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Justice League Snyder Cut: cosa pensa Zack Snyder del Superman cattivo

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In una recente intervista con il canale YouTube Beyond the Trailer, Zack Snyder ha parlato della Snyder Cut di Justice League in arrivo su HBO Max il prossimo anno, lasciandosi andare ad una profonda riflessione sul personaggio di Superman interpretato da Henry Cavill. Per il regista è molto importante che l’eroe kryptoniano lotti contro la sua bussola morale, sottolineando quanto in realtà non sia un amante della versione cattiva dell’uomo d’acciaio.

La versione malvagia di Superman è stata intravista nella famosa scena dell’incubo di Bruce Wayne in Batman v Superman: Dawn of Justice: in quella sequenza Snyder aveva anticipato che Clark Kent sarebbe finito sotto il controllo di Darkseid grazie all’equazione anti-vita. A tal proposito, il regista ha spiegato: “Se amo il Superman cattivo? Non posso dire che mi piaccia al 100%; tuttavia, mi piace l’idea che il personaggio di Superman affronti una specie di evoluzione. Amo l’idea che Superman debba riconciliarsi con la sua moralità, con il suo posto sulla Terra, con la sua relazione con Lois e con le conseguenze di tale rapporto, con il suo modo di entrare in contatto con l’umanità. Sono cose che riguardano tutti noi, che fanno parte della nostra quotidianità.”

Il regista ha poi aggiunto: “Quando vediamo Superman alle prese con questi problemi, diventa molto più facile per il pubblico immedesimarsi. Quando vedo un Superman che deve capire determinate cose, che deve capire cosa fare e come farlo, riesco maggiormente ad entrare in sintonia con il personaggio. Superman è un personaggio così astratto, nei suoi poteri e in ciò che è in grado di fare. Ogni volta che riesci a riportarlo sulla Terra, diventa molto più riconoscibile, e per questo è più interessante.”

Justice League e lo stravolgimento dell’arco narrativo del personaggio di Superman

Sembra che Zack Snyder sia un profondo conoscitore di quali siano i tratti distintivi della personalità di un personaggio di Superman. È probabile però che la Warner Bros. non riuscì ad abbracciare totalmente le sue idee circa la storyline dell’Uomo d’acciaio, motivo per cui durante le riprese aggiuntive di Justice League ad opera di Joss Whedon l’intero arco narrativo dell’eroe venne drasticamente cambiato.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Thor: Love and Thunder sarà una storia d’amore

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Thor: Love and Thunder sarà una storia d’amore

Thor: Love and Thunder è uno dei tanti film dei Marvel Studios che sono stati posticipati a causa dell’emergenza Covid-19: inizialmente previsto per il 2021, i fan dovranno adesso aspettare fino al 2022 per vedere cosa succederà quando Jane Foster brandisce il Mjolnir per la prima volta.

Sappiamo ancora molto poco a proposito dei piani di Taika Waititi in merito alla quarta avventura in solitaria del Dio del Tuono nell’Universo Cinematografico Marvel, ma secondo quanto riferito negli ultimi mesi il premio Oscar Christian Bale interpreterà l’antagonista principale del film; inoltre, è stato confermato che il personaggio di Valchiria andrà alla ricerca della sua “Regina” dopo essere stata nominata nuovo re di Asgard. 

Adesso, in una nuova intervista con BBC News, è stato proprio il regista e sceneggiatore a condividere un aggiornamento sullo stato dei lavori del film, confermando che i lavori sullo script sono quasi terminati: “Penso che sarà davvero un bel film”, ha spiegato Waititi. “Abbiamo finito. Ci siamo dedicati alla sceneggiatura per oltre un anno. In realtà, proprio questa settimana mi sono occupato di sistemare alcuni passaggi. È così folle, ma è anche molto romantico. In questo momento sono fissato con le storie d’amore. Voglio soltanto raccontare una storia d’amore. Voglio semplicemente fare qualcosa che non avevo mai fatto o su cui non mi ero mai focalizzato realmente. Vorrei arrivare a qualcosa di simile.”

Taika Waititi pronto a stravolgere ancora una volta il franchise sul Dio del Tuono con Thor: Love and Thunder

Certo, non è sempre facile andare ad incasellare ogni volta le dichiarazioni di una personalità come quella di Waititi, ma è innegabile quanto la prospettiva di una commedia romantica ambientata nel MCU possa sicuramente rappresentare un progetto per cui avere numerose aspettative. In questo senso, Waititi aveva già “sconvolto” il franchise di Thor in modo massiccio con Thor: Ragnarok, quindi ci aspettiamo che sarà pronto a farlo ancora una volta.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Giornate degli Autori 2020: presentata la 17° edizione

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Giornate degli Autori 2020: presentata la 17° edizione

Si svolgerà come da tradizione da mercoledì 2 settembre (giorno d’apertura della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia) a sabato 12 settembre la XVII edizione delle Giornate degli Autori, presieduta da Andrea Purgatori e di cui Giorgio Gosetti è il Delegato Generale. Molte le novità previste per quest’anno da Gaia Furrer, che per la prima volta firma come responsabile artistica la selezione ufficiale della sezione autonoma e indipendente promossa dalle associazioni italiane degli autori, ANAC e 100autori.

La prima riguarda il carattere generale del programma, improntato al tema del coraggio e concepito come una risposta alla difficile stagione del cinema mondiale che proprio a Venezia vuole riaffermare la forza della creatività e degli autori posti di fronte a una tragedia collettiva senza precedenti.

La seconda sta nell’idea di una collaborazione tra voci diverse che si riuniscono insieme in nome di una comune visione del valore del cinema, dell’impegno culturale, della volontà di reagire. Così si motiva la collaborazione con Bookciak, Azione! (ormai un appuntamento fisso alla vigilia della Mostra insieme a SNGCI), quella con Laguna Sud, che porta l’esperienza delle Giornate degli Autori e di ZaLab a Chioggia aspettando la Mostra “fuori dal palazzo” sotto le stelle d’agosto, quella del progetto Miu Miu Women’s Tales che conferma una speciale attenzione alla creatività femminile nell’ambito delle Giornate. E da quest’anno si realizza il progetto comune con Edipo Re (che da anni realizza l’evento Isola Edipo al Lido) per creare insieme un programma di incontri, visioni e iniziative sociali che si completa con lo spostamento delle Notti Veneziane alla nuovissima Isola degli Autori, con una scelta condivisa delle opere nel segno di un “cinema dell’inclusione” e del dialogo tra le arti che è da sempre l’elemento distintivo di Isola Edipo.

La terza novità consiste nell’assetto stesso delle Giornate degli Autori in cui il Delegato Generale continua a garantire la struttura operativa della rassegna a Venezia ma si impegna, insieme agli autori, in un più vasto disegno culturale nel corso dell’anno, mentre la selezione artistica trova una guida rinnovata e ringiovanita, grazie al lavoro di Gaia Furrer, affiancata da un comitato di selezione e da una importante squadra di consulenti e visionatori, giustificata dall’importante numero di film proposti, oltre 1.000 quest’anno.

“In un anno oggettivamente difficile e che rimarrà irripetibile anche nella storia della Mostra del Cinema – dice Andrea Purgatorile Giornate avviano un percorso di rinnovamento e crescita che ci proietta nel futuro. In questa prospettiva vogliamo rilanciare anche la nostra vocazione originaria che non si limita alla vetrina degli autori in mostra, ma si articola in un progetto permanente di ricerca e dibattito come è nelle aspettative degli autori. Anche per questo abbiamo deciso, unanimemente, di ricordare quest’anno il centenario di un grande creatore di storie come Ugo Pirro che sarà protagonista naturale della fascia di incontri a cui affidiamo un valore importante per la prossima edizione”.  

“Insieme a Laguna Sud prima e a Isola Edipo durante la Mostra – dice Giorgio Gosetti – abbiamo ridisegnato il profilo del nostro coinvolgimento sul territorio, associandoci a due realtà altrettanto giovani e capaci di portare contenuti di qualità. La conferma delle Notti Veneziane (selezionate da Gaia Furrer insieme a Silvia Jop) indica una strada importante nel segno della collegialità. D’altro canto, la preziosa collaborazione con il Premio LUX del Parlamento europeo con il progetto “27 Times Cinema” e la scelta di un giovane maestro come Nadav Lapid a Presidente della nostra giuria confermano una vocazione internazionale che trova riscontro nelle molte nazionalità presenti nella selezione ufficiale e fa del brand delle Giornate un marchio forte e riconosciuto che porta i nostri film in tutto il mondo”.

L’immagine 2020 delle Giornate – firmata da PIZZETTIePARTNER – raffigura il tuffo di una donna. Il suo è un tuffo a bomba, fiducioso e vitale, ma anche sospeso e onirico. E rappresenta molto bene il nostro stato d’animo pronto a una nuova sfida.

Sono 10 i film in concorso di cui 5 opere prime, 4 gli eventi speciali e 11 titoli selezionati nelle rinnovate Notti Veneziane – L’isola degli Autori per un totale di 26 nazionalità rappresentate e 11 donne dietro la macchina da presa (comprese le registe dei “Miu Miu Women’s Tales”). Il film di chiusura è firmato con il consueto stile spiazzante e irriverente da un regista di casa alle Giornate degli Autori come Bruce LaBruce.

Per il terzo anno consecutivo, le Giornate degli Autori, in collaborazione con Isola Edipo, presentano “Il cinema dell’inclusione – Omaggio ai maestri e alle maestre del cinema internazionale” che quest’anno verrà dedicato alla regista Liliana Cavani.

Come da tradizione, i film della selezione ufficiale concorrono al Label di Europa Cinemas, al Premio del pubblico BNL – Gruppo BNP Paribas, al GdA Director’s Award assegnato dalla giuria ufficiale delle Giornate. Sono inoltre considerati per i premi collaterali della Mostra e per il Leone del Futuro riservato alle opere prime presenti in tutte le sezioni del festival.

A rendere possibili le Giornate degli Autori sono anche quest’anno la Direzione Cinema del MiBACT, il Main sponsor BNL – Gruppo BNP Paribas, cui si affiancano Miu Miu per le giornate di “Women’s Tales” e la SIAE con il suo riconoscimento alla carriera; la Commissione Cultura del Parlamento europeo per il LUX Film Prize e il progetto “27 Times Cinema”; la piattaforma digitale MYmovies, i media partner e i nostri tradizionali technical partner; la Regione Veneto e il Comune di Chioggia per “Laguna Sud”. Oltre, naturalmente, alla Fondazione La Biennale di Venezia e alla Direzione della Mostra del Cinema.

Peter Capaldi: 10 cose che non sai sull’attore

Peter Capaldi: 10 cose che non sai sull’attore

Oggi ci trasferiamo in Scozia per raccontarvi della carriera di un incredibile attore e regista diventato famoso sia al cinema che in televisione. Stiamo parlando di Peter Capaldi, conosciuto principalmente per aver preso parte all’iconica serie tv Doctor Who. Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Peter Capaldi e sulla sua straordinaria carriera.

Peter Capaldi film

10. Nato il 14 aprile del 1958 a Glasgow, in Scozia, Peter Capaldi vanta origini miste; la famiglia di sua madre è infatti originaria dell’Irlanda mentre quella di suo padre ha origini italiane. Gerald John Capaldi, padre di Peter, proviene da Picinisco, un piccolo paese in provincia di Frosinone.

La sua passione per lo spettacolo e il mondo dell’intrattenimento si manifesta sin da bambino; uno delle sue prime performance risale alle scuole elementari quando decide di organizzare uno spettacolo di marionette. Anni più tardi, al liceo, diventa membro degli Antonine Players, un gruppo di teatro amatoriale del Fort Theatre di Bishopbriggs.

Finito il liceo si iscrive alla Glasgow School of Art dove studia recitazione ed entra a far parte della band punk dei Dreamboys, che aveva un batterista d’eccezione, il conduttore e comico Craig Ferguson.

9. La carriera cinematografica di Peter comincia negli anni ottanta e più precisamente nel 1982 quando partecipa alla realizzazione della commedia musicale Livin Apart Together. A quel primo esperimento sul grande schermo ne seguono altri come Local Hero (1983), Tartaruga ti amerò (1984), The Love Child (1988) e La tana del serpente bianco (1988).

Peter Capaldi in Le Relazioni Pericolose

Peter Capaldi nel film Le Relazioni Pericolose
Peter Capaldi nel film Le Relazioni Pericolose – Fonte: IMDB

8. Nel 1988 Peter Capaldi partecipa finalmente alla sua prima produzione internazionale. In quell’anno, infatti, entra nel cast del film Le Relazioni Pericolose, diretto dal grande Stephen Frears. Tratto dall’omonimo romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, il film racconta una storia di giochi potere e seduzione ingaggiati tra due persone di spicco della nobiltà parigina pre-rivoluzionaria. La Marchesa de Merteuil (Glenn Close) per vendicarsi del torto subito da un suo vecchio amante che l’ha abbandonata, si serve dell’aiuto del conte di Valmont (John Malkovich), noto Don Giovanni, dotato di fascino e persuasione. La donna quindi chiede a Valmont, suo amico di vecchia data, di sedurre la piccola Cecile de Volanges (Uma Thurman), promessa al suo vecchio amante.

Ma sedurre l’innocente Cecile non è abbastanza per Valmont. La Marchesa quindi rincara la dose dando al conte una sfida all’altezza delle sue abilità di grande seduttore. Se Valmont riuscirà a sedurre la bellissima Madame de Tourvel (Michelle Pfeiffer), donna casta e timorata di Dio, il conte potrà avere una notte di passione proprio con la Marchesa. Nel film di Frears, uno dei più belli della filmografia del regista, Peter Capaldi interpreta il giovane Azolan, tuttofare e braccio destro di Valmont, un personaggio fondamentale per la buona riuscita degli intrighi del conte.

Peter Capaldi filmografia

Peter Capaldi I Colori dell'anima
Andy Garcia, Udo Kier, Peter Capaldi e Omid Djalili in I Colori dell’Anima – Fonte: IMDB

7. Dopo un grandissimo inizio, la carriera di Capaldi continua e negli anni dal 1991 al 2005, lo vediamo nel cast di tantissimi film, più o meno conosciuti, come December Bride (1991), Soft Top Hard Shoulder (1992), Captives (1994), Il senso di Smilla per la neve (1997), Mr. Bean – L’ultima catastrofe (1997), Big Fish (1997), What Rats Won’t Do (1998), Little Nicky – Un diavolo a Manhattan (2000), Mrs Caldicot’s Cabbage War (2002), Max (2002), I colori dell’anima (2004), House of 9 (2005) e Non dire sì – L’amore sta per sorprenderti (2005).

Il 1994 è un anno speciale per l’attore scozzese. Capaldi, infatti, scrive e dirige un cortometraggio dal titolo Franz Kafka’s It’s a Wonderful Life che vince il premio Oscar e il BAFTA, entrambi nella categoria migliore corto.

https://www.youtube.com/watch?v=g6_zg1c61hg

Gli anni duemila sono pieni di produzioni internazionali e di grande successo. Capaldi partecipa a film come In The Loop (2009), World War Z (2013), Il Quinto Potere (2013), Paddington (2014), Paddington 2 (2017), The Personal History of David Copperfield (2019)

Peter Capaldi in Maleficent

6. Nella filmografia di Capaldi, purtroppo c’è una piccola discrepanza. Nel 2014, infatti, l’attore scozzese viene scelto per un ruolo minore nel nuovo film live action Disney, Maleficent. La pellicola è una sorta di spin-off che ci mostra la genesi e il punto di vista di Malefica sulla storia de La Bella Addormentata nel Bosco.

Nel film, Capaldi interpreta Re Kinloch, zio di Malefica nonché Re delle Fate ma purtroppo in Maleficent non c’è traccia del suo personaggio. Pare, infatti, che le sue scene siano state tagliate in post-produzione e non siano finite neanche nei contenuti speciali del DVD/Blu-Ray.

Peter Capaldi serie tv

Peter Capaldi nella serie The Musketeers
Peter Capaldi nella serie The Musketeers

5. Parallelamente al cinema, Peter Capaldi si dedica anche alla televisione. Attivo sin dagli anni ottanta, partecipa a tantissime serie tv con semplici comparse o ruoli minori. Tra quelle a cavallo tra gli anni ottanta e novanta ricordiamo, Crown Court (1984), Minder (1985), il film tv John e Yoko: A Love Story (1085), Gli Occhi dei gatti (1986), Poirot (1991), Selling Hitler (1991), The Secret Agent (1992), Prime Suspect 3 (1993), The All New Alexei Sayle Show (1994-1995), The Vicar of Dibley (1994-1996), Neverwhere (1996), The Crow Road (1996), The History of Tom Jones, a Foundling (1997) e Psychos (1999).

Negli anni duemila, invece, vediamo Capaldi in serie come Fortysomething (2003), Sea of Souls (2004), My Family (2004) , The Thick of It (2005-2012), L’ispettore Barnaby (2006), Waking the Dead (2007), Skins (2007-2008), Doctor Who (2008 e 2014-2017), Torchwood (2009), The Hour (2012) e The Musketeers (2014).

Peter Capaldi in Doctor Who

4. Senza alcun dubbio, il ruolo che porta Peter Capaldi il maggior successo è quello di dodicesimo dottore nella serie tv britannica Doctor Who. Per tutto coloro che fino a questo momento hanno vissuto rinchiusi in una caverna e non conoscono questa serie, facciamo un piccolo recap.

Peter Capaldi in Doctor Who
Peter Capaldi in Doctor Who – Fonte: IMDB

Doctor Who è una serie sci-fi britannica prodotta dalla BBC a partire da 1963. La serie ha come protagonista un Signore del Tempo, ovvero un alieno dalle sembianze umane capace di viaggiare attraverso il tempo e lo spazio e che si fa chiamare Il Dottore.

Questo strano personaggio viaggia a bordo di una macchina del tempo chiamata TARDIS che dall’esterno ha le sembianze di una cabina blu della polizia inglese degli anni sessanta. Il Dottore ha sempre con sé un compagno di viaggio che lo aiuta nelle sue pericolose missioni tra spazio e tempo. Indispensabile per i suoi viaggi, oltre al TARDIS è il cacciavite sonico, uno strumento capace di aprire qualsiasi serratura, fare scansioni mediche, rintracciare forme di vita aliena e molto altro ancora.

Peter Capaldi nella serie Doctor Who
Peter Capaldi nella serie Doctor Who – Fonte: IMDB

La serie, cominciata nel 1966, fu chiusa dalla BBC nel 1996. Soltanto nel 2005, grazie allo sceneggiatore Russell T Davies e al network BBC Wales di Cardiff, la serie riapre i battenti e diventa un vero e proprio successo mondiale. Negli anni anche il cast subisce numerosi cambiamenti e, quelli più importanti riguardano proprio il protagonista; il Dottore, infatti, finora ha cambiato interprete ben 14 volte. Complessivamente la serie vanta 32 stagioni e un film e ben 852 episodi.

Peter Capaldi partecipa per la prima volta alla serie nel 2008, interpretando il ruolo minore di Caecilius nella puntata 4×02 dal titolo “The Fires of Pompeii”. Nel 2013, tuttavia, l’attore torna nel cast di Doctor Who diventando il dodicesimo Dottore della serie.

Peter Capaldi in Torchwood

Peter Capaldi in Torchwood
Peter Capaldi in Torchwood

3. Essendo Doctor Who la serie più longeva in assoluto, è quasi normale che negli anni siano nati degli spin-off, serie tv indipendenti ma in qualche modo collegate alla serie madre. Gli spin-off ad oggi conosciuti di Doctor Who sono Class, Le Avventure di Sarah Jane e Torchwood. Dei tre, lo spin-off senza dubbio più conosciuto e amato da pubblico è Torchwood.

Creata da Russell T Davies, la serie racconta le vicende dell’unità di Cardiff dell’Istituto Torchwood, un’agenzia governativa segreta che indaga su fenomeni extraterrestri e paranormali. Il loro compito è sventare eventuali attacchi, nascondere prove dell’esistenza aliena al resto del mondo e servirsi di nuove tecnologie extraterrestri per il proprio lavoro.

Torchwood è andata in onda dal 2006 al 2011 per 4 stagioni e 41 episodi. Capaldi entra a far parte della serie nel 2009, interpretando il ruolo di John Frobisher dalla 3×01 “Children of Earth: Day One” alla 3×05 “Children of Earth: Day Five”.

Peter Capaldi curiosità

2. In molti negli anni si sono chiesti se Peter Capaldi e Lewis Capaldi, famoso cantautore scozzese, sono effettivamente imparentati. Ebbene, questa storia è ancora un mistero sia per noi che per i diretti interessati. Peter e Lewis hanno raccontato di essersi conosciuti per caso e di aver capito subito di essere in qualche modo imparentati. Entrambi, infatti, pare abbiano le stesse origini italo-scozzesi ma non sono ancora riusciti a risalire all’esatto grado di parentela che li lega.

1. A rafforzare la connessione tra i due c’è anche un progetto speciale a cui hanno lavorato insieme. In occasione dell’uscita dell’ormai famoso singolo Someone You Loved, Peter è stato il protagonista del video musicale della canzone.

Il video musicale racconta una storia molto toccante di un uomo che dona il cuore della moglie morente alla madre di una bambina in lista per il trapianto ed è stato creato in collaborazione con l’organizzazione britannica per la donazione organi LIVE LIFE GIVE LIFE.

Fonte: IMDB

Il Re di Staten Island: trailer ufficiale italiano

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Il Re di Staten Island: trailer ufficiale italiano

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Il Re di Staten Island, la nuova commedia firmata Judd Apatow che conferma il giovane talento del Saturday Night Live Pete Davidson. Il Re di Staten Island – The King of Staten Island vede la partecipazione di Steve Buscemi nei panni di Papa, un pompiere veterano che ha preso Scott sotto la propria ala, e Pamela Adlon (su FX per Better Things) nel ruolo di Gina, l’ex moglie di Ray.

Nella sua celebrata carriera, Judd Apatow ha portato una nutrita serie di giovani promesse della commedia al loro debutto sul grande schermo, come nel caso di Steve Carell, Seth Rogen, Jonah Hill, Jason Segel, Kristen Wiig, Amy Schumer e Kumail Nanjiani.  Questa estate, Apatow dirige l’ultimo talento sfornato dal Saturday Night Live, Pete Davidson, in una fresca commedia su amore, lutto e divertimento a Staten Island.

 Il Re di Staten Island – The King of Staten Island è diretto da Apatow (Un Disastro di Ragazza, Molto Incinta, 40 Anni Vergine) da una sceneggiatura dello stesso Apatow, Davidson e l’autore SNL Dave Sirus. È prodotto da Apatow per la sua Apatow Productions al fianco di Barry Mendel. Insieme i due hanno già curato la produzione delle pellicole nominate per il Premio Oscar, The Big Sick – Il Matrimonio Si Può Evitare… L’Amore No e Le Amiche della Sposa, oltre a Questi Sono I 40, Un Disastro di Ragazza e Funny People. I produttori esecutivi del film sono Pete Davidson, Michael Bederman e Judah Miller.

Il Re di Staten Island: la trama

Scott (Davidson) è rimasto un ragazzo immaturo, soprattutto a causa della morte del padre pompiere quando aveva solo sette anni. Ora ne ha più di venti e poche cose gli sono riuscite nella vita, sempre appeso all’illusoria speranza di diventare un tatuatore di successo. Mentre la sua ambiziosa sorella più piccola (Maude Apatow, su HBO con Euphoria) parte per il college, Scott rimane a vivere con la madre, un’esausta infermiera del Pronto Soccorso interpretata dal Premio Oscar Marisa Tomei, passando le sue giornate a fumare erba con gli amici – Oscar (Ricky Velez, Master of None), Igor (Moises Arias, A Un Metro Da Te – Five Feet Apart) e Richie (Lou Wilson, in TV con The Guest Book) – oltre a frequentarsi segretamente con l’amica d’infanzia Kelsey (Bel Powley, su Apple TV+ con The Morning Show).

Quando la madre inizia a portare in casa un vigile del fuoco millantatore e fanfarone di nome Ray (Bill Burr, su Netflix con F Is for Family), si mette in moto una catena di eventi che spingerà Scott a fare i conti con il proprio dolore e ad affrontare i primi passi per andare avanti nella vita.

Cosa sarà: questo il nuovo titolo del film di Francesco Bruni

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Cosa sarà: questo il nuovo titolo del film di Francesco Bruni

Cambia nome il nuovo film di Francesco Bruni che adesso uscirà con il titolo di Cosa sarà. Ecco di seguito come il regista e sceneggiatore ha annunciato la decisione:

“Sono felice di poter annunciare il nuovo titolo del nostro film. Quello scelto in precedenza – più di un anno fa – se al principio sembrava profetico (poiché quell’espressione risuonava ovunque), con l’andare del tempo – ironia della sorte – ha finito per risultare fuorviante, soprattutto perché il nostro film non parla affatto – colgo l’occasione per precisarlo – della pandemia che ha colpito il mondo intero in questi ultimi mesi. Questo nuovo titolo mi sembra esprimere molto bene l’incertezza in cui vive il protagonista e in cui tutti possiamo riconoscerci, ora più che mai. Ringrazio anche Palomar e Vision che hanno subito condiviso questa sensazione e questa scelta.”

SINOSSI

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo.  I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto.  E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.
Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui?

Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.

Protagonista del film è Kim Rossi Stuart. Il film, prodotto da Palomar e Vision Distribution,  arriverà nelle sale in autunno.

MCU dopo l’Infinity Saga: 10 eventi dai fumetti che potrebbero essere raccontati

Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame hanno adattato la trama di Infinity Gauntlet e i Marvel Studios hanno portato sullo schermo una serie di eventi tratti dai fumetti che sono diventati negli anni iconici.

Rispetto a quanto visto fino ad ora, la fase 4 sembra mancare di qualcosa di importante. Per cominciare non c’è un nuovo film sui Vendicatori, una specie di capitolo intermedio che ogni tot di anni tira le fila della storia. Certo, non significa che Kevin Feige e compagnia non adatteranno altri eventi enormi dal materiale originale in un futuro non troppo lontano. In effetti, ci sono ancora molte storie che i film non hanno ancora affrontato, ed ecco di seguito qualche proposta di storia che potrebbe essere il successore della Infinity Saga.

Marvel Zombies

The Walking Dead ha contribuito molto a rendere di nuovo cool gli zombi, e si spera che Army of the Dead dimostrerà che anche un film di zombi ben fatto può trovare successo. Tuttavia, cosa succede se mescoli quel genere con quello del supereroe? È qui che entrano in scena gli Zombi Marvel, la brillante serie di eventi scritta proprio da Robert Kirkman, il creatore di The Walking Dead.

Ambientati in una versione alternativa dell’Universo Marvel, gli eroi che vivono lì sono tutti infettati dal virus zombi (ma mantengono la loro personalità e intelligenza) e divorano tutti e tutto. Nel caso di Spider-Man, questo include la sua amata zia May e Mary Jane. È probabile che il concetto venga esplorato in What If ?, quindi potrebbe essere ampliato in live-action.

Siege

Dopo un atto eroico, Norman Osborn è responsabile dello S.H.I.E.L.D. (ora ribattezzato H.A.M.M.E.R.), che si occupa di rimodellare il mondo a sua immagine e riunisce una squadra di Dark Avengers.

L’ex Green Goblin si reinventa come Iron Patriot e, nel tentativo finale di consolidare il suo potere mentre gli Eroi più potenti della Terra iniziano a reagire, lancia un attacco devastante ad Asgard. Il radicamento dell’azione per questo tipo di racconto in un futuro film dei Vendicatori comporterebbe un bel cambio di ritmo anche nel caso in cui alcuni personaggi chiave dovessero essere cambiati.

Mentre questa serie è stata un po’ incostante, ha avuto alcuni momenti iconici e sorprendenti che si sarebbero tradotti perfettamente sul grande schermo e Spider-Man dovrebbe sicuramente essere al centro della storia, per cui si tratterebbe di avere come protagonista un personaggio non ancora troppo sfruttato.

Secret Empire

Questo film sarebbe difficile da realizzare senza Chris Evans nel ruolo di Captain America, ma forse l’attore potrebbe riprendere il ruolo di una versione alternativa di Steve Rogers? Con Doctor Strange nel Multiverso della follia che esplorerà realtà alternative, questo non sarebbe davvero così difficile da realizzare.

Il concetto di “Cap malvagio” è divertente, e questo Steve potrebbe persino essere uno che ha viaggiato indietro nel tempo e tornato al presente come un vecchio. Certo, questo significherebbe perdere il concetto di Captain America sotto copertura alla base del fumetto, ma ciò si è rivelato più frustrante di ogni altra cosa.

Nonostante non sia un evento preferito dai fan, c’è sicuramente del potenziale per questa storia sullo schermo e potrebbe portare ad alcune modifiche notevoli e rivoluzionarie nel MCU.

Annihilation

Se questo evento non fosse mai accaduto, potremmo non aver mai visto i Guardiani della Galassia di James Gunn. La serie Annihilation diede nuova linfa al ramo cosmico dell’universo Marvel e riavviò i Guardiani, con la formazione del film, con grande successo.

La Terra non tiene conto di questa storia (non c’è alcun segno degli Avengers o degli X-Men), con personaggi del calibro di Nova e Quasar che invece hanno la possibilità di avere le luci della ribalta mentre affrontano una minaccia da fine dell’Universo che consisteva nell’onda di Annihilation, ovvero una grande armata di navi da guerra, sotto il controllo del classico cattivo dei Fantastici Quattro.

Questa sarebbe la direzione perfetta per coinvolgere il franchise dei Guardiani della Galassia e potrebbe anche portare a un certo numero di film spin-off che serviranno a espandere il lato cosmico del MCU.

House Of M

Se i Marvel Studios sono alla ricerca di un modo per presentare gli X-Men in un modo rivoluzionario, allora un adattamento di House of M che ha rimodellato questo mondo condiviso per un certo periodo funzionerebbe sicuramente.

Manipolata da suo fratello, Scarlet Witch usa i suoi poteri di alterazione della realtà per rimodellare il mondo in uno in cui i mutanti sono la maggioranza e governano il pianeta. Tuttavia, ci sono alcuni che si rendono conto che le cose non vanno per il verso giusto, quindi intraprendono una ricerca per ripristinare le cose come una volta.

Ciò pone una sorta di dilemma morale per gli X-Men; vogliono davvero tornare in un mondo in cui sono temuti e odiati o rimanere in uno in cui Magneto governa il mondo con un pugno di ferro?

Avengers vs. X-Men

Onestamente, questo evento è stato complicato da gestire per i fan, perché ha visto i due schieramenti del titolo scontrarsi.

Nel materiale originale, quando gli Eroi più potenti della Terra interferiscono negli affari della squadra mutante, fratturano la Forza della Fenice, lasciando Ciclope, Emma Frost, Colosso, Magik e Namor posseduti dall’entità cosmica. Sotto la sua sinistra influenza, gli X-Men continuano a rimodellare la Terra a loro immagine con conseguenze disastrose.

Questo ovviamente mette le due fazioni l’una contro l’altra mostrandoci Ciclope dietro le sbarre – almeno per un breve periodo – e Charles Xavier ucciso per sempre. Ci sono elementi che dovrebbero essere presi in prestito da questa storia, ma un adattamento diretto potrebbe non essere la migliore idea.

Secret Invasion

È stato un vero peccato che Captain Marvel non abbia posto le basi per questa storia, ma si dice che lo farà il seguito, per un adattamento sul grande schermo o su Disney+.

La forma mutevole degli Skrulls ha trascorso un certo numero di anni a sostituire in silenzio i membri chiave della comunità di supereroi, manipolando attentamente gli eventi intorno a loro per rendere più facile la loro invasione della Terra. Ciò ha comportato l’impossibilità per gli Avengers di fidarsi l’uno dell’altro, e vederli combattere le diverse versioni di se stessi potrebbe essere sicuramente divertente.

Se i Marvel Studios la gestiscono nel modo giusto, potrebbe essere la storia che verrà sviluppata per molti anni su grande schermo.

War of the Realms

Thor: Love and Thunder introdurrà la versione femminile del Dio del Tuono e, se saremo fortunati, Taika Waititi preparerà il palcoscenico per questo imponente evento che si svolgerà in un futuro non troppo lontano.

Con tutti i Nove Reami sotto attacco da parte del sinistro Malekith (che potrebbe aver bisogno di essere sostituito dopo l’apparizione in Dark World), gli Eroi più potenti della Terra si uniscono ai due Thor nella loro battaglia contro gli Elfi Oscuri, contro Dario Agger, i Giganti di Ghiaccio e vari altri cattivi asgardiani.

“War of the Realms” è stata una storia emozionante, epica e piena di azione, e potrebbe persino portare a una sostituzione permanente di Jane Foster come Dio del TUono nel MCU.

World War Hulk

Nei fumetti, Iron Man e un “Illuminati”, gli eroi più intelligenti dell’Universo Marvel (tra cui personaggi del calibro di Black Bolt, Doctor Strange e Mister Fantastic), decidono che il modo migliore per proteggere la Terra è mandare Hulk nello spazio.

Dopo essere arrivato su un pianeta lontano, il Gigante di Giada è costretto a combattere in un’arena gladiatoria, ma alla fine fugge e trova l’amore … fino a quando la capsula in cui era stato mandato nello spazio esplode e la uccide. È allora che Hulk ritorna sulla Terra con un esercito per dichiarare guerra agli eroi che ritiene responsabili della morte dell’amata.

Solo Sentry può fermare il Golia Verde e sarebbe epico vedere questa storia sul grande schermo. Potrebbe volerci un po’ di tempo per costruire questa storia, e probabilmente dovrebbero essere fatti alcuni cambiamenti a personaggi e situazioni, ma potrebbe essere davvero un adattamento avvincente.

Secret Wars

Nel 1984, la Marvel decise che doveva vendere più giocattoli, quindi lanciò un evento chiamato Secret Wars che vide quasi tutti i personaggi della Marvel buttati nella stessa serie.

La premessa? Quando un antico essere cosmico noto come Beyonder rapì eroi e criminali dalla Terra, li costrinse a combattere l’uno contro l’altro in quella che era essenzialmente una grande battaglia all’ultimo sangue! Naturalmente, dato il fascino di vedere eroe contro eroe o cattivo contro cattivo, e considerando che i Fratelli Russo sono desiderosi di adattare questa storia, sarebbe folle per i Marvel Studios non farlo.

Questo evento ha visto l’introduzione di molti personaggi che hanno continuato a svolgere un ruolo significativo nell’universo Marvel, e questo potrebbe essere un posto fantastico per puntare i riflettori su X-Men e Fantastici Quattro.

X-Men: 20 iconici momenti dei fumetti che vorremmo vedere nel MCU (Parte 2)

Sono passati vent’anni da quando il primo X-Men del 2000 è arrivato nelle sale cinematografiche. Con l’acquisizione della Fox da parte della Disney, un riavvio degli iconici mutanti targato Marvel Studios è ormai all’orizzonte. ComicBookMovie ha raccolto i 20 momenti più iconici tratti dai fumetti che si spera verranno adattati nell’Universo Cinematografico Marvel. Di seguito la seconda parte (qui per recuperare la prima parte):

Genosha, distrutta

Genosha è un’isola fittizia che Magneto ha trasformato in un rifugio sicuro per i suoi compagni mutanti. Prima di diventare una patria dei mutante, in realtà, gli stessi che vivevano lì venivano trattati dal governo alla stregua di schiavi. Tuttavia, anni dopo, un sinistro nemico degli X-Men scatenò una nuova razza di Sentinelle che spazzò via quasi l’intera popolazione, composta da circa sedici milioni di mutanti.

Un film capace di trattare sia gli aspetti politici sia l’orrore del genocidio legati ad un tale nazione, potrebbe potenzialmente essere una delle migliori e più intelligenti avventure dedicate agli X-Men di sempre. 

Magneto uccide Apocalisse

Apocalisse ha fatto il suo debutto sul grande schermo nel 2016, e forse non passerà molto  tempo prima di vedere una nuova iterazione del personaggio al cinema, si spera più fedele ai fumetti. In riferimento a questo particolare momento, Charles Xavier è morto e Magneto si è unito agli X-Men nel tentativo di eliminare il cattivo e ripristinare una precedente cronologia.

Ciclope, Jean Grey, Colosso, Kitty Pryde e molti altri vengono tutti uccisi per mano di Apocalisse, con Magneto che è l’ultimo del gruppo ancora in piedi. Mentre il tiranno si prepara a sconfiggere anche il leader mutante, Magneto usa un’ultima scarica di energia – alimentata dal suo odio – per dividere letteralmente in due En Sabah Nur. È un momento scioccante che probabilmente sarebbe incredibile da vedere sul grande schermo. 

Weapon X

La storia delle origini di Wolverine è stata maltratta in X-Men le origini: Wolverine. Ecco perché, quando finalmente vedremo una nuova iterazione del personaggio, si spera che sia un po’ più fedele alla run “Weapon X”. Invece di scegliere di sottoporsi alla procedura per far legare il metallo indistruttibile noto come adamantio al suo scheletro, la versione a fumetti di Wolverine è stata rapita e sperimentata contro la sua volontà.

È irrilevante se questo possa costituire la trama di in un intero film o solo parte di esso, ma vedere gli scienziati rendersi conto che Wolverine non è più sotto il loro controllo mentre il mutante si fa strada verso la libertà sarebbe decisamente sorprendente da guardare.

La rivoluzione mutante

Posseduto dalla Fenice durante gli eventi di “Avengers vs. X-Men” (un film che vorremmo assolutamente vedere!), Ciclope uccise il suo ex mentore Charles Xavier e fu imprigionato poco dopo nonostante non fosse pienamente conscio delle sue azioni. Tale persecuzione lo portò a ricevere un’enorme quantità di sostegno pubblico: non passò molto tempo prima che Scott Summers venisse liberato dai suoi alleati e divenne il leader di una nuova rivoluzione mutante.

Vedere Ciclope come un fuorilegge che ispira i suoi compagni mutanti è stato qualcosa di veramente speciale e sarebbe una grande direzione da far intraprendere al personaggio  sul grande schermo, indipendentemente dal fatto che si debba anche rappresentare la morte del Professor X per raccontare quest’iterazione.

Colosso diventa Fenomeno

Con Fenomeno diretto a San Francisco, gli X-Men devono agire in fretta per fermare il malvagio prima che rovini l’intera città. Il già formidabile Colosso decide di sfruttare il potere di Cyttorak, diventando la versione più inarrestabile del personaggio vista fino ad oggi, e sconfiggendo facilmente Caino Marko.

Tuttavia, il povero Piotr avrebbe continuato a lottare con le sue nuove abilità, scoprendo che tenere sotto controllo la sua nuova natura distruttiva non sarebbe stata un’impresa facile. Questa sarebbe una direzione fantastica da intraprendere per portare Colosso sullo schermo. Anche se abbiamo già visto Fenomeno in Deadpool 2, il MCU potrebbe approfondire il lato magico dei suoi poteri grazie ad un personaggio come Doctor Strange.

Astonishing X-Men

I film degli X-Men sotto l’egida Fox erano piuttosto buoni, ma non è mai stato un segreto che i costumi lasciavano molto a desiderare! Nella serie “Astonishing X-Men” di Joss Whedon e John Cassaday, si è scelto di evitare i costumi in pelle nera – che vennero adottati nei fumetti per costruire una sorta di coesione con i film – per abbracciare maggiormente il ruolo da supereroi del team… come diceva Ciclope, era tempo di “stupire” il mondo!

Questa intrapresa è stata una direzione totalmente nuova per quanto riguarda il look della squadra. Quando arriverà il momento dell’inevitabile riavvio degli X-Men nel MCU, prendere ispirazione da questa run potrebbe rivelarsi a dir poco fantastico. E se fosse proprio Joss Whedon a scrivere e dirigere il film?

Magneto si unisce agli X-Men

Con Ciclope ora leader degli X-Men dopo che alcuni sconvolgenti segreti sul passato di Charles Xavier lo hanno portato ad essere evitato dai suoi ex studenti, grandi cambiamenti erano in serbo per i mutanti. Una delle alterazioni più importanti è stata il fatto che il leader della Confraternita dei mutanti malvagi, Magneto, ha chiesto che gli fosse permesso di unirsi agli X-Men. Nonostante si fossero scontrati per anni, alla fine Ciclope gli ha permesso di farlo.

È stata una decisione scioccante e controversa, ma al tempo stesso è stata anche quella che ha revisionato con successo il cattivo e ha posto le basi per una nuova era di storie. I due divennero presto stretti alleati, e anche se alcuni sostenevano che l’influenza di Magneto su Ciclope non era una buona cosa, è innegabile che il loro rapporto potrebbe essere la base per un film davvero interessante. Magneto voleva solo tradire gli X-Men? Aveva un altro scopo? Sono tutte domande a cui un film del MCU potrebbe fornire risposte.

“Basta mutanti!”

Adattare la trama di “House of M” potrebbe dare vita ad un film piuttosto epico, ed è qualcosa che ora è possibile grazie al fatto che i Marvel Studios detengono i diritti di tutti i suoi personaggi (ad eccezione di Spider-Man). Quando Quicksilver manipola i poteri di sua sorella Scarlet Witch che alterano la realtà allo scopo di ricreare la Terra come dominata dai mutanti, c’è solo una persona che ricorda come erano le cose prima. QUella persona è Wolverine!

Mentre lui e una giovane ragazza mutante con la capacità di ripristinare i ricordi delle persone, cercano gli X-Men ormai molto diversi, gli eventi raggiungono il culmine in una battaglia epica che vede il mondo tornare al suo stato originale. Tuttavia, ciò accade solo dopo che Scarlet Witch ha esclamato la frase “Basta mutanti!”.

Il processo di Magneto

La Marvel pensa sempre a qualcosa di speciale per i suoi numeri celebrativi e “Uncanny X-Men #200” non ha fatto eccezione. In questa run Magneto è stato processato in un tribunale delle Nazioni Unite. Sorprendentemente, un Magneto tormentato dal rimorso viene dichiarato innocente ed è quindi compito degli X-Men difenderlo dai dissidenti, sia umani che mutanti.

In cerca di redenzione, si unisce agli X-Men per un breve periodo e rinuncia per molti anni ai suoi modi malvagi. In effetti, è questo che lo porta ad essere accettato nella squadra di Ciclope molti anni dopo. Questo arco narrativo di Magneto sarebbe una nuova ed interessante direzione da intraprendere per riportare il personaggio sullo schermo.

L’era di Apocalisse

Nel lontano 1995, la Marvel ci ha presentato “‘L’Era di Apocalisse”, una realtà alternativa creata quando Legione viaggiò indietro nel tempo per uccidere Magneto, ma invece eliminò inavvertitamente Charles Xavier. Alla fine, Apocalisse venne coinvolto e riuscì a conquistare il Nord America.

Il mondo venne lasciato in rovina dalla guerra che seguì e ogni personaggio che conoscevamo ha subito gravi cambiamenti. Una volta introdotti gli X-Men nel MCU, approfondire questa sequenza temporale potrebbe dare vita ad un film divertente… inoltre, sarebbe qualcosa che potrebbe essere tranquillamente anticipato in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Edgar Wright dirigerà Stage 13, una storia di fantasmi

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Edgar Wright dirigerà Stage 13, una storia di fantasmi

Arriva da Deadline la notizia che Edgar Wright, regista della Trilogia del Cornetto e di Baby Driver, ha stretto un accordo con Amblin Partners per sviluppare, dirigere e produrre Stage 13, film che sarà sceneggiato da Simon Rich (Saturday Night Live) e che si aggiunge alla lunga sfilza di progetti che il regista ha attualmente in cantiere.

Basato su un’idea sviluppata dallo stesso Rich, il film racconterà la storia del fantasma di un’attrice del cinema muto che da decenni ormai infesta il teatro di posa di uno studio cinematografico (da qui il titolo Stage 13). Un giorno un regista in difficoltà avrà un incontro ravvicinato con il fantasma dell’attrice: i due stringeranno un legame molto particolare che potrebbe essere decisivo per la svolta della carriera del cineasta.

Oltre a Wright e Rich, nella produzione del film sarà coinvolta anche Nira Park, che con il regista ha fondato la Complete Fiction e con il quale aveva già lavorato per Scott Pilgrim vs. the World e Baby Driver. Stage 13 è solo l’ultimo dei tanti progetti che Edgar Wright ha in cantiere dopo l’uscita dell’atteso Last Night in Soho, film con Anya Taylor-JoyMatt Smith che arriverà nelle sale il 23 aprile 2021.

Tra i prossimi progetti del regista figurano anche l’adattamento cinematografico del romanzo Set My Heart to Five di Simon Stephenson, e The Chain, adattamento cinematografico del bestseller omonimo di Adrian McKinty.

Avatar 2: persino James Cameron sorpreso dalla resa visiva

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Avatar 2: persino James Cameron sorpreso dalla resa visiva

Il regista James Cameron è tornato a parlare di Avatar 2 e dell’incredibile lavoro che lui e il suo team stanno concretizzando per regalare al pubblico dei sequel visivamente sbalorditivi. Le riprese di Avatar 2 sono nuovamente in corso in Nuova Zelanda, dopo che la pandemia di Covid-19 aveva a lungo ritardato la produzione di una delle imprese più titaniche della storia di Hollywood, dal momento che tutti i sequel in programma verranno girati in contemporanea.

Cameron non è un regista estraneo ai progetti ambiziosi: basti pensare a Titanic, che all’epoca della sua uscita nel 1997 venne considerato un grandissimo rischio, a causa dell’enorme budget messo a disposizione e dell’uso massiccio della CGI. Cameron ha naturalmente vinto la scommessa, dal momento che il film è diventato uno dei maggiori incassi di tutti i tempi. Con Avatar, il regista ha alzato nuovamente la posta in gioco, ma ha dovuto aspettare diversi anni prima di potersi mettere al lavoro sui sequel, e questo per godere al massimo delle evoluzioni tecnologiche che sarebbe esplose negli anni successivi al 2009 (quando il primo Avatar arrivò nelle sale).

Parlando con il Toronto Sun, Cameron ha ammesso che lui stesso è la prima persona ad essere sorpresa da ciò che vede quotidianamente sul set . Il regista ha ammesso ciò che emerge dalle riprese è “davvero sorprendente”. Tuttavia, ci tiene a sottolineare che il merito non è soltanto suo, elogiando il lavoro di artisti e designer che hanno contribuito alla creazione delle immagini sbalorditive che vedremo nei sequel. 

James Cameron descrive la lavorazione di Avatar 2 come un “processo iterativo”

“Ho a che fare con immagini di quel mondo ogni singolo giorno e ci sono alcuni giorni in cui guardo quelle immagini e penso: ‘Tutto ciò è davvero fantastico’. Non mi sto dando una pacca sulla spalla con quel tipo di commento. È piuttosto una distillazione di alcuni dei migliori designer al mondo e di un grande cast. Se hai la sceneggiatura giusta, il design giusto e hai un cast eccezionale, è solo un processo iterativo volto ad ottenere il tutto già girato e assemblato.!

CORRELATE:

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Ms. Marvel potrebbe essere introdotta nel MCU, prima della serie tv

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Lo scorso anno è stato confermato che su Disney+ arriverà una serie dedicata al personaggio di Ms. Marvel. È da un po’ di tempo, però, che non avevamo aggiornamenti sul progetto. Inizialmente, era stato riferito che le riprese dello show sarebbero dovute partire ad agosto, ma a causa della pandemia di Covid-19 le cose sono ovviamente cambiate, con Kevin Feige e i Marvel Studios che hanno dovuto rivedere gli interi piani relativi al loro universo condiviso.

Adesso, stando ad un nuovo report di Murphy’s Multiverse (fonte tendenzialmente molto affidabile), pare che le riprese della serie dedicata a Ms. Marvel partiranno il prossimo novembre ad Atlanta, in Georgia. Stando a quanto riportato dal sito, le riprese dovrebbe terminare a marzo del prossimo anno: ciò significa che i fan dovranno attendere almeno fino alla seconda metà del 2021 per poter vedere Kamala Khan in azione.

Eppure, come sottolinea sempre la fonte, sembra che i Marvel Studios stiano cercando di finalizzare il prima possibile il casting per l’interprete principale perché nei loro piani ci sarebbe l’intenzione di far debuttare il personaggio non direttamente nella sua avventura in solitaria, ma bensì in un altro progetto del MCU.

In quali film del MCU potremmo vedere Ms. Marvel?

Al momento è difficile dire di quale progetto potrebbe trattarsi, visto che ci sono molti modi in cui il personaggio di Kamala Khan potrebbe essere introdotto. Grazie ai fumetti, sappiamo che Kamala è apparsa molte volte al fianco di Peter Parker, quindi non sarebbe da escludere la possibilità di un debutto del personaggio nell’annunciato Spider-Man 3 con Tom Holland, in arrivo al cinema a novembre del prossimo anno.

C’è inoltre chi per molto tempo ha speculato sul fatto che Ms. Marvel apparirà in Captain Marvel 2, annunciato sequel del cinecomic con protagonista Brie Larson, che dovrebbe arrivare nel 2022. Se la cosa dovesse essere confermata, significa che non vedremo la serie dedicata a Kamala Khan prima di due anni.

Birds of Prey: l’interprete di Black Canary vuole un nuovo film

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Birds of Prey: l’interprete di Black Canary vuole un nuovo film

Nonostante sia stato accolto positivamente dalla critica, Birds of Prey, il cinecomic che ha segnato il ritorno di Harley Quinn sul grande schermo, uscito nelle sale a febbraio di quest’anno, non ha riscosso un grandissimo successo al botteghino. Di conseguenza, la Warner Bros. non ha ancora chiarito quale sarà il futuro dei personaggi che abbiamo conosciuto grazie al cinecomic con protagonista Margot Robbie.

Dal momento che le singole storie dei vari personaggi apparsi nel film sono state appena accennate, non è escluso che i fan possano ritrovarli ancora in futuro, ma al momento non sappiamo se e quando il pubblico avrà la possibilità di rivedere ancora Cacciatrice, Black Canary, Cassandra Cain e Renee Montoya in azione. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda la Mattacchiona, dal momento che il personaggio di Harley Quinn tornerà al cinema il prossimo anno nell’attesissimo The Suicide Squad di James Gunn.

Durante una recente intervista con Entertainment Weekly, è stata proprio Jurnee Smollett-Bell, interprete di Black Canary in Birds of Prey, ad esprimere il forte desiderio di tornare nei panni del personaggio e quindi in un nuovo film del DCEU: “Non è un segreto che mi sia piaciuto da impazzire intepretare Black Canary”, ha spiegato l’attrice. “Ero davvero onorata all’idea di indossare quel costume. Lo rifarei assolutamente se ne avessi la possibilità.”

L’interprete di Black Canary in Birds of Prey sulla possibilità di lavorare ancora con il regista di John Wick

Nel corso della medesima intervista, all’attrice è stato anche chiesto della possibilità di lavorare di nuovo con il regista di John Wick, Chad Stahelski, e con la squadra di stunt della 87Eleven (che insieme hanno contribuito alle molte scene d’azione di Birds of Prey): “Adoro Chad e l’intera squadra della 87Eleven. Mi piacerebbe davvero lavorare ad un altro film con Chad. Fa sicuramente parte della mia lista dei desideri. Chad ha un dono nel raccontare storie attraverso sequenze d’azione che sono davvero innovative. Se ci fosse la possibilità di lavorare di nuovo con lui e con la 87Eleven e fare di nuovo tutte quelle cose… sì, lo farei assolutamente.”, ha dichiarato l’attrice. 

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie(Harley Quinn), Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), ma anche Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain). Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis; l’altro villain principale, Victor Zsasz, è intepretato da Chris Messina.

Justice League Snyder Cut: la richiesta di Ray Fisher a Zack Snyder

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È emerso di recente che Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice League, aveva fatto una specifica richiesta quando il cinecomic era ancora in fase di produzione. Come evidenziato da un pezzo di Variety (via CBM) dedicato alla mancanza di diversità ad Hollywood in relazione agli artisti del trucco e delle acconciature, Fisher aveva chiesto che il suo barbiere – che aveva lavorato al look del personaggio nel film per circa otto mesi – venisse accreditato nei titoli di coda.

Nonostante le ripetute richieste dell’attore, alla fine il nome di Wayne Nembhard, il barbiere di Fisher, non è stato inserito nei titoli di coda della versione cinematografica del cinecomic. Attraverso il suo account Twitter, l’attore ha spiegato: “Nonostante lo abbia richiesto in più di un’occasione, il mio barbiere (Wayne Nembhard) non è stato accreditato in alcun modo per il suo lavoro nella versione cinematografica di Justice League. Wayne ha lavorato con noi durante tutta la produzione principale (8 mesi) e per la maggior parte delle riprese aggiuntive.”

“Per lavorare con noi, Wayne ha dovuto prendersi una pausa dal suo business di successo, un salone unisex chiamato Extreme Cutz, a St. Albans, nel Regno Unito. Per quanto ne so, era l’unico uomo di colore che ha lavorato al trucco e alle acconciature”, ha aggiunto Fisher. “Mi si è stato spezzato il cuore (come è successo anche a Wayne) quando, scorrendo i titoli di coda, ho visto che il suo nome non era presente.”

Zack Snyder “scioccato” dalla richiesta di Ray Fisher in vista dell’uscita della Snyder Cut di Justice League

Ray Fisher ha quindi spiegato che, in vista dell’arrivo della Snyder Cut di Justice League su HBO Max, ha chiesto a Zack Snyder di inserire il nome di Wayne Nembhard nei titoli di coda: “Quando Zack mi disse dell’arrivo della Snyder Cut, avevo solo una richiesta: che Wayne ricevesse il credito per il suo lavoro. Zack fu scioccato dal fatto che Wayne non fosse stato accreditato nella versione cinematografica e mi assicurò che gli sarebbe stato assolutamente riconosciuto il merito nella sua versione. Non si tratta solo di un film. Queste cose vanno oltre l’estetica artistica. Responsabilità > Intrattenimento.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Perry Mason rinnovato per una seconda stagione

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Perry Mason rinnovato per una seconda stagione

HBO ha rinnovato la serie drammatica PERRY MASON per una seconda stagione, è stata annunciata oggi da Francesca Orsi, Vice Presidente Esecutivo, HBO Programming.

“È stato un viaggio emozionante lavorare con il team di immenso talento dietro PERRY MASON”, ha affermato Orsi. “Gli spettatori hanno goduto di essere trasportati indietro nel tempo a Los Angeles negli anni ’30 ogni settimana, e siamo entusiasti di dare il benvenuto allo spettacolo per una seconda stagione.”

PERRY MASON ha debuttato come la prima serie più vista della HBO in quasi due anni. Il primo episodio è stato visto da 8 milioni di telespettatori. IndieWire ha definito PERRY MASON come “una delle serie più belle mai realizzate”, e il Washington Post ha concordato che lo spettacolo “superbo” è “uno dei migliori nuovi spettacoli dell’estate”. L’avvoltoio lo ha descritto come “assorbente … stupendo, grintoso”, mentre la gente lo ha elogiato come “fantastico”. Vanity Fair ha trovato la prima stagione “avvincente”, la NPR l’ha definita “deliziosa”, e Time ha notato che “Matthew Rhys guida un cast stellare”.

Crediti della prima stagione: produttori esecutivi (in ordine alfabetico), Amanda Burrell, Robert Downey Jr., Susan Downey, Ron Fitzgerald, Joe Horacek, Rolin Jones e Timothy Van Patten (che dirige anche); coproduttore esecutivo, Aida Rodgers; produttore, Matthew Rhys; creato da Rolin Jones e Ron Fitzgerald; basato sui personaggi creati da Erle Stanley Gardner.

UCI Cinemas: dal 27 luglio riaperti UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo e UCI Perugia

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UCI Cinemas è lieta di annunciare che a partire dal prossimo 27 luglio UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo e UCI Perugia riapriranno al pubblico con la ripresa delle proiezioni. Prosegue così il processo di graduale riapertura del Circuito UCI Cinemas annunciato lo scorso 15 giugno con la riapertura delle multisala di UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Porta di Roma (Roma) e UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e proseguito il 6 luglio con la riapertura di UCI Lissone (MB), UCI Reggio Emilia, UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO) e UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC).

Nelle multisala di UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo e UCI Perugia, così come nelle multisala già riaperte, sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff, come le nuove misure di distanziamento sociale che includono limitazioni nel numero di posti disponibili per ogni spettacolo e la garanzia di avere delle poltrone vuote tra gli spettatori. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito: www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

Al ritorno in sala, gli spettatori di UCI Luxe Marcon (VE), UCI Palermo e UCI Perugia potranno assistere a grandi film delle passate stagioni e rassegne dedicate per tutti gli amanti del cinema a un prezzo speciale, con biglietti a partire da 4,90 euro (5,90 euro per UCI Luxe Marcon).

Continua la riapertura degli UCI Cinemas

Di seguito gli appuntamenti con le rassegne speciali:

Italian Star: Favino

Grandi Classici

  • Dal 27 luglio: Arancia Meccanica;
  • Dal 30 luglio: 2001 Odissea nello spazio.

Summer Kids

Pluriplemiati

UCI Cinemas coglie questa occasione per dare il bentornato ai clienti affezionati e ringraziarli per la loro pazienza e comprensione durante questo periodo difficile, confermando che nel corso delle prossime settimane è prevista la riapertura delle altre multisala del Circuito.

Rising Phoenix: la storia delle paralimpiadi, il nuovo doc Netflix

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Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi è il nuovo docufilm originale Netflix dedicato alle Paralimpiadi e alla loro storia, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il prossimo 26 agosto.

Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi racconta la straordinaria storia dei Giochi Paralimpici. Dalle macerie della seconda guerra mondiale al terzo evento sportivo più grande del pianeta, le Paralimpiadi hanno portato alla nascita di un vero e proprio movimento globale che continua a cambiare il modo in cui il mondo pensa alla disabilità, alla diversità e al potenziale umano.

Tra gli atleti protagonisti del docufilm la schermitrice italiana Bebe Vio, al tempo Beatrice Maria Vio, classe 1997. Modello di forza e positività, “ragazza magica” di Jovanotti, diretta e fiera, atleta dall’età di 5 anni che dal 2011 ha vinto tutti i più importanti tornei di scherma in carrozzina: tra campionati nazionali, europei e mondiali, Bebe Vio ha conquistato ad oggi 38 medaglie d’oro.

Rising Phoenix: la storia delle paralimpiadi

Nel periodo in cui avrebbero dovuto svolgersi le Paralimpiadi di Tokyo 2020, Bebe ripercorre anche la sua storia in un racconto ricco di emozioni, a cui si aggiungono le esperienze di alcuni dei protagonisti del movimento paralimpico di tutto il mondo.

Insieme a Bebe Vio, altri straordinari atleti provenienti da tutto il mondo: Ellie Cole (Australia), Jean-Baptiste Alaize (Francia), Matt Stutzman (USA), Jonnie Peacock (UK), Cui Zhe (Cina), Ryley Batt (Australia), Ntando Mahlangu (Sud Africa), Tatyana McFadden (US).

A dare testimonianza dell’incredibile storia delle Paralimpiadi e dei suoi protagonisti anche Sir Philip Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (2001-2019), Xavi Gonzalez, ex Amministratore Delegato del Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) e Eva Loeffler, figlia del dottor Ludwig Guttmann, neurochirurgo e neurologo. Guttmann ha fondato il più grande ospedale per lesioni spinali in Europa (Stoke Mandeville, Buckinghamshire, UK) e, nel 1948, i primi Giochi per disabili come metodo di riabilitazione che hanno rappresentato l’ispirazione per i primi Giochi Paralimpici ufficiali, che si svolsero a Roma nel 1960.

Rising Phoenix é diretto da Ian Bonhôte and Peter Ettedgui. Prodotto da Greg Nugent, John Battsek e Tatyana McFadden. Gli Executive Produced sono Richard Curtis, Barbara Broccoli, Barnaby Spurrier, Godric Smith, Dee Ryder, Xavi Gonzalez e Andrew Ruhemann.

SEDICICORTO 2020, CortItalia tra passato e futuro

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SEDICICORTO 2020, CortItalia tra passato e futuro

Sedicicorto Forlí International Film Festival presenta la selezione di CortItalia, il concorso dedicato alle produzioni e ai cineasti italiani. In un anno particolare come è stato, e ancora è, questo 2020, la scelta è stata non facile, ma non limitata. Il comitato di selezione e il direttore artistico Gianluca Castellini hanno scelto, anche inconsciamente, una linea temporale che definisse una precisa cesura tra un prima e un dopo, tra un passato e un futuro.

CortItalia 2020 è una competizione ricca e stimolante. Il tempo è quello del nostro paese a due velocità, quella diversamente veloce nel suo evolversi che troviamo nelle paure di un bambino in U Scantu di Daniele Suraci, ambientato in Calabria come La grande onda di Francesco Tortorella, racconto dell’ascesa al potere di uno dei troppi boss. C’è La Napoli di mio padre, ricordi di un tempo che fu di Alessia Bottone, e il Lievito madre di Muscolino & Garbo.

Una riscoperta delle nostre origini per intraprendere un viaggio che porta alla comprensione dell’altro, quanto mai importante in un mondo diventato minuscolo e sempre più dominato dall’odio per il diverso. Italiani sono il piccolo protagonista greco di Inverno, il film vincitore del David di Donatello 2020 di Giulio Mastromauro. I ragazzi e ragazze liberiani di La scuola nella foresta di Emanuela Zuccalà. Il giovane perseguitato de La ricreazione di Nour Gharbi e il gladiatore Klaudio Ndoja del Klod di Giuseppe Marco Albano. Le due donne che scoprono il loro tormentato amore davanti allo Specchio dell’esordiente Caterina Crescini.

Terre lontane, ma è pur vero che tanti italiani considerano tale anche la Sardegna, raccontata magistralmente nel tempo e nello spirito da Giovanni Battista Origo in Maria a chent’annos, con un magnifico Jacopo Cullin, e in Margherita di Alice Murgia, giovane talento da tenere davvero d’occhio.

Ce n’è tanto di talento in CortItalia 2020, anche già ben riconosciuto, come quello di Giulia Steigerwalt, attrice, sceneggiatrice e qui regista con il suo delicato Settembre. Quello ben più navigato di Alessandro Haber, che fa condurre Il gioco a Vinicio Marchioni in un film breve e inquietante. Come lo è, ancora di più perché tratto da una storia vera, Il muro bianco, un racconto che un vero segno dei tempi che stiamo vivendo.

Il cinema è testimone del tempo. CortItalia 2020 risponde perfettamente a questa oggi fondamentale istanza.

CortoItalia – Selezione ufficiale 2020

Apollo 18 di Marco Renda

Balkanika di Lu Pulici

Gira ancora di Elena Petitpierre

Il Gioco di Alessandro Haber

Il Muro bianco di Andrea Brusa, Marco Scotuzzi

Inverno di Giulio Mastromauro

Klod di Giuseppe Marco Albano

La Grande onda di Francesco Tortorella

La Napoli di mio padre di Alessia Bottone

La Ricreazione di Nour Gharbi

La Scuola nella foresta di Emanuela Zuccalà

Lievito Madre di Pierluigi Muscolino, Francesco Garbo

Margherita di Alice Murgia

Maria-A Chent’annos di Giovanni Battista Origo

Nikola Tesla – The Man From the Future di Alessandro Parrello

Paola Makes a Wish di Zhannat Alshanova

Settembre di Giulia Louise Steigerwalt

Specchio di Caterina Crescini

Testimoni di Rachid Benhadj

U scantu di Daniele Suraci

Yalla di Alberto D’Ursi

The Batman: per Colin Farrell sarà diverso da tutti i precedenti adattamenti

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Si sa ancora molto poco della versione di Pinguino che Colin Farrell interpreterà nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves, anche se le foto dal set emerse online prima del lockdown avevano lasciato intuire che la nuova iterazione di Oswald Cobblepot potrebbe essere molto vicina a quella del “Pinguino Imperatore” dei fumetti.

Durante una recente intervista con la rivista SFX (via  Metro), è stato proprio l’attore irlandese a condividere i suoi pensieri sulla sceneggiatura “incredibilmente originale” messa a punto da Reeves. “L’intera prospettiva è davvero eccitante. Sono entusiasta di far parte di quell’universo”, ha spiegato Farrell. “Ci sono alcune parole che fanno parte del mio lessico interno e quelle parole sono Gotham City, Pinguino, Joker, Batman, Bruce Wayne, Harvey Dent… tutte queste cose.”

“Ho visto i film di Batman con i miei figli, ma questa sceneggiatura è qualcosa di incredibilmente originale. Si appoggia all’universo ma non prende in prestito; è nata dalla mitologia di quel personaggio… Bruce Wayne, Batman e Gotham. Ma sembra un trattamento e una versione che non avevo mai visto prima.”, ha aggiunto l’attore.

Che ruolo giocherà il Pinguino di Colin Farrell nell’atteso The Batman?

“Matt Reeves ha fatto un lavoro incredibile nel mantenerlo familiare e allo stesso tempo unico e nuovo”, ha continuato Farrell. “È davvero emozionante farne parte”. L’attore ha anche confermato di aver visto la versione di Pinguino ad opera di Danny DeVito nel classico Batman – Il Ritorno del 1992, definendola “incredibile.”

Sarà sicuramente interessante vedere cosa ci riserverà l’attore con la sua interpretazione di uno dei nemici più iconici del Cavaliere Oscuro. In passato era stato proprio Colin Farrell a spiegare che nel film il suo Pinguino non avrà un ruolo così predominante, lasciando intendere che forse ci sarà più spazio per il suo personaggio in un eventuale sequel.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Illuminati: un progetto in arrivo nel MCU?

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Illuminati: un progetto in arrivo nel MCU?

Gli Illuminati sono un gruppo di personaggi della Marvel Comics creati da  Brian Michael Bendis (testi) e Steve McNiven (disegni) e apparsi per la prima volta in “New Avengers #7” del 2005. Il gruppo è formato da alcuni dei più celebri e potenti supereroi della Terra, come Iron Man, Charles Xavier, Namor il Sub Mariner, Freccia Nera, Doctor Strange e Mister Fantastic.

Gli Illuminati non sono stati determinanti solo in saghe come “Planet Hulk” (è stata loro la decisione di esiliare Hulk nello spazio), ma hanno anche interferito in una serie di altri grandi eventi (ad esempio, il loro ruolo è stato essenziale all’interno delle vicende narrate in “Civil War”). Per contrastarli, venne anche ideata una loro versione malvagia, nota come Cabala, e composta da personaggi quali Norman Osborn, Dottor Destino e Loki.

Adesso, come riportato da The Illuminerdi, sembra che i Marvel Studios abbiamo intenzione di realizzare un film dedicato proprio al gruppo di eroi. Come apprendiamo dalla fonte, pare sia stata una lista relativa ai casting a rivelare le intenzioni della Casa delle Idee circa l’ingresso nell’Universo Cinematografico dei personaggi creati da Bendis.

Gli Illuminati: il gruppo formato da alcuni dei più celebri e potenti supereroi della Terra

Al momento non sappiamo se il progetto in questione sarà un film per il grande schermo o una serie tv destinata a Disney+. In attesa di maggiori dettagli (qualora la notizia dovesse essere confermata), è interessante notare come un progetto del genere potrebbe riunire alcuni dei personaggi più amati del MCU ad eccezione di Iron Man (morto alla fine di Avengers: Endgame). Al di là della direzione che Kevin Feige e lo studio decideranno di intraprendere, un progetto legato agli Illuminati ha comunque un vastissimo potenziale.

Alessandro Roja: 10 cose che non sai sull’attore

Alessandro Roja: 10 cose che non sai sull’attore

Distintosi tra cinema e televisione, Alessandro Roja ha negli ultimi anni acquistato sempre più popolarità all’interno dell’industria dello spettacolo italiano. È stato infatti protagonista di apprezzati film di genere, come anche di popolari commedie al fianco di noti attori e attrici. La sua presenza in televisione, inoltre, gli ha permesso di consolidare la propria notorietà presso un pubblico ancor più ampio, che lo apprezza per la sua versatilità.

Ecco 10 cose che non sai su Alessandro Roja.

Alessandro Roja moglie

Alessandro Roja: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Tutta la vita davanti (2008), con Valerio Mastandrea, per poi recitare in Feisbum – Il film (2009), Tutto l’amore del mondo (2010), L’erede – The Heir (2011), I più grandi di tutti (2011), Magnifica presenza (2012), con Elio Germano, Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012), Song’e Napule (2014), con Carlo Buccirosso, L’ora legale (2017), The End? L’inferno fuori (2017), Sono tornato (2018), Ma cosa ci dice il cervello (2019), con Paola Cortellesi, Restiamo amici (2019), Si muore solo da vivi (2020), con Alessandra Mastronardi e Diabolik (2020), con Luca Marinelli.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Roja si fa inizialmente notare in televisione grazie al ruolo di Armando Sousa in Incantesimo (2004-2005). Successivamente recita in un episodio della fiction Don Matteo (2008), per poi prendere parte a Romanzo criminale – La serie (2008-2010), nel ruolo di Dandi, recitando accanto ad Andrea Sartoretti e Vinicio Marchioni. Continua poi a lavorare per il piccolo schermo in serie come 1992 (2015), con Stefano Accorsi, Ricette e ritratti d’amore (2015), Di padre in figlia (2017) e È arrivata la felicità (2015-2018), con Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi. In seguito, ha recitato in Tutto può succedere 2 (2017) e La compagnia del Cigno (2019).

8. Ha recitato in due videoclip. L’attore si è negli anni distinto per la sua partecipazione anche a due noti videoclip di altrettante celebri cantanti italiane. Si tratta di Il rimedio la vita e la cura, di Chiara Galiazzo. Nel recitare in questo ha avuto modo di collaborare con attori come Carolina Crescentini e Stefano Fresi, dando vita a diverse coreografie di danza in vari scenari di Roma. Nel 2020 è invece nel videoclip del singolo Luci blu, della cantante Emma, la quale in questo recita proprio accanto all’attore.

Alessandro Roja non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attore è notoriamente molto riservato circa la propria vita privata, a tal punto da preferire non condividere questa tramite i social network. L’attore sembra infatti aver avuto un account Instagram, oggi però eliminato. Per poter avere qualche notizia sulla sua vita al di fuori del set, è possibile tuttavia consultare il profilo della moglie, la quale è solita pubblicare di tanto in tanto post relativi alla loro vita famigliare.

Alessandro Roja: moglie e figli

6. Ha sposato la figlia di un noto sportivo. Dal 2013 l’attore è sposato con Claudia Ranieri, figlia del popolare allenatore di calcio Claudio. I due sembra si siano conosciuti in una trattoria di Trastevere, a Roma, per poi intraprendere una relazione poco dopo il loro incontro. Nel novembre del 2014, poi, la coppia dà alla luce il figlio Orlando. Roja, a cui non piace condividere il proprio privato, ha tuttavia più volte affermato come la sua famiglia si diventata il centro di tutta la sua vita.

Alessandro Roja Instagram

Alessandro Roja in Don Matteo

5. Ha recitato in un episodio della celebre fiction. Nel 2008, agli inizi della propria carriera, l’attore ottiene un ruolo di rilievo in un episodio della celebre fiction di Rai Uno Don Matteo, con protagonista Terence Hill. L’episodio è intitolato Morte di un cantastorie, ed è il sesto della sesta stagione. Roja ricopre il personaggio di Nicola Rossi, all’interno di una storia che ha come oggetto la misteriosa morte di un cantastorie, che si guadagnava da vivere all’interno di un centro commerciale. Per l’attore è stata l’occasione per ottenere maggior visibilità.

Alessandro Roja in 1992

4. Ha interpretato una guardia. Per la serie 1992, dove si narra in chiave romanzata delle vicende che portarono allo scandalo di Tangentopoli, l’attore ha ricoperto il ruolo della guardia Rocco Venturini, ufficiale di polizia membro della squadra del magistrato Antonio Di Pietro. L’attore ha raccontato di aver inizialmente svolto il provino per un altro ruolo, ma di non essere risultato adatto per via dell’età. I produttori desideravano però averlo nella serie, e così lo ricontattarono affidandogli la parte di Venturini, personaggio che Roja ha da subito apprezzato molto.

3. Ha lavorato molto per immedesimarsi nel ruolo. Essendo il suo un personaggio inedito, non basato su una figura realmente esistita, l’attore ha raccontato di aver ricercato un’immedesimazione con questo a partire dal contesto in cui è ambientata la serie. Facendo ricerche sul periodo storico e sugli eventi, ha iniziato a costruire il carattere del proprio personaggio, che per lui non può essere definito né buono né cattivo, contraddistinto appunto da quella ambiguità tipica di quegli anni.

Alessandro Roja in La compagnia del Cigno

2. Ha interpretato lo zio di uno dei protagonisti. Andata in onda nel 2019, La compagnia del Cigno è una serie incentrata su un gruppo di ragazzi musicisti facenti parte del Conservatorio Giuseppe Verdi. Qui fanno squadra, formando la compagnia del titolo. In essa Roja interpreta il personaggio di Daniele, lo zio di Matteo, uno dei ragazzi protagonisti. L’attore ha raccontato di aver stretto un buon legame con il giovane, il quale durante le pause sul set suonava per lui.

Alessandro Roja: età e altezza

1. Alessandro Roja è nato a Roma, Italia, il 4 giugno 1978. L’attore è alto complessivamente 179 centimetri.

Fonte: IMDb

Scream: i film e le curiosità sulla celebre saga horror

Scream: i film e le curiosità sulla celebre saga horror

Con la serie di film intitolati Scream, il regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema horror, merito anche del successo di Scream, che ha contribuito a ridefinire le caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio all’interno di questo. In particolare, la serie contribuì a rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone.

Lo spunto per Scream nasce a partire da un vero serial killer, operante tra il 1989 e il 1990. Questi è Danny Rolling, il quale confessò l’omicidio e la mutilazione di cinque studenti in Florida. Questi fu infine catturato e condannato a morte tramite iniezione letale nel 2006. La figura del killer dei film, come anche gli omicidi da lui perpetrati sono basati su quelli realizzati da Rolling, e ciò contribuì a generare una concreta paura nei confronti del personaggio di Ghostface.

Fondendo spaventose scene tipiche del genere con elementi comici o satirici, la serie ottenne sempre un grande successo tanto di critica quanto di box office. Il primo film, infatti, a fronte di un budget di soli 14 milioni riuscì ad incassare nel mondo un totale di 173 milioni di dollari. In totale, i quattro film della serie hanno ad oggi guadagnato oltre 604 milioni a livello globale, affermandosi come una delle più celebre serie horror di sempre.

Scream: la trama dei film

Scream (1996)

Il primo film della serie si apre con l’adolescente Casey Becker (Drew Barrymore), in casa da sola mentre attende l’arrivo del fidanzato. Improvvisamente, Casey riceve una telefonata da un misterioso interlocutore che minaccia di uccidere lei e il fidanzato, qualora non risponda correttamente ad alcune domande sui film horror. Per sua sfortuna, l’omicida è più astuto del previsto, e riuscirà a ingannarli ed ucciderli brutalmente entrambi. La protagonista si rivela allora essere Sydney Prescott (Neve Campbell), la quale ad un anno dalla morte della madre comincia a ricevere strane telefonate.

Attraverso una complessa indagine, arriverà a scoprire che queste sono realizzate dallo stesso killer di Casey. Questi si manifesta poi con il volto celato da una misteriosa maschera bianca e il corpo avvolto da una spettrale tonaca nera, iniziando a perseguitare Sydney e i suoi amici con l’intento di ucciderli tutti in modo brutale. Neanche le forze dell’ordine sembrano poter fermare la forza omicida di Ghostface, e così la giovane ragazza capisce che l’unico modo per uscirne viva è scoprire il mistero che si nasconde dietro quelle violenze.

Scream 2 (1997)

In occasione della prima proiezione del film ispirato al libro della giornalista Gale Weathers (Courteney Cox), già presente nel primo film, la cittadina di Windsor si riempie di curiosi. Il vero killer, tuttavia, è ancora in circolazione. Nascostosi tra gli spettatori, attacca senza pietà due ignari studenti, uccidendoli brutalmente. Sidney Prescott, sopravvissuta agli eventi del precedente film, teme ora di essere nuovamente in pericolo, e che qualcun altro stia indossando la maschera del celebre killer.

La notizia dell’omicidio richiama l’attenzione mediatica e in città giunge anche la giornalista Debbie Salt (Laurie Metcalf) che nutre una sorta di ossessione per la Weathers. Ben presto, il killer passa all’attacco cercando di uccidere Sidney, ma la ragazza riesce a scappare con l’aiuto di Derek. La polizia incarica allora alcuni agenti di sorvegliarla, ma, traumatizzata dalla precedente esperienza, Sidney inizia a dubitare di tutti coloro che le sono vicino, non potendo immaginare chi si nasconde dietro la maschera di Ghostface.

Scream 3 (2000)

Ad Hollywood si sta girando “Stab 3 – Ritorno a Woodsboro“, thriller destinato a svelare gli scottanti interrogativi riguardanti gli avvenimenti che hanno insanguinato la cittadina di Woodsboro nei precedenti film.  Sotto la direzione del trentenne regista Roman, il set comincia ad essere luogo di incontro per diverse persone. L’attrice Jennifer (Parker Posey) interpreta il ruolo di Gail Weathers, ma tutti gli occhi sono puntati su Angelina Tyler (Emily Mortimer), scelta per interpretare il ruolo di Sidney. All’improvviso, nel corso delle riprese, si verifica un omicidio, e la paura comincia a farsi strada sul set. Seguiranno poi un secondo e un terzo, proprio secondo l’ordine in cui sono previsti dalla sceneggiatura.

Richiamata da questi eventi, la vera Sydney, la quale si era allontanata dalla propria città in cerca di tranquillità, è costretta a lasciare il proprio isolamento e arriva sul set per scoprire la verità. Qui gli omicidi si infittiscono, e il killer continua a dar vita al proprio perverso gioco. Dopo fughe, inseguimenti, e molto terrore, la verità su chi si cela stavolta dietro la maschera di Ghostface verrà infine alla luce, svelando terribili verità che cambieranno per sempre il passato e il futuro di Sydney.

Scream 4 (2011)

Con il quarto ed ultimo capitolo della serie, si torna a seguire le vicende della cittadina di Woodsboro, divenuta celebre per gli omicidi verificatisi negli ultimi anni. In questa fa ritorno anche Sydney Prescott. Nel tempo, la donna ha pubblicato diversi libri di auto-aiuto e ora si trova lì per promuovere l’ultimo da lei scritto, intitolato Fuori dall’oscurità. Appena arrivata ritrova lo sceriffo Linus Riley (David Arquette) e la giornalista Gale Weathers, ormai marito e moglie, e si ricongiunge con Kate Roberts (Mary McDonnell), la zia materna, e Jill (Emma Roberts), la cugina più piccola.

Con il ritorno di Sidney, tuttavia, ricominciano inevitabilmente anche gli omicidi. I primi due innocenti a morire sono due liceali, e su di loro Linus comincia subito a indagare insieme alla sua vice. Anche Gale, in memoria dei vecchi tempi, vorrebbe aiutare nelle indagini, ma il marito le chiede di starne fuori, preoccupato per la sua incolumità. Tutto si complica quando il killer comincia a minacciare con delle chiamate sia Jill che le sue amiche, e il cellulare dal quale sono partite queste telefonate è ritrovato proprio all’interno della macchina di Sidney. La ragazza diventerà così, per ironia della sorte, la prima ad essere sospettata di nascondersi dietro il volto di Ghostface.

Scream 5 (2021)

In seguito al quarto capitolo, il regista Wes Craven si dichiarò disposto a realizzare altri due sequel. Ciò avrebbe portato la saga ad un totale di sei film. La sua scomparsa nel 2015, tuttavia, rallentò i discorsi intorno alla realizzazione del quinto film. Gli stessi produttori, Bob e Harvey Weinstein avevano espresso opinioni contrastanti, il primo intenzionato a non produrre altri capitoli, il secondo desideroso di realizzare almeno il quinto. I successivi scandali legati alla sua persona hanno poi definitivamente tagliato fuori i due fratelli dalla produzione del film.

Nel 2019 viene tuttavia annunciato che la Blumhouse Productions di Jason Blum, specializzatasi nella realizzazione di horror come Paranormal Activity e Get Out, ha acquistato i diritti sul film, intenzionata a produrre il quinto capitolo. Nel marzo del 2020, vengono annunciati come registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gilet, con il film che dovrebbe confermarsi un sequel diretto, con alcuni degli attori dei precedenti film pronti a riprendere i loro ruoli. Le riprese avrebbero dovuto cominciare nel maggio del 2020, ma a causa dell’emergenza Covid-19, queste sono state spostate all’autunno. La data d’uscita è comunque fissata per il 2021, anno in cui si celebrerà il 25° anniversario del primo film.

Scream: il cast del film

La protagonista della serie è indiscutibilmente Sydney Prescott, interpretata dall’attrice Neve Campbell. Questa fu individuata dal regista all’interno del cast di una serie televisiva, e venne scelta per la sua capacità di sembrare innocente ma avere anche il potenziale di destreggiarsi in situazioni particolarmente rischiose. L’attrice, tuttavia, inizialmente si dichiarò restia ad accettare il ruolo, non volendo prendere parte ad un nuovo film horror. Si convinse però per il fatto che quello di Sydney sarebbe stato il suo primo ruolo da protagonista. Inoltre, l’attrice era attratta dal carattere del personaggio, che le sembrava abbastanza convincente da non risultare la classica ragazza stereotipata da horror.

Scream film

Il ruolo della protagonista era stato in realtà inizialmente offerto all’attrice Drew Barrymore. Questa però preferì ricoprire il ruolo di Cyndi, vista all’inizio del primo film. La Barrymore era infatti convinta che se un’attrice popolare come lei avesse ricoperto un personaggio che viene subito eliminato, gli spettatori avrebbero provato ulteriore spavento e smarrimento, non sapendo cosa aspettarsi. La produzione desiderava infatti legarsi ad attori il più popolari possibile. Per questo per il ruolo della giornalista Gale affidarono il ruolo a Courtney Cox, all’epoca celebre per il suo ruolo in Friends. L’attrice, interessata alla parte, dimostrò di poter interpretare un ruolo controverso, finendo con il convincere la produzione.

Nei primi tre film appare anche l’attore Liev Schreiber, nel ruolo di Cotton Weary, mentre celebre è il cameo di Henry Winkler, il celebre Fonzie di Happy Days, che ricopre il ruolo di Himbry, preside della scuola frequentata dai protagonisti. Data la sua popolarità, egli decise di non far sapere del proprio coinvolgimento, così da non attirare su di sé le attenzioni del pubblico. Altro ruolo rimasto iconico è quello di Tatum Riley, interpretato dall’attrice Rose McGowan. Questa venne scelta per la capacità di risultare la classica ragazza cinica e innocente, con sfumature inedite rispetto al classico stereotipo.

Scream: dove vedere in streaming i film

Per gli amanti della saga, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Scream sono infatti presenti nei cataloghi di Netlix, Now TV, Google Play, Apple iTunes e Microsoft Store. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Cory Michael Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Cory Michael Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Negli ultimi anni sempre più attori della nuova generazione cinematografica e televisiva stanno mostrando al mondo il proprio talento. Grazie a serie tv come Gotham, il pubblico sta scoprendo nuove gemme nascoste della recitazione. Oggi vi parliamo di Cory Michael Smith, conosciuto come il terribile enigmista di Gotham.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Cory Michael Smith e la sua carriera in ascesa.

Cory Michael Smith film: dal teatro al cinema

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10. Nato a Columbus, in Ohio, Stati Uniti, Cory Michael Smith intraprende la carriera d’attore solo in età adulta. Dopo essersi diplomato alla Hilliard Darby High School, comincia a studiare recitazione ma solo nel 2013 muove i primi passi della sua carriera d’attore.

9. Le prime esperienze recitate di Cory risalgono quindi al 2013 ma coinvolgono il mondo del teatro. Nello stesso anno, infatti, l’attore partecipa a ben quattro rappresentazioni teatrali, The Cockfight, The Whale, The Shaggs: Philosophy of the World e Colazione da Tiffany che ha debuttato a Broadway al Cort Theatre il 20 marzo del 2013. Cory ha recitato al fianco della famosa attrice di Game of Thrones, Emilia Clarke.

8. Grazie alla sua formazione classica e all’esperienza teatrale acquisita, l’anno successivo Cory Michael Smith debutta al cinema. Nel 2014 gira film come Camp X-Ray e Dog Food ma è nel 2015 che per lui arriva la prima vera opportunità. L’attore viene scelto per interpretare un ruolo minore nel film Carol diretto dal grande Todd Haynes.

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Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, racconta la storia di Therese Belivet (Rooney Mara), un’aspirante fotografa, che intraprende una relazione intima con una donna sposata e più grande di lei, Carol Aird (Cate Blanchett), nella New York degli anni cinquanta.

Carol è stato presentato al Festival di Cannes dove Rooney Mara è stata premiata come migliore attrice.

7. Dopo aver avuto la possibilità di recitare al fianco di una grandissima attrice come Cate Blanchett, Cory continua la sua carriera e torna, nel 2017 a lavorare con Todd Haynes nel suo nuovo film, La Stanza delle Meraviglie (Wonderstruck). Un anno più tardi, lo troviamo invece nel cast dei film 1985 diretto da Yen Tan e First Man – Il Primo Uomo diretto da Damien Chazelle.

La pellicola di Chazelle è un adattamento cinematografico della biografia scritta da James R. Hanson, dal titolo First Man: The Life of Neil A. Armstrong, pubblicata nel 2005. Il libro, così come il film, racconta la storia del primo sbarco sulla luna e di come la spedizione dell’apollo 11 abbia consacrato il mito di Armstrong.

Cory Michael Smith serie tv

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6. L’attore, dopo aver sperimentato in teatro e al cinema, decide di dedicarsi anche alla tv. Compatibilmente con i suoi impegni cinematografici e parallelamente alla sua vita sul set, Cory Michael Smith, sbarca anche in televisione.

Il suo primo esperimento televisivo riguarda la miniserie inglese Olive Kitteridge, andata in onda nel 2014.

Basata sull’omonimo romando del 2008 di Elizabeth Strout, Olive Kitteridge è una serie in quattro puntate trasmesse sul canale della HBO, e presentata in anteprima e fuori concorso alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. La serie racconta della vita di Olive Kitteridge (Frances McDormand), un’insegnante di matematica in pensione, dal carattere freddo, severo e scostante. La donna vive in una piccola cittadina del Maine insieme al marito farmacista Henry Kitteridge (Richard Jenkins), un uomo mite, buono e premuroso, il compagno perfetto per una donna così inaccessibile. La coppia ha un solo figlio, Christopher (John Gallagher Jr.) che purtroppo risente molto dell’assillante figura materna.

Nelle sue John Gallagher Jr., la serie ripercorre ben venticinque anni della vita di Olive e analizza con occhio distaccato i problemi che la sua famiglia si trova a dover affrontare, problemi come depressione, lutti inaspettati e litigi tra familiari e amici. Nella serie Cory Michael Smith ha un ruolo minore e interpreta John Gallagher Jr., personaggio che compare solo nel primo episodio.

Cory Michael Smith in Gotham

5. Il vero trampolino di lancio per la carriera televisiva di Cory Michael Smith è senza dubbio Gotham. Nel 2014, infatti, l’attore viene scelto per il ruolo dell’enigmista nella nuovissima serie targata Fox.

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Creata da Bruno Heller e basata sugli iconici personaggi della DC Comics, Gotham è una serie tv che racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce (David Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola, mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla giustizia.

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La serie, partendo dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina Kyle (Camren Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane Pinguino.

Cory Michael Smith, l’Enigmista di Gotham City

4. Nella serie Cory Michael Smith interpreta Edward Nygma, anche conosciuto come Enigmista. Nygma è un scienziato forense che lavora per il dipartimento della polizia di Gotham City; Ed è un uomo bizzarro, timido e un po’ inquietante, abituato a parlare per enigmi, costantemente preso di mira da poliziotti bulli del dipartimento. Segretamente innamorato di Kristen Kringle (Chelsea Spack) ma tormentato dal suo fidanzato, il poliziotto Tom Dougherty (Zachary Spicer), un giorno Edward decide di ribellarsi uccidendo Dougherty per conquistare la sua bella. Kristen tuttavia, terrorizzata da quel gesto così violento, lo rifiuta, andando incontro anch’essa alla morte.

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Deciso a liberare la sua follia criminale e ad abbandonarsi al lato oscuro, Edward Nygma muore e lascia il posto al suo alter ego, il malvagio Enigmista. Presto però la sua condotta scellerata lo conduce nelle celle dell’Arkham Asylum dove resta imprigionato fino a quando il malvagio Pinguino (Robin Lord Taylor) non decide di arruolarlo per i suoi piani di conquista di Gotham.

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L’accoppiata Cory Michael Smith e Robin Lord Taylor è senza dubbio una delle più entusiasmanti di tutta la serie. Pinguino e l’Enigmista, infatti, sono sempre stati, insieme ovviamente al Joker, due dei cattivi più affascinanti dell’universo di Batman. Grazie alla serie scopriamo finalmente cosa si nasconde dietro la loro terribile facciata, qual è la loro storia e come mai sono diventati i più temibili criminali di Gotham City.

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Cory Michael Smith interpreta Edward Nygma/l’Enigmista dal 2014 al 2019 e compare in ben 94 episodi, dal pilot fino alla puntata 5×12 dal titolo “L’inizio”, che segna la fine della serie Gotham.

Cory Michael Smith vita privata: fidanzata, flirt e tante curiosità

3. A oggi non si conoscono molti dettagli della vita privata di Cory Michael Smith, tuttavia, molte delle cosa che sappiamo sono state rese note proprio dall’attore stesso. Nel 2018, dopo tante speculazione fatte a proposito della sua sessualità e delle sue passate relazioni sentimentali, si è apertamente dichiarato queer.

https://www.instagram.com/p/B7RKuzzF4Eo/?utm_source=ig_web_copy_link

Il termine queer è utilizzato per indicare una persone che non è eterosessualecisgender. Un eterosessuale è una persona attratta dal sesso opposto mentre un cisgender è una persona a proprio agio con il suo sesso. Erroneamente potremmo pensare di essere tutti cisgender ma non è così; basti pensare a tutte quelle persone che non si riconoscono nel sesso che hanno dalla nascita.

https://www.instagram.com/p/B5bQy85lHUS/?utm_source=ig_web_copy_link

Tutti i cisgender che decidono di avviare il processo di transizione tra un sesso e l’altro, attraverso terapia ormonale e interventi chirurgici, allora diventano transgender.

2. Anche se la storia non è mai stata confermata pare che Cory Michael Smith e Emilia Clark abbiano avuto un breve flirt nel lontano 2014. I due sono stati visti proprio quell’anno, mano nella mano all’after party di Vanity Fair degli Oscar 2014.

Cory Michael Smith è su Instagram

1. Come tutti gli attori emergenti, anche Cory  ha un account Instagram dove posta costantemente piccoli stralci della sua vita privata e professionale. Per essere sempre aggiornati sui suoi spostamenti e sui suoi nuovi progetti lavorativi – tra cui la serie Utopia ferma in post-produzione – seguite i suoi account social.

 

Fonte: IMDB, Fandom

L’Uomo invisibile finalmente in home video

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L’Uomo invisibile finalmente in home video

L’Uomo invisibile, un intenso e moderno thriller psicologico, sarà disponibile nelle edizioni home video nei formati Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD a partire dal 22 luglio con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Prodotto dall’iconico Jason Blum (Halloween, Split, Scappa – Get Out, Noi) e diretto da Leigh Whannell (Saw, Insidious, Upgrade), questo thriller psicologico rende attuale questo mutevole mostro classico della Universal, che fa da sfondo alle vicende di una donna forte che affronta il suo persecutore. Peter Travers, Rolling Stone, lo definisce “Un ritratto attuale e tagliente per un horror socialmente sensibile”. L’Uomo invisibile arriva a casa vostra con tantissimi contenuti inediti da scoprire.

L’Uomo invisibile segue la storia moderna dell’ossessione ispirandosi al mostro classico Universal. Cecilia Kass (Elisabeth Moss) torna lentamente a ricostruire la sua vita dopo la morte del suo ex-fidanzato violento (Oliver Jackson-Cohen). Ma non passa molto tempo prima che cominci a chiedersi se è davvero sparito per sempre. Oltre al film, LL’Uomo invisibile racchiude oltre venti minuti di contenuti speciali esclusivi, tra cui la possibilità di conoscere più a fondo la protagonista Elisabeth Moss, il commento al film con il regista e scene eliminate che non volete assolutamente perdere.

Con una certificazione “Fresh” di Rotten Tomatoes ed un punteggio del 91%, L’Uomo invisibile presenta all’interno del suo cast la due volte vincitrice di Emmy e di Golden Globe Elisabeth Moss (Noi, The Handmaid’s Tale). Ad accompagnare la Moss, il vincitore del SAG Aldris Hodge (Black Mirror, Straight Outta Compton), Oliver Jackson-Cohen (Hill House), Storm Reid (Don’t Let Go, Euphoria).

X-Men: 20 iconici momenti dei fumetti che vorremmo vedere nel MCU (Parte 1)

Sono passati vent’anni da quando il primo X-Men del 2000 è arrivato nelle sale cinematografiche. Con l’acquisizione della Fox da parte della Disney, un riavvio degli iconici mutanti targato Marvel Studios è ormai all’orizzonte. ComicBookMovie ha raccolto i 20 momenti più iconici tratti dai fumetti che si spera verranno adattati nell’Universo Cinematografico Marvel. Di seguito la prima parte (qui per recuperare la seconda parte):

Magneto strappa lo scheletro di Wolverine

Magneto ha sempre voluto attaccare la Terra e provocare il panico di massa nella speranza di riuscire a spazzare via migliaia di umani. Dopo una serie di esperimenti fallimenti, era più determinato che mai a sconfiggere gli X-Men. Durante uno scontro particolarmente accesso con Wolverine, il cattivo lo sollevò in aria e cominciò a strappare l’adamantio dalle sue ossa, davanti ai suoi compagni di squadra inorriditi.

Magneto ha sempre avuto la capacità di sopraffare Wolverine, ma farlo a pezzi in questo modo è stato uno sviluppo scioccante che nessuno avrebbe mai immaginato che potesse realmente accadere. Ciò ha cambiato a lungo la vita di Wolverine (essendo più vulnerabile che mai senza uno scheletro indistruttibile): naturalmente, l’evento ha tutto il potenziale necessario per creare qualcosa di davvero incredibile sul grande schermo.

Ciclope sposa Jean Grey

Le versioni più giovani di Ciclope e Jean Grey sono state introdotte in X-Men: Apocalisse del 2016, ma la storia d’amore tra i due non è mai stata esplorata fino in fondo. Si tratta di una delle coppie di fumetti più iconiche di tutti i tempi, e scoprire di più sulla loro relazione potrebbe essere altrettanto eccitante che vederli entrare in azione come abbiamo visto fin’ora.

Scisma

Ciclope e Wolverine hanno sempre avuto una relazione complicata, ma in seguito diventeranno amici intimi. Tuttavia, quando Ciclope scelse di mandare alcuni dei membri più giovani degli X-Men in una battaglia particolarmente pericolosa, Wolverine non lo permise e anni di risentimento e frustrazione alla fine incrinarono nuovamente il lororapporto.

Si formò uno “scisma” tra gli X-Men ed emersero due squadre separate con idee molto diverse su come proteggere il genere mutante dagli umani. Prima di allora, i due si erano impegnati in una violenta battaglia che alla fine li avrebbe costretti ad unirsi un’ultima volta per sconfiggere una Sentinella. Quella battaglia sarebbe assolutamente epica in un contesto live-action.

La morte di Wolverine

Il fatto che l’adattamento di X-Men: Giorni di un futuro passato di Bryan Singer non includesse questa scena chiave rappresenta una vera occasione mancata, considerando quanto questo momento sia dannatamente iconico.

Data la struttura narrativa del film, potrebbe essere stato difficile includerlo, ma Wolverine che viene sconfitta da una Sentinella (anche se non muore) è diventato un momento assolutamente iconico. Inoltre, le Sentinelle potrebbero affermarsi come una vera minaccia nel MCU.

La crocifissione di Angelo

Durante l’acclamata run degli X-Men ad opera di Chris Claremont, il fumettista non ha mai evitato di uccidere i mutanti quando la storia lo richiedeva. Il “Massacro Mutante” è stato uno degli eventi più incredibili delle serie crossover, in cui un gruppo noto come i Marauders si recano sottoterra per massacrare i mutanti deformi noti come i Morlock.

Mentre tentava di salvare un giovane mutante in pericolo, Angelo fu catturato e crocifisso in una tavola scioccante che si rivelò alquanto controversa a causa delle sue connotazioni religiose. Indipendentemente da ciò, l’evento ebbe conseguenze enorme su uno degli X-Men originali di Charles Xavier, e sarebbe certamente una mossa audace per i Marvel Studios intraprendere un percorso altrettanto oscuro con Warren Worthington III al cinema.

Uncanny X-Men

I film sugli X-Men sono sempre stati molto diversi dai fumetti, soprattutto per il modo in cui alcuni mutanti si sono uniti alla squadra. Quando giungerà il momento di riavviare il franchise, seguire la direzione di “Giant-Size X-Men #1” potrebbe essere un modo intelligente per dare alla saga nuova linfa.

Con molti membri del gruppo originale intrappolati su Krakoa, l’isola vivente, Ciclope e Xavier non hanno altra scelta che rivolgersi altrove per chiedere aiuto e riunire una nuova squadra di X-Men per organizzare una missione di salvataggio. Fu qui che vennero introdotti personaggi del calibro di Wolverine e Storm. Saremo ancora più scioccati se il riavvio non finisse per essere soprannominato proprio “Uncanny X-Men” dai Marvel Studios!

Wolverine lotta contro il Club Infernale

Abbiamo già incontrato il Club Infernale in X-Men: L’inizio. La storia del gruppo di nemici degli X-Men con Wolverine non ha fatto altro che cementare lo status del personaggio come preferito dai fan. Ad ogni modo, è il momento in cui si scopre che il mutante presunto morto è in realtà ancora vivo, che dovrebbe arrivare sul grande schermo prima o poi.

Si tratta di un un momento che potrebbe fare la gioia esclusivamente dei fan dei fumetti, ma ciò non esclude che se l’Hellfire Club dovesse fare davvero il suo debutto nel MCU, il momento dello scontro con Wolverine non deve assolutamente mancare!

La morte di Jean Grey

Abbiamo visto Jean Gray “morire” in X-Men 2, ma se e quando avremo un adattamento fedele della “Saga della Fenica Nera” (perché sicuramente non era Dark Phoenix dello scorso anno), si spera che possa avvenire grazie ai Marvel Studios.

Travolta dal suo nuovo potere, Jean scelse di sacrificarsi piuttosto che rischiare di perdere il controllo, anche se Ciclope credeva di poter imparare a padroneggiare le sue nuove abilità. È un momento straziante e sebbene possa sembrare che un film futuro vada a ricostruire un vecchio terreno rivisitando quest’evento, il team creativo dei Marvel Studios potrebbe apportare qualcosa di nuovo a questo arco narrativo così amato, probabilmente come la Fox non è mai riuscita a fare.

L’ascesa di Arcangelo

A seguito degli eventi della crocifissione di cui abbiamo parlato prima, Warren Worthington III non ebbe altra scelta che farsi amputare le ali. Poco dopo si suicidò, o almeno così sembrava. In realtà, aveva stretto un accordo con Apocalisse in cambio di nuove ali di metallo affilate come rasoi. Tuttavia Angelo, ormai irriconoscibile, non aveva altra scelta che diventare il capo dei Quattro Cavalieri di En Sabah Nur (Morte), dando così vita ad Arcangelo.

Anche dopo essere sfuggito alle grinfie dell’antico mutante, Warren ha costantemente combattuto con il suo lato oscuro e alla fine si è arreso, tentando nel mezzo di diventare lui stesso una nuova Apocalisse. Tutto ciò potrebbe funzionare davvero bene nel MCU e rivelarsi una direzione affascinante per raccontare nuovamente un personaggio fin troppo trascurato dai film originali.

Il nuovo casco di Charles Xavier

Ad un certo punto, nei fumetti, gli X-Men vivono a Krakoa, una nazione sovrana fondata da  Charles Xavier che ha deciso che farà tutto il possibile per proteggere il genere mutante. È diventato una specie di maestro manipolatore e ha persino scoperto un modo per aiutare i mutanti ad ingannare la morte.

Sia Sir Patrick Stewart che James McAvoy hanno svolto un ottimo lavoro nei panni di Charles Xavier, quindi è ora di portare il personaggio in una nuova direzione… direzione che potrebbe passare anche dal look del personaggio, che potrebbe sfoggiare un nuovo casco. Inoltre, Krakoa rappresenterebbe anche un bel cambiamento rispetto alla X-Mansion.

Mission Impossible 7: Rebecca Ferguson si allena in vista del ritorno sul set

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La produzione di Mission Impossible 7 è stata ritardata a causa della pandemia di COVID-19, ma si prevede che le riprese partiranno ufficialmente in autunno. Ciò è evidente da questa nuova foto dal dietro le quinte condivisa su Instagram dalla star Rebecca Ferguson, mentre l’attrice si appresta a maneggiare un enorme fucile da cecchino come parte del suo allenamento.

La Ferguson sta lavorando con la Bare Arms, una società con sede nel Regno Unito che fornisce consulenti militari e addestramento per armi da fuoco ad una varietà di membri del cast di film e serie tv. Lo scatto condiviso dalla Ferguson lascia quindi intendere che tutti i membri coinvolti nella produzione si stanno preparando per tornare sul set non appena sarà possibile.

La pandemia di Covid-19 ha avuto gli effetti più disparati sulla produzione del film: ad esempio, il rinvio delle riprese ha spinto Nicholas Hoult ad abbandonare il film (l’attore avrebbe dovuto interpretare il villain principale, ma è stato poi sostituito da Esai Morales, noto per la serie Titans).

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Batman v Superman: i retroscena sull’uso delle pistole da parte di Batman

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Lo stunt di Ben Affleck nei panni di Batman, Richard Cetrone, ha rivelato il motivo per cui era particolarmente eccitato all’idea di usare delle pistole durante le riprese di una celebre scena di Batman v Superman: Dawn of Justice. Cetrone ha interpretato lo stunt di Affleck anche in Suicide Squad e Justice League, sebbene nessuna di queste due apparizione del Crociato di Gotham sia stata controversa come la scena di sparatoria in BvS. 

Batman v Superman: Dawn of Justice ha attirato l’ira di molti fan per l’approccio del regista Zack Snyder al personaggio del Cavaliere Oscuro. Le critiche più accese si sono concentrate proprio sull’uso delle armi da fuoco da parte di Batman, critiche che sono andate di pari passo col fatto che il Crociato di Gotham uccidesse diverse persone durante tutto l’arco narrativo del film. Questo perché, nella maggior parte delle raffigurazioni moderne di Batman, il personaggio ha due regole: non uccide e non usa pistole.

La decisione di Snyder di ignorare quei tratti del personaggio abbastanza consolidati ha inevitabilmente provocato le reazioni da parte di quei fan che sentivano che il regista stesse violando alcuni degli assetti morali fondamentali che definiscono l’eroe. Mentre tale scelta divide ancora oggi molti appassionati, a quanto pare però ha reso il lavoro dello stunt Richard Cetrone ancora più eccitante. 

Cetrone ha spiegato perché era così eccitato per la scena degli scontri a fuoco durante un episodio del podcast “Batman v Superman: By the Minute” (via Screen Rant). La sequenza in questione è diventata una delle più note e discusse dell’intero film. Armato di pistola in una mano e di fucile automatico nell’altra, Batman combatte diversi uomini appartenenti all’esercito fascista di Superman. “Sapevo che avremmo incorporato le pistole e non tanto per l’aspetto legato alla sparatoria, ma sapevo che avremmo incorporato le armi negli attacchi”, ha spiegato Cetrone. “Sembrava che potesse essere molto divertente per me perché avevo pistole in tutte e due le mani, e potevo incorporarle nei combattimenti, tornare alle riprese e poi tornare di nuovo ai combattimenti, perché quei ragazzi venivamo da me in tutte le direzioni.”

La sequenza dell’incubo di Bruce Wayne in Batman v Superman

Già in passato Cetrone aveva rivelato che la scena dell’incubo di Bruce Wayne era stato aggiunta in seguito. Lo stunt era particolarmente eccitato perché la natura della scena gli ha conferito una maggiore libertà creativa. Cetrone ha anche spiegato in che modo la scena era stata pensata in maniera diversa rispetto a ciò che il pubblico ha visto al cinema: “Avevamo Batman in giro con le pistole, con una primaria che porta su una fionda, e con un secondario che si portava sul fianco… ma non l’avete mai visto.”

Le parole di Cetrone lasciando intendere che c’è stata sicuramente ampia libertà creativa durante la realizzazione della sequenza dell’incubo in Batman v Superman: Dawn of Justice, con Snyder che ha sicuramente sfruttato appieno la natura onirica della scena. L’eccitazione di Cetrone nel riuscire ad incarnare questa singolare interpretazione di Batman era, probabilmente, lo stesso tipo di sentimento che Snyder sperava di suscitare anche negli spettatori. 

Venezia 77: i film restaurati di Venezia Classici al Cinema Ritrovato di Bologna

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Sono stati scelti i film della sezione Venezia Classici della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che quest’anno saranno ospitati all’interno del programma del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana. La collaborazione tra i due festival è un segno concreto della  solidarietà esistente e della possibilità di superare le difficoltà del momento, individuando inedite modalità condivise per uscire dall’isolamento provocato dalla pandemia. La selezione di Venezia Classici 2020, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a Venezia nei mesi successivi.

La 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si terrà al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre, diretta da Alberto Barbera.

Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Venezia Classici è curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi.

Questo l’elenco completo dei restauri di Venezia Classici selezionati per la 77. Mostra, che saranno proiettati dal 25 al 31 agosto al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna:

VENEZIA CLASSICI

CRONACA DI UN AMORE

di Michelangelo ANTONIONI (Italia, 1950, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna

CLAUDINE

di John BERRY (USA, 1974, colore)

restauro: Fox/Criterion/Disney

DEN MUSO (THE YOUNG GIRL)

di Souleymane CISSÉ (Mali, 1975, colore)

restauro: Cinemathéque Francaise

UTÓSZEZON (LATE SEASON)

di Zoltán FÁBRI (Ungheria, 1966, B/N)

restauro: Hungarian National Film Archive

SEDOTTA E ABBANDONATA

di Pietro GERMI (Italia, 1964, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna

LA ÚLTIMA CENA (THE LAST SUPPER)

di Tomás GUTIÉRREZ ALEA (Cuba, 1976, colore)

restauro: Cineteca di Cuba

FUKUSHÛ SURU WA WARE NI ARI  (VENGEANCE IS MINE)

di Shôhei IMAMURA (Giappone, 1979, colore)

restauro: Shochiku

MUHOMATSU NO ISSHO (THE RICKSHAW MAN)

di Hiroshi INAGAKI (Giappone, 1943, B/N)

restauro: Film Foundation/Kadokawa

YOU ONLY LIVE ONCE

di Fritz LANG (USA, 1937, B/N)

restauro: StudioCanal

SERPICO

di Sidney LUMET (USA, 1973, colore)

restauro: StudioCanal

LE CERCLE ROUGE

di Jean-Pierre MELVILLE (Francia, 1970, colore)

restauro: StudioCanal

NEOKONCHENNAYA PYESA DLYA MEKHANICHESKOGO PIANINO (UNFINISHED PIECE FOR THE PLAYER PIANO)

di Nikita MIKHALKOV (Unione Sovietica, 1977, colore)

restauro: Mosfilm

GOODFELLAS                   

di Martin SCORSESE (USA, 1990, colore)

restauro: Warner Bros.

Star Wars: in Francia arriverà un cinema ispirato al Senato Galattico

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Il design di un nuovo cinema europeo sembra richiamare alla memoria quello del Senato Galattico della celebre saga di Star Wars. Il Senato Galattico ha avuto un ruolo molto importante nella trilogia prequel della saga fantascientifica, con la Camera del Senato Galattico che ha posto le basi non solo per l’ascesa al potere di Palpatine, ma anche per l’epica battaglia tra il Signore Oscuro dei Sith e Yoda vista ne La Vendetta dei Sith

Una nuova esperienza cinematografica debutterà in Francia il prossimo anno, grazie a  Oma Cinema. Lo scopo del design del cinema è quella di garantire il distanziamento sociale e di offrire agli spettatori “un’esperienza immersiva verticale”. Eppure, il rending 3D del progetto disponibile sul sito web ufficiale ricorda moltissimo la Camera del Senato Galattico. L’amministratore delegato di Oma Cinema, Pierre Chican, ha affermato che lo scopo del progetto è quello di rendere ogni posto disponibile il migliore all’interno della sala. Potete dare un’occhiata al design in questione grazie al video di seguito:

Star Wars e l’innovazione al cinema per riportare in sala gli spettatori

Probabilmente, nelle intenzioni di chi ha progettato il design di questo nuovo cinema non c’era alcun intento di riportare alla memoria dello spettatore l’architettura del Senato Galattico; ciononostante, è difficile non notare le somiglianze. I cinema di tutto il mondo hanno dovuto subire una lunga battuta d’arresto a causa della pandemia di Coronavirus purtroppo ancora in corso. Un’esperienza cinematografica ispirata a Star Wars sarebbe sicuramente motivo di grande attrazione per gli affezionati alla sala, purtroppo ancora restii a rischiare di tornare al cinema. Forse questo design innovativo creerà una nuova tendenza che, a mano a mano, influenzerà i cinema di tutto il mondo.

Per fortuna, le persone che frequenteranno questo nuovo cinema innovativo a partire dal prossimo anno, non dovranno fare i conti con le ambizioni del malvagio Palpatine! Sebbene ci siano innumerevoli opzioni di streaming che ad oggi ci permettono di poter godere di un film nella tranquillità delle nostre case, ci sono ancora un fascino ed una magia innegabili legati alla sala e al grande schermo, che probabilmente non svaniranno mai. Questo cinema così ingegnoso dovrebbe debuttare in Francia il prossimo anno, e siamo certi che il suo design regalerà agli spettatori un’esperienza unica, trasportandoli inevitabilmente in una galassia lontana, lontana… 

MCU: i 10 momenti inaspettati che hanno sorpreso tutti

MCU: i 10 momenti inaspettati che hanno sorpreso tutti

Il MCU ci ha abituati da subito a svolte narrative avvincenti, intrecci appassionanti e una storia costruita nella più meticolosa attenzione per i dettagli. Ci sono state però delle volte in cui quello che è accaduto sul grande schermo è stato decisamente imprevedibile, come zia May che scopre l’identità segreta di Peter, o il twist del finale di saga, in cui Tony si sacrifica per salvare l’intero universo. Ecco di seguito i 10 momenti inaspettati del MCU che hanno sorpreso tutti gli spettatori.

“Ma che ca***” – Spider-Man: Homecoming, 2017

MCUNell’atto finale di Spider-Man: Homecoming, Peter Parker rifiuta l’offerta di Tony Stark di unirsi agli Avengers, rifiuta quel costume elegante di Iron Spider e torna al suo classico costume rosso e blu. Di nuovo nella sua camera da letto, il tessi ragnatele si toglie la maschera ed è allora che accade l’imprevisto.

In un momento che nessuno avrebbe potuto prevedere, la zia di Peter compare sulla porta dietro suo nipote ed esclama “Ma che ca***” mentre partono i titoli di coda e il film si chiude con questo cliffhanger.

I Marvel Studios ci hanno fatto aspettare fino all’uscita di Spider-Man: Far From Home per capire come May avesse reagito al fatto che suo nipote fosse un supereroe, anche se è un peccato non aver mai visto la conversazione che è sicuramente seguita alla scoperta.

Come Nick Fury ha perso l’occhio – Captain Marvel, 2019

Mentre sarebbe impreciso dire che i fan hanno trascorso anni a chiedersi come Nick Fury abbia perso la vista, è stata sicuramente una domanda senza risposta che ha suscitato frequenti discussioni. Quando divenne chiaro che Captain Marvel avrebbe approfondito il discorso dello S.H.I.E.L.D., era inevitabile aspettarsi delle risposte in merito, ma chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe finita così?

Nonostante sembri che Fury possa perdere l’occhio per mano di uno degli Skrull, è invece capitato che il futuro direttore dello S.H.I.E.L.D. viene ferito da Goose, l’alieno Flerken che ha le sembianze di un gatto.

Sarebbe bastato un solo graffio, e Fury è rimasto senza un occhio e una cicatrice dall’aspetto sgradevole che abbiamo visto per la prima volta in Captain America: The Winter Soldier. Questa scelta non è piaciuta a tutti i fan, ma sicuramente è una svolta inaspettata.

“Io sono Iron Man” – Iron Man, 2008

I Marvel Studios hanno davvero stabilito quanto sarebbero stati diversi i loro film quando il loro primo “esperimento”, Iron Man, si è concluso con questo colpo di scena finale.

Piuttosto che fingere che Iron Man fosse la sua guardia del corpo come ha fatto la controparte dei fumetti per tutti quegli anni, Tony Stark dice al mondo che “Io sono Iron Man”, e non potevamo davvero chiedere un finale più memorabile per il capitolo iniziale di quello che sarebbe diventato poi il MCU.

Si tratta di un momento gestito perfettamente dal regista Jon Favreau, e mentre alcuni fan sono rimasti delusi dalla mancanza di identità segrete in questo mondo condiviso, questa è stata comunque una scena grandiosa.

La morte dell’agente Coulson – The Avengers, 2012

Nonostante non sia un personaggio dei fumetti, l’agente Coulson ha riscosso un successo immediato con gli spettatori, e la sua presenza ricorrente lo ha trasformato in uno dei personaggi secondari preferiti dell’inizio del MCU. Questo è stato determinante per l’accoglienza così scioccata ricevuta dalla sua morte.

Dopo aver giocato un ruolo chiave nell’assemblare i più potenti eroi della Terra per Nick Fury, Coulson era lì per proteggere la squadra da Loki e ha usato la tecnologia Destroyer per abbattere il dio dell’Inganno.

Naturalmente, essendo Loki… Loki, riapparve pochi istanti dopo e utilizzando lo scettro dei Chitauri contro lo stesso agente dello S.H.I.E.L.D. Sappiamo poi che Coulson è stato salvato ed ha avuto una ricca carriera sul piccolo schermo, tuttavia in quel momento siamo rimasti tutti sorpresi e dispiaciuti.

Lo S.H.I.E.L.D. cade – Captain America: The Winter Soldier, 2014

Quando Captain America: The Winter Soldier è uscito nel 2014, l’Universo Cinematografico Marvel era ancora agli inizi in qualche modo, e avevamo appena iniziato a familiarizzare con lo S.H.I.E.L.D.

La rivelazione che l’organizzazione di spionaggio era stata sin dal suo inizio viziata dagli infiltrati del HYDRA provocò un sorprendente colpo di scena, ma il fatto che Capitan America alla fine fu costretto a tradire lo S.H.I.E.L.D. ed esporre i loro segreti al mondo, con la collaborazione di Vedova Nera, ha significato che il mandato di Nick Fury come creatore e regista dei Vendicatori si era concluso molto prima di quanto qualsiasi fan avrebbe potuto prevedere o immaginare.

È stato un errore sbarazzarsi dello S.H.I.E.L.D. così presto? Forse ritardando questo colpo di scena, ci sarebbero state più possibilità narrative, ma sicuramente questo twist ha sorpreso i fan, ed è presente in uno dei film migliori della Infinity Saga.

Vision solleva il Mjolnir – Avengers: Age Of Ultron, 2015

Forse si potrebbe pensare che Captain America che solleva il Mjolnir in Avengers: Endgame meriterebbe più un posto in questa lista, ma dopo che è stato vagamente anticipato in Avengers: Age of Ultron, è stato un momento che in qualche modo era previsto, e che tutti speravamo di vedere nel finale della Infinity Saga.

Dopo la sua creazione, Vision implora i più potenti eroi della Terra di riunirsi per fermare Ultron una volta per tutte, e mentre la squadra si prepara a partire, passa il Mjolnir a Thor, come fosse una cosa normale sollevare il martello del Dio del Tuono.

Dimostrando che non è dalla parte di Ultron ed è veramente degno di riunirsi al resto degli Avengers, questo è stato un momento importante per Vision, che lo investe del titolo di uno degli eroi più grandi eroi di questo universo condiviso. Non a tutti è piaciuta quella scena, ma non si può negare che sia stata inaspettata.

Muoiono tutti – Avengers: Infinity War, 2018

In Avengers: Infinity War, la posta in gioco era ovviamente alta, ma i fan erano convinti che il sequel non avrebbe necessariamente ruotato attorno al Titano Pazzo, soprattutto con voci secondo cui chiunque, da Annihilus a Galactus, sarebbe potuto arrivare nell’universo cinematografico Marvel.

Di conseguenza, quando Thor conficcò Stormbreaker nel petto di Thanos, sembrò per un attimo che il Titano potesse essere sconfitto. Invece, il cattivo era ancora in grado di schioccare le dita e sprigionare il potere delle Gemme dell’Infinito per mettere in atto il suo piano mortale e terribile.

Con ciò, amati eroi come Black Panther, Bucky, Spider-Man e Groot si sono tutti trasformati in cenere, scioccando i fan e lasciandoci tutti a chiederci come sarebbero potuti tornare in vita. L’attesa è durata oltre un anno.

“Io sono Iron Man” (di nuovo) – Avengers: Endgame, 2019

Ovviamente, tutti quegli eroi alla fine sarebbero stati riportati indietro grazie al primo schiocco di Hulk che usa le Gemme dell’Infinito recuperate a spasso nel tempo per invertire gli effetti dello schiocco di Thanos.

Tuttavia, con le forze del Titano Pazzo che sono sul punto di sopraffare i più potenti eroi della Terra, Tony Stark è costretto a prendere la situazione in mano (letteralmente) quando indossa il Guanto dell’Infinito e schiocca le dita – dichiarando “Io sono Iron Man” un’ultima volta – per spazzare via Thanos e il suo enorme esercito.

Ci aspettavamo che l’eroe incontrasse potenzialmente il suo creatore in Avengers: Endgame, ma non così, e non in un modo che si riferisse così perfettamente alla sua prima avventura nell’MCU. I fratelli Russo hanno fatto centro.

Il viaggio nel tempo di Steve Rogers – Avengers: Endgame, 2019

Di tutti i modi in cui i fan hanno immaginato che la storia di Captain America sarebbe arrivata alla fine, chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe stata questa?

Tornando indietro nel tempo con le Gemme dell’Infinito per riportarle al loro posto legittimo, sembrava che Steve Rogers sarebbe tornato immediatamente al suo presente… tranne che non è tornato. Contemporaneamente, un vecchio con lo scudo di Capitan America torna ai giorni nostri, e allora apprendiamo che Steve, compiuta la sua missione, per la prima volta nella sua vita prende una decisione da “egoista”, resta nel passato, il suo legittimo presente.

Quella bellissima scena finale di Steve che balla con Peggy Carter non avrebbe potuto essere finale migliore, ed è un finale che non avremmo certo potuto prevedere in anticipo.

L’identità segreta di Spider-Man viene svelata – Spider-Man: Far From Home, 2019

Se non vi ha sorpreso la scena post-credits di Spider-Man: Far From Home, non sappiamo davvero cosa dire…

Sembrava probabile che potessimo ottenere una menzione della Oscorp o qualcosa di simile, tuttavia il notiziario con una news straordinaria che ha risuonato a Madison Square ha davvero sorpreso il mondo. L’apparizione di J. Jonah Jameson di J.K. Simmons ha davvero fatto cadere la mascella a tutti!

Dato che non era abbastanza grande come colpo di scena, Sony e Marvel hanno deciso addirittura di fargli annunciare l’identità segreta di Spider-Man! E così, alla fine di Far From Home, Peter Parker è stato ufficialmente smascherato. Cosa potrà mai accadere adesso?

Tenet: Nolan predilige gli effetti pratici, la CGI sarà ridotta all’osso

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Himesh Patel, uno degli attori di Tenet, ha elogiato il lavoro di Christopher Nolan, sottolineando quanto, durante la lavorazione del film, sia rimasto stupito dal fatto che sia stata usata pochissima CGI. Patel è salito alla ribalta lo scorso anno grazie al ruolo da protagonista nel film Yesterday di Danny Boyle. Purtroppo, ancora poco sappiamo sul ruolo che l’attore indiano avrà nell’ultima fatica del regista della trilogia de Il Cavaliere Oscuro.

Sappiamo che il nome del suo personaggio sarà Ahmad, e nell’ultimo trailer del film lo abbiamo visto cospirare insieme ai personaggi di Robert Pattinson e John David Washington. Nolan si è impegnato a fondo per mantenere il più stretto riserbo attorno alla storia del suo film, il che rende l’arrivo nelle sale di Tenet ancora più atteso.

Nonostante gli ultimi risvolti attorno alla data di uscita del film (di recente posticipato a data da destinarsi), Tenet resta uno dei titoli più attesi dell’anno, con i membri del cast che continuano ad alzare l’hype attorno al progetto. Intervistato da GQ India, Himesh Patel ha elogiato il modo in cui Nolan affronta il lavoro sugli effetti speciali nei suoi film, spiegando: “La sua dimensione è semplicemente incomprensibile. Quando poi scopri che è stato fatto tutto a porte chiuse, con pochissima CGI… è strabiliante”. 

Tenet e la famigerata scena dell’aero

Parlando del film nello specifico, l’attore ha aggiunto: “Non riesco a capire come siano in grado di realizzare certe cose, ma Nolan trova sempre un modo. L’intera crew entra in gioco quando si parla degli enormi stunt che vengono realizzate sul set, come la scena dell’aereo che avete sicuramente visto nel trailer. Quella era un vero aereo che la produzione ha comprato soltanto per farlo esplodere!”

La famigerata scena dell’aereo è stata effettivamente inclusa nel secondo trailer di Tenet e sembra essere opera del misterioso personaggio interpretato da Pattinson. In realtà, gran parte della trama di Tenet è ancora oggi un totale mistero: le poche cose che sono state rivelate sulla trama sono che il film è ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale e che qualcuno sta lavorando per fermare un evento paragonabile alla Terza Guerra Mondiale; inoltre, sappiamo che l’azione del film avrà a che fare con una sorta di manipolazione del tempo chiamata “Inversione”.

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiMichael CaineKenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.

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