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MCU: Pedro Pascal vuole far parte dell’universo condiviso!

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MCU: Pedro Pascal vuole far parte dell’universo condiviso!

Pedro Pascal ha rivelato se vorrebbe interpretare un ruolo nel Marvel Cinematic Universe, se i Marvel Studios dovessero mai convocarlo. Pascal è diventato famoso per la prima volta dopo essere apparso in Game of Thrones nei panni del dorniano Oberyn Martell, personaggio incredibilmente carismatico ma di breve durata, nello show. La spavalderia e l’arroganza che ha portato al ruolo sono diventate il punto di svolta di cui l’attore aveva bisogno, e così ha rapidamente iniziato a recitare in ruoli da protagonista in Kingsman: Il Cerchio d’Oro, The Mandalorian, Wonder Woman 1984 e nell’imminente The Last of Us. Pascal è stato messo alla prova in diversi franchise, sotto gli occhi del pubblico severissimo, e ha eccelso ad ogni passo.

Tuttavia, è uno dei pochi attori in voga a Hollywood che deve ancora apparire nell’MCU, nonostante abbia un contratto con la Disney per The Mandalorian. Mentre sarebbe facile presumere che Pascal semplicemente non sia interessato a un ruolo importante all’interno di uno dei franchise della Marvel, la verità è tutt’altra, poiché il successo di The Mandalorian ha superato le più rosee aspettative di Pedro Pascal, e adesso lui è interessato ad averne di più.

In un’intervista con WIRED, a Pascal è stato chiesto se avesse voluto interpretare un ruolo nell’MCU e l’attore ha chiarito che gli piacerebbe ricevere la chiamata dai Marvel Studios. “Lo voglio. Voglio essere nei film.” In attesa che Kevin Feige alzi la cornetta, quale potrebbe essere un personaggio adatto alle doti e alla fisicità di Pedro Pascal nel MCU?

Star Wars, i nuovi poster aiuteranno a riabilitare la trilogia sequel?

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I sequel di Star Wars rimangono incredibilmente divisivi, mentre il rancore nei loro confronti è apparentemente solo aumentato da quando i film sono usciti in sala a partire dal 2015. Le visioni di J.J. Abrams e soprattutto di Rian Johnson non sono state bene accolte da pubblico e critica, condannando il franchise, almeno quello cinematografico, ad un pantano di incertezza.

Dopo che Abrams ha realizzato un film che molti sostenevano fosse fondamentalmente una riproposizione di Una nuova speranza, Johnson ha ribaltato tutto ciò che il regista aveva costruito prima di lui con Gli ultimi Jedi, liquidando i genitori di Rey come nessuno e uccidendo il leader supremo Snoke senza mai affrontare ciò che doveva essere chiaramente un misterioso retroscena.

Quando Abrams è tornato per L’Ascesa di Skywalker – in sostituzione del regista licenziato Colin Trevorrow – è entrato in modalità damage control, annullando gran parte di ciò che Johnson aveva fatto. Il suo finale disordinato è stato deludente, anche se forse non tanto quanto la gestione di Luke Skywalker da parte di Johnson.

Come i prequel, c’è la possibilità che i sequel vengano apprezzati meglio nel tempo e alcuni poster appena pubblicati (tramite SFFGazette.com) potrebbero aiutare i fan a cominciare a percorrere la strada della rivalutazione del film con protagonista la Rey di Daisy Ridley.

L’artista Devin Schoeffler, in associazione con Acme Archives, è responsabile di questi straordinari nuovi poster ufficiali, con i personaggi di ogni film messi sotto i riflettori. I poster sono pensati con un concept eccellente, anche se è improbabile che questo possa bastare a far cambiare idea a questa serie di film. Si dice che i prossimi progetti per il grande schermo pianificati da Lucasfilm saranno ambientati dopo i sequel, con la speranza che questi possano in qualche modo rimediare ai passi falsi compiuti da Abrams e Johnson tra il 2015 e il 2019. Ecco i poster di seguito:

https://twitter.com/starwarstufff/status/1611116643396079616?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1611116643396079616%7Ctwgr%5E447f941a097cf6b4b3ee0e4436e7703ae4964f48%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fsci_fi%2Fstar-wars%2Fstar-wars-lucasfilms-divisive-sequels-get-new-posters-highlighting-the-trilogys-characters-a198813

Renfield: ecco quale sarà il tempo sullo schermo di Nicolas Cage nei panni di Dracula

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Nicolas Cage ha chiarito che, in Renfield, il suo Dracula non avrà tanto tempo sullo schermo quanto immaginato. La commedia horror si concentra sul fedele servitore di Dracula, Renfield (Nicholas Hoult), alla ricerca di una vita al di fuori del controllo del suo padrone dopo anni di servitù non apprezzata e forzata. Dopo essersi ritrovato a New Orleans, Renfield incontra Rebecca Quincy (Awkwafina), un vigile urbano di cui si innamora perdutamente. Sebbene Dracula sia il cattivo nel film, eserciterà il ruolo di villain principalmente dall’ombra, poiché non avrà molto tempo sullo schermo.

In un’intervista con Collider, Nicolas Cage ha rivelato che Dracula non avrà molto tempo sullo schermo in Renfield, poiché il film dovrebbe riguardare il suo lacché piuttosto che Dracula stesso. Tuttavia, Cage ha rassicurato che Dracula ha abbastanza screening time per avere un impatto sulla storia e sui personaggi.

“Dal momento che il film non parla davvero di me, di Dracula, non ho molto tempo sullo schermo. È davvero il film di Nick Hoult, e parla di Renfield. Non ho avuto il tempo per scavare davvero in profondità nel pathos di Dracula in sé. Non è quello. Ma ho avuto abbastanza tempo per essere in grado di provare a sviluppare uno stile pop-art per il personaggio che, si spera, sarà un bel contributo per gli altri interpreti che lo hanno incarnato nel corso degli anni e che hanno offerto la loro interpretazione di questo personaggio leggendario sia nella letteratura che nel cinema.”

Nel romanzo classico di Bram Stoker, RM Renfield è stato presentato come uno dei detenuti del dottor Seward prima che la sua storia passata rivelasse che era in realtà l’avvocato di Dracula e il predecessore di Jonathan Harker. Fatto impazzire dal malvagio Conte, Renfield divenne il suo accolito volontario, credendo che un giorno gli sarebbe stato dato il dono della vita eterna.

Il personaggio è apparso nella maggior parte degli adattamenti del racconto ed è stato interpretato da artisti del calibro di Dwight Frye nel Dracula del 1931 e Tom Waits nella versione del 1992 di Francis Ford Coppola. In Dracula Morto e Contento di Mel Brooks, Renfield p interpretato da Peter MacNicol.

Megalopolis, la produzione nel caos, si rischia un secondo Apocalypse Now

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Secondo quanto riferito, il set cinematografico di Megalopolis, prossimo film di Francis Ford Coppola, sta affrontando turbolenze negli ultimi aggiornamenti riguardanti la produzione. Il film è mega un progetto che da anni appassiona e interessa Coppola, regista meglio conosciuto per la trilogia de Il Padrino. Finanziato dallo stesso regista per un ingente budget di 120 milioni di dollari, Megalopolis è anche il primo progetto per cui Coppola firma la regia da Twixt del 2011, criticato dalla critica. Le riprese sono iniziate nel novembre 2022 ad Atlanta e originariamente dovevano concludersi a marzo.

Secondo The Hollywood Reporter, il set di Megalopolis di Coppola è precipitato nel caos, con il futuro della sua produzione ora poco chiaro. Più di recente, la scenografa Beth Mickle e il supervisore alla direzione artistica David Scott hanno lasciato il progetto, seguiti da altri membri del team. Attualmente a metà delle riprese, una fonte ha affermato che Megalopolis non ha più un dipartimento artistico; Francis Ford Coppola sta assumendo nuovo personale questa settimana. Ecco la dichiarazione di un dirigente di produzione: Non c’è una buona risposta qui. [Coppola] spenderà molti più soldi di quanto intendesse. Puoi immaginare quanto ha già investito. Ormai sarebbe un boccone molto amaro non finirlo.”

Il dramma sul set sta iniziando ad assomigliare a quello di Apocalypse Now, che ben si conosce. I 238 giorni di riprese sono stati segnati da disastri su disastri: la sostituzione dell’attore protagonista Harvey Keitel con Martin Sheen, il successivo attacco di cuore di Sheen, la costruzione di set nella giungla filippina e la loro ricostruzione dopo il tifone Olga e varie altre complicazioni hanno reso il set di Apocalypse Now involontariamente leggendario. Anche gli sforzi di post-produzione hanno richiesto quasi due anni e il budget totale è salito a 30 milioni di dollari, una cifra significativa all’epoca. I costi di budget imprevisti, le modifiche al cast e alla troupe e i perni nello sviluppo della produzione si stanno ripetendo tutti nel set di Megalopolis, che oltre a non avere un dipartimento artistico ora, ha anche perso il suo team di effetti visivi a dicembre.

Fanno parte del cast di Megalopolis Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire, Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter e James Remar.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania, uno sguardo ravvicinato a Kang rivela dettagli sul cattivo!

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Dopo l’uscita di quel nuovo epico trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, altri promo art per il trequel hanno trovato la loro strada online. Il primo offre un altro sguardo a Kang il Conquistatore e dire che i Marvel Studios hanno azzeccato l’aspetto live-action del cattivo sembra un eufemismo. Jonathan Majors sembra formidabile come il grande cattivo della Multiverse Saga, e quello che avrebbe potuto essere un aspetto sciocco per Kang sembra essere uno dei migliori personaggi/costumi del MCU.

Il punto di discussione più importante qui potrebbe essere la conferma che Cassie Lang avrà davvero dei superpoteri che cambiano le dimensioni nel prossimo film di Ant-Man. C’era da aspettarselo, ma fino ad ora era altrettanto probabile che la figlia di Scott indossasse quel vestito viola solo per proteggerla nel Regno Quantico. Non siamo sicuri se stia diminuendo o crescendo il ruolo, ma attualmente Cassie dell’MCU sembra più propensa ad adottare il suo personaggio. Dai un’occhiata a questa nuova art

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Eternals: il produttore Nate Moore conferma i piani futuri per Starfox di Harry Styles

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Una delle scene post-crediti di Eternals presentava il debutto nell’MCU di Harry Styles (Dunkirk, My Policeman) nei panni di Eros, alias Starfox, che cercava Thena, Makkari e Druig per far loro sapere come rintracciare i loro compagni di squadra scomparsi. Il coinvolgimento della megastar pop ha attirato molta attenzione per il film dei Marvel Studios (anche se non ha fatto molto per la sua performance al botteghino), e perché gli aggiornamenti ufficiali sui piani futuri per il personaggio (e il franchise in generale) sono stati praticamente inesistente, si è speculato molto sul fatto che la sua introduzione potesse essere stata un esempio di “casting acrobatico”.

Lo stesso Harry Styles  ha messo in dubbio il suo potenziale ritorno, e la star di Ms. Marvel Iman Vellani si è recentemente chiesta se il cantante fosse stato coinvolto “solo per il gusto di farlo“. Ecco la sua dichiarazione: Ohhh, mi sento così strano a riguardo! Non lo so. È strano. Mi chiedo, mi chiedo davvero se andranno avanti e faranno qualcosa con il personaggio, o se l’hanno solo preso in giro per il gusto di farlo”, ha dichiarato l’attrice in un’intervista. “Perché so che Chloe Zhao è una grande fan di Harry Styles. Ma poi hai tutto il fandom di Harry Styles nel fandom dell’MCU, quanto sarebbe caotico?”

Ora, il produttore Nate Moore ha confermato che vedremo di nuovo Starfox nell’MCU, ma non ha specificato se sarà in un sequel di Eternals o in qualche altro progetto. “Non abbiamo scelto Harry per un tag, ci sono più storie da raccontare con [Eros]”, ha rivelato Moore a Deadline“È un personaggio complicato, ma davvero divertente. E penso che, avendo incontrato Harry Styles, sia affascinante come vorresti che fosse. E penso che non ci sia limite a quanto sarà bravo quel personaggio una volta che lo riporteremo indietro.”

Sarebbe stato molto strano se la Marvel avesse scelto Styles per un’apparizione “one and done”, ma è comprensibile che alcuni abbiano messo in dubbio i piani dello studio per il personaggio che va avanti. Dove pensate che apparirà Starfox dopo? Lasciaci un commento in basso.

Tom Hanks si ritirerà mai dalla recitazione? Ecco cosa ha dichiarato

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La star di A Man Called Otto, Tom Hanks, rivela se ha intenzione di ritirarsi dalla recitazione. L’amato attore ha avuto il suo Big Break con Splash – Una sirena a Manhattan del 1984, che lo ha portato a partecipare a una serie di commedie acclamate dalla critica, tra cui Casa, dolce casa?, Big e Ragazze Vincenti. Alla fine si è trasformato in attore drammatico, con Filadelfia, Forrest Gump, Salvate il soldato Ryan e Cast Away, consolidandosi come uno degli attori più affermati e ammirati di sempre, nella sua carriera di quattro decenni. Con Hanks che ora si avvicina ai 70 anni, hanno iniziato a sorgere domande su quando intende lasciarsi alle spalle la sua professione.

Durante una recente intervista con Variety alla premiere di New York del suo nuovo film A Man Called Otto, a Tom Hanks è stato chiesto se avesse intenzione di ritirarsi. L’amato attore ha messo in dubbio la prospettiva, dicendo che non vuole ritirarsi.

“No, non ho alcun desiderio [di andare in pensione]. Non lavoro per il bisogno di lavorare. Sono in una posizione molto fortunata. Deve essere favoloso. Rita e io ne parliamo sempre, e ci diciamo che ci sono solo due ragioni per andare a lavorare: sarà bello o sarà divertente. E se non è nessuno di questi, rimango a casa fino alle calende greche. Non ho bisogno di fare niente.”

Tom Hanks è anche trai protagonisti di Elvis di Baz Luhrmann, uno dei film protagonisti della stagione dei premi, nonostante la sua interpretazione del Colonnello Parker non stia, per il momento, guadagnando nomination.

Joker: Folie à Deux, la compositrice aggiorna sullo stato del film

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Hildur Guðnadóttir, compositrice di Joker: Folie à Deux, rivela che ha appena iniziato a lavorare alla musica per il prossimo film di Todd Phillips, che, come anticipato, sarà un film musicale. Il primo film, Joker, diretto da Phillips, è uscito nel 2019 e presentava il classico cattivo di Batman (interpretato da Joaquin Phoenix) in un thriller psicologico molto cupo. Nuovo tipo di storia di origine per DC, Joker ha seguito il comico in difficoltà Arthur Fleck mentre discendeva in una grave malattia mentale e alla fine diventava un criminale omicida. Il film ha incassato 1,074 miliardi di dollari in tutto il mondo, diventando così il film R-rated con il maggior incasso della storia. Sebbene Joker doveva essere un film autonomo, il successo del film ha portato all’annuncio di un sequel nel maggio 2021. Nel giugno 2022 è stato rivelato che il film sequel si sarebbe intitolato Joker: Folie à Deux.

In un’intervista con Variety, Hildur Guðnadóttir ha offerto un aggiornamento della produzione di Joker: Folie à Deux. La compositrice premio Oscar del film del 2019 ha rivelato di aver appena iniziato a lavorare sul set musicale da includere nel sequel. Sebbene sia stato confermato che Joker: Folie à Deux sarebbe stato un musical, Guðnadóttir non ha rivelato se sta lavorando alla colonna sonora classica o se è coinvolta nella scrittura dei numeri musicali del film.

Grazie al suo lavoro con Joker, Hildur Guðnadóttir è stata la prima compositrice donna a vincere un Oscar di categoria e adesso è in corsa nella stagione dei premi in pieno svolgimento con il suo lavoro a Tàr e Women Talking.

I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Todd Phillips ha scritto il film e lo dirigerà. In Joker: Folie à Deux Joaquin Phoenix e Zazie Beetz riprenderanno i rispettivi ruoli di Arthur Fleck e Sophie Dummond, mentre c’è grande curiosità per quella che sarà l’Harley Quinn di Lady Gaga. Recentemente abbiamo appreso che anche Brendan Gleeson, Catherine Keener e Jacob Lofland si sono uniti al cast. Joker: Folie à Deux uscirà il 4 ottobre 2024.

Colin Farrell ricorda la vergogna di aver preso parte ad Alexander

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Questa notte è stato incoronato dalla HFPA migliore attore in una commedia, eppure Colin Farrell ha un passato oscuro anche sul grande schermo, un tempo in cui questi premi e riconoscimenti, soprattutto da parte della critica, erano molto molto lontani.

Tuttavia nonostante il successo, Colin Farrell non ha dimenticato quello che secondo lui è stato il punto più basso della sua carriera, ovvero l’interpretazione di Alessandro Magno in Alexander di Oliver Stone. L’attore irlandese ha raccontato la sua esperienza nella realizzazione del film. In un’intervista con THR, Farrell ha iniziato a riflettere sulla completa e totale vergogna che gli ha portato Alexander, e sul perché ha lasciato una tale macchia nella sua mente e nella sua carriera.

“L’aspettativa è una cosa pericolosa. Sono successe un sacco di cose con Alexander. La cosa più significativa sono state due o trecento persone che hanno viaggiato per il mondo per sei mesi per raccontare questa storia e portarla in vita, ed era una storia che Oliver Stone aveva sognato da quando era al college, così grandiosa com’era, globale com’era, politica com’era, elettrizzante com’era e violenta com’era ed essenziale com’era – era davvero personale. Era davvero personale, e lo era anche per me. Quando dico “aspettative”, mi riferisco al fatto che avevamo tutti i nostri smoking pronti. Non sto scherzando. C’era alcuni dei ragazzi, sì, che dicevano “Bene, ragazzi, andiamo agli Oscar. Questa è una cosa sicura”, perché avevamo Oliver Stone. Avevamo una storia di quella portata. Avevamo una sceneggiatura che era davvero commovente e davvero, in un certo senso, semplicemente brillante e così forte, e poi è venuto fuori quel film, onestamente, e non credo di essermelo meritato. Voglio solo essere chiaro. E potrei averlo fatto, non dico di no. Poi però sono uscite le recensioni – eravamo a Toronto – e ricordo che mia sorella Claudine ha detto “Oh dio”. Non sono buone’. E Danica, che è qui oggi, disse “Non va davvero bene”. Mentre chiedo “Cosa vuoi dire, non va bene”. vado su Rotten Tomatoes. Le recensioni erano una pioggia di Alexander il noioso, e ho pensato ‘Cosa posso fare?’ Mi sono vergognata così tanto”.

Paradossalmente, dopo il film peggiore della sua carriera, Colin Farrell ha avuto modo di partecipare a The New World di Terrence Malick che è uno dei migliori della sua carriera, e quindi, per quanto deludente e umiliante, l’accoglienza riservata ad Alexander è stato un picco negativo che ha trovato subito la strada per la risalita. E addesso Colin corre verso gli Oscar.

Sadie Sink: 10 cose che non sai sull’attrice

Sadie Sink: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta una star mondiale grazie alla serie Stranger Things, l’attrice Sadie Sink è oggi un’attrice estremamente richiesta, sia per progetti televisivi che cinematografici. Nonostante la giovane età, ha infatti dimostrato di possedere un talento con pochi eguali tra i suoi coetanei e oltre ad essere diventata la vera stella della serie Netflix vanta tra le mani numerosi progetti di rilievo da qui al futuro. Ci si possono dunque aspettare grandi cose da lei, che sempre più sarà una delle nuove protagoniste di Hollywood.

Ecco 10 cose che non sai di Sadie Sink.

Sadie Sink: i suoi film e le serie TV

1. È diventata famosa grazie ad alcune serie TV. All’inizio della sua carriera l’attrice ha preso parte ad alcuni episodi di serie come The Americans (2013), Blue Bloods (2014) e, in modo più continuo, ad American Odyssey (2015). La svolta arriva però grazie a Stranger Things (2017-in corso), la serie Netflix dove recita nei panni di Max accanto agli attori Millie Bobby Brown, Finn Wolfhard, David Harbour e Winona Ryder. Grazie a questa serie l’attrice si afferma come una vera e propria celebrità, ottenendo fama mondiale.

2. Ha preso parte a noti film. Parallelamente alla serie Netflix, l’attrice ha modo di recitare ache in film come The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa (2016) con Liev Schreiber, Il castello di vetro (2017), con Brie Larson, l’horror Eli (2019) e i film Fear Street Parte 2: 1978 (2021) e Fear Street Parte 3: 1666 (2021). Nel 2022 recita invece da protagonista nel dramma Dear Zoe e nell’acclamato film The Whale, con Brendan Fraser.

3. Ha recitato anche in un celebre cortometraggio. il 12 novembre 2021 è stato pubblicato All Too Well: The Short Film, un cortometraggio di 15 minuti scritto e diretto dalla cantante Taylor Swift. Esso prende il nome dal suo brano omonimo e ne mette in scena i contenuti, fungendo da video musicale per la versione estesa di dieci minuti. Sadie Sink e l’attore Dylan O’Brien sono stati scelti per interpretare la coppia presente nel cortometraggio, mentre la cantante stessa prende parte al filmato interpretando la versione più adulta del personaggio di Sadie Sink.

Sadie-Sink-Stranger-Things

Sadie Sink recita da quando era molto piccola

4. Ha iniziato a recitare sin da giovanissima. Al contrario della sua famiglia, che era orientata allo sport, Sink si interessò sin da piccola alle arti dello spettacolo. Ha iniziato a recitare in un teatro di comunità vicino a Houston, con una produzione di The Best Christmas Pageant Ever all’età di sette anni. Ha in seguito fatto un provino e ottenuto la parte del ruolo principale in una produzione teatrale locale di Il giardino segreto. Dopo questa esperienza, la giovane ha deciso di intraprendere ulteriormente la carriera di attrice, fino a farla diventare la sua professione.

Sadie Sink in Stranger Things

5. Ha raccontato una bugia durante uno dei provini per la serie. Quello di Max è un personaggio che, da quando ha fatto il suo ingresso nella seconda stagione, è divenuto sempre più importante nella serie. La giovane è inoltre spesso accompagna dal suo skateboard o dai rollerblade, con cui si sposta. Nel corso di uno dei provini sostenuti, l’attrice ha mentito sul fatto di saper andare su di essi. Così, pur di ottenere il ruolo, si è impagnata per imparare a non cadere e a spostarsi con naturalezza, cosa che poi è riuscita ad ottenere.

6. Andava molto d’accordo con un suo collega. Nella serie Max è la sorella di Billy, il violento ragazzo interpretato da Dacre Montgomery. Nella serie i due, pur volendosi bene, hanno un rapporto estremamente conflittuale, che li porta facilmente a sfociare nella violenza. Nella realtà, l’attrice ha raccontato di essere andata da subito molto d’accordo con il collega, tanto da considerarlo un vero e proprio amico. I due hanno dovuto dunque trovare dei modi per far nascere una sincera tensione tra di loro e permettere così di rendere più credibile il difficile rapporto dei loro personaggi.

Sadie-Sink-Venezia

Sadie Sink presente The Whale a Venezia

7. Ha incantato il Lido. Nel corso dell’ultima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, l’attrice ha avuto modo di sfilare sul red carpet per prendere parte all’anteprima mondiale del film The Whale, dove si racconta di un uomo estremamente obeso e in fin di vita che cerca di riallacciare i rapporti con la sua unica figlia, interpretata appunto dalla Sink. La bellezza dell’attrice, unita all’abito sfoggiato, hanno incantato il lido, e una volta di più la Sink si è confermata capace di catalizzre su di sé tutte le attenzioni.

Sadie Sink ha un fidanzato?

8. È molto riservata. Proprio perché costantemente sotto i riflettori della celebrità, l’attrice ci tiene a mantenere alcuni aspetti della propria vita privati. Tra questi vi è la sfera sentimentale, di cui ad oggi si sa poco o nulla. La Sink non ha infatti mai rivelato ufficialmente il proprio status, mantenendo il riserbo a riguardo. Nel corso del 2022 si è però fatta insistente la voce secondo cui si starebbe frequentando con Patrick Alwyn. Questi è il fratello di Joe Alwyn, il fidanzato di Taylor Swift, con cui l’attrice ha collaborato per il cortometraggio All Too Well. Naturalmente, anche su tale voce non ci sono conferme ufficiali.

Sadie Sink è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 25,6 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Sadie Sink: età e altezza dell’attrice

10. Sadie Sink è nata il 16 aprile del 2002 a Brenham, Texas, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1,59 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

Angela Bassett vince ai Golden Globes 2023, è la prima volta per il Marvel Cinematic Universe

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Angela Bassett ha conquistato il Golden Globes 2023 per la migliore interpretazione femminile da non protagonista in un film. L’attrice ha vinto per Black Panther: Wakanda Forever in cui ha interpretato la Regina Ramonda, si tratta del primo Golden Globes per il Marvel Cinematic Universe, come ha sottolineato la stessa attrice in fase di discorso di ringraziamento.

“Con questo premio abbiamo fatto la storia” ha detto Angela Bassett, prima di dedicare il premio a tutti i fan della Marvel.

Golden Globes 2023: tutti i vincitori, The Fabelmans e Gli Spiriti dell’Isola migliori film

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La season awards si apre ufficialmente con i Golden Globes 2023 e di seguito ecco tutti i vincitori. The Fabelmans e Gli Spiriti dell’Isola si sono divisi il podio, tra drama e comedy, con il film di Steven Spielberg che porta a casa anche il premio alla regia e quello di Martin McDonagh che vince per attore (Colin Farrell) e sceneggiatura.

Grande gioia per gli interpreti di Everything Everywhere All at Once  Michelle Yeoh e Ke Huy Quan, mentre vanno a premio anche Cate Blanchett, favorita sin dall’inizio, Austin Butler e Angela Bassett che scrive la storia del Marvel Cinematic Universe.

Sul versante dedicato alle serie tv, Abbott Elementary vince ben tre premi, mentre resta a bocca asciutta The Crown, mentre House of the Dragon si porta a casa il premio per la migliore serie drama. Successo anche per The White Lotus: Sicily, che oltre a vincere per la migliore miniserie, incorona anche Jennifer Coolidge.

Golden Globes 2023 – tutti i vincitori

I vincitori dedicati al CINEMA

 

I vincitori nel mondo della TV
  • MIGLIOR SERIE DRAMMATICA – House of the Dragon
  • MIGLIOR SERIE TV COMEDY – Abbott Elementary
  • MIGLIOR MINISERIE – The White Lotus: Sicily
  • MIGLIOR ATTRICE DI UNA SERIE DRAMMATICA – Zendaya – Euphoria
  • MIGLIOR ATTORE DI UNA SERIE DRAMMATICA – Kevin Costner, Yellowstone
  • MIGLIOR ATTORE DI UNA SERIE TV COMEDY – Jeremy Allen White – The Bear
  • MIGLIOR ATTRICE DI UNA SERIE TV COMEDY – Quinta Brunson – Abbott Elementary
  • MIGLIOR ATTORE DI UNA MINISERIE – Evan Peters – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story
  • MIGLIOR ATTRICE DI UNA MINISERIE – Amanda Seyfried – The Dropout
  • MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY O DRAMA – Tyler James Williams – Abbott Elementary
  • MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY O DRAMA – Julia Garner – Orzak
  • MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA DI UNA MINISERIE – Paul Walter Hauser – Black Bird
  • MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA DI UNA MINISERIE – Jennifer Coolidge – The White Lotus

PREMI SPECIALI

  • GOLDEN GLOBE ALLA CARRIERA (Cecil B. DeMille Award) – Eddie Murphy
  • GOLDEN GLOBE ALLA CARRIERA TELEVISIVA (Carol Burnett Award) – Ryan Murphy

Golden Globe 2023: le foto dal red carpet dell’evento

Golden Globe 2023: le foto dal red carpet dell’evento

Ecco le foto dal red carpet dei Golden Globes 2023, in cui sembra che i trend si siano capovolti, con moltissime donne in nero e molti degli ospiti uomini in completo colorato! Sfoglia la gallery:

Seth Rogen

Hilary Swank

Laetitia Wright

Viola Davis

Dolly de Leon

MJ Rodriguez

Ana De Armas

Austin Butler

Margot Robbie

Claire Danes

Andrew Garfield

Michelle Yeoh

Salma Hayek

Selena Gomez

Lily James

Julia Garner

Anya Taylor-Joy

Jenna Ortega

Jessica Chastain

Margot Robbie e Jessica Chastain

Michelle Williams

Daisy Edgar-Jones

Kaley Cuoco

Jennifer Coolidge

Milly Alcock

Eddie Redmayne

Jamie Lee Curtis

Barry Keoghan

Glen Powell

Under Suspicion: trama, cast e la spiegazione del finale del film

Più volte nei film di genere thriller è possibile imbattersi in tematiche riguardanti l’abuso di potere e la manipolazione della verità. Questo sembra infatti essere il genere prediletto per dar vita a storie controverse, dove si espongono anche i lati peggiori delle società più civilizzate. Tra i titoli più interessanti del nuovo millennio a riguardo vi è Under Suspicion, thriller del 2000 diretto dal regista Stephen Hopkins, celebre per film di vario genere come Lost in Space, I segni del male Race – Il colore della vittoria. Se con questi passava dalla fantascienza all’horror e al biografico, con il film qui approfondito si dedica invece ad un teso gioco di sospetti e indagini intorno ad un brutale omicidio.

Il film non è basato su di una sceneggiatura originale, bensì sul romanzo Stato di Fermo, pubblicato nel 1977 e scritto da John Wainwright, autore di numerosi polizieschi e noir. Di questo era già stato realizzato un film francese nel 1981, intitolato Guardato a vista e diretto da Claude Miller. Per quanto vi siano alcune differenze tra questo e la nuova trasposizione del 2000, come ad esempio il mestiere del protagonista, i due film seguono in modo piuttosto fedele il romanzo. Si delinea così una vicenda particolarmente complessa, che svela una volta di più quanto possa essere fragile la giustizia.

Presentato fuori concorso al Festival di Cannes, Under Suspicion si avvale di un cast di grandi interpreti, tra cui alcuni premi Oscar. Grazie a loro il film ha acquistato un fascino che lo rende ancora oggi un titolo particolarmente appetibile per gli amanti del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Under Suspicion: la trama del film

Ambientato a Porto Rico, durante i festeggiamenti del carnevale, il film si apre sul ritrovamento dei cadaveri di due ragazzine. Secondo i primi esami autoptici le giovani vittime sarebbero state vittime di violenze sessuali prima di essere uccise. A guidare le indagini è il capitano Victor Benezet, che da subito inizia a nutrire seri sospetti nei confronti di Henry Hearst, sua vecchia conoscenza e facoltoso avvocato specializzato in materie fiscali. Intenzionato a far crollare definitivamente Hearst per costringerlo a confessare, Victor lo trattiene in centrale per un’intera notte. Nel tentativo di farlo confessare, Benezet si avvarrà anche dell’aiuto di Chantal, moglie di Henry, la quale nutre un particolare odio nei confronti del marito.

Under Suspicion cast

Under Suspicion: il cast del film

Ad interpretare i principali protagonisti del film si ritrovano interpreti particolarmente celebri di provenienza internazionale. In particolare, nei panni del protagonista, l’avvocato Henry Hearst, si ritrova il due volte premio Oscar Gene Hackman. Attore di metodo, questi si è calato con grande cura nel ruolo, costruendo il personaggio attraverso una profonda ricerca psicologica. Accanto a lui, invece, nei panni del capitano di polizia Victor Benezet vi è il premio Oscar Morgan Freeman. Questi, che aveva già lavorato con Hackman in Gli spietati ebbe la possibilità di sfoggiare una grande chimica di coppia con il collega, che arricchisce il film di tensione.

Nei panni di Chantal Hearst, la moglie di Henry, si ritrova invece l’italiana Monica Bellucci. Per lei si è trattata della seconda esperienza in un film in lingua inglese, avendo già avuto una parte nel film del 1992 Dracula di Bram Stoker. Grazie al ruolo qui svolto ha ottenuto ulteriore popolarità anche negli Stati Uniti, dove è poi tornata a lavorare in seguito. Nel film è poi presente l’attore Thomas Jane, recentemente visto nella serie The Expanse, nei panni del detective Felix Owens. Luis Caballero è Paco Rodgriguez, amante di Chantal, mentre Isabel Algaze interpreta Camille, la nipote tredicenne di Henry. Miguel Angel Suarez, infine, è presente nei panni del soprintendente di Victor.

Under Suspicion: la spiegazione del finale, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel seguente paragrafo si fornirà una spiegazione del finale del film, perciò per chi non desidera ricevere spoiler a riguardo si consiglia di andare direttamente al passo successivo.

Il finale di Under Suspicion non è complesso, ma può lasciare disorientati per una serie di dettagli. In prossimità di questo si vede infatti Henry pronto a confessare l’omicidio delle due bambine. Proprio quando sembra sul punto di cedere, però, viene arrestato il vero assassino, portando di fatto a dimostrare la sua innocenza. Viene spontaneo chiedersi come mai il personaggio stesse per confessare qualcosa che non aveva commesso. Per comprendere ciò, è necessario sapere che il titolo originale del romanzo da cui il film è tratto è Brainwash, ovvero lavaggio del cervello. Ed è questo che avviene per tutto il film. Il protagonista viene abbindolato da una serie di tecniche di interrogatorio che lo portano a dubitare persino di sé stesso. Arrivato al finale, confessare gli sembra dunque l’unico modo per potersi tirare “fuori” da quella situazione e dalla sua infelice vita emotiva e famigliare.

Per poter guardare e approfondire il film e i suoi significati, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Under Suspicion è infatti disponibile nei cataloghi di Rai Play e Now TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 gennaio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

CAS Awards 2023, tutti i nominati di quest’anno

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CAS Awards 2023, tutti i nominati di quest’anno

Sono arrivate le nomination della Cinema Audio Society per i suoi CAS Awards 2023, che celebrano l’eccellenza nel missaggio audio per film e TV. In lizza per la statuetta Motion Picture: Live Action ci sono i team di mixaggio del suono dietro i due film di maggior incasso del 2022 – Avatar: La Via dell’Acqua e Top Gun: Maverick – insieme a Niente di nuovo sul fronte Occidentale, Elvis e The Batman.

MOTION PICTURES: LIVE ACTION

Niente di nuovo sul fronte Occidentale
Production Mixer: Viktor Prášil
Re-Recording Mixer: Lars Ginzel
Re-Recording Mixer: Stefan Korte
Scoring Mixer: Daniel Kresco
ADR Mixer: Jan Meyerdierks
Foley Mixer: Hanse Warns

Avatar: The Way of Water
Production Mixer: Julian Howarth
Re-Recording Mixer: Christopher Boyes
Re-Recording Mixer: Gary Summers
Re-Recording Mixer: Michael Hedges
Scoring Mixer: Simon Rhodes
ADR Mixer: Bill Higley
Foley Mixer: Tavish Grade

Elvis
Production Mixer: David Lee
Re-Recording Mixer: Andy Nelson
Re-Recording Mixer: Michael Keller
Re-Recording Mixer: Wayne Pashley
Scoring Mixer: Geoff Foster
ADR Mixer: Tami Treadwell
Foley Mixer: Amy Barber

The Batman
Production Mixer: Stuart Wilson
Re-Recording Mixer: Andy Nelson
Re-Recording Mixer: William Files
Scoring Mixer: Kirsty Whalley
ADR Mixer: Ryan D. Young
Foley Mixer: Darrin Mann

Production Mixer: Mark Weingarten
Re-Recording Mixer: Chris Burdon
Re-Recording Mixer: Mark Taylor
Scoring Mixer: Al Clay
Scoring Mixer: Stephen Lipson
Foley Mixer: Blake Collins

MOTION PICTURES: ANIMATED

Guillermo del Toro’s Pinocchio
Re-Recording Mixer: Jon Taylor
Re-Recording Mixer: Frank Montaño
Scoring Mixer: Peter Cobbin
Foley Mixer: Tavish Grade

Lightyear
Original Dialogue Mixer: Paul McGrath
Re-Recording Mixer: Stephen Urata
Re-Recording Mixer: Ren Klyce
Scoring Mixer: Warren Brown
Foley Mixer: Scott Curtis

Minions: The Rise of Gru
Re-Recording Mixer: Tim Nielsen
Re-Recording Mixer: Steve Slanec
Scoring Mixer: Alan Meyerson
Foley Mixer: Jason Butler

Puss in Boots: The Last Wish
Original Dialogue Mixer: Ken Gombos
Re-Recording Mixer: Julian Slater
Re-Recording Mixer: Greg P. Russell
Scoring Mixer: Alan Meyerson
Foley Mixer: Ryan Squires

Turning Red
Original Dialogue Mixer: Vince Caro
Re-Recording Mixer: Stephen Urata
Re-Recording Mixer: Ren Klyce
Scoring Mixer: Chris Fogel
Foley Mixer: Scott Curtis

MOTION PICTURES — DOCUMENTARY

Good Night Oppy
Re-Recording Mixer: Mark Mangini
Scoring Mixer: Greg Hayes

Hallelujah: Leonard Cohen, A Journey, A Song
Re-Recording Mixer: Bob Edwards
Re-Recording Mixer: Scott R. Lewis

Louis Armstrong’s Black and Blues
Re-Recording Mixer: Leslie Shatz
Scoring Mixer: Louis Schultz

Moonage Daydream
Re-Recording Mixer: Paul Massey
Re-Recording Mixer: David Giammarco
ADR Mixer: Jens Rosenlund Petersen

The Volcano: Rescue from Whakaari
Re-Recording Mixer: Joe Milner
Scoring Mixer: Jacob Johnston
Foley Mixer: Kevin Carvalho

NON-THEATRICAL MOTION PICTURES OR LIMITED SERIES

Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story E8 Lionel
Production Mixer: Amanda Beggs
Re-Recording Mixer: Laura Wiest
Re-Recording Mixer: Joe Barnett
Re-Recording Mixer: Jamie Hardt
ADR Mixer: Judah Getz
Foley Mixer: Jacob McNaughton

Guillermo Del Toro’s Cabinet of Curiosities, E3 The Autopsy
Production Mixer: Rob Beal
Re-Recording Mixer: Paul Shubat
Re-Recording Mixer: Michael Woroniuk

Moon Knight, E6 Gods and Monsters
Production Mixer: Tamás Csaba
Re-Recording Mixer: Bonnie Wild
Re-Recording Mixer: Scott R. Lewis
Scoring Mixer: Scott Michael Smith
ADR Mixer: Doc Kane
Foley Mixer: Jack Cucci

Obi-Wan Kenobi E6 Part 1
Production Mixer: Julian Howarth
Re-Recording Mixer: Bonnie Wild
Re-Recording Mixer: Danielle Dupre
Re-Recording Mixer: Scott R. Lewis
ADR Mixer: Doc Kane
Foley Mixer: Jason Butler

Prey
Production Mixer: Ron Osiowy
Re-Recording Mixer: Craig Henighan
Re-Recording Mixer: Chris Terhune
Re-Recording Mixer: Joel Dougherty
Scoring Mixer: Frank Wolf
ADR Mixer: Jamison Rabbe
Foley Mixer: Connor Nagy

TELEVISION SERIES: ONE HOUR

Better Call Saul S6:E13 Saul Gone
Production Mixer: Phillip W. Palmer
Re-Recording Mixer: Larry Benjamin
Re-Recording Mixer: Kevin Valentine
ADR Mixer: Chris Navarro
Foley Mixer: Stacey Michaels

Ozark S4:E14 A Hard Way To Go
Production Mixer: Akira Fukasawa
Re-Recording Mixer: Larry Benjamin
Re-Recording Mixer: Kevin Valentine
Scoring Mixer: Phil McGowan
Foley Mixer: Amy Barber

Severance S1:E9 The We We Are
Production Mixer: Bryan Dembinski
Re-Recording Mixer: Bob Chefalas
Scoring Mixer: Chris Fogel
Foley Mixer: George A. Lara

Stranger Things S4:E7 Chapter Seven: The Massacre at Hawkins Lab
Production Mixer: Michael P. Clark
Re-Recording Mixer: Mark Paterson
Re-Recording Mixer: William Files
Re-Recording Mixer: Craig Henighan
Scoring Mixer: Hector Carlos Ramirez
ADR Mixer: Jeffery Roy
Foley Mixer: Peter Persaud

The White Lotus S2:E1 Ciao
Production Mixer: Angelo Bonanni
Re-Recording Mixer: Christian P. Minkler
Re-Recording Mixer: Ryan Collins
ADR Mixer: Debra R. Winsberg
Foley Mixer: Michael Head

TELEVISION SERIES: HALF HOUR

Barry S3:E8 Starting Now
Production Mixer: Scott Harber
Re-Recording Mixer: Elmo Ponsdomenech
Re-Recording Mixer: Teddy Salas
Re-Recording Mixer: Sean Heissinger
Scoring Mixer: David Wingo
ADR Mixer: Howard London
Foley Mixer: Darrin Mann

Only Murders in the Building S2:E5 The Tell
Production Mixer: Joseph White Jr.
Re-Recording Mixer: Penny Harold
Re-Recording Mixer: Andrew Garrett Lange
Scoring Mixer: Alan Demoss
ADR Mixer: Chris Navarro
Foley Mixer: Erika Koski

She-Hulk: Attorney at Law S1:E9 Whose Show Is This?
Production Mixer: Marcus Petruska
Re-Recording Mixer: Pete Horner
Re-Recording Mixer: Karol Urban
Scoring Mixer: Alvin Wee
ADR Mixer: Doc Kane
Foley Mixer: Jason Butler

The Bear S1:E7 Review
Production Mixer: Scott D. Smith
Re-Recording Mixer: Steve Giammaria
ADR Mixer: Patrick Christensen
Foley Mixer: Ryan Collison
Foley Mixer: Connor Nagy

What We Do in the Shadows S4:E7 Pine Barrens
Production Mixer: Rob Beal
Re-Recording Mixer: Sam Ejnes
Re-Recording Mixer: Diego Gat
Re-Recording Mixer: Marc Fishman
Foley Mixer: Stacey Michaels

TELEVISION NON-FICTION, VARIETY or MUSIC – SERIES or SPECIALS

Carole King & James Taylor: Just Call Out My Name
Production Mixer: Danny Kortchmar
Re-Recording Mixer: Gary A. Rizzo

Formula 1: Drive to Survive S4:E9 Gloves Are Off
Re-Recording Mixer: Nick Fry
Re-Recording Mixer: Steve Speed

George Carlin’s American Dream E1 Part 1
Production Mixer: Paul Graff
Re-Recording Mixer: Earl Martin
Re-Recording Mixer: Jason Gaya

Lucy and Desi
Production Mixer: Sabi Tulok
Re-Recording Mixer: Patrick Spain
Re-Recording Mixer: John W. Rampey
Scoring Mixer: Scott Sheppard

Obi-Wan Kenobi: A Jedi’s Return
Production Mixer: Richard Hays
Re-Recording Mixer: Danielle Dupre
Scoring Mixer: Scott Michael Smith

STUDENT RECOGNITION AWARD FINALISTS

Chelsea Rae Adams
Colette Grob
María Clara Calle Jiménez
Sophia L. White
Timo Nelson

MPSE Golden Reel Awards Nominations 2023: tutti i candidati agli Oscar del suono

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Ecco di seguito tutti i nominati agli Motion Picture Sound Editors Golden Reel Awards 2023, i premi del sindacato degli ingegneri del suono che lavorano nell’industria hollywoodiana. Mai come in questo caso, le categorie per questa gilda sono estremamente specifica e variegate, a sottolineare l’importanza e la varietà del lavoro svolto dal suono nell’intrattenimento audiovisivo.

Outstanding Achievement in Sound Editing – Broadcast Animation

  • “Jurassic World: Camp Cretaceous: The Last Stand” – DreamWorks Animation: Supervising Sound Editors: Rob McIntyre, D.J. Lynch, Sound Designer: Evan Dockter, Sound Effects Editor: Adam Cioffi, Dialogue Editor: Anna Adams, Foley Editor: Aran Tanchum, Foley Artist: Vincent Guisetti.
  • “Love, Death & Robots: In Vaulted Halls Entombed”Netflix: Supervising Sound Editor: Brad North MPSE, Foley Editor: Antony Zeller MPSE, Foley Artists: Zane Bruce, Lindsay Pepper.
  • “Tales of The Jedi: The Sith Lord” – Disney: Supervising Sound Editors: David W. Collins, Matthew Wood, Sound Effects Editors: Kevin Bolen, Michael Brinkman, Foley Supervisor: Frank Rinella, Foley Artists: Margie O’Malley, Andrea Gard, Sean England.
  • “Transformers: Earthspark: “Age of Evolution” – Nickelodeon: Supervising Sound Editors: Brad Meyer MPSE, Sound Effects Editor: Natalia Saavedra Brychcy MPSE, Dialogue Editor: Christine Gamache, Foley Editor: Carol Ma.

 

Outstanding Achievement in Sound Editing – Broadcast Long Form Dialogue / ADR

  • Better Call Saul: Saul Gone” – AMC: Supervising Sound Editors: Nick Forshager MPSE, Kathryn Madsen MPSE, Dialogue Editor: Jane Boegel
  • The Crown: Gunpowder” – Netflix: Supervising Sound Editor: Lee Walpole MPSE Supervising Dialogue Editor: Iain Eyre Supervising ADR Editing: Matt Mewett
  • The Lord of the Rings: The Rings of Power: Udûn” Amazon:  Supervising Sound Editors: Robby Stambler MPSE, Damian Del Borrello MPSE, Dialogue / ADR Supervisor: Stefanie Ng, Dialogue Editors: Ailene Roberts MPSE, Ray Beentjes, ADR Group Editor: Gareth Van Niekirk.
  • Severance: The We We AreApple TV+:  Supervising Sound Editor: Jacob Ribicoff MPSE
    ADR Editor: David Briggs, Dialogue Editor: Gregg Swiatlowski.
  • Stranger Things: Chapter Seven: The Massacre at Hawkins Lab” – Netflix: Supervising Sound Editors: William Files MPSE, Craig Henighan MPSE, Dialogue / ADR Supervisor: Ryan Cole MPSE,  Dialogue Editors: Korey Pereira MPSE, Jill Purdy MPSE, David Butler, Polly McKinnon, Rob Chen.

Outstanding Achievement in Sound Editing – Broadcast Long Form Effects / Foley

  • Andor: Reckoning” – Disney: Supervising Sound Editors: David Acord, Margit Pfeiffer,
    Sound Effects Editor: J.R. Grubbs, Foley Editor: Shaun Farley MPSE, Foley Artists: John Roesch MPSE, Shelley Roden MPSE, Sound Designer: David Acord
  • “Better Call Saul: Carrot and Stick” – AMC: Supervising Sound Editors: Nick Forshager MPSE, Kathryn Madsen MPSE, Sound Effects Editors: Matt Temple, Marc Glassman MPSE,
    Foley Artists: Gregg Barbanell MPSE, Alex Ullrich
  • “Gaslit: Year of the Rat” – Starz: Co-Supervising Sound Editors: Kevin W. Buchholz, Stefani Feldman MPSE, Sound Effects Editors: Dan Kremer MPSE, Adam Parrish King, Foley Editors: Sam Munoz, Jordan Aldinger, Foley Artists: Jacob McNaughton, Noel Vought.
  • “The Lord of the Rings: The Rings of Power Udûn”  – Amazon, nSupervising Sound Editors: Damian Del Borrello MPSE, Robby Stambler MPSE, Sound Designer: Paula Fairfield MPSE
    Sound Editors: James Miller, Chris Terhune, Gareth Van Niekerk, Ryan A. Sullivan, Goeun, Everett MPSE, Foley Editor: Richard Wills, Jonathan Bruce, Amy Barber, Foley Artist: Jonathan Bruce
  • “Stranger Things: Chapter Seven: The Massacre at Hawkins Lab” – Netflix: Supervising Sound Editors: William Files MPSE, Craig Henighan MPSE, Sound Editors: Angelo Palazzo, MPSE, Ken McGill, Katie Halliday, Lee Gilmore MPSE, David Grimaldi, Chris Bonis, Foley Artist: Steve Baine

Outstanding Achievement in Sound Editing – Broadcast Short Form

  • Barry: “710N” – HBO: Supervising Sound Editors: Sean Heissinger, Matthew E. Taylor, Sound Designer: Rickley W. Dumm MPSE, Sound Editors: Deron Street, Candice Brunello, Charles Campagna, Dialogue Editor: John Creed MPSE, Supervising Foley Editor: Clay Weber MPSE, Foley Editor: Darrin Mann, Foley Artists: Alyson Dee Moore MPSE, Chris Moriana.
  • “The Bear: Review” – FX: Supervising Sound Editor: Steve “Major” Giammaria, Sound Effects Editor: Jonathan Fuhrer, Dialogue Editor: Evan Benjamin, Foley Editor: Annie Taylor, Foley Artist: Leslie Bloome.
  • “Only Murders in the Building: Framed” – Hulu: Supervising Sound Editors: Mathew Waters, Danika Wikke MPSE, Supervising Dialogue Editor: Borja Sau, Sound Effects Editor: Eric Offin, Foley Editor: Arno Stephanian MPSE, Foley Artists: Sanaa Kelley MPSE, Adam DeCoster.
  • “She Hulk: Ribbit and Rip It” – Disney: Supervising Sound Editor: Mac Smit, Sound Designer: Steve Bissinger Sound Effects Editors: Tim Farrell, Goeun Everett MPSE, Dialogue / ADR Supervisor: Vanessa Lapato, Dialogue Editor: Ryan Cota MPSE, Foley Supervisor: Joel Raabe, Foley Editor: Ian Chase, Foley Artists: Sean England, Andrea Gard, Conforming Editor: Kim B. Christensen.
  • “Wild Babies: Big Families” – Netflix: Supervising Sound Editor: Matt Coster, Sound Effects Editors: Matt Coster, Ben Wood, Sound Designers: Matt Coster, Ben Wood, Foley Editors: Matt Coster, Ben Wood.

Outstanding Achievement in Sound Editing – Feature Animation

  • “DC League of Super-Pets” –  Warner Bros. Animation: Supervising Sound Editors: Bill R. Dean MPSE, Ando Johnson,Sound Designer: Erick Ocampo, Sound Effects Editors: Chris Battaglia MPSE, Kip Smedley, Supervising Dialogue Editor: Stephanie Brown, Dialogue Editor: Chase Keehn, Supervising Foley Editor: Jessie Pariseau, Foley Editor: Bruce Tanis MPSE, Foley Artists: Alyson Dee Moore MPSE, Christopher Moriana.
  • “Guillermo del Toro’s Pinocchio” – Netflix: Supervising Sound Editor: Scott Martin Gershin MPSE, Sound Effects Editors: Masanobu “Tomi” Tomita, Andrew Vernon MPSE, Dan Gamache MPSE, Dialogue Editor: Dan Gamache MPSE, Foley Artists: Dan O’Connell, John Cucci MPSE.
  • “Lightyear” – Disney Animation: Supervising Sound Editor: Coya Elliott, Sound Designer: Ren Klyce, Sound Effects Editors: Kimberly Patrick, Jonathon Stevens, Benjamin A. Burtt, Dialogue Editor: Cheryl Nardi, Foley Editors: James Spencer, Dee Selby, Foley Artists: Shelley Roden MPSE, John Roesch MPSE.
  • “Puss in Boots: The Last Wish” – DreamWorks Animation: Supervising Sound Editors: Jason W. Jennings, Julian Slater MPSE, Sound Designer: Tim Walston MPSE, Sound Effects Editor: Ken McGill, Dialogue Editor: Mia Stewart MPSE, Supervising Foley Editor: Paul Pirola.

Outstanding Achievement in Sound Editing – Feature Documentary

  • “Good Night Oppy” – Amazon: Supervising Sound Editor: Mark Mangini MPSE, Supervising Dialogue Editor: Dave Bach, Sound Designers: Tim Walston MPSE, Dave Whitehead MPSE, Mark Mangini MPSE.
  • “Louis Armstrong’s Black and Blues” – Apple TV+: Supervising Sound Editor: Leslie Shatz, Sound Designer: Leslie Shatz, Supervising Dialogue Editor: Jon Flores.
  • “Moonage Daydream” – Neon: Supervising Sound Editor: Nina Hartstone, Sound Designers: Samir Foco, James Shirley, Sound Editor: Louise Burton MPSE.
  • “The Territory” – National Geographic: Supervising Sound Editors: Rune Klausen, Peter Albrechtsen MPSE, Sound Designers: Rune Klausen, Peter Albrechtsen MPSE, Sound Effects Editors: Mikkel Nielsen, Tim Nielsen, Dialogue Editors: Sebastian Vaskio, Guilherme Tortolo Magrin, Foley Editor: Pietu Korhonen, Foley Artist: Heikki Kossi, MPSE.

Outstanding Achievement in Sound Editing – Foreign Language Feature

  • “All Quiet on the Western Front” – Netflix:
    • Supervising Sound Editor: Frank Kruse
    • Sound Designer: Markus Stemler,
    • Supervising Dialogue Editor: Alexander Buck,
    • Supervising ADR Editors: Benjamin Hörbe, Alexander Buck,
    • ADR Editors: Thomas Kalbér, Moritz Hoffmeister,
    • Foley Editor: Kuen Il Song,
    • Foley Artists: Carsten Richter, Daniel Weis.
  • “Argentina, 1985” – Amazon:
    • Supervising Sound Editor: Santiago Fumagalli,
    • Sound Effects Editors: Juan Ignacio Giobio, Nahuel De Camillis,
    • Dialogue Editor: Ignacio Seligra,
    • Foley Editor: Nicolás Mannara,
    • Foley Artist: Diego Marcone,
    • Music Editor: Stephen M. Davis.
  • “Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths” – Netflix:
    • Supervising Sound Editors: Martín Hernández, Nicolas Becker,
    • Sound Designer: Ken Yasumoto,
    • Sound Effects Editors: Alejandro Quevedo, Jaime Sainz, Carolina Santana,
    • Dialogue Editors: Valeria López Mancheva, Raynier Hinojosa, Omar Blanco,
    • ADR Editors: Alitzel Diaz, Daniel Douglass MPSE,
    • Foley Editors: Oscar Victoria, Pietu Korhonen, Alan Romero,
    • Foley Artists: Heikki Kossi MPSE, Alan Romero.
  • “EO” – Janus Films:
    • Supervising Sound Editor: Radoslaw Ochnio MPSE,
    • Sound Designer: Radoslaw Ochnio MPSE,
    • Sound Editor: Marta Weronika Weronska,
    • Foley Editor: Suraj Bardia MPSE.
  • “The Quiet Girl” – Break Out Pictures:
    • Supervising Sound Editor: Steve Fanagan MPSE
    • Sound Designer: Steve Fanagan MPSE
    • Sound Effects Editor: Steve Fanagan MPSE
    • Dialogue Editor: Louise Burton MPSE
    • ADR Editor: Louise Burton MPSE
    • Foley Editor: Steve Fanagan MPSE
    • Foley Artist: Caoimhe Doyle
  • “Triangle of Sadness” -Imperative Entertainment:
    • Sound Editors: Andreas Franck MPSE, Bent Holm MPSE, Gustav Landbecker, Johannes
    • Dekko, Claes Lundberg, Benny Persson, Daniel Lindvik, Alexander Wunsch, Erik Watland
    • Sound Designers: Andreas Franck MPSE, Bent Holm MPSE
    • Foley Artists: Claes Lunderberg, Ulf Olausson

Outstanding Achievement in Sound Editing – Feature Dialogue / ADR

“The Banshees of Inisherin” – Searchlight Pictures
Supervising Sound Editor: Joakim Sundström
Supervising ADR Editing: Simon Chase
Supervising Foley Editor: Rebecca Glover
Foley Artist: Julien Naudin

The Batman” – Warner Bros. Pictures
Supervising Sound Editors: Douglas Murray MPSE, William Files MPSE
Dialogue Editor: Jacob Riehle
ADR Editors: Bobbi Banks MPSE, David V. Butler

Elvis” – Warner Bros. Pictures
Supervising Sound Editor: Wayne Pashley MPSE
Supervising Dialogue Editor: Derryn Pasquill
ADR Supervisor: Libby Villa
Dialogue Editors: Nick Breslin, Marisa Marsionis, Lauren Ligovich

“Empire of Light” – Searchlight Pictures
Supervising Sound Editors: Oliver Tarney MPSE, Rachael Tate MPSE

Everything Everywhere All At Once” – A24
Supervising Sound Editor: Brent Kiser MPSE

“Top Gun: Maverick” – Paramount
Supervising Sound Editors: Bjørn Ole Schroeder, James Mather, Al Nelson
Dialogue Editor: Chris Gridley
Dialogue Editors: Simon Chase, Matthew Hartman, Michael Maroussas, Gwendolyn Yates Whittle MPSE
ADR Editor: Gwendolyn Yates Whittle MPSE

Outstanding Achievement in Sound Editing – Feature Effects / Foley

  • Avatar: La Via dell’Acqua” – 20th Century Studios
    • Supervising Sound Editor: Christopher Boyes
    • Supervising Effects Editor: Brent Burge
    • Sound Designers: David Chrastka, Dave Whitehead MPSE, Christopher Boyes
    • Sound Effects Editors: Hayden Collow, Matt Stutter MPSE
    • Foley Editors: Craig Tomlinson, Dee Selby
    • Foley Artists: Dan O’Connell, John Cucci MPSE
  • The Batman” – Warner Bros. Pictures
    • Supervising Sound Editors: Will Files MPSE, Douglas Murray MPSE
    • Sound Designers: Chris Terhune, Lee Gilmore MPSE, Craig Henighan MPSE
    • Sound Effects Editor: Diego Perez MPSE, Phil Barrie
  • Everything Everywhere All at Once” – A24
    • Supervising Sound Editor: Brent Kiser MPSE
  • Jurassic World: Dominion” – Universal Pictures
    • Supervising Sound Editors: Al Nelson, Gwendolyn Yates Whittle MPSE
    • Sound Designers: Pete Horner, Gary Rydstrom MPSE
    • Sound Effects Editors: Stuart McCowan, Benjamin A. Burtt, Scott Guitteau, Qianbaihui Yang MPSE
    • Supervising Foley Editor: Luke Dunn Gielmuda
    • Foley Editor: Coya Elliott
    • Foley Artists: Jana Vance, Ronni Brown
  • Nope” – Universal Pictures
    • Supervising Sound Editor: Johnnie Burn MPSE
    • Sound Effects Editors: Simon Carroll, Brendan Feeney, Max Behrens, Ben Gulvin, Jeff
    • Smith, Beresford Cookman
    • Foley Editors: Natalia Lubowiecka MPSE, Ewa Mazurkiewicz
    • Foley Artist: Jacek Wisniewski
  • Top Gun: Maverick” – Paramount
    • Supervising Sound Editors: Al Nelson, James Mather, Bjørn Ole Schroeder
    • Sound Designers: Christopher Boyes, Jed Loughran
    • Sound Effects Editors: Benjamin A. Burtt, Scott Guitteau, Rowan Watson, Qianbaihui Yang MPSE
    • Supervising Foley Editor: Luke Dunn Gielmuda
    • Foley Editors: Dmitri Makarov, David Mackie
    • Foley Artists: Jana Vance, Ronni Brown, John Roesch MPSE, Shelley Roden MPSE

Outstanding Achievement in Sound Editing – Non-theatrical Animation

  • “The Ice Age Adventures of Buck Wild” – Disney
    • Supervising Sound Editor: Leff Lefferts
    • Sound Effects Editors: Shaun Farley MPSE, Chris Manning
    • Dialogue Editor: E. Larry Oatfield
    • Foley Artists: John Roesch MPSE, Ronni Brown, Sean England
  • “Jurassic World: Camp Cretaceous: Hidden Adventure” – Netflix
    • Supervising Sound Editors: Rob McIntyre, D.J. Lynch
    • Sound Designer: Evan Dockter
    • Sound Effects Editors: Adam Cioffi, Ian Nyeste, Cat Gensler, Roger Pallan
    • Dialogue Editor: Anna Adams
    • Foley Editor: Aran Tanchum
  • “Lego Star Wars Summer Vacation” – Disney
    • Supervising Sound Editors: David W. Collins, Matthew Wood
    • Sound Designer: David W. Collins
    • Sound Effects Editors: Kevin Bolen, Bill Rudolph
    • Foley Supervisor: Frank Rinella
    • Foley Editor: Eryne Prine
    • Foley Artist: Margie O’Malley
  • “Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles: The Movie” – Nickelodeon
    • Supervising Sound Editor: Jeff Shiffman MPSE
    • Sound Effects Editors: Jessey Drake MPSE, Brad Meyer MPSE
    • Dialogue Editor: Xinyue Yu MPSE
    • Foley Editor: Carol Ma

Outstanding Achievement in Sound Editing – Non-theatrical Documentary

  • “Formula 1: Drive to Survive: Gloves Are Off” Netflix
    • Supervising Sound Editors: Steve Speed, Nick Fry
    • Sound Designer: James Evans
    • Sound Editor: Hugh Dwan
  • “George Carlin’s American Dream” HBO Max
    • Supervising Sound Editor: Bobby Mackston
    • Dialogue Editor: Miriam Cole
    • Sound Effects Editor: Matt Temple, Joseph Beshenkovsky
  • “Lucy and Desi” Amazon
    • Supervising Sound Editors: Anthony Vanchure, Daniel Pagan MPSE
    • Sound Effects Editor: Mike James Gallagher
  • “Selena Gomez: My Mind and Me” Apple TV+
    • Supervising Sound Editor: Anthony Vanchure
    • Sound Designer: Mike James Gallagher
    • Sound Effects Editors: Matt Olivo MPSE, Jeff Pitts
    • Foley Artists: Luke Kelley, Sanaa Kelley MPSE
  • “Tony Hawk – Until The Wheels Fall Off” HBO Max
    • Supervising Sound Editor: John M Chalfant
    • Sound Effects Editor: Chris Goodes MPSE
    • Dialogue Editor: Andrew Rice
  • “Trainwreck: Woodstock ’99: Kerosene, Match. Boom!” Netflix
    • Supervising Sound Editor: Nas Parkash
    • Sound Effects Editors: Will Chapman, Tristan Powell
    • Dialogue Editor: Claire Ellis

Outstanding Achievement in Sound Editing – Non-theatrical Feature

  • “Pinocchio” – Disney
    • Supervising Sound Editors: Bjørn O. Schroeder, Leff Lefferts
    • Sound Designer: Randy Thom MPSE
    • Sound Effects Editors: Malcolm Fife, Pascal Garneau, Teresa Eckton MPSE, Goeun Everett MPSE
    • Dialogue Editor: James Spencer
    • Supervising Foley Editor: Christopher Manning
    • Foley Editors: Chris Frazier, Dee Shelby
    • Foley Artists: John Roesch MPSE, Shelley Roden MPSE
  • “Prey” – Hulu
    • Supervising Sound Editors: Chris Terhune, Will Files MPSE
    • Sound Designer: James Miller
    • Sound Effects Editors: Christopher Bonis, Diego Perez MPSE, Lee Gilmore MPSE
    • Supervising Dialogue Editor: Jessie Anne Spence MPSE
    • Dialogue Editors: David Bach, Korey Pereira MPSE
    • Supervising Foley Editor: Annie Taylor
    • Foley Editors: Nick Seaman, Roni Pillischer
    • Foley Artists: Leslie Bloome, Shaun Brennan
  • “Weird: The Al Yankovic Story” – Roku
    • Supervising Sound Editor: Anthony Vanchure
    • Sound Designer: Mike James Gallagher
    • Foley Artists: Sanaa Kelley MPSE, Iris Dutour, Luke Kelley
  • “Women of the Movement” – ABC
    • Supervising Sound Editor: Bobbi Banks MPSE
    • Sound Effects Editor: Nancy MacCleod
    • Dialogue Editor: Fred Stahly
    • Foley Artist: Sanaa Kelly MPSE

Outstanding Achievement in Music Editing – Broadcast Long Form

  • “The L Word: Generation Q: Questions for the Universe” Showtime
    Supervising Music Editor: Sharyn Gersh MPSE
  • “The Lord of the Rings: The Rings of Power: Alloyed” Amazon
    Music Editors: Jason Smith, Michael Baber
  • “Severance: The We We Are” Apple TV+
    Music Editors: Missy Cohen MPSE, Sam Zeines
    Scoring Editor: Felipe Pacheco
  • “Stranger Things: Chapter Nine: The Piggyback” Netflix
    Music Editors: Lena Glikson, David Klotz
  • “Wednesday: A Murder of Woes” Netflix
    Music Editor: Michael T. Ryan MPSE
  • The White Lotus S2: Bull Elephants” HBO
    Supervising Music Editor: Mikael Sandgren

Outstanding Achievement in Music Editing – Broadcast Short Form

Love, Death & Robots: “Night of the Mini Dead”
Netflix
Music Editor: Jeff Charbonneau

“Pitch Perfect: Bumper in Berlin: Torschlusspanik”
NBC Universal
Music Editor: Andres Locsey

“Russian Doll: Matryoshka”
NBC Universal
Music Editor: Georgie Ramsland

She-Hulk: Attorney at Law: Is This Not Real Magic?”
Disney / Marvel
Supervising Music Editor: Anele Onyekwere
Music Editors: Mary Parker, Leah Dennis, Zak Millman

Outstanding Achievement in Music Editing – Documentary

“Louis Armstrong’s Black and Blues”
Apple TV+
Music Editors: Louie Schultz MPSE, Jordan Wiggins, Alex Carr-Engler

“Moonage Daydream”
Neon
Supervising Music Editor: John Warhurst
Music Editor: Brett Morgan

“My Life as a Rolling Stone: Mick Jagger”
EpiX
Supervising Music Editors: Ben Newth, Nick Ashe

“The Way Down: Revelations”
HBO Max
Supervising Music Editor: Richard David Brown MPSE

Outstanding Achievement in Music Editing – Feature Motion Picture

Elvis
Warner Bros.
Supervising Music Editor: Jamieson Shaw MPSE
Music Editor: Evan McHugh
Scoring Editor: Chris Barrett

A24
Music Editors: Dean Menta, Luke Wilder, Katherine Gordon Miller

“Guillermo del Toro’s Pinocchio”
Netflix
Music Editors: Lewis Morison, Eric Caudieux
Scoring Editor: Chris Barret

“Tár”
Focus Features
Supervising Music Editor: Gerard McCann MPSE

“Whitney Houston: I Wanna Dance with Somebody”
TriStar Pictures
Supervising Music Editor: John Warhurst
Supervising Sound Editor: Nina Hartstone
Music Editors: James Shirley, Victor Chaga

Outstanding Achievement in Sound Editing – Game Dialogue / ADR

“Call of Duty: Modern Warfare II”
Infinity Ward
Audio Director: Stephen Miller
Audio Dialogue Lead: David Natale
Supervising Sound Editors: Charles Deenen, Nick Martin
Sr. Lead Audio Designer: Dave Rowe MPSE
Sr. Lead Technical Audio Designer: Tim Stasica
Expert Audio Designer: Chris Egert
Dialogue Editors: Darrell Tung, Mark Camperell CAS MPSE, Kerri Shak, Alex Knickerbocker, Ryan Ongaro, Amanda McDonnell, Charlie Gondak, Robert Weiss, Lenny Bedford, Joseph Mott, Josh Taylor, Michael Jukes, Josh Polhill, Cassie White, Myon Sample
Expert Dialogue Designer: Michael Spina
Sound Editors: Landen Belardes, Alexander Ephraim MPSE

“God of War Ragnarök”
Sony
Audio Director: Frank Favre
Supervising Dialogue Editor: Jodie Kupsco
Dialogue Designers: Heather Plunkard, Kevin McClelland, Tyler Held, Bianca Salinas, Dedrick Sarzaba, Jaime Marcelo, Ana Paola Velasquez Barrera, Andrea Contino, Briana Villarreal, Damian O’Sullivan, Monet Gardiner, Seira McCarthy, Shannon Deane, Katelyn Limber
Dialogue Editors: Kyle Richards, Declan Knapp, Caanan Nathaniel, Dale Curtis, Edward Towers, Paul James, Brad Rees, Helen Miles, James Doyle, James Battley

“Horizon Forbidden West”
Sony
Dialogue Director: Jochen Willemsen
Dialogue Designer: Erik Schuring
Dialogue Editors: Juan Manuel Delfin, Vincent van Rooijen, Nick van Noort, Sander Houtman, Nick Gratwick

“Immortality”
Half Mermaid
Audio Directors: Kevin Senzaki MPSE, Priscilla Snow
Dialogue Editor: Diana Cha

Outstanding Achievement in Music Editing – Game Music

“Call of Duty: Modern Warfare II”
Infinity Ward
Audio Lead: Stephen Miller
Music Director: JD Mayer
Sr. Lead Audio Designer: Dave Rowe MPSE
Sr. Lead Technical Audio Designer: Tim Stasica
Expert Audio Designer: Chris Egert
Music Editors: Sam Marshall, Raheem Frederick, Nicole Yazmin

“God of War Ragnarök”
Sony
Audio Directors: Peter Scaturro, Keith Leary
Supervising Music Editor: Sonia Coronado
Music Editors: Yuen Man Chung Kelvin, Glen Andrew Brown, Rob Goodson, Bill Hemstapat, Adam Kallibjian, Collin Lewis, Kory McMaster, Monty Mudd, Kye Sebastian Voce

“Horizon Forbidden West”
Sony
Audio Director: Bastian Seelbach
Music Supervisor: Lucas van Tol
Music Integration: Bastiaan van Bentum

“Immortality”
Half Mermaid
Audio Director: Priscilla Snow
Supervising Music Editor: Nainita Desai
Music Editor: Priscilla Snow
Sound & Music Implementer: Priscilla Snow
Scoring Editor: Nainita Desai
Audio Programmers: Connor Carson, Dylan Nelkin, Lizi Attwood

Outstanding Achievement in Sound Editing – Game Effects / Foley

“Call of Duty: Modern Warfare II”
Infinity Ward
Audio Directors: Stephen Miller, Ian Mika, Jonathan Gosselin
Audio Lead: David Natale
Supervising Sound Editors: Adam Boyd MPSE, Bryan O. Watkins, Charles Deenen, Nick Martin
Sr. Lead Audio Designers: Dave Rowe MPSE, Jeremiah Sypult
Sr. Lead Technical Audio Designer: Tim Stasica
Principal Sound Designer: Stuart Provine
Principal Audio Designer: Nicolas Tremblay
Expert Audio Designer: Chris Egert
Studio Audio Designer: Darren Blondin
Lead Sound Designer: John Drelick
Sr. Sound Designers: Brian Bibbo, Chris Staples, Corina Bello, Jake Harley, Lee Staples, Tim Schlie, Doug Prior
Sr. Audio Designer: Mathieu Denis
Sr. Technical Audio Designer: Robert Rice
Sr. Associate Audio Designer: Darrell Tung
Associate Technical Sound Designer: Elise Tankiewic
Associate Audio Designers: Jordan Ruhala, Victor Arias, Jim Lecroy, Steven Carroll
Audio Designer: Rudy Duro
Sound Designers: Alexander Ephraim MPSE, James Evans, Josh Moore, Matt Hall, Chris Terhun, Nick Interlandi, Tory Bader, Michael Krystek, Nick Martin
Sound Editors: Michael Spina, Landen Belardes, Russel Topal MPSE, Igor Comes, Rashaad Wiggins, Jim Schaefer, John Joseph Thomas, Mitchell Osias, Myon Sample
Supervising Foley Artist: Gary Hecker MPSE
Foley Editor: Randy Singer
Foley Artist: Michael Broomberg

“Destiny 2: The Witch Queen”
Axis Studios
Senior Audio Lead: Evan Buehler
Audio Lead: Skye Lewin MPSE
Supervising Sound Editors: Bryen Hensley MPSE, Adam Boyd MPSE, Braden Parkes
Sound Designers: Juan Uribe, Noah Sitrin, Paxson Helgesen, Keith Sjoquist, Zach Thomas, AJ Novak, Eric Moen, Jon Persson, Stosh Tuszynski
Foley Editors: Alvaro Vela, Lexie Guthan
Foley Artists: Transparent Sound, Katie Waters

“God of War Ragnarök”
Sony
Audio Director: Frank Favre
Senior Audio Artists: Jeremy Rogers MPSE, Michael Kent, Alex Previty, Beau Anthony Jimenez, Bryan Higa, Justin E. Bell, Nick Tomassetti, Stephen Schappler, Aaron Sanchez, Ash Read, Dennis Bestafka, Derrick Espino, Jeshua Whitaker, Lewis Everest, Noburo Masuda, Tsubasa Ito, Samuel Justice, Csaba Wagner, Ben Minto, Chris Sweetman
Audio Artists: Andres Herrera, Chris Kokkinos MPSE, Danny Barboza, Danny Hey, Kei Matsuo MPSE, Koji Niikura, Lewis Barn, Maria Rascon, Presley Hynes, Prin Keerasuntonpong, Robert Castro, Satsuki Sato, TJ Schauer, Harry Cohen MPSE, Luke Hatton, Michael Leaning, Barney Oram, Zachary Quarles MPSE, Stefan Rutherford, Paul Stoughton, Joe Thom, Graham Donnelly, David Farmer MPSE, Eilam Hoffman, Jason W. Jennings, Bryan Jerden, Fred Pearson, Stephano Sanchinelli, Thomas C. Brewer MPSE, Tim Walston MPSE
Technical Sound Designers: Sean LaValle, Cameron Sonju, Daniel Ramos, Enoch Choi, Gavin Booth, Roy Lancaster, Charles Dworetz, Bradley Gurwin, Mallorie Lesher, Dave St. Jean, Klaudia Schaffer, Aaron Cendan, Ashton Faydenko, Jessie Chang, Skylar Chen
Audio Programmer: Stepan Boev
Foley Editors: Blake Collins, Jeff Gross, Alex Robson
Foley Artists: Joanna Fang, Dawn Fintor, Alicia Stevenson

“Horizon Forbidden West”
Sony
Audio Director: Bastian Seelbach
Senior Audio Artists: Anton Woldhek, Pinar Temiz, Lewis James, Arjen Schut, Ramon Kerstens, Casey Slocum, Dennis Bestafka, Safar Bake, Jon Rook, Justin E. Bell, Aaron Sanchez, Eilam Hoffman, George Vlad, Ash Read
Audio Artists: Lovisa Bergdahl, Jacopo Consonni, Gijs Driesenaar, Robert Castro, Andres Herrera, Maria Rascon, TJ Schauer, David Goll, Lewis Everest, Lewis Barn, Fabio Liutina, Robert Kellough MPSE, Graham Donnelly, David Whitehead MPSE, Michelle Child, Tobias Poppe, Jonathan Howe
Audio Programmer: Andreas Varga
Technical Sound Designers: Nick van Kleef, Ruben Bergshoeff, Ben Pantelis
Foley Editors: Graham Donnelly, Mark Bailey, Shane Rees, Mauricio Nicoli, Emmanuel Gayosso, Tim McCann
Foley Artists: Blake Collins, Joanna Fang, Rustam Gimadiyev, Bogdan Zavarzin, David C Hughes, Stephano Sanchinelli, Jesse Barden, Alexis Mondragon, Patrick Lee, Wen Du

Outstanding Achievement in Sound Editing – Student Film (Verna Fields Award)

“Ascent”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Guldem Masa

“Brutal”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Dan Hibbert
Enemy Alien
Australian Film Television and Radio School
Supervising Sound Editor: Jonathan Mendolicchio

“Entertain Me”
Amsterdam University of the Arts
Supervising Sound Editor: Sam Titshof

“Key of See”
Savannah College of Art and Design
Supervising Sound Editor: Manuel Simon
Foley Artists: Conor Van Slyke, George Allan

“Spring Roll Dream”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Carlos Eligio San Juan Juanchi

“This is Your Captain Speaking”
Amsterdam University of the Arts
Supervising Sound Editor: Zoé Beekes
Dialogue Editor: Felicia Koolhoven
Sound Effects Editor: Teun Beumer

“Whiteboy”
National Film & Television School
Supervising Sound Editor: Oliver Mapp

Grazie ragazzi, la recensione del film di Riccardo Milani

Grazie ragazzi, la recensione del film di Riccardo Milani

Riccardo Milani torna in sala con una commedia dai toni dolci e affettuosi, Grazie ragazzi, portandosi dietro per la quarta volta il suo Antonio Albanese, in un ruolo più toccante e profondo che mai. La pellicola è l’adattamento del film francese Un Triomphe di Emmanuel Courcol, con una sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso regista insieme a Michele Astori. La storia pone l’accento sull’importanza del teatro come luogo di libertà e di salvezza, specie se utilizzato in un contesto sociale complicato come può essere il carcere.

Il film cerca di puntare una luce su quei settori – come quelli culturali – lasciati in balia del disinteressamento politico, ma che se sostenuti e promossi a dovere possono trasformarsi in un supporto essenziale per la comunità. Grazie ragazzi è distribuito da Vision Distribution, e arriverà nelle sale cinematografiche dal 12 gennaio, per poi approdare per qualche mese sulla piattaforma streaming Prime Video.

Grazie ragazzi, la trama

Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio (Antonio Albanese), attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario. All’inizio titubante, scopre del talento nell’improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero palcoscenico teatrale.

Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa. Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.

Una dolce commedia italiana

Quando al cinema arrivano prodotti nostrani il cui genere è la commedia, storcere il naso non è una reazione strana. Nel panorama cinematografico italiano, dove le commedie costituiscono il prodotto principale offerto, rendendo saturo un mercato già in difficoltà, essere scettici è lecito. Eppure, a volte, arriva un regista in grado di aprire una finestra più conturbante delle solite in cui, seppur a dominare è il genere della commedia, l’opera risulta ben riuscita. Le ragioni risiedono nella sua struttura compositiva che, oltre a essere studiata per il grande pubblico, si pone l’obiettivo di apparire corposa nella materia trattata, delineando un messaggio di spicco.

Sembra questa l’idea con cui Milani ci presenta il suo Grazie ragazzi, una pellicola in cui sceneggiatura e immagini hanno lo stesso peso e lo stesso spazio nel piano della messinscena, fatta di equilibri semplici ma efficaci. Operare con semplicità qui diventa un escamotage per mettere in luce la potenza del contenuto proposto, il quale non esige toni forbiti e montaggi particolari per risultare appetibile, quanto piuttosto di una forma basilare ma autentica per mostrarsi nella sua essenza più pura. Seppur la durata dilati in maniera eccessiva gli eventi, Grazie ragazzi con il suo ritmo incalzante e coinvolgente, regala al pubblico un’opera dignitosa e sincera, conscia del carico che si porta sulle spalle e sicura di dove vuole arrivare.

Il teatro: una forma d’arte salvifica

La scrittura di Grazie ragazzi pone al centro della sua trama un ringraziamento speciale al teatro, una forma d’arte al servizio di tutti, anche dei discriminati e dei criminali, che in essa cercano e trovano rifugio. Il teatro è potente, liberatorio, salvifico e nel film ci viene restituito nella sua accezione più vera e universale. I personaggi qui tracciati sono dei detenuti che hanno perso il sapore della vita e, al tempo stesso, hanno smarrito loro stessi.

Come essi stessi dicono, la loro quotidianità è colma di attese infinite: il pasto, il colloquio, l’ora d’aria ma soprattutto il giorno della libertà. Ecco perché il dramma teatrale Aspettando Godot di Beckett non è una scelta casuale: proprio come Estragone e Vladimiro che aspettano Godot, i ragazzi aspettando con ansia la loro libertà, fra dibattiti, insicurezze e grandi speranze. E non è forse questo il teatro? Un palcoscenico in cui fingere diventa, paradossalmente, l’unico accesso al proprio Io reale, dando così un senso alla vita.

Albanese veste i panni di un attore deluso dalla sua carriera, che cerca di riscattarsi facendo diventare il suo spettacolo un veicolo di sfogo per quei ragazzi costretti – seppur per colpa loro – ad una condizione sociale limitante e frustrante, proprio come la sua. Il teatro, per questi, diventa l’unica strada percorribile per essere “liberi di volare”, come dice la canzone di Vasco Rossi e, in qualche modo, perdonarsi.

Un teatro, quello sullo schermo, che sembra elogiare il metodo Stanislavskij, la cui base sta proprio nell’approfondire la psicologia del personaggio in scena e, al tempo stesso, ricercare l’affinità fra il suo mondo interiore e quello dell’attore. Il processo che si mette in moto in Damiano, Mignolo, Aziz, Diego e Radu costituisce la cifra dominante di Grazie ragazzi: tramite la connessione creatasi fra loro e i personaggi che rappresentano, riescono a trovare una voce, a riscattarsi e soprattutto a credere ancora in loro stessi.

In conclusione Grazie ragazzi diventa una bella parabola sulla vita, sul teatro e sulle sue verità. Un inno a questa forma d’arte liberatoria e a tutta la cultura in generale, spesso svalorizzata e dimenticata, ma la cui potenza, come il cinema, è talmente forte da poter rivoluzionare il mondo. Un’arte che andrebbe incentivata e usata per alleviare, come una medicina, le sofferenze degli uomini.

Titanic, il film di James Cameron tornerà il 9 febbraio

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Titanic, il film di James Cameron tornerà il 9 febbraio

Titanic, il film di James Cameron tornerà il 9 febbraio nelle sale italiane in occasione del 25° anniversario. Per celebrare il suo 25° anniversario, una versione rimasterizzata di Titanic, il film di James Cameron vincitore di 11 Academy Award, tornerà nelle sale cinematografiche in 3D. Con un cast guidato dai vincitori del premio Oscar Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, il film è un’epica storia d’amore ricca di azione ambientata nello sfortunato viaggio inaugurale dell’inaffondabile” Titanic, all’epoca il più grande oggetto in movimento mai costruito.

Titanic ha vinto un record di 11 Academy Award, tra cui miglior film, miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior scenografia, migliori costumi, miglior colonna sonora originale, miglior canzone originale, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali. Alla sua prima uscita, nel 1997, il film è diventato il campione d’incassi mondiale numero 1 di tutti i tempi ed è attualmente il terzo film di maggior incasso a livello mondiale.

Paramount Pictures e 20th Century Studios presentano una produzione Lightstorm Entertainment, Titanic, con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Bernard Hill, Jonathan Hyde, Danny Nucci, Gloria Stuart, David Warner, Victor Garber e Bill Paxton. Scritto e diretto da James Cameron, il film è stato prodotto da Cameron e Jon Landau, mentre Rae Sanchini è la produttrice esecutiva.

Beau Is Afraid: trailer del nuovo film Ari Aster con Joaquin Phoenix

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Il titolo di Beau Is Afraid sembra davvero sintetizzare appieno la premessa, almeno a giudicare dal primo trailer ufficiale diffuso. Il film A24 è l’ultimo del regista di Midsommar e Hereditary Ari Aster e vede Joaquin Phoenix nei panni di un ragazzo stressato che intraprende “un’odissea epica per tornare a casa da sua madre”.

Apparentemente, questa odissea implica viaggiare attraverso un mondo fantastico di papercraft e incontrare versioni di se stesso di vari periodi di tempo. Per far capire quest’ultimo punto, il film presenta una versione estremamente invecchiata di Joaquin Phoenix che è decisamente inquietante, anche se Beau Is Afraid non sembra essere così terrificante come il precedente lavoro di Aster. Tuttavia potrebbe essere solo il primo trailer, però.  Se ciò non bastasse, il film presenta anche un cast di supporto di primossimo piano , tra cui Nathan Lane, Amy Ryan, Parker Posey e Patti LuPone. L’uscita nelle sale è prevista negli USA per il 21 aprile. 

Predators: su SKY l’ambiziosa docu-serie targata Sky Original

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Predators: su SKY l’ambiziosa docu-serie targata Sky Original

Arriva su Sky un’ambiziosa docu-serie targata Sky Original Predators che racconta la storia di cinque predatori provenienti da tutto il pianeta che affrontano l’ultima prova di sopravvivenza in un mondo in rapida evoluzione. L’ambiente intorno a loro cambia, e cambia anche il modo in cui influisce sulle loro vite e sui territori selvaggi in cui regnano. PREDATORS, in esclusiva su Sky Nature da venerdì 13 gennaio alle 21.15 e in streaming solo su NOW, disponibile on demand, propone un nuovo approccio innovativo di narrazione con l’aiuto di tecnologie di ultima generazione, fornendo una visione coinvolgente e spesso emotiva del mondo dei predatori, senza mai disturbare gli animali.

Le vite di ciascuno di questi superpredatori viene seguita passo passo per capire come possano sopravvivere in un mondo più imprevedibile che mai.

Ghepardi, leoni, orsi polari, puma e cani selvatici, si scontrano con altri predatori e tra loro per mantenere il loro dominio. In un paesaggio in continuo mutamento, sono alle prese con molteplici responsabilità. Sono cacciatori, genitori premurosi e incredibili sopravvissuti che devono adattarsi velocemente nel tentativo di sopravvivere. Devono superare nuove sfide e cogliere nuove opportunità a ogni passo. La posta in gioco non è mia stata così alta.

SINOSSI DEGLI EPISODI

Venerdì 13 gennaio, EP.1 I GHEPARDI – Nelle pianure meridionali del Serengeti africano, una famigerata coppia di ghepardi, Luka e Kovu, dovrà sfruttare il proprio cameratismo per sopravvivere mentre gli avversari si avvicinano minacciando il loro sostentamento. La loro sfida è assicurarsi una nuova casa mentre incombono la siccità e le sue conseguenze.

Venerdì 20 gennaio, EP.2 GLI ORSI POLARI – Nell’estremo nord del Canada subartico, gli orsi polari della Baia di Hudson fanno i conti con l’impatto del riscaldamento dei mari e cercano nuove opportunità mentre combattono la fame in uno degli ambienti più estremi della terra.

Venerdì 27 gennaio, EP.3 I LEONI – Nel delta dell’Okavango una famiglia di leonesse si affida alle esemplari abilità di caccia della loro sorella Nikki, mentre per mantenere il controllo sul loro territorio si scontrano con un astuto branco rivale. Ad aumentare la pressione l’incombere dell’inondazione annuale che restringe il loro campo d’azione.

Venerdì 3 febbraio, EP.4 I PUMA – In Sud America, all’ombra delle spettacolari cime montuose della Patagonia, un leggendario esemplare femmina di puma cerca di allevare i suoi cuccioli in un mondo sempre più competitivo. Mentre insegna loro le abilità di cui hanno bisogno per sopravvivere, i cuccioli dovranno capire chi è amico e chi nemico mentre si spostano in un territorio vasto e accidentato.

Venerdì 10 febbraio, EP.5 I LICAONI – Sulle rive del fiume Zambezi, in Africa, un giovane cucciolo di licaone fa i conti con la vita nel branco e con l’aumento dei predatori. È l’anno più pericoloso della sua vita. Costantemente sotto pressione, dovrà imparare in fretta poiché la sua famiglia rischia di dover abbandonare la propria casa.

Cinema in Italia: Cinetel rivela i dati del 2022, +81% al box office!

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I dati del 2022, rilasciati a fine dicembre, parlano di risultati migliori rispetto a quelli dell’anno precedente (+ 81% box office / + 80% presenze), tuttavia ancora sotto la soglia delle auspicate 50 milioni di presenze, con una distanza dal triennio precedente che vale circa la metà dei biglietti. La stagione natalizia ha dato però risultati molto positivi, con uno scostamento dagli anni pre-covid del 30%, che inducono a un relativo ottimismo rispetto all’atteggiamento del pubblico: trainati dal successo di “Avatar: la via dell’acqua”, che non ha deluso le aspettative e dimostra che l’amore del pubblico per il grande schermo è ancora vivo e va coltivato, sono diversi i film che hanno funzionato, di cinematografia nazionale e non.

Le analisi e le comparazioni rese disponibili da Cinetel consentono agli operatori della filiera cinematografica di interrogarsi su quali azioni intraprendere e quali strumenti utilizzare perché lo spettacolo cinematografico torni a essere un’esperienza indispensabile nella vita delle persone.

Cinetel, strumento prezioso nel day by day per gli addetti ai lavori, ha nello stesso periodo lavorato per sviluppare nuovi servizi e potenziare la diffusione e la condivisione delle dinamiche del settore, sia verso i professionisti dell’industria che verso i media, affinché si possa coltivare nell’opinione pubblica un approccio più consapevole e si possano portare avanti azioni sempre più mirate e incisive.

I COMMENTI

Mario Lorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC), dichiara: “I dati presentati oggi forniscono indicazioni molto importanti, segnano una inversione e un più deciso segnale di ritorno del pubblico. Tutto ciò dimostra che ci attende un grande lavoro, una vera sfida, forse decisiva, nell’anno appena iniziato per continuare sulla ripresa e sul ritorno a numeri sostenibili. Essenziale e strategico in questo contesto il ruolo che Cinetel ha intrapreso e che svilupperà a servizio del mercato. Sul fronte delle azioni che l’Associazione porterà avanti, insieme alle altre componenti e in stretto rapporto con il Ministero della Cultura, le principali priorità sono: chiudere sul tema delle window, stabilizzare il tax credit sui costi di funzionamento e quello sugli investimenti per i cinema, insieme agli incentivi che verranno messi sulle spese di lancio dei film; lavorare fin da subito sull’utilizzo delle risorse per la promozione del cinema italiano, cercare la miglior qualità delle opere destinate alla sala, una distribuzione ancora più dinamica e ben composta per tutto l’anno, le campagne promozionali e in particolare il progetto sull’estate, mettendo  al centro il valore e l’esclusiva esperienza di un film su grande schermo”.

Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici di ANICA e Direttore di 01 Distribution, aggiunge: “Dopo due anni di assoluta sofferenza, finalmente possiamo commentare numeri positivi, anche se ancora lontani da quelli che il mercato generava pre-pandemia. Ora bisognerà continuare a lavorare insieme per recuperare il terreno perso e riportare il box office theatrical al centro della nostra industria. Il 2023 si presenta come un anno ricco sia di grandi titoli internazionali che nazionali e la proposta complessiva di prodotto sarà variegata e coprirà tutti i segmenti di mercato e di pubblico; pertanto, le aspettative di tutti noi sono molto alte e ci aspettiamo un 2023 in fortissima crescita rispetto al 2022”.

Simone Gialdini, Presidente CINETEL e Direttore Generale ANEC, afferma: “Il mercato cinematografico nel 2022 registra un’inversione di tendenza rispetto al precedente tornando a crescere, seppur ancora distante dai numeri eccezionali del 2019, registrando un riavvicinamento graduale del pubblico al grande schermo. Hanno pesato purtroppo le penalizzazioni dei primi mesi dell’anno, tradizionalmente i più importanti dal punto di vista del box office, e un autunno orfano dei grandi blockbuster internazionali. Guardiamo, di contro, con positività ad un inizio anno ben superiore al 2022 e ai listini forti dei mesi primavera-estate”.

Prosegue Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL e Distribution Director di Vision Distribution sui nuovi progetti Cinetel, tra cui CinExpert, messo a punto grazie al lavoro di sviluppo e adattamento alla realtà italiana di un prototipo nato in Francia, presentato da Massimo Proietti, Deputy Managing Director di Universal: “La discontinuità creata dall’emergenza Covid, ancor più accentuata in Italia dal concomitante problema storico dell’estate cinematografica, ha creato una pausa di oltre due anni nelle abitudini degli spettatori. Abitudini che possiamo ristabilire attraverso scelte politiche, produttive e distributive puntuali e adeguate alla realtà che stiamo vivendo: per questo Cinetel ha utilizzato questa pausa per creare un set di strumenti, di metriche ed informazioni volte a generare efficienze nelle decisioni di tutti gli attori della filiera, per riportare l’esperienza cinematografica al valore culturale e industriale che le compete”.

CINETEL

CINETEL è la società di capitali, partecipata pariteticamente da ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e ANICA Servizi, che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze delle sale cinematografiche in Italia. Sono abbonate a CINETEL centinaia di imprese italiane e internazionali della filiera cinematografica e audiovisiva. Ogni giorno CINETEL produce e invia più di 100 tipologie diverse di report, elabora analisi “ad-hoc” per distributori, esercenti, produttori e istituzioni e trasmette il mercato del cinema in diretta ogni sera, dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Tutto ciò consente a Cinetel di essere un operatore tecnico specializzato, unico a livello internazionale per l’ampiezza delle rilevazioni sul mercato e per l’ineccepibile metodologia di raccolta e analisi dei dati, che vanta l’assenza di intermediari e si qualifica come fonte primaria per tutti gli interessati al mercato cinematografico.

Per sviluppare la propria vocazione al servizio degli analisti e degli studiosi, nel corso del 2023 CINETEL lancerà una serie di nuovi prodotti e servizi, mirati a rispondere alle esigenze sempre più sofisticate che emergono dalla trasformazione del mercato audiovisivo. I primi due progetti, CINETELPRO e CINEXPERT, verranno rilasciati già nel mese di gennaio. CINETELPRO è il nuovo gestionale pensato per i distributori per l’interrogazione dell’intera base dati di CINETEL. Il nuovo portale permette una capacità di esplorazione e incrocio dei dati unica per un’analisi approfondita, puntuale e al passo con le sempre più complesse esigenze degli operatori del mercato.

Il monitoraggio settimanale di CINEXPERT ha lo scopo invece di profilare nel dettaglio chi frequenta le sale e che cosa sceglie per la visione in sala, anche in relazione alle variabili storiche del momento. Per la sua realizzazione sono state utilizzate le metodologie di rilevazione e di analisi più accreditate a livello internazionale, anche attraverso il coinvolgimento di importanti operatori stranieri. L’obiettivo è fornire un’analisi del mercato completa, integrando le informazioni quantitative sul numero di spettatori con dati qualitativi.

A partire dal mese di gennaio 2023 – dopo la revisione dei tariffari adottata già nel 2022, che ha portato a centinaia di nuovi abbonamenti nel mondo dell’esercizio – saranno infine introdotte ulteriori formule agevolate di abbonamento per i distributori, i produttori, le istituzioni e i media. I nuovi progetti sono stati resi possibili grazie alla collaborazione con ANEC, ANICA, Cinecittà, Audimovie, Ergo Research eBitTime e a una struttura snella ed efficiente coordinata dall’Head of Operations Giorgio Bigoni.

L’andamento generale dell’anno 2022

  • Nell’anno 2022 al box office italiano si sono incassati € 306.622.567 per un numero di presenze in sala pari a 44.535.891;
  • Rispetto al 2021, quando i cinema hanno riaperto a partire dal 26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente dell’81% e del 79,6%
  • Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze;

  • Ancora importanti nel 2022 gli effetti dell’emergenza COVID con le disposizioni emanate a fine 2021 al diffondersi delle nuove varianti del virus che hanno imposto il divieto di vendita di cibo e bevande in sala sino a marzo e l’obbligo delle mascherine fino al 15 giugno;
  • Rimane significativa la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato una percentuale pari al 19,7% degli incassi e al 21,2% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di € e a 9.4 milioni di presenze. Si tratta di una quota vicina a quella del 2021 (21,5% degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle presenze);
  • E’ invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa 179.2 milioni di € e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in questo caso di un dato in % vicino al 2021 (57,9% degli incassi, 56,8% delle presenze) ma inferiore alla media del periodo 2017-2019 che registrava il 62,6% degli incassi e il 61,8% delle presenze del totale mercato

Il numero di titoli distribuiti e la tipologia

  • Nel 2022 sono stati distribuiti in sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021, -43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021; +30 rispetto alla media 2017-2019) per una quota del 50,4% sul totale (43,7% nel 2021; 40,9% nella media del periodo 2017-2019);
  • 8 titoli nel 2021 sono usciti anche in 3D (18.8mln di €; 6,1% dell’incasso totale del mercato, 1.9mln di biglietti venduti, 4,4% delle presenze). Si tratta del più importante risultato ottenuto da questo formato dal 2015 ed è stato ottenuto in particolare grazie alla re-release del primo “Avatar” e all’uscita in sala a dicembre di “Avatar – la via dell’acqua”. Nel 2021 uscirono 11 titoli (0,6% degli incassi, 0,5% delle presenze) mentre nel periodo 2017-2019 ne sono usciti in media 30 ogni anno (l’1,6% dell’incasso totale e l’1,2% delle presenze);
  • Oltre ai film di nuova uscita sono stati distribuiti in sala anche 126 nuovi contenuti complementari (eventi, edizioni speciali, riedizioni; +45 rispetto al 2021; +36 rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un incasso di 11milioni di € (il 3,6% del box office totale del mercato; il 4,3% nel 2021; del 2,3% la media di periodo 2017-2019) e 1.4 milioni di presenze (il 3,2% del totale);
  • Nel complesso sono quindi usciti in sala 624 nuovi titoli. Si tratta di 186 titoli in più rispetto al 2021 e di 7 in meno rispetto alla media 2017-2019;
  • Analizzando più nel dettaglio i valori registrati al box office dai titoli, nel 2022 1 film ha registrato un incasso superiore ai 20mln di € (il 9% dell’incasso totale del mercato), 5 titoli hanno registrato un incasso tra i 10 e i 20mln (il 20%), 8 film tra i 5 e i 10mln (il 17%), 7 titoli tra i 3 e i 5mln (l’8%) e 43 tra 1 e 3mln di € (il 26%). Nel complesso 64 titoli hanno incassato più di 1mln di € (l’81% del box office complessivo);
  • Nel periodo tra il 2017 e il 2019 (quando è uscito all’incirca lo stesso numero di nuovi titoli distribuiti in sala del 2022) 124 titoli incassavano in media annualmente più di 1mln di € (60 titoli in più rispetto al 2022, l’86% dell’incasso totale). Tra questi, sempre rispetto alla media del triennio, 74 raggiungevano un incasso tra 1 e 3mln di € (31 in più), 21 tra i 3 e i 5mln (+14), 18 titoli tra i 5 e i 10mln (+10), 10 tra i 10 e i 20mln (+5) e 2 registravano un incasso superiore ai 20mln (+1);
  • La fascia d’incasso con la maggiore differenza negativa nel confronto con il periodo 2017-2019 è quella dei film con un box office tra i 3 e i 5 mln di € (-68%);

La quota del cinema italiano e delle altre cinematografie

  • Come già anticipato, l’incasso totale del cinema italiano (incluse le co-produzioni) in sala durante l’anno 2022 è stato di € 60.336.150 (19,7% del totale box office; +66% rispetto al 2021; -50,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un numero di presenze pari a 9.423.102 (il 21,2% del numero totale dei biglietti venduti; +68,9% rispetto al 2021; -51,2% rispetto alla media 2017-2019);
  • Il cinema statunitense, primo per nazionalità nel 2022, ha invece incassato in totale € 179.273.304 (il 58,5% del box office; +82,7% rispetto al 2021; -51,6% rispetto alla media 2017-2019) per un numero di presenze pari a 24.983.217 (il 56,1% del numero totale di biglietti venduti; +77,4% rispetto al 2021; -56% rispetto alla media 2017-2019);
  • Seguono, dopo quello italiano e americano, il cinema britannico (34 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 11,1%; 12,2% nel 2021; 8,9% la quota media 2017-2019), la produzione francese (8.6 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 2,8%; 1,6% nel 2021; 3,6% la quota media 2017-2019) e quella australiana (6 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 2%; 0,4% nel 2021; 0,6% la quota media nel periodo 2017-2019);
  • Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e il 13° assoluto) è stato registrato da “La stranezza” con un box office di 5.4 milioni di € (il 9% del totale della produzione italiana) e 840mila presenze seguito da “Il grande giorno” (4.3mln; 606mila presenze), “Me contro Te il film – persi nel tempo” (3.5mln; 531mila presenze), “Belli ciao” (3mln; 436mila presenze) e “Il colibrì” (2.9mln);
  • I primi 10 titoli di produzione nazionale hanno incassato in totale al box office 30.3mln di € (il 9,9% dell’incasso totale e il 50,3% della quota del box office nazionale). I primi 15 titoli hanno incassato invece 38.3mln di € (il 12,5% dell’incasso totale e il 63,6% della quota del box office nazionale);
  • Il primo incasso assoluto è stato ottenuto da “Avatar – la via dell’acqua” (27.5mln di €; 3.1mln di presenze),seguito da “Minions 2” (14.7mln di €; 2.1mln di presenze), “Doctor Strange nel multiverso della follia” (13.6mln di €; 1.8mln di presenze), “Top Gun: Maverick” (13.1mln di €; 1.7mln di presenze) e “Thor: Love and Thunder” (10.8mln di €; 1.4mln di presenze);
  • I primi 10 incassi assoluti al box office hanno corrisposto 121.4mln di € (il 39,6% del box office; nel 2021 il 43,3%). I primi 15 titoli hanno invece incassato nel complesso 147.5mln di € (il 48,1% del box office; nel 2021 il 52,4%);
  • In generale, tra i primi dieci incassi otto sono di nazionalità statunitense e due britannica.

L’andamento durante l’anno

  • L’andamento mensile del 2022 è stato fortemente condizionato nella prima parte dell’anno dall’emergenza sanitaria che oltre ad imporre restrizioni alla presenza in sala (il divieto di vendita di cibo e bevande sino a marzo, l’obbligo di mascherine fino al 15 giugno) ha determinato lo slittamento delle uscite di diversi titoli sia in Italia che nel resto del mondo;
  • I primi mesi dell’anno, tradizionalmente i più importanti in termini di box office (in media nel periodo 2017-2019 il primo trimestre corrispondeva più del 32% degli incassi annuali), sono stati i più colpiti: il mese di gennaio ha registrato solamente l’8,5% degli incassi del 2022 mentre il mese di febbraio il 6,1%. Rispetto alla media del periodo 2017-2019 si tratta del 68,2% e del 68,3% in meno degli incassi, in assoluto i due risultati a confronto peggiori dell’anno;
  • A partire dal mese di maggio, con il ritorno in sala dei grandi titoli internazionali, il box office ha ripreso a crescere e a ridurre le distanze con i valori medi dei periodi registrando incassi inferiori del 33% (a maggio), del 14,3% (a giugno) e del 17,3% (a luglio);
  • Più ampia la forbice negativa ad agosto (-41,1%) per via soprattutto del peso sulla media del dato del 2019 quando il mese registrava il suo miglior risultato di sempre;
  • A partire dal mese di settembre l’anno è stato invece condizionato dalla minor offerta di prodotto internazionale che ha fortemente ridimensionato il contributo al box office del cinema statunitense, solo in parte compensato dalla maggior offerta di cinema italiano;
  • Si tratta di una caratteristica dell’offerta che ha influenzato non solo l’Italia ma tutti i mercati mondiali e che ha determinato valori a confronto in negativo ovunque anche con il 2021 quando ad esempio in Italia tra settembre e novembre quattro titoli incassavano più di 7 milioni di € (“Eternals”, No time to die”, “Dune” e “Venom: la furia di Carnage”), una cifra superata quest’anno solamente da “Black Panther: Wakanda Forever”;
  • Le difficoltà del mercato in autunno sono evidenti, sempre rispetto al 2021, anche nel risultato a confronto tra i secondi semestri dei due diversi anni (lo scorso anno i cinema hanno potuto riaprire solamente da fine aprile) che vedono il 2022 crescere del 6,2% in incassi e del 5,6% in presenze;
  • A settembre e ottobre di quest’anno il cinema statunitense ha registrato differenze negative del 60,8% e del 68,9% con la media del periodo 2017-2019;
  • Nel mese di dicembre, grazie soprattutto all’uscita di “Avatar – la via dell’acqua”, ha ridotto invece notevolmente la differenza con un risultato inferiore solamente del 9%;

Gerard Butler torna al cinema nell’adrenalinico action movie The Plane

Gerard Butler torna al cinema nell’adrenalinico action movie The Plane, questa volta nei panni di un coraggioso pilota che per salvare i suoi passeggeri da una violenta tempesta, effettua un rischioso atterraggio d’emergenza su una remota isola delle Filippine. I superstiti dovranno però affrontare una nuova minaccia: degli spregiudicati guerriglieri indipendentisti che vivono in quelle terre.

Il gruppo viene infatti rapito e sarà compito del comandante Brodie Torrance proteggere i sopravvissuti presi in ostaggio e portarli in salvo. Ad affiancarlo in questa missione impossibile, troverà un ex Marine (Mike Colter, il celebre ‘Luke Cage’ dell’Universo Marvel) in arresto che era a bordo dell’aereo scortato dall’FBI. A dirigerli, il regista francese Jean-François Richet, Premio César per il dittico con protagonista Vincent Cassel, Nemico pubblico N. 1 – L’istinto di morte e Nemico pubblico N. 1 – L’ora della fuga. Nel cast anche Daniella Pineda (Jurassic World – Il dominio), Yoson An (Mulan) e Tony Goldwyn (DivergentScandal). The Plane arriverà nelle sale italiane a partire dal 25 gennaio 2023 distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy.

La trama del film

Durante una violenta tempesta, il comandante Brodie Torrance (Gerard Butler) salva i suoi passeggeri con un atterraggio di emergenza. L’aereo plana però su un’isola devastata dalla guerra e per il gruppo, preso in ostaggio da pericolosi ribelli, è l’inizio di un vero e proprio incubo. L’unica persona su cui Torrance potrà contare è Louis Gaspare (Mike Colter), un uomo accusato di omicidio che l’FBI stava trasportando sul suo volo. Riuscirà il nostro capitano a portare in salvo i passeggeri e fuggire dall’isola?

Audition: l’edizione restaurata arriva al cinema come evento speciale

Arriva nelle sale italiane come evento speciale, il prossimo 23-24-25 gennaio con Wanted Cinema, il film Audition, il celebre horror giapponese che torna in sala per la prima volta dal debutto nel 1999 in una nuova versione restaurata. Diretto da Takashi Miike e basato sul romanzo di Ryu Murakami, è considerato uno dei migliori film del regista, che l’ha consacrato in tutto il mondo come autore di culto per gli amanti dell’horror e i cinefili in generale.

Audition narra la storia di Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi), produttore cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su consiglio di un amico, decide di trovare una nuova moglie (Eihi Shiina) con un sotterfugio: una finta audizione per trovare la protagonista di un film, in realtà la donna ideale per lui. Ritiene di averla trovata quando si imbatte in Asami Yamasaki (Eihi Shiina), una giovane donna dolce e un po’ misteriosa, della quale si innamora immediatamente iniziando una relazione con lei. L’astuto gioco diventa presto una bomba ad orologeria e il sogno d’amore si trasforma in un incubo inimmaginabile. La donna-ragno protagonista del film – tanto seducente quanto terrificante – sconvolse e sconvolge ancora gli spettatori di tutto il mondo.

“Volevo fare un film che gli spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”, ha dichiarato il regista, che ha concepito il film come una storia d’amore contorta e beffarda. A chi gli chiede se la visione di Audition possa essere pericolosa per gli spettatori più impressionabili, Takashi Miike risponde: “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto possa diventarlo un essere umano”. Uscito per la prima volta nel 1999, Audition diventò il fenomeno del festival di Rotterdam di quell’anno, conferendogli una visibilità internazionale senza precedenti.

TAKASHI MIIKE è nato nel 1960. Si è formato come assistente di Shohei Imamura su Ze-Gen, il signore dei bordelli (1987) e Black Rain(1989). Come Kiyoshi Kurosawa, le sue prime opere appartengono al V-cinema, direttamente distribuito in Video club. Nei film di yakuza Dead or Alive (1999), Ichi The Killer (2001), o Gozu (2003), Miike non si tira indietro di fronte alle gore, alle situazioni assurde e alle sequenze erotiche senza tabù. Non rientra in registro preciso e può anche spaziare dalla commedia nera come Visitor Q (2001), ispirata alTeorema di Pasolini, al film drammatico ricco di poesia con The Bird People in China (1998), girare Zebraman (2004), una commedia stravagante su un supereroe o The Great Yokai War (2005), un film per bambini.

Negli anni 2010, Miike ha rivisitato il genere del chan-bara (film di spada) con 13 assassini (2010) e Hara-Kiri – Death of a Samurai (2011), selezionato al Festival di Cannes, remake in 3D dal classico di Masaki Kobayashi. Superbamente realizzati, questi film di samurai riscoprono la ferocia e l’eleganza dei loro predecessori. Il suo ultimo capolavoro è L’immortale (2017) il cui eroe, un guerriero immortale, deve uccidere un migliaio di uomini corrotti per espiare i suoi crimini passati e trovare pace.

Audition è l’adattamento di un romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin Locker Babies (1980) che ha fatto molto per la scoperta della nuova letteratura giapponese.  Non va comunque confuso con l’altro Murakami, Haruki, la cui immaginazione è molto meno eccitata. La sceneggiatura è di Daisuke Tengan, figlio maggiore di Shohei Imamura.   Per inciso, è stato con Imamura che Miike si è formato come assistente alla regia in Il mezzano (1987) e Pioggia nera (1989).  Non c’è dubbio che il cinema molto fisico di Miike e la sua assenza di tabù abbiano un legame con quello dell’autore di La Vendetta è mia (1979) Audition – Edizione restaurata tornerà in sala come evento il prossimo 23-24-25 gennaio grazie a WANTED Cinema.

Terezin uscirà al cinema il 26 Gennaio

Terezin uscirà al cinema il 26 Gennaio

Uscirà al cinema il 26 gennaio, per celebrare il Il Giorno della Memoria”, Terezin, film che racconta un lato inedito della vita vissuta dai deportati ebrei nei primi anni ’40, all’interno del campo di detenzione di Theresienstadt, detto ghetto di Terezin. Tra di loro soprattutto artisti e creativi , molti compositori, pittori, poeti, scultori, scrittori: il cuore e l’anima della cultura centro europea di quegli anni. La storia, che si focalizza sul clarinettista Antonio e un gruppo di musicisti, descrive la forza dell’arte in situazioni estreme, raccontando come l’uomo sia profondamente capace di negare se stesso e allo stesso tempo, proprio grazie all’arte, in grado di compiere assoluti prodigi.

Dietro la macchina da presa, al suo esordio, c’è Gabriele Guidi che dirige un cast internazionale composto da Mauro Conte (Una questione privata, Sulla mia pelle), l’attrice slovacca Dominika MoravkovaAlessio BoniCesare BocciAntonia LiskovaJan RevaiBořek Slezáček e Marián Mitaš. Il film è una coproduzione internazionale di Minerva Pictures con Rai Cinema, insieme alla ceca Three Brothers Production.

La trama del film

In Terezin Antonio, clarinettista italiano e Martina, violinista cecoslovacca, si innamorano a Praga durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942 vengono deportati a Terezin dove la loro storia si intreccia con le incredibili vicende dei tanti artisti e intellettuali rinchiusi nel ghetto. Eccellenze umane ed artistiche del centro Europa che, durante la guerra, realizzarono centinaia di produzioni musicali – ancora oggi rappresentate ed uniche al mondo – riuscendo a far divenire l’arte uno strumento di sopravvivenza per migliaia di persone segregate.

Golden Globes 2023: i pronostici delle categorie principali

Golden Globes 2023: i pronostici delle categorie principali

I Golden Globes 2023 si preparano a tornare in tv la notte del 10 gennaio e molte testate americane, tra cui Variety, si sono preparate per la cerimonia stilando un elenco dei film e delle serie tv con maggiori possibilità di vittoria nelle singole categorie.

Tra i film, The Banshees of Inisherin di Martin McDonagh ha ricevuto il maggior numero di nomination (otto), tra cui quella per il miglior film commedia/musicale. La pellicola con Colin Farrell protagonista si scontrerà direttamente con Everything Everywhere All at Once, che ha ottenuto il secondo maggior numero di nomination (sei). Il film drammatico più nominato dell’anno è stato invece The Fabelmans di Steven Spielberg che, con le sue cinque nomination, potrebbe andare ad aggiudicarsi la statuetta per la miglior regia. Tra i programmi televisivi, la serie comedy della ABC Abbott Elementary ha fatto da apripista, anch’essa con cinque nomination. Analizziamo dunque assieme i pronostici per la notte dei Golden Globes 2023.

CINEMA

Miglior Film Commedia-Musicale

Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At OnceEverything Everywhere All At Once è in pole position nella corsa agli Oscar 2023, soprattutto dopo essersi visto assegnare il premio come miglior film dalla Los Angeles Film Critics Association e primeggiando nelle nomination ai Critics Choice Awards. Ma prima di trionfare alla notte degli Oscar, sembra che il film dei The Daniels, vero e proprio campione di incassi negli Stati Uniti, trionferà nella categoria del miglior film (commedia o musicale) ai Golden Globes.

Miglior Film Drammatico

THE FABELMANS
Gabriel LaBelle as Sammy Fabelman in The Fabelmans, co-written, produced and directed by Steven Spielberg.

Anche se Elvis di Baz Luhrmann potrebbe vincere questa statuetta in nome dell’effetto “Bohemian Rhapsody” di qualche anno fa, la vera partita se la giocano tre titoli: Avatar: La via dell’acqua, The Fabelmans e Top Gun: Maverick. Sembra difficile che Tàr riesca ad aggiudicarsi il premio, dato che il regista Todd Field non è stato neanche nominato per la miglior regia. Il titolo verso cui la critica sembra propendere è in realtà The Fabelmans. Per quanto Avatar 2 sia un progetto tecnicamente infallibile, James Cameron abbia vinto un Golden Globe per il primo, e Top Gun: Maverick potrebbe vincere ai PGA, sembra che il film di Steven Spielberg avrà la meglio.

Attore protagonista in un film commedia-musicale

Gli Spiriti dell’Isola The Banshees of Inisherin
Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved.

Il talentuoso Colin Farrell ha vinto questo premio 14 anni fa per un’altra commedia dark di Martin McDonagh (In Bruges). Entrambi si sono superati con Banshees, dunque la vittoria sembra scontata, soprattutto considerando che Farrell si è aggiudicato anche la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2022, dove il film è stato presentato in anteprima. Se avete visto The Banshees Of Inisherin, l’interpretazione di Colin Farrell nei panni di un semplice pastore irlandese che lotta per capire perché il suo migliore amico lo abbandoni improvvisamente non la dimenticherete presto e non crediamo che nemmeno i votanti dell’HFPA la dimenticheranno: Farrell conferisce infatti a Padraic una tenerezza e una qualità fanciullesca che sono in egual misura esilaranti e strazianti.

Attrice protagonista in un film commedia-musicale

Se la critica sta ancora parlando della sorprendente interpretazione di Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At Once c’è un motivo ben preciso. In mezzo a una gigante macchina di caos visivo e narrativo, e in una sconcertante varietà di multiversi, la Yeoh ha saputo tenere ben salde le redini del film in quanto suo centro nevralgico. La sua vittoria è quasi scontata ai Golden Globes 2023, soprattutto perchè i pronostici danno già certa una sua nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista.

Attore protagonista in un film drammatico

Elvis recensioneL’altalena della stagione dei premi è sempre imprevedibile; sembrava scontato che Brendan Fraser vincesse in questa categoria per la sua interpretazione in The Whale di Darren Aronofsky. Tuttavia, dopo aver dichiarato che non avrebbe partecipato ai Globes dopo le accuse di aggressione sessuale nei confronti dell’ex presidente della HFPA Philip Berk. Questa svolta potrebbe aver creato le premesse perfette per la vittoria di Austin Butler che, nei panni del Re del Rock and Roll Elvis nel film di Baz Luhrmann, ha regalato al pubblico una performance formidabile. Anche Bill Nighy se la gioca per la sua interpretazione in Living dopo la vittoria ai LAFCA, ma sembra improbabile che trionfi in questa categoria.

Attrice protagonista in un film drammatico

Tar film 2022Si parla dell’interpretazione di Cate Blanchett nel ruolo della complessa direttrice d’orchestra Lydia Tár da quando il film Tàr è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia, dove l’attrice si è aggiudicata la Coppa Volpi come migliore attrice. Lydia è un personaggio complicato, pieno di sfumature e contraddizioni: una predatrice che è anche vittima del suo stesso successo, apparentemente risoluta mentre la sua vita sta in realtà andando in frantumi

Attore non protagonista in un film (commedia o drammatico)

Questo è l’unico posto in cui Ke Huy Quan potrebbe probabilmente perdere, e non sarebbe importante per il suo cammino verso l’Oscar (come nel caso di Kodi Smit-McPhee che ha battuto Troy Kotsur l’anno scorso). Brendan Gleeson potrebbe accompagnare la vittoria del suo co-protagonista Colin Farrell come attore protagonista (commedia), ma Ke Huy Quan sembra la scelta più quotata al momento. Ma come Aaron Taylor-Johnson con “Animali Notturni” o Jodie Foster con “The Mauritanian“, non è da sottovalutare che Eddie Redmayne porti a casa la statuetta per The Good Nurse.

Attrice non protagonista in un film (commedia o drammatico)

È qui che l’HFPA potrebbe premiare il “buon comportamento” e una grande interprete come Jamie Lee Curtis. Due volte vincitrice – “Anything But Love” (1989) e “True Lies” (1994). La Curtis è l’unica attrice che l’anno scorso, nel pieno delle polemiche, ha sostenuto il gruppo e ha partecipato alla cerimonia su Twitter registrando un video di sostegno. Non è però da sottovalutare Angela Bassett, altra favorita e già vincitrice per “What’s Love Got to Do With It?” (1993), che l’ha resa la prima e tuttora unica donna di colore a vincere il premio come miglior attrice (commedia o musical).

Miglior sceneggiatura

Questa è una delle categorie per cui le previsioni di vittoria sembrano più incerte. Si potrebbe reagire alla mancata candidatura di una donna alla regia e premiare per la miglior sceneggiatura il Women Talking di Sarah Polley, che sarebbe di buon auspicio per una nomination agli Oscar 2023 nella categoria della miglior sceneggiatura adattata. Inoltre, poiché Todd Field non è stato nominato per la regia, si potrebbe riconoscere l’autore in questo senso. Ma i pronostici propendono per le due commedie dell’anno, “Banshees” e “Everything“, con un vantaggio per il vincitore del Golden Globe con “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” (2017) Martin McDonagh.

Miglior film d’animazione

Pinocchio Golden GlobesPinocchio di Guillermo Del Toro è di gran lunga in testa alla classifica, ma l’HFPA ha sconvolto il pubblico in passato con questa categoria. Missing Link ha ribaltato ogni previsione quando Toy Story 4 era in netto vantaggio, e Il Gatto con gli Stivali: L’ultimo desiderio è stato accolto calorosamente, quindi non è detta l’ultima parola. Marcel the Shell with Shoes On e Turning Red hanno ancora qualche possibilità di vittoria, ma è sempre meglio puntare sui pesi massimi, anche se la categoria è difficile da prevedere.

Miglior film internazionale

RRR golden globes 2023RRR è una delle più grandi sorprese della stagione dei premi 2023. Nessuno avrebbe pensato che un’epopea d’azione di tre ore sarebbe stato il film straniero con più probabilità di vittoria per il miglior film internazionale, ma sembra che in questa categoria la spunterà proprio l’India. Niente di nuovo sul fronte occidentale di Netflix era inizialmente il favorito per la vittoria e ha ancora una discreta possibilità di vincere, ma non sembra che sarà RRR a perdere.

Miglior regista

The Fabelmans recensioneSono passati più di 20 anni dalla sua ultima vittoria ai Golden Globes (nel 1999 per Salvate il soldato Ryan). La realizzazione del film più personale del regista dovrebbe cambiare le cose; l’HFPA ha ignorato Steven Spielberg l’anno scorso, quando è stato nominato per West Side Story (hanno invece premiato Jane Campion per Il potere del cane, che ha poi vinto anche l’Oscar), ma non crediamo che quest’anno si lasceranno sfuggire l’occasione di assegnargli una statuetta. Spielberg è stato nominato 13 volte ai Golden Globe per la miglior regia, vincendo due volte. Il suo film semi-autobiografico The Fabelmans possiede tutte le qualità che i membri dell’HFPA amano in un film: una narrazione piacevole sul potere del cinema, vagamente ispirata a una storia vera.

TELEVISIONE

Miglior miniserie

Che ci crediate o no, la prima edizione di The White Lotus della HBO ha ottenuto un solo Globe l’anno scorso (per l’attrice non protagonista Jennifer Coolidge). Dopo aver vinto ben 10 Emmy, abbiamo la sensazione che i membri dell’HFPA compenseranno in modo eccessivo tutte le mancate candidature facendo vincere il sequel ambientato in Sicilia. La seconda stagione ha ottenuto tre nomination per Coolidge, Aubrey Plaza e F. Murray Abraham.

Miglior attore in una miniserie

DahmerL’ultima collaborazione di Ryan Murphy con Evan Peters ha battuto i record di ascolti per Netflix quando Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer ha debuttato a settembre. L’attore, che l’anno scorso è stato snobbato dai Globes per “Mare of Easttown” nonostante abbia vinto l’Emmy, è il favorito per la vittoria grazie alla sua interpretazione nel ruolo del serial killer protagonista, soprattutto quando condivide le scene con i colleghi che hanno ricevuto nomination sempre ai Golden, Richard Jenkins (nel ruolo del padre premuroso) e Niecy Nash-Betts (nel ruolo della vicina sospettosa).

Miglior attrice in una miniserie

Amanda Seyfried ha interpretato Elizabeth Holmes nella serie tv The Dropout, in origine una studentessa che ha abbandonato il college e creato la controversa società di biotecnologie Theranos. L’attrice ha vinto un Emmy a settembre per lo show di Hulu, grazie anche alla sua impressionante trasformazione sullo schermo, e spera ora di ripetere la vittoria ai Golden Globes. Non guasta il fatto che “The Dropout” sia stata nominata anche per la categoria “Miglior miniserie”.

Miglior attore non protagonista in una miniserie

La seconda stagione della serie antologica della HBO The White Lotus si svolge in Sicilia e F. Murray Abraham interpreta un anziano turista americano, Bert Di Grasso, che vuole saperne di più sulle origini della sua famiglia con l’aiuto del figlio (Michael Imperioli) e del nipote (Adam DiMarco). Per Abraham si tratta della seconda nomination ai Golden Globe della carriera; in precedenza aveva vinto il premio come miglior attore di film drammatico per “Amadeus” (1984). Attenzione anche a Paul Walter Hauser per Black Bird, serie tv Apple in cui interpreta Lawrence “Larry” Hall, un serial killer e stupratore.

Miglior attrice non protagonista in una miniserie

Dhamer Golden GlobesJennifer Coolidge è già stata premiata l’anno scorso e potrebbe facilmente esserlo di nuovo ma, se dovessimo puntare su The White Lotus, allora è più probabile che vinca la sua co-protagonista Aubrey Plaza. Sembra tuttavia che la favorita sia Niecy Nash-Betts di Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer che, nonostante i suoi quattro Emmy, sta festeggiando il suo primo Golden Globe.

Miglior serie tv commedia-musicale

Abbott Elementary Golden GlobesDopo che Hacks ha trionfato lo scorso anno nella stessa categoria, sembra che i Golden Globes 2023 premieranno Abbott Elementary, ma attenziona anche a The Bear, che ha conquistato il cuore della critica. Certo, la sorpresa più grande sarebbe se la Mercoledì di Jenna Ortega sbaragliasse la concorrenza, emulando vincitori del passato come “Brooklyn Nine-Nine” (2013) e “Mozart of the Jungle” (2015). Abbott Elementary ha ottenenuto ben cinque nomination ai Golden Globes 2023: serie comica, attrice comica (Brunson), attrice non protagonista (Ralph e Janelle James) e attore non protagonista (Tyler James Williams).

Miglior attore in una serie tv commedia-musicale

the bear recensioneDirettamente da The Bear, una delle serie tv comedy più apprezzate del 2022, il candidato alla vittoria in questa categoria è Jeremy Allen White, che nella serie interpreta Carmen “Carmy” Berzatto, un giovane chef che torna a casa a Chicago per lavorare nella paninoteca italiana di famiglia dopo la morte del fratello. La dark comedy è stata trasmessa in streaming da FX su Hulu all’inizio dell’estate ed è disponibile su Disney+ in Italia.

Miglior attrice in una serie tv commedia-musicale

MercoledìDopo aver premiato Jean Smart l’anno scorso, non è da escludere che all’attrice vada un altro trofeo, considerando che i Golden Globes l’hanno assegnato due volte a Rachel Brosnahan per The Marvelous Mrs. Maisel. Tuttavia, due divertenti esordienti sembrano contendersi effettivamente la vittoria: Quinta Brunson di Abbott Elementary e la star emergente Jenna Ortega, che sembra potrebbe vincere sull’onda del successo di Mercoledì.

Miglior serie tv drammatica

L’HFPA ama i nuovi show, come “Boardwalk Empire” (2010), “Mr. Robot” (2015) e “The Handmaid’s Tale”, il che fa ben sperare per House of the Dragon e Scissione. Proprio la serie di Ben Stiller sembra essere il candidato più papabile per il maggior riconoscimento televisivo in ambito drammatico. D’altra parte, si potrebbe tornare a terreni già battuti, come dimostra la recente vittoria Succession della HBO. Una svolta del genere potrebbe aiutare The Crown di Netflix ad aggiudicarsi la sua terza vittoria dal 2016, ma è Scissione ad essere in netto vantaggio.

Migliore attore protagonista in una serie tv drammatica

Le cose stanno andando bene per Bob Odenkirk, che ha ricevuto un trofeo di addio (il suo primo in assoluto) per lo spin-off di “Breaking Bad” della AMC Better Call Saul, che si è concluso dopo sei stagioni. Nel finale della serie, Saul Goodman si ricongiunge con il suo unico vero amore Kim Wexler (Rhea Seehorn) dopo essere finito in prigione per una serie di crimini legati alla droga, una conclusione che ha convinto pubblico e critica. Questo è il primo anno in cui “Better Call Saul” ha ricevuto una candidatura come miglior serie drammatica.

Migliore attrice protagonista in una serie tv drammatica

Zendaya in Euphoria
Zendaya in Euphoria – Fonte: IMDB

È strano notare che Zendaya abbia vinto due Emmy per il suo ruolo di Rue Bennett in Euphoria, studentessa liceale tossicodipendente, ma questa è la sua prima nomination ai Golden Globe (e non è ancora stata premiata ai SAG Awards). Si ritiene che la superstar si giocherà la sua candidatura ai Globe con una vittoria per la seconda stagione della serie HBO, andata in onda lo scorso gennaio e febbraio.

Miglior attore non protagonista in una serie tv (commedia o drammatica)Joh Turturro Golden Globes

È la prima volta che l’HFPA divide le sue categorie televisive di supporto, il che potrebbe aprire le porte in questi Golden Globes 2023 ad alcuni esordienti come Tyler James Williams, soprattutto come manovra strategica per premiare “Abbott” se non riescono a farlo altrove. Ma dovrebbe esserci spazio anche per John Turturro da Scissione, che non si può sottovalutare.

Migliore attrice non protagonista in una serie tv (commedia o drammatica)

The Crown 5 Elizabeth Debicki
Foto di Keith Bernstein © Netflix

Secondo voci di corridoio, i Golden Globes potrebbero voler ripetere il momento in cui Sheryl Lee Ralph ha smosso le montagne degli Emmy quando ha ottenuto la sua vittoria. Tuttavia, la principessa Diana di Elizabeth Debicki in The Crown 5 sembra essere pronta per salire sul palco, soprattutto se si considera che due anni fa avevano premiato Emma Corrin come attrice televisiva (drammatica) sempre per il suo ruolo nella serie tv Netflix.

Carnival Row 2: il trailer della seconda stagione anticipa l’epica conclusione della serie

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Amazon Studios ha finalmente pubblicato il trailer ufficiale di Carnival Row 2, l’imminente seconda e ultima stagione del dramma fantasy Carnival Row, più di tre anni dopo il rinnovo dello show. La serie uscirà il 17 febbraio su Prime Video. Il trailer della seconda stagione di Carnival Row continua a evidenziare la crescente tensione tra gli umani e le creature mitiche, mentre gli esseri soprannaturali combattono per la loro sopravvivenza contro l’ingiusta oppressione degli umani.

Carnival Row è una serie fantasy-noir ambientata in una città neo-vittoriana chiamata Burgue. Creature mitiche in fuga dalla loro patria devastata dalla guerra si sono radunate in città e crescono le tensioni tra i cittadini e la crescente popolazione immigrata. La crescente popolazione di esseri soprannaturali lotta per convivere con gli umani: è proibito vivere, amare o volare con libertà. Dai un’occhiata al trailer ufficiale della seconda stagione di Carnival Row:

In un mondo fantastico in cui umani e creature si scontrano, la seconda stagione di Carnival Row riprende con l’ex ispettore Rycroft Philostrate aka Philo (Orlando Bloom) impegnato in un’indagine su una serie di omicidi raccapriccianti che alimentano tensioni sociali. Vignette Stonemoss (Cara Delevingne) ei Black Raven tramano vendetta per l’ingiusta oppressione inflitta dai leader umani di The Burgue, Jonah Breakspear (Arty Froushan) e Sophie Longerbane (Caroline Ford). Tourmaline (Karla Crome) eredita poteri soprannaturali che compromettono il suo destino e il futuro di The Row. E, dopo essere fuggita da The Burgue e dal suo vendicativo fratello Ezra (Andrew Gower), Imogen Spurnrose (Tamzin Merchant) e il suo partner Agreus Astrayon (David Gyasi) devono affrontare una nuova società radicale che sconvolge i loro piani. Con umani e fate divisi e la libertà in gioco, Carnival Row.

La serie Carnival Row è guidata da Orlando Bloom nei panni di Rycroft Philostrate e Cara Delevingne nei panni di Vignette Stonemoss. Nel cast anche David Gyasi nei panni di Agreus Astrayton, Tamzin Merchant nei panni di Imogen Spurnrose, Arty Froushan nei panni di Jonah Breakspear, Simon McBurney nei panni di Runyan Millworthy, Andrew Gower nei panni di Ezra Spurnrose, Karla Crome nei panni di Tourmaline Larou, Jay Ali nei panni di Kaine e Joanne Whalley nei panni di Leonora.

Carnival Row proviene da Legendary Television. È stato creato da Travis Beacham e René Echevarria. I produttori esecutivi sono Beacham, Bloom, Delevingne, Brad Van Arragon, Sarah Byrd, Jim Dunn, Sam Ernst e Wesley Strick. La prima stagione di Carnival Row è disponibile in streaming su Amazon Prime.

Borderlands: Tim Miller sostituisce Eli Roth alla regia per le ultime due settimane di riprese!

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Inizio settimana sono iniziate a circolare voci secondo cui il regista di Deadpool  e Terminator: Dark Fate, Tim Miller, aveva rivelato l’incarico di regista di Eli Roth nel prossimo film di Borderlands. Ora,  Deadline ha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi su ciò che sta realmente accadendo al film. Eli Roth, i cui crediti alla regia includono successi horror come Hostel e The Green Inferno, farà il suo debutto d’azione ad alto budget con questo adattamento per videogioco. 

Tuttavia, ora ha ceduto le redini del film Borderlands al suo amico Tim Miller, per le due settimane di riprese che restano. Mentre si ipotizzava che Eli Roth fosse stato licenziato, oggi il noto sito americano rivela che in realtà il regista deve rispettare alcuni impegni presi e iniziare a lavorare sul suo prossimo film horror Thanksgiving , quindi sembra si tratti solo di un caso di problemi di programmazione piuttosto che di qualcosa di nefasto! 

Deadline ribadisce che Roth non è stato licenziato e che si è trattato di un “passaggio amichevole del testimone”. Le riprese in corso sono “solo” dei reshoot aggiuntiva che orami fanno parte di una normale programmazione per un film a grande budget, e il brusio che circonda Borderlands rimane positivo. Come sempre, non possiamo fare a meno di chiederci se ci sia qualcosa di più rispetto alle informazioni rivelate, ma in ogni caso sarò improbabile che verrà a galla, dunque non resta che aspettare la fine delle riprese e i crediti ufficiali del film. 

Eli Roth, ad esempio, non ha molta esperienza nei film d’azione, mentre Miller è una specie di esperto in quel campo. Questo tipo di cose sono accadute in passato anche per altri film ad alto budget, come ad esempio per ifilm come  Harley Quinn: Birds of Prey, dove il regista di John Wick Chad Stahelski è stato arruolato per prendere il timone di alcune scene d’azione data l’inesperienza di Cathy Yan, quindi è probabile che sia anche questo il caso. 

Borderlands, cosa sappiamo sul film!

Indipendentemente da ciò, in Borderlands, Lilith (Cate Blanchett), un famigerato fuorilegge con un passato misterioso, torna con riluttanza sul suo pianeta natale di Pandora per trovare la figlia scomparsa del più potente SOB dell’universo, Atlas (Edgar Ramirez).

Lilith forma un’alleanza con una squadra inaspettata: Roland (Kevin Hart), un ex mercenario d’élite, ora alla disperata ricerca di redenzione; Tiny Tina (Ariana Greenblatt), una selvaggia demolitrice pre-adolescente; Krieg (Florian Munteanu), protettore muscoloso e retoricamente sfidato di Tina; Tannis (Jamie Lee Curtis), lo scienziato con una debole presa sulla sanità mentale; e Claptrap (Jack Black), un robot persistentemente saggio.

Shazam! Furia degli Dei: il regista rivela quando uscirà il prossimo trailer

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Come Aquaman e il regno perduto, i piani originali prevedevano che Shazam! Furia degli Dei sarebbe uscito alla fine dello scorso anno. Tutto è cambiato quando la Warner Bros. si è resa conto di non avere abbastanza soldi per lanciare il film in seguito agli aumenti dei costi della ristrutturazione in atto, e mentre la prossima avventura di Arthur Curry arriverà ora il giorno di Natale del prossimo anno incontreremo la famiglia Shazam tra un paio di mesi.

Ora potremmo chiederci quando il prossimo trailer di Shazam! Furia degli Dei sarà rilasciato. Bene, più o meno nello stesso periodo in cui è caduta l’ultima anteprima di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista David F. Sandberg ha confermato che una nuova anteprima per il suo adattamento DC Comics arriverà alla fine di gennaio. Anche se non abbiamo una data specifica, supponiamo che verrà rilasciato in concomitanza con l’uscita trequel di Ant-Man in modo che possa essere proiettato davanti al film dei Marvel Studios nei cinema.

Il suo predecessore è stato un successo critico e si è comportato bene al botteghino, ma da allora sono passati quattro anni e anche i fan occasionali sanno che il tempo del DCEU è quasi scaduto. Ciò potrebbe ridurre l’interesse per Shazam! Furia degli Dei, quindi speriamo che questo trailer riesca a venderlo come assolutamente da vedere. Dai un’occhiata più da vicino alla presa in giro del trailer di Sandberg qui sotto.

Shazam! Furia degli Dei

Shazam! Furia degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“, si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam.

Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam, Asher Angel nei panni di Billy Batson, Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman, Adam Brody nei panni del supereroe Freddy, Ross Butler nei panni del supereroe Eugene, Meagan Good nei panni del supereroe Darla, DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro, Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago, mentre Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come cattivi appena creati.  Shazam! Furia degli Dei uscirà il 17 marzo 2023. Il film è prodotto da Peter Safran.

Nicolas Cage spiega perché non apparirà in Star Wars

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Nicolas Cage spiega perché non apparirà in Star Wars

Di recente Pedro Pascal ha rivelato che stava cercando spingere Nicolas Cage ad accettare un ruolo nel mondo di Star Wars, ma il leggendario attore ha rivelato il reale motivo del perché non ha mai accettato un ruolo in carriera e non ha intenzione di unirsi adesso allo storico franchise. Parlando con Yahoo Entertainment in una recente intervista, Nicolas Cage ha riconosciuto che Pascal – che ha recitato insieme a Cage in The Unbearable Weight of Massive Talent (in Italia Il talento di Mr. C) – aveva cercato di convincerlo a entrare in una serie di Star Wars, ma l’attore non era affatto interessato.

No è la risposta“, ha detto Cage. “E non sono davvero giù. Sono un Trekkie, amico. Sono su Star Trek … sono sull’Enterprise. È lì che mi muovo. Nicolas Cage ha continuato spiegando la nuova rivelazione, dicendo che è cresciuto guardando William Shatner recitare nella serie e lodando la versione più recente della serie nei film di JJ Abrams, inclusa la svolta di Chris Pine nei panni di James T. Kirk. “Sono cresciuto guardando [William] Shatner“, ha detto Cage. “Pensavo che Pine fosse fantastico nei film. Penso che i film siano eccezionali. Mi piacciono i [messaggi] politici e sociologici. Per me, cos’è veramente la fantascienza e perché è un genere così importante è che puoi davvero dire quello che vuoi, come ti senti. Lo metti su un pianeta diverso, lo metti in un tempo diverso o in futuro, e senza che le persone ti saltino addosso, puoi davvero esprimere i tuoi pensieri come Orwell o chiunque altro nel formato fantascientifico. E Star Trek l’ha davvero abbracciato.”

Alla fine, Nicolas Cage ha detto che non era della ” famiglia di Star Wars“, ma invece in quella di Star Trek, e anche se potrebbe non apparire presto in una galassia molto, molto lontana, forse potrebbe assicurarsi un posto in un progetto di Star Trek in futuro. Di seguito il video dell’intervista:

You – Stagione 4 – Parte 1: trailer della serie in arrivo su Netflix

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di You – Stagione 4 – Parte 1. L’attesa quarta stagione di You che sarà divisa in due parti uscirà in streaming su Netflix il 9 febbraio 2022.  Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes “Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio.

https://youtu.be/hFQUVyBGzeM

La quarta stagione di You si divide in due parti: Parte 1 – 9 febbraio 2023 (episodi 401-405) Parte 2 – 9 marzo 2023 (episodi 406-410). Sviluppata da Sera Gamble e Greg Berlanti con Sera Gamble come showrunner, la serie vede produttori esecutivi Greg Berlanti, Sera Gamble, Gina Girolamo, Leslie Morgenstein, Sarah Schechter e Michael Foley. Nel cast protagonisti sono Penn Badgley, Tati Gabrielle, Charlotte Ritchie, Lukas Gage, Ed Speleers.

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