Durante la finale di Italia’s Got Talent, lo show prodotto da Fremantle Italia, che è stata trasmessa in diretta ieri sera per la prima volta su Disney+, Michela Giraudha annunciato la sua partecipazione al cast vocale italiano di Zootropolis 2, il nuovo film d’animazione Walt Disney Animation Studios in arrivo nelle sale italiane il 26 novembre.
Michela Giraud presterà la voce a Nibbles Maplestick, una rustica e stravagante castorina che conduce un podcast, “Squame e Trame del Mistero”, in cui esplora cospirazioni, misteri sui rettili e voci sulle creature delle zone paludose del suo quartiere, Mercato Pantano.
Nel nuovo film d’animazione Zootropolis 2, i poliziotti alle prime armi Judy Hopps e Nick Wilde si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De’Snake arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città animale. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d’ora. Il film è diretto dal team vincitore dell’Oscar® composto dal Disney Animation chief creative officer Jared Bush e Byron Howard e prodotto da Yvett Merino.
American Horror Story –stagione 13 arriverà dopo oltre un decennio di inquietante terrore sul piccolo schermo, e già si specula su cosa succederà dopo. A partire dalla stagione 1 (ora denominata Murder House) nel 2011, ogni stagione di American Horror Story porta lo show in un ambiente diverso con un cast corale che interpreta nuovi ruoli. AHS: Delicate ha portato il franchise in una nuova direzione, adattando per la prima volta un libro, Delicate Condition di Danielle Valentine. American Horror Story potrebbe andare ovunque, il che rende la stagione 13 di AHS ancora più eccitante come prospettiva.
Ci sono molte idee delle stagioni precedenti che non sono mai state realizzate, tutte potenzialmente utilizzabili per la stagione 13 di American Horror Story. La serie horror antologica di Ryan Murphy è stata rinnovata fino alla tredicesima stagione, quindi Delicate non è affatto la fine. Anche se la conferma della data di uscita probabilmente non arriverà fino alla conclusione della stagione attuale, c’è ancora molto da digerire per la tredicesima stagione di American Horror Story, chi potrebbe interpretare il cast nel prossimo capitolo della serie horror antologica e, soprattutto, quale terrificante ambientazione esplorerà la serie FX.
Ultime notizie sulla stagione 13 di American Horror Story
Sette anni dopo la sua prima apparizione, Jessica Lange tornerà per il numero fortunato 13. È apparsa l’ultima volta nella stagione Apocalypse nel 2018, riprendendo il ruolo di Constance Langdon da Murder House. Non sarà l’unica a tornare, però.
Ryan Murphy Productions ha dato l’annuncio in un post su Instagram che ha svelato il nome di ogni membro del cast prima di concludere con queste parole: “Sorpresa, stronza. Scommetto che pensavi di avermi visto per l’ultima volta”.
Sebbene non sia stata ancora rivelata una data precisa per la prima, il post su Instagram ha annunciato che la tredicesima stagione di American Horror Story arriverà su FX in tempo per Halloween 2026.
American Horror Story è stata rinnovata per la stagione 13
La stagione 13 è stata rinnovata anni fa
American Horror Story stagione 13 è confermata, anche se l’annuncio è stato dato diversi anni fa. Nel 2020 è stato annunciato (tramite Entertainment Weekly) che American Horror Story — all’epoca alla stagione 9, American Horror Story: 1984 — era stata rinnovata per le stagioni 10-13. Da allora non ci sono stati aggiornamenti specifici sulla stagione 13, ma dato che sia l’undicesima che la dodicesima stagione sono arrivate come previsto, non c’è motivo di presumere che FX abbia revocato il suo ordine per più stagioni.
La seconda parte della dodicesima stagione diAmerican Horror Storysi è conclusa il 24 aprile 2024.
Cast della tredicesima stagione di American Horror Story
Chi potrebbe apparire nella tredicesima stagione?
Sette anni dopo la sua prima apparizione, Jessica Lange tornerà per il numero fortunato 13. È apparsa l’ultima volta nella stagione Apocalypse nel 2018, riprendendo il ruolo di Constance Langdon da Murder House. Non sarà l’unica a tornare, però.
Ryan Murphy Productions ha dato l’annuncio in un post su Instagram che ha svelato il nome di ogni membro del cast prima di concludere con queste parole: “Sorpresa, stronza. Scommetto che pensavi di avermi visto per l’ultima volta”.
Trama e dettagli dell’ambientazione di American Horror Story – Stagione 13
Quale storia horror affronterà la prossima antologia?
La narrazione e l’ambientazione di ogni stagione di American Horror Story sono sempre state i punti chiave della serie, ma non ci sono stati indizi sull’ambientazione della stagione 13di American Horror Story. Potrebbe essere qualsiasi cosa, soprattutto perché Delicate ha rotto gli schemi adattando un libro. Ogni stagione ha avuto un tema diverso, dai carnevali e dai manicomi all’orrore e alla paranoia della pandemia di AIDS degli anni ’80 a New York. Nel corso degli anni, sia Murphy che i fan hanno proposto molti possibili temi per American Horror Story.
Alcune idee includevano il selvaggio West, una metropolitana o una nave da crociera, oppure un orfanotrofio o un collegio. Tutte queste idee hanno riscosso successo in vari circoli di fan, ma finora Ryan Murphy e FX hanno mantenuto il riserbo sulla trama della tredicesima stagione di American Horror Story. Inoltre, alcune stagioni precedenti, come Double Feature, Cult e Delicate, hanno esplorato temi piuttosto che luoghi specifici. È possibile che la tredicesima stagione di American Horror Story sia ancora una volta basata su un’idea o un concetto piuttosto che su un’ambientazione.
All’indomani dell’uscita di Scream 6, nessuno avrebbe potuto prevedere la reazione che avrebbe suscitato il nuovo trailer di Scream 7. Il film precedente, con Melissa Barrera e Jenna Ortega nei panni delle nuove eroine della saga, aveva intrapreso una nuova entusiasmante direzione, allontanandosi dagli elementi meta e puntando a spaventare il pubblico con i propri mezzi. Il risultato aveva entusiasmato i fan e portato il film a diventare il più redditizio della serie Scream a livello nazionale.
Ma quella nuova direzione è giunta a una fine improvvisa quando la casa di produzione ha licenziato Barrera dal sequel per alcune dichiarazioni sulla guerra a Gaza. Ortega ha lasciato il film poco dopo e anche Christopher Landon, che avrebbe dovuto dirigerlo, ha abbandonato il progetto. Il film ha subito una brusca svolta, tornando alla star della serie Neve Campbell (che ha rifiutato di partecipare a Scream 6 dopo aver affermato che lo studio le aveva offerto una cifra troppo bassa) e coinvolgendo lo sceneggiatore originale di Scream Kevin Williamson come regista.
All’inizio di questa settimana, il pubblico ha potuto vedere per la prima volta Scream 7in vista della sua uscita il 27 febbraio, e le reazioni sono state tutt’altro che entusiastiche. Non solo gran parte dei fan non ha perdonato Spyglass Media Group per il controverso licenziamento di Barrera, ispirando appelli al boicottaggio, ma molti non sono così impressionati da ciò che sembra che otterremo al posto della storia delle sorelle Carpenter.
Il 12 giugno 2026, pochi mesi dopo Scream 7, uscirà Scary Movie 6. Tutte queste reazioni negative dimostrano che il momento non potrebbe essere più perfetto.
La gente è pronta a prendersi di nuovo gioco di Scream
Il franchise Scary Movie non è sempre stato accolto molto bene, e il sequel di un film con un punteggio del 4% su Rotten Tomatoes non viene solitamente accolto con grande entusiasmo. Ma quando Scary Movie 6è stato annunciato per la prima volta, al CinemaCon 2024, la gente era entusiasta per un motivo specifico.
Quando Scary Movie 6 uscirà, saranno passati tredici anni da Scary Movie 5, e negli ultimi dieci anni sono successe molte cose nel genere horror. La quantità di materiale disponibile è innegabile. E poiché l’era dell’“horror elevato” sembra aver fatto il suo corso, la gente è più che pronta a prendere in giro i suoi vari ornamenti.
Ma il tempismo è più perfetto di quanto i registi potessero immaginare. Quando è stato annunciato Scary Movie 6, Scream era un franchise in ascesa e veniva accolto con grande favore dagli appassionati dell’horror. E adesso? Se le reazioni a Scream 7 finora sono indicative, l’opinione pubblica si è già inasprita.
Per Scary Movie, è uno scenario vantaggioso per tutti. Se Scream 7 sarà accolto male, il pubblico sarà pronto per qualcosa che prenda in giro il franchise. Se invece conquisterà il pubblico, verrà ripristinato il fascino sinergico che probabilmente ha portato al via libera di Scary Movie 6. In entrambi i casi, il ritorno di questa serie parodistica non potrebbe arrivare in un momento migliore.
L’attore Jonathan Bailey, che interpreta Anthony Bridgerton nella serie Bridgerton, ha rivelato durante l’evento Time100 Next che nella quarta stagione ci sarà una scena che sorprenderà i fan. La star ha affermato che quando l’episodio verrà trasmesso, “lascerà i fan a bocca aperta”.
Un post sulla pagina Instagram ufficiale di Time mostra Bailey mentre discute della quarta stagione di Bridgerton con un giornalista. L’attore ha parlato con entusiasmo del primo episodio della nuova stagione, affermando: “Ho visto il primo episodio ed è fenomenale. È davvero, davvero bello”.
Bailey ha continuato a elogiare il primo episodio della stagione, forse entrando un po’ troppo nei dettagli. Ha detto a Time: “C’è una scena all’inizio dell’episodio che lascerà i fan a bocca aperta. Porta tutti in un viaggio in nuove parti della casa… È geniale”. Poi si è subito fermato prima di rivelare altro e ha scherzato timidamente: “Oh no, ho detto troppo”.
Pur non rivelando ulteriori dettagli sulla trama, ha elogiato i suoi colleghi, sia quelli di vecchia data che quelli nuovi. Ha definito “fenomenale” Luke Thompson (Benedict Bridgerton), che fa parte del cast sin dall’inizio della serie. Ha detto lo stesso anche dei nuovi attori che si sono uniti al cast, Yerin Ha (Sophie Baek) e Katie Leung (Lady Araminta Gun).
Bridgerton – stagione 4 seguirà principalmente la storia d’amore tra Benedict e Sophie. I due si incontrano a un ballo in maschera dove Sophie, una cameriera, è travestita da “Lady in Silver”. Ignaro della sua vera identità, Benedict finisce per innamorarsi di lei.
Bailey tornerà nei panni di Anthony per il quarto capitolo della serie di successo di Netflix. Tuttavia, non si sa molto su come il suo personaggio si inserirà nella trama o su quanto sarà importante il suo ruolo.
La quarta stagione di Bridgerton sarà distribuita in due parti su Netflix. La prima uscirà il 29 gennaio 2026, mentre la seconda sarà disponibile dal 26 febbraio 2026.
Mark Hamill, star di Star Wars, non ha parole di saggezza alla Yoda da impartire alla giovane generazione di creativi che ora sta prendendo possesso del franchise fantascientifico.
All’attore che interpreta Luke Skywalker è stato chiesto recentemente del prossimo sequel Star Wars: Starfightere del suo attore protagonista Ryan Gosling, ma non ha saputo dare alcun consiglio (via PEOPLE):
No, nessuno di loro ha bisogno dei miei consigli. Stanno andando benissimo. Io ho avuto il mio momento. Sarò io a chiedere consigli a loro.
Hamill si definisce un ammiratore di Gosling, esprimendo particolare apprezzamento per la performance dell’attore candidato all’Oscar nel ruolo di Beavis in Beavis and Butt-head, in un episodio del 2024 di SNL. Gli ultimi commenti dell’attore di Long Walk sul passaggio del testimone di Star Wars seguono le dichiarazioni rilasciate a maggio, in cui sembrava indicare di essersi lasciato la saga alle spalle(via ComicBook.com):
Sono molto grato a George [Lucas] per avermi permesso di farne parte ai tempi, quando George definiva Star Wars “il film a basso budget più costoso mai realizzato”. Non ci saremmo mai aspettati che diventasse un franchise permanente e parte della cultura pop in quel modo. Ma il punto è che ho avuto il mio momento. Ne sono grato, ma penso davvero che dovrebbero concentrarsi sul futuro e su tutti i nuovi personaggi.
Hamill ha poi chiarito quelle osservazioni forse troppo schiette, indicando che non si è ritirato da Star Wars tanto quanto Star Wars sembra averlo ritirato (tramite TODAY):
Ho visto i titoli dei giornali: “Mark Hamill ha lasciato Star Wars”. Beh, lasciatemi dire che non me l’hanno chiesto. Non è che mi abbiano detto: “Per favore, torna”. Quanto si può fare con un Force Ghost? Mi piacerebbe un film ambientato interamente nel regno dei Force Ghost. Potrei conversare con Alec Guinness… Che Dio ti ascolti.
Luke Skywalker ha fatto il suo attesissimo ritorno nella saga di Star Wars con una breve apparizione nel film del 2015 Il risveglio della Forza, e ha visto il suo ruolo ampliarsi nel film del 2017 Gli ultimi Jedi. La partecipazione di Hamill alla trilogia sequel è terminata con la morte di Luke alla fine di quel film, ed è stato brevemente riportato in vita in L’ascesa di Skywalker come Force Ghost.
Il personaggio fisico di Luke è stato poi resuscitato per la serie Disney+The Mandalorian, con l’aiuto della tecnologia deepfake, con Hamill che ha prestato la voce e ha svolto il lavoro di performance capture, ma questo non è qualcosa che l’attore è desideroso di continuare a fare, come ha indicato nel 2023 (tramite Esquire):
“La gente dice: ‘Oh, ora potrai fare un’intera serie su Luke dopo Il ritorno dello Jedi’. Io ho risposto: ‘Non credo’. Prima di tutto, non c’è bisogno di raccontare quelle storie, ma se lo facessero, potrebbero trovare un attore più adatto all’età”.
Il ricasting di Luke Skywalker sembra essere fuori discussione dopo le dichiarazioni del 2022 della presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy sul grave errore commesso dalla società nel sostituire Harrison Ford con Alden Ehrenreich per il flop al botteghino Solo: A Star Wars Story (tramite Vanity Fair). “Ci dovrebbero essere momenti lungo il percorso in cui si imparano cose”, ha detto Kennedy, aggiungendo: “Ora sembra così chiarissimo che non possiamo farlo”.
Oltre al personaggio completamente nuovo di Gosling, Starfighter, la prossima serie di Star Wars si concentrerà sulla trilogia sequel con Rey e Din Djarin e Grogu di The Mandalorian. James Mangold sta anche sviluppando un film ambientato 25.000 anni prima di Una nuova speranza, che si concentrerà sugli inizi dei Jedi.
Espandersi oltre la linea temporale dei precedenti film di Star Wars è anche nell’intenzione del regista di Starfighter, Shawn Levy, il cui film sarà ambientato cinque anni dopo gli eventi della trilogia sequel e sarà un’avventura a sé stante. “Non voglio realizzare un film di Star Wars che sia ridondante rispetto agli altri, né mi interessa realizzarne uno che debba servire a un altro film”, ha spiegato Levy nell’agosto 2024 (tramite Happy Sad Confused).
Levy offre la sua visione unica di Star Wars, con Gosling nel ruolo principale e senza alcun contributo da parte dello stesso Luke Skywalker, quando Starfighter uscirà il 28 maggio 2027.
In copertina: Marilou York e suo marito, l’attore Mark Hamill, arrivano al 26° Newport Beach Film Festival Honors And Variety’s 10 Actors To Watch. Foto di Image Press Agency via DepositPhotos.com
Un’icona di American Horror Story tornerà nella tredicesima stagione della serie, come confermato daRyan Murphy nella prima fase di casting per la sua serie horror di successo. Appena due anni dopo aver creato la serie musicale di successo Glee, Murphy ha puntato sul genere horror con la serie antologica American Horror Story, in onda dal 2011.
Sette anni dopo la sua prima apparizione, Jessica Lange tornerà per il numero fortunato 13. È apparsa l’ultima volta nella stagione Apocalypse nel 2018, riprendendo il ruolo di Constance Langdon da Murder House. Non sarà l’unica a tornare, però.
Ryan Murphy Productions ha dato l’annuncio in un post su Instagram che ha svelato il nome di ogni membro del cast prima di concludere con queste parole: “Sorpresa, stronza. Scommetto che pensavi di avermi visto per l’ultima volta”.
Sebbene non sia stata ancora rivelata una data precisa per la prima, il post su Instagram ha annunciato che la tredicesima stagione di American Horror Story arriverà su FX in tempo per Halloween 2026.
Leggi l’annuncio completo di Murphy qui sotto:
Una premiere nell’autunno 2026 significa che American Horror Story avrà avuto una pausa di due anni e mezzo tra la dodicesima e la tredicesima stagione, la più lunga che lo show abbia mai avuto. A parte il 2020, quando la pandemia di COVID-19 ha posticipato AHS di un anno, la serie horror ha mandato in onda una nuova stagione ogni anno dal suo debutto.
Anche se American Horror Story è una serie antologica, Murphy è noto per riportare i membri del cast in ruoli completamente nuovi. Ci sono stati anche momenti in cui ha rivisitato una storia passata, come Apocalypse, che ha rivisitato Murder House, Coven e Hotel.
Lange è stata una delle attrici preferite dai fan sin dall’inizio. Tuttavia, ha lasciato la serie dopo la quarta stagione, Freak Show, ed è tornata solo come guest star in Apocalypse.
Paulson è stata una colonna portante del cast di AHS dal 2011, anche se non è apparsa nelle tre stagioni più recenti: 1984, NYC e Delicate. La potremo vedere prossimamente nel nuovo legal drama di Murphy, All’s Fair, che debutterà il 4 novembre su Hulu.
Tra tutti i membri del cast appena confermati per la tredicesima stagione di American Horror Story, Grande è l’unica che non è mai apparsa prima nella serie horror. Tuttavia, non è estranea alle serie di Murphy, dato che Grande ha avuto un ruolo ricorrente nella prima stagione di Scream Queens.
L’anno scorso la carriera di Grande ha avuto un’impennata dopo aver interpretato Glinda al fianco di Elphaba, interpretata da Cynthia Erivo, in Wicked. Il sequel, Wicked: For Good, uscirà nelle sale il 21 novembre.
Murphy ha creato e prodotto numerosi show nel corso degli anni, ma American Horror Storyè stato uno dei pochi progetti costanti a cui continua a tornare. Anche se non si sa se la serie continuerà dopo il 2026, almeno i fan hanno una nuova stagione da attendere con ansia il prossimo anno, con il ritorno di Lange.
In occasione del Lucca Comics & Games 2025, abbiamo intervistato il cast di The Traitors, disponibile su Prime Video dal 30 ottobre con le prime 4 puntate e dal 6 novembre con i due episodi conclusivi.
Gli intrighi di The Traitors Italia saranno protagonisti per tutta la durata del Lucca Comics & Games 2025, fino al 2 novembre, nei sotterranei di San Colombano trasformati in un portale d’accesso all’immaginario della serie. Un percorso scenografico aperto al pubblico che immerge i visitatori nelle ambientazioni e nei misteri del racconto, una vera e propria esperienza multisensoriale che ricrea le atmosfere misteriose e gotiche dello show. Ad arricchire il percorso anche un’area dedicata al gaming (su prenotazione) dove il pubblico potrà giocare e interpretare un leale o un traditore e provare a smascherare l’avversario.
Con la conduzione di Alessia Marcuzzi, il cast dello show è composto da Michela Andreozzi, Paola Barale, Filippo Bisciglia, Giancarlo Commare, Giuseppe Giofrè, Pierluca Mariti, Tess Masazza, Alessandro Orrei, Mariasole Pollio, Raiz, Aurora Ramazzotti, Daniele Resconi, Rocco Tanica, Yoko Yamada.
Il finale di Land of Bad conclude gli eventi concitati del film, con il sergente JJ Kinney, interpretato da Liam Hemsworth, che riesce a malapena a sopravvivere. Schierato dietro le linee nemiche nelle Filippine con il resto della sua squadra della Delta Force statunitense, l’inesperto Kinney si ritrova rapidamente solo quando i suoi compagni vengono dati per morti a seguito di un incontro andato male. Lasciandosi alle spalle l’agente JSOC che la sua squadra era stata originariamente inviata a recuperare, Land of Bad racconta i tentativi di Kinney di essere estratto dal territorio nemico. Kinney è un JTAC in Land of Bad, il che significa che le sue competenze non si prestano tradizionalmente a un’esperienza del genere.
Hemsworth è il co-leader del cast di Land of Bad, con Eddie “Reaper” Grimm di Russell Croweche funge da occhio di Kinney nel cielo, pilotando a distanza un drone militare e fornendo tutto il supporto possibile con la forza bruta, oltre che prestando un orecchio comprensivo. Dopo un salvataggio fallito, Kinney viene fatto prigioniero, ma viene liberato poco dopo da un membro della sua squadra Delta Force, che si scopre essere sopravvissuto all’attacco all’inizio del film. I due tornano sul luogo della missione originale per recuperare un altro commilitone della loro squadra, ma farlo comporta un costo elevato.
Il sergente Kinney sfugge all’attacco aereo
Ritrovato il sergente maggiore John “Sugar” Sweet, interpretato da Milo Ventimiglia, i due organizzano una missione di salvataggio per estrarre Bishop dal sistema di grotte nemico. L’intera operazione ha una durata di circa 45 minuti. Kinney richiede che tre bombe sempre più potenti vengano sganciate sulla struttura sotterranea ogni 15 minuti, con la terza e ultima bomba abbastanza potente da ridurre le caverne in polvere. Il personaggio di Hemsworth perde immediatamente la comunicazione con Reaper dopo che il piano è stato comunicato, il che significa che non ha modo di annullare facilmente gli attacchi, se necessario.
Kinney e Sugar riescono a infiltrarsi nella base, ma alla fine vengono catturati e rinchiusi nelle caverne, e Sugar viene giustiziato poco dopo. Con la prima bomba che funge essenzialmente da colpo di avvertimento, il cattivo del film – Saeed Hashimi di Robert Rabiah – non presta attenzione all’avvertimento di Kinney che tutti devono fuggire. Alla fine, Hashimi e le sue forze lo scoprono a loro spese e vengono vaporizzati, con la tortura subacquea di Kinney che è l’unica cosa che lo salva dalle fiamme. Dopo aver liberato Bishop e l’agente originale della CEO, Kinney raggiunge Reaper con pochi secondi a disposizione per annullare l’ultimo bombardamento.
Reaper viene sollevato dal servizio e questo quasi causa la morte di Kinney
Nonostante abbia superato di ore la durata consigliata del turno, il personaggio di Crowe è ancora in servizio, responsabile dell’unico backup di Kinney. Alla fine, la procedura militare prevale sul senso del dovere di Reaper, che riceve l’ordine di ritirarsi e tornare a casa. Reaper lascia al suo sostituto le coordinate per la prossima serie di tre bombardamenti e alla fine fa come gli è stato detto e lascia la sua postazione. Quando Kinney cerca di contattare la base per annullare l’ultimo attacco chiedendo di Reaper, il soldato che risponde al telefono si limita a passare il numero personale di Reaper e riattacca.
A Las Vegas, i soldati della base sono più interessati a guardare il basket in TV che a rispondere al telefono, il che è motivo di contesa tra loro e Reaper per tutto il film. Anche se il loro atteggiamento è sostanzialmente irrilevante, costa quasi la vita a Kinney. Se Reaper fosse stato ancora presente quando il telefono ha squillato, l’attacco finale avrebbe potuto essere annullato molto prima, invece che costringere il personaggio di Crowe a tornare di corsa e dare l’ordine di annullare di persona.
Il colonnello Duz Packet è il secondo antagonista di Land of Bad
Potrebbe non essere un cattivo tradizionale, ma l’atteggiamento del personaggio di Daniel MacPherson in Land of Bad costa quasi la vita a Kinney e Bishop durante il loro ultimo tentativo di fuga. In qualità di ufficiale di grado più alto nella base militare di Las Vegas, Packet ha la responsabilità di instillare un’atmosfera di disciplina e rispetto tra il personale. Invece, rimprovera Reaper e ignora in gran parte l’importanza che il telefono della base potrebbe avere in qualsiasi momento. La sua priorità è poter guardare il basket senza interruzioni e senza pensare alle potenziali conseguenze.
Naturalmente, Saeed Hashimi è ancora indiscutibilmente il cattivo principale della storia, poiché ha molte delle caratteristiche tipiche del cattivo dei classici film d’azione. La decapitazione di una donna innocente all’inizio del film e il tentativo di decapitare suo figlio lo rendono subito un personaggio da non sottovalutare. Le azioni di Packet rasentano più la negligenza che la malvagità attiva, ma è chiaro che non è uno degli eroi della storia. Al contrario, appare più come un ostacolo infinitamente frustrante.
L’obiettivo originale di Land Of Bad viene risolto (ma sembra un ripensamento)
Il finale di Land of Bad non si concentra solo sulla fuga tesa e rocambolesca di Kinney e Bishop dall’attacco aereo abortito. Invece, include anche il salvataggio dell’agente JSOC che la squadra di Kinney era stata originariamente inviata a recuperare. Sebbene questo aggiunga un certo grado di soddisfazione e di realizzazione alla missione principale del film, è un momento che in qualche modo sembra ancora inserito a forza.
Al momento del salvataggio dell’agente del JSOC, non se ne è parlato nel film per oltre un’ora e il ricordo del motivo per cui Kinney si trova lì viene fuori dal nulla. È anche piuttosto sorprendente che sia ancora vivo, soprattutto dopo la rapidità con cui Saeed ha fatto uccidere Sugar e la severità con cui il leader terrorista ha torturato il personaggio di Hemsworth. Detto questo, è possibile che Saeed avesse bisogno che il suo agente del JSOC rimanesse in vita per poter estorcergli informazioni con mezzi nefandi.
Milo Ventimiglia in Land of Bad
La scena finale di Land Of Bad risulta fuori luogo
Gli eventi principali di Land of Bad si concludono con Reaper che distrugge la TV della base con una mazza da golf, sottolineando in modo soddisfacente quanto sia importante rimanere concentrati durante le situazioni di vita o di morte. Questa sequenza è intervallata da filmati di Kinney e Bishop che vengono finalmente estratti dalle linee nemiche, frutto del lavoro di Reaper e del suo impegno nel proprio lavoro. Il taglio al nero sul volto di Kinney sembra il punto perfetto per concludere il film, ma Land of Bad include un breve epilogo che crea confusione dal punto di vista tonale.
Il sergente Branson di Chika Ikogwe è il partner di Reaper durante tutta la missione del film, almeno fino a quando entrambi non vengono licenziati verso la fine. I due non mostrano mai una dinamica che vada oltre il rapporto di colleghi o amici, ma negli ultimi due minuti di Land of Bad Branson accenna a una dinamica padre-figlia tra loro. La richiesta di Branson a Reaper di accompagnarla all’altare è molto forzata, e il piccolo momento divertente in cui si esercitano a ballare insieme potrebbe quasi provenire da un film completamente diverso.
La scena avrebbe potuto essere un po’ più efficace se Reaper fosse stato descritto come un individuo solitario. Tuttavia, il film fa di tutto in diverse occasioni per sottolineare quante persone ci siano nella vita del personaggio interpretato da Russell Crowe. Invece, la sequenza finale del film dà l’impressione di essere incredibilmente aggiunta e, alla fine, danneggia il finale di Land of Bad, che avrebbe dovuto arrivare un paio di minuti prima.
Halloween Kills(qui la recensione) ha visto Michael Myers protagonista di un’altra raccapricciante carneficina a Haddonfield, ed ecco come viene spiegato il finale del sequel e come prepara il terreno per il capitolo finale. Questo è il dodicesimo capitolo della saga, ma, creando un po’ di confusione, è solo il terzo capitolo dell’attuale saga. Con Halloween 2018, il regista David Gordon Green e la Blumhouse hanno deciso di premere il pulsante di reset, cancellando tutti i film precedenti tranne Halloween del 1978 dal canone.
Questo ha permesso al film del 2018 di ripartire in qualche modo da zero, e al sequel di riprendere la storia dell’originale bersaglio di Michael Myers in Halloween, Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), 40 anni dopo l’originale. Lei ha trascorso quasi tutto quel tempo preparandosi all’eventualità che Michael un giorno potesse fuggire dal manicomio e seminare nuovamente il caos, cosa che ovviamente è proprio ciò che è successo. Questo ha portato a un inevitabile scontro finale tra Laurie, sua figlia Karen (Judy Greer) e sua nipote Allyson (Andi Matichak). Il film si è concluso con Michael intrappolato nella casa in fiamme di Laurie e le tre donne che sono fuggite insieme lasciandosi alle spalle il loro incubo collettivo.
Naturalmente, non ci sarebbe stato Halloween Kills se Michael Myers fosse davvero morto, e il seguito vede lo slasher sfuggire all’inferno di fiamme e seminare morte e distruzione in città. I residenti di Haddonfield – tra cui personaggi che ritornano come Tommy Doyle (Anthony Michael Hall), Lindsey Wallace (Kyle Richards), Lonnie Elam (Robert Longstreet) e Leigh Brackett (Charles Cyphers) – ne hanno abbastanza di essere vittime, quindi si uniscono per trovare Michael e ucciderlo definitivamente. Questo non fa che preparare il terreno per ulteriori spargimenti di sangue, quindi ecco come finisce Halloween Kills, chi sopravvive, i poteri “soprannaturali” di Michael e come tutto questo porterà a Halloween Ends.
L’obiettivo di Michael Myers in Halloween Kills
Durante il flashback del 1978 in Halloween Kills, un collega rivela al giovane vice sceriffo Hawkins che conosceva Michael Myers da ragazzo e che era solito stare a guardare fuori dalla finestra della camera da letto di sua sorella. In linea con la natura imperscrutabile di Michael, questa è la sua unica ricerca nel corso della storia. Tutto ciò che vuole è tornare alla sua vecchia casa e guardare fuori dalla finestra, anche se lungo il percorso commette molti omicidi. Tra questi ci sono anche la coppia che risiede nella casa al suo arrivo, con la storia che porta a un numero elevato di vittime nella serie di Halloween.
Jamie Lee Curtis e Judy Greer in Halloween Kills
Il falso Michael Myers
Gli abitanti di Haddonfield sono presi da una tale frenesia di paura in Halloween Kills che scambiano un altro paziente fuggito dal manicomio per Michael Myers. Questo serve al duplice scopo di mostrare quanto la città sia terrorizzata da Michael, ma anche di distogliere l’attenzione dal vero Myers. Questo caso di errata identificazione raggiunge il culmine quando l’altro paziente arriva all’Haddonfield Memorial Hospital e Laurie e Karen si rendono presto conto che non si tratta di Michael.
Nonostante le loro suppliche di interrompere l’inseguimento, la folla è troppo frenetica. Anche i tentativi di Karen di aiutarlo a fuggire sono vani e, terrorizzato da ciò che accadrà se lo cattureranno, il paziente si toglie la vita gettandosi da una finestra. Questo porta all’atto finale di Halloween Kills, quando Lonnie e Allyson si rendono conto che la scia di omicidi di Michael Myers conduce alla sua vecchia casa.
Michael Myers smascherato e giustizia sommaria
Nonostante Allyson, Lonnie e suo figlio Cameron (Dylan Arnold) siano armati e pronti quando entrano nella casa nel finale di Halloween Kills, è tutto inutile. Michael Myers ha rapidamente la meglio sul trio: Lonnie muore fuori campo, Cameron viene brutalmente picchiato prima di avere il collo spezzato, mentre Allyson viene quasi uccisa. Viene salvata dalla madre Karen, che pugnala Michael con un forcone e gli strappa la maschera.
Myers senza maschera (il cui volto è in gran parte oscurato durante questa scena) insegue Karen mentre lei corre attraverso i vicoli vicini. Si scopre che Karen stava conducendo Michael in un’imboscata, dove Tommy, Brackett – la cui figlia è stata uccisa da Michael durante il film del 1978 – e altri abitanti del luogo si sono riuniti. Dopo aver gentilmente concesso a Michael Myers senza maschera il tempo di rimettersi la maschera, lo picchiano selvaggiamente, anche con la mazza da baseball di Tommy, e poi gli sparano più volte. Quando è a terra, Karen lo pugnala con il suo coltello da macellaio.
Michael Myers in Halloween Kills
“Non puoi uccidere l’uomo nero”
Laurie Strode trascorre quasi tutto il film Halloween Kills in ospedale e non incontra mai Michael Myers. Tuttavia, tiene un discorso che viene intervallato dalle immagini della folla che si prepara a uccidere Michael. Proprio mentre Brackett si prepara a sparare a Myers alla testa, Laurie suggerisce che lo slasher non è realmente in carne e ossa, poiché nessun uomo avrebbe potuto sopravvivere alle sue numerose ferite. Crede anche che più uccide, più “trascende” in qualcos’altro. Forse per dimostrare la sua tesi, Michael Myers torna in vita in modo quasi soprannaturale, tagliando la gola a Brackett e procedendo a uccidere senza sforzo l’intera folla.
Tommy è l’ultimo ad andarsene, con Michael che lo pugnala prima di finirlo con la mazza. Né Karen né Allyson sono a conoscenza di questo, dato che le due sono sedute fuori dalla casa dei Myers circondate dalla polizia e dai servizi di emergenza. Halloween Kills si conclude con un improvviso omaggio a Psycho, quando Karen si avvicina alla stanza della sorella di Michael. Lei guarda fuori dalla finestra, ma Myers appare improvvisamente dietro di lei. Dopo averla pugnalata a morte, ottiene forse l’unico lieto fine di qualsiasi personaggio del sequel, completando il suo obiettivo di guardare fuori dalla finestra della camera da letto di sua sorella.
Come Halloween Kills prepara Halloween Ends
Halloween Kills si conclude con l’implicazione che Laurie Strode sia in qualche modo consapevole che sua figlia Karen sta per essere uccisa, e se la sua vendetta contro Michael era già intensa prima, lo sarà ancora di più in Halloween Ends. È stato confermato che il prossimo sequel avrà luogo dopo un salto temporale, quindi potrebbe essere ambientato alcuni anni dopo gli eventi di Halloween Kills. Haddonfield avrà avuto un po’ di tempo per venire a patti con la notte dell’orrore di Michael, in cui ha mietuto decine di vittime.
I personaggi chiave ancora in vita alla fine di Halloween Kills sono Laurie, Allyson, Hawkins (Will Patton) e Lindsey, quest’ultima sfuggita per un soffio all’attacco di Michael. Il tempo dirà se Michael Myers è stato catturato di nuovo o è riuscito a scomparire come nel finale dell’Halloween originale, ma una volta che le ferite dei sopravvissuti saranno guarite, saranno senza dubbio pronti per la resa dei conti finale. Hawkins si rammarica di aver impedito al dottor Loomis di uccidere Michael nel 1978, mentre Allyson deve vendicare la morte dei suoi genitori e del suo ragazzo. Laurie è senza dubbio quella che ha perso di più a causa di Michael, e quando Halloween Ends giungerà al termine, uno dei due sarà morto, o forse entrambi.
Nel corso del film, ci sono molti indizi ben congegnati sull’identità dell’assassino di Assassinio a Venezia (qui la recensione). In vero stile giallo, questi indizi ben disseminati sono anche uno degli elementi più soddisfacenti del film, poiché consentono agli spettatori di ricostruire il mistero insieme a Hercule Poirot, il detective baffuto e di prim’ordine interpretato da Kenneth Branagh. Terzo capitolo della serie di adattamenti di Poirot realizzati da Branagh, Assassinio a Venezia si discosta dal racconto di Agatha ChristieHallowe’en Party. Ambientato nella tetra Venezia del secondo dopoguerra, il film ruota attorno alla tragica morte di Alicia Drake (Rowan Robinson), una giovane donna che si presume sia annegata nei canali.
Sebbene stia cercando di godersi una pensione senza misteri da risolvere, Poirot si ritrova coinvolto nelle strane circostanze del presunto suicidio di Alicia quando una vecchia amica, la scrittrice Ariadne Oliver (Tina Fey), lo invita a una festa. La madre di Alicia, Rowena Drake (Kelly Reilly), è l’ospite della festa di Halloween e usa questa ricorrenza inquietante come scusa per tenere una seduta spiritica proprio nel palazzo da cui sua figlia si sarebbe gettata. Man mano che i cadaveri si accumulano, diventa chiaro che la morte di Alicia non era così scontata. Alla fine, Poirot capisce che Rowena è l’assassina di sua figlia e la responsabile della morte degli altri partecipanti alla festa.
Rowena Drake tratta sua figlia adulta come una bambina
Uno dei primi indizi che qualcosa non va tra la cantante lirica Rowena Drake e sua figlia Alicia è che Rowena tratta la figlia adulta come una bambina. Nei flashback, la stanza di Alicia è ancora arredata come quella di una bambina e la si vede portare in giro peluche. Tuttavia, è anche abbastanza grande da essere fidanzata. Questi aspetti contrastanti non tornano del tutto, indicando che il rapporto tra madre e figlia non è dei più sani. Quando viene rivelato che Rowena non approvava il futuro marito di Alicia e che Alicia ha rotto il fidanzamento per placare sua madre, i segnali di allarme sono molto evidenti.
La prima apparizione sullo schermo di Rowena la tradisce
Tutt’altro che la madre dell’anno, Rowena Drake si comporta in un modo che ricorda i genitori che soffrono della sindrome di Munchausen per procura. Anche se non le è stata formalmente diagnosticata, Rowena porta il suo amore per la figlia all’estremo, causando la tragica morte di Alicia per avvelenamento. Successivamente, Rowena getta il corpo della figlia nel canale per coprire le tracce. Anche prima che gli spettatori vengano a conoscenza del miele avvelenato che Rowena dà da mangiare alla dipendente Alicia, la dedizione di Rowena nell’essere l’unica custode di sua figlia è estrema. Quando Rowena viene presentata per la prima volta, la si vede confortare una ragazzina su un balcone, quindi Assassinio a Venezia svela abbastanza rapidamente il suo assassino.
Il tasto “M” sulla macchina da scrivere
Quando la famosa medium Joyce Reynolds (Michelle Yeoh) conduce una seduta spiritica agghiacciante nella camera da letto di Alicia, sembra davvero canalizzare gli spiriti che infestano il palazzo di Rowena. Mentre alcune delle performance di Reynolds sono proprio questo – una recita – altri elementi della seduta spiritica potrebbero fornire agli spettatori indizi sull’identità dell’assassino di Assassinio a Venezia. Mentre è “posseduta”, Reynolds è presumibilmente costretta dallo spirito di Alicia a premere vari tasti della macchina da scrivere. Uno di questi è la lettera “M”, che presumibilmente sta per ‘Murder’ (omicidio), anche se potrebbe facilmente alludere al fatto che la “madre” di Alicia sia la colpevole.
L’assassino ha una stretta relazione con il medico di Alicia
Sebbene Rowena Drake e il dottor Leslie Ferrier (Jamie Dornan) non condividano molti momenti intimi nel corso del film, si presume che abbiano una relazione sentimentale. Ferrier vive con uno stress post-traumatico dopo essere sopravvissuto ad alcuni degli orrori più inquietanti della guerra, il che influisce sulla sua capacità di mantenere un lavoro stabile o le sue relazioni. Ciononostante, il film sottolinea la stretta relazione di Rowena con il medico che ha eseguito l’autopsia di Alicia. In seguito, si scopre che Ferrier ha completamente mescolato le tossine, probabilmente a causa delle difficoltà postbelliche che ha incontrato nell’esercizio della professione medica. Tuttavia, si tratta sicuramente di una relazione di convenienza per Rowena.
Ariadne Oliver trova il miele tossico nascosto in un posto strano
In un momento piuttosto leggero, Poirot gioca a pescare le mele in una stanza vuota del palazzo. Tuttavia, il famoso detective non è solo. Una persona mascherata cerca di affogarlo e quasi ci riesce. L’amica di Poirot e scrittrice Ariadne Oliver si offre di preparare un tè a Poirot, profondamente scosso, e fa un commento casuale sul fatto di aver trovato il miele di Rowena in un posto che non è affatto la dispensa della cucina. Col senno di poi, è chiaro che Rowena stava nascondendo le prove velenose, anche se è strano che non si sia sbarazzata completamente del miele avvelenato.
Poirot inizia ad avere allucinazioni dopo aver bevuto il tè
Dopo aver bevuto del tè per calmare i nervi, Poirot inizia ad avere allucinazioni. Il film offre alcune spiegazioni: una di queste è che Poirot sta finalmente credendo al soprannaturale, ma c’è anche il semplice fatto che il tè di Poirot era zuccherato con lo stesso miele tossico che Rowena aveva dato ad Alicia. Una volta che gli spettatori scoprono che anche Alicia ha avuto allucinazioni prima della sua tragica morte, tutto acquista senso. Tuttavia, l’indizio è piuttosto discreto, data la volontà di Assassinio a Venezia di mantenere un equilibrio tra il reale e l’irreale.
Il giardino di Rowena è tutto dissodato
Alla fine Poirot mette insieme i pezzi e capisce che Rowena è stata la causa della morte prematura di Alicia. All’inizio del film, Poirot si imbatte nel giardino sul tetto di Rowena, dove lei si prendeva cura delle piante e di un alveare. Tutto è però in rovina: i rododendri sono stati sradicati e l’alveare sembra vuoto. Quello che potrebbe essere interpretato come un dettaglio secondario è in realtà un indizio fondamentale per identificare l’assassino, poiché Rowena estraeva dai suoi rododendri un miele velenoso e allucinogeno per indebolire la figlia e poi prendersi cura di lei.
Poirot e gli ospiti trovano delle api nascoste nel seminterrato
A metà del film, Poirot e gli altri ospiti del palazzo scoprono un seminterrato nascosto. La stanza allagata contiene le ossa dei bambini che presumibilmente sono morti nel palazzo anni prima, ma questa non è la parte più inquietante della scoperta. Oltre a nascondere male le sue abitudini di giardinaggio, Rowena non ha nemmeno coperto le sue tracce quando si trattava delle sue api produttrici di miele. Non solo l’alveare è ancora in piedi nel giardino sul tetto in rovina, ma le api stesse hanno trovato una nuova casa in uno dei tanti scheletri presenti nel seminterrato. Gli insetti fuori posto sono un indizio importante per il mistero più profondo che circonda la morte di Alicia.
L’uso della sala musica insonorizzata (e della sua chiave)
Vedere gli scheletri degli ex abitanti del palazzo scatena un attacco di panico nel dottor Ferrier, quindi Rowena gli suggerisce di riposarsi nella sua sala musica. Un tempo cantante lirica professionista, Rowena ha costruito la sala insonorizzata per poter esercitarsi senza disturbare Alicia. Qualsiasi tipo di camera insonorizzata in un giallo è sospetta: Ferrier è praticamente morto quando accetta di entrarvi. Ciò che rende ancora più evidente il fatto che Rowena sia l’assassina è che lei fa una grande sceneggiata nel dare a Poirot l’unica chiave della stanza. Ovviamente, il detective baffuto non è l’assassino di Ferrier, quindi nel tentativo di incastrare Poirot, Rowena si tradisce.
Il casting di una famosa attrice di Yellowstone
Sebbene non sia un indizio nel film, non si può ignorare che Kelly Reilly è un’attrice molto riconoscibile grazie alla sua partecipazione alla popolarissima serie Yellowstone. Dato che Yeoh, Dornan, Fey e Branagh non possono essere il pluriomicida di Assassinio a Venezia, è facile giungere alla conclusione che il colpevole sia l’altra grande star del film. Considerate tutte le altre prove che si accumulano contro di lei, Rowena è, fin dall’inizio, la principale sospettata. Anche così, rimane il miglior film di Branagh con Hercule Poirot fino ad oggi.
Lucca, Teatro del Giglio. C’è aria di nostalgia e magia nella sala più elegante della fiera. Sul palco, i fratelli Matt e Ross Duffer guardano il pubblico un po’ increduli di aver cambiato un pezzo di cultura pop. Accanto a loro, i quattro ragazzi di Hawkins – ormai giovani adulti – Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin e Noah Schnapp. Tutti insieme per salutare l’Italia e parlare della quinta e ultima stagione di Stranger Things, la serie cult di Netflix che ha fatto sognare (e urlare) milioni di spettatori (qui il trailer).
L’evento è la ciliegina sulla torta del programma dell’Area MOVIE curato da QMI. Un incontro che ha mescolato ricordi, emozioni e un pizzico di malinconia: il “Sottosopra” sta per richiudersi, ma non prima di un ultimo, epico atto.
I Duffer: “Abbiamo iniziato a scrivere dalla fine”
La prima rivelazione arriva da Matt Duffer, che racconta il dietro le quinte della scrittura della stagione finale come un piccolo rituale ossessivo.
“È stato un processo strano,” confessa. “Sapevamo già sette anni fa come sarebbe finita. Abbiamo iniziato a lavorare dalla fine, dagli ultimi quaranta minuti. Dovevano essere perfetti. Poi abbiamo costruito tutto il resto intorno a quel momento.”
Ross Duffer aggiunge, con un tono più intimo:
“Per noi Stranger Things è sempre stata una storia di personaggi e di emozioni. Ma questa stagione parla anche di noi, del nostro percorso. È un addio, e abbiamo capito che tipo di emozioni vogliamo lasciare al pubblico: qualcosa di profondo, che resti.”
Foto di Chiara Guida
Crescere a Hawkins: tra amicizia, paure e metamorfosi
Cresciuti davanti alla macchina da presa, i protagonisti hanno raccontato quanto la serie abbia intrecciato le loro vite a quelle dei personaggi.
Finn Wolfhard – che interpreta Mike Wheeler, il leader del gruppo – riflette con ironia e un pizzico di nostalgia:
“Mike è cambiato tantissimo, in modi normali ma in circostanze decisamente strane. È un po’ come noi: non abbiamo combattuto mostri, ma abbiamo avuto un’infanzia insolita. Nella nuova stagione Mike farà di tutto per tenere unito il gruppo. È il suo modo di crescere.”
Gaten Matarazzo, il volto dell’irresistibile Dustin, ammette che questa stagione lo ha messo alla prova come attore:
“Amo interpretare Dustin, ma stavolta è stato più difficile. Affronta un inizio tosto, la perdita di un amico. È la prima volta che il gruppo sperimenta un lutto così, e per me è stato intenso portarlo sullo schermo.”
Per Caleb McLaughlin, Lucas è diventato un personaggio dalle mille sfumature:
“All’inizio era scettico e sempre sulla difensiva. Ora, invece, è più aperto e consapevole. Il rapporto con Max lo ha cambiato. Lucas rappresenta la resilienza e la passione per gli amici, e nella stagione finale vedrete tutte le sue sfaccettature.”
Infine, Noah Schnapp parla con grande dolcezza di Will Byers, il personaggio che più di tutti ha attraversato il dolore e la crescita:
“Will è il cuore emotivo della serie. I Duffer hanno saputo raccontarlo con realismo, stagione dopo stagione. Questa volta il suo percorso arriva a una conclusione bella e importante: Will impara ad accettarsi per quello che è. È il filo rosso che lega tutto Stranger Things.”
Foto di Chiara Guida
Le scene del cuore (e qualche lacrima)
Quando arriva il momento dei ricordi, il tono si fa più intimo. I Duffer e gli attori ripercorrono i momenti che resteranno per sempre impressi nella loro memoria.
Ross Duffer non ha dubbi:
“La scena più cara per me resta la prima, quella in cui i ragazzi giocano a Dungeons & Dragons. Non avevamo ancora nulla, solo un sogno. Ma vederli lì, nei costumi, mi ha riportato alla mia infanzia.”
Matt Duffer annuisce:
“Siamo gemelli, quindi penso esattamente la stessa cosa. Quel primo giorno di riprese, e poi l’ultimo: due estremi che racchiudono tutto il nostro viaggio.”
Finn Wolfhard sorride, un po’ nostalgico:
“Non posso dire troppo, ma l’ultima scena che abbiamo girato tutti insieme è uno dei momenti più belli della mia vita. E poi ricordo le scene nel centro commerciale della terza stagione: pura magia anni ’80.”
Gaten Matarazzo torna anche lui alle origini:
“La prima scena, quella nella cantina. È stato impossibile restare seri, ma da lì è nato tutto. È stato l’inizio delle nostre carriere e, in un certo senso, delle nostre vite.”
Caleb McLaughlin cita invece un momento più personale:
“Nella stagione 4 la storia di Lucas rispecchiava la mia. Cercavo me stesso, proprio come lui. È stata la stagione più impegnativa e quella che mi ha fatto crescere di più come attore.”
E poi c’è Noah Schnapp, che si commuove ricordando il suo legame con Winona Ryder:
“La prima scena davvero emotiva che ho girato è stata con lei. Ero nervosissimo, ma Winona mi ha aiutato tantissimo. È stata una figura protettiva, quasi materna. Ci ha insegnato a stare sul set e a credere nelle nostre emozioni.”
Foto di Chiara Guida
Un addio che sa di casa
Mentre il pubblico applaude e i riflettori si abbassano, una cosa è chiara: Stranger Things non è solo una serie, ma un pezzo di crescita collettiva. Per i Duffer, per i ragazzi, per chi l’ha guardata fin dal primo giorno.
L’ultima stagione promette di essere un concentrato di emozioni, nostalgia e closure. E se davvero “la fine” è il punto da cui tutto è cominciato, allora Stranger Things 5 sarà l’addio perfetto a un fenomeno che, come il Sottosopra, ha saputo ribaltare il mondo.
Stranger Things – Stagione 5 arriverà in tre parti:
Anche novembre 2025 si preannuncia ricco di grandi storie e produzioni originali su Disney+, che continua a espandere il suo catalogo tra cinema, serie e documentari d’autore. Dal ritorno dei Beatles in versione restaurata al nuovo capitolo Marvel, passando per il Natale dei Jonas Brothers, il mese è scandito da grandi debutti e attesi ritorni.
Film in arrivo su Disney+ a novembre 2025
I Fantastici 4: Gli inizi – dal 5 novembre
L’universo Marvel si espande conI Fantastici 4: Gli inizi, film che reinterpreta la nascita della Prima Famiglia Marvel in chiave retro-futuristica. Ambientato in un mondo ispirato agli anni ’60, il film mostra come Reed Richards, Sue Storm, Johnny Storm e Ben Grimm imparano a bilanciare i loro poteri con i legami familiari, affrontando una minaccia cosmica e il misterioso Araldo di una divinità spaziale. Una produzione ambiziosa che promette di ridefinire le origini del gruppo più amato della Casa delle Idee.
A Very Jonas Christmas Movie – dal 14 novembre
Kevin, Joe e Nick Jonas tornano protagonisti di una commedia natalizia musicale che mescola risate, emozione e spirito di famiglia. Dopo un concerto a Londra, i tre fratelli cercano disperatamente di tornare a casa per Natale, ma una serie di imprevisti metterà alla prova il loro legame. Tra brani inediti, ospiti speciali e tanto umorismo, il film regala al pubblico l’atmosfera perfetta per le feste.
La mano sulla culla – dal 19 novembre
Mary Elizabeth Winstead e Maika Monroe sono le protagoniste di questo thriller psicologico prodotto da 20th Century Studios. Caitlin, madre benestante di periferia, assume una nuova tata per la sua bambina, ma scoprirà che la donna nasconde un’identità segreta. Scritto da Micah Bloomberg e prodotto da Michael Schaefer, il film promette tensione, ambiguità e colpi di scena in stile classico, aggiornati a sensibilità contemporanee.
Chris Hemsworth: Un memorabile viaggio on the road – dal 24 novembre
In uno dei suoi progetti più intimi, Chris Hemsworth si mette dietro la macchina da presa per raccontare la storia di suo padre, recentemente diagnosticato con l’Alzheimer. Un documentario personale e commovente che esplora il valore della memoria, delle relazioni familiari e del tempo condiviso.
Lanny & Wayne – Protocollo Palla di Neve – dal 28 novembre
Tornano i due elfi protagonisti dei corti natalizi Disney in una nuova serie di speciali animati. Tradizione e divertimento si intrecciano in un’avventura che amplia l’universo creato da Kevin Deters e Stevie Wermers, perfetta per tutta la famiglia.
Holiday Special 2025: Disney’s Hulu’s Family Guy’s Hallmark Channel’s Lifetime’s Familiar Holiday Movie – dal 28 novembre
Un meta-speciale festivo che unisce lo spirito di più universi televisivi in una commedia natalizia ironica e corale, pronta a diventare un piccolo cult tra le novità di stagione.
Serie TV in arrivo su Disney+ a novembre 2025
All’s Fair – dal 4 novembre
Una nuova serie legale tutta al femminile che racconta un gruppo di avvocatesse divorziste decise a lasciare uno studio maschile per fondare il proprio. Tra casi esplosivi, scandali e rivalità personali, All’s Fair è un dramedy brillante e provocatorio sul potere, l’amore e la solidarietà femminile.
La vita segreta delle mogli mormoni – Stagione 3, dal 13 novembre
Ritorna una delle serie più controverse e seguite di Disney+, con nuovi scandali e rivelazioni. Il gruppo di donne protagoniste del #Momtok affronta crisi personali e sociali in un mondo dove i confini tra realtà e finzione diventano sempre più labili. Un racconto di sorellanza e tradimento, tra verità e colpa.
The Beatles Anthology – dal 26 novembre
La leggendaria docuserie musicale sui Beatles torna in versione completamente restaurata da Park Road Post, con un nono episodio inedito. Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr raccontano — con materiali d’archivio mai visti — l’epopea della band più influente della storia, dagli inizi a Liverpool fino alla Beatlemania mondiale. Un evento imperdibile per ogni appassionato di musica.
English Teacher – Stagione 2, dal 19 novembre
La serie FX torna con una nuova stagione incentrata sulle disavventure del professore più disilluso della TV americana. Dialoghi taglienti, ironia e momenti di riflessione rendono questa commedia uno dei ritorni più attesi del mese.
Grey’s Anatomy – Stagione 22, dal 27 novembre
Il medical drama più longevo della televisione non mostra segni di stanchezza. La ventiduesima stagione di Grey’s Anatomy promette nuovi casi clinici e drammi personali, continuando a esplorare i limiti tra etica, scienza e umanità.
The Great North – Stagione 5, dal 26 novembre
Nuove avventure per la famiglia Tobin nell’Alaska animata di The Great North, la serie comedy firmata dai creatori di Bob’s Burgers, sempre ironica e piena di cuore.
High Potential – seconda parte stagione 2, fino al 18 novembre
Proseguono le indagini di Morgan, la brillante donna con un quoziente intellettivo fuori scala che collabora con la polizia di Boston. Gli ultimi episodi del procedural più originale del momento arriveranno prima della pausa invernale.
Altri titoli di novembre
The Manipulated (5 novembre)
Seventeen: Our Chapter (7 novembre)
Love+War: Lynsey Addario – The Photographer (7 novembre)
Iron Man e i suoi fantastici amici – Stagione 1 (12 novembre)
Mickey Mouse Clubhouse+ – 10 nuovi episodi (18 novembre)
Sebastian Maniscalco: It Ain’t Right – Speciale comedy (21 novembre)
Fuoco e acqua: making of dei film di Avatar – Documentario (7 novembre)
La Marvel Studios ha ingaggiato le star della serie X-Men Patrick Stewart (Professor Xavier), Ian McKellen (Magneto), James Marsden (Ciclope), Alan Cumming (Nightcrawler), Rebecca Romijn (Mystica) e Kelsey Grammer (Bestia) per Avengers: Doomsday. Sappiamo poi che il Gambit interpretato da Channing Tatumsi unirà a loro, ma in questa squadra degli X-Men mancano ancora alcuni pezzi grossi, tra cui Wolverine, Tempesta e la Jean Grey di Famke Janssen.
Quest’ultima ha interpretato Jean per la prima volta nel film X-Men del 2000, seguito da X-Men 2 (2003), X-Men: Conflitto finale (2006) e un cameo in The Wolverine (2013) e X-Men: Giorni di un futuro passato (2014). Ora, Entertainment Weekly ha recentemente incontrato l’attrice e le ha chiesto se avrebbe ripreso il ruolo in Avengers: Doomsday. “Ogni volta che faccio un’intervista, me lo chiedono”, ha detto. “È interessante. Non mi ero resa conto che fosse una parte così importante. Ogni volta che faccio un’intervista, me lo chiedono, e di tutto quello che dico, quella sarà l’unica cosa che verrà pubblicata”.
Il sito ha poi insistito con Famke chiedendole se la Marvel Studios le avesse chiesto di tornare nei panni di Jean, al che lei ha risposto: “Mai. Mai e poi mai”. Ha aggiunto: “Dovrei sentirmi lusingata, immagino, dal fatto che questo personaggio abbia colpito il pubblico. È passato tanto tempo, ma è bello che la gente ne parli ancora. Sono sicura che ogni volta che uscirà un nuovo film, come forse Doomsday? La questione verrà sollevata di nuovo”.
Già in una precedente intervista con Screen Geek all’attrice era infatti stato chiesto se avrebbe ripreso il ruolo per il prossimo film sugli Avengers. Anche in quel caso l’attrice aveva smentito. Sappiamo che altri attori e attrici del cast devono essere ancora annunciati, ma la presenza di Jean Grey non dovrebbe essere una sorpresa tale da dover essere tenuta nascosta, a meno che non abbia un ruolo particolare nel film. Come sempre, non resta che attendere maggiori novità.
Diretto da Guy Ritchie, il remake originale di Aladdinè uscito nel 2019, diventando il terzo remake live-action di maggior incasso della Disney, con oltre 1 miliardo di dollari incassati a fronte di un budget di produzione di 183 milioni di dollari, e ricevendo recensioni contrastanti da parte della critica. Il cast di Aladdin era guidato da Will Smith, Mena Massoud, Naomi Scott e Marwan Kenzari. Il successo del film ha portato a voci su un sequel, oltre che su un prequel cancellato e uno spin-off.
Nonostante siano passati sei anni dal film originale Aladdin, le voci continuano a circolare, ma non c’è ancora stata alcuna conferma ufficiale di un sequel di Aladdin 2. Tuttavia, rispondendo a un post su X, Scott sembra aver smentito l’idea di un sequel. Un account non ufficiale chiamato Naomi Scott Brasil, seguito dall’attrice, ha twittato uno scambio di messaggi tra loro e la Scott, in cui l’attrice sembra confermare che le voci secondo cui Aladdin 2 inizierà le riprese il prossimo anno sono false. L’attrice ha commentato: “Completamente falso… potete spargere la voce”.
Aladdin 2 non si farà mai?
Questo sembra mettere fine a qualsiasi teoria su un sequel in fase di sviluppo e, fino a quando la Disney non lo confermerà ufficialmente, i fan non dovrebbero nutrire troppe speranze. Naturalmente, è del tutto possibile che dietro le quinte stiano accadendo cose all’insaputa della Scott, ma, dato che ha recitato nel primo film, è probabile che lei sarebbe a conoscenza di eventuali sviluppi. Tuttavia, a Hollywood le cose procedono molto lentamente e spesso dietro le quinte.
Quindi è del tutto possibile che i piani per Aladdin 2 siano stati concordati verbalmente, ma nulla sarà confermato fino a quando il cast e la troupe non ne saranno informati. Il successo del primo film dovrebbe significare che un seguito è probabile, soprattutto considerando i flop finanziari che la Disney ha subito negli ultimi anni. Per quanto riguarda i remake live-action della Disney, sono stati anni altalenanti per la Casa del Topolino, con La sirenetta che non è riuscita a raggiungere il traguardo previsto di 1 miliardo di dollari e il pessimo risultato al botteghino di Biancaneve.
Aladdin è stato un vero successo sei anni fa, quindi è logico che la Disney voglia capitalizzare con un sequel in futuro. Naturalmente, molto potrebbe dipendere dalla disponibilità del cast e dalla compatibilità degli impegni di Scott, Smith e Massoud. È probabile che Scott sarebbe a conoscenza se fosse in programma un sequel. Sebbene sia altamente probabile che un sequel di Aladdin venga realizzato in futuro, al momento non c’è nulla di confermato.
Valentina Lodovini è una delle interpreti più apprezzate del cinema italiano contemporaneo, capace di conquistare il pubblico grazie a una recitazione intensa e autentica. La sua ascesa alla fama è avvenuta gradualmente, passando da piccoli ruoli teatrali e televisivi fino a diventare protagonista di film di grande successo, dove ha saputo portare profondità e sensibilità ai suoi personaggi. Lodovini è riconosciuta per la capacità di incarnare ruoli complessi, spesso vicini alla realtà quotidiana italiana, conquistando critica e spettatori e affermandosi come una presenza stabile e versatile nel panorama cinematografico nazionale.
Ecco dieci cose da sapere su Valentina Lodovini.
I film e i programmi TV di Valentina Lodovini
1. I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2004, quando debutta sul grande schermo nel film Ovunque sei, per poi proseguire a recitare in Il mistero di Lovecraft – Road to L. (2005), L’amico di famiglia (2006), A casa nostra (2006), Pornorama (2007) e Il passato è una terra straniera (2008). In seguito, lavora in Fortapàsc (2009), Generazione mille euro (2009), Benvenuti al sud(2010), La donna della mia vita (2010), Cose dell’altro mondo (2011), Benvenuti al nord(2012), Passione sinistra(2013), Una donna per amica (2014), L’inventore di giochi (2014), Ma che bella sorpresa (2015), La verità sta in cielo(2016), Si muore tutti democristiani (2017), Cosa fai a Capodanno? (2018), Figli del Destino (2019) e 10 giorni senza mamma (2019). Nel 2020 recita nei film Cambio Tutto, E’ per il tuo bene e ritorna ad interpretare Giulia di 10 giorni senza mamma, nel sequel 10 giorni con Babbo Natale. Ha poi recitato in L’afide e la formica(2021),Love & Gelato (2022), Vicini di casa (2022), I migliori giorni (2023), La terra delle donne (2023), Conversazioni con altre donne (2023), Una terapia di gruppo (2024),Una famiglia sottosopra (2024), 10 giorni con i suoi (2025) e Unicorni(2025).
2. Ha lavorato in numerose serie tv. L’attrice non ha prestato la sua attività solo per il cinema, ma ha anche lavorato in numerosi progetti dedicati al piccolo schermo. Infatti, è apparsa in Incantesimo 7 nel 2004, per poi apparire in La moglie cinese (2006), 48 ore (2006), Donna Roma (2007), L’ispettore Coliandro (2009), Boris (2010) e Il segreto dell’acqua (2011). In seguito, prende parte alle serie Eities, Ottanta mi da tanto (2016), Untraditional (2016), Il commissario Montalbano (2017) e L’Aquila – Grandi speranze (2019). Inoltre, ha recitato in diversi film tv come Coco Chanel (2008), Gli ultimi del paradiso (2010) e Un Natale con i fiocchi (2012). Nel 2019 è la volta della serie tv L’Aquila – Grandi speranze nel quale interpreta Elena Fiumani.
3. È doppiatrice, produttrice ed è apparsa in diversi videoclip. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha svolto diverse attività, oltre quelle attoriali. Infatti, ha vestito i panni di doppiatrice per il film d’animazione Coco (2017), mentre ha svolto anche l’esperienza di produttrice per il corto Uomo (2018). Inoltre, è apparsa in diversi videoclip, come I giorni migliori di Tiromancino, Gli spietati dei Baustelle, Colpisci di Neffa e Sospesi di Colapesce.
Valentina Lodovini in Benvenuti al Sud
4. Ha vinto diversi premi. In Benvenuti al Sud, Lodovini interpreta Maria Flagello, impiegata postale di Castellabate, ex fidanzata di Mattia (Alessandro Siani), che è ancora molto innamorato di lei. Per la sua interpretazione in Benvenuti al sud, film che le ha dato una certa notorietà, ha vinto un David di Donatello per la Miglior attrice non protagonista ed è stata candidata a un Nastro d’argento e a un Ciak d’oro per la stessa categoria.
Valentina Lodovini in Cambio tutto!
5. Ha ritrovato molto di sé nella protagonista. Nel film Cambio tutto!, l’attrice Valentina Lodovini interpreta Giulia, una quarantenne impiegata nel marketing, costantemente ignorata al lavoro e dispersa in relazioni familiari e sentimentali che la svuotano. In un’intervista ha rivelato come la scelta del ruolo sia maturata anche grazie al fatto che “gran parte delle cose che accadono al personaggio le ho vissute anche io”, dicendo che la sceneggiatura è stata riscritta in parte dopo il suo input e che ha apportato la sua esperienza diretta nel mondo femminile e sul lavoro.
Valentina Lodovini in Una famiglia sottosopra
6. Ha lavorato sul linguaggio silenzioso del suo personaggio. Nel film Una famiglia sottosopra l’attrice Valentina Lodovini interpreta Margherita Moretti, la moglie e madre della famiglia in piena crisi: dottoressa dedita al lavoro e costretta a gestire casa, figli e un marito disilluso. In un’intervista ha raccontato che, per entrare davvero nella parte, ha riflettuto a lungo sulle dinamiche familiari spesso invisibili, e ha posto molta attenzione al “linguaggio silenzioso” di Margherita: ogni minima sfumatura, gesto o pausa dovevano rivelare la distanza crescente tra lei e gli altri componenti della famiglia.
Valentina Lodovini è su Instagram
7. Ha un profilo social. L’attrice possiede un proprio account Instagram che è seguito da 394mila persone. Sulla sua bacheca sono molte le foto che la ritraggono protagonista tra momenti di lavoro e svago, mostrando tutta la sua femminilità e la sua bellezza acqua e sapone. Più rare, invece, le immagini relative alla sua vita privata, che l’attrice mantiene volontariamente lontana dai riflettori.
Valentina Lodovini, Licia Maglietta, Chiara Pasquali, Luca Argentero, Martina Bernocchi e Carlo Alberto Matterazzo @ANDREA PIRRELLO
Valentina Lodovini ha un fidanzato?
8. Non si è mai sposata. L’attrice non ha mai rivelato molto sulla sua vita privata, tenuta ben lontano dai riflettori. Tuttavia, stando alle dichiarazioni dell’attrice, pare che abbia avuto una lunga storia con un uomo, durata dal 2010 al 2016. In ogni caso, non è possibile dire se sia attualmente fidanzata o meno. In un’intervista, infatti, l’attrice ha dichiarato: “Non chiedetemi se sono single o no, l’unica cosa di me che so proteggere è la privacy!
Valentina Lodovini ha un ottimo rapporto con il proprio fisico
9. L’attrice è fiera di andare controtendenza. Lodovini ha sempre affermato (giustamente) di essere molto orgogliosa delle suo aspetto e delle sue forme. Nel corso di un’intervista ha infatti affermato: “Un agente mi chiese di dimagrire 20 kg. Lo mandai a quel paese! Nessun regista è mai riuscito a farmi venire la malattia della taglia 38. Porto con orgoglio la mia quarta di reggiseno. Fortunatamente non faccio la modella e per emozionare la gente ho bisogno di rimanere vera”.
L’età e l’altezza di Valentina Lodovini
10. Valentina Lodovini è nata il 14 maggio del 1978a Umbertide, in Umbria, e la sua altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri.
The Witcher non è mai stato molto bravo con i finali, dato che è uno dei gioielli della corona di Netflix e fa guadagnare un sacco di soldi, quindi è stato progettato per non finire mai davvero. Questo vale per la quarta stagione come per tutte le altre, ma il suo finale, “Baptism of Fire”, ha almeno la decenza di lasciarci con ogni trama narrativa che ha raggiunto un punto di svolta chiaro e ovvio.
Cosa succede in The Witcher – Stagione 4
In breve: Geralt sa dove sta andando, ma potrebbe essere ostacolato nei suoi sforzi per arrivarci; Yennefer ha dato la caccia a Vilgefortz, anche se, bisogna ammetterlo, per combatterlo sul suo territorio e dopo aver lasciato la responsabilità di ricostruire Aretuza nelle mani dei maghi sopravvissuti all’attacco a Montecalvo; La perdita dell’innocenza di Ciri le è costata la famiglia che aveva trovato e l’ha lasciata nelle grinfie di un sociopatico letale; ed Emhyr sa che deve trovare e uccidere Geralt per assicurarsi che la Profezia di Ithlinne si avveri.
Non c’è quindi una conclusione. La stagione 5 potrà occuparsene. Questo è un finale di transizione per una stagione in gran parte di transizione, incentrata sui viaggi, le relazioni e l’introspezione. Spesso non è stata molto buona. Ma ci ha comunque lasciato molto di cui parlare.
La Loggia delle Streghe
In questa stagione abbiamo imparato alcune lezioni, e una di queste è che radunare un esercito cinque minuti prima di una battaglia non porta mai a nulla di buono. Yennefer ha imparato questa lezione in modo piuttosto duro durante il fiasco di Montecalvo, che è costato la vita a Istredd, Margarita e Vesemir. Anche se ci sono altre cose di cui deve occuparsi, tra cui dare la caccia a Vilgefortz e riportare indietro Ciri, i maghi sopravvissuti devono darsi da fare per creare una casa in cui Ciri possa tornare, un centro di influenza magica e politica che loro controllano. La Loggia delle Streghe.
La costruzione della Loggia, però, sarà responsabilità di Triss e degli altri, dato che Yennefer sta dando la caccia a Vilgefortz. Chiede a Triss di usare il coltello con cui Vesemir lo ha pugnalato per aprire un portale verso il castello di Stygga, dove lui si nasconde e sta uccidendo gli unici tre maghi sopravvissuti a Montecalvo a causa della loro codardia.
Yen emerge in mezzo a un oceano agitato e inizia a nuotare verso un vortice nelle vicinanze. Questo è un modo per nascondere un castello.
Vivere come un ratto…
Ciri trascorre gran parte di questo finale correndo indietro per cercare di salvare i Ratti dopo aver appreso da Hotspurn che erano stati attirati in una trappola. Tuttavia, non riesce ad arrivare in tempo.
In assenza di Ciri, i Ratti cercano di affrontare Leo Bonhart, credendo di avere un vantaggio, ma lui li fa a pezzi come se fossero nulla. È una scena brutale, perché anche se i Ratti non sono esattamente i buoni alla Robin Hood che hanno sempre voluto apparire e non hanno avuto problemi a svolgere incarichi per Nilfgaard, sono per lo più solo dei ragazzini. Leo non si limita a ucciderli, ma lo fa con piacere. Quando Ciri arriva, la maggior parte di loro è stata massacrata e smembrata, e solo Mistle è ancora vivo, ma a malapena.
Ciri cerca di affrontare Leo, ma viene sopraffatta abbastanza facilmente. Lui però non la uccide, ma la lascia in vita per costringerla a guardarlo mentre decapita i suoi amici. A quanto pare, la taglia sui Ratti era più alta se venivano consegnati vivi. Dato che “Falka” era la più famosa tra loro, possiamo solo supporre che lui voglia tenerla in vita per incassare la taglia. Ma sembra piuttosto determinato a tormentarla in ogni momento.
Alzati, Sir Geralt di Rivia
Durante tutta la quarta stagione di The Witcher, Geralt ha ficcato il naso negli affari altrui, e questo gli costa caro nel finale, anche se in modo indiretto. Forse Geralt sognava segretamente di diventare cavaliere fin da bambino, ma non aveva previsto che le responsabilità cavalleresche gli avrebbero impedito di perseguire il suo vero scopo.
Mentre navigano lungo un fiume diretti a Caed Dhu, la hansa di Geralt viene attaccata dalle forze di Nilfgaard e del nord, che stanno combattendo tra loro dall’altra parte del fiume. I nilfgaardiani stanno cercando di conquistare un ponte che funge da punto di passaggio chiave nella zona, mentre i nordici – di Lyria e Rivia, come scopriremo in seguito – stanno lottando per respingerli. Quando la Hansa riesce finalmente ad approdare, Milva sta avendo un aborto spontaneo e l’unico modo per guadagnare tempo affinché Regis possa curarla è che Geralt e Cahir si arrampichino sul ponte e guidino la carica contro i Nilfgaardiani.
La battaglia, una divertente scena con una coreografia fantastica e una lotta contro un troll gigante per buona misura, è un successo, e Geralt e Cahir, ormai chiaramente migliori amici per la vita, respingono le forze nilfgaardiane. Per questo, Geralt viene nominato cavaliere, realizzando un vecchio sogno. Ma questo significa giurare fedeltà alla sua nuova regina, e solo a lei, il che renderà un po’ difficile passare rapidamente alla sua prossima destinazione. Il tipico epiteto di quattro lettere di Geralt riassume piuttosto bene i suoi pensieri sulla sua nuova situazione.
Con la conclusione di un’altra stagione di Slow Horses, il futuro della popolare serie televisiva britannica dedicata al mondo dello spionaggio sembra destinato a cambiare radicalmente. La quinta stagione di Slow Horses è stata ricca di colpi di scena, con il team di Slough House che ha commesso alcuni dei più gravi errori della propria carriera prima di salvare Londra e l’MI5 da disastri catastrofici.
Sebbene la quinta stagione sembrasse procedere a un ritmo più lento e l’attenzione fosse molto più ristretta, con quasi tutte le avventure che si svolgevano in un raggio ristretto, il finale è stato avvincente. River Cartwright è stato redento per alcuni dei suoi errori, Jackson Lamb ha dimostrato ancora una volta perché è un agente eccezionale e l’MI5 ha subito un grande sconvolgimento.
Tutto questo è stato accompagnato da alcuni grandi colpi di scena e rivelazioni a sorpresa che hanno contribuito a definire ulteriormente questi personaggi e a rendere la storia ancora più ricca. Inoltre, ha anche fatto un ottimo lavoro nel preparare il terreno per alcuni nuovi entusiasmanti sviluppi nella sesta stagione di Slow Horses e oltre.
Diana Taverner assume la guida dell’MI5
Claude Whelan ha assunto la carica di First Desk dell’MI5 nella quarta stagione di Slow Horses. Da allora, ha dimostrato di non essere adatto al ruolo e ha trascorso gran parte del suo tempo cercando di affrontare situazioni personali piuttosto che dirigere effettivamente l’MI5. Nel frattempo, la Second Desk Diana Taverner, che ha trascorso anni al servizio dell’organizzazione, ha guidato l’organizzazione al suo posto.
Ciò è ulteriormente esemplificato nel finale, quando Tara, una delle terroriste che ricattano l’MI5, chiama e chiede di parlare con il responsabile, riferendosi a Diana e ignorando Claude. Più avanti nell’episodio, questo si rivela utile quando Jackson Lamb usa una registrazione di Claude per garantire il futuro di Slough House e costringere Claude a dimettersi.
In seguito, Diana Taverner ha finalmente assunto la carica di capo dell’MI5, che era stata un’ambizione costante del personaggio sin dalla prima stagione. La vasta esperienza di Diana le garantisce di poter svolgere questo ruolo ad alto livello, ma ci saranno sicuramente nuove sfide con Taverner al comando.
Londra è di nuovo al sicuro dopo un attacco terroristico penetrante
Per gran parte della stagione 5 di Slow Horses, l’identità delle persone che hanno causato il caos a Londra è rimasta inconcludente. Sebbene gli aggressori siano apparsi nel primo episodio, la loro identità e le loro motivazioni sono rimaste nascoste fino a molto più tardi. Ma gli episodi 5 e 6 li hanno smascherati come un piccolo gruppo di libici scontenti che in precedenza avevano partecipato a proteste pacifiche.
Stanchi del modo in cui il loro Paese era trattato dalle forze armate britanniche e lasciato a se stesso, questi radicali si sono uniti per mettere in atto un piano di vendetta contro Claude Whelan. La speranza era quella di mettere in imbarazzo e smascherare il capo dell’MI5 a causa del suo coinvolgimento come consulente che aveva raccomandato al Regno Unito di lasciare la Libia a causa dei costi troppo elevati e senza ritorni significativi.
Si è trattato quindi di un attacco molto personale, compiuto su una grande piattaforma, che ha causato decine di vittime e persino la morte di un gruppo di innocenti pinguini. Fortunatamente, Jackson Lamb e la sua squadra hanno capito in tempo cosa stava succedendo e sono riusciti a impedire l’assassinio del sindaco Jaffrey e a salvare Claude Whelan.
I piedi deformi di Jackson Lamb rivelano una verità oscura sul suo passato
Kristin Scott Thomas and Gary Oldman in “Slow Horses,” premiering September 24, 2025 on Apple TV+.
Una delle rivelazioni più sorprendenti nel finale della quinta stagione arriva da un primo piano piuttosto grottesco del piede di Jackson Lamb. All’inizio della stagione, nell’episodio 3, Slough House riesce a sfuggire al blocco imposto dall’MI5 quando Lamb racconta una storia oscura su una spia che è stata torturata durante una missione in Russia.
Lamb racconta come questa giovane spia fosse stata interrogata nel tentativo di ottenere informazioni riservate e, quando non ha risposto ai suoi interrogatori, anche sotto estrema sofferenza e dolore, questi hanno optato per un metodo di tortura diverso. Gli interrogatori hanno portato, torturato e ucciso una giovane donna con cui la spia aveva una relazione sentimentale e che era anche incinta di suo figlio.
La storia suggeriva sottilmente alla squadra di Lamb di unirsi e usare oggetti comuni come armi, ma rivelava anche una verità straziante sul passato di Lamb. Quando Catherine Standish gli chiese se fosse lui la spia della storia, Lamb respinse l’idea, ma le ustioni sul suo piede rivelano che era lui l’uomo della storia che aveva assistito all’omicidio della sua compagna incinta davanti ai suoi occhi.
River Cartwright non tornerà al Park
La quinta stagione di Slow Horses ha quasi visto River Cartwright riconquistare il suo posto al Park dopo aver salvato la vita a Claude Whelan. In qualità di First Desk, Whelan aveva il potere di riportare Cartwright al suo posto, e sembra che questa fosse la sua intenzione. Tuttavia, quando Lamb ricatta Whelan affinché si dimetta, il futuro di Cartwright alla Slough House viene confermato.
Lamb non lo ha fatto per vendicarsi di Cartwright, ma perché doveva impedire a Whelan di chiudere Slough House. E con Diana ora al comando, è improbabile che Cartwright torni mai al quartier generale dell’MI5, considerando il fatto che lei personalmente non lo apprezza dopo che le sue prime azioni nell’MI5 hanno portato Cartwright a scoprire dettagli personali su Taverner che lei vorrebbe tenere nascosti.
Come il finale della quinta stagione di Slow Horses prepara la sesta stagione
La quinta stagione di Slow Horses si conclude con una serie di elementi che preparano la prossima stagione. Evidentemente, il cambio di leadership avrà sicuramente un ruolo importante nel futuro del team di Slough House, ma visto il ruolo fondamentale che hanno svolto nel catturare i terroristi e proteggere l’MI5, sarebbe logico che ottenessero un po’ più di rispetto.
Tuttavia, il teaser trailer della sesta stagione alla fine smentisce questa ipotesi, rivelando che Slough House è stata eliminata dal sistema, lasciando Lamb e la sua squadra nella posizione più precaria mai vista fino ad ora. La sesta stagione di Slow Horses sarà sicuramente ricca di colpi di scena, con grandi cambiamenti in vista per la squadra e l’MI5.
Luca Argentero è uno dei pochi che durante il Grande Fratello hanno mostrato il talento necessario e risvegliato l’interesse necessario per poi sviluppare un’effettiva e notevole carriera da attore. L’attore ha lavorato con importanti registi e ha dimostrato di volersi continuamente mettere alla prova, con una carriera ancora oggi in salita. Ecco allora 10 curiosità su Luca Argentero, tra vita privata (che riesce a tenere lontano dai riflettori), film e carriera, e piccole cose che non sapevate.
2. È noto anche per alcune serie TV. Nel corso della sua carriera Argentero non ha poi mancato di recitare anche per la televisione, comparendo in serie come Carabinieri (2005-2007), dove ha recitato in 7 episodi nel ruolo di Marco Tosi, La baronessa di Carini (2007), Tiberio Mitri – Il campione e la miss (2011) e Ragion di Stato (2015). Nel 2017 è Salvatore Gargiulo in Sirene, mentre dal 2020 interpretare Andrea Fanti nella serie televisiva Doc – Nelle tue mani. Nel 2022 recita poi anche in Le fate ignoranti – La serie, regia di Ferzan Özpetek.
3. Ha svolto anche attività da doppiatore. In diverse occasioni Argentero ha avuto modo di mettersi alla prova anche come attore. Inizialmente egli ha doppiato attori in carne ed ossa quali Manolo Cardona in Beverly Hills Chihuahua (2008) e James Marsden in Hop. In seguito è invece stato la voce di Timo nel film d’animazione Gladiatori di Roma (2012). Nel 2021 ha invece dato voce al personaggio di Lorenzo Paguro, il padre del giovane protagonista del film Pixar Luca.
Luca Argentero e Paola Cortellesi in Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto
Luca Argentero in Doc – Nelle tue mani
4. Ha osservato la vita in ospedale per prepararsi al ruolo. Nella serie Doc – Nelle tue mani, l’attore Luca Argentero veste il ruolo del dottor Andrea Fanti, primario del reparto Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano, che perde dodici anni di memoria dopo un grave trauma. Per prepararsi alla parte, Argentero racconta di aver passato tempo come osservatore in un ospedale reale, studiando il linguaggio medico e partecipando alla routine clinica per assorbire l’ambiente: “Innanzitutto abbiamo lavorato in ospedale in qualità di osservatori“, ha dichiarato.
5. Ha ricevuto richieste di consigli medici. Doc – Nelle tue mani ha avuto un impatto sorprendente che la serie ha avuto sulla vita quotidiana dell’attore. Argentero ha infatti raccontato in diverse interviste che, dopo la messa in onda, moltissimi spettatori lo hanno fermato per strada, talvolta confondendolo con il dottor Andrea Fanti e chiedendogli consigli medici. L’attore ha spiegato di aver vissuto questa attenzione come un segno di affetto e di fiducia, sottolineando quanto il pubblico si fosse immedesimato nella storia e nel suo personaggio.
Luca Argentero è su Instagram
6. Luca Argentero ha un seguitissimo profilo Instagram. L’attore è presente su Instagram con un proprio account verificato, all’interno di questo Jackson vanta oltre 2,3 milioni di follower, ed è solito pubblicare post di vario genere. Questi ad oggi sono più di duemila e trecento e spaziano da momenti di svago in compagna di amici o della sua famiglia sino alla promozione dei suoi progetti cinematografici e televisivi. Seguendo il suo profilo, dunque, si potrà essere sempre aggiornati sulle sue attività.
Luca Argentero e il Grande Fratello
7. La carriera di Luca Argentero è iniziata circa vent’anni fa. Aveva la faccia del ragazzetto della porta accanto e i capelli un po’ lunghi, quando ha conquistato il pubblico del Grande Fratello, nella sua terza edizione nel 2003. Argenterà suscitò in particolare scalpore per un controverso rapporto con Marianella Bargilli. Si classifica poi al terzo posto con il 9% dei voti: al casting era stato proposto dalla cugina Alessia Ventura, ai tempi Letterina nel programma Passaparola di Gerry Scotti.
Valentina Lodovini, Licia Maglietta, Chiara Pasquali, Luca Argentero, Martina Bernocchi e Carlo Alberto Matterazzo @ANDREA PIRRELLO
La moglie Cristina Marino e i figli di Luca Argentero
8. È stato sposato con un’attrice. Dopo cinque anni di fidanzamento, Luca Argentero si è sposato nel 2009 con la doppiatrice e attrice Myriam Catania. Sempre molto riservati circa la loro vita privata, i due hanno tuttavia fatto sapere nel 2016 di aver deciso di separarsi dopo sette anni di matrimonio, “con amore e rispetto reciproco”, stando a quello che ha dichiarato lei.
9. Ha una nuova moglie. Nel 2016 ha poi iniziato una relazione con Cristina Marino, l’attrice conosciuta sul set di Vacanze ai Caraibi che è di 13 anni più giovane di lui. Il 10 dicembre 2019 i due hanno annunciato tramite i social network di essere in attesa della loro prima figlia. Nel 2020 è poi nata la bambina, chiamata Nina Speranza. Il 5 giugno 2021, invece, Luca Argentero e Cristina Marino si sono sposati a Città della Pieve, dove risiedono da tempo.
L’età e l’altezza di Luca Argentero
10. Luca Argentero è nato a Torino, in Italia, il 12 aprile del 1978. L’attore è alto complessivamente 1.85 metri.
Dopo la prima di IT: Welcome To Derry, l’amata serie horror è finalmente tornata, ma questa volta attraverso il mondo della televisione. IT: Welcome to Derry – episodio 1 non ha perso tempo nel mettere il pubblico di fronte alla minaccia soprannaturale attraverso una lente spaventosa.
Mentre Ash Crossan di ScreenRant parlava con il cast di IT: Welcome to Derry, i co-showrunner Jason Fuchs e Brad Caleb Kane hanno fornito maggiori dettagli su come immaginano il futuro della serie, dato che ci sono sicuramente piani per ulteriori stagioni. Fuchs ha commentato: “Questo è il piano, ma qualcuno deve darci il via libera”, dato che HBO non ha ancora annunciato ufficialmente il rinnovo per la seconda stagione.
“Ovviamente, IT va in letargo e si risveglia ogni 27 anni. Ci siamo concentrati su questo capitolo della saga di IT, ma sappiamo che 27 anni prima a Derry erano successe altre cose inquietanti”, ha spiegato Fuchs. Ma con la serie HBO, si tratta di ampliare la mitologia.
Fuchs ha precisato che “Sappiamo qualcosa di quello che è stato suggerito, in termini di quel precedente ciclo di IT, basandoci sugli intermezzi di Mike Hanlon nel libro originale. Quindi sì, se il pubblico volesse seguire questa strada, ovviamente ne saremmo felici”.
Caleb Kane ha confermato che “Andy [Muschietti] voleva realizzare gli intermezzi del libro, che non sono mai stati realizzati” quando ha affrontato la serie prequel. Con lo show che rivisita il terrore di Pennywise, il co-showrunner ha aggiunto: “Quindi stai parlando di ogni 27 anni in cui Pennywise esce, l’entità esce e terrorizza Derry”.
Il collega scrittore sottolinea anche che c’è molto territorio da esplorare nella linea temporale che stanno visitando nel corso della serie, affermando che, “Quindi nell’89 lui esce, è il clown. 27 anni prima, torni indietro e ti ritrovi nel 1962, e puoi raccontare una storia sull’America del 1962, che, ovviamente, è un’entità che usa la paura e il terrore per dividere e terrorizzare, puoi immaginare cosa stava succedendo in America nel 1962”.
Caleb Kane conferma che “approfondiamo alcuni di questi aspetti, quindi volevamo inserire questo aspetto nella storia. Torni indietro di altri 27 anni e hai la Grande Depressione, i rapinatori di banche, un film di gangster e la banda di Bradley”.
In conclusione, il co-showrunner ha sottolineato che possono davvero attingere a molti interludi, “Torni indietro di altri 27 anni e hai il 1908. Quindi voleva davvero realizzare tutti questi intermezzi che si vedono nel libro e voleva dar loro vita, quindi questa era la sua idea”.
IT: Welcome to Derry è composto da otto episodi, molti dei quali diretti da Andy Muschietti. Dopo aver interpretato l’iconico antagonista nei film, Bill Skargård riprenderà il ruolo di Pennywise più avanti nella stagione.
IT: Welcome to Derry episodio 2 uscirà in anteprima su HBO Max venerdì 31 ottobre, mentre la serie continuerà la sua normale programmazione su HBO questa domenica, 2 novembre, alle 21:00.
È stato pubblicato il nuovo trailer di Spartacus: House of Ashur, che rivela il ritorno della serie TV storica più sanguinosa di tutti i tempi. Il prossimo Spartacus: House of Ashurè il sequel della serie storica di STARZ, terminata nel 2013. La serie segue Ashur (Nick E. Tarabay) in una storia alternativa in cui non muore sul Vesuvio.
Ora, STARZ ha pubblicato sia un trailer Green Band che uno Red Band per Spartacus: House of Ashur, che conferma la data di uscita dei primi due episodi della serie, venerdì 5 dicembre. Il primo trailer mostra Ashur al comando dell’ex ludus di Batiatus, mentre cerca di mettersi alla prova con i gladiatori nella sua arena. Il trailer mostra scene d’azione adrenaliniche e intrighi politici per tutta la sua durata:
Per quanto riguarda il trailer Red Band senza censure, offre uno sguardo sui combattimenti sanguinosi e spettacolari nell’arena dei gladiatori, sottolineando il livello di violenza mostrato nella serie. Questo include persone a cui vengono mozzate la testa e altre membra, insieme a combattimenti che finiscono chiaramente con colpi pericolosi e mortali. Il prossimo capitolo di Ashur sembra essere costruito sul sangue versato:
I nuovi trailer offrono uno sguardo molto diverso su Ashur attraverso la sua storia alternativa. Secondo la descrizione della serie, in questa versione degli eventi, gli è stato dato Batiatus dopo aver aiutato Roma a porre fine alla ribellione degli schiavi. Poiché l’accuratezza storica di Spartacus non è sempre stata delle migliori, questa storia alternativa può permettersi approcci più originali alla trama.
Sembra che il dominio di Ashur sarà messo in discussione da diverse parti, molte delle quali non sono soddisfatte delle prestazioni dei suoi gladiatori sul ring. Questo problema sarà apparentemente alleviato da Achilla, interpretata da Tenika Davis, che, come si vede nei trailer, mostra le sue impressionanti abilità contro più avversari. Tuttavia, non è ancora chiaro se lei sia l’asso nella manica di Ashur.
La serie tornerà dopo 12 anni, ma è chiaro che racconterà una nuova storia, in qualche modo distante dagli eventi della serie principale. Dato che l’originale è stato uno dei migliori programmi di Starz di tutti i tempi, House of Ashur ha molte aspettative da soddisfare. Finora, sembra che il sequel sarà all’altezza delle aspettative in termini di azione.
Quando la serie sarà trasmessa, senza dubbio rivelerà ancora di più sulla ricerca di Ashur e su ciò che essa comporta. Forse Spartacus: House of Ashur modificherà alcuni elementi dell’originale per adattarli alla nuova storia. Per ora, però, sembra che questa storia sarà per lo più autonoma, nonostante si svolga nello stesso mondo dell’originale.
Spartacus: House of Ashur arriverà con due episodi venerdì 5 dicembre su STARZ.
La serie d’azioneReacherdi Prime Video è uno dei successi più esplosivi della TV ed è stata rinnovata per una quarta stagione in arrivo. In onda dal 2022 (basata sulla serie di romanzi di Lee Child), Reacher segue il personaggio principale, un ex ufficiale militare che ora vive in modo nomade e si ritrova spesso a combattere pericolose organizzazioni criminali e a svelare complotti mortali in tutti gli Stati Uniti. I libri di Child offrono una ricca serie di emozionanti storie di Jack Reacher da esplorare, ed è chiaro che la serie originale di Amazon Prime Video ha fatto centro con Alan Ritchson nel ruolo dell’eroe omonimo.
La terza stagione adatta il libro di Child Persuader e vede il gigante geniale dietro le linee nemiche con un’organizzazione criminale. Mentre cerca di smantellare la banda malvagia, Reacher si fa strada a pugni attraverso una serie di scagnozzi e scopre segreti che vanno ben oltre la semplice attività criminale. Con una serie di avventure tipiche di Reacher ancora da adattare, il colosso Prime Video potrebbe continuare a imperversare per diverse altre stagioni, e lo streamer ha già ordinato la stagione 4. Questo rinnovo anticipato è un buon segno che Jack Reacher tornerà con casi ancora più emozionanti nei prossimi anni.
Ultime notizie Reacher – Stagione 4
Lee Child offre un aggiornamento sulla produzione
A poche settimane dal debutto della terza stagione, le ultime notizie confermano quando inizieranno le riprese della quarta stagione di Reacher. L’aggiornamento arriva direttamente da Lee Child, che ha parlato apertamente della tempistica per Reacher nel 2025. “Le riprese inizieranno in estate”, ha detto Child, dopo aver rivelato che le sceneggiature sono già state scritte. Con le riprese previste per l’estate, è probabile che la serie torni all’inizio del 2026.
La quarta stagione di Reacher è confermata
Prime Video ha rinnovato Reacher in anticipo
Con la notizia diffusa diversi mesi prima della premiere della terza stagione, nell’ottobre 2024 è stato confermato che la quarta stagione di Reacher era stata rinnovata. La decisione di rinnovare la serie in anticipo è arrivata senza quasi nessun dettaglio sulla quarta stagione, ma questo è probabilmente dovuto al desiderio di evitare spoiler sulla terza stagione. Questa decisione non è insolita per Reacher, e anche la terza stagione è stata sviluppata in fretta per sfruttare il grande successo della seconda.
La terza stagione di Reacher ha debuttato il 20 febbraio 2025.
Poiché la serie è stata rinnovata così presto, è logico che la produzione della quarta stagione inizierà molto presto. Quando Prime Video ha ordinato in anticipo la terza stagione, ha permesso che lo sviluppo procedesse rapidamente, evitando lunghi ritardi. Con la TV in streaming che è diventata un appuntamento fisso, si sono aggiunte anche lunghe attese per alcune delle serie più popolari. Tuttavia, Reacher è stato piuttosto costante fin dall’inizio e, dal suo debutto, ha mantenuto una cadenza quasi annuale.
Dettagli sul cast della quarta stagione di Reacher
Chi affiancherà Jack Reacher nella sua prossima missione?
Poiché finora ci sono pochissime informazioni sulla quarta stagione di Reacher, è difficile prevedere con esattezza chi apparirà nei prossimi episodi. L’unica certezza è il ritorno di Alan Ritchson nei panni dell’eroe muscoloso e brillante Jack Reacher, ruolo che ha portato Ritchson allo status di superstar in poche stagioni.
Ogni stagione di Reacher manda il personaggio principale in una nuova avventura, e questo richiede un cast quasi completamente nuovo con cui collaborare o contro cui combattere. Tuttavia, senza alcun dettaglio sulla quarta stagione, non c’è modo di sapere chi saranno questi personaggi.
Oltre a Ritchson nel ruolo del protagonista, l’unica altra figura ricorrente è stata Maria Sten nei panni di Frances Neagley. L’ex sergente maggiore dell’esercito americano ha uno stretto legame con Reacher e lo ha aiutato in un modo o nell’altro in tutti e tre i casi che ha affrontato finora. È molto probabile che Sten torni nei panni di Neagley, soprattutto con lo spin-off di Reacher in lavorazione che si concentra sul suo personaggio. Il ritorno di altri personaggi è meno probabile, anche se non del tutto impossibile.
Dettagli sulla trama della quarta stagione di Reacher
Il libro della quarta stagione non è ancora stato annunciato
Sebbene la serie TV abbia tracciato una propria strada e si sia leggermente discostata dai libri, ogni stagione è stata comunque basata su un singolo romanzo di Lee Child. Per questo motivo, è quasi impossibile indovinare cosa accadrà nella quarta stagione di Reacher fino a quando non verrà rivelato il libro specifico. Con oltre due dozzine di libri di Reacher pubblicati, si può affermare con certezza che la serie potrebbe prendere qualsiasi direzione nella scelta del materiale di riferimento. La stagione 1 è iniziata con The Killing Floor (il primo libro pubblicato, ma il quinto in ordine cronologico), mentre le stagioni successive non hanno seguito alcun schema nella scelta dei libri.
Ci sono molte speculazioni su quale libro farà da sfondo alla stagione 4, ma non sarà chiaro fino a quando non saranno disponibili maggiori dettagli. Tuttavia, questo è il bello dell’esclusiva Prime Video, e ogni stagione è essenzialmente un reset della storia, poiché il personaggio titolare rimbalza da una parte all’altra del paese, trovando guai lungo il percorso. La stagione 4 di Reacher diventerà più chiara una volta conclusa la stagione 3.
Il film Call of Duty ha appena ingaggiato un team creativo di grande rilievo. Mentre i videogiochi vengono rapidamente adattati per il grande e il piccolo schermo attraverso film e serie TV, uno dei più importanti sta per arrivare nelle sale cinematografiche, con Call of Duty che verrà adattato come progetto live-action dalla Paramount.
Secondo la Paramount, Taylor Sheridan e Peter Berg sono entrati a far parte del team del prossimo film live-action Call of Duty della Paramount. Il duo è stato ingaggiato per scrivere insieme la sceneggiatura, mentre Berg dirigerà l’adattamento del videogioco.
La notizia è arrivata solo pochi giorni dopo che è stato rivelato che Sheridan avrebbe lasciato la Paramount, poiché ha firmato un nuovo contratto cinematografico e televisivo con la NBCUniversal, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2029, una volta terminato il suo attuale contratto. Il contratto con la Paramount scadrà nel 2028.
Secondo Deadline, la Paramount sta cercando di ingaggiarli entrambi dall’estate. Era Sheridan che stava ancora decidendo se produrre o scrivere il film Call of Duty prima di decidere di occuparsi di entrambi i compiti.
Taylor Sheridan nella serie tv Yellowstone – Credit Paramount Network
L’adattamento cinematografico è stato annunciato per la prima volta il 2 settembre 2025, con Paramount e Activision che hanno unito le forze per portare sullo schermo l’iconico videogioco. All’epoca, David Ellison della Paramount ha rilasciato la seguente dichiarazione riguardo al fatto che uno dei suoi progetti più ambiti fosse stato sviluppato dal suo studio:
David Ellison: Da fan di lunga data di Call of Duty, questo è davvero un sogno che si avvera. Dalle prime campagne alleate nell’originale Call of Duty, passando per Modern Warfare e Black Ops, ho trascorso innumerevoli ore giocando a questa serie che adoro. Essere incaricati da Activision e dai giocatori di tutto il mondo di portare questo straordinario universo narrativo sul grande schermo è sia un onore che una responsabilità che non prendiamo alla leggera. Affrontiamo questo film con lo stesso impegno disciplinato e senza compromessi verso l’eccellenza che ha guidato il nostro lavoro su Top Gun: Maverick, assicurandoci che soddisfi gli standard eccezionalmente elevati che questa serie e i suoi fan meritano. Posso promettere che siamo determinati nella nostra missione di offrire un’esperienza cinematografica che onori l’eredità di questo marchio unico nel suo genere, entusiasmando i fan di lunga data di Call of Duty e affascinando una nuova generazione.
Call of Duty segna ora una delle ultime collaborazioni tra Berg e Sheridan, che in precedenza hanno lavorato a Wind River, nonché al film candidato all’Oscar Hell or High Water. Nessuno dei due creativi ha rilasciato commenti al momento.
Al momento non sono noti dettagli sulla trama o sui personaggi, dato che l’adattamento cinematografico live-action di Call of Duty è stato rivelato solo più di un mese fa. Il film non ha attualmente una data di uscita definita.
Il 2025 dovrebbe registrare uno dei peggiori mesi di ottobre al botteghino USA dall’uscita di Rush Hour. Sebbene il mese abbia visto diversi titoli ottenere un solido successo, tra cui Taylor Swift: The Official Release Party of a Showgirl e Black Phone 2 della Blumhouse, è stato in gran parte dominato da delusioni come Tron: Ares, Springsteen: Deliver Me from Nowhere eThe Smashing Machine.
Secondo The Hollywood Reporter, al 30 ottobre, il mese dovrebbe chiudersi con un totale di 425 milioni di dollari al botteghino nazionale. Questo segnerà il peggior ottobre del 21° secolo finora, ad eccezione del 2020, quando la chiusura delle sale cinematografiche a livello globale a causa della pandemia di COVID-19 ha visto i cinema nazionali incassare solo 63,4 milioni di dollari.
Mentre THR riporta che il 2025 dovrebbe registrare il peggior ottobre dal 1997, escluso il 2020, il grafico di Box Office Mojo relativo alle performance nazionali di ottobre mostra che l’ultima volta che un mese di ottobre ha incassato meno di 425 milioni di dollari è stato il 1998 (422,3 milioni di dollari), quando i film di maggior incasso sono stati il film d’animazione Antz, l’originale Rush Hour e il film con Robin WilliamsWhat Dreams May Come.
Compresi il 2020 e il 2025, solo sei mesi di ottobre nel primo quarto del XXI secolo hanno incassato meno di 500 milioni di dollari. Questo elenco include il 2000 (450,5 milioni di dollari), il 2001 (486,7 milioni di dollari), il 2022 (469,1 milioni di dollari) e il 2024 (463,3 milioni di dollari). Il picco massimo del secolo è stato raggiunto finora nell’ottobre 2018, con un incasso di 830,8 milioni di dollari grazie a successi come Venom, A Star is Born e Halloween.
Sebbene i titoli horror e affini come Black Phone 2, The Conjuring: Last Rites di settembre e il successo anime Chainsaw Man – The Movie: Reze Arc abbiano ottenuto buoni risultati per tutto il mese di ottobre 2025, il mese è stato caratterizzato da delusioni più o meno continue.
Sebbene Tron: Ares del 2025 non fosse mai stato un successo garantito, essendo il sequel di due classici cult che non hanno sbancato il botteghino, ha registrato risultati decisamente deludenti, con una perdita potenziale per la Disney di 132,7 milioni di dollari alla fine della sua programmazione.
Motor City ha ora fissato la data di uscita nelle sale per il 2026. Interpretato da Alan Ritchson e praticamente privo di dialoghi, il film è stato presentato in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Venezia all’inizio di quest’anno.
RLJE Films, una divisione di distribuzione all’interno dell’IFC Entertainment Group, ha ora annunciato di aver acquisito i diritti di distribuzione negli Stati Uniti per Motor City, che uscirà nelle sale il prossimo anno.
Il regista Potsy Ponciroli (Old Henry) ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito all’acquisizione: “Abbiamo girato Motor City in modo che fosse coinvolgente, ogni fotogramma, ogni suono, pensato per il cinema. È una lettera d’amore a Detroit, al cinema degli anni ’70 e al tipo di cinema che si può sentire. È il tipo di film che ti rende felice che i cinema esistano ancora”.
Anche Mark Ward, Chief Acquisitions Officer di RLJE Films, ha celebrato la mossa, elogiando il film e il suo potenziale cinematografico:
“Motor Citycolpisce come un treno merci: crudo, elegante e assolutamente indimenticabile. Guidato da un cast straordinario, Potsy Ponciroli ha creato un viaggio cinematografico elettrizzante che deve essere visto sul grande schermo”.
Deadline ha condiviso ulteriori dettagli sull’acquisizione, riferendo che l’accordo si è aggirato intorno ai 3-4 milioni di dollari. Si dice che Motor City abbia un budget di circa 30 milioni di dollari.
Scritto da Chad St. John, Motor City vede Ritchson nei panni di John Miller, un romantico della classe operaia che si innamora della ragazza di un gangster nella Detroit degli anni ’70. Dopo essere stato incastrato e mandato in prigione, Miller esce anni dopo e intraprende una violenta ricerca di vendetta. Oltre alla star di Reacher, il film vede anche la partecipazione di Ben Foster, Shailene Woodley e Pablo Schreiber.
Motor City, con la colonna sonora trascinante di Jack White, è stato proiettato sia a Venezia che al TIFF, ottenendo un riscontro generalmente positivo da parte della critica. Su Rotten Tomatoes, il film di Ritchson ha debuttato con un punteggio della critica del 77%, ma ora si attesta al 71% su 21 recensioni. Il punteggio Popcornmeter del film non sarà definito fino al prossimo anno, quando il grande pubblico avrà la possibilità di vederlo nelle sale.
Con un budget di 30 milioni di dollari, il punto di pareggio di Motor City nelle sale potrebbe aggirarsi intorno ai 75 milioni di dollari. Sebbene Ritchson sia ormai ampiamente riconosciuto per il suo ruolo in Reacher di Prime Video, è relativamente inesperto come attore in grado di lanciare un film, il che significa che il thriller poliziesco in uscita sarà un test interessante in questo senso.
Non è chiaro esattamente quando Motor City arriverà nelle sale il prossimo anno, ma Ritchson è pronto a fare nuovamente scalpore sul piccolo schermo nel 2026 con l’uscita della quarta stagione di Reacher. Ritchson apparirà anche nella prossima serie spin-off di Neagley, che dovrebbe arrivare anch’essa il prossimo anno.
Per Ritchson, Motor City è solo uno dei numerosi film in uscita. L’attore apparirà prossimamente in Playdate al fianco di Kevin James, in uscita il 12 novembre, e in altri progetti come War Machine, The Man with the Bag e Runner, tutti previsti per il prossimo anno. Oltre a rimanere un punto fermo nel mondo dello streaming, Ritchson potrebbe essere sul punto di diventare una star del cinema.
Il filmHello Kitty della Warner Bros. Animation e della New Line Cinema è in fase di sviluppo da anni. Ora, il lungometraggio dedicato all’amato personaggio della Sanrio ha finalmente una data di uscita.
La Warner Bros. ha pubblicato sul proprio account Instagram ufficiale che il film Hello Kitty Movie uscirà il 21 luglio 2028. Il breve video mostra Hello Kitty che indica il logo della WB con il suo iconico fiocco rosso aggiunto. La didascalia del video recita: “Hello Hollywood #HelloKittyMovie arriverà nei cinema il 21 luglio 2028!”
Le prime notizie sul progetto di Sanrio di realizzare un adattamento cinematografico di Hello Kitty sono emerse nel 2015. Qualche anno dopo, nel 2019, è stato rivelato che New Line e Flynn Picture Company stavano lavorando a un lungometraggio. Si trattava del primo accordo di licenza di Sanrio con una grande casa di produzione che includeva Hello Kitty e altri personaggi amati dai fan come My Melody, Gudetama e Little Twin Stars.
Il progetto sarà diretto da Leo Matsuda, che ha lavorato come story artist in famosi film d’animazione come Zootopia e Ralph Spaccatutto. La sceneggiatura è stata scritta da Dana Fox, una delle sceneggiatrici e produttrici esecutive di Wicked.
Il fondatore di Sanrio, Shintaro Tsuji, ha espresso la sua gioia dopo l’accordo di licenza. In una dichiarazione ha affermato: “Sono estremamente lieto che Hello Kitty e altri popolari personaggi Sanrio faranno il loro debutto a Hollywood. Hello Kitty è da tempo un simbolo di amicizia e speriamo che questo film contribuisca ad ampliare il cerchio dell’amicizia in tutto il mondo”.
Hello Kitty è stata creata da Yuko Shimizu nel 1974. È stata presentata al mondo come “Kitty White”. È una gatta britannica che vive nella periferia di Londra con la sua famiglia, tra cui la sorella gemella Mimmy, che indossa un fiocco giallo invece che rosso come lei. La sua popolarità è cresciuta a dismisura, ispirando diversi cartoni animati, libri, videogiochi e un’infinità di prodotti per tutte le età.
Il film Hello Kitty Movie uscirà il 21 luglio 2028.
I collaboratori di lunga data Jason Statham e Guy Ritchie continuano la loro partnership con un nuovo film. Il prossimo film poliziesco segnerà la loro sesta collaborazione cinematografica.
Secondo un’esclusiva pubblicata da Variety, i due lavoreranno ancora una volta insieme a un film intitolato Viva La Madness. Il progetto è un adattamento di un romanzo di J.J. Connolly. Sarà diretto da Ritchie e interpretato da Statham.
La trama del film è ancora sconosciuta, ma il romanzo da cui è tratto, omonimo, racconta la storia di un misterioso trafficante di droga di Londra che si fa chiamare X. Il libro, ricco di crimini, è stato pubblicato nel 2011 ed è il sequel del romanzo di Connolly Layer Cake, pubblicato nel 2000.
Un adattamento cinematografico del primo romanzo della serie è uscito nel 2004. Tuttavia, il prossimo Viva La Madness sarà presumibilmente distribuito come opera a sé stante, completamente slegata da Layer Cake o da qualsiasi altro scritto di Connolly. Il primo film è rimasto piuttosto fedele al materiale originale. Ruotava attorno a uno spacciatore di cocaina che aveva il compito di portare a termine un ultimo affare di droga e trovare la figlia di un gangster che era stata rapita prima di andare in pensione.
La produzione del progetto inizierà ufficialmente nel gennaio 2026. Al momento della pubblicazione di questo articolo, Statham è l’unico attore confermato nel cast del film. Ritchie è indicato come sceneggiatore e regista di Viva La Madness. I produttori del film sono Ritchie e Ivan Atkinson (Toff Guy Films), Statham (Punch Palace), Thomas Benski (Lumina Studios) e John Friedberg (Black Bear).
L’adattamento di Layer Cake, con Daniel Craig, è stato diretto da Matthew Vaughn. Quest’ultimo è stato anche uno dei produttori di Statham e RitchieLock, Stock and Two Smoking Barrels e Snatch. A quanto pare, il sequel del film era in lavorazione da oltre dieci anni. Secondo quanto riportato, i due registi discutono di Viva La Madness dal 2013.
La showrunner di The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha parlato di come la quarta stagione affronterà il ricambio di Henry Cavill. Cavill ha interpretato il ruolo principale di Geralt di Rivia nella serie fantasy di successo di Netflix prima della sua controversa uscita di scena alla fine della terza stagione di The Witcher, sostituito da Liam Hemsworth.
La serie è stata criticata per il cambio di cast e per la natura controversa dell’addio di Cavill, con molti che consideravano l’attore di Superman la scelta perfetta per il ruolo. The Witcher – stagione 4 è arrivata su Netflix il 30 ottobre, con molti fan che si aspettavano che la serie prendesse una nuova direzione.
In un’intervista con TV Line, Hissrich ha parlato di come la serie abbia affrontato il cambio di cast all’interno dell’universo narrativo. Ha detto che le storie di Geralt sono semplicemente racconti tramandati di generazione in generazione e che la prospettiva di queste storie cambia a seconda di chi le racconta.
La scena di apertura della stagione vede una ragazza di nome Nimue discutere con un anziano narratore sostenendo che lui abbia raccontato la storia di Geralt in modo errato e che la vera storia si trova in un altro libro, suggerendo come il punto di vista giochi un ruolo importante nell’universo di The Witcher. Ecco i suoi commenti:
“Volevamo giocare con l’idea, che è un tema importante in ‘The Witcher’, di come le storie cambino a seconda di chi le racconta. Quindi, ovviamente, viene riprodotta la sequenza iniziale e c’è un espediente, e si intuisce che forse tutto ciò che abbiamo visto nelle ultime tre stagioni è stato attraverso il punto di vista di qualcuno. Forse non è andata proprio così. Ci piace giocare con l’idea della narrazione insieme al nostro pubblico“.
”Non volevamo nascondere il fatto che si tratta di un nuovo essere umano. Sì, ci sono ancora gli occhi gialli e la parrucca argentata, ma allo stesso tempo ora è interpretato da Liam. Per noi si trattava di rivisitare questi momenti davvero importanti nella vita di Geralt, vedendoli ora abbracciati da un nuovo essere umano. Andando avanti, la nostra speranza è che quello che inizierete a vedere nell’episodio 1 sia Geralt, non l’attore che interpreta Geralt. Questo era l’impegno di Liam nei confronti del ruolo, e ha funzionato alla perfezione. Si è davvero calato nel personaggio, quindi non abbiamo sentito il bisogno di continuare ad affrontarlo”.
I commenti di Hissrich mostrano il modo interessante in cui la serie ha affrontato il suo nuovo attore protagonista. Sarebbe stato allettante ignorare semplicemente il cambio di casting, dato che il personaggio è sempre lo stesso. Tuttavia, la decisione di spiegare questo, in un certo senso, nella serie è in realtà un espediente narrativo molto intelligente.
The Witcher ha anche dato vita a una miniserie prequel, The Witcher: Blood Origin, uscita il 25 dicembre 2022.
Essa propone anche l’idea che chiunque potrebbe essere il personaggio, perché è impossibile conoscere il vero Geralt se tutto ciò che si sa di lui sono le storie che vengono raccontate. Si tratta di un intrigante espediente narrativo che apre così tante possibilità che è un peccato che The Witcher – stagione 5 sia destinata a essere il capitolo finale.
L’idea che le storie di Geralt possano variare a seconda di chi le racconta è un concetto affascinante e spiega bene perché Geralt ora abbia un aspetto diverso. È simile alla teoria su James Bond secondo cui il suo nome è semplicemente un codice per l’agente 007, che permette al franchise di cambiare l’attore che interpreta Bond ogni volta che è necessario.
Non è chiaro se la serie cercherà di sviluppare questa idea in futuro, ma il fatto che The Witcher non abbia scelto di evitare il controverso cambio di casting è una mossa audace. Tuttavia, potrebbe rendere le ultime due stagioni della serie memorabili quanto le prime tre e forse anche aiutare ad alleviare la perdita di Cavill.
Le prime proiezioni per Predator: Badlands mostrano che il film ha il potenziale per battere il record storico della serie composta da nove film. Il prossimo Predator: Badlands, che debutterà nelle sale il 7 novembre, è stato diretto da Dan Trachtenberg, che ha diretto Prey del 2022 e Predator: Killer of Killers del 2025, entrambi titoli in streaming che hanno debuttato su Hulu.
Cinelytic ha ora condiviso le sue previsioni per il film di fantascienza, prevedendo che Predator: Badlands incasserà un totale tra i 48,7 e i 189,2 milioni di dollari al botteghino nazionale entro la fine della sua programmazione. Le previsioni internazionali vanno dai 76,1 ai 295,6 milioni di dollari, anche se si prevede che il film si attesterà a metà di entrambi i range.
I dati mostrano che il film dovrebbe incassare 99,1 milioni di dollari nei cinema nazionali e 154,8 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale globale di 253,9 milioni di dollari. Se raggiungerà questo traguardo durante la sua permanenza nelle sale, diventerà ufficialmente il film di maggior incasso della serie, superando il precedente record detenuto dal crossover del 2004 Alien vs. Predator (172,5 milioni di dollari).
Le loro proiezioni includono anche i ricavi derivanti dai supporti fisici, dal VOD e dalla TV, con proiezioni top-down del film pari a 186,1 milioni di dollari in Nord America e 233,8 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale di 419,9 milioni di dollari in tutto il mondo.
Sebbene il budget dichiarato di Predator: Badlands del 2025 sia di 100 milioni di dollari, il che potrebbe portare il suo punto di pareggio stimato fino a 250 milioni di dollari, non dovrebbe avere problemi a raggiungere tale totale solo nelle sale cinematografiche, se queste proiezioni saranno confermate. Potrebbe quindi realizzare un discreto profitto durante la sua distribuzione domestica.
Inoltre, l’incasso previsto al botteghino di Predator: Badlands sta andando piuttosto bene rispetto ai film precedenti, anche se i loro totali sono stati adeguati all’inflazione. Anche se non è in cima alla classifica adeguata, le sue proiezioni lo vedrebbero comunque mantenere una posizione forte al terzo posto, dietro al film originale del 1987 (281,3 milioni di dollari) e Alien vs. Predator (295,7 milioni di dollari).
In definitiva, resta da vedere quanto Predator: Badlands incasserà al botteghino. Cinelytic è un attore relativamente nuovo nel campo delle previsioni sul botteghino, e altre fonti hanno proiezioni molto diverse tra loro. Tra queste c’è Box Office Theory, che finora colloca il limite massimo dell’incasso nazionale del film a 60 milioni di dollari.
Tuttavia, è logico pensare che Predator: Badlandspotrebbe ottenere buoni risultati al botteghino. Killer of Killers e Prey sono i capitoli della serie con le valutazioni più alte su Rotten Tomatoes, con punteggi rispettivamente del 95% e del 94%, superando di gran lunga l’81% dell’originale Predator.
Se la reputazione che i precedenti film di Trachtenberg si sono guadagnati durante la loro distribuzione in streaming si tradurrà nel successo al botteghino di Predator: Badlands, il nuovo capitolo potrebbe diventare un vero e proprio successo.
Poiché la Warner Bros. è ufficialmente in vendita, sono sorte molte domande su cosa accadrà alle varie divisioni dello studio, a seconda di chi le acquisirà alla fine. Con diversi candidati interessati all’acquisizione dell’iconico studio, stanno emergendo ulteriori dettagli su come sarebbe una particolare fusione, se dovesse avvenire.
In un nuovo reportage di Bloomberg, l’agenzia ha rivelato nuovi dettagli su come sarebbe una fusione tra Warner Bros. e Paramount, qualora quest’ultima riuscisse ad acquisire la prima. Secondo alcune fonti, David Ellison della Paramount vorrebbe mantenere i team creativi degli studi“consolidando al contempo alcune attività di marketing e distribuzione, secondo persone che hanno familiarità con i suoi piani”.
Ciò significherebbe che la DC Studios, guidata da James Gunn e Peter Safran, rimarrebbe intatta, insieme a Pam Abdy e Michael De Luca della Warner Bros. Pictures. Nel caso di De Luca e Abdy, i due hanno rinnovato i loro contratti, come annunciato da David Zaslav mercoledì 8 ottobre 2025.
David Zaslav da una nota interna (tramite Variety):
Quando sono arrivato allo studio, i miei obiettivi principali erano riportare questa storica azienda alle sue radici teatrali, rinnovare il ruolo di lunga data della Warner Bros. come casa dei migliori narratori del mondo e ristabilire la posizione di questo iconico studio come leader del settore in termini di qualità e successo al botteghino. Portare Mike e Pam a guidare questo team è stato un passo importante per raggiungere questi obiettivi, e sono lieto di annunciarvi che abbiamo rinnovato il loro contratto per consentire loro di continuare l’eccellente lavoro che loro e questo team svolgeranno nei prossimi anni, portando i migliori film nei cinema di tutto il mondo”.
Bloomberg osserva che al momento non è stata presa alcuna decisione in merito alla possibilità che la Paramount “ceda gli immobili di entrambe le società, compresi due dei più famosi studi cinematografici di Hollywood.” La Warner Bros. non ha ancora commentato la notizia.
Il capitolo 1 dell’universo DC: “Gods and Monsters” ha iniziato a ripristinare il marchio DC, compreso il successo del film Superman, che è diventato il film di supereroi con il maggior incasso del 2025. Anche la Warner Bros. ha avuto un anno forte al botteghino con grandi successi come A Minecraft Movie, Sinners e Weapons.
Se la fusione dovesse andare in porto, Ellison fonderebbe HBO Max con Paramount+, poiché secondo quanto riferito la considera una strategia preziosa per consentire al pubblico di consumare più film e programmi TV di vari creatori. Paramount ha, a questo punto, fatto tre offerte non richieste nell’ultimo mese, ma tutte sono state rifiutate.
L’idea di una fusione tra Warner Bros. e Paramount ha già suscitato molte critiche, anche da parte della senatrice statunitense Elizabeth Warren. La politica del Massachusetts ha definito la potenziale fusione una “trappola” in una dichiarazione rilasciata il 22 ottobre 2025.
Warner Bros. Discovery è attualmente impegnata nella scissione tra WB e Discovery, che dovrebbe essere completata entro aprile 2026.
La serie a fumetti Last Flight Out, creata da Marc Guggenheim, autore dell’Arrowverse, ha siglato un accordo cinematografico milionario con Apple. Il celebre romanzo grafico della Dark Horse, illustrato da Eduardo Ferigato, racconta la storia di un padre e una figlia che lottano per ritrovare il loro legame mentre affrontano la fine del mondo.
Secondo Deadline, Apple sta sviluppando un adattamento cinematografico di Last Flight Outdi Marc Guggenheim con Sam Hargrave in trattative per la regia e Guggenheim stesso che adatterà la sceneggiatura. Apple Original Films ha acquisito il progetto, secondo quanto riferito per una somma a sette cifre, e lo svilupperà in collaborazione con Chernin Entertainment.
Apple e Chernin considerano Last Flight Out un progetto di grande importanza. Considerando il comprovato successo di Hargrave nella regia di film ricchi di azione come la sua serie Extraction per Netflix e, più recentemente, gli episodi di The Last Frontier di Apple TV, Last Flight Out sembra un’aggiunta ideale alla sua filmografia.
Al momento della stesura di questo articolo, Hargrave ha diretto due dei primi quattro episodi di The Last Frontier.
Last Flight Out riunisce anche Hargrave con Apple dopo la precedente collaborazione al film Matchbox, con John Cena. D’altra parte, Guggenheim, meglio conosciuto come uno dei creatori chiave dietro Arrowverse, ha avuto un periodo di grande successo recentemente, vendendo tre pilot negli ultimi sei mesi. Ha anche scritto il prossimo film di NetflixAn Innocent Girl, diretto da Jaume Collet-Serra (Carry-On).
Anche la Chernin Entertainment è stata particolarmente attiva ultimamente, avendo recentemente firmato un accordo di prima visione con Apple. La società ha già prodotto diversi progetti per lo streamer, tra cui le serie epiche Chief of War e See, entrambe con Jason Momoa. Last Flight Out è l’ultima aggiunta alla lineup.