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Corti in Cortile, il Cinema in breve: nasce il Film Market

Una XV edizione ancora più ricca per “Corti in Cortile, il Cinema in breve”, lo storico festival dedicato al cortometraggio italiano e internazionale che si terrà nel Palazzo della Cultura di Catania dal 15 al 17 settembre prossimi. E’ il Film Market l’importante novità della kermesse, inserita all’interno del Catania Summer Fest promosso dal sindaco Enrico Trantino e organizzata dall’Associazione Culturale Visione Arte, direttore artistico Davide Catalano, e dal Comune con la Direzione Cultura e la Catania Film Commission.

Società di produzione, distributori, film-maker, film commission siciliane, consulenti di finanziamenti europei ed esperti di cineturismo e location saranno i protagonisti del nuovo spazio “Film Market”, centro di networking e incontri allestito sulla suggestiva terrazza di Palazzo Platamone, nell’area di “Corti in Cortile “ denominata “Spazio Franco Tomaselli”.

Produzione e post-produzione, la legislazione che regola gli aspetti logistici, il diritto d’autore o le modalità di reperimento e uso di fondi comunitari, ma anche cine-turismo e distribuzione: il festival mira a creare un luogo che, sulla scia dello European Film Market di Berlino, rappresenti una preziosa occasione nel panorama dei festival cinematografici italiani per mettere in contatto e in interazione i film-maker, i produttori e l’intera filiera dei soggetti coinvolti nel processo creativo e produttivo, con la presenza di alcuni degli interlocutori più autorevoli del settore pronti a fornire delucidazioni e informazioni.

Il progetto sul Film Market catanese, supportato dalla direzione Cultura retta da Paolo Di Caro, è stato messo a punto nel corso di alcuni tavoli tecnici coordinati dalla responsabile della Catania Film Commission, Sabina Murabito (che è anche tra i componenti della prestigiosa giuria di “Corti in Cortile”), e dal direttore artistico e ideatore del festival, Davide Catalano.

“Una proposta condivisa – sottolinea la Catania Film Commission- , che rientra nell’ambito dell’attività di sviluppo e promozione della cultura, dell’arte, del cinema, soprattutto tra i giovani, che l’Amministrazione guidata dal sindaco Trantino sta portando avanti. Si sta puntando in special modo sul coinvolgimento di professionisti e operatori culturali del territorio, con un progetto che prevede di offrire loro la possibilità di confrontarsi e mettersi in gioco non solo fuori dall’Isola, e per questo un particolare ringraziamento va alla Sicilia Film Commission”.

“Il Film Market – spiega il direttore artistico, Davide Catalano – si vuole affermare come punto di riferimento per tutte le realtà cinematografiche siciliane. Ci auguriamo che sia l’inizio di una tradizione, che già dal prossimo anno promette di coinvolgere l’intero Sud Italia”.

Tra le adesioni, oltre alla Catania Film Commission, le case produttrici Wildside (Claudio Falconi) e Cinemaset (Antonio Chiaramonte), il Prof. Enrico D.G. Nicosia, esperto in cine-turismo, Tiziana Falsaperla, Giudice presso la I sez. civile del Tribunale di Catania esperta in diritto d’autore delle opere cinematografiche e l’avv. Riccardo Trovato, esperto in assistenza legale a produzioni cinematografiche e ai principali soggetti coinvolti.

 
 

Look What You Made Me Do (Taylor’s Version): ecco la canzone di Taylor Swift per la serie Wilderness: Fuori Controllo

Wilderness serie Prime Video

La canzone di Taylor Swift ‘Look What You Made Me Do (Taylor’s Version)’ sarà la traccia che accompagnerà i titoli di testa della serie thriller Original britannica Wilderness: Fuori Controllo. Il brano ri-registrato dell’album Reputation fa il suo debutto globale nel teaser trailer della serie. Wilderness: Fuori Controllo sarà disponibile in tutto il mondo su Prime Video dal 15 settembre.

La sprezzante ‘Look What You Made Me Do (Taylor’s Version)’ riflette la trasformazione di Liv (Jenna Coleman) dopo che il suo apparentemente “per sempre felici e contenti” si trasforma velocemente in un vero incubo quando scopre che suo marito Will (Oliver Jackson-Cohen) la sta tradendo.

Liv, dopo aver scoperto il tradimento, diventa la protagonista dei brutti sogni di Will quando lo strazio lascia presto spazio a un’altra emozione: la furia. La coppia parte per il viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti su cui Liv ha fantasticato fin da piccola: dalla Monument Valley al Grand Canyon, passando per Yosemite, per finire con un weekend edonistico a Las Vegas dove liberarsi da polvere e sudore. Per Will è un’occasione per fare ammenda, mentre per Liv si apre uno scenario ben diverso: un paesaggio dove gli incidenti accadono di continuo. Il luogo perfetto per vendicarsi. Guarda che cosa le hai fatto fare…

La traccia di Taylor Swift ‘Look What You Made Me Do (Taylor’s Version)’ è l’ultima novità per questo thriller psicologico guidato da un team tutto al femminile: la serie è creata da Marnie Dickens, basata sul romanzo di B.E. Jones, diretta da So Yong Kim e ha per executive producer Elizabeth Kilgarriff.

 
 

Comandante, il teaser trailer del film con Pierfrancesco Favino

Da oggi disponibile il teaser trailer di Comandante il film di Edoardo De Angelis con protagonista  Pierfrancesco Favino, che sarà presentato come film d’apertura in concorso alla 80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia.

Nel cast del film anche Massimiliano Rossi,  Johan Heldenbergh e con Silvia D’Amico.
La sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis dalla quale è tratto l’omonimo romanzo edito da Bompiani. Le musiche del film sono composte da Robert Del Naja.

Comandante è una produzione Indigo FilmO’Groove con Rai CinemaTramp LTD, VGroove, Wise Pictures in associazione con Beside Production, in collaborazione con Paramount+ ed è prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De RazzaEdoardo De Angelis, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri in associazione con Mariagiovanna De Angelis e Antonio Miyakawa, in collaborazione con Marina Militare, Cinecittà. Le vendite internazionali sono a cura di True Colours. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution.

Comandante, la trama

All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.

 
 

Oppenheimer: tutti gli eventi del film in ordine cronologico

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La narrazione degli eventi di Oppenheimer, nuovo film di Christopher Nolan ora nelle sale italiane, risulta complessa da seguire a causa della sua non-linearità. Il regista di Interstellar abbandona l’approccio narrativo lineare tradizionale per esplorare la storia dell’inventore della bomba atomica J. Robert Oppenheimer attraverso un intreccio complesso che abbraccia ben 40 anni di storia. La cronologia del film Oppenheimer potrebbe risultare confusa per il pubblico, dato che l’aspetto di Cillian Murphy cambia a seconda del periodo in cui si collocano gli eventi. Inoltre, la divisione temporale tra le sequenze in bianco e nero e quelle a colori non è chiaramente delineata, e Nolan non fornisce indicazioni precise riguardo ai momenti in cui si svolgono le diverse parti della storia. Di seguito, la timeline completa degli eventi di Oppenheimer, le parti più significative della biografia dell’esperto di meccanica quantistica rappresentati nel film di Christopher Nolan.

1924-1926: Oppenheimer studia fisica a Cambridge

Oppenheimer Cillian MurphyLa prima fase della biografia di J. Robert Oppenheimer, ritratta nel film di Christopher Nolan, corrisponde al periodo in cui intraprese gli studi di fisica presso l’Università di Cambridge. Nel 1924, fu ammesso alla scuola e si trovò ad affrontare la necessità di completare un corso di laboratorio di base, poiché aveva ancora delle lacune in tale campo. In questo contesto, entrò in contatto con il suo tutore, Patrick Blackett (interpretato da James D’Arcy) e, in un episodio insolito che viene inserito nel film, si fece passare per la mente l’idea di avvelenarlo con una mela.

Un momento cruciale nella narrazione riguarda il momento in cui Oppenheimer ebbe l’opportunità di partecipare a una lezione tenuta da Niels Bohr (interpretato da Kenneth Branagh). Questo incontro segnò un punto di svolta nella vita del fisico, stimolando la sua curiosità e interesse verso la fisica teorica. Successivamente, fu consigliato da Bohr stesso a proseguire i suoi studi con Max Born, il che portò Oppenheimer a prendere la decisione di lasciare Cambridge nel 1926, in cerca di un ambiente di apprendimento più adeguato e stimolante per le sue aspirazioni scientifiche.

1926-1929: Oppenheimer incontra Heisenberg mentre studia all’estero

oppenheimerLa successiva tappa nella biografia di Oppenheimer riguarda gli avvenimenti che lo conducono a studiare all’estero, in seguito al consiglio di Bohr di lavorare con Max Born. Durante questo periodo, Oppenheimer si iscrive all’Università di Gottinga, dove ha l’opportunità di interagire con numerosi altri giovani aspiranti fisici e scienziati. Uno dei protagonisti più significativi che incrocia in questo periodo è Werner Heisenberg (interpretato da Matthias Schweighöfer), un brillante fisico teorico tedesco che successivamente guiderà il programma nucleare tedesco. In questi anni, Oppenheimer inizia a emergere come figura riconosciuta nel campo della fisica teorica e della meccanica quantistica.

1929-1943: Oppenheimer insegna a Berkeley

screen-shot-2023-07-13-at-2-58-31-pmLa successiva fase della storia di Oppenheimer riguarda il periodo in cui egli diventa insegnante all’Università della California, Berkeley. La sua esperienza di insegnamento inizia come professore associato, alternandosi con il suo lavoro al Caltech. Durante questo periodo, si verifica l’incontro tra Oppenheimer ed Ernest O. Lawrence (interpretato da Josh Hartnett), che segna l’inizio di una stretta collaborazione professionale che avrà ripercussioni positive negli anni a venire. In questo stesso periodo, Oppenheimer amplia i suoi interessi nell’ambito dell’astrofisica, ma continua anche la sua collaborazione con il Radiation Laboratory di Lawrence, che conduce a diverse scoperte rilevanti. Nel 1936, Oppenheimer ottiene la posizione di professore a tempo pieno a Berkeley.

1936-1940: Oppenheimer inizia le relazioni con Jean Tatlock e Kitty

Un momento significativo nella linea temporale dei film su Oppenheimer riguarda le sue relazioni con Jean Tatlock (interpretata da Florence Pugh) e Kitty (interpretata da Emily Blunt). Nel 1936, Oppenheimer fa la conoscenza di Jean, con cui nasce subito un legame affettivo. Questo segna l’inizio di un periodo turbolento per J. Robert Oppenheimer, in cui la loro relazione attraversa alti e bassi, con diverse proposte di matrimonio respinte da Jean. Nel 1939, Oppenheimer incontra per la prima volta Kitty, che in quel momento è sposata; Kitty e Oppenheimer intraprendono una relazione amorosa e nel 1940 lei rimane incinta. Questo evento porta Kitty a divorziare rapidamente per poter sposare Oppenheimer.

1942-1945: Oppenheimer lavora al Progetto Manhattan

Il capitolo successivo nella vita di J. Robert Oppenheimer e nella cronologia dei film su Oppenheimer è la sua partecipazione al Progetto Manhattan. Leslie Groves (interpretato da Matt Damon) recluta Oppenheimer poco dopo essere stato designato come direttore del progetto nel settembre del 1942. Questo segna l’inizio della fase più cruciale della vita di Oppenheimer, durante la quale, insieme a Groves, recluta altri scienziati per partecipare al progetto e stabilisce la loro base operativa a Los Alamos. Oppenheimer dedica quasi tre anni al Progetto Manhattan, lavorando intensamente e contribuendo alla creazione della prima bomba atomica.

4 gennaio 1944: Muore Jean Tatlock

Uno degli eventi più rilevanti per la sfera emotiva di Oppenheimer è la morte di Jean Tatlock che avviene mentre questi è coinvolto nello sviluppo della bomba atomica, uno o tre anni dopo l’ultimo incontro tra Jean e Oppenheimer, a seconda delle diverse testimonianze storiche. Jean Tatlock viene trovata morta nel bagno del suo appartamento dal padre nel giugno del 1944: è noto che, in quel periodo, la ragazza stesse lottando con la depressione.

16 luglio 1945: Test Trinity

Oppenheimer Cillian MurphyIl giorno più cruciale nella timeline del film di Oppenheimer è il 16 luglio 1945, ovvero quando si svolse Trinity. Il test dell’arma nucleare avvenne di mattina presto, dopo che il maltempo aveva costretto il team del Progetto Manhattan a ritardare il test per verificare il funzionamento del dispositivo atomico. Il Trinity test ebbe luogo ufficialmente alle 5:29 del 16 luglio 1945 e confermò che Oppenheimer e il suo gruppo di scienziati avevano creato la prima bomba atomica funzionante.

Agosto 1945: Bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki

Poco dopo il successo dei test sulle bombe atomiche e l’incontro con i funzionari governativi per stabilire quando avrebbero potuto essere utilizzate, Oppenheimer e altri apprendono che l’America ha bombardato Hiroshima e Nagasaki. La prima bomba atomica colpisce Hiroshima, in Giappone, il 6 agosto 1945, mentre la seconda colpisce Nagasaki tre giorni dopo, il 9 agosto. I bombardamenti coincidono con un discorso di Oppenheimer a tutti i membri del Progetto Manhattan, in cui afferma che avrebbe voluto che le bombe fossero state completate in tempo per essere utilizzate contro i nazisti e la Germania

Ottobre 1945: Oppenheimer incontra il Presidente Truman

cillian-murphy-oppenheimer-2Le conseguenze delle bombe atomiche sul Giappone e la fine della Seconda Guerra Mondiale portano Oppenheimer a incontrare il Presidente Harry S. Truman (Gary Oldman). Questo evento nella linea temporale del film di Oppenheimer si è verificato nell’ottobre 1945, circa tre mesi dopo i bombardamenti in Giappone. Durante l’incontro Oppenheimer disse a Truman che sentiva “le mani sporche di sangue“, frase che scatenò l’ira del Presidente.

1947: Lewis Strauss recluta Oppenheimer a Princeton

robert-downey-jrLe vite di Lewis Strauss (Robert Downey Jr.) e J. Robert Oppenheimer iniziano a incrociarsi nel 1947. In quel periodo Strauss è amministratore dell’Institute for Advanced Study di Princeton e propone a Oppenheimer di diventare il nuovo direttore del programma. È in questo periodo che il film mostra una conversazione cruciale tra Oppenheimer e Albert Einstein (Tom Conti) vicino al laghetto dell’università. Oppenheimer accetta l’incarico e lavora a Princeton per gli anni a venire.

Giugno 1949: Oppenheimer mette in imbarazzo Strauss durante un’udienza

Un momento cruciale nella cronologia del film Oppenheimer è rappresentato dall’udienza del Congresso in cui Oppenheimer mette in imbarazzo Strauss. Nonostante i due avessero lavorato insieme in passato, Oppenheimer era diventato presidente del Comitato Consultivo Generale e fu chiamato a un’udienza del Congresso sull’esportazione di radioisotopi. Strauss sostenne che ciò rappresentava un pericolo per l’America, ma non aveva il sostegno della comunità scientifica in quanto non era un vero fisico. Oppenheimer testimoniò in un’udienza del 1949 e durante il processo prese in giro le opinioni di Strauss sui radioisotopi, facendo sì che quest’ultimo iniziasse a mettersi contro di lui.

Agosto 1949: La Commissione per l’energia atomica si riunisce dopo il test della bomba atomica dell’Unione Sovietica

cillian-murphy-oppenheimer-2-1Un altro momento cruciale nella timeline del film Oppenheimer è la riunione della Commissione per l’Energia Atomica dopo il primo test della bomba atomica dell’Unione Sovietica. Strauss e Oppenheimer sono entrambi presenti alla riunione di emergenza, dove insieme ad altri discutono del livello di minaccia che l’Unione Sovietica rappresenta con questa capacità di armamento. Il direttore generale dell’AEC Kenneth Nichols (Dane DeHaan) si oppone fermamente a Oppenheimer e lo accusa di aver fatto trapelare informazioni ai sovietici durante il Progetto Manhattan.

Gennaio 1950: Truman approva lo sviluppo della bomba all’idrogeno

La corsa alle armi nucleari subisce una svolta nel gennaio 1950, quando il Presidente Truman approva lo sviluppo della bomba all’idrogeno: una decisione che passa in sordina nel film, ma è significativo per l’ordine cronologico degli eventi di Oppenheimer. Lo sviluppo della bomba H avvenne dopo che Edward Teller (Benny Safdie) aveva discusso per anni con Oppenheimer sulla necessità di creare l’arma. Teller fu incaricato di guidare lo sviluppo della bomba all’idrogeno in America.

Novembre-dicembre 1953: Borden presenta una lettera contro Oppenheimer

Un’altra parte importante della cronologia del film su Oppenheimer riguarda William Borden (David Dastmalchian) e la sua lettera che accusa il fisico di essere un comunista e una minaccia alla sicurezza dell’America. Il film di Christopher Nolan suggerisce che ciò avvenne dopo che Kenneth Nichols e Lewis Strauss consegnarono a Borden il dossier dell’FBI su J. Robert Oppenheimer. Il 7 novembre 1953 Borden inviò la lettera che costrinse il Presidente Dwight D. Eisenhower a limitare l’autorizzazione governativa di Oppenheimer. Il 21 dicembre 1953 Oppy si incontrò con Strauss e Nichols per appellarsi alla decisione chiedendo un’udienza per il suo reintegro.

Aprile-maggio 1954: udienza per il nulla osta di sicurezza a Oppenheimer

L’AEC tenne un’udienza segreta sul nulla osta di sicurezza a Oppenheimer tra aprile e maggio 1954. Questi eventi nella timeline di Oppenheimer coprono tutto ciò che avviene all’interno della piccola sala riunioni dove il fisico e altri testimoni vengono interrogati sul suo passato da Roger Robb (Jason Clarke). Tutti, da Leslie Groves a Isador Rabi (David Krumholtz) a Edward Teller, sono stati interrogati sulle loro azioni: il tutto conclude con la revoca dell’autorizzazione di sicurezza di Oppenheimer.

1959: l’udienza di Lewis Strauss al Senato

La parte principale della storia di Lewis Strauss nella timeline di Oppenheimer si svolge nel 1959, durante la sua udienzSenato per diventare Segretario al Commercio degli Stati Uniti dopo la nomina da parte di Eisenhower. Gli eventi si svolsero nell’arco di 16 giorni nella vita reale e si conclusero con la mancata conferma di Strauss da parte del Senato.Si trattò di una sconfitta umiliante per Strauss, che di fatto pose fine alla sua carriera politica, considerando che il Senato non aveva negato una simile nomina dal 1925.

Novembre 1963: Oppenheimer riceve il premio dal presidente Lyndon Johnson

L’ultimo punto della vita di J.Robert Oppenheimer, cronologicamente trattato in Oppenheimer, è l’assegnazione di un premio da parte del Presidente Lyndon Johnson nel 1963. Egli ricevette il Premio Enrico Fermi, una medaglia scientifica alla carriera, dopo essere stato premiato da John F. Kennedy. La cerimonia di consegna della medaglia a Oppenheimer ebbe luogo poco dopo l’assassinio di JFK e molti dei suoi ex amici e colleghi erano presenti.

 
 

Nicolas Winding Refn presenterà a Venezia Ultimo mondo cannibale restaurato in 4k

Ultimo mondo cannibale

Primo lungometraggio della trilogia dei cannibali diretta da Ruggero Deodato, diventata poi un vero e proprio cult, Ultimo mondo cannibale (1977), il primo cannibal-movie della storia, è in concorso a Venezia Classic in una straordinaria versione restaurata in 4k da Minerva Pictures in collaborazione con Midnight Factory. Con la supervisione di Lamberto Bava, all’epoca suo aiuto regista, è un doveroso omaggio ad un autentico maestro del cinema di genere, scomparso nel dicembre dello scorso anno.

Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Nicolas Winding Refn è annoverato insieme a Lars von Trier e Thomas Vinterberg come uno degli autori più significativi del cinema danese e i suoi film sono stati proiettati e apprezzati in tutto il mondo. Ha vinto il Prix de la mise en scène per il film  Drive alla 64ª edizione del Festival di Cannes.

PROIEZIONE ORE 23.55 – SALA GIARDINO sarà presente, ad introdurre il film, il regista NICOLAS WINDING REFN esperto e amante della cinematografia di Ruggero Deodato terrà anche una

La trama

Dalle Filippine, un aereo privato con un gruppo di ricercatori si dirige verso le isole Mindanao, dove lo attende un altro gruppo che sta conducendo delle ricerche commissionate dalla Compagnia Petrolifera Americana. Il silenzio della radio del campo denuncia una tragedia destinata a continuare: tutti i predecessori sono stati uccisi e mangiati dai cannibali della foresta. Robert Harper e Rolf, unici superstiti, si perdono nel labirinto della vegetazione; poi si separano a causa di un naufragio tra le rapide di un corso d’acqua. Harper, fatto prigioniero dai cannibali, riesce a fuggire insieme a Palun, una ragazza che lo ha avvicinato amichevolmente. Ricongiunti con Rolf cercano disperatamente di fuggire.

 
 

Sotto il sole di Riccione: trama, cast e curiosità sul film Netflix

Sotto il sole di Riccione film

Il cinema italiano vanta una lunga storia d’amore con l’estate, il mare e la spiaggia. Sono tantissimi i titoli che hanno questo come luogo primario delle vicende narrate, dal classico Il sorpasso al cult degli anni Ottanta Sapore di mare, da Abbrozzantissimi fino al più recente Un’estate al mare. Ad inserirsi in questo filone è recentemente arrivato anche Sotto il sole di Riccione (qui la recensione), commedia sentimentale del 2020 prodotta da Lucky Red e distribuita sulla piattaforma Netflix. A dirigere il film vi sono invece gli YouNuts!, duo di filmmaker formatisi nel mondo dei videoclip e qui al loro primo lungometraggio.

Sotto il sole di Riccione, però, nasce da un’idea originale di Enrico Vanzina, il quale l’ha pensato come un omaggio al cinema balneare italiano degli anni Ottanta e in particolare a quello stesso Sapore di mare diretto da fratello Carlo. Si ritrovano dunque nel lungometraggio tutti quegli elementi classici di questo genere, dagli intrecci amorosi agli imprevisti più comici, il tutto condito da buoni sentimenti e un cast di giovani e celebri attori. Il film, inoltre, prende il nome dal singolo Riccione dei Thegiornalisti, che ne fa anche da colonna sonora assieme ad altri loro successi.

Pur essendo un omaggio agli anni Ottanta, il film parla però una lingua profondamente contemporanea, che saprà affascinare i giovani spettatori e regalare loro un racconto generazionale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sotto il sole di Riccione: la trama del film

Ambientato a Riccione, nel cuore della riviera romagnola, il film ha per protagonisti un gruppo di ragazzi le cui vicende s’intrecceranno in modo imprevedibile durante le vacanze estive. Tra questi vi è Ciro, è un ragazzo del sud con un sogno nel cassetto, quello di diventare un cantante, ma dopo un provino andato male, si accontenta di un lavoretto estivo. Viene infatti assunto come bagnino, catturando l’attenzione di tutte le ragazze della spiaggia. Marco, invece, è un ragazzo timido e introverso che non riesce a dichiarare a Guenda, il suo grande amore.

Ad aiutarlo c’è però Gualtiero, ex bagnino ed esperto seduttore che cerca d’insegnargli i segreti dell’arte della conquista. Vi è poi Vincenzo, è un giovane non vedente, che accompagnato da una mamma sempre troppo ansiosa e protettiva, desidera essere più libero e allacciare nuove amicizie. Incontrando Furio, il figlio del proprietario del lido e il suo gruppo di amici, finirà con il conoscere Camilla, della quale si innamorerà perdutamente. Per tutti sarà un’estate indimenticabile tra mare, musica, amicizia, amore e desideri da realizzare.

Sotto il sole di Riccione cast

Sotto il sole di Riccione: il cast del film

Come anticipato, il filma vanta la presenza di numerosi giovani attori già però noti per diversi prodotti di grande successo. Si ritrova in primis Cristiano Caccamo, divenuto celebre per le serie Questo è il mio paese, Il paradiso delle signore e La vita promessa, qui impegnato nel ruolo di Ciro. Saul Nanni, visto in opere televisive come Alex & Co., Non dirlo al mio capo e Scomparsa, interpreta il timido Marco, innamorato di Guenda, la quale è invece interpretata da Fotinì Peluso, divenuta celebre grazie alle serie Romanzo famigliare e La compagnia del cigno. Andrea Roncato, attore celebre per i tanti cinepanettoni interpretati, interpreta Gualtiero, ex bagnino e irriducibile seduttore.

Lorenzo Zurzolo, divenuto popolare grazie alla serie Baby e al film Morrison, è invece il non vedente Vincenzo, un ruolo che gli ha richiesto grande concentrazione e preparazione al fine di poter risultare credibile. Nel film il suo personaggio si trova a confrontarsi con Camilla, interpretata dall’attrice Ludovica Martino. Divenuta una star grazie alla serie Skam, si è poi distinta con ruoli di rilievo anche nei film Il campione, Mio fratello, mia sorella e Lovely Boy. Completano il cast Isabella Ferrari, divenuta celebre proprio grazie a Sapore di mare, e qui nei panni di Irene, madre di Vincenzo. Il noto doppiatore Luca Ward è qui presente in veste di attore con il personaggio del seducente Lucio.

Sotto il sole di Riccione: il trailer e come vedere il film su Netflix o in televisione

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sotto il sole di Riccione è infatti disponibile nel catalogo di Netflix. Per vederlo, iscriversi alla piattaforma e sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video, potendolo inoltre fruire in modo pressocché illimitato. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 24 agosto alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

 
 

The Monkey King: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

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Uno dei più celebri romanzi della letteratura cinese è Il Viaggio in Oriente, un racconto epico che mescola le tradizioni della Cina con le sue leggende più importanti. Ormai parte della cultura popolare, ne tempo sono stati numerosi gli adattamenti più o meno liberi di tale opera, tra cui una recente serie live action di Netflix dal titolo The New Legends of Monkeys. Ora, però, sempre su Netflix è arrivato il film d’animazione The Monkey King, che riprende quel racconto per riproporlo sotto forma di commedia d’azione, nella quale si possono naturalmente ritrovare tutti gli insegnamenti più importanti del romanzo.

È dunque questo uno dei nuovi film d’animazione dello streamer intorno al quale si è generata molta attesa. In particolare perché i recenti film animati dell’azienda, da Klaus fino a Il mostro dei mari e il vincitore agli Oscar Pinocchio hanno saputo affascinare grazie a tecniche d’animazione nuove, da cui si sprigionano numerose novità estetiche. The Monkey King va ad inserirsi in questo elenco, riproponendo dunque una storia d’avventura con forti elementi esistenziali alla sua base. A dirigerlo, d’altronde, vi è un esperto d’animazione come Anthony Stacchi, già regista di Boxtrolls, sceneggiatore del Pinocchio di del Toro e animatore di Missing Link.

Stacchi è dunque una garanzia e anche in questo caso ha realizzato un film visivamente gioioso, curato fino al minimo dettaglio. Basti pensare che la pelliccia del protagonista è caratterizzata da ben 390,302 peli, a dimostrazione di quanta cura si possa ritrovare in The Monkey King. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcuni dettagli relativi ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare informazioni sulla trama e il cast di doppiatori, ma anche il suo rapporto con il romanzo Il Viaggio in Oriente. Infine, si elencheranno i passaggi da compiere per poter vedere il film su Netflix.

La trama di The Monkey King

The Monkey King narra la storia di Sun Wukong, meglio conosciuto come Monkey King, una scimmia estremamente orgogliosa a cui è stato rubato il suo bastone magico da combattimento. Il colpevole è Dragon King e per riprenderselo Wukong dovrà prima affrontare e sconfiggere centinaia di demoni. Ma l’ostacolo più grande è dentro di sé, si tratta del suo ego smisurato. L’incontro con una ragazzina di un villaggio, di nome Lin, gli farà capire che ogni azione, anche la più insignificante, ha grandi conseguenze e che dovrà mettere da parte il suo orgoglio per raggiungere il suo scopo.

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The Monkey King e Il Viaggio in Oriente

Come anticipato, il film è liberamente ispirato ad uno dei più celebri classici della letteratura cinese, ovvero Il Viaggio in Occidente. Pubblicato intorno al 1590, il romanzo racconta, in versione mitizzata, il viaggio di un monaco buddhista, ispirato al personaggio storico Xuánzàng. Costituisce una riflessione su quanto il buddhismo cinese avesse unito le genti, fondendo aspetti del Taoismo e del Confucianesimo in Cina. Rappresenta, inoltre, un vero e proprio percorso di purificazione dei vari personaggi, che alla fine del viaggio giungeranno all’illuminazione.

Il monaco è accompagnato nel suo viaggio da tre discepoli: il re scimmia Sun Wukong, il maiale Zhu Wuneng e il demone fluviale Sha Wujing. Insieme, in un’avventura che varrà a ciascuno una purificazione, combattono decine di mostri e demoni. Un’avventura dunque ripresa dal film, dove proprio Sun Wukong figura come personaggio principale con l’obiettivo di sconfiggere centinaia di demoni per potersi guadagnare il rispetto degli dei. I primi capitoli del romanzo, d’altronde, sono tutti dedicati alla storia di Sun Wukong, cosa che fa di lui l’effettivo protagonista del racconto.

The Monkey King è dunque un libero adattamento proprio di quei primi capitoli, cosa confermata ulteriormente anche dal finale, dove Wukong incontra poi il monaco, il maiale e il demone fluviale, collegandosi dunque a quella parte del romanzo in cui i quattro intraprendono un’unica epica avventura. Non è dato sapere se ci sarà un sequel di The Monkey King, che adatterà dunque i rimanenti capitoli del romanzo Il Viaggio in Oriente, ma se il film dovesse avere successo ciò potrebbe invogliare Netflix ad investire ulteriormente in tale racconto.

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Il cast di doppiatori di The Monkey King

A dare voce al personaggio Sun Wukong, vi è l’attore hongkonghese Jimmy O. Yang, noto per aver recitato anche in Crazy & Rich, Fantasy Island, Love Hard e nella serie Space Force. L’umana Lin ha invece la voce di Jolie Hoang-Rappaport, mentre il Dragon King è doppiato dall’attore Bowen Yang, noto per la sua partecipazione al Saturday Night Live. Vi sono poi Jo Koy come voce di Benbo, Ron Yuan nel ruolo di Babbo e Andrew Pang per il personaggio del sindaco. L’attrice Stephanie Hsu, candidata all’Oscar per Everything Everywhere All at Once dà invece voce alla moglie del sindaco.

Il trailer di The Monkey King e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, è possibile fruire di The Monkey King unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 3° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Fonti: IMDb, Netflix

 
 

Harmony Korine: “Terrence Malick ha scritto una sceneggiatura che vuole che io diriga”

Selena gomez, vanessa hudgens, Ashley Benson e Rachel Korine Spring Breakers
Selena gomez, vanessa hudgens, Ashley Benson e Rachel Korine all'anteprima di Spring Breakers © Cinefilos.it

Harmony Korine ha dichiarato di aver chiuso con i “film normali”, tranne forse la possibilità di realizzare un film da una sceneggiatura di Terrence Malick. L’autore di Spring Breakers e Kids ha detto a GQ che si sta allontanando da Hollywood nel suo complesso, in seguito all’accoglienza tiepida riservata a The Beach Bum del 2019.

“Ho semplicemente perso interesse per i film normali”, ha detto Korine. “So che c’è qualcos’altro. Questa è diventata davvero un’ossessione. Cosa viene dopo tutto questo (…) Onestamente, ho sempre avuto più soddisfazioni dalla pittura. Non mi diverto davvero a fare film.”

Lo sceneggiatore-regista ha fondato il collettivo creativo e lo studio di design Edglrd con l’obiettivo di democratizzare le produzioni “gamecore”. Il suo ultimo progetto Aggro Dr1ft sarà presentato in anteprima all’80° Festival del Cinema di Venezia e successivamente proiettato al TIFF e al NYFF.

Tuttavia, Korine potrebbe tornare alla regia tradizionale dopo che Terrence Malick gli ha inviato una sceneggiatura. “Terrence Malick ha scritto una sceneggiatura che vuole che io diriga”, ha detto Korine. “È una sceneggiatura davvero, davvero bellissima. E questa è forse una delle uniche cose che potrei immaginare che possa riportarmi al cinema reale e tradizionale. Ma anche allora, la parte difficile ora è solo l’idea di guardare attraverso un obbiettivo e filmare, ad esempio, le persone che parlano a un tavolo. Tutto questo dialogo si mette sempre in mezzo. Tutte queste cose di cui non ti importa davvero. Non lo so. Sarebbe un caso speciale”. Ha continuato: “L’ho sempre amato, e i suoi film sono stati una grande cosa per me da bambino, e anche adesso. Ma forse questa sarebbe l’unica cosa.”

Nel frattempo, Malick sta attualmente lavorando al progetto a lungo termine The Way of the Wind, un film epico biblico con Mark Rylance che è in post-produzione da anni.

 
 

Barbie sarà distribuito anche in IMAX con scene post-credits

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Negli Stati Uniti sta per arrivare una versione in IMAX per Barbie, con tanto di scene inedite post-credits. Il film diretto da Greta Gerwig è stato un enorme successo al botteghino, avendo attualmente incassato quasi 1,3 miliardi di dollari al botteghino globale. È stato anche un successo di critica con recensioni entusiastiche e un punteggio critico attuale dell’88% su Rotten Tomatoes. Dato che Christopher Nolan ha filmato Oppenheimer con le telecamere IMAX, il suo ultimo film è stato proiettato in tutte le sale IMAX da quando è uscito, lo stesso giorno di Barbie, motivo per cui il film di Gerwig non è stato finora proposto in IMAX nonostante il suo successo.

Secondo Deadline, l’uscita IMAX limitata di Barbie durerà una settimana a partire dal 22 settembre. Ciò avverrà dopo l’uscita IMAX estesa di Oppenheimer e prima dell’uscita del film di fantascienza di Gareth Edwards The Creator nelle sale IMAX il 29 settembre. Ecco cosa ha dichiarato Greta Gerwig in merito a questa uscita in IMAX:

“L’entusiasmo mondiale per Barbie è stato travolgente, profondamente commovente. Tantissimi fan di Barbie hanno intrapreso questo viaggio con noi, e non possiamo ringraziarli abbastanza per aver supportato il film e aver condiviso la loro esperienza con Barbie nei cinema, sui social media e in tutto il mondo. Abbiamo realizzato Barbie per il grande schermo, quindi è emozionante poterla portare su IMAX, lo schermo più grande di tutti. E come ringraziamento speciale ai fan di Barbie, siamo entusiasti di condividere un po’ ancora di più dell’incredibile lavoro del nostro cast e della troupe aggiungendo nuovi filmati speciali che speriamo possano piacere al pubblico.”

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

 
 

The Equalizer: il regista pensa a una storia di origini con un Denzel Washington “de-aged”

The Equalizer 3

The Equalizer 3 – Senza Tregua è stato pubblicizzato come il film finale della serie d’azione con Denzel Washington, ma il regista Antoine Fuqua non chiude totalmente le porte a Robert McCall. In effetti, Fuqua ha persino preso in considerazione l’idea di far ringiovanire il suo protagonista per una continuazione del franchise sotto forma di una storia sulle origini.

“Ci ho pensato sicuramente molto”, ha detto Fuqua a NME in una nuova intervista. “Soprattutto ora con la nuova tecnologia, l’intelligenza artificiale e tutto quel genere di cose… C’è una storia da raccontare su come [McCall] è diventato questa persona – la versione più giovane. Ne ho parlato a lungo con [lo sceneggiatore di ‘Equalizer’] Richard Wenk.”

Negli ultimi anni gli attori invecchiati sono diventati uno strumento cinematografico molto usato, come ci ricorda il recente Indiana Jones 5 oppure il The Irishman di Martin Scorsese.
Non ne ho ancora parlato con Denzel“, ha detto Fuqua dell’idea di ringiovanimento. “È tutto così fresco e nuovo. Sto ancora studiando [la tecnologia]. Ho visto il film di Harrison Ford e so che ci sono altri film in uscita. Penso che la Sony ne distribuirà presto uno con Tom Hanks [‘Here’ di Robert Zemeckis]. E ho sentito che la tecnologia sta migliorando sempre di più. Quindi la sto osservando per vedere come si sviluppa.”

The Equalizer 3 – Senza Tregua, il nuovo thriller d’azione di Sony Pictures diretto da Antoine Fuqua con Denzel Washington. L’attore premio Oscar torna a interpretare l’ex agente governativo Robert McCall nell’ultimo capitolo della saga dell’inflessibile giustiziere. Il film, scritto da Richard Wenk (Jack Reacher – Punto di non ritorno, The Equalizer 2 – Senza perdono) e ispirato alla serie TV anni ‘80 Un giustiziere a New-York, vede tra i protagonisti anche Dakota Fanning e David Denman. The Equalizer 3 – Senza Tregua sarà solo al cinema dal 30 agosto prodotto da Sony Pictures e Eagle Pictures, distribuito da Eagle Pictures.

Da quando ha abbandonato la sua vita di assassino governativo, Robert McCall (Denzel Washington) ha lottato per rimediare alle orribili azioni compiute in passato e trova una strana consolazione nel perseguire la giustizia in favore degli oppressi. Sentendosi inaspettatamente a casa nel Sud Italia, scopre che i suoi nuovi amici sono sotto il controllo dei boss della criminalità locale. Quando gli eventi precipitano, McCall sa cosa dovrà fare: difendere i suoi amici e sfidare la mafia.

 
 

La Power List del Cinema Italiano 2022/2023

Pierfrancesco Favino film

Torna per il ventiquattresimo anno la Power List del cinema italianoovvero l’elenco dei talent e dei professional più influenti del mondo del cinema italiano sulla base di quanto accaduto negli ultimi dodici mesi, ma lanciando anche uno sguardo al futuro prossimo. A stilarla le riviste rivolte al mondo del cinema Box Office e Best Movie, rispettivamente guidate da Paolo Sinopoli e Giorgio Viaro, entrambe pubblicate da Duesse Communication e leader di settore in ambito B2B e consumer. Nelle due riviste, disponibili da fine agosto in versione cartacea e digitale, sono esplorate le motivazioni delle classifiche e delle singole scelte, contraddistinte ciascuna da specifici punti di forza e debolezza. Il focus, lo ricordiamo, è sempre il grande schermo, per questo non vengono considerate performance ed exploit legati alla serialità televisiva, alle piattaforme streaming o, come nel caso di Checco Zalone, ai palchi teatrali.

LA CLASSIFICA DEI TALENT

Curata da Best Movie, mette al primo posto Pierfrancesco Favino, una garanzia di incassi e qualità per i film a cui prende parte, ma anche un attore con una visione produttiva del cinema che va oltre il semplice lato artistico, capace di trasformare perfino un film difficile e di puro genere come L’ultima notte di Amore in un fenomeno distributivo, attraverso il suo impegno promozionale. La nostra “bankable star” n.1 (come dimostrato da uno studio di Box Office) proprio in questi giorni sarà presente al Festival di Venezia con il film di apertura Comandante di Edoardo De Angelis e con il nuovo film di Stefano Sollima Adagio, mentre ha da poco terminato le riprese di Napoli-New York di Gabriele SalvatoresAl secondo posto della classifica dei talent ci sono Aldo, Giovanni e Giacomo. Protagonisti del miglior incasso italiano dell’anno con Il grande giorno, hanno confermato che il ritrovato sodalizio con Massimo Venier è anche un ritorno alla loro migliore ispirazione e al cuore degli spettatori. Al terzo, Paolo Sorrentino, che resta il più importante tra i nostri autori a livello globale e che è da poco tornato sul set per raccontare nuovamente Napoli e le sue mitologie, pubbliche e private. Seguono Ficarra e Picone, che hanno dimostrato di essere a loro agio (e altrettanto efficienti al box office) anche nel cinema d’autore con La stranezza, e sono in dirittura d’arrivo con il loro nuovo film di Natale. Chiude la Top 5 la coppia (ex-aequo) Alessandro Borghi Luca Marinelli, amici di set e nella vita, amatissimi dal pubblico, al centro dello straordinario risultato di Le otto montagne.

Seguono: Toni Servillo (6), Nanni Moretti (7), Antonio Albanese (8), Fabio De Luigi (9), Marco Bellocchio (10), Riccardo Milani (11), Alessandro Siani (12), Me contro Te (13), Paolo Genovese (14), Gianni Amelio (15), Luca Guadagnino (16), Edoardo Leo (17), Paola Cortellesi (18), Paolo Virzì (19), Mario Martone (20), Pupi Avati (21), Matteo Garrone (22), Barbara Ronchi (23), Giulia Steigerwalt (24) Valerio Mastandrea (25).

LA CLASSIFICA DEI PROFESSIONAL

Al primo posto della classifica dei professional stilata da Box Office figura il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che ha manifestato grande attenzione verso il settore cinematografico – coadiuvato dalla senatrice e sottosegretario di Stato Lucia Borgonzoni – attivando un’imponente campagna di comunicazione da 20 milioni di euro, intitolata “Cinema Revolution”, e l’iniziativa che prevede un biglietto ridotto a 3,5 euro per i film italiani ed europei in uscita in sala a cavallo tra le due edizioni di Cinema in Festa di giugno e settembre. In seconda posizione si colloca Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, riconfermato al vertice della società pubblica, che nel triennio 2020-2022 ha stanziato 240 milioni di euro a favore del cinema italiano. Chiude il podio Massimiliano Orfei, amministratore delegato di Vision Distribution, che continua a rafforzare la sua posizione e si conferma tra i maggiori player di riferimento del cinema italiano grazie al raggiungimento di importanti risultati al box office e alla vittoria di prestigiosi premi. Al quarto posto troviamo Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film, reduce da una stagione in cui hanno brillato soprattutto Il grande giorno con Aldo, Giovanni e Giacomo (primo incasso italiano dell’ultima stagione cinematografica) e La stranezza di Roberto Andò. Infine, chiude la Top 5 Alessandro Araimo, General Manager Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery, in quanto manager dell’unica major che in questi anni ha saputo costruirsi una credibilità sul fronte del cinema italiano, puntando con successo su nuovi talenti (primi fra tutti i Me contro Te) e offrendo un mix di generi a cavallo tra opere autoriali e commedie.

Seguono Nicola Maccanico (6), Mario Gianani (7), Iginio Straffi e Alessandro Usai (8), Ramón Biarnés e Francesco Grandinetti (9), Andrea e Raffaella Leone (10), Marco Cohen, Fabrizio Donvito e Bendetto Habib (11), Fulvio e Federica Lucisano (12), Domenico Procacci (13), Benedetto Habib, Luigi Lonigro, Mario Lorini e Francesco Rutelli (14), Lorenzo Mieli (15), Carlo Degli Esposti (16), Andrea Occhipinti (17), Beppe Caschetto (18), Antonio Avati (19), Piera Detassis (20), Guglielmo Marchetti (21), Nicola Corigliano (22), Cristina Priarone (23), Tarak Ben Ammar e Andrea Goretti (24), e – ex aequo – Matteo Rovere (25) e Roberto Stabile (25).

 
 

Ritratto di famiglia: trailer del nuovo film di Roschdy Zem

Ecco il trailer in italiano di Ritratto di famiglia, il nuovo film diretto da Roschdy Zem, che uscirà nelle sale il 31 agosto 2023. Il film è stato presentato in anteprima, in Selezione Ufficiale, alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film sarà distribuito da Movies Inspired.

La trama di Ritratto di famiglia

Moussa è sempre stato gentile, altruista e presente con la sua famiglia. Al contrario di suo fratello Ryad, noto presentatore televisivo, che viene rimproverato da chi lo circonda per il suo egoismo. Lo difende solo Moussa, che per lui ha una grande ammirazione. Una sera Moussa sbatte violentemente la testa e subisce un trauma cranico. Inizia a parlare senza filtri e dice a parenti e amici scomode verità.

 
 

Johnny Depp, il ritorno: tre progetti e tre storie che lo riportano alla ribalta

Jeanne du Barry: La Favorita del Re

Dopo un periodo particolarmente complicato, funestato da questioni personali purtroppo sotto gli occhi di tutti, Johnny Depp è pronto per tornare a fare quello che sa fare meglio: raccontare storie per il cinema. Che lo faccia con le sue espressioni accattivanti, con la sua voce suadente o con il suo occhio acuto sul mondo, Depp sta tornando a lavorare, guardando più all’Europa che agli Stati Uniti, ma con una nuova spinta creativa che lo vedrà impegnato in più vesti nel suo prossimo futuro professionale.

Lo abbiamo visto in forma smagliante e di ottimo umore sul tappeto rosso del Festival di Cannes 2023, per presentare il film d’apertura della kermesse francese, ma presto sentiremo parlare di lui anche in veste di regista e in quella di doppiatore, due professioni che ha già dimostrato in passato di saper padroneggiare.

1Modi

Attore dai mille volti e dai molteplici talenti, Johnny Depp si prepara anche a tornare dietro alla macchina da presa con un film biografico dal titolo Modi. Sarà un biopic sul famoso pittore e scultore italiano Amedeo Modigliani. Per l’attore si tratta del ritorno alla regia dopo molti anni dal suo debutto in tale ruolo, avvenuto nel 1997 con Il coraggiosoIn quell’occasione Depp era anche protagonista del film, accanto all’amico Marlon Brando, mentre a capo del cast di Modi ci sarà un’altra leggenda del cinema, Al Pacino, affiancato da un volto molto familiare al cinema italiano, Riccardo Scamarcio.

Il film, basato su un’opera teatrale di Dennis McIntyre e adattato per lo schermo da Jerzy e Mary Kromolowski, racconterà la vita dell’artista italiano durante il suo soggiorno a Parigi, nel 1916. L’opera metterà sicuramente alla prova Johnny Depp che nel ritorno alla regia troverà sicuramente nuovi stimoli e nuove forme di racconto per continuare ad ammaliare il suo pubblico

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The Gilded Age: il teaser trailer della seconda stagione

Bentornati nella New York di fine Ottocento, una città in cui il vecchio e il nuovo lottano per guadagnare il proprio spazio, in cui la classe aristocratica deve fronteggiare l’ascesa di una nuova borghesia, moderna e scoppiettante, piena di idee innovative e rivoluzionarie. La seconda stagione di The Gilded Age, di cui oggi viene rilasciato il teaser ufficiale, in arrivo da ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, racconta l’età dorata americana di fine XIX secolo, proprio al centro del conflitto tra tradizione e modernità. La serie scritta e creata dal premio Oscar® Sir Julian Fellowes (Downton Abbey, Belgravia), una vera e propria istituzione in tema di drammi in costume, vanta un cast d’eccezione che vede fra i protagonisti Carrie Coon (The Leftovers), Christine Baranski (The Good Wife), Cynthia Nixon (Sex & the City, And Just Like That…), Morgan Spector (Il complotto contro l’America).

Nella prima stagione, se la tradizione è incarnata dall’intransigente e orgogliosa ereditiera Agnes van Rhijn (Christine Baranski) – spalleggiata dalla sorella Ada Brook (Cynthia Nixon) , la modernità ha le appariscenti sembianze della coppia borghese interpretata da Morgan Spector nei panni di George Russell (Il complotto contro l’America) e Carrie Coon nelle vesti di Bertha Russell. Nel mezzo, la protagonista di questa storia, interpretata da Louisa Jacobson Gummer: Marion Brook, la malcapitata nipote di Agnes e Ada che si ritrova suo malgrado, insieme all’aspirante scrittrice Peggy Scott (Denée Benton), nel bel mezzo di una contesa tra le zie e i nuovi, rampanti vicini. Questa nuova stagione racconta di come Bertha sfidi la signora Astor e il vecchio sistema, lavorando non solo per prendere piede nella società, ma per assumerne potenzialmente un ruolo di primo piano mentre suo marito George affronta la propria battaglia contro un sindacato in crescita nella sua acciaieria di Pittsburgh. Nella Brook House, Marian continua il suo viaggio per trovare la sua strada nel mondo, intanto a Brooklyn, la famiglia Scott inizia a riprendersi da una scoperta scioccante e Peggy attinge al suo spirito attivista attraverso il suo lavoro con T. Thomas Fortune al NY Globe.

Nel cast anche Louisa Jacobson, Denée Benton, Ben Ahlers, Michael Cerveris, Kelley Curran, Taissa Farmiga, Jack Gilpin, Simon Jones, Sullivan Jones, Celia Keenan-Bolger, Debra Monk, Donna Murphy, Kristine Nielsen, Kelli O’Hara,Patrick Page, Harry Richardson, Taylor Richardson, Blake Ritson, Douglas Sills, Erin Wilhelmi, Nathan Lane, Audra McDonald, John Douglas Thompson, Ashlie Atkinson, Laura Benanti, Nicole Brydon Bloom, Christopher Denham, David Furr, Ward Horton, Matilda Lawler and Robert Sean Leonard.

La serie è stata scritta e creata da Julian Fellowes, produttore esecutivo insieme a Gareth Neame e David Crockett; regista e produttore esecutivo Michael Engler; produttore esecutivo Bob Greenblatt; scrittore e produttore esecutivo Sonja Warfield; produttore esecutivo Salli Richardson-Whitfield. The Gilded Age è una coproduzione HBO e Universal Television, parte di Universal Studio Group.

 
 

Flora and Son: il trailer del nuovo film Apple Original

Ecco il trailer di “Flora and Son”, il nuovo film Apple Original con Eve Hewson e Joseph Gordon-Levitt in uscita il 29 settembre su Apple TV+

Flora and Son, la trama

Flora (Eve Hewson) è una mamma single che non sa cosa fare con il figlio adolescente e ribelle Max (Orén Kinlan). Incoraggiata dalla polizia a trovare a Max un hobby, Flora cerca di tenerlo occupato regalandogli una chitarra acustica scassata. Con l’aiuto di un musicista di Los Angeles un po’ sbandato (Joseph Gordon-Levitt), Flora e Max scoprono il potere trasformativo della musica. Dalla mente musicale di John Carney, “Flora and Son” esplora il legame tra una madre e un figlio in un viaggio verso una nuova armonia.

“Flora and Son” è diretto da John Carney. che lo produce insieme a Anthony Bregman, Peter Cron, Rebecca O’Flanagan e Robert Walpole. Cathleen Dare, Milan Popelka e Alison Cohen sono i produttori esecutivi.

Regia:                           John Carney

Scritto da:                    John Carney

Cast:                             Eve Hewson, Joseph Gordon-Levitt, Jack Reynor, Orén Kinlan

Produttori:                   Peter Cron, Rebecca O’Flanagan, Robert Walpole,
Anthony Bregman, John Carney

Produttori esecutivi:   Cathleen Dore, Milan Popelka, Alison Cohen

 
 

Gen V: la descrizione dei personaggi della serie Prime Video

Gen V

Prime Video ha svelato oggi il poster e le descrizioni dei personaggi dell’attesa serie Original Gen V, che arriva dal mondo di The Boys. La serie sarà disponibile esclusivamente su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo con i primi tre episodi venerdì 29 settembre, seguiti da nuovi episodi ogni settimana fino all’epico finale di stagione di venerdì 3 novembre.

Ambientato nel mondo diabolico di The Boys, Gen V espande l’universo della Godolkin University, il prestigioso college per soli supereroi dove gli studenti si esercitano per diventare una nuova generazione di eroi, preferibilmente con sponsorizzazioni lucrative. Non tutti, però, scelgono la strada della corruzione. Oltre al classico caos universitario, oltre alla ricerca della propria identità e alle feste, questi ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni letteralmente esplosive. Mentre si contendono popolarità e buoni voti, è chiaro che la posta in gioco è molto più alta quando sono coinvolti dei super poteri. Quando il gruppo di giovani dai poteri soprannaturali scopre che qualcosa di più grande e sinistro sta succedendo a scuola, saranno messi alla prova: sceglieranno di diventare gli eroi o i cattivi delle loro storie?

Il cast della serie include Jaz Sinclair, Chance Perdomo, Lizze Broadway, Shelley Conn, Maddie Phillips, London Thor, Derek Luh, Asa Germann, Patrick Schwarzenegger, Sean Patrick Thomas e Marco Pigossi. In Gen V vedremo anche Clancy Brown e Jason Ritter nel ruolo di guest star, oltre alla partecipazione straordinaria di Jessie T. Usher, Colby Minifie e P.J. Byrne negli stessi ruoli che interpretano in The Boys.

Gen V: i protagonisti

Jaz Sinclair interpreta Marie Moreau, supereroina diciottenne con la capacità di controllare e rendere il proprio sangue un’arma. Come matricola approdata alla Godolkin University gestita dalla Vought International, è desiderosa di dimostrare che ha quello che serve per unirsi ai Sette, ma è distratta da un mistero che inizia a rivelare a scuola.

Chance Perdomo interpreta Andre Anderson, uno junior della Godolkin University con poteri magnetici. È il miglior amico di Golden Boy e il figlio del famoso supereroe, Polarity; Andre ha un’esempio ingombrante da seguire ed è pronto a prendere il nome Polarity una volta che suo padre deciderà di ritirarsi. Quando si rende conto che sta per accadere qualcosa alla scuola, cerca di capire quello che realmente sta succedendo.

Lizze Broadway interpreta Emma Meyer, che è anche conosciuta con il suo nome da supereroe, Little Cricket, per la sua capacità di diventare super piccola. Anche se insicura e ingenua, tanto da trovarsi spesso in situazioni compromettenti, diventa amica intima della sua compagna di stanza, Marie, e insieme si muovono tra i misteriosi pericoli alla Godolkin University.

Shelley Conn interpreta Indira Shetty, il preside della Godolkin University. Non ha poteri, ma a renderla indispensabile sono la sua esperienza nel comprendere la psicologia dei supereroi e la sua impareggiabile capacità di analisi. Il suo obiettivo è quello di trasformare la Godolkin University in un college d’elite per superoi ed ha un’attenzione particolare per Marie.

Maddie Phillips interpreta Cate Dunlap, un junior alla Godolkin University, amica di Jordan e Andre. Cate è in grado di convincere le persone a fare tutto ciò che vuole col solo tocco delle sue mani e usa a suo vantaggio questo potere. Potente e sicura di sé, è anche la ragazza di Luke, ciò la rende una delle più popolari del campus.

London Thor e Derek Luh interpretano Jordan Li, uno studente competitivo della Godolkin University che farà di tutto per primeggiare. Ha la capacità unica di cambiare forma, maschile o femminile, ed in base ad essa rivela poteri differenti: da uomo è indistruttibile, da donna è agile e può scatenare esplosioni di energia. I suoi diversi poteri lo rendono un eccellente assistente alla Brink School of Crime Fighting.

Asa Germann interpreta Sam, un supereroe tormentato che cerca disperatamente di sfuggire a sfortunate circostanze. È estremamente potente, dotato di una forza impareggiabile e dell’invulnerabilità. Nonostante abbia un buon cuore, è tormentato dalle sue allucinazioni, che a volte gli rendono difficile discernere tra ciò che è reale e ciò che non lo è.

Patrick Schwarzenegger interpreta Luke Riordan, anche conosciuto con il suo nome da supereroe, Golden Boy, a causa della sua capacità di infiammare il suo corpo. È un anziano presso la Godolkin University ed è in cima alla classifica per divenire uno dei componenti dei Sette.

Sean Patrick Thomas interpreta Polarity, Padre di Andre e osannato studente e membro del consiglio di amministrazioine della Godolkin University. Polarity si aspetta che suo figlio segua le sue orme assumendo il nome di Polarity quando si ritirerà. Crede che Andre sia destinato ai Sette e non si fermerà davanti a nulla per rendere il suo sogno realtà.

Clancy Brown interpreta il Professor Rich “Brink” Brinkerhoff, un rinomato professore di lotta al crimine alla Godolkin University che ha insegnato a supereroi dal calibro di A-Train, Queen Maeve e The Deep. Si dedica alla ricerca di eccelleti nuovi talenti da aggiungere ai Sette, ed è convinto che Golden Boy sia quello giusto.

Marco Pigossi interpreta il Dr. Edison Cardosa, un medico dotato molto legato alla Godolkin University.

Michele Fazekas e Tara Butters sono showrunner ed executive producer della serie. Eric Kripke, Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Ori Marmur, Pavun Shetty, Ken Levin, Jason Netter, Garth Ennis, Darick Robertson, Craig Rosenberg, Nelson Cragg, Zak Schwartz, Erica Rosbe e Michaela Starr sono executive producer anche dello spinoff della serie. Nel ruolo di co-executive producer troviamo Brant Englestein, Sarah Carbiener, Lisa Kussner, Gabriel Garcia, Aisha Porter-Christie, Judalina Neira e Loreli Alanís. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Point Grey Pictures e Original Film.

 
 

Tuo, Simon: tutto quello che c’è da sapere sul film

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Il tema dell’inclusività al cinema è divenuto sempre più centrale negli ultimi anni. Cambiamenti culturali e sociali hanno portato ad una sempre maggiore attenzione nei confronti di quanti sino ad oggi difficilmente potevano sperare di ritrovare racconti e personaggi nei quali identificarsi fino in fondo. Uno dei più brillanti prodotti di questa nuova sensibilità è Tuo, Simon, il film del 2018 diretto da Greg Berlanti, già autore di una commedia a tematica gay dal titolo Il club dei cuori infranti. Come quel film, Tuo, Simon affronta il tema dell’omosessualità inserendolo all’interno di una storia adolescenziale, che ha emozionato spettatori di ogni orientamento sessuale.

Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo Simon vs. the Homo Sapiens Agenda, scritto da Becky Albertalli e in Italia venduto inizialmente con il titolo Non so chi sei, ma io sono qui e in seguito con lo stesso titolo proposto dal film. Divenuto un vero e proprio caso letterario, il libro ha da subito suscitato l’interesse della Fox, che ne ha acquisito i diritti, dando vita al film. Il merito di Tuo, Simon è dunque quello di proporre finalmente un amore omosessuale non più come elemento secondario bensì come principale argomento attorno a cui ruota l’intero film, facendone il primo film prodotto da una major di Hollywood ad avere un protagonista omosessuale.

Accolto con grande entusiasmo di critica e pubblico, Tuo, Simon è divenuto a sua volta un caso cinematografico di particolare importanza, che ha contribuito a portare sul grande schermo nuove sfumature di un mondo sempre più vario. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al libro, al cast di attori e al possibile sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tuo, Simon: la trama e il cast del film

Protagonista del film è il diciassettenne Simon, il quale vive con il fardello di non essere ancora riuscito a rivelare né agli amici né ai familiari il fatto di essere gay. Simon riesce ad essere sé stesso solo online, dove intrattiene una tenera corrispondenza con un ragazzo di nome Blue, di cui si è segretamente innamorato. Sfortunatamente, una delle loro email finisce nelle mani di Martin, che minaccia di rivelare a tutti il suo segreto. Simon si vede dunque costretto a cedere al ricatto e aiutare il compagno di scuola a conquistare una ragazza di nome Abby. Nel mentre, Simon dovrà fare i conti con le proprie insicurezze e cercare di vivere essendo se stesso, mentre il suo sentimento verso Blue cresce al pari della curiosità di conoscerlo.

Ad interpretare Simon vi è l’attore Nick Robinson, celebre anche per film come Jurassic World e La quinta onda. L’attore si è detto affascinato dal progetto primariamente per i sentimenti alla base del racconto. La sua interpretazione è stata poi molto apprezzata e giudicata rispettosa dell’emotività del personaggio. Ad interpretare i genitori di Simon, Jack ed Emily, vi sono invece gli attori Josh Duhamel e Jennifer Garner, mentre Talitha Bateman è Nora, sorella di Simon. Sono poi presenti gli attori Logan Miller nei panni di Martin, Alexandra Shipp in quelli di Abbey e Katherine Langford in quelli di Leah, migliore amica di Simon. La Langford era già nota per aver interpretato Hannah Baker nella serie Tredici.

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Tuo, Simon: il libro e il sequel del film

Specializzata in narrativa young-adult, la scrittrie Becky Albertalli ha esordito nel 2015 con il romanzo dal titolo Simon vs. the Homo Sapiens Agenda, da cui è poi stato tratto il film. In esso la scrittrice affronta non solo il tema dell’omosessualità giovanile, ma anche il cyberbullismo e data l’importanza di tali tematiche si è deciso di adattare il romanzo nel modo più fedele possibile, apportando solo piccole modifiche per semplificare la narrazione e renderla più congeniale ai canoni cinematografici. In seguito la Albertalli ha dato vita ad altri romanzi di quello che è ora noto come il SimonVerse. Ne fanno parte The Upside of Unrequited (2017), Sempre e solo Leah (2018) e Love, Creekwood (2020).

Dato il grande successo di Tuo, Simon, si pensò di dar vita ad un sequel adattando per il grande schermo il romanzo Sempre e solo Leah, incentrato sul personaggio indicato nel titolo. Berlanti e l’attrice Katherine Langford, interprete di Leah, si sono detti disponibili a realizzare questo nuovo progetto, ma ad oggi non sembrano esserci piani concreti a riguardo. Nel 2020, tuttavia, è stata realizzata una serie spin-off dal titolo Love, Victor, distribuita sulla piattaforma Disney+. In essa si seguono le vicende di Victor, un ragazzo in cerca del vero sé stesso che troverà grande ispirazione in Simon e nella sua storia. Particolarmente apprezzata, la serie oggi conclusasi vanta 3 stagioni.

Tuo, Simon: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Tuo, Simon grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Rai Play, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 23 agosto alle ore 22:45 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

DOA: Dead Or Alive, trama e cast del film tratto dal videogioco

DOA Dead Or Alive film

I videogiochi di genere picchiaduro sono da sempre particolarmente apprezzati e popolari tra i gamer, sia per la varietà dei loro personaggi che per le possibilità offerte dai combattimenti. Serie come Tekken e Mortal Kombat sono senza dubbio i due titoli più popolari, che hanno negli anni espanso la loro fama anche al cinema. Un altro popolare titolo è anche DOA: Dead or Alive, ideato dal Team Ninja della Tecmo, il quale è a sua volta divenuto un film nel 2006 per la regia di Corey Yuen, già celebre per essere stato co-regista di titoli action come Kickboxers – Vendetta personale e The Transporter.

Con la crescente popolarità del videogioco, e gli adattamenti delle altre serie sopra citate, anche DOA ha infine ottenuto anche il suo posto sul grande schermo. Per far ciò, si è naturalmente dovuto dar vita ad alcuni cambiamenti, come quelli relativi alle biografie di alcuni personaggi. Non tutti quelli presenti nel gioco sono naturalmente finiti nel film, come Lisa e Kokoro, mentre tra i presenti sono state semplificate le sottotrame che li legano. L’intreccio narrativo, tuttavia, segue in modo abbastanza fedele quello proposto nel videogioco omonimo. Nonostante la fama di quest’ultimo, il film mancò di ottenere un buon successo.

DOA: Dead Or Alive non riuscì infatti a recuperare il budget di 30 milioni di dollari e questo spinse inevitabilmente i produttori a cancellare il sequel inizialmente previsto. A distanza di anni, però, rimane un avvincente titolo che tutti gli appassionati sia del genere che della serie potranno apprezzare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

DOA: Dead Or Alive, la trama del film

Al centro della storia del film vi è il torneo internazionale di arti marziali più conosciuto al mondo: il DoA. Alla gara partecipano sedici tra i più abili concorrenti che hanno passato con successo le selezioni. Tra questi c’è anche Kasumi, una principessa ninja che è scappata dal suo palazzo reale, tradendo così la sua famiglia che la condanna ora a morte. A spingerla a tale fuga è stato il desiderio di ricercare suo fratello Hayate, il quale viene per lei prima della sua stessa vita. La ragazza, infatti, sospetta che qualcosa di terribile sia accaduto ad Hayate, e gli organizzatori del DoA potrebbero essere coinvolti in ciò.

Un’altra partecipante è Christie Allen, una ladra professionista che entra di diritto in gara dopo aver rapinato una banca a Hong Kong, sfuggendo all’intervento della polizia. A distinguersi per le sue abilità, infine, vi è anche un’altra donna: Tina Armstrong, una wrestler che ha battuto un gruppo di pirati che volevano appropriarsi del suo panfilo. Tutti i combattenti salgono così su un aereo, diretti verso il luogo degli incontri. Nel corso del loro viaggio, ognuno inizierà a guardarsi bene dagli altri, essendo tutti in corsa per lo stesso premio. Solo uno di loro potrà però trionfare, anche se nessuno sa realmente a cosa sta andando incontro. I pericoli, infatti, non tarderanno ad arrivare.

DOA Dead Or Alive cast

DOA: Dead or Alive, il cast del film

Il cast del film è composto in prevalenza da attori statunitensi, tra cui si ritrova Devon Aoki nel ruolo della protagonista, la principessa Kasumi. L’attrice si era già resa nota per le sue partecipazioni ai film 2 Fast 2 Furious e Sin City. Per prendere parte al film, si è dovuta allenare al lungo nel combattimento, apprendendo stili diversi. L’attrice Jaime Pressly è invece la lottatrice Tina Armstrong. Anche lei, per il ruolo, si è allenata praticando in particolare tanto la boxe quanto kickboxing. La Pressly ha in seguito raccontato di ricordare con piacere il film, nonostante il set fosse stato complesso a causa di barriere linguistiche. L’intera troupe, infatti, era cinese e ciò portò alla necessaria presenza di interpreti.

La ladra Christie Allen è interpretata da Holly Valance, qui al suo primo ruolo da protagonista in un film. Altri attori presenti sono Sarah Carter nel ruolo di Helena Douglas e Natassia Malthe in quelli di Ayane. Colin Chou è invece Hayate, il fratello di Kasumi. Matthew Marsden, visto anche in Resident Evil: Extinction e Transformes – La vendetta del caduto, interpreta Maximillian Marsh, mentre Eric Roberts è Victor Donovan. Kane Kosugi è Ryu Hayabusa e Kevin Nash ha il ruolo di Bass Armstrong. Quest’ultimo, Nash, è meglio conosciuto non come attore bensì come lottatore di wrestling. Distintosi tra la WCW e la WWE, egli è un sei volte campione del mondo.

Il trailer di DOA: Dead Or Alive e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, il film non è presente su nessuna delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. In attesa che torni disponibile, è possibile vederlo in televisione il giorno mercoledì 23 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

Star-Lord: 15 attori papabili per il ruolo di Chris Pratt nel MCU

Il leggendario Star-Lord Guardiani della Galassia Vol 3

Il Marvel Cinematic Universe ha sempre avuto un dono in quanto a casting e trovare il personaggio perfetto per ogni ruolo del suo universo cinematografico. La scelta di Chris Pratt come Star-Lord non fa assolutamente eccezione! Tuttavia, l’attore ha dovuto affrontare un’agguerrita concorrenza da parte di un gruppo di attori di talento per guadagnarsi la possibilità di unirsi agli Avengers. In un franchise che contava già diversi attori di nome Chris, Pratt è stato introdotto come Star-Lord (alias Peter Quill) in Guardiani della Galassia (2014). Da allora, ha preso parte a due sequel e due cross-over con gli Avengers. In questo articolo, abbiamo riunito per voi 15 altri attori che hanno svolto il provino per questo ruolo, alcuni dei quali sono comunque finite a recitare al fianco di Chris nel MCU, mentre altri hanno preso parte a franchise di successo.

1Glenn Howerton

Nel 2021, Glenn Howerton ha confermato di essere stato preso in considerazione per il ruolo durante un’intervista al The Kelly Clarkson Show. “Sono andato a fare il provino, come credo abbiano fatto molti attori. Non avevo idea di quanto fossi vicino. Sono uscito da lì e ho pensato: ‘Sì, è andata bene’. Ma in realtà, mentre uscivo dalla sala d’attesa, ho visto Chris Pratt e mi sono ricordato di aver pensato: “Oh, è perfetto per questo“”, ha raccontato, aggiungendo di aver poi sentito dire che James Gunn lo aveva definito la seconda scelta. “Nessuno me l’ha mai detto. Quindi non ne avevo idea“.

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Ahsoka: tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv dell’Universo Star Wars

Rosario Dawson in Ahsoka
Ahsoka Tano (Rosario Dawson) in Lucasfilm's AHSOKA, exclusively on Disney+. ©2022 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.
Da quando “The Mandalorian” è approdato su Disney+ nel novembre 2019, Lucasfilm si è sempre sforzata di espandere l’universo di “Star Wars” in streaming per soddisfare i fan di lunga data senza allontanare i neofiti interessati alla galassia lontana, lontana. Ora, siamo giunti alla nuovissima serie tv disponibile sulla piattaforma streaming, “Ahsoka”. Tecnicamente, si tratta contemporaneamente di uno spin-off ma anche sequel di due serie animate: “Star Wars: The Clone Wars” e “Star Wars Rebels”. Queste ultime, che sono andate in onda dal 2008 al 2020, coprono 208 episodi e trattano approssimativamente gli eventi tra Star Wars Episodio II: Attacco dei Cloni” e Star Wars episodio III: La Vendetta dei Sith (in “Clone Wars”) e tra Episodio III”e IV (in “Rebels”). Si tratta di un fondamento narrativo vasto e intricato che può intimidire anche i fan di Star Wars che hanno visto tutti e 11 i film in live-action di Star Wars più volte.
Basandosi sui primi due episodi, il creatore e produttore esecutivo di Ahsoka, Dave Filoni, che ha diretto The Clone Wars e co-creato Rebels, ha mantenuto Ahsoka accessibile al pubblico che non ha mai visto le serie animate, anche se la serie tv – ora disponibile su Disney+ – abbonda di riferimenti a personaggi ed eventi che solo i fan di Clone Wars e Rebels potrebbero apprezzare appieno: ecco, dunque, tutto ciò che è necessario sapere per godersi pienamente Ahsoka.

1Ezra Bridger

Dove si trova Ezra Bridger? Questa è la domanda che tutti si pongono in Ahsoka, ma chi non ha visto Rebels potrebbe chiedersi, anzitutto: chi è Ezra Bridger? Ezra, un orfano sensibile alla Forza proveniente dal pianeta Lothal, si nascose a bordo del Ghost e si addestrò come Padawan sotto la guida del Cavaliere Jedi Kanan Jarrus. Durante il suo addestramento, Ezra ha approfondito la sua connessione con la Forza, ha padroneggiato il combattimento con la spada laser ed è diventato un leader rispettato nella Ribellione. Tuttavia, Ezra è scomparso dalla puntata finale di Rebels, quando fermò il piano del Grand’ammiraglio Thrawn di distruggere Lothal. Dopo essere salito di nascosto a bordo della nave di Thrawn, Ezra richiamò uno spaziofaringo chiamato Purrgil, che utilizza l’iperspazio, per agganciarsi alla nave e proiettarli entrambi nello spazio profondo. Non si sa dove Ezra e Thrawn siano finiti, ma Ahsoka Tano ha giurato di trovarli.

Durante Rebels, Ezra e Sabine Wren hanno sviluppato una stretta relazione che confinava quasi su qualcosa di più romantico (essendo iniziata come un’infatuazione di Ezra per Sabine). Sabine tiene anche il lightsaber di Ezra e lo impugna in Ahsoka. Eman Esfandi interpreta Ezra nella nuova serie.
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Ghostbusters: Legacy, tutto quello che c’è da sapere sul film

Ghostbusters

Diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters – Acchiappantasmi, uscito nel 1984, è stato un campione di incassi capace di incantare grandi e piccoli con la sua fusione di generi diversi. Nel 1989, poi, è arrivato al cinema Ghostbusters II, con il medesimo cast di attori del primo film tornato ad interpretare gli amati acchiappafantasmi. A lungo i fan hanno atteso un terzo capitolo, che però non è mai arrivato. Nel 2021, tuttavia, è arrivato in sala Ghostbusters: Legacy (qui la recensione), che funge sia da sequel dei due originali sia da riavvio della saga con nuovi personaggi.

A dirigerlo vi è Jason Reitman, figlio di Ivan, che assume così il compito di ridare vita al celebre franchise. I piani iniziali, in realtà, erano quelli di realizzare un sequel del reboot/remake al femminile del 2016. Lo scarso successo di questo film, tuttavia, ha spinto i produttori ad abbandonare quei piani per tornare invece sulla saga originale. Ha così preso vita questo nuovo film, scritto dallo stesso Reitman insieme a Gil Kenan, ottenendo la benedizione degli attori originali. Il lungometraggio è poi stato dedicato alla memoria di Harold Ramis, che interpretava Egon Spengler nei primi due film della serie originale oltre ad esserne sceneggiatore, deceduto nel 2014.

Ghostbusters: Legacy rende dunque omaggio al passato, guardando però al futuro, proponendosi dunque come ponte tra il vecchio e il nuovo per portare la saga verso nuovi orizzonti. Un titolo, dunque, che i fan di Ghostbusters non possono non vedere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Ghostbusters: Legacy

Protagonista del film è la famiglia formata da Callie e dai suoi due figli, Phoebe e Trevor. Dopo essere rimasti senza un soldo, i tre si trasferiscono a Summerville in una fattoria isolata e macabra, ereditata dopo la morte del nonno. Nella cittadina iniziano però a manifestarsi strani fenomeni: piccole scosse fanno tremare la terra, senza essere però collegabili a nessun movimento sismico. Un giorno Phoebe trova nascosto in salotto uno strano marchingegno e decide di portalo a scuola, causando l’entusiasmo del suo insegnante, il signor Grooberson.

L’uomo le rivela che il macchinario è una copia perfetta di una trappola per fantasmi e, convinto che i sismi siano riconducibili ad attività paranormali, racconta a Phoebe di come New York, invasa negli anni ’80 dagli spiriti, sia stata messa in salvo da un team di Acchiappafantasmi. Ma la trappola non è affatto una copia e Trevor e Phoebe, seguendo le orme di un passato a loro sconosciuto fino a quel momento, si improvviseranno cacciatori di fantasmi per salvare la cittadina di Summerville dalla sua anomala attività sismica, scoprendo segreti straordinari.

Ghostbusters-Legacy-cast

Il cast di Ghostbuster: Legacy

Ad interpretare Trevo ritroviamo Finn Wolfhard, il quale non sapeva che stava facendo il provino per Ghostbusters, perché i ruoli erano stati intenzionalmente mantenuti vaghi, mentre il film veniva sviluppato in segreto. La giovane star di Stranger Things aveva già ricoperto il ruolo di Ghostbusters in un episodio della serie di successo, quando il suo personaggio, Mike Wheeler, e i suoi amici si travestono da Acchiappafantasmi per Halloween. McKenna Grace interpreta Phoebe, figlia di Callie e sorella di Trevor. Attrice dall’età di sei anni, è nota in particolare per aver recitato in Gifted, Tonya e Captain Marvel. Paul Rudd interpreta il professore Grooberson, mentre Carrie Coon è Callie, la madre single di Phoebe e Trevor.

Il giovanissimo Logan Kim, qui al suo esordio cinematografico, interpreta Podcast, il compagno di classe di Phoebe. Celeste O’Connor interpreta invece Lucky, compagna di scuola di Trevor. Nel film tornano anche alcuni degli attori del film originale. A partire da Bill Murray, che riprende il ruolo di Peter Venkman. Dan Aykroyd riprende invece i panni del dottor Raymond Stanz, mentre Ernie Huddson torna ad interpretare Winston Zeddemore. Completano i grandi ritorni anche Sigourney Weaver nei panni di Dana Barrett ed Annie Potts, l’iconica segretaria Janine Melnitz.

Ghostbusters-Legacy-sequel

Ghostbusters: Firehouse, il sequel del film

Dato il buon successo del film, è stato poi confermat un ulteriore sequel. Riguardo ad esso, c’è però ancora molto mistero riguardo la trama. Non ha ancora nemmeno un titolo ufficiale anche se il progetto è stato costantemente chiamato “Firehouse”, riferimento all’iconico quartier generale dei Ghostbusters a New York. Quello che sappiamo di questo sequel è che sarà una continuazione diretta di Legacy e che McKenna GraceFinn WolfhardCarrie Coon e Paul Rudd torneranno anche in questa nuova avventura. I nuovi membri del cast sono invece Kumail NanjianiPatton OswaltJames Acaster ed Emily Alyn Lind.

Non è invece noto se Ernie Hudson tornerà per il nuovo film insieme ai suoi co-protagonisti Bill Murray e Dan Aykroyd. I tre hanno infatti ufficialmente passato il testimone ai nuovi personaggi, ai quali spetta dunque ora il compito di farsi carico delle attività paranormali. Ghostbusters: Firehouse, tenendo per buono questo titolo, doveva arrivare nelle sale entro la fine dell’anno, il 20 dicembre 2023, ma a causa degli scioperi attualmente in corso ad Hollywood, la sua uscita al cinema è stata rimandata al 29 marzo 2024, ovvero a distanza di esattamente quarant’anni dall’uscita del film originale.

Il trailer di Ghostbusters: Legacy e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Ghostbusters: Legacy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma il film è attualmente al 2° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

 
 

Christopher Nolan: 10 cose che non sai sul regista

Christopher Nolan film
Gentile Concessione di Warner Bros Pictures

Se c’è un regista che più di ogni altro ha contribuito a ridefinire il cinema dal 2000 ad oggi, quello è senza dubbio Christopher Nolan. Innegabilmente, egli è l’autore che grazie alla sua rilettura dei generi e del concetto di tempo ha portato a nuovi livelli il linguaggio cinematografico, raggiungendo uno status ancora oggi ineguagliato.

Ogni suo lungometraggio è un evento, intorno al quale aleggia mistero e grande attesa, ed ognuna delle sue opere continuano ancora a distanza di tempo a generare numerosi dibattiti tra gli spettatori e i critici, dimostrando la grande influenza che hanno sull’immaginario collettivo.

Ecco 10 cose che non sai di Christopher Nolan.

Christopher Nolan: i suoi film

1. Ha scritto e diretto film estremamente celebri. Autore delle sceneggiatura di tutti i suoi film, Nolan debutta alla regia di un lungometraggio con Following (1998), seguito poi dall’acclamato Memento (2000), con Guy Pearce. Successivamente, acquista sempre maggior prestigio grazie a film come Insomnia (2002), con Al Pacino e Robin Williams, Batman Begins (2005), con Christian Bale, The Prestige (2006), con Hugh Jackman, Il cavaliere oscuro (2008), Inception (2010), con Leonardo DiCaprio, Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), Interstellar (2014), con Matthew McConaughey, e Dunkirk (2017), con Tom Hardy. Nel 2020 esce il suo nuovo film, Tenet, con protagonisti John David Washington e Robert Pattinson. Nel 2023 torna invece al cinema con Oppenheimer, con protagonista Cillian Murphy.

2. Ha prodotto anche film altrui. Nolan è noto per aver prodotto tutti i suoi film, ma anche per aver ricoperto tale ruolo per opere dirette da altri registi. Tra queste vi sono i film DC Comics L’uomo d’acciaio (2013), con Henry Cavill, Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), con Ben Affleck, e Justice League (2017). Ha inoltre partecipato in qualità di produttore esecutivo del film Transcendence (2014), esordio alla regia del suo abituale diretto della fotografia.

Christopher Nolan e gli Oscar

3. Ha diverse nomination al celebre premio. Ad oggi Nolan vanta cinque nomination al premio Oscar, ma incredibilmente non ha ancora mai vinto la prestigiosa statuetta. Tra le candidature ricevute si annoverano quella per la sceneggiatura originale di Memento e Inception, quelle per il miglior film a Inception e Dunkirk, e quella per il miglior regista sempre per Dunkirk. Ad oggi questa è la sua unica nomination come regista.

Christopher Nolan Batman

Christopher Nolan: la trilogia su Batman

4. Aveva un’idea chiara su come voleva rappresentare il personaggio. Tra i motivi che più si citano nei pregi della trilogia su Batman diretta da Nolan vi è il grande realismo della sua rappresentazione. Il regista, infatti, accettò di fare il film soltanto se avesse potuto inserire Batman in un contesto moderno, libero dalle ambientazioni colorate e futuristiche delle precedenti versioni. Fortunatamente, la Warner Bros. ebbe fiducia nella sua idea, lasciandogli carta bianca per il film.

5. Si è ispirato ad un celebre film di fantascienza. Prima di iniziare le riprese di Batman Begins, Nolan invitò l’intero cast e la troupe ad una visione privata del film Blade Runner, di Ridley Scott. Terminata la proiezione, Nolan annunciò che quello era il film a cui si sarebbero dovuti ispirare per la rappresentazione di Batman e di Gotham City. L’ambiente cupo e i grandi edifici metropolitani giocano infatti un ruolo centrale nel film e nella trilogia da lui poi realizzata.

Christopher Nolan Inception

Christopher Nolan: Inception

6. Ha basato i personaggi su un mondo a lui noto. Nell’ideare i personaggi principali del film Inception, Nolan ha affermato di essersi ispirato al team creativo di un’opera cinematografica, poiché conoscendone i ruoli e i segreti avrebbe potuto ottenere maggior verità per i suoi protagonisti. Cobb è infatti il regista, Arthur il produttore, Arianna la scenografa, Eames l’attore, Saito lo studios e Fischer lo spettatore.

7. Ha rifiutato di girare il film in 3D. Inizialmente la Warner Bros. propose a Nolan di realizzare il film con la tecnica del 3D, in quegli anni particolarmente in voga e portata all’estremo dal film Avatar. Il regista, tuttavia, si rifiutò categoricamente, affermando che il 3D avrebbe soltanto distratto gli spettatori dalla storia. In diverse interviste ha poi affermato di non essere intenzionato ad utilizzare tale tecnologia, poiché la considera più adatta ai videogiochi che ai film.

Christopher Nolan: Oppenheimer, il suo nuovo film

8. Ha scritto la sceneggiatura in prima persona. Nell’approcciarsi a raccontare la storia di Oppenheimer, Nolan ha raccontato di aver fatto una scelta insolita che gli ha però permesso di trovare le giuste intuizioni per il film: “Ho scritto la sceneggiatura in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Non so se qualcuno l’abbia mai fatto prima. Ma il punto è che, con le sequenze a colori, che sono la maggior parte del film, tutto è raccontato dal punto di vista di Oppenheimer: stai letteralmente guardando attraverso i suoi occhi. Strana cosa da fare. Ma mi ha guidato su come girare il film”.

9. Non ha utilizzato CGI. Un’altra delle caratteristiche tipiche di Nolan è il suo ricorrere il meno possibile alla computer grafica. Per Oppenheimer, ad esempio, è riuscito ad ottenere l’esatta replica di un esplosione atomica utilizzando utilizzando una combinazione di effetti pratici e composizione digitale. Sono state eseguite praticamente esplosioni multiple, con sostanze ibride di benzina, propano, alluminio e magnesio che coinvolgevano grandi miniature. Questi sono stati filmati ad alta velocità da più angolazioni e poi sovrapposti utilizzando effetti digitali per creare l’iconico “fungo atomico”.

Christopher Nolan: il suo patrimonio

10. È uno dei registi più redditizi di oggi. Con “soli” undici lungometraggi ad oggi diretti, Nolan è uno dei registi dai maggiori riscontri al box office. Complessivamente, i suoi film, considerati dei veri e propri eventi cinematografici, hanno incassato oltre 4,7 miliardi di dollari, facendo di lui un vero e proprio re mida. Il suo patrimonio è ad oggi stimato intorno ai 250 milioni di dollari.

Fonte: IMDb

 
 

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki dal 1° gennaio 2024 al cinema

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)

Lucky Red è orgogliosa di annunciare che porterà al cinema, dal 1 gennaio 2024, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron), il nuovo film del maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, rinnovando il consolidato rapporto di distribuzione con Studio Ghibli.

Arrivato nelle sale giapponesi il 14 luglio, Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron) ha conquistato il box office fin dal primo weekend con 11,3 milioni di dollari e battendo i record precedenti dello Studio Ghibli. A poco più di un mese dall’uscita, ha incassato in patria oltre 45 milioni di dollari. Il film sbarcherà a settembre negli Stati Uniti, dove aprirà il Toronto Film Festival con il titolo internazionale The Boy and the Heron.

A dieci anni dal suo ultimo lungometraggio Si alza il vento e dopo aver cresciuto generazioni di spettatori con capolavori come Nausicaä della Valle del vento, Il mio vicino Totoro, Porco rosso,  La città incantata, Ponyo sulla scogliera e molti altri, Miyazaki torna con un film che ha già conquistato il cuore del pubblico e della critica che hanno avuto la fortuna di vederlo in Giappone.

In attesa dell’arrivo del film in Italia, continua al cinema “Un mondo di sogni animati” la rassegna Lucky Red dedicata a Miyazaki e allo Studio Ghibli: da domani 24 agosto e fino al 30 torna in sala Si alza il vento, un’occasione per ripartire proprio dall’ultimo film del regista, uscito in Italia nel 2013.

 
 

Oppenheimer, da oggi al cinema in Italia

Box office

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX® che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare.

Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar® Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar® Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Oppenheimer è interpretato dal vincitore dell’Oscar® Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar® Kenneth Branagh.

Oppenheimer, leggi la recensione

Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometeo: Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX® 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX® in bianco e nero.

I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

 
 

Priscilla ottiene un accordo ad interim SAG-AFTRA in vista della première mondiale a Venezia 80

Priscilla

In vista della sua anteprima mondiale in Concorso all’80esima Mostra d’Arte Cinematografica Mondiale della Biennale di Venezia, Priscilla di Sofia Coppola si è assicurato un accordo provvisorio SAG-AFTRA.

Sebbene si tratti di una produzione A24 che ha ottenuto un accordo provvisorio, il film è riuscito a strappare l’accordo al sindacato poiché è stato girato in Canada sotto la società di produzione TCB Productions Canada.

Coppola, premio Oscar per la sceneggiatura originale di Lost in Translation, è un membro della WGA. Lo sciopero SAG-AFTRA, in solidarietà con quello di WGA ha modificato la sua politica di accordo interinale per escludere qualsiasi progetto girato negli Stati Uniti che sia coperto dalla WGA. La dicitura specifica è “girato negli Stati Uniti”. Il direttore esecutivo nazionale e capo negoziatore del SAG-AFTRA, Duncan Crabtree-Ireland, ha spiegato a Deadline che quando si tratta di accordi provvisori, “Ci sono molteplici leggi nazionali che si applicano esattamente al modo in cui affrontiamo lo sciopero di quella produzione… Questa è una delle cose da prendere in considerazione nel processo di determinazione della concessione.” Priscilla è stato girato in Canada.

La ricezione da parte di Priscilla di un accordo provvisorio SAG-AFTRA consente al suo cast, che include Jacob Elordi nei panni di Elvis e Cailee Spaeny nei panni di Priscilla Beaulieu Presley, di partecipare all’attività stampa e apparire al Festival del cinema di Venezia, se lo desiderano, anche se si tratta di accordi da definire. Secondo Deadline, Sofia Coppola sarà presente a Venezia secondo le disposizioni del suo contratto con la DGA, insieme a Priscilla Presley.

Nel cast di Priscilla figurano anche Raine Monroe Boland, Emily Mitchell, Dagmara Domińczyk, Jorja Cadence, Rodrigo Fernandez-Stoll e Luke Humphrey. Priscilla è prodotto da Lorenzo Mieli, Coppola e Youree Henley. Gli EP sono Roman Coppola, Chris Hatcher, Fred Roos e Presley.

Priscilla arriverà nei cinema USA il 27 ottobre distribuito da A24, mentre la distribuzione worldwide è stata affidata a MUBI.

 
 

Oppenheimer storia vera: quanto è fedele il film di Christopher Nolan?

Box office

Si chiamò lui stesso il distruttore di mondi, molti lo conoscono come il padre della bomba atomica, ma per la storia è Robert J. Oppenheimer, fisico statunitense, colui che costruì un’arma talmente potente da poter disintegrare un pianeta intero. Di questa storia tanto folle quanto piena di fascinazione, Christopher Nolan, uno dei registi più influenti del cinema contemporaneo, ne ha plasmato un biopic maestoso, per l’appunto Oppenheimer, nel quale si possono riscontrare le sue tematiche cardine.

Oppenheimer è stato un uomo tormentato nell’animo, con una mente geniale ma al tempo stesso instabile, dall’esistenza cupa e sofferente adornata di eventi agghiaccianti ma al tempo stesso straordinari, che per il regista londinese sono gli ingredienti più adatti per fare di un’opera un capolavoro indiscusso. Se però Oppenheimer esiste, è anche merito del libro American Prometheus, anno 2005, che ha vinto il premio Pulitzer e si è rivelato essere fonte indispensabile per il film di Nolan. La pellicola si impegna a restituire una versione quanto più concreta e fedele possibile del fisico e, piuttosto che fondarsi su alcuni inserti inventati o storicamente inesatti, ha preferito sacrificare alcuni fatti e approfondirne degli altri. Per cui, quanto si è avvicinato Christopher Nolan alla verità?

1Cosa accadde nel dopoguerra?

Oppenheimer

Arriviamo alla conclusione con l’ultima scena di Oppenheimer, il flashback, una parte inventata del biopic. Coinvolto in questo momento è Albert Einstein, impegnato in una conversazione con Oppenheimer, la stessa che aveva fatto pensare a Strauss che quest’ultimo lo stesse denigrando. In quell’occasione, in realtà, Einstein sta parlando con Oppenheimer circa la natura dell’eredità scientifica e questi gli confida di temere di aver innescato una reazione a catena inarrestabile con l’avvento dell’energia nucleare. Alla fine, Oppenheimer ricevette comunque l’Enrico Fermi Award “per i contributi alla fisica teorica, come insegnante e ideatore e per la leadership del Laboratorio di Los Alamos e del programma di energia atomica durante gli anni critici“, oltre a un premio di 50.000 dollari.

Fu il Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy ad assegnargli il premio, seppur non riuscì a consegnarglielo a causa del suo assassinio. Negli anni seguenti alla Seconda Guerra Mondiale, Oppenheimer continuò a parlare di quanto potesse essere pericolosa la guerra nucleare, schierandosi sempre a favore delle politiche di cooperazione internazionale. Nel 1965 gli fu poi diagnosticato un tumore alla gola, essendo lui un grande fumatore, e fu sottoposto a chemioterapie e interventi, che però non ebbero il successo sperato. Oppenheimer morì per il cancro nel 1967, all’età di 62 anni.

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Rebel Moon: il teaser trailer del film di Zack Snyder

Torna uno dei registi più geniali e visionari del panorama cinematografico mondiale. Stiamo parlando di Zack Snyder, creatore di cult movie quali 300, L’uomo d’acciaio e Army of the Dead e pronto a tornare su Netflix dopo il grande successo del 2021 Army of the Dead.

Rebel Moon è la nuova saga fantascientifica ideata da Snyder, e vi mostriamo oggi il teaser trailer ufficiale che svela anche i titoli delle due parti che compongono il film: Parte 1 – Figlia del Fuoco, in arrivo il 22 dicembre solo su Netflix, e Parte 2 – La Sfregiatrice, dal 19 aprile 2024 solo su Netflix.

Nel cast Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’.Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll. Rebel Moon è diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller.

Rebel Moon – la trama

Da Zack Snyder, il cineasta di 300, L’uomo d’acciaio e Army of the Dead arriva REBEL MOON, un evento epico tra scienza e fantasy la cui realizzazione ha richiesto decenni di lavoro. Gli eserciti di una potenza tirannica minacciano una tranquilla colonia ai confini della galassia. Qui la misteriosa straniera Kora (Sofia Boutella) diventa l’unica speranza di sopravvivenza e riceve l’incarico di scovare abili combattenti per affrontare con lei il compito impossibile di battersi contro un avversario così potente. Kora raduna una manciata di guerrieri in una piccola banda composta da reietti, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da numerosi pianeti e accomunati da tanta voglia di redimersi e vendicarsi. Mentre l’ombra oscura di tutto un impero incombe sulla luna che meno se l’aspetta, ha inizio una battaglia per il futuro della galassia e un nuovo esercito di eroi prende forma.

 
 

Dirty Dancing: trama, cast e curiosità sul film con Patrick Swayze

Dirty Dancing film

Ricordato come uno dei più celebri film sentimentali di sempre, Dirty Dancing – Balli proibiti vanta ancora oggi un grandissimo numero di fan, ed è continuamente citato da opere che ad esso si ispirano. Diretto nel 1987 dall’allora esordiente Emile Ardolino, il film contribuì a rendere delle vere e proprie star gli attori Patrick Swayze e Jennifer Grey, i quali però dovettero poi faticare per riuscire ad affermarsi al di là di questo film, indicato ancora oggi come uno dei loro migliori e più grandi successi.

Il film venne scritto da Eleanor Bergstein, la quale basò la storia sulle proprie esperienze da adolescente. Questa, infatti, era solita trascorrere le proprie vacanze estive frequentando competizioni di ballo. Ella stessa, in occasione di queste, si assegnò il soprannome di “Baby”, lo stesso poi utilizzato per la protagonista del film. Desiderosa di dar vita ad un film basato sulla danza, la Bergstein iniziò così a scrivere la storia di Dirty Dancing. Ebbe tuttavia difficoltà nel vendere la sua storia, salvo poi imbattersi nella Vestron Pictures, la quale sostenne il progetto.

Le numerose peripezie produttive furono poi ripagate al momento dell’uscita in sala del film. Questo riscontrò infatti un grandissimo successo di pubblico in tutto il mondo, facendo sognare intere generazioni, divenendo con il tempo un vero e proprio cult, nonché uno dei migliori film sulla danza. A fronte di un budget di soli 5 milioni di dollari, inoltre, il film arrivò ad incassarne a livello globale oltre 214, affermandosi come uno dei maggiori successi dell’anno. Anche la critica apprezzò il film, lodando la chimica di coppia presente tra i due protagonisti come anche le coreografie realizzate per le iconiche scene di ballo.

Dirty Dancing: la trama del film

La storia è quella di Frances Houseman, detta “Baby”, una diciassettenne che si ritrova a trascorrere le proprie vacanze estive in compagnia della ricca famiglia presso un villaggio turistico a Catskils. Annoiata dalla quotidianità e concentrata unicamente sul proprio futuro universitario, la giovane si ritrova poi inaspettatamente a fare la conoscenza di Johnny Castle, affascinante insegnante di ballo del resort presso cui Frances soggiorna. La ragazza si sente da subito attratta dal giovane, e lentamente lascia che lui la introduca al mondo della danza. La tranquillità delle loro giornate viene interrotta nel momento in cui Penny, assistente ballerina di Johnny, rimane incinta e si ritrova a dover abortire clandestinamente, aiutata da dal padre di Frances, medico di professione.

Questi, convinto che sia stato Johnny a mettere nei guai la ragazza, proibisce alla figlia di continuare a vedere il ragazzo. Baby, però, sceglie di disubbidire al genitore, e anzi si offre come sostituta di Penny per un’importante competizione di ballo. Lei e Johnny iniziano così a legarsi sempre di più l’uno all’altro, dovendo però evitare di essere scoperti, cosa che comporterebbe rischi per entrambi. Con l’avvicinarsi della gara, i due sono ormai una splendida coppia di ballo e per Frances quell’estate ha finalmente assunto un inaspettato significato. Improvvisamente, però, un’accusa di furto fa perdere il lavoro a Johnny. Questi dovrà ora trovare il modo di provare la propria innocenza, riacquistando la fiducia di Frances per poter partecipare con lei alla competizione.

Dirty Dancing cast

Dirty Dancing: il cast del film

Nella scelta dei due protagonisti, i produttori e il regista del film erano alla ricerca di nomi che fossero in grado sia di ballare che di recitare, non volendo trascurare nessuno dei due aspetti. Per questo motivo, il ruolo di Baby andò all’attrice Jennifer Grey, apprezzata per i suoi ruoli in alcuni popolari film degli anni precedenti. Per il ruolo di Johnny venne invece scelto il giovane Patrick Swayze. Questi, tuttavia, aveva inizialmente espresso perplessità nei confronti del ruolo. Pur essendo notoriamente un ballerino provetto, egli aveva da poco subito un infortunio al ginocchio, che gli impediva di ballare. Dopo aver letto la sceneggiatura completa, però, Swayze rimase talmente affascinato dal personaggio che decise di accettare ugualmente la parte.

La scelta di Swayze come co-protagonista non fu una bella notizia per la Grey. I due, infatti, avevano già lavorato insieme nel film Red Dawn, manifestando divergenze relazionali. Al momento del loro provino in un ballo di coppia, tuttavia, la chimica tra di loro risultò eccezionale, a tal punto da convincere i produttori circa la scelta dei due interpreti. La coreografia da loro eseguita in quel momento, inoltre, fu giudicata talmente impeccabile da essere inserita addirittura nel film. Ad ogni modo, la convivenza tra i due attori sul set non fu delle più rosee e diversi furono i diverbi tra i due. Per permettere loro di riacquisire un minimo di tolleranza reciproca, i produttori gli fecero vedere più volte il video del loro provino insieme. Ciò risultò efficace, e lì aiutò a ritrovare l’energia giusta.

Dirty Dancing: le canzoni e il sequel del film

Ad aver reso il film un classico intramontabile, oltre ai due protagonisti e alla loro storia, sono anche le splendide canzoni in esso presenti. Brani che ancora oggi incantano il pubblico di tutte le età e che già all’epoca si affermarono come successi eclatanti. Il più celebre tra tutti è quello intitolato (I’ve Had) The Time of My Life, eseguito da Bill Medley e Jennifer Warnes. Questo arrivò ad ottenere un enorme fortuna anche al di là del film, vincendo dischi d’oro e di platino. Il riconoscimento più prestigioso fu però l’Oscar alla miglior canzone originale vinto nel 1988. Nel film è poi presente anche She’s Like the Wind, brano scritto ed eseguito dallo stesso Swayze e divenuto anch’esso un grande classico.

Dato il grande successo del film, i produttori erano inizialmente intenzionati a realizzare un sequel diretto di questo. Il progetto tuttavia non prese mai piede, specialmente per via del rifiuto di Swayze, il quale non apprezzava i sequel. Nel 2004, tuttavia, è uscito al cinema il film Dirty Dancing 2. Questo non è però il seguito del titolo del 1987, bensì una rivisitazione. Viene infatti utilizzata la stessa trama, ma l’ambientazione è spostata dal Nord dello stato di New York alla Cuba di fine anni Cinquanta, nei giorni della rivoluzione di Fidel Castro. Il titolo originale è infatti Dirty Dancing: Havana Nights, e tra i protagonisti si annoverano gli attori Diego Luna e January Jones. Recentemente, però, lo studios Lionsgate ha confermato i piani per la realizzazione di un sequel diretto della pellicola originale.

Dirty Dancing: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dirty Dancing – Balli proibiti è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV+, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 22 agosto alle ore 23:25 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 
 

The Ward – Il reparto: tutte le curiosità sul film di John Carpenter

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Considerato uno dei più grandi maestri dei generi thriller ed horror, John Carpenter ha nel corso della sua carriera realizzato alcuni grandi capolavori del cinema. Tra questi si annoverano Halloween, La cosa, 1997: Fuga da New York, Essi vivono e Il seme della follia. A partire dalla metà degli anni Novanta egli ha però sempre più diradato la sua attività come regista, deluso e contrariato dalle nuove politiche intraprese dalle major cinematografiche, arrivando poi a realizzare nel 2010, a nove anni di distanza dal lungometraggio precedente, quello che è ancora oggi il suo ultimo film: The Ward – Il reparto.

Scritto da Michael e Shawn Rasmussen, il film è stato descritto da Carpenter come il progetto giusto al momento giusto, quello per cui valeva tornare alla regia di un lungometraggio dopo anni e anni di assenza. Il regista è in particolare stato affascinato dal fatto che la storia si svolge quasi del tutto all’interno di un unico ambiente, proprio come avviene in molti suoi film, dai già citati La cosa e Il seme della follia fino all’iconico Distretto 13 – Le brigate della morte. Ancora una volta, dunque, Carpenter ha potuto costruire un racconto basato sulla limitazione spaziale, nella quale si scontrano forze opposte.

In quanto girato all’interno dell’Eastern State Hospital, a Medical Lake, Washington, il film ha potuto acquisire un ulteriore grado di realismo proprio grazie a questa particolare location. Per gli appassionati del cinema di Carpenter, The Ward – Il reparto è dunque un film da riscoprire per apprezzare ancor di più il maestro dell’horror. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di The Ward – Il reparto

Ambientato negli anni 60, il film ha per protagonista Kristen, una giovane donna rinchiusa in un misterioso ospedale psichiatrico. Coperta di lividi e di tagli, imbottita di sedativi e rinchiusa contro la sua volontà in un inaccessibile reparto di un ospedale psichiatrico, Kristen è completamente disorientata e non ha idea di quale sia il motivo per cui è finita in quel posto, né alcuna memoria della sua vita prima del ricovero. La sola cosa che sa è che non è al sicuro. Le altre pazienti del reparto, quattro giovani donne altrettanto disturbate, non sono in grado di fornirle alcuna risposta e ben presto Kristen si rende conto che le cose non sono come sembrano.

L’aria è densa di segreti e di notte, quando l’ospedale è buio e sinistro, sente dei suoni strani e terrificanti. A quanto pare non sono sole. Una ad una, le altre ragazze cominciano a scomparire e Kristen deve trovare il modo di fuggire da quel luogo infernale prima di diventare anch’essa una vittima. Mentre lotta per riuscire a scappare, scopre una verità di gran lunga più pericolosa e sconvolgente di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare. Mentre si inizia dunque a far luce su quell’incubo, Kristen capirà di trovarsi davvero in una situazione di vita o di morte.

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Il cast di The Ward – Il reparto

Ad interpretare la protagonista, Kristen, vi è l’attrice Amber Heard, nota per aver recitato nei panni di Mera in Aquaman ma anche per essere l’ex moglie di Johnny Depp. Accanto a lei si ritrovano poi le attrice Mamie Gummer nei panni di Emily, la paziente del reparto meno incline a seguire le regole, Danielle Panabaker in quelli di Sarah, la frivola del gruppo, e Laura-Leigh in quelli di Zoey, una ragazza emotivamente traumatizzata. A queste si aggiungono anche Lyndsy Fonseca nel ruolo di Iris, una paziente artisticamente talentuosa, e Mika Boorem, nel ruolo di Alice, un ex paziente del reparto ora misteriosamente scomparsa.

Sarà proprio il ruolo di Alice ad avere un ruolo fondamentale nel film, presentandosi anche in una sua versione più giovane nei flashback che Kristen ha nel corso della storia. Ad interpretare questa versione del personaggio vi è una giovanissima Sydney Sweeney, oggi nota per il ruolo di Cassie Howard in Euphoria, qui in uno dei suoi primissimi ruoli da attrice. Infine, recita nel film anche l’attore Jared Harris, visto in Mad Men e Chernobyl, qui impegnato ad interpretare il dottor Stringer, psichiatra del reparto il cui obiettivo sembra quello di curare Kristen, anche se le sue intenzioni rimangono misteriose.

Il trailer di The Ward e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Ward – Il reparto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 22 agosto alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Star Wars: Ahsoka, recensione dei primi due episodi della serie Disney+

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Ahsoka Tano (Rosario Dawson) in Lucasfilm's AHSOKA, exclusively on Disney+. ©2022 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

“La sua presenza nella forza è elusiva, ma la sua determinazione persistente. Sta arrivando” È quello che dice Baylon Skoll (il compianto Ray Stevenson alla sua ultima apparizione) commentando la figura di Ahsoka Tano, cavaliere jedi di grande fama, amata tantissimo dai fan del franchise di Star Wars e che, dopo diverse apparizioni in animazione e live action, arriva finalmente ad avere una serie tv tutta sua, che esordisce su Disney+ il 23 agosto. E i fan delle serie animate Star Wars: The Clone Wars e Star Wars: Rebels sentiranno finalmente che è stata fatta giustizia.

Ahsoka, quando è ambientata?

Ambientata nello stesso arco temporale del terzo capitolo di The Mandalorian, questa nuova serie di otto episodi segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano (Rosario Dawson) che, dopo essere sopravvissuta all’epurazione Jedi ed essere stata salvata dalle grinfie del suo ex maestro, Darth Vader (alias Anakin Skywalker), si ritrova in una missione per salvare la fragile Nuova Repubblica. Una Ahsoka che si rispecchia nella descrizione di Skoll: è elusiva, schiva, fuggita dall’Ordine dei Jedi per poi tornare e occupare il suo posto nella Storia della Galassia; eppure persistente, presente e combattiva, dal carisma smisurato, nonostante il suo essere laconica e calma, anche di fronte a sfide del passato.

La serie tv è ideata dalla coppia d’oro della Lucasfilm, Jon Favreau e Dave Filoni, e non è certo un male che proprio Filoni, che ha creato il personaggio di Ahsoka insieme a George Lucas, abbia scritto tutti gli otto episodi, dirigendone due. Per i fan che conoscono ogni intricato aspetto del franchise di “Star Wars”, “Ahsoka” è un caloroso bentornato a una tradizione ben nota.

Un legame personale

Il percorso del personaggio sembra più legato alle persone che agli eventi. E così acquisiscono da subito importanza i personaggi di Sabine Wren (Natasha Liu Bordizzo) e Hera Syndulla (Mary Elizabeth Winstead), ben noti ai fan più appassionati del franchise e che qui assumono dei ruoli particolari che guideranno in qualche modo le scelte e le azioni di Ahsoka stessa, rispetto alla questa eroica che comunque la protagonista è chiamata a compiere.

Assistiamo per la prima volta a uno show di Star Wars in cui il cast protagonista è completamente al femminile e in cui tornano combattimenti e Spader laser a profusione e soprattutto torna l’elemento magico/mistico che è sempre stato caratteristica distintiva della serie: l’eterna lotta tra Lato Scuro e Lato Chiaro della Forza, alla ricerca del tanto ambito Equilibrio.

Ahsoka Tano (Rosario Dawson) in Lucasfilm’s AHSOKA, exclusively on Disney+. ©2022 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

Rosario Dawson è il volto di Ahsoka 

Anche se ci sono un sacco di spade laser, battaglie e astronavi, nei primi due episodi visti in anteprima, il cuore di Ahsoka sono i suoi personaggi. Rosario Dawson è capace di dare al suo personaggio una presenza imponente e carismatica, ma allo stesso tempo inquietante. E ai fan non sfuggirà la precisione con cui l’attrice ha dato vita alla combattente togrutana, dalla modo in cui pronuncia le sue frasi al ritmo delle sue parole fino ai suoi movimenti precisi durante i combattimenti. E inoltre, la serie si fa portavoce di un nodo molto complesso nel franchise, compresi i legami della protagonista con il suo maestro Anakin e con la sua apprendista Sabine.

Dal punto di vista visivo, la serie sembra essere più dalle parti di The Mandalorian, con ambientazioni fantascientifiche più invadenti rispetto a un approccio realistico quale è e sarà quello dedicato a Andor, per esempio, e questo può essere un fattore che i fan tradizionalisti apprezzeranno.

Sfiorando la leggenda

È certo che Star Wars: Ahsoka è stato realizzato per coloro che amano già il personaggio e vogliono vederla alle prese con il passato e il futuro, portando avanti la sua scelta di mezzo, e raccontando un po’ di più della sua affascinante storia così strettamente collegata ai grandi eventi che costituiscono la spina dorsale del franchise di Star Wars.

La Ahsoka di Rosario Dawson potrebbe rappresentare un perfetto esempio di quello che è lo stato del franchise a oggi: elusivo, a tratti incerto e che guarda al passato, ma presente e perseverante, pronto ad affrontare il futuro. I fan saranno pazienti abbastanza da accogliere tutte le storie che verranno?