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Michael Collins: la vera storia dietro al film con Liam Neeson

Michael Collins storia vera

La guerra d’indipendenza irlandese fu un durissimo conflitto che per oltre due anni vide contrapposte le forze indipendentiste irlandesi al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Un evento che portò alla nascita di un nuovo Stato, al costo però di numerose perdite. A tale vicenda storica sono poi state dedicate diverse opere, tra cui due noti film. Il primo è Il vento che accarezza l’erba, di Ken Loach, premiato a Cannes, mentre il secondo è Michael Collins (qui la recensione), diretto nel 1996 da Neil Jordan e interpretato dall’attore Liam Neeson.

Il film ripercorre le gesta del patriota Michael Collins nel corso della guerra d’indipendenza ed è stato uno dei titoli più premiati del suo anno. Vinse infatti il Leone d’oro al Festival di Venezia, mentre Neeson fu premiato con la Coppa Volpi alla miglior interpretazione maschile. Il film fu poi nominato anche ai Bafta, ai Golden Globe e agli Oscar, dove però ricevette solamente le candidature come miglior fotografia e miglior colonna sonora. Inizialmente sottovalutato dal grande pubblico, Michael Collins ha poi ottenuto un suo seguito di appassionati al genere.

Bisogna però sottolineare come il film non sia del tutto accurato storicamente, prendendosi invece alcune libertà nel raccontare determinati episodi della vita di Collins. Ciò non toglie però valore al film, che ha il merito di ricordare uno dei più importanti uomini del Novecento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo

Michael Collins: la trama e il cast del film

Il film ha per protagonista Michael Collins, un uomo interamente devoto al suo paese, l’Irlanda, e con il desiderio di vederlo diventare indipendente rispetto all’Inghilterra. Dopo aver guidato diverse fallimentari insurrezioni con questo obiettivo sempre in mente, Collins comprenderà di dover cambiare strategia e si farà promotore di una ribellione come non se ne erano mai viste prime. Quando l’Inghilterra si dimostrerà disposta a stipulare un accordo, però, le cose per Collins si metteranno peggio del previsto. Egli si troverà infatti al centro di una vera e propria guerra civile, che rischia di compromettere per sempre l’integrità dell’Irlanda.

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Michael Collins vi è l’attore irlandese Liam Neeson, con quella che è considerata una delle sue migliori interpretazioni di sempre. Per prepararsi al ruolo, egli studiò meglio la figura di Collins, cercando di far emergere tanto le sue virtù quanto gli aspetti più controversi. Accanto a lui, nel ruolo del controverso presidente irlandese Éamon de Valera vi è l’attore Alan Rickman, il quale a sua volta condusse ricerche sull’uomo che interpretava. Nel cast spiccano poi anche Julia Roberts nei panni di Kitty Kiernan, la fidanzata di Collins, e Aidan Quinn in quelli del politico Harry Boland. Completano il cast Brendan Gleeson nei panni di Liam Tobin, Stephen Rea in quelli di Ned Broy e Charles Dance come Soames.

Michael Collins cast

Michael Collins: la vera storia dietro al film

Sebbene basato su eventi storici, il film, come già accennato, contiene alcune alterazioni e rivisitazioni di determinati momenti della vicenda narrata. Neil Jordan ha difeso il suo film affermando che non poteva fornire un resoconto del tutto accurato degli eventi poiché Michael Collins è un film di due ore che deve essere comprensibile a un pubblico internazionale che non conosce le minuzie della storia irlandese. Ad ogni modo, si ripercorre qui la vita di Michael Collins, entrato in contato sin da giovane con la Fratellanza Repubblicana Irlandese e la Lega Gaelica. Dopo essere stato a Londra per buona parte della sua giovinezza, nel 1916 torna in Irlanda e prende parte alla Rivolta di Pasqua.

Catturato, viene internato nel campo di concentramento di Frongoch, da dove esce però nel dicembre di quellostesso anno. Grazie alle sue capacità intellettuali e organizzative, Collins scalò rapidamente i vertici del partito repubblicano irlandese, il Sinn Féin, arrivando ad essere ministro delle finanze. Con lo scoppio della guerra d’indipendenza nel 1919, egli diviene uno dei principali strateghi della guerriglia, organizzando diversi attacchi alle forze militari britanniche, tra cui il celebre Bloody Sunday. Con la fine degli scontri nel 1921 Collins fu inviato dal capo del governo Eamon de Valera a negoziare il trattato di pace con l’Inghilterra.

L’accordo che ne seguì scontentava però in molti, poiché pur dando vita al Libero Stato d’Irlanda, prevedeva che questa dipendesse ugualmente dalla Corona Inghlese. Il governo provvisorio di cui Collins divenne presidente all’inizio del 1922 si dissolse presto per l’inizio della Guerra Civile Irlandese, dove fu nominato comandante dell’esercito nazionale. Questo fino alla sua morte, avvenuta durante un’imboscata delle forze opposte al trattato il 22 agosto 1922, in circostanze mai del tutto chiarite. Le principali libertà che il film si prende sono infatti relative alla morte di alcuni personaggi e al presunto coinvolgimento di de Valera nella morte di Collins, un aspetto non trattato nella pellicola.

Michael Collins: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Michael Collins grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play e Apple TV+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, MichaelCollinsHouse

 
 

Braven – Il coraggioso: trama e cast del film con Jason Momoa

Braven - Il coraggioso film

Dopo essere diventato uno degli attori più popolari di Hollywood grazie al ruolo di Khal Drogo nella serie Il Trono di Spade, Jason Momoa si è lanciato in una fortunata carriera cinematografica, caratterizzata da film di vario genere. Tra i più recenti vi è l’apprezzato Braven – Il coraggioso, di cui Momoa è anche il produttore. La pellicola è l’opera prima di Lin Oeding, affermatosi ad oggi come noto stuntman statunitense. Al centro della storia qui raccontata vi è un uomo comune ritrovatosi suo malgrado coinvolto in una pericolosa operazione di narcotraffico.

Quello del protagonista è dunque un ruolo che permette a Momoa di mostrarsi in tutta la sua carismatica presenza scenica. La sceneggiatura del film, scritta da Mike Nilon e Thomas Pa’a Sibbet circolava già dal 2015, ma è solo grazie all’interessamento di Momoa che questa riesce infine a prendere vita. Con le riprese svoltesi interamente nell’isola canadese nota come Terranova, dotata di grande bellezza paesaggistica, il film suscito da subito l’interesse degli amanti del thriller misto a tanta azione. Nel film sono infatti garantite anche spettacolari sequenze di combattimento, poiché nessuno può creare problemi al protagonista sperando di passarla liscia.

Avvalsosi di una distribuzione limitata, Braven – Il coraggioso ha conquistato critica e pubblico, i quali lo hanno definito uno dei più affascinanti film dell’anno del suo genere. Prima di cimentarsi in una visione del film, però, è certamente consigliabile approfondire ulteriori dettagli circa la sua trama e il cast di attori che lo compone. Grazie a tali informazioni sarà possibile scoprire cosa si cela dietro al film e alla sua lavorazione. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove sarà possibile ritrovare il film per una comoda visione in streaming.

Braven – Il coraggioso: la trama del film

Protagonista del film è Joe Braven, uomo mite dedito al suo lavoro di taglialegna come anche alla moglie e alla figlia. A creargli problemi è però suo padre Linden, il quale ormai da un po’ di tempo soffre di demenza. Proprio a causa di questa, l’uomo finisce con l’essere coinvolto in una rissa da bar, finendo con il trovarsi ricoverato in ospedale. Sconvolto dall’accaduto, Joe decide di seguire il consiglio di sua moglie Stephanie e spendere un po’ di tempo con l’anziano padre e la figlia nella loro baita in montagna. Arrivati qui, i tre hanno così modo di stringere ulteriormente il proprio rapporto, riscoprendo il valore del legame che li unisce.

Ciò che Joe non sa, però, è che nella baita è stata nascosto un carico di cocaina. Ad interessarsi a questo è il signore della droga Kassen, il quale è pronto a recarsi sul luogo per recuperare il bottino. Ben presto, dunque, il casolare di Joe viene circondato da criminali pronti a fare una carneficina. Pur di proteggere suo padre e sua figlia, però, il mite taglialegna si trasformerà in una spietata macchina da guerra, pronta a tutto pur di respingere gli invasori. Da esperto conoscitore di quei luoghi, Joe passerà dall’essere una preda all’essere il predatore. Lo spietato Kassen, però, nasconde più assi nella manica di quanti potrebbe sembrare, e si rivelerà un osso particolarmente duro.

Braven - Il coraggioso cast

Braven – Il coraggioso: il cast del film

Assunto il ruolo del protagonista, Jason Momoa, distintosi anche grazie a film come Conan the Barbarian e Aquaman, ha intrapreso un lungo allenamento fisico per poter consolidare il suo noto fisico statuario. Grazie alla sua corporatura, infatti, l’attore ha potuto interpretare personalmente molte delle scene più complesse del film, senza dover ricorrere a controfigure. Momoa, la cui interpretazione è stata poi particolarmente lodata, ha poi anche lavorato molto per cercare di caratterizzare al meglio il suo personaggio, lasciando trasparire tanto il suo lato più feroce quanto quello più sentimentale. Nel ruolo di sua moglie Stephanie si ritrova invece l’attrice Jill Wagner, celebre per la serie Teen Wolf. Questa aveva però recitato anche in alcuni episodi di Stargate Atlantis, dove proprio Momoa era uno dei protagonisti.

L’attore Stephen Lang, noto per i suoi numerosi film e per essere stato il cattivo in Avatar, interpreta qui il padre di Joe, Linden. Questi venne personalmente scelto da Momoa, con il quale aveva già recitato in Conan the Barbarian. L’attrice Sasha Rossof, invece, è Charlotte, la figlia di Joe. Ad interpretare il principale villain del film, il boss della droga Kassen, è l’attore Garret Dillahunt. Questi, noto per la sua partecipazione a numerose serie televisive, si è preparato al personaggio studiando la mentalità di uomini dediti ad attività di narcotraffico. Accanto a questi, nel ruolo del braccio destro di Kassen, vi è invece Zahn McClarnon. Brendan Fletcher, attore attivo tanto al cinema quanto in televisione, recita invece nei panni di Weston, collega di lavoro di Joe.

Braven – Il coraggioso: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desidera recuperare tale titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Braven – Il coraggioso è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+, Prime Video, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 21 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

Heart of Stone: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

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Negli ultimi anni Netflix non si è risparmiata nel proporre ai propri abbonati film di propria produzione di genere action. Veri e propri blockbuster dalle grandi ambizioni tecniche, che possono però essere goduti nella comodità del proprio salotto. Titoli come 6 Underground, Red Notice, The Grey Man o i due Tyler Rake e Tyler Rake 2 sono i principali esponenti di questo tipo di produzioni dell’azienda di streaming. A questi si aggiunge ora Heart of Stone (qui la recensione), film diretto da Tom Harper (regista di The Aeronauts) a partire da una sceneggiatura di Greg Rucka e Allison Schroeder.

Il film, il cui sviluppo è iniziato nel dicembre 2020, quando l’attrice Gal Gadot ha firmato per interpretare il ruolo principale, è stato in più occasioni descritto come una risposta a saghe del tipo James Bond, Jason Bourne o Mission: Impossible. Heart of Stone vanta però un’agguerrita protagonista femminile, che ribadisce dunque come questo genere di film possano essere costruiti anche sulle spalle di attrici e non solo di attori. Gli ingredienti ci sono tutti: un complotto internazionale, location mozzafiato sparse in giro per il mondo e intrecci narrativi che rendono difficile potersi fidare dei vari personaggi coinvolti.

Un titolo, dunque, che gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi sfuggire, specialmente se si sono apprezzati gli altri action thriller realizzati in questi anni da Netflix. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno i passaggi da compiere per poter vedere il film all’interno del catalogo di Netflix, qualora non si sia già iscritti alla piattaforma.

La trama e il cast di Heart of Stone

Rachel Stone è un’impiegata che si occupa di tecnologia per i servizi segreti britannici all’interno dell’unita d’élite guidata dall’agente Parker. Quello che però nemmeno l’MI6 sa è che in realtà Rachel lavora per il Charter, un’organizzazione segreta che opera per il mantenimento della pace nel mondo. Rachel è stata dunque addestrata per perseguire tale obiettivo, mantenendo ben nascosta la propria identità. Quando però la misteriosa hacker Keya Dhawan stravolgerà una missione di routine, la duplice identità di Rachel verrà messa in pericolo. Costretta a proteggere il Charter e sfidare il nemico, la Stone dovrà venire a capo di quel complotto prima che sia troppo tardi e le conseguenze si rivelino catastrofiche.

Ad interpretare Rachel Stone vi è l’attrice Gal Gadot, famosa soprattutto per il ruolo di  Wonder Woman nei film DCEU, tra cui Wonder Woman, Justice League e Batman v Superman: Dawn of Justice. Accanto a lei, nei panni dell’agente Parker, vi è invece l’attore Jamie Dornan, divenuto celebre per il ruolo di Christian Grey nella trilogia di Cinquanta sfumature di grigio. Alia Bhatt interpreta invece l’hacker Keya Dhawan. La Bhatt, proveniente da Bollywood, è qui al suo debutto in un film hollywoodiano. Recitano poi nel film gli attori Matthias Schweighöfer nel ruolo di Jack, Sophie Okonedo in quelli di Nomade e Glen Close con il personaggio noto come Re di Quadri.

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Le location di Heart of Stone: ecco dove è stato girato il film

In Heart of Stone, il personaggio interpretato da Gal Gadot viaggia per il mondo, passando da un paese all’altro nel tentativo di portare a termine la propria missione. Innanzitutto, le prime scene si svolgono in Italia, sulle Alpi o più specificamente a Senales, dove il cast e la troupe hanno girato la sequenza di apertura. Qui i personaggi principali si riuniscono al casinò del Glacier Hotel Grawand, l’albergo più alto d’Europa e rifugio sciistico. Si è dunque dato subito un certo tono al film facendolo iniziare a 10.538 piedi da terra e facendo saltare il personaggio della Gadot dal lato dell’hotel, lanciandosi con il paracadute.

Le riprese si sono poi spostate a Lisbona, in Portogallo, dove è stata filmata una grande sequenza di inseguimento tra le strade portoghesi. Hanno infatti avuto il permesso di filmare tale scena attraverso la piazza centrale della città storica, facendo attenzione a non danneggiare nessuna proprietà. Una volta terminate le riprese in Portogallo, alcuni membri del cast e della troupe di Heart of Stone si sono recati nel Regno Unito per girare un’importante scena alla Royal Albert Hall di Londra, in Inghilterra. Un altro luogo significativo per le riprese del film è stato Reykjavík, in Islanda, dove ha luogo il climax del racconto.

Nel film sono inclusi due importanti monumenti islandesi: Harpa, una famosa sala da concerto, e la chiesa Hallgrímskirkja, l’edificio più alto del paese. Alcune scene del film si svolgono poi nel deserto di Lompoul in Senegal, Africa occidentale, ma il cast e la troupe hanno in realtà filmato queste sequenze nel deserto del Sahara a Erfoud, in Marocco. Questo è stato solo uno dei pochi casi in cui il team di produzione ha utilizzato una location diversa dall’ambientazione immaginaria del film per girare le scene. Infine, le scene ambientate sopra un dirigibile hanno avuto luogo a Los Angeles, Stati Uniti.

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Heart of Stone 2 si farà?

Heart of Stone potrebbe facilmente ottenere un sequel con una nuova missione, dato che la fine del film sembra preparare il terreno per altre avventure a venire. Sebbene esso sia uno dei più grandi titoli usciti su Netflix quest’estate, l’azienda deve però ancora confermare l’intenzione a realizzare un nuovo film. Lo streamer probabilmente aspetterà un po’ dopo la data di uscita di Heart of Stone prima di decidere se impegnarsi in un sequel. Tutto dipenderà dal numero di visualizzazioni e dalle ore di visualizzazioni che il film otterrà. Le recensioni negative ad ora ottenute dal film, però, potrebbero rappresentare un serio ostacolo alla realizzazione di uno o più seguiti.

Il trailer di Heart of Stone e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Heart of Stone unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Fonti: IMDb, ScreenRant

 
 

Ghost Rider: un nuovo film sarebbe in fase di sviluppo presso i Marvel Studios

Ghost Rider

Stando a quanto riportato dallo scooper MyTimeToShineHello su X (precedentemente Twitter), un nuovo progetto solista di Ghost Rider era in fase di sviluppo presso i Marvel Studios prima dell’inizio degli attuali scioperi e dovrebbe essere ripreso una volta che questi saranno terminati. Ad, considerando che non ci sono state conferme da parte dei diretti interessati, è difficile stabilire se un nuovo film con protagonista il carismatico supereroe è effettivamente in arrivo, ma si tratterebbe certamente di un gradito ingresso nell’MCU per i fan.

Il personaggio, come noto, è stato già portato al cinema con due film live-action con Nicolas Cage nei panni del supereroe: Ghost Rider (2007) e Ghost Rider – Spirito di vendetta (2012). La Marvel ha poi portato Ghost Rider nell’universo cinematografico Marvel attraverso la serie televisiva della ABC Agents of SHIELD, con Gabriel Luna che interpretava la versione Robbie Reyes del personaggio, apparendo in più episodi della quarta stagione. Johnny Blaze ha anche fatto un cameo in uno di essi, durante un flashback che spiega come Reyes è diventato il Ghost Rider dell’MCU.

Mentre c’erano piani per il ritorno di Luna nei panni del supereroe in una serie spin-off per Hulu, il progetto è stato infine abbandonato a causa di un “impasse creativo”. Mentre questo inizialmente ha portato Luna ad affermare che aveva finito di interpretare il personaggio, l’attore ha recentemente cambiato idea, affermando nel maggio 2023 che era “sempre aperto” all’idea di recitare di nuovo nell’MCU. Se quanto riportato si rivelasse vero, l’occasione potrebbe arrivare molto presto, con i Marvel Studio che potrebbero dunque portare al cinema il celebre motociclista dalla testa infuocata.

 
 

Rebel Moon: rivelati i titoli ufficiali della Parte 1 e Parte 2

Rebel Moon Sofia Boutella come Kora
Rebel Moon Sofia Boutella come Kora - Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Zack Snyder ha recentemente annunciato che il primo teaser trailer di Rebel Moon debutterà durante la Gamescom questo martedì e, grazie a What’s On Netflix, si hanno ora anche i titoli ufficiali per la Parte 1 e Parte 2 dell’epopea fantascientifica ideata dal regista di Watchmen e Justice League. I titoli ufficiali sono dunque Rebel Moon Parte 1: A Child of Fire, che debutterà il 22 dicembre, seguito da Rebel Moon Parte 2: The Scargiver. Sebbene questo secondo film non abbia una data ufficiale di distribuzione, sembra che arriverà sul servizio di streaming nell’aprile del 2024.

Da quando è stato annunciato che il film sarà separato in due parti, si temeva un’attesa di almeno un anno dall’uscita del primo film. Se le voci riguardanti la distribuzione della Parte 2 dovessero rivelarsi accurate, questo sarebbe uno sviluppo molto gradito, specialmente se A Child of Fire dovesse finire con un cliffhanger da fiato sospeso. Anche se non confermata, sembrerebbe inoltre esserci la possibilità che il tutto si concluda non con il secondo ma con un terzo film, su cui al momento però non vi sono certezze di alcun tipo.

Rebel Moon, la trama e il cast del film

Quando una pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora, una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza. Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce un nuovo esercito di eroi.

Nel cast ritroviamo Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll. Diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile solo su Netflix dal 22 dicembre.

 
 

Michael Jackson: Antoine Fuqua spiega come intende realizzare il biopic sull’iconico cantante

Michael film

Il regista Antoine Fuqua ha spiegato come il film Michael racconterà la vita del celebre quanto controverso Michael Jackson. Fuqua, noto per le sue frequenti collaborazioni con Denzel Washington, aveva rivelato che avrebbe lavorato a un film biografico su Michael Jackson all’inizio del 2023, collaborando con il produttore premio Oscar Graham King, che in precedenza aveva affrontato il genere biografico musicale con Bohemian Rhapsody del 2018. Jaafar Jackson, il nipote del musicista nella vita reale, interpreterà il protagonista, con le riprese inizialmente programmate per iniziare nel corso dell’anno.

Ora, Antoine Fuqua, parlando a Good Morning America per celebrare l’imminente uscita di The Equalizer 3, ha offerto un aggiornamento su tale biopic, spiegando in particolare su come lui e il suo team racconteranno la controversa vita del musicista. “Era un grande artista. Era umano. Mostreremo di lui gli aspetti buoni, quelli cattivi e quelli brutti. Racconteremo Michael basandoci sui fatti di cui siamo in possesso, così come li conosciamo, e spetterà al pubblico prendere una decisione su cosa provano per lui”.

Il biopic su Jackson è entrato definitivamente in fase di sviluppo grazie anche ai successi di Bohemian Rhapsody e Rocketman, che con anche il recente Elvis hanno dimostrato il grande interesse del pubblico nei confronti di film biografici dedicati a celebri personalità della musica. Nel corso della sua carriera Jackson ha in più occasioni avuto a che fare con il cinema, sia tramite la realizzazione di veri e propri cortometraggi per alcuni suoi celebri brani (primo tra tutti, Thriller) sia per aver effettivamente recitato in alcuni film, come Moonwalker (1999) o Man in Black II (2002), dove compare con un cameo.

Numerosi sono poi stati i documentari a lui dedicati, che hanno cercato di raccontare la sua vita e le tante e grandi contraddizioni che lo hanno sempre caratterizzato. Proprio per via di ciò, Michael si preannuncia già da ora come un progetto particolarmente rischioso, considerando le tante polemiche e controversie ancora oggi presenti su Jackson, dai suoi eccessi fino alle accuse di pedofilia. A quattordici anni dalla sua scomparsa, il progetto sembra però essere ora certo e non resta dunque che scoprire come Fuqua e il suo team decideranno di affrontare tutto ciò.

 
 

Negli USA una sentenza ha stabilito che l’arte prodotta dalle AI non può essere protetta da copyright

Hollywood sciopero WGA AI
Foto di Paul Deetman: https://www.pexels.com/it-it/foto/segno-di-hollywood-2695679/

Come riportato dall’Hollywood Reporter, un giudice federale degli Stati Uniti ha confermato la posizione dello United States Copyright Office (USCO) secondo cui l’arte interamente prodotta dalle Intelligenze artificiali non può essere protetta da copyright negli Stati Uniti. La decisione del giudice distrettuale statunitense Beryl Howell arriva in un momento in cui l’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di sceneggiature è una delle principali questioni che la Writers Guild of America (WGA) sta rinfacciando agli studios di Hollywood con lo sciopero che sta bloccando l’intera industria.

L’arte realizzata dalle AI è infatti un’opera prodotta da un processo di apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale, il che significa che un computer/macchina ha appreso informazioni, come il lavoro passato e lo stile di altri artisti, descrizioni di personaggi e immagini, generando una nuova immagine a partire da quella conoscenza appresa. La conoscenza immessa nella macchina proviene quasi sempre dagli esseri umani, che spesso immettono anche nella macchina specifiche istruzioni guida per la realizzazione del prodotto artistico.

Ma l’effettiva creazione finale è generata dal computer/macchina. Nel 2022, dunque, l’USCO ha negato la protezione del copyright a Stephen Thaler e al suo dipinto generato dall’intelligenza artificiale (attraverso Midjourney), dal titolo “A Recent Entrance to Paradise“. Thaler ha a quel punto fatto causa al Copyright Office e la sentenza ora emessa è il risultato di quella causa. L’attuale posizione dell’USCO rimane dunque quella per cui gli esseri umani non hanno un effettivo controllo sull’arte prodotta dalle AI.

Uno strumento come Midjourney genera infatti immagini in modo imprevedibile. Di conseguenza, gli utenti non sono gli ‘autori’ ai fini del copyright delle immagini generate dalla tecnologia e, come dichiarato dall’USCO, “a causa della notevole distanza tra ciò che un utente può richiedere a Midjourney di creare e il materiale visivo che tale strumento effettivamente produce, gli utenti non possiedono un controllo sufficiente sulle immagini generate per essere trattati come la “mente principale” dietro di esse”.

Tale sentenza potrebbe entrare ora nel dibattito in corso tra gli sceneggiatori e gli studios, anche se quanto dichiarato dal giudice federale si applica ad ora unicamente all’arte visiva. Il copyright potrebbe invece essere assegnabile, ad esempio, ad una sceneggiatura che è stata scritta da un’AI e poi riscritta da un essere umano. Quindi gli studios di Hollywood potrebbero ancora spingere per l’uso delle AI senza preoccuparsi di perdere la protezione del copyright.

 
 

Blue Beetle: negli USA spodesta Barbie, ma è tra i più bassi debutti al box office per un film DC

Blue Beetle

Barbie è rimasto saldamente al primo posto del box office per quattro settimane negli Stati Uniti, ma alla fine è stata spodestato da Blue Beetle (qui la recensione), il nuovo film DC dedicato al primo supereroe latinoamericano. Tuttavia, il film DC non ha battuto di molto il lungometraggio di Greta Gerwig. Come riportato da Comicbook.com, il film diretto da Angel Manuel Soto ha infatti debuttato con risultati al di sotto delle aspettative, nonostante le recensioni positive di critica e pubblico. Nel suo primo fine settimana, Blue Beetle ha incassato appena 25 milioni di dollari, quando inizialmente si prevedeva ne avrebbe guadagnati 30.

Questo segna l’apertura più bassa per un film DC al box office da quando Wonder Woman 1984 è stato rilasciato nel 2020, in un momento però giustificato dalle note difficoltà. Il film con protagonista Gal Gadot aveva infatti guadagnato solo 16,7 milioni al botteghino durante il suo weekend di apertura a causa della pandemia. La precedente uscita DC al cinema, The Flash, ha invece incassato 55,1 milioni di dollari al botteghino nel weekend di apertura di giugno. Tuttavia, il film ha poi avuto un enorme calo nel suo secondo fine settimana ed è ora considerato uno dei più grandi flop di film a fumetti di tutti i tempi.

Blue Beetle potrebbe non aver avuto un buon inizio, ma le sue recensioni positive potrebbero probabilmente aiutarlo a superare The Flash negli incassi complessivi. Il film, come noto, vede Xolo Maridueña nel ruolo del protagonista e il suo alter ego, Jaime Reyes, il quale mentre cerca di trovare il suo scopo nel mondo, si ritrova inaspettatamente in possesso di un’antica reliquia della biotecnologia aliena: lo Scarabeo. Quando lo Scarabeo sceglie improvvisamente Jaime come suo ospite simbiotico, gli viene conferita un’incredibile armatura dotata di poteri straordinari e imprevedibili, cambiando per sempre il suo destino.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940. Tale supereroe ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine.

È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics. Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggi DC. Al fianco di Xolo Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax.

Il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez. Blue Beetle è disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

 
 

The Marvels: la regista parla delle possibilità di un Captain Marvel 3

The Marvels

Il prossimo film sui supereroi di quest’anno, The Marvels, dovrebbe essere un’epica convergenza di narrazioni, dove si intrecciano le storie di Captain Marvel, la Kamala Khan della serie Disney+ Ms. Marvel e Monica Rambeau, proveniente da WandaVision. I tre distinti personaggi uniranno le forze per affrontare i minacciosi piani della rivoluzionaria Kree di Zawe Ashton. Il posizionamento strategico del film all’interno della Fase 5 dell’MCU funge inoltre da allettante accenno alle avventure che ci attendono e ai potenziali ritorni futuri dei personaggi.

In un’intervista esclusiva con la rivista Total Film, la regista Nia DaCosta ha acceso la speculazione sul potenziale per un terzo film di Captain Marvel all’interno del Marvel Cinematic Universe. Dopo questo secondo film con protagonista la supereroina di Brie Larson, la DaCosta sembra infatti aver già puntato gli occhi sul futuro, affrontando le intriganti possibilità oltre l’imminente rilascio in alcune conversazioni avute con il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige.

Da queste conversazioni sembrano essere emersi un miscuglio di intuizioni sulle possibili future apparizioni dei personaggi di The Marvels. “Ho proposto a Kevin 17 versioni di ciò che può accadere con tutte queste donne, – ha affermato la regista – e perché e come, e questo e quello. E lui dice, ‘Okay, ragazza’, e a volte penso di avere davvero un prossimo film tra le mani dopo questo. E poi altre volte penso invece ‘oh, hanno questo piano completamente diverso di cui non faccio parte.‘”

In mezzo a queste incertezze, la DaCosta rimane però fiduciosa e immagina i personaggi principali del film, Captain Marvel, Kamala Khan e Monica Rambeau, progredire insieme come unità all’interno dell’MCU. Esprimendo la sua fiducia nella loro chimica, ha infatti dichiarato: “Perché sono davvero fantastici insieme“. Tuttavia, la realizzazione di un Captain Marvel 3 dipenderà molto probabilmente dall’accoglienza critica e commerciale di The Marvels.

The Marvels, la trama

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman

Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo modifiche, arriverà in sala il 10 novembre 2023.

 
 

Box office: un mese di Barbie al primo posto

box office

Ad un mese dalla sua uscita nei cinema italiani, Barbie, diretto da Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni dei protagonisti, continua a mantenere il primo posto nei Box office nazionali. Nel solo fine settimana il film ha incassato €228.501 a fronte di un totale di 29 milioni di euro.

 Al secondo posto ritroviamo una nuova uscita della settimana: si tratta di Blue Beetle, action movie basato sul personaggio della DC Comics, nei cinema dal 17 agosto. La pellicola incassa €130.716 nel week end a fronte di un totale di poco più di 500 mila euro.

Terzo classificato è Shark 2-l’abisso, film horror nelle sale dal 3 agosto, che ha raggiunto un incasso di €118.744 su un totale di più di 4 milioni e mezzo di euro.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto si stabiliscono I peggiori giorni ed Elemental; I peggiori giorni, commedia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, nelle sale dal 14 agosto, ha incassato €62.881 nel fine settimana. Elemental invece, cartone Disney Pixar nei cinema dal 21 giugno, incassa €41.651 a fronte di un totale di 6 milioni e mezzo di euro.

Il sesto e settimo posto vanno a Mission Impossible- dead reckoning parte uno, settimo capitolo della saga action con Tom Cruise, ed a Demeter- il risveglio di Dracula. Mission impossible incassa €35.274 nel week end su un totale di più di 5 milioni di euro dalla sua prima uscita il 12 luglio, mentre Demeter raggiunge un incasso di €28.750.

Scende all’ottavo posto Indiana Jones ed il quadrante del destino, quinto ed ultimo capitolo della serie cinematografica d’avventura con Harrison Ford; l’incasso del week end è di €20.466 a fronte di un totale di poco più di 6 milioni di euro dalla sua uscita nei cinema il 28 giugno.

Ultime due pellicole in classifica sono Passages, nei cinema dal 17 agosto, e Ruby Gillman la ragazza con i tentacoli, nelle sale dal 5 luglio. Passages incassa al suo primo week end €13.526, mentre Ruby Gillman, film d’animazione, raggiunge un guadagno di €9.083 su un totale di poco più di un milione di euro dalla sua prima uscita.

 
 

Taika Waititi rivela cosa farebbe con un ipotetico Thor 5

Taika Waititi Star Wars
Gage Skidmore di Peoria, AZ, Stati Uniti d'America, CC BY SA 2.0, via Wikimedia Commons

Taika Waititi vuole che Thor affronti un nemico più potente di sua sorella Hela, che schiaccia il Mjölnir. Sebbene non ci sia “Thor 5” in fase di sviluppo, Waititi ha rivelato (via Screenrant ) nel libro “Thor: Love and Thunder’ The Official Movie Special” di Titan cosa farebbe se gli fosse data l’opportunità di dirigere un nuovo film di “Thor” franchise con Chris Hemsworth dei Marvel Studios.

Cosa gli resta da fare? Deve essere qualcosa che sembri continuare con l’evoluzione del personaggio, ma comunque in un modo molto divertente e dandogli ancora cose contro cui confrontarsi che sembrano costruire sugli ostacoli che deve superare Ha detto Taika Waititi. “Non credo che possiamo avere un cattivo più debole di Hela. Sento che dobbiamo fare un passo avanti e aggiungere un cattivo che sia in qualche modo più formidabile“.

Cate Blanchett ha recitato in Thor: Ragnarok del 2017 nei panni di Hela, la dea asgardiana della morte che distrugge il martello di Thor Mjölnir e conquista Asgard. Insieme a un nuovo nemico, Waititi vuole anche introdurre “bestie, mostri e alieni sempre più stravaganti e pazzi” provenienti da vari mondi che rimangono fedeli alle origini mitologiche del dio del tuono. Ha aggiunto: “C’è un elemento divertente in [Thor] e ha una casualità e una sorta di spavalderia in lui quando visita questi mondi e incontra questi alieni che non penso che otterresti quando si tratta di un terrestre che viaggia nello spazio. esplorando l’universo.”

Mentre il regista di Thor: Ragnarok e “Thor: Love and Thunder” sembra determinato a continuare le avventure di Thor in un altro film a sé stante, l’attore Chris Hemsworth ha confermato a giugno che il suo ritorno alla Marvel non è al momento nei suoi piani. Non voglio continuare a farlo fino a quando le persone non saranno così esauste da alzare gli occhi al cielo quando mi vedranno apparire sullo schermo nei panni di quel personaggio“, ha detto Hemsworth a Entertainment Weekly. “Se un pubblico vuole vederlo, e se c’è qualcosa che crediamo sia eccitante e divertente, allora fantastico. Mi è piaciuto poter reinventare quel personaggio un paio di volte. Non ho ancora la risposta, ma mi piacerebbe provare a [capire] come possiamo farlo di nuovo e mantenerlo un po’ imprevedibile“.

 
 

Addio a Ron Cephas Jones, morto l’attore di This is Us

Ron Cephas Jones

Ron Cephas Jones, l’attore vincitore di un Emmy noto per il suo ruolo di William Hill in This Is Us della NBC, è morto. Aveva 66 anni. L’amato e pluripremiato attore Ron Cephas Jones è deceduto all’età di 66 anni a causa di un problema polmonare di vecchia data“, ha confermato Variety grazie alla conferma di un rappresentante di Jones .

Durante tutto il corso della sua carriera, il suo calore, la sua bellezza, la sua generosità, la sua gentilezza e il suo cuore sono stati percepiti da chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo“, ha continuato la dichiarazione. “Ha iniziato la sua carriera al Nuyorican Poets Cafe e il suo amore per il palcoscenico è stato presente per tutta la sua carriera, inclusa la sua recente interpretazione nominata al Tony e vincitrice del Drama Desk Award per il suo ruolo in ‘Clyde’s’ a Broadway“. La bellezza interiore e l’anima di Ron erano evidenti al vasto pubblico dalla sua performance vincitrice di numerosi Emmy in ‘This is Us’. Lascia sua figlia Jasmine Cephas Jones“, ha concluso la dichiarazione.

Jones ha interpretato il padre biologico di Randall Pearson (Sterling K. Brown), William Hill in “This Is Us”. Ha ottenuto quattro nomination agli Emmy per la sua interpretazione, due delle quali ha vinto come miglior attore ospite in una serie drammatica nel 2018 e nel 2020. Anche la figlia di Jones, Jasmine, ha ottenuto la sua prima vittoria agli Emmy per l’eccezionale interpretazione in una breve commedia o serie drammatica. nel 2020, rendendo la coppia il primo duo padre-figlia a vincere gli Emmy nello stesso anno.

Nel maggio 2022, Jones ha parlato con Variety del suo ritorno nei panni di William per il penultimo episodio di “This Is Us“. “Alla fine, la cambusa, che significa la fine, è quando William è proprio lì. E ha questo bellissimo piccolo monologo in cui vedi il viso di William illuminarsi con questa idea che la fine è una specie di inizio”, ha detto della sua scena finale. “E questo è un po’ l’argomento del monologo, solo che i finali possono essere belli. Se li accetti per quello che sono, non sono sempre tristi, possono essere molto belli. Sono questi piccoli pezzi di lui durante l’episodio, dove senti così tanto William senza che lui dica molto. Era tutto molto visivo e bello, quasi come un film muto, per certi versi”.

Oltre a “This Is Us”, i crediti televisivi di Jones includono la serie Apple+ “Truth Be Told”, in cui interpretava il padre di Poppy, Lukather “Shreve” Scoville, “Law & Order: Organized Crime” e “Looking for Alaska”. Ha interpretato l’amico di Pop Bobby Fish nella serie Marvel “Luke Cage” ed è apparso in “The Get Down” e “Mr. Robot.” È anche apparso in film come “Dolemite Is My Name”, “Dog Days”, “Across the Universe”, “He Got Game”, “Sweet and Lowdown”, “The Holiday Calendar” e “Half Nelson”.

 
 

James Gunn non sta girando un film su “Young Superman” nonostante il recasting di Henry Cavill

James Gunn DCU 2023

James Gunn, regista di film di successo come Guardiani della Galassia, The Suicide Squad e Super, darà il via al nuovo DC Universe con Superman: Legacy, il film che ha scritto e che dirigerà e produrrà in qualità di Co-CEO dei DC STUDIOS. In merito a questo primo progetto un po’ di controversia è sorta quando ha deciso di non far riprendere il ruolo dell’attore Henry Cavill dal DC Extended Universe a partire da L’Uomo D’Acciaio (Man of Steel) del 2013.

Mentre James Gunn sta riavviando l’universo, ha recentemente scelto nuovi attori per sostituire il Superman di Cavill e Amy Adams nei panni di Lois Lane. I suoi nuovi attori sono David Corenswet nei panni di Clark Kent/Superman e Rachel Brosnahan nei panni di Lois Lane. Nel dicembre 2022, James Gunn ha twittato: “Nelle fasi iniziali, la nostra storia si concentrerà su una parte precedente della vita di Superman, quindi il personaggio non sarà interpretato da Henry Cavill“. Tuttavia, in un recente post di Threads , Gunn ha chiarito: “Non ho mai realizzato un film sul ‘giovane Superman’, solo un film di Superman!” Sembra che Gunn voglia partire da zero, raccontando la propria storia senza il bagaglio di tutte le puntate del DC Extended Universe che l’hanno preceduta.

Di cosa parlerà Superman: Legacy?

Superman: Legacy racconta la storia del viaggio di Superman per riconciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent di Smallville, Kansas“, recita la sinossi ufficiale del film. “È l’incarnazione della verità, della giustizia e del modo americano, guidato dalla gentilezza umana in un mondo che vede la gentilezza come antiquata“. Superman: Legacy farà parte della prima lista di DC Studios per il suo DC Universe riavviato, che si chiama Chapter One: Gods and Monsters. Il film sarà scritto e diretto dal regista di Guardiani della Galassia, The Suicide Squad James Gunn, che è stato assunto per diventare co-CEO dei DC Studios nel novembre 2022.

Il film vedrà protagonista David Corenswet (Hollywood, The Politician) nei panni di Clark Kent/Superman e dalla vincitrice del Golden Globe Rachel Brosnahan (The Marvelous Mrs. Maisel) nei panni di Lois Lane. Il casting per il prossimo Lex Luthor è attualmente in corso, con Alexander e Bill Skarsgård che si dice siano nella rosa dei candidati che potrebbero potenzialmente interpretare il cattivo della DC. La produzione dovrebbe iniziare all’inizio del 2024, proprio sulla buona strada per la sua uscita nelle sale attualmente programmata per l’11 luglio 2025.

 
 

One Piece: rivelata la sigla ufficiale della serie live action Netflix

ONE PIECE netflix

La sigla ufficiale di apertura di One Piece è stata rivelata, con Netflix che condivide la traccia che prende il nome con uno speciale riferimento all’anime originale. La sigla di apertura, intitolata “Wealth Fame Power”, presenta una colonna sonora esplosiva per accompagnare la prossima serie live-action. Il nome della canzone è anche un riferimento all’anime originale, in quanto “ricchezza, fama, potere” sono le prime tre parole menzionate nella narrazione iniziale di One Piece. L’adattamento di One Piece di Netflix dovrebbe essere presentato in anteprima sul servizio di streaming il 31 agosto 2023. Ascolta la sigla di apertura live-action di One Piece qui sotto:

Tutto quello che sappiamo sulla serie tv One Piece

Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, One Piece è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei Pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.

Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji) interpretano l’avventura piratesca live action ONE PIECE, ideata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios con Netflix. Matt Owens e Steven Maeda ricoprono il ruolo di sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunner. Anche Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements si occupano della produzione esecutiva. Il cast confermato in precedenza include Vincent Regan, Ilia Isorelýs Paulino, Morgan Davies, Aidan Scott, Langley Kirkwood, Jeff Ward, Celeste Loots, Alexander Maniatis, McKinley Belcher III, Craig Fairbrass, Steven Ward e Chioma Umeala.

 
 

The Peripheral 2 non si farà, la seconda stagione è stata cancellata su Prime Video

The Peripheral 2

È stato rivelato che The Peripheral 2 non si farà, la secondo stagione è stato cancellata da Prime Video nonostante fosse stato ordinato in precedenza. Una seconda stagione per la serie drammatica thriller di fantascienza è stata ordinata lo scorso febbraio. Deadline ha riferito che la cancellazione è il risultato della durata degli scioperi WGA e SAG-AFTRA in corso. Il noto sito americano ha anche notate che potrebbero esserci più serie in situazioni simili, in particolare se l’interruzione del lavoro va oltre il Labor Day.

Quando è stata ordinata la seconda stagione di The Peripheral?

L’adattamento della serie è stato scritto da Scott B. Smith, che è stato produttore esecutivo e showrunner. I creatori di Westworld Jonathan Nolan e Lisa Joy sono i produttori esecutivi, insieme a Steven Hoban, Athena Wickham di Kilter Films e il regista Vincenzo Natalie.

INVERSO – The Peripheral racconta la storia di Flynne Fisher (Chloë Grace Moretz), una giovane donna che cerca di tenere insieme i pezzi della sua famiglia disastrata in un angolo dimenticato dell’America futura. Flynne è intelligente, ambiziosa e predestinata. Non ha futuro, finché il futuro non bussa alla sua porta. INVERSO – The Peripheral, tratto dal romanzo dal grande autore William Gibson, offre uno sguardo affascinante e allucinatorio sulla sorte dell’umanità e su ciò che verrà.

 
 

Biancaneve: per il figlio del regista dell’originale il remake è “…una disgrazia”

Biancaneve film 2024

Il figlio del regista del film Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani ha criticato duramente l’imminente remake live-action che la Disney ha messo in produzione e che è tutt’ora in fase di lavorazione. Come molti di voi già sapranno il 2024, la Disney rilascerà Biancaneve, un remake live-action del loro classico film d’animazione. Il film vedrà protagonisti Rachel Zegler (West Side Story, Shazam! Fury of the Gods) nei panni di Biancaneve e Gal Gadot (Wonder Woman, Fast & Furious) nei panni della Regina Cattiva. Il film ha suscitato polemiche sulla sua decisione di scegliere un’attrice latina nel ruolo principale e persone non piccole per interpretare i personaggi che erano nani nel materiale originale.

David Hand, figlio del regista che ha diretto il film originale del 1937 (chiamato anche David Hand), ha criticato il nuovo film. Ha detto in un’intervista con il Telegraph che suo padre e Walt Disney si sarebbero “rivoltati nella tomba“, definendolo “un insulto” al film originale. È un concetto completamente diverso, e non sono assolutamente d’accordo con esso, e so che anche mio padre e Walt sarebbero molto in disaccordo. È una vergogna [che lo studio stia] cercando di fare qualcosa di nuovo con qualcosa che ha avuto un così grande successo in precedenza. I loro pensieri sono così radicali ora. Cambiano le storie, cambiano il processo di pensiero dei personaggi. Stanno inventando nuove cose per svegliarsi e io non sono interessato a niente di tutto ciò. Trovo francamente un po’ offensivo [quello che] potrebbero aver fatto con alcuni di questi film classici“.

Cosa sappiamo sul remake di Biancaneve?

Il nuovo film di Biancaneve sarà diretto da Marc Webb e vedrà protagoniste Rachel Zegler,Gal Gadot, Andrew Burnap e Martin Klebba. La pellicola è un adattamento Live Action della classica fiaba su una bellissima giovane principessa che, mentre viene perseguitata da una regina gelosa, cerca rifugio a casa di sette nani nella campagna tedesca. Il film uscirà il 22 marzo 2024.

 
 

MCU: i 10 momenti più cupi di quanto non ricordassimo

MCU

Per quanto il MCU sia un franchise pieno di film divertenti, vivaci e pieni di humor, negli ultimi anni ha assunto sfumature sempre più oscure, tetre e drammatiche, restituendo al suo pubblico continui eventi pieni di sofferenza. Pensiamo, ad esempio, a progetti come Avengers: Endgame, WandaVision, Spider-Man: No Way Home o, addirittura, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, quest’ultimo di stampo horror. Sono pellicole che, in qualche modo, hanno segnato una nuova inclinazione per il Marvel Cinematic Universe, sempre più propenso ai toni dark. Di conseguenza, considerato l’andamento preso dal franchise, sono aumentati anche i momenti più cupi e tristi. Vediamo quali sono stati quelli più impattanti.

1La morte di Loki

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Concludiamo il nostro viaggio nei momenti più cupi del MCU con una scena che, dell’intero franchise, è forse quella più inaspettata e triste. Parliamo della morte di Loki in Avengers: Infinity War, che il pubblico si trova a dover “sopportare” proprio all’inizio del film. In quella sequenza, vediamo Thanos invadere la nave asgardiana e Loki tentare di impedire che il Titano folle possa acquistare la gemma dello spazio. Le cose, però, per il Dio dell’Inganno finiscono male, in quanto Thanos lo uccide all’improvviso senza sforzarsi neanche troppo, mostrandoci tutto il dolore e la sofferenza di Loki. Seppur esista ancora nel Marvel Universe una variente di Loki, la storia dell’originale si conclude nel più triste e brutale dei modi, diventando uno degli eventi più strazianti.

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Demeter – Il risveglio di Dracula: guida al cast e ai personaggi del film

Demeter - Il risveglio di Dracula (2023)

Il cast di Demeter – Il risveglio di Dracula è al comando di un nuovo ed entusiasmante film horror che riporta Dracula alla ribalta nel genere horror. Ispirato a una breve sezione del romanzo di Bram Stoker, il film di André Øvredal racconta di una nave, la Demeter, in viaggio verso Londra. Tuttavia, all’insaputa dell’equipaggio, Dracula viene trasportato in una cassa attraverso i mari e si sveglia durante il viaggio per banchettare con l’equipaggio. Si tratta di un’impostazione entusiasmante per un film horror che scuote la formula dei film sui vampiri introducendo elementi dei moderni franchise di mostri claustrofobici come Alien, e il cast di Demeter – Il risveglio di Dracula è l’ensemble perfetto che dà vita a questo racconto.

1Il cast di supporto

Woody Norman nel ruolo di Toby: Toby è il giovane nipote del capitano Eliot che stringe un legame precoce con Clemens. Purtroppo, nel momento più buio del film, il ragazzo viene morso da Dracula e brucia alla luce del sole mentre il suo corpo viene sepolto in mare. Norman è un attore relativamente nuovo che ha trovato il suo ruolo di punta nel film drammatico C’mon C’mon, al fianco di Joaquin Phoenix. Recentemente ha recitato nel film horror Cobweb e prossimamente sarà visto al fianco di Chris Pratt e Millie Bobby Brown in The Electric State.

Stefan Kapičić nel ruolo di Olgaren: Olgaren è l’unica vittima di Dracula a essere risparmiata e si trasforma gradualmente in un vampiro, finendo per bruciare alla luce del sole dopo essere stato legato all’albero della nave. Kapičić è un attore tedesco forse più noto per aver dato la voce a Colosso in Deadpool. È apparso anche in Better Call Saul nel ruolo di Caspar, un membro della squadra di costruzione di Werner Ziegler. È confermato che tornerà a vestire i panni di Colosso in Deadpool 3.

Nikolai Nikolaeff nel ruolo di Petrofsky: Petrofsky è un membro ostile dell’equipaggio che litiga con Clemens all’inizio, ma che ottiene la sua rivincita come prima vittima umana di Dracula sulla nave. Nikolaeff è un attore australiano che è apparso in ruoli minori in diverse serie televisive di alto profilo, tra cui Daredevil, Fargo e Stranger Things.

Jon Jon Briones nel ruolo di Joseph: Joseph è un membro dell’equipaggio sopraffatto dalla paura che tenta di lasciarsi alle spalle i suoi compagni rubando una scialuppa di salvataggio, per poi essere ucciso quando Dracula lo insegue. Briones è un attore e cantante filippino che è apparso in diversi progetti di Ryan Murphy come Ratched, American Horror Story e American Crime Story. Recentemente ha recitato al fianco di Brian Tyree Henry e Kate Mara nella serie Class of 09.

Martin Furulund nel ruolo di Larsen: Larsen è un altro membro dell’equipaggio di Demeter che viene brutalmente ucciso da Dracula dopo la morte di Petrofsky. Furulund è un attore norvegese che è apparso in alcune commedie dark di spicco del suo paese, tra cui Headhunters con Nikolaj Coster-Waldau e In Order of Disappearance con Stellan Skarsgard.

Chris Walley nel ruolo di Abrams: Abrams è un altro membro dell’equipaggio che viene ucciso da Dracula nel momento culminante di Demeter – Il risveglio di Dracula. Walley è un attore irlandese che ha recitato nel film cult Young Offenders e nel suo spinoff televisivo. È apparso anche nel film di guerra 1917 di Sam Mendes, vincitore di un Oscar.

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Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il primo teaser trailer

Dopo un’attesa lunga quasi dieci anni, i fan di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo hanno la possibilità di dare un primo sguardo al teaser trailer della serie Disney+ basata sui romanzi di Rick Riordan. La serie arriverà con i primi due episodi sulla piattaforma il prossimo 20 dicembre.

Tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

La serie live-action racconta la fantastica storia del semidio moderno di 12 anni, Percy Jackson, che sta appena venendo a patti con i suoi nuovi poteri soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo accusa di aver rubato il suo maestro fulmine“, si legge. la sinossi. “Ora Percy deve attraversare l’America per trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.”La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vedrà Walker Scobell nei panni del semidio protagonista, Leah Sava Jeffries nei panni di Annabeth Chase, Aryan Simhadri nei panni di Grover Underwood, Dior Goodjohn nei panni di Clarisse La Rue, Charlie Bushnell nei panni di Luke Castellan, Virginia Kull nei panni di Sally Jackson, Glynn Turman come Chiron, Megan Mullally come Mr. Dodds, Olivea Morton come Nancy Bobofit e Timm Sharp come Gabe Ugliano.

La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è diretta da James Bobin da una sceneggiatura co-scritta da Rick Riordan e Jon Steinberg, basata sul primo capitolo di Riordan della sua fortunata serie di libri Le Cronache del Campo Mezzosangue. Il cast aggiuntivo include Jason Mantzoukas nei panni di Dioniso, l’ex superstar della WWE Adam Copeland nei panni di Ares, Jay Duplass nei panni di Ade, Lin-Manuel Miranda nei panni di Hermes, Timothy Omundson nei panni di Efesto, Toby Stephens nei panni di Poseidone e il compianto Lance Reddick nei panni di Zeus. I produttori esecutivi sono Riordan, Bobin, Steinberg, Dan Shotz, Rebecca Riordan, Bert Salke, Monica Owusu-Breen, Jim Rowe e Ellen Goldsmith-Vein, Jeremy Bell e DJ Goldberg del Gotham Group. Anche 20th Television sta producendo.

 
 

Gli amici delle vacanze 2: trailer della commedia in arrivo su Disney+

Sono ora disponibili il trailer, il poster e le immagini del divertentissimo sequel 20th Century Studios Gli amici delle vacanze 2. Il film riunisce lo sceneggiatore e regista de Gli amici delle vacanze Clay Tarver e le star John Cena, Lil Rel Howery, Yvonne Orji e Meredith Hagner con i nuovi co-protagonisti Carlos Santos, Ronny Chieng, Jamie Hector e Steve Buscemi. Prodotto da Todd Garner e Stuart Besser, Gli amici delle vacanze 2 arriverà il 25 agosto in esclusiva su Disney+ in Italia, su Hulu negli Stati Uniti e su Star+ in America Latina.

Questo divertentissimo sequel prende il via qualche mese dopo la fine de Gli amici delle vacanze e vede la coppia di neosposi composta da Marcus (Howery) ed Emily (Orji) invitare i loro disinibiti amici Ron (Cena) e Kyla (Hagner), anch’essi sposati da poco e con un bambino, a unirsi a loro per una vacanza. Marcus si è aggiudicato un viaggio tutto pagato in un resort dei Caraibi e il suo scopo è quello di incontrare i proprietari del resort e fare un’offerta per un contratto di costruzione per un hotel di loro proprietà a Chicago. Ma quando Reese (Buscemi), il padre detenuto di Kyla, viene rilasciato da San Quentin e si presenta senza preavviso al resort nel peggior momento possibile, le cose vanno fuori controllo, mandando all’aria i piani di Marcus e trasformando il viaggio perfetto degli amici in un caos totale.

 
 

Kenneth Branagh potrebbe continuare a interpretare Hercule Poirot nel franchise Disney

Assassinio a Venezia

Il produttore di Assassinio a Venezia (A Haunting in Venice), James Prichard, ha lasciato intendere che il detective di Kenneth Branagh, Hercule Poirot, potrebbe potenzialmente tornare in molte altre avventure future. Segnando ufficialmente la terza volta che Branagh interpreta l’iconico detective belga di Agatha Christie, Assassinio a Venezia è l’ultimo capitolo di una trilogia cinematografica iniziata con Assassinio sull’Orient Express del 2017. Allontanandosi da alcune delle opere più note di Christie, quest’ultimo film è basato sul romanzo Poirot e la strage degli innocenti del 1969 e sostituirà l’ambientazione londinese originale del libro con la città italiana.

Parlando con Total Film (via GamesRadar+), Prichard ha rivelato che ci sono molte opportunità per il franchise che Kenneth Branagh dirige e interpreta di continuare dopo l’imminente uscita di Assassinio a Venezia. Citando l’ampio catalogo di storie di Poirot di Christie, il produttore ha rivelato che “ne faremo sicuramente un altro” se Branagh e lo sceneggiatore Michael Green si sentiranno inclini a continuare. “Se Ken vuole fare di più e Michael vuole scrivere di più, ne faremo sicuramente un altro. C’è ancora molto materiale da raccontare, quindi non rimarremo senza ispirazione”.

Assassinio a Venezia è ambientato nella misteriosa Venezia del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, dove Hercule Poirot, ormai in pensione e vivendo in un esilio autoimposto nella città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo fatiscente e infestato. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective viene catapultato in un sinistro mondo di ombre e segreti, costretto nuovamente a dover risolvere il caso prima che qualcos altro di spiacevole possa accadere.

Il film, come già riportato, è diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del candidato all’Oscar Michael Green (Logan). I produttori sono Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Ridley Scott e Simon Kinberg, con Louise Killin, James Prichard e Mark Gordon come produttori esecutivi. Un brillante ensemble interpreta un cast di personaggi indimenticabili, tra cui Kenneth Branagh, Kyle Allen (Rosaline), Camille Cottin (Call My Agent), Jamie Dornan (Belfast), Tina Fey (30 Rock), Jude Hill (Belfast), Ali Khan (6 Underground), Emma Laird (Mayor of Kingstown), Kelly Reilly (Yellowstone), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

 
 

Suicide Squad: David Ayer rimpiange la scelta dei tatuaggi di Joker

Suicide Squad, Joker di Jared Leto

Il regista di Suicide Squad, David Ayer, concorda sul fatto che i tatuaggi del suo Joker siano stati una cattiva idea dopo aver parlato della scelta creativa per il film del 2016. Tutte le volte che Batman è stato immaginato in live-action, Joker è sempre stato al suo fianco, apparendo in numerosi progetti DC nel corso dei decenni. Una delle sue incarnazioni più recenti è stata il Joker di Suicide Squad, interpretato da Jared Leto nel 2016, quando la Task Force X ha esordito al cinema.

Tuttavia, il Joker di Jared Leto in Suicide Squad ha sempre generato delle opinioni contrastanti, principalmente per alcuni dei cambiamenti al suo look, rispetto a un’immagine più legata alla rappresentazione classica del personaggio. Uno degli aspetti più discussi è stata la decisione di riempire Joker di tatuaggi, e soprattutto la parola “Danneggiato” sulla fronte.

Quasi otto anni dopo l’uscita del film, il regista di Suicide Squad concorda con il pubblico sul fatto che non è stata una delle scelte migliori per il suo Joker. David Ayer ha usato la piattaforma X (ex Twitter) per affrontare il fatto che mentre è il titolare del “l’idea del tatuaggio al 100%”, ammette di rimpiangere la scelta che “ha creato acrimonia e divisione“. In effetti, inizialmente Ayer aveva pensato di far scrivere sulla fronte di Joker “Beato” invece di “Danneggiato”, ma alla fine il regista ha riconosciuto che “non tutte le idee sono buone”.

 
 

Blue Beetle: recensione del cinecomic latino della DC

Blue Beetle recensione film
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Il Blue Beetle al cinema dal 17 agosto (distribuito dalla Warner Bros.) è il cinecomic adatto per la lunga estate calda i cui strascichi precedono l’inizio del grandi festival internazionali. Tra gli evidenti ammiccamenti all’audience teen e il tentativo di rinnovare l’Universo tematico della concorrente della Marvel, la scelta dello Xolo Maridueña del Cobra Kai di Netflix come primo supereroe latino della DC è la chiave del film del portoricano Ángel Manuel Soto (La granja, Charm City Kings). Nel quale la vera protagonista è la famiglia Reyes, e i tanti attori sudamericani impiegati, dalla nonna Adriana Barraza (Rambo: Last Blood, Thor) a mamma Elpidia Carrillo (la saga di Predator) e papà Damián Alcázar (Narcos, Le cronache di Narnia – Il principe Caspian), oltre alla bella Jenny Kord interpretata dalla modella brasiliana Bruna Marquezine (God Save the King), sullo schermo figlia della perfida Victoria affidata a una molto divertita Susan Sarandon.

Jaime Reyes è il Blue Beetle

C’è tutta la famiglia – nonna compresa – ad aspettare il ritorno dagli Stati Uniti del neolaureato Jaime Reyes, ma la Palmera City che il ragazzo aveva lasciato non è quella che sperava di ritrovare. Pieno di aspettative e aspirazioni, pronto a mettersi in gioco e trovare il suo posto in un mondo nuovo (oltre a realizzare il suo sogno di una piscina a sfioro), Jaime viene inaspettatamente in contatto con un’antica reliquia, uno scarabeo che si rivela essere un manufatto alieno, un congegno biotecnologico d’avanguardia che lo sceglie come ospite simbiotico e gli ‘dona’ un’incredibile armatura dai poteri straordinari. Quelli necessari a contrastare i piani delle industrie Kord, sul punto di lanciare la produzione in larga scala dei suoi esoscheletri da combattimento.

Blue Beetle recensione
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La DC al cinema cambia forma

Dagli aracnidi della Marvel ai coleotteri della DC Comics il passo non è breve, ma è sicuramente un merito del film e dei suoi realizzatori quello di esser riusciti a evitare la sorte dei vari Batgirl, Black Canary, Deathstroke, Lobo o The Atom e degli altri scomparsi progetti che avrebbero dovuto popolare l’ormai defunto DCEU. Forse anche proprio per l’essere nata come opera a “medio budget” che avrebbe dovuto avere tutt’altra destinazione, televisiva in questo caso.

Blue Beetle Susan Sarandon
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Eppure, per quanto quella di Xolo Maridueña si confermi una scelta ideale per il prodotto realizzato e il pubblico identificato come riferimento principale, l’apparizione dell’ex Miguel Diaz del Cobra Kai di Netflix avrebbe avuto miglior fortuna – e forse platea più adeguata – sulla HBO Max prevista inizialmente. Nonostante, per altro, molti dei lungometraggi del genere arrivati in sala non possano vantare una squadra come quella assemblata mettendo insieme un direttore della fotografia come Pawel Pogorzelski (Midsommar, Hereditary), una costumista candidata all’Oscar come Mayes C. Rubeo (Jojo Rabbit e i film di Thor), Kelvin McIlwain (The Suicide Squad, Aquaman) come supervisore agli effetti visivi e Craig Alpert (Deadpool 2, The Lost City) al montaggio.

Un ‘fumettone’ con un messaggio sociale

Blue Beetle film 2023Siamo lontani da alcuni dei film citati – e probabilmente dall’Aquaman e il regno perduto di James Wan che lo seguirà il prossimo 20 dicembre – in questa celebrazione dell’anima latina e messicana spesso discriminata al di là del muro tanto fortemente voluto da Donald Trump. Una parte fondante degli Stati Uniti che però anche qui viene rappresentata in maniera piuttosto fanciullesca e bonaria, pur offrendo l’opportunità di inserire temi come immigrazione, speculazione e sfruttamento imperialista, violenza e impunità, insieme soprattutto all’importanza delle radici. Fin troppo presenti, visto il presenzialismo dei vari Reyes (su tutti lo zio Rudy di George Lopez e la spesso eccessiva sorella della Belissa Escobedo di Hocus Pocus 2) al fianco del loro eroico rampollo, e tali forse da indebolire il risultato finale, nonostante l’aiuto dato sul piano narrativo e action.

Macchiette, a tratti, delle quali non si sentiva effettivamente il bisogno e che ci auguriamo – per il film – possano incontrare il gusto degli spettatori cui si rivolge, ma anche che non impediscano al Blue Beetle di tornare in prossimi capitoli di questo Universo esteso. Per scoprire davvero le potenzialità di questo supereroe, ormai più consapevole di sé e del proprio ruolo, una volta chiusa la parentesi tutta ‘salsa’ e ‘abuelos’, gadget alla TMNT e combattimenti tra i Power Rangers e Machete, nella quale si assiste persino al recupero del cattivissimo Carapax di Raoul Trujillo e ci si commuove per la citazione (che in pochissimi ormai coglieranno) del Chapulin Colorado, indimenticabile parodia degli eroi mascherati che andava in onda sulla tv messicana negli anni ’70.

 
 

Venezia 80: a Sergio Castellitto il ‘Premio Pietro Bianchi’ 2023

Sergio Castellitto - foto di Claudio Iannone
Sergio Castellitto - foto di Claudio Iannone

Va a Sergio Castellitto il Premio Pietro Bianchi 2023, riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) assegnano tradizionalmente al Lido, quest’anno per la sua 47.ma edizione, ad una personalità eccellente del cinema italiano. E d’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Bianchi è quest’anno un omaggio ad uno dei nostri attori più amati che ha firmato anche come autore alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni e non solo: icona della grande fiction di cui è stato un vero leader nell’epoca in cui lo sceneggiato cominciava a trasformarsi verso la nuova serialità, Sergio Castellitto continua a conquistare il pubblico con il suo talento, ma anche con la grande passione e l’impegno che siglano da oltre quarant’anni un rapporto speciale con la stampa e soprattutto con un pubblico che non ha mai tradito.

“Eccellente nei ruoli drammatici e ironico nella tradizione della migliore commedia italiana, Castellitto è tra gli attori più eclettici e certamente disponibili a lasciarsi andare anche alla sperimentazione, sia nella recitazione che come autore” si legge nella motivazione del Premio che sigla tra cinema e fiction oltre cento interpretazioni alle quali si aggiunge l’avventura della regia, come autore di sette titoli tra i quali film che hanno conquistato anche un posto importante nel cinema e un’eco internazionale.

Con dieci candidature ai Nastri d’Argento e altrettante ai David di Donatello, Castellitto – che dai Giornalisti Cinematografici ha avuto anche un Nastro d’Argento speciale e nel 2007, tra pochissimi talenti italiani, il Nastro europeo ricevuto durante il Festival di Cannes – è tra i più premiati dai Giornalisti tra gli attori italiani. Sei Ciak, tre Globi d’Oro e il prestigioso Premio Flaiano per il teatro completano un palmarès al quale si aggiungono anche due riconoscimenti istituzionali della Presidenza della Repubblica. Al suo talento va anche il merito di aver reso più vicini al pubblico molti protagonisti della storia, della cultura e dell’eccellenza italiana nel mondo: da Enzo Ferrari a Padre Pio fino al Generale Dalla Chiesa e al Boccaccio, e ancora guida nella Commedia dantesca con Avati: un ‘Virgilio’ appassionato e capace di trasmettere al pubblico emozione e curiosità nella tradizione più alta della Cultura italiana. Un impegno e un talento al quale la stampa cinematografica quest’anno rivolge il suo affettuoso ‘grazie’ a Venezia.

 
 

La bella estate, la recensione del film di Laura Luchetti

La bella estate recensione (2)

Già ai tempi di Fiore gemello, nel 2019, avevamo lasciato Laura Luchetti al lavoro su una storia – come la descrisse lei – “molto bella, che voglio trattare con rispetto, perché si basa su una novella italiana”, come quella liberamente tratta dal romanzo del 1940 di Cesare Pavese che in questi giorni arriva nelle nostre sale, prima a Roma – con una serie di anteprime nei cinema Giulio Cesare, Greenwich e Quattro Fontane – e poi in tutta Italia, a partire dal 24 agosto, distribuito da Lucky Red. La bella estate è, per usare le sue stesse parole, “la storia di una verginità che si difende” nella quale la giovane Yile Yara Vianello (Corpo celeste) e la Deva Cassel figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel sono le due facce di una femminilità che emerge come assoluta protagonista, con i suoi timori e un incontenibile desiderio di libertà.

La bella estate di Yile Yara Vianello

Torino, 1938. A Ginia (la Vianello), che si è appena trasferita in città dalla campagna, il futuro nel capoluogo piemontese sembra offrire infinite possibilità. Divisa tra il lavoro in un atelier di moda e la condivisione della casa con l’apprensivo fratello operaio, come tutte le ragazze della sua età sogna di innamorarsi. Magari del giovane pittore che conosce frequentando la Torino più bohémien, ambiente nel quale la conduce Amelia (Deva Cassel), poco più grande di lei, ma molto più sensuale e provocante. La ragazza è diversa da tutte le persone che Ginia abbia mai conosciuto in vita sua, e pronta a scuotere le sue certezze. Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni cui non sa o non osa dare un nome. Fino a che, alla fine di una estate “bella” e sorprendente, finalmente si arrende ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.

Una donna moderna nella Torino del secolo scorso

Ripartire da Pavese è sempre una buona scelta, e una regista come Laura Luchetti sicuramente non manca della sensibilità necessaria a rendere una vicenda ambientata alle soglie della Seconda guerra mondiale facilmente comprensibile e condivisibile anche a un pubblico più giovane e moderno, poco attratto dall’adattamento in sé. D’altronde non sarà difficile rivedersi nella storia di questa ragazza “libera” in cerca di una identità e di una strada, desiderosa di innamorarsi, ma pronta a sbagliare e imparare, ed empatizzare con lei.

Grazie alla notevole interpretazione della Vianello, ben affiancata dall’esordiente suddetta figlia d’arte (prossimamente nella serie Il gattopardo e che sostiene di non aver mai visto i film di mamma Bellucci e papà Vincent), ma soprattutto a una regia tanto attenta ai dettagli quanto capace di spaziare tra diversi palcoscenici e contesti, gestendo bene stacchi e cesure, nel rispetto dei suoi personaggi, dell’ambiente in cui si muovono e di una pulizia formale non consueta.

Forse troppa, ché a tratti si ha l’impressione che lo spaesamento della giovane appena arrivata dalla campagna – alle prese con la città, gli uomini, le convenzioni e l’arte, ma anche con desideri nuovi, e possibilità, anche per le donne, per le quali sembrava addirittura impossibile sognare – sia fin troppo patinato e che lo scavo psicologico resti piuttosto didascalico, forse condizionato dall’origine letteraria, una possibilità poco sfruttata.

Il dramma d’epoca, sotto una superficie di sartine e operai, da documentario su quel piccolo mondo antico diventa racconto di un rapporto particolare, nella quale da vittime del sessismo imperante e dei ruoli tradizionali Amelia e Ginia si scoprono a vicenda. Attraverso strappi e sgarbi, sempre rischiando, in un gioco di simmetrie e un’alternanza di punti di vista, che supera l’elegia dell’innocenza più evidente. Lo sguardo dell’altra, più che dell’artista, e l’esempio – ora positivo, ora negativo – creano la possibilità di una presa di coscienza e di una espressione di sé nella quale molte spettatrici di oggi troveranno qualcosa che le riguarda.

 
 

Spider-Man arriva su Disney+. Ecco tutti i titoli

Disney+ ha annunciato che il 18 agosto arriveranno sulla piattaforma streaming sei film di Spider-Man™, dando accesso ai fan ad ancora più contenuti Marvel, tutti in un unico posto. Saranno disponibili i primi film di Spider-Man™: Spider-Man™(2002), Spider-Man™ 2 (2004), Spider-Man 3 (2007), The Amazing Spider-Man™(2012), The Amazing Spider-Man™ 2: Il Potere di Electro (2014) e Spider-Man: Homecoming (2017).

Spider-Man™ (2002) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Peter Parker, adolescente ordinario, si trasforma in uno straordinario supereroe dopo essere stato accidentalmente morso da un ragno radioattivo. Quando il suo amato zio viene ferocemente ucciso durante una rapina, il giovane Peter giura di usare i suoi poteri per vendicare la sua morte. Definendosi “Spider-Man”, comincia a liberare le strade dal crimine, entrando in conflitto con il malvagio “Green Goblin”.

Spider-Man™ 2 (2004) – Disponibile dal 18 agosto 2023

In Spider-Man 2™, Tobey Maguire torna a vestire i panni del mite Peter Parker, che si destreggia nel delicato equilibrio della sua doppia vita di studente universitario e di combattente del crimine sovrumano. La vita di Peter si complica ulteriormente quando affronta una nuova nemesi, il brillante Otto Octavius che si è reincarnato nel maniacale e multi-tentacolare “Doc Ock”. Quando Doc Ock rapisce MJ, Spider-Man deve tornare in azione e l’avventura raggiunge nuove emozionanti vette.

Spider-Man™ 3 (2007) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Peter Parker ha finalmente la ragazza dei suoi sogni, Mary Jane Watson, e New York è in preda alla Spider-mania! Ma quando uno strano simbionte alieno fa diventare nero il costume di Spider-Man, i suoi demoni più oscuri vengono alla luce cambiando Spider-Man dentro e fuori. Spider-Man si trova a combattere la battaglia della sua vita contro un terribile mix di nemici: il letale Uomo Sabbia, Venom e New Goblin, oltre che contro il nemico che è dentro di lui.

The Amazing Spider-Man™ (2012) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Un Peter Parker adolescente è alle prese con crisi liceali e incredibili crisi sovrumane nei panni del suo alter-ego Spider-Man.

The Amazing Spider-Man™ 2: Il Potere di Electro (2014) – Disponibile dal 18 agosto 2023

È bello essere Spider-Man, ma ha un prezzo: solo Spider-Man può proteggere i suoi concittadini di New York dai terribili nemici che minacciano la città. Con la comparsa di Electro, Peter deve affrontare un avversario molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn, Peter si rende conto che tutti i suoi nemici hanno una cosa in comune: la OsCorp.

Spider-Man™: Homecoming (2017) – Disponibile dal 18 agosto 2023

Un giovane Peter Parker/Spider-Man inizia a sperimentare la sua nuova identità da super eroe. Peter torna a casa, dove vive con la zia May, sotto l’occhio vigile del suo nuovo mentore Tony Stark. Peter cerca di tornare alla sua normale routine quotidiana, ma quando appare l’Avvoltoio, tutto ciò a cui Peter tiene maggiormente viene minacciato.

 
 

Il mondo secondo John Ford di Alberto Crespi in uscita il 1° settembre

il mondo secondo john ford

In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di John Ford (31 agosto 1973), uscirà il 1° settembre 2023 “Il mondo secondo John Ford“, libro che Alberto Crespi ha dedicato al leggendario regista americano, edito da Jimenes Edizioni.

Il mondo secondo John Ford” non è un saggio di pura critica cinematografica né una biografia, ma piuttosto un viaggio appassionato e appassionante nell’immaginario fordiano, un racconto in prima persona che regala una miriade di spunti di riflessione, curiosità, collegamenti e suggestioni e, soprattutto, svela l’ineffabile poetica che segna l’opera del regista.

In questo volume, Alberto Crespi ha scritto una vera e propria lettera d’amore a John Ford e al suo cinema, seguendo un percorso tematico che parte da “Ombre rosse” e, traendo spunto dai nove passeggeri della diligenza, dagli indiani e dalla Monument Valley, tocca undici tappe.

In questo suo cammino Crespi entra ed esce dai film di Ford senza scrupoli di genere, critici o cronologici e offre al lettore le chiavi per comprendere come il regista ha interpretato il mondo e come, di conseguenza, lo ha raccontato nel suo cinema: un cinema nel quale si ride e si piange allo stesso tempo; un cinema nel quale l’avventura, il West, la storia, la violenza, le frontiere si mescolano sempre con l’ironia sommersa, il senso della famiglia e della comunità, il dolore della perdita e il passaggio di consegne da una generazione all’altra.

 
 

Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) di Hayao Miyazaki aprirà il San Sebastian Film Festival

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)

Hayao Miyazaki aprirà la 71esima edizione del San Sebastian Film Festival con il suo ultimo film, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) (qui le prime immagini ufficiali del film). Il film sarà proiettato fuori concorso al Kursaal Auditorium del festival il 22 settembre, dopo la serata di gala di apertura.

Questa è la quarta volta che Hayao Miyazaki partecipa al festival spagnolo, ma è la prima volta che partecipa alla selezione ufficiale. In precedenza ha partecipato alla manifestazione nella sezione Velodrome con La città Incantata e Ponyo e in Perlak con Si alza il vento. Altri due film Ghibli sono stati selezionati per la Perlak: La storia della Principessa Splendente (2013) di Isao Takahata e La tartaruga rossa (2016) di Michael Dudok de Wit.

Il film è ispirato al libro How Do You Live?, titolo originale del film, ma piuttosto che essere un adattamento del libro stesso, è il libro che appare effettivamente nel film in possesso di Maki. Il film sembra condividere molti temi importanti cari a Miyazaki, come il sentimento contro la guerra, l’idea di un mondo fantastico che esiste accanto al nostro e le difficoltà di essere un bambino, rendendolo una degna conclusione (?) della sua carriera cinematografica.

Il lungometraggio animato disegnato a mano è il primo lungometraggio del regista Miyazaki in 10 anni. E a firmare la colonna sonora è stato chiamato un collaboratore di lunga data di Hayao Miyazaki, Joe Hisaishi. In una rottura con la tradizione, lo Studio Ghibli ha distribuito il film in Giappone senza alcuna promozione, materiale di marketing o descrizione del film, consentendo al pubblico di scoprire il film da solo.

 
 

Barbie meglio de Il Cavaliere Oscuro: diventa il maggior incasso della storia della WB al botteghino USA

Box office

Barbie di Greta Gerwig ha superato i 537,5 milioni di dollari al botteghino nazionale, superando il box office casalingo di Il cavaliere Oscuro, il film di Christopher Nolan del 2008 che deteneva il record in casa Warner Bros. (536 milioni di dollari).

E i record non si fermano qui. Secondo le proiezioni di incasso, nei prossimi giorni, Barbie supererà il film d’animazione della Universal The Super Mario Bros. Movie ($ 574 milioni) diventando il film con il più alto incasso del 2023 negli USA. Di questo passo, Barbie, che ha appena raggiunto $ 1,2 miliardi a livello globale, potrebbe anche eclissare l’incasso di Mario in tutto il mondo ($ 1,35 miliardi).

È stata una corsa sfrenata quella di Barbie, che è rimasto il film n. 1 per quattro fine settimana consecutivi. Dopo 17 giorni nelle sale, è diventato il film della Warner Bros. che più velocemente (e l’ottavo nei 100 anni di storia dello studio) è entrato a far parte del club da 1 miliardo di dollari. Potrebbe anche superare Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 del 2011 ($ 1,34 miliardi) come il maggior incasso di tutti i tempi dello studio.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

 
 

MCU: i 10 momenti più sciocchi del franchise fino a questo momento

MCU

Il MCU è un bacino sempre pieno di novità e sorprese. Da quando è stato avviato sotto l’egida di Kevin Faige, qualsiasi prodotto uscito dal suo grembo è stato caratterizzato da uno specifico tono o da un mix di registri. Quelli che più hanno spiccato nel tempo e che trovano conferma nei film fino a questo momento realizzati – sia i top che i flop – sono: l’umorismo e il dramma. In realtà, il Marvel Cinematic Universe è partito con uno stampo humor grazie a Iron Man, primo film del filone, nel quale il pubblico è subito venuto a contatto con un supereroe fuori dal comune, divertente al punto giusto e con la battuta sempre pronta. Seppur con il tempo il MCU si sia lasciato andare di più alle sfumature seriose, l’humor ha sempre cercato di essere presente, a volte cadendo con tutte le scarpe in diverse parentesi di idiozia pura e assurdità. A quanto pare la prossima pellicola Marvel, The Marvels, ci darà più attimi di questo tipo, il che fa suppore che la storia avrà degli inserti molto bizzarri e stravaganti. Rispetto a quanto detto, ripercorriamo insieme tutti i momenti più sciocchi e strambi che il MCU ci ha regalato fin’ora, in attesa degli altri film.

1Il ballo del Barone Zemo – The Falcon and the Winter Soldier

The Falcon and The Winter Soldier

Un’ultima scena divertente da menzionare è quella che vede come protagonista il Barone Zemo. Il personaggio fa il suo debutto nel MCU in Captain America: Civil War come colui che cerca in tutti i modi di mettere Tony Stark contro Steve Rogers e Bucky Barnes. Seppur il suo piano all’inizio funzioni, Zemo viene poi catturato vivo e messo in prigione da Black Panther.

Il Barone è in seguito ritornato in The Falcon and the Winter Soldier, con il compito di aiutare Sam Wilson e Bucky a rintracciare un nuovo lotto di siero per super-soldati. Nonostante lo show si impianti su un tono molto serio, c’è un momento abbastanza sciocco in cui si vede Zemo ballare in un club di Madripoor. La Marvel, sfruttando la popolarità del filmato, ha persino pubblicato una versione di un’ora per i fan del Marvel Cinematic Universe.

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