Sono stati rivelati nuovi dettagli
sulla trama di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings.
Diretto da Destin Cretton e interpretato da
Simu Liu, il film vedrà finalmente il debutto nel
MCU del vero Mandarino,
interpretato dal leggendario attore asiatico Tony
Leung, dopo la “falsa” iterazione del villain in
Iron Man 3.
Annunciato ufficialmente al San
Diego Comic-Con 2019, le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings sono
ufficialmente partite all’inizio di quest’anno. Non molto tempo
dopo l’inizio della produzione in Australia, le riprese sono state
bruscamente interrotte a causa della pandemia di Coronavirus. Alla
fine, passato il lockdown, le riprese sono ripartite in totale
sicurezza e si sono ufficialmente concluse lo scorso ottobre senza
nessun caso di positività al virus sul set. Fino a poco tempo fa,
soltanto Liu, Leung e Awkwafinaerano
stati confermati come membri del cast, ma durante l’Investor
Day 2020 di Disney, sono stati confermati anche altri
attori, tra cui Michelle Yeoh nei panni di Jiang
Nan.
Oltre all’annuncio dei personaggi
principali, i Marvel Studios hanno anche rilasciato la prima
sinossi ufficiale di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings.
Come pubblicato su
Marvel.com, il film vedrà Shang-Chi confrontarsi con il suo
passato in seguito a un incontro con i Dieci Anelli, lo stesso
gruppo terroristico responsabile del rapimento di Tony Stark in
Iron Man. La breve sinossi ufficiale recita:
“Shang-Chi deve confrontarsi con il passato che pensava di
essersi lasciato alle spalle quando viene attirato nella rete della
misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli.”
L’uscita nelle sale di Shang-Chi
and the Legend of the Ten Rings è fissata
al 7 maggio 2021. Destin Daniel Cretton,
acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (di recente è
uscito il suo ultimo lavoro Il
Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx
e Brie
Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la
sceneggiatura di Dave Callaham (The
Expendables, Godzilla,Wonder
Woman 1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di
Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast,
figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Nel corso degli ultimi mesi, il
regista Zack Snyder ha lavorato veramente sodo per
riuscire a rielaborare la versione cinematografica di Justice
League e regalare finalmente a tutti i suoi fan
l’attesa Snyder
Cut, che durerà quattro ore, includerà una dose
massiccia di scene inedite e arriverà – sotto forma di miniserie
divisa in quattro parti – su HBO Max il prossimo anno.
I reshoot del taglio di Snyder sono
costati alla Warner Bros. circa 70 milioni di dollari, con otto
giorni di riprese in totale. Nonostante la nuova versione di
Justice
League sia destinata esclusivamente allo streaming,
pare che il regista abbia comunque gli occhi puntati su un
eventuale distribuzione del suo taglio anche nei cinema.
Anche se una decisione non è stata
ancora presa ufficialmente, Zack Snyder ha spiegato a
Entertainment Weekly, con una certe dose di sicurezza, quanto
segue: “Sono un grande fan e un grande sostenitore
dell’esperienza cinematografica. Stiamo già parlando della
possibilità che Justice League arrivi in sala contemporaneamente
alla release su HBO Max. Stranamente, è il contrario della
tendenza.”
Per quanto riguarda i suoi
sentimenti riguardo alla controversa decisione, Snyder ha più o
meno sostenuto la linea della compagnia, esprimendo la sua speranza
che questa mossa non diventerà una norma per i film futuri, ma che
rappresenti soltanto una risposta temporanea alla pandemia di
Coronavirus attualmente in corso.
Zack Snyder sul rating della Snyder Cut di Justice League
Zack Snyder ha
anche rivelato con entusiasmo alla fonte che spera che il suo
taglio di Justice
League riceva un rating R, ossia un divieto ai
minori. “Questa è una cosa che ancora nessuna
sa: il film è folle, è epico, e probabilmente verrà classificato
come R. Penso che alla fine andrà così, che sicuramente sarà una
versione classificata come R. Non abbiamo sentito ancora nulla dal
MPAA, ma questo è ciò che sento.”
Quando gli è stato chiesto di
approfondire, il regista ha anticipato: “C’è una scena in cui
Batman sgancia una bomba. Cyborg non è molto contento di quello che
sta succedendo nella sua vita prima di incontrare la Justice
League, e tende a dire la sua. E poi c’è Steppenwolf, che nel
frattempo sta facendo a pezzi la popolazione. Quindi la valutazione
sarebbe dovuta a violenza o volgarità… probabilmente, ad
entrambe.”
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Gli Investor Day 2020 di
Disney hanno consentito ai fan dei Marvel Studios dia vere un
quadro chiaro di quelli che saranno gli appuntamenti della FASE 4
del Marvel Cinematic Universe. Tra film per il cinema e serie tv
per Disney+, ecco di seguito tutti gli
annunci dei Marvel Studios:
1Black Widow
La
regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers. Il film dovrebbe
uscire a maggio 2021.
A seguito degli annunci degli
Investor Day 2020 della Disney, ecco tutte le
nuove serie Star
Wars che vedremo su Disney+ nei prossimi anni e
qualche dettaglio, quello che sappiamo per adesso, su ognuno dei
progetti annunciati da Lucasfilm:
1Star Wars: Rogue Squadron
Il
secondo progetto di lungometraggio nell’ambito del franchise di
Star Wars presentato durante gli Investor Day 2020 è Rogue Squadron, un film che racconterà una
storia originale e che sarà diretto da Patty
Jenkins, la prima donna a dirigere un film del
franchise.
La
storia si concentrerà sullo squadrone Rogue, piloti della
Resistenza a bordo di X-Wing. Non sappiamo altro in merito, ma
sappiamo che il film sarà ambientato nell’universo di Star Wars ma
non avrà, apparentemente, legami con la Skywalker Saga.
Inizia domani martedì 15 dicembre la
prima edizione del TERRAVIVA FILM FESTIVAL. Il
festival cinematografico e di cultura – originariamente previsto in
presenza a Casalecchio di Reno – si svolgerà online visibile
tramite la piattaforma MyMovies dal 15 al 20
dicembre e intende promuovere e approfondire temi
sempre più attuali e urgenti come l’inclusione sociale, l’identità
personale, l’immigrazione, la tutela dell’ambiente e la
condivisione.
Un valore, quest’ultimo, sempre più
difficile da ricreare nelle comunità a causa del duraturo periodo
di lockdown che stiamo vivendo. TERRAVIVA FILM FESTIVAL vuole
infondere speranza e desiderio di ripresa, oltre a suggerire una
visione del mondo raccontata da diverse prospettive e a porsi come
obiettivo il perseguimento di una nuova azione culturale in grado
di risvegliare un pensiero critico e costruttivo incentrato
sull’incontro e la conoscenza dell’altro.
I focus proposti dalla rassegna
saranno sviluppati attraverso le numerose proiezioni che saranno
inoltre fonte di una masterclass, conferenze, dibattiti e dialoghi
interattivi tra i protagonisti del festival, la giuria degli
studenti delle scuole del territorio e il pubblico in collegamento
in streaming.
Fulcro della kermesse – il cui
programma ogni giorno si sofferma su un tema specifico – è
il concorso di lungometraggi e di cortometraggi
provenienti da tutto il mondo che verranno giudicati da una prima
giuria composta da studenti e da una seconda
giuriatecnica formata da personalità di rilievo
della cultura e del cinema: SilviaBizio
(giornalista), Fabrizia Sacchi (attrice), Ambrogio Lo
Giudice (regista), Cristiano Governa (sceneggiatore),
Gaia Bottazzi (attrice e studentessa di diritti umani) e
Marco Cucco (Dipartimento delle Arti-UniBo).
Durante la cerimonia di premiazione
del 20 dicembre, condotta da Enrico Magrelli, ai film maggiormente
apprezzati verranno consegnati:
dalla giuria tecnica il Premio “Raffaele
Pisu” al migliore cortometraggio e
lungometraggio, in onore e memoria del celebre
attore, comico e conduttore televisivo scomparso nel 2019;
dalla giuria degli studenti il Premio Terraviva
Studenti al migliore cortometraggio e lungometraggio.
Tra gli eventi da non perdere
all’interno del ricco programma, che saranno visibili sia in
diretta che in streaming:
– mercoledì 16 dicembre alle ore
10.30 l’incontro condotto da Massimo
MezzettiFRATELLI TUTTI sul tema della
fratellanza partendo dall’ultima Enciclica di Papa Francesco con
l’Arcivescovo di Bologna Mons. Cardinale
DonMatteo Maria
Zuppi e alla presenza del Sindaco di Casalecchio di
Reno Massimo Bosso, dell’Assessore alla
Cultura e Giovani Generazioni dr.ssa Simona
Pinelli, dell’Ass. all’Infanzia, Scuola e Pari
Opportunità dr.ssa Concetta Bevacqua e di altri
rappresentanti istituzionali;
– venerdì 18 dicembre alle ore 10.30
l’incontro condotto da Giampiero JudicaL’ITALIA SONO ANCH’IO sul tema della cittadinanza
e il concetto di Ius Soli con la Vicepresidente della Regione
Emilia Romagna Elly Schlein, Francesco
Aureli (Direttore del Centro Migrazioni – Ortigia
Business School), Insaf Dimassi
(Mediatrice linguistico-culturale) e il regista Dagmawi
Yimer, che presenterà il Premio Gianandrea
Mutti riservato ai registi migranti in Italia.
TERRAVIVA FILM FESTIVAL è
organizzato da Genoma Films e Associazione Amici di Giana ed è
realizzato con il sostegno di Emil Banca, il contributo di Regione
Emilia Romagna e MIBACT e in collaborazione con il Dipartimento
delle Arti dell’Università di Bologna, Comune di Casalecchio di
Reno e Premio Gianandrea Mutti.
Diretto dalla regista Chloé Zhao e
interpretato dall’attrice premio Oscar Frances
McDormand, il film è basato sul libro di Jessica
Bruder “Nomadland. Un racconto d’inchiesta”, edito in Italia da
Edizioni Clichy.
Dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada
rurale, Fern carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in
strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale,
come una nomade moderna. Terzo lungometraggio della regista Chloé
Zhao, Nomadland
vede nel cast la presenza dei veri nomadi Linda May, Swankie e Bob
Wells nel ruolo di mentori e compagni di viaggio di Fern durante il
suo vagare attraverso i vasti paesaggi dell’Ovest americano.
Fern è una donna di sessantun anni che ha perso suo marito e
tutta la sua vita precedente, dopo che la città mineraria in cui
viveva è stata sostanzialmente dissolta. Ma durante il suo
percorso, diventa più forte e trova una nuova vita. Fern trova la
propria comunità nei raduni tra nomadi a cui partecipa, nella forte
amicizia con Dave (interpretato da David Strathairn) e nelle altre
persone che incontra durante il suo viaggio. Ma soprattutto, come
afferma Chloé Zhao, “…nella natura, mentre lei si evolve; nelle
terre selvagge, nelle rocce, negli alberi, nelle stelle, in un
uragano. È qui che trova la propria indipendenza“.
Dopo il teaser
Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di
Bridgerton, la prima serie targata Shondaland
(casa di produzione fondata da Shonda
Rhimes). La serie è stata creata dal suo collaboratore
di lunga data, Chris Van Dusen (Scandal, Grey’s
Anatomy, Private Practice) e
debutterà il 25 dicembre in tutti i Paesi in
cui il servizio è attivo.
Basato sulla serie di bestseller della scrittrice Julia
Quinn,Bridgerton è
una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di
amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca
di un amore che conquisti tutto. La serie è interpretata da
Phoebe Dynevor, Regé-Jean Page, Golda Rosheuvel, Jonathan
Bailey, Luke Newton, Luke Thompson, Claudia Jessie, Nicola
Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh,
Polly Walker, Bessie Carter e Harriet
Cains.
La Stanza di
Stefano Lodovichi con protagonisti Guido Caprino, Camilla
Filippi, Edoardo Pesce debutterà in anteprima esclusiva su Amazon Prime
Video a partire dal 4 gennaio 2021.
Un thriller psicologico che va a
scandagliare l’animo e i segreti di tre personaggi: Giulio (Guido
Caprino), Stella (Camilla Filippi) e Sandro (Edoardo Pesce).
Una storia tesa e affilata come una lama in cui la posta in gioco
non potrebbe essere più alta. La pellicola è prodotta da Andrea
Occhipinti con la sua Lucky Red.
La Stanza: la trama
La mattina in cui Stella decide di
togliersi la vita, alla sua porta bussa uno sconosciuto che sembra
conoscerla fin troppo bene. Quando poi in casa arriva anche Sandro,
l’uomo che ha spezzato il cuore di Stella, una situazione già
complicata si trasforma rapidamente in caos: Giulio, lo
sconosciuto, sembra intenzionato a portare alla luce tutti i
segreti della casa. Chi è Giulio? Cosa nascondono Stella e
Sandro?
La star di “Wonder
Woman 1984” Gal Gadot ha annunciato via TikTok che,
attraverso la popolarissima piattaforma di eventi virtuali DC FanDome, i fan di tutto
il mondo potranno avere un posto in prima fila sul red carpet
digitale per l’attesissima avventura d’azione DC Super Hero,
diretta da Patty Jenkins e distribuita da Warner Bros.
Pictures.
Patty Jenkins e Gal Gadot hanno
dichiarato: “Abbiamo i migliori fan al mondo, ed è per questo
che siamo entusiasti di celebrare il lancio di “Wonder Woman 1984”
così alla grande. Essendo un evento virtuale, potrà essere
condiviso insieme ai superfan di Wonder Woman dell’intero
globo“.
Il Red Carpet della World
Premiere Virtuale avrà luogo nella Hall of Heroes del DC
FanDome, i “partecipanti” potranno unirsi ai festeggiamenti per
l’uscita del film, in arrivo in Italia prossimamente. In vero stile
hollywoodiano, la regista del film Patty Jenkins, e le star
Gal Gadot, Chris Pine, Kristen Wiig e Pedro Pascal
– insieme ad un ospite speciale – saranno sul tappeto rosso per
parlare con la conduttrice Tiffany Smith e rispondere alle domande
dei fan. Come la stessa Gadot ha rivelato tramite TikTok,
l’evento virtuale avrà luogo martedì 15 dicembre alle
21.00.
Una volta “arrivati”, gli
spettatori potranno visualizzare i fan di tutto il mondo sugli
enormi schermi all’interno della Hall of Heroes. Successivamente,
potranno assistere ad una speciale featurette dietro le quinte, che
porterà il talento di “Wonder Woman 1984” sul carpet per
un’entusiasmante conversazione sul film. In seguito, il pubblico
potrà assistere ad un’esibizione unica nel suo genere del
compositore di fama mondiale Hans Zimmer, che ha
creato la colonna sonora, e ad un’anteprima esclusiva
dell’attesissimo film.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America
e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal
produttore Charles Roven un
sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso
personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che
seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non
dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
L’ordine cronologico del
personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata
introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justiceper poi tornare al vecchio secolo
con Wonder
Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Nel suo continuo ricercare nuovi
contenuti per il proprio catalogo, la piattaforma Disney+ svela una volontà di
inclusività raramente vista altrove. Sono infatti molti i contenuti
presenti pensati per tipologie di spettatori sempre diversi per età
e cultura. In particolare, è anche attraverso i documentari che si
svela sempre di più questa politica. Dopo aver viaggiato nello
spazio con gli astronauti di La vera storia di The
Right Stuff, e aver conosciuto il privato di alcune
celebrità grazie a Becoming,
con On Pointe – Sogni in ballo è ora possibile
emozionarsi grazie ad un accesso privilegiato in una delle più
famose e prestigiose scuole di ballo degli Stati Uniti.
Questa viene esplorata nella
docu-serie intitolata On Pointe – Sogni in ballo,
disponibile nella sua interezza a partire dal 18 dicembre. Composta
di 6 episodi, all’interno di questa si racconta una stagione nella
School of American Ballet (SAB) di New York, celebre in tutto il
mondo. Tra le principali istituzioni di danza classica giovanile
del mondo, qui si svolgono le vite degli allievi che inseguono il
loro sogno di diventare ballerini. Mentre gli studenti più grandi
provenienti da tutto il paese si allenano rigorosamente per le loro
carriere professionali, gli allievi più giovani di New York sono
messi a dura prova. A loro spetta infatti esercitarsi ed esibirsi
nel classico balletto delle feste del New York City Ballet, Lo
schiaccianoci di George Balanchine.
On Pointe – Sogni in
ballo, Una serie di carattere formativo
Diretta e prodotta da
Larissa Bills, nota documentarista, con il
sostegno anche di Ron
Howard e BrianGlazer, On Pointe – Sogni in
ballo si configura per una suddivisione in capitoli
attraverso cui poter scoprire i principali segreti del mondo della
danza. Nulla di meglio per riuscire in ciò che affidarsi agli
insegnamenti pratici di alcuni tra i più rinomati ballerini del
mondo, qui a completa disposizione tanto degli allievi quanto degli
spettatori. Si intraprende così il viaggio attraverso la fase di
selezione per il nuovo anno accademico, scoprendo le prove che gli
aspiranti ballerini sono necessariamente chiamati a sostenere. Come
si potrà ben immaginare, tale forma artistica appare tanto più
naturale e “semplice” quanta più è la disciplina e la tecnica che
vi sono dietro.
Non tutti possono riuscire in ciò,
ed è per questo che gli autori comprendono bene l’importanza di
porsi dal punto di vista degli stessi allievi. Le testimonianze più
affascinanti sono infatti le loro. Attraverso tali ragazzi è più
direttamente possibile scoprire gioie, dolori e speranze di chi ha
un sogno e fa di tutto per poterlo realizzare. Non si tace dunque
sul fatto che se è vero che molti possono danzare, solo pochi hanno
le qualità giuste per poter essere i migliori. Impegno della serie
sembra così quello di fornire un comodo strumento formativo che
arriva dritto dritto da uno dei luoghi cardine di tale mondo
artistico. Con il progredire della serie, poi, si entra nel vivo
della stagione. Durante questa si esploreranno così i preparativi
ad uno degli spettacoli più amati e temuti di sempre: Lo
schiaccianoci.
Una serie per chi ama la
danza
In vista di questo On
Pointe – Sogni in ballosi concentra così
sulle lezioni, le esercitazioni e le prove più complesse richieste
agli allievi. Per fare ciò, necessariamente scende in una serie di
tecnicismi che ribadiscono come il pubblico più ideale sia quello
che ama profondamente tale disciplina. Pur rimanendo generalmente
comprensibile e apprezzabile da tutti, la serie troverà però negli
appassionati della danza coloro che più di altri potranno
apprezzare ogni sfumatura, ogni elemento e particolarità di quanto
viene mostrato. Dettagli che ad un occhio non esperto potrebbero
invece passare inosservati. Ma bilanciando tutto ciò con un aspetto
più universalmente fruibile, come quello della vita dei ragazzi
protagonisti oltre il ballo, è possibile generare un coinvolgimento
più ampio e, appunto, inclusivo.
Ciò che probabilmente più di ogni
altra cosa frena il ritmo degli episodi è la loro durata di circa
45 minuti. Un formato, questo, che appare qui forse troppo
impegnativo, con il risultato che molti degli eventi narrati
tendono ad essere particolarmente ed eccessivamente diluiti. Una
sensazione che però, come già detto, potrebbero riscontrare gli
spettatori poco avvezzi al genere. L’appassionato di danza potrà
invece ritrovare nella serie ogni più piccolo dettaglio di tale
disciplina, e che arricchisce qui il racconto di un particolare
realismo. Non solo infatti On Pointe – Sogni in
ballosi presenta come tale grazie al suo
essere un documentario, ma ribadisce questo impegno grazie
all’inclusione di una serie di voci, punti di vista ed elementi che
altrove avrebbero potuto non trovare spazio.
BiM Distribuzione
annuncia che Il concorso (tit. orig.
Misbehaviour), della pluripremiata
Philippa Lowthorpe, già regista della serie
The
Crown, con
Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw e Jessie
Buckley, che arriverà nelle sale virtualiMioCinema e #iorestoinSALA il
25, 26 e 27 dicembre.
Il concorso sarà poi
disponibile dal 2 gennaio in Premium Video on
Demand su Sky Primafila, iTunes, GPlay, Rakuten TV,
TIMVISION, Chili e Infinity.
Il film racconta la protesta del
Movimento di Liberazione delle Donne britannico durante la
cerimonia di incoronazione di Miss Mondo 1970, anno in cui venne
eletta la prima Miss Mondo di colore. In una serata indimenticabile
in mondovisione, due eventi storici fondamentali per la lotta per
l’emancipazione femminile e contro le discriminazioni razziali.
Il concorso, trailer
Il concorso, la trama
Nel 1970 a Londra ebbe luogo il
concorso di Miss Mondo, presentato dal leggendario attore comico
Bob Hope. All’epoca Miss Mondo era il programma televisivo più
seguito del pianeta, con oltre cento milioni di spettatori.
Sostenendo che i concorsi di bellezza fossero degradanti per le
donne, il neonato Movimento di Liberazione delle Donne britannico
divenne famoso da un giorno all’altro facendo irruzione sul
palcoscenico e interrompendo la diretta in mondovisione della gara.
Ma non fu l’unico scandalo della serata: quando il collegamento
della trasmissione fu ripristinato, a conquistare il titolo non fu
la contendente svedese favorita, bensì Miss Grenada, la prima donna
nera ad essere incoronata Miss Mondo. Nel giro di poche ore il
pubblico televisivo di tutto il mondo aveva assistito alla caduta
del patriarcato e al sovvertimento dell’ideale occidentale di
bellezza femminile.
Christian Bale interpreterà Gorr il
Macellatore di Dei nel MCU. Chi è il personaggio e qual è
la sua storia? Il cattivo della Marvel Comics sarà il villain principale in
Thor: Love
and Thunder, film della Fase 4 che sarà diretto da
Taika Waititi. Considerata l’ampiezza dei suoi
poteri, insieme al prestigio di un attore come Bale, i fan sono
naturalmente entusiasti all’idea delle infinite possibilità che
potrebbero essere esplorate nel film…
1Quale sarà la storia di Gorr in Thor
4?
Resta da vedere come Waititi si avvicinerà
alla complessa storia di Gorr in Love and
Thunder: potrebbe introdurre Bale in media res,
durante una sequenza di battaglia, o adottare un approccio più
lineare, andando magari indietro nel tempo e affrontare le sue
origini. In ogni caso, la trama del MCU porterà inevitabilmente a
uno scontro iniziale tra Gorr e Thor. E poiché Hemsworth continuerà
a far parte del MCU a di là della Fase 4, Love and Thunder
potrebbe lasciare Gorr in vita, gettando le basi per un’altra
esplosiva resa dei conti in futuro.
Con
il coinvolgimento di Bale nei panni di Gorr, Love and
Thunder sarà un film sulle lotte di potere
tradizionali dalla narrazione progressiva. C’è una dinamica
intrigante lega Thor e Jane, per non parlare di Valchiaria, il
primo supereroe LGBTQ del MCU. Per quanto riguarda Gorr, esiste per
uccidere degli dei con ogni mezzo necessario e ha un retroscena
profondamente tragico che lo renderà una figura particolarmente
complicata, almeno se Bale attingerà al suo background completo.
Tuttavia, Waititi potrebbe alla fine cercare umorismo negli aspetti
più oscuri della storia del cattivo, proprio come ha fatto nel film
JoJo Rabbit.
THE BEE GEES: HOW CAN YOU
MEND A BROKEN HEART è il primo documentario sulla
leggendaria band autrice di oltre 1.000 canzoni e venti hit in
testa alle classifiche e con più di 220 milioni di dischi venduti.
Il film racconta l’ascesa dell’iconico gruppo, composto dai
fratelli Barry, Maurice e Robin Gibb, la loro musica e l’evoluzione
negli anni e include anche recenti interviste a Barry Gibb, Eric
Clapton, Mark Ronson, Noel Gallagher, Lulu, Nick Jonas, Chris
Martin e Justin Timberlake.
Arriva una collezione senza
precedenti: per la prima volta in Italia,
Panini propone le iconiche card Black
Gold! Esclusive, richiestissime e capaci di infiammare gli
appassionati di sport negli Stati Uniti, le BlackGold sono card speciali da collezione impreziosite
da dettagli e da una tiratura limitata che le rendono davvero
uniche. E se negli USA i protagonisti assoluti sono le icone dello
sport, la prima Black Gold Collection del nostro
Paese è dedicata alle Marvel Icons.
Spider-Man,
X-Men, Capitan America e tutti
gli altri grandi nomi dell’UniversoMarvel appariranno sulle 9 card
della Marvel Icons Black Gold Collection, messe in
palio mensilmente su Panini.it: 9 pezzi unici,
resi disponibili ogni mese per 9 mesi, che faranno gola agli
appassionati dei comics più amati. Ogni card è rigorosamente nera,
impreziosita da un’icona dorata con il simbolo del personaggio a
cui è dedicata, la cui storia è raccontata nel retro. A custodirla,
un case di plastica a chiusura magnetica con sigillo
Panini.
Per averle, un solo modo: tutti
coloro che, dal 14 dicembre 2020 al 30 settembre 2021,
effettueranno sul sito ufficiale Panini un ordine di almeno 100€
che includa obbligatoriamente 1 prodotto a marchio Marvel,
riceveranno automaticamente la Marvel Icons Black
Gold del mese (il regolamento completo dell’operazione a
premi è su panini.it/regolamenti).
Questa la scansione delle uscite:
Avengers (disponibile dal 14/12/2020 al
31/01/2021), Thor (dal 01/02 al 28/02),
Capitan America (dal 01/03 al 31/03),
IronMan (dal 01/04 al 30/04),
Hulk (dal 01/05 al 31/05),
Spider-Man (dal 01/06 al 30/06),
X-Men (dal 01/07 al 31/07),
FantasticFour (dal 01/08 al
31/08), Deadpool (dal 01/09/2021 al 30/09).
Siete pronti a conquistarle tutte?
La collezione ha inizio!
Robert Downey Jr. ha interpretato per la prima
volta Tony Stark in Iron Man del 2008. Il suo viaggio lungo 11 anni è
giunto al termine con Avengers:
Endgame nel 2019. Ora, con l’annuncio di serie tv come
Ironheart
e Armor
Wars destinate a Disney+, i fan sperano che l’attore
possa tornare nei panni del miliardario filantropo, ma lo stesso ha
di nuovo escluso la possibilità.
“Interpretare Tony/Iron Man è
stato difficile. Ho scavato a fondo”, ha dichiarato Downey
all’Hindustan
Times in una nuova intervista in cui ha parlato proprio della
possibilità di tornare a vestire i panni dell’eroe che ha regalato
un nuovo slancio alla sua carriera. “Ho avuto un’incredibile
corsa di 10 anni che è stata creativamente soddisfacente”.
“Ho fatto tutto quello che
potevo con quel personaggio e ora posso fare altre cose. Ora, inizi
a guardarti indietro e ti rendi conto che tutto questo fa parte del
viaggio e le cose finiscono. Sono fortunato e sarò eternamente
grato per essere arrivato dove sono. Ho avuto un’incredibile corsa
di 10 anni con la Marvel che mi ha ispirato
soprattutto da un punto di vista creativo. Ora ho molte più
ambizioni e voglio fare cose che non ho fatto prima.”
Robert Downey Jr. non ha avuto ancora la
fortuna che cercava dopo aver chiuso con il MCU, dal momento che
Dolittle, il
primo film post-Avengers, è stato un colossale flop. È
possibile che l’attore possa riprendere il suo ruolo in una delle
prossime serie Disney+, anche se ciò potrebbe
offuscare l’eredità “cinematografica” del suo Iron Man.
Tuttavia, dovremmo rivedere il
personaggio di Iron Man un’ultima volta nell’atteso Black
Widow, che sarà ambientato tra gli eventi di Civil
War e Infinity
War. Anche se non è stato ancora confermato ufficialmente,
è probabile che il personaggio di Tony Stark apparirà in un
flashback.
Sky e
Amazon hanno annunciato oggi una nuova
collaborazione a lungo termine grazie alla quale in Europa a
partire da oggi Prime
Video è disponibile sui dispositivi Sky Q e NOW TV,
mentre l’app NOW TV sarà disponibili sui device Fire
TV. Questa partnership permetterà ai clienti in Italia,
Regno Unito, Irlanda, Austria e Germania di guardare le serie TV
più premiate e chiacchierate, film e sport da Sky e Prime Video in un unico posto, giusto in tempo
per Natale.
Con il debutto a dicembre di nuove serie Amazon Original come il
survival-drama The Wilds e The Grand Tour: A Massive
Hunt, questo accordo apre nuove opportunità di intrattenimento
per i clienti di Sky e NOW TV, tutto in un unico posto. E giusto in
tempo per Natale, gli appassionati di cinema avranno accesso ad
un’ampissima selezione di film su Prime Video, tra nuove uscite e
classici per la famiglia, tra cui anche Borat Subsequent
Moviefilm, Uncle Frank e I’m Your Woman per
una maratona cinematografica.
“Siamo felici di portare l’app
di Prime Video sui device Sky Q e NOW TV in tempo per le
feste”ha dichiarato Jay Marine, Vice President, Prime
Video Worldwide. “Con l’inverno in arrivo e con la
nostra nuova serie da binge-watching The Wilds pronta al debutto,
questo è il momento perfetto per i clienti Sky per recuperare i
nostri show Prime Video pluri-premiati, film e sport. Inoltre, con
NOW TV in arrivo su Fire TV – i clienti in Italia non hanno mai
avuto tanta scelta su cosa vedere, in qualunque modo lo stiano
vedendo”.
Stephen van Rooyen, EVP e CEO UK & Europe di Sky ha
dichiarato:“Questo è un regalo di Natale che facciamo
in anticipo ai nostri abbonati Sky Q che quest’anno sul box
troveranno ad attenderli l’app Prime Video. Senza mai uscire da Sky
Q, potranno passare direttamente dall’ultima stagione di Fargo su
Sky Atlantic a The Boys su Prime Video. Questo accordo inoltre,
permetterà ad ancora più persone di accedere alla nostra
formidabile app NOW TV attraverso i dispositivi Amazon Fire
TV”.
Maximo Ibarra,
amministratore delegato di Sky Italia commenta:“Grazie a questa collaborazione, Sky Q è sempre più il punto di
riferimento per chi vuole avere in unico posto l’ampia scelta di
contenuti targati Sky, le principali app in streaming e
un’esperienza di visione semplice e coinvolgente. Tutto questo
rende molto più facile ai nostri abbonati trovare i contenuti che
amano di più, semplificandogli la vita”.
In Italia, Regno Unito e Irlanda
l’app di Prime Video sarà disponibile su NOW TV e sui device Sky
Ticket in Germania dal 14 dicembre. L’app di NOW TV sarà
disponibile su selezionati dispositivi Fire TV e sulle smart TV
Fire TV Edition nel Regno Unito dal 14 dicembre, mentre in Italia,
Iralnda, Austria e Svizzera nei primi mesi del 2021 e così anche
per con Sky Ticket in Germania.
Vedere Prime Video su
Sky Q è semplice
Gli abbonati Sky Q troveranno Prime
Video nella sezione App o pronunciando “Apri Prime Video” nel loro
telecomando vocale per poi associare il proprio account Prime Video
a Sky Q. Gli Amazon Original da non perdere saranno visibili sulla
Home di Q accanto ai contenuti Sky e Netflix rendendo facilissimo
scegliere cosa vedere. Nel 2021, gli abbonati potranno aspettarsi
sempre più integrazioni, e sarà anche possibile cercare i contenuti
di Prime Video, tra cui serie e film, usando il controllo vocale di
Q. Gli abbonati Sky che non sono ancora clienti Prime possono
registrarsi attraverso l’app di Amazon Prime Video per avere un
periodo di prova gratuito di 30 giorni.
NOW TV sui dispositivi
Amazon Fire TV in Italia
L’app di NOW TV sarà disponibile
sui dispositivi Fire TV da inizio 2021 con il roll-out su Fire TV
Stick, Fire TV Stick Lite e Fire TV Stick 4K. Sui dispositivi Fire
TV sarà facile trovare NOW TV, gli abbonati NOW TV potranno
scaricare l’app e accedere alle produzioni Sky Original, ai più
importanti appuntamenti di Sky Sport e ai migliori film per tutta
la famiglia su Sky Cinema. I clienti Fire TV che non sono ancora
clienti NOW TV potranno abbonarsi ai pass Cinema ed Entertainment e
Sport sul sito nowtv.it.
Lo scorso weekend siamo stati
letteralmente invasi dagli annunci circa i futuri piani della
Disney in occasione dell’Investor
Day 2020. Tra i numerosi progetti annunciati da parte della
Lucasfilm, figura anche
Rogue Squadron, il nuovo film della saga di Star Wars che è stato ufficialmente affidato a
Patty Jenkins, regista di Wonder
Woman e dell’atteso sequel Wonder Woman
1984.
È chiaramente un progetto a cui la
regista è particolarmente affezionata e durante una recente
intervista con
IGN, Jenkins ha confermato che questa avventura presenterà una
storia originale piuttosto che essere basata sui videogiochi.
Ciononostante, ci saranno comunque degli spunti dal materiale
originale e dai tanti romanzi dell’universo che hanno raccontato
del gruppo di piloti.
“Nel film Star
Wars: Rogue Squadron faremo qualcosa di originale, nonostante
ci sarà una grande influenza dai videogiochi e dai libri. Ci sono
molte cose da sapere e da capire sulla grandezza di tutte quelle
produzioni, ma sì, sarà una storia originale e non vedo l’ora di
lavorarci.”
Il videogioco originale è
stato sviluppato da Factor 5 e LucasArts e
pubblicato per Nintendo 64 e per PC il 7
dicembre 1998. Fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso
dell’Expansion Pak, che permette la visualizzazione di grafica
maggiormente dettagliata durante la sessione di gioco. Due seguiti
sono stati in seguito sviluppati per il Nintendo
Gamecube: Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue
Leader e Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel
Strike.
Rogue Squadron arriverà nelle sale americane a
dicembre 2023.
Attraverso una dichiarazione
ufficiale (via
CBM), WarnerMedia ha affermato di aver portato a termine le
indagini in merito alle affermazioni di Ray Fisher
circa alcuni presunti comportamenti scorretti da parte di Joss
Whedon e della produzione durante le riprese di Justice
League. La dichiarazione recita: “L’indagine della
WarnerMedia sul film Justice League si è conclusa e sono state
prese misure correttive.”
Non è chiaro cosa possa comportare
questa “azione riparatrice”, ma è possibile che la recente
decisione di Joss Whedon di abbandonare The Nevers
della HBO possa essere stata parte delle conseguenze. Dopo la
dichiarazione da parte di WarnerMedia, Fisher ha condiviso i suoi
pensieri via
Twitter e ha lasciato intendere che altre ripercussioni
potrebbero arrivate, nonostante Joss Whedon, Geoff Johns e Jon Berg
non siano più coinvolti con DC Films.
L’attore ha sottolineato che
“ci sono ancora conversazioni da fare e risoluzioni che devono
essere trovate”, suggerendo che la questione potrebbe non
essersi ancora del tutto risolta. Quello che accadrà, resta da
vedere. Nel frattempo, Fisher ha completato (o dovrebbe essere in
procinto di completare) le riprese della Snyder
Cut di Justice
League, che arriverà su HBO Max il prossimo anno. Si
vocifera che l’attore tornerà ad interpretare Cyborg anche in
The Flash di Andy Muschietti, ma ad oggi non esiste
ancora una conferma ufficiale.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Il regista de Il Signore degli Anelli, Peter
Jackson, ha rivelato la sua scena preferita della
trilogia. Jackson è stato il regista di tutti e tre i film de
Il Signore degli Anelli basati sull’epico romanzo
fantasy di J.R.R. Tolkien. Il terzo film della trilogia di Jackson,
Il ritorno del re, detiene il record – insieme a Ben-Hur e
Titanic – per il maggior numero di Oscar vinti (ben 11). La
trilogia ha ufficialmente rivitalizzato il genere fantasy e
influenzato prodotti quali Game of
Thrones.
Con l’annunciata serie Amazon in
arrivo che sarà ambientata durante la Seconda Era della Terra di
Mezzo e la recente rimasterizzazione in 4K dei film originali,
l’interesse per la trilogia di Jackson si sta lentamente
riaccendendo. Sebbene lo show Amazon sia ancora lontano, la
trilogia cinematografica è comunque riuscita a rimanere sotto gli
occhi del pubblico grazie all’incredibile lavoro svolto tanto sul
piano tecnico quanto su quello narrativo. Tutti e tre i film della
trilogia originale rasentano la perfezione e, sebbene la versione
4K abbia generato alcune controversie, i fan continueranno a
discutere sulla trilogia negli anni a venire.
In un’intervista durante il
Late Show di Stephen Colbert (via Screen
Rant), Peter Jackson ha rivelato la sua scena preferita
dell’intera trilogia. Colbert, noto fan de
Il Signore degli Anelli, ha evitato di chiedere al
regista il suo capitolo preferito e lo ha invece convinto la sua
scena preferita. Si tratta di una scena che si trova all’inizio del
secondo film,
Le due torri, e che ha come protagonista Gollum. Jackson
ha spiegato che quel film aveva bisogno di una scena che spiegasse
nel dettaglio la doppia personalità di Gollum: per questo ha scelto
la scena in cui lo Hobbit si batte per decidere se uccidere o meno
Frodo e Sam e rubare l’anello per se stesso. La scena è stata
scritta e diretta dal partner di Jackson nel lavoro e nella vita,
Fran Walsh.
“Stavamo girando Le Due Torri e
dovevamo introdurre Gollum. Una cosa fondamentale riguardo al
personaggio è che la maggior parte delle persone sa che è Sméagol e
che è Gollum. È come se fosse scisso. Tuttavia, non avevamo una
scena in cui si percepivano davvero queste due personalità.
Sapevamo che ne avevamo bisogno, ma non avevamo tempo per girarla.
Quindi Fran ha scritto una scena in cui Sam e Frodo dormono: così
potevamo avere semplicemente della masse nel letto, senza avere per
forza Elijah e Sean. Non avevamo nessuna che la dirigesse, quindi
ho detto a Fran: ‘L’hai scritto tu, dovresti girarla tu’. Così è
venuta un giorno e ha scritto e diretto una scena che è diventata
piuttosto famosa ora.”
Finalmente
è stato confermato che Christian Bale
interpreterà Gorr il Macellatore di Dei nell’attesissimo Thor: Love
and Thunder. Come portato alla luce da
Screen Rant, nei fumetti il personaggio ha un forte legame con
Venom. L’ex Batman della trilogia de Il Cavaliere Oscuro di
Christopher Nolan si unirà ufficialmente al MCU nella Fase 4. Il casting di
Bale in Thor 4
era stato anticipato diversi mesi fa, ma all’epoca l’identità del
suo personaggio non era stata resa nota.
Ciò ha portato i fan a speculare in
maniera ossessiva su quale eroe o cattivo il premio Oscar avrebbe
potuto interpretare nel quarto film in solitaria del Dio del Tuono
interpretato da Chris
Hemsworth. Alcune tra le teorie più accreditate
volevano che Bale potesse interpretare Beta Ray Bill o Adam
Warlock, nonostante in molti sperassero di vederlo nei panni del
villain principale del film. Secondo altri, invece, Bale avrebbe
prestato il volto a Dario Agger, il capo della Roxxon che si
trasforma in Minotauro. Tuttavia, i Marvel Studios hanno ora
confermato che Bale interpreterà il cattivo noto come Gorr il
Macellatore di Dei, uno dei principali antagonisti della serie
“Thor” di Jason Aaron, il cui scopo principale – come si evince dal
nome stesso – è quello di uccidere gli Dei.
Gorr il Macellatore
di Dei proviene da un pianeta alieno: egli credeva nella preghiera
agli dei ma, dopo la morte di tutta la sua famiglia, ne ha
rinnegato l’esistenza. Venne scacciato dalla sua gente e lasciato a
vagare da solo nel deserto. Fu qui che vide due dei combattere e
uno chiese l’aiuto di Gorr per sconfiggere l’altro. A causa della
devastazione che ha vissuto, la consapevolezza che gli dei esistono
ha solo alimentato l’odio di Gorr nei loro confronti. Fu allora che
una massa tutta nera si unì a Gorr e formò una nuova arma,
All-Black, la Necrospada, che Gorr usò per uccidere il dio. Mentre
Gorr ha continuato a uccidere molti altri dei, la storia delle sue
origini lo collega direttamente al popolare antieroe Venom della
Marvel.
Thor: Love and Thunder si
collegherà direttamente a Venom con Tom Hardy?
La Marvel Comics avrebbe poi rivelato che la massa
con cui Gorr entrò in contatto faceva parte della razza del
simbionte Klyntar. Il simbionte di Gorr, All-Black, è il primo
creato da Knull e si è formato dall’ombra dell’antica divinità
cosmica. Knull è anche responsabile della creazione del simbionte
che si lega a Peter Parker per creare il costume nero Spider-Man in
“Secret Wars” e, successivamente, si è anche connesso con Eddie
Brock per diventare Venom. Finora, il MCU non ha ancora avuto a che
fare con alcun simbionte, principalmente perché si tratti di
personaggi fortemente legati all’universo Sony, ma ora Thor: Love
and Thunder potrebbe far connettere i due mondi.
In base a come Thor
4 spiegherà le origini di Gorr il Macellatore di Dei e la
storia di All-Black, il simbionte potrebbe spianare la strada per
l’ingresso di Venom nel MCU. Tom Hardy ha già interpretato Venom nel film
del 2018 e lo farà di nuovo nell’atteso sequel Venom: Let There Be
Carnage. In effetti, un fumetto tie-in di Venom ha già
confermato il legame del simbionte del film con Klyntar. Inoltre,
non sono mancate in questi mesi le voci secondo cui Venom possa
apparire in Spider-Man 3 o che lo Spider-Man di Tom Holland possa
apparire nel sequel di Venom. Sebbene
entrambi i film usciranno prima di Thor: Love and
Thunder, è possibile che l’avventura cosmica
di
Taika Waititi possa consolidare la connessione tra Gorr e Venom
per rafforzare i legami del personaggio con il MCU.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il
Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è
fissata invece al 11 febbraio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Si intitolerà Star Wars: The Acolyte la nuova
serie tv dell’universo di Star Wars creata
e prodotta da Leslye Headland la creatrice della
strabiliante serie
Russian Doll, nominata agli Emmy Award. La serie è
stata annunciata questo fine settimana durante l’evento con gli
investitori di Disney.
The Acolyte è un thriller misterioso che
porterà il pubblico in una galassia di oscuri segreti e poteri
emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta
Repubblica. La Headland scriverà, sarà produttore esecutivo e
sarà lo showrunner della serie che dovrebbe debuttare su
Disney+ nel 2023.
In merito ai protagonisti della
serie attualmente non si sa molto anche se il noto sito americano
Variety in aprile aveva rivelato il progetto,
sostenendo che lo show sarebbe stato incentrato sulle donne e che
si svolgerà in una nuova parte della timeline di Star
Wars.
Il film ha riunito tre dei più
grandi eroi della DC. La versione cinematografica durava ben 152
minuti, ma in seguito Snyder ha distribuito Batman v Superman: Ultimate Edition, con il
minutaggio originale di oltre tre ore. All’epoca dell’uscita in
sala, il film è stato accolto molto male dalla critica, ma è stato
rivalutato proprio in seguito all’uscita della
Ultimate Edition. Il tono cupo di Batman v Superman è stato fortemente divisivo, ma il
film è stato fondamentale per lo sviluppo del DCEU.
Ora, come rivelato da Zack Snyder su Vero, il
regista sta lavorando ad una versione rimasterizzata del film.
Nella didascalia che ha accompagnato il post, il regista ha parlato
anche di “nuove immagini”: non sappiamo al momento se la
nuova versione includerà effettivamente scene inedite o
semplicemente delle estensioni di fotogrammi già presenti nei tagli
precedenti. Snyder ha confermato che la nuova versione di Batman v Superman verrà rilasciata prima
dell’arrivo su HBO Max della Snyder
Cut di Justice
League. L’intero film verrà rimasterizzato in formato
IMAX: il regista ha anticipato che sarà disponibile sia su HBO Max
che – probabilmente – in formato home video.
L’originale Batman v Superman ha gettato le basi per il futuro del
DCEU, con alcune storyline che sono state ulteriormente esplorate e
altre che, purtroppo, sono finite nel dimenticatoio. Non è chiaro
se la nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è
certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto
avvenuto con il suo taglio di Justice
League, che ha potuto contare su un budget – senza
precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.
Sebbene il film non abbia ancora una
data di uscita ufficiale, sembra probabile che uscirà nel 2022 o
nel 2023. In occasione dell’Investor Day 2020, i Marvel Studios hanno svelato i
primi dettagli ufficiali sul cinecomic, incluso il titolo ufficiale
e il fatto che l’attore Jonathan Majors
interpreterà il villain principale, Kang il Conquistatore. Per
quanto riguarda invece Newton, l’attrice vestirà i panni di Cassie
Lang, ereditando il ruolo dalla collega Emma Fuhrmann, che aveva
prestato il volto al personaggio in Avengers:
Endgame. Nei primi due film di Ant-Man, invece, la giovane
Cassie è stata interpretata da Abby Ryder Fortson.
Il personaggio non è ancora
diventato Stature o Stinger, le sue due diverse personalità nei
fumetti. Tuttavia, il recasting ha portato alla speculazione che
Cassie possa effettivamente trasformarsi in
Ant-Man and the Wasp: Quantumania e ora pare che la stessa
Newton abbia accennato alla cosa. Attraverso il suo account
Instagram,
infatti, l’attrice ha postato il video dell’annuncio ufficiale del
terzo Ant-Man in occasione dell’Investor Day. Tuttavia, è la
didascalia che ha accompagnato il video ad aver catturato
l’attenzione: non soltanto, infatti, ha scritto: “La scorsa
notte ho sognato di essere un supereroe”, ma tra gli hashtag
impiegati figura anche #Stature.
Sebbene non sia una conferma
ufficiale, a questo punto è molto probabile che Cassie diventerà
Stature in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Inoltre, è
da parecchio che si parla della possibilità che Cassie si unisca a
suo padre e diventi ufficialmente un supereore. Già un concept art
di Ant-Man
and the Wasp aveva mostrato il personaggio che sfoggiava
il suo costume, quindi è evidente che i Marvel Studios stessero
considerando l’idea già per il sequel, nonostante all’epoca il
personaggio fosse ancora giovane.
Moderato dal presentatore TV tedesco
Steven Gätjen e presentato dal Direttore uscente
degli EFA Marion Döring, dal Presidente degli EFA
Mike Downey, dal neo eletto Presidente
Agnieszka Holland e dal Presidente uscente
Wim Wenders, nell’appuntamento di ieri sera con il
GRAN FINALE degli EFA 2020 sono stati annunciati i vincitori delle
categorie EFA Award for Innovative Storytelling,
Documentario Europeo, Attrice
Europea, Attore Europeo,
Sceneggiatore Europeo, Regista
Europeo e Film Europeo.
Gli oltre 3800 membri dell’European
Film Academy – professionisti del cinema di tutta Europa – hanno
votato per i vincitori delle varie categorie.
La European Film Academy ed EFA
Productions si congratulano con i vincitori:
FILM EUROPEO
2020: UN ALTRO GIRO DRUK
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing
EUROPEAN DISCOVERY 2020 –
Premio FIPRESCI: SOLE
DIRETTO DA Carlo Sironi
DOCUMENTARIO EUROPEO
2020: COLLECTIVE COLECTIV
DIRETTO DA Alexander Nanau
REGISTA EUROPEO
2020: Thomas Vinterberg per
UN ALTRO GIRO
ATTRICE EUROPEA
2020: Paula Beer in UNDINE: UN AMORE PER SEMPRE
SCENEGGIATORE EUROPEO
2020: Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm per
UN ALTRO GIRO
Il Board dell’EFA ha poi presentato
la nuova categoria:
EFA AWARD FOR INNOVATIVE
STORYTELLING: Mark Cousins
Per WOMEN MAKE FILM: A NEW ROAD MOVIE THROUGH CINEMA Con questo riconoscimento la European Film Academy desidera
rendere omaggio al rivoluzionario documentario prodotto da
Hopscotch Films, un’odissea di 14 ore che fa conoscere allo
spettatore molte, sorprendenti e spesso trascurate, autrici di
cinema.Utilizzando circa un migliaio di estratti di film
di tredici decenni e sei continenti, Mark Cousins indaga su come i
film sono stati fatti, girati e montati; come le storie abbiano
preso forma e come il cinema ritragga la vita, l’amore, la
politica, lo humor e la morte, attraverso l’avvincente obiettivo di
alcuni dei più grandi registi al mondo – tutte
donne. Quest’anno per la prima volta gli EFA hanno
annunciato anche le nomination per il LUX European Audience Film
Award, presentato dal Parlamento Europeo e dalla European Film
Academy in collaborazione con la Commissione Europea e Europa
Cinema.
I NOMINATI PER IL LUX
EUROPEAN AUDIENCE FILM AWARD:UN ALTRO
GIRO DRUK
Danimarca, Olanda, Svezia
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing
COLLECTIVE COLECTIV
Romania, Lussemburgo
DIRETTO DA Alexander Nanau
SCRITTO DA Antoaneta Opris & Alexander Nanau
PRODOTTO DA Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux & Hanka
Kastelocova
CORPUS CHRISTI BOŻE CIAŁO
Polania, Francia
DIRETTO DA Jan Komasa
SCRITTO DA Mateusz Pacewicz
PRODOTTO DA Leszek Bodzak & Aneta Hickinbotham
I tre film nominati saranno
sottotitolati in tutte le 24 lingue dell’Unione Europea e resi
disponibili a un pubblico il più vasto possibile. Dopo un periodo
di “guarda e vota” (da metà dicembre a metà aprile) durante il
quale sarà possibile votare i film sul sito
www.luxaward.eu, il vincitore del nuovo premio sarà decretato
dal grande pubblico e dai membri del Parlamento Europeo (ognuno
inciderà per il 50%) e sarà annunciato dal Parlamento
Europeo, durante una cerimonia dedicata, il 28 aprile
2021.
Il regista, sceneggiatore e
montatore americano Darius Marder, che esordì
dietro la macchina da presa con il documentario
Loot nel 2008 e firmò poi il soggetto e
la sceneggiatura di Come un tuono, torna
oggi a dirigere per affrontare con tatto, ma anche con realismo, il
tema della disabilità.
Ruben, Riz Ahmed,
è il batterista di un gruppo noise rock, capitanato dalla sua
compagna Lou, Olivia Cooke, alla voce. Una sera,
durante un concerto, nel bel mezzo di un tour, Ruben si rende conto
di avere dei seri problemi di udito. Pian piano il disturbo si fa
sempre più frequente e Ruben si rivolge a uno specialista, il quale
gli comunica la natura irreversibile di questo disturbo, che lo ha
già portato a perdere quasi l’80 per cento dell’udito. L’unica
soluzione sarebbe un impianto cocleare, troppo costoso per Ruben e
dunque al momento impraticabile. Lui e Lou devono perciò decidere
il da farsi. Lou propone a Ruben di farsi aiutare da Joe,
Paul Raci, che guida una comunità per persone
sorde, per abituarsi a gestire questa nuova situazione, mentre lei
lo aspetterà. Inizialmente riluttante, Ruben inizia un percorso che
lo porterà ad accettare la sua condizione e cominciare una nuova
vita.
Sound
of Metalè la storia di una coppia alle prese con un
evento traumatico, capace di sconvolgere la vita di chiunque. Per
impersonare i due protagonisti, il regista sceglie Riz
Ahmed, attore anglo-pakistano, nonché rapper col nome di
Riz MC, che si era fatto conoscere al pubblico internazionale
interpretando il ruolo principale ne Il fondamentalista
riluttante nel 2012; poi con la mini-serie tv
The Night of – Cosa è successo quella
notte?, guadagnando un Emmy Award. A
lui l’arduo compito di rappresentare lo spaesamento e la profonda
frustrazione, il senso di impotenza che si prova nell’affrontare
una malattia o una disabilità grave. Riesce a farlo con aderenza,
in modo convincente, anche grazie a una regia che rifugge dai
patetismi.
Accanto a lui c’è Olivia
Cooke, giovane attrice inglese già nel cast di
La vita in un attimo e Ready
Player One, che qui veste i panni della dolce e
fragile Lulu, trovando una buona sintonia con Ahmed. Nel cast però
troviamo anche Paul Raci, attore in svariate serie
tv ed esperto nel linguaggio dei segni, che interpreta Joe e
sarà una figura di riferimento nella nuova realtà che il
protagonista si trova ad affrontare, Lauren
Ridloff nel ruolo dell’insegnante Diane, e Mathieu
Amalric, interprete di numerose pellicole, scelto più
volte da registi come Roman Polanski
(Venere in pelliccia,
L’ufficiale e la spia) e Julian
Schnabel (Lo scafandro e la
farfalla e Van Gogh- Sulla soglia
dell’eternità), ma anche nel cast di
Quantum of Solace e Grand
Budapest Hotel. L’attore veste qui i panni del padre
di Lou, Richard Berger, che ha un rapporto conflittuale con la
figlia, segnato da eventi traumatici.
Sound
of metal, viaggio nell’interiorità di un
uomo tra musica e silenzio
Darius Marder,
autore del soggetto del film assieme a Derek
Cianfrance e della sceneggiatura con Abraham
Marder, sceglie di affrontare il tema della sordità, della
disabilità, con delicatezza e al tempo stesso con realismo. Il
personaggio principale è un ex eroinomane, piuttosto spiantato. Il
suo linguaggio è spesso ruvido ed esplicito, ma Ruben è un bravo
ragazzo. È già riuscito a riscattarsi una volta, uscendo dalla
dipendenza attraverso la musica, il suo talento per la batteria, e
il suo amore per Lou, ragazza altrettanto problematica. Ora è messo
di nuovo a dura prova dalle vicende della vita.
Il film si apre con il contrasto
tra musica e silenzio ed il lavoro sul suono ne è il fulcro. Ruben
e Lou col loro gruppo suonano noise rock e post punk, più che
metal. Dunque il “sound of metal” del titolo è un generico
riferimento alla musica rumorosa, alle percussioni scatenate della
batteria di Ruben, ma è anche un doppio senso che indica il suono
metallico prodotto dall’impianto cocleare. Il punto di vista scelto
dal regista, infatti, è proprio quello del ragazzo. Chi guarda il
film sente i suoni lontanissimi come li sente lui, o sente il suo
stesso silenzio, o il suono metallico prodotto dall’impianto
cocleare. E si domanda cosa significhi, ancor più per un musicista,
sentire i suoni così, sentire la voce della sua donna che canta
irrimediabilmente artefatta. Come si possa sentire il protagonista.
Ruben è spaventato, perde tutti i suoi punti di riferimento e deve
ricrearsi da zero un mondo nuovo, non potendo più contare su ciò
che dava senso alla sua vita: la musica, suonare la batteria. Deve
reimparare a vivere. Riz Ahmed interpreta bene lo
spaesamento, la rabbia, la frustrazione del protagonista, come
l’illusione o la speranza, dipende dai punti di vista, di poter
presto uscire da quella condizione e tornare alla sua vita di
prima. Far vivere allo spettatore il mondo alla maniera di Ruben,
portandolo a misurarsi con questa condizione, consente
l’immedesimazione e l’empatia col personaggio da parte del
pubblico, oltre a rendere tutta la vicenda vivida e realistica.
Ciò su cui il regista intende
soffermarsi, però, senza inutili pietismi o retorica, ma cercando
di immergersi nel quotidiano con delicatezza e rigore, non è la
disabilità in sé. Il problema non sono le orecchie, come dice Joe a
Ruben in uno dei loro primi incontri, ma la testa, o meglio la
mente. È questa che guarda al passato e ne ha nostalgia, che ha
difficoltà ad accettare che non possa più tornare. È questa che si
oppone al cambiamento. È proprio su questa che bisogna agire,
portandola alla scoperta di un mondo senza dubbio diverso da quello
che si conosceva prima, ma ugualmente bello da vivere e da
scoprire, con nuove passioni e ancora tante possibilità di
esprimere comunque sé stessi.
Nonostante un passaggio narrativo
un po’ troppo brusco, grazie a un buon equilibrio generale e a una
buona alchimia tra gli interpreti Sound of metal traccia un percorso
nel quale è facile riconoscersi perché, per motivi diversi, a molti
sarà capitato nella vita di dover ricominciare, di dover imparare
ad accettare ciò che si è e ciò che non si è più. E suggerisce che
in questi casi la cosa migliore da fare sia lasciar andare il
passato e abbracciare il cambiamento.
Dove vederlo in
streaming
Sound of
metal è una produzione Amazon Studios
Original, Stage 6 Films,
Caviar e Flat 7 Production con
Ward Four ed è disponibile in streaming su
Amazon Prime Video dal 4 dicembre.
Considerata una delle serie
televisive più importanti degli anni Settanta e
Ottanta, Charlie’s Angels si è in particolar modo
affermata per il suo aver inserito personaggi femminili in un
genere per lo più caratterizzato da protagonisti maschili. Ad anni
di distanza dalla sua conclusione, nel 2000, è arrivato al cinema
il primo film dedicato a tale franchise, intitolato naturalmente
Charlie’s Angels. Configuratosi come una
diretta prosecuzione di quanto narrato nella serie, con una nuova
generazione di Angeli, il film è diretto da McG,
noto per i suoi film d’azione. Anche in questo caso, infatti, la
storia promette grande intrattenimento e numerosi momenti
comici.
Interpretato da tre splendide
attrici, in quel momento all’apice della loro carriera, il film ha
così permesso di aggiornare quanto intrapreso dalle serie,
consegnando la storia delle tre agenti speciali ad una nuova
generazione di spettatori. Per conquistare maggiori attenzioni,
inoltre, i produttori decisero di sacrificare gli elementi
drammatici presenti nella serie per dare maggior spazio alle
acrobatiche sequenze e alle situazioni comiche che si generano nel
corso della storia. Pur se accolto da recensioni talvolta
discordanti, Charlie’s Angels si è affermato come un
piccolo cult, nonché titolo importante per il suo genere di
riferimento.
Al momento dell’arrivo in sala,
infatti, il film si affermò come un buon successo economico,
arrivando ad incassare circa 264 milioni di dollari a fronte di un
budget di 93. Tale risultato permise così di dar vita ad ulteriori
film dedicati ai personaggi qui protagonisti, ormai facenti parte
dell’immaginario comune. Prima di intraprendere la visione di
questo primo film, però, è consigliabile approfondire ulteriormente
elementi come la trama e il cast. Proseguendo qui nella lettura
sarà così possibile scoprire tutto ciò, come anche le piattaforme
streaming dove poter ritrovare il titolo.
La trama del film
Protagoniste del film sono Alex,
Natalie e Dylan, tre agenti speciali dotate di sofisticate
tecnologie e di grande abilità con le arti marziali. Queste sono al
servizio del misterioso Charlie, proprietario della Charles
Townsend Investigation, il quale le contatta solamente attraverso
il suo assistente Bosley, affidando loro importanti missioni. Il
nuovo compito che le tre si trovano ora a dover svolgere prevede
l’individuazione di Eric Knox, un genio dei software autore di un
rivoluzionario sistema di riconoscimento vocale. Questi sembra
infatti essere stato rapito da Roger Corwin, proprietario di una
società di comunicazioni satellitari. Intraprendendo le loro
indagini, le tre capiranno però ben presto di come dietro tutto ciò
vi sia un’operazione più grande e minacciosa, che rischia di minare
la pace mondiale.
Charlie’s Angels: il cast del
film
Per dare nuova vita alle tre
protagoniste del film era assolutamente necessario affidarsi ad
attrici che potessero risultare credibili in quei ruoli, e allora
stesso tempo apportare il carisma giusto ai personaggi. Numerose
celebri interpreti furono considerate per questi ruoli, tra cui
Julia Roberts,
Angelina Jolie,
Milla
Jovovich e Jada Pinkett
Smith. Alla fine, però, ad ottenere la parte sono
state Lucy
Liu, nei panni di Alex, Cameron
Diaz, nei panni di Natalie, e Drew
Barrymore, in quelli di Dylan. La Barrymore inoltre
ricoprì per il film anche il ruolo di produttrice, sostenendolo
economicamente. Per dar vita ai tre angeli, le attrici dovettero
sottoporsi ad un lungo periodo di addestramento, specializzandosi
anche nel combattimento e nelle armi marziali. Ciò permise loro di
poter risultare ulteriormente realistiche nelle loro
interpretazioni, poi particolarmente lodate.
A dare voce al misterioso Charlie,
invece, è l’attore John Forsythe. Questi era noto
per aver già dato voce allo stesso personaggio della serie
televisiva, riprendendo dunque qui il ruolo. Nei panni del suo
braccio destro Bosley si ritrova invece Bill
Murray, mentre il geniale Eric Knox ha il volto
dell’oggi premio Oscar Sam
Rockwell.Tom Green è Chad, il
compagno di Dylan, mentre Luke Wilson è Pete
Kominsky, interesse amoroso di Natalie. Matt
LeBlanc, celebre per il ruolo di Joey nella sit-com
Friends, è il compagno di Alex. Tim
Curry, noto per aver dato volto al pagliaccio
Pennywise nella serie It, dà invece qui vita a Roger
Corwin, tra i villain del film. Crispin Glover,
invece, è Il Secco. Personaggio particolarmente criptico, questo
aveva originariamente diverse battute all’interno del film. Poiché
Glover trovava queste insoddisfacenti, però, decise di rendere muto
il personaggio, accentuando la sua aura di mistero.
Charlie’s Angels: i sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film, i
produttori decisero da subito di realizzarne un sequel. Arrivato al
cinema nel 2003 con il titolo di Charlie’s Angels – Più che
mai, questo vedeva nuovamente gli attori del primo titolo
riprendere i rispettivi ruoli, con anche diversi nuovi ingressi di
rilievo nel cast. Con un budget di 120 milioni, il film segnò un
altrettanto soddisfacente incasso arrivando ad un totale di circa
260. Soltanto nel 2019 è poi stato realizzato un terzo film della
serie. Questo, diretto da Elizabeth Banks, è un
diretto sequel dei primi due titoli, ma presenta una nuova
generazioni di Angeli, interpretate qui dalle attrici
Kristen Stewart, Naomi Scott
ed Ella
Balinska.
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di Charlie’s Angels grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato
12 dicembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Affermatosi grazie ai film Non
pensarci e La felicità è un
sistema complesso, il regista Gianni
Zanasi porta al cinema nel 2018 il
film Troppa grazia (qui la recensione),
che si muove in equilibrio tra commedia surreale e riflessione
spirituale. Protagonista di questo è una giovane donna che si
scopre in grado di comunicare con la Vergine Maria, la quale le
affida un compito ben preciso. Zanasi, qui anche sceneggiatore,
riesce a costruire un’ironia intelligente sulla religione e sul
metafisico, conferendo a questi elementi una concezione
antropologica in grado di renderli meno estranei.
Ne scaturisce una riflessione su
ciò a cui siamo disposti a credere o meno, su quella grazia che può
essere molto più concreta di quanto si immagina, identificandola
nel paesaggio che ci circonda. Presentato in anteprima al Festival
di Cannes, dove ha vinto il Premio Label Europa
Cinema, il film ha poi ottenuto buoni risultati anche al box
office, dove ha incassato poco più di un milione di euro. Merito di
questo successo, oltre alla regia di Zanasi, è anche la
partecipazione di diversi tra i più noti attori del panorama
cinematografico italiano.
Con una colonna sonora curata da
Niccolò Contessa, cantante del gruppo I Cani, Troppa
grazia è un titolo decisamente anomalo all’interno della
produzione nazionale, sfoggiando un linguaggio e un modo di fare
cinema ormai peculiarità di pochi. Tutto ciò lo porta ad essere un
piccolo gioiellino da non perdere assolutamente. Prima di procedere
nella visione, però, proseguendo qui nella lettura si potranno
approfondire ulteriori dettagli circa la trama, il cast e le belle
location del film. Si vedrà infine dove è possibile ritrovare il
titolo in televisione o per una comoda visione in streaming.
La trama del film
Protagonista del film è Lucia, una
geometra che tenta di arrivare a fine destreggiandosi tra mappature
e indagini catastali. Al di là del lavoro, però, si trova a dover
fare i conti con la fine della sua relazione con Arturo e con
l’adolescenza della figlia Rosa. A sconvolgere ulteriormente il suo
equilibrio arriva un nuovo lavoro affidatole da Paolo, imprenditore
della zona legato all’amministrazione comunale. Lucia è così
incaricata di condurre una serie di verifiche sul terreno dove
dovrà sorgere “L’Onda”, una maestosa opera edilizia, destinata però
a deturpare il panorama collinare della zona. Svolgendo quanto
richiestole, però, Lucia si accorge di alcune irregolarità, ma non
è questo a preoccuparla più di tutto.
Lucia si trova infatti ad
imbattersi in una strana donna di ignota provenienza. Credendola
una profuga, decide inizialmente di ignorarla, ma nel momento in
cui questa le apparirà davanti anche dentro casa sua, capirà che
qualcosa di più grande è in atto. La misteriosa donna si presenta
infatti come la Vergine Maria, e chiede a Lucia di andare dagli
uomini e costruire una chiesa là dove le è apparsa la prima volta.
Incredula per quanto le sta accadendo, Lucia dovrà prima fare i
conti con ciò che crede vero o falso, decidendo infine di
intraprendere la sua personale battaglia per la salvezza di quella
terra. Opporsi agli imprenditori sarà però un compito tutt’altro
che semplice, ma con il divino dalla sua parte Lucia non si fermerà
davanti a nulla.
Troppa grazia: il cast del
film
Per dar vita ai principali
protagonisti, era assolutamente necessario per il regista trovare
interpreti carismatici e in grado di dar vita alla complessa
personalità di questi. Ad interpretare Lucia vi è l’attrice
Alba
Rohrwacher, tra le più celebri interpreti dell’attuale
cinema italiano. Questa espresse sin da subito il suo grande
interesse a partecipare al film. Il suo desiderio era non solo
quello di lavorare con Zanasi, ma anche di prendere parte ad un
progetto tanto diverso e azzardato rispetto ai soliti prodotti
normalmente. Lo stesso regista ha dichiarato che non avrebbe fatto
il film qualora l’attrice non avesse accettato la parte. Per
prepararsi a questa, la Rohrwacher ha condotto diverse ricerche
tanto sul lavoro del suo personaggio quanto sugli elementi
spirituali presenti nel film.
Ad interpretare la Madonna vi è
invece l’attrice israeliana Hadas Yaron, la quale
aveva già lavorato con Zanasi per La felicità è un sistema
complesso. Nell’assumere tali panni, l’interprete ha rivelato
di aver provato timore su come il personaggio sarebbe potuto essere
recepito. Abbandonatasi a questo, ha infine trovato la giusta
chiave per darvi vita. Nel film è poi presente l’attore Elio
Germano, noto per film come Il giovane
favoloso e Volevonascondermi, che da
qui vita ad Arturo, il compagno di Lucia. Giuseppe
Battiston, il quale aveva a sua volta già lavorato con
Zanasi, è invece Paolo, il cinico imprenditore che affida a Lucia
il compito di verificare lo stato del territorio. L’attrice
Carlotta Natoli è invece Claudia, un’amica della
protagonista, mentre ad interpretare la figlia Rosa è Rosa
Vannucci.
Troppa grazia: le location, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Il film di Zanasi trae molto del
suo fascino anche grazie alle splendide location scelte per il
film. Mostrate in tutta la loro naturale bellezza, queste
testimoniano una volta di più la presenza di un paesaggio italiano
che richiede tutela e massica cura, essendo la vera fonte della
grazia a cui il titolo si riferisce. Per girare il film, Zanasi ha
così scelto le località di Viterbo, Tarquinia e Acquapendente,
situate nella regione Lazio. Molto è però dato anche dalle vaste
campagne circostanti a questi luoghi. Qui si svolge gran parte
della storia del film come anche i suoi snodi narrativi principali.
Attraverso Troppa grazia si possono dunque riscoprire tali
bellezze, le quali è possibile visitare nel pieno rispetto del loro
valore.
Per chi desidera recuperare tale
titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in prima visione in
televisione il giorno venerdì11
dicembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
Nel corso dell’Investor Day 2020,
The Walt Disney Company ha annunciato le prossime fasi del proprio
ambizioso programma di espansione dell’offerta streaming mondiale,
rivelando nuovi particolari sul futuro dei servizi
direct-to-consumer Disney+, Hulu
e ESPN+, con una panoramica sul nuovo brand
aggregatore di contenuti di intrattenimento Star e
un’anteprima sulla propria straordinaria offerta di contenuti
completamente nuovi.
Bob Chapek, Chief Executive Officer
di The Walt Disney Company, e Bob Iger, Executive Chairman e
Chairman of the Board, hanno presentato l’evento virtuale durante
il quale vi sono stati interventi da parte dei responsabili dei
team di contenuto e distribuzione, oltre alla presentazione degli
ultimi dati finanziari a cura di Christine McCarthy, Senior
Executive Vice President e Chief Financial Officer, e Lowell
Singer, Senior Vice President, Investor Relations.
“Lo straordinario successo ottenuto
dalla nostra offerta esclusiva di servizi streaming, con più di 137
milioni di abbonati a livello mondiale, conferma la validità della
decisione di accelerare la nostra transizione verso un modello di
business che privilegi i servizi DTC”, ha dichiarato Bob Chapek.
“Grazie ai nostri fantastici team creativi e a una offerta sempre
più ampia di intrattenimento di alta qualità, sappiamo rispondere
ai desideri dei consumatori e siamo fiduciosi di poter raggiungere
i nostri obiettivi a lungo termine”.
Nel corso dell’Investor Day è stato
annunciato che, alla data del 2 dicembre, l’insieme degli abbonati
totali ai servizi direct-to-consumer dell’azienda è di oltre
137 milioni, di cui 11,5 milioni a ESPN+, 38,8
milioni a Hulu, e una cifra impressionante di 86,8 milioni di
abbonati a Disney+, registrati dal lancio nel
novembre 2019. Dopo aver superato tutte le aspettative, The Walt
Disney Company prevede che, entro l’esercizio 2024, i propri
servizi streaming arriveranno a un totale di 300-350 milioni di
abbonati, soprattutto grazie a un significativo aumento nella
produzione di contenuti, con un obiettivo solo per Disney+ di oltre 100 titoli
all’anno.
A partire dal 26 marzo 2021, negli
Stati Uniti il prezzo di Disney+ sarà di $7,99 al mese ovvero
$79,99 all’anno, mentre il prezzo per il pacchetto Disney
comprensivo di Disney+, Hulu, e ESPN+ sarà pari a
$13,99 al mese. È stato anche annunciato per il mercato americano
un nuovo accordo con Comcast, grazie al quale nel primo trimestre
del 2021 Disney+ e ESPN+ saranno disponibili sui
decoder Comcast X1 e sulle piattaforme Flex platforms, su cui Hulu
è stato già introdotto nella primavera del 2020. Inoltre, a partire
dall’inizio del 2021, i clienti Hulu avranno anche la possibilità
di abbonarsi a ESPN+ tramite l’interfaccia utente Hulu, accedendo
così alla programmazione sportiva di ESPN+.
Sulla scia del successo del lancio
di Disney+ Hotstar in India e in
Indonesia, Disney ha rivelato nuovi particolari sul brand di
contenuti di intrattenimento, Star, che verrà
incluso nell’offerta Disney+ in alcuni mercati
internazionali e lanciato come servizio di streaming separato in
America Latina con il nome Star+. Star consentirà di vedere
migliaia di ore di programmi televisivi e film prodotti dagli studi
creativi Disney, tra cui Disney Television Studios, FX, 20th
Century Studios, 20th Television, e verrà arricchito da
un’ulteriore offerta locale, laddove disponibile.
In Italia e in altri mercati
europei e internazionali, Star verrà lanciato il 23 febbraio 2021
come parte integrante di Disney+, con la propria sezione sulla
piattaforma e una nuova e prestigiosa proposta di serie di
intrattenimento, film, documentari e altri titoli che
raddoppieranno i contenuti disponibili per gli abbonati di Disney+.
Disney+ verrà aggiornato in tutto il
mondo per permettere un parental control più sicuro e garantire in
questo modo l’esperienza più adatta alle famiglie, che i genitori
si aspettano. Sarà possibile stabilire dei limiti di accesso
specifici per determinati profili sulla base della classificazione
dei titoli e inoltre aggiungere un PIN per quei profili con accesso
a contenuti adatti a un pubblico adulto. In Italia e in Europa il
prezzo dell’abbonamento sarà di €8,99 al mese, oppure €89,99
all’anno, con una modifica analoga del prezzo in altri mercati in
cui Star verrà lanciato, tra cui l’Australia, la Nuova Zelanda e il
Canada. Ora con Star, il servizio di streaming continua la sua
espansione in diversi mercati internazionali, a partire da
Singapore il 23 febbraio 2021, a cui si aggiungeranno nel corso
dell’anno Europa orientale, Hong Kong, Giappone e Corea del
Sud.
In America Latina, per valorizzare
il portafoglio di eventi sportivi live, Disney lancerà
Star+ come servizio di streaming autonomo. Star+
racchiude una serie di contenuti di assoluto rilievo, produzioni
locali originali ed eventi sportivi di ESPN, tra cui i principali
campionati di calcio, il grande slam di tennis e altro. Star+ verrà
lanciato nel giugno 2021 come servizio unico ad un prezzo di ~$7,50
al mese (o l’equivalente in valuta locale), oppure come parte di un
pacchetto con Disney+ a un prezzo competitivo di
~$9,00 al mese (o l’equivalente in valuta locale).
Le più belle storie del
mondo
Nel corso dell’Investor Day, i
responsabili creativi Disney hanno annunciato una nuova offerta di
contenuti di qualità ideati appositamente per l’ecosistema
direct-to-consumer. Nel giro dei prossimi anni, Disney+ intende lanciare circa 10 serie
Star
Wars e 10 serie Marvel oltre a 15 serie live action
Disney, Disney Animation, e Pixar, nonché 15 film live action
Disney, Disney Animation, e Pixar — che vanno a completare il
contenuto premium che uscirà nelle sale cinematografiche o sui
canali lineari prima di essere disponibile sul servizio di
streaming. È stato inoltre annunciato che “Raya e l’Ultimo
Drago” di Walt Disney Animation Studios uscirà su Disney+ con Premier Access (Accesso
Vip) nei mercati Disney+, in contemporanea all’uscita
nelle sale cinematografiche, prevista il 5 marzo 2021 negli Stati
Uniti. Il prezzo per questo film su Premier Access (Accesso Vip)
sarà di $29,99 negli Stati Uniti. A livello internazionale, molti
dei titoli originali Disney Television Studios, FX e 20th Century
Studios usciranno su Disney+ come Star Originals.
“Questa straordinaria offerta di
nuovi contenuti officiali rispecchia un continuo impegno a
valorizzare le risorse e l’eccezionale creatività presenti nella
nostra azienda per portare al pubblico esperienze di
intrattenimento straordinarie completamente diverse rispetto a
quanto già disponibile sul mercato”, ha dichiarato Bob Iger. “Siamo
orgogliosi di vedere come l’eccellenza dello storytelling dei
nostri brand iconici rimanga evidente in tutte le piattaforme di
distribuzione, dalle sale cinematografiche ai nostri servizi
“direct-to-consumer.”
Alcuni elementi salienti delle
presentazioni:
Contenuti di
intrattenimento generale del Gruppo Disney
Disney Television Studios ha
presentato alcune delle serie di intrattenimento per famiglie di
punta attualmente in sviluppo per Disney+, tra cui due progetti ispirati
alle properties Disney “La Bella e la Bestia (titolo
provvisorio)”, con Luke Evans e Josh Gad e nuovi brani
composti da Alan Menken; e una rivisitazione del classico
“Swiss Family Robinson” (Robinson nell’isola dei
corsari) di Ron Moore and Jon M. Chu. Un altro progetto in
corso di sviluppo è “Percy Jackson and the Olympians”
(Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) basato sulla serie
bestseller.
Attualmente Disney Television
Studios sta producendo quattro serie live action che usciranno su
Disney+ nel 2021: “The Mighty
Ducks: Game Changers”, “Big Shot”,
“The Mysterious Benedict Society” e
“Turner & Hooch” (Turner e il
casinaro).
Contenuti National
Geographic
National Geographic ha annunciato
la sua ambiziosa offerta Disney+ che include titoli di forte
richiamo come “Limitless With Chris Hemsworth,”
“Welcome to Earth (titolo provvisorio)” con Will
Smith, e la quarta stagione della serie antologica
“Genius,” già vincitrice di due Emmy, che traccerà
un profilo di Martin Luther King, Jr.
National Geographic ha anche
annunciato il nuovo documentario “Cousteau” che
uscirà nelle sale americane prima di uscire su Disney+ e alcune serie di documentari
quali “Secrets of the Whales,” “A Real
Bug’s Life,” e “America The
Beautiful.”
Contenuti per Hulu e
Star
Un accordo pluriennale con
Kardashian Jenners porterà alla creazione di nuovi contenuti
internazionali che verranno resi disponibili in streaming in
esclusiva su Hulu negli Stati Uniti e su Star nel resto del mondo,
con uscita a fine 2021. L’anno prossimo su Hulu e Star usciranno
anche le serie premium “Only Murders in the
Building”, “The Dropout”, e
“Dopesick”.
Nel 2021, produzioni originali FX,
tra cui “The Old Man”, “American Horror
Stories”, “Platform”,
“Reservation Dogs”, e “Y: The Last
Man” saranno disponibili su Hulu negli Stati Uniti e su
Star in diversi mercati internazionali.
Hulu
La pluripremiata serie drammatica
di successo di Hulu, “The Handmaid’s Tale”,
prima della premiere della quarta stagione è stata rinnovata per
una quinta e “Nine Perfect Strangers”,
interpretata e prodotta da Nicole Kidman insieme a David E. Kelley,
farà il suo debutto il prossimo anno.
FX
Oltre a Hulu negli Stati Uniti, il
brand di contenuti premium FX porterà su Star in tutto il mondo la
sua libreria di contenuti pluripremiati e nuovi
originals esclusivi. FX ha ordinato quattro stagioni
aggiuntive di “It’s Always Sunny in
Philadelphia” per il canale lineare, FX su Hulu e Star,
battendo il record per la sitcom live-action più longeva nella
storia della televisione. Il gruppo ha annunciato che sta
sviluppando la prima serie di adattamento del classico horror di
fantascienza “Alien” ed è in trattative
avanzate per un ordine di due stagioni di “The
Stones”, una serie drammatica sulla band rock ‘n roll più
grande e longeva del mondo, The Rolling Stones. FX sta lavorando
anche a una di quelle che sarà una delle sue serie per adulti più
ampie e sofisticate con la rivisitazione della saga epica di James
Clavell, “Shōgun”, ambientata nel Giappone
feudale.
Walt Disney Studios
Content
Lucasfilm
Lucasfilm ha annunciato un numero
impressionante di emozionanti serie tv Disney+ e nuovi lungometraggi destinati
a espandere la galassia di Star Wars come mai prima d’ora.
Tra i progetti di Disney+ “Obi-Wan
Kenobi”, con Ewan McGregor e Hayden Christensen che torna nel ruolo di
Darth Vader e due nuove serie di Jon Favreau e Dave Filoni
ambientate nella linea temporale di The Mandalorian:
“Rangers of the New Republic” e
“Ahsoka”. Quest’ultima vede al centro della storia
proprio Ahsoka Tano, il personaggio amatissimo dai fan.
Altri nuovi progetti annunciati per
Disney+ sono “Andor”,
“Star Wars: The Bad
Batch”, “Star Wars:
Visions”, “Lando”, “The
Acolyte” e “A Droid Story”. Lo studio sta
inoltre lavorando all’adattamento di “Willow” in
una nuova serie con Warwick Davis che tornerà a interpretare il
personaggio protagonista.
Il prossimo film di Star
Wars, previsto in uscita nelle sale americane nel dicembre del
2023, sarà “Rogue Squadron”, diretto da Patty
Jenkins regista del franchise “Wonder Woman”. Il nuovo capitolo di
“Indiana Jones” diretto da James Mangold, un
lungometraggio Star Wars scritto e diretto da Taika
Waititi e “Children of Blood & Bone”, basato sul
romanzo bestseller del New York Times di Tomi Adeyemi,
completano la lista dei lungometraggi.
Walt Disney Studios
Motion Pictures Production
Per Disney+, gli studios hanno presentato
una lineup di film originali ricca di star e hanno confermato
ufficialmente che produrranno “Hocus Pocus 2”, il
reboot di “Tre scapoli e un bebè” con Zac Efron e
“Una scatenata dozzina” con Kenya Barris e
Gabrielle Union, e un nuovo film di “Sister Act”
con Whoopi Goldberg, che sarà anche la produttrice insieme a Tyler
Perry.
Altri progetti Disney+ che sono stati svelati
includono “Cip & Ciop Agenti Speciali”, un mix tra
film d’animazione e live action con John Mulaney e Andy Samberg;
“Pinocchio”, diretto da Robert Zemeckis e
interpretato da Tom Hanks; “Peter Pan & Wendy”,
con Jude Law nel ruolo di Capitan Uncino e Yara Shahidi nel ruolo
di Campanellino; e “Disenchanted”, con Amy Adams
che torna nel ruolo di Giselle (“Come d’Incanto”). Tra i nuovi film
biografici live action realizzati per la piattaforma ci sono
“Greek Freak”, sulla star dell’NBA Giannis
Antetokounmpo, oltre a progetti su Keanon Lowe e Chris Paul. Il
gruppo sta anche sviluppando nuove versioni animate dei titoli più
amati di 20th Century Studios come “Diary of a Wimpy
Kid”, “The Ice Age Adventures of Buck
Wild”, con Simon Pegg e “Una Notte al
Museo”.
Gli studios hanno anche presentato
in anteprima alcuni lungometraggi, tra cui “Jungle
Cruise”, “Cruella”, il prequel de
“Il Re Leone” e “La
Sirenetta”.
Walt Disney Animation
Studios
Walt Disney Animation Studios ha
fatto numerosi annunci, evidenziando il prossimo lungometraggio
“Encanto” che include nuove canzoni del vincitore
dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® Lin-Manuel Miranda e
arriverà nelle sale americane a novembre 2021. Lo studio ha anche
rivelato che “Raya e l’Ultimo Drago” debutterà
contemporaneamente su Disney+ con Accesso VIP e nelle sale
cinematografiche a marzo 2021 negli Stati Uniti.
Tra le prime serie animate prodotte
da Walt Disney Animation Studios, sono stati rivelati numerosi
nuovi titoli per Disney+ tra cui
“Baymax“, “Zootopia+”
(“Zootropolis”), “Tiana” e
“Oceania, La Serie“, oltre a
“Iwájú“, che sarà prodotta in collaborazione con
la società panafricana di fumetti e intrattenimento Kugali.
Pixar Animation
Studios
Pixar Animation Studios ha
annunciato la sua offerta di serie originali per Disney+ e lungometraggi
cinematografici. Tra i titoli Pixar la prima serie animata
“Win or Lose,” che arriverà in esclusiva su
Disney+ nell’autunno 2023 e due
nuovissimi film previsti in uscita nelle sale cinematografiche nel
2022, “Turning Red” diretto dalla regista
vincitrice dell’Academy Award® Domee Shi e
“Lightyear,” la storia delle origini dell’eroe che
è stato fonte di ispirazione per il giocattolo. Chris Evans darà
voce all’eroe nel suo viaggio per diventare il più famoso Space
Ranger di sempre. Previsto per l’uscita nei cinema americani la
prossima estate il film originale “Luca.”
Sono stati annunciati inoltre
dettagli sulle nuove serie Disney+, incluse “Inside
Pixar”, “Pixar Popcorn”, “Dug
Days” e
“Cars,” così come il film d’animazione
“Soul” e il cortometraggio “La
Tana”, entrambi in arrivo su Disney+ il 25 dicembre 2020.
Marvel
Studios
Marvel Studios ha condiviso i piani
per l’espansione e il futuro dell’Universo Cinematografico Marvel,
rivelando i dettagli relativi ai prossimi contenuti sia per
Disney+ che per il cinema. Tra i
numerosi progetti futuri, sono state svelate tre nuove serie per
Disney+, inclusa “Secret
Invasion” interpretata da Samuel L. Jackson,
“Ironheart” con Dominique Thorne nei panni di un
genio inventore e “Armor Wars” interpretata da Don
Cheadle nei panni di James Rhodes alias War Machine che affronta le
peggiori paure di Tony Stark.
Questi titoli si uniranno alla
ricca lineup Disney+ che include
“WandaVision”, “The Falcon and The Winter
Soldier” e “Loki”; la serie animata
“What If…?”; “Ms. Marvel”;
“Hawkeye” con Hailee Steinfeld che si unisce a
Jeremy Renner; “She-Hulk” con Tatiana Maslany nel
ruolo della protagonista accanto alle co-star Mark Ruffalo e Tim
Roth; “Moon Knight”; “Guardians of the
Galaxy Holiday Special”; e una serie di corti originali,
“I Am Groot” con il baby albero amato da
tutti.
In una serie di annunci di nuovi
lungometraggi cinematografici sono stati inclusi “Ant-Man
and the Wasp: Quantumania”, il terzo film nel franchise di
Ant-Man e “Fantastic Four” che introduce la più
iconica famiglia Marvel. I prossimi lungometraggi di Marvel Studios
includono anche “Black Widow”, “Shang Chi
and The Legend of The Ten Rings”, “Eternals”,
“Doctor Strange In The Multiverse of Madness”,
“Thor: Love and Thunder”, “Black Panther
2”, “Blade”, “Captain Marvel
2” e “Guardians of the Galaxy Vol.
3”.
ESPN e contenuti
sportivi
ESPN ha annunciato un nuovo
importante accordo decennale con la Southeastern
Conference(SEC), ampliando la sua
partnership e aggiungendo a partire dalla stagione 2024, il
pacchetto televisivo più visto del college football. L’accordo
porterà anche partite di football selezionate della SEC su ESPN+, a
partire dalla stagione di football 2021 e per tutta la durata
dell’accordo.
ESPN+, che ora raggiunge più di
11,5 milioni di abbonati negli Stati Uniti, nei prossimi mesi
lancerà anche diverse nuove serie originali e programmi in
studio. “Peyton’s Places”, la serie nominata
agli Emmy attualmente alla sua seconda stagione su ESPN+, tornerà
per una terza stagione (autunno 2021) e si espanderà ad altre
discipline, con alcuni dei nomi più coinvolgenti dello sport, tra
cui Abby Wambach (calcio), Ronda Rousey (sport da combattimento),
David Ortiz (baseball) e il fratello di Peyton, Eli Manning
(college football). ESPN+ lancerà a gennaio
anche “Stephen A’s World”, un nuovo programma
originale con le intuizioni e le opinioni della personalità unica
nel suo genere di Stephen A. Smith. “Man in the Arena:
Tom Brady”, l’attesissima docu-serie in nove parti in
arrivo su ESPN+, è costruita intorno ai racconti inediti di Tom
Brady nel viaggio verso i suoi nove Super Bowls. Inoltre, una nuova
versione reinventata
di SportsNation tornerà nelle mattine
dei giorni feriali, a partire da gennaio, esclusivamente su
ESPN+.
The Walt Disney
Company
The Walt Disney Company, insieme alle sue consociate e affiliate, è
una società leader a livello internazionale diversificata nel
settore dell’intrattenimento familiare e dei media, che include
Parks, Experiences and Products; Media & Entertainment
Distribution; e tre gruppi di contenuti – Studios, General
Entertainment e Sports – focalizzati sullo sviluppo e la produzione
di contenuti per DTC, per il cinema e per le piattaforme lineari.
Disney è tra le prime 30 società quotate in Borsa e ha avuto un
fatturato annuo di 65,4 miliardi di dollari nell’anno fiscale
2020.
Dall’11
dicembre, I
predatori, il debutto alla regia di Pietro
Castellito, presentato in Concorso in
Orizzonti alla 77° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia e vincitore del Premio Migliore
Sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia, è
disponibile in streaming sulle principali piattaforme
on-demand.
Protagonisti sono Massimo
Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Giorgio
Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli, Marzia Ubaldi, Antonio
Gerardi, Nando Paone, Vinicio Marchioni, Claudio Camilli, Liliana
Fiorelli, Renato Marchetti, Giulia Petrini, Francesco
Borghese.
I Predatori, la trama
Nel film I
predatori È mattina presto, il mare di Ostia è calmo.
Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È
sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane
assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per
la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due
famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara.
Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la
seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un
banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un
ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno
un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti
predatori.,
I predatori è
una produzione FANDANGO con RAI
CINEMA prodotto da Domenico Procacci e Laura
Paolucci, opera realizzata con il sostegno della Regione Lazio
Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.
Vertical Entertainment ha acquisito
i diritti di American Skin, il dramma diretto,
scritto ed interpretato da Nate Parker (The
Birth of a Nation), prodotto da Tarak Ben Ammar (Eagle
Pictures) e Mark Burg (Mark Burg Media). Presentato da Spike Lee in
anteprima mondiale alla 76. Mostra Internazionale d’Arte
cinematografica di Venezia, il film è pronto al debutto in alcune
sale del Nord America ed in VOD dal prossimo 15 gennaio, dando il
via alla possibile scalata verso la candidatura ai prossimi Academy
Awards.
“È la dimostrazione che il grande
lavoro di produzione che stiamo compiendo sta dando risultati
tangibili e apprezzati in tutto il mondo – ha dichiarato Tarak Ben
Ammar, Chairman di Eagle Pictures -. Con operazioni come American
Skin e ‘La verità sul caso Harry Quebert’ (serie realizzata per la
televisione), Eagle Pictures, che ci tengo a sottolineare, è una
società Italiana al 100% ha aperto un corridoio verso gli Stati
Uniti. Un corridoio che auspichiamo di far percorrere ad autori
europei e storie che abbiano un respiro internazionale”.
American Skin è la storia intensa e
drammatica di un padre che, accecato dal dolore per l’ingiusta
morte del figlio, tenta con tutta la sua astuta determinazione di
farsi giustizia riportando alla ribalta mediatica il caso
volutamente insabbiato che coinvolge l’intera stazione di polizia
della loro città. Contando sul supporto della popolazione nera,
impegnata nel far valere i diritti di uguaglianza in una società
che troppo spesso li emargina e discrimina, Lincoln mette in scena
un processo in cui i detenuti nella stazione e gli altri civili
presenti fungono da membri della giuria, che dovranno agire al
posto del governo per stabilire finalmente la verità.