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Deadpool 3: l’uscita verrà ritardata se lo sciopero SAG-AFTRA durerà più di un mese

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I Marvel Studios hanno recentemente anticipato Deadpool 3 dall’8 novembre 2024 al 3 maggio 2024, notizia che è stata accolta con favore dai fan, desiderosi di vedere finalmente il dissacrante mercenario e Wolverine incrociarsi sullo schermo. Tale data di uscita, però, potrebbe slittare in avanti. Per un certo numero di film MCU, infatti, sono già previsti dei ritardati nell’uscita a causa dello sciopero WGA (Thunderbolts, per esempio), ma ora che anche lo sciopero degli attori, SAG-AFTRA, sta colpendo, la produzione di Deadpool 3 è stata completamente interrotta.

Di conseguenza, secondo la newsletter Puck di Matt Belloni, ci sono ottime possibilità che il film verrà rimandato. La cosa diventerà praticamente certa se lo sciopero SAG-AFTRA durerà più di un mese. Ryan Reynolds e Hugh Jackman sono entrambi membri del sindacato, così come praticamente ogni altro membro del cast (insieme agli attori che dovrebbero fare apparizioni cameo). Con questo in mente, c’è dunque da aspettarsi che Deadpool 3 ritorni, idealmente, al suo slot originale dell’8 novembre.

Vale però la pena notare che molti addetti ai lavori di Hollywood sono convinti che entrambi gli scioperi dureranno fino all’autunno (e forse fino al prossimo anno), quindi c’è la seria possibilità che il film subisca ritardi ancor più pesanti di quelli ad oggi ipotizzati. Tutto dipende dunque dalla durata degli scioperi, per i quali ad ora non sembrano esserci soluzioni in vista in tempi brevi. L’interruzione delle riprese rappresenta però un grosso danno per gli studios, si spera pertanto che le parti coinvolte si siedano quantoprima ad un tavolo comune per negoziare soluzioni al problema.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura.

Rheingold: una clip in esclusiva dal nuovo film di Fatih Akin

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Rheingold: una clip in esclusiva dal nuovo film di Fatih Akin

Ecco una clip esclusiva da Rheingold (che puoi vedere gratis al cinema grazie a Cinefilos.it), il nuovo film del regista tedesco di origini turche Fatih Akin, nei cinema italiani dal 27 luglio distribuito da I Wonder Pictures.

https://www.youtube.com/watch?v=rkz1Ii7YBC8

Dopo l’anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma e la presentazione a Biografilm Festival 2023, I WONDER PICTURES è lieta di distribuire nei cinema dal 27 luglio il film RHEINGOLD, del premiatissimo regista tedesco di origini turche Fatih Akin – Orso d’Oro al Festival di Berlino 2004 per La sposa turca, Leone d’Argento a Venezia 2009 con Soul Kitchen e un Golden Globe come Migliore film straniero nel 2017 per Oltre la notte.

In RHEINGOLD, Akin ripercorre la parabola esistenziale di Giwar Hajabi, in arte Xatar, portando sul grande schermo l’autobiografia del rapper tedesco di origine curda, la cui vita spericolata e sempre al limite supera la finzione. Nato in Iran e cresciuto in Germania, Giwar è stato tutto e ha fatto di tutto tra spaccio, furti, rapine, entrando e uscendo più volte di prigione. Abituato a fare a pugni con la vita, Giwar coltiva un sogno: vuole fare musica. RHEINGOLD sarà nei cinema italiani dal 27 luglio arricchito dai testi delle canzoni
adattati da Frankie hi-nrg mc.

Greta Gerwig nella storia: Barbie ha il miglior weekend di apertura negli USA per una regista donna

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La Barbiemania ha colpito, con il film Barbie (qui la nostra recensione) arrivato nei cinema di tutto il mondo. In pochi giorni il film diretto da Greta Gerwig e con protagonista Margot Robbie ha infranto numerosi record, concludendo il suo primo weekend di apertura con un risultato che proietta la sua regista nella storia. Con un totale di 337 milioni di dollari guadagnati a livello globale (di cui 155 sul solo territorio nazionale) in un solo weekend, secondo un nuovo rapporto di Deadline, il film è diventato l’apertura nazionale più alta dell’anno fino ad oggi, superando il weekend di apertura da 146,4 milioni di Super Mario Bros. – Il film.

Barbie ha anche detronizzato Super Mario Bros. – Il film per il giorno di maggior incasso del 2023 con 70,8 milioni di dollari contro i 54,8 milioni del film animato. Barbie è anche diventato la più grande apertura per un film non sequel o basato su giocattoli, ma anche la maggiore non DC per la Warner Bros., un posto precedentemente ricoperto da It. Warner Bros Discovery, che era alla disperata ricerca di una vittoria al botteghino dopo il fallimento di importanti titoli DC come The Flash, Shazam 2 e Black Adam, ha dunque trovato il suo momento di gloria al box office.

Il film è anche la più grande apertura nazionale e internazionale di Ryan Gosling, della Robbie e della Gerwig come attori e regista, rispettivamente, e ha segnato il secondo fine settimana di apertura più alto per una regista donna, secondo solo al film Captain Marvel, che aveva avuto un weekend a livello globale pari a 456,6 milioni di dollari. Barbie, però, ha fatto guadagnare alla Gerwig un primato, quello di fine settimana di apertura più alto per una regista donna a livello nazionale. La corsa è però solo all’inizio e sono molti altri i record che il film potrebbe infrangere nelle settimane a venire.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal 20 luglio.

Noi anni luce: la recensione del film di Tiziano Russo

Noi anni luce: la recensione del film di Tiziano Russo

“Abbiamo i risultati delle analisi. Si chiama leucemia mieloide acuta.” – Noi anni luce

Quando si è giovani, la morte non è un pensiero che ci sfiora. Neanche per un attimo. Perché non è qualcosa che ci tocca da vicino, ma è parte della vita dei grandi, anagraficamente più prossimi a quel “punto di non ritorno”. Sono proprio quelli gli anni in cui ci si sente invincibili, in cui si crede di poter attraversare mari e monti instancabilmente, spingendosi oltre il limite. Ma quando la realtà, quella più brutta, si schianta addosso rallentandone il cammino, è un attimo a dover rimettere in prospettiva tutta un’esistenza. Basta un nano secondo, una semplice notizia, e la vita ti chiede di essere quell’adulto che guardavi da lontano e a tratti compativi.

Ed è questo che succede a Elsa in Noi anni luce, esordio alla regia di Tiziano Russo, che dopo essersi fatto strada nel mondo dell’audiovisivo con la serie SKAM Italia, arriva a guidare un teen movie che segue la traccia di quelli d’oltreoceano (non a caso prende spunto dall’australiano Matching Jack di Nadia Tass). Presentato nell’ambito del Giffoni Film Festival, ha come protagonisti due giovani stelle nascenti del cinema italiano, Carolina Sala e Rocco Fasano. La sceneggiatura di Noi anni luce è firmata da Isabella Aguilar e Serena Tateo. Il film sarà disponibile nelle sale dal 27 luglio, distribuito da Notorious Pictures.

Noi anni luce, la trama

Elsa (Carolina Sala) ha tanti sogni nel cassetto, primo fra questi diventare una stella del canottaggio. Ha una vita davanti e il futuro le sorride, fino a quando nel bel mezzo di una gara non ha un mancamento e sviene. Sarà qualcosa di semplice, pensa lei, magari un calo di zuccheri, carenza di qualche vitamina, troppo stress, ma dopo una serie di accertamenti i risultati non sono per niente buoni e rassicuranti: si tratta di leucemia. La vita della giovane ragazza cambia, costretta in una stanza d’ospedale e bisognosa di un trapianto di midollo, le giornate sembrano diventate incolori e insapori. Mentre aspetta un donatore che possa salvare la vita, Elsa incontra nel reparto di ematologia Edo (Rocco Fasano), un altro ragazzo che sta affrontando la sua stessa malattia. Da quella conoscenza, che si protrarrà oltre le mura ospedaliere, la ragazza troverà la forza per intraprendere – insieme a Edo – un viaggio alla ricerca del padre che, a detta della madre, le ha abbandonate sparendo nel nulla. Lui è l’ultima possibilità di Elsa per guarire, ma dovrà mettere a dura prova se stessa, mentre nel frattempo l’aria comincia a profumare di amore.

Noi anni luce Carolina Sala e Rocco Fasano

Un teen drama dai toni romance che non ingrana

L’atmosfera creatasi in Noi anni luce ha il sapore di molte pellicole americane teen che abbracciano il genere drama. Il film sembra infatti seguire lo stesso leitmotiv di storie come Colpa delle stelle, A un metro da te o Cosa mi lasci di te, incentrando la narrazione sulla malattia di due ragazzi che vivono il loro percorso – ospedialiero e di vita – con quel fardello pesante sulle spalle in maniera del tutto diversa. L’intento di mostrare il punto di vista di entrambi è dunque interessante, ma risulta essere un punto poco saldo all’interno del racconto. Il doppio point of view di Edo ed Elsa perde di forza nel corso della progressione degli eventi, ed è come se il film sentisse più l’esigenza di mostrare la storia d’amore fra i due, piuttosto che formulare un discorso più strutturato a livello drammaturgico.

La ricerca disperata del padre da parte di Elsa, accompagnata dalla visione diversa che ha lei sia della sua situazione che della lecuemia stessa rispetto a Edo, era un espediente narrativo efficace per esplorare più nell’intimo le differenti reazioni dei protagonisti riguardo la malattia e il concetto di vita, che sarebbero andati a confluire in un interessante coming of age. Cade però tutto in prescrizione, ogni spinta narrativa che tenta di aprire una parentesi più ampia ed elaborata sull’incombenza della morte e sul modo in cui due adolescenti cercano di aggirarla, è schiacciata troppo dalla componente romance (comunque poco accattivante) che incombe con prepotenza su tutto l’impianto del film, spegnendo quel poco di coinvolgimento da parte dello spettatore.

Un film che gira un po’ a vuoto

E allora se Noi anni Luce dà l’impressione di essere un film a metà è purtroppo a causa di una sceneggiatura traballante, a tratti dormiente e pusillanime, scritta soltanto per far muovere quasi per inerzia i suoi personaggi all’interno di una bolla che sembra essere sempre sull’orlo di scoppiare e farli cadere. Russo ci prova a dare un tono drammatico al film, ma è chiaro che non c’è una visione d’insieme e neppure un pilastro fisso tematico attorno al quale far ruotare il racconto. Edo ed Elsa sono i primi ad avere poca caratterizzazione, e il tutto va peggiorando quando si passa ai loro comprimari, i quali compaiono in alcune scene (come la madre o il padre di lei) senza apportare davvero un cambiamento essenziale ai fini della storia. Tutto si trova ad essere così un pretesto – inutile e spigoloso – per far funzionare una trama romantica che, alla fine, è solo pregna di cliché e frasi comuni, lì dove il finale, ma anche i turning point, sono già telefonati.

Il regista manca perciò di elaborare ciò che ha comunque inserito in Noi anni luce: la storia di una sportiva costretta a fermarsi a causa di un male più grande, il supporto e la condivisione di questo con un coetano di cui poi si innamora, e il rapporto padre-figlia, in cui la tematica dell’abbandono voleva essere forte ma invece risulta debole e scarna. Tutto, in favore di una velocità (anche nella love story, pur essendo preponderante) e di una poca determinazione che, inevitabilmente, annacquano l’opera, non dando modo al suo pubblico di poterla apprezzare come si deve, insabbiandone di conseguenza tutte le buone intenzioni.

Barbie e altri 9 film PG o PG-13 vietati in alcuni Paesi

Barbie e altri 9 film PG o PG-13 vietati in alcuni Paesi

Il mondo è un luogo bellissimo, popolato da diverse etnie e culture sopra le quali vige un sistema governativo differente per ognuna di esse. Le leggi presenti nei Paesi non sono tutte uguali – come ben sappiamo – e quello che potrebbe essere consentito, ad esempio, in Italia, potrebbe non avere la stessa libertà oltreoceano. Quanto detto vale anche per l’industria cinematografica e, di conseguenza, i film, che non in tutte le nazioni sono accolti in maniera simile.

Di solito, facendo riferimento al genere dell’opera, c’è una classificazione che determina il target a cui questi sono rivolti, ma a volte non basta. Anche là dove sono classificati PG o PG-13, quindi adatti a tutti con accompagnamento adulto o dai 13 anni in su, possono essere comunque film vietati in generale in alcuni Paesi. Un esempio recente lo abbiamo proprio con Barbie, terzo lavoro di Greta Gerwig, che inaspettatamente è stato censurato. Ma, se si volge lo sguardo indietro, ci si accorge che non è l’unico ad esserlo. Incredibile ma vero, ecco gli altri film, classificati PG o PG-13, su cui è stato posto un divieto in alcune nazioni.

Barbie

Barbie

Iniziamo proprio con Barbie, attualmente nelle sale. La Gerwig porta in scena, attraverso una commedia satirica, l’iconica bambola nata dall’intuzione di Ruth Handler, che affronta un viaggio nel mondo reale insieme a Ken per scoprire cosa c’è che non va a Barbieland. Seppur contenga alcune allusioni o riferimenti umoristi un po’ “spinti”, non è di certo un film che si classifica per soli adulti: per gli States e l’Australia, per esempio, è rispettivamente PG-13 e PG. Eppure in Vietnam Barbie fa parte della categoria di film vietati a causa di una scena che ritrae la linea dei nove tratti di demarcazione su una mappa, segno usato dalla Cina per suggerire che il Paese possiede un territorio che il Vietnam ritiene suo.

Il Principe d’Egitto

Il principe d'Egitto

Pur essendo una delle pellicole d’animazione più acclamate e apprezzate della Dreamworks, anche Il Principe d’Egitto fa parte dei film vietati. Ciò che rende la notizia assurda però, oltre alla censura, è il fatto che essa sia proprio in Egitto. L’opera animata è una rivisitazione del Libro dell’Esodo della Bibbia, e si sofferma in particolare sulla storia di Mosé, ed è un family movie. In alcuni tratti, il film diventa un po’ cupo e violento, ma le ragioni per cui è stato vietato sono ben altre e risiedono nel fatto che rappresenta il faraone Ramses come un cattivo. In Egitto si discute se questa sia una rappresentazione ragionevole, e c’è abbastanza consenso sul fatto che il faraone sia un leader storico ben rispettato, tanto che per l’appunto è stato messo un divieto sulla sua proiezione.

Il testamento del dottor Mabuse

Il testamento del dottor Mabuse

Fra i film più famosi diretti da Fritz Lang, regista tedesco in attività fino agli anni Sessanta, vi è di sicuro Il testamento del dottor Mabuse, un incredibile thriller classico da vedere almeno una volta nella vita, soprattutto se si è amanti del genere. La pellicola venne distribuita in un periodo molto particolare della storia della Germania, dato che il partito nazista controllava il paese a partire dal 1933 e fino al 1945, periodo in cui cessò la Seconda Guerra Mondiale. In questo lasso di tempo molto lungo – ben dodici anni – Il testamento del dottor Mabuse fece parte dei film vietati, ma non a causa della violenza presente, anche perché molta di questa è in fuoricampo, ma perché la sua storia e i suoi temi vennero interpretati come antinazisti, che in seguito censurarono l’opera mentre proprio i nazisti erano al potere. Lang, invece, emigrò in America proprio nel ’33.

Spider-Man: No Way Home

spiderman no way home

Il Marvel Cinematic Universe è un bacino pieno di storie avvincenti sui supereroi e, in quanto tale, è da sempre stato indirizzato verso un pubblico adolescente, destinato anche alle famiglie. I film non contengono infatti scene di nudo, troppo violente oppure aventi un linguaggio offensivo, e qualora invece qualcuno ne avesse all’interno sono abbastanza moderate. Anche le sequenze di combattimento non sono mai intense e questo vale anche per Spider-Man: No Way Home, terzo film stand-alone dell’Uomo Ragno. Pur essendo accessibile e inoffensivo, fa parte anch’esso dei film vietati in alcuni Paesi, in questo caso in Cina. Il motivo? La presenza della Statua della Libertà. Non potendola eliminare e non potendo apportare delle modifiche, Spider-Man: No Way Home non fu, alla sua uscita, distribuito.

Lightyear – La vera storia di Buzz

Lightyear - La vera storia di Buzz, personaggi

Oltre a Il Principe d’Egitto della DreamWorks, anche Lightyear – La vera storia di Buzz della Pixar ha avuto la stessa sorte in termini di censura. Di solito, le sue opere hanno sempre una classificazione G o PG, almeno in Occidente, eppure Lightyear – La vera storia di Buzz in alcuni Paesi dell’Asia e del Medio Oriente è stato vietato. La ragione è una: la scena del bacio tra due personaggi femminili, che ha portato anche ad una “battaglia” da parte di chi voleva che questo momento fosse proprio tagliato dalla storia. Non essendo stato così e non avendolo voluto neppure classificare in un altro modo, il film non è stato proprio distribuito.

Thor: Love and Tunder

Chris Hemsworth Thor in Love and Thunder Stormbreaker

Torniamo al MCU e parliamo di un altro prodotto facente parte della categoria di film vietati: Thor: Love and Tunder. La nuova avventura del Dio del Tuono, non particolarmente apprezzata dai fan per il tono fiacco e privo di spirito, è stata censurata in Malesia. Il motivo è nei riferimenti LGBT della pellicola, anche se una volta distribuito sui servizi streaming, non avendo il governo controllo su essi, il divieto è stato annullato.

Wonder Woman

Gal Gadot Wonder Woman

Dopo aver elencato due film del MCU a cui è stato apposto un divieto, passiamo a uno del DCEU: Wonder Woman, con la splendida Gal Gadot nei panni della guerriera amazzonica Diana. La storia segue i combattimenti della supereroina nella Prima Guerra Mondiale, dopo essersi allontanata dalla sua terra, Themyshira. Il film è stato vietato in Libano, ma non per contenuti violenti o sessuali, bensì proprio per l’attrice protagonista. Le ragioni sono politiche, in quanto Gal Gadot ha prestato servizio nelle Forze di Difesa israeliane e, dato il conflitto in corso tra Libano e Israele, il primo ha deciso di vietare il film a causa della sua partecipazione.

Il grande dittatore

Il grande dittatore

Se pensiamo a Charlie Chaplin, uno dei film che balenano subito in mente è Il grande dittatore, che si discosta per toni e portata dalle opere del comico, molto più leggere e divertenti. In questo caso si trattava invece di un film satirico, in cui Chaplin interpreta un dittatore fittizio, palese controfigura di Adolf Hitler, riconoscibile come una parodia dell’allora leader tedesco, nonostante il paese di riferimento della storia prendesse il nome di Tomania. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Il grande dittatore rientrò nei film vietati in Germania e altri Paesi da essa occupati, anche se poi furono annullati dopo la fine della guerra stessa. Il divieto continuò però in Spagna fino al 1975, a causa del regime spagnolo in cui vi era il dittatore Francisco Franco.

L’isola delle anime perdute

L'isola delle anime perdute

Per quanto L’isola delle anime perdute di Eric C. Kenton sia un horror dai toni drammatici, ad oggi il film del 1932 non sarebbe considerato scioccante o disturbante. Ma nella sua epoca lo fu eccome e non si poteva immaginare di farlo vedere ad un pubblico di minori. Molti Paesi lo videro come un film dal contenuto intenso e alcuni finiro per vietarlo direttamente, come accadde in Inghilterra, Svezia e Norvegia. La trama si incentra su uno scienziato pazzo che compie esperimenti allarmanti su un’isola quasi deserta, e in quegli anni si rivelò una storia molto inquietante oltre che controversa. Nel 2011, L’isola delle anime perdute è stato però riproposto in Inghilterra in versione restaurata e alla fine classificato come PG.

Onward – Oltre la magia

Onward – Oltre la Magia

Proprio come Lightyear – La vera storia di Buzz, anche Onward – Oltre la magia (sempre Pixar) è finito nel mirino dei film vietati. Al film, co-scritto e diretto da Dan Scanlon, è stata infatti vietata la distribuzione in alcuni Paesi a causa di alcuni contenuti LGBT. Centro del racconto è il legame fra due fratelli che riescono a riportare in vita temporaneamente il padre; in questo loro percorso si inserisce fra gli altri un personaggio omosessuale, che è stato per l’appunto contestato in Arabia Saudita, Oman, Qatar e Kuwait che hanno deciso di non proiettarlo.

Venezia 80: il manifesto di Lorenzo Mattotti

Venezia 80: il manifesto di Lorenzo Mattotti

L’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti firma per il sesto anno l’immagine del manifesto ufficiale, e per il quinto anno la sigla della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, giunta all’80. edizione (30 agosto – 9 settembre 2023).

L’immagine scelta  per il manifesto dell’80. Mostra “si ispira alla tradizione del cinema on the road  – spiega Lorenzo Mattotti – e vuole in questo modo esprimere sentimenti di libertà, di avventura, di scoperta di nuovi territori. Ho giocato con la grafica – sottolinea  l’autore – per rappresentare mondi nuovi da esplorare attraverso il Cinema. Siamo convinti che ci sia un grande futuro proprio per il Cinema che guarda lontano e si avventura verso nuove strade. Inoltre, quest’anno la Mostra festeggia la sua 80. edizione e abbiamo voluto ricordarlo nel numero che appare sulla targa di un’automobile di fantasia. Naturalmente sono tanti i film che possono essere evocati guardando questa immagine, ad esempio Il sorpasso, Easy Rider o Thelma e Louise. Ciascuno trovi il suo film on the road. È un augurio per il Cinema, che vada lontano e corra verso il futuro. Un futuro fatto di esplorazioni, alla ricerca di nuove frontiere: un Cinema luminoso e colorato”.

Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni ‘70 come autore di fumetti e nei primi anni ‘80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Per il cinema, ha collaborato nel 2004 a Eros di Wong Kar-Wai, Soderbergh e Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. E’ stato consulente creativo per Pinocchio di Enzo D’Alò. Con Incidenti, Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e molti altri libri fino a Stigmate edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per l’infanzia illustra vari libri tra cui Pinocchio e Eugenio che vince nel ’93 il Grand Prix di Bratislava. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l’Estate Romana.

Nel maggio 2019 ha presentato con grande successo a Cannes, nelle sezione Un certain regard, il suo primo lungometraggio animato come autore e regista La famosa invasione degli orsi in Sicilia, ispirato alla favola/apologo di Dino Buzzati.

Oppenheimer: recensione del film di Christopher Nolan

Oppenheimer: recensione del film di Christopher Nolan

Adesso sono diventato Morte, il distruttore di mondi”. C’è il silenzio, la luce accecante, lo sgomento, l’euforia. Poi il frastuono, l’onda d’urto, il chiarore risucchiato via dal fumo nero che si erge nel cielo. Un’immagine a lungo attesa, globalmente (e tristemente) nota, che Christopher Nolan riesce a far esplodere sullo schermo con una forza inaudita (sarà forse merito dell’essere stata realizzata senza l’utilizzo di CGI?). La citazione qui riportata, sussurrata da J. Robert Oppenheimer, anticipa ciò che oggi sappiamo quest’immagine ha effettivamente portato, ciò che gli scienziati del Progetto Manhattan forse non prevedevano in modo così catastrofico: morte, distruzione.

Il nuovo film di Nolan, dopo il divisivo Tenet, ricostruisce ciò che ha preceduto quell’immagine e lo fa non proponendo molteplici angolazioni della vicenda, ma tenendosi saldamente attaccato al punto di vista di un solo uomo, quell’Oppenheimer definito il “padre” della bomba atomica. D’altronde, Oppenheimer è il primo titolo nella filmografia di Nolan a coincidere con il nome del protagonista, togliendo dunque ogni dubbio sul tipo di narrazione prescelta. Eppure non è un classico biopic quello che Nolan propone, perché naturalmente con lui le cose non procedono mai in un’unica direzione, non c’è il bianco o nero ma innumerevoli sfumature di grigio.

Oppenheimer, la trama del film di Christopher Nolan

Entriamo dunque nella mente di J. Robert Oppenheimer (interpretato da Cillian Murphy), chiamato nel 1942 dal generale Leslie Groves (Matt Damon) a dirigere il Progetto Manhattan, radunando i migliori fisici nucleari del mondo con l’obiettivo di realizzare le prime bombe atomiche. La Germania nazista è in vantaggio da questo punto di vista, così come potrebbe esserlo la Russia comunista e arrivare per primi alla produzione di nuove armi può essere decisivo non per gli esiti della guerra ma per ciò che ne seguirà. Oppenheimer, consapevole del lavoro che gli è richiesto, dovrà dunque correre il rischio di distruggere il mondo per poterlo salvare.

Si citano Murphy e Damon, ma tutti gli eccezionali interpreti del film sono chiamati a spingersi oltre le proprie zone di comfort per far emergere la realtà di personaggi profondamente complessi. Esemplare è Robert Downey Jr. nel ruolo di Lewis Strauss, presidente della Commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti, che ci ricorda il grande attore che è se supportato dal giusto regista. Ma ancora, Emily Blunt, Benny Safdie, Florence Pugh, ognuno di loro riesce a rendersi memorabile, che sia più o meno breve il tempo loro concesso. Ma torniamo a lui, allo straordinario Cillian Murphy: glaciale, imperscrutabile, ma dal cui sguardo traspare tutta la paura, la sofferenza ma anche il senso del dovere del suo Oppenheimer.

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Robert Downey Jr. nel ruolo di Lewis Strauss in Oppenheimer.

Le sfumature di grigio di J. Robert Oppenheimer

Oppenheimer è un viaggio nella testa del fisico statunitense, nelle sue emozioni, nelle sue convinzioni e nei suoi timori. Il racconto, gli eventi, i personaggi che si alternano sullo schermo, tutto è vissuto dal suo punto di vista. Un punto di vista che Nolan cerca di ricostruire già a partire dalla sceneggiatura scritta in prima persona, consapevole che così facendo è necessario prevedere anche una serie di omissioni, lacune, menzogne. Lo spettatore vede ciò che vede Robert Oppenheimer e ne sa quanto ne sa lui. Così si spiega anche la scelta di omettere (solo a livello di immagini) ciò che accadde ad Hiroshima e Nagasaki.

Tale esplosione di soggettività sul grande schermo è però alternato a sequenze in bianco e nero che offrono uno sguardo oggettivo sulla vicenda, le quali non diventano mai occasione per allontanarsi da Oppenheimer, ma anzi per offrire dimostrazione della sua influenza anche là dove non era presente. Si segue in particolare in queste sequenze l’udienza sul nulla osta sicurezza nei confronti di Oppenheimer nel 1954 e l’udienza nel 1959 per la nomina di Segretario al Commercio degli Stati Uniti di Lewis Strauss, quest’ultimo scenario fortemente influenzato dal rapporto di Strauss con Oppenheimer, in modi che ovviamente non riveleremo qui.

Racconto a colori e in bianco e nero si intrecciano dunque portando sullo schermo una grande quantità di personaggi, situazioni, dialoghi, informazioni, salti temporali ma anche immagini di onde di energia o del mondo quantistico immaginato da Oppenheimer. Tale valanga di elementi dà vita ad una prima ora di film particolarmente densa, ostica da seguire e comprendere. Un ingresso nella mente e nel contesto del protagonista tutt’altro che accomodante, che sfida lo spettatore ad affrontare quel caos mentre in lui si genera una tensione crescente, su cui incide la potente e prepotente colonna sonora di Ludwig Göransson.

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Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer.

Conto alla rovescia per la detonazione

Superato lo scoglio della prima ora, Nolan inizia a tirare le fila del discorso, senza però rallentare nel ritmo né nella costruzione della tensione. Perché il film stesso è un ordigno esplosivo e più ci si avvicina all’azzerarsi del conto alla rovescia più il terrore per la detonazione diventa palpabile. Un esplosione che diffonde il suo eco fino ai nostri giorni, giorni di guerra, di minacce nucleari e, appunto, di morte e distruzione. Il regista ha definito Oppenheimer un horror e nel procedere della visione tale affermazione si spiega e trova dunque conferma.

Perché con Oppenheimer si esplora come il peggio di certi eventi non si manifesti necessariamente subito, ma possa invece avere un impatto sull’umanità con effetti ritardati. Proprio come avviene nel film al momento dell’esplosione: prima la luce, solo in seguito il boato. Tutta la seconda parte della pellicola mira dunque a riflettere su ciò, assumendo le sembianze di un monito senza però che questo si presenti in modo didascalico. Il racconto e i personaggi ci parlano di un dato evento, rendendo però sempre ben chiaro quanto la sua onda d’urto si sia tutt’altro che estinta. È allora da qui che cresce l’emozione e la potenza del film, evidentemente “nolaniano” ma allo stesso tempo diverso dalle sue precedenti opere.

Paul Schrader ha definito Oppenheimer il film più importante di questo secolo. Un’affermazione forte, tutta da verificare, ma che potrebbe non essere così azzardata. Ci sono opere in grado di diventare le perfette definizioni del periodo in cui vengono prodotte e il nuovo film di Nolan, pur parlando di un evento passato, potrebbe diventarlo per questi nostri tempi. Perché? Perché per Nolan Oppenheimer è stato l’uomo più importante mai esistito, moderno Prometeo che ha consegnato all’uomo lo strumento definitivo con cui autodistruggersi. E di fronte all’idea di quel frastuono, di quella luce accecante e a quei timori che si fanno strada sottopelle, non resta che chiudere gli occhi.

Watchmen: DC e Warner Bros al lavoro su un film d’animazione

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Watchmen: DC e Warner Bros al lavoro su un film d’animazione

Un nuovo film di Watchmen arriverà nel 2024. Mentre DC e Warner Bros hanno saltato il Comic Con 2023, hanno comunque annunciato 2 nuovi film DC per il 2024: un remake animato di Watchmen e un tanto atteso adattamento di Justice League: Crisis On Infinite Earths.

Il seminale fumetto di Alan Moore è esploso nel 1986, sfidando in modo provocatorio i punti fermi dei fumetti come la moralità in bianco e nero e offrendo grotteschi specchi oscuri di supereroi affermati come Nick Fury, Captain Atom e Blue Beetle. Un successo strepitoso, a lungo considerato inadattabile, ma il 2024 vedrà un terzo risultato del genere.

L’account Twitter ufficiale di DC ha annunciato silenziosamente i film con un semplice “perché non è ancora il 2024?!?” prima di rivelare i titoli. L’annuncio di Watchmen ha suscitato un misto di eccitazione e confusione, dato l’enorme potenziale per adattare il sequel di Doomsday Clock di Geoff Johns, o un prequel che adatta le otto miniserie esistenti di Before Watchmen.

La decisione di rifare quella storia, appena 14 anni dopo la versione live-action diretta da Zack Snyder e dopo l’eccellente serie live-action Watchmen della HBO ancora fresca nella memoria, è una mossa particolarmente interessante. Il film uscirà sotto l’etichetta DC Animated Movie, che sembra essere intercambiabile con gli altri affermati film animati originali DC Universe, che hanno una continuità interna. È probabile che Watchmen, originariamente annunciato nel 2017, sarà un film autonomo come l’originale di Moore.

Invincible stagione 2 e Atom Eve Special: i trailer dal Comic Con di San Diego

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Ci sono voluti due anni di attesa, ma il trailer della seconda stagione di Invincible è stato finalmente rivelato in occasione del panel dedicato alla serie nel corso del Comic-Con 2023 di San Diego. Nella stessa occasione è stata anche svelata la data d’uscita della seconda stagione. La serie animata di successo ritorna il 3 novembre su Prime Video, anche se la stagione 2 sarà divisa in due parti.

La seconda parte sarà presentata in anteprima nel 2024. Il primo trailer della seconda stagione vede Mark e sua madre alle prese con la rivelazione di Omni-Man dalla prima stagione e offre un primo sguardo ai nuovi personaggi dei fumetti che ora si uniscono alla serie. Inoltre, il trailer della seconda stagione di Invincible anticipa anche il cast stellare dello show di attori tra ritorni e new entry.

L’universo della serie Prime Video inizia ad espandersi con Invincible – Atom Eve, un cortometraggio che racconta la storia delle origini di Atom Eve. Prendendo in prestito elementi dai fumetti ma aggiungendo anche nuovi frammenti alla storia passata di Atom Eve, Invincible – Atom Eve rivisita un popolare personaggio prima della stagione 2.

Il trailer di Invincible – Atom Eve vede una versione più giovane del personaggio titolare nel suo costume originale da supereroe mentre scopre i suoi poteri. Gillian Jacobs, che dà la voce ad Atom Eve in Invincible, ha ripreso il suo ruolo in questo cortometraggio.

The Walking Dead: Daryl Dixon, il trailer con Norman Reedus

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The Walking Dead: Daryl Dixon, il trailer con Norman Reedus

Il tanto atteso trailer di The Walking Dead: Daryl Dixon è stato rivelato durante il panel del Comic-Con 2023 di The Walking Dead. Daryl Dixon proporrà di nuovo Norman Reedus nei panni di Daryl in una storia ambientata dopo gli eventi di The Walking Dead.

Il primo trailer di The Walking Dead: Daryl Dixon rivela come Daryl arriva in Europa e anticipa il futuro dell’amato personaggio della serie AMC. La prima stagione debutterà il 10 settembre e sarà composta di sei episodi. È interessante notare che The Walking Dead: Daryl Dixon è stata già rinnovata per la seconda stagione, come confermato da AMC durante il Comic-Con. Dopo il finale di The Walking Dead, il franchise ora continua con nuovi spin-off in nuovi formati, tra cui una storia dedicata a Rick e Michonne.

Il personaggio protagonista compare già nel primo episodio della prima stagione, partecipa a tutta la serie originale, compiendo un enorme arco di trasformazione che lo porterà a stringere un rapporto molto stretto con il personaggio di Carol, interpretato da Melissa McBride, che all’inizio doveva comparire in questo show. Braccio destro di Rick, è entrato nel cuore di tutti i fan della serie, all’inizio dello show, quando si trova constretto ad uccidere il suo stesso fratello, Merle Dixon (Michael Rooker).

Rush Hour: trama, cast e sequel del film con Jackie Chan

Rush Hour: trama, cast e sequel del film con Jackie Chan

Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. A farlo entrare nell’Olimpo del cinema statunitense, è stato il film del 1998 Rush Hour – Due mine vaganti, un comico poliziesco dal successo strepitoso.

Diretto da Brett Ratner, regista ache di The Family Man, Red Dragon e Hercules – Il guerriero, il film si basa su un improbabile duo di poliziotti, configurandosi dunque come un Arma letale ma con più demenzialità e scene di combattimento con arti marziali. I produttori non erano inizialmente convinti del potenziale di Chan come protagonista di un film del genere, ma i risultati al box office non lasciarono dubbi: Rush Hour era un autentico successo, con un incasso globale di oltre 240 milioni di dollari a fronte di un budget di 35.

Ad oggi è ancora uno dei più apprezzati buddy-cop movie, un vero e proprio cult citato e omaggiato in molteplici occasioni. Per chi ama questo genere di commedie, si tratta dunque di un titolo assolutamente imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rush Hour: la trama del film

La vicenda si apre ad Hong Kong, dove l’ispettore Lee è a capo delle forze di polizia ed è amico stretto del console cinese Solon Han. Egli è intento a condurre un raid al molo della città, nel tentativo di acciuffare finalmente il famoso criminale Juntao. Durante l’operazione, però, l’agente non riesce a mettere le mani sul contrabbandiere, il quale riesce a fuggire. Lee recupera però alcuni preziosi manufatti cinesi rubati, impedendo così che vengano portati fuori dal paese. Trascorsi due anni, Han si è ora trasferito a Los Angeles con la sua famiglia ed è proprio qui che sua figlia Soo Yung viene rapita.

A sequestrare la ragazza è Sang, il braccio destro di Juntao, il quale vuole vendicarsi di ciò che successe a Hong Kong anni prima. Han non può a quel punto che chiedere l’aiuto di Lee, affinché risolva il caso. L’FBI, però, si mette in mezzo e pretende che un agente americano affianchi quello cinese. Così l’esuberante detective James Carter e l’inflessibile Lee si trovano a lavorare insieme, ma ognuno ha il proprio modo di condurre le indagini. Più si avvicinano a Juntao, però, più si vedranno costretti a mettere da parte le differenze per poter avere successo nella loro missione.

Rush Hour cast

Rush Hour: il cast del film

Al momento di dover scegliere gli attori protagonisti del film, il regista non aveva dubbi sul voler affidare il ruolo del protagonista a Jackie Chan. Una scelta che preoccupava non poco i produttori, poco convinti del fascino che l’attore asiatico poteva esercitare sul pubblico statunitense. Ratner fu però inamovibile, in quanto dopo aver visto Chan recitare in Terremoto nel Bronx era certo che egli fosse la scelta giusta. Il ruolo del detective protagonista venne allora riscritto per un attore asiatico, assumendo il nome di Lee. Chan, che fino a quel momento era stato doppiato negli Stati Uniti, recitò in inglese, potendo così evitare tale pratica.

Per il ruolo del detective James Carter, invece, si era inizialmente pensato agli attori Wesley Snipes e Eddie Murphy, i quali però rifiutarono. Ratner affidò allora il ruolo a Chris Tucker, con il quale aveva già recitato in precedenza. All’attore fu concesso di improvvisare molte delle sue battute, dando vita così a momenti particolarmente iconici all’interno del film. Accanto a loro recitano il celebre attore Tzi Ma nei panni del console Solon Han e Tom Wilinkson in quelli di Juntao. Ken Leung è Sang, mentre Elizabeth Peña è la detective Tania Johnson. L’attrice Julia Hsu interpreta invece Soo-Yung Han, la figlia rapita del console.

I sequel di Rush Hour, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il successo del film, a distanza di tre anni, nel 2001, è stato distribuito il primo sequel. Questo è intitolato Colpo grosso al drago rosso – Rush Hour 2, interpretato sempre da Chan e Tucker. Il film si affermò come un successo maggiore rispetto al precedente capitolo, divenendo il film di arti marziali dal maggior incasso della storia. Nel 2007 è infine stato realizzato il terzo capitolo, Rush Hour – Missione Parigi, ancora con Chan e Tucker protagonisti. Dopo che anche questo ebbe ottenuto notevoli guadagni, si iniziò a parlare della possibilità di realizzare un quarto capitolo. Ad oggi, tuttavia, non sembrano esserci piani a riguardo.

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire di Rush Hour grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Venezia 80: La sociedad de la nieve di J.A. Bayona film di chiusura

La sociedad de la nieve, diretto da J.A. Bayona (The Orphanage, The Impossible) è il film di chiusura, fuori Concorso, dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (30 agosto – 9 settembre 2023).

La sociedad de la nieve, epica vicenda di sopravvivenza in condizioni estreme, sarà proiettato in prima mondiale sabato 9 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.

Nel 1972 il volo 571 delle Forze aeree dell’Uruguay con a bordo una squadra di rugby diretta in Cile precipita su un ghiacciaio nel cuore delle Ande. Allo schianto sopravvivono solo 29 dei 45 passeggeri, che si ritrovano in uno degli ambienti più ostili al mondo e obbligati a ricorrere a misure estreme per poter restare in vita.

Diretto da J.A. Bayona, La sociedad de la nieve è prodotto da Belén Atienza, Sandra Hermida e J.A. Bayona. Il cast è composto da Enzo Vogrincic, Matías Recalt, Agustín Pardella, Esteban Kukuriczka e Tomas Wolf. Tratto dal romanzo di Pablo Vierci, è sceneggiato da J.A. Bayona, Bernat Vilaplana, Jaime Marques e Nicolás Casariego. Direttore della fotografia è Pedro Luque. Distribuzione internazionale: Netflix.

Regista spagnolo rinomato a livello internazionale, J.A. Bayona ha fatto il suo debutto da regista con The Orphanage (2007) a Cannes. Il film poi ha vinto numerosi premi tra cui sette Goya. La sua opera seconda, The Impossible (2012) è anche il suo primo film in lingua inglese con il quale ha ottenuto cinque premi Goya, compreso il premio per il miglior regista. È stato regista anche di Sette minuti dopo la mezzanotte (2016) e Jurassic World – Il regno distrutto (2018) e produttore esecutivo di Marrowbone (2017) e I Hate New York (2018). Figura di spicco della televisione, Bayona ha diretto anche episodi di Penny Dreadful (2014-2016) e Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere (2022). La sociedad de la nieve è il suo quinto lungometraggio e il primo ad essere girato in spagnolo in sedici anni.

2 Broke Girls, la serie tv: trama, cast, stagioni, episodi e dove vederla

2 Broke Girls è la sit-com di successo creata da Michael Patrick King e Whitney Cummings per la Warner Bros e trasmessa dalla CBS. Ambientato nel quartiere di Williamsburg a Brooklyn, New York City , la trama dello spettacolo segue le vite degli amici Max Black (Kat Dennings) e Caroline Channing (Beth Behrs) nell’arco di sei stagioni e 138 episodi.

2 Broke Girls: dove vederla in streaming

La serie tv 2 Broke Girls ha fatto il suo debutto 19 settembre 2011 ed è andata in onda 17 aprile 2017 negli USA, su CBS. In Italia la serie è stata trasmessa sui canali Mediaset Premium, mentre in chiaro è trasmessa da Italia 1 nel 2013. Al momento la serie non è disponibile in streaming.

2 Broke Girls: la trama e il cast

La serie racconta le vite di due cameriere a metà degli anni ’20 (all’inizio della serie): Max Black (Kat Dennings), figlia di una povera madre della classe operaia e un padre sconosciuto, e Caroline Channing (Beth Behrs), che è nato ricca, ma ora è caduto in disgrazia e senza un soldo perché suo padre, Martin Channing, si è arricchito con la gestione di un Bernard Madoff eseguito con un sistema fraudolendo a schema di Ponzi. Le due lavorano insieme in una tavola calda di Brooklyn, diventando presto compagni di stanza e amici mentre coltivano il loro sogno di aprire un negozio di cupcake un giorno. Tra quelli che lavorano con loro al ristorante ci sono il loro capo, Han Lee (Matthew Moy); Oleg  Jonathan Kite), un cuoco ucraino ottimista ma pervertito; e Earl (Garrett Morris), un cassiere di 75 anni. A partire dalla fine della prima stagione compare anche la loro vicina e il capo part-time Sophie (Jennifer Coolidge), un immigrata polacco che gestisce la compagnia di pulizie Sophie’s Choice.

In 2 Broke Girls protagonisti sono Kat Dennings nel ruolo di Maxine “Max” George Black, una delle cameriere del Williamsburg Diner. Beth Behrs nel ruolo di Caroline Wesbox Channing, una cameriera del Williamsburg Diner. Garrett Morris nel ruolo di Earl Washington, l’anziano cassiere che lavora al Williamsburg Diner dal 1989, e un ex musicista jazz con un amore per la marijuana e il gioco d’azzardo. Jonathan Kite nel ruolo di Vanko Oleg Golishevsky, cuoco ucraino al ristorante Williamsburg. Matthew Moy nel ruolo di Han Margaret Lee, il proprietario del ristorante Williamsburg. Jennifer Coolidge nel ruolo di Zofia “Sophie” Kaczyński una donna polacca.

Le curiosità

La serie è stata annullata dopo sei stagioni il 12 maggio 2017. Una combinazione di fattori, tra cui il declino delle valutazioni, il desiderio della CBS di avere una partecipazione proprietaria e la rete che ha bisogno di liberare spazio per tre nuove sitcom nel programma dell’autunno 2017, ha portato alla la fine dello spettacolo.

2 Broke Girls 6: la sesta e ultima stagione

2 Broke Girls 6x16

In 2 Broke Girls 6×22 Le ragazze devono affrontare grandi decisioni sul loro futuro mentre il film sulla vita di Caroline fa la sua prima.

In 2 Broke Girls 6×21 Caroline incontra la sua ex fidanzata Candy Andy mentre lei e Max partecipano a un seminario pubblicitario per promuovere un film sulla vita di Caroline.

In 2 Broke Girls 6×20 Caroline scopre la segreta ossessione di Bobby per Bowling e una nuova storia d’amore con Frank e il compagno di squadra di bowling di Max e Bobby.

In 2 Broke Girls 6×19 Caroline e Bobby hanno il loro primo combattimento quando incoraggia sua sorella a lasciare il suo lavoro presso l’azienda di famiglia.

In 2 Broke Girls 6×18 Han rintraccia il padre natale di Max e la banda di commensali si reca nel Rhode Island per incontrarlo.

In 2 Broke Girls 6×17 Caroline e Max incontrano la famiglia di Bobby e scoprono che non hanno ancora superato l’ex ragazza di Bobby, Jessica.

In 2 Broke Girls 6×16 Caroline decide di frequentare un corso di burlesque per ravvivare Bobby, mentre Max decide di rinunciare del tutto al sesso.

In 2 Broke Girls 6×15 Caroline è entusiasta del suo primo appuntamento con Bobby, fino a quando non si rende conto che Max rimarrà responsabile del dessert bar.

In 2 Broke Girls 6×14 Quando Max e Caroline tornano a casa dal loro viaggio, Caroline scopre che le piacciono i lavori di ristrutturazione del bar tanto quanto le piace Bobby (Christopher Gorham), l’appaltatore al lavoro. Inoltre, Max si precipita al fianco di Randy quando sente che è in ospedale a New York City, e Sophie si unisce a un gruppo di mamma che si preoccupa più delle feste che dei piccoli discorsi.

In 2 Broke Girls 6×13 Max e Caroline sono scelti come comparse di zombi quando raggiungono il set cinematografico in Texas, dove Randy sta lavorando.

In 2 Broke Girls 6×12 Max e Caroline finiscono su una nave fluviale che va a New Orleans quando Max cerca di raggiungere Randy in Texas.

In 2 Broke Girls 6×11 Max e Caroline fanno un viaggio di corsa campestre a Los Angeles in modo che Max possa riconquistare Randy.

In 2 Broke Girls 6×10 Quando un uragano colpisce, Caroline è preoccupata che una festa di divorzio che sta pianificando per una coppia benestante venga rovinata con la coppia bloccata nel bar di dessert durante la tempesta.

In 2 Broke Girls 6×09 Randy prepara Caroline con uno dei suoi colleghi quando lui e Max si stancano di essere una terza ruota nelle loro date FaceTime.

In 2 Broke Girls 6×08 Il business dei bar da dessert di Max e Caroline esplode dopo aver assunto un famoso barista; Han diventa dipendente dalla potente polvere di cacao del mixologo ed entra in una gara di tiraggio.

In 2 Broke Girls 6×07 Le ragazze seguono una lezione di bartending per aggiungere cocktail al loro menu; Sophie crea una inquietante bambola monitor video simile a un sosia per tenere d’occhio il suo bambino.

In 2 Broke Girls 6×06 L’amore perduto da tempo di Earl dalle visite a Cuba e gli chiede di portarla in un tour del paese.

In 2 Broke Girls 6×05 Max offre a Caroline l’esperienza del party che non ha mai avuto quando sono stati invitati a parlare dei loro affari all’Università della Pennsylvania.

In 2 Broke Girls 6×04  Oleg e Sophie hanno in programma di avere Max e Caroline come i padrini del loro bambino, fino all’arrivo della madre prepotente di Oleg e licenzia le ragazze dai loro doveri di madrina.

In 2 Broke Girls 6×03 Max e Caroline hanno in programma di attirare una clientela più sofisticata nella loro pasticceria, fino a quando una squadra di lottatori di armi diventerà il loro ultimo patrono; Oleg aiuta Max a scrivere messaggi sexy a Randy.

In 2 Broke Girls 6×02 Sophie finalmente ha il suo bambino.

In 2 Broke Girls 6×01  Max affronta le conseguenze della sua rottura con Randy, mentre i tocchi finali vengono fatti sul loro nuovo Dessert Bar; Sophie e Oleg si preparano per la nascita del bambino.

2 Broke Girls: 5 stagione

2 Broke Girls 5

In 2 Broke Girls 5×01 Max, Caroline e l’equipaggio del ristorante si radunano insieme, quando la città cerca di demolire la finestra del ristorante e del cupcake per costruire un teatro I-MAX. Nel frattempo, credendo di essere una donna incinta, Sophie fa molti test di gravidanza.

In 2 Broke Girls 5×02 Max e Caroline trovano lavoro part-time presso il juice bar in una palestra per usufruire gratuitamente dello spogliatoio della palestra dopo la doccia; Caroline ha un incontro con un gruppo di mamme ricche che sono gelose dell’attenzione che sta ricevendo da un allenatore sexy.

 In 2 Broke Girls 5×03 Quando le ragazze incontrano l’ex fidanzata di Caroline, Andy, Caroline si chiede se ha fatto un errore quando vede quanto sostiene la carriera del suo fidanzato.

In 2 Broke Girls 5×04 Il negozio di cupcake di Max e Caroline viene boicottato dopo che si sono rifiutati di vendere cupcakes a un artista di nome “I”, che vuole inserirvi dei cocktail.

In 2 Broke Girls 5×05 Han insiste che la banda di commensali frequenta una serata obbligatoria in un “Escape Room Club” quando sente che non stanno lavorando insieme come una squadra, si ritrovano presto rinchiusi nella stanza a tema “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

In 2 Broke Girls 5×06 Max è sia perplesso che curioso quando il nuovo ragazzo con cui sta uscendo esprime esitazioni sull’intimità perché “non è regolare laggiù”. Inoltre, Sophie e Oleg fanno fatica a rimanere incinta.

In 2 Broke Girls 5×07 La nonna di Caroline si sveglia da un coma e non sa che lei e il resto della sua famiglia sono al verde. Caroline cerca di scacciarle raccontandole la brutta notizia lanciandole un ultimo pranzo veloce con l’aiuto di Max e della banda.

In 2 Broke Girls 5×08 Il cugino pro-basket di Oleg arriva in città per giocare contro la squadra preferita di Max, ma il caos ne deriva quando le ragazze interferiscono con il gioco.

In 2 Broke Girls 5×09 Max e Caroline cercano di convincere Ruby, ex fidanzata di Earl, a lasciarlo suonare nel suo club con la sua ex band.

In 2 Broke Girls 5×010 Quando Max si riconnette con una vecchia amica, Caroline si sente gelosa e tenta di provare a fare nuove amicizie.

In 2 Broke Girls 5×11 Max e Caroline fanno un accordo per entrare in una convention di gioco, dove apprendono che l’amico di Han ha basato i personaggi dei videogiochi su di loro.

In 2 Broke Girls 5×12 Caroline attira l’attenzione di un dirigente di Hollywood quando condivide la sua storia di ricchezze nella notte della narrazione; Sophie e Oleg cercano un surrogato.

In 2 Broke Girls 5×13 Max si affianca a Caroline mentre si reca a Los Angeles con il centesimo di uno studio cinematografico per discutere dell’idea di trasformare la sua vita da ricchi in stracci in un film. Mentre è lì, Max perde il suo bagaglio ma trova una nuova cotta.

In 2 Broke Girls 5×14 Caroline è strappata quando gli autori dello studio rivelano che non interpreteranno Max nel progetto; Max viene viziata dal suo nuovo fidanzato di Hollywood, Randy, che fissa un appuntamento con Caroline con il suo amico Bob.

In 2 Broke Girls 5×15 Max fa sedere il cane di Randy, Bruno, che fugge con un serial killer cannibale nel suo quartiere; Caroline organizza incontri con attrici interessate a interpretarla.

In 2 Broke Girls 5×16 Caroline firma i diritti sulla sua storia di vita per essere trasformato in un film; Max ha il cuore spezzato quando Randy la lascia con il suo terapista Elliot, Caroline noleggia un autobus per festeggiare nel tentativo di tirarla su di morale.

In 2 Broke Girls 5×17 Quando le ragazze vanno in prigione per vedere il padre di Caroline, Martin, esibirsi in un musical, gli dicono che hanno intenzione di usare i soldi del film di Caroline per convertire la finestra del loro cupcake in un bar da dessert.

In 2 Broke Girls 5×18 Quando le ragazze decidono di cercare uno spazio più ampio per la loro pasticceria, Han le prepara con Evie, un agente immobiliare che ha una cotta per lui; Randy sorprende Max al ristorante sperando di rattoppare la loro relazione.

In 2 Broke Girls 5×19 Nel tentativo di conoscere meglio il mondo di Max, Randy chiede di passare la notte nel suo appartamento; Caroline lavora per ottenere una licenza di liquore per il loro dessert bar.

In 2 Broke Girls 5×20 Quando uno studio legale che corteggia Randy per un lavoro invita lui e Max a cena in un nuovo ristorante alla moda, la sera va fuori rotta quando la loro cucina eclettica non sta bene con Max.

In 2 Broke Girls 5×21 Quando Max e Caroline hanno bisogno di più spazio per il loro rinnovato bar, sono disposti a fare qualsiasi cosa per convincere Angie, la sfacciata proprietaria della pizzeria accanto, ad affittare loro il suo back office.

In 2 Broke Girls 5×22 Max e Caroline scoprono che Han è nei guai con una banda quando non riesce a pagare un debito sostanziale accumulato giocando al tennis femminile.

 

DayDreamer – Le ali del sogno, anticipazioni, cast, trama e episodi

DayDreamer – Le ali del sogno (Erkenci Kuş) è la serie tv del 2018 turca trasmesso su Star TV e Canale 5. La serie è prodotta da Faruk Turgut per Gold Film. DayDreamer – Le ali del sogno è scritto da Ayşe Kutlu (1-17), İlker Barış (1-17), Yeşim Çıtak (1-17), Aslı Zengin (18-), Banu Zengin Tak (18-) e diretto da Çağrı Bayrak

DayDreamer – Le ali del sogno: dove vederlo in streaming

DayDreamer – Le ali del sogno è disponibile in streaming su Mediasetplay

DayDreamer – Le ali del sogno: la trama 

La storia ruota attorno a Sanem Aydın, una giovane donna di un umile quartiere di Istanbul che sogna di diventare una scrittrice e di vivere nelle Galapagos. Quando la sua famiglia la porta a credere che verrà promessa al suo vicino Muzaffer se non riuscirà a trovare un lavoro stabile, inizia a lavorare in una grande azienda pubblicitaria chiamata Fikri Harika, grazie a sua sorella Leyla, che è la segretaria di Emre Divit, il secondo figlio del proprietario, Aziz. D’altra parte, Can Divit, il fratello maggiore di Emre, è un fotografo dallo spirito libero e famoso in tutto il mondo che torna per la festa di anniversario dell’azienda. Lì, suo padre rivela di avere una grave malattia e gli chiede di dirigere la compagnia e trovare la talpa che sta aiutando il suo concorrente Aylin. Can non ha altra scelta che accettare, suscitando l’invidia di Emre, la vera talpa, nonché l’amante e il partner segreto di Aylin.

In DayDreamer – Le ali del sogno protagonisti sono Sanem Aydın Divit (episodi 1-51), interpretata da Demet Özdemir, sorella minore di Leyla ed è la figlia di Mevkibe e Nihat. È una giovane ragazza con la testa sempre tra le nuvole, una vera sognatrice, intelligente ma anche folle. Can Divit (episodi 1-51), interpretato da Can Yaman, figlio di Aziz e fratello maggiore di Emre. È un fotografo di fama mondiale molto amante della natura che gira il mondo e il suo abbigliamento rispecchia molto la sua personalità. Mevkibe Aydın (episodi 1-51), interpretata da Özlem Tokaslan, madre di Sanem e Leyla ed è la moglie di Nihat. È una donna forte e determinata, è l’aspirazione del quartiere di cui finisce anche per diventare presidente. Muzaffer “Zebercet” (Muzo) Kaya (episodi 1-51), interpretato da Cihan Ercan, innamorato di Sanem da tutta la vita. Leyla Aydın Divit (episodi 1-51), interpretata da Öznur Serçeler, sorella maggiore di Sanem ed è la figlia di Mevkibe e Nihat. È fonte di orgoglio per la famiglia e per il quartiere. A differenza di Sanem, sa bene cosa vuole: avere successo nel lavoro e fidanzarsi con il suo capo Emre.

Emre Divit (episodi 1-51), interpretato da Birand Tunca, fratello minore di Can ed è il figlio di Aziz. Nihat Aydın (episodi 1-51), interpretato da Berat Yenilmez, il padre di Sanem e Leyla ed è il marito di Mevkibe. Cerca di proteggere anche da loro stesse, anche se la sua preferita è Sanem. Cengiz “CeyCey” Özdemir (episodi 1-51), interpretato da Anıl Çelik, Insieme a Muzaffer è uno dei personaggi più strambi della serie, ma sicuramente è il più colorato e divertente. Deren Keskin (episodi 1-51), interpretata da Tuğçe Kumral, direttrice creativa dell’azienda di pubblicità della famiglia di Can ed Emre. Ayhan Işık (episodi 1-39), interpretata da Ceren Taşci, sorella minore di Osman ed è la migliore amica di Sanem. Güliz Yıldırım (episodi 1-39), interpretata da Sibel Şişman. Lavora come assistente di Aziz, il padre di Can ed Emre.

Fanno parte del cast anche Osman Işık (episodi 1-39), interpretato da Ali Yağcı, Aysun Kaya (episodi 1-51), interpretata da Asuman Çakır, Melahat (episodi 1-51), interpretata da Feri Baycu Güler. Aziz Divit (episodi 1-51), interpretato da Ahmet Somers,Metin Avukat (episodi 1-39), interpretato da Tuan Tunalı. Rifat (episodi 1-39), interpretato da Oğuz Okul.Polen (episodi 1-39), interpretata da Kimya Gökçe Aytaç.Arzu Taş (episodi 3-51), interpretata da Ayşe Akın. Sig.ra Remide (episodi 7-29), interpretata da Aliye Uzunatağan. Levent (episodi 9-21), interpretato da Baki Çiftçi. Gamze (episodi 18-51), interpretata Aslı Melisa Uzun. Hüma Divit Erdamar (episodi 26-51), interpretata da İpek Tenolcay. Ayça (episodi 27-51), interpretata da Dilek Serbest.Yiğit (episodi 27-51), interpretato da Utku Ateş. Samet Hoca (episodi 20-29), interpretato da Tufan Günaçan. Ceyda (episodi 20-29), interpretata da Gamze Topuz.Enzo Fabri (episodi 3-29), interpretato da Özgür Özberk.Aylin Yükselen (episodi 1-29), interpretata da Sevcan Yaşar.Deniz Keskin (episodi 20-51), interpretata da Başak Gümülcinelioğlu.Bulut Cevher (episodi 44-51), interpretato da Ahmet Olgun Sunaer.

Imma Tataranni – Sostituto procuratore, la serie tv: trama, cast e dove vederla

Imma Tataranni – Sostituto procuratore è la serie tv italiana diretta da Francesco Amato e liberamente tratta dai romanzi di Mariolina Venezia. La serie tv è prodotta da Alessandra Ottaviani, Daniela Troncelliti, Beppe Caschetto, Anastasia Michelagnoli, con Rita Rognoni trai produttori esecutivi per conto di Rai Fiction e ITV Movie. La fotografia è curata da Roberto Forza. Montaggio da Claudio Di Mauro. Le musiche sono di Andrea Farri. Scengrafie e costumi sono rispettivamente di Emita Frigato e Paola Marchesin.

La seire è scritta da Mariolina Venezia, Salvatore De Mola, Luca Vendruscolo, Michele Pellegrini, Pier Paolo Piciarelli.

Imma Tataranni – Sostituto procuratore: dove vederla in streaming

La serie ha debuttato su RAI 1 dal settembre del 2019. Imma Tataranni – Sostituto procuratore in streaming è disponibile su Raiplay.

Imma Tataranni – Sostituto procuratore: la trama e il cast

La serie ruota attorno al personaggio Imma Tataranni, un sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Matera. Donna forte, determinata e piena di risorse, non fa sconti a nessuno né sul luogo di lavoro né in famiglia; tuttavia possiede un lato dolce e ironico che solo di tanto in tanto lascia emergere. Avendo dovuto faticare molto per raggiungere la posizione che occupa, crede tenacemente nei valori della giustizia ed è perciò incorruttibile. Nelle sue indagini attraverso la Basilicata e dintorni, Imma verrà affiancata in particolare dal timido ed efficiente Ippazio Calogiuri, e da molti altri curiosi personaggi.

Protagonisti di Imma Tataranni – Sostituto procuratore sono Vanessa Scalera come Immacolata “Imma” Tataranni, Massimiliano Gallo come Pietro De Ruggeri, Alessio Lapice come Ippazio Calogiuri, Carlo Buccirosso come Alessandro Vitali, Barbara Ronchi come Diana De Santis, Carlo De Ruggieri come il dottor Taccardi, Alice Azzariti come Valentina De Ruggeri, Dora Romano come mamma di Pietro, Lucia Zotti come mamma di Imma, Antonio Gerardi come don Mariano, Ester Pantano come Jessica Matarazzo. Monica Dugo come Maria Moliterni e Cesare Bocci come Saverio Romaniello.

Curiosità

  • La serie è composta da una stagione lunga sei episodi.
  • La prima stagione viene trasmessa in prima serata su Rai 1 dal 22 settembre al 27 ottobre 2019. Pochi giorni dopo la conclusione viene rinnovata per una seconda stagione.

Empire, serie tv: trama, cast, finale e tante curiosità

Empire, serie tv: trama, cast, finale e tante curiosità

Gli amanti della serie tv e musica – soprattutto dei generi hip-hop e RnB – avranno di sicuro sentito parlare di Empire, la serie evento targata Fox, campione d’ascolti, andata in onda dal 2015.

Ideata da Lee Daniels e Danny Strong e prodotta dalla 20th Century Fox Television, Empire è una sorta di serie tv musical drama, ambientata a Philadelphia e che racconta delle vicende della famiglia Lyon, dal passato oscuro, proprietaria e fondatrice dell’etichetta discografica Empire Records.

Empire cast e trama

A capo della famiglia Lyon c’è Lucious Lyon (Terrence Howard), un ex cantante hip hop con un passato da piccolo delinquente di strada che, negli anni è riuscito a ‘ripulirsi’ e a fondare un vero e proprio impero discografico. Per anni la sua etichetta riesce a fare il bello e il cattivo tempo in campo musicale, dettando le regole del gioco e controllando vendite e classifiche. Quando purtroppo gli viene diagnosticata la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), con una prospettiva di vita di soli tre anni, Lucious comincia a pensare al futuro della Empire Records e della sua famiglia.

Costretto dagli eventi, Lucious decide di affidare la guida della sua etichetta musicale a uno dei suoi tre figli. C’è Hakeem (Bryshere Y. Gray), il più giovane dei tre, grande promessa dell’hip hop ma ragazzino viziato e profondamente immaturo che vive la sua vita tra alcol, droghe e incontri occasionali; Jamal (Jussie Smollett), il secondogenito di Lucious è invece sensibile e riflessivo nonché un vero e proprio talento della musica RnB, ma in contrasto con il padre che non accetta la sua omosessualità; in ultimo c’è Andre (Trai Byers), il più grande dei tre fratelli, direttore finanziario della Empire Records, un uomo brillante e con un grande fiuto per gli affari nonché l’unico a non aver ereditato il talento musicale della famiglia.

Ognuno dei tre fratelli, almeno sulla carta, potrebbe essere un buon sostituto di Lucious che, invece, non sembra ancora pronto a lasciare le redini del suo impero. Per lui infatti Jamal è troppo morbido nel suo approccio agli affari, Hakeem è ancora troppo immaturo e Andre non ha abbastanza carisma né talento per gestire un’etichetta musicale.

Empire personaggi: il ritorno di Cookie Lyon

Mentre Lucious continua a forgiare i suoi ragazzi per renderli un giorno all’altezza del compito, una donna del suo passato torna a complicare la situazione. Cookie Lyon (Taraji P. Henson), ex moglie di Lucious, finita dentro per spaccio per proteggere il marito, viene scarcerata grazie a un sconto di pena e torna in città per rivendicare la sue fetta di società.

Si scopre infatti che la Empire Records è stata fondata da Cookie e Lucious molti anni prima, grazie ai soldi ricavati dallo spaccio di droga per cui la donna è stata messa in prigione. Nonostante non ci sia nulla di scritto che possa provarlo, Cookie non sembra intenzionata a rinunciare alla sua parte di società.

Convinta di poter ritornare nella vita di Lucious e dei suoi figli senza problemi, Cookie però, uscita di prigione, ha un risveglio assai brusco. Non solo i figli sono restii a riaccoglierla a braccia aperte – soprattutto Hakeem – ma anche Lucious, con il quale è ancora legalmente sposato, sembra essersi rifatto una vita. In quella che prima era la sua casa, Cookie trova Anika Calhoun (Grace Gealey), la nuova compagna di Lucious, molto più giovane di lei e intenzionata a mettere le grinfie sulla società.

Tagliata fuori da tutto, Cookie, un mattone alla volta, ricostruirà la sua vita, progettando una terribile vendetta nei confronti di Lucious.

Empire colonna sonora

La vera forza di Empire, oltre al suo cast eccezionale – la coppia Terrence/Taraji è insuperabile -, sta tutta nella sua colonna sonora. Le incredibili voci di Jussie Smollett, Yazz (nome d’arte di Bryshere Yazshawn “Yazz” Gray, interprete di Hakeem) e Terrence Howard, trovano soddisfazione nelle travolgenti canzoni originali scritte e composte per la serie.

Timothy Mosley, conosciuto in tutto il mondo soltanto come Timbaland, è un famoso rapper, cantautore e produttore discografico americano ed è proprio a lui che è stata affidata la colonna sonora di Empire. Scelto da Lee Daniels, sotto consiglio dei suoi figli, grandi fan del rapper, Timbaland, in collaborazione con il cantautore e produttore Jim Beanz, ha composto e prodotto ogni singola canzone della serie.

La coppia Timbaland-Beanz ha lavorato insieme al team di sceneggiatori di Empire per adattare le musiche ma soprattutto i testi alla serie, affinché questi ultimi fossero lo specchio musicale dell’interiorità dei personaggi. Molte delle canzoni interpretate da Jussie e Yazz, infatti, non solo seguono perfettamente l’andamento della serie ma anche l’emotività di Jamal e Hakeem.

Ma con l’evoluzione della serie, anche la musica cambia. Nel maggio del 2015, infatti, anche il cantante Ne-Yo si unisce al team di cantautori e produttore, per la creazione delle nuove canzoni di Empire. Inoltre, la serie conta un numero impressionante di guest star musicali come Alicia Keys, Courtney Love, Mary J. Blige, Estelle, Snoop Dogg, Jennifer Hudson, Rita Ora, Patty Labelle, Anthony Hamiltion e molti altri ancora.

L’interna colonna sonora della serie Empire è disponibile in ascolto su Spotify, Apple Music e sul canale Youtube ufficiale EmpireFoxVEVO.

Empire finale: l’ultima stagione

Nonostante un inizio a cento all’ora, Empire, come molte altre serie tv, ha subito inevitabilmente dei cali negli ascolti. Se nella sua prima stagione, Empire riusciva a far registrare al network della Fox 17 milioni di telespettatori ogni settimana, dopo 6 stagioni e 102 episodi, la serie ha decisamente perso quota.

https://www.youtube.com/watch?v=QGWK7NBhkyU

Inizialmente i drammi della famiglia Lyon riuscivano a tenere viva l’attenzione del pubblico; tuttavia, però, col passere delle stagione, la trama è diventata assai ripetitiva. Intrighi, manipolazioni, musica travolgente, drammi familiari e complotti, alla fine non erano abbastanza per tenere i telespettatori attaccati allo schermo. In ogni caso, Empire è riuscita ad arriva alla sua sesta stagione, grazie soprattutto al personaggio di Cookie, interpretato da Taraji P. Henson, definito come uno dei migliori degli ultimi vent’anni di televisione.

La sesta e ultima stagione di Empire, annunciata dalla Fox a metà del 2019, è andata in onda dal 24 settembre 2019 al 21 aprile 2020. Tuttavia, a causa dell’emergenza Corona Virus, il network ha dovuto sospendere le riprese lasciando il pubblico senza un finale di serie. La sesta stagione, che doveva essere di 20 episodi, si è infatti conclusa con l’episodio 6×18, Home Is On The Way (in italiano “Sulla Via Di Casa”). Gli episodi finali non sono mai stati girati a causa della pandemia e della sospensione della attività televisive e cinematografiche.

https://www.youtube.com/watch?v=YqhIwlKN54Y

Questa scelta purtroppo obbligata, ha lasciato Empire senza un degno finale e molte delle situazione legate alla vita dei Lyon, sono rimaste irrisolte. Gli autori, quindi, per poter concludere degnamente la serie, hanno dovuto lavorare in fase di post-produzione per trasformare l’episodio 6×18 in un finale accettabile.

Empire, dove vederla in streaming?

Tutte le stagioni di Empire sono disponibili in streaming, in abbonamento su Sky e NowTV oppure in acquisto e/o noleggio su Chili.

https://www.youtube.com/watch?v=6EtcV5oUNX0

Fonte: Wiki, IMDB,

Hailee Steinfeld potrebbe apparire in 4 imminenti progetti MCU

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Hailee Steinfeld potrebbe apparire in 4 imminenti progetti MCU

Hawkeye rimane una delle migliori serie tv dei Marvel Studios su Disney+, mentre Kate Bishop di Hailee Steinfeld si è sicuramente dimostrata una degna aggiunta al gruppo di nuovi volti del Marvel Cinematic Universe. Quando la serie si è conclusa, Kate è andata a stare con Clint Barton e la sua famiglia, presumibilmente per continuare la sua formazione. Dunque ci aspettiamo che l’eroe in erba alla fine serva come nuovo Occhio di Falco su base permanente, e questa evoluzione sembra destinata a svolgersi in una serie di imminenti progetti dei Marvel Studios.

Secondo lo sccoper Daniel Richtman (tramite Covered Geekly), così come il suo ruolo in Avengers: The Kang Dynasty, Steinfeld è in fila per almeno altre quattro apparizioni nel prossimo futuro dell’MCU. Si dice che questi progetti possano essere sia The Marvels, una sorta di Young Avengers o progetto di squadra, una seconda stagione di Hawkeye e Avengers: Secret WarsCome con qualsiasi voce, tratteremo queste anticipazioni con la dovuta attenzione ma questo piano potrebbe avere un senso.

Si pensa che Jeremy Renner si stia riprendendo bene dopo il suo incidente all’inizio di quest’anno, quindi sarebbe probabilmente in grado di assumere un ruolo di supporto in una seconda stagione di Hawkeye (avrebbe senso che Kate sia al centro della scena, comunque). Il CEO della Disney, Bob Iger, ha suggerito che il piano è quello di ridurre il numero di progetti MCU rilasciati in streaming, quindi anche i programmi TV attualmente pianificati dai Marvel Studios non saranno più una garanzia.

Tuttavia, il fatto che Kate sia una parte importante delle storie future è una mossa intelligente da parte di Kevin Feige, soprattutto perché cerca di creare una nuova era di narrazione per Earth’s Mightiest Heroes nella Multiverse Saga e oltre (stiamo sentendo che il Mutants Saga è il prossimo …). Non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi e magari un nuovo annuncio ufficiale!

ONE PIECE: trailer ufficiale della serie live-action dal 31 AGOSTO solo su NETFLIX

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Per celebrare il ONE PIECE DAY, la giornata mondiale di Shueisha dedicata al manga più popolare della storia, Netflix rilascia il trailer della serie live-action One Piece, che sarà disponibile dal 31 agosto 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Ad accompagnare il trailer, una nuova lettera del Maestro Eiichiro Oda, nella quale il creatore del fenomeno globale condivide i suoi pensieri sull’adattamento in live-action, sulla produzione, sulle differenze con il manga e sul cast.

Basato sulla serie manga più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda, One Piece è una leggendaria avventura di mare come nessun’altra. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, il One Piece, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi rivali ad ogni occasione.

 

A comporre la ciurma saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy, Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji).  Faranno parte del cast anche McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan, Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots, Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala e Steven Ward. Si aggiunge al cast Michael Dorman nel ruolo di Gold Roger.

In partnership con Shueisha, ONE PIECE è prodotta da Tomorrow Studios e Netflix. Matt Owens e Steve Maeda sono gli sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunners. Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements sono produttori esecutivi.

Margot Robbie suggerisce ciò che il pubblico dovrebbe imparare dal film di Barbie

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L’attrice Margot Robbie ha condiviso ciò che vorrebbe che il pubblico apprenda vedendo il suo nuovo film di Barbie. Robbie interpreta Barbie nella nuova commedia fantasy di Greta Gerwig, in cui recita anche Ryan Gosling nei panni di Ken. “Barbie e Ken si stanno divertendo da matti nel colorato e apparentemente perfetto mondo di Barbie Land“, si legge nella sinossi ufficiale. “Tuttavia, quando hanno la possibilità di andare nel mondo reale, scoprono presto le gioie e i pericoli della vita tra gli umani“.

Il film ha avuto un successo di critica e Margot Robbie ha condiviso ciò che vuole che il pubblico porti via con sé con CNN This Morning : “La sensazione di, sì, è come se volessi fare questo e vuoi essere una brava mamma, e vuoi essere un buon amico, e vuoi essere un buon marito, e vuoi essere un alleato, e vuoi essere un attivista, ma vuoi solo fare il tuo lavoro, e vuoi solo superare la giornata e bla, bla, bla. Tutto questo sulle tue spalle e dì solo che stai già andando alla grande. Stai andando alla grande perché sei tu, e questo è abbastanza. Questo è quello che darei.

Barbie, tutto quello che sappiamo sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal 20 luglio.

Alien: la serie inizia la produzione senza i membri del cast SAG-AFTRA

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Secondo Deadline, la produzione della prossima serie Alien di FX è ufficialmente iniziata in Thailandia senza membri del cast di SAG-AFTRA. A causa dello sciopero degli attori in corso, tre dei suoi attori, inclusa la protagonista Sydney Chandler (Don’t Worry Darling), non sono stati in grado di iniziare la lavorazione. Tuttavia, l’attore di The End of the F * cking World Alex Lawther, che è stato scelto come protagonista maschile del thriller di fantascienza, ha iniziato a girare le sue scene in Thailandia da quando è sotto la British Equity.

Il noto sito rileva che il programma delle riprese per la serie Alien è stato rielaborato per ritardare la partecipazione dei suoi attori SAG-AFTRA. Prima dell’inizio dello sciopero degli attori, il progetto era già in pre-produzione da quattro mesi e non è stato influenzato dallo sciopero degli sceneggiatori poiché tutte le sceneggiature sono state completate prima di maggio.

Chi è il cast della serie Alien?

La serie Alien senza titolo è scritta e diretta da Noah Hawley. Insieme a Chandler e Lawther ci sono Samuel Blenkin nei panni di Boy Kavalier, Essie Davis (Miss Fisher’s Murder Mysteries) nei panni di Dame Silvia e Adarsh ​​Gourav (The White Tiger) nei panni di Slightly. Ulteriori dettagli sulla sua trama sono ancora tenuti nascosti, ma secondo quanto riferito è stato sviluppato come una storia prequel ambientata prima dei film guidati da Sigourney Weaver.

Sarà la prima storia di Alien ambientata sulla Terra. Secondo Hawley, la serie esplorerà gli aspetti più radicati del franchise. Il regista ha anche toccato l’inclusione di Weyland-Yutani – l’enorme corporazione che si trova in quasi tutte le proprietà di Alien – e come intende realizzare una serie che catturi l’aspetto horror-action del franchise di Alien ed esplori altri temi consolidati nel mondo.

Christopher Nolan su James Bond: “Sarebbe un incredibile privilegio farne uno”

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Oltre a Greta Gerwig, un altro regista a cui è stato chiesto la disponibilità a dirigere il nuovo James Bond è stato Christopher Nolan. Come molti di voi sapranno il regista di Interstellar, Incepion e Dunkirk è un noto fan della saga di James Bond e nella sua filmografia gli omaggi a quel genere di film sono evidenti.

Christopher Nolan, il cui nuovo film Oppenheimer è imminente ha parlato di questa possibilità. “L’influenza di quei film nella mia filmografia è imbarazzantemente evidente. Sarebbe un incredibile privilegio farne uno“, ha detto Christopher Nolan nel podcast Happy Sad Confused. “Allo stesso tempo, quando assumi un personaggio del genere, stai lavorando con un particolare insieme di vincoli.” Ha continuato Nolan, “Deve essere il momento giusto nella tua vita creativa in cui puoi esprimere ciò che vuoi esprimere e scavare davvero in qualcosa entro i limiti appropriati perché non vorresti mai affrontare qualcosa del genere e farlo male“.

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan. Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.

Greta Gerwig sulla possibilità di dirigere un film di James Bond

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Greta Gerwig sulla possibilità di dirigere un film di James Bond

La regista di Barbie Greta Gerwig ha commentato la possibilità di dirigere un giorno un film di James Bond. Con il nuovo film di Barbie di Gerwig uscito nelle sale con Margot Robbie nei panni di Barbie e Ryan Gosling nei panni di Ken, è stata oggetto di elogi da parte della critica. Tuttavia, questa non è la prima volta che riceve recensioni positive, avendo ricevuto consensi per i suoi precedenti lavori come Lady Bird e Piccole donne.

Dunque non c’è da meravigliarsi se è stata scelta per dirigere i prossimo due film del reboot de Le cronache di Narnia per Netflix. In precedenza aveva dichiarato la sua intenzione di diventare una grande  regista per gli studios. In un recente podcast, la Gerwig ha condiviso un aggiornamento sui suoi film di Narnia e le è stato poi chiesto se avrebbe diretto un film della famosa serie di film di James Bond.Dio mio. Per il momento rimarremo solo con alcuni leoni e alcune bambole”, ha detto Greta Gerwig. “Ma non si sa mai. Mi piace molto [la produttrice del franchising di Bond] Barbara Broccoli, quindi…

Barbie, il cast del film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal 20 luglio.

The Walking Dead: Daryl Dixon e Dead City: AMC rinnova entrambe le serie

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AMC Networks ha annunciato che The Walking Dead: Daryl Dixon e The Walking Dead: Dead City riceveranno ciascuno una seconda stagione. Durante il San Diego Comic-Con International, la rete ha rivelato che entrambi gli spin-off sono stati rinnovati per un’altra stagione, confermando che ci saranno The Walking Dead: Daryl Dixon Stagione 2 e The Walking Dead: Dead City Stagione 2. La notizia arriva prima della premiere del finale di stagione di Dead City questa domenica 23 luglio, mentre il debutto della prima stagione di Daryl Dixon è ancora fissato per il 10 settembre.

Di cosa parlano i due spin-off di The Walking Dead?

Il logline ufficiale della serie, attualmente intitolata “The Walking Dead: Daryl Dixon“, afferma che “Daryl (Reedus) arriva sulle sponde della Francia e fatica tenta di ricostruire come ci sia arrivato e perché. La serie segue il suo viaggio attraverso una Francia spezzata ma resiliente mentre spera di trovare un modo per tornare a casa. Mentre fa il viaggio, però, le connessioni che crea lungo la strada complicano il suo piano finale.” Insieme a Norman Reedus nel cast ci sono Clémence Poésy, l’attore di Chernobyl Adam Nagaitis, Anne Charrier, Eriq Ebouaney, Laika Blanc Francard, Romain Levi e il nuovo arrivato Louis Puech Scigliuzzi.

The Walking Dead: Dead City è interpretato da Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan. Lo spin-off trova l’improbabile coppia di Maggie e Negan che naviga in una Manhattan post-apocalittica molto tempo fa, tagliata fuori dalla terraferma. Arriva dopo che la serie originale ha terminato la sua corsa di 11 stagioni nel corso di 177 episodi.

Basata sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, la serie  The Walking Dead: Daryl Dixon è prodotta dallo showrunner David Zabel. I produttori sono Reedus, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, Brian Bockrath, Angela Kang e Daniel Percival. Attualmente è in fase di riprese in Francia e dovrebbe debuttare su AMC e AMC+ più avanti nel 2023. David Zabel è produttore esecutivo e showrunner, con Scott M. Gimple, Angela Kang, Reedus, Greg Nicotero, Brian Bockrath e Daniel Percival sono anche produttori esecutivi per conto di AMC Studios.

Fortnite: regista di Fast X vuole realizzare il film sul noto videogames!

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Il regista di Fast X, Louis Leterrier, vuole realizzare un film su FortniteIn un panel al Comic-Con di San Diego, Leterrier ha detto di voler realizzare un film basato sul famoso videogioco di Epic Games. “Perché il gioco è incredibile”, ha spiegato Leterrier al collega regista Justin Simien (tramite GamesRadar+ ). “I personaggi… voglio dire, c’è molto di più da raccontare. Sarebbe divertente. Sarebbe pieno di azione e tutto il resto”.

Leterrier ha recentemente diretto Fast X, il decimo film della serie principale di Fast & Furious. È anche pronto a dirigere l’undicesimo film della serie d’azione. Leterrier ha anche diretto film come Now You See Me, The Incredible Hulk, Transporter 2 e Unleashed.

Ci sarà un film su Fortnite?

Donald Mustard, CCO di Epic Games, ha affermato che un film Fortnite dal vivo era una possibilità. Tuttavia, non ci sono piani ufficiali per trasformare questo popolare gioco in un film.

Barbie ha superato Oppenheimer al Box Office USA nelle anteprime

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Da mesi si parla di un fenomeno chiamato Barbenheimer. Questo perché due film molto diversi: Barbie, una vibrante commedia fantasy di Greta Gerwig, e Oppenheimer, un oscuro thriller storico di Christopher Nolan, usciranno entrambi lo stesso giorno: il 21 luglio 2023. Gli addetti ai lavori si sono chiesti per settimane quale film andrà meglio con il pubblico, e molti giurano di vederli entrambi lo stesso giorno.

Ora che i numeri sono disponibili per le anteprime del giovedì sera del film, Barbie ha superato di molto OppenheimerBarbie ha guadagnato $ 22,3 milioni in anteprime, un record per il 2023. Questo supera le anteprime di Spider-Man: Across the Spider-Verse e Guardiani della Galassia Vol. 3, che hanno entrambi incassato poco più di 17 milioni di dollari il giovedì sera di apertura.

In confronto, giovedì sera Oppenheimer ha guadagnato $ 10,5 milioni. Sebbene questo numero non corrisponda a quello di Barbie, è di per sé un’apertura davvero impressionante, superando altri due film di alto profilo come Indiana Jones e il quadrante di Destino e Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One. Entrambi i film dovrebbero guadagnare molto al botteghino. Oppenheimer dovrebbe raggiungere un weekend di apertura da $ 49 milioni, mentre Barbie potrebbe ottenere un enorme risultato, ovvero 110 milioni al botteghino nazionale del weekend di apertura.

Sebbene non esista un modo giusto per guardare questi film, potrebbe essere un’idea migliore guardare prima Oppenheimer e poi Barbie. Oppenheimer è un film cupo e deprimente su un evento della vita reale, mentre Barbie offre la quantità perfetta di gioia per tirarti su di morale.

Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Oppenheimer è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

The Walking Dead: The Ones Who Live, la serie su Rick e Michonne riceve nuovo titolo e primo teaser!

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L’attesissima serie spin-off di The Walking Dead incentrata su Rick e Michonne ha ottenuto un nuovo titolo e un nuovo teaser trailer prima della sua uscita il prossimo anno. La serie si intitolerà The Walking Dead: The Ones Who Live e uscirà nel 2024. Il nuovo teaser trailer della serie mostra sia Michonne che Rick che camminano attraverso una nuvola rossa, mentre una voce fuori campo di Michonne parla di come è rimasta sola per un po’ di tempo e ha perso qualcuno “anni fa”, riferendosi a Rick, prima di scoprire che era ancora vivo.

Cosa sappiamo di The Walking Dead: The Ones Who Live?

Questa serie presenta un’epica storia d’amore di due personaggi cambiati da un mondo cambiato“, si legge nella sinossi. “Tenuti separati dalla distanza. Da un potere inarrestabile. Dai fantasmi di chi erano. Rick e Michonne vengono gettati in un altro mondo, costruito su una guerra contro i morti… E infine, una guerra contro i vivi. Riusciranno a trovare l’un l’altro e chi erano in un luogo e in una situazione diversi da quelli che hanno mai conosciuto prima?” Il dramma limitato di sei episodi è scritto e prodotto da Scott Gimple, che funge anche da showrunner. Gurira è anche accreditato come co-creatore e co-sceneggiatore del dramma di sei episodi.

Basato sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, The Walking Dead: The Ones Who Live è prodotto da Kirkman, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, David Alpert, Joseph Incaprera, Gale Anne Hurd, Denise Huth e Angela Kang.

Attualmente The Walking Dead: The Ones Who Live è programmato per un debutto nel 2024, il dramma di Rick e Michonne doveva inizialmente essere presentato in anteprima quest’anno insieme ad altri due spin-off,  The Walking Dead: Dead City  e  The Walking Dead: Daryl Dixon. Entrambe le serie sono incentrate sui principali sopravvissuti della serie originale. La serie guidata da Jeffrey Dean Morgan e Lauren Cohan sarà presentata in anteprima a giugno, seguita dalla premiere dello spettacolo guidato da Norman Reedus entro la fine dell’anno.

Comandante di Edoardo De Angelis aprirà Venezia 80

Comandante di Edoardo De Angelis aprirà Venezia 80

Comandante, diretto da Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, è il nuovo film d’apertura, in prima mondiale in Concorso, dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (30 agosto – 9 settembre 2023). Challengers, il film di Luca Guadagnino precedentemente annunciato, non parteciperà alla Mostra a seguito delle decisioni assunte dalla produzione.

Comandante sarà presentato in anteprima mondiale mercoledì 30 agosto 2023 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Comandante sarà distribuito da 01 Distribution.

“Nel quadro di un film d’epoca, risultato di un importante investimento produttivo del cinema italiano, l’opera di Edoardo De Angelis risuona di non ambigui echi contemporanei –  dichiara il Direttore Alberto Barbera – Il racconto dell’autentica vicenda del Comandante Salvatore Todaro che salvò la vita ai marinai sopravvissuti all’affondamento del mercantile nemico – mettendo a repentaglio la sicurezza del proprio sommergibile e dei suoi uomini – risulta come un forte richiamo all’esigenza di anteporre i valori dell’etica e della solidarietà umana alla logica brutale dei protocolli militari. Ringrazio l’autore, i produttori Nicola Giuliano e Pierpaolo Verga, e Paolo del Brocco di Rai Cinema per aver accettato il nostro invito a inaugurare l’80^ Mostra del Cinema della Biennale di Venezia”.

“Aprire l’80. edizione della Mostra del Cinema è per noi un grande onore per il quale ringraziamo il direttore Barbera –  dichiara Edoardo De Angelis – Comandante è un film che parla di forza e Salvatore Todaro ne incarna la sua forma sublime: combattere il nemico senza dimenticare mai la sua natura di essere umano. Pronto a sconfiggerlo ma anche a prestargli soccorso per salvarne la vita come prescritto dalla legge del mare. Perché così si è sempre fatto e sempre si farà”.

Comandante, diretto da Edoardo De Angelis, è scritto da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis. Il film è una produzione Indigo Film e O’Groove con Rai Cinema, Tramp LTD, V-Groove, Wise Pictures, in associazione con Beside Productions, in collaborazione con la Marina Militare Italiana e Cinecittà.

Comandante, la trama

All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.

Barbie: una guida ai personaggi del film

Barbie: una guida ai personaggi del film

È forse il film più atteso dell’anno, quello da cui sicuramente non sapevamo cosa aspettarci, eppure, dal 20 luglio, è nelle sale italiane: Barbie di Greta Gerwig sta già facendo meraviglie, con un esordio al box office importantissimo e con una pletora di fan e appassionati che ancora non vedono l’ora di andare al cinema.

Sappiamo che le star protagoniste del film sono Margot Robbie e Ryan Gosling, ma chi sono tutti i personaggi del film? Ecco di seguito una breve guida ai personaggi della storia, a tutte le Barbie, a tutti i Ken e a tutti gli altri che popolano Barbieland e il Mondo Reale nell’immaginazione di Gerwig.

Margot Robbie è Barbie

Barbie margot robbieAnche se non c’è solo una Barbie, ce n’è una che la maggior parte delle persone riconosce immediatamente: la bomba bionda in prima linea nel marchio Barbie di Mattel. Barbie vive la sua vita fantastica nella plastica come modello di perfezione per la gente di Barbieland. Questa è, ovviamente, Margot Robbie, che ha interpretato personaggi della vita reale come Tonya Harding in Tonya e versioni alterate di Naomi Belfort in The Wolf of Wall Street e Sharon Tate in C’era una volta a Hollywood. La star nominata all’Oscar è probabilmente meglio conosciuta per aver interpretato Harley Quinn nel DCEU. Per Barbie, Robbie veste anche i panni di produttrice con la sua LuckyChap Entertainment.

Dua Lipa è Barbie Sirena

La Barbie di Dua Lipa non è affatto ordinaria in quanto è una sirena con una coda di pesce e capelli blu. Barbie Sirena in realtà segna il debutto come attrice dell’affermata musicista. Nella sua carriera, Dua Lipa ha vinto sei Brit Awards, tre Grammy e persino due Guinness World Records per la sua musica.

Issa Rae è Barbie Presidente

La Barbie di Issa Rae è senza dubbio una delle più importanti di Barbieland, dato che è la Presidente Barbie. Rae ha accumulato molte nomination ai premi grazie ai suoi ruoli di attrice, sceneggiatrice e produttrice. Oltre a scrivere e recitare in Insecure della HBO, candidato agli Emmy, ha recitato in The Hate U Give, The Photograph e The Lovebirds. Fa anche parte del cast vocale di Spider-man: Across the Spider-Verse in cui presta la voce a Jessica Drew, alias Spider-Woman.

Kate McKinnon è la Barbie dimenticata

Come dimostra Barbie nel film, non tutti a Barbieland sono perfetti e in preda all’inconsapevolezza di quello che succede nel loro mondo. La Barbie dimenticata è una delle poche bambole imperfette ostracizzate. Kate McKinnon interpreta l’eccentrica bambola. McKinnon è meglio conosciuta per il suo lavoro come membro ricorrente del cast di Saturday Night Live, ma fa anche parte di film comici come Ghostbusters, Ferdinand e Rough Night.

Emma Mackey è Barbie Fisico

È sempre importante per i giovani vedere le donne in campi principalmente dominati dagli uomini, quindi avere una delle protagoniste che fa il fisico è una bella scelta. Il ruolo di Barbie Fisico è stato affidato da Emma Mackey, attrice meglio conosciuta per il suo ruolo in Sex Education in tv, o per Assassinio sul Nilo e Emily al cinema.

Ana Cruz Kayne è Barbie Giudice

Il braccio della legge di Barbie, Barbie Giudice, è interpretato da Ana Cruz Kayne. Ha recitato in progetti come Jerry & Marge Go Large e Depraved. Non è estranea a lavorare con la regista Greta Gerwig, dato che ha ottenuto un ruolo nel recente adattamento di Piccole donne.

Ritu Arya è Barbie Giornalista

La giornalista residente di Barbieland è interpretata da Ritu Arya. Arya ha ruoli in Polite Society, Red Notice e The Umbrella Academy. Ha anche recitato nella soap opera della BBC Doctors, che le è valsa una nomination al British Soap Award.

Hari Nef è Barbie Dottoressa

Il campo medico di Barbieland è gestito da Barbie Dottoressa. È interpretata dalla modella, attrice e sceneggiatrice Hari Nef, che ha ruoli in Transparent, 1Up, The Marvelous Mrs. Maisel e nel controverso dramma della HBO The Idol.

Nicola Coughlan è Barbie Diplomatica

La politica di Barbieland non ricade solo su Barbie Presidente, poiché esiste anche una Barbie Diplomatica. È interpretata da Nicola Coughlan, che ha recitato in serie come Harlots, Bridgerton e Derry Girls.

Sharon Rooney è Barbie Avvocato

Dal momento che c’è una Barbie Giudice, non sorprende che ci sia anche una Barbie Avvocato che ne discute i casi. Sharon Rooney interpreta Barbie Avvocato. Rooney è forse meglio conosciuta per i suoi ruoli in My Mad Fat Diary, Two Doors Down, Brief Encounters e Dumbo del 2019.

Ryan Gosling è alla guida dei Ken

barbieKen è un personaggio che è sempre stato associato a Barbie. È la sua controparte maschile, sia che la loro relazione sia romantica o platonica. Nel film Barbie, è il fidanzato e compagno di avventure di Barbie, la segue nel mondo reale, diventando il motore dell’azione e di molte trovate comiche del film. Esistono molte versioni di Ken, ma il leader del gruppo è interpretato da Ryan Gosling. Ha recitato in molti film come Blade Runner 2049, Drive e La grande scommessa. Ma l’attore due volte nominato all’Oscar è probabilmente meglio riconosciuto per i suoi ruoli in Le pagine della nostra vita e La La Land.

John Cena è il Ken Tritone

Una delle scelte di casting più interessanti in Barbie è quella di John Cena. Cena interpreta una muscolosa versione di Ken Tritone ed è meglio conosciuto per la sua carriera di wrestler di grande successo, ma ha anche recitato in film come The Suicide Squad, nella serie The Peacemaker e nei film del franchise di Fast and Furoius.

Simu Liu è Ken

Simu Liu è tra i personaggi Ken più importanti del film in quanto sembra rivaleggiare con il Ken di Gosling. È un appassionato di battaglie di ballo. Liu ha un repertorio iconico con ruoli in spettacoli come Kim’s Convenience e il ruolo da protagonista nel film MCU Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Ncuti Gatwa è Ken

Ncuti Gatwa interpreta uno dei tanti Ken in Barbie. Oltre a questo, Gatwa sarà il nuovo dottore nella quattordicesima stagione di Doctor Who e sopratutto è noto e amatissimo per il suo ruolo da co-protagonista in Sex Education.

Scott Evans è Ken

Il fratello minore di Chris Evans, Scott Evans, è uno dei tanti Ken. Oltre a questo, Evans ha altri ruoli alle spalle, come l’agente Oliver Fish nella soap opera Una vita da vivere. Ha anche avuto ruoli in film come Quasi amore, Giocare alla grande e Amabili resti.

Kingsley Ben-Adir è Ken

Come il Ken di Evans, Kingsley Ben-Adir è solo un’altra versione di Ken. Ben-Adir ha alcuni ruoli più noti come Karim Washington in The OA, Ben Younger in Peaky Blinders e Malcolm X in One Night in Miami. Lo stiamo vedendo su Disney+ in Secret Invasion.

Emerald Fennell interpreta Midge

In Barbie è presente la migliore amico di Barbie, Midge. Il suo giocattolo non ha avuto un grande successo, dal momento che molti affermano che una Barbie incinta potrebbe spronare le ragazzine a gravidanze premature. Indipendentemente dagli aspetti che espongono delle criticità, Midge è una grande amica e si distingue come persona.

Emerald Fennell interpreta Midge, è un’attrice di talento con ruoli in progetti come Anna Karenina e The Crown. Ma è ben nota per il suo straordinario lavoro dietro la macchina da presa, incluso il suo lavoro vincitore dell’Oscar come sceneggiatore e regista di Promising Young Woman e il lavoro nominato agli Emmy come showrunner di Killing Eve.

Michael Cera è Allan

Michael CeraAllan Sherwood è stato a lungo considerato il migliore amico di Ken ed è il marito di Midge, il che lo distingue dal flusso infinito di Kens. È interpretato da Michael Cera, un comico affermato con ruoli in Arrested DevelopmentSuperbadJuno e il ruolo principale in Scott Pilgrim vs. the World.

Will Ferrell è un dirigente Mattel

Will Ferrell filmIl principale antagonista di Barbie è l’amministratore delegato della Mattel che crea Barbie ed è l’apparente creatore della perfetta Barbieland. È interpretato da Will Ferrell, una delle più grandi star presenti nel film. Ferrell è apparso in molti film, principalmente commedie, tra cui Elf, Anchorman: The Legend of Ron Burgundy, Talladega Nights, Get Hard, Zoolander e Daddy’s Home.

Ariana Greenblatt e America Ferrera sono esseri umani

america-ferrera-filmPoiché Barbie viaggia nel mondo umano, non sorprende che incontri alcuni umani. Un paio di questi umani sono interpretati da Ariana Greenblatt e America Ferrera. Greenblatt è probabilmente meglio conosciuta per il suo ruolo al fianco di Jenna Ortega nello show di Disney Channel Stuck in the Middle, ma è anche apparsa in film come 65, al fianco di Adam Driver. Ferrera ha anche ruoli televisivi come la protagonista in Ugly Betty e Superstore e ruoli in film come The Sisterhood of the Traveling Pants.

Helen Mirren è la voce narrante

Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Una delle presenze nel cast di Barbie più sorprendenti non è facilmente individuabile, poiché è la narratrice della storia. La bella voce di Dame Helen Mirren fa da voce narrante del film, così che Barbie si inserisce nel lunghissimo curriculum dell’attrice. La vincitrice del premio Oscar ha avuto ruoli in The Queen ed Excalibur. Alcuni dei suoi altri progetti sono più recenti, ha recitato in 1923, in Shazam! Fury of the Gods e persino alcuni film di Fast and Furious.

L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente: trama e cast del film di Bruce Lee

Negli anni Settanta il cinema mondiale venne conquistato dall’Oriente, con una lunghissima serie di film di genere a tema arti marziali. Il maggiore esponente di tale filone fu il grande Bruce Lee, il quale con una manciata di film contribuì a diffondere tali arti del combattimento in tutto il mondo. Dopo aver realizzato i popolari Dalla Cina con furore e Il furore della Cina colpisce ancora, egli si dedicò nel 1972  L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente. Questo rappresenta anche l’unica regia cinematografia di Lee, che volle avere per il film il più totale controllo su ogni suo aspetto. Sfortunatamente, tale opera verrà distribuita solo dopo la sua scomparsa.

Lee iniziò a lavorare a questo nuovo film subito dopo aver preso parte ai primi due grandi successi più sù citati. A causa di contrasti con il suo regista abituale, Lo Wei, Lee decise di prendere il controllo del film e dirigerlo lui stesso. Pur essendo orgoglioso del risultato, l’artista non voleva che la pellicola uscisse in Occidente, consapevole dei diversi gusti del pubblico non asiatico. Dopo la sua morte, tuttavia, il film venne venduto in tutto il mondo, riscuotendo un grandissimo successo e confermando l’attrazione per i kung-fu movie che caratterizzava quegli anni.

In Italia il film venne spacciato come il terzo capitolo di una trilogia che ha per protagonista il personaggio noto come Chen. In realtà, questo e i due precedenti film di Lee non hanno alcun legame tra loro. Uno stratagemma che permise al film di attirare ancor più pubblico di quello previsto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente: la trama del film

La vicenda si svolge nella capitale d’Italia, Roma. Qui Lao-Shan e suo zio Wang hanno aperto un ristorante insieme ad un gruppo di amici. Per loro, però, i problemi iniziano molto presto, poiché la mafia del luogo si interessa al locale e minaccia i giovani asiatici di farlo diventare la loro centrale per lo spaccio di droga. Non riuscendo ad ottenerlo tramite una pulita vendita, i mafiosi passano alle maniere forti con atti di violenza e intimidazione. In cerca di aiuto, Wang contatta Yen Chen, il quale arriva a Roma per proteggere i due ristoratori. L’arrivo di Chen ristabilisce così un equilibrio, poiché il giovane esperto di arti marziali non ci mette molto ad impaurire i loschi criminali.

Non passa però molto prima che i mafiosi si riorganizzino, scagliando contro il giovane alcuni letali assassini. Chen sarà così chiamato a dimostrare tutta la forza dell’arte del combattimento da lui appresa, togliendo ogni dubbio circa le proprie capacità. In una guerra per la conquista del locale che si fa sempre più accesa, Chen inizierà anche a provare un certo trasporto sentimentale nei confronti di Lao-Shan. L’amore può però per lui rivelarsi una trappola pericolosa, che rischia di distrarlo dai suoi obiettivi. Quando però sarà proprio il suo amore che si troverà a dover difendere, Chen si dimostrerà inarrestabile.

L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente cast

L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente: il cast del film

Come anticipato, protagonista del film nei panni di Yen Chen è l’attore Bruce Lee. La sua grandezza per questo film fu quella di fornire al personaggio un forte spessore carismatico, evidenziando però come Chang non sia un vero e proprio modello da seguire, mancando di virtù come tolleranza e compassione. Con Chang, però, Lee ebbe modo di diventare estremamente popolare, facendo diventare tali anche le arti marziali. L’attore curò infatti tutte le coreografie dei combattimenti presenti, eseguendo questi in prima persona, in quanto esperto della materia. Accanto a lui, nei panni di Lao-Shan vi è Nora Miao, mentre Wang è Wang Chung Hsin.

Il film segna anche l’inizio della grande popolarità di Chuck Norris, che compare qui nei panni del cattivo Colt. Celebre è lo scontro tra lui e Lee tra le mura del Colosseo. Entrambi gli attori acquisirono diverso peso in vista dello scontro, così da risultare più imponenti e minacciosi fisicamente. Il combattimento fra loro richiese tre giorni di riprese e venti pagine di copione, dettagliatamente coreografate e storyboardate da Lee stesso. Tali scene sono in realtà state effettuate in studio a Hong Kong, poiché il permesso del comune di Roma per girare in un monumento importante come il Colosseo avrebbe richiesto tempi e costi che la produzione non poteva permettersi.

L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente è infatti disponibile nei cataloghi di Now e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Challengers non aprirà più Venezia 80, l’uscita posticipata alla primavera 2024

Challengers, il prossimo film di Luca Guadagnino selezionato per aprire, Fuori Concorso, Venezia 80, è stato spostato alla primavera 2024 e non sarà più presentato in anteprima mondiale al Festival del Lido. La causa è lo sciopero in corso della SAG-AFTRA che impedisce ai protagonisti di fare promozione e partecipare ai Festival.

Il film avrebbe dovuto aprire Venezia, ma la prospettiva di debuttare senza il supporto dei suoi attori di alto profilo – Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor – è stata comprensibilmente considerata tutt’altro che ideale dagli studi MGM e Warner Bros che si occupano rispettivamente della distribuzione negli Stati Uniti e internazionale.

Challengers, la trama

Dal visionario regista Luca Guadagnino arriva Challengers, con protagonista Zendaya nel ruolo di Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte (Mike Faist – West Side Story), la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai rovinato Patrick (Josh O’ConnorThe Crown), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della vittoria.

Challengers, guarda il trailer

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