta tenta di colpire il suo drago, dato che Vermax è giovane e tutt’altro che il più potente, solo che gli altri quattro cavalieri lo seguono. Per ore, tutti bruciano la flotta Braavosi senza pietà, distruggendo più di sessanta delle cento navi. Inutile dire che il morale dei marinai crolla, costringendo Lohar a ritirarsi.

Prima di fuggire, tuttavia, i Verdi riescono a infliggere un colpo devastante ai Neri, superando forse persino Rhaenys (Eve Best) come peggior morte tra le loro fila. Durante un attacco in picchiata contro una delle navi, il drago di Jace, Vermax, viene trafitto da un rampino e il suo stesso slancio gli crea un ampio squarcio sull’addome. Sebbene non sia fatale, Vermax viene fatto precipitare in mare e presto si scontra con un’altra nave nel caos, rimanendo impigliato nei rottami e affondando sul fondo del mare. Sebbene Jace riesca a liberarsi e ad aggrapparsi ai detriti di legno, viene rapidamente colpito e ucciso da un proiettile di balestra alla gola.

Il calanco riflette perfettamente la Danza dei Draghi

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In House of the Dragon, la paura della distruzione reciproca è stata un tema costante per entrambe le parti in guerra. Questo è già stato mostrato su piccola scala con i gemelli Cargyll, ma la terza stagione lo porterà a un altro livello. Dato che il conflitto è ormai una guerra totale, ha perfettamente senso che la prima grande battaglia di questa fase serva da monito. Ironia della sorte, proprio questi costi, in particolare il timore che possano essere stati inutili, sono l’esatto motivo per cui è probabile che rimangano inascoltati.

In termini di numeri, il vincitore rimane abbastanza chiaro. Non solo la Triarchia è andata in frantumi in questa battaglia, non avendo più un ruolo nella Danza dei Draghi e soccombendo in seguito a una propria guerra civile, ma la strada per Approdo del Re è diventata aperta. Tuttavia, anche mettendo da parte l’incendio di Spicetown e la flotta di Velaryon, la morte di Jace è comunque un colpo devastante per Rhaenyra, sia dal punto di vista politico che personale. Senza dubbio, questo sarà ancora più brutale nella serie, che si è preoccupata di mostrarlo come un promettente erede attraverso le scene con sua madre, rendendo la sua inevitabile morte ancora più tragica.

Ciò che rende la battaglia più priva di senso è che non si tratta nemmeno di una fine definitiva della guerra, poiché la fuga di Aegon II (Tom Glynn-Carney) nega già a Rhaenyra una vittoria politica decisiva. Anche se fosse stato giustiziato, c’è ancora Aemond (Ewan Mitchell) da affrontare e Vhagar rimane di gran lunga la più grande minaccia per i Semi di Drago. Come la guerra nel suo complesso, tutto ciò solleva la domanda per cosa stiano combattendo entrambe le parti se nel frattempo perdono tutto ciò a cui tengono. Nessuno se ne rende conto meglio di Corlys stesso, che ha già perso molto e riassume perfettamente la battaglia: “Se questa è una vittoria, prego di non vincerne mai un’altra”.

 
 

Reacher: la terza stagione subisce un importante cambiamento in seguito alla chiusura della Paramount TV

Reacher - Stagione 3

Paramount Global ha fatto una mossa significativa e sorprendente chiudendo il suo omonimo studio televisivo, Paramount Television Studios (PTVS), come parte di una più ampia ristrutturazione aziendale. Questo sviluppo, che include la partenza del presidente dei PTVS Nicole Clemens, ha lasciato molti fan a chiedersi cosa succederà ai progetti di alto profilo dello studio, tra cui la serie di successo Reacher, una coproduzione tra Paramount, Amazon e Skydance.

La chiusura di PTVS fa parte di una più ampia strategia di Paramount Global volta a snellire le operazioni in un mercato televisivo e di streaming in continua evoluzione. Questa decisione non riflette le prestazioni dello studio, in quanto PTVS è stato responsabile di numerose serie acclamate dalla critica e di successo commerciale. Tuttavia, tutti i progetti in corso e futuri della PTVS, tra cui Reacher, Time Bandits di Apple e Cross di Prime Video, passeranno sotto l’egida dei CBS Studios.

Per i fan di Reacher, questa transizione solleva interrogativi sul futuro della serie. Data la popolarità della serie – Reacher ha battuto il record di ascolti su Amazon Prime Video – è molto probabile che i CBS Studios continuino a darle priorità, soprattutto perché Skydance è lo studio principale della serie. Tuttavia, i cambiamenti nella gestione dello studio potrebbero potenzialmente portare a cambiamenti nella direzione creativa o nelle tempistiche di produzione, che potrebbero avere un impatto sullo sviluppo delle stagioni future.

Quali sono le implicazioni per “Reacher”?

Anche se è troppo presto per prevedere esattamente come avverranno questi cambiamenti, è chiaro che l’eredità di PTVS continuerà a vivere attraverso i progetti che ha sviluppato. Si prevede che serie come Reacher continueranno a intrattenere il pubblico mondiale, anche quando Skydance troverà un nuovo partner nei CBS Studios.

Mentre Paramount Global procede con la sua più ampia ristrutturazione, il settore osserverà da vicino come questi cambiamenti influiranno su alcune delle serie più amate e di successo attualmente in onda. Per il momento, i fan di Reacher e degli altri progetti della PTVS possono stare tranquilli: questi show rimangono in fase di sviluppo, anche se sotto una nuova gestione. Come questa transizione influenzerà le future stagioni di Reacher e di altre serie è ancora da vedere, ma una cosa è certa: CBS Studios ha ora un ruolo fondamentale nel dare forma al prossimo capitolo di questi acclamati show. La terza stagione di Reacher è prevista su Prime Video nel 2025.

 
 

Paramount TV Studios chiuderà per sempre

paramount pictures

I Paramount TV Studios hanno annunciato che cesseranno le loro attività alla fine di questa settimana. La chiusura dello studio, che ha 11 anni di vita, si aggiunge a una serie di licenziamenti annunciati la scorsa settimana dalla Paramount, tra cui il 15% dei dipendenti statunitensi, oltre ai circa 800 licenziamenti di sei mesi fa, secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter. Queste mosse fanno parte di un tentativo di risparmiare 500 milioni di dollari di costi in vista della fusione con Skydance.

Il presidente della società Nicole Clemens e il co-CEO di Paramount George Cheeks hanno comunicato al personale che i Paramount TV Studios sarebbero stati chiusi questa mattina. È stato inoltre annunciato che la Clemens lascerà la società e che tutte le serie e i progetti attualmente in fase di sviluppo presso i Paramount TV Studios passeranno sotto l’ombrello dei CBS Studios. Tra queste serie ci sono Reacher, Time Bandits di Apple e Cross per Prime Video.

In una nota inviata al personale Clemons si legge in parte: “Paramount Global ha preso la difficile decisione di chiudere i Paramount Television Studios come parte dei più ampi piani di ristrutturazione della società. Questo è stato un periodo difficile e di trasformazione per l’intero settore e purtroppo il nostro studio non ne è immune“. Clemens è entrata a far parte dei Paramount TV Studios nel 2018 dopo aver lavorato nei ranghi esecutivi di FX. Dal 2021 fa parte anche della supervisione dei contenuti sceneggiati di Paramount+. Ha aggiunto:

“Negli ultimi 11 anni, PTVS ha superato ostacoli apparentemente insormontabili grazie a una combinazione di forza, determinazione e impegno incrollabile. Abbiamo affrontato queste sfide con un’incredibile resilienza, creatività e passione per ciò che facciamo, e non potrei essere più orgogliosa del nostro team”.

La chiusura degli studi televisivi Paramount rispecchia i cambiamenti della televisione, non le prestazioni dello studio

Reacher Alan Ritchson

Un’ulteriore nota del co-CEO George Cheeks precisa che la chiusura dello studio “non è una decisione basata sull’andamento di PTVS“. Afferma che “questa mossa è il risultato di cambiamenti significativi nel mercato televisivo e dello streaming e della necessità di snellire la nostra azienda“. A luglio è stato annunciato che Paramount e Skydance si sarebbero fuse in un accordo da 8 miliardi di dollari. L’attuale roster di Paramount TV Studios comprende anche Interview With the Vampire, Before e Murderbot di AMC.

Poiché questi show passeranno sotto l’ombrello dei CBS Studios, non sembrano esserci motivi di preoccupazione per il loro destino attuale. I licenziamenti, hanno spiegato i dirigenti, avverranno in tre fasi nel corso dell’anno.