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A Quiet Place 2: recensione del film con Emily Blunt

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A Quiet Place 2: recensione del film con Emily Blunt

Tre anni fa, A Quiet Place arrivava silenzioso nei cinema di tutto il mondo per issarsi poco dopo nell’olimpo dei migliori horror degli ultimi anni. Un monster movie che si basava su una trovata a prima impressione già vista, un Tremors in superficie, più cattivo e senza risate, ma che si rivelò capace di costruire una tensione narrativa di ferro, poggiata sulle spalle di attori in grado di ampliarla grazie ad un’alchimia tra loro tangibile. A fronte di un budget di 17 milioni di dollari, il film ne incassò globalmente 340 e, a questo punto, un sequel era cosa più ovvia che scontata ed ecco arrivare finalmente A Quiet Place 2.

Squadra che vince non si cambia e in A Quiet Place 2 tutti tornano ai propri posti, a conferma di quanto fosse personale per John Krasinski proteggere la/le sua/sue creature e non deludere le aspettative. Nonostante questo, il giusto snobismo nei confronti dei sequel, la regola del “il primo è sempre più bello”, poteva far presagire il peggio da questa seconda parte che invece va proprio a finire lì, tra le eccezioni, tra quei pochi sequel belli quanto, o addirittura migliori del primo film.

A Quiet Place 2 film recensioneA Quiet Place 2, la trama

A distanza di tre anni, di cui uno in stato di fermo a causa della pandemia, Krasinski riprendere le redini del suo, ormai, cult esattamente da dove ci aveva lasciati. Dopo un breve ma ferocissimo flashback, in A Quiet Place 2 ritroviamo i superstiti del primo film intenti a lasciarsi alle spalle la tragedia appena compiutasi. Evelyn e prole al seguito, ormai una squadra ammazzamostri apparentemente imbattibile, si dirige verso un avamposto in cerca di cibo e riparo ma finisce per cadere vittima delle trappole di Emmet, un vecchio amico di famiglia che è riuscito a sopravvivere barricandosi dentro una ex fonderia. Il posto sembra tranquillo, fin troppo. Ci pensa infatti la giovane Regan a complicare le cose, convinta di aver interpretato una canzone di Bobby Darin, captata da una frequenza radiofonica, come un segnale per raggiungere un’isola felice libera dai mostri, la ragazzina se ne va di soppiatto per verificare di persona l’esistenza di questo posto, gettando nel panico la madre che implora Emmet di mettersi sulle sue tracce.

Lasciato il ruolo del co-protagonista, ma rimasto fisso in quelli del regista e dello sceneggiatore, a Krasinski bastano pochi minuti per gettare nel panico con una sequenza d’apertura da cardiopalma dove assistiamo al nefasto “giorno 1”, ovvero quando le creature sono piombate sulla terra e hanno iniziato a farne scempio. I mostri li conosciamo, li abbiamo già visti ma nonostante questo riescono ancora a terrorizzare, o meglio, Krasinski si riconferma abile nel renderli ancora terrificanti grazie a un montaggio sonoro che stringe la gola, soprattutto quando la giovane Regan si ritrova per pochi istanti senza apparecchio acustico.

Lasciato il ruolo del padre eroe, affida alla moglie Emily Blunt il compito di salvaguardare vita dei figli (che in un paio di occasioni faranno il possibile per finire tra gli artigli delle creature dell’altro mondo) e, apparentemente, alla new entry Cillian Murphy quello della controparte eroica maschile. Apparentemente perché in realtà il personaggio di Emmett si rivelerà fortunatamente disinteressato al ruolo dell’eroe, dando credibilità ad un personaggio così semplice ma così umano. La vera rivelazione del film, o meglio, la conferma, si dimostrano essere Millicent Simmonds e, seppur in misura minore, Noah Jupe, i figli. Sono loro che, ricalcando i ruoli dei genitori, si rendono i veri protagonisti delle parti migliori del film. Due giovanissimi diretti magnificamente sui cui volti il dolore, la disperazione, la determinazione e la rabbia assumono connotati quanto mai verosimili creando quell’empatia così necessaria nel cinema dell’orrore che pochissimi film di genere riescono a dare.

A Quiet Place 2 cillian murphyUn film delicato e claustrofobiche

A Quiet Place ci aveva introdotti in un mondo spietato, dove davvero nessuno era al sicuro, nemmeno i sacrosanti bambini. Questa seconda parte si riconferma tale, i protagonisti si trascinano dietro il peso del lutto e del ricordo e il tutto è scritto così bene e senza patetismi che ogni delicata emozione trova il giusto spazio tra soffocanti sequenze claustrofobiche o disperati fuggi fuggi di massa.

Un aspetto interessante che riguarda la parte finale del film, è come John Krasinski si sia già sbarazzato di due topos tipici dei film post-apocalittici. Senza fare spoiler, ci sono serie tv o saghe cinematografiche che hanno impiegato stagioni o film interi per svolgere l’azione attorno a determinate situazioni. Qui invece sono bastati pochi minuti, l’essenziale per non incagliarsi in situazioni già viste, e questo fa pensare che Krasinski abbia ben in mente in che direzione portare la sua storia che, con un finale così, non può certo finire qui.

Black Adam: Pierce Brosnan parla del costume di Doctor Fate

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Black Adam: Pierce Brosnan parla del costume di Doctor Fate

Il celebre attore Pierce Brosnan (noto soprattutto per aver interpretato James Bond sul grande schermo dal 1995 al 2002) farà parte del cast dell’attesissimo Black Adam nei panni di Kent Nelson, meglio conosciuto come Doctor Fate.

Ora, l’attore ha parlato per la prima volta del suo coinvolgimento nel cinecomic DC. Brosnan ha parlato con suo figlio durante un’intervista realizzata per conto di People e, senza entrare troppo nel dettaglio per evitare spoiler, ha confermato di dover indossare una tuta per il mo-cap per interpretare l’eroe mistico.

L’attore ha ironizzato sulla questione dicendo: “Devo indossare la tuta per il mo-cap, che è già di per sé una sfida di recitazione, ma fortunatamente sono cresciuta a teatro, quindi so come indossare i collant.”

Quando si tratta di produzioni su larga scala come può essere Black Adam, motion capture, schermo verde e CGI sono parte integrante del processo di realizzazione del film. Nel corso degli anni, in particolare nei film di supereroi basati sui fumetti, sono apparse ripetutamente tute per il mo-cap necessarie per dare dare vita ai personaggi sul grande schermo.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

800 eroi, recensione del film di Guan Hu

800 eroi, recensione del film di Guan Hu

Quando l’esercito imperiale giapponese assediò un innocuo magazzino nella battaglia di Shanghai del 1937, la schermaglia alla fine divenne il punto di rottura che galvanizzò una nazione. La Cina perse quella battaglia ma vinse la guerra, e la resistenza degli Ottocento eroi guadagnò lo status leggendario che conserva ancora oggi. Il film 800 eroi è la rivisitazione di quel momento della storia cinese contemporanea da parte del regista Guan Hu.

Primo lungometraggio cinese girato interamente in Imax, il film vanta un budget senza precedenti di 80 milioni di dollari. In aggiunta vi è un cast tentacolare e una produzione degna di un kolossal hollywoodiano; il film è stato un grandioso successo, diventando il film con maggiori incassi del 2020.

800 eroi: la trama

La storia si svolge poco dopo l’inizio della seconda guerra sino-giapponese. Sotto assedio per circa cinque giorni, un 524º reggimento dell’NRA, ampiamente in inferiorità numerica, difese il magazzino di Sihang, situato in posizione strategica, per fornire copertura alle forze in ritirata e fungere da cuscinetto per le concessioni straniere di Shanghai attraverso il fiume Suzhou. L’eterogeneo equipaggio di soldati veterani, civili e cosiddetti disertori ammonta a poco più di 400, invece degli 800 che lasciano credere a tutti. I numeri diminuiscono man mano che l’assedio prosegue e i soldati vengono falciati dai giapponesi.

Il 25 ottobre, Shanghai è caduta in mano ai giapponesi dopo quasi tre mesi di strenua resistenza. Il generale Chiang Kai Shek ha ordinato ad alcune truppe di rimanere indietro come retroguardia e di dimostrare che i cinesi non si arrenderanno nella speranza di ottenere simpatia alla prossima conferenza delle nove potenze a Bruxelles. Così il 542° Reggimento dell’88a Divisione d’élite dell’Esercito di Resistenza Cinese (NRA) fu inviato a sorvegliare il forte nel Sihang Warehouse (noto anche come China Mint Warehouse), un edificio di sei piani di proprietà delle quattro principali banche di Shanghai. Raggiunti da corpi di sicurezza meno addestrati di Hubei, Hunan e Zhejiang, questi 411 uomini si scontrarono con la Terza Divisione giapponese, il più alto livello dell’esercito imperiale. Sebbene il loro scopo fosse puramente simbolico, ci si aspettava che gli uomini morissero difendendo il magazzino. Hanno resistito invece per quattro giorni.

A loro vantaggio, il magazzino era situato nell’area di Zhabei, di fronte alla concessione britannica (nota anche come International Settlement), divisa dal Suzhou Creek ma unita dal New Lese Bridge. Nonostante le loro disposizioni superiori, i giapponesi hanno dovuto astenersi dal bombardare o dispiegare l’artiglieria pesante nel caso in cui avesse sparato male nella zona neutra, causando così ricadute diplomatiche. L’incidente ha fatto notizia in tutto il mondo, sollevando il morale nazionale e raccogliendo il sostegno straniero.

I protagonisti del film sono il tredicenne Xiao Hubei (il nuovo arrivato Zhang Junyi) e suo fratello Duan Wu (Ou Hao, The Captain); il codardo Lao Tie (il fratello di Jiang Wen, Jiang Wu) e il suo pseudo-amico Yang Guai (Wang Qiangyuan, Shadow); e i comandanti Xie Jinyuan (attore televisivo Du Chun) e Lao Hulu (Huang Zhizhong, Our Time Will Come). Il resto degli uomini (ci sono una mezza dozzina di donne, nessuna con dialoghi sostanziali) sono schizzi funzionali pensati per i momenti chiave della battaglia.

800 eroi: una produzione da kolossal straordinaria

800 eroi rivaleggia con Dunkerque e 1917 per il raccapricciante impianto intriso di fango e sangue che ci si aspetta da un’epopea di guerra, in parte realizzata con l’assistenza di pezzi grossi internazionali. Gli effetti visivi sono stati curati da Tim Crosbie (X-Men: Apocalypse) e Jason Troughton (A Bigger Splash), e il veterano coordinatore dell’azione Glenn Boswell (Lo Hobbit) è intervenuto coreografando la battaglia. Il britannico Rupert Gregson-Williams (Wonder Woman) ha scritto il tema per completare la colonna sonora di Andrew Kawczynski (un collaboratore dell’imminente Top Gun: Maverick).

Dalla sua uscita in Cina continentale il 21 agosto, la mega-produzione da $ 80 milioni del grande studio Huayi Brothers ha conquistato $ 165 milioni al botteghino, rendendolo un campione di incassi mondiale nell’era della pandemia. Sarà considerato una svolta non solo come il primo film asiatico girato interamente con telecamere Imax, ma anche per la sua audacia nel gestire un capitolo storico sensibile a entrambi i lati dello Stretto in una luce relativamente neutra e coinvolgente. Promosso per aprire lo Shanghai Film Festival nel giugno 2019, il film è stato ritirato per “motivi tecnici” ed è riemerso 14 mesi dopo con una durata di 13 minuti in meno.

Il direttore della fotografia Cao Yu (che ha esperienza di riprese di un altro film di guerra della seconda guerra mondiale, “City of Love and Death“) evita deliberatamente le trame granulose comuni nel genere per una qualità dell’immagine raffinata e vivida, con quasi tanti primi piani quanto ampi scatti. Lo scenografo Lin Mu ha lavorato con set modellati 1:1 per ricreare lo splendore dell’architettura di concessione europea, in contrasto con il magazzino grigio ma robusto.

Recensione film 800 eroi

800 eroi: una tela d’epoca straordinariamente strutturata

Il film bilancia abilmente il combattimento frenetico con chiarezza – i personaggi possono sembrare anonimi, ma sappiamo sempre cosa sta succedendo – e il direttore della fotografia Cao Yu lavora con precisione le immagini di una Pechino desolata e devastata dalla guerra. Le calme praterie e il grigio/seppia di macerie delle città livellate sono superate solo dal contrasto tra il neon nella concessione straniera e la sordina polverosa del magazzino che crolla.

Paragonata dai media cinesi a Dunkirk molto prima della sua uscita, la saga condivide sentimenti simili di sopravvivenza, grinta e trionfo nella sconfitta. La regia di Guan potrebbe essere meno radicale o propulsiva di quella di Nolan, ma immerge anche il pubblico nell’intimità e nella grandezza del brutale spettacolo di guerra mentre si configura come una tela d’epoca straordinariamente strutturata.

L’ottavo lungometraggio di Guan è senza dubbio il suo più onnipresente. La visione centrale che attraversa tutte le sue opere – della sopravvivenza, del destino e degli elementi – è proiettata su un crogiolo umano panoramico. I personaggi di 800 eroi sono costantemente costretti a fare delle scelte e a forgiare i propri codici di moralità: gli ufficiali devono decidere di obbedire agli ordini o fare la cosa onorevole, i codardi sono combattuti tra il darsi alla fuga o avvisare i compagni del pericolo, i civili devono scegliere tra portare aiuti al magazzino o stare lontani dal fuoco incrociato.

La sceneggiatura di Guan e Ge Rui scandisce ogni giorno con un climax drammatico. Il primo giorno è l’ora più bella del film, poiché i giapponesi lanciano il loro primo assalto con efficiente ferocia. Coreografato e montato a velocità vertiginosa, la carneficina che esplode dentro e fuori il sito è incessante e propulsiva e cattura il disorientamento stordito dei principianti in un modo sensoriale crudo.

Non mancano scene emotivamente intense, come quando gli uomini stanno nudi in fila per fare il loro ultimo bagno. Il film è anche intriso di alcuni degli elementi estetici preferiti di Guan, come l’opera di Pechino, l’immaginario animale e la cultura popolare come i burattini delle ombre, che danno agli scenari cupi un aumento di colore e poesia.

Gli scatti dei soldati-protagonisti, si alternano continuamente anche a quelli dell’altra sponda. Guan è quasi didatticamente impegnato nel tracciare la conversione dei residenti della concessione da spettatori indifferenti a sostenitori acclamati. L’immagine di due mondi separati da un fiume, uno intriso di sangue, l’altro lussureggiante nell’impunità diplomatica è un simbolo tempestivo delle divisioni sociali.

Vin Diesel torna a parlare delle liti con Dwayne Johnson sul set di Fast and Furious

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Tutti sanno che i rapporti tra Vin Diesel e Dwayne Johnson sono sempre stati piuttosto tesi durante la lavorazione di Fast and Furious 8, tant’è che The Rock avrebbe poi scelto di recitare in uno spin-off tutto suo (Hobbs and Shaw) e di non apparire più nei film della saga principale.

In una recente intervista con Men’s Health in occasione della promozione dell’attesissimo Fast and Furious 9, è stato proprio Diesel a parlare del clima di tensione che si era creato sul set dell’ottavo capitolo della saga, spiegando di aver avuto un determinato atteggiamento per cercare di spingere il collega ad offrire la migliore performance possibile. Diesel ha spiegato che è stata una vera sfida mantenere quella linea in modo professionale, al fine di ottenere i risultati sperati. 

“È stato un personaggio difficile a cui dare forma, quello di Hobbs. All’epoca il mio approccio fu quello di usare le maniere forti per cercare di portare la sua interpretazione esattamente dove doveva essere. Da produttore mi sentivo costretto a prendere Dwayne Johnson, associato al wrestling, e farlo immergere in questo mondo senza dare al pubblico l’impressione di conoscere già il suo personaggio.”

Poi ha aggiunto: “Hobbs ti colpisce come un muro di mattoni. Sono molto fiero del risultato finale, ma è servito tanto lavoro. Siamo dovuti arrivare a quell’obiettivo e a volte è stato necessario ricorrere alle maniere forti. Non parlo in senso felliniano, ma farei di tutto per ottenere le interpretazioni che voglio nelle cose che produco.”

Il cast di Fast and Furious 9 e il capitolo finale della saga

Fast and Furious 9 vedrà nel cast Vin DieselMichelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Cena, Tyrese Gibson, Lucas Black, Michael RookerNathalie EmmanuelHelen Mirren Charlize Theron. Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga – che sarà diviso in due parti – concluderà definitivamente la serie principale, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo.

Elizabeth Olsen sul futuro di Wanda nel MCU: “Ora è una criminale”

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WandaVision si è conclusa con Wanda Maximoff che ha abbracciato il suo nuovo ruolo di Scarlet Witch, anche se l’ex Avenger non è rimasta nei dintorni di Westview abbastanza a lungo da rispondere alle autorità per ciò che aveva fatto passare alla città. Una scena post-crediti ha anticipato che, quasi sicuramente, si metterà sulle tracce dei figli Billy e Tommy in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma cos’altro ci sarà in serbo per Wanda?

Durante una recente intervista all’interno del podcast “Little Gold Men” di Vanity Fair, Elizabeth Olsen ha condiviso i suoi pensieri su quei momenti conclusivi di WandaVision e su come quanto abbiamo visto influenzerà l’arco narrativo del personaggio. “Alla fine della serie stanno arrivando tutti questi camion e questi militari per valutare la situazione, ma Wanda vola via. Ha bisogno di scappare o finirà nei guai, e lei non vuole finirci nei guai. Se n’è andata con il suo dolore e la sua vergogna. Ora è in pace ma non penso che resterà in quella casa sul lago nascosta per il resto della sua vita…”

L’attrice ha continuato spiegando meglio dove andrà Wanda e come il suo nuovo status di “criminale” influenzerà il suo viaggio. “Ha appena fatto qualcosa che la rende una criminale. Quindi, per come la vedo io, il prossimo passo nella sua vita è questo nuovo senso di identità, di comprendere gli atti che ha commesso e il suo grado di responsabilità.”

Resta da vedere se Scarlet Witch si assumerà la responsabilità delle sue azioni in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, soprattutto perché potrebbe finire per farsi strada attraverso il Multiverso nel tentativo di riunirsi con i suoi gemelli dopo averli persi quando l’Hex intorno a Westview è scomparso. Ad ogni modo, il tempo di Wanda come eroe nel MCU sembra essere ormai giunto alla fine…

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

MCU: 10 villain di basso profilo che sono stati trascurati

MCU: 10 villain di basso profilo che sono stati trascurati

Insieme agli iconici supereroi per cui i fan amano fare il tifo, il MCU ha portato sul grande schermo anche alcuni grandi cattivi, come Loki, John Walker, Killmonger e, naturalmente, Thanos. Quando si tratta dei villain, la maggior parte dell’attenzione è rivolta a tutti quei grandi nomi che minacciano il mondo e, insieme, i Vendicatori. Tuttavia, ci sono stati alcuni cattivi che, essenzialmente sono passati inosservati. Screen Rant ha raccolto 10 cattivi di basso profilo che sono stati trascurati:

Raza

Il fatto che Raza sia stato il primo cattivo ufficiale del MCU dovrebbe garantirgli almeno un po’ di rispetto. È interessante che si tratti di uno dei cattivi più “umani” che siano mai apparsi nel franchise, dal momenti che si tratta di un terrorista che usa le armi delle Stark Industries per combattere una guerra personale.

Non solo Raza cattura Tony Stark, ma è anche in gran parte responsabile di averlo indirizzo verso la strada che lo ha poi spinto a diventare Iron Man. Si è dimostrato un uomo spietato disposto a spazzare via interi villaggi di persone innocenti. Ciò che pensa del mondo reale lo rende piuttosto inquietante.

Justin Hammer

È stato abbastanza facile liquidare Justin Hammer in qualità di cattivo. È un personaggio più divertente che davvero intimidatorio, e spesso è apparso come un vero sciocco. È stato anche messo da parte per dare più spazio alla minaccia di Ivan Vanko.

Ma dietro il suo modo di ballare goffo e la sua abbronzatura dorata, Hammer possiede delle vere qualità maligne. Dopo aver visto Vanko quasi uccidere Tony Stark, Hammer era disposto a mettere in scena l’evasione di prigione di un uomo chiaramente pericoloso che voleva uccidere il suo concorrente in modo da poter smettere di essere l’eterno secondo in rapporto a Stark. 

Mitchell Carson

Mitchell Carson viene introdotto nel prologo flashback di Ant-Man. Insulta Hank Pym per aver perso sua moglie in missione anni fa, cosa che già da sola appare decisamente orribile. La verità è che l’uomo è capace di fare peggio.

Si tratta, infatti, di un vero e proprio cattivo che cerca di acquistare le nuove particelle restringenti di Darren Cross e che sta lavorando con l’Hydra. Il personaggio potrebbe essere ancora in circolazione, armato proprio con alcune di quelle particelle…

Bill Foster

ant-man and the waspNei fumetti, Bill Foster è un eroe noto come Golia, che può crescere di dimensioni. Proprio come nei fumetti, Bill viene mostrato come un ex collega di Hank Pym e viene anche accennato al suo passato come Golia.

Tuttavia, Bill e Hank hanno una storia spiacevole l’uno con l’altro in Ant-Man and the Wasp. Alla fine viene rivelato che Bill sta aiutando il malvagio Ghost ad accedere al Regno Quantico. Sebbene Bill sembri farlo per ragioni disinteressate, il fatto che abbia catturato gli eroi e li abbia messi in pericolo molte volte viene semplicemente ignorato.

Tinkerer

L’Avvoltoio di Michael Keaton è un grande cattivo in Spider-Man: Homecoming, ma non è lui che ha creato quelle sue fantasiose ali volanti. Queste, infatti, sono opera di uno dei suoi scagnozzi, noto come Tinkerer.

Come la sua controparte fumettistica, Tinkerer è un cattivo specializzato nella costruzione di gadget e armi per vari villain. Anche se potrebbe non essere il nemico più iconico dell’Uomo Ragno, è comunque responsabile di avergli creato molti problemi. Tinkerer è fondamentalmente un produttore di armi al servizio del mercato nero e, a differenza di Avvoltoio, alla fine sembra essere riuscito a cavarsela. 

Senatore Stern

Il senatore Stern è un altro personaggio che inizialmente sembra più un semplice antagonista sgradevole che un vero cattivo. In Iron Man 2, è il senatore che guida la mossa per far togliere la tecnologia Iron Man a Tony Stark, cosa che lo fa subito odiare agli occhi del pubblico.

Tuttavia, in una svolta assai divertente, il senatore Stern riappare in Captain America: The Winter Soldier e si rivela essere un agente segreto dell’Hydra. Non era solo un altro politico assetato di attenzione; era in realtà una spia malvagia che cercava di assicurarsi che Iron Man non fosse in giro per fermarli.

W’Kabi

La costruzione del mondo di Wakanda è stato uno degli aspetti più interessanti di Black Panther, poiché ha introdotto molte tribù e personaggi diversi. W’Kabi era un personaggio che non ha avuto abbastanza minutaggio a disposizione, ma ha fatto comunque una svolta piuttosto brusca nei panni del cattivo.

Viene presentato come un caro amico e alleato di T’Challa. Ma non appena questi non riesce a uccidere Klaue, W’Kabi è pronto a schierarsi con Killmonger, che vuole ucciderlo. W’Kabi sembra persino voler eliminare la sua partner, Okoye, prima di tornare in sé.

Vicepresidente Rodriguez

La trama di Iron Man 3 è molto complicata e coinvolge super soldati e persino un “finto” Mandarino. Tutto culmina nel rapimento del presidente da parte di Aldrich Killian. Ciò comporta un’altra svolta e un tradimento piuttosto macchinoso, poiché si scopre che anche il vicepresidente degli Stati Uniti era coinvolto nello schema.

Sembra che al VicepresidenteRodriguez sia stato offerto un modo per aiutare sua figlia in cambio del permesso che il Presidente venga bruciato vivo in diretta tv da un falso terrorista.

Arnim Zola

avengers: endgameSebbene fosse solo uno scagnozzo in Captain America: Il primo vendicatore, Arnim Zola si è affermato come uno degli eroi più intelligenti del MCU. È stato l’uomo che ha aiutato a sfruttare il potere del Tesseract per creare armi. Senza di lui, Teschio Rosso non sarebbe stato niente.

Una volta catturato, tuttavia, divenne un informatore, ma si scoprì poi che Zola non era solo un seguace senza alcuna ambizione propria: è riuscito, infatti, a ricostruire l’Hydra all’interno dello S.H.I.E.L.D., un’impresa piuttosto impressionante e decisamente malvagia. Il fatto che sia anche responsabile della trasformazione di Bucky nel Soldato d’Inverno non fa che aumentare il suo grado di cattiveria.

Odino

Odino è uno degli esseri più potenti dell’universo e, a parte alcuni problemi con i suoi figli, è sempre stato considerato un eroe. Ha governato Asgard con gentilezza e compassione verso il suo popolo e ha persino protetto Midgard dalla distruzione.

Tuttavia, in Thor: Ragnarok, Hela espone come Odino sia diventato il sovrano dei Nove Regni, portando alla luce un lato della sua personalità decisamente poco eroica: ha infatti usato Hela per conquistare tutti, uccidendo innumerevoli persone nel mezzo. Sebbene sia diventato un re migliore col tempo, ha imposto il suo dominio sulle persone attraverso la paura e l’intimidazione. 

Tom Hiddleston riflette sul casting di Loki: “È stato come vincere alla lotteria”

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La serie Loki è attualmente disponibile su Disney+ con un nuovo episodio ogni mercoledì. È difficile credere che sia passato più di un decennio da quando il primo Thor, il film in cui Tom Hiddleston ha debuttato nei panni del Dio dell’Inganno, è uscito nelle sale.

Quel film ha chiaramente regalato all’attore britannico la fama a livello internazionale e in una recente intervista con GQ è stato proprio Hiddleston ad ammettere che il ruolo dell’iconico cattivo ha rappresentato un momento rivoluzionario nella sua carriera.

“Sono stati quattro mesi di audizioni, credo… nel 2009. È stato un grande salto per me. Facevo film molto piccoli nel Regno Unito e lavoravo in teatro, e all’improvviso mi sono ritrovato nel cast del prossimo film dei Marvel Studios. È stato un momento di rivoluzione. Mi sono sentito come se avessi vinto alla lotteria. Il tutto aveva un’atmosfera molto speciale.”

“Avevo già lavorato con Kenneth Branagh in passato: avevamo recitato in una serie televisiva della BBC chiamata Wallander, e avevamo anche recitato insieme sul palco a Londra in una commedia di Cechov, Ivanov. Era la prima volta, però, che venivo diretto da lui, ma avevamo un grande feeling attoriale e gli sarò sempre grato per aver in qualche modo supportato il mio casting con lo studio.”

Tom Hiddleston sul legame tra Odino, Thor e Loki

Prima di ottenere il ruolo di Loki, Tom Hiddleston aveva sostenuto un provino per interpretare Thor. A tal proposito, ha detto: “Quando ho letto la sceneggiatura la prima volta, mi sono subito reso conto che, in realtà, quel film raccontava due storie. Ovvio, c’era Asgard, questo universo a metà tra il mito e la leggenda, e sapevamo quale doveva essere la portata del film. Ma la verità è che si trattava anche di un dramma familiare, del legame tra un padre ed i suoi due figli. Questo triangolo formato da Odino, Thor e Loki è stato molto interessante da esplorare da un punto di vista psicologico.”

The Suicide Squad: il nuovo trailer rivela il legame tra Bloodsport e Superman

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Nelle ultime ore è arrivato online il nuovo trailer ufficiale di The Suicide Squad, l’attesissimo nuovo film dedicato alla Task Force X che arriverà nelle sale italiane il 5 agosto. In seguito alla release delle nuove immagini ufficiali, il regista e sceneggiatore James Gunn ha parlato su Twitter di quello che è già diventato uno dei momenti più discussi del trailer.

A pochi secondo dall’inizio, sentiamo Amanda Waller (Viola Davis) rivelare che Bloodsport (Idris Elba) è in realtà in prigione per aver sparato a Superman con un proiettile di kryptonite. Anche se l’Uomo d’Acciaio è sopravvissuto, è comunque finito in terapia intensiva, quindi l’attacco ha avuto degli effetti collaterali abbastanza importanti. Sebbene ci siano dei precedenti nei fumetti, l’idea che Superman sia stato gravemente ferito non sembra essere stata accolta particolarmente bene da alcuni fan. Non abbiamo idea del perché, ma alcuni sembrano averlo preso come l’ennesimo affronto a Henry Cavill (che non dovrebbe comunque riprendere il ruolo dell’iconico eroe nel DCEU).

Quando un fan ha chiesto a Gunn se Superman si fosse ripreso dall’incontro, il regista e sceneggiatore ha risposto (scherzando) che ora al supereroe manca la milza. Inoltre, ha condiviso le tavole dei fumetti DC in cui viene proprio mostrato che Bloodsport ha spedito Superman in terapia intensiva (il fatto è avvenuto in “Superman Vol.2 #4″ di John Byrne, anche se non sappiamo ancora come tutto questo verrà “giustificato” da un punto di vista cinematografico).

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Vote for Santa, al via le riprese del film con Natasha Henstridge

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Sono iniziate a Roma le riprese del film Vote for Santa, progetto internazionale prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures in collaborazione con Iervolino Entertainment, che proseguirà le avventure dei film di Natale precedentemente prodotti dalla società, mescolando sempre live action e animazione.

Tra i protagonisti Lance Henriksen e Natasha Henstridge nei panni di Santa Claus e Jenna, insieme a Leonardo Cecchi (Alex & Co). Si aggiungono al cast Natalie Shinnick, Nicolò Bramante, Jay Paul Bullard e Michael Fitzpatrick. La regia è di Francesco Cinquemani.

“Quando sua sorella Ella si mette in testa di ammodernare la Fabbrica del Natale contro la volontà di Babbo Natale stesso, Mike, che lavora come assistente proprio del vecchio Santa Claus, dovrà decidere da che parte stare. Ad aiutarlo nella scelta e dunque nella sua maturazione come individuo arriveranno i personaggi animati del mondo di Arctic Friends che condurranno la storia in una direzione imprevista”.

La caratteristica del film è il ritorno a quel genere filmico, divenuto cult negli anni ‘90, creato dall’interazione del mondo animato, con quello degli essere umani e la sperimentazione di un linguaggio di cinema per i bambini che alterni una parte di live action, che in questo caso si ispira alla pellicola natalizia Mamma ho perso l’aereo, a quella di vera a propria animazione, dove i protagonisti della storia diventano i personaggi animati della web series Arcitc Friends e Puffins, prodotta da Iervolino Entertainment e già distribuita in 90 paesi su Apple Tv e Amazon Prime.

Gianluca Curti ha commentato: “Siamo alla seconda produzione in collaborazione con IE, e siamo sicuri che sarà un successo…”

Andrea Iervolino ha commentato: “Il mercato dei film di Natale in America è una vera e propria Industry. Ci sono società che producono fino a 30 film a tema natalizio all’anno. Pertanto, per noi che seguiamo un business model in linea con le realtà di produzione hollywoodiane, siamo consapevoli che questo sia un genere da sfruttare sicuramente. Sono felice di aver portato in questi progetti anche un elemento innovativo, dato che il cinema indipendente hollywoodiano non ha ancora sperimentato, per i film natalizi, questo connubio tra live action e animazione che sono certo possa essere un genere molto apprezzato dalle famiglie e non solo.”

Transformers: tutti i dettagli sul nuovo capitolo Rise of the Beasts

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Come apprendiamo grazie a ComicBookMovie, durante un evento ufficiale il regista Steven Caple Jr. (Creed II) ha annunciato che il nuovo capitolo della saga di Transformers si intitolerà Transformers: Rise of the Beasts e introdurrà ufficialmente nel longevo franchise di successo i robot appartenenti ai gruppi Maximals, Predacons e Terrorcon.

Caple ha anche rivelato che il film sarà ambientato nel 1994, senza andare a sovrapporsi, quindi, ai precedenti sei capitoli, e che l’azione si svolgerà principalmente a New York City, in particolare a Brooklyn. Tuttavia, alcuni eventi condurranno i robot ad agire in incognito a Machu Picchu, in Perù.

Optimus Prime sarà l’eroe/robot principale del film, e questa volta sfoggerà un design G1 totalmente inedito. Peter Cullen tornerà a prestare la voce al personaggio. Rise of the Beasts sarà una sorta di origin story di Optimus, dal momento che esplorerà la sua prima vera avventura sulla Terra: grazie al film, infatti, scopriremo come è riuscito a diventare il leggendario leader che tutti conosciamo e amiamo.

Anche Bumblebee tornerà nel film, con un nuovo design che sarà una variante Camaro del suo tradizionale look. Rise of the Beasts sarà ambientato diversi anni dopo gli eventi dello spin-off a lui dedicato, ma la fine di quel film alimenterà direttamente l’inizio di questo nuovo capitolo.

Ci saranno anche tutta una serie di nuovi robot, tra cui Mirage, che si trasformerà in una Porsche 911, Arcee, che si trasformerà in una Ducati 916, e Nightbird, che si trasformerà invece in una Nissan GTR nera e viola. Scourge sarà il cattivo principale del film, un enorme Decepticon nero e arancione.

Per quanto riguarda le “bestie” del titolo, invece, dovrebbero apparire nel film Airazor (un falco), Rhinox (un rinoceronte) e Optimus Primal (un gorilla), che avranno tutti un ruolo chiave da svolgere all’interno della storia, anche se al momento non è stato rivelato di più.

Il nuovo Transformers al cinema nel 2022

Anthony Ramos (Hamilton, In the Heights) e Dominique Fishback (Project Power, Judas and the Black Messiah) saranno i protagonisti umani del film. Ramos interpreterà un ex militare di nome Noah, mentre Fishback interpreterà Elena, una ricercatrice di musei. Il film uscirà nelle sale americane il 24 giugno 2022. Le riprese sono ufficialmente partite. In Italia il titolo ufficiale sarà Transformers: Il risveglio.

Spider-Woman: il film di Olivia Wilde si focalizzerà su Jessica Drew?

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Lo scorso agosto abbiamo appreso che l’attrice e regista Olivia Wilde era stata ingaggiata da Sony Pictures per dirigere un nuovo misterioso film targato Marvel. Sul film in questione non sono mai stati rivelati dettagli, ma da quando la notizia è stata riportata, si è sempre parlato della possibilità che il personaggio al centro del progetto fosse Spider-Woman.

Ora, grazie a The Illuminerdi, arrivano alcuni aggiornamenti in merito. Secondo la fonte, il film si focalizzerà su Jessica Drew, l’originale incarnazione del supereroe, ossia il primo personaggio, nei fumetti, ad indossare il mantello di Donna Ragno. Il film, che sarà scritto dalla stessa Wilde insieme a Katie Silberman (con cui aveva firmato anche il suo esordio dietro la macchina da presa, La rivincita delle sfigate), dovrebbe essere fedele alle origini di Jessica raccontate nei fumetti (fatta eccezione, probabilmente, per il coinvolgimento dell’Hydra).

Al momento non sappiamo se lo studio abbia già incontrato potenziali aspiranti al ruolo, ma si dice che sia alla ricerca di un’attrice tra i 25 e i 35 anni. Per ora, quindi, ancora nessun aggiornamento importante, ma è comunque bello sapere che il film non è caduto nel dimenticatoio, considerata la quantità di progetti legati all’universo di Spider-Man che la Sony ha in cantiere in questo momento.

I progetti di Olivia Wilde oltre Spider-Woman

Il film su Spider-Woman diretto da Olivia Wilde sarà prodotto da Amy Pascal, mentre Rachel O’Connor figurerà come produttrice esecutiva. Prima di dirigere il misterioso cinecomic, Wilde lavorerà ad un “film di Natale” sempre in collaborazione con Silberman e Pascal, di cui però non si conoscono ancora i dettagli.

Di recente l’attrice e regista è stata impegnata con la produzione di Don’t Worry Darling, thriller psicologico commissionato da New Line Cinema che vedrà nel cast Florence PughChris PineDakota Johnson e Harry Styles.

In merito al futuro dello Spider-Verse, ricordiamo che il prossimo cinecomic Sony ad arrivare al cinema sarà Venom: La furia di Carnage, previsto per settembre, seguito poi da Spider-Man: No Way Home, in arrivo a dicembre. A gennaio 2022, invece, sarà finalmente il turno dell’attesissimo Morbius.

The Suicide Squad – Missione Suicida: il nuovo divertente trailer ufficiale

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Warner Bros Italia ha diffuso il nuovo divertente trailer ufficiale di The Suicide Squad – Missione Suicida, l’atteso nuovo film DC diretto da James Gunn che riprende la squadra suicida in una nuova allucinante missione. Il nuovo contributo ci svela la storia dietro al film. Protagonisti sono i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid.

Dallo sceneggiatore / regista James Gunn, arriva l’avventura d’azione di supereroi della Warner Bros. Pictures, The Suicide Squad – Missione Suicida, con lo schieramento dei delinquenti più degenerati della DC. Benvenuti all’inferno, cioè a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità degli Stati Uniti, dove sono rinchiusi i peggiori supercriminali, che faranno di tutto per uscirne – anche unirsi alla super segreta e oscura Task Force X. Il motto del giorno è ‘O la va o la spacca’: si riuniscano una serie di truffatori, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Capitan Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, Re Squalo, Blackguard, Javelin e la psicopatica più amata di tutti, Harley Quinn. Quindi si armino pesantemente e si lascino cadere (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, piena di nemici. Avventurandosi in una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia, la Squadra sarà coinvolta in una missione di ricerca e distruzione, sotto la guida sul territorio del colonnello Rick Flag… e le direttive degli esperti tecnologici del governo di Amanda Waller nelle orecchie, che seguono ogni loro movimento. E come sempre, ad ogni mossa falsa rischiano la morte (per mano dei loro avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller). A voler scommetterci, la vincita è a loro sfavore – contro ognuno di loro.

The Suicide Squad – Missione Suicida è interpretato da Margot Robbie (“Birds of Prey”, “Bombshell – La Voce dello Scandalo”), Idris Elba (“Avengers: Infinity War”), John Cena (l’imminente serie HBO Max “Peacemaker”, “Bumblebee”), Joel Kinnaman (“Suicide Squad”), Jai Courtney (il franchise “Divergent”), Peter Capaldi (“World War Z”, “Doctor Who” della BBC), David Dastmalchian (l’imminente “Dune”, “Ant-Man and the Wasp”), Daniela Melchior (“Parque Mayer”), Michael Rooker (i film “Guardiani della Galassia”), Alice Braga (“Elysium”), Pete Davidson (“Il Re di Staten Island”, “Saturday Night Live”), Joaquín Cosio (“Spider-Man: Un nuovo universo”, “Narcos: Messico”), Juan Diego Botto (“The Europeans”), Storm Reid (“L’uomo invisibile”, “Nelle pieghe del tempo”, “Euphoria”), Nathan Fillion (“Guardiani della Galassia”, “The Rookie” in TV), Steve Agee (“L’Angelo del male – Brightburn”, “Guardiani della Galassia Vol 2”), Sean Gunn (i film “Guardiani della Galassia”, e “Avengers”), Mayling Ng (“Wonder Woman”), Flula Borg (“Ralph spacca Internet”), Jennifer Holland (“L’Angelo del male – Brightburn”, l’imminente serie HBO Max “Peacemaker”) e Tinashe Kajese (le serie TV “Valor”, “The Inspectors”), con Sylvester Stallone (i franchise di “Rocky”, “Rambo” e “I Mercenari – The Expendables”) e Viola Davis (“Ma Rainey’s Black Bottom”, “Suicide Squad”).

Gunn (i film “Guardiani della Galassia”) ha diretto The Suicide Squad – Missione Suicida da una sua sceneggiatura, basata sui personaggi della DC. Il film è prodotto da Charles Roven e Peter Safran, con Zack Snyder, Deborah Snyder, Walter Hamada, Chantal Nong Vo, Nikolas Korda e Richard Suckle come produttori esecutivi. La squadra creativa di Gunn include il direttore della fotografia Henry Braham (“Guardiani della Galassia Vol. 2”), la scenografa Beth Mickle (“Captain Marvel”), i montatori Fred Raskin (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “C’era una volta … a Hollywood”) e Christian Wagner (i film “Fast & Furious”), e la costumista nominata all’Oscar Judianna Makovsky (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Avengers: Endgame”, “Harry Potter e la pietra filosofale”). Musiche di John Murphy (“Kick-Ass”). Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Peter Safran, un film di James Gunn, “The Suicide Squad – Missione Suicida”. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

30 anni in 1 secondo: trama e cast del film con Jennifer Garner

30 anni in 1 secondo: trama e cast del film con Jennifer Garner

Quella della commedia romantica di carattere fantasy è un tipo di film particolarmente popolare nel cinema statunitense. Titoli come Ghost Town e Se solo fosse vero sono solo due tra i più recenti e apprezzati tra questi. Un altro film particolarmente noto che gioca tra la commedia e gli elementi fantastici è 30 anni in 1 secondo, scritto da Cathy Yuspa e Josh Goldsmith e diretto da Gary Winick, quest’ultimo autore di altre apprezzate commedie come La tela di Carlotta e Bride Wars – La mia migliore nemica. Questo uscito nel 2004, però, è stato il suo primo film ad alto budget.

All’interno di questa, in particolare, si gioca sul concetto di viaggio nel tempo, come anche sulla fantastica possibilità di svegliarsi e ritrovarsi con un’età diversa dalla propria. A partire da qui si costruisce dunque una vicenda che porta a riflettere sui tempi di ogni età, su come ognuna di queste abbia i propri pro, contro, le proprie regole e i propri limiti. Allo stesso tempo, 30 anni in 1 secondo si svela essere un film capace di far riflettere sul proprio posto nel mondo, spingendo ad essere la miglior versione di sé senza il bisogno di trucchi speciali.

Acclamato da critica e pubblico, 30 anni in 1 secondo si affermò come un grandissimo successo, sfiorando i cento milioni di guadagno mondiale. Questo contribuì a consolidare la carriera dei suoi protagonisti, oggi particolarmente noti e qui distintisi per le loro capacità comiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

30 anni in 1 secondo: la trama del film

Protagonista del film è Jenna Rink, una timida tredicenne alle prese con i più tipici drammi dell’adolescenza. In particolare, ad affliggere la ragazza vi è il fatto di non far parte del “Sestetto”, il gruppo delle ragazze più popolari della scuola, capitanato da Lucy Wyman, come anche l’amore non corrisposto per Chris Grandy. L’unica persona su cui Jenna può contare sembra essere il suo migliore amico Matt Flamhaff, il quale però nutre una cotta segreta proprio per lei. Più scontenta che mai, Jenna sta però per vedere la sua vita stravolta da un evento inaspettato. Il giorno del suo tredicesimo compleanno, infatti, Jenna subisce una profonda umiliazione da parte di Lucy e delle sue amiche.

Ormai esasperata, la festeggiata si trova così a desiderare di non avere più 13 anni. Come per magia, il mattino dopo Jenna si risveglia nel corpo di una bellissima trentenne, con tutti i pregi del caso. Oltre a lei, infatti, tutto il suo mondo sembra aver compiuto un salto in avanti di anni. Jenna è ora caporedattrice di una stimata rivista, Lucy è la sua migliore amica e il suo fidanzato Alex è un atleta sportivo particolarmente famoso. Ben presto, però, i problemi inizieranno a sorgere più di prima e Jenna dovrà trovare il modo di tornare alla sua vita di prima, che a confronto non sembrava così male.

30 anni in 1 secondo cast

30 anni in 1 secondo: il cast del film

Per il ruolo della protagonista Jenna Rink, la prima scelta dei produttori è stata l’attrice Jennifer Garner, diventata celebre in quegli anni per aver interpretato l’agente della CIA Sydney Bristow nella serie Alias. Per prepararsi al ruolo, di una trentenne con una mentalità da tredicenne, l’attrice ha speso diverso tempo in compagnia di vere adolescenti. Così facendo ha potuto ricordarsi come ci si comporta e si pensa a quell’età. Ad interpretare Jenna a tredici anni, vi è la giovane Christa B. Allen. La Garner fu particolarmente felice della sua scelta, poiché le ricordava di lei alla sua età.

Ad interpretare il migliore amico di Jenna, Matt Flamhaff, vi è l’attore Mark Ruffalo, oggi particolarmente noto per il ruolo di Hulk nel Marvel Cinematic Universe. A lui, il regista ha dato libertà di interpretazione, lasciandogli così esprimere la sua vena comica. Ad interpretare Matt da adolescente vi è invece Sean Marquette. Judy Greer è invece Lucy Wyman, mentre Alexandra Kyle è Lucy a 13 anni. Sono poi presenti Alex Black nei panni di Chris Grandy e Samuel Ball in quelli di Alex Carlson. Andy Serkis, il mago della motion capture è il capo editore di Jenna, Richard Kneeland. Nel film, infine, compare anche la oggi premio Oscar Brie Larson, nei panni di una delle ragazze del sestetto.

30 anni in 1 secondo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 30 anni in 1 secondo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 22 giugno alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

Subemergence: trama, cast e location del film

Subemergence: trama, cast e location del film

Il regista Wim Wenders è uno dei massimi esponenti del Nuovo cinema tedesco, affermatosi a livello internazionale con capolavori come Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino. Negli ultimi anni impegnatosi nella realizzazione di documentari quali Pina e Il sale della terra, il suo ultimo film di fiction risale al 2017 ed è intitolato Subemergence. Questo, scritto da Erin Dignam, si inserisce perfettamente nella poetica delle ultime opere del regista, da sempre votato ad una ricerca introspettiva e psicologica dell’animo umano. Con questo suo, attualmente ultimo film di fiction, Wenders si spinge dunque più in là, ricercando nuovi territori dell’animo.

Il lungometraggio non è però frutto di un’idea originale, bensì è l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto da J. M. Ledgard nel 2013. Questo è stato acclamato come uno dei romanzi più importanti del decennio, presentando in sé una considerevole varietà di generi. La storia si alterna infatti tra una love story e una spy story, includendo anche una serie di descrizioni dell’esplorazione dell’oceano che diventano ulteriori metafore per l’animo umano. Già per questi elementi, l’opera si presentava perfetta per Wenders, che finì infatti con l’interessarsene. Presentato al Festival di Toronto, il film non ha però riscontrato il successo sperato.

Subemergence ottenne infatti scarsi risultati al box office, finendo con il passare rapidamente in secondo piano. A distanza di qualche anno, però, si tratta di un film meritevole di essere riscoperto, che svela la capacità del suo autore di dire ancora qualcosa di profondo sull’animo umano. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Subemergence: la trama del film

Protagonista del film è James More, un ingegnere in vacanza in un piccolo comune della Normandia. Il soggiorno per lui si anima quando, in spiaggia, incontra Danielle Flinders, una bellissima biomatematica che si occupa di studiare le profondità degli oceani. James resta immediatamente colpito da lei e nei giorni seguenti i due iniziano a frequentarsi. A lui, lei confida poi il desiderio di esplorare gli abissi del Mar Glaciale Artico per vedere cosa si cela nei suoi fondali e quali forme di vita abitino quell’ecosistema. Finito il soggiorno, invece, James deve partire per la Somalia, dove costruirà dei pozzi all’interno di un grande sistema idrico.

Almeno questo è ciò che l’uomo racconta. In realtà, egli è un agente segreto inglese incaricato di intercettare un gruppo di terroristi di provenienza islamica per traffico di ordigni in Europa. Continuando a mantenere la copertura, i due si salutano con la promessa di rincontrarsi presto e di rimanere in contatto. Danielle, tuttavia, non riceverà alcuna telefonata da lui, scoprendo poi quasi per caso la verità su James e sul fatto che la sua scomparsa è data dal suo essere stato catturato dai jihadisti ed è sottoposto a terribili torture. Per i due ha inizio un’incredibile e pericolosa avventura prima di potersi rivedere.

Subemergence cast

Subemergence: il cast e le location del film

Per il ruolo dei due protagonisti, Wenders ha scelto due attori particolarmente noti nell’attuale panorama cinematografico. Il primo di questi, presente nei panni di James More, è l’attore James McAvoy, noto per essere Charles Xavier nei film prequel degli X-Men. Nei panni di Danielle Flinders, invece, vi è l’attrice svedese premio Oscar Alicia Vikander. L’attrice è stata scelta nonostante nel libro il personaggio di Danielle è descritta come una donna con origini australiane e della Martinica, un’isola delle Antille. Nel film sono poi presenti gli attori Reda Kateb nei panni di Saif, Jannik Schumann in quelli di Paul e Alexander Siddig nel ruolo del dottor Shadid.

Oltre ad un cast internazionale, Wenders si è avvalso per il suo film anche di una serie di location esotiche particolarmente affascinanti. Oltre ad essersi svolte in varie località della Francia, della Germania e della Spagna, le riprese si sono svolte in particolare nelle isole Gibuti e Fær Øer, anche note come le Isole Faroe. Le prime appartengono allo stato africano Repubblica di Gibuti, posto all’estremità meridionale del Mar Rosso. Le Faroe, invece, sono 18 isole che formano un arcipelago situato al largo delle coste settentrionali dell’Europa, dipendenti dalla Danimarca.

Subemergence: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Subemergence è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 22 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Rachel Zegler è la nuova Biancaneve per il live action Disney

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Rachel Zegler è la nuova Biancaneve per il live action Disney

Anche la vedremo prossimamente nel ruolo di Maria in West Side Story di Steven Spielberg, Rachel Zegler ha appena inanellato un altro ruolo iconico. Si tratta di Biancaneve per il prossimo adattamento in live action della Disney. Marc Webb dirigerà il film, con Marc Platt alla produzione. La produzione dovrebbe iniziare nel 2022.

“Le straordinarie capacità vocali di Rachel sono solo l’inizio delle sue doti. La sua forza, intelligenza e ottimismo diventeranno parte integrante della riscoperta della gioia in questa classica favola Disney”, ha detto Webb.

Il cartone animato originale di Biancaneve e i sette nani, basato sulla fiaba dei fratelli Grimm, è stato pubblicato per la prima volta nel 1938. È stato il primo lungometraggio animato della Disney ed è diventato un enorme successo per lo studio. Gli addetti ai lavori dicono che questo film amplierà la storia e la musica dell’originale. Benj Pasek e Justin Paul, il duo dietro La La Land, The Greatest Showman e Dear Evan Hansen, scriveranno nuove canzoni per il film. Uno dei motivi principali per cui lo studio si è preso il tempo necessario per questo adattamento è assicurarsi di ottenere la musica giusta, e gli addetti ai lavori aggiungono che i vertici Disney sono entusiasti di ciò che Pasek e Paul hanno escogitato dopo le prime prove.

Oltre a West Side Story, Rachel Zegler farà parte anche del cast di Shazam! Fury of the Gods con Zachary Levi.

Fonte: Deadline

Black Widow: aperte le prevendite, ecco dove acquistare il biglietto

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Sono ufficialmente aperte le prevendite dei biglietti per l’attesissimo lungometraggio Marvel Studios Black Widow con protagonista Scarlett Johansson, che arriverà il 7 luglio nelle sale italiane. Diretto da Cate Shortland e prodotto da Kevin Feige, il film sarà inoltre disponibile in streaming su Disney+ con Accesso VIP dal 9 luglio.

Per prenotare i biglietti per Black Widow, accedere al sito: https://disney.it/film/black-widow

Nel film targato Marvel Studios Black Widow, quando viene alla luce un pericoloso complotto, Natasha Romanoff alias Black Widow (Vedova Nera) si trova ad affrontare il lato più oscuro del suo passato. Inseguita da una forza che non si fermerà di fronte a nulla per distruggerla, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni che ha lasciato dietro di sé molto prima di diventare un Avenger.

Black Widow: il nuovo trailer con Scarlett Johansson è EPICO

Scarlett Johansson torna a interpretare Natasha/Black Widow (Vedova Nera), Florence Pugh interpreta Yelena, David Harbour è Alexei/The Red Guardian e Rachel Weisz è Melina. Black Widow, il primo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel, è diretto da Cate Shortland e prodotto da Kevin Feige.

Free Guy – Eroe per gioco: trailer del film con Ryan Reynolds

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Free Guy – Eroe per gioco: trailer del film con Ryan Reynolds

Guarda il trailer di Free Guy – Eroe per gioco, dall’11 agosto solo al cinema la commedia d’azione con Ryan Reynolds, Jodie Comer, Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi, diretta da Shawn Levy.

La nuova entusiasmante commedia d’azione targata Twentieth Century Studios Free Guy – Eroe per gioco, diretta da Shawn Levy e interpretata da Ryan Reynolds, Jodie Comer, Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi arriverà l’11 agosto nelle sale italiane.

In Free Guy – Eroe per gioco, un impiegato di banca che scopre di essere un personaggio all’interno di un videogioco open world decide di diventare l’eroe della propria storia e di riscrivere il suo personaggio. In un mondo senza limiti, il protagonista è determinato a diventare colui che salverà il suo mondo a modo proprio…prima che sia troppo tardi.

Interpretato da Ryan Reynolds, Jodie Comer, Lil Rel Howery, Joe Keery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi, Free Guy – Eroe per Gioco è diretto da Shawn Levy da una sceneggiatura di Matt Lieberman e Zak Penn e un soggetto di Lieberman. Il film è prodotto da Ryan Reynolds, p.g.a., Shawn Levy, p.g.a., Sarah Schechter, Greg Berlanti e Adam Kolbrenner. Mary McLaglen, Josh McLaglen, George Dewey, Dan Levine e Michael Riley McGrath sono i produttori esecutivi.

Alcune delle figure più influenti nel mondo dei videogiochi interpretano un cameo in Free Guy – Eroe per gioco, tra cui: Imane “Pokimane” Anys, Lannan “LazarBeam” Eacott, Seán William “Jacksepticeye” McLoughlin, Tyler “Ninja” Blevins e Daniel “DanTDM” Middleton.

Le Bal des Folles sarà disponibile su Prime Video dal 17 settembre

Il film Amazon Original francese Le Bal des Folles sarà disponibile su Amazon Prime Video in Italia e in tutto il mondo dal 17 settembre Le Bal des Folles è il nuovo film diretto e interpretato da Mélanie Laurent.

Amazon Prime Video ha annunciato oggi che il film Amazon Original di produzione francese Le Bal des Folles sarà disponibile a partire da venerdì 17 settembre in Italia e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. L’attrice, regista e scrittrice Mélanie Laurent (Inglorious Basterds, Respire, La Rafle, Je vais bien, ne t’en fais pas) dirige e interpreta il film scritto con Christophe Deslandes.

Le Bal des Folles, la trama

Le Bal des Folles racconta la storia di Eugénie, una donna giovane, radiosa e piena di vita, che vive alla fine del XIX secolo. Da giovane Eugénie scopre di avere un potere speciale: può sentire i morti. Dopo che la sua famiglia scopre il suo segreto, viene portata all’ospedale La Pitié Salpétrière senza alcuna possibilità di sottrarsi al suo destino. L’ospedale è una clinica neurologica parigina diretta dal famoso professore e pioniere della neurologia Dr. Charcot, a cui vengono affidate donne con diagnosi di isteria, “pazzia”, egomania, epilessia e altri tipi di disturbi fisici o mentali. Il destino di Eugénie si lega a quello di Geneviève, un’infermiera dell’ospedale dalla vita monotona. Il loro incontro cambierà il destino di entrambe, mentre si preparano per l’annuale “Bal des folles” organizzato all’ospedale dal Dr. Charcot.

Nel cast anche Lou de Laâge, Emmanuelle Bercot, Benjamin Voisin, Cédric Khan, Christophe Montenez, Lomane De Dietrich e Grégoire Bonnet. Basato sull’omonimo romanzo di Victoria Mas “Il ballo delle pazze” (edito in Italia da e/o), Le Bal des Folles è prodotto da Alain Goldman e coprodotto da Axelle Boucaï della Légende Films.

Person of Interest: 10 cose che non sai sulla serie

Person of Interest: 10 cose che non sai sulla serie

Person of Interest è una di quelle serie che hanno contribuito a cambiare il panorama seriale grazie alla sua struttura narrativa e visiva, senza contare le incredibili interpretazioni degli attori protagonisti. Questa serie ha accompagnato il proprio pubblico per ben cinque stagioni, diventando una delle più viste e delle più apprezzate in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Person of Interest.

Person of Interest, la serie tv

person of interest

1. C’è un omaggio a un personaggio di Batman. Lo pseudo mino del misterioso John Reese è un omaggio all’Enigmista di Batman, dato il fatto che Mr. Reese sembra costruito per dargli il suono mysteries. Questo tipo di suono è stato usato sin dall’inizio dei primi show televisivi. Tra l’altro, sembra proprio che la serie sia stata uno spunto dettato dalla sceneggiatura de Il cavaliere oscuro, scritta insieme a suo fratello Christopher Nolan.

2. Uno dei personaggi doveva diventare regolare. Il personaggio di Sameen Shaw è stato pensato proprio per questo ed è diventato regular solo perché è stato ben accolto dal pubblico e i produttori sono stati contenti della performance di Sarah Shahi.

3. Uno dei personaggi ha un motivo musicale. L’ideatore della serie Jonathan Nolan ha detto che il team di sceneggiatori ha deciso di rendere Root un personaggio di spicco della serie soprattutto per il fatto che il compositore musicale Ramin Djawadi ha scritto un tema musicale per lei.

Person of Interest episodi

4. Una serie lunga cinque stagioni. Person of Interest è una serie che si è sviluppata per ben cinque stagioni, per un totale di 103 episodi di 45 minuti ciascuno. Nel nostro paese, la serie è andata in onda dal 27 aprile del 2012 fino all’11 dicembre del 2016, raccogliendo un ampio consenso.

5. Ogni episodio ha una particolarità. La sequenza di apertura di ogni puntata contiene una o due scene dell’episodio corrente. Di solito, tutto questo accade nel momento in cui Finch dice “… vittima o perpetratore, se il tuo numero è scaduto, noi ti troveremo”.

Person of Interest streaming

6. È disponibile in streaming digitale. Chi volesse rivedere Person of Interest, oppure approcciarvisi per la prima volta, è possibile visionare l’intera serie grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming digitale legale di Prime Video.

Person of Interest cast

person of interest

7. Un attore famoso ha rinunciato a un ruolo importante. Prima che il ruolo del protagonista andasse a Jim Caviezel, era stato contattato un altro attore. Infatti, a Kyle Chandler era stato offerto il ruolo di John Reese, ma lo ha rifiutato per ragione non molto chiare.

8. Una coppia interpreta una coppia. Nella serie, la fidanzata di Harold Finch è Grace Hendricks, ed è un personaggio ricorrente che appare nelle stagioni 1, 2, 3 e 5. La particolarità sta nel fatto che gli attori che interpretano la coppia sul piccolo schermo, Michael Emerson e Carrie Preston, sono realmente fidanzati.

9. C’è un attore d’eccezione. Il personaggio di John Green è interpretato da John Nolan e il nome non è casuale. Egli, infatti, non è altri che lo zio dell’ideatore e produttore Jonathan Nolan, a sua volta fratello del famoso Christopher Nolan.

Person of Interest

10. Ha vinto diversi premi. Nel corso di tutte e cinque le stagioni, Person of Interest ha avuto molte nomination in diversi premi, aggiudicandosene un buon numero. Infatti, la serie ha vinto nel 2012 un People’s Choice Award per la sezione Favorite New TV Drama, nel 2014 un NAACP Image Awards a Taraji P. Henson per la Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica, mentre nel 2016 ha vinto un IGN per la Miglior serie tv d’azione e un People’s Choice Awards per la Miglior serie tv drammatica. Inoltre, nel 2017 ha vinto anche il Globes de Cristal Award come Miglior serie tv straniera.

Fonte: IMDb

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Quante volte ci siamo chiesti cosa ci fosse dentro la testa di Arthur Fleck in Joker? Quanto spesso abbiamo pensato alle difficoltà sul lavoro di Andy Sachs ne Il Diavolo Veste Prada? In che modo il viaggio di Wanda Maximoff è diverso da quello dei suoi colleghi eroi in WandaVision? Con quanta intensità abbiamo odiato il fidanzato di Dani in Midsommar?

Il cinema racconta la vita in tutte le sue sfumature, racconta i viaggi e le esperienze e tutto ciò che ha a che fare con l’esperienza umana. Parlare di cinema è un’esperienza condivisa, un momento di gioia collettiva che con Cinema e…, podcast che nasce sotto l’egida dell’etichetta editoriale Bakemono Lab, si prova a offrire una nuova prospettiva sui film della nostra vita con un discorso critico.

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Cinema e… si avvale di esperti per raccontare un film (o anche una serie) attraverso un filtro e una chiave di lettura insolita. La psicologia, la moda, il teatro, il giornalismo, la politica, la religione sono alcuni degli aspetti che vengono esposti dai film, e il format mira proprio a sviscerare quei temi, ad intercettare quei fili dentro al tessuto di un film in maniera inedita e approfondita.

Nato da un’idea e realizzato da Cecilia Strazza, Davide Cantire e Chiara Guida, Cinema e… è disponibile su Spotify da giovedì 24 giugno, con i primi tre episodi e con un episodio a settimana fino a fine luglio 2021. Con l’augurio e il desiderio di ritrovarci a settembre con nuove storie da raccontare.

Nastri d’Argento 75: trionfa Emma Dante con Le Sorelle Macaluso

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Nastri d’Argento 75: trionfa Emma Dante con Le Sorelle Macaluso

Al cinema delle donne i Nastri d’Argento 75: con Miss Marx film dell’anno ben cinque premi vanno a Le sorelle Macaluso di Emma Dante, premiato anche per la migliore regia e la miglior produzione. Grande successo anche per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia, migliore commedia, premiata anche per l’interpretazione di Elio Germano: vince in quattro categorie, e porta a casa un quinto Nastro da quest’anno anche per il produttore della commedia. Pietro Castellitto con I predatori, premiato anche per l’attore non protagonista Massimo Popolizio, si conferma miglior esordiente. Per Cosa sarà di Francesco Bruni, Nastro alla sceneggiatura e a Kim Rossi Stuart, miglior attore protagonista.

Sorpresa tra le attrici con i Nastri per Teresa Saponangelo, migliore attrice protagonista per Il buco in testa e Sara Serraiocco, migliore non protagonista per Non odiare. Premiate in ex aequo per la commedia, Miriam Leone (L’amore a domicilio) e Valentina Lodovini (10 giorni con Babbo Natale). Platino per Sophia Loren, protagonista deLa vita davanti a sé di Edoardo Ponti premiato con Laura Pausini (Io sì/Seen) per la migliore canzone originale già vincitrice del Golden Globe e candidata all’Oscar®, scritta nella versione italiana con Niccolò Agliardi che ritira il Nastro come coautore.

Nastro di Platino a Sophia Loren, che regalerà al pubblico uno speciale saluto in video, Nastro speciale a Renato Pozzetto, Europeo a Colin Firth che ringrazia da un set americano e, dalla musica al cinema, premi per la migliore colonna sonora a Stefano Bollani (Carosello Carosone) e per il ‘cameo dell’anno’ a Giuliano Sangiorgi, per la prima volta sullo schermo in Tutti per 1 – 1 per tutti di Giovanni Veronesi. ‘Film dell’anno’ è Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, un premio all’eccellenza a un’autrice fra le più innovative e interessanti e alla squadra vincente di un film internazionale, originale e diverso:  Nastri alla regista, alla  produzione Vivo Film  con Rai Cinema, ai costumi di Massimo Cantini Parrini e per le musiche  ai Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.

Nastri d’Argento 75 – i vincitori

Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei Giornalisti: con il Nastro per il miglior soggetto a Claudio Noce e Enrico Audenino per Padrenostro, il ventennale del ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per gli esordienti segnala Ludovica Francesconi (Sul più bello), Alice Pagani (Non mi uccidere) e il trio di protagonisti di Est – Dittatura Last Minute, Jacopo Costantini, Matteo Gatta, Lodo Guenzi. A Ginevra Francesconi per le due interpretazioni di Genitori Vs Influencer e Regina, invece, il ’battesimo’ del ‘Premio Graziella Bonacchi’ che ricorda un’agente molto amata, scomparsa troppo presto. Ed è giovane quest’anno anche il Premio Nastri d’Argento ‘Persol-Personaggio dell’anno’ che segnala per Morrison di Federico Zampaglione la performance di Lorenzo  Zurzolo.  

In questa 75.ma edizione, realizzata come sempre  con il  sostegno del MIC Ministero della Cultura – Direzione generale per il Cinema, main sponsor BNL, Gruppo Bnp Paribas, stili e generazioni diverse e molte sorprese in un’annata che, soprattutto tra gli esordi e le autrici, registe  e sceneggiatrici, segna, dalle candidature al voto dei Giornalisti, una svolta di novità e di cambiamento anche tra i ‘grandi’ nell’ultima stagione, a dispetto delle grandi difficoltà che anche il cinema continua a vivere in questo periodo.

“Ricordiamo che quest’edizione, con un numero mai tanto contenuto di nomination (al massimo sette) il Direttivo del Sindacato ha lavorato anche su moltissimi titoli usciti in piattaforma, segnalando alla fine 45 film, 16 dei quali anche con una sola nomination, con grande attenzione anche a molte opere low budget” sottolinea la Presidente Laura Delli Colli. E nella svolta dei ‘primi’ 75 anni, i Nastri hanno modificato il regolamento: il miglior film premia da quest’anno anche il miglior produttore.

Nelle ‘cinquine’ in quest’anno speciale con tanto cinema prevalentemente uscito in piattaforma, sono stati inseriti in selezione per la prima volta anche due tv movie d’autore: con La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio e Carosello Carosone di Lucio Pellegrini che ha vinto per la musica di Carosone ‘riletta’ nell’adattamento di Stefano Bollani, e per il casting director a Francesca Borromeo (che vince anche per L’incredibile storia dell’isola delle Rose) con Federica Baglioni. Tra i riconoscimenti il Premio “Nastri – Nuovo Imaie” destinato anche quest’anno al doppiaggio ha premiato due voci storiche: Dario Penne per Anthony Hopkins e Ida Sansone per Olivia Colman, entrambi protagonisti di The Father – Nulla è come sembra, premiati dai Giornalisti con il Presidente di Nuovo Imaie, Andrea Miccichè.

Oltre ai Nastri, chiude questa sessione il Premio Nino Manfredi che sarà consegnato, come tradizione, quest’anno sul palcoscenico del Taormina Film Fest che si apre domenica prossima 27 Giugno. E a Napoli il 18 e 19 Settembre Nastri per le Grandi Serie Internazionali, prima edizione finalmente ‘in presenza’ condivisa con la Fondazione Film Commission Regione Campania, con un battesimo speciale nella premiazione romana che ha lanciato anche il restyling del Premio, esclusivamente per le Serie,  nella ‘rilettura’ dell’orafo dei grandi premi, Michele Affidato.

Un ringraziamento, quest’anno al supporto prezioso dei partner istituzionali e degli sponsor fra i quali entra LEXUS, auto ufficiale, e come sempre al sostegno ormai consolidato di BNL – Gruppo BNL Bnp Paribas, Fondazione Claudio Nobis, Nuovo Imaie, MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo. Sponsor 2021 GE Gruppo Eventi, Persol, Wella. Media partner RAI MOVIE, tv ufficiale dei Nastri, che trasmetterà  il 30 Giugno lo Speciale televisivo dedicato a quest’edizione.

Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi, Romano Milani (Segretario generale) e Franco Mariotti (Sindaco). Li affiancano nel Consiglio Nazionale con Titta Fiore e Maurizio Turrioni (rispettivamente delegati per l’area Sud e Nord del Sngci), Maurizio Di Rienzo, delegato per documentari e cortometraggi, Fabio Falzone e Susanna Rotunno (tv) e Miriam Mauti (web). Del Consiglio fanno parte l’ex presidente Mario Di Francesco e un rappresentante della FNSI. Circa 100 i giornalisti che hanno votato i vincitori 2021.

Emilia Clarke ha un’idea per lo spin-off di Solo: A Star Wars Story

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Emilia Clarke ha condiviso le sue idee per una serie spin-off basata sul suo personaggio di Solo: A Star Wars Story. L’attrice ha all’attivo già diversi franchise, da Game of Thrones a Terminator (con minore successo), passando per il MCU, al quale si unisce con la partecipazione alla serie Secret Invasion, e ha partecipato alla saga di Star Wars nello spin-off dedicato alla giovinezza di Han Solo, nei panni di Qi’ra.

Durante un’intervista con THR, Clarke ha parlato del suo desiderio di tornare al ruolo di Qi’ra nell’universo di Star Wars. Clarke ha riflettuto molto sul retroscena di Qi’ra e su dove sarebbe andata a finire la sua storia, e sente anche che c’è molto da raccontare a proposito tanto che ha ipotizzato la realizzazione di una serie spin-off su Disney+.

“È il personaggio che ha l’arco narrativo più incompiuto… Avevo davvero pagine e pagine su com’era la sua vita e come sarebbe stata dopo. Ma temo di non aver sentito nulla dalla Disney che manifestasse volontà di realizzarne storie, per cui credo che lo scriverò io e che andrò da loro a proporgli le mie idee!” ha dichiarato l’attrice.

Solo: A Star Wars Story è un film del 2018 diretto da Ron Howard con Alden EhrenreichWoody HarrelsonEmilia ClarkeDonald Glover Thandie Newton. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Marco Bellocchio Palma d’Oro alla carriera a Cannes 2021

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È un documentario personale profondamente commovente e doloroso quello che Marco Bellocchio presenterà in Selezione Ufficiale a Cannes 2021. Attraverso questo film dal titolo enigmatico (Marx può aspettare), il cineasta italiano cerca di capire, umilmente e retrospettivamente, il suicidio del fratello gemello all’età di 29 anni. Una tragedia familiare da cui non si è mai veramente ripreso, fonte sia di colpa e che di ispirazione. Mescolando estratti dei suoi film e conversazioni con persone a lui vicine, Bellocchio indaga su questa figura fraterna che non smette mai di ossessionare la sua filmografia.

Dopo aver diretto un film cult con il suo primo lungometraggio, I pugni in tasca (1965), che ha inaugurato una nuova era del cinema italiano allontanandosi dai codici del neorealismo, Marco Bellocchio, voce ancora eterna di dissenso all’età di 81 anni, ha girato Salto nel vuoto, che ha vinto i premi come miglior attore per Michel Piccoli e Anouk Aimée a Cannes nel 1980. Successivamente è stato regolarmente selezionato in Concorso a Cannes, con Enrico IV nel 1984, Il principe di Hombourg nel 1997, La Balia nel 1999, L’ora di religione – Il sorriso di mia madre nel 2002, Vincere nel 2009 e Il Traditore nel 2019.

Pierre Lescure, Presidente del Festival di Cannes, dichiara: “Marco ha sempre messo in discussione le istituzioni, le tradizioni, la storia personale e collettiva. In ciascuna delle sue opere, quasi involontariamente, o almeno nel modo più naturale possibile, rivoluziona l’ordine costituito”. Thierry Frémaux, Delegato Generale, aggiunge: “Siamo orgogliosi di premiare Marco Bellocchio, uno dei grandi maestri del cinema italiano dopo 56 anni di affascinante lavoro, in successione ai suoi amici registi Bernardo Bertolucci, Manoel de Oliveira e Agnès Varda. È un regista, un autore e un poeta. Onorarlo con la Palma d’oro alla carriera è ovvio per tutti coloro che ammirano il suo lavoro”.

Chris Pratt mangia insetti in un video di James Gunn

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In occasione del compleanno di Chris Pratt, James Gunn ha condiviso un video di auguri per l’amico e collega in cui l’interprete di Star Lord mangia un insetto. Eccolo di seguito!

Regista e attore sono molto amici, hanno lavorato insieme nei primi due film di Guardiani della Galassia, in cui Gunn scrive e dirige e Pratt interpreta il protagonista, Peter Quill/Star Lord, appunto. In questa occasione possiamo anche godere a pieno dell’insana goliardia dei due, anche dietro le quinte delle loro collaborazioni cinematografiche, che già si distinguono per il loro essere ironiche e divertenti.

I due torneranno a collaborare per Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui Chris Pratt riprende il suo ruolo insieme a Dave Bautista e Zoe Saldana. Si uniscono al gruppo anche Pom Klementieff, Karen Gillan e le voci di Vin Diesel e Bradley Cooper.

Julie Delpy ha declinato un quarto Before perché “stanca dell’industria”

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Julie Delpy, attrice e sceneggiatrice molto amata, che interpreta Celine nella trilogia Before di Richard Linklater, ha declinato la possibilità di realizzare un quarto film della serie. I primi tre film la vedono accanto a Ethan Hawke nei panni di una coppia che si incontra in stadi diversi della vita e in momenti diversi della loro relazione, che comincia nel primo film.

Durante un’intervista con il magazine francese Telerama, Delpy ha spiegato la sua riluttanza a girare un’altro Before a causa della fatica che ha fatto per realizzare il suo proprio film. Ha condiviso che ha quasi lasciato la recitazione per la frustrazione che le aveva trasmesso l’industria del cinema. Ha detto: “Ci penso spesso… un anno e mezzo fa non ero molto lontana da questa decisione. L’inferno che ho attraversato per produrre il mio film mi ha esaurita. Ho detto no a Richard Linklater per la quarta parte dei film Before. Ho pensato che potevo tornare a scuola. Potrei essere un bravo dottore! Datemi tre sintomi e vi dirò cosa avete… ma mi piace creare, raccontare storie, è più forte di me.”

La trilogia Before consiste in tre film diretti da Richard Linklater. Cominciata con Before Sunrise nel 1995, ha avuto un sequel nel 2004, Before Sunset, e un terzo capitolo (conclusivo) nel 2013, Before Midnight. Il primo film fu scritto da Linklater insieme a Kim Krizan, e i sequel invece sono scritti a sei mai, dal regista con Ethan Hawke e Julie Delpy, che interpretano anche i protagonisti dei film, Jesse e Celine.

Shazam! Fury of the Gods: svelati i costumi degli eroi

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Shazam! Fury of the Gods: svelati i costumi degli eroi

Su Entertainment Weekly è apparsa la prima foto ufficiale di Shazam! Fury of the Gods in cui vediamo i sei eroi che vedremo in azione nel film sfoggiare i loro costumi da supereroi. La foto è comparsa per la prima volta sull’account Instagram del regista del film, David F. Sandberg. Ecco di seguito l’immagine:

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel e di Jack Dylan Grazer, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Matteo Martari, intervista al premio Beatrice Bracco al Figari Film Festival

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È stato assegnato a Matteo Martari il premio Beatrice Bracco alla migliore rivelazione dell’anno nell’ambito del Figari Film Festival. L’attore ha parlato con noi della sua carriera e del significato di questo premio.

Matteo Martari ha ormai una lunga e solida carriera televisiva, ha partecipato a I Medici, è stato Luigi Tenco nel film Fabrizio De Andrè – Principe Libero, fa parte del cast de  “I bastardi di Pizzofalcone” e “Non uccidere”. Quest’anno lo vedremo nel film di Daniele Vicari Il Giorno e la Notte.

Creato nel 2011, il Figari Film Fest è una manifestazione dedicata al cinema giovane ed indipendente, ai cortometraggi ed agli esordi cinematografici di giovani registi.
Negli anni è diventato un festival di riferimento per la cinematografia internazionale. Il festival, oltre a valorizzare la cinematografia internazionale, mira allo sviluppo dell’attività filmica dell’isola e alla valorizzazione della Sardegna sotto ogni suo profilo: ambientale, storico, culturale e di costume.

Elizabeth – The Golden Age: trama, cast e curiosità sul film

Elizabeth – The Golden Age: trama, cast e curiosità sul film

I reali di Inghilterra suscitano da sempre grande fascino e interesse. Se oggi tutte le attenzioni sono per la serie The Crown e il suo racconto dell’attuale regina, sul finire degli anni Novanta fu la prima Elisabetta ad ottenere un proprio posto sul grande schermo. A raccontarla è stato il film del 1998 Elizabeth, diretto da Shekhar Kapur. Questo si concentrava sui primi anni del regno di Elisabetta e nel 2007 ha avuto un sequel che va invece a raccontare il periodo successivo. Il film è Elizabeth – The Golden Age, e come il suo predecessore ha a sua volta goduto di ampi consensi.

Anche in questo caso il film non si propone come una fedele rappresentazione dei fatti realmente avvenuti, presentando invece diverse inesattezze storiche. Queste, ad esempio, sono rintracciabili in diverse rappresentazioni dei personaggi principali, qui resi più o meno centrali ai fini narrativi. Tutto ciò è naturalmente stavo voluto al fine di poter dar vita ad un film più aderente ai canoni cinematografici, che avesse come fine principale quello di narrare l’indipendenza che la regina Elisabetta ha inseguito con il suo regno e delle battaglie affrontate in nome di questa.

Visivamente ricco, tra sfarzosi costumi premiati all’Oscar e sontuose scenografie, Elizabeth – The Golden Age si pone in stretto rapporto con il suo precedente, manifestando però allo stesso tempo l’evoluzione tanto della sovrana quanto del suo regno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Elizabeth – The Golden Age: la trama del film

Il film si svolge a partire dal 1585, quando Filippo II di Spagna, sovrano del Regno più potente del mondo, brama di conquistare anche l’Inghilterra spodestando la regina Elisabetta e ponendo a guida del paese sua figlia Isabella. Ormai sul trono da trent’anni, la sovrana ha però consolidato il predominio della religione protestante, dichiarandosi nemica della Spagna cattolica. La regina deve però non solo fare i conti con i nemici fuori dal Paese, bensì anche con diverse problematiche interne alla sua corte. Il fido consigliere Francis Walsingham insiste infatti affinché Elisabetta si sposi e dia all’Inghilterra un erede.

Se la regina dovesse infatti morire, al suo posto diventerebbe sovrana sua cugina Mary Stuart, attuale regina di Scozia, da molti considerata la vera guida del popolo inglese. Trovandosi così stretta tra queste questioni, la regina sembra trovare un iniziale conforto nel corsaro Walter Raleigh, il quale riaccende in lei emozioni a lungo sopite. Abbandonarsi a queste potrebbe però rivelarsi quantomai fatale per la regina, sempre più costretta a non fidarsi di nessuno. Nel momento in cui una serie di diretti attentati inizieranno a concretizzarsi nei suoi confronti, la regina si vedrà costretta a difendere il suo regno con ogni mezzo possibile.

Elizabeth - The Golden Age cast

Elizabeth – The Golden Age: il cast del film

Ad interpretare nuovamente la regina Elisabetta vi è l’attrice premio Oscar Cate Blanchett. Per interpretare la sovrana, la Blanchett approfondì molto la sua vita e il suo operato, come anche il profondo impatto che il suo regno ebbe nell’Inghilterra dell’epoca. Anche in questo caso, l’attrice ottenne una nomination all’Oscar per la sua intensa performance. Ciò la portò a stabilire un importante primato, essendo la prima attrice a ricevere più di una nomination per l’interpretazione di uno stesso personaggio. Accanto a lei, nei panni del consigliere Francis Walsingham, vi è il premio Oscar Geoffrey Rush. Questi avrebbe poi nuovamente interpretato un personaggio vicino ad un sovrano inglese in Il discorso del re.

Si ritrovano poi nel film diversi noti attori inglesi o internazionali. Appartenente a questi ultimi è lo spagnolo Jordi Mollà, presente nei panni di re Filippo II di Spagna. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha naturalmente approfondito molte delle gesta del sovrano, cercando di dedurne il comportamento e la mentalità. Si annoverano poi Samantha Morton nei panni di Mary Stuard, mentre Eddie Redmayne è Anthony Babington, tra gli organizzatori dell’attentato alla regina. Abbie Cornish interpreta invece Bess Throckmorton, una delle principali nobildonne della corte di Elisabetta. Infine, ad interpretare il corsaro Walter Raleigh vi è l’attore Clive Owen, il quale ha accettato subito il ruolo essendo un grande fan del primo film.

Elizabeth – The Golden Age: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Elizabeth – The Golden Age è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, ChiliGoogle Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 giugno alle ore 21:00 su Iris.

Fonte: IMDb

Laurence Anyways: trama e cast del film di Xavier Dolan

Laurence Anyways: trama e cast del film di Xavier Dolan

Giunto al suo terzo film dopo J’ai tué ma mère e Les Amours Imaginaires, il regista canadese Xavier Dolan dà vita alla sua opera più ambiziosa e impegnativa, che lo consacra come un talento cinematografico particolarmente raro. Nel 2012 presenta al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, il film Laurence Anyways, da lui scritto, diretto, prodotto, montato e per cui ha anche curato i costumi. Si tratta di una vera e propria opera della maturità, che nelle sue circa tre ore di durata va ad affrontare tematiche delicate e ricorrenti nel suo cinema, dall’identità di genere al rifiuto degli asfissianti canoni borghesi.

Dolan fu ispirato nella scrittura di Laurence Anyways dopo essersi imbattuto nella storia di Luce Baillargé, nata Luc. Ha così deciso di raccontare con la delicatezza e la sensibilità che lo contraddistinguono una storia che, a partire dalla transessualità del protagonista, parla di cambiamento, di rivoluzione personale e sociale. A produrre il film, tra gli altri, vi è anche Lyse Lafontaine, rivelatasi essere stata proprio la ragazza di Baillargé, con la quale aveva avuto un figlio. Durante le riprese, tuttavia, Luce è venuta a mancare in seguito ad un infarto. Il film, dedicato a lei, si costruì dunque ancor di più come un inno al coraggio di mettersi in discussione e cambiare, proprio come aveva fatto lei.

Vincitore della Queer Palm a Cannes, Laurence Anyways è ancora oggi uno dei più importanti film di Dolan, di quelli che meglio esprimono la sua poetica tematica e stilistica. Tra sequenze di grande impatto, accompagnate da una colonna sonora pop altrettanto tipica nei film di Dolan, e sincere emozioni che danno vita a profonde riflessioni, è questo un film davvero importante e imperdibile. Prima di intraprendere una sua visione, però, sarà bene scoprire qualcosa di più sulla sua trama, sul cast di attori e sulle piattaforme streaming dove è possibile ritrovarlo.

Laurence Anyways: la trama del film

La vicenda si svolge negli anni Novanta, ed ha per protagonista Laurence Alia, di professione docente, che nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno esprime per la prima volta il suo desiderio di diventare una donna. La sua ragazza, Frédérique Bellair, detta Fred, pur rimanendo sconvolta, accetta poi di rimanere al suo fianco, aiutandolo nel suo compiere il percorso di transizione. Passa un anno e Laurence torna a lavorare come professore di letteratura, ma questa volta veste i panni di una donna, sentendosi finalmente libero di esprimere ciò che sente essere il vero sé stesso.

Inizia così una nuova vita, ma il peso dello stigma sociale, il rifiuto della famiglia e l’incompatibilità della coppia comincia a diventare un problema insormontabile. Licenziato dalla scuola dove lavorava, Laurence entra sempre più in un periodo di depressione, che lo porta a compromettere forse per sempre i rapporti con Fred. Riflettendo sulla loro relazione, i due finiscono con l’allontanarsi. Il trascorrere del tempo li porta a prendere percorsi diversi, a diventare persone diverse, fino al giorno in cui finalmente si rincontrano. Gli anni Novanta stanno finendo ormai, eppure il loro amore non sembra essere mutato affatto.

Laurence Anyways cast

Laurence Anyways: il cast del film

Contrariamente ai suoi due precedenti film, Dolan sceglie qui di non comparire come protagonista. Egli è comunque presente con un breve cameo nei panni di un ragazzo ad un party. Ad interpretare il protagonista, Laurence Alia, doveva inizialmente essere Louis Garrell, già comparso alla fine del precedente film del regista. Questi dovette però rinunciare a causa di altri impegni e ad ottenere il ruolo fu l’attore Melvin Poupaud. Divenuto celebre per film come La fille de 15 ans e Un ragazzo, tre ragazze, egli si disse da subito particolarmente interessato a recitare per Dolan, affermando di essere un fan del suo cinema. Per lui, Poupaud ha dato vita ad un ruolo inedito nella sua carriera, per il quale si è preparato con grande dedizione.

Nel ruolo di Frédérique Bellair, protagonista femminile del film, vi è invece l’attrice canadese Suzanne Clément. Già presente nel primo film di Dolan, questa ha ottenuto proprio con Laurence Anyways una grande popolarità internazionale. È infatti anche arrivata a vincere il premio come miglior attrice nella sezione Un Certain Regard. La Clément sarebbe poi tornata a recitare per Dolan anche in Mommy. L’attrice Nathalie Baye è presente nei panni di Julienne Alia, la madre di Laurence. Monia Chokri, già protagonista per Dolan in Gli amori immaginari, interpreta qui Stéfanie Bellair, sorella di Frédérique. Nel film si ritrovano poi anche Anne Dorval, attrice ricorrente nel cinema del giovane regista e Antoine Olivier Pilon, nei panni di un adolescente. Questi ultimi due attori sarebbe poi stati protagonisti nel ruolo di madre e figlio in Mommy.

Laurence Anyways: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Laurence Anyways è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima TV assoluta, nel palinsesto televisivo di lunedì 14 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

Ted Lasso, seconda stagione: il primo trailer

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Ted Lasso, seconda stagione: il primo trailer

I fan dell’AFC Richmond esultano! Apple TV+ ha presentato oggi il trailer dell’attesissima seconda stagione dell’amata e pluripremiata serie comica, “Ted Lasso“. Dopo aver colpito il pubblico di tutto il mondo grazie al suo cast di personaggi e al potente messaggio di ottimismo, “Ted Lasso” tornerà per la seconda stagione venerdì 23 luglio su Apple TV+. La seconda stagione di 12 episodi sarà presentata in anteprima con due episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Il trailer della seconda stagione di Ted Lasso

Dal suo debutto nell’agosto 2020, la serie ha continuato a essere apprezzata da pubblico e critica ricevendo una moltitudine di nomination e premi, tra cui un Peabody Award recentemente annunciato, lo Screen Actors Guild Award a Jason Sudeikis per la migliore interpretazione maschile in una serie comica e un Golden Globe Award nella categoria Miglior Attore Comico. La serie ha anche trionfato ai Critics Choice Awards 2021, vincendo in ogni categoria per la quale è stata nominata e assicurandosi il premio per la Migliore Serie comica, Miglior Attore per Jason Sudeikis e la Migliore Attrice non Protagonista per Hannah Waddingham. Inoltre, la serie ha ottenuto due Writers Guild Awards per la Migliore Nuova Serie e la Migliore Serie Comica, una nomination dalla Producers Guild of America per la Serie Comica, nonché riconoscimenti da molti altri gruppi di associazioni e critici. “Ted Lasso” è stata anche l’unica serie comica premiata come Programma AFI dell’anno ed è apparsa nelle liste “Best of 2020” stilate dalla critica televisiva.

Jason Sudeikis è Ted Lasso, un allenatore di football universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio professionistica in Inghilterra, nonostante non abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Ma ciò che gli manca nella conoscenza, lo compensa con ottimismo, determinazione da sfavorito… e biscotti. L’acclamata serie comprende anche Hannah Waddingham, Brendan Hunt, Jeremy Swift, Juno Temple, Brett Goldstein, Phil Dunster e Nick Mohammed. Sarah Niles si unisce al cast in questa stagione come “Sharon”, una psicologa sportiva che è stata chiamata a lavorare con l’AFC Richmond.

Jason Sudeikis è anche produttore esecutivo, insieme a Bill Lawrence con la sua Doozer Productions, in associazione con Warner Bros.Television e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group. Jeff Ingold di Doozer è anche produttore esecutivo con Liza Katzer in veste di co-produttrice esecutiva. La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Bill Lawrence, Brendan Hunt e Joe Kelly, ed è basata sul format preesistente e sui personaggi di NBC Sports.

L’intera prima stagione di “Ted Lasso” è disponibile su Apple TV+ sull’app Apple TV.
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