Ryan Reynolds ha
portato al cinema Deadpool nel migliore dei modi,
in due film che ne hanno raccontato diversi aspetti, tuttavia,
l’attore è ancora desideroso di approfondire e sviluppare il “suo”
personaggio. In una recente intervista, Reynolds ha spiegato che
gli piacerebbe raccontare la pansessualità di Deadpool.
L’argomento legato alla
rappresentazione del mondo LGBT è emerso durante
il panel nella Hall H del Comic Con di Sand Diego. Nel secondo film
è stato rivelato che Testata Mutante Negasonica ha una fidanzata,
Yukio, e Reynolds ha spiegato che gli piacerebbe raccontare
quest’aspetto anche per Wade Wilson: “Credo fermamente che
questo universo abbia bisogno di una rappresentazione che rifletta
il mondo in cui viviamo. La cosa grandiosa riguardo a Deadpool è
che siamo autorizzati a mostrare ciò che gli altri film di
supereroi non possono. Si tratta di qualcosa che mi piacerebbe
vedere di più, attraverso Wade, ma anche in questo universo perché
è qualcosa che stiamo costruendo pian piano.”
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 vede Ryan
Reynolds tornare nei pani del Mercenario
Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz è Domino, Josh
Brolin è invece Cable.
Sarà Benjamin
Wallfisch a comporre la colonna sonora originale per
Shazam!, il nuovo cinecomic targato DC di
cui è stato svelato il trailer pochi giorni fa al Comic-Con di San
Diego.
Non è la prima collaborazione
fra Wallfisch e il regista David F. Sandberg,
che avevano già lavorato insieme in Annabelle:
Creation e Lights
Out. Tra le ultime soundtrack firmate dal musicista
c’è anche quella di Blade Runner 2049.
Vi ricordiamo
che Shazam! farà parte
dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le
uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due
attesi titoli di casa DC.
Il cinecomic è atteso per il
2019 e vede nel cast Zachary
Levi (Shazam!), Asher
Angel (Billy Batson), Mark
Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
La
sinossi: Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel
Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
In un’esclusiva intervista a
Screen
Rant, il regista di Deadpool
2, David Leitch, ha dichiarato
che la X-Force è stata creata con il solo scopo di
essere distrutta, nel film.
Nella seconda parte di Deadpool 2, Wade e
Weasel mettono insieme una squadra di persone con super-abilità
allo scopo di andare a salvare Firefist dalla furia di Cable.
Tuttavia, un disastroso lancio con paracadute in condizioni
climatiche avverse, causa la morte di quasi tutta la squadra, con
eccezione di Domino e del “civile” Peter. Leitch ha dichiarato che
le scene di combattimento degli eroi nel trailer erano in realtà
finte e che l’idea era, dall’inizio, quella di creare la X-Force
soltanto per poi vederla morire nel giro di poche scene.
Ecco cosa ha dichiarato il regista
alla rivista: “In realtà abbiamo girato delle cose
esclusivamente per il marketing. C’era certe cose che sapevamo
avremmo usato soltanto per il trailer e che non sarebbero finite
mai nel film. Quindi la risposta semplice è che la X-Force era
destinata a morire dal primo momento.”
Questa risposta sembra accantonare
anche l’idea di un film sulla squadra di supereroi si possa
realizzare alla Fox, perché così facendo, la Fox ha chiuso la porta
al progetto che doveva prendere il posto di Deadpool 3 nelle prime congetture.
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la
sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade
deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Deadpool 2 di
David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario
Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie
Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand
come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić
come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian
Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.
Due giorni fa vi avevamo parlato
del contenuto delle prime scene di Wonder
Woman 1984 mostrate in anteprima al pubblico
del San Diego Comic Con, accorso nella sala H
per assistere al ricco panel della Warner Bros.
A presentarle sono arrivati la
regista Patty Jenkins e i
protagonisti Gal
Gadot e Chris Pine, svelando
qualche dettaglio sul film attualmente in fase di riprese.
Di seguito trovate la descrizione
del footage e due foto rubate dal Comic-Con. Da notare il look
di Diana Prince, forse ancora più “fumettoso” del primo capitolo e
decisamente più acceso come colorazioni.
Wonder Woman arriva in un centro commerciale con
il suo nuovo costume, e si getta in soccorso di una bambina e
arresta due uomini armati distruggendo i loro fucili.
Successivamente agita il suo lazo dorato e li cattura, poi corre
fuori lungo la strada”.
È stato confermato dalla
regista Patty Jenkins durante lo
scorso CinemaCon che Wonder
Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Chris Pratt e
Zoe Saldana hanno rotto il silenzio sulla faccenda
James
Gunn.
Tre giorni fa la notizia del
licenziamento di Gunn da parte della Disney
ha sconvolto il popolo di internet e messo in discussione il futuro
del franchise dei Guardiani della Galassia,
di cui Gunn stava sviluppando il terzo film.
Le motivazioni che hanno causato
tale decisione al vertice della Casa di Topolino sono state
attribuite a una serie di tweet che Gunn aveva affidato alla rete
circa dieci anni fa, cinguettii insensibili, profondamente stupidi,
frasi scritte con il solo scopo di provocare reazioni
sgradevoli.
Subito sono arrivati i messaggi di
Dave Bautista e del
fratello Sean, diramati tramite social
network, ed è a questi mezzi di comunicazione rapida che si sono
affidati nelle ultime ore anche Chris Pratt e
Zoe Saldana, due membri fondamentali del cast di
Guardiani della Galassia che hanno lavorato con
Gunn ai primi due capitoli.
It’s been a challenging weekend I’m not
gonna lie. I’m pausing myself to take everything in before I speak
out of term. I just want everyone to know I love ALL members of my
GOTG family. Always will.
Bustista nei giorni scorsi ha
scritto su Twitter: “Avrò altro da dire
in merito ma per ora tutto ciò che dirò è questo… James Gunn è una
delle persone più amorevoli, premurose e di indole buona che abbia
mai incontrato. È più che gentile e si prende cura profondamente
delle persone e degli animali. Ha commesso degli errori. Noi tutti
abbiamo commesso degli errori. NON sono d’accordo con quello che
gli sta succedendo.”
Aspetteremo di capire come si
svilupperà la faccenda e in che modo i Marvel Studioscontinueranno a
lavorare a Guardiani della Galassia Vol.
3, il film dal quale Gunn è stato rimosso.
Entro la serata di domenica aveva
già raccolto 65,000 firme la petizione su Change.org che
chiede la riassunzione di James
Gunn da parte della Disney, a seguito del
licenziamento del regista dalla regia di Guardiani della Galassia Vol.
3.
“Sono d’accordo sul fatto che,
se una persona dice un mucchio di cazzate quando lavora per uno
studio, lo studio in questione ha il pieno diritto di licenziarlo .
La situazione è molto differente se invece queste battute sono
fatte molti anni prima che fosse assunto alla Disney e anche per il
fatto che si trattava, appunto, di battute. Sono d’accordo con
molti, incluso lo stesso Gunn che ha dichiarato che le battute
facevano schifo e non erano per niente divertenti, ma restano
battute, non si trattava di un’opinione o di una dichiarazione, era
solo un pessimo tentativo di essere divertente.
L’altra questione riguarda il
fatto che se fate questo a Gunn, dovreste farlo a tutti i registi
che hanno fatto battute di merda ad un certo punto nella loro vita,
perché dubito che ci sia un essere umano sulla faccia della Terra
che non ne ha fatte, una o due volte in tutta la sua
vita”.
Al momento la Disney non ha ancora
rilasciato ulteriori dichiarazioni, mentre il mondo del cinema si
sta mobilitando in difesa di Gunn, come dimostrano i molti commenti su Twitter che prendono
le parti del regista e sceneggiatore, condividendo a loro volta la
petizione.
Per quello che riguarda la
realizzazione di Guardiani della Galassia Vol.
3, la Marvel non ha ancora diffuso nessun
comunicato sulla sostituzione di James Gunn, ma in
molti hanno rivolto la loro attenzione verso Taika
Waititi, regista di Thor: Ragnarok, come possibile
sostituto.
Arriverà la prossima settimana il
nuovo trailer di Venom, stando a quanto annunciato
dall’account Twitter dedicato al film. Tale account, che porta il
nome di Eddie’s Clubhouse, è attivo da Dicembre
2017, ma solo da qualche giorno ha cominciato a postare immagini di
fan con le maschere di Venom, come quelle che sono
state distribuite al Comic Con di San Diego
durante il panel del film.
Adesso l’account ha condivido questo
post, che annuncia un nuovo trailer del film per la prossima
settimana.
La pellicola arriverà al cinema il 5
ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Il vizio della
speranza di Edoardo De Angelis sarà
presentato nella Selezione Ufficiale della tredicesima edizione
della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 18 al 28
ottobre 2018 presso l’Auditorium Parco della Musica. Lo annuncia il
Direttore Artistico Antonio Monda in accordo con
Laura Delli Colli, alla guida della Fondazione
Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore
Generale. “Sono felice e onorato di ospitare alla Festa del
Cinema un film che conferma il grande talento di Edoardo De
Angelis – ha dichiarato Monda – Ciò che rende commovente e
potente la pellicola è il modo in cui il regista riesce a
raccontare la speranza all’interno di un mondo di
desolazione”.
Edoardo De Angelis
– che torna dietro la macchina da presa dopo il successo di
Indivisibili, premiato con sei David di Donatello e altrettanti
Nastri d’Argento – firma una storia di vendetta e riconciliazione
che ha come sfondo il fiume Volturno e le terre che lo circondano:
la protagonista è Maria, interpretata da Pina Turco (Gomorra – La
serie), la cui esistenza scorre, senza sogni né desideri, a
prendersi cura della madre e al servizio di una madame
ingioiellata. Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi, Maria
traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un
purgatorio senza fine. È proprio a questa donna che la speranza, un
giorno, tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e
potente, miracolosa come la vita stessa: perché restare umani è da
sempre la più grande delle rivoluzioni. Nel cast, al fianco di Pina
Turco, ci sono anche Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina
Donadio, Marcello Romolo. Le musiche sono firmate, come già in
Indivisibili, dal musicista napoletano Enzo Avitabile. Il vizio
della speranza è prodotto da Attilio De Razza e Pierpaolo Verga e
sarà distribuito da Medusa.
Dopo Martin
Scorsese, la tredicesima edizione della Festa del Cinema
di Roma assegnerà il Premio alla Carriera anche a Isabelle
Huppert: il riconoscimento sarà consegnato da Toni
Servillo. Amata in tutto il mondo per i suoi ruoli di grande
complessità e profondità, per l’inquietudine e l’anticonformismo
dei suoi personaggi, Isabelle Huppert ha
collaborato, durante la sua carriera, con alcuni fra i più grandi
cineasti europei e statunitensi, da Claude Chabrol
a Jean-Luc Godard, da Maurice
Pialat a Marco Ferreri, dai fratelli
Taviani a Marco Bellocchio, da
Michael Haneke a Andrzej Wajda,
da Michael Cimino a David O.
Russell. Premiata in tutto il mondo per le sue
interpretazioni, Golden Globe 2017 per Elle di Paul Verhoeven,
l’attrice parigina sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con
il pubblico e commenterà una serie di clip selezionate fra le
pellicole che hanno maggiormente segnato la sua vita da
artista.
“Sono entusiasta di celebrare alla
Festa del Cinema un’attrice di straordinaria sensibilità, finezza e
profondità come Isabelle Huppert – ha spiegato Monda – Una
magnifica interprete umanista che riesce sempre a trasmettere,
anche in ruoli difficili e drammatici, grande empatia verso i
personaggi da lei messi in scena”.
Era il lontano 2001 quando
Steven Soderbergh decise di dare vita ad un remake
di un classico del cinema: Colpo Grosso, film del
1960 con “mostri” del calibro di Frank Sinatra, Dean
Martin, Sammy Davis Jr. e Angie
Dickinson. Il regista di Atlanta adattò sapientemente il
tema della rapina ai tempi moderni, all’indomani dell’aprirsi del
nuovo millennio. Ocean’s Eleven è diventato
in breve una trilogia molto amata, con i seguiti Ocean’s
Twelve e Ocean’s Thirteen, che vedevano
di volta in volta l’aggiunta di nuovi famosissimi attori
protagonisti.
Cambiano i tempi, cambiano le
situazioni. E Ocean’s 8 vuole essere un reboot che
si rinnova all’insegna degli aspetti sociali più rilevanti del
nuovo decennio. In sincronia con il movimento femminista “Me too”
che ha conquistato Hollywood e il mondo intero, il film di
Gary Ross si tinge di rosa, sintomo di un
cambiamento collettivo ormai irreversibile, cominciato già con il
Ghostbusters di Paul Feig.
Danny Ocean (George
Clooney) non c’è più. Quando sua sorella Debbie
(Sandra
Bullock) esce dal carcere, ad aspettarla trova solo la
tomba del fratello e il dubbio che in realtà il loculo sia vuoto,
palese speranza che il ladro gentiluomo sia in realtà ancora in
giro a far danni. Vittima di una delusione d’amore, Debbie decide
di riunire una squadra di esperte truffatrici per mettere in atto
un piano ponderato durante i cinque anni di prigionia: rubare una
collana di Cartier del valore di centocinquanta milioni di dollari.
E spartirne il ricavato con le otto amiche ladruncole: Lou
(Cate
Blanchett), Amita (Kaling), Constance
(Awkwafina), Tammy (Sarah
Paulson), Palla Nove (Rihanna) e Rose
(Helena Bonham Carter). Il tutto ai danni
dell’attrice che indosserà il gioiello al gala del MET: Daphne
Kluger (Anne
Hathaway).
Il regista di Hunger
Games – qui anche sceneggiatore assieme a Olivia
Milch – mette in scena una fastosissima pantomima. Se la
prima parte del film si concentra sulle motivazioni e sul
reclutamento dei membri della banda, il secondo tempo è interamente
dedito a mostrare gli opulenti spazi del MET, il Metropolitan
Museum di New York che ospita annualmente il Gala di raccolta
fondi. Abiti, gioielli, cibi sofisticati e soprattutto una cascata
di guest star affiancano le otto protagoniste mentre compiono il
furto del collier, che in verità passa piuttosto in secondo
piano.
La presenza eccessiva di
vip che interpretano sé stessi (a partire dalla partecipazione
straordinaria e autocitazionistica del “Diavolo” Anna
Wintour) devia l’attenzione dello spettatore, e in parte
sopperisce alla mancanza effettiva di idee. Evitando i parallelismi
con i precedenti Ocean’s, in questo caso ci troviamo di fronte ad
un nichilismo di idee che culmina nella sfilata gratuita e futile
delle otto protagoniste in fantastici abiti da sera. L’habitat
sfarzoso del MET, purtroppo precluso alla maggior parte degli
spettatori comuni, non suscita l’interesse che invece vorrebbe. E
il tema dell’heist movie (ovvero del film di rapina) viene
meno.
Ocean’s 8 non
tiene testa al carisma delle sue protagoniste. Se il duo di
protagoniste Bullock – Blanchett, che pure funziona, non
costituisce molto di più che una copia carbone dell’accoppiata
Clooney-Pitt dei primi Ocean’s, altre caratteriste le scavalcano in
bravura e originalità. A partire dalla ricettatrice esaurita della
bravissima Sarah Paulson, fino ad arrivare al
particolare personaggio interpretato da una
Rihanna sempre più lanciata nel mondo del cinema,
che nel film ricopre forse il ruolo più importante. Non solo perché
interpreta una hacker indispensabile affinché il colpo vada a buon
segno, ma anche perché il suo personaggio si fa portavoce di un
doppio ruolo sociale.
Nonostante la particolare
coincidenza di temi e personaggi, con riferimenti alla parità di
genere ed etnia, tanto cari alla Hollywood degli ultimi anni (forse
meglio degli ultimi mesi), Ocean’s 8 non può
dirsi un film pienamente riuscito, seppure rimane innegabile la
godibilità del prodotto all’interno della più ampia “saga” degli
Ocean.
Rilasciato ieri dopo il panel al
Comic-Con di San Diego, il trailer ufficiale di Aquaman ha finalmente svelato le prime
immagini del cinecomic con Jason Momoa, offrendoci
qualche spunto su ciò che vedremo in sala a dicembre.
Di seguito quindi trovate tutte le
rivelazioni e gli easter egg presenti nel trailer:
Le origini di Aquaman
Nelle scene iniziali del
trailer ci vengono raccontate le origini di
Aquaman, nato dall’unione fra Tom
– un guardiano del faro – e la regina Atlanna
(interpretata da Nicole Kidman). “Grazie a te
uniremo i nostri mondi“, sussurra la madre al neonato Arthur,
ed è esattamente ciò che l’eroe sarà chiamato a fare nel corso
della storia.
Arthur può “parlare” con i pesci”
Passiamo ai primi anni del
piccolo Arthur, bullizzato dai coetanei in un
acquario perché capace di “parlare con i pesci”: effettivamente
quando i ragazzini lo prendono in giro sbattendolo contro il vetro,
uno squalo arriva in suo soccorso mentre il bambino gli porge la
mano. Un aspetto dell’infanzia dell’eroe che sarà interessante da
esplorare sullo schermo.
La battaglia nel sottomarino
Nel trailer viene mostrata
una piccola scena relativa alla battaglia che Arthur
Curry combatterà all’interno di un sottomarino, e sappiamo
– da quanto trapelato finora della trama – che proprio dopo questo
evento Aquaman cercherà di vendicarsi di
Black Manta…Che sia lui l’assassino di suo
padre?
Il Tridente
Se Arthur
vuole diventare il vero Re di Atlantide dovrà dimostrarsi degno di
mettere le mani sul Tridente di Atlan, mostrato
nel trailer in tutta la sua maestosità. Di recente è stato
confermato che questo elemento sarà fondamentalmente il MacGuffin
del film e che la trama ruoterà intorno alla corsa per
appropriarsene. Forse però il frame qui sopra fa parte di un
flashback?
Humor
Come già anticipato durante
i mesi di produzione, questo adattamento di
Aquaman sarà molto diverso dai precedenti della DC
Films, il che significa che spingerà di più sull’ umorismo di
Jason Momoa. Sperando che il tono scherzoso sia
bilanciato con il resto della storia…
Atlantide
Fortunatamente il primo
trailer riesce a mostrarci quanto più possibile del regno di
Atlantide, e le immagini sono suggestive anche se
gli effetti speciali sembrano non del tutto completi. C’è tempo per
lavorarci su e offrire allo spettatore la miglior esperienza
sottomarina possibile.
La sfida per il trono
La sequenza
in questione vede Arthur sfidare Orm per la
conquista legittima del trono di Atlantide, anche se non è chiaro
in che punto del film è stata inserita (a metà o verso il finale?).
Di sicuro l’assetto della scena ricorda in maniera evidente il
confronto fra T’Challa e Killmonger in Black
Panther…deja-vu o casualità?
Black Manta
C’è spazio anche per il
villain annunciato Black Manta, anche se in una breve scena, tuttavia sembra abbastanza per
soddisfare i fan del personaggio. Lo vediamo lanciare del laser dal
suo iconico casco dei fumetti, qualcosa che la Warner Bros. ha
lasciato intatto dall’originale, dunque lo spettacolo nelle
sequenze d’azione è assicurato…
Aquaman e Mera
Quella di Aquaman potrebbe non essere la love story
tradizionale che tutti sognano, ma è innegabile che ci sia della
chimica naturale tra Arthur Curry e
Mera nel trailer, altrettanto iconica come quella
fra Superman e Lois Lane, o fra Diana Prince e Steve
Trevor.
Jeremy Renner è
pronto per tornare a vestire i panni di Clint Barton in
Avengers 4, è questo quello che
lascia intendere il suo account Instagram su cui da qualche ora compare una foto di
Occhio di Falco seguita dalla didascalia: “Questa è la
sensazione di cui ho bisogno per indossare il mio
costume.”
La foto viene dai precedenti film
con Renner, e non si tratta ancora di un’immagine del suo
personaggio in Avengers 4, dove, probabilmente,
avrà un altro costume e un’altra identità segreta (magari
Ronin).
La prima sinossi di Avengers
4: “Il culmine di 22 film interconnessi, il
quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a
essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I
nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà
e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.
Dopo quello ufficiale presentato ieri al
Comic-Con di San Diego, ecco arrivare anche il trailer
italiano di Aquaman, il cinecomic diretto da
James Wan che vede protagonista Jason
Momoa nei panni di Arthur Curry.
Prima di apparire come assoluto
protagonista, il personaggio di Jason
Momoa ha debuttato in Justice League, diretto
da Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg).
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Dopo il trailer ufficiale arrivato ieri
dal Comic-Con di San Diego, la Warner Bros. ha rilasciato anche il
trailer italiano di Shazam!, nuovo cinecomic DC che vede
protagonista Zachary Levi.
Vi ricordiamo
che Shazam! farà parte
dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le
uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due
attesi titoli di casa DC.
Il cinecomic è atteso per il
2019 e vede nel cast Zachary
Levi (Shazam!), Asher
Angel (Billy Batson), Mark
Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
La
sinossi: Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel
Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Intervistati da Deadline, Anthony e Joe
Russo hanno avuto modo di parlare del loro lavoro con i
Marvel Studios e di Avengers 4, il film attualmente in
post produzione che chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU.
“Siamo molto orgogliosi del
film, e crediamo che in definitiva Avengers 4 potrebbe essere il
nostro miglior lavoro per la Marvel . Siamo cresciuti dopo ogni
film che abbiamo realizzato, maturati insieme ai personaggi e al
cast. Come filmakers invece siamo molto felici e entusiasti del
film.“
“Il culmine di 22 film
interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli
spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio
epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile
questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.”
Come regalo per i fan arrivati al
Comic Con di San Diego, i Marvel Studios hanno rilasciato un nuovo
poster relativo a Avengers: Infinity War dove
Thanos spiega la ricetta del suo successo.
“Le
scelte più difficili richiedono la volontà più forte“, è la
frase motivazionale ai piedi del Titano Pazzo mentre si gode il
meritato riposo nella sua fattoria dopo lo schiocco delle dita sul
finale del film.
Avengers: Infinity
War arriverà in digital download il 31 luglio e in
supporto fisico il 14 agosto (date americane).
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Un’immagine trapelata dal
Comic-Con ha rivelato l’aspetto terrificante del
simbionte di Venom, interpretato da Tom
Hardy, che è stato fra i protagonisti del panel Sony in
quel di San Diego due giorni fa.
Al pubblico accorso in sala infatti
è stato mostrato il trailer ufficiale che, sfortunatamente, non
arriverà prima di qualche settimana online. Per ora dobbiamo
accontentarci di questo estratto: che ne pensate?
Venom è atteso
nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia
di Ruben Fleischer. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Di seguito la sinossi:
Eddie Brock è un giornalista
che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor
Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo
alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo
trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di
Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il
serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.
In un’intervista con Entertainment Weekly, il
regista Ruben Fleischer e il
protagonista Tom Hardy hanno parlato dei
possibili e futuri scenari del simbionte al cinema, senza fare
menzione di Peter Parker (per alcuni atteso
in Venom come guest-star).
“Venom è il primo dei nuovi film
della Sony basato sui personaggi sui fumetti di Spider-Man, sebbene
appartenga ad un mondo separato rispetto a quello Spider-Man: Homecoming. Non fa dunque
parte dell’accordo tra Sony e Disney che consentirebbe a Tom
Holland di apparire in entrambi gli universi“.
Dopo quello di Dave
Bautista, è arrivato nelle ultime ore il messaggio di
supporto di Sean Gunn per il fratello James
Gunn dopo l’improvviso licenziamento da parte della
Disney che ha allontanato il regista e sceneggiatore dalla
produzione di Guardiani della Galassia
Vol.3.
Quelle di Gunn sono parole
d’affetto sincero nei confronti di una situazione che conosceva
benissimo e che, secondo lui, non deve e non può condizionare
l’opinione del pubblico sull’artista.
Di seguito vi riportiamo la traduzione integrale:
“Inutile
dire che amo e sostengo mio fratello James e sono orgoglioso di
quanto sia gentile, generoso e compassionevole con tutte le persone
della sua vita. Sin da bambino era chiaro che desiderava (o forse
era destino) di essere un artista, raccontare storie, trovare la
sua voce attraverso fumetti, film, la sua band. La lotta per
trovare quella voce era a volte goffa, fuorviante o addirittura
stupida, a volte meravigliosa, commovente e divertente. Da quando
ha dedicato tutta la sua vita ai film dei Guardiani e al MCU sei anni fa, l’ho visto
incanalare quella voce nel suo lavoro e vederlo trasformarsi come
persona. L’ho visto preoccuparsi di “ammorbidire il suo carattere”
affinché un pubblico più vasto si rendesse conto che questa sua
ironia non era così utile come pensava, che il suo talento per la
narrazione fosse qualcosa di meglio. Ho visto che aveva più cuore
del ragazzo che pensava di aver bisogno di suscitare scalpore
facendo battute orribili o offensive, e la parte migliore è che
questo cambiamento in mio fratello si è riflesso nel cambiamento
che i Guardiani subiscono. Ho sentito mio fratello dire molte volte
che quando Quill raduna la squadra e dice “questa è la nostra
possibilità di dimostrare che ci importa qualcosa”, quello era lo
stesso discorso di incoraggiamento che lui stesso aveva bisogno di
sentire. Fa parte di ciò che ha reso il lavoro sui film dei
Guardiani un’esperienza così gratificante per il cast. Siamo
riusciti a trovarci coinvolti in un film di supereroi di grosso
budget che era, in sostanza, profondamente personale. Questo è un
regalo. Ed è per questo che va bene. Tutto ciò per me non è una
novità, a proposito. È tutto ciò che James ha spiegato molte volte
nelle interviste, in modo più dettagliato e più eloquente. Fa
sempre parte di questa storia. Quindi credo che la mia speranza sia
che i fan continuino a guardare e apprezzare i film dei Guardiani,
non a dispetto del fatto che il regista era un po’ un idiota, ma
proprio per questo. Sono, dopotutto, film sulla scoperta del tuo io
migliore. Lavorare su quei film ha reso mio fratello una persona
migliore e sarò sempre orgoglioso di questo. Pace.“
Vi ricordiamo che le
motivazioni che hanno causato tale decisione al vertice della Casa
di Topolino sono state attribuite a una serie di tweet che Gunn
aveva affidato alla rete circa dieci anni fa, cinguettii
insensibili, profondamente stupidi, frasi scritte con il solo scopo
di provocare reazioni sgradevoli. A tale decisione è seguita poi
la comunicazione
ufficiale di Gunn stesso, un’ammissione di colpa per il
contenuto dei tweet, una dichiarazione in cui il regista e
sceneggiatore si distacca dall’uomo che era quando ha affidato a
Twitter quelle dichiarazioni di cattivo gusto.
Arriva finalmente online il primo
trailer ufficiale di Aquaman – come promesso dalla Warner Bros. e
da James Wan nelle scorse settimane – proiettato
in anteprima al pubblico della sala H del Comic Con di San
Diego accorso per il panel con il cast e il regista.
Potete dargli uno sguardo qui sotto.
Prima di apparire come assoluto
protagonista, il personaggio di Jason
Momoa ha debuttato in Justice League, diretto
da Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg).
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Le prime scene di Wonder Woman 1984 sono state mostrate in
anteprima al pubblico del San Diego Comic Con,
accorso nella sala H per assistere al ricco panel della Warner
Bros. (che quest’anno ospita gli altri due cinecomic DC della
prossima stagione, Aquaman e Shazam!).
A presentarle sono arrivati la
regista Patty Jenkins e i protagonisti Gal
Gadot e Chris Pine.
Di seguito la descrizione del
footage:
Wonder Woman arriva in un centro commerciale con
il suo nuovo costume, e si getta in soccorso di una bambina e
arresta due uomini armati distruggendo i loro fucili.
Successivamente agita il suo lazo dorato e li cattura, poi corre
fuori lungo la strada”.
È stato confermato dalla
regista Patty Jenkins durante lo
scorso CinemaCon che Wonder
Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Come annunciato nei giorni scorsi,
arriva finalmente online il primo trailer ufficiale di
Shazam!, il cinecomic che vede protagonista
Zachary Levi nei panni del supereroe di casa
DC.
Qui sotto potete dare uno sguardo
al trailer, mostrato pochi minuti fa al Comic Con di San
Diego.
Vi ricordiamo
che Shazam! farà parte
dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le
uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due
attesi titoli di casa DC.
Il cinecomic è atteso per il
2019 e vede nel cast Zachary
Levi (Shazam!), Asher
Angel (Billy Batson), Mark
Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
La
sinossi: Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel
Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Proiettato pochi minuti fa al
San Diego Comic Con, ecco arrivare online il primo
trailer ufficiale di Godzilla: King of Monsters, sequel
del Godzilla diretto
nel 2014 da Gareth
Edwards.
Il film è
statoannunciato dalla Warner
Bros. come parte di un nuovo
universo esteso – chiamato
iconicamente Monsterverse – che unisce
la mitologia del lucertolone radioattivo a quella
di King Kong.
Godzilla: King of Monsters è stato diretto
da Michael Dougherty e vede nel cast
anche Kyle Chandler, Charles Dance, Bradley
Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson
Jr., Ken
Watanabe e Sally Hawkins.
Al momento sappiamo che
nel 2020 uscirà il terzo capitolo del
franchise (Godzilla vs King Kong) che
vedrà Godzilla e King
Kong scontrarsi a muso duro per la prima volta sul
grande schermo.
Come promesso ecco arrivare online
il nuovo trailer di Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald, rilasciato in
occasione del panel della Warner Bros. che si è svolto poco fa
nella sala H del San Diego Comic Con.
Il footage contiene scene relative
al passato studentesco di Newt Scamander a Hogwarts e altro
materiale su Gellert Grindelwald, il personaggio interpretato
ancora da Johnny Depp.
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude
Law e Johnny Depp.
Alla fine del primo film, il
potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal
MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con
l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare,
Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi
sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero
obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri
non magici.
Per sventare i piani di
Grindelwald, Albus Silente recluta il
suo ex studente Newt Scamander, che
acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si
creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla
prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico
mondo sempre più frammentato.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald è diretto
da David Yates, tratto da una sceneggiatura
di J.K. Rowling, e prodotto
da David Heyman, J.K. Rowling, Steve
Kloves e Lionel Wigram.
Come molti di voi sapranno il
San Diego Comic Con 2018 è arrivato al
secondo giorno e in attesa del terzo che sta per iniziare, ecco i
migliori momento del secondo giorno che ha regalato tanti contenuti
e molte sorprese. Nonostante l’attenzione sia rivolta al caso
James
Gunn che sta catalizzando l’attenzione dei media (a tal
proposito vi segnaliamo il nostro approfondimento sulla vicenda),
il secondo giorno del SDCC è stato caratterizzato da grandi
annunci, rivelazioni e nuovi contenuti come: un nuovo costume
per Batman, trailer di serie e film molto
attesi Preacher , Glass e The
Walking Dead, per non parlare del panel
dedicato
aVenom.
Ma andiamo con ordine.
I Marvel Knights stanno tornando [FUMETTI]
Sono passati vent’anni da quando
è stata lanciata la linea di fumetti Marvel Knights e
l’impatto e il ricordo di quel fumetto è ancora vivo nei fan di
oggi. Per celebrare l’evento, la Marvel ha annunciato che Donny
Cates sta lavorando a un progetto che “commemorerà il ventesimo
anniversario di Marvel Knights” e il nuovo
numoero MK20 #1 presenterà i contributi di Tini
Howard, Matthew Rosenberg e Vita Ayala.
The Walking Dead 9 trailer e Fear The Walking Dead 4B
trailer
https://youtu.be/dHl7dHGMrqU
IL trailer ufficiale della seconda
parte di stagione di Fear The Walking Dead 4B e il lugo trailer di
The Walking dead 9.
Spider-Man: Un Nuovo Universo
Tre nuove stelle
per Spider-Man: Un Nuovo Universo – Si tratta di
Nicolas Cage come Spider-Man Noir, Kimiko Glenn come Peni Parker e
John Mulaney come Spider-Ham. La Sony Pictures Animation ha
prodotto Spider-Man: Un Nuovo Universo. Diretto da
Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, il film sarà nelle
sale italiane dal 20 dicembre distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia.
Nella versione originale di Spider-Man: Un Nuovo
Universo, l’attore e cantante Shameik Moore sarà la voce
del protagonista Miles Morales. Tra le voci originali anche Jake
Johnson, Liev Schreiber, Haeilee Steinfeld, l’attore premio Oscar®
Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily
Tomlin.
Commentando l’annuncio, i produttori Phil Lord e Christopher
Miller dichiarano: “Siamo fortunati ad avere un cast così
straordinario di anime creative, divertenti e genuine, che popolano
l’universo di Spider-Man. Hanno delle voci di talento, che danno
vita a dialoghi sorprendenti”. Lord e Miller hanno aggiunto: “Non
vediamo l’ora che Miles Morales arrivi sugli schermi di tutto il
mondo. È un personaggio nuovo davvero divertente ed emozionante, e
raccontare la sua storia attraverso uno stile visivo
rivoluzionario, rende questa un’esperienza cinematografica
totalmente innovativa “.
VENOM, rivelato un nuovo cattivo presente
Come molto di voi
sapranno la Sony ha portato un contributo inedito di decise
di non Venom ma sfortunatamente non è arrivato
online a causa del mancato completamento degli effetti visivi. Ma
dal San Diego Comic Con sappimo che in queste sequenze è apparso un
nuovo criminale che sembra essere il cattivo principale, ovvero:
Riot. Apparentemente, quel simbionte si collegherà con Carlton
Drake di Riz Ahmed ma ci sono stati alcuni grandi indizi che
lasciano intendere anche altro. Per esserne certi non resta che
aspettare di vedere un nuovo trailer.
Star Trek Discovery 2: primo trailer
https://youtu.be/SPatPSN8xO0
Glass – Trailer ufficiale
Forse il trailer più atteso insieme
a quello di Aquaman di stanotte! M. Night
Shyamalan finalmente porta alla luce il sequel di
Umbreakable insieme a quello di Split in uno dei progetti più
attesi e originali.
Dunn (Bruce Willis) sta dando
la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James
McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto
Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei
segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.
Il film, terzo di una trilogia,
sarà un horror-thriller e vedrà nel cast Bruce
Willis, Samuel L.
Jackson, James
McAvoy, Anya Taylor-Joy, Spencer Treat
Clark e Charlayne Woodard. La Universal Pictures
tornerà a collaborare con la Blumhouse per la produzione
di Glass, che arriverà al cinema il
18 Gennaio 2019.
Il nuovo costume di Batman
Il cavaliere oscuro ha avuto molti
costumi diversi nel corso degli anni, ma quest’anno tornerà alle
origini indossando un abito che rende omaggio al suo aspetto
classico.
Ieri sera l’intera comunità
mondiale di appassionati di cinecomic è stata scossa dalla notizia che James
Gunn, acclamato e amatissimo regista di
Guardiani della Galassia Vol. 1 e
2, è stato licenziato dalla regia del terzo capitolo del
franchise supereroistico dalla Disney, compagnia madre dei
Marvel Studios, che distribuisce i
film della Casa delle Idee.
Le motivazioni che hanno causato
tale decisione al vertice della Casa di Topolino sono state
attribuite a una serie di tweet che Gunn aveva affidato alla rete
circa dieci anni fa, cinguettii insensibili, profondamente stupidi,
frasi scritte con il solo scopo di provocare reazioni sgradevoli. A
tale decisione è seguita poi la comunicazione ufficiale di Gunn
stesso, un’ammissione di colpa per il contenuto dei tweet, una
dichiarazione in cui il regista e sceneggiatore si distacca
dall’uomo che era quando ha affidato a Twitter quelle dichiarazioni
di cattivo gusto.
Il processo mediatico è stato
istantaneo. Da una parte c’è chi si schiera con James
Gunn: il regista è stato licenziato per dei tweet vecchi,
per cui si era già scusato, riportati alla luce da personaggi che
non sfigurano nelle più articolate teorie complottiste. Dall’altra
parte invece c’è chi sostiene la Disney: una persona che scherza
con cattivo gusto su pedofilia e stupro (tra le altre cose) deve
essere allontanata e isolata.
Lontano dalle facili prese di
posizione, cerchiamo di capire cosa è accaduto e quali erano le
premesse dell’assunzione in primo luogo di Gunn da parte della
Disney e della Marvel. James
Gunn “nasce” artisticamente alla Troma, una casa di
produzione nota per la sgradevolezza dei suoi film, non solo
B-Movie, ma storie dal contenuto disgustoso e politicamente
ultra-scorretto. Insomma il tempio del trash che partorisce anche
Toxic Avenger. E Gunn è parte importante di quel
gruppo. Successivamente, il regista passa alla scrittura per
produzioni più importanti, tra cui la sceneggiatura dell’esordio di
Zack Snyder, L’Alba dei Morti
Viventi.
Successivamente poi, fedele al suo
spirito sopra le righe, il regista si dedica alla produzione di
PG Porn, una serie di film porno
senza le parti legate al sesso esplicito. “Gli sketch, della
durata di circa 5 minuti, sono parodie di film pornografici durante
i quali un fatto divertente e imprevisto precede sempre il presunto
atto sessuale.”
Quando la Disney assume
James Gunn, nel 2012, per lavorare a
Guardiani della Galassia, sa benissimo chi sta
“portando in casa” e sa benissimo che si sta affidando a un
professionista di talento che porta sul grande schermo uno dei
migliori prodotti Marvel mai realizzati in 10 anni di
attività.
Torniamo quindi a oggi, o meglio a
ieri e a quando i tweet incriminati entrano nei feed e “se ne
riparla”. La Disney, in quanto azienda con una certa immagine
legata all’intrattenimento per famiglie non può far finta di niente
di fronte a tali messaggi e di fronte alla violentissima reazione
che frange radicali di spettatori, consumatori, ma anche elementi
interni alla direzione Disney, sollevano. Deve compiere un gesto
plateale, deciso, deve mettere distanza, seguendo la sua politica
aziendale, tra lei e “l’incriminato”: James Gunn,
appunto.
È probabile che, artisticamente
parlando, la stessa Disney stia maledicendo la sua decisione, dato
il successo e il consenso generale ricevuto dal regista e dai suoi
due film in casa Marvel, ma adesso il terzo
Guardiani dovrà trovare un nuovo timoniere. James
Gunn, che fino al 2012 in pochi conoscevano, e tra quei
pochi, tutti sapevano che era un “simpatico cazzone con un senso
dell’umorismo sui generis”, è diventato un nome molto noto, e
questo lo ha reso vittima perfetta per quell’ondata moralizzatrice
(moralista) che sembra così premurosa nel difendere i valori
tradizionali, senza concedere uno sguardo relativo a ciò che
succede. Questo corso moralizzatore non esime certo dall’utilizzo
coscienzioso del social network, altro elemento fondamentale nella
questione, dal momento che all’epoca dei tweet, Gunn era “più
libero” di dare sfogo alla sua stupida (da condannare senza battito
di ciglia) presunta ilarità.
In conclusione, chi ha seguito Gunn
dall’inizio della sua carriera, sa che è sempre stato ossessionato
da determinate tematiche che ha affrontato per la prima parte della
sua vita artistica con uno spirito leggero e sicuramente non
rispettoso, e che poi, entrato in casa Disney, ha “ripulito” la sua
immagine e il suo linguaggio. Da parte sua, la casa di Topolino
sapeva chi stava assumendo e lo ha fatto comunque perché Gunn era
il professionista giusto per raccontare i Guardiani e dare un nuovo
spirito al MCU, ma il ritorno a galla di
determinati contenuti ha fatto sì che lo studio fosse costretto a
un atto esemplare, per qualcuno spinto e voluto addirittura da una
frangia filo-trumpista all’interno del consiglio d’amministrazione
Disney.
Senza assolvere Gunn per le sue
parole offensive, e parimenti senza risparmiare alla Disney le
colpe per un atto ipocrita, tutta la vicenda sembra esemplificare
la complessità delle dinamiche industriali che si muovono dietro i
grandi studios e che sono sempre più spinte da equilibri di
facciata. In questa sede non si condanna e non si assolve nessuno,
si offrono solo spunti di riflessione e magari l’invito a non
semplificare mai su questioni importanti, soprattutto sui social.
Non sia mai che un giorno, diventando famosi, dobbiate rispondere a
ciò che avete scritto nei vostri stati di Facebook!
Sono passati esattamente
vent’anni dall’uscita di Sex and the City.
Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha hanno preso d’assalto New
York e il mondo ben due decenni fa, diventando un fenomeno
culturale e commerciale unico. Al tempo della sua
uscita, Sex and the City era fresco, innovativo, e
trasgressivo. Il fatto che ora sia un po’ invecchiato,
soprattutto politicamente, è ancora oggetto di dibattito tra i fan
e non solo. Ma Sex and the City rimane
un’istituzione.
Sono passati vent’anni, avete visto
tutte le stagioni, amato e odiato i film. Ma c’è qualcosa che
ancora non sapete? Ecco dieci curiosità su Sex and
the City, e dove trovare in streaming le serie e i
film.
Sex and the City:
curiosità
1. La Carrie Bradshaw di
Sex and the City non è esattamente Candace
Bushnell. Anche chi non è un fan sfegatato della serie,
saprà che il personaggio di Carrie Bradshaw è basato su una persona
reale, Candace Bushnell, ovvero l’autrice della colonna sul sesso
del New York Oberserver degli anni Novanta.
Bushnell, poi, creò una raccolta dei propri saggi
chiamata Sex and the City. Carrie e la Bushnell hanno
molto in comune, ma non sono la stessa persona. Bushnell, infatti,
cominciò a scriver per l’Observer nel 1994, usando il
proprio vero nome e usando le proprie avventure per arricchire i
propri articoli. Ma scrivere di verte cose con il proprio nome può
creare del problemi, e Carrie Bradshaw lo sa bene. Fu così che la
Bushnell cominciò ad usare uno pseudonimo: Carrie. Nonostante
continuò a narrare eventi della propria vita, la sua nuova eroina
semi-autobiografica le regalò un po’ di libertà in più.
2. Fu Sarah Jessica Parker
a fare pressione per più diversità in Sex and the
City. Blair Underwood entrò a far parte del cast nel
2003, e il suo arrivo portò finalmente un po’ di diversità nello
show. Parlando del casting dell’attore, Cynthia Nixon ha raccontato
che tutte loro avevano cominciato a insistere per dei cambiamenti,
ma nessuna quanto Sarah Jessica. “Sono una grande fan dello show,
ma se c’è un’area alla quale bisogna lavorare, è sicuramente
questa… ed è ora.” Il fatto che lo show, nel tempo, abbia fatto
davvero dei progressi, è ancora da decidere.
Sex and the City: la
serie
3. Sarah Jessica Parker e
la clausola nudità per Sex and the
City. Nella serie, avrete notato che Carrie è
l’unica delle quattro amiche a non essere mai interamente nuda, e
ad indossare sempre un reggiseno a letto? Bene, la ragione è la
clausola nudità nel contratto di Sarah Jessica Parker. A riguardo,
l’attrice ha commentato: “Non mi sentivo a mio agio con le scene di
nudo, con i sex toys, o con il linguaggio volgare, e quindi non ho
fatto nulla del genrere. Il mio personaggio, Carrie, bacia molti
uomini. Ma finisce lì.”
4. Sex and the
City è stata la prima serie della HBO a vincere un
Emmy. La HBO, soprattutto negli ultimi anni, ha prodotto
una lunghissima serie di show di successo. Ma Sex and the
City fu la prima serie del canale a vincere un Emmy gold, nel
2001. E mantenne il proprio record fino al 2015,
quando Veep si aggiudicò per la prima volta il
premio (che poi vinse ancora nel 2016 e nel 2017).
5. Sarah Jessica Parker si
è tenuta i vestiti di Sex and the City.
Quasi tutti. A quanto pare, dopo la fine dello show, l’attrice
decise di tenere circa il 70% dei vestiti indossati da Carrie. “Ho
tenuto tutto ciò che non venisse da un designer o che non fosse
noleggiato. Ho un archivio.”
6. Il prezzo del tutù della
sigla della serie Sex and the City. Se
Carrie indossa una quantità di vestiti e scarpe di lusso
incredibile, il famosissimo tutù che indossa nella sigla ha un
valore di molto, di molti inferiore. Infatti, costò solamente 5
dollari.
Sex and the City: i
film
7. Il finale della serie
doveva essere quello definitivo.
Nonostante Sex and the City abbia poi dato origine a
due film (per ora) il produttore della serie Michael Patrick King
(che ha diretto entrambi i film) ha raccontato di aver scritto il
finale dello show perché fosse definitivo. Nel 2004, pochi mesi
dopo la messa in onda dell’episodio finale della serie, King
raccontò che “Niente di ciò che abbiamo fatto nella serie è stato
cambiato in modo da mettere da parte qualcosa in vista del film… È
esattamente così che volevamo concludere la serie. Siamo orgogliosi
di ciò che abbiamo fatto.”
8. Sex and the
City, il film, e le assurdità che nemmeno i fan sono
riusciti a digerire.Sex and the City
è un flilm che è stato amato da molti, ma anche odiato. E ci sono
alcune cose che nemmeno i fan della serie non sono riusciti a
mandare giù. Se lo show è famoso per essere stato sopra le righe,
nel primo film di Sex and the City, gli autori hanno
forse calcato un po’ troppo la mano, e il risultato è stato
descritto da molti come “ridicolo”. Tra i momenti più assurdi e
meno amati del film, basta ricordare le enormi piume blu sulla
testa di Carrie nel giorno del matrimonio, il gigantesco cappello
da spiaggia di Samantha, la scena con il sushi di Samantha, la
proposta di matrimonio con le scarpe anziché l’anello, l’incapacità
di Carrie di capire il funzionamento delle email.
Sex and the City 2
9. Sex and the City 2:
offensivo? Quando il film è uscito nel 2010, Sex
and the City 2 ha causato non poche chiacchiere. Del
fatto che lo show fosse oramai anacronistico, se ne parlava già: di
parlava di whitewashing, di poca sensibilità, e del fatto che
oramai, dopo la crisi, le vite delle quattro ricche amiche di New
York non avessero più nulla a che fare con i nostri tempi. Ma la
cosa non si ferma qui: in molti hanno criticato il fatto che il
secondo film della serie, infatti, abbia mostrato poca sensibilità
in parecchi campi. Si parte dal matrimonio tra Stanford e Anthony,
dove il fatto che sia un matrimonio gay venga ripetuto più e più
volte, spesso a scopo comico. C’è poi la rappresentazione non
particolarmente sensibile della tata irlandese, con gli slow-motion
del suo seno e la musica irlandese in sottofondo. Ci sono poi dei
problemi di tipo culturale e religioso: il giudicare in modo
superficiale il modo in cui si vestono le donne islamiche, l’uso
poco sensibile di oggetti e luoghi religiosi. C’è chi difende
Sex and the City 2, c’è che lo fa a pezzi. Voi che ne
pensate?
Sex and the City 3
10. Sex and the
City 3: cancellato. Le voci su Sex and the
City 3 sono andate avanti per anni, finché, nel 2017, è
arrivata la conferma della cancellazione del terzo capitolo. A
proposito, Sarah Jessica Parker ha detto di essere
particolarmente delusa: “avevamo questo bellissimo, divertente,
straziante, gioioso, copione e questa storia con la quale molti
avrebbero potuto identificarsi. Non è solo deludente non poter
raccontare quella storia e vivere quell’esperienza, ma lo è anche
per il pubblico, che ha spesso affermato di volere un altro film.”
A quanto pare, invece, Cynthia Nixon non era interessata ad
un altro capitolo.
Sex and The City:
serie e film in streaming
Dove guardare i film
di Sex and the City in streaming?
Il primo film di Sex and the
City è in streaming su Chili e su Rokuten TV,
mentre Sex and the City 2 si trova su Chili e
Rokuten TV, oltre che su Infinity. La serie, invece, la potete
vedere su Paramount Channel Italia.
Tutte le congetture presenti in rete
e trai fan del MCU portano avanti l’idea che il
personaggio di Benedict Cumberbatch in
Avengers 4 sarà fondamentale,
stando anche a ciò che è accaduto in Infintiy War.
L’attore britannico sarà presente nel film, non sappiamo ancora in
che modalità, ma si è detto eccitato anche solo dalla letture della
sceneggiatura del film che chiuderà la Fase 3 Marvel Studios.
Parlando con The
Star Cumberbatch ha spiegato: “Ero eccitato.
Eccitato, eccitato, eccitato, eccitato
ed eccitato con la storia del secondo film. Eccitato
dall’ingenuità di tutto. E di far parte di un pubblico e di
un’esperienza che fosse una cosa completamente nuova. Sono stato
parte di Sherlock, con un cliffhanger famosissimo. Ed è una cosa
molto coraggiosa per un film, fare una cosa simile.”
La prima sinossi di Avengers
4: “Il culmine di 22 film interconnessi, il
quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a
essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I
nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà
e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.
Arriverà al cinema con
Venom il prossimo autunno, ma intanto Tom
Hardy sembra essere ancora fiducioso nei confronti di un
nuovo film su Mad Max, franchise leggendario con
Mel Gibson che lui, diretto da George Miller e
affiancato da Charlize Theron, ha riportato in
sala con un successo travolgente.
Parlando con Variety, Hardy
ha ripetuto quello che i fan già sanno: Fury Road
doveva essere l’inizio di una trilogia di film. Ma la produzione
effettiva del film è stata molto impegnativa. L’attore ha suggerito
diversi problemi nella produzione stessa, problemi che rendono il
secondo film difficile da portare avanti: “Credo che stiamo
ancora in attesa che ci venga data l’opportunità e il via libera
per fare il prossimo. Ma ci sono un sacco di progetti in ballo, e
aspetti per qualcosa che prima o poi potrebbe diventare una
possibilità reale. Ecco, appena diventerà reale, sarò il primo a
partecipare.”
Mad Max: Fury Road
ha conquistato il Festival
di Cannes alla sua presentazione e ha conquistato anche il
cuore dell’Academy, che gli ha assegnato sei premi Oscar. Il film è
stato accolto benissimo anche da pubblico e critica e forse solo la
difficoltà e la lunghezza (e il costo) della produzione
rappresentano dei veri e proprio ostacoli per continuare il
progetto mantenendo lo stesso livello.
In attesa del trailer dal
Comic Con di San Diego 2018, durante il panel
Warner Bros di oggi, ecco il poster di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald,
in cui vediamo tutti i protagonisti, vecchi e nuovi, del nuovo
capitolo della saga magica.
Il poster in questione mostra anche
chiaramente il legame che il film avrà con i Doni della
Morte e con l’originale franchise di Harry Potter, grazie
alla presenza di personaggi come Silente e Grindelwald stesso.
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude
Law eJohnny Depp.
Alla fine del primo film, il
potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal
MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con
l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare,
Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi
sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero
obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri
non magici.
Per sventare i piani di
Grindelwald, Albus Silente recluta il
suo ex studente Newt Scamander, che
acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si
creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla
prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico
mondo sempre più frammentato.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
DA ANT-MAN AND THE WASP
Avengers 4, come ormai sappiamo,
avrà il compito di “sistemare” quanto accaduto in Infinity
War. Tuttavia non sappiamo nulla delle conseguenze del
gesto di Thanos sulla vita nell’Universo e sulla Terra. Questo fino
ad Ant-Man and the Wasp. Il film è ambientato
poco prima dei fatti di Infinity War, tuttavia la
scena post-credits mostra Hope, Janet e Hank polverizzati da
Thanos, mente Scott è disperso nel Regno Quantico, da solo.
La seconda scena post credits, che
potrebbe essere a prima vista un buffo intermezzo, mostra in realtà
molto di più. Nella breve scena vediamo la formica gigante a casa
di Scott che continua a suonare la batteria. Ma il mondo dalla
finestra è diverso, silenzioso, nonostante San Francisco, la città
di Lang dove è ambientato il film, sia molto popolosa… questo
almeno prima del fatidico gesto di Thanos.
Quando l’agitazione per la
scomparsa del 50% delle persone sulla faccia della Terra si placa,
non significa che la vita torna alla normalità. Significa che metà
della forza lavoro è svanita, non solo gli eroi e le persone
comuni, ma anche membri del governo, della polizia, dei militari,
dei medici. Si tratta di una ricetta per l’apocalisse. Eppure,
fuori dalla finestra di Lang, il mondo sembra silenzioso, a parte
per il segnale tv staccato.
Ant-Man and the Wasp, recensione del film
con Evangelin Lilly e Paul
Rudd
Il mondo post-schiocco sarà
confusionario e diabolico, ed è logico immaginare che i pochi
Avengers rimasti saranno necessari per mantenere la pace in tutto
il mondo e forse anche fornire responsabilità di fronte al mondo
per le loro azioni e per il loro fallimento. Ciò che
Ant-Man and The Wasp sottolinea è che l’impatto di
Avengers: Infinity War non
passerà in maniera facile, impostando la scena per una squadra
diversa di Vendicatori in Avengers 4.
In particolare, il generale
Ross, una spina nel fianco dei Vendicatori dai tempi di
Captain America: Civil
War, non è per forza tra i polverizzati da Thanos,
potrebbe essere ancora vivo e con lui la sua ferma intenzione di
perseguitare ancora gli Avengers, dal momento che gli accordi
Sokovia sono ancora in vigore.
La prima sinossi di
Avengers 4: “Il culmine di 22 film
interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli
spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio
epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile
questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
Marvel ha
già presentato diversi pezzi di scena in edizione limitata che
fanno tutti parte della Marvel Masterworks
Collection. Ebbene oggi via Twitter in un nuovo
interessante contributo video hanno annunciato che della collezione
farà parte anche il casco della Mark I, la prima
tuta sperimentale di Iron Man vista nel primo film
del franchise su Iron Man
che ha lanciato il personaggio nel lontano 2008. A presentare il
prezioso ogetto in edizione limitata, Russell Bobbitt che presenta
con dovizia di particolare cinque autentici duplicati che arrivano
dai più famosi film del Marvel Cinematic
Universe. La collezione include l’elmetto Mark I
di Iron
Man, lo scudo di Capitan America, Eye of
Agamotto di
Doctor Strange, l’anello di Black Panther del Re
T’Chaka e infine un burattino Baby Groot scolpito a
mano che è stato usato nei Guardiani
della Galassia Vol. 2.
Guardando da vicino il video, sembra che la versione dello scudo
di Captain America che sarà disponibile per
l’acquisto sarà quella di Captain America:
Civil War– completa con i graffi degli artigli
di vibranio di Black Panther. Chi partecipa
al Comic-Con di San Diego può dare un’occhiata a questi articoli
allo stand Marvel nello show floor, oppure può
semplicemente dirigersi sul sito ufficiale MarvelMasterworksCollection.com per
provare a prenotare una di queste meraviglie. Tuttavia, per
quanto belli possano sembrare, non tutti saranno in grado di
permettersi questi oggetti di scena, visto che ognuno di essi ha un
prezzo molto alto. Il più costoso senza troppe sorprese è lo
scudo di Cap (che ha un prezzo di 4,100 dollari), seguito dal casco
Mark I e dall’Occhio di Agamotto ($ 3,650 e $ 3,550
dollari). Detto questo, considerando che questi sono oggetti
di scena autentici che sono stati utilizzati nei film del
MCU e normale che il loro
costo sia piuttosto elevato. La consegna può richiedere fino a
24 settimane e gli articoli purtroppo non possono essere spediti al
di fuori dagli Stati Uniti.