Home Blog Pagina 331

Spider-Man: No Way Home: un concept art ufficiale svela il costume alternativo del Goblin

Spider-Man: No Way Home

A parte Tobey Maguire e Andrew Garfield che hanno fatto il loro grande ritorno nei panni di Spider-Man in Spider-man:No Way Home, vedere Willem Dafoe tornare nei panni del famigerato Green Goblin non ha deluso minimamente i fan. L’odio tra Spider-Man e Green Goblin era ai massimi storici in questo film, poiché Willem Dafoe ha interpretato il Goblin in modo così malevolo, che senza dubbio Spider-Man: No Way Home sarà considerato uno dei ruoli più iconici di Dafoe.

Quando il team creativo stava sviluppando l’aspetto del classico abito del Green Goblin per il film, sono stati ispirati fino a disegnare alcuni concept art, in cui possiamo vedere che a un certo punto si parlava di Norman Osborn che indossava il Mark VI Armatura Ironman da Ironman 2The Avengers.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Secret Invasion diventa il primo Rotten Show del MCU

Secret Invasion episodio 5

Secret Invasion è ora la prima serie Rotten del Marvel Cinematic Universe su Rotten Tomatoes, con il suo finale che ha raggiunto la negativissima valutazione del 13%. L’episodio, intitolato “Home”, ha portato la media dello show Disney+ al 57%. Questo gli dà un punteggio da pomodoro marcio, secondo le metriche di Rotten Tomatoes. Mentre il cast, tra cui Samuel L. Jackson, Olivia Colman e Don Cheadle, è stato elogiato per le loro interpretazioni, la maggior parte delle recensioni negative menziona il fatto che non è stato all’altezza della sua premessa di avvincente thriller di spionaggio.

Secret Invasion è attualmente al di sotto di Ms. Marvel, che vanta un massimo del 98%. What If? segue con il 94%. Loki Stagione 1 e WandaVision seguono rispettivamente con il 92% e il 91%. A ruota c’è Moon Knight con l’86%, poi The Falcon and the Winter Soldier con l’84%. She-Hulk: Attorney At Law si trova al 77%. Disney+ rilascerà la sua prossima serie MCU, Loki seconda stagione, il 6 ottobre. Sarà seguita da Echo, che debutterà nella sua interezza il 29 novembre. Nel prossimo futuro invece arriveranno anche, Ironheart, Agatha: Coven of Chaos e Daredevil: Born Again che hanno tutte date di rilascio provvisori.

Secret Invasion, tutto quello che c’è da sapere sulla serie

Il primo episodio di Secret Invasion è uscito il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin FreemanDon Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi.

 
 

Zachary Levi risponde alle reazioni negative a Shazam! Furia degli Dei

Zachary Levi 2022

L’attore Zachary Levi ha risposto alle reazioni negative che ha ricevuto il suo ultimo film da protagonista Shazam! Furia degli Dei. Levi ha interpretato per la prima volta il supereroe DC nel film del 2019 Shazam! Questo film, diretto da David F. Sandberg, ha ricevuto recensioni positive, guadagnando un 90% su Rotten Tomatoes. È stato seguito da un sequel del 2023 che ha ricevuto reazioni contrastanti da parte della critica e bombardato al botteghino. In confronto, questo film ha guadagnato solo il 49% su Rotten Tomatoes.

In un recente episodio di The FilmUp Podcast (via IGN), Zachary Levi, che interpreta Billy Batson/Shazam, ha commentato l’accoglienza ricevuta. “Il primo è andato abbastanza bene quando hanno detto: ‘Ehi, diamo un’occhiata alla realizzazione di un secondo.’ E poi mi hanno proposto l’idea. Ho pensato che fosse davvero divertente“, ha ricordato Levi. “Mi è piaciuto molto fare quel film e mi è piaciuto molto interpretare quella parte. Non so cosa riserverà il futuro perché, sfortunatamente, il secondo film non è stato accolto altrettanto bene. Il punteggio del pubblico è ancora abbastanza buono, ma il punteggio della critica è stato stranamente e sconcertantemente basso, e le persone erano follemente scortesi”.

Ho fatto parte delle cose, e per quanto vorrei che fossero buone, so che stanno bene“, ha condiviso. “So che mancano molto. E non sto dicendo Shazam: Fury of the Gods è un perfetto… capolavoro in stile Orson Welles, ma è un bel film.” Penso che anche solo il mondo, dal primo al secondo film, il mondo sia cambiato così tanto. I social media sono cambiati così tanto. Odio, odio online, hater e troll, e fazioni e tutto ciò che è appena diventato più galvanizzato nella sua tossicità“, ha aggiunto. “Penso che ci siano persone che sinceramente, sfortunatamente, vogliono distruggere certi progetti perché non gli piacciono, o non gli piaccio io, o non gli piacciono le altre persone coinvolte in loro o altro.”

Non ho idea di dove andremo da qui. Spero solo o credo che la storia mostrerà… sarà una di quelle cose che le persone guarderanno con altri occhi quando torneranno indietro, le persone guarderanno Fury of the Gods in home streaming o su un aereo o altro, e sarà questo film su cui hanno sentito così tante cazzate e poi diranno, ‘Bene, aspetta un minuto.‘ “

Shazam! Furia degli Dei, il film

Shazam! Furia degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“, si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam. In questo sequel, dopo aver dotato di superpoter anche gli altri membri della famiglia adottiva con cui vive, Billy Batson sta ancora imparando a destreggiarsi tra la vita adolescenziale e quella da supereroe adulto. Lui e i suoi fratelli e sorelle si ritroveranno però a fronteggiare le Figlie di Atlante, un vendicativo trio di antiche divinità giunte sulla Terra alla ricerca della magia che è stata loro rubata molto tempo fa. Così Billy, alias Shazam, e la sua famiglia, torneranno in azione per salvare i loro superpoteri, le loro vite e il destino del mondo.

Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam, Asher Angel nei panni di Billy Batson, Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman, Adam Brody nei panni del supereroe Freddy, Ross Butler nei panni del supereroe Eugene, Meagan Good nei panni del supereroe Darla, DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro, Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago, mentre Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come cattivi appena creati.  Shazam! Furia degli Dei è uscito il 17 marzo 2023. Il film è prodotto da Peter Safran.

 
 

Uzumaki: trailer dell’adattamento anime di Junji Ito di Adult Swim

Uzumaki

Durante la presenza di Adult Swim al Comic-Con di San Diego la scorsa settimana, la compagnia ha mostrato un nuovo trailer di Uzumaki. Ebbene oggi quel contributo arriva online con nuovi filmati del prossimo adattamento anime. L’ultimo trailer di Uzumaki offre uno sguardo molto più in profondità nella serie rispetto al primo teaser pubblicato nel 2021. Questo nuovo trailer presenta i personaggi Kirie e Shuichi che camminano per le strade, mentre Shuichi descrive la strana ossessione per le spirali che suo padre ha attraversato.

Il trailer evidenzia anche alcune delle immagini decisamente spaventose per cui l’artista e creatore di Uzumaki Junji Ito è famoso. Nel trailer, il padre di Shuichi è ossessionato dalle spirali. I suoi occhi ruotano lentamente prima di ruotare rapidamente per adattarsi alla forma a spirale. Dai un’occhiata al nuovo trailer di Uzumaki qui sotto:

Cosa sappiamo dell’anime di Uzumaki?

Annunciato originariamente nel 2019, l’adattamento anime di Uzumaki ha subito alcuni ritardi dal suo annuncio originale. L’anime doveva essere rilasciato nel 2021, ma è stato posticipato al 2022 a causa della pandemia di COVID-19 e della necessità di più animatori nel progetto. Tuttavia, il 2022 è arrivato e passato senza notizie sull’adattamento, quindi al momento non è noto quando uscirà il progetto.

La serie anime di quattro episodi è diretta da Hiroshi Nagahama (Flowers of Evil) con Colin Stetson di Hereditary a comporre la colonna sonora. La serie sarà prodotta anche da Drive Inc. L’anime è basato sull’omonima serie manga di Junji Ito. Uzumaki è composto da tre volumi pubblicati per la prima volta nel 1998. Segue la storia della studentessa delle superiori Kirie Goshima, che vive nella città maledetta di Kurôzu-cho, descritta come una piccola città nebbiosa situata sulla costa del Giappone.

 
 

Ferrari: il biopic con Adam Driver chiuderà il New York Film Festival

Ferrari

Secondo Deadline, il prossimo film biografico su Ferrari di Michael Mann è stato ufficialmente selezionato per chiudere il New York Film Festival il 13 ottobre all’Alice Tully Hall. Prima della sua proiezione al NYFF, il film diretto da Adam Driver avrà la sua prima mondiale all’80° Mostra d’arte cinematografica del Cinema di Venezia, che sarà seguita poi dall’uscita nelle sale il 25 dicembre.

Michael Mann ha realizzato molti film straordinari, ma forse mai uno così emozionante e commovente come Ferrari“, ha dichiarato il direttore artistico del New York Film Festival, Dennis Lim. “Non solo un’impresa di virtuosismo, questa è un’evoluzione grandiosa e sorprendente dei temi della sua carriera e del suo lavoro più profondamente personale. Siamo onorati di dargli il benvenuto al festival per quella che sono sicuro sarà una serata di chiusura per secoli“.

Cosa aspettarsi dalla Ferrari?

E’ l’estate del 1957. L’ex pilota automobilistico Enzo Ferrari è in crisi”, si legge nella sinossi. “Tutte le forze drammatiche della sua vita – volatili come le auto da corsa rosse che costruisce – sono in collisione. Il fallimento insegue l’azienda che lui e sua moglie, Laura, hanno costruito dal nulla dieci anni prima. Il loro tempestoso matrimonio lotta con il lutto per un figlio e il riconoscimento di un altro. L’appassionato istigatore di uomini ispira il suo Spring Team di piloti, trattandoli quasi come figli surrogati. Smussa una stampa ostile con arguzia e audacemente mette a punto una strategia per scommettere su una corsa: 1.000 miglia attraverso l’Italia, la famigerata Mille Miglia. Mentre le macchine rosse sfrecciano attraverso città e passi di montagna verso esiti imprevedibili, il futuro delle vite di questi vividi personaggi viene scritto.

Ferrari è diretto da Michael Mann (L’ultimo dei Mohicani, Ali) da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Troy Kennedy Martin. Il cast stellare del film include anche Penélope Cruz nei panni di Laura Ferrari, Shailene Woodley nei panni di Lina Lardi, Gabriel Leone nei panni di Alfonso de Portago, Sarah Gadon nei panni di Linda Christian, Jack O’Connell nei panni di Peter Collins, Patrick Dempsey nei panni di Piero Taruffi e altri ancora.

 
 

Speed Racer: tutto quello che c’è da sapere sul film

Speed-Racer-cast

Divenute celebri grazie alla saga di Matrix, le sorelle Lana e Lilly Wachowski hanno poi continuato ad esplorare il genere a loro congeniale, quello della fantascienza, attraverso film come Cloud Atlas o Jupiter’s Legacy. Prima di questi è però arrivato l’adrenalinico Speed Racer, trasposizione cinematografica della serie animata giapponese Superauto Mach 5 (nota negli Stati Uniti proprio come Speed Racer) degli anni sessanta. Uscito al cinema nel 2008, il film è ricordato in particolare per i suoi effetti speciali, che nel tempo hanno diviso molto le opinioni di critica e pubblico, tra chi li apprezza e chi invece li indica quali il maggior difetto del film.

La sovrabbondanza di effetti digitali voluti dalle due registe, con il fine di rendere il film visivamente affine alla serie animata, ha infatti generato molti dibattiti circa l’utilizzo di tali tecnologie a scapito di altri aspetti, tra cui la sceneggiatura. Affermatosi dunque sul momento come un cocente flop al box office, nel tempo Speed Racer ha però guadagnato un certo seguito, divenendo un vero e proprio cult per alcune tipologie di spettatori, dai quali è considerato sottovalutato e mal compreso. A distanza di anni, dunque, è questo uno dei film delle Wachowski su cui ancora si discute attivamente.

È l’ennesima dimostrazione di come le due registe siano in ogni caso capaci di realizzare opere capaci di scuotere gli animi e non lasciare mai indifferenti. Tra tutti i loro film, Speed Racer è dunque quello che più meriterebbe una rivalutazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Speed Racer

Il film segue le vicende del giovane Speed Racer, un vero asso del volante, cresciuto fra le auto da corsa dell’officina di famiglia, gestita dalla madre e dal padre, inventore del formidabile bolide Mach 5. Quando Speed rifiuta una lusinghiera offerta da parte dell’azienda concorrente Royalton Industries, egli scopre un terribile segreto: alcune tra le corse più importanti vengono truccate da un gruppo di imprenditori senza scrupoli, che corrompono i piloti più bravi per ricavarne profitti. Se Speed non correrà per la Royalton, questa farà in modo che la sua Mach 5 non superi mai più la linea del traguardo.

Per salvare l’azienda Racer e lo sport che ama, Speed dovrà dunque sconfiggere la Royalton con le sue stesse armi: con il sostegno della famiglia e della sua fedele fidanzata Trixie, il protagonista decide di partecipare alla corsa in cui era morto anche suo fratello anni prima, il temuto rally cross-country, conosciuto con il nome di Casa Cristo. Su di lui gravano dunque forti responsabilità e si troverà a dover superare numerosi ostacoli sfrecciando a tutta velocità sulla pista d’asfalto, tra sbandate e imprese acrobatiche.

Speed Racer: il manga, l’anime e i videogiochi

Come anticipato, Speed Racer è basato sull’anime Superauto Mach 5, il quale a sua volta è basato sull’omonimo manga di Tatsuo Yoshida. È stato questo uno dei primissimi anime ad avere successo anche all’estero, divenendo un vero e proprio fenomeno di culto negli Stati Uniti. L’idea di trarne un film risale già agli anni Novanta, ma a lungo il progetto è rimasto irrealizzato per via della sua complessità. Ad ogni modo, vi sono alcune piccole differenze tra il manga e l’anime, come ad esempio cambiamenti nelle storie narrate e nei personaggi. Il film fa però primariamente riferimento all’anime, pur apportando a sua volta alcuni cambiamenti.

Oltre all’anime e al film, il manga Superauto Mach 5 ha ispirato anche diversi videogiochi, divenuti nel tempo altrettanto di culto tra gli appassionati. Questi sono Speed Racer: The Videogame, basato in realtà prevalentemente sul film e la sua estetica, Speed Racer in My Most Dangerous Adventures, rilasciato nel 1994, e Speed Racer, del 1996. Questi giochi ripropongono la storia di base del manga e le sue caratteristiche principali, pur apportando ovviamente le modifiche necessarie per trasporre il tutto al mondo e ai canoni videoludici.

Speed-Racer-sequel

Speed Racer: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Speed Racer vi è l’attore Emile Hirsch, il quale ha dichiarato di essere un grande fan dell’anime, che era solito guardare da bambino. Per prepararsi al film, egli ha poi rivisto tutti e 52 gli episodi di questo, ma si è anche recato presso piste per auto da corsa per studiare meglio l’ambiente. Al contrario, Christina Ricci, che nel film interpreta Trixie, ha affermato di non aver mai visto un episodio dell’anime e di non sapere nulla di esso. Recitano poi nel film anche Susan Sarandon e John Goodman nei panni dei genitori del protagonista, Matthew Fox in quelli di Racer X e Roger Allam in quelli di Mr. Royalton.

Il finale di Speed Racer e il suo possibile sequel

Parallelamente all’uscita in sala del film, erano circolate voci su di un possibile sequel qualora Speed Racer avesse ottenuto un buon risultato al box office. Nel 2008, tale possibilità era stata infatti contemplata dai Wachowski quando, chiestogli come mai nel finale uno dei personaggi fosse così felice per la vittoria di Speed, loro hanno risposto che ciò sarebbe stato spiegato in un prossimo film. Il finale, dunque, pur se grossomodo autoconclusivo, prevede alcuni elementi potenzialmente utili per dare un ulteriore sviluppo al racconto. Come noto, il mancato successo ha però posto un freno alla realizzazione di altri film.

Le Wachowski hanno però affermato che tutto il cast di attori si era detto entusiasta all’idea di poter tornare a recitare in un sequel e che anche numerosi fan avevano manifestato il loro desiderio a riguardo. La sceneggiatura per un secondo film, inoltre, sembra essere stata completata nel 2018 e aspetterebbe dunque solo di essere prodotta. Ad oggi però non sembrano esserci piani concreti a riguardo e più passa il tempo più diventa dunque assai improbabile che un nuovo film venga effettivamente realizzato.

Speed Racer: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Speed Racer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 27 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

Sicario: la trama, il cast e il sequel del film con Emily Blunt

Sicario film

Affermatosi a livello mondiale con film come La donna che canta, Prisoners ed Enemy, il regista canadese Denis Villeneuve ha firmato nel 2015 la regia di uno dei più brillanti e avvincenti thriller d’azione degli ultimi anni. Si tratta di Sicario, una lucida quanto spietata riflessione sulla moderna frontiera americana e sui giochi di potere a vigilare su di essa. Il film è la prima sceneggiatura firmata da Taylor Sheridan, il quale darà poi vita a Hell or High Water e I segreti di Wind River, che formano proprio con Sicario una trilogia ideale sulla tematica poc’anzi citata.

Presentato in concorso al Festival di Cannes di quell’anno, da cui è però uscito a mani vuote, il film ha da subito attirato numerose attenzioni su di sé, sia per le controverse scene presenti quanto per il cast di grandi star hollywoodiane coinvolto. In breve, Sicario è diventato uno dei titoli del momento, nonché uno dei principali protagonisti della stagione dei premi. Il film arrivò infatti a guadagnare tre nomination ai prestigiosi Oscar, rispettivamente per fotografia, colonna sonora e montaggio sonoro. Indicato come uno dei migliori film dell’anno, Sicario ha poi ottenuto ottimi risultati anche al box office.

Arrivato in sala, infatti, il film riuscì a guadagnare circa 85 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 30. Tale risultato spinse i produttori a ideare possibili sequel, aspirando a dar vita ad una vera e propria trilogia. Merito di ciò è dovuto anche ai personaggi protagonisti, divenuti da subito iconici e in grado di catalizzare le attenzioni del pubblico. Prima di procedere nella visione di Sicario, però, proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast del film. Si vedranno infine le piattaforme dove è possibile ritrovare in streaming il titolo.

La trama del film Sicario

Il film racconta di Kate Macer, giovane agente dell’FBI, alle prese con una missione per eliminare una volta per tutte il narcotraffico al confine tra gli Stati Uniti e il Messico. Tutto cambia quando, in seguito a un incidente in Arizona in cui due poliziotti perdono la vita a causa di un’esplosione in una casa, la donna viene annessa in una speciale task force diretta da un tipo alquanto enigmatico, Matt Graver, e dal consulente colombiano Alejandro. Il gruppo si reca a Ciudad Juárez per estradare Guillermo Diaz.

Quando si trovano vicino al confine, però, Kate e i suoi colleghi sventano una trappola facendo fuori molti uomini appartenenti al cartello messicano. Mentre Alejandro sta torturando Guillermo in una base aerea degli Stati Uniti, la donna inizia a dubitare della legalità dei loro metodi. Allo stesso tempo, inizia a sospettare che il reale scopo dell’operazione sia ben altro rispetto a quello ufficialmente indicato.

Sicario cast

Sicario: il cast del film

Per dar vita ai tre principali protagonisti di Sicario, era assolutamente necessario per i produttori trovare interpreti carismatici e in grado di dar vita alla complessa personalità di Kate, Matt e Alejandro. Ad interpretare l’agente dell’FBI è stata chiamata l’attrice Emily Blunt, da Villeneuve voluta dopo averla vista in The Young Victoria. Per prepararsi al ruolo questa non solo si è sottoposta ad un lungo addestramento fisico, ma ha avuto anche modo di parlare con diverse agenti donna dei servizi segreti. Ha in seguito basato la personalità di Kate proprio su queste. In particolare, su una rivelatasi particolarmente timida e solitaria, caratteristiche poi riscontrabili nel personaggio. Il controverso Matt Graver è invece interpretato da Josh Brolin.

Questi aveva inizialmente rifiutato il ruolo, essendo ancora provato dalle riprese di Everest. Il diretto della fotografia Roger Deakins gli inviò però un’e-mail implorandolo di partecipare al film. Poiché era insolito che il leggendario Deakins si dimostrasse così desideroso di lavorare con un attore, Brolin si convinse ad accettare. Il misterioso Alejandro è invece interpretato dal premio Oscar Benicio Del Toro. Originariamente, il suo personaggio possedeva numerose linee di dialogo, ma queste sono state tagliate di comune accordo dall’attore e da Villeneuve. Così facendo aspiravano a lasciare un’aura di mistero intorno ad Alejandro. Nel film è poi presente Jon Bernthal nei panni del poliziotto corrotto Ted, e Daniel Kaluuya in quelli di Reggie, collega di Kate. Maximiliano Hernandez è invece Silvio, un poliziotto messicano corrotto.

Il sequel di Sicario, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film, nel 2018 arriva il sequel intitolato Soldado, e diretto dal regista italiano Stefano Sollima, noto per aver diretto la serie Gomorra. Il film, pur presentando nuovamente i personaggi di Alejandro e Matt, con ancora Del Toro e Brolin a darvi volto, non si avvale della partecipazione della Blunt nei panni di Kate. Il film, scritto anche in questo caso da Sheridan, pur essendo ambientato nello stesso contesto di Sicario presenta infatti una storia nuova e indipendente. Affermatosi anche questo come un discreto successo, i produttori hanno annunciato l’intenzione di dar vita ad un terzo capitolo della trilogia. Attualmente non vi sono notizie ufficiali riguardo questo. La volontà sembra però quella di riportare in scena il personaggio di Kate, protagonista del primo film.

In attesa di vedere gli sviluppi futuri della saga, è possibile fruire di Sicario alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Rai Play e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 27 luglio alle ore 22:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Hanno clonato Tyrone: la spiegazione del finale del film Netflix

Hanno-clonato-tyrone-netflix

Uno dei più interessanti film usciti questo mese su Netflix è Hanno clonato Tyrone, un racconto fortemente debitore della cultura edificata dal genere blaxploitation – ovvero quei film a basso costo che avevano come pubblico di riferimento gli afroamericani – caratterizzato però anche da elementi comici, fantascientifici e di commento sociale. Diretto da Juel Taylor, qui al suo film d’esordio, Hanno clonato Tyrone offre infatti non solo tanto intrattenimento, ma anche profonde riflessioni riguardanti la popolazione afroamericana e il suo rapporto con quella bianca, similmente a quanto fatto in anni recenti da Jordan Peele con Scappa – Get Out e Noi.

La sceneggiatura di questo film, scritta da Juel Taylor insieme a Tony Rettenmaier, è stata indicata da The Black List come una delle migliori in circolazione a Hollywood ma ancora prive di una produzione. I due sceneggiatori hanno raccontato di aver concepito la storia come un omaggio ai film blaxploitation degli anni ’70, con – appunto – elementi di satira, mistero, horror, fantascienza e umorismo assurdo. A partire da questo testo ha dunque preso vita un film ricco di invenzioni visive e narrative, che diverte ma spinge anche alla riflessione riguardo le tematiche tratta.

Si tratta dunque di un titolo da non perdere per gli appassionati dei misteri da risolvere, come anche per chi, appunto, ha apprezzato i film del regista Jordan Peele. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche i passaggi da compiere su Netflix per poter trovare e vedere il film.

La trama e il cast di Hanno clonato Tyrone

La trama del film ruota intorno ad improbabile trio che si trova ad indagare su una serie di eventi inquietanti e misteriosi. Fontaine è uno spacciatore che vive alla giornata in una cittadina fatiscente e non si è ancora ripreso dalla morte del fratellino Ronald, Slick è un magnaccia che, secondo le sue parole, era considerato come il migliore nel suo campo nel 1995 e Yo-Yo è una prostituta che lavora per lui. Quando una sera Fontaine viene ucciso da colpi di arma da fuoco, tutto sembra finito per lui. Ma la mattina dopo si risveglia nel suo letto. Scoprirà ben presto di essere in realtà stato clonato. Così, assieme a Slick e Yo-Yo inizia ad indagare per capire cosa gli è successo davvero.

Ad interpretare Fontaine, il protagonista del film, vi è l’attore John Boyega, noto per il ruolo di Finn nella trilogia sequel di Star Wars, ma anche per aver recitato in Detroit e Pacific Rim – La rivolta. Oltre a quello di Fontaine, come si scoprirà, Boyega interpreta più di un ruolo all’interno del film. Accanto a lui, nel ruolo del magnaccia Slick vi è il premio Oscar Jamie Foxx, mentre l’attrice Teyonah Parris è Yo-Yo. Quest’ultima è ora nota per essere l’interprete di Monica Rambeau nel Marvel Cinematic Universe. Recita poi nel film anche l’attore Kiefer Sutherland nei panni del misterioso Nixon, ma anche David Alan Grier nel ruolo del Predicatore.

Hanno-clonato-tyrone-cast

Hanno clonato Tyrone: la spiegazione del finale

Mano mano che si procede nella visione, scopriamo che, come suggerisce il titolo, ci sono innumerevoli cloni della popolazione afroamericana. Questi sono stati realizzati come parte di un esperimento supervisionato dal Nixon di Kiefer Sutherland, che prende di mira la comunità nera. Dal cibo che consumano ai prodotti per capelli che usano, tali cloni vengono riempiti di una sostanza che li renderà più docili. Tutto questo viene fatto da una struttura sotterranea con telecamere che sorvegliano ogni angolo del mondo al di sopra. Fontaine, dunque, scopre di non avere nemmeno una vera famiglia poiché tutta la sua vita è stata solo un’invenzione.

Presto, lui e il resto della comunità si riuniscono per lanciare una ribellione che farà saltare in aria la cospirazione, portando però alla luce un’ulteriore rivelazione. Per farcela, il trio escogita un piano che prevede che Fontaine venga colpito alla spalla. Come successo in precedenza nel film, egli viene poi portato sottoterra per essere scambiato con un nuovo clone. Tuttavia, questa volta Fontaine si sveglia e inizierà a farsi strada attraverso la struttura. Tutto va secondo i piani, fino a quando Fontaine scopre di non essere solo laggiù. Si ritrova infatti davanti ad un uomo anziano e vestito con un camice bianco. È il Fontaine originale che si rivela essere l’artefice degli esperimenti genetici e delle clonazioni.

Hanno-clonato-tyrone-spiegazione-finale

Secondo lo scienziato il problema alla base delle rivolte, della violenza e delle differenze sociali è strettamente legato alle caratteristiche estetiche proprie di ogni diversa etnia. Il suo obiettivo è quello di azzerarle e rendere, nel corso di varie generazioni, tutti uguali alle controparti dei quartieri ricchi, ovvero tutti caucasici. L’omicidio a sfondo razziale del fratellino di Fontaine da parte di un agente di polizia lo ha dunque spinto a iniziare a creare quei cloni. Dopo aver spiegato che il paese sarebbe migliore con l’assimilazione anziché con l’annientamento, l’anziano Fontaine viene ucciso nel corso della baruffa finale, nella quale il suo progetto viene portato alla luce.

Ma chi è il Tyrone del titolo? Lo scopriamo solo una volta giunti all’ultima scena del film. In questa vediamo Fontaine svegliarsi e ripetere la sua classica routine già nel corso del racconto. Eppure c’è qualcosa di diverso in lui: ha le treccine e vive a Los Angeles. L’ambiguità si spiega nel momento in cui vede un servizio al telegiornale che racconta delle teorie sui cloni. Appare a quel punto sullo schermo un altro Fontaine. Ed è lì che un amico seduto affianco a lui si volta e gli dice “Quello non sei tu, Tyrone?”, rivelando così a chi faceva riferimento il titolo. Il racconto dunque si allarga, svelando che esperimenti non sono limitati solo al quartiere chiamato Glen ma a un territorio molto più ampio, aprendo di fatto le porte a possibili sequel.

Il trailer di Hanno clonato Tyrone e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Hanno clonato Tyrone unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 8° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, Collider

 
 

The Morning Show: svelato il teaser della terza stagione

The Morning Show 3

Apple TV+ ha pubblicato oggi un avvincente teaser per l’attesissima terza stagione di The Morning Show, interpretata e prodotta da Jennifer Aniston e Reese Witherspoon e in uscita il 13 settembre con i primi due episodi dei dieci totali, seguiti da nuove puntate settimanali ogni mercoledì, fino all’8 novembre.

Nella terza stagione di The Morning Show, il futuro della rete è messo in discussione e la lealtà dei singoli protagonisti è spinta al limite quando un gigante della tecnologia mostra interesse verso la UBA. Si formano alleanze inaspettate, le storie private vengono utilizzate come armi e tutti sono costretti a confrontarsi con i propri valori e principi, dentro e fuori dalla redazione. Insieme ad Aniston e Witherspoon, il cast stellare della terza stagione è guidato da Billy Crudup, Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Greta Lee, Jon Hamm, Nicole Beharie e Julianna Margulies.

La serie, vincitrice di Emmy, SAG e Critics Choice Award e già confermata per una quarta stagione, è diretta e prodotta da Mimi Leder, con Charlotte Stoudt come showrunner e produttrice esecutiva. “The Morning Show” è prodotto dallo studio Media Res e prodotto a livello esecutivo da Michael Ellenberg con Media Res, insieme ad Aniston e Kristin Hahn con Echo Films e Witherspoon e Lauren Neustadter con Hello Sunshine. Mimi Leder è anche produttrice esecutiva.

La seconda stagione di The Morning Show, disponibile su Apple TV+, ha ricevuto una nomination agli Emmy come Miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Reese Witherspoon, una nomination come Miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Billy Crudup, che lo aveva già vinto per la prima stagione, e una candidatura a Miglior guest star femminile in una serie drammatica a Marcia Gay Harden.

Nella prima stagione, Billy Crudup, nei panni di Corey Ellison, ha vinto un Emmy come Attore non protagonista in una serie drammatica, oltre a un Critics Choice Award, mentre, grazie all’interpretazione di Alex Levy, Jennifer Aniston ha ricevuto un SAG Award per la Migliore interpretazione in una serie drammatica. La serie ha anche ricevuto la nomination dalla Television Critics Association come Outstanding New Program e un TV Choice Award per Best New Drama.

 
 

Disney+: tutte le novità di agosto 2023

Star Wars: Ahsoka

Anche quest’estate, Disney+ continua a regalare emozioni: la terza stagione dell’attesissima Only Murders in the Building arriva sulla piattaforma streaming, con nuovi episodi settimanali a partire dall’8 agosto. Anche i fan dei viaggi spaziali saranno accontentati questo agosto, con Star Wars: Ahsoka e con il film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Vol 3, due titoli che arricchiscono un mese colmo di appuntamenti! Per gli amanti del cibo, anche Carmy e la sua brigata tornano ad agosto con la seconda stagione di The Bear.

Disney+ è la casa dedicata allo streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star, compresi gli esclusivi Disney+ original. Un ultimo saluto alla East High: L’amatissima serie High School Musical: The Musical: La Serie, si concluderà con la quarta stagione il 9 agosto… ma la musica non finisce qui. Tutti i film e gli spin-off di High School Musical sono disponibili in streaming su Disney+.

Il 2 agosto preparatevi a vivere emozioni incredibili quando approderanno su Disney+ il finale della sesta stagione di 9-1-1 e il finale della quarta stagione di 9-1-1: Lone star. Giornata mondiale dell’elefante: Dal 2012, il 12 agosto si festeggia la Giornata mondiale dell’elefante, un momento per onorare questi grandi animali intelligenti e riflettere sulla loro condizione. Per celebrare i maestosi animali, è disponibile in streaming I segreti degli elefanti di National Geographic, una serie che cambierà per sempre tutto ciò che pensavate di sapere su di loro. Per tutti i fan di Star Wars! Il 2 agosto arriveranno su Disney+ i nuovi episodi della prima stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures.

 
 

Io Capitano: la prima clip del film di Matteo Garrone

Io Capitano film 2023

01 Distribution ha diffuso la prima clip di Io Capitano, il nuovo film del regista italiano Matteo Garrone che sarà presentato in concorso all’80esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. 

Io Capitano – il film

Io Capitano racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

 
 

MCU: 10 costumi che hanno deluso i fan dei fumetti

Captain America MCU

I Marvel Studios hanno fornito innumerevoli esempi di costumi straordinari da quando il MCU è stato lanciato nel 2008, ma ce n’è una piccola manciata di questi che, per dirla senza mezzi termini, ha deluso enormemente i fan dei fumetti… Dall’uscita di Iron Man nel 2008, ci sono stati presentati tantissimi costumi incredibili di eroi e cattivi nel Marvel Cinematic Universe. Sfortunatamente, c’è sempre qualcosa di negativo e una piccola minoranza di questi, nel corso degli anni, non è stata all’altezza delle aspettative dei fan.

1Taskmaster (Black Widow)

taskmaster

Il fatto che Taskmaster di Black Widow non avesse letteralmente un teschio al posto della faccia è una decisione facile da capire da parte della Marvel, e il tentativo di includere lo schema di colori blu, bianco e arancione che siamo abituati a vedere nei fumetti è apprezzato. Tuttavia, il modo in cui è stato combinato per il MCU non funziona e sembra piuttosto insulso. Come per Ghost, non sono state apportate modifiche significative all’aspetto del personaggio in Thunderbolts, una decisione sconcertante da parte dei Marvel Studios. Il MCU di solito è in grado di realizzare grandi costumi, ma in questo caso qualcosa non è stato tradotto correttamente. Di conseguenza, Taskmaster appare un generico cattivo da film d’azione.

Successivo

The Killer: una prima immagine di Michael Fassbender nel film di David Fincher

the-killer-david-fincher-michael-fassbender
(Foto: Netflix/Empire Magazine)

Dopo essere stato annunciato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, The Killer, il nuovo film diretto da David Fincher dopo Mank, si mostra ora con una prima foto ufficiale svelata tramite Empire. Rilasciata da Netflix, che distribuirà il film nel proprio catalogo a partire dal 10 novembre, l’immagine ci offre un primo sguardo a Michael Fassbender, protagonista del film, mentre nei panni dell’assassino del titolo guarda fuori dalla finestra di un appartamento con un cannocchiale, probabilmente intento a pedinare una delle sue vittime.

Accanto a Fassbender, in The Killer ritroveremo in un ruolo da protagonista anche Tilda Swinton. La logline ufficiale fornita da Netflix recita: “dopo un incidente quasi fatale, un assassino combatte i suoi datori di lavoro e se stesso, mentre porta avanti una caccia all’uomo internazionale che insiste non avere nulla di personale“. Sono dunque ancora vaghi i dettagli sulla trama del film, adattamento dell’omonima graphic novel francese di Alexis Nolent e Luc Jacamon, con una sceneggiatura di Andrew Kevin Walker.

The Killer, il cast del film

Come già riportato, Michael Fassbender e Tilda Swinton interpreteranno i protagonisti, ma il cast include anche Kerry O’Malley nei panni di Dolores e Charles Parnell (Top Gun: Maverick) nei panni di Hodges, Arliss Howard (Full Metal Jacket) e la star brasiliana Sophie Charlotte nel film. Il direttore della fotografia Erik Messerschmidt (Mindhunter) collabora ancora una volta con Fincher per il film, mentre il regista torna a collaborare con Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network, Millennium, Gone Girl, Mank) per comporre la colonna sonora di The Killer. Sappiamo inoltre che la durata del film è pari a 113 minuti, il che lo rende il secondo film più corto nella filmografia di Fincher dopo Panic Room.

 
 

Superman Legacy: la scenografa del film elogia la “visione cristallina” di James Gunn

Superman: Legacy DCU

Come ormai noto, il DC Universe sta per ripartire da zero, con l’inizio di un nuovo universo guidato da James Gunn e Peter Safran, che stanno supervisionando l’intera operazione. Il primo film del DCU sarà Superman: Legacy, che non solo lancerà un intero universo di storie, ma darà anche all’amato supereroe una nuova direzione per il futuro. Il film, scritto e diretto da Gunn, ha da poco trovato i suoi protagonisti, come anche altri importanti membri del cast. La scenografa Beth Mickle si è unita ora alla troupe, lavorando al fianco di Gunn per dare vita a Metropolis e al resto del nuovo Universo DC.

Durante una recente intervista con ScreenRant, Mickle ha elogiato la “visione cristallina” di Gunn per Superman: Legacy. “Sto lavorando al nuovo film di Superman e non potrebbe esserci un onore più grande di questo. Sono molto felice. Siamo tutti molto entusiasti di far parte della squadra. Siamo molto fortunati che Gunn abbia una visione così cristallina di ciò che vuole che siano i suoi film. E non succede spesso.“, ha spiegato Mickle. “Molto spesso questa visione ce l’ha il regista, ma spesso sono gli scenografi o i costumisti che la trovano per il regista”.

Ma Gunn è arrivato con una brillante prima bozza della sceneggiatura, che è un’altra cosa molto rara, e da questa emerge davvero un’idea chiara di come sarà girato il film, di come vuole che si presenti“, ha continuato. “Ha forti riferimenti. Ha riferimenti musicali fantastici, ed è davvero articolato al riguardo. Ha davvero delineato questa meravigliosa tabella di marcia per il mio team, me e gli altri dipartimenti creativi. Proponiamo dunque concept art, riferimenti e li condividiamo con lui, che dà sempre ottimi feedback, suggerimenti ma anche molta licenza creativa, il che è anche raro, specialmente per qualcuno che ha una tale visione“.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025

 
 

Billions: trailer della settima e ultima stagione in arrivo su SKY

Billions

Potere, denaro, lealtà: New York è da anni il palcoscenico sul quale i protagonisti di Billions,  l’acclamata serie americana con Paul Giamatti (John Adams, Sideways) e Damian Lewis (Una spia tra noi, Band Of Brothers, Homeland), si scontrano nel gioco ad alto rischio che è l’alta finanza. Dal 12 agosto su Sky e in streaming su NOW la settima e ultima stagione del titolo SHOWTIME che Sky ha portato sugli schermi fin dal primo episodio, e di cui oggi viene rilasciato il trailer ufficiale.

Il capitolo finale della serie vede il ritorno del miliardario Bobby Axelrod (Damian Lewis), per affrontare un’ultima volta il procuratore federale Chuck Rhodes (Paul Giamatti), suo avversario (e a tratti alleato) da sempre.  Ma quando la posta in gioco aumenta tanto da raggiungere Wall Street, il loro gioco di abilità minaccia di rovesciare imperi. Sarà un trionfo per alcuni e un crollo per altri, e tutte le certezze iniziano a vacillare sotto il peso di una tensione crescente. Le alleanze si ribalteranno, le vecchie ferite diventeranno armi con cui destabilizzare i fragili equilibri fin qui raggiunti, la lealtà di ognuno dei protagonisti verrà messa alla prova e il tradimento sarà sempre dietro l’angolo per far crollare ogni sicurezza.

Nel cast tornano Maggie Siff, Corey Stoll, David Costabile, Asia Kate Dillon, Condola Rashad, Jeffrey DeMunn, Toby Leonard Moore, Malin Akerman, Toney Goins, Daniel Breaker e Sakina Jaffrey. Una serie SHOWTIME, prodotta da Best Available! e TBTF Productions Inc. I creatori della serie Brian Koppelman e David Levien stanno sviluppando quattro potenziali spin-off: Millions sui finanzieri emergenti; Trilioni sugli ultra-ricchi; e altri due spettacoli senza titolo che si svolgeranno rispettivamente a Miami e Londra.

 
 

Dungeons & Dragons: un sequel è ancora possibile, ad una condizione

Dungeons & Dragons L'onore dei ladri photogallery film

Contrariamente a quanto inizialmente riportato, un sequel di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri (qui la recensione) non è ancora fuori da ogni discussione. Il CEO della Paramount, Brian Robbins, ha infatti anticipato che il seguito potrebbe ancora concretizzarsi, purché venga soddisfatta una precisa condizione. Diretto da John Francis Daley e Jonathan Goldstein, il film, adattamento dell’amato gioco di ruolo da tavolo, è come noto stato accolto da ottime recensioni, ma ha sottoperformato al botteghino, terminando la sua corsa nelle sale con soli 208 milioni di dollari su un budget di 150 milioni di dollari.

Alla luce di ciò, in una recente intervista con Variety, Robbins ha rivelato che un sequel di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri non è in realtà impensabile, nonostante appunto il primo film abbia perso denaro. La condizione che deve però essere soddisfatta è il “trovare un modo per realizzarlo a un costo inferiore“. Data la buona accoglienza ricevuta dal film, basterebbe dunque che il sequel venga realizzato con un budget ridotto, così da poter eventualmente ottenere maggiori profitti.

Non si tratta però di un requisito da poco, considerando che per ottenere effetti speciali importanti come quelli presenti nel primo film saranno necessarie delle spese non indifferenti. Se però si troverà un modo per dar vita ad una storia meno complessa, allora il progetto potrebbe davvero prendere vita. Per mantenere basso il budget del sequel, ad esempio, si potrebbe potenzialmente ridurre in qualche modo il numero dei grandi set e degli effetti speciali, puntando su altri elementi che hanno funzionato bene nel primo film. Non resta dunque che aspettare, per sapere se le discussioni relative al sequel andranno a buon fine.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri

Il film live-action di  Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è scritto e diretto dal  duo di Game Night  Jonathan Goldstein e John Francis Daley. Il film è interpretato da Chris Pine (Wonder Woman 1984), Michelle Rodriguez (F9), Justice Smith (Detective Pikachu), Hugh Grant (Quattro matrimoni e un funerale), Sophia Lillis (It film), Chloe Coleman (My Spy) e la star di Bridgerton Regé-Jean Page. Il film è coprodotto e cofinanziato da Hasbro, eOne e Paramount Pictures. eOne gestisce la distribuzione nel Regno Unito e in Canada, mentre Paramount distribuisce ovunque. È anche prodotto da Brian Goldner e Jeremy Latcham di Hasbro come parte del suo accordo con eOne, ramo di intrattenimento di Hasbro.

 
 

Le ultime novità di luglio in sala nei cinema italiani

Noi anni luce Carolina Sala e Rocco Fasano

In quest’ultima settimana di luglio al cinema ci sono solo poche novità ma sono davvero molto interessanti. In sala è possibile vedere, oltre ai quattro titoli che fanno parte del panorama paneuropeo, anche Il Castello nel Cielo di Hayao Miyazaki realizzato nel 1986 e ispirato all’isola immaginaria creata da Jonathan Swift. Questo classico, che fa parte della rassegna estiva Un mondo di sogni animati, rimarrà disponile sul grande schermo fino al 2 agosto e permetterà, a chi non lo ha ancora visto, di scoprire una delle opere più belle del maestro giapponese dell’animazione.

Ovviamente il gradino più alto del Box Office italiano, ma anche di tutto il mondo, è tinto di color rosa come tutte le persone che sono corse negli ultimi sette giorni per vedere Barbie di Greta Gerwig. Il live action dedicato alla celebre bambola Mattel si è aggiudicato il premio come Miglior weekend di apertura per un film diretto da una regista e non solo ma anche quello per essere il Miglior weekend di apertura per un film nel 2023.

Vediamo insieme le ultime novità di luglio al cinema 

Hai mai avuto paura?

La prima novità di luglio è Hai mai avuto paura? l’opera prima della regista Ambra Principato, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano e specializzata nella realizzazione di contenuti per il web. Questo film è un horror gotico ambientato nel passato, nell’Italia del 1813 in un borgo. La trama racconta la storia di un villaggio scosso da inspiegabili episodi violenti che sembrano accadere ad ogni plenilunio, i contadini disperati infatti scoprono che sono continuamente attaccati da un animale selvatico sconosciuto che sta uccidendo il loro bestiame. Quando la bestia miete però la sua prima vittima umana, un cacciatore proveniente dalle montagne inizia a dargli la caccia tra i boschi e nel paese. Intanto il piccolo Orazio è l’unico a notare il comportamento strano e misterioso di suo fratello Giacomo. Il cast di quest’opera da brivido è composto da Justin Korovkin, Lorenzo Ferrante, Elisa Pierdominici, Mirko Frezza e Marta Richeldi.

Kursk

Prima di Un altro giro e di vincere nel 2021 l’Oscar come Miglior film in lingua straniera il regista danese Thomas Vinterberg ha girato il film drammatico e storico Kursk che finalmente esce anche in Italia. Questo lungometraggio mostra il disastro del sottomarino nucelare russo K-141 e la negligenza governativa che ha caratterizzato la tragedia. Mentre i marinai lottano per la sopravvivenza nel mare di Barents nell’agosto del 2000, le loro famiglie combattono contro i politici e gli impossibili ostacoli burocratici cercando disperatamente di portarli in salvo. I protagonisti di questa pellicola tratta sulla tragedia vera del sommergibile sono interpretati da Matthias Schoenaerts, Lea Seydoux e Colin Firth.

Noi anni luce

Sulla scia lasciata da Colpa delle stelle e dei “sick movie”, cioè film con almeno uno dei giovanissimi protagonisti che soffre di una malattia grave o terminale, arriva nelle nostre sale Noi anni luce. Il lungometraggio di Tiziano Russo è incentrato su Elsa, una ragazza di 17 anni che scopre di essere affetta da leucemia. La sua unica possibilità di salvarsi è un trapianto di midollo, ma il solo a poterglielo donare è suo padre che non ha mai conosciuto. Inizia così questo viaggio on the road alla ricerca dell’uomo che può salvarle la vita e ad accompagnarla c’è Edo, un ragazzo conosciuto in ospedale affetto dalla sua stessa malattia. I due adolescenti Elsa e Edo sono interpretati da Carolina Sala e Rocco Fasano nel cast anche Caterina Guzzanti, Fabio Troiano e Daniele Parisi.

Rheingold

L’ultima novità di luglio è Rheingold, il biopic del 2022 diretto da Fatih Akin. Questo gangster drama è basato sul romanzo autobiografico Everything or Nothing di Xatar e si concentra sulla vita del rapper e produttore musicale tedesco passato dal ghetto alla vetta delle classifiche musicali. Dall’inferno di una prigione irachena Giwar Hajabi, il futuro Xatar, arriva in Germania da ragazzino con la sua famiglia a metà degli anni Ottanta, crescendo poi in poco tempo passa da piccolo criminale a grande spacciatore, ma quando perde un prezioso carico di droga la sua vita cambierà del tutto.

 
 

Giornate degli Autori, ecco il programma ufficiale della ventesima edizione

Giornate degli Autori 2023 programma ufficiale

É stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa il programma della ventesima edizione delle GIORNATE DEGLI AUTORI che si svolgerà nell’ambito dell’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre.

Per le Giornate degli Autori la ventesima edizione è una sorta di “rito di passaggio”, ben rappresentato dall’immagine dell’anno, tratta dalla performance “Doposole” di Anna Franceschini, in cui il passato dialoga con il presente, il tempo viene interrogato alla ricerca di una identità. Un’indagine che ben si accompagna alla scelta di autrici e autori che hanno il coraggio di uscire dalla loro comfort zone; registi che, come si dovrebbe fare a vent’anni, partono alla scoperta del mondo, spesso un mondo lontano da quello in cui vivono, ma che serve a meglio definire la costruzione di un’identità adulta.

Le Giornate degli Autori compiono vent’anni, escono dall’adolescenza, fanno i primi conti con un segmento di passato e gettano le basi per l’avvenire. E noi festeggiamo questo importante compleanno con autrici e autori che hanno il coraggio di uscire dalla loro zona di comfort.

A partire dal film di apertura del Concorso internazionale delle Giornate degli Autori, Los océanos son los verdaderos continentes, esordio al lungometraggio del regista milanese Tommaso Santambrogio. Il film, co-produzione italo-cubana, è integralmente ambientato a Cuba e della Cuba contemporanea riesce a restituire malinconia e vitalità, speranze e sogni perduti, attraverso una storia che tocca tre generazioni.

La regista francese Élise Girard si trasferisce in Giappone per il suo terzo lungometraggio, Sidonie au Japon. Bisogna andare in capo al mondo per ritrovare se stessi? Per Sidonie, magnificamente interpretata da Isabelle Huppert, pare proprio di sì. In un luogo sconosciuto e impenetrabile, in un continuo alternarsi tra passato e presente, tra fantasmi e persone reali, la donna ritrova senso e identità perduti.

Restiamo in Giappone con Kyoshi Sugita, uno dei nomi più interessanti del cinema asiatico contemporaneo che in Kanata no uta affronta, con uno stile lineare, semplice ma mai semplicistico, il tema dell’empatia e dell’altruismo. Qui una ragazza solitaria osserva il dolore nei volti di sconosciuti, altrettanto solitari, che poi si trasformano in persone familiari da abbracciare.

La sofferenza ritratta dall’esordiente olandese Stefanie Kolk in Melk potrebbe apparire come un muro invalicabile che non offre alcuna speranza. Ma donare agli altri ciò che la sorte ha reso inutile per se stessi – in questo caso il latte materno destinato a un bambino mai nato – è un segnale probabilmente spiazzante, sicuramente forte. Ed è l’indicazione, non retorica, ma pratica, di un voler rinascere con gli altri.

La belga Delphine Girard in Quitter la nuit, sorta di sequel del cortometraggio Une sœur che le valse la candidatura agli Oscar 2020, è lucida e mai retorica nel narrare l’indagine poliziesca che ruota attorno a una violenza di stupro e riesce a restituire la forza salvifica di un sodalizio femminile (in questo caso tra la vittima e la poliziotta).

Un figlio, una madre biologica, una madre adottiva. La più classica delle triangolazioni narrative che portano al conflitto. E invece il basco Víctor Iriarte (Sobre todo de noche), rompendo convenzioni letterarie e con l’aiuto delle straordinarie interpreti Lola Dueñas e Ana Torrent, formula il racconto di un’alleanza sorta per cercare e difendere il senso autentico delle relazioni, anche di quelle che spesso sono intrappolate in vincoli burocratici costruiti da chi non pensa ai sentimenti.

La canadese Ariane Louis-Seize è interprete di un cinema indipendente e di genere e in Vampire humaniste cherche suicidaire consentant mette in scena una giovanissima vampira malata di empatia. Rifiuta di nutrirsi perché ucciderebbe, sovvertendo dunque la regola scritta da chi per vivere si sente autorizzato a sopraffare il prossimo.

E parlano di sodalizi ed alleanze artistiche due film pur molto distanti tra loro, il marocchino Backstage di Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane e il greco To kalokairi tis Karmen di Zacharias Mavroeidis. Nel primo, sorta di road movie danzante che si avvale delle bellissime coreografie del belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui, i registi si addentrano nella vita di una compagnia di ballo e di questa svelano le dinamiche interne tra piccole vendette e regolamenti di conti, segreti e confessioni. Il secondo è una commedia apertamente queer che esplora il significato di varie relazioni, tra cui quelle con la famiglia, i partner, gli amici e gli animali domestici e racconta di due amici che si godono una giornata nella spiaggia gay di Atene collaborando a un’idea di lungometraggio.

A una presa di coscienza collettiva si affida Wu yue xue di Chong Keat Aun. Fantasmi di una tragedia passata che nel presente provano a riproporsi per riportare alla luce il rimosso. I massacri della storia spesso sono dimenticati. E allora un regista dalla Malaysia sfida il silenzio con l’immaginazione e con un linguaggio personale.

Dal teatro di strada di Chong Keat Aun alla commedia greca di Aristofane (Lisistrata) come fonte di ispirazione per il regista iraniano Ayat Najafi. Dal concorso agli eventi speciali, permane il serrato confronto tra vita e arte. Aftab mishavad, film che inaugura il nostro fuori concorso, racconta di una potente e complessa ribellione, del rischio della vita, delle repressioni, di libertà da conquistare, di donne che si prendono in carico il compito di sovvertire regole che non sono state scolpite sulla pietra e che dovrebbero, al più presto, dissolversi per una volontà generale.

Due registi slovacchi, Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík (Photophobia), arrivano in Ucraina. Tra le rovine di una guerra devastante decidono di assumere un punto di vista alternativo, quello dei bambini che hanno trovato riparo in una stazione della metropolitana. Non hanno intenzione di nascondere nulla, semplicemente inseguono il quotidiano nella distruzione, pedinano la vita ostinata.

Gianluca Matarrese in L’expérience Zola ci porta in un altrove linguistico e letterario dove lavora con una coppia di attori teatrali francesi e con loro percorre il tragitto che dalla realtà porta alla finzione e viceversa in uno scambio continuo tra arte e vita.

La regista franco-palestinese Lina Soualem (Bye Bye Tibériade) compie un percorso a ritroso nel tempo, incontrando sua madre, la nota attrice Hiam Abbass, e le altre donne che compongono una grande famiglia, quelle che hanno vissuto nella Palestina del secolo scorso, tra guerre, speranze, ingiustizie, diaspore e quella fiera volontà di restare per affermare la propria presenza.

Un altro regista italiano, Edoardo Morabito (L’avamposto), si mette in movimento, prende la direzione della foresta amazzonica per seguire le tracce di un eco-guerriero scozzese che all’Amazzonia ha dedicato la sua vita. Il mondo così com’è ora non corrisponde ai nostri desideri. O meglio, i nostri desideri non dialogano con le nostre pratiche e quel mondo reagisce, muta, talvolta diventa inospitale. Si può cambiare rotta? Possiamo affidarci agli ideali di chi pare destinato a una grandiosa sconfitta?

E poi, la celebre regista francese Céline Sciamma, Presidente di giuria della scorsa edizione, ci fa omaggio di un breve film girato a Roma in modalità produttiva completamente autonoma e avvalendosi del contributo artistico della cantante Chiara Civello: un piccolo gioiello legato al nome di Patrizia Cavalli (This is how a child becomes a poet).

Lo stesso giorno, alla stessa ora, nella stessa sala, Sciamma si troverà accanto a Teona Strugar Mitevska (21 days until the end of the world). Anche la regista macedone ha deciso di regalare qualcosa al pubblico, un diario intimo, una riflessione politica, un atto di ribellione. E chi meglio di Mitevska e Sciamma per l’insubordinazione?

Film di chiusura fuori concorso è lo statunitense Coup! di Austin Stark e Joseph Schuman con Peter Sargsaard. Protagonista è un piccolo gruppo asserragliato in una villa nel 1918 per proteggersi dall’Influenza Spagnola in preda agli istinti umani dai quali dovremmo liberarci. Egoismi, ambizioni, sotterfugi, trame oscure, tradimenti. Saremo mai in grado di essere migliori?

Giornate-degli-autori-2023

 
 

Il regista di Blue Beetle voleva realizzare una origin story di Bane per la DC

Bane

Arriverà nelle sale italiane dal 17 agosto il nuovo film DC Blue Beetle, incentrato su un ragazzo che viene scelto per diventare un ospite simbiotico dello Scarabeo, un’antica reliquia biotecnologica aliena che gli garantisce una potente armatura esoscheletrica, trasformandolo nel supereroe Blue Beetle. Il film è diretto dal regista Angel Manuel Soto, il quale però ha recentemente raccontato di aver inizialmente avuto il desiderio di realizzare una origin story dedicata al personaggio Bane.

Intervistato da Den of Geek, il regista ha dunque spiegato cosa è successo quando ha ricevuto per la prima volta la chiamata per lavorare con DC. “Volevo presentare delle idee, e una di queste era la storia delle origini di Bane“, ha detto Soto. “Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di interessante nell’esplorare la sua realtà e come nasce un personaggio del genere“. Tuttavia, la conversazione è andata in un modo diverso e la Warner Bros. ha detto: “C’è questo personaggio che stiamo sviluppando da un paio d’anni. Il Blue Beetle, un supereroe latino“. Il resto, come si suol dire, è storia.

Bane, come noto, è già stato portato al cinema, anche se i due film in questioni non hanno effettivamente proposto la storia delle sue origini. La prima apparizione risale al film Batman & Robin, dove però è rappresentato come un forzuto senza cervello, incapace di parlare. Una versione più apprezzata del personaggio è poi apparsa in Il cavaliere oscuro – Il ritorno, dove ad interpretare un Bane molto più intelligente e pericoloso vi è l’attore Tom Hardy. Deve dunque ancora esserci un film esclusivamente incentrato sulla storia delle origini di questo famoso supercriminale di Batman e chissà che proprio Soto non avrà occasione di realizzarlo in futuro nel nuovo DC Universe.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940. Tale supereroe ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine.

È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics. Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggi DC. Al fianco di Xolo Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax. I

Il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez. Blue Beetle sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

 
 

Barbie: i dirigenti della Mattel vogliono creare un intero franchise di film

Barbie margot robbie

Sembra che il pubblico avrà modo di tornare a Barbieland in futuro, con un sequel di Barbie (qui la recensione) apparentemente in una fase iniziale di sviluppo presso la Warner Bros. Dopo l’enorme successo che il film di Greta Gerwig ha riscosso al botteghino, era infatti solo questione di tempo prima che lo studio decidesse di portare avanti con la narrazione stabilita dal film con protagonista Margot Robbie. Le Barbie possono essere qualunque cosa vogliano essere, e un sequel sembra un buon modo per esplorare come le idee e i temi che hanno reso speciale il primo film possono essere approfonditi in una storia diversa da quella che ha visto la Barbie stereotipata creare il proprio percorso.

Durante una recente intervista con Variety, Ynon Kreiz, CEO di Mattel, ha dunque parlato dell’approccio dello studio per i film in uscita: “Barbie, come marchio, ha molte iterazioni diverse. Le linee di prodotti di Barbie sono un marchio molto ampio. Oltre alla figura principale di Barbie, ha un’intera famiglia e molti elementi nel suo universo. È un mondo molto ricco… un marchio molto ampio e molto elastico, in termini di opportunità.” L’amministratore delegato ha però anche spiegato che non c’è fretta di portare un secondo film di Barbie sul grande schermo.

L’idea sarebbe quella di prendersi il giusto tempo per ideare la migliore storia possibile: “Non stiamo dicendo, ‘Okay, pensiamo già al film due e tre”. Facciamo bene il primo e rendiamolo un successo. E se lo fai, le opportunità si aprono molto rapidamente, una volta stabilito che il primo film è una rappresentazione di successo di un franchise sul grande schermo.” Resta da vedere se la Robbie e Ryan Gosling avranno voglia di riprendere i loro ruoli, mentre più difficile è il coinvolgimento della Gerwig, la quale al momento si è detta priva di idee per dei sequel ed è ora pronta ad impegnarsi con i film di Le Cronache di Narnia per Netflix. Se ci saraanno davvero più sequel, questi dovranno dunque essere pianificati attentamente.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

 
 

Barbie: la casa di Weird Barbie è ispirata a Psycho di Alfred Hitckcock

Barbie Kate McKinnon Weird Barbie

Una casa nel film Barbie (la nostra recensione) è stata ispirata dal famoso thriller Psycho di Alfred Hitckcock. La nuova commedia fantasy di Greta Gerwig è interpretata da Margot Robbie  nei panni di Barbie e Ryan Gosling nei panni di Ken. Il film è stato un successo sia di critica che di pubblico, ottenendo ottimi risultati al botteghino. Uno dei momenti più divertenti del film è quando Stereotip Barbie (Robbie) deve fare visita a Weird Barbie (Kate McKinnon), che vive in una strana casa isolata dal resto delle Barbie.

La scenografa Sarah Greenwood ha condiviso i suoi pensieri sulla costruzione della casa di Weird Barbie. “Uno dei miei primi riferimenti è che sali le scale, e c’è la casa di ‘Psycho’, e abbiamo introdotto altri elementi.” Il suo design è stato deliberatamente distorto con tutto messo fuori forma e fuori ordine“, ha detto a Variety. “Ha una piscina di fronte e abbiamo dipinto uno squalo sul fondo“, aggiunge. “Abbiamo aggiunto il gatto di Weird Barbie. Come tutto il resto, è camuffato. Ma il suo gatto è alto 4 piedi e 6 pollici ed è un ritaglio che guarda lo squalo”.

casa di Weird BarbieBarbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

 
 

La Casa dei Fantasmi: il regista del film anticipa potenziali sequel

La Casa dei Fantasmi (Haunted Mansion)

Il 23 agosto arriverà al cinema una nuova versione di La Casa dei Fantasmi, il film prodotto da Walt Disney Pictures e Rideback, secondo adattamento cinematografico dell’attrazione dei parchi a tema Disney The Haunted Mansion, dopo l’omonimo film del 2003 con protagonista Eddie Murphy. Si tratta di una nuova versione molto attesa, che potrebbe in caso di successo essere il primo capitolo di un nuovo franchise cinematografico. In effetti, il regista Justin Simien ha dichiarato a Comicbook.com che il film dà sicuramente modo di esistere a potenziali sequel e spin-off.

Sicuramente lascia una porta aperta per molti altri spazi dove, sai, i fantasmi potrebbero materializzarsi“, ha dichiarato Simien. Se dunque il film dovesse ottenere il giusto riscontro da parte del pubblico, è molto probabile che arrivino ulteriori film in futuro legati a questo franchise molto amato. Proprio come avvenuto per Pirati dei Caraibi, anche quello basato su una delle attrazioni più note dei parchi a tema della Disney, anche La Casa dei Fantasmi potrebbe dunque rivelarsi un titolo molto fortunato per la Disney.

La Casa dei Fantasmi, la trama e il cast del film

La Casa dei Fantasmi racconta di una donna e di suo figlio che si rivolgono a un variegato gruppo di cosiddetti esperti spirituali per aiutarli a liberare la loro casa da intrusi soprannaturali. Il film, presentato in anteprima italiana a #Giffoni53 il 27 luglio, arriverà nelle sale italiane dal 23 agosto. Diretto da Justin Simien, La Casa dei Fantasmi (Haunted Mansion) è interpretato da un cast stellare che include LaKeith Stanfield, Tiffany Haddish, Owen Wilson, Danny DeVito, Rosario Dawson, Chase W. Dillon e Dan Levy, con Jamie Lee Curtis e Jared Leto nel ruolo di The Hatbox Ghost. Il film è prodotto da Dan Lin e Jonathan Eirich, mentre Nick Reynolds e Tom Peitzman sono i produttori esecutivi.

 
 

Hot Wheels: J.J. Abrams aggiorna sull’adattamento che produrrà!

Hot Wheels

Il prossimo film Hot Wheels di J.J. Abrams ha un nuovo aggiornamento. Con il successo del nuovo film Barbie di Mattel, la società è pronta a realizzeranno nuovi film basati su molte delle loro linee di giocattoli. J.J. Abrams, che ha prodotto film come Star Trek, Star Wars: The Force Awakens e Mission: Impossible – Fallout, produrrà il nuovo film, che è in fase di sviluppo da alcuni anni.

Per molto tempo, abbiamo parlato con Mattel di Hot Wheels, e non siamo riusciti a trovare la cosa che faceva fare il clic, che lo rendesse degno di ciò che Hot Wheels, quel titolo, meritava“, ha detto J.J. Abrams. “Poi abbiamo escogitato qualcosa di… emotivo, radicato e grintoso.” Robbie Brenner, capo della Mattel Films, ha condiviso un altro aggiornamento sul film. Ha detto a Variety che il film avrà “personaggi reali con cui puoi relazionarti, che sono tridimensionali, che hanno viaggi emotivi“. Aggiunge: “Guarda qualsiasi film di JJ Abrams. Tutti i suoi film hanno una storia incredibile e personaggi incredibili. Era qualcosa di importante per lui: realizzare un film che non fosse solo divertente ed eccitante, ma che avesse vere emozioni e una vera posta in gioco”.

Quando esce il film Hot Wheels?

Il film Hot Wheels non ha una data di uscita fissa. È prodotto con la Warner Bros.

 
 

Deadpool 3: il villain del film potrebbe essere un personaggio già visto nell’MCU

Deadpool 3 Wolverine Deadpool & Wolverine

Le recenti foto dal set di Deadpool 3 hanno rivelato il mercenario protagonista (interpretato da Ryan Reynolds) e Wolverine (interpretato da Hugh Jackman) verranno finalmente alle mani nel trequel, ma sappiamo anche che la coppia alla fine si troverà a dover unire le forze per affrontare un minaccia più grande che, stando a quanto riportato da alcuni rumor, sarà rappresentata da un volto già familiare all’interno dell’MCU. Sebbene non menzioni il nome del personaggio, l’affidabile scooper @MyTimeToShineHello afferma infatti che l’antagonista principale di Deadpool 3 sarà qualcuno che abbiamo già incontrato nell’MCU.

Le prime ipotesi hanno spinto i fan a pensare a Wanda/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), che si vocifera abbia preso parte alle riprese. Sono però poi emerse notizie contrastanti sul coinvolgimento del personaggio nel film, spingendo dunque a dover rivolgere altrove la ricerca del potenziale villain. Il nome più accreditato per tale ruolo, al momento, sembra essere quello del giudice Renslayer, interpretato da Gugu Mbatha-Raw e visto già nella serie Loki. Si tratta di un personaggio a conoscenza del Multiverso e del suo funzionamento, con la possibilità di spostarsi all’interno di esso.

Proprio tale possibilità la renderebbe il candidato ideale ad essere una minaccia per Deadpool e i suoi amici mutanti. Se ciò si rivelerà vero, però, solo il tempo potrà dircelo. Non mancano però anche altre teorie, tra cui una molto popolare che suggerisce che Ultron (interpretato da James Spader in Avengers: Age of Ultron) farà il suo tanto atteso ritorno proprio in Deadpool 3. Insomma, in ogni caso, sembra che il villain principale del film sarà un volto già conosciuto, che andrà ad aggiungersi ai tanti altri personaggi già noti presenti all’interno del film.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura.

 
 

Talk to Me: un’evocazione nella clip dell’horror di A24

Talk to Me film 2023

È stata rivelata una nuova clip di Talk to Me, il prossimo thriller soprannaturale di A24. Il contributo presenta un gruppo di adolescenti che escogitano un gioco in cui evocano gli spiriti con una mano imbalsamata per divertimento.

Il video mostra Mia di Sophia Wilde che partecipa con riluttanza al gioco, mentre altri la spingono a continuare il possesso. Il film arriva nelle sale italiane il 28 settembre 2023 Distribuito da Plaion Pictures. Dai un’occhiata al nuovo trailer di Talk to Me qui sotto.

Di cosa parla Talk to Me?

Talk to Me segna il debutto alla regia di un lungometraggio dei gemelli Danny e Michael Philippou, che hanno raggiunto la notorietà grazie alla loro attività su loro canale YouTube. Il film è interpretato da Sophia Wilde, Joe Bird, Alexandra Jensen, Otis Dhanji, Miranda Otto, Marcus Johnson, Alexandria Steffensen, Zoe Terakes e Chris Alosio.

“Nel film, Mia (Wilde) è determinata a ottenere un legame con il mondo ultraterrena in seguito alla prematura morte di sua madre”, si legge nella sinossi. “Ma quando il suo gruppo di amici si riunisce per un’altra seduta spiritica con una misteriosa mano imbalsamata che rappresenta il tramite per il collegamento con il mondo degli spiriti, il gruppo è impreparato alle conseguenze dell’infrangere le regole con un contatto prolungato. Mentre il confine tra i mondi crolla e inquietanti visioni soprannaturali perseguitano sempre più Mia, lei si affretta a riparare l’orribile danno prima che sia irreversibile”.

Talk to Me segna il debutto alla regia di un lungometraggio dei gemelli Danny e Michael Philippou aka RackaRacka, che per primi hanno ottenuto il riconoscimento attraverso il loro canale YouTube. Il film è interpretato da Sophia Wilde, Joe Bird, Alexandra Jensen, Otis Dhanji, Miranda Otto, Marcus Johnson, Alexandria Steffensen, Zoe Terakes e Chris Alosio. Il film è scritto da Danny Philippou, Bill Hinzman e Daley Pearson. I produttori esecutivi sono Ari Harrison, Jeff Harrison, Phil Hunt, Daniel Negret e Compton Ross, con Kristina Ceyton, Samantha Jennings e Christopher Seeto come produttori.

 
 

Killers of the Flower Moon con Leonardo DiCaprio non subirà ritardi

Killers of the Flower Moon
Robert Di Niro, Lily Gladstone, Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefios.it

Secondo quanto riferito, l’imminente film drammatico sulla mattanza occidentale diretto dall’acclamato regista Martin Scorsese e con protagonista Leonardo DiCaprio Killers of the Flower Moon non subirà ritardi. Fonti hanno riferito a The Hollywood Reporter che il film probabilmente non verrà posticipato rispetto alla data di uscita attuale. Le due grandi star del film, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, non potranno promuovere il film durante lo sciopero in corso. Tuttavia, il film ha generato una solida pubblicità dopo la sua prima di successo al Festival di Cannes, dove Martin Scorsese e il cast hanno sfilato sul tappeto rosso.

Quando è la data di uscita di Killers of the Flower Moon?

Il film uscirà in sale selezionate il 19 ottobre 2023 distribuito da 01 Distribution. Sarà poi diffuso negli Stati Uniti il ​​20 ottobre da Apple TV+. In Italia qualche settimana dopo.

Killers of the Flower Moon, il film

Basato sull’omonimo libro best-seller, Killers of the Flower Moon è ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20 e segue l’omicidio seriale di membri della Osage Nation, l’associazione di ricca di petrolio. La storia racconta una serie di crimini brutali in circostanze misteriose che si sono verificati conosciuto come “il regno del terrore”. Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

 
 

Good Omens, la recensione della seconda stagione della serie Prime Video

Good-Omens-recensione

È in uscita la seconda stagione della serie apocalittica più spassosa che ci sia: Good Omens 2 partirà dal 28 luglio sempre su Prime Video. Ancora diretta da Douglas Mackinnon, era stata scritta ed effettivamente creata da Neil Gaiman – che ne è anche lo showrunner – a partire dal suo romanzo del 1990 composto a quattro mani con l’adorato e compianto Sir Terry Pratchett, che in italiano aveva il titolo tradotto in Buon Apocalisse a tutti! e in lingua originale come Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch. Un titolo, un programma.

Infatti, le premesse del libro, per quanto riguarda la prima stagione uscita nel 2019, erano state pienamente rispettate. Tutta la linea dissacrante, e al contempo leggera, dal divertimento brillante, è stata la base sulla quale ogni puntata, ogni svolta di trama e tutto il circolo dei personaggi, si sono sempre mossi insieme, coronati dalla voce fuori campo di Dio, che in inglese ha il tono sardonico di Frances McDormand.

La trama di Good Omens

La storia parla dell’angelo Aziraphale (Michael Sheen) e del demone Crowley (David Tennant) che fanno amicizia durante la cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden. Subito vivono un’inconsueta e segreta sintonia, unita ad una marcata morbidezza nell’adesione alle regole d’appartenenza alle rispettive fazioni d’origine. Questo aspetto, oltre a fornire innumerevoli pretesti di comicità, sarà il motore principale della trama che darà continuità anche alla seconda stagione.

Il soggetto della prima, che combacia con gli eventi presentati nel romanzo, vede i due che, terminati i propri compiti nella genesi dell’umanità, vengono assegnati alla supervisione e mediazione sulla terra degli obiettivi dei rispettivi “datori di lavoro”: l’esecuzione del piano divino per l’uno, e l’introduzione di scompiglio per l’altro. Ma con il passare – è il caso di dirlo – dei secoli e dei millenni, Aziraphale e Crowley si affezionano al mondo e agli uomini, al loro stile di vita e ai piaceri della tavola e dell’arte (cosa valida specialmente per l’angelo, naturalmente) e cercheranno, perciò, di far di tutto affinché l’Apocalisse così imminente non distrugga l’universo e, con esso, anche la loro piacevolissima routine.

Gli eventi della seconda stagione, invece, hanno toni di maggior raccoglimento intorno alla relazione tra i due protagonisti e, nell’essere sempre correlati al destino precario e tragicomico dell’umanità, trattano in generale pochi personaggi e un paio di linee narrative. Anche gli stessi attori che ritornano si limitano ai tre arcangeli che mantengono lo stesso ruolo: il meraviglioso Jon Hamm, Doon Mackichan e Gloria Obianyo, e alle attrici Miranda Richardson e Nina Sosanya che però cambiano completamente interpretazione.

Aziraphale e Crowley al centro del racconto

Good-Omens-Michael-Sheen-David-Tennant

È dunque piuttosto diverso il ritmo delle nuove puntate. Pur mantenendo la stessa briosità, ha un’inevitabile rallentamento sulla freschezza degli sviluppi del racconto che mette in campo. Neil Gaiman aveva discusso con Terry Pratchett su un eventuale secondo volume di Good Omens e pare dovesse intitolarsi 668: The Neighbor of the Beast, cosa che lascerebbe già pregustare un’ingente quantità di spazi per l’esilarante fantasia degli autori. Ma il risultato finale di questo secondo capitolo è lontano da tutto questo.

Tante sono le digressioni e gli approfondimenti del legame che unisce l’angelo e il demone, e sono tutti sempre ben costruiti e interessanti dal punto di vista della messa in scena così come delle performance sempre eccezionali di Sheen e Tennant, ma risultano quasi pretestuose nel diventare un canale attraverso il quale dover mostrare il sentimento che nasce tra i due, che era comunque già chiaro e, nell’essere la colonna portante della trama, indebolisce la forza dei guizzi narrativi che tanto avevano caratterizzato l’inizio di tutto.

Good Omens 2 è, perciò, estremamente godibile considerando l’originalità dell’argomento di partenza che inevitabilmente rimane come cassa di risonanza per tutta la durata delle puntate, ma banalizza le sue stesse qualità decidendo di concentrarsi sui punti che, al contrario, erano coinvolgenti proprio perché solamente accennati.

 
 

Castlevania: la serie spin-off ottiene la data di uscita e poster

CASTLEVANIA: NOCTURNE

Castlevania, la serie basata sull’omonima saga di videogiochi tornerà su Netflix a settembre con una nuova serie spin-off, Castlevania: Nocturne. Secondo quanto apprendiamo da Bloody Disgusting, Castlevania: Nocturne sarà presentato in anteprima su Netflix il 28 settembre 2023. Il primo teaser trailer per la prossima stagione dovrebbe uscire online il 27 luglio 2023. Netflix Geeked ha rilasciato un nuovo poster per la serie su Twitter, che include uno slogan che recita: “Prego per te, Richter Belmont”.

Dettagli su Castlevania: Nocturne sono stati in gran parte tenuti nascosti; tuttavia, si dice che la serie sia ambientata durante la Rivoluzione francese nel 1792 e seguirà Richter Belmont, un discendente di Trevor, in una pericolosa avventura piena di vampiri, mostri e altro ancora. Castlevania: Nocturne è stato creato e scritto da Clive Bradley, con Kevin Kolde come showrunner. Basata sul videogioco creato da Konami, la serie è adattata da Castlevania: Rondo of Blood del 1993 e Castlevania: Symphony of the Night del 1997.

Castlevania: nocturneNetflix ritorna nel mondo di Castelvania

Creata e scritta da Warren Ellis, la prima stagione di Castlevania è uscita su Netflix nel luglio 2017. La serie animata vede Trevor Belmont (doppiato da Richard Armitage), un cacciatore di mostri con un’eredità complicata, entrare in guerra con Dracula (Graham McTavish) dopo il vampiro non morto cerca di distruggere tutta l’umanità con un esercito di mostri demoniaci.

Insieme a Trevor in battaglia ci sono un potente mago di nome Sypha Belnades (Alejandra Reynoso) e il figlio di Dracula, Alucard (James Callis), che nutre solo odio per suo padre. La serie vede anche Theo James nei panni di un falsario di nome Hector, Adetokumboh M’Cormack nei panni di un falsario rivale di nome Isaac, Jaime Murray nei panni di un’amante vampira di nome Carmilla e altri. Castlevania ha funzionato per quattro stagioni in totale, con la seconda stagione in arrivo nel 2018, la terza nel 2020 e la quarta nel 2021. Castlevania: Nocturne sarà presentato in anteprima su Netflix il 28 settembre 2023.

 
 

The Witcher 3: recensione della seconda parte della serie su Netflix

The Witcher 3 recensione

Qualcosa nella scrittura del finale di The Witcher 3 è andata storta. Una consapevolezza che non accogliamo certo di buon grado, considerato che la seconda parte della serie creata da Lauren Schmidt Hissrich, preannunciava una chiusura con il botto. Netflix con la terza stagione di The Witcher ha voluto adottare lo stesso metodo applicato con Stranger Things l’anno scorso, ossia dividerla in due parti (qui la recensione del primo volume). Una scelta da non scartare a priori, soprattutto se ha alla base un ragionamento di engagment, volto in particolar modo a tenersi stretto il più a lungo possibile il pubblico.

Il problema nasce però quando questa soluzione non aiuta a mantenere lineare e accattivante la narrazione, ma anzi la spezza inutilmente e la depotenzia, ottenendo così l’effetto opposto. Quindi, prima di addentrarci nella recensione del secondo blocco di episodi, dobbiamo dirlo subito: aver lanciato The Witcher 3 in due volumi non è servito a niente, se non a far storcere il naso e generare altri malumori. Che già, con l’abbandono di Henry Cavill, sono sufficientemente alimentati.

The Witcher 3, la trama della seconda parte

In questa secondo blocco di episodi, in seguito al tradimento di Vilgefortz (Mahesh Jadu), Aretuza è stata assediata dagli Scoi’atel e i Nilfgaardiani, con l’obiettivo principale di distruggere Tissaia (MyAnna Buring) e prendere Ciri (Freya Allan). Ancora una volta, Yennefer (Anya Chalotra) e Geralt (Henry Cavill) devono separarsi, per proteggere la principessa di Cintra, oramai loro figlia, nel migliore dei modi. Mentre la strega è impegnata a salvare la sua casa e impedire che le sue consorelle vengano uccise, lo strigo affronta Vilgefortz.

Nello scontro fisico tra i due, quest’ultimo ha la meglio, ferendolo quasi a morte e costringendolo ad allontanarsi per potersi curare. Nel frattempo, però, a seguito di un incantesimo troppo potente da poter sostenere, Ciri si ritrova persa nel deserto, un luogo in cui tutti i suoi scheletri nell’armadio, le sue paure e le sue difficoltà vengono a galla. Yennefer e Geralt riusciranno a salvarla ancora una volta?

The Witcher 3 cast

Cosa c’è che non va?

L’ultimo episodio della prima parte di The Witcher 3 aveva lasciato con il fiato sospeso. In circa un’ora, la festa ad Aretuza era stata sviscerata attraverso più punti di vista, una scelta narrativa vincente che, se da una parte aveva dato ritmo al racconto, dall’altra aveva alzato la posta in gioco in preparazione del finale, svelando l’antagonista inaspettato che poi il secondo volume avrebbe avuto il compito di approfondire meglio. È proprio qui che la storia si ferma, per poi riprendere con una battaglia all’ultimo sangue fra gli Scoia’tel e i maghi e la fuga di Vilgefortz, ravvivando la fiamma ardente dell’action – in fondo uno dei punti cardini della serie – che nella prima parte era stata meno alimentata per dare più spazio alla linea romance e familiare.

Superata la prima ventina di minuti circa del sesto episodio, pregno di lotte, sangue e magia (visivamente efficace e coinvolgente), la scrittura inizia a scricchiolare e sfumare, cedendo il passo ad una lentezza quasi estenuante legata a dei passaggi filler, come l’intera puntata di Cirilla nel deserto, che non arricchisce né dà una svolta alla storia. Si perde subito il focus dei combattimenti e dei giochi di potere, per abbracciare ancora una volta un tono più soft in cui si elevano – di nuovo – i rapporti fra Geralt, Ciri e Yennefer, in una ridondanza di dinamiche e tematiche spesso inglobate da una fotografia che continua ad essere troppo calda, non più al servizio degli eventi e quindi funzionale, come avevamo detto nella recensione della prima parte.

Sul piano del costrutto narrativo, invece, tutte le parentesi che si aprono e si incasellano al di fuori del contesto familiare sono abbastanza brevi, quasi frettolose, come se non si avesse il tempo per soffermarsi su altri aspetti essenziali, generando di conseguenza solo molta confusione. Al netto di quanto detto, l’impressione avuta è che la prima tranche, attraverso plot twist e cliffhanger, ha promesso (senza riflettere sul materiale che aveva fra le mani) una corposità di eventi nel blocco finale (come una guerra apocalittica fra le fazioni del Continente) che alla fine non ha mostrato, in favore di una verbosità di scene e di continui spiegoni sulla crucialità del personaggio di Cirilla. Rimandando all’infinito il climax finale – comunque molto scarico – e dando la sensazione di essere sempre sul punto di arrivare al culmine dell’intreccio, per poi non raggiungerlo mai.

Addio Henry

La discesa presa da The Witcher 3 nel finale la appuriamo molto a malincuore, intanto perché non ce lo aspettavamo in base alla prima parte molto ben fatta, e soprattutto perché è il canto del cigno del Geralt di Rivia di Henry Cavill, il quale meritava di sicuro un atto conclusivo migliore di quello che è stato. L’ultima parte aveva tutte le carte in regola per riprendere l’anima tormentata, caotica e guerragliesca proprio della prima stagione, per dare a quel Lupo Bianco l’ultimo momento di gloria sul campo di battaglia. Siamo entrati nel mondo high fantasy di The Witcher seguendo costantemente uno strigo in lotta con se stesso e con il Continente intero, sempre alla ricerca di qualcosa (Ciri) e in missione per salvare popoli e fare giustizia, del quale ci erano state regalate tante incredibili scene di lotta con mostri e creature d’ogni tipo.

Era stato questo a fare innamorare il pubblico di Geralt di Rivia, con un Cavill che recitava spesso in sottrazione per restituire un personaggio complesso, fragile e forte, che andasse a rappresentare le due faccie della stessa medaglia: l’umano e il mutante. Il suo cambiamento, iniziato nella seconda stagione e continuato nella terza, era stato comunque ben accolto perché funzionale allo sviluppo del character e al rapporto con Cirilla e Yennefer, ma non doveva trascinarsi così tanto in quest’ultimo blocco, il quale doveva impregnarsi più d’azione che di sentimenti.

La conclusione di The Witcher 3 non è stata vuota sul piano dei combattimenti – che ancora una volta ribadiamo essere sempre ben coreografati, con degli stunt memorabili e un montaggio impeccabile. Ma sono stati pochi per quello che richiedeva il finale. E in queste ultime battute Henry Cavill meritava di gustarsi, per l’ultima volta, una guerra epocale nella quale esibire le impeccabili capacità del suo Geralt. Per potergli dire addio nel migliore dei modi e non avere la conferma che, se le cose dovessero così continuare nella quarta stagione, è fortunato a non fare più parte del progetto.

 
 

Batman: Mask of the Phantasm, trailer del film in arrivo in home video in 4K

Batman: Mask of the Phantasm

Prima della sua uscita il 12 settembre 2023, è uscito un nuovo trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K, che mette in evidenza la grafica aggiornata del classico film di Batman. Il nuovo trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K arriva direttamente dalla Warner Bros. Entertainment e mette in evidenza una varietà di momenti del film originale, inclusi sguardi più dettagliati su Batman, The Phantasm, Joker e altro ancora. Dai un’occhiata al trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K qui sotto:

La Warner Bros. ha anche confermato il prezzo della versione 4K Ultra HD di Batman: Mask of the Phantasm, osservando che la versione solo digitale del film manterrà il prezzo negli USA di $ 14,99, mentre la versione 4K Ultra HD + digitale e le versioni standalone 4K Ultra HD costerà rispettivamente $ 33,99 e $ 39,99. Il film dovrebbe essere disponibile anche per il mercato europeo.

I contenuti speciali dell’uscita includono una nuova featurette che evidenzia il tempo del compianto Kevin Conroy come Batman, così come un episodio bonus di Justice League: Unlimited con un cameo di The Phantasm.

Di cosa parla Batman: Mask of the Phantasm?

Quando una donna del passato di Bruce Wayne, Andrea Beaumont, torna nella sua vita, Bruce si chiede se debba continuare a proteggere Gotham City nei panni di Batman“, si legge nella sinossi ufficiale del film. “Ma la sua introspezione ha vita breve quando i boss criminali più famosi della città vengono uccisi e il Caped Crusader viene accusato dei loro omicidi. Il Cavaliere Oscuro si propone di riabilitare il suo nome, rivelando un nuovo vigilante mascherato: il Fantasma.

La riedizione in 4K di Mask of the Phantasm arriva giusto in tempo per il 30° compleanno dell’acclamato film d’animazione. È uscito originariamente nelle sale il 25 dicembre 1993 come primo lungometraggio tratto dall’amato  Batman: The Animated Series. Mentre Mask of the Phantasm inizialmente non è riuscito a prendere il volo al botteghino, è diventato un successo in home video ed è diventato considerato una delle migliori  storie di Batman mai filmate.

I creatori di Batman: The Animated Series Eric Radomski e  Bruce Timm  hanno diretto Mask of the Phantasm da una sceneggiatura di  Alan Burnett, Paul Dini, Martin Pasko e  Michael Reaves. Il film ha come protagonista il defunto, grande  Kevin Conroy  come voce di Bruce Wayne/Batman, accanto a  Mark Hamill come voce del Joker. Altri membri del cast di Batman: The Animated Series per riprendere i loro ruoli per Mask of the Phantasm includevano Efrem Zimbalist Jr. nei panni di Alfred Pennyworth, Bob Hastings nei panni di James Gordon e Robert Costanzo nei panni di Harvey Bullock.

Anche Arleen Sorkin è apparsa nel film, anche se non nel suo solito ruolo di Harley Quinn nella serie animata. Altri membri del cast includevano Dana Delany, Hart Bochner, Stacy Keach, Abe Vigoda, Dick Miller e John P. Ryan. Batman: Mask of the Phantasm uscirà in 4K Ultra HD il 12 settembre. Nel frattempo, il film è attualmente in streaming su Max.