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All American 3: Alondra Delgado nel cast

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All American 3: Alondra Delgado nel cast

Arriva da Deadline la notizia che l’attrice Alondra Delgado è entrata a far parte del cast di All American 3, l’attesa terza stagione di All American.

L’attrice Alondra Delgado (Mayans MC) ha ottenuto un ruolo ricorrente nella terza stagione di All American della CW. La seconda stagione ha visto Spencer James (Daniel Ezra), ora campione di stato del calcio, con una decisione difficile da prendere. Resta a Beverly Hills e gioca per l’allenatore Billy Baker (Taye Diggs)? Oppure torna a casa a South LA, si riunisce con sua madre, Grace (Karimah Westbrook), il fratello, Dillon (Jalyn Hall), e gioca per suo padre, Corey (Chad Coleman), il nuovo capo allenatore dei South Crenshaw Chargers ? Delgado interpreterà Vanessa Montes, la “nuova ragazza” della scuola e la figlia del nuovo allenatore. Impenitente e sicura di sé, non lascia che l’attenzione extra derivante dall’essere il nuovo ragazzo la metta in scena. Ha una storia sorprendente con uno dei suoi compagni di classe.

All American 3

All American 3 è la terza stagione della  serie tv All American ideata da April Blair per il network americano The CW ed è ispirata dalla vita dell’ex giocatore di football americano Spencer Paysinger.

In All American 3 protagonisti sono Spencer James, interpretato da Daniel Ezra, Billy Baker, interpretato da Taye Diggs, Olivia Baker, interpretata da Samantha Logan, Tiana “Coop” Cooper, interpretata da Bre-Z, Leila Faisal, interpretata da Greta Onieogou, Laura Fine-Baker, interpretata da Monet Mazur, Jordan Baker, interpretato da Michael Evans Behling, Asher, interpretato da Cody Christian, Grace James, interpretata da Karimah Westbrook e Dillon James, interpretato da Jalyn Hall.

In All American quando un giocatore di football delle scuole superiori della South L.A. viene reclutato per giocare alla Beverly Hills High, le vittorie, le perdite e le lotte di due famiglie di mondi molto diversi, iniziano a scontrarsi.

Captain America: perché è giusto che sia Sam Wilson a raccoglierne l’eredità?

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Secondo un nuovo report di Screen Rant, Sam Wilson sarebbe la scelta migliore per succedere a Steve Rogers nei panni di Captain America, dal momento che la sua storia rispecchierebbe quella di Steve meglio di Bucky Barnes. Con la dipartita di Chris Evans dal MCU, molti fan hanno iniziato a chiedersi quale degli stretti alleati di Steve avrebbe preso il suo posto, poiché sia ​​Sam che Bucky avevano precedentemente condiviso l’onore nei fumetti. Alla fine, gli ultimi minuti di Avengers: Endgame hanno rivelato la decisione di Steve di consegnare lo scudo a Sam, indipendentemente dalla sua amicizia di lunga data con Bucky.

Sia Sam che Bucky interpretano ruoli estremamente influenti nella vita e nel viaggio cinematografico di Steve. Bucky Barnes è stato introdotto per la prima volta in Captain America: Il primo vendicatore come un giovane militare, nonché amico e protettore di lunga data di Roger. Dopo la trasformazione di Steve nell’eroe a stelle e strisce, lui e Bucky si riuniscono, ma Bucky viene apparentemente ucciso in missione. Il personaggio torna in gioco in Captain America: The Winter Soldier, interpretando uno degli antagonisti dell’eroe, vittima del lavaggio del cervello. È in questo film che Sam Wilson, un ex aviatore di paracadutisti, entra per la prima volta in scena, diventando un nuovo alleato di Cap. Mostrando grande compassione mentre aiuta i soldati che soffrono di disturbo da stress post-traumatico, Sam si confida presto con Steve, rivelando che anche il suo wingman, Riley, è stato ucciso in battaglia.

Presentato come un giovane minuto e malaticcio, Steve Rogers rifiuta di lasciarsi scoraggiare dai suoi limiti fisici, aspirando a unirsi all’esercito e proteggere il mondo dai “bulli”. Allo stesso modo, Sam affronta coraggiosamente gli infiltrati nello S.H.I.E.L.D. da parte dell’HYDRa e Thanos, senza l’aiuto di superpoteri. Quella determinazione dimostra quanto il personaggio abbia molto in comune con Steve, che non ha mai lasciato che i suoi limiti fisici si intromettessero con il suo desiderio di diventare un eroe. Allo stesso modo, Sam è stato una specie di underdog durante il suo mandato con i Vendicatori (una squadra popolata di super soldati, persone geneticamente potenziate e un dio asgardiano), ma non ha mai lasciato che questo ostacolasse il suo cammino. In breve, sia Sam che Steve hanno archi narrativi all’interno del MCU che consentono loro di superare la loro relativa “normalità” per diventare eroi.

Al contrario, la super forza e il braccio bionico di Bucky nei panni del Soldato d’Inverno (entrambi acquisiti dopo la tortura e la sperimentazione per mano dell’HYDRA) lo hanno messo alla pari con i suoi compagni più potenti, a differenza di Sam e di uno Steve pre-siero del supersoldato. E anche se Sam avrebbe potuto condurre una vita normale e non da supereroe, quella di Bucky è stata in qualche modo limitata dalle sue tragiche circostanze. Essendo stati i suoi legami con la sua vita precedente irrimediabilmente recisi, Bucky era diventato un ricercato senza nessun altro posto dove andare, finché non venne “guarito” a Wakanda. Mentre il viaggio di Bucky è stato dettato dal suo considerevole trauma, Sam e Steve hanno avuto più libertà d’azione nel determinare il loro destino finale.

Sam Wilson sarà un degno successore di Captain America nel MCU

Fondamentalmente, sia Sam che Steve non hanno paura di andare contro lo status quo mentre perseguono i loro obiettivi, anche se le loro azioni entrano in conflitto con “l’establishment”, una prospettiva interessante per i personaggi avvolti nell’iconografia e nel simbolismo americani. In Captain America: The Winter Soldier, il duo sfida gli ordini di marcia dopo aver appreso che l’HYDRA si è infiltrato nello S.H.I.E.L.D. Quindi, in Captain America: Civil War, Sam si unisce a Steve nel rifiutare gli accordi di Sokovia, nonostante le richieste del governo. Bucky, d’altra parte, è stato a lungo lontano dalle sue origini americane, avendo trascorso decenni conducendo un’esistenza più nomade come Soldato d’Inverno e agendo in modo molto più discreto.

Con l’arrivo su Disney+ della serie The Falcon and the Winter Soldier, è possibile che i due eroi del titolo avranno molto da dirsi sulla decisione di Steve di passare lo scudo di vibranio a Sam e non a Bucky. Ma considerato il velato cenno di approvazione di quest’ultimo prima della decisione finale di Steve in Avengers: Endgame, è chiaro che anche il Soldato d’Inverno concordi sul fatto che Sam sia un degno successore. È quindi più giusto che Bucky continui ad essere il braccio destro di Captain America nell’entusiasmante nuova era del MCU.

George Clooney ricorda Batman & Robin: “Ero terribile”

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George Clooney ricorda Batman & Robin: “Ero terribile”

Di recente George Clooney ha concesso una lunga intervista a GQ in cui è tornato a parlare della sua esperienza nei panni dell’Uomo Pipistrello sul set di Batman & Robin del 1997. Il film di Joel Schumacher è da molti considerato la peggiore iterazione del Cavaliere Oscuro mai apparsa sul grande schermo, e lo stesso Clooney non hai evitato di riconoscerne i numerosi difetti nel corso degli anni.

“L’unico modo in cui si può onestamente parlare di alcune cose è quello di includere se stessi e le proprie mancanze nel discorso”, ha spiegato l’attore. “Ecco perché quando dico che Batman & Robin è un film terribile, specifico sempre che la mia performance in quel film era terribile”. Clooney sembra quindi assumersi la maggior parte delle colpe relative al fallimento del film, cosa che a quanto pare gli permette di poter parlare in maniera del tutto serena di quell’esperienza. “Assumersi la responsabilità e ammettere di aver fallito, ti dà anche la possibilità di poter parlare anche di tutti gli altri elementi che non hanno funzionato, come alcune pessime battute come “Freeze, Freeze!”

Anche se Batman & Robin è spesso odiato dalla maggior parte dei fan del Crociato di Gotham, una parte del fandom ha imparato ad apprezzarlo nel corso degli anni, arrivando ad elogiarlo per aver abbracciato quello stile camp tipico della serie tv degli anni ’60 e per essere, sostanzialmente, un film di Batman adatto forse ad un pubblico più giovane: a livello di merchandising e di toys, infatti, il film generò enormi profitti per la Warner Bros. alla fine degli anni ’90.

Uscito nelle sale nel 1997 e diretto da Joel SchumacherBatman & Robin venne introdotto come sequel di Batman Forever (segnando, di fatto, la fine del franchise e del personaggio al cinema prima che Christopher Nolan lo riavviasse con Batman Begins nel 2005) e presentò ai fan la nuova versione dell’Uomo Pipistrello interpretato da Clooney, allora celebre soprattutto per il ruolo del dottor Doug Ross nella serie E.R. – Medici in prima linea. 

La carriera di George Clooney dopo Batman & Robin

Sicuramente, George Clooney deve aver imparato molto dalla sua esperienza nei panni di Batman. Archiviata l’esperienza con i film di supereroi, l’attore ha sempre alternato cinema commerciale a prodotti di nicchia più autoriali, arrivando addirittura a vincere due premi Oscar: nel 2006 come migliore attore non protagonista per il film Syriana e nel 2013 come miglior film per Argo, in cui figura tra i produttori insieme a Ben Affleck e Grant Heslov.

Shameless 11×01: la trama dalla season premiere

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Shameless 11×01: la trama dalla season premiere

Il canale americano Showtime dopo le foto  ha diffuso la trama di Shameless 11×01, il primo episodio dell’attesa undicesima e ultima stagione di Shameless.

In Shameless 11×01 che si intitolerà dall’episodio “This Is Chicago” I Gallagher si adattano alla vita durante la pandemia: Frank teme la perdita del South Side a causa della gentrificazione, mentre le chiusure delle barre costringono Kev e V a dare sfogo alla creatività all’Alibi. Lip e Tami, privati ​​del sonno, lavorano per trasformare la loro nuova casa in una casa mentre Carl finisce il suo tempo all’accademia di polizia. Debbie diventa il capo di se stessa e si occupa delle ripercussioni della sua condanna per stupro legale nei confronti della diciassettenne Julia. La fase della luna di miele di Ian e Mickey è finita perché hanno idee molto diverse su come sarebbe la vita coniugale.

Shameless 11×01

L’ultima stagione di SHAMELESS vede la famiglia Gallagher e il South Side a un bivio, con i cambiamenti causati dalla pandemia COVID, dalla gentrificazione e dall’invecchiamento per riconciliarsi. Mentre Frank (William H. Macy) affronta la sua mortalità e i suoi legami familiari negli anni del crepuscolo indotti da alcol e droghe, Lip (Jeremy Allen White) lotta con la prospettiva di diventare il nuovo patriarca della famiglia. Gli sposi Ian (Cameron Monaghan) e Mickey (Noel Fisher) stanno cercando di capire le regole e le responsabilità di una relazione impegnata mentre Deb (Emma Kenney) abbraccia la sua individualità e maternità single. Carl (Ethan Cutkosky) trova un’improbabile nuova carriera nelle forze dell’ordine e Kevin (Steve Howey) e V (Shanola Hampton) lottano per decidere se vale la pena combattere per una vita difficile nel South Side.

SHAMELESS 11 è interpretato dal candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy e del SAG Award William H.Macy, Jeremy Allen White, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Emma Kenney, Cameron Monaghan, Christian Isaiah, Noel Fisher e Kate Miner. Creata da Paul Abbott, la serie è prodotta da Bonanza Productions in associazione con John Wells Productions e Warner Bros.Television. Sviluppata per la televisione americana da John Wells, la serie è prodotta da Wells, Nancy M. Pimental, Joe Lawson, Iain MacDonald e Michael Hissrich.

Spider-Man 3: Michael Giacchino si occuperà ancora delle musiche

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Spider-Man 3: Michael Giacchino si occuperà ancora delle musiche

Dopo i rumor delle scorso ottobre, Michael Giacchino, celebre compositore premio Oscar, ha finalmente confermato che tornerà ad occuparsi della colonna sonora di Spider-Man 3, la terza avventura cinematografica dell’Uomo Ragno interpretato da Tom Holland e collegata al MCU, che arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Giacchino ha infatti postato attraverso il suo account Twitter la stessa foto dal set condivisa qualche settimana fa da Tom Holland: si tratta della prima foto ufficiale dal set di Spider-Man 3, in cui vediamo Holland in azione con il costume dell’Uomo Ragno e la mascherina per prevenire il contagio da Covid-19. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, Giacchino ha scritto: “Felice di Tornare a casa!”.

Ricordiamo che Michael Giacchino, oltre ad aver curato la colonna sonora sia di Spider-Man: Homecoming che di Spider-Man: Far From Home, ha composto anche le musiche di film come JoJo Rabbit, Coco, Doctor Strange, Inside Out, Jurassic World e Mission Impossible – Protocollo Fantasma. Nel 2010 ha vinto l’Oscar grazie al film d’animazione Up. Il celebre compositore si occuperà anche della colonna sonora di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

A proposito del sequel di Sam Raimi, sappiamo che Benedict Cumberbatch tornerà a vestire i panni di Stephen Strange in Spider-Man 3. Al momento non sappiamo in che modo i due eroi continueranno a combattere il male fianco a fianco, ma secondo una delle teorie più accreditate, Strange potrebbe diventare il nuovo mentore di Peter Parker e raccogliere quindi l’eredità di Tony Stark/Iron Man, morto alla fine di Avengers: Endgame

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Black Panther 2: riprese a luglio 2021, scelto l’interprete del villain principale

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Sembra che i Marvel Studios abbiano finalmente iniziato a stilare i loro piano in merito a Black Panther 2, il sequel del cinecomic di Ryan Coogler che, sfortunatamente, sarà orfano del suo meraviglioso protagonista, Chadwick Boseman, scomparso tragicamente lo scorso agosto. Secondo un report di THR, infatti, le riprese del sequel partiranno a luglio 2021 e si terranno ad Atlanta, in Georgia.

Secondo la fonte, la produzione del film durerà sei mesi. La data di uscita nelle sale americane resta confermata per il 6 maggio 2022. Per quanto riguarda il cast del film, THR ci informa che Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. È da tempo che si parla della possibilità che il personaggio di Suri interpretato da Wright possa avere un ruolo di maggior rilievo nel nuovo film: in passato, la stessa attrice aveva dichiarato che accetterebbe volentieri la sfida qualora la sorella di T’Challa dovesse mai assumere il ruolo di Pantera Nera.

Per quanto riguarda, invece, le new entry del sequel, è sempre THR ad informarci che l’attore Tenoch Huerta sarebbe in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale di Black Panther 2. Huerta è noto per il ruol odi Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul ruolo dell’attore nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Chadwick Boseman non verrà ricreato digitalmente in Black Panther 2

Al momento non sappiamo ancora in che modo la storia di Black Panther 2 farà fronte alla tragica scomparsa di Chadwick Boseman; quel che è certo è che l’attore non sarà ricreato digitalmente. A confermarlo è stata, di recente, Victoria Alonso, Executive dei Marvel Studios. “No. C’è un solo Chadwick e non è con noi”, aveva dichiarato via The Wrap“Il nostro re, purtroppo, è morto nella vita reale, non solo nella finzione, e ci stiamo prendendo un po’ di tempo per vedere in che modo tornare alla storia e cosa faremo per onorare questo capitolo di ciò che ci è accaduto, inaspettato, doloroso, e terribile.”

Elisa Girotto: la vera storia dietro al film 18 Regali

Elisa Girotto: la vera storia dietro al film 18 Regali

Ci sono storie così straordinarie da superare a volte anche le più assurde trovate strappalacrime cinematografiche o televisive. Ma spesso e volentieri capita anche che siano proprio racconti reali a ispirare il lavoro di tanti autori e registi illuminati. Realtà e finzione si incontrano spesso sul grande o piccolo schermo, in storie che nel bene o nel male lasciano un segno. Proprio come la storia di Elisa Girotto che ha ispirato uno dei film più chiacchierati degli ultimi tempi.

Elisa non era una persona famosa, né una sportiva, una influencer, una cantante ma una semplice mamma, strappata alla vita e alla sua famiglia troppo presto. Il film a lei dedicato, dal titolo 18 Regali, ripercorre tutta la sua vita, purtroppo breve, ma piena d’amore.

Elisa Girotto, una storia vera

Elisa è una donna comune, come tante altre, che vive una vita serena e semplice in provincia di Treviso. Impiegata in banca e da poco sposata con Alessio, alla soglia dei quarant’anni, Elisa scopre di aspettare una bambina. La sua gravidanza procede senza intoppi ma, proprio dopo la nascita della figlia, la donna scopre di essere affetta da una forma assai aggressiva di cancro al seno.

E’ proprio qui che comincia il dramma di Elisa, costretta in qualche modo a fare i conti non solo con la malattia ma con l’idea di dover un giorno abbandonare sua figlia. Però una mamma, sapere di non avere la possibilità di veder crescere la propria figlia è una sensazione orribile, paralizzante. Ma Elisa non riesce a rassegnarsi all’idea di non essere presente nella vita della sua bambina, così escogita un sistema per restarle accanto anche quando non ci sarà più.

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Dopo aver tentato ogni possibile cura e aver interpellato qualunque specialista, Elisa è ormai rassegnata al suo destino e decide quindi di mettere in moto il suo piano. Prima di andarsene Elisa lascia alla figlia 18 regali, uno per ogni compleanno, che la sua piccola Anna dovrà scartare e che, dovrebbero farle sentire la sua vicinanza. I regali sono quindi il simbolo dell’amore di una madre che non si spegne mai e che non arretra nemmeno davanti alla malattia.

Il viaggio di Elisa Girotto si interrompe purtroppo il 29 settembre del 2017, quando la donna ha appena 40 anni e sua figlia, Anna, ha festeggiato solo il suo primo compleanno. La morte di Elisa lascia un vuoto profondissimo nella sua famiglia ma il suo ultimo gesto, quei 18 regali, potranno in qualche modo colmare la distanza tra lei e la sua bambina.

Elisa Girotto e 18 Regali: tra realtà e finzione

La storia di Elisa Girotto e dei suoi diciotto regali ha fatto il giro del web, incuriosendo e commuovendo, generando un acceso dibattito su vita e morte, sulle ultime volontà e l’importanza del ricordo. Per molti la decisione della Girotto di lasciare alla sua bambina una testimonianza tangibile del suo affetto, è stata interpretata come un ultimo atto d’amore. Eppure c’è chi si chiede se questo appuntamento annuale non faccia altro che affondare il coltello in una ferita che non riesce mai a rimarginarsi.

Quella di Elisa e di Anna è senza dubbio una storia eccezionale, speciale, che non poteva passare inosservata. Per questo motivo, a distanza di tre anni dalla scomparsa di Elisa, il regista Francesco Amato ha deciso di raccontare la storia di questa incredibile donna. Il 2 gennaio del 2020, infatti, è uscito in tutte le sale italiane, il film dal titolo 18 Regali che racconta di questa vicenda dall’inedito punto di vista della figlia.

Il film segue una linea temporale leggermente differente dalla reale storia di Elisa. Tutto comincia infatti nel 2001, anno in cui la trentacinquenne Elisa (Vittoria Puccini) muore di cancro al seno subito dopo la nascita della sua bambina. Per tenere sempre vivo nella piccola Anna il suo ricordo, Elisa lascia alla figlia 18 regali che dovrà scartare ad ogni compleanno fino alla maggiore età.

Gli anni passano e Anna (Benedetta Porcaroli) continua a tenere viva la tradizione dei regali non senza grande disagio. I regali e le lettere della madre, nonostante siano piene d’amore e ricordi preziosi, non sembrano in grado di colmare il vuoto che sente per la mancanza della madre nella sua vita. Questa inquietudine che sente crescere a ogni compleanno, spinge la ragazza a disertare l’apertura del suo ultimo regalo.

Leggi anche: Ludovico Tersigni, chi è? Curiosità sull’attore di Skam

Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Anna decide di scappare di casa, evitando la solita triste cerimonia del regalo e respingendo per una volta tutta la tristezza legata a quell’evento. Durante la sua folle fuga, Anna però viene investita da un’auto e portata al pronto soccorso. Dopo essersela cavata solo con un leggero trauma, la ragazza scopre che alla guida della vettura che l’ha investita c’è proprio sua madre, incinta di lei.

Questa svolta un po’ fantascientifica, darà finalmente la possibilità alla ragazza di conoscere sua madre e di colmare quell’incredibile vuoto che per diciotto anni l’ha accompagnata.

Il film, distribuito anche su Netflix, è riuscito a raggiungere e commuovere tantissimi spettatori compreso il vedovo di Elisa, Alessio Vincenzotto. L’uomo, che per mesi ha respinto proposte per adattamenti cinematografici arrivate anche dall’estero, ha deciso di accettare la proposta finale di Francesco Amato. Il regista, coadiuvato dagli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Davide Lantieri, è riuscito a toccare le corde giuste e a rendere al meglio la storia di Elisa. In una recente intervista rilascia a Il Fatto Quotidiano, Alessio Vincenzotto ha dichiarato:

“E’ venuto da noi in punta di piedi, pronto ad ascoltarci prima di proporsi […] Sono venuti tutti a trovarmi, hanno letto le lettere di Elisa, hanno cercato di andare in profondità, commuovendosi come è naturale che sia. [Con Edoardo Leo, interprete di Vincenzotto nel film] sono diventato addirittura amico”. 

Il film è disponibili con abbonamento sulle piattaforme streaming di Netflix e Amazon Prime Video. Inoltre è possibile acquistare la copia digitale di 18 Regali su Youtube.

Fonte: Wiki, IMDB,

La grande bellezza: cast, premi e frasi del film di Sorrentino

La grande bellezza: cast, premi e frasi del film di Sorrentino

Se c’è un film che ha saputo far nuovamente puntare i riflettori di tutto il mondo sul cinema italiano, quello è La grande bellezza. Capolavoro artistico del regista Paolo Sorrentino, questo presenta al suo interno un appassionato ritratto dell’esistenza umana, divisa tra le sue gioie e la sua decadenza. L’immortale Roma, qui presente in tutto il suo splendore, incornicia il racconto e il suo senso. Divenuto di diritto uno dei film più importanti del panorama italiano recente, nonché dell’intera storia del nostro cinema, tale lungometraggio ha saputo conquistare spettatori di ogni dove, dimostrando la capacità di parlare a tutti, suscitando curiosità, dubbi, mistero.

L’ispirazione per la storia venne a Sorrentino a partire dalla celebre affermazione di Flaubert di voler scrivere un romanzo sul nulla. Il regista era infatti interessato a sua volta a dar vita al “nulla”, che nel film si ritrova nei discorsi vuoti, nei personaggi deprecabili e nei loro vizi di breve durata. La grande bellezza si configura così come un film sul vuoto che caratterizza le esistenze di molti, buoni solo a perder tempo e con questo anche il senso della vita. Nel processo di sviluppo del film, però, il titolo doveva originariamente essere L’apparato umano, che è anche il titolo del romanzo scritto dal protagonista. Sorrentino decise però di cambiarlo, trovando in La grande bellezza il contrasto perfetto rispetto a quanto narrato nella trama.

Avvolto da un’aura di grande mistero e fascino, il film ottenne un’anteprima al Festival di Cannes, per poi arrivare nei cinema italiani e affermarsi come un grande successo. Al box office nazionale questo raggiunse infatti l’importante cifra di oltre 7 milioni di dollari, divenuti poi circa 24 a livello mondiale. Tale risultato permise al film di superare di gran lunga il suo budget di 9 milioni, divenendo uno dei film italiani di maggior successo di sempre. Proseguendo nella lettura si potranno scoprire ulteriori curiosità legate a questo, dal cast ai numerosi premi vinti, dalle sue frasi più belle alle piattaforme dove è possibile ritrovarlo in streaming.

La grande bellezza: la trama del film

Ambientato a Roma, il film ha per protagonista Jep Gambardella, affermato giornalista e intellettuale. Questi è ora giunto a compiere 65 anni, e proprio tale traguardo lo spinge ad una riflessione sulla sua vita, su quella che è, su quella che è stata e su quella che sarà. Attanagliato da ricordi e rimorsi, Jep non può fare a meno che dondolarsi tra una vita fatta di feste, incontri con personalità dell’alta classe e fugaci amori. Tutto ciò, però, non fa che sottolineargli l’inconsistenza di quanto lo circonda. Alla ricerca di nuovi stimoli, Jep troverà nel ricordo di un passato amore l’ultima cosa vera vissuta nella sua vita. A partire da qui ha inizio un percorso interiore che lo porterà a maturare una convinzione nuova, da cui potrebbe sbocciare nuova vita.

La grande bellezza cast

La grande bellezza: il cast del film

Protagonista assoluto del film è l’attore Toni Servillo, qui nei panni di Jep Gambardella. Già frequente collaboratore di Sorrentino, l’attore ha raccontato di aver ricevuto la sceneggiatura di La grande bellezza di punto in bianco, senza alcun preavviso. In essa Servillo ha raccontato di aver ritrovato la metafora di un paese che perde costantemente opportunità, perdendosi nel nulla. Attratto dalla storia e dal suo potenziale, l’attore si è subito dichiarato disponibile a interpretare il personaggio, poi divenuto uno dei suoi più iconici. Accanto a lui si ritrovano alcuni degli interpreti più celebri dell’attuale panorama cinematografico italiano, come Carlo Verdone nei panni del drammaturgo Romano e Sabrina Ferilli in quelli di Ramona. Carlo Buccirosso è l’imprenditore Lello Cava, personaggio particolarmente ricorrente nel film.

Giorgio Pasotti è Stefano, il misterioso possessore delle chiavi dei più bei palazzi di Roma, per il quale l’attore ha curato personalmente lo stravagante look. Il noto attore Roberto Herlitzka è invece presente nei panni del Cardinale Bellucci, personalità poco incline alla spiritualità e molto alla cucina. Herlitzka ha raccontato di non aver ricevuto molte indicazioni sul personaggio, basando dunque la sua personalità su alcuni personaggi della chiesa spesso ospiti in TV. Massimo Popolizio interpreta invece Alfio Bracco, mentre un giovane e ancora poco noto Luca Marinelli è il problematico Andrea. L’attrice Isabella Ferrari è presente invece nel ruolo di Orietta, una delle donne innamorate di Jep e pronte a tutto per lui. L’attrice Giusi Merli è l’interprete di Suor Maria detta “La Santa”, uno dei personaggi più emblematici e importanti dell’intero film.

La grande bellezza: i premi del film, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Il più grande e noto riconoscimento ricevuto dal film è ovviamente il premio Oscar vinto nella categoria Miglior film straniero, la stessa in cui aveva già trionfato poco prima ai Golden Globe. Ma numerosi altri sono i riconoscimenti ricevuti dal film, tutti di grande prestigio. La grande bellezza ha infatti vinto ben quattro European Film Award, tra cui miglior film, e ben 9 David di Donatello su 18 candidature. Ad oggi, il film di Sorrentino viene in particolare ricordato per aver riportato in Italia il premio Oscar, vinto l’ultima volta soltanto nel 1999 da La vita è bella. Dopo di lui, nessun film italiano è più riuscito ad entrare nell’ambita cinquina del film straniero.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La grande bellezza è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Netflix, Tim Vision, Now TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 20 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

La grande bellezza: le frasi del film

La Grande Bellezza è un film destinato a rimanere un cult nel corso degli anni, grazie anche al fatto che possiede della frasi memorabili. Ecco qualche esempio:

  • La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare. (Jep Gambardella)
  • Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato abbastanza presto, quasi senza rendermene conto, in quello che potrebbe essere definito “il vortice della mondanità”. Ma Io non volevo essere semplicemente un mondano. Volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire. (Jep Gambardella)
  • Ma cosa avete contro la nostalgia? È l’unico svago che resta a chi è diffidente verso il futuro. (Romano)
  • A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: “La fessa”. Io, invece, rispondevo: “L’odore delle case dei vecchi”. La domanda era: “Che cosa ti piace di più veramente nella vita?” Ero destinato alla sensibilità, a destinato a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella. (Jep Gambardella)

Fonte: IMDb

Saoirse Ronan, Sam Rockwell e David Oyelowo per un nuovo thriller

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Saoirse Ronan, Sam Rockwell e David Oyelowo hanno firmato per recitare in un nuovo thriller poliziesco ancora senza titolo in produzione alla Searchlight Pictures. A dirigere il film è stato chiamato Tom George che lavorerà su una sceneggiatura di Mark Chappell. Il produttore di Iron Lady, Damian Jones, si occuperà della produzione, dopo aver già collaborato con Searchlight in film come Belle e Absolutely Fabulous: The Movie.

La storia è ambientata nella Londra degli anni ’50, dove un disperato produttore cinematografico di Hollywood si propone di trasformare una popolare commedia del West End in un film. Quando i membri della produzione vengono assassinati, l’ispettore Stoppard (Rockwell) stanco del mondo e la matricola troppo zelante Constable Stalker (Ronan) si trovano nel bel mezzo di un mistero all’interno dell’affascinante Theatreland e della sordida metropolitana di Londra.

Non è ancora stata fissata una data di inizio della produzione. Katie Goodson-Thomas, responsabile dello sviluppo e della produzione per Searchlight Pictures UK, supervisionerà lo studio insieme al direttore della produzione Richard Ruiz e al dirigente dello sviluppo senior Pete Spencer.

Dopo il successo con Piccole Donne nella scorsa stagione, Saoirse Ronan è tornata alla ribalta quest’anno grazie ad Ammonite, che la vedrà di nuovo protagonista della corsa all’Oscar. Intanto la vedremo anche in The French Dispatch di Wes Anderson.

Sam Rockwell, reduce dal successo e dall’Emmy con Fosse / Verdon, in cui ha interpretato il leggendario coreografo e regista Bob Fosse, e dalla partecipazione al film di Clint Eastwood, Richard Jewell, ha anche recentemente prestato la voce al personaggio del titolo in The One and Only Ivan della Disney.

David Oyelowo è apparso di recente nel dramma Come Away con Angelina Jolie. Ha una manciata di film in uscita negli USA nei prossimi mesi, tra cui l’atteso film di Netflix Midnight Sky in cui recita al fianco di George Clooney.

Fonte: Deadline

Deadpool 3: scelte le sceneggiatrice da Disney/Marvel e Ryan Reynolds

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Mentre la Disney sta segretamente riordinando le idee per i prossimi investimenti sui franchise Fox venuti in suo possesso, sembra che una delle proprietà intellettuali del grande mazzo passatogli in mano stia per cominciare a vedere la luce. Si tratta di Deadpool 3 al quale sono appena stati legati degli sceneggiatori.

Via Deadline, scopriamo che Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Loeglin sono state scelte per sceneggiare il film in cui Ryan Reynolds riprenderà il ruolo del mercenario chiacchierone.

Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Loeglin sc eneggiatrici di Deadpool 3

Gli incontri con gli sceneggiatori si sono tenuti nell’ultimo mese alla presenza di Reynolds che ha ascoltato le loro proposte per la prossima puntata. Alla fine, lo studio e Reynolds hanno scelto la visione proposta dalle sorelle Molyneux come la soluzione perfetta per ciò che volevano. Il film rimane in fase di sviluppo iniziale, ma l’assunzione di Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Loeglin segna il primo grande passo verso la produzione del prossimo film di Deadpool.

Questa sarà la prima volta in cui il personaggio verrà raccontato da Reynolds e il suo team di concerto con i Marvel Studios. I fan saranno sicuramente entusiasti del coinvolgimento del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, dopo aver visto come ha contribuito a rinnovare il franchise di Spider-Man, anche se i film di Deadpool erano “in salute” anche prima della fusione di Fox con Disney.

Justice League Snyder Cut: ecco Joe Manganiello come Deathstroke

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Justice League Snyder Cut: ecco Joe Manganiello come Deathstroke

Joe Manganiello conferma via social la sua partecipazione a Justice League Snyder Cut con una suggestiva fotografia in bianco e nero, pubblicata sul suo account Twitter, in cui compare come Deathstroke.

L’attore era apparso in quel ruolo nella scena post credits di Justice League, in quanto sarebbe dovuto essere il villain del Batman di Ben Affleck. Nella scena c’era anche Jesse Eisenberg nei panni di un finalmente calvo Lex Luthor. Ecco di seguito la foto di Manganiello/Deathstroke:

https://twitter.com/JoeManganiello/status/1329473028070154243?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1329473028070154243%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicus.it%2Fmainmenu-screen%2Fitem%2F68715-joe-manganiello-e-ben-affleck-postano-due-foto-dalla-zack-snyder-s-justice-league

Justice League Snyder Cut: il nuovo trailer

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Coming 2 America, il sequel de Il Principe cerca moglie su Amazon Prime Video

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Amazon Studios ha acquisito da Paramount Pictures i diritti globali di Coming 2 America, attesissimo sequel dell’iconica commedia Il principe cerca moglie. Coming 2 America sarà disponibile su Prime Video in tutto il mondo in più di 240 paesi e territori il 5 Marzo 2021.

Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Eddie Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Arsenio Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato. Il cast originale de Il principe cerca moglie (Coming to America) ritorna sullo schermo con King Jaffe Joffer (James Earl Jones), Queen Lisa (Shari Headley), Cleo McDowell (John Amos), Maurice (Louie Anderson) assieme al variopinto gruppo del barbiere del quartiere. A questo cast ricco di star si uniscono anche Wesley Snipes, Leslie Jones, Tracy Morgan, Jermaine Fowler, Bella Murphy, Rotimi, KiKi Layne, Nomzamo Mbatha e Teyana Taylor, facendo di Coming 2 America la commedia più attesa dell’anno.

Il principe cerca moglie (Coming to America) è stato un vero fenomeno culturale, una delle commedie più amate e acclamate di tutti i tempi” ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “Grazie al genio comico di Eddie Murphy, con un eccezionale team di filmmakers e sceneggiatori, e un cast favoloso, non potremmo essere più entusiasti di celebrare questa nuova avventura. Siamo sicuri che il pubblico in tutto il mondo si innamorerà di questo film divertente e gioioso destinato a diventare un classico senza tempo”.

Coming 2 America arriva su Amazon Prime Video

“Che cosa potrebbe esserci di meglio che un ritorno a Zamunda? Siamo felicissimi che gli Amazon Studios portino Eddie Murphy e Coming 2 America a un pubblico mondiale che potrà ridere nuovamente con i personaggi che ama da trent’anni, e conoscerne di nuovi che amerà negli anni a venire”, ha affermato il produttore Kevin Misher.

Coming 2 America è diretto da Craig Brewer, di Paramount Pictures in collaborazione con New Republic Pictures, e prodotto da Eddie Murphy Productions e Misher Films. La sceneggiatura è scritta da Kenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield, su soggetto di Barry W. Blaustein, David Sheffield e Justin Kanew e basata sui personaggi creati da Eddie Murphy. I produttori sono Kevin Misher e Eddie Murphy, produttori esecutivi sono Brian Oliver, Bradley Fischer, Valerii An, Kenya Barris, Charisse Hewitt-Webster, Michele Imperato Stabile e Andy Berman.

Il principe cerca moglie (Coming to America) debuttò al cinema nel 1988 diventando un successo al box office con oltre 288 milioni di dollari di incassi in tutto il mondo. La commedia venne tradotta in più di 25 lingue nel mondo e conosciuta negli altri paesi con titoli come Un Prince à New York in Francia, Der Prinz aus Zamunda in Germania, Un Príncipe en Nueva York in America Latina e molti altri – per poi diventare il film iconico che tutti conosciamo e amiamo. Al di là del suo successo commerciale, il film, che rappresentava lo spirito e la cultura del suo tempo, ha saputo diventare non solo un evergreen ma anche un classico della grande commedia americana capace ancora oggi di parlare a tutte le generazioni. I personaggi memorabili e la storia di un “pesce fuor d’acqua” in cui ognuno può riconoscersi hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo rendendo questo film un cult da vedere e rivedere negli anni.

Amazon Studios:
Amazon Studios è la “home for talent”, crea e produce film e serie televisive originali per un pubblico globale. Tutte le serie originali sono in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video, disponibili in oltre 200 Paesi e Territori. Le serie di successo Amazon Originals includono le commedie vincitrici dell’Emmy Award Fleabag, creata e interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Award Phoebe Waller-Bridge, e The Marvelous Mrs. Maisel creata da Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino premiati agli Emmy, nonché la serie action thriller Tom Clancy’s Jack Ryan con John Krasinski, l’irriverente serie sui supereroi The Boys, Upload di Greg Daniels, Hunters di Jordan Peele con Al Pacino e Logan Lerman; e il fantasy Carnival Row con Orlando Bloom e Cara Delevingne; gli Amazon Originals includono anche contenuti su argomenti culturalmente rilevanti come l’evento di musica e moda di Rihanna Savage X Fenty, Guava Island di Donald Glover e Chasing Happiness, un documentario sulle superstar del pop Jonas Brothers.

Per quanto riguarda i film, Amazon Studios produce e acquisisce film originali per l’uscita nei cinema o in esclusiva su Amazon Prime Video. Nel 2017, Amazon Studios è stato il primo servizio di streaming a vincere l’Oscar con Manchester by the Sea e The Salesman. Le recenti uscite degli Amazon Studios includono la commedia eversiva Borat: seguito di film cinema con Sacha Baron Cohen, Troop Zero con Viola Davis e Allison Janney; The Aeronauts di Tom Harper con Felicity Jones e Eddie Redmayne; The Report di Scott Z. Burns con Adam Driver e Annette Bening; Honey Boy della regista Alma Har’el; e Les Misérables dal regista Ladj Ly nominato all’Oscar. Tra i film del 2020, ci sono la commedia per famiglie My Spy con Dave Bautista e Chloe Coleman, Chemical Hearts con Lili Reinhart, Sound of Metal con Riz Ahmed, Sylvie’s Love con Tessa Thompson e Nnamdi Asomugha, Uncle Frank di Alan Ball con Paul Bettany e Sophia Lillis, I’m Your Woman prodotto e interpretato da Rachel Brosnahan e molti altri. Inoltre, la lista di film originali include numerose pellicole di filmmaker emergenti come Blow the Man Down diretto da Danielle Krudy e Bridget Savage Cole, Selah and The Spades dalla regista Tayarisha Poe, The Vast of Night diretto da Andrew Patterson e 7500 con la regia di Patrick Vollrath.

Pinocchio di Matteo Garrone distribuito in USA

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Pinocchio di Matteo Garrone distribuito in USA

“Pinocchio è una delle storie più care, amata dalle famiglie di tutto il mondo.  Siamo rimasti colpiti dalla bellezza del mondo sovrannaturale e dalla geniale narrazione del film di Matteo, e siamo entusiasti di portare al pubblico vecchio e nuovo un’avventura così fresca, maliziosa ed emozionante”, dicono Howard Cohen e Eric d’Arbeloff, co-presidenti di Roadside Attractions.

Matteo Garrone aggiunge: “Sono molto felice e orgoglioso che Pinocchio possa finalmente incontrare il pubblico americano grazie a una distribuzione così prestigiosa come la Roadside Attractions. Spero che, come già successo in Italia, Pinocchio riunisca davanti al grande schermo famiglie e spettatori di tutte le età, facendoli evadere dalla realtà e portandoli in un mondo parallelo, dove il reale si confonde con il magico dando vita a una delle fiabe più belle e spettacolari al mondo

Roberto Benigni dichiara: “Sono veramente felice che la distribuzione americana  Roadside Attractions abbia amato il Pinocchio di Matteo Garrone e lo distribuirà nelle sale degli Stati Uniti. È unottima notizia per il nostro cinema e per questo film che anche io amo molto . Un film pieno di fantasia e speranza, così meravigliosamente italiano, una storia che da più di un secolo  incanta, diverte e commuove le persone di ogni età in tutto il mondo

Per Jeremy Thomasè fantastico che Howard Cohen e il suo gruppo abbiano avuto l’intuizione di portare questa versione più originale di Pinocchio ai bambini e agli adulti americani, per i quali è stato magistralmente realizzato  il doppiaggio in inglese”.

Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema aggiunge: “Pinocchio è forse la favola italiana più conosciuta nel mondo. Siamo molto orgogliosi che una distribuzione importante come la Roadside Attractions abbia deciso di offrire al pubblico americano la meravigliosa versione di Matteo Garrone, interpretata da un cast straordinario. Un film che è un inno al talento e alle bellezze dell’Italia”.

L’accordo è stato negoziato da Cohen di Roadside e Gabrielle Stewart di HanWay Films.

Leggi la recensione di Pinocchio

PINOCCHIO, una coproduzione Italia/Francia. Prodotto da ARCHIMEDE e RAI CINEMA, LE PACTE e RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo di MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il contributo della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e CINE +.

ROADSIDE ATTRACTIONS

Dalla sua fondazione nel 2003, i film della Roadside Attractions hanno incassato oltre 300 milioni di dollari e ottenuto 21 nomination agli Academy Award®. Le recenti uscite di Roadside Attractions includono il film premio Oscar® Judy, interpretato da Renée Zellweger, e il film indipendente primo incasso dell’estate 2019, The Peanut Butter Falcon. Una Canzone per Mio Padre, a sfondo religioso, è stato il film indipendente n. 1 del 2018 con un incasso lordo di 83,5 milioni di dollari. La società ha distribuito successi di critica e commerciali come Manchester by the Sea, Ben Is Back, Beatriz a Dinner, Whitney, Stronger, Love & Friendship, Hello, My Name Is Doris, Mr. Holmes, Love & Mercy, A Most Wanted Man, Cara gente bianca, I gemelli scheletro, All Is Lost, Fango, Winter’s Bone, The Cove, Arbitrage, Margin Call e Super Size Me.

Stranger Things 4: tutte le new entry nel cast della serie Netflix

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Netflix annuncia oggi new entry nel cast della quarta stagione di Stranger Things. Di seguito i nomi degli attori e i relativi ruoli, che si aggiungono al celebre cast della serie.

Jamie Campbell Bower (Shadowhunters – Città di ossa, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street) interpreterà Peter Ballard, un uomo premuroso che lavora come inserviente in un ospedale psichiatrico. Stanco della brutalità di cui è testimone giorno dopo giorno, riuscirà finalmente a prendere una posizione?

Eduardo Franco (La rivincita delle sfigate, The Binge) interpreterà Argyle, il nuovo migliore amico di Jonathan. Amante del divertimento in tutte le sue forme, consegna deliziose pizze per Surfer Boy Pizza.

Joseph Quinn (Caterina la Grande, Casa Howard) interpreterà Eddie Munson, un audace metallaro degli anni ’80 che gestisce The Hellfire Club, il club ufficiale di Dungeon & Dragons della Hawkins High. Odiato da chi non lo capisce – e amato da chi lo capisce – Eddie si troverà nel terrificante epicentro del mistero di questa stagione.

Sherman Augustus (Into the Badlands, Westworld – Dove tutto è concesso) interpreterà il tenente colonnello Sullivan, un uomo intelligente e senza fronzoli che crede di sapere come fermare il male ad Hawkins una volta per tutte…

Mason Dye (Bosch, The Goldbergs) interpreterà Jason Carver. Jason sembra avere tutto nella vita: è bello, è ricco, è una star dello sport ed esce con la ragazza più popolare della scuola. Ma quando un nuovo male minaccia Hawkins, il mondo perfetto di Jason inizia a sgretolarsi…

Nikola Djurko (Genius, Nella terra del sangue e del miele) interpreterà Yuri, uno squallido e imprevedibile contrabbandiere russo che ama le pessime battute, il denaro e il burro di arachidi croccante.

Robert Englund (Saga di Nightmare, V) interpreterà Victor Creel, un uomo disturbato e intimidatorio che è stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico per un raccapricciante omicidio negli anni ’50.

Tom Wlaschiha (Il Trono di Spade, Jack Ryan) interpreterà Dmitri, una guardia carceraria russa che fa amicizia con Hopper. Dmitri è intelligente, astuto e affascinante… ma ci si può fidare di lui?

Sinossi

Nato come una lettera d’amore verso quei film degli anni ‘80 che hanno affascinato un’intera generazione, Stranger Things è un dramma emozionante ambientato nella città apparentemente normale del Midwest di Hawkins, nell’Indiana. Dopo che un ragazzo è svanito nel nulla, il suo affiatato gruppo di amici e familiari cerca risposte e viene trascinato in una serie di eventi mortali e ad alto rischio. Sotto la superficie della loro città si nasconde uno straordinario mistero soprannaturale, insieme ad esperimenti governativi top-secret e una pericolosa porta che collega il nostro mondo a un regno potente ma sinistro. Le amicizie saranno messe alla prova e le vite saranno alterate poiché ciò che scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo per sempre.

Weekend: il thriller italiano in arrivo su Amazon Prime Video

Weekend: il thriller italiano in arrivo su Amazon Prime Video

Il thriller psicologico italiano Weekend, diretto da Riccardo Grandi, arriverà invece su Amazon Prime Video il 17 dicembre, con un cast composto da alcuni dei giovani interpreti più amati del panorama cinematografico italiano contemporaneo: Alessio Lapice (Il primo re, “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore”, Nato a Casal di Principe), Eugenio Franceschini (Sconnessi, Una vita spericolata), Jacopo Olmo Antinori (“I Medici”, Una questione privata, La ragazza nella nebbia), Filippo Scicchitano (Allacciate le cinture,Non è un paese per giovani, Croce e delizia), Lorenzo Zurzolo (“Sotto il sole di Riccione”, “Baby”), e la modella Greta Ferro (“Made in Italy”).

In Weekend quattro amici, isolati in un rifugio di montagna, hanno un’unica possibilità di salvezza: scoprire chi tra loro è il colpevole di un terribile crimine del passato. Un intreccio ricco di elementi noir e colpi di scena, con continui rimandi tra presente e passato che mettono a nudo ognuno dei personaggi mostrandone la parte più “animale”.

“In questo film ho voluto ridurre all’essenziale gli elementi in gioco, con una rappresentazione asciutta e primordiale sia nelle relazioni tra i personaggi che nell’assetto narrativo – ha raccontato il regista Grandi -. L’arco temporale breve, i pochi attori in scena e un’ambientazione circoscritta sono la sfida che ho lanciato a me stesso. È una sfida anche quella che il film lancia allo spettatore, specialmente se attento ai comportamenti dei protagonisti e ai dettagli”. Weekend è una coproduzione internazionale Italia – Albania – prodotta per l’Italia da Camaleo, Twister Film, Showlab e per l’Albania A. B. film.

Antebellum: trailer dell’horror in arrivo su Prime Video

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Antebellum: trailer dell’horror in arrivo su Prime Video

Antebellum, l’atteso horror prodotto da Sean McKittrick (Get out, BlackKklansman, Noi e Donnie Darko), diretto dal duo Bush+Renz (Gerard Bush e Christoper Renz) sarà disponibile dal 14 dicembre su Amazon Prime Video, la pellicola è interpretata da Janaelle Monáe, l’attrice e cantautrice americana originaria del Kansas apprezzata per i suoi ruoli in Hidden Figures (Il diritto di contare) e nel film Premio Oscar Moonlight.

Antebellum racconta di Veronica, autrice di libri di successo ed esperta di diritti civili dei neri, che inconsapevolmente si ritroverà intrappolata in una realtà parallela orribile che la mette in connessione con una schiava che lavora nei campi di cotone mentre la Guerra Civile infuria intorno a lei. Attraverso diversi mondi ed epoche, Eden e Veronica si trovano coinvolte in circostanze che cambieranno la loro vita. Per evitare di rimanere imprigionata per sempre in questo mondo d’orrore e panico, la protagonista dovrà comprendere prima che sia tardi il folle e antico mistero che si nasconde dietro tutta questa angoscia.

“Quando abbiamo iniziato a lavorare al film non avevamo immaginato, né potevamo immaginare il modo in cui il razzismo avrebbe preso il sopravvento nella storia, e nelle conversazioni. Ma ce n’era uno sfrenato bisogno – ha spiegato Bush – Volevamo che il film costringesse il pubblico a guardare l’orrore reale del razzismo attraverso la lente dell’orrore cinematografico. Il nostro obiettivo era ed è stimolare il pubblico affinché parli e affronti l’argomento”.

Disney: i 10 momenti più terrificanti, tra animazione e live action

In un mondo pieno di studi e multinazionali che indirizzano le loro produzioni agli adulti, la Disney ha sempre mirato, invece, a bambini e famiglie. Tuttavia, è abbastanza sorprendente quante volte la Casa di Topolino abbia provato, intenzionalmente, a terrorizzare i propri spettatori. Screen Rant ha raccolto i 10 momenti più spaventosi mai visti in una produzione Disney, tra film d’animazione e live action:

La foresta di Biancaneve

Biancaneve e i sette nani, il primo di una lunga serie di capolavori animati firmata Walt Disney Pictures, ha conquistato subito il cuore degli spettatori e, come ogni buona favola che si rispetti, aveva una storia intrisa di buoni sentimenti. Tuttavia, non ha rinunciato ad una componente sorprendentemente horror…

La scena con gli alberi che prendono vita, i coccodrilli dalle enormi fauci e le legioni di occhi illuminati nella foresta infestata era sicuramente qualcosa che non ci si aspettava da Walt Disney. Una scena che, all’epoca, è servita a mostrare cosa si poteva ottenere mescolando un po’ di inchiostro e di vernice.

L’ira di Paperino

Parlando di momenti decisamente poco disneyiani, Paperino è davvero esilarante quando si arrabbia, dal momento che risulta come un bambino che fa i capricci. Eppure, quando si arrabbia è capace di ferire le persone.

La rabbia e la fame sono due emozioni che non dovrebbero mai mescolarsi e Paperino lo ha più volte dimostrato. In Topolino e il fagiolo magico, il baratro della fame quasi lo spinge ad uccidere con l’ascia una mucca innocente. Grazie a Walt, Topolino e Pippo alla fine riescono a placare la sua ira.

Le leggenda della valle addormentata

C’è un certo stigma sull’adattamento delle opere letterarie della Disney, ma il segmento “La leggenda della valle addormentata” tratto da Le avventure di Ichabod e Mr. Toad è sorprendentemente fedele al libro. Ciò include anche l’apparizione del Cavaliere senza testa nel terzo atto.

Il culmine del racconto spettrale è uno dei momenti più spaventosi di tutta la storia della Disney. Dalle immagini inquietanti alla risata terrificante del Cavaliere, è un vero e proprio incubo animato.

Mombi

La Disney Animation non è l’unico posto in cui trovare qualche spavento degno di nota. Nei regni del live-action, Nel fantastico mondo di Oz è spesso considerato il più spavento della Disney. C’è una lunga lista di ragioni per considerare questo film alquanto spaventoso, ma poche cose sono davvero terrificanti come la principessa Mombi.

Una strega cattiva con una collezione di teste intercambiabili viventi, perfetta per un film ambientato nella “Merry Old Land” di Oz, ma forse qualcosa che la maggior parte dei fan non si aspetterebbe mai di trovare lungo il sentiero dorato..

Gli occhi del parco

Ricordate quando la Disney ha realizzato un film dell’orrore? Per quanto strano possa sembrare, è vero! La Disney ha realizzato volontariamente un film horror a tutti gli effetti: si tratta de Gli occhi del parco, datato 1980.

Anche se non è esattamente Non aprite quella porta, l’idea di spiriti maligni che perseguitano e spaventano una famiglia che si trasferisce in una misteriosa vecchia casa di campagna suona come la trama di un film di Evil Dead. Sicuramente un’esperienza macabra targata Disney.

La maledizione della prima luna

“È meglio che inizi a credere alle storie di fantasmi, signorina Turner…”. Chi avrebbe mai immaginato che un film ispirato ad un’attrazione dei Parchi Disney sarebbe stato così perfettamente stravagante?

I pirati che si trasformano in scheletri di zombi al chiaro di luna potrebbero sembrare sciocchi all’inizio, ma la realtà è che non sono soltanto dei mucchi d’ossa sul grande schermo. Con un’avventura così elettrizzante e a tratti spaventosa, c’è da meravigliarsi che la serie sia decollata in quel modo?

Phantom Manor

Nemmeno i parchi a tema sono al sicuro dagli appetiti macabri della Disney. Mentre l’originale Haunted Mansion è sì spettrale ma un tantino sciocca, Phantom Manor situata a Disneyland Paris è da tutti riconosciuta come davvero spaventosa.

Phantom Manor presenta diverse somiglianze con il cugino americano; tuttavia, aumenta la paura tramite una maledizione familiare, un mistero di omicidio e un tunnel pieno di zombie. I fantasmi che fanno l’autostop sono l’ultima delle preoccupazioni in questa versione…

Una notte sul Monte Calvo

Fantasia è stato probabilmente il primo film Disney realizzato più per gli adulti che per i bambini. Ciononostante, il segmento “Una Notte sul Monte Calvo” è ancora oggi qualcosa che lascia increduli molti fan.

L’immagine di Chernabog (chiamato Satana nel film) che si alza dalla cima della montagna ed evoca i suoi servi dell’oscurità dalle profondità infuocate degli inferi non è certamente una rappresentazione sana che si assocerebbe in generale alla multinazionale…

Fiamme dell’inferno

Parlare di un piccolo problema con il camino è usare sicuramente un eufemismo. Se c’è un momento in un film d’animazione Disney che ha terrorizzato i bambini degli anni ’90, è “Fiamme dell’inferno”, forse la canzone più memorabile de Il gobbo di Notre Dame.

Si tratta di un’espressione musicale di lussuria, peccato e dannazione eterna, e tutto sotto il nome della Casa di Topolino. In che modo questo film è riuscito ad ottenuto di nuovo un rating G?

La pentola magica

Immaginate un film d’animazione Disney così spaventoso da meritare quasi un divieto ai moniri. Era così lontano dal repertorio della Disney, che ha quasi mandato in fallimento lo studio.

Forse non ci sarà mai più un cattivo così terrificante come Re Cornelius o una forza del male così spaventosa come l’Esercito di Morti. Ciononostante, ci sono ancora oggi tantissimi motivi per amare ed esseri fieri di Taron e la pentola magica.

One Night in Miami: trailer e poster del film di Regina King

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One Night in Miami: trailer e poster del film di Regina King

Amazon Prime Video ha diffuso il trailer ufficiale di One Night in Miami, il film che segna l’esordio alla regia dell’attrice Premio Oscar Regina King, presentato lo scorso settembre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film arriverà il 15 genaio su Prime Video.

One Night in Miami è diretto da Regina King e scritto da Kemp Powers, basato sul suo spettacolo teatrale “One Night In Miami …”, è prodotto da Jess Wu Calder, Keith Calder, Jody Klein e vede protagonisti Kingsley Ben-Adir, Eli Goree, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr., Joaquina Kalukango, Nicolette Robinson con Beau Bridges e Lance Reddick.

La trama di One Night in Miami

In un’incredibile notte del 1964, quattro icone di sport, musica e attivismo si sono riunite per celebrare uno dei più grandi sconvolgimenti nella storia della boxe. Quando lo sfidante Cassius Clay, che presto si chiamerà Muhammad Ali (Eli Goree), sconfisse il campione dei pesi massimi Sonny Liston alla Miami Convention Hall, Clay commemorò l’evento con tre dei suoi amici: Malcolm X (Kingsley Ben-Adir), Sam Cooke (Leslie Odom Jr.) e Jim Brown (Aldis Hodge).

Basato sull’omonima opera teatrale pluripremiata e diretto da Regina King, One Night In Miami è un racconto di fantasia ispirato alla notte storica trascorsa insieme da queste quattro formidabili figure. Esamina le lotte che questi uomini hanno affrontato e il ruolo vitale che ciascuno di loro ha svolto nel movimento per i diritti civili e nello sconvolgimento culturale degli anni ’60. Più di 40 anni dopo, le loro conversazioni sull’ingiustizia razziale, la religione e la responsabilità personale risuonano ancora.

Il poster di One Night in Miami

Smetto Quando Voglio: il cofanetto definitivo

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Smetto Quando Voglio: il cofanetto definitivo

La banda dei ricercatori è tornata e stavolta debutta in un’imperdibile edizione Home Video, curata da Eagle Pictures.

Per la prima volta l’esilarante trilogia diretta da Sydney Sibilia composta dai film Smetto quando voglio (2014), Smetto quando voglio – Masterclass (2017) e “Smetto quando voglio – Ad honorem (2017) è disponibile in un unico, imperdibile cofanetto da collezione ricco di contenuti extra.

Il cofanetto sarà edito in formato DVD (con all’interno 4 dischi) e Blu-ray (4 dischi), entrambi contenenti un disco interamente dedicato a contenuti extra inediti e una card da collezione.

Al centro della saga la celebre banda dei ricercatori ricercatori universitari che tentano di uscire dall’impasse lavorativa ed esistenziale della precarietà cronica, producendo e spacciando smart drugs. Una delle commedie italiane più amate e divertenti di sempre, con un cast stellare composto da Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Stefano Fresi,  Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Rosario Lisma, Giampaolo Morelli, e con Peppe Barra, Greta Scarano, Luigi Lo Cascio, Valeria Solarino e con Neri Marcorè.

Star Wars: George Lucas torna a difendere la storia de La Minaccia Fantasma

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George Lucas ha pubblicamente difeso una delle parti più controverse della trama di Star Wars: La minaccia fantasma. Uscito nel 1999, Episodio I ha segnato il tanto atteso ritorno sul grande schermo dell’amato universo cinematografico iniziato nel 1977. Sebbene il film abbia incassato ben 1.027 miliardi di dollari, nel corso degli anni i fan e la critica lo hanno spesso etichettato come uno dei titoli più deludenti del franchise, soprattutto per la sua incapacità di essere all’altezza dell’eredità di Star Wars

In cima alla lunga lista di lamentele c’è l’inclusione di Jar Jar Binks, un personaggio realizzato totalmente al computer, la cui maldestra comicità è stata criticata per essere totalmente fuori luogo in un film della saga. Molti hanno anche sollevato obiezioni al fatto che il protagonista del film fosse un ragazzino, poiché nel film Lucas ha provato a ritrarre i primi anni del futuro Signore dei Sith, Anakin Skywalker. Inoltre, il film viene spesso criticato per il massiccio impiego di effetti speciali e per la trama insensata, che si impantana in dettagli mal sviluppati.

Lo sceneggiatore e regista de La minaccia fantasma, George Lucas, ha trascorso due decenni a difendere la sua trilogia prequel tanto diffamata, offrendo spiegazioni per le molte scelte controverse che ha fatto. Con l’uscita del nuovo libro “The Star Wars Archives: 1999-2005”, che include anche una lunga intervista a Lucas, il regista ha avuto un’altra possibilità per difendersi dalle legioni di nemici dei prequel.

George Lucas su La Minaccia Fantasma: “Mi sono semplicemente attenuto alla realtà.”

In riferimento alle accuse secondo cui il film aveva una trama inutilmente complicata che coinvolgeva dettagli arcani circa la politica galattica, nel nuovo libro Lucas insiste, sostenendo che si stava semplicemente attenendo alla realtà di come le popolazioni umane cadono in conflitto. “È così che iniziano le guerre”, dice Lucas a proposito della disputa che ha dato il via a tutte le critiche relative alla storia (via Polygon).

George Lucas difende anche l’arco tragico della trilogia prequel, che coinvolge la caduta della Repubblica e l’ascesa dell’Impero (parallelamente al passaggio di Anakin Skywalker al lato oscuro della Forza) e l’enfasi sull’aspetto politico della storia. Ha dichiarato: “Non c’è colpo di stato, non c’è ribellione, non c’è niente. Lo votano, che è ciò che accade nella vita reale.”

Non c’è dubbio che la storia sia piena di esempi di democrazie che cadono a causa di macchinazioni politiche e guerre che iniziano a causa di dispute commerciali. La domanda, però, è se tali eventi funzionali all’interno di un film d’avventura fantascientifico apparentemente rivolti ai bambini (Lucas ha sempre insistito sul fatto che vedeva La minaccia fantasma come un film per bambini).

I film originali di Star Wars non sono stati certamente coinvolti nella politica galattica, mantenendo quell’aspetto della storia lontano, sullo sfondo, enfatizzando maggiormente l’azione. Anche i prequel, ovviamente, hanno la loro buona dose di azione, anche se molti hanno comunque diffamato la serie di battaglie con le spada laser esasperate dai film, proprio perché privi di una reale tensione drammatica.

#iorestoinSALA, il 24 novembre Il Grande Passo

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#iorestoinSALA, il 24 novembre Il Grande Passo

Martedì 24 novembre alle ore 20.30 nuovo imperdibile appuntamento firmato #iorestoinSALA, il circuito digitale cui aderiscono più di 50 cinema italiani: il regista Antonio Padovan, l’attore Stefano Fresi e il fumettista Leo Ortolani presenteranno in diretta streaming la divertente commedia lunare IL GRANDE PASSO! A introdurre l’incontro Antonio Capellupo per #iorestoinSALA, modera Andrea Plazzi, editor, traduttore e curatore del progetto di divulgazione scientifica “Comics&Science” del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Durante la presentazione online – che ricordiamo sarà visibile anche sulle pagine Facebook di ognuna delle oltre 50 sale del circuito www.iorestoinsala.it – si parlerà di cinema ma anche e soprattutto dell’amore per lo “spazio” e dell’adorazione per la “luna”, fedele compagna di tante notti e avamposto stellare di sogni e miraggi.

Il fumettista Leo Ortolani, autore di due volumi che trattano proprio di queste due passioni, non poteva che essere l’interlocutore ideale! In “C’è spazio per tutti” (Panini Comics) e “Luna 2069” (Feltrinelli Comics), Ortolani racconta viaggi “interstellari” e itinerari spaziali, disegnando personaggi inevitabilmente e fatalmente attratti dalla luna. Della stessa magnifica ossessione soffre Giuseppe Battiston nei panni di Dario, fratello Mario (Stefano Fresi) nella commedia surreale IL GRANDE PASSO.

Due inediti “fratelli cinematografici” che, al di là delle apparenze, non potrebbero essere più diversi: impetuoso e geniale il primo, ossessionato dall’idea di raggiungere dal Nordest Italiano la luna a bordo di un razzo, e placido e divertito il secondo, che gestisce un negozio di ferramenta nella capitale. Tutto funziona bene, finché le loro strade non s’incrociano…

«Raccontando questa storia – commenta Padovan – ho voluto rendere omaggio a due mondi del cinema che amo e che vivono dentro di me. Quello americano, un po’ infantile e sentimentalista, con cui sono cresciuto da bambino: il cinema di sognatori come Steven Spielberg. E quello silenzioso e sincero, il cinema della mia terra, creato da artigiani come Carlo Mazzacurati. Questi due mondi s’incontrano e si scontrano in una storia che parla del sogno di andare sulla luna, e di due fratelli che imparano a conoscersi».

Black Widow: David Harbour svela nuovi dettagli su Red Guardian

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Black Widow: David Harbour svela nuovi dettagli su Red Guardian

Red Guardian è un personaggio dei fumetti con una storia alquanto complicata e contorta: è morto ed è risorto in più occasioni, e originariamente è stato presentato come ex marito di Natasha Romanoff. Nel film Black Widow, servirà come figura paterna nei confronti dell’eroina, ma sembrerà anche una sorta di aspirante Captain America.

Nel libro di recente pubblicazione “Black Widow: The Official Movie Special Book” (via CBM), l’attore David Harbour ha condiviso diversi nuovi dettagli su ciò che i fan dovranno aspettarsi da Alexei Shostakoff. “È cresciuto nell’Unione Sovietica durante la corsa agli armamenti. Era un soldato. È stato scelto per questo programma poiché gli americani stavano sviluppando armi e, ovviamente, Capitan America”, rivela l’attore. “I russi sono stati più lenti, ma volevano contrattaccare con la loro versione di Captain America. È stato colpito con un siero che gli ha donato una super-forza ed è stato addestrato in un certo modo. Ma non è diventato famoso come Captain America. Nessuno sa veramente chi sia.”

“Il legame tra lui e Black Widow è che sono stati istituiti come una famiglia di spie nell’America degli anni ’90. Quindi, la Melina di Rachel Weisz era una specie di mamma, Alexei era il papà, e Natasha e Yelena erano i loro figli. Lo vediamo all’inizio del film: funzionano come una famiglia. Si conoscevano da molto tempo e poi hanno perso i contatti per quasi vent’anni. L’ha portata via dalla Stanza Rossa ma l’ha anche rimessa nella Stanza Rossa perché credeva in quella causa.” 

Harbour avrebbe poi aggiunto che Red Guardian ha tenuto d’occhio Natasha attraverso i giornali e sa che alla fine è diventata un membro dei Vendicatori. Ha anche anticipato una potente riunione tra di loro, sottolineando ancora una volta come le dinamiche familiari saranno una parte importante di Black Widow.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Scream 5: ecco il titolo ufficiale e le prime foto dal set

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Scream 5: ecco il titolo ufficiale e le prime foto dal set

Kevin Williamson, l’ideatore e produttore esecutivo del celebre franchise Scream, ha annunciato sui suoi canali social il titolo del prossimo film della saga che arriverà al cinema nel 2022. Si legge sui suoi profili social: “Si chiude oggi il set di Scream, e sono entusiasta di annunciare che sarà proprio questo il titolo ufficiale del film! Quasi 25 anni fa, quando ho scritto Scream e Wes Craven lo ha portato in vita, non avrei potuto immaginare l’impatto duraturo che avrebbe avuto su di voi, suoi fan. Sono felice di riportarvi a Woodsboro e spaventarvi ancora.

Credo che Wes sarebbe stato orgoglioso del film che stanno realizzando Matt e Tyler. Sono felice di riunirmi con Neve, Courtney, David e Marley e di lavorare a fianco di un nuovo team di registi e di un incredibile cast di nuovi arrivati ​​che si sono uniti per dare seguito all’eredità di Wes con l’imminente rilancio del franchise, che mi sta così tanto a cuore. Ci vediamo nelle sale nel 2022”.

Scream sarà distribuito al cinema nel 2022 da Eagle Pictures.

Cruella, Peter Pan & Wendy e Pinocchio direttamente su Disney+?

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Secondo quanto riferito, la Disney sta considerando di far uscire gli annunciati live action di Cruella, Peter Pan & Wendy e Pinocchio direttamente su Disney+. La Casa di Topolino ha lanciato il suo servizio di streaming alla fine dello scorso anno, riscuotendo da subito un grandissimo successo. È stato recentemente confermato che Disney+ ha raggiunto oltre 70 milioni di abbonati in tutto il mondo, grazie soprattutto alla distribuzione in esclusiva di titoli come Hamilton e Mulan e all’arrivo della seconda stagione di The Mandalorian.   

A causa della pandemia di Covid-19, c’è stato un aumento di contenuti originali arrivati in esclusiva su Disney+: basti pensare ad Artemis Fowl, arrivato lo scorso giugno dopo la chiusura dei cinema, e a Soul, il nuovo film d’animazione Disney e Pixar che debutterà direttamente sulla piattaforma a Natale. Nell’ultimo periodo si è discusso molto su quali altri film Disney potrebbero arrivare direttamente in streaming nei mesi a venire, anche se è stato confermato che l’uscita di blockbuster come Black Widow resterà ancorate alla sala.

Secondo un nuovo report di Deadline, la Disney starebbe esaminando una lista di ipotetici film che potrebbe saltare la sala e arrivare direttamente in streaming a causa della pandemia. Il report rivela che tra questi film ci sarebbero anche tre live action molto attesi: Pinocchio di Robert Zemeckis, con Tom Hanks nei panni di Geppetto; Peter Pan & Wendy, con Yara Shahidi nei panni di Campanellino; Cruella, il prequel de La carica dei 101 con Emma Stone nei panni dell’iconica Crudelia de Mon.

Alcuni titoli Disney destinati a “migrare” su Disney+?

L’idea della Disney di far uscire Pinocchio, Peter Pan & Wendy e Cruella direttamente su Disney+ non è altro che un ulteriore conferma delle intenzioni dello studio di concentrarsi maggiormente sulla piattaforma di streaming, cercando di incrementarne sempre più la fruizione. Anche se allo stato attuale la Disney è più o meno certa che il Coronavirus non sarà più un problema entro la prossima estate, lo studio potrebbe continuare a limitare ulteriormente l’uscita in sala di storie che, dalla sua prospettiva, non sono degne di essere raccontate sul grande schermo.

I titoli del MCU, di Star Wars e altri importanti franchise dovrebbero continuare ad essere destinati alla sala, ma è possibile che i contenuti rivolti ad un pubblico più giovane possano migrare definitivamente su Disney+.

Uncle Frank, recensione del film Amazon con Paul Bettany

Uncle Frank, recensione del film Amazon con Paul Bettany

Molti lo conoscono per essere un ottimo autore di serie tv – Six Feeet Under e True Blood sono due suoi successi. Altri per aver vinto un Oscar per la sceneggiatura originale di American Beauty, ma Alan Ball è anche un regista di cinema. Tredici anni fa diresse il suo esordio sul grande schermo Niente velo per Jasira, e oggi che le sale sono interdette a causa della situazione sanitaria, fa arrivare nelle case grazie ad Amazon il suo secondo lungometraggio, Uncle Frank.

La  trama di Uncle Frank

1969, Beth, Sophia Lillis, è una quattordicenne della provincia americana che nutre una sconfinata ammirazione per lo zio Frank, Paul Bettany, insegnante a New York. Frank è colto, le dà attenzione, sa ascoltare e la capisce, cosa che non accade con gli altri componenti della famiglia. La invita ad essere sé stessa ed inseguire i propri sogni. Quattro anni dopo, Beth, ormai diciottenne, ha raggiunto lo zio a New York per studiare nel suo college, quando arriva la notizia della morte del padre di Frank, Stephen Root, nonno di Beth. Frank, che non ha mai fatto coming out in famiglia e vive da dieci anni con il compagno Wally, Peter Macdissi, si confida con Beth e insieme partono alla volta di Creekville, Carolina del Sud. Il viaggio che zio e nipote intraprendono per recarsi al funerale e l’incontro con la famiglia riportano Frank indietro nel tempo, a ripercorrere la sua adolescenza e il suo burrascoso rapporto col padre, oltre a far riemergere un evento tragico che ha segnato indelebilmente la sua vita. Sono però anche un’occasione per voltare finalmente pagina.

Le intenzioni del regista e i temi a lui cari in Uncle Frank

Alan Ball ha dichiarato in una recente intervista di aver utilizzato questo film come mezzo per elaborare un proprio trauma e ha sottolineato come al centro del lavoro vi sia proprio la volontà di mostrare come sia possibile superare i traumi e andare avanti nel proprio percorso di vita. Questo è stato il primo spunto del film, scritto e prodotto dal regista stesso. Il senso di colpa di Frank per la morte di Sam, suo primo amore adolescenziale, lo ossessiona da sempre e lo spettatore segue il percorso che lo porterà a liberarsene. Accanto a ciò, si pongono altri temi cari al regista, come la sensibilizzazione sui diritti civili delle persone LGBT – la vicenda mostra come fosse difficile essere omosessuali nella provincia americana cattolica degli anni ’70, ma anche come ad altre latitudini si rischiasse la vita per voler esprimere liberamente sé stessi, come sottolineato dal personaggio di Wally.

uncle frank recensioneIl viaggio di zio Frank, intimo e lineare 

Il tutto è trattato in modo molto semplice e lineare, la vicenda si dipana tra road movie e dramma incentrato sulle relazioni, alla maniera classica, senza sorprese. Il registro scelto è quello della delicatezza, dei toni pacati. Delicati, curati e luminosi sono gli ambienti in cui si svolge la narrazione, soprattutto la casa di famiglia col giardino e il portico, in cui dominano la  luce, il bianco e i colori tenui negli arredi, in un’atmosfera resa avvolgente dalla fotografia di Khalid Mohtaseb. Sono questi i luoghi delle lunghe chiacchierate complici tra zio e nipote, della riconciliazione e del perdono, della speranza e di un nuovo, più luminoso inizio. Qui Ball lascia da parte la sua capacità di sorprendere con l’irriverenza, l’ironia, la trasgressione e l’anticonformismo che gli sono propri, rinunciando all’originalità, in favore di un racconto intimo, godibile ma non strabiliante.

Il cast di Uncle Frank

Il film è sorretto da buone interpretazioni, tra cui spicca quella del protagonista, Paul Bettany (Master & Commander – Sfida ai confini del mare, Il codice Da Vinci, Avengers: Infinity War, Solo: A Star Wars Story), efficace nel rendere i tormenti dell’animo di Frank. Anche la giovane Sophia Lillis (It, It – Capitolo 2) nel ruolo di Beth, offre una buona prova.  All’attore libanese Peter Macdissi (Six Feet Under, Niente velo per Jasira), compagno del regista e anche produttore del film, tocca affiancare il protagonista interpretando il suo compagno Wally, il personaggio più saggio e risolto della coppia, che con pazienza e gentilezza assieme alla nipote, gli fa da angelo custode, guidandolo verso la giusta direzione. Nel cast anche Steve Zahan, nel ruolo del fratello di Frank, Mike, Stephen Root e Margo Martindale, i genitori di Frank.

Uncle Frank, dove vederlo in streaming

Uncle Frank, prodotto da Amazon Studios, Miramax, Your face goes here, Cota Films e Parts & Labor, arriva su Amazon Prime Video dal 25 novembre.

Avengers: Endgame, Joe Russo ribadisce perché Iron Man è dovuto morire

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Ecco perché i fan non dovrebbero aspettarsi un lieto fine per la maggior parte dei personaggi del MCU. La Saga dell’Infinito si è conclusa nel 2019 con Avengers: Endgame, anche se Spider-Man: Far From Home ha assolto la funzione di epilogo. Anche se gli eroi sono emersi vittoriosi contro Thanos, ci sono comunque stati una serie di sacrifici significativi, su tutti Iron Man e Vedova Nera, che hanno dovuto rinunciare alle loro vite in onore della causa.

Prima di Endgame, il MCU è stato spesso criticato per la mancanza di posta in gioco derivante dalla riluttanza ad uccidere i personaggi principali. Ciononostante, la decisione di uccidere uno dei personaggi più amati dai fan, ossia Iron Man, è stata accolta con numerose riserve da parte degli stessi. Di recente, il co-regista di Endgame, Joe Russo, ha spiegato durante la tappa di Chicago del “We Love You 3000 Tour” (via Screen Rant) perché Tony è dovuto morire e perché è probabile che non sarà l’ultimo grande eroe del MCU a sperimentare una tragica fine una volta terminato il suo arco narrativo.

“Penso che, in un certo senso, Tony Stark fosse stato destinato a morire da sempre. Ed ecco la cosa interessante della nostra cultura. Molte persone si arrabbiano per questo, quando dico questa cosa. Ma quando sei un eroe, il tuo lavoro è morire. Questo è il tuo lavoro da eroe: sacrificarti per un bene più grande. Ed è quello che stiamo cercando di insegnare alle persone nei film è che o ci sei dentro per te stesso o ci sei per la comunità. E Tony è stato per la comunità.”

Le dichiarazioni di Russo non significano, tuttavia, che ogni eroe del MCU vedrà terminare il suo viaggio come è successo ad Iron Man. Come visto con Captain America, ci sono le dovute eccezioni alla regola; dopotutto, sarebbe troppo dark, per non dire ripetitivo, se davvero morissero tutti. È solo che, considerando il lavoro che svolgono, un lieto fine è da considerarsi un evento sempre più raro, poiché ogni singolo Vendicatore si è assunto volontariamente la responsabilità di essere un supereroe.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Lady Gaga entra nel cast dell’action Bullet Train di David Leitch

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Dopo il grande exploit di A Star Is Born, e in attesa di vederla nel biopic Gucci, continua a  crescere la carriera da attrice di Lady Gaga. Come riportato in esclusiva da Collider, infatti, la celebre popstar è entrata ufficialmente a far parte del cast di Bullet Train, action che sarà diretto da David Leitch, regista di Atomica bionda, Deadpool 2 e Fast & Furious – Hobbs & Shaw

Bullet Train è stato scritto da Zak Olkewicz ed è basato sul romanzo giapponese “Maria Beetle” di Kotaro Isaka. Nella storia, cinque assassini si ritrovano su un treno ad alta velocità da Tokyo a Morioka, che fa poche fermate intermedie. Durante il viaggio, i cinque scoprono che le loro missioni sono collegate tra loro e che forse ognuno deve uccidere l’altro. Chi uscirà dal treno vivo e cosa li attende alla stazione terminal?

Il cast di Bullet Train annovera già Brad Pitt, Joey King, Aaron Taylor Johnson, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Zazie Beetz e Michael Shannon. Al momento non è chiaro se Lady Gaga interpreterà uno degli assassini al centro della storia, anche se la fonte sottolinea che il suo potrebbe essere un ruolo minore e non da protagonista.

David Leitch e la Sony Pictures, che si occuperà della distribuzione del film, stanno cercando di dare il via ai lavori questo autunno a Los Angeles, con la speranza che la natura più contenuta della storia possa aiutare con i protocolli di sicurezza legati al Covid-19, dato che il film non dovrà diffondere il suo cast e la sua troupe in molte location.

La carriera da attrice di Lady Gaga

Lady Gaga ha iniziato a recitare comparendo brevemente in film quali Machete Kills (2013) e Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), entrambi diretti da Robert Rodriguez. Nel 2015 ha interpretato la protagonista di Hotel, la quinta stagione della serie antologica American Horror Story ideata da Ryan Murphy, vincendo un Golden Globe come migliore attrice in una miniserie o film per la televisione.

Il debutto da protagonista assoluta sul grande schermo è avvenuto nel 2018 con il sopracitato A Star Is Born di Bradley Cooper, grazie al quale ha ricevuto una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista. Tra i suoi prossimi progetti cinematografici figura anche Gucci, il nuovo biopic di Ridley Scott che racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda italiana.

Scarlett Johansson sul perché Black Widow non sarebbe stato “giusto” dopo Iron Man 2

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Scarlett Johansson è entrata a far parte del MCU con l’uscita in sala di Iron Man 2 del 2010: questo significa che Vedova Nera ha preceduto l’arrivo sul grande schermo di personaggi come Thor e Captain America. Presentata come Natalie Rushman, la sua vera identità è stata rivelata durante l’atto finale del film, quando il suo collegamento con lo S.H.I.E.L.D. è venuto alla luce.

Da allora, Vedova Nera è diventato un pilastro del franchise dedicato ai Vendicatore, assumendo anche un ruolo da protagonista in Captain America: The Winter Soldier. Dopo essere stata uccisa in Avengers: Endgame, Natasha tornerà con il suo primo film in solitaria, l’attesissimo Black Widow, che sarà ambientata tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War.

Nel libro di recente pubblicazione “The Black Widow: The Official Movie Special Book” (via CBM), Scarlett Johansson ha spiegato perché è ora il momento giusto per un film interamente dedicato a Vedova Nera, e perché sarebbe stato il contrario subito dopo il suo debutto nel MCU.“Se all’epoca avessimo realizzato uno standalone dedicato a Vedova Nera, sarebbe stato un film totalmente diverso da questo. Il sacrificio di Natasha in Avengers: Endgame mi ha dato una prospettiva completamente diversa su chi è”, spiega l’attrice. “Prima, non credo che sarei stata in grado di mostrare alle persone chi è veramente Natasha, di mostrare il suo nucleo emotivo e, soprattutto, cosa la guida”. 

“Non credo che saremmo stati in grado di andare così in profondità allora. Probabilmente sarebbe stato molto più di un semplice thriller di spionaggio… forse sarebbe stato molto più appariscente, in un modo diverso, ma avremmo semplicemente grattato la superficie di ciò che invece facciamo in questo film”. Le parole di Johansson hanno indubbiamente senso, ma sarebbe stato comunque divertente vedere come un film di Vedova Nera si sarebbe adattato ai primissimi piani delle Fasi 2 o 3 del MCU. Dopotutto, sono ormai anni che i fan chiedono ossessivamente un film dedicato a Natasha; sfortunatamente, a causa della pandemia, dovremmo aspettare fino al prossimo maggio per vedere cosa ci riserverà la storia di Black Widow.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Zack Snyder su Star Wars: “Non credo di potermi più adattare all’universo”

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Zack Snyder ha ammesso che nonostante il suo amore per il franchise, non pensa che la sua visione da regista potrebbe adattarsi all’attuale universo di Star Wars. Snyder è noto per aver diretto film di supereroi dai toni dark, spesso vietati ai minori: prima ha diretto l’adattamento della graphic novel Watchmen nel 2009; poi ha diretto una trilogia di film che hanno contribuito a lanciare il DCEU, a partire da L’uomo d’acciaio del 2013. Il suo ultimo progetto per la DC, ossia la Snyder Cut di Justice League, uscirà direttamente su HBO Max nel 2021: un nuovo trailer del progetto, pubblicato nel terzo anniversario dell’uscita della versione cinematografica, ha debuttato lo scorso martedì.

Considerato il suo record da regista di film appartenenti a franchise di successo, molti si sono chiesti se Zack Snyder fosse interessato a dirigere un film dell’universo di Star Wars, soprattutto da quando nel 2013 ha iniziato a diffondersi una voce che lo vedeva collegato ad un progetto della saga autonomo in stile I sette samurai, che si sarebbe concentrato su una squadra di Jedi Cavalieri. Alla fine quel progetto non si è mai concretizzato; da allora l’universo di Star Wars ha prodotto la trilogia sequel della Saga degli Skywalker, due spin-off e la serie Disney+ di grande successo The Mandalorian. Snyder, nel frattempo, ha prodotto una serie di altri progetti e sta attualmente lavorando a una serie di film zombie per conto di Netflix, oltre naturalmente al suo attesissimo taglio di Justice League.

Ora a Zack Snyder è stato chiesto ancora una volta se sarebbe disposto a dirigere un film di Star Wars. Il tutto è avvenuto durante un’intervista con The Film Junkee (via Screen Rant). La risposta di Snyder, sebbene diplomatica, chiarisce essenzialmente che non ritiene che il suo approccio si adatterebbe all’attuale visione dell’universo della Disney. Il regista ha ammesso di essere un grande fan della saga, dato che lo ha anche ispirato ad iniziare a girare film, ma ha anche ammesso di non sapere più “cosa sia” e di percepire ormai il franchise come qualcosa di molto “lontano da lui”.

“Penso di averne già parlato un po’ in passato. Sono un grande fan di Star Wars. Il motivo per cui ho iniziato a fare film quando avevo 11 anni è stato proprio Star Wars. Sicuramente ha avuto un’enorme influenza su di me e mi ha davvero portato ad intraprendere questa strada, con l’interpretazione di Joseph Campbellian degli archetipi e della narrazione. Sì, Star Wars è questo per me. Nutro da sempre un forte interesse nei confronti della saga. Non credo di avere una storia pronta ora che… non saprei più inserirmi nell’universo di Star Wars. Non credo di sapere più cosa sia. È una cosa che amo, ma non so se… forse si è troppo allontanata da me. Anche se adorerò sempre il franchise. Ho spade laser ovunque in casa.”

Fata Madrina Cercasi: trailer della commedia di Natale Disney+

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Fata Madrina Cercasi: trailer della commedia di Natale Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Fata Madrina Cercasi, la nuovissima e magica commedia di Natale con Isla Fisher e Jillian Bell, che debutterà in esclusiva sulla piattaforma di streaming venerdì 4 dicembre 2020.

Ambientata nel periodo natalizio, Fata Madrina Cercasi è una commedia con protagonista Eleanor, una giovane e inesperta fata madrina in formazione (Jillian Bell) che, dopo aver sentito che la professione da lei scelta rischia l’estinzione, decide di mostrare al mondo che le persone hanno ancora bisogno delle fate madrine. Dopo aver trovato una lettera smarrita di una bambina di 10 anni in difficoltà, Eleanor la rintraccia e scopre che la bambina, Mackenzie, è ora una mamma single di 40 anni (Isla Fisher) che lavora in un notiziario di Boston. Avendo perso il marito molti anni prima, Mackenzie ha quasi rinunciato all’idea del “Per sempre felici e contenti”, ma Eleanor è fermamente decisa a dare a Mackenzie una svolta di felicità, che a lei piaccia o no.

Fata Madrina Cercasi è diretto da Sharon Maguire (Il diario di Bridget Jones, Bridget Jones’s Baby) e prodotto da Justin Springer (Dumbo). Diane L. Sabatini (Lilli e il vagabondo), Tom Pollock (Ghostbusters: Legacy), Ivan Reitman (Ghostbusters – Acchiappafantasmi) e Amie Karp (Ghostbusters: Legacy) sono i produttori esecutivi.

Fata Madrina Cercasi vede nel cast anche la presenza di Santiago Cabrera, Mary Elizabeth Ellis, Jane Curtin, June Squibb, Jillian Shea Spaeder, Willa Skye, Artemis Pebdani, Utkarsh Ambudkar e Stephnie Weir.

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