Paola Cortellesi è
indiscutibilmente una delle personalità più forti del panorama
cinematografico italiano, capace con i propri film di parlare a
tutti, proponendo racconti leggeri ma portatori di tematiche forti
e sempre attuali. È ciò che avviene ad esempio con C’è ancoradomani, il suo esordio alla regia rivelatosi un successo
straordinario proprio per il suo saper coniugare
intrattenimento e impegno sociale. Ma prima di questo suo nuovo
lungometraggio, Cortellesi è stata protagonista di altri film dove
si riflette in particolare sul ruolo della donna nel contesto
dell’Italia di oggi. Titoli come Scusate se esisto!,
Nessuno mi può
giudicare o Gli ultimi saranno
ultimi (qui la recensione) sono proprio
un esempio di ciò.
Quest’ultimo titolo in particolare,
uscito nel 2015 per la regia di Massimiliano
Bruno e basato sull’omonima pièce teatrale scritta
dallo stesso Bruno e interpretata dalla stessa Cortellesi, riflette
in particolare sulla problematiche delle donne che, una volta
scopertesi incinta, faticano a mantenere il proprio lavoro, venendo
allontanate da esso senza alcuna garanzia. Un tema dunque attuale e
tristemente diffuso, su cui Bruno e Cortellesi riflettono con il
loro inconfondibile umorismo, senza rinunciare però al mostrare
quanto effettivamente drammatica questa situazione possa rivelarsi,
spingendo facilmente chi la vive oltre i limiti.
Con il suo nuovo film ancora in
sala, Gli ultimi saranno ultimi è allora un titolo a suo
modo simile da riscoprire, specialmente in quanto ad otto anni di
distanza dalla sua uscita racconta – purtroppo – scenari ancora
diffusi e su cui è sempre bene sensibilizzare. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle location.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Gli ultimi saranno ultimi
Il film racconta la storia di
Luciana Colacci, una donna semplice che ha come
unico sogno quello di poter avere una vita dignitosa insieme a suo
marito Stefano. I due, inoltre, stanno per essere
benedetti dall’arrivo di un figlio. La gravidanza, però, si rivela
essere per Luciana croce e delizia, poiché una volta venuto a
sapere del suo stato, il suo datore di lavore decide di non
rinnovarle il contratto di lavoro presso la fabbrica tessile.
Stefano, dal canto suo,è un provetto meccanico ma disoccupato, in
quanto non vuole lavorare come dipendente presso altri e dunque si
limita a fare piccoli scambi commerciali strampalati per
arrotondare.
Spetterà allora a Luciana, ormai
disoccupata, cercare in vari modi di guadagnare qualche soldo, per
esempio facendo la cameriera per un catering gestito dalla sua più
cara amica Rossana. Ma i pasticci di Stefano, che
si caccia sempre più nei guai con i suoi “affari”, la fanno
sprofondare sempre più verso l’impotenza e la disperazione. Ben
presto, Luciana si troverà a vedersi preclusa ogni strada,
convincendosi dunque di dover ricorrere alla più disperata, quella
da cui non si torna indietro. Davanti alla paura di non poter
garantire un futuro né a sé stessa né al proprio figlio, sarà però
disposta ad intraprenderla.
Alessandro Gassmann e Paola Cortellesi in Gli ultimi saranno
ultimi
Il cast di attori di Gli ultimi
sarano ultimi e le location dove è stato girato il film
Ad interpretare Luciana vi è dunque
Paola
Cortellesi, che riprende dunque il ruolo portato già a
teatro. Accanto a lei, nei panni del marito Stefano vi è invece
Alessandro
Gassmann. Recitano poi nel film anche Fabrizio
Bentivoglionei panni del poliziotto Antonio Zanzotto,
Stefano Fresi in
quelli di Bruno Sebastiani e Ilaria Spada nei
panni di Simona. Maria Di Biase è Loredana, mentre
Giorgio Caputo interpreta Enzo, Irma Carolina Di
Monte è Manuela e Ariella Reggio è la signora
Zanzotto. Silvia Salvatori interpreta Rossana, l’amica
di Luciana, mentre con un piccolo ruolo compare nel film anche
l’attrice Emanuela Fanelli nei panni di Nadia.
La vicenda del film si svolge ad
Anguillara, in provincia di Roma, e qui si sono svolte le riprese
di diverse scene del film. Set di Gli ultimi saranno
ultimi è però stato anche il comune di Nepi, in provincia
di Viterbo, dove si possono ad esempio ritrovare il bar frequentato
da Stefano, l’azienda tessile dove lavora Luciana e la palazzina
dove i due protagonisti risiedono. Altre riprese si sono svolte nel
comune di Ronciglione, dove sulla Via Cassia
Cimina si trova la stazione di servizio davanti alla quale Luciana
transita a piedi facendo il suo monologo, mentre il lago di
Martigliano è dove Luciana e Stefano partecipano ad un
picnic.
Il trailer di Gli ultimi
saranno ultimi
È possibile fruire di
Gli ultimi saranno ultimi grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Zodiac è uno dei
migliori film degli ultimi 20 anni, e lo dico in tutta sincerità,
senza iperboli. La miscela di David Fincher
(Seven) di indagine
giornalistica e thriller sui serial killer è una saga tentacolare
in più parti che, per sua stessa concezione, non può avere un vero
finale conclusivo. Perché? Perché il killer dello Zodiaco non è mai
stato catturato. Ma Zodiac pensa di avere un’idea abbastanza
precisa di chi fosse l’assassino e non ha paura di esporre questa
teoria e lasciare che il pubblico si faccia un’idea propria.
Approfondiamo quindi il film, la
storia vera che lo ha ispirato e il finale di
“Zodiac” che lega il tutto.
Questo è Zodiac che parla
Il 1° agosto 1969, tre testate
californiane – il “Vallejo Times Herald”, il “San Francisco
Chronicle” e il “San Francisco Examiner” – ricevettero una lettera
criptica da un mittente anonimo. L’autore della lettera si prendeva
il merito di una serie di omicidi avvenuti in due località, Lake
Herman Road e Blue Rock Springs. Entrambi gli incidenti hanno
coinvolto una coppia di uomini e donne che hanno subito
un’imboscata e sono stati uccisi nelle loro auto. L’incidente di
Lake Herman Road ha provocato la morte dell’uomo e della donna. La
sparatoria di Blue Rock Springs ha ucciso la donna, ma l’uomo è
sopravvissuto nonostante sia stato colpito più volte. Le lettere
del presunto assassino contenevano un crittogramma di 408 simboli
che vari funzionari hanno cercato di decifrare. Alla fine, una
coppia di dilettanti di Salinas, in California, decifrò il codice.
Il risultato era una nota sconclusionata su come all’autore
piacesse “uccidere la gente perché è molto divertente”.
Il 7 agosto, il presunto assassino
inviò un’altra lettera al “San Francisco Examiner” e questa volta
si diede un nome, iniziando la lettera con “Dear Editor This is the
Zodiac speaking”. Così nacque un nuovo famigerato serial killer.
Attraverso le sue lettere sconclusionate, l’assassino avrebbe
rivendicato la responsabilità di 37 omicidi. Tuttavia, gli
investigatori non hanno mai creduto a questa cifra. Il numero più
comunemente accettato e confermato è invece quello di sette vittime
in totale, due delle quali sono sopravvissute. Non che il numero
inferiore renda la perdita di vite umane meno inquietante o
sfortunata.
La polizia ha speso tonnellate di
sforzi e ore per cercare di catturare l’assassino, ma non ha
trovato nulla. Uno dei problemi principali del caso è che, essendo
la California uno stato così grande e vasto, nessuno degli omicidi
è avvenuto nella stessa giurisdizione delle forze dell’ordine. Di
conseguenza, i dettagli sulle prove dovevano essere coordinati tra
i vari dipartimenti, e questo non sempre andava secondo i piani.
Alla fine, il killer dello Zodiaco è riuscito a farla franca e non
è mai stato identificato.
Un film di David Fincher
2006 Paramount Pictures.
Ci sono stati diversi film ispirati
ai crimini del Killer dello Zodiaco. C’è stato persino un film
intitolato “The Zodiac Killer”, uscito nel 1971,
realizzato con l’unico scopo di attirare l’assassino in un cinema
nella speranza di catturarlo (non ha funzionato). Anche il killer
dello scorpione in “Dirty Harry” era ispirato allo
Zodiaco. Ma il film definitivo sullo Zodiaco sarebbe arrivato solo
nel 2007, con “Zodiac” di David Fincher. La
sceneggiatura di James Vanderbilt ha una portata epica e si
concentra su più personaggi che cercano di risolvere il caso a modo
loro. C’è il giornalista ubriacone del “San Francisco Chronicle”
Paul Avery (Robert Downey
Jr.), c’è il collega di Avery, il vignettista Robert
Graysmith (Jake
Gyllenhaal.), e c’è l’ispettore di polizia di San
Francisco Dave Toschi (Mark Ruffalo).
Ognuno di questi uomini è protagonista, ma alla fine è il Robert
Graysmith di Gyllenhaal a diventare il personaggio principale
(soprattutto perché il film è tratto dai libri scritti dal vero
Graysmith).
2006 Paramount Pictures.
Mentre Fincher ha realizzato il
thriller sui serial killer per eccellenza con “Seven”,
Zodiac è un film molto diverso. La maggior
parte degli omicidi avviene nel primo atto del film. Il resto del
film è incentrato sull’ossessione e su come l’ossessione possa
distruggere la tua vita, se glielo permetti. I tre protagonisti
finiscono per essere distrutti in qualche modo: Avery viene
licenziato per essere diventato troppo alcolizzato, Toschi viene
sospeso dopo essere stato accusato di cattiva condotta da parte
della polizia e Graysmith finisce per separarsi e infine divorziare
dalla moglie.
Come nella vita reale, anche in
Zodiac vengono presi in considerazione più
sospetti. Ma Graysmith – e il film – si concentrano su un uomo,
Arthur Leigh Allen, interpretato brillantemente da
John Carroll Lynch. Le prove circostanziali contro
Allen sono piuttosto abbondanti, ma non sono sufficienti per
arrestarlo o per condannarlo in caso di processo. Inoltre, ci sono
altre prove che sembrano scagionare completamente Allen. Ma
Graysmith rimane convinto che Allen sia l’assassino e alla fine
convince anche Toschi.
Sebbene Graysmith non sia un
poliziotto e quindi non possa realmente “catturare” Arthur
Leigh Allen, dice di voler guardare Allen in faccia e fargli capire
che sa che è lui l’assassino. “Devo sapere chi è”, dice
Graysmith. “Ho bisogno di stare lì, di guardarlo negli occhi e di
sapere che è lui”. E lo fa: nel 1983, Graysmith rintraccia Allen in
un negozio di ferramenta dove quest’ultimo sta lavorando. I due
uomini si guardano in silenzio e il volto di Allen si oscura quando
capisce chi è Graysmith e perché si trova lì.
Da qui, il film passa a un epilogo.
A una delle vittime sopravvissute dello Zodiaco, ormai anziana,
viene chiesto di guardare una serie di foto segnaletiche per
identificare il suo aggressore. Alla fine la vittima sceglie la
foto di Arthur Leigh Allen. Tuttavia, un testo sullo
schermo ci informa che prima che Allen potesse essere interrogato
di nuovo su tutto questo, è morto per insufficienza renale. Per un
film, questo potrebbe sembrare anticlimatico, ma Fincher lo fa
funzionare.
Ma solleva anche una grande
domanda: “Zodiac” ha colto nel segno? Le prove che
il film presenta contro Allen sono tutte reali e verificate, ma
ancora una volta sono circostanziali. Non ci sono prove concrete
che colleghino ufficialmente Allen ai crimini. E questo non è
l’unico ostacolo alla teoria di Graysmith. Nel 2002 è stata
scoperta una “impronta parziale di DNA” su una delle lettere dello
Zodiaco. L’impronta è stata confrontata con il profilo del DNA di
Arthur Leigh Allen e alla fine si è stabilito che non
corrispondeva.
Tuttavia, il vero Robert Graysmith
non crede che questo scagioni Allen. Egli sostiene che “le lettere
di Zodiac non sono state conservate accuratamente per il test del
DNA, dato che hanno sopportato estati a 100 gradi in buste di
plastica per una durata di circa 30 anni”. La conclusione è che a
questo punto probabilmente non sapremo mai chi era il vero Zodiac,
così come probabilmente non sapremo mai la vera identità di Jack lo
Squartatore. È passato troppo tempo, la maggior parte dei sospetti
è morta e il caso è inattivo. Ma questo non significa che non si
possa continuare a speculare.
Noto per aver diretto il popolare
(500) giorni insieme e
i due film di The Amazing Spider-Man
con protagonista Andrew Garfield, il regista Marc Webb è nel 2017
tornato ad occuparsi di un racconto drammatico ricco di emozioni e
incentrato sui legami affettivi. Si tratta di Gifted –
Il dono del talento (qui la recensione), scritto da
Tom Flynn e la cui sceneggiatura era entrata a far
parte della prestigiosa Black List degli script ancora in
cerca di un produttore. Con l’ingresso nel cast di alcuni celebri
attori, il progetto è infine riuscito a trovare una propria vita
raggiungendo la sala cinematografica.
Questo, come altri titoli simili,
rientra perfettamente nella definizione di kleenex movie,
ovvero quei film particolarmente incentrati su legami ed emozioni,
trattati con una sincerità tale da spingere naturalmente lo
spettatore alla commozione e alle lacrime. Webb, però, voleva che
il suo film fosse anche accurato da un punto di vista scientifico.
Poiché la giovane protagonista a cui si riferisce il titolo è una
brillante mente matematica, il regista si è avvalso della
consulenza di Jordan Ellenberg, vero bambino
prodigio nell’algebra. Il risultato, dunque, è un’opera struggente
e brillante allo stesso tempo, che non ha mancato di ottenere un
buon riscontro di pubblico.
Gifted – Il dono deltalento ha infatti incassato circa 43 milioni di dollari a
fronte di un budget di 7. Un buon risultato per un film che gli
amanti delle emozioni più pure non possono lasciarsi sfuggire.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla vera storia
dietro il film. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
titolo nel proprio catalogo.
La trama di Gifted – Il
dono del talento
Protagonista del film è
Frank Adler, il quale si ritrova a dover crescere
da solo la nipote di sette anni Mary, figlia
della defunta sorella. Sin dai primi anni di vita la bambina si è
rivelata essere un genio della matematica, ma Frank ha
promesso alla sorella di crescerla dandole una vita il
più normale possibile. Proprio per questo decide di rifiutare una
prestigiosa borsa di studio per un ambiente tanto accademico quanto
opprimente. Il genere di luoghi che Frank conosce bene e sa che non
permetterebbero mai a Mary di essere quello che vuole. La bambina
stessa, d’altronde, ha più volte espresso il desiderio di poter
rimanere con lui e giocare con i propri coetanei.
Quando la nonna
Evelyn viene però a conoscenza delle capacità
della nipotina vorrebbe mandarla nelle più facoltose scuole
per aiutare il suo talento, anche se questo rischia
di allontanarla dai suoi coetanei. Zio e nonna hanno
dunque idee molto differenti su come crescere la bambina e
per questo inizia una battaglia legale per la custodia, dove
Frank rischia di perdere la patria potestà. L’affetto che lo
lega a Mary, però, lo porterà a fare di tutto pur di far prevalere
la volontà della bambina, tenendo così fede alla promessa fatta
alla sorella. Alla fine, sarà la stessa Mary a imporsi, indicando
la strada più giusta per sé.
Il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Frank
Adler vi è l’attore Chris Evans,
meglio noto per il ruolo di
Captain America nel Marvel Cinematic Universe.
L’attore, il primo scelto da Webb per il ruolo, si disse da subito
interessato al progetto, essendo amante di questo genere di storie.
Accanto a lui, nel ruolo della giovane Mary vi è l’attrice
Mckenna Grace, inizialmente affermatasi in
Independence Day – Rigenerazione e vista poi anche in
Ready Player
One, Captain
Marvel e Malignant.
Evans, in particolare, ha dichiarato di essere rimasto sbalordito
dal talento di lei, sviluppando con lei una sintonia
particolarmente forte proprio come i loro due personaggi.
Nel ruolo della severa nonna Evelyn,
invece, vi è l’attrice Lindsay Duncan, vista anche
in Alice in Wonderland e nel suo sequel. Jenny
Slate, invece, è Bonnie Stevenson, la maestra di Mary.
Proprio sul set di questo film l’attrice ha intrapreso una
relazione con Evans, salvo separarsi pochi mesi dopo. La premio
Oscar Octavia Spencer
ricopre il ruolo di Roberta Taylor, la vicina di Mary e Frank.
L’attrice è qui tornata a lavorare insieme ad Evans dopo il film
Snowpiercer. Nel film
sono poi presenti gli attori Glenn Plummer nel
ruolo dell’avvocato Greg Cullenn e John Finn in
quelli di Aubrey Highsmith, l’avvocato della nonna Evelyn.
La vera storia dietro Gifted – Il dono del
talento
Nonostante alcune teorie emerse
successivamente all’uscita del film, Gifted – Il dono del
talento non è ispirato ad alcuna vicenda realmente accaduta.
Nello scrivere questo racconto, lo sceneggiatore Tom
Flynn si è basato unicamente sulla propria fantasia,
conducendo però delle ricerche per documentarsi circa il tema
trattato. Come noto, sono molti i casi di bambini che sin dalla
tenera età dimostrano doti particolari. Di solito, questi bambini
vengono iscritti presso istituti che si dicono capaci di far
sviluppare ulteriormente questa capacità. Tuttavia, il più delle
volte questi luoghi, se da una parte sono d’aiuto, dall’altra
danneggiano i bambini privandoli di un’infanzia normale. Da qui
nasce dunque la volontà di dar vita ad un personaggio come quello
di Evans, che si batte contro tutto ciò.
Il trailerdi
Gifted – Il dono del talento
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Gifted – Il dono del
talento è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo.
Adria Arjona – la cui stella è in ascesa dopo
il suo impressionante ruolo in Hit Man di Netflix
– è in trattative finali per recitare e
produrre esecutivamente l’ultimo film di Adam Wingard, che abbiamo
recentemente appreso essere intitolato
Onslaught.
Il progetto della A24 è descritto
come un thriller d’azione con elementi horror e vedrà Wingard
riunirsi con il suo frequente collaboratore Simon Barrett, che
hanno già lavorato insieme in You’re Next
e The Guest. Il film sarà anche
co-sceneggiato e le riprese sono previste per la fine dell’anno in
New Mexico.
Anche se i dettagli della trama non
sono ancora stati resi noti, si dice che il film sia “un
thriller d’azione e horror gonzo”, con la Arjona che
interpreterà “una madre che si affida a una particolare
serie di abilità per proteggere i suoi cari dopo essersi imbattuta
in una minaccia sfuggita a una base militare segreta”.
Foto di Luigi De Pompeis – Cinefilos.it
Aaron Ryder e Andrew
Swett produrranno sotto la loro insegna Ryder Picture
Company insieme ad A24, e Alexander Black per Lyrical Media. Anche
Wingard e il manager Jeremy Platt produrranno, attraverso la loro
nuova società Breakaway Civilization, insieme a Barrett. Lyrical e
A24 cofinanzieranno. Jon Rosenberg e Natalie Sellers di Lyrical
saranno produttori esecutivi con A24.
Arjona ha avuto anche un ruolo di
supporto in Morbius della Sony Pictures e tornerà
a vestire i panni di Bix Caleen nell’imminente seconda stagione
dell’acclamata serie Star
Wars di Disney+, Andor.
Wingard ha diretto il recente
Godzilla X Kong: The New Empire (così come il suo
predecessore, Godzilla
Vs. Kong), e recentemente è stato annunciato che
la Warner Bros./Legendary sta ufficialmente procedendo con il
seguito, con lo scrittore Dave Callaham arruolato per scrivere la
sceneggiatura del film senza titolo.
Al momento non è stato menzionato
un potenziale regista, ma sembra che Wingard fosse pronto a tornare
prima di abbandonare il prossimo film del MonsterVerse.
Godzilla x Kong non è
stato un grande successo di critica (54% su Rotten Tomatoes), ma è
andato piuttosto bene al botteghino, incassando quasi 555 milioni
di dollari in tutto il mondo.
Il licenziato Beau
DeMayo, showrunner di X-Men
’97, ha scelto la guerra contro i Marvel Studios e la Disney per il
suo licenziamento, arrivando a condividere di recente una
bozza di una versione precedente, probabilmente superiore,
di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia.
Ora, sulla scia
di una denuncia di
IGN sulle condizioni di lavoro alla Pixar – in particolare per
quanto riguarda la produzione di Inside
Out 2 – DeMayo ha affermato che gli è stato detto
di rendere la dinamica del Professor X e di Magneto “meno gay”
mentre lavorava alla serie.
Sebbene i due non siano mai stati
legati sentimentalmente, X-Men
’97 non sarebbe stata la prima volta in cui si è
parlato di un significato più profondo della loro relazione, come è
accaduto in X-Men:
L’inizio di Matthew Vaughn.
Comunque sia, è chiaro che per i dirigenti della Disney e
dei Marvel Studios non ha funzionato!
Tornando alla Pixar, questo nuovo
rapporto parla di una crisi “senza precedenti” per
gli animatori che hanno lavorato al sequel di Inside
Out. Una fonte ha dichiarato al sito: “Credo che
per un mese o due gli animatori abbiano lavorato sette giorni su
sette.Una quantità ridicola di lavoratori della
produzione, persone che sono state gettate in lavori che non
avevano mai fatto prima.È stato
orribile”.
Mentre un dirigente ha contestato
l’affermazione, lo studio è rimasto in silenzio sulle accuse di
aver deciso di apportare modifiche all’ultimo minuto a
Inside Out 2 nel tentativo di rendere la
protagonista Riley “meno gay” (che è ciò a cui
DeMayo si riferisce sopra).
Su Inside Out 2
Secondo il sito, “le fonti
descrivono voci secondo le quali è stata posta particolare
attenzione nel far sembrare il rapporto tra Riley e Val, un
personaggio secondario introdotto in Inside Out 2, il più platonico
possibile, richiedendo persino modifiche all’illuminazione e al
tono di alcune scene per rimuovere qualsiasi traccia di ‘chimica
romantica’”.
Sembra che questo approccio sia
stato influenzato dalla deludente performance al botteghino di
Lightyear nel 2022. Sebbene le ragioni
delle difficoltà dello spin-off di Toy Story siano
molteplici, “diverse fonti affermano che la dirigenza
Disney ha attribuito gran parte della colpa dell’insuccesso
finanziario di Lightyear a un bacio omosessuale nel film, che è
stato brevemente rimosso e poi ripristinato dopo un’agitazione
interna del personale”.
Una fonte fa notare: “Per
quanto ne so, è ancora una cosa che la dirigenza tira fuori in
particolare Lightyear e dice: ‘Oh, Lightyear è stato un fallimento
finanziario perché c’era un bacio queer’.Non è
questo il motivo del fallimento del film”.
La Disney sembra preoccupata di
allontanare metà del suo pubblico statunitense (e di alcuni Paesi
all’estero) abbracciando temi LGBTQ+ nei suoi film. Per il futuro,
sembra che la Pixar si concentrerà sul racconto di storie
“universali” che non suscitino polemiche. Il
rapporto completo e può essere consultato
cliccando qui.
Il leggendario regista ha sviluppato
il film per decenni e l’ha realizzato a costo personale, senza il
coinvolgimento di alcuno studio. Guidato da Adam Driver nei panni dell’architetto
futuristico Ceaser, il film si presenta come un fantastico viaggio
nella memoria, ambientato in una New York distopica, e il trailer
ufficiale ce lo mostra.
Cosa sappiamo di Megalopolis
Megalopolis
segue Ceaser (Adam
Driver), un architetto di New York che vuole
ricostruire la città come un’utopia dopo un disastro devastante.
Tuttavia, per riuscire nell’impresa, deve passare attraverso il
sindaco della città Frank Cicero (Giancarlo
Esposito), di cui è innamorato della figlia. La storia
ha una struttura lineare, ma sono i temi del film a catturare
l’attenzione del pubblico con tutte le potenti immagini che Coppola
ha creato. Il regista ha precedentemente rivelato che il tema del
film ruota attorno all’amore e alla lealtà,
“Megalopolis ha fatto eco a
questi sentimenti, in cui l’amore è stato espresso in una
complessità quasi cristallina, il nostro pianeta in pericolo e la
nostra famiglia umana quasi in un atto di suicidio, fino a
diventare un film molto ottimista che ha fiducia nell’essere umano
per possedere il genio di guarire qualsiasi problema messo davanti
a noi“.
Il film non ha solo il genio di
Coppola e anni di ricerche alle spalle, ma anche un ensemble
altrettanto impressionante sullo schermo, che comprende Nathalie Emmanuel nel ruolo di Julia Cicero,
Aubrey Plaza nel ruolo di Wow Platinum, Shia LaBeouf nel ruolo di Clodio Pulcher,
Jon Voight nel ruolo di Hamilton Crassus III e
Laurence Fishburne nel ruolo di Fundi Romaine, che è anche la voce
narrante del film. Completano il cast Talia Shire
nel ruolo di Constance, Jason Schwartzman nel
ruolo di Jason, Kathryn Hunter nel ruolo di Teresa, Grace
VanderWaal nel ruolo di Vesta, Chloe Fineman,
James Remar, D. B. Sweeney, Dustin Hoffman e molti
altri.
Megalopolis
sarà proiettato nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti e del
Canada il 27 settembre.
Apple TV+
ha svelato oggi le prime immagini di “Tú También lo Harías
– Tacito accordo” il giallo in lingua spagnola di
Legendary Television e Espotlight Media, che farà il suo debutto il
30 ottobre con i primi due episodi degli otto totali, seguiti da un
episodio settimanale fino all’11 dicembre.
Con Ana Polvorosa
(“Cable Girls”), Michelle Jenner (“Berlin”),
Pablo Molinero (“The Plague”) e José
Manuel Poga (“Money Heist”), “Tú También lo Harías
– Tacito accordo” è ambientato sulla scena di una rapina a
mano armata avvenuta a bordo di un autobus vicino a Barcellona che
provoca la morte di tre rapinatori. Due detective – ed ex amanti –
sono chiamati a scoprire la verità dietro le linee temporali
incoerenti tracciate dai sei testimoni prima che sia troppo tardi.
Mentre i due si muovono in un mondo in cui la percezione spesso
supera la realtà, questo thriller mette in luce l’importanza della
verità nella società odierna e gli sforzi che le persone sono
disposte a fare per proteggere la propria versione di essa.
Le immagini di Tú También lo Harías – Tacito Accordo
1 di 2
Viti Suárez, Xavi Sáez,
Michelle Jenner, Paco Tous and Pilar Bergés in "Tú También lo
Harías," premiering October 30, 2024 on Apple
TV+.
Ana Polvorosa and Pablo
Molinero in "Tú También lo Harías," premiering October 30, 2024 on
Apple TV+.
“Tú También lo Harías –
Tacito accordo” è stata creata e scritta da David
Victori (“Sky Rojo”) e Jordi Vallejo (“The Innocent” di
Harlan Coben). La serie è stata diretta da Victori, prodotta
esecutivamente da Anxo Rodriguez insieme ai creatori e prodotta da
Legendary Television insieme alla società di produzione spagnola
Espotlight.
“Tú También lo Harías – Tacito
accordo” si unisce all’offerta di serie in lingua inglese e
spagnola su Apple TV+, tra cui la serie vincitrice dell’Imagen
Award e candidata al Critics Choice Award “Acapulco” con
Eugenio Derbez; la nuova dramedy poliziesca “Las Azules”, con
la candidata all’Ariel Award Bárbara Mori; e
“Tierra de Mujeres – Intrecci di vite” con protagonista e
produttrice esecutiva Eva Longoria, ispirata all’omonimo bestseller
di Sandra Barneda.
Su Apple TV+ debutterà presto anche
il medical drama “Familia de medianoche – Emergenze notturne”,
basato sul pluripremiato documentario “Familia de Medianoche” e
creato per la televisione dal vincitore dell’Ariel Award Gibrán
Portela (“Güeros”, “The Untamed”) e Julio Rojas (“La Jauría”).
L’adattamento cinematografico di
The Sims di Amazon MGM Studios è stato
ufficialmente confermato dal produttore di videogiochi
Electronic Arts. EA ha annunciato formalmente il
progetto martedì, insieme a una serie di altre rivelazioni sul
futuro del franchise di The Sims. Il film sarà
prodotto dalla LuckyChap di Margot Robbie diretto da Kate
Herron, che ha diretto Loki, su una
sceneggiatura di Briony Redman.
“Mentre ci avviciniamo
all’incredibile traguardo dei 25 anni di ‘The Sims’, che è
un’incredibile impresa di longevità nel mondo odierno
dell’intrattenimento e della cultura pop, sono entusiasta di
confermare che ‘The Sims’ arriverà sul grande schermo”, ha
affermato la presidente di EA Entertainment Laura
Miele. “Collaborando con rinomate potenze di
Hollywood, questo entusiasmante nuovo capitolo di ‘The Sims’
porterà la sua magia a milioni di fan in più. È una testimonianza
del potere duraturo di questo amato franchise, che ha affascinato
oltre 500 milioni di giocatori per un quarto di secolo. Il nostro
impegno per l’innovazione nell’universo di esperienze e prodotti di
“The Sims” ispirerà tutte le generazioni di Simmini”.
Un film che offrirà un “trattamento
Barbie” a The Sims
“Quello che vi dirò è che è
molto radicato nell’universo di “The Sims”, ha detto a Variety
Kate Gorman, vicepresidente e direttore generale
del franchise “The Sims” di EA. “E ciò che vogliamo è avere
un’esperienza “Sims” veramente autentica portata in sala. Quindi,
ciò che vedrete da noi è che volevamo fare le cose per bene.
Volevamo i partner giusti e avere un impatto delle dimensioni di
qualcosa come un film di “Barbie” è esattamente ciò che vogliamo. E
sappiamo che c’è così tanto amore e nostalgia, probabilmente oltre
ciò che potremmo anche realizzare, per “The Sims” e così tante
persone come noi hanno giocato per generazioni. Quindi vogliamo che
questa sia un’esperienza che rifletta tutta quella straordinaria
storia e gioco di così tante persone in questo mondo, ma che sia
anche qualcosa che puoi condividere tra generazioni e che faccia
parte della cultura pop e culturalmente rilevante”.
“Vedrete molto dell’universo di
‘The Sims’ prendere vita e vedrete molte delle esperienze classiche
che i nostri giocatori hanno nei giochi prendere vita nel
film”, ha detto Gorman. “E questo è ciò che vogliamo
davvero offrire, è un’esperienza ‘Sims’ autentica e avere l’offerta
‘Sims’ più ampia che abbiamo mai avuto per portare quella gioia e
condividere l’esperienza di giocare a ‘The Sims’ con così tante
persone o i loro amici o famiglie che potrebbero non aver
effettivamente giocato a ‘The Sims’, ma puoi aiutare a raccontare
quella storia guardando un’uscita cinematografica sull’universo di
‘The Sims'”.
Il film sarà pieno di Easter
egg
Ciò significa un sacco di Easter
egg. “Ci saranno Freezer Bunnies”, promette Gorman.
“Sono sicuro che da qualche parte ci sarà una piscina senza
scaletta, ma non abbiamo ancora finalizzato nessuno di quei
dettagli. Ma questa è l’idea, ovvero che vive in questo spazio. È
un omaggio a tutto il fantastico gioco, alla creazione e al
divertimento che le persone hanno avuto negli ultimi 25 anni
all’interno di “The Sims”.
Per quanto riguarda la campagna dei
fan sui social media per far girare il film in Simlish, la lingua
dell’universo di “The Sims“, e includere i
sottotitoli, Gorman dice: “È divertente. È una grande idea ed è
qualcosa di cui parleremo sicuramente”.
IGN ha pubblicato rapporto sulle condizioni di lavoro alla
Pixar, società indipendente della galassia di
Disney. Dall’esterno, la narrazione della Pixar è
una chiara storia di redenzione: dopo alcuni anni innegabilmente
difficili – colpiti dalla chiusura dei cinema COVID-19, da due
scioperi a Hollywood e da un paio di delusioni al botteghino – lo
studio aveva bisogno di una vittoria, e quella vittoria è stata
Inside
Out 2. Il sequel del blockbuster di Pete
Docter, vincitore dell’Oscar nel 2015, è il più grande
successo della Pixar degli ultimi anni.
Come riportato all’inizio di
quest’anno, a maggio lo studio ha iniziato a licenziare 175
lavoratori, ovvero il 14% del personale. E non solo i dipendenti
licenziati non possono beneficiare di un bonus per il successo di
Inside Out 2, ma alcuni si stanno anche
riprendendo da quella che diverse fonti descrivono come una crisi
“senza precedenti” attorno a Inside Out
2.
In merito al lavoro a Inside Out 2
“Credo che per un mese o due gli
animatori lavorassero sette giorni su sette”, racconta una
fonte. “Una quantità ridicola di lavoratori della produzione,
persone che venivano buttate in lavori che non avevano mai fatto
prima… Era orribile”.
IGN ha parlato con 10 ex dipendenti Pixar per questa storia, a
condizione di anonimato. Hanno raccontato nel dettaglio le
sofferenze dei licenziamenti, le difficoltà finanziarie che questi
hanno comportato e i dettagli di quella che una fonte definisce
“la più grande crisi nella storia dello studio”.
Si tratta di un’affermazione
contestata da un dirigente della Pixar, che ha dichiarato a
IGN che la crisi alla fine di Inside Out 2 non è stata diversa da quella di
molti altri film dello studio. Ma resta il fatto che molti
ritengono di essersi affrettati a dare alla Pixar il successo di
cui aveva disperatamente bisogno, e di essere rimasti a bocca
asciutta.“Azzarderei che almeno il 95% delle persone che sono
state licenziate sono finanziariamente f*ttute in questo
momento”, dice una persona.
Al di là delle difficoltà
finanziarie, le fonti dipingono anche l’immagine di uno studio
terrorizzato dall’idea di far vacillare la barca, con alcuni che
internamente spingevano per evitare le tematiche LGBTQ, richiedendo
modifiche a Inside Out 2. Si tratta di uno studio,
dicono, che fa eccessivo affidamento sul Chief Creative
Officer Pete Docter, che è ostinatamente fissato nei suoi
metodi e che sta preparando il suo team a un maggiore scricchiolio
nei suoi film futuri.
“La cultura interna della Pixar
in questo momento è molto dura”, dice un ex dipendente.
C’è un’incredibile quantità di persone che dicono: “Non ce la
faccio più”. La Disney ha rifiutato di commentare per questa
storia.
La situazione della Pixar
Come gran parte di Hollywood, la
Pixar è stata massicciamente colpita dal blocco COVID-19 che ha
colpito le sale cinematografiche nel marzo 2020. L’ultimo film
Pixar a uscire nelle sale prima del blocco è stato Onward il 6 marzo 2020, anche se sarebbe stato
reso disponibile su On Demand e Disney+ solo un paio di settimane dopo,
mentre gli ordini di blocco si diffondevano in tutto il mondo. I
tre film Pixar successivi – Soul,
Luca e
Turning Red – sono stati tutti rilasciati
direttamente su Disney+, saltando completamente le
uscite nelle sale cinematografiche ad eccezione di alcuni territori
internazionali.
Lightyear è stato una delusione ben pubblicizzata, chiudendo il
suo ciclo di incassi con appena 226 milioni di dollari in tutto il
mondo . Anche se il film successivo, Elemental, è andato meglio con
quasi 500 milioni di dollari in tutto il mondo, ha dovuto
riprendersi da quella che il presidente della Pixar Jim Morris ha
ammesso essere stata un’apertura “deludente” di soli 29,5 milioni
di dollari a livello nazionale. Inoltre, secondo una fonte, a causa
del modello di ripartizione dei profitti della Disney/Pixar, un
film deve superare i 600 milioni di dollari per essere considerato
redditizio per la Pixar, e non viene considerato un vero successo
fino a quando non raggiunge l’ambito traguardo di 1 miliardo di
dollari.
Tutto questo ha portato a una
situazione in cui Inside Out 2, il sequel di uno
dei film d’animazione probabilmente più amati di sempre, è stato
visto come il film che avrebbe potuto ribaltare le sorti dello
studio, rendendo quella che una fonte ha definito “un’emergenza per
lo studio con tutte le mani in pasta”. È stato raro, a quanto si
dice, trovare qualcuno che abbia lavorato alla Pixar negli ultimi
due anni che non abbia contribuito a Inside Out 2. Una fonte
sottolinea che i titoli di coda di Inside Out 2 sono più lunghi di
quelli di qualsiasi altro film Pixar, vista la quantità di
lavoratori dello studio che sono stati coinvolti.
Alcuni si sono spinti fino a dire
che credevano che la Pixar sarebbe andata in rovina se Inside Out 2
non fosse stato un successo inarrestabile. Per molti dipendenti si
trattava di “una situazione di vita o di morte”
per lo studio.
“Questa era la pressione che
sentivano tutti”, dice una fonte. “Abbiamo bisogno che
questo film abbia successo perché altrimenti non avremo uno
studio”. E questa è la pressione che tutti hanno sentito per
tutto il tempo. Per tutto il tempo. Anche adesso, credo che la
gente se ne sia andata, sentendo ancora quella pressione del tipo:
‘Oh mio Dio, ce l’abbiamo fatta’. Ce l’abbiamo fatta”.
”
Non è stato confermato se la Pixar
fosse effettivamente in pericolo. Ma in un’intervista
rilasciata al TIME poco prima dell’uscita di Inside Out 2,
Docter ha dichiarato: “Se questo film non dovesse andare bene al
cinema, credo che significhi che dovremo pensare in modo ancora più
radicale a come gestire la nostra attività”.
Inoltre, Inside Out
2 ha incontrato molti degli ostacoli che i film Pixar che
lo hanno preceduto hanno incontrato, e anche alcuni che non hanno
incontrato. Il film è stato pesantemente influenzato dallo sciopero
SAG-AFTRA del 2023, ma mentre altri film venivano rinviati
all’estate del 2024, la Pixar è stata irremovibile nel rimanere
ferma. La riluttanza a ritardare il film è persistita nonostante le
riscritture dell’ultimo minuto e l’espansione silenziosa del ruolo
di Docter nel film.
È arrivato il momento di aprire le
celle e di stare vicino alle brande, perché Prison
Break è tornato! L’avvincente dramma di Paul Scheuring è
andato in onda per quattro drammatiche stagioni su Fox tra il 2005
e il 2009. La
quinta e ultima stagione della serie televisiva Prison
Break, composta da nove episodi anziché dieci come era
stato programmato, è stata trasmessa negli Stati Uniti per la prima
volta dall’emittente Fox dal 4 aprile al 30 maggio 2017. Ora la
serie al completo è ritornato disponibile su Netflix.
La trama ruotava attorno al
brillante Michael Scofield di
Wentworth Miller, un ingegnere strutturale che si era fatto
incarcerare di proposito nel penitenziario di Fox River. Il motivo?
Il fratello di Michael, Lincoln Burrows (Dominic
Purcell), rischiava la pena di morte per un crimine
che non aveva commesso.
Più famoso per i tatuaggi di
Scofield che per la trama stessa, Prison
Break è stato la sua Grande Fuga personale,
poiché Michael ha usato una serie intricata di cianografie tatuate
sul suo corpo per tracciare la loro fuga. Niente è mai stato così
semplice e diversi detenuti, guardie e agenti governativi hanno
ostacolato i fratelli nel loro cammino verso la libertà.
Con un finale quasi perfetto, molti
si chiedono se Prison Break debba davvero
tornare. Tuttavia, guardando la galleria di personaggi amabili e
detestabili, è difficile capire perché no. Per questo motivo, ecco
i 15 più grandi personaggi di Prison Break,
classificati.
Henry Pope
A chi non piacerebbe avere
un’udienza con il Papa? Henry Pope era il gentile guardiano di Fox
River. Di solito siamo abituati a guardiani corrotti che abusano
del loro potere, ma Pope era una gradita eccezione alla regola.
Scofield e Pope si sono incontrati
per la prima volta in occasione dell’anniversario di Pope, quando
il direttore cercava il regalo perfetto per la moglie Judith,
chiedendo l’aiuto di Michael per completare il suo Taj Mahal di
fiammiferi. Mentre i detenuti tentavano di fuggire, un triste Pope
rimase scioccato quando Michael gli puntò uno stinco al collo e
chiese che Lincoln Burrows fosse rilasciato dall’isolamento.
Pope durò 18 anni prima di
dimettersi a causa dell’evasione degli Otto del Fox River. Sebbene
ci siano state sporadiche apparizioni dopo aver lasciato il suo
ruolo di direttore, Pope era presente soprattutto quando Michael
scoprì la chiavetta che provava che suo fratello non aveva ucciso
il fratello del Vicepresidente. Dopo aver inizialmente detto a
Michael di costituirsi, Pope ha finalmente capito di cosa si
trattava e ha consigliato a Michael di continuare a lottare.
Pope è uscito miracolosamente
illeso dallo show, una rarità per chiunque nel mondo di Scheuring.
Proprio come Charles Westmoreland, il ruolo di Stacy Keach era una
figura paterna molto necessaria per Michael.
Lechero
Mentre personaggi come John
Abruzzi e Theodore Bagwell spadroneggiavano a Fox River,
Panama aveva un sistema carcerario molto diverso ed era governata
dal muscoloso Lechero. Interpretato da Robert
Wisdom, nessun personaggio della serie era più
intimidatorio del capo supremo di Sona, il cui vero nome,
stranamente, era Norman.
La storia di fondo è che la madre
di Lechero era stata la cameriera di un uomo molto ricco che
l’aveva violentata. Vedendo che giustizia era fatta, Norman si
travestì da lechero (lattaio) e lo uccise. Fin da giovane iniziò a
fare uso di droghe e presto divenne un boss della droga a Panama,
cosa che lo portò anche in carcere.
Lechero inizialmente diffidava di
Michael, e ne aveva tutte le ragioni. Quando è stato raggirato,
Lechero è stato colpito dalle guardie durante un’evasione e poi
salvato da Bagwell e Brad Bellick. Dopo aver raggirato Lechero,
T-Bag vide la sua occasione e soffocò il leader con un cuscino per
prendere il suo posto.
Con il suo pugno di ferro senza
compromessi e la sua risata maniacale, Lechero era in grado di far
accapponare la pelle a chiunque. Tuttavia, sono i suoi potenti
legami e la sua drammatica fine a renderlo uno dei migliori cattivi
di Prison Break.
Charles Westmoreland
Mentre il mistero “È D.B. Cooper?”
era quanto di più inconsistente possa esistere nelle trame di
Prison Break, il ruolo di Muse Watson nel ruolo di Charles
Westmoreland era più di un semplice vecchio con un debole per i
gatti. Proprio come Brooks in Le ali della libertà, la
morte di Charles era prevista fin dal primo giorno, ma ciò non ha
reso le cose più facili.
Westmoreland, il detenuto più
longevo del Fox River, era stato incarcerato per omicidio colposo,
ma la sua storia era molto più interessante. In realtà era il
famigerato dirottatore D.B. Cooper, che aveva rubato 5.000.000 di
dollari prima di lanciarsi dal retro di un aereo. Gran parte della
prima stagione vede Westmoreland confutare le affermazioni, ma
tutti sapevano che era vero.
Dopo la fuga, Charles intendeva
vedere per l’ultima volta la figlia, malata terminale, ma purtroppo
non ci sarebbe mai riuscito. Dopo essere stato ferito da un pezzo
di vetro, Charles morì dissanguato nell’infermeria pochi istanti
prima della libertà. Nel suo ultimo atto, Westmoreland disse a
Michael dove trovare il denaro e gli augurò buona fortuna.
Come figura paterna per Michael,
Westmoreland era troppo gentile per una serie come Prison
Break. Nonostante la sua prematura scomparsa, l’eredità di
Westmoreland ha continuato a vivere anche dopo di lui, con la
maggior parte della seconda stagione in cui i detenuti hanno
cercato di trovare il suo tesoro. I fan hanno avuto un’ultima gioia
quando Watson ha ripreso il ruolo per una sequenza onirica nella
quarta stagione.
Caroline Reynolds
Nel corso degli anni ci sono stati
alcuni presidenti notevolmente corrotti (sia nella fiction che
fuori), ma Caroline Reynolds è una delle più socievoli. Con le sue
battute taglienti e il suo taglio di capelli a caschetto, il ruolo
della Reynolds è rimasto un mistero fino alla sua grande
rivelazione nell’episodio 8. Il grande colpo di scena? Il grande
colpo di scena? Reynolds era l’attuale Vicepresidente e suo
fratello era l’uomo “assassinato” da Lincoln Burrows.
Ci siamo addentrati nella tana del
coniglio per svelare la cospirazione che circonda Reynolds e coloro
che la circondano, compreso l’agente Paul Kellerman, il suo
cagnolino personale. Sebbene all’inizio lavorasse al fianco della
Compagnia, Reynolds si mise presto in proprio quando questa
minacciò di toglierle il sostegno per la sua carriera politica.
Decisa a fare a modo suo, Reynolds sembra orchestrare la morte del
presidente in carica e si dirige alla Casa Bianca.
Tuttavia, tutto precipitò quando fu
ricattata per scagionare Lincoln a causa di “prove
compromettenti” sul suo rapporto con il fratello e sul fatto
che lui fosse ancora vivo. L’agente Kim intervenne e, prima che
Reynolds potesse liberare Lincoln, finse di essere malata, si
dimise dalla presidenza e non fu più vista. Venosamente egoista e
con l’implicito incesto con il fratello, Reynolds è stato un
cattivo d’oro di
James Bond che si è dimesso troppo presto. Spostati, Frank
Underwood!
Benjamin “C-Note” Franklin
Primo di molti nomi di prigioni
smielate, Benjamin “C-Note” Franklin era il trafficante di Fox
River. Se lo vuoi, Franklin può procurartelo. Il membro del gruppo
dal cuore tenero era uno dei criminali più onesti della banda di
evasi, che voleva solo tornare dalla sua famiglia.
Congedato dall’esercito dopo aver
scoperto la corruzione, Franklin si è ritrovato all’interno dopo
essersi dato alla vita criminale per provvedere alla famiglia.
Sebbene all’inizio volesse solo tornare a casa, alla fine l’avidità
ha avuto la meglio su Franklin e i segni del dollaro si sono fatti
strada nei suoi occhi. Dopo essere fuggito da Fox River, si unì
agli altri nella caccia al denaro di Westmoreland e si mise in fuga
anche con la sua famiglia.
Quando la moglie e la figlia furono
arrestate, C-Note fu costretto a costituirsi e a collaborare con
Mahone. Su pressione della Compagnia, Mahone ricevette l’ordine di
uccidere Franklin e invece gli disse di impiccarsi. Con la promessa
di un trasferimento nell’ambito del Servizio Protezione Testimoni,
Franklin e la sua famiglia si nascosero con nuovi pseudonimi per un
futuro felice.
Purtroppo, l’accordo è saltato e
C-Note è tornato per gli ultimi episodi della quarta stagione.
Lavorando al fianco dell’agente Paul Kellerman e come fattorino
dell’UPS, Franklin ha mantenuto la sua reputazione di essere in
grado di procurare qualsiasi cosa a chiunque. Franklin sarà un
membro chiave della serie revival, ma ha subito un cambiamento nel
suo carattere e si è convertito all’Islam.
Sara Tancredi
Una delle parti più importanti, ma
anche divisive, di Prison Break è
Sarah Wayne Callies nel ruolo della dottoressa Sara Tancredi.
Anche se alcuni fan vorrebbero cancellarla, non dimentichiamo che i
ragazzi sarebbero ancora a marcire a Fox River se non fosse per la
dottoressa Tancredi.
Gli occhi da cerbiatta
dell’infermeria hanno fatto capire che Sara e Michael avrebbero
finito per baciarsi, ma non ci saremmo mai aspettati che lei lo
lasciasse letteralmente uscire di prigione. Nella seconda stagione,
una Sara malconcia era una donna cambiata ma anche più determinata,
che non aveva esitato a uccidere l’agente Kim per proteggere i
fratelli.
In questo periodo la Callies
annuncia la sua gravidanza e il personaggio viene brevemente
cancellato. Tuttavia, non riuscendo a concordare un nuovo
contratto, la Tancredi fu uccisa in modo spettacolare nella terza
stagione e Lincoln ricevette la sua testa decapitata in una
scatola. Lo show ha superato lo squalo quando ha riportato Sara
nella quarta stagione, in una mossa che alcuni spettatori ancora
rifiutano di accettare.
Sara cercava sempre di essere
all’altezza delle grandi aspettative, mentre il governatore
Tancredi era talmente accecato dalla sua carriera politica da
ignorare la figlia che aveva davanti. Non si può negare che la
dottoressa Tancredi fosse un personaggio complesso e ben scritto, è
solo un peccato che i problemi dietro le quinte abbiano interferito
con il suo arco narrativo.
Brad Bellick
Wade Williams, che
fornisce gran parte del valore comico, è stato perfetto nel ruolo
dell’agente correttivo corrotto Brad Bellick. Il bullo calvo e
sovrappeso aveva sicuramente un abbaio peggiore del morso.
Considerando il Brad della prima stagione e quello che se n’è
andato nella quarta, Bellick ha avuto uno degli archi narrativi più
gratificanti e anche il più tragico.
Quando Bellick scoprì il piano di
Scofield verso la fine della prima stagione, sembrava che il gioco
fosse fatto, ma presto si ritrovò legato e imbavagliato senza poter
chiedere aiuto. Una volta che i detenuti sono fuggiti, il duo
comico composto da Bellick e Geary ha intrapreso la propria caccia
alle taglie, cercando di accaparrarsi i soldi della ricompensa.
Williams si è messo in luce quando
Bellick si è (opportunamente) unito al resto dei personaggi di
Sona. È stata una caduta di stile rispetto ai tempi di Fox River e
Williams ha trascorso la maggior parte della stagione con delle
Y-Fronts poco adatte. Purtroppo, le cose non sono mai migliorate
per Bellick e il suo drammatico sacrificio per salvare gli altri in
“Greatness Achieved” ha mostrato fino a che punto fosse arrivato il
bastardo.
Se si considera la lista dei
formidabili cattivi che hanno affrontato i fratelli alla fine della
serie, fa un po’ ridere pensare che Bellick sia stato il primo
antagonista dello show. Forse non era intimidatorio come Mahone o
il Generale Krantz, ma Bellick aveva una cosa che lo distingueva
dagli altri: la sua astuzia da ratto.
Gretchen Morgan
La Gretchen Morgan di Jodi Lyn
O’Keefe è stata la cosa migliore che Prison Break avrebbe
potuto introdurre nella sua terza stagione calante. Certo, avevamo
visto gli uomini duri della Compagnia, ma ci mancava solo il tocco
di una donna.
Come ex soldato e attuale agente di
alto livello della Compagnia, si scoprì anche che Morgan aveva una
relazione inquietante con il generale Krantz, e che aveva persino
partorito suo figlio. Dimostrando di essere uno dei membri più
resistenti del cast, il rifiuto di Morgan di cedere durante le
torture nella guerra in Iraq l’ha resa un cliente particolarmente
pericoloso.
Sebbene Gretchen sia stata
originariamente incolpata della morte di Sara Tancredi, si è
scoperto che anche il personaggio più crudele dello show non è
riuscito a portare a termine l’azione. Ciononostante, Gretchen è
ancora la protagonista del momento Se7en dello show.
Con una faccia dura all’inverosimile, Gretchen è stata davvero una
cattiva persona e ha più che meritato la sua incarcerazione alla
fine della serie.
Scheuring aveva progettato di
realizzare uno spin-off tutto al femminile intitolato Prison
Break:Cherry Hill. Avrebbe avuto al centro una
casalinga della classe media e si diceva che avrebbe incluso anche
Gretchen dietro le sbarre; purtroppo lo sciopero degli
sceneggiatori del 2007-2008 ha cancellato tutti i piani per
Cherry Hill.
Paul Kellerman
Il sinistro Paul Kellerman di Paul
Adelstein è stato il primo “vestito” che abbiamo incontrato nella
serie. Oltre a Michael e Sara Tancredi, è stato coinvolto in una
delle più ridicole trame di resurrezione di Prison
Break.
Assegnato a Caroline Reynolds come
agente dei servizi segreti, Kellerman ha avuto un ruolo
fondamentale nell’incastrare Burrows e ha fatto di tutto per
coprire la verità. Agendo spesso per il bene delle masse e con
un’incrollabile fedeltà alla Reynolds, Kellerman è stato visto
ancora al suo fianco dopo l’assassinio del Presidente. Tuttavia, ha
dimostrato di avere un cuore quando ha lottato per uccidere il suo
partner Danny Hale e si è rifiutato di uccidere Sara Tancredi.
Kellerman è stato sconfessato nella
seconda stagione e ha trascorso il resto della serie in fuga, come
agente corrotto. Ha cercato di smascherare la cospirazione che
circonda Burrows, ma è stato “abbattuto” quando il suo
convoglio di trasporto è stato intercettato. Come tutti sappiamo,
si trattava solo di un altro stratagemma e un allegro Kellerman è
tornato nella quarta stagione vivo e vegeto.
Non proprio un cattivo, ma
sicuramente non un alleato, il ruolo di Kellerman è stato cruciale
per i primi giorni dello show, mentre il suo miracoloso ritorno per
il finale della stagione 4 è stato un fedele cenno alle ridicole
cospirazioni di Prison Break – ricordate, se non vedete un
corpo, non è morto!
Alexander Mahone
Alexander Mahone, con le sue
pillole e i suoi occhi da insetto, ha fatto il successo della
seconda stagione di Prison Break. Mentre la maggior parte
degli show si sarebbe allontanata così tanto dalla premessa
originale, la caccia all’uomo di Mahone, che si occupa degli Otto
del Fox River, ha tenuto tutti con il fiato sospeso. La minaccia di
William Fichtner può essersi ammorbidita con il proseguire della
serie, ma ciò non ha impedito di temere che Mahone potesse
seppellirvi sotto la sua vasca per uccelli.
Introdotto nella première della
seconda stagione, l’agente speciale Mahone aveva come unico compito
quello di riportare gli uomini dietro le sbarre, cosa in cui spesso
falliva. Essendo un personaggio moralmente grigio, abbiamo visto
quanto Mahone fosse intransigente quando ha ucciso a sangue freddo
David “Tweener” Apolskis. Qualcosa non quadrava in Mahone e, in uno
dei migliori episodi della serie, abbiamo capito che era
perseguitato dal ricordo di Oscar Shales, un assassino che ha
faticato a catturare e che ha poi seppellito nel suo giardino.
Con la mente acuta e la lingua
tagliente di Mahone, l’assenza di Fichtner dal revival è un duro
colpo per i fan di lunga data della serie. Scheuring ha detto che
non riportare Mahone era l’unico modo per dare un senso al suo arco
narrativo. Intellettualmente pari, Mahone era lo yin dello yang di
Scofield e un avversario più che degno, anche se le loro differenze
sono state messe da parte. Fichtner ha sicuramente offerto una
performance intensa a Prison Break ed è ancora uno degli
agenti dell’FBI meglio realizzati in televisione.
Lincoln Burrows
Dominic Purcell ha interpretato alla
perfezione la testa calda di Lincoln Burrows. Incarcerato
ingiustamente per l’omicidio di Terrence Steadman, è stato il
viaggio di Lincoln nel braccio della morte a portare Michael a Fox
River. Mentre le varie relazioni tra i personaggi cambiano nel
corso della serie, il legame fraterno tra Lincoln e Michael rimane
una costante della serie.
Sebbene Lincoln non fosse il più
acuto degli attrezzi, aveva sempre un piano di riserva per quando
il fratello non era in giro a pensare, come nell’episodio “Bang and
Burn”, in cui ruba un piano a
Macaulay Culkin in Mamma Ho perso l’aereo. È risaputo, però, che Burrows
era molto più bravo a portare i muscoli che il cervello.
Il simpatico capellone ha avuto
alcune storie d’amore, ma uscire con Linc era un gioco pericoloso e
la sua frequentazione è costata la vita all’ex moglie Lisa e
all’avvocato Veronica Donovan. Fortunatamente, Lincoln ha trovato
una storia d’amore con Sofia Lugo e, al termine della serie, sembra
vivere felicemente con suo figlio L.J..
Nella quarta stagione, Linc era
diventato un agente della Compagnia a tutti gli effetti, che
sparava prima e faceva domande dopo – per fortuna ha messo giù la
pistola e ha cercato di tornare a una forma di normalità. Scheuring
era inizialmente scettico nei confronti di Purcell, ma ha vinto
grazie alle sue capacità recitative e a una rapida rasatura della
testa. Essendo un cast così perfetto, è difficile immaginare che
Purcell sia stato l’ultimo membro del cast principale ad
aggiungersi, solo tre giorni prima dell’inizio delle riprese.
Fernando Sucre
Il soave Fernando Sucre è diventato
rapidamente il migliore amico di Scofield tra le mura di Fox River.
Il tenero portoricano faceva di tutto per l’amore, mentre la
possibilità che Sucre riuscisse a stare con Maricruz era quanto di
più simile a una storia d’amore tra Ross e Rachel potesse esistere
in Prison Break.
La sfida tra Michael e Sucre per
vedere chi riusciva a salvare l’altro più volte si è trasformata in
un gioco di prestigio. Michael lo salva dall’annegamento sotto un
albero e Sucre lo salva da un coyote (che altro). Tuttavia, alla
fine della seconda stagione, il destino di Sucre è rimasto aperto
quando è stato pugnalato al petto da T-Bag.
Ovviamente sopravvissuto alle
ferite, Sucre è rimasto l’ultimo membro degli Otto del Fox River in
libertà e si è dimostrato influente nel tentativo di fuga da Sona.
Trovando lavoro come becchino, Sucre ha danneggiato la recinzione
elettrica della prigione per favorire l’evasione di Michael, ma
alla fine è stato rinchiuso nella prigione infernale di Panama.
Amaury Nolasco ha portato cuore e
anima alla serie, con l’unico vero obiettivo di di tornare
alla vita normale e ritrovare il suo bambino. Come previsto, Sucre
si unirà ancora una volta alla quinta stagione, nella speranza di
scoprire la verità su Michael Scofield, quindi non vediamo l’ora di
rivedere il suo grande sorriso.
John Abruzzi
Il John Abruzzi di Peter Stormare,
che ha servito la vita come boss della mafia, non era un uomo con
cui scherzare. Messo dentro da Fibonacci, l’informatore, la storia
di Abruzzi ruotava spesso intorno al suo ostinato desiderio di
vendetta.
Come celebrità del Fox River,
Abruzzi governava con il pugno di ferro… beh, fino a quando
Theodore Bagwell non gli tagliò la gola e lo mise apparentemente al
pascolo. Con una resurrezione fisica e religiosa, Abruzzi era
tornato e più determinato che mai a uscire e a “far fuori”
Fibonacci.
Sebbene facesse ufficialmente parte
degli Otto del Fox River, il mandato di Abruzzi fu più breve della
maggior parte degli altri. La sua incessante ricerca di Fibonacci
lo porta a cadere in una trappola tesa dall’agente Mahone. Quando
gli viene chiesto di scegliere se tornare a Fox River o andare
all’obitorio, le ultime battute di Abruzzi sono la pura perfezione
del Padrino. Pronunciando “Mi inginocchio solo a
Dio.Non lo vedo qui”, Abruzzi è stato colpito da una
pioggia di proiettili.
Abruzzi ha anche ottenuto due dei
momenti più scioccanti dello show dei primi anni: staccare due dita
a Michael Scofield per ottenere la posizione di Fibonacci e
rimuovere la mano di Bagwell con un’ascia. Dato che ha portato
Prison Break in una direzione più simile a quella dei
Soprano, è triste che Abruzzi non sia rimasto più a
lungo!
Prison Break non sarebbe
mai esistito senza Michael Scofield, il ragazzo con il tatuaggio
della prigione. Per 12 anni abbiamo visto Wentworth Miller fissare
il suo sguardo in lontananza e indossare magliette a maniche lunghe
per coprire i truccatori che si erano stufati di disegnare a matita
sul suo corpo. Michael era il punto focale di Prison Break
e sempre un passo avanti ai suoi nemici.
Ci vuole un uomo forte per farsi
mandare in prigione a trovare il proprio fratello e ci vuole un
uomo ancora più forte per farlo evadere da quella prigione
ineluttabile. Man mano che la serie andava avanti e i pericoli
aumentavano, Michael sfruttava al meglio gli amici e i complici che
lo circondavano, mettendo sempre a frutto le sue capacità
ingegneristiche.
Anche dopo il passaggio da
Prison Break alla vita dietro le sbarre di Fox River,
Michael e suo fratello si sono resi conto che i loro giorni erano
destinati a una vita in fuga. Anche dopo cinque stagioni della
serie, è ancora impossibile incrinare la facciata stoica e la
faccia da poker di Michael.
Sebbene Miller sia diventato uno
scrittore affermato in serie come Stoker e sia
apparso come il beniamino dei fan Captain Cold nell’Arrowverse,
sarà per sempre conosciuto come la mente della fuga dal Fox River.
Ancora una volta Scofield diventa il centro dello show nel revival,
quando tutti gli occhi saranno puntati su come ha ingannato la
morte ancora una volta.
Theodore Bagwell
Se c’è qualcuno che ha dato una
“mano” a Prison Break nel corso degli anni, è Theodore
“T-Bag” Bagwell, un tempo descritto come uno dei personaggi più
inquietanti della televisione. Robert Knepper ha sprigionato il
fascino dell’antieroe in tutte le stagioni e rappresenta la parte
più emozionante del revival della Fox. Tuttavia, è ancora un enigma
come un uomo che non ha letteralmente nessuna caratteristica da
redimere possa aver raggiunto un tale status di beniamino dei
fan.
Come leader del gruppo di
suprematisti bianchi, T-Bag ha causato problemi a Michael Scofield
fin dal primo giorno. Il vero punto di svolta per Bagwell è stata
l’amputazione nel finale della prima stagione. Da quel momento in
poi, T-Bag era da solo e in cerca di vendetta. Una mano
grossolanamente riattaccata e l’assassinio di un veterinario hanno
fatto sì che Bagwell iniziasse una seconda stagione solitaria.
Separare spesso la storia di
Bagwell dal cast principale è sempre stata una mossa coraggiosa;
pochi personaggi possono reggere una trama separata.
Fortunatamente, Knepper ci è riuscito con facilità e ha perfino
sconfinato nello spin-off “non ufficiale” Breakout
Kings.
Dall’omicidio di una prostituta
alla pedofilia, dal governo di una prigione di Panama alla morte
per randellate di qualcuno con una mano protesica… insomma, Bagwell
l’ha fatto. La viscida donnola è di solito quella che sta in fondo
al branco e che in qualche modo arriva sempre in cima. Solo il
tempo ci dirà come se la caverà nella quinta stagione, quando T-Bag
tornerà alla sua gloria psicotica.
A Catania si è conclusa
domenica 15 settembre, presso il Palazzo della Cultura, la XVI
edizione della competizione internazionale di cortometraggi
Corti in Cortile, il Cinema in breve, manifestazione realizzata sotto
la direzione artistica di Davide Catalano e la
vice-direzione artistica di Ivana Mette.
Attesissimo appuntamento
di fine estate, il Festival, inserito nella rassegna Catania
Summer Fest 2024 e organizzato dall’Associazione Visione
Arte, in co-organizzazione col Comune di Catania e
riconosciuto e finanziato dall’Assessorato al Turismo della
Regione Sicilia, ha avuto quest’anno anche il patrocinio
dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e di
Giffoni.
Se nell’arco dei
cinque giorni di manifestazione – una delle
novità di questa edizione – si sono tenuti interessanti incontri,
panel, tavole rotonde e numerosi momenti di confronto e dibattito
sul mondo della cinematografia, protagonisti sono stati,
naturalmente, i corti in concorso. Degli oltre 100 arrivati, ne
sono stati selezionati 21, proiettati nel corso delle tre serate
principali del Festival, condotte dall’istrionico Antonello
Musmeci.
Vincitore del Premio al
Miglior Cortometraggio l’interessante lavoro del regista
emergente Tobia Passigato, Wasted, cui è stata
riconosciuta la straordinaria capacità di raccontare con ironia e
sana leggerezza il tema dell’inquinamento ambientale, mettendolo in
parallelo con la
tematica dell’alienazione
esistenziale in una messa in scena originale capace di coinvolgere
e far riflettere. Il premio per la Miglior Sceneggiatura è
andato a Mercato libero, scritto e diretto da
Giuseppe Cacace, per aver messo in scena un racconto di vita
reale e per la capacità di intrecciare dialoghi brillanti,
credibili, divertenti e dai risvolti inaspettati. Olga
Torrico ha invece vinto il premio per la Miglior Regia
con Chello ‘ncuollo, per essere stata capace di
creare un contrasto tra le venature neorealiste del racconto e una
messa in scena poetica e romantica, raccontando uno scorcio
dell’Italia di provincia in una cornice familiare.
Ad aggiudicarsi il premio
come Miglior Attore è stato Pino Calabrese,
protagonista di Mercato Libero, per aver interpretato
in modo brillante e ironico un personaggio che ribalta la propria
sorte di vittima di telemarketing in arguto carnefice di operatori,
donando una performance leggera, coinvolgente e divertente.
Miglior Attrice Ira Fronten, che in Ignoti ha
perfettamente interpretato, muovendosi su molteplici registri
emozionali, una donna ingabbiata in una realtà claustrofobica la
cui unica via di fuga è l’illusione di un riscatto sociale
attraverso la televisione. Massimiliano Mechelli si è invece
aggiudicato il premio per la Migliore Musica e Colonna
Sonora per il corto Nostos, grazie alla sua
capacità di amplificare attraverso la musica l’emozione e la
profondità della storia e delle immagini, arricchendo così
l’esperienza dello spettatore. Il premio per la Miglior
Fotografia, infine, è stato attribuito al cortometraggio
Ogham di Alan Hopkins, per aver conferito le giuste
tonalità fotografiche a sostegno del racconto, riuscendo a dare
profondità e pathos all’intero film. Menzione speciale per
Cocci, di Agnese Fallongo, corto interpretato
magistralmente da Milena Vukotic.
A giudicare i corti di
quest’anno, una giuria d’eccezione, costituita da operatori
del settore, docenti, esperti di comunicazione e operatori del
comparto cinematografico. Presidente di giuria Cateno
Piazza, Presidente di FCS – Coordinamento Festival del Cinema
in Sicilia, affiancato da Sabina Murabito, responsabile
della Film Commission Comune di Catania, Antonio
Chiaramonte, produttore cinematografico della società di
produzione Cinemaset, Stefano Raffaele, autore della
trasmissione Stracult, Vincenzo Di Silvestro,
musicista/violinista/compositore/cantautore, Antonio
Mannino, Direttore Artistico di Etna Comics, Marta
Limoli, attrice e autrice, Simone Dei Pieri, Direttore
Artistico del Catania Book Festival e Patrizia Schiavo,
distributore cinematografico estero della società di produzione
Cinemaset.
A partire dal 18 settembre arriva in
sala Thelma, film del regista statunitense
Josh Margolin, che ha scritto, diretto e montato
il lungometraggio. Una commedia action che, presentata in anteprima
mondiale al Sundance Film Festival lo scorso gennaio, ha
già ottenuto il plauso della critica internazionale.
Fotografato da David
Bolen e musicato da Nick Chuba, il film
presenta un cast composto da June Squibb, nel
ruolo della protagonista Thelma, Fred Hechinger,
Richard Roundtree, Parker Posey e
Clark Gregg. Al loro fianco, pur in un ruolo
secondario, anche il veterano Malcolm McDowell,
che oltre cinquant’anni fa scriveva la storia del cinema con il suo
Alex DeLarge in Arancia
Meccanica.
La trama di Thelma
Thelma Post, una vivace vedova di 93
anni, conduce una vita tranquilla. Un giorno, la sua routine viene
sconvolta da una telefonata: un truffatore, fingendosi suo nipote,
le sottrae una cifra considerevole con l’inganno. “Abbandonata”
dalle forze dell’ordine, ma indignata e determinata a non farsi
beffare, Thelma decide dunque di prendere in mano la situazione e
di recuperare il denaro che le è stato rubato. Dimostrando, al di
là della ua veneranda età, una tenacia e un coraggio inaspettati, e
trasformandosi in una vera e propria detective. Armata di uno
scooter preso in prestito a un amico e di una inscalfibile forza di
volontà, Thelma si lancia quindi all’inseguimento del truffatore,
pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo pur di ottenere
giustizia.
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal
Il rapporto con i modelli
Ricordate Alvin Straight? Il
contadino dell’Iowa partito a bordo di un trattorino tosaerba per
visitare il fratello malato a 500 chilometri di distanza? Si tratta
di un fatto di cronaca risalente al 1994, poi trasmigrato su grande
schermo per mano di Lynch nel ‘99.
Ricordate il suo ritmo dilatato? L’ampio respiro di cui gode ogni
singola inquadratura e la sua anima western, da racconto di
frontiera? Ecco, nella fase di elaborazione e stesura di
Thelma, Josh Margolin deve aver
pensato a lungo al capolavoro del collega statunitense. Perché il
lungometraggio con June Squibb, qui nel suo primo
vero ruolo da protagonista della sua carriera decennale, celebra la
medesima epica “al rallentatore” di Una storia vera. Anche se, ed è chiaro fin dai
primi minuti, i modelli a cui Margolin sceglie di
rifarsi sono innanzitutto gli action movies post 2000. A partire da
Mission Impossible.
Non a caso, in apertura di film, il
televisore del personaggio di Squibb è
sintonizzato sull’adrenalinica sequenza di inseguimento di
Fallout, sesto capitolo
della saga di MI. E non a caso il volto sorridente dell’action
(stunt)man Tom Cruise
ricompare in corso d’opera in qualità di presenza fantasmatica
costante – in una duplice funzione di paradigma per analogia e
contrasto del racconto.
Un on the road ritmato e
ambizioso
Contaminato da influenze narrative
che, almeno di recente, abbiamo ritrovato anche nel The Beekeper di
David Ayer – la truffa ai danni di anziani che in
entrambi i casi funge da pretesto d’avvio dell’avventura –
Thelma procede infatti a ritmo sostenuto per tutti
i suoi 97 minuti di durata, associando però all’azione (a tratti
surreale) e ai turning poin tipici del genere (culminanti nella
satirica esplosione finale alla Michael Bay) anche
un evidente desiderio di ribaltamento e riposizionamento dei
codici. Esplicitato in particolar modo nelle componenti on the road
con cui Margolin rilegge, su scala ridotta e
suburbana, la poetica di lotta alla frenesia del contemporaneo che,
lo ripetiamo, riporta in vita l’Alvin Straight lynchiano.
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal
A suon di scooter elettrici, pistole
fumanti e voglia di rivalsa, la folle parabola di Thelma viene
inoltre arricchita da notevoli intuizioni comiche – dal personaggio
di Gary, decisivo nella sua immobilità, alla ripetuta gag di un
presunto “riconoscimento stradale” – e, pur mantenendo un tono per
lo più leggero e scanzonato, non esita a esplorare lati più
tenebrosi della condizione umana, ben descrivendo il senso di
solitudine che caratterizza il sopraggiungere dell’età avanzata e
provando altresì a raccontare il generale, quanto opprimente,
sentimento di spaesamento intergenerazionale che funge da collante
tra il personaggio della protagonista e quello del nipote – uniti
dalla paura di un mondo che non riescono davvero a comprendere e
affrontare.
A latere, sciorinata nel corso del
minutaggio, vi è inoltre una rappresentazione del rapporto tra
umano e tecnologia che attraversa diverse fasi. Che a dire il vero
non demonizza il tecno-strumento, né tuttavia ne incensa le
potenziaità. E che, in ogni caso, si risolve in un liberatorio
colpo d’arma da fuoco che, simbolico o meno, mette un punto
definitivo alla questione.
Deadline ha rivelato in
anteprima che il regista premio OscarJames Cameron ha acquistato i diritti del prossimo
libro di Charles Pellegrino Ghosts of
Hiroshima.
Cameron ha condiviso con Deadline
che i due libri di saggistica saranno adattati in un “film per
il cinema senza compromessi”. Sarà il primo film non
Avatar di Cameron dal Titanic del
1997, che portò a casa 11 premi Oscar.
Il prossimo progetto di Cameron
post-Avatar
Il film si concentra in parte
sulla vera storia di un uomo giapponese durante la seconda guerra
mondiale che sopravvisse all’esplosione atomica di Hiroshima, salì
su un treno per Nagasaki e poi sopravvisse all’esplosione nucleare
in quella città.
Entrambi i libri di Pellegrino
attingono alle voci dei sopravvissuti alle bombe e alla nuova
scienza dell’archeologia forense. Pellegrino descrive in dettaglio
l’evento e le conseguenze di due giorni nell’agosto del 1945,
quando i dispositivi nucleari esplosi sul Giappone
cambiarono per sempre la vita sulla Terra. Al centro della
narrazione di entrambi i libri ci sono i resoconti dei testimoni
oculari di coloro che hanno vissuto in prima persona le esplosioni
atomiche: i civili giapponesi a terra e gli aviatori americani in
aria. Si stima che le bombe abbiano ucciso tra 150.000 e 246.000
persone.
James Cameron vuole raccontare
l’olocausto nucleare del Giappone
“È un argomento su cui volevo
fare un film, e ho lottato per anni per capire come farlo”, ha
detto Cameron a Deadline. “Ho incontrato Tsutomu Yamaguchi, un
sopravvissuto sia a Hiroshima che a Nagasaki, pochi giorni prima
che morisse. Era in ospedale. Ci stava passando il testimone della
sua storia personale, quindi devo farlo io. Non posso voltarmi
dall’altra parte”. Durante la visita a Yamaguchi, Cameron e
Pellegrino si sono impegnati a “trasmettere la sua esperienza
unica e straziante alle generazioni future”.
La paura di Cameron per la guerra
nucleare, presente in molti dei suoi film iconici tra cui
Terminator e Terminator 2: Il giorno del
giudizio, è nella sua mente da quando ha assistito a 8
anni alla crisi missilistica cubana.
Il film potrà essere un contraltare
a Oppenheimer di Christopher
Nolan, che non mostrando mai il Giappone, si è concentrato
sulla persona che ha creato la bomba atomica e sul suo conflitto e
senso di colpa, senza mai alzare gli occhi dalla persona.
Dopo WandaVision,
il debutto di Agatha All Along è dietro l’angolo
magico del Marvel Cinematic Universe e la
serie darà seguito alle trame create da film e show precedenti.
Kathryn Hahn torna nell’MCU per il suo
primo progetto da protagonista.
L’attrice ha debuttato
nel franchise in uno dei migliori programmi TV dell’MCU. Agatha
Harkness di Hahn si è rivelata la cattiva di
WandaVision di Disney+. Lo spettacolo l’ha messa a
confronto con Scarlet Witch di
Elizabeth Olsen. La serie del 2021 è stato un tale
successo per la Marvel che la sua storia continuerà in più modi.
Scarlet Witch è tornata in Doctor Strange nel Multiverso
della Follia, la storia di Agatha continua in
Agatha All Along e White Vision
di
Paul Bettany tornerà nella serie TV
Vision pianificata dalla Marvel. Per godersi
appieno Agatha
All Along, in arrivo il 19 settembre su Disney+, è necessario capire come
Agatha Harkness sia arrivata dove si trova all’inizio dello show e
qual è ruolo che Scarlet Witch in tutto questo.
Wanda è stata costretta
a uccidere Visione in Avengers: Infinity War
Scarlet Witch in Avengers: Infinity War – Cortesia
Disney
Avengers:
Infinity War è stato un importante trampolino di lancio
per la storia MCU di Scarlet Witch. Il personaggio
di Olsen ha avuto da fare più in quello che nel suo seguito,
Avengers: Endgame, e l’attrice è riuscita a
offrire una performance straziante e avvincente. Wanda Maximoff è
uno dei membri più potenti degli Avengers, il che significa che
quando tutto sembrava perduto, è stata lei a dover fare il più
grande sacrificio per fermare Thanos, uccidendo Visione.
Poiché il Titano Pazzo
non si sarebbe fermato davanti a nulla per completare il suo Guanto
dell’Infinito, Scarlet Witch è costretta a
uccidere l’amore della sua vita. Wanda trattiene Thanos con una
mano mentre distruggeva la Gemma della Mente (e Visione) con
l’altra. Alla fine, è tutto inutile, poiché Thanos usa la Gemma del
Tempo per riportare in vita Visione e ottenere la Gemma della Mente
prima di ucciderlo di nuovo.
Scarlet Witch ha posto
Westview sotto un incantesimo a causa del suo dolore
Il dolore di Wanda – Cortesia Disney
Dopo che i due film di
Avengers hanno chiuso la Infinity Saga dell’MCU,
la storia di Wanda Maximoff è continuata nel suo primo progetto
come personaggio principale. Olsen è salita alle stelle in
WandaVision di Disney+,
con il dolore per la morte di Vision e l’esperienza traumatica che
ha vissuto mentre cercava di ucciderlo per salvare l’universo. Il
dolore e i poteri di Wanda Maximoff si sono mescolati e l’hanno
portata a lanciare un incantesimo sulla città di Westview, dove si
è recata dopo aver visto il cadavere di Vision al quartier generale
della SWORD. Vision aveva acquistato un appezzamento di terreno a
Westview per vivere con lei.
WandaVision esplora molte diverse ere della TV,
poiché Scarlet Witch ha creato una realtà simile ai programmi TV
che guardava da bambina e le ha portato conforto. Wanda non
intendeva intrappolare tutti gli abitanti di Westview sotto il suo
incantesimo, ma il suodolore e la sua
magia del caos erano così potenti che una volta che li ha
liberati, l’intera città ne era stata inghiottita.
Wanda ha sacrificato
Visione e i suoi figli per salvare gli abitanti di Westview
Wanda e Visione – Cortesia Disney
Quando ha creato l’Hex
(l’anomalia di Westview), Wanda ha anche portato in vita una
versione di Visione di
Paul Bettany. Più avanti in
WandaVision, i due avrebbero avuto due gemelli,
Billy e Tommy. I bambini sono cresciuti più velocemente del
normale, passando da neonati a bambini di 10 anni nel corso di una
manciata di episodi. Purtroppo, per salvare la città di Westview e
liberarsi dal circolo in cui si trovava, Wanda ha dovuto fare un
altro grande sacrificio.
Si
vocifera che “Teen” di Joe Locke sia Billy
Kaplan, uno dei figli reincarnati di Wanda e Visione, in
Agatha All Along. Nel finale della serie di
WandaVision, Scarlet Witch ha dovuto lasciar
andare Visione e i suoi figli per poter liberare Westview e i suoi
cittadini dall’Hex. Comprensibilmente, gli abitanti della città
erano arrabbiati con Wanda per le sue azioni. L’Hex si è ritirato,
riportando le cose come erano, con Wanda che ha dato un ultimo
emozionante addio ai suoi figli e a Visione prima che se ne
andassero.
Wanda Maximoff ha
intrappolato Agatha Harkness a Westview e l’ha lasciata senza
poteri
Agnes in Wandavision – Cortesia DIsney
Nel corso del tempo,
WandaVision ha rivelato che la vera cattiva della
serie era Agatha Harkness di Kathryn Hahn. Il personaggio è stato
richiamato a Westview a causa della potente energia che ne
derivava. Si è travestita da “ficcanaso” Agnes, avvicinandosi a
Wanda e manipolando molti eventi, come indurre il Ralph Bohner di
Evan Peters a fingere di essere
Quicksilver. La vera intenzione di Agatha era
quella di raccogliere la potente magia del caos di
Scarlet Witch per se stessa.
Alla fine della serie,
Agatha viene sconfitta da Wanda, che abbraccia pienamente la sua
eredità di Scarlet Witch, con tanto di un nuovo costume da
supereroina. Come punizione, Wanda ha spogliato Agatha della sua
magia e l’ha lasciata intrappolata a Westview nei panni di Agnes. I
trailer di Agatha All Along hanno rivelato che la
serie MCU inizia con questa nota, seguendo Agatha mentre continua a
essere intrappolata dall’incantesimo di Wanda.
Wanda si è scatenata nel
multiverso finché i suoi figli non le hanno fatto vedere la
luce
Scarlett Witch in Wandavision – Cortesia Disney
Dopo che il finale di
WandaVision ha peggiorato il dolore di Wanda,
Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha
fatto del personaggio un cattivo a tutti gli effetti. Il film ha
seguito il tentativo di Wanda corrotta da Darkhold di trovare i
suoi figli attraverso il multiverso. Uno dei suoi obiettivi
includeva prendere per sé i poteri di salto nel multiverso della
giovane America Chavez, il che avrebbe significato che Wanda
avrebbe dovuto uccidere il personaggio, qualcosa che Doctor Strange
non avrebbe lasciato accadere.
Nel film Wanda ha ucciso
personaggi a destra e a manca. Seguendo il suo percorso di
distruzione, che includeva l’uccisione degli Illuminati di
Terra-838, tra cui figuravano eroi come Charles Xavier di
Patrick Stewart e Reed Richards di John
Krasinski, Wanda trova versioni multiverso dei suoi figli.
Dopo essersi resa conto che il suo stato corrotto stava spaventando
i suoi figli, Wanda si redime.
Scarlet Witch ha
distrutto tutti i Darkhold nel Multiverso
Scarte Witch e il Darkhold – Cortesia Disney
Agatha Harkness ha
portato il Darkhold con sé a Westview, sperando di usare il libro
di magia oscura per controllare l’Hex di Wanda e rimanere
inosservata a Westview. Dopo che Agatha è stata sconfitta da
Scarlet Witch, Wanda ha preso il controllo del Darkhold, leggendo
il libro e cadendo sotto la sua influenza man mano che lo usa sia
nel finale della serie di WandaVision che in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Il
Darkhold è ciò che ha permesso a Wanda e ad altri personaggi di
viaggiare nei sogni, ovvero di prendere il controllo delle varianti
multiverse di se stessi, nel sequel di Doctor Strange. Dopo che uno
stregone ha distrutto il Darkhold ed è morto nel farlo a Kamar-Taj,
Wanda è andata al Monte Wundagore, dove il
Darkhold era stato trascritto sulle pareti della montagna. Dopo
essersi resa conto che stava spaventando i suoi figli e che ciò che
stava facendo era sbagliato, la Strega Scarlatta usa i suoi poteri
per distruggere tutte le copie del Darkhold nel multiverso.
La Strega Scarlatta
muore sul Monte Wundagore
Monte Wundagore – Doctor Strange nel Multiverso della Follia –
Cortesia DIsney
Comprendendo tutto il
dolore e la morte a cui aveva portato, Wanda Maximoff si sacrifica
per distruggere tutte le versioni del Darkhold e il Monte
Wundagore. Doctor Strange nel Multiverso della
Follia non mostra mai il cadavere di Wanda, sebbene si
veda un lampo di energia rossa emerse quando Wanda fa esplodere il
Monte Wundagore dall’interno.
La morte di Scarlet Witch
sarebbe stata in seguito confermata nell’universo attraverso il
primo trailer di Agatha All Along. Rio Vidal di
Aubrey Plaza, una misteriosa strega con legami
con Agatha Harkness, le dice: “Quella strega se n’è andata,
lasciandoti intrappolata nel suo incantesimo distorto”. Ora
che la morte di Wanda Maximoff è stata confermata, resta da vedere
quando e dove l’MCU sceglierà di raccontare il suo ritorno. Si dice
che Scarlet Witch sia un possibile personaggio per la serie
Vision, e Agatha All Along
potrebbe vedere Wanda tornare nell’MCU già ora.
Agatha Harkness ha
tradito la sua congrega e ucciso sua madre
Agatha Harckness a Salem – Cortesia DIsney
Agatha Harkness ha una
storia molto oscura. WandaVision ha rivelato che
la strega è stata attiva almeno sin dai processi alle streghe di
Salem alla fine del 1600. All’epoca, Agatha faceva parte di una
congrega che includeva sua madre, Evanora
Harkness. Tuttavia, la cattiva dell’MCU ha tradito la sua
congrega rubando conoscenze a cui non avrebbe dovuto avere accesso
e praticando la magia oscura. Ciò ha portato Agatha a essere
processata dalla sua stessa congrega.
Invece di lasciare che le
altre streghe la uccidano o le prendano la magia, Agatha usa la sua
magia oscura per cambiare le cose. Nonostante fosse legata a un
palo di legno, la strega riesce ad avere la meglio sugli altri,
uccidendo infine Evanora, sua madre, e volando via. È interessante
notare che Evanora apparirà di nuovo in Agatha All
Along, probabilmente in un flashback e potrebbe anche
apparire alla fine della Strada delle Streghe.
Agatha Harkness ha
cercato di rubare i poteri di Scarlet Witch
WandaVision ha consolidato la cattiva reputazione
di Agatha Harkness per aver cercato di rubare i poteri di altre
streghe. I flashback di Salem ne sono stati la prova visibile, che
hanno mostrato Agatha che ha rubato i poteri alla sua congrega e a
sua madre prima di mettersi in proprio. In
WandaVision, la cattiva ha anche detto a Wanda
Maximoff di
Elizabeth Olsen che ha tolto la magia a “chi non la
merita”. Agatha Harkness aveva pienamente
intenzione di aggiungere Wanda alla lista dei personaggi che
avevano perso i loro poteri a causa sua, ma Scarlet Witch aveva
altri piani.
Nel finale della serie
WandaVision, i piani di Agatha sono finalmente
diventati chiari, con la strega oscura e Wanda che si sono
scatenate in una lotta magica nei cieli sopra Westview. Con l’aiuto
delle rune nell’Hex, Scarlet Witch riesce a
sopraffare Agatha, che era spaventata per aver scatenato tutta la
potenza della leggendaria Strega Scarlatta. Wanda ha poi lanciato
l’incantesimo che ha fatto credere ad Agatha di essere la sua falsa
personalità di Agnes.
Le varianti dei figli di
Scarlet Witch sono rimaste nei loro universi
Billy e Tommy – Cortesia Disney
Alla fine, Doctor Strange nel Multiverso della Follia si
è concluso con il fallimento della ricerca di Wanda per riunirsi ai
suoi figli. Le versioni multiversali dei due bambini che Scarlet
Witch ha trovato sono rimaste con la loro madre, Wanda di
Terra-838, alla fine del film. Nessuna versione di Billy e Tommy è
arrivata sulla Terra-616 dell’MCU. Tuttavia, Agatha All
Along potrebbe essere il punto in cui le cose
cambiano.
La Marvel è stata
notevolmente silenziosa sul vero nome del misterioso “Teen”
di Joe Locke. Dopo che il personaggio è stato bloccato da
un incantesimo prima di rivelare il suo nome in uno dei trailer di
Agatha All Along, sembra proprio che sarà una
rivelazione importante verso la fine dei nove episodi della serie.
Con il probabile scenario che Teen sia il figlio di Wanda, Billy
Kaplan, Agatha All Along dovrebbe avere molti
segreti in serbo che si collegano ai film e alle serie TV del
passato dell’MCU.
Netflix
ha diffuso trailer di Inganno, la
serie tv in 6 episodi prodotta da Cattleya, parte di ITV
Studios, diretta da Pappi Corsicato, con
protagonisti Monica Guerritore e
Giacomo Gianniotti, in arrivo solo su Netflix dal 9
ottobre.
Scritta da Teresa
Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero,
INGANNO è un thriller sentimentale che gioca tra la suspense, la
rottura dei tabù e le verità scomode sull’amore. È la storia di
un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che
mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari,
sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura
mediterranea.
La trama della serie tv
Inganno
Gabriella (Monica
Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera
Amalfitana, una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e
consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la
vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra
Elia (Giacomo Gianniotti): un ragazzo affascinante, vitale, libero,
coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino
irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la
differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante…e per Elia
sarà pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli
e la loro eredità.
INGANNO è basata sulla
serie britannica Gold Digger, prodotta da Mainstreet Pictures,
creata da Marnie Dickens, format distribuito da ITV Studios.
Credits:
Una produzione Cattleya – parte di
ITV Studios
Basata sulla serie UK “Gold
Digger” prodotta da Mainstreet Pictures, creata da Marnie Dickens.
Format distribuito da ITV Studios.
Adattamento italiano di Teresa
Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela
Straniero
Soggetti di puntata di Teresa
Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela
Straniero
Sceneggiature di Eleonora
Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero con la
collaborazione di Teresa Ciabatti
Regia di Pappi Corsicato
Cast:
Monica Guerritore, Giacomo Gianniotti, Emanuel Caserio, Dharma
Mangia Woods, Francesco Del Gaudio, Denise Capezza e con Fabrizia
Sacchi e Sandra Ceccarelli, con la partecipazione di Geppy
Gleijeses
Lunedì 14 ottobre gli
iconici Studi di Cinecittà, grazie al Ministero della Cultura,
ospiteranno l’anteprima italiana di Megalopolis,
l’opera più recente del maestro Francis Ford Coppola, il grande regista autore
di capolavori come la saga de
Il Padrino,
Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker.
L’evento è la preapertura
della Festa del Cinema
di Roma e di Alice nella città 2024. Distribuito in Italia
dalla Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar, il film
sarà introdotto dallo stesso Coppola.
La serata potrà essere
seguita in diretta streaming anche nella Sala Petrassi
dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
per permettere agli accreditati e al pubblico della Festa del
Cinema di assistere al lancio della nuova fiaba visionaria
immaginata dal regista.
Nel corso della serata a
Cinecittà sarà fatto un omaggio speciale al grande regista
italoamericano che torna, dopo anni, negli Studi romani che lo
hanno visto preparare alcune scene de Il Padrino Parte
III.
Il giorno successivo,
martedì 15 ottobre, Francis Ford Coppola
incontrerà le giurie di Alice nella città, gli studenti delle
scuole di cinema e il pubblico presso la Sala Sinopoli
dell’Auditorium Parco della Musica: durante l’incontro, organizzato
da Alice nella città in collaborazione con la Festa del Cinema, il
regista ripercorrerà gli oltre sessant’anni di carriera che l’hanno
reso uno dei Maestri più importanti e celebrati della Settima
Arte.
Lo stesso giorno, il
Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, riceverà Coppola in
Campidoglio per dedicargli uno speciale tributo della città.
Megalopolis sarà al cinema dal prossimo 16 ottobre
distribuito in Italia da Eagle Pictures. Scritto, diretto e
prodotto da Francis Ford Coppola, il film è interpretato da
Adam Driver, Forest
Whitaker, Nathalie
Emmanuel, Aubrey Plaza, Jon Voight, Laurence
Fishburne, Talia Shire, Shia
La Beouf, Giancarlo
Esposito.
La trama del film
Megalopolis
Un artista geniale con il
potere di fermare il tempo combatte contro un sindaco
ultraconservatore per salvare il mondo morente e ispirare
speranza. Megalopolis è un’epopea romana ambientata in
un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta
cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina, geniale
artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e
idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklin Cicerone,
reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto.
Tra i due si inserisce Julia, la figlia del sindaco che, essendo
innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi
riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero,
l’umanità.
La serie di Harry
Potter della HBO dovrà affrontare una sfida di
prospettiva che non è stata un problema né per i libri né per i
film. La serie adatterà ciascuno deisette libri
diHarry Potter, con la
prima stagione che coprirà Harry Potter e la Pietra
filosofale, e ogni uscita successiva affronterà il romanzo
successivo. Francesca Gardiner, che ha già
lavorato a His Dark Materials, Succession e Killing
Eve, sarà la showrunner, mentre Mark
Mylod, autore di Game of
Thrones, dirigerà alcuni episodi.
È iniziato il casting per il
remake di Harry Potter della HBO, con
un nuovo giovane trio che dovrà interpretare gli iconici ruoli
precedentemente interpretati da Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed
Emma Watson. Il formato più lungo di una serie in streaming
offre l’opportunità di fornire un adattamento fedele dei libri
diHarry Potter, con dettagli e
personaggi amati che non sono stati inseriti nei film. Allo stesso
tempo, una serie in streaming presenta nuove sfide, soprattutto per
quanto riguarda il punto di vista centrale.
I libri e i film di Harry
Potter dipendono dalla storia raccontata dal punto di vista di
Harry
I libri e i film di Harry
Potter sono raccontati principalmente dal punto di vista di
Harry. L’unica eccezione è rappresentata da alcuni capitoli
iniziali dei libri. La Pietra filosofale inizia con il punto di vista di
Vernon Dursley, mentre Harry Potter e il
Principe Mezzosangue presenta i primi capitoli dal punto di
vista del Ministro della Magia e dei Mangiamorte. Anche i
film raramente si avventurano al di fuori del punto di vista di
Harry, con eccezioni come l’evasione da Azkaban
nell’Ordine della Fenice e la distruzione del ponte
nell’apertura del Principe Mezzosangue.
Limitare la storia alla
prospettiva di Harry funziona bene, perché gran parte
della trama dipende dalle informazioni limitate che lui e i suoi
amici hanno. Spesso cercano risposte ai misteri che li circondano e
molti dei migliori colpi di scena di Harry Potter
risuonano perché Harry non ha il quadro completo di ciò che sta
accadendo. È scioccante e potente quando Harry si rende conto che
Severus Piton non è il cattivo de La pietra filosofale, ed
è particolarmente sconvolgente quando Piton uccide Silente nel
Principe mezzosangue. Questi colpi di scena funzionano
perché Harry non sa cosa fanno gli altri personaggi a porte
chiuse.
Il reboot di Harry Potter della
HBO deve superare un enorme problema di prospettiva
La dipendenza dal punto di
vista di Harry rappresenta
un problema per il remake diHarry
Potterdella HBO, poiché la maggior
parte delle serie televisive non si limita alla prospettiva di un
singolo personaggio. Al contrario, tendono a muoversi tra i
personaggi principali della storia. Poiché uno dei primi punti di
forza della serie in arrivo è la sua capacità di essere un
adattamento più fedele, si potrebbe cercare di mantenere ogni
stagione limitata al punto di vista di Harry, nello spirito dei
libri. Tuttavia, limitare la maggior parte di uno show di sette
stagioni al punto di vista di un singolo personaggio
potrebbe far sembrare la portata della storia troppo
limitata.
Sarebbe avvincente spostare la
prospettiva da Harry e vedere la storia attraverso gli occhi di
Piton, Silente, dei coetanei di Harry o anche di personaggi cattivi
come Voldemort e Dolores Umbridge. Il problema di vedere troppo del
mondo magico attraverso gli occhi di questi personaggi è che può
impedire che alcuni colpi di scena siano sorprendenti o
gratificanti. Se si passa troppo tempo a vedere la storia
attraverso il punto di vista di un personaggio come
Piton, nelle stagioni successive ci sarà
inevitabilmente meno mistero intorno alle sue azioni.
Non vale la pena sacrificare i
colpi di scena di Harry Potter per ampliare altre
sottotrame
L’idea di vedere parti della serie
attraverso il punto di vista di altri personaggi è intrigante, ma
non vale la pena di perdere il pieno impatto dei più grandi
colpi di scena diHarry Potter.
Da Peter Minus che ha realmente tradito Lily e James Potter al
professor Alastor “Malocchio” Moody che è segretamente Barty Crouch
Jr. sotto mentite spoglie, i colpi di scena nei libri e nei film
sono tra le parti più durature e ben realizzate del franchise.
Sminuirli in qualche modo sarebbe un disservizio per la storia.
Nonostante l’ampio cast di
personaggi di Harry Potter, Harry è in definitiva il
protagonista della serie e i maggiori colpi di scena funzionano
soprattutto per l’impatto che hanno su di lui. Altre sottotrame,
per quanto interessanti, non dovrebbero avere la precedenza su
Harry e sul suo viaggio da eroe.
L‘Harry Potterdella HBO avrà già la difficoltà ad essere all’altezza
dell’eredità dei libri e dei film, e non adattare
adeguatamente importanti colpi di scena a favore di altri elementi
farà automaticamente sembrare la serie un adattamento
inferiore.
Come il remake della HBO può
avere il meglio di entrambi i mondi
La serie della HBO dovrebbe
innanzitutto rimanere ancorata al punto di vista di Harry, proprio
come hanno fatto i libri e i film, pur trovando con attenzione le
opportunità per espandere alcuni personaggi o storyline. Tali
espansioni funzioneranno meglio aggiungendo momenti che non
contengano troppi dettagli rilevanti per la trama. Ad esempio,
mostrare una partita di Quidditch che non vede protagonisti
i Grifondoro potrebbe essere un modo interessante per esplorare
nuove prospettive senza potenzialmente rovinare o
compromettere dettagli cruciali della trama. In questo modo si
potrebbero avere maggiori informazioni su altri giocatori di
Quidditch e studenti di Hogwarts, come Draco Malfoy, Cedric Diggory
e Cho Chang.
Ciò che la serie dovrebbe
evitare è di mostrare l’intera conversazione tra Piton e
Raptor o quella in cui Silente dice a Piton di ucciderlo.
Ci sono altri modi per approfondire questi personaggi senza svelare
dettagli importanti della trama. E anche se le espansioni non
incentrate sulla storia principale possono sembrare poco importanti
a prima vista, contribuiranno a immergere gli spettatori nel mondo
dei maghi. Vedere la vita quotidiana a Hogwarts e saperne di più
sull’universo di Harry Potter sarà senza dubbio
gradito.
Questa è la linea sottile che deve
essere percorsa per garantire che la prossima serie televisiva di
Harry Potter sia un adattamento fedele e radicato nella
prospettiva di Harry. Non deve essere raccontata solo dal
punto di vista di Harry, ma deve essere creativa quando si tratta
di tenere nascoste le rivelazioni più importanti della serie. Sono
queste le sfide che la HBO dovrà superare per dimostrare che questo
nuovo adattamento dei libri originali di Harry
Potter è valido. In caso contrario, i fan potrebbero
abbandonare il progetto proprio quando sta per iniziare.
È arrivato il trailer completo di
NCIS 22, la
stagione 22 di NCIS, ricco di trame
scioccanti. La serie, che tornerà sulla CBS a ottobre (in Italia su
Paramount+), si è conclusa con la rivelazione che
Jessica Knight (Katrina Law) lascerà la squadra per addestrare i
nuovi agenti REACT dell’NCIS. Tuttavia, la Law continuerà ad
apparire nello show, il che significa che la posizione finale della
Knight è un mistero ancora da svelare. La stagione 22 di
NCIS riprenderà mesi dopo l’ultimo finale e vedrà la
squadra tornare insieme per un caso importante.
In un nuovo trailer della CBS (rivelato in
esclusiva da
TVLine), sono state rivelatele
prime esplosive trame della
stagione 22 diNCIS. In esse compaiono McGee (Sean
Murray) e Parker (Gary Cole) in manette, Torres (Wilmer Valderrama)
che medita di far fuori “uno dei miei” e un sanguinante
Vance (Rocky Carroll) alle prese con un cadavere nel suo stesso
ufficio. Tutto questo, oltre alla talpa all’interno dell’NCIS.
Guardate qui sotto:
Cosa significa il trailer di
NCIS per la stagione 22
Il trailer di NCIS, della
durata di un minuto e 30 secondi, è ricco di allettanti
anticipazioni sulla prossima stagione, che finora sembra
più seriale che procedurale. Diversi personaggi vengono
mostrati alle prese con intensi conflitti personali, come il losco
incontro di Torres con una figura misteriosa (che potrebbe spiegare
il motivo per cui viene poi mostrato legato) e la mancanza di
fiducia tra Knight e Parker. Per quanto riguarda quest’ultima, è
possibile che il tempo trascorso dalla Knight lontano dalla squadra
le abbia lasciato una lealtà mutevole che Parker non riesce a
conciliare.
Ci sono anche scorci di McGee e
Parker che vengono messi in manette dagli agenti dell’FBI, una
mossa che culmina con il pugno di Parker a uno degli agenti
nell’ascensore dell’NCIS. Questo potrebbe essere legato
alla narrazione della talpa della stagione; all’inizio,
Parker viene vista informare Knight del problema, suggerendo che
questo è il caso che la riporta nella sua ex squadra. Per scoprire
la talpa, Parker e McGee potrebbero dover fare da esca. D’altra
parte, l’FBI potrebbe sospettare che siano loro stessi i
colpevoli.
Un nuovo remake della serie
televisiva Ghosts
è ufficialmente in lavorazione, dopo la fine della versione
originale nel Regno Unito e il successo del suo remake
statunitense. Ghosts era originariamente uno show nel
Regno Unito iniziato nel 2019 e terminato nel dicembre 2023 dopo la
quinta stagione. Tuttavia, è riuscita a generare una versione
statunitense di successo della serie, con la
quarta stagione di Ghosts attualmente prevista per il
17 ottobre. La versatilità della sua premessa, che coinvolge una
coppia che si trasferisce in una casa piena di spiriti che hanno
bisogno del loro aiuto, fa sì che lo show possa funzionare in
qualsiasi luogo.
Ora, Deadline riporta che
una nuova versione diGhostsè in fase di sviluppo da
parte di BBC Australia per Paramount+ e Network 10 dopo il successo delle
versioni britannica e statunitense. Lo show seguirà la stessa
formula di sitcom di una coppia che vive in una casa piena di
spiriti. Negli otto episodi della versione australiana, la coppia
Kate e Sean è alla ricerca di una casa quando Kate eredita una
villa di campagna, piena di anime inquiete che vogliono il suo
aiuto. Ecco cosa ha detto Daniel Monaghan, vicepresidente per i
contenuti e la programmazione di Paramount Australia, a proposito
della nuova versione della serie:
Ghosts è stato un
successo strepitoso nel Regno Unito e negli Stati Uniti e ha
attirato una fanbase molto fedele anche qui in Australia.Con un cast stellare ancora da annunciare, non vediamo l’ora di
dare vita alla nostra serie con un tocco australiano.
Cosa significa Ghosts Australia
per il franchise in crescita
La conferma di una versione
australiana della sitcom evidenzia il successo delle versioni
britannica e statunitense, giustificando un approccio più globale
alla serie in futuro. In entrambe le versioni esistenti,
gli spiriti mostrati evidenziano la storia di ogni
rispettivo Paese, dimostrando come i diversi personaggi possano
rendere ogni show autonomo. I personaggi di
Ghosts negli Stati Uniti sono tratti da eventi come la
guerra rivoluzionaria e il proibizionismo, mentre la versione
britannica ha personaggi che riflettono, tra l’altro, le epoche
Georgiana e Regency.
Questa nuova versione dello show sarà probabilmente
caratterizzata da personaggi ispirati alla storia australiana,
offrendo così una dinamica più unica rispetto alle altre versioni.
Anche se c’è ancora molto mistero su come si svolgerà la nuova
sitcom, sembra che l’ambientazione offrirà una versione
unica che manterrà intatta l’anima dei suoi predecessori.
Dal momento che devono ancora arrivare molte informazioni sul suo
sviluppo, come ad esempio chi interpreterà Kate e Sean, l’attuale
fase di sviluppo della serie significa che probabilmente
arriveranno presto ulteriori informazioni.
Uglies
di Netflix
è basato sul primo di una serie di libri dell’autore Scott
Westerfeld, quindi cosa succederà a Tally nel sequel,
Pretties?
Il finale di Uglies ha lasciato la porta aperta a un altro
film, quindi sembra proprio che un adattamento di Pretties
faccia parte dei piani di Netflix.
Naturalmente, il film di Uglies si
discostava leggermente dal libro, quindi ci saranno sicuramente
altre differenze in futuro. A prescindere da ciò, possiamo
presumere che la storia di Tally procederà più o meno allo stesso
modo, dal periodo trascorso a New Pretty Town alla sua rocambolesca
fuga e agli imminenti problemi con i ragazzi.
Allafine diUglies, Tally Youngblood si
arrende al dottor Cable per essere riportata in città e
resa graziosa. Lo fa per fornire alla madre di David, Maddy, una
cavia per la sua cura, che ha lo scopo di rimuovere le lesioni
cerebrali che impediscono alle Pretty di essere combattive,
creative o originali. La scena finale del
film di fantascienza di Netflix ha rivelato che Tally ha
realizzato il suo desiderio. È stata vista camminare nel suo nuovo
bellissimo appartamento a New Pretty Town, con un
viso adorabile ma con una brutta cicatrice che le ricorda chi è
veramente: cosa succederà ora?
Peris è ancora viva nel libro
di Pretties
Innanzitutto, è importante notare
cosa non sarà certamente uguale tra un potenziale film di
Pretties e il libro. In Uglies di Netflix, Peris è
stato trasformato in uno Speciale, che alla fine lo ha fatto cadere
dal bordo di una diga verso la sua presunta morte. Niente di tutto
ciò è accaduto nel libro di Westerfeld, dove Peris è rimasto
felicemente a New Pretty Town dopo che la dottoressa Cable lo ha
usato per convincere Tally ad agire come sua spia. In realtà, da
quel momento in poi non è più presente in Uglies, facendo
la sua ricomparsa solo in Pretties.
Quindi, mentre Peris era presente
per tutta la storia nel secondo libro, questo potrebbe non essere
il caso del film. Naturalmente, dato il finale ambiguo di Special
Peris, è certamente possibile che faccia ritorno. Nei libri degli
Uglies gli Speciali sono quasi indistruttibili, quindi
potrebbe avere un ruolo nel prossimo film di Netflix, anche se è
improbabile che sia tra le belle amiche di Tally come nel
libro.
Tally vive nella nuova bella
città con Shay
Il finale di Uglies ha
dato una sbirciatina alla vita di Tally a New Pretty Town, e un
film di Pretties è sicuro che andrà ben oltre. Nel libro,
Tally ha praticamente dimenticato tutto quello che è successo a
FUMO, grazie alle lesioni inserite nella sua mente durante
l’operazione Pretty. Lei e Shay vivono nello stesso edificio e
passano gran parte del loro tempo insieme bevendo
champagne, parlando di quale sarà il loro prossimo
intervento (Shay si fa impiantare dei quadranti di
orologio all’indietro con dei gioielli nei bulbi oculari) e
contemplando cosa indossare alla loro prossima grande festa.
Tuttavia, mentre Tally fa del suo
meglio per adattarsi alle altre Pretties senza cervello, sa che
qualcosa non va bene. Le lesioni (di cui si era completamente
dimenticata) non sembrano aver cancellato le sue brutte
preoccupazioni e le sue ansie sociali, e Tally si ritrova a
dire la cosa sbagliata a ogni occasione. Shay e Peris, le
perfette Bubblehead, sono infinitamente pazienti con lei,
assicurandole che si rilasserà di più una volta accettata dalla
migliore cricca di New Pretty Town: i Crims.
Tally si unisce ai
Crims
Pretties inizia con Tally
che cerca di capire cosa indossare per una festa molto importante.
A questo evento verrà accettata o respinta dai Crims, una cricca
composta da Pretties che si sono cacciate in un mare di guai ai
tempi di Ugly. Naturalmente, Tally si è qualificata facilmente
(soprattutto dopo essersi lanciata ancora una volta da un balcone
con un giubbotto bungee). Tuttavia, le speranze di Tally di
riuscire finalmente a integrarsi con le Pretties dopo essere
entrata a far parte di una cricca si infrangono quandoil
leader del Crim, Zane, inizia a spingerla a pensare al di là della
sua Prettymindedness.
Pur non conoscendo le lesioni, Zane
ha capito che c’è qualcosa di sbagliato nella mente delle Pretties.
Si è reso conto che infrangere le regole e correre dei rischi
(oltre a evitare l’alcol, mangiare poco e assumere troppa caffeina)
aiuta la sua mente a funzionare meglio, ed è per questo che ha
fondato una cricca basata su questo tipo di attività. Dopo aver
accettato Tally nel gruppo, Zane sospetta che ci sia qualcosa di
più nella sua storia. Così, la spinge a ricordare il
periodo trascorso nel Fumo e ciò che è accaduto prima della sua
operazione.
Zane e Tally scoprono la cura
nascosta dalle Smokies
Grazie a Zane (e ai suoi baci),
Tally inizia a ricordare di David, anche se non riesce a ricordare
cosa gli sia successo o come sia finita a New Pretty Town.
Tuttavia, la spinta di Zane la porta a ricordare l’indizio di Croy
su qualcosa nascosto in città che lei deve trovare. Il processo per
ottenere questo misterioso oggetto porta i due in cima a una torre
di segnalazione, e salire così in alto fa sì che entrambi
pensino e vedano temporaneamente con chiarezza, anche con le
lesioni. Quando finalmente ricevono il pacco di Croy,
hanno una mente assolutamente non-pretty.
Tally e Zane scoprono che Croy ha
lasciato una lettera della stessa Tally, che aveva scritto come
Brutta, poco prima di consegnarsi al cattivodegli Uglies,
il dottor Cable. La lettera contiene due pillole, che la Brutta
Tally spiega essere la cura di Maddy, destinata a eliminare le
lesioni e a riportare i Pretties alla ragione. Tally ha paura di
prenderle entrambe e inizialmente rifiuta, ma alla fine i
due decidono di prenderne una ciascuno. Nei mesi
successivi, Tally e Zane diventano ancora più romantici mentre le
loro menti continuano a schiarirsi. Non più teste graziose, i due
lavorano insieme per elaborare un piano di fuga da New Pretty
Town.
Shay ricorda il tradimento di
Tally e fonda un club chiamato “I Tagliatori”.
Poiché Tally e Zane non hanno più
pillole da distribuire ai loro amici Pretty in Pretties,
fanno di tutto per far salire l’adrenalina ai Crims, schiarendo
loro temporaneamente le idee. Fanno scherzi, come rompere il
ghiaccio di una pista di pattinaggio galleggiante, facendo cadere
tutti (al sicuro con le giacche Bungee), in modo da far battere i
cuori e far funzionare le menti. L’effetto è talmente efficace che
Shay inizia lentamente a ricordare quanto fosse arrabbiata
con Tally prima di essere costretta a diventare una
Pretty. Così, il brutto conflitto è tornato alla loro
bella amicizia.
Dopo aver litigato con Tally, Shay
scompare per un po’ e quando finalmente ricompare nelle
Pretty, la cosa è piuttosto inquietante. Infuriata per il
fatto che Tally abbia condiviso la cura con Zane invece che con
lei, anche dopo il suo tradimento nel Fumo, Shay scopre il suo modo
di porre fine alla sua Prettyheadedness. Crea un gruppo chiamato
i Tagliatori, che si riuniscono per tagliarsi ritualmente
le braccia per costringere i loro cervelli a lavorare in modo
chiaro. Turbata, Tally decide che non possono più
aspettare di fuggire da New Pretty Town: devono trovare un modo per
arrivare al NUOVO FUMO e portare altre pillole alle Pretty.
I Crims fanno una grande fuga
da New Pretty Town
In Pretties fuggire dalla città non è facile come in
Uglies. Invece di anelli di interfaccia che possono essere
tolti rapidamente, Tally e Zane sono stati dotati di
bracciali stretti che tracciavano i loro movimenti e non potevano
essere rimossi (dopo la loro avventura sulla torre per
trovare la cura). Insieme, hanno stabilito che l’unico modo per
rimuovere i bracciali sarebbe stato quello di colpirli con un
calore sufficiente a farli espandere e a farli scivolare via. Alla
fine, rubano dei guanti ad alta tecnologia, resistenti al fuoco, in
grado di infilarsi sotto le manette, di rubare le mongolfiere e di
infilare le mani tra le fiamme.
Con gli hoverboard al seguito, Tally, Zane e gli altri Crims
(meno Shay e i suoi Cutters) fuggono dalla città con le
mongolfiere, da cui saltano fuori con le loro tavole una volta
raggiunta una distanza di sicurezza. Mentre Zane e gli altri
riescono a prendere la strada giusta per le Rovine Arrugginite e il
Nuovo Smoke, Tally si perde nel bosco. Dopo una lunga avventura,
alla fine ritrova la strada e si riunisce a Zane e, più
goffamente, a David.
Quando Tally si riunisce a David, ha recuperato tutti i suoi
ricordi relativi al periodo trascorso nel Smoke, compresa la breve
storia d’amore con il Brutto. Tuttavia, questo non cambia il fatto
che nel frattempo si è innamorata di Zane.
Nonostante ciò, Tally è ancora arrabbiata perché David non è mai
venuto a prenderla come aveva promesso alla fine del libro e del
film di Uglies . Invece, è stato Croy a portare la cura a
New Pretty Town. David spiega che avrebbe voluto consegnare le
pillole, ma che il calore di New Smoke era semplicemente troppo
intenso. I due fanno una maldestra ammenda e viaggiano dalle Rovine
Arrugginite al Nuovo Smoke.
Tally scopre di non aver mai avuto una vera e propria
cura
Tally è ansiosa di ricongiungersi
con Zane dopo la loro lontananza, ma è sconvolta quando scopre che
lui non è stato bene durante la sua assenza. Da quando
aveva preso la cura, Zane aveva avuto dei mal di testa che
sembravano peggiorare di intensità ogni giorno che passava. Anche
per questo era così urgente che lui e Tally arrivassero al Nuovo
Fumo, in modo che Maddy potesse verificare cosa fosse andato
storto. La madre di David ha capito subito perché Zane stava
soffrendo quando il ragazzo le ha detto che lui e Tally si erano
divisi le pillole: non era questo il modo in cui la cura doveva
essere presa.
Dopo essere arrivata nel Nuovo
Fumo, Tally scopre che una delle pillole che lei e Zane avevano
preso conteneva dei nanos destinati a divorare le lesioni grafiche,
mentre l’altra pillola aveva lo scopo di bloccare questi
nanos prima che continuassero a divorare il resto del
cervello. Tally aveva preso la seconda, che di per sé non
ha alcun effetto. Zane, invece, aveva preso la prima. I nanos hanno
provocato danni ingenti al suo cervello, che Maddy ha fatto del suo
meglio per annullare. Tuttavia, le funzioni motorie del ragazzo non
saranno più le stesse.
Questa notizia è devastante per
Tally, che si sente immensamente in colpa per aver condiviso le
pillole con Zane e, quindi, aver causato questi danni.
Naturalmente, questo significa anche che Tally non aveva mai preso
la cura. Aveva usato la sua forza di volontà per superare la
lesione, dimostrando che la sua mente era semplicemente troppo
forte per essere controllata. Tuttavia, Tally non ha molto tempo
per pensarci, poiché alla fine si scopre che Zane ha un
trasmettitore incorporato nella mascella che avvisa il
dottor Cable della sua posizione. La cattiva degli Uglies
li ha fatti fuggire da New Pretty Town per poter trovare il Nuovo
Fumo.
Shay riappare come speciale e Tally viene riportato in
città
David, Maddie e il resto dei New
Smoke fuggono prima dell’arrivo di Special Circumstances, ma le
condizioni di debolezza di Zane non gli permettono di seguirlo.
Tally decide ostinatamente di rimanere al suo fianco, con grande
frustrazione di David. Tuttavia, è sorpresa di vedere che la
dottoressa Cable non è venuta da sola. Ha portato con sé
Shay, che era uno Speciale appena potenziato, insieme al
resto dei suoi Cutter. Shay, amando il suo nuovo potere e la sua
chiarezza, dice a Tally che il suo destino non è quello di essere
trasformata di nuovo in una Bubblehead. Al contrario, sarebbe
diventata ciò che tutte le Pretty che pensano di poter superare le
lesioni diventano: una Speciale.
È su questo cliffhanger che
Pretties si conclude. Proprio come Uglies termina
con Tally che chiede al dottor Cable di renderla bella,
Pretties termina con Shay che dice a Tally che diventerà
speciale. Il terzo libro della serieUgliessi intitola
appunto Specials e vede Tally Youngblood
subire ancora una volta una trasformazione estrema. Naturalmente, i
cambiamenti in Uglies di Netflix, in particolare la
rivelazione che Peris è diventata una Special, renderebbero un
adattamento cinematografico del threequel un po’ più difficile da
realizzare. Ciononostante, c’è molto spazio per la realizzazione di
un film di Pretties.
Netflix
ha fatto un lavoro fenomenale nel portare Uglies
sullo schermo, ma sono state apportate molte modifiche al libro. La
storia di Tally Youngblood è stata inizialmente concepita
dall’autore Scott Westerfeld, che ha pubblicato la
popolare serie fantascientifica YA nel 2005. Si è parlato quasi
subito di un adattamento cinematografico, ma ci sono voluti quasi
20 anni perché diventasse finalmente realtà.
Netflix ha acquisito i diritti e Uglies è
ufficialmente disponibile sulla piattaforma di streaming. Tuttavia,
gli spettatori che amano i libri di Westerfeld noteranno alcune
differenze.
Uglies è il primo di
quattro libri ambientati nel mondo di Tally, anche se Westerfeld ha
poi ampliato la serie con quattro libri della serie
Imposters tra il 2018 e il 2022. Con otto libri in totale,
questo universo narrativo è stato esplorato meticolosamente, quindi
è naturale che ci sia un grande controllo su
Uglies di Netflix. Nel complesso,
l’adattamento è stato generalmente fedele alla
fonte. Tuttavia, sono state apportate diverse modifiche,
dal ruolo del Dr. Cable nella città di Tally al destino di
Peris.
Tally e Peris non hanno
necessariamente una relazione romantica nel libro
Nel film di Uglies, Tally
e Peris sono alle prese con i sentimenti che provano l’uno per
l’altra prima dell’operazione di quest’ultima. Era chiaro che
provavano sentimenti romantici l’uno per l’altra, anche se nessuno
dei due riusciva a esprimerli. Più tardi, quando Shay chiede a
Tally se Peris è il suo ragazzo, l’imbarazzo di Tally nel
rispondere implica che è innamorata del ragazzo.
Questo è uno dei cambiamenti più
sottili dal libro al film, ma la relazione tra Tally e Peris era un
po’ più platonica in Uglies, perun motivo importante. Come
voce narrante, Tally spiega che in passato la gente aveva
pensato che lei e Peris fossero romantici, ma non era mai stato
così. Tuttavia, lascia intendere che la situazione
potrebbe cambiare una volta diventati Pretties. Anche se gli Uglies
si frequentano e si baciano, Tally chiarisce che si tratta solo di
cose da ragazzi e non vengono mai considerate serie. Solo una volta
che gli adolescenti sono diventati Pretties sono iniziate le loro
vere storie d’amore, perché a quel punto è stato fatto loro il
lavaggio del cervello per fargli credere di essere importanti.
Il ruolo del Dr. Cable nella
città di Tally è cambiato
Una delle maggiori sorprese del
film Uglies è stato il ruolo del Dr. Cable. All’inizio del
film, Tally e Peris partecipano a un seminario che ha lo scopo di
introdurre gli Uglies nel loro tempo di Pretties. La dottoressa
Cable è apparsa come ologramma e una voce l’ha annunciata
come “Governatore del Distretto Dr. Nyah
Cable”. Il suo bel viso era
chiaramente uno di quelli che tutti conoscevano, ed è implicito che
la sua immagine appaia in ogni seminario delle Nuove Belle.
La dottoressa Cable era una
presenza molto più minacciosa e segreta nel libro degli
Uglies e una persona che pochissimi cittadini della città
di Tally avrebbero mai visto. Era a capo di
un’organizzazione segreta chiamata Special Circumstances
ed era stata modificata chirurgicamente per assumere l’aspetto di
uno spaventoso e feroce predatore. Tally ne era terrorizzata in
Uglies, e lo stesso valeva per chiunque fosse stato così
sfortunato da fare un viaggio nelle Circostanze Speciali.
Le “circostanze speciali” sono
diverse nel libro
Sebbene il ruolo della dottoressa
Cable sia diverso in Uglies, è comunque implicito che sia
il leader di Special Circumstances. Quando l’operazione di Tally è
stata ritardata e lei è stata portata davanti alla dottoressa
Cable, l’ascensore che ha preso per raggiungere l’ufficio del
Governatore annunciava ancora che era in “Circostanze
Speciali”. Inoltre, Cable ha detto a Peris che lo avrebbe reso
“speciale” in Uglies di Netflix, poco prima che
venisse nuovamente messo sotto i ferri per essere trasformato in un
soldato senza cervello con abilità fisiche potenziate.
I fan del libro sanno che Peris è
stato trasformato in uno Speciale, un agente di Circostanze
Speciali. La stessa dottoressa Cable è una Special nel libro
Uglies e, sebbene lei e i suoi agenti avessero
velocità, riflessi e agilità impossibili, erano tutt’altro che
senza cervello. Infatti, nei libri di Westerfeld, gli
Speciali hanno capacità cognitive potenziate. Tuttavia, la loro
capacità di controllare l’ira è ridotta e sono considerati
pericolosi e imprevedibili.
Peris diventa speciale nel film
di Uglies
Ancora più grande dello shock per
il Dr. Cable è stata la versione di Nertflix della storia di Peris
in Uglies. Nel film, Peris si è praticamente dimenticato
di Tally una volta diventata Bella, ma il ricordo della loro
amicizia è stato rinfrescato quando Cable gli ha chiesto di
convincerla ad aiutare le Circostanze Speciali a trovare Shay. Il
fatto che Peris fosse in grado di superare le lesioni della
bellezza ha mostrato a Cable che quel ragazzo richiedeva “di
più”. Così, lo trasformò in uno Speciale.
Questo non è certamente accaduto
nel libro degli Uglies. Sebbene il Dr. Cable abbia usato
Peris per convincere Tally ad aiutarlo a trovare Shay, questa è
stata praticamente l’ultima volta che lo si è visto in questa
puntata. Nel seguito,Pretties, Tally si riunisce con
Peris a New Pretty Town e i due tentano per un certo
periodo di tornare alla loro amicizia. Tuttavia, Tally inizia
subito a lottare contro le sue lesioni cerebrali, mentre Peris si
accontenta di essere una Prettyhead. Alla fine, la loro amicizia si
sgretola quando Tally decide di fuggire dalla città e Peris resta
indietro.
Nel film Uglies, la
dottoressa Cable aveva una missione specifica per Tally. Le disse
che David stava trattenendo Shay contro la sua volontà, proprio
come tutti gli altri Uglies che erano fuggiti verso Smoke. Le
spiegò che lo faceva per indebolire la città in modo da poter usare
un’arma contro di essa, ed era compito di Tally intercettare il
fumo, scoprire quale fosse quest’arma e far scattare il suo
ciondolo per avvisare il dottor Cable.
Nel libro degli Uglies, la
missione di Tally è solo quella di trovare il Fumogeno e di
avvisare Cable quando lo raggiunge. Non si fa menzione di
un’arma e non viene mai detto che David stia tenendo in ostaggio
gli Uglies. Sebbene Cable abbia insinuato che i fuggiaschi fossero
in pericolo, l’attenzione si è concentrata invece sulla minaccia
delle persone che vogliono vivere nella natura, bruciare gli alberi
e uccidere gli animali per nutrirsi.
La sequenza di apertura di
Uglies spiegava che la civiltà di Rusty era caduta a causa
dell’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili e che la
soluzione era un fiore geneticamente modificato chiamato orchidea
tigre bianca. Anche se non viene spiegato come funzionano,
Tally afferma che queste orchidee sono la fonte di energia della
città, un’alternativa più pulita e molto più bella del carburante
moderno. Tuttavia, quando è arrivata al Fumo, ha scoperto che le
orchidee erano una specie invasiva e che l’umanità stava ancora
distruggendo l’ecosistema in nome del potere.
Questo non era il caso del libro
degli Uglies. Tally è venuta a conoscenza delle orchidee
tigre bianche solo quando è scappata nel Fumo e si è imbattuta
nelle Pretties di un’altra città che bruciavano i fiori. Le
spiegarono che, pur essendo bellissime, le orchidee tigre bianche
erano invasive e, quindi, dovevano essere eliminate. Questo non
aveva nulla a che fare con la città di Tally e le orchidee
dovevano invece simboleggiare l’effetto dell’umanità sul
pianeta.
Il film di Uglies taglia la
storia d’amore di Shay e David
Shay è arrivata a Smoke molto prima
di Tally ed è stata in contatto con David alle Rusty Ruins molto
prima. Quindi, quando Tally compare nel film degli Uglies,
Shay è già abbastanza consolidata. Aveva capito come funzionavano
le cose nel Fumo e aveva detto a Tally che il fatto che
David le avesse regalato dei guanti era un gesto piuttosto serio,
poiché i regali nel Fumo richiedevano riflessione, risorse
e sacrificio. Questa lezione ha aiutato Tally a capire che doveva
prendere una decisione sulla permanenza nel Fumo.
Nel libro degli Uglies, la
conversazione di Shay con Tally sui guanti di David si svolge in
modo molto diverso. Poco dopo l’arrivo di Tally, era chiaro che
Shay era innamorata di David e che i due avevano una sorta di
rapporto fisico. Tuttavia, i sentimenti di David per Tally hanno
ostacolato la situazione. Quando Shay vede i guanti, si ingelosisce
e si arrabbia con Tally per averle sostanzialmente rubato il
fidanzato. Si tratta di un triangolo amoroso a cui si fa
riferimento più volte nel corso della serie di libridegli Uglies.
Il film degli Uglies ha
tagliato il “capo” degli Smoke
Nel film Uglies di Netflix
sono stati introdotti pochissimi Smoke. Mentre David, i suoi
genitori, Shay e Croy erano tutti al centro della scena, gli altri
erano fondamentalmente un rumore di fondo. Tuttavia, un
personaggio, un uomo anziano chiamato
“The
Boss”, haavuto un ruolo piuttosto importante nel libroUgliesdi Westerfeld .
Nonostante il suo nome, il Boss non era a capo degli Smoke. Era
solo il più vecchio e il più saggio (anche se il più scontroso).
Questo era importante perché Tally non aveva mai visto qualcuno
invecchiare in modo naturale.
Anche se il Boss non è stato molto
presente in Uglies di Netflix, il personaggio è stato
tecnicamente inserito nel cast ed è apparso brevemente sullo
schermo quando Tally è arrivata allo Smoke. Lo si vede spingere una
carriola di libri e l ‘uomo che interpreta il Boss non è
altro che lo stesso autore
diUgliesScott
Westerfeld. Questo rende ancora più spiacevole il fatto
che il personaggio non abbia avuto un momento più importante sullo
schermo.
La morte del padre di David è
completamente diversa nel libro
Credit Netflix
Il padre di David è morto sia nel
libro che nel film di Uglies, ma il modo in cui è
morto è significativamente diverso. Nella versione di Netflix, il
Dr. Cable ha ordinato la morte di Az mentre si trovava nel Fumo e
l’esecuzione è stata eseguita dallo Special Peris.
È stato un momento orribile che ha dimostrato fino a che punto si
sarebbe spinto il Dr. Cable e quanto Peris fosse diventato diverso
da se stesso.
Tuttavia, la versione del libro
della morte di Az ha avuto un impatto diverso. Nel libro degli
Uglies, Az è morto solo dopo essere stato riportato in
città. Il dottor Cable eseguì l’operazione Pretty su di lui
e tentò di ripristinare le lesioni nella sua mente,
questavolta più a fondo, per cancellare tutti i suoi
ricordi degli ultimi decenni trascorsi nella natura. L’esperimento
andò troppo oltre e Az morì sul tavolo (o nella vasca, piuttosto).
Ciò rende ancora più significativa l’insistenza di Maddy affinché
non facciano esperimenti su soggetti non consenzienti.
Il film di Uglies ha cambiato
il finale di Tally
La
fine del film di Uglies non era terribilmente diversa,
ma un dettaglio importante traccia la linea di demarcazione. Il
libro di Uglies terminava con il momento in cui Tally
diceva: “Il mio nome è Tally Youngblood.Rendimi
bella”, e i lettori hanno dovuto aspettare il sequel,
Pretties, per vederla vivere come tale a New Pretty Town.
D’altra parte, il film offre un breve sguardo alla bella
Tally dopo una significativa inquadratura della cicatrice sulla sua
mano. Questo dettaglio dimostra che Tally è ancora Tally,
almeno un po’, nonostante l’intervento chirurgico.
La cicatrice è il cambiamento più
importante. Alle nuove Pretty non è permesso mantenere
cicatrici o altre imperfezioni, perché questo vanifica il
senso del gioco. Tuttavia, ha senso che Uglies di Netflix
abbia dato a Tally la sua cicatrice. Mentre il libro aveva il
vantaggio del dialogo interiore di Tally per dimostrare che il suo
vero io era ancora nascosto nella sua mente, gli adattamenti
cinematografici non hanno questa possibilità. Il segno sulla mano
di Tally era un’alternativa efficace, anche se contraddiceva in
qualche modo ciò che i fan di Uglies
sanno su come funziona la città di Tally.
Arriverà su Disney+ a partire dal 19 settembre con i
primi due episodi Agatha All Along, la serie
Marvel/Disney è che più di
ogni altra nel tempo recente ha fatto della comunicazione
ingannevole il suo marchio di fabbrica. Questo perché si è deciso
di sfruttare la natura appunto maliziosa e ingannevole della sua
protagonista, quell’Agatha Harkness che in
WandaVision
aveva dato del filo da torcere alla sofferente Wanda di
Elizabeth Olsen.
E proprio per riportare sul piccolo
schermo Agatha, è stata chiamata Kathryn Hahn, la sua interprete originale che
avevamo lasciata sola e senza poteri a Westview,
lì dove la potente Scarlet Witch l’aveva
confinata, privata della sua malizia e delle sue doti.
Kathryn Hahn è la
splendida protagonista di Agatha All Along
Abbiamo incontrato Kathryn
Hahn in occasione del press tour di Agatha
All Along e in questa occasione l’attrice ha
confermato tutto il suo amore per il personaggio che Marvel le ha
affidato.
“Amo così tanto questo
personaggio, e gran parte di quello che abbiamo visto di lei in
Wandavision era una messa in scena. Lei stessa è una grande
performer, e abbiamo continuato a definirla come una cipolla che
perde uno strato di volta in volta – ha spiegato Hahn –
Quindi, abbiamo dovuto cercare di individuare quello che c’era
sotto, e ci siamo impegnati a spogliarla di quegli strati difensivi
che che si era costruita intorno nel corso dei secoli. Sapete, pur
avendo una spetto fantastico non è giovanissima!”.
E sempre che da attrice questo
processo abbia particolarmente coinvolto l’attrice: “Sono stata
costretta ad andare sempre più a fondo, e per un’attrice è
importante avere la possibilità di masticare un personaggio.
Lavorare con Jac (Schaeffer,
sceneggiatrice e regista della serie, ndr) è stato semplicemente
grandioso, mi sono sentita subito in sintonia con WandaVision.
Riuscivo a sentire le parole che aveva scritto sulla pagina.
Conoscevo il ritmo. Conoscevo il tono, quindi tutto il processo,
per quanto impegnativo, mi è parso naturale.”
Ma Agatha All Along
non è solo la storia della protagonista, è uno show corale che
comprende Joe Locke, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Debra Jo
Rupp, Patti LuPone e Aubrey Plaza. Per Kathryn
Hahn“c’era come un potere quando eravamo tutti
insieme sul set, il che ha reso tutta la lavorazione piuttosto
eccitante. Era come se ogni singola persona avesse davvero un super
potere, una tale forza.”
La serie è stata protagonista di una
presentazione in grande stile al D23, dove è stato presentato anche il brano
principale della colonna sonora, interpretato dalle protagoniste.
In merito a quel momento, Kathryn Hahn ha
spiegato: “Ricordo che a un certo punto, mentre camminavamo su
quel palcoscenico, sentivo come se la mia testa toccasse il
soffitto. Eravamo così grandi ed è stata una sensazione davvero
emozionante.”
“L’energia lì dentro era
incredibile – prosegue, raccontando l’accoglienza che lei e i
suoi compagni di cast hanno ricevuto in occasione della Convention
– È stato davvero divertente, e penso che ne sia valsa la pena
anche solo per sentire quel tipo di amore ed eccitazione verso di
noi sul palco. Voglio dire, abbiamo camminato attraverso una fitta
nuvola di nebbia!” Spiega, raccontando di come sono entrate in
scena per la loro esibizione.
Infine, l’attrice ha commentato il
lavoro svolto insieme a Jac Schaeffer, con la
quale aveva già collaborato in misura minore in WandaVision:
“Sono molto felice che questa volta sono riuscita a essere
diretta da Jac, perché con Wandavision non ci eravamo riuscite
nonostante avesse scritto quella serie così bella. È incredibile
lavorare con lei e non vedo l’ora di farlo ancora. C’è qualcosa in
questi mondi incredibili per cui devi davvero arrenderti a ciò che
accade perché le storie sono un organismo reale, vivo, che respira.
E tu devi davvero essere aperto alla sua scoperta, e pronto per
connetterti con tutto ciò che accadrà.”
Agatha All Along
arriverà il 19 settembre su Disney+ con i primi due episodi
e poi con un episodio a settimana per otto settimane.
Sauron (Charlie
Vickers) è il cattivo principale in Il Signore
degli Anelli: Gli Anelli del Potere, ma certo non è il
personaggio peggiore della serie. Come da tradizione nel mondo di
Tolkien, gli Uomini fanno sempre del loro meglio per apparire i
peggiori. E infatti, la definizione di peggior personaggio spetta a
Kemen (Leon Wadham), il figlio di Pharazôn
(Trystan Gravelle), che è diventato centrale nella
trama legata alla sorte di Númenor.
Questo giovane saccente e
privilegiato si è lasciato travolgere dal gusto per il potere
mentre cerca di impressionare il padre, terrorizzando chiunque non
sia d’accordo con lui. Kemen potrebbe non essere il più grande
ostacolo che la gente della Terra di Mezzo deve affrontare, ma
ricopre il ruolo dell’antagonista egoista e fastidioso che sale al
potere facilmente e immeritatamente.
Non ha una vera autorità; non si è
distinto come guerriero né ha mostrato talento per la politica.
Tuttavia, sta alimentando i disordini a Núminor con la sua
violenza. Ha avuto un piccolo ruolo nella
stagione 1, ma man mano che la situazione di Númenor diventa
più instabile, il ruolo di Kemen cresce.
L’episodio dal titolo “Sale
di Pietra” mostra quanto Kemen può essere terribile mentre
prende misure drastiche, facendo degenerare la situazione in uno
scontro che non sarebbe dovuto esserci. Ma anche prima di allora,
l’atteggiamento di Kemen lo rendeva facile da odiare. Gli
Anelli del Potere cerca di renderlo un po’ più gradevole
mentre Pharazôn minaccia essenzialmente di far morire suo figlio,
ma non è abbastanza. L’ambizione di Pharazôn potrebbe essere la
causa della divisione di Númenor, ma Kemen peggiora continuamente
la situazione, facendo essenzialmente i capricci per attirare
l’attenzione di suo padre.
Fin dalla sua introduzione, è stato
chiaro che Kemen non sarebbe stato qualcuno per cui fare il tifo.
Ha alimentato l’ambizione di suo padre e diffuso bugie su Miriel
(Cynthia Addai-Robinson) per garantire a Pharazôn
il potere che desiderava. Facendo il bullo con gli amici di Isildur
(Maxim Baldry) e arrivando persino a cercare di
bruciare le navi númenoreane per impedire loro di salpare per la
Terra di Mezzo, Kemen si è rapidamente dimostrato un problema.
Crede profondamente nel pregiudizio di Númenor contro gli Elfi,
esemplificando i problemi che Miriel e Elendil (Lloyd
Owen) affrontano. Ma su scala minore, ha usato la figlia
di Elendil, Eärien (Ema Horvath), contro di lui,
manipolando il suo dolore per opprimerlo. Sebbene Pharazôn stia
guidando la carica a Númenor, Kemen è subito dietro di lui, senza
mai metterne in discussione gli ordini e incoraggiando l’ego del
padre.
Da personaggio privilegiato qual è,
Kemen è la personificazione delle ragioni per cui non è saggio dare
agli Uomini il potere degli anelli. Celebrimbor (Charles
Edwards) si oppone all’idea, spiegando quanto facilmente
siano corruttibili gli Uomini e, nello stesso episodio, la
vicinanza di Kemen al potere gli dà alla testa. Ciò dimostra che le
preoccupazioni di Celebrimbor sono valide. Le azioni di Kemen gli
sono valse un paragone con Joffrey (Jack Gleeson)
di Game of Thrones, il che ha senso. Entrambi sono privilegiati e
crudeli e si perdono nel loro potere, sebbene, fortunatamente per
la Terra di Mezzo, Kemen abbia meno potere di Joffrey.
L’egoismo di Kemen lo rende “il
cattivo più fastidioso degli Anelli del Potere”
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video
La cosa irritante di Kemen è che si
diverte a peggiorare le cose. Nella stagione 2 Pharazôn gli affida l’incarico di
svuotare un tempio dedicato ai Valar per far posto a un nuovo
acquedotto, ma Kemen non si limita a completare il lavoro.
Interrompe una cerimonia di commemorazione per le vite perse in
battaglia, agendo con la forza senza nessuna necessità. È una mossa
ipocrita per il figlio di un uomo che ha sostituito la regina
accusandola di aver lasciato morire inutilmente i Númenoreani e,
cosa ancora peggiore, tutto ciò che Kemen fa esacerba la situazione
già instabile. Quando il Sommo Sacerdote (William
Chubb) esita ad andarsene, Kemen manda le sue guardie sul
vecchio, che è disposto ad andarsene ma prima vuole conservare la
sacra reliquia per completare la cerimonia. Invece di lasciare che
ciò accada senza intoppi, Kemen si lancia in un eccesso di potere,
distruggendo la statua e insultando Elendil, che cerca di mantenere
la pace. Niente di tutto ciò è strettamente necessario, né si basa
su nient’altro che pregiudizio e odio, ma Kemen lo fa semplicemente
perché prova piacere nell’esercitare questo potere.
Lo stesso conflitto dimostra un
altro lato della natura di Kemen, la sua natura egocentrica.
Durante la scena, Valandil (Alex Tarrant)
reagisce. Tuttavia, Kemen cerca di annegare Valandil e infine lo
uccide colpendolo di spalle dopo che il soldato si è arreso. È
importante notare che Kemen detesta già Valandil per la sua
mancanza di status e di legame con Eärien. In precedenza
nell’episodio, Kemen vede Eärien parlare con Valandil, offrendosi
di provare a risparmiare al suo più vecchio amico l’umiliazione di
essere privato del suo grado. La conversazione trai due rende Kemen
geloso, preparando le sue azioni successive. Sebbene le loro
opposte idee politiche influiscano sulla lotta, Kemen non estrae
nemmeno la spada quando Elendil lo colpisce in faccia, dimostrando
che Kemen è disposto a uccidere solo per i suoi impulsi
egoistici.
La serie cerca di rendere Kemen
simpatico
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video
Gli Anelli del
Potere cercano di rendere Kemen più di un idiota che tutti
odiano. Poco prima del suo attacco al tempio, Kemen condivide una
conversazione con suo padre in cui Pharazôn menziona senza pietà
una profezia della madre di Kemen che accenna alla morte del
ragazzo ma si rifiuta di spiegare. Oltre a ciò, Pharazôn minaccia
di “trovare altri posti in cui fare uso” di Kemen se dovesse
fallire nel compito. La reazione di Kemen alla menzione di sua
madre suggerisce una storia drammatica dietro la sua assenza, ma
persino quel trauma e il trattamento crudele di suo padre non sono
sufficienti a ispirare simpatia per lui e la sua personalità
fastidiosa, anche prima che commetta le sue peggiori azioni.
Kemen potrebbe non essere l’agente
del caos che è Sauron, né il formidabile avversario politico che è
diventato Pharazôn, ma la sua natura egoista lo rende
insopportabile. Vedremo nei prossimi episodi in che modo il suo
personaggio si svilupperà.
Il Signore degli Anelli: Gli
Anelli del Potere è disponibile per lo streaming su Prime
Video con nuovi episodi il giovedì.
L’amore
e altre seghe mentali, il film diretto da Giampaolo Morelli, che lo vede anche
protagonista assieme a Maria Chiara Giannetta arriva al cinema
il 17 ottobre distribuito da Vision
Distribution.
Guido vive nel
disincanto. Rifiuta l’amore in ogni sua forma e limita i rapporti
umani alle chiacchierate con i suoi amici storici Niky e Armando.
La sfera del sesso è invece ridotta alla pratica compulsiva
dell’autoerotismo. L’arrivo inaspettato di Giulia nella sua
quotidianità, però, stravolge le carte in tavola e lo porta a
adottare una nuova visione dell’amore e della vita.
L’amore e altre
seghe mentali è una produzione Eagle Original Content e
Italian International Film in collaborazione con Vision
Distribution e con Sky e con Prime Video.
Nel cast al fianco
di Giampaolo Morellie Maria
Chiara Giannetta troviamo anche Leonardo
Lidi, Marco Cocci, Giulia Fiume e con Marco
Messeri.
La trama di L’amore e altre
seghe mentali
Dopo una delusione d’amore,
Guido, 45 anni, ha ormai ridotto da tempo la sua vita sessuale alla
compulsiva pratica dell’autoerotismo.La sua dedizione al
sesso virtuale gli consente di realizzare le sue fantasie senza
alcuna implicazione nel mondo reale: basta indossare un visore per
mettere a segno tutte le sue immaginarie ed eccitanti
conquiste.
Gli sono accanto i suoi migliori
amici: Niky, ossessionato dalle relazioni online e Armando,
inconsapevolmente incastrato in un matrimonio già finito da
tempo.L’irruzione repentina di Giulia, la strampalata e
sexy cameriera che lavora nel locale davanti al suo negozio, lo
travolge risvegliando in lui le emozioni e i sentimenti di cui
pensava di essersi liberato, dando il via ad un susseguirsi di
situazioni comiche e imbarazzanti.
Alien:
Romulus di Fede Alvarez contiene
numerosi richiami al capolavoro originale di Ridley Scott e al sequel di James Cameron, ma
– in modo alquanto controverso – reintroduce anche un concetto di
uno dei film meno popolari del franchise, Alien: La clonazione.
Verso la fine del film, Kay
(Isabela
Merced), incinta e in fin di vita, si inietta la
formula Prometheus 5 dell’androide Rook per mantenersi in vita.
Sebbene sopravviva (per un po’), alla fine partorisce un mostruoso
ibrido umano/alieno che uccide la madre quasi subito.
Chiamata “The Offspring”
nei titoli di coda, questa terrificante creatura ha un aspetto
decisamente migliore rispetto alla mostruosità albina di Resurrection, ma l’introduzione di un
altro ibrido ha provocato qualche reazione e per molti fan la
decisione ha offuscato l’atto finale del film.
Ora, il concept artist Dane Hallett
ha svelato un altro design alternativo per la Prole, e questa
mostruosità multiforme è molto lontana dall’ibrido apparso nel film
– c’è persino una versione con le ali!
“A un certo punto, il
materiale che Kay usa su se stessa ha un effetto genetico così
drammatico sul suo bambino non ancora nato che si trasforma in
questa mostruosità”, spiega Hallett. “È arrivato
fino alla previsualizzazione, quando alla fine si è trasformato in
qualcos’altro (che alla fine condividerò) prima di tornare a essere
la prole che si vede nel montaggio finale Questo è stato
snervante…Sarei stato responsabile di una
mutazione non amata nell’universo di Alien?
Ho cercato disperatamente
di dare a questa cosa uno scopo, una presenza e di renderla un’ode
a tutto ciò che l’aveva preceduta.Alla fine, sono
grato di aver ottenuto quello che abbiamo ottenuto nel montaggio
finale, ma ecco cosa sarebbe potuto essere”.
Il franchise di Alien ha
incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il
mondo
Alien: Romulus ha
debuttato con recensioni per lo più positive: ha
un punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten
Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico
dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di
apertura. Nella sua recensione,Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che
il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e
raccapricciante il giusto”, ma ha criticato la parte centrale per
essere troppo incentrata sulla nostalgia Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson
e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle
sale.
La sua popolarità è cresciuta così
tanto che, in un’intervista con Deadline, si è persino preoccupata
che le persone si sarebbero “stufate” di lei. Nonostante la sua
illustre carriera, tuttavia, ci sono stati momenti che
Margot Robbie non ha apprezzato tanto quanto
altri. In un’intervista con il Washington Post, l’attrice dello
stunt “più spiacevole” che abbia mai realizzato su un set.
Il peggiore stunt per Margot
Robbie
Secondo Robbie,
questa scena “spiacevole” è stata girata in Suicide
Squad del 2016, dove il suo personaggio, Harley Quinn, si
è tuffata in una vasca di acido per dimostrare il suo amore per il
Joker (Jared Leto). All’inizio, il Joker sembra
contento che Harley Quinn ci sprofondi, apparentemente annegando
nell’acido. Tuttavia, dopo pochi secondi, il Joker si tuffa dietro
Harley per salvarla, portandola in superficie tra le sue braccia,
con l’epidermide di Quinn che si scioglie per esporre la pelle
bianca. Robbie ha descritto come la “vernice viscida” usata nella
scena sia finita ovunque, presumibilmente per avere l’effetto che
la pelle di Quinn si mescolasse o si dissolvesse nell’acido. I suoi
occhi, le orecchie, la bocca e il naso erano completamente
ostruiti. Ogni volta che cercava di aprire gli occhi, la vernice le
“smaltava” gli occhi, facendole vedere solo bianco. Una situazione
che ha scalzato rapidamente l’imbarazzo che ha invece provato per
girare il nudo frontale di The Wolf of Wall Street.
Soffrire per uno stunt di
Suicide Squad non è valso la pena!
Harley che salta nell’acido dovrebbe
essere un momento formativo per il personaggio mentre si lascia
coinvolgere in una relazione violenta con il Joker. Il momento in
cui Joker si tuffa sembra un altro vago elemento nella loro
relazione. Non vediamo mai nessuno dei due impegnarsi ad amarsi o a
gestire la natura tumultuosa della loro relazione violenta, che è
al centro della loro dinamica contorta. Nella stessa intervista con
il Washington Post, Margot Robbie ha sottolineato
come la “co-dipendenza” e la natura tossica della relazione siano
ciò che ha reso il personaggio di Harley Quinn
sensato per lei dopo che inizialmente “non aveva capito” la
relazione tra Harley e il Joker, trovandola “frustrante”.
È un peccato che Margot Robbie abbia
dovuto performare un’acrobazia piuttosto scomoda per un film che
sarebbe poi stato stroncato e avrebbe causato ulteriore caos nel
DCEU. Tuttavia, nonostante questo momento orribile, la
rappresentazione di Robbie è stata comunque elogiata, specialmente
nei successivi Birds of Prey e The Suicide
Squad di James Gunn. Il personaggio è ora
qualcosa a cui Robbie
può guardare con orgoglio.
I fan di Bong
Joon-ho attendevano con ansia di poter dare un primo
sguardo a un filmato del prossimo progetto del pluripremiato
regista di Parasite e ora è stato diffuso online il
primo teaser di Mickey
17, in attesa del trailer completo di domani.
L’adattamento (presumibilmente
libero) del romanzo best-seller di Edward Ashton, Mickey7,
vede protagonista Robert Pattinson (The
Batman) nel ruolo del personaggio principale, che
viene ripetutamente clonato per contribuire alla colonizzazione di
un pericoloso pianeta ghiacciato. Nel cast anche Naomi
Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo.
Secondo la sinossi del libro:
“Un impiegato usa e getta di una spedizione umana inviata a
colonizzare il mondo di ghiaccio Niflheim. Ogni volta che una
missione è troppo pericolosa, o addirittura suicida, l’equipaggio
si rivolge a Mickey7. Dopo la morte di un’iterazione, viene
rigenerato un nuovo corpo con la maggior parte dei suoi ricordi
intatti. Dopo sei morti, Mickey7 capisce i termini del suo accordo…
e perché era l’unica posizione coloniale non occupata quando l’ha
assunta”.
Le reazioni sui social media dopo
l’anteprima del trailer al CinemaCon di quest’anno sono state molto
variegate: alcuni hanno espresso entusiasmo per la prospettiva che
Joon-ho potesse dirigere una commedia fantascientifica un po’
goffa, mentre altri hanno preso in giro diversi aspetti del
filmato, tra cui la voce usata da Pattinson per il suo personaggio
(o i suoi personaggi), che è stata descritta come un misto tra
“Tweety-Pie e Joe Pesci”. Date un’occhiata e fateci sapere cosa ne
pensate nella sezione commenti. Mickey 17 era
originariamente previsto nelle sale all’inizio di quest’anno, ma è
stato poi spostato al 31 marzo 2025.
La trama del film
Durante una missione di
esplorazione di routine, Mickey7 scompare e viene
dato per morto. Quando torna alla base della colonia,
sorprendentemente aiutato dalla vita dei nativi, il destino di
Mickey7 è ormai segnato. C’è un nuovo clone,
Mickey8, che si presenta per le funzioni di Expendable.
L’idea dei duplicati degli Spendibili è universalmente detestata e,
se scoperti, verranno probabilmente gettati nel riciclatore di
proteine. Mickey7 deve mantenere il segreto del suo doppio con il
resto della colonia. Nel frattempo, la vita su Niflheim sta
peggiorando. L’atmosfera è inadatta agli esseri umani, il cibo
scarseggia e la terraformazione sta andando male. Le specie
autoctone sono sempre più curiose nei confronti dei loro nuovi
vicini, e questa curiosità fa sì che il comandante Marshall abbia
molta paura. Alla fine, la sopravvivenza di entrambe le forme di
vita dipenderà da Mickey7, se riuscirà a non morire per sempre.
Nei fumetti, il Pinguino è
conosciuto anche come Ozwald Cobblepot. Si tratta di un nome
piuttosto esagerato, e The
Batman lo ha abbreviato in “Oz” per amore del
realismo, visto il mondo terreno che il regista Matt Reeves ha
creato per il suo Cavaliere Oscuro.
Tuttavia, in The Penguin è
stato confermato che il
nuovo nome del cattivo in questo “Bat-verso” è semplicemente Oz
Cobb. Non si tratta solo di un’abbreviazione della versione
completa, ma di un nome completamente diverso per il
personaggio.
“Non sono mai riusciti a
cambiare il suo nome nei fumetti come hanno fatto con l’Enigmista,
passando da Edward Nigma a Edward Nashton, da un nome irreale a un
nome reale”, ha dichiarato il produttore Dylan Clark
nell’ultimo
SFX Magazine. “Così facendo hanno messo a terra il
personaggio”.
“Abbiamo avuto molte
conversazioni con la DC Comics e con Jim Lee [Presidente, Editore e
Chief Creative Officer]”, ha continuato. “Avevano
pensato di cambiare il suo nome a un certo punto, ma non l’avevano
mai fatto.Matt ha chiesto: “Posso chiamare il
nostro personaggio Oz Cobb?”.E Jim ha risposto:
‘Assolutamente!Così abbiamo avuto la benedizione
del re in persona.Quel piccolo cambiamento del
nome ci ha permesso di guardare a questo personaggio in modo più
concreto”.
La sceneggiatrice e showrunner
Lauren LeFranc ha aggiunto: “Matt ha creato un nuovo canone
nel suo film, e io sto creando un nuovo canone in questo
show.Abbiamo personaggi che conoscete bene, ma
con un taglio diverso”.
“Mi è sembrato che nella
Gotham City che Matt ha creato nel suo film, Cobblepott sembrasse
meno una persona reale, così come Cobb è un cognome reale.È un gangster e mi è sembrato più corretto”.
La giustificazione è difficile da
contestare, ma si tratta di un cambiamento necessario? Questo è ciò
che i fan stanno discutendo sui social media, con la maggioranza
che sembra sostenere che si tratta di un’alterazione sciocca e che
va contro i fumetti in un modo che molte persone non
apprezzano.
È stato inoltre pubblicato un nuovo
spot televisivo di The Penguin, che potete vedere qui sotto.
Take their word for it.
The new HBO Original Limited Series
#ThePenguin premieres Thursday at 9pm ET on Max, and then
Sundays at 9pm ET starting September 29. pic.twitter.com/SGj7ninCTq
La serie The
Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW
riprenderà subito dopo gli eventi di The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua
storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche
se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato:
“Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di
doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono
molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”.
Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa
storia.
Il merchandise legato ai blockbuster
è una componente fondamentale del successo del film stesso, e
Venom:
The Last Dance non fa eccezione, dal momento che
anche lui punterà non solo sui biglietti staccati ma anche su una
serie di gadget e accessori che potrebbero fare felici dei fan.
Ultimo in ordine di tempo è stato
svelato il cestino da Popcorn di Venom: The Last
Dance, e, dispiace dirlo, non ha niente a che vedere con
il selvaggio e
divertente secchiello disegnato allo stesso scopo per Deadpool e
Wolverine. Non capiamo bene quale sia il problema di questo
tipo di gadget, ma sembra che non ci possano essere molte varianti
accattivanti di un cesto da popcorn. In un caso risulta
estremamente banale, nell’altro totalmente assurdo, anche se non
proprio orribile come quello che era stato creato invece per Dune
Parte 2, che pure ha fatto parlare di sé.
Nel caso di Venom: The Last
Dance, come detto, il cestino da Popcorn è estremamente
banale, con la stampa del personaggio intorno e nient’altro. Magari
si potrebbe sperimentare qualche sorpresa nel gusto dei popcorn per
sorprendere il pubblico!
Tutto quello che sappiamo su Venom:
The Last Dance
Venom: The
Last Dancesegue i successi al
botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502
milioni di dollari a livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post,
scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia
orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara
amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi
riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo
istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie
Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita
Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta
nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include Morbius,Kraven
Il Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The
Last Dance.
È in corso nello stato australiano
di Victoria la produzione di War Machine, un nuovo
film thriller d’azione fantascientifico di Lionsgate e
Netflix.
Prodotto, diretto e co-scritto da
Patrick Hughes (“The Hitman’s Bodyguard,” “The Man
From Toronto”), War Machine segue le ultime 24 ore
del programma di selezione più duro del mondo, mentre una squadra
di Ranger dell’esercito si imbatte in una minaccia che va oltre la
loro immaginazione.
La star di “Reacher”
Alan Ritchson (“Ordinary Angels”, “The
Ministry of Ungentlemanly Warfare”) è a capo di un cast che
comprende anche Dennis Quaid (“Reagan”, “Far From Heaven”),
Stephan James (“The Piano Lesson”), Jai Courtney (“The Suicide Squad”) ed
Esai Morales (“Mission: Impossible – Dead
Reckoning Part One“) e gli attori australiani Blake
Richardson (”Mystery Road: Origin“), Keiynan
Lonsdale (”The Flash“) e Daniel Webber
(”The Dirt”).
Ritchson
interpreta il candidato principale al ruolo di Ranger, mentre
James, Courtney, Richardson, Lonsdale e Webber interpretano altri
aspiranti che si trovano in una situazione molto più grande di
loro. Quaid e Morales interpreteranno gli ufficiali comandanti.
Le riprese si svolgeranno nei
dintorni di Bright e Myrtleford, oltre che negli studi di Melbourne
e Docklands, ha dichiarato l’agenzia di attrazione VicScreen.
Secondo Variety, la produzione durerà da settembre a dicembre e
un’unità neozelandese girerà per tre settimane a cavallo tra
novembre e dicembre.
Quando uscirà War Machine?
War Machine sarà
distribuito nelle sale australiane da Roadshow Films e pubblicato a
livello internazionale da Netflix. La
sceneggiatura è di Hughes e James Beaufort. Il film è prodotto da
Hughes, Todd Lieberman (“Wonder and The Fighter”) e Alex Young
(“Shotgun Wedding”), con i produttori esecutivi Greg McLean (“Wolf
Creek”, “Jack Irish”), Rich Cook e Valerie Bleth Sharp (“Hunger
Games: Ballad of Songbirds & Snakes”). Le case di produzione sono
le statunitensi Hidden Pictures e Range Media Partners e
l’australiana Huge Film – Emu Creek Pictures.
Si stima che War
Machine creerà 2.100 opportunità di lavoro nel Victoria,
sosterrà 80 imprese locali e inietterà oltre 73 milioni di dollari
australiani (49 milioni di dollari) direttamente nell’economia
vittoriana. Circa 7,5 milioni di dollari (5,1 milioni di dollari)
saranno destinati alle location, all’ospitalità e ad altre attività
regionali, ha dichiarato il ministro delle Industrie creative del
Victoria, Colin Brooks. Il progetto è stato sostenuto
finanziariamente dal governo vittoriano attraverso il Victorian
Screen Incentive di VicScreen. Inoltre, si prevede che il film
possa accedere al programma di compensazione o di sconto per i
produttori del governo federale australiano, gestito da Screen
Australia.
Tra gli altri progetti più
importanti attualmente in fase di ripresa a Victoria figurano la
serie televisiva internazionale “All Her Fault” e il lungometraggio
della Sony Pictures “Beneath the Storm”. War
Machine è il primo progetto di Huge Film, una società
di produzione con sede a Victoria fondata da Patrick, dallo
sceneggiatore James Beaufort e da me, con “l’obiettivo di
creare storie d’azione, thriller e horror di alto livello per il
pubblico mondiale”, ha dichiarato McLean.