In vista della 64a edizione
dei Premi David di Donatello, che si terrà il
prossimo 27 marzo, il Presidente e Direttore Artistico,
Piera Detassis, e il Consiglio Direttivo
dell’Accademia del Cinema Italiano composto da Francesco
Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi
Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis,
Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone, hanno
stabilito una serie di importanti riforme del regolamento del
premio.
Fra le numerose novità, una nuova
giuria e la modifica del sistema di voto, entrambi adeguati ai
modelli proposti dai grandi riconoscimenti internazionali; nuove
regole di ammissione dei film che concorreranno all’assegnazione
del Premio; la nascita del David dello Spettatore. Attraverso
questa serie di rilevanti modifiche, l’Accademia del Cinema
Italiano punta a rinnovarsi proponendosi come una realtà ancor più
autorevole e incisiva nell’ambito del panorama cinematografico
italiano e internazionale, al passo con le rapide trasformazioni in
atto nell’intero sistema dell’audiovisivo.
“Il cambiamento nasce da un
grande lavoro di razionalizzazione e da un’opera di rinnovamento
complessa e impegnativa – ha spiegato Piera
Detassis – questo è l’inizio di un processo che vuole
riportare il David nel cuore pulsante, attivo, della filiera. Il
David non deve e non vuole essere semplicemente un premio che si
esaurisce in una serata ma – attraverso la Fondazione Accademia del
Cinema Italiano, vero giacimento di talenti ed eccellenze – diventa
strumento di formazione e volano di promozione per il cinema e per
la nostra produzione. David, il premio del cinema che vota il
cinema. Senza rinchiudersi ma guardando al futuro”.
LA NUOVA GIURIA David di Donatello
2019
Su decisione della Presidenza e del
Consiglio Direttivo dell’Accademia, è stata azzerata la giuria
precedente. Sono stati immediatamente reintegrati i “Candidati e
Vincitori” delle passate edizioni ed è stata costituita una giuria
ex novo, “Cultura e Società”, formata da esponenti di chiara fama o
di riconosciuta competenza nel campo della cultura del cinema e
dell’audiovisivo in tutti i suoi ambiti, della distribuzione e
dell’esercizio, dell’organizzazione e programmazione culturale,
della critica e della comunicazione e infine da personalità di
rilievo della società culturale italiana, tutti proposti e
condivisi da Presidenza e Consiglio Direttivo. Professioni di
cinema tradizionali e nuove che non appartengono alle categorie
candidabili e che pure giocano un grande ruolo nell’universo
dell’audiovisivo, esportando eccellenza anche all’estero.
Particolare attenzione è stata
posta al rinnovamento, alle nuove professionalità, anche in chiave
internazionale e all’equilibrio di genere. Un lavoro lungo e
complesso che ha richiesto tagli, analisi delle professioni poco
rappresentate e di quelle in sviluppo, aggiornamenti continui dei
dati, risistemazione. Il processo di analisi, razionalizzazione e
implementazione ha consentito anche la creazione di un’anagrafica
aggiornata che regolerà entrate e uscite accogliendo, ad ogni
edizione, le nuove richieste di ammissione, sottoposte
all’approvazione di Presidenza e Consiglio, e garantendo di anno in
anno l’equilibrio percentuale tra componenti giuria “Candidati e
Vincitori” e componenti giuria “Cultura e Società”.
I numeri della giuria
Precedentemente, la giuria era
composta da 2148 membri, mentre quella
attuale sarà formata da 1559 membri, di
cui 11 saranno i membri del Consiglio
Direttivo, 1165 i “Candidati e
Vincitori” delle passate edizioni
e 383 faranno parte della nuova giuria
“Cultura e Società” (a fronte
dei 983 delle ex-componenti “Spettacolo,
Cultura e Società”). Di
questi 383, 119 voteranno
per la prima volta.
COME CAMBIA IL
VOTO
Accogliendo i suggerimenti del
mondo del cinema, degli addetti ai lavori e dell’intera filiera, si
è deciso di differenziare il voto al fine di garantire maggior
penetrazione e diversificazione, riequilibrando i pesi tra il voto
del cinema candidato o candidabile e quello dei rappresentanti di
“Cultura e Società”. La giuria formata da “Candidati e Vincitori”
esprimerà l’80% circa dei voti, “Cultura e
Società” il 20% circa.
Modalità di voto
Primo turno:
- Produttori, registi e sceneggiatori, con Consiglio Direttivo e
Collegio dei Soci, votano per tutte le categorie.
- Gli altri appartenenti alla giuria “Candidati e Vincitori”
votano per le categorie
principali (Miglior film, Miglior regia, Miglior
regista esordiente, Migliore attrice protagonista, Migliore attore
protagonista, Miglior attrice non protagonista, Migliore attore non
protagonista, Migliore film straniero, Miglior documentario) e per
la propria categoria di appartenenza.
- I rappresentanti di “Cultura e Società” – destinata a
valorizzare i protagonisti dell’intera filiera audiovisiva – votano
per le categorie principali.
Per ogni categoria i votanti
dovranno esprimere obbligatoriamente tre preferenze.
Secondo turno di voto:
- Consiglio Direttivo e Collegio dei Soci, “Candidati e
Vincitori” , “Cultura e società” voteranno per tutte le categorie
candidate nelle cinquine (tranne Film straniero, già designato al
primo turno). Per ogni categoria si potrà esprimere una sola
preferenza.
COME CAMBIANO I REQUISITI
D’ACCESSO PER I FILM
Il David di Donatello vive e agisce in sintonia con la mutazione
imponente del sistema produttivo e distributivo. Con il contributo
delle associazioni esercenti, è stato modificato l’art. 2 del
regolamento in questo modo: “Concorrono ai Premi David
2019 tutti i film di finzione italiani e stranieri
usciti in Italia nel periodo 1 gennaio 2018 – 31
dicembre 2018, nelle sale cinematografiche di
almeno 5 città, con una tenitura minima
di 7 giorni”. Sono state dunque abbandonate
la formula precedente “a piena programmazione” e l’indicazione
“città capozona”. Inoltre, lo stesso articolo suggerisce che “A
partire dal 2020, susseguentemente alla pubblicazione del nuovo
decreto, la tenitura minima potrebbe essere ridotta a 3 giorni in
caso di film programmati dalle sale cinematografiche con carattere
di evento, in giorni diversi dal venerdì, sabato, domenica e giorni
festivi”. Un passaggio importante che dimostra come il nuovo David
intenda respirare allo stesso ritmo del cinema rappresentandolo con
precisione e rigore anche negli eventuali sviluppi futuri e
garantendo apertura al cambiamento.
UNA NUOVA STATUETTA: IL
DAVID DELLO SPETTATORE
Fra le più importanti novità dell’edizione 2019, il David dello
Spettatore è un premio che intende manifestare l’attenzione e il
ringraziamento dell’Accademia ai film e agli autori che hanno
fortemente contribuito al successo industriale dell’intera filiera
cinematografica. Il riconoscimento andrà al film, uscito entro il
31 dicembre, che avrà totalizzato il maggior numero di
spettatori e presenze calcolate entro la fine di
febbraio.
FILM STRANIERO
I premi David al Miglior film straniero e al Miglior film della
Comunità Europea si fondono in un unico premio, il David per il
Miglior film straniero, che verrà votato già al primo turno per
facilitare la presenza del cast alla cerimonia.
DAVID GIOVANI
Il premio “David Giovani”, destinato al miglior film italiano
scelto e votato da una giuria nazionale
di 3.000 studenti degli ultimi due anni
delle scuole secondarie di II grado, vede
quest’anno una significativa evoluzione. Per la prima volta, i film
in concorso verranno infatti visionati non solo nelle sale ma anche
tramite una piattaforma David di Donatello dedicata alle scuole
partecipanti. La selezione – arricchita nel numero di
proposte, 30 film per l’edizione 2019 a
coprire la produzione dell’intero anno solare 2018 – è stabilita da
Agiscuola con la presidente Luciana Della Fornace in sinergia con
Presidenza e Consiglio Direttivo dell’Accademia del Cinema
Italiano. La votazione finale avverrà per via telematica.
MIGLIOR
DOCUMENTARIO
Dall’edizione 2019, una commissione formata da sette esperti, in
carica per due anni, ha il compito di preselezionare
i 15 documentari da sottoporre al voto
della giuria per poi arrivare alla cinquina. Si intende in questo
modo favorire una visione più sostenibile, informata e attenta del
“cinema del reale” da parte della giuria.
“Ci sono molti ringraziamenti da
fare – conclude Piera Detassis – Allo staff dell’Accademia per il
lavoro sui dati e l’adeguamento della piattaforma di visione dei
film e, in particolare, ai tanti autorevoli rappresentanti del
cinema italiano che, assieme al Consiglio Direttivo, mi hanno
consigliato, supportato, spronato, condividendo decisioni non
sempre facili. Quello presentato oggi è il risultato del mio primo
anno pieno di mandato, ed è certamente perfettibile. La speranza è
quella di aver aperto la strada a un rinnovamento vero e concreto,
che contribuisca a riconoscere forza e centralità al cinema e a
tutte le professionalità, tradizionali e nuove, dell’audiovisivo,
alle vere competenze, alla passione. Le stesse che animano il
Presidente Onorario della Fondazione, Giuliano Montaldo, a cui va
il mio ‘grazie’, e che sono state la forza di Gian Luigi Rondi, a
cui dedicheremo il premio David di Donatello per il Miglior regista
esordiente”.